Gajevy Week 2015: Pieces of Memory di tenny_93 (/viewuser.php?uid=60991)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01: Cooking ***
Capitolo 2: *** 02: Nursering ***
Capitolo 3: *** 03: Lipstick ***
Capitolo 4: *** 04: Daydream. ***
Capitolo 5: *** Note Autrice e sentite Scuse. ***
Capitolo 1 *** 01: Cooking ***
Raccolta GajeevyWeek2015
01: Cooking
La guardava sorridendo.
Con la farina sul visino paffuto, le mani impiastricciate di crema e impasto, e i codini lilla sfatti, era adorabile.
La
piccola Yuki Redfox s'era messa d'impegno per fare una sorpresa al suo
papa,' che sarebbe tornato proprio quella sera da un duro
incarico durato tre giorni, e la bambina era testarda nel voler
raggiungere il proprio scopo.
Levy era
stata strappata al racconto che stava leggendo, in un momento di
quiete, dalla figlioletta di cinque anni, che l'aveva presa per mano, e
letteralmente trascinata in cucina in cerca di un piccolo aiuto per la
sua nuova e personale ricetta.. " Cocciuta proprio come il suo papà"
aveva pensato la scripter mentre mescolava il composto denso e
profumato. Poteva essere minuta, ma aveva una determinazione e una
voglia di fare che la rendevano orgogliosa.
Aveva
sistemato gli ingredienti dosati sul bancone con attenzione, e seguito
la ricetta dettata dalla mamma: aveva disposto la farina " a
montagnella" come diceva lei, messo le uova, mescolato ben benino,
aggiunto la cioccolata, e infine il suo " ingrediente segreto".
Nonostante il numero di passaggi, gli ingredienti da dosare, dei quali
alcuni si erano versati, imbrattando il ripiano ,mamma e figlia, la
draghetta non si era persa d'animo per un momento. Aveva pianto un pò
quando non era riuscita a romprere due uova, ma poi aveva ritentato; si
era scottata, urtando il forno, ma mai si era arresa. Infine
soddisfatta del risultato, aveva imburrato una teglia e preso gli
stampini di gomma colorata
- Mamma i
biscotti piaceranno al papà?- aveva chiesto titubante con vocina
melodiosa, i grandi occhioni aranciati che la guardavano in un misto di
preoccupazione. La blu le aveva accarezzato i capelli e la corta
frangetta
- Ma certo tesoro! Vedrai che il papa' ne sarà contento!- aveva
risposto con enfasi per tranquillizzare la piccola, che entusiasta
aveva ripreso a lavorare con le formine a forma di cuore, mentre la
madre si occupava di sistemarle sulla teglia. Messe in forno, la
piccola aveva sospirato di sollievo, impaziente dell'arrivo del papà.
************
Gajeel era distrutto.
Non
si aspettava che il recupero di quel talismano, in una grotta scavata
nelle profondita' di un monte sperduto potesse essere così complessa,
anche per un tipo come lui.. Aveva la gola irritata dalle polveri, le
mani scorticate e le ossa doloranti. Lily era crollato sulla sua spalla
un ora prima e dormiva esausto.
Appena varcata la soglia di casa, si sentì in parte rinato, felice di esser tornato dalla sua famiglia.
Inspiró a fondo l'odore che si diffondeva per casa, finchè il suo naso da drago non fiutó qualcosa di particolare.
Deposto il gatto sul divano e lasciata la giaccona e la sacca all'ingresso, entró in cucina.
Lo accolse lo sguardo amorevole di Levy, appoggiata al bancone, e
accanto a lei il sorrisone della figlioletta seduta su uno sgabello,
con la faccina imbiancata di farina.
- Papa'! - gioì la piccola, correndogli incontro e saltando tra le sue
braccia, incurante della polvere o dei graffi sul volto del padre; gli
schioccó un bacio sulla guancia e si accoccoló sul suo petto, felice.
Levy raggiunse il compagno e lo bacio' con dolcezza, mentre il Dragon
Slayer cingeva le sue ragazze in un enorme abbraccio da orso.. O
meglio, da drago.
