ReggaeFamily
An
ordinary Christmas... or maybe not!
“Ehilà
stronzetto! Che dite, mi volete a bordo?” esordisce Sako con
entusiasmo quando Shavo spalanca il portone.
“E
tu cosa ci fai qui? Mmh, non lo so, potrei anche lasciarti fuori...”
lo prende in giro Shavo, lasciandolo entrare.
“Che
idiota!” commenta il nuovo arrivato, sfilandosi il giubbotto.
Quando
i due fanno il loro ingresso nella sala da pranzo, tutti salutano
Sako calorosamente: viene aggiunta una sedia attorno al tavolo e il
tecnico della batteria viene sommerso da auguri di Natale.
“Non
hai mangiato nulla?” si preoccupa subito Sonia.
“Sì,
ho già pranzato, non vi preoccupate!”
“Assaggia
un po' di questo vino. L'ha portato Serj, è fantastico!”
esclama Shavo riempiendogli un bicchiere.
“E
va bene, lo assaggio! Voi cos'avete mangiato? Oddio, ma quelle sono
lasagne!” Sako inizia quasi a sbavare quando dà
un'occhiata alle teglie – ovviamente ancora piene, era
impossibile finire tutto in una volta.
“Ne
vuoi un po'? Noi stavamo per portare le noci e l'altra frutta, ma...”
gli propone Diana.
“Vi
offendete se accetto?”
“Ma
tu non avevi già pranzato?” interviene John
ridacchiando.
“Questa
è tutta colpa vostra!” si discolpa lui.
“Fammi
sapere se è buono, l'ho fatto io!” Serj gli rivolge un
occhiolino.
“Allora
è buono di sicuro!”
“Pensa
che Shavo ha cucinato le verdure al forno e le ha quasi carbonizzate”
racconta Daron, l'unico pozzo senza fondo che ancora sta ruminando
tutto ciò che gli capita a tiro.
“Ecco,
figurati, il suo obiettivo del giorno era sputtanarmi... lo sapete
che in cucina non so fare niente, mi avete costretto a fare
qualcosa!” si lamenta il bassista.
“Shavo
Shavo... sei un disastro” sentenzia Sako, tuffandosi nel piatto
stracolmo di lasagne che Angela gli ha posto davanti.
“Ecco,
ho portato le noci! Daron, vuoi piantarla di mangiare patatine
fritte?” fa Diana, poggiando al centro del tavolo un cestino
pieno zeppo di noci, mandorle, pistacchi e nocciole.
“A
stomaco pieno si ragiona meglio!” si difende il chitarrista.
“Comincio
a sospettare che tu di stomaci ne abbia due” ribatte Angela,
quasi preoccupata.
John
intanto rovista nel cesto, poi scuote la testa. “Oddio, ma
stiamo scherzando? Ci sono solo due schiaccianoci?”
“In
realtà prima ce n'erano cinque: uno l'ho rotto io mentre
tagliavo una mandorla tostata, gli altri due li hanno rubati i
bambini e non so dove siano finiti” spiega Shavo.
“Va
bene, non fa niente” afferma il batterista, posizionando una
noce sul tavolo e frantumandola con un pugno che terrorizza tutti.
“Dolmayan,
sei un coglione! Stavo per ficcarmi la forchettata di lasagne in un
occhio!” ringhia Sako, pulendosi il muso con un fazzoletto.
“Certo,
non è il momento di pranzare” se la ride John, spaccando
un'altra noce e facendo tremare tutto il tavolo.
Essendoci
pochi schiaccianoci a disposizione – che fanno pure schifo e
non tagliano nemmeno l'aria –, coloro che vogliono assaggiare
la frutta si devono arrangiare: alcuni mangiano solo i pistacchi che
sono facili da sbucciare, alcuni se la fanno aprire da John e la sua
forza bruta, qualcuno tenta con i denti o con il coltello.
A
un tratto Daron si alza e decide: “Il caffè lo faccio
io!”.
“È
un complotto, lui e Shavo ci vogliono avvelenare.” Sako proprio
in quel momento ha assaggiato le verdure bruciacchiate di Shavo e ha
optato per il pesce spada.
“Ma
vaffanculo, io il caffè lo so fare meglio degli italiani!
Shavo, hai le capsule per la macchinetta, vero?” domanda il
chitarrista, dirigendosi a passo di marcia in cucina.
“Mmh...
boh, sai da quanto tempo non la uso?”
“L'acquisto
più inutile della nostra vita” commenta Sonia.
“Le
ho portate io, sono dentro una bustina accanto alla macchinetta!”
Serj fortunatamente è sempre pronto a salvare la situazione.
Nel
mentre che Daron armeggia in cucina, i bambini giocano da una parte,
Sako avanza imperterrito col suo secondo pranzo e Shavo comincia a
rovistare nel suo cellulare, stracolmo di messaggi e auguri di
Natale. In mezzo alla confusione generale, fa partire video e
registrazioni vocali di gente come Timmy C e B-real che gli fanno gli
auguri e gli raccontano come sta andando il loro Natale.
Così
anche lui decide di fare un video alla sua tavolata: dà le
spalle a tutti, imposta la telecamera interna e comincia a blaterare:
“Ehi Timmy C, auguri anche a te. Qui è un casino: non
abbiamo ancora finito di pranzare! Beato te che te ne sei rimasto a
casa e non hai fatto un cazzo... scherzo! Saluti da tutti!”.
“Shavo!
Sonia! Come cazzo si usa quest'affare?” grida Daron dalla
cucina.
“Vado
io” si offre Angela.
Quando
giunge accanto al chitarrista, lo trova che ispeziona la macchinetta
del caffè. “Mi sa che la capsula non è
posizionata bene” gli fa notare.
“Io
non ho capito come si accende questa cosa.”
“Ma
tu non eri dipendente dal caffè?” domanda lei perplessa.
“A
casa uso la caffettiera.”
Angela
sospira. “Vai, lascia fare a me.”
Daron
scuote la testa e lascia la cucina con rassegnazione.
Ormai
sono passate le tre e mezza quando il caffè viene servito a
tavola. Anche Sako ha finito di ripranzare (?) e prende il
caffè insieme agli altri.
Dopodiché
lui e Shavo si scambiano un'occhiata complice.
“Io
vado a fumare una sigaretta. Shavo, mi fai compagnia?”
“Certo,
prende l'occorrente e arrivo!”
“Veniamo
anche noi!” esclama Daron, accennando anche a Serj e John.
Le
ragazze intanto iniziano a sparecchiare e dare una sistemata.
Dopo
qualche minuto, Daron, John e Serj fanno ritorno.
“Bambini,
che ne dite se apriamo il pandoro?” propone Daron, indicando
l'enorme scatola che ha poggiato sul tavolo.
Tutti
esultano e accerchiano il chitarrista e il pandoro.
Ma
fanno appena in tempo a portare fuori l'enorme dolce dalla sua
confezione che le luci della sala da pranzo e del soggiorno si
spengono all'improvviso. A lampeggiare nella penombra rimangono solo
le lucine di Natale che i coniugi Odadjian hanno disseminato per
tutta la casa, insieme a un altro triliardo di decorazioni varie.
“Oh
oh oh!”
Sonia,
Diana e Angela trattengono a stento le risate e si mostrano sorprese.
Daron
si cala perfettamente nel suo personaggio; strabuzza gli occhi, poi
domanda ai bambini: “L'avete sentito anche voi?”.
“Veniva
dal soggiorno!” fa notare Shavo Dylan, scambiando occhiate
elettrizzate con gli altri bambini.
Tranne
Emma, che non è elettrizzata ma comunque incuriosita da quello
che le sta accadendo attorno.
