La verità dei fratelli Uchiha viente svelata!!! ( Passato )

di eco89 sasuxsaku
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: La luce della salvezza e quella della fine. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: L'ordine del Hokage. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3: Un incontro inaspettato. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4: La scoperta della verità.. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5: Salvataggio del Hokage e fine della guerra? ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


Nda: Questa storia è una Mini-long che è divisa in tre o quattro storie, suddivise in Passato -- Presente-- Futuro-- ( una parte di storia come sarebbe finita in un certo modo se fosse successo o non successo un particolare evento ( questo è in forse) (In questa storia alcuni degli Hyuuga non ci sono perché morti nella Terza Grande Guerra. Gli Uchiha, invece, ci saranno.)

                                                                                                                               Prologo

La Terza Grande Guerra Ninja aveva coinvolto tutte le Nazioni. Diverse erano state le cause del suo inizio, ma la fine era stata uguale per ognuna delle parti coinvolte: tutti piangevano le loro vittime. Ma due occhi piccoli e neri non avrebbero mai dimenticato quello che avevano visto fino a quel momento, tutto quel sangue e quei morti. Per cosa poi? Per il potere e la forza, obiettivi che chiunque poteva raggiungere solo con l'impegno e la risolutezza. Questo pensava quel bambino. Anche lui voleva la forza, ma in modo diverso, guadagnata con il suo solo sudore e il suo solo sangue, non attraverso quello di uomini e donne innocenti. Quelle persone nei loro villaggi erano padri e madri di altri bambini come lui e il suo migliore amico, che alla loro età avrebbero dovuto stare a casa a giocare come i loro coetanei. Tuttavia loro erano diversi, sia di sangue sia di poteri, chiamati " abilità innate " dagli adulti. A lui sembrava proprio una strana definizione. Non tutti sapevano che chi nasceva con questa dote era capace di sviluppare un grande potere. Alcuni, essendo agevolati su questo punto, non facevano niente nella loro vita, rimanendo fermi e non migliorando. Ma lui era diverso, suo padre diceva che era speciale. Gli altri membri del clan lo guardavano con occhi pieni di invidia e cattiveria, ma per fortuna non tutti lo fissavano in quel modo.

Lo sguardo del Papà era carico di orgoglio, felice di avere un figlio abile come lui; la sua Mamma lo guardava con amore, da cui traspariva il desiderio di proteggerlo. Ma era normale, lui era il loro piccolo. Aveva anche un fratellino che aveva appena cominciato a gattonare e a cercarlo quasi sempre quando rientrava da una missione oppure dall'Accademia. << Ehi, come stai amico mio? >> lo chiamò una voce dietro di lui. Itachi non rispose subito, il suo cervello era come spento e il suo corpo immobile. Solo gli occhi avevano assunto lo stesso colore del liquido che usciva ancora a fiumi da quei corpi senza vita. ROSSO. Era il colore della sua arte oculare, molto prestigiosa e ambita da molte persone, sia all'interno che all'esterno del loro Paese. << Io sto bene fisicamente, ma che succederà adesso? Noi che cosa siamo per il nostro Paese? Solo pedine da muovere per la guerra? Se è così io farò di tutto perché non succedano più queste cose. Sei con me, amico? >> l'altro lo guardò un po' stranito, ma poi rispose << Lo sai che siamo troppo piccoli per fare quello che dici... Da soli non ce la faremo, ma per fortuna abbiamo tempo per diventare forti e bravi nei nostri compiti. Poi troveremo persone che potranno aiutarci in questo tuo sogno di pace. Ok, io ci sto. >> lui allungò la mano per stringerla a quella dell'altro come simbolo di amicizia. Loro due erano simili. Entrambi in quel momento avevano occhi rossi, ma quando tutto questo sarebbe finito quelle iridi sarebbero tornate del loro colore naturale: il nero più profondo.

Poi si guardarono intorno, in fondo loro rimanevano due bambini al confronto degli altri più grandi. << Andiamo a cercare qualcuno che conosciamo così sapremo che cosa dobbiamo fare, se no dobbiamo aspettare che ci trovino. Nell'attesa ci faremo grandi. >> disse Shisui, terminando con un tono vagamente divertito. Tutto intorno a loro era distrutto, gli alberi bruciati, alcuni erano stati sradicati, altri utilizzati come armi con diverse tecniche dai vari villaggi coinvolti. Più camminavano e più la distruzione si faceva maggiore. A un certo punto arrivarono in un piazzale molto grande, pieno di corpi senza vita e feriti gravissimi. C'erano numerose buche, kunai, shuriken e altre armi utilizzate dai combattenti. Poi notarono che qualcosa alla loro destra si muoveva agilmente. Piano si avvicinarono, scoprendo che si trattava del Terzo Hokage che combatteva ancora contro un nemico dall'aspetto strano. Era estremamente piccolo di statura e doveva avere anche una certa età. Il suo viso era reso buffo da un grande naso a patata e sopracciglia bianche e folte, seppure la sua espressione severa tradisse un carattere probabilmente burbero. Il nemico era molto forte, ma il Terzo Hokage era più abile e riusciva a tenergli testa, nonostante non potesse continuare ancora a lungo.

<< FIGLIOLI!!! Che ci fate qui? Allontanatevi, è pericoloso. >> gridò Hiruzen Sarutobi verso i due arrivati. Ma appena si girò si accorse che non erano semplici bambini. Tornò con lo sguardo verso il suo avversario. << Siete voi allora... Ho un ultimo ordine per voi due. Dietro di me, a qualche metro, ci sono dei civili speciali. Ho un ordine importante: li dovete trovare e proteggere, soprattutto per quello che loro custodiscono, e portarli al villaggio. I miei aiutanti sanno di che si tratta. Vi prego, dovete difendere quello che custodiscono a costo della vita, promettetelo sul vostro credo ninja. >> Un ordine proveniente direttamente dal Terzo Hokage era un onore per loro, che sorrisero orgogliosi a quel pensiero. Chissà di quale missione di protezione si trattava... Forse dovevano scortare un principe o qualche alto funzionario; la fantasia andò a ruota libera. << Ah! Dite a Minato che sarà il prossimo Hokage, che vi ho affidato io questo mio volere. Tenete questo rotolo, servirà a coloro che dovete custodire. Andate di corsa ora!!! >> sentendo le sue urla, presero il rotolo e cominciarono a correre verso la direzione indicata con tutto il fiato che avevano in corpo. Durante la corsa videro ancora una volta i corpi dei feriti e i cadaveri disposti un po' dappertutto. Sentirono dei boati poco distanti da loro e delle urla. Qualcuno combatteva ancora.

Decisero di avvicinarsi e notarono che c'erano due uomini identici contro un centinaio di nemici. Uno di loro era ferito gravemente e l'altro lo proteggeva al suo meglio. Andarono lì di corsa, identificando il coprifronte. Non c'erano dubbi sul fatto che i due uomini fossero del loro stesso villaggio, quindi li affiancarono. I due in questione si accorsero di Itachi e Shisui, ma riconoscendo la loro abilità innata non dissero niente per impedire loro di aiutarli. << Hiashi, fratello mio, resisti ti prego. Ancora un po' di tempo e arriveremo all'accampamento. Tutto si risolverà, vedrai. >> disse il fratello gemello Hizashi per incoraggiarlo. Ma le sue ferite erano tante e profonde. I nemici usavano anche dardi avvelenati e sul viso e sul corpo di Hiashi erano iniziate a comparire chiazze violacee, rese visibili anche dai loro vestiti strappati a causa dei combattimenti. << Voi ragazzini chi siete? Rispondetemi e valuterò se mi potete essere d'aiuto. >> loro si guardarono in faccia e poi decisero di rispondere: << Io sono Shisui Uchiha e ho sette anni, mentre lui è Itachi Uchiha, di quattro anni. Il Terzo Hokage ci ha dato l'ordine di cercare delle persone, ma ci siamo imbattuti in voi due. A quale clan appartenete, scusate? >> chiese Shisui, osservando con attenzione le iridi dell'uomo. I loro occhi erano di un colore diverso, bianchi come il ghiaccio. Doveva trattarsi di sicuro di un'altra abilità oculare.

