Inazuma Eleven Absolute

di ShawnBlade
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sogni e speranze! ***
Capitolo 2: *** Fidiamoci di Fidia! ***
Capitolo 3: *** Tutti vogliono qualcosa! ***
Capitolo 4: *** Il furto! ***
Capitolo 5: *** La nascita di una leggenda! ***
Capitolo 6: *** La tecnica proibita! ***
Capitolo 7: *** Il giocatore supremo! ***
Capitolo 8: *** La verità viene alla luce! ***
Capitolo 9: *** Il film! ***
Capitolo 10: *** Cosmiche rivelazioni! ***
Capitolo 11: *** Il coronamento di un sogno! ***
Capitolo 12: *** Il giorno senza Sole! ***
Capitolo 13: *** I più forti della Terra! ***
Capitolo 14: *** La fine dell'Alius Academy! ***
Capitolo 15: *** Destino brumoso, futuro radioso! ***
Capitolo 16: *** Minacciose opportunità ed opportune minacce! ***
Capitolo 17: *** I nodi si sciolgono! ***



Capitolo 1
*** Sogni e speranze! ***


INAZUMA ELEVEN ABSOLUTE


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Introduzione

Io: benvenuti, carissimi lettori, ShawnBlade è lieto di presentarvi la sua nuova storia a capitoli!
Pubblico: zzzzz...
Io: dato che la presente è la mia terza long, posso dichiararmi uno scrittore affermato. C'è anche il pubblico!
Pubblico: zzzzz...
Io: umpf, lasciamo perdere. Comunque, vi siete mai chiesti come mai tutti i campioni di Inazuma Eleven si trovano nella Raimon? Dico, ma con tutte le squadre che ci sono, proprio tutti lì? E non siete stufi di storie nelle quali i protagonisti raggiungono il proprio scopo per un soffio e facendo una fatica immane? Se sì, allora questo racconto fa al caso vostro. I miei personaggi -lo ammetto- partono svantaggiati, ma poi...
Pubblico: zzzzz...
Io: uh, quanto interesse che ho suscitato.
Pubblico: zzzzz...
Io: bene, se siete interessati leggete "Inazuma Eleven Absolute", altrimenti lasciate stare.
Pubblico: zzzzz...
Io: quelli sanno già cosa scegliere tra le due opzioni... in altre parole non mi resta che sperare nelle letture da casa. Il pubblico in sala non risponde già più. Ed ora... sigla!

Io sto bruciando intensamente

Io sto bruciando intensamente
Dentro di me ho un enorme grande fuoco che mi arde così
Coi miei compagni ci sosteniamo
Irradia luce e la tua virtù che non si spegne mai!
 
Il mio sogno, io l’avevo trovato
Ma nessuno mai mi disse che
Io l’avrei portato a compimento
E allora un fuoco bruciò
Fu nel deserto incandescente
Nel mio cuore e nella mia anima
Un fiore candido si generò
La speranza è la benefica pioggia
Tu hai il potere per, sì tu puoi cantare quel che verrà
Tu accendi il fuoco! Oggi è il futuro che ci sosterrà!
 
Le tue scintille rapidamente
Accenderanno il tuo grande incendio destinato a iniziar
Tra noi guerrieri ci comprendiamo
Sciogliamo il gelo che qui c’è, io non sopporto più!
 
Fui colpito da una fredda pioggia e vento
Il mio corpo stava qui per cedere
Ma la fenice ardente nel mio cuore
Sempre ripartirà! (Opp. È invincibile!)
I nostri occhi così risplendenti
I miei gioielli della speranza sì
La vita sola sa quel che sarò
Ancora non ho perso, io posso lottare
Resisterai ancora tu, sì certo io li raggiungerò
Sono i miei sogni! Da oggi tutti li soddisferò!
 
Io sto sperando ardentemente
Futuro, io voglio che passi da qui
Voi miei amici noi ci aiutiamo
Confida per sempre di più in chi è vicino a te!
 
Le mie scintille sfrenatamente
La solitudine qui vanno a squarciar
In voi fratelli noi confidiamo
Ora io tendo le mani a voi, restate qui con me!
 
Le mie scintille sfrenatamente
La solitudine qui vanno a squarciar
In voi fratelli noi confidiamo
Ora io tendo le mani a voi, restate qui con me!


Io: Piaciuta la canzone introduttiva? Provate a canticchiarla sulla melodia di "Jounetsu de mune atsu", di cui allego video!
Pubblico: zzzzz...
Io: questo ronzio non è proprio intonato.
Pubblico: zzzzz...
Io: sigh, speriamo che qualcuno si svegli...


Sogni e speranze!

“Sei pronta, Milli?”
“Certo papà!”
In un luogo segreto, un nerboruto omaccione e sua figlia stavano contemplando la loro ultima invenzione: un gigantesco macchinario si stagliava di fronte a loro, alto dieci metri e largo altrettanto.
“Certo che ce ne abbiamo messo di tempo, eh? Io a costruirlo, tu a progettarlo…”
“Già. Ma ora dobbiamo vedere se funziona”.
“Tutte le macchine costruite da Arsenio Acciaio funzionano. Ahahah!” disse il padre, scoppiando in una fragorosa risata.
“Allora speriamo che il mio progetto sia all’altezza delle tue capacità di meccanico” ribatté la figlia. “Possiamo sperimentarlo”.
Il colossale marchingegno aveva una forma che ricordava quella di un tritacarne, manovella inclusa. Ma la sua funzione era ben diversa…
“Allora diamo ufficialmente il via al Progetto A. Partito!”. Il tritacarne iniziò ad emettere tremolii, cigolii, sbuffi, rumori variegati e via dicendo. La manovella iniziò a girare vorticosamente sul suo asse, le spie si accesero e si spensero più volte in successione, fino a che la cigolante ferraglia non produsse, lentamente, un lungo filo rosso da dove ci sarebbe aspettato di vedere uscire la carne trita. Il filo andò ad avvolgersi attorno ad una bobina e quando ce ne fu abbastanza Milli urlò: “Fase due!”.
Dei bracci meccanici presero il rocchetto ed incominciarono a svolgerlo per tessere un cerchio di stoffa, delle dimensioni di una fascia per capelli.
“Ha funzionato! Ci siamo riusciti! Ecco, hai visto papà?”
“Sì Milli! L’Arcano Telaio è riuscito nel suo intento! Ahahah, il nostro progetto è compiuto!”.
La banda color Ferrari intanto faceva bella mostra di sé sopra un piedestallo dorato. “Finalmente è pronta! Dopo tutto questo lavoro”.
“Però ne è valsa la pena, a patto che funzioni”.
“Ma certo che funzionerà! Come può non funzionare?”
“Beh in fondo stiamo solo testando il cespite no?”
“Sì, ma in linea teorica è perfetto”.
“Incrociamo le dita. Ad ogni modo questa fascia straordinaria farà faville. I suoi poteri sono fenomenali, ne vorrei una anch’io”.
“Attento a ciò che desideri, papà” disse lei. “Pochi test e capiremo se potremo metterle in commercio. E allora potrai possedere la tua personale”.
“Tra quanto pensi di avere i risultati?”
“All’incirca in duecento anni nel passato, oppure, Dispositivo Sferico alla mano, fra due giorni. Domani è festa”.
“Ottimo allora. Poco tempo e la Acciaio Corporation avrà un nuovo prodotto per conquistare il mercato”.
“Già. Se tutti possedessero questa fascia rossa sarebbero tutti campioni. Campioni come Mark Evans”.
 
***
 
Andy guardò l'ora: le dieci esatte. A momenti sarebbero iniziate le selezioni per entrare nella squadra di calcio della Kirkwood Junior High. Sperava di essere uno dei prescelti: in fondo l'anno prima era arrivata seconda, mentre quest'anno al Football Frontier era stata battuta proprio dalla sua scuola, la Raimon, posizionandosi comunque in maniera egregia. Marvin Murdock lo estasiava quando insieme ai suoi fratelli eseguiva il Triangolo Z: che precisione, che potenza! Ogni passo dei tre era un'autentica sinfonia. Per non dimenticarsi della Raimon, assolutamente: la frequentava da due anni e poteva fregiarsi del titolo di "compagno di classe di Mark Evans". Quando diceva così tutti rimanevano a bocca aperta, nell'omaggiare l'amico del capitano di coloro che erano riusciti nell'ardua impresa di battere la Royal Academy.
"Benvenuti ragazzi. Un caloroso saluto a tutti, sono felice che siate accorsi così numerosi. Oggi sapremo chi potrà entrare a far parte della gloriosa squadra di calcio della Kirkwood!" esclamò il coach Seth Nichols, inaugurando la cerimonia.
Era un sogno! Se avesse passato le selezioni avrebbe fatto parte di uno dei più prestigiosi team del paese! Avrebbe disputato partite, giocato avvincenti incontri, sarebbe stato ammirato da tutti per i suoi gol. No, fermi tutti, un momento. Lui non doveva fare gol. Lui era un difensore, un misconosciuto giocatore che avrebbe popolato le retrovie. Così gli pareva di essere, anche se avrebbe di gran lunga preferito essere il centravanti. L'attaccante di punta della squadra. Il numero 10! No, no, un attimo, torniamo sulla Terra, non è il momento di fantasticare. Già entrare nella squadra era qualcosa, il ruolo sarebbe venuto più tardi.
"Dunque, la prova consiste nel rubare la palla al giocatore che vedete a centrocampo. Dopodiché bisogna completare un percorso a zig-zag ed al termine tirare in porta cercando fare gol, nonostante l'altro nostro assistente che vedete fra i pali. Tutto chiaro? Bene, il percorso si svolgerà in maniera individuale. Al termine, elencherò i migliori che avranno superato il provino". Andy non stava più nella pelle. Finalmente aveva la tanto agognata occasione di dimostrare chi era! La prova si svolgeva in ordine alfabetico, quindi era uno dei primi. Dopo Rick Altern, toccava a lui. Andy Attorney.
"Attorney! Tocca a te!". "Eccomi! Sono pronto!" disse, baldanzoso. "Via. Puoi cominciare".
Andy fece un primo tentativo per cercare di sottrarre la palla al giocatore, ma si sbilanciò e cadde. "Accidenti, è proprio bravo! Riproviamo". Tuttavia il suo movimento venne previsto e la palla rimase a chi ce l'aveva. "Uffaaa.... ancora!" i due si lanciarono in uno spericolato gioco di gambe, dopodiché Andy fece un bel ruzzolone e precipitò a terra. La maglia della Kirkwood che aveva ricevuto per il test, rosso carminio, si coprì di polvere del suolo.
"Ancora! Non mi arrendo!" e dopo essersi rialzato, i due si lanciarono in un acceso confronto... no va beh non esageriamo, più che acceso era patetico, in quanto si vedeva lontano un miglio che Andy non ce l'avrebbe mai fatta a rubargli il pallone. Fatto sta che l'esaminatore glielo concesse: "Va bene, basta così, passa pure al percorso!" esclamò con un sorrisone. In fondo in fondo non era proprio un complimento, però bisognava andare avanti...
Il nostro Attorney si lanciò nella fase del dribbling dei coni, facendone cadere la metà e sparpagliandone il resto. Arrivato ruzzoloni di fronte la porta, scagliò tutta la forza che aveva in corpo verso la sfera, che il potentissimo tiro si fiondò e... beh, no, non lasciamoci prendere la mano. Diciamo che il pallone venne calciato contro il portiere il quale lo prese fra le dita con facilità. Ecco tutto.
"Molto bene, hai terminato. Complimenti. Il prossimo: Francis Baltoy".
Bene, non era andata. Male? Nooo, beh, non era il caso di essere così negativi... anche se in fondo era vero. Dopotutto non sarebbe passato nemmeno se fosse stato l'ultimo giocatore sulla faccia del pianeta. Andiamo, si vedeva lontano un miglio  che aveva fallito la selezione. "Si chiude una porta si apre un portone" è il detto, ma lui continuava a chiedersi quando mai sarebbe arrivato il suo momento.
Sì, non era riuscito ad entrare nella Kirkwood, ma il vero problema stava da un'altra parte! Il fatto era che prima l'avevano rifiutato la Umbrella, la Royal Academy, la Beacon, l'Accademia Militare Mare Lunare, la Occult, la Otaku, l'Istituto Galattico e l'Ultramegaedera! Praticamente qualunque squadra si rivolgesse, l'unico risultato che riusciva ad ottenere era un puntuale rifiuto.
Andy si nascose in un angolino per occultare le lacrime. Quanto si era allenato! Quanto aveva provato e riprovato! Quanto avrebbe voluto essere un campione di calcio! Quanto avrebbe voluto calcare il suolo dei campioni come Mark! Oggi disputavano la finale con la temibile Zeus. Avrebbero vinto? Lui, avrebbe voluto almeno giocare. Perlomeno la Raimon era riuscita a guadagnarsi la finale. Invece Andy non aveva nemmeno provato ad unirsi alla squadra: sapeva di essere un totale incapace e non voleva rimediare una figuraccia. Meglio sperimentare prima scuole lontane, dove un fallimento sarebbe passato inosservato.
Ma perché Mark sì e lui no? In fondo, diceva sempre che il segreto stava nell'allenamento. Sì, Andy aveva versato sudore e lacrime pur di fare progressi, ma niente. Nulla. Zero assoluto. Non era migliorato di una virgola. La bravura a calcio e lui erano due cose completamente distanti. Ma perché? Cosa aveva meno di Mark per meritarsi una tale sorte ria? Nel suo cantuccio, rannicchiato, sbolliva la rabbia. “Nooo! Ancora! Perché? Perché? Mark, mio idolo e mio rivale, perché tu ci riesci ed io fallisco? Non è giusto! Nooooooo!”.
 
***

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Andy Attorney
 
Andy tornò a casa amareggiato. Ancora una volta aveva dovuto inghiottire il boccone amaro della sconfitta. Perché, perché sempre a lui? Essere un campione di calcio era il suo sogno. Perché non riusciva a realizzarlo? Perché il suo corpo si ribellava e non faceva ciò che voleva? Varcò la soglia del rientro con ancora indosso la maglia della Kirkwood. Quella gloriosa uniforme era un regalo a tutti i partecipanti, ma oramai andava ad assommarsi a tutte le altre di tutte le altre volte che aveva fallito.
"Mamma sono tornato!".
"Ciao tesoro! Com'è andata?"
"Come sempre" rispose lui, abbacchiato.
"Oooh povero. Mi dispiace che tu abbia dovuto fare quel lungo viaggio in treno per nulla. Però almeno hai questa bella uniforme nuova..."
Andy fu un poco consolato dalle parole materne. Si cambiò, poi uscì per dirigersi verso la Raimon di modo da accogliere la squadra di ritorno dalla finale del Football Frontier. Chissà se avevano vinto?
Per la strada incontrò una compagna di classe. “Ehi Andy. Come è andata stavolta?"
"Male, Aurelia. Anche tu vai a trovare Mark e compagni?".
"Ooh mi dispiace! Ma tu sai che come sempre non lo dirò a nessuno! Ci sono qui io per consolarti! Sì, vengo anch’io".
"Fa niente. Come è andato il match?"
"Ah sì, ti sei perso una partita memorabile! La Raimon ha sconfitto la Zeus ed ora siamo i campioni del Giappone!".
"Che cosa? Fantastico! Quando ritornano?" disse, “Ancora? Sempre. Loro vincono sempreee! Perché io maiiiii?” pensò, cercando di nascondere il magone.
"Tra un'ora al massimo. Abbiamo tempo". Andy fremeva. Avevano vinto! Ciò accentuava ancora di più il suo senso di impotenza. Tutto remava contro di lui per sottolineare la sua incapacità. No! Non poteva essere vero! Loro campioni e lui una nullità! Andy iniziò a lacrimare. Non riusciva più a sopportarsi.
"Ehi, che hai? Piangi di gioia?"
"Altro che gioia Aurelia -sniff- medito sulle mie sconfitte. Loro campioni, io zero".
"Su, su, dai, con l'allenamento prima o poi..."
"Perché io non miglioro??? È questo il punto! Io non faccio progressi nemmeno se gioco a calcio tutti i giorni! Capisci questo?"
"Dai Andy lo so che è il sogno di una vita eguagliare Mark... però neanche loro hanno avuto vita facile, non ti pare?"
"Sì Aurelia eppure..." disse, affogando nei singhiozzi "eppure io non... non ce la faccio più. Non ne posso più! Non riesco più a sopportare questa situazione! Tutti inseguono i propri sogni, e io? Io naufrago miseramente! Sono proprio una nullità Aurelia, io valgo meno di zero!" urlò. "Io... io... basta, non verrò, io ne ho fin sopra i capelli! Non ne posso piùùùù! Iooo..." Andy si bloccò.
"Eh? Che c'è adesso?" Il suo sguardo era pietrificato sul pannello delle affissioni commerciali. Due manifesti a sfondo rosso riportavano a grandi lettere arancioni: "Società di servizi Fidia. Risolviamo tutti i vostri problemi. Per noi ogni nodo è già sciolto".
"Come mai ti sei bloccato? Quella tizia ti ispira?"
"Risolviamo tutti i vostri problemi..."
"Beh sì ma non penso che..."
"Chi te lo dice? Io... io... vuoi che magari questa signora possa trovare la panacea per i miei mali? Io mi fiondo Aurelia, per favore accogli la squadra senza di meeee!" E si diresse verso l'indirizzo scritto a chiare lettere sul cartellone pubblicitario, mentre le sue parole sfumavano.

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Il manifesto della Società di servizi Fidia

Io: allooora, o mio grande pubblico, avete gradito il primo capitolo?
Pubblico: zzzzz...
Io: ecco, appunto. Diciamo che chi tace acconsente. Comunque, parliamo del protagonista. Andy anche nei videogiochi è compagno di classe di Mark ma è reclutabile solo dal terzo game in poi. L'ho scelto sia perché mi stava simpatico, sia perché lui ed Aurelia sono i personaggi più deboli del gioco: naturalmente imparano solo tecniche Extra. Ho pensato che avrebbe potuto essere un ottimo spunto per imbastire una trama.
Pubblico: zzzzz...
Io: deve essere frustrante non essere bravi a calcio! E così si rivolge a Fidia...
Pubblico: zzzzz...
Io: il cognome Attorney è di mia fantasia. Nella traduzione Andy non ne ha uno, mentre in giapponese si chiama Azuma, molto simile ad Inazuma. Ma io preferivo Attorney, perché inizia con A anche lui, deciso ispirandomi al videogioco Ace Attorney, di cui non so praticamente nulla se non che c'entrano gli avvocati e la giustizia. Spero.
Pubblico: zzzzz...
Io: MA INSOMMA MI VOLETE ASCOLTAREEEEE?
Uomo del pubblico: zzz...*uh? Qualcuno ha parlato?
Io: chissà se l'ho svegliato io oppure è un caso.
Uomo del pubblico: zzzzzzzzz...
Io: passiamo oltre. E i due signori Acciaio, che cosa combineranno mai? Qui volano Dispositivi Sferici, fasce di Mark, macchinari misteriosi...
Pubblico: zzzzz...
Io: a proposito di Arsenio, Milli e Fidia, qualcuno di voi potrebbe averli già incontrati. Effettivamente, sono i coprotagonisti del film "Diancie e il bozzolo della distruzione", sono ladri che vogliono rubare Diancie. Assieme a Raffi, che comparirà più avanti nella trama.
Pubblico: zzzzz...
Io: però esuliamo dalla concezione originaria. Io li ho riciclati per la mia storia solo perché mi stavano simpatici, pertanto non è detto che si comportino come dei ladri. O forse sì...
Pubblico: zzzzz...
Io: certo che è fastidioso questo brusio. Beh, comunque, se la storia vi è piaciuta vi invito a metterla fra le seguite/preferite/ricordate e ad aspettare una settimana, quando pubblicherò il seguito! A presto!

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Capitolo 2
*** Fidiamoci di Fidia! ***


Fidiamoci di Fidia!

“Papà per cortesia vammi a prendere la fascia rossa che voglio fare un altro tentativo”.
“Ti ricordo che è il trentaquattresimo consecutivo questo mese, Milli. E tenendo presente che siamo solo al cinque di aprile, ti consiglio di assumere una cameriera prima che a me facciano male le gambe”.
“Oooh andiamo, solo perché ti sto usando come maggiordomo?”
“Arsenio Acciaio non è costruito con l’acciaio, a discapito del nome”.
“Suvvia papà un uomo grande e forte come te…”
“Va bene, tieni. Più che per me stavo pensando a te, dopotutto questa storia di cavare fuori l’energia dalla fascia oramai sta diventando una vera ossessione. Sei sempre dietro, Milli!”
“È perché ancora non mi capacito come abbia potuto progettare una macchina che abbia funzionato solo in parte. È inconcepibile! Il Progetto A rischia di divenire un fallimento”.
“Ma a quanto pare c’è soluzione. Dopotutto la nostra consulente presto ci consegnerà i suoi risultati ed allora avremo sopperito al malfunzionamento”.
“Sarà. Comunque io voglio riprovarci. La fascia di Mark Evans, almeno in linea teorica, è la più grande fonte di energia calcistica che ci sia sulla faccia della Terra. Ci sarà pure un modo per moltiplicarla, questa energia!”.
 
***
 
"È permesso? C'è nessuno?" Andy entrò nella bottega, avvolta nella penombra. La disposizione di ogni singola suppellettile nella stanza appariva accuratamente studiata, come se ci si trovasse dentro ad un quadro. Tutto era ordinato, armonico, dipinto. Ciascun ammennicolo suonava la propria nota della sinfonia orchestrata dall'arredatore. Assolutamente uno splendido biglietto da visita.
"Non c'è nessuno... proviamo a suonare questo campanello da banco" disse, sentendosi un tonfo al cuore. Dopo tutte le speranze riposte in questa ditta, vedere il negozio vuoto era un fatto che tarpava le speranze. Ma il tonfo vero doveva ancora arrivare... "Dling!".
"Uaaaahhh!!! Troooooommm!!! Brooooommmm!!!! Aaah! Nooo! Sempre cosììì!!!". Dal retrobottega arrivarono suoni di cadute fragorose. "Sigh... mai un atterraggio morbido!". Andy ebbe un momento di sorriso nell’immaginare quella scena esilarante.
Dopo che la commessa ebbe subito la caduta libera, si ricompose ed apparve al depresso di turno. "Buongiorno. Posso aiutarti?"
"Sì, grazie. Ho un problema. Nonostante io mi alleni duramente non so giocare a calcio, e ciò mi fa soffrire".
"Ho capito. Vieni, andiamo nel mio ufficio privato". La sconosciuta accompagnò Andy in una stanza attigua, arredata similmente al locale d'ingresso. Attorney si sedette su una poltroncina di mogano foderata in pelle, mentre un raffinato tavolo intarsiato lo separava dalla sua interlocutrice. Una finestra aperta inondava di piena luce la stanza, progettata per essere sempre avvolta dalla penombra. Lo stile antico pervadeva lo spazio, con pareti foderate in legno e carta da parati retrò. Anche qui oggetti d'arte, preziosi e rarità facevano bella mostra di loro.
Andy rimase per un momento rapito dalla cura degli arredi, ma ciò che lo colpì maggiormente fu il mastodontico quadro che sovrastava la figura della commessa. Una tela magistralmente dipinta, identica alla figura che gli si stagliava di fronte.
"Colpito dal mio ritratto? L'ho dipinto personalmente".
"Wow, complimenti signora, questo luogo è veramente fantastico! Un rifugio della bellezza" Andy recuperò parte della propria serenità trovandosi in quel posto ed inebriandosi di tale magnificenza.
"Molto piacere. Io sono Fidia, la proprietaria. Tu come ti chiami?" la donna appariva sui quarant'anni, vestita in maniera elegante con una camicetta bianca sovrastata da una giacca rosso antico. Era bionda, con le ciocche dei capelli intinte nel carminio, curata in ogni suo dettaglio. Tra i capelli aveva una spilla a forma di fiore dai petali in diamante con al centro un rubino.
"Io sono Andy Attorney. Come le ho detto ho un grande desiderio: giocare a calcio. Il mio compagno di classe, Mark Evans, ha capitanato la squadra della mia scuola, la Raimon Junior High, alla vittoria nel Football Frontier. Lui dice sempre che è l'allenamento a generare la forza di un giocatore ed allora io ho deciso di seguire il suo consiglio: per un mese mi sono sottoposto ad allenamenti massacranti, pur di migliorare ed inseguire il mio sogno".
"Davvero sei un compagno di quella persona? Incredibile! È…” ebbe un moto di interesse, poi si accorse della piccola gaffe e si ricompose. “Interessante. E dunque?"
"Ecco il problema. Ho versato lacrime e sangue per tutto questo tempo! E che cosa ne ho ottenuto? Nulla! Le mie abilità non sono minimamente aumentate! Ho sostenuto il provino per entrare nella squadra della Kirkwood e ne ho racimolato una sonora figuraccia! Ciliegina sulla torta, è solo l’ultimo di una lunga serie di fallimenti!". Andy ebbe un attimo di commozione, gli scesero delle lacrime dagli occhi e dovette fermarsi. Fidia fu colpita dalla storia del giovane, cominciando a mostrare vivo interesse per quella persona bisognosa di aiuto. Gli porse un fazzoletto di carta, lui continuò: "Ora, dai manifesti pubblicitari ho visto la sua azienda e ho sperato che lei potesse aiutarmi".
Fidia sorrise. Quel ragazzo la intrigava. "Ma certo che ti posso fornire assistenza. Questa società è sempre riuscita ad erogare i servizi che le venivano chiesti. Ti sei rivolto alla persona giusta".
Andy si liberò di un peso. Finalmente qualcuno che lo poteva sorreggere! Il suo sogno poteva realizzarsi! Finalmente avrebbe raggiunto il livello di Mark Evans! Sì, sì, ora avrebbe potuto coronare il proprio desiderio! Per sofferenze era decretata la fine! Ma...
"Un dettaglio tuttavia mi sfugge. Quanto hai a disposizione per il pagamento?"
"P-pagamento? Effettivamente, ecco, io..." dopotutto un ragazzino delle medie generalmente non possiede molto denaro, giusto?
"Ho capito. Mi dispiace, ma ti ricordo che noi siamo una specializzata società di servizi. I nostri prodotti sono di altissima qualità, ma anche estremamente costosi". Andy si sentì crollare il mondo addosso. Proprio ora che era arrivato ad un passo dalla soluzione! No, no, non era possibile! Aveva di fronto colei che prometteva di liberarlo dal fuoco che lo attanagliava, ma la dimensione economica li separava anni luce! No, proprio ad un passo dalla vittoria!!!
"Mi ha fatto piacere parlare con te. Sono stata felice di aver alleviato per un poco le tue sofferenze, tuttavia sono anche addolorata per non poter proseguire oltre. Ti consiglio di recarti da uno psicologo, per trovare giovamento" disse Fidia, cercando di non contristarlo troppo. Altro che psicologo! Andy sentiva che nessuno specialista avrebbe potuto sedare ciò che sentiva. Un desiderio che gli pareva così radicato nell'intimo da apparire immodificabile. Qualcosa che gli scorreva nelle vene. Una necessità quasi primaria. Altro che psichiatra o simile! Al massimo lo specialista avrebbe potuto limare il disturbo, non vincerlo. Gli si prospettava nuovamente una tremenda vita di sofferenze, quando…
"Ma dammi un'ultima informazione. Che cosa provi di fronte a Mark Evans?"
"Signora Fidia, io sento un bruciore immenso. Provo invidia nei suoi confronti. Vorrei essere come lui, con lui, al suo posto. Vorrei aver vinto io il Football Frontier! Ah quanto mi fa rabbia! Lui è il mio idolo, ma anche il mio più grande rivale".
"E dunque gli vuoi bene oppure lo disprezzi?" la donna era incuriosita da quel ragazzo così percosso dai sentimenti, ma allo stesso tempo forte per non lasciarsi vincere. "Non lo so. Io vorrei essere come lui e basta. Certo, umanamente la sua presenza è scomoda. Però vorrei che non lo fosse, vorrei potermi compiacere di averlo come compagno". Fidia ebbe un sussulto. Non lo odiava! Molti nella sua situazione avrebbero voluto togliere di mezzo Mark Evans, farlo sparire perché ingombrante. Ma non lui! In fondo gli rimaneva ancora amico e compagno.
Ma in fondo in fondo, valeva la pena mandare via un ragazzo d'oro del genere? Era un peccato lasciare una persona così in difficoltà in mezzo ad una strada, magari avendola sulla coscienza. E poi questa faccenda dell'allenamento a vuoto non le tornava. Come poteva essersi immerso nel training senza alcun risultato? Doveva scoprirlo. Ne andava del Progetto A. I suoi committenti volevano una relazione completa, necessitava studiare anche questo caso. Fu così che ebbe un lampo di genio: "Mio carissimo Andy, è vero, io non ti posso ricercare una soluzione poiché tu non hai abbastanza denaro. Tuttavia forse un’alternativa esiste".
"Davvero? Sul serio???" Andy ebbe un attimo di trepidazione. Ma allora c'era una speranza!
"Facciamo così. Devi sapere che un altro committente mi ha posto una richiesta molto simile alla tua. Mi ha ordinato di trovare mezzi per incrementare le capacità calcistiche di una persona, cosiddetto Progetto A che mira a creare calciatori di classe A. Ora, io ho bisogno di un soggetto su cui testare i miei risultati. Sei disposto a correre questo rischio ed a diventare la mia cavia umana?"
Andy era al settimo cielo. Il suo desiderio poteva avverarsi! No, aspetta un momento, ma…
"Un attimo. Cavia umana? Rischio? Cioè, ci sono pericoli?"
"In linea teorica no. Le mie soluzioni sono sempre incruente ed efficaci. Tuttavia, proprio per garantire tali standard, mi sono riproposta di testare ciò che ho ideato, per sicurezza". Andy non era convinto, tuttavia non c'era altra scelta. Prendere o lasciare. Quando mai gli sarebbe capitata un'altra occasione del genere? E poi, da quello che diceva... insomma, valeva la pena tentare.
"Ci sto. Sperimenterò le sue soluzioni!".
"Molto bene! Allora il contratto è siglato!" Fidia si alzò ed estrasse una scatolina da un cassetto. Aprendola e porgendogliela, disse: "Tieni. Questo è un Ciondolo Assoluto. Portalo al collo e vedrai che da oggi sarai un campione di calcio". Attorney osservò attentamente quella collanina con un pendente simile ad un diamante. Risplendeva di una luce purissima, colpito dai bagliori del Sole al tramonto.
"Ah, ancora due cose. Portalo sempre sotto la maglia e maggiori saranno gli effetti. E soprattutto -Fidia divenne seria in volto- non rivelarlo a nessuno, capito?"
"Capito. Ai suoi ordini, principale!" disse, sfoderando un maxisorriso.
"Perfetto. Allora, tu fiondati nel calcio più che puoi. Settimanalmente mi riferirai i risultati degli effetti del ciondolo, d'accordo?"
"Assolutamente sì! Non vedo l'ora! Posso andare?" Fremeva pur di fiondarsi su un campo da calcio nel più breve tempo possibile.
"Certo. E divertiti!" esclamò, mentre la controparte sfrecciava alla velocità della luce.
 
***
 
Attorney si diresse verso il parco, cercando qualcuno con cui potesse giocare a calcio. Doveva sperimentare! Chissà quali erano gli effetti del Ciondolo Assoluto! In un angolino vide il suo amico Peabody.
“Ehilà, Paul! Come butta?”
“AAAAAAAH! Oh, Andy, sei tu! Mi hai spaventato. Beh, comunque sono felice per la vittoria della squadra. E tu come sei andato al provino colla Kirkwood?”
“Tu hai paura di tutto… e comunque male. Mi raccomando, come al solito non dirlo a nessuno. Solo tu ed Aurelia siete i miei confidenti segreti”.
“Come preferisci. Dopotutto anche io ho il mio sogno nel cassetto, no?”
“Giocare a calcio? Beh, identico al mio. Ti va di fare due tiri con me?”.
“Ma sei impazzito??? Potrebbe vederci qualcuno!!!”.
“Andiamo e che male c’è?”
“Ecco… io… mi vergogno…”
“Di cheeee? Sempre la stessa storia”.
“Umpf, lo sai che io sono timido”.
“Fin troppo”.
“E sai anche che il calcio è la mia passione segreta e che mi vergogno a calcare il campo da gioco da quando ero piccolo così? No, cioè, vabbè, sono ancora piccolo così, ma fa nulla. Non siamo mica a casa tua!!!”.
“Andiaamooo… aaah, ecco perché non sei andato ad accogliere la Raimon. Suvvia, se qualcuno ci chiede qualcosa diremo che te l’ho chiesto io! Mi accollo la responsabilità”.
“Uff… e va bene. Ma solo due tiri, d’accordo?”
“Affare fatto!”. Gli occhi di Attorney scintillarono.
Paul si posizionò fra due cespugli con alle spalle il muro di cinta, Andy ad una decina di metri di distanza. Nessuno era in vista, quindi il suo amico poté giocare senza vergogna. “Pronto?”
“Vai, presto!”.
Andy prese la rincorsa e concentrò tutta la sua forza nel piede. Il Ciondolo Assoluto, stimolato dalla situazione, emise un bagliore. I capelli di Andy si allungarono formando ciuffi articolati azzurro cielo e colorandosi di bianco sulle punte, mentre un orecchino nero gli spuntò sul lobo sinistro. Attorney cercò di colpire la palla, ma come suo solito sbagliò e calciò l’aria, sbilanciandosi e precipitando a terra.
“Nooo, nooo, noooo, non è possibile! Ma allora non funziona! Ho sbagliato ancora!!!”. Un millisecondo dopo si udì un boato: “Braaaaammmm!!!”.
“A-Andy… ma che ti è successo? Perché hai cambiato aspetto?”
“Io non ho cambiato aspetto” rispose, alzandosi “e… oh, ma che mi è successo??? E… e… e questi capelli così strani…. Ma… questo affare nell’orecchio… cosa…. Eeeeehh? Ma che mi sta succedendo?”
“Questo è il meno, guarda là!” disse Paul, indicando il posto dove si trovava prima. Il muro alle loro spalle ora mostrava un chiaro cratere.
“E che significa? L’hai fatto tu?”
“Ma nooo! È stato il tuo tiro! Ma quando hai imparato?”
“Ma se ho mancato la palla e sono capitombolato!”.
“Esatto, però il tuo calcio era così forte che ha scatenato un vortice tale da portarsi dietro la palla e schiantarla contro quella cinta! È fantastico!”.
“Io… io… io davvero ho fatto una cosa simile? E va bene, voglio vedere coi miei occhi!” replicò, recuperando il pallone. “Gnnn... vaaiii!!!” commentò, calciando ancora. Stavolta la sfera trapassò il muro generando una fontana di mattoni che fragorosamente ricaddero al suolo.
“M-ma è… FANTASTICOOOOO!!! PAUL, IL MIO SOGNO SI È AVVERATO! SÌÌÌ, FINALMENTE SONO UN GIOCATORE DI TUTTO RISPETTO!!!” urlò, pazzo di gioia, abbracciando Peabody fin quasi a soffocarlo.

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Andy Assoluto

Io: secondo capitolo pubblicato! Vai!
Pubblico: zzzzz...
Io: uh, che interesse.
Pubblico: zzzzz...
Io: sveliamo qualche piccolo dettaglio. Il design di Andy assoluto è ispirato a Meister X e Hartwin Throbb, due personaggi del gioco Inazuma Eleven Go. I capelli prima pensavo di farli bianchi e azzurri, poi ho invertito i colori. Immaginatevelo come volete. La maglia invece è verde con i bordi neri a formare dei cunei simili a zanne, praticamente è quella della Kirkwood con i colori scambiati tra portiere e giocatori. Dato che Andy nello scorso episodio ha tentato di entrarci, mi sembrava dovuto. Ma a parte questo, cominciamo a vedere in azione la fantastica invenzione di Fidia, il Ciondolo Assoluto!
Pubblico: zzzzz...
Io: e facciamo conoscenza con il secondo amico di Andy, ovvero Paul Peabody. Nel manga è un manager della squadra. Con Aurelia Dingle formano il mio terzetto di protagonisti. Siete contenti?
Pubblico: zzzzz...
Io: sigh… allora, lettori da casa, mi raccomando divertitevi ed arrivederci a settimana prossima!


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Capitolo 3
*** Tutti vogliono qualcosa! ***


Tutti vogliono qualcosa!

“Milli io esco, vado a fare un giro con il Dispositivo Sferico”.
“Va bene papà, dove vai di bello?”
“Al Rifugio Purezza, voglio staccare la spina per un paio d’ore. A guardare le montagne sorseggiando cioccolata calda. E poi il cameriere, quel Raffi, è così simpatico. Da quando gli Ultraevoluti sono in pace pare che ci sia permesso andare anche in vacanza, dopotutto”.
“Fa’ pure, io rimango a studiare la fascia rossa”.
“Ancora??? Ma non sei stufa???”
“Grrr… mi sto scervellando! Com’è possibile che non riesca a trovare l’errore?”.
“Ancora la storia della materia prima?”
“Sì! Non riesco a capire come abbia potuto sbagliare i calcoli in quel modo! Apparentemente… oooh!”. La figlia si accasciò.
“Eddai, rilassati. Vieni con me in montagna, Milli. Dimentica”.
“Non riesco a dimenticare. È una cosa che oramai mi trapana il cervello. Perché, perché di fasce non riesco a fabbricarne più di una????”
 
***
 
In tutt’altro tempo e tutt’altro luogo, invece, i membri della Raimon stavano ritornando a scuola dopo la vittoria nel Football Frontier: “EVVIVAAAAA!!!” ah, gasp, trapanano le orecchie pure a me che sono il narratore. Comunque…
“Ce l’abbiamo fatta! Siamo grandi!”.
“Assolutamente! Siamo i migliori capitano” ribadì Tod.
“Oggi abbiamo fatto uno splendido lavoro” fu il commento di Nathan.
“Ehi, ragazzi, guardate, che cos’è quel coso?” chiese Timmy osservando l’orizzonte. “Sembra una stella cadente, ma è nera”.
“Già, hai ragione! E punta proprio verso la Raimon!”.
SBAAAAAMMMM! L’oggetto misterioso toccò terra in un fragore assordante.
“Ma che cosa sta succedendo? Signor Veteran, presto, si sbrighi! Torniamo a scuola il più presto possibile!”
“Inserisco il turbo ragazzi” rispose il pilota.
Quando arrivarono, uno dei fratelli Veteran chiese all’autista: “Ah ma dove vi eravate cacciati? Pensavamo aveste forato. Vi aspettavamo un’ora e mezza fa!”.
“Ehm… insomma… diciamo che siccome mi sono lasciato prendere un po’ la mano, mi hanno fermato i vigili urbani e confezionato una multa coi fiocchi! Ohohoh!”.
“Non c’è niente da ridere, Veteran” lo zittì Nelly. “Piuttosto, che cosa sta succedendo qui?”
Nell’aria aleggiava una inquietante nebbia scura che nascondeva qualcosa di apparentemente pericoloso.
“Eccoo... diciamo che abbiamo avuto imprevisti” ribatté il secondo fratello. “Sono arrivati degli squilibrati che si spacciano per alieni ed hanno voluto affrontare la squadra in una partita di calcio. Ma siccome voi eravate via e quelli non volevano aspettare, hanno affrontato la leggendaria Inazuma Eleven”.
“E sono stati sconfitti miseramente. Ah, che sbruffoni”.
“Ehm… veramente non proprio, signorina Nelly… venite a vedere!”. Al campo da calcio lo spettacolo era desolante: i magnifici undici erano tutti doloranti ed a terra.
“Ah salve Hillman. L’ho sostituita in porta mentre lei era assente” fece il terzo fratello Veteran. Ma non è andata molto bene, come vede. Ohi, ohi!”.
“Non è possibile… no, non è assolutamente possibile! Ma chi è stato?” commentò Mark di fronte a quello spettacolo desolante. “Chi è il colpevole?”
“Meglio ricorrere al re che rivolgersi ai suoi ministri” rispose un figuro vestito di grigio avvolto dalla nebbia “Voi siete la squadra di calcio della Raimon, giusto?”
“Sì, esatto. Io sono Evans, il capitano. E tu chi sei?”
“Io sono Janus, alieno proveniente dal sistema di Alius. Sono qui con i miei compagni ed insieme formiamo la Gemini Storm, uno dei migliori team dell’Alius Academy!”.
“Alius Academy hai detto? E che cos’è?”
“A te non deve importare che cos’è. Tu sappi solo che siamo qui per distruggere la tua scuola”.
“Non te lo permetterò! Non ne hai il diritto!”
“Come il cielo non ha due soli così il popolo non ha due sovrani. Se vuoi sfidarci per il predominio sulla Raimon, fallo a tuo rischio e pericolo”.
Nel frattempo, una figura nell’ombra osservava tutta la scena. Nascosto fra i rami di un albero, sorvegliava la zona già da qualche minuto. “Bene, sono arrivati. Tutto come previsto. Ora lasciamoli divertire un po’” commentò, sfacciatamente.
“Eccoci qui per questa elettrizzante partita fra Raimon e Gemini Storm! A commentare come sempre sarò io, Chester Horse Junior! Prepariamoci per un match che resterà negli annali!”.
“La bella virtù combatte il vizio. Siete ancora in tempo per ritirarvi”.
“Assolutamente no! Come possiamo ritirarci se ci state minacciando?”
“Errare è umano, perseverare è tremendo. Hai visto come abbiamo ridotto la Inazuma Eleven. E sappi che quello è nostro” disse, indicando un pallone nero al centro di un cratere.
“Eeeh? Cioè, avete scavato voi quella buca?”
“Non l’abbiamo scavata, è stato un tiro di Janus” disse Rihm.
“Ecco cos’era quelle stella cadente di prima! Erano loro a fare quel boato assordante! Ragazzi la vedo grigia…” commentò Tod.
“Se siete pronti possiamo iniziare, terrestri”.
“L’arbitro sta per dare il via a questo match che deciderà le sorti della Raimon. La seconda partita consecutiva che stabilirà la sovranità sul patrimonio immobiliare. Ecco dunque che si parte col fischio d’inizio!”.
“Avanti ragazzi, dimostriamo loro che siamo i campioni del Football Frontier!”.
“Esatto Jude! Non lasciamoci impressionare!” ribatté Steve.
“Patetici terrestri. Non vi state rendendo conto che noi siamo ad un livello superiore!”. “Colpo di scena, Janus ruba subito palla! Ad una velocità stroboscopica si alterna con Rihm e spiazzando la difesa è già di fronte ad Evans!”
“Non ti permetterò di segn…” “Cometa Astrale!” “...are!” “Goool, Janus è stato così veloce da non lasciare il tempo al portiere neanche di vedere la palla! Uno a zerooo!”.
“M-ma come è possibile? È pazzesco!”.
“Capitano! Io devo andare in bagno!” si terrorizzò Jack.
“Sono dieci volte più veloci di noi!” impallidì Nathan.
L’osservatore nella penombra, al vedere ciò, commentò: “E stanno già perdendo. Prevedibile. Ma il bello deve ancora arrivare. Ancora un po’ e sarà il momento giusto per intervenire. Aaah, la sento già nelle mie mani”.
“L’arbitro fischia, il gioco riprende. Ma di nuovo Janus si impossessa del pallone e che fa? Tira da centrocampo!”.
“Cometa Astrale!”.
“Da questa distanza la parerò. Mano del colosso!” “Tremendoaaaaaaaahhh!”. “Dueee a zeroooo! La Cometa Astrale sbriciola la Mano del Colosso come se fosse un biscotto! La forza della Gemini Storm è devastanteeee!” tuonò Chester.
“Bravi, bravi, fateli a pezzi. Tanto poi vedrete” commentò l’uomo misterioso. Sbrigatevi, su, che prima recupero ciò che voglio prima finisco la giornata. Tanto non hanno minimamente la forza per opporsi. Sarà mia senza sforzo”.
 
