Gijinka Pracatinat High School

di Kontenytore
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La cricca della Mezzanotte ***
Capitolo 2: *** Mean Girls VS Pink Ladies ***
Capitolo 3: *** Cyberbullismo ***
Capitolo 4: *** La prova dei Vampiri ***
Capitolo 5: *** Il viaggio Lungo Atteso con All Might ***



Capitolo 1
*** La cricca della Mezzanotte ***


CAPITOLO 0 - ARRIVA TODOROKI

Era una calda e piovosa mattinata di settembre, e Todoroki aveva in mente un piano malefico. Lui, in teoria, sarebbe dovuto essere uno degli studenti della Gijinka Pracatinat Highschool, che tra meno di un mese sarebbero andati a Pracatinat in gita. Ma allora...perché Todoroki quella mattina calda di settembre si trovava già di fronte all'Hotel Pracatinat...? 

-----TIME SKIP: 1 MESE DOPO...------

Una calda e piovosa mattinata di ottobre, Diamonds Droog si svegliò dal suo pisolino notturno. Ciabattò con le sue ciabatte lucide (erano scarpe perché era un ragazzo elegante) fino alla cucina, dove attivò la macchinetta del caffè (ottimo caffè mattutino!) ed alzò la serranda. 

“Che giornata del cazzo.”

Dopo aver scolato e bevuto il suo caffè mattutino, Diamonds Droog (also conosciuto come D.D, ovvero Dodo) cominciò a preparare le sue cose per il primo giorno di scuola: essì, oggi iniziava il suo primo giorno alla prestigiosissima Gijinka Pracatinat High School! La scuola non era a Pracatinat, ma a Chicago, ma si chiamava Pracatinat perché si era soliti andare in gita a Pracatinat. Diamonds Droog corse verso la fermata del pullman, ma con classe, dopo essersi ingelatinato per bene i capelli per non sfigurare con la sua cricca (della Mezzanotte, così si chiamavano, perchè stavano svegli fino a mezzanotte); già i bulli spesso li prendevano di mira perché indossavano i fedora, e gridavano loro “incel!” chiudendoli negli armadietti. Maledetti bastardi. Diamonds Droog salì sul pullman (il 64). Lì lo aspettava il suo migliore amico, Clubs Deuce, detto Clubs Patrick.

“Eihl’à fratellone!”
“Stai zitto.”

Nonostante fossero tutti degli incel, Diamonds Droog era il più incel di tutti (tanto che aveva ormai adottato come titolo ufficiale Re Degli Incel). Dal fondo dell’autobus sentì la voce di uno dei ragazzi della scuola. “Incel!”

“Non ascoltarli fratellone, ti giuro che non sei un incel anche se tutti ti chiamano Re Degli Incel.”
“Vuoi fare silenzio, Clubs Patrick? Non ti sento! Ho le cuffiette. Sto ascoltando una canzone dei Cure!”

“Fammicela ascoltare pure a me”
“No”

Clubs Patrick sospirò.

Arrivarono in classe e si sedettero di fronte ai loro soliti amici che già li stavano aspettando in classe, o forse erano già in classe ad aspettare, non necessariamente stavano aspettando loro. Così è il mondo degli incel.

Gli altri due membri della gang che erano lì ad aspettarli erano Hearts Boxcars, “il ciccione”, anche detto “lo smilzo” oppure “quello dell’intervallo”, e Spades Slick, detto “il guercio” perchè aveva le cataratte. I quattro si sedettero in quadrilatero, pronunciarono il saluto segreto degli incel (non posso descriverlo perchè non lo conosco perchè non sono un incel, però le donne le odio comunque), e iniziarono il loro discorso mattutino. Ma passiamo ad altro.

La giovine Hobbit entrò in classe in ritardo (come al solito) inveendo contro il 2 (autobus) come tutte le mattine ed ignorando il professor Griffin che aveva già iniziato la sua lezione di agricoltura. Il Guercio le lanciò un’occhiata, esattamente una, perché era guercio. Una bella hobbit, la ragazza.

La ragazza dalle calze porno corse a sedersi al suo solito posto vicino ai suoi due migliori amici: Gamzee Makara e Lancer Undertale. Battè loro un doppio cinque e si spaparanzò alla sua scrivania, ignara delle occhiatacce che stava ricevendo non solo dal guercio (sennò sarebbe stata una) ma anche dal temibile professor Griffin. Con lui non si doveva scherzare. Non si fotte coi Griffin, diceva sempre lui.

Tutti gli altri (che verranno introdotti dopo) erano già ai loro posti quando il professor Griffin esordì con una frase che mandò la classe molto numerosa in tilt:
“Ragazzi, tra due settimane andiamo in gita.” ed infine, tra una risatina sua classica e un’altra, disse la parola magica. “A Pracatinat.”

La fine. Tutti gli studenti saltarono in aria simultaneamente, urlando, stramazzando, starnazzando, e tirando tutti i loro possedimenti per aria con fare celebratorio. Nessuno ci credeva: finalmente un’altra gita a Pracatinat!

Non era un avvenimento poi così raro alla fine, quindi il festeggiamento poteva sembrare bizzarro se visto da un agente esterno. La classe infatti andava in gita a Pracatinat circa ogni tre settimane. L’agente esterno che osserva una situazione del genere con confusione però sicuramente non è mai stato a Pracatinat.

“Che figaaaata, motherfuckers…” esordì il signor Makara ancora sciolto sulla sedia.
“Minchia!” disse la giovane Hobbit, che guardò l’agente esterno e disse “Il mio nome è Lucrezia Da Vinci, ma tu puoi chiamarmi Yu. Probabilmente vi starete chiedendo come mai Pracatinat sia una figata; bè, ecco perché Pracatinat è una bomba.”
La giovane hobbit iniziò ad avere un flashback, accompagnato da “Dirty Little Secret” degli All American Rejects in sottofondo.

“Pracatinat è una bomba per il semplice fatto che tutti fanno bordello e festa pazza! Sono cinque giorni di pura adrenalina, dove tutto può succedere e tutti possono fare qualunque cosa. E’ come una pubblicità del panettone, a Pracatinat puoi fare di più, eh heh heh heh heh heh. Hahahaa…..”
Il flashback si interruppe bruscamente quando una capsula spaziale irruppe attraverso la finestra della classe. Dalla capsula uscì un ragazzo alto, muscoloso, coi capelli neri sparati verso il basso (piastrati), il quale esordì con una semplice frase che aumentò lo sconvolgimento pazzo della classe isterica pazza:
“Ciao, il mio nome è Emo Goku, e sarò il vostro nuovo compagno di classe”
Un ragazzo alto, muscoloso e con i capelli neri sparati coi ricci all’indietro si alzò dal fondo della classe (dove stavano i delinquenti come lui) e gli puntò un dito contro con fare accusatorio, l’altra mano stilosamente infilata in tasca in modo casual e cattivo.
“E tu pagherai i danni alla finestra.” disse con voce profonda.
Tutte le ragazze della classe applaudirono al loro Bel Fusto, Jotaro Kujo, il quale disse la sua solita catchphrase: “Ma pensa te…”

Un ultimo ragazzo muscoloso, alto e coi capelli neri sparati a sfera si alzò dall’altra parte del fondo della classe, iniziò a correre sui muri e fece parkour sulle teste dei suoi vicini di banco, fece una piroetta sulla testa di Lucrezia la giovane hobbit (la quale reagì in modo strano) e fece un triplo salto carpiato atterrando davanti ai piedi scalzi di Emo Goku, quasi sul punto di annusarli. Ci fu una lunga pausa.

“Il mio nome è Rock Lee.” disse il ragazzo, e poi tornò al suo posto.

Peter Griffin (il professor Griffin) intanto si scassava. Erano proprio dei ragazzi vivaci, epici e anche un po’ simpatici. Un po’. Peter disse, “Wow, è proprio come quella volta in cui feci parkour per scappare da Arno Dorian di Asssassin’s Creed Unity!”

Peter ebbe un rapido flashback in cui si ricordava del fatto: Peter, vestito da Ezio Auditore di Assassin’s Creed 2, correva per le strade di NYC scappando da Arno Dorian, il quale brandiva un vecchio fucile. “Ridammi le mie piume (oggetto collezionabile in Assassin’s Creed 2, NDT) mi servono per il mio cuscino!!!”
I ragazzi, dopo la lezione del professor Griffin, si dispersero nel cortile per fare pranzo (era una lezione extracurricolare di circa quattro ore). La piccola Hobbit (Lucrezia) andò a sedersi nel suo solito posto, accanto ad un albero sotto il quale crescevano dei grossi funghi, grossi abbastanza da coprirla dagli occhi dei malintenzionati che credevano avesse le calze porno. Infatti non notò neanche che sopra al fungo si era seduta la sua amica d’infanzia Cirno Bartucci, la quale stava mangiando una pizza congelata non ancora scongelata. Questa era un’abitudine che, a detta di Lucrezia, aveva preso da brutte conoscenze, di nome Simon Bellamy.

Nel mentre, dall’altro lato del cortile, pranzava con tranquillità serena un bravo ragazzo, il classico ragazzo che tutti definirebbero un vero pezzo di pane, un ragazzo davvero gentile, buono, e dall’aspetto cordiale e anche un po’ simpatico. Così pranzava in silenzio Brian May, ascoltando i suoni della natura. Vicino a Brian May era seduto il suo migliore amico, dall’aspetto quasi pacato quanto Brian ma dall’atteggiamento più pacato per un fattore di 10. Questo ragazzo aveva i capelli lisci, pettinati e gellati, e indossava un abito molto molto elegante. Anche se il suo aspetto era particolarmente elegante, il cibo che mangiava era abbastanza grezzo: un panino ordinato da un fast food lì vicino. Questo ragazzo infatti non era altro che il gran Reviewbrah. I due amici chiacchieravano del più e del meno, ma soprattutto del più (la gita a Pracatinat).

Sotto l’ombra del muro della scuola, intanto, si riuniva un gruppo spaventoso (a detta di tutti), i veri emarginati della scuola, i veri cattivi. In ordine, sedevano sul prato un ragazzo basso ma estremamente muscoloso, dalla chiara composizione corporea appartenente alla prole degli antichi emigrati siculi (ovvero provenienti dalla Sicilia, regione dell’Italia Meridionale, anche detta Mezzogiorno.); accanto a lui beveva un frappè un giovane cicciottello, che a dire la verità non era cicciottello ma veniva tradito dal suo viso rotondo e sferico, con il trucco rosso attorno agli occhi; infine, un bel ragazzo, diverso dagli altri due ma comunque diverso dalle masse, dal fare carismatico e un sorriso rassicurante. Erano i tre che si vociferava fossero vampiri: Glenn Allen Anzalone (detto Danzig), Gerard Way (detto Gerard Way o Party Poison) e Stefan Salvatore (detto Despacito). I tre condividevano una pizza scongelata.

E lì, tutto solo soletto, un ragazzo che piangeva. Chi era? Era un ragazzo magrolino, con la barbetta, indossava un maglioncino nero e dei jeans, un po’ come steve jobs (riposa in pace steve jobs). Piangeva mentre mangiava il risotto con le erbette e delle fettine panate, e piangeva perchè aveva appena visto un film brutto… Alex l’ariete. Il nome di quel ragazzo? Ma che ve lo dico a fare, ragazzi… Era Karim Musa, soprannominato Yotobi (da sè stesso)! Vicino a Yotobi però c’era qualcuno (quindi non era solo soletto ho cambiato idea).... Accanto al piangente ragazzetto di nome Yotobi, vi era seduto un ragazzo chiaramente troppo anziano per essere ancora a scuola, ma si sa com’è il sistema scolastico, a volte ti bocciano, a volte no. Il ragazzo era intento a parlare con Yotobi, o meglio, con se stesso, perché Yotobi era impegnato a piangere nel risotto, e non era assolutamente intenzionato ad ascoltare le urla al limite della follia del ragazzo accanto a lui, che discuteva con foga di politica, in particolare di Berlusconi. Il ragazzo era, o meglio, l’uomo era un certo Dario, o Dario Maverick, come lo chiamavano i suoi amici. Dario tuttavia di amici non ne aveva più, perché aveva passato un paio di anni chiuso in un bunker sotterraneo (di sua spontanea volontà). Ma passiamo al dunque, ovvero ciò che stava accadendo nel centro della piazza del pranzo.

