Memorias

di ErikaValya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Opinioni ***
Capitolo 2: *** Familia ***
Capitolo 3: *** Credere ***
Capitolo 4: *** Timoteo 1 ***
Capitolo 5: *** Origini ***
Capitolo 6: *** Condivision time! ***
Capitolo 7: *** WTF ***
Capitolo 8: *** LS&M ***
Capitolo 9: *** K ***
Capitolo 10: *** C.T. 2.0 ***
Capitolo 11: *** Bitch, I'm back ***



Capitolo 1
*** Opinioni ***


Opinioni


Forse è vero, mai nessuno sa cosa lo circonda fino a quando non gli succeda qualcosa.
Se questo qualcosa è positivo si capirà chie è al tuo fianco solo per invidia, al contrario se questo qualcosa è negativo chi ti ama uscirà a galla.
La cosa più penosa è che a volte anche i migliori amici sono invidiosi.
E' possibile che i miei pensieri da hippie new age mi portino a non ascoltare la lezione di letteratura, il fatto è che sono sempre stata la classica nerd nel mirino dei bulli.
Quando ero piccola sempre la stessa storia: Elementari, mi svegliavo e pensavo "Oggi cambierò le cose" le prese in giro sono durate fino il quinto anno, quando volli iscrivermi alla scuola media più prestigiosa di tutta la città pensai "Qui non mi potrà mai accadere mai niente di male", tre anni di inferno, tutto perche a una certa persona le venne la meravigliosa idea di inventare voci sul mio conto per essere più popolare.
Ci riuscì, la cosa le riuscì alla perfezione tanto che ora lei fa la segretaria ed io studio per fare la traduttrice, veramente per guadagnare più di lei lavorando meno.
Comunque, dicevo ci riuscì. Le persone mi trattavano male e lei ottennne quel che voleva, in parte, fino a quando non giunse il momento di iscriversi al liceo.
Scelsi una scuola dove nessuno mi conoscesse e pensai "Lontana da sta gente sarò più felice", mai qualcosa che pensassi era divenuta realtà così velocemente.
Successe quindi che da pseudo emo-sfigata divenni quella che sono ora, mi resi conto che potevo essere chi volevo.
Mi rendo conto che l'High School mi ha cambiato, mi ha cambiato nel senso che...non lo so, ma sono diversa, forse ho imparato ad essere più sicura, ok non nè ho la più pallida idea, però qualcosa è successo.
Mi ricordo che alle elementari dicevano "Mai nessuno ti vorrà bene" che nel tempo si trasformò in "Mai nessuno ti amerà".
Oggi penso "Merda, il prossimo mese facciamo tre anni".
Mi ricordo che prima era "Sei un'idiota" e "Non sarai mai nessuno nella tua miserevole vita", mi ricordo che un giorno andai a comprare e Lui vedendomi con gli occhiali disse -Guarda, così sembri così intelligente che addiritura brilli-. Devo ancora capire cosa intendesse con il fatto che io brillassi. Anyway, dicevano "Non sarai mai nessuno e non riuscirai mai a fare qualcosa nella tua vita". Oggi sono diplomata in turismo e durante il mio percorso scolastico ho fatto degli stage in posti importanti.
Dicevano "Con quegli occhiali sei più stupida e brutta" ed io li toglievo. Ieri sono andata a comprare, avevo gli occhiali, sono entrata emi hanno detto -Guarda che bella dottoressa con i suoi begli occhiali-.
Mi ricordo che alle medie c'era un tizio che pensavo essere Dio solo perché suo padre era un attore e lui da bambino recitò in un corto; mi ricordo che aveva due migliori amici, uno che di me non gli importava niente e che nemmeno mi considerava per prendermi in giro e l'altro che come lui avevano come scopo insultarmi tanto fino a farmi piangere.
Mi ricordo che dicevano -Se tu fossi l'ultima donna del pianeta o anche se tu crescendo migliorassi noi non scoperemmo mai con te-, io pensavo "Meglio".
Un giorno anni dopo il migliore amico del pseudo attore scrive -Peccato che tu sia già fidanzata perchè avrei voluto passare un po' di tempo insieme-, io penso, coerenza, mentre lui continua fino a quando non lo fermo dicendogli -Poi ti dico quando-, lui accetta ed io penso "Fossi pazza". Morale? Sono passati sei mesi e non ho ancora tempo.
Racconto e mi chiamano acida, io dico che ognuno raccoglie ciò che semina, se tu menti poi gli altri non sono obbligati ad esserti sinceri.
Sono acida perche prima le persone della mia età mi hanno sempre trattata male, sono autoironica perche ho imparato che se ti stanno prendendo in giro e tu contribuisci con nuovi argomenti chi ha iniziato se ne andrà e ti lascerà in pace.
Dicevano "Con il tuo carattere i tuoi fiadanzati scapperanno date". Beh io non so se stiamo insieme o meno, ma sono quasi tre anni che tra noi c'è qualcosa.
Dicevano "Sei così grassa che rimarrai vergine a vita", io ci credevo e piangevo. Ora rido e penso, Cazzate, è un anno e qualcosa che noi due facciamo attività.
Il punto è che il giudizio delle persone cambia le tue prospettive di vita e questa gente ha cambiato le mie.