“Bambini,
correte subito! È Babbo Natale, è arrivato!”
grida Shavo, affacciandosi nella sala da pranzo.
Tutti,
adulti e piccini, si precipitano al cospetto di Babbo Natale.
Barba
bianca, pancione, giacca e pantaloni rossi, sacco in spalla... pare
proprio lui!
John,
appena lo vede, inizia a ridere senza ritegno, talmente tanto che
quasi si soffoca. È costretto a sedersi sul divano per non
perdere l'equilibrio e crollare a terra.
Shavo
riprende tutto con il suo cellulare, anche lui tra le risate.
Le
ragazze cercano di stare serie, ma l'unica che riesce a contenersi è
Sonia.
Daron
e Serj, incredibilmente padroni di loro stessi, intrattengono i
bambini.
“Babbo
Natale, Babbo Natale!” strilla Hayk Victor, al limite della
gioia.
Rumi
invece si spaventa e inizia a piangere, cercando conforto tra le
braccia del padre.
“No,
Rumi, non piangere! È solo Babbo Natale, è buono, ti
porta i regali!” cerca di convincerlo lui.
Ma
Rumi non ne vuole sapere.
Emma
invece non fa una piega: osserva l'enorme pseudo-vecchietto vestito
di bianco e rosso che si ritrova di fronte e non sembra né
particolarmente felice né turbata.
“Oh
oh oh!” Babbo Natale estrae un pacchetto dal suo grande sacco
grigio e lo consegna ad Hayk Victor.
“Avete
visto, bambini? Guardate quanti regali ci sono già sotto
l'albero!” esclama Daron, indicando la valanga di regali
posizionati da una parte. Tra questi ci sono dei pacchi davvero
giganteschi, e sono così tanti che occupano quasi la metà
della stanza.
“Ma
questo è Sako” commenta Shavo Dylan divertito, indicando
Babbo Natale.
Il
bambino è perspicace, non si fa certo fregare da una barba
finta!
“Oh
oh oh, no, sono Babbo Natale” risponde Sako... ops... Babbo
Natale, tentando di non scoppiare a ridere.
Tutti
quegli sforzi, il cuscino incastrato nella giacca per simulare il
pancione, la barba che punge e irrita la pelle, per poi essere
scoperto subito da un marmocchio di sei anni. Povero Sako, si sente
un attore fallito!
“Shh,
non dirlo agli altri, che non se ne sono accorti” lo ammonisce
Daron con fare complice.
“E
Babbo Natale?” domanda allora il bambino.
“Ha
lasciato tutti i regali a casa di Sako stanotte, è per quello
che voi non avete trovato niente” spiega prontamente il
chitarrista.
“Ah,
adesso ho capito!”
“Oh
oh oh, questo è per Shavo Dylan!” esclama Sako,
continuando a recitare e distribuire pacchetti.
“Grazie
Sako... ehm... Babbo Natale!”
“E
questo, oh oh oh, è per Emma!”
Emma
si ritrova a osservare un pacco abbastanza grande, quadrato, avvolto
in una carta rossa.
Daron
si avvicina a Sako e lo avverte: “Ti sta cadendo la barba”.
“Ah
sì, cazzo, cioè... oh oh oh!” Lui si dà
una sistemata e continua a rovistare nel suo sacco – per
inciso, una busta della spazzatura.
Chissà
se i bambini hanno sentito quel dialogo, ma comunque non ci fanno
caso.
I
bambini non fanno mai caso alle stranezze di Babbo Natale, nemmeno
voi ci facevate caso. Vero?
“Babbo,
saluta qui! Fai un sorriso!” lo richiama Shavo, tossendo per il
troppo ridere.
Sako
si volta verso di lui, che ancora sta riprendendo. “Vaffanculo,
Shav-oh oh oh!”
“Adesso
Babbo Natale deve andare a consegnare i regali agli altri bambini!
Salutatelo!” comunica Daron.
“Ciao
Babbo Natale!” obbediscono Shavo Dylan e Hayk Victor.
“No,
io non voglio!” protesta Rumi che, sempre in braccio a Serj,
non ha osato né avvicinarsi né prendere i suoi regali.
Emma
scuote la testa e torna a osservare i suoi pacchetti.
“Ciao
Babbo Natale!” salutano tutti, mentre Sako esce dalla stanza e
si intrufola nello studio insieme a Shavo per potersi levare quel
travestimento infernale.
I
pacchi da scartare sono davvero tanti, non solo per i bambini, ma
anche e soprattutto per gli adulti.
I
primi a cominciare sono comunque i più piccoli, aiutati dai
loro genitori.
Hayk
Victor strappa la carta blu di un pacchetto, quello da parte dei suoi
genitori.
“Amore,
guarda un po'!” commenta Sonia, aiutandolo a portare fuori il
suo nuovo tesoro.
“Il
tablet! Io lo sapevo, Babbo Natale mi ha portato il tablet!”
strilla lui.
Sonia
sbuffa. Lei era contraria, ma Shavo ha voluto prenderlo per forza.
“E
tu, Shavo, cos'hai ricevuto?” domanda all'altro bambino.
“Non
lo so, sto aprendo questo regalo gigante!” dice lui, alle prese
con un pacco alto quasi quanto lui.
Quando
apprende cosa si nasconde al suo interno, quasi non ci può
credere. “La bici, la bici che volevo! È bellissima, la
voglio provare!”
Sonia
stavolta sorride. È stata lei a scegliere il regalo, dato che
Shavo Dylan ama andare in bici, ma la sua è ormai diventata
troppo piccola.
“Adesso
aprite questi!” propone Serj, indicando i regali che lui e
Angela hanno portato per loro.
La
dimensione dei pacchetti è identica.
I
bambini strepitano ed esultano quando si trovano davanti un
aeroplanino telecomandato ciascuno.
“Papà,
lo possiamo provare?” domanda Shavo Dylan a Shavo, che è
appena comparso nella stanza.
“No,
quelli si usano all'aria aperta!”
“Uffa!”
“Avete
ancora dei pacchetti da scartare!” fa notare Sonia.
Arriva
il turno dei regali da parte di Diana e John.
Questi
ultimi si sono fatti consigliare da Shavo e Sonia, che hanno
suggerito indumenti e videogiochi. I bambini gradiscono maggiormente
i videogiochi, mentre Sonia le magliette e i calzini.
“Dai,
adesso questi!” Daron ficca in mano ai due bimbi dei pacchetti
abbastanza grandi.
Shavo
Dylan e suo padre impazziscono dalla gioia quando scoprono che Daron
gli ha preso uno skateboard.
“Adesso
ho la bici e lo skateboard, e posso imparare a usarlo!”
“Guardate
cosa ho io!” si intromette Hayk Victor, mostrando con orgoglio
la sua chitarra giocattolo, stranamente somigliante alla
Gibson di Daron. Le assomiglia talmente tanto che pare proprio una
Gibson vera.
“Non
avevo dubbi, Malakian” sghignazza Shavo.
“Bisogna
educarli fin da piccoli alla musica, tu li educhi sono alla
tecnologia di 'sto cazzo” ribatte l'altro dandogli una pacca
sulla spalla.
Gli
ultimi pacchetti per i fratelli Odadjian sono da parte di Sako.
“Un
monopattino?” domanda Shavo Dylan perplesso, esaminando la
scatola.
“Anche
io” fa Hayk Victor.
“Uffa,
ma è da sfigati!” protesta il più grande.
Sako,
che si è disfatto del costume di Babbo Natale, non si mostra
particolarmente deluso, ma sperava di aver azzeccato il regalo.
Evidentemente si sbagliava.
Nel
frattempo Serj e Angela aiutano Rumi ad aprire un enorme pacco,
proprio da parte loro.
