Verità

di Jexaveggy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Voglio Sapere ***
Capitolo 2: *** La Realtà ***
Capitolo 3: *** Vi Amo! ***



Capitolo 1
*** Voglio Sapere ***


Voglio Sapere

Verità

 

Voglio Sapere

 

 

 

 

Ancora non poteva crederci… Majin bu era stato definitivamente sconfitto e non solo lei era tornata in vita, ma anche suo figlio e suo marito.

 

Già, suo marito.

 

Ora era disteso dall’altra parte del letto e le dava la schiena e molto probabilmente stava già dormendo da qualche ora. Al contrario di Bulma, che era supina con gli occhi aperti. Non riusciva a dormire quella notte, nell’intera giornata erano successe una miriade di cose e si faceva mille quesiti in mente, la maggior parte erano riferiti a Vegeta. Voleva svegliarlo e poter parlare con lui, ma aveva paura che avrebbe deviato il discorso.

 

-Non riesci a dormire?-

 

Bulma si gira di scatto verso il sayan. Neanche lui dormiva. La donna non sapeva se cogliere l’occasione o no, ma poi scelse la seconda opzione.

 

-Beh ecco, mi è venuta una sete incredibile! Scendo di sotto un attimo…-

 

Mentì. Il sayan la conosceva bene, sapeva leggerle in quelle iridi oltreoceano, ma la lasciò fare. Non perché non volesse discutere, ma forse perché aveva capito la sua titubanza a cosa era dovuta e capì come si sentiva. Guardò la moglie varcare la soglia per uscire e tornò nella sua posizione, fissando le stelle oltre la finestra.

 

*****

 

Il mattino seguente Bulma si era svegliata alle 7 e, stranamente, né TrunksVegeta si erano ancora destati dal sonno. Voleva sapere, voleva ardentemente scoprire tutto. E fu allora che alla bella scienziata venne una splendida idea. Si lavò, si vestì senza svegliare il principe e corse giù in salotto per raggiungere il telefono, sperando di trovare sveglia almeno la persona a lei interessata.

 

-Pronto? Qui casa Son.-

 

-Ciao Chichi, sono Bulma!-

 

-Oh ciao cara, dimmi tutto…-

 

-Senti, mi passeresti per favore tuo padre?-

 

-Mio padre?!?... Ok, ora te lo passo!-

 

Dopo pochi secondi…

 

-Ciao Bulma! Come stai?-

 

-Ciao Juman, tutto bene grazie! Ascolta potrei chiederti un piccolo favore?-

 

-Si certo, quello che vuoi!-

 

-Potresti chiamare subito Baba e dirle di venire qui da me ora? Non chiedermi niente poi ti spiegherò!-

 

-Ok senz’altro, sarà subito da te! Ciao cara!-

 

-Grazie ciao… ah salutami tutti!-

 

-Sicuro, ciao!-

 

Riagganciò. L’aveva fatto. Ormai non poteva tornare indietro. Aspettò una decina di minuti seduta sul divano, chiedendosi se stava per fare la cosa giusta, quando Baba suonò alla porta.

 

-Salve Bulma!-

 

-Ciao Baba, entra!-

 

La vecchietta entrò levitando seduta sulla sua immancabile sfera di cristallo, che veniva osservata da una Bulma molto perplessa.

 

-Senti Baba, volevo chiederti se potevi prestarmi la tua sfera di cristallo…-

 

-Cosa? Mi spiace molto Bulma ma la risposta è no!-

 

-Ma…-

 

-NO!-

 

-Ti prego, te la ridò in giornata!-

 

-HO DETTO DI NO!-

 

Baba però guardò bene la padrona di casa, che era triste e sconsolata e gli occhi si stavano per bagnare di pungenti lacrime supplichevoli.

 

-Baba ti scongiuro, voglio solo sapere delle cose molto importanti su Vegeta, ti prego!-

 

Vegeta stava scendendo le scale proprio in quel momento e sentendo la voce della moglie e di quella streghetta strana, si nascose dietro al muro.

