THE MOOD OF LOVE

di neoeli91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The three of us ***
Capitolo 2: *** Danger ***
Capitolo 3: *** Because of you ***
Capitolo 4: *** What are you thinking about? ***
Capitolo 5: *** For You ***
Capitolo 6: *** Just one day ***



Capitolo 1
*** The three of us ***


Come riassumere la mia vita in una parola: caos.

Kim Hye Joo. Normale ragazza coreana di diciannove anni che dopo essersi diplomata ha da poco trovato un lavoro part-time presso una caffetteria del suo quartiere. Cosa c’è di problematico in questa mia vita apparentemente normale? Beh lo scoprirete presto.

Ho frequentato Taehyung, il mio ex, per tutti gli anni del liceo, eravamo infatti compagni di classe.
Inizialmente non avevo nessun interesse nei suoi confronti, anzi mi sembrava solo un ragazzino viziato e indisponente ma quando diventammo compagni di banco verso la metà del primo anno, iniziai a cambiare idea.
Scoprii il suo lato dolce e gentile che raramente mostrava e fu probabilmente quello che mi fece innamorare di lui. Anche l’inizio della nostra storia fu parecchio particolare: un giorno dopo una lezione di educazione fisica mi ritrovai un bigliettino nell’armadietto in cui mi veniva chiesto di andare sul tetto della scuola a ora di pranzo. Incuriosita ci andai e una volta salita mi ritrovai Taehyung davanti che in un qualche modo mi fece capire di piacergli.
Dopo che ci fummo messi insieme trascorremmo dei bellissimi anni, ma quando l’ultima settimana di scuola, dell’ultimo anno, lo beccai mentre baciava un’altra lo lasciati all’istante senza nemmeno chiedere spiegazioni. Venire tradita dal mio TaeTae, in cui avevo riposto tutta la mia fiducia, mi distrusse e nonostante lui avesse provato svariate volte a parlare con me, dicendomi che in realtà lui non aveva fatto nulla e tutto era stato causato da quella ragazza, io decisi di non credergli tantoche dalla fine della scuola non ebbi più sue notizie.

Nel frattempo, iniziai a lavorare e pian piano mi innamorai di Jungkook, uno dei miei sunbae, che nonostante frequentasse ancora al liceo, lavorava lì part-time. Inizialmente fui restia ad ammettere che ero attratta da lui in quanto aveva due anni in meno di me, ma più il tempo passava più mi rendevo conto che stavo bene in sua compagnia. Quando un pomeriggio dopo il lavoro si dichiarò, non ci pensai due volte a decidere di diventare la sua fidanzata. Tuttavia ignoravo completamente che lui e Taehyung avessero un qualsiasi tipo di rapporto, dato che mai li avevo mai visti insieme, lo scoprii quando ormai era troppo tardi per tornare indietro.

- Noona, dopo il lavoro ti va di fare un giro? - iniziò Kookie, così avevo iniziato a soprannominare Jungkook dal giorno in cui ci eravamo fidanzati, cercando di convincermi con un aegyo non molto efficace. Ma adoravo quando lo faceva.
- Certo! - accettai sorridente. Adoravo quando si mostrava così premuroso con me, avere un ragazzo più piccolo aveva i suoi lati positivi. - Prima di uscire ricordami di mandare un messaggio a mio fratello, non voglio che si preoccupi.
Kookie annuì alzando il pollice e facendomi l’occhiolino, prima di tornare al lavoro; era troppo dolce! >.<

Il nostro orario lavorativo prevedeva che staccassimo entrambi alle 18.00 (anche se io iniziavo alle 10.00 del mattino e lui alle 14.00) e ciò era una fortuna, infatti tornavamo spesso a casa insieme, o almeno facevamo una parte della strada, dato che le nostre case, nonostante fossero nel medesimo distretto, erano lontane.
Stavamo uscendo dal locale per la porta laterale, destinata a noi dipendenti, quando varcata la soglia mi bloccai all’istante; mai mi sarei aspettata di rivedere quel viso fin troppo familiare.
Prima che avessi il tempo di aprire bocca sentì Kookie parlare - Hyung! - disse facendomi raggelare il sangue nelle vene. Lui conosceva Taehyung?
A quelle parole mi girai verso Kookie guardandolo stranita, avevo bisogno di una risposta, SUBITO!
- Tu! - intervenne Taehyung rivolgendosi a me - Che ci fai qui? - mi chiese.
- Ah, hyung lascia che te la presenti - riprese Kookie guardando verso Taehyung sorridente - Hye Joo, Taehyung - disse presentandoci - Finalmente ti presento la mia ragazza - disse orgoglioso, il suo viso era brillante.
A quelle sue parole il viso di Taehyung cambiò espressione - Scusa?
- Sì, la ragazza di cui ti ho parlato per settimane, la mia ragazza! - portò avanti innocentemente, probabilmente non capendo il perchè della sua reazione.
Taehyung annuì poco convinto per poi spostare lo sguardo su di me - Quindi ora sei la ragazza di mio fratello? - portò avanti sdegnato, scioccandomi più di prima.
- Fratello? - farfugliai per poi guardare alternativamente lui e Kookie - È tuo fratello? - espressi indicando il mio ragazzo ma senza distogliere lo sguardo da Taehyung.

