Houston, we have a problem!

di Ehybastaldo_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 9: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***



 
CAPITOLO 1.
 

In una comitiva c'è sempre l'amico bello e vanitoso, quello simpatico, quello che sa tutto e quello idiota. Se quest'ultimo non lo riesci ad individuare, preoccupati.
"Dio, Bea! È solo un gioco!" quasi urla Aria esasperata. Ecco, per fortuna nella mia comitiva tutti sappiamo che è lei quella idiota, quella dalle idee apparentemente geniali, ma che in realtà poi si rivelano sempre dei casini da cui uscire. Chiusa nel suo minuto corpo di un metro e sessanta di altezza, con i capelli bruni e corti e gli occhi castani, è quella che ogni giorno se ne esce con qualche novità. Stupida, aggiungerei.
"Un gioco?" chiedo retorica. Se per lei è un gioco entrare in una Chiesa dove si sta celebrando un matrimonio e urlare 'Come hai potuto tradirmi! Fino ieri dicevi di amarmi!', non oso immaginare come definisce giocare a nascondino, allora. 
È nato tutto la sera prima quando, rinchiusi nella casa di Niall per mangiare una pizza, Aria se n'è uscita con una lista delle Dieci cose da fare prima di morire, dimostratasi un'idea molto idiota. Il giochetto consiste nel far girare una bottiglia di birra vuota e il mal capitato deve prendere uno dei bigliettini chiusi e leggerne il contenuto agli altri a voce alta. Data la mia grande fortuna, la bottiglia si è fermata nella mia direzione, scatenando le risa degli altri. Ho messo la mano nella ciotola che conteneva i bigliettini e ho preso proprio quello che speravo meno di pescare. Abbiamo fatto una ricerca veloce sul sito web della nostra città e alla fine abbiamo scoperto che un certo Liam Payne oggi deve sposare Simone Hemilton in una Chiesa non molto lontana da dove abito io. La cosa positiva è che quel sito è talmente aggiornato, che descrive perfino l'origine dei due quasi sposi. E i due vengono dall'Inghilterra per coronare il loro sogno, quindi è praticamente impossibile che ci riconoscano.
"Senti, abbiamo fatto questo stupido gioco e nessuno ci ha puntato una pistola alle tempie, può sembrare strano, ma è solo per divertirsi un po'! Lo capiranno subito che è un gioco, non stiamo facendo nulla di male." insiste lei, sicura della sua teoria. Io invece mi limito a spostare lo sguardo da lei alla Chiesa proprio di fronte a noi. Fuori è addobbata in grande stile: maestosi vasi bianchi, alti più di un metro, adornano l'ingresso della Chiesa, la scalinata all'entrata è rigorosamente coperta da un tappeto rosso e da petali di rose bianche; dell'edera scende lungo i vasi e ai loro piedi ci sono due cesti pieni di riso colorato. Al fianco, una gabbietta con delle colombine bianche, che di sicuro lasceranno andare una volta uscita la nuova coppia, ormai sposata. Sempre che riescano a sposarsi, dopo questo stupido scherzo.
Ma forse lo capiranno perché, in fondo, chi sposa qualcuno se prima non è certa di non essere stata mai tradita?
"Bea-"
"Sì, sto andando!" interrompo la mia migliore amica, sbuffando. Sono stufa e sono anche sicura che, se non entro in quella Chiesa per fare il mio teatrino, Aria non mi lascerà respirare per i prossimi venti anni!
"Io ho preparato tutto." si sbellica dalle risate Niall, affiancato da Louis. Entrambi tengono tra le mani dei cellulari pronti per riprendere tutto. Sono più che certa che metteranno la mia brutta figura su tutti i social possibili, tanto per condividere le risate con il resto dei nostri colleghi dell'Università.
Sposto i miei lunghi capelli castani sulle spalle e mi sistemo leggermente la maglietta bianca che stamattina ho deciso di indossare per fare... questa cosa. Oggi fa caldissimo, ma è piuttosto normale questa temperatura a Miami.
"Sono pronta." alla fine annuncio e mentre sto camminando verso l'ingresso della Chiesa, acquisto un po' di coraggio. Non ci vuole poi tutta questa forza ad urlare una stupida frasetta. Nessuno mi conosce là dentro e nessuno lo farà mai!
Salgo i scalini scortata dai miei telecameramen personali e riconosco la voce del prete mentre fa ripetere le promesse allo sposo. La Chiesa è gremita di gente vestita elegante e in fondo alla navata scorgo i due sposini intenti a leggere un foglio di carta.
"Io Liam James Payne prendo te, Simone Hemilton, come mia legittima sposa-"
"Come hai potuto?" urlo e tutti i presenti si voltano verso di me. Niall e Louis si sono ben nascosti dietro una delle panche, intenti a riprendere tutto. I due sposi si voltano nella mia direzione, confusi dal mio tono alto.
Il prete sta per dire qualcosa, ma lo interrompo in tempo.
"Fino ieri dicevi di amarmi e oggi ti trovo qui, in una Chiesa, a sposare... lei!" indico la povera sposa che nel frattempo guarda il suo quasi marito con gli occhi strabuzzati e la vedo mentre lo rimprovera di qualcosa, che però non riesco a sentire.
"Addio, Liam Payne." e detto questo, fingo di star per piangere e scappo dalla Chiesa, seguita dai miei due amici e raggiungendo velocemente Aria, già appostata sotto i tre scalini, con il fiato corto. Ma ride.
"Sei stata fantastica! Anche la gente che passeggia qui fuori ha pensato fosse tutto vero!" ride rumorosamente e Niall entra nella galleria del suo telefono per rivedere la scena appena accaduta, mentre Louis si affretta a chiamare un taxi per portarci via da lì al più presto possibile.
Rivediamo me che entro molto convinta in Chiesa, i ragazzi prendere posto al mio fianco mentre mi cimento nella mia recita e-
"No, Simone! Aspetta!" sentiamo delle urla non troppo lontano da noi e quando alzo la testa dal cellulare del biondino, lo sguardo dello sposo incontra il mio. Oh cazzo.
"Ehy tu!" mi urla contro, mentre lascia perdere la sua -ormai ex- futura moglie, che nel frattempo è corsa via dal suo matrimonio, fregandosi il taxi che Louis aveva chiamato per noi. Lo vedo avvicinarsi a grandi passi e colgo a malapena la voce squillante di Louis urlare un "Scappiamo!" 
Riesce a fermare al volo un altro taxi, ci infiliamo tutti e quattro dentro e urliamo al guidatore di portarci a casa di Aria, sulla quinta strada.
Il taxi sgomma e mi volto in tempo per vedere lo sposo, con dietro da sfondo tutti i suoi invitati, mentre prova a rincorrerci a piedi. Ma poi si arrende.
"Per un soffio." dice Aria prendendo un profondo respiro e solo in quel momento mi accorgo di aver bisogno di un po' d'aria fresca.
"Niall, apri il finestrino." dico e il mio amico ubbidisce immediatamente, abbassando il finestrino e cambiando l'aria dentro l'abitacolo.

Arrivati davanti la casa di Aria, quest'ultima paga il dovuto e scendiamo dall'auto prendendo in giro i due sposi e rivivendo, non solo mentalmente, qualche minuto prima l'intera messa in scena. In camera della mia amica, io mi lascio cadere sul letto al fianco di Niall e Louis intanto riporta al pc il video, pubblicandolo infine sul suo canale YouTube. Louis è il più tecnologico della comitiva, ama la tecnologia e sogna di trovare la sua nerd da sposare, un giorno. Con la sua media altezza, i capelli castani e gli occhi azzurri ha sempre fatto strage di cuori all'Università, ma lui continua ad attendere chissà chi.
Niall, al contrario, ama la bella vita, ama oziare e soprattutto ama il cibo, anche se il suo fisico slanciato non lo direbbe. Anche lui ha gli occhi azzurri, un po' più scuri di quelli di Louis, ma tenta sempre di cambiare il colore dei capelli perché stonerebbero con la sua pelle chiara.
"Aria, smettila di fissarmi così." la rimprovero quando la becco a fissarmi sotto il pantaloncino.
Non avendo biancheria pulita, stamattina ho dovuto indossare uno dei tanti completini troppo sexy regalati da Harry, il mio ragazzo, e la mia amica, lesbica fino la punta dei piedi, mi sta mettendo in imbarazzo. Ormai sono tre anni che ci conosciamo e frequentiamo, ma questo non vuol dire che a volte non mi trovi a disagio quando Aria mi fissa senza batter ciglio.
"Scusami, ma sai che il pizzo è il mio punto debole." mormora sconsolata e sospira rassegnata. 
So che non prova nulla per me, se non una semplice amicizia. Siamo troppo diverse e io comunque già stavo con Harry, tre anni più grande di me, quando mi iscrissi all'Università di lingue straniere. È stato proprio lì che conobbi questi tre, nonostante ognuno di noi frequentasse un corso diverso: Louis segue tecnologia informatica, Niall economia e diritto, Aria si è buttata più sulla moda e la sartoria.
"Anche di Harry." mi fa un occhiolino Niall, mentre mi affretto a serrare le gambe e sistemarmi sul letto. Prendo il mio cellulare e trovo proprio un messaggio da parte sua: 'Non vedo l'ora sia Domenica! Abbiamo proprio bisogno di questa vacanza! Ti amo x'
Harry lavora con una casa discografica: ha iniziato come tecnico e adesso sta tentando d'incidere anche lui qualcosa, tanto per provare. Il suo capo sembra felice di questo cambiamento, però il lavoro lo tiene abbastanza tempo lontano da casa. Per fortuna ha organizzato questa vacanza in Italia, lontano dai libri, dallo studio di registrazione e cavolate varie! Solo io e lui, il Colosseo, la pizza e tutte quelle cose belle che l'Italia offre.a
Il mio sguardo finisce sull'orologio appeso alla parete sopra la testa di Louis e balzo sul letto.
"Ragazzi, devo proprio andare. Devo ancora finire una lavatrice e vedere se ci entra altra roba nella valigia." avviso i miei amici e dopo esserci scambiati dei saluti, esco da casa di Aria.
Sfilo il cellulare dalla tasca mentre salgo su un taxi e non stacco gli occhi dal povero quasi sposo -che più sposo non è- dal video girato dai miei amici fino a quando arrivo a casa. Pago al signore e scendo velocemente.
Ma qualcuno mi richiama.
"Beatrice?" 
Mi volto verso la strana voce, che purtroppo non riconosco.
"Scusa, ci conosciamo?" chiedo. Il ragazzo fa qualche passo in avanti e spalanco gli occhi. E lui che ci fa qua?
"Come mi hai trovata?" la mia voce si rompe a fine frase. Mi vuole uccidere o...?
"Ti rendi conto che hai appena fatto saltare in aria il mio matrimonio?" quasi urla.
Houston, abbiamo un problema!


 




EHIO!
Finalmente riesco a mettere una nuova minilong!
Stavolta, come avete ben capito è su Liam, ma posso
assicurarvi che non immaginerete mai dove la mia
testolina sia arrivata a pensare (sì, mi faccio paura da sola lol)

Vi confesso che questa storia la sto dedicando ad una persona a
me speciale: Simona, è la mia ragazza che beta le mie storie,
la mia aiutante di tante idee, quella con cui condivido 
la 'depressione' del passato e una confidente <3
Spero che piaccia a lei  ma anche a voi, infatti spero
di trovare qualche recensione positiva per poter
continuare c:

Ps. RIP Alan, notizia che mi ha abbastanza sconvolto...

 




 
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***





CAPITOLO 2.
 



