Descendants of the clan's story

di whiterose21
(/viewuser.php?uid=1065192)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La figlia del primo luogo tenente ***
Capitolo 2: *** La bambina e il Vampiro ***
Capitolo 3: *** Il curatore ***
Capitolo 4: *** I cugini ***
Capitolo 5: *** Finalmente a Vesserbude ***
Capitolo 6: *** Il demone delle ombre Vs Tauros, Rainer e Malachia ***
Capitolo 7: *** Attacco a Meridian ***
Capitolo 8: *** La sconfitta ***
Capitolo 9: *** Una cosa che torna a perseguitarti ***
Capitolo 10: *** Ricordi dannati ***
Capitolo 11: *** Casini con la macchina tessitrice del tempo ***
Capitolo 12: *** Citta alta e Boss ***
Capitolo 13: *** Fabbrica, Boss, e arrivano i due mancanti ***
Capitolo 14: *** Rivedersi, Rinascita di un traditore ***
Capitolo 15: *** Alla ricerca della massa ***
Capitolo 16: *** I quattro traditori sono suoi alleati ***
Capitolo 17: *** qualcosa di inevitabile ***
Capitolo 18: *** Quasi verso la fine ***
Capitolo 19: *** Finale di una battaglia ***
Capitolo 20: *** Cara Coorehgen ***
Capitolo 21: *** La nascita dei luogo tenenti ***
Capitolo 22: *** L'inizio dell'allenamento ***
Capitolo 23: *** Xilel ce la puoi fare... ***
Capitolo 24: *** Magnus,Tauros e gli insoliti casini nella magione di Kain ***
Capitolo 25: *** Alla conquista di Nosgoth, problemi tra Sarafan ***
Capitolo 26: *** Tutto succede nella notte di Avernus ***
Capitolo 27: *** Questioni interne e questioni di cuore ***
Capitolo 28: *** Una questione personale ***
Capitolo 29: *** Avvicinarsi alla conquista (fermata da una stupidaggine) ***
Capitolo 30: *** La conquista finale, nascita di un impero, addio ai discendenti, ritorno al futuro ***



Capitolo 1
*** La figlia del primo luogo tenente ***


Autore: la storia non è stata scritta a scopo di lucro, tutti i personaggi citati appartengono ai legittimi proprietari, buona lettura



Sessanta anni prima della morte di Raziel: 

Clan dei Razielim, terrotorio di Raziel 17:20
Quella sera la piccola Xilel di soli nove anni non si voleva svegliare, lo trovava inutile visto lo stato di sonno che   preferirebbe dormire ma il suo attendente Mikail viene subito inviato dal padre della piccola per venire svegliata, << Lady Xilel è ora che voi raggiungiate vostro padre >> disse lui dalla porta mente la cameriera vestiva la piccola << Yaaawwww! Perché voglio ancora dormire >> disse la piccina assonnata << Ordini di Lord Raziel, vorrebbe passare la serata con voi vicino >> disse lui invogliando la piccolina a fare in fretta e uscendo di corsa per raggiungere il padre gli occhi quel giorno le luccicavano e stava anche sbagliando direzione << No lady Xilel non li >> disse Mikal mentre Xilel correva nella direzione sbagliata ma vide qualcosa che nessuno che non era membro dei clan poteva vedere, << Zephonim sei condannato per i tuoi crimini verso la tua specie, sei accusato di tradimento, ora dimmi se non erro? >> chiese Raziel << Per favore Lord Raziel siate magnanimo zio, anche voi avreste fatto lo stesso >> disse quel vampiro, portava lo stemma di Zephon, << è uno del clan di uno degli zii cosa ci fa qui? >> chiese la piccola a Mikail  << Andiamocene non possiamo rimanere qui >> disse lui alla piccola con ascoltava rapita dal processo, poi vide uno dei Razielim prendere una spada e tranciare la testa di netto all’altro alleato del clan, << Che traditore, se lo è meritato >> disse la vampira al fianco del suo capo clan, << Lord Raziel sua figlia tra poco dovrebbe arrivare >> si sentì una cameriera dire Mikail prese in braccio la piccola figlia del capo portandola al luogo dell’incontro, li sotto l’albero c’era già il capo clan e l’attendente fece scendere la propria padrona, mentre lei correva dal proprio papà, lui la accolse con uno sguardo gentile mentre la piccola lo guardava con occhi curiosi, poi il vampiro sollevò gli occhi su Mikail << Scusi il ritardo lady Xilel stava come sempre dormendo troppo è difficile svegliarla >> disse il vampiro come scusa, Raziel dovette sospirare per poi tornare a guardare la piccola che stava per dire qualcosa << che cosa succede è ore che mi osservi con quegli occhi >> disse lui con aria calma e lei fece un respiro prima di parlare << Padre che cosa significa tradire? >> chiese con innocenza la piccola lui la osservò serio e con occhi freddi << Piccola mia tradire è una brutta parola, affibbiata di solito a chi è vigliacco,  chi tradisce di solito lo fa per crudeltà o paura, e molto ma molto spesso per gelosia, senza contare la grave ferita che andrà ad affliggere te e chi ti circonda e circonda anche lui, abbi sempre pietà e pena per queste persone vigliacche e boriose di vittoria >> disse mentre guardava la piccola che lo ammirava da quei piccoli occhietti color miele, poi gli prese la mano sorridendo e affermando le seguenti frasi << Papà io non ti tradirò mai >> poi sorrise facendo sorridere anche l’uomo << Io so che non lo farai mai >>.
Qualche minuto prima della morte di Raziel, Santuario dei clan ore 19:20
Giunti all’inizio della soglia dell’impero di Kain la piccola Xilel era impressionata a vedere il grande castello del nonno, era la prima volta che era lì d’avanti e solo sua cugina Dunah c’è stata dentro e ne raccontava sempre di quel giorno in cui venne e il tono superbo faceva capire che doveva essere un luogo divino. Forse un luogo di cui non si sarebbe dimenticata facilmente, forse anche lei avrebbe raccontato ai cugini la sua esperienza con quei toni usati dalla cugina più grande così chiamata da lei “la sorellona”  con affetto, mentre a lei fu scombinato il nome da quest’ ultima cosi il soprannome della ragazza divenne “Lel-Xi”, tornando al santuario il padre le stringeva la mano mentre la faceva stare attenta ai gradini più alti di lei di qualche centimetro.
Arrivati sulla cima del clan la piccola ammirò le ali del padre, intanto lui le disse che ciò che gli era successo era una “trasgressione” sì come la regola era che prima doveva evolversi Kain in seguito si sarebbero evoluti loro, ma Raziel disse una cosa << Ma io sono speciale ci tiene a me, vedrai che mi perdonerà >> disse il vampiro con convinzione e portando la piccola all’interno, dentro vi erano pitture di vittoria di tutti i clan, uno era anche abbastanza intimidatorio si come raffigurava Turel che stava cacciando un branco di umani che scappava terrorizzato e in piedi sullo sfondo umani impalati e alcuni mangiati da Turelim ciò era davvero inquietante e pieno di terrore. Xilel strinse la mano del padre prima che una brutta sensazione le fece capolino nella testa, Raziel accarezzò la piccola con gentilezza per rassicurarla ma con poco successo, dopo quel lungo corridoio entrambi furono d’avanti la porta che separava il vampiro da lì Xilel cominciò a stringersi sempre di più a suo padre ma poi lui aprì l’enorme porta e li vi entrarono entrambi la piccola si separò dal padre facendo un inchino timido mentre il padre di quest’ultima si inginocchiava e presentava la mercanzia, le ali di pipistrello che maestose la luna piena le illuminava, ma la faccia del padrone del padre non era soddisfatta ma furiosa si stava avvicinando alle ali minaccioso mentre le osservava fece un lieve tocco e poi un movimento rapido di braccia e glie le aveva staccate, e il sangue si stava spargendo al centro della stanza dei clan e subito Zephon afferrò la piccola bambina che si agitava chiamando il padre disperatamente mentre si stavano formando le lacrime sul viso della piccola, non capiva cosa stava succedendo ma si stava materializzando qualcosa in quella testa, poi iniziarono a camminare verso un luogo, Dumah e Turel presero Raziel per le braccia e lo trascinarono mentre Zephon portava Xilel li d’avanti al abisso dove prima erano passati le urla erano udibili dal precipizio di quelle creature che abitavano, la piccola aveva il terrore mentre vedeva che stavano strascinando il padre ancora poco ripreso e guardava con terrore il baratro poi guardo verso la piccola con aria di arresa, con la speranza solo che il suo signore risparmi la sua bambina ora lì che piangeva , Kain si avvicinò al primo genito ormai esanime e lo guardò << Lasciami il tempo di parlarle >> implorò al signore lui annui contando dieci secondi per parlare << Ascoltami Xilel, è il mio ultimo ordine da capo clan ti ordino! Di scappare fuggire non tornare mai più al clan! Sono stato chiaro! >> grido velocemente quelle frasi prima che si sentì il signore ordinare << Gettatelo dentro!  >> mentre la piccola piangeva e osservava con occhi appannati Raziel combatteva per rimanere sopra mentre Dumah e Turel cercavano di gettarlo << FALLO! >> gridò e poi veni gettato e ne seguì solo un urlo e per Xilel fu un incubo a occhi aperti non   contando le proprie azioni voleva tapparsi le orecchie e far cessare l’urlo così morse la mano che la teneva ferma e in quel momento iniziò a correre verso una zona in precisa mentre dietro la seguivano quelli che forse poteva chiamare zii tappò le proprie orecchie distrutta mentre gridava anche lei.
Poco dopo la morte di Raziel, Cimitero, Territorio di Melchiah ore 20:43
Dopo aver corso molto si ritrovò nel luogo del Ex zio Melchiah, li aveva giocato solo con la cugina Malachia, ma ricorda che trovò un passaggio per le fogne ma che se si prendeva una strada sbagliata si giungeva nei territori di Rahab o di Zephon, due zii che non voleva per niente vedere in quel momento, si infilò nel tombino mentre gli inseguitori erano già sul luogo e la chiamavano, la piccola iniziò a percorrere le fogne solo per sopravvivenza, e sperando di non finire nei due luoghi citati iniziò a prestare attenzione ma era comunque agitata e non sapeva dove andare si stava solo confondendo, cadevano le lacrime e tirava su con il naso non accorgendosi che faceva rumore, ma Melchiah non poteva permettersi che i fratelli scoprissero del passaggio segreto nelle fogne pur che Turel ormai sentisse ogni piccolo e lieve suono che veniva da sotto la terra ma erano deboli, intanto la piccola continuava a camminare tra quelle fognature quasi sembravano infinite.
Dopo non si sa quanto tempo che camminava raggiunse una botola di uscita “Per favore fa che non sia uno dei clan” pensò mentre con fatica cercava di sollevare il tombino che stava sopra la sua testa, guardò fuori ma vi erano solo spesse porte in piena con una piccola finestra con delle sbarre sopra non vi erano stemmi di clan e si spaventò appena uno dei prigionieri si accanì sulla finestrella << C’è qualcuno! >> affermò facendo sobbalzare la piccola e quindi cadere dalla scala del tombino e cadendo su una delle due gambe disossandola seguì un mugugno di dolore con delle lacrime che cadevano quando si alzò sentì la gamba diventare pesante e faceva molto male, provò a salire uscendo e di seguito vi fu di nuovo quel prigioniero << Sei una bambina umana che delusione >> disse deluso mentre la piccola era confusa e muoveva a strasciconi la gamba tra un mugugno e l’altro << Tks, chi sta rompendo così tanto? >> chiese una voce mentre si affacciava, << C’è un bambino >> disse il primo prigioniero << Vuoi dire che un infante è stata portata qui? >> chiese un terzo aggiungendosi << è solo poco sangue per loro più tosto è utile che ci liberi >> disse il secondo mentre il terzo e il primo dubitavano la piccola camminava verso un angolo ma vide una guardia << Senti piccolino quella guardia ha le chiavi di queste celle, prendile e liberaci subito e forse la tua vita sarà salva >> disse il prigioniero mentre la piccola rimaneva nascosta e si avvicinò piano alla guardia ma un uomo legato al muro la notò << Ti prego aiutami, non lasciarmi qui! >> gridò l ‘uomo vedendo Xilel che si nascose dietro a un pilastro che sosteneva la struttura e osservava nascosta mentre la guardia si avvicinava al uomo << Stai zitto o ti do in pasto a quei vampiri che teniamo rinchiusi! E cerca di non svegliarmi un'altra volta >> disse mentre tornava da un lato e si toglieva l’elmo per poi cominciare a dormire, intanto la piccola si avvicinò silenziosamente alla guardia che solo in poco tempo aveva iniziato già a russare e fu in poco tempo che prese velocemente le chiavi dal fianco della guardia, e poi andò via verso la parete che divideva la guardia e il prigioniero dai vampiri << Bene, voi infanti non siete così inutili infondo, ora liberami >> disse il secondo che si affacciava alla porta  << Qualcuno fermi quel bambino! >> gridò il prigioniero svegliando la guardia << Muoviti! >> gridò il vampiro dietro la porta e la piccola fece scattare la serratura della porta aprendola mentre la guardia si avvicinò a lei prendendola per il collo << Bene tu come ci sei finita qui? I tuoi genitori non saranno preoccupati? >> si chiese mentre la porta si apriva lentamente e da dietro si stava affacciando due occhi rossi e un ghigno, << Bene ora non si dovranno più preoccupare di te perché rimarrai qui a marcire fino a quando non pagheranno un compenso salato >> disse prima che la figura nera lo afferrasse lasciando cadere la piccola, in un colpo secco il “mostro” fece sentire le ossa del collo del uomo rompersi e poi iniziò a succhiargli il sangue, però subito la sagoma mostruosa si mostrò in un giovane dalla pelle bianca e con zanne che  dai capelli lunghi , neri e lisci, che gli donava un tono femminile, indossava una giacca rossa che portava ormai era un pezzo logore di stoffa che perdeva il colore e di scarpe non ne aveva e i pantaloni logori  che diventavano grigi e pieni di pezzi scuciti, era un miracolo che fosse ancora “Vestito”, quando finì si staccò facendo tornare le iridi rosse di un colore grigio chiaro che scrutavano la piccola appoggiata al muro che guardava turbata il tutto << Cosa ti turba? È la prima volta che vedi un dio delle tenebre? >> chiese in modo sfrontato, vide la gamba disossata e pensò di provare a riparare la ferita non era bravo ma sapeva cosa fare e doveva stare solo attento a non romperla, ma cosa avrebbe fatto con un infante, forse sarebbe tornata utile come fonte di cibo ma era piccola come risorsa ma non per attirare a se prede, quindi con un ghigno prese la piccola << Cerca di non urlare >> disse mentre prendeva la  gamba ferita e la rimetteva a posto facendo gridare la piccola e attirando altri uomini armati << Accidenti >> disse prendendo la bambina e andando nelle fogne assicurandosi di chiudere il tombino mentre le guardie arrivano, mise la piccola contro il muro e le tappò la bocca mentre lei singhiozzava ed era sul punto di piangere << Fai solo un cenno di un rumore troppo forte e ti ammazzo >> la minacciò con sguardo storto e costringendo la piccola a non fiatare mentre camminava d’avanti a lei << Seguimi! >> le ringhiò portandola verso il molo dove la fece uscire per poi portarla sotto a un ponte si guardò in giro e poi fece un lungo respiro << Da oggi tu mi porterai qui qual unque umano, e se mai oserai portare un Sarafan qui giuro che ti ammazzo >> disse chiaro mentre il sole stava sorgendo e lui si metteva in un angolo in ombra << Ora vai e portami delle vittime >> le ordinò lasciando che la bambina vagasse da sola per la capitale attirando sotto quel ponte uomini e donne, che venivano poi uccise dal vampiro che lei stessa a liberato.
Quella giornata intanto aveva attirato due vittime per quel vampiro e di sicuro non era soddisfatto, quindi fu costretta ad uscire e cercare altre vittime per conto del suo nuovo “misericordioso padrone” però non riuscì a portare nessuno, quindi iniziò lui a farle domande scomode da rispondere << Senti non mi piaci ma quanti anni hai? >> chiese lui scocciato << Nove >> rispose << Sei troppo piccola per essere lasciata da sola lo sai? >> chiese lui mentre incrociava le braccia ma lei tacque, << Tks, proprio non hai nessuno che si sta preoccupando per te? >> riformulò ma lei si strinse in difesa e lui sospirò << Che razza di genitori hai? Ti permettono di rimanere in giro quanto vuoi? O pure fammi indovinare sei come la povera fiammiferaia anche tu lasciata a te stessa se non vendi tutti i fiammiferi? >> chiese mentre la osservava, non aveva reazioni conosceva anche lei quella favola citata e non le piaceva, lui sospirò << Allora il nostro incontro non è stato dei migliori allora io mi presenterò per primo >> disse provando a capire se era curiosa la piccola ma capì che si era fatta quella domanda mentre lo guardava con gli occhi color miele << Io sono Faustus, e come hai già capito sono un vampiro >> disse lui << Ora dimmi il tuo nome >> disse lui mentre lei faceva solo fatica a pronunciarlo visto il magone che si era tenuta dentro << I-io mi chiamo Xilel >> disse con voce roca e lui la guardò vedendo quelle lacrime che le stavano venendo sul volto << Non devi piangere un giorno diverrai un uomo forte quindi piangere e solo per i deboli guarda me, cacciavo coloro che erano della mia specie senza rimorso, perché erano solo deboli, non versavo lacrime per loro prima ne le verserò ora, e tu dovrai fare così se vuoi sopravvivere >> le disse mentre il sole tramontava, << allora tu rimani qui io vado a caccia ora >> disse alzandosi e lasciando lì la bambina.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La bambina e il Vampiro ***



Meridian ore 17:30  due giorni dopo la morte di Raziel
Faustus uscì da sotto quel ponte lasciando lì il bambino che lo ha liberato dalla prigione del castello dei Sarafan, ora stava davvero riflettendo cosa stava succedendo nella propria mente, “Mi devo vergognare a far sì che quel bambino porti le vittime, è veramente umiliante ma è anche l’unica soluzione, da quando Kain ha preso il mio dono oscuro devo stare molto attento alla luce solare e soprattutto ai Sarafan, ora che sono fuggito mi daranno la caccia ancora più intensamente e quel bambino potrebbe tradirmi in qualsiasi momento, anche se potrei ucciderlo mi torna utile e poi non mi disseterei tanto, ma devo contare che quello stupido mi ha portato già tre volte un Sarafan dentro la tana e ancora non l’ho ucciso pur la minaccia, non voglio che solo con la concessione che sia piccolo lo faccia una quarta o una sesta volta se mai succederà “ pensò trovandosi lui stesso d’avanti a due matricole che stavano sul molo “Ottimo a parlare del diavolo”  riflette su ciò poi trovo il modo di assaltarli entrambi non avendo in dotazione il dono oscuro ma era difficile visto il suo stato attuale, fortunatamente finì bene e quindi rompendo ad entrambi l’osso del collo finì per nutrirsi ma la sua caccia doveva terminare li, non poteva lasciare la tana in costudita e con quel bambino che forse stava già andando dalle guardie secondo il suo pensiero, quindi guardò solo i propri abiti pensò che solo tramite ciò poteva contare quanto fosse invecchiato prima che il bambino lo liberasse ma perché lo ha fatto forse per via del Sarafan ma poi quando si sono fermati poteva scappare, anzi poteva scappare in qualsiasi momento ma non lo ha fatto, pensò a quanto gli bruciasse la sconfitta subita da Kain e per vendicarsi forse il bambino gli poteva tornare utile si come lui non era forte come un tempo ne capace a causa della sottrazione del dono, poi pensò che il bambino doveva mangiare e bere e quindi doveva sottrarre quello che avevano i cadaveri, trovò nella sacca dei ranci di entrambi dei pezzi di pane e due borracce d’acqua “Spero gli basti per una settimana non ho in dotazione tanto spazio per cacciare “ pensò mentre tornava sotto il ponte dove vide che il pargolo si era addormentato di fianco al fuoco, lui misteriosamente si mise di fianco appoggiando i viveri da un lato, poi accarezzò il piccolo che dormiva non sapeva cosa provava per quella piccola creatura se odio come è normale o affetto.
Ore 8:40 sette giorni dalla morte di Raziel
Xilel uscì da sotto il ponte era la mattina del settimo giorno Faustus aveva permesso alla piccola di andare fuori per andare in chiesa in modo da non far sospettare i Sarafan di una probabile scomparsa di un bambino, lei nel percorso si trovò a riflettere mentre tutti andavano verso la chiesa, entrando e iniziando a pregare per la salvezza e ma la piccola invece di pregare raccontava tutto quello che le era successo nel l’acro di quella settimana poi tutti se ne andarono lasciando la piccolina da sola poi pensò una cosa con le lacrime che scivolavano tra le guance “Se mi senti chiunque tu sia ti prego fa tornare in vita il mio papà! Il signor Faustus mi tratta male e ancora è una fortuna che non mi abbia ucciso, e poi non fa altro che uccidere persone d’avanti a me sono stufa voglio tornare a casa mia! Voglio rivedere i miei cugini e gli zii! E voglio rivedere il mio papà!” pensò mentre intensamente pregava e piangeva, a lei si avvicinò una donna che la abbracciò dolcemente << Cosa hai fatto piccola? >> chiese lei ma ottenne silenzio da parte della piccola che forse non voleva parlare << Dove sono i tuoi genitori? >> le chiese mentre la piccola la guardava  facendo cenno di seguirla e portandola sotto il ponte iniziò a correre e di seguito la seguì anche la donna ma lei venne attaccata da Faustus che le spezzò il collo e iniziò a succhiarle il sangue << Sei davvero un bravo bambino Xilel >> le disse mentre lei singhiozzava e piangeva << Mi dispiace… >> disse debolmente lei mentre si reggeva le gambe e nascondeva sotto le ginocchia e le braccia la faccia per piangere << Dovremmo lavorare molto su questa storia del non piangere >> disse sbuffando mentre finiva il pasto ormai si era quasi ripreso e avrebbe dovuto portarla lontano forse in una zona diversa da Meridian.
Non stava pensando in una ricaduta da parte di lei, non la conosceva bene e voleva farle domande più profonde come chi era?, che cosa ha passato? O  perché lo ha liberato?, ma ogni volta che lo faceva lei si stringeva e sembrava quasi piangere, lui si stava stufando a queste risposte però anche lei non sapeva niente di lui se no il nome, Faustus pensò allora di raccontargli del suo passato in modo che forse si sarebbe aperta infatti quella sera comunicò alla piccola che si sarebbero trasferiti in un'altra zona. Poco prima di partire dopo aver portato le razioni di cibo per Xilel poi si sedette guardando la piccola poi sospiro e le fece cenno di mettersi vicino a lui, lei lo fece ma non si attaccò a lui ma stava ancora in guardia lui le mise un braccio sulla spalla << un giorno di questi ti racconterò qualcosa di me ma tu dovrai fare lo stesso riguardo a te ok >> disse lui, lei annui poi preparò le sue cose per poi iniziare a incamminarsi in quella tarda sera di quel settimo giorno, la piccola mentre camminavano guardava la città che sembrava morta  poi arrivò all’entrata di Meridian, li si allontanò con il vampiro e poi lei guardò più volte  indietro fino a quando non scomparve la città in mezzo agli alberi quindi continuando il cammino a passo regolare a quello rallentato del vampiro, appena stava per sorgere il sole lui si mise dentro la cavità di un tronco dicendo alla piccola di dormire, lei non voleva obbedire quindi stava sveglia tutto il giorno giocando con qualche ramo secco e poi vicino al lago questo fino a sera in cui dormì vicino a un tronco, quando Faustus si svegliò dovette prendere in braccio la bambina per quanto lo infastidisse la cosa, odiava gli umani ma di sicuro ancora doveva far l’abitudine ad avercene uno a presso per ancora quattro o cinque anni, prima di trasformare quest’ultimo poi loro due hanno iniziato con il piede sbagliato,  però ora in quella città avrebbe ricominciato, per arrivare ad Vasserbunde ci sarebbero voluti tre anni, infondo era abbastanza lontana e di sicuro una volta raggiunta la vecchia casa Faustus si sarebbe chiarito come iniziare l’allenamento del suo giovane allievo ora ancora non pronto visto la giovane età, e che ancora pensi che sia un bambino.
Bosco a est di Vesserbude, primo anno prima di arrivare arco del primo anno dopo la morte di Raziel (Riassunto)
Quel giorno non sopportava più che Xilel non obbedisse alla richiesta di dormire di giorno, anzi più glie lo chiedeva più volte invece sembrava che non gli desse ragione anzi lui doveva stare sveglio per obbligo ma era una tortura per un vampiro, e lui di adeguarsi a un bambino non ha nessuna voglia, così dovette sforzarsi di ricordare una soluzione, forse una soluzione eccitante da farle bere mentre si riposava dentro una caverna ma la sua compagna di dormire non aveva voglia e quindi mentre aveva chiuso gli occhi la sentiva mentre tirava i sassi contro le pareti facendoli echeggiare o quando contava le gocce ad alta voce, era insopportabile ma era solo un posto provvisorio da occupare quando aveva bisogno di dormire, ma che ne poteva sapere una bambina che forse non ha vissuto come un vampiro, comunque non gli ci volle molto alla pargola a stancarsi della situazione e cominciare a rigirarsi per dormire visto che la sera prima il suo “benefattore” la tenuta sveglia perché non voleva tenerla in braccio come le prime tre sere, infatti Faustus in persona ne fu contento quando sentì la bambina non muoversi ma dormire, e ciò gli permise di riposare per quella giornata “Quanto è facile far annoiare i bambini” pensò tra se, mentre sentiva il respiro del pargolo che dormiva sereno, verso sera dovette pero svegliarla con grande disappunto proprio, far sì che quella “peste” come la chiamava lui ormai si svegliasse significava avere qualcosa da proteggere ventiquattro ore su ventiquattro della propria eternità almeno fino ai diciotto anni o fin che non ha iniziato il suo addestramento, ma forse su quello ci dovrà riflettere, ma ormai deve lasciare correre quel anno e non conoscendo l’anno di nascita della ragazza deve andare a occhio su quando compie gli anni, però doveva fissare una data per ciò, o avrebbe dovuto chiedere a lei sperando che non pianga o stia zitta, quindi ci sarebbe voluto tempo anche per quello, una cosa ormai ovvia si come conosce da troppo poco colei che viaggia con lui da quando si sono incontrati a Meridian, ora solo un sacco di domande aveva e non sapeva in quale momento avrebbero avuto risposta forse come lei che si chiedeva le stesse cose, solo che come lui non era disposto a dare informazioni su di se nemmeno lei aveva la stessa intenzione, ma Faustus non ha niente da perdere se lo rivelava chi era, cosa ha fatto e perché lo ha fatto, ma Xilel invece ha molto da perdere nel dire la propria verità.
Quella serata è stata una delle più corte mai qualcosa fu breve il vampiro stavolta si era cacciato dentro un albero cavo a riposare mentre lasciò la partner cacciarsi la colazione, quel giorno avrebbe mangiato del pesce che doveva assicurarsi di pulirlo e sviscerarlo da sola, non era semplice e non conosceva la pericolosità delle squame che in meno che non si dica le lacerarono la pelle facendole uscire il sangue, e il compagno sentendone l’odore subito si svegliò e vedere la carne rosa della bambina esposta gli fece capire che lei non ha capito come squamare un pesce, così dovette subito bendare le ferite sulle mani e prepararle il pesce usando le proprie unghie nere << Devi stare più attenta anzi per evitare cercherò un pugnale >> disse sospirando e poi infilando il pesce dentro un ramo e lasciarlo cuocere vicino al fuoco mentre  lei fissava e accarezzava le mani ferite e fasciate provvisoriamente dal vampiro << Non ridere e non ti schifare >> disse mentre la compagna gli dava le meni che lui non esitò a leccare cosa che fece parecchio solletico alla bambina poi glie le lasciò per non morderla e le mani si erano rigenerate << Ti piace? Rigenerazione salivare è così che non ci sgamano facilmente >> disse lui alla piccola che sorrise prima volta che vedeva un sorriso da un anno che l’ha vista << Pensavo che non sapessi sorridere visto che non lo fai mai >> disse lui stuzzicandola ma lei semplicemente tornò a fare il solito broncio e sguardo triste << C’è un motivo per cui non sorrido tanto >> disse lei << Quale? >> chiese lui volendo questa volta una risposta visto che ha tirato lei il discorso << Cosa che non ti riguardano >> disse lei ma lui la stuzzicò << è un anno che usi questa risposta io ne ho abbastanza di ciò ora me lo dici o stavolta ti ammazzo sul serio >> disse facendo il minaccioso << Sei proprio come il nonno è l’unica soluzione quella di uccidere? >> chiese lei con le lacrime agli occhi Faustus sospirò e doveva avere pazienza nel rispondere a quella domanda incrociò le braccia << No, ma il signore che servivo mi ha sempre fatto applicare quella legge >> disse guardando verso il basso << Chi era il tuo signore? >> chiese curiosa lei << Si chiamava Kain, io lo tradì insieme ad altri due vampiri chiamati Sebastian e Marcus, invece Magnus era l’unico che accettava quella politica, io accettavo la politica di vendermi al più forte così da poter vincere, ma ero solo un vigliacco che credeva in ciò un traditore della mia razza >> disse lui con rimorso nel pensare cosa ha fatto e per quale causa ha venduto la propria vita in quella vita di agonie, e di sicuro aver incontrato quella bambina è l’unico bene di una sua piccola redenzione, << Mio padre è stato tradito e poi ucciso dal suo signore >> disse lei mentre le lacrime si accumulavano sul volto e Faustus poteva solo provare tenerezza per quella bambina che credeva essere un maschio, la abbracciò come per sostenerla ma senza versare lacrime per via del suo detto “non verserò lacrime ne ora ne le verserò mai” però spesso se si fermasse su alcune cose dovrebbe versare lacrime e anche più di quante pensa.
Dopo aver confortato Xilel, Faustus decide di muoversi prima che il sole sorga e dia inizio alla giornata, quindi lui e la compagna si diressero verso ciò che poteva essere un riparo almeno fino a quando non fosse arrivata la sera successiva in cui avrebbero continuato il cammino ma si sentì in obbligo a insegnare le basi di una buona difesa alla giovane allieva nel caso si trovi da sola a combattere con un eventuale nemico, e quindi improvvisò dei bastoni in legno a farle fare una difesa contro i lupi, quindi la guardava parare i colpi che lui le causava << Ancora non ci siamo ti fai colpire dal bastone >> disse lui sbuffando mentre la infante parava i colpi  mentre il respiro le diventava più affannoso << Basta così meglio di come hai fatto ora non puoi più fare >> disse fermandosi e lasciando crollare nel sonno la pargola mentre lui si sdraiava accanto a lei augurando un buon riposo mentre lei già dormiva esausta ed esanime, era incredibile come i primi cambiamenti si facessero sentire tra i due, ancora non le obbediva alla perfezione ma almeno ascoltava quando lui le diceva come tenere il bastone per difendersi tocca fare qualsiasi cosa, anche quella meno gradita.
La notte successiva nel mentre giravano per la foresta trovarono un vero branco di lupi da sfidare  che dopo averli fiutati ad entrambi li stavano per assaltare e Xile era davvero in serio pericolo, però fu il vero motivo che ha messo a prova la sua capacità di sopravvivenza in quanto prendendo un bastone lo dava in testa ai lupi prima di schivarli, essi mugugnavano di dolore di fronte alla botta ricevuta, e di certo i due non si sarebbero fermati Faustus ne uccise uno  e al fine di quella battaglia infatti il branco era fuggito e per i due si apriva la strada da cui proseguire, di certo era strano, lei prosegui con il vampiro che prese in spalla il lupo morto, lui dopo molto ai primi raggi di sole trovò un passaggio in cui si fermò a riposare con lei che vedeva se vi era brutto tempo per continuare  a camminare, intanto il vampiro stava scuoiando il lupo morto e se tutto andava bene ci sarebbe stato stufato di lupo, la pelliccia servì solo a Faustus per coprirsi mentre quando fu pronto Xilel si divorò lo stufato di lupo e di carne ce ne era ancora, sarebbe bastata per i prossimi mesi, e a guardarla il vampiro quasi rise nel vedere la piccolina strappare la carne di quel osso le sembrava quasi un vampiro digiunato da anni, quello che era diventato lui infondo.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Il curatore ***


Bosco a est di Vesserbude Secondo e mezzo anno prima di arrivare secondo e mezzo anno dopo la morte di Raziel
Dopo la breve pausa il viaggio poteva continuare con il brutto tempo avrebbero risparmiato qualche giorno del viaggio vero e proprio verso Vesserbude, intanto il tempo minacciava una sorta di tempesta che quel giorno non si poteva abbattere visto il clima umido che c’era e quindi proseguire per buona parte di tre giorni fu una fortuna per i due, però questo non cambiò i piani di molto visto che ormai il primo anno stava passando, e quando venne la neve divenne un incubo per entrambi, Faustus subiva i danni dall’acqua si come non era ben protetto pur la pelliccia di lupo, e Xilel si stava ammalando piano piano, come ogni umano anche la piccolina aveva freddo e di sicuro respirava con affanno, e la neve le superava la vita e forse lei era la più affaticata in tutto quello, il viaggio doveva arrestarsi e il vampiro doveva cercare un curatore, se solo avesse avuto il suo dono oscuro in quel momento, avrebbero potuto saltare fino a giungere alla meta e avrebbero potuto trovare subito un curatore, ma ora si limitò a prenderla in braccio e portarla sulla schiena coperta dal manto del lupo, anche se le condizioni stavano peggiorando e poco a poco sarebbe forse morta, non era previsto di trasformare Xilel in una vampira così giovane, ma poteva essere una soluzione se costretto a farlo, camminava anche lui a fatica in mezzo al gelo e la neve, pur che sia immortale, era frustrante sapersi in quella situazione e non poter fare niente per migliorare di poco la situazione, non era possibile e si andava avanti così quelle notti di neve sembravano deriderli e il giorno si faticava così era sempre più difficile il cammino, e la piccola erano venuti le allucinazioni, se non avessero trovato una taverna tranquilla dove curarla Faustus si sarebbe dannato perché non conosceva buoni metodi di medicina, la fortuna però li assisti quando un curatore di una regione al di fuori di Nosgoth li notò e conducendoli verso una locanda che ha trovato li fece ospitare nella sua camera dove poteva lasciarli riposare, << Per favore cura lei >> disse lui non interessandosi al fatto che si era ustionato con la neve sciolta e il curatore stava curando entrambi << Stai tranquillo il rimedio che le ho fatto bere è abbastanza potente, tocca pesare a te invece >> disse lui rassicurando il vampiro che continuava a stare al fianco della bambina accarezzandole i capelli come dirle “andrà tutto bene”  per poi andare a dormire in un angolo, il curatore pensò bene di prendere nuovi abiti ai due ospiti.
Mentre il curatore era uscito Faustus ne approfittò per avvicinarsi a Xilel che stava dormendo e si stava agitando nel sonno, allora assicurandosi che nessuno lo guardasse le prese la piccola fredda mano della compagna e le accarezzò ancora i capelli d’argento “Cosa ci fai a provare un sentimento quasi mortale per un umano poi? “ si insultò per quello che stava facendo come se quella cosa potesse cambiare qualcosa ma forse sì la piccola di si era calmata da quando l’aveva presa per meno, anche lui era distrutto si mise con la testa di fianco a lei sul cuscino mettendosi quasi a dormire vicino a lei in un atto quasi paterno pur non avendo niente in comune quei due.
Intanto il curatore entrò in stanza con tutto quello che gli serviva per curare i due e vide gli ospiti dormire insieme e non se la sentiva di svegliarli, che posò il tutto sul proprio bancone contando spezie e quello che gli serviva per preparare una medicina alla bambina, infatti dopo averla terminata svegliò la piccola << Ehi ho una cosa per farti guarire >> disse lui mentre lei apriva gli occhi << Dov’è il mio papà? >> chiese lei mentre apriva un occhio molto stanca << è di fianco a te dai bevi tra poco avrai bisogno di energie >> disse lui mentre le dava la medicina che la bambina bevve senza esitazioni, per poi smettere << che brave bambine che siamo ora torna a dormire dopo domani starai al cento delle tue forze >> le disse lui mentre lei stava già prendendo la coperta per dormire, poi si svegliò il vampiro per via dell’istinto di fame << Bene ci siamo svegliati vedo >> disse il curatore sorridendo mentre lui era confuso << Ah ora ricordo il buon samaritano della neve >> disse il vampiro stordito << Allora ti ricordi ti ho portato qualcosa >> disse porgendogli un paio di abiti mentre lui li scrutava non erano come quelli che portava solitamente, erano poveri e anche non gli piacevano ma forse erano meglio di quelli che portava al momento, non c’erano altre soluzione << La piccola ti ha nominato >> disse lui facendo stupire Faustus ma non credeva che lo avesse nominato << Sei suo padre? >> chiese << No >> rispose lui incrociando le braccia e deluso guardò il guaritore che in silenzio stava studiando il vampiro, << Tu stai soffrendo per la mancanza del dono oscuro, tra pochi anni morirai veramente >> gli disse il guaritore << Come fai a saperlo? >> chiese lui infastidito il guaritore sorridendo disse un'unica cosa ma che fece innervosire il vampiro << Ti ho studiato e guarda caso io so come curarti quindi ti consiglio di fidarti e lasciarti operare >> Faustus non rispose nell’azione di prendere l’uomo per il collo e sbatterlo contro il muro e fargli uno sguardo assassino << Senti non so chi tu sia ma niente viene con niente, cosa vuoi in cambio dell’operazione? >> gli chiese << Se mi permetterai di portare il bambino con me forse… >> disse lui e Faustus ci pensò a cosa significasse ciò ma già sapeva che cosa si riceve a tradire e lui ha tradito già in passato non si sarebbe macchiato di tale infamia << No… per niente al mondo >> rispose lui lasciando andare il medico << Allora le infamie che ti hanno lanciato non erano vere >> disse il medico rialzandosi e tenendosi il collo, << Se vuoi dire l’infamia di traditore si, ho tradito la mia vecchia legione >> disse Faustus rimettendosi di fianco al’ allieva, << Davvero? Amico >> disse lui facendosi riconoscere << Josesh? Non eri in Cina fuori Nosgoth? >> chiese il vampiro e il vecchio curatore si trasformò in un giovine dai capelli avvolti in una treccia di colore castano e gli abiti di origine orientale << Ciao Faustus >> disse lui << Brutto scemo! Hai di nuovo detto una delle tue solite cazzate! >> gridò ridendo << Pen niente amico, mentre tu eri alla conquista di Nosgoth, io sono andato veramente in oriente e ci sono stato cinquanta anni, sai che passano in fretta? >> chiese lui  e l’amico era davvero stupito di ciò << E cosa ti ha spinto a tornare qua? >> chiese lui curioso di saperlo << Ma lo sai già chi mi ha spinto a tornare, non potevo lasciare un impulsivo come te allo sbaraglio >> disse lui facendo una butta e beccandosi un pugno affettuoso sulla spalla dall’ amico << Ahi fai male lo sai? >> chiese il curatore << Lo hai voluto tu, non devi tirarmi fuori questi discorsi >> disse lui ridendo, << Ok comunque per quanto riguarda la operazione? >> chiese << No, te l’ho detto Xilel non te la do >> disse il vampiro deciso << In verità mi interessa studiare come sti stavi corrompendo >> disse lui facendo rimanere sbigottito il vampiro << In tal caso mi vedo costretto a non rifiutare, vorrei vivere almeno per vederlo trasformato in vampiro >> disse lui con gran sorpresa del amico << Ti sei affezionato a quel umano? Ah poi non è un lui ma una lei >> disse il curatore al amico facendolo rimanere di stucco << Non dovrebbe importarmi visto che voglio vendicarmi di Kain e se sia un lui o una lei impara in fretta >> disse con menefreghismo e incrociando le braccia << Comunque da oggi ti seguo pure io visto che qualcuno deve assicurarsi che le vostre ferite non si infettino >> disse lui ghignando con occhi luccicanti solo al pensiero di studiare il vampiro per bene.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** I cugini ***


Clan di Dumah a Nord del santuario dei clan
Dunah si doveva preparare a diventare una vampira completa ormai era il suo diciannovesimo anno di età ed era il momento di cambiare per lei, sapeva che dopo di lei anche Xilel sarebbe diventata una vampira, ma voleva che lei fosse lì con gli altri cugini, ma da quando chiedeva del clan dei Razielim il padre di lei aveva sempre una scusa per non farla andare, ormai anche i propri attendenti facevano tante domande per conto di lei e tutte con le stesse risposte, si era nauseata, ora con il raggiungimento della infantilità avrebbe dovuto aspettare diversi anni prima di uscire,  e quel giorno era fondamentale per lei e vorrebbe davvero che la cugina ci fosse quindi ha chiesto a un attendente di andare a  prenderla ma purtroppo il ritorno non era stato soddisfatto << Lady Dunah, purtroppo Lady Xilel non era disponibile ha avuto…. >> disse non finendo interrotta dalla giovine vampira << Un allenamento extra sì la so già >>  concluse e si mise sul letto a piangere disperata erano tre anni che non la vede è vero che la cugina si doveva preparare per diventare una vampira d’elìte ma quello le sembrava troppo, la attendente cercò di consolarla << La prego signorina deve iniziare e rovinare il suo trucco, tutti i Dumahim vogliono che lei prendesse l’incarico seriamente, oggi lei diverrà una vampira d’elite quindi le consiglierei di lasciare perdere il clan dei Razielim per un po’ dopo potrà viaggiare dove vuole >> disse l’attendente per distrarla << Promettimi che allora lascerai che io la cerchi dopo la cerimonia la possa andare a cercare >> disse Dunah disperata << Sareste troppo debole meglio che lo faccia dopo aver superato il periodo di infantilità  >> disse  la donna lasciando che la sua padrona si alzasse dal letto e si risistemasse << Va bene ma promettimelo >> disse lei, la vampira annuì << Promesso >> disse per poi lasciarla andare e uscire e li vi era il padre pronto a morderla e così facendo l’avrebbe completata.
Stava percorrendo con cura il percorso steso per la cerimonia, lei  immaginò che li vi fossero anche Xilel e Raziel, li desiderava molto, ma giunto sul ultimo gradino ascoltò il discorso del padre sul fatto che lei è la futura capostipite e chiunque avrebbe chiesto la sua mano se lei solo affrontandoli avrebbe dovuto scegliere il più forte, l’ironia era che la madre di Dunah non era stata scelta perché era forte ma perché piaceva al padre quindi alla vampira sembrò un contro senso che a lei venisse chiesto di sceglierne un marito forte dopo quello che era successo con la propria madre, alla fine venne morta dal padre il sangue prelevato in gran parte lasciandola in fin di vita per poi stare sopra un altare tre giorni prima che il sangue le venisse restituito, al primo risveglio come semi vampira le era stato fatto bere sangue di propri simili a quel risveglio invece bevve il sangue di Dumah, e fu lasciata così quasi tre minuti poi si staccò da sola sedendosi sul altare ancora era notte quindi quando dissero che la cerimonia era finita la Dumahim eseguita fu portata nelle sue abitazioni con il consiglio di non uscire per almeno per altri nove anni, e se usciva di rimanere nei pressi del clan.
Stare dentro a quelle stanze la annoiava preferiva quando i cugini le venivano a fare visita e da un po’ che tiene un diario dove scrive le cose e non riesce a non parlare almeno con quello di Xilel e della sua improvvisa scomparsa con il padre, se solo quel giorno a quella riunione fosse andata anche lei forse saprebbe in questo momento dov’è la sua piccola “Lel-xi” le mancava e ciò si sviluppava in malinconia Dunah ha anche iniziato un periodo di depressione e piangeva ogni volta chiedendo solo risposte, cose che Dumah ha vietato di dire agli attendenti della figlia e soprattutto anche agli altri membri del clan, in quella notte si ripromise solo di scoprire da sola la verità.
Intanto nei territori a ovest, Clan dei Turelim
Tauros stava discutendo sulla cerimonia finale di Dunah << è stato affascinante quando le ha conservato per quei tre giorni il sangue prima di darglielo, voi che dite padre? >> chiese il figlio << Dico che ti dovresti preparare e basta, dopo Dunah toccherà a te >> Disse Turel guardandolo sprezzante per poi venire fermato da due attendenti << Lord Turel vorremmo parlarle un momento >> disse lei lui si voltò << Vai nelle tue stanze Tauros adesso sono impegnato >> disse il padre scacciando il figlio da quel luogo, lui tirò un profondo sbuffo incrociando le braccia ma ricevendo un ringhio feroce  di risposta, capì subito che doveva andarsene in quel momento, raggiunte le proprie stanze sbuffò ancora più forte della prima sala e si gettò su una poltrona seguito dalla sua attendente << Lord Tauros >> disse lei << Hai le informazioni su ciò che ti ho chiesto? >> chiese lui << Certo ma siete sicuro di non volerle condividere con Lord Turel? >> chiese lei << No, per niente >> disse il giovinotto ancora in età sui tredici anni  << Ledy Xilel è stata avvistata secondo le informazioni a Meridian in capitale e poi di recente a Vesserbude, non ho ancora la precisa ubicazione ma dovrei investigare in modo approfondito infondo vostra cugina è scomparsa come il capo clan e l’intero clan dei Razielim ormai nel clan di Dumah non se ne fa più professione di parola >> disse l’attendente << E negli altri clan?>> chiese << i Rahabim sono troppo impegnati nel progresso, i Zephonim non si stanno sprecando più di tanto, e i Melchiahim sono quelli che per ora danno sforzi non tanto rassicuranti per la ricerca, per ora è difficile definire ogni cosa >> disse lei si come a cercarla erano tutti attendenti e poi cosa avrebbero fatto se mai fossero riusciti a trovare Xilel era un mistero perché tutti i clan la cercassero, almeno i capostipiti, i cugini però era sicuro che volevano solo ritrovarla per farla tornare in modo da non avere un cambiamento troppo drastico, ormai per Tauros era chiaro e accettato, Raziel era morto in qualche modo, il clan sterminato da qualcuno, e Xilel forse morta o forse viva se fortunata, quindi non sperava in un Happy End, come le due cugine Dunah e Malchia, il cugino Rainer, invece secondo lui solo Saphire ha capito tutto ma neanche lui sa la mano dietro a tale storia vi sia, forse anche Kain in persona, non è trascorso molto tempo da quando ha visitato il santuario dei clan e  subito dopo lui è stato il momento di Saphire con cui ha avuto un discorso molto intelligente sulla cosa, di certo i dipinti di guerra fanno di quel posto un luogo di ritrovo delle leggende, e chi va lì di solito porta delle novità ma ciò non vale più per il clan di Raziel visto che  sono “Morti” ancora non era certa tale cosa, e anche non comunicata, di se sapeva solo che gli zii non volevano più vedersi e il cerchio dei clan era stato spezzato definitivamente, ma ciò non doveva impedire ai figli dei clan di non vedersi verso la teoria ma la pratica era diversa, Tauros sapeva fare teorie proprio come Rainer ma non era abbastanza bravo a confermarle come per il cugino, se solo avesse potuto avvicinarsi al clan di Rahab forse avrebbe incontrato il cugino e insieme avrebbero potuto chiarire il mistero ma per il momento non era completo e quindi rischiare di finire uccisi non era un opzione fattibile ne per lui ne tanto meno per il padre che ora doveva vedersela con i suoi così detti “Affari” che lui non conosceva.
Prese carta e penna e iniziò a scrivere una lettera per il cugino, l’avrebbe consegnata direttamente a Mincye una Turelim molto abile nel infiltrarsi, l’avrebbe fatto lei da tramite per Rainer, così non avrebbe avuto difficoltà con lo scambio di informazioni e di teorie, mentre scriveva il giovane pensò solo a come risolvere quel mistero per dare pace alla cugina che ora era bloccata di forza in quelle mura a nord dove lo stemma dei Dumahim sorgeva.
A sud del santuario dei Clan, clan di Rahab
Rainer osservava gli stemmi degli altri clan e in compagnia di Malachia prima che i genitori proibiscano anche a loro di vedersi entrambi stavano scrutando l’orizzonte in cerca di una sola bandiera color rosso, o di una piccola sagoma dai capelli bianchi << Oggi è il quarto anno che passa Rainer dobbiamo arrenderci >> disse la piccola mentre si metteva a seduta a gambe conserte nascondendo il volto tra le braccia << Mal non fare così, io lo sento che è viva >> disse il bambino mentre continuava a scrutare e la cugina ormai era poco insistente sulla cosa << Come fai a dirlo sono passati tre anni, e io ho nove anni e tu undici >> disse lei malinconica e aggiungendo << Aveva la mia età quando è scomparsa ed era al santuario dei clan è tutto quello che sappiamo dai nostri genitori >>, Rainer la guardò stranito << è ciò che ci dicono loro ma di zio Raziel? >> chiese lui alla cugina e lei prontamente rispose << Papà dice che lui la sta cercando da solo con altri attendenti e che quindi non sarà di ritorno forse per molto tempo >> fu allora che il cugino fece le sue riflessioni prendendo una penna e dell’inchiostro con un foglio di carta disegnando ciò che è successo, << Mio padre non ha mai precisato tale cosa anzi non ha detto nulla su zio Raziel, ma solo che Xilel sia stata rapita >> chiarì Rainer e subito i due si trovarono a chiedersi quali altre versioni abbiano gli altri cugini, solo che era impossibile avvicinarsi a due perché  sia attendenti che tutti i membri dei clan hanno l’ordine di non far avvicinare nessuno dei clan rivali soprattutto i cugini, infatti già è stato un miracolo che Mal e Rai si siano potuti vedere perché i clan dei due non si sono i nemicati tra di loro, ma presto sarebbe andato tutto perduto anche Rahab e Melchiah non avrebbero più avuto motivi per vedersi e in seguito Mal e Rai non si sarebbero più potuti vedere per questo stavano facendo gran parte del lavoro, poi videro Mincye con una lettera in mano i due calarono il secchio per prendere ciò che portava lei quando finì di posare ciò che ha portato strattonò la corda due volte dando il segnale di alzare, i due lo fecero e vi trovarono una lettera di Tauros a grande sorpresa Rainer l’aprì e lesse il contenuto:
Caro Rainer
Come puoi aver capito se ti scrivo utilizzando un servitore come recapito è perché anche io non mi posso più recare di persona al clan di Rahab, questo lo sappiamo bene cosa mi succederebbe se lo facessi e non c’è lo possiamo permettere ne te ne me di rischiare la pelle. Ma ora continuiamo al motivo per cui ti ho inviato la lettera tutti noi cugini abbiamo iniziato a indagare insieme in grande segreto dai nostri capi clan, a parte Saphire che non ne ha avuto per niente intenzione, la questione riguarda le mie informazioni comparate alle tue non sapendo quali sono posso dirti solo che la nostra cara cugina del clan di cui non si sa più nulla secondo mio padre è caduta nel abisso ed’è morta, ma ciò non è vero perché  Merod la mia attendente mi ha appena detto che è stata avvistata una ragazzina nei tre anni prima di questo anno, prima a Meridian in capitale poi a Vesserburde, ora tocca a te ricollegare i pezzi che abbiamo, ma so una cosa se è vero lei non è mai ne morta ne scomparsa forse neanche rapita come ti dissero a te.
Ora non posso più continuare questa lettera, ti auguro buona fortuna e spero che almeno tu riesca a capire la vera verità dietro ciò, dai i miei cordiali saluti a Mal se c’è con te.
Con affetto
Tauros
Per fortuna erano buone notizie, e informazioni utili in quella lettera entrambi dovevano fare attenzione a quello che dicevano, era una conferma di tre bugie sfatate ma ora come potevano due minorenni raggiungere Meridian o Vesserbude senza essere notati o fermati, le risposte si facevano più complicate in quel momento, e poi ora nemmeno dei propri attendenti si potevano fidare, l’ordine era chiaro per chiunque nessuno poteva parlare più di Xilel o Raziel e del clan dei Razielim, erano le parole tabù e ormai numerose volte avevano chiesto ricevendo solo in cambio le fandonie che si inventavano i propri genitori sull’accaduto, potevano optare per scappare ma non era il momento, non erano completi e forse il giorno in cui lo sarebbero stati forse sarebbe stato troppo tardi.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Finalmente a Vesserbude ***