Piccola premessa: il pranzo scolastico avveniva sempre in questa piazza, la cosiddetta piazza del pranzo, chiamata così perchè tutti ci pranzano. Ma veniamo al dunque.

Due gruppi di ragazzi stavano litigando con grossa e ampia foga: i due gruppi più temibili della scuola: il temibile gruppo dei CHAD contro il temibile gruppo degli INCEL!!!!

I chad erano un gruppo di ragazzi temuto da tutta la scuola, infatti erano soprannominati i temibili Chad. Il capo del gruppo era, per l’appunto, dottor Chad. Gli altri erano: un ragazzo vivace, molto arancione, esperto di arti marziali e di gormiti: Gabriel. Vi erano inoltre un ragazzo massivo, un vero manzo (o dovrei dire un vero equino?) di nome Equius; infine, il più chad di tutti, superato solo da dottor Chad a causa del suo nome fitting, un ragazzo muscoloso, vestito in modo succinto ma gaio, rosa e viola, capelli biondi a caschetto: He-man.

“Arrendetevi, Incel di merda! Non ce la farete mai a cuccare a Pracatinat! Abbandonate ogni speranza! Saremo noi Chad che polverizzeremo le fregne alle ragazze durante tutto il corso della gita e voi non potrete fermarci perchè noi abbiamo al nostro fianco il potere di Greyskull!” esclamò He-man, chiamato dagli amici Youtubo Anche Io, o semplicemente Youtubo.

A fare da arbitro c’era un ragazzo strano, a metà tra l’incel ed il chad. Egli aveva infatti la classica corporatura da Chad, e anche l’atteggiamento di chi ha non più di quattro neuroni funzionanti; tuttavia il ragazzo era talmente abominevole che non cuccava neanche morto. In piedi, tra le due masse di litiganti, spiccava come un palo arancione in mezzo ad una bufera: il suo nome era Omid. Omid ridacchiava mentre guardava le due gang, senza ben capire cosa stesse succedendo.

Uno dei quattro incel, il più basso (se vi ricordate era il ragazzo chiamato Clubs Deuce, o più semplicemente Clubs Patrick, quello che all’inizio voleva ascoltare la canzone dei Cure ma gli era stato negato), Clubs Patrick, prese la buccia della banana che stava mangiando e la lanciò nella direzione dei piedi di uno dei chad (infatti lui di piedi ne sapeva, se capisci ciò che intendo…) e uno dei chad (in questo caso era Gabriel), provò a metterci un piede sopra in segno di sfida, ma la buccia era svanita senza lasciar traccia..!

Infatti, lì vicino era un’assurda coppia di individui bizzarri, che avevano sottratto la buccia del giallo frutto dalle grinfie dei piedi nudi di Gabriel. Uno era un po’ bassino, relativamente arrabbiato, e aveva un po’ l’aria da incel. L’altro era grosso, testone, e aveva un po’ l’aria da chad. Erano il duo pazzo più conosciuto della scuola: erano l’AVGN e Donkey Kong, amici per la pelle accomunati dalla loro passione per gli abiti da ufficio e le penne nel taschino!

Spesso in molti confondevano Donkey Kong, con il suo aspetto vagamente scimmiesco, per un altro...coso, alto quanto lui e sempre pronto a rubar banane. E mangiare banane. Specialmente durante le occasioni speciali o formali, come le lezioni del professor Griffin o del professor Mercadini, uniche lezioni in cui nessuno osava proferir parola perché il professor Mercadini era troppo bravo. Il ragazzo era il fratello di un altro ragazzo non ancora introdotto, amico di Glenn Allen Anzalone, o più semplicemente Danzig, e questo ragazzo era conosciuto come Doyle, il vegano infernale.

All’improvviso, da un portale lì vicino, comparse un uomo pelato, buffo, e divertente.

“Dove sono finito?”, chiese Claudio Bisio.

 

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Capitolo 2
*** Mean Girls VS Pink Ladies ***


“Dove sono finito?”, chiese Claudio Bisio.

“Ma che domande, sei alla prestigiosa Gijinka Pracatinat High School!” rispose ridacchiando Diamonds Droog.

“Ah, quindi siamo a Pracatinat?”

“No, siamo a Chicago. La scuola si chiama così perché andiamo spesso a Pracatinat.”

“Ah ok. Quindi non siamo a Hollywood?”

“Perché dovremmo essere a Hollywood scusa?”

“Mi avevano detto che questo portale mi avrebbe portato a Hollywood. Devo essere nel nuovo film di Stewart Little.”

“Tu? In un film di Stewart Little?”

“Già, sarò il protagonista. É un reimagining. Si chiamerà Stuart Bisio.”

“Ah, ok.”

In quel momento giunse uno dei professori, di nome Coli, in realtà di cognome Coli, non importa. Era Sergio Coli.

“Basta con questo baccano! La ricreazione è finita! Bastardi! Andate a casa!”

E tutti andarono a casa.

 

Il giorno dopo, si svegliò di buona mattina un ragazzo con i capelli un po’ lunghi, molto secchi, molto castani e soprattutto molto noiosi. Il ragazzo era un incel, ma non faceva parte del gruppo degli incel, era solo un incel senza amici. E infatti non ne sentirete più parlare, perché alla scuola Gijinka Pracatinat Highschool non ci andava nemmeno, ma tenete a mente questo nome: Smaugbo.

In una casa di legno lì vicino si sveglio di brutta mattina una ragazza allegra, gioiosa, e totalmente bagnata da testa a piedi nudi. Infatti aveva dormito nella sua vasca da bagno, piena d’acqua, con un cuscino sotto la testa, pieno d’acqua. Questa ragazza bagnata faceva di nome Feferi Peixes. Dall’altra stanza, ovvero la stanza da letto, giunse la voce di sua sorella maggiore: era proprio Meenah!
“Dai ci sbrighiamo”
“No voglio stare ancora a bighellonare nel bagno scusa”
“Ok io inizio ad andare.”

E Meenah andò, spargendo terrore per le strade. Infatti giravano le voci che quella ragazza fosse davvero esplosiva, e nessuno si fidava ad avvicinarsi più di tanto (battuta con il gioco di parole mina-bomba)... Queste voci iniziarono a spargersi perchè Meenah ha le treccine, i capelli tinti e i piedi nudi. Insomma, una ragazza zingara e/o alternativa.

Passeggiando per le strade di Chicago Meenah incontrò la sua migliore amica: Avril Lavigne!
“AAAAAAAAAAAVRIIIIIIIIIIIIIIL!!!!!!!!!!!”

“Oh, ciao, cara… Come te la stai scassando oggi?”
“Sai sempre cosa dire per farmi sorridere Avril, sei proprio la mia girlfriend!!!”
“Oh ma la smetti”

“Dai vabbe. Andiamo a scuola XD”

Fuori da scuola beccarono la gang dei bulli (i Chad ma cattivissimi), che in pratica erano il fratello di Doyle (quello che non avevamo ancora introdotto!), che di base era un bravo ragazzo ma i suoi capelli blu e la sua tendenza a voler convertire tutti al cristianesimo con la violenza gli conferivano un’aura da bastardo. Il suo migliore amico era invece un vero Bullo: il suo nome era Mattia, il Bullo. Era talmente bullo che ormai tutti lo chiamavano solo Mattia Il Bullo, e pare che andasse in giro, con i suoi vestiti neri da skater (tra cui la catenina appesa ai pantaloni neri larghi strappati, il cappellino con il teschio e la maglia degli Slayer) a fare lo sgambetto a quelli che mangiavano nella piazza del Pranzo, facendoli cadere nelle pozzanghere. Una volta aveva fatto cadere John Deacon, la persona più brava della scuola, e da quel momento era stato soprannominato proprio Mattia Il Bullo.
Il bullo finale (detto anche Final Bullo per la sua posizione da terzo bullo) era il bullo più potente del gruppo, probabilmente. Era così potente che comparve dalle ombre dicendo “il nome del primo bullo era Jerry Only, anche detto Gerald Caiafa.”. Quest’uomo oscuro era alto, possedeva un lungo naso a forma di triangolo rettandolo e indossava una tunica di pelle vera, per dimostrare il suo odio nei confronti dei vegani. Quest’uomo era il solo e unico Ganondorf Legendofzelda (anche detto Alberto Coli). Ganondorf si abbassò a terra, fece una capriola in avanti, e poi si rialzò da terra.

“Il mio nome è Ganondorf, non dimenticatevelo, pollastre.”
Poi provò a fare una capriola all’indietro da in piedi, ma cadde e si fece male.
“Ahhh, mio padre Sergio Legendofzelda sarà proprio arrabbiato con me”

In quel momento arrivò giustamente l’ambulanza, ma non tanto perché Ganondorf si fosse fatto male, ma piuttosto perché dopo essere caduto, pochi secondi prima di dire “mi sono fatto male”, lo aveva colpito una palla da baseball che veniva lanciata a molti chilometri di distanza dalla stella ruggente e brillante e luminosa del baseball, che andava proprio in quella scuola, la Gijinka Pracatinat Highschool: era proprio Leon Kuwata, detto John F Kennedy.
“Deh bimbe, come ve la paaassate.”
“s”

Intanto in una scena lontana si svegliò Clubs Deuce, anche detto Clubs Patrick, da sotto un ponte di baracca, perché aveva un segreto, e quel segreto era proprio che era povero! Povero Clubs Patrick...e povero anche il chilometro.
Clubs Patrick, detto “Clubs Patrick Il Barbone”, si lavò i denti con uno spazzolino fatto di cavi ethernet tagliati e andò a scuola, quando all’improvviso si risvegliò il suo tunnel carpale.
“Non andare a scuola oggi, Clubs Patrick Il Barbone” disse il tunnel carpale di Clubs Patrick Il Barbone.
“Ahia” disse Clubs Patrick.

A scuola arrivarono tremila persone oggi. Alla prima lezione di mattinata, geografia, insegnava il professor Billie Joe Armstrong. Era vuoto il banco direttamente davanti alla cattedra, perchè quel banco era prenotato da una ragazza simpatica che stava per arrivare, la cosiddetta cocca del professore, e la vittima numero uno del temibile Mattia Il Bullo. Questa ragazza era una delle amiche della giovane Hobbit alternativa incontrata nel primo capitolo, Lucrezia. La nuova ragazza che sto introducendo aveva un nome molto particolare, datole perchè in casa sua ci sono delle lampade con delle luci che illuminavano le stanze. Il suo nome era Lucilla Pandalovesvodka.

La ragazza era molto simpatica, ma soprattutto emo, motivo per cui Billie Joe Armstrong, che era un figo di professore, un manzo, un vero ragazzo alternativo degli anni 90, uno di quei professori simpatici con i tatuaggi, l’aveva presa sotto la sua ala punk da figo. Un vero figo, tanto che nessuno era mai assente alle sue lezioni, c’era anche una ragazza un po’ cicciotta, curvy diciamo, con i capelli biondi, molto carina, che sto introducendo perché sarà il love interest del prossimo arrivato in classe, un grande amico di PandaLovesVodka, un ragazzo che faceva videogiochi nel tempo libero, di nome Zizou Monoe, single. La ragazza cicciottella comunque era Pochaco Super (di cognome). Arrivarono entrambi, a dire la verità, e arrivarono simultaneamente in modo perfettamente coordinato, come se avessero giocato al dance dance revolution insieme per sconfiggere una coppia di mostri giganti. Un po’ come una volta era successo a Shinji e Shinji Due, entrambi alunni della classe di BJA.

Intanto Grusso Obesotti stava continuando a mangiare. Ma non è questo il punto. Arrivò in classe il professor Geronimo, che doveva parlare con il prof BJA, di cose importanti da adulti (in verità dovevano parlare della gita imminente a Pracatinat).
Tutta la classe, compreso Kakyoin, rimase in silenzio ad origliare, e che cosa venne fuori? Che avevano spostato la gita??? No, dai.
“Ragazzi vi devo dire una cosa.” disse Billie Joe Armstrong accendendosi una sigaretta.

“La gita è stata spostata?” disse Kakyoin. Che non stava mai zitto. Perché aveva la bocca molto grande.
“Sì...la facciamo…” BJA tirò la sigaretta fuori dalla finestra. “Dopo domani.”
Sulla faccia di Kakyoin si estese un sorriso lungo quanto il fiume Rio, mostrando tutti i suoi denti bianchi quanto la luna della terra, e dall’emozione scivolò su una buccia di banana e si ruppe una costola, ma dall’angolo opposto della classe sbucò Josuke Higashikata 4 che gliela curò subito, quindi nessun problema.
Intanto tutta la classe stava urlando dalla gioia, cazzo, dovevano prepararsi per la gita in così poco tempo ma ne sarebbe ultimamente valsa la pena!!!!!

