Un incontro, una svolta.

di miki18
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 _ L'incontro! ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - Un vecchio amico ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - Yuu... ho bisogno del tuo aiuto! ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 - Ragazzi, vi presento Yuu e... ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 - Una serata da sogno. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 - La bugia. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 - Ti amerò per sempre! ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 - Un amore, un'amicizia che finisce e... un nuovo amico. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 - Inviti. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 - Vacanze movimentate...(prima parte...) ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 - VACANZE MOVIMENTATE…(seconda parte…) ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 _ L'incontro! ***


UN INCONTRO, UNA SVOLTA

UN INCONTRO, UNA SVOLTA.

L’incontro!

 

 

Il tonfo improvviso di un corpo che cadeva a terra, destò di soprassalto Miki. 

-         Cosa succede? – chiese Miki spaventata.

-         Ho inciampato nella valigia,  cara… - balbettò sua madre .

-         Scusa mamma, ma non avuto tempo di mettere in ordine. Disse strofinandosi gli occhi. Avrebbe voluto dormire un altro po’ ma i raggi del sole  quella mattina erano stupendi.

-         Allora vuoi poltrire tutto il giorno a letto? Chiese la madre.

-         No, no ora mi alzo – disse scendendo dal letto e mettendosi le ciabatte.

-         Io sto andando al lavoro, ci vediamo stasera a cena… – disse alla fine la madre.

Dopo essersi svegliata del tutto, Miki scese le scale e si sedette a tavola per fare colazione. Mi chiedo se troverò mai il ragazzo giusto. Pensò sorseggiando la spremuta d’arance. Poi salì in camera, prese un vestitino color rosa perlato, raccolse i capelli in una bellissima treccia e uscì senza saper bene la meta da raggiungere. Mentre camminava, Miki pensava a quello che era successo due giorni fa…  

 

FLASH BACK

 

-         Ghinta ma che stai dicendo? Ma dici vero? Perché? – chiese Miki in lacrime.

-         Io.. io.. – Balbettò Ghinta. Oh Miki, mi dispiace così tanto!  Pensò Ghinta.

-         Perché mi hai tradita?? Perchèèèèèèèèè? Che ti ho fatto di male? – disse Miki, ormai  accasciata a terra e col volto colmo di lacrime.

-         Mi dispiace Miki,  perdonami se puoi. – disse con un filo di voce.

-         Che cosa? Perdonarti se posso? Ma stai scherzando? - Disse asciugandosi con una mano le lacrime.

-         Mi dispiace Miki. Io ho capito di volerti tanto bene ma non ti amo come forse mi ami tu! Lo so che ho sbagliato a tradirti con Arimi ma ti chiedo un’ultima cosa… ti prego restiamo amici, non voglio perderti. - Aggiunse poi.

-         Allora, per tutto questo tempo mi hai preso in giro? Come hai potuto? - Disse, mentre sul viso cominciavano a scendere altre lacrime.

-         Hai ragione Miki! Sono stato solo un Bastardo, non meriti una persona come me, tu meriti di più!  Disse, poi aggiunse.

-         Tu sei una ragazza meravigliosa, io sono stato benissimo con te. Vorrei soltanto esserti amico, ti prego Miki. Allora che rispondi?

-         Va bene, ma sappi che non ritornerò più indietro. Sappi  solo che  io non mi metterò più con te anche se mi supplicherai!!! - Disse con voce triste.

-         Lo so, cosa credi. A me basta la tua amicizia, niente più. Se posso avere quella sono a posto… adesso vado Miki, c’è Arimi che mi sta aspettando. Ciao a presto. - Disse infine.

-         Ciao Ghinta. - Disse lei.

  

        Mentre ricordava  quel giorno, Miki non si era accorta che stava

attraversando la strada col rosso e che una macchina la stava             investendo,  quando all’improvviso un ragazzo della stessa età, un po’ più alto di lei, biondo e molto bello, la tirò con forza verso di lui.                                    

 

-         Dico io, ma sei pazzo a tirarmi così??? - Gli rispose in modo alterato, non capiva che quel ragazzo le aveva salvato la vita.

-         Allora ti conviene guardare dove metti i piedi, prima di attraversare la strada col rosso. - Rispose scocciato e con aria triste. Quando vide  gli  occhi di lei riempirsi di lacrime, credeva di aver esagerato e le disse..

-         Oh su dai non c’è bisogno di piangere, dai non è successo nulla! -

-         Scusami! Non ti ho nemmeno ringraziato per avermi salvato la vita, sono proprio una sciocca. - Disse mentre altre lacrime le rigavano il viso.

-         Stavo pensando a una cosa e non mi sono accorta del semaforo. - Balbettò la ragazza.

-         Non ti preoccupare, comunque io sono Yuu piacere. -

-         Piacere Miki – disse con allegria.

-         Senti posso chiederti a cosa stavi pensando prima? – le disse.

-         Pensavo al mio ragazzo che mi ha lasciato per un’altra. Io lo so di non essere tanto carina e di non poter competere con quella ragazza, ma ci sono rimasta male quando ho visto che mi tradiva con lei. –disse iniziando di nuovo  a piangere.

-         Mi.. mi dispiace Miki, scusami se ti ho fatto questa domanda, ti ho fatto diventare di nuovo triste. – disse con preoccupazione.

-         Non ti preoccupare. Io non lo amavo e che mi piaceva stare in sua compagnia. Comunque siamo rimasti amici. – disse con un sorriso.

-         Non ci pensiamo più, va bene? –

-         Si, va bene. –

-         Ti và di fare un giro? Così almeno ci potremo conoscere un po’ di più, che ne dici? –disse Yuu.

-         Si,  buona  idea. – disse sorridendogli.

Passarono tutto il giorno a chiacchierare e a passeggiare. Ad un tratto Yuu le disse                                                                                                                   

-         Ti và di sederci su quella panchina? – disse mostrandole la panchina.

-         Certo! – rispose Miki.

Rimasero seduti a chiacchierare circa un’ora, poi Miki diede uno sguardo all’orologio.                                                                                                  

-         Oh, sono già le 19:30, io devo tornare a casa. – disse.

-         Va bene, però prima che andiamo ci possiamo scambiare i numeri di telefono? – disse lui.

-         Si, va bene – e così dicendo si scambiarono i numeri, promettendo che  si sarebbero rivisti.

 

DUE GIORNI DOPO…

 

Squilla il telefono

DRIIIIN DRIIIIN

-         Si pronto, chi è? - Rispose Miki

-         Miki, sei tu? Sono Yuu, ti ricordi di me, vero? – disse

-         Ciaooooo Yuu , come stai? – disse con un sorriso smagliante. Era felice di sentirlo, era totalmente colpita dal quel biondino che le aveva salvato la vita.

-         Tutto bene, grazie! Tu? Pensi ancora al tuo ex? – disse un po’ preoccupato. Conosceva la risposta e ne era terrorizzato. Aveva paura che quel ragazzo se la portasse via.

-         NO! Disse sicura.

-         Mi fa piacere. Comunque ti andrebbe di vederci oggi pomeriggio al parco? – disse speranzoso.

-         Certo che si. –

-         Allora ci vediamo alle 16 in quella panchina, ricordi? – disse pieno di entusiasmo.

-         Si, mi ricordo. Va bene, a dopo. Ciao. -

-         Ciao Miki, a dopo. – e così dicendo misero giù la cornetta del telefono e urlarono di gioia. Subito si fecero le 16 e i ragazzi si incontrarono in quel posto stabilito, chiacchierarono, passeggiarono, si divertirono come pazzi. Seguirono altri giorni come quelli, in cui andavano al cinema, in pizzeria e per  negozi. Fino a quando un giorno..

-         Allora buona notte Miki –disse Yuu. 

-         Buona notte  -  disse Miki. Stava entrando in casa ma  una forza la trattenne.

-         Aspetta…ti prego – disse Yuu con gli occhi diretti ai suoi.

-         Si – disse – che c’è? -  Aggiunse.

-         Miki.. – cominciò a dire. – fin dalla prima volta che ti vidi, rimasi colpito dalla tua bellezza. Giorno dopo giorno mi sei entrata nel cuore e ci sei rimasta. Mi sono innamorato di te, non potrei mai vivere senza di te…Ti amo. – disse con voce bassa e dolce.

-         Ma io.. – non finì di parlare che Yuu la baciò. Fu un bacio dolcissimo e pieno d’amore.  Quello stesso sentimento  che anche Miki provava per lui. Quando finirono di baciarsi si abbracciarono stretti stretti e si giurarono Amore Eterno.

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - Un vecchio amico ***


Capitolo 2

Capitolo 2

UN VECCHIO AMICO

 

Erano passate due settimane da quando Miki e Yuu si dettero quel bacio.

Faceva particolarmente caldo quella sera e Miki decise di scendere in cucina per bere un po’ d’acqua fresca.                                                                                                                                        

-         Chissà cosa starà facendo Yuu in questo momento… -  Pensò, mentre versava l’acqua nel bicchiere. – Sono due giorni che non lo vedo e già mi manca tanto! -  ad interrompere quei pensieri fu suo padre che scendeva in cucina.

-         Ehi Miki, sogni ad occhi aperti? – disse il padre accarezzandole la testa.

-         Oh… papà mi hai spaventata. Stavo solo pensando al compito in classe. – Mentì come a solito.

-         Sei sicura? Le chiese. Miki annuì.

-         Ma  quando mai io Miki koishikawa, mi preoccupo per un compito in classe…e ovvio che sto pensando al mio Yuu…ma non posso dirlo a mio padre oppure lui non mi farà più uscire! -  Pensò mentre posava la bottiglia nel frigo. Dopo aver bevuto l’acqua andò in camera sua, si mise il pigiama e si accovacciò sotto le coperte. Quella notte, pensò molto al suo Amore e cullata da quel dolce  pensiero si addormento.

 

********************************************************************

 

           Casa Matsura

          

            Bussano alla porta.

             Toc Toc

           

-         E’ permesso…. Posso entrare Yuu? – Disse sua madre aprendo la porta.

-         Si…mamma– disse il ragazzo voltandosi  verso di lei.

-         Stai ancora studiando? Vedi che sono le 23: 30… è tardi! Domani non riuscirai ad alzarti – Disse preoccupata.

-         Ho quasi terminato….non preoccuparti. Disse con un lieve sorriso sulle labbra.

-         Va bene… buona notte Yuu! – disse chiudendo la porta.

-         Chissà se Miki starà dormendo… mi manca così tanto. -  Pensò mentre si stiracchiava. Erano le 24  e finalmente Yuu aveva finito di studiare; chiuse il libro, mise al posto la  matita, indosso il pigiama e si accoccolò sotto le coperte.

 

I raggi del sole, quella mattina fecero capolinea nella stanza .Yuu  giaceva ancora sul letto e all’improvviso si sentì chiamare: era sua madre che gli diceva di scendere in cucina perché era pronta la colazione. Ormai sveglio del tutto, Yuu, si alzò e andò in bagno. Si vestì e scese a fare colazione.

- Buon Giorno mamma. – disse posando la cartella sulla sedia accanto a lui.

- Buon Giorno Tesoro, dormito bene? – disse servendo la colazione.

- Si, grazie! Papà? Dorme ancora? – disse il ragazzo, mentre si versava la spremuta.

- No, è andato al lavoro – disse la madre.

- Vado anch’io, si è fatto tardi. Ciao a dopo. – così dicendo, Yuu, prese la cartella e uscì.

 

 

******************************************************************** 

 

 

      A Scuola

 

-         Ciao Yuu!! Come stiamo, questa mattina? – disse un ragazzo avvicinandosi.

-         Ciao Marci, sto bene grazie! Tu? – Chiese Yuu.

-         Bene, bene. Senti ti andrebbe, un uscita a quattro?  Potremo andare al cinema? – disse Marc. – Proiettano un film Horror “I Misteri della casa sulla collina”: dicono che faccia spaventare molto. Allora ti và? – Aggiunse infine.

-         Si. Chi saremo ? – disse sorridendogli.

-         Per adesso  solo noi due, dobbiamo chiederlo agli altri. Ci penserò io, dopo le lezioni. – disse il ragazzo.

-         Aspetta saremo solo ragazzi, giusto? – disse preoccupato.

-         Ahahahaha …ma stai scherzando? Io intendevo un uscita  a coppie! Io starò con Lucy. Mentre per te… chiederò a Lucy di portare una sua amica. Va bene? – disse sferrandogli uno sguardo malizioso.

-         No! – disse freddamente.

-         Perché  ? – disse Marc.

-         Perché verrò con Miki! – disse Yuu.

-         Miki?  Chi sarebbe? – disse Marc.

-         La mia ragazza – disse sorridendogli.

-         E perché non mi hai detto che avevi una ragazza? – disse un po’ offeso.

-         Per essere sincero non l’ho detto a nessuno, sei il primo al cui lo dico e mi raccomando acqua in bocca ! –  disse con tono duro.

-         Tranquillo! Fidati! – disse Marc facendogli l’occhiolino. All’improvviso la campanella che enunciava l’entrata, suonò e i ragazzi si diressero verso la  classe.

 

Casa Koishikawa

 

-         Sono tornata…mamma ci sei ? – disse, dirigendosi verso la cucina.

-         Si, Miki, sono al piano superiore. – disse sua madre. – Com’è andata a scuola? Aggiunse.

-         Bene! – disse contenta. – Ho preso 8 e mezzo nel compito di matematica! – Aggiunse fiera di se stessa.

-         BRAVA!!! COMPLIMENTI!!! – disse la madre. Poi aggiunse: - Sono fiera di te, Miki! –

-         Grazie mamma! – Così dicendo si diresse nella sua camera, entrò e gettò lo zaino a terra; poi andò vicino la scrivania, si sedette e aprì il diario. Stava per scrivere, quando il telefono squillò…

 

DRIN DRIN

 

-         Pronto? – disse Miki.

-         Miki? Sono Yuu! Come stai ? – le disse.

