The Hero's Quest

di Clessidrus
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Questione Di Muscoli ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - La Cricca Coraggiosa ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - Un Vero Eroe ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - Questione Di Muscoli ***


Tanto tempo fa, oltre le colline di Moon, esisteva il regno di Maregdeburgo, conosciuto perché forgiava i cavalieri più valorosi le cui gesta sono narrate nei libri di storia, come quelle dell'impavido Sir Badwyr che liberò gli schiavi del regno di Amalia, o di sir Grifo, pony cresciuto dai grifoni, che salvò degli innocenti dalle grinfie del Re dei Draghi. Ma il più famoso di tutti era sicuramente Sir Ydeerg, colui che aveva sconfitto da solo cento soldati nella valle ombrosa, recuperato il leggendario Calice Delle Meraviglie dalla piramide di Ghisa e, sopratutto, sconfitto e imprigionato nel Tartaro il brutale Mastinu. Tutti acclamavano e decantavano le sue gesta e la sua figura fu d’ispirazione per tutti, sopratutto per un giovane puledrino di nome Light Hearted.
Fin da piccolo il pel di carota dal manto bianco con il cutimark di un cuore scintillante, soffriva di mancanza di autostima finché un giorno i suoi genitori gli fecero leggere un libro che raccontava le avventure di Sir Ydeerg e, dalle storie del prode cavaliere, assimilò i suoi insegnamenti tra i quali quello che lo segnò profondamente. "Essere un eroe non è solo questione di muscoli, bisogna avere un cuore e preoccuparsi degli altri!". Fu così che Light si convinse che un giorno sarebbe diventato un cavaliere proprio come il suo eroe.
Passarono sessanta lune e il pony s’iscrisse all'Accademia Dei Cavalieri.


“Il gran giorno è arrivato!” – Esclamò con entusiasmo il pony.
"Sei sicuro figliolo?" - Domandò sua madre.
"Ma certo, finalmente potrò diventare ciò che ho sempre sognato!"
"Fatti valere campione." – Gli disse il padre

Il pony passò le successive settimane ad allenarsi per diventare cavaliere. Tuttavia, nonostante l’entusiasmo, Light non si dimostrò un grande guerriero, nella lotta con le spade perdeva ogni scontro e i risultati nel tiro con l’arco erano davvero penosi, l'unica materia in cui era portato era la storia ma a poco importava perché la sua media non superava la sufficienza. Un giorno il suo insegnante, Sir Knowitall parlò con lui privatamente nel suo ufficio.

"Ascoltami ragazzo, apprezzo il tuo entusiasmo........... "
"Grazie maestro, faccio del mio meglio."

Ma Light si accorse che lo aveva interrosso bruscamente.

“Mi scusi, continui pure”
"Ma questo non ti porterà da nessuna parte se non cominci a mettere su un po’ di muscoli.”.
"Ma Sir Ydeerg dice sempre che........"
"Non m'interessa, domani verrà il re a vedere i progressi svolti dalla tua classe e se non farai bene l'esercitazione, lui ti caccerà dall'Accademia."

In quel momento non si sentì nemmeno volare una mosca per ben dieci secondi.

"Non c'è problema, domani lascerò tutti a bocca aperta!".

Esclamò Light che uscì velocemente dalla stanza. Sir Knowitall non potette far altro che mettersi uno zoccolo sulla faccia.

"Ogni volta che ci parlo, non so se provare un senso di compassione o di semplice nausea."

Più tardi nella mensa Light stava gustando il suo hayburger con fieno fritto in compagnia di un unicorno dal manto verde e dalla capigliatura violacea di nome Tristobal.

"E' così se domani non superi il test, ti cacceranno dall'Accademia? Mi dispiace per te amico."
"Non dispiacerti, perché domani lo passerò, devo solo impegnarmi di più!"
"Lo spero per te, sei l'unico pony che vuole sentire le mie storie, e se tu te ne andrai via, io diventerò molto triste, e forse non avrò lo spirito necessario per diventare un mago."

Per interrompere le sue lagne, Light gli mise in bocca del fieno fritto.

"Fidati di me, tu diventerai un grande mago quant'è vero che io diventerò un cavaliere."

Il giorno dopo tutti gli aspiranti cavalieri giunsero al campo di allenamento e si prepararono ad accogliere il sovrano, le trombe squillarono e il consigliere reale annunciò il suo l'arrivo.

"Sua maestà King Gold e sua figlia, Princess Kichō!"

Accompagnati dalle guardie reali, tra cui Sir Ydeerg, fecero il loro ingresso il sovrano e sua figlia, un unicorno talmente bello che ogni aspirante cavaliere fu ammaliato dalla sua grazia. Light diventò un po’ nervoso, non perché si era infatuato della principessa, ma perché non voleva fare brutta figura davanti al suo eroe. Dopodiché Sir Knowitall fece iniziare la sessione di allenamento ai suoi studenti, passò mezz’ora di riscaldamento e il maestro prese la pergamena.

“E’ il momento della giostra, cavalieri! I primi a scontrarsi saranno Wooden Head e Light Hearted!"

I due pony si prepararono e Light si concentrò al massimo.