<< Siete così piccoli e già in mezzo alla guerra... Siete dei talenti del vostro clan allora. Noi siamo del clan Hyuuga e anche noi abbiamo un'abilità come la vostra, ma di certo non potente come quella degli Uchiha. Tuttavia ci difendiamo benissimo. Se volete potete aiutare me e mio fratello. Ma non dovevate stare nel reparto che si è ritirato giorni fa? >> chiese Hizashi con aria perplessa. I due ragazzini lo guardarono strano, ma non ci fu tempo di rispondere perché partì un'ondata di kunai dai nemici, che cercarono di colpirli di sorpresa. Subito le armi vennero intercettate dalla tecnica di Hizashi. << Rotazione suprema... >> in quel momento si sprigionò una sfera azzurra di chakra intorno a lui, come una barriera protettiva che respinse gli attacchi. I bambini rimasero stupiti dalla sua abilità e incantati dalla sua bravura. Grazie allo Sharingan riuscivano a vedere che aveva un buon controllo del chakra e poco spreco di quest'ultimo durante l'esecuzione della tecnica. << Ne riparliamo dopo. Aiutate mio fratello, dobbiamo portarlo lontano da qui. >> ma a quelle parole Hiashi si alzò a fatica e si affiancò a loro. Si mise in posizione di attacco prima di parlare.

<< Mai fratello, non vi lascerò da soli contro di loro. Se deve essere la mia fine, voglio che sia da vero Ninja del Paese del Fuoco e non da uno che scappa davanti al nemico. Ne va della mia dignità. Hizashi Hyuuga, tu fratello, sarai il nuovo capoclan dato che, come vedi, le mie ferite sono troppo gravi. Tieni alto il buon nome degli Hyuuga, solo questo voglio come ultimo desiderio. >> l'altro lo guardò sconcertato. Si era accorto che aveva ancora così tanto da imparare, e suo fratello gli aveva appena dato una grande responsabilità. Erano due giovani uomini che portavano con fierezza il loro cognome. Chissà se le nuove generazione ne avrebbero fatto tesoro... Neanche i due bambini volevano scappare e si affiancarono ai gemelli. Mai era capitato che il Clan Uchiha e il Clan Hyuuga si spalleggiassero tra di loro, ma questo fatto non passerà inosservato agli occhi di tutti coloro che verranno a conoscenza di questa storia.

continua...

Ecco un altra sopresa dato che una storia è quasi finita ma non vi dico quale ;) ho cominciato un altra spero che vi piaccia anche questa e grazie a tutti voi kiss da eco 89, e scusate se per caso urto la sensibilità di qualche lettore.

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1: La luce della salvezza e quella della fine. ***


Capitolo 1: La luce della salvezza e quella della fine.

Lo scontro stava per iniziare e la tensione si poteva tagliare con il kunai. I ragazzi non sapevano quali capacità avessero i loro avversari, ma soprattutto... su che tecniche potevano contare? Lo Sharingan, che aveva la capacità di capire e anticipare le mosse dell'avversario, aiutava parecchio, ma con molti nemici non sempre funzionava, dato che in quel momento ce 'erano a centinaia sul campo di battaglia. Anche i gemelli Hyuuga avevano una particolare arte oculare: riuscivano a visualizzare i canali di Chakra che passavano in tutto il corpo e bloccare i punti di fuga, lì dove si poteva emanare il proprio potere richiamandolo nei punti in cui serviva di più. I due bambini e i fratelli si posizionarono schiena contro schiena in modo da coprirsi le spalle a vicenda, senza doversi preoccupare di attacchi a sorpresa, dato che le loro abilità aiutavano anche in quella occasione. Molti avversari avevano capacità differenti nel miscelare i vari tipi di elementi, ma per farlo dovevano avere una grande abilità di controllo del proprio Chakra. << Vedi che avevo ragione io, Itachi? Sono dei semplici ninja. Ci vorrò un niente per sbaragliarli, quindi togliamoceli di torno, così potremo tornare alla nostra missione speciale. >> Il suo amico lo guardò in modo bizzarro. Come poteva non accorgersi delle abilità dei nemici? Itachi, più riflessivo e astuto, studiava ogni dettaglio sia del nemico che del paesaggio circostante, pronto a sfruttare ogni occasione e vantaggio.

C'erano rocce abbastanza grandi per usarle sia come scudo, per eventuali attacchi, ma anche come nascondiglio di facili imboscate. Lo Sharingan poteva scoprire anche il tipo di elemento del Chakra nemico, per questo poteva dire con certezza che alcuni di loro usavano l'acqua, quindi le loro tecniche di fuoco sarebbero state neutralizzate facilmente. Dunque era meglio attaccare gli avversari che possedevano il Chakra della terra e quello del fuoco. Pochissimi, invece, avevano l'elemento del fulmine e del vento, estremamente rari. Hizashi si era portato sul lato sinistro del gemello, che era quello più martoriato dai colpi, dato che i nemici attaccavano da più direzioni per avere maggior successo di colpire punti vitali. Hiashi teneva premuta tra le mani la parte del corpo lesa. Dei dardi velenosi erano conficcati in più punti del corpo e perdeva sangue mischiato a veleno dai fori creati dalle frecce. Hiashi si reggeva sulla gamba destra che era l'unica che lo supportava a malapena ormai, dato che anche questa era ferita, ma non tanto quanto la sinistra. Shisui si fece avanti per affrontare alcuni degli avversari a lui più vicini, proprio davanti a sé. Alcuni impugnavano spade, altri kunai, alcuni invece avevano i famosi aghi, bagnati in precedenza nel veleno, il quale avrebbe fatto effetto non appena avesse toccato la carne dell'avversario. Itachi notò che alcuni shinobi avevano cominciato a comporre sigilli per utilizzare tecniche elementari, quindi sarebbero dovuti stare molto attenti da quel momento in poi.

Tuttavia la cosa non sembrava impensierire molto Shisui, attraversato da un fremito di adrenalina, pronto a dimostrare a tutti quanti chi fosse il migliore. Uno alla volta gli avversari si fecero avanti, ognuno utilizzando tecniche molto complesse, anche alcune basate sulle loro abilità innate. Dopotutto anche altri Paesi le avevano sviluppate con modalità differenti: chi con il Chakra, mischiando diversi elementi, chi con una particolarità davvero insolita, anche fisica. Di certo le abilità innate davano più possibilità in uno scontro come quello. Itachi si guardò bene dal stare vicino a quelli con la capacità di manipolare l'acqua, cosa che il suo amico Shisui ignorava volontariamente. Cominciando ad avvicinarsi a un gruppetto di nemici sprovvisti dell' elemento acquatico, Itachi potò utilizzare tranquillamente le sue tecniche di fuoco. Arrivato a pochi metri da loro, gridò << Sharingan... Tecnica della palla di fuoco suprema!!! >> Dalla sua bocca si sprigionò una grande sfera di fuoco, che appena uscì prese velocità, colpendo alcuni shinobi. I nemici infatti non pensavano che un bimbo potesse utilizzare una tecnica così forte, dimostrando quindi di essere molto potente, nonostante la sua età. Appena gli altri shinobi non furono più sulla traiettoria del colpo, si diressero verso di lui sguainando kunai e spade. Itachi, resosi conto dei loro movimenti grazie allo Sharingan, seguì le mosse dei suoi nemici, parando ogni colpo con il suo kunai.

Alcuni di loro usarono anche tecniche d'arte magica, tra cui quelle illusorie, ma non avevano effetto sullo Sharingan di Itachi. Il bambino maneggiava con abilità il kunai e appena incrociava l'arma con quella di un avversario, con agilità esemplare colpiva un altro nemico utilizzando la sua stessa arma. Poi una voce lo raggiunse: << Arte dell'acqua mischiata all'arte della terra. Tecnica della tomba terrena... >> Alle sue spalle un ninja, chiedendo la collaborazione di un compagno, era riuscito a unire le loro tecniche in un unico colpo. Itachi, accorgendosi di quella trappola, la schivò in tempo grazie al potere dello Sharingan, poco prima di catturare con lo sguardo qualcosa di molto strano. I gemelli Hyuuga erano in difficoltà, soprattutto Hiashi a causa delle ferite. I nemici erano capaci di assimilare il loro Chakra, quindi non potevano usare alcune delle loro tecniche più efficaci. << Userò la tecnica del Juken, chiamata anche Palmo d'aria... Stai indietro, fratello. >> annunciò Hizashi, ma il gemello non era abbastanza in forze per dare retta al fratello e allontanarsi. Nel seguire i movimenti di Hizashi, durante l'esecuzione delle sessantaquattro chiusure del Juken, non notò un avversario che lo attacco, colpendolo al petto con un kunai avvelenato, come se nel suo corpo non ci fosse già abbastanza veleno.