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Capitolo 2
*** Familia ***


Familia

Non esiste niente di più dolce e sicuro della famiglia.
La famiglia è un insieme di persone composto da genitori e figli (teoricamente parlando).
Madre dice -Per me la famiglia è tutto-, si come no.
Mia madre è una persona molto ingenua, all'età di 57 anni ha scoperto cosa sono i preliminari, a 20 cosa fosse la masturbazione e secondo lei a 28 ha perso la verginità, certo ed io sono Miley Cyrus.
Madre è sempre stata una brava educatrice ed un' ottima motivatrice.
Padre al contrario è sempre stato il mio modello di diplomazia. Lui dice -I genitori non ti puniscono perchè hai disubbidito, ma perchè ti hanno scoperto-
Lui non si arrabbia,lei si.
Il mio nucleo familiare è formato da cinque persone: Madre, Padre, Sorella, Fratello e me.
La mia famiglia è sempre stata come tante fino a quando qualcuno non convinse madre che padre la tradisse. Una sera lui tornò tardi, io e mio fratello stavamo disegnando, mia sorella era in casa, ma non so dove. Padre arriva e chiede qualcosa, dopo qualche minuti madre inizia ad urlare, io mi fermo, mio fratello mi afferra la mano e dice -Stai tranquilla-, ma le urla aumentano ed io voglio sapere perchè. Loro urlano ed io scoppio in lacrime e chiamo papà. Lui mi stringe a se, poi nulla, quel che avvenne dopo non me lo ricordo più.
Tutto rimosso.
So che dopo quella sera le cose cambiarono. I miei fratelli conoscono il motivo, ma io no, sono troppo piccola e non devo sapere.
Mia sorella è la più grande, è la primogenita di madre; mio fratello è il primogenito di padre.
Maria José o Cote ha cinque anni più di me, mentre Ariel ne ha solo due in più.
Cote è nata in Sud America, Ariel ed io no, noi in Europa.
Maria José dice che madre ha sempre ragione, Ariel dice che lei è solo stressata, padre che è pazza. Nessuno di loro ha ragione. Lei vuole solo vendetta.
Madre mi ha raccontato più volte che nonna tra lei e sua sorella Antonia ha sempre preferito Antonia.
Nonna non ha avuto una educazione, ma l'ha voluta dare ai suoi figli pretendendo il massimo. Zia Antonia si impegnava molto con buoni risultati, madre si impegnava poco ed eccelleva. Nonna si infuriava e la screditava.
Madre si laurea, diventa insegnante e poi preside, zia Antonia diventa mamma e lascia la facoltà.
Nonostante tutto madre vuole ancora bene a nonna ed io voglio ancora bene a madre.
Lei si vanta spesso del suo sucesso e dell'intelligenza di Cote, mamma dice -Leonora devi fare come tua sorella-.
Madre si dimentica spesso che Maria José è scappata tre volte di casa, non si è diplomata, non ha una casa dove stare e per quello insieme alla sua fiamma affitta una stanza.
Così madre diventa nonna, Cote zia Antonia ed io madre.
Ariel è come padre, per questo viene rimproverato spesso e con lui anch'io perchè gli assomiglio. Lei non è cattiva è solo insicura.
Prima che Maria José scapasse di casa diceva che appena trovato un lavoro avrebbe preso una casa e noi tre saremmo andati a vivere insieme. Due settimane dopo se ne andò via col suo nuovo ragazzo (attuale marito).
Quando Cote e quel tizio si fidanzarono erano tutti d'accordo per il matrimonio, tutti tranne noi.
Noi non lo volevamo, padre perché la maltrattava, madre perché convinta che lui l'avesse obbligata a lasciare la scuola, Ariel perché i nostri genitori erano molto delusi e quindi si univa per solidarietà a loro, mentre a me lui non era mai stato simpatico. Ma lei sapeva che nonostante tutte le delusioni sarà sempre la preferita e quindi capì che sarebbe riuscita comunque ad avere la nostra benedizione.
Anche Ary ed io lo sapevamo e lo sappiamo e per questo ci arrabbiamo. Lui si arrabbia, la prende in disparte e trovano una soluzione, io mi arrabbio, mi faccio provocare e veniamo alle mani. Ariel ha smesso di separarci il giorno che gli arrivò un pugno in faccia, povero. Madre dice che dovremmo parlare di più e picchiarci di meno, anche padre è d'accordo. Già, ora ci separa lui.
Per questo Maria José ha capito che se ha bisogno di qualcosa deve convincere prima Ariel e me, infatti ottiene poco e niente. Lui chiede favori in cambio, io soldi che lei non ha, infatti lei cerca di non rispettare i nostri accordi e allora noi spifferiamo tutto.
Aiel a differenza di Maria José è più sincero e mantiene le promesse.
Ary non parla molto, ma si sa spiegare.
Padre è diverso, lui è oggettivo, sa che Cote ha sbagliato ed è deluso, ma non se la prende.
Non si arrabbia mai con noi, vuole che i suoi figli siano felici.
Padre si rende conto immediatamente se qualcosa non va, perché lui non si è mai dimenticato di com'è essere figlio.
Papà è il più grande di quattro fratelli e a differenza di madre ha lasciato il Sud-America per scappare dalla dittatura e per esplorare il mondo. Lui è molto più coerente di madre.
In 19 anni ho capito osservando la mia famiglia e paragonandole con quelle altrui che tutte le famiglie sono strane e diverse l'una dall'altra. Ogni casa ha la sua storia e i suoi protagonisti. Ho capito che alla fine la famiglia nella quale tu figlio vivi non è altro che una conseguenza dell'educazione imposta ai tuoi genitori, teoricamente parlando. No veramente me l'ha detto mio padre, credo.
So per certo che la famiglia se è vicina ti darà sempre fastidio, sempre e comunque, in qualsiasi momento e modo possibile ed immaginabile. Ma se è lontana da te venderesti l'anima per una rissa con tua sorella.