Il
bambino inizialmente non capisce di cosa si tratta, ma man mano che
la carta viene via il regalo prende sempre più forma.
“Cos'è,
tesoro?” chiede Serj infine.
Rumi
fissa la scatola con espressione incredula e quasi non riesce a
parlare. “Un pianoforte” mormora.
“Esatto!
Un piccolo pianoforte uguale al mio, tutto per te! Così sarà
più facile imparare a suonare! Ti piace?”
Rumi
abbraccia la scatola contenente il suo nuovo strumento ed è
talmente felice che quasi scoppia a piangere.
Staccarlo
dal suo nuovo tesoro per fargli aprire gli altri regali è
quasi un'impresa, ma infine Angela riesce a catturare la sua
attenzione.
“Apri
questo!” lo incoraggia sua madre, dopo aver constatato che si
tratta del regalo di Shavo e Sonia.
Rumi
rimane abbastanza indifferente quando si trova davanti una consolle
Wii con tutti gli accessori inclusi. Ma Serj non reagisce allo stesso
modo: richiama Shavo con un'occhiata, deciso a chiedergli
spiegazioni.
“Carina,
eh?” esordisce lui raggiungendolo.
“Esagerato,
non c'era bisogno...”
“Almeno
tuo figlio gioca un po' in maniera alternativa!”
“Grazie
mille, ma...” cerca di contestare Serj, cercando la maniera
adatta per non risultare scortese.
“Lo
so, tu sei contrario ai videogiochi eccetera, ma vabbè,
bisogna fare un balzo avanti!”
Così
il cantante si arrende, non gli va di smorzare l'entusiasmo del suo
amico.
Anche
se sa già che Rumi non userà mai quell'aggeggio
infernale.
Intanto
il bambino è passato al regalo di Sako: un puzzle della Disney
e un secchiello contenente cento pennarelli colorati; entrambi i
genitori approvano e ringraziano il tecnico della batteria.
John
a quel punto si avvicina a loro per vedere come reagirà Rumi
alla vista del pensierino da parte sua e di Diana.
Rumi
lo scarta e, per la seconda volta nel giro di pochi minuti, esplode
di gioia: oltre a una maglietta e un paio di jeans, che Angela
apprezza molto, si ritrova davanti la Grande Enciclopedia Illustrata
degli Animali.
“Che
bello!” strilla Rumi, prendendo a sfogliarla con profondo
interesse.
“Sei
un genio.” Serj dà una pacca sulla spalla a John. “Ora
Rumi si porterà questo libro ovunque, pure a letto!”
“Sono
contento che ti piaccia.”
Angela
è andata a ringraziare la sorella per l'ottima scelta dei
vestiti.
“Grazie
Diana, troppo carini! Mi servivano proprio: Rumi gioca un sacco
all'aria aperta e lo devo cambiare spesso!” esclama Angela,
abbracciando la sorella.
“Figurati!
Si abbinano bene, vero? Se non gli stanno, dimmelo e vado a
cambiarli!”
“No,
penso che gli stiano, sono della sua misura!”
A
Rumi manca solo un regalo da scartare: quello di Daron. È un
pacco davvero imponente, quasi quanto quello del pianoforte.
È
proprio Daron in persona ad aiutarlo.
“Guarda
un po', Rumi! Una casetta!”
Lui
osserva Daron e poi la scatola di cartone, confuso. “Una
casetta?”
“Sì,
una casetta in plastica da montare e lasciare in giardino! Così
potrai avere una casa tutta tua e fare tutto quello che fa il tuo
papà!”
Rumi
sorride. “Che bello, che bello!”
“Ottima
scelta, Malakian” interviene Serj.
“Eh,
quest'anno mi sono ingegnato!”
Intanto
Emma ha già scartato e apprezzato il regalo di Sako: un
secchiello di pennarelli uguale a quello di Rumi. In aggiunta c'era
anche una Barbie, che però è già finita nel
dimenticatoio.
“Hai
visto? Ora abbiamo di nuovo il pennarello che è caduto nel
fuoco!” le fa notare John, mentre lei sorride entusiasta.
Emma
riceve anche un enorme peluche a forma di coniglio da parte di Daron
– che adora fin dal primo momento – e un pacco di
bellissime costruzioni in legno, che piacciono sia alla bambina che a
John, da parte di Serj e Angela. Quest'ultima ha pensato di
aggiungere anche qualche capo d'abbigliamento; così le due
sorelle, inconsapevolmente, si sono rese il favore.
Arriva
il turno del penultimo pacchetto, da parte di Shavo e Sonia.
Emma,
John e Diana rimangono interdetti quando si ritrovano tra le mani un
piccolo tablet per bambini.
“È
per l'apprendimento, contiene un sacco di giochi e si possono
imparare un sacco di cose: l'alfabeto, i colori, i numeri...”
spiega Shavo, che si trova nei paraggi.
“Qualcosa
mi dice che non l'ha scelto Sonia” commenta Diana con ironia.
“Sono
davvero così prevedibile?”
“Sì”
conferma John.
Magari
Emma lo userà, magari no. È imprevedibile, tutto
l'opposto di Shavo.
“Dai,
ora apri l'ultimo!” la incita Diana, porgendole il pacco rosso.
I
genitori sono emozionati e curiosi di sapere come reagirà la
figlia al loro regalo.
Emma
si ritrova davanti una scatola di cartone sigillata con dello scotch
e si fa aiutare per poterla aprire. Quando finalmente immerge le mani
al suo interno, non può credere a quello che trova.
I
nuovi piatti per la batteria, della Paiste. Identici a quelli di
John, solo un po' più piccoli.
“Ugali
a papà!” esclama con gli occhi che brillano, esaminando
il suo nuovo Crash sotto tutte le angolazioni.
“Esatto,
sono proprio come i miei!”
John
e Diana abbracciano la figlia, mentre lei non vede già l'ora
di tornare a casa per montarli sulla sua piccola batteria.
“Ora è il turno
dei grandi!” strilla Daron, sovrastando la confusione generale.
Tutti
sanno che questo è un momento epico.
“Prima
i bambini, quindi Daron” afferma John, porgendogli il pacco da
parte sua e di Diana.
Daron
osserva la grande confezione con sospetto. “Ho paura.”
“Aprila
e non fare tante storie, non è una bomba!” gli assicura
Diana con un occhiolino.
Una
volta stracciata la carta verde, Daron si ritrova tra le mani un
oggetto che fa invidia a tutti quanti i presenti nella stanza.
“Oh
cazzo, ma siete impazziti? Un giradischi? Dove avete pescato questo
gioiellino? Esagerati come sempre!” li rimprovera Daron basito.
“Attento,
farai cadere i vinili” lo avverte John, recuperando gli oggetti
che sono rimasti intrappolati nella carta regalo.
“Vinili?
Pure?”
“Ecco
a te! Sono i due di Madonna che ti mancavano, o sbaglio?” John
gli porge delicatamente due custodie: Daron le prende delicatamente
in mano e le esamina con fare assorto. Dopodiché poggia tutto
in un angolo, solleva lo sguardo e salta quasi addosso ai coniugi
Dolmayan. “Io vi odio!”
“Questo
è il nostro pensierino da parte mia e di Serj”
interviene Angela, presentandosi davanti al chitarrista con un'enorme
busta rossa.
“Grazie
signora Tankian, gentilissima!”
Daron
con uno scatto fulmineo distrugge la confezione e al suo interno
trova un imponente giubbotto in pelle stile biker, nero,
evidentemente di ottima qualità.
“No,
è una figata! Ma... è in pelle?” domanda Daron
strabuzzando gli occhi.
“Assolutamente
no!” interviene subito Serj, materializzandosi al suo fianco.