Quello sarebbe stato l’inizio di miei problemi…

 

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Capitolo 2
*** Danger ***


Kookie mi prese per mano - Ti avevo detto di avere un fratello, vero noona? - espresse guardandomi sorridente.
Al sentirmi chiamare noona, Taehyung ghignò come se fosse irritato dal fatto che suo fratello avesse una fidanzata più grande di lui. Sicuramente oltre a ciò non gli andava a genio il fatto che fosse proprio la sottoscritta -Tsk - esordì - Certo che ti sei ripresa in fretta eh? - continuò più severo.
A quelle sue parole Kookie capì che non fossimo del tutto estranei - Voi due… vi conoscete? - domandò allora ancora ignaro di tutto.
Taehyung annuì suo malgrado e mi augurai che non volesse parlargli di ciò che era successo tra di noi. Non perché volessi tenere Kookie all’oscuro di tutto ma perché lo conoscevo abbastanza bene per dire che se l’avesse saputo si sarebbe sentito in colpa con me per quello che mi aveva fatto Taehyung e con lui per stare con la sua ex - Eravamo in classe insieme al liceo - si limitò a dire alla fine, procurandosi tutta la mia gratitudine.
- Davvero? - lo sguardo di Kookie s’illuminò - Allora siete amici! - concluse forse troppo frettolosamente.
- Lo eravamo - s’intromise Taehyung - Ora me ne vado - riprese poco dopo facendo per voltarsi - Ti aspetto a casa.

Quando finalmente Taehyung se ne fu andato potei rilassarmi e tirare un sospiro di sollievo. In quel momento avevo solamente bisogno di uscire e trascorrere un po’ di tempo con il mio ragazzo. A quell’assurda situazione ci avrei pensato in seguito.
- Noona stai bene? - mi domandò Kookie, probabilmente non avevo una bella cera.
Io annuì all’istante - Certo! Sono solo un po’ stanca per il lavoro - mentii, era la prima volta che lo facevo con lui - Oggi abbiamo lavorato parecchio - supportai per sembrare convincente.
Lui si rilassò, sorrise e si trovò d’accordo con me - Sabato dobbiamo assolutamente uscire a divertirci, ormai siamo in primavera e dato che nessuno dei due lavora dovremmo fare un giro. Che dici?
La sua idea m’ispirò parecchio e accettai all’istante - Che ne dici di un picnic al Yeouido Park? - proposi. Mangiare sull’erba circondati dagli alberi in fiore... - fantasticai - È una cosa che adoro! Dopotutto non ci vuole tanto e in questa stagione è bellissimo- mi fermai - Scusami sono partita in quarta senza sentire il tuo parere - portai avanti abbassando la testa in segno di scuse.
Kookie mi sorrise dolcemente, quei suoi sorrisi erano i miei preferiti - È un’ottima idea! - rispose lui entusiasta.
- Allora lascia fare a me per il cibo! - continuai mentre già iniziavo a pensare a cosa preparargli. Avevo iniziato a conoscere i suoi gusti in fatto di cibo e dato che ero una brava cuoca avrei di certo preparato un buon pranzetto.
Trascorsi così il resto della serata in compagnia di Kookie e tornai a casa verso le 21.00 sperando con tutto il cuore che Seokjin, mio fratello, fosse ancora sveglio. Avevo assolutamente bisogno di parlare con qualcuno di ciò che era successo quel pomeriggio.
- Oppa! - cantilenai non appena recatami in salotto notai mio fratello sul divano.
- Hye Joo che succede? - mi domandò lui guardandomi perplesso mentre m’intimava di sedermi accanto a lui.
Mi accoccolai così di fianco a lui stringendo le gambe al petto - Ho bisogno di conforto - espressi cercando di trovare le parole per digli ciò che era successo.
A quelle mie parole il suo sguardo cambiò - Hai litigato con Jungkook? - chiese subito.
Io scossi la testa - Ho incontrato Taehyung oggi, all’uscita dal lavoro - iniziai vedendo il volto di mio fratello corrucciarsi - Ma ancora peggio è che… - dissi bloccandomi.
- Avete parlato? - andò avanti portandomi a sé - Va tutto bene?
- Non abbiamo detto molto - confessai - Però ho scoperto che lui e Jungkook… ecco loro… - presi un grande respiro - Sono fratelli! - sganciai la bomba così tutto in un colpo che anche Seokjin rimase più che sconvolto.
- Dici sul serio?! E ora… che farai? - mi chiese allora preoccupato.
- In realtà nulla. Sono solo un po’ stupita ma non per questo lascerò Jungkook.
- E lui che dice? - anche lui conosceva bene Kookie e probabilmente aveva avuto il mio stesso pensiero.
Scossi la testa - Sa solamente che eravamo compagni di scuola. Taehyung non gli ha detto nulla di noi e non sarò di certo io a farlo. Ormai quello riguarda il passato e non deve assolutamente influenzare il futuro.
Seokjin sospirò - Spero non succeda nulla - espresse inquieto.
Gli sorrisi - Non preoccuparti! L’ho visto ora per la prima volta da quando frequento Kookie non vedo perché dovrei vederlo così spesso. Lui mi odia e io meno lo vedo meglio sto, quindi non c’è pericolo - conclusi tranquillamente.
La chiacchierata con mio fratello mi aveva tranquillizzata ed ero certa che non ci sarebbero stati problemi ma forse avevo sottovalutato troppo la situazione…


