Doctor & Patient di Veggy4ever (/viewuser.php?uid=27457)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte 1/2 ***
Capitolo 2: *** Parte 2/2 ***
Capitolo 1 *** Parte 1/2 ***
Doctor and patient
Questa storia si
può considerare come un piccolo seguito di "Omicidio a chiaro di luna"
(Se
volete leggervi la fiction andate QUI
) ma
può essere letta anche singolarmente! Spero che vi piaccia!
Doctor
& Patient
Parte
1 di 2
I'm
the doctor, I'm the patient.
Don't forget that,
it's important.
Prescription - Mindless Self
Indulgence
Lentamente una goccia d'acqua cadde dal soffitto, poi un'altra e
un'altra ancora.
Cazzo. Dentro quella specie di prigione pioveva pure.
Hidan poi non poteva nemmeno muoversi imbacuccato com'era dentro quella
specie di pigiama bianco che lo avevano obbilgato a mettere.
O forse non si muoveva per i sedativi? Non lo sapeva più
nemmeno lui...
Gli veniva da ridere pensando a quando, dopo il processo, il
suo avvocato di fiducia, Kita no Kakuzu, gli
aveva detto che il manicomio Konoha sarebbe stato confortevole.
Tutte stronzate.Quello non era un luogo confortevole, era una prigione.
Una prigione che raccoglieva i peggiori "disturbati" del paese e dove
lui
era stato rinchiuso, per l'esattezza.
Tutta colpa di quello scemo di Kakuzu che non era riuscito a
scagionarlo ma solo a dargli l'infermità mentale.
La cosa lo faceva sempre innervosire. In questa fogna, lo trattavano
come un pazzo! Come se lui lo fosse!
Semmai erano tutti gli altri
ad esserlo poichè lui stava compiendo solo la sua missione
divina...
Ma insomma, è proprio vero quando si dice che oggi non
c'è più religione!
In fondo lui che aveva fatto?! Aveva ucciso degli eretici infedeli.
Molta gente al tempo delle guerre sante l'aveva fatto eppure nessuno ha
mai avuto l'idea di considerarle pazze e di rinchiuderle in un
postaccio come quello, ma lui, stranamente sì! Che schifo di
mondo corrotto.
Oltretutto era oramai da tre mesi che era in isolamento. Roba da
diventare pazzi sul serio!
E tutto questo era accaduto solo perchè aveva ammazzato il
suo compagno di
cella...
In fondo lui come poteva fare diversamente? Mica potreva sacrificare al
suo Dio gli scarfaggi!
Jashin-sama si sarebbe certamente offeso, poco ma sicuro!
Come se ora non fosse già abbastanza in collera con lui.
Dopotutto erano troppo tempo che non gli sacrificava niente
poichè ora era lì
rinchiuso, in solitudine! Che rabbia.
Il giovane albino digrigno i denti minaccioso pensando all'eretico che
lo aveva condannato a quella fine ingrata: Shikamaru Nara.
Maledetto! Sì, era tutta colpa sua se adesso si trovava in
quelle condizioni miserabili!
Dopotutto, lui come poteva sapere che il poliziotto che aveva ucciso
sette mesi fa era il suo mentore?
Ma soprattutto, perchè quel ragazzino gli aveva dato la
caccia?! D'altra parte ora quell'Asuma era con Jashin-sama, no?
Quel ragazzo doveva
essere... felice per il suo maestro. Invece al
posto dei dovuti ringraziamenti lo aveva segregato
lì.
Ma valli a capire gli eretici...
Improvvisamente lo sportelletto della porta della cella, il suo
unico contatto con il mondo esterno, si aprì.
Chi mai sarà il coraggioso venuto a disturbarlo?
"Ehi, fanatico-omicida!" esordì una voce potente dall'altra
parte della porta.
Hidan lo riconobbe subito: era la guardia che gli portava da mangiare.
Un tizio che l'albino avrebbe sacrificato volentieri se avesse
potuto.... Maledizione,
peccato che non avesse le mani libere...
"Ehi!"; continuò; "Mi hai sentito, albino? Da oggi ci
sarà una novità!"
Hidan non rispose, preferiva non considerarlo.
"Bah, ora altre che pazzo sei anche sordo?!" sbottò la
guarda con un tono irritato.
"P-probabilmente starà dormendo." disse flebilmente una voce
a lui estranea.
Estranea
e femminile.
L'albino per un attimo fu assalito dalla curiosità. Chi era
quella strana tizia?
"No, fa sempre così, dottoressa Hyuuga."
Dottoressa Hyuuga. Bene, dopo mesi di isolamento gli hanno
mandato una strizza-cervelli! Roba da non credere.
"Senti Albino, ora farò entrare la signorina che deve fare
una
bella chicchierata con te. Vedi di non essere scortese altrimenti..."