“Non avrei mai accettato di regalarti un giubbotto in vera
pelle! Però hai visto che lavorazione pazzesca? Non sembra
similpelle! Ho dovuto cercare parecchio per trovarlo, ma ne è
valsa la pena!”
“Oh
sì, confermo! È troppo bello! Grazie fratello.”
Daron ringrazia Serj con una pacca sulla spalla e Angela con due baci
sulle guance. “Non vedo l'ora che tu apra il mio!”
afferma poi, dando di gomito al cantante e prendendo a sghignazzare.
“Dopo
lo aprirò, tranquillo. Ora vado a vedere cosa ne pensa Sako
del nostro regalo, lo sta per aprire.”
In
mezzo al casino generale e le cartacce sparse per terra, Daron pesca
un altro pacchetto per lui. A comunicarglielo è un bigliettino
con un Babbo Natale e la scritta:
Al
mio chitarrista preferito, Buon Natale!!
Dal
suo fan n° 1 ♥
Sako
“Che
coglione” mormora tra sé, ficcandosi il biglietto in
tasca.
Il
pacchetto è piuttosto piccolo e morbido, ma Daron non riesce a
capire il suo contenuto. Così lo scarta e all'interno vi trova
ben due regali.
Il
primo è un bel cappello nero, proprio come piace a lui.
Sicuramente Daron lo userà e se lo porterà anche sul
palco, gli piace un sacco.
Il
secondo è un paio di moppine, delle adorabili pantofole
rosse modello a stivaletto. Daron aggrotta le sopracciglia e decide
che deve assolutamente provarle: si sfila le scarpe da ginnastica e
le rimpiazza con le moppine. Queste ultime sono incredibilmente calde
e comode, arrivano poco sopra la caviglia.
Il
chitarrista si ficca anche il nuovo cappello in testa e chiama Sako a
gran voce.
“Che
vuoi? Oh merda, hai aperto i miei regali senza aspettarmi?”
domanda lui deluso.
“Secondo
te posso usare questi affari anche sul palco?” Si indica i
piedi.
“Non
dire cazzate! Ti sono piaciute?”
“Non
potevi scegliere regalo migliore! Grazie! Cosa ti ha regalato Serj?”
Il
tecnico della batteria si avvicina a Daron e gli mostra fieramente il
polso. “È uno degli orologi prodotti da Serj, non è
bellissimo? È di Harakiri, quando l'ho aperto sono morto!”
“Cazzo,
bella botta! Però sono felice che a me non l'abbia regalato:
lo annienterei nel giro di una settimana!”
“Daron!”
Il
chitarrista si volta e si ritrova davanti il volto sorridente di
Shavo, che gli porge un piccolo e sfavillante pacchetto con le
stelline colorate.
Sonia,
alle sue spalle, sbuffa e cerca di evitare che Shavo Dylan cominci a
correre con la nuova bici in soggiorno.
“Questo
è il nostro regalo per te! Aprilo, vedrai che ti piacerà!”
prosegue il bassista, profondamente convinto di ciò che sta
dicendo.
“Ora
sono curioso anche io” afferma Sako.
“Perfetto,
ho qui anche il regalo per te!” Shavo gli mostra una scatola
incartata con la stessa carta regalo con le stelline.
Daron
intanto ha già iniziato a stracciare la carta.
Non
so bene come descrivere la sua faccia quando si ritrova davanti un
modernissimo e nuovissimo iPhone X.
Proprio
per lui, che si è pure dimenticato il cellulare a casa oggi.
“Eh?
Che te ne pare?” domanda Shavo pieno di aspettative.
“Eh...
wow... Shavo, fratello, io ti voglio bene, ma quest'affare non lo so
nemmeno accendere!” commenta il destinatario del regalo, sempre
più stupito.
Il
suo amico è riuscito a trovare il regalo più inutile
per lui. Ma allo stesso tempo Daron lo vorrebbe ammazzare perché
ha speso un sacco di soldi per lui, è stato decisamente
esagerato.
“E
dai, Daron, smettila di fare il solito orso! È l'occasione
giusta per cambiare quell'LG scassato a cui non funziona nemmeno più
il touch: probabilmente ce l'hai da quasi dieci anni. Ti aiuto io a
configurarlo e ti posso insegnare a usarlo, non è nulla di
complicato e sarà molto molto utile!”
“Ma
non dovevi... cioè... quell'LG funziona ancora bene... Shavo,
perché hai speso tutti quei soldi per me?” bofonchia il
chitarrista, in difficoltà.
“Ehi,
se ho deciso di farti un regalo è perché mi fa piacere!
Dai Sako, adesso è il tuo turno!”
Sako
intanto non riesce a trattenere le risate. “Oddio, la faccia di
Daron è qualcosa di epico!”
“Piantala
e apri il regalo” gracchia il chitarrista, soppesando la
scatola contenente l'iPhone. Non sa dove metterlo, francamente non sa
proprio che farsene.
Il
tecnico della batteria a quel punto tenta di riprendersi e comincia a
strappare con cautela la carta.
“Ehm...
Shavo, ti è andato di volta il cervello? Cioè, dico...
ma stai scherzando?” Sako rimane spiazzato davanti alle
monumentali casse per la macchina, autoradio incluso.
“No
no, non è uno scherzo! Ho optato per le casse più
potenti che c'erano a disposizione nel negozio, così ti
sembrerà di essere davvero a un concerto o dentro una
discoteca!” spiega Shavo orgoglioso del suo regalo.
“Ma
io ti ammazzo, esagerato come sempre!”
Sako
e Daron ringraziano calorosamente il bassista, poi Sako viene
chiamato da John: anche lui gli deve consegnare il suo regalo.
“Allora,
premetto che questo regalo l'ha scelto interamente lui, io non
c'entro niente!” mette subito le mani avanti Diana, mentre John
inizia a ridacchiare e consegna al suo amico un pacchetto sospetto.
“Oddio,
cosa mi dovrei aspettare? Sono parecchio preoccupato.”
Qualche
secondo dopo, John scoppia a ridere come se non ci fosse un domani:
la faccia di Sako è impagabile. In certi momenti ci vorrebbe
proprio Shavo e la sua mania di fotografare tutto.
“Un
volo col paracadute? Ma dico, che problemi mentali ti affliggono? Un
volo col paracadute?! Dolmayan, sei un bastardo!” si rivolta
Sako, talmente sorpreso che non sa nemmeno lui cosa pensare.
“L'ho
detto io!” commenta Diana, incapace anche lei di contenere le
risate.
“Beh,
ti piace? Lo farai?” vuole sapere John, curioso.
“È
una sfida?” domanda Sako.
“Prendila
pure come una sfida!”
“Bene.
Certo che lo farò, scherzi? Non mi tiro certo indietro!”
Sako
ringrazia la coppia e tutto sommato questo è un regalo
meraviglioso per lui, non è rimasto affatto deluso.
Anche
se, all'idea di volare col paracadute, se la sta già facendo
sotto.
“Sako,
ecco il mio regalo!” strepita Daron, correndo verso di lui con
un pacchetto tra le mani.
L'altro
lo afferra ed esamina la carta regalo con gli unicorni piuttosto
ridicola che contiene i doni. “Questa l'hai scelta apposta per
me?”
“Certo
tesoro, so quanto ti piacciono gli unicorni!” lo prende in giro
lui.
Sako
sospira e teme di trovarsi tra le mani una fesseria come quella di
John.
Rimane
invece piuttosto soddisfatto quando scopre di aver ricevuto degli
occhiali da sole, accessorio molto utile, e una felpa blu notte con
un piccolo stemma sulla sinistra, all'altezza del petto.
“Uh,
che figata! Grazie chitarrista, vedo che ci siamo rifatti il
guardaroba a vicenda!”
