Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Come detto
nell'introduzione, questa è una storia interattiva.
Qui di seguito vi
spiego il regolamento per partecipare.
PER ISCRIVERVI basta
farmelo sapere nella recensione al primo capitolo o basta inviarmi un
messaggio in privato.
PER PARTECIPARE
dovrete inviarmi le soluzioni IN PRIVATO entro le date che verranno
stabilite man mano e che vi esplicherò nelle note finali di
ogni capitolo. NON scrivete le soluzioni nelle recensioni, queste non
verranno prese in considerazione.
Troverete le
soluzioni all'inizio del capitolo successivo, poi scoprirete perché
;)
Terrò io il
conto dei punti che ognuno di voi accumulerà, per poi
decretare il vincitore alla conclusione della long ^^
Ogni volta che
troverete il titolo di una canzone con il collegamento, vi basterà
aprirlo per sentire il brano in questione :)
Il premio finale lo
deciderò in corso d'opera, ma già vi annuncio che non
si tratterà di recensioni o di una storia su richiesta. Vorrei
pensare a qualcosa di più speciale per voi, visto che la
categoria in questione è speciale e chi vi alberga lo è
altrettanto :3
Se avete domande o
perplessità, vi prego di pormele tranquillamente, sono qui per
rispondervi!
E ora vi lascio alla
lettura, sperando che sia gradevole e che vi strappi un sorriso!
Ricordatevi che
questo è solo un gioco, un modo per rendervi attivi nella
stesura di questa folle idea, quindi prendetela come tale:
divertitevi, state sereni e aiutatemi a scoprire chi avrà il
SOAD-Factor ♥
1°
Home Visit
«Buonasera
a tutti e benvenuti alla prima puntata degli Home Visit di
SOAD-Factor! Sono sempre io, la vostra Katie Sun! Siete pronti per
scoprire come andranno oggi le cose per i partecipanti di
SOAD-Factor?»
La giovane donna
bionda e dal fisico da modella sorride in direzione della telecamera
e sbatte un paio di volte le ciglia stracolme di mascara.
«Oggi
assisteremo al primo Home Visit. Il primo giudice a decidere la sorte
per i suoi ragazzi sarà Serj Tankian, il quale ha pensato a
una location pazzesca in cui far esibire gli aspiranti artisti!»
Poco dopo parte
un video che illustra le prime immagini delle registrazioni avvenute
per la selezione.
DOPO
LE DURISSIME SELEZIONI DURANTE I CASTING E LE AUDITIONS
DOPO
I DIFFICILISSIMI BOOTCAMP
SOLO
CINQUE ARTISTI NELLA CATEGORIA UNDER UOMINI
SONO
RIMASTI AD ASPIRARE AI LIVE
PQ
KILLER
MITCHELL
O'SHEA
FELIX
MORGAN
PABLO
MARTINEZ
ANDREAS
CHI
SARANNO I TRE TALENTI CHE ACCEDERANNO DIRETTAMENTE AI LIVE DI
SOAD-FACTOR?
Il video, tagliato e montato
ad arte, mostra le immagini di una bellissima tenuta immersa nel
verde. Sulla parte inferiore sinistra dello schermo appare la scritta
New Zeland, Serj's Studios.
Poco dopo i cinque ragazzi scendono da un furgoncino rosso e si
ritrovano in un vialetto pulito e ricoperto di ghiaia bianca e
sottile.
«Cazzo, che figata!»
strilla un ragazzo vestito da rapper, con in testa un cappellino
giallo canarino dalla visiera piatta e degli abiti fin troppo larghi
per il suo corpo esile e smilzo.
«Noi dovremo stare qui
per gli Home Visit? Secondo voi che posto è? Siamo in Nuova
Zelanda, quindi...» riflette un ragazzino dai lineamenti
delicati e l'aspetto pulito e ordinato.
«Mitchell, giusto?
Dove credi che siamo, eh?» lo apostrofa il primo, tale PQ Killer.
«Oh, sì,
Mitchell. Hai indovinato, non mi aspettavo te lo ricordassi. Be',
potrebbe trattarsi dello studio di Serj, no?»
PQ
Killer scoppia a ridere e si accosta a un ragazzo con sottili
treccine corvine, piuttosto alto e
scuro di pelle. «Felix, ti rendi conto? Il nostro amico O'Shea
ha fatto un'osservazione quasi intelligente...»
«PQ, non provocarmi.
Credi di essere molto arguto?» lo apostrofa Mitchell, scuotendo
il capo con fare altezzoso.
Gli altri due ragazzi li
ignorano. Pablo Martinez osserva estasiato la tenuta che si trova di
fronte, scrutando le pareti bianche, le grandi vetrate, i maestosi
alberi tutt'intorno. Andreas se ne sta in silenzio con le braccia
incrociate, sapendo bene che non deve permettere a quei cretini di
intaccare la sua concentrazione. Deve accedere ai live a tutti i
costi.
I cinque appartenenti alla
categoria Under Uomini si avviano verso l'ingresso del casolare e
salgono i pochi scalini, bianchi anch'essi, che li conducono al
portico. Trovano la porta aperta e la superano con un po' di timore,
mentre PQ Killer e Mitchell continuano a battibeccare sotto lo
sguardo spazientito di Felix.
«Che cazzo di paradiso
è questo?» sbotta Pablo, con la sua voce sottile colma
di entusiasmo.
Osserva gli arredi moderni,
lo spazio ampio, il pavimento in marmo e poi i suoi occhi cadono
sull'enorme mixer, sulle chitarre, sul pianoforte a coda e le
tastiere...
«Ma vi rendete conto?»
prosegue l'ispanico, accostandosi al pianoforte e sfiorandone i tasti
con dita tremanti.
Sulla
parete opposta alla porta d'ingresso è situato
un grande schermo, il quale si illumina poco dopo, facendo sobbalzare
i cinque adolescenti.
Su di esso compare la figura
di Serj, il quale è seduto su un divano rosso e indossa abiti
scuri. Sul viso ha dipinto un bel sorriso e subito comincia a
parlare.
I ragazzi ascoltano con
attenzione la registrazione del loro giudice.
«Ciao ragazzi, come
state? Vi piace il mio piccolo studio? Be', vi ho portato qui perché
penso sia il luogo migliore per lasciarsi ispirare, per lasciare che
la concentrazione faccia da padrona. Domani arriverò da voi e
ascolterò le vostre esibizioni, perciò avrete un solo
giorno per preparare i brani che vi assegnerò.»
«Merda... un giorno?!»
sbotta PQ Killer, portandosi una mano sul mento con fare pensoso.
«Bene,
cominciamo da Mitchell. Per te ho pensato a un brano che credo metta
in risalto il tuo timbro particolare. Eseguirai Who
You Aredi
Mihail» annuncia Serj.
Mitchell quasi piange per
l'emozione. «Oh, mamma... sarà difficilissimo, però
adoro quella canzone! Farò del mio meglio!»
«PQ
Killer, per te invece ho pensato a In
My Feelingsdi
Drake. Si adatta al tuo genere, alle tue potenzialità, e credo
che spaccherai!»
«Cazzo!
Drake? Wow, wow! Sono felicissimo!» strepita il giovane,
battendo forte sulla spalla di Felix, il quale scuote appena il capo
facendo oscillare le
treccine.
«Sono contento per te,
fratello» mormora poi.
«Andreas,
veniamo a te. Credo che mi piacerebbe davvero sentirti interpretare
Englishman
In New York
di Sting. Hai un timbro diverso, sono proprio curioso di vedere cosa
verrà fuori.»
Il ragazzo tirato in causa
sorride con fare malizioso e annuisce appena. «Grazie»
mormora. I suoi capelli castani a caschetto gli danno vagamente
l'aspetto di uno dei Beatles negli anni Sessanta, non fosse per il
viso rotondetto e l'espressione perennemente truce che si porta
appresso.
«Pablo
Martinez, tocca a te. So che ami il rock, per quanto tu finora ti sia
presentato con brani pop latini. Per questo ho deciso di assegnarti
March
Against Me
dei Ill Niño.
Loro sono una band latin metal, credo facciano al caso tuo»
spiega ancora Serj, accennando un sorriso.
Pablo spalanca gli occhi
grandi e scuote il capo. «Oddio, non conosco la canzone... sarà
un suicidio!»
«Infine,
Felix. Ti assegno Redemption
Songdi
Bob Marley. Non c'è tanto da spiegare: imbraccia la tua
chitarra e stupiscimi.»
Il ragazzo con le treccine
sgrana appena gli occhi, ma rimane impassibile e si limita ad
ascoltare le ultime parole di Serj.
«Bene, ragazzi. Vi
aspetta un duro lavoro, perciò vi lascio andare. Buona fortuna
a tutti, mi aspetto grandi cose da voi.»
Il video finisce e i cinque
adolescenti si scambiano occhiate stranite e confuse.
«Cristo, sarà
difficilissimo!» sbotta PQ Killer. «Ma fottutamente
eccitante!» aggiunge.
«I ragazzi
hanno lavorato con dei tecnici esperti che li hanno aiutati con gli
arrangiamenti, ma per il resto si sono concentrati moltissimo sulla
preparazione dei loro brani. Vediamo com'è andata!» dice
la presentatrice bionda, per poi lasciare spazio a un nuovo video.
«Lo rifaccio, devo
essere perfetto! Questo pezzo è un casino!» sbotta PQ
Killer, tenendo tra le mani un foglio con su stampato il chilometrico
testo del brano di Drake.
Look, the new me is
really still the real me I swear you gotta feel me before they try
and kill me They gotta make some choices, they runnin' out of
options 'Cause I've been goin' off and they don't know when it's
stoppin' And when you get to toppin', I see that you've been
learnin' And when I take you shoppin' you spend it like you earned
it And when you popped off on your ex he deserved it
«Che figata! Sei
bravo!» si complimenta Felix, stringendo tra le braccia una
bellissima chitarra acustica color legno chiaro.
«Vedrai, fratello, ti
dico una cosa: io e te spaccheremo il culo a tutti! Quell'idiota di
Mitchell ha le ore contate!» esclama PQ Killer con fare
strafottente.
Felix annuisce, ma non pare
molto convinto. Strimpella sulla sua chitarra e torna a osservare gli
accordi di Redemption Song. Sa perfettamente che deve imparare
tutto a memoria, ma si sente fuori fase.
Decide di spostarsi in
giardino, ha bisogno di stare solo e concentrarsi.
Purtroppo, però,
trova qualcuno che lo ha anticipato: Andreas non fa che camminare
avanti e indietro, ripetendo come una cantilena il testo di
Englishman In New York.
See me walking down Fifth
Avenue A walking cane here at my side I take it everywhere I
walk I'm an Englishman in New York
«Be'?» Andreas
si interrompe di botto e fissa con fare accigliato il ragazzo con le
treccine. «Sgombera il posto, qui ci sto io» abbaia.
«Che antipatico...
cercavo solo un po' di concentrazione» si giustifica con un
sospiro Felix.
«Hai sbagliato posto»
taglia corto Andreas, per poi riprendere il suo andirivieni con tanto
di nenia monotona.
Felix alza gli occhi al
cielo e si allontana un po' dal casolare, trovando riparo sotto un
grande albero. Si siede ai suoi piedi e comincia a suonare, dopo aver
posato a terra il foglio con testo e accordi. Seguire entrambi è
difficile, e durante l'esibizione il foglio dovrà essere solo
un lontano ricordo.
Sospira e chiude gli occhi,
provando a concentrarsi.
Old pirates, yes, they
rob I Sold I to the merchant ships Minutes after they took
I From the bottomless pit But my hand was made strong By the
hand of the Almighty We forward in this generation Triumphantly
Si interrompe per
controllare se il testo fosse giusto e sorride soddisfatto. Ce la può
fare.
«Ma chi cazzo sono
questi? Serj è impazzito?» sbraita Pablo, ascoltando con
il cuore a mille il brano che gli è stato assegnato.
«Dai, non sono male»
commenta Mitchell, torturandosi le dita delle mani con fare nervoso.
«Pensa a me. Mihail è tosto.»
Pablo scuote vigorosamente
il capo. «Non vedo l'ora che arrivino quei dannati tecnici!»
«Qual è il
problema, Pablo? Devi spingere un po' di più sul ritornello.»
«Senta, io sono in
crisi. Andrà di merda» si lamenta l'ispanico, rivolgendo
un'occhiata disperata alla donna che è arrivata in suo
soccorso per aiutarlo con il brano.
«Macché. Hai
una bella voce, parte del testo è in spagnolo. Ce la farai»
commenta lei. «Su, riprendiamo?»
Pablo annuisce, anche se è
poco convinto.
You can make me feel so
weak And what is the cost Me amas no mas Siempre todos tan
concientes
«Andrà bene,
caspita se sei bravo!» esclama la donna. «Ma non
dimenticarti di spingere nel ritornello, chiaro?»
Pablo annuisce. «Ricevuto!»
«Vediamo un po'... la
suono al pianoforte, d'accordo?»
«Mitchell, sei
sicuro?» chiede la donna.
Lui sorride. «Certo.
Sono sempre sicuro di me.»
«Bene, fammi sentire.»
So tell her stranger Who,
who you are Why won't you tell her Who, who you are So tell
her stranger Who you are Why won't you tell her Who, who you
are
«Attento al falsetto,
Mitchell. Troppa aria nelle corde vocali» lo riprende la donna.
«Okay, ci riprovo.
Però sta uscendo bene» dice lui.
«Sì, ma
controllati di più. Non c'è bisogno di spingere troppo,
è pur sempre un brano soul» prosegue lei.
«D'accordo, lo terrò
a mente.»
Katie Sun sorride
in direzione della telecamera. «I preparativi per i nostri
ragazzi non sono stati facili. Serj pare averli messi in difficoltà.
Bene, ora vedremo cosa è successo durante le esibizioni. Chi
volerà dritto ai live e chi sarà costretto a tornare a
casa? Scopritelo con me!»
I ragazzi sono pronti, o
almeno così sembra.
«Oddio, che ansia!
Andrà male, me lo sento...» dice Andreas tra sé,
rimanendo in disparte dal resto del gruppo.
Da quando i cinque sono
arrivati negli studi di Serj lui non ha rivolto la parola a nessuno,
fatta eccezione per quel piccolo diverbio avvenuto con Felix.
«Spaccheremo tutto!
Felix, sei pronto? Mi raccomando eh!» strilla PQ Killer, con il
suo immancabile cappellino giallo canarino in testa.
«Calmati, però»
gli suggerisce Felix, giocherellando con una delle sue treccine.
«Vedrete che
spettacolo!» si pavoneggia Mitchell, stravaccato sul divano con
fare rilassato.
Pablo sta ripassando il
testo e si tortura la zip della felpa che indossa, mentre tenta
invano di non agitarsi sul tappeto.
«Pablito, sei pronto?»
lo apostrofa PQ Killer.
«Prontissimo! Ragazzi,
dai, diamoci tutti un abbraccio di incoraggiamento!» propone
l'ispanico, sorridendo cordiale ai suoi compagni.
Tutti si lasciano prendere
dall'entusiasmo, tranne Andreas che si limita a fissare la scena con
fare schifato.
«Stupidi plebei»
grugnisce tra i denti.
I cinque partecipanti
entrano nella grande sala in cui si terranno le esibizioni e si
trovano di fronte Serj Tankian in persona.
Lui si alza e si accosta a
loro per salutarli con strette di mano e pacche sulle spalle.
«Come state? Vi piace
qui?» domanda ai suoi ragazzi.
«È una favola!»
replica Pablo con entusiasmo.
«Concordo, è un
posto da urlo!» strepita PQ Killer.
«Bene, sono contento
che vi siate trovati bene. Andate a prepararvi, manderò Cindy
a chiamarvi non appena sarà il vostro turno. Ehi, buona
fortuna!»
Serj allarga le braccia e
tutti si stringono in un abbraccio collettivo, riuscendo a
coinvolgere anche lo scorbutico Andreas.
Cindy, una giovane sui
vent'anni, entra nel backstage improvvisato e annuncia: «Mitchell,
tocca a te».
Il ragazzo biondo si alza di
scatto e si avvia nella grande sala senza guardarsi indietro.
Raggiunge il pianoforte e si siede sul seggiolino, poi solleva il
capo e sorride a Serj.
Quest'ultimo comincia a
parlare con calma e pacatezza. «Mitchell O'Shea interpreterà
Who You Are di Mihail. Ti ascolto».
Il ragazzo posa le dita sui
tasti con fare esperto, cominciando a produrre i primi accordi. È
un arrangiamento particolare, il suo timbro è graffiante e
adatto al brano. Esegue la canzone senza commettere particolari
errori, e infine si alza e si posiziona in piedi di fronte al suo
giudice.
Serj, seduto su un divano in
pelle rossa, l'ha ascoltato con attenzione.
«Grazie, Mitchell. Ci
vediamo dopo» lo congeda, per poi annunciare il prossimo
concorrente.
Poco dopo, Felix Morgan
raggiunge Serj e si siede su una sedia, imbracciando per bene la sua
chitarra.
«Redemption Song
è un brano impegnativo e suggestivo, è
l'interpretazione che conta» dice Serj, osservando il ragazzo
con le treccine. «Ti prego, emozionami.»
Felix annuisce ed esegue i
primi accordi, spostando le dita con fare incerto. La sua voce trema
leggermente mentre esegue il brano, ma le emozioni sgorgano a fiotti
da lui, raggiungendo il cuore di chi lo ascolta.
Emancipate yourselves
from mental slavery None but ourselves can free our minds
Su questi due versi, Felix
imprime più enfasi e aumenta la pressione sulle corde della
sua chitarra.
«Grazie, Felix. A
dopo» lo saluta Serj, per poi attendere il prossimo a esibirsi.
«Eccomi!»
annuncia PQ Killer, presentandosi di fronte all'asta che ospita il
microfono. Sfila l'oggetto dal supporto e si sistema meglio il
cappellino sulla testa.
«Sono curioso di
sentire cosa combinerai con Drake. Prego» lo incoraggia Serj.
La base parte e subito PQ
Killer comincia a muoversi per la stanza, camminando come se si
trovasse nel ghetto di una grande città e fosse il padrone del
mondo. Interpreta perfettamente il ruolo di un trapper che ha tanto
da dire. Il suo flow è palpabile, gli calza a pennello, anche
se un forte effetto autotune maschera la sua voce rendendola quasi
irriconoscibile.
«Grazie mille anche a
te, ci vediamo più tardi» dice Serj, lasciandosi
sfuggire un lieve sorriso.
È il turno di
Andreas, il quale fa il suo ingresso in scena con movimenti studiati
e contenuti, come se volesse dimostrare di essere piuttosto sicuro di
sé, nonostante fino a poco fa stesse andando nel panico.
«Ciao Andreas. Hai
preparato Englishman In New York di Sting. Sono curioso di
ascoltarti.»
Andreas si lascia sfuggire
un sorriso studiato. «Certo, Serj. Sono qui per stupirti.»
Il cantante dei System Of A
Down spalanca leggermente gli occhi, mostrandosi un poco stranito
dall'atteggiamento strafottente del ragazzino.
«Prego, allora»
taglia corto.
Andreas si posiziona di
fronte all'asta e non tocca neanche il microfono. Intreccia le mani
sul petto e attende che la base parta, poi comincia a cantare.
La sua voce è
abbastanza comune, ma è intonato e sa controllare l'emissione
vocale piuttosto bene. Avrebbe preferito suonare la sua chitarra
durante l'esibizione, ma stavolta ci ha rinunciato per concentrarsi
sull'interpretazione.
«Bene, Andreas. Puoi
andare, ora è il turno dell'ultimo partecipante» lo
congeda in fretta Serj.
Dopo essere stato chiamato
da Cindy, fa il suo ingresso nella sala Pablo Martinez. Sembra
piuttosto agitato e Serj non riesce a far a meno di chiedergli come
si sente.
«Insomma, sto bene,
ma... vedremo come andrà. Per me è stato molto
difficile imparare questa canzone, non la conoscevo e...»
Serj gli sorride bonario e
solleva appena una mano per farlo tacere. «Non preoccuparti.
Concentrati e fammi sentire che sai fare. Il resto non conta.»
Il ragazzo ispanico annuisce
e cala sugli occhi i suoi occhiali da sole a specchio. Indossa una
camicia hawaiana gialla con stampe arancioni, un paio di pantaloni
bianchi larghi che paiono quelli di un pigiama, e un paio di sneakers
verde fluorescente. Il suo capo rasato a zero riflette la luce dei
faretti presenti sul soffitto e sulle pareti della sala.
«Ho preparato una
versione acustica con la chitarra» annuncia Pablo a Serj, poi
afferra una delle chitarre presenti nella stanza e si accuccia sul
pavimento.
Il giudice lo osserva
attentamente, chiedendosi che intenzioni abbia. «Quindi...
March Against Me dei Ill Niño in chiave acustica»
annuncia infine.
Pablo
attacca con la voce, facendo seguire subito il suo strumento di
accompagnamento. Il timbro ricorda
un po' quello di Álvaro Soler, e il modo di
eseguire il brano anche: Pablo stravolge la canzone latin metal
rendendola quasi reggaetton, per quanto la sola chitarra acustica
glielo consenta.
Un
arrangiamento sicuramente particolare, che mette ancora una volta in
luce le attitudini del concorrente.
«D'accordo,
Pablo. Ci vediamo dopo. Ora mi prenderò un attimo per
riflettere, dovrò capire chi di voi merita di volare con me ai
live.»
Il
ragazzo sorride cordiale e corre nuovamente dai suoi compagni.
«Serj
non si è sbilanciato, si è limitato a salutarci e
basta» borbotta Pablo preoccupato, fissandosi le mani.
«A
me ha sorriso» afferma PQ Killer, giocherellando con il suo
cappellino.
«Non
significa niente» gracchia Mitchell, guardando in cagnesco il
trapper.
«Invece
sì. Vedrai che mi prenderà, ai live serve uno come me!
Butterò giù il Fonda con i miei bassi a palla!»
si pavoneggia PQ Killer con fare strafottente.
«Su,
non litigate» cerca di calmarli Felix.
«Tu
hai stonato, treccina» lo sbeffeggia Andreas, che da qualche
minuto è divenuto finalmente più loquace.
«Senti,
tu apri bocca solo per insultare gli altri, stronzo?» lo
attacca il trapper, facendo per alzarsi dal divano.
«Calmatevi!»
tuona Pablo.
Proprio
in quel momento fa il suo ingresso Cindy. «Tesori, Serj vuole
vedervi. Tutti insieme.»
Mitchell,
Pablo, PQ Killer, Andreas e Felix stazionano in piedi di fronte a
Serj, uno accanto all'altro. Sono in attesa di un qualche commento e
istintivamente si stringono in un abbraccio fraterno, circondando
l'uno le spalle dell'altro.
I
battibecchi e le divergenze sembrano essersi dissolti come neve al
sole, i cinque paiono amici per la pelle e si mostrano solidali l'uno
con l'altro.
«Ragazzi
miei, ho apprezzato davvero molto le vostre esibizioni. Mi avete
colpito, ognuno di voi ha fatto un suo particolare arrangiamento e
siete stati in grado di emozionarmi.»
«Ma...?»
sussurra Pablo, stretto tra Mitchell e PQ Killer.
«Ma
purtroppo devo scegliere solo tre di voi. Sarà difficile, ma
devo farlo.»
«Lo
sappiamo» dice Andreas.
«Ora
vorrei parlare nello specifico delle vostre esibizioni. Andreas,
avrei preferito vedere un po' più di presenza scenica da parte
tua, ma su questo si può lavorare. Per il resto, hai cantato
molto bene. Pablo, la tua reinterpretazione di un brano latin metal è
stata veramente originale, mi ha fatto capire che sai come rendere un
brano tuo. PQ Killer, hai un flow pazzesco e sai come tenere
l'attenzione su di te. Per il tuo genere, vai forte. Mitchell, il
brano di Mihail non è facile, ma tu gli hai dato una nuova
chiave di lettura con l'arrangiamento al pianoforte. Felix, be', la
tua interpretazione di Redemption Song
è stata intensa, anche se ci sono state delle imprecisioni a
livello vocale. Siete stati tutti bravi, ma come ben sapete, devo
fare una scelta, per quanto sofferta.»
I cinque ragazzi si tengono
ancora più stretti e fanno fatica a tenere lo sguardo fisso
sul loro giudice.
«Bene, ora farò
i nomi dei due ragazzi che verranno eliminati.»
Serj fa una pausa a effetto
e...
NOTE
FINALI
Cari lettori, eccoci
giunti in fondo al primo capitolo del SOAD-Factor!
La sfida di questo
primo step sarà indovinare chi sarà eliminato!
Riepiloghiamo le
opzioni:
PQ Killer;
Mitchell O'Shea;
Andreas;
Pablo Martinez;
Felix Morgan.
Dovrete indovinare
chi non ha superato le selezioni, e otterrete 0,5 punti per ogni
risposta corretta, per un massimo di 1 punto.
Come
vi ho spiegato in alto, dovrete inviarmi le risposte esclusivamente
IN PRIVATO, non scrivetele nelle recensioni! E come già detto,
terrò io il conto di
tutti i punti che avrete accumulato nel corso della storia, e infine
decreterò il vincitore facendo la somma dei punti!
Avete tempo fino
alla mezzanotte del 26 gennaio per inviarmi le risposte. Le risposte
scritte nelle recensioni o inviate dopo la data stabilita non saranno
prese in considerazione nel conto dei punteggi!
Detto questo, se
volete lasciare un commento per farmi sapere che ve ne pare dei
personaggi e della storia, potete farlo tranquillamente ^^
Vi aspetto e spero
che il primo capitolo vi sia piaciuto :D
Grazie a tutti i
partecipanti e a chi leggerà e recensirà senza
partecipare, a chi si fermerà per pura curiosità e a
chi skipperà la storia a priori!!!!
Ci sentiamo il 27
gennaio con il secondo capitolo ♥
«Il primo concorrente
che dovrà tornare a casa, e non potrà proseguire la sua
avventura a SOAD-Factor è...»
I
cinque si stringono ancora più forte l'uno all'altro, fissando
con estrema ansia il loro giudice.
In
sottofondo c'è una melodia che incute ancora più ansia,
giusto per aumentare ulteriormente la suspense.
Serj
sospira. «Pablo Martinez.»
L'ispanico
scioglie l'abbraccio e si allontana dai suoi compagni, accostandosi a
Serj. «Grazie per quest'esperienza.»
L'altro
gli rivolge un'occhiata dispiaciuta. «Sei stato bravo, ma c'è
ancora tanto da lavorare per te. Sono certo che ce la farai.»
