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Autore: Kontenytore    23/01/2019    1 recensioni
In una pazza scuola dove personaggi da tutti gli universi vanno a scuola insieme, un nuovo annuncio dal professor All Might manda la classe in tilt... Chissà cosa succederà? Forse un qualche combattimento? Forse una qualche gita in una certa location di montagna? Scoprilo seguendo le avventure di Todoroki e di Clubs Patrick. Ci sono anche molti altri personaggi da altri fandom, quindi se sei otaku questa è la storia che fa per te!
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Yuri, Crack Pairing | Personaggi: All Might, Shouto Todoroki, Sorpresa
Note: AU, Cross-over, Nonsense | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 0 - ARRIVA TODOROKI

Era una calda e piovosa mattinata di settembre, e Todoroki aveva in mente un piano malefico. Lui, in teoria, sarebbe dovuto essere uno degli studenti della Gijinka Pracatinat Highschool, che tra meno di un mese sarebbero andati a Pracatinat in gita. Ma allora...perché Todoroki quella mattina calda di settembre si trovava già di fronte all'Hotel Pracatinat...? 

-----TIME SKIP: 1 MESE DOPO...------

Una calda e piovosa mattinata di ottobre, Diamonds Droog si svegliò dal suo pisolino notturno. Ciabattò con le sue ciabatte lucide (erano scarpe perché era un ragazzo elegante) fino alla cucina, dove attivò la macchinetta del caffè (ottimo caffè mattutino!) ed alzò la serranda. 

“Che giornata del cazzo.”

Dopo aver scolato e bevuto il suo caffè mattutino, Diamonds Droog (also conosciuto come D.D, ovvero Dodo) cominciò a preparare le sue cose per il primo giorno di scuola: essì, oggi iniziava il suo primo giorno alla prestigiosissima Gijinka Pracatinat High School! La scuola non era a Pracatinat, ma a Chicago, ma si chiamava Pracatinat perché si era soliti andare in gita a Pracatinat. Diamonds Droog corse verso la fermata del pullman, ma con classe, dopo essersi ingelatinato per bene i capelli per non sfigurare con la sua cricca (della Mezzanotte, così si chiamavano, perchè stavano svegli fino a mezzanotte); già i bulli spesso li prendevano di mira perché indossavano i fedora, e gridavano loro “incel!” chiudendoli negli armadietti. Maledetti bastardi. Diamonds Droog salì sul pullman (il 64). Lì lo aspettava il suo migliore amico, Clubs Deuce, detto Clubs Patrick.

“Eihl’à fratellone!”
“Stai zitto.”

Nonostante fossero tutti degli incel, Diamonds Droog era il più incel di tutti (tanto che aveva ormai adottato come titolo ufficiale Re Degli Incel). Dal fondo dell’autobus sentì la voce di uno dei ragazzi della scuola. “Incel!”

“Non ascoltarli fratellone, ti giuro che non sei un incel anche se tutti ti chiamano Re Degli Incel.”
“Vuoi fare silenzio, Clubs Patrick? Non ti sento! Ho le cuffiette. Sto ascoltando una canzone dei Cure!”

“Fammicela ascoltare pure a me”
“No”

Clubs Patrick sospirò.

Arrivarono in classe e si sedettero di fronte ai loro soliti amici che già li stavano aspettando in classe, o forse erano già in classe ad aspettare, non necessariamente stavano aspettando loro. Così è il mondo degli incel.

Gli altri due membri della gang che erano lì ad aspettarli erano Hearts Boxcars, “il ciccione”, anche detto “lo smilzo” oppure “quello dell’intervallo”, e Spades Slick, detto “il guercio” perchè aveva le cataratte. I quattro si sedettero in quadrilatero, pronunciarono il saluto segreto degli incel (non posso descriverlo perchè non lo conosco perchè non sono un incel, però le donne le odio comunque), e iniziarono il loro discorso mattutino. Ma passiamo ad altro.

La giovine Hobbit entrò in classe in ritardo (come al solito) inveendo contro il 2 (autobus) come tutte le mattine ed ignorando il professor Griffin che aveva già iniziato la sua lezione di agricoltura. Il Guercio le lanciò un’occhiata, esattamente una, perché era guercio. Una bella hobbit, la ragazza.