Daron
sorride. “Ti faccio notare che non mi sono ancora tolto le
moppine. Non ho il coraggio, sono troppo belle!”
Sako
scoppia a ridere, poi afferma: “Adesso è arrivato il mio
turno di distribuire i regali!”. Si avvicina al mucchio –
ancora piuttosto ricco – di regali e porta fuori i suoi doni.
Ad
Angela, Sonia e Diana consegna un pacchetto identico. Quando le
ragazze lo aprono, si trovano tra le mani delle boccette di profumi e
subito li provano.
“Sbaglio
o questo assomiglia a un profumo Chanel? Ma che dico? È
praticamente uguale!” osserva Sonia, annusando bene il polso in
cui ha spruzzato qualche goccia.
“Beccato
subito! Seppure non siano originali, sono delle imitazioni di
fragranze molto famose. Ma non di certo quelle stronzate che vendono
nei supermercati: ci sono delle profumerie molto rinomate che vendono
queste fantastiche imitazioni!” spiega prontamente Sako.
“Oh
sì, ce le ho presenti! Io compro sempre lì perché
i profumi sono di ottima qualità e non costano tanto come gli
originali!” si illumina Angela.
“Regalo
bellissimo, davvero!” concorda Diana.
“Ma
Sako, esagerato, avevi promesso di portare solo qualche pensierino!”
interviene Sonia.
“Per
le donzelle, questo e altro!”
Una
pacca sulla spalla fa spaventare Sako. “Ma sei impazzito? Non
era il caso!”
Lui
si volta e si ritrova faccia a faccia con John, che ha già
indossato l'orologio da polso appena ricevuto.
“Qual
è il problema? So che ti piacciono queste cose!”
sminuisce subito.
“Alla
faccia del pensierino!”
“Ah,
non rompere! Tutti a lamentarvi! Dai, muovetevi, dobbiamo dare il
regalo a Shavo!”
“Dovete?”
domanda Sonia confusa.
“Abbiamo
fatto una bella colletta!” svela Diana, lanciando un'occhiata
complice a suo marito.
“Ci
sono anche io!” strilla Daron.
“Ehm...
Angela, tu ne sai qualcosa?” Sonia si volta verso la sua amica.
“Ovviamente,
ma io e Serj non abbiamo preso parte al regalo. Poi scoprirai
perché.”
Sako,
Daron, Diana e John si radunano attorno a Shavo che, colto alla
sprovvista, li osserva come se fossero pazzi.
“Questo
è da parte di noi quattro! Diciamo che il regalo non può
essere fisicamente qui” spiega brevemente il batterista,
consegnando una bustina da lettera bianca al suo amico.
“No,
che cazzo avete combinato? Dai, no, non lo voglio aprire!”
“Hai
anche il coraggio di lamentarti dopo i regali pazzeschi che ci hai
fatto?” si indigna Sako.
“E
va bene!” Shavo tira un lungo sospiro e porta fuori dalla
bustina un cartoncino giallo. Riconosce subito la grafia piccola e
precisa di John. “Caro Shavo” comincia a leggere ad alta
voce, “noi quattro abbiamo deciso di farti un regalo che, per
motivi di spazio, non abbiamo portato qui. Quindi sappi che hai un
nuovo impianto stereo, devi solo andare a ritirarlo da... un momento!
Ma ho letto bene? Un nuovo impianto stereo?”
“Esatto!”
conferma Daron, prendendo a saltellare sul posto come un bambino.
“Ma
che problemi avete? Siete dei pezzi di merda, io... io... ah,
'fanculo, ma cosa vi è saltato in mente?” biascica il
bassista, profondamente emozionato. Ci manca poco che scoppi a
piangere per la commozione.
“Oddio,
ragazzi!” aggiunge Sonia sgranando gli occhi e passandosi una
mano sulla fronte.
“Ultimamente
stava rompendo perché il suo stava cominciando a difettare,
così abbiamo deciso di cogliere la palla al balzo”
spiega semplicemente John facendo spallucce.
Shavo
si butta praticamente addosso al batterista, poi stringe in un
abbraccio anche Daron, Diana e Sako. “Io vi odio, siete dei
bastardi, non dovevate!”
“Facciamo
ciò che vogliamo, chiaro?” ribatte Sako, poi sventola in
aria una bustina viola che stringeva in mano. “E non è
finita qui!”
“Cosa
vuol dire?” Shavo è sconcertato.
“Ho
deciso di aggiungere un pensierino!”
“Anch'io!”
aggiunge Daron, consegnandogli a sua volta un pacchetto.
Shavo
scarta prima il regalo di Sako: un cappellino da baseball dei
Motörhead.
“Oh
merda, è troppo bello! Il mio cominciava ad andare a pezzi!
Grazie Sako, ma mi volete ammazzare con questi regali?” esclama
con gli occhi che brillano. Per lui è un infarto dietro
l'altro, ricevere regali lo emoziona sempre!
“Apri
il mio!” si intromette Daron, che nel frattempo sta tenendo
d'occhio Serj con la coda dell'occhio. Deve presenziare all'apertura
del suo regalo, sa già che ci sarà da ridere; ma per
fortuna i coniugi Tankian non si sono ancora avvicinati al loro
mucchio di pacchi, tanto sono presi dallo scarto degli altri.
“Okay!
Malakian, questa carta con gli elefanti arancioni fa cagare, ma dove
le peschi queste cose?”
“Io
sono pieno di risorse!”
Il
bassista, dopo un paio di secondi, si rigira tra le mani una custodia
blu di forma ovale e un po' schiacciata e capisce subito che si
tratta di un paio di occhiali. Non perde tempo e la apre, curioso.
“Oddio,
ma sono... degli occhiali a specchio?”
“Certo,
per te che sei un truzzo!” gli spiega Daron.
Shavo
scoppia a ridere e batte una pacca sulla spalla al suo amico. “Sei
micidiale! Grazie!”
Sta
per ringraziare anche Sako con un abbraccio, ma proprio in quel
momento Angela arriva accanto a lui con un pacco avvolto in carta
dorata. Shavo prende tra le braccia il grande pacco e lo poggia per
terra, poi si china per aprirlo. “Grazie Angela! Questo e da
parte di te e Serj, giusto?”
“Da
parte mia, di Serj e di Rumi” spiega lei con un dolce sorriso.
Lui
si sbarazza dell'involucro, ma ancora c'è un ostacolo tra lui
e il suo regalo: una scatola color panna, che ha l'aria di contenere
qualcosa di importante.
Anche
Serj si avvicina ai due.
Shavo
solleva il coperchio e, appena dà una sbirciata all'interno,
quasi si sente male.
“Cos'è?”
domanda Sonia con curiosità, precipitandosi verso il
gruppetto.
“Ecco
cos'è” mormora suo marito, estraendo dalla scatola un
vaso in ceramica dai colori vivaci. L'oggetto presenta uno stile
moderno, è allungato e di una forma irregolare. I colori
predominanti sono il bianco, il nero, il rosso, il viola e il blu,
che si intersecano in un'intricata decorazione astratta.
“Ma...”
farfuglia il bassista, spostando lo sguardo dal vaso a Serj e Angela.
“Che
c'è? Non ti piace?” domanda Angela preoccupata.
“È
fatto artigianalmente, dipinti compresi. Non da me eh, ancora non
sono arrivato a tanto!” illustra Serj, facendo notare a Shavo
quelle piccole e impercettibili imperfezioni che rendono
quell'oggetto unico.
“Mi
state chiedendo se mi piace? Cioè... ho capito, avete
intenzione di uccidermi, di farmi venire un infarto!”
Shavo
ci impiega qualche secondo a riprendersi, poi stringe Serj e Angela
in un abbraccio e infine richiama l'attenzione di Rumi.