Liam Payne è davanti a me intento a squadrarmi da capo a piedi. Mi mordo l'interno della guancia e, dopo quelli che sembrano interminabili minuti di silenzio, mi faccio coraggio e parlo.
"Senti, mi dispiace davvero tanto! Ma era un gioco e pensavamo si fosse capito." spiego con una strana tranquillità che non sapevo di avere. Forse sto solo cercando un modo per perdere tempo e distrarlo, per poi rinchiudermi in casa e finalmente liberarmi di lui. 
Ma è ancora vestito da matrimonio e in più sa dove abito! Come diavolo ha fatto? 
"Un gioco? Avete fatto saltare in aria il mio matrimonio!" urla e mi mordo la lingua per non aprire subito bocca e fargli notare che l'ha già detto e che io ci sento ancora. Ma non è una cosa che posso dire, non ora. Quindi costringo la mia boccaccia a rimanere tappata per qualche minuto, fino a quando il ragazzo non si sarà calmato. Sempre se succederà.
Mi muovo sui miei piedi a disagio e penso per un momento di fingere di star ricevendo una telefonata. Posso anche avere la vibrazione, quindi lui non dovrebbe sospettare nulla.
"Posso farti una domanda?" gli chiedo e lui annuisce subito. Voglio proprio sapere cosa potrebbe pensare la gente a vederci così, davanti il viale di casa mia e lui vestito da matrimonio. Sanno che sto con Harry e immagino le vecchiette già chiacchierare tra di loro per un possibile tradimento. Queste vecchie!
"Perché sei ancora vestito da matrimonio? E soprattutto, come mi hai trovata?" 
Ho capito che ha già notato il video caricato da Louis su YouTube, ma mica ha messo la mia via! Oh si?
"Il mio testimone è un fenomeno con la tecnologia, sarebbe capace di far arrestare i peggiori criminali se solo usassero un computer." mi spiega e io spalancò gli occhi.
Oh cazzo, "È un poliziotto?" chiedo leggermente preoccupata. No, perché questo magari mi arresta e io non posso andare in vacanza con Harry. Harry! Dovrei chiamarlo e dirgli che sono viva e vegeta. Ancora per poco, ma è un dettaglio.
Liam scoppia a ridere e si avvicina un po'; nonostante tutto il disagio della situazione, lui sembra tranquillo. Non è che non si voleva sposare?
"No, figurati. Solo che è un amante di computer e tutte quelle cose tecnologiche che lo riguardano." mi spiega e io rilascio un sospiro di sollievo. Grazie al cielo.
Vagamente questo Zayn mi ricorda Louis, "Anche io ho un amico patito di computer e cianfrusaglie varie." spiego e all'improvviso mi sembra di star parlando con un amico e non con uno sconosciuto inglese a cui poco prima ho rovinato il giorno più importante della sua vita.
A questo punto mi schiarisco la gola e prendo nuovamente un po' di coraggio.
"Quindi... perché sei ancora vestito da matrimonio?" chiedo a bassa voce. Magari hanno continuato poi la cerimonia, hanno convinto la ragazza che era tutto uno scherzo e ora era lì per ringraziarmi di persona per aver smosso un po' l'atmosfera tesa che un matrimonio dà sempre. Però prima mi ha rinfacciato per ben due volte che gli ho fatto saltare in aria il matrimonio... allora questo davvero non voleva sposarsi!
Liam sospira pesantemente e si gratta il collo.
"Dopo aver rinunciato ad inseguirvi, ho preso un taxi e ho raggiunto l'hotel dove per il momento soggiorniamo, per provare a convincere Simone a tornare in Chiesa. Ma una volta arrivato lì, non mi ha aperto la porta della stanza e il receptionist mi ha alzato semplicemente le spalle quando gli ho chiesto un doppione. Volevo almeno cambiarmi, visto che quando Simone si mette in testa una cosa, è quella, ma non sono potuto entrare e quindi sono venuto qua, per chiederti ospitalità." dice e io alzo un sopracciglio. Avrò capito male io.
"Che cosa?" chiedo. Si dai, ho capito per forza male io, mica uno sconosciuto può chiedere di poter stare a casa di quella che ha rovinato un matrimonio.
"Senti, volevo prendermi un'altra stanza, ma ho soldi e tutto il resto in quella che condividevo con Simone. Anche i miei genitori e la mia famiglia mi hanno voltato le spalle pensando che fosse tutto vero. Il minimo che tu possa fare, per farti perdonare, è ospitarmi in casa tua almeno finché non convinco Simone a farmi tornare da lei." 
È buffo questo ragazzo, in realtà è buffa tutta la situazione. 
Cammino lentamente verso casa mia, dando le spalle al ragazzo, ma sentendolo comunque seguirmi.
"A proposito, come sapevi il mio nome? Io sono-"
"Sì, lo so, dell'Inghilterra." lo interrompo e poi mi blocco davanti la porta di casa mia, prendendo le chiavi. Infilo nella toppa quella giusta e la apro, accedendo le luci. Fa più caldo di fuori.
"Abbiamo un sito web qui a Miami dove praticamente scrivono anche chi fa i bisogni dentro casa propria." spiego ed è vero! 
Lo faccio accomodare in casa e chiudo la porta alle sue spalle, mentre Liam si guarda un po' in giro con fare curioso. Mi sembra davvero che questo sia il minimo che possa fare dopo aver rovinato le sue nozze.
"Uhm... Ti vuoi cambiare?" chiedo a disagio. Non che mi dispiaccia vederlo vestito così, visto che è davvero un bel ragazzo, ma penso che dentro quello smoking stia morendo letteralmente di caldo.
"Scusa, non ho mai indossato roba femminile." risponde con bassa voce lui.
Mi lascio andare ad una risata sonora e lo spingo in cucina, facendolo accomodare sul divano.
"Che sei stupido. Aspettami qui, torno subito." e con grandi falcate mi allontano dal ragazzo, salendo nella mia camera da letto e frugando tra la roba di Harry. Il mio riccio è qualche centimetro più alto del ragazzo che sta nel mio salotto, ma almeno adesso può indossare qualcosa di più comodo e leggero. Perché non si è sposato in spiaggia? Tutti qui lo fanno.
"Vivi da sola?" mi urla dal piano inferiore, mentre io richiudo il cassetto delle magliette di Harry e sorrido tra me e me.
"No, con mio fratello." mi mordo la lingua per non ridere, poi sento un rumore pesante provenire dal piano inferiore.
"Stai bene?" urlo e scendo velocemente, pensando di trovarmi un cadavere in casa mia. Magari la depressione post -non- matrimonio l'ha portato al suicidio in casa di chi gliel'ha rovinato!
Arrivo velocemente in cucina, trovando Liam piegato a metà a raccogliere un portafotografia. Rido quando lo vedo appoggiare l'oggetto sulla mensola e guardarmi come se niente fosse.
"Tu, ehm... Tuo fratello... Vi-" scoppio a ridere ancora, la sua faccia è un miscuglio di colori e strane musioni.
"Scherzavo! Abito col mio ragazzo." gli spiego e gli passo i vestiti, "Puoi mettere questi, se ti va." li prende immediatamente e sospira.
"Oh, meno male, mi stavo preoccupando." Ha pensato davvero che fossi in grado di baciare in bocca mio fratello?
"Comunque, il bagno è di là." gli indico la porta e lui sparisce velocemente dalla mia vista. Purtroppo Harry porta un numero di piede troppo grande, evito quindi di dargli un paio delle sue scarpe. Poi non penso che tutti amino gli stivaletti anche colorati che invece adora il mio ragazzo. Solo lui!
"Hai fame?" chiedo e prendo dei sofficini dal freezer.
"Sì grazie! Se penso tutto quel bel pesce che avrei dovuto mangiare a quest'ora..." lo sento lamentarsi dal bagno.
Mi sento ancora una volta in colpa, però sono anche felice che non mi abbia già ucciso.
Liam esce dal bagno esattamente nel momento in cui finisco di friggere i sofficini e li metto in un piatto.
Guardo il ragazzo e devo trattenermi davvero dallo scoppiargli a ridere in faccia: la maglietta e il pantalone della tuta di Harry gli stanno almeno due taglie più grandi.
"Non mi prendere in giro, almeno così mi sento un po' meglio." si lamenta e tira una sedia da sotto il tavolo, sedendosi di fronte a me. Io intanto apparecchio la tavola. Sembro ripetitiva se dico che ci stiamo comportando come due vecchi amici e non come due totali sconosciuti? 
Però mi piace questo ragazzo, se fosse stato il mio matrimonio ad esser rovinato, avrei staccato ogni singolo pelo presente sul corpo del guastafeste ad uno ad uno, con le mie mani.
"Ecco a te." appoggio il piatto con i sofficini al centro del tavolo e mi siedo di fronte a Liam. Visto che siamo soli e devo capire quale sarà il prossimo passo, ne approfitto per fargli delle domande.
"Allora... Quale sarebbe dovuto essere il vostro viaggio di nozze?" 
Se cercano qualcuno per rigirare il coltello nella piaga, io sono un'esperta!
Per fortuna lui sembra tranquillo quando risponde.
"Siamo venuti dall'Inghilterra per sposarci nel posto che sogna sin da bambina, pensavo fosse incluso il viaggio di nozze." mi spiega tranquillamente mentre addenta il suo sofficino.
"Stai scherzando, spero." è una cosa assurda questa! Se io fossi la sua ragazza, l'avrei mollato sull'altare solo per aver pensato una cosa del genere!
"Perché scusa?" sembra del tutto sincero, questo tizio non ha organizzato un viaggio di nozze per il suo matrimonio!
"È il sogno di ogni ragazza!" continuo con la mia teoria.
"Il sogno di Simone era quello di sposarsi in un posto caldo, Miami mi è sembrato l'ideale." insiste lui e mi devo trattenere per non mollargli il piatto in faccia. Ma non conosce per niente la sua ragazza?
"Io penso che tu non sappia tante cose di questa Simone. Dovrò rimboccarmi le maniche." la mia frase suona teatrale, ma ho davvero bisogno di sdebitarmi con lui e questa mi sembra la migliore soluzione.
"Che vuoi dire?" Liam ha appena finito di mangiare, beve un sorso d'acqua e attende una mia risposta.
"Ho deciso di aiutarti a riorganizzare il tuo matrimonio. Sarà il matrimonio dell'anno, un matrimonio perfetto!"




Ed ecco che entriamo nella storia a tutti gli effetti.
Beh, c'è ancora ben poco da dire sui personaggi, ma spero che
dalle brevi descrizioni vi siano piaciuti comunque.
Eh niente, al prossimo aggiornamento 💕

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


 



CAPITOLO 3.

 
Spengo la macchinetta del caffè e soffio leggermente sulla tazza che tengo tra le mani, girandomi ad osservare Aria giocare con una foglia, presa poco prima nel mio giardino.
"Lascialo dormire. Quel divano è super scomodo." la rimprovero, sapendo che la mia migliore amica ha l'intenzione di rompere la testa a Liam mentre dorme sul divano del mio salotto. Non avendo disponibili altre camere da letto, gli ho offerto di dormire sullo scomodo divano e lui non ha contestato. Indossa ancora i vestiti di Harry e stanotte ho passato qualche ora a riflettere su come agire, quindi prima di tutto ho stilato una lista delle cose da fare in giornata per aiutarlo a riorganizzare il suo matrimonio.
"Quando mi hai detto che lo stavi ospitando a casa tua, pensavo mi stessi prendendo per il culo." dice Aria diretta e passa dietro il divano, afferrando saldamente la foglia e poggiandola poco sopra il labbro di Liam. La muove lentamente.
Il ragazzo storce le labbra un secondo e si tocca il naso con una mano, scacciando qualcosa che evidentemente lo infastidisce. Ad Aria brillano gli occhi.
"Hai della panna?" mi chiede eccitata come una bambina.
"Aria..." la rimprovero, ma è già troppo tardi perché si avvicina al frigo e si prende la bomboletta di panna spray da sola. Torna da Liam e gliene spruzza una buona quantità sulla mano, ridendo malvagiamente.
La vedo tornare al suo posto di prima, dietro il divano, prende la sua foglia con una mano e la passa ancora una volta tra il labbro e il naso del ragazzo. Ma questa volta, Liam sta completamente fermo. Aria insiste infastidita e per poco non gli infila la foglia nel naso.
"Potresti smetterla di infilarmi quella cosa nel naso?" dice Liam e Aria scatta indietro, spaventata.
Io rido sotto i baffi, mentre finalmente mi decido a bere il mio caffè ormai meno caldo. 
"Mi hai fatto prendere un colpo!" si lamenta la mia amica, mentre Liam si mette seduto sul divano e sbadiglia. Poi si alza e mi viene in contro.
"Buongiorno." lo saluto e nel frattempo gli passo una tazza di caffè e la lista che ho preparato durante la notte.
"Sei stata tu a svegliarmi..." lascia la frase in sospeso e la mia amica lo aiuta.
"Aria, mi chiamo Aria."
"Liam, piacere." il ragazzo parla e poi torna da me, fissando confuso la lista che gli ho appena passato. Prende la tazza di caffè fumante e si siede al tavolo tranquillamente. "Cos'è?" chiede mentre sorseggia la bevanda e legge le prime righe.
"Stanotte ho stilato la lista delle cose da fare per riorganizzare il tuo matrimonio." mi siedo di fronte a lui e noto Aria accomodarsi invece direttamente sulla cucina, "E la prima cosa da fare assolutamente è comprarti qualche vestito." gli indico la maglia gigante del mio fidanzato che ancora indossa e lui sorride appena. Beve tutto il caffè in un sorso e si alza, lo copio e Aria invece ci blocca prima che entrambi spariamo dalla cucina. 
"Posso venire anche io, vero?" chiede con tono da bambina e, visto che la conosco meglio delle mie tasche, so che già ha progettato di guidare anche l'auto di Harry.
"Certo!" risponde esaltato Liam. Oh ragazzo, tu nemmeno la conosci.
 
* * *
 
"Se Armani ti vedesse, si rifarebbe completamente la faccia per farti capire il disgusto verso l'accostamento di quel pantalone a quella maglia. Ma sei un turista, per caso?" trattengo le risate mentre osservo la mia migliore amica prendere in giro lo stile appena scelto da Liam. Indossa una maglia rossa a maniche corte e sotto un pantalone color verde militare lungo fino le ginocchia, un po' come tutti quei strani turisti che affollano le nostre spiagge quasi per tutta l'estate. Che poi li riconosci subito, perché sono più bianchi di un muro! E Liam ha la carnagione chiara.
"Perché? Cos'ha che non va?" fa un giro su se stesso e io mi sbellico dalle risate, seduta sulla poltrona del negozio. È proprio convinto!
"Ci pensi tu a cambiarti o ti ci costringo io?" ringhia la mia amica e Liam sparisce nello spogliatoio, uscendo qualche minuto dopo vestito completamente di bianco. A quel punto scoppio in una sonora risata, piegandomi letteralmente a metà sulla poltrona. Anche le lacrime minacciano di uscire!
"No, davvero... Vuoi fare l'imbianchino?" chiede confusa Aria e scatta dalla sua postazione, andando in contro a Liam, leggermente allarmato e stufo delle continue lamentele della mia amica.
"A me sembrava un gelataio, ma una bella passata di bianco alla mia stanza, mi andrebbe più che bene!" rido più forte e all'improvviso una commessa si mette tra di noi.
"Tutto apposto?" osserva prima me, che subito mi metto seduta composta, ma non riuscendo a smettere di ridere, poi sposta lo sguardo su Aria al fianco di Liam e infine fissa il ragazzo, allargando leggermente gli occhi. Ha capito e penso che anche lei stia trattenendo le risa.
"È... Uhm... Interessante accostamento." dice ovviamente ironica. Sarebbe perfetto se dopo essere usciti da questo negozio andassimo a comprare un carretto dei gelati o qualche latta di vernice. Ma no, lui deve riorganizzare il suo matrimonio, non il suo possibile lavoro futuro.
"Sì, certo, per vendere gelati." sputa Aria e spinge Liam dentro il camerino ordinandogli di non indossare più nulla di tutto quello che ha scelto lui perché adesso ci pensa lei. E lei è davvero una maga in questo.
 
Usciamo dal negozio poco dopo con almeno una decina di buste in mano tutte per Liam.
"Non dovevate." ci ringrazia il ragazzo, mentre puntiamo ad una piccola tavola calda dove sostare per continuare ad attuare il nostro piano.
"Oh, mica è tutto gratis. Ovviamente una volta ritornato tra le braccia della tua ragazza, dovrai ridarci tutto." 
Ci accomodiamo ad un tavolo libero e aspettiamo l'arrivo della cameriera. Sorrido a Liam, alzando le spalle quando cerca un aiuto alle parole di Aria. Noi dobbiamo aiutarlo, ma mica possiamo rifargli il guardaroba.
"Allora, cosa dovremmo fare adesso?" dopo che la gentile donna ci versa del caffè freddo in delle tazze e aver preso il nostro ordine, diventiamo seri e riprendiamo la lista che ho stilato la sera prima.
La prima cosa che dovevamo fare, era quella di dare qualche indumento a Liam fino al grande giorno e quindi posso tagliare la prima riga.
Prendo una biro, la stappo e faccio un taglio netto al Comprare dei vestiti.
"Adesso, prima di passare al punto seguente, dovremmo capire se Simone stia ancora nel tuo albergo o se già abbia fatto i bagagli." leggo il punto seguente, dove chiaramente dice Cercare di convincere Simone a sposarsi di nuovo. 
Più diretta di così non si può.
"Avete un telefono? Potrei chiedere al portiere." dice Liam e allo stesso tempo arrivano le nostre ordinazioni. Metto da parte per un attimo la lista e mi butto con tanta gioia sul mio piatto di pasta carbonara. 
"Che c'è?" chiedo confusa -e con la bocca piena- quando noto i due fissarmi con un sopracciglio alzato.
"Hai mangiato meno di mezz'ora fa mezzo del mio panino!" mi fa notare il ragazzo, mentre Aria, conoscendomi sta zitta e inizia a mangiare la sua pasta. Non è mica colpa mia se ho sempre fame!
Ho sempre avuto questo problema, se così vogliamo chiamarlo. Si tratta di avere un metabolismo un po' troppo attivo e quindi mi ritrovo a mangiucchiare a qualsiasi ora di tutto. Non è mica colpa mia.
 