“Coraggio Light, c’è la puoi fare.” – Pensò fra sé e sé
“Cavalieri? Ai vostri posti!” – Ordinò Sir Knowitall

Light brandì la sua lancia e si mise in posizione. Appena sentì squillare le trombe, partì alla carica deciso più che mai a dimostrare il suo valore. Ma mentre correva, non riuscì più a reggere la pesante lancia la cui punta si piantò a terra facendogli fare il salto con l’asta, volò talmente in alto che atterrò proprio addosso al re. I compagni, persino la principessa, cominciarono a ridere mentre Sir Knowitall fece un facehoof. Light si alzò subito, imbarazzato per ciò che era successo, e provò ad aiutare il re, che però si rialzò da solo.

“Mi dispiace tanto, vostra maestà. Giuro che non volevo.”
“Fatti guardare bene giovanotto.”

Disse il re squadrando il pony di terra dal capo agli zoccoli.

“Non pensi di essere un po’ gracilino per ambire a diventare un cavaliere?
“Veramente penso che … …”
“Fai le valigie, questo posto non fa per te.”

Tutti rimasero scioccati, King Gold gli aveva detto francamente di andarsene dall’Accademia Dei Cavalieri. Light, nonostante la delusione, non cercò di persuadere il re dalla sua decisione e se ne andò via sconsolato.

“Padre, non pensate di aver preso una decisione drastica?” – Domandò Princess Kichō
“L’accademia è fatta per cavalieri forti valorosi, non per folli sognatori.” – Concluse il re
“Sir Knowitall, credo che sia il caso di proseguire con la giostra” – Disse Sir Ydeerg
“Eh, ma certo. Allora i prossimi sono … …”

Ma il pegaso fu interrotto da una risata malefica. Il cielo cominciò a oscurarsi e apparve sopra una nuvola un unicorno dal manto ceruleo con barba e criniera bluastra molto folta e vestito in maniera bizzarra.

“Chi sei tu?” – Domandò Sir Knowitall
“Sono Dimit, il signore dei ghiacci. Scusate se ho interrotto lo spettacolo, ma sono qui per prendere qualcosa … O per meglio dire qualcuno.”

Poi usò la sua magia per imprigionare in un blocco di ghiaccio Princess Kichō, lasciandogli libera la testa.

“Lasciami andare, razza di squilibrato!” – Urlò la principessa
“Ora sei mia!” – Esclamò il mago che rise come un pazzo
“Liberala subito mostro!” – Gli rispose Sir Ydeerg
“Oh Sir Ydeerg, salvatela. Siete il cavaliere più valoroso del mio regno!” – Disse il re
“Non temete maestà. Vile marrano, adesso te la vedrai con me!”

Urlò sir Ydeerg che brandì la sua spada e attaccò in nemico. Dimit non sembrava per niente spaventato e con grande facilità congelò pure lui con un sol colpo.

“Grandioso, non solo mi porterò a casa una bella principessa, ma anche un nuovo soprammobile.”

Disse lo stregone soddisfatto del suo operato, poi fece fluttuare i due blocchi e li portò da lui.

“Guardie! Fermatelo!”
“Non fate una sola mossa, altrimenti farò cadere la principessa che si romperà in mille pezzettini.”
“Ti prego, mia figlia è la cosa più preziosa che ho! Ti darò tutto ciò che vuoi!”

Il re si trovò alle strette e fu costretto a scendere a patti con lo stregone.

“Va bene. Voglio cinque quintali di oro, in cambio della vita di questi due pony. Avete solo tre giorni per racimolarlo altrimenti la principessa diventerà mia moglie.”
“Sei disgustoso.” – Disse uno degli aspiranti cavalieri
“Fai silenzio! Appena ci sarete riuscito lo porterete al mio castello, situato sulla Montagna Cadenza dove faremo lo scambio. Ci si vede!”

Concluse Dimit che, a bordo della sua nuvola , volò via insieme a Kichō e Sir Ydeerg.

“Vostra altezza, volete che lo inseguiamo?” – Gli chiese una delle guardie
“Lascia stare. Sir Knowitall?”
“Sì vostra altezza?” – Domandò il pegaso
“Voli per tutta la città e chieda cortesemente ai sudditi di darmi tutto l’oro che hanno, è in gioco la vita di mia figlia e di Sir Ydeerg, loro lo capiranno.”
“Sarà fatto!”

Il pegaso andò a compiere il suo dovere. Light vide tutto quello che era successo e corse nella sua stanza a prendere alcune cose. Intanto Tristobal sentì i rumori provenienti dalla stanza del suo amico e andò a controllare.

“Light? Che stai facendo?”
“Mi sto preparando.”
“Per cosa?”
“Mio caro Tristobal, sto andando a salvare Princess Kichō e Sir Ydeerg!”

Disse con tanto entusiasmo Light Hearted facendo preoccupare il suo migliore amico.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - La Cricca Coraggiosa ***


Per ben trenta secondi abbondanti Tristobal rimase paralizzato dalla risposta di Light Hearted.

“Cosa?! Sei impazzito?!” – Domandò Tristobal
“No affatto. Questa è la mia occasione, se riesco a sconfiggere Dimit e salvare la principessa e l’idolo della mia infanzia, dimostrerò al re che io posso essere un valoroso cavaliere.”
“Ma quel tipo è potente, e anche pericoloso. Da solo non riuscirai mai a sconfiggerlo.”
“Hai ragione.”
“Meno male, credevo che non ci avessi pensato.”
“Sono ottimista, ma non stupido. Per questo verrai con me.”
“Oh no, non se ne parla.”
“Ma ho bisogno di te e della tua magia.”
“Non credo che possa esserti utile.”
“Tristobal, ci conosciamo da prima che entrassimo all’accademia. So quello che riesci a fare con la tua magia, altrimenti non te l’avrei chiesto.”
“Davvero?”
“Lo giuro sulla mia collezione di tappi.”
“Beh, dato che sarò protetto da un coraggioso cavaliere, mi hai convinto.”
“Ottimo, sapevo che potevo contare su di te.”