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Capitolo 3
*** Credere ***


Credere

La prima volta che mia sorella scappò di casa qualcuno disse ai miei genitori che l'importante era avere fede.
Molto tempo dopo su internet trovai un concerto del mio gruppo preferito e in un momento di confessione di uno dei membri, questo disse -Non importa in cosa tu creda, l'unica cosa che conta è che tu ci creda con tutte le tue forze perchè se tu credi allora è vero-.
Questa frase mi colpì molto non solo perchè la disse pure Peter Pan, ma anche perchè in un momento di confidenza con Ariel me lo disse anche lui. Peccato che non mi ricordi l'argomento.
Da quanto ne ho capito io in questi anni; la fede è quella cosa che ti permette di andare avanti senza mai arrenderti.
I miei genitori, ad esempio, mi hanno insegnato a credere e a riporre tutte le mie speranze e/o sogni nelle mani di Dio, la mia famiglia è molto credente, nessuno bestemmia, nessuno tranne Ariel. Ok ogni tanto anch'io, ma solo occasionalmente.
Padre dice che è normale alla nostra età dubitare dell'esistenza di Dio e di tutto quello che comporta la sua esistenza.
Comunque sia, in questi anni sono giunta a conclusione che su questo pianeta non esista miglior credente di un bambino. Un bambino crede in qualsiasi cosa gli venga detto da un suo genitore o da qualcuno di cui si fidi.
I bambini credono alla storia della cicogna, nelle fate, all'Isola che non c'è, al topino dei denti o alla fatina dei denti, ai puffi, a Babbo Natale, alla Befana e anche a papà castoro.
I bambini sanno che tutte queste cose sono reali perchè loro ci credono con tutta l'anima, ci credono perchè anche se per noi non hanno visto ancora niente, con la loro fede riescono a vedere anche quello che per noi non esiste o semplicemente quello a cui noi abbiamo smesso di credere.
Loro non la sanno lunga come i grandi, ma a differenza loro sanno molte cose. Ad esempio sanno che il Babbo Natale che si trova nel periodo natalizio nei centri commerciali non sono altro che gli assistenti del vero Babbo Natale, sono anche a conoscenza che quella Befana che arriva dal mare è solo una tizia qualsiasi che si veste così solo per lavoro.
I bambini credono in tutto non perchè siano piccoli e stupidi, ma perché si rendono conto che c'è e ci sarà sempre qualcosa che non si potrà mai comprendere usando solo la logica.
Io mi ricordo che quando ero bambina volevo fare l'attrice e avrei fatto qualsiasi cosa per riuscirci poichè ero realmente convinta che gli attori recitassero lo stesso film in tutte le lingue del mondo, riuscendoci a meraviglia. Tempo dopo scoprì che Tom Cruise non ha mai girato lo stesso film in cinese o in svedese, ma il fatto che io capissi ciò che dicesse nelle sue pellicole era tutto merito dei doppiatori.
Una volta ci si mise di mezzo pure mio fratello, Ariel era convinto e grazie a questo mi convinse che i personaggi dei cartoni animati fossero veri, quindi noi davamo per certo che da qualche parte negli Stati Uniti vivessero Topolino, Tom e Jerry, Scooby-Doo e la sua compagnia. Eravamo realmente convinti che in Danimarca ci fosse realmente la sirenetta e noi progettavamo che quando saremo stati grandi saremo andati lì e l'avremmo conosciuta.
Gli adulti sanno bene quanta fede puo avere un bambino, infatti sono i bambini quelli che vanno a catechismo il mercoledì dopo scuola e non i dirigenti di ufficio.
Le cose più belle che ho imparato io a catechismo sono state, beh veramente ne ho imparata solo una ed era la storia della stella cometa che portò i re magi a Betlemme.
La storia diceva che nei cieli si era sparsa voce che Dio in persona sarebbe giunto dalle stelle per scegliere quella più bella per un compito così importante che l'astro in questione sarebbe entrato nella storia. Quindi tutte le stelle si misero al lavoro si lucidarono per bene, tutte quante e intanto tra loro ne parlavano e tutte splendevano sempre di più. Erano sempre più belle e spendevano così tanto che anche se notte visto da terra il cielo era sempre più luminoso.
E intanto si lucidavano comunque perchè Dio doveva avere solo il meglio, erano tutte lucicanti, tutte tranne una. Questa era una piccola stellina che a diferenza delle altre non brillava molto, e più lei si lucidava e più diventava opaca, questo la rendeva molto triste perchè non la rendeva bella come le altre e come se non bastasse le altre stelle la prendevano in giro.
Giunse però il giorno in cui Dio dovette scegliere la sua stella per la sua missione e tutte loro si misero in fila e la nostra piccola stellina non trovando spazio tra le altre si mise in fondo in fondo. Dio in tanto ammirava stupito tutti gli astri che non si ricordava così luminosi, erano tutte così brillanti uno più bello del altro. Lui stesso per un attimo pensò che fosse impossibile trovare quello giusto, fino a quando non giunse in fondo alla fila guardò la stella e disse -Tu!-. La povera stellina si guardò intorno e pensò che Dio fosse impazzito perchè erano tutte così meravigliose, ma lui insistette - Si, tu. Sei te quella che stavo cercando. Io ho bisogno di te.-
Tutte le altre rimasero senza parole e sommerse dall'invidia. Come poteva Lui scgliere lei, l'unica che non si poteva nemmeno ammirare da terra?
Allora Dio le spiegò quale fosse la sua missione e lei partì per il suo lungo viaggio, ma quasi giunta alla meta si chiese come potevano i re magi seguirla se lei era così opaca quindi si guardò indietro e vide che Dio le aveva donato una lunga coda luminosa da renderla la più bella e grande stella di tutto il creato. Fine.
Così decisisi che io potevo essere quella piccola stella, peccato che il mio entusiasmo durò poco. Ma una volta mio padre disse che le persone si avvicinano a Dio quando hanno più bisogno ad esempio lui si è avvicinato al Signore quando Ariel finì all'ospedale, madre invece si avvicinò a Lui quando, boh, ma molto tempo prima, mia sorella quando divenne testimone di Jehova o Geova o come si scriva insieme a suo marito.
Ariel non ne ho la minima idea, ma ogni domenica va a messa perchè a casa si annoia e vuole far colpo su una ragazza.
Io, invece mi abbandonai solo due volte, credo, alla fede. La prima fu quando sentì la storia della stella e mi misi ogni volta che potevo a pregare, per migliorare. La seconda invece è stata più significativa e sfido davvero chiunque a non essere religiosi in quei momenti.
In pratica successe che avevo un interrogazione e dovevo studiare e il mio ragazzo mi invita a pranzo da lui, quindi io accetto. Finimmo per mangiarci a vicenda e io sono tornata a casa due ore dopo spettinata ed a stomaco vuoto, già il caro vecchio sesso, che dopo due settimane si tramutò in ritardo.
Recitai preghiere che non sapevo neppure di sapere e che poi scoprì che me le aveva insegnate mia nonna quando avevo tre anni, feci pure un fioretto "Niente più sesso per tre settimane" lui non mi vide per un mese e mezzo, ma almeno non ho avuto un figlio.
La religione e la fede in generale cambiano le persone. Ti possono rendere fiducioso oppure triste e grigio. Quello che importa è non smettere di credere e non diventare bigotto perchè alla fine anche Jesus era un anticonformista che voleva combiare il mondo e renderlo migliore così che i suoi figli (che forse non ha avuto o forse sì) e si suoi nipoti potessero crescere senza paure e liberi e così nei secoli e dei secoli, amen.
Tutti hanno bisogno di credere in qualcosa per questo ci sono le favole.

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Capitolo 4
*** Timoteo 1 ***


Timoteo 1

Da qualche parte nella bibbia c'è scritto "Gesù Cristo venne per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo".
Io sono una peccatrice e non me ne vergogno. Io sono nata e cresciuta in una famiglia religiosa dove qualsiasi cosa io facessi dovevo ricordare che Dio mi controllava sempre, io mentivo e Lui osservava, io facevo i capricci e Lui prendeva atto del mio comportamento.
Sono cresciuta con l'idea che Dio fosse un guardone che non avesse niente di meglio da fare che spiare le persone. Pensavo -Come può un unica persona sapere tutto di tutti lui non può controllare miliardi di persone si perderà comunque qualcosa- poi madre disse, ok forse non era madre, ma qualcuno mi disse -Per questo esistono schiere di angeli ed arcangeli, esistono per aiutare Lui-.
Merda!
Una volta una signora volle convincere mia sorella che il sesso è il primo e vero peccato che gli adolescenti comettono. Coté l'ascoltava fingendo interesse, ma nel più rispettoso silenzio Ariel disse -Mamma dice che se qualcosa viene fatto con amore non è mai un peccato-. Quella fu l'ultima volta che vedemmo quella signora a casa nostra.
Il problema è che c'è gente che non capisce o non vuole capire, nessuno è perfetto e anche se pensi di essere santa perchè non fai più sesso con tuo marito, beh sei veramente stupida perchè lui non se ne fa niente della santità.
Io sono una peccatrice perchè semplicemente mi piace vivere tranquillamente.
Una volta mi hanno detto "Bisogna vivere nella luce del Signore, per questo non si deve: Fumare, bere alcolici, essere lussuriosi". Risposi "E' bene fare tutto ciò che si vuole, l'importante è non prendere il vizio". Mi ricordo che è stato nel catechismo della chiesa evangelica di mia mamma, inutile dire che da quel giorno nessuno di loro mi considera. Continuai con "Ovviamente è meglio non farlo".
Silenzio totale. Nessuno ha saputo dire niente, nessuno, tranne la catechista anche se lei due minuti prima aveva detto che anche l'ossigeno era peccato disse "Leonora ha ragione". Ma che cazzo?!
Madre è evangelica, frequenta una pseudo chiesa che tutto quello che ha imparato dalla bibbia è che tutti siamo fratelli.
Anche lei è una sorella. E' una sorella quando deve dare la sua offerta, la decima o quando si tratta di soldi. Al contrario quando si tratta di stare in compagnia non lo è più. Dicevano "Tutti siamo uguali davanti a Dio, ma tu non puoi partecipare perchè non sei battezzata". Madre si battezza. E loro "Abbiamo tutti gli stessi diritti e doveri davanti a Dio, ma tu no perché non sei sposata". Quindi madre va da padre e dice -Dovremmo sposarci!-.
-Mamma! Questo è peggio di quando Leonora ha chiesto cosa fosse un rapporto sessuale!-
-Ariel! Ariel ha ragione-
-Perchè non volete che mi sposi con vostro padre?!-
-Perchè ti devi sposare con lui? Potevate pensarci non so 24 anni fa?! e comunque non ha senso non morirai per avere dei figli e non essere sposata.-. Padre mi fece cenno di seguire Ariel. Fine discussione familiare, almeno quella in nostra presenza.
Padre è un uomo di poche parole, lui decide di parlarti o per prenderti per il culo o perchè ha davvero qualcosa di importante da dirti. Lui non giudica, non urla, consiglia e custodisce segreti, almeno ci prova.
Visto che gli adulti non ci volevano tra i piedi decidemmo di fare la cosa più logica, origliare.
Padre disse -Il tizio della croce una volta ha detto "Chi è senza peccato scagli la prima pietra", ti ricordo che là dentro c'è il cognato di mio fratello-
Alberto, zio acquisito, passa ore dicendoti cosa è giusto e cosa no, mentre lui sperpera i suoi soldi o in scomesse o a puttane, nonostante lui sia sposato con tre figli.
-Comunque io credo che loro facciano così solo perché stupide, non che io non ti ami, ma se ci sposassimo troverebbero un altro modo per escluderti-.
Madre annuì. Fine discussione.
Ricordo che la domenica sucessiva padre ci disse -Vestitevi bene-. Quella domenica accompagnammo madre a messa, ma a metà ci chiesere se volevamo andare ad assistere alla riunione del gruppo degli adolescenti. Padre -Certo che vogliono-.
-Questa ce la paghi- rispose Ariel e andammo insieme agli altri. Furono le due ore più lunghe della nostra vita.
A fine messa, madre racconta che padre si avvicino a quelle che insistevano tanto con la storia del matrimonio e con tanta buona educazione disse a loro di farsi gli affari loro e di non intromettersi nella vita delle altre persone.
Nella bibbia qualcuno ha scritto che qualcuno ha detto che ha detto Dio che solo chi si riconosce i suoi errori sarà perdonato. Io mi pento.
Mi pento perchè penso che per avere la mia età ho combinato troppe poche cazzate. Mi dispiace perché al contrario di molti non voglio essere perfetta, ma soltanto felice.