Serj,
detto questo, si alza e regala un breve abbraccio al giovane che è
appena stato eliminato.
«Grazie
davvero, e buona fortuna a tutti!» esclama il ragazzo, gli
occhi scuri appannati di lacrime.
«Buona
fortuna anche a te, Pablito!» strilla PQ Killer.
Il
giovane esce dalla stanza, ma ancora la tensione generale non è
finita.
«Bene»
riprende Serj, senza rimettersi a sedere. «Il secondo
concorrente che dovrà interrompere qui la sua esperienza a
SOAD Factor è...»
I
quattro adolescenti rimasti lo mangiano con gli occhi, aspettando con
il fiato corto l'ultimo verdetto.
Il
cantante dei System chiude per un attimo gli occhi, poi infine dice:
«Andreas».
Quest'ultimo
si scrolla di dosso i suoi compagni e fa un passo avanti, guardando
il suo ex giudice con aria scettica. «Sinceramente non me
l'aspettavo. Credevo avessi apprezzato.»
Serj
rimane imperturbabile. «Andreas, dovevo fare una scelta. È
stato difficile, ma in te non ho trovato le caratteristiche che
cerco. Mi dispiace.»
Il
ragazzo grassottello rivolge un'occhiata sprezzante tutt'attorno, poi
esce dalla stanza senza dire una parola.
I
tre adolescenti rimasti saltano praticamente addosso a Serj.
«Hai
scelto bene, te lo assicuro!» strilla PQ Killer. «Anche
se io avrei fatto fuori Mitchell e avrei tenuto Pablito»
aggiunge.
Mitchell
gli molla uno scappellotto. «Fottiti, Killer.»
«Ragazzi,
avremo da lavorare, preparatevi!» li ammonisce Serj con un
sorriso.
Tutti
e tre annuiscono.
«So
che per Serj è stata dura e probabilmente non è
riuscito ad accettare le drastiche modifiche che ho apportato al
brano di quella band latin metal. Non importa, io sono felice di
essere arrivato fin qui, porterò sempre con me
quest'esperienza magnifica!»
«Se
ne pentirà, me lo sento. Felix è un incapace, Killer è
un fallito e Mitchell... be', forse lui ha del potenziale. Io
proseguirò per la mia strada, non mi serve questa stupida gara
per mettermi in gioco!»
2°
Home Visit
«Ciao
a tutti e benvenuti al secondo Home Visit di questa prima edizione di
SOAD-Factor! Sono sempre io, la vostra Katie Sun, e sono lieta di
annunciarvi che oggi vedremo come se la sono cavata i ragazzi della
categoria Over, capitanati dall'entusiasta ed eccitatissimo Shavo
Odadjian!» esordisce la presentatrice, per poi dar spazio al
solito video di presentazione con tanto di scritte a caratteri
cubitali.
È
GIUNTO IL MOMENTO PER I RAGAZZI DELLA CATEGORIA OVER
TUTTI
E CINQUE SONO DETERMINATI
ASPIRANO
AI LIVE E FARANNO DI TUTTO PER RAGGIUNGERE L'OBIETTIVO
CHI
TRA
BEATRIX
SULLIVAN
ALEX
MOSES
MEREDITH
MARY
ALLEN
E
PETER FITZGERALD
PASSERÀ
IL TURNO
E
ACCEDERÀ DIRETTAMENTE AI LIVE?
Quando
questo finisce, Katie sorride alla telecamera e prosegue: «Ora,
andiamo a vedere cosa Shavo ha assegnato ai ragazzi e quale location
ha scelto per loro!».
Il video comincia con una
ripresa panoramica sulla città di Los Angeles, e poco dopo
appare la scritta Los Angeles, Green Studios.
Un furgoncino rosso si
arrampica lungo un sentiero sterrato, finché non si parcheggia
quasi in cima alla collina. Tutto intorno sorge un imponente bosco,
il quale nasconde quasi alla vista un casolare di campagna molto
bello e grande.
Cinque figure un po' confuse
scendono dal furgoncino, guardandosi attorno.
«Oh, mio dio! Che
posto orribile, rischierò di cadere dai miei tacchi»
squittisce una bionda ossigenata, fissando con disappunto il sentiero
sterrato che conduce al casolare. «Mi sa che avrò
bisogno di un bel ragazzo che mi aiuti» aggiunge poi con voce
stridula, voltandosi a fissare insistentemente un palestrato accanto
a sé.
«Dolcezza, puoi anche
toglierti le scarpe, così risolvi il problema» la
apostrofa un'altra ragazza, la quale è abbigliata con vestiti
semplici.
«Meredith ha ragione»
interviene il palestrato, lanciando un'occhiata di fuoco alla bionda.
«Così i tuoi piedi saranno più sexy e io potrò
curare tutte le tue ferite» sussurra.
«Peter, sei
disgustoso!» sbotta un ragazzo dai lunghi e lisci capelli neri,
scuotendo con fare disgustato il capo.
Un'altra ragazza di circa
trent'anni se ne sta in silenzio a guardarsi attorno, ed è la
prima ad avviarsi verso il casolare, stanca di sentire le stronzate
di quel branco di idioti.
«Mary, aspettaci!»
strilla la bionda, rischiando di ruzzolare già dalle sue
vertiginose scarpe con tacco di almeno venti centimetri, tutte rosa e
ricoperte di strass.
Mary la ignora ed entra
subito nel casolare, lasciando il portone spalancato. Si guarda
attorno e sbianca, rendendosi conto che in quella grande sala
ombreggiata dal bosco circostante è pieno di strumenti
musicali bellissimi, tra cui un violino stupendo.
Tutti presto la raggiungono,
con Peter che sorregge senza alcuno sforzo la bionda, tenendola per i
fianchi.
«Beatrix, mi chiamo
Beatrix, ma per tutti voi sono Trixie!» pigola la ragazza,
sbattendo le ciglia stracolme di mascara in direzione di Peter.
Meredith sospira e scuote il
capo, guardando con scetticismo il ragazzo dai capelli lunghi.
Questi, infatti, mostra un look molto dark, con tanto di abiti neri
in pelle che aderiscono perfettamente al suo corpo esile e
mortalmente magro, e un pesante strato di fondotinta bianco a rendere
ancora più cadaverico il suo viso smunto.
«Sei inquietante,
amico» lo apostrofa Meredith.
«Ragazzi, guardate!»
strepita Peter, mentre un enorme schermo si illumina, posto nella
parete sinistra della grande sala.
Tutti si assiepano li
accanto e poco dopo il viso sorridente e amichevole di Shavo sboccia
in una marea di microscopici pixel.
«Caspita se è
bello!» cinguetta Beatrix, schiudendo appena le labbra carnose
tinte di bordeaux.
«Ciao a tutti, amici!
Ehi, come ve la passate? Vi piace questa location nei pressi del
Beachwood Canyon? Vi trovate nei Green Studios, un luogo magico in
cui tanta musica è stata creata! Oh, è fottutamente
figo!»
Tutti e cinque esultano come
fossero allo stadio, unendosi all'entusiasmo smodato del loro
giudice.
«Allora, vorrei
partire subito con le assegnazioni, ricordandovi che avrete
ventiquattro ore per preparare il vostro brano nel modo migliore!
Dovete sorprendermi, lasciarmi a bocca aperta, perché potrò
portare solo tre di voi ai live!» prosegue Shavo, rabbuiandosi
un poco.
«Sentiamo»
commenta Meredith con interesse.
«Comincerei
da Mary. Per te ho pensato a un brano che possa mettere in luce le
tue capacità canore, che secondo me devono ancora esplodere.
Rolling
In The Deepnella
versione di Aretha Franklin, ecco cosa dovrai eseguire. So che Adele
ha fatto un capolavoro con la sua cover, ma voglio sentire
l'intensità di Aretha, ma cerco anche la tua identità.
Mi raccomando!»
Mary si copre il viso con le
mani. «Oddio, non so se ne sono in grado...»
«Meredith,
ora viene il tuo turno. Per te ho scelto un brano potente, che ti
faccia scatenare come hai fatto durante i Bootcamp con il brano delle
Hole. Fammi sognare con Standing
In The Way Of Control
dei Gossip!» annuncia Shavo, gasato ed eccitato. Si agita
leggermente sul divanetto in pelle rossa che occupa.
Meredith solleva trionfante
un pugno al cielo. «Sì, cazzo!» strepita.
«Caspita»
mormora Mary.
«Peter,
tu invece eseguirai un pezzo storico di Elvis. It's
Now Or Never
metterà a nudo gli studi classici che hai affrontato, sono
certo che non mi deluderai» dice Shavo con fare solenne.
«Che cosa?! Ma è
magnifico, farò del mio meglio!» strilla Peter,
abbracciando più forte Beatrix, che ancora se ne sta con gli
occhi sgranati a fissare il suo giudice sull'enorme schermo.
«Non è
credibile che un palestrato completamente ricoperto di tatuaggi canti
Elvis» bofonchia Alex tra sé.
«Alex,
so che tu hai una buona propensione per il metal, per il canto in
growl e scream, come hai dimostrato già in precedenza. Ma
sappiamo entrambi che per questo talent certe caratteristiche non
bastano. Perciò voglio sentirti cantare, senza però
perdere la tua identità. Prepara Digging
The Grave
dei Faith No More e dimostrami cosa sai fare.»
«Ma che roba è?
I Faith No More? Andiamo!» sbotta Alex, che forse si aspettava
quantomeno un brano degli Slipknot.
«Adoro i Faith No
More, non sai quanto sei fortunato!» dice Meredith,
lanciandogli un'occhiataccia.
Shavo
sospira. «Oh, e per finire, Beatrix. Voglio sentirti su un
brano di Pink, ci stai? Prepara Stupid
Girls
e fatti valere!» conclude.
La bionda ossigenata
squittisce e si libera dalle braccia di Peter, accostandosi
maggiormente allo schermo come se volesse abbracciarlo. «Shavo,
tesoro mio! Mi hai assegnato la mia preferita di Pink, grazie! Non ti
deluderò!» pigola.
Tutti la guardano straniti e
si lasciando sfuggire sospiri e risatine.
«Ci vediamo domani,
non vedo l'ora di ascoltarvi, fratelli!» conclude Shavo, poi
ricorda a tutti che un vocal coach sarà a loro disposizione
per aiutarli con le canzoni.
Infine lo schermo diventa
nero e nella sala cala uno strano silenzio.
«I
ragazzi hanno lavorato sodo per un giorno intero, con l'unico scopo
di conquistare Shavo! Andiamo a dare un'occhiata ai loro
preparativi!» annuncia Katie Sun, per poi lasciare spazio a un
altro video.
I Green Studios sono grandi
e spaziosi, ogni ragazzo riesce a trovare il suo posticino dove
provare.
Alex sbuffa e legge ancora
una volta il testo della canzone dei Faith No More.
«Cosa c'è che
non va?» gli chiede la vocal coach, osservandolo con
attenzione.
«Questa roba è
una merda! Non mi piace affatto, non fa per me» ammette il
ragazzo magro e pallido, con addosso i suoi soliti abiti
monocromatici e il trucco bianco sulla faccia.
«Alex, hai deciso di
partecipare a SOAD-Factor, e ora devi metterti d'impegno. Ricordati
quello che ti ho detto prima: quando ci sono dei punti in cui il
suono va sostenuto, tu tienilo alto e non mettere aria nelle corde
vocali. Riprova.»
Lui sbuffa ancora. «Che
palle, e va bene...»
La base riparte e Alex
riprende a cantare.
It
would be wrong to ask you why Because I know what goes inside Is
only half of what comes out Isn't that what it's about? To
remind us were alive, To remind us were not blind, In that big,
black hole comfortable
Digging the grave, I got
it made
Let something in, or
throw something out? You left the door open wide
«Alex, ascolta: qui,
quando c'è il oooh, oooh, oooh, devi tenere il suono
alto e compatto! Senti come lo fa Mike Patton?» suggerisce la
vocal coach, facendo partire il brano a un punto ben preciso. «Lui
è consapevole e non esita, capito? Se vuoi conquistare Shavo,
devi essere sicuro di te. Forse non sarà il brano della tua
vita, ma ora devi prepararlo al meglio!»
Alex annuisce. «Suono
alto, senza aria, compatto. Okay.»
«E sii energico,
andiamo! Questo brano è molto potente e si deve sentire quando
lo esegui.»
Il ragazzo alza gli occhi al
cielo. Deve lavorare ancora molto.
Peter e Beatrix si trovano
nella grande sala in cui si svolgeranno le esibizioni, attendono la
vocal coach e intanto provano i loro brani.
«Hai intenzione di
ballare così anche domani?» chiede Peter, osservando i
movimenti sensuali e quasi volgari della bionda, la quale tiene il
microfono in maniera equivoca e non fa che strofinare il corpo
sull'asta.
«Certo, devo
assolutamente fare colpo, e poi il pezzo lo richiede, mio caro e
ingenuo Pete!» squittisce, poi riprende a cantare, lanciandosi
nel ritornello con tutta se stessa.
Maybe
if I act like that, that guy will call me back Porno Paparazzi
girl, I don't wanna be a stupid girl Baby if I act like that,
flipping my blond hair back Push up my bra like that, I don't
wanna be a stupid girl
«Ah, sei sexy»
commenta lui, seduto di fronte al pianoforte.
«Lo so! E come dice la
canzone? Forse se faccio così, quel ragazzo mi richiamerà.
E Shavo potrebbe rimanere ammaliato da me!» cinguetta,
continuando a muoversi a ritmo di musica.
La vocal coach entra proprio
in quel momento e subito punta gli occhi su Beatrix, con fare
critico. Incrocia le braccia sul petto ed esordisce: «Ascoltami
bene. Okay, il tuo è un brano dalla forte carica erotica, ma
non stiamo girando un film porno. Datti una calmata. Anche nella
sensualità c'è arte, e ci vuole un certo equilibrio».
La bionda si immobilizza e
sembra un po' a disagio. «Mi scusi, eh, ma io...»
«Pink è
un'artista di tutto rispetto, che merita di essere interpretata nel
modo giusto. Il suo brano, al contrario di ciò che tu potresti
pensare, è una chiara critica alla stupidità femminile
e al suo vendersi per far colpo su un uomo. Cerca di metterti in
testa questo messaggio e non esagerare, chiaro? E ora ricomincia,
voglio vedere cosa fai.»
La bionda obbedisce senza
ribattere, non se la sente di contraddire quella donna così
sicura di sé.
Peter, intanto, prova a
concentrarsi sul testo di It's Now Or Never; un po' lo
conosce, ma deve imprimerlo al meglio nella sua mente. L'assegnazione
di Shavo lo mette in ansia, Elvis è il re della musica,
specialmente per uno come lui.
Prova gli accordi sul
pianoforte, vuole suonare quella canzone in chiave acustica, come ha
sentito fare una volta al suo insegnante di piano al conservatorio.
La vocal coach, dopo aver
dato ancora delle dritte a Beatrix, le consiglia di prendersi una
pausa e di non assumere zuccheri prima di cantare, perché la
sua voce ne risente.
La bionda lascia la stanza
un po' abbattuta.
Peter solleva lo sguardo dai
tasti bianchi e neri e osserva la vocal coach, che nel frattempo si è
sistemata in piedi accanto al pianoforte.
«Fammi sentire come
siamo messi» lo incoraggia la donna.
Lui annuisce e comincia la
sua esecuzione.
It's
now or never, Come hold me tight Kiss me my darling, Be
mine tonight Tomorrow will be too late, It's now or never My
love wont wait.
«Molto bene, e
ricordati di non spingere troppo sul finale. Elvis era molto delicato
nel cantato, e la sua caratteristica era che riusciva comunque a
risultare potente e a emozionare. Questo brano ha bisogno sì
di tecnica, ma soprattutto di emotività. Mi piace la tua
versione con il pianoforte.»
Peter sorride felice. «Devo
ringraziare il mio insegnante di piano al conservatorio»
replica.
«Ottimo. Provala
ancora e perfeziona la memorizzazione del testo, ti sento ancora
insicuro. Ci vediamo più tardi.»
«D'accordo.»
«Oh, andiamo, vacci
giù pesante con il twang! Comprimi il suono, ma non
spingerlo tutto in avanti!» consiglia la vocal coach a
Meredith, la quale si sta impegnando davvero tanto per eseguire il
brano dei Gossip.
«Certo, capisco...»
«Non si tratta di un
brano in cui usare il falsetto, non c'entra niente. Devi essere
potente e darci dentro! Suono compresso, puoi variare il volume della
tua voce, ma esci dal falsetto! Riproviamo lo special!»
Meredith annuisce e riprende
a cantare, seguendo i buoni consigli della donna che le sta di
fronte.
standing in the way of
control we live our lives because we're standing in the way of
control we either live our lives because we're standing in the
way of control we live our lives because we're standing in the
way of control we either live our lives, lives, lives
«Ottimo growl
sull'ultima parte, bravissima! Così, se continui così
non puoi che andare alla grande!»
«Grazie»
risponde la ragazza.
Mary assiste alla scena con
ammirazione, pronta anche lei a lavorare con la vocal coach.
Quest'ultima, infatti, subito si concentra su di lei.
«Aretha Franklin, non
Adele. Mi raccomando» precisa, mentre Mary imbraccia la sua
chitarra.
«Bene» afferma,
per poi dar vita ai primi accordi.
We
could have had it all (You're gonna wish you never had met
me) Rolling in the deep (Tears are gonna fall, rolling in the
deep) You had my heart inside of your hand (You're gonna wish
you never had met me) But you played it,
to the beat (Tears are gonna fall, rolling in the deep)
«Bene, ma devi ancora
lavorare sull'interpretazione. Devi essere più coinvolta.
Ricorda che sia Aretha che Adele sono in grado di emozionare, anche
se in maniera diversa. Torno a sentirti più tardi, complimenti
a entrambe» conclude la vocal coach.
Le due ragazze le sorridono
e si scambiano un'occhiata entusiasta.
«Spaccheremo tutto,
vedrai» dice Meredith.
L'altra accenna un sorriso.
«Speriamo.»
«È
giunto il momento di assistere alle esibizioni, vedremo come i
ragazzi della categoria Over se la sono cavata sul palco degli Home
Visit. Saranno riusciti a entusiasmare Shavo? Scopriamolo insieme!»
commenta la presentatrice.
Shavo fa irruzione nella
stanza in cui i ragazzi sono in attesa di essere chiamati. Non gli
piace essere formale, così ha deciso di far visita ai suoi
artisti.
«Fratelli! Datemi un
abbraccio!» esclama, allargando le braccia.
La prima
a balzare in piedi, rischiando di ruzzolare giù dai tacchi, è
Beatrix. Si avvicina ancheggiando al bassista e lo stringe in un
forte abbraccio, premendo il suo seno prosperoso sul petto magro di
lui.
«Shavo, è così
bello rivederti!» miagola.
Peter li raggiunge dà
una gomitata sulle costole alla bionda, rivendicando a sua volta il
suo abbraccio. Anche gli altri tre ragazzi si uniscono a quel gesto,
facendo quasi scoppiare Shavo a piangere.
Lui li guarda uno a uno con
occhi lucidi. «Sappiate che sarò molto addolorato quando
dovrò eliminare due di voi. Vi voglio bene, ragazzi! Forse non
sono il giudice più adatto per voi...»
Tutti gli sorridono felici.
«Non dirlo neanche per
scherzo, capito?» si rivolta Meredith.
«Io sono così
orgogliosa di essere nella tua squadra» cinguetta Beatrix.
«Siamo i migliori»
afferma Peter, mollandogli una pacca sulla spalla.
Alex e Mary annuiscono.
Il primo a esibirsi è
Peter Fitzgerald. Il ragazzo indossa una t-shirt bianca attillata e
dei jeans a sigaretta con il risvoltino. Sulle braccia esposte
campeggiano i suoi numerosi tatuaggi, che paiono quasi scolpiti sui
muscoli tonici.
Si accomoda dietro il
pianoforte e lancia un'occhiata a Shavo.
Il suo giudice fatica a
stare seduto sul divano posto nella grande sala delle esibizioni,
tanto è eccitato all'idea di assistere alle esibizioni dei
suoi ragazzi.
«Bene, Peter, voglio
sentirti con It's Now Or Never» lo incoraggia il
bassista con un grande sorriso a illuminare il viso pallido.
Peter annuisce e posa le
dita sui tasti. Comincia a eseguire il suo brano in chiave acustica,
destreggiandosi tra accordi e lievi e studiate variazioni nella linea
vocale, interpretando il brano con molta passione e precisione.
Quando conclude, Shavo
rischia di scoppiare in lacrime. È evidentemente commosso e
fatica a parlare.
«Okay... puoi andare»
bofonchia, toccandosi appena gli angoli degli occhi.
Il venticinquenne sorride
soddisfatto, si rende conto che ha colpito il suo giudice.
Poco dopo, lascia la stanza,
facendo poi spazio al prossimo concorrente.
Mary Allen si piazza al
centro della stanza, si accomoda su una sedia e imbraccia la sua
chitarra acustica.
«Mary, sei pronta? Sei
agitata?» si preoccupa Shavo, ancora provato dall'esibizione di
Peter.
«Un po'. Sono pronta.»
Il giudice annuisce.
«Rolling In The Deep» annuncia.
La ragazza esegue gli
accordi sul suo strumento, abbassando il capo per fissare le corde e
le sue dita che si spostano su di esse.
La sua voce è un
sibilo basso, delicato, dolce, che subito scatena in Shavo molte
emozioni, facendo così scivolare alcune lacrime sulle sue
guance.
Mary è precisa e
toccante nell'esecuzione, la sua voce trema appena per l'emozione.
Infine solleva il capo e
sorride timidamente al suo giudice.
«Grazie Mary»
sussurra lui, trattenendo un singhiozzo.
Lei si alza e lascia la
sala.
Shavo annuncia l'ingresso di
Meredith e si prepara a subire un altro attacco alla sua emotività.
Forse non è davvero il giudice adatto per una competizione del
genere, non sa se riuscirà davvero a eliminare due ragazzi
stasera.
Meredith, vestita in maniera
molto sobria e con passo sicuro, raggiunge il suo microfono e lo
sfila subito dall'asta, lanciando un'occhiata a Shavo.
Lui ricambia e le sorride.
«Fammi sentire cosa sai fare» proclama.
La base di Standing In
The Way Of Control parte e subito Meredith comincia ad agitarsi a
ritmo, facendosi immediatamente trascinare dal groove potente e
incalzante.
Si esibisce in un twang
preciso e pulito, spingendo quando serve, ma non troppo, per
conferire al brano la giusta energia e non creare un dislivello
troppo accentuato tra strofe, ritornello e special.
Shavo viene investito da una
scarica di adrenalina e si rende conto di aver azzeccato con lei,
assegnandole una canzone che non poteva essere più adatta di
così.
Meredith conclude
l'esecuzione, poi fa un piccolo inchino e, senza dare il tempo a
Shavo di dire qualcosa, lascia la stanza di corsa, come una furia.
«È matta?»
si chiede il giudice, gli occhi che brillano per l'eccitazione. Si
sta gasando parecchio.
Dopodiché, arriva
Beatrix Sullivan. Indossa abiti succinti e ricoperti di paillettes e
strass, cammina ancheggiando sui suoi tacchi alti e si accosta a
passo spedito verso il microfono.
Rivolge una lunga e intensa
occhiata a Shavo, mentre lascia scivolare la mano sull'asta contro
cui preme lentamente il corpo formoso e poco coperto.
Il bassista è a
disagio, si agita un poco sul divanetto e le sorride in imbarazzo.
«Okay... Beatrix, esegui pure il...»
«Puoi chiamarmi
Trixie, tesoro» miagola con voce suadente.
«Ehm... Trixie,
d'accordo. Puoi eseguire Stupid Girls di Pink, ti ascolto»
conclude il bassista.
La base parte e subito la
bionda dalla carnagione olivastra prende a ballare sensualmente
attorno all'asta del microfono, tenendo lo strumento con fare
equivoco e piuttosto volgare.
Non dà molta
importanza al canto, fa leva sugli ormoni maschili di chi la sta
osservando, sperando che Shavo la noti e impazzisca per lei.
Il giudice è
veramente imbarazzato, però deve ammettere che Beatrix sta
conferendo al brano di Pink la giusta carica erotica, anche se forse
sta un po' esagerando.
Lei conclude e, prima di
lasciare la stanza, cammina verso di lui e si china per baciarlo
sulla guancia. «Spero ti sia piaciuto lo spettacolo»
mormora, poi si raddrizza e agita il fondoschiena di fronte ai suoi
occhi, mentre lascia la sala.
Shavo è paonazzo e
non vede l'ora che arrivi Alex Moses, che almeno eviterà di
provarci spudoratamente con lui.
Il ragazzo dai lunghi e
lisci capelli neri entra nella sala con passo strascicato, un po'
ingobbito. Si piazza di fronte al microfono e guarda appena il suo
giudice.
«Alex. Sono curioso di
sentire Digging The Grave» dice il bassista, per poi
sospirare appena.
«Bene.»
Alex non si è
lasciato abbattere dal fatto che il brano che doveva preparare non
gli piace. Lui ascolta musica estrema, musica con i controcazzi. Non
sa neanche chi sia questo Mike Patton né tanto meno questa
band che la vocal coach ha idolatrato mentre gli dava consigli su
come cantare.
Però ci mette impegno
e si nota da come tiene bene le note, e in fondo ci sono dei punti
della canzone in cui può screamare senza problemi, tornando
per un po' nel suo elemento.
Si impegna a ricordare i
consigli della vocal coach e Shavo se ne accorge, è molto
contento e riesce ad avvertire l'energia giusta all'interno del
brano.
Quando Alex finisce, il
bassista si alza e gli si accosta, sollevando il pugno destro.
L'altro lo guarda stranito, poi capisce che vuole che si scambino un
fist bump e solleva a sua volta il pugno, facendo scontrare
maldestramente le nocche contro quelle dell'altro.
«Grazie Alex, ci
vediamo dopo!» esulta Shavo tutto contento.
I ragazzi sono agitati,
tutti tranne Beatrix.
«Vedrete, mi
sceglierà! Dovevate vedere come mi osservava... mi desiderava,
era talmente palese» cinguetta, mentre si ritocca il trucco,
seduta su una poltroncina nera.
Tutti sono in attesa che
Shavo li chiami per comunicare loro chi verrà eliminato e chi
andrà ai live, e non fanno troppo caso alle parole della
bionda.
