Beyond missing moments

di Spensieratezza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La bella addormentata ***
Capitolo 2: *** Come il cavallo di Atreiu ***
Capitolo 3: *** La madre e la sorella di Cas, escono dalla scena ***
Capitolo 4: *** Il cambiamento di Castiel ***
Capitolo 5: *** Castiel e il padre marinaio ***



Capitolo 1
*** La bella addormentata ***


Contesto: missing moment di Beyond, collocato dopo il capitolo 58! Sam e Marika sono scomparsi.

Dean decide assieme a Cas, di andare a casa di Ruben.
Qui è quello che era successo nel cap 58:

Il gruppo si sfalda: 







Esistono due tipi di terrore. Quello che ti assale quando realizzi che qualcosa di brutto è capitato a qualcuno che stai cominciando a ritenere amico e il terrore che senti tuo, doloroso come una morsa, che ti assale personalmente, perché troppo vicino a te o a qualcuno a te caro, che consideri FAMIGLIA.
È quello che capitò a Castiel, quando lo informarono dell’agguato a Sam e Dean.

Castiel era già preoccupato. Aveva telefonato insistentemente alla sorella, per tutta la sera, senza ricevere risposta, solo la madre aveva ricevuto un messaggino breve, con scritto che dormiva da un’amica, dopo quel messaggio, Castiel aveva cercato di contattarla, ma non aveva ricevuto nessuna risposta, quando gli altri amici gli avevano rivelato cos’era successo a Dean e a Sam, il suo primo pensiero era andato a Marika, per avvisarla, ma poi quando gli dissero che Sam era pure scomparso, un dolore sordo arrivò al suo petto.
Si era poi sfogato con Dean, gli aveva detto che aveva provato a contattare anche Ruben, lui e Dean erano giunti alla conclusione che quei mostri come avessero rapito Sam, avevano rapito anche sua sorella e Ruben.
Era andato a casa di Ruben a cercarlo, ma non c’era traccia di lui.

Le due persone che contavano di più per lui, erano scomparse.
Anzi tre, contando Sam.
 
Il giorno dopo, lui e Dean avevano messo a soqquadro l’appartamento di Ruben, approfittando del fatto che Albert e Black avevano fatto un complicato incantesimo per liberarsi dei genitori di Ruben, portandoli per un po' fuori città, per poter fare le loro ricerche in santa pace,
 

“A casa nostra ho già cercato, ma forse dovremmo dividerci. Forse lì c’è qualche indizio che non ho trovato, che potrebbe suggerirci dov’è andata mia sorella..” disse Castiel, mentre aprivano i cassetti del salotto.
Dean non lo ascoltava nemmeno.
“Dean! Mi stai ascoltando??”

“Scusa, Cas, ma sono occupato al momento. Che tu sappia, la famiglia di Ruben ha una cantina, mansarda, qualcosa?”
“Hanno una mansarda e una cantina..ma non so cosa potremmo trovare..”

“Io vado in mansarda, tu in cantina. “ disse Dean.
“Ok, ma cosa stiamo cercando?” chiese Castiel.

“Qualsiasi cosa!” disse Dean.
 
 
Castiel era sceso da poco in cantina e cominciato a frugare negli armadi, quando un grido attirò la sua attenzione.
“Castiel!! Vieni subito qui!”

Castiel era corso come se avesse avuto le fiamme nel didietro.
Si aspettava la più tragica delle conclusioni.
Ruben morto, legato, avvelenato..
 
Non era preparato a quello che vide.

La sua dolcissima sorella, con i capelli lunghi cascanti lungo le guance, dentro una teca di cristallo, sembrava dormire profondamente.
“Oh mio dio, Marika!” Castiel si precipitò da lei, per vedere se era viva.
Quando aprì la teca, notò che respirava.

“Marika! Sorella, svegliati, svegliati!” provò a chiamarla.
“Cas, credo che..che sia in coma.”

“Ma com’è possibile!! Chi gli ha fatto questo??” gridò Cas che la teneva ancora tra le braccia e cominciava a piangere.
“Ruben..” disse Dean con sguardo atono.
“Cosa?? Ma che diavolo dici?? Hai bevuto??”

“Cas, questa è la sua casa. E Ruben è scomparso. Chi avrebbe interesse a rapire Marika, farle questo e metterla nella soffitta di casa di Ruben, pensaci!”
“No, no, no..questo non può essere vero…stanno cercando di incastrarlo..”
“Se fosse come dici, perché mai sarebbe scomparso, se è innocente?”
 

Castiel si accasciò al pavimento, sfinito, deluso e tradito.
Ruben non poteva avergli fatto questo.
Perché?
 
 
 

*

Castiel, Dean e gli altri amici, erano a casa del preside, per discutere degli ultimi avvenimenti.
Marika era stata portata ancora dentro la teca e messa in una delle stanze della villa.
Castiel, Dean e gli altri, stavano ascoltando muti e a bocca aperta, la diagnosi del preside.