- Ho una sorpresa per te!- esclamó Yuki guardandolo- ti va di vederla?-
Ovviamente Gajeel non poteva smontare la gioia di sua figlia e annuì
deciso; la piccola in modo molto professionale, che avrebbe fatto
invidia ad uno chef professionista, prese i suoi guantoni rosa da
forno, si sistemó il grembiulino sul vestitino, e prese il vassoio con
i biscotti al cioccolato.
Nonostante la spossatezza, il ragazzo ne prese uno e lo mangió, sotto
lo sguardo attento della figlia che seguiva con gli occhi ogni minima
sfumatura sul suo viso. Ridacchiando tra sè, indugió un bel pó, masticó
per bene e si compiacque nello scoprire che la figlia alla sua
personale ricetta, aveva aggiunto dei pezzetti di ferro. Allora, la
prese in braccio e la strinse a sè, inspirando il suo odore di dolci e
fiori selvatici
- Sono ottimi! ghihihi- esordi' con il suo solito ghigno.
Yuki gli regalò un altro dei suoi meravigliosi sorrisi e, mentre si
apprestava a raccontargli come era nata l'idea per quella ricetta, il
Dragon Slayer e la Scripter, l'uno che cingeva con un braccio le spalle
dell'altra, si scambiarono uno sguardo divertito.
Entrambi, erano fieri del loro piccolo fiocco di neve*!
*Yuki significa neve, dunque Gajeel e Levy considerano la figlia un piccolo fiocco di neve ( mi sembrava carino^^)
Hello! Salve!
Eccomi qua, partecipante anche io alla Gajevy Week2015 !
Spero gradirete queste mie
one-Shot, e spero di non rendere i personaggi troppo OOC.. E' la prima
volta che scrivo su di loro, dunque spero di averli resi al meglio. Perdonate gli eventuali errori.
Alla prossima!
Un abbraccio.
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Capitolo 2 *** 02: Nursering ***
gajevy week02 nursee
02: Nursering
cinque giorni prima..
In gilda come al solito era un caos, un volare di oggetti e persone,
in sottofondo i ringhi e le imprecazioni di una rissa, iniziata da ore.
Il team Shadow Gear sedeva tranquillamente ad un tavolo appartato
lontano da quella confusione fastidiosa e snervante. Erano tornati da
una commissione abbastanza semplice, qualche
giorno prima, e nel gruppo, si pensava già ad una missione più
impegnativa.
Evitando di esser coinvolti nella rissa, Levy, Jet, e Droy si
accostarono alla bacheca degli annunci in cerca di qualcosa di tosto;
gli occhi della piccola scripter andarono ad un volantino che
pubblicizzava una missione di primo livello, adatto a tipi svegli ed
efficenti, ad alto rischio, per il recupero di un antico artefatto, che
si narrava, concedesse al possesore, enoormi poteri. Solita solfa insomma.
La paga era bella alta, e Levy gustava già diversi titoli che avrebbe
potuto acquistare nella piccola libreria della cittadina, e leggere comoda comoda
sotto il plaid.
Ancora sognante, allungò la mano per arraffare il bottino, ma una più
grande e possente prese il foglio prima di lei, e si apprestò ad
uscire dalla gilda.
Stupefatta
, seguì quell'omaccione tutto muscoli e piercing fuori.
- Baka Gajeel, restituiscimi quell'incarico. L'avavamo visto prima noi-
Ma lui
pareva non sentirla, , anzì proseguiva a lunghi passi. Gli si parò
davanti, gonfiando le guance rosate, e sul visetto un espressione
decisamente contrariata; stava per aggiungere anche qualche altra
protesta, quando finalmente gli occhi del corvino si posarono su di le,
rossi ed intensi.
- Non è
missione per voi questa! Il rischio è troppo alto, e voi troppo
bambocci e sempliciotti. Chiuso il discorso.- disse, freddo e
impassibile, incurante dell'offesa malcelata nelle sue parole. Scansata
la giovane riprese a camminare come se nulla fosse.
- Ma come
ti permetti? Chi razza ti credi di essere eh?- urlò indignata. Poteva
anch essere più grande e forte di loro, ma la forza non era l'unica
arma a disposizione per portare a termine un incarico.