Arrivati a Vesserbude quella sera era vuota la città ma tranquilla però vi erano ancora un chilometro e cinquanta tre centimetri alla casa di Faustus, cosa che diede il tempo per pensare che la casa non poteva essere rimasta intatta come la lasciò tempo fa il suo proprietario l’ha lasciata infatti già d’avanti la porta non si apriva, e quindi il padrone di casa in persona dovette sfondare la porta con un calcio e così manomettendo la chiusura << Ottimo se dovessero arrivare i ladri siamo messi bene >> disse il curatore che ancora non ha capito la necessità del calcio quando sarebbe bastato spingere un altro po’ per aprirla << Eccomi a casa >> disse il vampiro facendo entrare la sua allieva ancora umana che tossì per colpa della polvere e si tappò il naso per colpa della puzza di chiuso << Cos’hai colpa della polvere? >> chiese guardando la piccola << mi sa anche la puzza di chiuso Faust da quanto tempo non torni più qui? >> chiese Josesh,  e il vampiro contò a dita << 92 anni da quando sono entrato tra i legionari alla mia cattura da parte dei miei ex alleati >>  rispose lui convinto << Allora puoi immaginare che questo posto sia uno schifo soprattutto per una  bambina >> disse il curatore al vampiro << Allora fate voi le pulizie io apprezzo casa mia così com’è >>  disse il vampiro sbuffando e provando a sedersi su una sedia di legno solo che quando si appoggiò la sedia non era messa bene quindi si distrusse sotto il generoso peso del culo di Faustus causando una caduta imbarazzante al vampiro che provocò le risate dei suoi due compagni e lui fece un ringhio silenzioso.
Infatti la mattina successiva non ebbero il tempo di riposare, quindi per il vampiro non poteva iniziare l’allenamento della allieva come previsto, per via delle pulizie infatti già di mattina la gente aggirandosi vicino alla casa notava che vi erano degli individui che la pulivano dalla polvere all’interno, e di sicuro è un quartiere che molti preferiscono fare gli affari propri, una cosa davvero giusta, infatti Xilel andando al mercato per prendere da mangiare per se, e delle spezie per Josesh non incontrò gente che la volesse derubare per via del suo stato di povertà apparente infatti tornata a casa non era in ordine ma vivibile << Dovresti cambiarti gli abiti e lavarti >> disse il curatore alla piccola adolescente e lei annui preparando una tinozza di acqua fredda, mentre la riempiva si poteva notare che Josesh stava cucendo degli altri abiti per la giovane.
Passati altri due anni Xilel aveva appreso come combattere corpo a corpo e di sicuro parava bene le mosse di Faustus, visto che  era la prima volta per il vampiro che usava il pieno di se contro una semplice umana, era il momento che Xilel imparasse a combattere con un arma bianca, quindi per lei fece forgiare da un abile fabbro una spada non molto pesante per lei in modo che la maneggiasse senza problemi all’andatura o farla essere troppo sgraziata nei movimenti che dovevano essere precisi, visto che il combattimento si sarebbe basato come un ballo e l’arma doveva fare movimenti danzanti perfetti come la sua portatrice, ma si ricordò anche che Xilel sarebbe diventato un mezzo vampiro ciò significava morderla con il giusto sangue rituale per non alterarla del tutto, infatti la stava addestrando a qualsiasi cosa anche a lanciare coltelli, per lui un allieva che afferrava ciò che le diceva era utile anzi era più che obbediente, solo che due uomini e un curatore non avrebbero messo in ginocchio un armata delle tenebre, soprattutto se quell’armata era di Kain, però c’erano tre vampiri legionari come lui che potevano fare la differenza per le loro abilità, trovarli era difficile si come due di loro erano morti da tempo, e uno era addormentato e incapacitato di risvegliarsi. Ma la cosa più importante era rendere Xilel una metà vampiro sarebbe stata più forte di un umano ma poco più forte di un vampiro adolescente allo stadio completo, intanto nel mentre Faustus ragionava come trasformare l’allieva lei era già in allenamento ma lui la fermò << No, ora non ti devi allenare, oggi devi cambiare >> le disse guardandola seriamente << Sicuro? sai che ci vuole tempo? >> chiese Josesh al amico non molto sicuro di voler trasformare la giovane ma lei ormai era sicura che quel fato fosse suo << Xilel sei sempre in tempo per rifiutare >> aggiunse il curatore << No, accetto il fato, sono pronta a essere solo la metà di un completo >> disse lei non avendo dubbi così sarebbe diventata più forte, e di sicuro nei combattimenti successivi avrebbe imparato a gestire i propri poteri nuovi, e poi doveva regolare i conti con la propria ex famiglia, una decisione che ha già preso da quel fatidico giorno in cui perse suo padre e ottenne l’esilio dalla vecchia casa, dove le sue spoglie mai torneranno e forse verrà ricordata solo come umana di genere bastarda nata dal rapporto di una donna di cui non si sa nemmeno le origini e un vampiro, fu così che il vampiro la sera stessa decise di fare il sortilegio prese metà del sangue della giovane e lo tenne in corpo tre giorni prima di restituirlo con metà del virus in atto, Josesh quel giorno la  sottopose a un iniezione che avrebbe impedito al sangue di vampiro di trasformarla del tutto, avrebbe avuto un mana limitato, i doni oscuro non si sarebbero potuti evolvere, l’evoluzione fisica era nulla a parte per i canini che le servivano a nutrirsi di sangue, la sua resistenza e raddoppiata ma può comunque stancarsi, non avrebbe posseduto un vero e proprio istinto killer o di caccia ma poteva ottenerlo da se, l’acqua e la luce non l’avrebbero danneggiata ma il fuoco poteva dannarla, anche i paletti in quello stadio la potevano uccidere se conficcati bene nel cuore, la propria rigenerazione rimane uguale a quella umana, però man mano con il continuò dell’ crescere anche se poco alcune debolezze naturali dei vampiri e quelle umane sarebbero state sostituiti con nuove tipi di forze, ovviamente lei fu informata prima che la lasciassero addestrare. Faustus tornò ad allenarla quasi subito per esaminarla del suo livello di potenza, colpiva stando sempre attenta a come schivare, lei sembrava danzare quando schivava ormai le ha insegnato fin bene come fare, ma faceva sempre ormai il suo maestro era un avversario quasi prevedibile c’era bisogno di un altro vampiro per apprendere nuove tecniche di combattimento, invece che sempre le stesse, quella sera si convinse a partire di nuovo per altri luoghi.
La mattina successiva infatti si trovavano persi in un bosco  << Bene cosa avevi in mente di fare? >> chiese Josesh mentre Xilel era dentro la grotta << Semplice trovare altri compagni per allenare la mia allieva >> rispose il vampiro convinto << Sicuro, ti ricordi che Marcus è morto perché impalato da quella croce nella chiesa en poi bruciato, il corpo di Sebastian distrutto dall’esplosione, Magnus morto e assorbito da Kain >> disse Josesh ricordandoglielo e Faustus si trovò a pensare << Poi tu ti devi operare giusto per ricordo >> aggiunse il curatore << Doh >> esclamo di sicuro niente era sicuro in quei tempi nemmeno i tempi e furono colpiti da un terremoto << Ancora? >> chiese l’ ibrida << Ormai stanno aumentando, dovremmo provare ad andarcene da qui >> disse il vampiro  riprendendo di giorno la camminata protetto dalla proprio vestiario mentre Xilel non avrebbe subito danni, nel mentre camminavano vennero notati da dei Sarafan, e a Xilel era venuta fame  come per il compare vampiro, quindi fu una caccia un po’ improvvisata visto che la colazione stava lottando contro di loro, << Morite maledetti Vampiri! >> urlò uno di loro mentre si fiondava in attacco mentre l’altro lo seguiva però la loro sfortuna fu nello stile di combattimento di Xilel e nelle unghie di Faustus che fecero da lacerante nella carne facendo dissanguare le vittime che si reggevano sempre di meno in piedi rispetto al inizio del combattimento, Xilel si piombò dietro i due e spezzò con un colpo netto i colli delle vittime facendoli rimanere stecchiti a terra senza fiato, in seguito i due morsero il collo alle vittime e iniziando a succhiare ridussero i cadaveri senza sangue.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Il demone delle ombre Vs Tauros, Rainer e Malachia ***


Intanto nel clan di Zephon a sud est
Era giunto anche il momento di Saphire, lui crede alla verità che semplicemente la cugina gli sia caduta dell’abisso visto la “intelligenza” degli Zephonim, non voleva cercarla perché non sarebbe servito a niente e ora che non succedeva niente di particolare il ragazzo aveva solo a che fare con qualche studio di vecchi libri ma di certo niente di nuovo, ristudiando il bestiario di Nosgoth aggiornato, e visto le bestie che vi erano li fuori lui ringraziava di essere al sicuro nella cattedrale silenziosa, e di certo la cugina non si sarebbe potuta salvare essendo ancora umana secondo i criteri che il clan dei Razielim non esiste più e ormai per uscire sarebbe stato troppo tardi, Zephon si stava evolvendo il padre diventava sempre più un insetto e il corpo si stava inglobando dentro la cattedrale, Saphire ne era immune per quel momento ma non per molto, avrebbe voluto sapere come andava con gli altri cugini, ma ora poteva solo leggere lettere di suppliche di aiuto da parte loro per trovare Xilel, ma lui le ha ignorate se non l’avesse fatto forse in quel momento sarebbe come nel caso di Mal nel clan di Rahab o nel clan di Dumah con Dunah, invece ha voluto ignorare e ora era in quella prigione aspettando il degrado del proprio corpo mentre guardava oltre rimpiangendo alcune scelte ma altre le avrebbe mantenute volentieri, ma poi sospirò perché se voleva poteva benissimo scappare ma era difficile non farsi sgamare in quella situazione, fu chiamato dal padre si preparò ad andare forse era per i soliti allenamenti che teneva sempre a quell’ora.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Intanto nel lungo viaggio Faustus, Xilel e Josesh riuscirono a ritrovarsi in un canyon, senza più riuscire a trovare la via per tornare indietro, e ora i due compagni del vampiro si ritrovano costretti a dover controllare le direzioni delle stelle ma più giravano e più tornava nello stesso posto e per sfortuna Xilel non ha imparato la magia del teletrasporto se no avrebbero fatto miracoli per tornare indietro, << Ottimo genio ora dove siamo? >> chiese il curatore interpellando il vampiro che li ha condotti fin li senza ascoltare << Aspetta ci sto pensando perché sono venuto qui >> disse lui ironico sulla cosa, mentre Xilel disegnava sul terreno linee invisibili, però capì che il posto non era normale, il dubbio è che sono arrivati fin li senza che nessuno li attaccasse o fermasse, e perché si ritrovavano sempre nello stesso punto ogni volta che loro andavano in altre direzioni, li c’era qualcosa, iniziò a tastare le pareti mente i due compagni litigavano, trovò solo una vecchia casa bruciata ma ottima per ripararsi dal sole nascente, << Venite ho trovato qualcosa >> disse lei i due la raggiunsero e videro la casa e di ragione vi entrarono dentro non vi abitava nessuno ma un tempo forse era abitata, ma ora il proprietario poteva essere scappato o morto nell’incendio, comunque arrivato il sole i due vampiri iniziarono a camminare su e giù per la stanza, aspettando la notte e nel mentre i due si addormentarono nel giorno, il curatore creava le proprie medicine, ma un'altra minaccia si doveva palesare.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Intanto nel santuario dei clan,
i cugini si erano riuniti per scortare i genitori a un incontro nel mentre Tauros, Rainer, e Malachia si radunarono, Dunah non poteva andare per ordini del padre e Saphire ha voluto mantenere la sua decisione per completo, i tre che si erano separati avevano avuto un idea di un piano per ricercare la verità << Quindi sei sicuro che non ci sia altra scelta? >> chiese Mal preoccupata << Non possiamo fare altro se la vogliamo trovare dobbiamo scappare ora >> disse Tauros impulsivo << Tao è facile per te, ma non hai contato che ci potrebbero mandare qualcuno alle calcagna? >> chiese Rainer mentre sistemava gli occhiali << Rainer tocca rischiare non possiamo lasciare che ci tengano imprigionati e poi se lei è viva voglio che riesca a tornare con noi, e che sia come noi forse sa anche molte cose che noi non sappiamo >> disse Tauros, << Si però forse non ci perdoneranno per questo tradimento >> disse Malachia demotivandosi << L’ho detto se Xilel sa qualcosa di zio Raziel e del clan è l’unica con quelle risposte tocca trovarla a tempo debito, non siamo stati mai li fuori e forse se non lo facciamo ora non lo faremo mai più quindi io andrò per cercarla voi potete fermarvi qui >> disse lui facendo il primo eroe << Anche io vengo >> disse Rainer sorridendo << mi avete convinto sono dentro >> disse Mal sorridendo << Cerchiamo di prendere le cose migliori dalle armerie dei nostri genitori >> disse Tauros prima di andarsene. Clan di Melchiah prima dell’incontro, necropoli 17:40 Malachia entrò nelle forniture del padre era riuscita ad entrare inventando la scusa di voler imparare a fare dei tipi di fasciature, e anche triturare alcune medicine e per l’armeria aveva bisogno di inventarsi un'altra scusa, ma li ora prese un sacco dove mettere i medicinali, prese molte erbe di cui ne conosceva gli effetti e molte bende non sapeva quanto tempo avrebbe continuato la ricerca, quindi doveva fare scorte e quindi doveva portarsi dietro il tomo per fabbricare le medicine, poi usci lasciando la borsa nascosta in un posto che solo lei conosceva, uno degli attendenti guardò la padrona che era uscita senza nessun farmaco << Ho deciso di allenarmi al tiro con l’arco >> disse lei mentre si dirigeva all’armeria i due attendenti fecero spallucce e la scortarono in armeria, prese l’arco che le regalò zio Turel. quel giorno lei si era allenata fino a sfinirsi onorando il regalo e continuò l’allenamento per oltre dieci anni, ora era una dei più bravi arcieri del proprio clan e continuava a migliorare, mentre faceva scorte di frecce dentro i porta frecce. Poi prese quelle per allenarsi e uscì andando al polimetro di tiro dove poteva prendere la mira, fece a occhio quanto mirare, ricordò le ultime settimane come erano andate, mentre tendeva l’arco poi scagliò la prima e così andò avanti fino a finirle e vide che aveva fatto centro e alcune erano però poco centrate, così sospirò aveva perso la voglia per via di una mancanza di suo padre, la mancanza di Xilel perché era l’unica che le dava quelle attenzioni che ha bisogno con Dunah. Era decisa quella sera sarebbe scappata e non avrebbe avuto ripensamenti.
Clan dei Rahabhim, nelle stanze private, ore 18:20 prima della fuga
Rainer stava controllando tutti i tomi di mangia che aveva, era d’accordo sul luogo di incontro e scappare per le sue vie era troppo facile, se i suoi attendenti si fossero tolti dalle scatole di sicuro poteva approfittare del fatto che il padre era ancora fuori per discutere con Zephon dei fatti burocratici non ha voglia di parlarne. Prese delle bende una spada, pulì uno dei suoi paia di occhiali e in seguito si preparò a uscire, fu visto dalla dolce madre che piano piano stava perdendo la bellezza che un tempo la caratterizzava dalle altre Rahabhim << Rainer dove vai, non aspetti tuo padre? >> chiese la donna con un piccolo sorriso lui la guardò con pietà << Madre andavo a fare un giro nelle biblioteche ultimamente c’è il rischio di incorrere in qualche Zephonhim impazzito >> rispose lui non voltandosi << Allora voglio venire anche io >> disse sorridendo e affiancandosi a lui prendendolo sotto braccio e iniziando a camminare con lui, tutto era silenzioso fino ad aver raggiunto un luogo in cui Rainer poteva scappare, il ragazzo si stupì per ciò << Non è la biblioteca >> disse lui guardando la madre calma e sorridente << Ma è dove vuoi essere te, ora credo che qui ci possiamo lasciare >> disse lei guardandolo lui notò le lacrime di sangue che si dovevano formare sul suo volto e non salutarla non rassicurarla gli sembrò giusto ciò che stava facendo << Mamma, allora lo sapevi? >> chiese lui guardando verso il basso << Una madre può opporsi a far crescere il proprio figlio? >> chiese prendendo il volto del giovane tra le mani e facendo sì che la guardasse e continuò << La fuori vedrai ciò per cui ti volevo proteggere, e delle menzogne e verità il nostro clan si sta macchiando, e sappi che tu potrai sempre tornare da me >> disse singhiozzando lui asciugò le lacrime della donna e per questo anche lui stava iniziando a piangere abbracciò la donna e disse solo frasi singhiozzanti << Arrivederci mamma >> poi prese in spalla lo zaino tolse gli occhiali mettendoli al sicuro e poi entrando in acqua e iniziando a nuotare, ricordava quei luoghi e sapeva come uscirne, lui in particolare non sentiva il dolore dell’acqua ma era più fragile alla luce del sole e al fuoco, quando uscì andò verso il luogo di incontro trovando Mal sulla strada che era decisa, ciò lo convinse ad andare avanti, al luogo di incontro trovò Tauros e da come era ridotto di certo riuscito a scappare senza pochi problemi forse no da parte del padre che si trovava al santuario con gli altri capi clan, ma forse i membri non hanno visto come bene il tutto.
Prima dell’incontro territorio dei Turelim
Tauros mentre era in armeria e stava selezionando l’alabarda e l’armatura più ottima da portarsi via per il viaggio, ha selezionato la armatura del Caos capendo come poteva usarla e di sicuro fare un danno grave ai nemici che lo possono pugnalare o altro sarebbe stato comodo per vincere in fretta, e per non parlare della alabarda preferita del padre, sarebbero in combinazioni armi utili, però gli serviva qualcosa per la ricerca e no un armatura da guerra, ma l’alabarda se la deve prendere, quindi pensò di prendere altri tipi come una in argento molto banale, ma nella tentazione si portò via proprio quella del Caos capendo che prendendo proprio quelle due cose avrebbe fatto incazzare il padre, ma non gli importava quelle armi per lui erano fighe e voleva almeno una volta nella vita provarle, ma quando tornerà di certo sarà dannato a morte solo per quel furto, così uscì tenendo nascoste quello che ha “rubato” e così si mise a percorrere la strada per iniziare a uscire dal clan, infatti sulla soglia qualcuno aveva suonato l’allarme per i furti, quindi il caro Tauros dovette in fretta vestirsi dell’armatura e sotto mano mise l’alabarda iniziando a correre perché i Turelim lo avrebbero linciato di certo, non fregandosi che fosse il figlio del capo, infatti si buttò in mezzo a un cespuglio pieno di rovi dove si riempi di spine e ferite lievi mentre strisciava e nei capelli andavano via qualche foglia infatti quel rovo di cespugli spinosi erano sparsi visto che per nascondersi sentì anche dei membri del clan che discutevano su dove fosse andato il “ladro” e che non l’avrebbero passato liscia se non lo avessero trovato, lui disperato doveva trattenere i mugugni mentre strisciava e pensava che non avrebbe mai più fatto la cazzata di rubare un armatura potente come quella del Caos, anzi se lo sarebbe tatuato, sempre che fosse uscito sano da quella situazione, per fortuna sentì subito le voci dei due cugini e venendo fuori dal cespuglio fu un sollievo. Durante l’incontro Malachia stava disinfettato le ferite al cugino e Rainer stava sospirando solo sentire perché era ridotto quel modo, però la fuga in ogni caso ha avuto successo per tutti e tre, ma come ha fatto Malachia a scappare sembra che abbia avuto problemi ma pochi forse del tipo decisionale, ma di sicuro non l’ha fermata se era li. L’importante era che fossero riusciti ad uscire, quindi il viaggio aveva inizio. Un paio di giorni dopo il viaggio dei tre verso Meridian, i tre ragazzi si stavano lamentando per via della luce del sole, quando i raggi filtravano sulla foresta Mal stava male perché non sopportava l’odore della propria carne bruciare, Rainer era sott’acqua e negli abissi pronto a riemergere nella sera, Tauros era a vegliare su Malachia, ma anche lui non è che se la passava bene, era l’unico difetto che avevano solo perché erano vampiri completi se fossero partito ancora come mezzi sangue avrebbero di certo marciato due giorni prima di fermarsi, aspettando la sera potevano solo dormire e lasciarsi alle spalle la dura fuga. Arrivata la sera si rimisero in marcia, Rainer riemerse e si sistemò gli occhiali mentre Malachia e Tauros erano qualche centimetro più in là, Meridian era lontana, ma i demoni e fu in quel momento che ne trovarono uno, ma molto potente, non si sarebbe per niente fatto scappare le tre prede.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
BOSS DEMONE DELLE OMBRE
Il demone si voltò verso i propri pasti, Rainer estrasse uno dei suoi tomi, Tauros teneva in alto l’alabarda, e Malachia tendeva l’arco armata di freccia, il demone aspettando la prima mossa sollevò una mano verso Malachia che gli lanciò una freccia normale ma fu distrutta e la mano la stava afferrando ma Rainer subito lanciò un incanto della luce scalfendo solo la mano del demone mentre Tauros a furia si era scagliato contro il demone con l’alabarda ma non facendogli niente. Di risposta il demone ruggì come per ridere spazzando i tre via, facendoli sbattere contro alberi e rocce, per un attimo Tauros stava per svenire ma si riprese, Rainer finì in acqua per sua fortuna e lo fece rinvenire in tempo mentre Malachia era svenuta del tutto e quindi facile preda per il demone che non si stava facendo sprecare l’occasione e quindi la mano si diresse a prendere il piccolo pasto e dirigerlo vicino alla bocca, in quel momento Rainer prese la spada incantandola con una magia del fuoco e uscendo dall’acqua fu rapido nel risalire il demone e tagliargli la mano liberando la cugina che con il forte tonfo e la rottura di alcune ossa sul bacino la fecero riprendere, fu allora che Mal guardò la scena respirando di affanno e prendendo subito l’arco per sferrare un'altra freccia ma Tauros la fermò e la prese in braccio dirigendosi all’interno di una caverna con il cugino che continuava a lanciare incanti di luce che lo scalfivano di poco, entrando avevano poco tempo prima che il demone avrebbe fatto franare la grotta << Dobbiamo assumere una strategia diversa >> disse Rainer << Ovvio genio cerca di pensare a qualcosa presto! >> gridò Malachia lui la sgridò << Non è così semplice come pensi! >> Tauros rifletteva su una cosa << Rainer come hai mozzato quella mano? >> chiese il cugino il cugino prese la spada e l’incanto della luce e spiegò in breve << Ho incantato l’arma che avevo con la luce >> in quel momento al cugino pesce saltò in testa una idea e prese l’alabarda << Incantiamo le armi forse con il fuoco e la luce ce la faremo >> i due annuirono era l’unica cosa con cui potevano agire, Tauros fece fare sull’alabarda l’incanto del fuoco mentre Mal preferì incantare l’arco con la luce, in tempo per scappare dalla grotta e mettersi in attacco, il demone fu pronto a colpire con la mano intatta, Mal saltò sopra un albero e mirando riuscì a colpire il demone negli occhi accecandolo, lui urlò e tentò una seconda volta di colpire i vampiri ma fu amputato anche dell’altra mano a causa di Tauros, il sangue del demone colava dagli arti amputati e gli occhi ormai cechi, il colpo di grazia avvenne solo da parte di Rainer e Tauros che decapitarono il demone e poi fecero esplodere la testa. Finita la battaglia pensarono di curarsi, per fortuna Malachia bevendo un po’ di sangue riuscì a far riprendere le ossa, facendola stare in piedi e iniziando a respirare con molta calma mentre i due cugini avevano ferite da niente, guardando il demone usci un dono i tre non volevano contenderselo così fecero a punti, Rainer aveva trovato il modo per sconfiggerlo ma aveva troppe magie proprie, Tauros non aveva altro se no la telecinesi e qualche altra mossa telecinetica gli sarebbe tornato utile un dono oscuro se lui non fosse stato troppo orgoglioso e testardo, Mal era l’unica rimasta e lei possedeva magie curative e un dono oscuro a lei che ha accecato il demone se lo meritava ma lei non voleva perché aveva paura di cosa si trattasse essendo un demone, decisione che però poteva essere vista come giusta o no, però sarebbe tornato utile se portato in dono al loro signore, ma nel pensare il dono oscuro scomparve, e i tre rimasero delusi ma nessuno dei tre da quel momento avrebbe fatto discussione chi avrebbe avuto il dono, ma sempre meglio che scoprirlo da soli. La marcia ricomincia dopo quella battaglia e la sosta per guarirsi, l’unico ostacolo era l’alba che stava giungendo quindi trovare una caverna fu la prima cosa che fecero. Intanto ai Clan. Kain si era innervosito a dover subire una riunione solo per avere a che fare con Xilel ma ormai le informazioni vaghe erano aumentate e ora la scomparsa di tre eredi stava portando il caos nel regno del sovrano oscuro, risolvere quel problema era un fastidio ma le voci che ultimamente il demone delle ombre, fosse morto a causa dei vampiri erano aumentate, quindi a parecchi capi clan continuavano a dire che erano i tre fuggitivi o l’ ultima dei Razielim, e il furto della armatura del Caos e della alabarda di Malek non erano un bel presagio anzi era la cosa che forse avrebbe potuto far cadere l’impero in un immediata rovina se qualcuno sapeva usare veramente bene armatura e arma, e come sempre i fratelli discutevano e mandavano dei colpi e accidenti a Turel perché aveva permesso il furto di tali oggetti << Nostro signore ha fatto male a fidarsi di te! >> urlò Dumah furioso per ciò << Se si fosse fidato di me invece signore forse sarei stato più prudente >> Zephon provocò ma Turel di risposta poteva solo abbassare la testa << Sarà di sicuro il caos >> disse Melchiah mentre si metteva una mano sulla faccia, Rahab era in pensiero più per l’erede che per gli oggetti << Ma i nostri figli sono fuori con le belve, se muoiono e noi moriamo chi farà le veci dei nostri clan? >> chiese il pesce disperandosi << Ti preoccupi di questo Rahab siamo eterni, noi potremmo governare per secoli e mai morire, e poi chi sarebbe così scemo da sfidarci? >> chiese Turel incazzandosi per ciò e di sicuro il povero Rahab non sarebbe stato ascoltato e intanto tutti iniziarono a litigare tra di loro per l’incapacità a gestire dei vampiri adolescenti e il furto, << E poi voi incapaci non siete ancora riusciti a trovare Xilel in sette anni! >> li rimproverò Turel e scatenò il caos << A non trovarla tutti noi ci siamo impegnati a trovare quella che è la nipote del nostro fratellino defunto! >> gridò Rahab << Ma cosa ha fatto Zephon ha pensato solo a se! >> gridò il fratello maggiore << Cosa?! Adesso anche me, per me è morta mia nipote se si può definire, morta come il clan dei Razielim e come Raziel! >> affermò il fratellino insetto con tono dispregiativo e menefreghista stupendo gli altri fratelli di tale affermazione Turel lo attacco gettandolo contro un pilastro << Non pronunciare mai, mai più il suo nome in quel modo! >> gridò infuriato Turel mentre guardava Zephon riprendersi con una smorfia di dolore Kain fu costretto a intervenire si come Turel stava caricando il povero Zephon << BASTA! >> gridò fermandoli entrambi e rimettendo il poco ordine che c’era, Intanto fuori dal santuario d’avanti alla porta Zaphire e Dunah stavano aspettando i rispettivi genitori ormai li scortavano loro i due si guardarono ancora una volta i tempi felici in cui correvano per i campi di Nosgoth tutti e sei erano finiti i bambini erano solo illusioni che vagavano nelle loro menti i ricordi si tramutavano in dolore ma come esprimerlo per entrambi era difficile accettare ciò che era successo, però Dunah iniziò il discorso << Saphire come va? >> chiese lei tra tutte le cose che voleva chiedergli << Bene, ora sono Lord Saphire se proprio vuoi saperlo >> Dunah rise << Te come Lord? Non ti ci vedo per niente >> disse lei e anche lui ridendo confermò << Però mio padre ha voluto così, però secondo te d’avvero Xilel ha sconfitto quel demone? E Secondo te centra anche con il furto dell’armatura e dell’alabarda? >> chiede Dunah piena di domande << No, Xilel non è stata secondo me, io la vidi Vasserbunde Ma forse non ero nemmeno sicuro che era lei >> disse lui << Allora forse è davvero morta >> disse Dunah ormai rassegnata << Speriamo che Mal, Tao e Ran stiano bene >> aggiunse chiamando con i diminutivi i propri cugini << No, in verità loro sono alla ricerca di Xilel, pensano che sia ancora viva >> Disse Zaphire facendo stupire la cugina << Allora tocca andare subito a cercarli cosa diamine aspettavi di dirlo! >> gridò Dunah stupita << Lo stanno facendo per te insomma! Non dobbiamo dirlo a nessuno capito! >> gridò lui alla cugina zittendola ma facendola preoccupare << Sapevo di non doverti dire niente ora vorrai di certo inseguirli, ma non è il caso Dunah sono bravi a orientarsi, e di sicuro ora sono ancora per il viaggio per Meridian >> disse lui << Allora vallo a dire a Kain, sta scoppiando il panico solo per questa storia >> disse Dunah premurosa << Ma non capisci che ora come ora se riferiamo ciò ai clan non rimarranno difese già le spie sono alla ricerca di una persona scomparsa, cosa succederà se le restati guardie andranno a prelevare quei tre o se noi lasciamo scoperti i ranghi, peggioreremo tutto rimaniamo qui e lasciamoli discutere fin che quei tre non si decideranno a tornare >> disse saphire zittendo la cugina che contraria borbottava e aspettava che finissero.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Attacco a Meridian ***


Intanto al Canyon
Faustus e Xilel studiavano le incisioni e accidentalmente Xilel inciampa su un interruttore che fa aprire una grotta, la grotta in particolare portava a una strana macchina mai vista prima, Josesh si mise a studiarla per capire di cosa si trattava, mentre Xilel propose di non toccare niente a Faustus che fu pienamente d’accordo, non volendosi rendere responsabile di una possibile esplosione o di una possibile causa di altri eventi funesti visto che gli è bastato il fatto che si sono dispersi nel canyon senza più trovare la via di ritorno a Vasserbunde, così dovettero aspettare un analisi del curatore che toccando quello che c’era e analizzandolo fece scattare un qualcosa nella macchina facendo sobbalzare i due vampiri e guardando la macchina iniziare a muoversi e la stanza fu avvolta in un bagliore che sembrò ai due vampiri che li bruciasse ma poi tutto si placò e tutto tornò come prima, << Non ci provare più! >> disse Faustus e Xilel insieme << Ok niente panico finche non capiamo cosa è successo >> disse il curatore come scusa i due vampiri sospirarono e uscirono a vedere se qualcosa era cambiato, infatti d’avanti avevano qualcosa di cambiato nella storia, qualcuno ora si aggirava nel deserto e si vedeva il signore dei Sarafan condurlo, ancora di forma non era sicura, ma era ferito e stava venendo portato all’interno di quel posto a forza, per curiosità Xilel volle seguirli mentre invece Faustus sapeva chi era quel uomo che veniva condotto lì e sapeva anche quando stava succedendo però non poteva lasciare la sua allieva da sola quindi la seguì.
Spostandosi all’interno della struttura la giovine era ben nascosta anche grazie al vampiro che le ha consigliato un buon nascondiglio per dirigersi verso la cella dove stavano trasportando l’uomo trascinato, e seguendo la strada ed evitando i carcerieri e alcuni prigionieri che ormai erano usciti di testa, arrivati d’avanti alla cella dove era rinchiuso l’uomo videro che il signore dei Sarafan ne stava uscendo, quindi per i due entrare fu semplice e Faustus rimase sorpreso di quanto presto avrebbe avuto a che fare con il compagno << Magnus?! >>  disse rimanendo stupefatto.
<< Cosa? >> chiese Xilel a Faustus non credendo che quel uomo fosse Magnus, il campione di Kain, capelli corvini con varie trecce e occhi azzurri, il fisico era esposto con ferite che per ora erano gravi, Fustus prese le catene per scioglierlo e liberarlo e Xilel lo aiuto nell’impresa prima che tornasse un carceriere per torturarlo del tutto o il signore dei Sarafan ancora peggio, presero tutti e due il vampiro, e purtroppo era pesante per il corpo di Xilel quindi Faustus fu costretto a far mettere Xilel sotto il braccio di Magnus come per lui << Che schifo è tutto sudato e molle >> disse lei lamentandosi << Ti sembra il momento di lamentarti? >> chiese lui mentre lo trasportavano tra le celle sempre accuratamente nascosti << è un miracolo che sia ancora svenuto, se si sveglia diventerà un toro quindi prega di essere giù fuori prima che si svegli >> aggiunse mentre raggiungevano l’esterno, uscirono senza fatiche e tornando per fortuna alla macchina Josesh sapeva dire di più su cosa era << Ragazzi dove lo avete trovato quello? >> chiese il curatore indicando il vampiro << Chiedilo a Faustus >> disse Xilel mettendolo giù con disgusto << Prigione eterna spero che tu Josesh ti ricorda di Magnus >> disse il vampiro al amico umano mentre iniziava a curare il futuro compagno, presero una ciotola e  la riempì con una bottiglia di sangue poi prese delle bende bagnandole nel liquido rosso e nel mentre si inzuppavano e chiese Xilel di aiutarlo a pulire il vampiro e con una scusa poco geniale << Sei una donna quindi hai un tocco più delicato e curato >> invece lei sbuffò e decise di aiutare prendendo un panno e di pulire le ferite senza usare acqua, ma usando  un panno umido di sangue e dopo usare le bende per avvolgere  busto e braccia, lasciando in seguito riposare il povero Magnus, mentre le ferite si guarivano,  aspettando Xilel doveva sapere una cosa Faustus prese da parte Xilel per informarla su cosa succedeva in quel tempo << Ora non so come dirtelo ma il tempo che stiamo vivendo adesso è una cosa che si svolge qui  in questa giornata che sta per venire, questo giorno non sarà sole ma pioverà io ero tra le schiere di attacco oggi Kain assalterà Meridian io ero dalla sua parte, e così Sebastian avrà il tempo per vibrare l’attacco, Kain si sconterà con il signore dei Sarafan, al tempo io dormivo nella mia tenda e aspettavo di scontrarmi con impazienza ero al oscuro, alla fine della battaglia con la sconfitta di Kain seppi tutto, però io ero disperato con la perdita di Kain così Marcus usò su di me il dono Malia facendomi passare Kain per un nemico caduto e l’odio che dovevo provare era una mera illusione che mi rimarrà fino alla morte di quest’ ultimo, >> disse lui  << Però non toglie il fatto che io abbia tradito la mia razza e l’abbia condannata a morte per conto di quei macellai >> aggiunse mentre ci ripensava << Non esiste redenzione per i traditori quindi? >> chiese Xilel lui annui mentre il ferito corrucciava la faccia aprendo gli occhi << Faustus cosa ci fai qui? >> chiese il vampiro osservando il compagno, << Magnus ho visto la tua assenza quindi sono venuto a vedere dove eri poi ho visto il signore dei Sarafan che ti sconfiggeva e ti stava portando qui, così ho… >> non lo fece finire che si imbufalì << Dovevi essere con il nostro signore! Non dovevi inseguirmi ora lui è allo scoperto in balia del signore dei Sarafan, dobbiamo subito andare da lui >> disse cercando di alzarsi ma le ferite non erano guarite quindi lo trattenevano per terra  e dolorante << Devi stare immobile non sei guarito >> disse Xilel << Ma il mio signore ha bisogno di aiuto >> piagnucolò Xilel sospirò << Andrò io ad aiutarlo >> disse lei sicura di ciò << Sicura Xilel sai che dovrai affrontarli da sola? >> chiese Faustus alla allieva lei annui  << Bene noi andiamo >> disse lui << Grazie, grazie infinite ragazzina ti sarò debitore di ciò qualunque modo finisca la battaglia, Magnus mantiene sempre le promesse >> disse mentre si rimetteva a riposare mentre Xilel andava con Faustus sul campo di battaglia dove avrebbe dovuto aiutare la persona meno consigliata al mondo, il suo ex padrone Kain.

Arrivati sul campo di battaglia le truppe di Kain già si stavano per mettere in marcia ma prima i guerrieri si stavano preparando, Faustus e Xilel si infilarono nel armeria per cercare un abito da guerriero per Xilel e trovò i propri indumenti da restringere quindi doveva lavorarci in fretta, vestendo la giovine in un mantello di pelle rossa con del pantaloni della medesima stoffa neri, poi l’armatura era fatta di stivali di cuoio ramato e protetti da ginocchiere di colore oro come le spalliere e un armatura a top che faceva i seni più grossi ornato con una cintura per stringere la vita mentre lei indossava i guanti per impugnare un arma, o meglio la spada che Faustus aveva forgiato per lei,  era pronta per entrare in battaglia sembrava una vampira legionaria di Kain, doveva solo trovarsi un nome nel caso il suo signore glie lo avrebbe chiesto, per il volto non ha bisogno di presentazioni, nell’occasione si tagliò i capelli corti, poi uscì dal tendone pronta a partire con gli altri legionari che stavano smontando le tende e spegnendo il fuoco Kain faceva discorsi da Leader per incoraggiare tutti i vampiri a continuare a combattere, nessuno in quel clima doveva sentirsi scoraggiato, vide il Faustus giovane che la osservò per un po’ avvicinandosi a lei << Ehi che fai non lavori piccola scansa fatiche? >> chiese lui << Ah scusi signor vado subito a levare le tende >> disse lei ma fu fermata da lui che prese per mano ridendo << Ma ci hai creduto pure? Sei una novellina e sei di alto rango proprio come me noi due possiamo già proseguire in avanti siamo pronti >> disse lui Xilel rimase sorpresa da ciò << Se sopravvivi vorrei una volta uscire con te >> disse sfrontato e lei sogghignò al idea ma il Faustus del futuro poteva solo assistere << Mi piacerebbe >> disse lei , << Io sono Faustus  e tu? >> chiese lui prima che arrivasse Kain a disturbarli << Che fate dirigetevi in prima linea subito! >> gridò lui mentre li allontanava << Me lo dici dopo allora >> disse lui mentre si allontanava e Xilel si metteva in prima linea ad ascoltare  la marcia di canto dei vampiri che cantavano cantate per farsi coraggio e spronarsi ancora a dare il meglio di se in battaglia, Xilel si unì a quei canti solo per poter raccontare tutto a Josesh e Magnus, arrivati sul campo quasi al campo di battaglia il giovane Kain fece un discorso << Oggi signori siamo qui riuniti per l’ultima impresa, se oggi riusciremo a conquistare Meridian tutte le regioni di Nosgoth saranno nostre e insieme costruiremo un nuovo regno, e una nuova storia! >> gridò e tutti i vampiri esultavano << SIIII! >> gridavano e fischiavano << Per ciò ogni combattiamo e vinciamo per il regno >> disse e altri esultazioni << Per la nostra gente! >> gridò con altri vampiri che esultavano << Perché fino a quando uno di noi è in piedi siamo una legione! >> gridò ancora più forte e lì i vampiri iniziarono ad esultare e fischiare e poi tutti in coro << Kain! KAIN! >> ormai era udibile anche per i sarafan quel coro di vampiri che esultavano il proprio signore oscuro.
Appena arrivati i Sarafan e i Vampiri si precipitarono all’attacco, tutti pronti a uccidersi l’uno con gli altri, Xilel aveva deciso di non interferire con gli eventi, quindi stava attenta come agiva o quella era l’intenzione perché purtroppo iniziando a muoversi qualcuno tentò di trafiggerla provocandola seriamente e fu in quel momento che decise di fare sul serio iniziando ad adottare il proprio stile di combattimento, come se danzasse i movimenti erano imprevedibili, e la spada si muoveva a ritmo i colpi letali di quella arma, chi la stava osservava stupefatto di come le bastassero pochi colpi per sconfiggerli, fu allora che il signore dei Sarafan le si parò d’avanti per affrontare lei no Kain, anzi forse Kain la avrebbe affrontato dopo, Xilel non si tirò indietro.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** La sconfitta ***


BOSS IL SIGNORE DEI SARAFAN
Xilel preparò i propri colpi migliori soprattutto il dono mentre il signore dei Sarafan con la propria alabarda cercava di colpirla la giovane vampira schivava con precisione, riuscì per fino a parare uno dei colpi del boss, lei di risposta usava la propria lama ma i colpi venivano parati e le venivano rispediti indietro con brutalità, mentre il signore si vedeva impegnato a dover acchiappare Xilel che non solo era agile a schivare ma era facilmente stancabile, stava per incantare l’arma con fuoco quando lui le rispedì indietro l’incanto danneggiandola gravemente, poi lei saltò usando l’ultimo dono oscuro per sferrare un colpo letale ma lui la fermò e la scaraventò contro un albero facendole tossire sangue in minima parte ma sempre violenta  e si sentì un rumore di ossa e le ferite che aveva la facevano reggere sulla spada, il signore dei Sarafan sorridendo le si avvicinò per darle il colpo di grazia e sollevando l’alabarda stava per darglielo lei chiuse gli occhi ma qualcosa bloccò il colpo era Kain che si era messo in mezzo e lanciò il nemico indietro << Tutto bene? >> chiese di fretta guardando Xilel che si reggeva poco in piedi ma si mise al fianco di Kain, << Ehi prenditela con me! >> gridò Kain pronto ad attaccare di nuovo il nemico e Xilel voleva dargli una mano, ma sa che sarebbe uscito sconfitta dallo scontro e poi non c’era modo di cambiare ciò perché ormai non vi era la possibilità, anche se Kain stava combattendo Xilel si reggeva a mala pena per colpa dei colpi presi, però volle proteggere Kain come promesso a Magnus, quindi si provocò ferite più gravi come Kain si stava provocando le proprie, purtroppo l’esito finale fu la sconfitta di entrambi, ma Xilel svenne per una buona parte di ore per poi risvegliarsi in mezzo a cadaveri e vide il Faustus del passato che cercava il suo signore << Faustus >> disse lei chiamandolo, lui andò li e la prese << Oddio come stai? >> chiese lui prendendola e inginocchiandosi con lei per farla riposare << Da schifo >> rispose << Sei ferita gravemente >> disse scoprendo un braccio e esponendo la pelle pallida << Bevi da me forza non voglio che tu muoia >> disse lui mentre Xilel accettò in silenzio l’offerta iniziando a succhiare il sangue, nel fra tempo Marcus e Sebastian si stavano avvicinando, << Faustus che stai facendo? Chi è lei? >> chiese il vampiro vestito completamente di nero << è un amica che ho incontrato, è ferita devo curarla >> disse lui mentre nutriva Xilel lei si staccò da sola ancora respirando con fatica si come la rigenerazione era partita lenta e forse alcune ferite si erano infettate << Non possiamo rimanere qui al lungo >> disse Sebastian, << Lasciala qui Faustus se la caverà >> aggiunse facendo arrabbiare il Faustus del passato che quasi lo colpì con le unghie se non avesse retto Xilel << Non se ne parla! >> gridò lui per proteggerla << Comunque lei è stata proprio una scocciatura proprio come Magnus >> disse Sebastian sbuffando << Solo una insignificante vampira poteva rovinare i miei piani, ma visto che comunque Kain è morto non ha avuto successo >> disse il traditore confessando, << C-cosa?! >> chiese Past Faustus mentre le lacrime di sangue si stavano formando << Si ho voluto stipulare un accordo con il signore dei Sarafan, in cambio solo noi tre saremmo sopravvissuti, quindi ora Faustus la lasci a terra morire, oppure puoi sempre ucciderla >> disse Sebastian crudelmente Xilel guardò Faustus mentre piangeva allora lei iniziò a parlare con voce consumata << Ti prego non uccidermi,,,, tu non sei così… >> disse iniziando anche lei a piangere lacrime sanguinanti mentre quelle del proprio mentore allora del passato le cadevano sulle guance, Sebastian stava obbligando Faustus quasi a farlo ma lui non lo fece però fu Sebastian a farlo, per una volta il carnefice si sporcava le mani, ma la ragazza non morì finse solo di morire ma invece svenne e dormì per diversi anni, nel mentre.
 
Nel futuro intanto
Rainer, Tauros e Malachia avevano raggiunto Meridian per fortuna sani e salvi e l’unico modo che hanno per informazioni i vampiri ma parlavano raramente per non essere scoperti per via dei mantelli che avevano molti avevano paura, essendo nipoti di Kain, quindi la soluzione era toglierli così però ebbero più sfortuna nessuno voleva parlare di quello che era successo alla legione oscura di Kain, << Niente le uniche soluzioni sono andare nelle biblioteche di Meridian per indagare >>  disse Rainer tutto contento con un grande sospiro di Tauros e Malachia sapeva che avrebbe dovuto prendere i libri e visionarli con Rainer, così diretti in biblioteca decisero di separarsi Tauros raccoglieva informazioni in giro mentre i Mal e Rain cercavano le informazioni in biblioteca, quindi va a vedere cosa succede, così i due  presero alcuni libri integri e a studiarli, questo sarebbe stato il guaio  perché Rainer ne vede almeno trenta mila al posto di Malachia che non riesce a farlo, ma ciò ha comportato un libro sulla lega oscura << la leggenda della vampira dei capelli argentati  >> lesse Malachiah guardando il cugino << Si siamo vicini leggi >> disse Rainer mentre insieme guardavano il libro era una foto di un dipinto fatto a Xilel il volto proprio come lo disegnò Dunah, era una leggenda bellissima di una vampira che per sfortuna fu uccisa dal signore dei Sarafan o meglio così era riportato da Sebastian << Quel Sebastian è uno scemo, non ha controllato con l’acqua prima di confermare la morte? >> chiese Rainer sicuro che Xilel potesse essere viva << Avrai anche ragione ma Xilel come è finita indietro di 1 millennio? >> chiese lei ma a questo Rainer non trova soluzione quindi si mise a studiare tutto della biblioteca fino a trovare un libro “Il tessitore del tempo” lo studiò e li trovò la risposta << Ha usato una macchina tessitrice del tempo! >> esclamò in risposta << Qui c’è anche una specie di mappa su come trovare tutte le macchine tessitrici del tempo di Moebius se Xilel ha usato una di quelle macchine allora possiamo trovarla, ci sono anche le istruzioni su come usarla in questo libro >> disse lui sorridendo e sicuro << Come lo facciamo a dire a Tauros che per trovare Meridian si è imbufalito tre o quattro volte? >> chiese Malachia e il genio di turno doveva ingegnarsi su ciò.
Al ritorno di Tauros fuori dalla biblioteca Malachia e Rainer che lo aspettavano comunicarono l’idea ma lui disse delle informazioni non aspettate << Si tra i pochi sopravvissuti aveva iniziato una voce in quanto un membro un certo Faustus si fosse innamorato di una nuova arrivata di cui non si sa ne nome ne origine, e aveva una descrizione simile a quella che stavamo avendo in giro >> disse Tauros contento di ciò.
 
Duecento anni dopo la guerra con il signore dei Sarafan
Xilel si svegliò sentendo i tre uomini che si dovevano “prendere cura” di lei stavano litigando sul fatto che toccava cambiarle le bende mentre lei apri gli occhi ritrovandosi mezza nuda coperta da bende quindi arrossì molto non appena si vide << Echem scusate! >> gridò facendo voltare i tre che dovevano spiegare la situazione e Xilel era abbastanza furiosa, << Senti Xilel fammi spiegare >> disse Josesh << Cosa devi spiegare se ad ogni cambio giocavi con il seno! >> gridò Faustus << Quello eri tu >> disse Magnus di risposta e Xilel fu solo sorpresa su cosa avessero fatto quei tre mentre dormiva, infatti lei guardò truce Josesh <<  Ehm comunque i tuoi abiti sono qui e sono stati rifatti ti donano quei vestiti >> disse lui mentre lei si rivestiva e toglieva le bende ormai le ferite erano rimarginate, quindi non c’era il rischio di qualche dolore << Comunque so cos’è questa macchina è una macchina tessitrice del tempo >> disse Josesh << Ora devo solo apprendere come usare la macchina ma penso che non vi riuscirò quindi siamo bloccati qui per un bel po’ >> aggiunse il curatore, << Io suggerisco di reclutare anche Marcus e Sebastian >> disse Faustus sorridendo e Xilel si ricordò in tempo di raccontare tutto a Magnus << Quindi Kain è morto? >> chiese tristemente con le lacrime agli occhi che si stavano formando << No, è vivo >> disse lei << Cosa?! Come fai a saperlo? >> chiese Magnus guardando la ragazza << Andiamo a Meridian e osserviamo insieme? >> chiese lei sorridendo lui annui non era convinto ma poi per il viaggio verso Meridian lei fece vedere tra i tetti Kain ancora vivo che era al porto, Magnus sorrise soddisfatto poi lei guardò Xilel << Grazie mille io mantengo le mie promesse e io sarò come chiesto da Faustus il tuo maestro e anche un tuo alleato lady… >> si bloccò << Mi chiamo Xilel >> disse lei sorridendo << Che nome unico e particolare >> disse lui sorridendo e baciandole la mano << Comunque Xilel potresti seguire Kain da vicino forse informare Vorador >> disse Josesh << Non capisco perché ti portiamo sempre dietro >> disse Faustus al curatore mentre Xilel chiarì perché non poteva << In anzi tutto io non posso avvisare Vorador perché non dovrebbe esserci Faustus si come in questa linea temporale ce ne sono due, poi dovrei cambiare nome dicendo il mio adesso sarebbe un rischio per il caos che causerei, poi Magnus mi dovrà accompagnare ma non sempre, esempio ora non deve ci vediamo al territorio dei Cabal >> disse andandosene perché doveva raggiungere il Faustus del passato e fermarlo nel suo incontro con Kain o meglio posticiparlo.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Una cosa che torna a perseguitarti ***


Saltò sui tetti che portavano alla vecchia fabbrica, li trovò Faustus che aspettava Kain ma invece di trovare lui, << Ti ricordi di me K…>> non riuscì a finire si paralizzò a trovare il vecchio volto di quella ragazza che fu talmente sfrontato da chiederle un appuntamento << Ciao Faustus >> disse lei sorridendo, lui era come se vedesse qualcosa di dimenticato, ricordava il volto e lei che gli supplicava di non ucciderla, tutto quello che aveva annebbiato gli fu chiaro lei si era salvata << Perché sei tornata? >> gli chiese << Non mi vuoi più? >> chiese lei guardandolo non sapeva cosa era successo in quel periodo lui scese osservandola stessi occhi e stesso viso di quel giorno << Volevi sapere il mio nome giusto? >> chiese avvicinandosi a lui << Dimmelo ti prego, voglio di nuovo saperlo >> lei si avvicinò all’ orecchio e sussurrò un nome prima dell’arrivo di Kain << Io mi chiamo Xilel >> poi per lui fu il mal di testa totale capogiri su capogiri ma si schiari la mente dopo duecento anni, non capiva cosa ci faceva lì in quel momento ma poi lo ricordò << Oddio ma che stavo facendo… se non ti avessi riconosciuto >> disse disperandosi << Mi avresti ucciso >> disse lei mentre gli metteva le braccia attorno al collo lui le accarezzò i corti capelli e dolcemente si avvicinò alle labbra morte di lei che non fece opposizione a lasciarsi baciare, i due si sarebbero lasciati ai sentimenti di quello che potevano fare in cui quel silenzio poi si sentì un rumore e la presenza di un vampiro, e allora che Faustus si allontanò da Xilel dicendole << Tra poco Kain deve arrivare vai non voglio che ti trovi qui >> disse lui << Perché invece non dai a Kain il tuo dono e ti allei con lui? >> chiese lei << Non posso più io ho tradito la mia razza e aver avuto l’occasione di ciò che ho fatto è stato magnifico, Xilel io ti amerò per sempre e se morirò sarò felice perché tu sei come una parte di me >> le disse prima di lasciarla rivestire << Ti amo anche io >> disse prima di andarsene, poi corse il più veloce che poteva all'interno della tana del contrabbandiere.