“Io e Black abbiamo fatto i controlli e abbiamo scoperto cos’è capitato alla vostra amica. Le è stato fatto un rituale magico molto potente, per uno scopo preciso.”

Albert aveva spiegato che lo scopo era di creare un collegamento per aprire un portale, questo tipo di magia si attuava solamente se non si riusciva a trovare altre soluzioni per crearne uno. In questo modo si prendeva una persona di un mondo, usandola per canalizzare la sua magia ed energia, attraverso il sonno profondo, la sua energia magica serviva per aprire un portale tra il suo mondo e un altro. Naturalmente più la persona aveva una magia psichica intensa e più c’erano probabilità che riuscisse a creare un portale.
Marika quindi era stata usata per aprire un portale e considerando quello che era successo a Dean e a Sam…era ragionevole pensare che Ruben avesse fatto addormentare Marika, per far scendere i cavalieri per rapire Sam.
Naturalmente, Ruben poteva essere innocente, e magari era stato qualcun altro a combinare tutto questo, magari avevano voluto incastrarlo e magari Ruben era fuggito, temendo che nessuno gli avrebbe creduto.
Cas non era riuscito ad ascoltare una parola di più, era fuggito in giardino a sdraiarsi tra le foglie, piangendo a dirotto, il cuore in frantumi.

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Capitolo 2
*** Come il cavallo di Atreiu ***


Contesto: continuazione del capitolo 1 di questa storia







Biancaneve e la Bella addormentata erano sempre state le fiabe preferite di Marika.
A ripensarci adesso, Castiel sentiva una fitta allo stomaco e un magone incolmabile pervaderlo.

“Dean..pensi che Marika sia Biancaneve o la Bella Addormentata?” chiese Castiel a Dean mentre erano nel giardino della villa di Albert.

Dean lo guardò, sorpreso e con una nota di compassione nello sguardo.
“Non so..forse..La Bella addormentata? Forse per i capelli lunghi..” disse Dean accennando un sorriso.
Castiel sorrise amaramente a sua volta.

“Sia Biancaneve che la Bella addormentata, si risvegliavano con il bacio del Vero Amore..”
“Non crederai mica davvero che..”

“Dobbiamo provarle tutte! Dean..sai per caso se mia sorella fosse innamorata di qualcuno?”
Quella domanda lasciò spiazzato Dean.

“Mi dispiace, Cas..ma tua sorella non si confidava con me e Sam..ma se anche fosse stato così..il vero amore è difficile da trovare..se non..”
“Se non impossibile, lo so..ma deve essere per forza una cosa romantica? Il Vero Amore non potrebbe essere anche..non so..solo sentimentale?

“Come quello fraterno?” azzardò Dean.
Cas annuì, arrossendo lievemente.
Dean lo guardò e si sentì sciogliere dalla tenerezza.
Cas era così dolce. E perché non provarci?

“Credi che potrebbe funzionare, Dean?”
 
 
Dean aveva detto di sì, perché cavolo, lui aveva avuto la riprova che l’amore fraterno poteva superare la magia più pura. L’aveva provato sulla sua pelle, ma non voleva addentrarsi con Cas in questi discorsi.
Tuttavia, mentre andavano nella stanza dove giaceva Marika, fu Cas a tirare in mezzo il discorso.

“Sai perché mi è venuto in mente? Perché il tuo..affetto per Sam, ..l’ha riportato qui da noi, quando era con l’anima, bloccato a Parigi…”

Dean si bloccò e si chiese se Cas avesse voluto dire la parola amore.

“E poi c’è stato anche quell’episodio..quando Sam è stato colpito da quella strana febbre (guardare il cap febbre cap 31 di Beyond )
Dean avvampò.
“Cosa ti ha raccontato Sam di quell’episodio?”

“Niente!” disse Castiel e sembrò arrossire anche lui. “Ma tutti hanno fatto un breve accenno al fatto che..Sam si è ripreso con il tuo aiuto..l’hai consolato e calmato, presumo..”

Dean azzardò una brevissima occhiata, Cas non sembrava averlo detto in modo malizioso, ma neanche in maniera ingenua, come se sapesse molto di più di quello che lasciava trasparire.

“Mi fa piacere che tutti sembrano sentirsi in diritto di parlare di noi quando non siamo presenti..” disse Dean risultando più astioso di quanto avesse voluto.

“Non hanno mica detto niente di male!” si affrettò a dire Cas, sgranando gli occhi. “è solo che..siamo tutti un gruppo unito..e sai..ormai quando uno di noi è in pericolo..l’altro si preoccupa..”
“Va bene, va bene, adesso andiamo da tua sorella!” disse Dean scocciato.