 

-Mpfh… e va bene! Potrai attivarla mettendoci le mani sopra e concentrandoti sull’avvenimento che vuoi indagare ma, mi raccomando… NON ROMPERLA!-

 

-Grazie mille Baba, tranquilla con me è al sicuro!-

 

-Si, ma che sia l’ultima volta! Se hai bisogno di me io sarò da Chichi!-

 

-Ok, ti chiamo quando finisco!-

 

Detto questo Baba lasciò la Capsule & Co., Bulma si sedette sul divano appoggiando la sfera sul tavolino e Vegeta rimase lì, nascosto chiedendosi cosa volesse fare la moglie con quell’affare, anche se mezza idea ce l’aveva già!

 

 

 

CONTINUA…

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Capitolo 2
*** La Realtà ***


La Realtà

Verità

 

La Realtà

 

   

 

 

Bulma era pronta, anzi mi correggo, era terrorizzata, aveva paura che il suo uomo potesse nasconderle qualcosa. Ma voleva sapere, sapere come mai Babidi aveva scelto proprio Vegeta come vittima del suo incantesimo. Vegeta era ancora lì, nascosto dietro il muretto e ogni tanto buttava l’occhio sulla rampa di scale, assicurandosi che Trunks non scendesse.

Ok, Bulma aveva deciso… voleva vedere nella bolla di cristallo l’accaduto: mise entrambe le mani sulla sfera, chiuse gli occhi per concentrarsi e nella mente formulò la sua richiesta. Dopo di ché aprì lentamente gli occhi e, dopo qualche secondo, nella sfera di cristallo a poco a poco si misero a fuoco le immagini. Vegeta sbirciò in silenzio e quando osservò la sfera…

 

-Oh no! Io lì stavo…-

 

-…c..combattendo contro Goku?-

 

Bulma sgranò gli occhi e osservò le ferite di entrambi i sayan, che erano fermi in posizione di combattimento a prendere fiato e l’azzurra notò una M stampata sulla fronte del marito.

 

-Qui era già posseduto, ma allora perché devo guardare la scena in cui Vegeta combatte contro Goku?-

 

Bulma, infatti, si aspettava di vedere il momento in cui Vegeta venne sottoposto all’incantesimo del mago Babidi, ma non poteva sapere che proprio in quegli istanti avrebbe capito ciò che il suo amato nascondeva. Vegeta era titubante e non voleva che la moglie guardasse. Bulma stava per arrendersi, quando sentì parlare uno dei due combattenti.

 

-Non riesco a crederci! Ho seguito un allenamento durissimo nell’aldilà con Re Kahio e nonostante questo siamo esattamente allo stesso livello. Ti sei allenato ancora più di me in questi anni… non è vero Vegeta?-

 

-No, ti sbagli! Anche se è vero che mi sono sottoposto ad esercizi speciali, tu sei un talento nato e riesci comunque a fare meglio di me! Per quanto mi sforzi la disparità che c’è fra noi non cambierà mai.-

 

Bulma era perplessa, non riusciva veramente a capire perché Vegeta parlasse in quel modo. In cuor suo sapeva anche la turchina che Goku era più forte, ma se persino il suo migliore amico gli aveva confessato che gli dava filo da torcere, allora perché Vegeta diceva che non era così?

Dopo aver pensato ciò ritornò con l’attenzione sulla bolla magica e a parlare era ancora suo marito.

 

-e questo l’ho capito quando ti sei battuto al secondo livello della navicella di Babidi con Yakon, quel terribile mostro!-

 

Vegeta ascoltava e ricordò ogni minimo particolare di quel dialogo. Sapeva che sua moglie ben presto avrebbe saputo una cosa che non voleva di certo che sapesse.

 

-Sono veramente rimasto colpito, Kaaroth! E in quel momento mi sono reso conto che io, principe dei sayan, non avrei mai raggiunto il livello di un mio infimo suddito; e per questo ho preso la mia decisione…-

 

Vegeta serra i pugni e sorride beffardo.

