pokémon figth and mistery: mente e corpo

di Pokemario01
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** inizia l'avventura! ***
Capitolo 2: *** Il Team Rocket ***
Capitolo 3: *** La battaglia del Monte Luna ***
Capitolo 4: *** La prima sfida ***



Capitolo 1
*** inizia l'avventura! ***



E così mi ritrovo qui, imprigionato, e presto spariró per sempre, e, cosa ancora peggiore, il mondo cadrà nelle mani di quell'essere orribile; in un certo senso è anche colpa mia: se non fossi partito, anzi se non fossi mai nato, tutto questo non sarebbe successo; avevo fatto di tutto per liberare le regioni dominate dai suoi accoliti e ora si rivelerà tutto inutile; spero che i miei amici riusciranno a fare qualcosa. Ricordo ancora come tutto é iniziato...
25 giugno 2018
Il mio nome è Mario, ho 17 anni e questa è la mia storia, che purtroppo non sembra avere un lieto fine... In ogni caso, sono nato a Rurus, ma mi sono trasferito da piccolissimo a Biancavilla nella regione di Kanto; nonostante non abbia praticamente mai conosciuto quel posto ho sempre sentito l’impulso di tornarci, ma non ne comprendo il motivo. La ragione del mio trasferimento è legata alla Lega, un regime dittatoriale fondato poco dopo la mia nascita; trasferendoci a Kanto speravamo di poter fuggire dalla sua tirannia, ma purtroppo il Gran Dittatore (il leader della Lega di Rurus) ha iniziato a espandere il suo potere, fondando delle nuove Leghe in tutte le regioni tra cui, purtroppo anche Kanto. Fortunatamente uno scienziato residente a Biancavilla, il noto professor Oak era riuscito a trovare una soluzione. Presto due miei amici sarebbero partiti per un viaggio per fermare la Lega, avevano proprosto anche a me di partire, ma non mi sentivo all'altezza così ho rifiutato
Tutto cambiò quella notte: ero andato a letto come al solito, ma nel sonno sentií una voce strana
“Mario…”
“Chi è?”
“Mario tu non sai chi sei? Non ricordi da dove sei venuto, ne a cosa sei destinato?”
“Di cosa stai parlando? Chi sei?”
“Io sono te, sono la parte di te di cui ti sei dimenticato; tu sei destinato a grandi cose, ma per adempiere al tuo destino dovrai partire per un viaggio, dovrai affrontare la Lega, dovrai liberare tutte le nazioni dalla sua tirannia e sconfiggere il Gran Dittatore”
“Ma io non sono all’altezza…”
“Ti sbagli: tu sei l’unico che può farlo”
All’improvviso mi svegliai
“Che strano sogno… che fosse il mio subconscio? No era sicuramente un sogno assurdo”
Mi sgirai per spegnere la luce, ma ho visto che sul comodino c’era uno strano pacchetto, con un biglietto sopra
“Ricordati il tuo destino”
Incuriosito lo aperii: dentro c’erano una pokèball e il pokedex, l'invenzione del professor Oak, creata per affrontare la Lega
“Che sia suo?” mi chiesi “eppure gli avevo detto che non intendevo affrontare la Lega”
Apriì la pokèball per vedere cosa conteneva: ne uscì un pokèmon blu, dall’aspetto di un ominide con grossi muscoli: era un Machop, un pokèmon che avevo sempre desiderato: sono sempre stato fisicamente piuttosto debole, e questo mi dava un senso di incompletezza che, per qualche strano motivo non riuscivo a colmare, per questo il mio sogno era di allenare Pokémon Lotta che compensino a questa debolezza; in ogni caso ero confuso, cosa ci facevano quelle cose qui? Dovevo vederci chiaro, così mi vestii di fretta e uscii di casa; arrivato al laboratorio suonaì il campanello
“Chi suona a quest’ora?” rispose il professor Oak, ancora mezzo addormentato aprendo la porta
“Mi scusi professore ma sa dirmi qualcosa di questi?” chiesi mostrandogli il pokèdex e la pokèball
Il professore era sorpreso “non è possibile… fammi controllare…” detto questo entrò nel laboratorio e controllò i pokèdex
“Ecco uno, due, tre, ci sono tutti, non riesco proprio a capire… non ho mai creato un quarto pokèdex!”
“In sogno una voce mi diceva che avrei dovuto affrontare la Lega, credevo fosse il mio subconscio, ma il subconscio non lascia oggetti!”
“Certo che no… In ogni caso cosa credi di fare”
“Temo che a questo punto sia necessario che parta anch’io per affrontare la Lega”
“Se è questo che vuoi vieni qui domattina alle 8 in punto per la distribuzione dei pokèdex, anche se tu l’hai già vi darò importanti informazioni su come affrontare la lega
Detto questo tornai a letto, in preda a mille dubbi: sarei stato davvero in grado di affrontare la Lega? Grazie ai libri che leggevo sapevo tante cose sui pokèmon, in particolare grazie ai gialli dato che spesso gli assassini sfruttavano determinate abilità dei pokèmon per compiere i loro delitti, ma sarebbe bastato? E la voce nel sogno? C’era da fidarsi? Di chi si trattava?
Quella mattina mi svegliai in fretta, o meglio mi alzai in fretta, visto che non avevo dormito per nulla; andai dai miei genitori a spiegargli la situazione e loro, anche se un po’ riluttanti acconsentirono, poi mi sono recato da Oak; come previsto c’erano Draconix e Francesco, due miei amici con cui mi vedevo spesso, sebbene non ami stare fra la gente, ma c’era anche un terzo ragazzo, Blu, il nipote di Oak; non avevamo grandi rapporti con Blu, anzi tentava o sempre di evitarlo, non che fosse facile in una città così piccola.
“Mario? Cosa ci fai qui?” mi ha chiesto Draconix sorpreso “avevi detto che non saresti partito”
Io spiegai ai due la situazione e loro si sorpresero ancora di più
“Ma sei sicuro di poterti fidare” aveva chiesto Francesco
“Ci ho pensato a lungo e credo di si: la voce ha un non so che di familiare, sento come se mi appartenesse in un certo senso quindi mi fido”
“Oh guarda chi c‘è: il fifone” fece Blu avvicinandosi a me “non eri troppo spaventato per partire”
“Lascialo stare!” dissero Draconix e Francesco insieme, parandosi davanti a me
“Oh hai anche le guardie del corpo” disse i tono ironico
“Un attimo di silenzio!” esclamò Oak entrando nella stanza “come tutti voi sapete oggi siete qui per affrontare la Lega, da tempo il Dittatore Lance ci opprime con leggi sempre più severe e tasse sempre più alte, è ora di finirla! Fortunatamente h trovato una scappatoia: ogni tre anni il Gran Dittatore indice un torneo nelle sue Leghe, per scegliere il nuovo Dittatore, dato che vuole che sia sempre il più forte a regnare; per partecipare è necessario prima sfidare i Capocittà per ottenere le medaglie, in seguito bisognerà affrontare un torneo a eliminatorie e infine sconfiggere i 4C, o quattro consiglieri e il Dittatore, così facendo non sarà possibile abolire la Lega, visto che bisogna comunque rispondere al Gran Dittatore, ma si potranno ammorbidire un po’ le tasse, cambiare i Capocittà e i 4C e ammorbidire le leggi, oltre al fatto che una volta sconfitti i Dittatori daranno una medaglia necessaria per incontrare il gran Dittatore, che ha sede a Rurus; la pratica è perfettamente legale, ma se il Dittatore si accorge dei vostri scopi farà di tutto per ostacolarvi, fortunatamente in questa città non è presente un Capocittá, quindi passerà un po' di tempo prima che qualcuno se ne accorga; un mio contatto alla zona Safari mi ha spedito dei pokèmon molto rari, di cui erano rimasti solo due esemplari, che ho allevato, ora vi consegnerò i piccoli di questi pokèmon che ho già portati al livello 5, Mario ne ha già uno”
Dalle pokèball uscirono Bulbasaur, un rettile con un bulbo sulla schiena, Charmander, una lucertola con una fiamma sulla coda e Squirtle, una tartaruga di tipo Acqua; stranamente nonostante i Charmander fossero rossi quello aveva uno strano color oro; doveva essere uno dei cosiddetti cromatici, Pokemon di un colore differente dal normale. In ogni caso Blu scelse Squirtle,Draconix Charmander e Francesco Bulbasaur.
“Ora vi consegnerò anche la mia invenzione, il pokèdex, un enciclopedia che contiene informazioni su tutti i Pokèmon di Kanto, ma non solo: comunicherà mentalmente con voi e vi darà consigli durante la vostra avventura”
Incuriosito accesi il dispositivo e sentii un voce nella testa
“Registrare nome prego”
“M-Mario”
“Nome registrato, piacere M-Mario, sono Handy 3000 il tuo pokèdex personale, ti darò consigli durante la tua avventura”
Volevo replicare ma decisi di non farlo, in seguito Oak parló ancora
“Bene visto che avete il dex potete partire, potete decidervi se muovervi in gruppo o singolarmente”
“Io preferisco andare da solo” disse Blu e io tirai un sospiro di sollievo: viaggiare con lui sarebbe stato insopportabile
“Io invece andrei con Draconix e Francesco” dissi io
“Oh il fifone a paura di andare da solo"
Ero sul punto di dargli un pugno, ma mi trattenni, cosa che invece non fecero i miei amici
“Buoni buoni” disse Oak, "se siete pronti potete partire"
Così ci incamminammo, senza avere la minima idea di cosa ci sarebbe successo...

