•Potremmo ritornare.

di _Giuls17_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** •Say Love. ***
Capitolo 2: *** •Please, say it. ***



Capitolo 1
*** •Say Love. ***


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•Say Love.
 
Oliver si arrampicò senza molti problemi grazie alle scale antincendio e si ritrovò nel balcone del suo vecchio appartamento, quello stesso appartamento che aveva condiviso con lei.
La vide uscire e non poté farci niente, ma la guardò come la prima volta che aveva capito che qualcosa era cambiato, che qualcosa dentro di lui era cambiato.
Felicity stringeva una coperta sulle spalle, i capelli erano scioli e nonostante potesse scorgere i segni della stanchezza sul viso la trovò comunque bellissima e una fitta al cuore lo fece indietreggiare.
Non aveva smesso di ricordare.
 
-Lo sai questo appartamento è dotato di una porta…-
-Non era il caso, in fondo son stato dichiarato morto solo poche ore fa.-
-Già.-
La vide stringere le braccia al petto, come per proteggersi.
 
A cosa stai pensando? Da quando non riesco più a capirlo?
Una volta mi bastava uno sguardo, una semplice occhiata e avrei letto nei tuoi occhi la risposta, ma adesso… È davvero finito il nostro tempo?
 
-Il tuo messaggio era un po’ criptico…- sussurrò lei, guardandolo.
-Perché non mi hai detto che sei fidanzata?-
 
Vide i suoi occhi spalancarsi per la sorpresa, erano poche le volte che riusciva a prenderla in contro piede e in fondo gli era sempre piaciuto, anche se lui era Green Arrow Felicity era lei la mente, il genio.
Il pilastro della loro relazione.
Oliver avrebbe voluto provare distacco, avrebbe preferito non provare niente ma invece provò tutto il contrario e come una lanterna il suo cuore si accese e ricordò perfettamente la sera che per la prima volta aveva stretto Felicity a se, nuda tra le sue braccia, era stato il momento migliore della sua vita e lui l’aveva persa.
-Non lo so.- sussurrò, spostandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
 
-Forse l’hai fatto perché nutrivi qualche speranza su di…noi?- chiese e in quel momento trattene il fiato ed ebbe paura della risposta.
Lui che combatteva i criminali, lui che aveva vissuto all’inferno, aveva paura della risposta di una ragazza, della ragazza che avrebbe tanto voluto sposare ma che aveva solo deluso.
Felicity aveva aperto la bocca per rispondere ed Oliver lesse l’indecisione nei suoi, la tentazione e il dubbio farsi strada dentro di lei e per un momento sperò.
Sperò che la sua risposta potesse cambiare tutto, potesse dargli di nuovo la pace.
-Io s… No, no Oliver… Te lo avrei detto quando fossi stata sicura, che fosse una cosa seria.-
-Lo è?-
 
Dimmi di no, dimmi che non è così.
Illudimi, anche solo per un momento.
Ne ho bisogno.
 
-Non lo so.-
Quella risposta non gli diede il sollievo che aveva sperato ma non lo ributtò neanche all’inferno, la sua indecisione poteva essere la chiave per sperare in qualcosa come anche la consapevolezza che tra loro fosse tutto finito.
Inghiottì il groppo che si era formato in gola e con grande difficoltà pronunciò le seguenti parole.
-Voglio vederti felice. Se lui ti rende felice allora sarò felice anche io.-
-Anche io voglio vederti felice.- disse lei e nonostante tutto Ollie lesse qualche altra cosa nei suoi occhi.
Non ne era del tutto convinta, come lui, nutriva dubbi e paura ma come lui non avrebbe fatto un passo avanti, almeno non quella sera.
Oliver annuì e provò a sorridere, mise una mano sul corrimano e si preparò ad andare via, ma qualcosa lo trattenne.
Felicity era una calamita per lui, dovunque andasse sperava sempre di incontrarla, sperava di poter tornare a molto tempo fa, quando loro erano felici, quando Arrow era morto e lui poteva essere solo Oliver, ma aveva imparato con molta difficoltà che quella parte della sua vita non sarebbe mai morta, che Arrow sarebbe stato sempre parte di se e che per quello aveva sacrificato lei.
Lei che lo aveva amato, supportato per tutto quel tempo. Lei che trovava sempre bellissima, lei che aveva un altro che si sarebbe preso cura di lei, che l’avrebbe amata come lui non era riuscito a fare e per un momento cedette al suo sguardo.
Cedette a quei ricordi e con tutte le sue forze represse l’istinto di baciarla, lì, in quel momento e di ricordarle quanto fossero stati felici, quanto si fossero amati e in qualche modo vide anche lei pensare a quei momenti, nei suoi occhi stanchi vi lesse comprensione e… ebbe paura di illudersi ancora.
Senza salutarla sparì nella notte, lasciando un piccolo pezzo del suo cuore con lei.
Forse per loro il tempo era scaduto, forse non sarebbero mai tornati assieme e forse l’avrebbe persa per sempre ma forse non era ancora il momento di dirsi addio e nonostante lei le avesse detto di volerlo vedere felice, non poté evitare di pensare che l’unica persona che l’avrebbe potuto rendere felice era la stessa che gli aveva consigliato di trovarla da un’altra parte.



