There's a first time for everything, and a last time.

di Sia_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. First time - Library. ***
Capitolo 2: ***  2. First time - Fly. ***
Capitolo 3: *** 3. First time - Cooking. ***
Capitolo 4: *** 4. First time - Calling. ***
Capitolo 5: *** 5. First time - Kissing.  ***
Capitolo 6: *** 6. First time - Quite. ***
Capitolo 7: *** 7. A first and a last time - Heartbeat. ***
Capitolo 8: *** 8. Last time - Loving you. ***
Capitolo 9: *** 9. Last time - Kissing. ***
Capitolo 10: *** 10. Last time - Coming Back. ***



Capitolo 1
*** 1. First time - Library. ***


 1. Library.

 

Appoggi la fronte contro la copertina del libro che stai leggendo, annusi per un attimo la pelle di quell’antico tomo e ruoti la testa verso sinistra. Davanti a te si staglia l’improvvisa visione di solitudine: nessuno studente ha deciso di venire in biblioteca quel giorno e, a quell’ora, ci siete solo voi due, tu e il tuo quasi noioso libro. tumblr_static_5wfxvkxllb40sskcss080s48o.gif
Lo hai letto, ci hai provato a capirlo, ma nulla è mai stato complicato come quella lettura per te. Sbadigli per l’ennesima volta, chiudendo gli occhi cercando di pensare all’ultima frase che hai provato a capire, ma anche questa volta ogni parola sembra non avere un nesso logico con quella dopo.
– Io ti odio, sei insopportabile. – glielo dici ad alta voce, dimenticandoti momentaneamente dove ti trovi e lo allontani dall’altra parte del tavolo, incrociando poi le braccia.
– Questo lo sapevo già, ma non è carino che tu me lo dica ogni volta che ci incontriamo. – dice qualcuno dietro di te, aumentando il passo verso la tua direzione e sedendosi al tuo fianco.
Lo guardi spaventata per un attimo, ma ti accorgi poi che il personaggio affiancatosi non è che altro uno dei due gemelli Weasley di nuovo in attacco. Sospiri, affranta.
– Non dicevo a te. – questa volta sussurri, cercando il viso di Madama Prince tra gli scaffali, per provarti a scusare per il tono di voce.
– Non ti disturbare a cercarla, è uscita qualche minuto fa perché la biblioteca era vuota. –
– Non era vuota, io sono sempre stata seduta qui. – dichiari veloce, recuperando il tomo che avevi lanciato via qualche minuto prima.
– Appunto, era vuota. – il gemello smette di fissarti e apre il suo libro, dimenticandosi quasi della tua presenza. Lo fissi per qualche secondo, mentre sai benissimo che lui si sta accorgendo del tuo pressante sguardo.
– In ogni caso, adesso è ancora meno vuota: oltre a me ci sei anche tu. – il ragazzo alza gli occhi al cielo e torna a guardarti.
– Non ho intenzione di mandare a fuoco una biblioteca così antica a preziosa, non preoccuparti, Granger. – il libro che prima leggeva riesce a catturarlo di nuovo, facendoti sparire nell’ombra ancora una volta. Decidi di lasciarlo in pace e riaprire il tuo pesante tomo.
Sfogli qualche pagina, cerchi il paragrafo dove ti eri fermata per riposare. Leggi, leggi e leggi ancora.
– Hermione, chiamami Hermione. – sussurri poi improvvisamente. Vorresti morderti la lingua, ma rimani composta per non destare il minimo sospetto.
Il gemello di fianco non si gira del tutto verso di te, ma ruota il volto di qualche grado: si ritrova con la bocca mezza aperta per la sorpresa, ma sembra non voler aggiungere nulla a quella dichiarazione, tant’è che torna subito dopo alla sua lettura.
Fa poi comparire dal suo mantello una piuma e un pezzo di pergamena e si mette a scrivere un compito per la mattinata dopo, con calma e precisione. Ti scopri quasi scioccata nel vedere come abbia deciso di non utilizzarne una auto correttrice, ma che sia rimasto radicato alle vecchie e autentiche piume. Sbirci ancora per qualche secondo per riuscire a riconoscere di quale dei due gemelli si tratta, ma, all’improvviso rintocco dell’orologio, ti accorgi dell’ora che si è fatta.
Ti giri verso di lui, per provare ad informarlo, ma poi scrolli il volto e ridi di te stessa: per la prima volta che aveva deciso da solo di portare a termine un compito, non saresti stata tu a mettergli il bastone tra le ruote. Chiudi il libro che stavi leggendo, lo prendi tra le braccia e fai per alzarti.
– A presto, Hermione. –
Rimani a mezz’aria, con il fiato sospeso per la sorpresa. Sorridi, senza farti vedere.
– A presto. – acceleri il passo verso lo scaffale dal quale hai preso il libro, si trova verso la porta d’entrata e sembra quasi che lui pensi che te ne vada subito.
– Anche a me piacerebbe che mi chiamassi per nome, sopratutto se lo spii mentre scrivo. – ti dice quasi ridendo, mentre è girato verso di te.
Vorresti cercare di sembrare innocente, ma prima di poter aprire bocca per rispondergli, Madama Prince ti intima di non urlare e riprende lui per il suo tono di voce. Ti trovi a pensare a quando lei sia potuta tornare, a cosa possa aver assistito. Arrossisci comunque allo stesso tempo, per entrambe le tue palesi colpe e ti giri verso l’entrata.
Fred ti guarda sorridente e fa un cenno amichevole verso la signora Prince, che sbuffa nella sua direzione e torna a controllare i libri in disordine.

