Questa volta lo farò io

di elelunare
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Istinto ***
Capitolo 2: *** Perchè? ***
Capitolo 3: *** Via da qui ***
Capitolo 4: *** Tempesta ***
Capitolo 5: *** Rifugio ***
Capitolo 6: *** Silenzio ***
Capitolo 7: *** Ci risiamo ***
Capitolo 8: *** Cedere? ***
Capitolo 9: *** Sacrifici ***
Capitolo 10: *** Imprevisto ***
Capitolo 11: *** Andando..dove? ***
Capitolo 12: *** Vita ***
Capitolo 13: *** Festa ***
Capitolo 14: *** Esibizione ***
Capitolo 15: *** Grande Tigre ***
Capitolo 16: *** Arcobaleni ***
Capitolo 17: *** Risvegli ***
Capitolo 18: *** Tagliare ***
Capitolo 19: *** La verità ***
Capitolo 20: *** Dolore ***
Capitolo 21: *** Vi prego ***
Capitolo 22: *** Bestia feroce ***
Capitolo 23: *** La strega ***
Capitolo 24: *** Aspettando te ***
Capitolo 25: *** Dove sei? ***
Capitolo 26: *** Ancora qui ***
Capitolo 27: *** Odiami piuttosto ***
Capitolo 28: *** Noom ***
Capitolo 29: *** Notte in bianco ***
Capitolo 30: *** Cretino ***
Capitolo 31: *** Separati ***
Capitolo 32: *** Strega bianca ***
Capitolo 33: *** Via dalla festa ***
Capitolo 34: *** Incontenibile ***
Capitolo 35: *** Io e te ***
Capitolo 36: *** Richiesta d'aiuto ***
Capitolo 37: *** Testamento ***
Capitolo 38: *** Tornerà ***
Capitolo 39: *** Tepore ***
Capitolo 40: *** Regalo ***
Capitolo 41: *** In viaggio ***
Capitolo 42: *** Alla spiaggia ***
Capitolo 43: *** Non può cambiare ***
Capitolo 44: *** Folle, bollente e curioso ***
Capitolo 45: *** Salvi ***
Capitolo 46: *** --- ***



Capitolo 1
*** Istinto ***



Robin

Rufy.....dov'era Rufy?..Non c'era più tempo ormai...dovevamo andare. La Thousand Sunny era in pericolo..noi eravamo in pericolo..e serio.  
Eravamo appena scampati alla marina..gli ammiragli erano alle nostre calcagna..dovevamo svanire all'istante per sfuggire ..Rufy aveva detto di proseguire anche a costo di lasciarlo indietro..ma Zoro? Cosa diamine aveva pensato dentro quella testa di spadaccino impazzito?? Era rimasto lì ..in mezzo a quella bolgia di marines..
Robin ricordava il suo volto mentre gridava a lei e a i suoi compagni di fuggire.."Proseguite!! Andate via! Io me la cavo!"..era una furia. Al momento i piedi non riuscivano a muoversi poi lo sguardo di Zoro aveva incontrato quello smarrito di lei e quella determinazione l'aveva smossa..aveva obbedito..come tutti.
Non era nei piani tutto questo...mentre le navi nemiche ci bombardavano noi tutti ci guardavamo con occhi interrogativi..che fare??
"Ragazzi non possiamo stare qui..stiamo rischiando grosso e il mare è agitato..sento che arriverá presto una tempesta...dobbiamo usarlo!"Nami era davvero spaventata.
"Ok!!pronti??"gridò Franky "tenetevi e speriamo che quelle teste calde se la cavino..andremo poi a riprenderli!....Coup de Burst!!"
Franky aveva attivato la nostra ultima via di salvezza. Con una spinta poderosa la nave schizzò in aria e volò via per qualche decina di chilometri.
Eravamo in volo quando il mio corpo non rispose più neppure alla mia mente...ripensandoci non so cosa successe..cosa fece scattare in me quella folle reazione..o forse si.
Istinto.
 Sentivo che quello non era il posto dove dovevo essere..avevo una brutta sensazione..sentivo che lui era in pericolo.
La nave era ancora in volo quando corsi verso la prua della nave sotto gli occhi sbigottiti di Nami e pochi altri e mi lanciai fuori attivando la mia abilità e creando un paio d'ali.
Sentii Nami gridarmi qualcosa...ma non mi voltai...sapevo esattamente cosa fare..non mi importava d'altro.

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Capitolo 2
*** Perchè? ***


Zoro

Erano tanti..Non credevo fossero così tanti. Molti con abilitá straordinarie..tutti contro di me.
"Gli altri sono al sicuro" mi ripetevo .
Le mie spade..dove erano finte? Quel tizio era riuscito non so come a stordirmi , subito dopo ero tornato in me ma loro non c'erano piu'.
A mani nude si. Li avrei battuti uno ad uno a suon di pugni..finchè non avrei rivisto le mie spade.
Un tale grosso tre volte me era riuscito a legarmi una gamba e questo non mi rallentava poco..non mi restava che usarlo come bolas...era un bel casino lo ammetto.
Ma era stata una buona idea quella si..  ne ero convinto. Non avevo trovato un altra soluzione alla situazione pericolosa in cui ci eravamo messi.
...
Non ero ancora allo stremo.    
Gli altri sono al sicuro.
Una fitta acuta sul polpaccio..quell'urlo era il mio?


Robin

C'ero quasi. Un po' di nebbia..questo aiutava..ormai la terra era vicina.  
Non ero stanca affatto..sentivo la brezza fredda ma ogni muscolo era in una adrenalinica  tensione.
Non pensavo in quel momento, ero solo tesa all'azione..ero pronta per questo.. lo stavo cercando ..volevo trovarlo al piu' presto.
Le grida dei marines si facevano piu vicine..  
Bagliore.
Cos'è quello?
Volai piu basso.


Sulla Sunny    

Nami aggrappata al parapetto della nave tremava. "Robin ma cosa diavolo...." pensava e ripensava alla scena.                                         
Una mano sulla spalla..era Sanji.   
Nami si voltò lentamente..era serio in volto, non disse nulla, si limitò ad osservare l'orizzonte nel punto in cui Robin era sparita.
"Non possiamo recuperarla al momento..lasciamola fare e speriamo bene " Franky spezzò quel momento così strano e surreale.                            
Gli altri erano in silenzio..alcuni con un punto interrogativo in faccia..      proprio non avevano capito cosa era successo.


Zoro      
 
La gamba faceva maledettamente male. Ma io NON.POTEVO.PERDERE.COSÌ.
I colpi venivano da ogni parte ..."non sono messo male" pensavo..ancora qualche decina..forse centinaio di uomini?..non riuscivo piu' a ragionare lucidamente.
Si ecco perchè ora vedevo qualcosa nell'aria...un grande uccello ? Scansai l'ennesimo colpo e misi a fuoco..
Non poteva essere.
No.               
ERA LEI.
Una rabbia mi prese. Doveva essere al sicuro..lo avevo fatto per i compagni..non si fidava di lui?? Era forse impazzita di colpo?
Era tornata.. PERCHE'?
Frastornato, ecco mi sentivo così...quella donna mi aveva talmente distratto che un colpo in piena faccia mi fece volare di qualche metro.

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Capitolo 3
*** Via da qui ***


Robin

 

“ZOROO!” urlai. Forse era la prima vota che urlavo il suo nome così?

Vidi letteralmente volare lo spadaccino di qualche metro colpito in pieno da un marine bello grosso..era colpa mia se si era distratto.

Ero a pochi metri da terra quando lo vidi rialzarsi..era davvero pieno di lividi..una gamba era completamente ricoperta di sangue..

Quando i suoi occhi finalmente rincrociarono i miei lessi una rabbia assoluta..era davvero incazzato con me. Per la prima volta.

Gli lanciai quello che avevo trovato poco prima mentre i nemici gridavano il mio nome e puntavano le loro armi verso di me. Le lame in volo luccicarono..stavano salutando il loro proprietario..proprietario che sgomento le afferro' prontamente.

“Dove diavolo le hai ritrovate??”esclamo'. Era un sorriso quello? Ma come non era arrabbiato un istante fa?

Non feci in tempo a toccare il suolo che Zoro lancio' due fendenti..talmente potenti che i nemici sia di destra che di sinistra schizzarono via come foglie al vento in un uragano.

“Tu...devi .. ANDARTENE!!” quello che urlo'. Era in ginocchio..faceva il gradasso come al solito ma era allo stremo.

Guardavo da una parte all'altra..i nemici sarebbero tornati presto da noi.

Poco prima, dall'alto, avevo capito che il campo di battaglia era vicino ad una scarpata...ed era quella l'unica possibile via di fuga. Mi preparai. Non avevo tempo di ascoltare Zoro..quello che aveva da dirmi me l'avrebbe detto in seguito..ero lì per farlo fuggire...portarlo via. Stop.

Quindi agii in fretta.

Delle mani sbocciarono da terra e afferrarono lo spadaccino facendolo rotolare verso il ciglio della scarpata e buttandolo nel vuoto ed io a seguito mi gettai nel baratro. Afferrai Zoro e spiegando le ali ricomincai a volare.

“Ehi??!” Zoro a testa in giu' protestava....caspita era pesante! Non immaginavo così tanto.

“Cosa intendi fare donna?? Mettimi giu' subito!!..cioè non qui!..”si era reso conto che sotto di noi c'era solo la nebbia.

“Ho ubbidito al vicecapitano...me ne sto andando!” Guardai in basso e gli feci un sorriso sarcastico...il suo volto era ancora molto teso ma non c'era piu' la furia di prima.

“Tze...” fu la sua risposta e giro' la testa da un altra parte.

 

Volammo per alcuni minuti in silenzio...perchè quell'uomo era così pesante? Ero sicura che Franky non era così gravoso. Volli spezzare quel mutismo.

“Sai..sei pesante da portare” dissi.. Si era addormentato forse? Lanciai un'occhiata di sotto.

“Muscoli probabilmente” mi rispose..lo sguardo fisso a dove eravamo poco fa.

“Giusto, non sono ferrata in questo argomento” risposi. Si, stava controllando se ci seguivano.

“Quella gamba...è preoccupante?” chiesi sperando di non sembrare io troppo preoccupata.

“Non credo proprio..al momento sono piu' preoccupato per il sangue alla testa” rispose.

Non potei che bofonchiare un “Mhfufu” ma ero convinta che mi aveva comunque sentito.

Era di poche parole come sempre ma almeno non era piu' arrabbiato..forse.

 

Nel momento in cui avvistai quella che sembrava un isola sentii un boato.

Ci stavano bombardando. La nebbia si era diradata per un breve tratto e forse ci avevano visti?

Non riuscivo a prevedere la direzione dei colpi..Zoro inizio' a fendere l'aria con le spade e le cannonate erano sempre piu' vicine.

Tutto cio' non mi aiutava..ero già abbastanza provata..ad un tratto mi sentii spinta via violentemente..le ali sparirono e avvertii un dolore lancinante alla spalla.

Precipitammo in acqua.

 

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Capitolo 4
*** Tempesta ***


Zoro

 

L'acqua era fredda ma mi aiuto' a riprendere lucidità. Riemersi quasi subito e notai che il mare era molto agitato. C'erano onde alte...aria di tempesta. Qualche grossa goccia stava già gettandosi nel mare.

Caspita.. la gamba era davvero una seccatura!

Robin!! Dov'era?.. l'acqua del mare doveva averla messa ko.

 

Per minuti che sembravano eterni la cercai senza risultato poi scorsi una figura sott'acqua..la recuperai e riemergemmo..presi una grossa boccata d'aria e controllai il polso.

Era debole..se non fosse stato per quello avrei detto fosse morta.

Pallidissima...scostai dei capelli dal suo viso...era la mia mano quella che tremava? Impossibile.

“Cazzo fai adesso? Nuota!!” mi dissi.

 

Cercai di raggiungere la riva di quella che sembrava un isoletta... Diavolo! Sembrava vicina! Invece avevo proprio l'impressione che mi prendesse in giro allontanandosi sempre piu'.

Iniziai a pensare solamente al mio corpo e come si muoveva nell'acqua mettendo tutta l'energia che possedevo. L'acqua non era piu' fredda anzi sembrava bollire. Il mio pensiero era solo uno : terra.

Stavo andando bene davvero...se non fosse stato per quello che poi vidi. Davanti a me. A circa una ventina di metri. Scivolando in superficie.

Una pinna di squalo.

 

Mi bloccai di colpo. Era per la mia gamba di sicuro..anche se avevo notato che anche Robin era ferita alla schiena.

“Abbiamo un buon odore vero?” dissi sentendomi davvero uno stupido..stavo ironizzando in una situazione disperata. Se non che la mia voce mi era apparsa pure strana. Celava paura?

Io non potevo avere PAURA. Non ora con la responsabilità della vita di una compagna..

L'acqua era torbida e agitata..non riuscivo a capire dove era finito quell'animale.

Sguainai la spada con l'unica mano libera che avevo.

Secondi eterni trascorsero..

A ore tre: una pinna. La spada partì automaticamente e trafisse qualcosa.

“Al primo colpo! Benone!”mi dissi e ricominciai a nuotare con piu' foga di prima.

 

Paura...NO. O meglio si.. Per LEI. Se fosse stata divorata sarebbe stata colpa mia.

Ma cosa le aveva detto il cervello? Di solito sembrava funzionare bene! Ma non quel giorno evidentemente. Avrei dovuto minacciarla maggiormente , magari essere crudele..e lei forse sarebbe tornata indietro.

Non sono riuscito a reagire..non è così che un vicecapitano si comporta! Cosa poteva capitare? Al massimo sarei morto. Ma loro erano salvi.. tutti salvi.

Stavo ancora rimuginando questi pensieri quando la mia gamba buona tocco' terra.

 

Tuoni sempre piu' vicini scuotevano l'aria, ormai la pioggia cadeva decisa. Passo dopo passo riaffioravo dall'acqua stremato, Robin tra le braccia..non riuscivo a guardarla.

Quando finalmente la appoggiai attentamente sulla sabbia mi voltai a guardare l'orizzonte. Niente.

Nessuno.

Forse i marines credevano di averci fatto saltare in aria e stop.

La mia attenzione torno' a Robin....dio perchè Chopper non c'era!?

Tornai subito ad esaminarla.

Il battito era debole..

Non respirava…

Credevo di sapere cosa dovevo fare.

Le mie mani che diamine avevano??!

Tirai un pugno sulla sabbia soffocando un urlo di rabbia.

Massaggio cardiaco..respirazione bocca a bocca tutto qua.

Avevo la mente offuscata, agii meccanicamente.

Iniziai.

Massaggio cardiaco...si...

Uno...Due...

Tre...Quattro..

Cinque..Sei.....

Sette...............

….............

......Trenta!

Avvicinai la mia faccia alla sua..eravamo a pochi centimetri quando Robin ebbe un sussulto.

Si giro' velocemente di lato e vomito' acqua di mare.

 

Potevo sentire l'adrenalina defluire dal mio corpo..il mio respiro tornare normale..i battiti del mio cuore rallentare.

Mi presi la testa tra le mani.

Quella donna era salva.

Quella donna non andava perdonata..l'aveva fatta grossa. Mi sentivo vulnerabile. Mi aveva messo davanti alla dura realtà. A quello che per lungo tempo non avevo mai voluto ammettere a me stesso. In quell'ultimo minuto mi aveva sbattuto in faccia l'uomo che non avrei mai voluto essere.

Mi stava scoppiando la testa.

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Capitolo 5
*** Rifugio ***


Robin

 

Un'altro colpo di tosse e sarei stata meglio. Quella maledetta acqua salata! Mi sentivo stordita..ero ancora distesa..faccia a terra sulla sabbia, respiravo a fatica ma ero viva.

Stava piovendo forte ...volli tirarmi su.

“Ah...” Una fitta lancinante alla spalla mi colse e mi ributto' a terra dolorante.

Ma certo! Quella cannonata aveva preso in pieno una delle mie ali...di conseguenza il mio corpo aveva subito i danni.

Avei la forza di girare solamente la testa e con la coda dell'occhio vidi Zoro accanto a me in ginocchio. Fissava a terra con sguardo perso..gli occhi leggermente aggrottati.

Chissa' cosa era successo in quel lasso di tempo in cui avevo perso i sensi..la cosa certa è che lo spadaccino mi aveva portato in salvo. Ancora una volta.

“Grazie..”...”dovevo salvarti io ma alla fine l'hai fatto tu eh?..”

Non sentii alcuna risposta perchè svenni , ero troppo debilitata.

 

 

Quando aprii gli occhi era buio. Vidi pareti scure..di roccia. Ero al coperto, potevo sentire la pioggia scrosciare fuori.

Guardai in direzione di quel bel suono...sì, era davvero una specie di piccola caverna..incredibile!

Cercai con lo sguardo..lui non c'era.

Mi sentivo ancora frastornata ma avevo la forza di muovermi, piu' di prima almeno.

Mi alzai a sedere sentendo un dolore che si irradiava ferocemente dalla spalla e di istinto la toccai. Era fasciata..guardandomi meglio capii che era un pezzo di stoffa della veste di Zoro. Mi caddero gli occhi sulle mie gambe..non mi ero accorta di essere coperta! Quel vestito verde mi aveva scaldato fino a quel momento.

Dov'era finito? ..Cercai di alzarmi per andare verso l'apertura. Una debolissima luce proveniva da lì.

Arrancai appoggiandomi alla parete rocciosa, non avevo ancora ripreso le forze.

Giunsi all'entrata con non poca fatica e guardai fuori.

Acqua...acqua in ogni dove...era un tifone forse..mai vista tanta acqua cadere! Si vedeva il mare...qualche albero piu' in basso..di certo quella piccola grotta si trovava sopra un promontorio.

Un brivido mi percorse la schiena....Diavolo! Dov'era andato a cacciarsi con quel diluvio?!

Un frastuono mi fece sobbalzare..un tuono potentissimo.

Altro che isola della salvezza! Un problema dietro l'altro e ora Zoro sembrava disperso....lui che con l'orientamento non andava di certo a braccetto.....OH NO! Non si sarà mica perso??...

Cercavo di scrutare il paesaggio ma senza successo.

Avevo freddo....tornai indietro e mi coprii di nuovo con la sua veste. Tornai vicino l'apertura e mi sedetti lì.

Dove sei?..quella stoffa aveva il suo odore.

Aspettai con la testa appoggiata alla parete. Mi sentivo molto debole, gli occhi si chiudevano..

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Capitolo 6
*** Silenzio ***


Zoro

 

Quando ritrovai il sentiero per la grotta era notte fonda. Ero stato via qualche ora credo.. non proprio volutamente..si ok mi ero perso ma solo per un breve tratto!

Volevo trovare qualcosa da mettere sotto i denti...volevo farmi passare quel mal di testa..volevo stare da solo per un po'.

Non mi ero chiarito le idee affatto...cioè purtroppo la amara realtà era ormai davanti ai miei occhi ma non volevo ammetterlo ancora. Negli ultimi minuti avevo cercato di dimenticare quelle sensazioni...quelle emozioni. Dovevo dimenticarle. Far finta che era stato un incubo.

Potevo farcela. La volontà prima di tutto. “La volontà comanda” mi ripetevo.

Ero fradicio. Era stata una pioggia devastante quella..non so come mi reggevo ancora in piedi dopo tutto quello che avevo passato. Per fortuna quella giornata da dimenticare stava finendo.

Avevo lasciato la veste a Robin ..(non ricordare..non ricordare nulla.. cazzo!) avevo solo ritenuto che ne avesse piu' bisogno.

La pioggia aveva lavato via tutto quel sangue.. anche non mio, erano rimasti i lividi..vabbè una giornata pesante.

Dopo tutta quell'acqua pero' non sentivo freddo...era strano. Il mio cuore era inquieto...cosa diamine era questa sensazione?? Aveva annullato tutto...il freddo..il dolore...la stanchezza.. tutto.

L'unica cosa che sentivo chiaramente era la gamba.. la sentivo pulsare. L' avevo fasciata grossolanamente con un pezzo della mia veste ormai a brandelli.

Quel tumulto dentro di me era solo il caro istinto di sopravvivenza no?.. Nonostante tutto credevo che nel momento in cui mi sarei fermato sarei crollato.

 

Ero ormai a pochi passi dall'entrata della grotta...finalmente.

La pioggia ormai scendeva tranquilla, stringevo fra le mani la prima vittima che mi era capitata..speravo bastasse..e speravo che lei stesse dormendo ancora.

Non avevo voglia di incrociare il suo sguardo.

Temevo che quell'io indesiderato avesse il sopravvento.

 

 

Robin

 

Mi svegliai con uno scricchiolio : qualcuno o qualcosa si avvicinava alla grotta.

Immobile tenni gli occhi socchiusi e poi lo vidi.

Un sollievo enorme...

Non so perchè ma mi sforzai di non sorridere e finsi di dormire.

Chiusi gli occhi con in mente quello che avevo appena visto.

Zoro..avanzava a petto nudo sotto la pioggia.. pantaloni a brandelli...stringeva qualcosa? Sì forse...non so..caspita stavo guardando altro! Daltronde non avevo mai pensato che fosse insignificante, anzi..e se aveva portato qualcosa da mangiare meglio! Avevo una fame...

….

Entro' davvero silenziosamente! Sentii appena dei fruscii..forse non voleva svegliarmi? Perchè poi fingere di dormire? Ero forse una bambina a cui piaceva giocare? Puo' darsi, mi dissi...

 

 

Zoro

 

La vidi..era vicino all'entrata avvolta nella mia tenuta..si era addormentata così? Mi stava evidentemente aspettando.

Mi fece un certo effetto vederla così..sembrava una donna indifesa..bisognosa di protezione...mentre io sapevo quanto poteva essere forte e letale se voleva.

Un sussulto nello sterno. Distolsi immediatamente lo sguardo.

Sì, era proprio una minaccia per me in quel momento.

E sì, speravo che lei si fosse preoccupata da morire.

Tutta colpa sua se eravamo lì.

Una. Donna. Folle. Tutto qua.

Cercai di evitare di guardare da quella parte e iniziai a cercare di creare un fuoco con dei rametti che avevo trovato lì dentro.

Per una decina di minuti tentai senza esito positivo...proprio una giornata di merda.

Poi sentii che si muoveva..Dannazione! si stava svegliando.. Rimasi fisso al mio lavoro.

 

 

Robin

 

Non potevo rimanere così a lungo...mi sentivo stupida ed ero curiosa.

Mi girai dalla sua parte lentamente..era a pochi passi e avevo fatto rumore...sicuramente mi aveva sentito ma forse era troppo indaffarato...

“Vuoi una mano spadaccino?”dissi

Continuo' imperterrito a strofinare i rametti.

Ok taciturno lo era sempre stato...anche musone a volte..però tirava una strana aria...lo sentivo.

Forse era solamente ancora arrabbiato con me....e potevo capirlo.

Feci apparire vicino a lui quattro mani. Sobbalzo' e trattenni un altro sorriso.

“Vedo che ti sei ripresa..” disse con voce neutra.

Senza dire altro tenne fermo il bastoncino a terra mentre io lavorai sul bastoncino verticale...con molta facilità affioro' una scintilla.

“Beh, c'eri quasi..avevi solo bisogno di una mano in piu'” commentai.

Zero. Muto. Lo scrutai..la faccia di una statua era molto più espressiva.

 

Minuti di silenzio passarono. Si sentivano solo i rumori della notte...la pioggia debole cadere..il fievole scricchiolio del fuoco che nasceva. Zoro era molto indaffarato...tra bastoncini e un pezzo di carne (forse cervo?..) che aveva portato....non mi degnava di uno sguardo..anzi.

Sì avevo proprio la percezione che mi evitasse volutamente con tutte le sue forze.

..

Il fuoco si fece piu' vivace e la carne inizio' a cucinarsi..ci sarebbe voluto un bel po' di tempo.

Per un po' lo osservai con la coda dell'occhio rigirare la carne sopra la brace...poi intervenni.

“Vuoi il cambio? Lo faccio io per un po'..” cercai di tenere un tono normale..di noncuranza..ma quella situazione stava diventando difficile da gestire.

“Mmh..” rispose.

Ottima risposta...proprio. Cos'era quella che sentivo?..insoddisfazione?..no era frustrazione.

Le quattro mani riapparvero..presero la carne dalle mani di Zoro senza complimenti e iniziarono a rigirarla sul fuoco.

Mi avvicinai pure io al bracere togliendomi la veste dello spadaccino e rendendogliela.

Era ancora fermo lì..guardava il fuoco...(non le mie mani al lavoro di certo!) Prese la veste senza distogliere lo sguardo dalle fiamme..aveva un espressione indecifrabile.

Dissi solo un “grazie” molto debolmente e mi sedetti di fronte al fuoco direttamente di fronte a lui.

Sentii subito un piacevole tepore...mi sforzai di apparire serena ma dentro ero stranamente a disagio. Con lui non lo ero mai stata.

Un secondo dopo Zoro era già arretrato,appoggiando la schiena alla parete..Si era rimesso la veste verde (era ancora umida e poi era tutta strappata!..inutile insomma.. poteva almeno aspettare che si asciugasse no?..).Lo sguardo basso sembrava fissare le ombre create dal fuoco.

 

Sì..confermato. Mi stava evitando e la situazione stava diventando ridicola.

Pensai che la cosa migliore da fare era lasciar perdere...doveva essere stremato...era stata una giornata molto pesante per tutti e due e finirla litigando non era una buona idea (litigando?? non aveva mai pensato che potesse accadere con lui! )

Sì, avremo mangiato quella carne e avremo parlato l'indomani..avevamo bisogno di riposare.

Forse era tutta stanchezza e frustrazione per la situazione in cui eravamo.

Io mi sentivo già stanchissima...ma mi concentrai sulla carne e basta cercando di non fantasticare con la mente..cercando di non chiedermi troppi perchè.

 

E così fu. Quando la carne fu pronta mangiammo in silenzio.

Zoro ridiede vigore al fuoco con gli ultimi rametti rimasti in silenzio.

Ci sistemammo vicino alla brace in silenzio.

 

Ci addormentammo divisi dal fuoco, io coricata mentre lui seduto..chissà poi se era riuscito a dormire in quella posizione.

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Capitolo 7
*** Ci risiamo ***


Robin

 

Mi svegliai con una luce accecante in faccia. Di certo fuori c'era un bel sole.

Di nuovo al mio risveglio ero sola. Non so perchè ma la bella sensazione del risveglio era subito svanita..il viso scuro di quell'uomo...perchè ce l'aveva tanto con me?

Mi alzai..ora sì che sentivo di aver recuperato le forze! Anche se il giaciglio era stato davvero scomodo. La spalla doleva ma non aveva importanza.

Con le mani mi sistemai i capelli...dovevo essere orribile..ma che importava in quella situazione?

Uscii dalla grotta e guardai l'orizzonte.

Era davvero una giornata meravigliosa, senza una nuvola. Chissà che ora era! Tarda mattinata? Caspita! Avevo un languorino! Era un peccato avere fame in quella circostanza?

“Finalmente!”

Mi girai ed era lì seduto per terra accanto all'entrata. Si alzo' e inizio' subito a camminare.

“E' meglio che ci allontaniamo da qui...non le hai viste vero?” disse proseguendo.

Rivolsi la mia attenzione all'orizzonte..dannazione erano lì! Navi della marina..a qualche decina di chilometri...strano che mi fossero sfuggite così facilmente.

Quindi stavano sondando il territorio..non era ancora finita.

 

Raggiunsi Zoro..Sì aveva ragione dovevamo allontanarci in fretta.

Camminammo nella fitta vegetazione tenendoci alle spalle la spiaggia dalla quale eravamo arrivati.

Camminando dietro di lui notai il polpaccio fasciato. La ferita evidentemente sanguinava ancora..doveva essere molto fastidiosa.

“Come va la gamba?” era una domanda retorica, ovvio.

“C'é ancora”.

Mm..Proprio spiritoso..sì come no.

“Rallenta se non ce la fai...tanto non cambia nulla” cercavo di essere disponibile..

“Ce la faccio”. E non rallento' anzi aumento' il passo.

Zoro stava diventando insopportabile.

Decisi che non gli avrei piu' rivolto una parola.

 

 

Zoro

 

Stavo esagerando?? Ecchissenefrega! Ripeto. Quella situazione l'aveva voluta lei e ora ne pagava le conseguenze.

Più mi era vicino e più mi innervosivo.. e più mi sentivo incazzato con lei più ero incazzato con me stesso. Davvero, di chi era la colpa per tutto questo? Le navi le navi cazzo! Questa era la cosa più importante ora!

Dove stavamo andando? Chi lo sapeva! A caso! Nel nulla! La Sunny dov'era? Vicina? Lontano? Dall'altra parte del mondo? Dannazione come facevamo a saperlo?? e loro come facevano a trovare noi?? Un disastro....

Ok ero il vice...non dovevo fare questi pensieri disfattisti. Ma diavolo! Ero NERO.

Sì ce l'avevo con tutti ! Col mondo intero! Era una situazione di merda e io non ero LUCIDO.

Esatto non ero lucido. E perchè?? PER UNA DONNA??!!

 

No...questo non doveva neanche minimamente sfiorarmi il cervello!.

 

 

Robin

 

“Musone testardo. Guardalo lì incespica..” osservavo i suoi atteggiamenti frustrata.

Era da qualche ora ormai che camminavamo.

Ogni tanto mi guardavo indietro per capire se stavamo tenendo la direzione giusta, con Zoro non si poteva mai sapere dove si andava a finire..con uno Zoro fuori di testa men che meno.

Il percorso cambiava sempre..vegetazione fitta, piccola radura poi, salita blanda di conifere..era davvero un ambiente eterogeneo quello! Avevo scorto anche un ruscello dove potevamo rinfrescarci ma lui non si era fermato. Se avessi avuto tempo e non ci fosse stato un nemico alle calcagna mi sarebbe piaciuto investigare su quel posto. Chissà che storia aveva quell'isola e se ci viveva qualcuno.

Le mie scarpe stavano diventando scomode, di certo non erano adatte alla scampagnata.

Stavo guardando per terra e fantasticando di questo e quello quando ci andai a sbattere contro.

“Ah!” esclamai. Zoro si fermato di botto.

“Fermiamoci lì un attimo. Ho fame”. Mi scostai con falsa indifferenza e notai la scarpata davanti a noi. Sotto uno spettacolo.. un piccolo lago cristallino immerso nel verde alimentato da una cascata dalla quale nasceva un fioco arcobaleno. Intorno al lago un mare di fiori viola.

Era una visione?..era reale??

Sembrava distare circa mezzora di camminata.

Zoro ricomincio' a camminare e allora mi accorsi della gamba. Era coperta di sangue, la fasciatura non teneva più.

“Fermo” comandai.

Si giro' con una faccia perplessa e accusatoria.

“Prenderemo una scorciatoia. Non puoi andare avanti così” e indicai la gamba.

Alzo' la voce.

“Scusa ma quale scorciatoia vedi?? Non c'è ni..” le altre parole se le mangio' perchè mi avvicinai prontamente a lui senza esitare e si irrigidì ..sì ora mi ricordava davvero una statua!

Gli afferrai un braccio saldamente e lo trascinai nel baratro me. “No!” fece in tempo a dire.

Le ali riemersero prontamente e feci apparire anche altre due braccia per tenerlo. Questa volta ero preparata al suo peso e anche se la spalla non era proprio al massimo ando' meglio..beh almeno non era a testa in giù!

 

In due minuti eravamo arrivati.

 

Atterraggio perfetto direi.

 

A parte il solito musone.

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Capitolo 8
*** Cedere? ***


Robin

 

Era da mozzare il fiato. Il posto ovviamente. Di certo con una compagnia più simpatica sarebbe stato un paradiso.

Da quando ci eravamo staccati era rimasto lì fermo...cinque minuti erano passati? Io corsi subito vicino all'acqua, non vedevo l'ora di rinfrescarmi un po' il viso.

Dietro di me c'era la statua...che diavolo stava fissando ora? Non lo badai.

L'acqua era fresca e limpida..i fiori lì vicino emanavano un intenso profumo.

Chissà se la marina era approdata sull'isola.. Non avevamo molto tempo per rimanere lì, un gran peccato.

“Vado velocemente alla cascata!” dissi senza neppure girarmi “Faccio presto,rimani qui per favore”.

Spero avesse capito che la mia intenzione era di fare un rapido bagno, ne avevo bisogno.

La risposta non arrivo' e mi allontanai.

 

 

 

Zoro

 

Quando si allontano' feci un profondo respiro.

Sì, mi stava tornando il mal di testa.

Ok, ora era meglio pensare a pescare qualcosa in fretta..rimanere lì così in vista non era una buona idea.

Incominciai a rilassarmi un po', mi tolsi la veste (stava iniziando a fare caldo!), tolsi la fasciatura (il taglio non era per niente bello) e mi immersi nell'acqua fino ai fianchi portando con me una katana.

Non sarebbe stato facile prendere qualcosa così ma forse se fossi stato abbastanza veloce ce l'avrei fatta.

Bene, dovevo solo pensare a respirare, guardare l'acqua, stare immobile...tutto sarebbe andato bene, come doveva andare.

I miei piedi sembravano ballare lì sotto, un piccolo rigolo di sangue si mescolava all'acqua cristallina. Poteva essere un bell'esercizio di concentrazione quello. Vabbeh, in altre circostanze.

Oh...rimasi un bel po' così, non so dire quanto.

 

..

Qualcosa mi sfioro' la schiena, sembrava una mano..?

“E' fresca vero?” Mi girai mooolto lentamente.

La prima cosa che vidi furono i suoi occhi blu profondo. Mi scrutavano senza vergogna.

La sua delicata mano si stava avvicinando. I capelli neri ricadevano lunghi e galleggiavano sull'acqua.

Robin era immersa fino alle spalle e non indossava nulla. L'acqua cristallina rivelava ogni sua forma. Ero impietrito.

La sua mano ora era vicina, mi accarezzo' una guancia.

Non sapevo cosa dire, cosa fare, il mio cuore stava per uscirmi dal petto. Boccheggiai ipnotizzato.

La sua mano mi prese il collo e lentamente Robin mi tiro' a sé.

Non potevo reagire. La katana mi scivolo' dalla mano.

“Vieni a nuotare anche tu, dai solo per un po'..” Era triste ora..sì aveva proprio bisogno di me.

Mi lasciai andare e mi trascino' sott'acqua.

..

SPLAASHHH!!

 

Era fredda. Aprii gli occhi. Ero ancora sott'acqua. Riemersi prendendo una sonora boccata d'aria. MACHECAZZOERASUCCESSO???!!

Mi presi la faccia e mi guardai intorno. Nessuno. La katana la katana dov'era'?? Eccola lì!

La presi immediatamente dal fondo e guardai di nuovo in giro. No davvero non c'era nessuno.

Realizzai.

Avevo un irrefrenabile voglia di prendermi a schiaffi.

Conclusi che avevo un disperato bisogno di Chopper. Urgentemente. Stavo dando di matto sul serio.

Un caso clinico. Come avevo fatto a ridurmi così in poco tempo?

Un cazzo di sogno ad occhi aperti. Che sogno??!! INCUBO!

Quanto piu' la escludevo disperatamente dalla mia testa tanto LEI tornava di prepotenza.

Lo sapevo, lo sapevo quella volta che mise piede per la prima volta sulla nostra nave che era pericolosa!! E questa era una dannata conferma!

 

Tornai alla pesca sempre più inquieto.

Era il mio cervello che mi stava dando un segnale? Sì certo, che era andato! Fottuto.

O forse..forse dico..stavo sbagliando tutto? Io mi chiudevo ad una cosa che invece doveva accadere..come il flusso naturale dell'acqua. Dovevo cedere..forse sarebbe finita.

Preso!! avevo infilzato il primo pesce!

Lo guardai dubbioso. Era una conferma quella?

Nonostante tutto alla fine mi convinsi che era stato un dannato colpo di sole, si doveva essere così, era l'unica soluzione possibile.

 

 

 

Robin

 

Finalmente mi ero ricaricata come si deve. Mi sentivo anche meglio d'umore. Peccato i vestiti un po' sgualciti ma almeno ero pulita. Fantastico, ora era tempo di tornare. Chissà quello spadaccino in fase di esaurimento cosa aveva combinato, se aveva pescato qualcosa.

Sorrisi da sola pensando a lui, si quel bagno mi aveva ridato il buonumore!.

 

Arrivai alla radura fiorita con una manciata di more che con sorpresa avevo raccolto vicino alla cascata. Zoro era seduto e trafficava con la katana e quello che sembrava pesce.

Beh insomma! Qualcosa avremo mangiato! Ottimo!

Mi avvicinai all'acqua per lavare le more.

“Ho trovato anche queste! Sembrano buone” dissi guardandolo di sfuggita.

“Mmh..” commento' continuando il suo lavoro.

Quando decretai che la sua risposta era ovviamente conclusa aggiunse:

“Ho preso del pesce ma non abbiamo tempo di fare un fuoco e cucinarlo. Se ti va bene lo mangiamo crudo, meglio di niente”

Cos'erano quelle? Una ventina di parole tutte di fila?? Forse stava tornando alla normalità! Pescare gli aveva fatto bene allora!

Mi girai verso di lui per rispondergli.

“Va benissimo” dissi sorridendo.

Mi rivolse lo sguardo per un millesimo di secondo e accenno' un sì rigido con la testa in modo vago.

“Ah! facciamo grandi passi” pensai sarcastica.

 

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Capitolo 9
*** Sacrifici ***


Zoro

 

L'avevo guardata per pochi attimi. Aveva i capelli ancora bagnati. DANNAZIONE.........

“AH!” Mi tagliai con la katana e mi ricordai che ora ero completamente rincitrullito. Giusto...normale direi. Da quando in qua uno spadaccino si taglia con la propria stessa katana? Davvero cosa volevo diventare??? il migliore?? Si si ,il migliore degli idioti! Per questo ero sulla buona strada, sicuro!

Rabbrividii al pensiero di quanto Sanji mi avrebbe preso per il culo. Si perchè ormai era evidente che avevo un grosso problema.

Pregai che Robin non si fosse accorta di nulla.

Facendo finta di niente mi avvicinai all'acqua anche io e sciacquai i filetti di pesce pronti. Poi mi avvicinai tenendo a mente che non dovevo guardarla in faccia. Troppo pericoloso.

Avevo trovato una bella foglia grande sulla quale sistemare i filetti, così glieli porsi.

Lei si girò verso di me ovviamente e prese la foglia ringraziandomi.

Stavo per girare i tacchi e filarmela via quando afferrò la mia mano, delicatamente stavolta, dicendomi “aspetta!..” .

“Ora si accorge del taglio!” pensai, invece riempì il palmo di more.

“Le ho assaggiate, sono ottime!”

Che sforzo avevo fatto per non guardarla!..

“Perfetto” risposi guardando basso e tornai al mio posto sentendomi un coglione. Come attore facevo schifo.

 

 

Robin

 

Il pesce era insipido ma mi sembrava la cosa migliore mai mangiata. Era la fame? Ogni tanto ingoiavo una mora e lo guardavo...no il termine giusto era: lo spiavo. Si perchè ormai era chiaro che ogni volta che gli rivolgevo volutamente lo sguardo si innervosiva.

Qualcosa mi diceva che non era arrabbiato. O forse non era solo arrabbiato...insomma c'era qualcosa sotto.

Il mio sesto senso di solito non sbagliava. Ma non sapevo cosa pensare..cosa mi stava nascondendo?

La notte prima mi dissi che avremo parlato poi, pensando che l'indomani tutto si sarebbe attenuato.

Ma non era così...anzi. Zoro mi sembrava sempre piu' nervoso, sempre più intollerante.. la situazione era migliorata solo negli ultimi trenta minuti.

Basta! Avevo deciso di parlargli apertamente.

Se c'era qualcosa doveva dirmelo, eravamo compagni di ciurma no? E poi eravamo i più pacati.. sempre in sintonia anche se non ci parlavamo molto. A volte bastavano degli sguardi e basta.

A volte credevo che le parole non servivano con lui, eravamo sulla stessa lunghezza d'onda.

Era insolito tutto questo! E sì, mi dispiaceva quella situazione, e molto ad essere sincera.

 

Avevamo tutti e due finito di mangiare ma eravamo rimasti lì seduti a guardare quel lago a pochi passi l'uno dall'altra.

“Zoro, ” iniziai. “...” per la prima volta non sapevo come iniziare.

Non era tempo per i giri di parole.

Parlai con calma guardando l'incresparsi dell'acqua di fronte a me.

“Insomma, SO che c'è qualcosa che non va. Se sei arrabbiato dimmelo, se ho fatto qualcosa che non so che ti ha infastidito devi dirmelo. So perfettamente che avresti preferito restare lì in mezzo a quel casino e caricarti di tutta la responsabilità ma io....”

Come dovevo finire la frase?

Decisi di essere più sincera possibile.

“Io sentivo di dover tornare indietro e darti una mano tutto qua. Sapevo che ce l'avremo fatta insieme. Daccordo ora la situazione è un po' assurda ma siamo qui vivi tutti e due no? Ho disobbedito agli ordini tuoi e di Rufy ma è stato più forte di me. Può capitare no? Lo puoi capire?”

“No” disse.

Dovetti guardarlo ora, per forza. Lo scrutai in ansia. Cristosanto!! La statua era tornata!

“Gli ordini vanno eseguiti e non si puo' discutere su questo.” Parlava serio ma guardava avanti, non me. Continuo'.

“Se avevo deciso che doveva andare così erano solo fatti miei. Se avessi battuto tutti meglio, altrimenti sarebbe andata bene lo stesso, era una MIA scelta. Non riguardava nessun altro”.

Lo contraddissi.

“Non credo sia la soluzione migliore sacrificarsi SEMPRE, anche quando non sembra esserci altra scelta si possono trovare altre soluzioni. Siamo qui insieme per proseguire insieme. Nessuno deve sacrificarsi”.

“La pensiamo in modi diversi e basta” e fece per alzarsi e andarsene.

“Io lo so quello che hai fatto a Thriller Bark!”

Si fermo' talmente di colpo che pensai cadesse.

“COSA sai?” Mi tenne le spalle.

“So che ti sei caricato di tutte le sofferenze di Rufy e hai sofferto come un cane per tre giorni mentre nessuno sapeva nulla, tranne Sanji. E' la prima volta che lo dico a qualcuno s'intende. Non l'avrei mai detto.. Potevi anche morire!” stavo alzando la voce un po' ora ma stava minando la mia pazienza.

“Non c'era altra scelta e non voglio applausi” sentenziò immobile.

“Io di certo non ti ringrazierò perchè è stato folle da parte tua! A volte davvero non credo che tu sia consapevole davvero dei rischi che corri!” Perchè la vista mi si stava annebbiando?

“Parla la donna che si è immolata per lasciarci liberi!”

“Non puoi paragonare le due cose! Lì non avevo davvero scelta! Non potevo coinvolgervi..non era giusto!” Era calda quella lacrima che era scesa dal mio viso.

Si giro' verso di me finalmente.

“ E invece ti sbagli! Tu potevi scegliere. Scegliere di dirci la verità subito e avremo escogitato un piano...e.. “

Era evidente che mi aveva visto in viso. Forse non si aspettava questa mia reazione, ma in verità non me l'aspettavo neanche io!

Si blocco' guardandomi spaesato...ma che era quella espressione?