Nel fra tempo Xilel raggiunse Magnus non voleva assistere alla “perdita” quindi passata di li finì nella tana del contrabbandiere e da li si diresse verso la tana dei Cabal da sola infatti essendo una vampira sconosciuta cercarono di attaccarla ma lei schivò << Alt! È un’alleata >> disse Magnus con il fianco Vorador il padre dei vampiri << Grazie mille maestro Magnus >> disse lei sorridendo forzata,  e incrociando le braccia << Vuoi dire il nome di questa  splendida ragazza? >> chiese Vorador a Magnus << Si chiama …:> Xilel non lo fece finire intervenendo subito sul proprio nome e cambiandolo lei scosse la testa come per cambiare nome << Raziel si chiama Raziel >> disse Magnus ripetendo il nome falso due volte << Interessante il tuo nome >> il vecchio vampiro fu interessato dalla scelta del nome, questo perché appartenuto a un potente Sarafan in passato, ora dato a una guerriera vampirica sembrava quasi un’ironia, ma ancora più ironico fu per Xilel che quello era il nome del padre e si sentì scioccata a essere chiamata in quel modo, e forse lo sarebbe stata nei prossimi secoli in cui l’avrebbero chiamata così.
Dopo quel colloquio guardò Magnus con odio per quel nome << S-scusa >> disse lui, non sapendo cosa dire per ciò lei sospirò e si richiuse pensierosa tra le braccia e si dondolava sembrava come emotivamente sconfitta e preoccupata, << Che cosa hai? >> chiese lui avvicinandosi e prendendola dietro le spalle lei scosse la testa voleva rimanere zitta << Che fate ancora qui seguiteci >> disse una ragazza dai capelli viola, i due la seguirono << Dobbiamo ancora aspettare Kain >> disse la donna, Xilel annuì e mentre aspettava ebbe lo stesso disagio di otto anni prima, o meglio tra un millennio più tardi, quella volta che capì che il padre fu ucciso, ecco ciò le impediva di respirare, la sua fortuna e che i vampiri non hanno più bisogno di respirare ma il magone alla gola il cuore che stava battendo sempre più veloce come per ucciderla, cose che ha già provato ma non sapeva come nasconderle, quindi si stringeva le braccia sempre più forte e cercava di calmarsi sospirando e facendo respiri davvero molto profondi, poi arrivò li Kain vittorioso, lei lo fissò ma con gli occhi di chi vede un carnefice tornare solo per compiere il finale di un omicidio, << Ah il padre dei vampiri, chi se no poteva portare avanti la resistenza? >> chiese menefreghista e ironico << Vorador sono onorato >> aggiunse con false cortesie << Mio signore >> disse Magnus inginocchiandosi e Xilel fece uguale ma non dicendogli niente il vampiro si stupì a vedere la scena << Magnus cosa diamine ci fai qui >> disse lui << Mio signore lasci che vi spieghi >> disse il campione di Kain spiegando cosa era successo << Quindi non hai tradito e tu ragazza sei stata la salvatrice del mio campione ti ringrazio Raziel >> le disse per poi squadrarla e riconoscerla << Ma noi ci siamo già visti eri tra le mie schiere legionarie il signore dei Sarafan non ti aveva ucciso o meglio quello che ho potuto presumere >> disse lui << Vorrei sapere come ti sei salvata? >> chiese come sfizio di curiosità << Faustus mi ha aiutato a salvarmi dalle mie ferite >> rispose innocentemente come se fosse stata la se di otto anni prima, Kain si stupì dalla risposta come se fosse una cosa abbastanza insolita << Ha detto a me e Magnus di raggiungere i Cabal e di aspettarlo, aveva intenzione di redimersi, ma che doveva chiudere con il passato >> aggiunse pronta a ricevere la dura verità in faccia, Kain si morse un labbro prima di dire ciò sapeva di non essere delicato per niente certe volte ma andava detto << Purtroppo non sarà così, lui è morto e io ne sono il carnefice di ciò >> le disse e così che fu come un colpo di un pugnale che riapriva una ferita cucita ma ancora fresca di dolore, lei annui e fuggì da una parte non voleva farsi vedere soffrire, Magnus la seguì preoccupato, lei si tappò le orecchie mentre la chiamavano con il falso nome ma poi a una certa distanza fu chiamata con il suo vero nome, lei si rannicchiò dietro a una colonna e poi lasciò uscire un urlo che ha soffocato in otto anni e che solo in quel momento ha deciso di uscire Magnus la vide in quello stato mentre aveva la bocca aperta sul grido per poi svenire fu presa al volo  mentre aveva iniziato a piangere le lacrime cremisi riaprendo piano gli occhi << Che cosa ti è preso? Perché hai reagito così? >> chiese lui lei non era calma iniziò a piangere come una bambina abbracciandolo non era riuscita a soffocare il dolore verso il proprio maestro Magnus poteva solo aspettare, in fine la vide calma ma tremante << Xilel mi rispondi adesso? >> chiese con più calma lei disse solo una cosa << Faustus è morto >> disse lei  << No è vivo lo sappiamo entrambi che non lo ha ucciso veramente >> disse per consolarla << Io voglio andare via, voglio tornare da lui >> lei disse ma facendo arrabbiare il compagno << Sei debole se dici così datti più tempo prima di dire una scemenza simile >> le disse duro con lei e andandosene lasciandola sola a riflettere, in quel momento non poteva capire cosa avesse fatto, ma lo scoprirà ben presto le conseguenze di ciò che ha detto.
Alla fine della sera successiva non se ne era andata, quindi Magnus pensò bene di affrontarla in combattimento ma lei era ancora distrutta dal giorno prima e non c’è la faceva, lui non sentì ragioni di ciò e prese la sua migliore arma.


BOSS MAGNUS prima parte
Magnus non si fece impietosire dall’avversaria iniziò ad attaccarla ma lei schivava e basta facendolo innervosire, quindi usò i poteri per caricarla, poi andò a un corpo a corpo ma lei parò i colpi  però fece uno sbaglio quando parò con la caviglia un pugno, lui la prese al volo e la fece schiantare contro un pilastro e in fine caricata, la stava quasi uccidendo lei stava ferma incapace di muoversi in quel momento, fu in quel momento che Vorador fermò Magnus dal colpire la ibrida << Basta così Magnus! >> lui si fermò e guardò Xilel << Sei ridicola Raziel, perché non te ne vai e basta?! Forse da Faustus! >> le urlò infierendo sulla ferita ma non suscitando niente su di lei, nemmeno rabbia, sospirò e se ne andò mentre il padre dei vampiri aiutava la piccola vampira spersa << Il tuo sguardo è perso e sembri più lontana da qui, senti non sei di aiuto ora cerca di prenderti i tuoi tempi per riprenderti >> disse il vampiro anziano per poi lasciarla, lei si alzò guardando per terra e lasciando le lacrime scenderle di nuovo, voleva smettere lei voleva essere forte, anzi doveva ma perché reagiva così, otto anni che ha superato la morte del padre riuscirà a superare anche la morte del maestro con breve tempo, mentalmente si rincuorò da sola.
Il giorno successivo non si avvicinò al campo di combattimento non voleva affrontare Magnus, anzi pensò di affacciarsi per pensare cosa fare, però non voleva più dopo il primo giorno voleva rimanere da sola, ma invece stava facendo lei che voleva evitare tutti, infatti Magnus si fece sentire per portarla in allenamento, e lei scappava per i corridoi fino a sbattere nel carnefice che ormai la guardava con interesse come per la vampira dai capelli viola, mentre lo guardava Magnus l’ha raggiunta << Ehi Magnus, come mai così furioso? >> chiese Kain coprendo la ragazza con sguardo affranto << Perché mi chiede signore, lei vuole lasciare la squadra, e vuole continuare a piangersi a dosso per quel traditore >> disse Magnus, non suscitando ancora niente nella mente di Xilel << Raziel devi dimenticarti di Faustus, ricorda che i traditori non sono degni ne di fama ne di  essere rimembrati >> le disse lei non si smuoveva Kain la guardò incuriosito sempre di più per quella reazione, lei fu presa da Magnus e ricondotta nel campo di allenamento.
Lei dimostro gli stessi errori se no pe
ggiorati perché Kain la guardava, 

Boss Magnus seconda parte
questa volta Magnus la stava tirando da per tutto e stava anche usando il dono oscuro che lei schivava, provocò solo la reazione nella ragazza di sopravvivere, e lì che vide la voglia di tenersi stretta la sua non vita, così in quegli attimi di fin di vita la vide scatenarsi a furia non lo poteva battere ma lui sorrise nel sapere che forse si sarebbe ripresa, lui si facilitò ma farsi graffiare non lo accettava e lei lo ha graffiato nel volto, si arrabbio e la atterrò dal petto e la fece svenire però non riuscì a distruggerle la cassa toracica, poi la osservo non era arresa anzi se non avesse provato tutto quel dolore sarebbe tornata a fare tutto ciò che poteva per sopravvivere, Magnus si voltò e la lasciò lì non volendo che lei ricadesse di nuovo in depressione  per un comportamento troppo benevolo da parte sua, non le disse niente ne la provocò ne le fece i complimenti, andò via sbuffando facendo come se gli fosse venuto un attacco d’ira.
 
Kain si avvicinò a Xilel per prenderla perché a momenti sarebbe svenuta, cosa che successe lui ebbe solo tempismo di prenderla e portarla il prima possibile in un letto per darle un po’ di sangue per farla riprendere, anche se forse avrebbe dormito molto visto come era ridotta, comunque una volta sul letto continuò a dormire, e purtroppo la madre era conosciuta per gli incubi che aveva ora anche sua figlia aveva gli incubi, sognò dopo anni l’esecuzione del padre.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Ricordi dannati ***


Nel sogno di Xilel
Il modo diverso di vedere l’esecuzione come se fosse stata una adolescente fece vedere subito la sua differenza, sentì il tocco gentile e la voce dolce che ogni tanto si immaginava svegliarla << Lady Xilel svegliatevi >> disse la voce accogliente << mmmmhhh >> fece i versi da risveglio << Forse siete ancora un po’stanca ma oggi è il vostro giorno speciale >> disse facendo aprire un occhio a Xilel << Giorno speciale? >> chiese lei << Si oggi sarete ospite del santuario dei clan >> disse la donna dai capelli neri e arricciati << Davvero Namah? >> chiese Xilel allora ricordò Namah la sua attendente, era una seconda madre per lei, la adorava molto e di certo voleva ancora che quella voce la sera la svegliasse e le dava quel conforto che solo una persona che ti conosce da molto tempo sapeva dare, era come essere tornata indietro di otto anni in quel momento, ma possedeva lo stesso aspetto << Dov’è Mikail? >> chiese Xilel sorridendo << Sono dietro la porta >> rispose una voce che stava dietro << Venga è ora di prepararsi >> le disse la ragazza sorridendole sempre gentile, alla figlia del capo bastò alzarsi per lasciarsi sistemare dalla attendente, l’ha vestita con un abito rosso con un corpetto nero che reggeva i seni alti e rotondi, furono abbinate all’occasione degli stivali neri con tacchi e lacci, poi Namah disse a Mikail di entrare, era come se lo ricordava un uomo imponente e dagli occhi fulminei che terrorizzavano chiunque a primo sguardo ha combattuto un sacco di guerre prima di essere l’attendente di Xilel e il suo protettore, << Siete magnifica Lady Xilel quanti anni avete… 17 se non sbaglio >> disse lui << Mikail gli anni non si chiedono a una signora nemmeno a una signorina >> disse la donna rimproverandolo << Lord Raziel quando vi vedrà sarà felice di condurvi al clan per farvi vedere i nuovi affari tra due anni sarete una vampira completa >> disse l’uomo sorridendo in modo beffardo, << Xilel quanti anni sono passati? Sembra ieri che eri una pargoletta che stava dietro alla schiena del padre, ora siete una splendida ragazza proprio come Lady Dunah >> disse lui complimentandosi la ragazzina sorrise contenta che i due fossero felici di ciò che era << Comunque Mikail la nostra Lady è più bella, intelligente e aggraziata di Lady Duanah >> disse Namah prima di portarla via da li conducendola all’uscita, li vide Amaris, la odiava come sempre, non la considerava l’amante del padre ne una possibile matrigna ma solo la sua piattola di nervoso, la odiava in tutti i sensi, non le era mai piaciuta ed era sempre furiosa con lei, pur che il padre le avesse detto che non doveva odiarla e doveva considerarla parte della famiglia, ma Xilel non lo ha mai fatto nemmeno per errore, la guardò come sempre storto mentre si dirigeva dal padre.
 
Una volta d’avanti alla sala centrale, Raziel era in piedi con i primi suoi figli che ha creato, Xilel non aveva la forza di chiamarlo quando lo vide impegnato con loro abbassò la testa sapeva che li tutti erano suoi fratelli perché era così, ma ciò toglieva molte attenzioni che non le ha dato per questo cercava un attenzione compensata solo dagli attendenti, non era capace di imporsi ai maggiori, aveva sempre paura che il padre l’avrebbe punita o semplicemente non la sarebbe stata a sentire, ciò la scoraggiò molto sia in infanzia che in quel momento che era quasi in maturazione per essere completa, e sospettava che neanche da completa si sarebbe potuta imporre. Raziel la notò e le fece cenno di avvicinarsi, alzando la testa si avvicinò a suo padre non sorridendo ma rimanendo seria, lui le rivolse un sorriso a vederla << Ehi guarda in questi anni chi è cresciuta? >> chiese scherzoso Abigail il quinto della prima covata << Proprio tutta suo padre lei >> aggiunse per poi farsi fulminare da Ombra il sesto nato che ormai lo accompagnava da per tutto, Raziel le accarezzo il volto mentre la guardava << Ciao Xilel, bambina mia sono otto anni che non ci si vede >> le disse lui sorridendo e contendo di vederla Xilel rimase seria e con gli occhi dispiaciuti ricordandosi cosa è successo in quel fatidico giorno che era nel suo sogno, il padre la prese per mano e la fece roteare su se stessa << Sei proprio una bellissima donna, e una mezza vampiro fantastica hai imparato cose molto difficili >> le disse mentre si complimentava e le faceva finire il giro riportandola sugli occhi color dorati pieni di dolore << Sono orgoglioso di te Xilel sei magnifica se hai raggiunto questi traguardi, non farti mai avvilire dalle morti dei compagni, un giorno li rivedrai sempre e comunque >> le disse mentre le metteva una mano sulla testa per rassicurarla accarezzandole i capelli e il bacio sulla fronte, quello le mancava più di ogni altra cosa al mondo, non perse l’occasione di piangere d’avanti al padre che sorridendo la abbracciò in quel abbraccio sicuro a cui non era più abituata, tutto quello che era successo fu come cancellato << Non piangere non è carino per un incontro atteso da tanto mostrarsi con occhi rossi e lucidi >> le disse mentre la calmava poi la lasciò e asciugò le lacrime cremisi che le rigavano il volto, poi la prese in braccio e levando le ali partirono, come quella volta da bambina tutto si ripeteva, e purtroppo sapeva cosa sarebbe successo infatti fu come infilare la lama su una ferita da tempo chiusa, quella ferita in quel momento era aperta, riuscì di nuovo a sentire quelle parole ma comunque stava di nuovo scappando.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Casini con la macchina tessitrice del tempo ***


Da sveglia, covo dei Cabal
Xilel era di nuovo sudata e con le lacrime cremisi che si erano formate e si era alzata di scatto la donna dai capelli viola erano lì << Tutto bene, sembravi agitata e chiamavi Kain >> disse lei  mentre aveva tenuto una mano sulla spalla della ragazza la voce era quasi simile a quella della attendente << Io… ho solo visto qualcosa di vecchio e doloroso >> disse lei mentre si teneva il dolore al petto << Forse è meglio che ti prepari qualcosa per alleviare i dolori della tua mente oltre che quelli fisici >> disse lei mentre si dirigeva la porta << Grazie ehm >> disse lei non sapendo il nome della donna << Umah , piacere di conoscerti Xilel >> le disse prima di uscire, lei non aveva parole vide che le ferite erano guarite lasciando però il segno di alcune cicatrici che si sarebbero in altri anni rimarginati, era calma e impassibile niente sarebbe cambiato nella sua vita, tutto ciò che ha sognato era un incubo perseguitatore, voleva certe volte davvero dimenticare, ma non poteva per via del fatto che se lo avesse fatto allora non sarebbe più lei. Al ritorno di Umah accettò volentieri il sangue aromatizzato con erbe medicinali che la aiutò a dormire, la ringraziò e forse aspettare la sera sarebbe stata bene, almeno fino al prossimo incubo.
La sera successiva uscì dalla stanza e vide Kain che parlava con Magnus, sentì un colpo al cuore ad ascoltare quello che dicevano, << Sai che Raziel è molto carina? >> chiese Kain mentre sorrideva ebete non contando la ragazza che li sentiva a causa dell’udito << Mio signore non perdete tempo con lei, potrebbe non essere alla vostra altezza >> disse il vampiro con rispetto Xilel era pienamente d’accordo con Magnus, non era all’altezza e se anche lo fosse stata di Kain non si sarebbe mai innamorata infondo lui è colui che in futuro le ucciderà il padre, che la condannerà a essere una reietta, e non le permetterà di tornare mai a casa propria ne di rivedere le persone a lei care, e se mai Kain si fosse preso una cotta con lei, Xilel ne avrebbe solo approfittata per rendere le cose diverse e anche se infelice sperare che se stessa del futuro viva bene e sia felice almeno lei. Continuò ad ascoltare il discorso dei due << Per me lo è alla mia altezza e poi tra lei è Umah è più carina lei perché ancora possiede cose che la caratterizzano a una donna umana >> disse lui mentre ci pensava << Tipo cosa le ricorda di umanità mio signore? >> chiese l’altro vampiro curioso di una risposta  lui contento rispose << è strano ma di lei i suoi occhi mi danno la sensazione che ebbi in vita io e durante la mia rinascita abbiamo provato la stessa paura e la stessa rabbia >> a Xilel fece male come poteva lei aver provato le stesse cose che ha provato quel tipo, no lei ha provato cose diverse, lui l’ha uccisa ha ucciso una bambina che ha dovuto crescere e adattarsi a un mondo da cui è stata protetta solo per nove anni, ha conosciuto una persona che ha avuto clemenza di lei è l’ha cresciuta e l’ha resa felice e ora quella persona era morta e il suo assassino era lì d’avanti a lei la stessa identica persona che ha ucciso un'altra persona a Xilel cara, non importa quanto l’aspetto sia cambiato sono uguali e di certo lei ne era certa.
Scosse la testa rifiutandosi di farsi notare incrociò le braccia sbuffando e se ne andò solo allora Kain voltandosi vide Xilel mentre sbuffava e si girava, rimase calmo pensando che si trovava contraria su qualcosa provò a salutarla ma lei non si voltò nemmeno per ricambiare e Kain provò ad avvicinarsi << Ehi Raziel! >> le gridò afferrandola per una spalla facendola girare forzata lei invece fu sorpresa perché di solito non era disturbata quando era sui propri pensieri << Cosa c’è? >> chiese con tono neutro privo di interesse << Non hai risposto, ma che hai sembra come se tu mi odi, ma noi non ci conosciamo neanche >> le disse il suo futuro signore, lei invece non ha intenzione di dare spiegazione al Kain del passato ma nemmeno di farselo nemico così cercò una scusante per il comportamento assunto << Scusami è solo che ultimamente sono stanca >> disse lei sorridendo forzata ma poi guardò verso il basso come delusa da se stessa << Ho capito che tra te e Faustus c’è qualcosa, quindi la sua morte ti sta crogiolando e ti stai deprimendo non potendo uccidermi essendo tuo alleato, ma ti voglio confidare una cosa >> disse lui mentre le si avvicinò all’orecchio per poi sussurrarle << Non ti preoccupare Faustus non è morto, ho solo usato una magia per farlo addormentare per un po’ di tempo, e per il dono oscuro invece ho solo succhiato il sangue necessario a darmi il dono, in verità sta bene è ti assicuro che non ho avuto il coraggio di ucciderlo dopo che ho ricordato che lui era in battaglia con noi, lui non può liberarsi così della vita secondo me, lui dovrà soffrire per eterno la colpa di tradimento verso la sua razza, e spero che tu sia d’accordo >> Xilel fu d’accordo con ciò e riunì una parte dei suoi ricordi le ha incontrato Faustus proprio grazie a Kain, perché lei era già stata li, abbracciò Kain come per ringraziarlo, come per una volta avesse fatto qualcosa di positivo nel aver “ucciso qualcuno”  << Ehi non c’è bisogno di ringraziare in questo modo >> le disse lui senza staccarla, fu lei infatti a interrompere quel contatto << Non farti strane idee, sono solo contenta che mi hai risollevato >> disse la vampira arrossendo, e tornando sul campo di allenamento ad allenarsi con il corpo a corpo contro un manichino che roteava le braccia quindi lei doveva essere abile a colpirlo e anche a parare, cosa che stupì Kain << Magnus da quanto tempo l’hai trasformata? >> chiese Kain stupito << Come detto non è completa ma dovrebbe essere da ormai da pochi mesi >> disse il campione ma per l’oscuro signore non era così per fare una cosa simile ci volevano anni, e forse ne ha ma è solo un presentimento.
Intanto nel futuro, a Meridian
Rainer studiò la posizione di una delle macchine tessitrici, e la fortuna volle che una di quelle si trovasse dentro al castello dei Sarafan e proprio lì a Meridian, quindi Xilel poteva essere recuperata, solo che quella macchina doveva essere calibrata, nel mentre si dirigevano sul posto affrontarono i cacciatori di vampiri, ma fu facile per Malachia farli fuori in modo silenzioso fu facile grazie all’ arco, per poi saltare con i cugini su una mura, si mise di nuovo in posizione per poi uccidere altri tre cacciatori vicini al luogo dove si trovava la sala della tomba di William il giusto, o meglio quello che ne rimaneva, fu percorrendo quelle sale che videro il mosaico del re che affrontava Kain, Rainer non nascose di certo il suo entusiasmo nel vedera << Bene genio ora dove si trova quella cosa, sai la macchina del tempo? >> chiese Tauros ignorante sulla cosa << è una macchina tessitrice del tempo, no una macchina del tempo, questa macchina può viaggiare negli eventi e riscriverli, invece una macchina del tempo ti fa solo viaggiare nel tempo >> disse Rainer sicuro di ciò che ha detto mentre cercava il pulsante << Ma non fanno praticamente la stessa cosa nerd? >> chiese il cugino più grande, << No Tauros non esatto quello che hai detto >> disse lui premendo il pulsante e aprendo un varco dimensionale << Spiega la differenza genio >> disse lui provocandolo ma sa che Rainer ne può sapere di più e irritato rispose << La differenza e semplice la tessitrice del tempo fa si che la storia faccia sempre un corso circolare e sempre equale ai casini che combini in quel tempo, il che vuol dire che noi e i nostri genitori rinasceranno sempre, mentre la macchina del tempo qual unque casino combini te lo lascia e fa si che si creino parecchi paradossi >> << Ora la smettete di litigare su paradossi e tipi di macchine? >> chiese Mal ormai stufa di sentirli << Si hai ragione dobbiamo recuperare Xilel, comunque prima le signore >> disse Rainer facendolo entrare e sbuffando entrò anche Tauros che era parecchio nervoso, la novità lo faceva agitare e di sicuro non avrebbe obbedito a ordini o avvertimenti, e intanto Rainer stava sistemando gli assi per anni e contare quanti anni avrebbero dovuto tornare indietro, non badando ai cugini che ispezionavano la stanza in cui si trovavano, era difficile spostare tutti gli assi di un giorno preciso si come avevano anche il diario di Kain, quindi dovevano aspettare molto prima che comparisse la pagina dove parlava della cugina, se mai fosse stata li quindi ora controllava la data e gli assi  lunari come erano messi, così regolò anche quelli solari, però non sapeva se sarebbero capitati di giorno o di notte, ma la speranza era a favore delle tenebre, poi scrisse la data e scelse come luogo di trasporto della macchina fosse la tana del contrabbandiere, in seguitò senza avvisare mosse l’asse di trasporto ma risultava troppo pesante per lui quindi dovette richiamare Tauros per essere aiutato ma senza risultato, o meglio un risultato lo ebbe Tauros si stava incazzando e cercava di tirarlo nella direzione giusta ma non riuscendoci, ci voleva una forza superiore, provò a unirsi anche Mal a loro ma lo spostò di poco ma fece si che la macchina si attivasse, e subito il bagliore bruciò i tre ma facendoli rimanere integri, e anche loro finirono in una zona non desiderata o meglio in una palude, appena scoperto Rainer pensò a come proseguire, ma entrambi finirono d’avanti a un maniero ed entrandovi per ripararsi dalla pioggia scoprirono che era disabitato, ma che era del vampiro Vorador e mai volevano essere lì, pero dovevano ripararsi niente impedì ai tre di visitarla, nellecantine erano piene di rifornimenti, mentre per la gioia di Rainer scoprì la biblioteca, mentre Tauros l’armeria.
Dopo aver fatto scorte da Vorador, i tre cugini stavano progettando come andarsene da lì ma sembra che la tessitrice non voleva funzionare, anzi aveva proprio deciso di funzionare, nemmeno una carica di nervosismo di Tauros funzionò per smuovere la macchina quindi dovevano aspettare che decidesse da sola di funzionare, intanto potevano solo esplorare la zona, e stando attenti a ciò che vi era nella palude hanno esplorato il luogo, o meglio a causa del passaggio del Kain di quel era loro non trovarono niente, ma Malachia da sola dopo essersi separata dai cugini, entrando in un tempio trovò qualcosa di interessante una sfera di energia nebulosa stava immobile afferrò la sfera curiosa di vederla da più vicino e in quel momento la sfera entrò dentro Mal si preoccupò subito di quello che ha fatto aveva assorbito uno dei potenziamenti di Kain, e se quel determinato potere non lo avesse cosa avrebbe raccontato a Rainer e Tauros riguardo quell’ incidente, e se poi Kain se non fosse riuscito a superare qualche tipo di schema solo per quel errore che non ha un determinato oggetto, sentì qualcuno entrare e lei desiderò solo sparire in quel momento cosa che avvenne << Mal ehi sei qui? >> chiese una voce familiare quella di Rainer che forse avrebbe voluto vedere solo per provvedere al problema ma con lui c’era anche Tauros che non avrebbe esitato a sgridarla e farle la ramanzina, così Malachia decise di rimanere in quella forma e esplorare quel tempio trovò delle incisioni che spiegavano che è ciò che Mal aveva preso era una delle quattro forme vampiriche disponibili in tutta Nosgoth e che rinascono dopo venti anni di attesa dopo che un vampiro ne assorbe l’essenza, quindi poteva stare tranquilla, venti anni non erano tanti da aspettare però almeno per quel momento doveva tenere nascosta la forma di nebbia o davvero i due cugini l’avrebbero rimproverata per quello che ha fatto, intanto che loro la cercavano ma lei invece non sapeva come tornare visibile ai due così tornando alla villa da nebbia capì che poteva anche camminare sull’acqua, era incredibile forse era grazie alla forma gassosa e nebbiosa faceva  si potesse levitare. Entrata nella villa con i cugini riapparve perché il mana era esaurito, allora li chiamò visto che era visibile << Dove eri finita? >> chiesero entrambi << Ero a caccia >> disse lei prima di cadere a terra << Tutto bene? >> chiese Tauros e Rainer si avvicinò e verificò aveva esaurito il mana << Quanto mana hai usato? >> chiese lui << Non lo so forse tutto >> disse come risposta Mal Rainer prese una boccetta blu e la diede alla cugina da bere << Tieni così lo potrai ripristinare il mana ma non abusare di questo lusso >> disse lui lasciando che Mal bevesse metà boccetta così sarebbe stata a posto, << Dovremmo preoccuparci di ciò ? >> chiese Tauros  pre-occupato delle scorte << No siamo nelle paludi di Tormagent quindi troverò subito gli ingredienti per una pozione di mana, ma non possiamo approfittare perché potrebbero esserci situazioni peggiori o estreme in cui tutti i rifornimenti potrebbero essere utili >> rispose Rainer facendo annuire i due cugini aveva ragione in qualsiasi cosa dicesse, però presto si sarebbero dovuti allontanare dalla foresta per andare a cercare Xilel pensando di essere nella epoca giusta.

Decisero di andare in un posto che conoscevano bene i tre la città natale di Kain, Coorhagen pensando che Xilel si potesse essere stabilita lì per un po’ e ciò li avrebbe avvicinati alla risoluzione di come tornare indietro, stare uniti era la cosa migliore, andando nella prima città videro che i cittadini presero le armi e subito puntarono i tre stranieri, in panico li osservavano storto Tauros procedeva stando da scudo dai cittadini che stavano andando in una taverna infondo il sole stava sorgendo e poi si sarebbe messo a piovere a tratti quindi era meglio trovare un luogo per ripararsi, entrati dentro la taverna Tauros prese un alloggio per tre persone ma il problema era che lui aveva delle monete dal futuro e quella di Raziel era in oro lui ha pagato con una moneta in oro con un simbolo non esistente a Nosgoth, e quindi il proprietario ebbe a che discutere con Tauros che si può dire che il proprietario sarà fortunato se Turel o Kain gli vengano a salvare il culo perché il cugino in questione e conosciuto perché se gli dai rogne può spaccarti una sedia o peggio del padre un tavolo sulla testa, e una volta è andato vicino a uccidere Saphire, quindi non era l’ideale litigare con lui.
Proprio dopo in tutto dieci minuti Tauros fece un sorriso macabro << Ok lo hai voluto tu >> disse lui avvicinandosi pericolosamente a un tavolo << No Tauros! >> gridò subito Rainer prendendolo per fermalo << Non possiamo metterci nei guai adesso >> aggiunse Mal cercando di fermarlo ma lui contrasse il sorriso inquietante nella sua faccia da pazzo furioso quel locandiere era verso l’ultimo dei suoi giorni, ormai il cugino era fuori di se dalla rabbia e spinse entrambi i cugini contro i lati dei muri, e afferrò il tavolo e si stava dirigendo verso il locandiere e nel atto far scontrare il tavolo sollevato contro la testa del povero uomo che qualcuno lo fermò creando un buco nel pavimento con la testa dura del vampiro << che razza di imbecille non dobbiamo mostrarci agli umani lo capisci?  >> chiese una voce familiare i due cugini al muro aprirono gli occhi pensando di avere qualche ossa rotta visto la violenza del impatto con il muro, ma videro la salvezza era Kain, e dall’armatura che aveva poteva essere proprio durante la fine del suo viaggio dopo che ha rifiutato il sacrificio, però vedere Tauros con la testa sotto il pavimento più farlo calmare e forse era meglio così, Kain lanciò una moneta al locandiere << Per quattro persone >> disse raccogliendo Tauros per il colletto dell’armatura e strascinarlo nella camera << Voi due seguitemi >> aggiunse lui  e Mal aiutò Rainer a zoppicare verso la stanza, arrivati nella stanza Kain li guardò lasciando l’armatura di Tauros che fece un tonfo sordo sul pavimento in legno, << Non siete vampiri di Nosgoth, venite da fuori o cosa? >> chiese lui << Si siamo stranieri, e siamo cugini eravamo qui per recuperare nostra cugina >> disse Rainer raccontando una mezza verità << E siete vampiri >> disse lui ghignando come se avesse già un piano in mente su quei tre << Non sopravvivrete in tutta Nosgoth, non conoscete niente del posto e le vostre monete sono sconosciute in questo luogo, quindi e meglio che ci pensiate bene alla mia offerta, unitevi a me e al mio esercito e forse potrò vedere di recuperare vostra cugina e garantirvi il ritorno a casa >> disse offrendogli l’oro trovare Xilel e fare parte dello stesso esercito forse riscriveranno il corso della storia ma ne vale la pena se può far sì di ritrovare una persona importante per loro, ma a quale scopo Kain non sapeva chi erano o che poteri potevano avere per la sua conquista ma se li voleva reclutare forse c’era un motivo Rainer si ingegnò per farlo sputare fuori il motivo, << Dobbiamo pensare a questa offerta, vorrei sapere però che ma c’è >> disse Rainer << il ma è semplice dovrete combattere per me, mi sembra più che ovvio >> disse lui << Ma non conosci le nostre tattiche o poteri non pensi sia un rischio? >> chiese Rainer << Fin che ho questa con me non penso che osiate sfidarmi >> disse estraendo la soul reaver e mostrandola lo sa anche uno stolto cosa rischia con quella lama, Rainer sapeva che forse era un grave rischio fare ciò ma sospirò << accettiamo ma il patto è che dopo che hai vinto la guerra ci lasci andare con nostra cugina >> disse lui assecondando Kain, che contento era pronto a tornare indietro dai Cabal, infatti dopo la ripresa di Tauros partirono quella notte stessa.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Citta alta e Boss ***


Al arrivo al covo dei Cabal i cugini passarono d’avanti al campo di allenamento dove videro li la ragazza dai capelli d’argento e gli occhi d’oro, era Xilel ne erano certi era lei, Mal fu presa dall’emozione nel vederla ma doveva contare che era in pieno combattimento e l’avversario che stava combattendo non sapevano chi era, non era un attendente di Xilel se no a vederli si sarebbe fermato invece non lo aveva fatto, mentre Xilel stava usando anche la magia per sconfiggere il proprio nemico, ma era strana la magia visto che usava delle esplosioni, ma era un alto concentrato di rabbia << Ancora non sei capace a utilizzare alla perfezione l’immolazione >> disse Magnus dopo finito la sessione di allenamento con Xilel che era a terra priva di forze << Magnus non sei troppo duro con lei? >> chiese Kain incrociando le braccia mentre lo sfidante di Xilel la caricava in spalla << Non mi sembra anzi posso dirti che è importante che faccia così con lei >> disse lui mentre la accompagnava in camera << Io volevo salutarla >> disse Mal delusa << Quindi era qui che ti nascondevi >> disse Rainer accarezzando il volto di Xilel che dorme << Conoscete Reziel? >> chiese Kain curioso e sospettoso << Raziel? No il suo nome è.,.. >> Magnus tappò la bocca a Mal prima che potesse dire qualcosa << Procedi ragazzina di quale è il vero nome di Raziel >> disse Kain volendolo sapere e quella informazione sarebbe stata insistente fino a quando non lo avrebbe saputo << Ti piacerebbe saperlo Kain! >> disse Xilel mettendolo a tacere per un po’, << Voi tre seguite Magnus senza fiatare, se osate fare solo una mossa falsa appena mi riprendo uso su tutti e tre immolazione e vi garantisco che non è piacevole come dono da provare sulla propria pelle >> Aggiunse e di sicuro il tono era minaccioso, come se fosse stata un'altra persona e Rainer sapeva che Xilel non poteva essere rimasta uguale, così seguirono verso una stanza Magnus e li iniziarono a parlare, << Quindi come possiamo iniziare? >> chiese Rainer << Possiamo iniziare così, Cosa vi è saltato in mente?! >> gridò lei << Volevamo solo vederti Xilel sono otto anni che non ci vediamo >> disse Malachia triste e tenendo il volto in basso << Mal tu non centri niente con tutto questo ti sei solo fatta convincere >> disse Xilel accarezzandole il volto dolcemente e poi fulminò Tauros e Rainer << Infatti potevate mettere in pericolo Mal e poi i vostri genitori non hanno sofferto fin troppo per la morte di Raziel o almeno il tuo Tao? >> chiese Xilel facendo leva sui sensi di colpa del cugino ma fu una mossa sbagliata si come Tuaros sbuffò e basta << E Rainer tua madre è da sola con un padre che la trascura tu stesso quando hai avuto cinque anni hai raccontato una cosa scioccante >> disse Xilel levando su Rainer i sensi di colpa << Raccontami almeno è riuscita a cambiare? >> chiese Xilel e Rainer tirò giù il volto come Mal, Xilel sospirò e basta << Non voglio vedervi morire qui e poi non siete costretti a rimanere, ce la farò voi raggiungere Josesh e Faustus al canyon io devo finire questa storia con Kain >> disse lei ma poi i cugini si ricordarono perché erano li << No noi non ti abbandoniamo questa volta lotteremo con te che tu voglia o no il nostro aiuto e poi tornerai ai clan con noi >> disse Tauros deciso invece Xilel era contraria a ciò << Io direi di aspettare anche Dunah e Saphire per decidere una cosa simile >> disse Mal e Rainer era d’accordo ma Xilel scosse subito la testa << Lei non c’è e quindi la più grande sono io e dovete darmi retta se vi dico di tornare indietro >> disse lei insistente i tre non le diedero retta e sbuffando Tauros gli venne in mente di sfidare Xilel la prossima volta che si fosse ripresa, così lasciò che lei bevesse il sangue necessario a riprendersi, infatti la sera successiva la voleva sfidare ma lei rifiutò dovendo andare con Kain alla città alta, cosa che Tauros facendo un ringhio silenzioso mentre guardava le spalle di Xilel allontanarsi. Xilel stava andando a recuperare Marcus in modo da portarsi avanti con il dono “Malia” così da poter almeno controllare la mente, il terzo mentore non era “difficile” solo che presentandosi con Kain non faceva di sicuro una buona impressione, ma doveva accettare di farsi accompagnare da lui che da Umah o Magnus, così si dovette accontentare di andare con il padrone che tentava in tutti i modi di farle dire il vero nome << Smettila di rompere Kain, non te lo voglio dire perché forse mi voglio far chiamare Raziel >> disse lei non volendo che insistesse ancora, << Quale vergognoso nome hanno scelto i tuoi genitori che sembri arrabbiarti se lo voglio menzionare? >> chiese provocandola lei lo aveva previsto << Semplicemente non sono affari tuoi se non mi voglio presentare con il mio nome reale >> disse lei, Kain smise di parlarne facendo spallucce, << Comunque spiega perché hai accettato di accompagnarmi qui? >> chiese lei << Umah è stata fatta prigioniera nel Castello Sarafan e Vorador mi ha inviato qui e visto che ti serviva venire qui per una ragione che non mi vuoi dire ho deciso semplicemente che mi potevi essere di aiuto a trovare un vescovo >> disse lui ghignando mentre camminava per quelle strade lei sbuffò e proseguì verso la meta, arrivati in una grande cattedrale videro il sacerdote in stato molto particolare alle prime domande rispondeva con versi e suoni incomprensibili, poi Xilel percepì la presenza di un altro vampiro ma non si spiegava come potesse percepirla << Che cosa gli succede? Parla?! >> ordinò Kain irritato << “Shh Kain fa silenzio” >> disse lei sussurrando ma la voce le sembrava aver fatto eco ma il vampiro di cui sentiva la presenza non aveva fatto cenno di presenziare non per il momento Kain la guardò << Raziel senti qualcosa? >> chiese lui guardandola curioso << Un altro vampiro >> disse con voce normale e poi si toccò la gola << Sorprendente >> disse il terzo vampiro di cui si sentiva la presenza, si fece vedere subito dopo calvo e con uno sguardo truce verso Kain, << Ti aspettavo Kain, ma non pensavo portassi con te una balia >> disse lui in modo seccato << Non sono la sua balia >> disse lei guardandolo seria << Marcus liberalo subito >> disse Kain ignorando il seccamento del nemico Xilel osservò il nemico e le movenze di quest’ ultimo, << Comunque ho io la situazione in pugno Kain >> disse il nuovo arrivato e dal tono sembrava come se avesse vinto visto che il vescovo non avrebbe parlato se no sotto ordine del vampiro, e Xilel capitava solo a fagiolo perché le serve il dono di quel vampiro, Marcus lanciò la sua sfida ai due vampiri << Non mi prenderete mai >> poi scappò e per Kain e Xilel fu presto un inseguimento, visto che il vampiro correva senza fermarsi verso un’altra cattedrale, presto furono vicino a una torre dove saltando attraverso una vetrata, arrivando sopra il tetto fatto di vetro non avrebbe retto il peso di Kain e Marcus forse quello di Xilel, lei se ne era accorta di quel particolare ma il compagno no e si stava per piombare a dosso alla preda << Kain no il tet… >> non fece in tempo ad avvertire il compagno che era già in caduta libera con i due vampiri la paura di quella caduta e il ricordo immutabile del giorno che la segnò per sempre si fusero segnandola con le urla straziate del padre, chiuse gli occhi e sentì solo l’impatto violento con il pavimento della cattedrale, non riuscì ad alzarsi subito mentre il cuore continuava a batterle forte senza fermare il ritmo cardiaco, si svegliò completamente sentendo le campane della cattedrale suonare, e spalancò gli occhi fu un pugno dritto in faccia metabolizzare che si trovava in piena battaglia << C’è l’hai fatta a svegliarti! >> la rimproverò Kain mentre Xilel non fece in tempo a evitare un colpo di Marcus che la risvegliò facendola innervosire, allora si scagliò contro ad arma estratta e provocandogli una ferita in un punto sensibile per i vampiri normali,
------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Boss Marcus

  aiutando Kain a suonare le campane per rendere visibile il nemico Marcus chiamò a se dei sacerdoti manipolati con il proprio dono, Xilel stava solo pronta ad affrontarli per prendergli il loro sangue, mentre Kain combatteva il vampiro nemico, Marcus notò nella ragazza dai capelli argentati il talento del combattimento e la grazia usata nei singoli movimenti, sembrava che stesse conducendo una danza che finiva con il fatto che beveva il sangue dei sacerdoti mentre questi facevano colpi a vuoto che venivano schivati o parati, però a riportare sullo scontro Marcus ci pensò Kain che colpì il vampiro in modo violento << Mi sono stufato di vederti guardare la mia compagna pensa a te invece >> disse per poi continuare a colpirlo Marcus non poteva fare altro che sparire e inviare sacerdoti, si rifugiò al secondo piano dove lo seguì anche Kain, Xilel combatteva a piano terra contro i sacerdoti che venivano in massa, dopo molto sentì il tonfo di un corpo seguito da un grido soffocato.
Xilel si voltò e vide Marcus con il candelabro sopra l’altare conficcato nello stomaco, lo poteva risvegliare in tempo ma prima lasciò che Kain prendesse il dono oscuro del vampiro sconfitto, poi videro il vescovo ancora integro per fortuna, ringraziò i due vampiri e come richiesto li avrebbe accompagnati al castello Sarafan per liberare Umah << Vuoi venire Reziel? >> chiese Kain guardandola fiducioso in un si << No, Kain come ho detto prima nel covo ho una cosa importante da fare, non posso proprio rimandarla ci vediamo al covo dei Cabal quando ho finito >> gli disse lui rimase deluso e il ghigno si trasformò in una smorfia imbronciata forse si sarebbe potuto rifiutare di salvare Umah, in quel caso decise di fare una cosa non molto consigliata << Forse dopo quando ho finito di occuparmi qui delle mie faccende posso occuparmi di te >>disse lei facendo la finta provocatoria con lui che si era innervosito infatti le tirò un pugno sulla faccia << Fa poco la provocatoria non funziona questo con me, e poi pensavo che di Umah ti importasse qualcosa >> Kain dopo la frase sbuffò e se ne andò Xilel si tenne la guancia quando Kain e il sacerdote furono fuori prese il candelabro e lo tirò fuori dal corpo di Marcus facendolo gemere di dolore, purtroppo non si era ripreso ma era svenuto così lo ha dovuto portare via fino al canyon tutta da sola così avviandosi per la strada pensò a quanto era contenta avrebbe potuto rivedere Faustus, il lungo viaggio verso quel luogo desolato non la faceva temere e di certo sapeva di non venire seguita e in quel momento lei pensava a quanto volesse rivedere il proprio mentore.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Canyon, macchina Tessitrice del tempo
Xilel portò dentro la macchina Marcus e Josesh capì subito di doverlo curare Faustus invece sembrava un po’ scontroso ma impaziente di vederla << Dimmi come ti è sembrato l’incontro con Marcus? >> chiese il mentore mentre si avvicinava alla discepola << Interessante, anche se ho solo aiutato Kain ha “ucciderlo” in teoria >> disse lei ridacchiando mentre si trovò faccia a faccia con lui, lei non sapeva cosa provare verso Faustus, si sentì divisa non era di nuovo pronta a decidere sentiva di amare il mentore ma poi aveva il presentimento di amare qualcun altro o più persone e ciò la divideva veramente, Josesh intanto stava curando Marcus e il vampiro si era svegliato << Dove diavolo mi trovo…. Faustus non dovevi essere morto? >> chiese lui e l’altro gli rispose << Non così tanto come pensi >> Xilel si fece riconoscere << Cosa ci fa qui la compagna di Kain? >> chiese lui << Ti chiami Reziel è così che ti chiamava Kain giusto? >> chiese ancora il vampiro reggendosi la testa  Xilel si avvicinò e si mise ad altezza del vampiro in modo da guardarlo negli occhi << Io non sono la compagna di Kain lo aiuto solo nella sua missione in questa epoca uno, due io non mi chiamo Raziel >> disse lei seria << E come dovrei chiamarti non so il tuo nome >> affermo lei sospirò << Io uso quel nome perché così non risulto essere un paradosso per questo tempo, Raziel è il nome di mio padre, in verità il mio vero nome è Xilel >> disse lei guardandolo intensamente con quei due nomi si può vedere come quegli occhi color miele si fossero spenti e come fossero stati sempre privi di vita solo Faustus era una motivazione perché lei rimanesse ancora viva, per Marcus fu uno schiaffo in faccia comprendere che la guerriera che ha visto combattere, quella che ha paragonato nella sua testa a una candida dea, ora si fosse trasformata in un cadavere sorretto da un anima, priva di ambizioni e sogni cosa che ogni persona ne ha, la ragazza che ha d’avanti non ne aveva << Marcus tu sei vivo perché voglio che tu  faccia imparare alla mia allieva Malia >> disse Faustus intromettendosi in quella visione decadente di Xilel secondo Marcus, mentre la ragazzina tornò al fianco del mentore << Poi chissà potremmo andare contro Kain un'altra volta >> aggiunse Faustus volendo provare di certo ma Xilel preferiva evitare << Comunque Xilel avvicinati e succhia il mio sangue così apprenderai il mio dono oscuro >> le disse porgendole un braccio lei accetto l’offerta mordendo il braccio e iniziando ad assorbire il sangue << Bene allora iniziamo le basi da adesso >> disse Marcus dopo che la ragazzina gli lasciò il braccio sentendo un leggero mal di testa che aumentava << Senti la testa scoppiare, se vuoi saperlo anche io a contatto con questo dono ho subito quel leggero mal di testa >> disse alzandosi e andando fuori << Vedi quelle aquile laggiù >> disse indicandole << Concentrati e prendi il possesso di una di loro, sarà facile visto che abbiamo tutta la notte per imparare >> le disse lei si concentrò prendendo il controllo di un aquila, la fece volare intorno al canyon fu come vedere un paesaggio mozza fiato in quel momento volava sopra il canyon che le pareva di poter dominare i celi e vicino alle rocce poteva vedere anche se che si concentrava e Marcus rimanere meravigliato di ciò che vedeva, dopo molto che volava con l’aquila si stufò e la liberò dal controllo mentale, stupefatto Marcus fece un sorriso << Bene abbiamo finito sei veloce ad apprendere  puoi tornare dai Cabal >> disse soddisfatto e lasciò Xilel.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Fabbrica, Boss, e arrivano i due mancanti ***