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Capitolo 2
***  2. First time - Fly. ***


 2. Fly.

 

 

Scorgi una figura incappucciata da dietro la colonna, trattieni velocemente il respiro e imprimi i libri contro il tuo petto. La conosci quell'altezza, lo conosci quello stemma. 
Vorresti scomparire alla sua vista, vorresti che lui proseguisse da tutt'altra parte rispetto alla tua, ma non sei mai stata tanto fortunata sotto questo aspetto.
Un passo, due passi ed ecco che davanti a te si staglia la figura di uno dei gemelli Weasley, appena tornato dal campo da Quidditch.
- Hermione. - lo dice quasi con un tono ironico, mentre impugna con sicurezza la sua Scopalinda; la espone come se fosse un trofeo o un modo per tenere testa ai tuoi libri.

tumblr_nticzicKVe1tfwfcfo6_250 - George? - alzi le labbra di un lato, sperando di essere riuscita finalmente ad azzeccare quello giusto per la prima volta, ma il suo sorriso beffardo ti fa capire come tu abbia sbagliato ancora.
 - L'altro. -
 - Beh, non si può sempre azzeccare tutto nella vita, giusto? - alzi lo sguardo verso di lui, cercando di esibire un fievole sorriso. Cosa faresti per carcare di toglierti da  quella situazione.
 - Dopotutto, oggi non stai azzeccando nulla. - abbraccia la sua Scopalinda, guardandoti in modo inquisitorio.
 - Sarebbe? -
 - Sarebbe che la Biblioteca si trova dall'altra parte del castello, non di certo dal luogo in cui vengo. - Chiudi le labbra, strette. Lasci andare un attimo la presa sui libri  e cerchi di evitare di guardarlo negli occhi.
 - Mi devo essere... - Fred tanto non lo incanti, si piega verso di te, alzando un sopracciglio.
 - Volevi andare di qui? - Apri la borsa che ti porti appresso e appoggi i libri in un posto sicuro, per poi annuire piano, - Al campo da Quidditch? - scuoti nuovamente  la testa.
Non vorresti dirgli perché ci stai andando, non ha senso cercare di impressionarlo con parole dolci, ma ti serve una mano: da quando quello stupido di Ron aveva cominciato ad amare così tanto volare e da quando tu avevi cominciato a guardarlo con degli occhi diversi, avevi pensato che magari, se fossi stata capace di andare su una scopa senza urlare, quella caratteristica ti avrebbe dato una sicurezza in più.
- Senti Fred, me lo faresti un piacere, per la prima volta? - Boccheggia per un attimo il ragazzo, ma avendo tutto il pomeriggio libero non si tira indietro davanti a quella proposta.
- Mi porteresti a volare? -.
E la raggiungi con lui, quella libertà, il vento tra i capelli, i tuoi occhi chiusi e il volto appiccicato contro la schiena del gemello. Le tue mani attaccate alla sua divisa della squadra, il suo odore di casa. Ti incita a partecipare con lui, ad ammirare quello spettacolo meraviglioso che si staglia sotto e intorno a voi.
Ne apri uno allora, un occhio dopo l'altro: per la prima volta vedi le montagne sullo sfondo, un paio di nuvole a coprirle. Sorridi da dietro e lo ringrazi come mai hai fatto prima di allora. Sorride anche lui, beffardo, prima di scendere nuovamente in picchiata.