***
 
“Fidiaaa! Fidiaaaaaa! Anf, anf. Fidiaaa! Pant, pant” Andy, trafelato, ripercorse i suoi passi fino al negozio fatidico. Entrò, ma non c’era nessuno.
“Hmmm… dove sarà andata? Beh, suoniamo”. “Dling!”. “Brooooommm craaaassshhhh!”.
“Ohibò, crolla il palazzo?”
“Ahi… uhi…”
“Ehm… Fidia?”
“Ah, sìì, arrivo!”. Dieci secondi più tardi si palesò, dopo essersi rimessa in sesto i capelli per via dello schianto nel retrobottega. “Allora Andy, abbiamo novità?”
“Certamente! Ha funzionato! Ho fatto un tiro fenomenale! Il suo gioiello mi ha trasfuso una forza senza pari! Ora potrò giocare al livello dei grandi campioni! Grazie! Grazie infinite!!!” esclamò, quasi volendola abbracciare.
“Ne sono lieta. Visto che sei così contento, stavo pensando in questi minuti di affidarti una missione molto particolare. Qualcosa che solo un vero campione può affrontare” sentenziò lei, pomposa.
“Ah, non vedo l’ora di mettere in campo le mie nuove abilità! Che cosa devo fare?”
“Vedi, in questo lasso di tempo, mentre tu assaggiavi la tua bravura, è giunta ad Inazuma una banda di teppisti detta Gemini Storm. Hanno già distrutto alcune scuole del paese ed oggi puntano alla Raimon”.
“Ma allora non sono teppisti, ma benefattori! Vuole dire che da domani niente più lezioni? Evvaiii!!!”.
“Non so come sia finita, la battaglia è ancora in corso. Beh, insomma, questi figuri sfidano tutte le squadre di calcio delle scuole che incontrano e se vincono disintegrano l’istituto. Essi paiono avere tecniche calcistiche eccezionali colle quali hanno facilmente portato distruzione ovunque”.
“Ah allora non sono proprio degli incapaci…” commentò lui, accigliato.
“È proprio per questo che desidero che tu li sconfigga. Voglio testare il Ciondolo Assoluto contro la loro forza”.
Andy ebbe un fremito. Finalmente era arrivato il suo momento! Sì, ora poteva ambire alla gloria! Ora poteva diventare il giocatore supremo! Aveva la possibilità di scontrarsi con dei fuoriclasse e di batterli, dimostrando a tutti il suo valore e venendo ripagato da anni di tormenti! Fu così felice che rispose: “D’accordo. Farò come dice. L’unico problema è che io non ho una squadra”.
“Beh, puoi sempre reclutare dei giocatori. Ti fornirò altri Pendenti Assoluti, se necessario”.
 
***
 
I membri della Raimon giacevano a terra doloranti, logorati dalla partita contro la Gemini Storm. Anche se erano i campioni del Football Frontier, contro questi mostri non c’era stato nulla da fare. A riprendere l’evento erano arrivate anche le televisioni, attratte dalla notizia della minaccia di distruzione.
“Siete stremati. Noi siamo i più forti, la Raimon è condannata. Preparatevi”.
“La situazione è critica, come potete vedere. Dopo aver sconfitto la leggendaria Inazuma Eleven, gli alieni hanno divorato in un sol boccone anche la Raimon ed ora paiono inarrestabili” tuonò la speaker di fronte alla telecamera, sfoderando un’espressione catastrofica.
“Un momento, fermi tutti!” disse uno strano figuro sbucando dalla nebbia. Era completamente vestito di blu, aveva il volto parzialmente coperto ed era simile ad un ninja. L’uomo misterioso che aveva osservato il match di nascosto ora si palesava.
“Gemini Storm, da questo momento voi farete quello che vi dirò io. Siete in mio potere”.
“Prosperità ai miti e castigo ai rivoltosi. Chi sei tu, terrestre, per imporci qualcosa?”
“Il mio nome è Raffi. Provengo dal Rifugio Purezza e sono qui apposta per voi” disse lo sconosciuto. “Colpo di scena! La Raimon viene aiutata da una persona inedita!”.
“Sei seccante. Non ci disturbare. Voi terrestri non potete nulla contro di noi”.
“Non vi ho convinti eh? Allora farò in altro modo. Sappiate che io amo i metodi spicci”. Estrasse dalla tasca una sorta di bottone rosso, lo premette e si materializzò un pallone bianco. “Dispositivo sferico attivato! Azione”. Raffi premette il pulsante giallo ed una voce metallica affermò: “Modalità controllo mentale”. Delle onde luminose investirono gli alieni, che replicarono: “Pratica senza dottrina è come crusca senza farina. Ai tuoi ordini, allenatore Raffi”.
“C-che cosa? Come? Li ha plagiati con quella strana luce gialla?” venne sorpreso Mark.
“Ma come, erano così invincibili questi alieni… che stiano facendo finta?”
“Non so, ma quell’uomo non mi convince”.
“Beh ad ogni modo ci ha salvati. Dobbiamo ringraziarlo” ed Evans si avvicinò porgendogli la mano. Piacere, io sono il capitano. Grazie di tutto”.
“Oooh, da vicino è ancora più bella. Che splendore!”.
Mark si guardò all’indietro per capire se alle sue spalle si trovava Nelly, ma invece vide il deserto. “Come scusi? Con chi sta parlando?”
“Ahemm… niente, no, niente. Ecco… io… insomma… ehm…” Raffi era praticamente in visibilio.
“Ma che ha? Si sente bene?”
“Insomma… quella fascia che hai nei capelli… diciamo che sarebbe una bella ricompensa per avervi salvati, tu non credi?”
“Eh? Ma che sta dicendo?” Mark rimase interdetto per una manciata di secondi. “Scusi, non la capisco”.
“Beh non credi che sia un po’ troppo evitarvi la distruzione in cambio di niente? Non vivo mica d’aria io! Guarda un po’ come li ho ridotti!” e puntò l’indice contro la Gemini Storm, imbambolata.
“Ascolti signor Raffi” al preside Raimon scappava da ridere, nel vedere un tizio vestito come da carnevale “le pagheremo le spese per aver fatto risparmiare alla Raimon i soldi della ricostruzione. Siamo anche disposti a conferirle un’onorificenza”.
“Non voglio nessuna medaglia io” rispose lui “Io voglio quella!” disse, indicando la testa di Mark. “La sua fascia per capelli. Un ricordo di famiglia, giusto?”
“Giusto, ma… lei come fa a saperlo?”
“Non importa. Allora, me la dai?”
“Beh veramente…”
“Signor Raffi, l’istituto Raimon la ringrazia dal profondo del cuore per averci salvati. Ci dica, ora, con calma, se vuole qualcosa, dopotutto mi rendo conto che potrà essere scosso dopo una tale minaccia e…”
“Noo noo nooo. Io voglio quella fascia rossa. Ho preso il controllo della Gemini Storm e non esiterò ad utilizzarla”.
Mark, sconsolato per la stramba richiesta, esitò a rispondere. “Sei titubante vedo. Bene, ma allora sappi che ti sfido. La Gemini Storm contro la Raimon. Chi vince si tiene la stoffa. E bada che non è un invito”.
“Mark” prese a dire Nathan “Vorrei tanto fargliela vedere a questo tizio strambo. Però contro gli alieni non c’è nulla da fare” disse, osservandoli mentre dal ghigno maligno che avevano stampato in volto pochi minuti prima ora erano passati ad un sorriso ebete.
“Giusto capitano. La Gemini Storm è passata sotto il controllo di quelli lì e penso che dovremo soccombere”.
“Disgraziatamente non abbiamo altra scelta. Ahiiii!”. I membri della Raimon in tutto questo tempo si erano trascinati sulle panche a bordo campo, ma non parevano per nulla abili alla continuazione. Jim, Sam, Max, Steve e Timmy erano i più colpiti.
“Allora dobbiamo arrenderci. Che rabb…”
“Ehi, ma che succede qui?” urlò una persona, appena entrata dal cancello. Chi ha causato tutto questo?” tuonò, serio.
“Pssst! Andy! Nasconditi, c’è una tragedia in atto!” gli sussurrò Aurelia, confusa fra la folla. Ma Attorney non aveva la più pallida intenzione di optare per un profilo basso, tutt’altro: “Voglio conoscere il responsabile!”.
“Glom… cavolo, Andy... “ tremò Raffi “Proprio adesso… gasp, ehm…” e puntando il dito contro la Raimon: “M-mi sono ricordato di un impegno. Per questa volta la passate liscia, ma vedrete che prima o poi mi rifarò vivo! Addio!” e premette il pulsante blu del suo Dispositivo Sferico. “Modalità Teletrasporto”. Svanì, e con lui tutta la Gemini Storm.
“Andy! Ma cosa gli hai fatto? Si sono volatilizzati!”.
“Boh, io in effetti volevo sfidarli, ma a quanto pare…”
“E poi, come mai questo strano aspetto? Capelli lunghi e colorati, orecchino…”
“Oh, un piccolo cambiamento. Ad ogni modo gli alieni sono riusciti ad infortunarne cinque di voi”.
“Capitano, hanno bisogno di essere portati in ospedale! Stanno male!” disse Tod.
“Presto allora” ribatté Hillman “chiamo subito un’ambulanza”.
“Psst! Andy! Ma che ti è saltato in mente?” domandò Aurelia “il provino con la Kirkwood ti ha dato alla testa?”
“Oh, Aurelia! Non ti ha ancora spiegato del tiro che ha fatto con me?” si intromise Paul Peabody.
“No… e poi, come mai hai cambiato look in questo poco tempo? Come hai fatto a farti crescere i capelli in solo un’ora?”
“Diciamo che… l’incontro con Fidia è stato illuminante e la soluzione ai miei problemi ha l’effetto collaterale di combattere la calvizie. Ad ogni modo, la cara signora è riuscita a donarmi una bravura sovrumana”.
“Interessante… posso sapere come ha fatto?”
“Mi ha dato un ciondolo da indossare e questo è il risultato. Prima mi sono allenato con Paul e il mio tiro ha sfasciato un muro”.
“Davvero impressionante Aurelia! Se non l’avessi visto coi miei occhi non ci avrei creduto!”.
“Beh allora complimenti. Potrai inseguire il tuo sogno”.
“Per l’esattezza. Però avrei bisogno di un favore. Sapete, il mio sogno è appena iniziato”.
“Va bene, allora spara”.
“Ecco… io desidero arrivare alle vette della bravura nel mondo del calcio, ma naturalmente non posso essere solo. Fidia inoltre mi ha costretto a formare una squadra perché vuole che io testi il suo potere combattendo contro gli alieni. Però in questa maniera ho bisogno di altri dieci giocatori. Volete unirvi a me?”

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Aurelia Absolute

Io: le posizioni si delineano. Andy comincia a reclutare i compagni e vi annuncio che formeranno una squadra molto simile ai Dark Emperors. Solo che si chiameranno gli Assoluti, e da qui Inazuma Eleven Absolute.
Pubblico: zzzzz...
Io: umpf, il consenso è unanime…
Pubblico: zzzzz...
Io: alzi la mano chi ha riconosciuto i proverbi di Janus!
Pubblico: zzzzz...
Io: ecco, appunto.
Pubblico: zzzzz...
Io: vabbè, ve lo dico io. Sono gli aforismi dei Sette Saggi della regione di Unima, che ho appreso dall’apposito miniepisodio di Pokemon Generazioni. Chi l’ha visto?
Pubblico: zzzzz...
Io: non avevo dubbi.
Pubblico: zzzzz...
Io: beh, poco male. Arrivederci a settimana prossima!


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Capitolo 4
*** Il furto! ***


Il furto!

“Andy! Ma perché ci hai dato appuntamento all’ospedale di Inazuma? Paul, tu sai la motivazione?” chiese Aurelia, curiosa.
“No, io ne so quanto te” rispose Peabody.
“D’accordo, vi spiegherò tutto. Abbiamo bisogno in fretta di fare crescere la nostra squadra che per ora è composta solo da noi tre. E siccome cinque giocatori della Raimon sono infortunati, ho pensato di andare a prendere loro”.
“Ma se sono infortunati appunto…”
“Già, ma qui sta il bello. Se si uniranno a noi potranno indossare i Ciondoli Assoluti e dunque grazie alla superforza non avranno più bisogno di tempo per guarire. Altrimenti aspetteranno per tutta la convalescenza”.
“Interessante. Allora entriamo”.
Il gruppo raggiunse le stanze dove Timmy, Sam, Max, Jim e Steve stazionavano.
“Chissà Mark e compagni dove sono adesso”.
“Già. Da quello che mi hanno detto l’ultima volta che ci siamo sentiti per telefono dovrebbero essere ancora a Nara” rispose Steve.
“Certo che io mi annoio proprio a marcire ventiquattro ore al giorno in questo letto. Come vorrei poter giocare di nuovo a calcio” obiettò Sam.
“A chi lo dici”.
“Beh allora io posso aiutarvi” si intromise Attorney, giunto sul posto. “Sto reclutando giocatori per formare una squadra di calcio e battere gli alieni”.
“Buon per te, ma noi siamo infortunati come vedi, altrimenti saremmo già a giocare con Mark”.
“Beh, a tutto c’è rimedio” Andy estrasse un Ciondolo Assoluto dalla tasca “Provate ad indossare questo”.
“Come luccica! È un portafortuna?” chiese Steve.
“Insomma… una sottospecie diciamo” disse, vaga, Aurelia.
“Lo provo io!” si intromise Timmy “vediamo come mi sta”.
“Bello vero? È un tocco di classe” ammise “anche se in questo momento vorrei essere su un campo da calcio piuttosto che in questo posto a sedimentare”. Detto fatto! Il ciondolo emise una luce sfolgorante, dopodiché Saunders si ritrovò in piedi pieno di energia. I suoi capelli ora erano leggermente più crespi.
“Ma cosa mi è successo? Il piede non mi fa più male!” esclamò, mentre si esibiva in saltelli vari.
“Ma è incredibile! Cosa gli hai fatto? L’hai guarito?”
“Ooooooh!”
“Uuuuh!”
“Incredibile!”.
“Anche voi potete farlo, ragazzi. Allora, volete fare parte della mia squadra?”

***

“La Raimon si appresta a disputare la sua seconda partita contro la Gemini Storm. Quale migliore cornice della cittadina di Nara per un incontro ricolmo di voglia di riscatto? Come al solito il vostro Chester Horse è pronto a commentare”.
“Impudenti terrestri. Vi distruggeremo come la volta scorsa”.
“Non siate così sicuri di voi. Potreste avere delle sorprese”.
“Ben detto Mark. Anche io sono prontissima”.
“Avete una nuova adepta vedo. Ma anche se fosse la figlia del presidente non vi servirebbe”.
“Ehi, bada a come parli! Per tua informazione io sono davvero l’erede di Stewart Vanguard!”.
“Tsk, inutile. Non potrete prevalere lo stesso contro di noi”.
“L’arbitro fischia l’inizio di questo incontro che… eh?” una nebbia azzurra invase il cerchio di centrocampo, poi venne squarciata da una figura maschile.
“Colpo di scena! Ancora una volta Raffi si palesa all’inizio dello scontro!”.
“Ancora tu, terrestre insistente? Sei seccante”.
“Questo l’avevi già detto caro Janus!” rispose, voltandosi verso gli altri: “Rieccomi qui. Siete contenti?”
“Eeeeehmm… veramente… ad essere sinceri… no!”.
“Mark chi è questo tipo vestito da ninja?”
“Carissima… ehm, Victoria giusto?” le si rivolse l’uomo “il mio nome è Raffi. Ho già interrotto la prima volta la partita fra Raimon e Gemini impedendo la distruzione della loro scuola”.
“Già, peccato che in cambio volessi la mia fascia rossa!” controbatté stizzito Mark.
“Oooh andiamo, un piccolo sforzo… non sarà la fine del mondo” fece, con noncuranza “e ad ogni modo non ce l’ho fatta”.
“Terrestre, te la faremo pagare per averci ipnotizzati nel nostro incontro precedente! Prendi questo! COMETA ASTRALE!”. Il pallone si avvolse dell’energia dello spazio cosmico, poi si fiondò contro Raffi.
“Tsk! Non sarà così semplice! PROIETTILE GLACIALE!”. Raffi fece comparire dietro di sé una figura umanoide azzurra, poi calciò la sfera in avvicinamento, respingendo il tiro e spedendo la palla in orbita avvolta da una scia di cristalli gelati.
“Come vedete sono più forte di voi. Ora, se volete scusarmi…” premette il pulsante giallo del Dispositivo Sferico, sentenziando: “Modalità controllo mentale”.
“Noi siamo tuoi umili servi, grande imperatore Raffi. Comanda e noi esaudiremo” ribatterono gli alieni, caduti nelle sue mani.
“Molto bene. Raimon, avete salvato Nara dalla distruzione, ma sappiate che se perderete la fascia rossa di Mark sarà mia!”.


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Raffi

***

“Ragazzi, adesso cominciamo ad avvicinarci ad essere una squadra fatta e finita. Siamo in otto, che nome ci diamo?” chiese Aurelia.
“Mah io sono perplesso. Questi ciondoli ci hanno anche fatto cambiare aspetto” commentò Jim, che adesso assomigliava a Byron Love.
“Sì, tu sei quello che si è trasformato di più in effetti” evidenziò Tod “penso che i ciondoli oltre a donare la superforza possano essere validi rimedi contro la calvizie”.
“Ecco questa l’avevo già sentita. In ogni caso, visto che perlomeno in linea teorica ora siamo la squadra più forte del pianeta propongo di chiamarci gli Assoluti”.

***

“Ahi… ohi….”
“Aaaaaahhhh… chi immaginava che fossero così capaci….”
“Non possiamo minimamente competere con loro… uuuuuh!”.
“Non posso permettere che i miei compagni siano umiliati così! Tornado…” Axel vide, a lato della porta, uno degli uomini che avevano minacciato sua sorella.
“...di fuoco!”. Il pallone andò ben sopra la traversa.
“Clamoroso errore di Blaze, la Raimon permane in tremendo svantaggio” tuonò Chester da bordo campo. “Fii-fii-fiiiii!”. “Ed ecco che si conclude questo match, netta vittoria della Gemini Storm asservita a Raffi per trentadue a zero! Inconcepibile!”.
“Onorate i patti, Raimon. Mi dovete qualcosa o sbaglio?”
“Grrrr… d’accordo” ringhiò Mark “ma solo perché hai salvato Nara”.
“Ah già giusto” rispose lui “prendetevi pure una pausa cari, migliori auguri, saluti, baci e abbracci!” ironizzò mentre programmava il Dispositivo Sferico per spedire gli alieni chissà dove.
“Ogni tuo desiderio è un ordine, eccellentissimo Raffi. Noi saremo sempre al tuo servizio ed obbediremo ad ogni tuo comando che…”
“Va bene, va bene, sparite adesso però!” “Modalità Teletrasporto!” ed una nebbia luminosa azzurra li dissolse.
“Tieni, ma sappi che ce la riprenderemo!” disse Mark, porgendogli l’oggetto agognato.
“Eccola! Ma è magnifica! Oh, sì, finalmente è miaaa!” commentò, folgorato.
“Ma toglimi una curiosità. Come mai ti interessa tanto questo oggetto? Sei un collezionista?”
“Non proprio… diciamo insomma che interessi superiori mi muovono e… beh, dopotutto… mah, io… non serve proprio a me e… oh, bé, fate finta che sia per salvare il futuro. Una grande minaccia incombe su di noi…!” disse, con aria teatrale.
“E speri che ti crediamo? Da come ce lo stai dicendo...” commentò sarcastica Victoria.
“Ahah… bé, d’accordo, lo ammetto, ho un po’ esagerato, ma in fondo in fondo ho detto il vero e… ma che, sto a confessarvi tutto? Bah, andiamo via!” e si dissolse.

***

“Novità Milli? Ah, a proposito, il Rifugio Purezza oggi era magnifico. La neve sembrava polvere di diamante e mi hanno servito i krapfen più buoni che abbia mai mangiato. Peccato solo che non c’era il cameriere, quel Raffi, pareva che fosse in missione col Dispositivo Sferico nel passato. Nell’epoca di Mark Evans, tra l’altro”.
“Sono contenta. Ma comunque nessuna novità, papà. Questo disgraziatissimo tessuto è intriso di una energia formidabile, che non si riesce però a cavar fuori” disse la figlia con stizza.
“Deduco allora che ci sarà una trentacinquesima volta” rispose lui.
“Eh? Di che?”
“Sto enumerando i momenti in cui mi farai ancora alzare per andare a prendere questo oggetto” rise Arsenio.
“Uffaaaa… va bene, lo ammetto, è il mio primo fallimento dopo anni! Oramai ho i nervi a pezzi!” urlò.
“Non è necessario fare così, vedrai che…” i due sgranarono gli occhi: la fascia all’improvviso aveva iniziato ad emanare scintille blu.
“Eh? E adesso che ha? Ma è normale che faccia così?”
“Francamente non credo, papà. Non ho idea di che stia succedendo”. La fascia si intrise sempre di più di luce cerulea, poi con un lampo si dissolse.
“Ohibò, e adesso?” sgranò gli occhi Milli.
“Ma… che fu?” rispose Acciaio padre, basito. I due si guardarono negli occhi, increduli. Come aveva fatto la fascia rossa a sparire da sotto i loro occhi?

***

Nei giorni seguenti, il nostro eroe tornò a fare visita alla sua benefattrice.
“Andy, ho una missione per te”.
“Ai suoi ordini Fidia! Chi dobbiamo sgominare?” rispose lui, sfoderando un sorriso a trentadue denti.
“La Gemini Storm ha annunciato che attaccherà la Alpine Junior High, una scuola di Hokkaido. Dovete accorrere in aiuto della Raimon, che li fronteggerà tra mezz’ora”.
“Interessante, ma come possiamo arrivare fin là in così poco tempo?”
“Ho pensato anche a questo. Tieni” gli disse, porgendogli un bottone rosso.
“Cos’è quest’affare?”
“Prova a premerlo”. Il bottone generò una struttura sferica di luce che si rivestì di materia.
“Aaaah, è vivo!” urlò Andy, facendolo cadere a terra.
“Ahah, no, è semplicemente tecnologia! Hai davanti a te un Dispositivo Sferico” spiegò, mentre lo raccoglieva.
“Si tratta di un aggeggio molto utile. Premendo il bottone azzurro attivate la modalità teletrasporto e potete spostarvi dove volete”.
“Mi sta prendendo in giro?” la guardò di sbieco Attorney.
“Assolutamente no! Sono o non sono Fidia, Con Lei Ogni Nodo È Già Sciolto? Su, fidati di Fidia”.
“Bah, sarà. Dunque, con quest’affare potremo raggiungere Mark e compagnia bella?”
“Per l’esattezza. Ad ogni modo ha anche altre funzioni, ma per il momento sono disattivate. Tu puoi utilizzare solo il bottone blu, quello arancio che ti permette di calciarlo, il bottone azzurro che permette di creare un campo da gioco ed il pulsante verde che vi cuce addosso una divisa appropriata. Capito tutto?”.
“Bah, speriamo che fili tutto liscio. D’accordo, ci recheremo ad Hokkaido…”.

Io: altro giro, altro regalo! Oggi Andy ottiene un Dispositivo Sferico. E qui la storia puzza...
Pubblico: zzzzz...
Io: ma a loro non gliene frega nulla. Non si sono stupiti nemmeno quando la fascia è sparita dalle mani della sua tessitrice Milli, proprio dopo che Raffi l'ha rubata. Che coincidenza, eh?
Pubblico: zzzzz...
Io: dormono meravigliosamente, mentre qui si consumano gli eventi. Pazienza, sarà per settimana prossima, vi attende la continuazione. Intanto vi faccio una piccola anticipazione: la maggioranza delle tecniche degli Assoluti saranno ispirate alla luce. A presto!

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Capitolo 5
*** La nascita di una leggenda! ***


La nascita di una leggenda!

“Finalmente ci incontriamo di nuovo, Raimon. Non c’è due senza tre” commentò Janus.
“Gemini Storm, sappiate che difenderemo noi l’Alpine” controbatté Mark “non continuerete con questa follia!”.
“Siete davvero convinti di poterci sconfiggere? Finora, nonostante le intrusioni, avete sempre dovuto soccombere”.
“Non stavolta! Ci siamo allenati e vedrete che ce la faremo! Anche se siamo privi di Axel” il capitano lanciò una sommessa sfrecciatina all’allenatrice che lo aveva cacciato “Dico bene, Shawn?”.

***

“Cometa Astrale!”.
“Mano di laaaaaargh!”.
“Ennesimo gol della Gemini! Ancora una volta la Raimon non riesce a prevalere!”.
“Perché? Perché? Dopo tutto quell’allenamento, perché non riusciamo più a vincere? Non è possibile! No, non perderemo ancora!!”.
“Tsk. Lasciate fare a me e vedrete di cosa sono capace!” ribatté Shawn, prendendo la personalità di Aiden.
“Patetico terrestre. Pensi di infrangere la nostra porta?”
“Grrr! State a vedere adesso! TORMENTA GLACIALE!”. Shawn diede effetto alla palla, poi con una doppia piroetta la calciò verso Galileo.
“Buco Nero!” rispose lui, risucchiandola in un vortice oscuro.
“Ecco qua. Allora, la vostra forza?”
“Grrr… non è possibile! Non è possibileeee!” urlò, arrabbiato, il centravanti.
“A quanto pare siamo arrivati proprio al momento giusto” commentò Attorney, materializzandosi con il resto della squadra.
“Diciamo che è una fortuna se siamo arrivati” ribatté Aurelia, avvolta in una pelliccia “dato che abbiamo sbagliato strada tre volte!”.
“Uffa, vabbè, solo perché è la prima volta che uso il Dispositivo Sferico. Scusami se non vivo in un film di fantascienza” rispose lui.
“Beh stai più attento, io gradirei non finire un’altra volta in Siberia dopo essere stata arrostita nel deserto, grazie. E meno male che il pulsante verde permette di generare la divisa appropriata” ribatté, benedicendo la morbida pelliccia che la avvolgeva.
“Comunque, ciancio alle bande. Mark, ma come mai siete per l’ennesima volta dieci a zero?”
“Me lo domando anche io Andy” rispose lui, voltandosi. “Eeeh? Steve! Jim! Tod! Max! Timmy! Che ci fate qui!?! E come siete cambiati! Ma come avete fatto ad arrivare? Siete qui per aiutarci?”
“Aaah, troppe domande. Diciamo che questi tuoi amici mi stanno aiutando a realizzare il mio sogno. Ciò implica un leggero restyling dei nostri look”.
“Ma come avete fatto a guarire dagli infortuni?”
“Ecco diciamo che noi ora disponiamo di un potere che ci consente di elevarci ad un livello superiore” asserì il capitano.
“Già, Andy ci ha guariti ed in cambio lo seguiamo. Abbiamo formato una squadra”
“Abbiamo migliorato tutte le nostre abilità. Ora siamo gli Assoluti”.
“E… e noi? E la Raimon?”
“Beh non potevamo dire di no. Forza e salute, in cambio di fedeltà. Ci è parso uno scambio equo”.
“Anche Andy è della Raimon, siamo ancora in famiglia”.
“Ad ogni modo, vorremmo helparvi. Possiamo giocare?” chiese, rivolto all’allenatrice.
“Va bene. Avete il mio permesso” rispose la Schiller.
“Cambio della guardia alloraaaa! Che sarà ora dei poveri avversari? Ah, non sanno con chi hanno a che fare! Già immagino questi poveri tapini che soccombono dietro le reti dei magnifici, degli eccelsi Assolutiiiiii!” gracchiò un uomo sbucato dal nulla, vestito con una camicia bianca ed una giacca beige. Indossava degli occhiali spessi ed una cravatta arancione.
“Ehi, ma lei chi è? E poi, la partita la sto già commentando io!” ribatté Chester Horse.
“Salve a tutti, mi presento! Io sono Fitzroy Heritage, commentatore ufficiale nonché primo fan dei meravigliosi Assolutiiii!”.
“Davvero Andy? Avete già un sostenitore fin dalla prima partita, wow”.
“Mark, io questo qui non l’ho mai visto prima! Da dove è sbucato?”
“Ma come da dove sono sbucato? È la vostra magnificenza che mi ha attirato, come un’ape al miele! La vostra bravura travalica il tempo e lo spazio, come potevo io non esserne folgorato?”
“Mah, sarà. Allora, cominciamo?”

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Fitzroy Heritage (...lo riconoscete?)

***

Chester aveva benignamente lasciato il posto al collega, dopotutto la Raimon era stata sostituita. Ora il secondo tempo era tutto nelle mani degli Assoluti.
“Noi siamo gli Assoluti. Noi siamo la squadra suprema” gridò Attorney “Io sono il giocatore supremo! Preparatevi avversari, contro di noi non c’è storia! Le nostre capacità travalicheranno ogni ostacolo, noi siamo giocatori di classe A! Io punto alla vittoria, io ora voglio ritagliarmi la mia fetta di gloria, voglio riprendermi quello che mi spetta e che mi è stato negato per così tanto tempo. Voglio che la mia squadra raggiunga le vette del calcio, voglio conquistare ogni trofeo ed ogni palma della vittoria. Sì, dopo aver fallito per tutto questo tempo, ora avrò la mia rivincita! Ahah, tremate, non avete speranza, o nemici! Noi travolgeremo tutti coloro che ci si frapporranno! Noi siamo gli Assoluti, noi siamo i più forti, noi siamo i migliori!”.
“Andy? Non è eccessiva una presentazione del genere?”
“Beh Aurelia in fondo è vero”.
“Mah a me sembra un po’ ecco… pomposa”.
“Suvvia, rilassati. È per creare l’atmosfera. Ci vuole un po’ di folclore no?”
“E dopo questa carta costituzionale gli Assoluti sferrano il calcio d’inizio. Gli avversari non paiono molto impressionati, comunque si inizia”.
“Preparatevi a subire la sconfitta. È la nostra prima partita, non vi risparmieremo. Così almeno la smetterete di fare a pezzi gli istituti”.
“Abbiamo le nostre ragioni per compiere queste cose”.
“Ah bé certo, ed io non le voglio sapere. Cioè, non che mi dispiaccia veder crollare le scuole, diciamo che lo faccio solo per evitare le spese della ricostruzione” rispose Attorney.
“Sei bravo a parlare. Ma in quanto a fatti?” Janus gli si posizionò davanti.
“Tsk. Non potete competere con noi. Non potete essere al livello della nostra bravura! LAMPO AL MAGNESIO!” Andy schioccò le dita, generando un bagliore ed immobilizzando gli avversari. Ora erano colorati di bianco, nero e seppia, mentre lui avanzava.
“Wow… questi poteri sono proprio fenomenali! Hai visto Aurelia cosa sono riuscito a fare?”
“Sì sì tranquillo, si vede lontano cento miglia la tua contentezza” rispose la Dingle, mentre pensava “ah, l’abbiamo perso”.
Attorney schioccò di nuovo le dita, facendo riprendere il tempo e distogliendo gli alieni dalla vecchia foto nella quale erano stati catapultati. “Ed ora… la tecnica di Racoonfur. LAMPO ABBAGLIANTE!”. Si librò in aria e circondò il piede destro di luce, dopodiché calciò avvolgendo la palla in un brillamento.
“Buco Nerooooooooohhh!” Galileo venne travolto.
“Dieci a unoooo! Gli eccelsi Assoluti riducono lo svantaggio che, diciamolo, non è propriamente loro ma ereditato dalla Raimon! Ah, quanto adoro vederli giocare!”.
“Non sarà di nuovo così! Preparatevi, terrestri!”.
“Belle parole le tue, ma i fatti?” ribatté Andy. “Hai detto tu prima così!”. Rihm passò a Coral, ma il capitano degli avversari intercettò il passaggio. “Lampo al Magnesio! Lampo Abbagliante!” e ripeté la scena precedente.
“Duuueee a zerooooo per i magnifici meravigliosi Assolutiiii! Cosa desiderare di più da una partita che non vedere la propria squadra del cuore? Ecco, questo è un sogno che si avvera!”.
“Non solo i miei sogni allora stanno giungendo a compimento” pensò Andy. Intanto, in panchina, qualcuno commentava: “Incredibile. Che capacità fenomenali. Hanno un livello assoluto”. Il capitano, intercettando il commento, si rivolse a lui: “Ehi, Shawn. Ti chiami Shawn vero? Ti piace la partita?”
“Assolutamente sì! Siete bravissimi, ho sempre desiderato giocare come voi!”.
“Vuoi entrare? C’è spazio, dopotutto fino a prova contraria abbiamo tre posti liberi”.
“Grazie ma... “ Froste si turbò “non vorrei essere d’impiccio. Ecco… in fondo prima non sono riuscito a segnare neppure un gol!”.
“Beh c’è sempre una prima volta no?”
“Se insistete…”

***

“Riprende il match! Gli Assoluti accolgono Froste che indossa la maglia numero dodici e si presenta come grande candidato ad entrare nella lista dei miei giocatori preferiti, dopo che ha vestito la gloriosa maglia di questa squadra”.
“Guarda Heritage che noi non siamo gloriosi, nessuno sa chi siamo!” ribatté Peabody.
“Fa nulla, dettagli… insomma, lo siete per me!” liquidò. “Ma il gioco riprende. Ancora una volta Andy ruba palla!”
“Non è possibile! Bloccatelo!”.
“Gravità Massima!” urlò Gigs, avvolgendo giocatore e pallone di onde gravitazionali.
“Pfui!” rispose l’Assoluto in questione, sfasciando tutto e passando oltre.
“Palla di Ferro!” si inserì Ganymede, facendo precipitare la sfera di gioco a terra e dandole il peso di un’incudine.
“Ma non abbastanza per me!” Attorney la fece rotolare via come se fosse un fuscello.
“Ancora una volta soccomberete!” e con un abile gioco di gambe avvolse il tiro col gelo. Shawn, sorpreso, disse: “Ma non è possibile! Questa è…” Mentre l’altro fece due giri su se stesso e poi sentenziò: “TORMENTA GLACIALE!”.
“Buco Nerooooooooooo!” “Nuova rete degli Assoluti, stanno schiacciando la Gemini Storm senza pietà! Così si fa, braviiiii!” esultò Fitzroy.
“Incredibile… sei riuscito a segnare con la mia tecnica! Complimenti vivissimi!” Froste cadde in ginocchio per la sorpresa.
“Mi hai osservato attentamente? L’ho fatto per te”.
“Per me? Grazie infinite! Sono felice che tu abbia apprezzato questo tiro!”.
“Beh adesso tocca a te, no? Ti aiuteremo noi”.
“Nuovo calcio d’inizio. Diam avanza”.
“Difesa di Ghiaccio!”. L’alieno venne congelato da Shawn.
“Hai visto? Bravo, continua così!”.
“Non per molto!” e Coral rubò palla. Passò a Grengo: “Teletrasporto!” e tramite un tunnel nero siderale doppiò Kincaid.
“Janus! Tua!”. Insieme a Rihm colpì il pallone, che volò in alto dispiegando un cielo stellato. I due lo calciarono di nuovo verso Peabody, trascinando la volta celeste dietro di esso. “Doppio Calcio Iperspaziale!”.
“Mano di Luce!” controbatté lui, stoppandola.
“Non male! Siete bravi! Ma non quanto noi. Shawn, è tua!” disse, effertuando un lunghissimo rilancio.
“Presa. Tormenta…” Froste divenne Aiden, accennando i classici movimenti. Andy ed Aurelia gli si posero a pochi centimetri di distanza.
“...Glaciale!” urlò, scagliando il tiro verso Galileo. Attorney e la Dingle si allontanarono.
“Bucooooooohhhnnooooo!!!” ed il vortice nero dovette soccombere.
“Nuova reteeeee! Non c’è storia, vicino agli Assoluti anche Froste diventa potente come lorooo! Sìììì”.
“Non ci credo… non è possibile… non può continuare così… siamo prossimi alla disfatta! Noooo!” fu la reazione di Janus.

***

“Grazie per aver difeso la nostra scuola. A nome della Alpine Jr High ti sono grato, Andy” si complimentò Shawn. “E molte grazie per avermi fatto segnare. Ma come mai con voi vicino la Tormenta Glaciale ha funzionato?”
“Ah beh oh” risposero “eccooo… ehm…”
“Ma sì, insomma…”
“beh dopotutto…”
“diciamo che… è complesso, ma… ehm, allora, cominciando, per fare un discorso generale…”
“Ma sì! L’amicizia fra di voi è il collante che ha permesso questo!” sentenziò Evans.
“Ma se lo conosco appenaaaahhsììì eccooo sìì in effetti vagamente potrebbe essere stato anche questo. In minima parteeeh” glissò Attorney.
“Voi non me la raccontate giusta. E va bene, se non volete dirmelo non ve lo chiederò” poi, facendo un pensiero profondo, disse: “Posso unirmi a voi?”
“C-che cosa? Ah bé sì certo…” il capitano pensò che dopotutto non era un’idea così prudente accogliere uno sconosciuto di quel tipo, dopotutto finora negli Assoluti c’erano solo persone della Raimon che bene o male conosceva. Poi ebbe l’illuminazione: “Meglio! Perché non entri nella squadra di Mark? Loro sono più bravi!”.
“Ma veramente io…”
“Ciaoooooèstatounpiacereconoscerticivediamopresto!” tagliò corto, attivando la Modalità Teletrasporto.

***

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Paul Peabody

“Ce l’abbiamo fatta Fidia, abbiamo sconfitto la Gemini Storm”.
“Ne sono lieta. Avete raggiunto un poco il vostro sogno?”
“Certamente! Una vittoria schiacciante. La desideravo da anni! Oh, ma non è che la prima della serie!”.
“Assolutamente. Presto la Alius Academy sfodererà nuove squadre e dunque nuove partite”.
“Lei ha raccolto tutti i dati di cui necessitava?”
“Sì, ho osservato il match dalla televisione. Sono lieta che tu ti sia divertito, in fondo quando mi avevi detto che nonostante l’allenamento non eri migliorato mi sono insospettita. Ma ora ho la certezza che la mia invenzione funziona”.
“Oooh, se non ci fosse stato il suo pendente io ora sarei ancora l’Andy Attorney che tutti conoscevano, incapace nel calcio”.
“Sì. Ma senti… mi interesserebbe scoprire come mai pur essendoti allenato tu non sia migliorato, quando non avevi la pietra lucente”.
“Oh, mi piacerebbe saperlo anche a me se è per questo” disse, stizzito.
“Allora vieni”. Lo condusse nel suo studio, mentre da un cassetto estraeva un aggeggio simile ad una macchina per misurare la pressione. Gliela fissò al braccio, poi la accese. Il marchingegno cominciò a tremare e a stringere l’arto per circa trenta secondi, dopodiché si spense e ne uscì un foglietto con delle scritte.
“Molto bene. Questo è il verdetto” disse, fiera.
“E… sarebbe?”
“Ah non lo so, devo ancora analizzarlo” sorrise lei “ma stai tranquilla che in poco tempo avremo tutte le risposte che cerchiamo. Va’ pure, presto avrò di nuovo bisogno di te. E goditi i tuoi poteri”.

***

“Gemini Storm!”.
“Oh no! Lord Dvalin! Cosa vuoi da noi?”
“Abbiamo osservato la partita. Siete stati patetici”.
“No ti prego! Non…”
“Siete cacciati. D’ora in poi ci occuperemo noi delle squadre della Raimon” disse, calciando un pallone nero illuminato di rosso. Non ebbero nemmeno il tempo di ribattere che finirono risucchiati in un bagliore.
“D’ora in poi mi occuperò dei problemi solo in prima persona”.

Io: Fatti a pezzi! Perfetto.
Pubblico: zzzzz...
Io: l'interesse -vedo- non decolla...
Pubblico: zzzzz...
Io: allora speriamo che i lettori da casa siano più generosi con le recensioni. Un saluto a JKEdogawa alla quale ho rubato l’idea della macchina della pressione per analizzare le tecniche dei giocatori. Le prossime settimane avremo il verdetto! Cosa vi aspettate?
Pubblico: zzzzz...
Io: sigh, ma che domande faccio...
Pubblico: zzzzz...
Io: con oggi è nata la squadra suprema capitanata dal giocatore leggendario. A proposito, avete voglia di leggere un mio racconto scritto nel passato? "Dagli Imperiali alla Repubblica"! A presto!


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Capitolo 6
*** La tecnica proibita! ***


La tecnica proibita!

“Pronto Andy? Sono Fidia”.
“Salve! Al suo servizio”.
“Ho una nuova missione per te. Pare che il famigerato Ray Dark abbia ricostituito una squadra chiamandola Absolute Royal Academy. Vai ad Ehime e fronteggialo”.
“Come desidera. Ma trattandosi di Dark, per quanto spregiudicato, non dovrebbe essere il nostro problema principale, giusto?”
“In teoria no, ma il fatto è che ha legami con l’Alius Academy. Mi occorre studiare la Pietra Suprema in una partita del genere”.
“Ai suoi ordini. La squadra parte immediatamente”.
“Ci conto. Ti aspetto nel luogo prestabilito”.
 