 

-Ma sicuro, ora ho capito! È stato Babidi… ti sei lasciato deliberatamente controllare da lui, vero?-

 

Bulma sbarrò gli ochhi e gemette in segno di sorpresa. No, Goku sbagliava, lui era cambiato. Non poteva essere vero. Ma la risposta di Vegeta non tardò ad arrivare.

 

-Esatto! Ho accettato perché ho ripensato ad una cosa… a quei due partecipanti al torneo mondiale e anch’essi sudditi del grande mago. Chi conosceva Spopobitch e Yamus sapevano che nelle edizioni precedenti del torneo erano molto meno forti. E così ripensando a questa cosa mi sono detto che se il mio corpo fosse stato controllato da Babidi, anch’io avrei potuto diventare più forte e la differenza fra noi sarebbe scomparsa. Già… si sarebbe annullata una volta per tutte!-

 

Bulma non poteva credere ai suoi occhi e a ciò che stava sentendo. No, il suo Vegeta aveva fatto veramente tutte quelle vittime al torneo rischiando di colpire anche lei, solo per diventare più forte e per combattere contro Goku? Bulma strinse i pugni, strizzò gli occhi facendo cadere molte lacrime e con rabbia serrò i denti. Non poteva pensare che l’avesse fatto per quello! Vegeta la vide e gli venne una fitta all’altezza del cuore nel vederla cos’. Fece per raggiungerla, quando la vide attenta nuovamente sulla sfera e Vegeta la imitò.

 

-Non mi convinci… scommetto che non sei soddisfatto! Orgoglioso come sei come hai potuto sottometterti ad un essere come Babidi?!?-

 

Bulma attendeva con trepidazione la risposta di Vegeta, che da dietro voleva tanto tapparle le orecchie ma, non sapeva il perché, non riusciva a muovere un solo muscolo.

 

-Io…io…io volevo… volevo disperatamente tornare ad essere il sayan di PRIMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!-

 

Alla scienziata le si bloccò il battito del cuore. Le lacrime sgorgavano da sole dai suoi occhi oltreoceano e le labbra tremavano senza sosta. Suo marito le aveva veramente mentito per tutto questo tempo? Aveva mentito anche al loro piccolo Trunks? Bulma lo ha sempre amato ed era convinta, in un modo o nell’altro, che anche lui ricambiasse l’amore. Non poteva crederci, non VOLEVA crederci.

 

-Volevo diventare di nuovo il guerriero aggressivo e crudele che ero un tempo, il cinico principe dei sayan, malvagio e privo di compassione!... Io ero cambiato e non mi piaceva. Sotto la tua influenza mi stavo poco a poco trasformando in un essere gentile senza neanche rendermene conto. Ho perfino accettato di avere una famiglia e, anzi, l’idea incominciava anche a piacermi. Così mi sono abituato a vivere sulla terra e a comportarmi come un normale essere umano. Per questo mi sono lasciato controllare da Babidi e volevo tornare finalmente ad essere me stesso!... E devo confessarti che mi sento molto meglio ora!-

 

-Non ti credo! Ne sei sicuro Vegeta?-

 

Stava piangendo, non riusciva a smettere. Sentire quella confessione da parte del marito era come ricevere miriadi di pugnalate al petto, anzi peggio, era come morire. Triste e allo stesso tempo arrabbiata, si alzò e solo allora si accorse che era lì: lo vide immobile, con gli occhi spenti. Aveva assistito anche lui a tutto e non sapeva cosa dirle e non aveva nemmeno il coraggio di guardarla negli occhi. Poi però alzò lo sguardo, incrociando le iridi celesti di lei. Di solito lui le vedeva amorevoli e dolci e potevano coccolarti e ipnotizzarti per molto tempo. Ora invece erano glaciali e tristi e lo stavano fissando con disprezzo. Poi Bulma serrò i pugni e, cercando di smettere di piangere, iniziò a parlare.

 

-Tu…tu mi hai praticamente usata…-

 

Vegeta sapeva benissimo che non era così, non era mai stato così, ma la lasciò continuare.