La ragazza dalle calze porno corse a sedersi al suo solito posto vicino ai suoi due migliori amici: Gamzee Makara e Lancer Undertale. Battè loro un doppio cinque e si spaparanzò alla sua scrivania, ignara delle occhiatacce che stava ricevendo non solo dal guercio (sennò sarebbe stata una) ma anche dal temibile professor Griffin. Con lui non si doveva scherzare. Non si fotte coi Griffin, diceva sempre lui.

Tutti gli altri (che verranno introdotti dopo) erano già ai loro posti quando il professor Griffin esordì con una frase che mandò la classe molto numerosa in tilt:
“Ragazzi, tra due settimane andiamo in gita.” ed infine, tra una risatina sua classica e un’altra, disse la parola magica. “A Pracatinat.”

La fine. Tutti gli studenti saltarono in aria simultaneamente, urlando, stramazzando, starnazzando, e tirando tutti i loro possedimenti per aria con fare celebratorio. Nessuno ci credeva: finalmente un’altra gita a Pracatinat!

Non era un avvenimento poi così raro alla fine, quindi il festeggiamento poteva sembrare bizzarro se visto da un agente esterno. La classe infatti andava in gita a Pracatinat circa ogni tre settimane. L’agente esterno che osserva una situazione del genere con confusione però sicuramente non è mai stato a Pracatinat.

“Che figaaaata, motherfuckers…” esordì il signor Makara ancora sciolto sulla sedia.
“Minchia!” disse la giovane Hobbit, che guardò l’agente esterno e disse “Il mio nome è Lucrezia Da Vinci, ma tu puoi chiamarmi Yu. Probabilmente vi starete chiedendo come mai Pracatinat sia una figata; bè, ecco perché Pracatinat è una bomba.”
La giovane hobbit iniziò ad avere un flashback, accompagnato da “Dirty Little Secret” degli All American Rejects in sottofondo.

“Pracatinat è una bomba per il semplice fatto che tutti fanno bordello e festa pazza! Sono cinque giorni di pura adrenalina, dove tutto può succedere e tutti possono fare qualunque cosa. E’ come una pubblicità del panettone, a Pracatinat puoi fare di più, eh heh heh heh heh heh. Hahahaa…..”
Il flashback si interruppe bruscamente quando una capsula spaziale irruppe attraverso la finestra della classe. Dalla capsula uscì un ragazzo alto, muscoloso, coi capelli neri sparati verso il basso (piastrati), il quale esordì con una semplice frase che aumentò lo sconvolgimento pazzo della classe isterica pazza:
“Ciao, il mio nome è Emo Goku, e sarò il vostro nuovo compagno di classe”
Un ragazzo alto, muscoloso e con i capelli neri sparati coi ricci all’indietro si alzò dal fondo della classe (dove stavano i delinquenti come lui) e gli puntò un dito contro con fare accusatorio, l’altra mano stilosamente infilata in tasca in modo casual e cattivo.
“E tu pagherai i danni alla finestra.” disse con voce profonda.
Tutte le ragazze della classe applaudirono al loro Bel Fusto, Jotaro Kujo, il quale disse la sua solita catchphrase: “Ma pensa te…”

Un ultimo ragazzo muscoloso, alto e coi capelli neri sparati a sfera si alzò dall’altra parte del fondo della classe, iniziò a correre sui muri e fece parkour sulle teste dei suoi vicini di banco, fece una piroetta sulla testa di Lucrezia la giovane hobbit (la quale reagì in modo strano) e fece un triplo salto carpiato atterrando davanti ai piedi scalzi di Emo Goku, quasi sul punto di annusarli. Ci fu una lunga pausa.

“Il mio nome è Rock Lee.” disse il ragazzo, e poi tornò al suo posto.

Peter Griffin (il professor Griffin) intanto si scassava. Erano proprio dei ragazzi vivaci, epici e anche un po’ simpatici. Un po’. Peter disse, “Wow, è proprio come quella volta in cui feci parkour per scappare da Arno Dorian di Asssassin’s Creed Unity!”