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Capitolo 5
*** Origini ***


Origini

Tempo fa, scavando nel profondo del mio pc ho trovato dei files docx che risalgono a prima della creazione del blog. Vale a dire a quando scrivevo solo nel mio pseudo diario digitale. Tra una cavolata e l'altra ho trovato questa e per qualche oscura ragione non l'ho mai inserita nella bio del blog, nemmeno modifcandolo. E visto che oggi non so che scrivere, perchè stranamente sto bene e non so di che lamentarmi copio incollo il mio caro file punto docx.
Peace!

15/11/2008

Scuola, scrittura creativa, argomento: Le origini.
Scrivi testo con numero di parole non inferiore a quello che ti fa venire da bestemmiare, appena finito rileggi, correggi e stampa.
Vuoto totale, il mio neurone oggi non lavora eppure sono sempre in questo cavolo di foglio word a scrivere, manco fosse un blog, ogni giorno, ogni singolo miserevole (?) minuto sono qui a scrivere di qualsiasi cosa che mi venga in mente.
"All'inizio fu l'uomo con la sua insaziabile sete di conoscenza e la sua interminabile curiosità, successivamente venne la donna col suo perenne mal di testa."
Sembra un buon titolo. L'insegnante dice - Parkes, hai un'ottimo senso del umorismo e riesci ad inserirlo ovunque, quindi questa è una sfida per te -
Ma visto che la scuola è una cosa e il blog è un'altra, ho deciso che vi condannerò! Muwahahahahah! Svolgendo anche qui il mio compito...
Quindi, ciao a tutti mi chiamo Leonora, per gli amici e famiglia Leo, mentre per altri parenti sono Nora. e questo fa tanto alcolisti anonimi.
Allora.
Mi chiamo Leonora Catalina Parkes Fernandez, nonostante il mio cognome sia irlandese, i miei genitori sono entrambi sudamericani, sono nata in una piccola città al sud della Francia che sempre piena di turisti soprattutto d'estate. A volte sembra un dipinto, ma poi ti togli le cuffiette e Nizza ritorna ad essere esattamente come te la ricordavi.
Ho una sorella si chiama Maria Josè (Cotè) Suarez ha 5 anni più di me e di conseguenza tre in più di mio fratello, nostro fratello.
Ah dimenticavo ho 13 anni, comunque di mia sorella non ne so molto sono tre anni che non la vedo e non le parlo, suppongo che stia bene.
Mio fratello si chiama Ariel Sebastian Parkes ha 15 frequenta un alberghiero e se la cava bene. Lui è nato a Parigi, ma non sopporta la nostra capitale.
In ogni caso, vuole aprire un ristorante e vivere di sola cucina. Non sarebbe male.
Madre si chiama Miryam Elizabeth Fernandez è una brava persona anche se litighiamo molto spesso. Madre è molto insicura grazie a Cotè e la sua brillante idea di andarsene di casa, nonostante questo suo momento buoio riesce a gestirci senza impazzire.
Madre viene dal Messico, viene da una città bella bella che si chiama Cancun, ai tempi il Messico non era quello che è oggi, quindi decide di emigrare e venire in Europa da alcuni parenti in Spagna, ad Alicante, ancora oggi non so dove si trovi esattamente.
Fatto sta che è scoppiato un casino, di cui legalmente me ne devo tirare fuori e lei si è allontanata perchè boh, non so, ma da allora non ha più vissuto con loro.
Un giorno decidono di andare in vacanza, la famiglia dove lavorava, ovvio, dicevo, vanno a Cannes e si portano la tata (mia madre) dietro così.
Un giorno in spiaggia mentre madre giocava a beach-volley con i bimbi, corre dietro la palla ( detta così suona malissimo ), ma mentre correva un ragazzo le venne in contro e con un sorriso a 32 denti le ridiede quello che aveva perso.
Si quel uomo era padre, e no non si misero subito insieme, si ritrovarono dopo sei mesi quando la famiglia si trasferì a Parigi, ma questa è un'altra storia.
Chi manca... ah padre!
Allora, padre è nato in fine al mondo, e durante la dittatura ha deciso di abbandonare gli studi ed imbarcarsi in una nave petroliera, che tappa per tappa lo portò a Cannes, in qualche modo.
Vivendo a Cannes cuccava alla grande, (grazie è pieno di crucchi) comunque per qualche motivo decise di smetterla di viaggiare per i mari e decise di cambiare mestiere, così lo assunserò come lava piatti in un ristorante in città, era un locale nuovo e poco dopo lo spedirono a Parigi, dove fa più freddo e la gente è più seria. Si licenziò e cambiò di nuovo lavoro e si mise a fare l'elettricista e poi imparò a fare altro e si mise assieme a madre.
Fortuna che questa triste e spiacevole storia (?) non fa parte del compito sennò prenderei un bellissimo e scintillante due.
Forse dovrei fare un blog, ma come dicono i miei compagni di calsse "Sei così sfigata che se aprissi un blog l'unica a visitarlo saresti tu!". Forse è vero o forse no, ma voglio provarci, potrei mettere dei link nei siti porno, no forse non sarebbe una buona idea, qui a Nizza ci sono già abbastanza pervertiti non ho bisogno di quelli del resto del mondo.
Ok il prof mi guarda male non sia mai, che legga la pagina word che sto scrivendo, che noia... ok si avvicina, sono nei guai.
Peace!