-         YUU!! Che  sorpresa!! Sto bene, grazie. Tu? – Gli chiese.

-         Bene! Senti ti andrebbe, oggi pomeriggio di andare al cinema? – le disse speranzoso.

-         E  me lo chiedi? Certo!! A che ora e dove ci dobbiamo vedere? Disse piena di  entusiasmo.

-         Ti vengo a prendere io, va bene? – le chiese.

-         Si, a che ora? –

-         Alle 15 :  30, va bene? – disse Yuu.

-         Benissimo, allora a dopo Yuu! –

-         A dopo Miki! -

Miki, posò la cornetta del telefono e si diresse da sua madre che adesso era in cucina, per chiederle il permesso.

-         Allora mamma, posso? – disse con occhi speranzosi.

-         Si, va bene! Puoi andare, basta che  sarai a casa per cena, intesi! – disse la madre di Miki.

-          SI! GRAZIE MAMMA! GRAZIE !!!  – Salì in camera, prese un vestitino dall’armadio e andò in bagno. Erano già le 15 :  30 in punto , quando Yuu bussò alla porta. Miki aprì la porta e Yuu vedendola così bella  ne rimase affascinato.

-         S..sei bellissima! – disse guardandola dalla testa ai piedi.

-         G..grazie, sei gentile! – disse arrossendo.

-         Andiamo? – Si prestò a dire Yuu. Miki annuì. Durante il tragitto, Miki e Yuu, si tennero per mano, poi ad un tratto Yuu si fermò.

-         Che  succede? – disse Miki curiosa.

-         Ti devo dire una cosa! – disse Yuu.

-         Dimmi? – gli chiese Miki.

-         Bè mi sono scordato di dirti che il film che vedremo oggi al cinema è un Horror! – disse mettendosi una mano dietro la nuca.

-         COSAAAAAAAA???? – disse Miki. Stai scherzando, vero???  – infine aggiunse.

-         Perché  hai paura??? – disse divertito

-         Un pochino…dai non ridere così – Stava quasi per mettersi a piangere quando Yuu la circondò con le braccia e la strinse a sé.

-         Dai Piccolina, non fare così! Stavo solo scherzando! Ti prometto che staremo abbracciati durante tutto il film, va bene? – le disse dolcemente. Miki annuì e arrossì. Dopo dieci minuti arrivarono davanti al cinema e Yuu chiamò al suo amico che era girato di spalla.

-         Ehi..  Marc, siamo qui. – gli urlò mentre si avvicinavano all’amico.

-         Final..  MIKI?! SEI PROPRIO TU?! – disse incredulo.

-         Marc?! – disse la ragazza con un filo di voce.

-         Ma vi conoscete? Disse Yuu un po’ confuso.

-         Certo che la conosco …era la mia migliore amica alle medie! Ma dimmi come và, Miki, tutto bene?? – disse con un sorriso smagliante.

-         Tutto bene, grazie. E  a te? Come và la vita? – disse Miki.

-         Bene, bene! Mamma mia come sei fatta grande! Sei bellissima!! – disse compiaciuto.

-         G..grazie.. anche tu sei cambiato molto. – disse arrossendo

Yuu non credeva alla realtà che si presentava ai suoi occhi, Miki e Marc, la persona più importante della sua vita e il suo migliore amico, si conoscevano e per di più erano molto amici! Marc non smetteva di guardare Miki; l’ osservava attentamente, sembrava come se fosse in un altro pianeta e in quel mondo esistevano solo lui e Miki! Yuu s’infastidì! E disse indicando a quella figura snella che si nascondeva dietro di Marc. – Allora non ce la presenti la tua amica? –

-         Ah… si. Lei è Lucy. – disse mostrandola ai suoi amici.

-         Piacere Lucy..  io sono Yuu e lei, come avrai capito è Miki, la mia ragazza! Disse mettendole un braccio intorno alla vita.

-         Sono lieta di conoscervi! – disse Lucy.

-         Allora entriamo? – Chiese Yuu.

-         Si..  dai andiamo! – disse Marc.

Dopo aver fatto i biglietti i ragazzi decisero di separarsi e di riconciliarsi alla fine del film. Yuu e Miki andarono a sedersi nelle poltrone dell’estremità destra mentre Marc e Lucy in quelle di sinistra. Prima che iniziasse il film, Yuu, come aveva promesso, circondò le spalle di Miki con il braccio e le disse: Tranquilla, piccola, ci sono io con te! –

      -   Lo so, in ogni caso non c’era bisogno che mi pagassi il biglietto. Ricordami di                                                                         

      Darti i soldi dopo il film. Disse accoccolandosi nell’incavo del suo collo.

 -    Ma  stai scherzando?! Sei la mia ragazza, è giusto che ti paghi il biglietto. –                          

       Disse posando le sue labbra in quelle di Miki.

-         G.. grazie Yuu! – disse sorridendogli.

-         Figurati! – disse dandole un altro bacio sulle soffici labbra. Gli piaceva da matti baciarle! Era totalmente impazzito per quella ragazza, anche se si conoscevano da poco! Durante il film, Miki si stringeva forte a Yuu e lui per rassicurarla le diceva: Piccola, io sono qui, non ti lascio da sola!  Il film finì e come tutte le cose belle, anche quella giornata si concluse a termine, lasciando Yuu dubbioso… - E se Marc ci provasse  con la mia Miki? -  Pensò, mentre si dirigeva casa…

CONTINUA..

 

 Spero che vi sia piaciuta! COMMENTATE..  ciaoooo     

 

 

             

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 - Yuu... ho bisogno del tuo aiuto! ***


Capitolo 3

Capitolo 3

 

YUU…  HO BISOGNO DEL TUO AIUTO!

 

 

Un’altra giornata scolastica terminò e Miki stava tornando a casa più  triste che mai, per l’ennesima volta aveva preso un brutto voto nel compito d’inglese; non riusciva a capacitarsi per quel giudizio, aveva studiato molto eppure il compito era andato male. Arrivò a casa, aprì la porta e salì di corsa in camera sua; buttò lo zaino a terra, cercò un abito più comodo e lo indossò. Stava quasi scendendo in cucina quando il telefono squillò...

 

DRIN, DRIN

 

-        Pronto? – disse un po’ triste.

-        Ehi… Miki cos’è questa voce triste? –

-        Yuu?? – disse sorpresa.

-        Si sono io... ma perché sei triste piccola? –

-        Oh! Si sente così tanto?- disse  Miki.

-        Si… allora mi dici cosa ti succede? – disse preoccupato.

-        Ho preso di nuovo quattro nel compito d’inglese, io non capisco; ho studiato molto per quel compito eppure è andato male.. -  disse facendosi rigare il viso dalle lacrime.

-        Oooh… mi dispiace tantissimo, amore! – disse con tono triste ma allo stesso tempo dolce.

-        Yuu, ti posso chiedere un favore? – disse tra i singhiozzi.

-        Tutto quello che vuoi! – disse sorridendo.

-        Mi daresti un aiuto in inglese?? Ti prego, ti prego… tu sei bravissimo in questa materia, se è il caso ti pagherò! Ti prego!! – disse supplichevole.

-        Certo che ti aiuterò in inglese ma non voglio essere pagato, intesi? – le disse sorridendo.

-        GRAZIE YUU!! GRAZIE MILLE!! SEI UN TESORO!! – disse sprizzando allegria da tutti i pori.

-        Amore, ma come faremo con i tuoi genitori? Non credo che saranno tanto felici di lasciarci soli in casa. – disse un po’ preoccupato.

-        Non ti preoccupare, gli dirò che sei un bravo ragazzo e che sei un amico di Marc; vedrai che non faranno tante storie! –  Miki dopo che salutò a Yuu, andò subito dai suoi genitori, gli disse che c’era un amico di Marc che si era proposto di aiutarla in inglese; dapprima loro non erano d’accordo poi sentendo le suppliche della figlia le diedero il permesso di studiare insieme a quel ragazzo. Il giorno stesso Yuu andò a casa Koishikawa per conoscere i genitori di Miki. Alla porta l’aprì il padre di Miki, il ragazzo salutò e si presentò.

-        Buon Giorno… sono Yuu Matsura, l’amico di Miki. Piacere di conoscerla. Disse stringendogli la mano.

-        Ciao Yuu… piacere. Prego, entra. -  disse il padre di Miki.

-        Si, grazie.  Miki non c’è? – disse guardandosi attorno.

-        No. E' andata un attimo da sua zia, doveva prendere il dizionario d’inglese. Tra cinque minuti sarà qui. – Poi alzandosi disse: Rumi vieni, è arrivato Yuu Matsura! –  Rumi entrò nel soggiorno e rimase sorpresa.

-        M..Matsura tu, tu sei Yuu Matsura, il figlio di Youji Matsura? Disse curiosa.

-        Ehm.. si, ma come fa a conoscere a mio padre? – disse un po’ confuso.

-        Si, infatti, come fai a conoscerlo? – disse il marito.

-        Lo conosco, perché andavamo allo stesso liceo da ragazzi. Ma dimmi Yuu, abiti da tanto tempo a Tokyo? – aggiunse infine.

-        No, da solo un anno. – disse abbassando il capo.

-        Non ti piace vivere qui? – disse curiosa.

-        Si.. è solo che devo prendere ogni giorno due treni per andare a scuola e.. – Non finì la frase che Rumi gli chiese: Perché non cambi scuola? Potrai iscriverti alla stessa scuola di Miki. – disse sorridendogli.

-        Sa che è una buona idea? Non ci avevo mai pensato. Stasera lo chiederò a mio padre. – disse Yuu. All’improvviso il campanello di casa suonò e Rumi andò ad aprire.

-        Oh, scusa mamma! Dimentico sempre le chiavi. – disse Miki uscendo la lingua.

-        Sei la solita sbadata…vieni che è arrivato Yuu. – disse Rumi. Non mi avevi detto che era figlio dei Matsura. Sai, conosco suo padre, era un mio amico. Disse Rumi mentre si dirigevano nel soggiorno.

-        Ciao Yuu, scusa se arrivo solo adesso, ma dovevo prendere questo oppure non potevamo far nulla. – disse dandogli un bacio sulla guancia. – Tranquilla, sono arrivato da poco. Ho chiacchierato un po’ con i tuoi genitori e deduco che sono molto simpatici! – disse dirigendo lo sguardo ai coniugi Koishikawa.

-        Grazie Yuu, anche tu sei molto simpatico. Mi farebbe molto piacere se qualche sera venissi a cena da noi; se vuoi, puoi portare anche i tuoi genitori, va bene? – disse alzandosi.

-        Si… mi farebbe molto piacere e credo che anche a loro piacerebbe. Adesso però, andiamo a studiare. A dopo! – disse mentre seguiva a miki che stava salendo le scale.

-        Buono studio ragazzi! Dissero all’unisono i due coniugi. I due ragazzi salirono le scale che portavano al piano superiore, entrarono nella stanza e dopo aver chiuso la porta Miki abbracciò forte, forte a Yuu e gli diede un dolcissimo bacio sulle labbra e gli disse: grazie! Se non ci fossi tu non saprei come fare, Ti Amo… - disse baciandolo una seconda volta.  -  Ti Amo anch’io, Principessa..  e ti amerò per sempre!

 

 

CONTINUA!!!!!!

Al prossimo capitolo…ciaoooooooooo!

P.s. ringrazio tantissimo Miki90! Se non fosse stato per lei, non avrei mai continuato. Un bacio..  commentate!!!

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 - Ragazzi, vi presento Yuu e... ***


 

Capitolo 4.

 

 RAGAZZI, VI PRESENTO YUU E…

 

 

Miki stava camminando nel cortile della scuola con Meiko, quando…

-        Y.. Yuu?! Ma.. ma che ci fai qui? E poi perché indossi la divisa della scuola? – Chiese sorpresa.

-        Da oggi questa sarà anche la mia scuola! – disse dirigendosi verso di lei. – Non ce la facevo più a prendere due treni ogni giorno e così ho deciso d’iscrivermi qui. Sai.. è stata tua madre ad avermelo proposto di trasferirmi in questa scuola

-        DAVVERO?? MA e’ FANTASTICO!!!! COSì CI VEDREMO OGNI GIORNO!! – Disse piena d' entusiasmo. Poi aggiunse: Staremo insieme in classe?- 

-        Si...  – Disse Yuu, sorridendogli.

-        Ehm... Miki non me lo presenti il tuo amico? – Disse Meiko che aveva assistito alla scena.

-        Ah… si scusa Meiko! Lui è Yuu, il mio ragazzo! Poi dirigendo lo sguardo verso  lui disse: Yuu, invece, lei è Meiko, la mia migliore amica. –

-        Oh.. molto piacere di conoscerti – Disse il ragazzo stringendole la mano.

-        Il piacere è tutto mio! – disse Meiko sorridendogli. All’improvviso Miki si sentì chiamare; erano Ghinta e Satoshi.

-        Ciao Ghinta, come và? E tu Sato come stai? – disse la ragazza.

-        Bene, Miki! – dissero all’unisono i due ragazzi.

-        Ah… Ragazzi, vi presento Yuu, il mio ragazzo. Da oggi studierà nella nostra scuola. – disse  Miki. Poi rivolgendo lo sguardo al ragazzo disse: Yuu, loro sono Ghinta, il mio migliore amico e Satoshi, il ragazzo di Meiko. I due ragazzi si  strinsero la mano a Yuu, chiacchierarono per un bel po’ fino a quando Miki fece notare che la campanella era suonata e che dovevano entrare; così i cinque ragazzi cominciarono a camminare. Appena i ragazzi furono in classe, Miki, fece notare a Yuu che il banco vicino al suo era vuoto e gli chiese di sedersi. Il ragazzo annuì, posò la cartella e si sedette. Durante le lezioni, Miki e Yuu si mandavano messaggi con i foglietti. - (Yuu) TI AMO PRINCIPESSA!!. (Miki) ANCH’IO TI AMO!! (Yuu) IO DI Più!! (Miki) NO IO DI Più!! ( Yuu) HO DETTO IO!! – Miki non riuscì a controbattere perché mentre stava scrivendo il suo messaggio, il professore si accorse che i due alunni non stavano seguendo la lezione e li rimproverò. Giunse finalmente la ricreazione, Miki chiese a Yuu se gli andava di pranzare con lei; Lui accettò subito e si diressero nel bar e decisero di comprare due cornetti.