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Capitolo 3
*** 3. First time - Cooking. ***


3. Cooking.

 


Imprime i suoi profondi occhi azzurri su di te, mentre ti passi una mano sulla fronte per allontanare i capelli crespi e fastidiosi. Sbuffi, mentre appoggia una mano sotto il mento e si sistema meglio sulla sedia. Per quanto avrà intenzione di rimanere lì a torturarti?
– Si? – glielo chiedi con una punta di nervosismo, aumentando la velocità di mescolamento del tuo impasto.  b4741967b12529ae4f1820c1b10e13fb
– Ero incuriosito, tutto qui. – allontana il suo sguardo da te e lo poggia sulla presina affianco a lui, ricamata da sua madre.
– E non hai nient’altro da fare? – riposi per un attimo la mano stanca, appoggiandoti qualche secondo dopo al tavolo. Che poi, che domande fai? Se sta lì seduto, senza fare nulla da tutto quel tempo, vuole dire che non ha impegni quel giorno.
– George dorme, Harry e Ron giocano a scacchi, mamma sta cucendo l’ennesimo maglione e Ginny l’ho persa per casa. – si fissa i piedi ora, cercando di ottenere la tua pietà. Sbuffi, irrequieta.
– Non puoi stare qui. – dichiari, voltandogli le spalle e controllando lo stato del forno.
– Ma guardavo sempre mamma cucinare da bambino, certo lei poteva usare la magia ed era tutto più veloce… – quella breve pausa ti è bastata per riuscire ad intercettare il mestolo svolazzante in aria e il sorriso beffardo di Fred. Che comportamento infantile, ti metti a pensare.
– Non azzardarti, Weasley. – è più un grido di battaglia il tuo, un inutile grido di battaglia. Perché infondo, non puoi aspettarti di essere lasciata in pace la prima volta che vuoi provare la ricetta dei biscotti di tua madre, non puoi pretendere che lui resti fermo e ti lasci lavorare.
Assapori la sua limpida risata quando il cucchiaio ti sporca la guancia e rimani in piedi a fissarlo leggermente irata, recuperando l’attrezzo.
– Vedi che rovini sempre tutto? – ti dice amareggiato, riportando la mano sotto il mento.
Fissi il tuo impasto, impassibile. Sai benissimo che domani sarà Natale, è giusto che anche tu ti possa comportare bene con Fred.
Gli allunghi il mestolo e abbozzi una specie di sorriso, chiudendo poi gli occhi velocemente, prima che lui possa colpirti per l’ennesima volta.
Lo rendi felice, giochi con lui come hai mai fatto prima, senza l’esistenza di un gatto e di un topo, siete uguali e vi rincorrette come vecchi amici.
Rimanete nella pace per qualche tempo, osservando le ultime gocce di impasto sulle mensole della cucina cadere al suolo e i biscotti cuocere nel forno.
Sorridi scioccamente, mentre fuori si mette improvvisamente a nevicare. Fred si alza dalla sedia e corre alla finestra, come un bambino. Ti chiama e si gira verso di te. Ti sembra tutto completamente naturale ora, come mai era avvenuto prima. Tu e lui che andate così d’accordo non si era visto quasi mai, forse perché tenevate ben nascosti quegli attimi sfuggenti.
– Hermione, non costringermi a venirti a prendere di peso da quella sedia. – ti intima un’ultima volta il ragazzo, prima che tu ti decida ad alzarti senza grande ripensamento, forse perché, per la prima volta, hai voglia di passare altro tempo con lui.

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Capitolo 4
*** 4. First time - Calling. ***


4. Calling.

 
 

 