Finalmente quel sabato arrivò e come deciso in precedenza, io e Kookie, ci trovammo davanti alla fermata dell’autobus che era a metà strada tra casa mia e sua; entrambi eravamo entusiasti di trascorrere una giornata insieme, fuori dal locale in cui lavoravamo.
- Noona, cos’hai preparato di buono? - mi domandò una volta sull’autobus mentre cercava di sbirciare dentro la borsa con il cibo.
- Lo vedrai quando saremo là - sentenziai spostando la sacca - Sono tutte cose che ti piacciono Kookie, ho passato gli ultimi tre giorni a pensare alle pietanze che ti piacciono di più! - riferii mentre sorridevo ripensando alle ultime 72 ore.
Kookie allora mi abbracciò - La mia noona è la migliore! - espresse mettendomi in imbarazzo. Era davvero troppo dolce e non lo nascondeva nemmeno quando eravamo in pubblico.
Arrivati al Yeouido Park girammo un po’ alla ricerca di un posticino tranquillo dove poterci rilassare, senza essere circondati da troppe persone dopodichè sistemammo il telo che avevamo portato con noi e iniziammo a pranzare: oltre ad una vasta scelta di piatti della cucina coreana tra cui kimbap e pajeon, mi ero cimentata nella preparazione del sushi dolce che avremmo mangiato come spuntino/merenda dato che avevamo programmato di rimanere lì tutta la giornata. Avevo visto la ricetta svariate volte ed avevo deciso di provare a prepararlo.
Kookie era talmente affamato che non lasciò nemmeno una briciola e apprezzò tutto ciò che avevo preparato, il che mi rese più che felice.

Dopo pranzo trascorremmo tutta la giornata a parlare, ridere e scherzare quando, vero le 17.30 successe la cosa più spaventosa che potesse mai accadere…

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Capitolo 3
*** Because of you ***


Avevamo da poco terminato di mangiare il sushi dolce quando notai spuntare sul braccio di Kookie delle macchioline rosse.
- Kookie tutto bene? Cosa sono queste? - gli chiesi preoccupata.
Lui scrutò il suo braccio e mi sorrise - Saranno le punture di qualche zanzara non è nulla di grave - sdrammatizzò riprendendo ad appoggiare la testa sulle mie gambe. Adorava quella posizione e io l’adoravo a mia volta. Mi piaceva accarezzare i suoi capelli nero corvino, lisci e morbidi; talvolta sembrava essere il cucciolo di un gattino.
Data la sua tranquillità decisi di non dare peso alla mia preoccupazione forse infondata, e ripresi la conversazione precedente che portammo avanti per un altro quarto d’ora.
Tutto d’un tratto però Kookie si alzò di scatto lamentando dolori alla testa e un forte senso di nausea.
A quel punto mi preoccupai seriamente e dopo un breve momento di panico decisi di chiamare un ambulanza che in dieci minuti ci venne a prendere, portandoci all’ospedale più vicino.