-        Miki, Tu come lo vuoi il cornetto? - Chiese gentilmente

-        Mmm… vediamo. Ah… sì. al cioccolato bianco. - Disse poggiando le mani sulla vetrina del bar.

-        Ok.. aspetta che te lo porto. – disse aprendo la porta del bar. Yuu entrò nel bar, comprò i cornetti ed uscì. Quando fu fuori vide che Miki non c’era e disse: E adesso dove si sarà caccia… - Non finì la frase che vide la sua Miki con..

-        No, non è possibile… quello è.. è  Marc! Ma che ci fa qui?! Mi sono trasferito in questa scuola anche per non doverlo vedere tutti i giorni e adesso lui è qui e per di più con la mia Miki!! Pensò mentre fissava  i due ragazzi che parlavano. Miki si accorse che Yuu li stava osservando e gli fece cenno di raggiungerli. Quando Yuu gli fu vicino domandò a Marc che cosa ci faceva in questa scuola e poi perché.

-        Ma come non te l’ha detto tua madre?! – disse Marc incredulo.

-        Cosa? – Chiese Yuu curioso.

-        Che da oggi studio in questo liceo! Quando ho saputo che tu avevi chiesto il trasferimento per un’altra scuola, ho deciso di seguirti e ho chiesto a tua madre in che liceo dovevi andare… ed eccomi qui! Capito? – disse sorridendo.

-        Ah… meraviglioso. -  Disse Yuu, nascondendo la rabbia.  Poi aggiunse: In che sezione ti hanno messo? –

-        Nella D. Per essere sincero vorrei cambiare e mettermi nella vostra. A proposito, voi in che sezione siete? – Chiese Marc.

-        Nella B. Ma non credo che ti permetteranno di cambiare! – Disse Miki.

-        Come mai? – Chiese stupito Marc.

-        Semplicemente perché una classe non può contenere più di trenta alunni. – disse infine.

-        Ah… capisco. – Disse deluso.

-        Adesso io e Yuu andiamo a mangiare, ci vediamo più tardi. Ciao! – Disse Miki, tirandosi Yuu verso di sé.

-        Aspettate, non potrei mangiare insieme a voi? Sapete, qui non conosco a nessuno e dopo non mi và di stare solo. Vi prego! Disse supplichevole.

-        Non saprei… tu che dici Yuu? Non possiamo lasciarlo da solo!  Disse Miki rivolgendo lo sguardo al suo amato.

-        Infatti… oppure a che servirebbero gli amici? – disse Marc.

-        Ok, ok! – disse Yuu rassegnato.

-        Ehi… Ho un idea! Che ne dite di raggiungere gli altri? Così potremo presentare Marc anche a loro. Disse Miki allegramente.

-        Si… mi sembra un’ottima idea! – Le disse Yuu. Allora i tre ragazzi si diressero verso i campi da tennis mentre camminavano mangiavano e parlavano del più e del meno. Quando arrivarono videro Meiko e Satoshi seduti su di una panchina mentre Ghinta si stava allenando a tennis, in vista al torneo autunnale.

-        Ehi... Meiko. – disse Miki.

-        Miki?! Ma che ci fai qui? Non dovevi pranzare col tuo ragazzo? – Chiese Meiko sorpresa.

-        Si è vero ma abbiamo incontrato a Marc, ti ricordi di lui? Vero? – Chiese mostrandolo all’amica.

-        Si… certo. Come stai? – chiese Meiko.

-        Sto bene e tu? Mamma mia ma sei cambiata tantissimo – Disse il ragazzo.

-        Già… spero in meglio… comunque sto bene! Ah… Satoshi, lui è Marc, un vecchio compagno delle medie. – disse Meiko.

-        Piacere Satoshi! – Disse.

Il piacere è il mio. – disse Marc stringendogli la mano. Meiko non capiva per quale motivo Marc si trovava in questa scuola così glielo chiese e capì tutto. La ricreazione terminò e il gruppo di ragazzi tornarono nelle rispettivi classi. Le ultime ore passarono in fretta e finalmente la campanella che segnalava l’uscita suonò; gruppi di ragazzi e ragazze percorrevano felici il cortile del liceo, lasciando dietro di loro un'altra giornata scolastica.

-        Ah… Miki ci vediamo stasera… ciao! – disse Yuu, quando si divisero.

-        Stasera…e perché?!

 

 

 

CONTINUA…

   

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 - Una serata da sogno. ***


Capitolo 5

Capitolo 5

 

 

UNA SERATA DA SOGNO.

 

 

 

Miki aveva salutato Meiko e adesso si stava dirigendo verso casa, era stanca ma felice; mentre camminava pensava e ripensava a ciò che Yuu le disse prima che si dividessero…                                                         

-        Ah…Miki ci vediamo stasera…ciao! -  

-        Ma per quale motivo mi avrà detto cos’?! Oggi mica deve studiare con me! -  pensò durante il tragitto.

 

Casa Koishikawa

 

-        Sono tornata, mamma! – disse Miki togliendosi lo zaino dalle spalle e buttandosi sul divano del soggiorno.

-        Ehi…Miki, che hai? Va tutto bene, amore? – disse preoccupata sua madre che usciva dalla cucina e si dirigeva verso il divano sul cui giaceva il corpo stanco di Miki.

-        Si, mamma, non preoccuparti… sono solo un po’ stanca!! Oggi è stata una di quelle giornate stressanti ma belle! A proposito, sai Yuu a partire da oggi studia nella mia scuola…non è fantastico?? Così, almeno lo potrò… - Non   concluse  la frase poiché si accorse di aver detto già troppo e quindi preferì tacere.

-        Come mai ti sei fermata?! Che succede? – disse curiosa, la madre.

-        Oh…niente, niente e che …sì ecco, mi sono ricordata che dovevo chiamare a Meiko. – per fortuna riuscì ad inventare una scusa e corse nella sua camera… ma…

-        No, aspetta Miki! – disse Rumi. Miki si pietrificò, non riusciva a muoversi. 

-        Si, che c’è? – chiese in preda al panico.

-        Senti, ieri sera ha chiamato il papà di Yuu e mi ha detto che gli farebbe piacere cenare stasera con noi, naturalmente porterà tutta la sua famiglia…per te va bene? Vero? – Chiese la madre, curiosa della risposta.

-        Ah…ecco perché Yuu mi ha detto quello…ora capisco. -  Pensò Miki.

-        Ehi…Miki?? Ci sei?? Allora va bene?? – Le chiese nuovamente la donna.

-        Ehm…si, certo che va bene! Adesso vado a chiamare  a Yuu, ehm... a Meiko, sì a Meiko…ciao! –   Corse su per le scale e sparì nella sua stanza.

-        Non ci posso credere…stasera il mio dolce Yuu e la sua famiglia cenerà qui…mi sembra un sogno!! Mi dovrò fare bella per lui; non vorrei mai sfigurare davanti ai suoi e soprattutto davanti a lui!! – Mentre pensava, si era trascinata davanti l’armadio per scegliere un vestito che andasse bene per quella serata.

-        Mmm…questo no, questo è troppo ridicolo…mmm… no, questo mi fa troppo grossa…Ah…ecco!! Questo è ottimo!! – disse alzando l’abito; era bellissimo vestito, color “champagne”; fatto totalmente  di pietruzze: era completamente scoperto  alle spalle, aderiva come un guanto e scendeva fino alle ginocchia.

Miki appoggiò lo stupendo abito sul letto e si barricò in bagno, ci stette un bel po’ prima che uscisse; quando ebbe finito, entrò nuovamente in camera sua, si sedette alla scrivania, aprì il beauty-case e iniziò a truccarsi. Poi  acconciò i capelli con una bellissima treccia e indossò il meraviglioso abito…finalmente era pronta!

Il campanello quella sera, a casa Koishikawa, non tardò a suonare e Rumi corse ad aprire la porta.

-Oh…Youji…che bello rivederti!! Come stai ? – disse Rumi abbracciandolo.

- Rumi…così mi strozzi!! – Scherzò Youji. Poi aggiunse: comunque, sto bene e tu? –

- Bene…bene! Allora no mi presenti tua moglie? – chiese Rumi.

- Si…lei è Chiyako – disse Youji. Poi aggiunse: Chiyako, lei invece è Rumi…te l’ho presentata il giorno del nostro matrimonio, ricordi? –

- Si, certo…sono felice di rivederti Rumi! – disse Chiyako sorridente.

-  Anch’io… su non restate li fermi, accomodatevi. Disse facendoli sedere sul divano. Poi chiese: Ma Yuu non c’è? –

- Sta venendo, oggi deve lavorare poverino…comunque questo è per voi…è un dolce. – Disse Chiyako porgendolo sul tavolino.

- Oh…grazie, non dovevate disturbarvi. Lo mangeremo dopo cena. – disse Rumi portando il dessert in cucina.

Intanto che Rumi sistemava il dolce in cucina, Miki, si apprestò a salutare gli ospiti, era molto allegra ma la sua allegria si spense quando non vide a Yuu.

-        B…buona sera…io sono Miki. – disse stringendo la mano ad entrambi i coniugi.

-        Oh…ciao Miki, mi fa molto piacere conoscerti. Yuu mi ha parlato tanto di te! Aveva ragione, quando diceva che eri una bellissima ragazza. – Disse Chiyako.

-        Oh…grazie! Bè, spero che le abbia parlato bene di me… - stava continuando quando il campanello di casa Koishikawa suonò per la seconda volta. – Scusate – disse Miki dirigendosi alla porta; quando ebbe aperto la porta, Miki, si trovò davanti a Yuu, Il SUO Yuu!

-        Oh…Yuu…finalmente sei arrivato!! Che bello!! – disse abbracciandolo.

-        Miki… non sai quanto mi sei mancata, amore mio! – le sussurrò dolcemente all’orecchio. Poi le sfiorò le  sue labbra con le sue.

-        Ora andiamo, ci stanno aspettando… - mormorò Miki.

-        Andiamo – disse Yuu. La cena era stata italiana e le papille gustative dei presenti stavano ancora danzando per il meraviglioso sapore. Mentre erano seduti tutti sul divano a chiacchierare, Miki, all’improvviso si alzò e con una scusa trascinò Yuu nella sua camera. Arrivati in camera, chiusero la porta e si abbandonarono in un bacio appassionato e senza fine. Nessuno dei due aveva intenzione di staccarsi; sembrava come se fossero due calamite che si attraevano e che nessuno poteva mai dividere. Quando ebbero finito di baciarsi, Yuu le sussurrò all'orecchio: Ti Amo Principessa! - E lei: Anch'io...tantissimo! –

-        Miki, amore…ho qualcosa per te. – le disse dolcemente, tenendola ancora abbracciata.

-        Per me? E che cosa? -  chiese sorpresa. Yuu rovistò nella sua tasca destra dei pantaloni, dal quale uscì un piccolo pacchetto. Miki lo scartò tutta eccitata, non stava più nella pelle; era il primo regalo che yuu le faceva. Quel pacchetto conteneva una bellissima collana color oro bianco, dalla cornicina fine  pendeva un ciondolo a forma di cuore, precisamente era la metà del cuore. Yuu le attaccò la collana al suo snello collo e la baciò.

-        Oh…Yuu…sono senza parole. – disse contentissima. Poi aggiunse: grazie, è bellissima ma non dovevi, ti sarà costata tanto! –

-        Per te il meglio. – le disse Yuu. Poi aggiunse: guarda è uguale alla mia e solo che tu possiedi la metà opposta.

-        Oh…Yuu. – Sussurrò.

-        Amore mio, con questo dono, voglio farti capire che tu, per me sei la persona più importante della mia vita; voglio farti capire che per me esisti solo tu e che Ti Amo da impazzire!! – le disse. Sentendo quelle parole calde e piene d’amore, Miki, non riuscì a trattenere le lacrime che adesso rigavano il suo dolce viso.

-        Oh…Miki, perché piangi? Amore, c’è qualcosa che non và? – le chiese preoccupato.

-        No, no… va tutto bene e che Ti Amo anch’io, tanti… - le parole le morirono nella gola perché Yuu ricominciò a baciarla con passione. La serata come tutte le cose belle, finì e Miki non poteva desiderare una conclusione più dolce di questa.

-        Ora sono sicura… Yuu mi ama davvero! – Pensò mentre si accoccolava sotto le coperte.

CONTINUA…

 

Ringrazio a tutte quelle che hanno commentato e mi scuso per aver aggiornato così tardi. P.S. Se volete commentare, ne sarei estasiata; potreste darmi alcuni consigli oppure potreste dirmi che cosa vorreste che succeda. Vi prego commentate…ciao.       

 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 - La bugia. ***


Capitolo 6

Capitolo 6

 

LA BUGIA.

 

Era una bellissima giornata di fine ottobre, Meiko e Satoshi erano seduti in una panchina del parco; avevano fatto shopping tutto il giorno e adesso si godevano alcuni attimi di riposo, gustandosi un buon gelato.

-       Sai…penso che Miki e Yuu formino una bella coppia…stanno benissimo insieme! Non lo credi anche tu? – chiese Meiko.

-       Lo penso anch’io, ma… - disse Satoshi.

-       Ma…cosa?? – chiese Meiko.

-       Ho come il presentimento che, primo o poi, Miki e Yuu si lasceranno. – disse malinconico.

-       E perché dovrebbero lasciarsi? – chiese stupita per le parole del suo ragazzo.