Rimani immobile, mentre una leggera brezza muove il tuo vestito. Alzi gli occhi, serrando la presa delle tue mani sulle scarpe, per evitare di farle cadere. È bella la sera, se si guardano le stelle. Assapori per un attimo l'aria fresca e osservi l'ennesima stella cadente fare un viaggio dall'altra parte del cielo. Sorridi.
Prima di poterti focalizzare sulla prossima, il passo leggero di qualcuno dietro di te ti distrae. 
tumblr_ooyjzk1OuX1thlwcco1_500Guardi alle tue spalle e uno dei gemelli si sta avvicinando, con fare sbarazzino.  
- Che ci fai qui tutta sola, non hai paura di essere attaccata dagli gnomi? - dice lui, mettendosi le mani in tasca e guardando anche lui verso il cielo stellato.
È strano come, per la prima volta, ti sembri irriconoscibile: gentile e premuroso uno dei due si avvicina a te con grazia e non ti fa nessun tipo di dispetto.
- Non ti preoccupare Fred, so cavarmela da sola. - lo dici con naturalezza, accennando un sorrido e spingendoti sulle punte dei piedi.
- Fred? - alza un sopracciglio il gemello, sorpreso dalla tua nonchalance a dire il suo nome per la prima volta senza confonderlo con il fratello.
Invece di rimanere zitta, il panico ti assale. Come fai a sapere che è Fred, come hai fatto a capire fin da subito, fin da quando lo hai visto arrivare da lontano che poteva essere solo lui? Deglutisci piano, mentre lo sguardo del ragazzo è ancora posato su di te.
- George oggi indossava il maglione rosso, ci ho scambiato due chiacchere prima. - abbozzi una scusa, nel tentativo di non destare sospetti, mentre il tuo cuore comincia a battere veloce. Perché non riesci a farlo stare fermo?
Fred sorride al tuo fianco e punta la mano verso il cielo per cambiare totalmente discorso, - Quella è l'orsa maggiore. - dice, mentre tu per qualche secondo annuisci e guardi nella direzione indicata.
- Ci sono ancora gli gnomi? - chiedi poi tu allarmata, spezzando il silenzio imbarazzato che nasce subito dopo. Non ti era mai piaciuto venire a contatto con creature pericolose e i racconti che ti erano arrivati di questi ultimi non erano affatto piacevoli.
- Hai paura degni gnomi? -
- Non ne ho paura, mi informavo solo, tutto qui - ti stringi nelle spalle, rimettendoti una ad una le scarpe che ti sei tolta prima che arrivasse Fred.
- Beh, se devo essere del tutto onesto Hermione, non ne ho idea. Potrebbero comparire come potrebbero non esserci più. - fa spallucce tutto tranquillo, mentre tu ti irrigidisci.
- Allora credo che sia il caso che io torni dentro, buonanotte Fred. - glielo dici, sorridendogli appena, perché appena il tuo sguardo incrocia il suo hai il sentore che le tue guance si siano colorate di un leggero rosso. Non aspetti la sua risposta, ti giri e cominci ad affrettarti vero l'entrata della Tana, mentre lui continua a fissarti.
- Hermione! - ti ferma, gridandoti appena, assicurandosi di farsi sentire da te. Ti volti verso di lui, sotto pressione, - Il maglione di George era blu, non rosso. - te lo dice accennando un enorme sorriso.
Rimani lì, immobile e piena di imbarazzo. Ce l'ha fatta finalmente, per la prima volta è riuscito a metterti con le spalle al muro e a disarmarti. Boccheggi per qualche secondo, mentre senti il tuo cuore accelerare sempre di più e ti decidi finalmente a correre in casa, nella tua camera, a calmare quel battito incessante.

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Capitolo 5
*** 5. First time - Kissing.  ***


5. Kissing. 


 

Serri le labbra, cercando di stare al passo con la lettura che vuoi completare. Ma come puoi farlo se lui, per la prima volta, non si schioda dalla poltrona davanti a te? Osserva i tuoi movimenti con un certo divertimento, in modo anche piuttosto spudorato. 
- Ti serve qualcosa? - sbotti alla fine, chiudendo il libro con calma. Il tuo indice rimane ancorato, come da segnalibro e tu alzi lo sguardo su di lui. I suoi occhi celesti ti scrutano nel profondo e per un attimo ti perdi.
reading-book-by-fireplace-cozy-animated-gif- Assolutamente niente. - conclude lui sorridendo, si appoggia alla poltrona, incrociando le mani. Il fuoco scoppietta ancora davanti a voi, nonostante la Sala Comune ora sia completamente vuota. 
- A cosa devo quindi la tua presenza? - alzi il sopracciglio, poco convinta della sua spiegazione. Se non voleva tormentarti, poteva anche andare ad inseguire il suo gemello, da qualche parte nel castello. Tanto, i punti alla casa di Grifondoro li avresti tolti lo stesso. 
- Mi stavo chiedendo una cosa... - sussurra, guardandosi le dita con un certo sorriso malandrino. 
- Sarebbe? - Fred Weasley, l'odio te lo faceva salire proprio. Non poteva solamente dire le cose come stavano? Senza giri di parole? Doveva sempre tenerti occupata per minuti interi per una semplice sciocchezza. 
- Tu baci bene? - il libro che tieni in mano cade miseramente a terra e tu deglutisci diventando tutta rossa in viso. Come se la sua presenza e i suoi occhi non fossero una combinazione abbastanza potente per farti imbarazzare. 
- Che razza di domande fai? - boccheggi, imbarazzata, recuperando la tua lettura dal pavimento, nel disperato tentativo di evitare il tuo sguardo. 
- Se potessi, credimi, l'avrei chiesto a Victor Krum. - si scusa, alzando le spalle con fare sincero. 
- Sei uno screanzato, lo sai? Io adesso non te lo vengo proprio a dire. - riapri il libro, rossa fino alla punta dei capelli per aver sentito quel nome. Era passata una eternità da quando avevi lasciato che Victor si divertisse con te. Fred quella volta l'aveva fatta proprio grossa. 
- D'accordo, hai vinto. - Fred si alza dalla poltrona con fare rassegnato. Tiri un sospiro di sollievo quando fa un passo in avanti, ma poi continua a procedere verso di te e tu cadi nello sconforto più totale, - Tu non me lo dici, Victor non è a portata di mano, vuole dire che lo dovrò scoprire da solo, no? - lo dice con tono beffardo e finisce la frase proprio ad un centimetro dal tuo volto. 
Non hai intenzione di spostarti, non dopo aver pensato che sarebbe stato carino, provare anche questa esperienza. I vostri nasi si sfiorano appena, mentre lui fa combaciare le vostre labbra. È un contatto breve, che ti scalda tutto il corpo più di quanto il fuoco non faccia già. 
Si stacca tutto sorridente, come se avesse appena ricevuto la notizia più bella del mondo, - Come pensavo, Hermione, baci proprio bene. - 
Lo ignori completamente, portando una mano alle labbra. Il vostro primo bacio? 
- Non... non ne avevi il diritto. - balbetti poi, scoscandoti e alzandoti dalla tua postazione. Gli punti un dito contro, allontanandoti sempre di più da lui. 
- Non ho mica ucciso qualcuno. - trattiene una risata, portando il suo corpo verso di te. 
- Ma mi hai baciata! - ora non punti lui, ma le tue labbra. Sempre più imbarazzata cerchi un modo per mandare via quella felicità che ti salendo per tutto il corpo. Lui ti ha baciata, finalmente. 
- E lo rifarei anche. - sorride malandrino lui, nella tua direzione e tu sbuffi. Certo, per quanto ora tu sia contenta di aver ottenuto quello che da un anno a quella parte speravi per te, ora non puoi proprio dargliela vinta così facilmente. 
- Cinque punti in meno a Grifondoro! - ti precipiti a prendere il libro e ti dirigi verso le scale, evitandolo. 
- Per? - alza un sopracciglio divertito dalla situazione. Lui ha colpito te, tu colpisci lui. 
- Corruzione di un Prefetto. - sentenzi tu, sparendo dalla scena. Senti le sue risate raggiungerti fino al corridoio delle ragazze. Ma sarebbe bastato? Torni indietro e ti affacci dalle scale: lui è ancora lì che ti fissa con attenzione, come se avesse saputo che saresti arrivata. 
- E ne tolgo dieci anche a tuo fratello, diglielo quando torna. - gliel'hai fatta pagare, per la prima volta. 