I due si diedero un brohoof per suggellare l’accordo.

“Però il numero non è sufficiente.” – Aggiunse il pony terrestre
“Che vuoi dire?”
“Visto che sarà una spedizione epica, abbiamo bisogno di altri guerrieri che si uniscano a noi in questa lotta contro le forze del male. Forza, si va all’Osteria Del Drago!”

Così i due uscirono dall’accademia in cerca di guerrieri per la loro spedizione. Intanto fuori dall’Osteria Del Drago, un trio di cani stava minacciando un cucciolo di drago arancione con una strana capigliatura celeste.

“Dove sono i miei soldi Clammy?” – Gli domandò il capo brandendo un coltellino
“Dammi un paio di giorni Rico, ti giuro che li riavrai.”

Disse il draghetto che pregò per la sua anima. Il cane ordinò ai suoi tirapiedi ti tenerlo a testa in giù.

 “Ti concedo tre albe. Tre tramonti. Tre giorni, Clammy.”

Clammy cominciò a fare i conti e si sollevò quando risolse l’enigma.

“Ottimo, tra nove giorni ti ridarò tutto! Grazie di cuore!”

Il cane non potette credere a quello che aveva sentito e con uno schiocco di dita ordinò a suoi compari di gettarlo nell’immondizia.

“E’ un modo articolato per dirti che hai tre giorni per restituirmi tutto stupido drago!”

E se ne andarono via, mentre Clammy uscì dal cassonetto.

 “Che giornata scalognata. E adesso dove li racimolo tutti questi soldi? La mia unica speranza è rubare un oggetto di grande valore.”

Il drago cominciò a riflettere fino a quando non sentì le voci di Light e Tristobal e si nascose di nuovo nel cassonetto, però notò fin da subito la spada del pony terrestre.

“Mi spieghi perché stiamo andando all’Osteria Del Drago?” – Domandò Tristobal
“Quando Sir Ydeerg ha dovuto recuperare il Calice Delle Meraviglie, si portò dietro un piccolo esercito di guerrieri mercenari, farebbero qualunque cosa per un po’ di grana.”

Così entrarono nel locale, Clammy sorrise maliziosamente e decise di seguirli. Il locale era pieno zeppo di pony mercenari, alcuni chiacchieravano tra loro, altri giocavano a carte e freccette. Dopodiché i due si sedettero a un tavolo e ordinarono da bere dei boccali di sidro.

“Allora, che genere di guerriero stiamo cercando?” – Domandò ancora Tristobal
“Un arciere dalla vista acuta e qualcuno che conosca bene il luogo dove dobbiamo andare.”

Mentre discutevano, videro alcuni pony giocare a freccette. Poi ad un tratto qualcuno fece centro.

“Bravo Arrow, sei un portento!”- Esclamò uno dei suoi amici
“E’ lui quello che cerchiamo!” – Esclamò Tristobal con aria sorpresa

Ma successivamente fu scagliata un’altra freccetta che spezzò in due quella di Arrow, la responsabile era una giovane femmina di grifone dal piumaggio blu come la notte che indossava una collana con uno smeraldo al suo interno.

“Ah cavolo, mi hai battuto di nuovo Gemma.” – Disse afflitto il povero Arrow
“La prossima volta sarai più fortunato vecchio mio.”

Disse la ragazza soddisfatta, poi prese il suo boccale di sidro e lo alzò al cielo.

“Ehi Hubert, il prossimo giro lo offro io!”

Tutti urlarono di gioia per il regalo ricevuto.

“Direi che lei fa a caso nostro!” - Esclamò Light
“Ma Light, è una femmina.”

I presenti sentirono la sua affermazione sessista e ovviamente il grifone non la prese bene e si avvicinò minacciosamente al loro tavolo.

“Qualche problema sgorbio? Pensi che una ragazza non possa essere un asso nel tiro con l’arco?”

Lo sguardo di Gemma pietrificò dalla paura Tristobal, poi il grifone notò lo stemma dell’Accademia dei Cavalieri sulla spada di Light Hearted.

“Che ci fanno due sempliciotti dell’Accademia Dei Cavalieri in un posto del genere?”

Così mentre Light spiegò tutta la storia a Gemma, Clammy stava strisciando sul pavimento del locale e si avvicinò furtivamente al tavolo per rubare la spada del pony terrestre.

"Perciò abbiamo bisogno di te, la tua vista acuta e la tua precisione sono ciò che ci servono per la causa."
"Fatemi capire bene, volete che vi accompagni in una missione suicida per salvare Princess Kichō e Sir Ydeerg da un malvagio stregone?"

I due annuirono all’unisono.

"Questa è l'avventura più pericolosa e irrazionale che qualcuno mi abbia mai proposto!"

I pony si rattristarono visto che era chiaro che lei non voleva partecipare alla loro spedizione.

“Per Giove, certo che vi accompagno!”
“Eh, dici davvero? Grazie!” – Esclamò entusiasta Light
“Ma sapete, da queste parti non si fa mai niente per niente.”

Disse con arroganza il grifone. Ebbene sì, come da stereotipo, i grifoni erano conosciuti per la loro avidità e chiedevano quantità ingenti di denaro in cambio dei loro servizi. Light non ebbe scelta e diede un sacco di cinquanta monete d’oro a Gemma.

