I cinque sensi

di Yoko_kun
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Five sense, five girl ***
Capitolo 2: *** Il tepore del sole (I feel you, I feel your touch) ***
Capitolo 3: *** La vista inganna (I can't see you) ***



Capitolo 1
*** Five sense, five girl ***


I cinque sensi.
Five sense, five girl.


Molti filosofi greci, Parmenide uno fra i tanti e primo tra tutti, hanno sempre sostenuto che i sensi ingannano.
Nella loro teoria esistono due forme di sapere: l'“alètheia” cioè la verità basata sulla ragione e la “doxa” cioè l'opinione data dai sensi.
È nella natura umana affidarsi spesso e volentieri, o più semplicemente sempre, ai sensi. Ma i sensi ingannano e lo fanno anche in accordo con le persone. È qualcosa di inevitabile. In questo piccola raccolta di storie tratterò tutti e cinque i sensi e gli inganni che essi tessono, involontariamente o no.
A volte ci fa comodo credere qualcos'altro, percepire la realtà diversa da come è realmente, spesso sono gli altri a mostrarci un'altra faccia della medaglia, quella che più gli comoda, la terza. Per ogni senso ci sarà una storia incentrata su una delle ragazze. Ecco l'elenco dei capitoli:

TATTO
“Il tepore del sole”
I feel you, I feel your touch.

Il tatto è il senso che permette di avvertire, toccando. Le forme, le dimensioni, la temperature e altre caratteristiche esterne dei corpi.
Questo è il senso di una donna che riconosce il tocco di qualcuno che ama.


VISTA
“La vista inganna”
I can't see you.
La vista è la facoltà, il senso del vedere che ha per organo periferico gli occhi per mezzo dei quali si percepiscono stimoli luminosi.
Ha per nozione le forme, la distanza e il movimento.
Questo è il senso di una ragazza che non riesce a capacitarsi di ciò che i suoi occhi hanno visto.


UDITO
“Sussurrando”
You heard my secret.

L'udito è il senso che permette di avvertire e distinguere suoni e rumori.
Questo è il senso di una ragazza che svela i propri sentimenti a bassa voce così da poterli sentire solo lei stessa.


GUSTO
“Questo sapore è amaro”
You aren't sweet.

Il gusto è il senso tra i cinque che permette di avvertire e distinguere i sapori.
Questo è il senso di una donna che cerca di addolcire il sapore amaro della vita.


OLFATTO
“Tossina”
I feel your perfume, but it is a poison.

L'olfatto è il senso che permette la percezione e la distinzione dei profumi e odori.
Questo è il senso di una figlia che riconosce il profumo del padre.


***
I sensi spesso ingannano. Ma noi inevitabilmente ci affidiamo ad essi.
Ci creiamo da soli un piccolo mondo di futili e dolci illusioni,
ma spesso esso si distrugge come una bolla di cristallo
e come tale va in frantumi, separandosi in mille pezzi che si conficcano
nel cuore, straziandoci di dolore.
Cinque sensi.
Cinque ragazze.
Cinque vite.
Cinque cuori
e un'infinità di taglienti schegge
che feriscono anche se nessuno tranne loro può
percepirlo.
I sensi sono pozzi da cui si attingono molteplici verità
e molteplici realtà.
Spesso spetta solo a noi riuscire a distinguerle,
e spetta solo a noi trovare la verità.
Allora non ci resta che chiederci solo una cosa:
qual'è la realtà?





******
Eccomi qui, con un'altra stori breve, anzi raccolta di storie! Questo primo capitolo come già detto è soltato di presentazione, pensavo fosse doveroso farlo.
Ho pubblicato quasi assieme il primo capitolo dedicato al primo senso, per poter anche dare subito un'idea e poi credo si brutto mettere solo la presentazione, no?
Be', che dire ancora? Nulla, se non che spero vogliate commentare in molti per dirmi che ne pensate di questa storia!








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Capitolo 2
*** Il tepore del sole (I feel you, I feel your touch) ***


TATTO
“Il tepore del sole”
I feel you, I feel your touch.


Il sorriso di Kaien-dono è come un tiepido raggio di sole che ti coglie alla sprovvista riempiendoti di calore umano, gioa e felicità.

“Tu non sei Kaien-dono...”

Il suo tocco è gentile e premuroso, anche quando ti riprende dandoti una sberla sulla testa. Sberla che non fa mai male.

“Il tuo sorriso non mi scalda il cuore”

Ma ora non è così. Non sente nessun calore, sembra che il sole, in cielo, si nasconda timido o forse pauroso dietro le nuvole cupe.