 

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Capitolo 6
*** 6. First time - Quite. ***


6. Quite.

 
 

 

Sorride, incapace di mantenere un contegno. Sorride perché tu, con la tua espressione sconvolta e arrabbiata, gli metti gioia. Gli mettevi gioia a scuola, quando eri costretta a inseguirlo per i corridoi e gli metti gioia ora, mentre esasperata gli intimi di tacere.

- Non ho intenzione di smetterla di parlare. - sottolinea, alzando un sopracciglio con convinzione e infilando una mano nella tasca dei pantaloni.

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- Vuoi che ci scoprano? - sussurra, mentre controlli spaventata l’accesso alle scale. Ma chi vuoi che si alzi in quella improponibile ora della notte, solo per un effimero rumore al piano di sotto? Siete alla Tana, miseriaccia.

- Sarebbe un problema? - ti  intima di nuovo, sopprimendo una risata e avvicinandosi a te di soppiatto.

La verità poi è che non c’è motivo di preoccuparsi, non c’è più motivo di avere paura.

A vederlo così vicino arrossisci leggermente sulle gote, appoggiandogli una mano sulla spalla, nel tentativo di separare il più possibile le vostre figure.

- Stai zitto. - il tuo è un sussurro impercettibile. Gli piace vederti impaurita, imbarazzata. E poi, mentre la poca luce della luna ti illumina il volto, gli sembra quasi di poterti studiare di nuovo, da capo. I tuoi occhi, sempre stati marroni, adesso sono offuscati da un velo di oscurità e lo catturano con la loro profondità. Li vede controllare ogni angolo del salotto, con la stessa cura di un cerbiatto che corre nel bosco. Sorride, prendendo la tua mano e baciandola, per cercare di tranquillizzarti.

- Hermione. - ti sussurra poi, intrecciando le dita con le sue, nella speranza di ottenere un po’ della tua attenzione, - Hermione. -

I tuoi occhi si soffermano su di lui e ti lasci andare, bene o male, ad un sorriso imbarazzato, per quel contatto intimo.

- Cosa c’è adesso? -

- C’è un solo modo in cui puoi farmi smettere di parlare. - si avvicina a te e  ti sussurra alle orecchie, per solleticare, con il fiato, anche il collo. Un brivido ti percorre la schiena e ridi, incapace di trattenerti. Ridi a pieni polmoni, incurante del tuo stesso ammonimento.

- Stai zitta. - ti dice, a un paio di millimetri dalla bocca, prima di annullare le distanze e piombare su di te, con la stessa fame di un leone in caccia.

Senza dubbi, la Tana così sarebbe rimasta più silenziosa, per la prima volta.