Si
mordicchiò il labbro inferiore, riflettendo, poi alla fine chiese:-
Potremmo andare insieme allora.. Non formiamo la squadra più solidale
del mondo, ma...-
Lui si voltò a guardarla, davvero infastidito. Levy quasi vedeva aloni di rabbia e fastidio intorno a lui.
- Non è
cosa per voi. E poi non voglio fare da baby- sitter ad una nanetta e ai
suoi compari idioti- ringhiò, sperando di convincerla a tornare
indietro, lontano da quella missione che veniva descritta come bella
tosta. Non voleva minimamente che il suo (?) gamberetto la affrontasse.
Che svolgesse incarichi come il recupero di gatti sugli alberi. Almeno avrebbe corso rischi decisamente minori.
Levy offesa ,tradita e arrabbiata rientrò, e lei e il suo team dovettero accontentarsi di qualche altra missione molto meno insidiosa, e più insulsa. Come sempre.
*******************
Era un via vai di persone in gilda, ma soprattutto voci concitate provenivano dall'infermeria.
Il team Shadow gear appena tornato era al bancone del piano inferiore.
- Mira-san, si può sapere che succede?- chiese Jet
La bella barista albina, li guardò mesta e con un sorriso tirato sulle
labbra, mentre asciugava un boccale di birra con gesti lenti.
- Giusto, come potete saperlo? Si tratta della missione riguardante
quell'antico artefatto di cinque giorni fa. Era una trappola, un
imboscata.. Purtroppo Gajeel è stato coinvolto in una lotta violenta e
sanguinosa, a stento è tornato qui.
Non sanno se si riprenderà..-
Levy non
la stava nemmeno più ascoltando. Saltò su dalla sedia come se il
diavolo la inseguisse, e raggiunse l'infermeria, ma venne intercettata
e bloccata dal Master Makarov che sostava all'entrata; la blu per poco
non sussultò quando vide il nonnetto pallido, gli occhi cerchiati,
l'espressione stravolta sul viso. Non poteva nemmeno immaginare, si
rese conto, quanto potesse essere doloroso per lui veder no dei suoi
figli in quelle condizioni, lui che li amava così tanto e li metteva
davanti a tutto.
- Master la prego, me lo faccia vedere!- supplicò la giovane. ma l'uomo scosse il capo con un sospiro affranto.
- Non
vuole vedere nessuno Levy. Non si fa medicare nemmeno le ferite. Quel
testone ogoglioso non accetta di esser stato sconfitto e ora è
arrabbiato in primis con se stesso. Non voglio che tu entri là,
potrebbe..-
- Non mi farà del male. Gajeel, potrà anche essere un burbero, testone antipatico, ma non è cattivo. Non più.
Forse fu
la determinazione in cui lo disse, o qualcosa che il master vide
brillare negli occhi lucidi di lei, che con un sorriso orgoglioso, lo
fece spostare dalla porta, e lasciar passare la giovane.
L'interno
era in penobra. Si scorgeva chiaramente la linea del letto d'ospedale,
e la massiccia figura che vi era sdraiata sopra; quel muro di muscoli e
piercing che era Gajeel Redfox, ora la fissava con uno sguardo
rabbioso, gli occhi che sembravano ardere.
- Che cavolo vuoi tu? Che ci fai qui?- ringhiò.
Non poteva essere più evidente, che al ragazzo dava fastidio la sua presenza.
Levy non si scompose, aprì leggermente le imposte, nonostante
l'ulteriore imprecazione di lui, e si accostò con una sedia al letto.
Il torace del dragon Slayer era cosperso di tagli e ferite abbastnza
profonde, che stillavano sangue ad ogni respiro; con calma la giovane
si guardò intorno, individuando l'armadietto dei farmaci e dei bendaggi.
Prese della garza sterile, del filo e del disinfettante, posando il
tutto sul comodino accanto a lei, mentre Gajeel imprecava nuovamente.
- Oh, smettila di fare l'idiota, baka!- lo riprese stizzita- si tratta
solo di ricucire qualche ferita. Ho studiato alcuni casi e so come
fare, ma devi stare buono capito?-
Gajeel da parte sua si sentiva frustato, e di sicuro il dolore non aiutava a lenire l'orgoglio a pezzi.