“Le tue mani, mi feriscono”

La sua voce è piena di energia e di allegria. Sentirla ti riempe le orecchie e poi anche la testa donandoti una lieta tranquillità. Anche quando urla, non lo fa mai con cattiveria.

“Non mentirmi....”

Ma ora nella sua voce, che riecheggia sinistra nella sua testa, non c'è traccia di gioia. Solo perverso sadismo.
No, non è lui, non può essere lui.

“Tu non sei Kaien-dono, non osare pronunciare il suo nome”

Il suo ricordo l'ha accompagnata per molte e ancora molte notti. A volte la attagliava in un incubo, nel ricordo della sensazione della pioggia che batteva sui loro corpi, della sensazione del suo sangue caldo che scendendo dalla sua lama scorre lungo le sue mani tremanti e il ricordo di quel tiepido abbraccio ornato da lacrime purpuree.

“le mie mani tremano ancora nello stringere la mia spada, ma il mio animo non può essere schiavo della paura...”

A volte il suo ricordo tornava in un sogno, accompagnato dal tepore dei suoi modi, nella gioia dei suoi ricordi e nel calore unico delle sue mani.

“Tu non sei lui...tu non sei lui...eppure il mio cuore batte come allora, perché?”

Il suo cuore è schiavo. Schiavo di un sentimento mai ricambiato, schiavo di qualcosa di indescrivibile.
Assoggettato a catene che lo stritolano, ma che non le anno mai tolto il sorriso dal volto.
“...perché? Perché la mia testa, il mio cuore e il mio animo mi urlano che è Kaien-dono?”

Lei amava lui. Ma lui amava un'altra donna, sua moglie.
Le voleva bene, certo ma non la amava. E per quanto lei si imponesse di dimenticarlo non lo aveva mai fatto neppure per un attimo.

“Lui non è Kaien-dono, lui non avrebbe mai fatto sanguinare il mio cuore...”

Si sforzava di accontentarsi della premura che lui le usava, ma per quanto si sforzasse dentro di sé restava quella piccola vocina, quel non che, che la faceva sentire...vuota, o non completa.

“Lui mi ha affidato il cuore....”

Lui però le aveva donato il suo cuore e il suo ricordo. Forse era un peso eccessivo per lei, ma lo aveva sempre sopportato anche a rischio di finirci schiacciata.
Non poteva e non voleva deluderlo.

“...e io non posso permettere che le sua memoria venga infangata così”

È la paura ad attagliarne il cuore, ma non lascia la presa sull'elsa. Non è più tempo dei ripensamenti. Ancora una volta la memoria gli si affolla di spezzoni di quel momento, ma lei li ignora. Non può permettersi di perdere, ha una promessa da mantenere.

“Kaien-dono, io serberò per sempre nel mio petto il vostro cuore...”

Lotta con furia fino alla fine.
Il dolore è molto ma non può finire tutto così. Si sente debole e confusa, sente il tepore appena accennato del suo sangue che scende lungo il suo corpo trafitto da quella gelida lama.
“...ora vi posso raggiungere Kaien-dono...?”

Nella sua mente riaffiora il ricordo della sua flebile voce, voce sempre calda e rassicurante. Le sue parole le riempiono di nuovo la sua testa e il ricordo acquista significato.
Fuori, quasi fosse un eco lontano, sente la sua crudele risata che gli ferisce le orecchie. Poi con un soffio di voce, gioca la sua ultima carta.

“Shirafune”

Ne trafigge la testa e ne elimina l'esistenza. Fa male ma in fondo non così tanto.
Ce l'ha fatta? Ha adempiuto al suo compito?
sì. finalmente sì.

“...ora però sento solo freddo..”

I suoi occhi non si chiudono ma la sua coscienza sfugge via labile. Si addormenta di un sonno orribile, mentre sul suo corpo sembra non riuscire più a sentire i tiepidi raggi del sole.





********
Ed ecco il primo capitolo: il TATTO, incentrato su Rukia e ovviamente sul suo rapporto con Kaien e lo scontro con Aaroniero....allora che ve ne è sembrato?
Ho voluto incentrare il tutto sulla differenza di tocco e su ciò che alla fine la piccola Rukia ha sentito, spero di aver reso bene l'idea! Al prossimo capitolo!








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Capitolo 3
*** La vista inganna (I can't see you) ***


VISTA
“La vista inganna”
I can't see you.


Osserva il suo volto con gli occhi spalancati e colmi di lacrime. La sua voce trema ed è ridotta a un sottile sussurro.