I minuti trascorsi in sala d’attesa sembrarono eterni. Sapevo che non era nulla di grave, o almeno lo speravo, ma non potevo fare a meno di preoccuparmi per lui. Era la prima volta che stava male quando era con me e fu una sensazione a dir poco terribile.
- Dottore cos’è successo? Come sta? - iniziai a domandare non appena il dottore ebbe finito di visitare Kookie e uscì dalla sua stanza.
Lui mi sorrise tranquillizzandomi - Non è nulla di grave - espresse con voce calma - È solamente una reazione allergica a qualcosa che ha mangiato - portò avanti - Abbiamo fatto un test sulle allergie per capire di cosa si tratta.
- Allergia? - domandai perplessa - È impossibile! L’unico cibo a cui è allergico sono i crostacei e il pranzo che ho preparato oggi ne è privo, proprio perché so di questo! - continuai a dire sentendomi tutto d’un tratto in colpa.
- Quello che non può mangiare crostacei sono io non Jungkook! - disse una voce proveniente dalle mie spalle, la riconobbi subito, era Taehyung. - Lui è allergico alle fragole idiota! Non conosci il tuo ragazzo? - sbraitò nervosamente - Non dirmi che hai dato da mangiare delle fragole a mio fratello!? - mi attaccò - Quell’idiota! Non doveva mangiarle anche se gliele hai date tu!
- Fragole? - scandii sgomenta. Per il sushi dolce avevo utilizzato diversi tipi di frutta tra cui le fragole…
Taehyung annuì - Hai confuso me e mio fratello? Andiamo bene! - replicò acido. Facendomi sentire sempre più colpevole.
- Non volevo… mi dispiace… io - singhiozzai mentre cercavo a stento di trattenere le lacrime.
- Non si preoccupi signorina - intervenne il dottore quasi volesse difendermi - Sono cose che succedono, l’importante è che non sia accaduto nulla di grave. - concluse per poi congedarsi.

Quando il dottore se ne fu andato sia io che Taehyung entrammo nella stanza di Kookie che ci accolse con un enorme sorriso.
- Kookie stai bene? - esordii correndo verso di lui - Non sai quanto mi dispiace! E’ tutta colpa mia! - continuai, per la seconda volta in procinto di piangere.
Kookie mi sorrise - Non preoccuparti noona, sto bene, non è successo nulla! - proseguì tranquillizzandomi un po’ - Hyung sei venuto anche tu? - continuò spostando lo sguardo su Taehyung che era rimasto indietro - Hanno detto che devo rimanere qui stanotte solo per un controllo, domattina tornerò a casa. - concluse.
Rimanemmo da Kookie finché un’infermiera non venne ad avvisarci della fine dell’orario delle visite e mio malgrado dovetti salutarlo.

- Mi dispiace - ripetei a Taehyung una volta usciti dalla stanza di Kookie - Ho commesso l’errore più grande che potevo fare e…
- Lui sta bene quindi smettila di preoccuparti! - m’interruppe. - Ora andiamo a casa - portò avanti. Sembrava più rilassato rispetto a prima e ciò mi tranquillizzò.
 Usciti dall’ospedale feci per salutare Taehyung e dirigermi alla fermata dell’autobus quando mi fermò - Abiti ancora nello stesso posto vero? - mi domandò. Io annuii. - Spero che entrerai nel casco, l’ho cambiato e la tua testa è sempre stata grande - continuò facendomi capire che voleva darmi un passaggio.
- Non c’è bisogno che mi accompagni… - risposi. Era troppo strano tornare in moto con lui dopo tutto quel tempo e ciò che era successo.
- Guadagni così tanti soldi da poterli buttare inutilmente per gli autobus? Facciamo la stessa strada no? - portò avanti convincendomi.
Salire su quella moto con Taehyung mi diede una strana sensazione. Era la moto su cui avevamo viaggiato per alcuni anni, che ci aveva portato nei luoghi di molti nostri appuntamenti, a lei erano legati molti dei miei ricordi felici con lui… era strano. Ma era lo ancora più stringermi a lui dopo così tanto tempo e anche se ero molto più a disagio di quanto non fossi stata le prime volte, quella sensazione mi riportava indietro nel passato, come se non fosse accaduto nulla, come se non fossero trascorsi mesi dall’ultima vota che era successo…
Per tutto il tragitto né io né Taehyung proferimmo, fu lui a parlare, rompendo il ghiaccio, poco prima che arrivassimo a casa mia - Vallo a prendere tu domattina - esordì - Gli farà piacere - portò avanti con voce così bassa che faticai a sentirlo.
Io annuii mentre cercavo di scrutare la sua espressione riflessa nel finestrino - Va bene - rafforzai ancora titubante.
- Spero non ti presenterai con quella faccia! - continuò - Lo faresti preoccupare più del dovuto.
- Che faccia? - domandai arricciando il naso.
- La faccia di ha appena visto un fantasma - scherzò.
Lo guardai storto - Yah! Cosa intendi con questo?! - lo rimbeccai mentre la sua foto si fermava davanti a casa mia. vedere casa mia mi fece tornare in me, per qualche minuto mi era sembrato di tornare indietro.
- Vedi di non lasciarlo là - concluse Taehyung non appena ebbi tolto il casco rendendoglielo.
Io annuii nuovamente - Va bene! - terminai inchinandomi e con un saluto veloce mi diressi in casa.