Hidan gnignò. Credeva veramente quel tipo di fargli paura?!
La porta si aprì e una ragazza mora con degli strani occhi
color del latte entrò nella stanza.
A giudicare da come camminava con passo insicuro e dal lieve rossore
delle sue guance, Hidan dedusse che, molto probabilmente, aveva
incominciato da poco quel lavoro...
"B-buongiorno, lei è Hidan, g-giusto?" chiese lei titubante,
tentando evidentemente di rompere il ghiaccio.
"Buongiorno. Sì sono io." rispose lui con voce roca.
Non si ricordava che la sua voce avesse un suono simile ma, visto che
era da un pò che non parlava con qualcuno, ritenne la cosa
perfettamente normale.
"Io s-sono la Dottoressa Hinata Hyuuga, piacere. D-da oggi
sarò la sua psicologa personale."
Lui la guardò maligno. Lui non aveva bisogno di una
psicologa e
glielo avrebbe fatto capire presto, terrorizzandola al punto giusto.
"Ah, e così le dovrò raccontare i fatti miei,
interessante... Però non credo che le convenga..."
inziò
a dire lui, con un tono stranamente rilassato.
"P-perchè?" balbettò lei.
"Semplice, io di solito uccido coloro a cui racconto i miei
segreti... Quindi farebbe solo una brutta fine..."
La ragazza rabbrividì per un attimo e Hidan,
ghignò compiaciuto.
Forse
se ne sarebbe liberato presto.
"B-beh a-allora sono pronta a correre il rischio." balbettò
la ragazza, non muovendo un muscolo.
L'albino rimase allibito e deluso. Credeva che sarebbe scappata
terrorizzata...
"C-comunque volevo solo dirle questo, da domani incominceremo le nostre
sedute. Ci vediamo."
Detto questo la giovane si avviò tranquilla verso la porta...
"Aspetta!" urlò una voce che lui riconobbe, con sgomento,
come sua.
Lei, si voltò, stupita.
"Sì?" gli
chiese in tono gentile.
"Se vuoi puoi darmi del tu." sbottò infastidito.
La ragazza gli fece un sorriso ed arrossì.
"Ok, allora t-ti verrò a trovare domani..."
balbettò la ragazza, richiudendo la porta dietro di
sè.
***
*Vale92 Space*
Da
one shot questa fan fiction è diventata una piccola long...
Spero che sia di vostro gradimento!
A presto con la seconda parte.
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Capitolo 2 *** Parte 2/2 ***
D & P
Doctor
& Patient
Parte
2 di 2
If you
love me, like I love me,
Everybody
will be sorry.
Mindless
Self Indulgence - Prescription
Erano passati sei mesi dal loro primo incontro.
Hidan quotidianamente andava a parlare con Hinata ed alla fine non ci
volle molto che anche la
Hyuuga incominciasse a raccontargli i suoi problemi...
Certo, quella strana complicità che si era instaurata fra
loro l'uomo
la
riteneva dannosa.
Non perchè non si trovasse bene, tutt'altro: Hinata era
così gentile con lui...
Inoltre, quando gli aveva raccontato del suo
Dio,
non lo aveva mal giudicato come avevano fatto gli altri e lo aveva
ascoltato senza fare nessuno commento...
Però l'abino era convinto che Jashin-sama non apprezzasse.
Lui doveva solo occuparsi della sua causa e non poteva avere altri
pensieri per la testa se non la sua missione divina.
Peccato però che, come un male incurabile che ti logora
dall'interno, la giovane dottoressa assorbisse sempre di più
i
suoi pensieri oltre che le sue giornate.
E la cosa, per quanto rendesse stranamente sopportabile quel posto di
merda, lo spaventava.
Lui aveva un compito importante e non poteva permettersi di essere
traviato da nessuno.
Non poteva abbandonare Jashin-sama. Non poteva. Non dopo tutto quello
che aveva fatto per lui.
Per questo aveva deciso di ucciderla quel giorno stesso.
***
Hinata non sapeva perchè ma, da sei mesi a questa parte, era
sempre stranamente felice quando arrivavano le cinque del pomeriggio.
Poichè quella era l'ora della sua seduta con il suo paziente
più strano: Hidan.
Quell'uomo l'affascinava in un certo senso.
Infatti, sebbene fosse
stato
considerato un malato, secondo lei non lo era affatto poichè
Hinata aveva compreso che l'uomo uccideva per sua volontà e
non
a caso.
Semplicemente non ammazzava per pazzia, ma per difendere il suo
"ideale".
Lo aveva capito durante uno dei loro colloqui in quei mesi, quando
parlava del suo "Dio": i suoi non erano dei deliri insensati, ma dei
discorsi perfettamente coerenti e,come costatò poi
terrorizzata, convincenti,
che mostravano solo una visione del mondo diversa dalla norma.