“Andiamo via è pericoloso stare qui ancora.” Disse debolmente raccogliendo spade e veste e così ricominciò a camminare dandomi le spalle.

Lo seguii dando un ultima occhiata a quel posto.

Avevo una gran voglia di piangere ma non potevo.

 

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Capitolo 10
*** Imprevisto ***


Zoro

 

Cristosanto! In veritá non sapevo se era più pericoloso rimanere in quel posto o LEI! La sua espressione addolorata di poco prima mi aveva ricordato quel dannato incubo ad occhi aperti..

Ora sì che mi sentivo una merda.

L'avevo fatta piangere.

La prima e l'ultima volta che era successo stavamo sfidando il governo mondiale per lei.

E poi PERCHE'? Non credevo di aver detto CHISSA' CHE COSA!!

Mi tornavano continuamente in mente le sue parole : "..ce l'avremo fatta insieme".."è stato più forte di me".."lo puoi capire?"

Si cazzo SI' che lo potevo capire!! Ma non potevo di certo DIRGLIELO!

Con la prima katana che mi capitò per le mani e un movimento deciso spazzai via quello che intralciava il cammino davanti a me. Quella dannata vegetazione! E poi era un caldo torrido adesso! Un isola INFERNALE!!

Si ok mi stavo sfogando un po'. In qualche modo dovevo farlo. Dovevo prendermela con qualcosa no??! Ooh sii, sennò sarei scoppiato.

Lei era tornata per me e io l'avevo ignorata, evitata, fatta piangere.. Inoltre c'era la questione di Thriller Bark: lei sapeva tutto e fin'ora non ne aveva parlato con nessuno. Le credevo, era da lei.

Oh no! Non c'era mai fine al peggio!!

Ora ero pure dispiaciuto! Il senso di colpa galoppava! E non sapevo neanche come c'era finito dentro la mia testa giá molto confusa.

 

 

Robin

 

Lo seguivo in silenzio con lo sguardo basso. Dove stavamo andando poi?

Massì era uguale..da qualche parte saremo sbucati.

Non era da me quell'atteggiamento pressopochista ma non ne potevo fare a meno in quel momento.

Avevo la mente svuotata, il cuore batteva ancora forte. Non credevo di turbarmi così per un semplice confronto, il mio autocontrollo mi aveva giocato un brutto tiro questa volta.

Era parso molto sicuro di quello che diceva.

Non mi avrebbe perdonato quindi.

Avrei avuto a che fare con un musone di pietra per il resto della mia avventura con i Mugiwara.

Giunsi a questa conclusione.

Non avrei mai pensato che finisse così. Tra me e lui intendo. E io che..

Che cosa? Che cosa c'era che ancora non avevo capito?

 

.ZAAMMM!!!!

Una folata di vento improvvisa.

La fitta vegetazione di fronte a noi si piegò a terra scaraventata via dalla katana di Zoro. Liane, piante, arbusti e perfino tre alberi mozzati a metá caddero fragorosamente.

Sgranai gli occhi e ritornai a guardarlo.

Ah si dimenticavo! Sarebbe stato un musone di pietra squilibrato.

 

Zoro continuo' a prendersela con la foresta per un bel po'. Di certo se ci fosse stato qualcuno che ci stava seguendo si sarebbe accorto immediatamente di noi. Non gli dissi niente.

In realtà l'ultima cosa che volevo era parlargli di nuovo. E allo stesso tempo ne soffrivo.

Stavo iniziando a capire tutto.

Stavo iniziando a CAPIRMI finalmente.

Evidentemente avevo bisogno solo di quell'occasione scatenante per rendermene conto.

Quell'istinto del giorno prima, quella follia di lanciarsi fuori dalla nave in volo. Quel voler a tutti costi salvarlo. Quella frustrazione data dalle sue mancate risposte e da quell'atteggiamento glaciale. Per non parlare della sensazione della sua veste addosso! ..e quel pesce che mi era sembrato un piatto rinomato?

..Questo batticuore singolare..

Di solito ero sveglia, invece questa volta avevo impiegato più tempo a capire.

Realizzai che tutto questo era una novità per me, per quello ci avevo messo tanto.

Sì, era la prima volta che mi capitava.

Fino ad allora ero sempre stata immersa nei miei libri, trascinata dai miei obiettivi personali e non mi era mai balenato nella mente che potesse succedermi anche questo. Non lo calcolavo proprio!

Ora era come svegliarsi in un mondo sconosciuto..tutto così nuovo e diverso!

Ma come potevo esserne così sicura se non l'avevo mai provato?..

Ero spaventata? Può darsi..

 

 

Ormai era da un paio d'ore credo che camminavamo senza meta e il paesaggio intorno a noi non era cambiato. Sempre foresta. Alberi alti ,una flora rigogliosa (se non incontrava Zoro ovvio), molti insetti ed uccelli che cantavano e scrutavano il nostro cammino.

Non ci eravamo detti neanche una parola in quel lasso di tempo. Sempre lui davanti e io dietro a qualche metro di distanza.

Mi massaggiai il collo scostando i capelli ormai asciutti. Stava iniziando a fare un caldo afoso in quel posto! E quelle scarpe che avevo ormai erano una seccatura, facevano male e spesso perdevo l'equilibrio ma non conveniva toglierle di certo!

Dovunque guardavo non c'era via d'uscita ma mi dissi che dovevo cercare di non essere negativa.

Iniziai a sentirmi stanca e assetata.

Inciampai su una radice e senza rendermene conto finii per cadere.

“Ah!” esclamai debolmente ritrovandomi faccia a terra. Per fortuna avevo avuto il tempo di mettere la mani avanti e proteggermi!

Stavo per accennare ad alzarmi quando sentii che Zoro si stava avvicinando a me. Il terreno scricchiolava sotto i suoi piedi. Pensai che mi volesse aiutare e alzai lo sguardo.

Raggelai.

Stava puntando la sua arma contro di me!

Chiusi gli occhi immediatamente. Non era possibile! Perchè?! Voleva..?? Se davvero voleva farlo..se davvero voleva punirmi l'avrei lasciato fare.

Non so come mai ma ero diventata arrendevole tutto d'un tratto.

Sentii la spada vibrare,

attesi nel terrore e...

 

..la sentii colpire qualcosa. Ero immobile. Paralizzata dalla paura.

 

“Per. Poco.” sentenziò Zoro quasi sussurrando.

Aprii lentamente gli occhi, il viso ancora contratto. Vidi che lui era davanti a me, ad un metro. La katana ancora in mano. Così a rallentatore seguii con lo sguardo la direzione in cui la spada era rivolta e lì vicino a me...molto vicino a me, giaceva ormai inerme un enorme serpente.

Finalmente tornai a respirare. Mi mancava l'aria. Ringraziai il cielo di essermi sbagliata. Che stupida!..

Stavo guardando ancora quel grosso rettile quando comparve davanti al mio viso una mano.

Mi pulii in fretta le mani sulla gonna e accettai l'aiuto afferrando il suo palmo.

Feci per tirarmi su in piedi ma il mio piede destro cedette.

“Mhh!!” soffocai il dolore ma non toccai di nuovo terra perchè Zoro evitò la mia ricaduta afferrandomi di petto. Istintivamente mi aggrappai a lui.

Grazie a Zoro ritrovai l'equilibrio, ritornando in piedi, ma staccai subito le mani dal suo petto.

Oddio, quel calore che sentivo sulla mia faccia non era dovuto solo al caldo torrido! Non volevo guardarlo e non volevo che lui mi guardasse adesso. Sicuramente avevo una faccia imbarazzata!

“Mi devo essere slogata una caviglia” esordii guardando di lato, in basso, in un punto indefinito.

Che diamine!! mi stavo comportando COME LUI ora?! ..era patetico. Era... cosa avevo appena collegato?

Ma noo, non era possibile! Lasciai perdere.

Provai a fare un passo ma mi fermai subito, era doloroso.

Ora non so come avei la forza di voltare la testa e guardare la sua faccia che era a poche spanne dalla mia.

Non stava guardando minimamente nella mia direzione, stava evidentemente pensando qualcosa tra sé e sé. Era palese.

“OKKEI” pronuncio' con tono di sfida e serrando con forza le mascelle. Lo stava dicendo a sè stesso!?

Quell'avventura gli aveva veramente fatto male! Lo guardavo stranita.

Subito dopo lo osservai legarsi meglio la veste intorno ai fianchi stringendola forte in un nodo grossolano e poi con mia sorpresa venire verso di me.

Fu veloce, mi sentii sollevare con rapidità. Ero stupita! Mi aveva preso in braccio come una bambina ed era già partito spedito.

Dovevo dire qualcosa! Esordii con un “Non è necessario! Cioè...” e mi fermai subito perchè sapevo che era necessario purtroppo.

“E' da due giorni che mi butti nel vuoto e mi trasporti come un pacco postale. Quindi ora tocca a te. Vedi, chi la fa l'aspetti.”

Poteva essere una battuta simpatica ma lo vidi pronunciare queste parole sbuffando e con tono seccato.

Era la conferma che prima ero arrivata ad una conclusione sbagliata, per lui ero solo una seccatura al momento.

Non potevo trovare altre alternative a quella soluzione e quindi stetti buona.

Sì stetti buona nell'imbarazzo piu' totale, cercando in tutti i modi di evitare di guardarlo, con le mani congiunte vicino al mio petto e il volto rivolto in avanti verso il cammino sperando che succedesse qualcosa e lui mi mettesse giu'.

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Capitolo 11
*** Andando..dove? ***


Zoro

 

Il mio mantra era: "Cammina e non pensare cammina e NON PENSARE" e ancora "Cammina e guarda avanti! cammina e BASTA cazzo!". Ma porcadiquellamiseria NON CI RIUSCIVO! Il contatto con lei mi mandava fuori di testa. E quel PROFUMO del demonio! Il profumo della sua pelle..

Fiori.. No, non aiutava di certo! Avevo giá sentito in precedenza quel profumo ma non così da vicino..il giorno prima poi non ci avevo fatto caso...era stata l'acqua salata a coprirlo?

NO! Stavo tornando a PENSARE!!

Per fortuna che lei era girata e non mi guardava! Almeno quello!! Sicuramente avevo una faccia contratta da coglione! Dio mio, avrei fatto la fine di Sanji?! Un ebete idiota senza speranza?! Dovevo impedirlo a tutti i costi! Altro che cedere! Questa era GUERRA! E non avrei perso!

Cosa avevo fatto di male eh??! Il mio karma mi stava punendo così duramente perchè?? L'unica cosa che desideravo era EVITARLA e com'era finita?! Aarrghhh!!DANNAZIONE.DANNAZIONE. DAN.NA.ZIO.NEEE !!!

Sentii i denti scricchiolare da quanto serravo le mascelle, ero al limite davvero.

C'era solo una cosa positiva: non mi sentivo più in colpa! Si perchè la stavo aiutando no? Ma DIAMINE non andava bene comunque perchè ero SICURO al 100% che quella donna era un pericolo per la mia salute mentale e anche il mio fisico ne stava risentendo ormai. Il mio petto era in preda ad una tachicardia frenetica e sicuramente non era per la fatica di trasportarla! Per me lei era un fuscello! Potevo camminare con quel peso per ore e e ore e non ne avrei risentito di questo! potevo mettere la TESTA sul fuoco! Altrochè!!!

ERA LEI..lei mi faceva stare male così!

Più mi ordinavo di non pensare a tutto questo e più il mio cervello ormai fuso ci ritornava! Un DANNATO CIRCOLO VIZIOSO!!

Avrei ridotto in mille pezzi quella foresta del cazzo! fortuna che avevo le mani occupate!! (mani occupate.. dove?) Per sbaglio abbassai lo sguardo..

AarRghh!!BASTA!!!

 

 

Robin

 

Mi mordevo continuamente il labbro dal nervosismo. Non avevamo trovato ancora uscita da quella foresta. Era passato un bel po', non so dire quanto..Un ora? Due? La luce diurna si stava affievolendo. Quella posizione stava diventando una tortura..ma era colpa mia che mi ero imposta di non guardarlo!

Ahiahi, ormai il mio collo mi doleva da un pezzo, avevo tenuto la testa sempre girata a destra, non mi ero mossa.

Sentivo che dovevo per forza sgranchire il collo. Ruotai la testa guardando in basso ma poi saettai uno sguardo su di lui.. era stato piu' forte di me.

Che faccia insolita! Tra il concentrato e il comico. E si stava mordendo pure lui il labbro inferiore! Se non avessi sentito quella tristezza nel cuore avrei pure riso! Sì era tristezza quella provavo ora. Mi ero finalmente calmata ed era rimasta solo amarezza per come quella vicenda aveva preso una brutta piega.

Dove avremo dormito la notte? Speravo non lì nella foresta! Sì c'erano un sacco di insetti e piante interessanti ma doveva essere pericoloso! Quel serpente! Non l'avevo minimamente visto! Se non c'era Zoro....no non volevo pensare a come sarebbe finita! Inoltre lungo il cammino avevo sentito versi di animali feroci. Mi avevano sempre affascinato le cose strane, pericolose (..e anche sinistre!) ma dovevo ammettere che in quella situazione era meglio togliersi di mezzo.

Ovviamente ero tornata a guardare avanti speranzosa di scorgere un paesaggio diverso.

 

...

Passò altro tempo, la luce del giorno ormai stava svanendo. Il paesaggio cambiò..in peggio. La vegetazione si fece più rada e il terreno in salita. Insolitamente la temperatura stava diminuendo molto rapidamente. Che isola affascinante e diabolica!

Zoro avanzava deciso tenendo sempre la stessa andatura. Ma come faceva quell'uomo ad avere tanta resistenza?? E con quella gamba ferita poi? Era davvero stupefacente! Io mi sentivo debilitata dalla stanchezza e dalla sete e non stavo facendo NULLA!

In effetti avevo sempre pensato che era inusuale, non era la prima volta che lui mi stupiva.

"Ci fermiamo un attimo?" gli chiesi sempre scrutando davanti a noi.

"NO. Se non è urgente" decretò secco.

Non tentai di convincerlo e non dissi più nulla.

Dopo credo una mezzora faceva realmente FREDDO in quel luogo! Eravamo saliti parecchio lungo quella montagna ma c'erano ancora molti alberi e arbusti che oscuravano la vista impedendoci di vedere una possibile meta.

Ad un certo punto vidi il terreno cambiare sotto di me...neve.

Maa..eravamo saliti così tanto?? Non era possibile! Però io stavo letteralmente gelando!!

Il paesaggio mutó rapidamente. Ora era tutto coperto da una coltre bianca, i passi di Zoro erano ovattati e la neve si faceva sempre più alta. Era stato costretto a rallentare.

Quando gli alberi si diradarono un poco vidi del fumo in lontananza. Avvertii immediatamente Zoro e continuammo a salire cercando di raggiungerlo. Se c'era fumo c'era qualcuno lì! Quando fummo vicini abbastanza capimmo cosa c'era.

Zoro finalmente si fermo'.

C'era un un piccolo villaggio.

Di quelli antichi.

Stavamo tremando dal freddo tutti e due.

Guardammo il villaggio e poi finalmente ci guardammo negli occhi.

Abbozzammo un sorriso nervoso, pieni di sollievo.

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Capitolo 12
*** Vita ***


Zoro

 

Ero un cubo di ghiaccio quando arrivammo a quel fottuto villaggio! Ok dovevo ammettere anche che ero parecchio stanco. Vabbè.. ero distrutto! Avevo camminato solo tutto il giorno con Robin a carico tra le montagne...HA HA HA! Che esperienza da ripetere!!! Giuro ero troppo stanco mentalmente e fisicamente per staccare la testa a qualcuno ma l'avrei fatto! Una giornata FRUSTRANTE..e ora che doveva ancora succedere? Ah, l'avremo scoperto solo arrivati lì.

 

 

Robin

 

Zoro avanzava nella neve. Non mi aveva ancora messa giù. Più si avvicinava a quell'accampamento che sembrava primitivo e più riuscivo a scorgere gli elementi che lo caratterizzavano. Ero proprio sollevata e curiosa! Speravo con tutto il mio cuore di trovare almeno acqua da bere e qualcosa di caldo da mettere addosso! Non potevamo di certo stare in quel luogo ancora per molto con solo quei vestiti! Saremo morti assiderati!

Ormai era buio, le luci calde delle fiaccole si avvicinavano..

Zoro oltrepasso' le prime piccole casupole rupestri e non rallento' fin quando non vide una figura umana. Una bambina.

La bambina era di spalle e credo stesse giocando seduta per terra..era vestita di pellicce di vario genere..i capelli ricadevano a riccioli sulle spalle. Sentì i passi di Zoro e si giro' sorpresa. Con la bocca spalancata lanciò un urlo acuto e scappo'.

Zoro crollo' in ginocchio. Crollo' letteralmente. Ma non mi mollo' a terra. Mi tenne stretta guardando fisso avanti con aria molto tesa. Doveva essere esausto! Era un po' umano allora!

Eravamo tutti e due a terra quando arrivo' il primo uomo puntandoci addosso una specie di lancia acuminata. Dopo alcuni secondi altri e altri ancora.

Donne, uomini e anche qualche bambino curioso trattenuto dalle madri ...ci fissavano tutti cercando di studiarci in un inquietante silenzio illuminati dalla luce delle fiaccole. Noi stavamo ancora morendo di freddo. Forse lo spadaccino mi stava ancora stringendo nella speranza di scaldarsi?? oppure le sue braccia erano bloccate??

“Cosa facciamo?” mi sussurro' Zoro “sei tu la stratega tra noi due”.

 

 

Zoro

 

Avevo appena finito di formulare la domanda al DIAVOLO TENTATORE quando un vecchio decrepito ricurvo biascico' contro di noi qualcosa. Non ci avevo capito nulla ma non sembrava amichevole...ma soprattutto PERCHE' stavo ancora stringendo a me quella donna? Nel caso di attacco non sarei stato pronto!

Fu allora che il diavolo tentatore, cioè Robin, pronuncio' delle parole che non compresi. Era DEMONIACO? Sì, sarebbe stato da lei! In quel momento, sul serio, pensai questo!

Inizio' a discorrere con quel vecchiaccio storpio e decisi di metterla giu'...sì, era meglio. Mi stava inquietando.

Ma quella donna QUANTE COSE SAPEVA di cui lui non era a conoscenza?? La fissavo ipnotizzato. Sisì proprio così! E credo anche a bocca aperta.

 

 

Robin

 

Grazie al cielo!! Conoscevo quella lingua!! era antica e l'avevo studiata molti anni fa ma qualcosa mi ricordavo! Il minimo per farci capire! Credevo fosse una lingua morta non avrei mai pensato di doverla parlare! Straordinario!

Quando mi girai per comunicare a Zoro quello che il capo del villaggio aveva detto lo vidi fissarmi allibito. Non riuscii a non ridergli in faccia purtroppo..era comico davvero!

Lui mi lancio' subito un occhiataccia e allora iniziai a spiegargli che avevamo ottenuto un riparo per una notte, qualcosa da mangiare e dei vestiti caldi...in cambio di qualcosa ovviamente.

E ovviamente non dissi al vecchio che eravamo pirati s'intende. E neanche che molto probabilmente la marina ci stava cercando su quell'isola armata fino ai denti.

Ed infine..non dissi a Zoro che ci avevano scambiati come una coppia di naufraghi disperati.

 

 

Zoro

 

Era incredibilmente stata GRANDE! Solo un demone poteva riuscire in quello che era stata capace lei!

Io non avevo capito un cazzo e guarda cosa avevamo ottenuto! Benone!!

Aiutai Robin ad alzarsi e la folla si aprì facendoci passare. Quanti occhi puntati! Ma da quando non vedevano persone normali eh? E quell'uomo cosa stava fissando? Non gli lanciai di certo occhiate di convenienza.

Ad un certo punto ci separarono. Sentii Robin che mi diceva di fare il bravo. Delle donne mi portarono dentro una casetta di pietra e fango e stetti lì ad aspettare non so che cosa.

Prima entrarono due donne con degli otri d'acqua calda e ..beh quelle pretendevano di lavarmi! Quando tentarono di togliermi le katane e spogliarmi gli urlai dietro un “NO” categorico. Forse capirono “Sì” perchè continuarono il loro lavoro comunque con più rapidità. Senza complimenti. Non potevo che adeguarmi pensando alle vesti calde che sarebbero arrivate dopo.

Poi entro' una ragazzina dai capelli arruffati..Era molto giovane! Mi prese la gamba e d'istinto la ritrassi ma poi capii subito quello che voleva fare. Ma com'era esperta con le mani! Mi lavo' la ferita, ci mise sopra una sostanza che puzzava assurdamente e molto velocemente fascio' il polpaccio con una stoffa. Già mi sentivo meglio! Che era..una maga? No, non volevo saperlo.

Diosanto Robin! Stavano facendo anche a lei tutta sta tiritera? Quando mi accorsi che me la stavo immaginando di nuovo in modo succinto pensai al cibo. Sì, avrei finalmente riempito il mio stomaco a dovere quella sera! Mmh...e chissà magari avevano anche qualcosa da bere! Speravo in qualcosa di pesante, altamente alcolico! Ne avevo assurdo bisogno.

 

 

Robin

 

Due donne mi aiutarono ad avanzare verso una piccola grotta nella roccia dalla quale usciva della nebbiolina. Avevo già capito! Ero così felice..! Un bagno caldo finalmente!

Entrammo ed era un posto magico a dir poco. Piccole fiaccole dappertutto illuminavano debolmente l'ambiente, le pareti scintillavano, l'acqua calda, il vapore.. Era una vasca naturale di acqua termale! Piano piano stavo riacquistando la sensibilità delle mie estremità infreddolite. Ah..sarei stata lì per sempre! Chissà se anche Zoro si stava godendo un momento unico come quello!

Dopo un po' che ero lì rilassata entro' la bambina che avevamo visto all'inizio. Portava una pellicciona nera tra la braccia e mi disse timidamente che era per me. Poi scappo' di nuovo via.

“Che carina!” pensai. Era proprio un popolo di buon cuore quello!

Successivamente, quando con dispiacere uscii dall'acqua calda, le due donne che erano con me mi applicarono anche uno strano medicamento alla caviglia che immediatamente fece passarmi il dolore. Oh, Chopper sarebbe stato molto interessato a quel medicamento! Era pressochè miracoloso! Riuscivo quasi a camminare da sola ora!

Dopo il mitico bagno arrivo' il momento della cena.

Cena con sorpresa.

 

 

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Capitolo 13
*** Festa ***


Zoro

 

Cosa DIAMINE stavano facendo alla mia faccia??

Mi avevano portato subito una pelliccia da mettere addosso..probabilmente era di qualche felino del posto. Morbida e pesante, quello che ci voleva! Ed anche due calzari sempre di pelo. Finalmente iniziai a rilassarmi un poco. Ma poi comparvero due uomini con il viso disegnato (feci un colpo al momento!). Portavano delle ciotole con del colore dentro e iniziarono a tentare di pitturarmi la faccia. Li bloccai subito tutti e due contemporaneamente (ora ne avevo abbastanza!). Rimasero di sasso: avevano assaggiato i miei riflessi.

Poi ricordai le parole di Robin..sbuffai sonoramente e dovetti cedere a quella cosa..In fondo ci stavano aiutando! E ci avrebbero fatto dormire al caldo! Annuii di malavoglia sperando che comprendessero.

Gli uomini iniziarono a farmi dei disegni sul petto , sulle braccia e sulla faccia..e mi colorarono pure i capelli! Di viola. Chissá perchè poi sulle braccia che tanto non si vedeva nulla con la pelliccia!

Ma dovevo uscire conciato così?? Sul serio?!

Speravo che almeno avessero conciato per le feste anche Robin! Mi pareva giusto no?! TUTTE A ME!

Ogni volta che li guardavo in cagnesco quei poveretti trasalivano ma DANNAZIONE imperterriti continuavano a giocare agli artisti!

 

 

Robin

 

Stava arrivando finalmente il momento della cena! Avevo lo stomaco in subbuglio. Però c'era qualcosa di strano nell'aria, lo sentivo.

Accarezzando la mia lucida e morbidissima pelliccia nera osservavo la gente passare concitata..dicevano qualcosa su una festa forse..non ne ero sicura. Le due donne mi avevano portato in una casupola molto accogliente. Com'era decorata all'interno! Le pareti erano tutte dipinte di colori vivaci, le fiaccole facevano vorticare quei meravigliosi colori. Mi dissero che dovevo sedermi per terra e con il loro aiuto mi sistemai in attesa.

Prima arrivò una bellissima donna e si mise a trafficare con una polverina scura, si avvicinò e mi indicò i suoi occhi truccati di nero..Voleva truccare anche me come lei!

Sentii che pennellava delicatamente sulle mie palpebre e poi con del colore nero (la spiai!) fece gli ultimi ritocchi ed infine con un pennellino sporcato d'azzurro cielo dipinse le mie labbra.

Finito il lavoro chiamò qualcuno. Entrò la bambina che mi aveva portato la pelliccia prima, capii che si chiamava Noom.

Beh insomma..non era ancora finita! Dovevano sistemarmi i capelli ..ma perchè mai poi? Stavo per chiederglielo quando Noom mi disse che quella sera si teneva la festa che ogni mese cadeva con il plenilunio. Continuò dicendo che di solito in queste feste si festeggiavano le nuove coppie e i nuovi nati nel villaggio e che.. eravamo arrivati giusti in tempo. Mi fece un sorriso delizioso e lo ricambiai non molto convinta.

OH NO. Il mio sesto senso non sbagliava mai.

 

 

Zoro

 

Alla fine ero dovuto uscire per forza da quella capanna bisunta.

C'era una folla assurda dentro a quel mega capannone di pietra! Erano tutti dipinti. Una festa da camaleonti! Una pagliacciata insomma. Pero' era scenografico dovevo ammetterlo. Ma che intenzioni avevano?? Non ero mica tranquillo!.

E poi c'erano uomini...uomini solamente. Robin dove diamine era finita?

Ad un certo punto l'uomo che all'inizio ci punto' la lancia mi fece un cenno di seguirlo e mi fece sedere davanti al grande fuoco in centro di quell'enorme stanzone. Poi arrivarono tutti gli altri e si sedettero anche loro a fianco a me, da una parte all'altra, formarono delle file intorno al fuoco..ma solo la perfetta metà dello stanzone fu gremita. Notai che gli ultimi avevano portato dei rozzi tamburi. Ehi, ma io volevo MANGIARE no fare un BALLETTO intesi?! Cazzo NIENTE mi avrebbe fatto alzare da lì! A costo di tagliare delle teste! Ecco..le mie katane erano le uniche che mi rincuoravano un po'.

Quando tuonarono i primi tamburi feci un balzo. Eccheccazzo! Erano ammattiti ?! Era da spaccare i timpani quella roba! Avevo afferrato pure l'impugnatura di una katana dalla sorpresa. In realtà ero già nervoso di mio..saettavo lo sguardo di qua e di là in continuazione per capire che cavolo stava succedendo.

Poi entrarono.

Donne. Ecco dov'erano finite!

Ma...loro non erano disegnate! Cioè non piene di assurdi disegni dappertutto come noi! E zero, non avevano i capelli colorati! Anzi..

Le squadrai una ad una mentre entravano. E che dovevo fare? Qua non si mangiava!

La cosa strana era che loro erano tutte uguali..cioè preparate in modo uguale! Gli occhi erano assurdamente truccati di nero come se gli avessero tirato due pugni in faccia per capirsi! Le bocche...celesti?? Le pellicce che avevano addosso erano diverse ma tutte scure. Affascinante sta roba! Chissà che diavolo significava! Ecco, avevo appena pensato al diavolo che LEI entro'.

Io lì DAVVERO realizzai di essere fottuto.

Erano tutte uguali quelle donne no? No? NO??! STO CAVOLO!! Lei era magnetica.

Da quando aveva messo piede lì dentro la seguivo con lo sguardo fin quando non si sedette direttamente all'opposto di dov'ero io, davanti a me oltre il fuoco. Non riuscivo, non volevo interrompere quel contatto. Non pensavo piu' che non dovevo guardarla..fanculo! Era piu' forte di me. KO ragazzi. Finito. Stop. Era CHIARA la cosa ora. Dovevo solo buttarla giù. Digerirla.

A me non piaceva quella donna. Io ero in adorazione.

Ero sicuro di avere avuto di nuovo la bocca aperta.

 

 

Robin

 

Appena entrai nel salone ero un po' in imbarazzo sinceramente. Il suono dei tamburi aumentava la mia tensione. Vedendo tutti quegli uomini truccati in modo particolare abbassai subito lo sguardo pensando a seguire le altre e far finta di nulla.

Era tutto affascinante..un'atmosfera particolare. Appena seduta cercai subito Zoro ma non lo vidi subito.

Caspita era proprio dritto davanti a me! Ma gli avevano colorato i capelli di viola! Non l'avevo riconosciuto..eppure pensai subito che gli donasse quel colore. E pure tutto il resto.

Aveva addosso una pelliccia tigrata. Sì gli stava a pennello! Il mio cuore ricomincio' a battere piu' forte.

Ero talmente presa a scrutare come l'avevano conciato che non mi ero accorta che anche lui mi stava fissando. E non distoglieva gli occhi dal mio viso. Stava bene?? Aveva un espressione curiosa, buffa!

Alzai una mano come per salutarlo e con il labiale gli dissi: “Ti Sta Bene!” e sorrisi senza neanche accorgermene. Vedendolo mi sentivo rassicurata.

Con mio stupore ricambio' il sorriso. E abbasso' lentamente lo sguardo sempre con un sorriso tra le labbra. Era strano... l'avevano drogato?.

In qualche modo dovevo avvisarlo di quello che fra poco sarebbe successo.

 

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Capitolo 14
*** Esibizione ***


Zoro

 

Oh! ERA ORA! Si mangiava qualcosa alla fine! Entrarono ciotolone colme di roba. Carne, verdure, pesce e frutti..di tutto! Oh oh! Grandioso! Avevo un motivo per staccarle gli occhi di dosso! E udite udite! Arrivò anche qualcosa da bere! Non seppi mai cos'era quella cosa ma sembrava sakè. Lo bevevano tutti e mi pareva parecchio forte . Ecchediamine! Proprio quello che ci voleva! Adesso sì che si ragionava! Me ne sarei scolato un bel po' quella sera e chissà magari avrei scordato il demone tentatore per un po'. Ci speravo!

Iniziai ad abbuffarmi. Era tutto molto buono o era la fame?

"Zoroo!" Trasalii. "Sono io, Robin! Devo avvisarti di una cosa.." Guardai nel punto in cui prima c'era lei ma non la vidi. "Guarda giu'" sentii ancora.

Abbassai lo sguardo e con mio sgomento c'era una bocca azzurra sul mio petto!. Non era l'effetto di quello che avevo bevuto ma la sua abilitá, era la bocca di Robin. Certo però che non l'aveva mai fatto SU DI ME! Un altro incubo a cui pensare insomma! Per fortuna che si confondeva un po' con tutti quei disegni addosso!

"Volevo avvisarti che fra poco dovrai esibirti!". C-che?? Che cazzo voleva dire? Continuò e ascoltai esterrefatto.

"La prima fila di uomini di cui fai parte è l'attrazione della serata. Ognuno deve fare qualcosa di particolare che solo lui sa fare! Quando sará il momento improvvisa! Non usare le katane, si spaventerebbero. E poi.."

SHAAHH..

La bocca si dissolse in piccoli petali e svanì. Stava per dire cosa?? Perchè non era riuscita a continuare? Mi stavo agitando..NON SI POTEVA MAI STARE IN PACE ORCOCANE!! E cosa avrei fatto io dopo?! Ma manco per sogno!! E perchè mai??

Stavo mangiando, bevendo e imprecando in tutti i modi possibili (tanto nessuno poteva capirmi!) quando spensero tutte le fiaccole e rimase solo il fuoco centrale ad illuminare lo stanzone.

Iniziò una musica soave..flauti?..Non di certo il casino di prima!

Entrarono una ventina di uomini che trasportavano qualcosa di grande e pesante sulle spalle. Lo appoggiarono con molta fatica su una specie di altare rialzato di pietra. Non lo vedevo bene ma era a forma di piramide quel coso! E che mi venga un colpo se non sembrava uno di quei cosi che studiava Robin! Massii! Un Pongigrif? Poneriff? Ponfigh..sì insomma quello!!

Gli uomini tornarono a sedersi e la musica si fece più forte ed io ricominciai a mangiare.

Al suono dei tamburi si presentarono sette individui coperti fino ai piedi da grandi pelli di animale con il viso coperto da delle maschere bianche. Che roba era?? Halloween?? Era un po' macabro per i miei gusti, a Robin sarebbe piaciuto invece. Detti un altro morso a quella gustosa carne.

Intanto il gruppetto si era avvicinato all'altare e stava portando a suon di musica delle offerte floreali. Booh! Non ci capivo nulla e non mi fregava sinceramente. Buttai giù una ciotola di quello strano liquore.

Quando poi quelle pelli vennero sfilate via da delle bambine che entrarono di fretta mi andó di traverso quello che avevo bevuto.

Tra quelle donne, perchè erano tutte donne quelle lì sotto, c'era pure LEI. Dei brandelli di pellicce chiare coprivano solo a malapena quello che andava coperto. Tossii forte, mi stavo soffocando.

Iniziarono tutte a muoversi molto lentamente..anche lei. Per l'ennesima volta mi implorai di NON GUARDARE! Me lo stava dicendo il mio corpo che non potevo !

Continuarono a ballare sempre molto lentamente e io la fissavo catatonico. Da quanto stavano ballando? Boh. Nel frattempo si erano spostate davanti a noi e danzavano intorno al grande fuoco. Ormai avevo memorizzato ogni centimetro del suo corpo..

MALEDIZIONE perchè pensavo che fosse perfetta?? Che fosse la cosa che volevo di più al mondo?? ..

Sapevo che stavo sbagliando, che era LA FINE, dovevo rinsavirmi immediatamente!

Poi l'idea..

..BERE!

Ecco quello che dovevo fare! L'alcol mi avrebbe salvato! E ogni volta che il mio sguardo andava su di lei avrei bevuto una razione doppia! E DANNAZIONE adesso volevo proprio vedere chi l'avrebbe avuta vinta!! Non potevo permettermi di perdere il controllo come prima! Questa era una guerra con me stesso e avrei vinto a tutti i costi!

Io davvero non so quante ciotoline di quella roba buttai giù. So solo che ne arrivavano in continuazione e ad un certo punto bevvi anche quelle dei miei vicini di sventura. Era una cazzo di battaglia persa in partenza!

Ad un certo punto finì quella tortura, lei sparì con le altre e comparirono altre donne con dei bambini urlanti che mi perforarono il cervello da quanto piangevano. Mi stava giá girando la testa? Di solito reggevo di più! Quella roba era evidentemente molto forte! O forse, che era più probabile, ne avevo bevuta una quantitá assurda.

 

 

Robin

 

Mi rimisi subito la pellicciona nera addosso.

Ero uscita da quell'atrio ma stavo ancora tremando. Che vergogna! Cosa cosa avevo dovuto fare per salvare la pelle! Oh, speravo che Zoro non avesse guardato! E tutti quegli altri uomini?..Mammamia.

Vabbeh era andata ormai.

Per non parlare della cosa sorprendente che avevo visto! Era abbastanza buio nel grande salone e non ne ero sicura ma quella piramide aveva delle incisioni! Sembrava proprio..

Mi chiamarono, dovevamo rientrare. Finalmente avrei mangiato qualcosa pure io."Il peggio è passato" mi dissi. Così seguii la fila di donne che rientravano nel grande salone.

Le luci delle fiaccole erano tornate e quando fui abbastanza vicina all'altare detti un'occhiata a quella grande pietra..

Ma sì!! Era proprio una specie di Poneglyph piramidale! Sconcertante!! Evidentemente mi ero bloccata perchè la donna dietro di me mi diede una leggera spinta per farmi andare avanti.

Mi risedetti al mio posto e subito cercai Zoro. Non c'era..ed erano spariti tutti gli uomini in prima fila.

Ah, voleva dire che adesso toccava a loro! Ero proprio curiosa! Nel frattempo erano arrivate anche molte pietanze invitanti ed una strana bevanda. Iniziammo subito a mangiare..era tutto squisito!! Peccato che l'unica cosa da bere era quell'intruglio che sembrava liquore. Io reggevo poco l'alcol..vabbeh, avrei mangiato a dovere e non ci sarebbero stati problemi.

Con mia sorpresa tutto d'un tratto i tamburi tuonarono ed entrò il primo uomo. Non aveva la pelliccia..ora si vedevano degli strani disegni su di lui..era tutto colorato! Singolare davvero. Posizionò in fondo alla stanza quelli che sembravano dei manichini di paglia poi ritornò dov'era prima. Il fragore dei tamburi ora era davvero forte! Tutti attendevano immobili quello che quell'uomo avrebbe fatto.

Prese una lancia e la scagliò. Andò ad infilzarsi sulla testa del primo manichino. Ne prese altre e continuò a lanciare. Tutte le lance avevano centrato i manichini.

La folla iniziò a battere forte i palmi delle mani sulle gambe e capii che quello era un segno di ammirazione. Un successone insomma!

Entrò il secondo che fece roteare con maestria dei sassi in aria, un terzo alto e grosso che schiacciava con la testa dei frutti che sembravano cocomeri, il quarto ballava molto bene...e un altro ancora suonava divinamente il flauto. Avanti così. La gente seduta un attimo sorrideva divertita e un altro ancora stava in ammirazione.

Poi entrò Zoro.

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Capitolo 15
*** Grande Tigre ***


Robin

 

Quando entrò diede l'impressione di esser stato spinto dentro perchè quasi cadde in avanti. Subito dopo mi accorsi. Era ubriaco! Le persone ridacchiavano a quella scenetta comica ma io no.

Zoro ubriaco?? Ma non era davvero possibile! Aveva sempre bevuto tantissimo e al massimo poi andava a dormire! Ma non l'avevo mai visto così! Ero seriamente preoccupata..anche perchè iniziava a girare fortemente la testa pure a me. Non avrei più bevuto nulla! Sicuro!

Uno Zoro tutto magistralmente dipinto avanzava davanti a noi barcollando e ad un tratto credetti che cascasse addosso a qualcuno.

Oddio..e ora che cosa avrebbe combinato in quello stato?! Mi misi le mani alla testa pregando che non facesse nulla di avventato.

Quando si fermò davanti all'altare di pietra mi dissi che era finita.

Ora non rideva più nessuno. Tutti erano in assoluto silenzio e fissavano seri e immobili la scena. Anche i tamburi si fermarono.

Zoro rimase in piedi immobile per un po'. La sua schiena colorata mi diceva che stava respirando profondamente.

Ormai avevo le mani davanti agli occhi, non volevo guardare. Però spiai lo stesso..

Ad un certo punto si mosse. Si mise sotto al piastrone rialzato, alzò un braccio e, issandosi in piedi, alzò TUTTO il blocco di pietra.

Piastrone e piramide erano a mezz'aria sorrette da una sola mano. No! Avevo visto male! Da DUE DITA! Era un fenomeno come al solito! Potevo vedere ogni suo meraviglioso e colorato muscolo in tensione.

Tolsi le mani dalla mia faccia e guardai i volti sconcertati delle persone. Alcuni erano davvero atterriti, altri strabuzzavano gli occhi increduli e alcune donne si erano strette tra di loro dalla paura.

Zoro lentamente ripose il lastrone e barcollando di nuovo uscì da lì sotto. Si alzò portandosi una mano alla testa con aria sofferente. Ero decisamente orgogliosa di lui!

Dopo alcuni attimi la folla iniziò euforica a battere furiosamente le mani sulle gambe, i tamburi ricominciarono a suonare fortissimo e qualcuno gli gridò dietro qualcosa.."Grande Tigre", poteva essere?

Stavo battendo anche io le mani sulle mie gambe quando Zoro, sempre andando a zig zag, uscì dalla sala.

 

 

Zoro

 

Volevo vomitare. Ma non ci riuscivo.

Stavo talmente male che non ero in grado nemmeno di fissare miei piedi. Roteavano.

MA CHE CAVOLO C'ERA DENTRO A QUELLA MALEDETTISSIMA ROBA???! Non poteva essere solo alcol!! Non ero mai stato così male per aver bevuto in tutta la mia vita. Eh no, cazzo! Non ero MAI STATO MALE per aver bevuto!

Non riuscivo più a ragionare.

Ero seduto in ginocchio appena fuori dal grande atrio e sentivo gli altri uomini camaleontici dirmi..urlarmi qualcosa. Cercavo di metterli a fuoco ma era dannatamente difficile. Ma che caspita volevano ANCORA?! Dovevano lasciarmi IN PACE!!

Mi sentii preso di forza e spinto di nuovo dentro a quella stanza del demonio.

Ooh! Come girava quella stanza adesso!! Una giostra! Prima almeno non era stato così, avevo trovato miracolosamente un minuto di vaga luciditá ed era stata una robetta per me alzare quella cosa.. più che altro fu un'impresa mantenere l'equilibrio!

Una mano mi afferro' e mi fece sedere a forza.

Mi misero non so dove..so solo che accanto me c'era Robin. Sentivo il suo profumo. Era così forte..

“Stai bene?..” Mi sussurro'.

Non so se risposi, non sapevo neanche cosa stava facendo ancora quella strana gente intorno a me.

Ero troppo in confusione.

La musica.. ricordo la musica del flauto che mi entrava prepotentemente nel cervello, figure umane che fluttuavano davanti a me, la faccia di quel vecchiaccio comparire all'improvviso biascicando qualcosa e quel profumo, quel dannatissimo meraviglioso profumo, intenso come non mai che mi dava alla testa.

 

 

Robin

 

Zoro era seduto accanto a me..cioè l'avevano seduto. Lo vedevo dal suo sguardo perso e ridotto ad una fessura che stava male ma comunque gli chiesi come si sentiva.

Alzò leggermente la mano e mi fece un gesto come per dire "lascia stare".

Volli rincuorarlo un po'. "Sei stato grande" gli dissi. Forse non mi sentì perchè non diede cenni di risposta. Sì, confermo ero preoccupata.

In quel momento eravamo tutti seduti a coppie davanti all'altare e il vecchio capo stava finendo il rituale di benedizione.

Ormai vorticava la testa pure a me..ma non ero di certo nello stato di Zoro! Io almeno ero arrivata con i miei piedi fin lì e la caviglia ormai era solo un piccolo fastidio.

Non ero proprio lucida ma ragionavo ancora. Sinceramente però avevo l'impressione di peggiorare ogni minuto che passava ed ero sempre più convinta che quella specie di sakè non poteva essere solo una bevanda alcolica.. Caspita! Proprio la giusta conclusione di una giornata assurda come quella!

Speravo che tutto finisse presto e di andare a riposare.

Dopo pochi minuti capii che la festa era finita e tutti iniziarono ad andarsene. Mi pareva di vedere delle persone che non si reggevano bene in piedi e pensai che almeno non eravamo gli unici in quello stato!

Cercai di alzarmi ma ora ogni cosa che vedevo girava vorticosamente. Mi accorsi però che arrivarono due uomini e aiutarono Zoro ad alzarsi. Ormai aveva perfino il volto contratto dal malessere e teneva gli occhi chiusi. Chiesi loro dove lo portavano e risposero che ci pensavano loro a lui sorridendo. Li guardai fiduciosa e anuii sperando che lo rimettessero almeno un po' in sesto.