Tornata dai Cabal Xilel vide che Vorador che chiedeva informazioni a Umah che era sana e salva << Raziel sei giunta in tempo >> disse il vecchio vampiro e i cugini erano sollevati di vederla viva, << Umah mi spiace di non essere venuta ma avevo da fare >> disse lei scusandosi << Fa niente Raziel, comunque come stavo dicendo sono stata in un enorme fabbrica >> disse la vampira mentre parlava, << Prima di venire scoperta ho visto una grande sala con un macchinario aperto su un mondo mai visto prima, e chi lo teneva aperto era un'unica fonte di energia, era una pietra penso sia la pietra di Unione >> Aggiunse Umah e Xilel sapeva cosa era la pietra anche senza la spiegazione di Vorador su cosa fosse il manufatto, serviva ad aprire dei portali magici su qual unque punto di Nosgoth ed’ è l’unico manufatto che può anche rende immune alla mietitrice d’anime, infatti solo chi possiede tale oggetto può sopravvivere ai colpi della lama bastarda, fu così che Kain venne sconfitto quel bastardo di un Hylden l’aveva con se quando è stato il giorno fatale dello scontro, e Xilel aveva fatto di tutto per prenderla e distruggere la pietra per questo si era fatta notare dal signore dei Sarafan, ma purtroppo si era quasi fatta uccidere perché il vigliacco l’ha fatta attaccare dagli arcieri prima di farla scontrare corpo a corpo con se. << Bene allora Raziel tu andrai con Kain al quartiere industriale >> disse Vorador guardarla lei annui portandosi al fianco di Kain, Umah diede l’ultima informazione << Quando sarete nel quartiere industriale cercate la fabbrica principale e li che si trova la pietra >> << Bene torneremo con la pietra di unione e la testa del signore dei Sarafan >> Annunciò Kain mentre si avviava verso il luogo disegnato con la ragazzina, Rainer e Malachia rimasero delusi non avevano nemmeno potuto dire ben tornata alla cugina che già doveva partire Magnus guardò i due ragazzini e sorrise << Che dite di addestrarvi anche voi due? >> chiese << Sarebbe inutile siamo poco pratici del corpo a corpo Io sono un mago e Mal è una bravissima arciera >> rispose Rainer << questo non significa che non possiamo imparare a combattere corpo a corpo forse così saremo più utili a Xilel >> disse Mal positivista e andando con Magnus, Rainer si convinse a seguire Mal per proteggerla.
Intanto al quartiere industriale Xilel e Kain intrufolati all’interno partirono nella zona dove operavano gli operai invece di attaccare sul diretto, videro due guardie e con astuzia entrambi entrarono dentro la stanza dove vi erano due operai che parlavano a proposito della situazione Sarafan, le guardie erano aumentate di recente, e ciò faceva agitare gli operai e presso che stressare ancora di più. Invece i due proseguirono quasi indisturbati però dovevano sempre saziare la fame di sangue ciò significava uccidere gli operai e le guardie che li proteggevano. Raggiunta il fuori della fabbrica Xilel diede un occhiata ai pensieri di Kain usando Malia, era ancora inesperta nel usare il dono oscuro ma capì da cosa pensava che lui voleva il potere e voleva anche che punire sinceramente chi ha tradito i vampiri, ma un pensiero che voleva ignorare ma che sentì chiaramente “Chissà tra Umah e Raziel dovrei avere al mio fianco, entrambe forti e tenaci, belle, immortali ma hanno una differenza che le rende uniche Umah è di certo coraggiosa e molto sicura di se, invece Raziel sembra conoscermi molto meglio di me stesso forse, ed è anche molto misteriosa” pensò Kain, Xilel smise di usare Malia in quel momento sentendosi colpevole di ciò che ha origliato, Kain era interessato a lei come lo era anche per Umah, ciò rendeva rivali in amore, ma Xilel era già sicura di non puntare al cuore del signore dei vampiri, anzi preferiva non avere niente a che fare con lui, dopo quella storia preferiva fare altro, ma era anche dubbiosa che la strade di lei e Kain si sarebbero divise tanto facilmente.
Nel proseguire i due sentirono una musica provenire da una stanza, dopo aver eliminato chi vi era all’interno e aver attivato la leva di un glifo continuarono la loro strada trovando un ascensore e scendendo, nella nuova area vi erano solo due persone quindi eliminarle fu semplicemente facile e ne bevvero il liquido rosso ambito, era un po’ tutto uguale mentre proseguivano la vampira ebbe da commentare << Che noia questo posto è tutto uguale >> poi sbadigliò per la monotonia << Allora rendiamo la cosa più interessante facciamo così, una scommessa >> ghignò il signore dei vampiri << Cosa vuoi scommettere Kain? >> chiese lei sbuffando << Facciamo così chi raggiunge prima la pietra di unione chiederà al perdente qualsiasi cosa che dici? >> chiese Kain, Xilel fu quasi tentata di accettare ma non voleva farlo << No Kain perché non sono sicura di vincere >> disse lei deludendo il signore dei vampiri << E poi separarci qui in un luogo che non conosciamo non mi sembra per niente utile, non sappiamo nemmeno dove rincontrarci, e da qui è impossibile raggiungere i Cabal >> mise in chiaro che non era una scommessa fattibile << Va bene >> disse lui mentre poi si mettevano a proseguire, e arrivando a una funivia appena si aprì la porta Kain offri alla compagna di salire per prima facendo un elegante inchino << Prima le signore >> disse e Xilel roteando gli occhi salì ringraziando la cortesia, Kain la seguì a poi si prepararono a raggiungere un'altra area, mentre era lì ammirava annoiata il paesaggio e il signore dei vampiri non fece altro che avvicinarsi a lei << Sai che se sorridessi potresti essere più carina di ora? >> le chiese per iniziare un discorso << Se avessi avuto una moneta per ogni vampiro che me lo ha chiesto ora di certo sarei la vampira più ricca di Nosgoth >> disse lei non girandosi a guardare Kain << Che cosa osservi? >> chiese lui << La decadenza di questo posto, tu non sai quante volte mi chiedo perché sia sopravvissuta quel giorno >> disse lei mentre si girava con occhi davvero di qualcuno che è morto << Forse so cosa provi è difficile da digerire la sconfitta, e davvero preferiresti essere morto >> disse lui pensando che le bruciasse la sconfitta con il signore dei Sarafan, << Comunque presto banchetteremo con la sua testa, i vampiri governeranno di nuovo Nosgoth >> disse lui facendo angosciare lei << Hai paura di nuovo di perdere? Se è così posso abbandonarti qui >> aggiunse sbuffando << No, sto solo pensando a vecchi eventi che mi sono successi con il mio signore >> disse lei facendo venire più domande a Kain per conto di quella ragazza << Chi era? >> chiese lui << Una persona che era arrogante e con un ego smisurato, io avevo nove anni quando fece eseguire mio padre >> rispose Xilel descrivendo Kain senza farlo capire << Che cosa gli ha fatto di preciso? >> chiese lui Xilel chiuse gli occhi e poi le si stavano formando delle lacrime color cremisi a ricordare << Avevo nove anni, mio padre era orgoglioso del nostro signore mi portò con se per mostrami la vita che avrei avuto da vampira, ma quel giorno coincise anche con la propria evoluzione >> disse smettendo di raccontare per respirare mentre le lacrime le cadevano << La regola era semplice, prima si sarebbe dovuto evolvere il nostro signore e in seguito i suoi discendenti, ma mio padre aveva violato il patto evolvendosi prima del signore, geloso di quella mutazione improvvisa il signore strappò le ali e lo fece gettare nell’abisso, io ero stata presa da un vampiro e tenuta immobile a vedere tutta la scena dell’esecuzione >> disse lei mentre singhiozzava e la voce diventava roca << Cosa hai fatto in seguito? >> chiese lui << Sono fuggita mordendo la mano di chi mi teneva ferma e sono scappata attraverso le fognature che mi condussero a Meridian >> rispose mentre si asciugava le lacrime e cercava di assumere un tono normale della voce << Così sei cresciuta da sola ma come sei diventata un vampiro? >> chiese lui << No, non sono cresciuta da sola, trovai qualcuno disposto a prendermi come schiava, e io sono diventata un vampiro perché mi sono lasciata mordere da uno dei tuoi legionari >> disse lei non facendo nomi però era abbastanza per il momento. Kain si avvicinò a Xilel solo per toglierle le lacrime dalla faccia << Non puoi sempre rimanere nel passato la vita va avanti, che a te piaccia o no >> le disse rude ma poi le prese il viso tra le dita guardandola negli occhi e avvicinando il volto della giovane vampira al suo, lei non fece niente per allontanarlo e lui potendo far incontrare le proprie labbra a quelle della compagna, per Xilel fu come percepire un Kain diverso da quello che ha incontrato dieci anni prima o meglio quello che incontrerà dieci anni più tardi, quando separò le labbra della sue per la ragazza fu come se tutto fosse tornato in ordine nella propria testa, forse perché il Kain che aveva d’avanti era diverso era più giovane e cercava davvero di essere un buon leader e un buon guardiano e forse l’influenza del fatto che è il guardiano dell’equilibrio le ha fatto tornare l’ordine delle cose come devono stare dentro di lei, in quel momento la funivia si fermò per i due era il momento di scendere << Voglio approfondire questo dopo che avremmo finito qui >> disse lui scendendo per primo e offrendo la propria mano aiutandola a scendere. Il luogo non era presso che uguale a prima vi fu solo una piccola difficoltà a raggiungere un ascensore e una pedana mobile ma niente di difficoltoso, e esplorando la zona per azionare delle leve e attivando meccanismi esplosivi, e poi arrivare in una stanza e Xilel fu percepibili delle voci e la presenza di un vampiro nuovo, stavano discutendo del ritrovamento di un cadavere forse lasciato da Kain o lei erroneamente esposti, e la voce dice che ormai ha percepito Kain ma non lei forse per via della natura per metà vampiresca e metà diciamo “umana” viene percepita come umana, comunque ordinò di raddoppiare in una stanza le protezioni alla pietra, dopo di ciò si era allontanato, i due potevano proseguire attraverso un buco che entrambi provocarono con un esplosione di una bomba piazzata lì da qualcuno. Una volta all’interno dell’area definitiva trovarono i rinforzi con cui non era complicato elaborare tattiche per ucciderli di sorpresa, quindi con poca fatica furono eliminati, e prendendo l’ultimo ascensore per la fortuna di Xilel furono le ultime parti di stanza prima di raggiungere la pietra. Dopo aver azionato un sistema di leve e fatto esplodere un muro, Kain le ordinò di assumere la forma di nebbia << Io non c’è l’ho quella forma >> disse lei confessando lui le porse un braccio << Assorbila da me presto non siamo soli >> le disse e così procedette assorbendo il dono oscuro e mutandosi in nebbia, infatti come detto c’erano due guardie che pattugliavano il posto, furono sorprese dai due vampiri che li uccisero. Arrivati alla stanza finale azionando una pedana salirono verso la pietra che era tenuta dentro una specie di barriera che sembrava galleggiare, però ciò non rassicurava Xilel che sentì di nuovo la presenza di quel vampiro, che continuava a seguirli << Guarda un po’ il grande Kain ridotto a un volgare ladro >> disse la voce del vampiro i due si girarono, di fronte c’era un vampiro vestito di un armatura argentata e di un mantello blu, lo osservò per poi sentire Kain dire il nome di uno dei futuri mentori di Xilel, << Sebastian eri tu che mi seguivi >> affermò il vampiro facendo rimanere incredula la compagna, Faustus ha descritto Sebastian come un verme ma non ne ha la faccia, << Vedo che ti sei portato un umana >> disse guardando la semi vampira << O almeno è quello che sembra, cosa sei donna? >> chiese lui << Una vampira, infondo ci siamo già visti Sebastian >> disse lei sprezzante di rabbia come se si fosse dimenticata la mano che stava per ucciderla << Comodo prendersela con chi non riesce a muovere un dito vero? >> chiese lei ringhiando << Sei quella bastarda, come hai fatto a sopravvivere mi sono assicurato di persona che fossi morta >> disse sorpreso << Forse non sei così bravo ad assicurare le morti altrui >> ribadì lei volendolo strozzare di persona ma si ricordò che le serviva il dono di quel miserabile traditore per quanto non le piacesse l’idea, << Quindi abbiamo un nemico comune Raziel >> disse Kain guardandola << Mentre voi due giacevate inermi i miei poteri sono cresciuti, ho atteso 200 anni per uccidere Kain, ma tu ragazzina non mi sarei mai aspettato di rivederti >> ringhiò l’avversario preparandosi al combattimento.
Boss Sebastian
Il nemico si preparava a usare colpi diretti mentre dei vapori si azionavano per tenere dentro un cerchio sia Kain che Xilel, essendo in due erano in vantaggio, però avvicinarsi ai vapori era fatale, se ne accorsero quando spinsero il nemico contro uno di essi che lo rese inerme per un attimo prima di rialzarsi per colpire i due che schivavano e attaccavano insieme, ma il nemico li schivò saltando sulle sporgenze della stanza circolare e iniziando a correre Xilel lo provò a inseguire ma i vapori la allontanarono quasi bruciandola e spingendola sulla luce proiettata dalla pieta di unione che la danneggiò ancora di più e Kain dovette prenderla << sto arrivando Kain! >> disse Sebastian spingendo entrambi dentro il fascio di luce viola, travolti da quella luce gridarono cercando di spostarvi con riuscita entrambi respirarono d’affanno per via delle scottature che subito vennero rimarginate, << Che cosa vi succede vi gira la testa? >> chiese provocandoli << Abbiamo sbagliato tattica, lasciamo che venga da noi >> disse Kain, Xilel capì cosa voleva fare, quindi tutti e due si spostavano in modo che il nemico finisse nel fascio viola, stando attenti ai vapori che continuavano a incombere come minaccia, sentire le urla di Sebastian fu una soddisfazione era finito nel fascio per colpire uno dei due, la sequenza durò altri sei colpi, poi ordinò al servo di alzare il piedistallo in modo da distruggere la pietra, Xilel salì sul piedistallo con il compagno e lei fece allontanare Sebastian iniziando a combattere contro di lui mentre Kain controllando il servo fece apparire più vapori e Xilel i trovò costretta a salire sulla pedana per evitare i vapori, come per il nemico così tutto si prometteva come uno scontro corpo a corpo, per spingere Sebastian tra i vapori infatti dopo cinque colpi ben assestati da parte dei due il nemico finì sotto la pedana e tra i vapori stava gridando di dolore, ora potevano ricevere le ultime informazioni. Appena i vapori furono abbassati Kain e Xilel scesero dalla pedana a interrogare Sebastian che stava morendo lentamente << Parlami della pietra di unione e di questo portale a cosa vi serve, su parla e forse ti risparmierò la vita >> ordinò impaziente il signore dei vampiri << Avanti Kain lo sappiamo entrambi che stai mentendo mi ucciderai >> disse fatalista il vampiro a terra morente, la pelle si stava bruciando e l’armatura lo stava cuocendo dall’interno, << Allora accontentami prima di morire >> disse Kain ghignando non credendoci << Allora te lo dirò ma solo per vedere che faccia farai quando capirai >> disse tossendo << Sei impotente la tua fine è inevitabile non puoi vincere, il portale a cui conduce la pietra di unione porta a una antica macchina nascosta sotto le viscere della terra che ti distruggerà e a Nosgoth inizierà un nuovo regno >> disse ma ormai Xilel vide che il tempo stava giungendo e Sebastian doveva risparmiare le ultime forze << A che cosa serve questa macchina? E come la userà il signore dei Sarafan? >> chiese Kain impaziente << Ahimè non mi ha confidato questa informazione ma ben presto tutti lo sapranno i suoi piani stanno già maturando >> disse mentre strisciava in un punto tentando forse di gettarsi o di morire in un punto << Dov’è la macchina? >> chiese Kain ultima domanda forse << Si trova sotto Meridian, cercala se vuoi sarò felice di morire sapendo che i tuoi sforzi saranno vani >> disse Sebastian morendo con il viso rivolto verso l’alto, Xilel osservandolo forse capì che in quel momento lo dovrebbe salvare ma sa che può riportarlo in vita grazie a Tauros, comunque Kain assorbì anche il dono di Sebastian mentre Xilel guarda e aspettando che si allontanasse da lei per prendere la pietra, appena fu così strascinò il corpo fuori dalla zona in cui si sarebbe distrutto quindi per proteggere il corpo dall’esplosione che avrebbe provocato Kain ci sarebbe dovuta mettere d’avanti, in quel momento notò che l’armatura era bollente e che lei si stava scottando e non ci volle poco ne molto prima che l’esplosione entrasse in collisione con i due e li lanciasse lontani.
Intanto nel futuro, nel santuario dei clan
Kain e gli altri capi dei clan sono riusciti a scoprire cosa sta succedendo alla storia, quindi sono decisi a mandare anche Saphire e Dunah indietro nel tempo a recuperare Rainer, Tauros, e Malachia ma purtroppo non si sa come sarebbero tornati << è se troviamo Xilel? >> chiese Dunah a Kain << Non lo so fate come vi pare >> espresse il signore dei vampiri ignorando la cosa e portandoli a una macchina tessitrice del tempo i due cugini dentro fecero sistemare le cordinate << Riusciremo a tornare indietro? >> chiese Saphire << Forse >> disse Kain lasciando che Dunah guidasse la macchina tornando indietro e apparendo nel covo dei Cabal, Vorador fu spaventato quando la luce rivelò i due vampiri che con gli stendardi non si capiva dove erano quindi i Cabal erano pronti a combatterli se non fosse stato per Malachia che era li << Aspettate sono nostri cugini! >> gridò lei fermando i vampiri da un attacco << Sono anche loro degli alleati? >> chiese Umah guardando Mal, annui e Rainer spiegò le cose a Dunah e Saphire che capendo decisero di non riportare i cugini indietro << Ma dov’è Tao? >> chiese la cugina con lo stendardo viola << Seguici >> dissero i due sospirando e portando i nuovo arrivati da un Tauros che si allenava con Magnus, e che poi veniva sconfitto << Ehehe ragazzino ti ci vorrà molto per raggiungere il mio livello >> disse il guerriero mentre aiutava Tauros ad alzarsi, << Però sei migliorato lo ammetto >> aggiunse il campione.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Rivedersi, Rinascita di un traditore ***


Dunah fu contenta di vedere i propri cugini stare bene, però non si spiegava perchè fossero tornati indietro nel tempo, ma non voleva pensare a quello però Saphire lo disse quasi a posta << Come vi è saltato in mente di fare una cosa del genere non sapete quanti paradossi state creando >> disse lui per rimproverarli << Silenzio e un momento importante finalmente potremmo vedere Xilel, perché l’avete trovata giusto? >> chiese Dunah mentre i  tre si guardavano sul fatto di mentire o no a Dunah, poi Magnus sentì il sussurro di Faustus << “Magnus porta subito qui il tuo culo Xilel è tornata con Sebastian ma è morto comunque serve il ragazzino con cui ti stavi allenando” >> << “Ho compagnia devo portami dietro anche gli altri quattro” >> sussurrò lui facendo brontolare il vampiro in questione << “Beh portali ma che non diano fastidio ok” >> disse per poi finire << Venite vi porto da vostra cugina >> disse lui mentre si avviava per raggiungere il canyon i cinque lo seguirono senza fiatare e portandoli in una insenatura del canyon e facendogli vedere la macchina << è la stessa macchina con cui siamo arrivati qui >> disse Dunah mentre si osservava, Josesh il curatore stava rimuovendo l’armatura da Sebastian cercando di non rimuovere la pelle che veniva via come il burro, e i pezzi bruciati si erano attaccati e forse fusi con l’armatura che lo stava cuocendo qualche minuto prima << Che lavoro ingrato Faustus, potresti darla una mano >> disse lui << E rischiare di perdere Sebastina per colpa della mia forza? Già mai muoviti ad estrarre quell’armatura invece di lamentarti >> disse il vampiro che stava di fianco a una Xilel che si stava riprendendo intanto si vedeva Marcus che era preso in una lettura e si annoiava << invece Xilel si è ripresa? >> chiese il vampiro calvo al compare << Lo sta facendo giusto ora >> disse quello vestito di rosse mentre vide Xilel tentare di aprire gli occhi per poi mettersi una mano sopra la testa << Tutto a posto? >> chiese Magnus << Si ho solo un po’ di mal di testa che sta passando >> disse alzandosi << Purtroppo ho fallito Sebastian è morto e il corpo forse è perso >> disse lei << No sei riuscita a salvare il corpo e ora lo dobbiamo solo resuscitare >> disse Marcus facendo notare Josesh che rimuoveva l’armatura dal cadavere di Sebastian sbuffando e borbottando.
Intanto Dunah si mise la mano di fronte alla bocca voleva piangere di felicità ma Saphire non credeva fosse la loro cugina, così volle porle una domanda che solo Xilel poteva sapere << Dimmi se sei nostra cugina Xilel, quali sono i nostri soprannomi o i nostri nomi completi? >> chiese Saphire dopo ciò << Non mi stupisce che tu non mi credi Saphire, ora se vuoi lo dico Dunah doveva chiamarsi Unah ma suo padre decise di aggiungere una lettera in più, noi però la chiamiamo Sorellona, io mi chiamo Xilel ma Dunah mi chiama Lel Xi, Tauros ha il soprannome di Tao, Rainer il soprannome è Rain, tu hai il soprannome di Saph, mentre Malachia la chiamiamo littlel Mal affettuosamente >> disse Xilel convincendo che era lei Saphire rimase stupito da ciò mentre Duanah corse ad abbracciarla in lacrime desiderava vederla da moltissimo tempo << La mia piccola Lel Xi! Sono anni anzi secoli che non ti vedo più >> disse Dunah mentre singhiozzava e l’abbracciava forte facendo anche male alla povera << Anche io sono contenta di vederti Sorellona ma potresti lasciarmi mi stai soffocando >> disse lei facendosi lasciare, << Come sei cambiata dimmi cosa ci fai con queste brutte persone? >> chiese la cugina guardando male Faustus, Marcus e Magnus << Dunah credimi non sono chi credi e mi stanno aiutando >> disse lei stringendo le mani << Potresti solo fidarti di loro se te lo chiedo? >> chiese Xilel a Dunah e lei rispose << Per te mi fiderei anche del diavolo ma l’unico di cui non sarei certa di fidarmi conoscendo la storia raccontata da Kain è proprio di Marcus, Faustus e Sebastian >> disse Dunah sincera Xilel sorrise e la ringraziò di questa sincerità che hanno ancora tra di loro, << Comunque scusate se disturbo questo momento familiare ma ora che ho rimosso l’armatura possiamo resuscitare il bastardo sì o no?! >> gridò Josesh dopo essersi rotto il cazzo di aver dovuto estrarre l’armatura << Tao, Mal venite faremo un lavoro complicato >> disse Xilel portando i cugini vicino Sebastian << Bene cercherò di riportare l’anima al corpo >> disse lui appoggiandosi al corpo << Io faccio rimarginare la pelle >> disse Mal prendendo della pelle di Sebastian e mangiandola per poi assorbirne le proprietà nel proprio sangue e tagliarsi il polso portando alla bocca del cadavere il sangue facendogli rigenerare la pelle, intanto Tauros si era fatto venire gli occhi di colore bianco cercando di andare a contatto con l’anima, un operazione faticosa che può durare mesi interi, comunque Xilel stava solo guardando per il momento.
Infatti dopo due giorni di ricerca dell’anima di Sebastian Tauros riuscì a incastrarla nel corpo e quando riaprì gli occhi Xilel si sbrigò ad allontanare Mal e dare in pasto a Sebastian il proprio sangue << Sei assetato vampiro allora bevi, bevi e saziati raggiungi in questo mondo >> disse Xilel al vampiro che serviva molto sangue, e lei si sentiva svenire, prima di far mollare a Sebastian la presa e poi allontanarsi da lui << Perché sono ancora vivo? >> chiese il vampiro guardandosi senza l’armatura << Ringrazia invece di domandarti di essere vivo, e poi la tua armatura è stata la cosa più difficile da rimuovere >> disse Josesh sbuffando, << Si delicato non per tutti è facile ritornare in vita e io ne so qualcosa >> disse Xilel provando pena per Sebastian in quel caso.
Sebastian si osservò quel posto era una macchina Xilel aveva chiesto a Magnus di riaccompagnare i cinque cugini dai Cabal così lei rimase sola con il traditore di cui non poteva fidarsi, Faustus ha spiegato per certi versi al vampiro come andava la situazione, << Quindi Raziel è un nome fasullo da quello che ho capito >> disse lui << Esatto >> disse lei mentre si sedeva a parlare con lui << E tu al fin di tutto detesti anche te Kain, tu e Faustu provenite dal futuro è per questo che sei riuscita a mettermi i bastoni tra le ruote e in seguito o meglio ora ti serve il mio dono oscuro perché così puoi aiutare Kain >> aggiunse mentre ricollegava i punti << Si è dimenticato di dire che io sono la tua salvatrice che la tua carnefice >> disse lei << Che ironia essere l’alleato della mia nemica comunque darti il mio dono è il minimo visto che non sei stata tu la mia vera carnefice >> disse mentre le porgeva il braccio lei bevve dal polso del vampiro sentendo la potenza di quel dono entrarle nelle vene e farlo suo << Ora devo solo insegnarti ad usarlo correttamente quindi quello che volevo scontrarmi solo con te >> disse lui sospirando << In verità non sei nella situazione di potermi allenare, per usarlo lo farò con Magnus o Tauros loro sono capaci di sostenere uno scontro con me o posso provare anche con Kain, non sei costretto ma si mio alleato Sebastian >> disse lei << E per cosa? Ormai Nosgoth è in bilico tra Kain e il signore dei Sarafan, chi vincerà sarà il padrone assoluto di questa terra >> disse lui deluso << Allora noi non siamo costretti ad allearci con nessuno >> disse lei << Non ti interessa questa terra? Non provi rabbia verso chi ti ha fatto dei torti? >> chiese non capendo la mentalità << Sai ancora non ho scoperto chi mi ha fatto dei torti, ma solo per due torti vorrei vendicarmi, anche se so che queste persone non torneranno mai indietro >> disse lei guardando il fondo del canyon << Faustus mi ha accennato che tuo padre è morto, ma chi lo ha ucciso? >> chiese lui << Il colpevole non è chi lo ha gettato nel abisso, il vero colpevole di tutto deve ancora fare il proprio nome, e io sto solo aspettando che lui si desti dalle ombre per poterlo affrontare faccia a faccia >> disse lei guardando il vampiro e mettendolo in panico con quegli occhi privi di anima << Tu non hai più un anima ragazza a te non è rimasto nulla del tuo passato tu vai avanti solo perchè lo vuoi >> disse Sebastian mentre la guardava << Decidi per te stesso Sebastian >> disse lei prima di alzarsi e scendere  << Dove vai Raziel? >> chiese lui << Mi chiamo Xilel e vado da Kain >> disse prima di andarsene e lasciando solo Sebastian a riflettere sul da farsi, tornò da Faustus e lui chiese di Xilel << è andata da Kain per via della macchina >> rispose il vampiro mentre rifletteva << Accidenti! >> ringhiò e poi si mise sdraiato << Non vedo l’ora che questa storia finisca così lei tornerà a essere libera e forse potremmo andarcene da questo luogo >> si lamentò Faustus << Non è che sei geloso di Kain perché passa più tempo con la tua allieva che tu?  >> chiese il curatore mentre preparava le medicine e Faustus non fece altro che prenderlo per il collo e dirgli << Non sono geloso, e poi Xilel è solo una allieva e una figlia per me >> disse lui mentre lo fissava serio, << Però il bacio con il te del passato glie lo hai lasciato fare, perché non l’hai fermata? >> chiese il curatore facendo imbarazzare l’amico << Tks Tuchè >> disse il vampiro vestito di rosso mettendosi sdraiato da una parte.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Alla ricerca della massa ***


Intanto Xilel incontra Kain nel Canyon mentre stava tornando dai Cabal << Raziel, cosa fai qui? >> chiese lui mentre lei sapeva che scusa aveva << Ho avuto da fare qui, vuoi che ti accompagni nella zona? >> chiese lei << Mi farebbe piacere la tua presenza ma non ho bisogno del tuo aiuto >> disse lui << Sempre modesto >> fu ironica nel dirlo per poi mettersi al suo fianco chiedendo << Spiega cosa ci fai qui? >> << Sono qui per incontrare la veggente, ma cosa ti è successo durante l’esplosione nessuna delle spie di Vorador ti ha trovata pensavamo che eri morta >> disse lui << Mi ha solo sbalzato un po’ più in la di te e poi sono atterrata in un punto dove ho potuto nutrirmi di alcuni uomini così mi sono ripresa >> disse lei giustificandosi bene, mentre proseguiva verso la casa della veggente percepì che qualcosa lì non andava, come la presenza di altro oltre i banditi, gli operai e le guardie Sarafan.
Andando più vanti infatti i sospetti si confermarono perché vi erano creature simili a insetti volanti dotati di falcetti e che attaccavano chiunque, e quegli occhi avevano fuochi verdi ma che non incutevano timore se non era per il fatto che sembravano ragni quindi  a Xilel scappò un pensiero riguardo Turel e Tauros e il loro odio verso i ragni, ridacchiò a solo pensiero di come i due avrebbero spazzato via quei “demoni” però doveva stare attenta si come uno di quei esseri le stava per colpire e provocare una ferita grave.
Arrivati nei pressi di una casa quasi bruciata quella vista, per Xilel era ovvio che fosse disabitata e che non si trovasse li la veggente ma niente si poteva mai sapere quindi lasciò che Kain procedesse, di spalle una donna con le ali << Vattene esseri di tenebra non vi ho chiamato >> disse lei di spalle Xilel era stupita quando era entrata non vi era nessuno in quella casa, ma quella donna non l’ha percepita prima di quel momento, come se avesse atteso l’arrivo di Kain, << E pure siamo qui >> disse Kain di risposta facendo voltare la donna, aveva orecchie che sembravano piumate e i capelli lunghi castani sembrava simile a un vampiro antico, invece non lo era forse non si nutriva nemmeno di sangue, Xilel dovette ammettere che era una splendida donna,  << Capisco Kain il distruttore, il sassolino nello stagno che rovina ciò che tocca >> disse lei << Mi conosci donna? >> chiese il signore dei vampiri << Meglio di quanto tu ti conosca >> rispose lei poi poggiò lo sguardo su chi accompagnava Kain, << E tu invece chi sei? >> chiese guardandola e avvicinandosi a Xilel << Non conosci Raziel? >> chiese Kain alla veggente che appoggiò una mano sulla semi vampira squadrandola << Ti chiami Raziel? >> chiese lei << fatti riconoscere se sei veramente Raziel per favore >> disse lei prendendo un braccio della compagna di Kain ma lei si ritirò non volendo << Non temere non ti farò male voglio solo sapere chi sei >> le disse provando a riprendere un braccio e prendendo poco sangue lo mise in bocca e socchiuse gli occhi << No, non sei lui, Raziel deve ancora risorgere come vampiro e poi morire di nuovo, tu sei qualcuno che non riesco a vedere chiaramente nella mia visione, essere senza ancora un nome tu ancora devi nascere in questa terra, non sei di questo tempo, e non dovresti nemmeno assistere a questi eventi, il tuo futuro è scritto nella sofferenza e nel odio tu sei qualcuno che importa ma per questo tempo tu sei come sconosciuta, non sei ne paradosso ne storia, sei solo la pedina sostituita di un giocatore, ma comunque utile a scopi ancora sconosciuti ma ora non posso continuare con te piccola vampira >> disse per poi ritornare da Kain << Smettila di badare alla mia compagna, sai perché sono qui? >> chiese lui irritato << Forse >> disse la veggente tranquilla << Cerco informazioni e devo averle, cosa mi sai dire della macchina? >> chiese lui << La macchina? Ehehe il tuo è un gioco pericoloso, torna alle tue caccie notturne vampiro goditi il tempo che ti resta, pur che breve che sia >> disse lei Kain ribadì non volendosene andare senza informazioni << Voglio ben altro che il sangue, dov’è la macchina? non me ne andrò senza risposte >> << Ti piace tanto essere il cagnolino di Vorador? >> affermò sbeffeggiandolo quasi voleva ridere per averlo detto Kain si avvicinò minaccioso di volerla forse uccidere di tale affermazione << Non lo sono strega >> <> disse quasi calma e stupita del cambiamento << Sento la tua convinzione >> aggiunse per poi proseguire con il discorso << Ti aiuterò, la macchina deve essere distrutta a fin che Nosgoth possa tornare sana, e tu fra tutti puoi riuscire nell’impresa. Sappi questo la macchina è rimasta in erte sotto Meridian da tempo immemorabile, ma ora il signore dei Sarafan la ha attivata per scatenare i suoi poteri distruttivi sulla terra, l’ingresso che conduce alla macchina e sotto il cuore della città sotto il naso degli aristocratici, riconoscerai l’edificio da questo simbolo >> disse per poi materializzare un simbolo particolare assomigliante al timone di una nave << Lo vedrai più di una volta ma solo il primo di farà raggiungere la macchina, nessun umano la può azionare invece un vampiro si >> aggiunse << Che dobbiamo fare? >> disse Kain << Vieni qui bevi il mio sangue ora, ma no tu bambina del lago dei morti per te di bere questo sangue non è ancora tempo >> disse la veggente guardando Xilel che si allontanò come Kain << Ma che razza di creatura sei non assomigli a nessun vampiro visto fino ad ora, e cosa hai contro Raziel? >> chiese impaziente << Chi sono o cosa sono non ti riguarda e riguardo alla bambina del lago dei morti non ho nulla contro di lei, ma il tempo stringe >> disse saggiamente, poi seguirono dei colpi di frecce che fecero tremare la casa e si sentì puzza di bruciato << Egli è qui, fa come ti ho detto, se vuoi distruggere la macchina e salvare Nosgoth devi bere >> aggiunse la donna porgendo i polsi e allora che Kain obbedì bevendo dalla veggente il sangue che le serviva Xilel si avvicinò a una finestra per vedere chi poteva essere stato a provocare l’incendio ed era proprio il signore dei Sarafan, li aveva trovati, dopo che il signore dei vampiri aveva finito di bere spiegò che Kain aveva potenziato il dono della telecinesi e che ora poteva coprire grandi distanze rispetto al inizio, Kain prese Xilel << Unisciti a noi veggente ci servono alleati >> disse Xilel precedendo Kain, << Io vostra alleata il mio fato va in una direzione differente, addio Kain, arrivederci bambina dell’abisso >> disse lei per poi usare il teletrasporto sui due e mandandoli d’avanti all’ingresso che portava alla macchina Xilel cadde con la mano in basso guardando la mano che stava per prendere la veggente e salvarla dalle fiamme non sapeva cosa dire era stato tutto rapido per lei, si arrese alla fatalità così lei decise di rialzarsi per andare a sistemare la macchina.
Kain azionò il simbolo sulla porta, permettendo così ad entrambi di entrare, una volta dentro seguendo un lungo percorso verso una creatura molto strana, era straziato in fin di vita e già miracolosamente percependo i due si tirò su con la testa e gli artigli superiori per parlare per quel poco che forse riuscisse << Chi mi disturba, non uno dei miei rapitori, Kain? Chi è l’altra presenza? >> disse frasi con non poco sforzo e Kain aveva anche lui dei dubbi << Mi conosci mostro? La mia memoria è ancora debole, ma ricorderei qualcosa come te >> parlò mentre Xilel si stava solo limitando ad ascoltare, << Non ci conosciamo ma è certo che ti conosca la tua resurrezione è una speranza per tutti quanti >> disse il mostro per poi guardare la compagna di Kain << Tu sei invece qualcosa che non conosco ma hai un qualcosa di familiare… >> aggiunse, << Sono qui alla ricerca di un antica macchina sono pronto ad uccidere chiunque mi ostacoli >> dichiarò il signore dei vampiri << Non aver paura i demoni che hanno costruito questa macchina mi hanno costretto ad alimentarla con la mia vita >> disse l’essere << Allora abbiamo un obbiettivo comune, siamo qui per distruggerla >> Kain era a dir poco obbiettivo ma come avrebbero fatto davvero a distruggere la macchina << Si e io posso aiutarti… ciò che intendi fare è troppo grande per te solo, la macchina sprofonda nella terra ed è più grande di una città, per distruggerla devi cercare chi l’ha costruita >>, << Il signore dei Sarafan? >> chiese Xilel << No, un essere molto più antico… le creature che eoni fa abitavano Nosgoth, lasciarono delle tracce e questa macchina è una di queste, il signore dei Sarafan ha scoperto come usarla, solo l’artefice può fermarla >> l’essere diede l’informazione e Kain sembrava sorpreso ma irritato << Una creatura non può essere sopravvissuta così tanto tempo >> respirando d’affanno il mostro tornò a parlare << Lo è , ascoltami c’è un luogo a Nosgoth a nord dove il tempo non conta più e dove ore e anni sono fermi per l’eternità, la prigione eterna i miserabili rinchiusi li dentro pagano i loro crimini per tutta l’eternità l’artefice è li >> prese un po’ di pausa per respirare << la prigione eterna la conosco, non pensavo fosse così vicino a Meridian, come posso arrivarci? >> domandò Kain, l’essere aprì la strada per un corridoio e spiegò che potevano tramite quella strada raggiungere la prigione eterna << E se l’artefice non ci volesse aiutare? >> chiese Xilel << Digli che volete distruggere la macchina vi aiuterà >> rispose << Spero per te che sia vero >> minacciò Kain << Puoi credermi, quando la macchina sarà distrutta tornerò libero, ti sono debitore Kain e anche a te ragazza >> fu l’ultima frase che sentirono prima di lasciare il luogo.
Raggiunta l’uscita del tunnel si può sentire il rumore del mare e in mezzo a delle rovine potevano percorrere lungo la costa montuosa dove una incavatura di rocce vi era una porta sempre azionabile solo con la telecinesi,  una volta entrati dalla porta vennero accolti da un carceriere che li avvertiva di andarsene perché li vi soggiornava per eterno chi ha commesso crimini contro l’uomo e contro gli dei, e che sia Xilel che Kain erano degli intrusi, però i due ignorarono l’avvertimento procedendo per la prigione, e visitando le varie stanze, e vedendo dei prigionieri, liberi confusi vi erano donne calve con palpebre chiuse e cucite , vestite di bianco e con delle bende, non si sono accorte del pericolo dei vampiri ormai erano spaventate anche dalle creature che vivevano con loro quindi non sapevano niente sul posto, solo vagavano per l’eterno in quello stato pietoso, dopo molto che vagavano furono in una stanza dove si potevano sentire le risate dei carcerieri e le urla dei dannati, principalmente urla di pietà, continuando a vagare in continuò non trovarono Magnus e riuscirono a proseguire fino alla stanza dell’artefice senza dover disperare per la presenza del campione che all’interno della prigione era diventato pazzo.
Arrivati alla stanza dove era tenuto prigioniero l’artefice sia Kain che Xilel si divisero per attivare leve e meccanismi e per di sicuro riuscirono a trovare le combinazioni giuste, facendo scendere la cella giusta, li in ginocchio si trovava l’artefice, uscì a gattoni dalla cella e Kain ne approfittò per calciarlo e ordinargli << Prigioniero alzati ho bisogno di informazioni >> così fece quello strano individuo << Tu non sei un carceriere, liberami >> pregò << Prima devi rispondere, cerchiamo un prigioniero l’artefice ha costruito un enorme macchina che si trova sotto Meridian >> disse Kain << L’hai trovato, sono  io >> confermò il fatto che fosse disperato il prigioniero << Che fortuna, stiamo cercando di distruggerla solo tu sai come >> disse Xilel facendo un sorrisetto beffardo << Si posso aiutarvi in cambio voglio solo che uno di voi due ponga fine al mio tormento >> disse l’artefice << dimmi ciò che sai e ti concederò quello che desideri se mi è possibile>> disse Kain deciso ormai così l’artefice si preparò a dare le informazioni prima di ricevere la sentenza << Si, si, la macchina è stata costruita come arma eoni fa quando due razze si combattevano per dominare Nosgoth, ospita un’ antica creatura capace di uccidere qual unque essere vivente con la forza del pensiero, la macchina serve a incanalare l’energia mentale di questa creatura verso Nosgoth, in tal modo può uccidere qualunque creatura vivente tranne i membri della mia razza, però prima di ultimarla sono stato imprigionato qui e i miei simili sono stati esiliati in un altro mondo assai più terribile di qui >> << Allora questa macchina è incompleta  e la creatura che vive all’interno? >> chiesero entrambi i vampiri  per poi lasciare continuare l’interlocutore << è soprannominata la massa, è eterna e può uccidere, ma è innocua se non può focalizzare la sua energia mentale, e l’arma non è mai stata completata, ci serviva un modo per canalizzare l’energia della macchina verso la terra , per esempio una condotta che raggiungesse ogni città una rete, una volta creata questa rete la macchina avrebbe potuto convogliare l’energia della massa e uccidere i nostri nemici >> << Una rete ai detto, come una ragnatela che copre la città >> ormai i due vampiri si stavano facendo un idea di come poteva essere la tela ma era incompleta e ciò che confermò anche l’artefice << Non l’abbiamo mai completata, la macchina è rimasta inutilizzata >> ma Kain diede la notizia che il signore dei Sarafan l’avrebbe azionata tramite l’utilizzo dei glifi e dei loro fabbri che permettevano di convogliare l’energia della massa e che poi sarebbe stata utilizzata per uccidere le forme di vita esistenti << Se avete ragione dovete distruggere la macchina, se no sarebbe un lavoro imane, dovete uccidere la massa >> li avvertì << Ma hai detto che è eterna >> ribadì Kain ma l’artefice disse un punto debole della massa che non ha accennato prima << Ha un solo punto debole il sangue, ma non uno qualsiasi quello puro delle razze antiche come la mia è questo il suo veleno, bevi il mio sangue vampiro e usalo per uccidere ciò che ho creato per orgoglio e arroganza. Uccidimi in modo che così la massa muoia e la macchina venga distrutta >> pregò i due vampiri dicendo quella frase chi si offrì di fare questo sacrificio fu Kain che disse l’ultima frase all’artefice prima di ucciderlo << Hai sofferto qui troppo tempo povero sciagurato, io ti libererò dalla tua prigione, porterò il tuo sangue e farò crollare il piano del signore dei Sarafan >> poi lo attaccò succhiando il sangue, così finì l’artefice e in seguito azionando una leva e causando l’esplosione del macchinario che sorreggeva la stanza dove era tenuto l’artefice, e Xilel si mise a proteggersi mentre Kain la strinse in difesa, tutto si fece bianco ed entrambi si ritrovarono a piano terra con la sala ormai distrutta e Xilel si sollevò piano da sopra Kain e controllandosi cercò di capire lei e Kain stavano bene, per fortuna non si erano danneggiati, a parte qualche bruciatura leggera che si stava rimarginando, sospirò sollevata di ciò, Kain si riprese subito e guardandosi intorno fu sollevato a ritrovare la compagna lì vicino che stava scrollando dalla polvere gli abiti << Siamo pronti a dirigerci dalla massa? >> chiese lui << Certo >> rispose seguendolo fuori dalla prigione eterna e tornando dall’essere.
Infatti divenuto sensibile come Xilel poteva sentire il cambiamento nel sangue di Kain, ormi sembrava d’avvero che l’essere stava morendo quindi l’ultimo passo era dirigersi verso la massa e ucciderla, il mostro confermò ciò che diceva l’artefice quando era vivo, sbloccò una nuova porta che portava alla macchina ma diede una informazione nuova sui nemici di Kain quelli veri il loro nome era Hylden ed erano una razza antica esiliata dai vampiri antichi, l’essere confermò che non erano originari di Nosgoth, l’essere disse ai due vampiri di stare attenti alla magia di quest’ultimi perché molto potente.
Dopo il discorso i due proseguirono verso la macchina, un luogo che non era molto ben finito, era pieno di creature simile all’artefice, e gli umani venivano sfruttati, e forse peggio di come Xilel stava vedendo in quel momento, così proseguì però vi erano i soliti problemi con i nemici, Xilel usava l’immolazione sui nemici bruciandoli ma non si aspettò che anche Kain potesse usare quel dono << Stupita Magnus mi ha offerto il dono prima di andare al quartiere industriale >> le spiegò << Non pensavo che tu sapessi già gestire questo dono io ho avuto delle complicazioni >> disse lei << Vieni ti faccio vedere come usarlo bene, Magnus non è mai stato paziente per l’insegnamento >> disse mentre la portava dietro un muro << Concentrati sul quel nemico e poi focalizza il dono concentrati il fuoco uscirà da se >> le disse lei chiuse un attimo gli occhi concentrandosi poi Kain le fece allargare le mani e congiungere un urlo del nemico le fece riaprire gli occhi  e guardò le mani aveva un aura rossa che stava sprigionando fiamme e l’Hylden ormai era morto bruciato << Ottimo vorrei tanto avere un vampiro abile come te >> commentò Kain prima che proseguissero verso le altre stanze con altre leve da azionare, poi la trovarono la massa, era ben celata la forma era indefinita nemmeno Xilel capì cosa era ma ne sapeva lo scopo, i due si avvicinarono e poi Kain si tagliò il braccio facendo cadere qualche goccia  di sangue dentro la macchina, a seguire vi furono dei terremoti violenti, entrambi corsero via sulla pedana e in seguito tornarono dall’essere, non aspettandosi chi avrebbero invece trovato.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** I quattro traditori sono suoi alleati ***


Ritornati alla sala dove prima vi era il mostro, al centro vi era un vampiro antico, possedeva delle ali piumate in nero e la pelle bluastra, incredibile che fosse vivo, Xilel poteva riconoscerlo << Mi riconoscete abbandonate le spoglie della bestia che prima giaceva qui eccomi come ero prima, il mio volto vi è sconosciuto ma non il mio nome, conoscete la storia del vampiro più vecchio? >> domandò << Janos Audron >> disse Xilel avvicinandosi al vampiro antico come un proprio parente qualcuno che non vedeva da molto tempo << Volevo chiederti chi sei vampira? >> chiese toccandole il volto << Janos io sono… >> disse lei non volendo stava per dire il suo vero nome ma poi si ricordò << Raziel >> disse Kain, Janos la guardò stupefatto dal nome che ha sentito << Figlio… Raziel… >> disse mentre toccava Xilel lei voleva mettersi a piangere << No… non lui io sono…. Io sono…. >> disse lei sentendosi soffocare non poteva dire il proprio nome però porse un braccio a Janos << Bevi io non ce la faccio a dirlo chi sono >> disse mentre si guardava a terra dalla vergogna di quello che doveva fare per non voler dire un nome l’antico vampiro non capì la reazione della giovine perché reagiva così, lui senza fare domande bevve il sangue della giovane e la verità venne a galla, Janos si distanziò guardando i ricordi << No Raziel >> disse il vampiro antico capendo cosa era successo poi guardò la ragazza che aveva di fronte a se aveva avuto tanti sogni in cui la vedeva vicino all’abisso e mentre scappa << Tu sei la bambina dell’abisso, tu sei la terza decima guardiana colei che costudisce la mietitrice d’anime, Xilel nipote mia >> disse lui Kain fu stupito a sentire il vero nome della ragazza che chiamava Raziel, << Quindi è questo il tuo nome… >> disse mentre la guardava << Tu non sei di questo tempo e di certo non è mio diritto rivelare chi sei ma se sei qui un motivo c’è e centra con la mietitrice >> disse Janos << Tornando a noi come è possibile? Janos è morto con il cuore strappato fuori dal petto >> disse Kain << No morto ma imprigionato qui, il mio sangue serviva a nutrire la massa, privato del sangue e della vita degenerai in quella orribile creatura non appena avvelenasti la massa sentì le forze tornarmi, ciò che è divino non si può sopprimere del tutto >> spiegò in fine << Divino la prigionia ti ha sconvolto Janos, la maledizione del vampirismo non è un marchio divino >> ebbe da ridire Kain infondo come dargli torto << Per conoscere la verità su di noi Kain devi risalire più in la nel tempo, tanto tempo fa prima che io apparissi i vampiri erano creature divine che dominavamo il mondo, ma poi siamo stati attaccati da un'altra razza di potenza simile alla nostra  ma con intenzioni diverse, la guerra tra di noi infuriò per mille anni, alla fine riuscimmo a vincere ed esiliammo i nostri nemici dal mondo usando una potente magia che li confinò in un altro piano esistenziale >> raccontò << Cosa centra questa lezione di storia con il mio compito? >> chiese Kain però per Xilel ciò era utile visto che ormai sapeva cosa era il suo compito in parte, però come già detto gli Hylden erano coloro che furono combattuti dai vampiri antichi e che in quella linea temporale stavano cercando come da secoli di eliminare i vampiri e sottomettere tutta Nosgoth, e di sicuro in quel momento ce la stavano facendo per via dei Sarafan, l’ordine di guerrieri scelti che vuole debellare la “piaga vampirica”, e come se non fosse altro erano proprio gli Hylden che minacciavano sempre la terra, Xilel capì solo da quello che forse erano anche la causa di ciò che ha vissuto lei in passato, ma era passato troppo tempo per ripensarci ormai la questione era chiusa quello che era successo non era importante doveva guardare cosa fare in quel futuro che ormai si è formulato.
Comunque in quella storia Kain era ancora una pedina perché non sacrificandosi aveva creato la frattura che ha portato il signore dei Sarafan a Nosgoth, ma che scelta poteva avere se si fosse sacrificato come ultimo vampiro avrebbe comunque lasciato che il ciclo del destino continuasse così in circolo, quindi forse era meglio che non si fosse sacrificato e fosse rimasto in vita, però le scelte hanno delle conseguenze e durante la battaglia contro il signore dei Sarafan, l’abbandono di Marcus e Sebastian dal campo tutto pianificato erano stati corrotti da una visione inventata dagli Hylden forse anche Kain il giorno prima dell’esecuzione di Raziel aveva ricevuto un illusione che chiedeva di sacrificare il primo genito, Xilel ormai aveva queste chiarezze ma che sorgeva altri dubbi anche lei era corrotta e avrebbe avuto false visioni, non era certa guardò Janos che parlava di un cancello che teneva in vita tutti gli Hylden che erano fuori dalla loro dimensione, chiudendolo sarebbero morti, però dovevano tornare al santuario per informare di ciò Vorador, usò il teletrasporto.
Si ritrovarono all’interno del santuario e come aspettato non erano riusciti nessuno di loro a contattare i due vampiri, e li vi erano anche i cugini e i tre traditori << Cosa? Che cosa ci fate ancora vivi? >> chiese Kain ai tre << Xilel! >> disse Faustus correndo ad abbracciarla si era preoccupato per lei << Centri tu per caso? >> chiese Kain a Xilel abbastanza arrabbiato << Non prendertela con lei, ha solo fatto ciò che riteneva giusto salvandoci >> disse Marcus per proteggerla << No Kain sono stato io a chiederle di tenere Marcus e Sebastian in vita >> disse Faustus mettendosi d’avanti a Xilel, Kain prese per il collo Faustus guardandolo truce << Avevi in mente di metterti contro di me? >> chiese Kain mentre lo metteva a spalle al muro << Ti prego non fargli male Kain, uccidi me sono io la responsabile del fatto che sono ancora vivi >> si accusò ma era disperata e ne aveva abbastanza di quella situazione, lui comprese sospirando non andandogli a genio ciò che ha fatto << Se sei pronta a prenderti la responsabilità di un loro tradimento li lascerò stare ma sappi che pagherai con la vita >> disse lui alla ragazza << Accetto la condizione se serve a lasciarli in vita >> disse lei, il signore dei vampiri mollò la presa dal collo del vampiro dai capelli lunghi che si trovò a tossire mentre Xilel tornava in piedi ma separandosi dal fianco di Kain, e ascoltando Vorador << Se avete finito con questo dibattito possiamo continuare  cosa è successo? >> chiese Kain iniziò a spiegare il tutto che era successo e ciò che stava accadendo, e Janos ne continuò la storia dicendo poi che il signore dei Sarafan ha creato un cancello oltre il mari e che toccava scendere con una nave fin li, e che per raggiungerlo potevano andare fino al porto, e che al gruppo che avrebbe distrutto la barriera sarebbe stato composto da Umah e Kain conoscendo bene il luogo dove era situata la città Hylden mentre gli altri vampiri avrebbero seguito Vorador.
Prima di andare si fermò con gli altri al santuario, finalmente Tauros poteva sfidare Xilel, lei prese una spada mentre Tauros la lancia, lui non si equipaggiò con l’armatura del caos, preferì combattere con una armatura normale così i due cominciarono a combattere, Xilel non batteva in velocità il suo avversario un Turelim ma riusciva a batterlo in astuzia prevedendo le mosse di quest’ ultimo << Sei brava come tuo padre  >> si complimentò lui mentre lei parava il colpo di quest’ultimo << Anche tu, sai che presto diventerai una furia? >> chiese lei ridacchiando << Certo ma anche grazie a Magnus se mi sono migliorato >> le disse per poi scrollarla e farla balzare all’indietro, lei era in allerta non era il momento delle chiacchere o delle provocazioni i due cugini hanno attesto per questo scontro diciannove anni e ora capiranno chi è il più forte tra i due, senza usare i nuovi doni oscuri che hanno ricevuto, Xilel danzava e Tauros invece cercava di seguire una danza entrambi stavano componendo una ballata di quelle leggendarie cantate da druidi e i cantastorie mentre suonavano gli strumenti, sembrava di vedere lo scontro tra Reziel e Turel ma il vincitore di allora non vi fu e finì in pareggio ma in quel momento mentre il toro e la farfalla si sfidavano con spada e lancia, questa volta il torno non riuscì a fermare il volo della farfalla che lo sestò a terra e entrambi con respiro affannato stavano in guardia e Xilel  per tenere a terra il cugino gli ha puntato la lama alla gola poi entrambi si sfinirono a terra iniziando a ridere << Allora tregua? >> chiese lui << E tregua sia >> disse lei abbassando la spada e porgendogli la mano lui la prese e trascinò giù la cugina balzando sopra di lei << Ehi non era tregua? >> chiese lei << Si ma non ho detto tregua ciò significa che ti sei fatta ingannare >> disse lui << Ok forza Tregua? >>  chiese lei << Tregua sia >> disse lui << Ok tregua ora togliti di dosso pesi >> disse lei e il cugino si tolse Dunah si avvicinò tirando un pugno sulla spalla a Tauros << Ahia perché? >> chiese lui << Perché non devi ingannare la piccola Lel Xi, lei è ancora innocente la mia cucciola >> disse Dunah abbracciando la povera vampira dai capelli d’argento << Si ma non mi stritolare >> pianse Xilel  che fu lasciata fu in quel momento che i sei cugini si riabbracciarono tutti insieme pensando che forse poteva essere l’ultima volta che lo facevano, e nel caso non si fossero più rivisti era meglio fare cose anche se smielate, Xilel poteva raccontare davvero cosa è successo in tutto quel tempo e le sue disavventure con Faustus e Josesh, i cugini a canto loro non smettevano mai di menzionare quanto gli sia mancata Xilel e come erano cambiate o meglio sarebbero cambiate nei clan, << Wow quindi Zio Zephon diverrà un vero e proprio mostro quindi? >> chiese lei ridacchiando << Già che è “bello” pensa come può essere “bellissimo” ora che il suo corpo si sta fondendo con la cattedrale silenziosa >> disse Saphire che era ironico << Per fortuna che io ho preso dalla mamma >> aggiunse lui << Comunque tu sei stata bene visto che Faustus ti tratta come una bambina ma senti chi ti piace con tutti i maschi che ti circondano? >> chiese Daunah << Non lo so, i miei quattro compagni sono affascinanti lo so ma anche Tauros, Rainer, e soprattutto Saphire non scherzate, e poi c’è anche zio Dumah, zio Turel e zio Rahab che mi piacciono molto >> disse lei << E poi c’è Kain e Janos >> disse Mal facendo imbarazzare Xilel e Dunah ha colpito piano con un pungo in testa Mal che ha fatto la linguaccia ridacchiando << Mal non dire queste cose non sta bene, poi io ero solo curiosa di sapere che tipo di persone potrebbe piacere a Xilel così forse sarà più facile dare dei consigli ma è difficile sei molto ampia nelle categorie che ti possono piacere >> disse Dunah.
<< Comunque vorrei salutare Faustus e gli altri, e scusarmi per il peso che gli sto dando >> disse lei i cugini compresero e la lasciarono andare trovò i quattro che discutevano della cosa, lei bussò << Posso entrare ragazzi? >> chiese lei << Certo parlavamo di te e vorremmo che tu non prendessi più certe responsabilità >> disse Sebastian << Quello che vuole dire Sebastian e che tu non devi sacrificare la tua vita per un nostro probabile tradimento, e che vorremmo che dicessi a Kain che ti tiri indietro dall’incarico anche se ormai è troppo tardi ma ti prego in futuro chiedi qualche minuto di consulto con noi, sei giovane e dovresti vivere una vita libera di scelte poco importati per il tuo futuro >> disse Marcus << Capisco a pieno la vostra preoccupazione e cosa potete provare ma non siete obbligati per forza a rimanere leali a me a voi non piace Kain siete in tempo per rintanarvi da qualche parte e non tornare >> disse lei << No non ti abbandonerò io >> disse Faustus << Odierò Kain ma non odio te, e se quel degenerato ormai ti ha messo in mezzo sarò con te a pieno di questa decisione, sei come una figlia per me non voglio perderti >> aggiunse << Anche io sarò con te Xilel, una compagna come te non si incontra tutti i giorni e poi con te saprò di potermi scontrare contro Tauros, ormai quel ragazzo mi ha conquistato come rivale e poi non odio Kain anzi voglio scontrarmi anche con Turel, Dumah e tuo padre Xilel, almeno quando Kain li creerà e saranno forti abbastanza da essere invincibili >> proclamò Magnus, Marcus le prese la mano inchinandosi << Da oggi sarò il tuo alleato e sarò i tuoi occhi e le tue orecchie, la spia che ti dirà dove il pericolo si nasconde, ma solo perché ti apprezzo per la tua intelligenza e apprezzo il tuo saper ascoltare i consigli >> disse lui poi Sebastian sospirò e ci pensò bene << Lasciatemi tempo per pensare forse prima della partenza riuscirò a rispondere >> << Sebastian ai tutto il tempo che vuoi ma se non ci dovessimo rivedere più sappi che è stato un onore conoscerti e anche se il tempo è stato poco forse avrei voluto davvero giocare una partita a scacchi con te per vedere le tue abilità >> disse per poi girare i tacchi e andarsene, Sebastian tirò un sorrisetto voleva vedere anche lui le abilità strategiche della ragazza così pensò dove recuperare una scacchiera e i pezzi.
Xilel girava per il covo quando percepì qualcuno che la seguiva di nascosto non era un vampiro poi le fu visibile quando vide la veggente materializzarsi di fronte a lei << Veggente? Non avevi detto che il tuo fato percorreva una via diversa? Hai cambiato idea? >> chiese Xilel << No, la mia idea non è cambiata ma sono qui per te bambina dell’abisso, ho una cosa molto importante da dirti e un dono da regalarti >> disse la donna << e sarebbe? >> chiese curiosa << Bambina dell’abisso ho visto te che morivi per mano di Kain, e tutto per vendicare la donna dai capelli viola, te e i tuoi alleati siete morti in quella battaglia sono qui per dirti che per quella donna non vi è futuro è destinata a fare ciò che farà, non c’è nessun modo per salvarla >> disse lei << Quindi Umah dovrà morire… >> Xilel non fu tanto sconvolta non conosceva bene Umah però avendo letto i pensieri di Kain ci teneva almeno a dirle che cosa provava lui almeno per togliersi il peso di farla morire felice <<  era solo questo che volevi dirmi? >> chiese lei << No, riguardo il tuo futuro tu dovrai fare una scelta, le opzioni del tuo destino sono due >> disse e poi aprì le mani mostrando solo due ombre entrambe avevano la mietitrice in due modi diversi << una di queste scelte ti porterà dal tuo vero nemico e per scoprire la verità ci sarà un lungo cammino tutti e due sono fatti di perdite e ostacoli, ma nessuna via è mai facile ricorda però che solo una di quelle vie è quella verso la verità >> disse e poi richiuse le mano << Ora che sai bevi e accetta il mio dono >> disse porgendo i polsi lei decise di bere sentendo che stava assumendo nuovi poteri << Da oggi in poi avrai la capacità di vedere il futuro che stai percorrendo ma vedrai solo delle ombre o eventi non molto chiari, spetterà a te approfondire questo dono, e ancora una volta arrivederci bambina dell’abisso >> disse appena Xilel si staccò e la veggente scomparve.
Xilel diventò pensierosa, cosa significava ciò che le era stato rivelato, comunque incontrò Umah ma non si accorse di lei, << Xilel è successo qualcosa? >> chiese lei << Ho rivisto un’amica, tu invece sembri molto pensierosa come me c’è qualcosa che non va? >> domandò la ragazza dai capelli d’argento la donna dai capelli viola voleva essere vaga << Semplicemente vorrei capire un amico particolare, sto provando per lui sentimenti che sono sconosciuti ma lui sembra amare una ragazzina >> disse lei << Senti non devi temere per te, lui forse ti ama quanto lei e forse la ragazzina in questione non vuole nemmeno il cuore di quel tuo amico >> disse lei a Umah si illuminò il viso a sentire la frase uscire dalla bocca di Xilel << Però rimane il mio pensiero per i Cabal, per il mio compito forse se lo mettessi alla prova, spero solo che ciò che farò non gli faccia perdere la fiducia in me >> disse prima di andarsene, sembrava decisa, Xilel mise le mani conserte a pensare << Ti ho trovato >> disse una voce facendo volare la ragazza verso di se << Janos c’è qualcosa che non va? >> chiese lei << No ma devo farti un dono seguimi >> disse e Xilel obbedì curiosa << Quando mi succederai sentirai la presenza mia e di tuo padre all’interno della spada più le vittime provocate da quest’ultima, devi sapere che non sarai sola noi saremo con te e ogni volta che avrai bisogno basta che Kain ti lasci toccare la spada e tu farai domanda a noi, però prima di ciò bevi >> disse porgendole il braccio << Non si rifiuta il dono di un predecessore giusto? >> chiese lei, Janos le sorrise << Allora grazie >> disse prima di bere affondo nella carne blu le zanne e iniziò a nutrirsi di quel potere antico, quando lasciò la presa gli occhi della ragazza divennero azzurri ma poi tornarono color oro << Mi sento completa è come se mi avessi cambiata >> disse lei << La natura può cambiare in qualsiasi momento, ora sei una vampira completa ma ricordati di agire sempre con saggezza e di decidere con consapevolezza >> disse prima di lasciarla, lei era malinconica come poteva decidere con la consapevolezza se non sapeva nemmeno lei cosa doveva fare.
Vide Kain che stava partendo con Umah verso la città Hylden voleva salutarli prima di finire i preparativi << Kain aspetta >> disse lei << Sai che non puoi venire perché mi chiedi di fermarmi? >> chiese lui alla ragazza << Voglio augurarti buon viaggio e poi non vorrei che per me fosse l’ultima volta che ti vedo >> disse lei << Non allarmarti per questo mi vedrai ancora e spero per te che nessuno dei miei ex alleati abbia voluto tradirci nel mentre sono alla città Hylden o altrimenti sarò io a vederti per l’ultima volta sempre che qualcuno non ti faccia morire nel attacco finale >> disse lui fulminandola con lo sguardo, ormai le cose si erano rotte e Xilel non avrebbe più ottenuto la fiducia di Kain, ma lo ha accettato volse lo sguardo verso il basso le andava bene se lui la odiava però voleva seguirli per via di Umah.
Appena li vide sparire tornò indietro li vide Sebastian << Dove eri sparita? Forza vieni >> disse prendendola per mano non dandole il tempo di rispondere la portò in una stanza dove vi era una scacchiera << Io ti sfido a una partita di scacchi >> disse lui lei sorride << E che cosa farai se perdo? >> chiese lei << Lo deciderò sul momento e comunque bianchi o neri? >> chiese lui << Neri >> disse lei sedendosi la prima mossa andò a Sebastian mosse il cavallo Xilel optò per un pedone, però Xilel stava estendendo una difesa dall’avversario << Credi davvero che una difesa possa bastare? >> chiese lui sghignazzando e penetrando nella difesa << Sicuramente dietro alle mura di una difesa vi è sempre una trappola >> disse lei cominciando a mietere le pedine del suo avversario, a ogni mossa sembrava che Xilel attirasse Sebastian in trappola ma comunque lo scontro finiva in parità, ma a ogni pedina tolta i due avversari sembravano in conflitto e riflettevano per la prossima mossa dell’avversario, Sebastian era in vantaggio perché forse la sua avversaria era poco pratica del gioco o semplicemente era di esperienza molto giovane e osservando le mosse poteva quasi prevederle ma non aveva previsto la frase che uscì dalla bocca della avversaria << Divertente giocare con te, comunque ho da dire scacco matto >> disse lei poi lui guardò la scacchiera  la regina di Xilel aveva fatto scacco matto al re e di sicuro è stato Sebastian a muoversi per farla vincere << Hai previsto cosa fare nel caso vincessi? >> domandò << Volevo diventare tuo alleato e voglio prometterti di non tradirti come Faustus, Marcus e Magnus ti sosterrò in qualsiasi scelta tu faccia, anche se si tratterà di avvicinarsi di nuovo a Kain, tu ordina dama della strategia e io sarò lì per te >> disse lui << E una promessa non ti tradirò per il debito di vita e perché riconosco in te una stratega valente e saperti morta o schiava non mi piacerebbe proprio >> fece questa promessa e poi fu finita Xilel aveva quattro alleati valenti aggiunti insieme ai propri cugini avrebbero diretto il colpo contro il signore dei Sarafan e contro gli Hylden, sperando solo che Kain e Umah facciano di tutto per distruggere lo scudo.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** qualcosa di inevitabile ***