Poco dopo nel laboratorio entrò una figura misteriosa a cavallo di un Dragonite verde
“Chi sei tu” chiese Oak
“Chi sono non ha importanza, ascoltami, per il destino del mondo è necessario che tu mi dia retta, devi fare quel che ti dico anche se ti sembrerà strano”
E così iniziò a spiegare
(n.d.a. le parti in corsivo non derivano dal racconto di Mario ma sono state aggiunte da per motivi di completezza)

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Capitolo 2
*** Il Team Rocket ***


"Yotin sveglia!" il ragazzo si svegliò "chi è?! Sono appena le sei!" si alzò a fatica e si avvicnò alla porta di casa, ma quand l'aprì si trovò davanti un uomo anziano, pelato e con i baffoni bianchi: Blaine. Yotin non sopportava quell'uomo, così come i suoi genitori, ma per le leggi della Lega ogni scienziato dell'isola era costretto a lavorare per lui .

"Cosa vuoi a quest'ora" chiese il ragazzo sbadigliando.

"Voglio mostrarti una cosa"

"E non puoi farlo domatt ina?"

"No è urgente"

I due si incamminarono verso il Municipio di Blaine, la sede dei capocittà, che fungeva anche da suo laboratorio dopo la distruzione della villa cannella per cause ignote; nel frattempo il Capocittà iniziò a spiegare:"vedi la Lega sta lavorando ad un piccolo progettino segreto, e visto che non posso muovermi di qui avrei bisogno di un piccolo favore"

"E perchè dovrei darti una mano?"

"Ti direi che potrei sbatterti in cella per ribellione ad alto funzionario della Lega , ma credo che questo sarà più convincente" detto questo premette un pulsante e dal pavimento uscirono due cilindri di vetro ripieni di un fluido dove all'interno galleggiavano... i genitori di Yotin!

"Cosa vuoi fare con loro?!" chiese il ragazzo infuriato

"Nulla se collaborerai, altrimenti li userò come cavie per i mie esperimenti, ora ti dico quel che devi fare"


26 giugno 2018
Quella mattina io e i miei amici, dopo aver ultimato i preparativi lasciammo Biancavilla, aspettando un po' per essere sicuri di mantenere una certa distanza da Blu. Durante il primo percorso iniziammo ad allenare i nostri Pokèmon contro quelli selvatici; con i Rattata ho avuto vita facile con i Pidgey un po' meno ma me la cavai lo stesso. Nonostante nella classificazione ufficiale della Lega le mosse Raffica e Colpokarate erano considerate di tipo Normale, Oak aveva da poco scoperto che le loro proprietà corrispondono rispettivamente ai tipi Volante e Lotta; c'erano altre due mosse che condividono questa caratteristica, anche se la prima è una mossa di stato quindi alla fin fine la sua classificazione non influisce più di tanto e la seconda nemmeno Oak sa come classificarla per via delle sue proprietà uniche. In ogni caso poco arrivammo a Smeraldopoli, la più vicina città dotata di un Capocittà, il signor Giovanni, un uomo particolarmente spietato e avido che imponeva forti tasse ai suoi cittadini; mentre ci stavamo incamminando verso il suo Municipio sentii in testa la voce del Pokèdex

"Prima di sfidare un Capocittà è necessario fare la registrazione al torneo della Lega M-Mario"

"Pensavo che tu avessi solo informazioni sui Pokèmon" risposi io mentalmente "E poi mi chiamo Mario"

"Il professore mi ha arricchito anche con informazioni sul regolamento della Lega, e ormai il nome registrato è M-Mario"

"Va beh, in ogni caso dove possiamo fare l'iscrizione?"

