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Hogwarts era
la scuola di magia frequentata da giovani maghi inglesi. Sorgeva in un luogo
nascosto agli occhi di tutti e nessuno sapeva esattamente dove fosse situata,
come del resto non si conosceva la sede delle altre scuole di magia in Europa.
Sirius Black,
James Potter, Remus Lupin e Peter Minus frequentavano il loro quinto anno
accademico.
Il giovane Lupin era stato
nominato prefetto e, sotto lo stemma di Grifondoro, brillava la sua spilla. La
nomina a prefetto era stata avvallata da Silente: il suo scopo era tenere
sottocontrollo gli scalmanati Sirius e James. Ciò pero, non aveva fatto altro
che galvanizzare il gruppo, che ora si sentiva più forte e quasi autorizzato a
dominare la torre di Grifondoro.
Il primo Settembre
era arrivato e tutta la scolaresca era nella Sala Grande per il banchetto di
benvenuto. Il solito gruppetto affiatato si metteva in mostra, ovvero James e
Sirius si presentarono facendo loro i complimenti (ad alta voce, in modo da
farsi sentire da tutti…specialmente dai Serpeverde!) per essere giunti a
Hogwarts ed essere entrati nella grande, fantastica e vincente casa di
Grifondoro!!!
Dal tavolo di
Serpeverde sguardi di odio, se avessero potuto, avrebbero perforato e
incendiato il tavolo della casa rivale.
Gli sguardi di James Potter,
però, si preoccupavano più che altro delle ragazze Grifondoro, e in
particolaredi Lily Evans: la ragazza
aveva capelli rossi fin sulle spalle e due bellissimi occhi verdi. James, quando
c’era lei, si metteva in mostra più del solito, come se questo fosse possibile!
Era incoraggiato dal suomigliore amico
Sirius, che però alle volte si rivelava più seggio dell’amico.
Lily era seduta con ragazze e
ragazzi di anni differenti e di fronte a lei sedeva la sua migliore amica:
Selene Grissom.
Erano rivali per quanto
riguardava i risultati scolastici, ma era una rivalità positiva che non faceva
altro che spronare le ragazze a fare del loro meglio. La signorina Grissom era
diventata anche lei prefetto e portava anche lei, come Remus, la spilla.
< Quella spilla ti sta da Dio!
> si complimentò Lily.
< Grazi! Tieni presente, però,
che l’altra è sul petto di Lupin e non credo che sarà imparziale con i suoi
amici>
< Questo è vero! Ma per
fortuna ci sei tu! > concluse Lily, anche perché Silente stava per dare i
soliti annunci di inizio anno. Tra questi spiccava uno che parlava di lord
Voldemort, il Signore Oscuro, che imperversava la vita di Maghi e Gabbani negli
ultimi anni. Hogwarts sembrava essere uno dei luoghi più sicuri del mondo in
momenti come questo.
A fine cena i
prefetti si occuparono dei ragazzi del primo anno, indicando loro la strada per
il dormitorio e insegnando loro la parola d’ordine per accedervi.
Remus e Selene si trovarono per
la prima volta faccia a faccia mentre accompagnavano i nuovi arrivati.
< Ho l’impressione> esordì la ragazza < che non mi sarai
d’aiuto con i tuoi amici. >
< Tu non credi che io possa
essere imparziale? >
< No, decisamente no! IO non
intendo avvallare tutte le loro malefatte… >
< Nemmeno io> la interruppe Remus < ma alle volte
puoi essere indulgente con loro, infondo procurano molti punti a Grifondoro!
> con queste parole Selene fu zittita. Era la verità quella pronunciata da
Remus: James, come Cercatore, faceva vincere la squadra di Quidditch e Sirius
era un ottimo studente. Nonostante ciò Selene non si fidava molto delle sue
parole: qualunque cosa dicesse faceva parte della loro banda…
L’anno
scolastico procedeva nel migliore dei modi. Remus e Selene passavano molto
tempo insieme per quanto riguardava i loro doveri da prefetti.
Impararono a rispettarsi. Per la
banda di Remus, nonostante Selene fosse insopportabile (infatti fino a Dicembre
aveva sottratto a Grifondoro 150 punti per varie infrazioni…) c’erano dei
vantaggi: Selene era amica di Lily Evans e questo bastava per rigare dritti, a
volte!
< Ciao! > disse Remus una mattina a colazione.
< Ciao, Remus! Tutto a posto? >
Selene aveva guardato il ragazzo in viso e aveva notato parecchi graffi che
segnavano la sua pelle.
< Sì, non è niente! >
rispose Remus che aveva capito cosa guardava. Erano esattamente quattro mesi
che Selene aveva notato le assenze periodiche di Remus, la sua aria stanca
prima e dopo le assenze e i graffi e le piccole ferite che aveva sul viso e
sulle braccia. Aveva iniziato ad avere dei sospetti il mese precedente: aveva
osservato il calendario lunare e scoperto che le sue assenze coincidevano con la
luna piena. Secondo i suoi calcoli Remus Lupin era un lupomannaro! Aveva
bisogno di conferme. Con la luna piena di Dicembre Remus saltò le lezioni e
Selene si recò da Sirius e James.
Mentre saliva
le scale del dormitorio dei ragazzi la sua mente lavorava freneticamente. Come
aveva potuto Silente permettere ad un lupomannaro di frequentare la scuola?da
quando Remus era un licantropo, se lo era davvero? Prima di quest’anno non
aveva mai notato nulla, ma forse questo era dovuto al fatto che non aveva mai frequentato
il ragazzo.
Era ancora avvolta nei suoi
pensieri quando bussò alla camera dei ragazzi del quinto anno. Ad aprire fu
Peter, perché gli altri due erano impegnati in una partita di Gobbiglie. Peter
chiuse la porta alle sue spalle e James Potter alzò lo sguardo verso di lei.