Dopo qualche ora Xilel decise di uscire a vedere cosa succedeva con Kain, raggiungendo il porto vide una scia di cadaveri lasciati da Kain bastò seguirle per trovarlo, però ciò che vide la scioccò << Umah! Stai bene Umah! >> la chiamò scuotendo il cadavere << è morta >> disse Kain << Cosa? Chi è stato? >> chiese lei << Sono stato io in persona a darle il colpo di grazia >> disse lui << Perché Kain? >> chiese in quel momento lei si stava lasciando alle emozioni di rabbia e paura verso il suo signore quella che l’hanno condizionata per l’infanzia e che ora erano come tornate << Non ti devo spiegazioni su quello che è successo entrambe siete delle traditrici >> disse lui << Ma tu ringrazia di essere viva >> aggiunse << Tu… no… hai ragione >> disse lei non facendo lo sbaglio di lasciare che parole crudeli le passassero << Cosa? >> chiese << Io avrei preferito morire io che lei, ma ormai il danno è fatto Kain, ma sappi che prima di tradirti ha dovuto superare i suoi sentimenti per te >> disse lei << Come fai a saperlo?! >> chiese innervosendosi << Le azioni e i comportamenti di solito valgono più di mille parole se si sta attenti >> disse lei per poi far riflettere Kain su ciò che ha fatto vide gli occhi di Kain quasi gonfiarsi di lacrime che non avrebbe mostrato, Xilel decise di essere comprensiva con lui e gli mise una mano sulla faccia guardandolo negli occhi e dicendo una frase che un tempo le disse Faustus << Non piangere sul sangue versato, ormai ciò che hai fatto non può essere cancellato dobbiamo andare avanti ora più tardi potremmo approfondire questo dolore >> disse lei convincendo il signore dei vampiri a ritirare le lacrime e andare avanti per quel momento << Hai ragione abbiamo una vittoria da conquistare e un mondo da salvare sbrighiamoci >> si mise coraggio a se e i due si misero in viaggio verso la nave che li avrebbe portati alla destinazione, una volta sulla nave Xilel guardò un po’ timorosa ma curiosa il posto lasciò che l’aria le accarezzasse il volto spostando i capelli d’argento verso il sud, << Non divertirti troppo >> disse lui << Volevo godermi il viaggio sembra che ancora siamo lontani >> disse lei poi si sporse un po’ dalla nave e stava quasi per cadere se Kain non l’avesse presa in tempo << Stai attenta >> le disse si scusò << Attento! >> disse prima che ci fosse un grande impatto con il molto e fece cadere entrambi << Ahia >> disse quando si riprese << Tutto bene? >> le chiese << Si, più o meno la prossima volta porto Rainer >> disse lei prima di scendere << è così che si chiama il ragazzo con le branchie? >> chiese Kain << Si è un vampiro che ha superato la debolezza dell’acqua >> disse lei spiegando mentre scendevano << Ne vorrei uno anche io nelle mie schiere in futuro >> disse Kain facendo ridacchiare Xilel  lei sapeva già che lo avrebbe avuto.
Mentre camminavano videro comparire il signore dei Sarafan forse li venuto per ucciderli << L’imperatore fasullo esce dal suo buco >> fu pronto a dire Kain a dire << Sei lontano da casa mio caro >> disse il nemico e Kain fu pronto a controbattere << Risparmia le parole demone, ora conosco i tuoi segreti, i tuoi piani finiranno in polvere per mano mia >> << Sei resistito più di quanto io pensassi ma nulla è cambiato aspettavamo il  tuo arrivo, hai di fronte la tua morte >> affermo sicuro << Sai che la tua macchina è stata distrutta? Le tue possibilità di conquistare Nosgoth sono in frantumi il mondo è mio >> affermò Kain << Non hai capito niente, tu sei un degenerato residuo di una razza maledetta, condannato a vagare nella notte come un parassita, facile da uccidere come gli esseri di cui ti nutri, anche la mia razza è un assurda parodia del loro antico splendore, siamo tutte divinità cadute che rivogliono il loro antico potere, ma noi vinceremo purificheremo il mondo dalla tua specie, scriveremo un epoca di gloria muori Kain >> disse l’Hylden e poi provò ad usare la mietitrice su Xilel ma Kain la potesse dalla spada e la pietra di unione annullò il colpo della mietitrice il signore dei Sarafan fu sconvolto nel vederla sul petto di Kain << ehehe Simbolico non credi? Lo stesso oggetto con cui mi hai battuto viene usato contro di te sei finito >> disse il vampiro all’avversario << Non importa il cancello rimarrà aperto, il mio esercito più forte che abbia calcato questa terra è pronto ad arrivare, Nosgoth è ancora mia >> proclamò il nemico per poi sparire.
Kain diede una occhiata a Xilel e non risultava che avesse ferite da parte della mietitrice, invece sembrava essere stupita perché l’avesse difesa infondo lo ha tradito lasciando in vita i tre traditori, comunque lui fece cenno di andare avanti così lo seguì stando attenta al percorso, arrivati a un ascensore lei diede una serie di squadrate a Kain << Parla cosa hai? >> chiese lui irritato da quelle occhiate << Mi chiedevo perché mi hai difesa >> disse lei << Non posso semplicemente averlo fatto perché sei la mia compagna, e ho subito troppe perdite in questo mio viaggio >> disse lui semplicemente per dire qualcosa << Comunque cosa hai in mente di fare dopo la fine di questa avventura? >> chiese il vampiro alla compagna << Non lo so, tu? >> chiese lei << Costruirò il mio impero ma sinceramente neanche io so cosa fare >> le rispose poi l’ascensore smise di scendere lasciando che i due potessero proseguire vero la penultima tappa finale, per distruggere lo scudo.
Mentre si incamminavano nella nuova area portuale in cui vi erano due civili nascondendosi entrambi li ascoltarono uscirono fuori per ricevere informazioni, i due li riconobbero e fu così che uno dei due civili indicò dove trovare il congegno con cui rivelare la città degli Hylden, indicò un edificio e da lì partì la ricerca per la disattivazione dello scudo, le aree erano quattro e molti giri in senso orario e stavano e di solito li portavano fuori e riportavano anche dentro le strutture, era difficile studiarle e il tempo che rimaneva prima di incontrare il macchinario.
 Xilel si mise a ripensare al suo viaggio con Kain, le ha dimostrato che era una persona diversa da come apparirà nel futuro, ed’ è crudele solo perché ha ragione a non fidarsi di nessuno, fin da quando era risorto come vampiro voleva una speranza per guarire dalla “maledizione” che lo affliggeva per colpa del necromante Mortanius del pilastro dei morti, e poi scoprire di essere il discendente dell’equilibrio e che avrebbe dovuto sacrificarsi solo per ristabilire l’ordine si cerca sempre di trovare soluzioni alternative, lui cerca solo di ristabilire l’equilibrio assoluto ma che cosa lo ha convito di ciò di cui Xilel si tormentava, ma riguardando indietro anche lei avrebbe fatto le stessce scelte, infondo la realtà è una e nessuno la può cambiare per quanto orribile fosse.
Si fermò mentre Kain proseguì non sentendola si fermò e voltandosi la richiamò e lei riprendendosi dai pensieri e facendola proseguire.

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Quasi verso la fine ***


Dopo essere entrati in un area con leve da attivare e ragni, Xilel e Kain decisero di dividersi per fare prima, divisi nelle aree, riunendosi dopo in una sala molto grande dove vi era un macchinario alimentato con i glifi, proseguendo ancora e praticamente sterminando i nemici, si ritrovarono verso un'altra funivia sub-acquea li ebbero da parlare un po’ << Speriamo sia la fine >> disse lei malinconica e incrociando le braccia << Sembra invece che tu non voglia che questo viaggio finisca >> disse osservandola << Hai letto in me allora vorrei che il tempo si fermasse in verità, come alla prigione eterna >> disse sospirando << Non saresti realista se ciò accadesse e poi non saresti Xilel, a primo sguardo sembravi misteriosa ora sei un libro aperto >> disse lui lei rise << Davvero? >> chiese lei << Invece io per te cosa sono? >> domandò lui << Sei stato un libro aperto fino a qualche anno prima ora mi è difficile dire sto esplorando le tue pagine ma sai le biblioteche reclamano sempre i libri che si prendono in prestito >> disse lei << E se quel libro prolungasse la sua permanenza con la persona >> disse lui << Dovresti prima superare la perdita di Umah come me? >> chiese lei << Facciamolo insieme allora >> propose lui << Ci devo pensare >> disse un po’ sbigottita lei, non era pronta a continuare e pure appena la funivia si fermò entrambi scesero, e proseguirono verso la nuova area e disattivando definitivamente la barriera sorretta dai glifi.
<< “ Kain le difese della città Hylden sono state neutralizzate, Janos non sente alcuna barriera” >> sussurrò Vorador  << “Opera mia ho disattivato la loro magia almeno per un po’” >> confermò Kain << “Siamo pronti ad aiutarti Janos sta lanciando una magia che ci porterà da te in un attimo” >> disse il vampiro << “Ottimo” >> disse il signore dei vampiri << “Non vedo l’ora di ringraziarti personalmente per avere salvato Umah” >> continuò Vorador << “Si naturalmente” >> fu ironico Kain e Xilel sapeva il perché al vampiro anziano non sarebbe per niente piaciuto scoprire che la propria figlia era morta, e la vampira dai capelli d’argento si stava preparando al momento in cui avrebbe dovuto decidere da che parte stare ma era convinta di stare al fianco di Kain per via del suo compito di guardiana e dal fatto che ebbe una visione in quel posto, che vedeva Janos che veniva buttato giù da una pedana durante lo scontro finale con il signore dei Sarafan, non poteva dire quando sarebbe accaduto ancora era alle prime armi con l’abilità della visione.
Appena Janos e Vorador comparvero dai due Xilel si mise sull’attenta per stare dietro al loro discorso, << Cercherò di focalizzare il cancello degli Hylden >> ciò che disse Janos ma poi venne la domanda per cui la risposta si conosceva << Dov’è Umah? Non la sento >> domandò Vorador << Lei non ci raggiungerà >> disse Kain e Xilel abbassò lo sguardo e mise le mani in segno di preghiera << Umah è morta vero? Sei arrivato tardi? >> chiese come per farsi una ragione << No, ha avuto il destino che meritava, mi aveva rubato la pietra di unione >> disse il signore dei vampiri << E così hai rifiutato di aiutarla >> confermò Vorador << No le ho lasciato il destino che lascio a ogni traditore, l’ho uccisa >> disse Kain sembrando che non provava un briciolo di rimorso e pure Xilel lo sa che verso quella affermazione si odiava solo per averlo fatto, ma come ogni guerriero non si può tralasciare l’emozione dietro le frasi si deve essere freddi soprattutto in quel momento che sarebbe stato il combattimento finale << Che hai fatto? >> chiese sconvolto il vampiro << Ho fatto quello che avresti fatto tu a qualsiasi umano o vampiro che ti avesse intralciato >> ringhiò Kain arrabbiato di venire giudicato per questo << Mostro! E tu non lo hai fermato giusto Xilel?! >> le rimproverò << Ha scelto lei questo destino e cosa centra Xilel per non avermi fermato? >> chiese Kain, Xilel non voleva dire niente di quello che l’ha tormentava << E pure tu stessa sai cosa si prova quando uccidono un tuo caro, non è stato Kain a gettare tuo padre nell’abisso quando tu avevi solo nove anni?! >> chiese Vorador fuori di se << Si, ma io ho perdonato perché ormai è passato troppo tempo da allora e ho messo da parte i vecchi rancori >> disse lei come unica frase tenendo lo sguardo basso e gli occhi tornarono di nuovo vuoti mentre lasciava che il discorso continuasse tra Vorador e Kain che discutevano << poi le ho dato il destino che si è meritata, stava eseguendo come un fedele luogo tenente ordini superiori? Non importa ciò che è fatto e fatto >> disse Kain stufo di quella conversazione << Non avremmo mai dovuto fidarci >> disse il vampiro anziano << Vuoi tornare nella tua tomba vecchio mio? Non sei nella posizione di sfidarmi >> gli disse il signore dei vampiri, per fortuna tra i due intervenne Janos << Non c’è tempo per questa disputa sento che il cancello degli Hylden è vicino possiamo andarci >> << Ci penseremo a tempo debito per ora il signore dei Sarafan morirà e domani vedremo >> disse Kain, poi si avvicinò a lei sollevandole con le mani il fragile volto e guardandola dritto negli occhi vedere gli occhi morti di lei che ricordavano come una traccia indelebile di quel giorno era quasi una sorta di punizione per lei << Siamo alla battaglia finale resisti ancora, sei il mio miglior guerriero il mio braccio destro >> le disse accarezzandole i capelli dolcemente mandandola a un dolce ricordo della propria infanzia dove si ritrovò a suo agio, gli sorrise e lo guardò decisa e rispose inginocchiandosi come faceva il padre << E voi siete il mio signore Kain >> poi si alzò con la fierezza del primo luogo tenente come sua degna figlia, poi qualcuno colpì con dei pugnali telecinetici sia Vorador che Janos, quando era il turno di Xilel fu protetta da Kain << Questo turno lo vinco io vampiro >> disse il nemico per poi scomparire, << Devo curare Vorador, Xilel Kain andate senza di noi, posso teletrasportarvi vicino al cancello ma dovrete chiuderlo da soli, usa la pietra di unione lanciala dentro il cancello e la magia della medesima lo distruggerà completamente >> disse l’antico vampiro << Allora procedi vediamo di farla finita >> disse Kain prendendo Xilel con se e facendosi teletrasportare, arrivati li dovettero prendere una strada secondaria e i due si ritrovarono solo ad aprire un ultima leva e li vi era un enorme struttura simile a uno stadio di calcio, una volta entrati fu l’inizio della battaglia finale.
Saliti su una piatta forma e poi scesi di spalle vi era il generale Hylden e lì a parlare << Voltati demone, il giorno del giudizio e arrivato >> disse il signore di tutti i vampiri saltando giù con la compagna << Kain! >> disse spaventato, << Pensavi di potermi sconfiggere? Ormai i tuoi piani sono stati rivelati come la tua vera natura voltati e torna dal cancello con cui sei entrato, torna tra i tuoi simili prima che ti distrugga o pure rimani e morirai tra i suoi resti >> disse facendosi grande, << Confesso che non mi sarei aspettato di trovarti qui, nel cuore del mio territorio, sei un avversario più capace di quanto avessi creduto >> disse il generale tranquillo << Ci penserai meglio dopo aver fatto la tua scelta tornare in esilio o morire >> disse Kain pronto e Xilel si preparava a combattere al suo fianco il generale fece la sua scelta in quel momento << credi che il gioco sia finito? Pensi che tutto finirà con me? Non ti sei mai chiesto il perché con il corso del tempo anche i tuoi fedeli servitori si sono inginocchiati d0avanti a me accettandomi come loro signore e servendo la mia causa? >> chiese lui come a sbeffeggiare << I codardi e i traditori non meritano ripensamenti, solo la distruzione totale >> disse lui << Non hai mai pensato che forse la mia causa e non la tua è quella giusta? , quella più degna? Che l’ambizione di governare questo mondo fosse solo una smania di un nobile di mezza tacca? Che ha avuto troppo e non si accontenta >> il generale continuava a infierire << Silenzio demone la tua aura di corruzione e fin troppo evidente, ma ogni traditore che hai portato dalla tua parte è morto, per fino Umah la tua ultima spia >> disse Kain << Umah? Non ho spie di nome Umah >> disse il signore dei Sarafan << Tu menti! >> gridò ma per Xilel era verità però ormai tutto era fatto è lei fu pronta a combattere  

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Finale di una battaglia ***


Boss il Signore dei Sarafan
Kain scagliò un colpo cinetico contro al nemico e Xilel usando il dono salto lo fece cadere ma tutto sembrava troppo facile, Kain si affacciò di sotto e Xilel rimase poco vicino a lui ma dietro << Credi ancora di poter vincere? >> chiese il nemico << Mentre hai la pietra di unione la mia spada non può ucciderti ma fin che la usi per proteggere la tua vita non puoi usarla per distruggere il cancello, è uno stallo Kain e il mio è un gioco di attesa, fin che non perdo con il tempo ho la certezza di vincere >> disse proclamandosi subito vincitore << Ma non ho fatto la mia scelta >> disse Kain mentre toglieva la pietra dal proprio petto e gettarla nel cancello << No, no , no! >> gridò il nemico e sentirlo dire così fu per entrambi una soddisfazione, però rimaneva il fatto che avesse ancora la mietitrice con se, e fin che l’aveva bastava un solo colpo per distruggere entrambi, comunque Xilel tirò fuori il proprio fioretto e stava pronta a combattere con l’immolazione mentre Kain aveva dalla propria parte Berserk, entrambi colpivano con due doni molto forti, e Xilel aveva dalla sua il suo stile di combattimento che parava i colpi del nemico, e poi usava il dono come per Kain che adottava la stessa strategia ma con due stili di combattimento diversi, a metà scontro entrò in scena Janos << Tu? >> chiese il nemico sempre più stupito di trovarsi tanti nemici << Si il tuo prigioniero di cui usasti il sangue per i tuoi malefici piani >> disse Janos << Per la cosa più giusta, prenderci in un solo colpo la nostra vendetta e la nostra libertà, perfino eoni di tortura e sofferenza sono troppo poco per te vampiro >> disse sprezzante il generale Hylden << Ma no per te Hylden, che hai osato mettere piede in questo mondo dopo essere stato esiliato torna dall’infernale dimensione da cui vieni >> ordinò l’antico vampiro << E con quale diritto infame, hai mandato i miei simili in quel luogo dannato? >> accusò lui << con che diritto tu hai portato qui la maledizione che ci fa temere la luce e ci rendere predatori del genere umano >> contro accusò l’antico vampiro ma l’ Hylden tentò di giustificarci << Era un atto di giustizia per averci esiliato qui, hai visto cosa è successo alla nostra bella razza? >> << Si hai finalmente hai ripreso la tua vera forma >> disse Janos avvicinandosi e preparandosi per attaccare << Allora vediamo oggi cosa succederà a te >> disse l Hylden << Kain la spada >> ordinò l’antico vampiro Kain obbedì e poi il nemico prese per il collo l’avversario << Ti condanno all’inferno che tu stesso hai creato, prigioniero per sempre >> disse il generale prima di gettarlo << No! Kain! >> gridò in quel momento Xilel sentì nella spada una presenza paterna e altre presenze lei era diventata la decima guardiana era come legata alla spada e si sentì male come se le avessero dato un pugno nello stomaco, << Ora tocca a voi >>  disse l’Hylden girandosi verso i due vampiri ma venne una grossa ondata di terremoto che distrusse i ponti  e le piatta forme, l’unica piatta forma rimasta fu raggiunta dal nemico e Kain con Xilel che stava malissimo << Xilel riprenditi >> disse Kain << Ci sto provando >> disse lei barcollando e mettendosi in posizione di attacco cercando di ignorare i dolori di testa e le continue nausee che stava provando, non riusciva a combattere e anche Kain si stava redendo conto di ciò quindi sfoggiò il dono oscuro Berserk e se non voleva far fare anche alla ragazza dai capelli d’argento un volo verso il precipizio doveva proteggerla << Rimani dietro di me per ora >> disse Kain per poi continuare con la battaglia e Xilel stava attenta al signore dei Sarafan dove si muoveva per evitarlo, almeno non le impedivano di schivare i problemi fisici, per fortuna l’ultimo colpo di Kain fu fatale per l’Hylden, appena fu a terra Kain lo smise di colpire e andò da Xilel che era ancora mezza stordita dal nuovo evento la prese sotto il bacino ed era pronto a prenderla in braccio se il signore dei Sarafan non avesse parlato in quel momento << Hai vinto la battaglia ma la guerra tra la mia specie e la mia non finirà mai, il nostro esilio dalla dimensione dei demoni ci garantisce l’immortalità, un giorno torneremo >> minacciò << Se mai un tuo pari uscirà io sarò qui ad attenderli >> disse Kain mentre il signore dei Sarafan gemeva di dolore << Non vivrai tanto al lungo >> disse << Ho vissuto abbastanza al lungo per ucciderti >> disse Kain per poi trafiggere il nemico con la mietitrice, risucchiando all’interno dell’arma l’anima del Hylden.
 
Dopo questo mise la mietitrice dietro la schiena e finalmente prese Xilel in braccio si come non ce la faceva a reggersi in piedi << Ehi tutto bene? >> chiese lui mentre la conduceva fuori << Credimi non c’è niente di peggio di essere successori dei guardiani >> disse lei mentre appoggiava la testa sul petto di Kain lui la lasciò fare, << è ancora valido quell’ invito a restare con te? >> chiese lei << Avevo in mente di richiedertelo fino a quando non ti avrei sfinita per accettarlo >> disse lui << Allora sappi che voglio accettare >> disse lei mentre lui la portava di fuori da quel posto << Ne sono felice che almeno tu non mi voglia tradire >> disse mentre la lasciava riposare in quel momento e mentre usciva osservava la luna e Xilel la sentiva sua, come se lo fosse stata da sempre.

Da Whiterose21: Grazie per aver letto e Seguito Legacy of Kain Descendant's of Clan's Story. Questo è il primo finale della storia originale  e se ancora non vedete completa è perchè ho ancora intenzione di continuarla, e perchè le mie idee non sono finite verso questa storia.

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Cara Coorehgen ***


Una volta uscito i quattro alleati di Xilel e felici di rivederla ma non con Kain che la teneva in braccio << Xilel! Cosa le hai fatto degenerato?! >> gridò Faustus avvicinandosi << Stai zitto ho le fai peggiorare l’emicrania >> disse Kain mentre la portava in avanti << Mio signore sta bene vero? >> chiese Magnus per via di Xilel << Non lo so, ma da quando ha avuto la successione con Janos orma è lei la guardiana della mietitrice d’anime >> disse lui mentre la portava << Dove la stai portando? >> chiese Marcus << Dove può riposare >> rispose Kain portandola in una casa abbandonata seguito dai quattro ex alleati di Kain, e anche i cugini seguirono Xilel volevano farle tante domande, Kain arrivò in una stanza e decise di sdraiarla lì e metterle di fianco la mietitrice stranamente << Cosa le è successo? >> chiese Dunah guardando la cugina << Ha solo bisogno di tempo per adattarsi al suo nuovo ruolo ora è anche lei un guardiano come me >> disse Kain mentre se ne andava << Cosa fai lasci incostudita la mietitrice e Xilel? >> chiese Sebastian << Il sangue non si procura da solo per farla riprendere >> disse Kain prima di uscire e andare a caccia.
Kain tornò dopo due giorni e con se aveva portato due uomini con il sangue ne riempì un calice da portare a Xilel, mentre si dirigeva alla porta fu fermato da Faustus << è ancora sotto riposo >> disse lui  << Non credere che non lo sappia le sto portando qualcosa per farla riprendere >> disse lui mentre andava via verso la camera ed entrando con Faustus che controllava mentre si dirigeva entrando Xilel stava dormendo Kain appoggiò solo il bicchiere con il sangue li lasciandola dormire.
La ragazza dai capelli d’argento si destò dal sonno sentendo il sangue, si sollevò per stare seduta ma le era difficile fare i movimenti, a fatica prese il bicchiere e lo sollevò per nutrirsi, anche se poco ha potuto calmare le convulsioni e il mal di testa delle voci che le ha provocato la successione al vampiro antico, guardò la mietitrice di fianco a se, la spada come nell’ombra faceva risplendere su di se i raggi di luna, era strano come poteva sentire le anime dentro la spada e come spesso sentisse la presenza paterna e di come vorrebbe tante volte parlare al padre ma non era possibile come poteva fare sì che una spada parlare, era inquietante come poteva parlare con la spada ma alla fine decise di volerla restituire a Kain, ma appena si alzò si sentì cadere era in qualche modo ancora debole ma qualcosa la afferrò, vide della pelle blu << Stai attenta non sei ancora in forze >> disse una voce a lei famigliare una voce che non sentiva da undici anni, la condusse seduta nel letto, lei poteva vedere la forma blu  coperta di muscoli e ossa, aveva le ali strappate ma a coprire la bocca vi era un mantello usato come sciarpa e sopra aveva un logo molto famigliare a Xilel, le  sembrò una coincidenza vedere lui che le lacrime le uscirono involontarie mentre singhiozzava mettendosi le mani sulla bocca, era felice ma sapeva che era morto quindi era disperata << Non piangere figlia mia >> disse lui mentre cercava di rassicurarla << Come mai sei uscito proprio ora? >> chiese lei mentre singhiozzava << No, tu mi hai chiamato >> disse il fantasma << Ma come ho fatto a chiamarti? >> chiese lei << Ogni guardiano della mietitrice nasce con un tipo di dono in singolo, tu hai questa capacità di richiamare le anime della mietitrice >> disse lui mentre le accarezzava il viso << Ora devo tornare dentro ma chiami ogni volta che hai bisogno di me, e sappi che non sei sola ora. Il mio ordine come padre e capo del clan decaduto è che tu viva serena la tua vita >> disse prima di scomparire, quando sparì lei sorrise asciugandosi le lacrime.
In quel momento entrò Faustus, e le corse incontro per abbracciarla e capire cosa le era successo << Ho visto una persona che non vedevo da ormai undici anni >> disse lei mentre sorrideva, il vampiro non capiva le parole ma nemmeno come ha reagito, ma chi era quella persona, comunque doveva badare alla ragazzina non capiva i sentimenti di lei, Xilel disse una cosa che capiva ancora di meno però l’avrebbe seguita anche nel baratro della morte ed era pronto ad accettare il fatto che forse si voleva unire a Kain per paura di morire, ma da come parlava era più serena e senza preoccupazioni, ciò sembrava strano al vampiro soprattutto perché conosceva bene Xilel ma che i suoi sentimenti fossero cambiati, forse le responsabilità nuove e l’adeguarsi cambiano moltissimo le persone soprattutto quelle che si conoscono bene.
Ore 17:28, due giorni dalla sconfitta degli Hylden, boschi
Malachia era andata con Josesh il curatore, con il tempo la cugina aveva deciso di imparare una nuova abilità o meglio curare, non era adatta al corpo a corpo ma ha una base buona grazie a Magnus che l’ha aiutata a svilupparla, però ora si concentra su altro, in quel momento si stava concentrando sul imparare Malia si come forse era adatta anche a fare la spia ma comunque piano piano si sta accorgendo che ha una vocazione verso l’arco e le cure mediche, infondo ancora non è giunto il tempo in quell’epoca nessuno li conosceva e così potevano agire un po’ come vogliono << Sono queste le erbe per curare Faustus, Marcus e Sebastian? >> chiese mostrandole << Si Mal, hai una capacità unica per riconoscere le erbe te lo hanno mai detto? >> chiese lui gentile << Grazie nessuno del mio clan mi riconosce queste abilità anzi molti chiedono sembra a Rainer riguardo la medicina >> disse lei arrossendo << Non dovrebbero sminuirti sei molto più utile di quanto pensi, pensa che io mi devo sempre affidare al libro per riconoscerle ma tu e il tuo olfatto da vampiro siete eccezionali, hai mai pensato anche te di diventare un druido? >> chiese lui << Ci pensai ma mio padre ritenne giusto che io combattessi come gli altri cugini, Xilel era addestrata ad usare le spade, Dunah le asce, Tauros le lance, Rainer i tomi, Saphire i coltelli così mio padre decise che noi dovevamo saper usare gli archi >> disse lei spiegando << In verità ti hanno solo sminuito perché anche saper curare è importante >> disse lui << In pratica però ognuno dei clan aveva un ordine di sacerdoti che faceva da guaritori e autorità religiosa però nel mio clan non vi erano molti schivi umani e i miei attendenti mi ricordavano sempre come fosse importante che io tornassi utile nel clan >> spiegò, << A quale fine tutto questo? >> chiese lui e Mal sapeva come rispondere purtroppo << Melchiah era l’ultimo che fu sollevato dalla morte da parte di Kain, e ciò ne derivò la minor parte dei poteri e così i Melchiahim furono etichettati dagli altri clan come inutili e sprechi di sangue e ossigeno, solo grazie a Reziel e i Razielim se vivevamo ancora una vita decente per quello che era, però quando sparì il nostro clan non riceveva le stesse attenzioni di prima, quando partì con i miei cugini per cercare Xilel il mio corpo iniziava a cambiare colore dal bianco stava diventando giallo e la pelle solo a toccarla si toglieva rimanendo attaccata alle mani come il burro ed era viscida e puzzava >> disse lei disgustata a dire questo << però qui è diverso nutrendomi qua è come se la mia pelle si sia rigenerata e l’alimentazione non mi sta più mancando >> aggiunse << Sono contento per te, almeno un riscontro positivo lo hai avuto comunque ora possiamo tornare, quando opererò Faustus quasi subito non voglio che rimanga un secondo senza cure come gli altri due >> disse mentre tornava indietro con la propria giovane allieva.
Intanto sempre nei boschi
Dunah e Magnus sconfiggevano alcuni accampamenti dei Sarafan, eliminarli era facile perché tutti e due avevano ricevuto degli insegnamenti diversi ma duri, il campione appena finì di prosciugare del sangue una guardia alzò la testa guardando la ragazza dai capelli neri mentre estraeva una delle due asce dal cranio di una guardia << Wow quelle asce sono pesanti? >> chiese lui  ghignando << Exile e Axile no non lo sono più che altro sono molto rapide, ma con il giusto allenamento anche tu riusciresti a maneggiarlo ma ti avverto non si possono usare le magie con la presenza di queste armi >> disse lei << Quindi non hai una base di magia? >> chiese lui << No, i Dumahim sono molto fieri della nostra forma e della nostra forza, per ciò non abbiamo mai sviluppato il mana e la magia, e per ordine del nostro capo clan Dumah siamo molto fragili al fuoco per questo sono danneggiata da Immolazione >> Rispose << Davvero? >> chiese lui avvicinandosi << Si e praticamente ti sto rivelando un grande punto debole di Dumah, spero che vinca tu lo scontro nel mio tempo è da anni che mio padre da superbo che è non viene battuto, nemmeno io lo potuto battere ma sono andata vicino a morire >> disse lei un po’ furiosa e toccandosi la spalla con la mano.
 Intanto a casa di Kain a Coorhegen
Saphire e Tauros si allenavano o meglio Saphire faceva da sacco da box per Tauros che lo picchiava e si è fermato solo perché il suo sacco di allenamento il povero cugino gli si sono rotte le ossa.
Intanto Sebastian e Rainer con Kain discutevano dove attaccare stavolta i Sarafan, << Dunah e Magnus stanno facendo un ottimo lavoro, di questo passo Coregehn e le zone intorno non avranno più un dominio Sarafan, e poi dobbiamo ancora lasciare tempo siamo solo i primi giorni ma entro qualche millennio dovremmo riuscire nella conquista completa di Nosgoth >> disse Rainer << Però ci servono comunque nuovi luogo tenenti e altri alleati dei vampiri, abbiamo a nostra disposizione solo Dunah e Magnus e prima o poi perderanno non sono invincibili >> disse Sebastian << Giusta osservazione, comunque il consiglio signore e di alzare nuovi vampiri mio signore e sospendere per un po’ la conquista di Nosgoth >> disse Rainer e Sebastian poteva solo confermare Kain convinto dai due voleva andare a vedere come stava Xilel, se si era ripresa e quanto tempo doveva  aspettare prima che lei consigliasse insieme a quei tre qualcosa di utile, se solo Faustus non fosse stato lì a farle la guardia giorno e notte  come se fosse la sua balia o un attendente, comunque anche Rainer si ritirò per vedere Xilel come stava quindi Kain ne approfittò in quel momento per accompagnarlo.
Una volta arrivati d’avanti alla stanza di Xilel videro Faustus uscirne con un calice di sangue vuoto andava a prenderne un altro Rainer lo fermò << Sta bene? È sveglia? >> chiese il ragazzino << Ha ancora bisogno di tempo ma si sta riprendendo >> disse lui prima di correre via non notando Kain.
Entrando i due visitatori si accorsero che Xilel stava dormendo e ha appoggiato la mietitrice d’anime infondo al letto con una nota per Kain, che gli dice che può tenerla lui la spada se vuole perchè sa che con lui era in buone mani quindi il signore dei vampiri dovette uscire e lasciare riposare la ragazza e portarsi via la mietitrice, ma sa che quando sarà ripresa glie la lascerà ancora.
Al ritorno con Josesh
<< Non credi che sia ora di farsi operare Faustus? Questo vale anche per Sebastian e Marcus >> disse il curatore al amico vampiro << Si, adesso che Xilel può stare in pace si >> disse lui concordando << Ma almeno ti sei ricordato di dirglielo? >> chiese Mal che era li presente << Eeeeehmmmm >> disse lui di risposta << Non lo hai fatto quando lo scopriranno andranno in panico >> disse il curatore << Prima però operiamo Faustus poi lo diremo agli altri >> disse Mal vedendo che Faustus stava peggio di come era entrato e si stava tenendo il petto e si era piegato a terra, Mal preparò la sala operatoria per operare il vampiro mentre Josesh lo fece ubriacare e gli diede da bere la morfina, così una volta addormentato procedettero a rimuove la camicia a Faustus e tagliare sulla parte tra il bacino e la cassa toracica aprendolo dovevano riparare un organo del mana, era difficile trovarlo per chi come Mal era inesperto mentre Josesh lo ha trovato e diceva a Mal cosa passargli per aggiustarlo << Passami la bella donna speziata >> disse lui e Mal passò l’erba medica e al curatore basto quella per far risvegliare il dono e risvegliare Faustus che urlò con gli occhi divenuti violacei e quindi Josesh dovette di nuovo ristenderlo e chiudere subito la ferita, e fargli bere subito del sangue dentro un calice.
Dopo qualche ora Faustus era tornato normale e si era ripreso dallo stato in cui era << Vedo che va tutto bene >> disse Josesh mentre finiva di togliere i punti che ha dato << Che cosa è successo? >> chiese lui << Potrai vivere in eterno come un normale vampiro >> disse Mal  << Cosa?! Ciò significa che non devo morire più? >> chiese lui << Si ma ti consiglio di non muoverti troppo e non usare troppo il tuo dono nelle prime due settimane >> disse il curatore al vampiro, << Ah! Ciò significa che finalmente ho recuperato i miei poteri! Sono il vampiro più fortunato di questa terra! >> esclamò contento << Si ma adesso e meglio avvertire anche Sebastian e Marcus >> disse Malachia ottenendo il consenso di Josesh ad andare << Tu invece riposati >> disse il curatore al amico lasciandolo li mentre i due andavano dai due vampiri prima che sentano i collassi.
Intanto nella sala centrale Marcus stava sentendo dei dolori allucinanti alla testa e Sebastian lo stava scortando in infermeria per fortuna incontrarono il curatore per strada, << Cosa sta succedendo? >> chiese Sebastian ai due << Diciamo in breve che si come il dono oscuro lo avete in parte state morendo >> disse il curatore facendo invecchiare i due vampiri dal panico << Possiamo guarirvi non preoccupatevi >> disse Malachia rassicurandoli e sottoponendoli subito anche loro all’operazione che ha subito Faustus.
Dopo qualche settimana,
La presenza di Xilel nella casa di Kain era più evidente dopo quattro settimane di riposo, ormai si era abituata alla mietitrice d’anime e alle anime che uscivano ed entravano dall’arma, Faustus non voleva che si affaticasse troppo quindi stava quasi sempre vicino alla ragazza, (ma poi il secondo scopo era di tenere lontano Kain )  pur che lei dicesse che non aveva bisogno di tante attenzioni perché ormai si sentiva meglio << Dici così ma se poi svieni? >> chiese lui preoccupato per ciò lei sospirò e lo lascio seguirla fino a Kain, si inginocchiò d’avanti al signore dei vampiri << Buona sera mio signore >> disse lei << Buona sera Xilel, cosa ti porta qui alla sala principale della casa? >> chiese lui << Volevo sapere se voi mio signore avevate qualche incarico per me >> disse lei << No, è meglio che rimani ancora qui al castello ci siamo tutti preoccupati quel periodo in cui non sei riuscita ad allontanarti dalla tua stanza non vorremo che avessi delle ricadute >> disse lui << Volevo vedere Magnus e Dunah >> disse lei scoraggiata << Vedrai che torneranno >> disse il signore dei vampiri per scoraggiarla ad uscire, << Comunque volevo discutere di strategia se ti va >> disse Kain alla giovane << Certamente >> rispose cogliendo l’attimo per distrarsi e andare nella grande sala mettendosi seduta con una mappa d’avanti, <<  Conosci questo gioco? >> chiese lui << Si guida al potere giusto? >> chiese lei << Giusto l’ho appena inventato tu devi guidare un esercito che sono pedine, e conquistare dei territori, vince chi ha più territori e chi distrugge più nemici, ma è noioso farlo in due >> disse lui << Cercherò di non deluderla >> disse lei << Ok, per ora ho solo due eserciti, quindi umani o vampiri? >> chiese lui << Umani >> disse lei ormai le abitudini di Kain le conosceva lui voleva sempre guidare l’esercito dei vampiri e già da piccola ha visto il gioco sa come giocare e non avrebbe voluto farsi battere al primo turno, comunque le pedine erano solo dei pezzi di scacchiera e solo in futuro si sarebbero intagliati bene le bandiere dei vari clan e quelle dei Sarafan e vari rivali, Xilel muoveva le pedine a memoria ricordando le vecchie partite del padre contro il signore dei vampiri, muoveva le pedine in modo da formulare vere e proprie strategie che il padre in futuro avrebbe realizzato, facendo finta anche di guidare i propri cugini e zii in guerra con il proprio clan quindi ogni pezzo aveva la proprietà di uno di loro, e stando sempre attenta al nemico d’avanti adottava la strategia più utile sul momento << Ecco imboscata degli arcieri >> disse lei facendo vedere un alfiere dentro un pezzo di bosco, << Vittoria se non sbaglio >> dice lei sorridendo << Come hai fatto a battermi se questo gioco l’ho inventato da cinque ore e nemmeno Sebastian è riuscito a battermi? >> disse lui << Avevo un padre che era molto abile a fare strategie all’ultimo minuto >> disse lei so-ghignando << Dovrei conoscere davvero tuo padre davvero anche se è morto andrei negli inferi a conoscerlo solo per sapere come batterti >> disse lui un po’ arrabbiato non riuscendo a vincere contro la ragazzina << Ahahaha Kain avrai davvero l’onore di conoscerlo credimi >> disse lei mentre ridacchiava, << Come hai detto che è morto? >> chiese lui  << Vedrai che non ti sto mentendo ma ancora ci vuole un anno >> disse lei << Tra un anno ho in  mente di sollevare sei luogo tenenti tutti creati da me, e voglio che qualcuno mi assista visto che andrò in una zona pericolosa >> disse mentre iniziava il secondo turno del gioco, << Dove hai intenzione di andare? >> chiese lei mentre eseguiva qualche mossa, << Al lago delle lacrime vicino vi è una tomba Sarafan >> disse lui mentre faceva le contro mosse, << Sei pazzo, sarà difficile fare fuori le guardie che lo costudiscono e poi abbiamo il problema dell’allarme, se una guardia ti scopre puoi dire addio al tuo regno perché saranno centomila ad arrivare per ucciderti >> disse lei << Ma non è detto che vada da solo >> disse lui so-ghignando << Chi vuoi che venga in questa missione suicida? >> chiese lei con sguardo interessato << Facciamo una scommessa se perdi questa partita vieni a questa missione se vinci sei libera di non venire ci stai? O hai paura? >> chiese lui << io paura, nel clan dove sono cresciuta l’azzardo è la prima regola quindi accetto la sfida se vuoi >> disse lei << Allora mentre parlavi con me dovevi stare più attenta alle tue mosse ti ho distrutto >> disse lui facendo notare che ha eseguito uno schema che ha progettato Kain << Sai lanciando sempre una moneta cade sempre nelle due facce testa o croce, ma chissà dopo un po’ che la lanci un giorno potrebbe cadere di taglio >> disse lei << Chi te lo ha insegnato questo detto? >> chiese lui mentre lei risistemava in gioco le pedine, e iniziava il gioco << Il mio signore l’ultima volta che l’ho incontrato di persona >> disse lei << Penso che ormai sia giusto che io conosca questo signore parli di lui come lo avessi sempre d’avanti >> disse Kain non osservando la situazione delle proprie pedine << Quando partiamo per il lago delle lacrime? >> chiese lei  << Voglio partire di inverno, i soldati se ci sgameranno saranno rallentati dalla neve >> disse lui spiegando, << Quindi partiremo questa estate prima di raggiungere il luogo in forma pipistrello >> disse lei << Esatto, ma nessuno deve sapere di questa nostra missione a sud di Nosgoth >> disse lui  << Bene >>  lei sorrise nel dirlo << Comunque ho vinto la guerra , e tranquillo vengo non mi tirerei indietro per niente al mondo >> disse per poi alzarsi e uscire dalla stanza lasciando Kain con sguardo fisso sul tabellone.

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** La nascita dei luogo tenenti ***


Anno nuovo, durante l’ultimo giorno di primavera
Kain stava tornando dal mondo delle anime << Le hai prese? >> chiese Xilel agitata << Si tutte e sei si sono attaccate a me ma la più piccola di tutte è quella più mi sa morbosa visto che si è proprio appiccicata a me >> disse lui mostrando un globo blu con finiture azzurre e bianche ce aveva avvolto la mano di Kain con un piccolo fascio, << Ma guarda come è carina, sembra spaventata povera >> disse lei guardando l’anima con affetto, << Comunque gli altri stanno eseguendo gli ordini o sono rimasti qui? >> chiese Kain << No sono andati via tutti mi sono assicurata che la magione fosse vuota anche più volte >> disse lei << Bene ora stiamo pronti a questo lungo viaggio >> disse per poi trasformarsi in un pipistrello con la giovane.
Trasformandosi si fecero seguire dalle anime che venivano dietro ai due come curiose mentre la piccola anima legata a Kain era lenta quindi furono costretti i due vampiri a rallentare il passo e recuperare molto spesso nel tragitto quell’anima, era incredibile l’anima risultava reduce di una battaglia e sempre più stanca e precipitava verso il basso, << Kain io trasporterò quell’anima tu indirizza le altre nel luogo giusto >> disse ritrasformandosi e facendo apparire due ali oscure per poi prendere la piccola anima e metterla vicino a se e seguiva i pipistrelli mentre planava sull’aria, il signore dei vampiri si chiese come poteva aver fatto la ragazzina a evolvere il dono oscuro ottenendo quelle ali nere con cui stava planando, purtroppo mentre si vola si ha anche una perdita del tempo molto alta, infatti si fermarono dentro una grotta appena videro il sole farsi alto.
Lei smaterializzò le ali buttandosi a terra distrutta e mettendosi a dormire, ciò che fece anche Kain mentre le sei anime rimanevano con loro, ma la più piccola decise di attaccarsi a Xilel, sentiva in lei come un tocco familiare che già conosceva ma l’anima non la conosceva, ma avendo paura rimase dove il tocco di uno dei due vampiri la rassicurava.
Calata la notte i due tornarono a procedere con il viaggio, lei con le solite ali nere reggendo l’anima debole e Kain sotto forma di pipistrello, il viaggio bene o male rientrò nei tempi di previsione di Kain, arrivando durante l’inverno li, ma i due vampiri erano affamati e vedendo due guardie dei Sarafan fare la guardia li, ne approfittarono usando la forma nebbia e passare dietro di loro per poi prendergli la testa e spezzare il collo, di seguito decisero di banchettare con loro prima di entrare << Per ora sembra tutto facile, ma prepariamoci >> disse Kain guardando la compagna, la tomba era desolata e alcune stanze erano sbarrate da delle sbarre di ferro, niente che un vampiro non possa superare basto per entrambi entrare nella forma nebbia per poi passare in mezzo alle sbarre così giunsero al corridoio poi tornarono in forma materiale, arrivarono d’avanti a una porta e poi aperta dovettero solo spostare un mattone che divideva la stanza dalla tomba che cercava Kain, per Xilel fu un colpo invece non se lo aspettava, << Cos’è quella faccia? >> chiese il signore dei vampiri << Sicuro che siano questi i Sarafan che vuoi?>> chiese lei << Si, ho letto in alcuni libri delle loro storie e soprattutto di come servivano cecamente l’ordine di cui facevano parte, non c’è miglior uomo di colui che era fedele alla sua causa >> disse Kain, << Dove hai letto di loro? >> chiese l’ibrida << Tramite un libro trovato a casa di Vorador, di solito odio leggere, ma mi interessò parlò di sei guerrieri che furono molto vicini a uccidere e sterminare i vampiri, ma qualcosa li ha fermati e ora noi li faremmo rinascere per sconfiggere il loro stesso ordine, che ne dici? >> disse Kain alla giovane ancora immobile e troppo sorpresa da ciò che voleva fare il signore dei vampiri, << Va bene Kain, lo faremo >> disse lei compiacendo il signore dei vampiri che si stava avvicinando alla prima tomba ne scoperchiò la bara rivelando la mummia ormai con pochi capelli e i vestiti rossi laceri, non possedeva l’armatura perché rotta, occhi bianchi ancora intatti semi socchiusi e denti quasi del tutto esposti delle labbra non vi era traccia e i capelli un po’ corvini e un po’ bianchi ancora intatti ma si stavano putrefacendo, la puzza di putrefazione era visibile come gli animali che ne mangiavano le carni di quello che un tempo era un uomo, << Per fortuna è ancora intatto, io gli darò il sangue da bere tu spingi quella piccola anima dentro al petto quando vedrai che il corpo si sta rigenerando >> disse Kain tagliandosi il polso e facendo bere al cadavere il proprio sangue, mentre si stava rigenerando Xilel non vide il nome al quale era il primo nato comunque in quel momento spinse l’anima dentro al petto del cadavere e la trattenne in modo che si adattasse, infatti la piccola anima non aveva paura di quel tocco che la teneva dentro salda al corpo infatti ordinò al proprio corpo di muoversi ma ancora non poteva << Funziona! >> gridò Kain entusiasta mentre guardava Xilel che lasciava il petto con il corpo dell’uomo che si stava rigenerando del tutto e che doveva diventare la pelle scura chiara << Andiamo al prossimo mentre lo lasciamo formare >> disse Kain dirigendosi alla seconda bare per poi togliere il coperchio e fare lo stesso procedimento, Xilel pese l’anima più robusta e forte delle sei e la infilò nel petto di quel cadavere alto e di aspetto ancora accettabile forse perché gli occhi erano bendati, e anche lui aveva un processo di rigenerazione uguale al primo poi si udì un urlo dalla prima bara, Xilel accorse preoccupata e appoggiò una mano per tranquillizzare il nascituro, subito questo smise di urlare e lei sospirò mentre riprendeva i sensi, lui le mise una mano sopra la sua non volendo essere lasciato << Kain fermiamoci qui per ora >> disse Xilel e mentre lui risvegliava il terzo e già si sentiva male così Xilel fu costretta a separarsi dal nascituro per mettere un anima dentro il nuovo risvegliato, e trattenerla li perché era un anima un po’tonta visto che tendeva ad uscire e rientrare, o peggio a vagare dove voleva << Stai dentro! >> gridarono i due vampiri alla ventesima volta che usciva, e la spingevano dentro al corpo, poi dopo un po’ di scleri con l’anima che non voleva entrare nel corpo destino volle che si incastrò dentro, per fortuna << Ok faccio una pausa di cinque minuti tu rimani qui con loro >> disse Kain allontanandosi lasciando Xilel con i nascituri.
Nell’assenza di Kain Xilel guardò meglio che anime aveva riportato in vita, lesse la prima bara e trovò il nome “Raziel” scritto in maiuscolo e il dipinto di un viso davvero molto familiare a lei, almeno tre giorni ci volevano per creare un vampiro, e vide che stava però facendo progressi enormi Raziel, in quanto vampiro si sentiva legata a lui come un famigliare, sapeva che era suo padre, si affacciò di nuovo di fianco alla bara e gli accarezzò i capelli << Ciao padre, sono io la tua cara figliola >> disse lei con un sorriso gentile mentre non si accorgeva nemmeno delle lacrime che si stavano materializzando << Volevo solo dirti che mi manchi… mi manchi ogni giorno >> disse lei mentre sul volto del nascituro cadevano le lacrime cremisi, << So che non dovrei piangere, ma è davvero difficile non farlo… perché non voglio perderti di nuovo >> aggiunse per poi ridere era sciocco parlare da sola e che stava facendo poi con qualcuno che nemmeno la conosce, stava per allontanare la mano quando la mano del nascituro la prese e la teneva con se stretta nel volto come se l’avesse sentita lei si sdraiò lì vicino mentre teneva il braccio e il volto appoggiati al bordo della bara ammirando il sono di Raziel.
Kain tornò quella sera e vedendo la giovine vampira sdraiata vicino alla bara volle svegliarla, era la prima sera che non la vedeva presa dagli incubi, << Xilel dobbiamo continuare l’opera >> disse il signore dei vampiri lei si svegliò e continuò con gli altri, scoperchiò gli altri tre rimanenti, purtroppo anche nelle ultime tre vi era un anima capricciosa e una disadattata, quindi sia Kain che Xilel furono costretti a stare con i due lui aveva l’anima capricciosa che ogni tanto ne escogitava una per uscire mentre lei era con l’anima disadattata, che ogni tanto teneva la mano mummificata e orribile perché le unghie erano gialle e lunghe come a toccarle il viso rabbrividì all’idea e si girò << K-kai…in >> disse lei << Arrangiati! >> le gridò mentre spingeva a fin che l’anima del quinto nascituro non uscisse mentre lei aveva a che fare con il quarto, dopo un po’ la mano riuscì a toccarle il viso lei si spaventò talmente tanto che fece un piccolo gridolino e poi sveni un attimo, quando si riprese infatti aveva avuto la fortuna che l’anima si fosse incastrata quindi non dovesse spingerla dentro << Quanto hai fatto dannare tu… se non sbaglio sei Rahab >> disse lei guardando la faccia del dipinto del Sarafan, lei semplicemente si sentì rapita dal dipinto così bello e lei sarebbe anche potuta innamorare di lui se avesse voluto ma era proibito quel amore tra lei e lo zio, lei fin da piccola provava un debole per Rahab ma poi anche per altri zii come Dumah, bello ma poco intelligente (forse di intelligenza Dumah ne ha quanto la materia grigia XD) o  Turel che era duro ma a conoscerlo bere era difficile, comunque ora era attratta da Magnus e Faustus, quindi lo schema di Xilel era un po’ complicato per definire chi amasse davvero.
Dopo sei giorni passati lì dentro i vampiri si erano rigenerati e quella sera si sarebbero svegliati o meglio si sarebbero dovuti svegliare in ordine di ora e momento che li avevano creati, Xilel dormiva ancora vicino alla tomba di Raziel, Kain aveva deciso di lasciarla li visto la fatica che hanno fatto a crearlo però vedeva come se l’anima aveva costruito il corpo che la ospitava, gli teneva la mano quasi fossero madre e figlio, perché Kain non aveva il coraggio di chiederle di diventare la signora dei vampiri, ma sente che ancora non è il momento, pur che possa perderla in qualsiasi momento, come il vampiro che hanno appena creato sentiva davvero che Xilel era una cosa sua, ma era ancora indeciso su cosa avrebbe fatto dopo aver conquistato Nosgoth, così guardò la vampira sospirando, e poi si mise a studiare i nomi dei futuri figli.
Quella sera infatti il primo a svegliarsi fu Raziel che vide Xilel appoggiata al bordo bare per dormire, non lasciò la mano sentendosi con un calore e volle accarezzarle i capelli argentati e sollevandosi per vedere quanto si svegliava, mentre Kain si svegliò e vide che Raziel aveva visto la giovane semi-vampira, << Xilel svegliati >> disse Kain scuotendola << No perfavore non svegliarla è splendida >> disse Raziel parlando << Ma va svegliata prima o poi >> dice Kain mentre Xilel si svegliava sbadigliando e aprendo gli occhi dorati, << Che succede Kain? >> chiese lei mentre Raziel si aggrappava a lei << Ehi stai tranquillo do solo una occhiata ai tuoi fratelli puoi lasciarmi non vado da nessuna parte >> disse lei mentre Raziel dava cenno di non volersi staccare da lei << Ecco cosa succede, pensa che tu sia  sua madre >> disse lui << Tecnicamente lo sarei visto che le anime le ho tenute io mentre tu sei loro padre >> disse Xilel << Comunque perfavre lasciami mi stai facendo male >> aggiunse e lui la lasciò subito andare tornando seduto nella bara << Comunque è Kain che devi obbedire io l’ho solo aiutato a risvegliare te e i tuoi fratelli >> disse la ragazza mentre dietro di lei Turel si svegliava e aveva sbavato da come si può notare dalla bocca, tristemente ma Raziel capì lo sbaglio ma comunque guardò la ragazza allontanarsi dalla bara e andare verso le altre rimanendo deluso dalla cosa guardo anche Dumah alzarsi e lui aveva di certo avuto qualche problema si come aveva una faccia molto confusa e si mise a gridare << BUONGIORNO!!! >> e per poco non attirava le guardie,
<< Stai zitto! >> gli gridarono Kain e Xilel ricordandosi che lui li ha fatti incazzare quando dovevano incastrare la sua anima al corpo, perché l’anima usciva, << Tu per favore non tornare a dormire >> disse Kain rivolgendosi a Turel che aprì un occhio e si asciugò la bava, invece Xilel si diresse verso la bara di Rahab e lo vide piangere si stupì << Che rarità che un vampiro pianga durante la resurrezione >> disse lei avvicinandosi alla bara e al bordo allungò una mano prendendo il volto del vampiro trovando le lacrime azzurre affascinanti e in quel momento si lascio toccare la mano il volto che prima gli era pure schifato, lei iniziò a fare le fusa in modo da rassicurare il nascituro di quello che faceva, lo osservò aprire gli occhi la sorpresero a vederli di quel blu cristallino, quello che ha sempre caratterizzato Rahab da quando era risorto si era mantenuto nella durata dei tempi, erano quelli che la attiravano a lui perché erano specchio della sua anima.
Dopo un po’ provò ad allontanarsi dal nascituro per vedere come andava con gli altri ma lui reagì afferrandola per i fianchi facendola cadere a terra insieme a lui che si era sporto fuori dalla bara ma non ce la faceva ancora a stare in piedi gli serviva nutrimento Kain si avvicinò a Xilel preoccupato per la brutta caduta << Stai bene? >> le chiese << Si non mi ha fatto niente ha paura dovrai controllare gli altri >> disse lei mentre accarezzava i lunghi capelli ondulati di Rahab per tranquillizzarlo, Kain annui e fece così mentre lei guardava Rahab rannicchiarsi lì vicino tenendole i financhi << Va tutto bene >> disse lei facendogli qualche carezza lui la osservava con occhi disperati << Non vado da nessuna parte hai bisogno di nutrirti lasciami andare prometto che ritorno >> disse lei ma non c’era modo di farlo mollare e gli altri nascituri avevano fame, << Morirai se non ti porto qualcosa da mangiare e subito >> disse lei << Lasciami venire con te >> disse lui << non ti reggi nemmeno in piedi come puoi affrontare la caccia che andrò a fare >> disse lei << Non ce ne bisogno ho portato io già sei umani >> disse Kain << Devi solo prenderli e un tragitto molto breve >> disse lui liberando Xilel dalla presa debole di Rahab, lei poteva muoversi e decise di andare a prendere i sei cadaveri che trascinò dentro e li passò ai sei.
Dopo il loro pasto i sei si eressero in piedi e Kain li chiamò uno ad uno << Raziel, Turel, Dumah >> li chiamò e loro si fecero avanti << Rahab, Zephon e Melchiah >> finì di dire e loro erano già risposto << Figli miei e delle tenebre, ora risorti siete qui perché da oggi prenderete parte alla mia legione oscura contro i Sarafan, siamo in pochi ma verrete addestrati da uno dei miei primi luogo tenenti Xilel si occuperà di addestrarvi >> disse lui e lei era contratria << Io cosa?! >> chiese lei arrabbiandosi << Si hai capito bene per ciò ti auguro buona fortuna e ci rivediamo alla fine del loro allenamento >> disse per poi svignarsela nel primo tempo << Buon ritorno a Coorehgen >> le disse andandosene << Aspetta Kain! >> gli gridò lei tentando di tirargli un sasso ma fallendo era riuscito ad andarsene.