∞Angolo Autrice: Buonasera a tutti :) Questa è la prima storia che pubblico su questo fandom e sono un pò nervosa, non si tratta di una long ma è semplicemente un piccolo esperimento, per provare.
Spero quindi che vi possa piacere, sono sempre rimasta colpita dalla coppia Oliver/Felicity ma è la prima volta che mi dedico e a loro e la totale assenza degli Olicity nella nuova stagione mi sta facendo deprimere ! 
Adesso bando alle ciance, spero che vi piaccia e a prescindere vorrei il vostro parere.
Il secondo capitolo non arriverà tardi, solo il tempo di raccogliere le idee e sarà vostro :D Se vi fa piacere potete passare dalla mia pagina, Thanks at all!
XOXO
_Giuls17_

 

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Capitolo 2
*** •Please, say it. ***


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•Please, say it.
 
Felicity lasciò che le mani scivolassero sui tasti senza concentrarsi su qualcosa in particolare, in realtà qualcosa c’era solo che aveva deciso di ignorarla fino a quel momento, fino al momento delle battute, e dei falsi sorrisi.
Adesso, però, che si trovava sola al quartier generale, aveva dato alla sua mente la possibilità di liberarsi e si stressarsi, più del necessario.
Oliver si era visto con la giornalista.
Oliver e un’altra.
 
Ancora non era riuscita ad accostare quel tipo di persona all’Oliver che aveva imparato a conoscere, all’Oliver con cui era stata, che aveva amato…
Allontanò le mani dalla tastiera del computer e con una spinta data alla scrivania si allontanò anche da essa, facendo girare la sedia su se stessa, cercando di distrarsi ma in realtà sapeva benissimo che non ci sarebbe riuscita, era diventato il suo nuovo chiodo fisso e difficilmente l’avrebbe dimenticato.
 
“Perché ti pungi tanto? Tu e lui non state assieme, non più, se tu ti vedi con un altro anche lui può fare la stessa cosa.”
Io… Non lo so.
 
Senza rendersene conto iniziò a mordersi un’unghia, non lo faceva mai, aveva altri vizi che l’assalivano durante il periodo di stress ma quando lo stress riguardava Oliver tutto era diverso, lei era diversa, quasi vulnerabile anche se era stata lei ad allontanarlo, lei a non volerlo sposare, lei a distruggere tutto quello che aveva sempre sognato.
Perché sì, Felicity chiuse gli occhi rendendosi conto di quanto fosse patetica, aveva avuto una cotta per Oliver all’inizio e lo aveva osservato nel corso delle sue varie relazioni, era stata un’amica e una collaboratrice eccezionale e ogni volta che lui l’aveva ignorata si era imposta di non rimanerci male, si era imposta di fregarsene e poi lui aveva visto qualcosa in lei.
No, lui aveva visto lei.
Dopo molto tempo si era accorta di lei, della ragazza più improbabile del mondo che però stravedeva per lui, che era innamorata di lui e quell’amore li aveva resi felice, per abbastanza tempo ma non per quello che lei aveva sperato.
Aprì gli occhi e si alzò di scatto, Oliver era lì, davanti a lei con la giacca del vestito stretta nella mano e appoggiata sulla sua spalle, come se fosse irreale ma il suo sguardo lo era abbastanza, ed era perforante, quello stesso sguardo che sapeva leggere l’anima e il cuore di Felicity, quello stesso sguardo che le aveva nascosto.
-Cosa ci fai ancora qui?- domandò, avvicinandosi a lei.
-Controllavo alcune informazioni.- sussurrò, cercando di riacquistare un po’ del suo onore.
-Dovresti essere a casa, magari con lui.-
 