Peter ebbe un rapido flashback in cui si ricordava del fatto: Peter, vestito da Ezio Auditore di Assassin’s Creed 2, correva per le strade di NYC scappando da Arno Dorian, il quale brandiva un vecchio fucile. “Ridammi le mie piume (oggetto collezionabile in Assassin’s Creed 2, NDT) mi servono per il mio cuscino!!!”
I ragazzi, dopo la lezione del professor Griffin, si dispersero nel cortile per fare pranzo (era una lezione extracurricolare di circa quattro ore). La piccola Hobbit (Lucrezia) andò a sedersi nel suo solito posto, accanto ad un albero sotto il quale crescevano dei grossi funghi, grossi abbastanza da coprirla dagli occhi dei malintenzionati che credevano avesse le calze porno. Infatti non notò neanche che sopra al fungo si era seduta la sua amica d’infanzia Cirno Bartucci, la quale stava mangiando una pizza congelata non ancora scongelata. Questa era un’abitudine che, a detta di Lucrezia, aveva preso da brutte conoscenze, di nome Simon Bellamy.

Nel mentre, dall’altro lato del cortile, pranzava con tranquillità serena un bravo ragazzo, il classico ragazzo che tutti definirebbero un vero pezzo di pane, un ragazzo davvero gentile, buono, e dall’aspetto cordiale e anche un po’ simpatico. Così pranzava in silenzio Brian May, ascoltando i suoni della natura. Vicino a Brian May era seduto il suo migliore amico, dall’aspetto quasi pacato quanto Brian ma dall’atteggiamento più pacato per un fattore di 10. Questo ragazzo aveva i capelli lisci, pettinati e gellati, e indossava un abito molto molto elegante. Anche se il suo aspetto era particolarmente elegante, il cibo che mangiava era abbastanza grezzo: un panino ordinato da un fast food lì vicino. Questo ragazzo infatti non era altro che il gran Reviewbrah. I due amici chiacchieravano del più e del meno, ma soprattutto del più (la gita a Pracatinat).

Sotto l’ombra del muro della scuola, intanto, si riuniva un gruppo spaventoso (a detta di tutti), i veri emarginati della scuola, i veri cattivi. In ordine, sedevano sul prato un ragazzo basso ma estremamente muscoloso, dalla chiara composizione corporea appartenente alla prole degli antichi emigrati siculi (ovvero provenienti dalla Sicilia, regione dell’Italia Meridionale, anche detta Mezzogiorno.); accanto a lui beveva un frappè un giovane cicciottello, che a dire la verità non era cicciottello ma veniva tradito dal suo viso rotondo e sferico, con il trucco rosso attorno agli occhi; infine, un bel ragazzo, diverso dagli altri due ma comunque diverso dalle masse, dal fare carismatico e un sorriso rassicurante. Erano i tre che si vociferava fossero vampiri: Glenn Allen Anzalone (detto Danzig), Gerard Way (detto Gerard Way o Party Poison) e Stefan Salvatore (detto Despacito). I tre condividevano una pizza scongelata.

E lì, tutto solo soletto, un ragazzo che piangeva. Chi era? Era un ragazzo magrolino, con la barbetta, indossava un maglioncino nero e dei jeans, un po’ come steve jobs (riposa in pace steve jobs). Piangeva mentre mangiava il risotto con le erbette e delle fettine panate, e piangeva perchè aveva appena visto un film brutto… Alex l’ariete. Il nome di quel ragazzo? Ma che ve lo dico a fare, ragazzi… Era Karim Musa, soprannominato Yotobi (da sè stesso)! Vicino a Yotobi però c’era qualcuno (quindi non era solo soletto ho cambiato idea).... Accanto al piangente ragazzetto di nome Yotobi, vi era seduto un ragazzo chiaramente troppo anziano per essere ancora a scuola, ma si sa com’è il sistema scolastico, a volte ti bocciano, a volte no. Il ragazzo era intento a parlare con Yotobi, o meglio, con se stesso, perché Yotobi era impegnato a piangere nel risotto, e non era assolutamente intenzionato ad ascoltare le urla al limite della follia del ragazzo accanto a lui, che discuteva con foga di politica, in particolare di Berlusconi. Il ragazzo era, o meglio, l’uomo era un certo Dario, o Dario Maverick, come lo chiamavano i suoi amici. Dario tuttavia di amici non ne aveva più, perché aveva passato un paio di anni chiuso in un bunker sotterraneo (di sua spontanea volontà). Ma passiamo al dunque, ovvero ciò che stava accadendo nel centro della piazza del pranzo.