“Cavoletti, una bella somma. Questo può bastare … ... per ora.”

Mentre prendeva il sacchetto notò Clammy in procinto di rubare la spada di Light.

“Ehi tu!”

Il cucciolo di drago si spaventò e provò a scappare, ma Gemma lo afferrò per la coda.

“Lasciami andare.” – Gridò piangendo Clammy
“Se c’è una cosa che non sopporto sono i piccoli ladruncoli come te. Meriti di essere sculacciato!”

Ma prima che lo facesse, Light la fermò.

“Fermati, non ne vale la pena.”
“Ha cercato di rubarti la spada. Sai quanto vale un oggetto con il marchio della tua squallida accademia? Abbastanza da sfamare per una settimana una famiglia di yak.”

Clammy cominciò a frignare e pregò per la sua anima.

“Vi prego risparmiatemi, la mia vita è sacra! Ho moglie e figli! Tanti figli! Legioni di figli!”
“Non dire fesserie, sei solo un bambino.”
“Almeno ci ho provato.”

Poi il grifone mollò la presa e lo fece cadere a terra.

 “Perdonatemi, volevo rubare la spada in cambio di soldi, così avrei potuto estinguere il mio debito.”
“Quale debito?” – Gli domando Light
“Diciamo che devo restituire dei soldi a un Cane Stanadiamanti con cui ho fatto una scommessa”
“Non c’è problema, ti aiuto io. Quanto gli devi restituire? Cinquanta monete? Cento monete?
“Ottocentoquarantadue monete d’oro.”

I tre rimasero di sasso con Clammy che rise nervosamente.

“Tu hai un serio problema.” – Disse Tristobal
“Non posso aiutarti, mi dispiace.”

Rispose Light al cucciolo di drago con aria afflitta.

“Ora scusaci, ma dobbiamo cercare qualcuno che conosce la strada per la Montagna Cadenza.”
“Montagna Cadenza? Io la conosco!” – Disse Clammy
“Sì certo, come no.” – Rispose diffidente Gemma
“Dico sul serio, sono un drago girovago e per venire a Maregdeburgo ho dovuto superare proprio quella catena montuosa.”

Light cominciò a pensare e strinse la zampa a Clammy.

“Benvenuto nella squadra amico.”
“Aspetta Light, e se per esempio ci stesse imbrogliando per poterci derubare?” – Domandò il suo amico
“Tranquillo frollino. Ci penserò io.”

Concluse Gemma che già si stava scrocchiando le dita facendo capire a Clammy che, se avesse solo provato a imbrogliarli, lei gli avrebbe dato una lezione.

“Oh aspiranti eroi, posso venire con voi?”

Disse un ragazzo che si trovava al tavolo affianco mentre beveva una tazza di tè alla pesca, era una zebra vestita da menestrello e aveva con sé il suo mandolino.

“E tu chi sei?” – Domando Light
“Zenobio è il mio nome, cantautore è la mia professione. Purtroppo in questo periodo non ho ispirazione, fino a quando non ho sentito della tua folle missione. Voglio farti una richiesta, in altre parole partire con voi per raccontare le tue gesta.”

Zenobio s’inchinò e sperò in una risposta positiva da parte del pony.

“Pensaci su Light, non credo che lui potrà tornarci utile.” – Gli disse Tristobal
“Un po’ di musica non ci farebbe male, così potremo affrontare il viaggio con un po’ più di ottimismo. E credo che a questa cricca ne serva eccome. Va bene Zenobio, sei dei nostri.”

La zebra ballò dalla gioia, Gemma si mise la zampa sugli occhi.

“Ti prego smettila, è imbarazzante.”
“A proposito, mentre provavo a derubarti prestato attenzione a cosa stavi dicendo al leone con le ali. Perché vuoi andare su una delle montagne più alte del regno di Maregdeburgo?”

Domandò incuriosito il draghetto. Poi Light salì sul tavolo e brandì la sua spada assumendo una posa eroica.

“Devo salvare la principessa dalle grinfie di un malvagio, crudele, spietato e perfido stregone.”
“Evvai! Non vedo l’ora di ……”

Dopo pochi secondi il suo cervello elaborò meglio l’affermazione di Light, e deglutì dalla paura.

“Ora che ci penso, credo di aver dimenticato di tirare lo sciacquone del bagno del locale. Voi andate, vi raggiungo subito.”

Ma Gemma lo prese di nuovo per la coda.

“Piano, così me la stacchi. Non sono una lucertola, non mi ricrescerà.”
“Non fare il fifone. Tu ci condurrai fino al castello che si trova sulla cima della montagna.”
“Hai detto castello?”

Domandò Clammy che pensò di nuovo. Di certo se fosse andato con loro avrebbe trovato qualche oggetto prezioso che poteva rubare. Così si dimenò e si liberò dalla morsa del grifone.

“Che stiamo aspettando pelandroni, muoversi, muoversi.”

Disse il draghetto incitando gli altri, E fu così che i cinque eroi partirono per la spedizione, ognuno con un fine da raggiungere. Light e Tristobal erano determinati a salvare gli ostaggi dal perfido mago, Gemma per guadagnare più soldi, Clammy per rubare qualche oggetto di valore per saldare il suo debito e Zenobio per scrivere una canzone da dedicare all’atto di eroismo di Light Hearted. Il viaggio fu pieno d’insidie, prima attraversarono la foresta abitata da feroci Orsinsetti, poi navigarono il pericoloso fiume Lir, e infine dovettero risolvere gli enigmi posti dal pony scheletrico Sitka, guardiano della caverna di Vishap. Finalmente il giorno dopo raggiunsero i piedi della Montagna Cadenza.