Una
visione che, per gente dalla mente non aperta, risultava folle.
Hinata aveva capito che, in realtà, quell'uomo era solo un
povero incompreso.
Come lo era lei.
Per questo alla fine si era aperta con lui e gli aveva
raccontato un pò della sua vita...
Principalmente gli aveva parlato della sua famiglia che non l'aveva mai
amata davvero e del suo primo, unico grande amore: Naruto Uzumaki.
In
particolare, si soffermò su quest'ultimo che l'aveva fatta
soffrire molto poichè non l'aveva mai considerata, nemmeno
dopo che gli aveva rivelato in suoi sentimenti.
La reazione che ebbe l'albino al termine del suo racconto la
stupì quella volta: quell'uomo sembrava... arrabbiato. Come
se
gli dispiacesse davvero...
Ma la cosa che la colpì maggiormente fu
il commento che fece:
"Tu sei troppo buona."; le disse; "Io li avrei sacrificati tutti in
blocco."
Troppo
buona.
Quelle due parole gli rimbombavano in testa continuamente.
L'albino non aveva torto, ma lei che poteva farci?!
Era sempre stata così: timida, gentile e remissiva.
Tutti i suoi amici dicevano di apprezzarla per questo, ma erano sempre
stati i primi a metterle i piedi in testa.
Perchè
pensavano che lei,
essendo gentile, non avrebbe mai avuto niente da lamentarsi su
qualsiasi comportamento tenessero per quanto scorretto nei suoi
confronti fosse.
Inoltre non si erano mai preoccupati del fatto che non andasse
d'accordo con la sua famiglia.
Come se non bastasse la sua migliore amica (Davvero, la
riteneva davvero ancora tale?)
gli aveva pure portato via il ragazzo che amava!
Quando gli aveva rivelato questa cosa Hidan l'aveva guardata in un modo
strano e le aveva risposto sprezzante:
"Che stronzi, ma con che razza di gente hai a che fare?! Certo, anche
tu a non ribellarti minimamente... Vedi di darti una svegliata,
cazzo! Il mondo
è pieno di gente di merda che aspetta solo un
tuo passo falso per saltarti addosso e credimi, io
lo so per esperienza!"
Hinata doveva
ammettere che, tra le
caratteristiche di Hidan che più le piacevano di lui, la sua
preferita era proprio quella sua tipica schiettezza.
Infatti, non preoccupandosi minimamamente delle conseguenze, era solito
dire
in faccia esattamente quello che pensava e, sebbene usasse termini
"poco fini" nella maggior parte dei casi, questo comportamento lo
differenziava
da tutte le persone che la circondavano o che aveva conosciuto fino ad
allora.
Hinata era sicura di non aver mai incontrato uno come lui, di questo ne
era certa.
E quando lo
incontrava, incredibilmente, sentiva esattamente le stesse sensazioni
che aveva provato anni fa con Naruto.
Eppure Hidan era così diverso dall'Uzumaki...
Basta! Doveva smettere di pensare al quel suo paziente: lei era il
medico e doveva rimanere imparziale.
Non poteva permettersi che la sua simpatia, la portasse a
delineare un giudizio distroto da quello reale.
Non doveva permettergli di ritornare in libertà
senza che lei ne fosse sicura al cento per cento.
Se
mai l'avesso rimesso in libertà dopo quello che aveva fatto,
chiaro.
E lei di questo ne dubitava fortemente.
Immersa in quegli strani pensieri non si accorse che oramai erano le
cinque in punto...
***
Hidan, accompagnato da
due guarde, entrò nello studio della dottoressa.
I due energumeni, che
secondo
l'albino, visto l'aspetto scimmiesco, erano sicuramente imparentati con
dei gorilla, dopo aver parlato con la dottoressa, come al solito lo
lasciarono solo con lei.
Bene, ora era il suo
turno. Doveva ucciderla.
Ma come? C'erano tante
cose in quella stanza che poteva usare per compiere il suo sacrificio...
Per esempio, poteva
servirsi dell'orologio appeso alla parete...
No, avrebbe fatto
tanto rumore per nulla e le guardie sarebbero intervenute subito...
Inoltre lei
è troppo delicata per fare una simile fine.
Avrebbe
sofferto troppo, e lui, inspiegabilmente, non voleva che soffrisse.
Allora come diavolo
l'avrebbe uccisa?
Vediamo, poteva andare
sul classico con un fermacarte.
Cazzo, che genio che
era! Così era facilissimo: un colpo e via!
Sì,
perfetto.
Però, i
suoi bellissimi capelli si sarebbero sporcati del suo sangue...
