Cronache di un delirio di HellSINger (/viewuser.php?uid=380857)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Principio ***
Capitolo 2: *** Il fuoco ***
Capitolo 3: *** Rod ***
Capitolo 4: *** Arian ***
Capitolo 1 *** Principio ***
In principio c'era la foresta
e il suo verbo siedeva
nel profeta, egli era
parte di nulla un essere vuoto
legato al niente.
Ed ora stai diventando
ciò che eri in passato
non puoi scegliere,
ti verrò a prendere.
Il tempo del temibile nero torna,
Tornato dalla cenere il seguito.
Canteremo
sotto le radici
del salice
e della betulla.
Adageremo i sacrifici
sulle foglie del frassino,
E danzeremo liberi.
Noi siamo uniti
dal verbo
Resi umani
dal verbo
Soggiogati e resi liberi
dal verbo;
in un canto
senza confini
L'ombra è il luogo
migliore per inneggiare
la diseguaglianza
viene a mancare,
alla luce confida
I tuoi segreti
Il suo tempo
Li sbriciolerà.
Il vero male si annida
Tra gli occhi,
Ride ride, ti crede
sul palmo, ma
Questa cenere
d'argento può
tornare a germinare
Un biancospino di sangue,
Di furente bellezza,
promette vendetta,
la prossima fioritura
Piena sarà la mia
occasione
di tornare indietro
tra voi e i fumi
della caccia.
Morto il verbo nasce
Un profeta e il cerchio si apre.
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Capitolo 2 *** Il fuoco ***
Sarò sveglio di nuovo e il fuoco vi sembrerà una manna,
ciò mi renderà Nero, vivente
e non più un estraneo. La nostra
casa è stata sepolta sotto
secoli di polvere, la forma è
Increspata da vesti di carne...
abbiamo gettato al vento
i veli e le negazioni, abbiamo
Divorato i nostri cuori
pezzo dopo pezzo
svuotandoci ebbene
sono la serpe di braci,
Sono l'abisso che brama
Il proprio riflesso, su ogni cosa.
Khan Kahun, Moros, tu sai
Non facciamo parte di
questo mondo,
ebbene berrò dalla coppa
che porgi, piena della vita
che ti offro in dono,
Piena dell'anima che domo
e il fuoco vi sembrerà una manna
perché non sei mai stato sepolto
sempre stato superficie come una cicatrice evanescente
sulla mia anima, dopo tutto siamo uno,
due e il tutto.
Tornerò a casa
Creeró una casa
Crederò soltanto a quelle parole
Chiamami, urla il mio nome
e sì, il fuoco sembrerà una manna
I pianti un dolce miele
la morte una fresca sposa.
Bevi e cambia pelle
Serpe bianca
In te il Nero si spreca.
Ed io ritorno nel principio
Nel verbo.
Libero.
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Capitolo 3 *** Rod ***
Nella mia testa c'è
Questo suono.
Nostalgia per
questa lirica, che
mi comprime
loE si spezza,
Tutto attorno,
ed io compressa
sogno solo di
abbandonare
questa pelle umana.
Parlami della bellezza
di avere un cuore
mentre il mio muore,
Parlami dell'ego
che a me manca...
quello che nel tempo
ho soffocato, con la mia
Visione dell'essere
di troppo. Sono vuoto
come la notte nello spazio
E c'è straniante silenzio qui
gli umani sono come
delle stelle e il loro eco
affievolisce appena l'assenza
è il vostro ego che risuona in me.
Non sono vivo
Eppure vedo la luce
filtrare tiepida
attraverso a crepe
profonde anni luce...
I'ignobile sguardo nell'abisso
boreale, ciò che vedrai
È la mia risposta.
La fine che spetta
a chi non è abbastanza
Ruggente di vita,
a chi non è indissolubile nero.
Sarà silenzio.
Sarà l'inizio
L'indizio verso il vero
ciò che Bracco
lungo il filo che ci unisce.
Mantengo sempre le promesse
Mi conosci fin troppo bene.
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Capitolo 4 *** Arian ***
Io lodo Arian
Signora dalle molte facce,
dagli innumerevoli nomi.
Colei che è ultima luce
Nelle prime ombre.
Amantata di puro argento
la più spietata e saggia
delle madri, gira la ruota
e muta faccia, cambia forma.
Accarezza i mortali
Con luci ornate
di vivi colori.
Sono scale
ascendenti.
Arian è il riflesso della luna
Nei sotterranei del mondo
sia essa stessa, il manto
ci avvolge come un feretro,
ciò che ha lasciato
verrà a riprendere.
Ed il passato ingoierà
Il presente e i vostri
falsi dei, brucerete
e sarete cenere.
Sarà oscurità
per coloro che dimenticano
Pazzia per chi ricorda
Gloria e liberazione
per chi lo accetta,
sarete Neri come
questa notte, vivi
Oltre ad ogni mondo
Vivi oltre la vita
Oltre alla forma
che percepite.
Usciremo dalla terra
e avvolti dai brandelli
del velo, reduci della
terra delle nebbie |
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