-       Semplicemente perché, Marc, non li lascerà respirare un attimo!! Non vedi come gli sta addosso?? – chiese il ragazzo.

-       Si, è vero ma credo che… - non concluse la frase poiché Satoshi la interruppe.

-       Che non sia interessato a farli lasciare?? –

-       Si! – affermò Meiko.

-       Invece è proprio questo il suo piano. Secondo te per quale motivo si è iscritto al nostro liceo? – chiese.

-       Non lo so. – disse.

-       Ma è logico…è per Miki! – disse Satoshi.

-       Forse hai ragione, ma credo che se due cuori sono innamorati niente li allontanerà! – disse decisa.

-       Lo spero tanto Meiko, lo spero! – disse infine abbracciandola.

 

Casa Matsura.

 

-       Chissà cosa starà facendo la mia Miki... Ho deciso la chiamo! -  Mentre pensava questo, Yuu, si precipitò al telefono, compose il numero che ormai conosceva a memoria e aspettò che qualcuno rispondesse.

Tu-tu

-       Su dai, rispondi amore! –

Tu-tu

-       Dai, rispondi..-

-       Pronto? Qui casa Koishikawa, con chi parlo? – chiese Rumi.

-       Ehm…Buon giorno signora, sono Yuu, mi può dire se Miki è a casa? – chiese gentilmente, Yuu.

-       Oh…ciao Yuu! Si, è a casa, aspetta vado a chiamarla.  – disse sorridente Rumi.

-       La ringrazio signora, arrivederci! – disse Yuu.

-       Figurati…ciao! – disse infine, Rumi. Dopo qualche minuto…

-       Pronto? Yuu? – disse Miki con un sorriso smagliante.

-       Ciao Amore mio, come stai? – Chiese Yuu.

-       Sto bene, grazie! E Tu? –

-       Tutto bene…che fai di bello? – Chiese Yuu.

-       Stavo ripassando storia e tu? – Rispose.

-       Ti stavo pensando! – disse dolcemente.

-       Oh... Yuu! come sei dolce! – disse.

-       Anche tu! Amore, sei libera verso le 17? Ti andrebbe di uscire? – chiese speranzoso.

-       Oh… mi dispiace, Yuu ma non posso; devo andare con mia madre, a casa di Marc. Mi dispiace! – disse con tono molto triste.

-       Da…da Marc?? E perché?? – chiese in preda al panico.

-       Perché, ieri ha chiamato sua madre e ha  chiesto alla mia se potevamo farle una visitina oggi pomeriggio poiché erano anni che non ci vedevamo. – disse Miki.

-       Ah…capisco. – disse seccato.

-       Yuu? –

-       Si? Dimmi. – disse Yuu.

-       Ti Amo! – disse con infinita dolcezza, Miki.

-       Oh…Miki. – sussurrò – Ti Amo anch’io!! – Poi aggiunse.

-       Yuu, scusami ma adesso devo proprio andare, mi dispiace! – disse tristemente.

-       Ok, amore! Allora buon pomeriggio Principessa…ciao! – disse prima di mettere a posto il ricevitore del telefono. Dopo entrò nella sua camera e si distese sul letto.

-       Miki… - sussurrò dolcemente mentre le dita della mano destra accarezzavano il ciondolo della sua collana.

-       Ti prego amore non mi tradire, perché non lo sopporterei! Mi farebbe troppo male!!  Ti amo così immensamente; e mi chiede se anche tu provi lo stesso per me! Miki…Miki… - Mentre pensava alla sua amata, Yuu, si accoccolò sotto le coperte e cullato da quel dolce pensiero, si addormentò. A casa di Marc, il campanello suonò e una donna sui 36 anni corse ad aprire la porta.

-       Oh…Rumi…Miki! Che bello rivedervi!! – disse la donna mentre le abbracciava una alla volta.

-       Giuly… sono così felice di rivederti! Come và cara? – chiese Rumi sciogliendo l’abbraccio di Giuly.

-       Tutto bene, ringraziando Dio! E tu? – chiese Giuly.

-       Bene, bene! Ah…Miki, lei è la mamma di Marc, te la ricordi vero? – Chiese Rumi volgendo lo sguardo verso la figlia.

-       Si…buon giorno signora! – disse Miki.

-       Ciao Miki! Mamma mia com’è fatta grande…sei bellissima! Aveva ragione Marc!! Ma cosa fate ancora lì, entrate ed accomodatevi. Disse facendo strada verso il salone e chiamando a Marc che ancora era nella sua stanza. Il ragazzo scese dal piano superiore e si recò verso il salone dove ad attenderlo c’era sua madre e gli ospiti.

-       Buon giorno signora…ciao Miki. – disse Marc.

-       Ciao Marc! – dissero all’unisona madre e figlia.

-       Allora Marc come và? – Chiese Rumi.

-       Tutto bene, grazie signora. – rispose il ragazzo.

-       Mi ha detto Miki che adesso frequenti il suo stesso liceo. Ti trovi bene lì? – chiese la donna.

-       Abbastanza bene…all’inizio però ho avuto qualche problema, ma grazie a questa magnifica creatura li ho superati. – disse sorridendo. Miki rimase perplessa dal modo in cui l’aveva chiamata, ma poi disse: Ma io non ho fatto nulla, ho solo cercato di farti integrare in un nuovo ambiente…in ogni caso dovresti ringraziare anche a Yuu!

-       Si…lo farò…ma senti, tu come te la cavi in matematica? – chiese incuriosito.

-       Mmm…bè abbastanza bene dire, perché? - Chiese Miki.

-       Perché non riesco a risolvere un esercizio; mi daresti una mano? – Chiese Marc.

-       Volentieri…vai a prendere il quaderno. – disse Miki.

-       No, vieni in camera mia…lì staremo più comodi. – disse.

-       Ok! – disse Miki. I due ragazzi si diressero verso la stanza di Marc, lasciando le rispettive madri in una fragorosa chiacchierata.

-       Tu credi che quei due stiano insieme? – chiese la madre di Marc a Rumi.

-       No, io penso di No. – disse Rumi.

-       Però, devi ammettere che starebbero bene insieme! – disse Giuly.

-       Già... – disse Rumi. Mentre le due madri parlavano,  Marc e Miki, raggiunsero la camera.

-       WOW…è magnifica questa stanza! – disse Miki, piena d’entusiasmo.

-       Grazie…modestamente ho buon gusto, io! – disse in modo vanitoso.

-       Allora  mi fai vedere quest’esercizio che non riesci a risolvere? – chiese Miki.

-       Si…ecco… è questo. – disse aprendo il quaderno e indicando con l’indice l’esercizio.

-       Ah…si! È un’equazione di 2°; per risolverla bisogna sapere la formula del delta! Tu la conosci, vero? – chiese.

-       Ehm…no, cioè si…ehm volevo dire no, non la conosco! – disse Marc, mettendosi a ridere.

-       Ah! Cominciamo bene…vabbè te la scrivo io e poi però l’impari a memoria oppure sono guai…Ok? – disse in modo minaccioso.

-       Si, si…tranquilla! – disse rassicurandola.

-       Allora… - sussurrò Miki.

-       Sai che sei bellissima? – Chiese Marc, sorridendole.

-       Marc…smettila …dobbiamo studiare! – disse Miki.

-       Sei così dolce Miki… sei meravigliosa!! – le sussurrò all’orecchio.

-       Marc…smettila, ti prego! – lo supplicò.

-       Mi domando, come mai tu ti sia messa con Yuu! Tu ti meriti di meglio! Lui non ti merita… - disse infine.

-       Ma che dici… certo che mi merita! Perché dici questo?! – chiese stupita.

-       Ah…credevo che lo sapessi… - disse.

-       Cosa??? – chiese Miki.

-       Vedi… Yuu non è il ragazzo che tu credi di conoscere! Anzi non lo conosci affatto!! – disse con voce seria.

-       In…in che senso?? – chiese Miki ormai spaventata.

-       Bè nel senso che lui non è il ragazzo buono che vuol sembrare! No, no! Non sai a quante ragazze ha fatto piangere! Bè all’inizio magari  ti dice che ti ama, ti compra il biglietto del cinema o la merenda e poi magari ti regala  anche una collana dicendoti che per lui sei importante; vedi che  fa così con tutte, ogni anno ha una nuova ragazza! Si diverte così lui, ferendo qualsiasi ragazza che le capiti sotto le mani! – disse infine.

-       No, non è possibile…no, non può essere il mio Yuu. No, mi rifiuto di crederlo!! -  pensò.

-       Miki, devi lasciarlo prima che lo faccia lui! Dammi retta!  Magari adesso è con un’altra e tu… - non riuscì a terminare la frase poiché Miki lo interruppe.

-       NO! Non può essere il mio Yuu. – disse adirata. -  Lui non lo farebbe MAI!! – poi aggiunse.

-       Miki devi credermi!! – disse Marc.

-       Senti, Marc, tu sei un buon amico, ma ti prego di non intrometterti tra me e Yuu. Chi mi dice che tu stia dicendo la verità?? -  Disse ancor più adirata… poi aprì la porta e lasciò Marc solo nella sua camera.

-       No,Yuu non mi farebbe mai una cosa del genere! Ne sono sicura! – Pensò Miki mentre raggiungeva Rumi e Giuly nel salone.

 

 

CONTINUA…

 

Ecco finalmente il 6° capitolo, spero che vi piaccia! P.S. non so come si usa l’html, se qualcuno me lo spiegasse ne sarei davvero felice. Grazie e a presto…un bacio.

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 - Ti amerò per sempre! ***


Capitolo 7

Capitolo 7.

 

TI AMERO’ PER SEMPRE!

 

Miki giaceva inerte sul suo letto, era molto stanca e confusa; quella notte non aveva chiuso occhio a causa di Marc, quelle dure parole che incolpavano il povero Yuu di un’azione mai commessa (in effetti,  è così!!), rimbombavano ancore nella sua testa. A destarla dai suoi pensieri fu la sveglia che ormai suonava interrottamente, facendo saltare per aria a Miki. 

-         Oh… sono già le 7! Mmm…. Non ho voglia di andare a scuola oggi; non saprei come affrontare Marc e soprattutto il MIO Yuu!!! Ho deciso rimarrò a casa…tanto un’assenza non potrà far nulla. -  

Pensò sedendosi sul soffice letto che profumava ancora di pesco, poi si alzò e si diresse verso il piano inferiore per comunicare la sua decisione alla madre. Rumi, che era seduta a tavola a sorseggiare un po’ di caffè, si accorse della figlia e vedendola ancora  col pigiama le disse di sbrigarsi prima di far tardi a scuola. Miki, allora prese coraggio e le chiese se poteva restare a casa poiché non era riuscita a dormire  ed era stanchissima per seguire le lezioni. La madre vedendola supplicare e notando la stanchezza negli occhi della propria figlia dedusse che era proprio necessario che lei rimanesse a casa per riposarsi e riprendersi.

 

A SCUOLA…

 

-         Ciao Meiko! – Disse Yuu avvicinandosi verso la ragazza che camminava lungo il viale della scuola.

-         Oh…ciao Yuu! Come và? – Chiese voltandosi verso lui e salutandolo con molta allegria.

-         Bene, grazie! tu? -  chiese senza indugi.

-         Bene, grazie! – rispose Meiko, poi chiese: Senti hai visto per caso Miki? –

-         Te lo stavo per chiedere anch’io! – disse prontamente il ragazzo.

-         Mi chiedo dove sarà, non è da lei fare assenze senza motivo. –  disse Meiko mettendo dentro lo zaino, il diario che doveva consegnare a Miki.

-         Non ti preoccupare, sicuramente sarà solo in ritardo, è tipico di lei oppure sarà già in classe ad aspettarci! – disse rassicurandola.

-         Si, forse hai ragione tu! Vabbè andiamo in classe oppure faremo tardi anche noi. – e così dicendo i due ragazzi si diressero verso la loro classe, senza sapere che quel giorno Miki non avrebbe assistito  alle lezioni per colpa di Marc. L’ultima campanella che segnalava l’entrata al liceo, era suonata e la professoressa di storia dell'arte si prestò ad entrare nella classe di Miki e Yuu. Subito dopo aver salutato gli alunni e averli fatti sedere ai propri posti, l’insegnante chiamò l’appello e notò che quel giorno l’alunna Miki Koishikawa era assente, quindi chiese ai propri alunni per quale motivo non era presente, ma nessuno rispose poiché non sapevano il motivo per quell’inaspettata assenza. Durante la lezione, Yuu, non aveva smesso neanche un momento di pensare alla sua amata, si chiedeva come mai lei quella mattina non fosse venuta a scuola; all’inizio credeva che fosse in ritardo o che fosse già in classe ma quando salì e non la vide, le sue speranze si spensero sopratutto quando l’ultima campana suonò. Aveva girato il viso verso la finestra sperava che almeno arrivasse a seconda ora, ma niente; Miki quel giorno non si fece vedere! Finalmente la cospirata ricreazione arrivò e gruppi di ragazzi sparsi un po’ in ogni angolo della scuola, mangiavano allegri mentre chiacchieravano. Un ragazzo, alto e biondo, camminava solo lungo il viale della scuola, era molto triste perché gli mancava tantissimo Miki, la SUA Miki! Stava passeggiando tranquillamente quando un ragazzo un po’ più basso di lui e molto carino gli diede una pacca sulle spalle facendogli un po’ male.

-         Yuuuuu…come stai?? – disse mettendosi a camminare al suo lato.

-         Ahi!! Marc!! Ma sei pazzo…così mi fai male!!! – disse adirato Yuu, continuando a camminare.

-         Scusa…non credevo di farti male….mi dispiace. – disse nascondendo bene la gioia che provava per avergli fatto del male.

-         Mmm….non vedo Miki…che c’è ti ha già lasciato, eh?? – Lo provocò.

-         No, non mi ha lasciato… non è venuta oggi e non capisco per quale motivo… -  ammonì guardando fisso il suolo.