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Capitolo 7
*** 7. A first and a last time - Heartbeat. ***


7. Heartbeat


 

 

Gli punti contro i tuoi grossi occhi marroni, cercando i suoi nel buio della stanza. Spaventata forse, porti le mani avanti per poter accarezzare il suo petto caldo. Senti il suo cuore battere, per la prima volta.giphy (1).gif

 Ride Fred, prendendo le tue mani insicure e portandole sul suo volto sbarbato. Ti afferra per il bacino e ti bacia il collo, regalandoti un contatto veloce e passionale allo stesso tempo e te ne accorgi, perché involontariamente sussulti a pieni polmoni.

 - Shh. - ti intima, cucendo le tue labbra con le sue. Sorridi, imbarazzata.

 Il suo è un susseguirsi di movimenti convulsi che tu forse all'inizio non comprendi chiaramente, ma rimani lì a gustarne i frutti: ti accarezza le spalle, scende sulla tua schiena e ti slaccia il reggiseno, per poter apprezzare anche quella tua parte del corpo.

 Sente, anche lui, per la prima volta, il tuo cuore battere sotto la pelle bollente: si ferma lì, ad assaporare quel miracolo che ti ha portato in vita qualche  anno prima. Un colpo veloce dopo l’altro e la tua copertura è scoperta, lo sa fin troppo bene che lo ami, lo sa che non vuoi fermarti. Lo sa che vuoi essere sua adesso.

 Perché, se non ora, quando?

Gli prendi il volto, per guardarlo negli occhi e lasciargli un ultimo bacio sulle labbra.

- Hermione. - si ferma un attimo, incapace di capacitarsi del tuo cambiamento improvviso, - Perché adesso? - te lo chiede accarezzandoti una guancia, sorridendoti dolcemente. Ma infondo, in quel suo battito, avevi già sentito lo sconforto di un addio, avevi già sentito la tristezza per la tua partenza.

- Non voglio rimpiangerlo, non voglio rimpiangere di non essere stata con te. -  lo sussurri appena, cercando di evitare il suo sguardo pressante. I suoi occhi hanno perso quella felicità che tanto ami di lui. Ricacci indietro le lacrime, mentre lui ti alza il mento con due dita, incrociando i vostri volti: non sembra fartene una colpa.

- Torna viva. - te lo sussurra appena, suggellando quella promessa con un bacio rubato.

Torna viva.

 

~

 

Alzi lo sguardo verso il suo volto dormiente. L’accenno di un sorriso sulle sue labbra ti fa ridere da sola, mentre ti accoccoli tra le sue nude braccia. Annusi il suo profumo, trasformando Fred in una serie di ricordi da portarti dietro in viaggio, per rimanere viva.

Tra tutti, quello che più ti sprona, è il suo battito acuto nel tuo orecchio: sta lì come una musica dolce dalla quale ti fai cullare, ignara di starla sentendo per l’ultima volta.

 


Angolo autore:

Non so da quanto tempo non ne riempissi uno eppure mi riapproprio di questo spazio velocemente. 
Arrivata a metà di questo esperimento, più doloroso che altro d'ora in avanti, mi sento in debito con chi mi sta seguendo. 
Questa storia, nata più come sfizio, si è rivelata essere per me più importante del previsto e ora, mentre sto per pubblicare il capitolo, spero che continui a piacere. 
Ringrazio tutti i miei lettori silenzioni, ma sopratutto ringrazio 
 _fioredineve_  per le sue dolcissime parole. 
Al prossimo capitolo, 
Sia 


[ Piccola nota: questo capitolo è ambientato nel settimo libro, poco prima che Hermione parta alla ricerca degli horclux ]

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Capitolo 8
*** 8. Last time - Loving you. ***



8. Loving you.
 


 



Socchiudi le labbra vedendolo a qualche metro da te. Da quanto è qui? Perché è qui? Sono domande che percorrono la tua mente come un fiume in piena e il tuo cuore sembra esplodere nel petto, facendoti più male di qualsiasi maledizione o tortura. Lui è qui, è venuto per combattere. 

tumblr_nir2s4MzS11s7agico7_r1_250.gifTrattieni il respiro, mentre gli altri membri dell'esercito di Silente ti sorpassano, congratulandosi con un cenno per essere rimasta in vita. Non rispondi, hai gli occhi fissi sull'unica persona che sembra non avere più emozioni. Ti squadra anche lui, cerando di rimanere calmo. 

Stai bene? Ti sono mancato? Non andartene mai più. 

Le leggi tutte queste parole nei suoi occhi spaventati, ma sei incapace di dare una risposta sensata: non hai voce, non puoi esprimerti davanti a lui, non dopo aver passato notti a piangere perché non era al tuo fianco. 

 È strano come, per l'ultima volta, ti sembri irriconoscibile [ 1 ]: stringe tra le mani la sua bacchetta, aggrappandosi a lei con forza per evitare di scaraventarsi su di te. Stringe lei per non soffocare te. 

