I Romanov e i loro Natali, dal testo ".. Il Natale del 1913 fu splendido, l’ultimo, in tempo di pace, meno male che gli dei non avevano concesso il dono della preveggenza.
Bacche di agrifoglio ornavano le composizioni che la granduchessa Olga faceva quell’anno, candele di cera d’api, di varie grandezze scalate, munite di quella pianta e nastri e foglie di elleboro.
L’albero di Natale nel salone principale, era magnifico, alto e decorato in modo stupendo, profumava di resina, dei biscotti appesi, come le arance e i mandarini, di non minore bellezza quelli più piccoli per i bambini.
E la neve cadeva abbondante, era stupendo anche solo passeggiare, nelle pause, mentre i rami degli alberi spogli del parco imperiale si stagliavano contro il cielo come braccia di ballerini pronti a un giro di danza, mentre il sole tramontava, il cielo che assumeva le tinte delle rose sul punto di fiorire..."
Autore:
queenjane |
Pubblicata: 13/12/20 | Aggiornata: 06/01/21 |
Rating: Giallo
Genere: Introspettivo | Capitoli: 4 | Completa
Tipo di coppia: Nessuna | Note: Nessuna | Avvertimenti: Nessuno
Categoria:
Storie originali >
Storico | Contesto: Periodo Zarista | Leggi le
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