 

-TU MI HAI USATA PER POTERTI ALLENARE CON I MIEI MACCHINARI! OK SE NON VUOI PENSARE A ME, NON VUOI PENSARE NEMMENO A NOSTRO FIGLIO??? LUI TI CONSIDERA SI COME UN PADRE, MA ANCHE COME SUO IDOLO, SUO EROE!!!!!!-

 

-Bulma io…-

 

-NO, STA ZITTO!!!! NON VOGLIO SENTIRTI PARLARE! Ti odio… TI ODIOOOOOO!!!!!-

 

Il nostro principe sbarrò gli occhi e non poteva credere a ciò che Bulma gli aveva appena urlato addosso. La sua Bulma, la sua dolce metà provava questo per lui ora? Bulma non riuscì a non piangere nuovamente, ma scappò uscendo di casa. Vegeta rimase immobile, come pietrificato, ma poi decise di seguirla… lei doveva sapere la verità.

 

Tutta la verità!

 

 

 

CONTINUA…

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Capitolo 3
*** Vi Amo! ***


Vi Amo!

Verità

 

Vi Amo!

 

 

 

Vegeta corse per tutta la città , ma niente. Non riusciva nemmeno a sentire la sua aura. No, non voleva pensare che le fosse successo qualcosa, non se lo sarebbe mai perdonato! Si stava per arrendere, quando sentì piangere qualcuno e i singhiozzi provenivano da un viottolo buio e chiuso che si trovava proprio accanto a lui. Vegeta pian piano avanzò e la vide: era seduta in posizione fetale, con le braccia che cingevano le gambe e la testa appoggiata alle ginocchia. Vegeta si sentiva male nel vederla così, si sentiva un mostro. Bulma si accorse della sua presenza e si alzò di scatto in posizione di difesa. Piangendo a dirotto gli parlò.

 

-Che cosa vuoi eh? Se hai fame “mio principe” cercati un'altra puttanella che ti cucini qualcosa, io ho finito di farti da serva, non ho alcuna intenzione di farmi usare un giorno di più!-

 

-BASTA! Finiscila con questa commedia… ascoltami!-

 

-NO, NON VOGLIO! OGGI HO SENTITO FIN TROPPO!!!-

 

Vegeta la prese per i polsi e la sbatté contro il muro, senza farle male, in modo che non potesse più scappare.

 

-LASCIAMI… HO DETTO DI LASCIARMI!!!-

 

-Bulma ti prego, ascoltami!-

 

La turchina si fermò sentendo il tono del marito tremante e basso. Poi vide le sue iridi profonde… aveva lo sguardo dolce e pentito, lo sguardo di una persona che chiedeva solo di essere ascoltato.

 

-Bulma, io ero confuso. La rivalità tra me e Kaaroth ha fatto rimanere nel mio cuore una parte di risentimento che preesisteva da quando sono arrivato sulla terra. Tu mi hai cambiato e ne sono felice, perché tu mi hai dato quel qualcosa che nella mia vita passata nessuno mi aveva mai dato. L’amore, l’affetto, l’amicizia, cose che prima non ne sapevo l’esistenza. Lì io ero dominato dall’odio ma non erano del tutto vere le cose che ho detto. Sì, mi sarebbe piaciuto tornare a conquistare pianeti come un tempo, ma in cuor mio sapevo e so tutt’ora che la vita che voglio è quella che sto svolgendo con te e Trunks. Vi voglio bene. Ti amo Bulma e sono veramente felice ora, che è tornato tutto alla com’era!-

 

Bulma rimase incantata dalle parole di Vegeta, ma soprattutto dalle sue iridi nere, che luccicavano e mostravano emozioni immense e amorevoli. Bulma però non voleva credergli ancora.