Eppure Hermione non ti importa più del dolore, non ti importa di soffocare se lo puoi fare tra le sue braccia, assaporando il suo profumo. Cominci a correre, dimenticandoti di tutto il resto e lo investi con il tuo corpo. Apri le tue braccia e lo avvicini al te, cercando quel calore che tanto ti era mancato. 

Sorride, lasciando la presa della sua bacchetta e accarezzandoti la testa con la mano libera. 

- Sono viva, Fred. - glielo sussurri appena, pensando a come si fosse sentito mentre sopportavi il dolore di una tortura, impossibilitato a venire a salvarti. Ti stringe più forte, ricordando il tuo profumo così caro, toccando il tuo viso con dolcezza. Non è cambiato in questo suo tocco leggero, anche se le sue mani sono un po' più dure al tatto. Incredibile come tu possa ricordare ogni parte del suo corpo così bene. 

- Ti amo. Miseriaccia se ti amo. - sorride lui, incapace di trattenersi di più. Appoggia la sua fronte alla tua, in modo da poter fissare per una manciata di secondi i tuoi occhi nocciola riempirsi di lacrime e finisce per baciarti. Ti lasci andare a quel contatto, passandogli una mano nei suoi capelli rossastri. Sussulti a quelle labbra morbide, contornate da parole di amore tanto profonde: le aveva mai pronunciate prima? Non lo ricordi, non ti importa, ti basta averle ascoltate anche solo una volta, nonostante fosse l'ultima.  
 


 [ 1 ] = È strano come, per la prima volta, ti sembri irriconoscibile: gentile e premuroso uno dei due si avvicina a te con grazia e non ti fa nessun tipo di dispetto. ( Dal Capitolo 4 )

A voi uno degli ultimi capitoli della storia. Una storia che mi distrugge ogni capitolo di più, perché ho voluto scriverla? 
Comunque, ringrazio ancora per tutto il supporto che ricevo da tutti i miei lettori. 
Si spera a prestissimo, 
Sia 


p.s la storia sta venendo pubblicata mensilmente anche sul mio blog, se a qualcuno interessasse. 

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Capitolo 9
*** 9. Last time - Kissing. ***



9. Kissing. 
 

 
 
Respiri profondamente, eclissandoti per un attimo dalla battaglia: statiche le figure intorno a te sembrano riposarsi momentaneamente, giusto per un secondo. Resti così per poco, prima che un rumore ti ridesti e ti faccia stringere per paura la bacchetta più strettamente.

É lui che lo provoca, lui che ancora una volta ti viene incontro: sta pronunciando il tuo nome, per l’ultima voltaTi porge una mano quasi sfinito e tu, consapevole di non poter allontanare questa stanchezza, gli sorridi dolcemente.

Non sai che in realtà gli regali più di mille parole: ti era stato lontano per così tanto tempo che anche solo vederti e parlarti gli basta. Le sue dita, così abituate a toccare la tua pelle, sembra che stiano cercando di studiarti di nuovo, da capo, come ai tempi della scuola. Ti accarezza così il volto, soffermandosi sulle tue guance già bagnate da calde lacrime di stanchezza: il corpo brucia, ogni singolo muscolo è in fiamme, ma da quando hai lasciato la Tana non c’è stato momento in cui tu ti sia sentita più forte. Ti bastava lui per esserlo, tutto qui.

Di nuovo, come sempre è stato da quel bacio davanti al fuoco, vuoi tenerlo stretto a te, per accarezzare i suoi capelli rossastri, la sua cicatrice alla base degli addominali e assaporare il suo odore di casa, d’amore. Eppure, mentre tu rimani ancorata a questo pensiero passato, alla tua vita vissuta, non ti stai rendendo conto di come, per l’ultima volta, abbia la possibilità di passare del tempo con Fred. [1]

- Guardami. - ti intima poi, alzando il tuo volto con un paio di dita. I vostri sguardi si scontrano di nuovo e ti accorgi, nel momento prima della tragedia, di come sia troppo importante quel colore profondo, quelle iridi espressive, - Vai da Harry, ha bisogno di te, ci vediamo dopo. -  

Non puoi dirgli che non vuoi, dopo aver affrontato un viaggio suicida per tutta l’Inghilterra e non ti puoi nemmeno aggrappare al sentimento che provi nei suoi confronti: sai che Fred ti ama esattamente come lo ami tu, ma è in grado di mettere prima il dovere e poi il piacere, nonostante tutto.