“E va bene, e va bene. Niente più lezione per oggi.” BJA era un ganzo che sapeva sempre quando era ora di fare lezione e quando di pranzare.

Tutti gli studenti si appropinquarono nella piazza del pranzo. E niente, fa già venire l’acquolina in bocca così.

Jotaro Kujo fumava in un angolo, esattamente dove era caduta la sigaretta di Billie Joe Armstrong, che era rinomato per sprecare tutte le sue sigarette appena accese. Jotaro Kujo non si faceva fregare così.

Davanti ai suoi occhi però si parò una scena che avrebbe voluto evitare di vedere: arrivavano le tre ragazze più popolari della scuola. Erano la creme de la crema, il top del kek, il der del potaro, erano bellissime e tutti le conoscevano come Mean Girls. Erano tre ragazze che erano diventate famose in giro per la scuola per essere estremamente ricche, e i drammi con loro non mancavano mai, essendo anche nominate Drama Queens e non per aver vinto alcun premio ad alcuna recita. Anche se in realtà le recite le organizzavano loro stesse, e vincevano sempre, ma non premi particolari (solitamente biglietti per la sala giochi dello stabilimento hotelistico di Pracatinat.). La prima, la viola, vestiva sempre di rosa, ma in realtà anche molto di viola, con troppi glitter ovunque e un eyeliner da paura: il suo nome d’arte era Xtina, ma nessuno sapeva quale fosse il suo vero nome. La seconda, la bionda, era completamente idiota, come tutte le bionde, ma in realtà era solo una farsa che metteva in scena per ottenere posti alti nelle aziende (tanto sarebbe poi, nello spin-off futuro, andata a lavorare nell’azienda di suo padre ricco coi soldi): lei era Sharpay. La terza, ovvero la Queen Principale, era una ragazza estremamente carismatica, con i pantaloni a zampa di elefante che solo lei poteva permettersi di indossare nonostante fossero fuori moda da circa trent’anni, zeppe alte 15 cm e camicette attillate, spesso piene di paiettes e frange varie. Lui era Freddie Mercury, alter ego di Zelda Legendofzelda, sorella di Ganondorf Legendofzelda e figlia di Sergio Legendofzelda. Insomma, una famiglia un po’ Leggendaria of zelda.
Le tre temibili ragazze si appropincuarono nei confronti di Jotaro Kujo, il quale stava agitando la testa, sussurrando “ma pensa te”, e grattandosi il sottopalla sudato a causa del meteo caloroso e dell’umidità oceanica tipica di Chicago.
“Cosa volete, voi pollastre del cazzo!?” sputò Jotaro Kujo, sputando per terra, sui suoi stessi piedi nudi.
“Volevamo acchiappare qualche sigaretta gettata dal prof Bigia (lo chiamavano così le Mean Girls per prenderlo in giro, NDT) durante la lezione mattutina di geografia, che tanto abbiamo saltato in favore del pranzo per festeggiare l’anticipazione della gita a pracatinat, ma tanto tu lo sai già perchè sei nella nostra stessa classe, ahahahahahahahahahaha.” rispose Zelda/Freddie.
“Le sigarette le ho già finite io, quindi sgommate…” Jotaro si abbassò il cappello sugli occhi e puntò il dito contro il pacco enorme di FreddieZelda. “Prima che le sgommate ve le troviate nelle mutande dalla paura.”
Roger Taylor suonò la batteria per un secondo per sottolineare la battuta epica di Jotaro.

“Ciao Ciao Sfigato!” dissero le tre in coro sculettando via.

“Embè.” disse Jotaro, ammiccando alla telecamera, facendo sorridere l’agente esterno.

Ma la razzìa delle tre temibili ragazze non si fermò al “povero” Jotaro (povero solo perché non aveva i soldi per le sigarette e quindi si limitava a rubare quelle di Billie Joe Armstrong), infatti le tre camminarono per tutta la piazza del pranzo fino ad arrivare ad una panchina sotto un albero, dove si riposava un ragazzo semplice, gentile.
“Hey stupidino” scherzò Sharpay “ce l’hai un cioccolatino?”
“Stupido è chi lo stupido fa!” rispose Forrest Gump, “e poi nella mia scatola di cioccolatini non so mai cosa ci sia dopo più in basso (non mi ricordo come faceva la citazione, NDT)”
In risposta a questo counterburn epico, Xtina fece un salto con ambo i piedi nudi e diede un calcio karate nei denti di Forrest, il quale si polverizzò istantaneamente in una nuvola di polverume, la quale si deposito in un barattolo del caffè, che venne colso da un Lebowski lì vicino. In realtà il polverume era una leggenda metropolitana della scuola, che in teoria veniva pulita ogni mattina ma inspiegabilmente era sempre piena di polvere - e quella polvere erano le ceneri di un ragazzo morto anni prima in quella stessa piazza dove tutti mangiavano pranzo ignari. Quel ragazzo era Steve Buscemi. Il fantasma di Steve Buscemi si aggirava infatti per i corridoi della Gijinka Pracatinat High School, sussurrando “Obladì Obladà” nei culi dei ragazzi, i quali reagivano come reagisce Naruto quando Kakashi gli ficca le dita nell’Ano, che era esattamente ciò che stava accadendo ma con altri personaggi in questo istante.
Steven Universe saltò per aria urlando dal dolore perchè un certo ragazzino dispettoso gli aveva appena conficcato le dita nel buco del suo culo nudo. Quel ragazzino dispettoso voleva rubargli il pranzo, ma contrariamente alla probabile opinione dell’agente esterno questo ragazzo non era Grusso Obesotti, ma era in realtà Nagito Komaeda Bambino Marinaio. Nagito Komaeda Bambino Marinaio non era tuttavia destinato a durare a lungo, perché il tipico emo della scuola lo uccise immediatamente perché non sopportava le molestie sessuali. L’emo della scuola non aveva nessun gruppetto al suo seguito, perché era emo, e gli emo non hanno amici. Quell’emo era più emo degli altri, perché aveva i capelli pazzi e l’eyeliner, e sembrava Billie Joe Armstrong ma più emo e più anime, e sì, era Gaara Joe Armstrong. Nonostante non avesse le sopracciglia aveva i capelli rossi sparati verso il basso, considerabili particolarmente paz. Gaara stava mangiando un panino al salame mentre pensava a 13 buone ragioni per ignorare la sua stupida ex fastidiosa, una certa June Lee Reynolds, una coniglietta curvy e anche un po’ chubby che però l’aveva tradito con una rana incel rachitica con il fetish dell’annusare le mutande di Gaara. Stava anche pensando di aprire un canale di streaming su twitch, che avrebbe chiamato Gaarkaled. Nel mentre che stava mangiando il suo panino al salame, arrivò il temibile gruppo delle Mean GIrls, pronte per rubargli il suo panino al salame, quando improvvisamente sbuco dalle ombre un altro gruppo di amiche, uno speciale gruppo di antieroine che combattevano contro le Mean Girls ma allo stesso momento si comportavano in modo un po’ bastardo in cerca di guai, tanto per divertirsi. Erano delle ragazze che si vestivano di rosa ed erano selvagge e poco timorate di Dio: erano le Pink Ladies!
La prima Pink Lady era la più scema, la Pink lady minore, e veniva spesso presa in giro dalle altre Pink Lady perchè era bassa e strana, il suo nome era Jiggly Caliente. La seconda era la più alta e simpatica ed era un po’ la mamma del gruppo, aveva una voce da sirena incredibilmente potente ed era in grado di stendere qualsiasi uomo con un semplice diesis (tranne Jotaro Kujo, il quale era sordo ai diesis), lei era Cristina D’avena, anche detta Xtina d’avena, accerrima nemica di Xtina. L’ultima Pink Lady, la boss del gruppo, era per così dire un po’ curvy, ed era la regina suprema del gruppo delle tre ragazze poco timorate di Dio: era Queen Dedede, autoproclamata regina delle Pink Ladies, detta anche King Dedede, Ciccia Pasticcia, Pinguina Nina, Polaretti-chan e anche Miss Cubodighiaccio per la sua passione per i Cubidighiaccio. Le tre ragazze arrivarono mentre discutevano ad altissima voce varie strategie per vincere a Slay The Spire, quando arrivarono a collidere con le tre Mean Girls. Ci fu un cosiddetto “Nigga Moment” tra le sei ragazze, anche se erano tutte e 6 pallide come il porco cristo, anzi no, Jiggly Caliente si potrebbe definire un po’ scuro e Queen Dedede era blu.

“Eh che stracazzo ci facciamo qui neh?!?” Proclamò Queen Dedede.
Jiggly Caliente cacciò un urlo da selvaggio, e Cristina D’Avena fece una posa da maori per cercare di intimorire Xtina.
In tutto questo Gaara stava assistendo la scena dal basso, e girandosi verso l’agente esterno ammiccò e disse “Apperò!”
“PORCA PUTTANA BASTA!!!! BASTA CON QUESTE RISSE!!!! IO NON NE POSSO PIU!!! NON NE POSSO PIU!!! SONO STANCO! SEMPRE A LITIGATE!!! SEMPRE CHE LITIGARE!!! IO ORA BASTA!!!” urlò il professor Sergio Coli sopraggiungendo in corridoio in quel momento (era anche arrabbiato perché Gaara stava mangiando in corridoio e non nella piazza del pranzo).
“Adesso io metto una regola! Una regola sì! Una singola regola! Una dannatissima regola! Che sarà! Che voi! A Pracatinat! Dovrete comportarvi tutti da veri amici! TUTTA LA SCUOLA! Altrimenti non ci tornate MAI PIU!” urlò e sparì sbattendo la porta della scuola.

“Sbaraquack!” esclamò Gastone Paperone.

 

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Capitolo 3
*** Cyberbullismo ***


Roger Taylor suonò un secondo di batteria per un altro secondo, per celebrare una battuta che era appena stata detta da un ragazzo alto, muscoloso, e coi capelli sparati verso il lato (Jotaro Kujo). Egli, in risposta a un burn fattogli da un ragazzo emo coi capelli rossi sparati verso il basso (Gaara) aveva detto “Beh, che dire, almeno io ho le spopracciglia!”, e Gaara pianse.
Roger si sfiatò una goccia di sudore di dosso, dopo la gran fatica esortata nei confronti della sua batteria. La ragazza che aveva una cotta prepotente su Roger Taylor urlò per un secondo, ma tipo fece un urletto, piccolo piccolo, per non farsi sentire. La ragazza era mica la hobbit? Bo? Forse sì. Ma veniamo al dunque.

Nella scuola Gijinka Pracatinat Highschool si respirava un clima di tensione (e sudore), perché già si era sparsa la voce che il professor Sergio Coli avesse imposto una nuova regola dell’amicizia per quando sarebbero andati a Pracatinat.
“Questa storia dell’essere tutti amici è una ssstrooonnzzzaaataaa” disse Freddie bevendo il suo Estathè al limone insieme ai suoi gatti nel suo salotto, in videochiamata con le sue altre Girls su MSN. In risposta a ciò, Sharpay mandò a Freddie il wink del ciccione che ridacchia e fa una scureggia, e poi un trillo giusto per mettere la ciliegina sulla motherfucking torta.
Tutte le Mean Girls risero all’unisono, perché si scassavano sempre a sentire i wink di msn, e Xtina mise un po’ di Pierce the Veil di sottofondo giusto per far capire quanto fossero arrabbiate con la regola delle amicizie a Pracatinat. Il professor Sergio Coli era talmente preso bene che aveva anche dato un nome al suo progetto di amicizie elevate, lo aveva chiamato “Pracatinact Act Against Bullizzare Bambini Or Nabbi Eterosessuali” (PAABBONE). Coincidentalmente, il cane del Prof Sergio si chiamava Paabbone, mentre il suo gatto si chiamava Scribby, detto Scribblenauts Unlimited.
“Madò sto guardando le memorie di Facebook e l’anno scorso ero in Cracovia raga”, disse Sharpay.
“Ma nooo, racconta”, rispose Freddie.
“Praticamente stavo male da dio perchè c’era Troy(a) Ramsay Bolton che voleva rubare il mio account di Neopets per rubarmi tutti i Neopoints ma io gli ruppi le caviglie per evitare qualsiasi malfatto.”
“Molto interessante…!” esultò Xtina, la quale si stava limando le unghie dei piedi nudi in modo snobboso e molto da mean girl.