Felicity non poté evitare di notare la frecciatina che gli aveva deliberatamente mandato e allora decise di raddrizzare la schiena e di sistemarsi gli occhiali, se voleva ferirla lo avrebbe fatto anche lei, anche lei poteva giocare come Green Arrow.
-Ed invece il tuo appuntamento? Lei è sempre in quel modo?-
-Lei ha un nome, Felicity.-
Scrollò le spalle, mostrando il suo disinteresse e non smise di guardarlo.
-Percepisco qualcosa nel tuo tono di voce, vuoi dirmi qualcosa?-
Oliver si era avvicinato a lei e come quella volta sul balcone dell’appartamento i suoi sensi crollarono, andando in cortocircuito ed era quello l’effetto che non avrebbe più voluto provare, che aveva sperato di dimenticare col tempo.
Ma in quel momento capì che neanche tutto il tempo del mondo le avrebbe fatto dimenticare la sensazione di essere stretta tra le sue braccia, di essere parte di qualcosa che aveva paura a definire per l’intensità del sentimento che provava.
Non avrebbe mai potuto dimenticare Oliver, ed adesso guardandosi indietro rivide le sue paure e le sue indecisioni e rivide la sua scelta, scosse la testa e si trattenne dall’urlarsi contro, quella scelta adesso le sembrava sbagliata, le sembrava stupida.
Ingiusta.
Qualcosa la colpì al cuore, facendole mancare il respiro, aveva sbagliato a lasciarlo andare.
 