***
 
“Siamo arrivati. Il posto è questo”.
“Che area inquietante” fece Bobby, ispezionando le banchine del porto di Ehime avvolte da una sottile nebbiolina. Il tempo uggioso e l’ora rendevano il posto decisamente spettrale.
Da un angolo partì un pallone, diretto verso la squadra. Jude, scortolo, lo rispedì al mittente di volata: “Attenti!”.
“Chi è stato? Fatti vedere!”. Lo sconosciuto avanzò, palleggiando. Indossava pantaloni corti grigi, una maglietta verde chiaro e sopra una canottiera nera. Un ciondolo era seminascosto al suo collo, mentre i suoi capelli erano presenti solamente in un voluminoso ciuffo sul davanti. Un tatuaggio rosso completava il quadro.
“Tsk. Siete lenti”.
“Chi sei tu? Non ti ho mai visto prima”.
“Il mio nome è Caleb Stonewall. Benvenuti a Ehime, Raimon”.
“Hai inviato tu il messaggio spacciandoti per Hillman?”
“Chissà, può darsi” rispose lui, dipingendo un ghigno in volto.
“Perché ricorrere ad un trucco che avremmo scoperto così facilmente?” obiettò Lina.
“Semplice. Per farvi insospettire ed attirarvi qui. Ci sono dei vostri vecchi amici che vi aspettano”.
“Mi dispiace, ma a noi queste cose non interessano. La nostra missione è combattere l’Alius Academy”.
“Oh bene. Neanche se vi dicessi che David Samford, Joe King e Ray Dark hanno allestito una sorpresa per voi?” rise, beffardo.
 
***

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Absolute Steve

“David! Joe! Tornate in voi! Perché avete accettato di passare di nuovo con Dark?”
“Vedi Jude i tuoi ex compagni sono cambiati! Ora sono tuoi nemici e sono più forti grazie al potere che io ho dato loro”.
“Esatto Comandante. Sai, Jude, ho a lungo sofferto in ospedale dopo la disfatta della Royal Academy. È terribile provare il brivido della sconfitta. Avevo un grande fuoco dentro e quel fuoco era la mia voglia di riscatto! Sìì, ora potrò finalmente dimostrarti che in quanto a parare non sono secondo a nessuno!”.
“Ma tu eri già il miglior portiere in circolazione! I giocatori della Zeus avevano il Nettare degli Dei che alterava le loro prestazioni!”
“ Non ero lo stesso abbastanza forte per i miei obiettivi personali. Ora, invece, il Comandante mi ha permesso di utilizzare la tecnica proibita”.
“L-la tecnica proibita? Vuoi dire quella tecnica?”
“Esattamente. D’ora in poi tutte le volte che userò il Morso della Belva sarò imbattibile!” esclamò, con lo sguardo rapito.
 
***
 
“Interessante. Ma guarda un po’ cosa si scopre. A quanto pare non ero l’unico a bruciare per il risentimento”.
“Beh Andy in fondo la vittoria è il sogno di ciascun giocatore”.
“Già, purtroppo però è un fiore raro. Vittoria e bravura camminano a braccetto. Vediamo cosa hanno da dire”.
 
***
 
“E non è tutto Jude. Anche io ho una novità da mostrarti. Il famoso Pinguino Imperatore N.1 è finalmente mio!”.
“Che cosa? David, ma lo sai che quella tecnica è pericolosa!”.
“Baah, sciocchezze. La mia brama di essere invincibile è più forte. Dopo la sconfitta ho sempre desiderato raggiungere il tuo livello: la Raimon vinceva le partite, mentre io marcivo in un letto d’ospedale. Ho a lungo pianto e meditato questa situazione, fino a che non è arrivato Caleb a portarmi la soluzione. Con la forza del Comandante ora sono imbattibile!”
“David, ragiona. Sai meglio di me i problemi che…” “Sciocchezze! Ora con la tecnica proibita sono più potente di voi! Il vostro portiere tremerà di fronte ai miei tiri! Sì, ora non ho più invidia di te, Jude!”.
 
***
 
“Non ho capito bene. Quando li sfideremo io dovrò impallidire di fronte al tizio con la benda sull’occhio? Pfui, non mi fa paura!” Peabody assunse una posa battagliera.
“Andiamo, piccolo Paul, fai almeno uno sforzo, sennò chissà che delusione per quel poveretto che assomiglia ad un pirata!” commentò, scanzonato, Attorney.
“Piccolo a chi? Ehi, attento a quel che mi dici!”.
“Ad ogni modo posso rispondere io” si intromise Aurelia. “Dalle informazioni che ho recuperato il Pinguino Imperatore N.1 è un’invenzione del signor Dark. Si tratta di un tiro estremamente potente”.
“Ed anche pericoloso, a quel che ho sentito”.
“Per la precisione. L’utilizzatore, dopo averlo impiegato, generalmente si accascia al suolo per lo sforzo, avvolto da acutissimi crampi”.
“Caspita, allora i nostri amici non sono poi così furbi ad utilizzarlo”.
“Esatto. Per questo quando Jude Sharp divenne capitano della Royal, bandì tale tecnica ed inventò il Pinguino Imperatore N.2 che, ripartendo lo sforzo su tre giocatori, minimizza i danni fisici”.
“Ho capito. Stesso guaio per il Morso della Belva?”
“Identico. Chi usa tali tecniche, dette proibite, per più di due volte rischia di non poter più giocare a calcio per il resto della propria vita”.
 
***
 
“La partita inizia. La Royal batte il calcio d’inizio, palla a Stonewall”.
“Calcio Stordente 2!” Caleb colpì ripetutamente il pallone, dopo averlo posto contro l’avversario, che per i colpi venne sbalzato via.
“Oh no Kevin! Tutto bene?”
“Sì capitano. Però… ah, che scorretto!”
“Stonewall ripete la tecnica e si pone di fronte alla porta. Vorrebbe far tirare Samford, ma è accerchiato da tre difensori”.
“E va bene. Prendi questa!” disse, fiondando un bolide verso Mark.
“Hop! Parata!” rispose lui, con uno scatto felino.
“Non male… ma sempre lento comunque! Hm!” e si girò.
“Jack! Tua!” “Ecco! Scott!” “Kevin!” “Dragonfly si lancia in una contesa con Healen, è testa a testa! Ma ecco come con una finta riesce a liberarsi dall’intralcio ed ora passa a Froste!”
“Tua Shawn! Attento, col portiere!”
“Nessun problema!” ribatté lui, passando alla personalità di Aiden “Il mio colpo sarà così veloce che non riuscirà nemmeno a vederlo! Tormenta Glaciale!” urlò, mentre compiva le piroette su se stesso necessarie a creare il tiro.
“Ma figuriamoci. Morso della…”
“Nooo, clamorosa finta da parte di Froste! Il tiro finisce al di là del palo!”.
“Tsé, tiro storto. Hai paura di me forse?”
“Io? Ma figuriamoci! Sei veloce però, saresti riuscito a prenderlo”.
“Ed anche a pararlo se è per questo”.
 
***
 
“Si mette male. Dobbiamo intervenire”.
“Intendi salvare i due disgraziati?”
“Anche. Sbrigheremo le faccende per Fidia e riporteremo al senno David e Joe. Ed anche qualcosa di più, secondo me”.
 
***
 
“Il gioco sta per riprendere a calcio d’angolo. King effettuerà il rilancio e…” “Un momento! Ci siamo anche noi!” gridò Attorney da una cuspide.
“Andy! Aurelia! Voi qui?”
“Signorina Schiller, la preghiamo di concederci di sostituire i suoi giocatori”. Lina li scrutò per un attimo infinito, poi sentenziò: “Va bene. Permesso accordato”.
“Ma non si può, al massimo hanno cinque sostituzioni e…”
“Ma sìì, ma sìì, va bene, arbitro. Che problema vuole che sia? Tanto, per noi non fa differenza” permise Caleb.
“Allenatrice, la prego di lasciarmi giocare insieme agli Assoluti” chiese Jude “voglio contribuire anche io a sconfiggere Dark”.
“Ok. Attorney, per te va bene?”
“Nessun problema. C’è posto anche per Jude in squadra”.
“Che patetici” commentò Stonewall scrocchiandosi il collo “pensano di sconfiggerci anche se sono di meno. Non capisco come possano aver creato tutti questi problemi”.
“I problemi siete voi, se me lo concedete”.
“Belle parole, ma i fatti? Ancora non ne vedo”.
“Oh, non ti preoccupare, arriveranno presto!” rispose il capitano di prima linea, lanciandogli uno sguardo di sfida.
“Calcio d’angolo. La Royal si fa strada a suon di Calcio Stordente 2. Questa cruenta tecnica sembra avere la meglio sugli avversari”.
“Vai David! È il tuo momento!” “Mia! Ora vedrai, Jude! Sono pronto a stracciarti!”
“Noo, fermo! Placcatelo!”. Per via del cambio di squadra, i giocatori non erano più concentrati a marcare Samford come aveva ordinato la Schiller alla Raimon e si era creato un varco. “Pinguino Imperatore N.1!”. Cinque pinguini arrabbiati dagli occhi rossi comparvero dal terreno e dopo un volo parabolico azzannarono il polpaccio di David, per essere scagliati in porta.
“Sìì ora segnerò!” esclamò l’attaccante, spiritato.
“Mano di Luce!” Peabody sfoderò la sua classica tecnica, che venne insidiata dai paffuti uccelli carminio, uno per ogni dito. Tentarono di perforare le falangette, ma dovettero soccombere. “Parata!”.
“Aaaaarghhh!” “David! Stai bene?” Jude accorse verso il suo ex compagno, sudato più per il dolore che per la stanchezza. “No… è necessario… questo È NECESSARIO PER IL MIO RISCATTO!” urlò, impazzito.
“Ma allora avete qualche rotella fuori posto” sentenziò crudamente Aurelia “ma stai delirando?”
“Cosa vuoi saperne tu dei miei sentimenti?”
“Ah di quello nulla, ma si vede chiaramente che la tua tecnica è un fuoco di paglia. Puoi utilizzarla tre volte al massimo”.
“E allora? È limitata nel tempo, ma potentissima!”.
“Tant’è che è stata parata… non mi pare un’ottima chance”.
“La prossima volta andrà a segno! Sicuro come l’oro!”.
“Allora non hai capito proprio niente. Ti mostrerò io cosa si intende veramente per tecnica proibita!”.
 
***

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Absolute Timmy

“Tua Aurelia!”.
“Ecco la nostra campionessa. Allora, siamo proprio curiosi di vedere” sfotté Stonewall.
“Largo! Largo!” La Dingle scantonò fra gli avversari. “E questo è il primo della serie! Forza, mostriamo loro il tiro più appetibile! Fiiit!”. Dei pinguini color naturale fecero capolino e quando calciò la palla la seguirono. “Pinguino Imperatore…” “N.2!” ribatterono in coro Jude ed Andy, perfezionando il tiro.
“Illusi! Morso della Belva!” il portierone si lanciò in questa folle impresa. “No… non è possibile… è fuori luogo! Nooooo!”. “Fiiit!”. “Uno a zero! Gli Assoluti segnano il primo gol!”.
“Aaaahhhh!!! A-A-Assurdo! La mia tecnica sgretolata da un tiro normale! Inconcepibile! Aaaaahhh!” balbettò, contorcendosi dal dolore.
“Il gioco riprende. Jamm avanza”.
“Non ho mica finito!” sentenziò Aurelia, rubando palla. “Eccone un altro: fiiit!”. Cinque pinguini rosso sangue emersero dal livello terra. Dopo una elegante piroetta le azzannarono il polpaccio, mentre la palla si rivestiva di bagliori color magenta.
“Pinguino Imperatore N.1!” esclamò, mentre la bomba si dirigeva verso King. “Morso...eh?” “Goooolllll! Colpo di scena, la tecnica proibita rivela la sua reale potenza! Il colpo aveva una velocità tale da sorpassare Joe senza che potesse battere ciglio! Ma ora come se la caverà la Dingle con i dolori?”
“Aurelia! Stai bene?”
“Mai stata meglio, cari” ribatté, fresca come una rosa.
“Ma come, non ti contorci dalla fatica?”
“Non dopo che abbiamo ottenuto la super forza. Sennò, che potere definitivo sarebbe?”
“In effetti hai ragione. Ora il nostro corpo può sopportare gli sforzi più inauditi…”
“Non siamo i giocatori finali per nulla!”.
“Fine del primo tempo. Godiamoci la pausa per riprendere le forze. Gasp, anche io ho bisogno di un bicchier d’acqua!”.
“Ehi Aurelia ma dove hai imparato il Pinguino Imperatore N.1?” chiese Timmy.
“Copiandolo da Samford. Sono o non sono l’attaccante perfetta?” asserì, facendogli l’occhiolino.
“Molto bene. Il mio sogno si sta realizzando. Essere il miglior giocatore e giocare nella migliore squadra. Finalmente questa utopia è realtà! Sììì, era ora che Andy Attorney ricevesse la sua fetta di gloria!”.
“Ma non hai ancora visto tutto. Per dopo ho pronta una terza sorpresa” gli disse la compagna.

***

“Ricapitoliamo, Milli. Noi creiamo la fascia rossa e cerchiamo di moltiplicarne l’energia calcistica. Non ci riusciamo. Tentiamo in tutti i modi. Non ci riusciamo lo stesso. Allora spieghiamo tutta la situazione alla nostra consulente esterna, tale Fidia. Lei si adopera per cercare un’altra fonte di energia sportiva. Intanto che lei elucubra noi ritentiamo ancora una volta con la fascia e nel bel mezzo delle nostre ricerche ci sparisce sotto gli occhi. Ma ha senso tutto questo?”
“Papà, nulla ha senso in questa storia”.
“Come fa un oggetto a scomparire? Voglio dire…”
“Ti ricordo che quell’oggetto ha avuto un periodo di maturazione: tu sei andato nel passato, l’hai data a David Evans, poi è passata a Mark, poi a Canon, poi ce la siamo ripresa. Tutto in poco tempo mediante il Dispositivo Sferico. Se qualcuno ha modificato il flusso del tempo, per esempio rubandola al legittimo proprietario, è logico che ci sparisca da sotto gli occhi”.
“Ma allora vuoi dire che...”
“Plausibilmente, qualcuno sta tentando di fregarci”.
“AAAAAHHHH” l’omone balzò in piedi, sferrando un pugno al tavolo. “NON SI PRENDE IN GIRO ARSENIO ACCIAIO!”.
 

Io: Aurelia si scatena. La tecnica proibita, anzi le tecniche proibite, sono pronte per essere sfoderate.
Pubblico: zzzzzz...
Io: e ti pareva, dormono sempre. Proibito ascoltare?
Pubblico: zzzzzz...
Io: ad ogni modo, in data odierna ho presentato le due tecniche proibite originali, MA vi preannuncio che ce ne sarà una terza: la vedremo settimana prossima. Il Pinguino Imperatore numero Zero, signore e signori.
Pubblico: zzzzzz...
Io: sigh, magari avessi una tecnica atta a svegliarli… buon riposo, ci sentiamo...


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Capitolo 7
*** Il giocatore supremo! ***


Il giocatore supremo!

“Il gioco riprende. Il passivo è pesante, ma la Royal ha ancora la possibilità di acciuffare il pareggio ed oltre”.
“Tsk. Vi siete divertiti anche troppo. Calcio Stordente 2!” Caleb avanzò nella metà campo avversaria.
“Se ce l’ha fatta lei prima allora anche io posso” urlò David “Fiit!”. Dei pinguini ciliegia si palesarono e si raggomitolarono presso il suo arto. “Pinguino…”
“Pinguino lo dico io!” si inserì Aurelia, spintonandolo.
“Colpo di scena! La Dingle, agguerritissima, rientra dall’attacco per rubare la palla a Samford!”.
“Fate largo! È di nuovo il mio momento! Farò faville ancora!”.
“Largo ai sogni! Scivolata Micidiale!” e venne tagliata da Bamboo.
“Eh no ora sappiamo dove andare a parare!” disse Timmy, ricevendo un passaggio al volo il quale deviò verso Jim che, silenziosamente come suo solito, si era astutamente posizionato in un’area vuota.
“Vai Aurelia! Riprovaci!” bofonchiò, mentre effettuava un lancio lungo.
“Molto bene. Allora state pronti! Fiiit!”. La Dingle fischiò e dal suolo apparvero otto pinguini simultaneamente attorno a lei, mentre la palla veniva avvolta da una fiamma luminescente. I volatili erano di colore giallo sole e si staccarono da terra, insieme all’attaccante ed al pallone. Aurelia calciò la sfera di gioco verso il portiere, urlando: “Pinguino Imperatore Numero Zero!” e dunque gli otto pennuti si disposero in forma circolare, di zero appunto, accompagnando il tiro nella direzione di Joe.
“Grrr! Morso della Belva!” “Noo fermo Joe! Cosa fai? È la seconda volta!” lo ammonì Jude, ma lui continuò imperterrito: “Non ti immischiare! È una faccenda personale! Aaaahhh… ahhiii… che… che cosa succede? Ma?... ma… io… sto bene… e…” “Parata di King! L’azione viene stoppata dall’estremo difensoreeee!”.
“Ma cosa mi è successo? Perché non mi sento né stanco né dolorante?” si chiese, esaminandosi i guanti con curiosità.
“Si tratta del mio tiro. Anch’esso è una tecnica proibita”.
“Sul serio? Con quali effetti?”
“Vedi, il Pinguino Imperatore Zero si chiama così perché questa è la sua probabilità di vittoria”.
“Zero percento?”
“Esatto. Ma in più ha un altro effetto collaterale. Calma e risana tutti coloro con i quali viene a contatto”.
“Ah ecco perché quindi io non sono avvolto da fitte tremende. Il tiro ha assorbito lo sforzo!”.
“Esatto. Per tale motivo questa tecnica venne messa al bando. In pratica, non segnava mai e per di più aiutava gli avversari. Una tattica suicida, subito caduta in disuso, aborrita, proibita”.
“E come mai l’hai usata su di me?”
“Semplice, non voglio che tu ritorni su un letto di ospedale. Vuoi giocare a calcio vero?”
“Che scena patetica. Gli avversari ci aiutano, poveri noi. Non fate altro che esaltare il nostro potere”.
“MA ALLORA NON HAI CAPITO PROPRIO NULLA!” Andy sollevò David, prendendolo per la maglia “Tu vuoi il potere, non è così? Non stai capendo che ciò che hai ottenuto è assolutamente effimero e vacuo!”. Fu anche una mossa strategica: nel pugno, oltre la maglietta Attorney stava stringendo anche il ciondolo con la pietra di Alius. “Tu desideri la forza, tu vuoi essere più abile, tu vuoi vincere! Non hai compreso che Dark non è in grado di realizzare i tuoi sogni! Vieni con me, io ti darò anche di più di quel che desideri!” Samford era perso nello sguardo spiritato di Andy, più acceso che mai: “Io, io ti concederò bravura e gloria, seguimi e sarai un campione!”. David, scosso nell’intimo, ebbe una manciata di secondi di riflessione prima di essere lasciato andare ed accasciarsi a terra. “Cosa ho fatto? Con chi mi sono alleato? Sì, lo voglio, voglio la mia rivincita, io voglio il potere finale!” urlò. L’onda d’urto che venne sprigionata spezzò il suo ciondolo e quello di King.
“Grazie, Andy per averci liberato. L’ossessione della vittoria ci stava stritolando”.
“Forse era perché non riuscivate a raggiungerla. Ora, Joe, sono disposto a concedere a te ed al tuo amico la nostra forza. Volete unirvi a noi?”
“Hm. Andar dietro al primo che passa. Vi basta così poco per lasciarvi traviare? Incapaci”.
“Tu sei un incapace, Stonewall!” tuonò Dark da una cuspide “Ti avevo chiesto di radunarmi i migliori giocatori sulla piazza, e sei riuscito solo a rimpiazzare una banda di mediocri. Non meriti di restare al mio servizio”.
“Come sarebbe a dire? Dopo tutto quello che ho fatto per lei!”.
“Addio, Caleb!” “Booooooommmmmm!” un boato investì il sottomarino “Booooooooomm! Booooooooooooooommmmm!”.
 
***

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Absolute Jim

“E così, alla fine tutto è precipitato. É il caso di dirlo” commentò sarcasticamente Aurelia, una volta messasi al sicuro sulla riva. “Magari il signor Dark sa nuotare, visto che era così fanatico dei pinguini”.
“Chissà se si è salvato. Anche perché dubito che una pellaccia dura come la sua possa rimanere spiazzata da un’esplosione premeditata”.
“A proposito Andy io vorrei sapere una cosa. Secondo te di che materiale sono composti i Ciondoli Assoluti?”
“Non lo so Aurelia e devo dire che neanche mi interessa. Io so solo che stanno concretizzando il mio sogno: sto giocando a calcio coi miei amici e sto vincendo. Punto. Come ciò avvenga è secondario”.
“Beh non lo so voglio dire che magari a lungo andare ci potrebbero essere degli effetti collaterali”.
“Mi parrebbe strano. Fidia mi ha dato l’impressione di sapere quel che stesse facendo e mi aveva accennato di come il testaggio dei pendenti fosse più per scrupolo che per altro. Finora hanno sempre funzionato e mi auguro che continueranno”.
 
***
 
I giorni passarono serenamente, fra piccole sfide vinte ed allenamenti cogli amici. Di persé ora non ne avevano il benché minimo bisogno, tuttavia era un modo per passare il tempo insieme. E poi, Andy aveva sempre sognato di allenarsi per raggiungere dei traguardi ed ora aveva la possibilità almeno di far finta…
Tre giorni dopo, però, Fidia chiamò a raccolta il suo pupillo per assegnargli una nuova missione.
“Oh, non c’è nessuno nel negozio. Proviamo a suonare il campanello da banco”. “Dling!”.
Ne seguì un boato: “SCRAAAAASSSHHHHH!” “Ahhiiiioiuuuiiii… sempre cosììììì!”.
“Fidia? Si sente bene?”
“No, ehm… e… ma comunque arrivo”. Si sistemò alla bell’e meglio e si palesò.
“Carissimo Andy, ho ancora bisogno di te. Ti andrebbe un giro gratis per il parco divertimenti di Naniwaland?”
“Dice sul serio???” rispose lui, sgranando gli occhi.
“Beh diciamo che in cambio dovrai svolgere un piccolo compito per me” controbatté lei “voglio che affrontiate un’altra squadra”.
“Ah ma allora altro che divertimento! Lei mi regala direttamente un pezzo del paradiso” rispose, scrocchiandosi le dita. “Sto cominciando a prenderci gusto”.
“Si tratta della Epsilon, i successori della Gemini Storm. Hanno già incontrato la Raimon a Kyoto in una partita lampo durata pochi minuti, dopodiché hanno concesso loro di utilizzare il centro di allenamento per alieni costruito sotto il parco dei divertimenti di Naniwaland”.
“Forte! Vorrei provarlo”.
“Bah, ti assicuro che il mio ciondolo vale ben più di quella struttura. Oggi si disputerà la partita contro la Raimon, tuttavia prevedo che debbano essere per così dire 《aiutati》. Ve la sentite di fare una capatina ad Osaka?”
“Assolutamente sì, ci andremo sicuramente!” disse, cercando di uscire.
“Aspetta, ancora una cosa. Ho ho una buona notizia, ho compreso come mai i tuoi allenamenti hanno prodotto scarsi risultati, prima che ricevessi il Ciondolo Assoluto”.
“Davvero?!?!?!?! Ma lei è proprio la benefattrice suprema!” rispose lui, sfoderando un sorriso da mare a mare.
“Guarda” disse, porgendogli un foglietto. “Questa è la tua situazione”.
 
Prima personalità
Andy Attorney (Andy)
M - Dif - Elemento Montagna
Liv. 50
[Ext] Non mollare mai! (Lv.1)
[Ext] Colpo critico! (Lv.15)
[Ext] Ripresa (Lv.30)
[Ext] Elemento più (Lv.50)
[???] ???
[???] ???
SG: non disponibile
Mix: non disponibile
Tot: non disponibile
 
Seconda personalità
Andy Attorney (Attorney)
M - Att - Elemento Montagna
Liv. 99
[Ext] Come Te Nessuno Mai (Evento)
[Ext] Schizzo (Evento)
[Ext] Falso Doppione (Evento)
[Ext] Sincronismo (Evento)
[Ext] Parametri Max (Evento)
[Ext] Energia! (Evento)
SG: ???
Mix: ???
Tot: ???
 
“E sarebbero, questo sumero antico…?”
“Ecco… vedi, devi sapere che ognuno di noi possiede un livello di avanzamento per quanto riguarda le nostre abilità calcistiche. Esso va da uno a novantanove” disse la donna.
“E…?”
“E tu, con i tuoi allenamenti, lo avevi incrementato fino a raggiungere il cinquantesimo”.
“Mah, se lo dice lei… com’è che non ho imparato nessuna tecnica speciale allora? Dopo cinquanta step…”
“Vedi, ognuno di noi ha a disposizione sei tecniche speciali che può imparare. Dalla settima in poi esse devono rimpiazzare le vecchie”.
“E io invece? Nelle partite che ho giocato...”.
“Andiamo con ordine. Le mosse sono di cinque tipi: tiro, dribbling, difesa, parata, extra. Tu, pur allenandoti, avevi sì imparato delle tecniche, ma solo extra”.
“Ah quindi…”
“Già. Possedevi abilità nascoste che non ti sei accorto di avere”.
“E quali sono?”
“Dunque vediamo… Non mollare mai, che ti permette di aumentare un poco la tua forza quando la squadra sta perdendo. Colpo critico, che ti permette talvolta di essere leggermente più forte. Ripresa, che ti fa rialzare più in fretta dopo una caduta ed Elemento più, che potenzia le mosse del tuo stesso elemento cioè Montagna”.
“Mosse? Ma se non ne conosco nemmeno una” fece una smorfia lui “non mi sembrano queste tecniche extra chissà che cosa…”
“Effettivamente non sono proprio l’apice del successo. Ma comunque puoi sempre sovrascriverle, comperando degli appunti segreti”.
“Già, peccato che o costino un occhio della testa oppure non siano disponibili. Dove li trovo gli appunti segreti del Colpo Supremo?” continuò lui, irritato.
“Ma c’è una buona notizia. Il mio ciondolo ha creato in te una doppia personalità, sicché cambiandola hai a disposizione altre sei slot per altre sei tecniche speciali. Quelle che usi mentre indossi la Pietra Assoluta”.
“Dice davvero? E quali sono? Lampo al Magnesio, Lampo Abbagliante, e poi?”
“La tua situazione è decisamente più rosea. Ora, io qui non vedo le tecniche che mi hai elencato, ma vedo ancora sei tecniche extra”.
“Che cosa???” Andy rimase interdetto. “E allora… quelle che ho usato finora?”
“Adesso ci arrivo. Tutto nasce dalla tecnica Schizzo, che ti permette di ricopiare, come schizzare o abbozzare, qualsiasi altra mossa”.
“Cioè in pratica mi sta dicendo che…”
“Che Schizzo rimpiazza ogni tecnica presente, passata e futura. Puoi far di tutto”.
“YAHHUUUUU LO SAPEVOOOO! FINALMENTE È GIUNTO IL MOMENTO DEL MIO RISCATTO! CIÒ CHE HO SEMPRE DESIDERATO È NELLE MIE MANI! OH SÌ, SÌ, SÌÌÌ”.
“Alt alt alt. Non ho finito, il bello deve ancora arrivare”.
“Meglio di così sarà difficile, però...”
“Fidati, hai altro per esultare. Dunque, qui vedo anche Parametri Max che massimizza tutte le tue abilità fisiche, Sincronismo che permette di sincronizzarti alla perfezione con un’altra persona quando esegui tecniche a due o a tre sicché la percentuale di fallimento passa a zero, Falso Doppione che ti permette di creare dei tuoi sosia ed eseguire tecniche da due o tre persone con essi, Energia! che impedisce il consumo di PT e PE, nonché, dulcis in fundo, Come Te Nessuno Mai”.
“E sarebbe???” Andy pendeva dalle labbra della sua salvatrice.
“Questa tecnica è controversa. In pratica, siccome sei stato il primo nel tempo e nello spazio ad indossare i Ciondoli Assoluti, ti è stato assegnato una sorta di diritto di priorità”.
“Cioè vengo prima di tutti?”
“Esattamente. Le tue giocate, se lo desidererai, prevarranno sempre sulle mosse degli avversari”.
“Yahhuuu! Beh, questo è già successo però”.
“No, io intendo dire che come primo utilizzatore della Pietra Assoluta, prevarrai anche su tutti gli altri beneficiari della stessa. In altre parole, sei più bravo anche dei tuoi stessi compagni. Sei una sorta di giocatore supremo”.

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Absolute Max


Io: a-ah! Ecco svelati i misteri e i poteri del Ciondolo Assoluto! Non è appassionante?
Pubblico: zzzzz...
Io: vedo che vi crogiolate nell'ansia.
Pubblico: zzzzz...
Io: umpf, appuntamento fra sette giorni con il prossimo capitolo!



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Capitolo 8
*** La verità viene alla luce! ***


La verità viene alla luce!

“Laser Fotonico!”.
“Pugno di Giustizia! Vaiii!”. Mark respinse il tiro, con estrema difficoltà.
“La Raimon evita il gol, ma con immensa fatica. Siamo al decimo minuto di gioco ma lo sforzo è decisamente palpabile!” strillò Horse, al vedere i giocatori così stanchi e sudati dopo poco tempo.
“Andy non ti sembra strano? Come se la squadra avesse perso lo smalto che aveva durante il Football Frontier”.
“Già, ultimamente paiono anche a me un po’ fiacchi. Sarà lo stress di dover combattere la Alius Academy?” rispose ad Aurelia.
“Beh noi non siamo così tesi come le corde di un violino”.
Intanto la partita era andata avanti: “Meteora Infuocata!”.
“Pugno di Gius…” Mark, al sentirsi colpito dal calore del tiro, ebbe un mancamento e si accasciò. “Gol della Epsilon che sigla l’uno a zero! Ma cosa è successo ad Evans, crollato a terra?”
“Mark! Arrivo!” si precipitò Silvia, accorrendo con la borsa dei medicinali.
“Deduco che anche stavolta avete bisogno di noi” si presentò Attorney “Possiamo sostituirvi?” chiese, rivolto a Lina Schiller.
“Mark non può continuare, allenatrice!” la avvertì Silvia, mentre tentava di rianimarlo. Parare due Laser Fotonici era stato troppo per lui.
“Qualcosa non quadra. Da quando quello strano figuro ha portato via la fascia a Mark tutto sta andando a rotoli. Non riusciamo più a vincere una partita, facciamo fatica negli allenamenti, siamo sempre stanchi. Per grazia è riuscito ad apprendere il Pugno di Giustizia, ma se non fosse stato per quello adesso saremmo già stati sommersi di gol. Qui c’è davvero qualcosa che non va” pensò l’allenatrice, poi proferì parola: “Va bene. Non siamo più nelle condizioni che ci permettono di proseguire. Ci ritiriamo in favore degli Assoluti”.
Appena l’agognata squadra si fu disposta in campo, comparve anche il solito nostro amico: “Un caloroso saluto a tutti voiii che ci seguite, siete presenti, ascoltate la radio oppure guardate la televisione” e prese una posa plastica, mentre le reti presenti lo inquadravano ed i fotografi lo abbagliavano “anche oggi il fan numero uno della squadra suprema, ovvero io, Heritage Fitzroy, commenterò la partitaaa!”.
“Non so come avete fatto ad arrivare fin qui” commentò Dvalin “ma sappiate che noi siamo ad un livello superiore rispetto alla Gemini Storm”.
“Non ci state impressionando, sappiatelo!” ribatté Aurelia, scanzonatamente “e stavolta abbiamo pure Samford e King qui con noi, raggiungiamo ADDIRITTURA -fece una faccia prosaica- quota DIECI!” -tornò seria- “Ci stiamo avvicinando ad essere un team fatto e finito”.
“Ahahah, molto bene terrestri. Mi piacciono gli avversari che non sono intimiditi da noi”.
“Ed ecco il via, i magnifici Assoluti battono il calcio d’inizio con Samford che avanza”.
“Scudo Planetario!”. Tytan generò un corpo celeste che scagliò contro David il quale, preso dal panico, venne sepolto nel cratere generatosi.
“Non ti impressionare, David. Questo nuovo potere che hai ti permette di superare ogni avversario”.
“Va bene, grazie. Ho avuto una piccola defaiance” si scusò lui. Nel frattempo, Zell era già pronto a lanciare il suo ennesimo “Laser Fotonico!”. Dalle mani generò un’onda energetica che investì il pallone, fiondandolo verso il novello portiere King.
“Sperimenterò il potere del Ciondolo Assoluto! Barriera di Forza!” e generò una tenda energetica che schiantò contro il tiro, calmierandolo.
“Ecco qui”.
“Ma bravi, terrestri. Sapete giocare almeno un po’”.
“Anche meglio di così, se è per questo” ribatté Joe. “Su, tira ancora, voglio vedere fino a che punto il potere scorre nelle mie vene”.
“E va bene. L’hai voluto tu!” rispose Valanche. “Meteora Infuocata!”. Lui con Mercury e Metron crearono un monolite stellare, poi lo colpirono e ne uscì il pallone avvolto in un raggio rovente.
“Barriera di Forza V2!”. La tecnica si potenziò, respingendo il pallone fino a Grim. “Hahaa! Non riuscite nemmeno così, eh? Aah, queste mi ricordano le partite con Dark!”.
“Beh adesso tocca un po’ a noi divertirci! Globi di Scintille!”. Steve avvolse il pallone in un insieme di sprizzi elettrici, poi lo calciò contro Mole. Esso esplose in una sorta di fuoco d’artificio, che la immobilizzò dandole la scossa.
“Tua capitano!”.
“Molto bene. Preparatevi al secondo livello allora”.
“Fammi divertire, terrestre. Fammi provare un brivido che mi pervada fin nel midollo”.
“Come desideri Dvalin, ti accontento! Ecco a te il SOLE D’ARGENTO!”. Attorney si levò in aria, mentre il pallone assorbiva bagliori metallici da ogni dove. Dopodiché lo scagliò contro Quagmire, attorniandolo di un’atmosfera potente e luminosa.
“Tunnel Spaziale!”. Una rete circolare verde shocking cercò di imbrigliare il colpo, ma non ci riuscì e centrò Dvalin in piena faccia, schiantandosi in rete.
“Uno a unoooooo! I magnifici, ma che dico, eccelsi Assoluti siglano il pareggiooooo!”.
“Non male. Ma non avrete speranze contro la mia tecnica più potente” tuonò il portiere, mentre il primo tempo si concludeva in parità.
 
***

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Absolute David Samford

“Guardali come si confrontano. Assomigliano a noi” disse Torch, guardando lo schermo.
“Noi non ci confrontiamo, noi siamo più forti di voi, Xene”.
“Ma bene, allora dimostratelo. Batteteli”.
“Certo! Ma anche tu devi sfidarli allora”.
“E va bene. Un doppio match fra le squadre di punta di entrambi gli schieramenti. La Gaia e noi contro la Raimon e gli Assoluti. Cosa ne dite?”
 
***

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Absolute Sam

“Preparatevi terrestri. Adesso non riuscirete più a segnare”.
“Ne sei sicuro? Beh, cominciamo a guadagnare terreno. Scivolata Luccicante!” asserì Carson, generando fasci splendenti strisciando i piedi e folgorando chiunque gli si frapponesse.
“Aurelia!”.
“Non andrai lontano. Furia Stellare!”. Kenville la bersagliò di meteoriti, confondendola. Con un lungo rilancio passò a Mercury.
“Pioggia di Meteore!” sentenziò, calciando e colpendo Saunders con una valanga di meteoriti. “Meteora Infuocata V2!”.
“Ancora non avete capito? Super Barriera di Forza!”. Lo scudo di energia generatosi rallentò il pallone, lo fece sbalzare in direzione angolata e sfruttando l’occasione fortuita Zell colpì di testa, segnando.
“Nooo nooo noooooo! Tutta fortuna, ma gli avversari siglano il due a uno! Noooo! Nooooooooo!”.
“Direi che quello che si è spaventato di più è il commentatore” sottolineò Paul “noi non siamo così impressionati”.
“Beh dopotutto morto un papa se ne fa un altro no? Segneremo ancora”.
“Patetici terrestri. Non potete, vi ho già detto, sfondare la mia tecnica di parata più potente”.
“Ne sei sicuro caro? Dimostramelo” ribadì il capitano, alla ripresa. Evocò il potere della luce argentina e da centrocampo tirò. “Sole d’Argento L5!”. Colpì di punta, fiondando verso la rete un ciclopico colpo.
“Trivella Spaziale V2!”. Una trivella gigante tentò di respingere la sfera del gioco, ma finì per frantumarsi.
“Noo.. non è possibile… no, no, è inconcepibile!”. Un brivido di terrore pervase Quagmire, ma si rianimò all’istante ricordandosi della sua arma segreta.
“Bene, è arrivato il momento, terrestri. Così non possiamo competere con voi” e prese in mano il pallone nero che portava sempre con sé. Lo illuminò con il palmo di una sinistra luce amaranto e poi asserì: “Il potere dell’Alius Academy è immenso e noi ne abbiamo sfruttato solo una parte. Siamo pronti a giocarci il tutto per tutto!”. L’oggetto alieno emise un bagliore ed immediatamente tutti i giocatori della Epsilon cambiarono aspetto, assumendo espressioni arcigne e colorando i propri occhi di un bel rosso carminio.
“Ora noi siamo la Epsilon Plus!”.
“Ohibò, che spettacolo interessante. Travestimento immediato. Mi piace, sapete?”
“Saranno le ultime tue parole felici dopo i nostri gol”.
“Mah, dite?” rispose Aurelia, impassibile.
“La partita riprende. Grim supera alcuni avversari con Scivolata Luccicante e si porta di fronte al capitano degli avversari! Per evitare Mole passa ad Aurelia”.
“Sfoderiamo un’altra tecnica nuova! Attento, Dvalin. Questo è il mio… Tiro Aureo!”. Essa si librò in aria, circondandosi di dardi costituiti dal biondo metallo. Il pallone divenne dello stesso elemento e calciato verso il portiere, accompagnato da quella sorta di stella preziosa.
“Ora sarà più potente che mai! Trivella Spaziale V3!” asserì, tentando di perforare le barre dorate che ora costituivano una sorta di fiore con al centro la palla.
“Gnnn… anche così.. non…” il colpo trapassò la parata, mentre l’alieno sussurrava fra sé: “No… no… non è possibile! Assurdo!”.
“Gooolll, gli Assoluti riacciuffano il pareggio. E continuando così sicuramente vincerannooo, vivaaa, forza Assoluti, yé-yé!”.
“Anche il commentatore è venduto, tutto marcia contro di voi, poveretti”.
Dvalin stava cominciando a cadere in crisi depressiva. “No… no… impossibile. Inconcepibile!” diede un pugno al palo. “Anche così non riusciamo a batterli. Dovrebbero soccombere invece!”. Assunse un ghigno peggiore di quello che già possedeva stampato sul volto, poi sentenziò: “Non date loro un secondo di respiro in attacco! Vengo anch’io”.
“Cambio di portiere, Dvalin si inverte con Zell. Cosa succederà ora? Fo-o-rza terrestriiii!”.
“State pronti! Adesso sperimenterete la mia tecnica di tiro da lontano, il Calcio Interdimensionale!”. Scivolò in una bolla spaziale, poi diede il via al tiro avvolgendolo di un’energia viola che riemerse e si scagliò contro la porta.
“Non arriverà da King! La indeboliremo prima!” dissero Jim e David, in sincrono. “Schianto Abbacinante!”. Generarono dei cristalli che perforando la crosta terrestre si frapposero fra il calcio e la sua meta, stoppandolo. Con un rilancio lungo passarono in avanti.
“Vostra! Segnate!”. Dvalin, preso dallo sconforto, cadde in ginocchio.
“Tiro Aureo!” ed ancora Aurelia scagliò la sua serie di lingotti personali verso Zell. Egli, leggermente meno bravo di Dvalin, non poté nulla con la Trivella Spaziale e gli alieni passarono in svantaggio.
“Fiii-fiii-fiiiiii!”. Il triplice fischio finale suggellò l’ennesima schiacciante vittoria degli Assoluti contro la Epsilon Plus. Un attimo di silenzio regnò nello stanzone, prima che Suzette lo infrangesse: “Sììì, evvai, siete riusciti a sconfiggere quegli antipatici degli alieni! Diglielo anche tu, tesorino!”.
“Eh sì… proprio bravi… eeeh…” rispose flebilmente Erik, tentando di divincolarsi dall’abbraccio nel quale era avvinghiato.
“Dvalin, mio signore! Noi… io....”
“Zell non dire niente” rispose lui, accigliato e stremato. “Voi!” bofonchiò, puntando l’indice contro la squadra di Attorney “Voi, voi, voi! Voi avete battuto la nostra suprema abilità! Voi ci avete sconfitti. Voi mi avete fatto provare il brivido della disfatta, la speranza di rimonta. Ora so come ci si sente quando si è battuti da chi è più capace. Conserverò per sempre queste emozioni all’interno del mio cuore, terrestri”.
“Vuoi dire che non sei arrabbiato con noi, Dvalin?”
“No, Zell, no. In questo momento il mio cuore è avvolto dal desiderio della rivincita. Ci alleneremo per diventare ancora più bravi e surclassarvi”.
“Ecco sì diglielo anche tu che l’allenamento è fondamentale nel gioco del calcio! Oh, tesorino, noi ci alleneremo sempre insieme d’ora in poi, ok?” fece, con voce mielosa, mentre strusciava la sua faccia sulla guancia di Erik.
“Aaah, meglio di no!”.
“Esatto, Andy. Noi siamo d’accordo con Dvalin, allenandosi potrà sfidarvi un’altra volta e magari battervi. Dovete farlo anche voi, se non volete soccombere” sottolineò Mark.
“Ma quando mai! Noi non abbiamo bisogno di…” Tuuuummb! Il discorso venne interrotto da un boato proveniente dagli spalti.
“Anche se fosse” disse una persona, sbucando dall’ombra “temo che non ne avrai la possibilità, Dvalin”.
“Oh no Xene! Cosa vuoi?”
“È semplice” rispose “Cacciarvi dalla Alius Academy”. Un velo di terrore si distese sui volti dei giocatori della Epsilon.
“Ehi! Ma stavamo parlando noi! Chi ti ha dato il permesso di introdurti nel discorso?” commentò Andy.
Tuuumb! Un altro pallone nero si schiantò vicino al cratere lasciato dal colpo di Xavier.
“Ehi Xene pensi forse di poter fare il bello ed il cattivo tempo senza di me? Ti ricordo che ad oggi siamo ancora pari grado” asserì un figuro vestito di rosso e blu.
“Non puoi spadroneggiare così con i comuni mortali senza consultarci” continuò qualcun altro agghindato allo stesso modo.
“Torch! Gazelle! Cosa avete combinato? Vi siete alleati?”
“Proprio così. Sappi che nella lotta per il titolo di Genesis la tua Gaia sarà sconfitta. Noi abbiamo deciso di unire le nostre forze e da ora Prominence e Diamond Dust si sono fuse nella Chaos”.
“Interessante. Bene, allora…” “EH NO INSOMMA! STAVAMO PARLANDO NOI CON DVALIN! CI VOLETE FAR FINIRE O NO?”
“Uffa, che noia i discorsi da terrestri. Allenamento sì, allenamento no… affari vostri. Continuate pure… anzi” disse Foster, illuminandosi. “Tenetevi pure Quagmire, tanto è radiato dall’Alius”.
“Che cosa? Dvalin non permetterà di essere trattato in q…”
“Rilassati Zell” rispose, stoppandolo “Va bene, sono stato sconfitto e lo accetto” poi, porgendo la mano ad Andy: “I miei complimenti. Siete riusciti a risvegliare la luce dentro di me. Ci rivedremo un giorno, ed allora vinceremo noi!”.
“Ci sto!” rispose, eccitato. Dopo che ebbe stretto la sua destra, la Epsilon svanì in un lampo carminio.
“Ecco, come ti stavo dicendo, se non vi allenate non potrete assolutamente mantenere questo livello di bravura, Andy. L’allenamento è la chiave del successo”.
“E come mai allora voi della Raimon state soccombendo?”
“Beh…”
“Ascoltami Mark, anche io una volta la pensavo come te. Poi ho incontrato una persona che mi ha fatto cambiare idea ed è per questo che sono qui”. Scrutando con lo sguardo gli alieni concluse: “ed è per questo che ci siete voi, vero?”
“Noi alieni bruciamo dal desiderio di confrontarci con voi terrestri. E credo che anche per voi sia lo stesso” disse Xene con enfasi, atteggiandosi da primo uomo. Gazelle, per riconquistare il terreno perduto continuò: “Per l’esattezza. E siccome le squadre di punta della Alius Academy ora sono due, e i vostri team sono due, pensavamo ad un doppio confronto”. Torch rincarò la dose: “quindi noi della Chaos vi sfidiamo, Assoluti. Cosa ne dite?”. Xene, tagliato fuori, sgomitando si inserì nella conversazione: “Ovviamente la Raimon sarà il prossimo bersaglio della Gaia. Allora, Mark, cosa ne pensi?” cercando di minimizzare il discorso intavolato dai rivali e pendendo dalle labbra dell’avversario pur di avere una risposta prima di Attorney. Tuttavia quest’ultimo fu più svelto di Mark ancora intontito dalla Meteora Infuocata di Zell.
“Noi ci stiamo. Volentieri”. Foster fece una smorfia di disgusto.
“Allora il prossimo match avrà luogo allo Stadio del Football Frontier. Domani, terrestri, vi aspettiamo” e il binomio caotico scomparve nella loro luce bicolore. Xavier, sgombrato il campo, si sentì come una volpe in un pollaio: “Molto bene, Mark. Allora, ti alletta la mia proposta?”
“Accettiamo” disse, glaciale Lina. “Come allenatrice mi vedo costretta a giocare tutte le carte per fermare l’Alius Academy”.
“Sei sicura… sorellona?”
“Sorellaa???” i presenti trasalirono.
“Ma bene. Allora non hai spiegato loro come stanno le cose, eh Lina?”. La donna rimase immobile, poi si animò: “La prossima partita avrà luogo ad Okinawa. È la nostra prossima tappa. Ci attenderete là”.
“Come vuoi. Allora ti lascio, sorella. Rivela pure… i dettagli della nostra famiglia” disse, beffardo, sparendo.
“Dunque Lina lei è la sorella di uno dei capitani dell’Alius Academy”.
“Ci deve delle spiegazioni allenatrice! Perché mai ci ha nascosto questo segreto?”
“Già, già, che storia è questa?”. La Schiller abbassò gli occhi e si sedette sulla panchina. Emise un sospiro, fece una pausa di silenzio, poi disse: “E va bene. Vi spiegherò tutto”.
 