< Abbiamo fatto qualcosa per
meritarci una visita in camera dal nostro prefetto preferito? > chiese il
ragazzo.
< Remus Lupin è un
lupomannaro? > la domanda di Selene arrivò a bruciapelo: Peter rimase a
bocca aperta, Sirius e James si guardarono l’un l’altro.
< Come lo hai scoperto? >
chiese Sirius con un volto talmente serio da competere con quello della
McGranitt quando stava per infliggere una punizione.
< Il calendario lunare e le
sue assenze hanno strane coincidenze. >
< Capisco. > Sirius si alzò
in piedi e si avvicinò a Selene < Lo hai detto a qualcuno? >
< No, non sono una stupida!
Volevo prima parlare con voi e poi…io e Remus siamo amici, perché avrei dovuto
fare una cosa del genere? > Selene da un lato era spaventata: tutti (escluso
forse Peter) la guardavano con aria interrogativa e seria. Aveva quasi paura
che l’assalissero.
< Non dirlo a nessuno. >
James ruppe il silenzio e come se leggesse nella sua mente disse: < se hai
delle domande da fare, falle direttamente a lui. È meglio così! >
Il resto della
giornata passò lentamente e Selene non faceva altro che pensare al fatto che un
lupomannaro frequentasse la sua scuola e fosse anche un prefetto!
Lily cominciò a preoccuparsi per
lei quando a cena non mangiò nulla. Le chiese come stava, ma la signorina
Grissom le rispose che stava bene e la discussione si concluse lì.
Al ritorno di
Lupin alle lezioni, Selene non ebbe il coraggio di chiedergli nulla, ma Remus
evidentemente sapeva di essere stato scoperto e aspettava la prossima azione
della ragazza.
Una sera, quando la Sala Comune
si svuotò, Selene e Remus rimasero soli. Il ragazzo ormai faceva finta di
leggere, infatti il suo sguardo era fisso in attesa che la Grissom chiedesse
spiegazioni. Si era fatto molto tardi e Remus stava pensando di andarsene a
letto, quando Selene si fece coraggio. Remus narrò la sua vita da licantropo
dal principio: da quando fu morso a 6 anni, alla possibilità di frequentare la
scuola grazie al nuovo preside Silente; raccontò quindi del Platano
Picchiatore, della galleria, dei suoi tre amici diventati Animagi, della Mappa
del Malandrino e dei loro soprannomi: Lunastorta, Felpato, Ramoso e Codaliscia.
In un primo momento Selene rimase shockata da quelle rivelazioni. Alla fine
però Remus disse che le aveva raccontato tutto perché si fidava di lei e la
considerava una vera amica…
I giorni scorrevano veloci e il segreto di Remus
rimase tale: Selene non lo raccontò neanche a Lily, perché aveva dato la sua
parola al ragazzo. Ormai erano buoni amici: avevano raggiunto un accordo per quanto
riguardava il gruppo dei Malandrini: Selene avrebbe chiuso un occhio per i
disastri “innocenti” e Remus avrebbe avuto più polso con i suoi amici al
momento giusto.
Il patto e la
loro amicizia si ruppero alla fine dell’anno scolastico, quando dopo l’esame
G.U.F.O. di Difesa contro le Arti Oscure, Sirius e James litigarono con la loro
vittima preferita: Severus Piton. Mentre Sirius e James “torturavano” il
ragazzo davanti ad una piccola folla divertita, Remus non mosse un dito e
intervenì solo quando il limite era stato abbondantemente superato. Selene era
arrivata tardi nel prato vicino al lago e il suo intervento no fu veloce,
perché era allibita dal comportamento dell’altro prefetto.
Per tutta
l’estate Selene confece altro che rimuginare sull’accaduto. Come aveva potuto
infrangere la loro promessa? Dimenticare la loro complicità? E poi perché se la
prendevano tanto con Piton? Forse era antipatico (!), scorbutico(!!), troppo
interessato alle Arti Oscure(!!!), ma i malandrini trattavano così solo lui nonostante
nella scuola ci fossero altri Serpeverde viscidi e crudeli.
Durante il
mese di Agosto, mentre era in vacanza a Roma (sua madre era Babbana) ricevette
una lettera da Lily.
“Ciao
Selly,
come va? Io
sono in Scozia! I castelli sono bellissimi, ma i laghi lo sono molto di più…la
povera Petunia è caduta dalla barca mentre eravamo in gita e si è presa un bel
raffreddore.
Com’è
l’Italia? Sarei voluta venire con te a visitare la capitale, anche perché so
che lì i maghi e le streghe occupano un intero quartiere: è scritto in “Guida
ai luoghi magici europei”.
James
Potter mi ha spedito un gufo: è davvero sfacciato! Non lo sopporto: a volte
passa il limite del lecito! Quanto ai suoi amici pare che lo abbiano dichiarato
capo-indiscusso-di-Hogwarts!
Ultimamente
sei distante. Cosa è successo? Se sei in questo stato catatonico a causa del
comportamento di Lupin, io ti consiglierei di lasciar perdere: c’era da
aspettarsi che avrebbe coperto i suoi amici. Piton non si è comportato meglio
di loro: mi ha insultata chiamandomi “Mezzosangue”! Riconosco però che Black e
Potter si sono comportati da vigliacchi, essendo due contro uno.
Divertiti
in Italia e non pensarci! Ci vediamo il primo Settembre a King’s Cross per
l’Espresso di Hogwarts!