“Dean..” disse Cas, fermandosi di botto e guardandolo con sguardo dolce. “Non avere timore, mai. Il fatto che tu solo, hai potuto guarirlo, testimonia quanto il vostro legame sia forte, indissolubile e PURO. E quando due persone sono anime pure, non devono temere quello che possono dire gli altri, perché non esistono cattiverie per le anime pure  e anche nel remoto caso che qualcuno potesse dirle, le cattiverie sarebbero DENTRO di loro, non in queste anime.”

Dean guardò Castiel sconvolto. Era quasi come se gli avesse schiaffato in faccia che lui sapeva benissimo cosa era Sam per lui e viceversa. Non gli era ancora ben chiaro se lo volesse rassicurare o incolpare, o avvisarlo che anche altri sapevano.
“A-andiamo da tua sorella, Cas..”
Cas annuì desolato.

Dean fece due passi, ma poi si fermò ancora, girandosi a guardare Cas.
“Cas?”
“Sì, Dean?”
Grazie.”
Cas sorrise radioso.

“Quando qualcosa è puro, non bisogna dire grazie, ma è bello comunque sentirlo. E io ringrazio te, Dean.”

Entrarono nella stanza dove giaceva Marika, con il cuore più leggero.
 
 
 
 
*

Castiel ci aveva sperato così tanto.
Prima di poggiare le labbra delicatamente su quelle della sorella, si era fatto mille problemi.

Temeva che potesse essere come una specie di violazione, in fondo la sorella era incosciente, e se non volesse?

Dean l’aveva rassicurato. Non stava facendo niente di male in uno sfioramento di labbra, anzi, se Marika avesse potuto vedere che lo stava facendo per lei, per risvegliarla, si sarebbe resa conto dell’amore che Cas provava per lei.
Poi DOPO averlo fatto, Cas si sentì piombare un’altra volta nella desolazione, nel vedere che Marika ancora dormiva.

Crollò a terra e Dean in quel momento non pensò a niente, ma ebbe un tuffo al cuore.

Qualche mese più tardi, Dean avrebbe ripensato spesso a quella scena, a come dopo la frase di Albert, si era sentito. (vedere cap 59 di Beyond )

“Io….io non…credi che io sia Atreiu?

“No. Tu sei il cavallo.

Ti stai facendo sopraffare dalla tristezza, Dean, e stai sprofondando, proprio come il cavallo di Atreiu nella palude della tristezza. E Sam, è Atreiu..”

In quel momento, Castiel era il cavallo di Atreiu.
Dean lo sarebbe stato, solamente qualche mese dopo.

Se in quel momento Dean avesse potuto già fare il collegamento al cavallo, avrebbe detto a Cas le stesse frasi che Albert qualche mese dopo, gli avrebbe detto.

Ma non era ancora successo quell’avvenimento, Dean non sapeva cosa fare, cosa dirgli.


Lo presi in braccio. Lo cullai. Gli dicevo: 
"Il fiore che tu ami non e' in pericolo ... Disegnero' una museruola per la tua pecora... e una corazza per il tuo fiore... Io... "
Non sapevo bene che cosa dirgli. Mi sentivo molto maldestro. 
Non sapevo bene come toccarlo, come raggiungerlo... 
Il paese delle lacrime e' cosi' misterioso.
Dean si ricordava le frasi del piccolo principe. Si inginocchiò assieme a Cas e lo abbracciò, tenendolo tra le braccia.






















Note dell'autrice: Ciao ragazzi! Allora innanzitutto ringrazio Team per il consiglio di mettere il contesto prima dei capitoli (se oggi i miei mi danno qualche ora d'aria di libertà, vedrò di farlo xd ) 
nel frattempo vi spiego il capitolo. Era mia intenzione che Cas facesse collegamento con le fiabe disney e che abbia voluto almeno provare a vedere se era possibile risvegliare la sorella (chi ha visto Once Upon a Time, o il film Maleficent, saprete che in quei contesti, il bacio del vero amore poteva anche essere quello puro tra una madre e un figio) e Cas ha voluto provare, non era previsto che Cas parlasse di Dean e Sam, ma mi è sembrato credibile, mi sono messa nei panni di Cas, se avessi l'esempio sotto i miei occhi, di due fratelli, di un fratello che ha salvato l'altro con una magia potentissima, mi verrebbe naturale fare il paragone e crederei anche io che forse anche io potrei salvare mia sorella :D 
naturalmente l'amore di Cas per la sorella non è malizioso! :)
Da li, è venuto quasi spontaneo e naturale, che Cas dicesse delle belle parole per Dean e Sam, da qui si nota che forse lui sa o sospetta di loro, non era previsto nella mia ff, che venisse a saperlo, ma le cose mi sono uscite spontanee e naturali, e mi piace anche questa svolta <3

Gli amici: anche qui mi è sembrato realistico che parlassero o comunque accennassero al fatto che Dean abbia salvato Sam nel cap 31 in Beyond si sa che nella realtà siamo tutti un po pettegoli, sarebbe irreale se non ne parlassero proprio, ma non per essere pettegoli, ma proprio perchè è un gruppo ed è normale parlare di qualcosa che succede quando uno venga ferito.  