Io: yuhuuuu! Siamo a buon punto con l'Alius ed io ho in serbo per voi una sorpresa. Siete contenti?
Pubblico: zzzzz...
Io: felici come non mai. Settimana prossima niente nuovo capitolo perché esce... il FILM!
Pubblico: zzzzz...
Io: interrompiamo le pubblicazioni per una storia spin-off, "Inazuma Eleven Absolute - Il film - Raggiungi le stelle"! Non siete emozionati?
Pubblico: zzzzz...
Io: No eh? Beati voi... insomma, buona visione!

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Capitolo 9
*** Il film! ***


Se volete visionare il film con tanto di sottofondo musicale, cliccate qui (se la pagina non si apre o non funziona cambiate browser, è un problema comune).

“Xene”.
“Ti ascolto, parla”.
“Torch”.
“Sono qui, illustrami i tuoi programmi”.
“E Gazelle”.
“Hm. Che vuoi?”.
Una luce soffusa si diffondeva in quella sala dell’Alius Academy, filtrando da tre finestre triangolari. I fasci splendenti colpivano un giovane al centro della stanza; indossava una uniforme bianca con una stella cucita sulla spalla sinistra ed un sole sul fianco destro, in basso, dal quale si diramavano dei raggi azzurri. I suoi capelli color avorio scintillavano, bagnati dai raggi di cui erano il punto d’incidenza. Nei tre lati bui del locale, i tre capitani delle squadre di punta dell’Alius assistevano nell’ombra.
Il ragazzo alla luce non aprì gli occhi nemmeno per un secondo. Aveva il capo chino e teneva un’espressione sommessa, ma forse era meglio dire plateale. Dopo un lungo attimo di silenzio, iniziò a parlare.
“Noi veniamo da molto lontano, sapete. Vi ringrazio per avermi accolto qui a spiegarvi la mia proposta”.
“Devo dire che mi appare estremamente interessante” intervenne Torch “non succede tutti i giorni che il capitano di una squadra di calcio scopra dove si trovi l’Alius Academy e si autoinviti qui”.
Xene continuò: “ammetto che sei un terrestre interessante, per aver fatto tutto da solo”.
“Ti ringrazio” lo sconosciuto continuò, sempre tenendo gli occhi chiusi e la testa bassa “anche se è più corretto dire che sono un alieno, come voi”.
“Che cosa intendi?”
L’illuminato aprì le palpebre e fissò l’angolo oscuro in cui stava Xavier.
“Io sono Polaris, capitano della squadra degli Stellari. Il nostro desiderio è quello di unirci all’Alius Academy”.
“Senti senti” Gazelle si staccò dal muro ed iniziò lentamente a camminare verso di lui. “Quanta arroganza”.
“Lo faccio solo perché sono sicuro dei miei progetti. La Gemini Storm è stata sconfitta e la Epsilon, anche. Se gli Assoluti continueranno così non avrete scampo neppure voi”.
Gazelle si fermò a poca distanza. La luce la colpiva da dietro, lasciandola in una figura d’ombra.
“E allora perché sei qui? Hai una valida ragione per unirti a noi, dico bene?”
“Assolutamente” rispose lui, fissandola. Un bagliore gli pervase gli occhi, poi puntò il dito contro la ragazza in controluce e disse: “Vi lancio una sfida. Se riuscirò a sconfiggere gli Assoluti entreremo a far parte della vostra accademia”.

INAZUMA ELEVEN ABSOLUTE - IL FILM - RAGGIUNGI LE STELLE!

Mi chiamo Andy Attorney. Sono un ragazzo che vive nella città di Inazuma e frequento il secondo anno della scuola media Raimon. Il mio più grande sogno è quello di giocare a calcio, ma non ne ho mai avuto le capacità. Ho tentato di entrare in molte squadre, ma purtroppo non sono stato accettato da nessuna di esse. Così mi sono rivolto a Fidia, imprenditrice nel settore dei servizi, perché trovasse una soluzione al mio problema. Lei mi ha fornito il Ciondolo Assoluto, un oggetto che incrementa vertiginosamente le mie abilità calcistiche facendomi cambiare aspetto e mi ha incaricato di testarne il funzionamento. Nel frattempo delle squadre di calcio appartenenti ad una misteriosa organizzazione detta Alius Academy hanno iniziato a distruggere le scuole del paese per ragioni misteriose. Assieme ai miei migliori amici Aurelia Dingle e Paul Peabody ho formato una squadra, gli Assoluti, ed abbiamo deciso di sfidare i distruttori, i quali affermano di essere alieni provenienti dallo spazio! Sono già state sconfitte da noi la Gemini Storm, capitanata da Janus, e la Epsilon, con a capo Dvalin. Purtroppo però appena siamo riusciti a batterli sono apparse le due squadre di punta dell’Alius Academy: la Genesis di Xene e la Chaos diretta da Torch e Gazelle. Adesso vogliamo continuare a combattere perché io realizzi il mio sogno e finalmente raggiunga le stelle!

Il Sole ormai stava tramontando. Un cielo tinto col blu, coll’azzurro, con le sfumature del giallo, dell’arancione, del rosso e del viola si stagliava sopra la città di Inazuma, frammentato da sporadiche nuvole che alternavano il bianco, il nero ed il seppia.
Era una sera di luglio e dall’interno della proprietà della famiglia Dingle si udivano rumori derivanti dall’utilizzo delle posate. La televisione era accesa e stava trasmettendo le previsioni del tempo. Variabile, si diceva, nonostante a vista d’occhio pareva più probabile l’arrivo del sereno. Una atmosfera idilliaca regnava nell’aria in quella giornata d’estate.
“Plin-plon!”. All’improvviso, qualcuno suonò il campanello. Una ragazza, capelli mori intinti nel fucsia e vestita con un completo degli stessi colori, si era approssimata all’uscio.
La madre, abbandonata la tavola, si apprestò ad aprire.
“Ciao. Di cosa hai bisogno?”
“Buongiorno signora io sono Michelle Mohn Rosa” disse la ragazza, levandosi il cappello in segno di saluto. “Scusate l’ora tarda, ma sono del club di giornalismo e desidero intervistare Aurelia. Per via della sua lotta contro gli alieni”.
“Ah sì certamente! Te la chiamo. Accomodati, intanto” e le fece segno di entrare. “Aureliaaaa! Ti cercano!”.
La madre ritornò in cucina, mentre la figlia arrivava.
“Ciao Aurelia. Io sono Michelle e desidero intervistarti”.
“Ma certo, fai pure! Vieni, sediamoci lì” offrì, indicando il divano.
La cronista fece numerose domande alla Dingle, riempiendo il suo taccuino degli appunti. Le due rimasero a parlare assieme per circa venti minuti, dopodiché l’intervistatrice terminò: “Va bene. Questa era l’ultima domanda. Adesso mi manca solo una foto. Posso?”
“Ma certo, assolutamente!” rispose, assumendo una posa plastica.
“D’accordo. Apri bene gli occhi”. La sconosciuta, inquadrando nell’obiettivo, abbandonò l’espressione gioviale che aveva avuto fino a un attimo prima ed assunse un ghigno in volto. Azionò la macchina fotografica, la quale emise un bagliore sfolgorante, e disse: “Che la luce ti colpisca!”. “Flash!”.
Aurelia rimase accecata per un attimo dal lampo al magnesio, durante il quale sentì un vago strattone. Quando si riprese, pochi secondi dopo, la sconosciuta non c’era più.
“Ma dove è andata?” si chiese. Istintivamente notò che le mancava qualcosa. Come se le avessero tolto una collana.
“Il mio Ciondolo Assoluto! Dov’è?” si preoccupò. “Me l’hanno rubato! No, me l’ha rubato quella ragazzina!

***

Era la medesima serata di luglio, nella medesima cittadina, solo in un altro quartiere. In un’altra casa, la cena pareva già finita ed Andy era in salotto a giocare ai videogames.
“Così… passa a destra… dribbling… vai… vai… tiro… Tornado di Fuoco… sììì! Goool!”.
“Driiiinn!”.
“Vado io!”.
Il giovane membro della famiglia Attorney aprì. Dinanzi a lui si trovava un ragazzo della sua stessa età.
“Ciao Andy! Era tanto che desideravo incontrarti. Sono Paul Laris, del club di giornalismo. Ti va un’intervista?”
“Altroché! Entra”. Il tale si accomodò di fianco a lui e discorsero per alcuni minuti.
“Perfetto. Adesso ho bisogno di una foto”.
“Va bene. Fa’ pure”.
“Aspetta, ti inquadro… così… ed ora… che la folgore ti abbagli!”. “Flash!”.
Attorney rimase inebetito per qualche istante, sentendosi strattonare. Subito perse il suo aspetto da Assoluto, ritornando l’Andy di sempre. Nel frattempo, l’interlocutore si era dileguato, lasciando solo un biglietto sul pavimento.
“Ma come… cosa…”
“Aaah! Che mi è successo?” si toccò il torace, notando la mancanza di un oggetto appuntito che di consueto albergava sopra lo sterno.
“Che cosaaaaa? Mi ha accecato per rubarmi il ciondolo? Noooooooo!”.

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Paul Laris, da alieno Polaris

***

Era l’imbrunire, in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina di periferia. Paul stava leggendo un romanzo sprofondato nell’enorme poltrona-puff nell’angolo di camera sua. I genitori non c’erano, partecipavano ad una festa fuori città.
“Che pacchia, ragazzi. Prima avevo paura di restare a casa da solo, ma ora… eheh, ora non ho più paura di nulla!”.
“Dlinng-dlonng!”.
“Toh, suonano alla porta. Vediamo chi è”. Imprudentemente, aprì.
“Buongiorno mister Peabody… toh, che bel campanello!” disse un ragazzo, capelli a ciuffi, bassino.
“E tu chi sei?”
“Carine, le campane scolpite nell’argento. Ah, io sono Alan Cruz, del… ehi, ma come sei simpatico! Ti va di accompagnarmi al bowling una sera di queste?”
“Volentieri, ma… come mai sei qui?”
“Ah, già… volevo dire, dovrei intervistarti… ma sìì, ma sìì, lasciamo perdere. Vuoi venire al bar con me?” “Briiiip!” “Oh scusami, suona il telefono”. Si appartò, farfugliò delle cose a qualcuno che pareva riprenderlo con verve, poi chiuse.
“Scusami, mi sollecitano. Uff, che noiosi, sempre lavoro, lavoro… io voglio divertirmi… ah, ma sto divagando. Insomma, vorrebbero una foto per il giornalino… ehi, ma che quadri magnifici! Dipinti ad olio?”
“Sì, dalla zia”.
“Aaah, non devo distrarmi. Mi permetti una foto? Una soltanto? Poi lasciamo da parte questo assurdo compito che mi impedisce di svagarmi. Preferisco giocare a calcio io che…”
“Va bene, va bene!”. Si mise in posa, assumendo una battagliera posa facendo il simbolo della vittoria.
“Ah sì, dunque… oh, questo macinino. Invidio i fratelli Lumière, quelli sì che sapevano come intrattenere la gente! Ah, la cinematografia è un’arte, passando poi per Georges Méliès, Martin Scorsese… aaah, questo trabiccolo! Vuoi venire con me al cinema domani?” chiese, armeggiando con l’aggeggio.
“Che cosa danno in programma?”
“Oltre l’orizzonte, un drammatico, come anche La dimensione Delta, di calcio e fantascienza. In replica Dagli Imperiali alla Repubblica. Aaah, queste anticaglie!”.
“Belliiii! Vengo, mi piace!”.
“Oh! Ecco che funziona! La luce sfolgori!” FLAAASH! Un brillamento accecò Peabody.
“M-ma… ma che… ma… dov’è???” si interrogò, guardando le scale. Poi volse lo sguardo oltre la ringhiera del balcone, scorgendolo mentre in tutta fretta percorreva i piani verso terra e sobbalzando all’indietro per l’altezza.
“AAAAAAAAAHHH! Ma da quando ho di nuovo paura di essere al terzo pianoooooooo?” urlò, accasciandosi al suolo con il cuore a mille.
“Anf, anf, anf. Dov’è il Ciondolo Assoluto? Non c’è più! Aaah, sono ritornato pauroso! Ehi, ma cos’è questo?” a terra giaceva un biglietto con scritto: “Siete invitati a giocare una partita contro di noi alla torre sulla collina. Vi aspettiamo. Gli Stellari”.

***

Andy arrivò trafelato alla Steel Tower, dove già lo attendevano alcuni dei suoi compagni.
“Oh! Anche voi qui?”
“Già capitano! È successa una cosa terribile, ci hanno rubato i ciondoli!”.
“Cattive notizie: anche a me purtroppo” rispose.
“Vi seguo a ruota” asserì Aurelia, arrivando. “Paul, esci di lì, nessuno ti mangia”.
“M-ma… io ho paura!” disse Peabody, emergendo da un cespuglio.
“Hai perso il tuo coraggio da leone?”
“Aaaah! Purtroppo era il ciondolo a cambiarmi il carattere! E adesso che facciamo?”
“Non so… il mio biglietto diceva di recarsi qui, ma…”
“La torre d’acciaio è spenta. Chissà come mai”.
“La luce di Inazuma è tramontata, pare. Tanto quanto la nostra”.
“Eppure…” mentre discorrevano, i fari della costruzione si accesero ad uno ad uno. Il buio della notte fu squarciato in poco tempo. Illuminatasi la decorazione a forma di lampo, essa mostrò una strana formazione cristallina al di sopra.
“M-ma che cos’è quel coso?” disse Sam, puntando con l’indice una anomala struttura a forma di stella fluttuante sopra la torre di Inazuma.
“Non lo so, però è inquietante” gli fece eco Steve.
“Secondo me è un invito. Allora, avviciniamoci” comandò il capitano. Tutta la squadra, giocatore dopo giocatore, si inerpicò su per la torre fino a raggiungerne la piattaforma da cui si dominava la città.
“Che magnifico paesaggio che si ammira da qui, ragazzi”. Le luci delle finestre ancora accese erano come stelle nel cielo notturno.
“Sembra che l’orizzonte rispecchi il cielo sulla terra”. Il gruppo rimase per un attimo a bearsi di quello spettacolo maestoso. Ad un certo punto, qualcuno lasciò cadere qualcosa dalla strana stella di vetro fluttuante.
“Ouch! Che doloreee!” si lamentò Paul, colpito sulla testa.
“Ma è una scala di corda! Vogliono farci salire!”. Andy, che fremeva dalla voglia di recuperare il maltolto, si lanciò all’assalto.
“Capitano! Aspetta!”.
“Non aspetto, David, voglio giustizia!!!”
“Aiuto, io ho paura dell’altezza!” sgranò gli occhi Peabody, guardando giù.
“Se il portiere abbandona la porta ti sostituirò io” rispose il battagliero King. Più o meno tutti, tranne il pauroso Paul, percorsero i pochi metri di scala ed entrarono nella stella volante.
“E adesso? Che faccio qui, da solo? Salire, non ne ho il coraggio. Tornare a casa, mi piange il cuore. Ah, ma so io cosa fare!”.

***

Entrati nella singolare costruzione, gli Assoluti si trovarono di fronte uno strano campo da calcio. Era costituito da una lana blu scuro mentre le righe erano gialle e luminose. Non c’erano spalti, in quella che pareva una struttura deserta.
“Ehi, ragazzi, guardate da qui! Inazuma è ancora più bella, dall’alto!”. Le pareti di cristallo permettevano di scrutare l’orizzonte, ancora lambito dagli ultimi raggi del tramonto. Cielo e terra si fondevano in un gioco di oscura luminosità, di manto dell’ombra punteggiato da sporadiche luci celesti e terrestri. Su tutti, dominava la luna.
All’improvviso dei potenti fari si accesero ed illuminarono il cerchio di centrocampo. In esso, silenziosamente, si era radunata una squadra di calcio.
“Benvenuti Assoluti. Lasciate che mi presenti, io sono Polaris, il capitano dei qui presenti Stellari”.
“TU! SEI TU CHE MI HAI RUBATO IL CIONDOLO!” gridò Andy. “RIDAMMELO!” continuò, con veemenza.
“Ah ma allora è proprio importante per te” disse, sfilandoselo dal collo della maglia. “Dimostramelo”.
Lo sconosciuto fece un passo avanti, venendo maggiormente in risalto. Ora indossava una divisa bianca con una stella dorata cucita sulla spalla sinistra ed un sole arancione sul fianco destro da cui si irradiavano dei raggi blu.
“Noi siamo gli Stellari, le luci che sfolgorano nella notte. Siamo una squadra dell’Alius Academy”.
“Ah ecco, c’era da aspettarselo. Mi pareva che mancasse qualcosa”.
“Ho commissionato io la costruzione di questa struttura. Benvenuti allo Stadio Croce del Sud”.
“Umpf. Perché si chiama così?”
“Perché dopo questa partita io metterò una croce sopra la vostra squadra. IO VI ELIMINERO’ DEFINITIVAMENTE! La luce degli Assoluti verrà spenta dalla nostra inarrivabile difesa!” urlò, impazzito.
“Il vostro potere, o Assoluti, è fittizio. E questo ciondolo ne è la prova!”. Il capitano lo resse fermamente con la mano destra e con fare plateale continuò: “Desidero sfidarvi. La mia squadra contro la vostra. Desidero dimostrarvi che noi siamo più forti di voi”.
“Beh su questo non c’è dubbio” replicò l’avversario.
“Se vincerete vi restituiremo i ciondoli rubati”.

***

“Che disastro!”. Fidia, osservando lo schermo della piccola televisione, si mise le mani nei capelli. “Che disastro! Non si poteva cominciare peggio di così! Ah, che pasticci che si approssimano! Sta andando tutto storto! Ho sbagliato. Lo ammetto, ho sbagliato a rivolgermi a loro. Lo sapevo, non dovevo chiamarli in causa. Sono stata troppo impulsiva! E dire che ho anche concesso loro di utilizzare il Ciondolo Assoluto! E adesso che cosa succederà?”

***

Andy rimase pensieroso per qualche secondo. Poi disse: “Accettiamo”.
“Comeeee? Che cosaaaaa?”
“Sei impazzito? Ma ti rendi conto?”
“Non abbiamo speranzeeee…”
“Nooo siamo mortiiiii!”.
Attorney però, prima di rispondere affermativamente, aveva ben ponderato la scelta. Conscio del fatto che in caso di disfatta Polaris non aveva posto nessuna condizione, gli pareva una soluzione prudente accettare prima che cambiasse idea.
“Tranquilli ragazzi. Abbiamo solo di che sperare”.
“Sperare cosa? Ci polverizzeranno”.
“Va beh, tentar non nuoce. Siamo o non siamo gli Assoluti, la squadra più forte di tutte?” sentenziò, sorridendo benignamente.
“Beneeeee! Di nuovo qui, la mia squadra preferitaaaa! Questa volta gli avversari sono gli accademici Stellari, nientemeno che dalla costellazione di Alius! Quali sorprese ci riserverà l’incontro di oggi?”.
“Fitzroy?!?! Sono proprio curioso di sapere come fa a materializzarsi al posto giusto e nel momento giusto per commentare le nostre partite” si chiese Aurelia.
“Già. Deve avere una sorta di sesto senso” replicò Max.
“Ehi Heritage” gli rivolse la parola il capitano “comunque oggi non giocheremo come Assoluti”.
“Ah no? E allora come?”
“Questa sera siamo privi dei nostri poteri. Noi siamo la squadra più perdente di tutte, quindi puoi chiamarci gli Unables”.

***

“Allora Gazelle che ne pensi di loro?”
“Si allargano troppo, per i miei gusti”.
“Ma no, sono solo un po’ focosi!”.
“Avevamo detto che se vincevano potevano entrare nell’Alius Academy. Invece si atteggiano già da veterani. Si spacciano fin d’ora per alieni anche se nessuno li ha autorizzati. Sono dei potenziali rivali. Te ne rendi conto?”
“Hmmm… ma noo, secondo me non c’è da preoccuparsi. Xene, tu che ne dici? Riusciranno a stracciare gli Unables?”
“Non è un grande problema. Chiunque vincerà questa partita metterà fuori gioco alcuni dei miei concorrenti”.
“Intendi dire che non hai fiducia in Polaris e nella sua banda?”
“Sono solo dei novellini che pretendono di scalare le classifiche. Come se fossero dei veterani solo perché ci hanno scoperti”.
“Io spero solo che facciano il nostro gioco. Dopotutto fino a prova contraria è Attorney il nostro nemico no?”
Gazelle si inalberò: “Ma non capisci cosa sta accadendo? Si stanno prendendo il loro potere! E se lo usassero contro di noi?”
“Tranquilli” mediò Xavier “useremo ogni avvenimento a nostro vantaggio…”

***

“Ahem… calcio d’inizio per gli Stellari che affrontano gli… uh… Unables in questo scontro che si prevede cosmico”.
“Fiit”.
“Preparatevi, Assoluti o come vi chiamate, perché oggi vi polverizzeremo!” disse una delle ragazze in attacco, tale Syrma.
“Esatto, la vostra luce finirà inghiottita nel buio siderale” rispose una sua compare, Mimosa.
Le donzelle si passarono fulmineamente la palla l’una con l’altra, trapassando lo schema avversario. Superati i centrocampisti però si trovarono di fronte una solida difesa.
“Uuuh in quanti solo per noi! Avete paura che segnamo?”
“Decisamente ci temono, Syrma”.
Sei persone si stagliavano, pronte a bloccare ogni azione avversaria. Andy sentenziò: “Forza ragazzi! Senza ciondolo non possiamo affrontarli in scontri diretti. Utilizziamo una supertattica!”. I giocatori circondarono le due amiche.
“Ingannoforza!”. Gli Unables fecero apparire delle linee energetiche a forma di V rosse, arancioni e gialle le quali si disposero con il vertice rivolto al pallone. Esso si bloccò nel mezzo del campo, mentre Mimosa impotente non riusciva a smuoverlo. Attorney, invece, guizzò e lo prese al volo.
“Anf… anf… che fatica, ma comunque sto guadagnando terreno”. Intanto, Polaris si posizionava di fronte a lui.
“Tsk. Non hai speranze. Preparati!”. Con uno scatto fulmineo sottrasse la sfera di gioco.
“Ragazzi, ripetiamo l’azione!” incitò Max. Nel frattempo però, sulle fasce uno degli Stellari stava guadagnando terreno a filo della riga.
“Rigel, tua!” passò.
“Fermo!” si interpose Sam. Per un errore di movimento, Rigel fece uscire la palla.
“Fiit! Rimessa laterale!”.
Approfittando dell’interruzione, Polaris ci mise del suo: “Allora Andy. Come ci si sente ad essere ritornato un difensore?”.
“Umpf, non sono fatti tuoi!” replicò lui.
“Sarà. Però forse è meglio spiegare al mondo intero che ci sta seguendo via televisione cosa è successo. Perché forse non tutti ricordano che prima che ottenessi il Ciondolo Supremo eri un difensore, come me. È stato dopo che sei passato ad attaccante”.
“Esatto, quella pietra serviva a raggiungere i miei sogni. E nei miei sogni c’era anche quello di segnare una montagna di gol”.
“Povero Attorney. Inebriato dal successo, eh?”
“Oh, senti, tu. Il calcio non è uno sport egualitarista. Chi segna è forte, bravo, l’idolo delle folle. Chi coadiuva invece è misconosciuto. Io volevo arrivare in vetta al mondo del calcio e pertanto dovevo giocare come centravanti”.
“Mentre come difensore saresti stato eclissato dai punti dei tuoi compagni. Beh, allora io ti dimostrerò che non è così”.
“Rrrimessa lateraleeee di Saunders! Ecco che passa al capitano degli… ah… ehm… Unables”.
Andy ricevette il passaggio lungo e si diresse verso la porta. Davanti a sé si stagliava, in prima battuta, Polaris. Sapeva benissimo che in uno scontro diretto avrebbe dovuto soccombere, tuttavia con un sorrisino beffardo non rallentò il passo.
“Anche i difensori possono essere celebri ed io te lo dimostrerò. Con i poteri di cui dispongo posso affermare che io sono il primo di tutti loro!”. Laris avvolse Attorney in un cielo stellato, dopodiché fece precipitare su di lui dei mattoni di pietra.
“Rudere Buianotte!”. L’avversario rimase sepolto e perse la palla.
“Allora, visto? Anche un difensore può essere capitano. Io dimostrerò al mondo che anche le retrovie sono fondamentali in una partita di calcio!” disse, passando a Vindemiatrix.
“Colle Oscuro!” rispose lei, generando una collina in notturna che la elevò da Max e David.
“A voi!” calciò a Beid e Keid.
“I famosi gemelli attaccanti degli Stellari si preparano a tirareee! Riuscirà il portiere a resistere al loro colpo micidiale?”
“Andiamo Ken!”.
“Pronto Ben!”.
I due si elevarono in altezza, mentre sotto di loro spuntava una montagna avvolta nella mezzanotte. Raggiunta la cima, colpirono in sincrono il pallone urlando: “Vetta Tenebrosa!”. Un fascio di oscurità si propagò nella direzione di King.
“Aaah Albagliore Sfavillante!”. Egli generò un’abbacinante alba che con la forza della luce cercò di calmierare il tiro, senza successo.
“Avete visto? La vostra luce si è spenta nella nostra oscurità. La flebile luce delle stelle supera lo splendore sfolgorante del Sole” continuò platealmente rivolto ad un Andy col fiatone e grondante di sudore.
“Non… non continuerete… vi farò rimangiare ciò che avete detto!” asserì, in un lampo di energia. Si vedeva, però, che si approssimava lo stremo delle forze. “Anf, anf, anf”.
“Tsk… ma guardati. Non sei in grado di continuare. Minimamente”.
“Io… invece… amf, anf… vincerò… QUESTA PARTITA!”.

***

“Peggio che male. Hanno perfino accettato e guarda come si sono ridotti. Ripeto, peggio di così non poteva andare. Non oso sperare come debba finire”.
In quel momento la soglia venne varcata: “Puff… pant… Fidia! Fidiaaaa!”. Una voce argentina risuonò per il negozio.
“Non c’è... proviamo a vedere nello studio!”. Il ragazzo entrò.
“Paul Peabody? Che ci fai qui? Come mai non sei con i tuoi compagni?”
“Ho bisogno di lei Fidia! Gli Assoluti sono stati spossessati dei Ciondoli e adesso sono entrati in una strana stella di vetro volante sopra la Steel Tower! Ci aiuti!”.
“Come vedi” disse, indicando la televisione “sto seguendo l’incontro”.
“Li fermi, la prego! Faccia sì che ci restituiscano il maltolto!”.
“Mi dispiace Paul, ma non intendo fornirvi supporto questa volta”.
“Come Fidia? Lei, la nostra benefattrice!”. La semplicità di Peabody gli apparì dipinta in volto. I grandi occhioni si velarono di lacrime, di fronte alla repulsione al sostegno. La donna rimase per alcuni attimi a fissare il giovane negli occhi, poi chiuse le palpebre.
“Vediamo che si può fare”.

***

“Non vuoi cedere eh? Peggio per te, io ti ho avvertito” gridò Polaris, dalle retrovie. “Saremo noi ad accaparrarci la vittoria!”.
“Nuovo iniziooo per gli Assoluti non più assoluti. La Dingle passa prudentemente a Carson”.
Andy disse: “Noi siamo gli attaccanti! È nostro compito segnare! Forza Aurelia, dobbiamo condurre un’azione in sincrono!”.
“Eh no caro mio. Io non ho intenzione di faticare a fondo perduto. Finché io avevo la Super Forza e tu il Come Te Nessuno Mai mi stava bene Corri e salta dietro un pallone finché in rete non andrà, ma adesso non intendo impegnarmi!”.
“Ma Aurelia…”
“Niente ma. Ho accettato di partecipare al tuo sogno solo perché era raggiungibile. Fidia te l’ha esaudito. Io ti ho aiutato. Hai toccato il cielo con un dito. Ma adesso basta! Non ho intenzione di ridurmi nello stato in cui sei ora. Guardati” puntò il suo indice contro il compagno “sei già pieno di macchie e graffi. Si vede lontano un miglio che li hai vissuti, questi minuti” replicò lei, fresca come una rosa.
“Io… io… io non vogliooooo!” il capitano esplose in un lamento “Io non voglio smettereeeeeeeee!”. Si avventò contro il boss avversario, tentando di sottrargli la palla che nel frattempo aveva guadagnato. Egli, con uno scatto felino, lo evitò.
“No… no… non ancora!!!”. Si rialzò, fiondandosi nuovamente contro il difensore, mancando l’obiettivo e schiantandosi al suolo una seconda volta.
“Anf, anf, anf… noooooo!” e venne soppiantato ulteriormente.
“Arrenditi, fermati! Non sei in grado di competere con me!”.
“No… no… io… ah.. anf… uff… io…”
“Tsk. Sei finito, Attorney. Senza ciondolo vali MENO DI ZERO!”. Paul calciò a Beid e Keid.
“Ecco la nostra tecnica! Ecco la… Vetta Tenebrosa!”. Ergendosi sulla cima dell’oscura montagna, scagliarono il tiro contro King.
“Aaah… Albagliore Sfavillante!”. Il sorgere dell’astro venne inghiottito dall’oscurità, segnando il due a zero.
“Nooo nooo noooo aaaaaaah i miei Unableeees soppiantati cosììììììnnoooooooooooooooooo auuuuuuuuuuuuuuuuuhhhhhhh!” ululò il commentatore.
“Spero che non le venga un infarto, perché ABBIAMO INTENZIONE DI CONTINUARE COSÌ!”. Alla ripartenza un magnifico uno-due di Mimosa e Syrma trapassò le schiere rivali.
“Tsk, siete così imbranati! Non potete competere con noi!”.
“Non avete più né la forza di Mark né quella di Fidia! Siete finiti!” urlarono, mentre sorpassavano Wraith.
“E non abbiamo nemmeno bisogno di tecniche speciali per battervi! Prendi questo!”. Stewie Irma Young tirò in direzione di Joe.
“Albagliore Sfavillanteeeee… gnnnnn… nooooooo!”.
“Nooooooo lo dico ioooooooo! Aaaaah, tre a zeroooooo! Noooo, noooo, noooooooooo! È un passivo da recoooord! Assoluti, dove sieteeeeeeh?”.
“Non basta essere forti in attacco, caro mio” fu l’inizio di un altro discorso fra capitani “ma si deve fortificare anche la difesa”.
“Anf… anf… lascia che mi passi il fiatone e…”
“Gli attaccanti sono tutti dei presuntuosi. Cosa farebbero se non ci fossero difensori e portiere? Sarebbero delle nullità. Invece, solo perché fanno gol, sono osannati dal pubblico. Guardati, ora che non sei più in grado di segnare i tuoi amici si rifiutano di inseguire il tuo stesso sogno e presto tutti si dimenticheranno di te. Il gol è una sostanza effimera, svanisce dinanzi ad una rete contraria”.
“il… mio sogno… era quello di essere attaccante” Andy si inginocchiò, spompato. “Io… volevo… provare l’ebbrezza di segnare… essere baciato dalla sorte… ahf… io volevo guadagnarmi la fetta di gloria che mi è sempre stata interdetta… io da difensore volevo essere attaccante perché quello è il ruolo più ambito!”.
“Non da me. Come vedi, abbiamo segnato sì tre gol, ma voi non avete tirato nemmeno una volta. La nostra difesa è impenetrabile! Abbiamo uno schema che ci permette di controllare ogni singolo lembo del prato, noi vi siamo superiori per forza e tattica!”.
“Gli attaccanti… sono… il fulcro della squadra. Gli attaccanti sono coloro che segnano” Attorney si alzò “gli attaccanti sono importanti, sono fondamentali… GLI ATTACCANTI SONO LO SCOPO DELLA PARTITA!”.
“Davvero? Buon per te. Ma attento a non lasciarti illudere dalle tue fantasie”.
“Sai cosa ti rispondo? Voglio vederci e vederci ben chiaro, voglio nel buio la luce di un faro. Voglio vederne di brutte e di belle, voglio arrivare a vedere le stelle!”.

***

“Che strano. Non vuole arrendersi. Chissà perché il capitano fa così” si chiese Peabody, ingollando del popcorn.
“Eppure è palese come non sia in grado di proseguire. E siamo solo a metà del primo tempo. Però egli insiste con pervicacia nello sforzo” obiettò Fidia.
“È impazzito, non c’è dubbio. È completamente fuori”.
“Ma nonostante ciò resiste ancora. È straordinario”.
“Solo perché hanno perso un sacco di tempo in chiacchiere. Polaris ha fatto un sacco di monologhi” ribatté, mangiucchiando.
“Però sta andando meglio del previsto. Sono sotto solo di tre gol. Ciò mi sconcerta”.
“Unicamente per via dei turpiloqui degli avversari. Staremo a vedere come continuano. Crunch crunch”. Peabody diede fondo al contenitore del mais.
“Uhm” sospirò Fidia, facendosi pensierosa ed abbozzando un sorriso sornione “credo che per il momento sia meglio restare ad osservare…”

***

“Bu-uuuuh! Sniff! Sigh! Bé, l’inizio del secondo tempo sarà segnato dallo svantaggio per la mia squadra preferitaaaaaahhhbuaaaaahhhh!”.
“Anf… allora, voglio avvertirvi che in questo secondo tempo ci siamo un poco riorganizzati”.
“E sarebbe? Una squadra di scarsi non può di certo prevalere su di noi”.
“Eppure… forse esiste un modo per scardinare la vostra impenetrabile difesa”.
“Ah lo voglio proprio vedere!”. Nel frattempo, gli Unables si erano fatti un poco di strada mediante passaggi brevi. La palla ritornò ad Attorney, in fronte di Polaris.
“Ci affrontiamo di nuovo. Sai bene come finirà”.
“Finirà diversamente invece” replicò Andy, deviando improvvisamente verso le fasce. “Rosso di Sera!”. Avvolse il pallone in un tramonto sereno, infilando il tiro in una fortunata area libera.
“Bel tempo si spera!”.
“No! Mi ha sorpassato! Ma debole com’è, non potrà di certo sfondare la porta. Acrux, respingi!”.
“Sicuro!”. Alan Cruz deflesse il tiro con i pugni.
“È di notte che si vedono le stelle. Ma solo se la volta celeste è serena. Noi siamo le stelle del calcio!”. Polaris si fiondò per recuperare il tiro vagante.
“Eh no, stavolta non la prenderai!”. Tim, sgattaiolando, respinse il pallone verso Aurelia, allontanandolo dal capitano avversario.
“Noi siamo le luci che sfolgorano nella notte! Noi squarciamo l’oscurità dell’anonimato! Non possiamo soccombere!”.
“Ma nonostante questo avete fatto un errore. Sottovalutare me! Anche io sono attaccante!”.
La Dingle creò dei fasci di luce e di buio, di splendore e cecità, di mezzogiorno e mezzanotte, dopodiché tirò con il “Mezzonotturno!”. Gli Stellari, arroccati in difesa, le avevano consentito di non finire in fuorigioco.
“Noo… noo… noooooo!”. Il colpo segnò.
“Sììììì! Finalmente lo svantaggio si accorcia! Sìììììì! Evvaiiiii! Fo-o-rza As-so-lu-tiiiiii!”.
“Sìììì ce l’abbiamo fattaaa!”
“Evvaiiiii! Ci siamo riuscitiiii!”.
“Sìììììììììì!!!”.

***

“Inaspettato, inverosimile. È qualcosa di imprevedibile” affermò Whitingale.
“Inconcepibile, impensabile, imponderabile, incontenibile. Innammissibile. Impossibile! Inimmaginabile!! Incredibile!!!” continuò Beacons.
“Nonché inaspettato, imprevisto e imprevedibile, inenarrabile. Indulgiamo negli aggettivi che iniziano con I”.
“Xene tu non hai fatto una piega. Assomigli a Gazelle”.
“Quale onore” si intromise l’interessata “non l’avrei mai detto”.
“È solo perché il risultato di questa partita è incerto. Le loro improbe fatiche hanno avuto effetti”.
“Parli degli Assoluti o degli Stellari?”
“Di entrambi, mia cara. Entrambi sono a pari merito”.
“Perché dici questo? Ognuno può vincere?”.
“Esatto. Ed è questa la stranezza. Gli Assoluti sono i più forti, ma hanno perso i poteri. Gli Stellari sono partiti in vantaggio, però adesso hanno avuto una flessione. Questa partita doveva essere decisa fin dall’inizio in favore di Polaris. Perché accade questo?”
“Ah non lo so! Perché lo chiedi a me?”
“Umpf, era una domanda retorica. Aurelia è riuscita nei suoi intenti perché non si è affaticata nel primo tempo ed a causa del fatto che il portiere degli Stellari, sicuro della loro solida difesa, non ha prestato la necessaria attenzione. Sento come le parti avranno in serbo per noi altre sorprese…”

***

“Non esiste. Non esiste assolutamente. Non esiste davveroooo!” urlò Laris, sconvolto.
“Tu! Tu, tu, come hai potuto? No, non esiste. Non esiste PROPRIO!”.
“Vuoi sapere qual è il nostro punto di forza? Beh, abbiamo unito luce ed ombra”.
“Luce e ombra?”
“Luce ed ombra, ordine e caos, positivo e negativo. Abbiamo fuso splendore e oscurità, generando il Mezzonotturno”.
“E allora? È stata tutta fortuna”.
“Non penso proprio. Difatti abbiamo segnato, e state pur certi che continueremo!”.
“Non ne avete la forza. Non ce la farete. NON AVETE I POTERI!”.
“Non è questo il discorso. Gli attaccanti sono la luce. I difensori l’ombra. Gli attaccanti non sono solamente coloro che segnano e si rendono celebri in prima persona. Gli attaccanti portano su di loro la responsabilità dell’intera squadra! Gli attaccanti sono costretti ad elevare il livello di tutti e se non sono supportati da una solida difesa, non valgono nulla, ma sono e rimangono comunque fondamentali! È ciò che ho capito in questi ultimi minuti”.
“Inutile. Inutile dirlo. Gli attaccanti devono essere fermati e chi ci riesce impedisce agli avversari di segnare!”.
“Riprende il gioco. Vindemiatrix avanza”.
“Andiamo! In quattro!”. David, Sam, Max e Steve si avventarono contro di lei, falciandola e sottraendole il pallone. Passarono al capitano.
“Umpf, non durerete a lungo! Siete tutti stanchi e tu negli scontri diretti non potrai che soccombere!”.
“Ed è per questo che insieme noi siamo abbacinanti! Noi siamo gli Assoluti, noi siamo i più forti!”.
“Dovete cedere alla nostra suprema bravura. Considerate il vostro stato, siete incapaci di continuare. Manca ancora un bel po’ alla fine e voi avete energia solo per una o due azioni”.
“Allora ce la metteremo tutta! Guarda un po’ qui!”. Attorney tornò indietro.
“Ma che fa?”. Ma intanto si era posizionato al centro della sua metà campo. Tutti gli altri gli facevano da corona.
“Ecco la nostra strategia!”. Raccolse in sé l’energia della luce dei suoi compagni, dopodiché scagliò verso la porta avversaria l’insieme dell’energia accumulata.
“Supertattica di tiro! Stella Endecapuntuta!”.
“Acrux, attento! Bloccalo!”.
“Tiro da lontano… gnnnnn… adesso… io… noooooooo!”. Il portiere saltò per aria.
“Sìììììì” esultarono gli Assoluti.
“Sìììììììì” esultò Fitzroy.
“No! No! Nooooo!” urlò Polaris.
“Ah” disse Acrux.
“Grrr… se stanno segnando… no, non è possibile… non è possibile!” rimuginò Laris “se rimontano significa che hanno ragione! No, perché?”
“Forse varrebbe la pena sperimentare le loro tecniche. Unire luce e ombra” gli rinfacciò il portiere.
“Noi siamo luce ed ombra. Noi siamo le luci che squarciano l’ombra!”.
“Non è il caso di affannarsi così. Riproveremo un’altra volta, cari avversari. Ritentiamo la Stella Endecapuntuta!”. I Ciondoli Assoluti portati dagli Stellari emisero flebili, strani bagliori. Gli Unables riacquistarono un briciolo della forza perduta e scagliarono ancora un potente tiro.
“Io tento, Paul! Ci provo!”.
“Sicuro? Io non…”
“Concentrati, Alan.. concentrati…”. Cruz vedeva chiaramente arrivare un enorme globo lucente.
“Ci sono! Ombrabrillante!”. La sua ombra si animò, composta da cristalli luminosi chiari e oscuri. Aumentò di volume, sino ad acquisire la forma di una creatura umanoide che lo aiutò a fermare il tiro.
“Parata!”.