 

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Capitolo 4
*** What are you thinking about? ***


Erano trascorse già un paio di settimane da quella brutta vicenda e il mio senso di colpa nei confronti di Kookie era quasi svanito del tutto.
Quel pomeriggio, come consuetudine, dopo il lavoro, io e Kookie eravamo usciti per fare due passi e fermatici al solito cafè iniziammo a chiacchierare - Noona, questo weekend non hai da fare vero? - mi domandò per l’ennesima volta. Quella settimana aveva continuato a dirmi di tenermi libera ogni giorno.
Io sorrisi - Mi vuoi spiegare cos’hai in mente Kookie? È una settimana che mi tieni sulle spine - constatai sperando di convincerlo finalmente a parlare.
Lui sorrise a sua volta, dolcemente - Prima di dirtelo volevo essere sicuro di mantenere la promessa - espresse - Allora - iniziò con un grande respiro - Sai che i miei zii hanno la casa in riva al mare ad Incheon vero? - iniziò a dire mentre la mia curiosità aumentava - Bene, questa settimana sono via per lavoro e gli ho chiesto se potevamo andare là per passare una giornata diversa. C’è il barbecue, la spiaggia e il mare! Non sarebbe bello? - portò avanti entusiasta.
- Oddio dici davvero?? - il mio entusiasmo era alle stelle! - Sarebbe fantastico!!! Certi che mi piacerebbe! - portai avanti rafforzando.
- Sono contento che l’idea ti piaccia - rispose contento - Ti andrebbe di chiamare anche tuo fratello? - domandò poi - È simpatico e magari non si preoccuperebbe dato che andiamo fuori Seoul - spiegò. Quel suo lato dolce e premuroso era ciò che lo rendeva il ragazzo migliore che avessi mai incontrato, non solo si preoccupava sempre per me ma ci teneva anche ad essere corretto, in quel caso, verso la mia famiglia.
- Sono certa che verrebbe volentieri - risposi allora sorridendogli e dandogli un leggero bacio sulla guancia.

Le giornate che ci separavano da quell’atteso weekend passarono non troppo in fretta ma alla fine, arrivò anche quel giorno.
Kookie era partito la mattina sul presto e mi aveva consigliato di raggiungerlo verso ora di pranzo perché voleva preparare tutto lui, così io e mio fratello ci preparammo con tutta calma e verso le 10.00 saliti in auto, partimmo alla volta di Incheon.
- Non mi avevi detto di avere un fidanzato ricco! - scherzò Seokjin mentre eravamo in autostrada.
- Non è casa sua - replicai dandogli una leggera gomitata - Tra l’altro l’ho scoperto solo ieri! - portai avanti sulla difensiva.
- Lo so! - replicò lui - Ti stavo solo prendendo in giro, so che non sei il tipo di persona che guarda a queste cose - rafforzò.
- Vorrei ben dire! - continuai mentre voltato lo sguardo alla finestra cercavo il mare di Incheon - Ci siamo quasi! - portai avanti vedendo una lunga distesa blu.
- Si! Cominciavo ad avere fame - continuò non stupendomi affatto.
- Quando mai tu non hai fame? - lo rimbeccai divertita - Mi raccomando non mangiarti tutto! - continuai ridendo.
Dopo aver percorso ancora qualche silometro arrivammo a destinazione e parcheggiata l’auto ci dirigemmo alla casa che si trovava davanti a noi: una bella villetta su due piani con un giardino che si affacciava sul mare di Incheon.
- Benarrivati! - ci accolse Kookie con un grande sorriso - Andiamo sul retro, il barbecue è fuori - portò avanti facendoci strada - È quasi tutto pronto!
- Non dirmi che hai preparato tutto tu! - domandai sorpresa prima di voltare l’angolo e scorgere un'altra figura intenta a grigliare la carne.
- Hyung mi ha aiutato! - portò avanti facendomi capire all’istante chi fosse la persona che ancora ci voltava le spalle. Che sentendosi chiamato so voltò verso di noi.
La mia prima reazione non fu delle migliori ma mi limitai a non dire o fare nulla, Kookie ancora non sapeva nulla e nemmeno volevo che ne venisse a conoscenza. Per fortuna mio fratello era dalla mia parte e non appena vide il mio ex ragazzo mi posò una mano sulla spalla come se volesse darmi sostegno; io gli sorrisi ringraziandolo con un cenno del capo.
- noona cosa vorresti mangiare per primo? - mi domandò Kookie prendendomi per mano e trascinandomi verso il barbecue.
- Quello che vuoi! - replicai mentre cercavo di mantenere una certa compostezza anche di fronte allo sguardo contrariato di Taehyung che cercai di saltare in un qualche modo.
- Se vuoi finire qui io preparo il tavolo - disse allora Taehyung rivolgendosi a suo fratello. Molto probabilmente era un modo per defilarsi da quella situazione scomoda.
Quando Taehyung si allontanò mi rilassai e insieme a Kookie terminai di preparare il pranzo che, una volta pronto, servimmo in tavola.
Nonostante la tensione che aleggiava il pranzo andò per il meglio e per fortuna terminò anche abbastanza in fretta.