Baci!Lily”
Lily aveva fatto centro: Selene
non faceva altro che pensare alla fine del quinto anno e a quell’episodio
pietoso. Ma come spiegare a Lily che a offenderla di più era l’aver ignorato da
parte di Remus della promessa che li legava? Nonostante tutto aveva deciso di
non raccontare a nessuno della caratteristica inquietante di Remus Lupin…
Un
ringraziamento speciale a coloro che hanno recensito la mia ff: Newentry e Syria86!Grazie tante siete stati molto gentili e
devo dire che le recensioni sono dei toccasana per gli scrittori. La ffl’ho scritta tempo fa ed è completa.
Pubblicherò un capitolo a settimana altrimenti non ho il tempo di scriverne
altre e ultimamente ne ho poco: prima in treno ci riuscivo, ma ora mi tocca
studiare per un esame assurdo, per cui ho rallentato.Al prossimo capitolo!
Il primo
Settembre era alle porte. Mancavano solo due giorni alla partenza e Selene
sistemava già il suo baule. Aveva un regalo per Lily: un braccialetto d’argento
con tanti pesciolini: l’aveva comprato da una zingara, che le aveva assicurato
che quello era un vero portafortuna. Sistemò il suo regalo nel baule con gli
ultimi libri e il calderone.
La mattina del
primo Settembre era piuttosto nuvolosa. Alle dieci e mezza piovigginava
alquanto. Il signor Grissom accompagnò sua figlia in stazione. Il treno
sbuffava già nuvole di denso fumo bianco e fischiava per richiamare gli
studenti chiacchieroni e farli salire nelle carrozze.
Lily la aspettava sul secondo
vagone, come ogni anno. Al loro incontro si abbracciarono e iniziarono una
fitta chiacchierata sulle loro vacanze. Mentre erano immerse nella loro
conversazione insieme ad altre due ragazze di Corvonero, il carrello del pranzo
passò e dalla gentile signora vestita color lavanda comprarono Cioccorane, Api
Frizzolee Gelatine Tuttigusti + Uno.
Davanti al
loro scompartimento passarono anche i quattro Malandrini, evidentemente in ceca
di Severus Piton. Selene li fissò e seguì i loro movimenti affacciata sul
corridoio.
< Quanto è bello Sirius
Black!!! > esclamò con enfasi una ragazza bionda di Corvonero.
Lily e Selene si guardarono in
faccia: era vero, ma se lo avessero conosciuto meglio, forse, avrebbero
cambiato idea, anche se lo dubitavano: per quanto riguardava i ragazzi quelle
due sembravano un po’ sciocchine: bastava il primo ragazzino carino a farle
sciogliere. A causa di Sirius si aprì un lungo dibattito sui ragazzi. Tutti
avevano notato come James Potter facesse la corte a Lily, ma lei rispose:
< Non ho alcuna intenzione di
uscire con un ragazzo così arrogante e presuntuoso! E se dovesse succedere
vorrà dire che il mondo gira alla rovescia e che gli asini volano! > (!!!)
La sera giunse
serena; la pioggia era stata lasciata indietro. Gli studenti, giunti ad
Hogwarts, si recarono nella Sala Grande per la cerimonia dello Smistamento e
per il banchetto, al termine del quale Selene e Remus si incontrarono di nuovo,
ma questa volta come caposcuola. Il ragazzo tentò di essere amichevole, ma la
signorina Grissom era ancora arrabbiata con lui. Era fredda e distaccata,
decisa a trattarlo come meritava, pensava.
Le lezioni
iniziarono, come sempre, il giorno dopo: Trasfigurazione, Incantesimi, Pozioni,
Antiche Rune e Artimanzia erano le discipline preferite dalle due amiche che si
notavano per lo studio.
Purtroppo, a quanto pareva, i
Malandrini frequentavano tutti i loro corsi, ad eccetto Peter Minus che,
poveretto, non era un genio nel campo accademico.
Celatamente
Selene fissava Remus Lupin durante la lezione di Antiche Rune: era ancora
incavolata con lui, ma era anche preoccupata: un lungo e profondo graffio gli
solcava la guancia sinistra. Remus, d’altra parte, si sentiva osservato e
sapeva anche da chi: da un lato gli faceva piacere, dall’altro era un po’
imbarazzato dalla situazione. Sirius e James si erano accorti che c’era
qualcosa di strano nel loro amico e una sera, dopo cena, in camera loro
accesero una piccola discussione.
< Chi è la fortunata? >
chiese James passandosi una mano tra i capelli, scompigliandoseli ancora più di
quanto già non fossero.
< Come? > fu la risposta di
Lupin, che aveva capito benissimo la domanda, ma voleva evitare il discorso.
< Guarda che abbiamo capito
che sei innamorato! > dichiarò Sirius maliziosamente < beh, tranne
Codaliscia, si intende! > tutti risero, tranne Peter, non perché si fosse
offeso, ma perché non aveva capito la battuta!!!
< Innamorato mi sembra una
parola grossa… > Lupin ormai non aveva scelta; cercò quindi di difendersi.
< Diciamo che mi piace, è carina, ma nient’ altro. >
< Ok, ma chi è? > incalzò
James.
< No, non ve lo dico. Non
adesso almeno! >
Sirius e James si guardarono con
un ghigno perfido.
< Tanto lo sappiamo. Volevamo
solo conferme! > Sirius era bravo ad indovinare, anche con pochi indizi.
< Perché non fai un favore a te stesso e a James mettendo una buona parola
per lui con la tua amata per farla uscire con Evans? >
< Perché la sua amica mi
ucciderebbe, visto che già mi… > Remus si era tradito!!!
< Visto che è Selene Grissom?
> esultò Sirius dando il cinque a James.
Remus Lupin
camminava lungo i corridoi di Hogwarts per raggiungere la biblioteca. Pensava.
Selene era carina: occhi grandi verde scuro e dolci riccioli neri che le incorniciavano
il viso. Le sue labbra e le sue guance erano rosate e la sua pelle era candida.