-         Ma non l’hai sentita ieri sera? Mi ha detto che ti doveva chiamare perché voleva parlarti. – Mentì Marc. -  No, non mi ha chiamato…tu sai per caso di che cosa mi voleva parlare? – Gli domandò curioso.

-         Credo che ti deve parlare di una questione importante e un po’ delicata…bè ecco…si, insomma, mi ha detto che non è sicura dei suoi sentimenti per te…almeno credo che sia questo…poi non so… - Mentì spudoratamente.

-         COSA???? Ma stai scherzando, vero??? – Chiese in preda al panico.

-         Bè…adesso devo andare…scusa Yuu…ciao! – Disse Marc, allontanandosi e lasciando il povero Yuu in preda all’angoscia che adesso invadeva tutto il suo corpo.

-         No, questo è un incubo…no mi rifiuto di crederlo…non può essere vero! Nooooo! -  Pensò Yuu accasciandosi al suolo; si ripeteva che non poteva essere, che la sua Miki, la ragazza che aveva rapito il suo cuore in un attimo, non gli poteva fare una cosa del genere, NON POTEVA!   Meiko e Satoshi, passeggiavano mano nella mano nel piccolo parco di fronte all’edificio della biblioteca, videro Yuu inginocchiato per terra e corsero da lui.

-         Ehi…Yuu! Ma che succede?! – Chiese preoccupata Meiko, inginocchiandosi accanto a lui -

-         Miki… -  Sussurrò con voce cupa e triste.

-         Miki?! E’ successo qualcosa a Miki???? – Chiese ancor più preoccupata e avvicinando di più al ragazzo che adesso singhiozzava.

-         No, tranquilla – disse tra i singhiozzi. – Marc mi ha detto che lei non è sicura dei sentimenti che prova per me…ho paura che sia vero…- disse singhiozzando ancor più forte.

-         E TU CREDI A LUI?! Yuu non ti riconosco più! Prima di arrivare a conclusioni dovresti parlare con Miki! – Disse adirato Satoshi che aveva ascoltato la conversazione. Yuu alzò di scatto lo sguardo e si rese conto che l’amico aveva pienamente ragione ma un pensiero lo affliggeva.

-         E se Marc dicesse la verità?  Se veramente Miki, la MIA dolcissima Miki, non    fosse sicura dei suoi sentimenti? –  Dopo le lezioni, su consiglio dei suoi più cari amici, Yuu decise di andare a trovare Miki con la scusa di darle gli appunti delle lezioni che quel giorno aveva perso. Quando arrivò davanti alla porta di casa, ebbe un momento di esitazione ma poi prese coraggio e suonò il campanello. Una sagoma molto snella che s’intravedeva attraverso il vetro della porta, aprì e si stupì di trovare davanti, proprio a lui.

-         Yuu?! Ma che ci fai qui?  - Chiese stupita, Miki che non si aspettava    una sua visita senza preavviso.

-         Scusa se sono venuto senza avvisarti, ma ho bisogno di parlarti! Posso entrare? – Chiese.

-         Si, certo, vieni! Comunque, anch’io devo parlarti!! Aspetta qui un attimo che vado a spegnere i fornelli. – e così dicendo corse in cucina dal cui interno fuoriusciva del fumo.

-         ODDIO…ho bruciato la carne e adesso cosa mangio…il frigo è vuoto… mi conviene mangiarla così se non voglio andare al letto digiuna. – mentre parlava da sola, Yuu che aveva udito l’urlo, si diresse di corsa verso la stanza dove si trovava la ragazza.

-         CHE SUCCEDE MIKI? Stai bene? – Chiese il ragazzo con la paura che si fosse bruciata o cose simili.

-         Io sto bene, ma non posso dire lo stesso della carne che ho bruciato…e così salterò la cena. - disse tristemente.

-         Come? Non hai più nulla da mangiare?! – Chiese incredulo Yuu, aprendo il frigo.

-         No… - rispose Miki. – Mi conviene mangiarla così oppure rimarrò digiuna fino al ritorno dei miei e cioè, domani sera.

-         COSA?! Ma stai scherzando? Io non lo permetterò! – disse deciso.

-         Si,  e che vorresti fare?! – chiese, incuriosita dalla risposta.

-         Potresti cenare a casa mia, mia madre cucina benissimo!  – disse fiero.

-         Mmm…non mi sembra una cattiva idea…va bene! Spero solo che io non  dia fastidio a tua madre. – disse infine, la ragazza.

-         Ma scherzi?! Sarà felicissima! – Disse sorridendo per la prima volta in quel giorno.

-         Ci credo! Aspettami qui, vado a prendere la giacca e andiamo. – ammonì, dirigendosi verso la sua stanza.

-         Ok! – affermò Yuu. Durante il tragitto, Yuu e Miki, non si scambiarono che poche parole; adesso nei loro pensieri il desiderio di sapere la verità era fortissimo! Arrivati a casa Matsura, Yuu prese le chiavi che aveva nel taschino della giacca ed aprì lentamente  la porta; una donna alquanto magra accorse i due giovani e si stupì di trovare lì, Miki.

-         Miki?! Ma che ci fai qui?! – Chiese un po’ confusa, Chiyako.

-         Mamma…Miki è qui perché i suoi sono partiti e siccome si sentiva un po’ sola, le ho chiesto se le andava di cenare con noi…ho fatto male? – Chiese infine Yuu.

-         No, per nulla! Sono felicissima che lei sia qui! Allora Miki come stai, cara? – Chiese la donna con un sorriso smagliante.

-         Oh…bene, signora. – disse Miki abbassando il viso.

-         Ma, che fai ancora lì ferma…entra e fai come se fosse casa tua! – Le disse raggiungendo la cucina dalla quale fuoriusciva uno splendido odore d’arrosto. Miki, accompagnata da Yuu, entrò nel salotto e si sederono in un divanetto color porpora, che ai suoi lati era circondato da altre due poltrone dello stesso colore. Il silenzio religioso che invase i due ragazzi durante il loro tragitto verso la casa, era diventato più pesante. Né Miki e né Yuu volevano interromperlo, non riuscivano neanche a parlare; ma dopo alcuni minuti, Miki, si fece forza e gli disse: Yuu, senti noi due dobbiamo parlare di una questione importante! – Yuu a quelle parole, tremò; ebbe paura che lei gli confessasse che non lo voleva più e che non era sicura dei propri sentimenti, ma…

-         Ieri, Marc, mi ha detto una cosa che mi ha colpito molto; sono stata male tutta la notte e non sono riuscita a chiudere occhio! E anche per questo che non sono venuta a scuola, avevo bisogno di riflettere! – Disse abbassando il viso e iniziando a piangere.

-         Miki… - sussurrò Yuu.

-         Yuu, me lo devi dire…se c’è qualcun’altra, se ti sei stancato di me oppure se non mi ami più! Ti prego! Ho diritto di saperlo!! – disse tra i singhiozzi.

-         Se c’è qualcun’altra? Se mi sono stancato di te? Se non ti amo più? – Questo pensiero   rimbombava  nella testa di Yuu; era confuso, non capiva più nulla; credeva che fosse  Miki ad non provare più nulla e invece, non era così!

-         Ma che cosa dici? Io stancarmi di te o addirittura tradirti?! Ma stai scherzando? -  Chiese e poi aggiunse con tono dolce e caldo: Non mi stancherò mai di te, perché stancarmi di te significherebbe stancarmi di vivere, perché tu possiedi tutto ciò che la vita può dare…Grazie di esistere, Miki! –

Oh…Yuu! Come ho fatto a credere a Marc e non a te! – disse mentre altre lacrime, questa volta di gioia, le rigavano il dolce viso. E sempre con estrema dolcezza Yuu, aggiunse: Fino a che avrò voce in gola, fino a che i miei polmoni avranno aria, fino a che il mio cuore avrà battito, IO TI AMERO’MIKI! –   Yuu dopo aver confessato il suo immenso amore, avvicinò il viso a quello di Miki, e lo stesso fece lei. Si diedero un bacio dolcissimo e carico d’amore ma quell’idillio fu spezzato dalla voce di mamma Chiyako, che li chiamava per la cena. Allora i due ragazzi si alzarono e si diressero verso la cucina dove ad attenderli vi erano i genitori di Yuu. Quando furono seduti a tavola, Miki e Yuu, non smisero di guardarsi dolcemente; erano seduti l’uno di fronte all’altro, non smettevano neanche un attimo di guardarsi, lanciandosi sorriseti e facendo così insospettire i due coniugi.

 

 

La cena che preparò Chiyako fu una vera delizia e Miki non la smetteva di farle i complimenti e di ringraziarla per l’ospitalità. Ovviamente la mamma di Yuu, fu molto contenta delle parole di Miki, e le propose di rimanere a dormire lì per quella notte; avrebbe dormito nella camera di Yuu e lui nel divano ma la ragazza ringraziò e disse che non poteva  perché se sua madre avesse chiamato e non l’avesse trovata si sarebbe preoccupata molto. Yuu, ovviamente cercò di convincerla ma con nessun risultato; allora si propose di riaccompagnarla a casa, dapprima la ragazza obbiettò ma poi vedendo l’insistenza del suo amato accettò. Stavano camminando, mano nella mano, nel buio  della strada, ad un tratto Miki si fermò e disse: Io sono arrivata, grazie per avermi accompagnata…non dovevi. –

-         Scherzi? Credevi che ti lasciassi tutta sola, per farti così rapire? – Disse sorridendo.

-         Dai…addirittura rapirmi! Questa si che è bella! – Disse incominciando a ridere fragorosamente.

-         Dai…non ridere così…uff! – disse imbronciandosi.

-         Stavo solo scherzando – Disse Miki. Poi aggiunse: Bè…buona notte, allora… -

-         Buonanotte amore mio! – disse stampandole un bacio sulla fronte. Yuu se ne stava andando quando Miki lo fermò per un braccio.

-         Aspetta…ti prego! Non mi lasciare sola stanotte…ti prego! – disse supplichevole.

-         Ma Miki… - sussurrò.

-         Ho paura a stare sola in casa…ti prego, resta qui stanotte! – Lo supplicò nuovamente.

Yuu accettò senza pensarci ed entrarono in casa. Le disse che però doveva avvisare i suoi e così fece, ma non disse a loro che avrebbe dormito casa di Miki ma da un suo amico.

-         Vieni ti mostro la camera, dove dormirai stanotte. – disse Miki salendo le scale e percorrendo il lungo corridoi, nel quale vi era la stanza destinata a Yuu.

-         Ecco qui! Spero che tu dorma bene stanotte! Troverai le coperte nell’armadio. – e così dicendo gli stampò un dolce bacio sulle soffici labbra. Il bacio si fece più profondo quando le loro lingue s’incontrarono, creando  un vortice d’emozioni e sensazioni che mai avevano provato.

 

 

CONTINUA…

 

 

Ecco il 7° capitolo, spero che vi sia piaciuto. Al prossimo capitolo....se avete qualcosa da dirmi fate pure. Ciao a presto!!

 

P.S. Un bacio a tutte coloro che   hanno commentato, soprattutto ad Ale che mi ha fatto imparare ad usare l’html. GRAZIEEE!!!

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 - Un amore, un'amicizia che finisce e... un nuovo amico. ***


Capitolo 8

Capitolo 8.

 

UN AMORE, UN’AMICIZIA CHE FINISCE E… UN NUOVO AMICO.

 

 

La mattina di un nuovo giorno giunse in fretta, l’alba avanzava, il sole splendeva in alto e la sua candida luce illuminava e riscaldava tutta Tokio. Alcuni raggi si posarono sui corpi di due ragazzi che ancora abbracciati, dormivano beatamente sul letto che li aveva ospitati. Quella notte avevano fatto l’amore, era stata per entrambi “la prima volta” ed insieme avevano affrontato la nuova esperienza. A quel bagliore Yuu si svegliò, era ancora assonnato, non capì dove fosse e vedendola dormire profondamente fra le sue braccia, si ricordò ciò che era successo…

 

FLASH BACK…

 

Yuu, ricambiò quel piccolo bacio che gli era stato  donato da lei, trasformandolo in un vortice d’emozioni. Cominciarono ad accarezzarsi e a stringersi forte, finche non si trovarono distesi sul letto a togliersi delicatamente i vestiti. Lei era sotto di lui e lo stringeva forte, forte a sé, fino a quando Yuu, smise di baciarle il collo e si alzò facendosi forza sulle  braccia: Sei sicura? -  Le chiese dolcemente. E lei: Certo che sì! – Affermò decisa. Allora il volto di Yuu s’illuminò e le disse guardandola negli occhi ‘ Ti Amo’; e cercò di entrare in lei con molta delicatezza, cercando di non farle del male e sussurrandole parole dolcissime. Quando Miki si ritrasse per il dolore improvviso, Yuu si sentì raggelare, pensò di doversi fermare ma Miki lo rassicurò e lo incitò a  continuare. Adesso  si muovevano  in simbiosi e ad ogni unione, Yuu e Miki, si sentivano sempre più vicini! Finalmente erano una cosa sola e nessuno li avrebbe mai separati…

 

FINE FLASH BACK.

 

Miki si destò dal suo sonno e  trovò il suo dolce ragazzo che l’ osservava intenerito da quel suo viso dolcissimo, sembrava quasi incantato da quella visione angelica.

-         Buongiorno Amore mio! –

-         Buongiorno anche a te! –

-         Dormito bene? -  Chiese il ragazzo stampandole un piccolo bacio sulla fronte.

-         Mai stata meglio! – Affermò stringendosi di più a lui. – Ma che ora sono? – Chiese, strofinandosi gli occhi ancora assonnati.

-         Le 8. Per fortuna oggi è domenica e non c’è scuola!! – Mormorò stiracchiandosi.

-         … già! Mmm… ho un po’ di fame... che ne dici se andiamo al bar a fare colazione? – Chiese mettendosi seduta e stiracchiandosi anche lei.