"Bisogna ritirare un modulo alla sede della Lega, sembra che ci siano altri modi per ottenerlo ma questo è il più semplice per voi"

Mi resi subito conto che Draconix e Francesco avevano appena ricevuto la stessa informazione, così incamminammo verso il percorso 22 mentre il dex ci elencava i Pokèmon presenti in quel percorso; io non gli prestavo molta attenzione, fino a che qualcosa non me la catturò

"Mankey hai detto?" poi dissi ai miei amici "scusate potremmo fermarci un attimo dovrei..."

"Ho già capito" rispose Draconix divertito "tanto anche io e Francesco vogliamo catturare un pokèmon"

Con la coda dell'occhio notai che entrambi stavano prendendo un Nidoran, solo che quello di Draconix era un maschio mentre quello di Francesco una femmina; in ogni caso io continuai la ricerca di Mankey, e quando lo trovai mi riempii di gioia... che si è subito trasormata in rabbia quando una figura familiare gli ha lancaito una ball

"Blu?!"

"Esatto ho appena fatto l'iscrizione e stavo tornando indietro, ho visto questo Mankey ma non credevo lo volessi te"

Io non riuscii a reagire, ma per fortuna Enemy intervenne in mio soccorso "certo uno specialista Lotta che non vuole un Mankey, sei molto credibile!"
Blu stava per replicare, quando Mankey riuscì a liberasi e saltò in faccia al ragazzo graffiandolo

"Ahio togliti!" io scoppiai a ridere e ne ho approfittai per catturarlo

"Ehi cos'hai tanto da ridere? Vuoi combattere" così ha mandato in campo un Pidgey, avevo come l'impressione che l'avesse preso apposta, ma senza curarmene risposi con Mankey; il pokèmon uccello inizió ad attaccare Raffica, ma la mia scimmia senza ascoltarmi parí subito all'attacco con Graffio, evidenemente era ancora infuriata per il tentativo di cattura, strano che non lo fosse anche con me, ma forse doveva smaltire la rabbia precedente; in ogni caso tentai in tutti i modi di dirgli di usare Fulmisguardo ma non c'è stato verso, ed andato KO con faciltà, di sicurò avrò delle difficoltà con questo pokèmon! In ogni caso lo richiamai e ho mandai Machop che con Colpokarate sconfisse l'indebolito avversario, poi Blu mandò Squrtle che iniziò a colpire il mio Pokèmon con Bolla, fino a mandarlo KO

"Pensavi davvero di potermi battere? Come al solito sei un fallito in tutto ciò che fai" disse Blu "tu e i tuoi patetici amici non ce la farete a battermi al torneo"

"Ehi bada a come parli" reagì Draconix "non ti è passato per la testa che non si tratta di una gara? Non è importante chi sconfigge il Dittatore, basta che lo faccia uno di noi!"

Blu non rispose e se ne andò, ma prima di allontanarsi disse "comunque Mario, è bene che impari a difenderti da solo non puoi sempre contare sui tuoi amichetti" purtroppo aveva ragione: non ero mai riuscito a reagire alle provocazioni, è una cosa che avevo sempre voluto fare ma ogni volta qualcosa mi tratteneva, avrei dovuto provare a cambiare in futuro.

Darken uscì dalla Silph S.P.A.; fortuna che lì avevano dei moduli di iscrizione alla Lega, così ha avuto bisogno di andare alla sede. Dopo averli compilati si incamminò verso il municipio di Zafferanopoli; da quando Sabrina era entrata nei 4C e il suo fidanzato Cosmo aveva preso il suo ruolo la città aveva avuto un po' di respiro, visto che questi era molto più debole e inesperto della compagna, oltre che meno spietato. Andando ripasso le regole del torneo della Lega: durante una battaglia i Capocittà avevano il permesso di usare l'ambiente circostante per ostacolare in qualche modo lo sfidante, ma senza ucciderlo, anche se la pena era solo una multa, quindi più che come un divieto sembrava più una cosa da fare solo in caso di necessità, e in ogni caso allo sfidante era proibito anche solo sfiorare il Capocittà, inoltre poiché lo sfidante era considerato un possibile futuro Dittatore era intoccabile al di fuori di una battaglia; in ogni caso Darken si era preparato, catturando e allenando tutti i pokèmon nei dintorni e si era fatto regalare alcune MT dai cittadini quindi era pronto. Il ragazzo entrò nel Municipio e dopo aver superato i teletrasporti e gli allenatori si trovò faccia a faccia con Cosmo; dopo essersi scambiati uno sguardo di sfida il Capocittà mandò in campo Abra mentre Darken rispose con Tuffball, il suo Jigglypuff che colpì subito con Libbra, ma quegli reagì con Psichico scagliandolo via, ma il pokèmon rosa usò Mimica respingendo il colpo. A quel punto Abra usò Riposo addormentandosi, ma stranamente non si curò: Tuffball aveva usato Canto mettendo a dormire l'Abra prima che potesse farlo da solo, mandandolo KO in pochi colpi. Cosmo a quel punto schierò Drowzee che usò Ipnosi e Mangiasogni in combo, così Darken schierò Free, il suo Butterfree nonché il suo starter. Il pokèmon farfalla usò Velenpolvere, poi schivò qualche Ipnosi e appena il veleno finì, poiché aveva saputo che il Pokèmon del capopalestra non aveva Insonnia, ed entrambi caddero addormentati. Approfittando dello stallo Cosmo attivò un teletrasporto sotto i piedi di Darken che incominciò ad essere trasportato da una parte all'altra dell'arena a velocità supersonica

"Se ti arrenderai lo farò smettere" disse Cosmo con un sorriso maligno " altrimenti scoprirai che ho piazzato un teletrasporto sulla parete esterna della Silph SpA, molto molto in alto, e che cadere da lì non è affatto piacevole"

"Te lo scordi, non mi arrenderò mai!"

"L'hai voluto tu" disse il Capocittà attivando il teletrasporto indicato; sorridendo penso di essersi liberato di una spina nel fianco, ma il ragazzo riapparve aggrappato a Peat, il suo Pidgey

"Non è possibile!" fece Cosmo infuriato, poi però sorrise "ma hai abbandonato il campo di battaglia prima della fine della sfida, quindi sei squalificato"
"Ah si" fece Darken "guarda il tuo Drowzee"

Cosmo si girò e vide che il suo pokèmon era andato KO

"Come vedi ho addestrato il mio Free a svegliarsi in fretta e a combatter senza indicazioni e se e guardi le telecamere vedrai chela lotta è finita prima che io lasciassi l'arena, quindi la vittoria è mia, e volendo potrei anche denunciarti per aver tentato di uccidermi a scontro terminato, ma non lo farò e rinuncierò anche alla medaglia ad una condizione: che tu liberi mio zio!"