A Remus ricordava la principessa delle fiabe! Biancaneve, forse… ma cosa
pensava!!! Lei ora lo odiava e poi…e poi…era un lupomannaro, i suoi figli
sarebbero stati come lui e lui non voleva passare la sua maledizione a nessuno!
Essere ciò che era era un problema, ma doveva convincersi, non c’era
rimedio…Silente era stato molto buono a lasciarlo frequentare la scuola di
Magia e Stregoneria. Aveva i suoi amici, dopotutto, e i momenti più tristi, le
trasformazioni, erano diventate un appuntamento con il divertimento!
Seduta in
biblioteca c’era Selene alle prese con una traduzione di Antiche Rune talmente
difficile che attorno a lei c’erano una decina di pesanti volumi aperti, tanto
grandi da occupare quasi un tavolo intero!
La ragazza vide entrare Remus: un po’ trasandato, come al solito,
il colletto della camicia sbottonato e la cravatta lenta. A Sirius lo stesso
abbigliamento lo rendeva distrattamente elegante, ma a Remus distratto e basta!
Forse anche trasandato, d'altronde tutti sapevano che la sua famiglia non era
delle più ricche del mondo dei maghi. Remus aveva delle abitudini particolari
secondo Selene: quando rifletteva una ruga sottile si formava tra gli occhi e
rigirava la piuma tra le dita. Questo la faceva sorridere.
Mentre era
dalla bibliotecaria il ragazzo notò la Grissom e, una volta preso il suo libro
sulle pozioni (materia in cui non era tanto forte!) (io, invece sono un
genio!Ndr Severus) si sedette di fronte a lei. Selene alzò lo sguardo e lui
ricambiò con un leggero sorriso sulle labbra. La ragazza sorrise a sua volta e
tornò ai suo i libri. Restarono tutto il pomeriggio senza dire una parola. (in
biblioteca, è noto a tutti, non si può fare!Ndr Madama Pince).
Il tempo
passava veloce, le lune si susseguirono e le vacanze di Natale passarono. Le
lezioni di Trasfigurazione diventavano più complicate, ma per i Malandrini
erano semplicissime: erano Animagi! Anche Minus per una volta riuscì a
combinare qualcosa di buono, tanto che la McGranitt lo premiò con 10 punti per
Grifondoro!
Il freddo
passò. La primavera giunse con una partita di Quiddich: Grifondoro – Tassorosso
vinta dalla Casa di Nick-quasi-senza-testa per 200 a 30!
Le vacanze di Pasqua giunsero in
fretta. Alla Torre di Grifondoro tutti gli studenti tornarono dalle loro
famiglie, tranne i ragazzi del quinto e del settimo anno che dovevano
prepararsi per i G.U.F.O. e i M.A.G.O.. del sesto anno gli unici a rimanere
furono Remus e Selene. Lily, infatti era dovuta partire per le vacanze dai suoi
nonni.
Le giornate
erano molto belle, tanto che la Grissom passava molto tempo sul prato a leggere
o a guardare le nuvole (Dolce far niente!…Ndr Lady Snape). Remus era un po’
indietro con i compiti e passava molto tempo in biblioteca.
Una calda
mattina, però, decise di mollare lo studio e di fare un giro all’aria aperta
nel parco. Fu abbagliato dai riflessi rossi dei riccioli di Selene, tanto che
decise di avvicinarsi, anche se non voleva neanche immaginare la reazione che
laragazza avrebbe potuto avere.
< Buongiorno! > disse
gioviale.
< Buongiorno! > Selene era
di buon umore. Questo incoraggiò Remus, che le si sedette accanto.
< Come mai sei rimasta qui?
>
< Beh…: i miei andavano dai
miei zii, ma non mi andava di seguirli: mi sarei solo annoiata e così ho
pensato di restare. Tu invece? >
< Luna piena, l’ultimo giorno
di vacanza. Non sarei riuscito a tornare in tempo per l’inizio delle lezioni.
Ne perdo già parecchie. >
< Capisco…mi dispiace che queste vacanze debbano
concludersi così… > Selene era davvero dispiaciuta.
< Non ha importanza. Ci sono
abituato. >
Parlaronodi tante altre cose, ridendo e scherzando.
Ritrovarono l’amicizia perduta
< Amici? > chiese infatti
Selene porgendogli la Mano. Remus la guardò sorridendo: “Meglio così!” pensò.
< Amici! > rispose
prendendola tra le sue…
Ecco a voi il 5° capitolo!
Che bello ricevere recensioni e devo dire che questa ff ne ha in minor misura
rispetto all’altra. Vabbè non ha importanza, ciò che conta sono le letture… Ma veniamo
a noi: grazie a Sphinx (che ormai amo
alla follia) e ad una nuova amica Lady Hawke:
grazie anche a te fanciulla! E ti rispondo subito: è vero Peter Minus è
diventato per tutti un personaggio marginale, o meglio sgradevole e questa
caratteristica fa a pugni con il fatto che effettivamente era un amico di James
& Co. Ma è diventato cattivo e questo presume che anticamente fosse
diverso. Io sono molto impaziente per quello che sarà il 6° libro del maghetto
più famoso del mondo; in particolare mi interessa saperne di più su Piton (Ma
va?) sul nuovo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure, sull’Ordine della
Fenice e su Voldemort…scusate, non va nominato, lo so, ma sfugge! Impazienti anche
voi?Baci
La loro
amicizia crebbe. Lily, al suo ritorno, indovinò l’accaduto: sapeva che a Selene
piaceva la compagnia di Remus.
Il tempo
continuò come sempre a scorrere e come sappiamo non si arresta, scorre sempre
nel bene e nel male. Il male era visibile in Lord Voldemort, che diventava
sempre più potente, il bene nella vita dei ragazzi, nella loro amicizia e nella
loro crescita.