Riprovai ad alzarmi e ce la feci ma poi barcollai in avanti e per fortuna mi afferro' una donna molto alta. Mi comunico' che fra poco mi avrebbe portato alla casupola dove avrei riposato. Ooh bene! Non aspettavo altro!

La sentii parlare ancora con qualcuno ma non capii nulla (era tutto molto confuso nella mia testa..), passo' qualche minuto credo e poi finalmente mi aiuto' a camminare e ci dirigemmo lentamente insieme verso la casupola.

Ah, finalmente la giornata si era conclusa! Davvero non ne potevo piu'..volevo solo chiudere gli occhi.

Arrivammo finalmente a destinazione. La donna mi aiutò ed entrare e mi salutò restando fuori.

Poi quasi mi sbattè la porticina in faccia andandosene, così mi lascio' da sola. Mi voltai per capire dov'era il giaciglio reggendomi ad una parete.

Quello che riuscii a vedere vagamente era una luce molto fioca che filtrava da fuori attraverso una minuscola finestrella in fondo alla stanza. Era buio lì dentro! La finestrella fluttuava ai miei occhi. Non ero piu' del tutto lucida ormai. Abbassai lo sguardo e cercai in tutti i modi di mettere a fuoco qualcosa. Vidi il giaciglio di pelli così mi lasciai andare e caddi in ginocchio con un tonfo.

Avanzando piano a carponi arrivai al pagliericcio di pelli.

Mi distesi su un fianco e con un sospiro iniziai a rilassarmi. Ed è stato proprio in quel momento che sentii qualcosa appoggiarsi sulla mia spalla.

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Capitolo 16
*** Arcobaleni ***


Robin

 

Capii che quella sulla mia spalla era una mano perchè mi strinse e poi mollo' la presa scivolando via.

“..Demone?” Udii una voce roca che pero' riconobbi immediatamente. Mi pareva che la voce provenisse da molto lontano invece lui era proprio lì vicino visto che mi aveva toccato.

Mi girai faticosamente dall'altro lato per parlargli anche se ero troppo confusa e spossata per farlo. Alla fine ci avevano messi insieme, era da prevedere.

Era troppo buio per vedere qualsiasi cosa e poi girava tutto lì dentro..

“Pe.. perchè mi.. perseguiti?” Zoro parlava a me? Ma no..stava sognando, era meglio lasciarlo stare e dormire.

Poi qualcosa tocco' la mia faccia. Delle dita..delicatamente, scivolavano sul mio viso. Sentendole mi irrigidii.

“Tu... questo profumo..toglilo via..” sentii. Ma stavo sognando o era reale? Oh, non capivo proprio più nulla! Sentivo quelle dita scivolare sempre più giù lungo il mio collo.

Si fermarono un attimo e poi continuarono fino ad arrivare di nuovo alla mia spalla. Stavo già dormendo? Credevo fosse un sogno però ero in tensione e non riuscivo a muovermi , ero bloccata.

Improvvisamente Zoro mi spinse via e mi ritrovai di schiena. Confusa e sorpresa, mi resi conto che era tutto reale. Ora volevo alzarmi e andarmene ma non ne avevo davvero la forza.

“Non puoi....non puoi ...VINCERE!” disse ancora con voce piu' alta e decisa e immediatamente sentii che si muoveva. Oh, ora iniziavo sul serio ad avere paura! Per la prima volta paura di lui!

No! Lui non stava sognando! Me ne resi conto. Lui era semplicemente ubriaco..e chissà con chi stava pensando di parlare! “Demone” aveva detto? Non ne ero sicura..

“Tu....” Un sussurro..molto vicino. Il mio cuore stava battendo all'impazzata adesso.

Ero nel panico più totale..non avevo mai visto Zoro in quello stato e avevo il terrore di scoprire di che cosa era capace..

Riuscii a fatica a portare le mani davanti a me per capire dov'era e incontrai sul suo petto..Era proprio sopra di me!

Parlo' e urlò ancora. "Ti prego...non farlo.. COSA VUOI DA ME?!" La sua voce era molto, molto vicina al mio viso.. Chi stava supplicando ora? Perchè urlava così?? Stavo contratta e immobile..Dio cosa potevo fare??

"Zoro...sei ..ubriaco!" Riuscii a dire solo queste tre parole e mi costarono tantissimo, mi sentivo sfinita, atterrita, in confusione.. Continuo' a parlare e la sua mano prese la mia ma inaspettatamente in modo tenero come se avesse paura di farmi male.

“Io..non posso!” Ora il tono pareva disperato..soffocando addirittura un singulto!

Mi stava spiazzando...non sapevo piu' che cosa pensare.

"Dannazione io...ti voglio...Robin!" Lo sussurrò talmente vicino al mio orecchio che sentii il contatto con le sue labbra.

Non ci capii più niente. Ma..allora parlava sul serio con me??

Quello che aveva detto.. non poteva essere!

Non mi diede modo di pensare ad altro perchè appoggiò la bocca sulla mia pelle e iniziò ad accarezzarmi con le labbra andando giù piano lungo il mio collo. Sentivo che respirava profondamente. Avevo ancora le mani sul suo petto ma non lo stavo contrastando!

Cosa stava succedendo?? Ormai avevo perso il senso della realtá! Nella mia testa vorticavano moltitudini di colori, arcobaleni..? Sentivo il tocco di Zoro, la mia pelle reagiva ad ogni contatto e la mia testa esplodeva. Quei delicati tocchi si stavano trasformando lentamente in baci..in morsi. Sapevo che dovevo fermarlo.. Ma non ci sarei riuscita..o forse sì? Provai a spingerlo via ma fu inutile.

Cosa dovevo fare?

Cosa..dovevo fare??

Cosa volevo fare?

Quel contatto inaspettato.. era piacevole.

No assolutamente.. era irresistibile.

Quello era lui. Era Zoro.. nessun altro.

Io volevo che succedesse? Davvero lo volevo con Zoro così....?

Questa volta non mi avrebbe perdonata..

Lasciai scivolare giù le mie mani esausta.

..

Sì..io lo volevo e basta.

 

Fu tutto quello che ricordai di quella notte di plenilunio.

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Capitolo 17
*** Risvegli ***


Robin

 

La luce della mattina filtrava dalla finestrella. Così mi svegliai.

La prima cosa che vidi fu la schiena di Zoro. I disegni dipinti sulla sua schiena erano tutti ormai sfumati l'uno con l'altro in un tornado di colori. Mi ricordarono subito gli arcobaleni..quella visione. Mi tirai su a sedere faticosamente. Lo sentivo, non serviva guardare.. sotto quella pelliccia nera ,che con chissà che luciditá avevo usato come coperta, ero nuda. Avevo un forte cerchio alla testa.

Lo guardai di nuovo. Zoro era coperto a malapena dalla pelliccia tigrata e respirava piano.

Mi pareva un povero clown distrutto dall'ultima esibizione. Dopo tutto quello che era successo stavo pure sorridendo! Ma come facevo ad essere così..tranquilla? Non riuscivo a staccare gli occhi da lui. Mi sentivo fisicamente provata e contemporaneamente.. appagata?

Sorridevo come una sciocca.

No.....non andava bene.

Sapevo quel momento disteso sarebbe finito in fretta..con il risveglio di lui.

Mi guardai. Ero completamente sporca di colore dappertutto. "Più chiaro di così" pensai. Presi tutte le mie cose sparse in giro, mi vestii in fretta e silenziosamente me ne andai.

Io avrei negato. Negato tutto. Avrei fatto finta di niente. Era l'unica cosa da fare. E se fosse stato così per sempre sarebbe andata bene comunque. Zoro.. Zoro mi avrebbe davvero odiato dopo tutto questo, ne ero certa. Non potevo permetterlo. Mi avrebbe fatto troppo male. Ormai i miei sentimenti li avevo capiti. Ora bastava assopirli.

Però...dicono che quello che realmente pensi si riveli quando sei ubriaco, così senza freni. E se Zoro davvero avesse provato..?

No, era sbagliato lasciarsi andare a quei pensieri.

Con il bagno che fra poco avrei fatto avrei lavato via tutto. Quei colori, quella notte, quello Zoro, quelle parole che mi aveva detto, quelle sensazioni, quel legame tanto forte che ora sentivo con lui.

Era l'unica cosa da fare.

Nessuno avrebbe saputo nulla..nessuno tranne quella tribù.

Stavo camminando velocemente a testa bassa verso la piccola grotta termale con tutti questi pensieri nella testa, era una giornata di sole ma c'era un vento gelido. Io non avevo freddo anzi, la mia faccia pareva prender fuoco. Ogni tanto incrociavo qualcuno. Una vecchina, sono sicura, aveva sogghignato nel vedermi.

Arrivai al bacino termale e mi calai in acqua. Sì ,sarebbe tutto finito così.

Tra la nebbiolina notai che c'era anche un altra donna, era sporca anche lei un po' dappertutto.. Mi sorrise timidamente. Ma si, certo! Aveva ballato con me la scorsa notte..faceva parte di una coppia ma lui non lo ricordavo.

Volli andare a fondo sulla storia di quel maledetto liquore. Così mi avvicinai piano a lei.

Sperando di trovare le parole giuste per farmi capire, le chiesi se stava bene e le dissi che io avevo male alla testa.

Mi rispose brevemente ma capii perfettamente cosa disse.

 

 

Zoro

 

Quando aprii l'occhio vidi una luce potente e mi esplose la testa. ORCoboia!! Cos'era quel mal di testa della miseria?! E..dov'ero? Una morsa mi attanagliava il cervello.

Mi girai supino per guardarmi intorno con una mano alla fronte.

Pareti di pietre..una piccola stanza..ah sì, il villaggio! Eravamo stati ospitati, giusto!

Ma che diavolo era quel mal di testa dell'inferno?? Mi guardai la mano. Colorata..? Ricordai tutto! L'arrivo al villaggio, quei pazzi che mi avevano colorato, il banchetto con tutta quella gente fuori di testa, lei che ballava (no! questo dovevo dimenticarlo!) e ..il sakè. Sì, se era sakè quello..mah. Avevo capito comunque il perchè di quel forte malessere che provavo. Non avevo mai subito i postumi di una sbornia, mai.

Mi alzai a sedere.

Chəec@az..??! Mi ero svestito del tutto di notte? E...Uuhh! Lì dentro era un vero casino! Colore dovunque e il giaciglio di pelle dove avevo dormito era il peggio del peggio! Un pezzo mi era rimasto anche appiccicato alla schiena perchè il colore si era asciugato.

Un flash nella mia testa.. all'improvviso.

Deglutii.

Era un sogno che avevo fatto poco fa sicuro. O la mia testa mi stava giocando un brutto tiro. Avevo visto..no, avevo rivissuto qualcosa. Come si chiamano? "Dre jà viù" mi sembra. Io stavo.. insomma lo stavo facendo con una donna. Inutile dire che era lei. Avevo risentito persino quel profumo. Eravamo lì, proprio lì. Guardai di nuovo lo spazio a terra vicino a me. Arcobaleni di colore.

Nah impossibile!.. ero solo. Cioè..era così e basta. Stop.

Bussarono alla piccola porta. Poi sentii subito una vocina ma non capii niente ovvio. Doveva essere un bambino? Mi coprii subito.

La porta si aprì un poco molto lentamente e vidi due manine che posavano per terra due ciotoline. Non vidi altro perchè, dicendo ancora qualcosa, il bambino chiuse l'uscio e se ne andò.

Cos'era quella roba?? Ancora quel fottuto sakè?! Ma MAI E POI MAI avrei bevuto di nuovo quella bevanda dell'inferno!

Mi distesi e restai lì ancora un po'..avevo troppo mal di testa, speravo che arrivasse Robin così avrei avuto la possibilitá di farmi una doccia in qualche modo. Di certo non sarei uscito da lì così!

Stavo per riprendere sonno quando sentii bussare.

"Zoro? Sei sveglio?" Oh, finalmente era lei.

"Entra" le dissi rizzandomi a sedere.

"Devo dirti due cose poi devo andare ad aiutare delle donne a cucinare il pranzo per oggi. Non posso usare la mia abilitá con loro, li turberei, quindi ho optato per il lavoro manuale." Era entrata lentamente rimanendo vicino alla porta e iniziando a parlarmi normalmente come se fosse normalissimo vedermi così.. così come un camaleonte. Continuò.

"Ho promesso al vecchio capo che avrebbero avuto qualcosa in cambio ..ricordi?" Non mi lasciò rispondere.."quindi fra poco arriveranno degli uomini e li aiuterai ad andare a caccia e procurarsi della legna..sará una sciocchezza per te".

Ah, che gran rottura! "Sì certo!" Le risposi seccato "Se non avessi questo mal di testa del demonio! Ma ok!!" Alzai un po' la voce d'accordo ma avevo proprio la luna storta.

Poi bussarono di nuovo e lei aprì. Era ancora quel bambino.

Il ragazzino guardò le ciotole a terra e poi si mise a parlare con Robin. "Dice che devi bere perchè ti fará stare meglio" tradusse lei.

Mmh.. Non ne ero convinto."Non è quella cosa di ieri sera vero? L'hai bevuta anche tu?..". Nel frattempo mi alzai e andai a prendere la prima ciotola.

"Si..ma poco. Ho sentito subito che era molto forte. Comunque sono venuta a sapere che non c'era solo liquore lì dentro..c'era una sostanza allucinogena".

Lo disse con tranquillità.

"Coosa?!" Urlai e il bambino si tappò le orecchie indietreggiando. Oh! Non avrei più urlato, ma non per il bambino ma perchè se lo facevo il mio mal di testa mi avrebbe ucciso.

Notai che ce n'era un altra di ciotolina e Robin mi disse subito: "Ha detto anche che ne devi bere due" riferendosi al bambino.

Appena finii di bere la seconda scodellina e la posai per terra il ragazzino prese quello che doveva prendere e filò via veloce.

Bah..quella roba che avevo bevuto sapeva da erba andata a male.

"Devo andare" disse Robin.

Ero in piedi a due passi da lei e lei parlava ma guardava da un altra parte, sembrava aver fretta di uscire come il bambino.

Proseguì. "Ci vediamo allora..a pranzo credo. Seguili e non strafare, sono un popolo semplice. Ah! E poi devo capire cosa c'è scritto su quello strano Poneglyph.".

La osservai meglio intanto che parlava. Aveva i capelli un po' bagnati e stava giá aprendo la porta per uscire.

"Mi sa che ti stanno già aspettando..penseranno anche al tuo bagno. Ciao".

Mi salutò senza guardarmi ma non fu la cosa che mi sconvolse. La cosa che bloccò completamente ogni mio muscolo e ogni mio pensiero per un tempo indefinito fu del colore, un po' di verde sporcato di viola dentro all'orecchio di quella donna.

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Capitolo 18
*** Tagliare ***


Robin

 

Tagliare.

Tagliare quell'ortaggio che avevo tra le mani. Questo dovevo fare. Non dovevo pensare ad altro che tagliare. E stare attenta a non tagliarmi visto che l'attrezzo che avevo tra le mani era molto rudimentale...

Sì, tagliare. Tagliare quel rapporto che era diventato troppo importante era la giusta cosa da fare. Ognuno aveva i propri obiettivi nella vita, diversi e impegnativi, a cui pensare. E questo legame avrebbe solo complicato le cose.

Avevo detto a Zoro che la bevanda era allucinogena ma non era proprio così..avevo esagerato perchè avevo paura che ricordasse qualcosa di quella notte (in realtá c'erano solo delle erbe rilassanti che probabilmente avevano interagito con l'alcol, almeno su di me). Che tipo di alcol fosse comunque rimaneva un mistero.. forse l'unico al mondo in grado di far sbarellare quello spadaccino. Con le ciotole invece ero stata abbastanza astuta nel fargli capire che erano tutte e due per lui (rinunciando così alla mia razione e sopportando il mal di testa per tutta la mattinata).

Cercavo di concentrarmi nel preparare quelle verdure ma la mente tornava sempre lì.

Il tempo..sì il tempo avrebbe affievolito e forse cancellato tutto. Era stato un errore. Punto e basta.

Ero in una casupola adibita a rudimentale cucina e accanto a me c'erano altre donne, le sentivo parlare tra di loro mentre lavoravano vicino al fuoco ma non sempre riuscivo a capire i discorsi che facevano. Parlavano dei figli, degli uomini a caccia, di una grande bestia (forse un felino) che a loro incuteva timore.

Mi avevano subito messo a tagliare le verdure ma ancora poco e avrei finito..con la mia abilitá avrei fatto quel lavoro in pochi minuti e senza il rischio di tagliarmi ma non potevo di certo farlo! Mi ero immaginata la scena: le donne urlanti che correvano di qua e di lá e gli uomini attorno che mi puntavano le lance per poi magari mettermi alla forca. Sì, una bella fine.

Dovevo trovare un occasione anche per analizzare quel Poneglyph..l'avevo visto ancora lì nella grande sala. Mi bastava leggerlo. Non vedevo l'ora, ero veramente curiosa..

Al momento però ero bloccata lì.

"E' veramente tanto forte il tuo consorte!" Mi girai. Era una vecchina che si era rivolta a me.

Le sorrisi e gli dissi che sì era forte perchè si teneva in allenamento tutti i giorni. Poi continuai il mio lavoro non badandola più.

Finito quel compito mi chiesero di badare alla cottura e così feci. Avevo appena spento il fuoco che sentii un gran chiasso. Delle persone concitate che esclamavano qualcosa..erano sorprese di che? Uscii dalla cucina.

Un bel gruppo di persone si era radunato ai limiti del villaggio dove iniziavano le fiaccole.Guardavano cosa? Non vedevo bene da lì, mi avvicinai alla scena.

La prima cosa che pensai vedendo quello spettacolo fu: "Caspita! Ma non gli avevo detto di NON ESAGERARE?". Sì perchè il motivo di tanto trambusto erano proprio gli uomini che tornavano dalla caccia, cioè quello che avevano portato dalla caccia.

Si erano divisi a gruppi e avanzavano trascinando tre grandi montagne di carcasse di animali. Zoro guidava quella processione trascinando con noncuranza il corpo di quello che pareva un enorme felino blu-azzurro..era davvero una bestia enorme!! Forse era l'animale della conversazione di prima?

La gente intorno a me commentava sorpresa e incredula la scena riempiendo di complimenti lo straniero. Notai che Zoro era "tornato normale" : capelli verdi, pelle rosa e.. sguardo omicida.

Infatti quando ci passò davanti il suo occhio balzò subito su di me e non sbaglio quando dico che quello che mi diede fu un occhiata di fuoco. "Ah bene, eccolo di nuovo il mio sesto senso" pensai "e non promette nulla di buono".

Più tardi mangiammo tutti insieme sempre nella grande sala e non rividi Zoro fino a quel momento. La cosa che trovai molto strana fu che lui non si sedette vicino a me per il pranzo ma con un gruppetto di uomini.

Lo osservai. La pelliccia tigrata gli stava proprio bene e sarebbe stato anche bene lì con loro. Sì, lo stavo prendendo in giro. Stava pure sorridendo! A quegli sconosciuti? Da non credere..Boh. Mi balenò in mente che forse mi sentivo solo trascurata. Che sciocchezza!

Almeno sapevo che ubriaco non era visto che stavamo bevendo tutti acqua al momento..

Vicino a me c'erano due bimbi e una donna che cercava continuamente di zittire i figli che mi riempivano di domande. Erano quasi tutte su Zoro. Come faceva ad essere così, cosa mangiava di solito, se anche gli altri uomini del nostro paese erano così forti...erano tutti in visibilio per lui.

Ogni tanto lo vedevo che guardava dalla mia parte ma non fermava mai il suo sguardo su di me. Stava controllando se ero ancora al mio posto? Ero sempre più convinta che stesse recitando..facendo finta che andasse tutto bene. Quella occhiata di prima..era palese che c'era qualcosa che non andava.

"Ma dovete proprio andare via oggi?.." Ancora quel bambino, almeno chiedeva qualcosa di diverso!. Gli risposi che sì dovevamo andarcene e tornare alla nostra terra in qualche modo.

Ad un certo punto Zoro si alzò. Feci finta di nulla. Cammino' verso la mia direzione lentamente. Poi si fermò proprio dietro di me, si chinò un poco e mi disse con tono molto fermo : "Ti devo parlare. Sono alla mia casupola". Non gli risposi perchè da quel "mia" detto così avevo giá capito tutto.

Maledetto il mio sesto senso!

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Capitolo 19
*** La verità ***


Zoro

 

Guardavo nervosamente ogni singola pietra di quella casetta. Era stata messa tutta in ordine e pulita.

Avevano cancellato le tracce. Proprio come aveva tentato di fare lei.....

La stavo aspettando. Non arrivava. Ero sempre più nervoso. Un confronto era l'unica cosa da fare per avere la risposta al mio dubbio, anche se in realtà quella risposta la temevo.

Ogni minuto che passava il mio umore peggiorava. Speravo per lei che arrivasse presto.

E la porticina si aprì. Robin entrò normalmente senza chiedere permesso e chiuse la porta dietro di sé con aria indifferente.

Ci fissammo per un tempo imprecisato dritti in faccia. Senza distogliere lo sguardo ruppi il silenzio.

“Dimmi la verità”. Lo dissi come se stessi dando un ordine. E lo era.

Robin rispose guardandomi con una dannata tranquillità.

“Quale verità? Approposito.. non ti avevo detto di non esagerare con loro! e invece...” Non la lasciai finire, non mi importava di quelle fottute idiozie.

“La scorsa notte dove hai dormito?” La stavo ancora fissando, avrebbe fatto prima o poi un passo falso.

“Dove mi hanno collocato” mi rispose.

“Complimenti per la risposta davvero! Sei sempre stata abile in queste cose.. ma purtroppo ho fatto uno più uno ormai” controbattei.

Lei mi disse che non aveva capito cosa intendevo e che doveva ritornare in cucina per non so che e io ormai stavo ribollendo. Non ero bravo quanto lei a mantenere la calma.

“Sono stufo dei giri di parole Robin! DIMMI QUELLO CHE E' SUCCESSO IERI NOTTE!” Stavo già alzando la voce?

Ricevetti un sorriso sarcastico di risposta.

Poi lei fece per prendere la porta e andarsene dicendo che ero impazzito e non ci vidi più.

Fui veloce.

Un colpo secco.

La porta si richiuse con un botto. Avevo bloccato quella donna lì dentro e dannazione, non sarebbe uscita finchè non avesse sputato quel rospo. Cosi rimasi lì con la mano sulla porta a pochi centimetri dalla sua faccia. Mmh..ora non aveva più quel sorriso falso stampato sul viso! A dir la verità era immobile, appoggiata alla porta e fissava un punto imprecisato. Stava pensando sicuramente a qualche altra cazzata come scusa.

Non potevo mollare e quindi ripresi il mio discorso in tono più fermo possibile rimanendo in quella posizione.

“Io ho il diritto di sapere se quello che sospetto è la verità e tu non uscirai da qui finchè non mi avrai detto ciò che sai”. Finite queste parole sentii che lei riprendeva a respirare. Speravo che ora non si inventasse piu' nulla..

“Quello che hai bevuto ti ha dato delle allucinazioni stanotte e credi di aver visto...” La interruppi urlando. Non ci potevo credere! Stava continuando a prendermi per il culo!

“Allora spiegami.. PERCHE' qua dentro c'era COLORE DOVUNQUE? Eh!? Anche dove IO NON HO DORMITO?!.. e PERCHE' quel bambino ha portato DUE CIOTOLE??..”

..poi con l'ultima frase abbassai i toni..

“e soprattutto, perchè sei sporca di colore in quell'orecchio?..”.

Robin stava respirando affannosamente ora e aveva girato la testa da un altra parte. Abbassai lo sguardo e continuai cercando di non urlare ma rimasi sempre lì attaccato alla porta con lei.

“Credevi di nascondermelo? Di tenerlo per te? E per quanto? Sempre?!”

Lei aprì bocca. “Non c'è nulla da nascondere”.

Ero allibito. Quella donna non aveva pari. Era chiaro che era agitata ma si ostinava a darmi da bere la sua versione. Di nuovo persi la pazienza.

“Diavolo! Sei brava a dire cazzate! E un ottima attrice!” Glielo sputai dritto in faccia dando un pugno alla porta. Ero fuori di me. E non mi fermai.

“E' stata la vita che hai fatto a farti diventare così?! FALSA anche con i tuoi compagni?!!” Stavo esagerando ma me ne fregavo, volevo che confessasse. “Te l'avevo già detto! DEVI DIRE LA VERITA' SUBITO!”.

Robin rimase ferma immobile per un po', poi parlo' piano. Vedevo il suo profilo. Era triste?

“Non ha senso che tu sappia, non eri in te..e io neppure” disse.

Mi scostai dalla porta. Era così allora, come credevo.

Mi si aprì sotto i piedi un baratro.

Mi ritrovai in ginocchio a tenermi la testa. Era troppo per me tutto quello che era accaduto.. Avevo fatto la cosa che stavo evitando in tutti i modi di fare, avevo perso il controllo, avevo rovinato tutto, e con lei...Dio! quello che avevo fatto non me lo sarei mai perdonato!

Tirai un pugno al pavimento di quella diamine di casetta e feci un bel buco. Tutte le pareti tremarono. Quante ne aveva viste quella povera casa?.. Mi stavo fortemente odiando in quel momento.

“Non ha senso che io lo sappia?! Tu sei pazza!” Urlai.

Poi iniziai a parlare da solo. “Io non sono stato razionale...ho perso il controllo”. Mi stavo sentendo male. “Chissà che cosa avro' detto! NO, lasciamo perdere non lo voglio sapere..Quello che è successo è imperdonabile ..non si puo' far finta di nulla.. Pero' tu..” ora mi rivolsi a Robin.

“Tu avevi detto che non avevi bevuto tanto..” ero in ginocchio. Se fosse entrato qualcuno avrebbe detto che la stavo pregando. “Tu..non eri messa male come me, no? Tu..potevi fermarmi... o sbaglio? Tu..sei una delle donne piu' forti che conosco..”

Lei mi sorprese. Forse aveva deciso che ormai la verità era venuta a galla quindi non aveva più senso nascondere nulla.

“Non avevo bevuto molto no.. ma stavo male e non riuscivo molto a ..reagire”.Disse queste poche parole. Molto piano.

Volli morire. Volli morire davvero. Era troppo per me.

Iniziai a respirare affannosamente, la mia testa turbinava..ero sul serio in crisi.

Io che mi ero sempre ritenuto un uomo di rispetto, di morale..un uomo razionale! Ed era successo con lei che ora come non mai avevo capito che era diventata qualcosa di importante per me anche se non l'avrei mai e poi mai ammesso, cascasse il mondo.

Quello era il massimo degli incubi. Mi misi una mano alla fronte.

Avevo la nausea e stavo sudando.

 

 

Robin

 

Lo sentivo, lo vedevo che stava malissimo. Dovevo dirgli qualcosa. Dovevo dirglielo. Avevo paura perchè sapevo che poi mi avrebbe odiato. Di sicuro.

Probabilmente poi sarei sparita dalla sua vita. Perchè non avrei sopportato quel carico d'odio da parte sua.

Ero convinta sempre di più di essere solo un peso per quell'uomo.

Durante quella conversazione aveva avuto sempre ragione ed era giusto che sapesse la verità fino in fondo. Tutta. Almeno avrei alleggerito un po' il suo fardello. Lo speravo.

Provai del male fisico a confessare quello che confessai.

“Zoro.. io non ho provato sul serio a fermarti. Ho tentato, ma ero troppo confusa. Pero' non ci ho provato davvero con tutte le mie forze. Ho lasciato che.. accadesse”.

Detto questo aprii la porta e uscii correndo via.

No, non la volevo vedere la sua reazione.

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Capitolo 20
*** Dolore ***


Robin

 

Correvo via. Via da quell'uomo, via da lui. Stavo fuggendo? Sì. Da tutto. Non lo potevo sopportare..

Non potevo vederlo così e mi vergognavo sul serio.

Un paio di persone si erano a fermate a vedere la scena...erano impaurite. Sicuramente per i colpi che aveva dato Zoro prima.

“E' andata così” pensai correndo. E poi me lo ripetei più e più volte..invano. Stavo cercando di tranquillizzarmi ma non ero brava a mentire a me stessa. In realtà ero disperata, avevo paura di cosa poteva pensare Zoro di me e credevo proprio che ora mi odiasse.

Dopo un po' rallentai. Avevo il fiatone, ma non per la corsa per l'agitazione e non so come mai mi ritrovai davanti all'ingresso della grande sala della sera prima. I miei piedi mi avevano portato proprio lì.

Entrai. Lo strano Poneglyph era ancora lì attorniato dalle numerose offerte floreali.

Calde lacrime rigavano le mie guance.

Avevo trovato un gruppo di sinceri compagni di avventura e ora un inaspettato..(amore?) e rischiavo di perdere tutto. Rischiavo di rimanere da sola come un tempo. Di perdere tutti i miei riferimenti. Di nuovo.

Guardavo quel monumento e pensavo solo a Zoro. Incredibile come le mie priorità si erano invertite.

La grande sala era deserta e sinceramente non avevo visto neanche un paesano in giro negli ultimi minuti. Ero lì ormai, valeva la pena approfittarne..

Mi avvicinai.

Ci volle davvero poco per capire che quello che avevo davanti era un tassello fondamentale alla famigerata scoperta dello One Piece. Celava un informazione che Rufy e i compagni dovevano assolutamente sapere al più presto..

Caspita!! mi stavo scordando che dovevo tornare ad aiutare quelle donne a risistemare la cucina! Mi stavano sicuramente dando per dispersa ora. Poi in teoria avevo detto al grande capo che io e Zoro saremo andati via..

Io e Zoro.. sì, se mi avesse voluta ancora con lui nella ciurma, ovvio.

Mi asciugai il viso e respirai a fondo. In qualche modo quella giornata andava superata.

Mi affrettai ad uscire da lì, tanto la mia analisi a quella piramide era finita.

Dopo pochi passi però mi ritrovai con una spada alla gola.

Era un marine, alto due metri, che mi puntava la sua arma. Rimasi immobile, sorpresa.

“Tu sei Nico Robin, vero? Certo che lo sei, non muovere un muscolo” mi disse sorridendo.

Spostai il mio sguardo da una parte all'altra e notai che i paesani erano stati catturati e legati in piccoli gruppi e c'erano marines dappertutto.

Alla fine ci avevano trovati ! Però cercavano NOI e quella povera gente non centrava nulla!

“Ci abbiamo messo un po' cara archeologa ma alla fine ce l'abbiamo fatta!” Quello che parlava ora doveva essere un viceammiraglio e io l'avevo già visto da qualche parte.. Alto e muscoloso dallo sguardo crudele..ma certo! Ora ricordavo! Era un uomo molto pericoloso per via del frutto del diavolo che aveva ingoiato..aveva un abilità terribile!

“Dov'è quello spadaccino da quattro soldi ,eh? Si nasconde?..” continuo' beffardo.

Io non potevo subire così, non potevo lasciare che finisse così. Avrei fatto il mio dovere fino all'ultimo. E avrei protetto anche quella gente. Dovevo agire subito.

Aspettavo solo il momento in cui l'uomo davanti a me si distraesse e intanto osservavo bene la scena. La gente legata a terra, i nodi delle corde, le posizioni dei marines...respiravo e memorizzavo tutto. Poi quell'idiota oblungo di fronte a me guardo' da un altra parte.

Entrai celermente in azione.

Da qui fu il caos.

Moltitudini di braccia fiorirono un po' dappertutto liberando i paesani atterriti da quella visione, altri arti bloccavano e soffocavano i marines e buttavano a terra l'uomo che avevo davanti. Sentii il viceammiraglio dare dell' ”imbecille” allo spilungone e intanto io scappai dentro alla prima casupola vicina evitando per un soffio l'attacco del vice.

Non avevo un piano. E sapevo che presto sarebbe arrivato Zoro...sicuramente aveva sentito il trambusto che si era creato. L'importante era evitare quell'uomo pericoloso..Pain. Sì, Pain si chiamava, ora ricordavo. La cosa fondamentale era rimanere fuori dalla sua portata, nascosti. Se mi avesse vista mi avrebbe certamente mandato ko e sarebbe finita lì. E di questo pericolo dovevo informare pure Zoro.

Ad un tratto la casa in cui mi trovavo esplose. Uscii tossendo e correndo via. Fuori c'era l'anarchia piu' totale.

Gli abitanti erano armati di lance e stavano rispondendo all'attacco, i marines sparavano e Pain l'avevo perso di vista ma non doveva essere lontano visto la fine che aveva fatto la casa..

Mi guardai attorno con apprensione e creai una copia perfetta di me come specchietto per le allodole. La lasciai lì dov'ero e scappai via cercando di trovare un punto di osservazione più sicuro.

Mi fermai dietro ad un muretto di pietra e osservai la mia copia, era ancora lì intera...bene.

La mossi e cercai in tutti i modi di colpire i marines facendo apparire altre braccia e gambe..ma con già la mia copia intera da mantenere non era facile! Era molto faticoso.. Notai che i paesani stavano soccombendo uno dopo l'altro..poi notai lui.

Zoro era già arrivato in quel trambusto? E da quando?! L'avevo notato solo perchè la casa a poche decine di metri da me si era aperta in due sotto un suo colpo. Guardai meglio. Stava combattendo con lui, con Pain! NO! Era troppo pericoloso! Non che non mi fidassi della destrezza dello spadaccino ma l'abilità del viceammiraglio era tremenda!.

Non feci in tempo a pensarlo che sentii Zoro urlare di dolore.

Feci sparire tutto quello che avevo creato e corsi nella sua direzione.

Dopo pochi secondi ero vicino alla scena. Zoro era a terra accovacciato e si teneva un braccio. La faccia era una maschera di dolore e sorpresa. Poi fece per rialzarsi, dovevo fermarlo..dovevo avvisarlo! Non doveva insistere con quell'uomo! Notai anche che Pain era stato ferito probabilmente dallo stesso Zoro...Potevo approfittarne!

Rimanendo nascosta cercai di distrarre il capo dei marines stringendogli la ferita sanguinante con delle braccia e contemporaneamente feci apparire una bocca sulla mano di Zoro e gli comunicai che non doveva attaccare il viceammiraglio.

Gli spiegai velocemente che Pain poteva far sentire il dolore nel corpo dell'avversario e a varie intensità fino alla morte.

Zoro noto' che Pain era distratto dalle mie braccia che lo stavano torturando e non mi ascoltò. Con mio sgomento corse verso il viceammiraglio tentando un attacco frontale.

Uscii dal mio nascondiglio sconvolta.

No! Era sbagliato! NON DOVEVA! Ma era troppo tardi. Non feci in tempo neppure a far comparire delle mani per accecare il nemico.

Basto' uno sguardo di Pain e Zoro fu a terra. Era evidente che il dolore che stava provando era devastante. Non aveva neppure la forza di urlare.

Creai una barriera di mani davanti a Zoro in modo da bloccare l'abilità di Pain che era basata sulla vista. Niente. Zoro rimase a terra paralizzato dal dolore. Intorno a noi si stavano avvicinando altri marines e la gente del paesello correva dappertutto terrorizzata.

Ma allora quello che credevo era sbagliato! L'abilità di quell'uomo andava oltre la vista! Magari gli bastava ricordare il corpo dell'avversario...era peggio del previsto.

Guardavo Zoro... stava soffrendo.. ERO FURIOSA!

Feci fiorire intorno a Pain piu' braccia possibili e cominciai a stritolare ogni cosa di lui...ogni parte possibile. Sentii Zoro prendere una boccata d'aria sonoramente, vidi il suo corpo rilassarsi. Ero fuori di me, quel diavolo di marine me l'avrebbe pagata cara!

Gli altri nemici intanto cominciarono a spararmi ma non mi importava. Non avrei mollato la presa.

Zoro si rialzo', era stupefacente come sempre! Cerco' da subito di coprirmi dalla sparatoria. Ma i marines erano tanti...moltitudini! e anche io ora stavo accusando il colpo perchè Pain stava rispondendo al mio attacco.

Dolore contro dolore.

Dopo quello che aveva fatto io non avrei perso!

Ad un tratto un bambino corse verso di noi, in mezzo alla sparatoria.

“Grande Tigre!” urlo'.

Sentii la madre che lo richiamava disperatamente. Non me l'aspettavo e mi deconcentro'..così allentai la presa su Pain.

Con orrore vidi che il ragazzino andava verso Zoro gridandogli che anche lui voleva combattere brandendo una piccola lancia..

“Guardate cosa avete portato qui! Guardate il DOLORE!” Urlo' Pain, che aveva avuto un secondo per riprendersi e immediatamente attacco' il piccolo e di nuovo Zoro.

Ora sentivo le urla acute del bambino, della madre disperata, vedevo lui di nuovo cadere a terra tormentato dal martirio tra risate di crudeltà..

Non potevo sopportarlo...non più.

Quella bestia d'uomo doveva smetterla..DOVEVA FARLO SUBITO!

A grandi passi mi parai davanti al bambino e a Zoro e non credo sul serio che in quel momento sapessi quello che stavo facendo. So solo che con tutta me stessa volevo proteggerli. Proteggerli ad ogni costo. Sentii un dolore lancinante..insopportabile alle mani, ma non mi importava. Pain stava attaccando la fonte del mio potere..da dentro. Ma continuai a fissarlo e contrastarlo con tutta me stessa.

Il mio sangue ribolliva, ogni mia cellula era pronta a questo. Era la stessa sensazione che avevo avuto sulla Sunny ampliato però all'ennesima potenza..il mio istinto mi diceva che dovevo farlo. Che potevo farlo.

Lo sentivo fisicamente. Io POTEVO PROTEGGERLI.

Ero una furia.

Ero fuori di me.

Il dolore provocato da Pain si affievoliva nella mia mente...non mi importava come andasse a finire.

In una parte imprecisata del mio corpo sentii che i marines mi avevano colpito. Non faceva troppo male..

Ero sempre più insensibile e pronta ad esplodere, sì è la parola giusta. Esplodere.

E non avrei avuto pietà per nessuno.

Forse ero proprio pazza come aveva detto Zoro...

Le ultime parole che pensai furono “Ti amo..”.

Sentii un fortissimo formicolio propagarsi dalla fronte a tutto il mio corpo.

Avvertii di non essere più lucida ormai..

Mi si offuscò la vista.

Era come se fluttuassi.

E poi..

buio.

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Capitolo 21
*** Vi prego ***


Zoro

 

Stavo lentamente tornando alla realtà?

Il potente dolore che aveva bloccato ogni mia facoltà d'azione e pensiero se ne stava andando.

Ad un certo punto aprii l'occhio..

Buio?.. Per quanto ero stato in quel malessere? Era notte?!

Il bambino.. Sentivo il bambino piangere lì vicino. Lo cercai e lo trascinai a fatica accanto a me..ero ancora molto debole. L'ultimo attacco era stato devastante.

Non riuscivo a vedere granchè...era proprio scuro.

Non capivo il perchè di tutte quelle tenebre intorno a noi. D'istinto alzai un braccio per cercare di capire e la mia mano tocco' qualcosa.

Sembravano delle fibre..dei filamenti. Era qualcosa di morbido e setoso..come una ragnatela. Ma No! Al diavolo! Era qualcosa di più resistente.. fini e tantissimi! Non poteva essere! Era un allucinazione.. non potevano essere capelli!

La mia vista si stava abituando un po' a quell'oscurità e qualcosa riuscivo a scorgere..

Era buio perchè probabilmente quei capelli erano neri come la pece. Formavano tutto intorno a noi una specie di bozzolo. Una protezione..?

Il mio cuore prese a battere più forte..era troppo reale per essere una visione! E avevo forse intuito..

Robin!

Ma come diamine..? Come aveva fatto?! Scostai con un braccio il più possibile di quella massa enorme davanti a me e al bambino che ormai guardava strabiliato quanto me quello spettacolo.

Una breccia..la luce entrò dentro potente e dopo pochi attimi la vidi.

Era immobile e a mezz'aria sostenuta da una massa enorme di capelli che la fasciavano e reggevano in piedi. Non le vedevo ma ero sicuro che avesse ancora le mani incrociate in segno d'attacco..

La prima stupida cosa che pensai fu che in quei giorni l'avevo soprannominata talmente tante volte “demone” che alla fine lo era sul serio diventato!

Ero incredulo, sbigottito. Quello che vidi davanti e intorno a noi poi fu pazzesco.

Masse di capelli corvini si irradiavano da Robin a tutti i marines nel raggio cento (..duecento?) metri. Erano tutti ko.. no! Il termine giusto è che erano morti. Stritolati..soffocati..una visione terribile. Ma di certo non mi facevano pietà.

Ebbene sì, viceammiraglio compreso!

E alcune ciocche enormi si muovevano ancora.

Forse si trattava di una sorta di Ambizione? Robin era riuscita non so come a farla emergere?

Tornai a lei. Era così immobile..inerte. Con la testa all'indietro.

Fui colto all'improvviso dall'angoscia..dal panico.

Robin era viva vero? Certo che lo era! DOVEVA ESSERLO!

A fatica, passo dopo passo, arrivai a lei scavalcando quel mare di capelli e provai a toccarla. I capelli si mossero un poco slegandosi da Robin e cercando di afferrarmi così allontanai subito la mano.

Ma come?! I capelli di quella donna erano “vivi” e lei invece non dava segni di vita?!

“Zo...” Un sussurro..sentii la sua voce! Mi avvicinai il più possibile a lei senza toccarla. Ero enormemente sollevato.

“Taglia” disse con un sospiro e gli occhi chiusi.

Avevo capito bene?.. Taglia?! Dovevo mozzare quella massa di capelli?? E dove?! Come?! Pregavo dentro di me di fare la cosa giusta.

Mi tremavano le mani. Sentivo il bambino ancora dentro alla specie di bozzolo piagnucolare.

Afferrai la katana e lo feci.

Lacerai quella enorme chioma che avvolgeva Robin con un taglio netto e un peso nel cuore.

Immediatamente i capelli che la fasciavano esplosero in un turbinio di petali e lei cadde all'indietro.

La afferrai in tempo.

Era uno scenario mai visto quello davanti a me.

Le masse di capelli intorno a noi a poco a poco scomparivano in nuvole rosa lasciando solo i corpi privi di vita sulla neve. Una marea di uomini sterminati da una sola..donna.

La meraviglia si trasformo' presto in orrore quando abbassai lo sguardo verso di lei.

Ora che Robin non era più coperta dai suoi incredibili capelli vidi che il suo corpo era ferito da colpi di arma da fuoco, le chiazze di sangue si aprivano un varco sempre più grande.

Il panico mi travolse.

Sentii che il bambino correva via e la gente sopravvissuta mormorare dietro di noi.

Avvicinai il mio orecchio al suo viso. Non respirava. Non respirava proprio!

NO. Lei non poteva. Non poteva morire così!

“Robin..” la chiamai ma invano. Era inerte.. il viso rilassato.

ROBIIIIN!!!!!” urlai la mia disperazione a quel fottuto cielo sopra di me.

Dovevo fare qualcosa in fretta..

Qualcuno doveva aiutarmi..