"Mi dispiace" disse Cosmo "Ma non posso proprio, non ho più io la custodia del dottor Fujii"

Darken imprecò ma decise di accettare la medaglia e di non denunciare il Capocittà: sarebbe servito a poco, avrebbe perso tempo e poi se il suo amico avesse voluto partecipare al torneo non avrebbe gradito trovare il Municipio chiuso


Terminata l'iscrizione ci siamo verso il Municipio di Smeraldopoli ma l'abbiamo trovato chiuso

"Sfortunaccia" ha esclamato Draconix "avevo sentito dire che Giovanni era via per un periodo di tempo, ma..." all'improvviso si è interrotto guardando il cielo, così io l'ho imitato e ho visto qualcosa che non mi aspettavo: un Dragonite di colore verde con a cavallo un ragazzo e legato sotto il dorso una persona legata.

"Secondo voi chi è" ha chiesto Draconix.

"Non lo so" ha risposto Francesco "Ma dobbiamo comunque fare qualcosa"

"E cosa?" ho chiesto io "Non abbiamo Pokèmon in grado di volare".

All'improvviso nel cielo sono apparsi un gruppo di Koffing e Weezing che hanno colpito il Pokèmon Drago con Velenogas costringendolo a scendere, così abbiamo potuto vedere che si trattava di un ragazzo più o meno della nostra età, vestito di rosso e con i capelli bianchi, e che legato aveva... il professor Oak!

"E tu chi sei" ho chiesto io, e lui mi ha risposto:

"Tu devi essere la Mente".

"In che senso?" ho chiesto io ma lui ha proseguito il suo discorso:

"Io sono Kain, il Drago, il fato mi ha portato al servizio del Dittatore come suo apprendista, ma per dimostrare la mia validità devo portare a termine un compito, rapire un ribelle e i suoi Pokèmon da allevamento, è questo ciò che il destino ha in serbo per me".

Prima che potessi ribattere dal Municipio uscirono dei tizi vestiti di nero con una R rossa sull'uniforme e delle maschere in volto; avevo sentito parlare di quei tipi, erano un'organizzazione ribelle conosciuta con il nome di Team Rocket che si opponeva al Dittatore e alla Lega in generale; questi hanno mandato in campo dei Venonat e degli Zubat che si sono appesi a Dragonite usando sanguisuga, poi dei Raticate hanno iniziato ad indebolirlo con Superzanna, ma il ragazzo in risposta ha aperto alcune Pokèball che stava trasportando facendo uscire due Venusaur, due Bulbasaur, un Charizard, un Charmander, due Blastoise e uno Squirtle, poi approfittando della distrazione si è dato alla fuga senza femarsi a recuperare le pokèball, ma un attacco d'ala di un Golbat riuscì a liberare Oak.

Il professore ha ringraziato il TR ma stranamente non sembrava molto contento, ma forse era solo un po' scosso per il rapimento; all'improvviso dal Muncipio uscì un uomo corpulento con una B rossa sulla maglietta e un passamontagna nero.

"Io sono il Boss, il capo del Team Rocket" ha affermato lui "e non deve ringraziarci professore, sappiamo quello che ha fatto contro la Lega, piuttosto perché il ragazzo aveva quei Pokèmon"

"Erano i miei pokèmon da allevamento che mi ha consegnato un mio contatto alla Zona Safari, erano gli ultimi esemplari della loro specie, anche se mancano un Charizard e un Charmander"

"Capisco, piuttosto, questi ragazzi sono i cosidetti Dexolder" ha chiesto il Boss

"Esattamente" ha risposto il professore "Ma toglimi una curiosità, cosa ci facevate nel Municipio ?"

"L'abbiamo occupato, piuttosto volevo farvi una richiesta, ma entriamo dentro non voglio farmi sentire... ecco: posso far entrare i Dexolder nel Team Rocket? Anche se per legge sono intoccabili si troveranno di sicuro ad aver a che fare con funzionari della Lega e senza un adeguato travestimento non potrebbero combatterli senza essere arrestati"

"Per me va bene" ha risposto Oak " e voi che ne pensate"

Draconix e Francesco hanno accettato subito mentre io sono stato più dubbioso, poiché non ero sicuro di potermi fidare, ma alla fine ho detto comunque di si, così il Boss ci ha donato delle tute e delle maschere di un materiale speciale che possono diventare invisibili in modo da non dover stare a metterle e toglierle ogni volta e non doverle tenere nello zaino rischiando di farci scoprire (le maschere invece le tenevamo nello zaino ma sempre invisibili), inoltre ci ha fatto scegliere dei nomi in codice: Draconix divenne Darkfox, Francesco Enemy e io Pokèmario (si lo so non ho molta fantasia per i nomi); infine il Boss ha aggiunto

"Vi affiderò anche una guida, il tenente Dragozard"

A quelle parole la persona che guidava le reclute ha fattotolto la maschera e fatto sparire tuta, rivelando di essere un ragazzo più o meno della nosra età

"Piacere sono il tenente Dragozard ma potete chiamarmi Jak quando non indosserò la tuta, non sono però tenuto a rivelare se questo sia il mio vero nome"

"Un ultima cosa" ha detto il Boss "di recente la Lega è entrata temporaneamente in possesso delle pokèball di Dragozard quindi tutti i suo pokèmon sono schedati, apparte un Rattata, sarebbe quindi opportuno che ne usasse di nuovi, potreste affidargli un nuovo starter professore"

"Non vedo dove sia il problema"

"Allora io scelgo Charmander" ha detto Jak

"Ottimo, quanto a lei professore la terremo sotto la nostra protezione per evitare che riaccadano eventi spiacevoli"
"Grazie ma se possibile vorrei raggiungere Alola, li non è presente una Lega e in più ci abita mia cugino"
"Faremo il possibile"

Così abbiamo salutato il Boss e ci siamo incamminati e ho incominciato a riflettere su quello che era accaduto : il Team Rocket sembrava affidabile ma non so perché c'è qualcosa che mi insospettisce, in particolare il Boss mi sembra di averlo già visto da qualche parte, ma forse era solo che sono troppo abituato ai gialli e vedo sospetti ovunque; Kain era molto misterioso e di sicuro sarebbe stato un nemico da non sottovalutare, ma mi chieddvo perché mi abbia chiamato Mente, soprattutto considerato che sono uno specialista Lotta, inoltre non so ma il quel che faceva c'era qualcosa di strano, sembrava che non fosse del tutto contento di farlo, ma forse era solo una mia impressione; infine Dragozard, che in quel momento
era a fare l'iscrizione non avevo avuto modo di conoscerlo bene ma sembrava simpatico anche se un po' taciturno e timido ma avremo avuto modo di conoscerci meglio.