Al settimo
anno di scuola molte cose erano mutate. Ormai James e Lily erano usciti insieme
grazie alla complicità dei Malandrini e di Selly, come ormai la chiamavano
tutti i suoi amici. Lily conosceva tutta la verità sul gruppo: che erano
Animagi, sapeva della Mappa del Malandrino e della condizione di Lupin. Erano
diventati inseparabili, fermo restando che c’era un serio divieto per Felpato e
Ramoso che riguardava il dover evitare a qualsiasi costo di lanciare
incantesimi sugli altri ragazzi tanto per divertirsi.
Le vacanze di
Natale le passarono sui libri. A Febbraio, qualche giorno prima di San
Valentino, fo organizzato un fine settimana ad Hogsmeade. James invitò Lily,
come era facile prevedere!
< Mi dispiace Selly, ma sai
James… > aveva iniziato a dire, ma Selene l’aveva fermata; capiva benissimo
il motivo per cui per quel giorno l’avrebbe lasciata sola e non si sarebbe
certo offesa!
Le ragazze di Grifondoro uscivano
tutte con ragazzi di altre Case. Le sue amiche di Corvonero erano occupate con
Ted Smith e Carl Bennett, due ragazzi di Tassorosso. Sirius Black, beh, era
accerchiato da ragazze che lo invitavano e per quella giornata aveva dato
appuntamento a tre ragazze! A Selly non restava che uscire con Remus e Peter.
Nonostante al gruppo di amici fosse ormai palese che lui fosse innamorato di
Selly, non aveva trovato il coraggio di invitarla ad uscire: James e Sirius si
erano prodigati in tutti i modi con consigli, facendoli restare soli, ma chissà
perché Lunastorta era stato irremovibile!
Felici e
contenti tutti gli studenti si avviarono verso la cittadina magica più famosa
d’Inghilterra. Il trio scampato agli appuntamenti visitò i negozi in cerca di
qualcosa di bello da comprare. Si recarono da Mondomago, da Mielandia e alla
fine decisero di bere una burrobirra ai Tre Manici di Scopa. Il luogo era
affollato così decisero di prendere le bibite e di berle da un’altra parte,
visto che la giornata era calda e soleggiata. Durante il tragitto verso la
Stamberga Strillante, che negli ultimi anni era considerato il luogo più
infestato dai fantasmi di tutta l’Inghilterra (in realtà i rumori lugubri erano
prodotti da un lupomannaro e da tre Animagi, eh Malandrini!), incontrarono
Sirius che, quasi disperato, cercava aiuto per poter scaricare una ragazza;
cosa molto strana perché Sirius sapeva risolvere molto bene questi problemi.
Fatto sta che Lupin e Selene furono lasciati soli.
< Tu ci credi a quello che ha
detto? > chiese Selene un po’ divertita.
< No, decisamente no! >
rispose Remus ridendo.
< Credono che siamo
deficienti, per caso? Non è la prime volta che fanno in modo di lasciarci soli
>
< Si, lo so. Però è bene apprezzare
la fantasia di Sirius: ne sa inventare di cavolate! >
< Sono assolutamente d’accordo
con te! E poi tanto vale farci un giro, no? >
Così si
incamminarono lungo il viale chiacchierando come al solito. Purtroppo per loro
lungo la strada incontrarono Avery, un Serpeverde crudele e in un giro che ai
Malandrini non piaceva affatto. L’idiota cominciò a prendersela con la ragazza,
perché sua madre era una Babbana e ormai da tempo anche a scuola giravano
strane idee. Selene ignorava le sue ingiurie, ma Remus cominciò ad
innervosirsi, nonostante Selene lo spingesse via e gli continuasse a ripetere
di lasciar perdere. Remus perse la pazienza: estrasse la bacchetta e iniziò un
breve duello. Avery da vigliacco scappò via. Remus J. Lupin si asciugò la
guancia sinistra con la manica della giacca: una fattura lo aveva colpito,
graffiandolo.
< Non
avresti dovuto duellare! > Selene era seduta accanto a lui su una panchina.
Con il suo fazzoletto bianco gli puliva la piccola ferita. < Avery è solo
uno stupido! > cercare di minimizzare la situazione era inutile: Remus era
molto serio. I suoi occhi ambrati la fissavano con uno sguardo severo.
< Dovevo lasciar perdere?! T
avrebbe attaccato di sicuro! > Remus ora sembrava furioso!
< Guarda che so difendermi!
> ora era lei a scaldarsi.
< Lo so! Ma…insomma…mi ha
fatto incavolare! Prendersela con te solo perché non hai entrambi i genitori
Maghi è una cosa stupida! E poi quel tipo non mi piace! Lui e i suoi amici
Serpeverde del cavolo sono troppo interessati alle Arti Oscure…. Inoltre non
potevo permettergli di farti del male… > Remus strinse la mano di Selly
nella sua. Lei sentì il suo calore e i loro sguardi si incontrarono…Remus le
diede un piccolo e leggero bacio sulle labbra, sfiorandole appena, poi abbassò
velocemente lo sguardo. Era arrossito molto. Selly sorrise e si avvicinò a lui.
< Grazie! > mormorò
sottovoce per poi donargli un lungo e profondo bacio…
Salve a tutti!!! Ecco il
6° capitolo della mia ff. Rispondo alle domande di Sphinx
e Morgan_Snape: si, effettivamente mi
riferisco al più grande uomo della polizia scientifica, l’uomo che dall’alto
della sua calma e della sua grande mente risolve i casi più strani, l’uomo che
mi ha fatto amare quella grande serie che è CSI! Le avventure di Las Vegas sono
le mie preferite (anche per quel figo di Warrick…non divaghiamo..). in questo
capitolo sono caduta nel romanticismo più acuto e non è da me, o forse si…in
ogni caso spero che vi piaccia! Baci
< L’hai baciato?! > Lily
era allibita. Erano tornati da Hogsmeade ed erano momentaneamente in camera.