Ero totalmente in preda allo sconforto. Mi voltai verso la gente del posto che quando mi mossi fece un balzo indietro atterrita. Ora avevano paura di noi. Pensai che non mi avrebbero aiutato di sicuro.

Mi ritrovai a dir loro “VI PREGO” e con queste due parole mi scese.. una lacrima.

Sì, proprio quella che avevo detto che non avrei più versato.

Ero lì a capo chino implorandoli di salvarla, di provarci almeno.

Strinsi Robin a me come se fosse la cosa più preziosa al mondo. Io non ero capace di salvarla, da solo non potevo fare proprio niente! Mi sentivo inutile, devastato.. Più quel dolore si impadroniva di me e più realizzavo quanto tenessi a quella donna.

Dopo poco vidi un ombra sovrastarmi e alzai la testa.

Era quel vecchio, il capo della tribù.

Farfugliò qualcosa e arrivarono due uomini accanto a lui. Ovvio, non capii nulla ma vedevo i suoi occhi e non erano minacciosi.

Quei due uomini si avvicinarono di più a noi e cercarono di toccare Robin ma io la trattenni.

Cosa volevano fare?! Non potevo saperlo!

Poi il vecchio mi mise una mano sulla spalla e capii che volevano solo aiutarla.

La consegnai speranzoso a quella gente.

Nel momento in cui Robin passò dalle mie braccia alle loro esplose un altro boato.

Mi girai di scatto. Un altro numeroso squadrone di marines stava avanzando verso di noi.

Sentii la gente del paesello di nuovo in tumulto. Li guardai. Alcuni urlavano, altri riprendevano in mano le armi furiosi..erano pronti a rispondere di nuovo all'attacco.

Robin era già stata portata via da qualche parte..

Sguainai le spade e le puntai contro quegli uomini armati di lance. Li squadrai tutti con un'occhiata di fuoco gridando un “NO!” e.. sperando che capissero.

Io NON VOLEVO AIUTI. Quella guerra era la MIA. Dovevo finire quello che avevo iniziato due giorni fa e nessun'altra vita di quella gente doveva andar perduta.

Io e solo io avrei sistemato quella faccenda. Mi avevano provocato. Avevano toccato Robin.

Sì, non vedevo l'ora.

Li avrei fatti a pezzi uno ad uno con un sorriso tra le labbra.

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Capitolo 22
*** Bestia feroce ***


Zoro

 

No, loro non mi seguirono.

Forse la sola parola che impararono da me fu proprio “No”, visto che non facevo altro che dirglielo.

Quindi stettero lì dov'erano con le lance in mano.

“Eh, bravi” pensai girandomi verso il campo di battaglia , “godetevi lo spettacolo..”.

Iniziai ad avanzare a katane spiegate e con i marines che mi venivano incontro. Ero quasi felice che fossero così tanti.

Io non ero furioso. Io ERO la rabbia. Le mie mani fremevano.

Sentivo una forza dentro di me mai provata. Gli avrei fatti a pezzi..macchè! I pezzi non si sarebbero neppure visti.

Quando fui abbastanza vicino lanciai un fendente talmente potente da creare un enorme tornado doppio. I primi marines furono scaraventati via e mi ricordarono i capelli di Robin esplosi in mille petali.

Non potevo trattenermi. Mi sarei vendicato a dovere.

Mi balenava in mente l'immagine di Robin, di quello che aveva fatto, di tutto quello che era successo in quei giorni e l'ira montava in me sempre di più.

Ero in preda ad una lucida collera..ad una lucida follia. E tutta quell'energia l'avrei usata per annientarli.

Non so proprio dire quanti furono.. Mille?..Duemila? Di più?? Non ricordo alcun volto. So solo che ad un certo punto rimasi solo.

Solo con il mio respiro affannato. Sudato. Sporco. Forse anche ferito? Non me ne rendevo conto al momento.

Una bestia feroce che era sopravvissuta e celava ancora rabbia. Ecco quello che ero.

Nel raggio di qualche chilometro non avevo lasciato in piedi nemmeno un albero.

C'era solo una vastità di corpi, neve e sangue intorno a me.

“Pregate bastardi che lei sia ancora viva” pensai, “pregate anche da morti”.

 

- - -

 

Non ricordo bene il momento in cui tornai al villaggio. Ricordo dei flash dei loro visi sorpresi, forse qualcuno che mi sorreggeva?

Ricordo la sensazione di quella mostruosa tensione in me che scivolava via, via da ogni mia fibra. E pensavo a lei, a Robin. Non smettevo di chiedermi se fosse ancora viva.

Poi probabilmente non fui più cosciente per un po'.

 

Mi ripresi che era notte. Un piccolo fuoco illuminava le pareti di quel piccolo ambiente in cui mi trovavo. Forse avevo dormito qualche ora.

Ero dentro a quella che sembrava una mini casupola dalla pareti tutte dipinte.

Cercai di alzarmi ma il mio corpo era molto indolenzito..me la stava facendo pagare per come l'avevo trattato.

Mi alzai lo stesso a sedere con uno sforzo immane lanciando via la pelliccia con cui mi avevano coperto. Mi guardai.. Mi avevano di nuovo lavato? Avevo anche qualche fasciatura qua e là.

Entro' subito, da una piccola porta, un uomo che mi offrì qualcosa.. Pensai subito al loro liquore e lo allontanai con la mano ma poi rivedendolo mi accorsi che era solo acqua.

Bevvi avidamente, ero troppo assetato. Me ne portarono ancora altra dopo.

Mi accorsi che c'erano dei petali di fiore intorno a me..e poi vidi le mie katane riposte sopra un letto di fiori.

Ehi, belli.. Non ero mica morto eh?!

Sentivo che fuori ora stavano parlottando animatamente..

Io dovevo andare da Robin! E subito! Dovevo sapere come stava! Quando quell'uomo arrivo' di nuovo dentro con del cibo lo afferrai e gli dissi “Robin”. Lui mi guardò con occhi sbarrati e lo lasciai andare.

Non mangiai niente, non avevo fame. La risposta ai miei dubbi non sarebbe arrivata quindi pensai che sarei andato io da lei (anche se non avevo la minima idea di dove l'avevano portata!).

Provai con tutte le forze ad alzarmi in piedi. Ce la feci ma poi barcollai e finii a terra.

Due uomini accorsero subito in mio soccorso ma li spinsi via di malo modo. Ma che era?! Io non avevo bisogno di aiuto! Con chi pensavano di aver a che fare?? Con uno smidollato?!

Ok, sì lo ammetto, non ero proprio in forma ma ne andava del mio onore, diavolo!

Gattonai fuori da quella casupola..in qualche modo ci sarei arrivato..no??

Sì confermo, era notte. E sì c'era un bel po' di gente che mi osservava. Vedevo i lori visi illuminati dalle fiaccole. Ma che facevano tutti lì?! Quella gente non dormiva?! Perchè mi fissavano??

Poi fecero una cosa strana...si misero tutti in ginocchio e iniziarono a battersi fortissimo le mani sulle gambe. Tutti.

Mi ricordo' qualcosa di vago..un “dre jà viu”? Boh.

Mah, e io che avevo lasciato Robin nelle loro mani.. questi erano proprio tutti pazzi!!

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Capitolo 23
*** La strega ***


Zoro

 

Che mal di testa!

Quella dannata gente non la smetteva più! “BASTA!”Gli urlai ad un certo punto. Niente..Continuavano a battere le mani su quelle gambe! E ora stavano anche urlando qualcosa! Tipo “Nag..vatellapesca!”. Provai a gridare “Robin!?” Zero. E avanti con quel battito del demonio! Mi stufai e rientrai dentro la piccola casupola mandandoli al diavolo.

Ero senza forze ed era ancora notte.. Che potevo fare? Non mi restava che riposare un po' e forse con la luce del sole quella gente sarebbe rinsavita!

 

La notte volò in fretta. Quando mi svegliai ero bello ricaricato. Mi misi in fretta la pelliccia da tigre (iniziava a piacermi un bel po'), indossai i calzari pesanti, katane alla mano..e via fuori.

C'era un sole potente! E tutto quel chiarore era dato dalla luce che si rifletteva sulla neve fresca caduta nella notte. Tutto il paesino era coperto da un abbondante coltre di neve.

Passò una donna e gli urlai “Ohi!”. Si volse e mi guardò. Divenne immediatamente rossissima in viso e letteralmente..scappò. BENONE! E ora come diavolo facevo a trovare Robin se nessuno voleva avvicinarsi a me?

Iniziai a camminare per il paesino girando a caso. Le donne che incontravo correvano proprio via! I bambini mi indicavano ma venivano portati via dalle madri. Ma i maschi in quel caspita di villaggio dov'erano finiti?! Forse erano andati tutti a caccia.. Poteva essere!

Grazie al cielo trovai una donna alta e robusta che non sembrava aver paura di me.

Provai a dirle “Robin?” ma lei mi guardò dubbiosa. Allora feci un gesto con le mani come se dovessi toccarmi dei lunghi capelli. Le si illuminò il viso.

Alzò un braccio e puntò il dito verso una parete rocciosa lì vicino dicendomi non so che cosa e poi fece per andarsene. Voleva dire che Robin era lì? La trattenni prendendole l'avambraccio. Lei si girò ancora con quell'espressione dubbiosa ma priva di paura. L'avevo afferrata ma era lei che mi aveva sbilanciato in avanti.. era molto forte!

Non sapevo come farmi capire. Mi toccai il petto e poi indicai la parete rocciosa che la donna mi aveva mostrato e dissi “Robin”. Mi fece mezzo sorriso come per dire “Ok, ti porto visto che mi sembri disperato”. Sì, mi sa proprio che le facevo pena.

Iniziai a seguirla. Dalla valle dove eravamo non scorgevo nessuna abitazione là in alto. Chissà poi perchè l'avevano portata là. Speravo in bene..non ero tranquillo.

Dopo una mezzoretta di salita in un sentiero tra le rocce innevate ci imbattemmo in una vecchina.

Non si poteva guardare! Con tutto rispetto eh! Aveva la faccia talmente rugosa ed era talmente ingobbita e gracile che credevo si spezzasse da un momento all'altro. Era un ammasso di pellicce marroni con un casco di capelli rossi tutti arruffati..era impressionante!

La donnona che era insieme a me si mise a parlare con quella vecchia, ebbi impressione che la strega (sembrava proprio una befana!) stesse sgridando la donna. Dopo non so cosa si dissero ma rimasi solo con quella vecchia e la spilungona tornò al villaggio di sotto.

La strega mi squadrò e non disse nulla. Un brivido mi percorse la schiena e non era il freddo..

Poi si girò e iniziò a camminare. Dovevo seguirla, era chiaro.

Dopo un po' di minuti il sentiero finì aprendosi in uno spiazzo innevato senza sbocchi. Notai che la parete infondo, davanti a noi, celava un entrata, un piccolo varco.

Per caso dovevamo proprio entrare lì? Non mi piaceva...con quella vecchia poi!..

Quando arrivammo alla breccia sulla roccia la vecchia mi squadrò di nuovo e indicò le katane. Con mia enorme sorpresa mi disse “NO”. Rimasi allibito e poi me le sfilai con riluttanza, le posai sulla neve e le ricoprii con essa. Così per sicurezza. Non potevo evidentemente entrare armato..forse era un luogo sacro per loro?..

Presi una boccata d'aria e mi chinai entrando in quel buco nella roccia, manco andassi sott'acqua! La vecchia non aveva dovuto chinarsi..quella cavità era per caso dove lei viveva? No, meglio non fantasticare su che cosa avrei visto lì dentro.

Il cunicolo finiva dopo una decina di metri, vedevo una luce fioca alla fine, la luce traballante di un fuoco.

Quando arrivai al termine di quello stretto passaggio un odore forte mi annebbiò letteralmente il cervello. Mi ricordò qualcosa..Ma certo! Quell'intruglio che mi avevano messo due giorni prima sulla gamba! Ma qui la puzza era fortissima, dava alla testa. Mi ritrovai a coprirmi naso e bocca con una mano, cosa comunque inutile.

Non c'era nulla lì dentro! Solo il piccolo fuoco, un misero giaciglio di pelli, qualche recipiente con quella che doveva essere l'erba curativa maleodorante..e niente più.

Stavo per lanciare un occhiata di disappunto alla vecchiaccia quando lei mi toccò un braccio e feci un salto. Credo di averla guardata con occhi sgranati perchè aprì la bocca sdentata e con una smorfia sarcastica mi mostrò il suo piccolo pugno a pochi centimetri dalla mia faccia. Poi alzò l'indice verso l'alto molto lentamente.

Lo seguii con lo sguardo quasi ipnotizzato. Sopra di noi c'era un piccolo anfratto debolmente illuminato. Per raggiungerlo bisognava arrampicarsi.

Ritornai a guardare la megera che ora mi sorrideva (non era un bello spettacolo)..e sembrava proprio che mi volesse dire “E allora cosa aspetti, vai!”.

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Capitolo 24
*** Aspettando te ***


Zoro

 

Mi arrampicai su quella parete facilmente. Avevo avuto l'impressione che fosse più difficile, invece la roccia nascondeva degli incavi usurati nel tempo.

Arrivai in alto e la vidi.

Era distesa..stava dormendo? La luce di una piccola fiammella la illuminava debolmente. Volli avvicinarmi di più.

Oh, quell'anfratto era davvero piccolo! Ci stava lei distesa e io accucciato accanto a malapena...

L'odore di quell'unguento era un INCUBO ora. La vecchia doveva averla riempita con quella roba!

Robin era tutta fasciata da delle pelli scure che sembravano intrise di quella sostanza maleodorante, solo il collo e il viso erano fuori ed erano molto pallidi. I capelli neri ricadevano a terra attorno al viso e parevano brillare alla luce del fuocherello. Il torace sotto a quelle pelli si muoveva piano. Robin respirava! Diamine! Ringraziai il cielo e anche quel dio a cui neanche credevo! Ero sul serio sollevato ora!

Lei sembrava proprio dormire..l'avrei guardata per un infinità di tempo ma quella puzza del diavolo mi stava mandando in pappa il cervello.

Quindi scesi. Avevo proprio bisogno di una boccata d'aria fresca. E la vecchia fu della mia stessa opinione perchè quando fui giù mi afferrò per un braccio tirandomi verso il cunicolo brontolando qualcosa. Insomma, non ero più gradito lì dentro.

Fuori l'aria era fresca e rigenerante! Respirai a fondo e ripresi in mano le mie katane, poi decisi di sedermi lì fuori per un po'.

Quanto ci avrebbe messo Robin a riprendersi? Non potevo saperlo. Decisi che sarei rimasto lì ad aspettare.

Passai lì seduto il pomeriggio..

la sera..

e venne buio.

Durante la giornata la vecchia era uscita dal buco un paio di volte per tornare con del cibo ma io l'avevo rifiutato. Non so perchè, non mi andava di mangiare. Forse quella puzza infernale mi aveva nauseato per tutta la giornata? CAZZATE! Io lo sapevo perchè non mangiavo.

Avrei mangiato solo quando e se lei si fosse svegliata.

La verità era che mi sentivo troppo in colpa nei confronti di quella donna. Avevo fatto una cosa abominevole la sera prima, poi l'avevo aggredita per estorcerle la verità ed infine lei mi aveva...protetto? Rischiando la morte?!

Era tutto un casino.. Non vedevo l'ora che si svegliasse per avere l'occasione almeno di chiederle scusa, cosa che non ero riuscito nemmeno a fare perchè lei era scappata via.

“..Io ho asciato che..accadesse”..

Mi tornava in mente quella frase che mi aveva detto. Non ci avevo creduto a quella cosa. Doveva esser stata completamente ubriaca anche lei per aver “accettato” che io.. beh, quello che era accaduto.

A pensarci bene mi sentivo proprio una merda. Sì, sicuramente quella frase me l'aveva detta solo per indorarmi un po' la pillola.

La realtà era che io avevo fatto qualcosa di GRAVE, che dovevo chiederle PERDONO e che ero stato per tutto quel tempo un completo idiota perchè ora lo sapevo, io quella donna l'amavo. E da questa cosa io non potevo più scappare.

In qualche modo avrei dovuto conviverci con quel lato di me sconosciuto.. Mi aveva reso un rincitrullito a tratti sì, ma anche aveva risvegliato in me un enorme forza.. dovevo ammetterlo.

Provavo quasi pietà ora per quei marines che si erano imbattuti nel sottoscritto? No, quello no.

Appoggiai la testa alla roccia. Sarebbe stata una notte tersa, la luna non più piena risaltava nell'oscurità e la temperatura iniziava a crollare.

Un brivido..

Diamine! Iniziava a fare realmente freddo lì fuori! Così ad un certo punto provai ad entrare nella breccia sulla parete.. ma dopo pochi metri la strega prima mi fece fare un colpo e poi mi spinse via. Quella megera!! Non sapevo se ringraziarla o mandarla al diavolo!

Forse quella credeva che sarei tornato giù al villaggio! Beh, si sbagliava di grosso! A costo di fare le radici (gelate) sarei rimasto lì!

Quindi rimasi fuori e presi pure sonno là seduto. Mi stava crollando la testa quando mi sentii strattonare. Quella vecchiaccia prima o poi mi avrebbe fatto fare in infarto!

Alla fine non dormii dentro ma coricato nel cunicolo d'accesso. Non potevo andare oltre e le katane fuori ovviamente.

Mi sembrava proprio di essere in tomba! Però almeno non sarei diventato un cubo di ghiaccio!

E così passò il primo giorno aspettando il risveglio di Robin.

 

 

L'indomani, alla mattina presto, arrivò all'altura un uomo con lancia alla mano. Mi fece capire da subito che sarei dovuto andare a caccia con lui. Mi pareva giusto visto tutto quello che quel popolo stava facendo per noi e quindi lo seguii ma prima andai a controllare Robin.

La vecchia mi guardò parecchio male vedendomi entrare ma non la badai. Stava trafficando ancora con quelle erbacce.

Mi arrampicai in fretta su e diedi un occhiata a Robin. Dormiva, non aveva mosso un muscolo a quanto pareva. “Riposati” le dissi e andai via con quell'uomo.

Scendemmo dall'altura, passammo il villaggio e lì si aggiunsero a noi altri uomini e anche qualche ragazzino. C'era anche quella testa calda che si era buttato in mezzo alla battaglia per combattere vicino a me. Mi salutò con un sorriso a trentadue denti esclamando “NAGGER TRIDE!” o una roba simile.

Ora che ci pensavo non era il primo che mi chiamava così. Boh..chissà cosa voleva dire!

Inutile dire che quel bambino mi rimase incollato per tutto il tempo osservando ogni mia mossa e cercando di imitarmi, tanto che si stava mettendo nei guai di nuovo.

La caccia andò bene e tornammo nel primo pomeriggio con un ricco bottino.

Vedevo i loro visi, erano felici, sereni. Ma io non potevo condividere quello stato d'animo con loro. Li salutai e mi diressi verso l'altura. Qualcuno mi urlò dietro qualcosa brandendo una carcassa tra le mani ma gli dissi “No” (che novità eh?). Diavolo! La mia pancia brontolava invece! I due giorni a digiuno si facevano sentire..

Risalii quella rupe velocemente e arrivai presto al varco sulla roccia. Lasciai fuori le katane ed entrai.

La fattucchiera in via di decomposizione non c'era..meglio! Mi arrampicai su fino all'anfratto e.. non la vidi. Robin non c'era.

Lo spazio era vuoto.

 

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Capitolo 25
*** Dove sei? ***


Zoro

 

Fu come una bastonata in testa. Rimasi lì bloccato aggrappato alla parete. Ma DOV'ERA FINITA Robin??

Brutti pensieri iniziarono a logorarmi quel poco di cervello sano che mi rimaneva. No, non dovevo pensare al peggio.. Avrei trovato quella dannata fattucchiera e l'avrei triturata! No, forse no, avrei dovuto solo ringraziarla invece.. Ma dove aveva portato Robin? L'avevo detto io, che con quella gente NON SI POTEVA STARE IN PACE!!

Mi fiondai fuori da quel buco e quasi pestai la testa. Poi corsi giù da quella montagna più veloce che potevo.

Arrivai al villaggio col fiatone. Proprio quando iniziai a respirare normalmente mi ricordai di aver dimenticato le katane su.. vicino al varco su quella maledettissima altura. Si sì, ero proprio FUSO! Sarà stata la fame o il pensiero di lei ma ero proprio ANDATO! E ora anche incazzato.

Proseguii. Tanto le katane erano coperte dalla neve, almeno una cosa giusta l'avevo fatta!

Iniziai a camminare, dovevo scovare un uomo possibilmente visto che le donne fuggivano a gambe levate. Non trovando proprio anima viva mi fermai e riflettei un attimo.

Ma sii! Era ora di pranzo quindi ipotizzai che fossero tutti nella grande sala. Si come no, avrei dovuto TROVARLA quella sala però!

Girai come un forsennato per un pezzo e poi per bontà divina mi apparse davanti quel grande capannone di pietra del demonio! E per fortuna che quel paesino era piccolo! Avevo i nervi a fior di pelle.

Inutile dire che quando arrivai alla grande porta la spalancai con un sonoro “TOONK!” e cercai subito il vecchio con lo sguardo. Lui di sicuro sapeva.

Non dovevo avere un espressione amichevole perchè si immobilizzarono tutti fissandomi ad occhi spalancati. Qualcuno con la bocca aperta perse anche il boccone.

Feci un profondo respiro e nel silenzio più totale della sala andai dal capo.

Ovvio che gli esclamai in faccia “ROBIN?!”.. Ero sicuro che ormai pensassero tutti che conoscessi solo due parole: “No” e “Robin”.

Il vecchio mi guardò con aria di sufficienza, non stavo di certo comportandomi a dovere nei suoi riguardi. Quindi mi inginocchiai e cercai di fare la domanda con tono più cordiale. “Dov'è Robin?”ripetei con mezzo sorriso falso.

Il vecchio mi fissò e poi continuò a mangiare con calma.

Dannato stronzo! Ma dovevo aspettare che finisse per avere una risposta?! La mia pazienza stava già andando a farsi benedire.

Poi quel vecchio chiamò qualcuno che mi porse un recipiente colmo di carne arrostita. Non parliamo del profumino che aveva..! La mia pancia si contorse assurdamente.

Spinsi subito via quel piatto dissentendo con la testa e tenendo gli occhi chiusi.

Il vecchio si fece una grassa risata alla mia faccia e io pensai che fosse un decrepito e maledetto sadico. Poi però si mise a parlottare con un uomo grosso seduto accanto a lui e dopo poco questo si alzò facendomi un chiaro segno con la mano come per dirmi di seguirlo.

Mi alzai sbuffando un “Era Ora!” e seguii il tizio.

Dopo qualche minuto giungemmo ad un posto insolito. Una specie di caverna dalla quale usciva una nebbiolina....vapore? Era l'entrata per l'inferno?? Si addiceva a Robin, sicuro!

L'uomo però si bloccò a tre metri dall'entrata e spalancò le braccia facendomi intendere che non si poteva proseguire oltre. Quindi si sedette per terra. Era ovvio che, SE gli svalvolati avevano capito bene la mia richiesta, Robin era lì dentro.. e SE noi dovevamo aspettare lì voleva dire che forse qualcuno o lei addirittura sarebbe uscita, no? Prima o poi s'intende!

Mi sedetti pure io. L'uomo non smise mai di fissarmi, mi controllava a dovere..evidentemente temeva che trasgredissi la regola e provassi ad entrare. Eh, mi sembrava preoccupato. E aveva ragione perchè se avessi voluto di certo lui non sarebbe stato un ostacolo per me.

Decisi di attendere per un po', si trattava di avere pazienza. Era meglio approfittarne per rilassarsi un attimo concentrandosi sul respiro.

Chiusi gli occhi. Sì..sarebbe andato tutto bene..(anche se non ne ero sicuro al cento per cento). Non serviva a nulla agitarsi, giusto? Il mantra era “Respira e stai calmo”e iniziai a ripetermelo..

Respira e stai calmo..

Respira e rilassati..

Respira e stai calmo..

Respira e rilas.. NO! E poi no! Quella cazzo di attesa mi stava UCCIDENDO!! e non erano passati neanche cinque minuti!

Ad un tratto dei rumori.. Evviva! Qualcuno si avvicinava all'entrata! Meno male!! Dapprima vidi uscire la vecchia dai capelli rossi tra i fumi dell'oltretomba e poi altre donne che reggevano sulle spalle un..corpo! Era Robin!!

Mi alzai in piedi a razzo e l'uomo di fronte a me di conseguenza. Tentò da subito di trattenermi ma mi divincolai con facilità. Stavo per raggiungere il corteo per capire cosa le avevano fatto quando sentii dietro la nuca una fitta acuta, lancinante. E così svenni.

Ko gente!

 

 

Quando mi svegliai era tutto buio intorno a me..era sera? Vedevo qualche cosa a malapena e la nuca mi doleva. Quegli stronzi ammattiti che cavolo mi avevano fatto?!

Ero disteso dentro un ambiente familiare..Ma certo! Era la nostra casupola! Quella col buco sul pavimento per intenderci e quella dove.. (ok ci siamo capiti).

Ero disteso supino nel giaciglio morbido di pelli ancora vestito con la pelliccia tigrata. Mi avevano messo lì così com'ero.

Mi voltai piano lamentandomi per via del collo dolente e Robin era lì, accanto a me, tutta coperta da quella che pareva una pesante pelliccia e.. dormiva. Ora sentivo il suo respiro distintamente.

Non era un sogno o il colpo in testa, vero?..

Allungai una mano posandola sul suo braccio. Sì, era proprio lì con me. Sorrisi al buio.

Poi presi sonno di nuovo, così, con quel contatto rassicurante.

E finì anche il secondo giorno aspettando il suo risveglio.

 

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Capitolo 26
*** Ancora qui ***


Robin

 

Il primo senso che si risvegliò in me fu l'udito.

Sentivo il rumore del mio respiro, era regolare e rilassato. E poi subito ne sentii un altro. Un altro respiro più grave e profondo. Aprii lentamente gli occhi e piano piano riuscii a mettere a fuoco una parete di pietre illuminata da una debole luce diurna.. forse era l'alba.

Non riuscivo molto a tenere gli occhi aperti ma volli comunque provare a vedere chi fosse la fonte di quel secondo respiro che sentivo.

Girai la testa avvertendo un forte indolenzimento al collo. Era lui che respirava, era Zoro.

Dormiva vicino a me, a poche spanne..supino. Aveva il capo girato verso di me e un espressione davvero serena.

Non sentivo distintamente il mio corpo, era come se fosse tutto intorpidito ma avvertivo il peso di qualcosa sul mio braccio.

Riuscii ad abbassare lo sguardo quel tanto per capire che quella leggera pressione era lui, era la sua mano. Anche sorridere mi costò fatica. Chissà, magari si era preoccupato per me.. Richiusi gli occhi.

Sembrava proprio che alla fine non fossi morta. Ricordavo poco di quegli ultimi attimi di lucidità. Quel sentore di un potere travolgente dentro di me, quell'ondata formicolante alla testa e poi qualcosa era accaduto ma non avevo capito bene cosa.

Ad un tratto poi, mi ero sentita come stretta, avvolta saldamente..avevo avvertito la presenza di Zoro e gli avevo chiesto di liberarmene e credo proprio che fosse qualcosa di mio quello che mi fasciava forte...che fossero i miei capelli? Così lunghi?!

Cosa avevo combinato in quel lasso di tempo? Speravo almeno di non aver fatto del male a persone innocenti. Quella cosa di certo non era sotto il mio controllo! Non so come io l'avevo liberata ma non ero sicuramente riuscita a dominarla. Sapevo della possibilità che potessi prima o poi sviluppare l'Ambizione..ma non ero sicura fosse quello.

Avrei chiesto a Zoro e forse lui avrebbe risolto i miei dubbi..lui aveva di sicuro visto tutto quello era successo!

Non riuscii più a prendere sonno così rimasi con gli occhi chiusi con le mie domande per la testa accompagnate dal profondo respiro di lui. Quel suono era rassicurante, sì la parola giusta era quella.

Più tardi dalla piccola stanza entrò molta più luce e quindi riaprii gli occhi con non poco fastidio. Capii che eravamo nella casupola, ancora in quella casupola. No, non ero in vena di ripensare a quello che era successo lì dentro..stavo già parecchio male fisicamente. Ero troppo debole anche per muovere un singolo muscolo, però non provavo dolore al corpo. Sentivo il forte odore del loro unguento curativo, quello che mi avevano messo sulla caviglia. Forse era quello che mi stava anestetizzando così?

Uno sbuffo.

Tornai a guardare Zoro con occhi socchiusi. Sembrava che si stesse svegliando..

Sì, stava per aprire l'occhio finalmente. Infatti tolse la mano dal mio braccio e sbadigliò a bocca spalancata grattandosi la testa. Davvero! Con quella pelliccia gialla addosso sembrava sul serio un leone assonnato. Sorrisi e tossii un po' ..non ce la facevo a ridere. Era buffo e al contempo affascinante.

Ad un certo punto Zoro aprì l'occhio debolmente e poi mi vide, vide ero sveglia e lo stavo guardando sorridendo.

“Robin??..SEI SVEGLIA?!” Esclamò sbarrando l'occhio. Aveva l'espressione di chi non può credere a quello che sta vedendo.

“Sì spadaccino..credo di essere viva”. Lo dissi con una voce rauca irriconoscibile.

Quello che Zoro poi mi fece me lo ricordo ancora. Un sorriso bellissimo, che non avevo mai visto sulla sua faccia.

Poi girò la testa e guardò in alto sbuffando sonoramente prendendosi la faccia tra le mani. Stava tirando un sospiro di sollievo? Può darsi..

Sembro' tornare subito serio. “ Devo.. dirti una cosa” Iniziò, sempre guardando il soffitto basso della casupola.

E bussarono alla porta. Senza aspettare entrò una gracile vecchina dai capelli rossi molto arruffati. Dev'essere stata molto anziana! Disse che Zoro doveva uscire ed io a fatica glielo riferii.

Lui, che nel frattempo si era tirato su a sedere, guardò dapprima assurdamente male quella donnina e poi mi disse: “Robin, ringrazia come si deve questa strega da parte mia, per tutto quello che ha fatto” e se ne andò. Vallo a capire, poi!

Entrarono poi altre due donne alte e forti e aiutarono la vecchina a cambiarmi i medicamenti e mettermi un po' a posto. Io ero proprio a peso morto, davvero ancora non avevo recuperato le forze.

Quando finirono mi sentii esausta, avevo sonno di nuovo. Ero preoccupata.. quanto ci avrei messo a riprendermi? Mi sentivo così debole.. E..ce l'avrei fatta davvero? Avevo paura.

Non credevo davvero che l'avventura in quell'isola con Zoro prendesse una piega tanto drammatica. Da quando eravamo lì era sempre peggio.. Mi sentivo molto scoraggiata.

Zoro rientrò e si sedette vicino a me. “Come ti senti?” mi chiese.

Non gli risposi, volli comunicargli una cosa più importante.

“Zoro, senti. Voglio dirti cosa c'è scritto su quel Poneglyph perchè.. perchè non so come andrà a finire e quello che c'è scritto è troppo importante” presi fiato un attimo e lui mi interruppe.

“Quell'informazione la darai direttamente tu stessa a Rufy e agli altri quando li rivedremo”.

Feci finta di non aver sentito e proseguii.

“Non so quanto ci vorrà per riprendermi e..ho pensato che la cosa migliore sia che tu vada avanti e magari..”

Zoro mi interruppe di nuovo.

“Che cosa dici Robin? Io non ti lascio qui! Non scherzare!”

Lo guardai di sfuggita, mi fissava preoccupato.

Continuai lo stesso guardando da un altra parte.

“Zoro, dopo quello che è successo tra noi.. e visto ora come sto..forse sarebbe la cosa migliore. Cioè, sarei solo un peso per te ora..e poi..dirai a Rufy..”

“SMETTILA!” Urlò e si alzò in piedi. “Io NON ACCETTO che tu parli così! Non voglio sapere NULLA di quella pietra! Qui non c'è Rufy quindi faccio io le veci e come vicecapitano io te lo dico: io non accetto le tue dimissioni!

Poi un ombra mi coprì il viso e lui..mi baciò.

 

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Capitolo 27
*** Odiami piuttosto ***


Zoro

 

Mi avvicinai subito alla porta. Feci finta di non aver fatto quello che avevo fatto e dissi: “Vuoi qualcosa da mangiare? Io ho una fame tremenda”.

Non sentii risposta. L'avevo traumatizzata? No, non mi girai a verificare. Dissi solo “Ok..allora vedo di trovare qualcosa” e aprii quella porta e me andai.

 

Camminavo girando a caso per quel villaggio.

Mi sarei stretto volentieri una mano e poi mi sarei schiaffeggiato. Bello fare il figo e poi cagarsi addosso, vero Zoro?..

PERCHE DIAVOLO SBAGLIAVO SEMPRE QUALCOSA CON LEI?! Avevo fatto il gradasso per poi far che?? L'avevo baciata? IO?? Così dal niente?! Ero FUORI DI TESTA! Non mi riconoscevo più!..

Eh no invece...la colpa era ANCHE di quella donna! Perchè mi aveva detto di abbandonarla là? Era impazzita?? Essere un peso?..Doveva stare sul serio male per dire certe fesserie!! Però almeno ero riuscito a zittirla..!

Diosanto...e ora con che faccia da fesso mi sarei presentato davanti a lei?!

Conclusi che avrei fatto finta di niente. Al massimo mi avrebbe scambiato per pazzo..tanto già ero sicuro che ormai lo pensasse di me. Non cambiava nulla.

E...

UN ATTIMO!! e le katane??!

Erano ancora su quella dannata altura! Sotto la neve! Speravo o meglio PREGAVO che fossero ancora là! Dovevo andare subito a recuperarle, poi sarei andato a chiedere da mangiare...in qualche modo...a qualcuno.

Che ROTTURA! Invece che risolversi tutta quella situazione si stava solamente complicando e io gli davo man forte!

Quindi a grandi falcate mi diressi su per quella odiosa montagna, ritrovai con mio sollievo le mie tre amate compagne e ritornai giù.. Stavo MORENDO di fame! Chissà se Robin avrebbe potuto mangiare qualcosa dopotutto..non l'avevo vista affatto bene. Ero seriamente preoccupato.

CIBO! CIBO! La mia testa e la mia pancia dettavano legge ora!

Bene, avrei recuperato un bel po' di roba e l'avrei portata alla casupola.

 

 

 

Robin

 

Lui..C O S A aveva fatto? Davvero mi aveva..?! ZORO poi?? Ma..non era ubriaco questa volta!

Ero ancora sbigottita. Mi aveva completamente paralizzato quel gesto! Non ero riuscita neanche a rispondere alla sua domanda..

Il mio corpo era insensibile ma la sentivo vivamente la mia faccia...e stava andando a fuoco. E più ci ripensavo a quel momento più il mio cuore batteva all'impazzata.

Bussarono alla porta. Sperai con tutta me stessa che non fosse lui, non ero pronta a rivederlo, non ancora. Dovevo calmarmi. La porta si aprì.

Era di nuovo quella vecchina. Mi aveva portato qualcosa..qualcosa da bere sembrava. Mi disse solo “Tieni e bevi tutto”. E come prima, non era sola.

Una donnona forte e robusta riuscì a tirarmi su a sedere e insieme a lei riuscii a tenere il piccolo recipiente in mano e a bere quella..quella poltiglia orribile.

Non oso pensare all'odore e al sapore che aveva quell'impasto liquido color giallastro..era nauseante. La cosa più disgustosa che abbia mai ingoiato. Però mi fidavo di quell'anziana guaritrice, così si era presentata poco prima. Lei mi aveva salvato la vita, questo era certo. E ora si stava prendendo cura di me.

Chissà poi perchè tante premure per degli stranieri che avevano messo in pericolo l'intero villaggio.. Con quello che avevano visto poi! Non avevano paura di noi?.. Avrei scommesso che ci avrebbero cacciati o uccisi..

Finito di bere quella cosa mi diedero un solo sorso d'acqua e poi mi distesero di nuovo. La vecchina se ne andò dicendomi che non avrei dovuto mangiare nulla e che sarebbe tornata più tardi. Riuscii a malapena a ringraziarla perchè sparì subito chiudendo la porta dietro di sé.

Avrei voluto farle tante domande.

 

 

 

Zoro

 

Spalancando la bocca e facendo il gesto con la mano come per introdurre qualcosa lì dentro riuscii a farmi capire e ottenni un bel po' di cibo caldo da portare via.

Ormai avevo la licenza da MIMO, pensai. Sì, meglio riderci su di quella situazione assurda!

Mi diedero anche dell'acqua in un recipiente oblungo.

PERFETTO! Potevo tornare da Robin e.. far finta di nulla.

Certo, far finta di nulla! Come se fosse FACILE!

Non ero sicuro che oltre al mimo sarei stato capace di fare anche l'attore! Avevo già detto no che come attore facevo schifo!..

No, il motivo di quel bacio non glielo avrei spiegato..per niente al mondo! Avrei deviato il discorso su altro se fossi stato costretto.

Giusto!! Dovevo continuare il discorso che quella adorabile vecchia megera aveva interrotto prima..avrei deviato l'attenzione di Robin su quello. GENIALE!

 

E arrivai alla casupola. Almeno il tragitto grande sala-casupola-altura l'avevo memorizzato!

Bussai dicendo che ero io ed entrai. Lei era ancora lì distesa e coperta da una chiara pellicciona, guardava il soffitto. Ero nervoso ma mi dissi che ce la potevo fare.

“Ho una fame assurda!” esordii, “è da tre giorni che non mangio! Ne vuoi?” Dissi accennando alla carne.

“E come mai?..” Quelle tre parole pronunciate dalla sua bocca mi fecero capire che mi ero dato la zappa su i piedi da solo. E dopo trenta secondi da quando ero entrato. FANTASTICO! Cosa avrebbe detto Franky? Ah, sì..SUUPEEER!!

“Stanchezza, suppongo” Risposi, fingendo noncuranza e sistemando le vivande per terra.

Mi accomodai a pochi metri da lei. Per fortuna non mi guardava..avrebbe capito subito che stavo mentendo.

“Non posso mangiare nulla..non che io abbia fame s'intende. Quindi va tranquillo e mangia anche la mia razione. La guaritrice mi ha dato una specie di medicina e non posso mangiare altro. Credo che riposerò un po'”. La voce di Robin era strana..dev'essere stata molto debole.

La guaritrice era la strega rossa?? Beh, per forza!..

Commentai con un “Mmh” e iniziai a mangiare. Mi si aprì una voragine sul serio!!

Trascorsero cinque minuti di silenzio nei quali lei teneva gli occhi chiusi e io mangiavo avidamente guardandola ogni tanto di sfuggita.

Poi non so..ma sentii di doverle dire quella cosa al più presto, forse il cibo mi aveva dato coraggio. E poi mi aiutava quella cosa che non mi stava guardando. Mi schiarii la voce e iniziai, sperando che non stesse già dormendo.

“Hmm!..Volevo finire quello che stavo per dirti prima. Te lo devo. Poi davvero non ne vorrò più parlare, DIMENTICHIAMOLO, ok?. Per quella notte..io ti chiedo perdono. Non so cosa ho fatto e non so cosa ho detto..ma non ero in me e ho commesso un errore madornale. So che c'è la possibilità che tu non vorrai perdonarmi ma non è giusto che tu abbandoni la ciurma a causa mia. Non te lo permetto. ODIAMI piuttosto..ma rimani con noi. Abbiamo bisogno di te.”

Vabbeh, ora mi sarei dato un premio! Le avevo detto quello che dovevo ed ero stato sincero, stavo un po' meglio dovevo ammetterlo.

La guardai (avevo sempre fissato il pavimento dicendo quelle parole) e vidi che lei era ancora così ad occhi chiusi ma accennava un sorriso, almeno pareva.

“Odiarti..Mfuh..Io non posso odiarti Zoro. Ok, lasciamo perdere la vicenda, sono d'accordo con te”. Così, semplicemente me lo disse, con un sorriso tra le labbra. Non mi avrebbe odiato..quindi mi perdonava? Così facilmente?! Non potevo crederci.

“Ok allora..” risposi perplesso “Quindi resteremo qui finchè non ti sarai ristabilita e poi ce ne andremo e penseremo a come raggiungere la Sunny. Non sarà facile.. APPROPOSITO! Sei stata formidabile con quei marines! Li hai fatti fuori tutti! Maa...quella cosa non era del tutto sotto il tuo controllo vero?..” Avevo ripreso a mangiare e mi stupivo di me stesso di come le stavo parlando naturalmente. Forse era perchè il rospo più grosso l'avevo sputato.

“Li ho fatti fuori tutti dici.. Ho fatto male a qualcuno del villaggio? Perchè hai ragione..quella cosa non era sotto il mio controllo..” Robin aveva l'aria triste ora?

“Ehi..!” le dissi osservandola “NO, non l'hai fatto! E..imparerai a controllarlo. E poi..cavolo! Li hai messi fuori gioco velocemente e mi hai anche..salvato. Robin, io sono doppiamente in debito con te.. Ci puoi giurare! E non mi costa poco ammetterlo.”

Ok, stavo diventando troppo sincero ora. Volevo solo tirarle su il morale, tutto qua.

“Ah, ah!” Robin tossì più che ridere..”Bene, allora penserò a cosa puoi fare per me..” Le era tornato il sorriso stampato in faccia ma era un sorriso pericoloso..

ACCIDENTI A ME! Mi mettevo sempre nei guai da solo!

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Capitolo 28
*** Noom ***


Robin

 

Quel contorto di uno spadaccino prima mi aveva dato un bacio e poi mi aveva chiesto di rimanere nella ciurma a costo di odiarlo.. Il mio sesto senso mi diceva che quello Zoro che conoscevo non era più lo stesso, lui era cambiato. Era sempre più insolito..

Perchè chiedere perdono per quella notte, chiedere di dimenticare tutto.. e poi baciarmi? Era tutto un controsenso quell'uomo!

Aveva detto che l'avevo salvato..di essere doppiamente in debito con me, quindi ne avrei approfittato.

Cosa realmente desiderava Zoro? Cosa celava dietro a quei finti atteggiamenti? Cos'ero per lui? Io avevo bisogno di quelle risposte più che mai.

Avevo forse fatto la melodrammatica poco prima con la richiesta un po' esagerata di lasciarmi lì al villaggio ma stavo male e vedevo tutto nero in quel momento..avevo pensato che potesse essere un ipotesi. Ma la sua reazione era stata INASPETTATA!

Ora invece in qualche modo avrei provocato Zoro di proposito. Sì, avrei cercato di estorcergli la sua verità.. dopotutto l'aveva fatto anche lui con me!

Ovviamente non avrei agito come lui, di petto, avrei dovuto essere abile, sottile.. Qualcosa mi diceva che non sarebbe stato facile, quell'uomo aveva la corazza dura. Conoscendolo non avrebbe ceduto facilmente. Il suo punto debole era l'istinto, l'agire senza pensare...dovevo fargli forse perdere le staffe? Mmm.......Forse.

Se provava qualcosa nei miei confronti io dovevo saperlo..e poi ero troppo curiosa! E se davvero ricambiava quello che io provavo per lui? Beh, le cose si sarebbero complicate..nella ciurma poi! Però di certo sarebbe stato divertente! Chissà.. e poi a me piacevano le cose complicate e divertenti..!