All'interno della torre di Lavandonia il ragazzo guardava il telegiornale inorridito: e così suo fratello alla fine aveva deciso di seguire quell'uomo, ciò era inaccettabile! E dire che sembrava detestare la Lega quanto e più di lui! Non poteva più attendere, doveva partire; chiamò il suo Gastly preferito, un esemplare dal corpo viola e i gas azzurri e partì

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Capitolo 3
*** La battaglia del Monte Luna ***


Allora tutto chiaro Yotin?"

"Veramente non ho capito perchè..."

"Infatti non devi capire! Tutto quello che devi fare è vincere le medaglie e spedirmele attraverso questo congegno speciale"

"Ma non sarebbe più fa cile farsele consegnare?"

"Non voglio dare nell'occhio, ma ora basta domande! P rendi il Pokèmon e il congegno e fai il tuo dovere"

Il ragazzo guardò la nave dell'odiato Capocittà allontanarsi, poi si recò alla Zona Safari: non aveva la minima voglia di usare un Pokèmon appartenuto a Blaine, tuttavia tutto quello che riuscì a prendere fu un Cubone e un Paras.

Dopodichè si recò al Municipio e dopo aver superato i muri invisibili grazie alla mappa fornita da Blaine raggiunse la Capocittà Nina.

"Ben arrivato sfidante, tu devi essere il ragazzo di Blaine giusto?"

"Si sono proprio io"

"Bene allora iniziamo!" disse mandando in campo un Koffing, mentre il ragazzo rispose con Paras: Cubone era andato KO contro altri allenatori

Il Pokemon attaccò subito con Paralizzante e Koffing non provò nemmeno a schivare, e dopo qualche graffio usò Esplosione, facendo finire la lotta in parità: era chiaro che si trattasse di una farsa, la capopalestra era stata informata del piano, ma perché tanta segretezza?

Il ragazzo fu così costretto a mandare Growlithe: il pokèmon addestrato da Blaine senzaa ascoltare l'allenatore batté in pochissimo tempo il Venonat nemico, che non provò nemmeno a replicare.

Nina senza dire nulla consegnò la medaglia e Yotin si rimise in viaggio




"Scusa il ritardo" fece Raziel venendo incontro a Darken

"Non ti preoccupare; e così hai deciso?"

"Si non è stato facile, perchè significa andare incontro a mio fratello, ma dopo quello che ha fatto faccio fatica a riconoscerlo come tale"

"Approposito non è lui quello?" Raziel guardò nella direzione indicata: in effetti era proprio Kain il ragazzo che stava entrando nel Dojo Karate

"Cosa sta combinando?" si chiese il ragazzo dirigendosi verso l'edificio, ma Darken lo fermò:

"Aspetta non vedi che l'ingresso è circondato dalla polizia?"

"Ma non possiamo stare a guardare!"
"E chi ha detto che lo faremò?" disse Darken raggiungendo un punto seminascosto fra gli edifici e aprendo un tombino "conosco bene il Maestro e mi ha insegnato questo passaggio segreto"

"Tu resta qui" disse Raziel "è una cosa tra me e Kain"

Darken provò ad opporsi, ma il ragazzo era testardo e così si avvendurò da solo per i tunne giungendo dal fratello

"Fermo!" Esclamò "Non ti permetterò di eseguire il compito che la Lega ti ha assegnato

"Non è la Lega che mi ha assegnato questo compito, ma il destino..."

"Risparmiati la lezione di filosofia! E io che credevo che tu odiassi la lega quanto e più di me!"

"Tu non capisci! In momenti di crisi bisogna tenersi gli amici vicini..."
"E i nemici ancora più vicini, lo so, è la stessa scusa che hai usato quando sei partito!"

"Più avanti capirai, ora non ho tempo di discutere" poi si rivolse al Maestro "Lei è in arresto per aver tramato contro la Lega"

"E questo che fai ora? Ti occupi di arrestare chi oppone resistenza? Non te lo permetterò!"

Purtroppo i Gastly fu sbaragliato con facilità estrema dal Dragonite del ragazzo, e lo stesso destino toccò ai Pokèmon del maestrò

"Ora vattene!" disse Kain al fratello con tono secco " o dovrò arrestare anche te!"

Il ragazzo a malincuore se ne andò; se solo avesse lasciato venire Darken: cosa sperava di fare? Farlo ragionare? Ormai suo fratello non era più lo stesso e doveva prendere atto di ciò.

Uscito da lì il ragazzo si recò in Municipio, dove Cosmo era ad attenderlo

"Un nuovo sfidante? Bene mi rifarò dall'ultima sconfitta"

Il Capocittà mandò in campo Abra, mentre il ragazzo rispose con Gastly; il Pokèmon simile ad una volpe attaccò con Psicoshock, mentre Gastly rispose con stordiraggio, per poi attaccare con Ombra Notturna; il pokèmon tentò di usare riposo, ma a causa della confusione non ci riuscì e cadde sotto i colpi dello spettro. Cosmo mandò poi in campo Drowzee, che tentò di colpire con Ipnosi, ma Gastly lo schivò passando attraverso ad un muro, poi rispose nuovamente con Stordiraggio, ripetendo la strategia precedente; cosmò a quel punto tentò l'arma del teletrasporto che aveva usato con lo sfidante precedente, ma lo trovò fuori uso

"Sorpreso?" disse il ragazzo "sapevo del tuo trucco e ho mandato gastly attraverso il pavimento a sabotare il meccanismo del teletrasporto"

Drowzee non riuscì a fare molto contro Gastly, andando KO in poco tempo

Presa la medaglia Raziel uscì, pronto a partire per la prossima città


27 giugno 2018

Quella mattina attraversammo il Bosco Smeraldo, e lì non successe nulla di particolare, apparte il fatto che Jak ha catturato un Pikachu. Le stranezze iniziarono a Plumbeopoli: arrivati lì ci accorgemmo che la città era totalmente deserta

“Cosa sta succedendo?” si è chiesto Francesco “questa città è più deserta di Biancavilla nei periodi di festa, il che è tutto dire”

Ci avvicinammo al Municipio: anche quello chiuso con un avviso: “Il Capocittà è assente per un importante operazione, tornare dopo”

Jak impallidí “Non è possibile... ”

“Cosa succede?” gli chiesi io

“C'è solo una spiegazione... venite”

Il ragazzo ci condusse in un luogo appartato e estrasse una sorta di schermo sul quale apparvero delle immagini che mostravano un gruppo di uomini donne e persino bambini e anziani intenti a scavare dei fossili; i poveracci erano stanchi e affaticati obbligati a lavorare senza sosta sotto i comandi di un ragazzo dai capelli marroni e gli occhi semi chiusi: il Capocittà Brock.