Dopo aver sistemato tutto Kookie propose di fare una passeggiata e raggiungere la spiaggia che, grazie al sole che splendeva il cielo e al clima perfetto, ci avrebbe regalato un meraviglioso pomeriggio.
Taehyung accettata la proposta decise però di non venire con noi ma di precederci alla spiaggia così, dopo aver chiuso la casa io, Kookie e Seokjin c’incamminammo a nostra volta.
Il sole splendeva ancora alto nel cielo e quei dieci minuti di camminata che ci separavano dal mare volarono. Arrivati in spiaggia sia io che Kookie corremmo verso l’acqua immergendo le gambe e iniziando a schizzarci come due bambini dell’asilo. Seokjin invece, cercando di essere più maturo preferì guardarci limitandosi a ridere di noi.
Dopo qualche minuto trascorso in acqua decidemmo di uscire e mentre aspettavamo di asciugarci i vestiti con l’aiuto del sole ci coricammo sulla spiaggia, fu poco dopo che Seokjin (forse per volerci lasciare del tempo soli) ci avvertì che sarebbe andato a fare una passeggiata da solo.
Rimasti soli, io e Kookie restammo ancora qualche tempo coricati sulla sabbia calda poi a nostra volta ci rialzammo e quando, pochi passi dopo, Kookie scorse un masso abbastanza grosso da portarcisi arrampicare propose di usarlo come luogo della conta e giocare a nascondino. In un primo luogo fui scettica ma alla fine, non potei rifiutare di fronte all’aegyo del mio dolce ragazzo e accettai.

Accettando quella proposta però presi la decisione che cambiò la mia vita per sempre!