«Come sono andato?»
chiede Peter agli altri, strofinandosi le mani sulle braccia tatuate.
«Bene» mormora
educatamente Mary.
«Chissà se
quella canzone mi ha portato fortuna...» borbotta Alex.
«Si notava che non ti
piaceva molto» commenta Meredith, passeggiando nervosamente per
la stanza.
I ragazzi vengono chiamati
da Shavo e si recano tutti insieme nella sala delle esibizioni.
«Eccovi»
esordisce, mettendosi in piedi di fronte a loro. «Premetto che
per me non è facile, ma devo fare la mia scelta come i miei
colleghi.»
Tutti annuiscono e si
stringono in un abbraccio, preparandosi a scoprire la verità
sul loro futuro all'interno di SOAD-Factor.
«Ragazzi, tutti voi mi
avete emozionato. Peter e Mary mi hanno fatto piangere le vostre
esibizioni. Mi sono commosso. E ho sentito pura energia
nell'ascoltare voi, Alex e Meredith. Beatrix... Trixie, scusa. Ecco,
tu sei stata capace di imbarazzarmi, e anche questa è
un'emozione non da poco. Il brano di Pink aveva quella carica che tu
hai riportato durante l'esecuzione.»
Shavo sospira e guarda
tutti, uno per uno, negli occhi. Si sofferma sulle iridi di ognuno
dei suoi ragazzi.
«Prima datemi tutti un
abbraccio!» esclama.
Tutti lo accerchiano e
avviene un altro intreccio di braccia e corpi.
«Spero non ve la
prenderete con me» dice il bassista in tono malinconico.
Peter lo guarda e gli batte
sulla spalla. «Fa' il tuo lavoro. Siamo già felici di
essere qui, tranquillo.»
Shavo annuisce e sospira.
«Bene.»
Tutti tengono gli occhi
fissi su di lui, in attesa.
«I ragazzi che
verranno eliminati, devono sapere che ho apprezzato le loro
esecuzioni» premette.
«Non preoccuparti»
sussurra Beatrix, tenendosi stretta a Peter.
«Ora farò i
nomi di chi dovrà lasciare SOAD-Factor stasera.»
Tutti trattengono il fiato.
NOTE FINALI
Ed eccoci arrivati
alla fine di questo secondo capitolo ^^
Sono veramente
felice che abbiate deciso di partecipare in tanti, non mi aspettavo
tanto successo, non sapevo se fosse una buona idea, ma il vostro
supporto mi spinge ad andare avanti! Perciò GRAZIE ♥
Detto questo,
elencherò qui sotto i partecipanti effettivi alla sfida,
ovvero coloro che mi hanno dato le risposte entro i tempi
prestabiliti:
alessandroago_94
Ethan Stark
Soul_Shine
Selene1990
linea_carmensita94
Hanna McHonnor
StormyPhoenix
Sono davvero lieta
di avervi con me in questa avventura, siete tutti fantastici!
Ma veniamo al sodo:
i ragazzi eliminati da Serj sono stati Andreas e Pablo! Che dite? Vi
dispiace o siete contenti? Ovviamente non starò qui a dire chi
ha indovinato e chi no, lascio l'effetto sorpresa! :D
Per quanto riguarda
questo capitolo, faccio la domanda: chi verrà eliminato da
Shavo? Dovrete, anche in questo caso, darmi due nomi, ecco le
alternative per rinfrescarvi la memoria:
Beatrix Sullivan
Alex Moses
Meredith
Mary Allen
Peter Fitzgerald
Come nel precedente
capitolo, guadagnerete 0,5 punti per ogni risposta corretta, fino a
un massimo di 1 punto!
Dovrete inviarmi le
risposte in privato entro la mezzanotte del 26 febbraio 2019, quindi
avete un po' di tempo per pensarci!
Tutto chiaro?
Infine, se vi va,
aspetto le vostre recensioni, sono sempre ben accette, ma ricordate
che per partecipare non è necessario recensire: fatelo solo se
vi va :3
Ci sentiamo tra un
mesetto, miei cari, e grazie ancora a tutti quanti per l'entusiasmo
dimostrato, VI ADORO ♥
Shavo si schiarisce la gola
e tira un lungo sospiro, poi china un poco il capo. «Il primo
partecipante che dovrà abbandonare la gara è...»
Una
musica ansiogena in sottofondo fa ancora più effetto
sull'umore generale.
«Mary
Allen. Mi dispiace, piccola» mormora il bassista dei System,
accostandosi alla ragazza e afferrando le sue mani. La guarda dritto
negli occhi e prosegue: «Mi hai emozionato molto, ma credo tu
abbia molto su cui lavorare. Non ti vedo adatta a tutta questa
tensione, a un talent del genere... perdonami».
Lei
scuote il capo e si limita ad annuire. «Grazie» dice
soltanto.
I
due si abbracciano, poi la ragazza appena eliminata lascia la sala
delle esibizioni, dopo aver stretto anche Meredith tra le braccia e
averle augurato buona fortuna.
«Andiamo
avanti.» Shavo asciuga con il pollice una lacrima che è
appena sfuggita al suo controllo. «Bene. Il secondo concorrente
a essere eliminato è...» Fa una pausa.
Beatrix
gli sorride sorniona, certa che il nome che uscirà dalle
labbra del giudice non sarà il suo. È certa di aver
impressionato Shavo, lui gliel'ha fatto capire in tutti i modi!
«Beatrix,
devi abbandonare la gara. Mi dispiace» annuncia infine l'uomo,
per poi avvicinarsi cautamente alla bionda.
Lei
sgrana gli occhi truccati e spalanca la bocca dipinta di bordeaux,
dipingendosi sul viso un'espressione indignata e incredula. «Io?!»
sbotta.
Il
giudice annuisce. «Già. Trixie, credo che la tua
esibizione sia stata un po'... esagerata.
Penso che tu abbia bisogno di capire quali siano i limiti da
rispettare. Forse un giorno ci rivedremo e tu saprai sorprendermi
maggiormente. Per ora devo salutarti. Buona fortuna» conclude.
La bionda scoppia a piangere
tra le braccia di Peter, il quale non sa cosa fare: da un lato è
euforico per aver avuto l'accesso ai live che tanto sperava, ma
dall'altro non può neanche spingere via Beatrix senza
consolarla.
«Dai, tesoro, su...
non fare così...» farfuglia, battendole affettuosamente
sulla spalla scoperta.
«Non
ci credo! Non me l'aspettavo, sono fottutamente delusa! Shavo, io
credevo di piacerti!»
strilla, scrollandosi Peter di dosso e avanzando verso il suo ex
giudice.
«Mi dispiace, Beatrix»
ripete Shavo irremovibile. È già stufo delle lamentele
di quella ragazza, tra l'altro lei pare aver frainteso il suo
atteggiamento nei suoi confronti.
La bionda gli molla uno
schiaffo in pieno viso, dopodiché fugge via dalla sala.
Tutti si scambiano occhiate
sconvolte e Shavo si appoggia una mano sulla guancia dolorante, senza
trovare il coraggio per dire o fare qualcosa.
Gli strilli acuti e isterici
di Beatrix si sentono ancora, nonostante lei sia ormai lontana.
«Mi
dispiace, certo, ma so che Shavo ha ragione. Ho ancora molte
insicurezze, sicuramente devo trovare una brava insegnante di canto
che mi indirizzi e mi aiuti. Questa esperienza rimarrà per
sempre impressa nel mio cuore.»
«È
solo un bastardo, non ha capito niente di me! Sono così
delusa! E io che pensavo che... che... oh, dannazione, 'fanculo!»
3°
Home Visit
«Salve
a tutti e bentornati! Questo è il terzo Home Visit, voi non
siete emozionati? Io moltissimo, e sono felice di potervi
accompagnare in questa fantastica esperienza!»
Katie
Sun sorride come al solito alla telecamera.
«Stavolta
ci occuperemo della categoria Under Donne, capitanata dal fantastico
batterista John Dolmayan!»
Il
video di presentazione ha inizio e l'immagine della bionda
presentatrice scompare.
LA
TERZA SERATA DEGLI HOME VISIT DI SOAD-FACTOR
VEDRÀ
SFIDARSI CINQUE DONNE AGGUERRITE
TUTTE
INTENZIONATE AD ARRIVARE SUL PALCO DEI LIVE
CHI
TRA
PATRICIA
UNDERWOOD
OLIVIA
BROOKS
JANET
STARS
DIANA
HOLT
E
HELLGAL
CE
LA FARÀ?
«Chi
ce la farà? Intanto scopriamo insieme la location scelta da
John per il suo Home Visit e le assegnazioni che ha pensato per le
sue ragazze!» conclude Katie Sun, per poi dare spazio al video
successivo.
Un furgoncino rosso con la
scritta SOAD-Factor sui lati avanza lungo una strada arida,
circondata dal nulla più totale.
Tutto intorno, solo il
deserto.
Sul lato inferiore sinistro
del video compare la scritta Las Vegas, Death Valley Studios
proprio mentre il furgoncino si ferma nei pressi di un'enorme
struttura in pietra.
Cinque giovani ragazze
scendono dal mezzo e si guardano attorno spaesate, stanche e sudate
fradice.
«Fa un caldo da
morire!» esclama la prima, una ragazza minuta con indosso una
canottiera nera e lunga, sopra un paio di shorts verde militare.
Sulla sua testa troneggia un cappellino verde dalla visiera piatta,
mentre i suoi piedi sono infilati in un paio di scarpe in tela nere.
«Cristo, come faremo a
cantare con questo clima arido?» brontola un'altra, una giovane
di carnagione scura dal corpo atletico e muscoloso e una voluminosa
chioma di ricci corvini.
«Siamo nel deserto? Ma
sul serio? Che figata!» esulta la terza, la quale pare quasi
una bambina per i suoi lineamenti dolci e delicati. Porta i capelli
rossi a caschetto e i suoi occhi azzurri e attenti scrutano con
interesse tutto ciò che la circonda.
«Evviva»
biascica una giovane dai capelli neri e la carnagione pallida; pare
non avere molta gioia di vivere, ha un'espressione piuttosto annoiata
e poco entusiasta.
«Patricia, tu non dici
nulla?» chiede la rossa, rivolgendosi a una ragazza in carne
che non fa altro che scattare fotografie e fare una marea di selfie
con la sua macchina fotografica.
«Quanto vorrei il mio
cellulare, vorrei mettere tutti questi scatti su Instagram!»
sbotta Patricia. «Janet, tu ce l'hai Instagram?»
La rossa annuisce. «Sì,
ma non ci pubblico quasi niente» ammette.
«Ma come sarebbe a
dire? Non ci carichi i video delle tue esibizioni? Io faccio anche le
dirette» prosegue Patricia, sistemandosi i capelli lisci per
poter scattare un altro selfie. «Ehi, avete visto come mi
stanno bene queste meches?»
«Ragazze, andiamo
dentro» taglia corto la ragazza con il cappellino verde.
«Com'è che ti
chiami?» la interroga Patricia.
«Helena, ma il mio
nick è HellGal!»
«Ah» si lascia
sfuggire la tipa dai capelli neri. «Interessante.»
«Ti interesserà,
Olivia, quando verrai eliminata» la rimbecca HellGal,
atteggiandosi da dura e portando il petto quasi completamente piatto
all'infuori.
«Non cominciate a
litigare, dai!» le richiama Janet, la quale si è già
precipitata all'ingresso della casa in pietra. Spalanca l'enorme
portone ad arco e poi grida: «Venite, qui è uno
sballo!».
«Vediamo un po'»
commenta HellGal. «Vieni, Diana, diamo un'occhiata»
aggiunge poi, prendendo la ragazza riccia sottobraccio.
Patricia e Olivia si
scambiano un'occhiata, poi le seguono.
La grande sala delle
esibizioni è molto fresca e accogliente, cosparsa di un sacco
di strumenti musicali e di leggii disseminati qua e là.
Il grande schermo è
stato appeso sulla parete opposta alla porta, così le ragazze
sono costrette a chiudere l'uscio per poter vedere bene l'immagine
calma e rassicurante del loro giudice.
Il viso disteso e sereno di
John Dolmayan appare poco dopo, sorprendendole un poco.
«Cazzo!»
strepita HellGal, incrociando le braccia sul petto.
«Ciao ragazze, spero
che il viaggio sia stato piacevole. So che forse vi spaventano il
caldo e la siccità del deserto, ma ho scelto questo posto
perché è veramente tranquillo. A me aiuta molto quando
ho bisogno di concentrarmi. E voi dovete concentrarvi moltissimo,
visto che avrete solo ventiquattro ore per preparare i brani che ora
vi assegnerò.»
Le cinque si guardano
sorprese e preoccupate. Sanno già che sarà dura.
«Cominciamo
con HellGal. Tu hai dimostrato di saper gestire bene il rap, ma io
voglio anche sentirti cantare. Tuttavia, non ti allontanerai troppo
dal tuo stile. Prepara Rich
Girl
di Gwen Stefani e Eve. Sono curioso di sentirti.»
«Merda, ma è
geniale!» HellGal solleva il braccio sinistro e si sistema
meglio il cappellino sulla testa. «Fighissimo, non vedo l'ora!»
«Che bomba»
approva Diana con un ampio sorriso.
«Per
te, Patricia, ho pensato a una canzone particolare. So che ami il
soul, che ami la bella musica d'altri tempi, che hai dei riferimenti
precisi e sai quale stile seguire. Perciò voglio metterti alla
prova, senza mandarti troppo fuori strada. Conosci Fantastic Negrito?
Plastic
Hamburgers
sarà il tuo pezzo» prosegue John.
«Ma che roba è?»
si domanda Patricia confusa, giocherellando con la macchina
fotografica. Poi scuote il capo e annuisce. «Be', ce la farò
in ogni caso» afferma.
«Io la conosco»
dice Janet. «Bellissima, sei fortunata! Amo quell'uomo!»
«Sarà...»
«Diana,
veniamo a te. So che il reggae è la tua passione più
grande, perciò ho pensato a qualcosa di energico e divertente,
che porti fuori il tuo carattere e le tue attitudini. Ti assegno I
Got You Babe
degli UB40 insieme a Chrissie Hynde dei The Pretenders.»
Diana batte le mani. «Sono
felicissima! Ce la metterò tutta!» esclama in preda
all'euforia.
«Olivia,
per te ho pensato a un brano di Lana Del Rey. So che lei è una
delle tue ispirazioni, perciò fammi sentire cosa sai fare con
Born
To Die.»
La ragazza dai capelli neri
sgrana appena gli occhi, ma si limita ad annuire senza mostrarsi
particolarmente entusiasta o turbata dalla notizia appena ricevuta.
«Lana Del Rey? Che
palle!» si lamenta HellGal, fingendo uno sbadiglio annoiato.
«Sta' zitta»
sibila Olivia.
«E
ora tocca a te, Janet. Per te ho scelto una canzone molto dolce e
delicata, che credo sia in grado di rispecchiare le tue capacità
interpretative. Prepara A
Thousand Years
di Christina Perri.»
La rossa sorride felice e
solleva il pollice destro in segno d'assenso. «Stupenda, spero
proprio di esserne all'altezza!»
«So che non mi
deluderete. Ci vediamo tra ventiquattro ore e, mi raccomando, vi
voglio cariche!» John sorride lievemente, poi la sua immagine
scompare e lo schermo torna a essere nero.
«Ehi, ladies, al
lavoro!» strepita Janet, saltellando per la stanza e correndo a
sedersi al pianoforte. «Sono fortunata, la canzone di Christina
Perri l'ho studiata per un'esibizione di due anni fa!»
prosegue.
Le altre la osservano
sconvolte.
«Le
nostre ragazze paiono molto entusiaste, ma ora è giunto il
momento di scoprire come si sono preparate per accogliere il loro
amato giudice!» annuncia la presentatrice, per poi dare spazio
a un altro video.
«Sta uscendo
benissimo, sono così felice!» esulta Janet, muovendo
agilmente le mani sul pianoforte.
«Attenta, tesoro,
quell'accordo è un Fa maggiore» le fa notare
pazientemente la vocal coach, sorridendole bonaria. «E ricorda
che in quel punto del testo dice suddenly goes away somehow,
non someone: pensa a cosa stai dicendo, è molto
importante anche per l'interpretazione, che è un tuo punto di
forza e va valorizzato.»
La rossa annuisce. «Hai
ragione, scusa.»
«Non scusarti con me.
Ti va di riprovare?» le propone la donna.
Senza rispondere, Janet
ricomincia a suonare.
Heart
beats fast Colours and promises How to be brave? How can I
love when I'm afraid to fall? But watching you stand alone All
of my doubt Suddenly goes away somehow
«Brava Janet, vai
avanti!» commenta la vocal coach in tono entusiasta.
One
step closer
I have died every day waiting for you Darling,
don't be afraid I have loved you for a thousand years I'll love
you for a thousand more
La rossa, mentre prosegue a
eseguire gli accordi, rivolge un enorme sorriso alla donna che la sta
aiutando a preparare la canzone, poi prosegue imperterrita nel suo
duro lavoro.
«Ma si può
sapere chi è questo tizio?» si domanda ancora una volta
Patricia, fissando con aria confusa il testo di Plastic
Hamburgers.
«Si tratta di un
cantautore molto bravo e capace, il suo album The Last Days Of
Oakland ha vinto un Grammy come miglior album blues
contemporaneo» spiega con calma la vocal coach.
«Sì, bello,
ma... chi diamine lo conosce? Io mi aspettavo qualcosa di Aretha
Franklin o Etta James, invece devo studiare Fantastic... insomma,
questo qui che...»
La vocal coach fa partire il
brano, mettendolo in play dal computer posto sulla scrivania.
«Ascolta» le suggerisce.
Patricia lascia andare il
foglio sulle sue ginocchia e si concentra, inclinando appena il capo
di lato. Non apre bocca per tutta la durata del brano, infine solleva
lo sguardo e sulle sue labbra si dipinge un sorriso trionfante.
«Hai cambiato idea?»
le domanda la donna.
«Ho avuto un'idea»
replica Patricia.
«Dimmi» la
incita l'altra.
«Allora... è
figo come brano, lo ammetto, ci si può lavorare. Però
pensavo di farlo un po' meno rock e un po' più jazz... un po'
più lento e sensuale! Sì, ho deciso, voglio farlo
così!»
«Credi sia adattabile
in questo modo? Pensa al testo» prova a dissuaderla la vocal
coach.
«No, lo farò
alla perfezione. Vedrai, John l'adorerà.»
Detto questo, prende in mano
il foglio con il testo e comincia a cantare a cappella, tenendo il
tempo con continui e regolari schiocchi di dita.
Americans
pills will wreck and deal American pills will wreck and kill Oh,
men are reaping in a twitching hand The 50-foot whole of addiction
men Do you, do you understand?
«Ti consiglierei di
non rallentarla troppo» dice la vocal coach.
«Tranquilla, so cosa
faccio» taglia corto la ragazza, per poi proseguire le prove.
A un certo punto la vocal
coach capisce che non è più ben accetta da Patricia,
così la lascia lavorare per conto suo e decide di andare ad
aiutare qualcun altro.
«Lana Del Rey mi
capisce, fa musica per gente come me» spiega Olivia con
fermezza.
«Okay, gente come
te...» La vocal coach è confusa, ma non le pare il caso
di indagare oltre.
«Quando dice oh my
heart it breaks every step that I take... è così
che mi sento. Soffro di depressione, non sono pazza» prosegue
la ragazza dai capelli neri, tenendo lo sguardo vacuo dritto di
fronte a sé.
«Va bene, allora tutto
questo deve trasparire nella tua esecuzione. Mi raccomando.»
Olivia annuisce e chiude gli
occhi, aspettando che la base parta per permetterle di cantare.
Don't
make me sad, don't make me cry Sometimes love is not enough and
the road gets tough I don't know why Keep making me laugh,
let's go get high The road is long, we carry on Try to have fun
in the meantime
«Attenta, Olivia: qui
c'è un po' di speranza, pensa al testo. Non strafare,
l'allegria non è certo una caratteristica lampante di questo
brano, però non essere troppo malinconica... mettici un
pizzico di gioia, giusto un po'. E non scurire il suono, ricordati
che comunque non devi imitare Lana, ma metterci del tuo»
consiglia la vocal coach, mettendo in stop la base per farsi sentire.
«Okay, capito»
risponde la ragazza in tono piatto.
La donna sospira. È
dura lavorare con queste ragazze, sono quasi tutte adolescenti
difficili e complicate, spera soltanto che riescano a sorprendere il
loro giudice e che al momento delle esibizioni mettano in pratica
almeno uno dei consigli che lei sta dispensando.
«Benissimo, Helena!
Devi metterci molta potenza, ma vedo con con il rap ci sai proprio
fare» si complimenta la vocal coach, osservando ammirata la
ragazza con il cappellino verde.
«Ho vinto diverse
battle di freestyle nella mia città. Ho fatto moltissima
pratica, più che altro voglio esercitarmi sulla parte di Gwen,
sul ritornello... quella donna è un genio, sono felice che
John me l'abbia assegnata!»
«Cosa ti lascia
perplessa del ritornello?»
HellGal ci riflette un po'
su. «La linea vocale, ho il dubbio di non riuscire bene a
controllare la mia voce. Sono più che altro una rapper, non
una cantante. So di avere questo punto debole.»
«Lavoriamoci,
coraggio. Vai con il ritornello» la incita la donna, cercando
il punto preciso all'interno della base.
La ragazza annuisce e si
concentra.
If
I was a rich girl See, I'd have all the money in the world, If
I was a wealthy girl No man could test me, Impress me, My
cash flow would never ever end 'Cause I'd have all the money in
the world, If I was a wealthy girl
«Com'è andata?»
chiede poi HellGal, dopo aver finito di provare il ritornello.
La vocal coach sorride.
«Benissimo. Cosa c'è che ti preoccupa?» le
domanda. Vorrebbe tanto dirle che ci sono casi peggiori nella sua
squadra, ma non può certo farlo.
«Dici sul serio?»
«Comprimi di più
il suono, ancora un po', e non spingerlo troppo in avanti. Però
va già abbastanza bene, gestisci bene le parti di testo molto
veloci e sei intonata.»
«Grandioso, grazie!
Continuo a lavorarci, possiamo rivederci più tardi?»
La donna annuisce. «Certo.»
«Questo brano mi
ricorda mio padre. Me lo faceva ascoltare quando ero piccola, mi
rilassava. In generale, ho sempre adorato gli UB40 e il reggae
inglese. Ha quel tocco di eleganza che in Giamaica spesso manca»
spiega Diana, passandosi una mano tra i capelli ricci e folti.
«Allora saprai
sicuramente emozionarti ed emozionare mentre la esegui»
commenta la vocal coach.
Le due si trovano in una
piccola sala prove sul retro della casa, nella quale c'è un
buon impianto stereo e un ottimo mixer.
«Posso provarci?»
chiede titubante Diana.
«Vai. E ricordati di
metterci tutta te stessa» acconsente l'altra, per poi cercare
la base sul computer.
Diana pensa a suo padre e a
quanto le manca, e pensa al fatto che vorrebbe tanto lui fosse fiero
di lei.
Il cuore le si riempie di
nostalgia e di calore, e in quel momento comincia la sua performance
di fronte alla vocal coach di SOAD-Factor.
They
say we're young and we don't know Won't find out until we
grow Well I don't know babe if that's true 'Cause you got me
and baby I got you
Babe, I got you babe, I got you, babe
They
say our love won't pay the rent Before it's earned our money's
always spent I guess that's so, we don't have a lot But at
least I'm sure of all the things we got
Babe, I got you babe,
I got you, babe
La voce di Diana riesce a
toccare alla perfezione le parti più basse, così come
quelle più alte e acute. Si muove a ritmo e pare essere un
tutt'uno con la musica, lasciando oscillare i suoi capelli corvini e
muovendo il corpo robusto senza quasi accorgersene.
La vocal coach la guarda e
la ascolta meravigliata, tenendo per sé le emozioni che sta
provando. Deve essere professionale, se possibile anche più
degli stessi giudici.
Quando Diana conclude,
rivolge subito un'occhiata all'altra donna. «A un certo punto
ho sbagliato il testo, devo lavorare ancora.»
«Va bene, Diana.
Riesci anche a interpretare il botta e risposta tra i due cantanti,
non è cosa facile. Continua a provare, ma direi che sei a buon
punto.»
«Ce la metterò
tutta! Lo faccio per mio padre, sono qui per onorare la sua memoria!»
«Le
ragazze si sono impegnate, non è vero? Chi credete che sarà
in grado di sorprendere John? Andiamo a scoprirlo insieme senza
ulteriori indugi!» esclama euforica Katie Sun. «Ecco a
voi le esibizioni!» aggiunge.
John si è sistemato
nella grande sala per le esibizioni e attende che la prima
concorrente, ovvero Olivia Brooks, arrivi per presentare il suo
brano.
È piuttosto
emozionato all'idea di fare il giudice, sarà dura dover
scegliere tra quelle cinque talentuose ragazze, visto che è
stata dura per tutti loro decidere chi sarebbe passato e chi no
durante le Auditions e i Bootcamp.
La concorrente fa il suo
ingresso. Porta i capelli neri e lisci sciolti sulle spalle, gli
abiti dello stesso colore sono piuttosto anonimi e insignificanti,
quasi trasandati, e la carnagione pallida va in netto contrasto con
tutta quell'oscurità.
«Ciao Olivia. Ti
ascolto, sono curioso di sentire Born To Die eseguita da te»
esordisce John, mettendosi comodo sul divanetto in pelle nera. Si
sporge leggermente in avanti e poggia gli avambracci sulle ginocchia,
preparandosi a seguire attentamente la performance.
La base parte e Olivia
rimane ferma ad ascoltare, poi comincia a cantare con voce roca.
Trasmette molta tristezza e malinconia, sembra quasi in un'altra
dimensione.
Non mostra una particolare
presenza scenica, ma è intonata e non perde una battuta o una
parola.
Quando finisce, John
annuisce e dice: «Okay, grazie. Ora può entrare Janet
Stars.»
La rossa attende che Olivia
lasci la stanza, poi fa il suo ingresso con passo spedito e un enorme
sorriso sulle labbra sottili, il quale è subito capace di
intenerire John.
Il batterista ricambia
lievemente il sorriso. «Ehi, Janet. Sei pronta? Esegui pure il
brano di Christina Perri» la incoraggia.
Lei annuisce energicamente e
si precipita al pianoforte, accomodandosi sul seggiolino e
preparandosi a suonare. «Okay» mormora, poi poggia le
dita sui tasti bianchi e neri e dà il via alla sua esibizione.