-         Si. ho una fame! – Detto questo Yuu la prese tra le sue braccia e stringendola forte, forte a sè le disse arrossendo: Sono stato bene stanotte! -  Anch’io… - Rispose la ragazza diventando paonazza.

 

                                                     ****

 

   Al Bar…

 

-         Allora Miki hai deciso cosa prendere? – Chiese Yuu  posando il menù sul tavolo.

-         Mmm…vediamo…ah si! Prendo una brioche e una spremuta…e tu? –

-         Anch’io…aspetta che vado ad ordinare… -  Disse alzandosi e dirigendosi verso il bancone del bar.

Dopo qualche minuto, la colazione fu servita e i due ragazzi iniziarono a consumarla.

-         Senti Miki... sei libera più tardi? Non lavoro e pensavo di stare un pò con te…allora ti và? Chiese con occhi speranzosi.

-         Oh…mi dispiace, ma oggi non posso! – Disse tristemente la ragazza, posando il bicchiere che conteneva la spremuta.

-         E come mai? – Chiese curioso.

-          Perché più tardi ho l’allenamento di tennis, sai tra poco ci sarà il torneo e non vorrei far brutta figura, comunque  se ti và, potresti venire anche tu. – Mormorò.

-         Mmm…non vorrei distrarti… - Mormorò il ragazzo.

-         Dai ti prego, vienici! – Lo supplicò.

-         Va bene, va  bene…verrò! -  Disse prendendo la piccola mano di Miki e  incrociando le dita con quelle sue.

-         Mi devi promettere una cosa però! – Disse il ragazzo stringendo ancor di più la mano.

-         Dimmi… -

-         Che domani sarai tutta mia… - Disse avvicinandosi e baciandola sulle dolci labbra.

-         …ok…ma….non dovevi lavorare domani? Chiese spostandosi da qualche centimetro ma tenendo sempre stretta la mano che gli offriva il suo ragazzo.

-         Ah…già…è vero. -  Disse assumendo un espressione triste.

-         Vabbè staremo insieme un’altra volta, ok? – Aggiunse la ragazza.

-         Si… - rispose il ragazzo con tono malinconico.

-        Ma che ora sono? – Chiese Miki.

-        Un quarto alle 10! – rispose Yuu guardando l’orologio che teneva al polso.

-        Oddio… -

-        Che succede? – chiese preoccupato il ragazzo.

-        Mia madre a quest’ora avrà chiamato minimo 10 volte! – disse alzandosi, poi aggiunse: Grazie per la colazione ma adesso devo proprio andare oppure chi la sente alla mamma! Ci vediamo alle 15 al campetto da tennis, ok? –

-        Ok! Allora a più tardi piccola mia… - le disse baciandola dolcemente sulle labbra.

 

                                                ****

 

A Casa Koishikawa…

 

Miki era quasi arrivata, quando vide che un ragazzo stava uscendo proprio da casa sua. – Ma chi è quello? – Si domandò fra sé e sé.

-         Ciao…tu devi essere Miki Koishikawa, se non sbaglio! – Disse il ragazzo avvicinandosi a lei.

-         Si, ma tu chi sei? E poi come mai eri a casa mia? -  Chiese.

-         Scusa, sono proprio un maleducato, io mi chiamo Kei Tsuchiya! ( ND. almeno credo che si scrivi così.)Molto piacere di conoscerti. -  Disse  porgendo la mano a Miki. Lei senza pensarci la strinse e disse sorridendogli: Il piacere è tutto mio, ma non hai ancora risposto alla mia seconda domanda e cioè, cosa facevi a casa mia? – Gli chiese nuovamente, Miki.

-         Ah, vero tu non lo sai, ma i tuoi sono tornati ora, io li ho conosciuti durante il viaggio di lavoro, mi hanno parlato molto di te e…- non terminò la frase che Miki lo interruppe.

-         COSAAAA?? SONO GIA’ TORNATI? – e così dicendo sfrecciò dentro casa come un fulmine, desiderosa di abbracciare i propri genitori e lasciando il povero Kei solo.

-         MAMMA, PAPA’!! Dove siete?? – chiese Miki sbattendo la porta di casa ed entrando nelle varie stanze.- Ehi… ciao tesoro, già di ritorno? – Chiese papà Jin scendendo dalle scale.

-         Papà! Perché non mi avete avvisata che sareste arrivati prima? – Chiese la ragazza abbracciando il suo paparino.

-         Ma che dici?! Ti abbiamo chiamato un sacco di volte ieri sera, intorno alle 20, ma tu non hai mai risposto. Ma si  può sapere dov’eri? – Chiese sciogliendo l’abbraccio.

-         Bè…ecco…io…ehm…ieri è venuto Yuu a farmi visita; siccome non ero andata a scuola, credeva che stessi male e quando è arrivato, io stavo cucinando e per aprire a lui ho finito per  bruciare la carne e siccome non c’era nulla di commestibile sul frigo, lui mi ha invitato a mangiare a casa sua ed io ho accettato. Capito? –

-         Ah, sì ora è tutto chiaro! – Disse Papà Jin.

 

Drin, Drin…( suona il campanello…ma chi sarà mai…)

 

 

-         Ah Kei-kun sei ancora qui? – Chiese il signor Koishikawa. –  …Miki lui è Kei, l'abbiamo incontrato durante il viaggio di lavoro, gli abbiamo tanto parlato di te che non vedeva l'ora di conoscerti!- Poi aggiunse.

-         Sì lo so chi è! Si è presentato prima, mentre arrivavo…Ah, scusa se me ne sono andata e ti ho lasciato lì fuori, ma desideravo tanto riabbracciare i miei! A proposito ora che ci penso ma la mamma dov’è? – Chiese infine la ragazza guardando il padre.

-         Dovrebbe essere al piano superiore. – rispose il padre.

-         Vado a salutarla! – si affrettò a dire la ragazza. Mentre Miki si dirigeva dalla madre, Kei pensò quanto fosse carina, e con lo sguardo la seguì finchè non la vide sparire.

 

Intanto a casa di Marc…

 

Drin, drin (squilla il telefono).

    

-         Pronto? – Disse Marc.

-         Ciao Marc! – disse un ragazzo biondo dall’altro capo del telefono.

-         Yuu??( Che p***e) –

-         Si sono io, senti ma che cosa ti è saltato in mente di dire a Miki tutte quelle bugie? Come hai osato? – Chiese in modo alterato.

-         Yuu, hai ragione ad avercela con me, ma ti chiedo di perdonarmi…se puoi! Io credevo che lei non fosse la ragazza giusta per te! E poi… -

-         Ma che credevi?? Eh? Che lei non fosse la ragazza giusta per me??? Se posso perdonarti?? Ma stai scherzando vero?? – Chiese ancor più adirato.

-         Mi disp…( forse) -  Non finì a terminare la frase che Yuu lo interruppe.

-         Ma che ti dispiace, per colpa tua io stavo perdendo la persona più importante della mia vita e tu mi chiedi di perdonarti??? Mi hai deluso Marc…credevo nella tua amicizia, sai ci credevo tantissimo…ma da domani in poi NOI DUE NON SAREMO PIU’ AMICI! ADDIO! – e così dicendo gli chiuse il telefono in faccia, senza sapere che una nuova ombra oscura aleggiava fra lui e Miki.

 

 

Continua…

 

 

Ma chi sarà questa nuova ombra oscura che ostacolerà la storia di Miki e Yuu? Sarà di nuovo Marc oppure…Lo scoprirete nel prossimo capitolo.

P.s. Mi scuso del ritardo ma ho avuto poco tempo per scrivere a causa dei compiti e della poca ispirazione…comunque lo so che questo cappy non è un granchè, ma ribadisco che non ho avuto molto tempo e anche molta fantasia. Ah non dimenticatevi di commentare, vi pregooooo.

 

Un bacio

Miki18.

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 - Inviti. ***


Capitolo 9

Ciao a tutte! Scusate per il ritardo, ma due settimane fa è morta mia nonna e non ho avuto la forza di fare nulla…mi dispiace tremendamente per il ritardo…bè che dire, spero che questo nuovo capitolo vi piaccia e che rimaniate estasiati…accetto qualsiasi commento bello o brutto che sia. Adesso vi lascio al capitolo 9…buona lettura!!!

 

Leggenda: Blu per Yuu

                  Fuxia per Miki

 

Capitolo 9.

 

INVITI

 

 

 

 

Dal diario di Miki #<29 Novembre> Cara Meiko, sono già passati 3 mesi da quando io e Yuu ci siamo messi insieme( N.D. si sono messi insieme precisamente il 15 Settembre!), non sai quanto io sia felice…mi sembra di volare! Sto vivendo un periodo meraviglioso…sprizzo gioia da tutti i pori! ^^

Comunque, mancano  solo tre settimane a Natale e mi chiedevo se mi potessi dare una mano a scegliere il regalo per Yuu!

Oh…non so proprio cosa gli possa piacere, non credo che sia un ragazzo che vada matto per i peluche e dopo mi sembra un regalo troppo banale. K

Vabbè domani ne parleremo meglio a scuola. Adesso ti saluto e ti mando un bacio…Ciao!  P.S. Ah… ti ricordi Quando mi sono allenata, due giorni fa, per il torneo autunnale?  Bè…il giorno prima io e Yuu…ehm…abbiamo fatto…l’amore!!! Adesso mi vorresti chiedere come è stato…bè posso usare solo una parola: STUPENDO!!!^^ #>

 

-         E questa è fatta! – Disse Miki chiudendo il diario e sistemandolo dentro la sua cartella.

Improvvisamente si sentì un urlo dal piano inferiore.

-         MIKI! E’ PRONTO!! –

-         Si, vengo subito! –

 

 

Casa Matsuura

 

-         Allora che ne pensi, Yuu? – Chiese mamma Chiyako.

-         Bè direi che è una buon’idea festeggiare il Natale nel nostro nuovo chalet. -  Rispose il ragazzo pulendosi le labbra col tovagliolo.

-         Bene, allora non mi basta  che telefonare ai Koishikawa per invitarli a passare le vacanze natalizie con noi, per te va lo stesso bene Yuu? – Chiese speranzosa, la donna.

-         Certo!! E’ un’ottima idea!! – Disse al massimo della contentezza.

-         Che bello passerò l’intero periodo natalizio col mio amore…che bello! – Pensò Yuu.

-         Ottimo, allora io vado a chiamare a Rumi. – Disse Chiyako alzandosi dalla tavola e dirigendosi al telefono.

 

 

Drin-Drin

 

-         Pronto? – Chiese Miki col fiatone, sperando che fosse lui.

-         Ciao Miki! Sono Chiyako,  la mamma di Yuu…ti ricordi di me? – Chiese la donna.

-          Certo che mi ricordo…Buona sera signora, come và? – Chiese Miki.

-         Tutto bene grazie, e tu? – Tutto ok? – Chiese.

-         Bene, bene…grazie! – Rispose la mora.

-         Senti Miki, ci sono i tuoi genitori  a casa? –

-         Si, perché? – Chiese sbigottita.

-         Perché vorrei invitarvi nel mio nuovo chalet, per il periodo delle vacanze, tu che dici accetteranno? – Chiese titubante.

-         Bè credo di si! –  Rispose.

-         Tu verrai, vero? –

-         Io? Ehm…non saprei. – Disse, la ragazza.

-         Perché? – Chiese Chiyako.

-         Perché ho ricevuto molti inviti quest’anno e non saprei proprio dove andare. – Rispose Miki.

-         Capisco. – Disse notevolmente delusa.

-         Bè le passo la mamma, ok? -  Chiese.

-         Ok, Ciao! –

-         Arrivederci, signora! MAMMA, AL TELEFONO! – Urlò Miki posando la cornetta.

-         SI ARRIVO! – Rispose mamma Rumi.

La Signora Koishikawa andò al telefono e come previsto da Miki, accettò immediatamente l’invito ricevuto.

Ben presto arrivò il giorno seguente, una ragazza dai capelli lunghi e mossi stava aspettando davanti il cancello del famoso liceo Toryo, la sua amica.

Quando la vide spuntare a tutta velocità, le andò incontro e le chiese: Miki, si può sapere perché  sei sempre in ritardo? –

-         Scusa Meiko, ma non ho sentito la sveglia. – Si scusò la ragazza unendo le mani davanti il viso, in forma di preghiera.

-         Sei sempre la solita!  Dai andiamo che siamo in ritardo. – la incitò.

-         Ah…tieni il diario, dopo le lezioni me lo restituisci, ok? – Chiese la moretta.

-         Certo, ma dimmi con Yuu come và? – Chiese Meiko.

-         Benissimo, sai il giorno prima dell’allenamento di tennis…bè…ecco, si insomma io e Yuu…abbiamo fatto…l’amore! – Disse arrossendo lievemente.

-         COSA?Ma non ti sembra un po’ prematuro? – Le chiese scioccata.

-         Bè…hai ragione, ma è stato più forte di me. Lo so che stiamo insieme da pochissimo, ma è avvenuto per caso non è stato qualcosa che abbiamo organizzato. Tu pensi che io abbia sbagliato? – Le chiese.

-         No, non dico che tu abbia sbagliato, voglio farti capire che ancora c’era tempo, prima di conoscervi intimamente, ma se tu dici che ti è venuto spontaneo allora hai fatto bene.

-         Sai è stato meraviglioso e Yuu è stato così protettivo, è stato dolcissimo! – Disse incrociando le mani e poggiandole delicatamente alla sua guancia destra.

Improvvisamente, Miki si senti chiamare e indovinate chi fu a chiamarla, ma il suo amore che era affacciato dalla finestra della loro aula. Le disse che dovevano salire poiché il prof era già in classe che stava incominciando a chiamare l’appello.

Quando arrivarono, le due ragazze, si sedettero ai loro posti e subito Yuu salutò la sua principessa col biglietto.

Ciao amore, come stai?

Ciao! Sto bene e tu?

Bene, bene. Senti, come mai tutto questo ritardo?