 

-Mi stai mentendo! Non è vero che ti odio, però…-

-PERO’ COSA BULMA? DANNAZIONE MI SONO ANCHE SACRIFICATO PER VOI!!! Come… dimmi come posso dimostrartelo! Prima di morire ho abbracciato Trunks e gli ho chiesto scusa per non essere stato un buon padre. Bulma, mi sono ucciso per riparare a tutti gli errori che ho fatto e non sapevo che poi sarei tornato in vita. Ma ho dato la mia vita soprattutto per proteggere l’unica cosa di cui vado fiero, l’unica cosa che mi ha cambiato, l’unica cosa che finalmente mi abbia fatto vivere… voi!-

 

Vegeta accarezzò la sua stella, il suo angelo e, credeteci o no, pianse. Una calda lacrima cadde sulla gota del principe, facendo intenerire Bulma.

 

-Quando Kaaroth mi ha detto che Majin bu vi aveva eliminati, io…io ho sentito il mio cuore fermarsi e sanguinare. Avevo perso le cose più belle della mia vita!-

 

-Oh Vegeta!-

 

Bulma si lanciò completamente sul sayan e lo baciò con tutta la passione che aveva e Vegeta ricambiò felice. Rimasero incollati per parecchio tempo, poi si staccarono.

 

-Vegeta, perdonami! Sono stata una stupida, una emerita cretina! Dovevo chiedere a te e non alla sfera di cristallo su cosa è successo. Ti amo, ti amo tanto e non ho mai smesso di amarti!-

 

-Ti amo anche io Bulma e non smetterò mai di farlo!-

 

Si baciarono nuovamente, ma qualcosa li distolse dal momento magico.

 

_GRRRRRRRRRRRRH!!!_

 

Vegeta arrossì e Bulma rise divertita.

 

-Ihih amore… dai andiamo a casa che ti preparo una colazione coi fiocchi!-

 

-Aspetta…-

 

-Cosa c’è?-

 

Vegeta prese delicatamente il morbido viso di Bulma fra le mani e coi pollici asciugò le sue lacrime.

 

-Non voglio vederti piangere, sto male quando ti vedo così!-

 

Le sorrise e la baciò. Poi la prese in braccio e volando raggiunsero la Capsule & Co.

 

*****

 

I piccioncini entrarono ridendo , ma appena varcarono la porta della cucina rimasero scioccati: la trovarono sporca dappertutto di uova, latte, crema e tutte le posate e i pentolini erano sporchi e sparsi qua e là.

 

-Trunks!!!-

 

Sentendo la madre, il bambino si girò verso i genitori un po’ impaurito, pronto a ricevere la solita ramanzina coi fiocchi.

 

-Eheheh… ehm scusate, avevo fame e volevo provare a fare le frittelle…-

 

Trunks era sporco d’impasto sul naso, sulle mani, sui vestiti e perfino sui capelli. Il lilla aspettava che il padre e la madre lo sgridassero, ma appena li sorrise innocentemente, i genitori scoppiarono entrambi in una fragorosa risata, suscitando sorpresa al piccolo sayan.

 

-Trunks, lascia stare! Cucinare non fa per te! Ahahah-

 

-Mhmh tua madre ha ragione! Peste, vieni che sei tutto sporco!-

 

-Aspetta papà, ma che fai…-

 

Vegeta lo prese e se lo caricò su una spalla come un sacco di patate, portandolo verso il bagno. Bulma guardò la scena divertita e si apprestò a pulire tutto per cucinare.

 

Il suo Vegeta era cambiato veramente e si pentì di averne dubitato. Era felice più che mai… amava troppo il suo “principe” azzurro!

 

 

Fine!

 

Salve a tutti! Questa fanfiction l’ho creata qualche mese fa… la volevo pubblicare ma avevo perso il file e ora che l’ho trovata eccola per voi! Spero che questa piccola storia vi sia piaciuta. Ho sempre immaginato così gli istanti dopo la sconfitta del mostro rosa e volevo vedere se la mia versione vi piaceva! Vi prego recensite, vorrei veramente sapere cosa ne pensate! Un bacio a tutti e ora scappo a continuare l’altra mia fic “ATTENZIONE: Amore in corso!”. Un bacio grande grande a tutti voi!

 

Jexaveggy

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