“Cos'è quello?” chiese Draconix

“E uno schermo connesso ad una telecamera nascosta, noi del Team Rocket ne abbiamo nascoste molte ma il punto non è quello: vedete Brock ha sempre avuto la brutta abitudine di far lavorare le persone come schiavi per raccogliere i fossili per il museo, così spesso noi compiamo attacchi per liberali, ma non era mai successo che schiavizzasse l'intera città! Qui c'è sotto qualcosa...”
Il ragazzo preseun telefono e compose un numero: “si Boss, sono io Dragozard, Brock l'ha rifatto, ma stavolta con l'intera città... si lo so è incredibile... Va bene andiamo”

“Cosa ti ha detto?” chiesi

“Che ci manderà una squadra, ma intanto dobbiamo andare a controllare la situazione”

“Noi? Di persona? Non so se...”

“Andiamo non vorrai lasciare quella gente in quelle condizioni!” Detto questo tolse l'invisibiltà al costume e indossó la maschera, e lo stesso facemmo anche noi anche noi; osservando Jake rimasi sorpreso: senza maschera era timido quanto me, ma quando diventava Dragozard era improvvisamente molto più deciso, che il travestimento gli desse sicurezza? Forse potevo provarci anche io.

Così siamo entrati nel Monte Luna e, mentre il Pokèdex ci elencava come suo solito tutte le specie presenti nel luogo, raggemmo Brock. In fretta ci siamo nascosti dietro una roccia e abbiamo osservato la scena: l'avevo già vista, ma non potei non inorridire nuovamente vedendo le condizioni in cui quei poveracci erano costretti a lavorare; Brock in quel momento stava parlando al telefono, ed era lontano dagli altri; evidentemente non voleva farsi sentire, infatti sussurrava: “Si Blaine, sto raccogliendo i fossili, presto farò in modo di farteli arrivare, mi aspetto un grosso aumento visto che non potrò esporli... Si lo so che devo parlarne con Lance... ti richiamo”

“Blaine!?” pensai e subito il Pokèdex:

“Blaine, capocittà dell'Isola Cannella e capo scentifico...”

“Lo so chi è Blaine!” ho risposi “ma cose centra lui con Brock”

Guarda gli altri e... credo fossero altrettanto sorpresi, ma con le maschere è difficile dirlo... In ogni caso stavamo per interventire, quando il Capocittà ricevette un altra chiamata “Si pronto... Oh sei tu fratellino! Lo sai che non devi prendere il telefono, e soprattutto non devi chiamarmi mentre lavoro... si lo so che avete fame... non preoccupatevi presto riceverò un bel po' di soldi e avremo tutto il cibo che vorrete... no papà non tornerà a breve, e nemmeno mamma, sono... molto impegnati” Se la chiamata di prima mi aveva sorpreso questa lasció senza parole: ecco perchè Brock era così interessato al denaro.

“Tu ne sapevi qualcosa?” chiesk a Jak

“No non ne sapevamo nulla”

All'improvviso Francesco urtó un masso che mi cadde su un piede, provocandomi un urlo che avrebbe fatto invidia a Tarzan

“Chi va la?” Ha esclamato Brock avvicinandosi verso di noi; era il momento di sperimentare la sicurezza che la maschera poteva darmi

“S-s-sono Ma... Pokèmario, a-arrenditi”. Non so se fosse per il balbettio, il tremito, la mia andatura dovuta al piede dolorante o l'improbabile posa che aveva assunto per apparire minaccioso, ma Brock non sembró per niente intimorito, così ha iniziato ad avanzare verso di noi, ma all'improvviso uno Psicoshock lo colpí all'improvviso all'improvviso; ci girammo entrambi e vedemmo una figura in tuta da Team Rocket e maschera da Abra, con accanto un esemplare di quel pokèmon; la figura parló con voce femminile, e anche piuttosto giovane “Arrenditi e lascia stare quei quattro o te ne pentirai"

“Dragozard, tu sai chi è?”

“E Miss Psiche, una giovane recluta di Rurus; nonostante la scarsa espetienza è molto promettente”
“E perchè hanno mandato lei?”

“Credo abbia fatto di testa sua, lo fa spesso”

Brock mandó in campo un pokémon simile ad un serpente di acciaio; il Pokédex lo indentificó come Steelix, evoluzione di Oinx e pokémon principale di Brock (anche se non lo utilizzava in scontri ufficiali), ma non mi seppe dare informazioni maggiori poiché quel Pokèmon non era originario di Kanto, e quindi Oak non era riuscito a ottenere informazioni sufficienti.

Il Pokèmon si scaglió conto Abra, colpendolo con la coda e mandandolo KO in un colpo; i miei amici mandarono i loro Pokémon ma non furono sufficenti: i Charmander inizialmente sembravano in vantaggio, visto che le loro fiamme avevano stranamente un grande effetto, ma andarono KO immediatamente fra Frane e Terremoti, mentre Bulbasaur non riusiva a fare molto. Quanto a me ho preferiti evitare evitare Mankey, che avevo avuto seri problemi a controllare, e mandai Machop, che con i suoi Colpokarate e Calcibassi, nonostante la superefficacia, non riuscì a fare molto. Fortunatamente proprio quando tutti i nostri Pokémon erano KO sentimmo un rumore, e un consistente numero di membri del Team Rocket apparve, guidato da una donna con una maschera da Ekans e un uomo con una maschera da Weezing, che Jake mi presentó come Archer e Atena, i generali del Team Rocket. Guidati dai due una quantità considerevole di uomini inizió ad attaccare i funzionari della Lega; notai che Miss Psiche, pur non avendo più Pokémon, combatteva facendo uso di arti marziali, cosa curiosa per un esperta di pokèmon Psico, ma d'altronde su questo argomento ero l'ultimo a poter parlare; poi i due generali mandarono i loro Pokèmon: mentre Weezing oscurava la visuale di Steelix e Vileplume lo colpiva con Parassiseme e Paralizzante, un Houndoom, Pokémon originario di Jotho mandato da Archer attaccava con potenti fiammate; “Ritiriamoci” ha esclamato Brock “tanto il grosso dei fossili li ho già spediti a chi so io”. Quando tutti sono tornati in città i due generali si avvicinarono a Miss Psiche

“Cosa credevi di fare” le chiese Archer “sai che non hai ancora abbastanza esperienza per le missioni sul campo”

“Io... volevo solo incontrare questi ragazzi”

“Cosa? E per quale ragione?”

“Vedete a me la faccenda della lega mi ha toccato particolarmente, ho perso entrambi i genitori a Rurus per colpa loro, così vorrei poter affrontare la Lega di persona”

“E perchè non lo hai detto subito?” chiese Atena

“Ci tenevo a chiederglielo di persona” poi si avvicinó a noi “Ragazzi poteri venire con voi?”

