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Autore: eco89 sasuxsaku    08/10/2016    6 recensioni
(ATTENZIONE: Modifica di trama) Sakura NON fa parte del Clan Uchiha quindi NON è sorella ne di Sasuke e ne di Itachi ma viene ospitata da loro.
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" Fugaku, verso la fine della Terza Grande Guerra, per ordine di Hiruzen deve trovare una bimba dai capelli rosa e due occhi verdi, con l'aiuto di Itachi e Shisui. Ha il compito di allenarla e proteggerla come missione e aiutare Minato a nasconderla da molti pericoli che la attende e con lei crescono Naruto, Itachi e Sasuke che la considerano una di loro. Molti anni dopo, al suo diciottesimo compleanno, lei scopre che NON è la sua figlia naturale e scappa di casa perché si innamora di Itachi. Che succederà?"
( è una lemon e OOC Più avanti ...) Coppia principale: Itachi/Sakura - Sasuke/Suigetsu. E accenni di altre coppie (tra cui anche una coppia yaoi con Naruto/Kiba... e un pizzico di Yuri).
Ciao da eco89 kiss kiss ^-^
N.A.1 31/05/2018 annuncia che...
N.A.2{ATTENZIONE: Gli aggiornamenti saranno lenti abbiate pazienza o aggiornamenti a sorpresa e CONTENUTI EROTICI.}
N.A:3 (ATTENZIONE: Ci potrebbero essere personaggi Molto OOC io ho avvisato OK ^-^ )
Genere: Azione, Guerra, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Danzo Shimura, Hizashi Hyuuga, Itachi, Itachi/Sakura, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Minato/Kushina, Neji/TenTen, Sai/Ino, Sasuke/Suigetsu, Shikamaru/Temari
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio, Naruto prima serie
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Nda: Questa storia è una Mini-long che è divisa in tre o quattro storie, suddivise in Passato -- Presente-- Futuro-- ( una parte di storia come sarebbe finita in un certo modo se fosse successo o non successo un particolare evento ( questo è in forse) (In questa storia alcuni degli Hyuuga non ci sono perché morti nella Terza Grande Guerra. Gli Uchiha, invece, ci saranno.)

                                                                                                                               Prologo

La Terza Grande Guerra Ninja aveva coinvolto tutte le Nazioni. Diverse erano state le cause del suo inizio, ma la fine era stata uguale per ognuna delle parti coinvolte: tutti piangevano le loro vittime. Ma due occhi piccoli e neri non avrebbero mai dimenticato quello che avevano visto fino a quel momento, tutto quel sangue e quei morti. Per cosa poi? Per il potere e la forza, obiettivi che chiunque poteva raggiungere solo con l'impegno e la risolutezza. Questo pensava quel bambino. Anche lui voleva la forza, ma in modo diverso, guadagnata con il suo solo sudore e il suo solo sangue, non attraverso quello di uomini e donne innocenti. Quelle persone nei loro villaggi erano padri e madri di altri bambini come lui e il suo migliore amico, che alla loro età avrebbero dovuto stare a casa a giocare come i loro coetanei. Tuttavia loro erano diversi, sia di sangue sia di poteri, chiamati " abilità innate " dagli adulti. A lui sembrava proprio una strana definizione. Non tutti sapevano che chi nasceva con questa dote era capace di sviluppare un grande potere. Alcuni, essendo agevolati su questo punto, non facevano niente nella loro vita, rimanendo fermi e non migliorando. Ma lui era diverso, suo padre diceva che era speciale. Gli altri membri del clan lo guardavano con occhi pieni di invidia e cattiveria, ma per fortuna non tutti lo fissavano in quel modo.