Janet ha una personalità
molto forte, riesce a recitare i brani che esegue, nonostante non
mostri particolari capacità vocali. A John vengono i brividi
nel sentirla cantare, nell'udire quanto sia aggraziata e quanto
diventi feroce in certi istanti, accompagnandosi senza problemi con
il pianoforte.
Quando finisce, si alza e si
avvicina al suo giudice, tendendogli la mano. «È stato
un piacere suonare per te, John» afferma con allegria.
Lui pare spiazzato, ancor di
più perché la rossa gli sta tendendo la mano sinistra,
forse ricordando che lui è mancino. È buffo e singolare
il suo modo di fare, il batterista si sente un poco confuso mentre
ricambia il suo gesto e la congeda.
Poco dopo, Patricia
Underwood fa il suo ingresso. Indossa abiti sgargianti e aderenti,
che mettono in mostra le sue forme piuttosto abbondanti. Pare molto
sicura di sé e per niente in ansia, nonostante fino a due
minuti fa stesse sclerando e tormentando le sue compagne. Nessuna ha
capito se finga di essere in ansia o di essere tranquilla e
rilassata.
Raggiunge il microfono e
guarda John dritto negli occhi, un'espressione accattivante dipinta
sul viso ampio. «Canterò senza musica» dice.
Solo allora John si accorge
che stringe tra le mani due piccoli shaker a forma di uova. Patricia
comincia ad agitarle per tenere il tempo, e subito il batterista si
accorge che il brano di Fantastic Negrito è stato volutamente
rallentato dalla giovane.
Non sa cosa aspettarsi,
perciò si limita ad ascoltare e osservare Patricia.
Lei si muove sinuosa di
fronte all'asta del microfono, continuando a tenere il tempo con gli
shaker ed eseguendo una versione singolare di Plastic Hamburgers.
Al termine, sorride al suo
giudice e gli fa l'occhiolino. «Chiamo Diana o Helena?»
chiede poi.
«HellGal, per favore»
sussurra John.
La sedicenne scuote il capo
con fare un poco civettuolo, sistema meglio gli occhiali sul naso e
lascia la stanza ancheggiando vistosamente.
La rapper irrompe poco dopo
nella sala, mostrando un outfit curato nei minimi dettagli,
pienamente nel suo stile: scarpe in tela rosse, bermuda larghi verde
militare, canottiera rossa e cappellino nero dalla visiera piatta.
«Ehi, giudice! Sei
pronto a divertirti con me? Ehi, fratello! Sei pronto a fare casino
con me?» esordisce, come se stesse già rappando e
seguendo un flow preciso e ritmato.
John si ritrova a
ridacchiare. Quella ragazza ha carattere, ora vuole capire come si
comporterà con il brano che le ha assegnato. «Prego,
fammi sentire Rich Girl» la invita.
Lei annuisce e attende che
la base cominci, poi prende a passeggiare per la stanza con
atteggiamento da vera rapper, si agita e balla a ritmo, occupando
tutto lo spazio adibito a palco e guardando molto spesso il suo
giudice negli occhi. Vuole convincerlo di ciò che dice, ci
mette davvero tutta se stessa e si impegna per non stonare ed
eseguire al top sia la parte di Gwen Stefani che quella di Eve.
John vorrebbe complimentarsi
e applaudire, ma non gli sembra proprio il caso. Deve mantenersi
neutrale, almeno per il momento.
«Bene, ti ringrazio.
Ci vediamo dopo» la saluta, ricambiando il suo sorriso un poco
beffardo.
L'ultima a esibirsi è
Diana Holt, la quale indossa un vestito a fantasia floreale e si
presenta con gli occhi che brillano e un'espressione serena e dolce
sul viso.
«Ciao Diana» la
saluta il suo giudice.
«Prima di cantare,
vorrei ringraziarti molto per quest'assegnazione. Questa è una
delle canzoni che mi ricorda mio padre. Lui non c'è più,
ed è per lui che ho deciso di partecipare a questo talent»
spiega la ragazza con voce rotta dalla commozione.
«Oh, okay...»
farfuglia John, leggermente imbarazzato. «Bene, allora... fammi
sentire» aggiunge, tentando di non dar troppo a vedere il suo
disagio.
Diana annuisce e sorride
ancora, poi la base parte e lei si concentra sul momento esatto in
cui entrare. Conta mentalmente quattro battute, poi si lascia
trasportare dalle emozioni e spera che anche il suo giudice le senta.
John si passa una mano sugli
occhi, i quali stanno cominciando a pungere fastidiosamente. Si
trattiene e mantiene la calma, ma dentro si sente profondamente
commosso e toccato dal timbro particolare e un poco graffiante di
Diana, così come dalla sua estensione vocale e dalla sua
capacità d'interpretazione.
La ragazza conclude e gli
lancia una breve occhiata. «Grazie ancora» mormora.
Lui annuisce. «Grazie
a te. A dopo. E, Diana? Tra un quarto d'ora raggiungetemi tutte qui,
d'accordo?»
La riccia acconsente con un
lieve cenno del capo, poi raggiunge nuovamente le sue compagne di
squadra.
«Un quarto d'ora?
Questo vuol dire che ha già deciso, che ha le idee molto
chiare!» esclama Patricia, attorcigliando attorno al dito una
ciocca dei suoi lisci e lunghi capelli punteggiati di meches bionde.
«Tu dici?»
farfuglia Olivia.
«Ragazze, volevo dirti
che siete state tutte fantastiche» si complimenta Janet, per
poi abbracciare le sue compagne una per una.
«Siamo state tutte
grandiose, anche tu piccola» la rassicura HellGal, battendole
amichevolmente sulla schiena. Poi lancia un'occhiata tagliente a
Olivia. «Tranne miss io-mi-taglio-e-voglio-morire-subito»
aggiunge ironica.
«Fottiti, stronza!»
strilla Olivia, balzando in piedi e facendo qualche passo verso la
rapper.
«Ragazze, vi prego»
interviene Janet, frapponendosi tra le due e lanciando a entrambe
sorrisi dolci con l'intento di calmarle.
«Tra poco John ci
vuole vedere, quindi dateci un taglio» gracchia Patricia.
Diana se ne sta in un
angolino, chiusa in se stessa e con la speranza che le sue emozioni
siano bastate a John per decidere di farla proseguire in
quell'avventura.
Le cinque si presentano
puntuali di fronte al loro giudice.
Il batterista si alza dal
divanetto e si piazza davanti a loro, incrociando le braccia sul
petto ampio e rivolgendo a ognuna di loro una lunga e intensa
occhiata.
A vederlo così
potrebbe incutere parecchio timore, ma i suoi occhi scuri sono
talmente dolci che le ragazze subito si rilassano e cercano di non
farsi prendere da emozioni negative.
Tutte tranne Olivia, che
piange silenziosamente e si rifiuta di lasciarsi abbracciare dalle
compagne.
«Siete state molto
brave, tutte quante. Chi arriva agli Home Visit è già a
un livello molto alto, lo sapete. Ma per andare ai Live ci vuole
qualcosa in più, qualcosa che solo tre di voi hanno»
esordisce John in tono pacato.
Qualcuna annuisce,
qualcun'altra se ne sta immobile a fissare il pavimento. È
difficile reggere tanta tensione.
«Ho preso molto in
fretta la mia decisione, ma questo non significa che sia stato
semplice. Mi sono lasciato guidare dall'istinto. È giunto il
momento di comunicarvi la mia scelta.»
Le giovani si stringono
l'una all'altra e tengono gli occhi sul loro giudice.
«Le due ragazze che
dovranno interrompere qui la loro esperienza a SOAD-Factor sono...»
NOTE
FINALI
Ciao a tutti, miei
carissimi lettori e partecipanti!
Come procede
quest'avventura? Vi sta piacendo il fatto di essere coinvolti in
questa storia?
Io mi sto divertendo
un casino a scrivere questi capitoli, è elettrizzante
scegliere cosa far cantare ai partecipanti e cercare di motivare le
scelte dei giudici, poi entrare nella loro psicologia per capire chi
eliminare e chi portare avanti...
Come avrete capito,
rimane solo una categoria per gli Home Visit, ovvero quella delle
Band, che sarà capitanata da Mister Daron Vartan Malakian! Ci
sarà da ridere, ovviamente XD
Che ne pensate
invece di John come giudice per la categoria di queste giovanissime
ragazze? Ce lo vedete bene? :D
Ma passando alla
parte “burocratica”...
I concorrenti
eliminati da Shavo sono Mary Allen e Beatrix Sullivan! Ve lo
aspettavate?
Per quanto riguarda
questo capitolo, dovrete come sempre darmi due nomi inviandomi un
MESSAGGIO PRIVATO (chi scriverà le risposte nelle recensioni
non verrà preso in considerazione, keep attention!) entro la
mezzanotte del 26 marzo 2019!
Riepilogando: chi
verrà eliminato tra queste cinque ragazze?
Patricia Underwood
Olivia Brooks
Janet Stars
Diana Holt
HellGal
Per ogni risposta
corretta, come al solito, riceverete 0,5 punti, fino a un massimo di
1.
Allora, non vi resta
che pensarci su e divertirvi anche stavolta, nell'attesa di scoprire
se avevate ragione ;)
Olivia si limita a stringersi nelle spalle. «Ah, lo sapevo. Non mi sarei
dovuta iscrivere» bofonchia.
«Cosa c'è che non va in me?» prosegue la prima, fissando
sfacciatamente il suo giudice.
John sospira. «Patricia, non hai saputo raggiungere il livello che mi
aspettavo. Avrei voluto sentire energia, avrei voluto vederti all'opera come so
che vuoi fare, e invece hai stravolto completamente il senso del brano. Mi
dispiace, ma sono certo che farai strada comunque. Ti auguro buona fortuna.»
Lei, offesa, sbuffa e se ne va senza neanche salutare. Non si degna nemmeno
di fare un cenno alle sue compagne.
John alza gli occhi al cielo, detesta le persone capricciose che la
prendono sul personale. Questo è il suo ruolo, non può farci niente. Quando ha
accettato di fare il giudice, sapeva che sarebbe andata così e che si sarebbe
trovato di fronte a tante scelte difficili.
Posa gli occhi sull'altra ragazza eliminata. «Per quanto riguarda te,
Olivia, penso che ci sia qualcosa che tu dovresti fare prima di dedicarti alla
musica: guardarti dentro e capire quali sono i tuoi limiti e i tuoi problemi,
poi dedicare un po' del tuo tempo per risolverli. Questo è solo un consiglio,
ovviamente devi essere tu a decidere. La tua perenne apatia si ripercuote sulle
esibizioni, e se in certi brani può andar bene essere così negativa, non ti
trovo preparata per gettarti a capofitto su canzoni diverse, che si discostino
dalla tua comfort zone. Questo mi dispiace, hai un timbro interessante, ma non
penso che la tensione dei Live si adatti a te.»
Lei annuisce e si avvicina a lui, tendendogli la mano. «Ti ringrazio. Va
bene così, me lo aspettavo.»
«Non arrenderti, Olivia» la incoraggia John, ricambiando la stretta.
La ragazza dai capelli neri si lascia sfuggire un breve e quasi
impercettibile sorriso, poi lascia la sala con discrezione.
Le altre tre osservano John, indecise se esultare o commentare la
reazione esagerata di Patricia.
Diana scoppia a piangere di gioia e si getta sul suo giudice, seguita
poco dopo da HellGal e Janet.
John viene travolto dagli abbracci delle tre e ricambia, ritrovandosi a
ridere con loro e a provare gioia e soddisfazione.
«Ho un team fantastico» commenta.
«Puoi contarci, fratello!» esclama HellGal.
«Non ci credo, non posso essere stata eliminata! Dopo tutti i sacrifici
che ho fatto, dopo tutte le lezioni di canto... be', sapete una cosa? Non sanno
cosa si perdono, comunque ho una brillante carriera da modella curvy di fronte
a me, non mi lascerò certo abbattere da certi incompetenti! Non so neanche
perché mi sono iscritta a questo stupido talent!»
«Me lo aspettavo, tutto qui. Però ho capito che devo prendermi cura di
me, poi mi dedicherò alla musica nel modo giusto. È stato davvero importante
per me essere qui.»
4° Home Visit
Katie Sun appare sullo schermo con il suo solito
sorriso a trentadue denti.
«Salve a tutti, eccoci pronti per l'ultimo Home
Visit di questa prima edizione di SOAD-Factor! Stavolta seguiremo le selezioni
del giudice Daron Malakian per la squadra delle Band! Siete curiosi di scoprire
cosa succederà? Io moltissimo, perciò non mi dilungherò oltre! Guardiamo
insieme!»
IL MOMENTO DEL QUARTO E ULTIMO HOME
VISIT È GIUNTO
CINQUE BAND AGGUERRITE E MOLTO DIVERSE
SI SFIDERANNO
PER ACCAPARRARSI UN POSTO AI LIVE
CHI TRA
TRUEMEN
BLACK STONER MIDNIGHT
THE MILLENNIALS
L.A.P.D.
E D-SHARP MINOR
COLPIRÀ NEL SEGNO E VOLERÀ SUL PALCO
DEL FONDA?
«Avete capito bene, cari telespettatori: vi annuncio
ufficialmente che i live di SOAD-Factor si terranno al Fonda Theatre! Una
location suggestiva, in cui solo tre di queste band potranno esibirsi! Perciò,
vediamo come sono andate le assegnazioni!»
Il video mostra diversi mezzi di locomozione con la scritta SOAD-Factor
sulla fiancata: due furgoncini rossi, uno giallo e un'automobile blu notte
si parcheggiano nei pressi del 9081 di Santa Monica Boulevard.
In basso a sinistra, sullo schermo, appare l'esplicativa scritta The
Troubadour, West Hollywood, Los Angeles.
Dal furgoncino giallo scendono quattro ragazzi di età compresa tra i
venti e i trent'anni, i quali si guardano attorno.
Il primo, un tizio con i capelli e lo stile alla Kurt Cobain, indica
l'insegna del Troubadour e commenta: «Non siamo qui in vacanza».
Un tipo dai lineamenti che rivelano subito le sue origini egizie, si
affianca a lui e osserva la scritta happy holidays che spicca sul
cartello, poi scoppia a ridere.
«Scusate, dovremmo suonare al fottuto Troubadour?» sbotta infine il sosia
di Kurt Cobain, portandosi teatralmente una mano al petto.
Gli altri due componenti della band si scambiano un'occhiata confusa.
«Albert, calmati» dice il ragazzo egiziano.
«Ha ragione lui, però!» esclama un ragazzo mingherlino e dall'aspetto
insignificante, giocherellando con un paio di bacchette Vater.
I quattro continuano a battibeccare, mentre la telecamera si sposta su
uno dei furgoncini rossi, dal quale smontano altri ragazzi e ragazze.
Due tipi indossano una maglia identica, nera, con su stampata la scritta Black
Stoner Midnight. Il primo sembra il buttafuori di un nightclub e ha l'aria
feroce e truce, mentre l'altro è un ragazzotto occhialuto e dall'aspetto ordinario,
piuttosto magro rispetto al suo amico.
«Mud, cioè... noi al Troubadour?!»
Il buttafuori incrocia le grosse braccia sul petto ampio, mentre il sole
del mattino riflette sulla sua pelata. «Cazzo, sì, Hug! Siamo fottutamente
fortunati, il nostro giudice ci ha fatto un cazzo di regalo assurdo!»
Hug si sistema meglio gli occhiali sul naso e sposta lo sguardo sui loro
compagni di viaggio, i quali scendono poco dopo dal furgoncino.
Si tratta di tre ragazzi molto diversi da loro, dall'aspetto curato e
posato. Durante il tragitto hanno scoperto che i tre hanno studiato in
accademie di musica e hanno viaggiato in tutto il mondo per apprendere nozioni
e tecniche musicali.
Mud sembra non esserne stato impressionato, ma Hug pare molto preoccupato
all'idea di dover competere con tre elementi di quel calibro.
Uno di loro indossa un completo piuttosto elegante e classico, tiene i
capelli corti e pettinati con il gel, e si guarda attorno senza mostrare
particolari emozioni.
«Dean, ti ricordi quando siamo venuti a suonare qui per la prima volta?»
lo apostrofa una ragazza semplice e ordinaria, struccata e con addosso abiti
umili e per niente appariscenti. La sua voce è dolce e poco udibile, non ci
tiene ad attirare l'attenzione.
Dean annuisce. «Certo. Era andata molto bene, ma Cole ancora non era con
noi, vero?» replica, per poi rivolgere un'occhiata al terzo componente della
band, ovvero un ragazzo robusto con i capelli rossicci e scompigliati, che
indossa una maglia con su scritto Emergency e tiene in mano due grossi
borsoni neri.
Cole sorride e osserva i suoi colleghi. «Vi mancava un percussionista
come me, ammettetelo» ribatte in tono leggermente divertito.
«Certamente» lo rassicura Dean pacato.
«Avete già suonato qui?» interviene Hug, grattandosi la nuca con fare
confuso.
Mud sbuffa e lo prende per un braccio, trascinandolo verso l'ingresso del
locale. «Sei sempre la solita femminuccia» sbraita con fare brusco.
Dall'auto blu notte sono appena scesi quattro ragazzi, i quali cominciano
subito a fare un baccano infernale.
«Cazzo, cazzo, cazzo, il Troubadour!» strilla un tipo infinitamente magro
e alto, che indossa un cappellino da rapper con la visiera all'indietro e degli
abiti larghi.
«Ehi, ehi, Michael, calmati! Non cominciare!» sbraita una ragazza bassa e
tarchiata, con i capelli rasati ai lati e una cresta tinta di viola scuro.
«Ma Bri, tu non capisci... sono stato un sacco di volte a vedere dei
concerti qui, ma mai mi sarei immaginato di...»
«Ho capito, ma non strillare!» sbotta la ragazza.
«State strillando entrambi» fa notare loro un'altra giovane donna, la
quale veste in pieno stile metal, con tanto di maglia dei Korn e jeans neri con
le borchie sulle tasche. Ha i capelli neri e lisci a caschetto e porta un paio
di occhiali da vista.
«Sarah ha ragione» le dà manforte il quarto componente, un tipo piuttosto
basso, dai lineamenti dolci e i capelli ricci che gli danno l'aspetto di uno
scombinato cespuglio.
«Tu taci, Scotty» gracchia Michael, calando un braccio per mollare uno
scappellotto al suo compagno di band.
«Andiamo dentro o volete stare ancora qui a fare casino?» tuona la
ragazza tarchiata, riportando l'attenzione su di sé.
«Stavolta do ragione a Brianna!» esclama Scott, per poi trotterellare
verso l'ingresso del Troubadour.
L'ultima band a entrare nel grande salone del locale è formata da cinque
ragazzi e una ragazza. I sei sembrano molto entusiasti, si guardano intorno
confusi, come se non avessero ancora assimilato il fatto di trovarsi proprio in
quel famoso locale losangelino per il loro Home Visit.
«Orbel?» sussurra un ragazzo riccio, rivolto a un altro tipo dai
lineamenti marcati ed evidentemente orientali.
«Niko, che c'è?»
«Oddio... non ce la faremo mai» bofonchia il riccio, portandosi una mano
alla fronte.
«Cos'è che hai detto?» sbotta un altro ragazzo, piuttosto magro e
pallido, dai capelli neri e lisci a circondare il viso distorto dalla rabbia.
«Ora non cominciate, vi prego, già ho l'ansia» piagnucola l'unica ragazza
della band, portandosi le mani tra i capelli biondi e ricci. «Roman, calmati,
dai» aggiunge poi, afferrando il ragazzo dai capelli neri e trascinndolo
accanto a sé.
I due si abbracciano e Roman pare tranquillizzarsi un po'.
«E voi smettetela di fare i fidanzatini» gracchia un tipo alto e ben
piazzato, battendo forte sulla spalla della bionda.
«Ehi, Oscar, mi fai male!» sbotta lei.
«Quante volte ti devo dire che non devi mettere le mani addosso ad
Alina?» tuona Roman, per niente impressionato dal fatto che il suo collega sia
molto più grosso di lui.
«Okay, okay, basta così, su!» esclama un tipo dall'aria simpatica e
conciliante, posando le mani sulle spalle di Roman e Oscar.
«Ehi, voi!» strilla Brianna, la ragazza con la cresta tinta di viola.
«Non venite a sentire le assegnazioni?» li apostrofa, indicando l'enorme
schermo che si è appena illuminato.
I sei fanno appena in tempo a raggiungere il resto della combriccola,
prima che il viso pallido e sorridente di Daron appaia ai loro occhi in tutto
il suo splendore.
«Ciao a tutti, carissimi componenti delle mie fantastiche band! Come
butta? Che ne pensate del Troubadour? Non è meraviglioso?»
Un mormorio si diffonde tra i ragazzi, i quali per il momento stanno
raggruppati in base alla band di appartenenza e non sembrano aver ancora
interagito tra loro.
«Ma lasciamo stare, andiamo avanti. Sono qui per avvisarvi che tra
ventiquattro ore vi raggiungerò per ascoltare le vostre esibizioni, e per
questo passerei subito ai brani che intendo assegnarvi.»
Tutti trattengono per un attimo il fiato, in attesa di ascoltare il loro
giudice.
«Cominciamo dai Black Stoner Midnight, formati da Mud e Hug.»
I diretti interessati si scambiano un'occhiata.
«Per voi ho scelto un brano degli Om, band doom metal formata da basso,
voce e batteria, proprio come voi. L'unica differenza è che il bassista, negli
Om, ricopre anche il ruolo di cantante. Insomma, il brano si chiama Gebel
Barkal, vi piacerà. Devo però chiedervi di
renderla più vostra, ho proprio la necessità di sentire il vostro stile. Mi
raccomando, conto su di voi.»
Il buttafuori e il suo amico occhialuto si scambiano il cinque e si
sorridono apertamente, senza però commentare oltre.
«Passerei ora ai L.A.P.D. Per voi ho pensato agli Sugar Ray con Breathe!
Che ne dite? Brianna, Michael, voglio sentire la vostra voce!» esclama Daron
entusiasta.
I quattro ragazzi esultano e si abbracciano felici.
«Una delle mie band preferite, cazzo!» strepita Michael.
«Per quanto riguarda i D-sharp Minor, voglio mettervi di fronte a una
vera e propria sfida. Dean, so che puoi cantare e suonare il brano che ho in
mente, e so che con l'aiuto del violino di Cynthia e il supporto ritmico di
Cole verrà fuori una cosa stupenda! Vi assegno She's
Gone degli Steelheart! Mi fido di voi!»
Dean, Cynthia e Cole si scambiano un'occhiata complice, senza mostrare
alcuna emozione. Infine annuiscono e tornano a concentrarsi sul resto delle
assegnazioni.
«Truemen, è il vostro turno! Siete una band punk, fate rock per
divertirvi e sapete che questo mi ha convinto. Ma da voi voglio di più, voglio
sentirvi in un classico come What
A Wonderful World di Joey Ramone! Ci state?»
«Sì, sì, sì, cazzo!» strilla Albert, il ragazzo che somiglia a Kurt
Cobain.
«E infine... The Millennials, tocca a voi. Io ho bisogno di sentire un
vostro inedito, voglio capire il vostro stile e voglio sentire qualcosa
composto da voi. So benissimo che avete creato tanta musica, e mi piacerebbe
sentirvi con un vostro brano!»
Orbel, Niko, Roman, Oscar, Alina e Narducci si scambiano sguardi confusi
e spaventati.
«È tutto» conclude Daron, sorridendo ai ragazzi attraverso lo schermo. «A
domani e buon lavoro» conclude, poi la sua immagine scompare.
Niko si porta una mano tra i capelli e sbotta: «E adesso cosa cazzo
facciamo?».
Gli altri lo osservano in silenzio, mentre tutti attorno a loro esultano
e cominciano già a pensare agli arrangiamenti per i brani che gli sono stati
assegnati.
«Il giudice delle Band ha messo a dura prova i
partecipanti, specialmente i ragazzi che dovranno eseguire un loro inedito...
be', diamo un'occhiata ai preparativi!» annuncia Katie Sun, senza perdere mai
il suo sorriso.
I Truemen si sono appropriati di una saletta spartana, dove ci sono
giusto gli strumenti che gli servono per provare.
«Joey Ramone ha una voce di merda» sbotta Brandon, il chitarrista ritmico
della band. «E io devo pure farti i cori?» aggiunge dubbioso.
Un uomo ben piazzato e alto fa il suo ingresso nella sala, guardandosi
attorno e intercettando lo sguardo dei quattro ragazzi.
«Salve» lo saluta Albert, il cantante, passandosi una mano tra i capelli
alla Kurt Cobain.
«Salve, sono qui per aiutarvi con l'arrangiamento. Avete già qualche
idea?» chiede l'uomo.
I ragazzi si scambiano un paio di occhiate, poi Albert annuisce e
sorride. «Vuole sentire?»
Il nuovo arrivato fa un cenno affermativo con la testa e si limita a
stare nei pressi della porta d'ingresso.
Jeremy, il batterista mingherlino, dà il tempo con le sue bacchette e la
band comincia a suonare.
I see trees of
green, red roses, too
I see them bloom for me and you
And I say to myself
What a wonderful world
Albert non si impegna troppo per eseguire la parte cantata, del resto
Joey Ramone non è un vero e proprio cantante, non ha chissà quali potenzialità.
Brandon suona la chitarra ritmica e si esibisce in cori, spostandosi per
la stanza con la sua Gibson a tracolla.
Caleb, il bassista dai tratti egiziani, muove i fianchi a ritmo e pare
molto divertito, mentre scambia occhiate con l'immobile e concentrata figura di
Jeremy, il quale batte su tamburi e piatti con estrema precisione.
Alla fine dell'esibizione, rivolgono lo sguardo all'uomo corpulento che
li ha ascoltati con estrema attenzione.
«Bene, è abbastanza punk, ma state attenti voi due con le chitarre.
Albert, ti consiglio di prolungare un po' l'assolo e di non tenere la faccia
abbassata. Il microfono è lì per essere usato, capito? Ripasso più tardi,
continuate a provare!»
I ragazzi salutano l'uomo e si rimettono immediatamente a lavorare sul
loro pezzo.
I Black Stoner Midnight hanno preso posto in una sala piccola e
accogliente, ma per loro basta. Hanno bisogno solo di una batteria, di un basso
e di un microfono.
Mud, il buttafuori che suona il basso, è chino di fronte al Macbook
poggiato su un mobile in ferro battuto addossato alla parete. Digita qualcosa
sulla tastiera, poi solleva gli occhi sul suo amico.