La guardò un secondo mentre disponeva tranquilla, tutto il necessario,
e poi come nulla fosse, cominciava a medicarlo incurante dei suoi
borbottii.
Osservò le sue mani muoversi dolcemente, come una mamma premurosa che
si occupa del suo bimbo che si è sbucciato un ginocchio; i capelli
erano sistemati all'indietro , lasciando scoperto il piccolo nasino
impertinente e lo sguardo vispo, guizzante sul suo ampio petto. Era
evidente dal rossore sulle guance che fosse in imbarazzo, ma non si
fece intimidire.
Passaono un bel pezzo nel silenzio più totale, in sottofondo solo le
voci all'esterno, e il rumore di bicchieri infranti per qulche rissa al
piano inferiore.
- Ecco fatto, finito!- esordì Levy sistemata l'ultima faciatura.
Ora anche lei era più tranquilla, ed essendo stato fermo e in silenzio,
sperò che non gli avesse fatto troppo male nell'applicazione dei punti
- Non ci voleva tanto no?- sorrise.
In un attimo, un battito di ciglia si ritrovò tra le braccia solide e
forti di lui, che la stringevano, e la facevano sentire sicura,
protetta. La Scripter in cuor suo era certa ormai che lui dentro al
petto aveva un cuore d'oro nonostante le apparenze. Sorrise felice.
- Gra- Grazie, gamberetto- mugugnò ad un tratto lui, la voce roca - se fosse successo a te, non me lo sarei perdonato.-
Rimasero così per un pò, in un caldo abbraccio che significava molto più di un semplice gesto.
Note Autrice:
Allora dunque, grazie delle recensioni positive lasciatemi nel primo capitolo, sono lieta che la storia sia piaciuta. :D
Per quanto riguarda questo
capitolo, magari è un classico, nulla di troppo particolare ma ce l'ho
messa davvero tutto, e spero lo apprezzerete.
Stasera pubblicherò il terzo, e domani probabilmente il quarto.!
Un abbraccio, fatemi sapere che ne pensate!
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Capitolo 3 *** 03: Lipstick ***
Gajeevy2015 Lipstick
Premessa: Non so come mi sia venuto fuori questo capitolo, l'idea era tutt'altra.
Spero
possiate apprezzarlo comunque e cogliere il prompt di riferimento,
nonostante sia molto diluito in tutto il capitolo e lo si noti poco.
Buona lettura!
03: Lipstick.
C'era movimento e gran chiasso al dormitorio femminile di Fairy hills.
In
una caotica camera del piano di sopra, appartenente alla Scripter della
gilda, altre tre ragazze erano entusiaste come liceali al loro primo
rave party; dopo aver portato a termine un complesso incarico con
inaspettato successo, il Master aveva dato loro un'intera serata libera
offerta da lui, in un nuovissimo locale chiamato l' "Aka Ryuu".
Erza,
Lucy e Juvia erano pronte, eleganti e parecchio eccitate di poter
trascorrere una serata di pura baldoria. Levy, il piccolo topino
di biblioteca, era seduta sul bordo del letto con gli occhi bassi.
-
Ragazze, davvero, non me la sento di venire..- esordì, tenendosi il
labbro tra i denti. Se avessero fatto una semplice passeggiata o
fossero andate a sorseggiare qualcosa in un localino tranquillo, si
sarebbe sciolta, ma in un locale come quello non voleva metterci piede.
-
Ma come, Levy-chan! Certo che verrai con noi.. Come faremmo senza di
te?- Lucy le sorrise finendo di sistemarsi i capelli in un elaborato e
grazioso chignon.- Ci saranno anche i ragazzi, Evergreen, e le altre.
Tanto per passare una serata differente.E poi c'è Gajeel!-
Certo
Gajeel.. Nonostante il loro rapporto fosse decisamente migliorato, non
sembrava esser attatto da una come lei. Come poteva? L'azzurra scosse
il capo, ora ancora più nervosa di prima. Andare lì a che scopo? Lei
così piccola e gracile, in quella massa di corpi danzanti con abitini
succinti, sarebbe soffocata, annegata nel disagio. Si sentiva venire
meno solo al pensiero.