Una volta finito il pasto, in attesa del dolce, decidiamo di provare a chiamare l'hotel.
"Hai prenotato il tuo soggiorno all'Hotel Hilton e ti sei offeso quando ti ho detto che ci avresti dovuto ridare tutto indietro? Oh, grazie!" replica Aria, mentre Liam mette il viva voce al mio telefono e aspetta una risposta dall'altra parte dell'apparecchio.
"Hotel Hilton di Miami, buongiorno!" tuona la voce leggermente acuta di una ragazza attraverso il telefono e Liam subito sfoggia un sorriso, nemmeno potesse vederlo.
"Salve, sono Liam Payne, soggiorno da voi da qualche giorno, stanza 365. Volevo chiederle un favore: per caso la mia-" guarda per un momento perplesso me e Aria, venendo poi spronato a dire fidanzata da parte mia, "fidanzata, ecco... Sì, la mia fidanzata si trova ancora lì?" chiede.
Sentiamo la ragazza sospirare per telefono e "Mi dispiace signore, non posso darle questa informazione." dice.
"Cosa? Ma è la mia fidanzata!" si lamenta il castano e qualcuno nel locale si gira a guardarlo male. Lui sbuffa e torna al telefono.
"Non posso constatarlo, signore, potrebbe essere uno stalker che perseguita la signorina, invece."  Ma che cosa...?
Liam e Aria mi guardano, come a chiedere la prossima mossa. Quindi non mi resta che dire: "Andiamo direttamente dalla tipa, allora." Visto che se non vede non crede, meglio portare Liam Payne direttamente là. E poi non ho mai messo all'Hotel Hilton!
Liam attacca e tutti e tre ci alziamo, dopo aver pagato il tutto, uscendo dal locale. 
"E pensare che gli avevo pure dato dieci dollari di mancia!" si lamenta, come se quei pochi spiccioli l'avevano arricchita davvero.
"Ricordati di noi quando riavrai la tua roba. E sappi che non mi accontento di dieci dollari." lo minaccia Aria, aprendo subito dopo l'auto di Harry.
 
Quando mi trasferì al centro di Miami, ovvero vicino la mia università, avevo promesso ai miei genitori di trovare molto presto un lavoro. Ma trovai di meglio: Harry. Di mio già ero abbastanza benestante, ma poi il mio ragazzo aveva insistito tanto sul fatto che lui guadagnava bene per entrambi e quindi smisi quasi subito dal ricercare un lavoro. Non ero sfaticata, solo non mi piaceva contraddire Harry, nonostante lo conoscessi solo da qualche mese.
Mi aveva detto di andare a vivere insieme e visto che era quasi sempre lui a portarmi in giro o in Università, utilizzavamo una sola auto. L'auto che Aria stava guidando.
"Eccoci qui."
Le parole di Aria interrompono i miei silenziosi pensieri e mi sporgo leggermente in avanti, incantandomi davanti alla  maestosa struttura che mi si presenta davanti.
"Minchia." mi lascio sfuggire.
"Che finezza." commenta Liam ironico.
 
Aria rallenta l'auto quando un signore vestito in modo buffo ci indica di fermarci.
"Che vuole questo?" chiede scocciata Aria man mano ci avviciniamo lentamente.
"È solo-" ma Liam viene zittito dalla mia migliore amica con un gesto secco della mano.
"Fai fare a me il lavoro sporco." dice e poi si volta verso il ragazzo, che intanto ci sorride.
"Buongiorno signori, vi aiuto io." dice ancora sorridendo e poi apre lo sportello di Aria, al quale spalanca gli occhi spaventata.
"Ma che fai?" urla lei, richiudendo lo sportello.
Io guardo Liam seduto sui sedili posteriori, intento a trattenere una risata. E capisco!
"La prego signorina, mi faccia fare il mio lavoro." insiste il ragazzo.
"So aprire uno sportello-" ma il ragazzo è più forte della mia amica e riesce a tirarla fuori dal mezzo. Si siede al mio fianco.
"Ti pagano per rubare le macchine?" urla infuriata. Intanto io e Liam, sapendo, scendiamo dall'auto.
"Magari mi pagassero." si lamenta il ragazzo e porta via l'auto di Harry.
Aria mi guarda con le braccia conserte e un sopracciglio alzato, io tento di non ridere.
"Hanno appena fregato l'auto al tuo ragazzo e tu quasi scoppi a ridere?" mi rimprovera.
"È il parcheggiatore." le schiarisce le idee Liam, camminando verso l'entrata dell'hotel.
"Ah." Aria ci segue velocemente quando finalmente ha capito.
"La prima volta che l'ho conosciuto, mi ha letto le carte sul mio futuro." dice Liam tranquillamente, aprendo poi la porta per noi.
Ma io volevo provare quella girevole!
"Anche io so leggere le carte." si intromette Aria ed io e Liam la guardiamo con un sopracciglio alzato.
"Davvero?" diciamo all'unisono.
Aria sfoggia un sorriso a trentadue denti e annuisce.
"Già, sono bravissima soprattutto  a leggere le carte di credito." dice e io scuoto la testa, avviandomi per prima al banco della reception.
 
 
 
 
 
 
Salve salvino!
Ho riso tanto solo scrivendo la scena della piuma e del povero Liam, ma voglio farvi capire un po' com'è anche Aria, secondo me un'altra parte fondamentale della storia.
Eh niente, spero vi piaccia e mi facciate sapere qualcosa <3

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***




CAPITOLO 4.


La prima cosa che noto appena entro in hotel è l'ordine, ma soprattutto un odore di fresco. La hall è piena di piante, strani divani di un colore acceso -che vanno in contrasto con le pareti e il pavimento chiaro- e  un'immensa reception. Dietro essa, infatti, tre ragazze vestite di un elegante talier blu scuro sono intente a digitare qualcosa al computer, oppure ad indicare la propria camera ai nuovi clienti.
La cosa che più mi ha colpito, comunque, è il marchio Hilton stampato praticamente ovunque: nei vasi delle piante, nel retro di ogni divano, al centro della stanza impresso nel pavimento in granito e sopra la postazione delle receptionists.
"Risulto ripetitiva se dico minchia?" chiedo meravigliata, mentre la mia migliore amica mi afferra per un braccio e mi costringe a seguire Liam, che nel frattempo avanza verso il banco principale della stanza.
No, davvero, solo io sto rimanendo incantata da tutto questo lusso?
Lanciando un'occhiata vicino le porte dell'ascensore -dove minimo ci entrano dieci persone!- la vedo.
"Aria, guarda! Una piscina!" esclamo felice. Non che pensassi che un hotel così immenso non ne avesse una, ma vederla è molto meglio di immaginarla.
"Scroccheremo una sdraio di Liam, se intanto lo aiutiamo a riprendersi la sua ragazza."
La mia migliore amica riesce a farmi riemergere dal mio mondo delle meraviglie e mi ritrovo al fianco di Liam, appostato di fronte alla ragazza che, secondo il suo cartellino, si chiama Sophia.
"Buongiorno signori, come posso aiutarvi?" dice in tono gentile e mostrando un bianchissimo sorriso.
"Salve, sono Liam Payne e soggiorno da voi con la mia ragazza nella stanza 365." dice il castano, mentre io e la mia migliore amica attendiamo in silenzio.
La ragazza recupera il documento che penso sia di Liam e poi sorride nuovamente nella nostra direzione. 
"Certo signor Payne. La chiave è qui, quindi deduco la sua ragazza sia fuori." spiega e passa una scheda magnetica con numero 365 al ragazzo.
"Oh." dice dispiaciuto, mentre la ragazza sposta lo sguardo su me ed Aria. Liam se ne accorge e aggiunge un "Loro solo le mie wedding planners personali. Devo riorganizzare il mio matrimonio." spiega. Certo, perché sicuramente i due avrebbero mangiato nel ristorante del loro albergo. 
Mi devo rimboccare le maniche e far venire fuori il miglior matrimonio del secolo.
Seguo Liam verso l'ascensore, dove preme il tasto con sopra stampato il numero  quindici e, con sottofondo una musichetta suonata al pianoforte che risuona dalle piccole casse sopra le nostre teste, arriviamo velocemente al piano in questione.
"Immaginavo la scena con una canzone un po' più movimentata." spezza il silenzio Aria, camminando lungo il corridoio e fermandoci davanti alla porta della camera che stiamo cercando.
"Qual è il piano?" chiede Liam una volta entrati nella stanza. Chiude la porta alle sue spalle e per poco la mia mascella non cade a terra.
Pure io voglio dormire in una stanza così enorme, con un letto a baldacchino, dei mobili chiari e una...
"Hai una jacuzzi sul balcone?" trillo eccitata come una bambina. Ho deciso: nella mia prossima casa che prenderò con Harry, la voglio anche io.
"Bea, il piano." mi riporta alla realtà Aria, mentre Liam ridacchia e comincia a cercare parte della sua roba in giro per la stanza. C'è anche un salotto!
Mi siedo su uno dei due divanetti e ripenso alla mia lista che ho in tasca. La sfilo e leggo qualche riga.
"Lasciamo perdere il convincere Simone a risposarti, non ci ascolterebbe a priori." dico, tagliando mentalmente il punto in questione; "Quindi, adesso, dovremmo lasciarle un biglietto scritto con la data del suo addio al nubilato." dico soddisfatta.
"Festa!" urla Aria eccitata, come se noi due fossimo le benvenute dopo quello che ho causato.
"Cosa? No! Non se ne parla minimamente! Simone non ne vuole uno!"  Liam punta un piede per terra, sfidandomi.
"Te l'ha detto lei?" chiedo per semplice curiosità.
Liam annuisce, "Abbiamo deciso di farlo insieme, con i nostri amici in comune." spiega.
"Certo, perché aveva paura che i tuoi amici potevano portarti in qualche localino solo per voi uomini." dichiaro la mia teoria, mettendomi comoda sul divano.
"E per me!" s'intromette ancora una volta la mia migliore amica, esaltando il suo orientamento sessuale. "Potrei tenerlo d'occhio io!" dice poi, come se io avessi messo in programma anche un addio al celibato per Liam.
"No, non se ne parla." la minaccio, "Già è abbastanza nei casini." 
"E comunque sono sicuro che non accetterà mai. Anzi, mi sembra pure strano che non abbia fatto le valigie e sia già tornata a casa." Liam si siede al mio fianco e cala nuovamente il silenzio.
Sentiamo la porta scattare e in meno di un secondo tutti e tre ci alziamo in piedi, quando la figura di un ragazzo alto, dalla pelle ambrata e i capelli scuri varca la soglia della porta.
"Zayn!" urla Liam e gli corre in contro, abbracciandolo.
"La ragazza della reception mi ha avvisato del tuo rientro e sono corso subito a parlarti." spiega. Alla faccia della privacy: a Liam, per telefono, non hanno dato informazioni sulla sua ragazza, però ad uno che soggiorna magari nella stanza di fianco hanno dato tranquillamente il doppione della chiave di un'altra stanza. Lo stesso doppione che il giorno prima non hanno voluto dare al fidanzato.
"Ma come..."
"Credo si sia innamorata di me, per questo mi ha dato il doppione." 
Mi spaventa il discorso appena avuto tra i due, è come se mi avessero letto nel pensiero! 
E che idiota quella là, mi era pure piaciuta!
"Ma non sei da solo." finalmente il ragazzo nota anche me e Aria e mi sento a disagio quando viene verso di noi. Liam, alle sue spalle, gli spiega ciò che stiamo facendo.
"Stiamo riorganizzando il matrimonio per sabato." dice e il moro si ferma davanti ad Aria, ammiccando e sfoggiando un sorriso che, se fosse stata etero, gli sarebbe saltata già al collo.
"Ehy." sussurra con voce bassa e roca. Io alzo un sopracciglio e guardo Liam. Questo ha appena detto di aver fatto colpo sulla receptionist e ora ci prova spudoratamente con la mia migliore amica.
"Ehy tu, ti dico sin da subito che mi piacciono le femmine." chiarisce subito Aria.
"Oh guarda, anche a me. Vedi quante cose abbiamo in comune?" risponde quello.
È scemo o cosa?
"Zayn, ti prego. Aiutami." 
Liam riporta l'attenzione su di lui e ci accomodiamo tutti e quattro sui divani, spiegando al ragazzo -che solo dopo un po' scopro si tratta del testimone e quello che mi ha scoperto grazie al video caricato da Louis su YouTube - il nostro piano.
"E io cosa devo fare?" chiede Zayn, sorpreso ma sicuro di voler aiutare il suo amico.
"Devi convincere Simone a risposarmi." risponde Liam.
Deve farcela, però prima deve sorprenderla in qualche modo da lasciarla a bocca aperta.
Ci sono!
"Cantante preferito di Simone?" chiedo all'improvviso, ricevendo come risposta un secco 'Thirty seconds to mars' da parte di entrambi i ragazzi.
Accidenti! Sarebbe più facile regalarle la luna!
"Harry ha delle conoscenze, potrei parlarne con lui..."
"Aspetta! I Tokio Hotel! So che si tratta di una vecchia band, ma ha le canzoni di quei ragazzi praticamente ovunque: macchina, casa, lavoro!" mi interrompe Liam, pensieroso.
E visto che si tratta di un  gruppo che ultimamente si sente ben poco, magari per un po' di pubblicità si lasciano convincere.
"Ne parlo con Harry, se tutto va bene, all'addio al nubilato della tua ragazza, ci sarà la sua band preferita. Non può dire di no." 
Pesto un piede per terra convinta e sicura della mia idea.
"A proposito della tua ragazza... Ma perché sta ancora in hotel?" chiede Aria, facendo venire il dubbio anche a me. In effetti, perché Simone dovrebbe stare ancora in questo hotel che tutto le ricorda di Liam, quando poteva benissimo prendere il primo aereo per tornare a casa?
"La vacanza ormai era pagata, infatti adesso si sta godendo il massaggio che avevate prenotato." risponde Zayn.
Noi tre annuiamo e tutto ha un senso.
"Praticamente si sta consolando." presume Aria. Sono sicura che lei avrebbe fatto la stessa cosa, spendendo tutti i soldi della carta di Liam - che non ha trovato poco prima nella sua valigia. E fa anche bene.
Sentiamo una risata femminile fuori dalla stanza e quando Liam e Zayn balzano sul posto, io ed Aria capiamo di chi si tratta.
"Cazzo, è Simone!" sussurra Liam in preda al panico, mentre fa degli strani saltelli sul posto.
"Uscite dalla finestra! Ci penso io a lei." 
Zayn ci spinge fuori dalla stanza, solo dopo aver spiegato velocemente al suo amico che non intendeva quello che aveva capito lui. In effetti, se fossi in Liam, un pochino mi preoccuperei visto che quello là ci ha provato con la mia migliore amica un secondo e mezzo dopo averla conosciuta.
"Ma siamo al quindicesimo piano! Come dobbiamo fare?"
Liam con il suo tono allarmato ha completamente ragione. Anche se la piscina è proprio sotto il balcone, metri e metri di volo non credo siano la giusta soluzione. 
Mi guardo in giro e la vicinanza del balcone della stanza di fianco un po' mi rassicura.
"Ho anche paura delle altezze!" quasi sbraita quell'allocco.
"Vuoi fare silenzio?" lo intima Aria, capendo le mie intenzioni al volo quando mi avvicino al muro. Ho le gambe lunghe, posso farcela.
Grazie al cielo stamattina ho indossato le scarpe da ginnastica e in poco tempo riesco ad arrivare nel balcone del vicino, così mi giro verso la mia migliore amica che sta combattendo con un Liam super terrorizzato.
"O passi tu, o ti faccio passare io da quella parte." lo minaccia lei e il ragazzo comincia a piagnucolare, chiudendo gli occhi quando appoggia il piede sulla balaustra del balcone.
"Sono giusto quindici piani." sussurra Aria, sapendo di far terrorizzare di più Liam. E infatti lancia un urletto poco mascolino.
"Andiamo bene." dico e tiro per un braccio Liam, facendolo cadere addosso al mio corpo quando questo decide di saltare, schiacciandomi col suo peso.
"Sono vivo!" urla eccitato.
"Io... un po' meno..." fatico a dire.




