Il matto

di fumoemiele
(/viewuser.php?uid=974345)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il matto ha fame ***
Capitolo 2: *** Il matto e la pareidolia ***
Capitolo 3: *** Il matto e le pillole ***
Capitolo 4: *** Il matto esce in giardino ***
Capitolo 5: *** Il matto e sua madre ***
Capitolo 6: *** Il matto si addormenta ***



Capitolo 1
*** Il matto ha fame ***


 
 
Il matto ha fame
 
 
 
                        
Il matto si guarda intorno. 
Le pareti sono arcobaleno. Alcuni mostri ci camminano sopra, si arrampicano lungo le colonne portanti come grossi ragni psichedelici.
Il matto ha fame.
Prende un mostro e lo porta alla bocca. Lo morde, poi lo mastica. 
Il mostro è giallo, ma ha l'aura bianca. 
Il sapore non è male, sa un po' dell'erba dei prati.
Il matto pensa di essere diventato un essere magico.
Sale sulle pareti anche lui e rimane lassù, insieme ai suoi amici colorati. 
Si sente a casa ed è felice.
Poi mangia anche gli altri. 
 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Il matto e la pareidolia ***


        Il matto e la pareidolia**

                             

Il matto strappa un filo d'erba dal pavimento bianco. 
Sulle mattonelle ci sono tante facce mostruose. Il signore con il camice parla di "Pareidolia". Lui lo sa, però, che quelli sono visi e basta e prima o poi verranno a prenderlo.
Si arrotola il filo d'erba intorno all'anulare.
"Un anello per domarli, un anello per trovarli, un anello per ghermirli e nell'oscurità incatenarli", borbotta. *
Strappa un altro filo d'erba dal pavimento e lo appoggia sulla mano di uno dei suoi amici mostri.
"Ah, bastardo! Ora sei mio prigioniero!" 
Ride, ride tantissimo. Ride finché non avverte uno strano dolore sull'addome. Abbassa lo sguardo.
Oh, è solo una faccia che gli ha dato un morso.
 

* Dal signore degli anelli :)
** Pareidolia
È la tendenza istintiva e automatica a trovare strutture ordinate e forme familiari in immagini disordinate; l'associazione si manifesta in special modo verso le figure e i volti umani. Classici esempi sono la visione di animali o volti umani nelle nuvole.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Il matto e le pillole ***


 
 
Il  matto e le pillole
 
 
 
                 
La ragazza con i capelli biondi raccolti e dai vestiti azzurri entra nella camera del matto.
Ha in mano un oggetto di carta dalla forma quasi rettangolare, ma più stretta sul fondo. Nell'altra mano regge dei piccoli cerchi bianchi.
Si avvicina al matto, lui per abitudine spalanca la bocca. I cerchi vanno sulla sua lingua e l'oggetto rettangolare li fa scivolare giù per la gola con l'aiuto del liquido che contiene.
Il matto deglutisce e sa che presto sentirà le palpebre pesanti, la stanchezza crollargli addosso, il buio lo divorerà per intero e lo sputerà fuori quando il sole sorgerà. Però è tranquillo, perché in fondo è a questo che servono quei cerchi, no?
 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Il matto esce in giardino ***


 
 
Il matto esce in giardino
 
 
 
               

Il matto oggi è felice, andrà fuori in giardino! Adora uscire, anche se solo per un po'.
Supera la porta d'ingresso al contrario, accompagnato da un uomo vestito di azzurro. 
Si guarda intorno: è una così bella giornata! Il cielo è limpido, il sole splende!
Anche se, in fondo, il matto ha tanto freddo. Però!
Lui lo vede il cielo, è felice e tranquillo, e sorride, anche se i brividi gli percorrono la pelle e il vento gelido lo sfiora.
Sembra proprio agosto, anche se è dicembre.
Fra cinquantanove minuti dovrà rientrare. 
La felicità di quel momento svanisce nella muta certezza che non succederà più per tanto tempo. Non vedrà presto quel sole che non c'è, non sentirà quel freddo gelido sulla pelle.
 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Il matto e sua madre ***


 
 
Il matto e sua madre
 
 
 
               
In camera del matto oggi entra una persona. 
Lui solleva lo sguardo dal foglio da disegno sul quale ha scarabocchiato dei coccodrilli che giocano a palla e che ha colorato di rosso.
Vede una donna e capisce che è più anziana di lui. Si solleva dal pavimento, lasciando cadere le matite. 
Adesso è davanti alla donna e gli sembra di aver già visto quel volto.
"Ciao caro, come stai?", domanda lei. Il matto sa che ha gli occhi tristi. 
La donna sembra cercare di... prenderlo? Afferrarlo? Abbracciarlo, forse?
Il matto fa un passo brusco all'indietro.
Oh, ora sa chi è quella donna. E' la stronza che lo ha abbandonato lì.
E lui la odia, la odia troppo. Quindi urla finché non va via.

_____________
Sono sorpresa dal fatto che questa storia sembra piacere molto. Grazie tante per tutte le recensioni e per averla inserita nei seguiti/preferiti/ricordati. Alla prossima :)

 
 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Il matto si addormenta ***


 
 
Il matto si addormenta
 
 
 
                
Il matto si è addormentato. 
Ha contato per un po' i vermi colorati sulle pareti, quando è arrivato al numero centoventisei è sprofondato nel buio.
Sussurra qualcosa nel sonno; sembra un po' una poesia felice, un po' un canto malinconico.
Vede le nuvole, ci entra dentro e rotola nel bianco candore. Sembra zucchero filato, allunga una mano e ne strappa un po', poi le mastica e assapora il gusto della pioggia.
Il cielo è rosso, un tramonto spaventoso e che lo riporta a momenti spiacevoli. Odia il crepuscolo, preferisce il sole già alto.
Vola verso terra, precipita ma non cade e non si ferisce. Cammina un po', i piedi scalzi sull'erba morbida. 
Non vuole più svegliarsi, lì è tutto così tranquillo e soffice.
 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3786619