“Grandioso, e adesso come la scaliamo?” – Domandò Tristobal
“Parlate per voi, io ho le ali.”- Rispose orgogliosa del suo piumaggio Gemma
“Tristobal, usa la tua magia per materializzare una mongolfiera.” – Disse Light
“Chi? Io?”
“Vedi altri unicorni in giro?” – Domandò sarcasticamente Clammy
“Non credo di esserne capace.”
“Andiamo, puoi farcela. Io credo in te.”
“Beh, dopotutto tentar non nuoce.”

L’unicorno si sforzò tantissimo e riuscì a creare magicamente una mongolfiera, peccato che c’era posto solo per tre di loro.

“Incredibile, ci sono riuscito!” – Disse con orgoglio l’unicorno
“Peccato che possono entrarci solo tre. Come risolviamo il problema?”

Domandò Clammy, però Light aveva la soluzione. Mentre lo spadaccino, il mago e il menestrello salirono sulla mongolfiera, Clammy, che era il più leggero, fu costretto a scroccare un passaggio da Gemma.

“Più veloce, più veloce!” – Incitò Clammy al grifone
“Se non la smetti ti farò cadere nel vuoto.”

Diversi metri di altitudine dopo la cricca raggiunse la cima della montagna. Dall’alto videro il castello di Dimit e con un cannocchiale Zenobio vide due guardie al portone rivestite con le loro armature dalla testa agli zoccoli insieme al malvagio stregone con indosso lo smoking.

“Allora, tutto sotto controllo?”- 

Domandò Dimit alle sue guardie che in tale circostanza annuirono soltanto.

“Bene, impedite a qualsiasi creatura di entrare nel castello fino a quando il matrimonio non sarà finito.”

Poi rientrò nel castello frettolosamente.

“Più che un castello è un manicomio, stanno celebrando un matrimonio.” – Disse la zebra
“Che cosa?! Dimit sta celebrando il matrimonio con la principessa!” – Disse scioccato Tristobal
“Ma non era negli accordi. I tre giorni non sono ancora passati.” – Disse Light
“Adesso che lo sappiamo, che cosa facciamo?”- Chiese Zenobio
“Entriamo nel castello e prendiamoli a calci nel sedere.” – Affermò Gemma con grande convinzione
“Stai calma, prima dobbiamo trovare un modo per entrare senza essere catturati.”

Concluse Light che cominciò a riflettere, finché non ebbe un’idea. Qualche minuto dopo giunse Zenobio al cospetto delle guardie che gli bloccarono la strada con le loro lance.

“Sono il musicista ingaggiato dal mago, ho fatto un po’ tardi perché ero inseguito da un drago.”

Ma le due guardie rimasero impassibili e erano sul punto di infilzare il menestrello.

“Prima che m’impaliate, gentilmente la mia canzone ascoltate.”

Zenobio cominciò a suonare il suo mandolino e le guardie ne rimasero incantante tant’è vero che cominciarono a ballare, questo diversivo permise Light e gli altri di entrare nel castello. Iniziarono a perlustrarlo in cerca di Sir Ydeerg e della principessa e stranamente nessuna stanza era sorvegliata dalle guardie di Dimit.

“Che strano, questo castello non mi è nuovo, ricorda quello dove Sir Ydeerg sconfisse Mastinu.”

Disse pensieroso Light, intanto Clammy notò un vaso Ming su un piedistallo e decise di rubarlo.

“Non sarebbe meglio andare nella sala dove si sta celebrando il matrimonio?” – Domandò Gemma
“Prima dobbiamo liberare Sir Ydeerg, con lui dalla nostra parte la vittoria è assicurata!”
“Se lo dici tu. Ma non pensi che tutta questa storia sia strana?”
“Sono d’accordo con Gemma, perché mai in un castello così immenso ci sono solo due guardie che sorvegliano il portone?”

Domandò Tristobal che stava tremando come una foglia, poi sentì un forte rumore e saltò sulla groppa di Light. Il colpevole era Clammy che ruppe il vaso, troppo pesante per le sue zampe.

“Idiota! Vuoi farci scoprire?” – Gli domandò Gemma infuriata
“Scusa, non ho resistito.”

Poi si sentì un altro rumore e tutti fissarono il draghetto.

“Non guardate me, stavolta non centro. Sembrava un rumore metallico.”

Sopraggiunse Zenobio che stava indossando l’elmetto di una delle guardie.

“Dove sono le guardie?” – Domandò Light
“Mentre ballavano come pazzi, sono andate in mille pezzi. Per ragioni ignote, le armature erano vuote”
“Dimit deve aver usato un incantesimo di trasmutazione per animare le armature, ma richiede un bel dispendio di energie, per questo non ci sono altre guardie nel castello.”

Spiegò Tristobal ai suoi compagni. Ad un tratto si sentì suonare un organo, la cerimonia stava per iniziare.

“Non c’è tempo da perdere, andiamo prima a liberare la principessa e poi Sir Ydeerg!”

Light suonò la carica e la cricca raggiunse immediatamente le porte della sala dove si stava svolgendo l'evento.

“Lasciami andare viscido verme!”