SCUSATE L'IMMENSO RITARDO!
Non ho giustificazioni, ma mi farò perdonare aggiornando presto il prossimo capitolo.
Che dire, vi ringrazio tutti <3

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***






CAPITOLO 5.



Quando entro nella stanza di soppiatto, sento Aria ringraziare il cretino di turno che ha lasciato la porta finestra aperta, così noi siamo potuti entrare senza problemi.
"Ti  ricordo che non è normale entrare nelle stanze di un albergo passando dai balconi." insiste Liam, andando diretto verso la porta che dà sul corridoio.
Sto per seguirlo pure io, quando un urlo da parte della mia migliore amica ci fa girare dalla sua parte.
"Hanno un cane! Lo posso accarezzare?" dice con voce da bambina.
Sposto lo sguardo sull'animale in questione, riconoscendolo come un piccolo spitz tedesco. Ha il manto bianco e gli occhi color nocciola, è seduto su un cuscino rosso proprio accanto al letto padronale e ci fissa in silenzio.
Guardo Liam che tiene ancora la mano sulla maniglia della porta e aspetto il suo cenno per dire ad Aria di sbrigarsi, però. 
La mia amica eccitata va verso il cane, si piega sulle ginocchia e lo accarezza amorevolmente. È strano vederla così affettuosa nei confronti di qualcuno, eppure quando si alza -a malincuore- il cane comincia a seguirla, mentre scodinzola.
"Oh mio Dio! Vuole venire con noi!" trilla quando si accorge del cucciolo proprio dietro di  lei.
"No." dico secca io. Non può entrare in una stanza d'albergo di lusso dalla porta finestra, rubare un cane e pensare di passarla liscia come se niente fosse.
"Magari lo trattano male o, molto peggio, non gli fanno le coccole!" insiste lei, mentre lo prende tra le braccia e gli accarezza la testa. Intanto Liam, ignaro di quello che sta accadendo, esce dalla stanza.
"Aria..."
"Ti prego, ti prego, ti prego!" saltella come una bambina e io non so che fare.
Poi Liam ci richiama allarmato.
"C'è gente in corridoio! Muovetevi!" 
Aria sfoggia un sorriso e correndo mi sorpassa, con in braccio il cane.
Chiudo la porta alle mie spalle e alla velocità della luce usciamo dall'hotel. Il ragazzo appostato sulla porta mi passa le chiavi e dopo averlo ringraziato, saliamo sull'auto. Stavolta mi ritrovo a guidare io, dato che Aria è occupata con altro.
"Ma sei un coccolino amoroso du du da da da." canticchia con una voce stridula.
Liam si rende conto di aver nuova compagnia solo quando esco dal parcheggio dell'Hotel.
"Ma quel cane?" infatti chiede, sporgendosi sui sedili anteriori e accarezzandolo sulla testa. Solo io non ci vedo nulla di buono in questa storia?
"Sei mai stato in un Hotel senza portarti via un souvenir?" risponde Aria contenta, mentre io alzo gli occhi al cielo e svolto sulla strada principale, pronta a tornare a casa e continuare il mio piano.
"Hai ragione! Io di solito mi prendo saponette o asciugamani." Liam le da man forte.
"Appunto." invece io sussurro. Perché, ok, non sarebbe nemmeno giusto prendere gli asciugamani, ma un cane!

In poco tempo raggiungo casa mia e quando chiudo l'auto, posso sentire chiaramente i due ancora litigare per il cucciolo.
"Se è maschio lo chiamiamo Thor, se é femmina la chiamiamo  Xena." suggerisce Liam.
Apro la porta di casa e faccio entrare i due, prima di richiuderla alle mie spalle.
"Sì, e se è trans, lo chiamiamo Lady Oscar." sbuffa una risata Aria, "Invece si chiamerà Lea, o al massimo Zezè."
Strabuzzò gli occhi mentre apro l'anta del frigo, sentendo lo sguardo fisso e fiero di Aria su me. Non l'ha detto davvero!
"Ehm... Bea? Perché Aria ti fissa con uno strano sorriso stampato in volto?" mi chiede Liam.
Mi giro verso i due, che nel frattempo si sono seduti al tavolo -Aria tiene ancora quel cane tra le braccia!- e spero non si nota il rossore formatosi sulle mie guance.
"Storia lunga." taglio corto.
"Chiamano il sesso così, lei e il suo ragazzo." invece risponde la mia migliore amica, facendomi imbarazzare.
"Sì, ma non siamo qui per parlare di me! Vi ricordo che dobbiamo organizzare un matrimonio in meno di una settimana." decido di spostare l'attenzione su Liam e mi siedo di fronte a loro.
"E comunque, Zara. Il nome del cane è Zara." indico il collarino del cane e Aria sbuffa. Se ci tiene ad avere un cane, che ne prenda uno in canile!
"Inizia sempre per la lettera zeta." mi prende in giro lei. Vuole avere sempre l'ultima parola.

Sfilo la lista dalla mia tasca e leggo i vari punti per riorganizzare il matrimonio.
"Dobbiamo rivedere la location." suggerisco mentre leggo che dobbiamo richiamare il prete per la celebrazione del matrimonio, trovare un locale per il pranzo, parlare col fioraio, la torta, la musica...
Mi ricordo immediatamente di mandare un messaggio ad Harry. La notte scorsa gli ho spiegato la situazione, gli ho dovuto dire anche di Liam che dorme nel nostro salotto. Alla fine ho deciso di dirgli anche le mie intenzioni sull'aiutarlo a riorganizzare il matrimonio e gli ho chiesto un favore enorme: convincere quella band a suonare al matrimonio di Liam. O almeno di registrare un video messaggio di auguri per gli sposi. Mi ha promesso di fare il possibile e poi mi ha fatto quasi piangere quando ha cominciato a canticchiare una canzone a cui lui ha dato il titolo Don't let me go.
Stronzo, ci sa fare con le donne!
"Perché non facciamo una cerimonia in spiaggia?" suggerisce Aria e Liam la guarda con sguardo accigliato.
"Ci avevo pensato pure io!" appoggio il cellulare sul tavolo dopo aver chiesto ad Harry se ci fossero delle novità, "Però in questo modo dovremmo prendere dei vestiti più adeguati alla cerimonia." spiego.
Se vuole fare un matrimonio sulla spiaggia, Simone non può indossare l'immenso vestito da principessa che ho notato il giorno prima. Poi con i tacchi che affondano nella sabbia, non credo sia una buona idea.
"Ci penso io!" Aria quasi fa cadere il cane dalle sue braccia, mentre sorride vittoriosa.
"Cioè?" si intromette Liam, non capendo.
Gli spieghiamo cosa studia Aria, gli mostro anche un vestito sexy che mi ha interamente cucito per una serata romantica con Harry, gli fa vedere qualche bozza che tiene nel telefono e alla fine il ragazzo si convince.
"Mi piace! Non so come farei senza di voi, ragazze." dice grato.
Sorrido con la mia amica, quando alla fine decido di lanciare la bomba.
"E proprio per questo, abbiamo bisogno di una mano." 
"Diciamo sei mani, magari." aggiunge Aria.
Nonostante non ci conosciamo da sempre, con lei ci capiamo sempre al volo.

* * *

"Per quanto riguarda il posto, me ne occupo io." dice Niall, stravaccato sul mio divano e cominciando a trafficare con il cellulare. Essendo il fortunato figlio di papà, ha avuto la grande possibilità di visitare i più bei e costosi posti di Miami. Alla fine abbiamo deciso di fare la cerimonia in spiaggia e Niall si è messo sin da subito alla ricerca di una spiaggia in cui poi si può anche mangiare per il pranzo e soprattutto fare un bel servizio fotografico per l'album che difficilmente Simone scorderà.
Louis invece ha portato la sua attrezzatura da nerd sfegatato e sta cercando di montarla nel mio salotto, con l'aiuto di Zayn. Liam ci ha detto di star tranquilli con i costi -finalmente i suoi genitori hanno deciso di rispondergli alle telefonate insistenti e ci hanno promesso di aiutarci come possono; lo stesso ci è stato detto dai genitori di Simone, che ci hanno creduto sin da subito. Se sapevo che uno stupido gioco avrebbe portato tutto questo caos, ci avrei ripensato.
Aria è seduta alla penisola della cucina, il suo fedele computer portatile davanti gli occhi e il suo quaderno degli appunti sulle gambe. Purtroppo Liam non è sicuro delle misure della sua ragazza, ma ha detto che io e lei ci somigliamo tanto fisicamente, anche in altezza. E così adesso mi ritrovo piena di fogli di carta, che dovrebbero rappresentare il prossimo vestito da sposa e tanti spilli.
Ci ha messo pochi minuti a tirar su uno schizzo ed è subito piaciuto a tutti. Essendo che la cerimonia si effettuerà sulla spiaggia, abbiamo pensato che a Simone sarebbe piaciuto un vestito più comodo e soprattutto niente tacchi.
In poche parole, stiamo cercando di risparmiare dove si può. Anche per questo il fotografo della giornata sarà Louis, accompagnato da Zayn, mentre Aria si occuperà del trucco e del vestito, tenendo d'occhio tutto il giorno Simone. Niall ed io invece saremo quelli che controlleranno tutto il resto, sperando di non rovinar nulla. 
Sempre il biondino si è occupato dell'addio al nubilato di Simone e, a sorpresa, sta organizzando anche l'addio al celibato di Liam. Glielo diremo direttamente quella sera, sperando in qualche modo di farci perdonare.

Il cellulare che squilla sul tavolo mi fa risvegliare dal mio stato di trance. Dopo l'ennesimo rimprovero da parte della mia migliore amica, ho deciso di non muovermi più di tanto. Ma adesso sembra importante.
Tutti mi fissano mentre riferisco loro che si tratta di Harry e rispondo
"Ehy." lo saluto. Sento sorridere il mio ragazzo dall'altra parte del telefono e rilascio un sospiro di sollievo. Se avesse avuto brutte notizie, non mi avrebbe chiamato così rilassato.
"Per i Five Seconds Of Mars non sono riuscito a far nulla." dice molto lentamente, ma dietro il suo tono sento che c'è altro, "Ma i Tokio Hotel hanno accettato di partecipare all'addio al celibato di Simone. Per il matrimonio erano già occupati." mi spiega velocemente.
Volto lo sguardo verso gli altri ragazzi presenti in casa mia, notandoli tutti in attesa di una notizia positiva. Ma prima torno al telefono, perché mi sembra giusto ringraziare Harry che, nonostante la lontananza, il lavoro, i casini in cui mi caccio sempre, lui è costantemente al mio fianco.
Quasi come se volessi che nessuno mi senta, mi giro verso la cucina.
"Ti ringrazio tanto! Per tutto." dico sinceramente, "Non vedo l'ora che torni, giuro che ti ringrazierò a dovere." 
Lo sento sorridere e il mio cuore aumenta i battiti, mentre nella mia testa l'immagine delle sue guance scavate dalle fossette si fa spazio.
Quanto mi manca!
"E allora dovrai ringraziarmi molto meglio di come pensavi, perché ho trovato anche un gruppo emergente davvero eccezionale, che intratterranno l'intera giornata tra musica e giochi vari."
Lo amo, lo amo troppo!
"Spero di tornare anche prima, così che possa aiutarvi di più." aggiunge e anche se so che è impossibile, un po' ci spero.
Lo saluto velocemente, augurandogli una buona serata e appoggio il telefono sulla cucina, pronta a girarmi per dire la bella notizia al resto dei ragazzi.
Ma quando mi volto, tutti mi stanno fissando con uno strano sorriso stampato sulle labbra ed Aria quasi si sta soffocando dalle risate. Hanno capito tutto?
"Esattamente, come lo ringrazierai?" chiede Louis, alzando e abbassando velocemente le sopracciglia. Spalanco gli occhi e sento le mie guance più calde, segno che sto diventando rossa come un pomodoro.
Ma sposto immediatamente l'attenzione sulla situazione, perché ultimamente mi caccio in brutte figure senza rendermene conto.
"Abbiamo i Tokio Hotel per l'addio al nubilato di Simone!" dico e tutti lanciano un urlo di felicità.




ED ECCOMI QUI
Finalmente sono riuscita ad aggiornare.
Spero tanto che vi piaccia e che non vi annoia; se c'è qualcosa che
non vi convince o che non avete capito,
basta chiedere :)
Quindi, al prossimo aggiornamento c:

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Capitolo 6
*** Capitolo 6. ***






CAPITOLO 6.




"Quindi hai fatto la modella?" Liam afferra il toast ancora caldo e lo addenta.
Rido leggermente, mentre mi verso del succo d'arancia in un bicchiere di vetro.
"Baby sitter, dog sitter, ho lavorato in una panetteria e diciamo che ho fatto anche la modella. Più che altro, ho dovuto fare tipo un photoshoot per un prodotto da super market." spiego e la mia mente viaggia velocemente.
Ricordo perfettamente quando Mark mi richiamò nel suo ufficio ed io, che tremavo come una foglia, rimasi col sospiro sospeso fin quando non mi disse di stare tranquilla, che aveva un nuovo incarico per me. Mi disse semplicemente che avrei fatto la modella per un giorno e in un primo momento non capì: mi aveva trovato un nuovo lavoro? Poi mi spiegò come stavano le cose e tenere tra le mani quella scatoletta di tonno per quasi tre ore, mi è ancora difficile da dimenticare.
Liam ride sguaiatamente, mentre Zara scodinzola al mio fianco, forse cercando di attirare l'attenzione, o più sicuro per ricevere qualcosa di commestibile da parte mia.
Finiamo velocemente la colazione e prendiamo le chiavi dell'auto di Harry. Ieri sera abbiamo fatto tardi e stamattina abbiamo già perso abbastanza tempo. Inoltre mi sono ritrovata completamente fradicia di saliva, grazie al cane che continuava a manifestare il suo entusiasmo sulla mia faccia. Potevamo svegliarci anche un po' prima, ma onestamente ho dimenticato di puntare una sveglia. Quando uno è in vacanza, dimentica pure come si chiama!