Lo sguardo del Papà era carico di orgoglio, felice di avere un figlio abile come lui; la sua Mamma lo guardava con amore, da cui traspariva il desiderio di proteggerlo. Ma era normale, lui era il loro piccolo. Aveva anche un fratellino che aveva appena cominciato a gattonare e a cercarlo quasi sempre quando rientrava da una missione oppure dall'Accademia. << Ehi, come stai amico mio? >> lo chiamò una voce dietro di lui. Itachi non rispose subito, il suo cervello era come spento e il suo corpo immobile. Solo gli occhi avevano assunto lo stesso colore del liquido che usciva ancora a fiumi da quei corpi senza vita. ROSSO. Era il colore della sua arte oculare, molto prestigiosa e ambita da molte persone, sia all'interno che all'esterno del loro Paese. << Io sto bene fisicamente, ma che succederà adesso? Noi che cosa siamo per il nostro Paese? Solo pedine da muovere per la guerra? Se è così io farò di tutto perché non succedano più queste cose. Sei con me, amico? >> l'altro lo guardò un po' stranito, ma poi rispose << Lo sai che siamo troppo piccoli per fare quello che dici... Da soli non ce la faremo, ma per fortuna abbiamo tempo per diventare forti e bravi nei nostri compiti. Poi troveremo persone che potranno aiutarci in questo tuo sogno di pace. Ok, io ci sto. >> lui allungò la mano per stringerla a quella dell'altro come simbolo di amicizia. Loro due erano simili. Entrambi in quel momento avevano occhi rossi, ma quando tutto questo sarebbe finito quelle iridi sarebbero tornate del loro colore naturale: il nero più profondo.

Poi si guardarono intorno, in fondo loro rimanevano due bambini al confronto degli altri più grandi. << Andiamo a cercare qualcuno che conosciamo così sapremo che cosa dobbiamo fare, se no dobbiamo aspettare che ci trovino. Nell'attesa ci faremo grandi. >> disse Shisui, terminando con un tono vagamente divertito. Tutto intorno a loro era distrutto, gli alberi bruciati, alcuni erano stati sradicati, altri utilizzati come armi con diverse tecniche dai vari villaggi coinvolti. Più camminavano e più la distruzione si faceva maggiore. A un certo punto arrivarono in un piazzale molto grande, pieno di corpi senza vita e feriti gravissimi. C'erano numerose buche, kunai, shuriken e altre armi utilizzate dai combattenti. Poi notarono che qualcosa alla loro destra si muoveva agilmente. Piano si avvicinarono, scoprendo che si trattava del Terzo Hokage che combatteva ancora contro un nemico dall'aspetto strano. Era estremamente piccolo di statura e doveva avere anche una certa età. Il suo viso era reso buffo da un grande naso a patata e sopracciglia bianche e folte, seppure la sua espressione severa tradisse un carattere probabilmente burbero. Il nemico era molto forte, ma il Terzo Hokage era più abile e riusciva a tenergli testa, nonostante non potesse continuare ancora a lungo.

<< FIGLIOLI!!! Che ci fate qui? Allontanatevi, è pericoloso. >> gridò Hiruzen Sarutobi verso i due arrivati. Ma appena si girò si accorse che non erano semplici bambini. Tornò con lo sguardo verso il suo avversario. << Siete voi allora... Ho un ultimo ordine per voi due. Dietro di me, a qualche metro, ci sono dei civili speciali. Ho un ordine importante: li dovete trovare e proteggere, soprattutto per quello che loro custodiscono, e portarli al villaggio. I miei aiutanti sanno di che si tratta. Vi prego, dovete difendere quello che custodiscono a costo della vita, promettetelo sul vostro credo ninja. >> Un ordine proveniente direttamente dal Terzo Hokage era un onore per loro, che sorrisero orgogliosi a quel pensiero. Chissà di quale missione di protezione si trattava... Forse dovevano scortare un principe o qualche alto funzionario; la fantasia andò a ruota libera. << Ah! Dite a Minato che sarà il prossimo Hokage, che vi ho affidato io questo mio volere. Tenete questo rotolo, servirà a coloro che dovete custodire. Andate di corsa ora!!! >> sentendo le sue urla, presero il rotolo e cominciarono a correre verso la direzione indicata con tutto il fiato che avevano in corpo. Durante la corsa videro ancora una volta i corpi dei feriti e i cadaveri disposti un po' dappertutto. Sentirono dei boati poco distanti da loro e delle urla. Qualcuno combatteva ancora.