Intanto, altrove, quattro amici stavano parlando della stessa situazione su una app android chiamata Pesterchum: essì, erano proprio i Chad!

OPEN PESTERLOG

-- centaursTesticle [CT] began pestering universeMaster [UM} at 16:20 --
CT: D --> oh raga sono stra eccitato % la gita di dopodomani
UM: chi cazzo se ne frega

-- sonoGabriel [SG] joined the pestergroup --

SG: CIAO sono GABRIEL
SG: DI cosa state parlando RAGA
CT: D --> di dopodomani
SG: AH che BELLO
UM: si ma calma zio

-- misfitsturntechGodheadmisfists [MG] joined the pestergroup --

MG: raga cosa devo portare dopodomani ho già messo da parte dei goleador e dei pangoccioli porto anche le mie carte di Keyforge così facciamo delle partite
SG: CI sta DAI
UM: non vedo l’ora di scopare!!!
UM: altro che pangoccioli!!!
CT: D --> con chi vuoi bobbare?
CT: D --> scusa mio padre sergio zahhak ha messo un filtro per le parolaccie bobba
 

-- universeMaster [UM] started pestering misfitsturntechGodheadmisfits [MG] in a private pesterlog. --

 

UM: oh ma

UM: non ti sembra sia un po’ tendente all’incel

UM: avere il filtro delle parolacce
UM: non so se è ancora degno di essere un chad
MG: cosa

MG: non sapevo si potesse scrivere in privato
UM: no no no veniamo al dunque
UM: equius si comporta sempre di più da incel pensa solo a chi scopare in modo preciso e non in modo generale che se ci pensi è un po’ una roba da incel ai chad non frega chi va scopato in un determinato istante
MG: ma di che stai parlando zio
UM: secondo me dobbiamo revocare a equius la licenza chad

-- sonoGabriel [SG] invaded the private pesterlog --

SG: CIAO sono GABRIEL

-- the private pesterlog was closed by universeMaster [UM] --

 

He-Man, detto Youtubo, battè forte i suoi pugni da chad contro la sua tastiera meccanica della alienware. Non sopportava più Equius. La sua incelezza rischiava di contaminare tutti gli altri chad, e lo stava già facendo, chi ha mai sentito di un chad che mangia i pangoccioli e gioca a Keyforge (i goleador però ci stanno).

Intanto, nella chat privata di Netlog, un altro gruppo di giovani ragazzi discuteva animatamente della gita e della regola del PAABBONE. Erano i tre vampiri più temibili della Gijinka Pracatinat High scool!

xXeMoPrInCeOfDaRk’NeSsXx: merda raga!!! io come mi NUTRO del SAnguE se dobbiamo fare amico a tutti??? aiuto!!!

DespacitoDreams: troveremo los modos non te preocupar Jerard :)
KillerWolf: P**********O (Pracatinato, NDT)

--KillerWolf has left the chat--
--ninjaBelieveIt has joined the chat--
DespacitoDreams: chi eres tu? fati vivo!
xXeMoPrInCeOfDaRk’NeSsXx: già!!! altolà, chi va la!!!!!!
ninjaBelieveIt: Io sono…….
xXeMoPrInCeOfDaRk’NeSsXx: tu sei?
ninjaBelieveIt: sono………..
xXeMoPrInCeOfDaRk’NeSsXx: chi sei!!!! dimmelo!!!!!!!
xXeMoPrInCeOfDaRk’NeSsXx: dai!!!!!! non fare il misterioso suvvia!!!! non mordo!!!! tanto :)
ninjaBelieveIt: IO SONO GAARA…………
xXeMoPrInCeOfDaRk’NeSsXx: !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
xXeMoPrInCeOfDaRk’NeSsXx: omg….

xXeMoPrInCeOfDaRk’NeSsXx: quello coi capelli rossi sparati verso il basso??? *-*

xXeMoPrInCeOfDaRk’NeSsXx: quello….EMO???? :Q____
DespacitoDreams: oh dios mio! eres el vampiro pregundo!
DespacitoDreams: questo va ne el video de los momentos divertidos de vampiris 2019 xD
xXeMoPrInCeOfDaRk’NeSsXx: Stefan quello che hai detto andrà dritto nella mia cringe compilation ._.

ninjaBelieveIt: dio santo siete dei ritardati
ninjaBelieveIt: dov’è quello serio
ninjaBelieveIt: quello che sembra mafalda
ninjaBelieveIt: quello spesso
ninjaBelieveIt: quello thicc e un po’ chonku
xXeMoPrInCeOfDaRk’NeSsXx: omg hai una crush x il nostro capo?? T_T
DespacitoDreams: oh dios mio! questo va nella chemical romance compilation!!!
--KillerWolf has entered the chatroom.--
KillerWolf: STAVATE PARLANDO DI ME? (questo va letto con la voce di paolo bitta NDT)

xXeMoPrInCeOfDaRk’NeSsXx: si u_u

KillerWolf: OK

KillerWolf: COSA CE

ninjaBelieveIt: finalmente il capo porca miseriacca
KillerWolf: 6 SIMPATICO PIVELLOTTO

KillerWolf: E SEMBRI ANCHE UN DISADATTATO
KillerWolf: PROPRIO COME GLI ALTRI DUE (IO NO)

KillerWolf: IO SONO UN CHAD MA SONO MORTO X SBAGLIO OK QUINDI ORA SONO UN VAMPIRO E PURE CHAD
xXeMoPrInCeOfDaRk’NeSsXx: sugooooiii *-*

DespacitoDreams: el nostro senpai eres un ganzo xD
KillerWolf: GRAZIE GRAZIE LO SO LO SO (SI GASANO UN PO’ TROPPO)
ninjaBelieveIt: capo vorrei afarti una richiesta….. vorrei diventare uno di voi….. un vampirio.
KillerWolf: HMMMM….. CI PUO STARE VA BENE
KillerWolf: PERO DOVRAI FARE UN RITO DI INIZIAZIONE
KillerWolf: UNA PROVA PER VEDERE SEI PRONTO A DIVENTARE UN VAMPIRO
KillerWolf: PER VEDERE SE SEI PRONTO A RICEVERE
KillerWolf: IL MORSO
ninjaBelieveIt: Il morso…? Non dirmi che…. siete….
KillerWolf: SI… SIAMO VAMPIRI REALI
KillerWolf: MA NON DIRLO AI PROF PERCHE NEL REGOLAMENTO DELLA SCUOLA CE SCRITTO REGOLA NUMERO 1 VIETATI I VAMPIRI REALI
ninjaBeliveIt: il vostro segreto è al sicuro con me

Intanto, in una terra lontana ma anche abbastanza vicina, in una stanza diversa in una casa diversa, o dovrei forse dire, un appartamento diverso. In una camera di un appartamento si stava verificando un raduno di un gruppo temibile della Gijinka Pracatinat High school che non avevamo ancora introdotto, e questo è il gruppo dei quattro temibili HACKERS.
Il primo hacker, vabbè non devo neanche dirvelo, era Sollux Captor, il nerd più nerd della scuola. Aveva addirittura addosso una T-shirt di lanterna verde messa sopra ad una maglia a maniche lunghe nera. Aveva un anello al dito con delle incisioni elfiche e una spilla con scritto “Normal people scare me”. Era veramente l’imperatore master degli Hacker Anonimi.
Il secondo hacker era un ragazzo che non era esattamente nerd hacker, perché in fondo studiava astrofisica, o almeno sognava di farlo, perché era ancora al liceo, comunque sarebbe diventato un astrofisico nello spin-off dedicato a lui che durerà esattamente una intera riga dell’epilogo. Questo ragazzo era bruttino ma anche bellino secondo le opinioni di alcuni, aveva un nasone, magro come un chiodo e con la faccia allungata, i capelli castani (non sparati) e il suo nome era Brian May. No scherzo era Howard Wolowitz. I suoi capelli erano infatti sparati a sfera, esattamente come Rock Lee che si era autointrodotto efficacemente nel primo capitolo facendo ridere l’agente esterno.
Il terzo hacker era un ragazzo paffutello, che amava stare in panciolle suonando il suo sassofono o alternativamente la sua chitarra elettrica. Era, per definizione, un vero gamer: aveva una sedia inclinabile, un computer da gamer e addirittura un canale youtube di gaming. Canticchiando megalovania, si introdusse ai suoi amici che lo conoscevano già: “Ciao raga, io sono Jack Black, detto Jaja Blabla o alternativamente Ckck Ckck!”, e poi si slanciò a terra come un panzone epico.
Il quarto hacker era uno dei ragazzi più attraenti della scuola, e una moltitudine di ragazze erano ossessionate con lui. Scrivevano fanfiction su di lui e gli baciavano spesso i piedi nudi senza nemmeno che lui se ne accorgesse. Solo che quando diventava hacker assumeva la sua identità segreta: questo ragazzo era il Onceler, che durante la notte si tramutava in INCELER. Jack Black si infilò tra le sue gambe nude e gli diede uno schiaffo sulle palle nude, tanto per farsi una risata.
“No vabbe, il cafo è chiufo: troppo epico!” rise Sollux in chiamata con gli altri, nonostante fossero tutti nello stesso appartamento. Infatti loro stavano sempre in videochiamata, perché erano degli hackers.
“Date una medaglia a quest’uomo” disse Howard Wolowitz detto Ricardo Jr, visto che era il fratello minore del leggendario Ricardo Milos, un uomo che era così raro che nella Gijinka Pracatinat High School era considerato una leggenda metropolitana, un po’ come il fantasma di Steve Buscemi, o per così dire, un Pokemon shiny.
“Ragaffi ma non dovremmo ftar parlando della nuova legge PAABBONE?” disse Sollux con la sua esse sibilante.
“Ma chissenefrega roflmao tanto non ci parliamo neanche con gli altri xD” disse Howard, facendo lo spelling del suo gergo dei meme usato per parlare.

E lì si chiuse la questione per gli hackers. O forse no?
“No raga vabbe idea.” disse Jack Black ridendo di gusto. “Raga possiamo tipo hackerare la gita e mettere nell’aria delle ventole di Pracatinat (dell’hotel) una polvere (di spinello) che faccia diventare tutti aggressivi ROTFLMAO così rendiamo la vita difficile a tutti!!!!” si spaccò Jack Black dalle risate grasse madò bordello.
“Ci sta” disse l’Inceler, grattandosi le palle nude e sudate. Questo fece molto ridere a Jack Black, il quale si scassò così tanto dalle risate che iniziò a correre sui muri come una trottola/taz/rocklee, mordendo i mobili di Sollux e facendo un bordello sfasciato abbestia.
“Noooo!!! Jack Black!!!! Cofa ftai facendo!!!! Ftai rovinando la mia colleffione di FUNKO POP!!!!!!!!!” blaterò Sollux, il ragazzo geek ma anche un po’ nerd, ma Jack Black non lo stava ascoltando, poichè era troppo impegnato a rotflmaoarsi su e giù per le pareti dell’appartamento.

Intanto Grusso Obesotti continuava a skassarsi la panza. Ma non è questo il punto.

Intanto sulla chat di IM sul telefono datato 2009 che avevano tutti i bulli (erano ganzi perché anticonformisti e antiluddisti) si svolgeva la medesima conversazione.
 