Parcheggio davanti al locale dove abbiamo deciso di incontrarci tutti. Per fortuna Niall ride, segno che ha buone notizie.
Ho suggerito a Liam di stilare un foglio con i nomi degli invitati e, mentre aspettiamo che la cameriera ci porti il nostro ordine, il castano la sfila e la appoggia sul tavolo.
Zayn, che è alla mia destra, allunga il collo e prova a leggere i nomi scritti sopra al foglio e lo noto accigliarsi, mentre rialza lo sguardo sul suo amico e dice un chiaro: "Sophia? Danielle? Seriamente, amico?"
Le nostre portate arrivano quasi subito e conservo io la lista nella tasca del pantalone. Iniziamo a mangiare e prontamente Aria chiede chi siano queste ragazze.
"Le mie ex." spiega Liam con tanta tranquillità.
Io quasi sputo il boccone di pizza che ho in bocca. Questo ragazzo non è normale, lo avevo già capito.
"Ma sei impazzito? Mi sembra quasi di parlare con uno che usa quelle stupide frasi stile Tumblr." stavolta è Louis quello ad intromettersi, scioccato quanto me ed Aria. Liam è un tipo dal almeno rimaniamo amici?
"Cioè?" chiede confuso Niall. Conoscendolo, sarà registrato anche su quel social network. 
Niall è quel tipo, sarei più scandalizzata se non fosse iscritto anche là.
"Tipo uno di quelli che scrive Io non sono il ragazzo che ti rovina il mascara, ma il rossetto!" spiega Louis e ci voltiamo verso Zayn, che stranamente ha iniziato a tossire, come se qualcosa gli sia andato di traverso.
Gli do dei colpetti alle spalle e "Stai bene?" chiedo preoccupata. Se ha avuto una reazione così, o non stava attento a come mangiava, o la situazione è peggiore di quanto sembra.
"Erano le parole delle sue promesse."
Giriamo di scatto la testa verso Liam, che intanto è diventato rosso come un pomodoro dalla rivelazione dell'amico.
"No, dai. Io mi arrendo! Le ragazze non vogliono sentirsi dire queste cazzate!" sbotta Aria e Liam sembra riacquistare fiducia.
"Ah no? E allora cosa dovremmo dire?" 
Aria è sempre stata sfrontata, quella dell'ultima parola in qualsiasi argomento, quella dalla risposta sempre pronta. Quindi non ci mette poi così tanto a rispondere al ragazzo.
"Non dire, ma fare! Strucca tutto, spettinale i capelli, strappale i vestiti, falle scordare pure come si chiama!" dice e io sorrido sotto i baffi, perché Liam adesso si confonde con la maglietta rossa che ha indossato questa mattina.
"Ma comunque, tornando alla lista degli invitati, evitiamo le ex." provo a togliere l'imbarazzo che Liam continua ad emanare.
"Siamo solo amici." si difende però.
Il fatto che Liam continua a battibeccare su questa cosa la dice lunga. Perché dovrebbe insistere sull'invitare le sue ex?
"Devi mostrar loro qualcosa?" Liam si gira di scatto verso Niall, intento a finire la sua pizza e sorridere soddisfatto.
"Io... Non..."
"Amico, ti sposerai in una delle più belle spiagge di Miami, anche io vorrei sbattere in faccia alle mie ex cosa sto facendo senza di loro, ma anzi, con un'altra ragazza." lo interrompe il biondo.
Liam è ancora in imbarazzo, mentre io mi sono soffermata sulla prima frase.
"Hai il posto?" chiedo. Lo dicevo io che il suo sorriso era un buon auspicio!
Il ragazzo annuisce ed Aria gli batte il cinque, anche lei soddisfatta. E anche la location è sistemata.
"Quel pezzo di spiaggia sarà chiuso tutto il giorno per il matrimonio; ho parlato anche con mio padre, che mi ha aiutato a trovare un prete. Quindi, l'unica cosa che adesso manca, é il decoro." spiega. Vedo Liam sorridere, e questa è una cosa buona.
"Organizzeremo tutto io e Bea." dice la mia migliore amica e, mentre i ragazzi vanno a pagare, usciamo dal locale, sfila un pacco di sigarette dalla tasca e se ne accende una.
"Credo che quello scherzo della Chiesa sia stato un colpo di fortuna per il ragazzo." annuisco alle parole di Aria e non posso che darle ragione.
Chissà come sarebbe andata se non fossi piombata nel bel mezzo della cerimonia, rovinando tutto.


* * *


Apro la porta, mentre Liam continua a deliziarmi con tutti i casini che ha creato per organizzare il suo matrimonio. Mi ha confessato che inizialmente voleva partecipare ad un programma intitolato Non ditelo alla sposa, ma poi la sua ragazza lo ha minacciato sulle diverse cose da organizzare e allora ci ha rinunciato; così, aiutato dai suoi amici ha cercato di fare il meglio che poteva. Simone ha sempre amato i posti caldi e proprio per questo voleva sposarla a Miami, hanno gusti differenti e per questo ha fatto l'esatto opposto di quello che piaceva a lui. Poi il fatto che io abbia rovinato tutto, è una cosa a parte.
Liam smette improvvisamente di ridere nel momento esatto in cui richiudo la porta di casa alle mie spalle, incuriosendomi.
Sarebbe stato meglio se una bomba avesse colpito in pieno la casa. O forse davvero una bomba è esplosa in casa?
Vedo dei miei vestiti strappati e sparsi per casa, il tavolino posto all'ingresso rovesciato per terra con la lampada, ormai sul pavimento, rotta; più vado avanti e la casa è anche peggio.
Per un momento penso siano entrati i ladri, non hanno trovato nulla o magari ancora sono in giro per casa, per questo mi giro verso Liam e provo a dirglielo. Ma il cretino decide che allora abbiamo bisogno di un'arma, si avvicina al tavolinetto ancora rovesciato sul pavimento, gli rompe una gamba con molta fatica -quasi quasi faceva prima a prendere il tavolino per intero- e la sventola in aria in segno di vittoria.
Sono ancora con gli occhi spalancati quando mormora un "Che c'è?" in tono curioso.
"Mi hai appena rotto il tavolinetto!" gli indico il povero mobile che adesso devo buttare per colpa sua. E non ho nemmeno un camino, lo avrei usato per accendere il fuoco. Che poi a Miami gli unici fuochi che conosco, sono quelli che la gente appicca sulle spiagge per i falò estivi.
"Potrebbe esserci un ladro in casa e tu ti metti a pensare al tuo tavolinetto?" Liam mi intima.
"Era di Harry! Dovresti ricomprarglielo!" mi difendo. Non è vero, Harry nemmeno lo voleva, ma a me piaceva l'idea di poter mettere un mazzo di fiori regalato dal mio ragazzo per rallegrare chiunque entrasse o uscisse dalla porta d'ingresso. Poi va be, non ho mai messo un mazzo là, ma anche questa è un'altra storia.
"Lo metterò nella lista nozze, cosi qualcuno me lo comprerà e allora glielo regalerò ad Harry." insiste lui.
Alzo gli occhi al cielo "Non hai nessuna lista nozze, Liam." lo schernisco.
"Lo so, l'ho detto per farti stare zitta." rigira tra le mani la gamba del tavolino fin quando uno strano rumore proveniente dalla cucina non ci fa scattare entrambi spaventati.
Mi nascondo dietro le spalle di Liam, ma lui prontamente si rigira su se stesso, mi consegna l'arma e si posiziona dietro di me.
"Sei tu la padrona di casa." mi risponde quando lo guardo con un sopracciglio alzato.
"E tu il fifone della situazione. Che razza di maschio sei? E se al mio posto ci fosse Simone?" chiedo rifilandogli l'ennesima occhiataccia. Come può pensare di difendere la sua futura moglie?
"Se ci fosse stata Simone, non saremmo stati in casa tua." risponde semplicemente. E avrebbe ragione, se la verità non fosse che se la sta facendo sotto anche per confessare che a quest'ora sarebbe uscito da casa, l'avrebbe fatta svaligiare dai ladri e sarebbe rientrato soltanto il giorno dopo.
Gli passo il piede del tavolino tra le mani e mi rimetto dietro di lui, stavolta provando ad incoraggiarlo in quello che sta per fare. 
Camminiamo in punta di piedi, io incollata letteralmente alle sue spalle ed entriamo in cucina, dove il divano è completamente sottosopra sul pavimento e delle mie scarpe sono mordicchiate e sparse ovunque.
"Ma che..." Liam mi zittisce nel momento in cui un altro rumore ci conduce verso la penisola della cucina e lo vediamo. Anzi, LA vediamo.
"Zara?" la richiama Liam, lasciando cadere per terra la sua arma provvisoria e piegandosi sulle gambe. Il ragazzo comincia ad accarezzare il cane, che al tocco scodinzola contenta e finalmente lascia andare la mia scarpa nera comprata nemmeno due settimane prima.
La prendo con due dita e quasi rimetto quello che ho mangiato a pranzo quando mi rendo conto che l'ha completamente rovinata con la bava e con i suoi maledetti denti. Mi ha svaligiato una stanza!
I miei vestiti ormai rovinati governano l'intera cucina e non trovo nemmeno il coraggio di salire al piano di sopra per constatare il caos che questo scricciolo ha creato nella mia camera da letto.
"Non ci voglio credere." mi lascio cadere affranta su una delle sedie della cucina -incredibile! Almeno questa è intera- e butto la testa indietro, chiudendo gli occhi e gettando fuori una buona quantità d'aria.
Il mio cellulare squilla insistentemente e senza aprire gli occhi, lo sfilo dalla tasca del pantaloncino, rispondendo senza nemmeno controllare chi fosse a chiamare.
"Pronto?"
"Louis ha avuto un'idea geniale per il matrimonio! Venite subito a casa mia!"
Riconoscono la voce strillante di Niall e decido di riaprire gli occhi e mettermi composta sulla sedia. Liam è ancora seduto sul pavimento e accarezza la pancia del piccolo terremoto che ha appena distrutto il mio intero guardaroba. Ma perché non ha strappato la roba di Liam? È lui quello che ha poco gusto nel vestirsi!
"Posso portare anche un topo con le orecchie grandi a casa tua? La mia l'ha completamente distrutta." mi lasciò sfuggire, mentre Liam mi fulmina con lo sguardo. Che vuole? Adesso sarà lui quello a ripagarmi tutti i vestiti che il cane ha rovinato.
"Il cane? Portalo! Mi ha detto Aria che è di una tenerezza unica!" squittisce il ragazzo. "Comunque venite, è una cosa importante e ci vuole un po' di tempo per organizzarla come si deve."
Quello però che il biondo non ricorda è che noi non abbiamo tanto tempo. Decido comunque di parlargliene di presenza, prima voglio sapere almeno cosa abbiano pensato i due.
Chiudo la chiamata e avviso Liam di dover uscire nuovamente, stavolta portandoci dietro la piccola peste che ora, in braccio al ragazzo, mi scodinzola in modo amichevole. È il diavolo travestito da cane!

Arriviamo a casa di Niall in poco tempo, solo pochi incroci dividono le nostre case. Rido dalla faccia sbalordita di Liam quando premo il pulsante del citofono direttamente dalla macchina.
"Si é comprato un quarto di Miami?" mi chiede lui, fissando l'enorme cancello in ferro battuto che ci divide dalla villa Horan.
"Salve signorina Beatrice, la faccio entrare subito." risponde la voce metallica che io riconosco come quella di Robert, il maggiordomo che si occupa della casa quando il padre di Niall è fuori per lavoro.
Il cancello automatico si apre davanti ai nostri occhi e io avanzo con l'auto fino davanti la porta d'ingresso della villa. Riconosco parcheggiata l'auto di Louis sul vialetto e deduco che anche Aria sia già all'interno. Meglio, così si riprende questo cane rovina vestiti.

Devo tirare Liam per un braccio durante il nostro passaggio della cucina, salotto e le stanze del piano superiore, fino a quando non entriamo in quella di Niall. Con sorpresa vedo che c'è anche Zayn seduto al fianco di Louis, appostati davanti al computer di Niall e intenti a trafficare con non so che cosa. Io e la tecnologia siamo poco compatibili.
"Ehy!" richiamo l'attenzione e mi accomodo sul letto, al fianco di una Aria alle prese col suo cellulare. Niall continua a fare dei giri sulla sua sedia con le ruote.
"Sono un genio!" esclama Louis con nonchalange.
"E io non sono da meno!" si aggiunge il moro. 
Io e Liam li guardiamo senza capire, ma sono curiosissima di sapere la loro idea.
"Avete mai sentito parlare dei video pre-matrimonio?" mi chiede il primo con un sorriso che va da un orecchio all'altro.
Sì, in realtà ne ho sentito parlare tanto ultimamente: il video consiste nel far girare delle scene ai quasi sposini sulle spiagge, in qualche castello, nelle piazze in atteggiamenti da innamorati, magari descrivendo proprio il loro primo incontro, fino ad arrivare al giorno del matrimonio, durante la celebrazione per arrivare al grande sì. Se non erro, alla fine il video viene mostrato durante la giornata.
Insomma, una cosa che noi non ci possiamo permettere.
"Convincerai Simone?" chiedo dubbiosa a Louis.
"No!" si intromette ancora una volta Zayn, "Useremo il tuo corpo e con una magia tecnologica io e Louis riusciremo a montare la faccia di Simone sulla tua!" esclama felice.
"Che?!" esclamo ad alta volte, mentre mi alzo di scatto dal letto e in cane mi ringhia contro. 
Lo uccido! E non sto parlando del cane!





SCUUUUUUUUSATE!!!
Pensavo di aggiornare prima, più che altro
ci speravo, ma la verità è che questa storia la sto
scrivendo al momento e quindi non ho i 
capitoli pronti!
E niente, spero vi piaccia come prosegue
e sarei felicissima se continuerete a seguirla.
Alla fine non mancano molti capitoli :)

Sofi.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7. ***





CAPITOLO 7.