Stavo ragionando così mentre Zoro finiva di mangiare (ormai era da un pezzo che trangugiava giù roba). Aveva detto che era da tre giorni che non mangiava, mentre io quanto tempo ero rimasta in quello stato incosciente? Chissà poi perchè rimanere tre giorni senza toccare cibo..

Non credevo alla sua risposta. Sì stavo male ma ero capace benissimo di capire quando mentiva..non era bravo, diciamo.

“Zoro, quanto tempo è passato dall'attacco al villaggio? Cioè quanto sono rimasta incosciente?”

Mi rispose a bocca piena.

“Mm..hai dormito per due giorni interi, ma calcolando che hai perso i sensi il giorno dell'attacco..diciamo quasi tre”.

Ecco, appunto, era sospetto. Non mi pareva ferito gravemente quindi non era stato male. E neppure la sua giustificazione reggeva. Forse lo spadaccino si era talmente preoccupato per la mia sorte da perdere l'appetito? Può darsi..non potevo esserne certa però.

Sentii che si alzava e trafficava con i recipienti. Finalmente aveva finito!

“Esco, così se vuoi puoi riposare” Detto questo andò via.

Infatti, poco dopo, mi addormentai.

 

In seguito fui svegliata da un “TOC-TOC” della porta. Aprii gli occhi, la porta si aprì e vidi che fuori si era fatta sera. Quanto avevo dormito?! Entrò l'anziana guaritrice con un altro impasto da bere per me e con a seguito la solita donnona.

E feci quello che dovevo fare. Bevvi tutto fino a star male e poi questa volta fui veloce e approfittai per chiedere a quella vecchina il perchè di tutte quelle premure nei miei confronti.

“Lei ha salvato il nipote del capo del villaggio, è il minimo che possiamo fare cara Signora Strega” Rispose con queste esatte parole. Ma..signora strega?? Pensavano che fossi una fattucchiera? Volevo ridere ma non potevo.

Ora le due si stavano adoperando per cambiarmi tutti i medicamenti e il resto..avrei avuto un po' di tempo per chiedere altro. Quindi continuai.

“E come l'avrei salvato? Quegli uomini mi hanno fatto del male, quindi ho dei ricordi confusi ora” Giustificai così la mia domanda.

“Se lo desidera, lei lo vedrà come ha fatto e vedrà anche come il suo temibile consorte ha salvato il villaggio” E mi sorrise. Affascinante, le mancavano quasi tutti i denti.

Zoro quindi aveva salvato il villaggio. Ma..non ero io che avevo salvato lui? E tutto questo l'avrei visto? Non capivo. Di certo mancavano dei pezzi al mio puzzle..

Stavo pensando a cosa poteva essere accaduto mentre loro mi lavavano e sistemavano pure i capelli. Insomma, servizio completo!

Dopo la lunga siesta pomeridiana che avevo fatto mi sentivo un po' meglio e avvertivo che il mio corpo stava riacquistando anche un po' di sensibilità. Così chiesi alla donna forte di mettermi seduta. Quindi risistemarono il giaciglio in modo che potessi appoggiare la schiena alla parete in modo confortevole.

La guaritrice mi comunicò che non avrei potuto mangiare normalmente neanche l'indomani. Per me non era un problema visto che quella cosa disgustosa mi aveva completamente chiuso lo stomaco.

 

Mi sembrava fosse passata mezzora quando bussarono di nuovo alla porta della casupola. Sperai fosse Zoro..cosa aveva fatto in quel lasso di tempo?

Vidi che la porta rimaneva chiusa quindi dissi di entrare anche se non sapevo chi poteva essere.

Entrò timidamente la bambina che mi diede la pelliccia nera al bagno termale, quella che io e Zoro avevamo visto appena messo piede al villaggio. Si chiamava Noom se non ricordavo male.

La salutai e lei sorridendo e in silenzio si sedette di fronte a me. Mi guardò con gli occhioni verde mare che aveva e mi disse: “La mia adorata trisavola mi ha detto che devo farti vedere”.

Non capivo, probabilmente l'avevo guardata dubbiosa. Continuò.

“Posso?” e le diedi il mio assenso.

Lei si mise in ginocchio e avvicinò la sua fronte alla mia tenendo gli occhi chiusi. Abbassai le palpebre anche io e sentii che mi diceva che non mi avrebbe fatto male.

Le nostre due fronti si toccarono e poi..successe qualcosa di incredibile.

Sussultai.

Mi apparve in modo prepotente nella mente la sequenza caotica di una guerriglia. Come un sogno nitido..un sogno da sveglia però!

La visuale era bassa e confusa..in movimento. Era quello che aveva visto Noom? Ma sì, quello che vedevo doveva essere ciò che la bambina aveva vissuto il giorno dell'attacco dei marines al villaggio! Infatti ecco i marines, la gente che correva spaventata, le urla e il frastuono di quel momento erano nella mia testa.. Ma come faceva?! Era eccezionale il dono di quella bambina!

Ora doveva essersi nascosta dietro qualcosa perchè la visuale era in parte oscurata. Si vedeva la gente fuggire e..un attimo! Quello era Zoro! Sì, Zoro che attaccava Pain e lo colpiva.

Poi con un flash la visuale cambiò. Un salto temporale? Noom mi stava facendo vedere quello che voleva ricordando le parti più rilevanti?! Era stupefacente! Per la seconda volta in quella giornata mi ritrovai paralizzata dallo stupore.

Notai che la visuale ora era da un altezza diversa..più alta. Forse la bambina era stata presa in braccio da qualcuno? O era addirittura il ricordo di qualcun altro?

Vedevo Zoro a terra, accasciato dal dolore e riprovai la stessa sensazione angosciante di quel giorno nel rivedere la scena. Accanto a lui notai anche il bambino e anch'egli stava urlando. La confusione, le grida disperate.. e poi mi vidi. Mi stavo parando davanti a loro due con le mani incrociate.

All'improvviso accadde. Vidi qualcosa di nero. Fasci color pece che in un lampo si sprigionavano dal mio capo ricoprendo tutto.. La visuale era molto confusa e poi la persona che stava guardando la scena probabilmente chiuse gli occhi, non vidi più nulla.

Un altro ricordo iniziò subito dopo da un altra visuale ancora sempre abbastanza alta, dal lato opposto.

Zoro usciva a fatica da un enorme e sferico bozzolo di capelli (l'avevo salvato proteggendolo così?). Camminava arrancando tra le enormi ciocche che ricoprivano ogni cosa. Lui andava verso quella che sembrava una colonna nera, proiettata verso l'alto.. ERO IO! Tutta fasciata dai capelli! Vedevo solo la mia testa riversa all'indietro. Tutto il paesaggio era coperto da quel mare nero e dai corpi esanimi dei marines.

Senza rendermene conto mi misi le mani sul viso, sbigottita. Era stato peggio di quello che avevo immaginato!

Zoro ora prendeva in mano una katana e, con un taglio netto, tutto quell'ammasso nero che mi avvolgeva esplodeva. Esplodeva in miriadi di petali e io cadevo. Vidi che lui mi afferrava e che a poco a poco tutta quell'enormità nera spariva..non se ne vedeva la fine di quelle esplosioni rosa!

Scorsi anche il bambino che fuggiva via liberato dal grande bozzolo di capelli. Era lui allora il nipote del capo del villaggio!

Ancora un flash, un altro ricordo.

La persona che guardava era molto vicino a Zoro, a pochi passi. Zoro, in ginocchio, mi teneva tra le sue braccia. Era a capo chino e mi stava stringendo. Vidi che ero incosciente e coperta di sangue. Poi Zoro sollevò il capo. Lui..non era POSSIBILE! LUI PIANGEVA?! Implorava quella gente di salvarmi.

Sentivo che le lacrime scendevano calde dal mio viso, era troppo forte quello che avevo visto.. BASTA! Non volevo vedere più nulla!

Staccai il contatto dalla bambina coprendomi il viso con le mani..

ZORO.. Zoro così disperato! Da non credere!

La bambina appoggio' le sue manine sulle mie quasi a volermi confortare e mi disse: “Non è finito..continua a guardare, guarda cosa ha fatto Grande Tigre”.

Riluttante, appoggiai la mia fronte alla sua e mi ritrovai a vedere una lama da molto vicino.

Zoro stava puntando la katana contro i paesani? E con quello sguardo spaventoso? Perchè?! Poi capii.. Si voltò e a katane spiegate, da solo, iniziò ad avanzare contro una moltitudine di marines in arrivo.

Allora quel giorno sopraggiunse un altro schieramento di nemici! Ed erano davvero tanti! Troppi forse anche per Zoro! Era in serio pericolo!

Ora lui era a poche decine di metri da loro e notai che rilasciava i primi fendenti.

Io sapevo che Zoro era un uomo incredibilmente forte e i suoi colpi con le katane mi avevano sempre stupito ma quello che vidi era eguale ad un cataclisma.

Un gigantesco tornado che poi si sdoppiò annientando tutto intorno a sé. Marines, alberi, vegetazione e terreno erano scomparsi, annichiliti da quel colpo. Era un attacco inimmaginabile e lui non si era fermato. Doveva essere proprio estremamente furibondo per scatenare quell'inferno!

In pochi minuti la battaglia di Zoro finì. Quello che vedevo era un puntino (lui) nel nulla. Zoro aveva fatto tabula rasa di TUTTO nel raggio di chilometri.

Avevo ancora le mani sul viso e le lacrime agli occhi quando la bambina staccò il contatto da me e la porta della casupola si aprì.

 

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Capitolo 29
*** Notte in bianco ***


Zoro

 

Entrai pensando che non ci fosse nessuno perchè al mio “Entro” non avevo avuto alcuna risposta.

Spalancai la porta, feci un passo e mi bloccai.

Vidi che Robin era seduta con una bambina. Era davanti a lei.

Appoggiai a terra il recipiente d'acqua che avevo portato scusandomi debolmente. Poi notai che Robin stava piangendo.

Che diamine era successo?! Era colpa di quella bambina?? Rimasi impalato al momento.

La bambina bionda si girò e mi guardò vagamente preoccupata e io la squadrai forse troppo severamente.

“Non è niente” Cercò di spiegare subito Robin che si era accorta che avevo notato le sue lacrime. Iniziò ad asciugarsele e la bambina le disse qualcosa e corse via lasciandoci soli.

Ora che lei aveva spostato le mani dal viso notai i suoi capelli.

Dioomiio cosa avevo combinato?! Era di certo colpa mia quello che vedevo!

“Cos'hai? Cosa c'è?..Ti ho detto che è tutto apposto” Robin di sicuro aveva notato la mia faccia sconcertata. Cercai di spiegarle ma parlai a rallentatore.

“I..Tuoi. Capelli. Sono stato io con la katana..”.

Lei spalancò gli occhi, forse non aveva notato la cosa? Inizio' a toccarsi la testa con le mani cercando di capire.

“Sono più corti di qua..” Disse.

Eh, infatti al lato destro le arrivavano un po' più sotto del mento mentre dall'altro lato erano lunghi come al solito. Mi stavo sentendo male, mi sedetti per terra.

“Scusami” pronunciai guardando quel fottuto pavimento di pietre.

“Ma figurati Grande Tigre! Magari mi sta anche bene questo taglio, vorrei avere uno specchio..” Commentò.

Ritornai sul suo viso. Era incredibile, un attimo prima l'avevo vista piangere e ora era quasi divertita?.. Era un strana donna davvero! E come mi aveva chiamato?..

“Grande..che?” Le chiesi svegliandomi dai miei pensieri.

“Mfu..fu..è così che ti chiamano qui. Dal giorno della festa, dopo la tua esibizione. E non è tutto. Oggi ho scoperto che loro mi considerano una strega”.

Sì,sì..l'avrei vista proprio bene come strega. Una strega ammaliatrice, una maga dell'inganno, furba e seducente..bellissima.. MA Che CAZzo PENSAVO?!

La stavo guardando, no, la stavo studiando. Ero quasi sicuro che mi stesse nascondendo qualcosa. Perchè piangeva un attimo fa? Robin non era una donna che piangeva per nulla, sapevo che sotto sotto era sensibile e l'aveva già dimostrato, ma in casi estremi. Sì, ci assomigliavamo un bel po' noi due.

Non potevo far finta di nulla..

“Cosa ti ha detto quella bambina?” Non riuscivo a dire la parole “pianto” e “lacrime” riferite a lei e di fronte a lei.

Mi rispose ancora con le mani fra i capelli con fare disinteressato.

“Mi diceva che domani si terranno dei riti funebri per dare l'addio alle persone che sono morte l'altro giorno in battaglia. Tra questi c'è anche suo padre se non sbaglio”.

Mmm.....sì, poteva essere. E dico poteva essere la cosa. E brava Robin, applausi gente!

Poteva essere se non fosse che io nel tardo pomeriggio avevo assistito proprio ad una specie di rituale con un grande rogo e delle salme.

Durante il pomeriggio ero andato ad allenarmi un po', giusto per tirare giù qualche altro albero che era rimasto in piedi nella zona della battaglia. Poi ero rientrato al villaggio e avevo notato un grande fuoco ed incuriosito mi ero avvicinato. Stavano bruciando i morti, tutto qui. C'erano persone che piangevano, altre che cantavano..tutto molto solenne. Sono rimasto lì fino alla fine, non me la sentivo di girare i tacchi e andarmene, mi sembrava il minimo la mia presenza per quella gente.

Apprezzarono il mio gesto tanto che vollero a tutti i costi portarmi dentro alla caverna termale e fare un bagno con loro. Magari faceva parte di quel rituale o magari ero io che puzzavo e basta, dato l'allenamento che avevo appena fatto!

Era proprio la caverna infernale da dove era sbucata Robin.. Appena si entrava c'era una biforcazione..gli uomini erano andati in un cunicolo e le donne avevano preso quello opposto.

Una cosa spettacolare quel luogo! Che super bagno che avevo fatto! Averlo saputo prima!..

Ma torniamo a lei.

Robin, la strega inagannatrice, mi aveva raccontato un altra balla. Perchè nascondere il reale motivo di quelle lacrime? Non rimaneva che stare al suo gioco e vedere dove voleva arrivare..anche perchè quella giornata era stata lunga e non avevo nessuna voglia di discussioni.

“Perfetto!” dissi battendomi le mani sulle ginocchia. “Direi che è meglio dormire” E mi alzai ma subito notai che il giaciglio era diventato troppo piccolo. Ma no.. era stato spostato un po' sulla parete per far stare Robin appoggiata più comodamente.

“Ti trattano da regina qui eh?” Sparai questa frase così, senza pensarci su.

La risposta fu un sorriso, furbo.

“Non è che c'è la possibilità che mi trovino un altra casetta?..cioè staremo più comodi tutti e due..” Improvvisai, non sapevo come comportarmi.

“Ci considerano una coppia” Disse.

Strabuzzai gli occhi. E lei continuo'.

“Quindi dobbiamo rimanere qui tutti e due..e poi, dopo quello che è..” Oh, non le lasciai finire quella frase!

“Ok,ok!! ho capito. Non fa differenza davvero, per me è lo stesso. Però..” Mi stavo già sfilando le katane e la pelliccia facendo la parte di quello a cui non fregava nulla.

Anche quella giornata sarebbe terminata no?!

“Basta che tiri il giaciglio un po' verso di te e sarà apposto e..mi serve però una mano a distendermi perchè da sola non sono sicura di farcela..” disse Robin.

Benissimo. Come no!..

Mi dissi che sarebbe stata una passeggiata. Sì....e allora perchè mi stavo agitando??

“Bene, ti do una mano e poi sposto tutto” Cioè, mi stavo annunciando? No, lo stavo dicendo a me stesso più che altro.

Massì , sarebbe stato facile, no? Ripeto, una cavolata. Bastava svuotare la mente per pochi minuti..

Quindi mi avvicinai a lei a carponi mentre lei tentava di togliersi la pellicciona che aveva addosso con qualche smorfia di dolore.

La aiutai a sfilarla via, un braccio e poi l'altro.

“Grazie” mi disse guardando a terra e poi si aggrappo' debolmente alle mie spalle.

Era tutta una fasciatura di pelli lì sotto! Sentii ancora l'odore forte di quel medicamento. Almeno il profumo dei fiori demoniaci non si sentiva!

Infilai un braccio dietro di lei e, sostenendo la sua schiena e il collo ci inclinammo giù insieme e la adagiai piano sul giaciglio. Non so perchè ma mi venne in mente quando cadde sotto il colpo di Ener a Skypiea e io la afferrai in tempo prima che battesse la testa.

A pensarci bene mi incazzai molto quella volta.

Feci scivolare via piano il mio braccio da sotto la sua schiena con quel pensiero ancora in testa quando sentii una leggera pressione sulla mia spalla e qualcosa di morbido toccò una zona molto vicino alla mia bocca.

Dopo un secondo realizzai che erano le sue labbra.

“Volevo ricambiare il tuo bacio..visto che ora sei stato gentile” Si giustificò quel demone.

Sicuramente aveva l'aria innocente di chi non aveva fatto niente di male ma NON LA GUARDAI DI CERTO.

Il mio petto voleva esplodere. Non dissi assolutamente PIU' NULLA. La mia mandibola era serrata.

Velocemente mi alzai, la coprii di nuovo con la sua pelliccia (meglio farlo subito), tirai un po quel maledetto giaciglio mordendomi un labbro e sentendo il gusto del sangue, spensi la fiaccola vicino a me con un calcio, mi coricai e mi coprii con il manto tigrato sotto lo sguardo di quella donna, che sicuramente aveva notato la mia faccia. Rossa. Come un peperone.

E non dormii un cazzo.

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Capitolo 30
*** Cretino ***


Robin

 

Quando aprii gli occhi lui non c'era.

Avevo dormito davvero bene! Mi sentii da subito molto meglio. Riuscii anche a tirarmi su a sedere da sola sentendo solo un leggero fastidio all'addome. Il mio corpo era ancora leggermente insensibile ma nel complesso mi sentivo bene.

Quelle erbe erano miracolose! E fungevano pure da anestetico a quanto pareva. Dovevo assolutamente recuperarne qualcuna per Chopper!

Sentivo venire da fuori un PLIC-PLIC come di gocce d'acqua. Che stesse piovendo? Cercai di gattonare fino alla porta e molto lentamente ci riuscii.

La scostai leggermente e guardai fuori. Non vedevo l'ora di respirare un po d'aria fresca! Notai che stava nevicando e anche abbondantemente.

Zoro non c'era e non si vedevano neanche le sue impronte fuori dalla casupola..era uscito da un pezzo. Era scappato..? Ah, ah..può darsi.

Che faccia che aveva fatto ieri sera! Sì, l'avevo messo in difficoltà, era palese.

Ma..volevo ancora qualche prova di quello che quell'uomo sentiva nei miei confronti? Dopo quello che avevo visto da Noom? Zoro era uno che non piangeva mai e dico MAI. Quella bastava come prova no?

Ora si era volatilizzato con quella tormenta, per andare dove poi? Sicuramente lontano da me.

Mi sentivo un po cattiva.

Conclusi che era diventata per me una questione di principio. Lui doveva confessare e io sarei riuscita nel mio intento alla fine. Era un occasione unica quella, eravamo solo io e lui lì in quell'isola. Erano successe già un sacco di cose tra di noi e sì, c'era anche quella gente ma erano estranei e nessuno a parte loro sarebbe venuto a saperlo. Bastava che lui cedesse. Ma sapevo che Zoro non era un uomo che cedeva..e soprattutto a sé stesso.

“Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare” mi dissi. Ok, mi sentivo davvero cattiva. Zoro doveva solo prepararsi al peggio. E io mi stavo già divertendo da morire.

Chiusi la porta e tornai indietro piano piano a recuperare la pelliccia. Faceva freddo là dentro!

 

 

Poco dopo arrivò alla casupola la donnona alta e robusta che mi porse un altro intruglio nauseabondo da bere. Mi chiese come stavo e risposi di sentirmi molto meglio.

Quindi mi informò che avrei dovuto recarmi con lei alla caverna termale. Fuori ci attendeva un altra donna alta. Le due mi sorressero per tutto il tragitto aiutandomi a camminare e riuscii ad arrivare al luogo prestabilito con solo qualche fastidio.

Lì mi attendeva la vecchia guaritrice. Esaminò attentamente le mie ferite e dichiarò che potevo immergermi nell'acqua calda. Guardai anche io con enorme stupore quelle cicatrici. Appena tre giorni prima mi avevano sparato..i miei capelli evidentemente mi avevano protetto un po' o chissà..

Sapevo che il mio corpo era un po' più resistente del normale dato il frutto del diavolo che avevo mangiato ma restava il fatto che quel medicamento era prodigioso! Le ferite erano chiuse e rosa vivido..INCREDIBILE!!

Ora che l'erba non era più a contatto con la mia pelle se la vecchina le toccava sentivo più fastidio. Sarei riuscita ad immergermi? Non restava che provare.

Così, svestita completamente, mi immersi nell'acqua calda con cautela tra la nebbiolina evanescente. All'inizio le parti danneggiate si fecero sentire. La guaritrice mi disse di rimanere in acqua anche se sentivo dolore. Poco dopo non avvertii più alcun malessere..stavo talmente bene che sarei rimasta lì per sempre.

La vecchina mi disse di rimanere lì e che sarebbe venuta più tardi da me. Così tutte e tre se ne andarono. Rimasi lì sommersa con solo la testa fuori, in pieno relax.

 

 

 

Zoro

 

L'avevo già detto no che non avevo dormito un cazzo? Ecco, allora con le prime luci dell'alba mi vestii e uscii. Richiusi la porta dietro di me e presi un respiro enorme.

Nevicava. E fisso anche. Se c'era un dio ce l'aveva con me.

“Benissimo” pensai “ E ora dove diavolo vado?!”. Me ne fregai e inizia a camminare.

Io non so come e non so perchè ma mi ritrovai nei pressi della porta dell'inferno, cioè alla caverna termale. Pensai “Perfetto! Capita a pennello!” Stavo gelando infatti. Entrai e mi ricordai che gli uomini andavano al cunicolo di destra.

ERA UN SOGNO.. quel paradiso era tutto mio! Mi tolsi tutto e mi immersi nelle acque calde. Finalmente potevo rilassarmi un po'.

Quella donna aveva minato seriamente i miei nervi, non ero riuscito a chiudere occhio, ero troppo nervoso. IO che non dormivo poi! Bah..

Lei mi aveva baciato..

baciato..

BACIATO..

AL DIAVOLO! Non pensavo che a quello! Probabilmente non ce l'aveva fatta ad arrivare alla mia bocca e.. MA A CHE PENSAVO ANCORA?!

Basta! Ora ero lì e mi sarei rilassato e stop!

Iniziai ad immaginarmi uno stupendo scenario zen.

Sii..l'acqua calda..

una cascatella alla mia destra..

un tempio in lontananza..

un albero di ciliegio alla mia sinistra..

davanti a me Robin.. NO! Ma anche no! Perchè.. perchè non riuscivo a controllare il mio cervello fuori uso?!

Cancellai l'immagine di lei da quella visione.. Bene, ora potevo continuare la mia meditazione. Il respiro.. sì dovevo concentrarmi sul mio respiro.

Passò un po' di tempo, non so quanto. So solo che non avevo dormito la notte quindi ero stanco da morire e con quel bel calduccio..presi sonno.

Davvero! Presi sonno a pelo d'acqua!

 

 

BOong! La mia testa aveva toccato qualcosa di morbido. “Ah!” sentii e mi svegliai. Quasi affogai dalla sorpresa. Ma dov'ero? In acqua?! Avevo preso sonno?? E.. Porcavacca Robin?!

Lei era davanti a me completamente nuda anche se la vedevo poco con quella nebbiolina.

“Zoro?!..” Esclamò e si scostò velocemente da me immergendosi fino al collo imbarazzata.

“Ma che fai qui?..sarebbe per sole donne questo posto!”

Ero ancora spaesato. Mi girai immediatamente e le diedi le spalle.. Io cosa avevo urtato con la testa? NO! Non volevo saperlo!

“Scusami!!” Iniziai a dire velocemente “Ho preso sonno in acqua..ieri sono venuto qui con altri uomini ma si vede che ho sbagliato entrata..”

“Mfu..fu..fuh..” La strega demoniaca stava proprio ridendo di me “Scusami Zoro.. se rido” E rise ancora.

“Ah! ah! Scusa, ma non riesco a smettere!” e continuò più forte, continuò così tanto che venne da ridere pure a me.

“Sono un idiota eh? Ah! Ah! Ah! Hai ragione sì! Ah Ah!” E ridemmo come due scemi per un pezzo. Forse era il caldo incredibile che c'era lì dentro che ci dava alla testa? Non avevo mai visto Robin ridere così! Era contagiosa e assurdamente..bella.

Le nostre risate rimbombavano lì dentro. In una situazione del genere avrei dovuto sentirmi a disagio, invece quella risata aveva scaricato tutte le mie tensioni e complice l'oscurità e la nebbia stavo proprio bene. Anche se un po' cretino mi sentivo.

 

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Capitolo 31
*** Separati ***


Robin

 

Eravamo a due metri l'uno dall'altra appoggiati alla roccia e immersi fino al collo nell'acqua calda. Mi stavo riprendendo..non avevo mai riso così tanto, avevo le lacrime. Zoro stava ancora scuotendo la testa sorridendo, anche se poco la sua faccia la vedevo.

“Avrò bisogno di te per uscire da qui” mi disse.

“Non preoccuparti. Fra poco arriveranno delle donne che mi porteranno fuori e potrai andartene, credo”. Mi veniva ancora da ridere, mi trattenni a fatica.

“Ok” mi rispose “Mi nasconderò da qualche parte quando arriveranno” e appoggiò la testa alla roccia in modo rilassato. Stava cercando di riprendersi? Aveva anche lui male alla pancia come me? Oh, era davvero sensuale adesso. Distolsi lo sguardo.

“Come stai adesso? Ti vedo bene. Cioè.. hai capito” Disse sorridendo. Gli veniva ancora da ridere come me!! Ma cosa c'era dentro a quella caverna? Qualche gas esilarante? Ci stavamo comportando in modo insolito!

Non riuscii a scoppiare a ridere di nuovo e neppure a rispondergli perchè sentimmo delle voci dal cunicolo illuminato.

“Vado e non preoccuparti che io non guardo” Mi disse proprio così sottolineando le ultime parole.

Feci in tempo a rispondergli “Lo so” e lui sparì sott'acqua.

 

 

Mentre le due donne mi fasciavano tutta e la guaritrice esaminava di nuovo le mie cicatrici mi chiedevo dov'era e cosa stesse facendo Zoro in quel momento. Non mi preoccupavo di essere nuda lì seduta perchè sapevo che quell'uomo non mi avrebbe spiato per niente al mondo, era contro ogni suo principio, piuttosto si sarebbe infilzato con la propria lama.

Se pensavo all'accaduto mi veniva ancora da ridere. Come al solito si era messo nei guai da solo. Lui e il suo senso dell'orientamento pari a zero!

Notai che la guaritrice mi guardava perplessa. Era perchè stavo sorridendo da sola? Ovvio..

“Lei ha una tempra insolita” mi disse “Non per niente è un abile strega. Mi rincuora che si sia ripresa così velocemente, così potremmo anticipare a domani la festa che volevamo tenere per celebrare le vostre gesta”.

Un altra festa?? Mmm....poteva tornare utile al mio scopo!

Prima con Zoro non ero riuscita a ribaltare la situazione in mio favore, le condizioni buone c'erano ma lui mi aveva preso alla sprovvista.. ed era finita con una risata.

La vecchina continuò a parlarmi.

“Quindi se lei e il suo consorte siete d'accordo, lei rimarrà con noi donne fino a domani e Grande Tigre invece starà con un gruppo di uomini scelti. Nel pomeriggio si terrà la festa tutti insieme. Ci sono alcuni particolari da concordare però.”

“Va benissimo” Le risposi “E penso che anche Grande Tigre non abbia nulla in contrario”.

“Non si deve preoccupare” Spiegò gentilmente la guaritrice “La accompagneremo alla vostra abitazione così potrà parlare con il suo consorte e poi verrà via con noi”.

Il problema era che Zoro era proprio e non nella casupola..e chissà quando poi ci sarebbe tornato. Quindi ebbi un idea..strampalata ma che funzionò.

“Mi dia un attimo, parlerò ora con lui, lo informerò della festa così avremo subito una risposta”.

Detto questo mi girai verso l'acqua e parlai la nostra lingua alla nebbia, le paesane di certo non potevano comprendere. Meno male che avevano finito il lavoro ed ero coperta!

Iniziai la mia messinscena.

Zoro, non muovere un muscolo e non mi rispondere” Dissi con voce solenne e intensa alzando le mani in alto e chiudendo gli occhi “Mi hanno appena informato che domani si terrà una festa.. Io andrò via con queste donne, non mi rivedrai fino a domani. Tu invece aspetterai che degli uomini vengano a prenderti alla casupola e starai con loro fino al momento della festa.. A quanto ho capito notte compresa.. Ci vediamo domani, la strega ti saluta! E mi raccomando! Non prendere ancora sonno!”.

Come avevo fatto a non scoppiare a ridere non lo sapevo davvero! Rimasi con le mani alzate e gli occhi chiusi fingendo di sentire una risposta e poi mi girai.

Tutte e tre le donne mi stavano fissando in ammirazione. Aspettavano che parlassi, pendevano dalle mie labbra.

“Ha detto che va bene, al momento non è all'abitazione ma ci arriverà presto”. Tutte e tre mi sorrisero.

Felici e contente mi portarono fuori dalla caverna mentre io lanciavo un ultima occhiata all'acqua. Niente, non scorsi nulla.

 

 

 

Zoro

 

Robin.. Robin..ci stava prendendo gusto eh? L'avevo detto io che era perfetta per quella parte!

Era stata geniale come al solito..e tra quei fumi dell'inferno così fasciata era sembrata proprio una maga di un film fantasy. Sì, quando parlò mi girai a guardarla lo ammetto, ma mi aveva stupito e davvero lì dentro si vedeva poco..e comunque era coperta e poi.. NON MI STO GIUSTIFICANDO!

Attesi che le quattro andassero via e poi sgattaiolai fuori.

Bagnato com'ero c'era il rischio serio che mi prendessi una broncopolmonite ma dovevo rischiare..non potevo stare lì! E se fossero arrivate altre donne?!

Corsi come un forsennato fuori alla ricerca della casupola. Di qua..e di là per mezzora o più non so. So che presi freddo. Tanto freddo.

Ad un certo punto notai la casupola e mi fiondai dentro.

Ogni mattina e ogni sera un uomo addetto faceva il giro del villaggio per accendere le fiaccole sparse per il paesello, quindi avevamo sempre la possibilità di avere il fuoco per scaldarci. Così accesi subito un fuocherello all'interno della casupola e mi misi vicino cercando di scaldarmi.

Lo sbalzo termico dal caldo della caverna al freddo sotto zero di fuori era stato micidiale. Avevo la testa che mi scoppiava.

Poi arrivarono.

Tre uomini, alti e robusti, avranno avuto più o meno la mia età, mi fecero cenno di andare. “Ecco che ci risiamo” pensai. Speravo con tutto me stesso che almeno non mi pitturassero di nuovo la faccia.

Invece no, fu davvero una giornata piacevole.

 

Ero con un gruppetto di una decina di uomini e ragazzini. Mangiammo insieme all'aperto vicino a quello che era stato il mio campo di battaglia. C'era anche un piccolo torrente e i bambini giocavano a tirarsi le palle di neve ed alcuni facevano pure il bagno..che coraggio!

Notai poi che due di loro facevano finta di duellare e ad un tratto il più piccolo con la punta di un bastone cercò di colpire dietro la nuca l'altro. Venne immediatamente sgridato da un uomo grosso, forse era il padre, che lo mise seduto in castigo.

Quella che avevo visto era la mossa che mi aveva messo ko alla caverna termale?

Mi avvicinai all'uomo e con la mia comprovata abilità di mimo gli feci capire che volevo saperne di più. Ok, ci misi un po' per farmi capire ma alla fine mi fecero una piccola dimostrazione ovviamente senza far svenire nessuno. Mi fecero pure provare, non fu semplice, si doveva colpire un punto preciso. Apprendere quella mossa sarebbe stato molto utile! Magari potevo allenarmi con Sanji...sì, si poteva fare!

In seguito dovetti fare io una dimostrazione in cambio. Quindi affettai un po' di alberi con le katane sotto gli occhi sgranati di quella gente. In quel momento capii il significato di quel battito di mani sulle ginocchia, era tipo un applauso!

In seguito recuperammo tutti insieme quella grande quantità di legna.

Ho già detto che mi girava la testa? Sì, non mi sentivo proprio bene.

 

La sera arrivò presto e ci coricammo tutti in una casupola grande e prima di dormire loro si raccontarono qualcosa che ovviamente non capii. Ascoltando quel parlottare rilassato e dai toni anche scherzosi mi venne in mente la stanza dei ragazzi della Sunny.. mi mancava.

Proprio così, mi mancavano quegli scemi che non finivano di dirsi idiozie mentre io volevo solo dormire. Rufy che mi saltava addosso mentre stavo prendendo sonno, Usopp che rideva sguaiatamente alle mosse cretine di Franky, Sanji che parlava solo di donne.. NO, Sanji non mi mancava.

Appena Robin sarebbe riuscita a camminare e riacquistare le forze saremo partiti. Dovevamo ricongiungerci a loro in qualche modo.

Quando quel brontolio di voci finì mi addormentai. Avevo qualche brivido.

 

 

 

 

Robin

 

Ero coricata in una bellissima casupola finemente dipinta in compagnia di quattro donne. Osservavo i giochi di luce delle fiaccole sulle pareti colorate.

La giornata era stata piacevole. Loro si erano divertite a truccarmi un po', avevano fatto delle prove di ballo per la festa, mi avevano intrecciato i capelli in modo assurdo per poi disfare tutto. Erano arrivate anche delle bambine nel pomeriggio (c'era anche Noom) che prima mi erano parse molto intimorite da me ma poi avevano iniziato a riempirmi di domande.

Cosa si faceva al nostro villaggio, come avevo imparato a fare quelle magie, perchè Grande Tigre aveva i capelli verdi.. e poi volevano a tutti i costi che rimanessimo per sempre lì con loro.

Già, Rufy e gli altri..

Ci avevano dati per morti? Trucidati dai cannoni? Mangiati vivi da qualche mostro di mare? Morti di stenti in qualche isola perduta o braccati dai cannibali? Le possibilità potevano essere tante. Però ero sicura di una cosa, non avrebbero smesso di cercarci.

Respirai profondamente. L'indomani sarebbe stata una giornata particolare, impegnativa direi. Dovevo giocare le mie carte il meglio possibile. Avevo già preso specifici accordi con chi organizzava la festa..diciamo che avevo stabilito con loro due o tre cosette, giusto per “incrociare” le loro tradizioni alle nostre.. Loro ne erano rimasti entusiasti.

Zoro ne sarebbe stato un po' meno invece.

Scivolai nel sonno ascoltando i respiri rilassati delle donne vicino a me.

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Capitolo 32
*** Strega bianca ***


Robin

 

Quando mi svegliai ero sola dentro quelle quattro mura..certo che in quei giorni stavo dormendo davvero tanto! E profondamente! Sentivo le voci delle donne appena fuori la porta.

Con enorme sorpresa riuscii ad alzarmi da sola in piedi. Non sentivo alcun dolore. Per curiosità scostai le fasciature e notai che le cicatrici erano quasi rosa come la pelle..stavano sparendo. Le toccai. Nulla. Nessun fastidio. Incredibile.

Uscii dalla casupola e le donne mi sorrisero vedendomi in piedi da sola. Ricambiai il sorriso, felice.

La festa si sarebbe tenuta dopo il mezzogiorno e tutti al villaggio erano in uno stato di euforica frenesia.

Nella mattinata avevo incontrato chi di dovere e avevamo concordato quei particolari riguardo lo svolgersi della festa. Tutti si diedero molto da fare per accontentarmi.

Incontrai anche la guaritrice che, con mia somma felicità, mi tolse definitivamente il bendaggio e mi disse che avrei potuto mangiare normalmente.

Alcune donne si mostrarono a me vestite in modo diverso e singolare facendomi capire che dovevo scegliere l'indumento che preferivo per l'evento. Scelsi quello che reputai più giusto per l'occasione e per ciò che avevo escogitato. Va beene..era un po' sexy, ma non volgare!

Poi vidi che tutte si preparavano truccandosi e curando ogni dettaglio.

Infine vennero da me e intrecciarono la parte destra dei miei capelli, quella più corta, lasciando sciolta l'altra parte. Mi truccarono gli occhi con un pennellino nero ma non esageratamente come l'ultima volta. Guardavo i loro visi, erano tutte molto carine truccate così.

Alla fine arrivarono anche con delle foglie colorate e le incastrarono tra l'intreccio dei capelli..era la ciliegina sulla torta! Fantastico!

 

E il momento fatidico venne.. Insieme ad un gruppetto di donne e bambine urlanti arrivai alla grande sala e a suon di flauti ci sistemammo in un grande cerchio mentre la gente ci accoglieva battendo le mani sulle ginocchia.

Notai che il grande capo era già seduto dove prima c'era l'altare e ci salutammo solennemente.

Non c'era il grande fuoco in mezzo alla sala questa volta e neppure il Poneglyph piramidale. Chissà dove l'avevano collocato!

Vi erano comunque delle fiaccole e colorati ornamenti artigianali dovunque..avevano creato un atmosfera davvero piacevole!

Avvertivo un profumino davvero invitante nell'aria, non vedevo l'ora di addentare finalmente qualcosa di buono!

Con un rullo di tamburi arrivò anche il gruppo di uomini.

Zoro non aveva più il pelliccione tigrato. Era decisamente..interessante.

Aveva una pelliccia lunga e nera, lucidissima e un paio di calzoni aderenti in pelle sempre nera, il petto nudo. Distolsi di nuovo a fatica lo sguardo da lui, dovevo ricordarmi la mia parte, quindi gli concessi un saluto e un sorriso che mi ricambiò prontamente.

Come stabilito non si sedette vicino a me ma dal lato opposto del grande cerchio. Eravamo tutti mescolati, uomini e donne, in ordine casuale.

La musica e i battiti di mani cessarono e il grande capo iniziò il suo discorso. Ci ringraziò e bla bla bla., le solite cose. Poi arrivò la parte piacevole: il pranzo.

Era un banchetto davvero strepitoso! Ricco e allettante anche agli occhi.

Mentre mangiavamo notavo che Zoro mi cercava spesso con lo sguardo, sicuramente non capiva perchè non ci avevano messi perlomeno vicini. Ammetto che fu dura non guardarlo, anche perchè con quella mise era molto attraente. Eh sì, dovevo fare i complimenti allo stilista del posto!

Mannaggia, mi stavo distraendo di nuovo.

Mangiai davvero tanto per il mio solito, il mio corpo aveva bisogno proprio di tirarsi un po' su. Vidi che c'era anche quel liquore ma non lo toccai, o meglio, durante la serata feci solo finta di berlo.

 

 

 

Zoro

 

Più la guardavo e più masticavo.

Cosa avessi mangiato poi in quel pranzo non lo ricordo proprio. So che non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso e ormai non me ne fregava più niente del me stesso che mi ripeteva che non lo dovevo fare.

La strega bianca..

Oh, mi girava la testa e non mi sentivo affatto bene. Forse avevo due linee di febbre..o forse era solo lei che mi stordiva così.

Quegli occhi truccati, aveva uno sguardo intenso..

Quella striscia di pelliccia candida che aveva addosso..Cioè, era praticamente nuda! Ma chi l'aveva conciata così?! Meno male che sopra indossava un pesante pelliccione bianco! Rischiava seriamente di prendersi qualcosa!

Ah, ora mi ero accorto. Le bende! Erano sparite, quindi stava meglio! Benone, potevamo andarcene da quel branco di pazzi! Sorrisi da solo.

Notai che c'era il sakè del fattaccio..quanto avrei voluto bere in quel momento, ne avevo un dannato bisogno! Oh, ma quella cosa no, poco ma sicuro che non l'avrei toccata!

Notai che lei beveva..di sicuro era acqua, non poteva essere quel liquore.

Perchè diavolo non ci avevano messi vicini poi?? Avevano sta mania di dividere gli uomini e le donne??..però eravamo tutti mescolati ora...boh.

Ad un certo punto il mio vicino di posto mi diede una leggera spallata.. Che voleva?! Mi accorsi che si erano tutti zittiti. Guardai Robin che con il labiale mi stava dicendo “VAI IN CENTRO” e mi dissi che dovevo fare anche quell'ultimo sforzo.

Quindi andai al centro del cerchio restando in piedi con le mani ai fianchi e sembrando uno che diceva “Cosa volete da me, che devo fare?”.

Robin, la mia suggeritrice, mi stava ancora lanciando messaggi.. “SIEDITI” Mi disse e così feci.

Avete presente il momento più imbarazzante della vostra vita? Ecco, più o meno.

Entrarono nel cerchio a suon di flauti e tamburi quattro donne...poco vestite. Si misero a ballare intorno a me e a far non so che altro perchè guardai per tutto il tempo il pavimento. La gente in sala era euforica, e se non avevo visto male perfino Robin batteva le mani sulle ginocchia.

Era un omaggio? Per me? Beh non avevano capito un cazzo, ovvio.

Sospiravo, prima o poi sarebbe finita. Mi auguravo solamente che non si offendessero visto che non mi ero minimamente divertito.

Quando le donne se ne andarono mi alzai, feci un sorriso di circostanza al grande capo e tornai al mio posto. Sentivo ancora più bisogno dell'alcol ora.

Guardai lei, rideva. Rideva eccome! Che aveva da ridere poi proprio non lo sapevo!

Poi Robin si alzò e si mise lei in centro. Non so perchè ma già la cosa non mi piaceva.

I tamburi iniziarono a battere forte, spaccavano i timpani! Entrò nel cerchio un uomo, alto e muscoloso.

Dapprima fece un abile numero con delle fiaccole di fuoco intorno a Robin e poi mollò tutto e la invitò a ballare con lui. Chissà perchè mi aspettavo che Robin si rifiutasse, quindi quando lei si alzò e iniziò a seguire i passi dell'uomo rimasi interdetto.

Ora vedevo bene com'era vestita.. A parte il piccolo pezzo di pelliccia che aveva sopra, sotto aveva una specie di gonna biancastra che non lasciava tanto all'immaginazione. E la pellicciona appoggiata alle spalle, anche se lunga, svolazzava di qua e di là.

Robin si stava divertendo. La guardavo probabilmente a bocca aperta, sgomento.

Quando quell'uomo poi iniziò a dimenarsi sempre più vicino a lei e a toccarla mi risvegliai da quello stato di smarrimento e iniziai a respirare affannosamente.

Stava montando in me qualcosa, e non era una cosa che veniva in pace.

Taci che quel ballo finì in fretta, ma il peggio arrivò dopo.

Finita la musica infatti, l'uomo salutò Robin e fece per andarsene..e lei che fece? LO TRATTENNE. Sì, gli disse qualcosa afferrandogli il braccio e lui si sedette vicino a lei.