“Ma certo” rispose Jak “più siamo meglio è”
“Ottimo” rispose la ragazza togliendosi la maschera: era una ragazza della mia età circa con i capelli castani mossi, e, devo ammetterlo piuttosto carina .

“Piacere mi chiamo Emma”

“Benvenuta nel gruppo” le disse Jak

La ragazza si mostrò subito espansiva e chiaccherona, il contrario di me insomma: ci ha raccontato di come, dopo che i suoi genitori, membri della resistenza di Rurus, sono stati arrestati e giustiziati la ragazza è stata adottata da un umo che le ha trasmesso la passione per i Pokèmon Psico e le arti marziali (strano abbinamento devo dire!) “Devo tutto a quell'uomo, è lui che mi ha consigliato di venire qui e unirmi prima al Team Rocket e poi ai Dexolder, purtroppo non sono riuscita ad essere pronta in tempo per ricevere il Pokèdex”

Essendo ancora stanchi decidemmo di lasciar perdere la lotta in Municipio per oggi, così ci recammo in un centro Pokèmon a dormire

“Ottimo lavoro Kain” fece Lance “e ho appena saputo che, nonostante l'interruzione Brock è riuscito a spedire un numero sufficiente di fossili a Blaine, e anche Yotin se la sta cavando, insomma tutto procede per il meglio”

Kain finse di sorridere: non gli faceva piacere lavorare per Lance, ma se voleva farsi assegnare quel compito doveva guadagnarsi la sua fiducia; fortunatamente aveva già preparato il piano per far evadere i prigionieri prima della condanna, quel che lo preoccupava era Raziel: testardo com'era era sicuro che se lo sarebbe trovato ancora fra i piedi, e la cosa non gli faceva per nulla piacere



"Giuls voglio che tu vada"

"Ma tu..."

"Io me la caverò, ma la lega non mi lascerà in pace se tu non andrai a distruggerla"

"ma non so se..."

"Te la caverai vedrai ti ho già procurato il foglio di iscrizione e un Pokémon, ormai ho deciso così "

"Va bene"

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Capitolo 4
*** La prima sfida ***


Capitolo 4 la prima sfida
Bene Kain visti gli ultimi risultati ho pensato di assecondare la prima delle tue richieste, d’altronde fa comodo anche a me questa operazione, ma dovrai compierne anche un’altra”
Kain impallidì: la richiesta era veramente troppo, ma non poteva rinunciare, ora, era tutto troppo importante
“Sarà fatto”


28 Luglio 2018
Quel giorno ci svegliammo di prima mattina e andammo subito al municipio, al cui interno era pieno di rocce e fossili, sicuramente raccolti anch’essi con il lavoro di schiavi (il museo non ho neanche voluto visitarlo per ovvi motivi); ero teso era la mia prima sfida seria, me la sarei cavata? Dopo aver affrontato un allenatore con un Geodude arriva mmo in fondo alla palestra, dove Brock stava conversando al telefono

“Si Blaine… Mi avevi detto che erano sufficenti… capisco che vuoi andare sul sicuro ma quei tre sono il pezzo forte del museo, sono i più conservati e poi… si lo so quali sono le priorità… lo so che dobbiamo ubbidire a Lance… Aspetta ho cinque sfidanti ti richiamo” poi si rivolse a noi “Siete qui per affrontare la Lega? Quante medaglie avete”

“Nessuna” rispose Jack per noi

“Bene allora sarà uno scontro due contro due, ma sbrigatevi che ho da fare”

Il primo a partire fu Enemy, che mandó Nidoran contro Geodude; la Pokèmon partití con un doppio calcio con il quale spedití lontano il Geodude che rispose con Azione, ma si è
scontró con il nuovo Doppiocalcio che lo mandó KO; in seguito il capocittà mandó in campo Onix che sconfisse l’indebolita Nidoran e mise in difficoltà il successivo Pokèmon, Bulbasaur, il quale lo colpí con Parassiseme; il serpentone rispose con Azione ma Bulbasaur usando le Liane si aggrappó a lui e con un acrobazia a schiavato l’attacco, poi il Pokèmon è crollato per Parassiseme; ora capivo a cosa servivano tutti quegli allenamenti sui rami degli alberi, era una tecnica sorprendente.

Il prossimo fu Draconix che esordì con Nidoran, che usò una tecnica simile a quella di Enemy seppur con più difficoltà visto che Brock ormai conosceva il trucco; molto più in difficoltà fu Charmander che stava quasi per andare KO; notai che stranamente stava concentrando i suoi bracieri su un punto preciso, e inizialmente non capii, poi vidi che la roccia stava diventando sempre più incandescente e capii: la stava riscaldando per renderla più fragile, infatti con un azione Onix andò KO

Jak è partito invece con Rattata, che inizió a correre a velocità pazzesca con Attacco Rapido facendo girare la testa a Geodude e, contro ogni mia aspettativa è riuscito a sconfiggerlo; contro Onix Rattata a continuato a correre con quella mossa, finendo per far annodare il serpentone di roccia, poi dopo la sua sconfitta entrò in campo Charmelelon che usando Braciere è riuscito a riscaldare il pavimento roccioso della palestra rendendolo incandescente e infleggendo danni, leggeri ma continui, all’avversario per poi sconfiggerlo con la stessa tecnica di Draconix

Emma invece partí subito col suo Abra, visto che a quanto pare al momento non aveva altri Pokèmon; questi riuscí con Psichico a scagliare via il Geodude nemico che ebbe poche possibilità di reagire; contro Onix invece si trovó più in difficoltà, ed fu costretto ad usare Riposo per recuperare energie, questo però fece si che Onix riuscisse a prenderlo e stritolarlo, tuttavia appena sveglio Abra usó Teletrasporto, e qui Brock reagí

“Abra ha lasciato il campo quindi è squalificato”

“Sicuro? ” rispose Emma “guarda dietro di te”

Brock si giró e vide dietro di se Abra

“Di solito Teletrasporto viene usato sulle grandi distanze, ma con allenamenti specifici è possibile ridurre queste distanze per permettere di rimanere sul campo di battaglia” Onix attaccó nuovamente con Azione, ma Abra schivó di nuovo il colpo con Teletrasporto e Onix si schiantó contro il muro finendo KO

Toccava a me, ognuno dei miei amici aveva dimostrato un abilità veramente sorprendente, sarei stato all’altezza? Iniziai mandando in campo Mankey… e ho iniziai male visto che il Pokèmon non volle saperne di ubbidirmi e si scaglió contro il Geodude; dopo una dura lotta durante la quale non riuscí a dare un comando Brock ha esclamato

“Visto che Mankey non ha eseguito nemmeno un ordine è squalficato, lo scontro finisce in parità!”