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Capitolo 5
*** For You ***


Trascorremmo dieci minuti ad alternarci tra chi contava e chi si nascondeva quando, durante il mio turno nel nascondermi non iniziò, tutto d’un tratto, a diluviare.
Dato che sembrava che la pioggia aumentasse ogni secondo che passava, uscii dal mio nascondiglio e iniziai a cercare Kookie preoccupata.
Corsi per un po’ finché non trovai una sorta di grotta e iniziai a guardarmi intorno alla ricerca di Kookie che però non si vedeva. Cercai allora invano il mio cellulare, che ricordai aver lasciato alla casa. Decisi di allontanarmi da quella grotta per tornare dove avevamo giocato, forse Kookie mi stava aspettando lì, quando sentii qualcuno afferrarmi il braccio e trascinarmi verso l’interno.
In un primo momento mi spaventai poi pensando che fosse Kookie e mi rilassai, ma fu solo quando entrammo che capii chi fosse: di schiena e con la pioggia forte che impediva di vedere bene non avevo capito che fosse niente meno che Taehyung.
- Hai intenzione di prenderti un malanno? - mi attaccò non appena fummo all’asciutto. Lo scrosciare dell’acqua rendeva la sua voce ancora più severa.
- Stavo cercando Kookie - dissi mentre mi dirigevo all’uscita della grotta.
Taehyung mi afferrò nuovamente il braccio trascinandomi indietro - È grande abbastanza per trovarsi un riparo! - replicò lui - Non ha cinque anni - portò avanti mentre allentava la stretta.
- Solamente non voglio che si ammali aspettandomi fuori sotto la pioggia… - portai avanti mentre guardavo la pioggia che continuava a scendere imperterrita e provavo senso di colpa nei confronti del mio ragazzo.
- Se può farti star meglio gli scriverò dicendogli che sei al sicuro - trattò Taehyung prendendo il suo cellulare e iniziando a scrivere un messaggio - Ora siediti, penso ci vorrà del tempo prima che smetta di piovere - riprese dopo che ebbe avvertito Kookie e mio fratello.
In quel momento, dopo aver saputo che entrambi erano all’asciutto mi rilassai e mi sedetti su una delle pietre che si trovavano dentro quella mini grotta.
- Grazie - farfugliai forse più per smorzare la tensione che per altro.
Lui scosse la testa - Nonostante tutto non sei cambiata, sei tonta come sempre - portò avanti mentre continuava a fissare il pavimento. Nonostante tutto, nelle sue parole non c’era traccia di cattiveria.
- Yah! - scattai immediatamente - Ricordati che anche se abbiamo la stessa età sono comunque nata prima di te! - dissi quasi automaticamente. Ogni volta che Taehyung mi prendeva in giro mi difendevo in quel modo - Devi portare rispetto alle persone più grandi - continuai.
A quella mia frase sul volto di Taehyung comparve una smorfia divertita, quasi se ne fosse ricordato, ma nonostante ciò non replicò.
- Non avrei mai pensato che fossi tu la “famosa” noona di Jungkook - riprese poco dopo.
- Lo stesso vale per me - risposi facendogli notare che a mio parere non si somigliavano tantissimo, soprattutto caratterialmente, o almeno non per come era diventato.
- Da quanto vi frequentate? - domandò allora. Non capii mai se il motivo di quella domanda era puro interesse o se in realtà voleva sapere quanto mi ci era voluto per dimenticarmi di lui.
- Nove mesi tra una settimana - replicai ricordando che mi ci era voluto ben più di un anno prima di poter superare la storia con lui.
- Capisco - rispose con un espressione assolutamente indecifrabile.

La pioggia non accennava a smettere e a peggiorare il tutto, d’un tratto un forte tuono ci sorprese. Io odiavo, o forse meglio, avevo paura dei tuoni a causa di una brutta esperienza che avevo vissuto da piccola quando trovatami a casa da sola c’era stato un forte temporale.

Ricordavo ancora le sensazioni che avevo provato. Era una sera d’inverno e mamma e papà avevano fatto tardi al lavoro e proprio mentre Seokjin era uscito per prendere qualcosa da mangiare al mini market vicino casa era scoppiato un forte temporale con tuoni e fulmini, e come se non bastasse c’era stato pure un black out. Io da bambina fifona di cinque anni quale ero, mi ero spaventata così tanto che per la paura mi rifugiai sotto il letto.
Probabilmente la causa non è tanto il tuono o fulmine che sia ma il ricordo ad esso associato; il giorno dopo quel famoso temporale venimmo a sapere che vicino a casa nostra c’era stato un furto con scasso avvenuto proprio durante quel temporale e che i padroni di casa erano stati picchiati tanto da ridurli in fin di vita.
Probabilmente ciò fu la molla che scatenò il mio terrore per i temporali.
Da quel momento ogni volta che piove prego che non ci siano tuoni o fulmini.

Nell’esatto istante in cui vidi un lampo illuminare il cielo mi coprii le orecchie e chiusi gli occhi sussurrando un - No ti prego no - sperando con tutte le mie forze di non sentire nessun tuono ma, come era prevedibile non fu così. Per mia fortuna il rombo non mi sembrò troppo forte, ma solo quando riaprii gli occhi capii che tutto ciò era stato grazie a Taehyung che a sua volta mi aveva coperto le orecchie per proteggermi da quel suono che, come anche lui sapeva molto bene, mi terrorizzava e fu proprio in quel momento che mi sembrò il vecchio Taehyung, il dolce e premuroso Taehyung non quello arrogante, freddo e indisponente che era diventato…

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Capitolo 6
*** Just one day ***


Nell’istante successivo, non appena mi resi conto di quello che era successo, scansai Taehyung il quale non sembrava curarsi di ciò che era appena successo, sembrava solo preoccupato e il fatto che non ci fosse nessun significato dietro quel suo gesto mi rasserenò.
Sussurrai un - Grazie Taehyung - e lui dopo essersi voltato verso di me si tranquillizzò e mi sorrise come per dirmi “Di nulla figurati”.
Erano anni che non vedevo quel Taehyung, mi ero quasi dimenticata che quel suo lato esistesse.