Tornai a respirare. Non mi ero accorto che avevo trattenuto l'aria dentro ai polmoni. Quella cosa che cresceva dentro di me stava diventando pericolosa, lo sentivo.

Robin faceva sul serio? Aveva invitato quell'uomo vicino a sé e ora ci stava ridendo e scherzando insieme e... COSA faceva?! Beveva quel liquore del demonio?! SUL SERIO?! Doveva già essere ubriaca allora perchè non era possibile! Le PIACEVA quell'uomo forse? NO, di sicuro si stava prendendo gioco di me, non ero così scemo! E poi dai, quello lì?!

Ma restava il fatto che da lì in poi, neanche per un secondo, Robin rivolse mai lo sguardo verso di me. Cioè, non esistevo più.

Ricominciai a mangiare voracemente quello che era a portata di mano anche se la fame mi era passata da un pezzo.

Quella sgradevole sensazione che sentivo ormai aveva un nome : rabbia.

E mi sentivo sempre peggio, mi stava scoppiando la testa.

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Capitolo 33
*** Via dalla festa ***


Robin

 

L'uomo accanto a me probabilmente non capiva perchè non bevessi il liquore. Vedeva che lo portavo alla bocca ma non lo mandavo giù e il piccolo recipiente era sempre colmo. Quindi continuava a farmi cenno di bere, si offrì addirittura lui ma lo bloccai gentilmente con le mani sempre sorridendo.

Facevo finta che andasse tutto bene. Ma mi sentivo fortemente osservata da una persona di mia conoscenza..non potevo dargli un occhiata per scoprire che faccia stesse facendo, dovevo continuare a fare la mia scenetta.

Si stava già irritando? O non gli importava granchè? Ero curiosa ma avrei rischiato di rovinare tutto. Se l'avessi guardato anche solo per un secondo avrebbe capito che lo stavo facendo apposta. Zoro non era così sprovveduto dopo tutto.

Avevo richiesto espressamente l'uomo più forte del villaggio e se fosse stato carino sarebbe stato perfetto. Beh, avevano fatto un ottima scelta! Poverino, mi guardava sinceramente interessato ed era pieno di domande nei miei riguardi. Speravo solo che gli avessero detto che era tutta una formalità, compreso quello che avrebbe dovuto fare dopo.

Il fatto di sederlo vicino a me invece, era stata una mia idea del momento, tanto per rincarare la dose allo spadaccino.

 

Non potei fare a meno di guardare almeno lei. Sì, la ragazza che dopo arrivò per Zoro, ovvio.

Mentre i bambini ballavano in mezzo al cerchio con la coda dell'occhio la vidi arrivare. Era molto bella e..vestita decisamente poco come me. Anche per la ragazza avevo dato disposizione che fosse carina ma timida.. avevo le mie ragioni.

Cosa avrei dato per vedere la reazione di Zoro ora! Con difficoltà ignorai quello che stava accadendo al lato opposto di quella sala.

 

 

 

 

Zoro

 

Non riuscivo a vedere bene cosa succedeva tra quei due perchè quelle bambine che saltavano ostacolavano la mia visuale. Stavo letteralmente perdendo la pazienza quando mi si pararono davanti due gambe.

Alzai lo sguardo su quella che era una giovane donna che mi sorrideva timidamente.

Mi stava porgendo qualcosa.. era chiaro no? Proprio quel sakè.

Vedendo che rifiutavo e non la calcolavo si sedette vicino a me e mi appoggiò vicino quel liquido infernale. La guardai per un secondo, mi sentivo troppo osservato.

Perchè erano tutte poco vestite lì dentro?! E che voleva quella da me??

Tornai a mangiare tanto per occupare il tempo e buttai l'occhio di nuovo verso Robin.

Deglutii a forza il boccone enorme che avevo addentato perchè vidi che si stava alzando e..stava andando via con quell'uomo sempre con quel sorriso stampato in faccia.

Ma..DOVE cazzo andava?! Non poteva abbandonare la festa! Non con QUELLO!

Feci per alzarmi ma la ragazza vicino mi trattenne prendendomi la mano tra le sue in un gesto carino che mi bloccò.

Capii tutto.

Quei trogloditi avevano pensato di farci divertire così, MA CERTO! Robin con quell'energumeno da strapazzo e io con questa..splendida ragazza.

Ehi, non era brutta, non si poteva dire il contrario! Mi guardava con occhi grandi e tristi ora. Aveva capito che non ero interessato a rimanere con lei e quegli occhi sembravano implorare proprio “Stai qui”.

Ritornai ancora su Robin. Ma non la trovai. Lei non c'era PIU'! Era sparita con quell'idiota. Era completamente IMPAZZITA? E per andare DOVE poi? E per far CHE?!

Quella strega del demonio!..

Non potevo assolutamente stare lì! OH, NO DI CERTO.

Mi divincolai dalla presa della ragazza in malo modo, tanto che la guardai un attimo e le dissi “SCUSA” chinando la testa.

A fatica iniziai a scavalcare la gente per uscire da quella dannata grande sala e realizzai in quel momento di avere la febbre, mi sentivo troppo caldo e strano, non poteva essere solo l'agitazione.

Qualcuno mi guardò stupito. MA CHE CREDEVANO, CHE POTESSI STARE LI' CON LE MANI IN MANO?? ERANO TUTTI AMMATITI! Robin non aveva detto che loro ci consideravano una coppia? Allora perchè avevano organizzato una boiata del genere?!

Che diamine di cultura era quella?? DEGLI PSICOPATICI MANIACI! ECCO QUELLO CHE ERANO.

Ero riuscito a catapultarmi fuori da quel posto della discordia e mi stavo guardando intorno. La mia testa pulsava, di sicuro la febbre stava salendo e le mie mani fremevano. L'avrei fatto a fette quell'uomo! Il problema era trovarlo..cioè trovarli, tutti e due.

Potevano essere dovunque, potevano essere...alla nostra casupola?

Beh, la strada la conoscevo.

Se erano lì avevano tutti e due i secondi contati.

 

 

 

 

Robin

 

Quella donna..era straordinariamente bella. Mi aveva ricordato un po' Nami. Capelli lunghi e rossicci, di sicuro aveva gli occhi chiari. Un corpo stupendo..si vedeva, non c'era molto da immaginare.

Mi stavo forse pentendo del mio piano diabolico? Solo l'esito finale mi avrebbe dato una risposta.

Ero seduta con Kcor, si chiamava così quel ragazzone. Dovevamo solo parlare e nel momento in cui avessi deciso di tornare alla festa saremo tranquillamente rientrati, questi erano gli accordi. Non avevo chiesto nulla di più e nulla di meno.

Con sollievo capii che era stato informato della cosa e ovviamente non si aspettava altro.

Parlammo un po' delle nostre esperienze anche se in comune non avevamo nulla e gli argomenti stavano per finire in fretta.

Ero nervosa, non sapevo più come trattenere quell'emozione. Mi mordevo l'interno della bocca in continuazione. Il mio sesto senso era in allarme. Allarme rosso.

Parlavo con il ragazzo ma pensavo a tutt'altro. Magari ora Zoro era ancora lì alla festa con quella bella ragazza e forse non si era neppure accorto che fossi andata via..Mah.

Non restava che aspettare.

Io di mio avevo pensato a tutto.

Avevo scelto, per stare da sola con Kcor, l'unico posto al quale Zoro sapeva arrivare senza perdersi.

 

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Capitolo 34
*** Incontenibile ***


Robin

 

Quando Kcor mi chiese di nuovo perchè non avevo bevuto quel liquore a pranzo, la porta della casupola si spalancò con un boato sulla parete di roccia tanto che credetti che volasse via.

Io e il ragazzo sobbalzammo dallo spavento.

Lui entrò come una belva feroce che aspettava solo di saltare addosso alla sua preda. A passi lenti.

L'espressione che Zoro aveva in viso non la posso scordare. Un livore trattenuto a stento e ..tremava. L'occhio ridotto ad una fessura.

“Digli solo di andarsene. E più in fretta che può” sibilò.

Non sapevo se essere contenta o atterrita. Dovevo calmarlo..

Mi alzai in piedi.

“Non mi pare il caso di fare questa scenata. Stavamo parlando e poi..” non finii quella frase.

“FALLO USCIRE!” Tuonò mettendo una mano all'elsa della katana. Respirava affannosamente ma non era l'unico lì dentro.

Non servì dire nulla al ragazzo perchè si alzò e chinò a scatto la testa verso Zoro e senza salutarmi, veloce, uscì dalla casupola. Zoro lo seguì con lo sguardo studiando ogni suo movimento. Poi prese l'anta della porta e con una spinta la richiuse dietro di sé con un altro boato.

Non l'avevo mai visto così, era fuori di sé.

Si sfilò le katane e le mollò a terra e poi si chinò giù appoggiando le mani alle ginocchia e sbuffò. C'era qualcosa che non andava..stava male? Si rialzò lentamente sfidandomi con lo sguardo. Dissentiva con la testa ed era rosso in viso. Che avesse..?

“Che volevi fare? Che cos'è tutta sta porcata?!” sbraitò.

“Zoro, è solo una loro tradizione..solo per omaggiarci..farci divertire. Io non sarei andata oltre se è questo che pensi..” Parlai con finta calma.

Omaggiarci?! Sono solo dei DEPRAVATI! Ma tu ti stavi divertendo giusto?! Oh, scusa ti ho rovinato il momento..” Mi stava schernendo ora. “Aspetta..vado a richiamarlo, anzi, vado a chiarire due cosette con quella gente..” E riprese in mano le katane muovendosi verso la porta.

Non era più in lui, stava farneticando!

“Zoro! Aspetta!” Urlai ma lui non si fermò.

Incrociai le braccia, pronta ad attivare la mia abilità per bloccarlo dentro alla casupola ma..non successe nulla! Non ci riuscii! Non avevo più alcun POTERE?! Non me lo sarei mai aspettato!

Zoro aprì la porta, era deciso a sfogare la sua rabbia.

“Fermo!” Urlai “E' solo colpa mia!”.

Si irrigidì all'istante e si voltò piano verso di me sussurrando solo una parola.

“SCUSA..?”

Era nero.

Mi appoggiai alla parete di pietre. Sì, ok, me l'ero cercata, me ne sarei presa la piena responsabilità.

Zoro richiuse di nuovo la porta e lentamente posò le katane a terra fissandomi. Aveva una faccia stralunata, folle.

TU..cos'hai FATTO? No, no aspetta! Te lo dico io! Ormai ti conosco bene demone!” Disse falsamente divertito e avvicinandosi minaccioso. “Tu hai organizzato gli incontri alla festa.. Io con la ragazza e tu con quello stronzo eh?.. e perchè MAI? Cosa volevi DIMOSTRARE?! Dimmelo!”.

Cambiò espressione. Forse aveva già capito e non serviva che parlassi ma glielo dissi comunque.

Pensai “Eccolo qui il momento della verità..”...

“Tu..sei geloso e basta”.

...Oh, come andò su di giri!

“GELOSO DI CHI? DI TE?! Di una donna bugiarda? Manipolatrice?!” Zoro era a pochi passi da me. Fece una pausa squadrandomi.

“..E SE ANCHE FOSSE?!.. TI SEI DIVERTITA? SEI SODDISFATTA?! NON MI SEMBRI FELICE ORA!”

Non sapevo che dire, deglutii. Gli occhi che aveva..se avesse potuto mi avrebbe fulminata.

“SMETTILA DI GIOCARE CON ME! TU NON HAI ANCORA CAPITO CHE CON ME NON SI SCHERZA! TI DIVERTI A TRATTARMI COME UN IDIOTA, VERO?! BEH, ORA HAI ESAGERATO!!”.

Mi urlò tutte quelle parole a poco più di un metro di distanza.

Di nuovo, come la scorsa volta, avevo chiuso gli occhi. E con gli occhi chiusi gli risposi.

“Hai ragione, è giusto che tu sia furioso con me. Ma non volevo prenderti in giro. Volevo vedere solo.. quanto tu tenessi a me”.

Aprii gli occhi ma non riuscivo a guardarlo in faccia. Vedevo i suoi calzari, era immobile. Continuai.

“Sei sempre così freddo e contraddittorio.. Io, io tengo molto a te Zoro. Io penso di.. amarti. Me ne sono resa conto qui, su quest'isola”. La mia voce si stava spezzando.

“Non scherzare..” Disse e vidi che si allontanava da me.

“E' tutto vero” Gli risposi prontamente, non volevo che se ne andasse. Alzai gli occhi, era di spalle.

“Non mentire su QUESTO! Non lo fare.. E se hai il coraggio ripetilo guardandomi in faccia”.

Tirai su col naso. Non mi ero accorta che stavo piangendo.

Si voltò e mi guardò dritto negli occhi in attesa. Lo sguardo duro, di sfida.

Presi forza. No, io non ero una donna così debole!

“Io non credo di amarti Zoro, io ti amo e basta”. Glielo dissi guardandolo fisso, senza paura. Non avevo nulla da perdere.

“Ripetilo ancora” Mi disse piano e si avvicinò di più a me, fino ad un passo. Sembrava confuso.

Sentivo che quella era la giusta punizione che meritavo. E senza distogliere lo sguardo dal suo viso gli confermai di nuovo quelle tre parole.

“Io ti amo”.

 

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Capitolo 35
*** Io e te ***


Zoro

 

“Io ti amo”.

Da così vicino, quegli occhi umidi, sembravano sinceri.

La mia testa vorticava. Faceva un caldo del demonio lì dentro! Però tremavo.

Allora era quello che voleva quella donna..

Non potei controllare la mia reazione. Fu forte, più forte di me.

La baciai. Con foga, prendendole il viso con le mani. E mentre lo facevo mi stupivo di me stesso. L'avevo praticamente schiacciata alla parete!

Era morbida e tiepida la sua bocca.. e quel profumo! Eccolo di nuovo. Mi mancava? Dio, non mi faceva capire più niente!

“Robin..” riuscii a dire.. e poi mi bloccai. Respiravo a fatica.

C'era uno Zoro dentro di me che mi diceva che stavo sbagliando, che dovevo fermarmi.

Lei era immobile, ad occhi chiusi, prendeva fiato.

Abbassai la testa.

“Io.. non posso. NON. POSSO!.” urlai e mi spinsi via da quella parete.

Mi diressi alla porta e la spalancai. Girava TUTTO intorno a me. Uscii dalla casupola non so come.

Un vento gelido mi travolse, stava di nuovo nevicando.

Camminavo a grandi falcate.

Uno, due, tre passi...

“Allontanati Zoro, più che puoi” mi diceva quella voce.

Quattro, cinque, sei...

Il vento ululava.

“Sei in tempo per cancellare tutto”.

Sette, otto, nove...

Un tuono.

“Dimenticala”.

Dieci..

e mi fermai.

 

Non potevo andare oltre.

 

NO, io non potevo cancellare, non lei.

Il vento forte, chiamava la bufera. Ero già coperto di neve.

FANCULO.

Feci dietro front e mandai al diavolo anche me stesso.

Quello Zoro che voleva scappare l'avrei lasciato lì a congelarsi le palle.

Tornai indietro a grandi passi, la porta era rimasta aperta e vidi che Robin era ancora lì attaccata a quella parete.

Rallentai solo per richiudere la porta e sfilandomi la pelliccia di dosso andai spedito di nuovo da lei che spalancò gli occhi.

Sì, vidi solo i suoi occhi sbarrati e tornai a baciarla con più foga di prima prendendole la nuca con una mano.

“Dannazione..io ti amo Robin!” le sussurrai tra un bacio e l'altro.

Robin rispondeva ai miei baci dolcemente. Sorrideva? Le accarezzai il viso asciugando le sue lacrime. Non la volevo più veder piangere. E la baciai, la baciai ancora.

Ero in preda ad una doppia febbre, la febbre di lei e quella che mi stava spaccando la testa. Il mio corpo era come se agisse automaticamente e non ci capii granchè.

Le mie mani scivolarono lungo il suo collo e afferrarono quella pelliccia bianca sopra le sue spalle.

Gliela sfilai via. D'impulso.

Robin era ancora con le mani appoggiate alla parete.

Iniziai a baciarle il collo per assaporare di più quel buon odore.

Giù, sempre più giù.. fin quando incontrai un lembo di pelliccia bianca sopra il suo seno.

Mi fermai.

Volevo capire cosa voleva lei.

Mi sentii abbracciare e stringere lievemente la schiena.

E allora continuai. Oh, non sapevo come togliere quella roba quindi gliela strappai via e ricominciai a baciarla. Arrivai ai suoi seni e glieli presi dolcemente. La mia bocca e la mia lingua non si fermavano. Lei ansimò.

E mi piacque da morire.

La tirai piano verso di me, giù a terra sul giaciglio, prendendola per i fianchi. Lei cadde debolmente sopra di me accennando un timido sorriso. Era rossa in viso, tenera. Baciandola di nuovo, con una spinta, feci in modo di invertire le nostre posizioni.

Nel momento in cui fui sopra la esplorai tutta con le labbra. Trovai anche le cicatrici. Ne contai tre, incredibilmente quasi già sparite. Baciai anche quelle.

Le sue mani delicate che mi accarezzavano la schiena, lei che ansimava, quella pelle morbida e quel profumo..non potevo resistere a lungo. Ovvio che le strappai anche quella dannata gonna.

Sentii che emetteva un “Mfu” soffocato. Si divertiva? La guardai ma con una mano Robin mi coprì gli occhi e mi spinse giù.

Quindi mi tolsi i calzoni di pelle nera senza guardarla, fremendo. Ormai stavo dentro ad una bolla, una bolla di fuoco. Mi fiondai di nuovo su di lei e feci fino in fondo ciò che dovevo fare. Non coglievo molto le sue reazioni perchè ero troppo preso a gestire le mie.

Non sto qui a parlare di particolari perchè ero in uno stato confusionale e poi ho già detto abbastanza, fu un momento intimo, solo mio e di Robin.

Io e lei..non credevo sul serio che saremo arrivati a quel punto. Non conoscendo com'ero fatto! Non lì in quella situazione d'emergenza! Eppure una parte di me ringraziava il cielo che lei quel giorno fosse tornata indietro perchè, ora mi rendevo conto, tutto questo rischiava di non poter accadere mai.

Non so dire per quanto andammo avanti perchè tra il delirio della passione che provavo e quello della febbre avevo perso completamente la concezione del tempo.

 

 

 

 

Robin

 

Solo quando mi svegliai con lui vicino mi resi conto che Zoro stava male.

Eravamo su quel giaciglio dal pomeriggio del giorno prima e quando mi svegliai era mattina.

Vidi subito il suo viso, stava dormendo di lato, di fronte a me.

Aveva la bocca leggermente socchiusa ed espirava affannosamente, le guance arrossate.

Era troppo caldo lì sotto! Mi scoprii un po' e mi tirai su sul gomito.

Gli misi una mano sulla fronte. Scottava! E anche parecchio! Aveva di sicuro una febbre da cavallo! Allora avevo visto bene il giorno prima!

Zoro sbuffò e fece una smorfia. L'avevo svegliato.. Aprì l'occhio e si trovò davanti il mio seno.

“Buongiorno..” Mi salutò sorridendo con un altra smorfia “Mmh..non credo di sentirmi bene..”.

“Hai la febbre alta Zoro, altrochè!” Gli risposi accarezzandogli i capelli. “Vado a cercare la guaritrice così ti visita e..” Stavo già alzandomi per vestirmi ma Zoro mi afferrò il braccio.

“Dove vai?..Stai qua” Mi disse con uno sguardo un po' perso. Sì, non era proprio lucido..

“Te l'ho detto Zoro. Vado a cercare la guaritrice. Tu stai al caldo, farò presto” Mi aveva mollato.

Mi vestii in fretta con il mio abito sgualcito visto che quello del giorno prima era inutilizzabile.

Poi mi misi i calzari di pelliccia e la pellicciona bianca addosso, infine risistemai su di lui quella nera coprendolo bene.

“Torno presto ok?” Gli dissi e lui mi guardò annuendo con una mano alla testa.

Aprii la porta della casupola. La neve era alta e aveva ricoperto quasi tutto.

“Basta che non vai da quell'energumeno..” Bofonchiò mentre me ne andavo.

Gli lanciai un occhiata.

“Stai delirando spadaccino..” Sorridendo affondai i piedi nella neve.

Ero un bel po' in pensiero per lui ma al contempo mi sentivo tanto felice.

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Capitolo 36
*** Richiesta d'aiuto ***


Robin

 

Avanzavo nella neve, era freddo e nevicava ancora. Mi tenevo stretta la pelliccia addosso ma le mie mani si stavano congelando.

Le mie mani..la mia abilità. Non ci avevo più pensato! Zoro aveva annullato ogni mio pensiero nelle ultime venti ore.

Era stato così bello stare con lui! Non avevo mai provato niente di simile. Era stato indescrivibile ed emozionante e il risveglio vicino a lui..qualcosa di unico.

Ero stata crudele con Zoro, lo sapevo. Ma alla fine era andata bene no? Però..avevo la netta sensazione che dovevo farmi perdonare. Soprattutto perchè lui ora stava male e in parte credevo che fosse anche colpa mia.

Ripercorsi mentalmente quello che era successo due giorni prima.

Zoro era uscito prestissimo quella mattina e si era recato alla caverna termale, evidentemente voleva evitarmi. Poi era rimasto lì a lungo (ok, aveva sbagliato anche lui..l'entrata di preciso!) infine era sgattaiolato fuori probabilmente ancora bagnato e aveva vagato un po' prima di trovare la casupola prendendo inevitabilmente freddo. Ciliegina sulla torta, ero arrivata io con la mia bella idea di farlo andare fuori di testa. Lui stava già male e il suo fisico ne aveva risentito ancora di più e ora era peggiorato.

Mm..ero stata pessima nei suoi riguardi.

E ora anche i miei poteri.. PUFF! Svaniti. Così!

In quel momento però, a pensarci bene, mi importava molto di più di Zoro, di come stava e di quello che pensava realmente di me. I miei poteri potevano anche non tornare più, non me ne preoccupavo.

Guardai decisa la strada di fronte a me. La guaritrice. Dovevo trovarla al più presto. Zoro aveva bisogno di aiuto. Solo quella era la mia priorità ora.

 

 

Bussai a due casette..nulla. Nessuno sapeva niente. Alla terza trovai una donna molto alta che avevo già visto. Mi disse che la guaritrice doveva far visita al grande capo quella mattinata quindi chiesi dove abitasse lui.

In poco tempo arrivai ad una grande casupola, impossibile non notarla, spiccava sulle altre. Era ricca di ornamenti appesi dappertutto quindi bussai alla porta alla quale era appeso un teschio finemente decorato. Sì, mi piaceva.

Mi aprì la bella ragazza che era stata scelta per Zoro. Da vicino era ancora più incantevole. Mi disse di entrare e aspettare vicino alla porta.

Dentro era...una meraviglia! Tutte le pareti di pietre balenavano di colori, drappi di pelli pregiate e teschi multicolore pendevano dal soffitto e le piccole fiaccole facevano sembrare il tutto un antico candelabro coperto di ragnatele.

Ero lì incantata a guardare all'insù quando il grande capo arrivò con la guaritrice a seguito.

Con enorme sollievo salutai tutti e due solennemente inchinandomi.

“Cosa la porta qui strega straniera?” Mi disse il vecchio con aria fredda e sospetta.

Studiai i visi della vecchina e della ragazza. Quest'ultima guardava a terra e la guaritrice..beh, era corrucciata come sempre.

Pensai velocemente al giorno prima.

La festa.. Io e Zoro l'avevamo abbandonata per non tornare più. E Zoro! Chissà cos'aveva combinato! Magari aveva trattato in malo modo quella ragazza che forse era..stretta parente del capo villaggio?! Forse loro si erano in qualche modo offesi?..

Li precedetti. Mi inginocchiai e chinai la testa.

“Sono qui per Grande Tigre. Sta molto male e ha bisogno della signora guaritrice. Sono qui in sua vece per fare le sue umili scuse per aver rifiutato la ragazza qui presente. Vi informo anche che io stessa sono colpevole di quello che Grande Tigre ha fatto. Lui era in collera con me e non con voi. Abbiamo apprezzato tantissimo il vostro omaggio e il pranzo era delizioso. Grazie davvero tanto. Ora vi imploro, Grande Tigre ha bisogno di voi”.

Alzai solo alla fine la testa e vidi che i volti delle donne si erano fatti più distesi. Il capo del villaggio invece aveva un espressione indecifrabile.

“Lei non è capace di farlo guarire? E' una grande strega..”

Rimasi interdetta, il vecchio mi stava mettendo in difficoltà.

“No, la prego..” Iniziai ma mi interruppe.

“Quell'espressione disperata mi sembra di averla già vista..” Fece una pausa con aria dubbiosa. Mi venne in mente lo Zoro in lacrime della visione. Che si riferisse a lui?..

“E sia. Accettiamo le vostre scuse stranieri! La guaritrice qui ha finito quindi potrà venire via con lei strega Robin”. Lo disse con un sorriso beffardo. Il vecchio voleva vedere solo la mia reazione allora! Un furbone insomma.

Gli sorrisi, fu un vero sollievo! E che strano sentire il mio nome pronunciato da quel vecchio! Sicuramente Zoro mi aveva nominato così tante volte che lo avevano imparato!

“La ringrazio molto. Noi saremo sempre in debito con tutti voi. Appena Zoro, Grande Tigre, starà bene ce ne andremo come stabilito.” E chinai di nuovo la testa.

“Niente debiti con voi stranieri. Avete portato il sangue nel nostro villaggio ma avete protetto il mio caro nipote e avete lottato per mettere in salvo noi tutti. Nessuno è in debito. Ora andate. Prima guarirà Grande Tigre e prima potrete lasciare il villaggio.”

Mi salutò così quel vecchio capo e io e la guaritrice ci incamminammo verso la casupola.

 

La vecchina camminava piano. Era un miracolo che fosse ancora viva pensavo.

“Poi ha fatto pace con il suo consorte?” Mi chiese e mi stupì.

“Eh? Sì, sì. Abbiamo risolto tutto..è un po' iroso a volte, ma non è cattivo come sembra” Stavo davvero parlando di Zoro a quella vecchia selvaggia? Mi veniva da ridere.

Lei continuò a chiacchierare.

“Mi fa piacere, siete una bella coppia. Lo sa che mentre lei stava male non ha mai mangiato ed è rimasto un giorno intero fuori al freddo, immobile come una roccia? Credevo fosse congelato”.

Qui davvero non potevo non ridere.

“Mfu..fuh.. davvero?”

“Sì, la stava aspettando. E non mangiava.. NIENTE, sa?”.

Zoro, povero Zoro! Che male che l'avevo trattato! Sì ero sul serio un demone, proprio come lui mi chiamava.

 

 

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Capitolo 37
*** Testamento ***


Zoro

 

Quel gran figlio di buona donna! Dov'era!? L'avrei fatto a brandelli! Robin.. Robin era con lui?

Ma non potevo correre più forte?? Le mie gambe non mi rispondevano..e quella dannata neve! Era sempre più alta. Cresceva, cresceva e mi arrivava fino alla pancia.

Maa..dov'ero?! Certo! Mi ero perso di nuovo.. E le mie katane? Non le avevo addosso..dimenticate dove? Mi voltai. Il sentiero dietro di me era sparito! Non potevo più tornare indietro..

Qualcosa mi afferrò le gambe e urlai.

Quel qualcosa mi tirava giù, sempre più giù. Dovevo reagire, dovevo vedere chi era!

Affondai la faccia nella neve e vidi..vidi me stesso!

Quello Zoro aprì la bocca e mi disse: “TU HAI SBAGLIATO TUTTO!..NON DOVEVI! NON DOVEVI CEDERE! IL DEMONE ORA TI AVRA'! E TU SARAI SUO PER SEMPRE!”

Lui mi afferrò la gola. Non era più Zoro..era qualcosa di terribile. I suoi denti erano rosso sangue.

Le mie katane! Mi servivano ora più che mai! Ero bloccato, non reagivo..sentivo freddo dappertutto, troppo freddo..

 

“UUUHhhhhhnnn!!!”....

 

Con un enorme respiro mi svegliai da quell'incubo spalancando l'occhio.

Vidi subito il viso di Robin, un espressione preoccupata. Diceva il mio nome?

Annuii solamente. Non riuscivo a mettere a fuoco bene ed ero madido di sudore.

Non percepivo bene cosa stesse succedendo attorno a me. Riconobbi nella stanza anche la strega rossa. Era venuta per me?

La mia testa.. Pulsava paurosamente e non riuscivo a stare fermo, ero tutto un brivido.

Chiusi l'occhio, non ce la potevo fare, quella luce mi stava uccidendo.

Sentivo che Robin e la vecchia parlavano quella strana lingua ma era come se fossero molto distanti, era tutto ovattato dentro la mia testa.

Mi sentivo vagamente toccare il braccio..la gamba..il capo..

AH! GELATO! Sussultai.

C'era qualcosa di freddo sulla mia fronte..era una piacevole sensazione dopotutto.

Cercai di concentrarmi solo su quel bel fresco che sentivo.

 

 

 

 

Robin

 

La guaritrice era uscita. Aveva visitato velocemente Zoro e mi aveva informato che la febbre andava assolutamente abbassata. Era in una situazione critica.

Mi aveva dato una pelle da bagnare con la neve da mettere sulla sua fronte. Lei sarebbe tornata presto con un medicinale appropriato.

La vecchina aveva scoperto Zoro completamente lasciando che la pellicciona nera coprisse solo le parti intime. Mi informò che quando la temperatura di un corpo è troppo alta questo non va assolutamente coperto poiché rischia una crisi.

Mentre mi occupavo di lui pregavo che andasse tutto bene. Ogni tanto lo chiamavo, a stento apriva l'occhio per poi richiuderlo subito. Respirava con la bocca aperta.

La guaritrice mi aveva detto che era meglio che non dormisse. Avevo una paura folle che prendesse sonno!

Quindi, quando vidi che la vecchina ci metteva un po', mi misi a chiamarlo ripetutamente e quando mi guardava gli baciavo il naso. A volte aggrottava un po' le sopracciglia, altre mi faceva un sorriso sbilenco. Tra quello e la fronte da tenere fresca avevo un bel daffare!

Poi la vecchina arrivò. Con i rinforzi.

La donnona alta dietro di lei teneva tra le braccia qualcosa di ingombrante. Una specie di giaciglio? E un otre?..

La guaritrice mise a terra un recipiente chiuso e mi disse che Zoro doveva essere alzato un po' perchè doveva ingoiare qualcosa che non capii.

Diedi una mano alla donna robusta ad alzare Zoro e risistemare il giaciglio con non pochi lamenti di lui.

Ma in quelle condizioni ce l'avrebbe fatta a mangiare?

“Esca un attimo per favore” Mi disse la vecchina e io ubbidii ma feci in tempo a vedere, mentre me ne andavo, che cosa c'era dentro quel recipiente.

Erano enormi. Dei grossi e bianchi bruchi, ancora vivi.

Uscii dalla porta sentendomi male. Con le mani alla bocca restai in ascolto per capire cosa stesse succedendo lì dentro.

Udii solo un unico singhiozzo soffocato e mi premetti le mani ancora più forte sul viso. Speravo solo che quella tortura funzionasse. La mia medicina nauseante a confronto non era stata un granchè.

“Può entrare!” Sentii che mi diceva la guaritrice da dentro la casupola. Piano riaprii la porta ed entrai un po' titubante.

Zoro era ancora semi seduto con la testa a penzoloni. Mi avvicinai a lui, gli accarezzai la testa.

“Ehi..stai bene?” Mi guardò di sbieco dissentendo leggermente. La bocca serrata.

“Gli dia da bere molto e poi deve ingoiare tutto quello che c'è qui dentro. Starà meglio, vedrà.”

La vecchina rossa con queste parole si stava già avvicinando all'uscita con a seguito l'altra donna.

“Va bene, grazie molte” gli dissi e lei mi fece uno dei suoi sorrisi sdentati che tanto mi stavano simpatici. Pensai che fosse una donna eccezionale.

Mi tolsi la pelliccia, mi sarei occupata io ora di Zoro. Oh, vederlo così indifeso e sofferente mi faceva davvero male.

Gli alzai la testa piano appoggiandola al pellame morbido dietro di lui. Sbuffò. Era ancora tutto sudato.

Iniziai ad asciugarlo un po' qua e là con le pelli che c'erano in giro.

“Non...pensare di..” mi gracchiò debolmente ad un tratto.

“Che dici?” gli chiesi. Mi avvicinai.

“Non ingoierò quella cosa ancora” si sforzò di dirmi con l'occhio socchiuso. Mmh..stava male ma era perspicace!

Quella cosa ti farà stare meglio e quella vecchina sa quello che fa, guarda come ha guarito me!” Non si poteva negare questo fatto, giusto?

In risposta lui dissentì ancora con la testa, lo sguardo torvo, sembrava proprio deciso! Non voleva saperne.

Cercai di farlo ragionare..

“E' orribile ma è l'unica cosa al momento che può aiutarti Zoro!” Alzai un po' la voce.

“Allora puoi dire a quella vecchia megera che faccio testamento.” Replicò.

“Come dici?! Forse non ti rendi conto che sei GRAVE spadaccino!” Mi tirai su in piedi cercando di apparire minacciosa.

Poi mi venne in mente una strategia. Avrei colpito il suo orgoglio, poteva funzionare! Lui continuò il suo lucido delirio.

“Senti qua.. le uniche cose a cui tengo sono le mie katane. Una va a Rufy, sì gliela devo. Una...va a te, scegli quella che vuoi anche se la Sendai Kitetsu sarebbe perfetta per un demone come te! Ah! Ah!” Zoro rideva pure! Ero allibita. Faceva paura..“Poi c'è la terza...mm..penso che la lascerò qui al villaggio. La darò alla vecchia che ti ha salvato e che..mi seppellirà.”

Aveva ancora un sorriso sarcastico su quella faccia.

Ma faceva sul serio!? Non poteva essere! Dovevo rinsavirlo e subito!

Ero ancora in piedi con le mani sui fianchi.

“ZORO! Se sapevo che in verità eri così arrendevole e CODARDO..sarei andata volentieri con quell'uomo ieri sera! Chi me l'ha fatto fare di spaccarmi la testa per uno smidollato come te! Ah, devo essere impazzita sul serio..” Voltai la testa e mi girai facendo finta di andarmene..

Pensai che il demone, la sottoscritta, aveva colpito ancora.

“AHAHAHHAH!! “

Zoro rideva??!

“COOSA HAI APPENA DETTO DONNA?!” Urlò a gran voce poi. Sorrisi, tanto non poteva vedermi.

“DAMMI SUBITO QUEL RECIPIENTE! Ti faccio vedere io chi è codardo qui!!”.

Mi girai di nuovo seria e con aria scettica glielo porsi.

Oh, non riuscii a guardare. Fissavo un punto imprecisato del suo petto quando Zoro aprì quel recipiente e iniziò ad ingurgitare quei bruchi enormi..uno dietro l'altro.

Sentivo il rumore di quella roba che veniva masticata dentro la sua bocca. Dovevo resistere..anzi no, non potevo farcela! Era troppo anche per me!

Mi alzai in fretta girandomi dall'altra parte e trattenni un conato stringendomi una mano alla bocca.

L'unica cosa che potei fare poi fu recuperare il recipiente d'acqua vicino e porgerglielo senza guardarlo.

Lui buttò giù un bel po' d'acqua e boccheggiò respirando profondamente.

“Su...dimmi! Sono ancora un arrendevole smidollato?” Mi chiese sfidandomi. Ora ce l'aveva lui l'aura demoniaca!

Lo guardai ancora contratta e disgustata. Dissentii con la testa e gli feci un sorriso sforzato.

“Allora adesso ti meriti una punizione per ciò che hai avuto il coraggio di dire..”

Zoro chiamava vendetta. Lo diceva il suo perfido sguardo.

Sì, lo sapevo già.

 

“Baciami”.

 

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Capitolo 38
*** Tornerà ***


Zoro

 

Ovvio che quella donna demoniaca mi baciò! E non mi accontentai di un bacio a stampo, intesi!

Poi gli sorrisi soddisfatto e.. ancora molto febbricitante.

“Te l'ho detto solo per farti mandare giù quella cosa, non lo penso assolutamente e lo sai” Mi disse poi velocemente ancora vicino al mio viso.

Cioè..non serviva che me lo dicesse, lo sapevo! E comunque stavo solo temporeggiando prima. Quella schifezza prima o poi l'avrei ingoiata! Ok....non credetemi, forse fate bene.

“Mm..ti perdono solo perchè so che l'hai fatto per il mio bene, strega” gli dissi con un sorriso.

“Dormi va..” mi rispose un po' corrucciata. “Anzi no, non puoi. Aspettiamo che la febbre si abbassi.”

La guardai sogghignando. Non so perchè mi venisse da ridere...era la febbre? Forse stavo solo delirando. O forse quella donna mi faceva stare bene. Mi divertivo a stuzzicarla! Anche se sapevo che era troppo scaltra per me. Però a me piaceva giocare con il fuoco e lei era un diavolo...quindi! Quindi credo, visti i miei pensieri, che stessi sul serio delirando, sì!

Dopo quella che mi sembrò un oretta iniziai a sentirmi già meglio. Non tremavo più e avevo smesso di sudare.

Robin mi era sempre stata vicino bagnandomi la fronte e continuando a darmi da bere.

Ad un certo punto non ce la facevo più a stare in quella posizione e mi rizzai a sedere. Ok, ce la potevo fare.

“Che fai??” Si stupì Robin.

“Voglio dormire un po' ma così non riesco” Quindi gattonai barcollando nudo fuori dal giaciglio e tirai quel fagotto di pelli in centro stanza e mi ci rituffai sopra sfinito.

Robin guardava il pavimento. Sembrava imbarazzata. Cioè..dopo quello che era successo tra noi era IMBARAZZATA?!

“Mfh!” Sbuffai divertito con la faccia affondata sul giaciglio. “Potresti coprirmi?..Non ce la faccio da solo” Era un dre ja viu?? Toccava a me ora..!

Lei mi sorrise e mi coprì con la pelliccia nera lasciando fuori parte delle gambe.

Poco dopo mi addormentai. Caspita, l'amavo sul serio quella donna.

 

 

 

 

Robin

 

Zoro dormiva sereno. Il suo respiro era tornato normale. Quella specie di orribile rimedio stava già funzionando! Così, in poco tempo!

Se avessi avuto carta e matita avrei provato a riprodurre quei bruchi e magari il nostro medico di bordo avrebbe potuto studiarli..

Ma non avevo nulla. Solo la mia memoria. Avrebbe dovuto bastare.

Uscii per un po' lasciando che Zoro si riposasse.

In un posto un po' isolato, appena fuori dal villaggio, riprovai ad usare la mia abilità. NULLA. Neanche se mi sforzavo.

Non avevo detto ancora niente a Zoro...

In seguito incontrai Noom. Giocava da sola con la neve.

Parlando un po' con lei mi venne in mente un idea. Un regalo a Zoro.. Mi sentivo ancora in colpa nei suoi confronti e volevo dimostrargli il mio affetto sincero.

Passai un po' di ore con lei, poi mangiammo qualcosa insieme nella grande sala. Mi ricordava me da piccola.. sempre un po' isolata dagli altri bambini, avevano tutti paura di me.

Portai via qualcosa da mangiare per Zoro anche se dubitavo che avesse ancora fame dopo quello che aveva dovuto ingoiare.

Molti paesani mi chiesero notizie di lui, alcuni erano curiosi, altri parevano in pensiero. Pensai che ci avrebbero di sicuro ricordato a lungo in quel villaggio.

Quando tornai alla casupola Zoro dormiva ancora. Aveva cambiato posizione, era di lato con un braccio che copriva la testa. Evidentemente la luce diurna che filtrava lo infastidiva.

Quello che avevo portato per lui era ancora caldo quindi dolcemente lo svegliai.

“Grande Tigre..svegliati!” dissi piano massaggiandogli la spalla.

Ebbi un ruggito in risposta o qualcosa di molto simile.

“Se hai fame c'è qualcosa per te”.

Respirò profondamente. Gli toccai la fronte. Era decisamente meno caldo di prima! Stava di gran lunga meglio! Ero molto contenta.

Mentre si tirava su a sedere faticosamente gli offrii il recipiente chiuso.

“Non sono bruchi vivi, tranquillo!” gli dissi ridendo.

Mi guardò un po' incantato. Sì, mi parve imbambolato e mi fece un sorriso molto dolce, inusuale per lui. “Vediamo” mi disse.

Beh, aprì quel rustico contenitore e si mangiò TUTTO, fino all'ultimo pezzettino di carne.

Finito di mangiare mi fissò di nuovo.

“Robin, non vorrei sbagliare..ma i tuoi capelli, quelli mozzati dalla mia katana intendo, mi sembrano più lunghi”.

Pensai subito che di sicuro ero un disastro. Questa cosa mi turbò non poco perchè di certo avevo ancora il trucco della sera prima addosso e chissà che faccia avevo! Ee...i capelli? Me li ero sciolti alla mattina e li avevo lasciati com'erano, avevo altri pensieri!

Me li toccai..era vero! Dalla parte destra quei capelli tagliati erano cresciuti e di mezza spanna sembrava! Era qualcosa che non mi era mai successo! Di sicuro relativo a quel potere particolare che avevo sprigionato..

“Hai ragione..è strano!” Commentai dubbiosa.

“Cosa non c'è di strano in te, mh?” disse lui divertito.

“Beh..devo informarti di una cosa. Forse non sarò più così strana..” Mi sentivo un po' avvilita credo. ”L'ho scoperto ieri. Forse è per via di quell'insolito potere che ho sprigionato nello scontro. Non lo so. Sta di fatto che non riesco più ad usare la mia abilità. Ieri ho cercato di bloccarti. Stavi uscendo per fare una “strage”..ricordi?”

Zoro mi guardava stupito e immobile.

“Ecco..volevo far apparire delle braccia..non ci sono riuscita.”

“E meno male!” Esclamò lui. “Almeno è venuta fuori subito la verità!..Dai, scherzo! Non preoccuparti, io credo che tornerà il tuo potere, deve solo.. “ricaricarsi” tipo..”

Allungò una mano verso di me, mi prese il braccio e mi tirò a sé sbilanciandomi.

Finii appiccicata a lui e mi ci aggrappai. Ero letteralmente in braccio a Zoro.

Lui continuò a parlarmi come se nulla fosse tenendomi stretta.

“Hai presente Rufy? E' successo col Gear Third. Usava troppa energia in un solo colpo e PUFF! Sveniva e diventava piccolo! Credo sia la stessa cosa. Quei capelli stanno crescendo a vista d'occhio, significa che il tuo potere sta solo “dormendo” un po'”.

Zoro poteva aver ragione, anzi credevo avesse azzeccato tutto.

Appoggiai la testa alla sua spalla, pareva normalmente tiepida la sua temperatura ora.

“Sembra plausibile. Ma se così non fosse?..”.

Zoro si sbilanciò di lato e finimmo distesi tutti e due. Lui quasi sopra di me. La pelliccia ora lo copriva a malapena.

“Se così non fosse tu diventeresti molto più debole di me e non avresti vita facile” Stava ancora sogghignando e il febbrone gli era passato!

“Che intendi..dire?” gli chiesi curiosa presumendo già a cosa alludesse.

“Sei sveglia..immaginatelo” mi rispose e iniziammo a baciarci.