«Ascoltiamola fatta dal vivo» dice, per poi cliccare su un video di
YouTube.
Hug fa roteare una bacchetta, poi si concentra sulla musica oscura e
penetrante degli Om.
I due stanno in silenzio e si concentrano, poi Mud mette a tracolla il
basso e comincia a provare qualche giro, senza però amplificarne il suono.
Hug fissa stralunato il rullante posto di fronte a sé, assorto.
«Vi disturbo?» esordisce una voce maschile piuttosto profonda.
Mud mette in pausa il video e lancia un'occhiata interrogativa al nuovo
arrivato. «Chi saresti?»
«Sono qui per ascoltare come procedono le vostre prova» spiega l'altro.
Hug batte un colpo leggero sulla grancassa e attira l'attenzione dei due.
«Proviamo?»
Mud amplifica il suo basso e fa un veloce check, poi i ragazzi cominciano
a suonare all'unisono.
Series of state
form, timeless seeds
Deliverance that drives the wind in freedom
Illusion, redemptions
«Un testo molto articolato» commenta l'uomo con una punta d’ironia, dopo
aver ascoltato una versione ridotta del lungo brano doom metal.
Hug, che fino a poco prima stava cantando e suonando la batteria, si
raddrizza sul seggiolino e gli rivolge un sorrisetto. «Cosa vuole che le dica?
I gruppi doom sono così...»
«Mi pare un buon lavoro, ma cercate di accorciarla ancora un po'.
L'esibizione durerà al massimo due minuti, ragazzi.»
Mud annuisce e gli lancia un sorrisetto feroce e teatralmente brutale.
«Spaccheremo tutto!»
I D-sharp Miinor sono molto tranquilli e stanno lavorando sodo. Non si
lasciano impressionare né mettere in soggezione dalla presenza dell'uomo che è
giunto da loro per controllare come procede l'arrangiamento del brano degli
Steelheart.
«Io farò le parti di chitarra con il violino» spiega Cynthia, la quale
poi esegue l'assolo iniziale della canzone per far capire cosa intende.
L'uomo annuisce e osserva Dean, seduto al pianoforte con una postura
perfetta e il microfono sistemato ad arte.
«Le faccio sentire voce e piano» annuncia il cantante, per poi poggiare
le dita sui tasti bianchi e neri.
Il giovane musicista salta volutamente le strofe e va direttamente
all'ultimo ritornello, per mostrare al nuovo arrivato le sue capacità vocali.
Lady, won't you
save me?
My heart belongs to you
Lady, can you forgive me
For all I've done to you?
Lady, oh, lady
My heart belongs to you
Lady, can you forgive me?
For all I've done to you
L'uomo rimane stupefatto ad ascoltare la voce e l'esecuzione al
pianoforte di Dean, non sa neanche cosa dire e la sua espressione fatica a
rimanere impassibile e controllata.
Nel frattempo Cole, il percussionista, ha preso posto sul cajon e ha
cominciato ad accompagnare ritmicamente il cantante e pianista, servendosi
anche di uno shaker dalla forma insolita che stringe nella mano sinistra,
mentre nella destra tiene un battente sottile in titanio.
Cynthia osserva i suoi due amici mentre suonano, lasciando loro la
possibilità di esibirsi senza intervenire.
«Okay, bene... credo che sia meglio lasciarvi lavorare, tutto bene,
ecco... ripasso più tardi» borbotta l'uomo corpulento, svignandosela in fretta.
«L.A.P.D. sta per Los Angeles Police Departement?» chiede l'uomo,
dopo che i quattro ragazzi gli hanno ripetuto il nome della loro band.
«No» afferma Brianna, guardandolo dal basso, mentre tiene le braccia
incrociate sul petto. «Sta per Los Angeles Power Destruction» spiega.
Lui sbatte le palpebre e si sforza di non ridere.
«La cosa la diverte?» prosegue la cantante e tastierista, senza staccare
lo sguardo da lui.
«Bri, suoniamo?» la apostrofa Michael, il chitarrista alto e magro con il
cappellino al contrario.
«Sì, è il caso» concorda Sarah, controllando che la batteria sia ben
sistemata.
«Il brano è degli Sugar Ray» spiega il dj Scott XX, mettendosi dietro il
computer e un sacco di altra strumentazione.
«Bene. Sentiamo cosa sapete fare» dice l'uomo, appoggiandosi con la
schiena contro la porta chiusa della saletta.
Brianna si mette in piedi dietro la tastiera, il microfono già pronto.
«Andiamo!» grida, e la sua voce acuta e potente fluisce amplificata.
Anche Michael fa un breve check del suo microfono, poi tutti attendono
che lui cominci a suonare la chitarra.
Il loro sound è particolare, vista anche la mancanza di un bassista,
degnamente sostituito da DJ Scott XX che si destreggia tra effetti elettronici
e la maggior parte delle sezioni di basso, venendo poi supportato da Brianna e
la sua tastiera.
I due cantanti si alternano e cantano un verso della canzone a testa, a
partire è Michael.
You pull my head
back watch me bleed
I need it again
No time to move can't even breathe
Your face is stuck in a magazine
Such a bitch
For once do something for yourself
So breathe
Breathe
Breathe
Breathe
You found me out some how you found me out
You found me out
some how you found me out
You found me out
some how you found me out
L'uomo annuisce. «Avete una buona energia e, Brianna, il tuo twang
è fenomenale. Michael, tu cerca di essere più energico, altrimenti si noterà un
distacco tra te e lei. Sarah, ottimo lavoro con la batteria, e tu... Scott,
giusto?»
Il dj annuisce.
«Bravo, complimenti. Siete particolari. Continuate così, ci vediamo dopo»
conclude poi, lasciando la stanza.
Brianna sbuffa.
«Che c'è?» le chiede Michael.
«Ho avuto come l'impressione che quel tizio ci prendesse per il culo»
commenta la cantante, per poi esibirsi in un grido liberatorio al microfono che
fa sussultare i suoi compagni di band.
I The Millennials sono agitati, ma alla fine sono riusciti a trovare un
accordo sul brano da eseguire.
Si tratta di Procrasti-Nation, una delle prime composizioni della
band.
Orbel ha curato la stesura del testo, ed è stato lui a decidere che
voleva eseguire quel brano. È certo che così la sua band sarà in grado di
colpire il giudice.
Stanno finendo di provare la canzone, quando vengono raggiunti da un uomo
corpulento che li informa che è lì per aiutarli e supportarli.
«Il brano si chiama Procrasti-Nation ed è un inedito» spiega Niko,
entusiasta e voglioso di suonare.
«Bene. Vorrei sentirvi.»
Alina, la violinista, sistema il suo strumento, per poi scoccare un'occhiata
complice con il suo fidanzato, Roman, il quale staziona già pronto dietro la
batteria.
Orbel lancia un'occhiata a Oscar, il tastierista, che intanto sta
battibeccando sommessamente con Roman.
Narducci, il sassofonista, calma gli animi dei due e li incita a
prepararsi per riprendere a suonare.
Finalmente la band si concentra e dà il via all'esecuzione.
Clear your mind
you'll find a way
But if you're flyin high expect delay
Pickin up the pieces of your haunted past trying to fix the problem but
the feelin just don't pass
now ya gots to decide what you wanted to do before the problem that you want to
solve starts to be you
Temporary instead of a long term solution
Even though you know it cause more confusion
What's gona be the last of evolution
If we all too high to start a revolution
No hesitation, only the strong survive
Procrasti-Nation you got to have the drive
Better get your ass up and find a way to survive if you wana make it in this
world to stay alive
«Chi ha scritto il testo?» chiede l'uomo, dopo aver ascoltato i ragazzi.
Orbel solleva timidamente la mano destra. «Colpevole» ammette con un
lieve sorriso.
«È molto bello!»
«Grazie» farfuglia il cantante.
«Se glielo dico io, non mi crede» borbotta Niko, battendo sulla spalla
dell'amico.
«Sai, Orbel, dovresti migliorare molto la tua tecnica nel canto. Però
siete forti, bravi. Provate ancora, coraggio. Ci vediamo più tardi!»
I sei componenti della band rimangono soli e si scambiano occhiate
perplesse.
«Ce la faremo, vedrete!» afferma Roman, per poi eseguire una rullata
esemplare.
Alina alza gli occhi al cielo e sorride. Adora l'ottimismo del suo
ragazzo, e quasi quasi ci crede davvero che possono farcela.
«Le band sono pronte per le esibizioni di fronte al
loro giudice, e io sono impaziente di sentirli! Sono certa che anche per voi
sia lo stesso! Non ci resta che tuffarci alla scoperta di ciò che succederà!»
annuncia Katie Sun, per poi lasciare spazio al video successivo.
Daron, seduto su un'imponente poltrona posta su un lato dell'enorme salone
del Troubadour, attende che la prima band lo raggiunga.
Dovranno cominciare i Truemen, e lui è veramente curioso di scoprire cosa
faranno per sorprenderlo.
Indossa il suo solito cappello nero ed è infilato in una delle sue amate
camicie a scacchi rossi e neri. Tiene le braccia incrociate al petto e sorride
appena.
I ragazzi dei Truemen lo raggiungono poco dopo e prendono posto sul
palco, sistemando gli strumenti a loro comodo.
«Siamo pronti?» chiede Albert ai suoi colleghi.
I tre fanno un cenno d'assenso, poi cominciano a suonare.
Daron li ascolta e si concentra sui vari strumenti, notando che sono una
band ben amalgamata, anche se nota delle imperfezioni nella parte vocale.
Quando i ragazzi finiscono, il chitarrista dei System sorride apertamente
e solleva il pollice della mano destra. «Okay, benissimo, grazie mille! Mi fa
piacere avervi ascoltato, amici. Potete andare, e mandate qui i D-sharp Minor»
dice in tono allegro.
I quattro escono e poco dopo vengono sostituiti dal trio formato da Dean,
Cynthia e Cole.
«Sentiamo cosa avete combinato con She's Gone» esordisce il
giudice, sistemandosi meglio sulla poltrona.
Dean attacca con il pianoforte, per poi essere seguito successivamente da
Cynthia e Cole. L'esecuzione è struggente, trasmette un senso del dramma che
colpisce profondamente Daron. Quest'ultimo non riesce a rimanere impassibile di
fronte all'incredibile voce del ragazzo, e finisce per sgranare gli occhi e
spalancare la bocca senza poterne fare a meno.
Si ritrova in piedi, lo fa in maniera automatica, e si accosta di qualche
passo al palco. Non appena i D-sharp Minor finiscono di suonare, dice: «Posso
farti una domanda, Dean?».
Il cantante e pianista, sorpreso, non riesce ad articolare una sola
parola e si limita a fissare il suo giudice.
«Come riesci a cantare in questo modo da seduto?» domanda infine, senza
nascondere del tutto la sua ammirazione.
«Io... ho studiato, tutto qui» si sminuisce il giovane, sorridendo
appena, sentendosi imbarazzato e a disagio.
«So che non posso farlo, ma io devo dirvelo: siete salvi, vi porto ai
live. Lo decido qui e ora, okay?»
I tre strabuzzano gli occhi e si guardano stupiti ed esterrefatti.
«Daron, ne sei sicuro?» azzarda Cole, accarezzando il mento con fare
pensoso.
«Mai stato più sicuro. Non me ne frega se passerò dei guai» afferma
ancora il chitarrista dei System. «E ora venite qui e datemi un cazzo di
abbraccio, siete micidiali!» strepita, allargando le braccia.
Il primo a muoversi è Cole, seguito poi da Cynthia e infine da Dean.
L'abbraccio risulta goffo e impacciato, ma i ragazzi sentono tutto il
calore e l'ammirazione del loro giudice.
Lasciano la sala dopo aver promesso di non dire al resto del gruppo la
notizia che hanno appena ricevuto. Non sarebbe giusto nei confronti delle altre
band.
I Black Stoner Midnight raggiungono il palco. Hug si siede dietro la
batteria e controlla che il microfono sia posto abbastanza vicino a sé, mentre
Mud sistema meglio la tracolla del suo basso e rivolge uno sguardo poco
amichevole al suo giudice.
Daron sa che è una sorta di costume di scena per il bassista, perciò non
si scompone e sorride ai due.
«Vi ascolto» dice.
I ragazzi cominciano a suonare e il chitarrista dei System si immerge
nell'ascolto, assimilando i toni oscuri e tenebrosi del brano doom metal. La
voce di Hug è penetrante, roca e sinuosa, ha qualcosa di ipnotico.
Mud è un bravo bassista, non perde un colpo, e si muove a ritmo. A Daron
viene in mente che questo tizio ha un modo di fare sul palco che gli ricorda un
po' Shavo.
Quando il brano si conclude, il giudice annuisce soddisfatto. «Okay,
figo. Siete stati bravi! Ci vediamo dopo, mandatemi pure i L.A.P.D.!»
Il duo lascia la grande sala, per poi essere sostituito poco dopo da
Brianna, Michael, Scott e Sarah.
«Ci tengo subito a precisare» esordisce la cantante tarchiata, ponendosi
di fronte al microfono, «che il nostro acronimo sta per Los Angeles Power
Destruction. E stasera distruggeremo tutto!»
Daron scoppia a ridere e si mette nuovamente in piedi. Già
quest'atmosfera gli piace. «Fatevi valere, andiamo!» esclama.
I quattro cominciano a eseguire il brano degli Sugar Ray con grande
trasporto, Brianna è bravissima con il canto e fatica a star ferma dietro la
tastiera. Michael deve ancora migliorare qualcosa nell'interpretazione canora,
ma per il resto la band è molto amalgamata e suona bene.
Quando finiscono, il giudice è molto colpito da loro, sorride e li
osserva felice.
«Che te ne pare?» gli chiede Michael.
Brianna annuisce, curiosa a sua volta.
«Credo che non possa ancora dircelo» gli fa notare Sarah, sollevandosi da
dietro la batteria.
Daron le lancia una breve occhiata e le strizza l'occhio. «La vostra
batterista ha ragione. Ci vediamo dopo!»
Brianna e Michael sbuffano, mentre Scott scoppia a ridere. Tutti seguono
Sarah fuori dalla sala.
Daron è pronto per ascoltare l'ultima band, e ancora ripensa al fatto che
forse ha sbagliato a lasciarsi trasportare dall'entusiasmo nei confronti dei
D-sharp Minor.
I membri dei The Millennials salgono sul palco. Roman e Oscar, come al
solito, borbottano tra loro, mentre Alina cerca di calmarli. Narducci li
ignora, in questo momento deve pensare soltanto al suo sassofono e
all'esibizione che lo aspetta. Niko saltella sul posto, controllando che il
basso sia perfetto, è già su di giri all'idea di esibirsi ancora di fronte a
Daron Malakian. Orbel, infine, sospira e alza gli occhi al cielo.
«Ci siete?» richiama la loro attenzione Daron.
Orbel annuisce senza troppa convinzione. «Ragazzi?»
Roman e Oscar si rivolgono un'ultima occhiata in cagnesco, per poi
concentrarsi finalmente su ciò che devono fare.
Il brano prende forma e armonia, quando i sei cominciano a suonare tutti
i problemi interni alla band scompaiono, non hanno più alcun senso. Oscar e
Roman si scambiano addirittura delle occhiate complici, osservando l'uno il lavoro
dell'altro.
Niko si muove come un matto, agita i suoi voluminosi ricci e sorride in
continuazione, trotterellando intorno ai suoi compagni.
La voce di Orbel è a tratti incerta, ma il pezzo ha il suo perché.
Quando i ragazzi finiscono l'esecuzione di Procrasti-Nation, Daron
si esibisce in un piccolo applauso. «Posso sapere perché avete scelto questo
pezzo in particolare?»
Orbel parla timidamente al microfono: «Be', ecco... io ho scritto il
testo e mi piaceva l'idea di...»
«Se posso intromettermi» interviene Roman, mettendosi in piedi e
raggiungendo il cantante. «Questa canzone spacca. E ci rappresenta» afferma.
Daron annuisce e sorride a tutti e sei. «A dopo, vi mando a chiamare
quando avrò deciso.
Oscar è il primo a scendere dal palco, per poi essere seguito dal resto
della band.
Le cinque band sono posizionate nei pressi del palco, dando le spalle
alla struttura su cui si sono esibiti poco prima.
Sono tutti agitati, e lo dimostrano in vari modi: c'è chi si mantiene
controllato e impassibile, chi si esibisce in smorfie involontarie, chi si
tortura le unghie o i capelli con le mani, chi borbotta tra sé e chi tenta di
trattenere le lacrime.
«Siamo arrivati al momento più importante di questa giornata» esordisce
Daron, facendo il suo ingresso.
Di botto, tutti i rumori svaniscono e cala un silenzio teso.
«Partiamo dai Truemen. Siete stati molto coerenti, avete fatto un pezzo
punk in stile punk, e lo avete sporcato ancora di più. Ci sono state delle
imperfezioni, ma mi siete piaciuti.»
Albert, Brandon, Jeremy e Caleb si lanciano un'occhiata preoccupata, per
niente convinti del fatto che il loro giudice abbia apprezzato sul serio la
loro esibizione.
«D-sharp Minor... devo assolutamente fare un annuncio a tutti voi
partecipanti: questi tre ragazzi sono già stati selezionati per i live, l'ho
deciso non appena li ho sentiti. So che forse non è del tutto corretto, ma non
ho saputo resistere. Sono stati eccezionali, e spero che...»
Mud si fa avanti con fare minaccioso. «Cosa cazzo significa? Loro sono
già passati? Ma che...»
«Mud, cazzo» farfuglia Hug, afferrando il suo collega per un braccio.
«Con calma. Loro mi hanno convinto subito, ed è una cosa rara. Non
prendetevela, vi prego. Ci sono ancora due posti liberi» cerca di rabbonirli
Daron, rivolgendo un sorriso dispiaciuto in direzione di Mud.
Dean, Cynthia e Cole sono molto imbarazzati e si sentono a disagio.
Alcuni dei loro sfidanti lanciano loro occhiate diffidenti, ma la maggior parte
dei ragazzi sembra completamente d'accordo con la scelta del loro giudice.
«Ora parliamo di voi, Mud e Hug» prosegue Daron.
I due dei Black Stoner Midnight smettono di battibeccare e si concentrano
su di lui. Mud, il buttafuori, non riesce a far scomparire l'espressione dura e
feroce dal viso ampio.
«Il vostro genere è particolare, sicuramente poco usuale per un talent di
questo tipo. Avete suonato bene, bravi. Per quanto riguarda i L.A.P.D., be',
avete reso giustizia agli Sugar Ray. Michael, devi migliorare a livello vocale
per poter tenere testa a una bomba come Brianna, ma chi dice che non potrai
farlo?»
I quattro si scambiano pacche d'incoraggiamento e si esibiscono in
esclamazioni colorite.
«E per finire... The Millennials. Ho voluto sentire un vostro inedito, e
devo dire che siete forti. L'unica nota dolente risiede in te, Orbel. Suoni la
chitarra da dio, scrivi dei testi pazzeschi... il canto è un po' da rivedere e
sistemare. Per il resto, vi faccio i miei complimenti.»
I sei annuiscono, Roman abbraccia Alina con entusiasmo, e Niko fa un
teatrale inchino in direzione del suo giudice.
«Detto questo, devo scegliere solo tre di voi. I D-sharp Minor sono
salvi, come già detto.»
Tra i ragazzi si espande un mormorio concitato e permeato da un leggero
velo di panico.
«Le due band che verranno eliminate stasera sono...»
NOTE
FINALI
Ed eccoci al quarto e ultimo Home Visit!
Innanzitutto, come avrete notato, il capitolo è
stato un po' più lungo del solito; questo perché ho dovuto gestire davvero
tantissimi personaggi, e non mi andava di dedicare alle band meno spazio
rispetto alle altre categorie, perché qui sono tutti importanti allo stesso
modo!
Detto questo, riepilogando, a essere state eliminate
nella categoria Under Donne sono state Patricia Underwood e Olivia Brooks!
Siete contenti o no? John ha fatto la scelta giusta?
Per quanto riguarda questo capitolo, invece, avrete
una scelta meno ampia del solito, visto che c'è stato un colpo di scena e il
nostro chitarrista ha già deciso di salvare i D-sharp Minor formati da Dean,
Cynthia e Cole! Ve l'aspettavate?
Mi sa che qui la sfida si fa dura, ci sono dei
talenti impressionanti...
Ma tornando alla parte “burocratica”, anche stavolta
dovrete darmi due nomi tra:
–Truemen (formati da Albert, Brandon, Caleb e
Jeremy);
–Black Stoner Midnight (formati da Hug e Mud);
–L.A.P.D. (formati da Brianna, Michael, Sarah e
Scott);
–The Millennials (formati da Orbel, Roman, Niko,
Narducci, Alina e Oscar).
Dovrete inviarmi le risposte per MESSAGGIO PRIVATO
entro la mezzanotte del 26 aprile 2019! Ogni risposta esatta, come sempre, avrà
il valore di 0,5 punti fino a un massimo di 1.
Tutto chiaro? Non voglio essere ripetitiva o noiosa,
ma meglio ricordarvi le regole del gioco per evitare dimenticanze o confusioni
XD
Prima di lasciarvi, voglio fare un piccolo appunto
sulla band The Millennials: loro, in realtà, sono una band realmente esistente.
Ho deciso di inserirli perché hanno collaborato con Daron in dei live e perché
mi piaceva l'idea di farli mettere in gioco.
Loro, nel tempo, hanno cambiato nome in The
Orbellion (dato che Orbel è il loro frontman) e non hanno la stessa formazione
che ho inserito io qui. I componenti reali sono: Orbel Babayan (voce, chitarra,
tastiera), Heno Mox (basso), Matt “Narducci” Silberman (sassofono), Mesrop
Sarkisyan (tastiera, effetti), Ronald Bruner Jr. (batteria), Lacy Rostyak e Ginny
Luke (violino).
Io ho pensato di inserire Niko al basso e Roman alla
batteria perché insieme a Orbel fanno parte degli Scars insieme a Daron, e
Alina mi piaceva come unica ragazza nella band.
Infine, i ragazzi hanno registrato pochi brani, e Procrasti-Nation
è uno di questi. Come avrete notato, non vi ho rimandato su YouTube per
ascoltarla, ma su SoundCloud, perché l'ho trovata solo lì in versione
registrata. Su YouTube c'è solo in versione live!
Okay, basta, mi sono dilungata fin troppo!
Aspetto le vostre risposte e... pronti per i live?!
Io non vedo l'ora *-*
Ci sentiamo il 27 aprile con il nuovo aggiornamento ♥
«I primi che dovranno abbandonare la gara sono i Truemen» annuncia Daron, rivolgendo un’occhiata dispiaciuta
in direzione di Albert, Caleb, Brandon e Jeremy.
I quattro si scambiano sguardi straniti, poi avanzano in
direzione del loro giudice tra i mormorii degli altri concorrenti. C’è chi tira
un sospiro di sollievo e chi si dispera ancora di più.
«Ho apprezzato ciò che avete fatto, ma siete ancora molto
acerbi. Sono certo che farete strada, ma dovete perfezionarvi molto.
D’accordo?»
I quattro salutano Daron con gentilezza e si avviano fuori
dalla sala principale del Troubadour.
Le altre tre band ancora a rischio attendono con ansia il
verdetto del giudice.
«Bene, andiamo avanti. I secondi e ultimi a essere
eliminati sono Hug e Mud, i
Black Stoner Midnight. Ragazzi, mi spiace, siete
originali e fate un genere particolare, però non credo che questo potrebbe
aiutarvi a emergere. La musica doom, stoner metal non è per tutti, è veramente per pochi. E non
credo sia adatta per un talent del genere. Questo ovviamente mi fa stare male,
perché io adoro il vostro genere e voglio che mi facciate una promessa.»
Hug e Mud
si accostano al chitarrista. Il prima lo osserva con atteggiamento mesto,
mentre il secondo ha stampata sul viso la sua solita espressione feroce.
«Questo mondo è una merda, nessuno capisce l’arte di quelli
come noi» si lamenta il bassista, assottigliando maggiormente lo sguardo.
Daron pare un poco spaventato, tuttavia cerca di mantenere
la calma. «Mud, cerca di capire. Anche io ho delle
scelte da fare, il livello delle esibizioni è stato davvero alto stasera»
prosegue.
«E ci dobbiamo rimettere noi?»
Hug afferra il collega per
il braccio e sussurra qualcosa, riuscendo miracolosamente a calmarlo.
«Fatevi vedere in giro, fatevi sentire. Non arrendetevi
solo perché qui non ce l’avete fatta» conclude Daron, battendo sulla spalla dei
due.
Questi ultimi salutano velocemente i presenti, per poi
lasciare la sala.
Daron regala un enorme sorriso alle tre band che ha scelto
per i live. «Siete carichi? Andiamo ai live, cazzo!» esclama.
Tutti quanti esultano, tranne i membri dei D-sharp Minor che restano tranquilli e sicuramente esultano
interiormente.
Albert:
«È andata così, non possiamo farci niente. Ma continueremo a suonare».
Brandon:
«Sì, non vi libererete di noi tanto facilmente!».
Jeremy:
«Già. Caleb, tu hai qualcosa da aggiungere?».
Caleb:
«No».
Mud: «Sì, cazzo, ce ne andiamo a testa alta!
Non ci hanno capito? Cazzi loro».
Hug: «Non fare così, andremo avanti e terremo
quest’esperienza con noi, per imparare dai nostri errori e…».
Mud: «E poi quel cappello gli sta proprio
male, a Daron Malakian!».
1° Live
«Buonasera a tutti e benvenuti al primo, eccezionale live
di SOAD-Factor! Sono molto emozionata perché questa è
la prima edizione e la location è già una delle migliori che si possano
sperare: il Fonda Theatre!» esordisce Katie Sun, muovendosi con disinvoltura sul palco in legno.
Il pubblico in sala esulta, l’atmosfera è carica di
aspettative e di vibrazioni positive.
La presentatrice indossa un miniabito verde pisello,
abbinato a delle decolleté argentate con il tacco a spillo. Splende di luce
propria, sorride radiosa ed è perfettamente truccata con tinte verde e argento
che danno risalto al suo outfit.
«E ora, signori e signore, fate un bel po’ di rumore per i
quattro strabilianti giudici di questa gara infuocata: Serj Tankian!
John Dolmayan! Daron Malakian! Shavo Odadjian!»