Lei
così avrebbe avuto un aspetto spettrale e lui non voleva che
quell'angelo perdesse il suo candore...
Angelo?! Ma che
cazzate stava sparando?! Era ricoglionito?!
Però, ci
assomigliava ad un angelo... Dolce, carina e gentile. Decisamente
ci assomigliava...
Ah, allora avrebbe
cambiato oggetto!
Santo Jashin-sama! Che
avrebbe usato adesso?
In quella stanza non
c'era niente di adatto tranne... La penna che aveva lei nel taschino!
Certo!
Geniale! Sarebbe
bastato poco:
lentamente si sarebbe avvicinato, delicatamente gliela avrebbe presa e
gliela avrebbe conficcata precisamente nella giugolare.
Sì, questa
era la perfezione, che omicidio di classe! Niente
sofferenza... O almeno lui ci avrebbe
provato... E niente sangue a fiotti! O
almeno la giusta quantità...
Però,
bisognava anche
considerare che i suoi occhi dolci sarebbero rimasti per sempre
imprigionati in un espressione di puro terrore a causa sua!
Sarebbe stato in grado
di sopportare una simile visione e vivere il resto della sua vita di
prescelto con quel ricordo?
"Hidan?" Una voce,
gentile ed allo stesso tempo preoccupata, lo distolse dalle quelle sue
macabre riflessioni. Precisamente la sua voce.
Lui si giro a
guardarla e lei gli sorrise rassicurante facendolo immediatamente
desistere da ogni suo proposito.
L'aveva fottutamente
fregato.
Chissà, magari, Jashin-sama non se la sarebbe presa
così tanto se per una volta avesse fatto
l'egoista...
Dopotutto
c'era ancora molta altra gente da sacrificare prima di lei e il suo
Dio, per una volta, poteva anche aspettare...
Fine
*Vale92 Space*
Mi dispiace molto per
chi si
aspettava un finale romantico, anche a me piacciono molto,
però
stavolta ho preferito lasciarlo "aperto".
Questa mia scelta
è dovuta
principalmente ai personaggi.Non tanto per Hinata, che
è
più facile da usare per le storie romatche a lieto fine
visto il
suo carattere, quanto per Hidan. Infatti, in questo contesto,
personalmente non ce lo vedo molto a dichiararsi apertamente ad una
persona. Dopotutto lui venera solo il suo Dio e ama solo lui e nessun
altro. Credo che sia normale, a causa di questa sua "insana passione",
che l'incominciare a provare qualcosa per qualcuno oltre a Jashin-sama
lo spaventi. Per questo non ho scelto Happy Ending immediato ma questo
finale dolce-amaro. Comunque, cambiando argomento, come avrete capito
leggendo le prime righe, ho deciso di trasformare questa one shot in
una long fiction a causa dello sbalzo temporale avvenuto tra la prima e
la seconda parte.
Spero comunque che vi
piaccia e di non aver sforato troppo nell'OOC nel finale.
Ma ora passiamo ai
ringraziamenti ed alle risposte alle recensioni!
Grazie a:
- bravesoul
- masychan
- penna35
- Sasorina_Lover
per aver inserito la
fan fiction tra i preferiti;
Grazie a:
- Kisa_chan
- Lusty
- Sasorina_Lover
per aver inserito la fan
fiction tra le storie seguite;
E grazie
anche a:
- Kisa_chan
- Midblooder_The_Joker
- Lusty
- Nihal_91
per aver recensito!
Risposte alle recensioni:
Per Kisa_chan:
Ti ringrazio! Sai,
l'HidaHina
è una coppia che adoro! L'ho scoperta da un po' ma ero
indecisa
se scrivere qualcosa su di loro o meno...
(Avevo paura di
"rovinarli", in
pratica.) Grazie mille per avermi seguito, per aver inserito la fiction
tra i preferiti e fra le seguite! Ancora grazie mille, ciao! ^__^
Per Midblooder_The_Joker:
Grazie mille per aver
letto anche questa piccola long fiction! Sono contenta che l'HidaHina
ti piaccia!
P.S. Tra poco
pubblicherò anche il quarto capitolo di The Ghost Bride.
Ciao, grazie!!! ^__^
Per Lusty:
Ti ringrazio, sono
veramente felice
che ti piaccia! Sono contenta che Hidan ed Hinata siano stati OOC ma mi
sa che in questo capitolo finale li ho un po' "traviati"... Sono
contenta che il mio metodo di scrittura sia piacevole, mi fa veramente molto
piacere! Grazie mille per avermi seguita, per aver inserito la fiction
tra le preferite e le seguite! Grazie mille di tutto, davvero! ^__^
Per Nihal_91:
Mi fa piacere che tu
l'abbia trovata interessante! Grazie mille per avermi seguito, ciao!!!
^__^
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