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Capitolo 39
*** Tepore ***


Zoro

 

“Quindi ora che non puoi usare la tua abilità sei..indifesa giusto?” le chiesi allusivo.

Eravamo dentro la nostra casupola, sempre lì, ovvio.

Era sera ormai, ci eravamo arrotolati per un po' di ore su quel giaciglio.. Stavo bene e che dovevo fare? Mi ero ripreso subito, ma ora ero ko di nuovo. Era un bel ko però!

Robin era in parte sopra di me , distesa prona, con la testa appoggiata al mio petto. Era un magnifico tepore addosso.

“Se lo dici tu spadaccino..” Mi rispose rilassata.

“Giusto!” le dissi appoggiandogli l'indice sulla fronte, “C'è ancora questa cosa qui.. Questa sì che è pericolosa”.

“Mfu!..fuh! E' una specie di complimento?” mi chiese lei.

“Mm..Mah! SI'!” Stavo sorridendo ancora.

“Da piccola desideravo solo non avere più quel potere. Insomma..mi evitavano tutti e potevo capirli.

Però ora sarebbe un problema. Non potrei più aiutare Rufy e..” Ma la interruppi stringendomela addosso.

“Non ci pensare. Perchè non sarà così e stop. Il vice capitano ha parlato! Ah, approposito! Domani ce ne andremo via da questo villaggio di squilibrati..”

“Di gia?!” Esclamò lei. “Cioè stai così bene? Te la sentiresti di..?” Aveva alzato la testa e mi stava osservando con quegli occhi blu profondo.

“Quei vermi schifosi hanno fatto il miracolo sì. Se domani al mio risveglio non avrò nulla potremo partire..o vuoi restare qui?” La studiai. Aveva ancora un po' di nero attorno agli occhi.

“Certo che no! Mi sembra incredibile solo il fatto che tu ti senta così bene visto che questa mattina eri moribondo.”

Guardai il soffitto. “Tu credi che avremo potuto fare quello che abbiamo appena fatto se il sottoscritto non fosse stato bene?” Le chiesi sarcastico.

Lei riappoggiò la testa al mio petto sbuffando divertita.

“Saranno anche dei selvaggi ma in fatto di rimedi curativi sanno il fatto loro! Pensavo di recuperare qualche cosa da portare a Chopper..se riesco” disse poi.

“Sarebbe molto utile, sì. Cos'è? La tua missione di domani?” Gli chiesi curioso.

“Può darsi..” rispose.

E poi ci addormentammo, senza cenare, facendo tutta una tirata fino a mattina.

 

 

 

“Ehi, Zoro!” Robin mi chiamava.

Aprii l'occhio giusto in tempo per vederla andar via. Era già vestita.

“Vado in missione TUSAICOSA! Torno presto comunque..diciamo dopo mezzogiorno o giù di lì! Tu riposa fino all'ultimo ok? Ciao!”

E se ne andò che le stavo dicendo “Ehi! Così di fretta?!” Ma non tornò indietro.. BOH! Tutta quella furia per un paio di foglie nauseabonde?! Mah..

Mi tirai su a sedere. RIPOSARE?! Ma anche no! Ero stufo di stare lì disteso e poi mi sentivo alla grande! Ma dove sarei andato comunque?..

Dopo circa un oretta (alla fine mi ero ributtato giù a dormire) sentii che bussavano alla porta.

L'anta si aprì subito dopo. Già immaginavo chi fosse...la megera ovvio!

Ed infatti entrò la testa rossa. Controllai subito che non avesse nessun recipiente in mano e non era così (Fuu! un sollievo!). La salutai a mio modo con la mano e lei senza complimenti si avvicinò e mi toccò di qua e di là concentrata. Cercavo di capire dalla sua faccia rugosa cosa stesse pensando. Poi finì e mi fece un sorriso sdentato.. Un incubo.

Però se aveva sorriso voleva dire che era tutto apposto, no? Gli sorrisi pure io e gli dissi “Grazie” nella mia lingua chinando la testa.

Prima di andarsene trafficò con la sua pelliccia e tirò fuori una cosa verde che appoggiò a terra. Erano le foglie nauseabonde? Non le avrei annusate per saperlo.

Mi guardò e indicò le foglie dicendo “Robin!”.

Beh, la guardai un po' sconvolto! Il nome di quella donna dalla bocca di quella vecchia era inquietante! Poi se ne andò.

Quindi feci un ragionamento forse strampalato.. Se la megera aveva portato le erbe alla casupola..Robin che stava facendo? Mm..la cosa era non poco sospetta!

Mi alzai e iniziai a vestirmi..era il momento di uscire! Magari chiedendo in giro qualcuno avrebbe saputo dirmi dov'era.

Non ce ne fu bisogno perchè lei entrò proprio mentre stavo aprendo la porta. Quasi ci scontrammo.

“Ah, sei qua!” le feci “La vecchia ha portato l'erba” le dissi indicando dietro di me col pollice.

“Ah davvero? Bene!” Mi rispose osservando quel grumetto verde a terra. “Io in cambio le ho dato il mio vestito viola..non so cosa se ne faccia, è sgualcito!”

Robin era già andata a recuperare il bottino e aveva addosso una specie di vestitino di pelle chiara, aderente, dannatamente corto..DIOMIO.

“Senti ma..qui le donne si vestono così poco PERCHE ?! Non è FREDDO ?!” Doveva coprirsi di più per i miei gusti.

“Ah! Ah! Saranno abituate no?” Se la rideva.. “Comunque ho riferito al vecchio capo che oggi ce ne andiamo. Ah! Oggi siamo invitati a pranzo. Poi partiremo” disse sorridendomi.

Si era sistemata anche i capelli? La parte corta era cresciuta ancora, era evidente.

“Perfetto” Risposi squadrandola ancora un po'. “Ti sta bene comunque questo quadrato di pelle.

Il suo sorriso si fece più ampio, si avvicinò e si aggrappò al mio braccio.

“Anche la tua barbetta non ti sta male.. Saluta la nostra casupola Zoro”.

Così uscimmo e sì, gli diedi un ultimo sguardo a quella catapecchia di pietre.

“Sembro sul serio uno di loro, eh?” ghignai.

“Eh, già! Mfu! Fuh! “ rispose ridacchiando e ci allontanammo in direzione della grande sala, per l'ultima volta.

 

 

Era una stupenda giornata di sole, la neve spaccava gli occhi.

Robin stringeva ancora il mio braccio quando arrivammo alla grande sala.

Appena aprimmo quel portone ci fissarono tutti, il gran salone era gremito, poteva esplodere da quanta gente c'era! E.. cosa fecero subito? Scontato no? Si misero tutti a battersi le mani sulle ginocchia..UNA ROBA FORTE!

Io e Robin ci guardammo divertiti.

Il vecchio ci fece un cenno e andammo verso di lui, la gente intorno aveva creato un varco per farci passare. Ci posizionammo vicino alla gente importante eh!

L'IDDIO COSA NON MANGIAMMO! Potevamo stare senza per un settimana ora! Vedevo che anche Robin non si risparmiava..e faceva bene perchè non sapevamo poi cosa ci poteva aspettare.

Ogni tanto lei trovava qualcosa di molto buono e me lo faceva assaggiare. Cioè, mi imboccava!

La prima volta che ci provò la guardai strano dissentendo, poi vedendola bloccata lì con mezzo labbro imbronciato addentai quello che mi aveva avvicinato.

Come ci guardarono straniti alcuni di loro! Poi risero tutti, fu un po' imbarazzante..

Subito dopo notai che qualcuno ci imitava...vabbeh! Gente strana quella!

Volete sapere se c'era anche quel sakè? No..non c'era. E se ci fosse stato l'avrei offerto al vecchio e a quella rossa megera a fianco di lui.

Robin aveva sempre il sorriso stampato in faccia, sembrava su di giri, non l'avevo mai vista così e ripeto, l'alcol non c'era!

Lei sembrava..boh, una mia impressione. Sembrava eccitata per qualcosa e parlava in continuazione con questo, con quella, con una bambina...era strana insomma. Non che io non lo fossi.

Diamine, quella gente ci aveva cambiati!

Insomma..eravamo arrivati in quel villaggio come due disperati compagni di disavventura e fino a quel momento io non avevo fatto altro che essere ligio ai miei principi e obiettivi personali comportandomi non proprio bene nei confronti di quella donna che ritenevo una minaccia, una distrazione. Nella mia vita non c'era spazio che per la spada. E ora ce ne andavamo via da lì...diversi, trasformati. Io avevo letteralmente mandato a fanculo me stesso per Robin. E non ne ero minimamente pentito, anzi. Era stata una delle decisioni migliori mai prese nella mia vita e il suo sorriso me ne dava conferma. Le mie katane erano lì eh? Che credete! Io ero lo stesso in fondo..ma mi sentivo, diciamo..più completo di prima.

E poi c'era quello strano tepore al petto che mi piaceva.

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Capitolo 40
*** Regalo ***


Zoro

 

Quando finalmente finimmo di mangiare (mi stavo per sentir male!) il vecchio zittì tutti iniziando a parlare in ostrogoto ovviamente. Robin mi informò che stava preannunciando qualcosa riguardo una sorpresa.

Fin qui niente di strano visto che ad ogni mangiata era sempre successo qualcosa..e quasi mai piacevole! Robin ridacchiava e il suo atteggiamento mi diceva che ne sapeva di più di quel che mi voleva far credere.

Ad un tratto la folla di gente seduta si spostò per far passare una bambina. Alcuni la guardarono straniti, altri sembravano.. impauriti? Forse mi sbagliavo.

Beh, questa bambina bionda (era quella che ci aveva visti per primi all'arrivo nel villaggio, certo!) insomma..non andò dal vecchio come immaginavo. Lei si fermò proprio di fronte a me e si mise in ginocchio chinando la testa per salutarmi.

Il vecchio stava ancora parlottando al pubblico ammutolito quando, confuso, saettai un occhiata a Robin. Lei si avvicinò e mi bisbigliò solo questo: “Noom ha un dono speciale per te, non temere spadaccino, non farà alcun male”.

La guardai ancora più perplesso. Perchè mai avrei dovuto aver paura di una bambina?!

Oh, c'era un silenzio tombale dentro quella sala ora! Robin mi fece un cenno di assenso sorridendo, come per dire “Dai, su!”, quindi guardai la bimba di fronte a me, incerto.

La bambina si avvicinò molto di più, protese le mani verso di me e mi prese la testa tra i suoi piccoli palmi. Mi tirò verso di sé debolmente e capii che dovevo chinarmi un po' verso di lei.

Chiuse gli occhi e io mi avvicinai. Sentii che la gente intorno esclamava qualcosa impressionata.

Chiusi anche io l'occhio d'istinto e le nostre due fronti si toccarono.

BEH, CHE DIAVOLO! FECI UN COLPO!! Sussultai incredulo.

Davanti a me era apparsa Robin.

 

Robin con quel vestito di pelle e la pellicciona bianca che aveva addosso anche ora. C'era uno sfondo innevato. “Zoro,” diceva “questo è il potere di Noom. Lei è capace di far vedere i ricordi. I ricordi suoi ma anche quelli di altre persone. Questo è un mio regalo per te. Per ringraziarti di essermi stato sempre vicino e per farti capire che non sono solo un “demone”. Mi dispiace , lo so di aver esagerato. Credo.. di averti sempre amato spadaccino. Fin dalla prima volta in cui ci siamo visti”

Non potevo credere a quello che vedevo nella mia mente! Era una cosa straordinaria! Di sicuro stavo con la bocca spalancata! Ero incredibilmente sorpreso e lei..era una FAVOLA!

Poi un FLASH e iniziai a vedere altro.

 

Ma quella..certo! Era la Going Merry vista dall'alto! Io ero lì giù, mi vedevo..quindi la persona che stava guardando era sul ponte della nave. Era Robin ovvio! Era un suo ricordo! Ma sì! Quando era uscita per presentarsi a noi chiedendo di essere ammessa nella ciurma! Lo sguardo di Robin passa su tutti, poi si ferma su di me. Mi toglie la katana dalle mani. CHE FACCIA DA CITRULLO AVEVO FATTO?!

Un'altro FLASH.

 

Si vede un libro in primo piano.. Viene leggermente abbassato. Sullo sfondo ci sono io col bilancere seduto sul ponte della nave. SEMPRE DETTO IO CHE LEI MI SPIAVA!! AH! AH!

Ancora un FLASH

Erano fastidiosi però..

 

Ora c'ero io in mezzo ad una foresta con un millepiedi gigante morto dietro. Ah sì! La nostra prima missione insieme! Il recupero di quell'uccellastro. Io ammazzavo tutto quello che mi si parava davanti. Lei ora mi dice che sto andando dalla parte sbagliata.. UNA FIGURA DI MERDA DIETRO L'ALTRA INSOMMA! Lì avevo iniziato a capire quanto lei fosse in gamba.

FLASH, ancora!

 

Cos'ero..svenuto qui?! Dai vestiti che avevo..doveva essere Skypiea! Certo! Dopo che Ener mi aveva fulminato. La mano di Robin sul mio viso?..Davvero mi accarezzo' così? E che fa? Fa apparire delle gambe sotto di me che mi trasportano via! Questo non lo immaginavo proprio!

FLASH!

 

AOKIJI?? Lo spilungone crea una spada col ghiaccio, vedo le mani di Robin in primo piano, cerca di attivare la sua abilità..ma arrivo io che paro il colpo dell'ammiraglio! FIGO eh? Però poi finì male...

FLASH!

 

E' sera qui? Robin sta parlando.. ma con chi? Davanti a lei, in lontananza, ci sono io e gli altri della ciurma. Siamo ad una festa.. una voce maschile dice che la terrà d'occhio d'ora in poi. Lei risponde che ha trovato la sua casa, sembra fissare ME... poi la visuale si muove velocemente. Robin si è girata? Urla il nome di Aokiji! Quindi quell'ammiraglio la stava ancora pedinando quella sera! Era LI'! LO TAGLIERO' IN DUE la prossima volta che lo vedrò!

FLASH!

 

Maa..questa è Enies Lobby! Robin urla che vuole vivere. In lontananza ci siamo tutti noi schierati. Diavolo! Lì è stata DURA!

Un'altro FLASH rapido stavolta..

Ora vedo mezza spalla. Robin sta cercando di guardare dietro di sé? C'è Franky! Che fa?? “La tre no! La due? Neanche!” dice.. Ah! Sta provando di aprire le manette a Robin con le chiavi che avevamo recuperato! “La cinque.. Sì!!” NOO! MA SUL SERIO?! Avevo recuperato IO la chiave giusta allora! Un segno del destino eh eh..

FLASH!

 

UooOOHH!! Quello sono IO che precipito!! Nel vuoto!! Robin attiva la sua abilità, vedo le mani, e sotto di me appare un enorme ragnatela di braccia..che mi salva. Sì, qua eravamo a Thriller Bark. Eh, anche lei mi ha aiutato più di una volta.

FLASH!

 

Mi vedo a qualche metro, disteso a terra. Quello è l'ammiraglio Kizaru che mi sovrasta! Mi vuole colpire.. Ancora le mani di Robin passano veloci in primo piano. Appaiono delle braccia intorno a me, mi fanno rotolare via! Poi riecco Kizaru che mi blocca con un piede e lei..sento i suoi sforzi, cerca di tirarmi via ma non ce la fa.. Un “No” soffocato..

FLASH!

 

Diavolo! Ma erano uno dietro l'altro! Quanti ricordi poteva “immagazzinare” quella bambina?!

Azzurro. Robin in questo guarda in alto nel cielo...cosa fissa? Ah, qualcosa si avvicina! Ma certo! Siamo io, Rufy, Chopper e Sanji in groppa a quella specie di uccello! Stiamo raggiungendo gli altri! La riunione dopo i due anni.. Robin fissa la scena dell'atterraggio. Stiamo scendendo, guarda noi..guarda me. Mi avvicino a lei, le sorrido e le faccio un cenno.

FLASH!

 

Ooh beh! Questa è l'isola degli uomini pesce! Inconfondibile! E guarda che casino stavamo facendo! Arriva quel polipone ubriaco con le spade laggiù.. Si avvicina! Ovvio che fra poco in un lampo arrivo io e mi paro davanti a lei. 3..2..1..Eccomi a katane spiegate! C'è la mia schiena in primo piano..niente male! Poi le dico, ecco, proprio ora “Lascialo a me, sarà un buon allenamento” AH!AH! Senti che scuse! SALVARTI e basta! Quella era la mia finalità!

FLASH!

 

Mm..qui siamo sulla Thousand..che succede? Ah! La pesca dei biglietti per decidere chi doveva scendere sull'isola infuocata.. Sono molto vicino a lei ed eccoli lì i nostri due biglietti colorati. La visuale va su di me, io le sorrido. “Sarà divertente” dice lei.

FLASH!

 

Aahh!” E' l'urlo di Robin! C'è la neve? Nevica?! Certo! Lo scontro con quell'arpia di Monet! L'aveva appena attaccata da dietro sta stronza. E' a terra visto che si vede la neve da vicino..alza lo sguardo ora. E poi eccomi di nuovo che intervengo io. Sì..ti ho aiutato tante volte piccolo demone! Ora sto urlando a Robin e Nami di proseguire..

FLASH!

 

Robin qui è in volo?? Massi! E' a Dressrosa! Stava arrivando con gli altri in volo e ci sono io in fondo che combatto con quel Pika dalla voce assurda...una montagna vivente! Mi accorgo di Robin..e ...ZAACK!! Taglio quell'ammasso di pietre per farli passare indenni e..faccio il figo, logico! Ah ah! Sento la sua voce...ride?

FLASH!

 

Ora ci sono io, in mezzo ad una bolgia di marines visto dall'alto. E' quello che è successo una settimana fa! Guardo in alto, guardo lei. Sono stupito alla grande e ..AZZO! Vengo colpito dal maciste di turno. Robin urla il mio nome forte. Diavolo! Come mi ero distratto!

FLASH!

 

Uuh!! Che acquazzone! Robin che guarda qui? E' un po' sfocato ma ci sono IO proprio lì, io che avanzo verso di lei sotto tutta quella pioggia..stavo arrivando alla piccola caverna, certo! Ma allora era SVEGLIA! Faceva solo FINTA di dormire quando sono arrivato! Le piace spiare eh..

FLASH!

 

Oh, qui siamo insieme al villaggio! Eravamo appena arrivati.. E' il ricordo di quella bambina? O di qualcuno del paese? Certo che avevamo una brutta cera! Io con in braccio lei..le facce sfinite. Robin che inizia a parlare in ostrogoto e io..CHE FACCIA HO FATTO?! La guardo stralunato! Sembro sconvolto! Sono troppo ridicolo! Ah AH!

FLASH!

 

AH! La festa camaleontica! E' un ricordo di Robin di nuovo? Eccomi che entro! MA COME ERO PRESO?! E' sconvolgente vedersi da UBRIACHI che diamine! Ora mi avvicino al Poneriff e...lo alzo. Oh, sono tutti sconvolti! Lo metto giù e loro iniziano a battersi le mani sulle ginocchia..

FLASH!

 

La battaglia con i marines al villaggio!..Eccomi al centro della visuale..sono a terra! Quel bastardo mi stava torturando e che casino, urlavano tutti! C'era un bel caos. Vedo Robin ora! Non è un suo ricordo questo.. Lei si para proprio davanti a me! E i marines la vedono!! Ora NERO?? Tutto nero?! Spari di quei marines del cazzo..E' QUELL'ABILITA'!

E' letteralmente ESPLOSA intorno a lei! Si forma il bozzolo che mi avvolge e..

FLASH!

 

Io con in braccio lei priva di sensi...è coperta di sangue. Non credevo di poterlo vedere di nuovo.. Ho delle dannate lacrime agli occhi..e sto implorando quei selvaggi di salvarla! Che anche Robin abbia visto?.. CERTO! DI SICURO HA VISTO ANCHE LEI QUESTO! Ecco PERCHE' quella volta con la bambina PIANGEVA! Perchè mai senno'?

La visione era andata avanti e ora mi stavo girando verso il campo di battaglia. Avanzavo con le katane già pronte. Provavo la stessa furia omicida nel vedere quella scena di nuovo. Ed ecco che sferzai quel colpo micidiale. A vederlo così da fuori fu INCREDIBILE. Anche Robin l'aveva visto? Aveva visto quanto ero furioso per quello che le avevano fatto? Io SPERAVO DI SI'.

...

..

 

Avevo una miriade di emozioni dentro di me quando la bambina staccò la sua fronte dalla mia.

Tornai alla realtà.

Aprii l'occhio e prima che la bimba si alzasse le presi una mano per trattenerla. Mi chinai di fronte a lei per ringraziarla. Lei poi rimase lì ferma con gli occhi sorpresi.

Sentii un “Oohh” della gente lì immobile intorno a noi. La mia testa turbinava ancora , piena di quelle immagini e sensazioni appena provate. Stavo scoppiando.

Mi girai verso Robin e, fregandomene di tutti, e la strinsi forte a me. Soffocò sul mio collo un esclamazione di sorpresa. Lei per fortuna era lì, VIVA, CON ME.

Non dico la gente cosa fece al mio gesto! Alcuni urlarono, altri si coprirono la faccia con le mani.. Ma dico io, non avevano MAI VISTO due persone che si abbracciavano?! Erano MATTI??

Robin mi sussurrò all'orecchio.

“Da loro non si usa mostrare affetto in pubblico tra..consorti”.

Ehi! Ma mi stava abbracciando anche lei però!

“Allora vediamo cosa fanno con questo” le sussurrai in risposta.

Cercai le sue labbra e la baciai.

 

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Capitolo 41
*** In viaggio ***


Robin

 

Ero molto felice che Zoro avesse apprezzato il mio regalo. Mentre la gente intorno a noi si agitava ancora per quello che aveva appena visto lui mi fissava negli occhi. Che cosa stava pensando?..Non mi mollava.

“Devo ringraziare Noom, è importante” gli dissi. Quindi lasciò la presa lentamente.

La bambina era ancora vicino a noi, guardava a terra timidamente.

Le misi una mano sulla testa e ritornò il silenzio in quella sala. Magari tutti pensavano che ora facessi chissà quale sortilegio ma dissi solo questo ad alta voce: “Noom, volevo ringraziarti tanto per il dono che hai fatto a Grande Tigre. Sei una bambina buona e speciale e avrai sempre un posto nel nostro cuore.”

Mi si inumidirono gli occhi. Sì, lei non l'avrei mai potuta scordare.

La gente era ammutolita. Mi sistemai sulle ginocchia e iniziai a battere le mani sulle gambe, poi guardai Zoro. Capì subito che doveva fare lo stesso e così fece. In pochi secondi tutte le persone lì dentro ci imitarono e la grande sala rimbombava di quegli applausi dedicati a quella bimba particolare.

 

 

Venne il momento di partire, non potevamo aspettare oltre, era già primo pomeriggio.

Eravamo ai confini del villaggio. Molti paesani si erano riuniti per vederci partire. Ci trovavamo al lato opposto da dove eravamo arrivati, avevamo valutato che era meglio proseguire e non tornare indietro.

Degli uomini portarono a Zoro un fagotto ingombrante dicendo che era una specie di giaciglio e che avvolto su di esso c'era un grande recipiente d'acqua. Lui gli sorrise facendo un cenno della testa ma non era proprio convinto. Sicuramente pensava che quel grande giaciglio fosse solo un peso in più da portare.

Noom era in prima fila e parlava con i dei bambini tra i quali anche il nipote del capo. Pensai che forse quella bimba sarebbe stata vista in modo diverso ora ed infatti qualcosa stava già cambiando.

Mi avvicinai al gruppetto di bambini. Non avevo nulla con me da poter regalare a Noom eccetto un sottile braccialetto elastico dalle perline viola, verdi e rosa. Le presi una mano e glielo misi nel palmo dicendole che era per lei. Mi fece un ampio sorriso.

Poi vidi che la gente faceva largo a qualcuno. Apparve la vecchia guaritrice con una fascia viola in testa. Saettai un occhiata d'istinto a Zoro. Rideva sotto i baffi.

La vecchina aveva tagliato il mio vestito e ne aveva ricavato un ornamento inusuale per il capo.

Dovevo rimanere seria! Avevo fatto male a guardare Zoro!

“Tieni” mi disse, porgendomi due recipienti “Quelle poche foglie mediche che ti ho portato non erano abbastanza visto il tuo regalo”.

Il contenitore più grande conteneva qualcosa di liquido, mi disse che era acqua. Quello piccolo era pieno zeppo di quell'unguento nauseante ma salvavita. Non serviva aprirlo, si sentiva. La ringraziai solennemente e mi avvicinai a Zoro che prese dalle mie mani anche il recipiente grande.

“Possiamo andare ora?” mi fece.

Annuii. Li ringraziai tutti di nuovo e li salutai a nostro modo agitando la mano in aria.

Mentre alcuni rispondevano imitandomi lessi il labiale del vecchio capo.

Diceva “Buon viaggio”.

 

 

 

Per la prima mezzora di cammino rimasi zitta, ero un po' giù sinceramente. Non che non fossi felice di partire! Però sapevo che un po' mi sarebbero mancati. Con loro avevamo provato emozioni forti, avevamo capito tante cose di noi stessi, io e Zoro avevamo rivoluzionato il nostro rapporto avvicinandoci in modo indelebile e avevamo anche rischiato di morirci lì!

Zoro ogni tanto si girava per capire se c'ero ancora.

“Ehii?..” mi fece ad un tratto “Che c'è?”.

Gli sorrisi forse non convinta. “Nulla, sto pensando” gli risposi.

“Mmh..” commentò scettico. “Senti maa, hai chiesto per caso a quei selvaggi perchè vivono al freddo e al gelo se a poche ore di cammino c'è una foresta tropicale?! Cioè, chi glielo fa fare?”..Voleva sdrammatizzare? Zoro non era così insensibile come voleva far sembrare.

“Beh, è da secoli che vivono stanziati lì e poi un giorno parlavano di bestie feroci nelle zone calde dell'isola. Ne hanno paura e non pensano minimamente di scendere nelle zone più basse”. Gli diedi questa risposta facendo attenzione a dove mettevo i piedi, era tutta una lastra di ghiaccio quel sentiero!

“Perchè quella tigre gigantesca che ho ammazzato giorni fa non era una bestia feroce?..Però a pensarci bene quando l'hanno vista sono corsi via a gambe levate!..” Commentò. “Comunque sia quando arriveremo nella zona calda stammi vicino, non puoi difenderti ora.. e approposito! Tu sai dove stiamo andando vero?!” Disse lanciandomi un occhiata speranzosa.

“Quasi. Secondo la gente di quel villaggio quest'isola è come un enorme montagna. Noi siamo arrivati dalla spiaggia a nord-ovest, abbiamo proseguito più o meno in linea retta salendo infatti sempre più fino al loro villaggio che si trova quasi alla sommità dell'isola. Proseguendo avanti, sempre in linea retta tenendo il sud-est quindi, si dovrebbe scendere.. in teoria ci dovrebbe essere un altra spiaggia o al massimo una scogliera sul mare”.

“Mm.. non fa una piega, se ovviamente fai strada tu. Perchè io la linea retta, beh, non credo di riuscire a seguirla..” Zoro me lo disse girandosi sarcastico. Incredibile com'era cambiato! Ironizzava sui suoi difetti ora?! Mi piaceva proprio questo nuovo lui, sempre di più.

Camminammo per un paio d'ore nella foresta ghiacciata, ogni tanto gli dicevo di tenere più la destra o la sinistra, a volte confondeva pure quelle due cose. Effettivamente stavamo lentamente scendendo e ad un certo momento vedemmo del verde.

Il sentiero immaginario che stavamo seguendo si interruppe bruscamente con una scarpata. Giù a meno di un centinaio di metri il paesaggio era diverso. Iniziava ad essere rigoglioso e la temperatura era decisamente più mite ora.

“Bene!” fece Zoro togliendosi il fagottone dalle spalle. “Direi che la cosa migliore è scendere, faremo prima”. Si era tolto anche la pelliccia rimanendo in calzoni di pelle. Lo guardai cambiarsi anche i calzari mettendosi i suoi stivaletti neri.

“Vuoi che scendiamo..come? Non abbiamo corde o..” Mi guardavo intorno, forse mi era sfuggito qualcosa oppure avevo già capito che intenzioni aveva quell'uomo. Eh sì, la seconda era più plausibile.

“Vero, non ci sono corde archeologa, però ci sono io. Sali!” Si era rimesso il fagotto addosso però davanti a sé facendomi segno di salirgli sulla schiena. Ecco, infatti..

“Zoro, saranno settanta..novanta metri di strapiombo lì giù e ti ricordo che io non posso far nulla..Sicuro?” Gli chiesi scrutandolo.

“All'andata mi hai buttato nel vuoto senza complimenti..ora tocca a me. Arriveremo vivi non preoccuparti. Tu tieniti forte”. Era tranquillo.

Per lo sprezzo del pericolo e per il fatto di legarsela al dito Zoro non era cambiato affatto. Gli sorrisi e ubbidii, in fondo mi ero sempre fidata di quell'uomo soprattutto riguardo le sue prestazioni fisiche, non mi aveva mai deluso, anzi.

“Allora buon lavoro, Grande Tigre” gli dissi salendo e aggrappandomi con le braccia e con le gambe a lui. Ero tesa? Sì.

“Tu pensa a tenerti forte e basta” mi rispose e si posizionò sull'orlo della scarpata di schiena sguainando le katane.

Non fu delicato. Prese un respiro profondo e fece un balzo all'indietro. Cademmo nel vuoto per pochi metri e poi infilzò le lame nella roccia. Di colpo la caduta si arrestò.

Sbuffai sollevata.

“Paura?..” mi fece ironico.

Alla mia non risposta ridacchiò (non volevo dargli soddisfazione) poi iniziò ad usare le katane come picchetti per scendere da quel dirupo.

Dopo quelli che mi sembrarono venti minuti eravamo arrivati giù. Zoro era sudato, talmente tanto che nell'ultimo tratto mi era stato difficile tenermi a lui.

Mi tolsi immediatamente la pelliccia, era troppo caldo con quella addosso.

“Uffh!” Sbuffò lui risistemandosi il peso dietro la schiena “Finalmente un po' di calore!

Ma..se grondava già di sudore?!

“Sei stato bravo spadaccino..” gli dissi lanciandoli un occhiata d'intesa.

“Una passeggiata..” mi rispose osservandomi con mezzo sorriso, stava ancora prendendo fiato. E fissava ancora il mio vestito.

 

Ricominciammo a camminare.

Zoro avanzava di fianco a me, era meglio che gli stessi vicino, almeno così aveva detto.

Ah...speravo che i miei poteri tornassero presto! Mi toccai i capelli mozzati, erano evidentemente cresciuti ancora, mi arrivavano un po' più sotto della spalla ora. Non dovevo distrarmi in quella situazione, dovevo rimanere vigile.

Camminammo un bel po' in silenzio, eravamo tutti e due tesi.

Ogni tanto guardavo Zoro, era palese che teneva tutti i sensi al massimo. Ad ogni rumore scattava, saettava lo sguardo a destra e a sinistra tenendo una katana già sguainata in una mano.

Capitava spesso che lo tirassi nella direzione giusta.. tendeva ad andare dove voleva!

Ormai la foresta era sempre più fitta, Zoro ad un certo punto si fermò parandomi la strada con un braccio. “Aspetta..” mi disse.

Fece un passo e lanciò un fendente che spazzò via un po' di boscaglia.

Andò avanti così per un po', come all'andata, d'altronde in questo modo riuscivamo a camminare più spediti.

 

Ad un tratto, davanti a noi, sentimmo dei forti grugniti, delle urla. Evidentemente avevamo disturbato qualcosa, qualche animale. I cespugli di fronte a noi iniziarono ad agitarsi.

Non potevamo stare lì immobili ad aspettare che quel qualcosa ci piombasse addosso!

“Zoro, saliamo su quell'albero e svelti..” gli suggerii.

Non rispose ma mi prese come un sacco caricandomi sulle spalle. “Ehi!” gli feci e lui senza fermarsi iniziò ad arrampicarsi velocemente sull'albero.

Mentre saliva, (ero in bilico aggrappata un po' alla sua spalla e un po' al collo..non di certo comoda) riuscii a vedere quell'animale, o meglio, quegli animali. Avevano raggiunto il punto dove eravamo prima.

Erano degli enormi gorilla rossicci, parevano molto arrabbiati, però non si erano accorti di noi.

“Zoro,” gli sussurrai “cerca di non far rumore, ci sono dei grandi gorilla laggiù, credo che abbiamo violato il loro territorio..”.

Lui si fermo', eravamo abbastanza in alto.

“Allora se sai anche il gorillese” mi rispose guardandomi di sbieco “Digli che anche io sono molto territoriale”. Mi stava fissando in modo provocatorio. Quel vestito che avevo non era il massimo in quella posizione, non teneva molto nella parte superiore.

“Mfu!..fuh! Ma che stai dicendo?” Cercavo di ridere piano. Quando mi dava queste risposte lo adoravo! Gli baciai la spalla, non resistevo.

“Quindi ora che faccio?” mi chiese sottovoce con quel mezzo sorriso “Il problema sarebbe già risolto se non mi avessi detto di evitarli salendo quassù”.

“O aspettiamo che se ne vadano o..avanziamo in qualche modo, meglio non perder tempo”gli dissi piano.

Era già pomeriggio inoltrato infatti, fra poche ore la luce diurna se ne sarebbe andata.

“OKKEI” mi fece lui “Se riesci arrampicati lì, così poi potremo usare quelle liane, forse”.

Diedi un occhiata in basso. Gli scimmioni ci cercavano ancora.

Iniziai a spostarmi cautamente stando attenta a dove mettevo mani e piedi. Arrivai sull'albero con facilità e poi mi tirai un po' giù il vestito di pelle. Lui aveva ragione, era troppo corto.

Guardai Zoro, era immobile con lo sguardo basso..sulle mie gambe, l'occhio spalancato. Trasalì e salì anche lui dov'ero io. Poi guardo giù.

“DIAVOLO! Sono GROSSI quei bestioni!” e con questa frase che pronunciò con voce un po' troppo alta quegli animali ci scoprirono e indiavolati iniziarono ad arrampicarsi anche loro su quell'albero grugnando e urlando.

“OPS..” fece Zoro. Ci guardammo e ci scambiammo un cenno d'assenso.

Lui fu veloce, come al solito. Mi prese per un fianco con un braccio e con l'altro afferrò una liana. Mi aggrappai velocemente a lui. Si diede slancio e ci fiondammo verso un altro albero una cinquantina di metri più in là.

E continuammo così per un po' finchè fummo abbastanza lontani da quegli animali.

Alla fine ci fermammo su un albero, Zoro si stava riprendendo un attimo, aveva il fiatone.

“Però!” gli dissi “anche come primato non sei niente male! Mfu! Fuh!”.

“Diamine! Andiamo via da quest'isola, prima di regredire completamente allo stato animale! AH!Ah!..” Così si mise a ridere e scoppiai a ruota anche io e andammo avanti parecchio finchè in uno sprazzo di lucidità ci accorgemmo del paesaggio che da lì sopra si poteva notare.

Non lontano si vedeva distintamente una spiaggia.

 

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Capitolo 42
*** Alla spiaggia ***


Zoro

 

Ho ho!! Una spiaggia! Allora eravamo arrivati dall'altra parte dell'isola! BENONE!

Robin guardava soddisfatta quello spettacolo tenendosi al ramo dell'albero. Era evidentemente accaldata e tremendamente bella.. Cioè, andava detto, diavolo!

“Sembra che ce l'abbiamo fatta!” le dissi osservandola. Non si voltò, era troppo assorta.

“Mm..c'è una spiaggia sabbiosa ma anche una scogliera laggiù..la vedi?”.

Scrutai l'orizzonte, sì vedevo qualcosa ma non è che mi interessasse al momento.

“Dove è meglio che ci accampiamo per la notte secondo te? Forse sarebbe più sicura la spiaggia..” Disse toccandosi i capelli, era ancora preoccupata per quella cosa?

“Allora è deciso! Direi che in mezzoretta ci saremo” Commentai.

Scendemmo da quell'albero ed evitai di usare ancora le katane se non per tagliare gli ostacoli più vicini che sbarravano il passaggio.

Dopo quasi un ora la foresta terminò.. in un vero PA RA DI SO !

Quella spiaggia era magnifica davvero! Sembrava un allucinazione.

Mi tolsi tutto immediatamente restando in calzoni e buttando tutte le cose che trasportavo sulla sabbia. Ero fradicio di sudore, ci voleva una bella rinfrescata.

“Vieni!” le dissi correndo. Uuh!! La sabbia bruciava sotto i miei piedi.

Arrivai all'acqua e mi ci tuffai di peso. Era fresca, rigenerante e cristallina.

Appena riemersi mi sentii davvero stupido.

Avevo detto a Robin di venire in acqua..Cioè! Lei non poteva! Avrebbe perso le forze di sicuro come le era già capitato.

Però pensandoci, poteva essere una prova del fatto che quel frutto era ancora attivo dentro di lei. Forse sarebbe servito per tranquillizzarla una volta per tutte..

Mi voltai a guardare dov'era. Mi guardava sorridente con le mani ai fianchi a pochi metri dall'acqua. Si era tolta le scarpe pelose.

La invitai di nuovo cercando di coprire la mia stupidità.

“So che è un problema per te, ma ti rinfrescherai un po'..e poi al massimo ci sono io, non affogherai vedrai.. Eehi! Non ne approfitterò archeologa! Ho ancora ben saldi tutti i miei principi!” Le dissi puntandole l'indice.

Ok, avevo esagerato. Robin mi guardava sorridendo ma stranita come se stesse osservando un matto. E forse lo ero. Ero pazzo di lei. Le vedevo in lontananza le mie katane..sì, mi guardavano male. Le stavo trascurando.

Lei si avvicinò all'acqua e iniziò ad entrare piano e io feci l'impossibile per sembrare indifferente.

L'acqua le arrivava alle ginocchia quando sembrò avere un lieve capogiro.

Si fermò un attimo e io mi avvicinai a lei. Se fosse caduta almeno sarei stato lì.

“E' meglio che faccio in fretta” mi disse e avanzò a grandi passi nell'acqua, si chinò e si immerse fino ad arrivare con l'acqua alla gola. Dopo qualche secondo si tirò su subito respirando a fatica.

“Hai visto o no che il frutto dentro di te è ancora attivo? Non c'è da preoccuparsi..” gli dissi restando a pochi passi da lei.

“Mm..è meglio che.. risalgo” pronunciò confusamente toccandosi la fronte e.. traballò. Prima che cadesse la afferrai buttandomi in avanti e me la portai in braccio. Era quasi a peso morto.

“Hai raggiunto o no il tuo scopo spadaccino?” mi chiese guardandomi di sbieco. Reggeva a malapena la testa però mi stava canzonando..Cioè!! Come se lei non sapesse cosa poteva succedere, eh?!

“Non proprio. Io volevo solo farti capire che la tua abilità C'E'.” Feci una pausa, presi tempo.”Che vuoi fare? Saliamo o resisti e ci facciamo un giro?”.

“Per me è lo stesso” mi disse con un debole sorriso. Poi appoggiò la testa sul mio collo.. BUGIARDA. Era un dannato “Sì, stiamo così” secondo me!

“L'hai detto TU!” gli feci ed iniziai a spostarmi cercando di non farla rimanere troppo sott'acqua.

Il sole picchiava, guardai l'orizzonte. Niente, neanche l'ombra di una nave.

“Ci troveranno Grande Tigre, non temere” disse Robin.

“Il problema Signora Strega è...quando?” risposi io.

 

Dopo qualche minuto risalii, vedevo che Robin teneva gli occhi chiusi.

Trovai un tronco bello grosso sulla spiaggia e la sedetti lì chiedendole se ce la faceva.

“Sì signore, ce la faccio, intanto mi asciugo un po'” disse.

“Benone!” commentai, “Allora io penso a sistemare quel giaciglio.. Approposito, dove ci mettiamo?..”.

 

 

 

 

Robin

 

Osservavo Zoro andare su e giù dalla spiaggia trasportando dei pietroni.

Mancava poco al tramonto e io ero rimasta quasi sempre seduta su quel tronco. Sì, mi sentivo un po' inutile.

Avevamo deciso di metterci in spiaggia vicino ad un gruppetto di palme basse ma non bastava il giaciglio, se avesse piovuto dovevamo avere anche qualcosa che ci riparasse.

Zoro aveva detto di avere un idea quindi non mi restava che vedere cosa avesse combinato.

Lo vidi andare in fondo verso la scogliera con due katane. Per poi tornare indietro con delle rocce cubiche. Aveva tagliato gli scogli?!

Le sistemò a ferro di cavallo intorno al giaciglio e poi una sopra l'altra creando una specie di struttura alta all'incirca un metro e mezzo. Non so quanti giri fece!

“Stai qua!” Mi comandò ad un certo punto e annuii, che aveva ancora in mente? Beh, arrivò dopo un quarto d'ora con un grande ammasso di foglie di palma e iniziò a provare a fare un tetto.

Ad un certo punto crollò tutto a scoppiai a ridere. Era proprio arrabbiato e mi lanciò pure un occhiataccia.

“Cos'hai da ridere?! Dammi una mano piuttosto!” mi urlò.

“Spadaccino, te ne darei dieci se potessi! Mfu! Fuh!” ridevo ancora.

Alla fine mettendoci in due qualcosa combinammo, di certo se avesse piovuto molto quella specie di tetto ci sarebbe crollato addosso.

 

Il sole se ne andò e fece buio. Eravamo talmente sfiniti dalla giornata che entrammo subito nel rifugio di pietre senza neppure accendere un fuoco. Zoro chiuse grossolanamente l'apertura con altre pietre più piccole e delle altre foglie.

Prima di dormire volli bere un po'. Aprii il recipiente che mi aveva dato la guaritrice. Aveva detto che conteneva acqua quindi bevvi un sorso. Era liquore! IL LORO liquore!

“Quella megera! Che scherzi sono eh?!” Commentò lui. Io gli spiegai che avevo capito che quei selvaggi lo bevevano beh..per favorire gli accoppiamenti, infatti dava tremendamente alla testa. La vecchina voleva solo farci un presente senza metterci in imbarazzo. Era una bevanda preziosa per loro.

Per fortuna nel recipiente più grande c'era davvero acqua. Così bevvi un po' e mi distesi vicino a Zoro.

Pensai ad alta voce. “Ci copriamo con le pellicce? Mi sa che moriremo di caldo, sì ci squaglieremo vivi..oppure evaporeremo direttamente”

“Ah! Ah! Mi è sempre piaciuto questo tuo lato macabro! Beh, possiamo coprirci con la mia veste ver..” Si bloccò.

“Che hai? Sei già evaporato?” gli chiesi sorridendo.

“No! Ah! Ah! La veste.. credo di averla dimenticata al villaggio. Vabbè, tanto era a brandelli ormai”.

Cercai la sua mano nel buio.

La trovai e la strinsi.

“Dormiremo senza, tanto è troppo caldo. Buonanotte Zoro”.

“Notte.. speriamo non piova.”

Crollammo in un sonno profondo.

 

 

Mi svegliai con un peso sul mio fianco.