A quel punto si levò nell'aria un grido che risuonò nel campo di battaglia. << HIASHI!!! NOOOO... Fratello mio, com'è è potuto succedere? Ti prego resisti! >> Hizashi accorse dal fratello per prestare aiuto, ma appena lo strinse tra le braccia, si accorse che il suo Chakra stava per esaurirsi. Con sgomento notò che il gemello stava passando a lui il proprio Chakra. << Hizashi, fratello mio, tu devi vivere perché a casa hai moglie e figli. Io non ho mai trovato la donna giusta per me, quindi porta avanti tu il Clan e insegna ai miei nipoti e a quelli che verranno il giusto utilizzo del Byakugan. Rendi fiero tuo fratello maggiore e ringrazia anche i due bimbi del Clan Uchiha. Cerca di instaurare un buon dialogo e forte amicizia tra il nostro Clan e il loro. Addio fratello... >> detto questo Hiashi chiuse gli occhi per sempre. Anche i due ragazzini avevano ascoltato le sue parole, dai loro occhi rossi scesero delle lacrime, notate da Hizashi. Nel momento in cui il cuore di Hiashi smise di battere, la rabbia fece largo nella mente di Hizashi. Appoggiò a terra il corpo del suo gemello e tornò con sguardo gelido ai nemici rimasti. Ora la ragione non accompagnava più lo Hyuuga, ma solo la rabbia e il desiderio di vendetta. Cominciò a combattere senza esclusione di colpi. Anche i bambini, vedendo tale reazione, continuarono lo scontro. Presto però i tre non ebbero più una via di uscita, li avevano circondati su ogni lato.

Ma qualcosa attraversò l'intero campo di battaglia e si fermò davanti ai due Uchiha: era un kunai a tre punte, con dei kanji scritti sopra il manico. Un secondo dopo una sfera di luce si materializzò davanti a loro. Appena la luce divenne meno intensa, videro un uomo alto, con i capelli biondi e due grandi occhi azzurri. Indossava un giubbotto verde smanicato, con sotto una maglietta blu, dello stesso colore dei suoi pantaloni. Era uno dei ninja più forti della nuova generazione di Konoha, lui era... << Ma lei è Minato Namikaze! >> urlarono i due piccoli Uchiha sorpresi di ritrovarsi davanti il futuro Hokage del Villaggio. Insieme a lui c'erano anche i suoi allievi e la squadra di ricerca, composta da Inuzuka Koro, Akimichi Choko e Nara Shikono. Poco più lontano notarono anche Inoichi Yamanaka, insieme a Shikaku Nara e Akimichi Choza, il leggendario Ino-Shika-Cho, anche loro venuti ad aiutare i compagni in difficoltà sotto attacco nemico.

Minato si girò verso i compagni feriti, notando che qualcuno non era più con loro. << Siamo arrivati il prima possibile... Ci dispiace moltissimo, Hizashi, per quello che è accaduto a suo fratello. Lo porteremo a Konoha per un degno funerale da eroe, come faremo con tutti i caduti del nostro Villaggio. >> Si avvicinò a Hizashi e gli mise la mano su una spalla per dargli conforto. A quelle parole lo Hyuuga trovò la forza di calmarsi. Quel giovane uomo venuto a salvarli sapeva come placare l'animo di qualsiasi persona si trovasse davanti. << Ma come mai ci avete messo così tanto, Capitano Minato? >> chiese curioso il piccolo Itachi, orgoglioso di trovarsi davanti al futuro Hokage della Foglia. Minato notò l'espressione seria del piccolo Uchiha. << Abbiamo incontrato dei ninja potenti provenienti dal Villaggio della Nuvola: il loro Hachibi, l'Otto Code, e suo fratello A, che sarà il futuro Raikage. >> rispose in modo tranquillo, come nessuno avrebbe mai fatto nel parlare di avversari potenti come quelli. Si vedeva che aveva in sé la volontà del Fuoco e l'animo del Hokage, capace di comandare le persone e guidarle verso la vittoria.

Continua....

NdA: Eccomi di nuovo con voi lettori, dopo un po' di tempo. Spero che sia tutto un po' più comprensibile almeno con questo capitolo. Qui ho cambiato molto la storia, quindi il futuro sarà molto ma molto diverso da come lo immaginavate ;) un kiss a tutti voi da eco89. Grazie mille ancora.

Prossimo capitolo 2: L'ordine del Hokage...

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Capitolo 3
*** Capitolo 2: L'ordine del Hokage. ***


Capitolo 2: L'ordine del Hokage.

Appena finito di parlare con Hizashi, Minato tornò con l'attenzione verso gli avversari, che cominciarono a schierarsi per dare inizio a un nuovo duello con tutti loro. << Capitano Minato, appena usciremo da questa situazione, dovrei dirle delle cose molto importanti. >> lo informò Itachi, prima di affiancarsi a lui e mettersi in posizione di attacco. Lo stesso fece anche la squadra di Minato, di cui faceva parte Kakashi Hatake, figlio del grande Zanna Bianca della Foglia, un celebre ninja di Konoha. Un altro elemento del team era Obito, il membro meno brillante del clan Uchiha, che all' età di dodici anni non aveva ancora sviluppato lo Sharingan. L'unica ragazza del gruppo era Rin Homura, molto brava con il controllo del Chakra, in particolare nel manipolare quello curativo. Insieme a loro si posizionarono Itachi e Shisui. << Ehi Obito, come mai ancora indietro? Lo sai che anche il piccolo Itachi ha sviluppato lo Sharingan a due tomoe. >> Obito a quelle parole di Shisui rimase sconvolto; così piccoli e già pronti a una nuova generazione molto forte e preparata. << Senti moccioso, anche io ho sviluppato lo Sharingan, solo che non lo utilizzo con degli avversari così scarsi. >> Ma non era del tutto vero. Lui lo aveva sviluppato, ma non riusciva a controllare la sua forza. Inoltre l'incidente nella grotta dell'anno prima non lo aiutava, soprattutto la sua spalla destra ne risentiva durante i combattimenti e l'occhio perso non aiutava molto. Lui era salvo grazie alla squadra di ricerca chiamata dai suoi compagni. Ci erano voluti solo alcuni giorni per trovarlo. Grazie ad alcuni membri del clan Inuzuka per il loro grande fiuto e la forza del clan Akimichi, erano riusciti a spostare le rocce che lo schiacciavano. Era salvo, ma in condizioni disperate. Per sua fortuna al suo arrivo in ospedale trovò la futura ninja Leggendaria Tsunade Senju che, vedendolo in quelle condizioni, rimase a prendersi cura del giovane Uchiha che era in condizioni davvero critiche. Aveva dovuto ricostruire dal nulla tutta la parte destra del corpo, per poi procedere con la riabilitazione. In questo modo era riuscita a fare un miracolo.