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** L'inizio dell'allenamento ***


Intanto a Coregehn
Kain tornò alla città natale e i vampiri che erano li gli corsero incontro << Dove eri stato? >> chiese Dunah << un compito >> disse lui << E Xilel? >> chiese Faustus capendo che qualcosa non andava essendo che nella magione non c’era << Diciamo che si sta occupando dei nascituri >> disse lui << Tu cosa?! >> chiese Tauros incavolandosi << Xilel non si è mai presa cura di un nascituro sarà un miracolo se tornerà qui con almeno uno dei tuoi nascituri vivi >> disse Faustus << Io la vado a cercare >> aggiunse il vampiro dai capelli lunghi << No è un compito che ho affidato solo a lei >> disse Kain volendo fermare Faustus << No invece vado >> disse lui << Non puoi non sappiamo precisamente dov’è e dobbiamo aspettare che ritorni per forza >> disse Josesh << Va bene però a patto che possa usare il sussurro nel caso si trovi nei guai >> disse Faustus << Bene usalo per avvertirla >> disse Kain.
Intanto al lago delle lacrime
Xilel non sapeva davvero osa fare provò ad andare fuori facendo cenno ai sei di seguirla, non vi erano guardie per fortuna perché lei le ha uccise con il signore dei vampiri ma essere lasciata sola in quel momento non era l’ideale, poi lei che non sa nemmeno prendersi cura di un pesce, è la meno consigliata non avendolo mai fatto.
Uscita dal santuario guardò la luna e come rispecchiasse sul lago mentre aspettava che i nascituri uscissero da lì dentro, aspettandoli per ore vide uscire Raziel, seguito da nessuno << Ah siete… ehm dove sono i tuoi fratelli? >> chiese lei << E giusto quello che volevo dire, se ci dava una mano >> disse lui facendola affacciare e vide Turel e Dumah essersi incastrati per fare a gara a chi passava per primo e il corridoio era fatto in modo che si passasse uno alla volta << Può dare una mano gentile signorina? >> chiese Melchiah, guardando da una fessura << Ok ma ora tirate Dumah indietro io e Raziel tiriamo Turel verso di noi >> disse lei prendendo Turel e Raziel le teneva il fianchi << Al mio tre >> disse lei iniziando a contare << tre…due…uno via! >> disse iniziando a tirare dalla sua parte e insisti per due volte fino a liberarli << Almeno ce l’abbiamo fatta >> disse lei alzandosi e spolverandosi << Dumah sta bene >> disse il vampiro << Si ma noi no >> disse Zephon sotto il fratello maggiore dove erano rimasti incastrati gli altri tre che erano dietro Dumah e si sentivano gemiti di dolore, << Togliti di dosso a loro! >> ordinò la vampira facendo togliere il vampiro tonto dai due poveri nascituri che potevano respirare finalmente, Xilel sospirò << Sarà una notte difficile per tutti >> disse guardandoli e poi controllando che uscissero uno alla volta senza rimanere incastrati.
Una volta fuori i ragazzi iniziarono a osservare l’esterno e a specchiarsi sul lago, << Come faccio a essere dentro al lago se sono qui? >> chiese Dumah e stava per mettere una mano dentro << NO! >> gridò tirando il nascituro all’idietro << Perché ? >> chiese una volta dietro dove non si poteva far del male << Perché l’acqua per noi vampiri è come l’acido, ci brucia la pelle >> disse Xilel << è l’unico punto debole? >> chiese Rahab curioso << No, i vampiri hanno più punti deboli temiamo il fuoco e l’impalazione, i colpi di arma normale non ci fanno niente le nostre ferite si rigenerano molto più facilmente, il sole è un nostro nemico naturale potendo bruciare la nostra pelle, possiamo solo uscire di notte per nutrirci >> disse lei con le stesse regole che le ha dato Faustus, << Prima che succeda qualcosa seguitemi >> disse lei mettendosi in marcia, i sei la seguirono, lei dovette rallentare il passo visto che non erano abituati alle lunghe camminate e lei li stava conducendo per la strada verso Coregehn,  e mentre camminava sentì un messaggio << “Xilel, sono Faustus” >> sussurrando << “Faustus sono sulla strada verso Coregehn” >> Sussurrò lei << “Sono contento ma se serve aiuto chiama o meglio sussurra cercherò di arrivare dove sei il prima possibile “ >> sussurrò lui parecchio preoccupato << “Grazie ma penso di potercela fare” >> Sussurrò per poi chiudere, << Cosa facevi? >> chiese Zephon << Mimavi le parole >> disse Melchiah << No domani vi dirò cosa facevo ma ora vi insegnerò qualche schema di caccia >> disse lei raggiungendo un accampamento di umani << Ottimo, la vostra cena è servita >> disse lei ai ragazzi << Cosa vuoi che facciamo? >> chiese Raziel << Statemi a guardare >> disse lei stando nascosta dietro un albero, si avvicinò alla coppia di uomini che erano svegli da dietro e con gli artigli spezzò il collo a uno dei due e l’altro che stava scappando fu ripreso con un balzo e con un braccio lei trapasso la carne dell’uomo e gli tolse il cuore, uccidendolo poi vide altri due scappare da li << Ora provate voi a cacciarli >> disse lei lasciando che i sei sotto la sua supervisione cacciassero i fuggitivi nella foresta, come sospettato da subito  Melchiah e Zephon sbagliavano approccio mentre Rahab stava preparando le trappole per gli umani, Turel usava l’istinto per d’avvero, Dumah invece cercava sotto i sassi << Mi sa di rivivere un Dejavu >> disse lei mentre lo guardava, e poi guardò Raziel che stava sfruttando le ombre per cacciare, infatti non poco più tardi si sentirono solo due urli straziati due dei fratelli dovevano aver appena banchettato con le prede << “Bene la battuta di caccia è finita, radunatevi all’accampamento degli umani >> Sussurrò li ai sei e mentre li aspettava decise di voler banchettare con uno dei due cadaveri, e loro si sorpresero quando videro il cadavere della vittima provocata da lei che tramite la ferita faceva uscire il sangue in un specie di filo rosso che si dirigeva alla bocca di Xilel, quando il filo rosso finì il corpo dell’uomo era rimasto privo di sangue e la ragazza si stava pulendo la bocca << Come lo hai fatto? >> chiesero Raziel e Rahab << Questo lo sapete fare anche voi >> rispose lei mentre si puliva la bocca << Spiega >> disse Raziel lei sospirò << Allunga il braccio verso il cadavere e apri la bocca poi posiziona il braccio come per tirare una corda fuori e il sangue si dirigerà verso la bocca >> spiegò semplicemente e i sei eseguirono << Da ciò potete comprendere che abbiamo due modi di nutrirci >> disse lei osservando i sei che smettevano di bere il sangue, << Dobbiamo andare il tempo non è dalla nostra parte >> aggiunse mentre si incamminava e i vampiri la seguivano,  trovò una grotta e stando molto attenta decise di entrarvi per fortuna non udì l’acqua e nemmeno percepì nemici, tutto era calmo poteva tirare un sospiro di sollievo, perché almeno i sei nascituri non avrebbero trovato niente con cui ferirsi.
Era sempre così quando nasci come vampiro, sei abbastanza incosciente da metterti nei guai, e già oggi aveva dovuto sventare una cazzata di uno di loro sperando di poter riposare quella sera decise di uscire mentre quei sei si accomodavano, prese un po’ di legna e decise di accedere un fuoco stando attenta a non bruciarsi, decise di stare lì mentre i nascituri si addormentavano, guardava le fiamme ardere e il sole che nasceva, guardò sospirando i sei  e per ognuno di loro ricordava i racconti di Kain quando li ha dovuti crescere e addestrare al combattimento.
Xilel quel pomeriggio uscì per prendere qualcosa da mangiare ai ragazzi, così trovò un accampamento di umani che stavano cercando i loro compagni, giusti erano sette, così poteva sfamarsi anche lei, prese i tre cadaveri alla volta e li portò dentro la caverna e i corpi perdendo sangue furono sentiti da Dumah che si svegliò e si aggrappò a un cadavere succhiando il sangue, lei intanto proibì al vampiro di prendere la razione degli altri, lei si era già sfamata per strada, gli altri fecero in tempo a svegliarsi e in fine e sfamarsi prima di rammentare la lezione di quel giorno, << Molto bene oggi passiamo la lezione dei doni oscuri e quelli naturali >> disse lei mentre proseguiva fuori dalla caverna e i sei la seguivano in mezzo alla foresta << E che cosa sono i doni oscuri e naturali di un vampiro? >> chiese subito Dumah << Domanda intelligente >> disse lei e poi penso “forse l’unica che farà “ << i doni oscuri sono abilità che si acquisiscono in tre modi, imparandole in natura o trovando i luoghi dove sono situati i glifi, bevendo il sangue di un mentore vampiro, o uccidendo un vampiro o facendo rimanere un vampiro in stato di morte e poi rubare il dono >> disse lei sorridendo in modo inquietante,  << Mentre le doti naturali di un vampiro sono comuni in tutti ma certi vampiri possono sviluppare doti naturali uniche per affrontare i nemici, ciò significa lottare ma anche altro, ora vi farò vedere un abilità che tutti i vampiri hanno >> disse lei concentrandosi sulla mente di Rahab << “Esempio questa” >> disse lei spaventando Rahab << L’avete sentita? >> chiese il vampiro << No >> disse Zephon << L’abbiamo solo vista mimare delle parole >> disse Turel << No sono diventato pazzo >> disse il povero vampiro tenendosi la testa << No non sei diventato matto, semplicemente il sussurro >> disse lei ridacchiando, << Serve a tenersi in contatto con i vampiri anche a lunga distanza, il compito di oggi è vedere come userete di questa dote >> disse lei << Il tempo che avete per gestirla prima che torni è 2 settimane >> disse lei prima di andarsene, ma ovviamente avrebbe dovuto fare da supervisore quindi non si allontanò dalla strada andò solo a esplorare in giro la zona vedendo che vi era una torre dei Sarafan, che vi era ancora qualcuno all’interno e quindi quando impareranno a combattere li porterà qui facendogli assaltare la torre, in modo da avere un luogo dove riposare.
Intanto nella foresta
I fratelli si guardarono con il dubbio che la ragazza poteva tornare, i sei dovevano collaborare da soli per cui toccava trovare una tattica ed era solo il secondo giorno da quando erano tornati in vita, quella ragazza era solo la loro mentore, sperando che non li avesse davvero abbandonati fecero per dividersi per cercarla, correndo da tutte le parti sperando che qualcuno li trovi, ma finirono per perdersi, ognuno di loro vagava per la foresta solo per cercare di ritrovare uno dei fratelli o la mentore che non si sa dove era finita, però dovevano imparare a gestire la dote del sussurro, ma come facevano senza prima averla sviluppata a piccole distanze, qualcuno si sforzava ma non riuscivano proprio a comprendere come fare, Rahab si stava ingegnando su cosa fare per orientarsi ma stava entrando in panico, invece Zephon trovò immediatamente il modo di comunicare con qualcuno di cui ne ricorda il volto ma non il nome << “Ehi, qualcuno mi sente?!” >> sussurrò a ciò rispose << “Chi c’è?!” >> la voce era di uno dei fratelli << “Chi sei?... io sono Zephon” >> disse lui confuso << “Zephon sei un mio fratello allora, sono Melchiah” >> disse lui disorientato come gli altri << “Hai trovato qualcuno?” >> chiese il fratello maggiore <<  “No tu?” >> il fratellino fu pronto alla risposta << “No, ma continuiamo a cercarli sperando di riuscire a trovarli o almeno di ritrovarci noi due” >> sospirò ma poi chiusero intanto Dumah non si stava preoccupando essendo insieme a Turel, e si erano messi a cercare la mentore i due, mentre Raziel era da solo che pensava a qualsiasi volto o nome per aiutarsi a chiamare qualcuno poi gli venne in mente uno << “Rahab, sono Raziel puoi rispondere?” >> chiese con voce calma però il fratellino sossultò guardandosi intorno poi capì che era il dono << “Raziel dove sei? “ >> chiese lui << “Non lo so… io sono confuso spero solo che la maestra ci venga a prendere” >> disse con voce spaventata, << “è solo il primo giorno dobbiamo rimanere calmi prima o poi ricorderemo il suo nome e ci metteremo in contatto con lei” >> disse Raziel rassicurando il vampiro, dopo di che dovette chiudere i contatti si come la testa gli stava scoppiando anche Raziel godeva degli stessi dubbi degli altri, ma doveva riposare perché doveva pensare anche il nome prossimo da contattare << “Chi è che sto contattando sta volta? “ >> chiese lui e rispose Turel << “Turel tu sei?” >> chiese << “Raziel” >> rispose << “Sei riuscito a gestire l’abilità dimmi come fai” >> disse il vampiro << “Semplicemente ho pensato a un nome e a chi appartenesse la faccia del nome e ora ti sto contattando, dimmi riesci a dire in che posizione sei?” >> chiese lui << “Ma se non so nemmeno dove sei, ho seguito quel babbeo di Dumah e ora sono qui, non dovevamo per niente entrare in panico” >> disse Turel rimproverandosi << “Non piangere sul latte versato ormai siamo qui” >> disse Raziel mentre poi venivano disturbati da Dumah << “Scusa Turel ma stai mimando con la bocca parole incomprensibili” >> << “Dumah sto solo usando il sussurro cosa che stai facendo anche tu!” >> gridò Turel << “Buon giorno Dumah” >> disse Raziel << “Oh ciao… “ >> disse dimenticandosi il nome << “Raziel” >> disse il vampiro mettendosi sdraiato su una pietra << “Ah, comunque dove sei?” >> disse lui << “Non lo so Dumah, come no so la vostra ubicazione” >> Rispose, << “Io chiudo ci sentiamo domani pomeriggio” >> disse lui chiudendo le comunicazioni e mettendosi a cercare un riparo come gli altri perché il sole stava sorgendo.
Intanto Xilel stava tornando a vedere come se la stavano cavando i suoi allievi e vide che si erano persi quindi, decise di tirare fuori il fioretto e da dove si trovavano creare dei segnali per farli ritrovare, tracciando dei percorsi sicuri, e che li conducessero dove si sarebbe trovata lei, in questo modo li farà incrociare, ma coppie in modo che si esercitino nel dono, ma per ora più vicino a Raziel era Zephon mentre Rahab era vicino a Melchiah.
Infatti quel pomeriggio notando i tagli Raziel si diresse verso il luogo dove portavano e vi trovò Zephon << Tu sei? >> chiese Raziel notandolo << Zephon ma tu sei Dumah? >> chiese lui << No sono Raziel >> disse guardandolo storto, << Dobbiamo subito trovare gli altri o la mentore >> Aggiunse il vampiro mentre proseguiva la riceca << Aspettami! >> gridò l’altro.
Intanto Rahab fu sollevato di non ritrovarsi da solo ma di essere con Melchiah, << “Raziel ho trovato qualcuno” >> disse Rahab sussurrando a lui << “Sono contento per te, sei meno spaventato ora? “ >> Chiese l’altro rispose di no la conversazione andò avanti per un po’ fino a quando non si unirono nella conversazione tutti e sei, per sapere i nuovi risvolti, per ora tutti e tre i gruppi si stavano dirigendo verso un punto, preciso disegnato da Xilel.
La prima settimana era passata e già alcuni di loro iniziavano ad avere fame, soprattutto Melchiah che stava iniziando a indebolirsi troppo quindi Xilel dovette pensarci perché erano vicino al punto disegnato così decise di uccidere qualche Sarafan nella zona e gettarlo ai ragazzi in modo che si nutrissero la prima sera di quella settimana, Xilel li sentiva che hanno imparato ad usare il dono naturale quindi, si risparmiò di farli correre per un'altra settimana e decise di farsi trovare segnano con i tagli il punto dove si trovava la torre dove dovevano cacciare, e dove li doveva addestrare a combattere.
Nel mentre li aspettava fu notata da un Sarafan, che cercò di trafiggerla con una freccia, ma fu inutile visto che si tramutò in nebbia, e schivò il colpo non essendo più vista lei si tramutò nella forma pipistrello e strappò dal petto della guardia Sarafan il cuore, intanto i sei nascituri avevano raggiunto la meta appena in tempo per vedere la loro mentore usare il dono oscuro Salto e fare cinque graffi profondi alla guardia Sarafan e uccidendola prima che venisse a controllare il compagno << Che figata! >> gridarono tutti e sei in coro facendola girare perché si spaventò a sentirli << Che doni erano quelli? >> chiese subito Zephon << erano anche quelle abilità naturali? >> chiese Dumah << No questi erano doni oscuri più una forma per i vampiri >> disse lei << Wow possiamo mutarci in animali? >> chiese Melchiah << Non tutti possiamo assumere la forma di pipistrello e quella di lupo, ma non altre da quanto ne so >> disse lei << Io voglio assumere la forma di una farfalla >> disse Dumah << Ma mi sei stato ad ascoltare? >> chiese la povera Xilel sospirando, << Comunque oggi dovete imparare a combattere >> disse lei << E quindi vi affronterò uno a uno ma non vi assicuro che vincerete >> aggiunse lei << Quindi si faccia avanti chi vuole iniziare per primo >> disse lei << Ti affronterò io ma solo se mi darai delle informazioni se vinco >> disse Raziel volendo affrontarla << Va bene >> disse togliendosi il fioretto ed era pronta ad affrontarlo senza l’uso dei doni oscuri, << Avrei preferito affrontarti in altre circostanze di parità però >> sussurrò tra se e se e poi guardò Raziel che aspettava che lei facesse la prima mossa, non era stolto ma si stavano analizzando lei era in attacco quando lo vide lanciarsi per colpirla ma lei lo schivò subito roteando su se stessa, poi lui ci ritentò ancora ma lei eseguiva una danza nel affrontare il suo nemico più giovane di lei, sfinendo l’avversario quasi subito, e invogliando anche Dumah e Turel a prenderne parte per vedere come se la cavava con tra avversari, ma i tre non sapevano con chi andavano ad affrontare, infatti appena Dumah fu pronto a scagliarle un pugno con Turel li fermò entrambi a mani nude, poi saltò si spinse in alto dietro di loro e spingendoli in avanti con le mano facendoli cadere a terra mentre Raziel si preparò a colpirla di nuovo ma finendo inevitabilmente a terra perché la mentore aveva saltato e colpito il nascituro, poi si unirono anche Rahab, Zephon e Malchiah, di certo speravano di non riuscire, mentre attaccavano uno alla volta i tre venivano parati i colpi lei non gli facevano niente, poi fu Rahab ha capire che tipo di allenamento era, quindi capì cosa doveva fare però non era sicuro di batterla c’erano molti anni di esperienza a canto suo, così afferrò i fioretto non sapendo come usarlo cercò di agitarlo contro la mentore che lo schivava, fu allora che lei passò all’offensiva e roteando a metà si mise contro la schiena di quest’ultimo sfilando il fioretto allora che glie lo puntò contro << Bravo, penso che ora siate pronti a combattere contro queste guardie Sarafan >> disse lei mentre uscivano le guardie, che si armavano << Vampiri! Tornate dall’inferno da cui siete risorti >> disse la guardia, poi vide che tra loro vi era una troppo forte da battere quindi decise di assisterli, << Non state li mettetevi in attacco >> disse non volendo far capire che era un imprevisto ma fosse tutto pianificato da lei, subito si scagliò contro la guardia corazzata mentre lasciava che i nascituri combattessero con le unghie quei maledetti, lei schivava ma doveva tenere d’occhio i ragazzi che la facevano preoccupare, per fortuna Dumah se la stava cavando, come Raziel e Turel non meno in futuro erano le punte di diamante di Kain, mentre invece Rahab, Zephon e Melchiah era in svantaggio contro le guardie, non erano tanto bravi ma ciò la metteva in preoccupazione, mentre schivava il nemico roteando e saltando, non lo stava affrontando e lo sapeva ma ormai i ragazzi erano circondati dalle guardie che li volevano uccidere, erano forse sei o nove, ma li avevano feriti, in quel caso lei dovette usare tutti i doni oscuri in suo potere, infatti caricò un immolazione per uccidere le nove Sarafan, contro Rahab, Zephon e Melchiah, mentre voltandosi dovette caricare un salto per spezzare i collo alle avversarie di Raziel e Turel per poi scontrarsi con la guardia corazzata e usare Berserk, uccidendolo per via che ha rotto la corazza sul petto e ha trapassato con la mano il corpo facendo uscire fiumi di sangue, azioni che furono compiute molto velocemente e con alto consumo di mana che si piego in due appena ebbe finito e respirava d’affanno e Dumah abbatteva la preda, << Come hai fatto? >> chiesero loro non spiegandosi tutta quella ferocità nel combattere, lei respirava di affanno e formulare una frase sembrava impossibile ha usato troppo mana per i doni oscuri << I … doni… >> rispose reggendosi a mala pena in piedi, e camminando barcollando si avvicinò a Dumah << Sei stato grande… >> disse lei per poi mettersi in ginocchio distrutta << Sei ferita? >> chiese Raziel inginocchiandosi per controllarla << Non penso non hanno nemmeno potuto vedere quando ho usato Ferocità, non penso che mi abbiano ferita >> disse lei << La torre dovrebbe essere libera >> disse lei e Turel la prese sotto la spalla con Raziel << Che fate? >> chiese lei << Ti portiamo dentro la torre, li potrai riposare >> Rispose Turel mentre l’accompagnavano << No, non so veramente se ancora qualcuno è vivo >> disse lei << Sarebbe una mancanza se tu morissi adesso >> disse Rahab e Dumah stava davanti << Dumah li distruggerà! >> disse lui sorridendo mentre si avviavano dentro, lei li lasciava fare era stanca per stare dietro, a loro in quel momento, per fortuna il tragitto era andato liscio visto che nessuna guardia era rimasta in vita e fu distesa su un letto a dormire, quando fu lasciata sola, li percepiva li vicino, non stavano abbandonando la fortezza ma stavano facendo ciò che potevano per capire cosa fare, erano sopravvissuti anche grazie a lei, sospirò mentre dormiva.
Intanto a Cooraghen
Dunah era impaziente voleva subito che lei raggiungesse la magione con i sei nascituri in modo da poter così passare del tempo con lei, nei primi mesi è dovuta andare in giro con Magnus, e invece Sebastian voleva vedere anche lui Xilel, così valeva per ogni persona all’interno << Perché ci mette così tanto quella scema? >> chiese Tauros impaziente << Forse è rimasta ferita, ricordiamo che i nascituri sono difficili da badare e poi lei ne ha sei e non sappiamo nemmeno chi sono >> disse Malachia e Rainir iniziò a preoccuparsi << I nascituri sono anche incoscienti e stupidi farebbero di tutto pur di apparire migliori degli altri e non dimentichiamo i pericoli che recano >> questo fece veramente preoccupare Faustus << Dobbiamo subito andare a prendere Xilel e quei nascituri! >> gridò fuori di se il mentore il vampiro, << Faustus sta andando fuori di testa dovresti fare come chiede Kain >> disse Sebastian calmo << Come fai a rimanere così calmo Sebastian, una nostra compagna è li fuori in pericolo costante >> disse Marcus << In verità Xilel è più forte di quanto immaginiate se avesse dei problemi manderebbe subito un nascituro facendogli assorbire la forma di pipistrello >> disse Magnus non avendo paura di ciò  << Posso dare un occhiata io sono sempre stato bravo nel recuperare informazioni o nel fare la spia vi dirò se sta bene in un batter d’occhio >> disse Saphire proponendosi per andare << No voglio che sia una sorpresa con i nascituri quindi fino a quando non chiama con il sussurro attenderemo >> disse Kain, mentre gli altri sospiravano e Faustus andava fuori a tirare urli del perché obbedisse ancora a Kain e pregando che la sua allieva torni.
Intanto alla fortezza
Xilel appena si svegliò sentì il proprio cuore battere e aveva urlato di certo, era da moltissimo tempo che non aveva un incubo e che riguardava suo padre, come sempre si prese la testa fra le mani e si mise in piedi, e sentì qualcuno entrare << Ah, sei sveglia? >> chiese una voce familiare, alzò la testa e vide Rahab, ciò che ha vissuto non era un sogno << Sei rimasta senza mangiare per quattro giorni quindi ti abbiamo portato un calice pieno di sangue >> disse entrando con Melchiah che le porgeva il calice lei non rifiutò e bevve, riprendendosi e alzandosi << Dove sono i vostri fratelli? >> chiese preoccupandosi << Hanno voluto allenarsi con le armi ce ne sono tante >> disse Mel, << Vorrei vederli >> disse alzandosi e andando di fuori li guardava allenarsi tra di loro, << Voi due non vi allenate? >> chiese lei << Beh, non siamo molto pratici della spada << Non significa che non potete migliorarvi >> disse lei << Raziel, Dumah! Mettetevi in coppia con Rahab e Melchah siate clementi con la spada >> disse lei i due obbedirono quasi subito << Turel invece tu smettila stai mettendo in difficoltà Zephon cerca di non ferirlo >> disse lei sgridando il fratello che dovette trattenersi, quindi indietreggiare << Grazie mentore >> disse lui, << Per un po’ ci fermeremo qui nel nostro viaggio essendo che c’è il necessario per allenarci e poi la zona ci sono civili che possono sfamarci ancora per quel tempo che dobbiamo rimanere >> disse lei mentre lasciava i nascituri allenarsi loro furono contenti di ciò.
Dopo un'altra settimana passata in quel posto Xilel guardò le stelle che stavano arrivando e sospirò chiudendo un attimo gli occhi << Cosa ha la nostra mentore? >> chiese Dumah << Ma non lo so… a prima vista gli manca qualcosa >> disse Melchiah << Forse non vuole stare più con noi >> pensò Zephon pessimista << No, non può essersi stancata di noi, è solo passato un mese e qualche settimana >> disse Rahab rassicurando i fratelli << Forse semplicemente le manca qualcuno >> disse Raziel.
I fratelli decisero di spiare la loro mentore non volendo che quest’ultima li abbandonasse, quindi la videro scrivere qualcosa su una specie di diario, che lei stessa lasciò in-costudito al fine di continuarlo a scrivere, per poi allontanarsi dovendo introdurre ai doni oscuri i ragazzi, << Ah siete già qui andiamo in cortile devo introdurvi finalmente ai doni oscuri >> disse lei, lei prese sei calici dove tagliandosi il polso li riempì e li lasciò bere ai sei  << Che tipo di dono straordinario abbiamo assorbito con questo? >> chiese Raziel << Il dono di poter diventare nebbia >> Rispose << Cosa?! Ma è inutile! >> disse Dumah << Non mi interessa è il dono di base che tutti voi dovete avere, quindi esercitatevi e forse vi aiuterò a scoprire altri doni >> disse lei ritirandosi e parecchio nervosa.
In quel periodo Xilel non faceva altro che pensare a Faustus, e ciò che era successo e il fatto che fosse in pena per lei, avrebbe tanto voluto tornare da lui magari avesse potuto, subito lo avrebbe baciato e chissà se quel sogno intimo tra le lenzuola si sarebbe anche per lei avverato, forse doveva davvero fare del sesso come tutti gli uomini o donne, ma se lo avesse erroneamente fatto capire a uno dei nascituri sarebbe stato un paradossi far innamorare uno degli zii di lei, forse da piccola agognava a quel sogno, ma ora era grande e amava altre persone, ma non era mai sicura di amare qualcuno, si sente attratta da Kain, come già detto è il guardiano dell’equilibrio, ma anche verso i cugini maschi i suoi sentimenti stanno cambiando, Rainer era come dire lo trovava all’altezza dei suoi gusti, Tauros l’attirava ancora di più perché era forse l’unico a trattarla come se fosse stata un alleata un’amica, come se fossero Raziel e Turel, Tauros ha sempre detto così “Noi saremo come Turel e Raziel”  questo è ciò che diceva a ogni allenamento, e così forse valeva d’avvero per i ragazzi li osservò allenarsi e ciò che facevano non era simile a quello dei due cugini ma per un attimo desiderò scontrarsi con Tauros, sempre tanto vicini.
Quasi sorrise al pensiero di poter affrontare Turel potesse aiutarla a dimenticare Tauros, o affrontare Dumah potesse permetterle di dimenticare Dunah, qualsiasi fosse stato il suo avversario quel giorno sapeva che lei avrebbe avuto nostalgia di ogni suo cugino, non sarebbe stato come affrontare loro, però a lei mancava molto, e vedere che si allenavano su qualcosa che loro ritenevano inutile le fa capire quanto ci tengano a lei, comunque lei prese una rosa rossa, e la guardò sospirando, ogni cosa che facevano quei sei le ricordava se stessa con Faustus nei primi anni di vita con lui, il fatto che dovesse superare lo shock del padre, la vita a Vesserbude con lui e Josesh, il momento in cui ha dovuto pulire casa e i primi allenamenti come umana.
Tutto triste ma una cosa in quella testa girava in quel giorno erano i ricordi malinconici di ogni singolo evento, non riusciva dare retta alla propria testa se ci metteva il suo cuore, per un attimo sognò ad occhi aperti come sarebbe splendido essere di fianco a lui.
Intanto i sei fratelli vedendo che era distratta la mentore decisero di tornare nella stanza dove ha depositato il diario e leggerlo, infatti dentro vi erano diverse cose scritte tra cui anche cose sui ragazzi, << Che carina scrive di noi >> disse Dumah << Non siamo qui per quei segreti >> disse Raziel  << Ok oh qui sentite “Vorrei tanto che Faustus potesse venire qui, qualche volta mi annoio senza di lui e gli altri” >> disse Rahab << Chi è questo vampiro? >> chiese Melchiah << Forse se qualcuno di noi torna a Coregehn possiamo scoprirlo >> disse Turel << Ma come ci facciamo dare la forma di pipistrello? >> chiese Zephon << Forse ho un’idea, distratta come è oggi potremmo ingannarla >> disse Rahab.
<< Mentore >> disse un vampiro << Cosa c’è Dumah? >> chiese lei cercando di essere gentile, << Volevo sapere se può darmi la forma pipistrello? >> chiese lui facendo un sorriso idiota di quelli che lo caratterizzano anche in futuro << Cosa ti serve? >> domandò a sua volta << Ehm devo…devo andare in un posto >> Rispose incerto lei capì subito che forse voleva fare qualche demenzialità come ovvio che i nascituri cerchino di fare << Sai almeno dove ci troviamo esattamente? >> chiese per assicurarsi che li ritrovi << Alla torre vicino al lago delle lacrime >> disse lui << Dimmi le coordinate del posto dove vuoi andare >> disse lei per farsi una idea di dove andrà mentre Dumah non sapeva nemmeno dove era Coregehn quindi non sapeva cosa dirle << Nord…Sud…est >> disse lui non capendo dove doveva andare mentre i fratelli tramite il sussurro gli dicevano le coordinate giuste << … ancora non hai detto Ovest >> disse lei dubito con chiaro sospetto quindi usò Malia su di lui e in quel momento capì cosa volevano fare in tempo per sventare un'altra cazzata dei sei << Coregehn si trova a Nord-est da qui, imbecilli >> disse affacciandosi da sotto il terrazzo e vedendo i cinque che da sotto suggerivano le risposte << Dumah ha il mal di testa >> disse quello rimasto sul terrazzo << E voi lo state facendo venire a me il mal di testa >> gli disse lei, sospirò e si lasciò cadere di sotto dal balcone atterrando con leggerezza in piedi, sembrava fluttuare, << Come si fa quello? >> chiesero << Salta dal balcone è lo scopri >> rispose lei stufa di rispondere domande sciocche e banali come quella, infatti saltando i sei scoprirono un'altra dote naturale, però da li ne scaturì un gioco per Dumah o meglio il lancio del vampiro dal terrazzo, infatti le vittime erano sempre i tre fratelli minori, mai uno dei due maggiori, infatti implicò che Xilel usassi immolazione, soluzione che però la faceva stancare e quasi sempre le fa perdere la testa.
Qualche mese più tardi un pipistrello si stava dirigendo verso la torre Sarafan, ritrasformandosi fuori dalla torre vide Zephon venire lanciato fuori dal terrazzo e un urlo seguirne dopo << Dumah! Finiscila! >> in seguito si vide un Turel scocciato uscire di fuori e prendere in spalla Zephon atterrato contro un albero, e riportarlo dentro, lui entrò seguendo Turel, riuscendo ad entrare Xilel subito percepì Kain all’interno quindi non degnò gli altri di sguardi e si rivolse al signore dei vampiri << Oh bene, Kain! >> gridò lei << Immaginavo saresti stata incazzata con me, quindi volevo dirti che volevo mandarti qualcuno che conosci >> disse lui per calmarla lei lo guardò come dire “Chi?” << Lo conosciamo bene tutti e due lo sai chi è >> disse lui << Sarebbe un sollievo se fosse Magnus o Dunah >> disse lei << In verità sto facendo venire i tuoi quattro alleati migliori ad aiutarti poi ho portato i nuovi vestiti per i miei figli >> disse lui consegnando a Xilel degli abiti che disse ai ragazzi di cambiarsi nelle loro stanze, appena se ne andarono lei guardò Kain << Davvero li farai venire qui? >> chiese lei << Si, parola mia, io mantengo sempre le promesse >> disse lui, << Perché non rimani anche tu ad addestrarli sono già diventati bravi a maneggiare la spada >> disse lei << Forse è meglio che ognuno di loro si specializzi su una particolare arma >> disse Kain << Ci stavo pensando >> disse lei << comunque arriveranno subito i rinforzi a proposito con i doni oscuri come va? >> chiese lui << Sono riusciti a gestire il dono nebbia hanno cacciato grazie a quello >> disse semplicemente << Ottimo non vedo l’ora che imparino gli altri ma per categoria non sembrano alcuni buoni per usare qualcosa di forte come Immolazione o Berserk >> disse Kain, lei era d’accordo purtroppo si era immaginata un Dumah mentre usava immolazione e riusciva a darsi fuoco da solo,  << Io vado ma ti do il compito di insegnargli a usare Furia >> disse prima di andarsene.
Ritorno di Kain, Cooraghen
Dunah lo stava aspettando con gli altri lui stava ghignando, << Faustus, Sebastian, Marcus e Magnus, vi do il permesso di raggiungere Xilel >> disse lui ai quattro che ricevuta coordinata di dove si trovava decisero di andare in forma pipistrello.
Intanto alla torre Sarafan, i sei vampiri si stavano facendo i dispetti con il dono furia, anche se Xilel gli chiedeva semplicemente di impararlo senza farsi troppi danni, cosa impossibile visto che da soli si stavano causando più danni di quando lo imparò lei quel dono.
Infatti avvistò subito lo stormo di pipistrelli avvistarono la compagna avere un esaurimento perché stava separando Turel e Zephon, << Ormai è la settantacinquesima volta che vi separo, Zephon la finisci di farlo innervosire? >> chiese lei mentre il povero vampiro dai capelli rossi piegava la testa in segno di carità << Perdono mentore >> disse lui soltanto i cinque vampiri notarono i quattro nuovi individui, percependoli come vampiri maggiori proprio come la loro mentore, Faustus fece cenno di rimanere in silenzio mentre Xilel sospirava, il tipo dai capelli lunghi le si avvicinò prendendole una spalla << Cosa c’è?! >> gridò voltandosi verso Faustus << Sei così nervosa nel crescere questi neofiti che ti sei dimenticata di percepire noi >> disse Magnus << Tranquilla adesso ci pensiamo noi >> disse Faustus mentre osservava i sei, << Bene chi devo affrontare per allenamento? >> chiese Magnus, << Bene do inizio alla sessione di allenamento con Faustus dei doni oscuri che avete imparato >> disse Xilel proclamando l’inizio di una nuova prova per i sei fratelli affrontare i quattro mentori di Xilel, quindi iniziarono con il primo che stava li con Dumah, infatti il vampiro di molte più grande stava tentando di attaccare ma i colpi venivano prontamente parati << Attento Dumah, Faust…. >> lei non glie lo riuscì a dire in tempo che uno calcio da parte del mentore lo colpì in pieno volto e atterrò << Troppo tardi >> disse qualcuno, ma Dumah continuò a insistere nel cercare di colpire il vampiro dai capelli lunghi con si era nemmeno accorto che stava perdendo energie, dopo un po’ l’idiota non si reggeva più in piedi << Il prossimo che ci vuole provare? >> chiese Faustus ancora informa non era minimamente stanco, tento Raziel con Turel, << Bene >> disse il vampiro più vecchio e iniziò lo scontro con i due nascituri, che capirono che un certo colpo lo dovevano schivare, mentre imparare a parare era la cosa che dovevano imparare anche loro, quindi dopo una serie di parate e tentativi di colpire il vampiro che si sono ritorte contro, anche se non riuscirono a colpire il vampiro riuscirono a usare furia su se stessi e litigare alla fine venne il turno anche degli ultimi tre rimasti che furono messi fuori in meno di un secondo << è stato troppo facile batterli, che matricole razziarle non è mai stato così facile come adesso >> disse il  vampiro mentre osservava i sei figli di Kain mentre erano a terra che si lamentavano dal dolore << Ora mi dovrete aiutare a metterli a letto >> disse Xilel ridendo << Davvero? Non li vizzi un po’ troppo? >> chiese Sebastian, << O lo faccio o si fanno ammazzare dalla pioggia >> dice mentre sollevava Zephon e Rahab, e li metteva in spalla e faceva lei per trasportarli tutti e sei nelle camere della torre, << Toglieteli piano >> disse lei facendosi aiutare a metterli nei letti e poi si diresse nel salone principale << Comunque sono tipi particolari, da come ha detto Dunah tu sei la nipote di Kain, figlia del suo primo genito, perché non ci hai mai detto questo particolare? >> chiese Magnus << Perché durante l’esecuzione di mio padre ero troppo scioccata per dire chi ero a qualcuno e poi sono passati troppi anni per reclamare una vendetta >> disse lei spiegando << Sono contento che non ci sia alcun rancore tra il mio signore e te Xilel, non avrei mai potuto sopportare di ferire uno di voi due >> disse il campione facendo arrossire Xilel che doveva rivedere la sua ampia decisione su chi voleva d’avvero amare, << Questa cosa vale anche per Lady Dunah >> aggiunse per Xilel fu debole intuirlo ma capì che tra i due c’era qualcosa, forse era ancora molto debole ma con il tempo chissà.
Mentre lo pensava le si avvicinò Faustus abbracciandola da dietro << Io invece rivoglio la mia allieva sono mesi che non ti vedo anzi anni a causa di Kain e per colpa dei suoi figli ma ora voglio avere un appuntamento decente >> disse lui portandola fuori << Non dobbiamo fermarli? >> chiese Marcus << No lasciali soli se lo meritano >> disse Magnus appoggiando una mano sulla spalla di Marcus.
Intanto a Cooraghen
Dunah si stava lamentando perché ancora una volta non poteva vedere Xilel << Non è affatto giusto Kain! >> gridò piagnucolando << Penso invece che tu debba invece stare in silenzio tornerà ora che ha l’aiuto necessario quei sei arriveranno ben addestrati per il mio esercito e salvi >> disse il signore dei vampiri << Ma così ci ha privato di forze maggiori come faremo a respingere il nemico nel caso ci scoprisse? >> chiese Rainer, in panico << Siete anche voi abbastanza forti basterete >> finì il discorso andandosene i cinque cugini si guardarono l’uno con l’altro e poi Dunah sospirò << Possiamo infrangere qualche regola di Kain se vuoi non sarà un danno se la andiamo a trovare >> disse Tauros mettendo una mano sulla spalla della cugina << Non è questo un problema ma sai cosa si dice del mio clan e del perché non ho pretendenti esterni >> disse lei << Non è affatto vero sei la donna più intelligente che conosca dopo Xilel ma vieni sempre prima di Mal e tua madre >> disse Tauros non cambiando niente << Grazie eh! Non hai migliorato niente >> disse la cugina << E per via di un ragazzo che ora è con Xilel? >> chiese Mal << Si, e che mio padre ha detto che dovevo sposare un uomo forte per lui sarebbe stato un Dumahim ma io nel periodo in cui ero con Magnus è come scattata una cotta per lui e mi sa di essere stata ricambiata >> disse lei << Quindi ti piace Magnus? >> chiese Rainer << Non lo so è così confuso però lui mi ha confessato che per Xilel ha un debole perchè gli ha salvato la vita e la reputazione con Kain >> disse Dunah << Quindi temi che lui possa innamorarsi di Xilel? >> chiese Tauros un po’ preoccupato si come anche lui stava provando strani sentimenti per il campione, << Più che altro Xilel riuscì invece sembra interessata a Kain o Sebastian >> disse Rainer per confortare entrambi, << Ma non amava Faustus? >> chiese Malachia << In verità c’è sempre un velo di mistero su chi ami veramente lei >> disse Tauros << Potrebbe anche innamorarsi di Rainer un giorno e poi amare Dunah non le farebbe differenza >> aggiunse il padre << Quando si dice tale padre tale figlio o nel caso figlia >> disse Rainer sospirando << Sarebbe il mio sogno se Xilel si innamorasse di me >> aggiunse il sapiente, << Sogna Rainer in verità a Xilel piace il sotto scritto >> disse Saphire indicandosi << Semplicemente mi evita perché sa che io e lei apparteniamo a due famiglie che si odiano ma per lei io sarei il suo Romeo >> disse facendo il melo drammatico ma intervenne in questo caso Tauros a fare l veci di Turel contro Zephon << è come dire che Zephon sia l’idolo di tutte le donne >> << Lo so siamo troppo belli per essere vero >> disse vanesio il cugino insetto << No, è come mettersi contro Kain dire che tu e tuo padre siete belli schifosi parassiti >> disse Tauros correffendosi su quello che ha detto iniziando a litigare con lui come se fossero Zephon e Turel in persona, e dopo iniziarono a darsi i calci e i pugni di santa ragione, o almeno Tauros facendo le veci del padre stava vincendo era come un destino circolare Turel e Zephon si odiavano così anche Tauros e Saphire.
Dunah intervenne separando Tauros mentre i due cugini tentavano di far rinvenire Saphire, << Comunque detto ciò è chiaro che dobbiamo aspettare che sia Xilel a dirci di chi è innamorata >> disse Tauros.
Intanto alla torre
Due pipistrelli furono visti vicino al lago delle lacrime ancora c’era la luna piena per fortuna in inverno la notte dura di più del giorno, i due ripresero la forma di vampiro e Xilel ne fu quasi felice di ciò mentre guardava la luna con il proprio mentore << é magnifica quella luna gravida >> disse lei << Buon anniversario di incontro >> disse lui << Cosa? >> chiese lei non capendo << Te lo sei dimenticata? Oggi è il giorno in cui tu mi hai liberato dai Sarafan, il giorno in cui siamo diventati una familia >> disse lui << eravamo io e te, nessun altro non ti mancano quei giorni? >> chiese lui << Si lo ammetto a ripensarci >> disse lei << Ma è il contrario sei tu il mio principe delle tenebre che mi ha salvato dai miei zii e da Kain >> disse lei << Se non ti avessi incontrato quel giorno io sarei morta o perchè i miei zii mi avrebbero trovata e uccisa o sarei morta di fame >> disse lei ricordandosi e appoggiandosi con la testa alla sua spalla << Ormai quanti anni sono che sei un vampiro completo e dimostri diciannove anni >> disse lui guardandola << Qui non sono ancora nata ma ormai sono circa dodici o tredici anni, al contrario tuo che hai più anni >> disse lei << Se ti dicessi che qui sono trasformato da solo venti anni mi crederesti? >> le domando lei scosse la testa lui rise a prenderla in giro << Non mi prendere in giro >> lo pregò << Ma è vero, non ti mento >> disse mentre e le metteva un braccio appoggiato sulle spalle per avvicinarla, ricordare era una cosa brutta per Xilel ma in quel momento le sembrò come rivivere il tempo in un solo giorno di luna << Ti va se ti racconto una storia dopo aver fatto i nostri comodi? >> chiese lui accarezzandole i capelli << Va bene ma prima lascia che faccia la mia mossa >> disse lei mettendosi sopra di lui e togliendosi il corpetto in oro e l’armatura come lui per poi lei iniziò a sbottonargli la camicia rossa come lui stava facendo con lei, vide quasi a posta la vena da tormentare e subito gli fu vicino con la bocca e iniziò a succhiare ma senza lacerare la carne con i denti, lei iniziò a gemere di piacere, e sciolse i capelli di Faustus, lui in seguito decise di mollare la vena per poi passare i due a spogliarsi, rimanendo nudi lei abbracciata ai fili d’erba, lui iniziò a baciarle i fianchi e risalendo fino ai seni e poi le baciò le labbra, in seguito fu il turno di lei a tormentare una delle vene di Faustus mentre lui la penetrava, dopo qualche ora si lasciarono e lui si sdraiò accanto a lei mentre la sentiva respirare d’affanno e  sentì il cuore della ragazza battere molto forte quello era il primo rapporto che aveva, prese la propria giacca e glie la mise sopra per coprirla e la abbracciò << Potevi avvertirmi che ero il primo >> disse il vampiro << Non me lo hai chiesto e pensavo che avresti voluto lasciarti andare >> disse lei sorridendo mentre si appoggiava sul petto del mentore << Ora raccontami la storia che mi volevi dire >> disse lei ridacchiando << Ok, molto tempo fa, una bambina di nove anni venne a Meridian senza nessuno, era impaurita ma poi incontrò un vampiro anche lui senza nessuno, lui si ripromise di proteggere la bambina e la portò in giro per Nosgoth >> disse lui faendo ridachiare la ragazza << Sai bene che ancora oggi stanno vivendo le loro avventure >> disse lei << Si perché quella bambina ora è la splendida ragazza che mi sta accanto, una delle più belle di tutta Nosgoth >> disse prima di baciarla di nuovo.
Intanto a Coorahgen