Ero di lato e dal calore che sentivo sulla mia schiena c'era lui dietro, appiccicato a me. Di quanti gradi era la temperatura di quell'uomo?!

Quel peso era il suo braccio. Sorrisi e lo accarezzai.

“Oh, scusa” mi disse da dietro con la voce ancora impastata dal sonno.”Avevo freddo, credo”. E tolse subito il braccio scostandosi un po' da me. Sì, come se si potesse avere freddo dentro quel forno..

Mi girai verso di lui cambiando lato. Poi gli presi quel braccio riposandolo sul mio fianco. Era pesante ma mi piaceva quella sensazione.

“Ho freddo anche io” gli dissi e gli baciai il naso. Non lo vedevo bene, non c'era molta luce, però vidi che sorrideva.

“Robin, anche tu..hai visto da quella bambina il momento in cui eri coperta di sangue e..io ti stringevo..e cosa è successo poi..” Gli toccai le labbra con le dita per zittirlo.

“Ho visto tutto” gli dissi e gli accarezzai il viso.

Sentivo che annuiva debolmente.

Non riuscivo a non toccarlo, lo volevo sentire vicino a me.

Lo esplorai con la mia mano libera. Quella schiena possente, quella spalla forte, quel petto caldo, quell'insolita barba sul suo viso. Era morbida, da quanto eravamo via? Dieci giorni o forse più.. Mi avvolsi a lui con una gamba e inizia a baciargli il viso e il collo, il suo respiro si fece più forte.

Lo stavo mettendo in difficoltà? Può darsi...ma non importava. Anzi, mi divertivo.

Lo baciai con trasporto e mi rispose immediatamente, quella mano sulla mia schiena fece pressione.

Mi strinse a sé e iniziammo a fare l'amore.

 

 

Quando mi risvegliai la luce del giorno era più forte e avevo caldo, troppo caldo! Cercai lui allungando il braccio..non c'era.

Ero coperta in parte dalla pelliccia nera di Zoro. Aveva ritenuto di coprirmi visto che..ero evidentemente rimasta nuda? Ma dov'era andato? L'apertura di pietre era aperta. Che ore saranno state? Mi sentivo molto rilassata.

Mi alzai a sedere un po' frastornata dal caldo e spiai fuori. Mi misi una mano sulla fronte per ripararmi dalla luce troppo forte per i miei occhi. Zoro era vicino alla battigia, sull'acqua bassa che gli arrivava ai polpacci.

Si stava allenando, pareva, con una katana. Le altre due erano piantate nella sabbia a qualche metro da lui.

Mi vestii col mio unico vestito di pelle e uscii dal piccolo rifugio, mi avvicinai un po' alla riva.

Il sole era già alto e bruciava. Presi un bel respiro osservando quell'uomo. Certo, era stato proprio un bell'inizio di giornata quello! E stava proseguendo altrettanto bene per i miei gusti.

Mi sedetti sulla sabbia calda a studiarlo. Aveva tagliato i calzoni di pelle a livello delle cosce per il caldo? Peccato però, gli donavano.. Ah! E ne aveva ricavato anche una fascia nera da mettere sul braccio! Aveva perso anche la sua bandana con la veste verde? Non ne avevo fatto caso prima..

Non si era accorto di me, almeno così sembrava.

Ad ogni fendente che lanciava l'acqua davanti a lui si apriva in due schizzando in alto e ricadendo dappertutto.

Ogni suo gesto era ponderato al dettaglio e ogni suo muscolo in tensione. Non capivo se fosse sudato o bagnato dall'acqua di mare..tutte e due forse. Di certo si sarebbe ustionato. Da quanto era lì?

“Alla strega piace spiare, eh?” disse ad un certo punto senza guardarmi ne fermarsi.

“Mi chiedevo solo quanto ti mancasse per prendere un insolazione, Zoro” gli dissi sarcastica.

“Starò qui un altro po' mi sa”. Mi rispose continuando a far vibrare l'arma verso l'orizzonte.

“Bene, allora nel frattempo andrò in alto sulla scogliera, magari riesco a vedere qualcosa”. Così mi alzai.

“Prendi la bianca.” Mi fece “Non si sa mai. Sta attenta.” Si girò finalmente verso di me. Sì, era grondante di sudore.

“Ok capo” gli dissi prendendo la katana chiara piantata sulla sabbia.

Lo sentii fare un respiro profondo e riprendere a schizzare l'acqua.

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Capitolo 43
*** Non può cambiare ***


Robin

 

Arrivai in cima alla scogliera in mezzoretta.

Dall'alto si scorgeva un bel panorama. L'aria era piacevole e rinfrescava la mia pelle già bruciata dal sole.

Giù vedevo Zoro. Si stava ancora allenando, con due katane questa volta. Dall'alto vedevo che i suoi colpi disegnavano delle lunghe rette sull'acqua che poi scomparivano subito. Potevo guardarlo per ore, però ero lì per altro.

Cercai di scrutare l'orizzonte per scorgere qualcosa.. qualsiasi cosa.

Pareva che non ci fosse vita oltre quelle onde.

Mi allontanai un po' di più salendo ancora. Nulla.. Per ore!

Se avessi avuto i miei poteri avrei potuto volare e cercare di raggiungere un altro punto magari più alto di quella scogliera e.. Ma era inutile fare questi pensieri, magari non sarebbe servito a niente comunque.

Toccai quei capelli più corti. Ormai erano quasi lunghi come gli altri.

Sentii il mio nome, urlato dal basso. Guardai giù, era lui.

Cosa voleva? Stava facendo un gesto, forse mimava qualcosa. Ma non capivo, era troppo lontano. Rimasi lì immobile con le mani sui fianchi.

Vidi che lasciava la battigia e rientrava verso la sabbia asciutta.

Sferzò l'aria con una katana e la sabbia si lisciò, le dunette scomparvero. Guardai stupita lì sotto. Che intenzioni aveva?

Con una lama inizio' ad incidere a terra, scrivendo qualcosa di grande sulla sabbia. Ingegnoso!

Uno, due kanji.. hiragana e ancora kanji..”mangiare”? “Pesce”?! Mi chiedeva se volevo del pesce!

Ha! ha! GRANDE! Gli urlai un “SII!!” sperando che sentisse.

Sferzò di nuovo l'arenile cancellando tutto e gli arrivò addosso parecchia sabbia. Stava pure tossendo. Era evidentemente controvento ora. Risi davvero! Era troppo buffo!

Stava scrivendo un altra cosa.. più grande di prima.

“A..” , “Amore”? ..anzi, “Ti amo, demone”. Così lessi. Mi era passata la voglia di ridere. Ero impalata, fu troppo dolce..inaspettato, non da lui. Volevo fiondarmi giù tra le sue braccia. Ma non potevo, mi sarei rotta l'osso del collo. Macchè! Sarei morta su colpo da quell'altezza! Ancora una volta maledii di non avere la possibilità di creare delle ali! Potevo solo tenermi le mani sul petto.

Zoro stava già avvicinandosi alla riva, aveva guardato su verso di me solo un attimo. Giusto per capire se avevo letto il messaggio.

Aveva visto il mio sorriso da laggiù? Non credo proprio.

 

 

Quando arrivai alla spiaggia Zoro aveva già pescato qualcosa e stava cercando di accendere un fuoco.

Ci impiegò un po' ma poi ci riuscì. Mise i pesci a cucinarsi utilizzando dei rametti. Erano sette e ciccioni, sarebbero bastati.

“Direi che con te non si muore di fame, spadaccino! E anche con quel riparo hai fatto un buon lavoro, sei un ottimo naufrago..” gli dissi guardando il fuoco.

“Mm” Commentò. Poi mi chiese qualcosa di interessante.

"Senti, Robin. Quando Rufy e gli altri verranno a prenderci, perchè verranno prima o poi, come.. ci comporteremo? Cioè.."

"Ho capito benissimo." iniziai. Me l'aspettavo quella domanda, da un po' ormai. "Se tu sei d'accordo..io avrei pensato di lasciare le cose come stanno, mi spiego. Si potrebbe non informare gli altri della situazione e.. tenerla per noi."

"Tu dici di.. far finta di niente?" Sembrava infastidito.

"Con gli altri, sì. Non metterebbe in difficoltá nessuno e..potrebbe essere interessante. Sia chiaro che quello che sento per te non può cambiare..".

Lo guardai negli occhi, non volevo che fraintendesse. Era solo che sapevo che altrimenti l'avrei messo in difficoltá con i ragazzi.. visto il carattere che aveva, ma non riuscivo a dirglielo palesemente.

"D'accordo demone. Però sappi una cosa: se qualcuno di mia conoscenza andrá OLTRE io gli caverò gli occhi con quelle lame e la responsabilitá sarà anche TUA". Stava ancora indicando le katane e io pensai che aveva perfettamente ragione.

"Sarà anche così ma io confido nel tuo ENORME autocontrollo vice capitano. Comunque se la pensi diversamente si può tranquillamente spiegare per filo e per segno cosa è successo e.." Parlavo e dicevo sul serio, non era una provocazione!.

"No, la prenderò come una sfida personale. Hai ragione". Mi interruppe così.

Mm..era come immaginavo, la cosa l'avrebbe messo in una posizione scomoda..forse temeva di essere preso in giro da Sanji? Di essere visto come un debole? Poteva essere.

I pesci erano pronti. Mangiammo in silenzio. Erano ottimi sul serio.

"Non sará facile neanche per me, anche se farai fatica a crederlo" gli dissi. Poi mi alzai e andai in riva al mare per lavarmi le mani.

 

 

 

 

Zoro

 

Cioè!! Era LEI che aveva detto di stare in silenzio! E poi che diceva?! "Sará difficile anche per me"! BOH! CHE SENSO AVEVA?! L'aveva proposto lei!

Ormai era fatta..avevo accettato.

"Potrebbe essere interessante" aveva detto.. INTERESSANTE??

Vedrai che bello, cara Robin, quando staccherò la testa a quel biondino! Magari il tuo lato macabro apprezzerà!

Non sapevo come sentirmi..una parte di me si chiedeva perchè lei avesse proposto una cosa del genere, l'altra invece era un po' sollevata.

AL DIAVOLO!! Tanto le cose tra di noi non sarebbero cambiate, quello mi importava.

Guardavo quel fuoco spegnersi, mi sentivo inquieto.

"Quello che sento non può cambiare" aveva pronunciato anche queste parole, avrei dovuto stamparmele in testa.. e comunque alla fine credevo che Robin non avesse tutti i torti, in senso..essere l'unica coppia lì dentro, nella ciurma. Avrebbe creato problemi agli altri..oppure ci stavamo facendo tutti e due delle pare assurde!

Ah..a dire la veritá sì, avevo accettato maa.. non sapevo dire se sarei stato in grado davvero di metterlo in pratica.

Sentii un contatto e un calore sul mio dorso, le sue braccia mi cinsero da dietro. Robin si era seduta dietro di me e appoggiava la testa sulla mia schiena.

"Basta che Grande Tigre non ritorni un musone di pietra..non mi piacerebbe" disse piano, "Prima hai scritto una cosa bellissima sulla sabbia, sará una di quelle cose indelebili, che ricorderò sempre.. e ce ne saranno altre in futuro, no?"

Voleva sondare il mio stato d'animo? Mi venne fuori solo un "Mm" in risposta.

"Zoro..io l'ho detto solo per non metterti in difficoltá. Io ti amo e..lo sai, devi tenerlo a mente". Mi strinse.

Quella donna! Sapeva cosa e come dire certe robe! Aveva più anni e più testa di me e si vedeva.

Voltai il capo verso di lei sorridendole. Mi guardava come un gattino impaurito nascondendosi un po' il viso sulla mia schiena.

" Va bene strega, ho capito, tranquilla! Basta che te ne starai buona senza fare strani giochetti perchè..beh, non è il caso se ancora non l'hai capito. Potrei diventare, come dire, pericoloso." Quell'ultima parola la sottolineai proprio.

"Mfu! Fuh! Non mi azzarderò, è una promessa!" Mi rispose ridacchiando.

"E comunque non sono un musone di pietra!" Puntualizzai.

"Solo perchè non ti sei visto quando siamo arrivati su quest'isola!" Ribattè lei e iniziò a farmi il solletico sui fianchi.

"Non soffro il solletico, donna! Io non..ah! Smettila!" Col cavolo, lo soffrivo eccome!. Le bloccai le mani e passai un braccio sopra la testa girandomi verso di lei e buttandola sulla sabbia. Sorrideva, quella provocatrice.

"E' vero, mi devo scusare con te per il mio comportamento.." Ammisi.

"Non volevi accettare quello che ti stava succedendo. Posso comprendere perchè in parte l'ho provato anche io" mi disse assorta azzeccando il punto.

Ripeto, quella donna ne sapeva una più del diavolo ed era anche per quello che mi piaceva così tanto.

"Fa caldo..non credi?" dissi. Non rispose..si stava chiedendo cosa pensassi?

Con uno scatto veloce la presi in braccio di brutto e corsi verso l'acqua.

"Ehii!! Che cos..!" Ma era giá in acqua mentre stava finendo di dire quella frase.

La ripresi subito in braccio sollevandola fuori dall'acqua, stava boccheggiando.

"Scusa strega ma dovevo punirti almeno un po' per la tua proposta indecente e sta attenta che posso ancora mollarti".

"Ok...geloso di uno spadaccino" ebbe il coraggio di dire scostandosi i capelli bagnati dalla faccia.

Feci finta di farla cadere in acqua cedendo con le gambe.

"No!" Urlò ridendo e si aggrappò al mio collo.

Stava ancora ridendo quando la baciai.

"Allora, visto che le cose andranno così..dovremo approfittarne finchè saremo qui" le mormorai vicino alla sua bocca.

Non rispose, sorrideva un po' con lo sguardo perso. Era l'acqua salata.

La riportai all'asciutto ma non mi fermai sulla spiaggia, la distesi direttamente dentro al rifugio di pietre, sul giaciglio.

Era un forno lì dentro! Buttai all'aria il tetto di foglie per far passare un po' d'aria, tanto era malfatto.

E tornai su di lei. Iniziai pian pianino a sfilarle quel dannato vestito.. "Che intenzioni hai ancora?.." Mi fece intanto lei.

Oh! Ma come diamine si slegava tutta quella roba?!

"Poi sono io quella delle proposte indecenti!" Disse ancora.

Ah, feci finta di non sentirla, ero troppo impegnato.

 

 

Quella sera mangiammo due cocchi, uno a testa, guardando l'orizzonte. Il sole era ormai basso nel cielo rosso fuoco.

Era il secondo giorno che eravamo su quella spiaggia e non avevamo avvistato nulla. Neanche di sfuggita. Cos'era? Un isola abbandonata da ogni dio?!

"Sei bruciata archeologa!" Gli feci e lei di rimando mi disse che anche io ero bello ustionato, ed era vero. La pelle mi tirava sulle spalle, sulla schiena..

"Saremo irriconoscibili quando arriveranno.. Neri come il carbone, vestiti di stracci.." dissi.

"Beh, TU sì! Mfu! fuh!"

"Vuoi finire di nuovo in acqua, demone?" Gli feci ghignando.

"Scusami!..No!" Dissentiva con la testa. "Quella barba ti sta bene, stavo scherzando".

"Non vedo l'ora di darmi una sistemata, altrochè!" Ribattei, poi notai una cosa in lei. "I tuoi capelli sono..anzi no, sembrano a posto ora".

Vidi che se li toccava e poi incrociava le braccia davanti a sè. Stava provando ad attivare la sua abilità. Era molto concentrata.. Guardai davanti a lei, non succedeva nulla.

Ad un certo punto fece cadere le mani giù sbuffando.

"Spadaccino, IO saró davvero irriconoscibile mi sa!" Disse con aria triste guardando a terra.

Mi avvicinai a lei e la tirai verso di me abbracciandola.

"Smettila.." Dissi solo questo. Non trovavo altro da dirle, io non avevo dubbi che quel potere sarebbe tornato. La strinsi e basta fino a che il sole tramontò di nuovo su quella spiaggia.

Prima che facesse buio ci rinchiudemmo dentro al nostro rifugio di pietre rimettendo in sesto anche il tetto di foglie.

La vedevo in viso, era pensierosa, preoccupata.

Dormimmo abbracciati quella notte.

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Capitolo 44
*** Folle, bollente e curioso ***


Robin

 

Mi svegliai per prima.

La luce debole del sole filtrava dalle foglie di palma. Ero distesa in mezzo al giaciglio e Zoro dormiva a ridosso della parete, avevo preso anche il suo posto. Strano, forse era stato lui a tirarmi a sé così tanto?

Mi stiracchiai e mi alzai a sedere piano, non volevo svegliarlo.

Me ne accorsi subito, immediatamente.

I miei capelli, tutti, erano lunghi fino a terra, erano cresciuti così tanto in una notte?! Perchè mai?

A pensarci bene mi sentivo alla grande, rigenerata. Le altre mattine, a confronto, mi ero sempre svegliata spossata, frastornata.

Incrociai le braccia e.. PUFF! Una mano apparse sulla pietra posta all'entrata. Sembrava dirmi “Batti cinque! Sono tornata!”.

Ero talmente FELICE che volevo urlare, ma non potevo! Avrei fatto fare un infarto a Zoro..ed ecco che mi venne in mente qualcosa.

Lo guardai, stava proprio dormendo beatamente a pancia in su, poverino..

Rimasi lì seduta ferma e feci apparire una mano, che prima toccò la guancia di Zoro e poi gli coprì l'occhio buono. Lui aggrottò leggermente le sopracciglia.

Sbocciarono altre due mani, una accarezzava la sua spalla sinistra e l'altra il suo petto. Fece un respiro più profondo e basta.

Ne feci apparire altre due, una su una gamba, gliela teneva stretta, e l'altra sulla sua mano destra.

“Mm..” Mugugnò e fece per muoversi.

Le mani lo trattenerono così iniziò debolmente a divincolarsi.

“Ehh?..mm!” Protestò. Cercavo di trattenermi, soffocando una risata.

Riuscì a girarsi. Continuava a dormire?!

Feci apparire ancora altre due mani.

E poi le fermai tutte momentaneamente.

All'inizio se ne mossero solo due e lui sorrise dicendo il mio nome. Poi altre tre strinsero e accarezzarono la sua pelle e lui disse un debole “Cos..?!”

“E' solo un dolce incubo Zoro, dormi..” gli sussurrai a bassa voce facendo muovere su di lui tutte e sette le mani. Fece un sussulto e con un “Ehi!!” cercò di togliersi la mano che gli oscurava l'occhio e contemporaneamente con l'altro braccio tentò di capire cosa succedeva intorno a lui.

Lo assecondai e mollai la presa sulla sua faccia. Guardò divertito e frastornato le mani che l'avevano svegliato le quali scomparvero poi in petali rosa.

“TU..sei tornata, eh?!” Mi guardò sorridendo ma quel sorriso durò poco aprendosi in una bocca spalancata. “Cosa è successo a..”

Ma mi buttai letteralmente su di lui e lo baciai. Mi guardava ancora da vicino con l'occhio spalancato.

“Non lo so!” gli dissi “Ma sono molto felice! Ora è tutto PERFETTO! Tranne ovviamente quest'isola dimenticata da tutti..”.

Mi sorrise annuendo assorto.

Tremate...la strega è tornata!” commentò ancora assonnato.

Poi dormimmo ancora un po', ero molto sollevata e mi piaceva troppo sentire quel contatto rassicurante e caldo, ripresi subito sonno.

 

 

Quando riaprii gli occhi ero sola, mi alzai e misi piede fuori. Quasi lo calpestai!

C'era un messaggio di Zoro sulla sabbia, appena fuori il piccolo rifugio. Diceva “Sono alla scogliera. Allenamento.”.

Com'era ligio al suo dovere quell'uomo!

Ora che ero in forma e avevo riacquisito la mia abilità sentivo che dovevo rendermi utile. Quindi pensai di preparare un grande fuoco che sarebbe servito anche per cucinare qualcosa. E poi dovevo pensare a quei capelli! Erano lunghi fino quasi alla cosce! Almeno dovevo provare a legarli in qualche modo.

Presi ad esplorare la zona verde lì vicino senza addentrarmi più di tanto, raccogliendo rami secchi, foglie ed arbusti flessibili con i quali potevo tentare di acconciarmi la lunga chioma.

Chissà poi perchè era cresciuta così! Magari era solo un effetto collaterale della mia abilità che si era riattivata. Però i miei capelli così lunghi non erano malvagi, mi piacevano! Oh, quanto avrei voluto fare un bagno! Con un bel bagnoschiuma profumato..

Nel frattempo le venti braccia che avevo fatto sbocciare un po' qua e un po' là avevano raccolto un bel mucchione di arbusti, non restava che portarli in spiaggia e accendere il fuoco.

In pochi minuti la fiammella prese vigore, con la mia abilità fu uno scherzo da ragazzi e poi mi sentivo sul serio più forte di prima, facevo meno fatica a controllare e muovere tutti quegli arti.

Quando il fuoco fu bello vivo dedicai del tempo a me facendomi una lunga treccia e cercando pian pianino di legarla con quello che avevo trovato.

Il sole era già alto e scottava come al solito, c'erano poche nuvole anche quel giorno.

“Ooh! Waaooh!” Sentì ad un certo punto dietro di me.

Mi girai. Zoro era tornato. “Caspita! Per il fuoco sei meglio tu, eh?”

Si fermò di fianco a me, mi osservava e sapevo a cosa era interessato. La treccia..gli piaceva?

“Senti, io ho una fame pazzesca” mi disse con sguardo provocante mordendosi il labbro, infatti pensai male.. “Hai mai mangiato..squalo?”

“Non credo” gli risposi.

“Perfetto! Perchè qui ne è pieno e voglio saziarmi a dovere oggi!”. Detto questo fece una cosa folle con una tranquillità sconvolgente.

Con la katana si tagliò un avambraccio. Una ferita che pareva profonda. Il sangue colava già sulla sabbia.

Non riuscii a dire nulla, lo guardavo a bocca aperta dirigersi verso l'acqua armato di spade.

Spesso dimenticavo che quello spadaccino era anche un po' squilibrato. Voleva forse farsi vedere? Beh, non era necessario! E comunque anche in quel caso mi fidavo ciecamente di quell'uomo. Non ero minimamente preoccupata per la sua incolumità. L'unico che avrebbe dovuto preoccuparsi era lo sfortunato animale che fosse incappato in lui.

Però ero stranita dal suo gesto sconsiderato..

“Ehi! Robin!” mi urlò senza girarsi. L'acqua gli arrivava già alla pancia. “Tieniti pronta ad afferrarlo!”.

Risposi con un “Va bene” e incrociai già le braccia, in piedi a distanza di sicurezza comunque.

Dopo una decina di minuti vidi in lontananza una pinna verde, enorme. E un minuto dopo quel pescione stava volando in mia direzione trafitto e scaraventato via dalle katane di Zoro.

Feci apparire una grande rete di braccia che attutirono la caduta.

La bestia era verde, stecchita e grande come un carro, sarà stata lunga una decina di metri.

“Meglio tagliarlo a fette sottili, si cucinerà prima” disse il matto, cioè Zoro, risalendo dall'acqua con quella ferita ancora gocciolante.

“Meglio curare quella! Vado a prendere l'unguento..” Ribattei indicando il taglio e guardandolo con disappunto.

“Mi piace quando ti preoccupi per me, archeologa, devo dirlo..” mi rispose ghignando.

Dissentendo con la testa mi avviai al rifugio.

Presi l'unguento ma anche il sakè, volevo disinfettare la ferita in qualche modo.

Nel frattempo Zoro affettò quell'animale in strisce fini in poche mosse e mise le carni a rosolare sul fuoco. Si sedette su un tronco poi a controllare la cottura.

Quando mi avvicinai a lui notò il sakè e mi guardò strano.

“Vuoi bere quella roba di nuovo? Magari sta bene con lo squalo maa.. non garantisco sugli effetti collaterali, a meno che tu non me lo stia dando apposta..”. Non risposi e glielo versai sopra la ferita. Trattenne a denti a denti stretti un urlo e gli passò subito la voglia di fare lo spiritoso.

Poi passai all'unguento curativo..che odore allucinante! Con quel caldo era ancora peggio!

Lui nel frattempo mi osservava sbuffando per l'odore, feci finta di nulla, ero contrariata nel vedere il taglio profondo che si era fatto. E per cosa poi? Mangiare del pesce?! Io non ero un medico..e se si fosse infettato?

“Sono curioso..” mi disse “Cosa c'era scritto su quel Ponriff?”.

Gli scoccai un occhiata acida.

“Poneglyph.” Lo corressi. “Non avevi detto che non ti interessava? Quindi lo dirò a Rufy”.

Ritornai al mio lavoro. Lì ci sarebbero voluti dei punti di sutura! Il sangue non si fermava.

Feci apparire due mani che strinsero il braccio fungendo da laccio emostatico, intanto comprimevo la ferita con l'unguento. In ogni caso il pesce ci avrebbe messo un bel po' a cucinarsi, speravo che quel tempo bastasse almeno per fermare l'emorragia!.

“Non serve preoccuparsi” sottolineò lui “Ok, magari potevo tagliarmi di meno ma è una cavolata!” aggiunse noncurante.

Guardai altrove come se non avessi sentito.

Si avvicinò di più. A qualche centimetro dal mio viso.

“Me lo dici o no quello che c'era scritto su quel pietrone?” Lo sussurrò e mi sfiorò l'orecchio con le labbra.

I brividi che non provai! Ma rimasi ferma a guardare la carne che arrostiva. Avrebbe dovuto sudarsela quella risposta. Era la giusta punizione all'idiozia che aveva fatto.

Stette in attesa invano di un mio responso, poi sbuffò.

“Non dirò che ho sbagliato, donna. Quindi non provarci nemmeno a tenermi il muso!” Era frustrato? Meglio.

Beh, rimasi in silenzio. Alzai solo leggermente le sopracciglia, come dire “Vedremo” e rimasi immobile con le mani sempre premute sulla sua ferita.

Aspettai un po'..e poi agii.

“Oouuch!” Fece lui.

“OPS..” Pronunciai. Avevo fatto troppa pressione apposta, ovvio.

“Che vuoi, torturarmi adesso?!” Stava perdendo la pazienza. Perfetto.

Tornai a guardare la ferita e solo quella. Sanguinava ancora un po', tornai a pressarla piano con l'unguento.

Era evidente che continuavo ad ignorarlo.

“La smetti?!” mi disse. Non era stato educato.

Schiacciai ancora.

“Aahh! Sei matta?!!” urlò.

Non chiesi scusa. “Non avevi detto che non era niente? Che ti lamenti allora?” lo provocai.

“SCUSA??!!” Era incavolato adesso.

Feci apparire altre due mani che slegarono la fascia di pelle nera che aveva legata al braccio e la usai per fasciare la ferita più saldamente possibile.

Finito mi alzai e sistemai il recipiente, mi lavai le mani nell'acqua e controllai la cottura del pesce senza calcolarlo minimamente sentendomi assurdamente osservata.

Un pezzettone si poteva già mangiare.

Zoro si alzò e venne a vedere anche lui. Tolse il pezzo dal fuoco e lo tagliò a metà porgendomi una parte. La afferrai e andai a sedermi lontano dal tronco dove eravamo seduti prima, sulla sabbia rovente. Non fu una bella scelta ma rimasi impassibile.

Era buono quello squalo, accipicchia!

Certo che però avremo mangiato LO STESSO anche senza avere un FERITO! Ero proprio arrabbiata.

Zoro si sedette a mangiare sul tronco e ogni tanto mi lanciava un occhiata indecifrabile. Lo beccai di sfuggita.

Poco dopo sentenziò alterato un “E' ottimo quest'animale! MERITO MIO, eh?”.

Ne era orgoglioso, PURE?! Non resistei.

“Merito di uno sciocco, sì!” gli risposi.

Beh, mollò tutto sulla sabbia e venne da me.

Si piegò sulle gambe cercando la mia faccia.

“Va bene donna! Sono pazzo e allora?! LO SAI!” Sbottò gesticolando.

Mi fermai a guardarlo solo perchè stava cedendo. Che occhio sbarrato!

Non lo rifarò ok?? Vuoi sentire questo?!”. E che faccia stralunata! Era realmente frustrato dal mio atteggiamento. Era un po' allucinante da vedere.

Spezzai un pezzo del mio pesce e glielo misi in bocca non riuscendo a trattenere un debole sorriso di pietà.

Masticava. E mi guardava in attesa, con un punto di domanda in faccia.

“Mangia!” gli dissi e gli riempii la bocca di nuovo. La aprì in automatico.

Vabbè, era buffo!! Gli risi in faccia, era più forte di me. E fu lì che sbagliai perchè cedetti pure io, non riuscivo a rimanere seria con quell'uomo e neppure arrabbiata.

Lui mi spinse giù sulla sabbia, ero sotto di lui. Mi guardò con aria colpevole, come dire “Perdonami” e poi senza aspettare risposta iniziò a baciarmi dolcemente..e al diavolo anche il mio di pesce. Finì anch'esso sulla sabbia.

Non so come riuscimmo a.. perdere il controllo così, su quella sabbia ustionante e con quaranta gradi al sole.

 

Quando ci ripigliammo Zoro sanguinava di nuovo dalla ferita e dovetti togliere tutto. Ci rinfrescammo in acqua velocemente e riuscimmo a togliere il pesce dal fuoco appena in tempo, un altro po' e sarebbe bruciato tutto.

Gli rimisi a posto la fasciatura e mangiammo davvero tanto, seduti vicini sul tronco.

“Quel monumento..” dissi tra un boccone e l'altro, “fornisce un informazione importante non su dove si trova lo One Piece..ma quando”.

Mi voltai verso di lui. Mangiava guardandomi dubbioso.

“Che vuoi dire?” mi chiese.

“Che non serve sapere solo dove si trova l'isola che ci interessa, ma dobbiamo anche andarci in un determinato tempo, altrimenti non ci sarà dato di vedere nulla. Così dice la piramide”.

“Oh..” fece annuendo.”E c'è scritto QUANDO?” E addentò un altro pezzettone.

“Sì, ma è una specie di enigma..voglio discuterne con Nami. Non ne ho la certezza. Sei soddisfatto ora?”.

“Come non esserlo?” mi rispose lanciandomi un occhiata allusiva. Gli piacevano i doppi sensi..

“Mfu! Fuh! Smettila!” gli dissi dandogli una leggera spinta e mi sorrise, un bellissimo sorriso.

E fu oltre quel sorriso, nel mare, vicino all'orizzonte, che vidi qualcosa.

Sbiancai.

Zoro vide il mio cambio di espressione e si girò nella direzione in cui guardavo.

Era una nave. E sembrava proprio la Thousand Sunny, la nostra Sunny!.

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Capitolo 45
*** Salvi ***


Zoro

 

Gli occhi di Robin si spalancarono. Guardava oltre me. Mi voltai veloce immaginando già cosa avrei visto.

Eccola lì! Una nave in lontananza!

Non si capiva bene, era poco più che una formica, ma dalla forma.. DIOSANTO, la Sunny!!

Poteva proprio essere lei!

Guardai di nuovo Robin, era incredula con la bocca leggermente aperta, osservava il mare. Poi mi

guardò negli occhi e annuì.

Mi alzai ma qualcosa mi trattenne il braccio. Era lei, mi tirò a sé e mi baciò.

“Vai Grande Tigre” mi disse. La baciai in risposta e mi voltai verso l'orizzonte. Afferrai la katana più vicina a me avanzando verso la battigia e sferzai un colpo, il più potente che potevo.

L'acqua e la sabbia sottostante si aprirono davanti a me. Il muro d'acqua si allungò per qualche centinaia di metri. Speravo bastasse come segnale.

Ripetei quell'azione più volte e notammo che la nave cambiò leggermente rotta puntando poi verso l'isola.

“Che meraviglia! Speriamo siano davvero loro Zoro!” Robin si era alzata in piedi, teneva le mani giunte al petto. Mi avvicinai e la abbracciai cingendole una spalla.

Pensavo già che non avrei più potuto stringerla così. Mi guardava come se sapesse cosa stessi pensando, anzi io ero certo che lei lo sapeva.

“Zoro.. forse possono vederci”. Aveva un paio d'occhi tristi..

DIAMINE, ma CHE CAZZO DI DECISIONE avevamo preso?! Pensai questo ma mi scostai da lei lentamente e guardai l'orizzonte.

La nave era già evidentemente più vicina.

 

 

 

 

Sulla Sunny

 

 

Nami

 

“Ragazzi!! Sono loro!! Sono PROPRIO LORO!!”

Ero ancora incredula! I ragazzi stavano esultando.

Comunque non credevo di aver visto bene.. Dai! Non era possibile!..o sì?? Oh, ma che importava! Gli avevamo trovati finalmente! Ero così felice!!

Eppure.. pensandoci bene, mi era sembrato di vedere, col nuovo cannocchiale di Usopp, uno Zoro che si scostava da una strana Robin, erano maledettamente appiccicati..

Ah, magari quell'affare era da sistemare! Massì forse mi sbagliavo, guardandoli ora..

EHI!! Ma cosa aveva addosso Robin?! Spettaacolo! Era la moda dell'isola?? Anche io ne volevo uno! Magari più corto! E che grande fuoco dietro di loro! Si erano sistemati bene pareva! Yaa! Ha! Ha!

Usopp mi strappò il cannocchiale dalle mani.

“Dai qua! Voglio vedere pure io!”...”Ooh!! Certo! Sono looro!” e iniziò a descrivere tutto quello che vedeva velocemente..

Rufy mi saltò addosso. “RAGAZZI!! PRONTI CON I FESTEGGIAMENTII!! SAAANJII??!! INIZIA A PREPARARE QUALCOSA DI BUONOO!!” Mi aveva rotto un timpano.

Lo sgridai. “TU STAI BUONO!!! CHE SEI PIENO DI FERITEE!! NON AGITARTI OKK??!”

Arrivò da noi anche Chopper e a malapena sentii cosa voleva perchè quegli idioti vicino a me facevano un casino bestiale.

“Sono feriti? Hai visto per caso caso se hanno bisogno del dottore? Cioè IO??” Mi disse con gli occhi stellati. Era eccitata anche quella renna!

Usopp continuava a commentare a gran voce, Rufy mi tironava, Brook e Franky stavano improvvisando una canzone per celebrare l'evento.. stavano tutti ESAGERANDO.

“DATEVI TUTTI UNA CALMATAAAA!!!!!” urlai isterica. “FRA POCO SAREMO LI'!”

Arrivò da dietro Sanji. Oh, mancava quel cretino!

Prese dalle mani di Usopp il cannocchiale e commentò incredulo “HAHAHA! Testa d'alga sembra mio padre!! Però dopo l'incidente! Eeeiiii..ROOBINN CHHHUAANN!!!! SEI VIVAA!! CHE BENDIDDIOOOO!!!” Emanava cuori da ogni poro.

Era abbastanza. Diedi a tutti un pugno in testa, non ne potevo più!

 

 

 

 

Sull'isola

 

Zoro

 

Ormai erano vicini, nel frattempo avevamo raccolto le nostre poche cose.

Robin mi guardava di sfuggita sorridendo con le braccia incrociate, era visibilmente commossa.

Stavo a pochi passi da lei con le mani sui fianchi cercando di non fissarla più di tanto.

Mi balenò in mente una cosa mentre guardavo la Sunny avvicinarsi.

Se loro fossero passati leggermente prima.. Cioè, ci avrebbero trovato in circostanze altamente imbarazzanti e..inequivocabili. ERAVAMO STATI FORTUNATI.

Mi schiarii la voce cercando di buttare via quel pensiero.

Poi sentii la voce di quel cretino.

"Rooobin chaaann!! Mi sei mancataaa!!.." Mi ribollì il sangue nelle vene.

Gli saettai un occhiata di fuoco. "Quell'idiota..fará una brutta e lenta fine.." Pensai ad alta voce.

"Respira spadaccino..e poi dopo chi cucina, eh?" Ribattè lei facendomi l'occhiolino.

Addio mondo! Guardai da un altra parte con uno sforzo immane facendo uno stupido sorriso.

Sarebbe stata DURA. Ne ero consapevole. Sarebbe stata una continua prova al mio autocontrollo peró poteva servire pure quello! Dovevo prenderla così.

Ormai la Sunny era a qualche decina di metri e i ragazzi si stavano sbracciando per salutarci.

"OOIII!!! ZOOROO!!" Era Rufy!

Quindi aveva sconfitto quell'omone del cavolo! Era una mummia di fasciature. Lo salutai alzando la mano.

"Maa Zoro! Sei feritoo! Sono quii!” Ecco Chopper! "Ci penso ioo!!". In effetti guardandomi l'avambraccio mi accorsi che il taglio gocciolava ancora..

"Ciaoo Roobin!! Stai beenee??! Dove l'hai preso quello?!" Nami indicava il quadrato di pelli che lei aveva addosso. Robin si mise a ridere. Nami continuò a gridare.

"Eeh?? Ma?! I tuoi capelli come mai.." Ma venne sovrastata dalla voce di quel citrullo che aprì bocca ancora.

"Chee?!! Cos'è quello laggiù?? Non avrete mica dormito INSIEME?! Robiin! Non puoi farmi QUESTOO!!"

Ah beh, ringraziai non so chi perchè Nami gli diede un pugno in testa che almeno lo zittì.

Così la rossa riprese ad urlare.

"Stavo dicendoo!! I capelli?! Cioè che è successo?!"

Ma santodiavolo serviva sbraitare così??! Era scema anche lei? Avremo avuto tutto il tempo di spiegare con calma dopo!.

"Zoroo!" Ora ce l'aveva con me. "Ti dona quella barba!! Ha! Ha! Ha!". Prendeva per il culo?..

Si aggiunse Usopp " E' veroo! Tienilaa!! Hi! Hi! Hi!".

E pure Franky. "Sii!! Ti fa COOL!!" E intanto ridevano. Erano tutti più fuori del solito, da non credere.

"Avevo detto no, che stavi bene.." Mi sussurrò Robin. Quindi soprassedei, infondo mi erano mancati quegli squilibrati.

Nel frattempo notai che si stavano organizzando per venirci a prendere con la scialuppa.

Prima che fossero troppo vicini e mi potessero sentire mormorai questa frase a Robin, guardando la nave: "Ricordati che tu sei mia". E andai in acqua, incontro a loro.

 

 

 

Robin

 

Quei ragazzi erano proprio contenti di vederci sani e salvi! Li adoravo! Ero sul serio sollevata ora che ci avevano trovati.

La piccola Going Merry stava venendo a prenderci con Usopp e Rubber a bordo. Zoro gli era andato incontro trasportando sulle spalle le poche cose che dovevamo portar via.

"Ricordati che tu sei mia" mi aveva detto. A quelle parole avevo provato una forte emozione, un calore dentro..ero felice che fosse cosí geloso di me.

"Che bestionee!!" Esclamò Rufy con gli occhi fuori dalle orbite. "L'hai fatto fuori tu eh, Zoro?! Voglio assaggiarlo!"

"Ahá! E' uno squalo" fece lui.

Nami, sulla nave, stava ancora sgridando Sanji e Brook che confabulavano, non volevo sapere di cosa. Facevano un gran chiasso lassù.

"Robiin! Arriviamo!" Mi gridò Rufy.

"Come staii?" Gli urlai.

"Benissimo ora che vi abbiamo trovati!" e mi rispose con un sorriso a trentadue denti. Era una mummia ambulante. Proprio bene non lo vedevo.

Poi si rivolse a Nami.

"Ooii!! Namiii!! Mi piace questo posto!! Potremo provare anche noi per un po' a fare la vita da naufraghii! Daii sará DIVERTENTEE!! Restiamoo!! Che dici??!" Era proprio esaltato.

"Ma tu devi essere COMPLETAMENTE AMMATTITOO!!" Gli urlò dietro lei. "Queste acque pullulano di navi della marina e poi che cacchio faremo qui??! Non c'è NULLA!!..C'è forse dell'oro qui Robin, che tu sappia?!!"

"No!" Gli urlai. Ha! Ha! Erano proprio così loro, una ciurma di matti.

"E ALLORA PERLAMISERIA ANDIAMOCENE!! E MUOVETEVI!!" Sbraitò Nami infine, fuori di sè.

"Mfu! Fuh!" Stavo ancora ridacchiando quando la piccola Going Merry toccò la sabbia e Zoro mi offrì la mano a testa bassa per salire.

La presi e salii a bordo sedendomi dietro con lui. Ci scambiammo uno sguardo solo per un breve ma intenso secondo mentre Rufy si allungava e afferrava un pezzo enorme di squalo avanzato, ancora sanguinante. Lo tirò poi verso di noi facendo sbandare la barca.

"Facciamo una cosa veloce Rufy.." disse Zoro "Non vedo l'ora di scolarmi qualche bottiglia di rhum per dimenticare questa disavventura!" E poi si stravaccò nel suo posto sbuffando.

E bravo Zoro, così si parlava! Mm..era migliorato come attore! Comunque di sicuro non vedeva l'ora sul serio di bere..come io non vedevo l'ora di un lungo, lunghissimo bagno caldo.

Usopp si girò verso di noi curioso."E allora signori selvaggi.. CHI ha salvato CHI stavolta?".

"E' stata lei" rispose Zoro prima che aprissi bocca.

"Aaahh??!" Fece il nasone guidando. Rufy nel frattempo era troppo impegnato a non perdere per strada il mezzo squalo.

"Ci siamo dati una mano, ma dopo vi racconteremo, è una storia lunga.." Aggiunsi.

E' vero, l'avevo portato via io dal pericolo all'inizio, ma poi era stato un susseguirsi di avvenimenti e se non avessi avuto Zoro con me, beh, non so come sarebbe finita! Era andata bene, tutto qua.

Io e lui ci scambiammo un breve mezzo sorriso, tanto il nasone guardava avanti.

La piccola Going Merry finì il suo tragitto e fummo accolti dai caldi sorrisi dei nostri compagni. Eravamo sani, salvi..e a casa.

Io e Zoro ora potevamo proseguire la nostra avventura più carichi e affiatati che mai. Non sarebbe stato semplice ma dovevamo andare avanti ed aiutare Rufy a coronare il suo sogno.

Eravamo innamorati sì, ma questo rimaneva un dolce segreto, solo nostro.

 

 

Fine

 

 

 

 

 

Nota dell'autore:

Grazie per aver letto la mia prima fanfiction Zorobin! Ecco un regalo per voi! Sono fatti da me ovviamente, tranne l'ultimo che è un disegno di E.Oda ..rivisionato in stile festa selvaggia! XD

https://s31.postimg.cc/aog97jfzf/zorob1.jpg

https://s31.postimg.cc/gqnvxv4dn/zorob2.jpg

https://s31.postimg.cc/x1nzu7jgb/zorob3.jpg

https://s31.postimg.cc/3z9prgphn/zorob4.jpg

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Capitolo 46
*** --- ***


Non è un capitolo...
E' un avviso dell'autrice.

STO SCRIVENDO UNA NUOVA FICTION....CHE SARA' IL SEGUITO DI QUESTA.
Sarà molto piu' lunga e coinvolgerà più protagonisti con...una nuova coppia. Di più non dico.
Probabilmente inizierò in estate a pubblicarla.
A presto :)
E un grazie a chi mi segue e commenta.
PS: La nota si riferisce alla storia "L'isola Dove Tutto Si Complica"

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