***

“Eeeeh???”
“Sorpresa inaspettata. Chi l’avrebbe mai detto?”. Fidia, nella sua consueta compostezza, era basita.
“Appassionante! Che rivolgimenti di fronte!!!”. Di fianco a Peabody il contenitore dei popcorn ormai giaceva vuoto.
“Però adesso viene il bello. La continuazione sarà decisiva”. Entrambi rimanevano incollati allo schermo, pronti ad osservare la fine del match.

***

“D’accordo, lo ammetto. Forse avete ragione voi. Attacco e difesa sono controbilanciati in quanto ad importanza. Chiarore e tenebra devono supportarsi a vicenda” disse Polaris, a braccia conserte.
“No, sono io che ringrazio voi. D’ora in avanti non disprezzerò più i ruoli della difesa come facevo prima. Le vostre forza e intelligenza mi hanno dimostrato che il ruolo di difensore non è da aborrire”.
“Ne sono lieto. Altrimenti dovrai scontrarti ancora con me, eheh!”.
“D’accordo, lo ammetto, sei bravo. Ed affrontarti è esaltante!”. Andy, sorridendo, non stava più nella pelle.
“Ma come fate ad avere ancora energia? Secondo le mie previsioni, oramai dovreste essere allo stremo delle forze”.
“Ehi, è vero. Che stregoneria è mai questa? Come mai non ho più il fiatone?”
“Mah, sarà. Ad ogni modo… adesso che ci siamo chiariti le idee, ci manca ancora un po’ prima della fine. Che ne dite di continuare?”
“Fossa Fuliggine!”. Polaris fece sprofondare Samford dentro ad una cavità composta da nuvole cineree. Correndo, sollevò un polverone nero e bianco che lo sommerse, facendogli perdere il controllo di palla.
“Monte Mistral!”. I due attaccanti degli Assoluti si elevarono sulla cima di un monte color verde, giallo, arancio e azzurro dietro al quale sorgeva il Sole. Il cielo si rifletteva sulla terra, diffondendo bagliori rosa e perlacei. Tirarono, avvolgendo il pallone in un fascio con i citati colori pastello. Acrux parò.
“Cava Cinerea!”. Timmy venne inghiottito in una valle composta da minerale oscuro, mentre veniva spossessato della palla da Anser.
“Rocca Meteora!”. Attorney e la Dingle fecero sorgere dal terreno un rudere di mattoni d’argento, nella cui torre centrale spiccava un monolite lucente. Dei blocchi caddero dalla struttura, disarcionando Mizar e uno scintillìo del meteorite la spazzò via.
“Fii-fii-fiiiiiiit!”. “È la fineeeee! Il tre a due segna il termine di questo mirabolante incontro che vede purtroppo la vittoria degli Stellariiiiioooooooooohhhnnooooooo!”. Heritage scoppiò in pianto.

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Monte Mistral!

“Mi dispiace, amici miei” avanzò Polaris “ma in fondo ci siamo divertiti tutti. Il mio sogno è realizzato”.
“Ah ah... ah ah… AHAHAH!”. Andy ebbe una reazione ilare.
“Eheheh…”.
“Che hai da ridere adesso?”. Il capitano degli Stellari guardava con sempre più interesse il suo rivale. Lo intrigava. Lo spiazzava. E ora che avrebbe fatto?
“Toglimi una curiosità. Se avessimo vinto ci avresti davvero restituito i ciondoli? Rispondi sinceramente, adesso puoi dirmelo, tanto è tutto finito”.
“Assolutamente. Io sono una persona leale”.
“Hmmmmpffff… ahahah! Bé, me ne compiaccio. Ohohoh, se le cose stanno così, allora siamo a posto” rispose l’interlocutore, sorridendo solare.
“L’hai presa bene, vedo. Ma ti stai accorgendo di ciò che succede vero?” chiese, pensando che l’altro stesse impazzendo.
“Potrei farti la stessa domanda” fu la risposta.
“Scusami ma non capisco”.
“Allora cercherò di essere più chiaro. Vedi, mentre venivo qui ero alla ricerca di un modo per recuperare il maltolto. Però pensandoci su mi sono reso conto che senza la sua forza non potevo farcela”.
“E con questo? Non è una sorpresa”.
“Ed è stato allora che ho avuto un’idea folgorante”.
“E sarebbe?”
“Ho capito che non avevamo la minima possibilità di battervi. La nostra forza non era assolutamente al vostro livello. Dunque ho pensato ad una soluzione alternativa”.
“Se è puntare sulle supertattiche ha fallito, direi”.
“Oh noo, noooo, è più raffinata. Rispondimi sinceramente, credi davvero che avrei accettato uno scontro con una squadra nettamente e tecnicamente superiore? Mi fai così ingenuo?”
“Francamente… io...”
“Mi spiego. Ti ricordi l’Ingannoforza, la tattica di difesa che abbiamo utilizzato nel primo tempo?”
“Sì, e con questo?”
“Secondo te” continuò, con piglio “se ha funzionato, perché l’abbiamo utilizzata una volta sola?”
“Non so, forse vi siete arresi dinanzi alla nostra potenza?”
“No cari” fece un sorrisetto malizioso “semplicemente perché aveva già raggiunto il suo scopo”.
“Continuo a non capire che cosa tu stia blaterando”. Polaris era allo stesso tempo confuso ma anche interessato alla personalità di chi gli stava parlando.
“Oh, bé… È SEMPLICE!”. Andy si girò verso uno spazio vuoto, dopodiché afferrò il paesaggio con il palmo della mano. Tirò, con veemenza, e lo sfondo si strappò. Il cielo stellato si corrugò come un ventaglio e si ripiegò a modo di un foglio di carta, rivelando la notte.
“Che stregoneria è? Non è un’altra delle tue, vero?” obiettò il capitano avversario, visibilmente preoccupato.
“Il firmamento era finto? Ma chi ha posizionato quella falsa quinta?” chiese Mimosa.
“Non noi purtroppo” disse Syrma.
“T-tu! Tu!” Laris squadrò Attorney “COSA STAI MACCHINANDO?” il suo indice, puntato, tremava.
“E non hai ancora visto niente!”. Tirò in direzione del tabellone segnapunti, il quale si accartocciò rivelando sotto il gigantesco foglio di carta il vero tabellone con il vero punteggio.
“Tre a due per gli Assoluti? M-ma… è il contrario di…”
“Del punteggio della partita? Non avete capito bene. Questo è il vero punteggio!”.
“Impossibile! I tre gol li abbiamo segnati noi e non voi! Cosa significa?”
“Che questo è ciò che avete creduto. E che hanno creduto tutti. Ricordi Ingannoforza? Essa è una tattica illusoria. Crea un ambiente fittizio in cui si gioca la partita. Inganna i sensi di tutti: ognuno ha pensato che la porta degli Unables fosse quella alla mia destra e quella degli Stellari quella alla mia sinistra, ma in realtà era tutto il contrario. Ingannoforza crea un mondo dei sogni che ottenebra chi ne è colpito. I miei compagni, voi, gli spettatori… tutti hanno creduto alla vostra vittoria. In realtà però avete sempre tirato nella porta sbagliata senza accorgervene! Cercavate di abbattere King, ma avete sempre calciato contro Acrux!”.
“C-che cosa… noi… io…” Laris ebbe un fremito e si accasciò, cadendo in ginocchio. “Io… io…”

***

“COME SAREBBE A DIRE??? CI HANNO PRESI IN GIRO FIN DALL’INIZIO!”.
“Astuto, l’amico. O perlomeno più di noi, a quanto scorgo”.
“GAZELLE MA TI RENDI CONTO? ABBIAMO PERSO! CHE MI DICI ADESSO?”
“...”
“Io ripeto che Attorney è furbo” si inserì Xene “e che Polaris ha fallito”.
“...”
“GAZELLE DI’ QUALCOSA! INTERVIENI!”.
“...”. Bryce si staccò dal muro cui era appoggiata e se ne andò.
“GRRR, CHE FURBASTRI! MA PRESTO SE LA VEDRANNO CON NOI!”.
“Ed io non posso fare altro che abbandonare gli Stellari al loro destino. Tsé, non erano degni di diventare nostri pari”.

***

Polaris si alzò, riprendendo colore. Pareva che il momentaccio fosse passato.
“Ahah… Andy, va bene, lo ammetto, sei stato più intelligente di noi. Più previdente, anche”.
“Eh sì, contento?” sorrise. “Peccato solo di non poter riutilizzare Ingannoforza contro altri avversari. Oramai questa strategia è stata rivelata e quindi non posso più sfruttarne l'effetto sorpresa”.
“E va bene” sorrise anche l’altro “i patti sono i patti. Abbiamo perso e quindi vi dobbiamo restituire i ciondoli. Scusateci se ve li abbiamo rubati”. Si sfilò quello che indossava e lo porse all’avversario.
“Molto gentili, grazie, adesso direi che posso continuare ad inseguire il mio sogno! A cui, dopotutto, avete in parte collaborato anche voi”.
“Beh comunque sia… mi è piaciuto affrontarvi, ahah!”.
“Allora presto giocheremo un’altra partita? Ho già voglia di sfidarvi!”.
“Ah va bene! Ci sto”.
“Chissà com’è questo stadio di giorno” gli chiese Aurelia. “Sarebbe un bagno di luce”.
“A proposito, è vero, come avete fatto a costruire questa struttura da soli?” chiese Samford.
“Ah ma non l’abbiamo predisposta noi!” intervenne Alan Cruz “È stata” FLAAASH! In quel momento una luce abbagliante materializzò Fidia e Peabody con lei.
“AAAAHHHCOMESIAMOINALTOOOOO! TU!” urlò, indicando il portiere avversario “RIDAMMI IL MIO CIONDOLO!”.
“Giusto” rispose “ah, hai voglio di venire al cinema con me poi? Tra keepers ci si intende”.
“Eh? Ehm… sì, anche se…”
“Oooh andiamo non fare il timidone. E dai, per stavolta offro io, devo farmi ripagare degli spaventi che ti ho fatto prendere” rilanciò, porgendogli l’oggetto sottratto.
“Anche se ovviamente non l’ho fatto di testa mia ma mi ha incaricat…” Acrux svanì nel nulla.
“M-ma che succede? Che sta accadendo?” gli Stellari si smaterializzarono misteriosamente uno dopo l’altro, per ultimo il capitano, che approfittò degli attimi per stringere la mano all’amico e rivale Attorney.
“Andy!! Sono stata in apprensione per tutta la partita!!” gli si rivolse Fidia.
“Oh salve, come vede è andato tutto per il meglio!”.
“Già, proprio tutto…” rispose lei “...ma ad ogni modo tutto è finito. Possiamo smantellare questa stravagante struttura stellare”.
“Ed i ciondoli sono definitivamente in mano nostra. Cosa posso desiderare di più?”. Poi, guardando il cielo, disse: “Ho proprio raggiunto le stelle”.

***

ANGOLO AUTORE e titoli di coda
Io: salve a tutti gentile pubblicooo e beeeenvenuti alla proiezione del mio primo fiiilm!
Pubblico: zzzzz…
Io: ma che, state dormendo? Al cinema?
Pubblico: zzzzzzzzzz…
Uomo del pubblico: zzz… uh? Qualcuno ha detto qualcosa?
Io: CHE NON DOVETE DORMIREEEEEE!
Uomo del pubblico: yawn… eppure queste poltrone sono così comode… conciliano il sonno.
Io: fiuuh, meno male che non era il mio film ad essere soporifero.
Uomo del pubblico: zzzzzz…
Io: ma che, si è riaddormentato? Beh, poco male, oramai è finito. Comunque, vi svelo alcuni dettagli nascosti. E cioè che gli Stellari prendono tutti i soprannomi dalle stelle: Polaris è il nome scientifico della Stella Polare, Acrux della Croce del Sud, poi Rigel, Deneb, Syrma… tutti i soprannomi “alieni” si rifanno a degli appellativi evocativi ad esempio Mimosa si chiama Michelle Mohn Rosa. Tutte le ragazze hanno il doppio nome. Eccoli qui.

Stellari
“Le luci che sfolgorano nella notte”

Titolari
1 - Por - Acrux (Alan Cruz)
2 - Dif - Mizar (Mindy Iris Blizzard)
3 - Dif - Polaris (Paul Laris) - Capitano
4 - Dif - Anser (Andy Firestorm)
5 - Cen - Rigel (Robert Spiegel)
6 - Cen - Regor (Roger Chaffee)
7 - Cen - Vindemiatrix (Vera Cindy Trick)
8 - Att - Syrma (Stewie Irma Young)
9 - Att - Beid (Ben Leader)
10 - Att - Keid (Ken Leader)
11 - Att - Mimosa (Michelle Mohn Rosa)

Riserve
12 - Att - Sheliak (Chérie London Karter)
13 - Cen - Marsik (Mark Sick)
14 - Dif - Aekes (Al Kermes)
15 - Att - Deneb (Dean Leneige)
16 - Por - Subra (Suomi Saxa Rubra)

Pubblico: zzzzz…
Io: inoltre vi svelo i doppiatori che avrei scelto per la storia, se fosse stata un anime.

Arsenio - Alessandro Capra (originale/Frank Foreman)
Milli - Eleonora Reti (Elsa Scarlett)
Fidia - Lorella De Luca (Xerneas)
Raffi - Jacopo Calatroni (Terry Archibald/Aitor)
Andy - Federico Viola (Fey Rune)
Aurelia - Joy Saltarelli (Wendy Marvell)
Paul - Loretta Di Pisa (JP)
Polaris - Emiliano Coltorti (Gerard Fernandes)
Acrux - Alessandro Capra (Frank Foreman)
Syrma - Eleonora Reti (Elsa Scarlett)
Mimosa - Valentina Pallavicino (Clem)


Pubblico: zzzzz…
Io: per disegnare gli Stellari mi sono ispirato alla Luce Sfavillante. La loro uniforme tra l’altro ha gli stessi colori. E Laris è abbozzato su Bailong.
Pubblico: zzzzz…
Io: la poesia in rima recitata da Andy è stata scritta da Mela Cecchi.
Pubblico: zzzzz…
Io: e che ne pensate della pensata di Andy di usare l’Ingannoforza contro i ladri?
Pubblico: zzzzz…
Io: umpf, una risposta unanime…
Pubblico: zzzzz…
Io: oh beh se questo è il vostro interesse direi che posso anche passare alle conclusioni. Baci e abbracci, statemi bene e… guardatevi la scena post titoli di coda! A presto!

***

La brezza del mattino accarezzava l’ingresso del negozio della Società di servizi Fidia. Un amichevole sole lambiva l’area, colorandola con i profumi di un mattino d’estate.
“Adesso voglio proprio sentire cosa mi dice”. Un giovane, età da scuola media, forzò la maniglia ed entrò.
“Ah eccoti. Ieri non è andata troppo bene, a quanto ho visto”.
“Perché lei è intervenuta, Fidia. Io…”
“Tu stavi perdendo il controllo della situazione. Anzi, non l’hai mai avuto”.
“Solo perché ne ho approfittato un poco? Dopotutto era un’occasione ghiotta”.
“Non ci sono scuse. Non avrete il vostro compenso”.
“Mi sta bene. Dopotutto abbiamo nuovi amici, questo è più importante”.
“Stavate per rivelare il mio nome”.
“Umpf, Alan Cruz non è mai stato bravo a mantenere i segreti. È troppo distratto. Ha persino invitato al cinema Peabody”.
“Non può farlo. Ricordi? Per un mese non potete socializzare con l’avversario”.
“E va bene, il contratto è chiaro. Ma dopo sì però!”.
“Umpf, già, già. Dunque ho solo trenta giorni di tempo per nascondere tutto”.
“E sarebbe colpa mia se lei ha deciso di reclutarci come nuovi membri della Alius Academy? Se lei ha costruito lo Stadio Croce del Sud? Se lei ci ha promesso un premio se avessimo rubato i Ciondoli Assoluti? Il suo piano era chiaro, ma non ha fatto i conti con i miei di desideri. Il mio obiettivo era quello di dimostrare al mondo che i difensori in una squadra non sono calciatori di serie B. Io ho deciso di assecondarla solo perché lei avrebbe potuto aiutarmi a raggiungere il mio scopo, nient'altro: il furto, la partita… tutto era un pretesto, l’occasione buona per dimostrare pubblicamente le mie teorie e se avessimo vinto sarebbe avremmo anche scritto la storia del calcio, ma pazienza. Io non ho mai pensato di obbedirle fino in fondo".
"Ah sì? Era questo il tuo piano? Ma allora mi hai presa in giro per tutto il tempo!".
"Fin dall'inizio sapevo che con lei qualcosa sarebbe andato storto ed ho compiuto la mia scelta. Perlomeno gli Assoluti sono stati amichevoli con noi. Nonché più furbi”.
“Giocarsi i Ciondoli Assoluti in una partita e sottrarli senza dire che vi mandavo io. Questo era ciò che volevo! Non un furto improvvisato e poi un match per restituirli! Andy Attorney sta diventando pericoloso, ho paura che smetta di obbedirmi ora che è il giocatore supremo, quindi il tuo compito era quello di fermarlo senza destare sospetti! Io... io credevo che voi sareste riusciti nella missione che vi avevo affidato… invece dovrò fare da sola, meglio. Mi avete molto deluso. E tu per primo, Polaris”.

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Capitolo 10
*** Cosmiche rivelazioni! ***


Cosmiche rivelazioni!

Arsenio, sconcertato, continuava a guardarsi attorno. “Ancora non riesco a capire che fine abbia fatto la fascia. È inconcepibile!”.
“Scomparsa così, sotto i nostri occhi. Comunque io ho una mezza idea” interloquì la figlia.
“Sarebbe?”
“Ho individuato dove si trova adesso”.
“Che cosa!?! E dunque chi è il colpevole di questa nefandezza???”
“Indovina un po’, papà. Guarda la mappa” disse, puntando l’indice contro uno schermo.
“Milli! Ma questa è la società Fidia!!!”.
 
***
 
Lina fece un sospiro. Guardò l’orizzonte, con il Sole al tramonto, poi iniziò a spegare. “Dovete sapere che molto tempo fa io avevo un fratello di nome Xavier. Un giorno si recò all’estero per giocare a calcio ma non tornò più in Giappone perché venne ucciso in circostanze misteriose. Mio padre affogò nella tristezza e così gli consigliai di recarsi all’orfanotrofio Sole dell’Infanzia per rivivere in quei poveri ragazzi senza genitori la presenza del suo secondo figlio. Tuttavia un giorno in un terreno di nostra proprietà si schiantò un meteorite che chiamammo Pietra di Alius. Tutti coloro che si espongono alle sue radiazioni acquistano capacità fisiche straordinarie e mio padre pensò allora di creare in questo modo dei supersoldati per invadere le nazioni vicine, di modo da vendicare la morte prematura di suo figlio. Il presidente Vanguard però era scettico ed allora il signor Schiller decise di dimostrare la validità delle proprie teorie con il suo sport preferito, il calcio: convinse i ragazzi del Sole dell’Infanzia a giocare per lui e giustificò le grandi qualità dei suoi adepti spacciandoli per alieni. Io mi resi conto del suo folle progetto e decisi di diventare l’allenatrice della Raimon per fermarlo. Mi scuso con voi, ragazzi, vi ho usati, ma era per una buona causa”.
“Allenatrice…”
“Lina…”
Mark interruppe la tensione: “ragazzi, perché quelle facce? L’allenatrice ha fatto un gesto nobilissimo. Ha cercato di bloccare l’avanzata degli alieni con noi. Ciò le fa onore, ora non dubiterò più dei suoi metodi”.
Samford e King, però, ebbero una perplessità. “Senta, Lina, una domanda. Quando noi due eravamo nella Absolute Royal Dark ci fornì dei ciondoli per incrementare le nostre capacità. Erano per caso frammenti della Pietra di Alius?”
“Molto probabilmente sì. Però vi voglio rivelare altro. Studiando quello strano meteorite scoprimmo che i suoi effetti sul corpo umano sono due”.
“E sarebbero?”
“Essa è composta al 99% da Energite, un minerale che conferisce forza a chi si espone ad esso, e per la quota restante da Aliusite. Quest’ultima è una sostanza estremamente pericolosa poiché plagia le menti spingendole ad obbedire ciecamente al proprio capo”.
“Gasp! Ecco allora come è riuscito Caleb a reclutarci. Ed ecco come il signor Schiller ha convinto i suoi figli”.
“Esatto. I ragazzi del Sole dell’Infanzia si sono lasciati ingannare da mio padre ed ora li controlla come pedine”.
“Ma è terribile! Dobbiamo fare qualcosa” disse Andy.
“Tuttavia data la bassa concentrazione di Aliusite c’è da dire che il controllo non è totale. Ci si può opporre, essendone convinti. E temo che fino a che quei ragazzi non verranno sconfitti non accetteranno la realtà”.
 
***
 
“Andy Attorney, giusto?”
“Esatto. Chi è lei scusi?” si rivolse al suo interlocutore, una sorta di teschio parlante che si era truccato le palpebre.
“Molto piacere. Io mi chiamo Wyles, sono il segretario del capo dell’Alius Academy”.
“Ah sì mister Schiller. Cosa vuole da me?”
“Andrò diritto al sodo. Desidero che voi entriate a far parte delle nostre schiere”.
“Oh bella. E perché mai?”
“Non è opportuno unire i nostri poteri? La nostra forza e la vostra ci renderanno invincibili”.
“Uhm…” Andy si fece pensieroso. “Ed ovviamente sarete trattati come una delle nostre squadre di punta”.
“Beh, che le devo dire. La sua offerta mi tenta. Se rifiuto cosa succede?”
“Oh, bé, in tal caso…” l’orribile uomo schioccò le dita e tre nerboruti calvi apparvero, circondando Andy. Uno si scrocchiò le dita.
La sfortuna di Wyles fu che in quel momento passò una pattuglia della polizia notando il gruppetto. Insospettiti, e anche perché i tre loschi figuri assomigliavano tremendamente a quelli descritti da Axel Blaze, si avvicinarono.
“Qualche problema, ragazzino?”
“Andy, se sei dei nostri puoi benissimo dimostrare la tua fedeltà con questi poliziotti” sentenziò il teschio truccato.
Attorney, che aveva sì ponderato la scelta, ma non era abbastanza né malvagio né sprovveduto per fidarsi delle offerte di quel tizio, rispose: “Assolutamente sì agenti, mi minacciano!”. A quelle parole gli uomini in nero si dileguarono, ma il calciatore li bloccò: “Lacci Luminosi!”. Dei fasci lucenti sbucarono dal terreno, avvinghiando loro e Wyles.
“Ma davvero, fuggite? Venite con noi allora, dovete fornirci un bel po’ di spiegazioni!”. I poliziotti ne approfittarono per ammanettare i tre energumeni dal comportamento sospetto ed il loro capo.
“Tu… tu… ti pentirai di ciò che hai fatto! Non puoi…”
“Ah sì? Neanche lei avrebbe potuto fare ciò che ha fatto. Raccolga i frutti delle sue azioni! Per un incidente così banale tramonta la sua carriera, che scherzo del destino...”.
 
***

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Fidia

“Allora, è stata bella la partita contro la Epsilon?”
“Bellissima Aurelia” rispose Timmy “solo che… ecco, qualcosa mi sfuggiva”.
“Anche a me è parsa un filo… monotona” si intromise Andy. “Dopotutto oramai ho capito che il mio sogno l’ho raggiunto, ho realizzato di essere il capitano della squadra più forte” continuò “e vincere così comincia ad essere un po’ troppo facile”.
“Hai ragione capitano, forse ci manca la tensione, la competizione” asserì Steve.
“Per me non fa differenza. Fino a poco tempo fa anche noi della Royal eravamo al vostro livello. Poi Dark se ne è andato ed è iniziata la disfatta”.
“Concordo con Joe” rispose David “io sono a posto”.
“Forse perché voi siete ancora all’inizio. Non so, io dopo centoottanta minuti sono già sazio di questi superpoteri”.
“Ci vorrebbe una soluzione che rendesse le partite più accattivanti. Il brivido del confronto…”
“Avete ragione” prese la parola il capitano. “Ci vorrebbe qualcosa come una partita contro dei nostri pari”.

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Lo stemma degli Assoluti

***
 
“Andy per la prossima partita ho bisogno che facciate una cosa particolare”.
“Sì, dica, Fidia”.
“Oramai ho assunto abbastanza informazioni sul funzionamento dei Ciondoli Assoluti. Necessito di sperimentarli in altre situazioni”.
“E sarebbe?”
“Avrei bisogno di studiare una partita contro voi stessi. Il vostro potere contro di esso”.
“Interessante. Anche noi saremmo alla ricerca di qualcosa di simile. Il potere assoluto ci ha un po’ saziati, gradiremmo riprovare lo scontro fra pari”.
“Capisco. Tuttavia ho anche bisogno di voi contro la Alius Academy. Mark Evans è inutilizzabile al momento”.
“D’accordo. Che cosa dobbiamo fare?”
“Non è il caso di potenziare gli alieni in maniera diretta, così ho pensato ad un’altra soluzione. Imparerete una tattica. Ora vi spiego come funziona, si chiama Fulgore Diffuso…”
 
***
 
Fidia posò la cornetta del telefono, restando pensierosa. Nel frattempo, dal retrobottega emerse un conosciuto figuro.
“Oh, ciao, Raffi. Tutto a posto nel Rifugio Purezza?”
“Sì. Recentemente è venuto anche Arsenio Acciaio, mentre io andavo a rubare la fascia della Raimon. Non ci siamo incrociati”.
“Meglio così” rispose, sospirando.
"Tu non me la racconti giusta. Come mai sei così turbata?”
“Vedi, ho insegnato ad Andy il Fulgore Diffuso. Ma sto già cominciando a pentirmene”.
“Come? Cosa? Il Fulgore Diffuso? No! E adesso?”
“Sigh… era un’occasione d’oro per testare sino in fondo i poteri del Ciondolo Assoluto. Ho ponderato la scelta”.
“Ti fidi sino a quel punto di Attorney?”
“Mah, lo spero… dopotutto è così sempliciotto…”
“A proposito, come mai hai deciso di prendere a cavia proprio quel ragazzo?"
"Vedi... ho avvistato in lui una profonda passione per questo sport. Inoltre ho compreso che diceva la verità quando asseriva che nonostante l'allenamento non era migliorato".
"Ma è impossibile! Mark Evans è la dimostrazione vivente del contrario!".
“È proprio per questo che volevo andare più a fondo. Era apparentemente assurdo” ribatté, porgendogli un biglietto, lo stesso che aveva mostrato al capitano degli Assoluti giorni prima.
“Fa’ vedere… oooh, ma adesso è tutto chiaro! Ecco perché nonostante tutti i suoi sforzi pareva non migliorare”.
“Ha versato sudore e lacrime per raggiungere il livello 50… ed ottenere solo questo! Che beffa”.
“Ecco perché la tua pietra gli ha dato questa svegliata. Gli ha cambiato personalità!”.
“È davvero incredibile, gli affari al giorno d’oggi piovono dal cielo. Abbiamo trovato un volontario per testare il Ciondolo Assoluto, delle informazioni preziose e -non meno importante- abbiamo anche fatto felice quel ragazzo”.
“Non lo so… io ho l’impressione che la situazione ci stia sfuggendo di mano”.
“Può darsi. Quando ci siamo imbarcati in questa impresa non sospettavamo nulla dopotutto. Ma alla luce di quello che abbiamo scoperto…”
“Il Progetto A potrebbe non essere ciò che sembra” asserì Raffi “i signori Acciaio non me la raccontano giusta. Sospetto che ci sia qualche cosa di tremendo dietro tutto questo”.
“Mah, io ho paura di medicarmi la testa ancora prima di essermela rotta. In fondo, finora non abbiamo prove no?”
“Certo, ed è anche una fortuna che Milli e Arsenio si siano rivolti proprio a noi. Pensa se l’appalto se lo fosse aggiudicato Ray Dark! Ti immagini?”
“Non oso pensarci. Terribile”.
“Invece in questo modo possiamo premunirci e sventare il loro piano. Il Ciondolo Assoluto è all’ultimo test e la fascia di Mark Evans gli è stata sottratta. Tutte le fonti di energia calcistica saranno nelle nostre mani”.
     
Io: a-ah! La storia inizia a prendere piede! Chi se l'immaginava che Fidia avesse tali progetti?
Pubblico: zzzzz...
Io: umpf, come se importasse a qualcuno. Ad ogni modo, alzi la mano chi si ricorda i Lacci Luminosi.
Pubblico: zzzzz...
Io: scemo io che lo chiedo anche. Comunque, esulano dalla mia precedente storia, "Inazuma nella dimensione Delta", che vi invito a leggere. Scoprite quali sono le altre tecniche degli Assoluti che sono già apparse, soprattutto nel film...
Pubblico: zzzzz...
Io: parlando della mia negoziante invece potreste lontanamente notare come le sue raffinate vestimenta siano le medesime di Yukari Yukino, coprotagonista de Il giardino delle parole. Chi l’ha visto?
Pubblico: zzzzz...
Io: risposta chiara ed esaustiva. In alternativa, potete sempre dormire sogni d'oro oppure aspettare settimana prossima per il capitolo seguente. A presto!

P.S. scusatemi per il ritardo nella pubblicazione del capitolo causa impegni improrogabili. Vi ricompenso segnalandovi che la pagina del film Raggiungi le stelle è stata aggiornata: adesso potete gustarvelo con anche la musica di sottofondo!
(se la pagina non vi si apre cambiate browser, è un problema di impostazioni)

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Capitolo 11
*** Il coronamento di un sogno! ***


Il coronamento di un sogno!

“Pronto, risponde la società Fidia, sono Raffi, come posso aiutarla?”.
“Salve carissimi, sono Arsenio Acciaio. A proposito, mi pare di conoscerla”.
“Certo mister Acciaio, sono anche il cameriere del Rifugio Purezza, dove passa le vacanze” proferì l’interlocutore.
“Aaah ecco svelato il mistero. Lavora per Fidia?”
“Esattamente. Lei è proprietaria sia di questo negozio che del rifugio”.
“Ora è tutto spiegato. Comunque… volevo sapere come procedeva la mia commessa” disse, digrignando i denti.
“Purtroppo vi sono degli intoppi. Non possiamo garantire l’adempimento del Progetto A nei tempi e nei modi previsti. Abbiamo avuto opposizioni interne e quindi non…”
“Ma chi vuole prendere in giro!” bofonchiò. “Lo sappiamo che cosa avete fatto! Avete rubato voi la mia fascia rossa, quella della famiglia Evans, modificando il passato!”.
“Psst, papà, non prenderli di petto!” suggerì Milli.
“Allora, cosa mi racconta per intortarmi?”
“Non so di cosa stia parlando, signor Acciaio”.
“Ma chi vuole abbindolare! Sappiamo che siete stati voi! Vi abbiamo localizzati!”.
“Pronto pronto non sento più nulla… pronto…”
“Non faccia il furbo! Mi risponda! Cosa ha da dire a sua discolpa?”
“Schrhhrrssssssrrsssrtrchhhhhhh...ssssss….cccchhhhhh. Click”
“Ahhh disgraziati! Farla così ad Arsenio Acciaio! Non esiste!!!”.
“Calma papà, adesso vediamo che si può fare…”
“Grrrr ora vedrannoooo!”.

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Arsenio Acciaio

***
 
“Buongiorrrnooo e benvenuti a questo rrrrrutilanteeee incontroooo qui allo Stadio del Football Frontier! Un caloroso benvenuto a tutto il nostro pubblico che è oggi qui presenteeee!”. Il popolo esplose in un’esultanza.
“Siete pronti per la partita del secolo? Il match Chaos contro Absolute sta per iniziare. L’atmosfera è elettrica qui, lo stadio è una vera bolgia! Tutti i sostenitori dei magnifici Assoluti si sono radunati in questo luogo ed hanno occupato anche le tribune dedicate alla Alius Academy! Possiamo dire che oggi è l’apice del successo di questa squadra, di cui mi glorio di essere il primo fan! A commentare l’epico scontro come sempre io, Fitzroy Heritage!”. Altra ovazione.
“Fra pochi minuti scoccherà il via di questa corsa per la vittoria, chi prevarrà? Saranno i magnifici Absolute oppure quei brutti disgraziati della Chaos? Tra un paio d’ore lo sapremooo!” tuonò, mentre il pubblico andava in delirio.
 
***
 
“Sembra che tutti i nostri fan si siano radunati qui. Siamo all’apice del nostro successo”.
“Chissà se fra loro ci sono anche alcuni alieni. Se sì, saranno uno su diecimila”.
“Timmy non penso si azzardino a mescolarsi coi comuni mortali. Ad ogni modo, non con questo rapporto così sfavorevole”.
“Andy allora ci aspetta una schiacciante vittoria in mondovisione? Stavolta siamo proprio celebri per poter utilizzare il più grande stadio del Giappone!”.
“Nonono. Oggi si cambia registro. La Chaos non dovrà essere né distrutta né annientata”.
“Cooosaaaa?” tutti urlarono, confusi.
“E… ma… insomma, quelli vogliono farlo con noi!” obiettò Sam.
“Certo, ma noi siamo su un altro livello… e non solo fisico” prese a dire il capitano con aria altisonante. “Vi illustro le sorprese che io e Fidia abbiamo riservato per oggi…”
 
***
 
“Ecco il via del match! Gli Assoluti partono all’attacco con il calcio d’inizio del capitano!”.
“Corriamo verso il primo gol! Vai!” disse, passando ad Aurelia. “Tua!” rispose lei, facendo ritornare la palla indietro.
“Splendido uno-due degli attaccanti, che a velocità supersonica doppiano Torch e Gazelle! Già nei primi secondi di gioco abbiamo visto un grande scontro fra il meglio dei due team, dal quale Attorney è uscito vincitore!”.
“Attenti! Centrocampo, bloccateli!” urlò Beacons. In sei si precipitarono contro i due figuri che stavano guadagnando terreno, per arrestarli. Andy e Aurelia si fermarono.
“Potete essere quanti volete, ma non riuscirete a rubarci il pallone!” commentò la seconda, mentre il primo lo alzava. Gli attaccanti si contesero la palla in volo con il polpaccio da due lati differenti, dandole una rotazione. Vorticosamente si generò un cerchio di polvere di fuoco e luce che, ingrandendosi, spazzò via gli avversari.
“Cromocorona!” dissero gli esecutori, immuni dalla sferzata di vento solare.
“Per creare questa tecnica ci siamo ispirati a voi, sapete?” dissero, mentre proseguivano. “Già, dato che Diamond Dust vuol dire Polvere di Diamante abbiamo pensato di dribblarvi con polvere luminosa” spiegò lei.
“E visto che Prominence significa Protuberanza, ovvero un fenomeno che accade sulla superficie del Sole, non potevamo che ispirarci alla Cromosfera ed alla Corona Solare, le quali sono parti della nostra stella” asserì lui, giungendo in fronte di Baller e Clear.
“Ma a titolo informativo vi comunico che non abbiamo bisogno di tecniche speciali per battervi! Siamo abbastanza forti senza!” proseguì. Andy passò ad Aurelia, la quale gli restituì il pallone, poi ripeterono la scena. I difensori, spiazzati per la velocità dei passaggi, non ebbero nemmeno il tempo di focalizzare gli occhi su di essa.
“Ecco cosa significa giocare contro la squadra suprema! Preparatevi a soccombere!”. Andy alzò la palla, poi il binomio scattò a raggiungerla. Appena la parabola ascendente giunse al vertice, lo colpirono in sincronia: “Gocce di Luce!”. Una pioggia di ordinati brandelli luminosi si fece strada verso il portiere, precedendo il tiro.
“Muro di Fiamme!” rispose cupo Grent, come suo solito. Cercò di bloccare il colpo con le mani avvolte nel fuoco, ma dopo un nanosecondo dovette soccombere.
“Goool, ed ecco il primo punto per i fantastici Assolutiiiii! Sìì, sìì, sììì! La mia squadra preferita segna ancora! Sììì!”. Lo stadio esplose in un boato.
“Ehi ma voi da che parte state? Pubblico venduto!” si adirò Torch.
“È normale. Noi per loro siamo gli avversari da battere”.
“Sì Gazelle ma il guaio è che ci stanno riuscendo. Là si è appena consumata una tragedia” ribatté, indicando la porta.
“Hai ragione. Dobbiamo pensare a come reagire”.
“Credi che non abbia già fatto i miei conti? Non so se avremo speranze contro questi mostri” disse, alzando la voce. “Pensavo che la Chaos avrebbe potuto dimostrare alla Gaia di essere superiore, ma invece… aaah, se adesso penso che Xene se la sta cavando alla grande con la Raimon! Quelli di partita non ne hanno vinta una!!!” continuò, infervorandosi.
“Dubito anche io in una vittoria. Lo ammetto” e si voltò verso gli avversari “credevo che la vostra fama fosse immeritata e che foste dei buoni a poco. Ma dopo aver visto questa prima azione devo ricredermi. I miei complimenti” fece, glaciale.
“Ohibò, da quando in qua gli alieni si complimentano con noi?” asserì Paul dal fondo.
“Eh? In effetti non è da me” rispose la giocatrice più fredda del match.
 
***
 
“Che sia… che sia… ma sì, certo, è l’effetto contagio! Hai visto, Raffi?” disse Fidia, fissando il teleschermo nel suo studio.
“Non mi sono perso una virgola” rispose “i perfidi alieni riconoscono la bravura dei nostri. Il Ciondolo Assoluto sta prendendo il sopravvento su di loro cancellando i malefici effetti della Pietra di Alius”.
“Ecco un particolare che mi era sfuggito” disse la donna. “Abbiamo fatto bene a lasciarli continuare con l’esperimento. E’ interessante, voglio vedere come continuano”.
 
***
 
“Direi che per come stanno le cose, se segnano un altro gol è la fine”.
“Grrr! Purtroppo devo darti ragione, accidenti! Perché, perché la pietra di Alius non ci permette di arrivare al loro livello, perché? Grrr!”.
“A quanto pare i nostri rivali sono un tantino sotto scacco” ammise Aurelia.
“Già. Hanno riconosciuto la nostra forza. Possiamo passare alla fase due”.
“Il gioco riprende. Gazelle avanza in possesso di palla”.
“Dobbiamo fare almeno un tentativo. Ondata Perforante!” ed un velo d’acqua apparve per sbalzare via Grim, il quale non fece particolari sforzi per evitarlo, ritrovandosi zuppo.
“Decisamente abbiamo bisogno di rimpolpare gli avversari, i nostri già s’annoiano! Steve si è mosso a rilento da tanto è coinvolto”.
“Sì Andy ma facciamoli almeno arrivare in porta no?”
“Va bene, vediamo cosa combinano”.
“Velo di Fuoco!” proseguì Torch, il quale con un ventaglio rovente si fece strada superando Saunders.
“Andiamo!”
“Sì!”. I due spiccarono il volo, dopodiché si avvolsero l’uno nel fuoco l’altra nel ghiaccio. Unendo forze ed elementi incanalarono la potenza nella palla, esclamando: “Ghiaccio di Fuoco!”. Il colpo micidiale si diresse verso Peabody, il quale si apprestò a reagire.
“Non segnerete! Abbaglio Effimero!” e raccogliendo tutta la voglia di giocare residua, con uno splendore fugace spense l’ardore dei due alieni.
“Magnifica parata del numero uno, come volevasi dimostrare la Chaos non riesce a resistere ai più forti! Ah, quanto li adoro! Fo-o-orza As-so-lu-ti!”.
“Umpf, ci provoca pure questo commentatore. Non è per nulla di mio gusto! Gnnn!”.
“A me non fa né caldo né freddo. Il problema sta da un’altra parte”.
“Hai ragione. In questo momento mi dà più sui nervi il gol fallito”.
Clap! Clap! Clap! “Complimenti Chaos” Andy batté loro sarcasticamente le mani “è ovvio che così non potete batterci nemmeno lontanamente”.
“Grazie per avercelo ricordato. Vuoi che firmiamo la resa solenne, adesso?” asserì Beacons, irritato.
“Non sarà necessario, credetemi” Attorney passò alle maniere da lord “anche perché abbiamo deciso di darvi un’altra possibilità”.
“Che significa? Volete interrompere la partita?”
“Non esattamente. Giocheremo fino all’ultimo minuto il match, ma con nuove prospettive”.
“Ah sì? E sarebbero?”
“Da adesso si fa sul serio”.
 
***
 
“Tenta la sceneggiata? Beh, buon per lui”.
“Aspetta, io voglio vedere come prosegue” rispose, calma, Fidia. “Mi incuriosisce questo discorso propagandistico che sta per intavolare”.
“Dici che ci porterà a nuove analisi? Bah, dopotutto serve a questo il test”.
“Già. Fin dal primo momento quel ragazzo mi è parso avesse qualcosa di speciale, qualcosa di particolare. Un senso sconosciuto ai più. Quando l’ho visto in azione poi è stato ancora meglio: anziché scontrarsi col nemico, ha un approccio totalmente diverso. Lo circuisce, forse. Era la persona adatta per sperimentare il Ciondolo Assoluto, veramente. E adesso lo sta dimostrando”.
 