< Tu hai baciato lui?! >
< Mi dici quale è il problema?
>
< Non pensavo che saresti
partita all’attacco! > rispose, ridendo, la rossa.
< All’attacco?! Ma sei fuori?
>
< Quando siete tornati
sembrava che non fosse successo niente! >
< Dovevamo scrivercelo in
fronte, per caso? >
< No, ma di solito si entra
più in contatto. >
< Cioè? >
< Non so…si cammina mano nella
mano, eccetera eccetera! >
< Eccetera…beh, il rapporto
tra me e Remus è sempre stato così, perché cambiare? C’è qualcosa di più, ma
per il resto è uguale. E poi, lo sai, è molto timido: sarebbe una tortura! >
Scena analoga
si verificò nella camera dei ragazzi, che stapparono anche qualche burrobirra
per festeggiare.
< Un urrà per Lunastorta! > urlò James euforico.
A cena i due
poveretti non ebbero pace. A Selene tutti gli ammiccamenti e i commenti
facevano sorridere, alle volte imbarazzavano, ma Lupin la prendeva più
seriamente. Più di una volta fu sul punto di mandare tutti al diavolo, ma si
tratteneva per evitare scenate. A volte alzava lo sguardo su Selly, che
ricambiava. Remus arrossiva leggermente, e questo le piaceva molto.
La loro vita
di coppia si svolse in maniera molto personale. A nessuno dei due piacevano
molto le smancerie pubbliche, a differenza di Sirius che spesso si esibiva
nell’imitazione della piovra gigante con le ragazze che avevano il piacere di
uscire con lui.
Passarono molto più tempo
insieme, ma loro baci restarono una questione privata. Solo a volte, quando
tutta l’allegra combriccola era sul prato del parco, Selly appoggiava la testa
sulla spalla di Lunastorta.
Tutto
procedeva per il meglio. Erano tutti diventati grandi amici. Selly e Remus
ormai avevano più polso nel risolvere le situazioni imbarazzanti prodotte dai
Malandrini e un paio di volte li fecero davvero vergognare, come affermò lo
stesso Sirius. Lily era molto felice con James, che aveva smesso di prendersela
con chiunque, con disapprovazione da parte di Sirius, che ormai, spesso,
restava solo con Peter.
< Non ho intenzione di
fidanzarmi con lui! > disse un giorno tra le risate generali.
Tutto andava bene, finchè…
Forse a causa
della felicità e della serenità di quel momento, durante il quale anche Lord
Voldemort aveva fermato i propri attacchi contro la popolazione dei Maghi e dei
non Maghi, forse perché l’amicizia, l’amore e la sincerità erano diventati
sovrani, accadde qualcosa di sconvolgente.
Tutti erano
immersi nello studio. Il M.A.G.O. era alle porte. Il gruppo dei Malandrini
studiava fino a tardi. Una di quelle sere decisero di mollare prima del solito
per l’allenamento di Quidditch: la partita Grifondoro-Serpeverde era alle porte
e se l’avessero vinta, avrebbero vinto il campionato!
Mentre Sirius e James
volteggiavano sulle loro scope a fine allenamento, Remus, Selly, Lily e Peter
erano sugli spalti. Peter non faceva altro che strillare come un matto: adorava
i suoi amici e ammirava la loro abilità nello sport preferito dai Maghi.
Più in là gli altri tre ragazzi
erano seduti a chiacchierare, quando…
Una nuvola
corse col vento e la luna piena apparve nel suo gelido splendore.
Selene sobbalzò: la luna piena….
< Via! Correte! > urlò a
Lily e a Peter. Il ragazzo corse più veloce della luce, ma Lily non voleva
lasciare la sua migliore amica in balia di un lupomannaro!
Era la prima
volta che Selene assisteva alla trasformazione di Remus: gli occhi mutarono
colore, la pelle si riempì di peli: il suo corpo cambiò, il viso si allungò, i
denti mutarono e una lunga coda a ciuffo salutò la luna.
Un lupo grigio-argento era
davanti a lei. Ansimava: evidentemente la trasformazione era dolorosa, non si
muoveva e la testa era bassa.
< R-Remus… > fu ciò che riuscì
a dire Selene. Una lacrima le rigò la guancia. Come poteva essere lui? Non
sapeva rispondere ad una domanda del genere. Lily era dietro di lei e cominciò
ad indietreggiare, cercando invano di chiamare l’amica che non accennava a
muoversi.
Il lupomannaro
si riprese da quel sonno momentaneo e si girò verso le ragazze. Cominciò a
ringhiare. Non c’era più nulla di umano in lui: i suoi occhi erano freddi come
il ghiaccio e tutto il calore di Remus era ormai perduto.
Il lupo scattò e si avventò sulle
fanciulle: Selly si riprese dalla sua incredulità e si frappose tra il lupo e
Lily. Una zampata la trafisse, squarciando la maglietta all’altezza della
spalla. Il sangue rosso inondò i suoi vestiti e lei cadde a terra svenendo dal
dolore. Lily lanciò un urlo e un grosso cane nero si avventò sul lupo,
prendendolo dalla collottola e trascinandolo via aiutato da un cervo. Un
topolino corse nella loro direzione e con Felpato raggiunse il Platano
Picchiatore.
Il grande
cervo riprese le sembianze di James.
< James… > disse Lily tra
le lacrime: era accanto alla sua amica e cercava di fermare l’emorragia. La sua
camicetta bianca era tutta macchiata di sangue.