Dovevo fare qualcosa con quel Pokèmon; per il momento lo ritirai e ho mandai in campo Machop che ha inizió con Colpokarate, ma sebbene l’attacco fosse stranamente superefficace non effettuó molti danni e Onix rispose con azione scagliando via il mio Machop; Onix ha utilizzó Fossa; io mi aspettavo sbucasse sotto il mio Machop, ma in realtà sbucó… sotto i miei amici avvolgendoli nella sua stretta

“Cosa stai facendo?!” esclamó lui: sapevo che avvolte i capocittà adottavano tecniche del genere, ma solo in casi estremi contro chi consideravano una minaccia

“So tutto su di voi” rispose lui “dopo essermi allontanato dal Monte Luna vi ho visto togliervi le maschere e rivelare la vostra identità, ma ho aspettato lo scontro in palestra perché non voglio rivelare alla Lega la vostra identità, infatti ho temporaneamente disattivato le telecamere, ma posso riattivarle in ogni momento quando meno te l’aspetti e questo ad un unico scopo: tenervi sotto scacco; ora che i vostri pokèmon sono indeboliti non potrete sfuggirmi e l’unico modo per uscire da questa brutta situazione sarà rivelarmi la base segreta del Team Rocket, poi vi lascerò andare”

Io riflettei: era una trappola geniale, ma forse anche se poteva sembrare folle avevo ancora una carta da giocare.

“Credi di essere l’unico a conoscere i segreti dell’altro?” anche io ho origliato una conversazione molto interessante al telefono

“Parli di con Blaine?”

“Sai di cosa parlo. So perché fai questo e lo capisco, ma questa non è la via. Pensi davvero che questo ti darà una mano? Pensi davvero che la piccola percentuale sulle tasse e sulle entrate del museo che ti è permesso di tenerti risolveranno la situazione, visto che non ricevi nemmeno uno stipendio? E guarda le conseguenze delle tue azioni: hai portato gli abitanti di questa città nelle tue condizioni, se non addirittura peggiori, vuoi davvero questo?”

Guardai Brock: il suo volto, prima duro e crudele stava cambiano, stavano venendo fuori le sue fragilità, le sue indecisioni, la sua disperazione

“Io… non hai tutti i torti… ma che altre possibilità avevo? Di lavori ben retribuiti non ce ne sono, e con le tasse sempre più alte l’unico modo per aggirarle era passare dall’altra parte. Sono solo e ho troppe bocche da sfamare, ero disperato capisci?”

“Capisco quello che intendi, ma vedi questa era l’unica opzione in questa realtà, ma questa realtà non è l’unica possibile: noi possiamo cambiare Kanto, possiamo cambiare il mondo. Io non pretendo di farcela ma i miei amici forse si e perciò devi lasciarci proseguire il viaggio; se uno di noi riuscirà a vincere, ti prometto che far emo di tutto per migliorare la tua condizione”

Ormai la maschera di crudeltà del capocittà era del tutto ceduta: davanti a me c’era solo un ragazzo pentito delle sue azioni, che sembrava aver ormai ritrovato la speranza; era incredibile come fosse bastato toccare un nervo scoperto per far venir fuori la sua vera natura. La presa di Onix si allentató e miei amici vennero liberati. Brock si asciugò le lacrime di commozione e disse

“Ora riaccenderò le telecamere e la sfida ripartirà… vinci anche per me”

Partii subito all’attacco con Colpokarate, ma Onix incassó il colpo senza reagire; capii subito cosa voleva fare: era Pazienza una mossa che non poteva essere schivata… a meno che… ordinai un altro Colpokarate, poi in fretta disse a Machop di correre verso il muro della palestra; Onix si scaglió con tutta la sua potenza contro il mio pokèmon; una nuvola di fumo si alzó e diradandosi mostró… il mio Machop illeso, rintanato dentro una sporgenza del muro e Onix KO per il contraccolpo subito dalla dura parete rocciosa.

Brock mi conferì la medalgia, tentando di mostrarsi scocciato e arrabbaiato davanti alle telecamere, ma in realtà vedevo la felicità nel suo volto.

Ero sorpreso di me stesso: nonostante la mia timidezza ero riuscito a tirare fuori quel che avevo dentro proprio al momento giusto.

Per il momento ci fermammo, nei giorni successivi saremmo partiti per Celestopoli

Darken e Raziel giunsero a Azzurropoli: la verde e rigogliosa città era gestita dalla capopalestra Erika, dall’aspetto innociente, che nascondeva però la sua crudeltà e la sua capacità di amaliare gli uomini con il suo aspetto; la città presentava un centro commerciale e un casinò, il quale era però gestito per lo più con pokèmon “prelevati” che equivaleva più o meno a dire rubati legalmente.
“Io faccio una visita al casinò prima di andare al Municipio” annuciò Darken
"Davvero intendi arricchire quel posto orribile”
“Tranquillo un mio amico mi ha assicurato che uno dei dipendenti fa parte del Team Rocket e i pokèmon dati da lui sono regolarmente acquistati”
“Allora va bene, io intanto vado in Municipio”
L’interno del municipio era pieno di piante rigogliose e belle ragazze, ottime per mascherare la crudeltà della capocittà. Arrivato dal lei la ragazza si presntò subito con modi carini
“Un nuovo sfidante! Benvenuto al mio Municipiò bel ragazzo, prendi un Maggiociondolo…”
Ma Raziel non si fece ingannare “con me questi metodi non attaccano; iniziamo?”
La ragazza era chiaramente irritate e mandò in campo un Tangela, al quale il ragazzo rispose ovviamente con Gastly; il POémon Erba lanciò le sue liane per avvolgere il nemico, il quale ci passò però riuscì ad evitarle facilmente grazie alla sua natura gassosa e rispose con Ombra Notturna stendendo il Pokèmon in pochi colpi; la scelta successiva fu Oddish che usò Sonnifero per poi colpire con Megassorbimento, ma appena Gastly si sveglio colpì riuscì a sconfiggere in pochi colpi l’avversario.
Dopo aver preso la medaglia il ragazzo fece per allontanarsi ma la capocittà lo fermò sempre con i suoi modi fintamente gentili
“Scusa bel giovane, prima di andartene potresti farmi un favore”
“Ti ho già detto che non attacca!”
“Allora forse i miei metodi saranno più convincenti” disse una voce familiare sbucata fra le piante
“KAIN?!”



“Bene sono fuori, da quant’è che non vedevo la luce del sole!”
“Ottimo Giulia ora dirigiti alla palestra ma ricordati che la Lega farà di tutta pere bloccarti”
“Ferma sei in arresto”
"Come volevasi dimostrare…”

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