“A...Aizen...taichou...”

Trema tutta. Trema la sua mano, appoggiata lievemente sulla fredda lama insanguinata. Trema il suo corpo, trema la sua voce e il suo cuore.
Il suo pensiero è discordante da ciò che vede, non accetta la verità degli occhi.

“...p-perché...?”

Un bella domanda. Lecita, giusta. Ma destinata a restare irrisolta, senza una risposta.
Fa male la lama fredda che lacera le sue carni, ma ancora più male il volto di lui, impassibile.

“...non è possibile...”

La sua voce non esce più, non ha più fiato nei polmoni. Ha solo dolore, che percorre e invade tutto il suo corpo. Il suo sguardo continua a restare fermo sul suo volto, mentre nella sua testa l'ultimo barlume di speranza, ubriacata dalla disperazione, urla che non può essere vero, che non può essere lui.

“i-io...”

Ora anche i pensieri si fanno confusi, caotici. Nella sua mente la sua vana certezza è in lotta con ciò che vede.
Non è semplice, ma gli occhi, più facili vittime di inganni, spesso sono anche gli unici forieri di verità. Bisogna però sapere discernere le due cose.

“...non posso..”

Ancora lacrime. Sembrano non voler finire mai.
Nel volto di Aizen-taichou era sempre dipinto un sorriso tenue, gentile e infinitamente dolce. Lei adorava passare ore a osservarlo.

“..crederci...”

Lui era sempre gentile, delicato e premuroso.
I suoi occhi dietro quegli occhiali erano sempre gentili e quel color nocciola le riscaldava il cuore.

“...taichou..”

Ora però il suo sorriso tenue e gentile si era spento per lasciare spazio a un'espressione seria, che la intimoriva.

“non può essere....”

E i suoi occhi, dipinti di un colore quasi diverso da quello che ricordava, erano indifferenti distaccati. Dove era finito quello sguardo preoccupato e premuroso che la riempiva?

“..vero”

Nel suo volto, per quanto i suoi occhi cerchino disperati, non c'è più traccia del vecchio Aizen-taichou.
L'umo che lei vedeva di fronte a sé era completamente diverso da quello che aveva sempre visto e conosciuto.

“che io...”

Gli occhi di lui la osservano impassibile mentre piano inizia a scendere, accasciandosi al suolo.
Di quello sguardo nocciola, che riscaldava l'animo come una tazza di cioccolata calda in inverno, non vi è neppure più il ricordo lontano in quello sguardo freddo e impassibile, tanto da gelarle il cuore.

“...stia...”

Vede la stanza che inizia a girarsi e la sua vista inizia perdere nitidezza.
È debole e lenta, come una foglia in autunno che si stacca dall'albero, scende al suolo.

“...sognando?”

Per neppure un attimo chiude gli occhi, ha paura di ciò che vede, ma teme che chiudendo gli occhi lei non si possa svegliare da quell'incubo, scoprendo quindi che è realtà.

“eppure sento...”

Lui impassibile segue con gli occhi la sua caduta, poi rinfodera la spada e si gira rivolgendosi a Gin.
Hinamori percepisce solo dei suoni lontani, distorti e confusi mentre i suoi occhi restano aperti nella sua testardaggine.

“...sento freddo..”

Il sangue copioso esce dalla sua ferita, e piano forma un piccolo lago purpureo che la bagna.
Le fa male la ferita, e sente un freddo crescente. Ma ciò che le fa più male è vedere il profilo del suo taichou che si allontana abbandonandola in quella pozza del suo sangue.

“...ho...”

Si era convinta che fosse morta il giorno in cui ne aveva visto il corpo appeso alla torre, ma si era sbagliata i suoi occhi le avevano inconsciamente mentito. E lei ci aveva creduto.

“...paura”

Ora i suoi occhi le mostrano un uomo completamente diverso da quello che lei credeva, e glielo mostrano mentre la abbandona dopo averla ferita sia nell'animo che nel corpo. E glielo mostrano assieme al rosso del suo sangue.
E ora i suoi occhi le stanno dicendo il vero, ma lei già da un po' ha smesso di ascoltarli. La vista a volte inganna, ma siamo noi i soli colpevoli di ciò, poiché non c'è miglior cieco di chi non vuol vedere.



********
Eccomi di nuovo qui, col secondo senso: Vista. L'argomento è un classico, cioè il tradimento di Aizen e il suo tentato omicio nei confronti Hinamori. Spero che non vi sia risultato noiso!
Colgo l'occasione per ringraziare Etherege, felice di averti fatto innamorare della storia! ^^

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