Itachi sapeva delle difficoltà del cugino Obito nell'usare lo Sharingan, dato che un occhio lo aveva donato in segno di amicizia a Kakashi, convinto che non ce l'avrebbe fatta a sopravvivere. Invece, per fortuna, in quel momento era lì con loro. Shisui non gli faceva notare quel fatto per prenderlo in giro, ma per spronarlo a dare il meglio di sé. Sapeva che Obito era molto bravo e intelligente, solo che con dei genitori del genere non trovava conforto. In fondo erano tutti così gli Uchiha più anziani, pretendevano tanto dalle loro nuove generazioni. Grazie anche alla rivalità con Kakashi riuscì ad attivare il suo Sharingan sull'occhio destro, dato che il sinistro lo aveva il compagno, fatto che ancora non andava giù ad alcuni membri del suo caln. Dato che Kakashi era molto bravo e abbastanza degno di portarlo, in pochi si permettevano di avanzare proteste. Usando il Volo del Dio del Fulmine, Minato andò dietro a un avversario e lo colpì con un pugno ben assestato. A quella mossa l'intera squadra si mosse subito dietro di lui. Inuzuka collaborava insieme al suo fedele lupo addomesticato. << Grandi Zanne Perforanti... >> gridò lo shinobi, eseguendo un perfetto attacco combinato in rotazione molto elevata, così colpendo una decina di avversari. L'Akimichi usò la sua tecnica più potente. << Tecnica dell'Espansione Parziale della Mano... >> e così dicendo prese al volo altri cinque malcapitati e li lanciò addosso a un cumulo di rocce lì vicino. Invece i Nara controllavano perfettamente la situazione. << Tecnica dello Strangolamento gemello. >> Sia Shikaku che Shikono erano fratelli, per questo sapevano benissimo i movimenti dell'altro. Intanto anche Choza collaborava con il cugino. I due erano straordinari e molto forti, nonostante utilizzassero poche tecniche, dato l'eccessivo consumo del Chakra che usavano per i movimenti. Grazie allo Sharingan Itachi riusciva a controllare tutti quanti tranquillamente.

Rimase impressionato soprattutto per le tecniche usate da Kakashi con estrema facilita. << Tecnica dei Mille Falchi... >> Dalla mano destra del ragazzo si materializzò il Chakra del fulmine, elemento molto potente e raro. Anche Shisui si fermò per ammirare quella tecnica. Grazie al suo unico Sharingan Kakashi riusciva a tenere d'occhio ogni movimento dei suoi avversari. Rin cercava di non essere d'impiccio alla squadra e, affiancata da Obito e Kakashi, si destreggiava molto bene nelle tecniche di lancio dei kunai e degli shuriken, permettendo al suo maestro di usare la sua tecnica del Volo del Dio del Fulmine giallo. Hizashi continuava a colpire i nemici con il Juken alla massima potenza, per sfogare la sua rabbia per la perdita del fratello contro tutti quelli che si trovava davanti. Minato osservava l'andamento dei vari combattimenti. Era molto soddisfatto dei suoi allievi, erano sia forti che collaborativi, aiutandosi così a vicenda. Sapeva della grande rivalità dei ragazzi, ma anche che si impegnavano a fondo, soprattutto il piccolo Itachi, molto più riflessivo rispetto ai suoi cugini. << Capitano Minato, appena è possibile la dobbiamo informare di una cosa importante che ci ha riferito il terzo Hokage in persona. è un ordine diretto sia a lei che a noi. >> a quelle parole Minato si voltò verso Itachi, intento a compiere i sigilli per una tecnica di fuoco. Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto prendere in considerazione la proposta che il maestro Hiruzen gli aveva fatto prima dell'inizio della guerra. << Itachi, appena risolviamo questa situazione me lo dici. Ottimo lavoro comunque, sei davvero un bambino Speciale, e penso di non essere l'unico ad avertelo detto, vero? >> Itachi lo guarda. Il rosso dello Sharingan incrociò l'azzurro cielo in uno sguardo pieno di rispetto e grande stima reciproca. Il confronto tra il trio INO-SHIKA-CHO con altri nemici, che erano giunti in rinforzo, era davvero incredibile. La collaborazione dei tre con il resto della squadra andava a meraviglia, soprattutto grazie alle direttive di Shikaku che, essendo un grande stratega, riusciva a dirigere tutti benissimo, tranne quello zuccone di Shisui, che voleva fare di testa sua.

Gli altri ogni tanto si fermavano per alcuni istanti a guardare i battibecchi di quei due; sembravano quasi padre e figlio, se non fosse che uno aveva lo Sharingan. Con l'aiuto di Itachi riuscirono a sconfiggere e catturare alcuni dei nemici, mentre Inoichi con la sua grande abilità innata riuscì a scrutare le menti di tutti i nemici, raccogliendo così informazioni. Tutto ormai era sotto il controllo e la supervisione di Minato, che chiamò da parte i bambini Uchiha per parlare. << Ok ragazzi, adesso mi dite che cosa vi ha detto il Terzo? >> Itachi si avvicinò a lui ed estrasse i due rotoli consegnati da Hiruzen in persona. Presi in mano, Minato li lesse e li passò a Shikaku con l'intenzione di elaborare un piano. << Ottimo lavoro ragazzi. Adesso ci occupiamo noi di questa missione. >> A quelle parole i due ragazzi ci rimasero male, delusi della loro esclusione. << NO, capitano Minato! L'Hokage in persona ci ha ordinato di eseguire la missione e di dirle che, qualsiasi sarebbe stato l'esito della guerra, una volta rientrati a Konoha, lei sarebbe diventato il Quarto Hokage del Villaggio e del Paese del Fuoco. Inoltre noi dobbiamo occuparci della protezione del pacco speciale, tutto qui. >> Itachi era davvero arrabbiato con tutti loro perché pensavano solo al fatto che fosse un bimbo e dunque non potesse fare nulla. Vista la faccia che aveva fatto il piccolo Itachi e quanto detto, Minato cambiò idea. Stava per diventare padre, quindi cominciava a sentire un affetto profondo verso i più piccoli, molto più di prima. << Va bene, andiamo tutti. Shikaku, tu e gli altri prendete il corpo del povero Hiashi e portatelo nell'accampamento. Vai anche tu Hizashi. Quando saremo di ritorno con l'Hokage e il prezioso oggetto o persona, faremo ritorno al Villaggio. Ormai questa guerra volgerà presto al termine. >> Prese i kunai con i kanji e li rimise nel fodero.

Uno lo consegnò a Inoichi per potersi mettere facilmente in contatto con lui. Si divisero in due gruppi: il primo sarebbe andato verso l'accampamento con l'amico caduto in battaglia, invece l'altro si sarebbe diretto in direzione della missione speciale, dietro la guida dei due giovani Uchiha. << Itachi, questa strada ci riporterà anche nella direzione dove si trovava il terzo Hokage... Secondo te come sarà andato quello scontro? >> domandò pensieroso Shisui. L'intera squadra stava ascoltando il dialogo tra i due bambini. << Shisui ricordati che l'Hokage è l'uomo più potente del nostro Villaggio, quindi penso che possiamo stare tranquilli per un po'. Magari dopo aver portato a termine la missione possiamo passare a controllare. >> il sorriso dei ragazzini contagiò anche gli adulti al loro seguito. Man mano che proseguivano lungo la strada, alcuni di loro deviarono per procedere saltando da un ramo all'altro. Lungo il cammino trovarono corpi senza vita di tanti ninja di diversi villaggi. L'oggetto al centro della loro ricerca doveva essere davvero prezioso. << Capitano Minato, secondo lei possono entrare nel reparto Anbu anche se sono dei ragazzini così piccoli? >> Shikono Nara fece questa strana domanda. << Vedremo che fare appena si saranno calmate le acque amico mio, perché anche io penso che siano troppo piccoli, ma vedremo il da farsi. >> Ognuno proseguì in silenzio, ma le loro menti erano piene di domande che ancora dovevano trovare risposta.

Continua...

NdA: Eccomi qua con un altro capitolo di questa storia. Cominciamo a capire meglio le dinamiche di alcune squadre, ma ancora bisogna aspettare il prossimo capitolo per scoprire cosa cercano. Un grazie a tutti voi che continuate a leggere questa storia. Kiss da eco 89^_^

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Capitolo 4
*** Capitolo 3: Un incontro inaspettato. ***