Deglutisci piano, alzandoti poi sulle punte e facendo combaciare le vostre labbra, passandogli prepotente le mani tra i capelli, godendoti il tocco di Fred sulla tua pelle. Un contatto questo, che vi riporta a casa, a letto, al castello, a Mielandia, in sala comune, in Biblioteca, vi riporta ovunque, percorrendo ogni istante della vostra vita insieme, fino a lì, fino al vostro ultimo bacio. [ 2]

 



Ci siamo quasi, alla fine. 
Scivere questa storia mi sta martoriando sempre di più, ma ormai sono in dirittura di arrivo e non ho intenzione di tirarmi indietro. 
Nella speranza che possiate apprezzare anche questo capitolo, io vi ringrazio come sempre, 
Sia 


[ 1 ] " – Hermione, non costringermi a venirti a prendere di peso da quella sedia. – ti intima un’ultima volta il ragazzo, prima che tu ti decida ad alzarti senza grande ripensamento, forse perché, per la prima volta, hai voglia di passare altro tempo con lui. " ( Dal Capitolo 3 )
[ 2 ] "  
Il vostro primo bacio" ( Dal Capitolo 5 ).
 

 

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Capitolo 10
*** 10. Last time - Coming Back. ***


10. Coming Back. 
 

 

Eri andata da Harry, avevi preso coraggio, lasciando velocemente la mano di Fred, cercando di non dimenticare le sue dita, il suo calore. Te ne eri andata pensando che andasse bene, che poco importava essere a qualche metro di distanza, se solo ancora per qualche ora: avevi dovuto sopportare di peggio. Lo avresti abbracciato di nuovo poi, lo avresti tenuto stretto per minuti interi e lui forse ti avrebbe accarezzato i capelli sporchi, baciandoti sulla fronte. 

Così, mentre seguivi con gli occhi le sagome di Ron e di Harry correre davanti a te, sapevi con precisione che il tuo Fred era talmente vicino che ti sarebbe bastato pronunciare il suo nome, solo quello, per averlo accanto: solo il nome, una sillaba appena, per sapere che lui sarebbe stato lì a calpestare la tua ombra accartocciata, per mostrarti il sorriso che tanto ti mancava.

Eppure, se l’avessi saputo prima, forse, da quella mano non ti saresti mai staccata, non avresti mai permesso di compiere un errore così grande. 

Un battito di ciglia, così se ne era andato: un battito di ciglia tuo, fatto mentre non eri con lui. Perché eri tu che dovevi tornare viva, sempre tu lontana a rischiare la vita, tu eri quella in pericolo, tu quella da salvare. Tu, solo tu. Nè te, nè lui avreste mai messo in conto di tutelare la sua di vita, non ce n'era bisogno. 

E mentre ora lo guardi, seguitando a sbattere le palpebre, lo distingui dal gemello, per l’ultima volta [1], riconoscendo quelle labbra piegate come quelle che sei abituata a baciare, quelle mani che ti hanno accarezzata fino a qualche ora prima. Ti pieghi a terra, disarmata da lui per l’ultima volta [2], presa contropiede di nuovo, ma qualcosa cambia rispetto al solito: il tuo cuore non è contento, non pulsa perchè è eccitato, pulsa di dolore, provocandoti una fitta perenne al petto, impedendoti il respiro.

Gli chiederesti di tornare indietro, ti ripercorrere quei passi fatti insieme: il corridoio dove ti ha preso la mano per la prima volta o la cucina della Tana, la Biblioteca, la Sala Comune o il campo d'allentamento: qualsiasi posto pur di riaverlo indietro.

 

- Per l’ultima volta Fred, fammi un piacere: torna da me. -  [3]


 


 

[1] - George? - alzi le labbra di un lato, sperando di essere riuscita finalmente ad azzeccare quello giusto per la prima volta, ma il suo sorriso beffardo ti fa capire come tu abbia sbagliato ancora.  ( Dal Capitolo 2 )
[2]  Ce l'ha fatta finalmente, per la 
prima volta è riuscito a metterti con le spalle al muro e a disarmarti. ( Dal Capitolo 4 ).
[3] - Senti Fred, me lo faresti un piacere, per la 
prima volta? - ( Dal Capitolo 2 )

Si chiude qui un grosso capitolo della mia vita, fatto di sorrisi e di lacrime. 
Non nego di aver amato questa storia con tutta me stessa, di essermi sentita completa ogni volta che una parola seguitava un'altra per creare un capitolo in più. E per la prima e ultima volta chiudo questa storia, in un battito di ciglia. Sembra che siano passati giorni, non mesi. [ Perdonate la mia lentezza ad aggiornare ].
Faccio ora, nel mio piccolo angolo - nella speranza che non venga più lungo del capitolo stesso -, un ringraziamento sentito a tutti i miei lettori: a coloro che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti, tra le ricordate e chi ha seguito assiduamente ogni aggiornamento. Grazie, grazie, grazie. 
E ancora grazie a _fioredineve_ e a Jabbathehut per tutte le belle parole, parole che mi porterò nel profondo del cuore. 
A presto, con tanto tanto amore, 
Sia 

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