 



"Volete qualcosa da mangiare, signori?" 
Smetto di ridere nel momento esatto in cui Robert entra nel salotto. Mi ha sempre affascinato quest'uomo sessantenne che nasconde le marachelle del suo padroncino, vestito col solito smoking nero profumato e stirato e l'aria abbastanza seria. Se non conoscessi Niall da anni ormai, penserei che fossimo nei guai.
"Stupiscici." risponde Niall un secondo dopo, soffiando sulla lunga chioma riccia della parrucca che ha indossato poco prima. Zayn al suo fianco indossa il triangolo di un costume e, se non fossi stata fidanzata, un pensierino su di lui l'avrei fatto di sicuro: è muscoloso, pieno di tatuaggi e ha uno strano charme che attira tanto. Poi è simpatico e intelligente, l' uomo ideale che tutte sognano. Se non fosse per la sua chioma scura e liscia, la pelle ambrata e gli occhi castani, sarebbe il gemello di Harry. Lo è, ma a livello caratteriale.
Vicino al moro, seduto sul divano, invece c'è Aria intenta ad abbinare l'ennesimo outfit che abbiamo acquistato subito dopo essere arrivati a casa Horan. Data l'idea carina, le risate che di sicuro ci porterà questo progetto -e quindi non stressarci troppo- e soprattutto la sicurezza dei due ragazzi tecnologici, alla fine ci siamo convinti tutti, soprattutto io che dovrò recitare la parte di Simone, e stiamo cercando di organizzare il video pre-matrimoniale di Liam e Simone.
Liam mi tocca la spalla nel momento esatto in cui Robert lascia la stanza, risvegliandomi dal mio stato di trance. Fare queste scenette, per me, significa shopping e soprattutto vestiti nuovi. Visto che il cane ha deciso di rovinare i miei, ne ho approfittato subito.
"Se non sei sicura..."
Interrompo Liam immediatamente, mettendo una mano tra noi due.
"Te l'ho detto: Aria sta lavorando a casa sua per il vestito e ha detto di esser a buon punto, Niall si sta occupando del pranzo e del buffet serale, avendo già la sala e la location dove si celebrerà il matrimonio bloccata. Quindi siamo apposto, la musica c'è, l'animazione anche; domani andrò a vedere per i fiori e le bomboniere, la parrucchiera e la truccatrice. Louis e Zayn saranno i fotografi del tuo matrimonio e quindi anche questo è già sistemato. Tu devi solo rimboccarti le maniche e scrivere le promesse, ma soprattutto divertirti della situazione finché sei ancora fidanzato." dico tutto d'un fiato.
Strano ma vero, siamo a buon punto. Sarà che economicamente non abbiamo problemi, dato che anche i suoi genitori ci stanno aiutando molto. 
"E il viaggio di nozze?" mi chiede d'improvviso lui e io di conseguenza mi sbatto una mano in fronte.
"Vedo che apprendi velocemente." lo elogia Aria, ridendo. Già, non ci ho pensato più.
"Ed io a cosa servo?" si indica da solo Niall, attirando l'attenzione su di lui. "State tranquilli, mi farò fare dei preventivi e deciderai direttamente tu." parla poi direttamente con l'interessato. Liam annuisce sicuro e poi batte le mani.
"Su, forza! Andiamo in scena!"

Il ragazzo durante lo shopping ci ha raccontato di aver incontrato Simone ad un parco. Più che incontrarla, le ha lanciato contro il pallone da calcio.
Stendo sul prato della casa di Niall una tovaglia a quadri e mi siedo sopra, afferro il cesto di frutta che Aria ha sistemato poco prima e porto il mio cellulare all'orecchio quando Louis grida Azione!
Mi sento a disagio, soprattutto perché so che a momenti mi deve arrivare una pallonata in testa. Ma non avviene. Smetto di parlare per finta al telefono e mi giro verso Liam, intento a ridere sdraiato sul prato e lo stesso fanno gli altri, davanti a me. Che succede? La palla è solo a qualche passo da me.
"Colpa mia! Il prato è scivoloso!" ride ancora il castano e si rimette in piedi, scrollandosi i fili dell'erba dai pantaloncini.
Scoppio a ridere anche io, finalmente, capendo.
"Sempre a scoppio ritardato." mi prende in giro la mia amica e dopo averle fatto una giocosa linguaccia, riprendiamo con le scene.
Liam mi colpisce con la palla, lo insulto come da copione e lui mi sistema i capelli, proprio come ha fatto con Simone, poi mi sorride e si presenta. Io, eseguendo il mio compito, giro i tacchi e me ne vado, lasciando telefono e cestino della frutta sulla tovaglia. Liam afferra l'aggeggio e scrive il suo numero, facendo squillare il suo cellulare e memorizzandolo in rubrica; torno sui miei passi, afferro il cellulare dalle mani del castano, il cestino, la tovaglia ed esco di scena.
Louis grida un Stop! e battiamo tutti le mani. 
Alla fine non è così difficile come qualcuno può pensare.
Passiamo alle scene seguenti, riproducendo il loro primo appuntamento al cinema, dove Liam rovescia la sua bibita sulle gambe della ragazza, bagnandola completamente. Al bagno, poi, la bacia per farsi perdonare. Ovviamente il bacio sarà montato dai due tecnologici, che si danno il cinque quando Niall ci dice che possiamo ricreare la scena del bar dove Liam ha regalato il primo anello alla sua ragazza, confermando la loro storia. Infatti, il biondino, nello scantinato ha una zona riservata ai maschi. Non ci ho mai messo piede, ma questa volta è una situazione importante e finalmente io ed Aria riusciamo ad entrare nella misteriosa stanza dopo anni di amicizia con Niall.
Non ha nulla di particolare, solo un tavolo da biliardo, qualche macchinetta che va anche senza usare gettoni, un bancone da bar e una moto penso per esposizione. C'è più aria maschilista in questa stanza, che in un dormitorio maschile del college.
"Mi aspettavo calendari di donne nude." si espone Aria, giocando distrattamente al flipper posto proprio vicino la porta d'ingresso.
"Ti sarebbe piaciuto." la stuzzica Louis, mettendo a fuoco la fotocamera.
Si sono divisi i macchinari, Zayn e Louis: il moro è quello impegnato a registrare le scenette con una videocamera, Louis scatta delle foto del momento. Che sia per aumentare la qualità del video o per prendermi per il culo in futuro, ancora non l'ho capito, ad essere sincera.
"A te no?" lo incalza la mia amica, facendoci ridere nuovamente.
Mi siedo al tavolino che Niall ha sistemato a metà stanza e dopo che Louis ci ha dato il via, starnutisco talmente forte che anche la parrucca mi cade dalla testa. Non faccio in tempo a prenderla che Zara come una furia l'afferra e scappa mia.
Ridiamo e lo facciamo per il resto del pomeriggio, perché ad ogni scena che giriamo -o almeno ci proviamo- succede qualcosa di comico e perdiamo altro tempo per riprenderci dalle risate.

Velocemente passa la giornata, ma rimaniamo comunque dell'idea di finire le scene l'indomani; restano le due più importanti: quella della proposta e quella dove io interrompo il matrimonio per uno stupido gioco.

"Ragazzi, sono morta." mi lasciò cadere di peso sul divano del salotto.
Niall comincia ad uscire schifezze dai vari stipetti e ce li passa, sedendosi poi di fianco a me e giocando con i miei lunghi capelli.
Approfitto del momento di pausa rilassante -grazie alle manine del biondo- e sfilo il cellulare dalla tasca. Manca davvero poco al matrimonio di Liam, e manca altrettanto poco alla mia vacanza in Italia. Non vedo l'ora di staccare un po' la presa, ma soprattutto passare ventiquattro ore su ventiquattro col mio fidanzato da soli senza interruzioni o compiti da svolgere.
Ne approfitto per mandare un messaggio ad Harry, che non tarda a rispondere. C'è sempre per me, nonostante i casini in cui mi caccio.
Sorrido all'ennesimo messaggio e qualcuno mi richiama.
"Tu sei d'accordo?" mi chiede Louis, con un sopracciglio alzato. Ha la bocca piena di pop corn e se devo essere sincera non ho seguito nemmeno una parola di quello che hanno detto fino ad ora.
"Cosa?" cado dalle nuvole. Decido di spostare la mano di Niall, perché se adesso non messaggio più con Harry, il suo massaggio alla testa potrebbe distrarmi nuovamente.
Mi siedo con le gambe incrociate.
"Niall ha detto se ci fermiamo qui, per cena..."
Annuisco senza pensarci due volte. Se solo penso al casino che devo ancora sistemare a casa una volta rientrata, mi viene voglia di spararmi.
"E magari dormire per questi ultimi tre giorni." aggiunge Aria qualche secondo dopo, studiando la mia espressione.
Sono felice della richiesta? Assolutamente sì, questo vuol dire non dover cucinare, sistemare o riportare quel cane indemoniato in casa per questi tre giorni. 
"Per me va bene, ma domani devo ritornare nella mia caverna dove questo piccolo demonio travestito da cane ha deciso di scagliarsi contro la mia roba." indico il cane, seduto tra le gambe di Zayn intento a leccarsi una zampa. Sembra così carino! E sto parlando del cane, giuro.
"Nessun problema! Chiamerò la ditta che ripulisce il casino che lascio in casa mia dopo una festa." dice nuovamente Niall, per niente turbato.
Deve essere bellissimo essere ricco e non saper come sperperare i propri soldi.
"La situazione è un po' diversa, non è esattamente a quei livelli." dico e Niall alza le spalle.
"Meglio, vuol dire che questa volta non ci metteranno quasi sette ore." spiega.
Sette ore?!?
Rinuncio a chiedere più informazioni su quello che intendeva dire e ci alziamo tutti, pronti ad ordinare la nostra cena.

* * *



Mi rigiro nel letto, cercando di non aprire gli occhi. Niente, Aria emana più calore di una stufa!
Sposto le lenzuola bianche dal mio corpo quando finalmente riesco a sciogliermi dalle gambe incrociate della mia amica e mi metto seduta sul letto fissando il pavimento senza un reale motivo.
Ho sonno, sono stanca e in questa stanza c'è troppo caldo. Sono abituata a dormire almeno con la finestra aperta; ma no! La mia migliore amica ha paura che qualcuno possa entrare dalla finestra e quindi serriamola completamente, chiudendo a chiave anche la porta! Sai com'è? Per me, ovviamente, che sono da sola in una casa piena di maschi. Poi magari il vero pericolo sta dormendo al mio fianco. 
Ma mi fido di lei e dopo qualche secondo di esitazione sulla divisione dei letti, non potevo non accettare di dormire con la mia migliore amica lesbica.
Mi alzo dal letto, avanzando verso il corridoio e richiudendo la porta lentamente alle mie spalle. A piedi scalzi scendo al piano inferiore, dove capisco che è meglio uscire di casa se voglio rinfrescarmi un po'.
Quando apro la porta della veranda però, mi accorgo di non essere da sola.
"Ehy." Liam si gira di scatto al mio richiamo. Mi sorride e poi dà dei colpetti sull'attico, dicendo di sedermi al suo fianco. Ma io invece gli dico che ho bisogno di fare due passi e forse anche a lui non farebbero male.
Si alza e mi segue nel giardino illuminato dai piccoli lampioni piantati ordinatamente ad indicare la stradella.
"Va tutto bene?" chiedo curiosa. È strano, forse anche il caldo non fa dormire lui.
Il castano alza le spalle, continuando a camminare al mio fianco ad un andatura tranquilla.
"Zayn russa troppo." sorride leggermente, "Tu?" mi chiede per lo stesso motivo.
Gli spiegò velocemente di Aria e sorride ancora una volta, portandomi a fare lo stesso.
È strano come ci si può affezione così velocemente ad uno sconosciuto. Più che altro, nel modo più strano e ambiguo del mondo. Credo che mai nessuno abbia fatto amicizia partendo da uno stupido scherzo.
Vedo Liam prendere un foglietto ripiegato in quattro nella tasca del pantaloncino e me lo mostra.
"Avendo trovato anche del tempo, ho scritto giusto due righe per le mie promesse." dice e mi passa il foglio, aprendolo.
Lo afferro e mi sposto più vicino ad uno dei lampioncini. Poi però ci penso meglio e ripasso il foglietto a Liam.
"Leggilo tu." dico e lui sorride debolmente, mettendosi di fronte a me.
"Simone, due o tremila cose vorrei fare con te. Niente di che, assolutamente: litigare sotto la pioggia e poi tornare a casa e fare la doccia abbracciati per fare pace; mangiare per tre ore di fila in un fast food, fino a stare male; guardare un cartone animato almeno una volta al mese, tanto per non dimenticarci quanto era bello essere bambini. Iniziare qualcosa nello stesso momento in cui lo inizi tu: leggere un libro, guardare una serie TV, una collezione, uno sbaglio. Preparare una torta mentre tu dormi sul divano, scriverti cose irripetibili sulla schiena con le dita, dirti che sei bella soprattutto quando hai il trucco colato sulla faccia e i capelli scombinati. Dirti 'Ma che dici?' ogni volta che sostieni che io sia bello, e sentirti rispondere che lo sapevi che avrei risposto così, che ormai sono un libro aperto. Comprare un videogioco e chiudermi in casa con te per una settimana nella speranza di finirlo. Andare il Giappone. In Egitto. Al mare. Darmi da fare per essere uno di cui si va fieri anche oltre l'amore. Stare con te. Stare con te. Stare con te! E non importa se dimentichi un anniversario, non importa se non riesci a risolvere i miei problemi e non importa che tu, arrabbiata per i fatti tuoi, te la prenda con me. Non mi importa niente. Io voglio solo stare con te."
Liam ripiega il foglietto e alza lo sguardo, aspettando la mia opinione al riguardo.
"Sono appena diventata etero." sobbalzo alle parole di Aria, portandomi una mano sul cuore per lo spavento. "Però la parte del videogioco la ometterei." suggerisce.
Sorrido appena e torno a fissare il ragazzo.
"Sei una brava persona, Liam. Ti meriti qualcuno che ti svegli con un bacio la mattina del tuo compleanno, qualcuno che non abbia paura di amarti. Ti auguro qualcuno che sappia aspettarti, perché sapere che c'è qualcuno pronto a questo è bellissimo. Ti auguro qualcuno che non si stanchi, perché l'amore non è immune alla stanchezza, ai dubbi e ai 'non lo so', ma solo chi non si stanca ce la fa. Qualcuno che ti accarezzi con dolcezza, che ti abbracci forte. Ti meriti qualcuno che ti ami tanto, troppo, e che te lo dica. Che te lo dica spesso, che te lo dica sempre. Ti auguro tutto questo perché un po' meno, non sarebbe abbastanza." dico tutto d'un fiato.
"Oh, meno male, sono tornata lesbica." mi interrompe nuovamente la mia migliore amica, sospirando lentamente.
"E Simone è quel qualcuno, sposatela immediatamente senza paura." concludo sorridendo a Liam. 
E senza esitazione, il ragazzo, mi abbraccia.
"Grazie." infine sussurra.







CE L'HO FATTA!!!!!
Scusate nuovamente per il ritardo
ma quando le idee cominciano a mancare,
è bruttissimo! Poi per fortuna ritorna l'ispirazione c:
E niente, ci tengo a dirvi che mancano esattamente
3 capitoli. 
Alla prossima, Sofi.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8. ***







CAPITOLO 8.