Capitolo 3: Un incontro inaspettato.
Correvano ancora per quel sentiero, sempre più pieno di corpi prossimi alla morte e bisognosi di aiuto. Minato non aveva immaginato che quello che stavano cercando avesse causato tutto quel macello, ma era una missione importante per Konoha e per la nazione del Fuoco. Arrivati in una piccola radura si fermarono un attimo a riprendere fiato. Erano ormai due giorni che correvano come matti, si fermavano solo per dormire e mangiare. Era quasi buio, quindi decisero i turni di guardia per quella notte. Esclusero subito i due ragazzini, troppo piccoli per restare svegli. Dato che non avevano la possibilità di utilizzare l'abilità di Hizashi, molto utile soprattutto la notte, dovevano affinare i loro sensi ancora di più. Shisui si era messo seduto dopo aver sistemato la legna per il fuoco, che serviva per scaldarsi e mangiare. Intanto Itachi portava le bevande ai più grandi in segno di rispetto. << Itachi sei davvero il figlio di Fugaku Uchiha? Non sembra vero... >> L'uomo Nara aveva riso dopo l'uscita del suo amico del clan Akimichi. I presenti li guardarono un po' straniti, mentre il piccolo Itachi sorrise, avendo capito il motivo di quella frase. << Sì, è mio padre e ne vado fiero perchè lui è un uomo forte, coraggioso e molto saggio. A volte è un po' duro con alcuni di noi, ma non vuole che siamo troppo deboli per affrontare le difficoltà che ci capiteranno nella vita. >> Minato rimase sorpreso a quelle parole, così piccolo e molto più maturo di alcuni adulti che aveva incontrato. Come faceva ad essere così buono con tutti e anche molto gentile e ben disposto ad aiutare chiunque si trovasse davanti? Dopo quello scambio di battute, si riunirono intorno al fuoco per decidere il da farsi per il giorno seguente. << Allora, continueremo fino a che non troveremo qualche altro indizio che ci porti alla scoperta di chi ha ucciso quelle persone. Penso che più andremo avanti e più i cadaveri aumenteranno. >> I suoi allievi non erano molto contenti di dover vedere altre persone morte, ma era la guerra che causava tutto ciò e loro potevano solo vincerla per mettere termine a quell'inutile strage.

<< Maestro Minato, secondo lei se troveremo dei nemici o degli sconosciuti come ci dobbiamo comportare con loro? Intendo se vogliono rubarci l'oggetto o altro della missione speciale. >> Era abituato al fatto che i suoi allievi fossero molto intelligenti, ma Kakashi era un ragazzo davvero molto intuitivo e il genio della squadra. Poteva contare sempre su di lui per qualsiasi parere nella missione. Buon sangue non mente. Anche gli altri rimasero compiaciuti da quella domanda, che era la stessa che tutti si facevano da giorni. Da quando avevano lasciato l'altra squadra, non avevano trovato nessuno pronto a combattere contro di loro, ma potevano comunque correre un grosso rischio. Da una parte però potevano contare sulla nuova generazione, che aveva molte qualità e una buona dose di impegno. << Appena ci rimetteremo in marcia cercheremo di studiare ogni minimo cambiamento in ciò che ci circonda. Useremo voi tre ragazzi, grazie allo Sharingan potete controllare tutto alla perfezione. Ora prendete questi kunai, tutti quanti voi. >> Minato passò ai presenti dei kunai a tre punte, con sopra la formula della sua tecnica del Dio del Fulmine. Molti riposero il kunai consegnato insieme alle altre armi da lancio, ma non tutti dato che essendo un kunai diverso alcuni decisero di sistemarlo in una tasca adiacente. Terminata quella procedura, si rimisero sull'attenti. << Allora, ve li ho dati perché se sarete nei guai basterà concentrare un po' del vostro Chakra nella parte dove c'è la scritta. Io arriverò subito. Per rispondere alla precedente domanda, io penso che... >> si fermò un attimo per guardarli negli occhi, soprattutto i due più piccoli, dalle iridi così nere che sembravano senza fine. << Sarebbe meglio controllare prima la natura dell'oggetto della missione speciale. Poi, se ci saranno degli avversari, sposteremo lo scontro ad una distanza che non danneggi l'oggetto della nostra missione. >> Tutti annuirono con espressioni serie. Finirono di cenare in silenzio, dopodichè misero le loro cose a posto.

I ragazzi si coricarono nei loro sacchi a pelo, sistemando la piccola Rin al centro del gruppetto insieme ai bimbi, perché era l'unica ragazza. I più grandi rimasero a decidere i turni di guardia e a chiacchierare un po' su quello che sarebbe potuto succedere il giorno dopo. Minato si alzò per fare un giro di perlustrazione. Non riusciva a capire come mai ci fosse tutta quell'attenzione e lo stato d'agitazione. Trovò un albero alto e robusto, adatto per controllare meglio la zona circostante. Si trovava abbastanza vicino ai ragazzi del gruppo. Saltò sull'albero e si mise su uno dei tronchi più alti. Sarebbe rimasto lì di guardia finché un compagno non sarebbe venuto a fare il cambio di turno. Anche quella notte non riusciva a togliersi dalla mente le immagini degli eventi accaduti sin dall'inizio della guerra. Non comprendeva perché era successo tutto quello, come si era arrivati a tanto. Nella sua testa aveva una domanda. è Perché non abbiamo saputo nulla fino ad ora della reale causa della guerra? è si chiese perplesso. Aspettò poi che venissero a cercarlo, aveva bisogno di riposare ma non voleva far trasparire la sua stanchezza. Il mattino seguente fu svegliato dallo schiamazzo dei ragazzini che volevano mangiare e litigavano per chi dovesse andare a prendere l'acqua e la legna per il fuoco. Si alzò dal suo sacco a pelo, si sistemò i vestiti e poi si diresse verso li punto di ristoro. << Ragazzi andate insieme, Kakashi e Itachi per la legna e Obito con Shisui per l'acqua. Rin rimarrà qui a preparare il necessario. Voi altri avete trovato qualcosa di strano stanotte? >> La squadra capitanata da Shikaku Nara cominciava a sistemare la propria roba per riprendere al più presto il viaggio. Appena i ragazzi furono di ritorno, cominciarono a consumare il pasto. Finito di mangiare, si sistemarono e iniziarono a muoversi verso la meta destinata. Ripartirono tutti insieme. A guidare il gruppo c'erano gli Uchiha, che grazie allo Sharingan riuscivano a seguire le orme lasciate dai possessori di Chakra che stavano cercando.

Le loro tracce li avrebbero condotti all'oggetto che la missione del terzo Hokage richiedeva per essere completata immediatamente. Ma appena qualche centinaio di metri più avanti trovarono alcuni corpi di ninja nemici uccisi e bruciati. C'era qualcosa di familiare in quelle uccisioni. Proseguirono fin quando alcuni kunai lanciati nella loro direzione quasi non colpirono dei membri del gruppo, ma per fortuna i ragazzi possessori dello Sharingan li avvertirono e intercettarono, evitando così dei feriti. << Chi siete? Fatevi vedere se avete coraggio di affrontarci a viso aperto! >> Si misero in formazione da difesa per evitare attacchi a distanza. In quel genere di situazione era importante poter usufruire della copertura dei compagni, per poter usare al meglio le tecniche. Poi tre figure nella boscaglia si fecero avanti, erano due uomini e una donna più piccola. Si avvicinavano con fare sospetto. Indossavano delle maschere di Anbu, ma erano leggermente diverse. Quel reparto speciale era sempre stato all'ordine dell'Hokage, dunque erano loro alleati o dei nemici? I tre si avvicinarono e tolsero le maschere. I piccoli Uchiha rimasero sorpresi alla vista di quei volti. Il primo era il loro capoclan, Uchiha Fugaku, che indossava una tuta con il simbolo del clan sulla spalla. Alla sua destra si trovava la donna, Uchiha Momoko, la mamma di Shisui. Era molto bella, i suoi lunghi capelli erano legati in una coda alta, mentre gli occhi neri avevano dei riflessi blu. L'uomo a sinistra era molto alto e si trattava di Uchiha Kagami, il padre di Obito. Kagami era l'unico del suo clan a possedere due occhi diversi, cosa molto rara negli Uchiha: il sinistro era blu e il destro nero.