Quest'ultimo
stava giocando insieme a Emma e le sue nuove costruzioni in legno, ma
quando si sente chiamare si avvicina subito a Shavo.
“Amore,
guarda un po' cosa ho ricevuto!”
“Un
vaso” risponde il bambino prontamente.
“Esatto!
Guarda quanto è bello! Ora lo potrò mettere al posto di
quello che si è rotto questa mattina! Abbiamo trovato una
soluzione, hai visto?” gli spiega Shavo con un enorme sorriso
sulle labbra.
Rumi
osserva per un secondo la sua manina attraversata da un grande
cerotto, poi grida di gioia e abbraccia Shavo. “Sono contento!”
“Anche
io tesoro, anche io sono molto contento!”
“Abbiamo
reso felici ben due persone” commenta Serj con una risatina,
lanciando un'occhiata complice a sua moglie.
“Che
ne dici se andiamo a consegnare gli altri regali?” propone lei.
“Sì,
mancano ancora John, Diana e Sonia.”
Così
i due consegnano gli ultimi tre pacchetti.
Il
primo ad aprire è John, che riceve un paio di cuffie
professionali della Sennheizer e una decina di libri.
Le
due ragazze invece si ritrovano ad aprire un sobrio e pregiato
cofanetto, contenente una collana completamente in argento. Il
ciondolo consiste in un occhio dalla lavorazione e i dettagli curati
e minuziosi.
“Ma
state scherzando? Sono i gioielli di Serj? No, voi siete impazziti!”
Sonia è senza parole, quell'oggetto è talmente prezioso
che ha quasi paura di prenderlo in mano.
“Sì,
sono impazziti. Io... non so che dire” aggiunge Diana,
palesemente sconvolta.
“Vi
piace? A me un sacco: Serj me ne ha regalato uno e quando l'ho visto
sono rimasta sorpresa da quanto fosse bello!” racconta Angela.
“Ma
siete esagerati, cioè... io vi picchio!” Diana non
riesce proprio a riprendersi.
“È
un regalo bellissimo, non so come ringraziarvi!” Sonia stringe
prima Angela e poi Serj in un forte abbraccio, quasi sul punto di
scoppiare a piangere.
Lei
e Shavo sono simili sotto questo punto di vista, si sono proprio
trovati.
“Sono
sconvolta. Serj, è pazzesco, ancora meglio delle mie
aspettative! Le bozze non rendono l'idea!” si complimenta
l'altra, ringraziando anche lei la coppia con un abbraccio.
“Dato
che ci siete, aprite i miei regali!” si intromette Daron,
perennemente a sproposito. Il chitarrista consegna tre pacchetti
uguali alle ragazze, che storcono il naso davanti alla carta regalo
con i folletti.
“Daron,
per caso hai un accordo con qualche fabbrica di carta regalo che ti
stampa i fogli personalizzati?” si informa Sonia perplessa.
“No,
è che io mi impegno per trovare i gadget più adatti a
tutti!”
Le
tre ricevono una lussuosissima trousse stracolma di trucchi di ogni
genere e una sciarpa di seta pregiata.
“Questo
verde così tenue mi piace un sacco, è proprio il mio
colore! Daron, come hai fatto ad azzeccare?” chiede Angela,
provandosi subito il suo nuovo foulard.
“Ha
fatto centro anche con me!” concorda Sonia, mostrando alla sua
amica la sua sciarpa di un leggero color sabbia.
“Siete
sorprese? Pensavate che non me ne intendessi, eh? Potrei fare lo
stilista!” commenta Daron. Poi si rivolge a Diana: “Quel
violetto calza a pennello con i tuoi occhi!”.
“Non
ti posso dare torto! Sei stato un angioletto!” ribatte lei con
un sorriso raggiante.
Tutte
lo ringraziano calorosamente. Nonostante sia un idiota nella maggior
parte dei casi, come si può non voler bene a Daron? “Daron!”
esclama John, raggiungendolo a grandi falcate. “Dove hai
trovato questo modellino di Tama? È magnifico!”
“Hai
aperto il mio regalo senza aspettarmi?” si rivolta il
chitarrista, deluso.
“Non
pensavo volessi assistere allo scarto. Comunque, questo modellino
assomiglia un sacco alla mia batteria!” continua lui. Infatti
tra le mani stringe una scatola di cartone contenente la miniatura di
una batteria della Tama.
“L'ho
presa per quello, mi ha conquistato! E l'abbonamento ti è
piaciuto?”
John
sventola in aria il suo abbonamento annuale per Netflix. Il suo amico
gliel'ha preso perché sa che il batterista passerebbe intere
giornate a guardare serie tv: a volte lui e Shavo si riuniscono a
casa dell'uno o dell'altro per stare incollati al televisore.
Sinceramente Daron non sa come facciano a perdere tutto quel tempo,
lui ci ha provato ma non ne è diventato dipendente.
Non
è un nerd.
“Tu
mi conosci troppo bene” commenta il batterista.
“Diana,
John, venite qui! Dovete ancora aprire il nostro regalo!”
strilla Shavo, consegnando ai due quella che apparentemente sembra
una lettera.
“Una
bolletta?” scherza Diana, mentre John afferra la bustina e
tenta di aprirla senza romperla.
Dopo
qualche secondo il batterista estrae dalla busta un foglio ripiegato
in tre, lo apre e comincia a leggerlo con gli occhi. Diana si solleva
sulle punte e si sporge oltre la sua spalla per poter sbirciare.
“Un
televisore... da 92 pollici?” John è sconvolto.
“Della
Mitsubishi. Ed è pure 3D” aggiunge Diana, pallida come
un cencio.
“Sì,
sarà come avere il cinema a casa vostra! È accessoriato
di tutto, poi ci potete attaccare il pc e vedere ciò che
volete! È un modello abbastanza recente, mi pare sia uscito
nel 2011, ma l'ho trovato in super sconto e ho subito pensato a voi!
Però dovete andare a ritirarlo, logicamente non potevo
portarlo qui, altrimenti per andare via dovevate chiamare un camion!”
blatera Shavo, senza accorgersi delle occhiate indecifrabili che
Diana e John gli stanno lanciando. “Ehm, ragazzi, state bene?”
domanda infine.
“Tu
non stai bene” afferma John dopo essersi – forse –
ripreso dallo shock.
Intanto
anche Sonia li raggiunge.
“Voi
avete idea di cosa sia un piccolo pensierino di Natale?”
domanda Diana.
“Voi
mi avete regalato l'impianto, che volete?” fa notare Shavo.
“Cosa
c'entra?” obietta John.
“C'entra
eccome! Almeno potrai sfruttare l'abbonamento di Netflix che ti ha
regalato Daron come si deve!”
“Vi
prego, posso venire a vedere l'hockey e il wrestling in 3D a casa
vostra?” Daron giunge alle spalle dei due.
Ma
nessuno gli risponde: la coppia è ancora sconvolta.
Dopo
qualche minuto, quando i due si riprendono, consegnano a Sonia e
Angela un buono per andare a fare shopping in un bel negozio di
abbigliamento in Hollywood Boulevard. Erano tentati di comprar loro
qualche capo d'abbigliamento, ma avevano paura di sbagliare.
“Sbaglio
o Serj e Angela non hanno ancora scartato i loro regali?”
esclama Sako, indicando alcuni pacchetti ancora abbandonati in un
angolo.
“Io
qualcuno l'ho aperto” dice Angela.
“Il
mio per Serj bisogna lasciarlo per ultimo, è il pezzo forte!”
esclama Daron sghignazzando.