 

15/11/2008

4.00PM

Si l'ha letto, ha voluto che lo stampassi insieme all' altro lavoro, ha detto che domani me li riporta e mi mette il voto su entrambi che culo!
 

16/11/2008

Ha detto: " Ti ho beccata perchè hanno fatto la spia, non lo dirò alla preside perchè quello che conta è che tu non sia entrata in internet a vedere siti porno come la metà dei tuoi compagni, non l'ho detto alla preside perchè io mi occupo che voi sfoghiate tutte le vostre emozioni su carta o comunque che le mettiate per iscritto, infatti non ho nessun motivo per lamentarmi.
Ho letto il tuo compito ed era buono, poi ho letto l'extra ed era divertente. Io non posso giudicare quello che succede nella tua vita, ma posso giudicare la forma in cui l'hai esposta ed a mio parere non sei sfigata come pensano i tuoi compagni.
Se più tardi passi per il laboratorio ti posso mostrare come creare un sito web e poi eliminarlo"

 

P.S.

Ha detto che sono apposto con i voti e quindi nella sua prossima lezione posso esercitarmi nella creazione e gestione del mio blog che non ha nome.
Ha detto anche che il mio compito e il mio extra sono stati i migliori paragonati a tutti i brani scritti da Pierre lo spione, ha detto inoltre, che posso lavorare nel computer figo accanto al suo e poi mi ha detto che il tema della prossima lezione sarà il bullismo e che se voglio posso farlo anche farlo come compito a casa.
Quindi riassumendo, fottiti Pierre la sfigata ha un fan più di te!

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Capitolo 6
*** Condivision time! ***


Attenzione! L'e-mail presente in questo testo è inesistente poichè inventata di sana pianta. Detto questo vi auguro buona lettura


Condivision time!


L'altra volta avevo fatto notare come ultimamente il mio blog sia palloso grazie a questo mio post.

Atencion!
Ho notato che ultimamente questo posto è molto deprimente, quindi ho deciso di ravvivarlo con un momento di condivisione.
Non è un concorso a premi, ma soprattutto non è una gara.
Partecipare è semplice.
Allora: #1 Bisogna essere dotati di un computer
#2 Il computer deve essere funzionante e con accesso internet o wi-fi o qualsiasi cosa vi permetta di venire sul mio blog
#3 Bisogna che mi mandiate la vostra peggior figura di merda a questa e-mail: noracatap@hotmail.com. Ovviamente deve essere firmata col vostro username.
Importante: l'importante è rispettare le regole ed usare il buon senso!
Good Job!

Questo è stata la settimana scorsa, ok è stato il mese scorso. Comunque sia, volevo a voi miei cyber friends vhe non pubblicherò tutte le vostre e-mail, almeno non in un colpo solo.
E soprattutto volevo ringraziarvi per aver fatto così tante figuraccie. In particolare volevo dire ai maniaci sessuali che mi hanno riempito la posta con le foto del loro pene che: #1 Non sono mai stata assunta da Dorcel Tv
#2 Ho visto di meglio
#3 Siete dei deficienti, ovviamente detto con amore <3.
Anyway, com'era prevedibile l'username serviva per umiliarvi ulteriormente...Mwuahahahah!
Da quanto ho potuto notare la figuraccia più diffusa è questa, ma la più divertente è stata la tua
#bestone! Ero con una mia amica, stavamo passeggiando e per scherzare le accarezzo la testa manco fosse un cane fino a spettinarla.
Allora, lei si avvicina ad un auto ed inizia a specchiarsi nel finestrino. 10 minuti dopo il finestrino si abbassa e quello alla guida le dice: "Sei uno splendore, ma ora devo andare"
Siamo morti!.

Volevo fare le condoglianze ad i genitori di #bestone! e della sua amica, però quello della macchina poteva farsi vivo prima. In ogni caso ci sono altre nove bellissime figure di merda solo per noi, yeah!

#bastiensensbelle Una volta ero in gita, non mi ricordo dove. Io ed i miei amici ci eravamo persi, quindi avevamo deciso di chiedere indicazioni, purtroppo abbiamo beccato l'unica ceca presente in tutta la città.
#norasfriend Durante il periodo in cui ci siamo conosciute io ero in una famiglia dove c'era un vecchio rincoglionito che per due settimane non ha mai apperto bocca. L'ultima sera io e la mia amica stavamo parlando in maniera molto esplicita di quanto ci piacesse suo nipote, ad un certo punto sto qua si alza e in un perfetto spagnolo dice. "Faccio finta di non aver sentito niente"
#lhommedetavie Una volta ho urlato figlio di puttana a un mio amico senza rendermi conto che sua madre era dietro di me.
#lukejesuistonpere Io e dei miei amici avevamo deciso di bossate, quindi siamo entrati in uno starbucks, il primo che abbiamo trovato.
Alla cassa c'era mia madre.
#danilka Una volta io e la blogger e altri amici ci siamo trovati davanti a una casa abbandonata quindi ci siamo messi comodi a far casino, mentre improvvisiamo un karaoke esce un tizio urlando:"Che state facendo nella mia proprietà?" Siamo scappati via.
#supertatan Ero in giro con la mia ex e ad un certo punto per fare la figa si allontana da me atteggiandosi a diva. Fino a quando non ha sbattuto contro un palo.
#fuckyeah Stavo parlando con un ragazzo bellissimo, ad un tratto fa una battuta ed io sono scoppiata a ridere e gli ho sputato il mio chewingum in faccia.
#corasound Una volta sono andata a comprare. Entro e dico convinta alla commessa "Vorrei un ditalino" invece di vorrei un ditale. Volevo morire!
#François88 Ero appena uscito da scuola e salgo in macchina, saluto e dico "ok, partimo", ma non era la macchina di mio padre. Che figura di merda!

Avrei voluto raccontarvene una anch'io, ma #danilka l'ha già fatto per me e ad essere sincera non me ne ricordo una al momento.
Spero continuiate a mandarmi altre situazioni particolari come queste da condividere la mia e-mail ormai la conosce il mondo intero quindi non avete scuse.
Peace!

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Capitolo 7
*** WTF ***


WTF?!