***
 
“Cosa intendi? Non capisco” chiese Gazelle, confusa.
“Vuoi che giochiamo in maniera differente? Ma meglio di così è impossibile!” le fece eco Torch.
“Oh bé” rispose Andy “preparatevi! SARETE INVESTITI DI NUOVE POSSIBILITÀ!” gridò, mentre si avvolgeva in una fiamma luminosa ed i suoi compagni con lui. I roghi lucenti si intensificarono ed innalzarono, diventando lunghe colonne roventi. Dopodiché si diressero tutte verso centrocampo, formando un unico flusso una quindicina di metri sopra il centro dello stadio. In questo punto il flusso si scisse, cadendo sotto forma di meteore luminescenti sugli undici membri della Chaos, mentre Attorney esclamava: “FULGORE DIFFUSO!”.
“Aaaah! Che ci sta succedendo?”
“Che cosa ci avete fatto? Che razza di scherzo è questo?”
“Niente di speciale, solo un piccolo aiuto per poter continuare questo incontro scontro”.
“E ancora non ci avete detto qual è il vostro fine! Cosa significavano quei fuochi fatui?!?”
“Allora, andiamo con ordine. Il mio sogno è arrivare in vetta al mondo del calcio. Constatato che giocare una partita in uno stadio in evidente superiorità tecnica significa toccare il cielo con un dito, c’è anche da dire che cominciavo ad annoiarmi” asserì enfaticamente “e dunque desideravo una partita migliore. Uno scontro alla pari, per poter provare il brivido del confronto”.
“E noi siamo solo delle cavie quindi? Bella considerazione, grazie! Pensi questo di noi?”
“Certo che no. Unendo l’utile al dilettevole ci siamo impegnati anche per fermare la follia di voi alieni, accettando lo scontro. Chiaramente noi avevamo una forza palesemente superiore che voi non potevate battere, così abbiamo deciso di condividerla”.
“Condividerla?”
“Per l’esattezza. Il Fulgore Diffuso fa proprio questo: condivide le abilità calcistiche con gli avversari”.
“Eh? Che razza di tattica sarebbe? Una tattica suicida?” commentò Torch, leggermente sconvolto.
“Ma che noi possiamo permetterci di utilizzare. Da questo momento siete ufficialmente al nostro stesso livello. Ardore e bravura sono ora identici fra noi e voi”.
“Stai dicendo che… abbiamo…”
“Una possibilità di vincere? Anche due. Ora siamo pronti per una sana competizione. Che vinca il migliore”.
“D’accordo Attorney. Io ci sto”.
 
***
 
“Pare che la situazione si sia sbloccata”.
“Così sembra. E adesso cosa succederà?”
“Ah non lo so, il test al Ciondolo Supremo serve proprio a questo” sottolineò Fidia, avvolta da fine curiosità.
“Beh ma non hai un pronostico… un’ipotesi?”
“Sì, quella sì. Presuppongo che la competizione li spinga ad innovare continuamente le loro tecniche, nell’ottica di superare gli avversari. Anche se non posso ancora prevedere come andrà a finire”.
“Significa che gli Assoluti potrebbero anche… perdere?”
“In linea teorica sì. Tutto è ancora in gioco. L’unica incognita è se Andy deciderà di utilizzare la sua capacità Come Te Nessuno Mai. Se vorrà mantenerla sopita, gli Assoluti potrebbero addirittura soccombere. In caso contrario, si annoierà ancora una volta. Se lo desidera, può prevalere sui suoi stessi compagni”.
“Mi sembra un po’ pericolosa come tecnica. Ti immagini se si ribellasse a noi?”
“Ho previsto anche questo. Ma tanto questa sarà la sua ultima partita”.
 
Io: sempre più in alto. Adesso il potere si condivide anche cogli avversari. Vi state divertendo?
Pubblico: zzzzz...
Io: sigh, ma perché faccio certe domande?
Pubblico: zzzzz...
Io: e così oggi avete conosciuto l'aspetto di Arsenio Acciaio, così come me lo sono immaginato io. Pensatelo vestito di grigio, similmente a Partinus al ricevimento prepartita con la Inazuma.
Pubblico: zzzzz...
Io: adesso i gentili signori del futuro torneranno alla ribalta, visto che negli ultimi episodi hanno avuto dei ruoli abbastanza marginali...
Pubblico: zzzzz...
Io: beh, non potete non dire che sono uno scrittore che vi fa sognare. Se per caso vi svegliate e non sapete come ammazzare il tempo, vi suggerisco di leggere il mio precedente racconto, "Dagli Imperiali alla Repubblica" (spudorata pubblicità indiretta). A settimana prossima!

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Capitolo 12
*** Il giorno senza Sole! ***


Il giorno senza Sole!

“Si riparte con palla a Kincaid. Ma ecco che Clear gli si para innanzi”.
“Scivolata di Ghiaccio!” lo falciò un un turbine congelato.
“Vai, Gazelle!” rilanciò in avanti, vedendo l’attaccante in una fortunata quanto rara area libera.
“Che occasione!” mormorò lei, avvolgendo il pallone in un vortice sottozero. “Sfera di Ghiaccio!” urlò, colpendolo di punta e scagliandolo verso Paul.
“Abbaglio Effimero!” reagì lui ed il flash bloccò l’azione per l’ennesima volta.
“Non vi basta avere la nostra forza per prevalere! Vostra ragazzi!” ribatté, mentre rilanciava. Torch però, intuendo la traiettoria e facendo leva sulla propria capacità di salto generò un sole sotto di sé, ne trascinò un brandello colla gamba ed in contropiede superò Steve nell’elevazione, urlando: “Palla di Fuoco!”.
Il brillamento solare venne diretto però, più che verso la porta, nella direzione della sua compagna che per la concitazione del momento non era marcata da nessuno. I due si appoggiarono schiena contro schiena e mentre tenevano il pallone col piede insieme gridarono: “Pioggia di Fuoco!”.
“Una tempesta di acqua rovente spazza via la difesa dell’Absolute ed ora dinanzi a Peabody vi è un vuoto enorme! Noooooo! Accidentiiii! Forza, Paul!”.
I due alzarono il pallone, facendolo illuminare di un calore invernale, e quando ricadde a terra lo calciarono in sincrono: “Sole…”
“...Gelato!”. Un gigantesco astro, avvolto in un’area eterea ed emanante luce azzurrognola si schiantò contro Paul.
“Ah, che velocitàààààhhhh!” esclamò, non facendo in tempo ad utilizzare tecniche.
“Nooo nooo nooooo! Non è possibileeee! Paareeeeeggioooooo!!! Inconcepibileeeeeee!!! Noooooo! Disgraziaaaaaaa!”.
“Speriamo non gli venga un infarto per il dolore adesso a quel commentatore” sottolineò Torch, intrecciando le dita delle mani dietro la testa con soddisfazione.
“Dovrebbe essere come me, più impassibile” continuò la sua alter ego.
“Complimenti, Chaos. Un’azione magistrale. I miei complimenti, veramente”.
“Detto dal capitano della squadra avversaria sono grandi parole!” rispose Beacons, sfoderando un sorrisone.
“Claude, anche io mi sono entusiasmata” si intromise Bryce “abbiamo concluso splendidamente”. Poi, girandosi verso Andy: “Torch e Gazelle vi sono grati per questa partita. Il primo tempo si conclude in parità, ma nel secondo daremo battaglia” sentenziò, porgendo la mano ad Attorney. “Oh non sogno altro!” reagì lui, suggellando la stretta.
 
***
 
“Questo primo tempo è stato fantastico” commentò Jim “non vivevo una partita così da tempo”.
“Io stavo meglio prima invece. Preferivo quando eravamo superiori in bravura”.
“Beh David non siamo più alla Royal Academy”.
“Sì Joe ma io non ho ancora perso il mio smalto”.
“Beh dopotutto qui comanda Attorney” si voltò verso di lui “ed è lui il nostro Comandante ora”.
“Non osate paragonarmi a Ray Dark! Quell’essere”.
“Va bene, va bene, non roviniamo il tuo momento di gloria. Qual è la strategia per il secondo tempo?”
“Non lo so sai? Ahah, finora non ne abbiamo mai avuta una! Ahahah!” replicò, conscio che il Ciondolo Assoluto oltre a generare una pragmatica invincibilità aveva l’effetto collaterale di rendere inutili le tattiche.
“Uuuuh, raffinato e complesso. Mi piace!” ironizzò l’interlocutore.
“Boooh, vedremo come andrà. Ricordatevi che il mio sogno era provare l’ebbrezza dello scontro alla pari in una vera partita. Poco importa, in un certo senso, se vinceremo o perderemo, mi interessa unicamente divertirmi”.
“Beh ma non pensi agli alieni? Non dovremmo sconfiggerli?”
“Andiamo Joe non farmi ridere! Quelli si vede lontano un miglio che non possono competere con noi. Se non fosse stato per il Fulgore Diffuso ora sarebbero già stati fatti a pezzi”.
“In fondo hai ragione. E poi Torch e Gazelle mi sembrano cambiati, meno inviperiti”.
“Chissà, forse lo stare a contatto con noi ha smussato i loro granitici caratteri”.
 
***
 
“Riprende il gioco, gli attaccanti della Chaos partono come schegge dirigendosi verso la porta difesa da Peabody!”.
“Tsk! Nel primo tempo abbiamo tergiversato, ma ora si fa sul serio! Rimarrete agghiacciati di fronte alle nostre nuove tattiche elaborate nella pausa!”.
“E brucerete d’invidia nel subire la sconfitta! Velo di Fuoco!” sentenziò Beacons, evocando uno schermo rovente per doppiare Wraith.
“Prima siamo stato colpiti alla sprovvista, ma nell’intervallo abbiamo riorganizzato le nostre giocate! Ecco a voi la nostra potenza!”. Torch saltò, creando due ali di fuoco alle proprie spalle. Poi incanalò le vampe sul pallone che scagliò, sentenziando: “Fiamme Volanti!”.
“Accidenti si sono riorganizzati. Beh, ad ogni modo se tirano da soli hanno meno potenza: Fascio Splendente!” e Paul centrò la sfera del fuoco con un raggio luminoso, respingendola e facendola arrivare ai piedi di Gazelle che -ancora una volta- si trovava miracolosamente al posto giusto nel momento giusto.
“Il mio collega è un maestro nell’elevazione, ma io so sfruttare al meglio il campo! Preparati portiere a scontrarti con la forza tagliente del gelo!” ed il suo piede si avvolse di brina diventando una lunga lama cristallina. Bryce colpì il pallone con una sgambata parallela al terreno, urlando: “Spada di Ghiaccio!”.
“Lo parerò! Fascio Splendente!” ed anche questa conclusione fu neutralizzata.
“Forse non è stata una grande idea utilizzare una tecnica di respinta sai?”
“Già, con la presa avresti dato il tempo ai tuoi compagni di reagire, ma così…”
 I due ne approfittarono e colpirono assieme la palla, che schizzò verso l’alto illuminandosi di una debole luce. Poi quella specie di sole invernale iniziò la parabola discendente e quando fu a livello terra in sincrono venne calciata di nuovo, prendendo i colori di una luce fredda.
“Sole Gelato L5!” urlarono in coro gli utilizzatori. Un astro infuocato nel gelo si precipitò contro Paul.
“Ora sì che sappiamo utilizzare tutto il nostro potenziale! Ahah, non mi divertivo così da secoli!”.
“Tsk. Vedremo se riderai ancora. Fascio Splendente!” ed uno splendore sfolgorante venne emanato per captare il tiro, tuttavia senza successo.
“Ah cavoli no avevate ragione voi!” ammise Peabody, sconfitto.
“NOO NOOO NOOOOOO! I NOSTRI MAGNIFICI ASSOLUTI BATTUTIII! NOOOO, NON È POSSIBILEEEE! Aaah, che partita disgraziataaaa! Nooooo, pietàààà, cosa c’è di peggio del vedere il gol subito dalla propria squadra del cuore? Buaaaaaahhh!”.
“Il commentatore è piombato in stato catatonico”.
“Beh non penserà che ci andremo piano solo perché lui è in una valle di lacrime”.
“BRAVIIIIIII COMPLIMENTIIIIIII!” arrivò Andy, mettendo le sue braccia sulle spalle dei due avversari “Ho sempre desiderato una partita come questa ed ora voi me la state regalando! Grazie, grazie dal profondo del cuore!”.
“Prego, anche se… non ti sembra un po’ eccessivo?” ribatté Whitingale.
“Effettivamente siamo appena passati in vantaggio” sottolineò Beacons.
“Ma sì, ma sì, in fondo l’importante è divertirsi! E poi, il brivido dello svantaggio… d’ora in avanti arderemo pur di rimontare!” e sfoderò un sorriso a trentadue denti modello Mark.
“Così si fa!” Claude gli diede il cinque “Adesso voglio vedere i vostri colpi speciali! A patto che riusciate a starci dietro…” commentò sarcastico, preso dall’entusiasmo di quell’insperato punto.
 
***
 
“Mi sa che la situazione ci sta sfuggendo di mano”. Raffi fece un passo all’indietro e guardò con noncuranza al di fuori della finestra, come a suggerire “io te l’avevo detto!”. Fidia, dal canto suo, assunse un piccolo sorriso continuando ad osservare la televisione. Quell’Andy la incuriosiva, ma stava capendo anche lei che era arrivato il momento di agire.
“Temo che tu abbia ragione” asserì “direi che l’attimo è buono per chiudere tutto. Come siamo a dati raccolti?”
“In base alla tabella di marcia, dobbiamo solo capire cosa succede se una persona viene privata definitivamente del Ciondolo Assoluto. Direi che è andata bene, comunque. La sana competizione ha sciolto cuori di ghiaccio ed anime di fuoco, in favore della luce degli Assoluti. Ora ciò che importa alla Chaos è giocare e divertirsi”.
“Quindi è arrivato il punto fatidico direi”.
“Proprio così! Attorney dovrà farsene una ragione, ma la fine della sua squadra è prossima”.

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Milli Acciaio

***
 
“È il nostro turno! Aurelia, attacchiamo!”
“Sono pronta Andy, quando vuoi tu!”.
“Presto, non lasciateli avanzare! Bloccateli con ogni mezzo!” urlò Gazelle.
“Scivolata di Fuoco!”. Bomber azzoppò la Dingle, deviando il pallone verso l’angolo. Grent, il portiere, fu più svelto di ogni altro e prima che uscisse dall’area di rigore lo raccolse.
“Vostra!” rilanciò.
“Eh no non siete mica gli unici a saper sfruttare i rilanci!” esclamò Attorney, levitando avvolto in un vortice avvampante. “Tornado di Fuoco!” e rispedì al mittente il colpo.
“Muro di Fiamme!” riuscì a intervenire il portiere, non riuscendo però a bloccarla bensì solo a respingerla. Aurelia, fortunosamente, captò il pallone vagante ed insediò la porta nuovamente: “Tornado di Ghiaccio!”. Venne avvolta da spire gelide che incanalò nel tiro, spiazzando Grent. Tuttavia con uno scatto felino riuscì a rialzarsi e ad eseguire un ulteriore Muro di Fiamme, spedendo il pallone sopra la traversa.
“Noooo l’abbiamo mancata in due! Ah, all’inizio sembrava gol sicuro!”.
“Carino però il tuo Tornado di Ghiaccio. Geniale, oserei dire”.
“Almeno quanto il tuo Tornado di Fuoco. A proposito, dopo che è stato cacciato dalla Schiller chissà dove è ora Blaze”.
“Siamo in dirittura d’arrivo per questo entusiasmante match fra Absolute e Chaos, fra luce e ghiaccio, splendore e calore! La rimessa dal fondo sarà determinante per l’esito di questo incontro scontro fra gli alieni ed i loro avversari!”.
“Mah, anche se siamo in vantaggio non penso che per voi cambierà qualcosa, Assoluti” ribadirono gli avversari.
“Già, in fondo abbiamo capito tutti che l’Alius Academy non ci importa più. Vogliamo solo vivere la nostra adolescenza giocando a calcio, chi se ne frega del dominio sul Giappone e sul mondo!”.
“Ad ogni modo non sono buone scuse per fare gli avversari in maniera lassista, vero ragazzi?”
“Sìììì!”. “E allora… giochiamo a calcio!” disse Torch, con aria di sfida.
“Fermo tu!”
“Col fischio! Clear, tua!”.
“Saremo noi a vincere” sentenziò, mentre si lanciava in un gioco di gambe per dribblare Aurelia. “La Chaos uscirà vincitrice!”.
“Te lo puoi scordare” rispose lei “e grazie, mia cara!”. Con mosse feline riuscì a rubar palla e passare oltre.
“Tentiamo il pareggio, Andy! In due!”.
“Ci sono, via!”. Lei colpì il pallone per lanciarlo in aria, poi fece una giravolta gridando: “Tornado di Ghiaccio!”. Attorney si avvolse a sua volta in fiamme urlando: “Tornado di Fuoco!” ed in sincrono calciarono la sfera di gioco in porta con il “Chaos Tornado Doppia Direzione L5!”.
“Aaahhh Muro di Fiammaaaaaaaahhhh!”. Il portiere e la sua rovente barriera vennero scaraventati in rete.
“Pareggioooooo! Eccoliiii, i magnifici Assolutiiiii! Con grande maestria riescono a siglare la rete del due a due! Miticiiii! Sììììì!”. Un’acclamazione generale avvolse lo stadio, scandita dal triplice fischio finale.
 
***
 
Andy non stava più nella pelle. Esultava come non l’aveva mai fatto. La partita contro la Chaos era stata leggendaria e bruciava dal desiderio di giocarne un’altra. Chi immaginava che avrebbe vissuto avventure così emozionanti? Se solo l’avesse saputo si sarebbe rivolto a Fidia anni prima! Ah, se… a proposito, e la Raimon? Chissà come era finita la partita con la Genesis…
“Aurelia, hai notizie di Mark?”
“No, hai ragione. Lo chiamo subito per sentire come è andata” ed estraendo dalla borsa un telefonino compose il numero di Lina Schiller.
“Briip briip… briip briip… click… Pronto?”
“Salve Lina, sono Aurelia. Chiamo per sapere come siete messi.”
“Così così. Mark ha dovuto ingoiare un paio di tiri, ma per fortuna siamo stati aiutati da un ragazzo di qui che ha voluto entrare in squadra, tale Hurley Kane. Ha segnato con la sua tecnica Onda Inarrestabile. Poi, nel finale, è ritornato Axel Blaze e ha siglato il raddoppio. Sapete, era scomparso perché temeva per la salute di sua sorella, gli uomini dell’Alius Academy l’avevano minacciato. E vorrei ringraziarvi per aver fatto arrestare il loro capo, dopotutto è merito vostro”.
“Davvero? Bé, meglio così allora! Se avete pareggiato vuol dire che avete speranze di vincere anche voi”.
“Io non credo, ad essere sincera. Da un certo punto in poi la mia squadra ha cominciato ad andare a rotoli e non penso che un pareggio improvvisato possa rovesciare le sorti. Comunque, i membri della Genesis non mi pare siano particolarmente contenti lo stesso”.
“Ho capito. Allora staremo in campana per capire come muoverci. Grazie ancora, Lina”
“Prego, Aurelia, ci sentiamo! Click”.
Durante la chiamata, i membri della Chaos avevano discusso con gli Assoluti della mirabolante partita come se fossero stati vecchi amici. Ad un certo punto, però, Beacons ebbe un’idea: “Ehi, Gazelle, chissà come se l’è cavata Xene!”.
“Hai ragione, ma non che me ne interessi più di tanto ora”.
“Sì, neanche a me. Questa faccenda dell’Alius Academy… fingersi alieni… conquistare il mondo… insomma, mi ha un po’ stufato, sai?”
“Possiamo sempre rassegnare le nostre dimissioni, se ti va”. Gli altri membri annuirono, e Torch di certo non era da meno.
“Ah, sì, sì, veniamo anche noi dalla Gaia, vogliamo sapere come è andata la Raimon”.
“Hanno pareggiato, me l’ha annunciato al telefono la Schiller” strillò Aurelia diffondendo la notizia.
“Té và, allora magari sono davvero più bravi di noi” asserì il rosso.
“Oppure più semplicemente la Raimon è più scarsa” sottolineò la ragazza dalla chioma color neve “io l’avevo detto che dovevamo lasciare gli Assoluti a loro, ma tu…”
“Oooh, andiamo, cioè, forse hai ragione, ma perché preoccuparci? Non avremmo capito quanto sono simpatici”.
“Anche tu hai detto il giusto. Bene, allora andiamo a trovarli” disse, raccogliendo il pallone nero con le luci della Chaos. “Volete venire anche voi?”
“Propongo di andare” soggiunse Max “così vediamo coi nostri occhi”.
“Ah non vi ho detto che è ritornato Axel”.
“Axel???” gli ex membri della Raimon sgranarono gli occhi.
“Ok, d’accordo, andiamo tutti”.
 
***
 
“Pareggio… tsk. Non esiste. Non esiste, avete capito???” urlò Xene, puntando enfaticamente il dito contro la Raimon. “Sappiate che non abbiamo utilizzato tutta la nostra forza. Possiamo fare anche meglio di così”.
“E come scusami? Dovremmo disattivare gli inib…” obiettò Bellatrix, che venne subito zittita da un gesto del capitano. Nel frattempo una luce azzurra e rossa interruppe il discorso e comparve il gruppone partito dallo stadio del Football Frontier.
“Sorpresaa! Rieccoci, anche noi abbiamo pareggiato” si introdusse Beacons, sorridendo al suo compagno alieno.
“Pareggiato? Pensavo ad una sconfitta, visto il livello dei vostri avversari” ribatté, guardando negli occhi Andy che ricambiò con un sorriso gentile.
“Eggià, siamo stati fortunati! Ihihih! A voi invece è andata peggio del previsto, la Raimon non ha fatto male come sempre, forse li avete sottovalutati?”
“Umpf. Non esiste. Non esiste assolutamente. Assoluti, non so come siate riusciti a non sopraffare la Chaos, ma vi avverto. Fin dall’inizio sapevamo che la vostra squadra era superiore alla Raimon e francamente lo penso ancora. Farò ciò che avrei fatto in ogni caso. Ammetto che pensavo di vincere contro la Raimon e di vedervi sconfiggere la Chaos, ma a quanto pare qualcosa è andato storto. Ma rimango della mia opinione originaria e dunque voglio misurarmi con voi. Vi sfido”.
“E ce lo dici così, senza mezzi termini? Wow, che esplicito che sei!” asserì Aurelia.
“E noi saremmo di seconda classe? Cioè, ma abbiamo pareggiato! Come vi permettete?” si intromise Hurley.
“Ammetto che il tuo arrivo ed il ritorno del fenomeno non erano previsti. Siete stati voi a segnare, altrimenti la vecchia Raimon sarebbe ora solo un cumulo di ceneri” rispose, indispettito.
“Beh non so…” tergiversò Andy “in fondo il mio sogno l’ho in un certo senso raggiunto. Non sarei proprio interessato a…”
“Bada che non è una scelta”.
“Uffaa, che noioso, e io che tentavo di farti dimenticare la tua personalità aliena… e va bene, per fare un favore all’umanità accetto. Sempre che voi siate d’accordo” disse, guardando i compagni.
“Noi ci aggreghiamo” risposero in coro.
“Ottimo. Se non vi sono altre obiezioni allora la risposta è sì e…” FLAAASSHHHH! Una luce blu pervase il campo di Okinawa. In riva al mare si palesò Fidia, spalleggiata da Raffi.
“Oh, salve Fidia, ha seguito le partite in televisione? È contenta? Ci vuole fare i complimenti?” la accolse Attorney.
“Ecco l’uomo che ha rubato la mia fascia!” additò Mark. “T-tu! Da quando sei intervenuto tutto ha cominciato ad andare a rotoli! Ridammi ciò che è mio!”.
“Lo conosci, Mark?”
“Certo! È stato lui, è un ladro patentato!”.
“Aspettate, lasciate che vi spieghi” mediò Fidia “giustifico io l’operato del mio dipendente”.
“Coosaa? C-come, Fidia, lei si avvale di collaboratori così…”
“Sì. Ho commissionato io il furto della fascia di Mark Evans. Perché quell’oggetto cela in esso un enorme potere”.
“Comeeee?” urlarono tutti. “Come sarebbe a dire?”
“Per l’esattezza. Sono io la mandante del furto. Questo perché chi la indossa diventa un asso del pallone e riesce a trasmettere la propria passione a chi gli sta intorno. In altri termini, è destinato a diventare un capitano eccezionale”.
“Vuole dire che le mie abilità calcistiche non dipendono da me ma…”
“Esatto, dalla tua fascia. È grazie ad essa che tuo nonno era un campione e tu hai vinto il Football Frontier”.
“Io… io… io… no, non ci credo, non ci credoooo!” Mark rimase immobile a digerire l’infausta notizia. Dopo che l’interlocutrice ebbe rispettato il suo trauma, si rivolse ad Attorney. “Andy devo comunicarti una cosa”.
“Sì, mi dica”.
“Devi sapere che ho terminato gli studi sul Ciondolo Assoluto. Ti ringrazio, senza di te non ci sarei riuscita. Ti sono molto grata per il tuo operato”.
“Assolutamente no! Sono io che ringrazio lei! Senza non avrei potuto inseguire il mio sogno”.
“Se ne deduce dunque che puoi restituirmeli”.
Un vuoto glaciale riempì il campo, rovente per il sole di Okinawa.
“Che cosaaaaaa?”
“Esatto. Ti ricordi quali erano i patti? Tu non avevi i soldi per pagare i miei servigi ed io in cambio ti utilizzavo come cavia. Finito il test, finito l’uso”.
“M-ma… io… speravo che… pensavo…” e si accasciò.
“L’accordo era chiaro. Io sono stata incaricata di portare a compimento il Progetto A, ovvero il creare giocatori di classe A, sperimentando nuove fonti di energia calcistica. Ti ho interpellato per testare il Ciondolo Assoluto, di mia invenzione. Ma adesso il periodo di prova è terminato e me lo riprendo. In più mi tengo anche la fascia rossa di Mark, la quale ha catalizzato la sua bravura e quella di suo nonno. Due a zero, io vinco tutto”.
“Lei è una criminale! Come può farci questo? Qual è il suo fine?!?”
“D’accordo, rendiamo più indolore il travaglio” disse, prendendo il suo Dispositivo Sferico e premendo il pulsante arancione. “Modalità Attacco”.
Fidia colpì il suo oggetto, il quale fluttuò fino a rimanere a mezz’aria di fronte agli Assoluti. Poi, emise una luce sfolgorante arancione, accecando i giocatori. Ad uno ad uno, i Ciondoli Assoluti si ruppero polverizzandosi sulla sabbia fine.
“Ecco fatto! Fine dei giochi. Buona continuazione. Ah, non affannatevi a lottare contro gli alieni, ve lo dice una persona che prevede il futuro. Baci e saluti a tutti!” e premendo il pulsante blu si dileguò assieme a Raffi, lasciando ognuno di stucco.
“Noooo! Noooooo! Noooooooo! Cosa non è successo!” urlò Andy, ritornato al suo aspetto normale. “I miei sogni… frantumati in un minuto! Nooooo! Ora dovrò rinunciare al calcio per sempre!!!”.
“Perché dici così? La rinuncia è una tua scelta” tentò di consolarlo Axel.
“Ma non per me! Io ho sempre sognato di essere un campione, capisci? Un campione come te, come Mark… ma siccome non avevo le capacità fisiche necessarie, ho chiesto aiuto a Fidia” disse, fra le lacrime “e lei mi ha fornito dei ciondoli che aumentavano vertiginosamente le mie abilità. Grazie a quelli mi sono fatto molti amici, ho sconfitto gli alieni… ma ora è tutto finito, ripiomberò nello sconforto come prima! Nooooo!”
“Cosa? Intendi dire che le tue abilità erano fittizie?”
“Come il Nettare degli dei? Come la Pietra di Alius? Andy, non me lo sarei mai aspettato! Il vero segreto del calcio è l’allenamento! Allenati insieme a me, vedrai che riusciremo insieme a diventare migliori!”.
“Mark non hai capito. Non è l’allenamento a far migliorare le persone. Ognuno di noi ha nel suo genoma una serie di abilità che l’allenamento può svelare, ma non incrementare! Per quanto tu ti possa allenare, non riuscirai mai a fare salti di cento metri! E siccome le mie capacità sono e saranno microscopiche, non ho speranze di diventare un campione!”.
“Andy, meglio così. Meglio uno scontro leale che con l’imbroglio. Pensa al Nettare degli dei, non è giusto potenziarsi a danno dell’avversario”.
“Un corno! Potenziarsi è giusto, purché l’avversario lo sappia. Dark è stato arrestato perché ha violato le regole del calcio, ma se le regole venissero modificate? Se stabilissimo che è permesso modificare le proprie abilità in ogni modo e con ogni mezzo? Dark non sarebbe più colpevole. Le regole del calcio sono relative, fondamentalmente è uno sport basato sul consenso. E poi qui non stiamo giocando partite vere e proprie ma stiamo combattendo la Alius Academy. E se proprio ti interessa, non accetto lezioni da una persona che senza saperlo per anni si è sempre potenziata come me!”. Mark e gli altri rimasero in rispettoso silenzio, pensando al passato. Dopotutto aveva ragione: tutta la sua bravura dimostrata finora era fittizia.
 
***
 
“Non è possibile… il mio sogno frantumato! Noo, noo, nooo! Sigh!”.
“Paul dobbiamo fare qualcosa. È due giorni che si trova in questo stato catatonico!”.
“Ioooo? Guarda che dopo gli eventi di Okinawa ho perso tutto il mio coraggio da leone! Cosa posso fare ora? Sono ritornato ad aver paura della mia ombra!” rispose Peabody.
“Andy sei sicuro che Fidia non possa impietosirsi? Hai provato a ricontattarla?”
“Sì, ma mi ha detto che anche a pagare questa volta non mi avrebbe accontentato per esigenze aziendali. Baci e abbracci, fuori dal negozio”.
“Che strano. Come se nascondesse qualcosa”.
“La fascia di Mark nasconde! Ah, se avessi saputo prima che era una donna così criminale”.
“Eppure mi pare strano. Se è malvagia lo sta nascondendo per bene”.
“Buaaaaaaahhhh” i pianti ripresero.
“Suvvia, almeno consolati con il ricordo dei bei momenti passati! Pensa allo scontro con la Chaos, di come è stato emozionante. Il passato non si cancella”.
“È vero, sigh… noooo…. Per me ci vorrebbe veramente un miracolo per riportarmi alla serenità. Ma d’altronde… sigh… non tutti ricevono in dono la forza”.
“Purtroppo… beh, ripensa allora alle Gocce di Luce, all’Abbaglio Effimero, al Sole Gelato, al Fulgore Diffuso… prova un po’ a tirarti su e…”
“C-come? C-cosa hai detto? Ripeti, ripeti!” disse Andy in un lampo di interesse, smettendo di piangere.
“Ho detto di ripensare ai bei momenti passati”.
“No, dopo”.
“Gocce di Luce, Abbaglio Effimero, Sole Gelato, Fulgore Diffuso. Ma non… oh, bene, ti stai riprendendo!”
“MA CERTO!” Andy balzò in piedi “È OVVIO! COME HO FATTO A NON PENSARCI PRIMA?” esclamò, iniziando ad elucubrare. “Il Fulgore Diffuso… ecco la soluzione! Sììì!” poi, diventato serio: “Aurelia! Raduna gli Assoluti. L’invito della Genesis è ancora valido vero?” chiese, sgranando gli occhi e pregando per una risposta affermativa.
“Beh… anche dopo la nostra caduta non si sono mai tirati indietro, anche se… io non so se è una buona idea sfidarli adesso senza poteri e…”
“Oh gaudio! Rimetti insieme la squadra, radunali qui prima che puoi, io torno subitooooo! Evvivaaaa!” disse, dileguandosi a prendere le maglie.
“Mah chissà cosa avrà in mente. Beh, accontentiamolo…” pensò, iniziando a chiamare gli amici.
 
Io: pari e patta, a quanto pare. E Fidia? Chi pensava che arrivasse a tanto? Alzi la mano.
Pubblico: zzzzz...
Io: immagino che non abbiate nemmeno prestato attenzione al titolo. Il giorno senza Sole, ovvero il momento nel quale la luce degli Assoluti si è eclissata.
Pubblico: zzzzz...
Io: e chi immaginava che Andy avrebbe avuto un'intuizione per ribaltare le proprie sorti?
Pubblico: zzzzz...
Io: e chi si immagina quando pubblicherò il prossimo capitolo?
Pubblico: zzzzz...
Io: nemmeno questo sapete? Umpf, che dormiglioni. Appuntamento fra sette giorni!


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Capitolo 13
*** I più forti della Terra! ***


I più forti della Terra!

“Ora basta! Ne ho veramente abbastanza!”. Arsenio Acciaio, furibondo, era prossimo a dar battaglia.
“Fammi capire dove ho sbagliato, papà. Il Progetto A, che puntava a creare giocatori di classe A mediante la scoperta di nuove fonti di energia calcistica, in un primo momento è stato un fallimento perché non sono riuscita a moltiplicare quella della fascia rossa di Mark, così abbiamo interpellato Fidia. Ma chi poteva immaginare che avrebbe trovato una soluzione alternativa, se la sarebbe tenuta e che ci avrebbe pure rubato la banda degli Evans portandola via dal passato? Ah, che disastro!”.
“Io sono stufo!!! Adesso mi rimbalzano anche telefonicamente!!! La misura è colma. Vado e li affronto!”.
 
***
 
“Padre, i nostri sfidanti alla fine si sono presentati”.
“Molto bene Xavier. Voi siete la nostra squadra suprema, gloria della Alius Academy. Fate vedere al mondo quanto vale la Pietra di Alius”. Xene era inginocchiato in prima fila davanti ad Astram, dietro di lui tutto il resto della squadra.
“Papà, una domanda” si interpose Bellatrix “ma sei sicuro che dovremo utilizzare tutta la nostra forza? Dopotutto anche noi potremmo subire dei danni”.
“Certamente, mia cara. Qualora gli avversari necessitino di questa misura. Dopotutto ad Okinawa pareva che la grande forza degli Assoluti avesse subito un brusco tracollo”.
“Già” riprese Xavier “chissà come mai hanno deciso di sfidarci nonostante siano ritornati una squadra come tutte le altre”.
“Lo sai, Xavier? Questa è la vita…”
 
***
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Absolute Tod

“Capitano ma dove stiamo andando?” chiese Ironside, novello membro degli Assoluti.
“Non lo so Tod, lo ammetto, ora che il Dispositivo Sferico di Fidia si è autodisattivato non so perché, siamo costretti ad aborrire il teletrasporto e a ritornare all’uso delle care vecchie scale. Uff, qui ci saranno sì e no diecimila gradini! Non è che vogliono sfinirci ancora prima di iniziare?” Andy ansimava come un orso nel percorrere i tremendi scalini dell’Alius Academy.
“Non siete per nulla allenati, eh?” Nathan fra tutti era quello che sopportava di più lo sforzo.
“Uffa, tu sei il più dotato di tutti noi? Cosa vuol dire la predisposizione”.
“Ho accettato di aiutarvi solo perché con la squadra di Mark era finita. Non ce la facevo più a combattere gli alieni in questo stato. E neanche più a combattere gli alieni”.
“E allora ti sei unito a noi per la rivincita che io potevo darti? Bene, combatti le tue paure”.
“Guardate! Una luce!” indicò David, scorgendo un raggio brillante provenire da dietro la curva della rampa. In breve tempo il gruppone fu al campo del Laboratorio dei Signori delle Stelle. I giocatori si stesero sull’erba finta color indaco, stremati.
“Benvenuti, sfidanti. Siete pronti a soccomb… eh?”
“Anf, anf, anf, anf, anf, anf….”
“Ma… siete in forze? Vi avverto che non sarà una passeggiata!”
“Anf, anf, anf, anf, anf… sìì, possiamo iniziare fra cinque minuti? Dobbiamo riprenderci… anf, anf, anf, anf…”
Dopo che i mica tanto Assoluti ebbero ripreso fiato, Xene poté continuare il discorso: “Eccovi, finalmente. Siete pronti a soccombere?”. La risposta fu sorprendente: “Altroché! Non siamo qui che per questo!” prese a dire Aurelia.
“Esatto” le fece eco Andy. “Preparatevi! Noi siamo gli Unables. Noi siamo la squadra perdente, io sono il giocatore più scarso di tutti! Noi ci sfracelleremo di fronte ad ogni avversario, verremo disintegrati da chiunque ci si frapporrà! Polverizzateci avversari, contro di noi non c’è storia! Con le nostre capacità non possiamo superare neanche il minimo ostacolo, noi siamo giocatori di classe Z! Mia eredità è la sconfitta, mio destino è la disfatta. Esultate o avversari, contro di noi avete già vinto, la coppa non è di nostra spettanza. Noi siamo gli Unables, noi siamo la squadra più scarsa della Terra!”.
“E ce lo dici così, senza ritegno? Non vi vergognate?”
“Al contrario” ribatté Aurelia “ce ne vantiamo!”.
“Cioè no fatemi capire in che baratro siete scivolati dopo la perdita dei poteri. Ammettete di essere la squadra più scarsa in circolazione e ne fate il vostro punto di forza?”
Ma i dubbi provenivano anche dai compagni: “Andy, Aurelia, ma… cosa significa tutto questo? Ci avete portato qui per farci gustare ancora una volta l’amaro calice della sconfitta?”
“Non esattamente. Fa tutto parte della mia strategia. Voi non preoccupatevi, sì, in effetti partiamo svantaggiati, ma…”
“Tsk. Che babbei. Sconfiggerci così, con una squadra di brocchi. Che idea insulsa. Non vale nemmeno la pena sfidarvi”.
“Eh no cari. Avete iniziato voi, e noi abbiamo accettato. La nostra è una conferma ufficiale”.
“Umpf. E va bene, giochiamo. Dopotutto in due minuti neanche vi polverizzeremo”.
 
***

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Absolute Kevin

“Rrrrieccoci quiii, oggi gli… ehm… Unables sfidano la fortissima Genesis! La mia squadra preferita contro… beh, lasciamo stare. Anche se oggi le capacità degli Assoluti pare siano state leggermente indebolite…”
“Bravo Fitzroy, sottolinea che per oggi siamo votati alla disfatta. È un dato di fatto”.
“Andy, ma che mi dici? Oooh, nooooo… sigh! Beh, ad ogni modo per una tale partita in diretta nazionale non poteva mancare il commentatore ufficiale! Ed ora, aspettiamo solo l’arbitro per dare il via allo scontro!”.
Il figuro nerovestito si stagliò a centrocampo, pronto a lanciare la monetina.
“Per me possono pure iniziare loro. Tanto, così, come siamo conciati, non dureremo a lungo”.
“Eh? Ma dici sul serio? Ehm, va bene. Palla alla Genesis”.
“Sei gentile. Però non so ancora a dove miri. Comincio a pensare che tu abbia qualche asso nella manica”.
“Solo qualche? Un intero poker, caro il mio alieno”.
“Via! Partiti, Xene scatta come un razzo palla al piede. È velocissimo! Gli Unables non riescono a seguirlo nemmeno con lo sguardo!”.
“Incredibile, ha spiazzato anche me!” si stupì Nathan, mentre Samford in difesa veniva sbalzato via come un vecchio scarpone.
“Meteora Dirompente!” concluse.
“Ho accettato di stare in porta solo perché Paul trema come una foglia senza il Ciondolo Assoluto. Ma ora vedrete tutta la forza della Royal Academy! Super Barriera di Forza!”.
King generò un enorme campo luminescente, ma la tenda d’aurora venne facilmente sbriciolata dall’attacco spaziale.
“Nooooo! Al minuto zero la Genesis è già a uno! Noooo, disastroooo, noooo, la mia squadra perdeeeeeeehh!”.
“Ahahah! Ahahah! Ahahahahahaaaahhh! Ohoh, muoio dal ridere! Aaahahah!” Andy si rotolò a terra, ilare.
“Che hai, terrestre? Sei impazzito più del commentatore?”
“Oohohohoh, iiiihihihihihhh! Ahhahhahh! Troppo forte! Beh, ricomponiamoci. Siete contenti no? State vincendo”.
“Certo che sì. Anzi, vi stiamo schiacciando come moscerini”.
“Però potete fare molto di più, io sono sicuro. Perché non dimostrate la vostra potenza con qualche mossa ancor più spettacolare?”
“Oh, bé, se ce lo chiedete così…”
“Il gioco riprendo. Palla alla Dingle. Oh, no, Xene usa una supertecnica per fermarla!”.
“Flash Fotonico!” ed una luce splendida abbagliò Aurelia.
“Croce di fuoco!” continuò, evocando una X rovente per superare centrocampo e la difesa. Il colpo fu così forte che la maggior parte degli Unables venne sbalzata via.
“Bellatrix! Wittz! Dimostriamo al mondo intero gli ideali di nostro padre! Supernova!”. I tre si avvolsero in una giravolta viola, generando un astro oscuro dormiente. Poi lo colpirono con tre zaffate scarlatte, svegliandolo e scagliandolo verso la porta.
“Super Barr… aaaahhh!” King scappò a gambe levate, senza mettere in pratica la tecnica micidiale per mancanza del tempo materiale.
“E con questo siamo due a zero”.
“iiihihih! Eeehehehh! Aaahahahahh!”.
“Andy, insomma, ma piantala, ridi alle nostre spalle?” lo rimproverò Joe scaraventato in porta, mentre il resto della squadra era a terra dolorante.
“Ma ti rendi conto di cosa stai facendo? Hai visto la tua follia dove ci ha portati? Tsk, basta, non sono disposto a star qui un minuto di più” asserì, sfilandosi i guanti. “Paul, vieni, io ci rinuncio”.
“Iooooo? Ehm… devo proprio?”
“Sennò non c’è nessuno. Sempre se vuoi rischiare” King lo guardò con aria di sfida, facendolo precipitare ancora di più nelle sue paure.
“Ahah, vieni, vieni Paul. Adesso arriva il bello” si intromise il capitano, diventando improvvisamente serio. Anche perché era praticamente l'unico rimasto in piedi. Gli altri, un po’ per il colpo subìto per la Croce di Fuoco, ma soprattutto perché rialzarsi significava adottare una sottospecie di tattica suicida, giacevano stesi a terra.
“Dunque, ricapitoliamo. Abbiamo ben sottolineato che noi siamo dei brocchi?”
“Sì, sì, non preoccupatevi. Vi è bastato?”
“Ancora un attimo. Avete capito che non abbiamo non dico una, ma neanche una minima speranza di vincere e che voi siete immensamente più forti di noi?”
“Ah bé questo ce l’avete detto fin da principio. Ora è palese”.
“Molto bene. Allora vi annuncio solennemente che gli Unables si fanno da parte”.
“Vi arrendete dunque? Allora il calcio è definitivamente nelle mani di nostro padre!”.
“Nono, fermi tutti, un attimo. Io ho detto che ci facciamo da parte, non che ci arrendiamo”.
“E che differenza fa? Non è lo stesso?”
“Certo che no! È completamente diverso! Gli Unables ora faranno posto… ai rinnovati Assoluti!”.
“Colpo di scena! Attorney annuncia il ritorno della mia squadra preferita! Sììììì! Yuhuuuu! Vai Assolutiiiii! Yeeeee!”.
“E come, di grazia? Avete perso i vostri poteri”.
“Assolutamente. E qui sta il bello. Ho a lungo pianto per digerire la notizia, ma ora… POSSIAMO RINASCERE! E TUTTO GRAZIE A VOI!” urlò, folgorato.
“Noi? Noi cosa c’entriamo?”
“Beh, noi abbiamo perduto il nostro potere, per cui… CI PRENDEREMO IL VOSTRO!”.
 