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Capitolo 3
*** La madre e la sorella di Cas, escono dalla scena ***


Era stato difficile per Castiel assistere al complicato incantesimo su sua madre, per far sì che andasse a stare da sua sorella fin quando le cose non si sarebbero sistemate.

Era un incantesimo che la induceva a credere che Marika era in vacanza all’estero e che l’avesse addirittura sentita, tranquillizzandola che stava bene, insieme a un lieve incantesimo di persuasione per convincerla ad andare dalla sorella.

“Tu non vieni, Cassie?” gli aveva chiesto la madre, facendo le valigie continuando a guardarlo con aria speranzosa.

“No, mamma..” ripeteva Cas per la milionesima volta. “Io preferisco restare qui..sarà un’occasione per avere la casa tutta per me…non capita spesso..mi divertirò..”

“Va bene.” disse lei docile, ma lo abbracciò in un modo che simboleggiava come, nonostante l’incantesimo, lei avvertiva che c’era qualcosa che non andava, qualcosa che aveva perduto.

“Non capisco perché tua sorella non ti ha portato con te in vacanza..lasciarti qui tutto solo..” disse lei sciogliendo l'abbraccio e dandogli le spalle.
 
Cas aveva voglia di piangere, ma nonostante ciò si trattenne. Nonostante l’incantesimo, la madre non poteva fare a meno di preoccuparsi per loro. Forse non era stata la migliore delle madri, ma voleva loro bene.
 
Dopo che fu partita, ci pensò Albert a rassicurare Castiel che la scelta dell’incantesimo era stata la cosa migliore da fare per evitare che si scatenassero le forze dell’ordine, chiamate dalla madre.

“Annoverare tua sorella tra le persone scomparse avrebbe solo peggiorato la situazione già di per sé drammatica…e se qualcuno avesse scoperto prima o poi, che Marika sta da me, immersa in un coma profondo, avrebbero pensato che gli abbiamo fatto qualcosa noi..” diceva Albert.

“Siete sicuri che l’incantesimo fatto..non faccia del male alla sua mente?” domandò Cas, che malgrado tutti i casini, non poteva fare a meno di sentirsi in colpa per lei.
Albert stava per ribattere, ma ci pensò Black a prendere in pugno la situazione.

Credi forse che il preside nuocerebbe mai volontariamente a tua madre o a qualcun altro o forse lo ritieni così stolto da non sapere quello che fa, ragazzino?”
“Non volevo dire questo!”

“è tutto a posto, Black, grazie. Castiel è soltanto preoccupato per sua madre, com’è comprensibile. Ragazzo..” disse poi chinandosi rivolto a lui. “Non piace neanche a me quello che ho fatto, ma tua madre starà bene, l’incanto che gli ho fatto, è lieve, svanirà tra un po' di tempo e non riceverà danni al cervello, credimi. Ma proprio perché è un effetto transitorio, dobbiamo cercare di risvegliare tua sorella e trovare Sam al più presto.”
 
 

*

I guai però per i poveri amici, non erano svaniti. Quando lo stesso pomeriggio, Cas in compagnia degli altri amici, andarono alla villa di Albert – avevano stabilito che sarebbe rimasta li a casa sua per evitare che venisse vista da qualcuno di estraneo – non la trovarono più!
 
“Questo è impossibile! Avevo coperto la teca di complicati incantesimi protettivi!” disse Albert quasi isterico.

“Marika! Marika! No! Nooo!”
Cas aveva dato pugni sulla teca e poi era crollato in ginocchio piangendo.

“Dean, accompagnalo fuori, ti prego.” disse Albert passandosi una mano sulla faccia, Dean obbedì.
 
 
 




*

Cas però non resistette molto alla villa, dopo quella notizia incredibile. Ora che anche il corpo di Marika era scomparso letteralmente, si era rifugiato a casa sua, non avendo più voglia di sentire opinioni e teorie sulla sua scomparsa.

Verso sera, Dean suonò insistentemente al campanello, Cas sapeva chi era, ma non gli aprì.
Dopo qualche minuto, qualcuno scavalcò la siepe e bussò alla finestra.

“Dean?? Ma tu sei completamente pazzo! Mi hai spaventato!! Come…COME DIAVOLO SEI ENTRATO??” gridò Castiel, aprendo la portafinestra del salotto, dove Dean stava battendo per farsi aprire.

“Tu non volevi aprirmi..e io..beh, io ho scavalcato la siepe!!” disse Dean.
“Oh mio dio!! Ti sei ferito!” disse Cas vedendo i graffi sulle braccia.
“Nah, è solo qualche graffio e livido. La vostra è una siepe molto alta! E poi è colpa tua, se mi avessi aperto subito..”

“Grazie! Ho proprio bisogno di un altro motivo per sentirmi in colpa!” disse Cas caustico.
“Hai bevuto, vero? Si sente l’odore da qui.”