 
Non ho più idee e faccio quello che un prof una volta mi ha detto, forse è meglio dire mi disse, ma sono troppo pigra per correggere, in ogni caso lui mi disse.
-Scrivi Leonora, scrivi, non importa se non sai ancora di cosa, ma tu continua a scrivere.-
Così scrivo, scrivo e ancora niente, avevo un' idea, ma era la stessa di tre mesi fa.
E allora sono qui a scrivere di nulla o di niente, ma perchè devo essere così anormale che bip! E' così stressante! Ma in ogni caso devo scrivere qualcosa che abbia senso compiuto.
Ho trovato scriverò una storia, nel senso di mezza favola, bè avete capito.
Quindi:

C'era una volta una bambina. Viveva in una città molto bella con la quale si sentiva rappresentata.
Come tutte le bambine della sua età le piacevano molte cose e trascorreva tutto il giorno giocando e ridendo.
Amava andare a scuoa ed amava un sacco conoscere gente nuova, ma un giorno una strega riempì di fantasmi il senno di sua madre dando inizio alla distruzione di quattro vite.
Con il tempo i fantasmi e le ombre mandate dalla strega aumentarono e la capacità di giudizio della donna verso il marito diminuì. La bambina ed i suoi fratelli crebbero ed i fantasmi non erano ancora riusciti a sfiorarli, ma quando ci riuscirono i fratelli si separarono ed il loro carattere cambiò.
La bambina già adolescente voleva solo rimanere da sola per piangere in tranquillità.
Ma un giorno le ombre svanirono a poco a poco dando nuova speranza alla dimora semi-distrutta. Nella vita dei bambini arrivarono delle fate per aiutarli a sconfiggere i fantasmi che restavano e tutto man a mano pareva risolversi.
La non bambina strinse amicizia con le sue due fate e queste le fecero conoscere altre fate anche se non tutte erano buone come loro.
La nuova adolescente era molto affezionata alle sue nuove amiche e insieme aprirono le porte ad un' altra fata, ma nonostante la nuova fata fosse piena di amore l' adolescente continuava a non fidarsi, ma come le sue amiche le insegnarono tutti hanno bisogno di una nuova possibilità.
Così tutto pareva perfetto, ma le ombre attaccarono un'altra volta, ma questa volta si occuparono di oscurare il senno delle fate. L'attacco fu silenzioso e intenso e le fate caddero nel baratro facendo così vincere i fantasmi.
Ma l' amore vinse e le due fate inabissate non rinunciarono all' amicizia che le univano alla giovane, ma si alla nuova fata. Ma se la luce ha mille modi per sconfiggere l' oscurità, quest' ultima ha mille altri modi per affiefvolirla.
Ma l'amore vinse e pareva che le fate erano riuscite a scappare dal fondo del baratro. Pareva. Infatti le ombre non rinunciarono a loro e convertirono la fata più giovane in una strega conservando il suo aspetto, ma mutando quasi radicalmente il suo cuore. La nuova strega provò a compiere il piano che le ombre avevano sempre fallito
ed anche oggi come allora cerca di trascinare con se la fata restante.
Mentre la giovane rimane seduta davanti al computer pensando - Cosa ne sarà delle nostre promesse? Dove andrà l'eco delle nostre risate? Che ne sarà di loro?-
La ragazza scrive, scrive, scrive e niente, nemmeno una parola, nessuna risposta, solo altre domande.
- Cosa succede se non l'accetto? Che succede se penso e credo che tutto si puo risolvere? Perchè tante domande e nessuna risposta? Perchè così velocemente? Perchè non reagisci, perchè continui a cadere nel vuoto e non ti salvi? Perchè buttare così tanti anni di amicizia?
Continuo a non capire e forse non lo capirò mai, forse avevi ragione. Non capisco perchè senza neuroni. O forse come dice madre quella senza neuroni sei te, o forse è sempre stata tutta un' illusione, tutto già pianificato dalla strega originale e tu sei solo una misera pedina del suo gioco.
Già forse. Tutto è in forse perchè per avere certezze le persone si devono rapportare tra loro e non evitare, almeno così la pensa la hippie new age, cioè io.

E mentre. le fate si trasformano in streghe live nel mio blog io continuo a scrivere e niente. Sempre le stesse cose e le stesse idee, madre dice che dovrei maturare un po', nel senso che dovrei comportarmi come la maggior parte dei miei coetanei, ma io penso e dico - Madre vuoi veramente che io faccia le stesse cose che fanno la maggiorparte dei miei coetanei?! Madre preferisci davvero che io esca di casa ogni venerdì, sabato sera e tornare a casa ubriaca fatta come i figli delle tue amiche?-. Così lei mi guarda, mi fissa in silenzio per qualche minuto e tutto quello che riesce a dire mentre si allontana è -Forse dovrei smetterla di parlarti delle mie amiche-. E forse dovrei smetterla io di parlare di persone che sbianca mentre mi fissa, ma dai almeno fatelo se girassi armata o se in precedenza vi avessi torturato, ma chi sono io per convincerti a cambiare idea, perchè come ci insegna lo Stato, questo è un paese libero e ognuno di noi è libero di fare, dire e provare tutto quello che vuole nei limiti della legge. E se hai deciso di avere paura di me allora sei libera di farlo.

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Capitolo 8
*** LS&M ***


Love, Sex & Magic.
 

I

Qualcuno mi ha fatto notare con mio enorme dispiacere che non ho mai accennato alla mia fantasticherrima vita sentimentale.

Le mie love stories si riassumono quasi tutte in:

  • Fare conoscenza

  • Uscire un paio di volte con amici di lui

  • Uscire un paio di volte solo con lui

  • Baci

  • Solo esclusivamente baci

  • Io mi rompo e lo lascio.

Penso che fino a qualche mese fa mai nella mia giovane esistenza mi sarei sognata di mettere questo titolo nel mio bloc.

Può essere che per qualche misterioso motivo noi donne con il passare del tempo diventiamo sempre più raffinate/delicate/stupide (?). Non so se è vero, ma so che io che sono più, anzi sono meno maschiaccio il giorno che mi sono resa conto dell'esistenza dell'altro sesso (in senso romantico) e ho iniziai a voler relazionarmi con loro in romantic version.

Avevo 13 anni, si chiamava Jean. Non mi ricordo com'era, ma so che era alto e questo era sufficiente per scrivere J+L uguale cuore o cuore con dentro J+L.

Credevo fosse la figagine in terra.

Anche amiche si erano innamorate, una di un cantante metrosex e l'altra non mi ricordo bene di chi. Beh, veramente me lo ricordo solo che mi scoccia scrivere tutto.

Dicevo, anche le mie amiche sono cotte per questo non da loro fastidio che io scriva ogni 3x2 cuori,pezzi di canzoni, jay e elle in ogni qualdove sia possibile scrivere.

Amica1 dice -Quando sia più grande lo cercherò e mi sposerò con lui-. Amica2 dice -Vorrei stare con lui per sempre, mail suo cognome fa schifo-. Io no, non mi voglio sposare, non voglio stare con lui per sempre, ma il necessario per essere felici.

Lui si trasferisce, amore liceale di amica2 si trasferisce, metrosessuale resta metrosessuale.

Loro si trasferiscono e noi piangiamo, passa il tempo, io dimentico e conosco più figagine maschia, passa il tempo ed amica 1 e amica2 si dichiarano lesbiche.

Sto zitta e l'unica cosa che penso e dico in streaming è -Forse siete bisex perchè guardate allo stesso modo anche gli uomini-. -Si, ma non ci piace il cazzo-.

WTF?

Bugia super bugiarda, ma a me fa lo stesso e continuiamo ad essere amiche.

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Capitolo 9
*** K ***


K

 

Era un pomeriggio d'estate e come sempre camminavo con la testa fra le nuvole, come sempre tornavo a casa con la musica a palla, sguardo basso e se solo l'avessi avuta, beh... si, si può dire che camminavo con la coda tra le gambe.

Apri un blog dicevano, hai tutte le carte in regola, sei una persona super interessante, bla bla bla... che strazio...