Urlò dal terrore Princess Kichō, Light con tutta la rabbia che aveva in corpo aprì la porta con un calcio e brandì la sua spada, Gemma prese il suo arco e puntò la freccia sul bersaglio, Tristobal si mise in posizione per usare la magia, mentre Clammy e Zenobio rimasero dietro i tre guerrieri.

“Non celebrerai nessun matrimonio, arrenditi grandissimo pezzo di … …”

In quel momento il pony si bloccò perché in quella sala non si stava celebrando il matrimonio forzato tra Princess Kichō e Dimit, ma tra la principessa e Sir Ydeerg. Quest’ultimo stava strattonando per lo zoccolo la poveretta.

“Sir Ydeerg? Io non capisco, che sta succedendo qui?”

Domandò Light incredulo a ciò che stava vedendo con i suoi occhi.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 - Un Vero Eroe ***


Light e i suoi amici erano più confusi che mai nel vedere tale scena, fino a quando Sir Ydeerg non cominciò a parlare.

“Oh, tu sei quello non idoneo per essere un cavaliere. Cosa ci fai qui?”
“Ma come? Sono venuto a salvarvi!”
“Salvarmi?”

Poi iniziò a ridere istericamente lasciando il quintetto più perplesso di prima.

“Bel modo di ringraziarci.” – Aggiunse Clammy
“Io non sono mai stato in pericolo.”
“Aiutami Light Hearted, Sir Ydeerg vuole costringermi a sposarlo!”

Urlò la principessa che stava provando inutilmente a liberarsi dalla morsa del cavaliere.

“No, non è possibile. Sir Ydeerg, ditemi che non è così. Che è tutta opera di Dimit.” – Disse Light con le lacrime agli occhi
“Dimit? Pensi veramente che un cavaliere come me si faccia sconfiggere facilmente da questo pezzente?”

Ydeerg continuò a ridere mentre Dimit arrossì per la vergogna.

“Il rapimento è stata una farsa. Ho ingaggiato quest’attorucolo da strapazzo per inscenare il rapimento, così quando il re sarebbe venuto al castello abbandonato di Mastinu, ne sarei uscito da lì trionfante con la principessa sana e salva e con il malvagio rinchiuso nelle segrete per l’eternità. Il re avrebbe premiato il mio gesto costringendo la sua bellissima figlia a sposarmi.”
“Un piano geniale, vero? Anche se stava scherzando sul fatto che sarò sbattuto nelle segrete, dico bene capo?”

Domandò Dimit a Sir Ydeerg, ma il cavaliere non gli rispose e lui si cucì la bocca. Light era incredulo, si asciugò le lacrime e si avvicinò al suo eroe cercando di farlo rinsanire.

“Ma perché? Voi siete Sir Ydeerg, il più grande eroe che sia mai esistito, voi avete già tutto, fama, gloria, la consapevolezza di combattere a fin di bene, pony che s’ispirano alle vostre gesta … …”

Proprio in quel momento Ydeerg colpì violentemente il muso di Light con lo zoccolo facendolo cadere a terra.

"Queste cose non mi bastano! Non voglio solo fama e gloria, voglio oro, proprietà terriere, lo zoccolo della principessa! Io voglio tutta Equestria!"

Light si rialzò, la botta gli aveva fatto perdere un po’ di sangue dal muso ma poco gli importava.

“Ora che sapete il mio piano, sono costretto ad eliminarvi. Dimit, crea un esercito di armature.”
“Non posso usare la trasmutazione su più oggetti inanimati.”
“Fallo e basta idiota!”

Dimit obbedì senza storie e usò i suoi poteri per animare una ventina di armature presenti nella sala.

“Guardie, uccideteli!”

Le armature cominciarono ad attaccare il quintetto, mentre Ydeerg portò via la principessa.

“Che aspetti? Inseguilo!” – Urlò Gemma a Light
“Ma … …”
“Noi c’è la caveremo, tu pensa a Ydeerg!” – Gli rispose Tristobal

Light annuì e partì all’inseguimento del malvivente, Dimit provò a fermarlo chiudendo le porte con i suoi poteri ma il pony terrestre uscì dalla sala in tempo.

“Ohi, qui le cose si mettono male.” – Disse Clammy
“E’ finita fratello, diventeremo carne da macello.” – Concluse Zenobio
“Smettetela di fare i rammolliti!"

Disse Gemma rimproverando i due fifoni mentre scagliò le sue frecce sulle armature.

"Tristobal? Puoi dare a loro delle armi che possono usare?”
“Certo.”

L’unicorno si concentrò e diede ai due compagni un birillo e un mocio.

“Mi prendi in giro?!” – Gli urlò contro Clammy
“Scusa, non ho potuto fare di meglio.”
“Non ti lamentare, queste armi possono andare. Forza comportiamoci da eroi, i nostri amici hanno bisogno di noi!”

Con quelle parole Zenobio alzò il mocio al cielo e iniziò a combattere, gli altri lo seguirono a ruota e gli diedero una zampa. Nel frattempo Light inseguì Ydeerg per tutto il castello, fino a quando quest’ultimo non salì le scale della torre e raggiunse la cima.

“Per essere un cavaliere, non è stata una mossa saggia salire qui. Non hai più via di scampo.”
“Chi ti dice che questa non sia una trappola?”

Ydeerg lanciò un sacchetto pieno di sabbia e accecò Light, poi ne approfittò per legare la principessa ad un palo e chiuse la porta a chiave. Dopo un po’ Light riuscì ad riaprire gli occhi e vide Ydeerg brandire la sua spada.