Poco dopo, quando la pioggia si fu calmata, sentimmo delle voci chiamarci e io, riconoscendo immediatamente mio fratello e Kookie mi alzai e corsi verso l’entrata della grotta e abbracciai entrambi.
- Noona, stai bene? - mi domandò Kookie palesemente preoccupato.
Io annuii e girandomi verso Taehyung risposi - Tuo fratello si è preso cura di me - espressi guadagnandomi uno sguardo sgomento da parte di Seokjin il quale molto probabilmente non si sarebbe mai più aspettato quel genere di parole nei confronti di quella persona che mi aveva fatto soffrire così tanto.
Nel momento in cui Kookie stava per aprire bocca probabilmente per ringraziare suo fratello quest’ultimo intervenne - Se volevo evitare che piangesse non potevo fare altrimenti - si lasciò sfuggire lasciando di stucco Kookie il quale non sapeva che noi fossimo stati più che compagni di classe.
- Come facevi… - cerò di dire ma Taehyung lo interruppe nuovamente - Conosco diverse persone che piagnucolano quando sentono i tuoni quindi so come gestire la situazione - portò avanti dissolvendo almeno appartenete i dubbi di suo fratello.
D’altro canto Seokjin rimaneva in silenzio e io continuavo a domandarmi cosa gli stesse passando per la testa. Non era mai un buon segno quando non proferiva parola.
- Bene - intervenni sperando di concludere alla svelta quella conversazione - Che dite se torniamo a casa prima che ricominci a piovere? - proferii raccogliendo il consenso di tutti; ormai era chiaro che il gioco era concluso.

 Essendo solamente le 17.30 decidemmo di tornare a casa e rilassarci un po’ prima di andare in stazione, il treno infatti era prenotato per le 20.15.
Durante il tragitto dalla spiaggia a casa però ai ragazzi iniziò a venire fame così, rientrati ci spostammo immediatamente in cucina e frugando tra ciò che ci era avanzato dal pranzo riuscimmo a preparare un pasto degno di nota.
Che fosse stato o meno buono, avevamo talmente fame che finimmo tutto prima di avere il tempo di sentirne il gusto e con lo stomaco pieno e ancora un ora di attesa ci portammo in salotto per guardare un po’ di TV.
Fuori cominciava a fare buio e, una cosa tira l’altra quando aprii gli occhi balzai in piedi in preda al panico.
23.10- L’orologio segnava le 23.10.
Non mi ero nemmeno accorta di aver chiuso gli occhi ed erano passate quattro ore!?
Cercai immediatamente il mio cellulare sperando fosse carico per potermi fare luce e capire dove fossero i ragazzi e non appena riuscii ad accendere la torcia mi resi conto che erano tutti accanto a me: Kookie alla mia destra Taehyung alla mia sinistra e Seokjin appoggiato al tavolino davanti al divano.
Cercando di essere il più delicata possibile cercai di svegliarli iniziando da mio fratello che sembrò svegliarsi senza alcun problema e Kookie a sua volta non oppose resistenza mentre Taehyung, come solito rifiutò di aprire gli occhi finché non capì la situazione.
- Credete sia il caso di avvisare casa? - propose Seokjin a Kookie sapendo che lui e Taehyung vivevano con i genitori.
- Ho già provveduto - ripose Taehyung distogliendo lo sguardo dal cellulare - Direi che dato l’orario non abbiamo altra scelta che tornarcene a dormire a aspettare domani - portò avanti alzandosi e dopo un cenno del capo si diresse verso il piano superiore dove, quasi sicuramente si trovavano le camere da letto.
Rimasti noi tre Kookie convenne che la decisione di Taehyung fosse la più sensata e ci propose così di salire e dirigerci verso le camere da letto.

Continuavo a rigirarmi nel letto nella speranza di addormentarmi ma la sonno non ne voleva sapere di venirmi a trovare. Erano già le 2.00 ma ero più sveglia in quel momento che la mattina precedente.
Alzandomi decisi di scendere per prendere un bicchier d’acqua ed una volta risalita notai il balcone che dava sul salotto, così decisi di uscire per vedere se un po’ d’aria fresca mi avrebbe aiutato a prendere sonno. La giornata non era di certo stata delle più rilassanti e probabilmente dovevo schiarirmi un po’ le idee: mi sentivo ancora in colpa per il fatto di aver omesso a Kookie il fatto che conoscessi Taehyun e soprattutto che fossi stata la sua ragazza ma avevo paura di una sua reazione negativa. Inoltre il fatto che anche Taehyung non avesse detto nulla mi rasserenò in un primo momento anche se forse dicendoglielo subito avrei evitati quella serie di sentimenti più che contrastanti.
Ero ancora immersa nei miei pensieri quando sentii dei passi dirigersi verso di me e voltandomi lo vidi…

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