Le sue nakama, alte, sexy e formose, si sarebbero sentite a loro agio e poi avevano per loro fortuna i rispettivi neo- fidanzati quindi erano tranquille.
Purtroppo,
le altre s'impegnarono per convincerla e alla fine dovette cedere anche
controvoglia a seguirle con l'autostima sotto i tacchi.
"Ma sì, magari, sto un pò e poi posso andare via"
pensò, mentre si avviavano verso il pub, tutte agghindate a festa; la
piccola Scripter indossava una gonnellina di jeans corta, un top giallo
brillante e i capelli sciolti in ciocche ondulate. Truccata in modo
leggero, era molto più anonima delle ragazze che entravano e uscivano
dal night rumoroso con vestitini corti che coprivano ben poco.
Prima
che potesse varcare la soglia, Lucy le si accostò con un sorrisetto
furbo sulle labbra dipinte di rosso:- Ne Levy, metti un pò di questo..-
le mise del lipgloss rosa lucido sulle labbra, ammiccandole- Il tocco finale. Ora sei
bellissima tesoro- e sparì all'interno.
L'azzurra
rimase sulla soglia, cercando il coraggio di entrare con più sicurezza
di quel che avesse. Si sentiva in imbarazzo, fuori luogo, troppo
lontana dai suoi libri e dal silenzio della sua camera. Per un attimo
rimpianse di esser lì..
Infine
entrò, inondata immediatamente dalla musica ad alto volume, dal calore
del loco, e tutti quei corpi, quelle persone che possedevano molto più
sex appel di lei.
Gajeel
era stravaccato a gambe larghe sul divanetto di pelle nera di quello
squallido night in cui lo avevano trascinato Natsu e gli altri. Le
tempie già gli pulsavano per la musica troppo alta, e temeva che ben
presto, il Dragon Slayer del fuoco iniziasse una rissa persino lì.
Al
loro tavolo, si erano aggregati alcuni ragazzi di altre gilde, che
ridevano e chiacchieravano rumorosamente, facendo commenti lascivi su
seno e fondoschiena di tutte le giovani presenti. Ben presto, le
ragazze li raggiunsero,salutando allegramente i propri fidanzati che le
presero, e per puro esibizionismo, le baciarono con foga.
" Idioti arrapati" pensò Kurogane.
Solo allora il corvino notò l'assenza dell' azzurra.
-Dov'è Levy?- chiese a Juvia seduta in braccio a Grey, le braccia saldamente avvinghiate al suo collo.
- Juvia non lo sa, Gajeel-kun- le rispose solo.
Il
ragazzo si alzò in tutta fretta, preoccupato che allo scricciolo
azzurro avessero fatto qualcosa; andò al bancone, girò per la sala, ma
di lei nemmeno l'ombra.
Poi,
la vide in un algolo, seduta su un pouf rosso che sorseggiava qualcosa,
e si apprestò a raggiungerla a lunghi passi, attento che nessuno di
quei pazzi sotto steroidi e con gli ormoni sballati le si avvicinasse.
-
Ne Gamberetto, tutto ok?- chiese con un ghigno beffardò sulle labbra.
Se la piccoletta era giù di morale, l'avrebbe tirata su lui.. Che poi
più la guardava, più le sembrava graziosa e delicata, con le belle
gambe bianche sotto la gonnellina,e i capelli sciolti che le
incorniciavano il viso.
Arrossì
al pensiero tentando di acquisire un tono arrogante- Al topino di
biblioteca non si addice un posto come questo.?- ghignò sfottendola.
Levy sussultò, e poi a capo chino gli rispose solo:- Vattene Gajeel, non ho voglia di parlare-
Era
nervosa, notò il drago. Scrutava la folla con gli occhi ambrati,
osservando le snelle figure delle ballerine o delle altre ragazze
inseguite da spasimanti, o avvolte dalle braccia di uno o più ragazzi.
Infine la vide alzarsi, scansarlo e andare fuori come se le mancasse l'aria.
" Si comporta in modo.. strano.."