< Dobbiamo portarla subito in
Infermeria! > James prese in braccio la ragazza e Lily corse ad aprire le
porte chiamando a gran voce Madama Chips. Lily e James dovettero dare una
spiegazione. Selene nel frattempo continuava a perdere sangue, ma l’infermiera
era molto abile e l’avrebbe rimessa in sesto.
I ragazzi
tornarono nella loro Torre, lasciando Selly ancora priva di sensi.
Lilye James trovarono Sirius e Peter soli seduti vicino al camino
spento.
< Come sta? > chiese
Sirius.
< Non bene. Remus? > chiese
Ramoso preoccupato.
< È alla Stamberga. Non credo
ricordi nulla >
< Non deve sapere quello che
ha fatto, non se lo perdonerebbe mai. Sappiamo come è fatto. >
< Certo! >
Lily si sedette u una poltrona lì
vicino e pianse con il viso tra le mani. James le fu subito accanto.
Un periodo felice era stato
distrutto…
Stiamo
per giungere all’epilogo! È una bella o una brutta notizia? In ogni caso è una ff
di media lunghezza e poi, prima o poi, tutto finisce che ci piaccia o no! (che
perle di saggezza!!!….ma sparisci! Nd Tutti). Saluti a tutti i miei lettori e
lettrici: è sempre un piacere dialogare con voi tramite recensioni! In particolare
ringrazio Sphinx per ciò che ha scritto:
in confidenza, pensavo che Polvere lunare non piacesse a
nessuno, perché all’inizio non mi pensava nessuno, ma ora sono più tranquilla! Il
prossimo appuntamento sarà l’ultimo con Remus e Selene. Per la verità un seguito
c’è, ma è banale…mia sorella l’ha bocciato e mi fido di lei. Magari vedrò di
scriverci su qualche song-ff a capitoli…non so. Per adesso saluto tutti! Baci
Il sole di
Giugno colpì gli occhi di Selene. Li aprì molto lentamente. Si sentiva stanca e
spossata. Provò a muoversi ma non ci riuscì. Ad un tratto ricordò cosa fosse
successo la sera prima, sera di luna piena…
Come avevano fatto tutti loro a
dimenticare? E come mai anche Madama Chips aveva dimenticato? La seconda
domanda aveva una risposta più semplice: c’era stata un’esplosione nell’aula di
Pozioni che aveva ustionato parecchi studenti e l’infermiera non poteva certo
lasciarli senza cura, non rendendosi conto che la sera era giunta e che un
compito gravoso doveva essere compiuto. Remus. Anche Remus aveva dimenticato.
Forse perché era molto felice e non sentiva la stanchezza solita precedente
alle sue trasformazioni.
Prima di
colazione Lily Evans si recò in Infermeria.
< Ciao piccola! > disse
avvicinandosi al letto di Selly.
< Ciao! Tutto bene? >
rispose Selene.
< Sono io che voglio
saperecome stai! > sorrise
tristemente.
< Mi riprenderò. Stasera esco
dall’Infermeria. Il peggio è passato. Sai, Madama Chips mi ha dato una pozione
molto potente: in solo mezz’ora sono riuscita a sedermi e pensare che
stamattina non riuscivo a muovermi! >
< Quindi stai davvero bene?
>
< Sì. E tu? >
< Tutto a posto. Mi hai
salvato la vita! >
< Siamo amiche, no? >
Lily e Selly si abbracciarono
strette.
< Remus…come sta? > chiese
Selly molto titubante e triste.
< Èalla Stamberga. I ragazzi dicono che non ricorda nulla e … >
< Preferiscono che non lo
sappia. Lo so, o meglio, lo immaginavo. Se scopre cosa è successo starà
male…spero che tutto vada bene. >
A sera Selene
lasciò l’Infermeria, come previsto, e si recò alla sua Torre. Come fare a
nascondere a Remus qualcosa di così grave? Questo era ciò che si chiedeva
aspettando la cena. Remus sarebbe tornato presto.
Era seduta da
sola nella Sala Comune, quando il buco del ritratto si aprì. Lupin entrò: il
suo volto presentava molti graffi, opera di Felpato, che spiccavano sul
colorito pallido. Alzò i suoi occhi ambrati e notò Selene.
< Salve! Cosa ci fai qui? >
chiese incuriosito.
< Ho avuto un giramento di
testa, così la McGranitt mi ha fatta uscire. >
Remus si avvicinò alla ragazza e
le diede un bacio sulle labbra.
< Stai bene ora? >
Selene si vergognava di se
stessa; mentirgli così era orribile, ma lo faceva per il suo bene perché
altrimenti si sarebbe tormentato e accusato. Il ragazzo si sedette accanto a
lei per un po’, poi andò nel suo dormitorio per cambiarsi.
Poco dopo
cominciò ad arrivare gente. Lily e i Malandrini entrarono.
< È arrivato? > chiese
James.
< È nella vostra stanza. >
Selly fissava il vuoto. Non riusciva a credere al suo comportamento.
A cena tutti
si sforzarono di comportarsi normalmente, come se nulla fosse accaduto. Sirius
faceva battute, scherzavano e ridevano. Selene, però, era un po’ distante. Non
ce la faceva a mentirgli. Remus, d’altra parte, aveva notato qualcosa di strano
e guardava i suoi amici con fare sospettoso, cercando inutilmente di
dissimulare. Era tutta una commedia. Il gioco sembrava reggere, se non che…
< Cosa è successo ieri sera?
> chiese, facendo calare un silenzio di tomba.
< Perché chiedi questo? >
Sirius era il più abile a mentide
< Non ricordo nulla di ieri
sera da un certo punto in poi. Ho un vuoto completo. >
< Eravamo all’allenamento e
Madama Chipsè venuta a chiamarti come
al solito. > James fece del suo meglio e Remus sembrò credergli.