Tra un nome e l’altro, si levano applausi e fischi d’approvazione,
mentre dei delicati fari bianchi illuminano i quattro giudici, seduti dietro un
bancone in legno massiccio. Sul davanti spicca la scritta SOAD-Factor a caratteri cubitali, con il
classico e riconoscibile font del logo dei System Of A Down.
«Direi di non perdere altro tempo e di lasciare la parola
ai nostri giudici!» prosegue Katie Sun.
Il primo a prendere la parola è Shavo, il quale pare
veramente elettrizzato all’idea di ciò che sta per succedere. «Salve a tutti!
Sono molto emozionato, e non vedo l’ora di farvi sentire cosa i miei Over hanno
in serbo per voi!» esclama.
«Anche io sono curioso delle tue assegnazioni, fratello»
gli si rivolge Daron, lanciandogli un’occhiata maliziosa.
«Direi che possiamo cominciare, che ne dite?» interviene John,
il quale pare impaziente più del solito.
Serj annuisce e sorride.
Katie Sun guarda dritto nella
telecamera e annuncia: «Iniziamo subito, allora! Entriamo nel vivo della gara e
diamo il benvenuto alla prima concerrente: Janet
Stars!»
Un istante dopo, parte un video che mostra in breve il
lavoro settimanale della ragazza.
John
incontra Janet in una delle sale prove del loft in cui tutti i partecipanti
abitano.
È
entusiasta quando la vede, i due si scambiano un breve abbraccio e si siedono
sul divanetto in pelle rossa.
«Janet,
ho deciso di assegnarti Love Song di Sara Bareilles
per questo primo live. È carina, allegra, credo che rispecchi la tua
personalità. Che ne dici? Ti va?»
Janet
sgrana gli occhi, felice come non mai. «Oddio, adoro Sara! Sarà un vero onore
eseguire questo brano, e per me ha un carico emotivo pazzesco! Grazie, John!»
Il
giudice lascia entrare nella sala uno dei vocal
coach. Si tratta di Martha, una donna sui quarant’anni, piccoletta e sicura di
sé.
«Janet,
conosci già il brano?» le chiede Martha.
La
ragazza dai capelli rossi annuisce. «La adoro!»
Il
video prosegue con un momento in cui Janet prova e arrangia il brano con la supervisione
della vocal coach.
«Ti
vedo un po’ troppo rigida. Sciogli i muscoli, forza! Sei brava, fatti sentire e
porta fuori quella voce!» la incita Martha.
Janet
ci riprova, e alle immagini delle sue prove si alternano spezzoni in cui
esprime i suoi dubbi e le sue perplessità su se stessa.
«Spero
solo che vada bene» conclude, sorridendo appena alla telecamera.
Le luci in teatro si fanno soffuse, finché non arriva il
momento per John di presentare la sua prima partecipante.
«Janet è in grado di emozionare, è capace di trasportare
chiunque la ascolti nel suo mondo. Adesso vuole condividere con voi Love Song di Sara Bareilles.
Ascoltiamola.»
Janet arriva sul palco con disinvoltura, e subito si
approccia al pubblico con sorrisi, mantenendo lo sguardo sulla platea.
La base parte e lei si muove a tempo, sprigiona energia
pura e riesce a entrare nel cuore dei presenti nonostante non mostri capacità
vocali particolarmente acrobatiche.
I'mnot
gonna writeyou a love song
'Cause youasked for it
'Cause youneedone, yousee I'mnot gonna writeyou a love song
'Cause youtell me it'smake or break in this Ifyou're on your way I'mnot gonna writeyou to stay Ifallyouhaveisleaving I'mmaneed a betterreason
To writeyou a love songtoday, today
Per tutto il tempo, Janet si muove e segue il ritmo dolce e
delicato del brano.
Quando conclude, uno scroscio tiepido di applausi la
accoglie, ma lei si mostra grata e non smette mai di sorridere a chiunque.
Katie Sun la raggiunge e le
sorride raggiante. «Bravissima, Janet. Dopo sentiremo cosa pensano i nostri
giudici, ora puoi andare.»
Janet sorride felice e ringrazia ancora una volta il suo
pubblico, per poi uscire tra gli applausi.
La presentatrice annuncia la prossima esibizione con
entusiasmo: «Ora è il momento dei L.A.P.D.!».
Il video parte e tutti si concentrano a osservare il lavoro
della band in questione.
Daron
accoglie i quattro componenti, i quali sono piuttosto impazienti di sapere su
cosa dovranno lavorare per il primo live.
«Ragazzi,
per voi ho pensato a In The Enddei Linkin Park.»
I
quattro si scambiano occhiate eccitate e si battono pacche sulle spalle.
«Voglio
che tu, Michael, canti. Voglio sentirti di più, mi interessa la tua voce, anche
se questo significa rappare. Voglio che tu prenda la
scena e non faccia solo il corista di Brianna.»
La
cantante annuisce. «Io glielo dico sempre: buttati, cazzo, non hai niente da
perdere. Sei bravo!»
«Esatto»
conferma il giudice. «Voglio vedere cosa sapete fare.»
Poco
dopo nel video appaiono le immagini delle prove, intervallati dai commenti dei
ragazzi. Michael sembra quello che ha più difficoltà di tutti a seguire i
consigli di Dana, la vocal coach ben piazzata che
segue la loro preparazione.
«Michael,
non stare rigido e mettici più energia! Scandisci le parole, non cantarti
addosso. Il pubblico deve recepire il messaggio, deve capire cosa stai
dicendo!»
L’ultima
frase del video è Michael a pronunciarla.
«Cercherò
di applicarmi al massimo, voglio andare avanti e non sopporterei che la mia
band venisse eliminata per colpa mia» dice con determinazione.
Daron sorride. «Vi presento gli L.A.P.D., un acronimo che
sta per Los Angeles PowerDestruction. E vi assicuro che loro butteranno
giù questo teatro con la loro versione di In
The End!»
I quattro componenti della band fanno il loro ingresso e
salutano il pubblico.
Brianna si
posiziona dietro la tastiera e subito parla al microfono: «Buonasera a tutti!
Vi manderemo in delirio!».
Poi prende a suonare le prime note alla tastiera,
accompagnata dal boato del pubblico.
Dopo la breve intro, ecco che tutto il resto della band si
unisce a lei e Michael, energico e concentrato più che mai, prende a rappare.
Onething
I don'tknowwhy Itdoesn'tevenmatterhow
hard youtry Keepthat in mind, I designedthisrhyme
To explain in due time
Tutta la band si impegna moltissimo, e come al solito per Brianna è difficile stare ferma dietro la tastiera: balla,
canta, interagisce con il pubblico e con i compagni di band.
Dj Scott XX ci dà dentro con synth
ed effetti, mentre Sarah regna dietro la sua batteria, precisa e implacabile
come suo solito.
Alla fine dell’esibizione, i ragazzi vengono accolti da
applausi calorosi e da fischi che li osannano, facendoli sentire importanti e
ben voluti.
Katie li congeda e subito lascia spazio al prossimo video,
non prima di aver presentato Peter Fitzgerald come prossimo concorrente.
Shavo
accoglie il ragazzo in sala prove, sorridendogli felice ed entusiasta.
«Ciao,
giudice» saluta Peter, ricambiando il gesto.
I due
si scambiano una pacca amichevole sulla splla, poi si
accomodano di fronte al mixer.
«Per te
ho pensato a Three Times A Lady dei Commodores. Credo
sia adatta a te, voglio scoprire ancora una volta cosa sai fare. Ti piace l’idea?
Altrimenti possiamo…»
Peter
subito interrompe il suo giudice. «Va benissimo, è un brano molto impegnativo e
ce la posso fare!» esclama.
Shavo
sospira di sollievo e poco dopo Martha, la vocal
coach, fa il suo ingresso in sala prove.
«Ti
lascio in ottime mani» annuncia il bassista, per poi uscire.
Durante
le prove, Martha consiglia a Peter di lavorare di più con i muscoli, di
appoggiare il suono e di sfumare la fine delle frasi per dare un effetto ancora
più delicato e vibrato.
«Ce la
puoi fare, riprova» gli dice.
Infine
Peter commenta: «Sarà dura. Ma non mi lascerò eliminare al primo live».
Shavo presenta con orgoglio il suo concorrente: «Peter sa
come gestire la sua voce, sa come stare sul palco e come interpretare un brano
difficile come Three Times A Lady.
Ascoltatelo».
Il venticinquenne entra in scena con addosso una giacca di
lino aderente, che mette in risalto i suoi muscoli. Subito una caterva di voci
femminili impazzite si leva dal pubblico: tutte gridano il suo nome e si
strappano i capelli, tant’è bello.
Si siede dietro il pianoforte e comincia a suonare, senza
prestare troppa attenzione al pubblico. Ha l’aria assorta, le palpebre
socchiuse e l’espressione concentrata, il che manda ancor più in visibilio le
sue accanite fan.
Thanks for the times Thatyou'vegiven me
The memories are all in mymind
And nowthatwe've come
To the end of ourrainbow There'ssomething
I must say out loud You're once, twice
Three times a lady
Yes you're once twice
Three times a lady
Il
pubblico è incantato dalla voce di Peter, e tutte le ragazze lo fissano con la
bocca spalancata e gli occhi a cuoricino.
Suona
e canta con sicurezza, e quando finisce viene accolta da applausi e grida a
metà tra la disperazione e la commozione.
«Grazie
Peter, bravissimo!» dice poco dopo Katie Sun, per poi
accostarsi a lui e salutarlo.
Lui
rivolge appena un’occhiata al pubblico, poi lascia il palco.
La
presentatrice annuncia: «È ora il momento di accogliere Felix Morgan, il primo
concorrente della squadra Under Uomini!».
Serj è già in sala prove, insieme
a Dana e Mike, due vocal coach.
Felix, avvolto dai suoi lunghi dreadlocks, fa il suo ingresso e rivolge un sorriso timido
ai tre.
«Caro Felix, siediti pure»
esordisce Serj. «Ho voluto portarti ai live perché so che puoi migliorare
moltissimo. Lavorerai con Dana e Mike per quanto riguarda la tecnica, sei in
buone mani, non temere. Il brano che vorrei sentirti eseguire è Just OneLifetimedi Sting e
Shaggy. Rientra nel tuo genere, ma richiede un po’ più di energia e soprattutto
voglio che ti muova sul palco e che ti lasci trasportare dalla musica. Okay?»
Felix annuisce e sorride appena.
«Grazie per la fiducia.»
Serj si alza e gli poggia una
mano sul braccio. «Buon lavoro, ci vediamo più tardi» conclude, per poi uscire
dalla stanza.
Il video si sposta sul momento
delle prove con i vocal coach. Dana si concentra più
sulla presenza scenica, mentre Mike dà consigli tecnici a Felix, il quale
esegue con dovizia e si impegna molto per seguire tutti i suggerimenti che gli
vengono dati.
«Vai, riprova… “Just one li”» suggerisce Mike.
Felix ripete, riuscendo
finalmente a trovare la nota giusta.
«Bene! Riprendiamo dal
ritornello!»
Infine, il ragazzo sorride in
direzione della telecamera. «Speriamo bene. Mi impegnerò, ma ho un po’ di
paura.»
Serj
prende la parola e presenta il suo concorrente: «Felix lavora sodo e stasera vi
stupirà, presentando un brano nuovo e frizzante, dalle sonorità reggae che
mettono in risalto la sua identità. Ecco a voi Just OneLifetime
nella versione di Felix Morgan!».
Il
ragazzo fa il suo ingresso e sorride timidamente verso il pubblico. Qualche
gridolino si leva anche per lui, il che lo mette un po’ in imbarazzo.
Seguendo
i consigli che gli sono stati dati da Dana, non appena la base parte, si lascia
andare e muove il corpo a ritmo, nonostante tenga entrambi le mani sull’asta
del microfono come se non sapesse dove metterle o cosa farci.
Ha
ritmo, si ritrova a cantare sia la parte di Sting che quella di Shaggy con
disinvoltura, e nel ritornello non stona mai, riuscendo a trovare un equilibrio
tra la tecnica e l’interpretazione.
Just onelifetime
And there'sonlyone, yes there'sonlyone
Just one life to live Assumingthatwe'llmakeit We've no choicebut to take it
Quando
l’esibizione si conclude, Felix riceve applausi e qualche bravo gridato da qualcuno tra il pubblico.
Katie
lo saluta, si complimenta con lui e lo congeda, per poi annunciare il quinto
concorrente della prima manche: HellGal.
La ragazza, con indosso il suo
cappellino verde militare, entra in sala prove con disinvoltura e saluta John.
Il batterista la fa accomodare ed
esordisce: «Sei pronta per Bang Bang?».
Helena per poco non salta sulla
sedia. «Di Jessie J? Stai scherzando, bro, vero?!»
strilla.
John scuote il capo e sorride
appena. «Mi fa piacere vedere questo entusiasmo da parte tua!»
Lei esulta e si butta
letteralmente sul suo giudice. «Ah, ti adoro! Grazie, grazie! Sogno di mettermi
alla prova con questo brano da una vita!»
Si passa a dare un’occhiata alle
prove, dove HellGal lavora con Dana.
«Ricordati di scandire bene le
parole. Ricordi il video live che ti ho fatto vedere? Hai visto come Jessie J
canta?» suggerisce la donna, stringendo tra le mani un foglio con su stampato
il testo. «Quando dice “Shegot
a body like an hour glass”,
la gente deve capire esattamente ogni parola. Scandiscila bene, perché questo
conferisce energia. Va bene?»
Helena annuisce con vigore e riprova
la prima strofa.
Alla fine del breve video, è
talmente entusiasta che fatica a star ferma di fronte alla telecamera. «Cristo,
che bomba! Butterò giù il fottuto Fonda!» esclama. «Yo!»
aggiunge, rivolgendo le corna in direzione dell’obbiettivo.
John
presenta la concorrente con entusiasmo, pur rimanendo calmo e pacato come suo
solito.
«HellGal ha energia da vendere, non dirò altro. Solo,
preparatevi alle onde d’urto di Bang Bang.»
Non
appena la giovane mette piede sul palco, è chiaro a tutti che si sta per
svolgere uno spettacolo incredibile.
La
base parte e subito lei è sul pezzo, si agita, passeggia e batte ogni
centimetro del palco, cantando in faccia alle persone, come se ognuna di loro
fosse una sua amica e dovesse ricevere un messaggio fondamentale da parte sua.
Shegot a
body like an hour glass But I can giveit to youall
the time Shegot a bootylike a Cadillac But I can sendyouintooverdrive
(oh)
(You'vebeenwaiting for that... Step on up swing yourbat) Seeanybodycould be bad to you, Youneed a good girl to blowyourmind, yeah
Bang bang into the room (I knowyawantit)
Bang bang all over you (I'llletyahaveit) Wait a minute lemme take youthere (ah) Wait a minute tillya (ah)
Bang bang theregoesyourheart (I knowyawantit)
Back, back seat of my car (I'llletyahaveit) Wait a minute lemme take youthere (ah) Wait a minute tillya (ah)
Il
pubblico va in estasi, letteralmente, quando l’esibizione finisce. L’energia e
le capacità vocali e tecniche di Helena hanno trasformato il Fonda Theatre in un luogo infuocato.
I
giudici, strabiliati, applaudono a lungo insieme al pubblico, il quale sembra
non voler più smettere.
Katie Sun pare un tantino sconvolta, ma compie comunque il suo
lavoro: saluta la concorrente, le fa i complimenti e la congeda.
Quando
Helena lascia il palco, gli applausi sono ancora carichi di ammirazione e
faticano a sfumare.
«Caspita,
dopo questa botta di energia, possiamo presentare l’ultimo concorrente di
questa prima manche: Alex Moses!».
Il ragazzo si presenta da Shavo
con il suo solito abbigliamento totalblack, la pelle del viso pallida e l’espressione vacua e
indecifrabile.
«Alex! Stavolta, visto che
durante gli Home Visit hai sperato di ricevere un
pezzo degli Slipknot, ho deciso di assegnartelo.»
Alex sorride appena, un movimento
impercettibile, il massimo dell’entusiasmo che possa mostrare. «Bene. Di che si
tratta?» chiede.
Shavo sorride. «Eseguirai Snuff! Voglio sentirti cantare, ma almeno stavolta lo farai con qualcosa che
ti piace di più.»
L’espressione del ragazzo torna a
essere cupa. Forse sperava in qualcosa di più forte ed energico, ma fa lo
stesso.
Durante le prove, Alex lavora con
Mike e i due optano per una versione acustica, durante la quale Alex si
accompagnerà con la sua chitarra.
«Ricorda che ci sono dei punti
più energici e che, anche quando il pezzo è più lento, non vuol dire che devi
essere moscio! Ascolta molto bene ciò che fa Corey e
pensa a ciò che stai dicendo. Capito?»
Alex prova diverse volte e Mike
prosegue nel dargli delle dritte.
«Come va, va. Proverò a dare il
massimo e vedremo» commenta infine il ragazzo.
«Alex
canterà un brano degli Slipknot, vi mostrerà come ha
lavorato su Snuff
e come ci ha lavorato per arrangiarla con chitarra e voce. Buon ascolto» dice
Shavo.
Alex
Moses entra in scena senza quasi farsi notare, una figura scura e silenziosa
che guadagna timidamente il centro del palco.
Siede
sullo sgabello e imbraccia la chitarra, senza mai sollevare lo sguardo. Il viso
è parzialmente coperto dai capelli neri e lisci.
Con
sicurezza, comincia a suonare.
Riesce
a far crescere lentamente il brano, rendendolo più intenso dove serve. A un
tratto la sua voce cala leggermente, ma lui prosegue e non si lascia fermare da
un’imperfezione tecnica.
Nell’ultimo
ritornello, Alex esplode energico, imprimendo maggiore impeto anche nel suonare
la chitarra.
So break yourselfagainstmystones
And spityourpity in my soul Youneverneededany help Yousold me out to saveyourself
And I won'tlisten to yourshame Youranaway
- you'reall the same Angelslie to keep control...
Ooh, my love waspunished long ago Ifyoustill
care, don'teverlet me know Ifyoustill
care, don'teverlet me know...
Uno
scroscio di applausi si leva all’interno del teatro, tutti sono rimasti
meravigliati dall’esibizione di Alex.
Katie Sun lo raggiunge e gli stringe la mano. «Bravo Alex,
complimenti. Ci vediamo dopo» lo congeda.
Poco
dopo, Katie Sun si volta verso i giudici e dice:
«Bene, sentiamo cosa pensate di queste prime sei esibizioni! Cominciamo da John
che ha due delle sue ragazze in gara».
Il
batterista prende la parola con un sorriso. «Sono orgoglioso di Helena e Janet.
Hanno fatto due esibizioni stupende, non posso dire nient’altro. Per quanto riguarda
gli altri, be’… credo che stavolta i miei colleghi abbiano fatto delle buone
assegnazioni. Mi ha colpito molto Felix: si vede che si è impegnato molto!»
Dopodiché,
è Shavo a parlare: «Anche io ho due ragazzi in gara. Mi sono emozionato molto
quando Alex ha eseguito Snuff,
ho pensato di aver scelto il brano giusto… e Peter, be’, la canzone dei Commodores pare fatta su misura per lui. Gli altri molto
bravi, io sono stato colpito dalla dolcezza di Janet. Certo, deve migliorare un
po’ tecnicamente, ma è in grado di emozionare e questo conta moltissimo.
Complimenti a tutti».
Dopo
un caloroso applauso del pubblico, è la volta di Serj.
«Felix
si è impegnato e si è visto. L’esibizione mi ha soddisfatto parecchio. Gli
altri molto bravi, la gara ha un livello molto alto. L’unica pecca l’ho trovata
nella presenza scenica di Peter Fitzgerald, ma per il resto sono rimasto
abbastanza colpito. Bravi!»
Infine
è Daron a concludere il giro di pareri. Con un sorriso orgoglioso, esordisce:
«Bene, sono felicissimo che i miei ragazzi abbiano colto nel segno. Per il
resto, gli altri li ho trovati molto capaci e le assegnazioni veramente
azzeccate. Ho un debole per Janet, spero che il pubblico la mandi avanti con il
televoto!».
La
presentatrice ringrazia i giudici, fissando la telecamera e sorridendo a
oltranza, attendendo che il pubblico faccia silenzio per annunciare la chiusura
della prima manche.
«Apro
ufficialmente il televoto! Potete votare il vostro preferito inviando un SMS al
numero che vedete in sovraimpressione. Bene, i codici sono i seguenti.»
Un
video che riassume le performance dei ragazzi parte, mentre Katie elenca i
codici abbinati a ogni concorrente.
Quando
il filmato finisce, la donna conclude: «Ricordatevi che il meno votato andrà al
ballottaggio con il meno votato della seconda manche, perciò pensate bene a chi
vorreste salvare!»
Trascorrono
alcuni minuti, poi Katie Sun chiude il televoto e
poco dopo riceve una busta con il nome del meno votato e si prepara ad
annunciare la notizia a tutti.
«Colui
che dal pubblico è stato votato meno e che quindi andrà al ballottaggio con il
meno votato della seconda manche è…»
Un
momento di suspense in cui tutti trattengono il fiato.
«Peter
Fitzgerald!»
Il
ragazzo nominato viene inquadrato e abbassa lo sguardo, del tutto sorpreso di
essere a rischio eliminazione.
La
seconda manche comincia poco dopo.
«I
primi a esibirsi sono The Millennials!»
Daron accoglie i ragazzi con
entusiasmo, facendoli accomodare in sala prove. Insieme a lui c’è anche Martha,
la vocal coach.
«Intanto voglio complimentarmi
ancora una volta per il vostro inedito. Sapevo che sarebbe andata molto bene!»
Orbel annuisce. «Grazie, davvero!»
«Ma… c’è un ma. Orbel, devi migliorare un po’ la tua intonazione. C’è da
lavorare su questo, perciò sarai affiancato da Martha, che saprà come aiutarti
al meglio. Per voi ho pensato, ragazzi, a un brano non semplice, proprio perché
voglio mettervi alla prova. Si tratta di With My OwnTwoHands di Ben Harper. Buon lavoro!»
I sei componenti della band si
scambiano occhiate confuse ed entusiaste al tempo stesso, ma infine salutano il
giudice con gentilezza.
Durante le prove, Martha
bacchetta parecchio Orbel, gli fa fare esercizi per
l’intonazione e lo fa lavorare sodo.
«Hai un bel timbro, però devi
curarlo!» gli dice spesso.
Infine la band si ritrova di
fronte alla telecamera.
«Spero di fare una buona
esibizione» commenta Orbel.
«Andrà alla grande» lo rassicura
Narducci con un enorme sorriso.
Daron
viene inquadrato, e subito comincia a presentare la band.
«Dei
ragazzi volenterosi, che riescono a comporre e scrivere musica con
disinvoltura, e che stasera ci stupiranno con un brano difficilissimo di Ben
Harper. Ecco a voi The Millennials con With My OwnTwoHands» annuncia con
orgoglio e gli occhi che brillano.
La
band fa il suo ingresso sul palco e viene accolta con un caloroso applauso
d’incoraggiamento.
I
musicisti danno vita a una piccola intro strumentale, poi Orbel
comincia a cantare.
I can change
the world
With myowntwohands Make a betterplace
With myowntwohands Make a kinderplace
Oh- with my
Oh- with myowntwohands
With myown
Oh- with myowntwohands
With myown
With myowntwohands
Sorprendendo
tutti, Alina e Narducci si esibiscono nei cori, dando al brano un sound molto
buono e rendendolo non troppo dissimile dall’originale.
Orbel si
impegna moltissimo e segue diligentemente i consigli di Martha, anche se
qualche volta risulta essere ancora impreciso.
I
musicisti sono molto capaci e riescono a fornire un arrangiamento particolare,
che mette sempre in luce il loro stile ben definito.
Alla
fine dell’esibizione, il pubblico applaude calorosamente, e l’entusiasmo scema
soltanto quando Katie prende in mano il microfono e si congratula con i
ragazzi, per poi congedarli.
Dopodiché
presenta la prossima esibizione: «Ora è il turno di Diana Holt.
Vediamo cosa le è stato assegnato e come si è preparata per il primo live!».
John fa accomodare Diana in sala
prove e le rivolge un breve sorriso. «Ciao, Diana. Come ti senti? Sei pronta
per il primo live?»
La ragazza annuisce con poca
convinzione. «Ci provo, ma mi sento un po’ in ansia…»
«Andrà bene, non preoccuparti.
Vorrei sentirti cantare un brano che credo sia adatto a te. Lavorerai con Dana,
una bravissima coach, e interpreterai un brano di Diana King. Si chiama ShyGuy. Lo conosci?»
La giovane sorride a trentadue
denti. «Oh, sì!» esulta, ma poi si rabbuia. «È difficilissimo…» commenta.
John si alza e le si accosta, le appoggia
una mano sulla spalla e dice: «Lavora sodo e vedrai che sarai fantastica».
Le prove per Diana sono fonte di
ulteriore ansia, ma la coach è paziente e la fa lavorare sui punti giusti.
«La tua emotività è fortissima,
sfruttala. Non nasconderla, non essere anche tu “shy”
come il ragazzo di cui parla la King in questo brano. Buttati e lascia fluire
le emozioni, questo è importantissimo, credimi!»
Diana infine commenta: «Mi sento
carica, Dana mi ha aiutato moltissimo e sento di potercela fare.»
«Diana
Holt è veramente un portento nell’emozionare chi la ascolta cantare. Perciò non aggiungerò presentazioni
inutili e vi lascio direttamente alla sua voce» dice John in tono pacato, che
tuttavia tradisce una certa emozione.
La
giovane entra in scena con i folti capelli ricci che le incorniciano il viso
rotondetto e sorridente.
Indossa
un abito bianco che risalta sulla sua pelle scura e vellutata, e pare splendere
di luce propria.
Tutti
sono incantati da lei, ma quando comincia a cantare rimangono completamente
spiazzati dalla sua energia e dalla sua voce capace di modellarsi e toccare
senza difficoltà le corde del cuore.
But I don'twantsomebody Who'slovingeverybody
I need a shyguy He's the kindaguywho'llonly
be mine
Oh lord havemercymercymercy
Di man dem in a di party partyparty
Di ole a dem sexy sexysexy
Watch dem just a Follow me follow me follow me Havemercymercymercy But none a dem no move me move me move me Shyguy a weh me wantywantywanty Onlyhim can make me irieirieirie
L’esibizione
risulta un vero e proprio successo, e alla fine gli applausi, i fischi e le
lacrime si mischiano in un fiume unico e incontrollabile.
Katie Sun è subito accanto alla concorrente, la abbraccia
rapidamente e si complimenta per l’abito.