Dunah stava scrivendo una lettera a Magnus visto che non ha niente da fare non voleva perdere i contatti con lui, infatti si impegnava ogni giorno per esprimere i propri sentimenti su carta, ma era difficile perché doveva rimanere seria ma se poi Magnus l’avesse derisa?, non poteva dubitare quindi poteva solo scrivere lettere per poi metterle da parte dalla vergogna, o meglio dentro uno scrignio riprometterndosi che a quella giusta l’avrebbe pubblicata, quando una sera decise di scrivere la lettere definitva se non riusciva a pubblicare quella era finita “Io sono Dunah figlia del grande Dumah come posso vergognarmi di scrivere una banale lettera” pensò furiosa mentre iniziava a intingere nell’inchiostro la penna e cominciava a scrivere pensando bene come formulare le frasi, soltando che si lasciò prendere dai propri sentimenti scrivendo cose che forse non poteva proprio dire.
Si arrese gettando la scatola piena di lettere da un lato, sbuffò e uscì Rainer la vide uscire in quello stato e curioso entrò dentro la senza trovando la scatola piena di lettere, iniziò a leggere l’ultima che ha scritto Dunah fu allora che al cugino venne in mente di usare una sua abilità iniziando a scrivere come Dunah volendola aiutare, cominciò a scrivere usando riferimenti e pensieri anche delle altre lettere che accuratamente ha letto, però ci mise dentro anche un po’ di propri pensieri così fu facile per lui che sa scrivere i propri pensieri su carta.
Quando terminò uscì dalla stanza prima che la cugina ritori, in quel momento Dunah tornò e trovò la nuova lettera scritta, leggendola si trovò convinta di averla scritta lei, e di sicuro di averla preparata da sola, era perfetta il contenuto era ciò che voleva esprimere, non vedeva solo l’ora di consegnarla a Magnus di persona, così parlò del piano a Rainer e Tauros << Sei fuori?! >> gridò Rainer scioccato << No, voglio solo vedere Xilen >> disse lei facendo ridere Tauros << Credo che invece ci faccia bene rivedere nostra cugina tu rimani qui noi due Dunah andiamo >> disse il vempiro con l’armatura del Caos ridendo mentre la cugina annuì e prese la forma di pipistrello a Rainer toccò solo chiudere la bocca e rimanere a guardare mentre i due si allontanavano dalla magione.
Intanto alla torre dei Sarafan,
Magnus, Marcus e Sebastian stavano allenando i sei vampiri insesperti alla caccia quei sei non riuscivano a cooperare nemmeno se fossero stati in un pericolo serio, forse l’unica volta che hanno cooperato è quando Xilel li ha lasciati a se stessi, a Sebastian passò per la testa di lasciarli da soli senza indicazioni ma Magnus lo guardò truce in quel momento appena il corpo si mosse per andarsene involontariamente.
Intanto al lago Xilen stava abbracciata a Faustus, dopo molto che discutevano di ciò che era successo si rivestirono e decisero di tornare indietro prima che uno dei tre tentasse di uccidere uno dei sei vampiri.
Tornati infatti si vide Magnus che stava combattendo contrò Dumah, forse per una lite per un fatto di superbia suppose Xilel conoscendo lo zio, e così fu confermato dal fatto che lui gridava a squarcia gola che poteva battere il campione dei vampiri in qualsiasi momento, dopo che ebbe perso, << Ora basta questa conversazione finisce qui >> disse la vampira sospirando appena la videro i sei le furono subito a dosso facendole domande e spingendo via Faustus che sospirò e basta capendo che ci avrebbe dovuto fare l’abitudine a quella siturazione.
Avvistarono due pipistrelli avvicinarsi, all’inizio pensarono che fossero nemici ma l’aura era famigliare, e fu in quel momento che Dunah e Tauros si palesarono.
<< Dunah! Tao! >> li abbracciò Xilel mentre loro sorridevano per poi vedere un terzo pipistrello che era Rainer.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Xilel ce la puoi fare... ***


Dopo che i quattro cugini si sono ricongiunti i sei vampiri notarono che tra loro vi era famigliarità ma non immaginvano quanto vicina fosse, Dumah si avvicino a Magnus consegnandogli la lettera e poi salutrarlo, << Dobbiamo rientrare subito Kain non sa che siamo qui >> disse Rainer riassumendo subito la forma di pipistrello come per Dunah << Ciao Xilel torna presto >> disse Tauros poi squadrò il padre e sussurrò una cosa che a Turel fece raggelare il sangue non conoscendo il futuro primo genito di sangue suo << Arrivederci papà >>, poi se ne andò mentre il vampiro dall’udito sensibile osservava, Xilel guardando come stavano procedendo decise di spostarsi dicendo definitivamente ai quattro vampiri inviati da Kain di andarsene e che gli era piaciuto il soggiorno con loro, sei vampiri figli di Kain furono sollevati nel sapere che quei quattro se ne sarebbero andati dopo due anni di allenamenti passati tra le terribili cure del campione, o la cacca con Faustus che i poveri sei vampiri da cacciatori solo per noia del vampiro maggiore diventavano le prende, e ne potrebbero aggiungere ancora su Marcus e Sebastian ma ricordare quei momenti era troppo doloroso per i sei che s accontentarono di sapere che quei quattro sarebbero tornati a Coorahgen, infatti non appena furono lontanti abbastanza inizarono a lamentarsi e la vampira dai capelli d’argento faceva silenzio si come una volta raggiunta la magione di Kain avrebbe raccontato tutto ai cugini solo per ridere.
<< Dove stiamo andando? >> chiese subito Raziel << oggi viaggiamo verso Coorahgen e nel cammino vi devo insegnare a prendere le varie forme >> disse lei mentre spiegava delle cinque forme principali, infatti la ascoltarono interessati mentre lei spiegava cosa fare e subito dopo quando lei decise di trasferirsi momentaneamente in una catapecchia che diede inizio agli allenamenti per loro, mentre lei andava a caccia per conto proprio avendo fame.
Intanto nel viaggio di ritorno alla magione di Kain, Magnus aprì la lettera nel luogo i cui i quattro avevano deciso di riposarsi, così lui aprì la lettera che le era stata consegnata da Rainer da parte di Dunah.
“ A Magnus
Il tempo passato insieme a te in quei lunghi mesi è stato magnifico, ho potuto riflettere su molte cose è una di queste sei stato tu dopo che ci siamo parlati quella volta alla magione, tu sei stato a sentire i miei problemi e io non ho avuto difficoltà ad esporteli, a tal luogo ho potuto comprendere che voi siete di più di un amico e un rivale, ma un vero e proprio amore, vi prego solo di non prnedermi in giro per questa lettera
Da ora tua
Dunah”
Lui comprese ciò che voleva dire lei pur che i sentimenti non erano ben specificati infatti si era accorto che Dunah non era brava a esprimersi su carta ma a parole era imbattibile, il vampiro sorrise per quanto gli avrebbe chiesto della lettera cosa avrebbe risposto lei.
Però nel pensarci non gli dispiaceva per niente innamorarsi di una donna, << Cosa c’è scritto? >> chiese Sebastian curioso << Non sono affari che ti riguardano >> rispose lui mentre sorrideva alla lettera, e in quel momento Faustus annoiato prese la lettera e la lesse << Qualcuno si è innamorato di Magnus >> esclamò a squarcia gola << impiccione! >> gli gridò l’altro metre si riprendeva la lettera in quel momento Sebastian non ebbe niente da dire, era perso tra i pensieri di cosa sarebbe successo in futuro e sei Kain avesse deciso di eliminare Xilel e poi loro quattro?, non sempre il signore dei vampiri perdonava i tradimenti e se uno gli era utile lo teneva in vita ma appena diventava inutile lo uccideva, ma lo scopo era quello di vendicarsi anche se la vendetta veniva nascosta da ferite troppo gravi da rimarginare, o pure stati catatonici irreversibili, qual’unque cosa era una scusa buona per razziare traditori o alleati che hanno risparmiato a possibili traditori la vita, Xilel non era da meno.
Poi vi era Xilel che sembrava non avere brame e solo scopo di viaggiare o semplicemente vivere la propria vita da addolescente, era una cosa strana visto che lui ha solo accettato per salvarsi la vita, ma poi si stava rendendo contro che era comunque sotto Kain, non importava che la sua alleata fosse diversa, pensò di abbandonarla ma qualcosa gli suggeriva di non farlo che presto le cose avrebbero assunto un'altra piega forse una di quelle che cambia le carte in tavola e quindi lui poteva solo rimanere ad aspettare, doveva finarsi cecamente di queste senzazioni ciò che faceva anche la sua alleata, sperando sempre in bene.
I pensieri di Sebastian vennero interrotti da Faustus che stava litigando con Marcus e Magnus riguardo il fatto che voleva tornare indietro da Xilel.
<< Faustus tu sai qualcosa su Xilel? >> chiese Sebastian in fine << Qualcosa cosa? >> chiese lui distraendosi dalla lamentela << Chi è veramente lei? >> porse la domanda << non mi è mai interessato quando l’ho trovato era molto spaventata e non gli ho mai chiesto niente, so solo che io e lei ci siamo presi cura a vicenda >> rispose non era sufficiente Sebastian voleva sapere così come Marcus e Magnus, ma dovrebbero chiedere a Xilel ma non c’era alcuna ragione perché lei avrebbe dovuto rispondergli anzi sembrava impossibile che lei volessere rispondere alle loro domande, o meglio prima di rispondere era come se la attanagliasse qualcosa di oscuro, qualcosa che sembrava voler lei stessa dimenticare, come un marchio indelebile lasciato li solo a rimembrare sempre chi era.
Non facendosi più domande Sebastian si rigirò assumendo la forma di pipistrello con gli altri tre che erano impazientti di tornare a Cooreghen.
Intanto Xilel stava con i sei vampiri a insegnare gli stati che devono assumere, ma il più facile era quello del pipistrello e lei lo sapeva bene ma solo che doveva fare i conti con la sua paura di volare e quindi preferì fargli imparare il lupo così gli stava guardare mentre lei sapeva farlo molto facilmente quello stato, per loro era difficile affrontare il percorso non sapendo ragionare su come fare ciò.
Infatti alcune strategie risultavano vane e spesso rischiavano di finire dei baratri pieni di spine, e per non parlare dei cacciatori di vampiri che continuavano a lanciare i pugnali contro di loro, si come si vive una sola volta i sei decisero di affrontare lo schema saltando in mezzo e assumendo la forma di lupo ma solo uno avrebbe dovuto aprire la porta poi avrebbe dovuto ritirarsi da li e andare con gli altri, il litigiò fu però per chi doveva andare, Rahab propose un gioco a chi avrebbe pescato il bastoncino più piccolo, lo sfortunato fu Turel che avrebbe dovuto cooperare con Zephon, il vampiro maggiore si sarebbe dovuto occupare dei lanciatori di pugnali mentre il più piccolo della leva, cosa che non andò a genio a Turel, però doveva accontentarsi << Sbaglia qualcosa e ti faccio cadere nel abisso delle punte >> ringhiò spaventando il minore che forse temeva per la propria incolumità.
Infatti il piano procedette come pianificato, assunta la forma di lupo Turel saltò contro i lanciatori di pugnali sbranandoli e riducendoli a masse informi di carne, organi e sangue, mentre Zephon saltò verso la leva e in quel momento i fratelli procedettero con il raggiungere l’uscita e sbranare il restante degli umani che era li, così facendo Xilel gli fece imparare anche il camuffamento da zingari che quello da nobili, ma poi rimaneva quello per muoversi, per quello ci sarebbe voluta difficoltà e nel mentre lei escogitava come evitare il pipistrello aveva detto ai sei che per assomigliare agli umani dovevano rimanere con loro e imparare come convivere, si inventò la scusa che fosse per via del registrare le informazioni solo in quattro ci cascarono in pieno, invece Rahab e Raziel non erano tanto idioti da cadere nella scusa forse la più semplice da pensare, loro preferirono seguire Xilel vicino a un dirupo.
La osservarono affacciarsi e tremare, << C’è la puoi fare >> si disse tra se e se menre si preparava psicologicamente su come diventare un pipistrello ma appena mise un piede sul vuoto lo ritrasse tremando, aveva i brividi lungo la schiena, e scuotendo la testa, “Dovrò di nuovo chiedere aiuto a Kain” pensò mentre i due la osservavao << Cosa fa secondo te? >> sussurrò Raziel << Forse si esercita per qualcosa di nuovo come quando è diventata una nobile >> disse Rahab emozionato all’idea che fosse questo, mentre Xilel sospirò cercando di avvicinarsi alla sponda << Eccola si prepara >> aggiunse emozionato << No, Rahab non è come pensi >> disse Raziel mentre guardava la ragazza dai capelli d’argendo chiudere gli occhi e cercare di cadere, per Xilel fu un fulmine per vedere di nuovo la scena del padre che veniva gettato nell’abisso e l’urlo, così si ritirò subito emettendo un gridolino e saltando all’indietro come rimanere anche di poco lontano da quel burrone mentre respirava con affanno << Che delusione non ha fatto niente >> disse Rahab << è normale sembra spaventata >> disse Raziel, Xilel si rialzò stringendo un pugno mentre si guardava per terra arrabbiata mentre lasciava che le lacrime le sfiorassero ancora il volto in quel momento voleva gridare e fu un annuncio << IO SONO XILEL DEI RAZIELIM! E IO GIURO SUL MIO CLAN CHE IO VOLERò ORA! >> annunciò a pieni polmoni per poi correre contro il dirupo e saltare ma fu in quel momento che doveva trasformarsi che non riuscì a farcela non si stava trasformando e le ossa si sarebbero spezzate se qualcuno non l’avesse aiutata << Maestra! >> gridò la voce maschile afferrandola e di istinto lei divenne un sacco di pipistrelli portando fuori se e l’allievo che l’ha afferrata, era preoccupata ma una volta fuori da quel burrone si stese per terra mentre respirava d’affanno terrorizzata e ansiosa, non voleva provare ciò che ha provato ma ciò fu incontrollato, lei aveva ancora paura di volare mal grado gli anni che fossero passati dall’esecuzione, non lo ha mai detto a nessuno di questa cosa ma vide Rahab soccorrerla preoccupato molto, << Maestra state bene, non vi siete fatta male >> disse lui preoccupato << No, chi mi ha afferrato? >> chiese per poi vedere Raziel che stava sotto di lei << Maestra mi dispiace aver origliato ma state bene vero? >> chiese anche lui preoccupato.
In quel momento Xilel pensò alla stupidità dell’atto che stava facendo non riusciva nemmeno a parlare dei propri problemi con qualcuno cosa poteva permettersi di superare il suo incubo più grande, purtroppo i due capirono la fobia che lei aveva per il volo ma non riuscivano a comprendere come poteva asserle venuta questa cosa, così curiosi lo chiesero e lei doveva farsi venire una mezza verità in mente così raccontò una mezza verità su ciò che  spiegava perché lei aveva paura di volare e su ciò che l’hanno sentito dire.

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Magnus,Tauros e gli insoliti casini nella magione di Kain ***


Intanto a Cooreghen
Magnus si era recato li con la lettera in mano, mentre si vedeva Dunah parlare con Malachia riguardo ciò che ha fatto perché se ne stava pentento, << Ho fatto una cazzata sarò derisa >> diceva lei mentre Mal cercava di calmarla << Guarda che se ti deride io gli lancio una freccia >> minacciò mal << Non servirebbe a niente già sento il mio piccolo cuoricino spezzarsi in un fiume di lacrime di sangue >> disse Dunah mentre tirava su con il naso e Malachia notando Magnus sorrise << Se è così allora ti lascio a riflettere da sola >> disse lei alzandosi mentre Dunah la guardò andarsene, intanto Magnus osservo il gesto di Malachia che gli faceva l’occhiolino, lui le fece un cenno con la testa avvicinandosi alla vampira rimasta sola.
Dunah era immersa nei suoi pensieri e di sicuro non avrebbe mai voluto ritrovarsi in una situazione inbarazzante, ma era comunque una cosa che rischiava avendo confessato i propri sentimenti al campione e non sapeva se l’avrebbe ricambiata, mentre lui le si avvicinava conosceva da ormai molto tempo la sua vampira, Dunah figlia di uno dei più forti di Nosgoth, un signore delle tenebre uno dei discendenti di Kain, quel colore innaturale di due iridi azzurre coronate dal viola le donava molto, soprattutto quel atteggiamento pensieroso, si vedeva che non era una virgola di Dumah, così lui decise di andare da lei e abbracciarla da dietro << Ehi signorina >> le disse sorprendendola << Magnus! >> disse lei girandosi ancora con aria pensierosa << La lettera che mi hai scritto era molto carina >> gli disse per trovare un argomento ma lei si imbarazzò subito diventando rossa << Quella lettera… ah io non so cosa scrivevo… no ehhh >> cercava di arrampicarsi sugli specchi mentre lui sorrideva convinto la abbracciò a se << Stai tranquilla so che sei giovane ma dobbiamo ancora aspettare, tu forse non ti senti pronta ma io sono più vecchio di te ragazzina, cerca di ragionare e poi riparlami in persona di ciò >> le disse saggiamente rimandando la dichiarazione della giovane con grande sollievo di Tauros.
Magnus andò via da li per poi tornare da Tauros che si era allontanato per allenarsi da solo mentre colpiva i manichini utilizzando la lancia, il campione osservava il ragazzino con l’armatura del caos esercitarsi, e si lasciò a una risata mentre l’altro si impegnava << Cosa pensi di competere con un’avversario? >> gli chiese facendo infuriare il ragazzino che non ci mise molto a scagliargli un proiettile telecinetco scagliandolo contro un muro e innervosendolo << Ah si, non aspettarti di sopravvivere ragazzino >> disse lui gettandosi al centro della stanza e spingere a terra il ragazzino, così iniziò la loro lotta.
Magnus vs Tauros
Magnus dopo aver spinto in parte il ragazzino si preparò a ricevere il secondo proiettile telecinetico, ma non si aspettò di affrontarlo con la lancia, il campione dei vampiri fu trafitto dalla profonda lama un tempo appartenuta al guardiano del pilastro del conflitto lo trafisse, rise come se gli avesse fatto solletico per poi costringere Tauros con la stretta dei polsi a mollare la presa della alabarda, lui resistì solo qualche minuto prima di mollare e fare si che il campione lo colpisse con un pugno allo stomaco, ma l’armatura fece il danno ancora a che al mandante, storditi entrambi Tauros cercò di estrarre l’arma ma fallì si come il campione la estrasse prima di lui lanciando l’arma in un lato troppo lontano per il ragazzino in armatura.
Dal canto suo Tauros si preparò ad allontanarsi di Magnus l’unica cosa che poteva fare e stare lontano e attaccare con la telecinesi, il suo piano fu fattibile quando spedì il campione contro i muri della casa di Kain facendolo innervosire, << Stai giocando con il fuoco ragazzino >> disse lui mentre lo caricava e i Tauros schivava disperato ha provocato la persona sbagliata e ora doveva farne i conti, non era per niente semplice lottare contro quel vampiro, Magnus ha comunque sconfitto Xilel l’erede di uno dei clan più forti quindi non si stupiva che poteva essere superiore a lui, ma il ragazzino si intestardì a tenere alto l’onore di famiglia, ma di quel passo avrebbe perso, e poi aveva comunciato a usare Imolazione, e quindi lo avrebbe bruciato. infatti velocemente schivò un altro colpo di imolazione che stava quasi per raggiungerlo e bruciarlo, doveva confessare che l’armatura lo stava cuocendo, << Stai allegro di voglio solo bruciare >> disse Magnus con tono inquietante e mal sano mentre rideva di gusto   a vedere il ragazzino in difficoltà, Tauros in quel momento mentre schivava voleva solo urlare e pregare il padre di salvarlo, avrebbe urlato quel dannato nome ai cinque venti pur di un soccorso, non gli importava se gli avesse dato del debole o lo avrebbe punito per aver preso l’armatura del caos e l’alabarda di Malek, quel nome voleva uscire da quelle labbra morte ma non riusciva a dire niente se no schivare, Magnus invece si era perso nella lotta e non notava l’esitazione e la paura del suo giovane avversario che con sempre più difficoltà schivava i movimenti del vampiro maggiore che stavano prevalendo sulla difesa, Tauros lanciò un proiettile telecinetico più forte scaraventando l’avversario contro una parete, questa volta lo ha fatto arrabbiare sul serio non l’avrebbe potuto schivare quel colpo che stava caricando visto la pesantezza dell’armatura, << PREPARATI ALL’OBLIO >> gridò mentre si caricava contro lo sventurato vampiro, l’unica cosa che fece Tauros sapendo che forse sarebbe morto ma se fosse stato sfortunato avrebbe sentito il dolore allucinante della carica di Magnus che lo avrebbe tormentato a vita, quindi chiuse gli occhi mentre sentiva la carica vicina ma qualcosa bloccò l’impatto tra il vampiro e il suo avversario, riaprì gli occhi lentamente e d’avanti a se che bloccavano Magnus vi erano quattro vampiri, suo futuro padre Turel teneva il braccio sinistro, Dumah gli stava colpendo lo stomaco, Dunah teneva il braccio sinistro e Xilel gli puntava il fioretto vicino al cuore << Calmati Magnus! >> tuonò il signore dei vampiri calmando il suo campione, invece l’avversario del vampiro era come atterrito ringraziava che il padre fosse li, come la cugina infondo, lui sbuffò e guardò i quattro vampiri che l’hanno aiutato << lo avrei gestito anche da solo >> disse troppo fiero di se per dire un semplice “Grazie” Xilel sospirò e Dumah e Turel divennero furiosi << Si come no >> disse il futuro zio, Turel osservò impassibile il futuro erede del suo futuro clan, fiutò poi storse il naso e mise le mani conserte guardando il ragazzino ed esprimere il suo commento << Si sente ancora… il puzzo della tua paura >> non importava in quale epoca fossero, Turel riusciva comunque a far vergognare il figlio per non essere grato che il padre o terzi lo avessero soccorso, Tauros si girò imbarazzato e stava marciando per andarsene quando poi si ricordò di essere stato quasi ferito quindi si sentì crollare non appena fece due passi infatti Xilel lo prese al volo capendo cosa gli era successo << Faustus! Sebastian! >> li chiamò, loro accorsero prendendo il ragazzino << Portatelo subito da Josesh! Sta cuocendo nell’armatura >> continuò allarmanta, i due annuendo e subito lo portarono in infermeria, Dunah corse con i due in pensiero per il cugino, Magnus intanto stava al fianco di Kain, e i sei vampiri ascoltarono quello che aveva da dire il loro signore << Ben ritornata a Cooreghen Xilel >> disse per poi andarsene da li e lei si voltò verso i sei << Siete liberi di girare nella magione fino a nuovo ordine >> disse Xilel facendo si che i sei vampiri che si guardavano tra di loro si separassero e cominciassero a guardare l’interno della magione di Kain, a studiarne gli interno e Rahab cercava una biblioteca, e vide il futuro figlio Rainer uscire da una stanza con un libro, così pensò che quella fosse una biblioteca, invece si rivelò essere un bagno chissà perché il ragazzo era li.
Intanto in infermeria Malachia aiutava Josesh a rimuovere l’armatura del caos senza danneggiarla, dopo chi avrebbe sentito Turel se si fosse rotta quell’armatura era sacra oltre che li avrebbe danneggiati.
Infatti come aveva detto Xilel, Tauros era stato bruciato dalla spalla destra per tutto il braccio era un miracolo che i tendini fossero ancora a posto, o almeno è quello che speravano, dovendo stare attenti si come per rimuovere l’armatura gran parte della pelle sulla spalla e il braccio era venuta via, operare in quella zona fu facile visto che iniettarono un potente sedativo al vampiro e disinfettarono la bruciatura, mettendo un unguento e fasciandolo lo lasciarono riposare.
Malachia uscì stressata e con il mal’essere e una gran voglia di vomitare per quello che ha visto, ma si sarebbe dovuta abituare, in quel momento la notò Melchiah << Tutto bene? >> chiese lui << S-si non sono molto brava come medico >> disse sorridendo lievemente << Ah, capisco voi come vi chiamate? >> chiese cordiale << Malachia >> disse lei << Ah… ehm io sono Melchiah >> disse lui presentandosi ma Mal lo sapeva e sapeva chi sarebbe diventato quindi sorrisse per poi trovare una scusa per allontanarsi da li.
Intanto Xilel discuteva con Kain sulle prossime mosse da compiere << Comunque dovremmo colpire zone in cui possiamo trasformare altri vampiri >> disse la ragazzina al signore dei vampiri << Mi trovo d’accordo, prenderemo le zone laterali di Nosgoth >> disse segando un punto sulla mappa in cui sarebbero bastati loro come guerrieri non essendo tanti, nella strada avrebbero potuto trasformare qualche piccolo villaggio ma non di più, per Kain era svantaggioso farsi scoprire mentre Xilel stava elaborando con lui un modo per attaccare.

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Alla conquista di Nosgoth, problemi tra Sarafan ***


<< Bene partiamo verso l’alba di domani mattina, sopra l’imbarcazione dormiremo e la sera successiva avremmo conquistato il primo villaggio >> disse Kain con approvazione di Xilel.
Comunicarono alla loro piccola squadra il piano, loro annuirono e si portarono nelle camere a prepararsi, Raziel e i suoi fratelli invece ebbero da ridire si come erano arrivati da un lungo viaggio da poco e volevano stare in pace, ma furono costretti ad accettare la situazione di doversi anche abituare, quella era la loro prima missione in un’armata, il compito di trovare alleati e trasformarli.
Dopo aver finito di preparare i bagagli, o meglio lo stretto indispensabil si misero in viaggio, Kain capì che cooreghen non era un posto sicuro per e le persone che lo circondavano infatti durante la marcia suggerì a Xilel di trovare se era possibile un nuogo alloggio temporaneo, lei annuì mentre il porto si palesava sempre più visibile, una volta li entrando di soppiatto uccisero e succhiarono il sangue dei pescatori e trasformarono uno dei più bravi navigatori di Nosgoth in un vampiro, non ricordando niente fu Rahab a istruirlo su cosa fare, i due vampiri si misero subito a cerccare la rotta da seguire, grazie a un buon senso dell’orientamento si misero in viaggio, metre il restante del gruppo era sul ponte o alcuni nella stiva per prendervi alloggio.
Il viaggio in nave era lungo e l’alba alle porte, Xilel stava guardando il gioro quando una mano artigliata le si posò sulla spalla << Dobbiamo ritirarci >> disse Faustus mentre osservava anche lui l’alba dei primi raggi di luce, lei annui e lo seguì nella stiva dove trovò un posto molto appartato per dormire in pace.
Quel pomeriggio durante il crepuscolo Xilel guardava l’ultimo raggio di sole tramontare e farsi avanti la luna con i suoi raggi accoglienti per i vampiri << Bene la prima squadra può entrare in anzione >> disse Xilel rivolgendosi a Magnus, Dunah, Dumah, Turel e Tauros che annuirono e assunsero la forma di pipistrello volando via dall’imbarcazione ad attaccare il paesino, vi fu un cambio di armosfera favorevole per un vampiro o meglio la nebbia così il secondo gruppo poteva fitizziare nella nebbia, era formato da Raziel, Rahab, Malachia e Zephon, che dirigendosi dal gruppo di umani che scappavano per chiamare i rinforzi furono ridotti al pranzo di quei quattro, il terzo gruppo Melchiah, Saphire, Marcus e Faustus avrebbero dovuto selezionare i guerrieri e quindi catturare più umani possibile, l’ultimo squadrone formato da Kain, Xilel e Sebastian si sarebbero occupati della mossa successiva, o meglio a proseguire verso i cancelli della fortezza di un feudatario.
Una volta fatta irruzione nella fortezza del nobile, Xilel pensò da sola a uccidere guardie e qual’unque cosa si fosse parata d’avanti a lei, mentre Kain si occupava del nobile e in fine, nella fortezza non rimase neanche un suono solo vampiri che brindavano in onore alla loro vittoria.
Quella serata si festeggiò solo il primo e minuscolo passo verso la conquista della capitale i nuovi vampiri trasformati venivano addestrati a scopo di ciacce e combattimento, però tra una città a l’alatra si stava procedendo a spirale e ancora sembrava molta la fatica per chiudere la spirale, come biasimanre Raziel e i suoi fratelli che si volevano ritirare o riposare, Xilel in persona non voleva altro come i suoi alleati e i cinque cugini, nessuno di loro però rimpiangeva ciò che faceva dovevano recuperare anni di pianificazioni per conquistare la terra, e muoversi in modo veloce, selezionare gli umani che sarebbero divenuti vampiri, divorare i deboli prendere matricole molto giovani come bambini per addestrarli ma i deboli avrebbero subito la sorte di schiavi o di sacche di sangue, ancora era solo un considerevole e piccolo esercito il loro, ma era tanto da aver cominciato solo due cerchi della grande spirale immaginata da Kain per chiudere Meridian in trappola e distruggere le truppe dei Sarafan, che senza una guida si stavano auto distruggendo, non sapevano dove attaccare, alcuni invocavano l’aiuto dei vecchi mentori e dei vecchi guerrieri per aiutarli nella guerra santa, purtroppo i casini dentro la fortezza non andavano bene i vampiri erano in minoranza ma erano riusciti a sterminare ormai una minor parte di avanguardia, Drawhart lo sapeva bene sopravvissuto a uno degli stermini delle torri, lui era solo una guardia ma quel giorno ringraziò il buon Dio che gli diede la salvezza tempo prima, stava solo sorvegliando un prigioniero quando vide con la coda dell’occhio un vampiro dai capelli d’argento andare verso le celle e trasformare quie pericolosi banditi in vampiri neofiti che attaccarono alla ricerca di sangue i suoi compagni Cairey e Malkor, in quello scontro Drawahert diede se stesso uccidendo 4 dei banditi ma i suoi compagni non ce la fecero ad uscire da li ma uccisero i vampiri, lui provò ad attentare a quella vampira per vendicare i compagni caduti ma lei non aveva perso tempo si come aveva l’arma tratta verso di lui, così non si fece aspettare perché lei lo stava per colpire la salvezza fu che l’acqua non era lontana e nemmeno il fuoco, per lui fu un sogno essere in vantaggio verso il proprio avversario, ma l’avverario e l’arma lo colpivano fievolmente ma l’arma possedeva una lama flessibile ma molto sottile che il guerriero poteva solo sentire come un filo che si tendeva verso la carne ma che una volta tratto verso il nemico si formava il taglio profondo e la carne perdeva il caldo liquido rosso, per il guerriero si stava mettendo male, ma lui con lo scatto rapido prese una fiaccola attaccata al muro e lanciandola contro uno stendardo prese fuoco, ma  solo in un secondo sforzo riuscì a dare fuoco a un altro, la vampira nel mentre usò un dono oscuro infernale che diede fuoco a tutto il posto, infatti in poco tempo le travi si consumarono e cadevano, Dawhart dovette correre fuori con il fumo che offuscava la vista, ma non prima di uccidere il vampiro, ma purtroppo non riuscì a scovarla, grazie a un secondo compagno il cavaliere riuscì ad uscire e raccontare la sua storia riguardo l’attacco.
Nessuno poteva credere alle parole del cavaliere, avevano in passato perso la loro guida il time streamer Moebius, poi anche il signore dei Sarafan per colpa di quei maledetti vampiri, la causa di ogni male da quanto esistevano gli antichi, secondo tutti infatti molti di loro per la loro santa crociata nata per distruggere la razza dei vampiri era come vivere un incubo, si come ciò che dovevano uccidere stava diventando ciò che li avrebbe portati a essere uccisi, però Drawhart non era d’accordo quindi voleva raccogliere Sarafan che all’interno di loro fossero disposti a sacrificarsi per  distruggere Kain prima che riuscisse a conquistare Nosgoth, ma non tutti i Sarafan in quel momento volevano rischiare, ma i sopravvissuti dei villaggi attaccati, cavalieri che sono riusciti vigliaccamente a fuggire ai massacri nelle fortezze erano tutti d’accordo con il giovane, ma erano pochi a fine che un esercito per non subire perdite gli proibirono di continuare, così in segreto i cavalieri dovevano riunirsi e complottare un attacco, per lo meno avrebbero potuto spostare la conquista dei vampiri di Nosgoth.

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Tutto succede nella notte di Avernus ***


Intanto in una delle fortezze conquistate da Kain. L’ennesima vittoria stavano costruendo i pilastri della conclusione della terza spirale, grazie ai nuovi alleati vampiri che hanno trasformato e fatto unire all’esercito tutto era più semplice, loro i più forti che potevano davvero avere speranze nello sconfiggere i Sarafan, l’essere iniari di ciò che stava succedendo era molto svantaggioso, perché era anche difficile prevedere cosa poteva succedere, ma grazie ad alcune delle prime spie di Zephon riuscirono a concentrarsi su un piano altenativo nel caso l’esercito Sarafan si fosse ricomposto e sapere di quel piccolo gruppo che tentava di ribellarsi al dominio vampirico fece venire voglia a Kain di affrontarlo e trasformare i soldati in vampiri. I cinque cugini decisero di rivedere il loro abbigliamento visto che i loro futuri genitori si erano messi da poco gli stendardi dei loro piccoli clan, quindi loro decisero di mettere lo stendardo e di vestirsi come lo saranno in futuro, Zilel però non ne trovava il motivo non sapeva come si sarebbe vestita nel caso Raziel non fosse morto, quindi non cambiò il proprio look ma i cugini invece volevano ciò, volevano tanto che dimostrasse di essere una di loro e nemmeno i suoi quattro alleati non avrebbero niente da ridire se lei lo facesse. Kain si fermò d’avanti a lei a discutere come attaccare le prossime città li intono, erano piccoli villaggi niente di grande, Xilel disse solo di mandare Dumah e Zephon a sistemare la questione. << Mi sembri molto pensierosa per caso e come si sono vestiti i cinque dei nove vampiri che ti accompagniano? >> chiese Kain mentre la osservava << No, possono vestirsi come vogliono, per me non importa molto >> disse lei indifferente << Alcune volte sembra che anche tu voglia fare come loro >> disse Kain << No, io vengo da un Clan decaduto, ho giurato a me stessa di nascondermi dal mio signore oscuro per questo devo dimenticare il mio passato e cosa sono >> disse toccando lo stendardo rosso che portava come fular al collo, << E se ti uniss a un nuovo clan? >> le chiese soghignando << Non penso ho deciso io stessa di non far più parte di un clan moltissimo tempo fa >> disse lei << Nessuno potrebbe farti cambiare idea? >> domandò << Forse >> rispose << Chi allora sentimao? >> continuò a chiedere << è un segreto questo >> disse allontanandosi lasciando li Kain che la chiamava volendo risposte. Una volta lontana dal vampiro pensò a come quella fortezza fosse sicura ma ai cambiamenti nel corso del tempo, ormai i clan si stavano formando le prime cove di vampiri erano tratte dalle tombe, e la armata oscura di Kain stava avanzando, Dumah aveva da poco conosciuto la futura madre di Dunah, tra poco la madre di Xilel sarebbe arrivata, ma non era diritto suo incontrarla e in un tempo brevissimo di eventi tutti da capo che si ripetevano, comunque i cambiamenti fisici di Kain non erano visibili ma quelli riguardo la forza e i doni era evidente. Continundo a camminare per quei corridoi una voce familiare la destò dai suoi pensieri << Xilel >> disse Raziel con di fianco Turel e dai tagli che si stavano rimarginando di sicuro si trattava di un allenamento finito con la sconfitta del minore, << Che cosa stavate pensando? >> chiese il vampiro dallo stendardo rosso percettivo come sempre << Niente di che vedo che vi hanno dato degli stendardi cosa simboleggiano? >> chiese lei cercando di essere naturale con la domanda ma lo sapeva già << Abbiamo formato dei clan >> disse Raziel emozionato per la cosa << io non so da ne meno da dove partire per gestire un clan >> disse Turel con il solito sguardo imbronciato << Vedrai che andrà bene Turel >> disse Xilel dandogli una pacca sulla spalla in segno di fiducia lui fece un lieve sorrisoi per poi proseguire dritto lasciandola con Raziel << Comunque mi rende geloso che quei cinque compagni che hai con te abbiano degli stendardi dei miei fratelli e come se fossero parte di loro >> disse il primo genito << Quindi vorresti chiedermi di mettere il tuo stendardo? >> chiese lei << Ci stavo pensando ma si >> rispose lei sospirò << Raziel ho preso anni fa di non unirmi a un clan di vampiri, ma ci devo ancora pensare se prendere la decisione di mettemri uno stedardo o no >> disse lei spiegando lui incosciamente le mise una mano sulla testa accarezzandola e dirle rassicurandola << Io sono convinto che qualunque decisione prenderai andrà bene >>. Si lasciò con Raziel e continuò a pensare mentre uno dei cugini si dirigeva verso di lei, le toccò la spalla costrigendola a girarsi e osservarlo era Taoros che la squadrava con il broncio di sicuro ereditato dal padre << Xilel perché non hai messo lo stedardo di Raziel? >> chiese incrociando le braccia << Ci sto ancora pensando Tao, non mi sento sicura di voler fare una cosa simile infondo il mio clan è stato bandito è tabu parlarne, pensa se dovessi mostrarmi con lo stendardo adesso >> disse lei confondendo il ragazzo << Per me, Dunah, Rainer, Saphire e Malachia sei ancora un membro del clan >> disse lui facendo sospirare lei, come lei inventava scuse per evitare di voler far parte del clan era ancora arrabbiata con Kain per via dell’esecuzione di suo padre e come non darle torpo ma la cosa che la fatta amareggiare e di seguito rinunciare a una vendetta vera e propria e stato la cooperazione dei propri zii, loro che erano gli unici che forse potevano fare qualcosa hanno abbandonato il loro fratello, questo era ciò di cui li accusava e per il voler bene dei cugini ha rinunciato veramente a ciò. Lui la osservò curioso di sapevere se la risposta sarebbe stata positiva, ma lei aveva uno sguardo ormai perso nei propri pensieri << Che dici di andare ad Avernus? >> chiese << Sai che se ci scoprono dovremmo lottare e distruggere il posto in modo che i Sarafan non ci trovino e poi c’è anche la possibilità che loro cerchino Kain, sai bene cosa ci succederebbe se lui scoprisse che noi siamo la senza una preparazione >> lo rimproverò ma lui non la stava ascoltando era deciso a volerla portare li e Xilel si ricordò di quanto Tauros potesse essere testardo, quindi doveva tenergli testa e per fare ciò doveva convincerlo di non andare ad Avernus o meglio non salvargli il culo, per una volta almeno avrebbe capito come va il mondo, lui invece iniziò a tormentare la cugina per adare al luogo, nemmeno il giorno che dovevano riposare, ma lei non voleva darla vinta al cugino, ma fu quando il cugino si fece quasi ammazzare in uno degli assalti solo per convincerla ad andare ad Avernus, lei fu costretta ad accettare solo per farlo smettere e per la sua sicurezza non avendo indosso l’armatura del Caos, << Ecco quanto ci voleva a dire un si? >> chiese lui imbronciandosi e mettendo le mani conserte Infatti “quanto ci voleva a dire un si?” non è che lui pensa che lei non voglia andare perché sa cosa ci troverà li, e che vorrebbe evitare proprio di andare odiando di principio il posto, ma cosa più importante odiava i guardiani dei pilastri che erano in quella città. << Va bene basta che non rimaniamo troppo li, odio il culto di Hash'ak'gik >> disse lei come scusa << Tu che odi un culto ma cosa ti hanno fatto? >> chiese mentre si mettevano in marcia per la città << Lascia perdere ok? >> chiese lei sbuffando, lui fece spallucce per poi proseguire con lei << Non facciamo prima ad assumere la forma vampiro? >> chiese lui fermandosi << Fallo tu, io non ho molta voglia >> disse lei mettendo le braccia conserte e guardando per terra << Perché tanta voglia di andare li? >> chiese guardando il cugino << Perché tanta ostilità nel andarci? >> le domandò per ripicca lei non voleva rispondere quindi sbuffò subito non accorgendosi di Tauros che la prese per un polso correndo vicino a un burrone per poi trasformarsi con lei in tanti pipistrelli e volare contro voglia di lei ad Avernus, una volta ritornati normali erano d’avanti alla cattedrale e Xilel era scossa. << Eccoci non ci voleva molto vero? >> chiese lui mentre Xilel era scossa e faceva respiri lunghi, << Sei a terra calmati, sei a terra >> si ripeteva mentre Tauros sbuffò portandola in giro per Avernus, cercava informazioni però lei non capiva perché chiedeva del guardino del pilastro delle dimensioni e di una stanza segreta, solo dopo che lui la portò d’avanti a una stanza segreta contente la macchina tessitrice del tempo capì che voleva tornare indietro nel tempo << Che hai in mente? >> chiese lei << Voglio tornare un po’ più indietro vorrei vedere una cosa >> disse lui << No, potremmo rimanere incastrati indietro nel tempo se non la sappiamo usare >> disse lei << Lo so, ma …>> disse lui prendendo un bel respiro profondo << Cosa?! Spero che tu abbia una bella spiegazione per voler tornare indietro nel tempo >> disse lei << Voglio rivedere mio padre >> disse lui << Allora torna avanti nel tempo, e poi non è qui >> disse lei lui scosse la testa << Prima di tornare qui nel passato una informatrice dei Turelim mi ha avvertito di tornare per sostituire mio padre, lui era scomparso e io sono andato ad Avernus e ho sentito alcuni tipi parlare di una divinità che succhiava il sangue, anche se il suo aspetto era grottesco lui sapeva usare la telecinesi, così io ho subito pensato che era lui, Xilel ti prego è anche tuo zio aiutami >> disse lui disperato era vero come Xilel si mise nei panni del cugino era troppo inesperto per diventare un capo clan, e forse i Turelim avrebbero provato a fare di tutto per uccidere il cugino pur che lui sia forte, davvero la prima cosa che avrebbe fatto anche lei, sospirò e decise di fare quello che non voleva fare per una volta << Va bene, andiamo a confermare se quelle voci sono vere >> disse entrando nella camera della tessitrice del tempo << Ma sappi che ti costerà molto questo disturbo >> aggiunse mentre lui annuiva e sistemava le gemme per andare un po’ più indietro degli eventi di Blood Omen 2, tornando infatti indietro a quando Kain nacque si sentì una folla eclamare il grande dio Hash'ak'gik, infatti i due vampiri uscirono dalla camera del tempo e capirono di trovarsi sotto la cattedrale di Avernus e videro subito i devoti che stavano offrendo una vittima mentre il guardiano del pilastro dei morti, lui era di fronte a un enorme buco, finito da quel buco uscì Azimuth, guardiana del pilastro delle dimensioni << è stata dura porlarlo qui? >> chiese il guardiano del pilastro dei morti, << Mortanius cosa pensi che sia stato un gioco da ragazzi? >> replicò lei sarcastica << Certo che no, si tratta di una cratura molto forte >> disse lui << Oltre questo, è un vampiro! Un vampiro con un clan che mi ha quasi fatto fuori, ti rendi conto che per portarlo qui per fermare quel vampiro quanto spreco di energie c’è voluto! >> esclamò furiosa << Stai tranquilla i tuoi sforzi verranno ricompensati >> disse lui mentre Tauros stringeva i pugni, e Xilel cercava di trattenerlo, la cosa che fece traboccare il vaso fu quando Azimuth fece vedere una stoffa verde non ben identificata, ma era uno stendardo, per Tauros significava solo che era lei la causa della sparizione del padre e come degno fare da Turel si fece prendere dall’istinto << Strega sei stata tu! >> gridò uscendo fuori e accusandola << Un vampiro, come ha fatto ad arrivare qui Azimuth? >> chiese il guardiano con sguardo accusatorio alla donna << Se vuoi mi occupo io di lui mentre tu manovri il tuo burattino >> disse lei mentre Mortanius sparva, Tauros non si fece perdere tempo a correre incontro alla donna, e lottare contro di lei, mentre Xilel senza farsi vedere cercava di aiutare il cugino. Boss Azimuth La donna evocò in propria protezione i demoni mentre Tauros con la lancia di Malek li tagliava e caricava, Xilel lo aiutava senza farsi percepire dal evocatrice, però il nascondiglio non durò al lungo, lei con una sferda di energia stava per travolgere il cugino, ma fu salvato da Xilel quando usò la magia del reppelente, deviando il colpo sulla guardiana che si stordì, allora il cuginò si aiutò utilizzando la teleccinesi per tenere ferma Azimuth e avvicinarla permettendo a Xilel di ferirla gravemente, lei non sapendo che fare decise di sparire ed evocare altri mostri al fine di ferire i e indebolire i due vampiri, ma con scarso successo, appena Tauros pensò di averla sconftta si avvicinò al fagotto e aprendolo era lo stendardo di Turel era incredibile che fosse li, anche Xilel si scioccò a vederlo, ma cosa più importante provò a guardare sotto al buco ma era troppo profondo per capire cosa ci fosse, non ci sarebbe mai saltata dentro, ma Azimuth apparì dietro di loro mentre erano distratti e con un colpo di scariche di energia li buttò di sotto, gridarono tutti e due mentre quella scesa infinita e oscura li strascinava nelle tenebre. Arrivati infondo al buco Xilel atterrò violentemente sulla schiena mentre il cugino era atterrato sulla faccia, non importava la caduta aveva fatto male a tutti e due << Tutto ok Xilel? >> chiese Tauros << Ok, è una parola troppo per noi >> disse lei tirandosi su mentre si teneva la schiena dolorante come il cugino si teneva la faccia, << Cerchiamo di capire dove siamo >> disse Xilel mentre sentì la terra tremare i due vampiri si trovarono confusi ma capiro che qualcosa di grande si stava avvicinando quindi i due tirarono fuori le armi, mentre l’essere con una pelliccia marrone si avvicinava, il suo aspetto era simile a quello di un pipistrello e dagli occhi si può dedurre che stava diventando cieco, ma lui bastò odorare e lamentarsi << Non c’è sangue, prima si taglia la gola poi si fa scorrere il sangue e in fine si lanscia cadere! >> esclamò gridando con la voce possente pesante e di sicuro da come si comporta giù da molto doveva essere li dentro << Che diamine di creatura è quella? >> chiese Tauros, << Che cosa sono eh?! >> disse lui mentre osservava Tauros << Io sono un essere più grande di un guardiano dei pilasti, io sono un dio >> esclamò Xilel non credeva a ciò che vedeva mentre Tauros era parlizziato non riuscivano a capire chi fosse la creatura che gli stava d’avanti << Hash'ak'gik ? >> chiese Xilel incredula che fosse lui quel dio che tutti venerano << Hash'ak'gik, Hash'ak'gik >> ripetè << Si sono io >> disse la creatura convinta e facendo un sorriso ironico, Xilell capì che quell’essere era solo stato influenzato da quel nome, non era il dio che credeva di essere, stare li lo aveva reso pazzo e incontrollato, Xilel percepì che era un vampiro questo le dava sicurezza visto le sue dimensioni lei e il cugino avrebbero potuto cercare di nascondersi in un buco, senza che lui riuscisse a prenderli, lui si avvicinò a loro annusandoli << Vampiri eh? Cosa ci fate qui? >> si domandò i due in silenzio mentre si preparava ad attaccare, << Fa niente anche voi sarete un fiero pasto >> disse lui mentre trovò un punto per poi lanciarsi, Xilel spostò di li il cugino e la creatura urtò una specie di gong, che risuonò ad eco per tutta la stanza facendo stramazzare la creatura al suolo mentre gridava di dolore così anche il povero Tauros si trovò a stramazzare nel dolore, Xilel allora invece di contrattaccare si scioccò veramente e guardò la creatura chiamandola con un nome che non avrebbe voluto più dire insieme ad altri cinque << Zio Turel! >> gridò piena di rabbia fu allora che la creatura si fermò << Come conosci il mio vero nome? >> chiese lui alzandosi non appena il suono finì e annusò la ragazza vestita di rosso << Tu hai vari odori, non riesco a capire chi sia >> disse lui << Papà >> disse Tauros incredulo << Quella voce, no lui è scappato, fuggito! >> disse Turel mentre suo figlio li non credeva a ciò che diceva << Non sono fuggito sono semplicemente andato a cercare Xilel >> disse lui << E quindi era questo che volevi, alla fine ce l’hai fatta o pure fallito come eri hai gettato via le speranze, non sarebbe poi la prima volta Taurelios >> disse Turel chiamandolo con nome completo facendo stringere i pugni al figlio << Al contrario, è riuscito a trovarmi e se ora siamo qui è per te >> disse Xilel rivelandosi agli occhi di Turel che so-ghignò << Allora non hai detto la verità sul tuo conto vero? >> chiese lui mentre Xilel annuiva, << Non ho detto nulla ma tu non hai fatto nulla vero?! Non gli hai detto come stavano le cose! >> disse lei al vampiro che un tempo chiamava zio, ormai sapeva che incontrarla significava per lei e per lui affrontarsi e uccidersi, << L’ho fatto per proteggerlo, ma tu non capisci o forse si, ma comunque eri morta sei caduta… l’abisso >> disse lui << Io non sono caduta nell’abisso, anzi sono scappata e ho vagato sopravvivendo da sola visto la vostra ipocrisia nel gettare l’unica persona a cuore nell’abisso! >> gridò furiosa con lui << Allora ricordi eh? >> disse lui guardando verso la ex nipote << Non si dimenticano mai i traditori giusto? >> chiese lei non provando emozioni verso la creatura ma lo osservava con il disprezzo che secondo lei meritava << Mi odi e se sei qui mi vuoi uccidere, che ironia che il primo sia io invece che Zephon o Dumah >> disse sopriando mentre lei osservava << Non ho intenzione di ucciderti vogliamo solo riportanti alla tiua era >> disse Xilel << Cosa? Sai bene che se mi riporti li ti dovrei uccidere >> disse lui << Allora fallo qui >> disse lei sbuffando << …Che cosa avresti fatto se al posto di tuo padre ci fossi stato io? >> chiese lui sottoponendo Xilel << Avrei cercato di prendere Tauros con me e salvarlo dagli altri, ma per te avrei almeno provato a portarti via da li anche se sarebbe stato fare guerra a Kain >> disse lei senza ragionare << No, si più razionale come lo sei sempre stata anche allora avevi capito cosa fare >> le ringhiò e allora che lei si lasciò cadere calmandosi per << Niente, non avrei potuto fare niente… >> disse lei mentre cercava di trattenere le lacrime << Penso che ormai tu abbia capito ma per te, ho cercato ovunque ma tu sembravi introvabile >> disse il vampiro avvicinando un enorme mano alla ex nipote << So quanto hai sofferto e so quanto ci terresti a fami soffrire come hai sofferto tu, quindi non hai nessun motivo per uccidermi adesso >> disse lui << No, Xilel lo devo fare io come futuro capo dei Turelim! >> disse Tauros intervenendo, << Vedo che ora ti fai avanti, va bene fatemi vedere come valete >> disse il vampiro preparandosi. Turel iniziò lo scontro con i due vampiri lanciando scarice telecinetiche, mentre i due fecero balzare i colpi contro i gong che paralizzarono a terra il vampiro evoluto, e loro scagliavano una serie di attacchi multipli, la lancia di Malek permise a Tao di scalfire la pelle marrone mentre il fioretto di Xilel provocava ferite piccle ma profonde l’errore di Turel fu lanciarsi esponendo il collo Xilel si lanciò a sua volta con il rischio di venire presa, però gli diede quasi il colpo di grazia ma lacerò in modo sottile la gola facendo cadere Turel di lato, mentre respirava in modo affannoso, << Si, siete valenti tutti e due, Taurelios hahaha che dico Tauros tu sarai un ottimo capostipite mentre tu Xilel sei degna di lui, avrei tanto voluto ritrovarti e farti unire al mio clan per salvarti la vita >> disse lui mentre dava gli ultimi respiri Xilel si avvicinò a Turel accarezzandogli il manto mentre si avvicinava << Xilel, è giunto il momento degli addii, sai bene che tra poco morirò >> disse lui mentre lei aveva iniziato far uscire le lacrime << Xilel… >> disse Tauros guardandola mentre in pochi sforzi l’ez zio con una di quelle gigantesche mani la portò a se per fare si che lei lo abbracciasse anche per l’ultima volto << Addio Zio Turel… solo ti volevo dire... ti perdono… >> disse lei con la voce rotta dal pianto mentre le scendevano le lacrime era stata pronta a capire e comprendere mentre lo zio sorrideva e respirava << Mai la morte mi sembrò così bella da riceverla >> disse lui mentre sorrideva e poi intervenne Hash'ak'gik che parlò con la voce di Turel << No, voi non dovete >> disse gettando Xilel da una parte allora Tauros diede il colpo di grazia al padre uccidendo lui e il parassita che lo ha infettato << Avete rovinato tutto… >> disse la creatura lasciando che Turel dicesse le ultime parole << Addio >> morì così a sangue freddo dal proprio sangue, Tauros prese a se lo stendardo del padre e lo stringeva a se, mentre Xilel continuava a piangere mentre si stringeva alla spalla al cadavere dello zio. Decisero di andare e di celebrare il funerale nei territori di Turel al fine di farlo morire nella sua zona e non in quella cava in cui il cadavere sarebbe rimasto, tornarono nella tessitrice del tempo, e pozionando l’era e il giorno giusto tornarono nel luogo da dove erano partiti ma quando tutti li cercavano << Eccovi dove diamine eravate? >> chiese il Turel di quel tempo sbuffando Xilel non si era ancora asciugata le lacrime, mentre Tauros proseguiva tenendo la testa bassa e Xilel andava avanti ripensando solo a quante volte può aver odiato il Turel del suo tempo tutte le volte che voleva solo ucciderlo senza mai mettersi nella sua posizione solo ora che lo ha perso gli sembrava come se una ferita si fosse aperta e avrebbe continuato a darle quel dolore chissà per quanto tempo. Faustus notò il nuovo dolore che sugli occhi di Xilel si era formato e andò subito da lei per capire cosa era successo, ma non lasciò risposte come sempre, ma ciò che fece non fu comprensibile da nessuno prese un coltello e iniziò a tagliare i propri capelli lunghi che forse arrivavano più in giù della schina venivano accorciati fino alle spalle e legati come quelli di Raziel, << Perché? >> chiese Faustus e Dunah << Perché io sono degna di lui >> rispose lei non dando una risposta di se che non era capibile ma Tauros capì cosa intendeva facendo così, ma anche Turel così che lui fece una cosa di se apprezzata << Xilel, sei una valorosa >> le disse appoggiandole una mano sulla spalla. La sera successiva nella cattedrale di Avernus, uno dei luoghi conquistati da Kain. Xilel si notò che non era vestita a solito modo, lo stendardo del clan di Raziel era esposto come doveva essere vestita con pantaloni in pelle e ha ha il seno bendato, Faustus non credeva a ciò che vedeva come gli altri tre alleati di Xilel, << Cosa significa questo cambiamento! >> gridò Sebastian agitato << Lo sapevo tu vuoi stare dalla parte di Kain… Faustus sei stato troppo ingenuo >> disse Marcus ma Magnus invece apprezzava la cosa << Nessuno vi obbliga a vestirvi così, anzi nemmeno a seguirmi >> disse lei colpendo i quattro al cuore con questa affermazione molto reale, ma in quel momento in cui l’unico essere potente era Kain, e che Xilel per ora preferiva stare con lui anche loro facevano così per sopravvivenza, e lo sanno bene che in caso di tradimento di nuovo non ci sarà una Xilel a salvargli il culo. I sei vampiri la notarono e Raziel rimase impitrito alla sua somiglianza con Xilel, lui era leggermente un po femminile ma lei di sicuro era strano come gli somigliasse, per i fratelli che non si accorgevano di questo dettaglio fu come se Xilel fosse una normale vampira, sarebbe di sicuro divenuta così se fosse stata un membro dei clan pecccato che ciò non fosse, << Xilel cosa ti ha fatto cambiare idea? >> chiese Kain vedendola << Qualcuno che mi conosce >> disse lei accennando un sorriso e osservando Turel malinconica, << Cosa c’è ho qualcosa che non va? >> chiese lui con la solita inespressività, << No niente >> disse lei voltandosi e andando in un'altra direzione.

