Valerie, The Only One

di queenjane
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Only One ***
Capitolo 2: *** All MY Life ***



Capitolo 1
*** The Only One ***


Nel giugno 1867, l’imperatore Francesco Giuseppe e sua moglie Elisabetta, detta Sissi,  vennero incoronati re e regina di Ungheria.
Lei era di  una superba bellezza, come quella giornata assolata, tra il rimbombo delle campane e le musiche e la folla che li idolatrava.
Le gonne spumose, il brillare di perle e diamanti, la corona e il velo, indossando il costume nazionale, tutti enunciavano viva Elisabetta con fervore.
Tutto il regno era ai piedi della sua Regina, la nazione regalò ai sovrani  il castello di Godollo, in mezzo ai boschi, dalle cento stanze luminose.
A Budapest, Elisabetta, il 22 aprile 1868, partorì per la quarta volta.
La sua primogenita era morta a due anni, nel 1857, i successivi due figli, Gisella e Rodolfo, erano stati educati dalla nonna paterna, Sofia, madre di Francesco Giuseppe e sua suocera, che la madre di Sissi, Ludovica, era la sorella di Sofia.
 Sofia stessa scrisse a Ludovica che Elisabetta era completamente assorbita dall’amore e dalle cure per quel piccolo angelo irresistibile.
Fosse stato un maschio, suo nome sarebbe stato Stefano, come il primo re cristiano dei magiari.
Invece era una bambina, alla corte di Vienna l’appellarono l’Unica, per l’amore eccessivo che le tributava l’imperatrice, evento non verificatosi con i suoi fratelli. Od, ancora, la figlia ungherese della regina, suggerendo che fosse nata da una liason extraconiugale con G. Andrassy, fervente amico e ammiratore di Elisabetta, pettegolezzi che durarono per tutta l’infanzia, cessarono solo quando la somiglianza fisica con l’imperatore divenne sempre più palese, ferendola profondamente.
 
Era Maria Valeria, Valeria come il nome che gli antichi Romani avevano dato alle terre magiare.


Della sua educazione si occupava Elisabetta, la portava con sé nei viaggi, la adorava e vezzeggiava, causando, tra l’altro, la feroce gelosia di Rodolfo,  messo da parte e trascurato.
Valeria adorava sua madre e, insieme, il suo amore tirannico e eccessivo la infastidiva,  imbarazzava, scrisse che avevano entrambe lo stesso carattere duro e appassionato, che si entusiasmavano per motivi diversi.
Di temperamento pratico e modesto,  era l’erede di suo padre,  con cui discorreva in tedesco.
L’insistenza di Sissi a parlarle solo in ungherese, a circondarla di ungheresi e i frequento soggiorni a Godollo, produssero l’effetto contrario a quanto sperato.
Quando i suoi genitori celebrarono le nozze d’oro, la battuta che non si festeggiava un mènage ma un managè, un maneggio di cavalli, un gioco di parole francese che riassumeva la loro situazione, la colpì in modo sgradevole.
Si erano sposati per amore ed il legame era naufragato in pochi anni.
Era il 1879, due anni dopo Rodolfo si sposò con Stefania del Belgio, nozze combinate come quello di Gisella. I principi ereditari, dopo un primo momento felice, erano in accordo solo nell’essere in disaccordo su tutto. Stefania amava l’etichetta e le cerimonie ufficiali, Rodolfo frequentava intellettuali di sinistra, scrivendo articoli inneggianti alle riforme sotto uno pseudonimo e aveva più amanti che capelli in testa.

Lei, invece, sognava l’amore.

Amava i fiori e li dipingeva, era molto portata, e le piaceva andare a teatro.  
 

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Capitolo 2
*** All MY Life ***


Francesco Giuseppe amava definirsi il primo burocrate del suo impero, si alzava presto e lavorava fin dalle prime ore del giorno ai dispacci e ai documenti.
La figlia ragazzina lo scrutava in silenzio,  amore e rispetto, seduta a un divano vicino alla sua severa scrivania.
Lo adorava.
Spesso suo padre mangiava in ufficio, unici svaghi le passeggiate, la caccia e il teatro..

Si invaghì di una giovane attrice,
Katharina Schratt, nata nel 1853, tra lei e Franz correvano 23 anni.
Un tempo, la scoperta avrebbe ferito Sissi, quando, giovane sposa, aveva appreso dei suoi tradimenti .
Con gli anni, si erano separati nei fatti, Sissi era la prima a riconoscere la solitudine del marito, senza sapere come porvi rimedio, lui voleva comprensione che non sapeva più elargire, lei e Valeria chiamavano Franz Pokà, tacchino, in magiaro.
Organizzazione, definirono l’attrice l’amica dell’imperatrice, che recava mazzi di violette. Ricompense erano anelli di smeraldi,  pagamenti dei debiti di gioco, finanziamenti per le parole e la compagnia..
Una specie di controfigura,  ironia, Sissi si era definita una attrice delle scene, aveva  trovato il suo controcanto in una interprete di professione..
 
Si chiamava Francesco Salvatore, del ramo degli Asburgo di Toscana, in termini dinastici uno scarso  partito, tranne che Valeria ne era innamorata, o pensava di esserlo, innamorata e quindi sciocca, la definiva sua madre.

Comunque,  l’intervento di Sissi convinse l’imperatore a dare il suo consenso.
Dal 1886, si erano frequentati, superando le  timidezze e diffidenze, per fidanzarsi ufficialmente il giorno di Natale 1888.
Rodolfo morì il 30 gennaio 1889, suicida, una delle sue ultime lettere fu per  Valeria.

Si sposarono nel luglio 1890 a Ischl, la loro felicità non conosceva limite o misura, ebbero in tutto dieci figli.
Sissi morì il 10 settembre 1898 a Ginevra, pugnalata da un anarchico.
Ai suoi funerali, partecipò una folla immensa, un tributo per Franz, colpito da una perdita inattesa, piuttosto che un omaggio a Elisabeth, vista la sua latitanza di  decenni.

 Valeria, la prediletta, pianse per tutto il tempo, senza ritegno.
La tomba di Sissi venne collocata accanto a quella di Rodolfo, nel 1916 vennero raggiunti da Franz, aveva regnato per 68 anni, dal 1848 in avanti, spento da una polmonite.
Valeria  era rimasta accanto a suo padre fino all’ultimo.

Katharina Schratt depose due rose bianche sul petto del defunto e poi andò fuori dalla camera funebre, scortata dal braccio del nuovo sovrano, Carlo I.

Francesco Salvatore, criticò duramente e sempre la relazione del suocero con l’attrice.

L’impero  finì nel 1918, al termine della Grande Guerra. 

 Valeria si spense per un cancro nel 1924.

La sua unione matrimoniale, da lei voluta a ogni prezzo, per amore, tenerezza e passione, fu in principio armoniosa e felice. In seguito, Francesco Salvatore  ebbe numerose relazioni ed un figlio illegittimo, evento che rattristò profondamente Valeria, che trasse conforto dalla fede religiosa e dalle opere di beneficenza, la definirono un angelo della misericordia.



Numerosa  fu la sua discendenza.

 

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