Serj
riceve da Sako un paio di calze termiche, utilissime per stare
all'aria aperta anche d'inverno, e un libro di ricette vegetariane
provenienti da tutto il mondo.
Anche
John e Diana hanno optato per dei regali utili: una tuta da
ginnastica e un paio di scarponi indistruttibili per la campagna e le
lunghe passeggiate in mezzo alla natura.
Serj
apprezza ogni singola cosa.
“Bene,
è arrivato il nostro turno! Ci tengo particolarmente, ho
scelto io i regali!” dice Shavo con orgoglio.
Serj
e Angela rimangono perplessi quando scartano due pacchetti identici:
hanno ricevuto un kindle ciascuno.
Nonostante
nessuno di loro usi il kindle. A casa hanno una fornitissima
libreria.
Angela
rivolge comunque a Shavo e Sonia un sorriso. “Grazie, è
un regalo utilissimo!”
“Ci
sono anche dei libri dentro” osserva Serj, che l'ha già
acceso per curiosare un po'.
“Li
ha scelti Shavo a caso, una sera che non sapeva cosa fare”
racconta Sonia, dando di gomito al marito.
“Non
è vero, ho letto le trame!” si difende lui.
“Non
dire fesserie!”
“Comunque”
cambia discorso il bassista, “siccome ci sembrava poco, abbiamo
deciso di aggiungere un altro regalino!”
“Poco?”
sbotta Angela sgranando gli occhi.
L'aggiunta
consiste in un MAC fisso.
Alla
faccia dell'aggiunta! Ma – probabilmente l'avete notato anche
voi – i coniugi Odadjian non hanno badato a spese per questo
Natale.
È
logico che dopo lo scarto dei regali tutti i loro amici li vogliano
ammazzare.
“Oh,
è arrivato il momento che attendevo da mesi!” strepita
Daron, ficcando tra le mani di Serj una piccola scatolina avvolta da
un altro tipo di carta regalo molto fantasiosa: con i cavalli.
“I
cavalli?” domanda Serj.
Daron
è già ricurvo su se stesso per le risate.
“Vabbè,
apriamo.”
Serj
si trova davanti una scatolina. Poi la apre, e ne estrae un'altra
scatolina ancora più piccola. Apre anche quella, ma continua a
trovare solo scatoline, tutte incastrate una dentro l'altra.
“Malakian,
mi stai prendendo per il culo?”
“Mmh...
in parte” bofonchia quello, asciugandosi le lacrime per le
troppe risate.
Tutti
li accerchiano, curiosi e perplessi.
“Quante
altre scatoline devo aprire? Ah, ecco, finalmente!” Il cantante
afferra una bustina rossa e lascia cadere a terra l'ultima scatola,
in cui ha finalmente trovato il regalo.
“Serj,
comincia a temere per la tua salute mentale” lo avverte John,
che è preoccupato pur non sapendo nulla dei piani di Daron.
Lui
apre la bustina e trova un cartoncino piuttosto sbilenco. Su di esso,
con un pennarello rosso, la grafia disordinata di Daron recita:
Complimenti!
Hai risolto il gioco delle scatoline, quindi hai diritto a un premio!
Congratulazioni,
hai vinto un cavallo!!!
Daron
ormai si sta rotolando tra le cartacce e i nastrini sparsi per terra,
quasi soffocato dalle sue stesse risate.
“Cosa
vuol dire che ho vinto un cavallo?”
“Un
cavallo?!” sbottano gli altri all'unisono.
“Daron,
sei un coglione, io non ci posso credere! Cosa significa?”
cerca di capire Serj.
“Che
ti ho regalato un cavallo, lo devi andare a prendere dopodomani!”
bofonchia Daron tentando invano di darsi un contegno.
Anche
Sako, Shavo e John scoppiano a ridere.
Serj
intanto scuote la testa. “Non ci posso credere. Ma sai che ti
dico? Questo regalo mi piace un sacco!”
Il
commento del cantante fa perdere il contegno anche alle ragazze.
Ma
lo scarto dei regali non si è ancora del tutto concluso.
Sonia,
Diana e Angela ricevono una piacevole sorpresa dai loro mariti:
passeranno un weekend in un certo benessere, loro tre senza mariti e
figli nei dintorni. Tre giorni tra amiche.
Loro
impallidiscono, in parte perché non si aspettavano questo
regalo, in parte perché hanno paura di ciò che potrebbe
accadere mentre loro sono via.
Anche
le ragazze consegnano i regali ai loro amati.
Serj
riceve da Angela un completo elegante, che lui apprezza molto. Lei sa
che suo marito li usa spesso per le occasioni importanti, quindi ha
deciso di puntare su qualcosa di utile.
Anche
Diana la pensa allo stesso modo, infatti ha preso per John un
pesantissimo impermeabile nero, proprio come piace a lui.
Infine
Sonia si è dovuta adattare alla fissa per la tecnologia di
Shavo, regalandogli l'ultimo modello di videocamera da collegare al
cellulare. Lui la apprezza molto, afferma che la porterà sul
palco e la applicherà anche alla macchina per fare i video
mentre guida.
Mentre
gli adulti aprivano i loro regali, i piccoli non hanno perso tempo e
hanno già cominciato a provare i nuovi giochi.
Rumi
ed Emma giocano insieme e condividono i loro nuovi tesori, mentre
Shavo Dylan ha preso a sfrecciare in sala da pranzo con la sua nuova
bici e Hayk Victor strimpella la sua mini Gibson in piedi su una
sedia.
“Bambini!
Che cos'è tutto questo casino? Andiamo, ho proprio voglia di
sfidare qualcuno a Giutar Hero!” attira la loro attenzione
Daron.
I
quattro subito accorrono all'appello e si precipitano nei pressi del
televisore.
Il
soggiorno sembra un campo di battaglia, c'è più carta
sparsa per la stanza che nella fabbrica della Fabriano, ma poco
importa: Shavo Dylan accende la tv e Hayk procura il loro Giutar Hero
5. L'ha regalato Daron a Shavo quasi dieci anni prima perché
contiene They Say degli Scars On Broadway, ma ormai i bambini sono
diventati più bravi del padre e perfino di Daron.
“Ci
uniamo a voi!” annunciano Shavo e Sako, sedendosi a terra.
Serj
e John si lanciano un'occhiata complice, poi domandano a Sonia: “Per
caso avete gli scacchi?”.
“Certo,
anche se non li usiamo mai. Ora ve li porto!”
Così
i due, armati di scacchiera, si recano in sala da pranzo e
intraprendono una bella partita.
“Noi
cosa facciamo? Sono quasi le sei...” domanda Diana, lanciando
un'occhiata in direzione della cucina.
“E
se mettessimo un po' in ordine?” propone Angela, dando voce ai
pensieri della sorella.
“Ma
non ci pensate nemmeno, a quello penserà la lavastoviglie!
Sediamoci e rilassiamoci un po': è Natale per tutti!”
sentenzia Sonia.
Le
tre trascorrono un po' di tempo insieme, chiacchierano del più
e del meno, esaminano bene i regali ricevuti e sorseggiano un po' di
spumante.
Poi
le sorelle Madatyan si avvicinano a John e Serj, che ancora sono alla
prima partita.
“Bastardo.
Prima o poi ti mangerò quell'alfiere” borbotta John,
facendo avanzare un pedone.
Serj
non risponde: osserva la scacchiera in cerca di una soluzione per
poter catturare il re di John. Se non fosse per quei maledetti pedoni
ci sarebbe riuscito.
“John,
sei spacciato, ti sono rimasti solo il re e qualche pedone”
commenta Angela.
“Tra
l'altro Serj mi sta bloccando sempre di più con l'alfiere e la
regina” aggiunge lui con un sospiro.