Mando un veloce messaggio ad Harry per avvisarlo quanto Niall e la frase 'piccola festicciola' non vanno d'accordo. Quando abbiamo deciso di organizzare una festa in casa Horan in onore di Liam, avevamo parlato di poche persone, un po' di musica e tanto cibo; invece Niall ha capito tutto il contrario: poco cibo, tanta musica e un casino di gente a fare baldoria.
La mattina ci siamo impegnati a finire i video; nel pomeriggio, mentre Louis e Zayn hanno cominciato a montare il tutto ed Aria a finire il vestito, io e Niall abbiamo pensato di organizzare un addio al celibato per Liam.
Stacco la chiamata nel momento esatto in cui Niall e Aria entrano nella stanza. Il biondino ha indossato un semplice pantalone skinny nero e una maglia bianca, la mia migliore amica invece ha optato per un pantaloncino ed una canotta. Io, a differenza sua, ho messo un vestitino floreale leggero e svolazzante, con ai piedi dei sandali bianchi.
"Apposto con Harry?" mi chiede il padrone di casa, mentre dal piano inferiore si comincia a sentire la musica rimbombare ad alto volume. Stiamo in silenzio per qualche secondo, poi ci pensa Aria a spezzarlo.
"Ha buon gusto, speriamo sia femmina." dice, riferendosi al dj e facendoci ridere.
"Nah, non era disponibile per questa sera. Credi mi sarebbe dispiaciuto?" battibecca il padrone di casa.
Ne approfitto per allontanarmi da loro e appoggiare il cellulare sul comodino vicino al letto. Harry mi è sembrato strano, parlava velocemente e mi ha quasi subito attaccato il telefono in faccia. O nasconde qualcosa o davvero era impegnato come mi ha detto.
"Allora? Andiamo di sotto? La festa non può iniziare senza di noi."
Niall mi passa un braccio sulle spalle e mi tira fuori dalla stanza. Come ogni volta si organizza una festa in casa Horan, Niall chiude tutte le porte a chiave e le tiene ben conservate dove nessuno sa dove -meno quella del bagno del piano inferiore, giusto nel caso qualcuno ne abbia davvero bisogno e non per avere rapporti. Ma questa volta fa una cosa che mai mi sarei immaginata: le consegna a noi.
"Tenete, nel caso in cui servisse." la passa a me, ma io prontamente la passo ad Aria, chiarendo subito le cose.
"Harry non c'è." dico.
"Ed io posso accontentarmi del bagno, se ce ne fosse il bisogno." la ripassa a me, quasi costringendomi a tenerla.
"Anche quando, io potrei perderla, oppure tu, stancandoti prima di me, decida di andare a letto prima." insiste.
"E se fossi tu quella stanca prima di me?" chiedo con nonchalange.
"Oh credimi, ti stancherai molto presto." 
Ma non ho modo di replicare alla sua strana frase perché i due scoppiano a ridere e scendono al piano inferiore, dove in teoria dovrebbe tenersi la festa. Infilo velocemente la chiave dentro il reggiseno -non ho altri posti dove metterla! Suona anche male, ma va bene- e seguo i due in salotto.
La casa comincia a riempirsi di gente, che preferisce di gran lunga il giardino e la piscina. Qualcuno ne approfitta anche per tuffarsi con tutti i vestiti; qualcuno invece ha ben pensato di toglierli e mostrarsi a tutti senza problemi come la loro madre l'ha fatto.

"Ehy! Non ti ringrazierò mai abbastanza!"
Mi giro di scatto, prestando attenzione a non rovesciarmi addosso il drink che ho appena preso. Non sarebbe la prima volta. Ricordo che fu proprio grazie a questo gesto che incontrai -meglio dire scontrai- Harry; eravamo in un pub del centro e ritornando al tavolo prenotato dalla mia migliore amica con tre drink in mano, per evitare uno che di ballo non se ne intendeva per niente, mi girai di scatto e urtai Harry, rovesciandogli tutti e tre i drink sulla camicia bianca. Fu amore a prima vista per me, per lui più un odio a primo impatto. Poi però gli avevo chiesto scusa, mi ero offerta di lavargli la camicia nel bagno del locale e quando lui se la tolse, restai a bocca aperta. Da lì cominciò a prendermi in giro e quindi ci presentammo. Il resto ci ha portato ad oggi. 
"Non devi ringraziare solo me, è stato solo un modo carino per chiederti scusa per il casino che abbiamo fatto col tuo matrimonio." 
Liam si siede sul tavolinetto vicino me e mi sorride: "Sai cosa ho pensato in questi giorni? Che forse voi dovevate proprio rovinarlo questo matrimonio. Solo così, adesso Simone, può dire di aver avuto il miglior matrimonio che una donna potesse sognare! Sempre se decide di sposarmi." dice e sorseggia lentamente la sua bibita in lattina.
Sorrido per la tenerezza che infonde.
"Se aveva intenzione di non sposarti più, non avrebbe partecipato al suo addio al nubilato." gli faccio l'occhiolino e lui balza in piedi.
"È andata?" mi chiede curioso ed io annuisco. Parlando con Harry, anche se per poco, mi ha informato che i Tokyo Hotel hanno iniziato poco prima di noi la festa per la sposa. Quindi, se la festa è iniziata, vuol dire che la sposa si è fatta presente.
"Dici che si starà divertendo?" mi chiede preoccupato. Le ha praticamente organizzato l'addio al nubilato dei suoi sogni e lo chiede anche?
"Ovvio che si! E dovresti farlo anche tu, dai! Andiamo a ballare!" appoggio il mio drink e la sua lattina sul tavolinetto e lo tiro per un braccio in quella che dovrebbe essere la pista da ballo. Durante il mio passaggio noto anche con sorpresa Zayn con in braccio il cane e attorno a lui si sono riunite delle ragazze che lo coccolano, lo sbaciucchiano e gli fanno dei grattini. E non sto parlando dell'animale.

Mi muovo a tempo di musica, anche se in realtà ci sto solo provando perché sono veramente una schiappa in questo. E lo confermo quando Liam comincia a ridere e prendermi in giro.
Poi si aggregano anche Louis ed Aria, Niall e una ragazza mai vista. E ridiamo, balliamo e facciamo i scemi senza un valido motivo. 
Sembra che la serata vada sempre per il meglio.

Quando il dj decide di cambiare genere, mettendo musica latino americana -qualcuno la balla ancora?-, mi sento strattonare e sono pronta a prendere a ceffoni il cretino che si è permesso di interrompere la mia coreografia appena inventata.
"Harry?" chiedo con gli occhi spalancati e, dopo qualche secondo passato ad assimilare ciò che sta accadendo, gli salto con le braccia al collo.
"Harry!" 
"Sì, mi chiamo così." lo sento ridere e il mio cuore quasi scoppia dall'emozione. Ecco perché sembrava frettoloso, stava venendo qua!
"Piacere Harry." lo sento dire, mentre preferisco non staccarmi dalle possenti braccia del mio ragazzo e approfittarne per riempirmi i polmoni del suo profumo. Diamine, quanto mi è mancato!
"Liam. Hai una ragazza davvero fantastica." mi elogia il festeggiato alle mie spalle. Sento Harry ridere ancora.
"Lo so: ho una fidanzata fantastica e anche forzuta. Che ne dici se ti stacchi un attimo?" mi chiede poi più vicino all'orecchio.
Scuoto la testa per indicare un secco no, ma comunque lo fa lui per me, dividendoci. Metto il broncio.
"Vieni con me, devo dirti una cosa." mi prende per mano e si scusa con gli altri, facendoci allontanare dal caos che è questo salotto.
Ma la verità è che c'è casino ovunque, anche in giardino, che è più grande di casa mia e quella di Aria messe insieme. Non c'è modo di parlare tranquilli proprio stasera. Così ho una brillante idea: la chiave della stanza.
"Niall me l'ha lasciata tenere." spiego, mentre cominciamo a salire al piano superiore. Un'idea mi balena velocemente in testa e mi giro curiosa verso Harry.
"Ero l'unica a non sapere del tuo arrivo?" chiedo retorica. Già so la risposta e mi rendo conto quanto in aria sia con la testa, a questo punto.
Entriamo nella stanza occupata da me ed Aria momentaneamente a casa di Niall ed Harry la richiude a chiave alle sue spalle. Sembra voglia parlarmi e prego mentalmente non sia successo qualcosa di grave.
Magari non gli è andata giù tutta questa storia, ha ormai capito che sono un caso irrecuperabile e ha deciso di mollarmi; ma invece di farlo per telefono, ha deciso di dirmelo in faccia. Che uomo!
Mi siedo sul letto coi battiti del cuore che aumentano sempre di più.
"Ieri sera mentre eri in doccia ho telefonato e mi ha risposto Aria." il mio riccio si siede di fianco a me e si sbottona leggermente la camicia bianca che indossa. Solo in questo momento mi rendo conto che è vestito esattamente come quando va a lavoro: camicia bianca e pantaloni eleganti. È andato a lavoro prima di venire qua? 
Lo esorto a continuare.
"Solo che poi ha gridato contro Louis e una strana voce maschile ha sostituito quella della tua pazza amica." ride e capisco che sta parlando di Liam, anche se non dice il nome.
"Abbiamo parlato un po' e mi ha detto quello che stavate facendo, anche se tu mi tieni sempre aggiornato su tutti i tuoi casini." si gira verso di me e mi pizzica il naso in modo giocoso. "E niente, alla fine mi ha spiegato quante volte gli hai parlato di me, quante volte hai paragonato i suoi gusti ai miei e quante altre volte l'hai chiamato col mio nome, per errore. E mi son detto: forse le manco? Forse ha bisogno di me anche questa volta? E così ho detto al mio capo che oggi sarei partito subito dopo la riunione perché avevo bisogno di vedere la mia ragazza un po' prima, perché mi mancava tanto, quanto io mancavo a lei. E mi ha lasciato partire oggi."
Sento le mie labbra stendersi in un sorriso caloroso e prima che possa aggiungere altro mi getto tra le sue braccia, facendolo cadere di schiena sul letto. Ride sotto i miei baci rumorosi che gli lascio su tutto il viso, quando all'improvviso mi afferra per i polsi e capovolge la situazione, mettendomi sotto lui e bloccandomi col suo peso.
"E no, questa volta voglio risolvere io il tuo casino." mi prende in giro e comincia a baciarmi con foga.
Quanto mi è mancato!

* * *

La mattina mi sveglio per colpa di qualcuno che graffia alla porta.
Graffia?
Apro entrambi gli occhi e sposto il pesante braccio di Harry dal mio stomaco, che quasi mi scoppia per colpa della pipì che devo fare.
Cammino a piedi scalzi per la stanza attenta a non calpestare i nostri vestiti gettati lì la sera prima, presi dalla situazione, e trovo le mie mutandine. Le indosso velocemente e controllo Harry: anche se è completamente nudo, almeno è coperto dal lenzuolo.
Chissà dove ha dormito Aria questa notte, dato che il mio ragazzo sta occupando il suo lato di letto. Ma non mi importa più di tanto, spero solo per lei che abbia trovato una buona compagnia e che si sia divertita quanto me questa notte. 
Sento di nuovo graffiare alla porta e stavolta mi preoccupo: e se si tratta di qualcuno dei ragazzi che sta male ed è arrivato per miracolo davanti a questa porta? 
Mi piego velocemente sulla valigia che ho portato con i miei vestiti e prendo una maglia abbastanza lunga da coprirmi fino metà coscia e vado allo porta, aprendola.
"Ma cos...?" non faccio in tempo per notare la piccola Zara sfrecciare dentro la stanza, che sta già correndo al piano inferiore con in bocca il mio reggiseno preso per terra.
"Fermati stupido cane!" urlo correndogli dietro ed entro in cucina, dove ancora regna il caos della sera precedente.
"C'è qualche problema?" mi sento chiedere e riconosco la voce di Zayn, seduto a tavola con gli altri ragazzi intenti a fare colazione.
"Sì, o porca..." non riesco a finire la frase che scivolo su qualcosa e mi ritrovo col culo per terra e un dolore lancinante sulla stessa parte.
"Ti sei fatta male?" sento qualcuno ridere e afferro la mano gentilmente offerta da Niall.
Mi rimetto in piedi e minacciò Aria.
"Dopo il matrimonio riporti quella bestia al suo posto." dico e indico l'animale in questione che adesso sta rosicchiando il mio reggiseno sul divano.
La mia amica lo accarezza e gli sussurra qualcosa, mentre mi guarda male. Alzo gli occhi al cielo.
"Buongiorno." annuncia Harry, entrando in cucina con addosso solo le mutande. Si siede al tavolo e afferra dei cereali.
Gli altri ricambiano, mentre io prendo posto fra Liam ed Harry che mi dà prontamente un bacio sulla guancia.
Ho perfino dimenticato di dover andare in bagno!
"Tra poco arriva la ditta per ripulire tutto, così possiamo concludere le cose per il matrimonio." annuncia Niall.
"Ci pensate che domani è il grande giorno?" chiede Louis, più entusiasta dello sposo stesso.
Harry si  avvicina al mio orecchio e "E che dopodomani saremo in viaggio per l'Italia? Sarà come un viaggio di nozze, ma non nostro." sussurra in modo sensuale.
E se un secondo prima la mia mente perversa ha cominciato a farsi viaggi mentali, il secondo dopo scatto dalla sedia e urlo un "Il viaggio di nozze!" con una faccia compiaciuta.
Sono un genio!

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Capitolo 9
*** Epilogo. ***








EPILOGO.
 