Dicevo, stavo tornando a casa quando ad un tratto spunta lui Charlie

- Come stai?

- Tutto bene!

Falso non stavo per niente bene, ma io mentivo a testa alta e lui faceva finta di credermi e mentre lui mi assecondava improvvisamente mi salì l'odio alle stelle.

- Ehilà! Ma che bella ragazza! Dì un po' è tua?

- Ciao Karim, lui è Karim, si può dire che gli dovevo un favore.

Ma guarda quanto è grande il bip che mi importa.

Charles scoppia a ridere, decifra il mio sguardo, odio quando il mio sguardo precede la mia lingua, detta così suona molto male, in ogni caso lui ride, l' intruso non capisce ed io mi arrabbio.

Ma che bel quadretto... no non è vero.

- Lei è Leonora, non è la mia ragazza e per tua fortuna vive qui vicino

- Scherzi?! Io lavoro qui, beh inizio domani, così ci potremo vedere più spesso

- Io sono in ritardo devo andare.

Non ho mai conosciuto persona più fastidiosa, antipatica, anormale di Karim. Tornavo da scuola lui era lì fuori pronto a salutarmi ed io ero pronta ad ignorarlo.

Il fastidio era così grande che fjvkfjkd, non è una svista sono io che mi faccio coinvolgere dalle emozioni nel rivivere the past. Dio che ansia.

Karim era super gentile ed io molto sgarbata, veramente io non lo consideravo per non essere maleducata con lui, lo so è un ossimoro, ma cosa volete farci noi donne siamo super complicate.

Non so quando di preciso racconto tutto a Meridia, non solo lei è una mia amica, ma è la mia migliore amica, l'unica che io abbia mai avuto (aww so sweet). Anyway, lo so fa molto Mia Colucci, ma wherever.

Dicevo, un giorno raccontai tutto a Meridia, tutto tutto, era così bello sfogarsi. Mi sembrava surreale. Io parlavo e lei mi guardava con i suoi occhioni dolci marroni da teen mom.

Cavolo, pensai Meridia è una persona stupenda, sta sempre ad assecondare le mie pazzie e tutte quelle cose belle che ti vengono in mente quando qualcuno ti sorprende a livelli pro.

- Mi sorpendi Leo non sapevo che qualcuno fosse capacedi starti così antipatico a pelle

- Assurdo vero? Quel tipo è così patetico! Non riesco nemmeno a parlarne senza innervosirmi, ti sembra normale?

- No, non è normale, ma è strana come cosa, perchè da quanto ne so io chi si odia si ama

- Guarda che a me lui no piace affatto. È brutto, impertinente, antipatico e si intromette sempre dove non lo chiamano.

- Allora perchè non lo ignori come fai con Rose? Anche lei è tutte quelle cose che hai appena detto eppure non l'hai mai calcolata.

-Non l'ho mai considerata perchè per me ogni sua azione viene automaticamente moltiplicata per zero

-A differenza di Karim che invece per te non è indifferente visto che non si moltiplica per zero.

Io non scommetto mai a meno che io non sia sicura di vincere, ma Miryam è la versione femminile di Ariel. Sanno sempre tutto ancora prima che succeda, tralasciando il fatto che per qualche motivo non sono in grado di mentire loro, su qualsiasi cosa, il che è un bene perchè non si dovrebbero

dire le bugie.

Esempio... no meglio di no. Niente esempi.

Fatto sta che aveva ragione. Aveva ragione, ma io non lo sapevo ancora.

Tornavo da scuola e Karim aveva smesso di infastidirmi avevo ottenuto il mio scopo, e l'unica cosa che pensai fu "Peccato lui non c'è". Così passarono due settimane fino a quando non mi feci coraggio ed entrai nel piccolo mini – market nel quale lavorava.

È solo un negozio dove devo solo comprare una stupida lattina di coca – cola.

"Cavolo non c'è, il che è strano perchè è sempre qui, non capisco. Leonora Catalina non capisco perchè tu te ne stia preoccupando tanto visto e considerando che non ti piace nemm..."

-Ciao

-... Ciao

-Ciao

" Dio spero che tu stia scherzando, dovrebbe essere veramente lui l'uomo della mia vita? Quello della buona e cattiva sorte e bla bla bla?! Si puo sapere che ti fumi, ok Leo respira... un, due e tre " – ciao mi dai una lattina di coca cola?

- certo.

Non so esattamente in che momento Dio mi guardò strafottente dal alto verso il basso e mi disse – Visto te l' avevo detto -

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Capitolo 10
*** C.T. 2.0 ***


Condivision time II

- La vendetta -

 

Non so in francese, ma in spagnolo si dice "lo prometido es deuda" che tradotto significa ciò che si promette e debito, beh eccomi qui con la seconda parte della mia unica rubrica fatta da voi, o meglio dalle vostre figure di bip.
Vi ricordo che non è una gara a chi fa peggio, non si vince nulla e che è strettamente necessario il vostro nickname sennò non sarete pubblicati.
Vi ricordo anche la mia bellissima email al quale inviare le vostre memorabili imprese noracatap@hotmail.com Voglio anche ricordarvi che non mi servono le foto dei vostri gioiellini di famiglia.
So ecco a voi la seconda parte delle vostre avventure xoxo!

#nickname premetto che è successo molto tempo fa. Avrò avuto si e no 13 anni e mi avevano da poco comprato un nuovo gioco per la play ed io ovviamente ero gasatissimo. Mi ricordo che vivevo di quel gioco ed un giorno in particolare ero così preso che scleravo spudoratamente davanti allo schermo, mi mancavano solo 10 punti per un super combo, ma purtroppo il tempo finì rima così mi misi ad urlare. Ho ho strillato così forte che i miei vicini pensado che fossi in pericolo hanno chiamato la polizia. Inutile dire che non ho più giocato alla play per un mese.

#le_noire22 Avevo 16 anni, credo ed ero andata con i miei non mi ricordo dove, suppongo in un qualche centro commerciale. Fatto sta che ero rimasta in macchina ad aspettarli. Mi stavo annoiando in maniera assurda fino a quando non noto che nell'auto accanto c'era un cane, così un po' per gioco un po' per noia ho iniziato ad abbaiare al cane, era un botta e risposta, ma poi mi sono accorta che vicino al cane c'era seduta una persona non mi sono mai vergognata così tanto.

#ro_rocketman_89 È successo l'altro giorno. Praticamente ho preso da poco la patente e dopo mesi e mesi a convincere i miei a prendermi un auto tutta per me, siamo andati in una concessionaria dove ho fatto domande su domande ed averle fatto capire i miei gusti mi arriva ieri dicendo che mi compreranno una schifosissima panda.

#pinkladiessucks Primo mese di lavoro, me lo ricordo come se fosse ieri. Ero in corridoio perché avevo appena finito di fare delle fotocopie, stavo tornando al mio posto quando un tizio mi ferma e mi dice "Ma che bella camicia!" ed io "Grazie, anche i tuoi lacci non sono male". Volevo morire!