“Sapete,
io non ho mai imparato a giocare a scacchi” ammette Sonia, che
infatti non ha capito un accidente di quel discorso.
“Davvero?
A me l'aveva insegnato mio zio” racconta Angela. “Tu,
Diana, non hai mai voluto imparare all'epoca.”
“Vero,
però nell'ultimo periodo ci sto prendendo la mano. Anche se
contro John perdo sempre” risponde sua sorella con un sorriso.
“Se
vuoi ti possiamo insegnare, Sonia!” si illumina John.
“Certo!
Ma prima finite la partita, altrimenti perdete la concentrazione”
accetta lei con entusiasmo.
Incredibilmente
John riesce, con una serie di manovre strategiche, a mandare avanti
un pedone fino all'estremità opposta della scacchiera e
ottenere nuovamente la sua regina. La partita viene vinta dal
batterista.
Poi
i quattro giocatori di scacchi si mettono di impegno per spiegare a
Sonia le regole base.
Intanto,
nella stanza accanto, si sta scatenando il putiferio per via del
Giutar Hero.
“Perché
non provate con i Megadeth?” propone Sako.
“Ma
non ci penso nemmeno! Ecco, adesso sì che si ragiona: Sultans
Of Swing, Dire Straits!” esulta Daron, selezionando il
massimo livello di difficoltà. “Chi mi vuole sfidare su
questa? Io sicuramente farò il cento percento del punteggio,
quindi non c'è partita!”
“Ma
è noiosa questa canzone” si lamenta Hayk Victor.
“Ehi
moccioso, prova a ripeterlo e ti appendo nell'albero di Natale!”
si rivolta il chitarrista. Lui adora quel brano.
“Ti
sfido io!” afferma Shavo.
“Povero
bassista fallito!”
Daron
mette su una performance discreta, ma viene battuto da Shavo che non
sbaglia nemmeno una volta.
“Bassista
fallito eh? Pensa che io, da bassista quale sono, ho suonato la parte
di chitarra e ho fatto un punteggio più alto del tuo!”
lo sfotte Shavo.
“Io
adesso voglio sfidare Sako!” afferma Shavo Dylan.
“Ma
io con quest'affare non so fare niente! Vabbè, proviamo! Che
canzone vorresti fare?” acconsente lui.
“Uhm...
io so fare bene i Coldplay... i Kings Of Leon...”
“Ma
no, piccolo Shavo, mi deludi! Io pensavo che suonassi roba come Iron
Maiden e Rammstein!” interviene Daron.
“E
va bene, allora facciamo Du Hast dei Rammstein!” decide
il bambino, cercando il brano nella lista.
“Questo
mi vuole uccidere” mormora il povero Sako.
Non
c'è partita: ovviamente vince Shavo Dylan. Sako riesce
addirittura a farsi buttare fuori dal palco.
“Sei
un ignorante!” lo prende in giro Shavo tra le risate.
“Dopo
ti voglio sfidare!” afferma l'altro.
Hayk
Victor intanto ha lanciato una sfida a Rumi, e lui l'ha accettata.
Infatti questo è l'unico videogioco che il piccolo Tankian
conosce e a cui sa davvero giocare.
I
due suonano a turno You Give Love A Bad Name dei Bon Jovi,
mentre il loro pubblico si diletta in performance canore indecenti.
Che
ci possiamo fare, lo spumante è giunto anche lì.
“Emma,
tu non sai giocare a Guitar Hero?” domanda Sako, vedendo che la
piccola si limita ad assistere da un angolino.
Lei
scuote la testa.
Così
Daron provvede subito a rimediare e le insegna le regole base. Ha
comunque paura che per lei il gioco sia troppo difficile: non ha
ancora compiuto due anni.
Come
inizio, Shavo propone una canzone abbastanza semplice: Blue Orchid
dei The White Stripes.
Ma
ormai tutti abbiamo capito di che pasta è fatta Emma Dolmayan:
dopo qualche secondo di titubanza, in cui tenta di capire il
meccanismo del gioco, la bimba comincia a suonare in maniera quasi
perfetta.
“L'avevamo
sottovalutata” commenta Shavo, quasi terrorizzato.
Quando
Emma apprende che nel gioco è presente anche The Spirit Of
Radio dei Rush, nessuno è in grado di farle cambiare idea:
vuole quella e basta.
Shavo
riprende il momento epico con il cellulare, mentre Emma gioca una
fantastica partita e ottiene un punteggio abbastanza alto.
“Adesso
mettiamo They Say!” esclama Hayk Victor, lanciando
un'occhiata a Daron.
Tutti
esultano e pretendono che sia proprio il chitarrista originario a
suonare la canzone.
La
serata si conclude con il Guitar Hero che quasi scoppia per quanto lo
stanno usando e tutti che si dilettano in cori da stadio e balletti
improbabili – quest'ultima cosa solo Daron, però.
In
sala da pranzo, si disputano accese partite di scacchi in cui volano
gli insulti più fantasiosi; tutti alla fine si alleano contro
John, perché è bravo e vince sempre lui.
La
casa non sembra neanche più una casa, ma una discarica.
Alla
fine tutti restano anche a cena, perché il cibo e il vino da
finire sono ancora tanti e si sa che non si deve mai sprecare niente.
E
i regali da portare via alla fine sono talmente tanti che gli ospiti
sono quasi tentati di chiamare un'agenzia di traslochi.
Un
normalissimo Natale, insomma!
Note
della stupida autrice:
Eccomi
eccomi, sono riuscita a concludere anche quest'ennesimo scempio e
pubblicare anche la seconda parte della one shot *-*
Alloooora...
che dire? Se devo essere sincera non sono del tutto soddisfatta,
forse avrei voluto curarla di più... ma in fondo era una
sciocchezza, spero solo di essere riuscita a suscitare qualcosa in
voi (che siano risate, vomito, occhi a cuoricino, teste sbattute
sulla tastiera del pc con disperazione) XD
Non
ho tanto da aggiungere, solo qualche piccola noticina. Voglio
lasciarvi un'idea della merce nominata nello scambio dei regali,
almeno quella che realmente esiste e da cui ho preso ispirazione!
Ecco
a voi i gioielli di Serj che lui e Angela hanno regalato a Diana e
Sonia:
https://serjtankian.com/products/copy-of-elect-the-dead-all-seeing-eye-gold-pendant
Beh,
che ve ne pare? Carini, no? Chi non vorrebbe ricevere questa
meraviglia per Natale?
Questo
invece è ciò che Sako ha ricevuto dalla coppia Tankian,
un altro grandissimo fortunato (era il minimo, dopo aver fatto Babbo
Natale XD):
https://serjtankian.com/collections/watches/products/harakiri-rays-watch
Infine,
questo è il televisore da 92 pollici che John e Diana hanno
ricevuto da Shavo e Sonia, o almeno, questo è un articolo che
lo descrive alla perfezione:
http://www.gadgetblog.it/post/13475/mitsubishi-840-3d-dlp-home-cinema-tv-92-pollici-nel-salotto-di-casa
Riusciranno
questi due poveretti a farlo entrare in casa?
Secondo
me il top resta comunque il cavallo! O se preferite il volo col
paracadute...
Inoltre
ci tenevo a specificare che nel Giutar Hero 5 sono presenti davvero
tutte le canzoni che ho nominato, inclusa quella degli Scars On
Broadway. Era doveroso inserire questo gioco ^^
Altro
che Just Dance XD
Bene,
ne approfitto per farvi tanti auguri di buona Epifania (che tutte le
feste porta via, ahahahahahah XD) e attendo i vostri pareri, sono
molto curiosa di sapere cosa pensate di tutto ciò :3
Alla
prossima (si spera mercoledì) con gli aggiornamenti nel nostro
fandom preferito :3
|