La
inseguì, chiamandola a gran voce sopra al caos della musica techno,
tormentato all'idea di averla spaventata sul serio o averla offesa.
La
raggiunse sul marciapiede opposto, accanto un piccolo abero spoglio;
tremava leggermente ed evitava di guardarlo negli occhi, cosa che lo
infastidì non poco.
- Si può sapere che c'è? -
Lei
scosse il capo, il cuore che le batteva a mille. Che scema!
Perchè mai tutte quelle reazioni esagerate? Stava rovinando la
serata solo per la sua bellezza comune e il suo fisico assolutamente
nella norma? Però, dentro di lei, qualcosa la rodeva..
Meglio non pensarci, tornare all'interno, e far finta di nulla.
-
Scusami Gajeel-kun, avevo bisogno di un pò d'aria. Torniamo dagli
altri- fece per allontanarsi, quando lui la bloccò, guardandola dritto
negli occhi castani, simili all'oro liquido. Aveva il respiro
affannoso, e più la osservava, più sembrava divorarla con quegli occhi
di fuoco rosso, fissi ora sulle sue labbra lucide. Voleva mangiarla.
Aveva fuoco nelle vene. No, lava.
Certo
le altre belle donne potevano esibire della bella mercanzia come seni e
fondoschiena prosperosi, ma ecco che la sua piccola scripter lo
sorprendeva di nuovo. Aveva un fisico minuto, poco seno accenato, tutto
in lei era delizioso, perfetto.. Ma quelle labbra erano qualcosa di
irresistibile: rosa, morbide e lucide, messe ora in evidenza dal
rossetto appena scalfito dai dentini che ora le mordicchiavano ansiose.
Lo eccitavano, e non si aspettava di averle bramate tanto.
Un
attimo e si avventò su di esse, baciandola con foga, guastando il suo
sapore intenso, inebriato dal suo odore. Forse era ammattito o aveva
bevuto un drink di troppo? Al momento non poteva fregargliene di meno,
non riusciva a pensare ad altro che a quei piccoli boccioli rosati.
Si staccarono con il respiro affannoso, lei aveva gli occhi sgranati in cui giaceva una muta domanda e un immensa sorpresa.
Lui arrosì, grattandosi il capo, poi ghignò
-
Scusami gamberetto ma avevi delle labbra davvero invitanti!- dichiarò
semplicemente, beccandosi uno scappellotto, mentre la scripter viola in
volto, rimbrottava:
- B-Baka Gajeel! Sei impazzito?- poteva avere un tono irritato, ma in fondo agli occhi le brillava gioia mista a piacere.
- Io? Sei tu che ti trucchi in modo provocante, gamberetto-
Note autrice:
Ok, davvero, non so cosa ne sia uscito! Perdonate gli eventuali errori
di distrazione, e spero ancora che l'abbiate in parte gradita.
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Capitolo 4 *** 04: Daydream. ***
04 Daydream
04: Daydream
Dopo una
giornata sfiancante nella grande biblioteca di Magnolia a sistemare
tomi su tomi, nulla è meglio di una serata sul divano di casa propria,
con un plaid morbido sulle gambe e un libro.
Levy McGarden, rientrata nella casa che condivdeva con il fidanzato, si
era concessa una lunga doccia calda, e ora sfogliava un nuovo romanzo
appena acquistato.. Sapeva che avrebbe passato tutte la notti a leggere
uno o più libri, se la voce del compagno, ad una certa ora non le
imponeva di smettere.
Ora, sola soletta, poteva godersi quella nuova avventura senza
interruzioni, con una bella cioccolata calda sul tavolino di fianco a
sè nella penombra, rischiarata solo da un lume aranciato sul mobiletto;
gli occhitti già fissi sulle pagine, pareva incurante di tutto, e in
breve era già giunta a metà del libro, accompagnata da sospiri e
qualche lacrima.
Un rumore in cucina la distolse dalla pagina.
"Strano, Gajeel sarebbe dovuto tornare all'alba"
E poi, come aveva fatto a non sentirlo entrare?