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Questioni interne e questioni di cuore ***


Kain la stava cercando in quel momento e fu soddisfatto nel vederla << Eccoti, ti ho cercata per la prossima volta sentiamo cosa mi consigli >> disse lui << Kain volevo insegnare a Raziel a fare strategia in modo tale che nel caso manchi tu abbia sempre un braccio sinistro >> disse lei sorridendo << Cosa?! >> chiese sconvolto << Non puoi sbbandonarmi ora al penultimo cerchio >> esclamò scuotendo la testa << Kain, non ho intenzione di abbandonarti ma io ho bisogno dei miei spazi >> disse lei sospirando sapendo come avrebbe potuto reagire ma affrontare la morte dello zio con la sua figura passata ancora nei paraggi, voleva solo scappare un pochino da quella situazione ma il signore dei vampiri aveva in mente altro << Non puoi! Se molli ora non tornerai mai più indietro, non puoi sparire così dal nulla >> disse lui quasi perdendo la pazienza qualsiasi parola in quel momento se non detta in modo corretto sarebbe apparsa come un tradimento o un affronto a Kain, che aveva lo sguardo omicida che ebbe anche quando gettò Raziel nel abisso e Xilel lo conosceva era quello sguardo che ricercava per convincersi che Kain non sarebbe mai cambiato, nel tempo di sguardi dei due arrivarono tutti e sei i cugini, lo osservo metre lui scrutava che risposta avrebbe dato ma lei perse la pazienza per anni voleva rispondere a quello sguardo con ciò che pensava ogni incubo di quando era solo una bambina, quel volto era riuscito a spaventarla ma era oa di affrontarlo e rispondergli per le lunghe, ma si trattenne non era il momento << Mi perdoni mio signore non era mia intenzione darle una falsa idea >> disse lei piegandosi al vampiro che fu pronto a perdonarla, strascinandola al campo di strategia.
 Nel mentre…
Dunah si stava allenando contro suo padre Dumah, in quelle circostanze di forza pari riuscì a sconfiggerlo << Cosa?! >> gridò sorpreso << Battuto per la terza volta arrdenditi sono nettamente superiore a te >> disse lei mentre appoggiava le mani sui fianchi il vampiro riconobbe la sconfitta solo dopo altre quaranta lotte, ma era comunque in netto svantaggio rispetto alla figliola che sapeva che tecniche usava,
Magnus si fermò a vedere il combattimento, di certo guardare la vampira mentre combatteva lo distasse un’ attimo su cosa stava pensando, guardarla così la selvaggia guerriera Dumahim che aveva d’avanti una generazione di vampiri forti solo la metà di quello che era lui, il campione, e pure lei aveva un addestramento che poteva essere simile al suo, ancora un po’ e di sicuro lo avrebbe battuto, pensò tante volte di chiedere la mano ma era quasi una cosa impossibile se non avesse sconfitto il padre di lei, davvero furbo Dumah a mettere una cosa simile solo perché la sua prole e il clan non perdesse il nome ha fatto ciò, però con questa legge non ha pensato a lui che forse lo avrebbe battuto, ma se questo Dumah era davvero forte come raccontava Dunah allora lui avrebbe avuto pane per i propri denti, ciò significava che finalmente qualcuno lo avrebbe sconfitto, sarebbe per una volta motivato ad allenarsi ma questa volta la sua meta era il cuore della fanciulla più carina, non poteva pareggiare con Umah, Xilel o altre vampire che ha conosciuto, ma di certo era l’unica che lo aveva fatto riflettere sui propri sentimenti e su le sue azioni, quindi lui si è deciso a conquistarla e darle la certezza dei propri sentimenti, ma lei in compenso doveva pensare a Xilel e gli altri cugini, era la maggiore.
Intanto Dunah finito l’allenamento sollevò con una mano il giovane Dumahim che stava addestrando, applaudì e lo complimentò per la tecnica sperando di spronare il giovne a fare meglio, quello era il primo vampiro che lei aveva amato in passato, un Dumahim che venne ucciso da Dumah in persona solo per aver osato chiedere la mano e quindi affrontarlo, poi altri sarebbero venuti a fare ciò ma invece tutti rinunciarono, la giovane pure che il ragazzo in futuro non avrebbe sacrificato la propria vita per lei, e la sua risposta era “Magnus” per forza, una cosa imposta da se, questo non significa che non possa avere amanti, anzi conosceva i suoi zii, e tutti avevano le amanti anche più di una, e Dunah trovava interessante ccome questi ultimi avessero preso con loro le donne valutando le loro caratteristiche preferite in ognuna di quelle masse di schiave che venivano portato, quindi questo poteva valere anche per lei se solo avesse voluto chi sta con lei.
Era quasi un pensiero superficiale, era ovvio che Magnus una volta che la giovane si sarebbe confessata non le avrebbe fatto avere amanti, per questo l’obbiettivo di uno non coincideva con quello dell’altro, non si completavano in nessun modo, e poi Dunah doveva considerare che una volta fuggita dalle regole del tetto costruito dal padre avrebbe vissuto sotto il tetto costruito dal uomo a cui lei si voleva consegnare, e per decidere avrebbe dovuto per la maggior parte discutere, arrivare anche alle mani ma la vittoria sarebbe stata del campione.
Intanto in infermeria,
Malachia stava apprendendo insieme al curatore come creare delle creme curative al posto di polveri, per il momento la vampira con il velo nero era capace di ricavare le bende foglie di alberi o con alcuni tipi di pelle di animale, in seguito imprimeva con delle polveri di erbe la benda, ma imparare a fare unguenti avrebbe semplificato ogni cosa in quel caso, leggere il libro e fare pratica, erano le uniche cose che consigliava il curatore alla piccola allieva, ma era lui a supervisionare tutto quindi era comunque un esame per lei.
<< Basta così >> disse lui dopo l’ultimo allenamento << Come è andata? >> chiese timidamente << Sei migliorata di molto, e di sicuro in guerra ci torneranno utili gli unguenti che abbiamo creato >> la complimentò per spronarla a fare meglio, Mal si sentì diversa suo padre la commiserava e la sfiduciava di tutto quello che faceva ma con Josesh non era così il ragazzo cercava di darle fiducia e spingerla nelle arti delle cure, e sicuramente da come diceva lui la Melchiahim era un vero talento naturale, e che oltre al arco e le frecce si fosse dedicato alle cure avrebbe di sicuro fatto una parte del lavoro di Rainer ogni volta che deve utilizzare un incantesimo.
Sorrise al ragazzo e poi decise di andarsene proclamando la loro lezione conclusa.
Di li passò Faustus e vedendo la scena capì subito cosa stava succedendo, il suo caro amico si stava piano piano, innamorando della vampira con il velo nero, fece un piccolo ghigno e poi decise di andare dalla sua fidanzata segreta.
Arrivato da Xilel, la trovò dormire sembrava ieri che la vampira era solo una lattante che piagnucolava per la morte del padre e per essere stata tradita dai suoi famigliari, la piccola frignona si era trasformata in uno dei più tenaci guerrieri che Nosgoth abbia potuto conoscere, se un tempo Faustus la poteva minacciare di morte ora lui doveva stare attento che lei non lo ripagasse con la stessa moneta, però ormai si fidava della sua Xilel, si rispettavano e proteggevano e ora dovevano solo riuscire a proclamare la loro relazione amorosa con gli altri.
Questo passo sembrava impossibile come se dovesse essere preparato in modo ben pianificato, perché potevano essere tutti d’accordo come no, e di sicuro anche in guerra avrebbe reciso la cosa a pensare solo che uno di questi problemi è Kain, si infatti non era trasparente il fatto che il signore dei vampiri volesse Xilel come rimpiazzo di Umah, che lo ha tradito solo per proteggere il proprio clan, ma se Kain avesse guardato oltre al suo orgoglio quel giorno di sicuro non sarebbe per niente finita con la morta della vampira e di conseguenza l’infatuazione per la vampira dai capelli d’argento.
Ma il danno era fatto, ed era certo che quei baci dati a Kain erano di sicuro fonte del piano di Xilel, però una volta finito tutto questo il signore dei vampiri avrebbe saputo e volente o nolente lo avrebbe dovuto accettare, anche se forse sarebbe finita con l’eliminazione dei due vampiri o una guerra, infondo Kain poteva perfino essere capriccioso verso queste cose, troferi, riconoscimenti, donne o meglio prostitute, gradi e superbia.
Si Kain era il campione verso queste cose ma non poteva influenzare in nessun modo il cuore di una persona, soprattutto se quest’ultima non lo amava e non aveva interessi verso di lui.

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Una questione personale ***


Intanto nella capitale di Nosgoth ancora non sotto il dominio di Kain.
Rainer aveva da poco imparato un incantesimo per dare l’apparenza di essere un uomo, invece che un vampiro acquatico, quindi decise di fare una passeggiata in paese ancora poteva vedere quella pace e la tranquillità, non sembrava per niente che un giorno quello diventerà l’impero di Kain, sopsirò e cercò la biblioteca,
Una volta trovata a nord-est della città vi entrò e come abitudine si perse per i corridoi tra i numerosi libri, cera quasi tutto ma ne trovò uno particolare che voleva leggere da parecchio tempo ma che se ha trovato nella biblioteca del padre costui si era assicurato che il libro fosse censurato, facendo ciò che odiava più di ogni altra cosa, pagine impiastrate di inchiosto o strappate, questo era il metodo di censura usato dai barbari o idioti, come Dumah che distrutte la maggior parte dei libri sulla matematica che gli aveva prestato, e le pagine che strappava le usava per fare i focolari a casa propria, il luogo più in ospitale dopo il polo-nord, anzi forse il polo-nord è anche fin troppo abitabile rispetto a quel castello che oltre ad essere uno tra le cinque cose che possono ucciderti a nosgoth. Esattamente la numero due dopo Kain e prima della foresta di termogent, per non contare che Dunah ci ha vissuto e ci vive tutti i santi giorni della sua immortalità, li è anche l’unico posto in cui Melchiah è riuscito dopo una settimana a non decomporsi come un cadavere, anzi rimaneva compatto e i pezzi di carne neanche a staccarsi.
Tornando alla bibblioteca e il libro, Rainer dopo averlo cercato per anni di ricomporlo ora lo aveva li d’avanti senza censure, finalmente avrebbe potuto leggere la fine, quindi decise di portarlo fuori dalla bibblioteca e leggerlo nel suo luogo preferito nel futuro.
Non era un albero particolare e non era situato in una collina o di fianco a un fiumiciattolo, o di altri panorami fantastici, ma era di fianco a una casetta molto carina che è abitata ma fino a quando si trattava di quel albero di sicuro non procurava problemi ai proprietari, la casa è abitata da quattro persone di cui una certa Sila, la ragazzina che aveva la stessa età del vampiro, quella ragazza non ha una foto, ma ha scritto lettere di odio alla propria sorella minore e ai suoi genitori, li ha odiati fino ai suoi propri ultimi momenti di vita da come letto.
Era strano per il vampiro che un essere umano possa odiare i propri cari visto che sono loro quelli a cui teniamo fino al l’ultimo, ma Sila invece era come se la conoscesse intimamente, lui lesse tutte le lettere che quella fanciulla mise dentro una scatola rosso sangue, poi in seguito non sa che fine abbia fatto ma è stato come leggere il dramma struggente di una quasi propria coetanea, una ragazza che forse pensa di aver ricevuto il peggio della vita mentre invece forse i suoi volevano il meglio.
Comunque nel mentre leggeva notò una ragazza uscire da quella casa e andare li vicino quell’albero, la sentì urlare e piangere per poi tirare forti pugni alla corteccia, e dal odore che sentiva si era ferita le nocche e ora aveva il sangue che le scendeva.
Rainer sospirò chiuse il libro nascondendolo sotto al mantello e girò l’albero per poi vedere la ragazza lentigginosa che picchiava la corteccia peggiorando le ferite lui ebbe l’istinto di fermarla << Lasciami! >> gli gridò disperata ma lui scosse la testa << Non serve che fai questo, perfavore basta >> le disse volendo solo che smettesse, lei sospirò e si lasciò cadere a terra << Cosa le è successo? >> chiese lui sospirando e piegandosi ad altezza della giovane << Non capiresti >> disse lei << Forse devi solo esprimerti >> disse lui mettendosi a fianco di lei e provò a capirla per quello che diceva, lei voleva diventare una scrittrice o una pittrice ma i suoi pretesero che lei diventasse una cuoca, e lavorasse alla bottega di famiglia, lei non si vuole far manipolare ancora da loro, quindi ha deciso finalmente di sottrarsi, ma la minore sembra che voglia sempre di più e sta costringendo le situazioni famigliari verso di se, la sorella minore aveva le stesse ambizioni della maggiore e non faceva altro che attirare l’attenzione, così i genitori di lei hanno deciso di usare la ragazza per aiutare nella cucina per guardagnare denaro e permettere alla sorella minore di andare agli studi privati, questo non l’ha presa bene quindi aveva deciso di rovinare le proprie mani a questo scopo.
Rainer come figlio unico non capiva ma poteva capire quando giocava con i propri cugini alla famiglia e lui era sempre costretto a fare il gemello lo zio, non gli piaceva quel ruolo ma lo recitava sempre pur di vedere Xilel contenta, però anche in futuro lui non poteva fare il mago anzi il padre lo voleva addestrare per fare l’arciere, o pure addestrarlo a fare il capo clan, infatti il vampiro era stato tante volte plagiato dalla propria famiglia che a sentire l’umana provò per la prima volta la domanda “e io, chi voglio essere?” lui che era il più abile nella magia e strategia, al pari di Xilel forse anche superiore si ricorda a frammenti chi voleva essere ed era curioso di aiutare a realizzarea una ragazza così giovane ma allo stesso tempo voleva capire veramente chi era lui.
Conosolò la giovane per ore cercando un punto in comune con lei, alla fine gli raccontò di se non cennando di essere un vampiro, ma lei rimase catturata dal racconto, e lui raccontò esattamente cose gli succedeva in giornata e poi lei sembrava compatirlo << Che dici se ti aiutassi come ti ho detto forse da sola non potresti farcela ma insieme potremmo farcela >> disse il giovane facendo illuminare gli occhi della ragazza << Vieni ti mostro un luogo per incontrarci >> aggiunse tenendole la mano, lei la prese saldamente e lo seguì, la ondusse in una casa abbastanza grande, non era una reggia ma era la casa di Umah, Kain ha dato il permesso a Xilel e i vampiri dentro la magione di usarla in caso di riparo ma mai nessuno ha avuto bisogno di usarla quindi Rainer ci pensò tante volte di allestire qui una bibblioteca per avere una zona isolata dai cntinui urli di Magnus contro Tauros come diceva “Preparati al’oblio” o quando Sebastian faceva il suo ingresso in una delle bibblioteche di Kain e vedendo il giovane non faceva altro che dirgli sempre tutta la storia di un libro che voleva leggere, o pure Dumah che lanciava i libri in aria, e per non parlare di Rahab il padre che come ogni volta era inopportuno, maledetto disadattato, non fa altro che giudicarlo e stuzzicarlo, o ignorarlo a ogni approccio che lui faceva, cosa gli importa a quel maledetto se no di se, l’unico motivo che pensava Rainer di essere nato è solo per equità tra i fratelli, infatti lui era nato solo e unicamente perché il padre si sentisse uguale ai propri fratelli, anzi perché fosse uguale a Raziel, infatti non ricorda una volta che è stato amorevole con lui o una volta che abbiano giocato insieme, a se il caso in cui gicò a scacchi con lui ma solo perché la madre si era in missione, poi quando il piccolo ebbe i propri attendenti non lo fece di nuovo, poi non erano gli unici difetti, anzi quando veniva il compleanno del ragazzo lui non lo festeggiava arrivava quello di Xilel era uno dei primi a portarle il regalo di compleanno a farle gli auguri a cercare di essere quasi il suo di padre e Rainer suo figlio cos’era per lui, una volta gli capitò di sentire un discorso tra Rahab e la madre del ragazzo e bene lei lo stava rimproverando per via del fatto che Xilel non era sua figlia e doveva accettare il vero figlio e alla domanda “Che cosa è per te nostro figlio?” lui rispose “è una delusione vorrei fosse almeno un centesimo di quello che è Xilel con Raziel” questo fece già da tempo capire a Rainer che non sarebbe mai stato la soddisfazione del padre e già da tempo capì che la indole tranquilla che aveva non gli bastava, non voleva essere la fotocopia della cugina, anzi voleva continuare a essere se anche nella propria imperfezione, lui sarebbe sempre stato il “perfetto disadattato” così lo definì una volta chissà quante volte la madre voleva smentire tutto, ma ormai per il giovane non ha senso mostrare al padre il contrario era felice così.
Rainer guardò la giovane aggirarsi in quella immensa casa, allora decise di dare alla ragazza un diario << Prova ad annotare la tua giornata come se scrivessi una lettera >> gli disse lui lei annui e lo fece le parole erano sempre ben pensate in ordine, la calligrafia era ottima, lui ne apprezzava ogni singolo tocco di inchiostro su carta, era un peccato sprecare quelle mani su ricette culinarie, lei finì e lui leggendo gli sembrò di rileggere la prima lettera che aveva scritto la ragaza la stessa carica di emozioni di odio verso la famiglia, << Che dici? >> chiese lei rilassata << Si sente che scrivere ti rilassa, che dici di continuare ci incontriamo qui se non ti dispiace >> disse lui, Sila annui è sembrava molto contenta, decisero di costudire il diario li.
<< Comunque non ci siamo presentati io sono Rainer >> disse porgendole la mano << Sibilla ma per gli altri solo Sila >> disse lei stringendogli la mano, << Allora sarà anche per me >> le disse per poi trattenerla li, sapeva che la sete sarebbe tornata, portò Sila a casa per poi andarsene, lui andò a caccia e riuscì nella caccia a Nosgoth gli umani erano sacri, almeno nel tempo del ragazzo, ora era come se polulasse di uomini che giravano però che diminuivano, i demoni erano anche loro un po’ la causa della diminuzione della popolazione umana al interno di tutti gli angoli di quel posto.
Guardando la decadenza della notte pensò a come fosse cambiato il mondo diurno e quello notturno, prima gli alberi irradiati dalla luce innoqui con foglie verdi, si trasformavano in mostri giganti con fattezze sproporzionate, le foglie si inscurivao diventando nere, anche la città cambiava tra luce e ombra, infatti cerano solo dei lumini a tenere luce a quelle murature, l’ombra rendeva le pietre blu o nere, e agli angoli qualsiasi creatura avrebbe potuto sorprendere un umano e ucciderlo, per questo c’era il copri fuoco, fuori vi erano dei guerrieri Sarafan ma presto i vampiri  di Kain quando avrebbero dinuovo attentato a Meridian non ci sarebbe stato più nulla, ciò che mostava la notte era una previsione futura di ciò che era la realtà inevitabile, la storia non cambia facendo paradossi, perché essa ne ha orrore.
Pensare a quel concetto lo fece ridere, la storia da quello che sapeva lui tramite il diario del guardiano del pilastro del tempo ha sempre avuto concetti paradossali mai spiegati, modifiche drastiche e mutazioni inreversibili, ma niente era lineare anzi, la storia era come narrata in modo diverso ma sempre uguale come una ruota, si la ruota del destino, forse un se di un'altra linea temporale sta vivendo lo stesso momento riflettendo sulle stesse cose, o pure quante volte lui ha ripetuto quella situazione in cui era iniaro di ogni cosa, quanto ancora la storia di Nosgoth si ripeterà prima che un cambiamento sia evidente, per il vampiro sembrava tutto un dejavu continuo, forse le cose diventano famigliari dopo molto che capisci che le cose che succedono sono quasi inevitabili, e con il tempo ti abbandoni a questo ciclo continuo che non fa altro che trascinare nella rovina quel mondo tanto magnifico quanto unico nel lasciarsi rovinare da terzi come Moebius con i suoi viaggi con i vari guardiani dei pilastri, o come da Kain.
Intanto al castello Sarafan,
Un uomo terrorizzato segalò un vampiro acquatico << Sciocco i vampiri non posono andare in acqua! >> disse una guardia sbuffando << Non sono pazzo il mio amicoè stato trascinato sott’acqua da un vampiro, che al contatto con quest’ultima non bruciava >> insistette l’uomo ma i cavalieri a sentirlo si misero a ridere, a quel tempo non era immaginabile che un Vampiro potesse bere un bicchiere d’acqua figuarsi immergersi senza il problema di ustionarsi o sciogliersi la pelle, l’uomo venne cacciato con l’insulto che solo quando loro avrebbero visto l’essrre o altri cittadini si fossero andati a denunciare ancora l’avvenimento avrebbero fatto qualcosa, l’uomo poteva solo lamentarsi e disse qualcosa che lo fece sbattere subito nelle segrete << Spero solo che il vampiro faccia un buon banchetto con il vostro sangue! >> il capo non ci mise molto a dare l’odine di imprigionarlo accusandolo di essere un adoratore dei vampiri, per il povero uomo l’esecuzione fu stabilita la sera stessa e decisero di farlo divorare dalle bestie, i cavalieri non fecero altro che legarlo e portarlo fuori da Meridian, e abbandonarlo nella foresta al suo destino, la fortuna di quel uomo e che appena se ne sono andati i Sarafan vi fosse una vampira con il velo nero sopra che decise di liberare l’uomo e di scortarlo in una città vicina a Meridian, poi lei si allontanò ma l’uomo non avrebbe dimenticato il gesto di gentilezza fatto dalla giovane.

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Avvicinarsi alla conquista (fermata da una stupidaggine) ***


Torri di Vassebude, sotto dominio di Kain.
Xilel discuteva con Raziel, Sebastian e Rahab sulla prossima strategia da eseguire, Kain era presente perché lui non vuole ritrovarsi con brutte sorprese, Rainer era in ritardo come solitamente da quella settimana che dovrebbe essere una di quelle decisive quindi serve tutto lo aiuto possibile, e dal corridoio sentirono qualcuno avvicinarsi di corsa e di sicuro il quinto elemento mancante stava arrivando, il signore dei vampiri fissò la porta con disapprovazione poi peggiorò quando chi era diretto li entrò interrumpendo un accordo, e facendo saltare i nervi a Kain con una bella ramnzina su ciò << Impossibile che tu sia in ritardo! Senti se fai un'altra volta il ritardatario ti escluderò da tutte le organizzazioni strategiche >> disse lui trattenendosi per fortuna mentre Xilel sospirò, non riusciva a capire i motivi del cugino di quei ritardi, poi Rainer che era sempre puntuale e in ogni caso non si possono permettere che lui facesse ancora in ritardo ne andava della sorte dell’amrata oscura e delle vittorie future, << Comunque qual è la prossima città d’assaltare? >> chiese lui << Pensavamo di dirigerci a ovest, verso Meridian >> disse Raziel sbuffando e incrociando le braccia, al ritardatario fu un tuffo al cuore capire che avrebbero assaltato la città dove si trovava Sila, lui pensò solo a volerla portarevia da li prima che i vampiri la uccidessero, ma forse il paradosso sarebbe stato troppo grande visto che non si può scherzare sulla vita di una persona, e lui conoscendo i piani di Xilel, che vuole salvare il padre, con la decisone che vorrebbe prendere avrebbe compromesso gli sforzi della cugina, ma come negare che lui aveva un debole per una umana.
Nel mentre ci pensava guardò la cugina e tutto era impostato entro un anno, infondo ci sarebbe voluto molto nel percorso fra Vassebude e Meridian, ancora i sei clan non avevano territori, e solo finita la guerra avrebbero potuto finalmente procedere nelle fondamente dello sciagurato regno di Kain, le prime mutazioni del Kain che sarebbe diventato in futuro erano visibili come per i genitori dei discendenti, le mani che inizavano a diventare tre artigli affilati e gli zoccoli ben visibili, era ciò che li caratterizzava, ma ancora il corpo del signore dei vampiri non aveva subito il cambiamento da pelle bianca e limpida di vampiro a scuamosa e rigida come quella delle lucertole.
Due anni più tardi durante la marcia verso Meridian
Per Faustus, Sebastian, Marcus e Magnus fu come vivere un Deja vu, come allora i quattro viaggiavano con un esercito oscuro, Kain era in vetta e come allora, solo che in quel caso lo avevano tradito (o almeno due lo hanno fatto) mentre ora non si possono permettere ciò o una loro cara compagna sarebbe morta, o almeno li rendeva prudenti ciò, le cose più terribile era che niente poteva cambiare i vampiri erano di nuovo in vantaggio e i Sarafan come gli uomini venivano uccisi e ridotti in minoranza, nessuno poteva niente tutto ciò che era stato evitato nei lunghi anni di pianificazione della guerra decisiva per piegare coloro che stavano sterminando i vampiri si stava concludendo con la loro disfatta, solitamente per uno che era vicino a una meta sembra lontana ma per i quattro Meridian non poteva essere più vicina di quello che si possa pensare, la conquista di Kain diventava realtà e in quel momento erano solo a una settimana di viaggio prima di arrivare alla meta finale, percorrere quella strada fece venire i sensi di ansia e agitazione a Marcus e Sebastian che hanno tradito e sentire la probabile fine della loro vita così vicina era  troppo soffocante, per Faustus invece sembrava una camminata nei ricordi di fiducia e l’incubo di perdere di nuovo Xilel gli faceva capolino nella testa e starle vicino le riportava in mente “L’attacco a Meridian” successo in passato, rivedere come flashback Sebastian che affondava gli artigli nel petto della vampira lo fece quansi diventare paranoico e fissò male l’alleato controllando che non fosse troppo vicino a Xilel, mentre Magnus a guardare gli sguardi dei tre provò una specie di vendetta per quello che gli stava per succedere nella prigione eterna e per via della sconfitta a causa del tradimento, e anche per averlo fatto passare per traditore d’avanti a Kain, ma presto anche lui ebbe il disagio di un nuovo tradimento da parte di quei tre compagni e non lo nascondeva ciò, però dovevano farlo per la loro leader, se si fosse preoccupata o distratta avrebbe potuto morire visto che avrebbe torto lo sguardo al nemico per assicurarsi che i compagni non rivelassero problemi durante la lotta.
Intanto nella fortezza Sarafan, 3 giorni prima della grande battaglia.
Drawhart era deciso a marciare contro i vampiri e ormai i soldati e sacerdoti affilavano i paletti e le armi migliori per combattere le flotte di vampiri di Kain, sapevano che erano più vicini della loro distanza, e ciò faceva si che loro fossero sempre in minoranza, quanti di loro erano diventati dei vampiri, bestie che solo la notte hanno una forza completa e quanti ancora lo dovevano diventare prima di sterminarli, ma la partita era comunque vinta a tavolino perché’ non avendo guide e non essendo come i predecessori non erano motivati a dare il meglio di se per affrontare l’ondata di guerrieri delle tenebre pronta a scagliarsi contro di loro, indifesi uomini che forse di vocazione ne avevano anche poca e visto come andavano i tempi la maggior parte di loro si stavano organizzando per scappare e salvarsi la pelle infischiandosene della popolazione, dei cari o altri, infatti un giovane Sarafan, Hilroy, fu uno sfortunato visto che scappando riuscì a incrociare Kain e l’armata delle tenebre che marciava, si nascose dietro un cespuglio e li vide i migliori guerrieri che avanzavano, i figli di Kain che con lui portavano ognino il proprio stendardo, c’era Raziel iponente al capo dei sei che ignorò il giovane ma ne aveva già sentito la presenza, i figli di quest’ultimo erano quasi tutti nelle ordine di astuzia e li proprio vicino al capo clan vi era una vampira mai vista con capelli argentati e vestiti color rosso fiamma, portava lo stendardo come una mantella a seguirla vi erano quattro compagni già visti in passato a cui al giovane furono solo citati, di cui tre erano ex alleati Sarafan, incredibile che avessero tradito anche loro, il giovane si motivò a tornare indietro, voleva almeno uccidere i tre traditori, una ragazza gli parlò molto bene di loro ma se li avesse visti non l’avrebbe più pensata così la sfortuna e che la compagna morì per mano di Zephon uno dei fratelli che gli passava d’avanti con la propria stirpe, il senso di vendetta stava confondendo Hilroy, ma non decise di attaccare mandò un richiamo dell’avvicinamento imminente dei vampiri, ma ciò significava solo mettere in pericolo altri compagni, cosa che fu, il corno del richiamo fu udito da Turel che subito si scagliò contro il giovane buttandolo contro una roccia e spezzandogli il collo, l’unica cosa che potè vedere il giovane prima di morire fu solo Turel che si avvicinava correndo, per il resto fu solo spinto e l’impatto con il masso gli fece implodere gli organi fuori dal corpo, fu udibile solo un rantolo, prima che si ritrovasse senza vita e disteso, chi vide quelle esecuzione fu una vedetta che ha sentito il suono << Dobbiamo andarlo a recuperare! >> gridò una donna ma ormai chi era in vedetta diede la notizia << Non penso che di lui rimarrà molto, se non lo ha ucciso l’implosione degli organi lo uccideranno i vampiri, non c’è molto da fare il novellino è morto >> disse la vedetta senza sentimenti, ancora gran parte dei compagni dal racconto della vedetta inorridirono, e si scandalizzarono molti solo per quello che era successo si rifiutarono di scappare da Meridian.
Intanto nelle schiere di Kain,
Malachia avendo seguito Turel ruscì a vedere la scena più orribile della sua vita, o meglio un giovane ragazzino quasi della sua età che era stato scaraventato di violenza dal futuro zio contro un masso, e vedendo lospettacolo di organi implosi verso l’esterno, non trattenne un conato di vomito << Che razza di vampira sei se rigetti solo a vedere una sciocchezza simile >> affermò lui che ormai non era debole a niente, non sapeva se rispondergli o lasciare perdere, ma optò per lasciare perdere e scappare nelle schiere con Turel che la seguì sbuffando per via del sangue che stava sprecando lasciandolo li, ma ormai cosa poteva fare il più buono del sangue era a terra, vedendo il fratello scocciato Zephon non si fece per niente sfuggire il momento di poter infastidire il maggiore << Che cosa è successo? >> chiese il minore << Niente ho solo versato sangue inutilmente si come non ho potuto neanche berlo per riaccompagnare la ragazzina >> disse lui seccato a parlarne << Il detto non dice “non piangere sul latte versato”? >> chiese lui il fratello sospirò e lo osservò << Infondo non hai tutti i torti Zeph >> disse lui ma in quel momento il minore fece un ghigno << Certo che ho ragione, ma nel tuo caso si come sei vampiro è non piangere sul sangue versato >> aggiunse ridendo malignamente e beccandosi un’occhiataccia e facendolo anche irritare << Sai non capita tutti i giorni di dare ispirazione a qualcuno per creare un nuovo detto, e poi la storia dietro è incredibile >> disse lui ridendo mentre il fratello stava avendo uno scatto d’ira per cui non ci mise mezzo secondo a saltargli addosso e iniziare a picchiarlo in modo violento usando anche il fodero della spada e fermando la marcia con Dumah, Dunah e Tauros che tifavano per Turel incitandolo a fare più violenza sul fratello minore, Xilel e Raziel che guardavano la scena indifferenti ad aitare il vampiro che stava subendo l’aggressione, Rainer e Rahab ridevano Melchiah e Malachia osservano cercando di calmarli come Saphire ma finirono solo in mezzo e quasi per farsi picchiare quindi s misero in angolo, mentre Kain invece ognorava l’accaduto solo per orientarsi, mentre i quattro vampiri ex traditori osservavano il tutto per paura di ferirsi nell’intervenire, tranne Magnus che di sua decisone voleva guardare lo spettacolo e ridere.
Kain si accorse appena in tempo che cosa stavano combinando i suoi stupidi figli, infatti nel vedere l’indifferenza di quei quattro, che invece di separare Turel e Zephon, stavano incitando la lotta ad aggravarsi salvo Raziel che non faceva niente, presto Kain si sarebbe lasciato a uno scatto d’ira contro quei sei, e di certo nessuno avrebbe voluto essere il mal capitato primo a entrare nelle grinfie del signore dei vampiri, ma quei sei non conoscevano ancora la sua furia quindi Xilel, cugini e i quattro alleati si levarono subito di mezzo per non essere trvolti dalla furia imminente di chi era alla testa dell’armata delle tenebre, infatti non ci volle quel molto sperato per fargli perdere la pazienza ed’estrarre la mietitrice d’anime << Ora finitela subito! >> disse prendendo turel per il collo dell’armatura e sollevarlo, il vampiro iniziò solo a stringersi e dimenarsi per liberarsi, ma Kain ebbe la bella idea di scaraventarlo contro una roccia non ferendolo gravemente ma facendogli male comunque mentre Zephon fu quasi mezzo impalato da un albero si come il signore dei vampiri lo gettò dal lato opposto al fratello contro la corteccia di un albero, gli altri quattro ebbero la sorte peggiore essendo che avendo la mietitrie estratta sentì la necessità di colpirli, costringendo i luogo tenenti non tanto stupidi, a fuggire da quel posto.
Furono inseguiti per una bella ora, almeno fino a quando Kain non si stufò e non andò a dormire in una delle sue tende dell’accampamento, quella cavolata fatta da quei sei ha fatto perdere tempo al’armata, e dovevano stare attenti ai Sarafan che non venissero li a cacciarli in quel momento di debolezza, i più forti vennero accopiati con chi era debole per venire meglio protetto e non rischiare gravi perdite.

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** La conquista finale, nascita di un impero, addio ai discendenti, ritorno al futuro ***


Intanto nelle tende quella mattina
Sembrò un incubo per Faustus, gli sembrava che il tempo ci mettesse moltissimo a far si che il sole tramontasse, consapevole che Xilel poteva essere ferita da un Sarafan o impalata, non poteva allontanarsi da quella tenda per via del sole, ma l’istinto di lasciare indifeso il vampiro solo per proteggere una persona che conosceva era troppo forte, e se mentre lui era li Xilel veniva assalita da Sebastian e poi uccisa?, se Sebastian o Marcus avrebbero tradito di nuovo Kain ha minacciato di uccidere lei, la sua povera piccla Xilel che non centra niente con il tradimento di uno di quei due imbecilli, non poteva pagare per loro, anzi se le fosse successo qualcosa sarebbe stato lui a tradire Kain senza importarsene delle conseguenze, ma difficile provò ad usare il sussurro << “Sei ancora sveglia?” >> chiese ma non ricevette risposta, sospirò e aspettò solo sette secondi che per lui sembrava un’ora prima di riprovare << “Ci sei?” >> chiese di nuovo ma non ricevette risposta neanche in quel momento, quindi aspettò un solo secondo che in quel caso sembrava cinque minuti di tempo << “Rispondi per favore” >> continuò ma non ricevendo nessuna risposta si avviò ad aprire la tenda ma il sole accecandolo lo fece arretrare e chiudere subito provcandogli solo un accecamento temporaneo in quel momento immaginò il peggio, si mise in posizione fetale e potandosi la testa vicino le braccia per nasconderla iniziò a mugugnare nel panico e riflette su come poteva condizionarlo così la paranoia.
Intanto Marcuus rifletteva su quello che stava succedendo, non capiva come poteva Kain dimenticare i rancori solo per lasciare spazio a questa nuova guerra, il timore che il signore dei vampiri avrebbe ucciso lui e poi gli altri quattro compagni lo faceva riflettere sul tradirlo un'altra volta, ma poi sarebbero comunque morti, ma se voleva darsi contro nel suo giudizio doveva per forza affidarsi alle scelte di colei che considerava la leader del loro gruppo, anche se lei molte volte ha detto che i leader erano altre persone, non era vero quella donna aveva il fegato, il carisma e la forza per essere il capo di quei quattro, senza di lei forse nemmeno lui come vampiro avrebbe avuto, anche se molto astuto, la consapevolezza di cosa fare lei invece gli ha dato uno scopo e forse se dalla sua parte gli darà dubbi ma anche certezze, lei gli ha fatto vivere l’avventura di affrontare gli Hylden, di capire la verità e di sicuro non era per niente comparabile al odio che provava per Kain come invece il rispetto che ha verso quella ragazza dai capelli d’argento, lui nullità con lei sembrava di non dover stare in un rango di dover essere il più forte per stare al suo fianco, c’era l’equità e di sicuro lei era ciò che si definisce un mito, lui la vide irraggiungibile all’inizio poi conoscendola vide che poteva raggiungerla vedere che lei non si pensava forte, ma viveva fianco a fianco con tutti, questa vampira non era di Kain pur la scopera scioccante, anzi non lo è mai stata, Xilel era una sua razza un suo clan, dove tutti potevano sedere a fianco a lei alla sua altezza, non era pecepibile, ma in quel caso Marcus stando vicino a lei non riusciva a leggerle la mente ne a vedere un futuro preciso, ma lui le darebbe carta bianca a occhi chiusi visto il gesto di dare un opportunità a un traditore dei propri simili come lui, con lei qualsiasi difficoltà sarebbe stata superata perché lei ha dimostrato che ciò che sembra impossibile o imbattibile un giorno esso sarà possibile.
Nel mentre del pensiero di Marcus, Magnus ancora è a confronto con se, lui era il campione dei vampiri e amava quella che era una discendente di Kain ma era comunque amava ache una consanguigna della sua nuova leader, di colei che lo ha salvato dalla dannazione nella prigione eterna e ha aiutato il suo signore Kain anche se ha fallito, lei poteva rifiutare di aiutarlo ma lo fece lo stesso, anche Kain lo aiutò in passato, era sempre a confronto con la scelta tra Xilel e Kain, se il suo signore ancora non lo considerasse un traditore di certo il campione invece d essere combattuto avrebbe scelto il proprio signore era a lui che ha giurato fedeltà, mentre invece a lei non ha giurato fedeltà ma scoprie che invece lo aveva fatto anche incosciamente essendo discendente del suo signore, però una discendenza che il signre ha rifiutato ma per quale motivo, era tutto ciò che un leader in erba cerca, ma lui ha gettato il padre nell’abisso e sterminato il clan, e poi Xilel avrebbe mille motivi per vendicarsi su Kain, ma ancora non lo ha fatto, e come se lei avesse dimenticato o lasciasse stare come se convive con questa consapevolezza, ma invece di fare quello che è ovvio opti per altre scelte rendendosi imprevedibile e unica, ma la scelta sembrava quasi ritorsele conto, ma comunque lui sarebbe stato a vedere, ma ancora combattute per scegliere tra uno dei due, ma una cosa era certa chiunque dei due avrebbe scelto forse solo Xilel avrebbe saputo capire e accettare mentre Kain poteva prenderla sul personale e far del male, o vice versa si come lui non sa leggere nell’anima della ragazzina.
Nel mentre, Sebastian era a disagio riviveva come fleshback viventi ciò che ha fatto, ed era terribile angosciato, poteva ancora una volta impedire a Kain di conquistare Nosgoth, ma a quale discapito, e vero che una volta fatta fuori Xilel, lui avrebbe avuto tempo per nascondersi ma non sarebbe batato a fermare Kain dalla sua furia e niente lo avrebbe di sicuro reso certo che qualcuno o qualcosa avrebbe tenuto lontano il signore dei vampiri dal compiere la propria vendetta, a graziarlo quella volta è stata lei ma poi non ci sarebbe stato nessuno, ma qualcosa lo soffocava sempre il dubbio che le cose si sarebbero ribaltate una volta che Kain avrebbe conquistato tutta Nosgoth, in verità ha avuto quella sensazione anche quando Xilel lo convinse a unirsi al suo gruppo e ciò gli faceva venire sempre un dubbio sul tradirla, era importante ciò che stava assistendo avrebbe potuto vedere un dramma e fare parte di una parte della storia che rimarrà impressa per il resto della durata dell’impero di Kain, di sicuro per assistera ciò sarebbe valso resistere alla tentazione di tradire i propri alleati, chissà come tutto ciò andrà a influire sul destin, e sulle redini di ciò che stava accadendo.
Giunti gli ultimi raggi del tramonto tutti i vampiri uscirono dalle tende. Le smontarono e si misero in marcia dopo una lunga riflessione dei quattro alleati si misero al fianco di Xilel in marcia con lei, mentre i luogo tenenti si schiaravano in ordine dietro Kain, e i discendenti erano a loro fianco, ma Xilel non era a fianco di Raziel, ciò faceva capire la grande differenza che vi era tra i due, Razie obbediva a Kain cecamente, Xilel dopo quello che subirà in futuro no, preferisce rimanere al pari degli alleati o dei semplici vampiri soldato, elevarsi per lei era solo un modo di essere considerata un fenomeno da baraccone, non era piacevole per lei, e ciò influiva sempre sull’ugualianza che voleva avere con gli altri senza essere considerata qualcosa in più.
Quella sera
La marcia ricominciò senza problemi i Sarafan sembravano non averli notati, ma in verità loro erano incasinati di pensiero non riuscivano a coordinarsi a capire ma comunque era deciso si sarebbero tutti lasciati morire in quella fortezza a Meridian e non vi era discussioni, e osservano i vampiri avvicinarsi, quando Kain fu li d’avanti fece un discorso << Signori oggi ritentiamo un attacco fallito molto tempo prima >> disse lui voltandosi nella schiera e tutti lo ascoltavano, << Ma ormai il guardiano del pilastro del tempo e il signore dei Sarafan sono morti quindi oggi sono certo che la vittoria sarà nostra! >> esclamo e subito i vampiri si incitarono << Oggi è il giorno in cui l’impero delle tenebre nascerà >> continuò e sutti giù iniziavano ad applaudire << Oggi è un giorno che non dimenticheremo, ma domani sarà un giorno che il mondo non dimenticherà! >> disse e poi tutti iniziarono a urlare e alcuni a fischiare come allora disse una frase che si sperava stavolta fosse di buon auspicio << E ora ricordate! Fino a quando uno di noi è in piedi siamo una legione! >> gridò e in quel momento urla e fischi dei clan di vampiri divennero udibili anche ai Sarafan che barricati nella loro fortezza si preparavano ad attaccare solo con gli arceri e delle botti di acqua e olio bollente, non notarono nemmeno Rahab e i propri figli attaccarono dall’acqua uccidendo le vedette di terra e tingendo le acque di rosso, solo pochi riuscirono a capire lo sventurato destino che li aspettava e in massa stavano correndo fuori e ciò permetteva ai vampiri acquatici di prenderli e trascinarli in acqua con tonfi rumorosi che avvertivano gli altri che pur provando ad attaccare finivano al interno dell’acqua e prima di soffocare i vampiri aprivano uno squarcio nelle gole, mentre gli Zephonim sterminarono le sentinelle dai palazzi alcuni gettandoli a terra altri semplicemente facendoli implodere con la magia “implosione” mentre atri ancora gli veniva succhiato via il sangue inutile accedere il fuoco di vedetta, venne il turno di Dumah e Turel  che caricarono con le loro schiere le mura sfondandole e di sicuro sovrastando chi vi era dietro, Raziel fu un attimo pacato ma fu subito tra coloro che assaltavano, Melchiah nelle retrovie pensava a non far scappare nessuno, insieme a lui vi erano Rainer e Malachia ad aiutarlo nel compito oltre che i membri del suo clan, con Turel e Dumah vi erano Dunah e Tauros, mentre Saphire aiutava a sterminare arceri e sentinelle con gli Zephonim, Xilel senza i suoi alleati che aiutvano gli assalitori e le retroguardie, stava con Raziel e insieme stavano marciando verso la sala centrale dei guerrieri per conquistare, con loro vi era anche Kain che osservava le mosse dei due sembravano assomigliarsi in strategia e in altro, ma sapeva che vi era la sua differenza anche in ciò che vedeva, il loro assalire le vittime e lo stile di lotta era diverso ma entrambi basato sulla stessa tecnica la tattica, l’attenzione, lo studio dello spazio, lo studio del cordinamento ma il modo di colpire è diverso, ma etrambi avevano la loro eleganza.
Presto si ritrovarono nella sala con un solo Sarafan ad aspettarli, Drawhart era li ma non per lottare contro Raziel e neanche Kain, ma con Xilel, la osservò sapeva di dover affrontare il signore dei vampiri e uno dei suoi figli, ma ciò che desiderava di più era la rivinciata sulla vampira dai capelli d’argento, allora Xilel capì chi era quel ragazzo << Mi devi la rivincita alle torri >> le disse ma finse di non aver sentito << L’unico nemico che combatterai sarò io >> disse Raziel intromettendosi << Tu non sei nei miei interessi ma lei si >> disse indicando la vampira e lei sbuffò << Davvero vuoi scontrarti contro di lei? Sai sarebbe capace di farti implodere in minor tempo di quanto io possa sconfiggerti >> disse lui scerzandoci e lei gli diede una gomitata per gioco, mentre il Sarafan non trovò divertente la cosa ma decise di affrontare Raziel invece che il target scelto da lui.
Raziel studiò il suo avversario mentre lui si gli girava intorno scrutandolo per capire dove avrebbe attaccato, entambi cocentrati l’uno sull’altro per capire chi dei due avrebbe fatto una mossa falsa per iniziare lo scontro e far si che l’altro si determini il vincitore, ma la brama di voler sfidare Xilel fece commettere a Drawhart l’errore che avrebbe pagato caro, attaccò per prima Raziel non contando la difesa che lui ha eretto, infatti non ci volle molto a respingerlo e andargli adosso mentre il Sarafan cercò di rotolare da un lato ma il vampiro gli fu subito adosso e lo colpì violentemente il giovane non morì ma capì che ancora non era all’altezza di affrontare un avversario come Xile, o Raziel e fu così che venne catturato ma non vampirizzato, osservava dal cima della fortezza i compagni cadere o essere vampirizzati, ma lui pensò che morire combattendo fosse più onorevole di ciò che stavano facendo vedere i tre vampiri a lui, tutto finì e Drawhart allora si scosse gettandosi in acqua e fingendosi un cadavere si fece porare via dalla corrente del fiume.
Nel istante in cui il Sarafan cadde Kain, Xilel e Raziel uscirono vincitori Nosgoth era loro e ora l’impero di Kain aveva preso forma ciò che rimaneva da fare era di comandare la servitù dai pilastri, infatti per erigere un regno toccava costruirlo, ci sarebbe stato molto da lavorare e ancora per Xilel non era il tempo di tornare al suo tempo con i cugini e quindi un altro po’ di tempo lo avrebbero sprecato ancora li ad aiutare Kain a erigere il regno.
Non avendo subito grandi perdite dovevano solo fare si che il popolo schiavo sia sempre sotto dominazione vampirica, ciò ha creato in quei anni le varie ribellioni e Drawhart si stava solo preparando al ritorno per sconfiggere Xilel, ma non sapeva quanto lontano fosse quel momento pur il giuramento di vendetta.
Dopo qualche anno vi sono i pre-addi
Prima di ripartire per il futuro Xilel e cugini comunicarono il fatto che volevano ripartire per far perdere tempo Kain decise per far perdere tempo e far rispensare ai dieci guerrieri sulla scelta, ormai c’era poco Baby Dunah era triste di ciò, le piaceva ascoltare le storie del futuro della Dunah del futuro, però allo stesso tempo la piccola le doveva venire, ma Kain invece voleva sfruttare la piccola ma se non fosse bastato avrebbe dovuto decidersi a confessarsi a Xilel.
Quella sera infatti durante i festeggiamente Kain cercà di passare con la vampira dai capelli d’argento il maggior tempo possibile, voleva che quella notte fosse infinita e che gli dasse il tempo di trovare il coraggio, allo stesso tempo vedeva la giovane divertirsi e essere felice, vi erano le migliori donne dei clan e soprattutto i migliori servi e sangue in abbondanza, per come la vedeva Kain di sicuro gli altri avrebbero accettato di non partire ma Xilel non era facile da corrompere, la piccola Dunah fece la sua sceneggiata ma non funzionò alla perfezione allora decise di prendere Xilel da parte con un calice di vino e la condusse nel miglior luogo della magione.
Trovandosi li guardarono la luna e le mille stelle di quella sera << Questa serata è magnifica non pensi Kain? >> chiese lei sorridendo lui annui << Ma non è l’unica cosa magnifica qui >> le disse << Mi lusinghi lo sai >> disse ridacchiando, << Sai ancora non ho preso bene il fatto che tu voglia andartene >> disse tirando in ballo il discorso <> disse lei << Allora sbrigali da qui dal mio impero >> le disse supplicante << Non posso, sono cose molto urgenti che richiedono la mia presenza >> gli disse freddamente ma il signore dei vampiri scosse la tessa e cercò di mettersi a nudo << Anche io necessito di te qui con me, al mio fianco >> insistette << Io necessito ancora che tu sia qui, Xilel stai con me io posso offrirti un futuro sicuro, noi potremmo governare su Nosgoth >> le disse non confessandosi << Dominare Nosgoth non è nei miei interessi principe delle tenebre >> rispose con toni freddi e disinteressati << Allora fallo per il mio cuore malato della tua presenza >> le disse << Non ti ucciderò più e accetterò qualsiasi cosa ma ti prego non andartene >> continuò a dirle lei poteva solo sospirare e chiudere gli occhi immaginarsi come regiana di Kain ma ricordandosi di ciò che farà in futuro non riesce a concepire di diventare una regina << Per te farei qualsiasi cosa pur di impedire la tua partenza >>  le disse la promessa peggiore che poteva proporle, tutti e due sapevano che non l’avrebbe rispettata e ciò dava motivo in più al rifiuto di Xilel allora lei dovette sospirare ancora e inventare una sorta di promessa << Kain lascia che io finisca questi affari urgenti, e pensi a tutto questo un giorno tornerò da te e allora ti darò una risposta certa sui miei veri sentimenti >> disse lei deludendo il vampiro, lei sparì da li come aveva seguito il vampiro, ormai l’alba si avvicinava e Kain deluso non volle andare a salutare la vampira dai capelli d’argento.
Ognuno dei discendenti dei futuri clan diede l’addio ai loro genitori andò nella macchina tessitrice del tempo, il trriste addio rimarrà nei loro ricordi come la grande avventura vissuta in quel tempo e la cultura fatta li che li fece aspirare a nuovi obbiettivi forse mai pensati nella loro esistenza.
I cugini videro i clan dei padri prendere forma, vedere come all’inizio non andavano bene le cose e la fatica dimostrata dai genitori per gestirla li spronò nel futuro Tauros e Dunah a creare dei clan propri mentre Saphire e Rainer volevano ancora cercare una risposta su cosa fare in futuro, ma Rainer voleva ancora diventare un maestro della magia oltre che la tattica, forse voleva perfino viaggiare però troppi preggetti erano quindi doveva di sicuro combinarli o rimandarli, mentre Saphire aveva per ora l’obbiettivo di capire davvero cosa avrebbe fatto, o chi sarebbe diventato, Malachia aveva deciso di voler rimanere con Josesh e imparare le arti delle cure ciò le avrebbe fatto continuare il viaggio con Xilel e i suoi compagni.
Per quanto riguarda Xilel una volta che saranno trascorsi gli anni giusto aveva in mente di tornare nel futuro solo per vedere se è riuscita a salvare Raziel dal suo destino infame.
Invece Faustus aveva in mente di seguire Xilel qual’unque cosa avesse deciso di fare, forse avrebbe voluto chiederle la mano ma ancora sentiva che era presto per una tale richiesta già averle dichiarato i sentimenti era difficile, poi poteva cambiare idea in qualsiasi momento.
Sebastian e Marcus erano ancora come chi legge la storia vuole sapere veramente come continuerà lo spettacolo, capire se potrà vedere altre avventure o davvero potrebbe finire così in modo deludente e senza forse un finale, o pure d’avverlo l’autrice avrebbe avuto reclami per ciò che scriveva, o se la gente l’avrebbe criticata in negativo e in fine fatto una petizione per far chiudere la sua pagina, di sicuro se lo faranno loro due saranno i primi a metterci la firma.
Magnus invece aveva la convinzione di volere nella propria vita Dunah, e ciò gli dava ancora maggior forza per affrontare il padre di lei per poi chiederle la mano.
--------------------------------------------------------------------------
Dialogo tra0 Whitrose21 e i personaggi coinvolti in Descendants of the clan's story:
Xilel: Bene così questa storia è finita giusto?

WR21: Si, comunque è stata una avventura non credi?
Faustus: Se ci hai fatto penare...
Kain: E poi mi hai fatto andare in fried zone! 
WR21: Comunque ringraziate i lettori perchè hanno perso tempo per leggere questa cosa
Xilel e cugini: Grazie a tutto il pubblico
WR21: Comunque nei saluti finali ringrazio i lettori
Sebastian: Spero vivamente che aprano una petizione per chiudere la tua pagina

 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3813306