-No, ti avevo già detto che volevo vederti felice. A quanto pare lei ti rende felice.- disse, dandogli le spalle.
Doveva allontanarsi da lui, da Oliver, da quel corpo e da tutto ciò che rappresentava per lei, Oliver era debolezza, Oliver era vulnerabilità, era amore sopito nei suoi ricordi che non avrebbe potuto portare alla luce.
O ne sarebbe stata distrutta.
Solo che la sua mano le bloccò il braccio e il respiro, la bloccò sul posto come se fosse congelata, come se lui avesse anche quel potere e non riuscì a reprimere la scossa che aveva percepito al suo tocco.
Come se lui le potesse fare ancora quell’effetto, no, non come, lui ancora le faceva quell’effetto che lei sperava di aver scordato.
Ma si era semplicemente illusa di averlo fatto.
Non l’aveva mai dimenticato.
-Non è quello che pensi veramente. Lo leggo nei tuoi occhi.-
-Da quando riesci a leggermi negli occhi?- domandò acida.
-Da sempre, Felicity, sei tu che non me lo permetti tutte le volte.-
-Perché avrei dovuto permettertelo ora?-
-Volevi farmi vedere qualcosa.-
Felicity si morse il labbro, forte, cercando di reprimere quello che provava, ma si voltò lo stesso e capì di aver fatto un errore, non era pronta a vedere gli occhi Oliver così vicini ai suoi, saperlo così vicino al suo corpo e non poterlo più avere, era una punizione troppo grande da poter reggere in quel momento, voleva solo scappare.
-Lasciami andare.- sussurrò in preda al panico.
-Non posso farlo.-
-Perché? Io l’ho fatto con te, ti ho lasciato andare. Ti ho permesso di essere quello che più volevi, tornare a essere Green Arrow nonostante noi, ti ho perso per permetterti di realizzare la tua missione, adesso perché tu non puoi lasciarmi andare?- domandò con le lacrime agli occhi che però non avrebbe lasciato andare.
-Perché sono un uomo egoista, Felicity. Perché quando tu mi hai lasciato andare, io ti ho permesso di farlo e mi sono adeguato a quello che tu avevi scelto per noi, e perché quando ti ho detto di essere felice mentivo! Non voglio che tu sia felice con un altro.-
Le sue parole le arrivarono dritto a quella parte del cuore, dove lei conservava il suo ricordo e come uno strumento sollecitato nel punto giusto, la fecero fremere, facendole ricordare tutto con ancora più intensità, con ancora più paura della prima volta.
-Lo stai dicendo solo perché vuoi litigare, solo perché a me non va a genio quella.-
-Perché non ti piace?-
-Perché lei non va bene per te, Oliver! Quella è … viscida e manipolatrice, non è il genere di persona che ti renderà felice.- sbottò, rossa in viso.
-Allora chi è il genere di persona che fa per me?-
-Io lo sono.- sussurrò, tappandosi la bocca con la mano libera dopo aver pronunciato quelle parole, dopo aver detto quello che per mesi aveva taciuto a se stessa, taciuto quando aveva scelto di uscire con un altro, taciuto ad Oliver quando era apparso nel loro vecchio appartamento, facendole mettere in dubbio tutto, perfino se stessa.
Tirò via la sua mano e provò a scappare ma lui la prese di nuovo, tirandosela vicino e respirandole addosso.
-Dillo.-
-No.-
Felicity lasciò andare una sola lacrima, non avrebbe ceduto.
-Ti prego, dillo.-
-No Oliver, se lo facessi ti darei di nuovo quel potere e tu potresti spezzarmi, ancora. Non sono pronta per quello. Non voglio più soffrire come in passato.-
-Non sono più lo stesso uomo di prima, non sono più in quel modo.
Ho trovato l’amore, dove non era previsto che lo trovassi.
Ti prego, dillo.-
Qualcosa nella sua richiesta, qualcosa che sapeva di disperazione, di paura e di… La convinse, la convinse a rivelare quella parte di se che aveva sepolto per tutto quel tempo pur di proteggersi, pur di allontanarlo da lei.
-Ti amo, Oliver.- sussurrò vicino alla sua bocca.
Lui chiuse gli occhi e quando li riaprì Felicity vide il cambiamento, adesso non era più teso, preoccupato, instabile, era semplicemente lui, come tutte le volte che lasciava andare Green Arrow per un po’, tornando ad essere quell’uomo che per molto tempo non era più stato.
Lentamente vide la sua bocca scendere sulla sua e senza chiederle il permesso la baciò, la baciò piano pronto a venerarla e quella mano che prima la tratteneva adesso la cingeva la vita con possessività, come aveva fatto molte volte in passato, e l’altra mano le carezzava il viso, per imprimersi quel momento.
-Ti amo anch’io.-
Felicity aprì gli occhi e si lasciò trasportare da quelle parole che credeva non le fossero più spettate, a quelle parole che credeva di aver perso per sempre e solo in quel momento si rese conto quanto buia fosse stata la sua vita senza Oliver, senza averlo accanto a se, con se, per se.
-Non lasciarmi andare.- gli disse, non solo a parole ma anche con lo sguardo, se lui poteva di nuovo leggerle dentro avrebbe compreso, avrebbe capito la mancanza che la loro separazione aveva portato, la mancanza di qualcosa di essenziale che lui si era portato via, spezzandola.
-Non ti lascio più.- aveva risposto vicino alla sua bocca.
Felicity sorrise.
Sorrise col cuore ed era qualcosa che non faceva da tempo.



∞Angolo Autrice: Eccomi, come promesso non mi sono fatta attendere più di tanto ma prima di parlarvi di quello che ho scritto, vorrei davvero ringraziare tutte le persone che non solo hanno letto ma recensito questo mio piccolo sclero! ^^ Non avevo idea che da poche parole, da quel mio rimuginare sarebbe uscito qualcosa del genere, qualcosa che vi sarebbe piaciuto.
Quindi davvero, grazie, perchè non immagginavo un'accoglienza del genere :)
Adesso veniamo a noi, la scena ovviamente non è avvenuta nella serie tv, anzi neanche ci hanno dato la decenza di vedere il volto di Felicity quando Oliver parlava dell'appuntamento, -.-, però mi sono immaginata questa scena, abbastanza plausibile, in cui finalmente i due hanno la possibilità di dirsi in faccia quello che provano e spero che conveniate con me sulla loro decisione :)
Che altro dire? Spero di avere qualche altra idea per questo fandom che sto letteralmente adorando e spero che sia presto !!
Grazie <3
XOXO
_Giuls17_

 

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