--MattiaIlBello entered the chatroom.--
MattiaIlBullo: Rgazzi sono arrabbiatissimo!
MattiaIlBello: *Raga
InvaderGanonZim: Non dirlo a me!
MattiaIlBullo: infatti non dicevo a te -.-’
InvaderGanonZim: oh ma stai calmo
InvaderGanonZim: non bullizzarmi
MattiaIlBello: ok scusa comunque VAFFANCULO!!! VI A EFFE EFFE NGUUULO!! (citazione aldo giovanni e giacomo xD NDT)
KrystTheConqueror: raGA io sono jerry ! il solo xD
MattiaIlBullo: Jerry porca. Miseria se non ti comporti da bullo ti cacciamo a CALCI

InvaderGanonZim: s’lady qua non si sgarra ragazzo hai capito?
KrystTheConqueror: ok :(
MattiaIlBello: passiamo al bello, anzi al brutto della situazione. Dopodomani c’è la gita, giusto? Beh, ragazz, non so se lo sapete ma il prof Sergio ha messo una regola detta la PAABBONE (proprio un nome da babbone devo dire ahaha), che implica che noi non potremo essere bulli durante la gita ma anzi dovremo essere dei non-bulli, degli amici per così dire. Dovremo essere bravi. oppure rischieremo di essere cacciati a pedate dalla Gijinka Pracatinat High School. E io raga onestamente non ho voglia di rischiare perchè i miei genitori mi toglierebbero la ps4 se scoprissero che sono stato cacciato dalla scuola e onestamente devo ancora finire Nier Automata e la ps4 la voglio tenere almeno finchè ho finito Nier Automata raga è davvero un bel gioco ne vale davvero la pena di finirlo fidatevi che perdere la ps4 quando state sul punto di finire Nier Automata sarebbe davvero un disagio ma davvero disagiatissimo fidatevi raga
InvaderGanonZim: oh ma zio ma quanto cazzo scrivi chi se ne frega della tua ps4
KrystTheConqueror: non possiamo provare a seguire la PAABBONE almeno per stavolta?
MattiaIlBello & InvaderGanonZim: …...NOOOOOO!!!!!!!!!!
--KrystTheConqueror was kicked from the chatroom--

Jerry Only fissò il suo telefono, il cui schermo rapidamente si macchiò di piccole goccette di lacrima. I suoi occhi erano come dei pozzi, ma al posto di acqua dolce e potabile erano pieni di lacrime salate e non potabili che al posto di essere contenute nel pozzo sgorgavano fuori sul telefono. Si mise il telefono in tasca, e si decise ad andare a cercare aiuto. Non poteva farsi trattare così. Un bullo che si fa bullizzare, anzi, cyberbullizzare…. Davvero non poteva essere accettabile una cosa simile. Davvero una cosa temibile. Jerry stava facendo la cosa giusta: andava a cercare aiuto dai suoi amici. Quali amici? Beh, vi dò un indizio: è un piccolo ometto che assomiglia a Mafalda. Ci siete arrivati? Se si, bravi! Se no, lo scoprirete a breve di chi sto parlando!
L’unico vero amico di Jerry che non fosse vegano e anche un po’ strano era l’esatto opposto di un vegano, era un carnivoro, anzi, un cannibale sotto certi punti di vista, e il suo punto di vista non era molto alto, perché era basso, perché era Glenn Danzig che in quel momento stava seduto nella sua cameretta buia a bere un frappè di pomodoro. Che sembrava sangue, ma più dietetico. Ne aveva bisogno lol

“GLLLLEEEENNnnnNnNNn” urlò Jerry da fuori casa di Glenn, tirando sassi e fronde alla finestra di Glenn.
“Oh ma che vuoi boia maledizione non vedi che sto facendo merenda?” chiese (anche se lui la parola chiesa non poteva dirla altrimenti si scottava la lingua) Glenn affacciandosi alla finestra e vedendo Jerry che piangeva sotto gli occhiali da sole da demente con cui girava.
“Mi hanno cacciato dal gruppo. Fuori. Sono out. Kicked. Un perdente. E lo sai cosa c’è di peggio di fare schifo nella nostra scuola? Lo sai qual è la regola alla Gijinka Pracatinat Highschool, vero? Lo sai? è proprio essere fuori da un gruppo. Un cane randagio. Un lupo solitario. AIUtAMI” urlò infine Jurry piangendo e rantolando come un bastardo.

“Va ben, ho capìt, fammi scendè” borbottolò Glenn scendendo le scale di fretta per aprire la porta a Jerry, lo fece entrare e lo fece stendere sul suo divano da psicanalista. “Dimmi tutto Jerry, partiamo da quando eri bambino” disse Glenn, che ora era vestito da psicologo.
“Allora, quando ero piccol- asp! Aspetta! No Glenn non è tempo delle gag questo! Non farmi le finte!” si alzò Jerry, alzandosi in piedi nudi, “dobbiamo parlare seriamente!”
“Ehhnnnn…. Va bene. Che succede, amico?” chiese Glenn, mangiucchiando una carota mentre stava appoggiato al muro come Snoopy.
“Succede che non sono più in un gruppo! Devo assolutamente entrare in un gruppo perchè rimanere isolati alla Gijinka Pracatinat High School significa essere sfigati e dover interagire con gente a caso fuori da una cricca! E’ davvero una cosa indicibile! Sarei fuori dallo status quo! Fuori dal tunnel del divertimento! Non è una situazione in cui mi merito di ritrovarmi! Poi so che tu sei in un gruppo, anzi, sei il capo di un gruppo, sei il capo dei Vampiri! Non è che potrei…. Ehmn…… Sai no…. Unirmi a voi? Diventare un vampiro? Tanto so che siete solo dei roleplayer, non dovresti mordermi davvero, hahaha”, ridacchiò nervosamente Jerry Only.
“Hahahaha, si….. Già…. Vampiri finti….” ridacchiò nervosamente Glenn Danzig. “Sai Jerry, devo dirti una cosa. I vampiri…. Esistono davvero!”
“COSA!!!!!!!!!!” squillò Jerry.
“Già esistono davvero e io sono uno di loro. Tutta la mia cricca è composta da vampiri, e se vuoi entrarne a far parte dovrai passare una prova di iniziazione.”
“COSA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
“Si ma calmati zio. Non sarai neanche solo nel fare la prova, visto che ho un altro cadetto in lista che vuole unirsi al gruppo, un certo Gaara….. Quindi la affronterete insieme. Non sarai solo. Ci vediamo domani dietro scuola!”
“Ok.”

E Jerry se ne andò.

 

“OH MY GAD!” urlò qualcuno. “NON CI CREDO! COSA SENTONO I MIEI SENSI DI GOSSIP?? I VAMPIRI SI STANNO MOLTIPLICANDO?” urlò quel qualcuno che sì vabbe era proprio Freddie.
“Oh my Gaaaaaad” ripeterono in coro Xtina e Sharpay.
“Diventeranno…” Freddie contò con le dita “CiN    QuE????? DObBIAMO RECluTAre QUalCUno ANche NOI!!!!!!!” sbangolò Freddie, il quale era un chiaroveggente che vedeva i gossip in tempo reale col suo terzo occhio, collocato dietro ai suoi folti baffoni che non aveva ancora, quindi era visibile proprio sopra al suo labbro superiore, infatti faceva un po’ schifo.
Intantò lì vicino le Pink Ladies stavano origliando gli schiamazzi di Freddie, e sussultarono simultaneamente in modo sorpresissimo.
“Le Mean Girls si moltiplicheranno in seguito alla moltiplicazione dei Vampiri!?!? Che disastro… Le nostre gang wars diventeranno sbilanciate!!! Non possiamo permettere che accada!” Spennò la leader, Queen Dedede.
“Si capo!” grufolò Jiggly Caliente, il goblin del gruppo.
“Ragazze tranquille, ho un’idea. Incanterò tutti con il mio canto da sirena. E tutti vorranno unirsi alla nostra gang...saremo le più potenti di tutte!” disse Xtina D’avena sicura di sè.
“Okay...Allora domani all’alba...canta….e canta….e ricanta...più forte che puoi….e Chicago sarà nostra!” rise malignamente Queen Dedededede.

 

Intanto gli Incel si deprimevano ciascuno a casa propria giocando a Slay The Spire perché tanto in gita non avrebbero nè cuccato nè parlato con nessuno come al solito. Giocavano a Slay The Spire ignari del fatto che anche le Pink Ladies ci giocavano, e se avessero le palle di parlare con le tre belle ragazze del gran giocone di deckbuilding roguelike che è Slay The Spire, avrebbero sicuramente cuccato (anche se gli incel erano quattro e le Pink Ladies erano tre, quindi Diamonds Droog sarebbe rimasto vergine a vita, si, proprio Diamonds Droog.). Ma visto che erano scemi e incel non l’avrebbero mai fatto. O forse no? Magari in futuro si presenterà l’occasione, forse in gita, staremo a vedere, ma non prometto nulla ;)

 

Intanto Jotaro Kujo stava passeggiando per la piazza del pranzo, anche se la scuola era chiusa. Infatti certi ragazzi la usavano come punto d’incontro visto che si stava bene e c’era una certa arietta di polverume abbastanza piacevole, ignari del fatto che quel polverume poteva potenzialmente essere composto di vittime della temibile Xtina.
Jotaro fumacchiava e se la spassava, camminando di lì, finché qualcuno non gli disse:
“Sai, Jotaro, penso fumare ti accorci la vita! Pensaci bene, prima di continuare!”
Jotaro si girò quasi spaccando il cranio a nientemeno che Brian May.
“Ou ti ammazzo” gorillò il ragazzone.
“Ti ammazzerai prima tu da solo se continui così!” disse Brian sul vertice delle lacrime. “Io ti vedo girare da tanto tempo a scuola, e quattro anni fa...non eri così! Il tuo corpo si sta già deteriorando! Sei...cresciuto!” continuò Brian May in questo momento triste, scuotendo la testa e soffiandosi il naso (era raffreddato).

“Io...sono...davvero? Eh?” disse Jotaro confuso con la classica espressione di uno che non capisce bene ma che è comunque incazzato nero.
“Sì! Il tuo viso! Era più giovanile quando avevi tredici anni!” pigolò il ragazzo con la chioma da pazzo, prendendo il coso grosso sotto braccio. “Dai, getta quella robaccia, va tutto bene. Sei ancora in tempo.”
Brian si girò e scoccò un’occhiata contenta, di serenità al suo amico Reviewbrah che gli aveva dato il coraggio di parlare con il mastodontico ragazzo gentile ma anche un po’ aggressivo.
“Sono fiero di te” leggeva il labiale di Reviewbrah dall’altra parte della siepe. Brian annuì fieramente, con un sorriso da intenditore. Anche lui era un uomo di gusto.

E così Jotaro Kujo non fumò più le sigarette del prof Bigia. Peccato perché aveva promesso a Gianpiero Polnareff anche detto Gianpiero Pormarè di fargli vedere il trucco pazzo delle 20 sigarette accese in bocca con la birra e le capriole e i salti mortali di Rock Lee (Rock Lee era nella bocca di Jotaro durante il trucco, non era una metafora ai salti mortali che faceva anche rock lee, li faceva proprio lui in quel momento in quella bocca in quel trucco lì di Jotaro che faceva vedere a Pormarè il trucco delle venti sigarette accese in bocca con la birra e le capriole e i salti mortali di Rock Lee con Rock Lee nella bocca quello vero la bocca quella vera.), a proposito di Rock Lee, il Rock Lee vero fuori dalla bocca di Jotarò (anche quello nella bocca di Jotaro durante il trucco  delle venti sigarette accese in bocca con la birra e le capriole e i salti mortali di Rock Lee con Rock Lee nella bocca quello vero la bocca quella vera era vero) comparve fuori da una siepe che non era nè quella di reviewbrah, nè quella nella bocca di Jotaro, e nè quella nel film La Gang del Bosco, ma era una siepe a sè stante, detta la siepe di Rock Lee. Comunque Rock Lee spuntò fuori dalla siepe e fece un trucco che non era il trucco delle venti sigarette accese in bocca con la birra e le capriole e i salti mortali di Rock Lee con Rock Lee nella bocca quello vero la bocca quella vera ma era un trucco a sè stante, detto il trucco di Rock Lee. Rock Lee atterrò sui piedi nudi di Jotaro, fece un sorriso alla Shin Megami Tensei e sussurrò….
“Il mio nome è Rock Lee.”
E poi scomparve in una siepe, che non era la siepe di Rock Lee, ma era la siepe quella della gif di Homer Simpson che si ritira nella siepe, e si ritirò esattamente nel modo in cui si ritira Homer nella suddetta gif, che nel caso in cui l’agente esterno non conosca la suddetta gif, noi ci siamo prese la briga di allegare la suddetta gif di Homer Simpson/ Rock Lee che si ritira nella siepe giusto per avere un riferimento.