“Ora che sei isolato dai tuoi stupidi amici, farai una brutta fine.”
“Ti prego, non arriviamo a questo punto. Puoi ancora redimerti.”
“No. Mi dispiace, ma … No. E’ tardi per questo. Troppo tardi.”

Corse verso Light e provò a colpirlo, ma Light brandì la sua spada in tempo e riuscì a parare il colpo. Intanto nella grande sala gli altri continuarono a combattere contro Dimit e il suo esercito di armature. Tristobal sparò contro di loro diversi raggi di luce che li smantellò, Gemma usò delle frecce esplosive per polverizzarli, mentre Clammy e Zenobio fecero lavoro di squadra e li presero a martellate. Una dopo l’altra le armature si frantumarono, ma Dimit usò la sua magia per ricostruirle, ma si sentì terribilmente stanco.

“Fra poco si stancherà e lo potremo catturare.” – Disse Gemma
“Combatterò fino alla fine, se non vi elimino Ydeerg me la farà pagare!”

Rispose Dimit che, nonostante fosse quasi sfinito, non voleva arrendersi. Tristobal decise di usare un altro approccio e si avvicinò a lui.

“Non ti rendi conto che sei solo una pedina nel suo folle piano?”
“Lo so che è una pazzia quello che sta facendo.”
“E allora perché lo stai aiutando?”
“Mi ha promesso un sacco di soldi, e poi anche se sarò rinchiuso nelle prigioni del castello, lui mi libererà.”
“E tu lo credi pure? Guardati intorno, ti sta usando per i suoi progetti e non credo che ti abbia mai ringraziato per il lavoro che svolgi.”

Dimit cominciò a tremare, sapeva che Tristobal aveva ragione ma non voleva ammetterlo.

“Lui non ti rispetta. Non gli piaci nemmeno. Perché lo servi?”
“Hai visto quanto timore incute. Lui è un cavaliere, è più forte di me.”
“No, non è vero. Ydeerg ha bisogno di te, senza la tua magia non sarebbe mai arrivato a questo punto. Per questo ti tratta come uno zerbino, ha paura che ti ribelli a lui.”

Lo stallone dalla barba folta si fece convincere dalle sue parole e si arrese, smantellò il suo esercito e aprì le porte.

“Seguitemi, vi farò strada. Forse so dov’è ha condotto il vostro amico.”

Disse Dimit che aiutò la cricca a trovare il loro capo. Mentre lo cercavano, Light continuò il duello con Ydeerg, solo che mostrò segni di paura. Anche se era diventato un essere spregevole, il giovane stallone non voleva ferire il suo eroe. Con un fendente, Ydeerg fece cadere il ragazzo a terra.

“Povero, stupido idiota. Non vuoi far del male al tuo idolo. Aveva ragione il re, non hai abbastanza muscoli per essere un cavaliere."
"Ma tu...Tu dicevi sempre che per essere un eroe i muscoli non erano indispensabili....Che bastava avere un cuore e preoccuparsi degli altri."
"Cosa? E tu hai creduto veramente a quell'insegnamento?"

Lo stallone emise una grassa risata, mentre quel poco di stima che era rimasta in Light si sbriciolò.

"Scusa ragazzo, ma nella mia vita ho detto una marea di stupidaggini. Però ti farò un regalo, consideralo il mio ultimo insegnamento. Se vuoi diventare un cavaliere non devi lasciare che le tue emozioni ti sovrastino. Ma non preoccuparti di ciò, perché adesso porrò fine alla tua vita!”

Con quelle parole Ydeerg gli diede il colpo di grazia, ma Light si rialzò e parò il colpo.

“Grazie. Avevo bisogno di un ultimo consiglio dal mio eroe.”

Il pony era in un impeto di rabbia e iniziò ad attaccare brutalmente Ydeerg, rispondendo colpo su colpo e mettendolo alle corde. Il cavaliere rimase sorpreso dalla sua determinazione, poi venne ferito al garretto e cadde a terra dolorante. Il ragazzo puntò la sua lama sulla fronte di Ydeerg.

“Mi arrendo. Coraggio, infierisci, un ultimo colpo e ti sarai sbarazzato di me definitivamente.”

Ma Light si allontanò da lui e andò a liberare la principessa sorprendendo Ydeerg.

“Quando un avversario si dichiara sconfitto, un cavaliere accetta la sua resa senza infierire.”

Ad un tratto Light sentì dei rumori, erano i suoi compagni che provavano a sfondare la porta, e ci riuscirono dopo aver usato Zenobio come ariete.

“Wow, sicuro di sentirti bene?” – Domandò Clammy alla zebra
“Tranquillo sono stato cresciuto da una mula, per questo ho la testa dura.”
“Light, va tutto bene? – Gli domandò Tristobal
“Missione compiuta, la principessa e salva!”

Così tutti abbracciarono Light per il suo successo. Ma mentre il pony terrestre era di spalle, Ydeerg riprese la sua spada e corse per pugnalarlo alle spalle.

“Muori maledetto!”

Il quel momento Dimit usò la magia per ricoprire il suolo con una sottile lastra di ghiaccio. Ydeerg scivolò ma non riuscì a fermarsi e cadde dalla torre.

“Sir Ydeerg!”

Urlò Light mentre Ydeerg cadde da un’altezza di almeno millecinquecento metri sfracellandosi al suolo, per lui ormai era la fine. Il pony era distrutto moralmente, non solo aveva scoperto la vera natura del suo idolo, ma aveva anche assistito alla sua tragica fine.