La porta si trovava a qualche metro da lei, e avrebbe dovuto sentire il
borbottio del suo compagno, che la salutava in modo fiacco e scontroso,
di rientro da incarichi pesanti. Salvo poi prenderla tra le braccia e
farsi perdonare. Ah, Redfox!
La Scripter si alzò e diresse verso il luogo del rumore. Davanti a lei,
un Gajeel nervoso la osservava, in pena. Era inquieto, come se qualcosa
lo rodesse.
- Ehi Gajeel tutto ok? Non ti ho sentito entrare.. Ti senti bene?- chiese titubante.
Lui prese un grosso respiro, e si passò una mano sui lunghi capelli
scuri stranamente ordinati. Ora che lo notava, era anche vestito di
tutto punto, e pareva appena uscito dalla doccia.
-Levy, io.. E' da tempo che devo dirti.. ehm confessarti una cosa-
disse il drago con tono basso e tremante. La blu gli si avvicinò
guardandolo stranita; gli prese il polso tra le dita per sentire il
battito, e poi passò una mano sulla fronte per verificare che non
avesse la febbre. Tutto a posto..
Magari era un pò caldo, ma davvero non sapeva spiegarsi cos'avesse.
Attese con calma, comprendendo che gli serviva qualche minuto per
raccogliere idee e parole.
Dopo quella che parve un eternità, lui parlo, la vce calma e stanamente dolce.
- Levy, tu sai che noi due ci conosciamo da parecchio tempo. Il nostro
incontro non è stato dei migliori, io ero un burbero e violento a cui
non importava nulla di nessuno. Poi, conoscendoti meglio, ho capito
cosa significasse avere degli amici, avere dei compagni. Ho incontrato
te.
Il mio cuore era un pezzo di ferro, che solo il tuo amore è riuscita a
sciogliere, ad ammorbidire, plasmandolo, e facendomi diventare una
persona migliore..- S'inginocchio, estraendo dalla tasca un cofanetto
contenente un anello con diamanti.
- Levy Mc Garden, vuoi diventare mia moglie, ed essere mia per sempre?-
Lei, che aveva smesso di respirare un paio di attimi prima, annuì con veemenza, gli occhi pieni di lacrime. Lui la strinse a sè, continuando a sussurrarle paroline dolci all'orecchio, dicendole quanto la amava... Che bello..
-LEVY! Dannazione! E riprendenditi!-
Uno scossone, e si ritrovò sul divano, il volto di Gajeel a pochi centimetri dalla faccia. Ma che. cavolo...?
Era un sogno?
- Ga-gajeel, che è successo?- chiese con voce roca. il fidanzato la guardò torvo, parecchio infastidito.
- Spiegamelo tu Levy! Rientro, e ti ritrovo sul divano, in una
posizione scomodissima, con le lacrime agli occhi. Eri in apnea, e
sembrava che chissà cosa stessi sognando!.- Le prese malamente il libro
dalle mani e lo ripose sullo scaffale più alto della libreria lì in
salone.
- Per stasera basta con queste cavolate! Su, a letto- esordì
prendendola in braccio, con un ghigno (?) sul viso che non
preannunciava nulla di buono. In senso positivo ovviamente.
Eh, purtroppo quello della nostra scripter era solo un sogno.
Riflettendoci meglio, era certa di preferire il suo Gajeel reale, a quello onirico.
A volte poteva essere insopportabile e poco galante, ma... non era per questo, che si era innamorata di lui?
Salve! Ecco qui la quarta One shot, con prompt Daydream.
Davvero avevo poche idee, però su, spero non sia tanto male e possa farvi sorridere!
Ringrazio MaxBarbie e Alechan86, per le bellissime recensioni e i complimenti allo scorso capitolo.. Vi ringrazio della costanza nel seguirmi! <3
Alla prossima
Kiss.
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Capitolo 5 *** Note Autrice e sentite Scuse. ***
NoteA
Salve a tutti!
Ho cominciato questa raccolta ben due anni fa, senza però portarla a termine.
Mi scuso molto per la poca dedizione, e spero possiate apprezzare comunque le quattro One-shot già pubblicate!
Cancellare l'intera raccolta, come la precedente mi dispiaceva!
Saluti,
tenny_93
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