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Capitolo 4
*** La prova dei Vampiri ***


Ma parliamo di qualcuno che da un po’ di tempo non compare in questa odissea moderna. Il giorno prima della magnifica fighissima gita a Pracatinat la prima ad arrivare a scuola fu la bimba, no, Hobbit, Lucrezia Da Vinci. Zaino aperto (era rotto) e braccialetto epico al braccio (era uno sHocKIGYng Band a forma di macchinina, e l’agente esterno si chiede, ma perché proprio a forma di macchinina, beh, era la classica macchina da clown regalatagli dal suo amico Gamzee Makara), la giovane Hobbit colse un fiore per terra. Ciò la riempì di determinazione. Era pronta a fare ciò che doveva, ovvero finalmente dopo mesi di agonia e amori non corrisposti era del tutto determinata (grazie al fiore) a dichiararsi alla sua cotta storica, il batterista delle battute che suonava sempre un secondo. Rogger.

Lo vide da lontano: il nanetto irsuto dalla bionda chioma si stava preparando a suonare la sua batteria per un secondo, visto che era in presenza di uno dei ragazzi più buffi della scuola: era l’AVGN, assieme al suo amico DK detto Donkey Kong. L’AVGN stava giocando a un videogioco brutto assieme a un suo amico minore, il classico panzone peloso che ama giocare ai videogiochi, e non solo, ama…. Parlarne. Era Francesco Miceli, detto Fraws! Stavano giocando a dei Giochi Brutti (I misteri di capri 2) e mentre l’AVGN urlava come un porsennato, Fraws si cagava addosso dal ridere, soffocando sul suo stesso vomito. Roger era pronto. Le sue mani tremavano, la sua batteria lo riempiva di determinazione, era pronto a suonare la sua temibile batteria per un sol secondo….
“Questo gioco……” si preparò l’AVGN….
“Fa…….” continuò….
“.................................. Schifo!!!!!!” esultò.
E Roger colse l’occasione, con la forza di mille soli suonò la sua batteria per un sol secondo.
Ba dum, tss.
Lucrezia si avvicinò al batterista che stava smontando il suo strumento, facendogli un plauso entusiasmato.
“Bravissimo! Sei stato grande!” disse lei porgendogli il fiore come dono.
Il suo cuore era a mille, proprio come i battiti della batteria (che nonostante suonasse un secondo solo raggiungeva una certa velocità, in fondo Roger era un maestro in ciò che faceva.), anzi, forse il suo cuore batteva proprio per la batteria, e dunque la batteria era il cuore stesso di Lucrezia.
Roger si girò per prendere il fiore, ma la piccola Hobbit era già scomparsa?!
Lucrezia si trovò in un vicolo buio della piazza del pranzo (che in quel caso ospitava ancora la colazione) circondata da Xtina D’Avena, Queen Dedede e Jiggly Caliente. Vedendo quest’ultimo, Lucrezia si spaventò da pazzi.
“Allora! Bene! Allora! Vuoi fare parte delle Pink Ladies?” disse Queen Dedede. Jiggly al sentir nominare le Pink Ladies dabbò traballando ovunque.
“Uh! Ma cos!” Squigolò Lucrezia. “Ma voi siete le Pink Ladies?”
“In carne ed ossa tesoro” disse Jiggly, la quale stava ancora traballando.
“Oh.” disse Lucrezia cercando Roger con lo sguardo. “Ma dove sono finita? Cos?”
“Ti abbiamo portata qui noi. Diventerai una Pink Lady sì o sì, insomma?” disse impazientemente Queen Dedede.
“Ahhhh già, la cosa delle Pink Ladies. Beh la mia risposta è boh dipende. Hmmm… Che fate dopo?” Domandò la giovane nana.
Le Pink Ladies si guardarono confuse.
“Siete arrabbiate?” chiese la povera Hobbit.
Le Pink Ladies abbandonarono la scena.

“Noo! Aspettate! Va bene, sarò una Pink Lady come in Grease!” urlò al vento la giovane Hobbit. Automaticamente, dal nulla, in mezzo ad un gran polverone rosa, le si materializzò un badge delle Pink Ladies sulla maglietta. “Ooooh!” disse in ammirazione. Era proprio una spilla carina!
Intanto, nel mezzo della piazza del pranzo, Roger aveva finito di smontare baracca e burattini e si accingeva ad andare verso il suo armadietto dove avrebbe mollato tutto come gli capitava, tanto a scuola era abbastanza amato da non doversi preoccupare di ricevere lamentele o furti.

“Aspetta, tesoro!” disse una voce alle sue spalle. Roger si guardò a destra e sinistra confuso, senza pensare che avrebbe potuto facilmente girarsi e guardarsi dietro.
“Tesoro, sono qua!” disse Freddie. Lui e Freddie si conoscevano da un bel pezzo, quindi anche senza vederlo subito ne riconobbe la voce, che però non era stata riconosciuta dall’agente esterno, il quale si deve ancora abituare.
“Oh my Gaaaaaad tesoro da quanto tempo.” disse Freddie, detto Fred.
“Ma andiamo nella stessa scuola addirittura nella stessa classe ci vediamo tutti i giorni anzi ci siamo salutati stamattina” rispose Roger Taylor, detto Roger Rabbit.
“Per me è già tanto tempo, amore. Comunque ho una proposta da farti” disse la bella ragazza baffuta, la quale non aveva i baffi ma un terzo occhio sul labbro, “perchè non ti unisci alle Mean Girls? Sarebbe divertente, e so che non sei in nessun gruppo. Sarebbe un buon boost alla tua reputaziooooone.”
“Ma hmm a dire il vero pensavo di formare un nuovo gruppo assieme a tre ragazzi, Jotaro, Donkey e AV. Pensavamo di chiamarci qualcosa come Office Geeks o Car Lovers.”
“Ma noooooooo!!! Saresti una fit perfetta tra le Mean Girls. Sai, secondo me saresti molto carino in drag…..” disse Fred, detto Frederick, accarezzando il mento irsuto di Roger, detto Rog.
“Hmm…… Se lo dici tu……. Accetto!” esclamò il ragazzo dalla chioma bionda.
“AH BOH APPOSTO!!!!!!!!” urlò Xtina, la quale era attaccata alla schiena di Freddie come uno zaino e stava origliando la conversazione, “Allora ecco il badge ufficiale delle Mean Girls, oppure come piace dire a me, il bagde.”
“Che fico.” disse Roger.

“Okay, tesoro, ora vieni di là negli spogliatoi, ho un paio di cosette per te nello zaino, ehm, volevo dire, le ha Xtina con sè!” disse Freddie prendendolo sotto braccio e trascinandolo via.

Intanto, all’ombra, non al sole, tre brutti ma affascinanti a modo loro ceffi confabulavano. Il più basso tra tutti, che somigliava un po’ a Mafalda, accentuava la sua bassa statura squattando come i veri duri, o come i veri slavi, ma lui non era slavo, e nonostante si chiamasse Danzig non era di Danzica. A un certo punto, il nano irsuto e temibile si innalzò.
“Raga!”, confabulò Glenn, “Questo è lo scoop. Ci sono due membri che vogliono entrare a far parte del gruppo dei vampiri, e voi sapete che le nuove aggiunte prima della gita sono sempre ben accette! Perchè, vi starete chiedendo? Beh, come ben sapete, durante la gita a Pracatinat si svolgono delle prove epiche, le cosiddette Pracaolimpiadi (Pracatinat + Olimpiadi) che consistono di varie prove epiche. Queste varie prove epiche sono affrontate meglio in più membri, e gli unici partecipanti accettati sono partecipanti che fanno parte di un gruppo ufficiale della scuola, un gruppo di ragazzi riconosciuto ufficialmente da almeno uno dei professori il quale assegna a ogni membro la capacità di accettare altri membri conferendo a loro uno stiloso e unico BADGE, il quale indica il gruppo di cui fanno parte. Sono stato chiaro? Orsù, orbene, ordincibacco. Bacco perbacco. Comunque come stavo dicendo i due nuovi membri che vorremmo accettare nel nostro gruppo sono Gaara, l’emo dai capelli rossi sparati verso il basso, e Jerry Only, un bullo incompreso che è stato vittima di cyberbullismo. Che ne pensate?”
“Ok” disse Stefan.
“Va bene” disse Gerard.
“Perfetto! Allora permetteremo a loro di svolgere la nostra pazza prova di iniziazione, la cosiddetta…. Sfida del vampiro!!!!” proclamò Glenn.
I vampiri tornarono a casa perchè erano troppo epici per la scuola. Too cool for school.

xXeMoPrInCeOfDaRk’NeSsXx: KYAAAAAA!!!! Non vedo l’ora che ci sia la prova dei due nuovi nabbi!!!! *____*
DespacitoDreams: i nabbi pregundi!
KillerWolf: ORA LI AGGIUNGO ALLA CHAT ASPE
--KillerWolf has left the chat--
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KillerWolf: AIUTO RAGA MA CHE CAZZO COME SI FA
xXeMoPrInCeOfDaRk’NeSsXx: mi sto troppo rotflmaoando in questo momento :3c
--ninjaBelieveIt has entered the chatroom--
--KrystTheConqueror has entered the chatroom--
KrystTheConqueror: ù
KrystTheConqueror: scusa non volevo

xXeMoPrInCeOfDaRk’NeSsXx: ciauuuu :3

KillerWolf: ALLORA SIAMO QUA X DISCUTERE DELLE PROVE

DespacitoDreams: se evete una pregunda fatela pure a mi (gos) xD
DespacitoDreams: ajajajajajajù

xXeMoPrInCeOfDaRk’NeSsXx: stefan lascia parlare glenn -.-’’’’’
KillerWolf: OK ALLORA LA PRIMA PROVA
KillerWolf: DOVETE
KillerWolf: MANGIARE
KrystTheConqueror: una xsona????
KillerWolf: NO
KillerWolf: UN OREO COPERTO DI MAIONESE
ninjaBelieveIt: Che schiiiiiifooooooooo!!!!!
KrystTheConqueror: Diffiiiiiiiciiiiiiileeeeeeeee!!!!!!!
KillerWolf: PROVA NUMERO DUE
KillerWolf: DOVETE
KillerWolf: DISEGNARE
KillerWolf: UN PENTACOLO
KillerWolf: E DIRE SATANA666 666 VOLTE AL CONTRARIO A MEZZANOTTE!!!!!!!
KrystTheConqueror: no ke paura!!!!!!!!!
ninjaBelieveIt: tutto per entrare a fare parte del clan dei vampiri…..
KillerWolf: PROVA NUMERO TRE
KillerWolf: DOVETE
KillerWolf: CATTURARE YOTOBI AKA KARIM MUSA TORTURARLO E CROCIFIGGERLO PUBBLICAMENTE NELLA PIAZZA DEL PRANZO
KrystTheConqueror: ok ci sta
ninjaBelieveIt: fattibile
KillerWolf: APPOSTO
--KillerWolf has left the chat--
--KillerWolf has entered the chatroom--
KillerWolf: AH GIA’
KillerWolf: AVETE ENTRO MEZZANOTTE!!!!!!!!!!

Jerry Only guardò il suo orologio da muro a forma di cardo. Perbacco erano già le 17:00! Corse a casa di Gaara con ancora un toast in bocca e passò dal supermercato a comprare tutto il necessario: oreo, maionese, pennarelli, assi di legno, chiodi, forbici, frusta, corde, catene, mazze chiodate, stencil per pentacolo, bombolette spray, una pistola, del cloroformio, delle freeky fries (aveva fame).
“Ok” disse Gaara vedendo le borse della spesa. “Partiamo dalla prima.”
“Ok ora lo preparo” dise Jerry spalmando la maionese e piangendo (era allergico ma solo sugli occhi tipo le cipolle ma con la maionese).
“Al mio tre” disse Jerry con l’oreo in mano e l’acquolina agli occhi. “Uno, Due, Tre!”
I due temibili ragazzo inghiottirono il fetido biscotto, stringendosi il naso a più non posso.
“BLAAAAAARGHHH!!!” Esclamò Jerry.
“NOOOOOOO!!!!” Urlò Gaara.
I due ragazzi completarono la prima prova, ed erano solo le 17:12.

Passarono alla seconda prova: la prova del pentacolo. Solo che Jerry cominciò a grattarsi la fronte.
“Che c’è, zio?” chiese Gaara.
“Glenn ha detto che dobbiamo dire Satana666 al contrario 666 volte a mezzanotte, ma la prova finisce a mezzanotte” disse Jerry, confuso.
“Ah è vero. Uh ma che cazzo. Chissà. Si sarà confuso.” disse Gaara.
“Mi sa di si. Vabbè, disegnamo il pentacolo e basta tanto Glenn non saprà mai che non l’abbiamo detto.” disse Jerry.
“Ci sta” disse Gaara.
“Già. Passiamo a quella dopo” disse Jerry.
“Va bene” disse Gaara.