Decisero di avvicinarsi e notarono che c'erano due uomini identici contro un centinaio di nemici. Uno di loro era ferito gravemente e l'altro lo proteggeva al suo meglio. Andarono lì di corsa, identificando il coprifronte. Non c'erano dubbi sul fatto che i due uomini fossero del loro stesso villaggio, quindi li affiancarono. I due in questione si accorsero di Itachi e Shisui, ma riconoscendo la loro abilità innata non dissero niente per impedire loro di aiutarli. << Hiashi, fratello mio, resisti ti prego. Ancora un po' di tempo e arriveremo all'accampamento. Tutto si risolverà, vedrai. >> disse il fratello gemello Hizashi per incoraggiarlo. Ma le sue ferite erano tante e profonde. I nemici usavano anche dardi avvelenati e sul viso e sul corpo di Hiashi erano iniziate a comparire chiazze violacee, rese visibili anche dai loro vestiti strappati a causa dei combattimenti. << Voi ragazzini chi siete? Rispondetemi e valuterò se mi potete essere d'aiuto. >> loro si guardarono in faccia e poi decisero di rispondere: << Io sono Shisui Uchiha e ho sette anni, mentre lui è Itachi Uchiha, di quattro anni. Il Terzo Hokage ci ha dato l'ordine di cercare delle persone, ma ci siamo imbattuti in voi due. A quale clan appartenete, scusate? >> chiese Shisui, osservando con attenzione le iridi dell'uomo. I loro occhi erano di un colore diverso, bianchi come il ghiaccio. Doveva trattarsi di sicuro di un'altra abilità oculare.

<< Siete così piccoli e già in mezzo alla guerra... Siete dei talenti del vostro clan allora. Noi siamo del clan Hyuuga e anche noi abbiamo un'abilità come la vostra, ma di certo non potente come quella degli Uchiha. Tuttavia ci difendiamo benissimo. Se volete potete aiutare me e mio fratello. Ma non dovevate stare nel reparto che si è ritirato giorni fa? >> chiese Hizashi con aria perplessa. I due ragazzini lo guardarono strano, ma non ci fu tempo di rispondere perché partì un'ondata di kunai dai nemici, che cercarono di colpirli di sorpresa. Subito le armi vennero intercettate dalla tecnica di Hizashi. << Rotazione suprema... >> in quel momento si sprigionò una sfera azzurra di chakra intorno a lui, come una barriera protettiva che respinse gli attacchi. I bambini rimasero stupiti dalla sua abilità e incantati dalla sua bravura. Grazie allo Sharingan riuscivano a vedere che aveva un buon controllo del chakra e poco spreco di quest'ultimo durante l'esecuzione della tecnica. << Ne riparliamo dopo. Aiutate mio fratello, dobbiamo portarlo lontano da qui. >> ma a quelle parole Hiashi si alzò a fatica e si affiancò a loro. Si mise in posizione di attacco prima di parlare.

<< Mai fratello, non vi lascerò da soli contro di loro. Se deve essere la mia fine, voglio che sia da vero Ninja del Paese del Fuoco e non da uno che scappa davanti al nemico. Ne va della mia dignità. Hizashi Hyuuga, tu fratello, sarai il nuovo capoclan dato che, come vedi, le mie ferite sono troppo gravi. Tieni alto il buon nome degli Hyuuga, solo questo voglio come ultimo desiderio. >> l'altro lo guardò sconcertato. Si era accorto che aveva ancora così tanto da imparare, e suo fratello gli aveva appena dato una grande responsabilità. Erano due giovani uomini che portavano con fierezza il loro cognome. Chissà se le nuove generazione ne avrebbero fatto tesoro... Neanche i due bambini volevano scappare e si affiancarono ai gemelli. Mai era capitato che il Clan Uchiha e il Clan Hyuuga si spalleggiassero tra di loro, ma questo fatto non passerà inosservato agli occhi di tutti coloro che verranno a conoscenza di questa storia.

continua...

Ecco un altra sopresa dato che una storia è quasi finita ma non vi dico quale ;) ho cominciato un altra spero che vi piaccia anche questa e grazie a tutti voi kiss da eco 89, e scusate se per caso urto la sensibilità di qualche lettore.

 
   
 
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