“Sorry, but i’m not sorry.” Disse Cas amareggiato senza guardarlo.

“Cas, guardami. Pensavi davvero che ti avremmo lasciato da solo, dopo quel che è accaduto??” disse Dean, girandolo e prendendogli le spalle.

“Più che altro ci speravo.” Disse Cas con una smorfia. “Ma sai come si dice? Chi vive sperando..”
“Tu stanotte vieni a dormire a casa mia!”
Cas lo guardò allibito.
Poi scoppiò a ridere.
“Spero che tu stia scherzando.”

“Sfortunatamente per te sono molto serio. Fai parte del cerchio delle amicizie magiche adesso, che a te piaccia o no, non ho intenzione di lasciarti qui da solo a compiangerti..a casa mia..beh, ti compiangerai comunque ma almeno sarai sotto osservazione!”

“Amicizie magiche..ma sai che comunque io non ho poteri come voi..”

“Non mi importa! A Sam stavi a cuore, questo ti rende automaticamente speciale, anche ai miei occhi!”
Cas stette un attimo in silenzio e si morse il labbro.
“Questo è un colpo basso..”
“In amore e in amicizia tutto è lecito.”

Hai paura che vengano a prendere anche me vero? Magari è quello che voglio,così saprò dov’è finita Marika.”

“Mi dispiace per quello che tu vuoi, ma quello che voglio io, è che tu la smetti di fare il martire, quindi piantala di fare il coglione e prepara in fretta lo zaino, alza il culo e vieni da me! Obbedisci al figlio di un Dio!”

Cas lo guardò esterrefatto a bocca aperta, Dean alzò un sopracciglio e poi entrambi scoppiarono a ridere di cuore.






















Note dell'autrice: Eccomi qui! Ci tenevo a questo missing moment, ma ho passato degli oscillamenti in cui mi dicevo che forse potevo anche non metterlo! Meno male che ho deciso di farlo xd infatti all'inizio volevo solo mettere della madre di Cas che andava via, ma è venuto tutto molto più intenso di quanto pensavo e mi ha ispirato agli altri pezzi, quindi sono contenta di aver deciso di pubblicarlo!
Per me è sempre stato molto importante preoccuparsi anche dei famigliari quando succedono scomparse magiche e cose così, in anime e telefilm sembra tutto facile, persone con poteri scompaiono, vengono rapiti, i famigliari non dicono mai niente, sembrano in un'altra galassia, ma non è questa la realtà xd
nella realtà, se non entri a casa (specie se sei ragazzino ) ti bombardano di telefonate, bombardano gli amici e i fratelli, di domande, ti asfissiano..ho genitori molto iperprotettivi e so quanto ti possono rendere la vita un inferno se non gli rendi conto di tutto!!
Quindi ho sempre trovato che il fatto che curassero poco questa cosa, poco credibile!

Mi sono messa nei panni dei ragazzi, la prima cosa che farei io, se avessi dei poteri, sarebbe cercare di allontanare i genitori sia di Ruben, che di Cas, avrebbero infatti creato tanti problemi se non avessero visti i figli rincasare, poi avrebbero messo di mezzo la polizia e cose del genere! Non si poteva non fare qualcosa!
Poi altra cosa che credo sia naturale fare se hai un cuore, è di non lasciare Cas da solo a casa dopo quello che era successo, a parte la paura che venga rapito anche lui, con uno stato così, avrebbe potuto fare gesti sconclusionati!
Trovo credibile che Dean si sia offerto di portarlo a stare da lui!

Perchè Dean? Magari voi vi direte, che era un po scontato e banale scegliere lui. Non ho scelto lui perchè è il protagonista insieme a Sam, ma perchè, oltre ad essere amicissimo di Sam, la famiglia di Dean è l'unica per ora, a sapere tutto dei poteri e quindi è molto più facile che vada ospite da loro, in modo da poter anche parlare liberamente senza trattenersi!

Nel prossimo capitolo, gestiremo il problema del padre di Cas! Mi piace complicarmi la vita ç_ç

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Capitolo 4
*** Il cambiamento di Castiel ***


Castiel, il fratellino di Marika.
Quello timido, quello grazioso, quello ingenuo.
Quello puro.
Niente più di una comparsa graziosa in un film di cui si erano già scelti i loro protagonisti principali.
Apparso sullo sfondo ma invisibile rispetto a Sam e Dean, rispetto ad Alisea e gli altri amici.
Il fatto che Marika avesse un fratellino minore così grazioso, spesso tendeva a dimenticarsi.
A Castiel non piaceva mettersi in mostra, urlare per far sentire la sua presenza.
Ruben era il primo ragazzo di cui si era infatuato, il primo amico vero che avesse avuto.
Con lui riusciva a lasciarsi andare, a essere ironico, divertente, anche brillante, perché Ruben gli aveva insegnato la sottile arte dell’ironia.
 