“Oh no, mi dispiace, io non volevo … …”
“E’ tutto apposto, forse è stato meglio così. L’avidità offusca il lume della ragione e la conoscenza della grazia.”

Per almeno venti secondi tutti rimasero ammutoliti, fino a quando Clammy non ruppe il silenzio.

“Va bene, detto questo, che facciamo? Come spiegheremo tutto ciò a King Gold?”
“Il re non dovrà mai saperlo. Anzi, nessuno dovrà sapere quello che è appena successo.” – Rispose Light
“Ma Light … …”

Ma prima che Tristobal potesse dirgli qualcosa, Light lo interruppe.

“Sarebbe troppo doloroso per i cittadini di Maregdeburgo scoprire questa scomoda verità.”
“Non preoccuparti Light, lascia fare a me, sono una principessa e crederanno a tutto ciò che dirò.”

Aggiunse Princess Kichō, dopodiché il gruppo tornò a casa, mentre Dimit prese una strada opposta alla loro. Il giorno dopo, King Gold era sul punto di partire con una cinquantina di guardie e dieci carri stracolmi d’oro, quando ad un tratto vide tornare Light Hearted e la sua cricca insieme a sua figlia. I cittadini fecero festa ed acclamò gli eroi, ma il loro entusiasmo fu smorzato dalla scioccante notizia della morte di Sir Ydeerg. Princess Kichō raccontò a tutti che Dimit era stato controllato da una forza maligna chiamata Greedy che voleva a tutti i costi costringerla a diventare sua moglie, che Light l’aveva liberata ma che purtroppo Ydeerg, per metterli in salvo, fosse morto subito dopo aver ucciso il mostro dopo una lunga battaglia cruenta e all’ultimo sangue. In quello stesso giorno al castello King Gold premiò la cricca coraggiosa con medaglie al valore.

“Non pensavo che un giorno avrei ricevuto tale onore.” – Disse commossa Gemma
“Io mi aspettavo una ricompensa a base di dobloni e gemme.” – Rispose imbronciato Clammy
“Light Hearthed, avvicinati!”

Disse King Gold, il pony si avvicinò e s’inginocchiò al cospetto del sovrano.

“Come segno di gratitudine per aver contribuito al salvataggio di mia figlia e di scuse per averti giudicato male, io ti nomino cavaliere.”

In quel momento la folla esultò, i genitori di Light piansero dalla commozione e persino Sir Knowitall lo applaudì per il titolo nobiliare che il suo allievo aveva ricevuto. Light era al settimo cielo, finalmente aveva realizzato il suo sogno di diventare cavaliere. Poi, in un secondo momento, iniziò a riflettere e pensò a ciò che sarebbe potuto diventare.

“Vostra altezza, accetto le vostre scuse, ma non posso accettare il titolo.”

Tutti i presenti rimasero a bocca aperta, e Light uscì dal castello senza che nessuno intervenisse. Tristobal prese coraggio e inseguì Light che stava scendendo le scale del palazzo.

“Light, ma che cavolo combini? Stai per realizzare il sogno della tua vita!”
“Sai, due giorni fa avrei dato l’anima per essere nominato cavaliere.”

Guardò di nuovo la medaglia che aveva ricevuto dal re e ripensò a ciò che era accaduto al castello.

“Ma quest’avventura mi ha fatto capire che non ne vale proprio la pena, vecchio mio.”
“Ma pensa alla gloria, alla fama, tutti si ricorderanno di te come un eroe, tutti ti darebbero ciò che vuoi …”

Poi l’unicorno sì fermò perché capì il motivo per cui Light aveva rifiutato l’offerta del re.

“Non vuoi diventare come Sir Ydeerg. Ma questo non succederà, fidati di me.”
“Chi ti dice che non sia già diventato come lui?! Ho voluto salvare la principessa per il mio tornaconto, rischiando che tu e gli altri ci rimettevate la pelle. E' tutto per colpa della mia bramosia! Non voglio fare questa vita!”

Light abbracciò Tristobal e iniziò a piangere, a quella scena assistettero pure Gemma, Clammy e Zenobio che si rattristarono.
Dopo quella vicenda tutto tornò alla normalità e i cinque salvatori percorsero strade diverse.
Tristobal ottenne il diploma all’accademia con il massimo dei voti e si trasferì a Canterlot per diventare l’assistente di Giglio Ingegnoso.
Gemma continuò la sua vita da guerriera mercenaria e questo le permise di girare Equestria, insieme a lei si unì anche Clammy che vendette la sua medaglia al valore per saldare il suo debito con Rico.
Invece Zenobio, grazie alla ballata in onore di Light, divenne il compositore reale di Maregdeburgo.
Persino Dimit si fece una nuova vita, si trasferì nella tranquilla città di Trottingham, si unì ad una compagnia teatrale e cambiò il suo nome di Timid.
Infine Light, nonostante la delusione che gli aveva dato Ydeerg, prese come riferimento l'insegnamento che lo aveva segnato fin dalla nascita e scelse un lavoro umile ma allo stesso tempo nobile ... ... Il fornaio, perché sapeva che il pane era il bene più prezioso che poteva esserci. Da quel giorno decise di dedicare la sua vita a creare pagnotte gustose per rendere felici i suoi cittadini, diventando così per loro un eroe quotidiano, e per lui quella ricompensa bastava e avanzava.


 

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