"Houston, abbiamo un problema!"
Aspetto con ansia che Aria risponda al mio richiamo, ma invece prende parola Harry.
"Ci penso io a Niall." dice velocemente. Guardo il mio ragazzo chiuso in uno smoking elegante color champagne attraversare mezza spiaggia per arrivare da Horan, intento a perlustrare attentamente il mini aperitivo che abbiamo pensato per intrattenere gli invitati dopo la cerimonia, quando gli sposini si allontanano da noi per fare delle foto.
Vedo i due scambiarsi qualche parola e dopo che Niall ha alzato gli occhi al cielo, si allontana dal buffet. Harry si gira dalla mia parte, sfoggia un sorriso, che mette in mostra le sue adorabili fossette e alza entrambi i pollici per annunciare la sua vittoria. Niall deve stare assolutamente lontano dal cibo, almeno per oggi. Non vogliamo altri casini, già ne abbiamo provocato uno troppo grande e i presenti alla cerimonia -che piano piano affollano la spiaggia- al loro passaggio, mi lanciano certe occhiate che se potessi, metterei la testa sotto la sabbia proprio come fanno gli struzzi quando hanno paura.
Ho conosciuto di presenza anche i genitori di Liam: prima di venire in spiaggia, infatti, io ed Aria abbiamo aiutato Liam a sistemarsi per il grande giorno. Poi sono venuti anche i suoi genitori, che gli hanno gentilmente affittato per il grande giorno un'immensa limousine nera lucida. Lo sposo ci ha fatto salire con lui per arrivare in spiaggia e proprio ora lo ritrovo davanti a me, distante giusto qualche passo, mentre ride e scherza con Zayn, il suo testimone. Sarà un compito difficile per lui fotografare e stare al fianco del suo amico per tutta la cerimonia, ma ci teneva davvero a partecipare alla nostra pazzia e poi non voleva lasciare Louis da solo nella grande impresa.
"Gnocca alla destra di Liam." sento la chiara voce di Aria nella cuffia che Louis stamattina ci ha obbligato ad indossare per poterci parlare a distanza, senza ovviamente usare dei walkie-talkie che sicuro sono meno presentabili, visto che anche noi siamo vestiti eleganti, proprio come se fossimo degli invitati.
Nel momento in cui sposto lo sguardo sulla ragazza che ha adocchiato la mia migliore amica, sento questa lamentarsi sonoramente.
"Ehy! L'ho vista prima io! Non pensateci nemmeno per un momento a provarci o vi castro a suon di morsi." minaccia attraverso l'apparecchio e capisco che anche gli altri, curiosi, si sono girati a valutare la ragazza presa di mira da Aria.
"Mmmh, a letto non è niente di che." stavolta prende parola Zayn, mentre lo vedo allontanarsi da Liam dopo averlo rassicurato per le centesima volta.
"Forse eri tu il problema, a letto." lo zittisce Aria, volendolo sfidare.
"Ragazzi! Torniamo seri! Abbiamo una cerimonia da portare avanti e... Oh! È arrivata Simone!" scatto sul posto alle parole di Louis e mi volto verso di lui per vederlo afferrare la sua telecamera fidata e portarla davanti al viso. La limousine nera è davvero parcheggiata sulla strada principale sopra le nostre teste.
Mi giro di nuovo verso Liam che, accorgendosi anche lui dell'arrivo della sua ragazza, prossima a diventare moglie, comincia a graffiarsi la pelle delle mani e mordersi le labbra dall'ansia.
"Zayn ci pensi tu allo sposo?" chiedo preoccupata. Lo vedo annuire da lontano e decido di prendere il mio posto lontano dalla folla, permettendo così alla sposa di fare il suo grande ingresso.
Sistemo il mio vestito lungo rosso e mi metto tra Harry ed Aria, che invece indossa un vestitino corto di colore verde, facendo un cenno al coro di ragazzi che abbiamo ingaggiato per ricreare la marcia nunziale, però anche cantata.
Simone è bellissima: la parrucchiera e la truccatrice sono state fantastiche, tanto quanto la mia migliore amica e le sue manine d'oro che è riuscita a ricreare un vestito da sposta corto da sposa perfetto in soli tre giorni. Non so se siamo stati miracolati o se questa è la quiete prima della tempesta.
In ogni caso fingo di non pensarci per qualche momento e mi concentro sulla cerimonia. Karen, la madre di Liam passa il bouquet di fiori a Simone e si fa da parte. Liam è così agitato che quasi non guarda in faccia la sua ragazza. Ma lei sorride tranquilla.
"Siamo qui riuniti..." la cerimonia inizia e noi tutti ci sediamo sulle panche che abbiamo addobbato con nastri rossi  e fiori di campagna colorati proprio questa mattina. Al centro, per il passaggio non troppo scomodo della sposa, abbiamo fatto installare una passerella di legno e sopra l'abbiamo coperto da tanta stoffa bianca, ricoperta poi da tanti petali rossi di rose fresche. 
Tutti ci alziamo quando è il momento delle promesse.
"Gli anelli, per favore." chiede il prete, aspettando l'arrivo di un elegante bambino con in mano il solito cuscinetto che tiene gli anelli. Ma questo non avviene.
"Niall, tocca a te." dico attraverso il microfono dell'apparecchietto.
"Vai! La scena è tua." lo sento sussurrare e tutti gli invitati si girano verso la passerella per vedere la piccola Zara con addosso una piccola gonna di tulle e in bocca un cuscinetto bianco per anelli percorrere  la navata fino ai due ragazzi, dove Liam sorridente si abbassa e recupera il cuscino.
"Vieni qui." Aria richiama il cagnolino e quando questo é a metà strada, succede qualcosa.
"Zara?" e il cane cambia rotta. Alzo un sopracciglio curiosa, capendo poi che si tratta della sua padrona, visto come il cane scodinzola e come la signora cicciottella se lo bacia tutto. Se lo sta mangiando?
Mi giro verso la mia migliore amica, sapendo quanto si sia affezionata in poco tempo al cane.
"Te l'avevo detto che sarebbe stata una buona idea portare Zara alla cerimonia." quasi mi rimprovera.
"Io invece ti avevo detto che sarebbe stata una buona idea non portarlo via dalla sua camera d'albergo."
Siamo stati fortunati, pensavo di dovermi tenere quel cane rosicchia cose non di sua proprietà per il resto della mia vita.

La cerimonia finisce, i due si danno il bacio tanto atteso e finalmente Simone diventa la signora Payne. E Liam fortunatamente non è svenuto. Penso invece che è mancato poco per Simone, durante le promesse -e lacrime- di suo marito cadere per terra.
Gli invitati fanno gli auguri ai neo sposini e poi qualcosa nel cielo attira la nostra attenzione.
"Che il divertimento abbia inizio." Louis dice attraverso l'apparecchio che portiamo all'orecchio.
D'istinto alzo lo sguardo al cielo e mi copro gli occhi dal sole per vedere il drone di Louis passarci sopra le teste. Verrà fuori  un video spettacolare.
"Mettetevi tutti vicini e sorridete al drone!" urla Zayn, spingendo la gente più vicina per poi scattare una foto ricordo.

Mentre gli sposi spariscono per andare a fare qualche foto e video con Louis e Zayn, noi invitiamo la gente al piccolo aperitivo al buffet.
"Ok, dobbiamo perdere esattamente un'ora prima del ritorno degli sposi."
Harry mi posa una mano sul fianco e mi passa una pizzetta al pomodoro. Annuisco.
"Potremmo intrattenere gli invitati con quel gruppo che hai trovato. A proposito, dove sono?" chiedo, visibilmente preoccupata. Se la band di cui mi ha parlato Harry ci ha abbandonato, siamo morti.
"È già al locale, potrebbero cominciare ad intrattenere gli invitati mentre questi trovano i loro posti a sedere." mi spiega.
I genitori di Liam e Simone ci aiutano ad orientare gli invitati al ristorante che dista giusto qualche passo da dove abbiamo organizzato la cerimonia, e ognuno di loro prende il piccolo souvenir che solo Niall poteva pensare.
"Ciabatte! Niall sei un genio." dice Aria, mentre sfila le sue scarpe col tacco per mettersi le bomboniere di Liam e Simone. Cosa sono dei banalissimi confetti e un orrendo oggetto che getterai non appena lascerai il matrimonio in confronto a delle comodissime ciabatte anti dolori ai piedi per la cerimonia si spiaggia? Due splendide idee in una, non c'è che dire.

Entriamo nel ristorante e nel giro di qualche minuto la gente apprezza la musica cantata da questi quattro ragazzi che davvero se la cavano.
"Sono una figata!" urla un eccitato Niall intento a ballare. O fare qualcosa di simile al ballo.
"Si chiamano 5 seconds Of summer, me ne hanno parlato benissimo e davvero hanno talento." Harry batte le mani a tempo, facendomi sorridere. Ecco che abbiamo un'altra cosa in comune: facciamo schifo nel ballo.

All'arrivo di Liam e Simone, però, i ragazzi rallentano la musica, dedicando una canzone dei Tokyo Hotel al primo ballo degli sposini.
Zayn comincia a tintinnare la campanellina che abbiamo fatto mettere accanto ad ogni singolo piatto che ha anche la sua funzione: proprio nel manico c'è infatti attaccato un bigliettino con su scritto 'Se gli sposi vuoi far baciare, la campanellina fai tintinnare'.
Diciamo che abbiamo pensato che il costo di un bicchiere di questo ristorante rotto a causa di qualche invitato sbadato che prova a far baciare gli sposi, non doveva essere aggiunto alle altre spese.
E poi è più bello.
La sala si riempie di tintinnii e Liam bacia in modo romantico Simone davanti a tutti. Gli invitati esplodono in sonori applausi e fischi di entusiasmo.

Inizia il pranzo, seguito poi dagli innumerevoli giochetti organizzati sia per Liam che per Simone da parte della band e finalmente si fa sera. 

"Secondo round." dice Louis, alzandosi da tavola e andando dagli sposini.
"Dove trova tutta quell'energia?" si lamenta Aria, che forse ha mangiato più di me, Harry e Niall messi insieme. Non pensavo che Horan potesse farci pagare così poco per così tanto cibo. Poi è pesce, ce ne rendiamo conto?
Louis porta via gli sposi un'altra volta per l'ultimo servizio fotografico, stavolta sul mare e davanti gli occhi di tutti.
Così ne approfittano anche gli invitati per scattarsi foto con dietro loro un tramonto che fa da panorama fantastico. 
"Anche noi andiamo." Harry mi prende per mano e con gli altri ci facciamo stupide foto tanto per passarci il tempo.
Ha perfino funzionato tantissimo la macchinetta delle foto instantanee, dove la gente indossa dei gadget presi al supermercato la sera prima e facendo facce strane. In più, la foto resta a loro. Meglio di così, non si può.

Al rientro in sala degli sposi, i due vengono fatti accomodare su due sedie e le luci si spengono. Nemmeno io so cosa sta succedendo, ma dietro tutto questo c'è Louis e Zayn.
Nel muro di fronte a noi parte un video e lo riconosco subito, dato che l'ho girato anche io con loro. Sono le scene di come Liam e Simone si sono conosciuti, il bacio e tutto il resto fino ad oggi; non ci ho creduto fino a questo momento che i due sarebbero riusciti a sostituire la mia faccia con quella di Simone, e invece! Come si vede che non me ne intendo per niente.
Il video va avanti con la cerimonia di questa mattina, le varie interviste degli invitati e si conclude con un piccolo backstage dei nostri errori durante tutta la settimana appena trascorsa. Solo al pensiero, mi sento stanca.

Finalmente c'è il taglio della torta, i regali ai testimoni e le ultime foto.
Io sono completamente distrutta: che siano state risate, balli o correre dietro ai miei amici per vedere se tutto era al suo posto, sono sfinita completamente. Sembra che abbiamo organizzato un matrimonio all'italiana!
"Italia!" mi sbatto una mano in fronte ed Harry mi guarda in modo strano.
"Dovremmo andare dai due sposini per dar loro il nostro regalo." gli spiego.
Harry e Niall spostano lo sguardo sui due di cui parlo e annuiscono. Non stanno facendo nulla di particolare, solo salutando e ringraziando di tanto in tanto la gente che ha cominciato ad andare via.

Io, Harry, Aria, Niall, Louis e Zayn ci avviciniamo a Liam e Simone, i quali ci ringraziano uno ad uno abbracciandoci forte.
"Senza di voi, non avremmo avuto il miglior matrimonio del mondo. È stato tutto perfetto." si lascia andare Simone, sempre sorridente sin da questa mattina. Forse non mi odia più così tanto.
"Intento proprio tutto, anche l'averlo rovinato, inizialmente." stavolta guarda solo me, al quale mi gratto il collo leggermente imbarazzata. Forse proprio tanto giù non le è ancora andata questa cosa.
"Abbiamo un regalo per voi." annuncia Harry, per spezzare l'imbarazzante silenzio calato d'improvviso.
"Davvero?" Liam afferra la busta in stato di shock. Ok, l'abbiamo aiutato ad organizzare il matrimonio e sposarsi, ma è giusto anche ricevere il nostro vero regalo.
Liam e Simone osservano attentamente i sei biglietti aerei appena usciti dalla busta, non capendo.
"Italia?" chiede ancora confuso lo sposo.
"Già. Abbiamo pensato che il viaggio da sogno di ogni coppia potesse essere l'Italia. E visto che io ed Harry ci dobbiamo andare proprio domani, abbiamo pensato di riorganizzarlo e passarlo tutti insieme." spiego velocemente.
Penso che non ci sia posto più romantico dell'Italia. Forse il Giappone. O la Francia. Credo che anche l'Australia sia una meta romantica, ma questo é poco importante, abbiamo voluto organizzare questo viaggio romantico, e anche se non saremo da soli, so che sarà comunque perfetto.
Inaspettatamente Simone mi abbraccia forte e la sento tirar su con il naso.
"Dovresti aprire un'agenzia matrimoniale, spaccheresti." suggerisce e io rido per l'idea strana. Ma in realtà sto ridendo solo io.
"Dai ragazzi, come dovrei gestirla una cosa così grande da sola?" chiedo con nonchalance. Non ho mai pensato di riuscire ad organizzare una festa di compleanno per me stessa, come potrei mai organizzare un matrimonio per degli sconosciuti tutta da sola?
"Scusa, chi l'ha detto che dovresti essere da sola?" chiede Niall facendomi l'occhiolino.
Oh mio Dio...
"Potresti chiamarla Houston, abbiamo un problema!" insiste la mia migliore amica, dando man forte alla pazza idea. Lei lo sa che è stato il mio primo pensiero che ho fatto quando Liam mi ha trovato davanti casa mia, dopo il casino che ho combinato al suo matrimonio.
"Ci devo pensare." dico quasi sussurrando.


* * *

"Bea! Abbiamo un nuovo matrimonio da organizzare!"
Alzo gli occhi dalla mia pienissima agenda e fisso Harry con aria stanca. Siamo a Giugno e abbiamo già prenotati cinquantacinque matrimoni, più i venti appena passati nei mesi scorsi.
"Oh cielo! Dimmi che almeno si tratta di un matrimonio a Miami, per favore!" quasi lo imploro. 
Da quando abbiamo aperto tutti insieme l'agenzia di wedding planner a Miami, abbiamo viaggiato più noi,  che la gente famosa in giro per il mondo. So soltanto che grazie al video e sito creati da Louis, siamo diventati conosciuti in tutto il mondo in meno di un mese.
Osservo Harry sedersi di fronte a me, sorridente.
"Questa volta sì, ma dovrà essere un grande matrimonio! Il migliore che abbiamo mai organizzato." dice entusiasta. Ma cosa ride? Io comincio a sentire la stanchezza di questo lavoro, ma per fortuna ho sempre i miei amici al fianco -anche Simone e Liam si sono aggregati alla troupe. Simone si occupa di fiori e trucco, Liam per quanto riguarda il vestiario dello sposo. Strano da dirsi, visto che lui è stato il primo a non sapersi scegliere i vestiti da solo quando ha soggiornato a casa mia.
"Il nostro matrimonio deve essere per forza il migliore di tutti!" senza rendermene conto, Harry punta sotto il mio sguardo una scatolina rossa, che poi apre e rivela un anello bellissimo.
No, non ci credo.
Si alza dalla sua sedia e mi viene vicino, gira la mia nella sua direzione, poi si inginocchia.
"Beatrice, mi vuoi sposare?"
Oh mio Dio! Oh mio Dio!
"Houston, abbiamo un problema." rispondo e posso vedere chiaramente il viso di Harry cambiare completamente espressione.
"Bea, cosa succede?" mi chiede confuso e quasi lo sento anche deluso.
Mi alzo e faccio fare lo stesso a lui, gli prendo la mano libera e "Dobbiamo organizzare il nostro matrimonio!" salto tra le braccia del mio ragazzo e lui cerca di non farci cadere per terra, con scarsi risultati.
Mentre sono impegnata a baciarlo su tutta la faccia, dalla porta entrano gli altri e cominciando ad applaudire.
Un problema davvero c'è: sarà pronto a sposarsi e passare il resto della sua vita con me? Evidentemente sì.




È FINITAAAAA!!
Lo so che vi avevo detto ci sarebbe
stato un altro capitolo, ma niente,
ho pensato che sarebbe stato meglio
fare più lungo questo e finirla qua.
VI RINGRAZIO TUTTI, solo grazie a voi
questa storia sono riuscita a concluderla.
Vi voglio anche avvisare che presto tornerò 
con una nuova storia, stavolta su....
*rullo di tamburi*
ZAYYYYYN!   

Quindi niente, non vi libererete ancora di me :)

Sofi.

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