Chissà perché...? Minato rimase a sua volta sorpreso a quella vista. << Salve ragazzi, come procede? E perché siete qui anche voi? >> Chiese perplesso. Fugaku, altrettanto confuso, rispose con un'altra domanda: << Voi come mai siete in questa zona pericolosa con dei ragazzini? >> Allora Minato capì di dover parlare da solo con Fugaku del rotolo che l'Hokage gli aveva consegnato. Fece un cenno al capoclan per poter parlare in privato. Si misero seduti in disparte su delle rocce a discutere di quello che ognuno sapeva. Appena si accordarono, tornarono dalle loro rispettive squadre. << Ragazzi, dato che la squadra speciale ha lo stesso nostro compito, li seguiremo in modo da capire come mai c'è tanta gente che cerca l'oggetto della missione. >> Tutti i componenti dei rispettivi gruppi fecero un cenno di assenso con la testa. I membri Anbu rimisero le loro maschere e partirono. Itachi si avvicinò al padre per parlare. << Padre, anche voi siete qui per la missione speciale che il terzo Hokage ci ha affidato? Noi dobbiamo proteggere personalmente cià che dobbiamo trovare per suo ordine. >> Il padre rallentò un poco il passo per essere affiancato dal figlio. << Anche noi abbiamo l'ordine di proteggere l' obiettivo della missione, quindi lo faremo insieme, da buoni Ninja di Konoha. Sono orgoglioso di te Itachi, ti stai comportando da ottimo Uchiha. Minato mi ha parlato del tuo coraggio, sono fiero di te. >> A quelle parole Itachi non potè che esserne orgoglioso. Il padre, così rigido durante gli allenamenti quotidiani e nella vita privata, esprimeva i suoi sentimenti, anche se a modo suo, non essendoci abituato. Con un sorriso che gli riempì il viso accelerò il passo dalla contentezza, non rendendosi conto che qualcosa stava per accadere di lì a poco. Notarono del movimento e dei rumori che attirarono la loro attenzione. Di sicuro c'erano delle persone in pericolo. Loro avevano il compito di salvarle, portarle in un luogo sicuro e poi al villaggio in salvo. In gioco c'era l'onore e i valori di Konoha e di tutta la regione del Fuoco.

Continua....

NdA: Eccomi qui con questa storia diversissima dalle altre, almeno spero. Se vi piace lasciate pure una recensione, non siate timidi, vale anche per le altre. ^_^ Vi lascio con dei capitoli sempre un po' più lunghi, spero che siano di vostro gradimento e pieni di mistero. Che sta succedendo adesso? Kiss da eco89.

Alla prossima, spero presto, con...

Prossimo: Cap 4 - La scoperta della verità.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4: La scoperta della verità.. ***


Capitolo 4: La scoperta della verità...

Si stavano avvicinando sempre di più alla loro meta. Le grida e i rumori dei combattimenti si facevano sempre più forti. Ormai le orecchie del piccolo Itachi si erano abituate a quei suoni tipici della devastazione. Man mano che si avvicinava, si sentiva agitato per qualcosa che non riusciva bene a decifrare. "Forse è l'emozione di scoprire che cosa implica la nostra missione di livello S dataci dall'Hokage, sia a noi che alla squadra di mio padre?" si domandò mentalmente, continuando a correre. Mancavano un centinaio di metri e i corpi a terra aumentavano a ogni passo. Ormai era diventato chiaro che loro non erano gli unici a volere quell'oggetto. "Sarà meglio stare all'erta, potrebbero esserci dei nemici fortissimi." continuò il filo dei suoi pensieri. Anche Shisui pareva aver capito che la situazione stava peggiorando ad ogni metro che si avvicinavano. Ma il fatto strano era che tutti gli altri membri del gruppo parevano tranquilli, oppure sapevano mascherare benissimo la loro preoccupazione. Itachi, invece, si sentiva profondamente a disagio. Durante il percorso ogni tanto dovevano schivare qualche attacco o trappola che i nemici lanciavano o avevano nascosto per non farli arrivare alla loro meta e per proteggere l'ambito premio. Fugaku sembrava molto pensieroso, al contrario dei suoi compagni dalle espressioni imperturbabili. La situazione era davvero sospetta. Forse nascondevano qualcosa?
Appena arrivati, si posizionarono sugli alberi rimasti in piedi dopo un tale disastro. Tutto era distrutto nel raggio di dieci metri dal luogo dello scontro. Ovunque si posasse lo sguardo, si vedevano combattere ninja contro altri ninja. La cosa strana era che al centro di questo casino si notavano delle figure che si guardavano intorno, come a difendere qualcosa. Dovevano essere loro due i possessori dell'oggetto cercato. Il padre di Itachi si tolse la maschera e attivò lo Sharingan per controllare tutti quelli che si trovavano là intorno. << Minato, li ho trovati, sono al centro del gruppo. Hanno alcuni ninja che li difendono, ma non reggeranno per molto. Io e la mia squadra andremo al centro e li aiuteremo. Voi cosa farete? >> Minato si girò verso Fugaku e poi guardò i due bambini del gruppo. << Allora porta con te Itachi e Shisui, possono aiutarti. Io e la mia squadra, insieme a quella Inuzuka, vi copriremo le spalle e faremo da scudo per arrivare al centro. >> Anche il Nara, molto portato per la strategia, approvò quanto detto da Minato.

Partirono tutti nello stesso istante. I due bambini andavano dietro ai loro parenti, per loro era davvero strano averli lì al proprio fianco. Saltati giù dalla pianta, si diressero di corsa verso il centro del combattimento. Intanto la squadra di Minato e quella capitanata da Inuzuka-Nara-Akimichi bloccavano e sconfiggevano i nemici che intralciavano il loro cammino. Mano a mano che si avvicinavano, il cuore del più giovane degli Uchiha batteva sempre più forte. Non capiva proprio il perché, di solito era molto tranquillo e restava impassibile, da buon Uchiha. Quelle sensazioni non le aveva mai provate. Doveva concentrarsi, dato che c'erano tra i duecento e i trecento nemici. Doveva essere pronto a dare la vita per l'oggetto segreto, che tanto segreto non era più ormai. Alle spalle del padre, gli sembra davvero strano averlo lì con lui così calmo e freddo più del solito. Magari capiva che si trattava di una situazione peggiore di quanto si pensasse all'inizio.
Arrivati al centro, trovarono quattro persone e un grande cestino con delle coperte, forse contente i rotoli o il tesoro. Si misero dunque in posizione di difesa, pronti a bloccare qualsiasi avversario. Ora che Itachi era con suo padre, voleva fare bella figura e dimostrare il proprio valore. Sentì un attacco nemico arrivare sul suo lato sinistro, lo bloccò e con una tecnica combinata con Shisui mise k.o. il mandante del colpo. Tuttavia arrivarono subito dopo almeno una decina di altri nemici, così unirono le forze e li affrontarono.
Dopo due ore di scontri, erano rimasti un centinaio di Ninja nemici, mentre tra quelli alleati solo due erano ridotti abbastanza male. Fortunatamente il cestino era ancora integro. Ad un certo punto uno strano rumore li fece girare tutti verso il cesto, che cominciò a muoversi. Che cosa era? << Itachi, va a vedere che cosa c'è che non va nel cesto. Noi ti copriremo. >> Il padre gli aveva dato un ordine e lui doveva eseguirlo. Mentre controllava in giro per non essere preso alla sprovvista, si avvicinò al cestino. Scostò il telo che copriva il tutto e si sorprese nel trovarci dentro una bimba di appena un anno, circondata da alcuni rotoli e pergamene. << Papà, abbiamo un problema bello grosso qui... >> Prese in braccio la bambina che piangeva. Era grandicella per la sua età e lui la dondolava. Era abituato a quei gesti, dato che il suo fratellino aveva più o meno la stessa età e capitava che lo dovesse guardare in assenza dei genitori.