La mattina
seguente, però, la situazione precipitò.
Lupin non era certamente uno
stupido! C’era qualcosa che non andava, lo sentiva. I suoi amici non facevano
altro che rassicurarlo, ma Remus aveva dei seri sospetti.
Mentre era in
giro per consegnare un messaggio al professor Vitius, vide Selene uscire
dall’Infermeria. La fermò.
< Stai bene? > chiese
apprensivo.
< Sì, è tutto a posto. >
Selly aveva notato il suo sguardo indagatore.
< Va bene. Come vuoi. > si
avvicinò per baciarla e le toccò la spalla. Un gemito le sfuggì. Lunastorta
guardò Selene come non aveva mai fatto: era serio, molto serio e preoccupato.
Sembrava che la sua mente stesse trovando la soluzione giusta ad un problema.
Prese per mano Selly e la portò in un’aula vuota. Le sbottonò la divisa e vide:
tre tagli molto profondi sotto una benda. I tagli percorrevano la spalla e
parte del petto. Selly gli prese la mano, ma Remus aveva lo sguardo fisso e i
suoi occhi cominciavano a riempirsi di lacrime.
< Sono stato…io… > disse
con un filo di voce. Non era una domanda, ma un’affermazione.
< Remus… >
< Sono stato io! > le
lacrime cominciarono a rigargli il viso. Il suo respiro era affannoso, le mani
gli tremavano. Si voltò e abbassò lo sguardo.
< Ascolta Remus… >
< No! Non c’è niente da dire.
> Tra i singhiozzi riusciva a stento a parlare. < Io…sono…un mostro! >
< No che non lo sei. Non dire
stupidaggini… >
< Non dirle tu! Tu…sai…cosa
sono! Ora ricordo. Ho rischiato di ucciderti, di morderti e di condannarti alla
mia maledizione! >
< Ma alla fine non è successo!
Remus è tutto a posto. La ferita non è grave, guarirà presto! >
< Io non ce la faccio, non ci
riesco! Selly, potrebbe capitare di nuovo! > era davvero disperato.
< Staremo attenti! >
< No, non posso. Ti
condannerei ad una vita molto pericolosa e non solo difficile. >
< Remus, non fare così… >
< Io ti amo tanto e lo sai
> la guardava negli occhi adesso. Tremava, era disperato, piangeva
convulsamente < ma non posso stare più con te. Non devo metterti in
pericolo. > Selene era sconvolta
< Ma cosa dici? Remus per
favore… >
< Mi dispiace, e tanto. Meriti
qualcuno che ti renda felice, meriti una famiglia e io queste cose non posso
dartele. Perdonami se puoi per essermi comportato da egoista, mettendoti in
pericolo. E perdonami per questo dolore… >
Remus uscì dalla stanza in
lacrime. Selene non riusciva a comprendere che cosa era successo. Sembrava
tutto un incubo. Voleva svegliarsi e scoprire che aveva sognato, ma ciò non
avvenne. Si riabbottono la divisa. Voleva rincorrere il ragazzo, ma sapeva che
lui voleva restare solo. Molto lentamente uscì dall’aula e camminò verso la sua
Sala Comune. Entrò. C’era molta gente sulle poltrone, ma lei non vedeva
nessuno. Lentamente arrivò al suo dormitorio e si lasciò cadere sul letto. Non
cenò, non dormì. Più volte Lily cercò di parlarle per scoprire che cosa fosse
successo, ma non ci riuscì. Selly fissava il vuoto e non riusciva neanche a pensare.
Da quel
tragico pomeriggio Remus Lupin non le rivolse più la parola.
Molto tempo
dopo Selene raccontò cosa fosse accaduto a Lily. Armai la scuola era finita e
ognuno aveva preso la sua strada. Ciò che restava a Selene Grissom del suo
amore era una cicatrice: la causa della fine della sua felicità. In ogni caso
amava quel segno indelebile: era tutto quello che Remus le aveva lasciato. La
loro storia era duratatroppo poco per
esserci altri tipi di ricordi.
Alle volte
sognava la trasformazione di Remus e le sue ultime parole.
Ogni volta che
c’era la luna piena passeggiava sotto i suoi raggi, bagnandosi nella sua
polvere d’argento, nella speranza di un segno che le rendesse possibile
ritrovare ciò che aveva perduto.
Fine
Prima
o poi tutto finisce…ed ecco che siamo
giunti al termine della storia. Il finale è molto triste come la vita del
nostro lupacchiotto che per la sua dannata condizione vive un’esistenza a metà!
Rispondo subito a Sphinx: so bene che
la luna piena è il grande terrore di Lunastorta, ma anche ne “Il
prigioniero di Azkaban” dimentica la sua maledizione, preso com’è
ad indagare su Black. Sono partita dal presupposto che una forte emozione può
portare a dimenticare tutto il resto, più o meno importante e come lo stato d’animo
di una persona possa influire sul suo fisico. Mi spiego: la mente è in grado di
creare e farci vedere cose che nella realtà non esistono (sembro Freud!!). Per
spiegare ancora potrei far riferimento ad un film italiano “Ilmiracolo”di Winspeare (regista pugliese) dove si pensa che
un ragazzino è in grado di curare li malati: un vecchietto si sottopone alle
sue cure che consistono nell’imposizione delle mani. L’uomo pensa di essere
guarito e dopo anni esce di casa e va in città. In realtà non lo è affatto, ma
la sua mente lavora per lui e i suoi mali spariscono. Grazie per la domanda. Mi
hai dato la possibilità di spiegare il mio pensiero. Continuo la ff “Inaspettatamente-7°
libro” e magari inizierò qualcos’altro. Baci.