#santxfever_2.0 Sono perso per una ragazza della mia classe. La settimana scorsa ho avuto l'occasione d'oro e per un lavoro di gruppo l'ho avuta accanto a me per due ore di fila. La sad story inizia ora. L'insegnate ci dà il compito e lei si siede accanto a me dopo mezz'ora di lavoro noto che qualcuno mi stava facendo piedino sotto il banco ed in contemporanea lei era molto carina con me, quindi mi sono convinto che fosse stata lei e ogni qualvolta capitava io ricambiavo. All'ennesimo piedino ricambiato lei si alza e solo lì mi sono reso conto che per tutto quel tempo ho strofinato il piede sul suo zaino.

#epicfail_22 Dico solo che l'altro giorno mia madre stava facendo un test su internet ed alla domanda – Dove si trova il Canada?- Ha risposto Texas. Ho paura

#danilka Io e il mio ragazzo conviviamo già da 2 anni e mezzo, il mese scorso è stato il nostro anniversario e con molto amore mi ha regalato 3 pacchetti di sigarette, peccato che l'unico che fuma in casa sia lui.

#ariel La nostra famiglia ha una casa a Parigi quindi almeno una volta al mese uno di noi devo andare lì per almeno una settimana e considerando che la blogger è la baby in da family ci devo quasi sempe andare io ed inutile dire che quando ci vado sono sempre accompagnato da uno dei miei. Una volta, mi ricordo che era estate, sono andato là da solo e visto che mi stavo godendo la mia libertà sono tornato a casa presto, più o meno all'una del mattino ubriaco perso e considerando che fosse poco, sono andato sul balcone a fumare ed in contemporanea ho iniziato a scoreggiare a livelli pro. Mi stavo rilassando veramente tanto che solo a fine sigaretta, che ovviamente ho gettato dal balconcino, ho notato che ad assistere c'era la nostra vicina di casa.

#barbage È quasi un anno che dò ripetizioni e non dimenticherò mai quando alla domanda "Parlami di Lenin" una ragazzina mi rispose "Guarda che stiamo ripassando storia mica musica, cosa c'entrano i beatles?" L'avrei picchiata.

La volta scorsa non mi ero permessa di commentare per educazione e perchè bene o male potevo capire, ma oggi non posso starmene zitta perché... no non ci credo. Fossi stata in voi mi sarei sepolta viva e se fossi stata in te mia cara #barbage avrei perso il lavoro, ok forse no, ma quasi.

So that's all e mi raccomando continuate a scrivere così io continuerò a pubblicare ;)!

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Capitolo 11
*** Bitch, I'm back ***


Bitch, I’m back
 
 
Non so esattamente quanto tempo è passato dall’ultima volta che ho scritto in questo bloc…
Seculi seculorum (non ho mai studiato latino, but I don’t care)
Comunque sono successe molte cose.
  1. Ho smesso di studiare per svariati motivi che forse un giorno, o forse mai vi dirò.
  2. K è sempre K e that’s amore
  3. Ho tagliato i ponti con gente che… No, no, io non ho fatto niente, ma gente della quale non mi è mai importato nulla ha tagliato i conti con me. Cosa che vi racconterò sicuramente perché molto interessante.
Fatto sta che ho abbandonato tutto quello che non so per altre cose che non so.
Sono diventata mamma, in senso figurato non letterale, Coté mia sorella, ha iniziato tempo fa a fare la baby-sitter a dei bambini stupendi.
Mi hanno insegnato un sacco di termini nuovi, beh in realtà li conoscevo già, ma non li usavo per molti motivo molto ovvi, ma che nessuno alla fine sa.
Uno di questi motivi, ad esempio, è l’essere ridicoli.
Ho scoperto grazie a questi 3 bambini, e al grande scoop dopo, che esistono parole che non si possono utilizzare, a meno che uno non abbia a che fare con dei bambini, senza risultare ridicoli verso se stessi e le altre persone, ma una grande rivelazione è che noi adulti non usiamo determinate parole perché non sappiamo come adoperarle correttamente.
I bambini o bimbini come li chiamo ora io, come già detto, sono 3: Paul, Samuel e la baby che si chiama Chantal, ma noi la chiamiamo sta str****.
Ok sono io che la chiamo così, madre la chiama allo stesso modo ma usando il diminutivo.
Voglio chiarire che a noi piacciono i bambini, nel senso che se fosse per i miei genitori avrei un esercito di fratelli, e per quanto riguarda Cotè, Ariel e me vorremo un giorno diventare genitori o comunque avere dei figli.
Anyway, Chantal è il capo clan dei nani, lei comanda tutti e tutto, esattamente come me quando ero piccola, ma con l’unica differenza che io ubbidivo ai miei genitori perché li rispetto molto, e anche perché sennò mi sarei ritrovata senza denti, anche se penso che mi avrebbero ritrovata senza denti.
Non so se cogliete la sottile differenza, ma fatto sta che Chanty è il big boss anche dei suoi genitori.
Cotè dice: “I loro genitori non sanno essere genitori”.
“Nemmeno tu sai essere un genitore” risponde madre, ma sorella ribatte “Io so essere responsabile”.
Noi pensiamo che esageri, voglio dire nessuno sa realmente come fare il genitore quando ha dei bambini no?! Ma lei continua rimarcando che non hanno polso e che i bambini sono viziati, così madre non credente a ciò che sua figlia maggiore racconta propone “Portameli e vedremo”
Così un giorno di febbraio di qualche anno fa, ormai, andiamo Ariel e me a Cannes in treno da nostra sorella e diventiamo improvvisamente zii di questi 3 bambini.
Arriviamo da Coté ed ancora prima di suonare il campanello si sente BOOM, non sto esagerando, lo giuro è andata esattamente così. Anyway, si sente BOOM, ed io e Ariel ci guardiamo tipo wtf? Ma decidiamo di suonare lo stesso il campanello, ma il campanello non suona così suoniamo di nuovo ed in risposta al ding-dong cala il silenzio.
Ariel mi guarda molto preoccupato e dice “forse dovremmo andarcene”, ma io “nah, stai esagerando”, così decidiamo di suonare una terza volta, ma ormai la porta è aperta.
Non avevo mai visto mia sorella con così tante occhiaie, voglio dire anch’io ho fatto la baby-sitter a dei bambini iperattivi, ma ero sempre sopravvissuta.
So, Ariel che è discreto come madre dice “Ma che è successo? Sei orribile”, io gomitata ad Ariel ed entriamo, i nani sono nel salotto in silenzio, con gli occhi sbarrati, ma Coté è estremamente furba, “Bambini, loro sono gli zii, ora andate a vestirvi che andiamo dai nonni”
Così ci ritroviamo super confusi, guardando tre bambini che non avevamo mai visto in vita nostra super confusi anche loro.
Paul è il più grande aveva 4 anni, è molto dolce, ma fa sempre il duro, esattamente come la maggior parte degli uomini su questo pianeta.
È un bambino super intelligente risolve indovinelli di logica che molti adulti non sanno risolvere, so che esiste una componente sentimentale, ma non lo scriverei se non fosse vero.
Samuel è il classico stronzetto che sa di essere bello e che quindi pensa di avere tutte le ragioni del mondo per comportarsi male solo perché tanto è un bel bambino e gli perdoneranno tutto. Ah lui ha 2 anni, quasi 3 quando lo conosciamo.
Chantal è la più piccola ha quasi 2 anni e questo le è sufficiente per controllare tutto e tuttti.
Ma questo ormai è materiale per un altro episodio,
Kisses ***

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