Andarono a cercare la loro vittima. La loro vittima al momento era impegnato a urlare guardando Albakiara, che era un biopic di Vasco Rossi nel ruolo di Chiara. Mai più si immaginava, il giovane di Chicago Karim Musa che due brutti ceffi gli sarebbero penetrati in casa dalla finestra del bagno. Jerry Only tirò fuori il fazzoletto su cui mise un’ingente quantità di cloroformio e si avvicinò a passo furtivo al salotto di Karim Musa detto Yotobi. Gaara intanto si era nascosto sotto il tavolino vicino al tappeto in mezzo al salotto.
“Merda, sei fottuto!” urlò Jerry Only rovinando tutto.
Karim lo vide e si alzò di scatto, urlando “Chi cazzo sei?! Che vuoi?! Chi cazzo sei?!” e tentò di scappare.
“WhOOop!” urlò Gaara tirando il tappeto da sotto i piedi nudi di Karim che cadde a terra e sbattè la testa abbastanza forte da svenire.
I due ceffi con la faccia da ceffoni presero il corpo svenuto di Karim e lo poggiarono sul tavolo, e iniziarono a costruire la croce con le assi di legno e i chiodi. Poi presero Karim, il quale stava ancora pisolando di gusto come un ghiro bambino, e inchiodarono le sue mani e piedi nudi alla croce. In questo istante Karim si svegliò e iniziò a pigolare come un agnello porsennato.
In seguito a ciò, presero a fargli diverse cose indicibili con martello, forbici, falce, mazza chiodata, scotch, piume, frusta, frutta, ciabatte, schiaffi, piedi nudi, etc. Alla fine, Karim Musa esalò il suo ultimo respiro, e i due brutti ceffi lo tirarono fuori dalla finestra (Karim abitava nei dormitori della Gijinka Pracatinat High School che stavano dritti davanti alla piazza del pranzo) e la croce si conficcò direttamente nel pavimento. I due ragazzi guardarono il corpo grondante di morte del povero Karim e guardarono l’orologio. Giusto in tempo! Erano le 18:30. I due andarono a casa di Danzig a mostrare il risultato del loro lavoro.

“Ok raga bella. Siete proprio bravi. Siete stati bravi. Bravi ok.” disse Danzig annuendo vigorosamente alla vista di Karim.
“Fiiiuuuuu” disse Jerry pensando ancora all’oreo.
“Fiiu” disse in modo più pacato Gaara, pensando che effettivamente si era dimenticato del Satana666 al contrario 666 volte a mezzanotte.
“Avete anche evitato la mia trappola del Satana666 al contrario 666 volte a mezzanotte ci cascano tutti.” precisò Danzig, il nano irsuto.
“Aaaaaaahhhhhhhh!!!!!!” dissero in coro i due nabbi.
“Ok bravi però ora vi devo ammazzare.” disse in tono solenne Danzig con un fulmine dietro di sè.
“COSA!!!!!” urlarono i babbi in coro.
Danzig tirò fuori una pistola.
“Scheeeerso” rise lui prima di strappare la giugulare di Jerry Only a morsi.
“eeeek” mormorò Jerry cadendo a terra con tantissimo sangue rosso figo.
“OMG SLAY KING!!” urlò Gerard con gli occhi a forma di cuore che era venuto solo per gustarsi la scena e per strisciare a terra a succhiare il sangue con una cannuccia alla fragola del Dr.Moo.
Gaara intanto era impallidito, rimasto totalmente di gesso, mentre fissava la scena. Danzig gliu diede un’occhiatina, trasformò la sua mano in una chela da vampiro e gli strappò gli occhi che mangiò come due fragoline di bosco. Poi mangiò le sue braccia e i suoi piedi nudi. Stefan Salvatore entrò dalla porta e disse “Ehi cosa sta succedend- sbaraquack!” e si mise anche lui a bere il sangue di Jerry con una cannuccia alla fragola del Dr.Moo.
Il rituale era completo. Tutti avevano bevuto il sangue dei due pivellini. Con un fulmine e un tuono, i due corpi si rigenerarono istantaneamente e tornarono in vita sotto forma di vampiri!!!!!!
“Fico.” disse Jerry.
Gaara non disse nulla perchè si stava cagando addosso dalla paura cazzo.
“Ora un abbraccio :3” disse Gerard glompando e squeezzando tutti quanti.
“Come cazzo hai fatto a dire :3 ad alta voce?????” chiese Gaara cercando di non sembrare troppo spaventato dai vampiri spaventosi.
“Ehh eh eh eh, è una skill da vampiro di livello 3 :3” miagolò Gerard “ci hai mai giocato a Bitefight?>:3”
“No” disse Gaara.
“E allora giocaci!!” disse Josè Carioca.

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Capitolo 5
*** Il viaggio Lungo Atteso con All Might ***


FINALMENTE ERA ARRIVATO IL G I O R N O!
“Ho un sogno” disse Giorno Giovanna preparando la sua borsa con il cambio ed uscendo di casa. “Andare a Pracatinat.”
“E oggi si avvererà!” disse Le Tont, sbucando da dietro al suo migliore amico.
“Ahahahaha si.” rispose Giorno, leccandosi i palmi delle mani nude.

Intanto altrove un gruppo di ragazzi si stava incamminando in modo furtivo verso la scuola, pronti per tutto ciò che sarebbe accaduto in gita… Con gli zainetti sulle spalle contenenti cambi, spazzolini, shampi, carte da burraco e monopoly tascabile, erano il temibile gruppo dei TUTTOFARE!!!
Il primo tuttofare era un panzone ma allo stesso tempo si poteva dire un gran figo. Era Kellam, un tizio che nessuno mai notava particolarmente. Il secondo tizio tuttofare era un panzone anche ma era molto simpaticoso e simpaticante, guardiano dei wurstel (che amava ingoiare interi facendoseli scivolare giù per la gola in assenza di posate utilizzabili) era il cosiddetto Bergo Coli, detto Albergo o Alberto o AC4Ita. Si incamminò verso la scuola con in mano due barattoli di mais, che velocemente scaraventò nella direzione del terzo tuttofare: era un ragazzo che la sapeva davvero lunga su tutto, e per lunga si intende come i suoi capelli, che erano appunto lunghi. Se ne intendeva di musica, arte, storia dell’arte, cultura pop, nerd cultura, cultura geek, fumetti, insomma, era un tuttosapere, e tra le cose che sapeva rientrava anche il saper fare, quindi era un tuttofare, ed era il capo dei tuttofare, dalla parlantina particolare con una erre tendente al moscio e un’energia di mille soli in corpo. Il ragazzo era FC, iniziali di un nome che nessuno davvero conosceva, ma che in molti chiamavano Caravaggio. L’ultimo tuttofare, il tuttofare più pigro pisolante del quartetto, che più pigro non si può, era un ometto piccolo con la pancia pelosa e un gran cappello rosa. Era un ragazzo conosciuto semplicemente come Tony Tony Chopper.

In una strada lì vicino intanto si stavano incamminando Mineta, Asui Tsuyu, Midoriya, Professor All Might, Iida, Yuga, Mina, Toru Hagakure, Momo, etc si stavano incammminando verso i pullman ansiosi di iniziare la loro Boku no Gita Pracatinat.

I quattro tuttofare seguirono un custom percorso di parkour che li avrebbe portati direttamente a scuola, quando improvvisamente la loro strada venne interrotta da un duello tra i Chad e i Bulli.
Sul tetto di una fabbrica futurpunk tipo Akira per intenderci (sullo sfondo c’era il tramonto anche se era mattina presto in pratica c’era l’alba) e si stagliavano proiettando delle lunghe ombre gli otto ragazzi che si scontravano. Già, otto, perché ai bulli si erano aggiunti due loschi figuri. Uno di loro era particolarmente quadrato e confuso, nel senso che in genere era una buon’anima ma per qualche motivo si era ritrovato a fare la parte del bullo perché sembrava arrabbiato. Lui era Henry Rollins, conosciuto per la deepscuola (il deepweb della scuola nel quale circolavano i gossip più segreti, ma succulenti) per avere avuto una qualche relazione strana con quel tizio basso che sembra Mafalda, ovvero Glenn Danzig. Infine c’era l’ultima aggiunta al gruppo dei bulli, ovvero due tette con attaccate una ragazza molto arrabbiata pronta a tutto per rubare i soldi del pranzo a chiunque. Lei era Akane Owari, e beh, che dire.
“La PAABBONE non è ancora attiva, siccome non siamo a Pracatinat! Sganciate i soldi, ammasso di muscoli!” urlò Ganondorf Legendofzelda, mettendosi in una posa strana che gli fece venire un po’ male alla schiena. Infatti, Ganondorf era noto per i suoi reumatismi, è per questo che era stato soprannominato dagli altri bulli Rei.
“VAFFANCULO” urlò Gabriel.
He Man, detto Youtubo, fece una capriola sulle spalle di Gabriel e fece un calcio a trottola che non fece male a nessuno in particolare, e poi riatterrò sulle spalle del Dr. Chad, tutto questo mentre Equius teneva le braccia incrociate e annuiva.
“Che COSA hai da ANNUIRE, fatti SOTTO!” urlò Mattia Il Bullo in modalità Bullo. Il suo corpo sembrò prendere fuoco, arrostendosi di rosso e accendendo scintille nei suoi occhi some succede negli anime, che Mattia non guardava perché era un bullo.
Spinse Equius con tutta la forza incandescente di mille soli giù dal palazzo, e il Chad continuò ad annuire nella caduta lunga almeno 20 secondi per poi spiaccicarsi a terra come un pomodoro blu.
Akane si sporse lentamente per vedere il risultato….. Ops, era veramente morto. Ahia. I Bulli si levarono in frettissima dalle palle per evitare qualsiasi risvolto legale: funzionava così a Chicago.
I tre Chad sopravvissuti non avevano nulla da dirsi, quindi si levarono dalle palle pure loro. A loro importava solo della gita a Pracatinat dopotutto, dove avrebbero ficcato abbestia madò raga. I tuttofare invece se ne erano già andati perchè si erano rotti le palle assistendo alla scena. Ma veniamo al dunque.