In realtà con una femminuccia si sentiva un po' in imbarazzo, ma appena la bimba aprì gli occhi il verde di lei si incrociò con il rosso dello Sharingan di lui. Successe una cosa inspiegabile, simile alla forza dall'imprinting tra due persone, un legame forte avrebbe unito i due ragazzi. Almeno finché qualcuno non si sarebbe messo in mezzo al loro cammino. Quando Fugaku si girò verso il figlio che lo aveva chiamato, rimase paralizzato. L'Hokage non gli aveva detto che c'era anche una bimba nella missione. Ora che doveva fare? Poi una voce: << Ragazzi, so che sembra strano, ma adesso Nara userà la sua tecnica del controllo dell'ombra per fermare i nemici per darmi il tempo di portarvi al sicuro. >> Il gruppo non era molto contento della decisione presa, non erano certo dei codardi. << Mi scusi, ma non siamo d'accordo. Noi vogliamo combattere e difendere quella piccola creatura. >> Il grande uomo che parlò era l'Akimichi. Tutti annuirono alle sue parole, quindi Minato dovette desistere essendo in minoranza di voti. << Shisui e voi altri, Obito, Kakashi e Rin, mettetevi vicino alla cesta e difendete sia Itachi sia la bambina a tutti i costi. Noi faremo il resto. Presto, muoviamoci! >> A quel punto tutti si dovettero impegnare a difendersi a vicenda, ora che il nemico si era fatto più agguerrito di prima, dato che avevano visto il loro obiettivo. Dopo quello che sembrava un incubo infinito iniziato da ore, adesso sembrava giungere al termine. Nessun avversario era ancora in piedi.
Itachi guardò verso il basso, dato che avevo ancora quella bimba tra le braccia. Era davvero carina, due occhietti verdi vispi e dei bellissimi capelli rosa, un colore mai visto prima. << Ragazzi state tutti bene? >> Chiese Minato, vedendo alcuni sdraiati a terra. Erano tutti molto stanchi, solo i più grandi riuscivano a rimanere ancora in piedi. << Minato, adesso che facciamo? >> Fu Fugaku a parlare, mentre si avvicinava al figlio per prendere in braccio lui la bimba. << Possiamo passare a controllare come sta il Terzo Hokage. Poi ci dirigeremo tutti verso l'accampamento medico più vicino e una volta pronti vedremo cosa fare. >> I ragazzi erano seduti e con il fiatone, dato che avevano usato quasi tutto il Chakra e le loro energie. << Va bene ragazzi, spero che abbiate abbastanza forza per proseguire. Tra poco ripartiamo, ma prima voglio controllare cosa c'è in questo cestino. Vedo dei rotoli, pergamene e altre cose. >> Minato si avvicinò e prese qualche rotolo in mano. Alcuni erano sigillati, ma altri si potevano leggere tranquillamente. Controllò anche altre pergamene presenti, molte erano del Villaggio della Pioggia e di quello della Roccia.

Quindi questa bambina da dove veniva? Da quale dei due Paesi? Minato e Fugaku si guardarono intorno e notarono una donna e un uomo, entrambi feriti, che si tenevano per mano. A quella vista entrambi capirono che erano i possibili genitori della bambina. << Fugaku aiutami un attimo con loro due. >> Quest'ultimo si avvicinò insieme a Minato, lui andò dalla donna e Fugaku prese l'uomo, avvicinandoli al resto del gruppo. La donna guardò Minato e con molta fatica parlò: << Prendetevi cura della nostra piccola, Sakura Haruno... Questo è il suo nome. È nata il 28 marzo... Io sono sua madre, Mebuki, e provengo dal Villaggio della Pioggia, invece mio marito è Kizashi, del Villaggio della Roccia... >> Si fermò per guardare il marito, anche lui ferito, e si presero nuovamente per mano. << Noi avevamo il compito di uccidere i Kage del rispettivo Villaggio avversario, ma appena ci siamo incontrati durante lo scontro ci siamo innamorati, così siamo fuggiti con i nostri rotoli. Tuttavia, appena le autorità dei nostri villaggi hanno scoperto il nostro tradimento, ci hanno dato la caccia. Konoha ci ha dato la possibilità di poterci rifare una vita, ma purtroppo abbiamo causato questa guerra. Nostra figlia è una bimba diversa dalle altre, ha doti speciali, fate attenzione... >> La donna sorrise nel vedere che la piccola era tra le braccia di un altro bambino, poco più grande di lei. Sapeva e sperava che quelle persone l'aiutassero. << Signori, mi appello alla generosità del Villaggio della Foglia, dato che i nostri non hanno avuto alcuna pietà per il nostro amore proibito. Io, Kizashi Haruno, vi chiedo di proteggere prima nostra figlia e poi noi. Grazie mille per tutto quanto. >> Le ferite di entrambi erano molto serie, bisognava portarli subito al centro medico.
Minato guardò tutti i presenti e prese per mano i coniugi. Poi compose il sigillo per teletrasportarli al più vicino campo medico. Una volta ristabiliti avrebbero potuto condurli a Konoha. << Vai Minato, rimaniamo qui ad aspettarti. Anzi porta i bambini con te, almeno andremo noi dal Terzo Hokage. >> Minato era grato ai suoi compagni e sorrise per ringraziarli. Fece appoggiare le mani addosso a lui e in pochi secondi lui, i suoi allievi, i feriti, insieme a Itachi e Shisui, furono all'accampamento medico con la bimba. Una donna dai capelli neri si avvicinò e prese i feriti, mettendoli su dei lettini. Poi arrivarono altri medici per curarli il meglio possibile. Minato diede l'ordine a Kakashi di controllare tutti quanti loro, di riposare e farsi medicare. Successivamente tornò indietro dagli altri. Avevano portato con loro anche la cesta, dove ora la bimba dormiva tranquillamente, ignara di tutto quello che sarebbe accaduto da quel momento in poi.


N.A: Eccomi con un bel capitolone tutto per voi. Ora ho un dubbio enorme: finirla con questo capitolo e iniziare la storia partendo dalla prima serie di Naruto, quindi a 14 anni e non più a 13, oppure continuare fino alla nascita di Naruto e incominciare lì un continuo?? Sì, sono sempre piena di dubbi e li condivido con voi ^.^ Ora sappiamo un po' il passato della piccola Sakura, ma il resto lo dovrà imparare crescendo.

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Capitolo 6
*** Capitolo 5: Salvataggio del Hokage e fine della guerra? ***


Capitolo 5. Salvataggio del Hokage e fine della guerra?

Minato usando la tecnica del " HIRAISHIN NO JUTSU " ovvero " La tecnica del Volo del Dio del Fulmine (?, Hiraishin no Jutsu) è un'arte magica utilizzata da Minato Namikaze e derivata dal secondo Hokage Tobirama Senju, nonchè l'origine del soprannome di Minato (Lampo Giallo della Foglia). Essa è una tecnica spazio-temporale che consente all'utilizzatore di tele trasportarsi utilizzando dei particolari marchi che può sfruttare come punto di apparizione. Uno dei vantaggi di questa tecnica sta nel fatto che l'utilizzatore non deve fare gesti o dire particolari formule. Il Quarto Hokage divenne particolarmente temuto per questa tecnica, che grazie ai suoi riflessi eccezionali gli consentiva di sconfiggere un intero esercito in pochi secondi, tramite dei particolari kunai su cui veniva immesso il marchio necessario al teletrasporto in prossimità di essi. Minato, in caso di necessità, poteva creare altri marchi semplicemente poggiando le mani sulla superficie desiderata, per creare altri punti di collegamento. Che gli consentivano di apparire in prossimità dei nemici o dei luoghi o degli oggetti marchiati." lo aveva applicato sulla spalla di Fugaku in modo di ritrovarli subito e , inoltre il marchio una volta posto non sparisce mai come rivela Minato ad Obito mentre spiegava hai suoi allievi la sua funzione.

Cominciarono a perlustrare tutta la zona dell'Ultimo combattimento controllavano ogni cadavere che trovavano mentre cercano indizi per trovare il Terzo, ma era davvero difficile ma sapevano che erano molto vicini a lui. << Minato come procediamo? Spero di fare in tempo seguitemi penso che siano ancora combattendo li. >> Fugaku saltò sopra al primo albero e fece segno di seguirlo aveva capito dove si trovavano, ma grazie allo Sharingan riusciva a rintracciare i segni lasciati da altri ninja nemici che alleati. << Fugaku sai se faremo in tempo? >> A quella domanda di Minato gli sembrava così difficile da rispondere sapeva della grandi abilità di Hiruzen ma anche Onoki possessore di due abilità innate era molto temuto.
Lo guardò come cercare conferma nelle sue domande ma anche gli occhi del Uchiha ma vedeva solo lo scintillio dello Sharingan una grandissima abilità innata, simile a diamanti rossi rari e unici da trovare. Fugaku rallentò un po' in modo da poter parlare a tutti e quattro << Quando eravamo andati qualche ora fa si trovavano in una situazione di stallo, ma penso che qualche problema ci sia infondo potrebbero arrivare rinforzi allo Tsuchikage. >> è quello il problema sperando che stia ancora bene.