Piccola premessa: il pranzo scolastico avveniva sempre in questa piazza, la cosiddetta piazza del pranzo, chiamata così perchè tutti ci pranzano. Ma veniamo al dunque.

Due gruppi di ragazzi stavano litigando con grossa e ampia foga: i due gruppi più temibili della scuola: il temibile gruppo dei CHAD contro il temibile gruppo degli INCEL!!!!

I chad erano un gruppo di ragazzi temuto da tutta la scuola, infatti erano soprannominati i temibili Chad. Il capo del gruppo era, per l’appunto, dottor Chad. Gli altri erano: un ragazzo vivace, molto arancione, esperto di arti marziali e di gormiti: Gabriel. Vi erano inoltre un ragazzo massivo, un vero manzo (o dovrei dire un vero equino?) di nome Equius; infine, il più chad di tutti, superato solo da dottor Chad a causa del suo nome fitting, un ragazzo muscoloso, vestito in modo succinto ma gaio, rosa e viola, capelli biondi a caschetto: He-man.

“Arrendetevi, Incel di merda! Non ce la farete mai a cuccare a Pracatinat! Abbandonate ogni speranza! Saremo noi Chad che polverizzeremo le fregne alle ragazze durante tutto il corso della gita e voi non potrete fermarci perchè noi abbiamo al nostro fianco il potere di Greyskull!” esclamò He-man, chiamato dagli amici Youtubo Anche Io, o semplicemente Youtubo.

A fare da arbitro c’era un ragazzo strano, a metà tra l’incel ed il chad. Egli aveva infatti la classica corporatura da Chad, e anche l’atteggiamento di chi ha non più di quattro neuroni funzionanti; tuttavia il ragazzo era talmente abominevole che non cuccava neanche morto. In piedi, tra le due masse di litiganti, spiccava come un palo arancione in mezzo ad una bufera: il suo nome era Omid. Omid ridacchiava mentre guardava le due gang, senza ben capire cosa stesse succedendo.

Uno dei quattro incel, il più basso (se vi ricordate era il ragazzo chiamato Clubs Deuce, o più semplicemente Clubs Patrick, quello che all’inizio voleva ascoltare la canzone dei Cure ma gli era stato negato), Clubs Patrick, prese la buccia della banana che stava mangiando e la lanciò nella direzione dei piedi di uno dei chad (infatti lui di piedi ne sapeva, se capisci ciò che intendo…) e uno dei chad (in questo caso era Gabriel), provò a metterci un piede sopra in segno di sfida, ma la buccia era svanita senza lasciar traccia..!

Infatti, lì vicino era un’assurda coppia di individui bizzarri, che avevano sottratto la buccia del giallo frutto dalle grinfie dei piedi nudi di Gabriel. Uno era un po’ bassino, relativamente arrabbiato, e aveva un po’ l’aria da incel. L’altro era grosso, testone, e aveva un po’ l’aria da chad. Erano il duo pazzo più conosciuto della scuola: erano l’AVGN e Donkey Kong, amici per la pelle accomunati dalla loro passione per gli abiti da ufficio e le penne nel taschino!

Spesso in molti confondevano Donkey Kong, con il suo aspetto vagamente scimmiesco, per un altro...coso, alto quanto lui e sempre pronto a rubar banane. E mangiare banane. Specialmente durante le occasioni speciali o formali, come le lezioni del professor Griffin o del professor Mercadini, uniche lezioni in cui nessuno osava proferir parola perché il professor Mercadini era troppo bravo. Il ragazzo era il fratello di un altro ragazzo non ancora introdotto, amico di Glenn Allen Anzalone, o più semplicemente Danzig, e questo ragazzo era conosciuto come Doyle, il vegano infernale.

All’improvviso, da un portale lì vicino, comparse un uomo pelato, buffo, e divertente.

“Dove sono finito?”, chiese Claudio Bisio.

 
   
 
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