Poco
dopo congeda la ragazza e non perde tempo, annunciando subito che il prossimo
concorrente sarà Mitchell O’Shea.
Serj saluta cordialmente Mitchell
e lo presenta a Mike, il coach che si occuperà di lui.
«Lavorerai con Mike perché so che
potrà portar fuori il meglio di te» spiega il cantante dei System con un
sorriso.
Mitchell annuisce e chiede: «Cosa
dovrò preparare?».
Serj ridacchia. «Vedo che sei
impaziente. Ebbene, per te ho pensato a World GoneMad dei Bastille.
Che te ne pare?»
Il giovane sgrana gli occhi.
«Oddio… sul serio? Non ho mai cantato niente dei Bastille,
però ci lavorerò volentieri. Grazie per la fiducia!» replica.
«Ho fiducia in te, ragazzo»
conclude Serj, per poi lasciarlo nelle mani di Mike.
Il vocal
coach insiste molto sul falsetto. «Devi cercare di non metterci troppa aria,
altrimenti la performance ne risentirà. So che non per tutti è confortevole
cantare così, ma noi cantanti dobbiamo essere il più versatili possibile.
Capito?»
«Sì, certo, ma io ci sto
provando» ribatte piccato Mitchell, imbracciando meglio la chitarra acustica.
«No, senti. Quando dice “Youdon'twant
to fuck with us, britishtill the very last”, senti come deve essere pulito il suono? Hai
lavorato con WhoYou Are per gli Home Visit,
puoi benissimo migliorare un po’ la tecnica!» si infervora il coach.
Infine Mitchell commenta: «Sarà
dura, Mike è stato un po’ stronzo ma credo abbia ragione».
Serj
presenta il suo concorrente: «Mitchell, un ragazzo a cui ho voluto dare fiducia
e che sono certo non mi deluderà e non deluderà neanche voi. Eccolo con World GoneMaddei Bastille».
Il
ventenne sale sul palco e tutte le ragazzine presenti impazziscono per la sua
scultorea bellezza: boccoli biondi ben definiti incorniciano il viso delicato e
pallido, gli occhi azzurri e sormontati da due sopracciglia ad ali di gabbiano
scrutano tra il pubblico come se volessero osservare uno a uno tutti i
presenti. Il corpo ben fatto e l’abbigliamento all’ultima moda, con tanto di
risvoltino, fanno tutto il resto.
Quando
Mitchell imbraccia la chitarra e si siede di fronte al microfono, quasi nessuno
presta molta attenzione a come canta.
Whenitfeelslike the world'sgonemad
And there'snothingyou can do aboutit
No there'snothingyou can do aboutit Whenitfeelslike the world'sgonemad
And there'snothingyou can do aboutit
No there'snothingyou can do aboutit
Ci
sono delle imprecisioni sul falsetto, forse Mitchell si sta lasciando
trasportare dalla musica e non pensa più di tanto ai consigli di Mike, ma il
pubblico femminile è in visibilio e pare non accorgersi di niente.
Infine
il ragazzo prova a improvvisare un acuto, ma il risultato non è proprio come
aveva immaginato.
Riceve
comunque i complimenti da parte di Katie Sun e poi
lascia il palco dopo aver sorriso dolcemente alle ragazze che scalpitano nelle
prime file.
La
presentatrice annuncia: «Tra poco avremo il piacere di ascoltare Meredith, ma
prima vediamo come se l’è cavata durante la preparazione del suo brano».
Shavo accoglie Meredith in sala
prove e le si accosta per darle un breve abbraccio. «Ehi, piccola! Sei carica
per i live?»
Meredith annuisce. «Puoi
scommetterci! Non vedo l’ora di scoprire cosa mi assegnerai!»
Il bassista annuisce. «Te lo dico
subito: Together Alone di Anouk. Voglio metterti
in difficoltà, ma solo perché so che ce la puoi fare. Questo brano è perfetto
per te, e so che ti piace ma non hai mai avuto occasione di studiarlo. Dico bene?»
Meredith per poco non gli salta
addosso. «Oddio, sì! Sì, sì, sì!» grida, e qualche lacrima di gioia sfugge al
suo controllo.
«Benissimo, sono contenta che tu
sia entusiasta. Ti lascio lavorare con la coach Dana, vedrai che ti troverai
benissimo!» conclude il giudice, lasciando una pacca sulla spalla della
giovane.
Le prove procedono piuttosto
bene, specialmente perché Meredith segue diligentemente i consigli di Dana.
«Nel ritornello devi spingere, ma
ricordati che la cosa importante non è urlare, ma metterci energia! Mentre
attenta alle strofe: vacci delicata, mi raccomando» le suggerisce la coach.
Meredith continua a provare, e
infine commenta: «È una canzone bellissima, non vedo l’ora di presentarla al
live!».
Il
bassista dei System sorride, poi comincia a presentare la sua concorrente.
«Meredith
ha delle capacità vocali impressionanti e stasera ce lo dimostrerà con un pezzo
di Anouk che si intitola Together Alone. Buon ascolto!» dice.
Poco
dopo la giovane, abbigliata in maniera poco appariscente, sale sul palco.
Nonostante risulti piuttosto timida, è chiaro a tutti che una volta di fronte
al pubblico farà un’esibizione memorabile.
La
base parte e luci soffuse si accendono, illuminando la sua figura. Meredith
comincia a interpretare la canzone con trasporto, immedesimandosi perfettamente
nel testo.
Yougrabbedmyhand and twistedit,
so youhadyour way
No need to compromise 'cause you'llfind
the right words to say,
and I'llgiveithalf a chance
Alone together, all alone, togetherall alone
Alone no more, it's Wednesday night Someoneis gonna treat me right
No, notmy man gets me this high It's gonna be myneighbouratnumber
29
Sul
ritornello esplode, impressionando ancora una volta i presenti con la sua
presenza scenica e il suo modo di calarsi perfettamente nelle parole che canta.
È quasi un’attrice, la musica il suo copione invisibile.
Infine,
esegue un inchino e si volta verso Katie Sun per
salutarla, per poi lasciare il palco accompagnata dall’entusiasmo
incontrollabile del pubblico.
La
presentatrice annuncia che sarà il turno dei D-sharp
Minor e lascia spazio al video che racconta il lavoro della band per prepararsi
ai live.
Daron accoglie la band con un
sorrise e invita i tre a sedersi su un divanetto in pelle rossa addossato a una
delle pareti della sala prove.
«Dean, Cynthia,
Cole… voi avete un talento incredibile, con il brano degli Steelheart
mi avete mozzato il fiato e lo sapete bene. Dean, hai capacità vocali
impressionanti, non lo dico perché fate parte della mia squadra, ma perché è
vero. Voglio sentirvi eseguire The Show Must Go On dei Queen. Un grande classico, molto difficile. Ma so che ce la farete!»
spiega il chitarrista con estrema convinzione, gli occhi luccicano per quanto è
eccitato all’idea di ascoltare la loro performance.
I tre non si scompongono più di
tanto, sono dei ragazzi piuttosto posati e tranquilli. Dean accenna un lieve
sorriso, cosa assai insolita.
«Ti ringraziamo per la fiducia»
replica la violinista.
«Lavorerete con Mike. Vi piacerà»
conclude Daron, per poi lasciare i tre al loro lavoro.
Mike ha poco da dire, più che
altro lavora con i ragazzi per l’arrangiamento.
«Secondo me va bene così. Se
posso permettermi, potrebbe essere bello se Cynthia e
Cole armonizzassero la tua linea vocale con le loro voci. Ricordatevi che tre
dei Queen cantavano, anche durante i live. Freddie Mercury era solo il solista,
come il vostro Dean.»
I
ragazzi annuiscono e riprendono le prove.
Alla
fine del video, dicono solo due parole, ed è Cole a parlare: «Speriamo bene. Ci
siamo impegnati e daremo il massimo».
Daron si schiarisce la gola. «I D-sharp Minor sono dei veri talenti. Non c’è niente da dire,
solo: ascoltate la loro versione di The
Show Must Go On dei Queen.»
I tre ragazzi prendono posto sul palco. Dean siede
dietro il pianoforte, Cynthia imbraccia il violino e
Cole prepara le sue percussioni, dopo essersi seduto sul cajon.
Il brano è particolare. La voce di Dean si sposa
perfettamente con quella di Freddie Mercury, così come le armonie fatte da Cynthia e Cole.
La ragazza utilizza il violino per le parti di
chitarra, mentre il percussionista si ingegna tra cajon
e tante altre piccole percussioni capaci di creare un tappeto sonoro presente e
ben fatto.
L’esibizione è da brividi, diverse persone scoppiano
in lacrime e anche ai giudici viene difficile trattenere l’emozione.
Katie Sun raggiunge il
trio, alla fine del brano, con gli occhi umidi di lacrime. «Bravissimi ragazzi,
ho quasi pianto» ammette, stringendo la mano a ognuno di loro.
La presentatrice, mentre i tre lasciano il palco,
sbatte le palpebre un paio di volte, per poi dire: «Siamo arrivati all’ultimo
concorrente. Siete pronti per sentire PQ Killer? Vediamo come se l’è cavata!».
Serj
saluta PQ Killer e lo presenta a Martha.
«Lavorerai
con lei, sarà la tua coach. Sei pronto?»
Il
giovane annuisce e si sistema meglio il cappellino dalla visiera piatta sulla
testa. «Certo.»
«Vorrei
sentirti rappare, sì, ma anche cantare qualcosa.
Perciò, che ne dici di Goodbye For Now
dei P.O.D.?»
Il
ragazzo sgrana gli occhi. «Dici sul serio? Wow, questa è bella!»
«Andrà
bene, sono curioso di vedere che cosa ne verrà fuori!» esclama Serj, per poi
lasciare il suo concorrente nelle mani della vocal
coach.
Le
prove vanno bene, anche se PQ Killer ha dei problemi di intonazione non
indifferenti, sui quali Martha cerca di lavorare il più possibile.
«Il
testo lo sai, ma ora devi pensare a fare le note giuste. È un pezzo rap metal,
però è melodico e intonato. Perciò canta, non limitarti alla parte rappata» gli consiglia, invitandolo a riprovare un’altra
volta.
Infine
il ragazzo sorride spavaldo verso la telecamera. «Spaccherò tutto» si limita ad
affermare.
Il giudice annuncia l’ingresso del suo concorrente,
pacato come al solito.
«PQ Killer è un ragazzo che rappa da dio, perciò gli
ho voluto assegnare Goodbye For Now dei P.O.D, non vi resta che ascoltarlo!»
Il giovane sale sul palco con la sua solita
spavalderia, cominciando subito a interagire con il pubblico e a passeggiare
velocemente sulla piattaforma in legno. Indossa abiti larghi che mettono ancora
più in evidenza il suo corpo magro. I suoi occhi sono nascosti dietro un paio
di occhiali dalle lenti a specchio e, quando la base parte, si lancia in un
grido per incitare il pubblico.
«Cazzo, gridate tutti! Ora facciamo vedere al
pubblico a casa di cosa siamo capaci, voi e io!»
Poi è il momento che inizi a cantare, così si lancia
a capofitto nel testo fluido del brano.
La parte rappata va molto
bene, ma PQ Killer sembra essere un poco in difficoltà quando arriva il momento
del ritornello e deve interpretare un pezzo melodico.
Goodbye for now
Goodbye for now
So long
Goodbye for now (I'mnot the type to say I toldyouso)
Goodbye for now
So long (I think the hardest
part of holding on islettin’
go)
Whenwillwesing
A new song
A new song
Il pubblico lo apprezza e acclama comunque, tutti
ascoltano la sua performance e sembrano rapiti dalle sue capacità di utilizzare
le parole e modificare la metrica del rappato a suo
piacimento.
Infine la canzone finisce e Katie Sun raggiunge PQ Killer per ringraziarlo, complimentarsi e
congedarlo.
«Adesso ascoltiamo cosa pensano i nostri giudici
delle sei esibizioni della seconda manche!»
Il primo a esprimersi è Daron, poiché due delle sue
band hanno gareggiato durante la seconda manche.
«I D-sharp Minor sono
divini, so che non dovrei essere tanto di parte, ma li adoro! The Millennials hanno creato una bellissima versione del brano
di Ben Harper, ho visto già che Orbel è migliorato
parecchio, il che è positivo. Gli altri ragazzi mi sono piaciuti tanto,
specialmente Meredith che ha usato tutte le sue capacità nel pezzo di Anouk!
Complimenti a Shavo per l’assegnazione!»
Il bassista subito risponde: «Grazie fratello, anche
tu non hai certo sbagliato con le tue band! Io sono molto fiero di Meredith, ha
delle potenzialità pazzesche e la vorrei ancora ai live! Complimenti a tutti!».
Serj si schiarisce la gola. «I miei ragazzi hanno
dato il massimo. So che PQ Killer deve migliorare a livello tecnico e per
quanto riguarda l’intonazione, ma guardate com’è disinvolto nel rap! Tutti
bravi, sono soddisfatto anche di questa manche!»
John è l’ultimo a parlare: «Appunto, volevo proprio
dire che anche io ho notato che PQ Killer ha problemi di intonazione. Spero
abbia il tempo di sistemare la cosa e che il pubblico gli dia un’altra
opportunità. Sono rimasto molto colpito da Diana, mi ha emozionato e commosso
il suo modo di interpretare. Merita di proseguire.»
Katie Sun ringrazia i
giudici e procede con l’apertura del televoto. Dopodiché parte un video con il
riassunto delle varie esibizioni, e infine la presentatrice chiude le votazioni
e intrattiene un poco il pubblico in attesa della busta con i risultati.
«Ricordo che il meno votato della prima manche è
stato Peter Fitzgerald» ripete la bionda, mentre apre la busta che le è stata
appena consegnata.
«Peter Fitzgerald andrà al ballottaggio con…»
Un altro momento di suspense, in sottofondo una
musica che trasmette ansia e tensione.
«Mitchell O’Shea! Prego
Mitchell e Peter di raggiungermi sul palco!»
I due giovani obbediscono e si stringono l’uno
all’altro, rivolgendosi alla telecamera.
«Ora riaprirò il televoto, intanto prego i vostri
giudici di fare un discorso per convincere il pubblico a non eliminarvi. Parti
tu, Serj.»
Il cantante dei System annuisce e sospira. «Mitchell
può migliorare, ho in mente delle cose per lavorare sui suoi punti deboli e
rafforzarli. Ma vorrei avere ancora del tempo, confido molto in lui. Perciò
credo che non sia pronto per lasciare la gara.»
Shavo segue a ruota, gli occhi leggermente lucidi.
«Mi dispiace moltissimo che Peter sia finito al ballottaggio. È stato bravo,
anche se avrebbe potuto interagire meglio con il pubblico. Ma sentite come
canta? Ha capacità incredibili, perciò vorrei che lo salvaste!»
Katie Sun, dopo il suono
di un gong, annuncia che il televoto è chiuso.
I due ragazzi si tengono stretti e sono visibilmente
in ansia.
Poco dopo la presentatrice riceve l’ultima busta
della serata e la apre lentamente, con in sottofondo una musica ansiogena.
«Il pubblico ha deciso…»
Pausa a effetto, la tensione sale.
«…che il concorrente che dovrà abbandonare SOAD-Factor…»
Altra pausa, Mitchell e Peter hanno gli occhi fuori
dalle orbite per l’agitazione.
«È…»
NOTE FINALI
Ciao a tutti!
So che anche questo capitolo è lungo, ma potrete
benissimo capire da voi che le esibizioni erano dodici e io volevo lasciare
spazio a tutti!
Mi pareva giusto, ecco ^^
Be’, vi aspettavate che Daron eliminasse i Truemen e i Black Stoner Midnight?
Siete felici o no? Ditemi un po’!
Per quanto riguarda questo capitolo, cosa mi dite?
Le assegnazioni dei vari giudici e i consigli dei coach vi sono piaciuti e
sembrati appropriati?
Come vedete, stavolta i ragazzi tra cui scegliere
sono solo due (come sarà d’ora in poi), quindi voi dovrete darmi un solo nome,
mettendovi però nei panni del grande pubblico che ha televotato
il suo preferito.
Perciò scegliete tra:
-Peter Fitzgerald (ha eseguito Three Times A Lady dei The Commodores);
-Mitchell O’Shea (che ha
cantato World GoneMad dei Bastille).
Ricordatevi di inviare la vostra risposta per
MESSAGGIO PRIVATO entro la mezzanotte del 26 maggio 2019! Chi darà la risposta
esatta otterrà 1 punto!
Spero di aver detto tutto e di non avervi annoiato
con questo papiro di capitolo, vedrete che man mano che i ragazzi verranno
eliminati i capitoli si faranno un po’ meno corposi ^^
E già vi annuncio che ci saranno anche degli ospiti
internazionali prossimamente, ne vedremo delle belle :D
Grazie a tutti voi che partecipate e recensite, e al
mese prossimo ♥
«Mitchell
O’Shea!» esclama Katie Sun,
ostentando un profondo dispiacere.
Il
concorrente eliminato si volta verso Peter e gli tende la mano. I due se la
stringono, poi si scambiano un rapido abbraccio.
Peter
si precipita dal suo giudice e dai suoi compagni, venendo subito sommerso di
complimenti, pacche e gridolini.
La
presentatrice circonda le spalle di Mitchell e gli si rivolge. «Complimenti,
hai fatto un buon percorso qui dentro. Vuoi dire qualcosa al pubblico in sala e
ai telespettatori?»
Mitchell
annuisce e sorride appena. «Voglio ringraziare chi ha creduto in me e
assicurarvi che non mi fermerò!» esclama.
Katie
lo saluta, poi gli lascia il tempo di congedarsi anche dal suo giudice e dai
compagni.
La
puntata finisce con Katie Sun che fa gli annunci di
rito e ringrazia tutto il pubblico, per poi dare appuntamento al prossimo live.
2°
Live
«Buonasera
a tutti e benvenuti al secondo Live di SOAD-Factor!
Stasera le assegnazioni saranno a tema, e avremo anche un ospite speciale… ma
prima di annunciare tutto, salutiamo e accogliamo i mitici giudici!»
Katie
Sun nomina a uno a uno i quattro componenti dei
System, lasciando che il pubblico applauda.
Poi
prosegue: «Il tema delle assegnazioni di stasera sarà Canzoni dei System! Ebbene sì, tutti i partecipanti si sono dovuti
preparare su brani scritti dai loro giudici, sarà stato molto emozionante! Ma
entriamo subito nel vivo della gara e diamo il via alla prima manche, che sarà
composta da sei esibizioni! Vediamo come se l’è cavato il primo concorrente,
ovvero i D-sharp Minor!».
Daron è molto entusiasta
di comunicare ai D-sharp Minor l’assegnazione della
settimana.
«Già sapete che stavolta
il tema riguarda le canzoni dei System! Ragazzi, voglio farvi lavorare con Mike
su Highway
Song. Credo abbiate le
capacità giuste per arrangiarla e adattarla al vostro stile, e poi c’è Cole che
è un percussionista eccezionale!» spiega il giudice, gli occhi scuri che
brillano d’eccitazione.
Cole, con indosso una
felpa grigia con una stampa indecifrabile, china il capo imbarazzato. «Grazie…»
mormora.
«È la verità» puntualizza
Daron. «Allora, cosa ve ne pare?»
I tre paiono spaesati, ma
è difficile decifrare le loro emozioni.
Cynthia si schiarisce con discrezione la gola, poi prende la parola:
«Ti ringraziamo, faremo del nostro meglio per non deludere le tue aspettative».
Daron sorride e lascia i
ragazzi nelle sapienti mani di Mike.
Il coach ascolta le idee
dei ragazzi e annuisce, non trova molto da appuntare.
«Questo brano metterà in
luce la tua estensione vocale» dice, rivolto a Dean.
Il giovane annuisce.
«Credo di sì. Cosa ne pensi dell’arrangiamento?»
Mike solleva un
sopracciglio. «E me lo chiedi? Ottima idea quella di inserire una darbuka e un sacco di altre piccole percussioni. Cole, sei
un genio. Il violino struggente è okay, brava Cynthia.
Dean, cerca piuttosto di essere più ritmico e serrato con il piano, per il
resto andate alla grande.»
Quando si trovano di
fronte alla telecamera, i tre ragazzi sorridono lievemente.
«Ci riusciremo? Non so, ma
ci metteremo tutti noi stessi» commenta infine Dean.
«Con
loro non servono parole, serve soltanto un buon orecchio e un cuore pronto ad
accoglierli. Ecco a voi i D-sharp Minor con Highway Song!» annuncia Daron entusiasta.
I
tre ragazzi entrano in scena e si sistemano sul palco. Cole si accomoda su uno
sgabello sulla sinistra, mentre Dean si siede dietro il pianoforte e Cynthia resta in piedi, imbracciando il suo violino.
Cominciano
a suonare senza preavviso e il pubblico pare sorpreso e felice allo stesso
tempo.
L’arrangiamento
è particolare e dal tocco acustico, e i tre musicisti si muovono con
disinvoltura sui loro strumenti.
Dean
comincia a cantare e tutti paiono incantati dalle sue capacità.
I
need, I feel, a love, You love to love the fear,
I neverwant to be alone, I'veforgotten to.
The road keepsmovingclouds,
The cloudsbecomeunreal,
I guessI'llalways be at home,
Do youwant me to try, Directingyour night.
L’esibizione
si conclude con grida di giubilo e con diversi gorgheggi da parte del
talentuoso cantante.
Katie
Sun corre a salutare i ragazzi, poi li congeda quando
ancora il pubblico li acclama.
«È
giunto ora il turno di Diana Holt, vediamo come se
l’è cavata!» proclama, lasciando spazio al video riassuntivo.
John, in compagnia di
Martha, accoglie la sua giovane concorrente in sala prove.
Lei, felice, si avvicina
al giudice e gli stringe forte la mano. «Ciao, John. Grazie, lo scorso live è
andato benissimo!»
Il batterista si emoziona
e china il capo con fare mesto. «È solo merito della tua bravura» commenta. «Ma
ora dobbiamo pensare alla prossima esibizione. Avrei pensato a Question! per te, che ne dici?»
Diana sgrana gli occhi.
«Dici sul serio? Oddio, non so se…»
Martha interviene subito,
battendo sulla spalla della ragazza. «Non cominciamo a scoraggiarci, eh?
Lavoriamoci su e vedrai che andrà alla grande!»
Diana fa cenno di sì con
il capo e saluta il suo giudice, rimanendo sola con la vocal
coach.
Lavorano sodo e la giovane
cantante si impegna per eseguire al meglio il brano assegnatole.
«Ricordati che le note
basse e quelle alte le devi pensare tutte vicine, non si deve sentire
l’eccessivo stacco tra le une e le altre, okay?» suggerisce Martha.
Diana sorride sconsolata.
«Ci provo» replica poco convinta.
«Diana! Non farmi
arrabbiare!»
Alla fine, la ragazza
commenta: «Martha mi ha bacchettato perché mi sentivo molto insicura, ma alla
fine credo che andrà bene». Ridacchia. «Credo.»
John
presenta la sua concorrente con orgoglio: «Diana Holt
vi canterà Question! perché… be’, perché lei può farcela. E
può emozionarvi. Ascoltatela».
Mentre
Diana fa il suo ingresso, il pubblico applaude con discrezione e poi torna in
silenzio, in attesa che la ragazza cominci a cantare.
Lei
sorprende tutti, imbracciando una chitarra acustica e cominciando a cantare con
il suo accompagnamento, seguendo le orme dei System durante i loro live e
creando un’atmosfera lenta e calma.
Sweetberries ready for twoghosts are no differentthanyou Ghosts are nowwaiting for you
Are youdreaming?
Dreaming
the night, dreamingall
right...
Non
appena tutto lo strumentale della base prende piede, Diana si prepara a
ripetere la strofa che ha appena cantato.
Nel
ritornello dà sfogo a tutta la sua energia e mette in luce la sua voce, la
quale rimane delicata anche se sta eseguendo un pezzo rock. È capace di
emozionare i presenti e, quando termina, viene travolta da applausi e grida
d’approvazione.
La
presentatrice la saluta calorosamente e si complimenta per lei, regalandole due
rapidi baci sulle guance.
Una
volta che Diana ha lasciato il palco, Katie Sun
annuncia che è arrivato il turno di Alex Moses.
Shavo accoglie Alex in
sala prove e i due si salutano con una fraterna stretta di mano.
«Sono molto orgoglioso di
te, mi stai dimostrando che con il giusto impegno, puoi raggiungere grandi
obiettivi.»
Il giovane, sempre pallido
e dal look totalblack,
annuisce e una ciocca di capelli neri e lisci gli cade sul viso. «Grazie.»
«Questa settimana voglio
che lavori su Needles. Mike ti aiuterà» annuncia il bassista con grande
eccitazione.
Alex si lascia perfino
sfuggire un piccolo sorriso. «Cazzo» bofonchia.
«Sei contento?»
«Molto! Anche se mi mette
ansia dover cantare una vostra canzone…» ammette.
«Tranquillo, andrà
benissimo!»
Durante le prove, Mike fa
lavorare Alex sull’impatto energico del pezzo.
«Ricordati che, anche se
non c’è scream o growl,
devi comunque essere incisivo e metterci anima! Avanti, riprova il ritornello!»
Alla fine del video, Alex
osserva l’obbiettivo con un’espressione vagamente terrorizzata. «Non so come ne
uscirò…» si limita a farfugliare, portandosi le mani alla fronte.
«Come
avete visto, Alex Moses si è un po’ preoccupato per quest’esibizione, ma io
sono sicuro che con Needles spaccherà
tutto!» esclama Shavo, per poi lasciare spazio al concorrente.
Il
giovane raggiunge il centro del palco e si appropria del microfono, fissando
dritto di fronte a sé.
La
base parte, ma lui è talmente teso che a malapena si muove. Comincia con poca
enfasi, pare incerto, ma man mano che i secondi avanzano, pare acquisire sempre
più sicurezza.
Canta
e si lascia perfino andare a un lieve gesticolare, e nell’ultimo ritornello
molleggia sulle ginocchia e si mostra del tutto padrone di ciò che sta facendo.
'Cause you
My tapewormtells me what to do
You
My tapewormtells me where to go
Pull the tapeworm out of yourass, hey!
Pull the tapeworm out of yourass, hey!
Pull the tapeworm out of yourass, hey!
Pull the tapeworm out of yourass, hey!
Hey!
Hey!
Hey!
Hey!
Il
pubblico apprezza l’esibizione di Alex e gli dispensa applausi e grida
entusiaste, mentre la presentatrice raggiunge il concorrente e lo saluta, per
poi complimentarsi e congedarlo.