Come al solito non ho sentito la sveglia.

Allora passerete con noi le vacanze natalizie?

Perché verrai anche tu? Non lo sapevo…cioè io credevo che tu avessi un altro impegno per Natale. 

No ti sbagli, io passerò l’intero periodo natalizio con la mia famiglia e con i tuoi e… spero anche con te!

Certo che verrò…che bello staremo due settimane insieme…è fantastico!!

Già, ma senti non sarebbe il momento di dire ai nostri genitori della nostra relazione?

Non so, glielo potremmo dire quando saremo nel tuo chalet, tu che ne pensi?

Penso che sia una buon’idea!

Ok,  allora ci parleremo durante le vacanze natalizie::::::::::::Speriamo bene K

 

 

Continua…

Eccomi qua, bè spero che vi sia piaciuto( non sapete cosa ho intenzione di far accadere nel prossimo capitolo!), ribadisco che accetto qualsiasi commento, positivo o negativo. Vi prego commentate!!!!!!!!!!

Vi mando un mondo di baci( uno in particolare a: Miki90, luchia nanami, sailor moon, Aleberyl 90 e Anna94!!! Grazie mille per le vostre splendide recensioni!!!!!! GRAZIE DI CUORE!!!!!!), ci sentiamo ne prossimo capitolo. Vi prometto che aggiornerò prima possibile! Adesso vi saluto…Ciao!

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 - Vacanze movimentate...(prima parte...) ***


Ciao scusate il ritardo, sn davvero imperdonabile

Ciao scusate il ritardo, sn davvero imperdonabile!!! …Spero che sia di vostro gradimento il nuovo cappy…che dire:  BUONA LETTURA!!!!

 

 

Capitolo 10.

 

VACANZE MOVIMENTATE…(prima parte…)

 

Miki senza più esitare,  montò sul coperchio della valigia, che finalmente si chiuse.

Aveva passato quasi un’ora a riempirla con maglioncini, felpe e jeans…

Il giorno dopo sarebbe partita, con la sua famiglia, presso lo chalet dei Matsuura; Miki era così eccitata all’idea di dover passare due intere settimane col suo amore, che non riuscì ad chiudere occhi quella notte. Si rigirava continuamente fra le coperte calde del letto e quando si decise ad alzarsi per poter bere un sorso d’acqua, il suo sguardo si posò sulla scrivania, precisamente su un piccolo pacchetto rettangolare. Miki sorrise alla vista dell’oggetto. Poi scese in cucina per bere e salì subito per provare a dormire almeno un pò.

 

***

 

Il giorno seguente, un timido sole fece capolinea nel cielo. Erano le 7 : 45 e una ragazza dai capelli rossi-castani, dormiva beatamente sul morbido letto che l’ospitava.

 

 Driiiiin ( suono della sveglia ND. Miki18)

 

Una mano, alquanto curata, uscì dalle coperte e premette il pulsante della sveglia che si zittì. Ancora stordita dal sonno, Miki, si mise supina, si strofinò gli occhi e quando essi si abituarono dell’improvviso flusso di luce che entrava e penetrava inesauribile nella stanza, li aprì; si alzò ancora assonnata e si diresse verso la scrivania, aprì il cassetto ed estrasse il suo diario, che immediatamente conservò nella sua borsa da viaggio, insieme ad altri oggetti. Posò accidentalmente lo sguardo sulla scrivania e si accorse che stava per dimenticare un pacchetto molto importante e quindi lo prese,  lo conservò e disse:  -  Che sbadata…mi stavo per dimenticare il regalo per Yuu.. sono sempre la solita! – Poi aprì la porta della sua camera e si diresse rapidamente al bagno per farsi un bel bagno caldo.

 

***

 

-         Allora, Yuu, sei pronto? – chiese Chiyako bussando alla porta della camera del ragazzo.

-         Sì, mamma…arrivo! – rispose prendendo la valigia e recandosi verso la porta stracolmo di felicità.

-         Oh, finalmente – fu il commento della madre, vedendolo uscire dalla stanza.

Così l’intera famiglia si diresse verso l’auto, montarono su i bagagli e salirono nel loro mezzo per recarsi presso casa Koishikawa, dove li attendevano in trepidanza attesa.

 

***

 

-         MIKI…SBRIGATI A SCENDERE!!! -  urlò mamma Rumi, chiamando la figlia dal piano inferiore. – SARANNO QUI A MOMENTI – aggiunse  sempre gridando.

-         Eccomi, eccomi…sono pronta – disse Miki scendendo piano le scale, a causa delle valigie pesanti.

-         Finalmente… - fu il commento della madre.

-         Già… - acconsentì il padre della ragazza.

-         Uff… quanto la fate lunga! – sospirò la mora, guardandosi allo specchio che c’era nel salottino. Dopo qualche minuto i Matsuura arrivarono presso la villetta dei Koishikawa.

-         Sono qui! – disse Rumi, aprendo la porta, diretta verso l’auto degli amici. Caricarono i bagagli in macchina e finalmente salirono a bordo per raggiungere il cospirato chalette!

 

***

 

-         Allora Miki ti piace? – chiese, Yuu, mostrandole la camera che le era stata destinata.

-         Ma è stupenda! – Fu il commento della ragazza.

-         Ho voluto che tu avessi la migliore. – Disse abbracciandola da dietro dopo aver chiuso la porta della stanza.

-         Grazie amore, mi piace tanto! – Disse donandogli un dolce bacio sulle labbra del suo adorato.

-         Io, invece, dormirò nella stanza di fronte la tua…e magari… - Disse malizioso. La mora sorrise in tutta risposta, poi disse:

-         Stanotte… - Sospirò prima d’ impadronirsi delle sue labbra.

-         Ok ! – Rispose, il biondino, appena si staccarono.

-         RAGAZZI è PRONTO! – Urlò Chiyako, dal piano inferiore.

-         ARRIVIAMO!! – Dissero, all’unisono, i due ragazzi.

 

***

 

-         Complimenti, era tutto buono! – Disse Rumi, congratulandosi con Chiyako.

-         Grazie…sei troppo buona! – Ringraziò, arrossendo lievemente.

-         È vero signora, era tutto squisito! – acconsentì, Miki, all’affermazione della madre.

-         Oh…Grazie, grazie… - Disse, sparecchiando la tavola, aiutata Rumi.

-         Miki ti andrebbe di fare una passeggiata sotto la neve? – Chiese, Yuu, appena si alzarono dal tavolo.

-         Si! – Affermò, la ragazza.

-         Brrr…che freddo! – Esclamò, Miki, appena mise un piede fuori lo chalet.

-         Vieni qui…ti riscaldo io, piccola mia! – Sussurrò, il biondino, circondandole le spalle col suo braccio.

-         Adesso hai ancora freddo? – Chiese il ragazzo.

-         No, adesso non più. – Mormorò, sorridendogli dolcemente.

-         Sei pronta a dire di noi ai nostri genitori? – Chiese Yuu.

-         Bè…si! Anche se nn ti nego che ho un po’ paura… - Gli rivelò.

-         Anch’io – disse, il ragazzo, schioccandole un bacio sulla fronte. Camminarono per qualche minuto, poi decisero di rientrare poiché faceva davvero troppo freddo.

-         Siamo tornati! – Disse Yuu, chiudendo la porta.

-         Finalmente, ma dove siete stati? – Chiese Jin.

-         A fare una passeggiata. – S’intromise Miki.

-         Sentite, noi vi dobbiamo dire una cosa molto importante. – Cominciò a dire, il biondino, poi accogliendo il cenno della sua ragazza, disse:

-         Ecco…io e Miki… -

Driiiiiiii Driiiiiiiii

-         E chi sarà a quest’ora?! – Chiese  Chiyako. Aprì la porta e si ritrovò davanti una graziosa ragazza, con i capelli viola, e con due occhini dolci del medesimo colore.

-         ANJU! – Disse, Yuu, correndo da lei.

-         Ma che c fai qui? – Chiese, il ragazzo, sorpreso.

-         Ho uno chalet qui vicino e quando ho saputo che tu e la tua famiglia avreste passato le vacanze qui, ho deciso di venirti a trovare…ho fatto male? – Chiese, sorridendogli dolcemente.

-         No,no…anzi! –Disse, all’apice della felicità. Miki osservava, in disparte la scena, sperando che quella ragazza non si fosse messa tra di loro…

 

 

Continua…

 

Scusate il ritardo…lo so, sn imperdonabile…cmq questo cappy non mi è venuto tanto bene, penso che lo riscriverò…boh ditemi voi cosa ne pensate…aspetto un vostro commento!!!

P.s Vi ringrazio di cuore per le vostre stupende recensioni sul cappy precedente…siete mitike…grazie ancora! Un Bacio…a presto!

 

Miki18  

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 - VACANZE MOVIMENTATE…(seconda parte…) ***


Wecome To PageBreeze

Salve a tutti!! Vi sono mancata?? Ihihih..meno male che sono tornataaaaaa! Finalmente posto un nuovo capitolo di questa ff!! che bellooo!! Vi chiedo perdono per questo irresponsabile, ignobile e mostruoso ritardo! Perdonatemiiiii, vi prego!!!!!!! Vi lascio al nuovo cappy e ringrazio di vero cuore a tutti coloro che hanno lasciato commenti e che la leggono soltanto!  BUONA LETTURA A TUTTIIIIIII!!!!! J

 

Capitolo 11.

 

VACANZE MOVIMENTATE…(seconda parte…)

 

-          Vuoi forse dirmi che quella ragazza è la tua migliore amica?! – chiese Miki, incrociando le braccia.

-          Si. Proprio così –

-          Mmm.. –

-          Miki, ti prego non fare così. È la pura verità, amore mio. –

-          Mmm…-

-          Però mi piaci ancora di più quando sei gelosa…sei adorabile! –

-          Yuu, ascoltami! –

-          Dimmi, tesoro. –

-          Io ti amo, Yuu. Ti amo di un amore profondo e autentico. Non potrò mai vivere senza di te e se ti penso fra le braccia di un’altra, non posso fare a meno di star male. Ho paura che tu un giorno di questi cambiassi idea sulla nostra relazione e… -

-          Miki, non devi dirlo neanche per scherzo. Io non potrei mai lasciarti, mai e poi mai. Sei la mia vita, Miki! Io ti amo, amore mio, davvero tanto! –

-          Anch’io, anch’io! – disse la moretta, abbracciandolo teneramente e saldamente, dimostrandogli tutto il suo sincero amore. Yuu la guardò in viso e le sorrise maliziosamente.

-          Ho troppo voglia di te, Miki. – le disse il biondino, baciandole il collo con intensa passione e facendola impazzire.

-          Non puoi capire quanta voglia ho di te, piccola mia. –

-          Yuu ti voglio. Adesso. - Yuu rispose immediatamente al bacio che Miki gli donò, e prendendola in braccio, si diressero verso il grande letto. Il ragazzo la distese delicatamente sul morbido materasso e lei, impaziente e vorace allo stesso tempo, lo fece sdraiare sopra di sé, intrecciando le gambe con quelle di lui e continuò a lambire quelle labbra che tanto amava. Yuu le tolse il maglioncino e lo tirò lontano, nell’angolo in fondo alla camera, mentre Miki faceva lo stesso con lui, spogliandolo dai suoi vestiti. Una volta nudi, i due ragazzi, si guardarono negli occhi e ammirandosi nella loro nudità, si baciarono profondamente. Yuu scostò le labbra da quelle della mora e continuò a baciarle il collo, le braccia, i seni, la pancia… percorse tutto il suo corpo con dolcezza, con voracità e amore, lambendo ogni piccola parte di pelle della sua principessa.

-          Ti amo, Yuu. – sussurrò Miki, quando Yuu entrò in lei, procurandole gemiti di piacere.

-          Ti amo, Miki. – le mormorò all’orecchio, mordicchiandoglielo con passione. Si amarono per un tempo infinito quella notte, coccolati dal loro amore e dalla loro passione.

Bip – bip – bip

-          Mmm… -

-          Miki… -

-          Mm? –

-          Sono le sei, amore. –

-          Mmm.. –

-          Tesoro sei sveglia? Su, devi alzarti, non puoi farti trovare qui. – le disse il biondino, baciandole le guancie e inebriandosi del profumo dei  suoi capelli. Adorava respirare il la fragranza che emanava la sua piccola principessa, lo faceva mandare in estasi ogni qualvolta che lo inspirava.

-          Ancora cinque minuti, Yuu. –

-          Amore, ti prego. – le disse Yuu, scendendo con le labbra sul collo e facendole scorrere lungo la sua morbida pelle. La ragazza non demorse e al ragazzo non  gli restò che prenderla in braccia e trasportarla nella sua camera. Una volta dentro la stanza della mora, Yuu la distese gentilmente sul letto, la coprì amorevolmente e la osservò, ancora dormiente, e poi le diede un piccolo bacio sulla fronte.

-          Ti amo, amore mio. – le disse, guardandola intensamente, poi uscì dalla stanza della ragazza e si diresse  nella sua.

-          Ma i ragazzi non scendono? – chiese Jin alla moglie, la quale era intenta ad apparecchiare la tavola per la colazione.

-          Non so, magari staranno ancora dormendo. –

-          Allora li vado a svegliare, non voglio che si perdano la colazione. – disse Chiyako, salendo le scale per il piano superiore.

-          Yuu, tesoro, alzati! – disse la donna, bussando alla porta del biondino. Miki, ormai sveglia, uscì dalla sua stanza e diede il buon giorno alla donna, poi scese a fare colazione. Dopo alcuni minuti anche Yuu e la madre scesero e presero posto a tavola, pronti a consumare la colazione. Yuu, ovviamente, lanciava sguardi languidi alla sua principessa, la quale l’osservava estasiata.

-          Ragazzi che programmi avete oggi? – chiese ad un tratto, Rumi, facendo finta di non aver notato quegli sguardi tra i due ragazzi.