Castiel sapeva che non era preso molto in considerazione da parte del gruppo di Marika, sua sorella, ma gli andava bene così.
Se lui si fosse visto da fuori, guardando un film, anche lui avrebbe pensato a sé stesso come a una comparsa.
Una comparsa destinata forse a morire durante il primo quarto d’ora del film, di cui si sarebbero presto dimenticati.
Invece lui era ancora li.

Lui era ancora lì e sua sorella era scomparsa!

Perché lui aveva più diritto di sua sorella di vivere??

Pensava questo con rabbia, attaccato con la faccia al finestrino gelido dell'ennesimo treno. Le giornate si facevano sempre più fredde e lui passava da un autobus ad un altro, da una metropolitana ad un’altra, da un paese ad un altro, con un cappotto troppo pesante per lui, cercando informazioni, portali segreti, magie, e persone magiche.
Ma nessuno diceva mai niente a LUI, perché lui non era IMPORTANTE.

“Per mia sorella..per mia sorella voglio esserlo!”  diceva tra i denti, uscendo fuori da un’altra metropolitana, un altro posto da cui erano state individuate sorgenti magiche. Un altro buco nell’acqua.
 


Si sedette sulla panchina, mirando il lago di un azzurro stupefacente e pensando che le persone amputavano quel colore ai suoi occhi.
Quel giorno quell’azzurro gli faceva bruciare quasi gli occhi.
Pensò a Ruben e desiderò ammazzarlo con le sue mani.

Io ti amavo, stupido bastardo!

Come aveva potuto tradirlo così? Fargli una cosa del genere?
Voleva tornare indietro, restare un bimbetto, il fratellino della ragazza bionda che andava a scuola, voleva dimenticare i segreti magici che aveva scoperto e ritrovare l’ingenuità e l’innocenza che gli era stata strappata via.
Tornare a essere una comparsa, se ciò significava riavvolgere indietro il tempo e riavere sua sorella con sé!
Non sapeva neanche se fosse ancora viva o morta!
 
Ma non poteva farlo. Una voce dentro di sé, gli diceva che era il suo destino.

Ma quale voce? Quale destino? A cosa era destinato lui?
Non era importante per nessuno, nemmeno per suo padre.
Aveva preferito sempre Marika a lui, infatti lei andava a trovarlo nell’appartamento magico e lui NO.
Non aveva mai voluto sapere niente di lui.
 

D’improvviso si alzò.
Il lago era sempre blu, ma su un piano diverso d’esistenza, bruciava sotto i suoi occhi.
Gli sembrava quasi di vederlo bruciare!

Era questa forse la dimensione astrale di cui parlava sempre Marika? La capacità di vedere oltre l’invisibile?
E d’un tratto capì.
Lui non era ammesso nell’appartamento magico, perché non sapeva vedere l’invisibile, o forse non aveva mai voluto vederlo. Aveva voluto restarne fuori, pensando di non essere parte di quel mondo, non aveva desiderato neanche capirlo, vivendolo come un qualcosa che non lo riguardasse. Il suo ego lo aveva reso cieco, indegno. Al cospetto di un luogo così magico, intenso, era risultato indegno.

Ma adesso non era più un bimbo sperduto che faceva i capricci perché non era stato ammesso al ballo della scuola, alla festa più popolare della città.
Adesso aveva un MOTIVO per volere risultare degno, meglio, per pretendere che quel luogo gli aprisse le porte.

Non era per sentirsi importante, ma per salvare la vita di una delle persone più importanti della sua vita.
Non voleva più respingere l’ignoto, ma abbracciarlo.
Non voleva più chiudere gli occhi, ma aprirli.
Voleva trovare le risposte, non voleva più averne paura.
Non era più un bambino sperduto.
Era cresciuto.

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Capitolo 5
*** Castiel e il padre marinaio ***


Castiel era riuscito infine a vedere l’appartamento famoso e poi a otrepassarlo.
Era stranissimo come a volte accadono le cose. Fino a che ti sforzi di forzare l’invisibile, con rabbia, non ci riesci.
Poi quando finalmente lasci andare la rabbia e il rancore, riesci infine a superare la barriera.

Grazie alla comprensione. Grazie all’amore.
Non la rabbia, ma l’amore, apre le porte!
Una luce azzurra e gialla, inondarono Castiel, facendogli sentire un’ondata di calore, quando la attraversò.
Il mondo invisibile era MERAVIGLIOSO.
Lo amava.
E finalmente avrebbe visto suo padre.
 
Quando arrivò da lui, Robert sembrò sorpreso, inizialmente.
Boccheggiò.
“Figliolo….”

Castiel voleva insultarlo, dirgliene di ogni, chiedergli tipo “Mi hai riconosciuto allora.” Ma sentirsi chiamare “figliolo.” Lo fece crollare.
Gli arrivarono le lacrime agli occhi e non riuscì a dire una parola.
Fece solo un passo e l’uomo si fiondò da lui, ad abbracciarlo.
Castiel gliene fu grato perché non aveva idea se sarebbe uscito a muoversi.
Non potè fare altro che singhiozzare sulla sua spalla come un bambino.