***
 
Raffi, sgranando gli occhi di fronte alla televisione, disse a Fidia: “Ma che fa? Non vorrà mica impadronirsi della Pietra di Alius?”
“Spero di no! Altrimenti… oh, non oso pensarlo. Speravo che privandolo dei ciondoli si calmierasse, ma arrivata a questo punto… boh, chissà cosa ha in mente. Non era una persona così arrendevole come sembrava”.
“Speriamo bene. Forse dobbiamo fermarlo?”
“Restiamo in attesa. Attendiamo la fine della partita. Inizialmente pensavo che fosse solo un inguaribile piagnone, sentivo di avere il dovere di emendarlo dal suo stato di inadeguatezza. Ma arrivati a questo punto ammetto di aver sbagliato sul suo conto. Ora le sue logiche mi sfuggono, osserviamo in disparte, potrebbe rivelarci qualcosa di altrettanto interessante…”.
 
***
 
“Come scusa? Il nostro potere? Le nostre capacità non possono essere risucchiate da voi!”.
“Mah, io non ne sarei così tanto sicuro, vero signor Schiller?” Andy si rivolse ad Astram, il quale osservava da dietro un vetro.
“Hai ragione Attorney, allora spiegherò il segreto dell’Alius Academy”.
L’anziano signore, mentre tutti pendevano dalle sue labbra, prese a dire:
“Dovete sapere che i giocatori dell’accademia sono miei figli adottivi. Come Lina vi avrà già spiegato, le loro straordinarie abilità derivano dalla Pietra di Alius. Tale gioiello mi permette altresì di controllarli a piacimento, in quanto Imperatore di questa organizzazione!” enfatizzò, aprendo le braccia. “Con essa io dominerò il mondo!”.
“Molto convinto delle sue idee, eh? D’accordo. Ma sappiate comunque che non è la Pietra di Alius il mio obiettivo. Essa influenza la mente, manipolando la psiche delle persone. Guardatevi: ora come ora siete completamente schiavi di vostro padre”.
“Noo non siamo schiavi, liberamente abbiamo accettato la sua volontà”.
“Io non credo proprio ed anche a discutere non risolveremmo nulla. Propongo di passare ai fatti”.
“E cosa pensi di fare allora, per contrastare il nostro potere?”
“Oh, beh… se proprio me lo chiedete… guardate un po’ qui: POTERE ANCESTRALE!”. I membri della Genesis vennero avvolti da fiamme viola, dopodiché esse vennero convogliate sopra centrocampo. L’energia così ottenuta poi si divise, sparpagliandosi sopra Andy e compagni.
“Ma che è successo?” “Cosa fa ora?” si chiesero gli alieni, mentre Astram sovrintendeva con appensione.
“Semplice” sogghignò Attorney, ritornato alla personalità da Assoluto. “Ora la vostra forza è nostra”. Tutti i giocatori cambiarono faccia, riottenendo l’aspetto perduto.
“Ma come avete fatto? Che scherzo è questo? Come…?”
“Merito del Potere Ancestrale. Una tattica che permette di risucchiare il potere degli avversari e farlo proprio. Con essa è impossibile perdere”.
“Grrr… ecco l’arma segreta! Io… io…”
“Tu ora sei in nostra balìa. Il Potere Ancestrale fa riferimento ad un potere più antico ed arcano, quindi prevalente. Si tratta in pratica dell’opposto del Fulgore Diffuso”.
“Ecco come hai fatto ad idearla! Sei un genio, Andy” si complimentò Steve.
“Niente niente male” asserì Nathan.
“Pronti per ricominciare? Il primo tempo l’abbiamo perso tutto in chiacchiere. Ma dopo la pausa sarete voi in difficoltà”.
 
Io: ahahah! Ideona! Il Potere Ancestrale!
Pubblico: zzzzz...
Io: ma mai quanto il vostro interesse. Ne approfitto per svelarvi due retroscena: Fulgore Diffuso e Potere Ancestrale sono i nomi degli schemi della Luce Sfavillante e dell'Ombra Ancestrale. Ma siccome non ve ne importa nulla, vi attendo settimana prossima! Ciao!

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Capitolo 14
*** La fine dell'Alius Academy! ***


La fine dell’Alius Academy!

“Si riprende, ora la Genesis batte lo starter per il secondo tempo”.
Attacchiamo di nuovo! Croce di Fuoco!” tentò di farsi strada Xavier. Tuttavia Aurelia lo fermò sul nascere con un tackle fulmineo, mandandolo gambe all’aria in maniera piuttosto ridicola.
“Ehi tu, terrestre! Come ti sei permessa di…”
“Oooh andiamo degli alieni forti come voi…” disse, calciando in avanti ad Andy, il quale si trovò dirimpetto a Kiwill.
“Zona Sigma!” tentò lei. Attorney venne rinchiuso nello spazio oscuro e tre difensori tentarono di falciarlo da tre lati contemporaneamente.
“Pfui! Non riuscirete a fermarmi, dopo che voi stessi mi avete consegnato il vostro potere!” e con uno scatto felino riuscì a divincolarsi dalla presa spaziale.
“È già di fronte al portiere! Ora tirerà e cercherà di scalare la rimonta! Oh sììì, ora ne vedremo delle belle!”.
“Trapunta di Stelle!” fece lui, avvolgendosi in un panno di cielo infiocchettato di astri e legandolo al pallone che fiondava verso Nero.
“Rete Impenetrabile!” rispose lui glaciale, cercando di fermare il colpo con un triangolo alla moda di Renato Zero. Ma la sua trappola per procioni inesorabilmente venne perforata.
“Sììì la mia squadra preferita ha segnato, ce l’hanno fatta, evvaiiii!”.
“Noo… non è possibile… noi eravamo la squadra più forte di tutte…” asserì Foster, accennando segni da crisi depressiva.
“E lo siete ancora! Solo che la vostra forza è stata travasata in noi, eh eh!” ribatté scanzonatamente la Dingle.
“Noo… non può essere… non possiamo perdere! Ne va dei sogni di nostro padre!”.
“Allora” si intromise Andy “se combattete per i sogni posso darvi un suggerimento. Anche per me vale lo stesso”.
“Gli avversari ci aiutano? Tsk, impossibile”.
“Beh noi siamo avversari atipici, oserei dire. Diciamo pure che il vostro sogno è un tantino esagerato, no? Dominare il mondo… insomma, perché non lo mettete da parte? Ecco, sì, sarà un tantino difficile, però in fondo il calcio serve per divertirci…”
“Dici davvero? Senza rancore?”
“Ovvio, certo che… insomma, non siete felici quando giocate a calcio? E poi vi dirò di più. Quando una squadra si crede perfetta in realtà smette di migliorare e quindi può facilmente venire surclassata dagli avversari”.
“Quindi secondo te noi…”
“Ci siete cascati in pieno. Noi ora siamo praticamente pari come forza. Non stiamo più sfruttando i nostri vecchi poteri, ma le vostre capacità dunque sulla bilancia siamo in equilibrio. Solo che noi, a differenza di voi, innoviamo continuamente le nostre tattiche, il nostro amore per il calcio continuamente si sta evolvendo creando qualcosa di nuovo”.
“Quindi…”
“Giocate per divertirvi. Sfoderate il vostro talento, giocate a calcio!”.

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Absolute King

***
 
“La partita riprende. La Genesis pare essersi riorganizzata dopo le parole motivanti del capitano avversario”.
“Non mi fido ancora completamente delle tue asserzioni, tuttavia non abbiamo scelta e siamo obbligati a metterle in pratica”.
“Oh bene è già una cosa positiva. Stupitemi”.
“È troppo difficile arrivare in fondo. Tiriamo fin da subito. Bellatrix, Wittz!”.
“Ci siamo!” si prepararono gli altri. La signora Trick ottenne il pallone, avvolgendosi in una fiamma blu evocò dei paffuti sfeniscidi verdi incapsulati in un’apposita tuta. Li indirizzò verso gli altri due, i quali lo calciarono a mezz’aria verso Paul. “Pinguino Spaziale!”.
Il tiro trapassò tutta la lunghezza della metà campo avversaria. Il portiere, senza lasciarsi intimorire, creò una enorme mezzaluna risplendente di un’aura d’argento.
“Bagliore Lunare!” sentenziò, utilizzandola per respingere il colpo. La palla cadde ai piedi di Nathan.
“Andiamo, segnamo un altro gol! Con il potere delle stelle!” disse, facendo un assist al duo degli attaccanti.
“Siamo pronti!” risposero, coordinandosi ed illuminando la palla con una serie di scintille celesti. Iniziarono poi a fare giravolte sul piano orizzontale attorno al passaggio, per poi calciarlo in sincrono verso Nero: “Folgore Stellare!”.
“Barriera Temporale!” fu la risposta. La dimensione del tempo contrario avvolse il colpo e quando esso raggiunse il punto critico fu fermato e respinto.
“Nooo, ha parato!”
“Già, ma non tutto è perduto!” scattò Tod, accalappiando il pallone vagante. “A voi! Segnate questa volta!”. Nathan, intanto, era avanzato per avvicinarsi al duo.
“Stai pensando anche tu quello che stiamo pensando noi?”
“L’affiatamento è tutto in una squadra”.
“E allora…” ma Kiburn, approfittando del momento di defaiances, si inserì e passò ai centrocampisti i quali rinviarono ai tre attaccanti.
“Miglioriamo la nostra performance! Un tiro a tre, stavolta da vicino!”
“Arrivo capitano!” corse Wittz.
“Miglioriamo con l’innovazione!” ricalcò Bellatrix. Il primo calciò al secondo avvolgendo il tiro nel buio siderale, Watkins rinviò alla terza aggiungendo una nota da Via Lattea e Isabelle lanciò verso la porta in un turbine siderale. Il terzetto poi rincorse la sferzata, colpendola in sincronia generando una spirale a doppio cono puntata verso Peabody. Rilasciarono la palla, generando una gigantesca esplosione di colore azzurro e bianco lattiginoso che fece accapponare la pelle anche al portiere dal coraggio ritrovato, urlando: “Bomba Galassia!”.
“Splendore Maestoso!” cercò di calmierare lui, rivelando un enorme sole dietro le proprie spalle che inghiottì la sferzata. Quando il colpo raggiunse il nucleo, uno scoppio luminescente fece cadere la sfera di gioco fra le sue mani.
“Noooo c’eravamo quasi!”.
“A un passo dal gol! Nooo, proprio adesso la tecnica nuova!”.
“Aaah, perché?”
“Eheh, non si passa con Paul Peabody in porta! Forza, attaccanti, stavolta tocca davvero a voi!” e con una serie di passaggi filtranti Andy, Aurelia e Nathan si portarono in zona pericolo.
“Ora segneremo, la luce è dalla nostra parte! Non distraiamoci!”.
“Andiamo, siamo pronti!”.
“Forza, stupiamoli con la nuovissima tecnica!”.
Si disposero a triangolo con la palla al centro. Un sole abbacinante si generò, corredato di raggi pastello che ricordavano i colori dell’arcobaleno.
“Ecco il cromatismo che piace tanto ai piccoli”.
“Ben detto! Ricordiamo loro che non sono più bambini”.
“È tempo di rendersi conto della propria vita e scegliere liberamente quali sogni seguire, se i propri o quelli degli altri!”.
L’astro venne calciato dai tre verso la porta, mentre affermavano: “Sole dell’Infanzia!”.
Nero, accecato dal bagliore, non tentò nemmeno di prenderla. Chiuse gli occhi, ricordando i bei momenti passati con papà quando ancora la Alius Academy non esisteva. Quando ci si voleva bene non perché si era bravi a calcio ma solo perché si stava insieme. Immerso nell’immaginazione, lasciò passare il gol mentre si fischiava la fine.
 
***
 
“Va bene. Avete proprio vinto, anche se è finita in pareggio possiamo definirla una vittoria non determinata dal punteggio. Abbiamo capito dove sbagliavamo”.
Astram, nel frattempo, nella sua imperscrutabilità ebbe un fremito. Scese dalla loggia nella quale si trovava, fino al campo dal colore extraterrestre.
“Papà! Finalmente!”.
“Xavier, perdonami, figlio mio. Ho commesso un terribile errore”.
“Non c’è problema papà. Ora entrambi abbiamo capito tutto”. I due si guardarono negli occhi, consci di ciò che era successo e leggendosi vicendevolmente le emozioni. Uno sguardo valse più di mille parole, per scusarsi e chiedersi vicendevolmente perdono, per amarsi e guardare assieme al futuro.
“E adesso che facciamo?” interruppe pragmatica Bellatrix. “Va bene, ho capito anche io, tante scuse, baci e abbracci. Ma adesso? Questa struttura? La pietra di Alius…?”
“Hai ragione. Ora dobbiamo pensare al domani. Non possiamo lasciare il minerale esposto alla mercé di chiunque. Ma come possiamo risolvere il problema?”
 
***
 
“Bene! Benissimo!” asserì Raffi, stappando una bottiglia di champagne. “La sorte arride alla nostra parte”.
“Meglio di quanto sperato” disse Fidia, sorseggiando il pregiato liquido. Poi posò il calice sul bancone, rivolgendosi al dipendente: “adesso però dobbiamo cogliere la palla al balzo. Vai ed impossessati del monolite”.
“Eh? Splut!” all’uomo andò il vino per traverso. “Così, all’improvviso?”
“Certo! Non ti pago mica per niente. Sai quanto è preziosa per noi. Falla sparire prima che Andy o un altro abbia qualche idea catastrofica”.
“Umpf, d’accordo, vado, non finirmi lo champagne” bofonchiò, rabbuiato. “Ritorno fra mezz’ora”.
 
***
 
“Bliiing-buuuuuuuuuuuummmm”.
“Ah! Cos’è questa sorta di cannonata, signor Schiller?”
“Nulla di grave. È il campanello”.
“Rumoroso come un obice?”
“Beh la struttura è grande e noi siamo in pochi. Dovevo pur fare qualcosa. Vado a rispondere”. E si avviò.
 
***
 
“Buongiorno signor Schiller, mi scusi per averle suonato il campanello… è successo qualcosa? Ho sentito un colpo di cannone”.
“Oh, niente di particolare, solo un modello un po’ militareggiante. Comunque, cosa desidera?”
“Ho assistito alla partita in televisione. Sono un operaio di una pluripremiata società di servizi ed ho intuito il suo desiderio di liberarsi della Pietra di Alius. Noi facciamo anche sgomberi”.
“Ma allora siete provvidenziali! Le apro”.
“Assolutamente” l’operaio ebbe un lampo negli occhi “questo è il mio biglietto da visita…”

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Absolute Nathan

***
 
“Grazie, Andy. A nome della Genesis vorrei dimostrarti il mio affetto e la mia riconoscenza” si intromise Bellatrix, con una insolita voce mielosa. Aurelia le lanciò un’occhiataccia di sbieco.
“Tu per me sei come un mentore, un ispiratore. Grazie a te sono diventata ora una persona migliore”. Altra sfrecciata.
“Nessun problema, sono stato felice di renderti felice!”.
“Oooh grazie! È quello che mi diceva sempre papà, prima che fondasse la Alius Academy!”. Fece un passo in avanti, prendendogli la mano. Aurelia ebbe un fremito.
“Ecco io ora veramente vorrei dirti anche che…” distolse lo sguardo dai suoi occhi, facendosi seria in volto. Aurelia pensava freneticamente a cosa fare pur di interrompere quel momento così snervante, ma non ebbe bisogno di sforzarsi le meningi troppo a lungo. “Bliiing-buuuuuuuuuuuummmm”.
“Andyyyy daiiii andiamo a vedere chi èèèè”.
“Aury non tirareeeeeeppoi sono diecimila gradini all’andata ed altrettanti al ritornoooooooo” ma la sua voce si perse mentre imboccavano le scale.
 
***
 
“Venga, venga, di lì. Sì, faccia tutto con calma. Porti via tutto senza paura. Io la attendo nel mio ufficio al termine dell’operazione. Io vado, devo aprire a chi c’è arrivato ora dato che hanno suonato di nuovo” disse Astram, lasciando l’operaio nella stanza della Pietra di Alius e chiudendosi la porta alle spalle. Poi prese l’ascensore e si diresse al cancello.
“Aahnf, aaaaff, ooohh!” bofonchiarono Attorney e la Dingle finalmente arrivati al piano terra. “Uuuh, queste terribili scale… mai piùùùù!”.
“Aaah, almeno vediamo chi è, anf, anf” disse lei, girando l’angolo e trovandosi faccia a faccia con Astram fresco come una rosa.
“Eeeh? Come ha fatto ad essere già qui?”
“Con l’ascensore, mia cara”.
“Cioè c’è un ascensore? Oh noooo!” e cadde, spompata. Mister Schiller nel frattempo si diresse alla porta d’ingresso.
“Vogliamo entrare! Vogliamo vedere la Genesis!”
“Fateci accedere! Siamo amici degli Assoluti!”.
“Oh ma voi siete… la Raimon?”
“Esatto! Lei, ha combinato tutti questi guai, la pianti!”.
“Sì, vogliamo giustizia! Ci apra!”.
“Che scalmanati. D’accordo, entrate, andate dai vincitori. E non disturbate l’operaio”.
I giocatori compagni di Mark si fiondarono per il corridoio principale, non accorgendosi di Aurelia ed Andy accasciati dietro una statua che cercavano di riprendere le forze. Si fiondarono su per lo scalone, cercando di raggiungere il campo da gioco.
Astram, dopo aver chiuso il cancello, andò a confrontarsi con i due vincenti: “Ho fatto entrare la Raimon, vi cercava. Avete già parlato?”
“No, erano loro quel branco di bufali che puntava alle scale?
“Per l’esattezza. Su, venite, precediamoli”. Presero l’ascensore ed arrivarono in cima dove era lo stadio. Dopo un quarto d’ora qualcuno fece capolino dalle rampe.
“Aaah… tremende… ma come fanno gli alieni a…”
“Ah non dirmelo Mark, questo scalone è terribile”.
“Ciao Xavier! Aaahhh” disse, accasciandosi a terra per lo sforzo.
“Non avete usato l’ascensore, eh? Come siete irruenti”.
“Andy? C’ERA L’ASCENSOREEE?”
“L’ho scoperto anche io poco fa”.
“NOOOOOOOOOOO!”.
“Ahem, ora che siamo tutti qui riuniti” Astram prese a dire con piglio “ho una importante notizia da comunicarvi. Riguarda la prima persona che ha suonato il campanello”.
“Ah sì chi erano, papà?”
“Era l’operaio di una ditta… si chiama… Frisia, mi pare. O Sfidea. Boh, che importa. Si è offerto per disintegrare la Pietra di Alius in tempi brevi. Ho accettato, di questa storia non ne voglio più sapere”.
“Oooh, meno male. Mettiamoci una pietra sopra, oserei dire”.
“Già. Tutto è bene quel che finisce bene. Anzi, vado a controllare a che punto è. Venite anche voi?”
“D’accordo!”. Tutto il gruppone prese un corridoio orizzontale che portava nella camera più interna del palazzone. Uno stanzone chiuso da una porta enorme celava fino a poco prima la sorgente del potere. Astram entrò, gli altri si accoccolarono all’ingresso.
“Tutto a posto?” chiese all’operaio il quale, girato di spalle, contemplava il salone vuoto.
“Certo! Vualà, non ne è rimasta più alcuna traccia!”.
“Oooh, lei è proprio un benefattore. L’ha disintegrata?”
“In un certo senso” rispose lui, facendo spallucce. “quando ho visto il suo discorso in televisione ho capito che era un’impresa che mi stava aspettando”.
“Mark che hai? Qualcosa non va?” chiese Victoria.
“È che… mi pare di averlo già visto quel tipo”.
“Può darsi, con tutti i posti in cui siamo stati”.
“In effetti… adesso glielo chiedo. Ehi, lei” disse, divincolandosi dall’assembramento. “Scusi, come si chiama?”
L’operaio si girò e con enfasi ribatté: “Il mio nome è Raffi e rappresento la Società di Servizi Fidiaaaaah! Voi qui?”
“Raffi? Tu, che mi hai rubato la fascia?”
“È lui!” risposero tutti in coro.
“Ancora voi! Ma si può sapere cosa volete? Ci state perseguitando?”
“Conosce già questi ragazzi, signor operaio?”
“Io… io… signor Schiller, cambio di programma. Il servizio è gratuito. Si goda il suo palazzo sgombro dal minerale e tanti saluti!” rispose, staccando il ciondolo a forma di bottone rosso che teneva al collo e premendolo. Ne uscì uno strano pallone a pois multicolori e lui premette il cerchiolino azzurro. “Modalità Viaggio Temporale”.
“Fermooo!” tutti si precipitarono verso il fuggiasco. Andy e Aurelia, ancora sotto l’effetto del Potere Ancestrale, furono più veloci degli altri. Una luce sfolgorante color mare abbagliò tutti e Raffi svanì. Il binomio degli attaccanti, che era riuscito a raggiungerlo, era scomparso con lui.

Io: ehilàà! Come butta?
Pubblico: zzzzz...
Io: quando si dice una risposta esauriente.
Pubblico: zzzzz...
Io: vabbè, comunque oggi sono stato generoso di tecniche. Alzi la mano chi ha apprezzato la Trapunta di Stelle.
Pubblico: zzzzz...
Io: e la Bomba Galassia? Vi svelo un segreto: è ispirata all'ordigno che la Cacciatrice J butta nel Lago Valore per catturare Azelf e gli altri Guardiani dei Laghi. Quanti ricordi...
Pubblico: zzzzz...
Io: silenzio! Non insultate Pokemon Diamante e Perla con il vostro ronzio! Amo molto l'episodio La necessità dei tre!
Pubblico: zzzzz...
Io: invece, ritornando ad Inazuma, questa volta Bellatrix NON si arrabbia con il padre come nella storia originale, anzi, al momento buono dimentica tutto perché si prende una bella infatuazione per Andy. Intavola una scena teatrale pur di far breccia nel suo cuore, ma direi che Aurelia è un pochino gelosetta e ne approfitta per trascinarlo lontano dalla improvvisata spasimante.
Pubblico: zzzzz...
Io: uff, lasciamo stare. Avete notato Fidia? Ha paura che qualcuno le rubi la Pietra di Alius di modo da farle concorrenza, e così coglie l'occasione per mandare Raffi a prelevarla. Così le fonti del potere le ha tutte lei: la fascia di Mark, il Ciondolo Assoluto ed il monolite in questione. Che furbina, eh?
Pubblico: zzzzz...
Io: mica scema, quella. Ma dove sarà diretto Raffi?
Pubblico: zzzzz...
Io: decisamente non bramate dalla voglia di saperlo, ma io ve lo dirò lo stesso tra sette giorni! Ci vediamo!

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Capitolo 15
*** Destino brumoso, futuro radioso! ***


Destino brumoso, futuro radioso!

“AAAAAAAaaaaaaaa...aaaa...aa...a.ah…. STUNF!”.
Raffi, con leggiadria, sbucò elegantemente in piedi al di là del viaggio temporale, udendo il grido ed il tonfo in lontananza. Difatti il varco tra le due epoche venne aperto, nel futuro, in prossimità dello studio di Fidia il quale si trovava in zona collinare, a pochi metri da una balaustra separante lo stabile da uno strapiombo. Andy e Aurelia, per lo slancio, riuscirono sì ad attraversare il tunnel spaziale, ma per inerzia vennero scaraventati nella direzione della ringhiera, superandola e rotolando giù dal pendio, finendo fra i rami di un pruno. Nella concitazione del momento, Raffi non se ne era accorto!
“M..ma che è successo? Dove siamo?”
“Non lo so, c’è stato un volo, poi non ho capito più niente e…”
“Ma è la collina di Inazuma! Siamo vicino allo studio di Fidia!”
“Sì Andy… anche se… guarda là!” disse, indicando una persona su una sorta di tappeto volante che percorreva le strade.
“E come mai le case hanno tutte questo aspetto… futuristico?” si preoccupò, osservando il cemento che assumeva un colore azzurro vetro.
“Ma in che posto siamo finiti? Siamo al circo?”
“Ti ricordi cosa ha proferito il dispositivo sferico? Viaggio Temporale. Siccome non mi pare che questo sia il passato, allora vuol dire che è il futuro”.
 
***
 
“Ho eseguito, Fidia. Ora la Pietra di Alius è nei nostri depositi”.
“Molto bene Raffi. Adesso possiamo…” il discorso venne interrotto, l’ingresso sbatté fragorosamente.
“Fidia!!!”. Un robusto omaccione agghindato con un elegante completo grigio argento, seguito a ruota da una scanzonata donzella, si palesò.
“Buongiorno signor Acciaio, desidera? Anzi no, non desidera, siamo chiusi oggi”.
“Ma quando mai? Il mercoledì mattina siete sempre stati aperti!” tuonò.
“Esigenze della casa. Purtroppo non…”
“Basta!” urlò, sbattendo il pugno sul bancone in sardonice. “Basta! Sono stufo di essere preso in giro! Allora, dove sono i risultati?”
“Arrivati a questo punto” si avvicinò Raffi “dovrebbe aver capito come stanno le cose, no?”
“Umpf, già, già, ho già sprecato troppo tempo a fare richieste”.
 
***
 
“E questi da dove saltano fuori?” si chiese Aurelia, spiando dalla finestra.
“Paiono mica troppo amichevoli eh!” bisbigliò Attorney, in risposta.
All’interno intanto il discorso continuava: “Dalle mie fonti però risulta che un risultato l’avete ottenuto e che il prodotto è pronto” si inserì la figlia.
“Questi sono dettagli riservati e non…” “OOOH ORA BASTA!” tuonò il gigantesco padre, scaraventando l’altro pugno sul povero sardonice, crepandolo. “INADEMPIENTI! Ricorrerò al tribunale, e allora saranno dolori”.
“Come desidera, faccia come preferisce” rispose Fidia, impassibile.
“Papà, ho come l’impressione che se intavoliamo una causa facciamo il loro gioco. Vogliono tempo”.
“Forse hai ragione Milly. Cosa proponi?”
“Ovviamente una partita di calcio. La nostra squadra contro la vostra. Chi vince si prende i risultati del Progetto A”.
“Fidia che dici?” chiese il dipendente. La titolare rimase pensierosa per qualche attimo, poi emise il verdetto: “D’accordo, se è ciò che volete. Almeno riusciremo a chiudere la pratica in breve tempo”. Raffi ebbe un fremito, poi rimase di ghiaccio.
“Ottimo allora. Alle cinque al campo al fiume. Siate puntuali” ringhiò l’Acciaio padre, andandosene assieme alla prole.
“F-Fidia… io non…”
“Tu non ti ritieni in grado di vincere? Neanche io”.
“Q-quelli sono campioni e…”
“E la loro squadra ha vinto l’ultimo Football Frontier, e sono stati pluripremiati quali giocatori più forti dell’ultimo lustro, lo so”.
“E noi invece…”
“E noi non siamo al loro livello, è questo che vuoi dire?”
“Esatto. Un conto è utilizzare il Dispositivo Sferico che fa esattamente ciò che voglio, un conto è un normale pallone che segue la legge di gravità. Un conto è gareggiare con quattro squadrette di ragazzi del passato, anche se si spacciano per alieni, un conto sono quei due”.
“Ma noi ovviamente abbiamo un asso nella manica. Utilizzeremo il Ciondolo Assoluto che Andy ha gentilmente testato per noi”.
“Aaah ecco, mi sfuggiva questo particolare! Giusto, giusto, allora hai fatto bene ad aspettare!”. Dissero così ed entrarono nel retrobottega, mentre Attorney e la Dingle si scollavano dal loro posto di osservazione.
“E adesso?”
“Adesso tornerai nel passato e porterai qui la squadra. Secondo me ci sarà bisogno di noi” disse lui, sornione.
“La fai facile tu. Come raggiungo il mio presente?”
“Con il mio Dispositivo Sferico” disse, estraendolo sotto forma di bottone rosso dalla tasca ed attivandolo. “Vedi che adesso si illumina? Funziona!”.
“Ma… Fidia non te l’aveva mica bloccato?”
“Già, ma ovviamente il blocco andava a tempo. Adesso siamo decenni più avanti, quindi il tempo del blocco si è esaurito”.
“Ovviamente? Mi sono persa”.
“Uff, insomma, se l’avesse spento e basta avrei potuto riaccenderlo. Invece quando siamo stati colpiti ad Okinawa dal suo pallone in Modalità Attacco al mio affare è stato installato un blocco a tempo, di modo che non potessi utilizzarlo che so per cent’anni. Ma visto che Raffi ci ha portati avanti…”
 
***
 
“Rieccoci qui miei affezionatissimi spettatori, anche oggi il vostro aaaamatissimo Fitzroy Heritage è prrronto a commentare il match! La squadra della Società di Servizi Fidia contro la famiglia Acciaio, chi vince prende con una mano il futuro del calcio!”.
“Affezionatissimi spettatori? Ma se non c’è nessuno!”
“Andiamo Raffi non fare il pignolo. Fammelo almeno credere!”.
“Ok, va bene, come vuoi tu” mormorò, atterrato.
“Piuttosto, non vedo bene i componenti delle squadre. Dove sono, che il grande pubblico vuole acclamarli?”
“Ahr ahr, non ci sono! Non abbiamo mica bisogno di quegli smidollati dei nostri dipendenti per vincere!” ringhiò Arsenio.
“D’altronde noi abbiamo abilità superiori… e quindi possiamo evocare dei doppioni!” ribatté Milly. I due vennero coperti da un’aura oscuro-lucente, poi esplosero in una serie di grossi frammenti i quali presero la forma di nove omini al pan di zenzero delle dimensioni di un bambino.
“Ah questi sono i vostri doppioni? I biscotti semoventi?”
“Umpf, sarai bravo tu a duplicarti! Almeno sono riconoscibili. E poi, perlomeno sono umanoidi”.
“Papà, per cortesia, mi ricordi i primi che ho fatto…”
“Andiamo quelle specie di mostri di gelatina erano molto carini, ai miei occhi… ahahah!”. Milly fece una smorfia.
“Adesso tocca a noi” prese a dire Fidia “nemmeno noi abbiamo altri compagni e dunque siamo costretti a ricorrere ai doppioni” sentenziò, sorridendo. Poi, elegantemente, schioccò le dita della mano sinistra ed al suo seguito si materializzarono ulteriori nove Gingerbread. Diversi però dai precedenti: parevano meno cotti.
“Ah! Copioni! Gli omini di pan di zucchero li abbiamo inventati noi!”.
“Andiamo, una figura vale l’altra. E poi, sono molto più dolci delle statue di terracotta”.
“Va bene, va bene” temperò Heritage “ammetto di aver visto i doppioni simil-biscotto anche da altre parti. L’importante è che i doppioni assomiglino vagamente agli esseri umani. Ed ora, squadre in posizione!”.

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Un pan di zenzero degli Acciaio

***
 
“Andy hai visto come hanno fatto? Forse li abbiamo sottovalutati. Pensavamo che Fidia fosse solo una negoziante, e invece…”
“E invece ha i superpoteri! Chi se l’aspettava”.
“E poi, che strano. Fitzroy è anche qui ed allora anche lui era in combutta con Fidia?”.
“Così pare. Chissà qual è il suo ruolo”.
“Già, io inveceee...eee...eee” disse Nathan, mentre una foglia gli solleticava il naso. In fondo, rimanere tutti assiepati dentro una siepe non era una grande idea per osservare la partita in incognito, in quanto all’allocazione degli spazi.
“Eeee...eeee…”
“Bloccatelo presto! Se starnutisce ci scoprono!”. Timmy e Max gli bloccarono naso e bocca. “Emmmmcchhhfff!” starnutì lui. “Fiuuu, starnuto silenzioso! Speriamo bene...”.
 
***
 
“Le squadre sono pronte. Gli Acciaio adottano una schema incentrato sulla difesa, con Arsenio in porta e Milly a centrocampo, mentre ognuno degli undici giocatori sfoggia una splendida maglia intarsiata con le tinte del grigio”.
“Una squadra d’acciaio, eh?” Milly ammiccò agli avversari.
“Ma anche la Società Fidia si dispone, con una formazione incentrata sull’attacco. Raffi in prima linea, Fidia in difesa, un Gingerbread in porta. Maglie rosse e blu, il calcio d’inizio è loro!”.
“Fiiit”. “Raffi avanza, poi passa al n. 7. 6. 8. 5. La fitta rete di passaggi della Fidia fa avvicinare pericolosamente Raffi alla rete”.
“Tsk, vieni pure, ti aspetto!” rilanciò l’estremo difensore. Anzi, voi, scostatevi, fatelo passare!”. Due pan di zenzero gli aprirono la strada.
“Beh, se fate questo servizio allora…” il ninja congiunse le mani, mentre il pallone cominciava a levitare avvolto in un’aura azzurra. Esso venne colpito da una moltitudine di cristalli bluette che andarono ad incastonarsi l’un coll’altro formando una sorta di planetoide risplendente. Raffi saltò, colpendo in rovesciata il globo: “Tiro Apocalittico!”. Il piccolo mondo esplose fragorosamente, liberando il pallone in uno scoppio gigantesco che si scagliò contro la rete corredato da una miriade di frammenti cristallini acuminati come spade.
“Tutto qui? Ma non mi dire” sfotté Arsenio. “Che baracconata! Difensori, in posizione!”. Un omino sbucò a razzo e si interpose, tentando di bloccare il tiro con il proprio corpo. Non ci riuscì, e finì spappolato, anzi biscottato; allora ne arrivò un altro che, più furbamente, emise un verso indefinito facendo sorgere dietro di sé una sorta di spessa saracinesca.
“Bravo numero 2! Muro d’Acciaio!” tuonò il portiere, mentre il sottoposto eseguiva la tecnica di Thiago Torres.
“Ecco, vedi, l’abbiamo bloccata. Non siamo mica principianti, noi!” sottolineò Milly. “Passami ora!”. Un lungo rilancio spiazzò l’attaccante.
“Raffi, non aver paura! Sembra che è la prima volta che giochi a calcio!”.
“Ma è la prima volta che gioco a calcio! Almeno contro avversari del genere! Sono stato assunto in una società di servizi, non nella Lagoon!” si infuriò lui.
“Che carini, non vi siete ben accordati. Beh, nessun problema, tanto adesso la palla è nostra! Ed ora vedrete la mia bravura, la bravura di Milly Acciaio! Amelia, Fattucchiera che Ammalia!”. Una donna vestita con le tinte del verde si materializzò alle sue spalle. Aveva un cappellaccio a tesa larga ed uno scettro con un ametista nella destra, mentre assumeva una posa da gran signora.
“E adesso? Cosa farete, o principianti, di fronte ad una Evocatrice?”

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Amelia, Fattucchiera che ammalia!

***
 
“A-A-Andy… ma che cosa fanno quelli?”
“Non lo so Sam, non ho mai visto nessuno fare comparire le maghe eteree dalle spalle. So solo che possiamo anche uscire di qui, oramai si sta formando un po’ di folla, ci mescoleremo”.
 
***
 
“Nastri Paralizzanti!”. Amelia puntò il pan di zenzero 5 con lo scettro, poi con esso generò dei fasci verdi che andarono ad imprigionarlo mentre ella passava oltre e si palesava in fronte di Fidia.
“Molto bene capitana, adesso voglio proprio vedere come difenderai il tuo inadempimento! Sei pronta?”
“Tu sei pronta, piuttosto. Ti rammento che non sono la capitana per nulla”.
“Anche se fossi brava il doppio del tuo dipendente non potresti nulla contro di me!”.
“Ho capito, non hai compreso. Bene, forse è ora che ti mostri il potere dell’oggetto che mi avete commissionato. Il Ciondolo Assoluto”.
“Oh, che bel nome! Elegante, sì, voglio proprio sperimentarlo. Vedere come perfeziona una principiante come tu hai confessato di essere”.
“Adesso che lo indosso non mi sento più tanto principiante, cara. Adesso ti mostro… Yrasio, Mago Supremo!”. Fidia si ricoprì di una nebbiolina purpurea, la quale si coagulò in un omone dotato di una specie di microfono.
“Ma… ma… Evocatrice? Caspita, allora hai proprio creato un oggetto potente. Però uno Spirito di Attacco come il mio è decisamente avvantaggiato in uno scontro a centrocampo se sono io ad avere la palla. Sei pronta?”
“Me l’hai già detto, rispedisco la domanda al mittente. Mi duole informarti di come io non sia così sprovveduta. Ora vedrai il canto funesto della sorte a voi avversa, la voce argentina di chi ci annuncia la gloria. È il momento del… Canto del Fato” disse, aprendo elegantemente le braccia.
Yrasio fece ruotare il microfono, poi agì come per cantare. Da esso si generò un raggio carminio che tentò di essere neutralizzato da Milly: “Nastri Paralizzanti!”.
“Fenomenaleee, uno scontro fra Spiriti! Il nostro pubblico è in deliriooo!” gracchiò Fitzroy. Per un momento le due emanazioni si scontrarono in un bagliore, ma dopo poco il raggio di Fidia ricacciò indietro l’altro investendo la Acciaio e disfando il relativo Spirito, facendole perdere il pallone.
“Mantengo ciò che prometto, questa volta. Mi dispiace”. Milly, derubata della sfera del gioco, ora giaceva immobile, interamente colorata di grigio.
“Ah mi sono dimenticata di avvisarti che il Canto del Fato pietrifica tutti coloro con i quali viene a contatto. Resterai così per un po’” la informò, mentre gentilmente le passava oltre.
 
***
 
“Aaah, ma quella come gioca?”
“Effettivamente oggi mi stanno un po’ spiazzando, pensando che utilizzano i miei stessi poteri. Di cui sono temporaneamente privato”.
“Di’ pure definitivamente privato, da quanto ho capito il ciondolo non lo cedono nemmeno a coloro che l’hanno commissionato”.
“Uhm… allora dovremo pensare a qualcosa di interessante. In fondo questa è un’opportunità unica, irripetibile”.
“Andy non macinare troppo le meningi. Loro hanno appena sfoderato capacità che non potevamo nemmeno immaginare dieci minuti fa. Spiriti Guerrieri, dicono nel pubblico”.
“Appunto. Quale occasione migliore per diventare più forte?” rispose, con la luce negli occhi.

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Yrasio, Mago Supremo!

Io: nuove, nuovissime prospettive! Chi si aspettava i doppioni pan di zenzero? Per idearli mi sono ispirato agli avversari di Inazuma Galaxy che si trovano nella Dark Room, gli Haniwa.
Pubblico: zzzzz...
Io: Amelia è la versione verde degli Spiriti Garas e Sirena. Yrasio, invece, è la forma di colore rosso di Giudice (compare solo nel gioco). I Nastri Paralizzanti sono la tecnica originale, il Canto del Fato va a rimpiazzare il Gran Finale; per idearlo mi sono basato sulla mossa peculiare di Yveltal, Ali del Fato.
Pubblico: zzzzz...
Io: dato il vostro interesse vi lascio ronfare, ci risentiamo settimana prossima. Buon riposo, ma se proprio vi svegliate vi invito a dar lettura alla mia precedente fatica letteraria, "Inazuma nella dimensione Delta". Alla prossima!

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Capitolo 16
*** Minacciose opportunità ed opportune minacce! ***


Minacciose opportunità ed opportune minacce!

“Raffi ritorna all’attacco, sarà la volta buona? Lo scopriremo presto” si udì, mentre Heritage quasi stritolava il microfono.
“Glom, d’accordo, provo anch’io… allora, concentriamoci…” una nebbiolina azzurro scuro gli avvolse le spalle, addensandosi in una longilinea donna dalle lunghe trecce. “Ci sono! Xirene, Fata Regina!”. La sovrana si palesò, agghindata di una complessa corona multicolore e di uno scettro appuntito.
“Ah ah, fa’ pure! Adesso vedrai la nostra potenza!” ribatté l’estremo difensore, avvolgendosi di un’aura di ombra. “Zorrone, Stregone Burlone!”. Alle spalle di Arsenio comparve un enorme titano intarsiato nel peltro.
“Glom, lo Spirito Guerriero! Forza Raffi… non farti impressionare… aaahhhahhh… ahahahahahahahaaaahhahahahahahahahhhhh!”. Il ninja cadde a terra, spanciandosi dalle risate e perdendo il controllo della palla, la quale venne raccolta candidamente dal signor Acciaio mentre disfava lo Spirito.
“Zorrone, Stregone Burlone. Mago imbecille che si riduce a pagliaccio pur di evitare un gol, dice la sua descrizione canonica. Se ti avvicini, non puoi che sghignazzare fino a perdere parzialmente il controllo. Una difesa ferrea, la nostra” ammiccò alla figlia, quasi scongelata. “Non puoi sperare di avvicinarti a meno di spanciarti mentre lo Spirito è attivo. E se tiri da lontano perdi sicuramente in potenza”.
“Ahahah… aaah… ah… ah ecco!” si inarcì Raffi mentre gli omini avversari si riportavano in avanti, pronti a tirare di nuovo.
“Grr, aspettate che mi liberi e vi farò vedere!” tuonò Milli, mentre attendeva impaziente di riprendere la mobilità perduta a causa della pietrificazione. Intanto il suo adepto numero 10 si frapponeva fra il pallone e la porta della Fidia.
“Guardate adesso! Ammirate il nostro tiro, l’Argento Colloidale!”. Pan di zenzero avvolse il pallone in una bolla di liquido metallico iridescente, dopodiché lo calciò in una miriade di goccioline.
“Bloccatiro! Fermata Primigenia!”. Fidia si piazzò sulla traiettoria e colpì di testa per indebolire il colpo, evocando dal terreno una serie di cristalli rossi che si compattarono a deviare la zaffata. La palla si schiantò sulla traversa e cadde al di fuori dell’area da gol.
“Fiuu, l’ho evitata”.
“Grrr di nuovo!! Non riusciamo a segnare”.
“Effettivamente abbiamo puntato troppo sulla difesa, forse. Siamo un po’ sbilanciati all’indietro, Milli?”
“Può darsi. Ma è anche perché loro fanno il contrario. Quel portiere mi dà l’aria di non essere un piccolo Einstein che popola i pali della porta”.
“D’accordo, mi fido di te. Sei tu la regista”.
“Il giuoco riprende miei cari in ascolto, rimessa del portiere della Fidia. Con una rete di passaggi Raffi è di nuovo nella metà campo avversaria”.
“Stavolta non mi lascerò beffare! A me, Spirito Guerriero!”. Poco dopo il centrocampo materializzò una signora vestita d’azzurro con in capo una corona di mille colori. Nella mano reggeva un lungo ed appuntito scettro.
“Ecco a voi il mio Spirito! Xirene, Fata Regina! Tirerò dalla distanza, affinché Zorrone non mi influenzi”.
“Fa’ come vuoi ninja, io ti ho avvertito” ribatté l’avversario.
“Auraconfetto!”. Xirene impugnò saldamente lo scettro ed illuminando la corona scagliò un raggio composto da tanti confetti arcobaleno sulla palla, che si fiondò verso la rete.
“Muro d’Acciaio! Fermatelo!”. Il difensore centrale rallentò il tiro.
“Bravo! E adesso tocca a me! Zorrone, Stregone Burlone!”. Arsenio materializzò il classico titano deficiente.
“Presa d’Acciaio!”. E bloccò senza troppi sforzi con le manone del mago.
“Visto? Sempre al tuo servizio, eh?” disse, esibendo un sorriso a trentadue denti. Milli storse il naso.
“Già, assolutamente. Adesso, che ne dici di farmi fare gol?”
“Ma certo sua signoria, obbedisco!”. E lasciò cadere la palla in rete, per poi guardarsi attorno esterrefatto: “Eh? Ma che ho fatto?”.
“Clamorosoooo! Il portiere degli Acciaio fa autogol volontarioooo! Ma cosa gli sarà successo?”
“Papà, ma che ti salta in mentee?” gridò Milli, furiosa.
“N-non lo so, io… Raffi! Che sortilegio mi hai lanciato???”
“Curioso vero? Chiunque venga colpito da Auraconfetto per un tempo limitato mi obbedisce in tutto e per tutto”.
“Noooooo!” tuonarono gli Acciaio, passati in svantaggio.
“Auraconfetto, sii mio schiavetto! Mia invenzione”.
“Il gioco riprende”.
“Ah ma adesso vi faccio vedere io! Nastri paralizzanti!” gridò Milli isterica, sfondando le linee difensive avversarie.
“Non credere di battermi! Fermata Primigenia!” si interpose Fidia.
“Ottima strategia, ma anche prevedibile! Undici, a te!” passò la centrocampista. “Sei pericolosa in difesa, ma basta solo passarti lontano!”.
“Oh no! Uno, bloccalo!”
“Troppo tardi! Argento Colloidale!”. Il numero dieci degli Acciaio tirò le sue gocce iridescenti ed il portiere dovette soccombere.
“Incredibileeeee! Si riportano in paritààà! La partita è ancora tutta da giocareeeeee!” sentenziò Heritage, mentre si fischiava la fine del primo tempo.
 