Intanto nell'accampamento Itachi guardò la piccola bimba che teneva ancora in braccio dato che i genitori erano stati portati nel reparto medico per cercare di salvargli la vita. Ma forse non sarebbero sopravvissuti per le gravi ferite inflitte da quei Mercenari Ninja, Kakashi parlava con un ninja di quello che era successo poco prima, Rin aiutava Obito per le ferite che aveva subito durante lo scontro e Shisui guardava fuori dalla tenda aspettando che i grandi tornassero tutti quanti. Io ero tranquillo sapevo che erano bravi e forti lo erano tutti gli Uchiha e con l'aiuto di Minato erano quasi imbattibili, << Stai tranquillo Shisui, tra un paio di ore staranno qui con noi e tutti insieme torneremo a Konoha. >> Si voltò verso Itachi sorridendo a quelle parole conosceva la loro bravura ma le nuvole che apparivano al orizzonte non gli piacevano proprio, c'era odore di tempesta ma non sapeva ne quando si sarebbe scatenata e che conseguenze avrebbe portato, << Hai ragione Itachi ora che abbiamo portato a termine la missione Speciale ho paura che possa succedere qualcosa di brutto a noi. >> Anche il suo amico aveva una brutta sensazione ma non capiva il perchè proprio adesso? Minato controllava quanti Kunai gli erano rimasti per studiare una qualsiasi strategia di combattimento, ma anche perchè non aveva molto Chakra quindi doveva valutare molte cose quanti avversari ci fossero.

Anche Fugaku aveva avertito un picco si Chakra verso Nord quindi cambiò direzione e gli altri lo seguirono capendo subito anche loro che il Chakra avvertito era quello di Hiruzen che aveva iniziato a fare sul serio, era uno dei pochi Ninja ad saper utilizzare tutti e cinque i elementi. Quindi affrettarono il passo trovandosi, in pochi minuti in un grande campo di combattimento devastato dalle tecniche di due grandi Kage possessori di grandi abilità, Onoki lo Tsuchikage possessore di due abilità innate della polvere e Hiruzen con affianco Enma la sua tecnica del richiamo si spalleggiavano. Intorno a loro c'erano altri Ninja di entrambi gli schieramenti che lottavano per aiutare il proprio Kage, loro si avvicinarono al proprio << Hokage, siamo qui per aiutarla cosa dobbiamo fare? >> Minato subito è alla sua destra e dall'atra parte c'è Fugaku dietro di lui gli altri due Uchiha. Sorrise il vecchio Hokage contento di aver dei ottimi ninja pronti a tutto per li proprio villaggio. Fece cenno ad entrambi di guardarsi di fronte oltre al Tsuchikage c'erano altri alleati suoi ninja della Pioggia e del Villaggio del fulmine.

E sapevano che loro erano molto bravi nel utilizzo delle tecniche basandosi sull'acqua, e fulmine Minato non aveva problemi con la sua " HIRAISHIN NO JUTSU " poteva schivare ogni tipo di attacco ma gli altri soprattutto gli Uchiha contro le tecniche con l'elemento dell'acqua avevano molte difficoltà. Doveva attirare l'attenzione dei ninja della pioggia in modo che gli altri non devono subire la potenza dell'acqua, si ricordava che avevano altri elementi come fulmine alcuni di loro ma non sa come possano usarlo contro di loro. << Maestro Hiruzen se vuole posso occuparmi dei nemici, del' villaggio della pioggia. >> Minato affianca l'Hokage quest'ultimo sa il valore di Minato per questo lo ha scelto come suo successore, anche se era ferito ma non lo voleva far vedere e sapere a nessuno gli parlò con una voce bassa e udibile solo a lui, << Figliolo ho una ferita abbastanza grave ma riesco a stare in piedi grazie alla protezione di Enma, il mio guardiano voglio che state attenti riferiscilo agli altri. >> Minato lo guardò meglio il lato sinistro era sporco di rosso ma con l'armatura nera non si vedeva molto.

Minato si spostò verso destra per attirare l'attenzione dei ninja della Pioggia che senza pensarci lo seguirono cecamente cosa molto strana dato che di solito si organizzavano meglio, erano un centinaio ma sembravano molti di più diede un ultima occhiata verso l'Hokage che stava compiendo dei sigilli, di sicuro un arte della terra che è debole contro il fulmine ma lo miscela con l'acqua e sembra che formasse un lago di fango dove alcuni ninja rimangono bloccato. Fugaku si avvicina ad alcuni di loro utilizzando lo Sharingan su di loro e si sposta in modo che Momoko con la palla di fuoco suprema il potesse colpire, al suo fianco c'era Kagami a bloccare gli attacchi alle loro spalle in modo che nessuno si facesse male. << Fugaku penso che se continuiamo così finiremo il Chakra dobbiamo inventarci qualcosa, altrimenti sono guai. >> Aveva ragione Momoko con tutti questi scontri erano a corto di Chakra quindi o usavano il tonico da guerra, oppure cambiavano stile e tecniche di combattimento. << Momoko passaci un tonico da guerra, almeno possiamo continuare a difendere l'Hokage. >> Ma Prima che riuscisse a daglielo un urlo attirò l' attenzione di tutti Hiruzen fu colpito gravemente e giaceva a terra. Fugaku, Momoko e Kagami corsero verso di lui i due uomini si misero a difesa di Hiruzen e Momoko che cercava di curare con quello che aveva nello zaino ma gli Uchiha non avevano grandi doti curative, quindi si dovevano arrangiare con il kit di soccorso oppure avere un ninja Medico in squadra.

Ma adesso era prioritario portare al sicuro nel accampamento l'Hokage, anche Minato si accorse di tale problema e sconfisse in pochi secondi i nemici utilizzando " HIRAISHIN NO JUTSU " e qualche Ransengan su altri nemici arrivò al capezale di Hiruzen e parlò con lui e prese una dura decisione << Signori dato che l'attuale Hokage è gravemente ferito mi ha lasciato il comando penso sia meglio ritirarsi ci penserà l'altra squadra a sconfiggere quelli rimasti e dato che anche lo Tsichikage si è ritirato la guerra è finita davvero, solo alcuni ninja cocciuti sono rimasti. >> Prese in braccio Hiruzen fece segno hai due uomini Uchiha e la signora di mettere le mani su di lui e tele trasportarsi al campo medico, dove c'erano i loro figli, la guerra doveva finire perchè troppi uomini e donne sono morti per nulla, questi erano i pensieri di Minato che giurò a se stesso che non avrebbe mai più scatenato guerre o conflitti. Arrivarono subito appena vennero visti dai figli sia Kagami che Momoko furono abbracciati da Shisui e Obito e Itachi un po' timidamente si avvicinò al padre sorridendogli e poi lo abbracciò con molto imbarazzo Fugaku ricambià.

Momoko si avvicinò alla bimba che era tranquilla nel suo lettino di fortuna dato che non c'erano attrezzature per i bimbi troppo piccolo, Minato si diresse verso la parte dove c'erano i medici e gli affidò L'Hokage alle loro cure, e parlarono dei congiungi che erano in gravissime condizioni e rischiavano di morire da un momento al altro. << Minato scusami un attimo volevo chiedere se i genitori, della bimba non sopravvivono che si fa con lei? >> Aveva ragione Fugaku dovevano pensare a dove potevano portarla e chi la doveva tenere? << Hai ragione Fugaku ma lo decidiamo appena rientrati comunque è meglio che uno di noi due la prenda per sicurezza non voglio che finisca in mano a quella persona... >> Sapeva che i poteri e le abilità di quella bambina avrebbero avvicinato persone molto ambigue e che puntavano al potere supremo su Konoha, e la conquista del mondo Ninja quindi doveva essere protetta o da Fugaku o da lui stesso ma come avrebbe fatto con la moglie a convincerla? lei era un peperoncino in tutto per tutto.

Continua...

N.a: Eccomi di nuovo qui con questa storia bellissima questo capitolo è l'ultimo riguardo alla guerra adesso ci trasferiremo a Konoha, per il proseguimento della storia e ci saranno delle complicanze molto grandi per il povero Minato dato che Hiruzen è a ko per il momento. Spero che possa piacere e scusate se sono scappati degli errori perdonatemi soprattutto l'enorme ritardo, Soprattutto come la Prenderà Kushina la " possibile adozione della piccola Sakura?" oppure sarà Mikoto a rimanerci sorpresa? Mi farebbe piacere sapere che ne pensate di questo capitolo con un commento su cosa ne pensate della storia cee..

Grazie mille da Eco89 un Kiss a tutti voi.

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