“Figliolo..sono così contento che ce l’hai fatta anche tu, infine.”
“Credevo..che tu..non mi volessi..”
Robert lo guardò scandalizzato.
“Come potrei non volerti! Sei mio figlio.” Lo spinse sulla sedia davanti alla scrivania. “Non riesco ancora a credere di averti qui davanti.”
Castiel tirò su con il naso.

“L’ho pensato perché…hai sempre preferito parlare con mia sorella, con Marika, piuttosto che con me.”
“Oh, Castiel…” disse Robert con tono bonario. “Non ho preferito Marika a te, io voglio bene a entrambi i miei figli, ma Marika aveva il DONO di entrare…per tutto questo tempo, ti ho potuto vedere solo attraverso i suoi ricordi e ho dovuto farmelo bastare. Per quel poco che ho visto di te..mi hai reso davvero orgoglioso.”

“S-sì, ma…potevi fare qualcosa, chiedere di me..farmi venire qui.”
“No, non potevo. OVVIAMENTE chiedevo di te, ma tua sorella e io, non volevamo farti soffrire, dandoti delle speranze che ti avebbero illuso, ovviamente volevo vederti ma tu non eri in grado di vedere l’appartamento, così come Dean e Sam all’inizio, non eri PRONTO, dovevi essere tu a volere venire qui altrimenti non saresti mai riuscito a passare quella barriera.”

Castiel annuì anche se non era ancora molto convinto.
“Ora vedo però che ci sei riuscito, infine.”
Castiel annuì e d’un tratto tutto quello che successe precipitò su di lui, proprio come una cascata.
“Figliolo..me lo sono sentito dal momento che ti ho visto comparire..dopo tutto questo silenzio..è successo qualcosa, vero?”

“Io..sì! Marika…” cominciò a singhiozzare. Robert restò imperturbabile.
“Tesoro, cosa è successo a tua sorella?”
“è stata rapita.” Pianse ancora più forte.
Robert si alzò lentamente dalla sedia, andò da suo figlio e lo abbracciò forte.

Si strinsero forte per un minuto, poi Robert guardò il figlio negli occhi.
“Da chi, figliolo?”
“I-io..ti prego, non odiarmi!”
Robert lo guardò stranito.
“Lo sai che non potrei mai..dimmi cosa è successo.”

“Marika è stata rapita da un ragazzo che..io credevo fosse un amico! Un amico a cui tenevo molto! L’ha rapita! Era nel nostro gruppo e io..non ho mai sospettato di niente! È stata colpa mia!!” continuò a singhiozzare e il padre gli mise la testa sulla sua spalla.
“No che non è colpa tua. Accade molto di rado che riusciamo a comprendere cosa nasconde il cuore delle persone.”

Si vedeva che il padre soffriva molto ma si tratteneva, per consolare il figlio. Prima che potesse aggiungere altro, Castiel parlò ancora.
“Anche Sam, è stato rapito. E Dean sta uscendo pazzo, come me.”
“COSA?? ANCHE SAM?”
Castiel annuì ancora.

“è stato preso da un tizio vestito da cavaliere di un romanzo. Marika invece, prima è sprofondata in un sonno irreale come la bella addormentata, sembrava morta…poi è sparito anche il suo corpo.”
Sembrava che tutta la calma mostrata da Robert finora, fosse messa a dura prova.
Si alzò e camminò in tondo.

“Raccontami tutto dall’inizio, non tralasciare niente.”
 
 
Castiel gli raccontò tutto dall’inizio. Di come si era scoperto che Sam e Dean fossero figli di due Dei , di come ben tre insegnanti della loro scuola si fossero rivelati tali e di come fossero tutti coinvolti in qualche modo, ma di come ancora facevano fatica a capire chi erano in quest’altra vita e in quest’altro mondo. Castiel raccontò della sua infatuazione per questo Ruben, della profonda amicizia con Sam. di come si era scoperto che lui era una sorta di chiave e come la sua nascita fosse avvolta nel mistero, di come avessero trovato Marika e fossero impazziti all’idea che ci fosse una talpa insospettabile nel loro gruppo, del rapimento di Sam, della paura che c’entrasse anche Ruben in questa storia, di come lui si sentisse INUTILE e di come questo lo avesse fatto in un certo senso evolvere magicamente.

“Non era così..non era così che volevo superare le barriere e entrare qui e incontrarti.” Disse Castiel.
“Anche per me non era così che desideravo ci ricongiungessimo, ma è accaduto, molto spesso le cose non vanno come avremmo desiderato, ma come è destino che accadono.” Disse Robert, poi fumò una boccata di pipa. “Io sono qui isolato dal mondo, vivo continuamente qui e in una dimensione alternativa, dove faccio ancora il marinaio, nella mia nave.”
“Sei..morto?” chiese Castiel con delicatezza.