Tutte le centinaia di ragazzi pazzi si riversarono verso i ben CINQUE autobus che attendevano nella piazza del pranzo. E attenzione, raga: ERANO AUTOBUS A DUE PIANI!!!!!!!! Questo fece impazzire Rock Lee, il quale fece una piroetta breakdance su sè stesso, mormorando tra sè e sè cose che nessuno riusciva a discernere. Intanto, Grusso Obesotti si scassava di merendine e gelato ca’ panna, ma non è questo il punto.
Tutti si catapultarono e scatafrassarono e scassapanzarono a prendere i posti migliori, vicino ai propri amici. O almeno, ci provarono, perché il professor Sergio Coli si piazzò di fronte a tutte le porte e li fermò.
“Un bel gioco dura poco, ragazzi! Ora i posti li estraggo io a SORTE, perché così vi fate amico tutti!”
La mascella di tutti i ragazzi si posò a terra. Non ci credevano. Ma era vero. Il prof Sergio mescolò una serie di temibili biglietti dentro al suo cappellino da baseball targato adidas, e iniziò l’estrazione.
“Il primo posto va a……”
Tutti i ragazzi iniziarono ad agitare le mani come piccoli ventagli, dicendo in coro, “Ooooooooooooooohhhhhhhhh………”
“KELLAM!!!!!”
“Chi, io?” disse Kellam.
“Chi?” dissero tutti gli altri.
“Vabbè vediamo il prossimo” disse prof Sergio.
“Il prossimo è……. OOoooooooooOOOooOoooooohhhh……. Jean Kirstein!!!!!”
“Wow!!! Io!!! Quindi sarò seduto vicino a Kellam? Ah? Ma cos!?!?” disse Jean.
“Ok il prossimo. Il prossimo è….. OOOOOGHHHHHH……. RRRRAY TORO!?!?” disse Sergio, sconquassato. Non si ricordava di aver scritto questo biglietto.
“Infatti l’ho scritto io il biglietto” disse Ray Toro, “E ora mi siederò vicino a……” ed estrasse un biglietto dal cappello di Sergio, “Nientepopodimeno che….. Sgarpay!!!!”
“Si dice Sharpay, scimunito!!!” esclamò l’ochetta, che sotto sotto ci stava a passarsi un viaggio con uno dei manzi della scuola.
“Ma cos!?!?” disse Sergio. “Vabbè vediamo i prossimi due, in rapida successione!!!!”
“Ma pensa te….” disse Jotaro, esaminando le chiappe del ragazzo in piedi davanti a lui (Rock Lee).
“I prossimi sono…. OOOOOOOOOOOO!!!!! Sono Orlando Bloom e Monika!!!!!”
“Hhhhmmmmmmmm……..?” inalò Orlando.
“Non vedo l’ora di fare tanti bei ricordi assieme a te, Orlando caro!” disse Monika.
“Hhhhhhhhmmmmmmm……!” esalò Orlando.
“Poi Kakyoin!!!” disse Sergio.
“Ah, epico!! E vicino a chi sto?” disse il Kak.
“Vicino a Clubs Patrick, ovviamente!!!” disse Hearts Boxcars, detto Hearts Boxtars.
“Classico, kek!” disse Kekyoin.
“UUUuuu…...e poi chi c’èèèèèèèè….c’èèè….BOWSETTE!!!” disse Sergio arrossendo. “Vicino a …. il tizio che una volta mi disse che giovanna era brava….” disse Sergio geloso.
“UUUuuufffaaaa, mizzeca….” disse Bowsette.
“Brava…” disse brava giovanna brava, “bowsette, brava….”
“Ok! POi c’è! Allora! Numa Numa Guy insieme a...DOoom Guuuy!!! Che coincidenza ha ha!! Due Gais….Gaysx D. Diventerete migliori amici!”
“Yey!” disse Numa Numa Guy.
“hhh” disse Doom Guy.
“E poi! Steven Universe!” disse Sergio.
“Oh si!!!!” disse Steven.
“Accanto a un tizio….spaventoso…….ovvero….DOYLEWOLFGANGVONFRANKENSTEIN!” ululò Sergio spaventato.
“OOOooo” urlò spaventoso steven.
“Metal as fack” disse Doyle pacatamente alzandosi il simbolo delle corna davanti alla faccia e raccogliendo Steven con il bicipite...l’unicipite...tutti i cipiti.
“E poi!” disse Surgio facendo una pirouette sulla testa di Bowsette che fece molta invidia a Rock Lee e molto fastidio a Bowsette. “Ganondorf Legendofzelda…..mmmh….”
“NMMMMHMMH MHMHMH HA HA HA!! VEDIAMO UN PO CHI ABBIAMO QUI!” rise grassamente Ganondorf il Grassone Reumatico.
“Vicino a……………………...Dean Winchester detto Muna!”
“Chi? MH?” disse Dean Winchester guardandosi intorno, “Ah, dici a me, Dean Winchester io, il solo e unico gran cacciatore di bestie e vampiri Dean Winchester. hahaha, pensavo intendessi un altro. Ehehehe,” disse Dean frastagliandosi i capelli, “modestamente sono proprio epico quindi ragazze sapete dove trovarmi proprio di fianco a ganondorf questo ragazzone dall’aria molto grassa e reumatica.”

“Azz!!!” Sudò Glenn Danzig, “Non ci voleva la presenza di Dean. Lui è un cacciatore di vampiri, sai…” sussurrò a Gaara che stava seduto sulle sue ginocchia.
“Ulp!” Esclamò il rosso ragazzo.

“Ma ciancio alle bande e proseguiamo!” urlò Sergio Coni 2012. “Al prossimo sedile ci saRANNO………….Reviewbrah e……………..”

“Ok!” si alzò da per terra con classe Reviewbrah “Sentiamo un po’, spillami il the.”
“e……Avril Laaaavigne!!!” disse Sergio sperando che Avril Lavigne diventasse la sua girlfriend.
“Ok, accettabile!” disse l’elegante ragazzo.
“Ci sta zio” disse Avril, piegando le gambe per avvicinarsi a Reviewbrah, prendendolo per le mani.
“Ma cos…?” disse Reviewbrah.
“Vabbe non è mica giusto però…” mormorò sotto i baffi sergio coli che come Freddie non aveva ancora i baffi. “Comunque...poi ci sonooo…..ooo...o…. Queeeeeen Dededeeeee!!!! Insieme a ……………….. LancerUndertale!”
“Sbaraquack! Assieme a quel nanerottolo!?!?” Esclamò la reginetta.
“Ehehehe siiiiiii sarò finalmente di fianco alla mia thicc anime mommy milky gf!!!” disse Lancer, esponendo la sua felpa con gli ahegao.
“MA COS!!!!” disse Queen Dedede, ripensando al suo pregiudizio e arrossendo.

“Vabbè dai non mettete il dito nella piaga” disse sergio, legandosi le scarpe, “perchè ora tanto vedremo i prossimi due ragazzi. Allora. Il prossimo… O prossima? Vediamo chi sarà dai. Sarà……”
“Sarà?” disse Ken di street fighter.
“Sarà????” disse Tony the talking clock.
“Sarà???????????????” disse Michael Jackson.
“Sarà????????????????????????????” disse Michael Jordan.
“Sarà??????????????????????????????” disse Cristiana.
“”Sarà Lucrezia.” disse Sergio, leggendo il biglietto da vicino.
“Ah ma cos!?!?” disse Lucrezia “Ah io? E… Vicino…. A chi?” si domandò la piccola hobbit.
“Chiaramente vicino a Goku Emo.” Disse Sergio, preparato.
“Hehehehe non vedo l’ora di mangiare!” disse Goku Emo tirando fuori le merendine dallo zaino.
“Posso prenderne un pezzo????” disse Lucrezia mettendo la mano sulle merendine.
“Porca miseria Sergio! Io ho fame! Cambiami di posto!” disse Goku Emo irritato.
“No vabbe non preoccuparti a Pracatinat poi ti cucino una cos….” disse Lucrezia indietreggiando.
“Mmmh okay…” disse Goku Emo sospettoso.
“Bene avete finito?! Le merendine?! Ok. Bene. Poi ci sono…...ci sono: GRUSSO OBESOTTI wtf?? ma chi è??? Beh dal nome sembra che a Goku Emo sia andata bene…..sembra antipatico….” disse Sergio non fidandosi degli stranieri.
“привет!” disse Grusso che era russo.
“Cosa?”
“привет” disse Grusso.
“Okay. Allora poi abbiamo: GIARD! No scusa errore di battitura. Penso sia Gerard Wye. Way. UFFA.” esclamò il professore che stava estraendo i biglietti coi nomi.
“SQUEEEEEEEEEEE” pigolò Gerard Way, toccandosi le guancie e correndo verso Grusso Obesotti per glomparlo!
“но так” disse Grusso Obesotti, prima di ricevere il glomp di Gerard, il quale stava formulando nella sua testa il plot di umbrella academy, la sua futura serie tv su netflix originals series per ps4.

“DAI BASTA PORCA PUTTANA DEVO ESTRARRE I PROSSIMI DUE NOMI GUARDA LO FACCIO SUBITO SONO JERRY ONLY E CHARLES MANSON!!!!!!”
“Oh io!” disse Jerry Patato.
“Ah ha ha ha ha haha oh ho ho ho ho hoho ih hi hi hi hi hihi eeeeeeh heeeeeh heeeeeh” rise melodicamente Charles Manson.
“Perchè hai riso così” disse Jerry Patato.
“Sai no” disse Charles Manson detto Charlie.
“No” disse Jerry.
“Vabbè dai” Charlie.

“Ragazzi scusate il vostro professore si è stufato di leggere i nomi quindi passo la parola al mio più che valido collega GTO detto Onizuka.” sbuffò sergiò annoiatò.
“Hey ragazzi….tranquillatevi….scassatevi un po’....bevetevi una bella coca….” ammiccò Onizika tirando fuori una canna (spinello) (grusso obesotti annuì) e leggendo altri biglietti.
“Ora c’è questo pischello di nome Gaaaara….allungo un pooooo’ le vocaaaali perché sto in booootta…..sono sciaaallo…” disse Onizika sporgendosi un po’ troppo verso il terreno all’indietro (stava scivolando).
“Qualcuno gli dia acqua e zucchero!” urlò qualcuno dalla folla.
“Che devo fare io?” disse il prof Zucchero Fornaciari idratandosi e flexando sui poveri.
“Vaaabbbeeee poi c’è….Jotaro finalmente….. il fan favarit” acclamò in inglese Onizuka.
“Ma pensa te…” disse Jotaro, “Ma pensa te se devo stare vicino a un bimbo emo e non vicino a una epica goth gf come mi spetterebbe….. Sono casi come questi che mi fanno pensare che sotto sotto gli incel non hanno poi tutti i torti.”
Diamonds Droog, Spades Slick, Hearts Boxcars e Clubs Patrick annuirono tutti in coro, con le braccia incrociate e gli occhi chiusi.
“Secondo me diventeremo grandi amici!” disse Gaara, il quale avrebbe morso l’omone alla sua prima opportunità durante il viaggio in pullman.
“Può darsi………” disse Jotaro.
Rock Lee guardò l’agente esterno e fece l’occhiolino.

“I prossimi due sono…………. Sollux Captor e Dario Maverick!” disse Onizuka, facendo girare la Fruit Machine per estrarre i due nomi.
I due ragazzi estratti si avvicinarono e si batterono il cinque, il dieci, il quindici (con i piedi nudi) e il venti (con ambo i piedi nudi).

“Poi Brian May (ragazzo carinissimo che bravo) e anche Danzig il Glenn!” disse TonyTony Chopper, che si mise a estrarre i nomi al posto di Onizuka il quale era collassato a causa dell’eccessiva droga ingerita.
“Come si sa, Spinello = Morte” disse Claudio Bisio, spuntando fuori da un portale.
“Grazie Bisio!” disse Brian May, salendo sul pullman.
“Di nulla!” disse Bisio, entrando in un altro portale.

“Qualcuno gli dia un poì di acqua e zucchero!” urlò bilbo.
“cosa?” disse il prof fornaciari.

Rock Lee anticipò l’estrazione del suo biglietto e fece una piroetta sulla testa di Danzig, al quale brontolò lo stomaco.
“Vicino a Rock Lee ci sarà Cirno Bartucci!”
“Minna! CHIRUNO no sansuu kyoushitsu hajimaru yo! Atai mitai na tensai mezashite, ganbatte itte ne!” disse lei.
“Ma cosa vuol dire!” disse lui.

All’improvviso, qualcuno notò un coso: quel coso era il coso di Yotobi, cioè il Karim Musa crocifissimo e impiantatissimo nel terreno, tra gli svariati pullman.
“Che cazzo!!!” disse Francesco Miceli detto Fraws.
“Qualcuno gli dia un po’ di acqua e zucchero!” disse Ray Toro.
“Ancora?!” esclamò il prof. Fornaciari, facendo due capriole.
Tutti si dimenticarono in fretta della roba di Yotobi, il che fece tirare a Gaara e a Jerry Only due grossi grassi scorreggi di rilievo.
“Ok bella raga saliamo sul pullman però che siamo già in ritardo per Pracatinat!” disse Onizuka riemergendo dal cespuglio in cui era collassato con le movenze di Homer Simpson/Rock Lee che riemerge al contrario dalla siepe di Rock Lee.
Tutti salirono sul pullman mischiandosi un po’ a casaccio nei posti, ignorando quelli assegnati (tanto Sergio aveva abbassato la guardia).
Improvvisamente però, una volta che si furono seduti tutti sui sedili adatti al sedimento per il viaggio, tutti sentirono una strana…..sensazione….di nausea….di testa leggera….e improvvisamente come per magia il soffitto del pullman….PUFF! SI APRI DI COLPO! E tutti si ritrovarono distesi sul cemento di fronte all’enorme hotel di Pracatinat.
“Mi senti…..?” diceva una voce a tutti quanti. “Riesci a capire ciò che dico…..?”

I ragazzi della Gijinka Pracatinat Highschool aprirono gli occhi e nel cielo videro una cosa mostruosa….un ragazzo dall’aria serena e tranquilla, che indossava una lunga felpa verde scuro e i jeans neri, una maglietta bianca con i simboli rossi stampati sopra e le scarpe marroni a doppia cerniera. I suoi capelli erano bianchi come il sale, gli occhi erano verde chiaro.
“Ma perché stai descrivendo Komaeda P*******o!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” disse l’agente esterno infuriato.
“Hey, ma la sua testa sembra sia il suo cazzo e sborra!” disse William Osman progettando una nuova invenzione per uccidere Ko.

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