-          Oh…bè,  questa sera Anju darà una festa nel suo chalet e mi chiedevo se Miki può venire con me. – disse Yuu, guardando i coniugi Koishikawa.

-          Oh… io non so, tu che dici Jin..? – chiese Rumi al marito.

-          Per me va bene, basta che terrai d’occhi la nostra bambina. – gli disse Jin, sorridendogli bonariamente. Yuu rispose al sorriso e Miki, diventando rossa, disse che non era più una bambina e che non aveva bisogno della balia, ma che comunque sarebbe stata sempre vicino a Yuu. Ovviamente era tutto ciò che lei stessa desiderava.

Dopo la colazione e dopo aver aiutato a sparecchiare la tavola, Miki salì in camera sua, si sedette alla scrivania e iniziò a scrivere nel suo diario.

-          #<23 dicembre> Cara Meiko, come va? Stai passando delle piacevoli vacanze a casa dei tuoi zii? Ok, basta con le domande, so già cosa vuoi sapere^^ Inizialmente voglio dirti che ieri ho conosciuto una vecchia amica di Yuu, una certa Anju… molto carina. All’inizio ero molto gelosa di quella ragazza, anche perché Yuu non me ne aveva mai parlato; lui mi ha assicurato che questa ragazza è solo un’amica, anzi la sua migliore amica e che ama solo me. Comunque abbiamo passato tutta la notte insieme: sai è bellissimo dormire fra le sue braccia, stare a contatto col suo corpo, sapere che lui è felice con me. Infondo è stata una piacevole giornata^^ Comunque spero che il nostro amore duri in eterno e che lui non si stanchi mai di me. Adesso vado, mi stanno chiamando. Ci sentiamo presto, un bacio. Ti voglio bene, Miki. #>

-          Miki posso entrare? – disse il biondino, bussando alla porta della sua fidanzata.

-          Certo Yuu.

-          Ti andrebbe di andare a sciare un po’? –

-          A sciare dici? –

-          Si tesoro. –

-          Mmm… va bene! Vado a cambiarmi. –

-          Ok, ti aspetto giù. A dopo. –

-          A dopo amore. – lo salutò la moretta, dandogli un dolcissimo bacio sulle labbra.  La giornata era una delle migliori e i ragazzi ne approfittarono, divertendosi a sciare tutta la mattina, fino a quando…

-          Yuu.. –

-          Che c’è Miki? –

-          Credo di sentirmi un po’ male.. –

-          Che hai? Miki cosa ti fa male? – chiese il biondino, all’apice della preoccupazione.

-          Mi fa male un po’ la pancia e la testa. Forse è meglio che veda a stendermi un po’. –

-          Ok, piccola. Vieni, ti accompagno. –

-          No, Yuu. Tu resta. È un peccato non approfittare di una giornata così bella! –

-          Ma scherzi?! Su, andiamo amore. –

-          Grazie Yuu. –

-          Non devi ringraziarmi, piccola. Lo faccio con molto piacere. – Così i due fidanzatini, dopo aver avvertito i proprio genitori, ritornarono allo chalet e dopo essersi cambiati, Yuu portò la sua principessa a letto.

-          Adesso riposa un po’, amore. –

-          Va bene. Ma tu non andare via. –

-          Tesoro se i nostri genitori mi trovano qui, penseranno male. –

-          Non m’importa! Voglio te! –

-          Ok, principessa. – e le sorrise amorevolmente, prima di distendersi al fianco di lei.

-          Fa ancora male? – disse lui, accarezzandole la piccola pancia.

-          Solo un po’. –  sussurrò la mora, mentre Yu le massaggiava teneramente la pancia. Dopodiché Miki si addormento, ignara del fatto che colui che stava abbracciando con tanto amore non era altro che il suo cuscino.

 

Miki’s  Pov

Mi risvegliai con un terribile frastuono in testa. Avevo dormito chissà quanto tempo, ma ciò che mi sorprese fu di trovarmi abbracciata al mio cuscino. Yuu era andato via e questo mi rattristò un po’. Mi stiracchiai per benino e tolsi le pesanti coperte che avvolgevano il mio corpo. Yuu aveva aggiunto un’altra coperta, forse perché mi aveva vista tremare dal freddo. Mi sedetti sul letto e stropicciai un po’ gli occhi. Cavolo ma che ore erano?! Mi alzai per dirigermi verso la scrivania, ma un dolore acuto allo stomaco mi fece capire che dovevo stare seduta ancora un po’. Mi accarezzai dolcemente la pancia: ma perché mi faceva un male cane? “Forse mi avrà fatto male qualcosa che ho mangiato stamane?” pensai e  cercai di alzarmi di nuovo, ma un’altra fitta mi bloccò. Per fortuna qualcuno bussò alla mia porta.

Toc toc.

-          Avanti. –

-          Ah, allora sei sveglia, bell’addormentata! –

-          Ciao Yuu! – “sono così felice di rivederlo” pensai, sorridendogli dolcemente.

-          Vuoi rimanere un altro po’ a letto? –

-          No, no. – gli dissi subito. – ma non riesco ad alzarmi, mi fa male la pancia. – mi venne vicino, con aria preoccupata.

-          Amore, com’è possibile che tu abbia ancora mal di pancia? –

-          Non lo so. –

-          Ehm…scusa se te lo chiedo, ma non è che ti stanno venendo le…ehm… - oddio era così imbarazzato, così timido quando si parlava di certe cose un po’…ehm… femminili.

-          Oh, non ci avevo pensato. –

-          Eheh… hai visto non è nulla di grave. Meno male! –

-          Già. Bèh, adesso vado in bagno. –

-          Ok, ti aspetto giù. –

-          A dopo, amore. –

-          A dopo. – e mi diede un piccolissimo bacio a fior di labbra. Meno male che si trattava solo del ciclo. Ho avuto una gran paura che si trattasse di tutt’altro. Prima di andare in bagno, andai a prendere la mia agenda e controllai  che giorno mi era venuto il mese precedente.

-          …oh, cazzo! – no, no, no, no! Non è possibile!

-          Mi sarebbero dovute arrivare ieri. E adesso? – dissi, facendomi prendere dal panico. Ma in fondo un giorno di ritardo non fa alcuna cosa. Magari mi verranno più tardi…almeno spero. Controllai di nuovo la data scritta sul foglio. Forse avevo sbagliato a leggere o magari avevo scritto in modo errato il numero. Potevano esserci solo due probabilità.

Toc -  toc

 Era Yuu, e adesso che gli dovevo dire??

-          Ehi, Miki, non scendi? –

-          Oh…ehm, arrivo Yuu. Un attimo. –

-          Ok, piccola.  – forse sarà meglio tacere per adesso, in fondo non è sicuro. Lui se ne andò e io mi diressi verso il bagno. Entrai e chiusi a chiave. Dopo essermi…ehm.. controllata, scesi anch’io in salotto.

-          Ah, finalmente dormigliona! – disse il mio papà venendomi a dare un tenero bacio sulla guancia.

-          Come ti senti, tesoro? –

-          Oh, meglio papà. Grazie. – gli sorrisi, non volevo che si preoccupasse molto per la mia salute. Mi diressi al centro della stanza e mi misi seduta sul divano, accanto al mio dolce Yuu. Lui mi sorride amabilmente e mi chiese cosa volevo fare.

-          Mmm... adesso mi andrebbe di mangiare..ho una fame! –

-          Ok Miki. C’è il risotto che ha preparato mia madre. Ti va? –

-          Si, vado a mangiare. Ci vediamo dopo. –

-          Ti secca se ti guardo mentre mangi? –

-          Oh, bèh…io non so. –

-          Daiii! –

-          Ok, ok! – lo accontentai, non riuscivo a resistere al suo sguardo da cucciolo.

-          Ragazzi noi andiamo a sciare. Vi lasciamo soli, non combinate casini!! – ci dissero i nostri genitori, prima di uscire. Io ero felicissima di restare sola con il mio Yuu. Un’occasione da non perdere! Infatti, dopo che finii di consumare il mio pranzo, io e Yuu ci sedemmo comodamente nel suo divano color avorio e iniziammo a coccolarci per un tempo che a noi sembrò infinito.

-          Ti andrebbe di vedere un film? – Mi chiese lui, dopo un po’.

-          Si, basta che non sia horror! – non volevo urlare di nuovo come una stupida. Io ho sempre odiato i film horror. Lui si mise a ridere fragorosamente e io gli chiesi che motivo c’era per ridere così sonoramente.

-          Stai pensando ancora a quel film? –

-          Oddio, non farmi ricordare quella trama: era orribile! –

-          Ah ah ah… Miki sei adorabile. –

-          Perché adorabile? – non mi disse nulla, ma incominciò a baciarmi prima castamente e poi con più passione.

-          Non dovevamo vedere un film? – gli ricordai io, dopo che ci staccammo.

-          Ah, si. Giusto! Vado a prenderlo. – si avvicinò al mobiletto che si trovava sotto al televisore piatto e aprì gli sportelli, mettendo in bella mostra una vasta serie di dvd.

-          Quindi vedremo un thriller? –

-          No, no. Uno romantico! – m’impuntai io. Non volevo un film in cui c’erano solo sangue e liti. Volevo  una trama intrisa di amore, di passione…

-          Ok principessa. – disse il mio amore, lanciandomi la custodia e inserendo il cd nel lettore DVD.

-          Guardiamo Titanic? –

-          Si, ti piace? –

-          Molto. Non mi stanco mai di guardarlo. – ci mettemmo più comodi. Appoggiai la mia testa nell’incavo del suo collo e della sua spalla e ci abbracciammo teneramente, pronti a gustarci il film più romantico del mondo.

3 ore dopo…

-          Ogni volta  che vedo questo film, mi commuovo sempre. – disse la moretta, asciugandosi due piccole lacrime.

-          La mia piccola piagnucolona. – fece Yu, sghignazzando sotto al naso.

-          Yu, non prendermi in giro! –

-          Mai, mia principessa. –

-          Mmm.. smettila! –

-          Ai suoi ordini. –

-          Ehm.. Yu… devo dirti una cosina. –

-          Dimmi amore. –

-          Ecco… posso andare al bagno. –

-          E c’era bisogno di chiederlo, piccola? – la ragazza sorrise e si alzò goffamente dal divano.

-          Vuoi che ti accompagni? – Aggiunse, dopo.

-          Oh.. no, no! Ce la faccio anche da sola. –

-          Ok, ma non starci tutto il santo giorno. – rise il biondino.

-          Antipatico! – gli urlò la moretta, salendo le scale, diretta verso il bagno. Non appena varcò la soglia del bagno, Miki corse in direzione del water e rimise tutto ciò che aveva ingurgitato quel giorno.

-          Oddio. Ho un terribile mal di pancia. Chissà a cosa sarà dovuto. Spero proprio che non sia incinta. Come farò a dirlo a Yu e ai miei?! – pensò la ragazza, appoggiandosi al lavandino dove si sciacquo il viso e si lavò i denti.

-          Ehi Miki. – la chiamò, Yu, bussando alla porta del bagno. – quanto pensi di starci lì dentro?!–

-          Ehm.. un attimo Yu. –

-          Miki stai bene? Vuoi che entro? –

-          Oh, no. Sto uscendo, solo due minuti. –

-          Ok. Ti aspetto in camera mia. –

-          Si, arrivo. –

Mezz’ora dopo…

-          Eccomi, scusa Yu.-  disse la mora, stendendosi sul letto, al fianco del biondino.

-          Miki, amore, sei sicura di stare bene? Sei pallidissima. –

-          Oh.. davvero? Bè.. ho un po’ di mal di pancia, forse per quello che ho mangiato o magari mi sta venendo l’influenza. –

-          Mmm… in questo caso sarà meglio che tu stia al coperto il più possibile. Non vorrei che ti ammalassi. –

-          Già.. come se fosse il peggiore dei mali. – sussurrò Miki, accoccolandosi di più nell’incavo del collo di Yu.

-          Cosa hai detto? –

-          Oh..niente, niente. –

-          Sicura? –

-          Si… -

-          Yu vado un attimo in bagno. –

-          Ma se ci sei andata cinque minuti fa. –

-          Scusa, ma è urgente. –

-          Amore mi stai nascondendo qualcosa? –

-          No, no. Nulla, davvero! – esclamò la moretta, per nulla convincente.

-          Tu mi nascondi qualcosa, Miki. –

-          No, ti giuro Yu… - ma il ragazzo non le permise di continuare.

-          Forse ti sei stufata di me o sei ancora gelosa di Anju, perché se è per lei, io ti giuro che.. –

-          No, amore, no! Non c’entra nulla la tua amica, non sono gelosa, davvero! E non pensare mai e poi mai che io mi possa stancare di te perché è inconcepibile! Capito? –

-          Si…ma c’è qualcos’altro, vero? –

-          Ehm…ecco…io… -

-          Ti prego sii sincera, Miki. –

-          Ecco… -

-          Ti prego. – la supplicò il biondino, mostrandole due occhi dolcissimi e un viso livido.

-          Ecco… io…io  credo di essere incinta Yu. –

-            -

 

Continua…

 

Eccoci qua!! Allora che ne pensate, eh?? Vi è piaciuto? È troppo sdolcinato? È brutto, bello, banale?? Per me è, ovviamente, unico^^ come sono modesta..ihihih. comunque volevo ringraziare a tutti coloro che hanno aggiunto la mia ff nei preferiti^^

1 - ANNA94
2 -
annatfl
3 -
anon19000
4 -
Electra Tarim
5 -
excel sana
6 -
fmi89

 

Mi avete resa felicissima^^

E inoltre un ringraziamento a tutti coloro che mi hanno aggiunto fra gli autori preferiti^^

GRAZIEEEE!!

Siete troppo buoni^^

 

1 - Cardillina 
2 -
giulia87
3 -
kamura86

 

Un bacione e alla prossima, che spero sia il più presto possibile^^

By miki18

 

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Leggetele se vi va^^

baciiiiii

 

 

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