***

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Xirene, Fata Regina!

“Ma hai visto che robe?”
“Sì, e ti dico anche che non vedo l’ora di affrontarli!”.
“Ooh Andy sei sempre così battagliero. E va bene, quando avran finito di accapigliarsi potremo accaparrarceli”.
“Io non ho intenzione di aspettare così a lungo. E poi ho ancora un conto in sospeso con Fidia”.
“Il Ciondolo Assoluto? Beh, sì, ma finché ce l’ha lei…”
“Ho un’idea, ma per metterla in pratica mi servite voi. Vi va di giocare nella seconda metà?

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Zorrone, Stregone Burlone!

*** 
 
“La partita riprende, al fischio dell’arbitro. Gli Acciaio attaccano in gruppo”.
“Tecnica evasiva, dobbiamo ripeterci. Basterà solo evitare Fidia!”.
“Grrr… Cinque, Sette, frapponetevi!”. I soldatini della società di servizi eseguirono, ma con una rete di passaggi la Acciaio riuscì a passare ed a posizionarsi in area pericolosa.
“Ah ah ah! E adesso? Amelia, Fattucchiera che Ammalia!” disse, evocando la streghetta color prato già vista nel primo tempo. Dopodiché calciò con tutta la forza che aveva in corpo.
“Uno, bloccalo, presto!” gridò Raffi, ma non ci fu nulla da fare. Il pallone trapassò il pan di zenzero, spappolandolo e precipitandosi pericolosamente verso l’angolo in alto a sinistra dello specchio della porta.
“Noooo!” Fidia esplose in un grido. Fu allora però che il suo Ciondolo Assoluto iniziò a brillare e ad emanare fasci di luce argentina.
“Gnnnn… adesso vedrete! Non entrerà!” gridò qualcuno, frapponendo il polpaccio tra la porta ed il tiro. Con fatica, ma riuscì a deviare il colpo verso l’alto, cadendo a terra.
“Andy?!? Come sei arrivato fin qui?!?”
“Salve Fidia, come vede ci rincontriamo, finalmente” disse, scrollandosi di dosso la polvere del suolo.
“Chi ti ha portato nel mio tempo?”
“Caro operaio Raffi, ora questo non ha importanza. L’importante è che siamo presenti”.
“Presenti ma inutili. La mia direttrice vi ha privato dei vostri poteri, Assoluti. Ed a meno che non vogliate sperimentare il Potere Ancestrale un’altra volta, non penso che riuscireste a battervi in una partita di calcio. Ma visto che i pendenti li abbiamo noi, siamo in grado di proteggerci”.
“Oh ma noi abbiamo di meglio che il Potere Ancestrale, adesso!” rispose, rivolgendosi a Fidia. Non è forse vero?” affermò, enfatico, con un sorriso beffardo.
“Non so di cosa tu stia parlando, purtroppo”.
“Ah, non si preoccupi, lo scoprirà presto! A proposito, vorrei avere più informazioni su questi signori...” disse, guardando gli Acciaio.
“Ed io su voi” proseguì Milli. “Chi siete per interromperci così?”
“Cari avversari, loro sono gli Assoluti, coloro che hanno testato il ciondolo per noi. Cari Assoluti, loro sono gli Acciaio, coloro che ce l’hanno commissionato e che ora vogliono utilizzarlo per conquistare il mondo”.
“Ma sì, certo, come no! E adesso i cattivi siamo noi! Noi abbiamo regolarmente pagato per ottenere da voi risultati e adesso ce li negate! Cosa ci faremo, è affar nostro. Voi, Fidia, avete fabbricato il ciondolo coi nostri soldi e adesso ve lo volete tenere per presumibilmente assumere il potere sul calcio! E poi i malvagi siamo noi!” tuonò Arsenio.
“Umpf, ma che dite? E voi invece cosa ne fareste, sentiamo?”
“Non siamo tenuti a dire a voi cosa facciamo con le nostre cose, cari. Potevate non accettare!”.
“BASTAAA!” gridò Andy. “Una cosa è certa: avete idee divergenti gli uni degli altri. Non so quali siano i vostri fini personali, però posso dire che non potete sfidarvi senza di me. Anche io vanto diritti sul Ciondolo Assoluto: io l’ho testato ed io desidero possederlo”.
Milli obiettò: “Senti ragazzino io non so bene come tu sia arrivato qui però devi metterti in coda. Prima ci siamo noi, poi ci siamo ancora noi ed infine ci siamo sempre noi!”.
“Ecco appunto! Come sei giunto fin qui?” chiese Fidia.
“Bah, che importa? In fondo la partita è ancora tutta da giocare… e non crediate di potermi estromettere!”. Andy illuminò il palmo della mano ed il ciondolo al collo della capitana avversaria rispose con un battito lucente.
“Perché dovete sapere che io ho diritto di precedenza. Io sono il giocatore supremo! Io sono stato il primo ad utilizzare quell’affare, quindi… IL CIONDOLO ASSOLUTO RISPONDE SOLO A ME!”. I raggi emessi da entrambe le fonti andarono ad allacciarsi gli uni negli altri, dopodiché l’oggetto si librò nell’aria staccandosi dal collo di chi lo portava e andandosi a posare su quello di Attorney.
“Che cosa?” sbigottì Fidia, privata del suo pendente.
“CHE COSA?” impazzì Milli, sconcertata.
“Eh già miei cari… ho delle belle sorprese!”. Andy mutò aspetto, tornando nella sua forma da Assoluto. “Adesso che ho ritrovato le forze posso competere più che alla pari con voi!” disse, con verve, facendo illuminare il pallone che nel frattempo aveva recuperato. “Gustatevi… lo Spiraglio Luminoso!”. Calciò, violentemente, verso la porta difesa da Arsenio.
“Dieci, Undici, bloccatelo!”. I due si precipitarono verso la sfera in corsa, la quale cambiò direzione, deviando prudenzialmente verso destra. Doppiata la coppia, il tiro si rimise in posizione puntando verso Acciaio senior.
“Come? Cambia traiettoria e poi la riprende? Impossibile! Nove, Sette, Sei, Cinque, difesa!”.
Il tiro stavolta puntò dritto, fiondandosi apparentemente contro Cinque. Appena giunse in sua prossimità, assunse una elegante traiettoria a spirale, facendo due giri attorno al centrocampista per poi passare oltre.
“Impossibile! Non è concepibile un tiro del genere! Così beffardo!”. La corsa continuò, il fascio luminoso passò nei pressi di Due, Tre e Quattro si mise a vagare a zigzag pur di confonderli e sorpassarli.
“Aaah ma adesso basta! Zorrone, Stregone Burlone!”.
In uno scatto fulmineo il tiro inforcò l’angolo in alto a destra, prima che Arsenio potesse fiatare. Rimase sbigottito per un attimo, poi esclamò, sgranando gli occhi: “Eh?”.
Tutti rimasero pressoché allibiti per una manciata di secondi. Ci pensò il commentatore a spezzare l’impasse: “Gooool, i magnifici splendidi fantastici Assoluti segnanooooo! Uno a uno a uno!”.
“Umpf, non mi voglio arrendere alla tua guerra. Preparati, caro, adesso mi affronterai!” inveì Milli. “Grr… Amelia, vieni a me!”. Lo Spirito si palesò.
“Prova a fermarmi se ci riesci! Nastri Paralizzanti!”. La giovane Acciaio cercò di bypassare Attorney.
“Quando lo desideri, cara” rispose lui. “Lacci Luminosi!”. Una moltitudine di stringhe dorate sorsero dal terreno, andando ad imbrigliare Milli ed a soffocarne lo Spirito.
“Grrrrr… ma sempre a meeeeeee!” urlò, con i nervi a fior di pelle.
“Si prepari Fidia, perché adesso tocca a lei!”.
“Comprendo come tu sia riuscito finora a mettermi in difficoltà e mi accorgo della tua posizione di privilegio, in questo momento” asserì, cosciente che privata del ciondolo era tornata una giocatrice mediocre. “Tuttavia, abbiamo ancora un asso nella manica”. Raffi, avvicinatosi, le passò la fascia rossa per indossarla. I suoi capelli a corona così circondati la facevano apparire ancora più regale.
“Dopotutto non l’abbiamo sottratta a Mark Evans per niente”.
“E ricordatevi che se vince Andy me la dovete restituire!” urlò il diretto interessato, da fuori campo.
“Eccone un altro! E tu come sei arrivato fin qui, con tutta la squadra?” si meravigliò, ma poi vide Tod con in mano il Dispositivo Sferico di Andy acceso in modalità Viaggio Temporale e capì tutto.
“D’accordo. È proprio la resa dei conti allora”.
“Esatto Fidia” disse Attorney, avvolgendosi in un’aura splendente “e sarà un finale magnifico”.
“Non chiedo di meglio” rispose lei. “Fatti sotto”.
Andy, Aurelia e Nathan vennero avvolti da fiamme lucenti. Si disposero a triangolo attorno al pallone, poi iniziarono a levitare e girare vorticosamente attorno ad esso. Dopodiché in un bagliore sfolgorante lo colpirono, urlando: “Fenice di Luce!”. Le fiamme si incanalarono nel tiro, il quale divenne un gigantesco volatile il quale si fiondò contro la porta.
“Grrr! Yrasio, Mago Supremo!”. Fidia si interpose e cercò di bloccare il tiro con il proprio corpo, ma la potenza la sbalzò via e disintegrò Uno.
“Goool! Due a uno a unooooo! Evvaiiiii! Viva gli assolutissimi Assolutiiiiii!”.
“Bravi, avete segnato. Vi fa onore. Come pensavo, il tuo potere è più forte del mio”.
“Non avevo dubbi, me l’aveva detto lei”.
“Tuttavia non credere che la partita sia terminata qui. La situazione non mi è ancora sfuggita di mano” disse, guardando poi Milli. “Signori Acciaio, ci troviamo di fronte ad un nemico comune. Che ne direste di unire le forze?”.
Arsenio mago della strategia, il quale ci stava già pensando da un po’, annuì compiaciuto.
“La proposta è conveniente. Prima lo sconfiggiamo, poi ci arrangiamo fra noi”.
“Cambiamento di frontiiiii! A quanto pare i vecchi duellanti si riunisconoo! Due minuti per riorganizzare le squadre e poi si continuaaaa!”.
Al fischio della ripresa gli Acciaio si erano mischiati con la Fidia mentre nell’altra metà campo si erano posizionati gli Assoluti, ora proprietari dell’erba. Sugli spalti, la Raimon e le riserve assieme al manipolo di curiosi.
“Io e gli Acciaio uniti contro di voi. Sarà divertente”.
“Più di quanto immagina, Fidia. Ah, cosa non la aspetta!”.
“Via! Andy si lancia nella mischia come un raggio di sole! Supera gli attaccanti avversari ed è già di fronte a Milli!”.
“Prima mi hai colta di sorpresa, ma adesso lo scontro è diretto. E ricordati che la nostra capitana ha i poteri della fascia rossa creata da noi. Preparati! Amelia, Fattucchiera che Ammalia!”.
“Ottima entrata in scena, ma non temere. Anche io ne ho per tutti voi. Guarda qui!”. Il giocatore supremo si avvolse in un nugolo di fiamme, le quali si condensarono in un’eterea figura. “Girasole, Cercatore di Luce!”.
“Uno Spirito???”
“Andy!!! Ma come ci sei riuscito???” gli chiesero i suoi compagni.
“Sorpresi? Beh, non è stato difficile, ho solo dovuto copiarli!”. Un magnifico girasole con due grosse foglie verde brillante troneggiava alle spalle del capitano. Aveva i petali marroni ed il centro del fiore giallo, nonché un’espressione solare celata da un paio di occhiali da sole.
Attorney smise di camminare e si fece trascinare dall’energia dello Spirito. Milli gli venne incontro, ma egli fece sorgere dal terreno una foglia che la stritolò via, disfando Amelia.
“Ci sono anche io, ricordalo!”. La capitana avversaria gli si frappose, tentando di fermarlo.  “Ecco tutto il vostro potere. Ecco il potere della mia creazione, ecco il potere del Ciondolo Assoluto. Ora vedremo cosa vi riserverà la sorte, siete pronti? Ed allora… Yrasio, Mago Supremo!”. Yrasio si palesò.
“Non credere di riuscire a prendermi in contropiede! Adesso assaggerete il mio tiro!”. Andy alzò la mano destra, illuminandola. Il pallone gli rispose con un’aura sfavillante e si staccò da terra, andando a portarsi di fronte al volto di Girasole. Una grande energia luminosa si condensò mentre Attorney ne approfittava per tirare, in un raggio splendente. “Fulgore Solare!”.
“Voglio fermarti e ti fermerò! Canto del Fato!”. Yrasio prese il suo bastone microfono e materializzò la sua voce in fascio di di raggi rossastri che si scagliarono contro Girasole. Energia gialla ed energia rubino si fronteggiarono in un ciclopico scontro fra titani. L’interazione fra le cariche degli Spiriti generò lampi in ogni direzione che andarono ad atterrare anche alcuni tra i giocatori e gli spettatori. Alla fine, vi fu un boato.
Arsenio Acciaio, dalle retrovie, vide una grande sfera luminescente piombare contro di sé. Fidia, a terra, assistette impotente al consumarsi degli eventi.
“Fiiii!”. “Goooollll! Tre a dueeeee! Gli Assoluti passano in vantaggio, a poco dalla fineeeeeee! Eccezionaleeeee!”.
“Me ne compiaccio, Andy. Vuoi proprio sfruttare sino in fondo le tue capacità”.
“Sono un suo regalo, è il minimo che possa fare, no?” disse, sfoderando un sorriso a trentadue denti.
“Ma non credere di aver vinto. In questo poco tempo che ci rimane come avrai intuito ci giocheremo il tutto per tutto”.
“Me lo sarei dovuto aspettare” rispose, scanzonatamente.
“Anche perché a questo punto non ha più senso difendere la porta” intervenne Arsenio.
“Siamo in quattro Evocatori, a te la scelta. Sarai in grado di affrontarci congiuntamente? Yrasio, Mago Supremo!”. “Xirene, Fata Regina!”. “Amelia, Fattucchiera che Ammalia!”. “Zorrone, Stregone Burlone!”.
“Sapevo che alla fine la partita sarebbe diventata piuttosto salata. Bene, allora quattro contro uno, e sia!” urlò, enfatizzando. Una cascata brillante lo avvolse. “Girasole, Cercatore di Luce!”.
“Se vorrai conservare il vantaggio, dovrai impedirci di passare! Preparati!”.
“Preparatevi voi, piuttosto”. Dalle mani fece uscire due scintille che iniziarono a volteggiare attorno allo Spirito. “La domanda è un’altra. Siete veramente sicuri di riuscire a sconfiggermi SOLO con quattro Spiriti?”. Le scintille girarono vorticosamente attorno al fiore, dal gambo verso l’alto, rivestendolo di una patina d’oro splendente e facendogli parzialmente cambiare forma. Via via che lo rinnovavano si ingigantiva, le foglie divenivano più sottili e lavorate, i petali più ricchi e sparivano gli occhiali da sole mostrando un’espressione serena.
“Super Girasole Eccelso!”.
“È… è enorme! Il suo Spirito si è evoluto!”.
“Bravi, ci siete arrivati. Avete compreso fino in fondo le mie possibilità? Io sono il giocatore supremo!”. Evocò delle foglie dorate che misero al tappeto i quattro rivali e li superò.
“Assaggiate questo! L’essenza del mio potere! La luce che squarcia la tenebra! Lo splendore del Sole brillante! La forza dell’astro celeste!”.
Girasole iniziò ad accumulare luce sul pallone che fluttuava di fronte al suo volto. Per la grande quantità di energia luminosa che stava assorbendo il cielo si oscurò poiché i raggi confluivano per intero in quello che andava sempre più apparendo come un colpo titanico. “Super Fulgore Solare Eccelso!”.
I pan di zenzero vennero sfracellati dalla potenza del tiro, il quale si fiondò in porta in un centro perfetto.
“Fii-fii-fiiiiii! È finita, gli Assoluti hanno vinto!”. La squadra esplose in profonda esultanza, Andy si mise a piangere dalla gioia.
“Evviva… il mio sogno è compiuto! Il Ciondolo Assoluto è finalmente mio e questa volta per sempre! Sìì, sìì, questa è la vittoria definitiva!”.
“Nooo… non è possibile… abbiamo perso!” gridarono gli avversari. Fidia, a terra, giaceva sconsolata. Ora cosa sarebbe successo, pensava.
“Evvivaaaa! Yuhuuuu! Finalmente ho raggiunto il mio sogno! Sì, io sono il giocatore supremo! Io che fino a poco fa non potevo nemmeno calcare il campo da gioco adesso sono in vetta ad ogni mio desiderio! Chi più felice di me?”.

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Girasole, Cercatore di Luce!

Io: e finalmente il sogno è raggiunto. Cosa vogliamo di più?
Pubblico: zzzzz...
Io: un cuscino supplementare, forse.
Pubblico: zzzzz...
Io: ma sveliamo alcuni dei retroscena. Xirene è una versione color blu di Argentia Regina Splendida e Chione Regina delle Nevi, più la prima in realtà. Auraconfetto, detta così perché è un incantesimo che viene lanciato tramite raggi color confetto, è ispirato ad Aurafolletto del pokemon complementare rispetto a Yveltal. Zorrone invece è ispirato al Titano Gigante ed a Gargantua, ma di colore grigio argento e la Presa d’Acciaio è un classico.
Pubblico: zzzzz...
Io: notate come i nomi degli Spiriti inizino per X, Y, A, Z. Non è un caso.
Pubblico: zzzzz...
Io: il Fulgore Solare ha i medesimi movimenti dell'Afflato Bianco di Bailong.
Pubblico: zzzzz...
Io: nell’ideare lo Stregone Burlone mi sono ispirato alla archivista della mia vecchia scuola, la signora Zurra. Quanti ricordi…
Pubblico: zzzzz...
Io: di cui al pubblico non gliene frega assolutamente nulla. Così mi lancerò in spericolate confessioni. Andy Attorney è la mia trasposizione nel mondo di Inazuma e se fossi Evocatore io evocherei Girasole.
Pubblico: zzzzz...
Io: credete che il Ciondolo Assoluto l’abbia inventato solo per imbastire una storia? Assolutamente no, serviva a idealizzare i miei sogni. Umpf, ho già detto troppo… arrivederci al prossimo -ed ultimo- episodio!


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Capitolo 17
*** I nodi si sciolgono! ***


I nodi si sciolgono!

Gli Assoluti avevano vinto. Avevano raggiunto il loro sogno. E adesso? Che destino era riservato alla Raimon? Mark ebbe un fremito, poi urlò: “ANDY ATTORNEY!”. L’interessato lo guardò con stupore.
“E’ questa la tua idea di calcio? E’ questo il tuo sogno? E’ questo il tuo desiderio? Vincere con l’inganno? Rafforzarti con il ciondolo? Il vero calcio si basa su sudore e lacrime!”.
“Speravo che non avresti tentato di rovinarmi la festa, ma a questo punto è il caso che io ti dica ciò che penso. Sei uno stupido, Mark.”
“Cooosaaa?”. Tutti si indignarono.
“Come ti permetti? Mark è addirittura tuo compagno di classe!”.
“Non pensavo che saresti arrivato a tanto, Andy. Mi hai molto deluso” disse Hurley.
“Ah sì? E allora come spiegate il fatto che tutta la sua bravura deriva dalla fascia rossa del nonno?”
“Non ho mai creduto a questa sciocchezza. Dimostramelo”.
“Dimostrarlo? L’evidenza lo dimostra. Non ricordi come avete iniziato a perdere quando Raffi ve l’ha rubata?”
“Potrebbe essere un caso. Chi ce lo assicura?
“Io ve lo assicuro” spiegò Milli “quell’oggetto l’ho creato io”.
“Cosa? Come? In che senso?” Mark, pur avendo già dei sospetti, non aveva mai voluto crederci anche considerando l’ambiguo comportamento tenuto da Fidia sino a quel momento. Ma ora era posto di fronte alla cruda realtà.
“La tua fascia rossa l’abbiamo fabbricata noi Acciaio. Con i fili del discorso. Hai presente quando per un attimo si perde ciò che si sta dicendo? Quando di punto in bianco non si ricorda più cosa si sta facendo? Quando si perde il nesso fra due cose? Ecco, io ho inventato una macchina che solidifica quei momenti. Li materializza in un filo, un fil rouge che unisce le cose importanti delle nostre vite. Ho condotto questo esperimento al fine di creare una fonte di energia: quel filo di cui è composta la tua fascia racchiude in sé grandi idee e grandi ideali”.
“M-ma allora…” Mark affondava sempre più nello stato confusionale.
“Tuttavia a noi servivano poteri relativi al calcio. Così l’abbiamo affidata a David Evans prima e poi a te. Restando vicino alla testa di due amanti di questo sport, quella fascia è rimasta intrisa dei vostri sogni e delle vostre speranze. E contemporaneamente vi ha donato la sua forza, la forza di chi riconosce il filo rosso che unisce le cose importanti nell’esistenza”.
“Allora… io non…”
“Tu non sei un grande calciatore? Esattamente. Non l’hai mai saputo, ma è sempre andata così”.
“Voi… io…” Mark si accasciò a terra. “Per tutto questo tempo ho sempre creduto che l’allenamento fosse fondamentale. Ed ora invece… questo…”
“L’allenamento è solamente un aiuto. Purtroppo la predestinazione è la cruda realtà, mio caro. Chi ha le capacità, le ha innate”.
Andy, poco stupito per il racconto, ne approfittò per scoprire i progetti degli Acciaio: “Ma allora fin dall’inizio questo era il vostro piano?”
“Certamente. Affidare a Mark la fascia perché ne scoprisse i poteri. Poi l’avremmo recuperata, avremmo estratto l’energia contenuta in essa e l’avremmo rivenduta”.
“Rivenduta?!?” Fidia accusò il colpo. “Significa che non volevate dominare il mondo con la forza del calcio?”
“Assolutamente no! Chi ti ha messo in testa questa idea balzana? Voi volete dominare il mondo!”.
“Io? E che me ne faccio?”
“Ah non lo so, e allora perché hai rubato la Pietra di Alius, il Ciondolo Assoluto e la mia fascia se non per essere incoronata regina del pianeta?”
“Ma per paura che l’avreste fatto voi, no? Non si sa mai nella vita”.
“Ahahah, che equivoco colossale! Ahahahah!”. Raffi iniziò a sbellicarsi.
“Cioè tutto questo polverone è sorto perché ognuno pensava che l’altro avrebbe fatto ciò che nessuno pensava di fare? Magnifico” sottolineò sarcasticamente Aurelia.
“Ottimo, cosa vogliamo di più? Ahahah!”.
Il gruppo andò avanti a ridere per qualche minuto, poi Andy chiese: “Ma allora perché, signori Acciaio, avete commissionato a Fidia il ciondolo che ha testato con me?”
“A causa della scarsità della materia prima. Ci siamo accorti che le fasce rosse riuscivano ad essere prodotte solo in quantità limitatissima e l’energia che fornivano non era sufficiente a soddisfare le esigenze del mercato. I fili del discorso sono difficilissimi da solidificare”.
“Così abbiamo chiesto a Fidia di inventare qualcosa per noi” continuò il padre “ed ha creato il Ciondolo Assoluto. Ma poi pensava che l’avremmo utilizzato per loschi scopi e si è ribellata”.
“Ho dovuto addirittura sottrarre la Pietra di Alius a Schiller” continuò la diretta interessata “per isolare una ulteriore fonte di energia. E perché i pendenti da me creati hanno come base proprio il meteorite”.
“Cooosaaaaaa?” urlarono tutti. “I Ciondoli Assoluti derivano dalla Pietra di Alius???”.
“Esattamente. Essa è composta per il 99% da Energite, un minerale che dona forza, e per l’1% da Aliusite, un minerale che schiavizza. Basta togliere quell’1%, sottoporre il minerale ad un processo segreto di potenziamento e raffinazione ed il gioco è fatto”.
“Non l’avrei mai detto! Che scherzo del destino, utilizzavamo la stessa fonte di potere dei nostri nemici!”.
“Però ho fatto male i miei conti. Ho scelto te, Andy, per testare il prodotto ma siccome sei stato il primo ad utilizzarlo hai maturato assoluto diritto di potestà su di esso: ti ha donato l’abilità Come Te Nessuno Mai, che ti permette di essere superiore a qualsiasi giocatore nel tempo e nello spazio, se lo desideri. Un premio per essere nella pole position delle abilità calcistiche”.
“Grazie, me ne ero accorto” rispose, sfoderando un sorriso sfolgorante.
“Solo un’ultima cosa mi rimane da chiarire. Signori Acciaio, cosa avreste ricavato a vendere l’energia del calcio?”
“Da tempo cercavamo un modo per rendere felici chi, come Andy, non fosse in possesso di abilità sportive. In questa maniera saremmo riusciti a dare la possibilità di crearsi degli amici con lo sport a chi per via delle capacità naturali non ne fosse in grado. Gente malata, infortunata, oppure semplicemente scarsa. Tutti avrebbero avuto la possibilità di acquistare la bravura col pallone”.
“Oooh, davvero? Che spiriti nobili! Scusatemi infinitamente, vi avevo mal giudicati!”. Fidia si inchinò di fronte a loro.
“Non deve scusarsi, la comprendiamo. Ma adesso è tutto risolto”.
“Direi che possiamo collaborare, a questo punto. Vi va se vi fornisco dei Ciondoli Assoluti da destinare alla vendita? E’ un affare”.
“Affare fatto!” ribatterono gli Acciaio. “Grazie Andy, senza il tuo aiuto non saremmo arrivati dove siamo ora”.
“No, sono io che ringrazio voi. A causa dei vostri progetti io ho realizzato i miei sogni. Come se ci fosse stato qualcuno a guidarmi per tutto questo tempo”.
“Ne siamo felici. Dopotutto, in un certo senso tu sei il nostro primo cliente”.
“E perché? Non ho ancora acquistato nulla”.
“Però sei la prima persona resa felice dal nostro Progetto A. Forse è per questo che hai ottenuto la Come Te Nessuno Mai. Per noi sono clienti tutti quelli che rendiamo felici”.
“Vi ringrazio infinitamente. Ah, adesso sì che tutti i miei sogni sono realtà, e per sempre!”.
Fidia continuò: “Bene. E comunque, puoi tenere i ciondoli che hai già. E anche il Dispositivo Sferico”.
“Non avevo dubbi, eheh!” rispose lui, soddisfatto.
“Allora se siamo tutti felici e contenti direi che ognuno può andare per i suoi progetti. Teniamoci in contatto, mi raccomando. Oramai sappiamo come trovarci a vicenda”.
“Ben detto, signori. E la prossima volta… che vinca il migliore”.
Il pubblico, finalmente, poté prorompere in applausi scroscianti.
 
***

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Super Girasole Eccelso!

Andy, ritornato nel passato insieme a Mark, nei giorni successivi si godette il meritato riposo. Dopo mille peripezie, finalmente aveva ottenuto ciò che desiderava.
“È un sogno…” ripeteva fra sé, steso sul letto. “Finalmente… finalmente!”. Tuttavia fu interrotto da uno squillo del cellulare: “Briiip!”.
“Pronto?”
“Oh ciao Andy, sono Fidia. Senti, gli Acciaio hanno organizzato un piccolo party per festeggiare il lancio del loro nuovo prodotto sul mercato, volete partecipare?”
“Assolutamente! Dove?”
“Nel cortile del mio negozio, nel futuro. Però per cortesia raggiungimi nel presente prima che devo dirti due cose”.
“D’accordo, arrivo. Mi aspetti”.
“Ci conto. Ah, comunque sono invitati anche Mark e compagni”.
 
***
 
“Uhm… come al solito qui non c’è nessuno. Suoniamo” disse, sfiorando il campanello da banco. “Dling!”.
“Uaaaaaaaaaaaaahhhhhhh! Brooooooooooooooommmmm! Noooooooooo!”.
“Fidia? Tutto bene?”
“A-Andy? Sei tuuu? Ooohhh…”. Uscì dal retrobottega, tutta spettinata e coi vestiti laceri.
“Il campanello la spaventa?”
“Ehm… no, vedi…” -premette il pulsante verde del suo Dispositivo Sferico e ritornò vestita come si deve- “dato che questa è una agenzia che opera in molte epoche, io non posso essere sempre presente ad aspettare il cliente. Così ho installato un congegno nel campanello da banco che mi trasporta qui ogni volta che lo si suona. Poco fa ero nel futuro”.
“Ah! E le cadute fragorose?”
“Beh, non si può dire che abbia una buona mira. Mi fa sempre fracassare gli scatoloni nel locale attiguo”.
“Aaah ecco spiegato tutto. Piuttosto, di cosa voleva parlarmi?”
 
***
 
“Uhm… qui non c’è nessuno. Che strano” si domandò Evans entrando nel negozio della società di servizi.
“Capitano, guarda! Qui c’è scritto di suonare!” esclamò Tod indicando un cartello vicino al campanello dorato.
“Va bene. Allora proviamo…”
Intanto, nello studio a fianco, i due discorrevano. “Ecco perché mi serve il tuo aiuto”.
“Va bene, sono d’accordo. Ma come…”
“Dling”. Fidia si vaporizzò e dopo un millisecondo si udì un altro tonfo: “Braaaaammmmmmm!”.
“Eccola qui! La stavamo aspettando! Tutto bene?” chiese la Raimon.
“Ohi ohi, devo proprio decidermi a calibrare meglio la mira del campanello…”
“Mira? Che storia è questa?”
Intanto Andy uscì dallo studio. “Ciao amici! Come state? Ah, Mark, vedo che indossi ancora la fascia”.
“Sì, Raffi alla fine me l’ha restituita. Chissà i nostri Acciaio come sono messi”.
“Beh non ci resta che scoprirlo”.
 
***
 
Il rinfresco fu gustato giovialmente. Raffi ed Arsenio discorsero per tutto il tempo mentre Milli e Fidia si confidavano a vicenda. Raimon ed Assoluti, invece, pensavano più a pasteggiare con i dolci portati dagli Acciaio.
Ad un certo punto, Andy chiese: “Fidia, ho una domanda. Come mai hai scelto proprio me per testare il Ciondolo Assoluto?”
“È stato un vero colpo di fortuna incontrarti, mio caro Attorney. Tu eri un giocatore che nonostante l’allenamento non eri migliorato e dovevo svelare il motivo, ne andava della completezza del progetto. Poi eri vicino a Mark Evans… avrei potuto tenere sotto controllo due situazioni col medesimo occhio. Ed infine avevo bisogno di qualcuno che contrastasse la Alius Academy dato che avevo deciso di privare la Raimon della sua forza. Siccome i Ciondoli Assoluti derivano dalla pietra di Alius, era un’occasione da prendere al volo. Ecco perché ho deciso di testarli nella tua epoca”.
“Incredibile…”
“Ma come hai fatto a tenerci sotto controllo tutto il tempo? Hai usato delle microspie?”
“Niente affatto! Tutti gli strumenti di analisi e ripresa sono sempre stati lì con voi, miniaturizzati, dentro al microfono di Heritage”.
“Cooomeee? Anche lui è in combutta con teeee?”
“Assolutamente sìììì” si interpose “anzi, io sono socio della società Fidia! Di minoranza, ma pur sempre socio!”.
“Eeeeeeh? Davveroooo?”
“Proprio così! E non mi chiamo nemmeno Heritage, se volete saperlo”.
“Ah sì? E allora qual è il tuo nome?”
“L’ho tenuto nascosto per tutto questo tempo, ma ora è giunto il momento di svelarlo. Ebbene sì, io sono il famoso, mitico, enigmatico…”
“Sììì…” *rullo di tamburi*
“Misteriosooo…” *suono di grancasse*
“Sììì....” *ovazione*
“Signor Shipwood!” *squillo di trombe, battimani, lancio di coriandoli*
“... … …”
“... … …”
“... … beh, perché non dite nulla?”
“Eh? E chi è? Mai sentito prima!” risposero tutti in coro.
“Ma coomeee? Io ho dovuto sempre nascondere le mie generalità per evitare di essere riconosciuto!”.
“Riconosciuto da chi?”
“Ma da tutti voi no? E da chi altri?”
“Ma se non ti conoscevamo nemmeno! Cosa vai a pensare?”
“Impossibile! Tutti mi conoscono! Io sono il mitico assistente dell’allenatore della Inazuma Japan del Football Frontier International Vision 2, venuto dal futuro per contrastare la minaccia degli alieni! Tutti sanno chi sono!”.
“Carissimo socio, ti sfugge come questi avvenimenti non siano ancora successi, per loro…”
Shipwood si pietrificò per la gaffe, anche senza Canto del Fato. Ci pensò Lina a metterlo in secondo piano.
“Signori Acciaio, scusatemi. Ho riflettuto sulle vostre parole. Spiegatemi una cosa: ma se siete stati voi a creare la fascia per la famiglia Evans significa dunque che prima non esisteva giusto?”
“Giusto, logico”.
“Ma quindi regalandola a David… avete cambiato il passato?”
“Esatto, proprio così”.
“Coosaa?”
“E non è pericoloso?”
“E adesso?!?”
“Calmi, calmi ragazzi. Abbiamo potuto farlo per via della Teoria della Convergenza”.
“E sarebbe?”
“È stato notato che tutte le volte che si modifica la storia originale si crea un mondo parallelo con gli avvenimenti alternativi. Tuttavia questi universi artificiali tendono sempre a rituffarsi, a convergere appunto, verso il flusso principale. Mi spiego: se io cambio la storia, automaticamente si verificheranno in un tempo successivo ulteriori modificazioni che annulleranno il mio intervento. Gli eventi, bene o male, riprendono sempre il loro corso”.
“Quindi i miei ragazzi sarebbero stati deboli di fronte all’Alius Academy comunque?”
“No. Attenzione, a non variare è solo il risultato finale, presto o tardi”.
“Ma… non capisco. Senza il vostro intervento che ne sarebbe stato di mio padre e della sua organizzazione?”
“Di sicuro sarebbero stati sconfitti, prima o poi. Ma in altro modo”.
“E la Raimon?”
“Oh bé loro sarebbero riusciti a divenire una squadra celebre, un giorno o l’altro”.
“Capisco. Ma allora… significa anche che voi conoscete la storia originale”.
“Sicuro!” prese a dire Milli, ingollando una sfogliatella. “Anzi, l’abbiamo studiata minuziosamente prima di tentare il fallimentare esperimento della fascia”.
“E potete raccontarmela?” Lina era interessatissima a sapere del Sole dell’Infanzia.
“Allora… né David né Mark sono diventati famosi ed Inazuma è rimasta una anonima cittadina. La Pietra di Alius si è schiantata sul monte Fuji lo stesso ed Astram Schiller ha fondato tu sai che cosa. Tuttavia gli alieni erano inarrestabili e sono riusciti ad assumere il controllo del Paese scalzando il presidente Vanguard. Presentatisi come nazionale di calcio al Football Frontier International e desiderosi di mostrare al mondo la propria forza, poi sono stati battuti e l’epoca Schiller è tramontata. Anzi, precipitata come una meteora”.
“Ma non è tutto” continuò Arsenio “la Inazuma Japan venne sconfitta dalla Orfeo, la nazionale italiana allenata da Ray Dark. In tal modo, egli riuscì a prendere il potere ed a trasformare il Giappone nel proprio dominio”.
“È terribile!”.
“Già ed il calcio nella nostra nazione divenne talmente importante da essere preso a metro di valutazione delle scuole. Quelle senza tali attività vennero chiuse e per riequilibrare la situazione nacque un’organizzazione, il Quinto Settore, che riuscì a soppiantare Dark sostituendolo però con un altro tiranno, Alex Zabel. Il quale verrà poi spodestato dalla Raimon guidata dall’allenatore Hillman e capitanata da un certo Arion Sherwind. Da qui in poi la storia è uguale”.
“Arion? Mi pare di averlo già sentito…” mormorò fra sé Axel.
“Incredibile… allora…”
“Allora ecco perché non ci facciamo scrupoli a modificare il passato. Tanto, poi, gli eventi si riallineano” concluse Milli, inghiottendo una voluminosa tartina. “E se siamo fortunati, miglioriamo anche le cose, come è successo stavolta”.
“E poi siete arrivati voi…”
“Certamente. Dopo che abbiamo spedito il nostro manufatto agli Evans nel passato, David ha condotto la Raimon alla vittoria nel Football Frontier. Poi suo nipote l’ha emulato ed al momento della nascita dell’Alius Academy ha deciso di combatterla, intraprendendo un viaggio per tutto il Giappone alla ricerca dei giocatori più forti per sconfiggere gli alieni. Battuta l’accademia spaziale, quei giocatori riuniti si sono lanciati nell’avventura del Football Frontier International; vincendolo, il calcio è divenuto lo stesso metro di valutazione delle scuole, è nato lo stesso il Quinto Settore il quale è stato lo stesso battuto dalla Raimon. Fine”.
“Già” Milli anelava alle fette di crostata “ma siccome la fascia rossa non ci ha soddisfatti, ci siamo rivolti a Fidia per ottenere nuove fonti di energia. Così lei ha modificato il passato una terza volta ed è nata tutta questa storia così come la conoscete voi”.
“Incredibile. Vi ringrazio infinitamente. Sono felice di sapere che non ci aspetta questo nebbioso futuro”.
“Effettivamente, vi abbiamo fatto un favore. Se le cose rimanevano com’erano, per dieci anno il calcio sarebbe rimasto sotto la dittatura di qualcuno. E invece adesso potrete, si spera, giocare liberamente. Contenti?” continuò la Acciaio figlia, armeggiando con l’aranciata.
“Sìììì! A nome di tutti noi: grazie di cuore!”.

Io: noooo, è l'ultima puntataaaa!
Uomo del pubblico: zzzzz... uh? Qualcuno ha detto qualcosa?
Io: evviva, uno spettatore semisveglio! È un miracolo!
Uomo del pubblico: ah ma guardi che non sono mica sveglio per lei, mi ha punto una zanzara!
Io: ah, ecco, mi pareva strano. Ma allora ne approfitto per chiederle in quale delle mie storie precedenti ha già incontrato la Teoria della Convergenza!
Uomo del pubblico: ehm… veramente… così, su due piedi… diciamo che… però devo ammettere che è stato bello seguire la storia per tutto questo tempo.
Io: sììì, evviva, qualcuno mi apprezza!
Uomo del pubblico: soffrivo di insonnia da anni, non dormivo così bene da una vita!
Io: umpf, come non detto. Ad ogni modo ringrazio chi si è meravigliosamente annoiato nel leggere il presente racconto. Chi ha notato la causa per la quale nella serie principale tutti i campioni stanno ad Inazuma? Perché proprio tutti concentrati lì e non sparpagliati per il Paese come sarebbe logico pensare? Motivazione: il potere della fascia di Mark si irradia su tutti i suoi compagni e quindi li rafforza. Non è frutto del caso, ma la fonte è in ciò che hanno fatto gli Acciaio.
Uomo del pubblico: ah, oh, è vero, me lo sono sempre chiesto...
Io: inoltre, avrete inteso che Fidia ha un ultimo discorso con Andy... che ci si prospetti un sequel?
Uomo del pubblico: se non lo sai tu...
Io: io lo so benissimo! Raffi non si è ancora dichiarato a Fidia, quindi o continua o continua!
Uomo del pubblico: e se continua quando continua?
Io: non lo so, ora sto scrivendo tutt'altro. Però controbatto dicendo che, nonostante Andy abbia delle capacità superiori rispetto agli altri giocatori che indossano il ciondolo, potete notare come non ne abbia mai fatto un uso esplicito. Lui è il giocatore supremo, non un semplice supercalciatore. Mi pare carino scrivere una storia dove invece questo possa accadere.
Uomo del pubblico: ah quindi è tutto un bluff?
Io: sigh, non smontatemi così... in sintesi possiamo dire che ringrazio ancora chi mi ha seguito, appuntamento alla prossima storia! A presto!
 
 

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Regalo finale: un'istantanea di Andy con la maglia della Inazuma Japan!

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