“Non so cosa sono davvero,è molto difficile spiegare cosa c’è davvero nell’altra dimensione. Un confuso rimasuglio di ricordi e visioni, poi torno qui e..penso. A volte..a volte faccio fatica a capire cosa è reale o cosa no. A volte è come se non fossi mai vissuto. Sai, ricordo la mia vita con tua madre, vostra madre..ricordo voi da piccoli..il mare..e basta. Come se non fossi mai più cresciuto..a volte penso di essere un fantasma, a volte credo sia stato un sogno e che non sia mai vissuto..lo penserei davvero, se non ci foste stati voi a volte a venirmi a trovare..” sorrise.

“Magari..fai parte di quel mondo da dove veniamo anche noi.” disse Castiel.
“Forse. È ancora tutto molto nebuloso. Mi dispiace da morire di non esservi di aiuto. Mi sento così inutile.”
“No. Non dirlo! Tu non sei inutile! Tu ci sei stato di grandissimo aiuto, è grazie a te che Dean e Sam hanno ricordato chi sono. Lo devono a te! Anche Marika ha ritrovato sé stessa e si è aperta alla magia, grazie a te. Tu hai fatto del bene a noi.”
“Figliolo..”

Si abbracciarono nuovamente.
“C’è una cosa che non ti ho detto. In questa dimensione in cui mi ritrovo..io non rivivo la mia vita.”
“Come? E allora cosa vivi?”
Il padre esitò per un attimo.

“Io non volevo dirlo..non l’ho detto mai neanche a tua sorella per non turbarla..forse è stato uno sbaglio.”
“Papà..-ti prego..dimmelo.”
Robert lo guardò e sorrise.

“Siamo sulla nave e tu sei con me. Navighiamo insieme. Tu sei felice, mi aiuti con la barca, a pulire e tutto il resto. Siamo..felici. E siamo padre e figlio anche li..non è questa vita che abbiamo qui, ma è comunque la NOSTRA VITA..non esiste Marika..non lì credo..abbiamo solo l’un l'altro..e i mozzi..” ridacchiò.
Castiel ebbe dei brividi.
“Ti ho spaventato..perdonami..non avrei dovuto."

“No!! io tremo per l’emozione! È..bellissimo. Io..avrei voluto saperlo prima.”

Si abbracciarono di nuovo, con la promessa da parte di Castiel, che avrebbe fatto di tutto per riportare indietro Marika e anche Sam, che si era affezionato anche a lui, che erano tutti una grande, meravigliosa famiglia, che li amava anche se molti non sapeva neanche dove arrivassero e dove fosse nata questa alchimia, non parlò di Ruben, la ferita bruciava ancora e il padre evitò di infierire, disse ancora che quando sarebbe tornato con tutti quanti, avrebbe indagato sul sogno, voleva capire cosa significasse, voleva vederlo anche lui perché secondo lui, era un sogno bellissimo!
 
 























Note dell'autrice: ciao ragazzi!!! FINALMENTE finisco questa raccolta LOL di sicuro molti di voi si saranno anche dimenticati di questa raccolta. Come biasimarvi xd altri avranno disperato oramai di vedere la fine e magari hanno semplicemente pensato l'avessi abbandonata, non biasimo nessuno di voi, anche io lo pensavo xd
invece ho mantenuto il proposito fatto alcune settimane fa di cercare di finire almeno le mie storie vecchie cui mancano pochi capitoli alla fine! devo dire che finora questa è quella che mi ha dato più pensieri in negativo, disperavo di riuscire a finirla e invece..mi è bastato un solo capitolo a differenza di altre che riprendendole in mano, ci ho messo anche qualcosa come dieci giorni a finirle xd ho dato la priorità ad altre pensando fossero più veloci da finire, questa l'ho messa come terza o quarta da riprendere e invece è stata quella che appena l'ho ripresa in mano, l'ho finita SUBITO LOL
questo ancora dimostra che spesso noi abbiamo un'idea distorta delle cose!!
non riesco ancora a capire come ho potuto lasciar passare un anno, per terminarla, ma inutile rimuginare sul latte passato.
Spero vi sia piaciuto questo finale e spero abbiate capito perchè era IMPORTANTE che ci fosse questo capitolo. Marika ha parlato tantissimo con suo padre nella storia Beyond, Castiel mai, ma anche lui è figlio e mi sembrava troppo sbagliata la cosa che lui fosse tagliato fuori, non potevo quindi concludere questa storia senza un capitolo dedicato a lui e il padre!!

Ora che l'ho fatto posso chiudere la storia tranquillamente! So che non ho spiegato tante cose ancora, specialmente dove si trova davvero il padre, ma quella è un'altra cosa difficile che verrà spiegata a suo tempo ma non qui. Io ho fatto questa raccolta per parlare principalmente di Cas e con questo ho esaurito i capitoli che volevo scrivere :))

Grazie a chi entrerà i questa raccolta anche solo per vedere come finisce!! :))

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