«Diamo
ora spazio alla seconda band di questa manche: i L.A.P.D.!» esclama poi la
bionda, sorridendo alla telecamera.
I quattro componenti della
band entrano in punta di piedi in sala prove. Paiono atterriti, specialmente
Sarah che non smette di giocherellare con le sue bacchette e di borbottare tra
sé e sé.
Scott le dà di gomito e le
sussurra qualcosa all’orecchio, ma lei scuote il capo e si allontana da lui.
«Be’? cosa sono queste
facce da funerale?» esordisce Daron, inclinando la testa di lato.
«Vedi un po’ tu, dobbiamo
suonare un vostro brano!» esclama Brianna,
incrociando le braccia al petto.
Il chitarrista dei System
ridacchia. «Che sarà mai…»
Sarah sbuffa e continua a
tormentare le bacchette.
«Ragazzi, andiamo!
Ascoltatemi bene: siete strafighi, quindi non preoccupatevi. Ho pensato a una
bellissima canzone per voi!» strepita il giudice.
«Sentiamo» commenta
Michael.
«Preparerete Cigaro!» esclama Daron tutto contento.
«Che cosa?!» sbotta Sarah,
lasciando cadere le bacchette e la mascella.
«Su, su, non perdete
tempo. Dana sarà qui a momenti per aiutarvi!» minimizza il giudice, per poi
regalare un veloce abbraccio a tutti e abbandonarli al loro destino.
Dana li dirige e li
ascolta con attenzione. «Sarah, più precisa con quel ragtime. Michael, sii più
scemo con quella chitarra, pensa al tuo giudice.»
Tutti ridono e
ricominciano a provare.
«Oh, Brianna,
sei divina! Vai così! Michael, più energia quando rispondi alle battute di Brianna, mi raccomando! Scott, vacci giù pesante con i
bassi!»
I quattro componenti della
band, infine, si esaltano di fronte alla telecamera, tranne Sarah che ancora
tiene il muso.
«Spaccheremo tutti i culi
del mondo!» esclama Brianna.
Michael e Scott si
liberano in un grido di battaglia.
«Come no…» bofonchia la
batterista.
«I
ragazzo hanno lavorato sodo e sono certo che la loro versione di Cigaro vi farà
impazzire! Ascoltate un po’!» annuncia Daron.
I
componenti della band prendono posto sul palco e subito Sarah stacca il tempo,
così il brano parte con tutta la sua potenza.
I
ragazzi sono piuttosto precisi, anche se Michael ancora trova difficoltà a
portare fuori tutta la sua energia quando canta.
Come
sempre, lui e Brianna fanno botta e risposta, e la
ragazza si diverte molto a trotterellare sul palco, dal momento che non deve
stare dietro alla tastiera come al solito.
My cockismuchbiggerthanyours,
My cock can walk right through the door
With a
feeling so pure
It'sgotyouscreaming back for more
Cool, in denial
We're the cruelregulators smoking
Cigaro
Cigaro
Cigar
Cool, in denial
We're the cruelregulators smoking
Cigaro
Cigaro
Cigar
I
ragazzi si divertono e Sarah non sbaglia un colpo, nonostante tenga lo sguardo
basso e il corpo immobile, in preda a una profonda concentrazione.
Il
pubblico va in visibilio e li acclama a gran voce, anche quando Katie Sun arranca sul palco per congedarli e complimentarsi con
loro.
Subito
dopo dà il benvenuto a Meredith e lascia partire il video riassuntivo della sua
settimana.
Shavo accoglie Meredith
con un abbraccio.
«Dio, hai spaccato nello
scorso live!» esclama lui felice.
«Oddio, sì, è stato
grandioso! E adesso? Cosa dovrei cantare?» chiede lei con un velo d’ansia nella
voce.
Lei strabuzza gli occhi e
si porta una mano al petto. «Oh, merda…»
«Dai, tranquilla! Ci sarà
Dana con te, ti aiuterà lei. È tutto okay e tu mi renderai fiero anche
stavolta!» afferma il bassista con sicurezza.
Le prove con la coach
procedono bene.
«Solo una cosa: quando sali
su, non dimenticare che hai bisogno di twang, non di
falsetto. Dimenticatelo, questo pezzo è abbastanza tirato!» suggerisce la donna
corpulenta.
Meredith si impegna e
prova infinite volte, riuscendo infine a ottenere il risultato che vuole.
Alla fine del video,
sorride in telecamera e strizza l’occhio. «Incrociamo le dita!»
«Questa
è la versione che Meredith ha preparato di She’s Like Heroin. Godetevela!» dice il
bassista dei System, entusiasta e ansioso di ascoltare l’esibizione.
La
ragazza, vestita con semplicità e in modo poco appariscente, si presenta sul
palco e si piazza di fronte all’asta su cui è posto il microfono.
La
base parte e lei subito ci dà dentro, mostrando un’energia pazzesca.
Balla
a ritmo di musica e si lascia trasportare dalle emozioni, divertendosi a
interpretare il brano.
She'slikeheroin
Sippingthrough
a littleglass
I'mlooking
for some help
I needsomeone to saveherass
Chinesetricks
in rooms
With ghosts of hookergirliedudes
Me and heroin, maybewe
can make some cash selling
Ass
Sellingass
for heroin
Ass
Sellingass
for heroin
Ass
Sellingass
for heroin
Ass
Sellingass
for heroin
Infine
Meredith conclude l’esibizione con un inchino e saluta il pubblico, il quale la
acclama con estremo entusiasmo.
Poi
saluta la presentatrice e si ritira, lasciando spazio a Katie Sun affinché annunci il prossimo concorrente.
«L’ultimo
partecipante per la prima manche sarà PQ Killer! Il primo ragazzo della squadra
di Serj! Vediamo come se l’è cavata con le prove!»
Il cantante dei System
accoglie il rapper in sala prova, già in compagnia di Martha.
«Ehi» saluta PQ Killer.
«Ciao, benvenuto. Questa
settimana dovrai cimentarti su una canzone dei System, sei pronto?»
«Oh, cazzo, sul serio? È
una bomba!» strepita lui.
«Perfetto! Allora ti
lascio lavorare con Martha!» replica il cantante dei System, lasciando i due
alle loro prove.
Durante i vari momenti di
prova, la vocal coach dà dei consigli a PQ Killer a
livello interpretativo.
«Il pezzo cresce, non
dimenticarlo. E nelle strofe è un discorso. Serj si incazza, si infervora.
Pensa a cosa stai dicendo, facci molta attenzione. Specialmente quando dici “nobodygives a fuck, 4000 hungrychildrenleaveus per hour from starvation”… calca la mano su quel “gives a fuck”, okay?»
«Okay,
coach!»
Alla
fine del video, PQ Killer sorride spavaldo e afferma: «Sono gasato al massimo!
Andrà alla grande!»
«Finalmente anche io posso presentare uno dei miei
ragazzi, PQ Killer!» ridacchia Serj. «Be’, che dire… ha preparato Boom! e sono certo che farà un
figurone!»
Il rapper, con il suo solito abbigliamento a tema e
l’atteggiamento sfrontato, corre sul palco e afferra il microfono, incitando il
pubblico a fare un applauso ai giudici.
Comincia subito a cantare e si dimena, passeggiando
e indicando il pubblico, come se stesse comunicando con ognuno di loro.
Quando arriva al ritornello, grida: «Cantate con me!
Come fa? Boom! Boom! Boom!».
Il pubblico risponde subito e pare ipnotizzato dalla
presenza scenica del giovane.
Nella seconda strofa si infervora.
Modernglobalization, Coupled with condemnations, Unnecessarydeath,
Matador corporations, Puppetingyourfrustrations,
With the blindedflag,
Manufacturing consent Is the name of the game,
The bottom line ismoney, Nobodygives a fuck.
4000 hungrychildrenleaveus per hour from starvation, Whilebillions are spent on bombs, Creatingdeathshowers.
Il
brano si conclude con grida di giubilo e un applauso in apparenza infinito, che
accompagna PQ Killer anche mentre saluta Katie Sun e
lascia il palco.
«La
prima manche è ufficialmente finita, perciò direi che possiamo aprire
ufficialmente il televoto!»
Un
video che riassume le esibizioni della prima manche parte, e per ogni spezzone
la presentatrice annuncia il numero da digitare associato a ogni concorrente.
«Bene!
Votate il vostro preferito, e vi ricordo che il meno votato andrà al ballottaggio
con il meno votato della seconda manche! E mentre voi votate, direi che
possiamo ascoltare il parere dei giudici!»
Katie
si rivolge a Serj, e subito il cantante prende la parola: «Posso solo dire che
PQ Killer si è impegnato molto e si è impegnato. Vorrei dire al pubblico a casa
che le imperfezioni rendono un’artista unico. Così com’è successo ad altri
concorrenti di essere imprecisi, è capitato a PQ Killer. Perciò, pensateci bene
e votate per lui, perché ha talento da vendere».
Daron
subito interviene: «E chi sarebbero gli altri artisti imprecisi? Dei D-sharp Minor non puoi dire nulla, e anche gli altri se la
sono cavata eccellentemente».
«Forse
si riferiva ad Alex» disse Shavo, rendendosi conto che il suo concorrente ha
avuto dei problemi durante l’esibizione, specialmente all’inizio.
«Io
non ho fatto nomi» si difende Serj, lanciando un’occhiataccia a Daron.
John
si schiarisce la gola e pone fine a quel battibecco: «Io credo che ogni
partecipante abbia punti di forza e punti deboli. Lasciamo al pubblico l’ultima
parola».
«Sono
d’accordo» commenta Katie Sun. «Anche perché è giunto
il momento di accogliere il primo grande ospite di questa prima edizione di
SOAD-Factor!» aggiunge.
Il
pubblico applaude entusiasta, e a quel punto la presentatrice ringrazia i giudici,
per poi annunciare: «Lui è un artista veramente grandioso, che sa come fare
musica e come muoversi tra il blues e sonorità black
e roots. Oggi ci presenta il suo nuovo singolo, A Boy Named
Andrew, dal suo ultimo album PleaseDon’t Be Dead! Fate un caloroso applauso
a Fantastic Negrito!».
L’artista
compare sul palco e tutti lo accolgono con calore. Indossa abiti singolari, si
muove sinuoso e si prepara a eseguire una versione acustica del suo ultimo
singolo.
«Che
ne dite di un po’ di black music? Ciao a tutti!»
esordisce, con il suo timbro particolare e graffiante.
Si
accomoda su uno sgabello e imbraccia la chitarra acustica, cominciando a
eseguire gli accordi del brano. Non appena comincia a cantare, tutti rimangono
ipnotizzati da lui.
Anotherday in
the morning
I alwayswanted to bleedlikeyou
So I cutmyselftillI'm feeling red
I hear voices calling me
I alwayswanted to be likeyou ButI'mlosingfaith and I'm feeling dead
The wheels of time, theykeep on turning We'restilllearning to fly
(Come on!)
La dee da dee da dee da dee da
La dee da la dee da
La dee da la dee da dee da dee
Da da dee da dee da dada
La dee da dee da dee da dee da
La dee da la dee da
La dee da la dee da dee da dee
Da da dee da dee da dada
La
sua voce particolare, il suo modo di folleggiare sul palco e di mostrare
diversi stili musicali in un solo brano, manda in visibilio i presenti, che non
fanno che battere le mani a tempo, cantare con lui nel ritornello e acclamarlo.
Alla
fine dell’esibizione, Katie Sun lo raggiunge, ma lui
decide di andare a salutare i quattro componenti dei System, prima di
concedersi a una breve intervista da parte della presentatrice.
«Allora,
come sta andando l’album?» domanda lei.
«Molto
bene. Amo suonare in giro per il mondo, e amo presentare la mia nuova musica.
Trovo che suonare sul palco del Fonda sia stato eccezionale. Questa gara mi
piace molto» risponde lui, sorridendo a Katie.
«Qui
è fantastico!» Poi ridacchia e gli rivolge un sorriso fintamente imbarazzato.
«Scusa il gioco di parole» aggiunge, civettando e posandogli accidentalmente
una mano sul braccio.
Lui
ridacchia. Si scambiano qualche altra battuta, e alla fine l’artista lascia il
palco senza aver parlato granché dei suoi progetti musicali.
Katie
Sun chiude il televoto e attende per qualche istante
la busta con i risultati. «Ringraziamo ancora Fantastic
Negrito per essere passato a trovarci. Ma ecco la busta!»
Nella
sala cala il silenzio, intriso di una certa tensione.
«Il
pubblico ha deciso che il concorrente che dovrà andare al ballottaggio è…»
Una
musica di sottofondo, in crescendo, mette ancora più agitazione tra il pubblico
e i partecipanti.
«Alex
Moses!» esclama infine la bionda. «E ora non ci resta che scoprire chi se la
dovrà vedere con lui!»
La
telecamera inquadra per un attimo Alex, il quale rimane piuttosto impassibile.
Non è solito mostrare le sue emozioni, e in quel momento non fa eccezione.
«Cominciamo
la seconda manche con l’esibizione di Felix Morgan! Ma prima vediamo come se
l’è cavata durante questa settimana!» Katie Sun
sorride e lascia spazio al video di presentazione.
Serj accoglie il giovane
dai lunghi dreadlocks in sala prove, in compagnia di
Martha.
«Ciao Felix! Ancora
complimenti per la scorsa esibizione, sono felicissimo di com’è andata! Questa
settimana dovrete presentare dei brani dei System, e per te ho pensato a Forest perché credo tu possa renderla speciale!»
Felix si commuove e gli occhi
gli si inumidiscono. «Oh, Serj… grazie, io…»
«Non temere: andrà
benissimo, ne sono certo. Ti lascio lavorare con Martha» conclude il cantante
dei System, lasciando un’affettuosa pacca sulla schiena di Felix.
Il giovane lavora sodo con
la vocal coach, imparando a mettere più energia nel
cantato e a creare un crescendo d’intensità tra strofa e ritornello.
«È un brano bellissimo,
cercherò di metterci l’anima» conclude infine Felix, sorridendo appena.
«Non mi resta che
presentarvi questo talento, lasciandovi godere appieno la sua versione di Forest» si limita
a dire Serj, lasciando subito spazio al concorrente.
Felix arriva sul
palco con i lunghi dread legati in un’intricata
crocchia, un paio di jeans strappati e una camicia dello stesso materiale. Si
posiziona di fronte all’asta e sorride al pubblico, pur mantenendo un
atteggiamento timido.
La base si diffonde
nel teatro e il giovane si concentra.
Comincia a cantare
e subito la sua voce dolce si adatta alla prima frase della strofa, per poi
crescere pian piano e farsi energica.
Walk with me mylittlechild
To the forest of denial Speak with me myonlymind Walk with me until the time
And make the forest turn to
wine You take the legend for a fall Yousaw the product
Whycan'tyouseethatyou are mychild? Whydon'tyouknowthatyou are mymind? Telleveryone in the world,
thatI'myou
Take this promise to the end of you
L’esibizione si
conclude con un acuto ben eseguito, e tutti acclamano il giovane con
entusiasmo, applaudendo finché Katie non lo saluta e lo congeda.
«È giunto il
momento di ascoltare cosa ci proporranno The Millennials!»
esclama la presentatrice, e poco dopo parte il video che riassume la settimana
della band.
«Ragazzi! Siete pronti per la sfida che ho in
serbo per voi?» esordisce Daron, non appena i sei entrano in sala prove.
Orbel pare preoccupato, mentre Niko e Roman si mostrano curiosi e impazienti.
«Sentiamo» commenta Oscar, posizionandosi di
fianco ad Alina.
«Vorrei sentirvi eseguire Radio/Video!
Voglio che vi concentriate sull’interpretazione e sulla musica e le melodie,
perciò ho pensato a un brano con un testo piuttosto facile» spiega il
chitarrista dei System, lanciando un sorriso ai suoi ragazzi.
Narducci sgrana gli occhi, mentre Orbel abbassa il capo e borbotta qualcosa di
incomprensibile tra sé e sé.
«Coraggio, coraggio, farete faville!
Lavorerete con Mike, perciò andrà bene!» sdrammatizza Daron, rivolgendo
occhiate rassicuranti ai componenti della band.
«Se lo dici tu…» borbotta Oscar.
Poco dopo, Daron esce e lascia entrare il
coach.
«Ragazzi, vi dico solo una cosa: divertitevi e
fate divertire il pubblico» suggerisce subito l’uomo.
«Sarà difficilissimo…» commenta Orbel.
Mike si piazza di fronte ad Alina e la fissa
negli occhi. «Ragazza, devi cantare per aiutare Orbel.
Secondo me uscirà una figata!»
«Io?» si stupisce la giovane.
Mike recupera un foglio con il testo e glielo
porge. «Proviamo» la incita.
L’idea del coach pare funzionare e quando i
ragazzi si ritrovano a commentare di fronte alla telecamera, sembrano
entusiasti e i loro volti sono luminosi.
«Con Alina a supportarmi mi sento un po’
meglio» confessa Orbel, circondando le spalle della collega.
Roman si mette subito in mezzo. «Giù le mani!»
strepita.
«Non essere geloso e concentrati
sull’esibizione» lo rimbecca Oscar, approfittandone per abbracciare anche lui
Alina.
Narducci sospira e conclude: «Spaccheremo!».
«I ragazzi sono
carichi, perciò godeteveli!» esclama Daron.
Poco dopo, i sei
componenti della band salgono sul palco e si sistemano ai loro posti. Roman
impugna le bacchette e stacca il tempo, poi le abbandona e comincia a tenere il
tempo con piccole percussioni.
Infine il brano parte
con tutta la sua energia, arricchito dalle voci di Orbel
e Alina che si sposano alla perfezione.
Hey man! Look at me rockin' out, I'm on the radio, Hey man! Look at me rockin' out, I'm on the video, Hey man! Look at me rockin' out, I'm on the radio, Hey man! Look at me rockin' out, I'm on the video,
With Danny and Lisa,
They take me away from,
The strangestplaces... Sweet Danny and Lisa, They take me away from…
Roman suona con
precisione e si diverte a muoversi dietro la batteria, Niko
balla e si agita a tempo, scuotendo i folti ricci, mentre Oscar rimane
piuttosto fermo e concentrato; Narducci trotterella sul palco e interagisce con
il pubblico, mentre Alina e Orbel si concentrano
molto sul canto.
Alla fine, tutti
sono entusiasti e acclamano i ragazzi e fanno sentir loro quanto l’esibizione
sia stata gradita.
Katie Sun li raggiunge e li saluta uno a uno con delle strette di
mano, per poi congedarli e annunciare che la prossima esibizione sarà quella di
Janet Stars.
John accoglie Janet in compagnia di Dana.
«Ciao, John!» La rossa si accosta al suo
giudice e lo abbraccia teneramente. «Non vedo l’ora di sapere cosa dovrò
preparare questa settimana!»
Lui le regala un lieve sorriso. «Allora te lo
dico subito: che te ne pare di Spiders?»
La giovane, in tutta risposta, si accosta
subito al pianoforte e, dopo essersi accomodata sul seggiolino, comincia a
eseguire gli accordi della canzone. «Questa?»
John e Dana si scambiano un’occhiata
perplessa, poi la vocal coach commenta: «Mi sa che
Janet è già pronta per cominciare a lavorare».
«Allora vi lascio» conclude il batterista dei
System, per poi uscire dalla sala prove.
Janet si impegna, fa il possibile, ma ci sono
dei punti in cui trova parecchia difficoltà. «Serj ha un’estensione vocale che
io non ho» dice a Dana.
«La stai riadattando al pianoforte, giusto?
Allora pensala diversa e personalizzala. Andiamo, non pensare a ciò che fa lui
e mettici del tuo» suggerisce la coach.
Le prove continuano, e infine la giovane
sorride raggiante alla telecamera. «Spero di fare un buon lavoro!» esclama.
John sorride appena
e prende la parola: «Janet vi proporrà la sua personale versione di Spiders e sono
certo che vi piacerà. Godetevela!».
La diciassettenne
fa subito la sua comparsa sul palco e l’attenzione generale viene
immediatamente catturata dal suo modo allegro di salutare il pubblico e di
inchinarsi al cospetto di chi la ascolterà.
Poi si accomoda al
pianoforte e comincia la sua esibizione, muovendosi con dita sicure sui tasti
bianchi e neri.
The piercing radiantmoon
The storming of poorJune All the life runningthroughherhair
Approachingguiding light Ourshallowyears in fright Dreams are made windingthroughmy head Throughmy head
Beforeyouknow, awake
Il pubblico rimane
rapito da Janet, nonostante lei in alcuni momenti esegua dei passaggi con non
molta sicurezza.
Il tutto si
conclude con un caloroso applauso, e anche Katie Sun
pare essersi commossa durante l’esecuzione.
Janet sorride
calorosamente alla presentatrice, poi si accosta al bordo del palco ed esegue
un ultimo inchino al suo pubblico, per poi uscire di scena.
«Ringraziamo ancora
Janet, e passiamo subito alla prossima esibizione, ovvero quella di Peter
Fitzgerald!» esclama Katie.
Shavo accoglie Peter in sala prove,
salutandolo con entusiasmo.
«Voglio dirti subito che non importa se sei
andato al ballottaggio, perché la cosa importante è che tu abbia vinto e sia
ancora qui, fratello!» esclama il coach, battendo sulla spalla di Peter.
Il giovane lo guarda stranito. «Dici davvero?»
Il bassista annuisce energicamente.
«Concentrati sul prossimo live e non pensarci più. Stavolta spaccheremo davvero
tutto con Roulette!»
Il ragazzo sgrana gli occhi. «È un suicidio!»
protesta Peter.
«Ma no, non dire così! Ora arriva Mike, vedrai
che ti aiuterà e sarà tutto perfetto!» strepita Shavo come un adolescente
eccitato, per poi uscire dalla sala prove e lasciar entrare il coach.
Le prove per Peter vanno abbastanza bene.
«Hai tutte le carte in regola per questo
brano, continua così. Migliora la precisione nelle note più basse, per il resto
ci sei. E interpretala, ricordati che parla di sentimenti confusi e poco
chiari. Piangici sopra, disperati…»
«Va bene, Mike!»
Infine, Peter afferma: «Stavolta non voglio
rischiare di andarmene, la posta in gioco è fin troppo alta».
«Ho pensato che Roulette potesse mettere in luce le
potenzialità di Peter e farvi capire che merita di stare qui! Perciò, vi lascio
a lui» annuncia Shavo.
Il ragazzo sale sul
palco, investito come al solito da grida stridule da parte della maggior parte
del pubblico femminile. Qualche ragazza scoppia in lacrime alla sola vista del
bel giovane.
Peter imbraccia la
chitarra acustica, si siede su uno sgabello posto al centro del palco e
comincia a suonare.
I have a problemthat I cannotexplain,
Ihave no reasonwhyitshouldhavebeen so plain, Have no questionsbut I surehaveexcuse,
I lack the reasonwhy I should be so confused
I, I know, how I feelwhenI'maroundyou,
I don'tknow, how I feelwhenI'maroundyou, Aroundyou
Il ragazzo esegue
egregiamente il brano, riuscendo a emozionare molto tutti i presenti. Alla fine
riceve un caloroso e prolungato applauso, il quale fatica a scemare anche
quando Katie Sun, con tanto di occhi lucidi, lo
raggiunge per complimentarsi e congedarlo.
Con non poca
difficoltà, la presentatrice annuncia: «È ora il tempo di goderci l’ultima
esibizione di stasera, quella di HellGal!».
La rapper, con il testa il suo immancabile
cappellino verde militare, fa il suo ingresso in sala prove e vi trova John e
Martha.
«Ehi! Come ve la passate?» saluta con disinvoltura.
«Tutto okay, e tu? Sei carica per il prossimo
live?» prende la parola John.
«Carica è dire poco! Voglio cominciare subito
a lavorare» replica la giovane, sorridendo al suo giudice.
HellGal batte le mani ed esulta: «Ci sto, che
figata!».
«Quest’entusiasmo mi piace molto. Martha, ti
lascio con Helena, pensaci tu» conclude John, per poi salutare le due e uscire
dalla sala.
Martha, durante le prove, aiuta Helena a
memorizzare il testo e a metterci la giusta energia e spigliatezza. «Ricorda
che il testo è veloce, ma tu non devi mai dare l’impressione di star rincorrendo
la canzone, okay? Vacci fluida, tanto hai una buona memoria e ce la puoi fare!»
«Okay, coach! È difficile, ma a me piace
proprio per questo!»
Le prove proseguono piuttosto bene, finché la
giovane concorrente non si ritrova a commentare di fronte alla telecamera:
«Andrà bene, alla grande! Sono carica come non mai!».
«HellGal non ha bisogno di presentazioni, sa bene come ci si
comporta sul palco, e io lascio a lei l’onore di infuocare questo posto!» dice
John.
HellGal entra in scena e comincia a salutare il
pubblico, poi grida al microfono: «Forza, se io dico hell voi dite gal! Hell?»
«Gal!» gridano
tutti i presenti all’unisono, pronti ad assecondarla.
Prosegue così
finché la base non parte e lei prende a scorrazzare per il palco, molleggiando
sulle ginocchia mentre il rapido testo del brano comincia a scivolare
fluidamente dalle sue labbra, con una musicalità incredibile.
There'snothingwrong with me There'ssomethingwrong with you There'ssomethingwrong with me
I hopeyourstepsondoesn'teat the fish Whenwe'recrying for ournextfix
There'snothingwrong with me There'ssomethingwrong with you There'ssomethingwrong with me
I hopeyourstepsondoesn'teat the fish Whenwe'recrying for ournextfix
Gonorrhea gorgonzola Gonorrhea gorgonzola
Single files of cleanfeedings
Il modo della
ragazza di cantare diverte tutti, sa interpretare la canzone e sa come porsi a
chi la ascolta.
Continua a
districarsi agilmente tra le parole e non inciampa mai, neanche una volta.
Infine, il tripudio
del pubblico la accoglie e la fa sorridere a trentadue denti. Solleva le
braccia al cielo e grida un grazie al
microfono, prima di essere raggiunta da Katie Sun.
Quest’ultima si
complimenta e saluta l’ultima concorrente, per poi annunciare che è giunto il
momento di aprire nuovamente il televoto.
«Ricordatevi che il
meno votato di questa manche andrà al ballottaggio con Alex Moses» spiega la
bionda, prima che parta un video che riassume le ultime cinque esibizioni.
Quando il filmato
si conclude, Katie prosegue: «Mentre il pubblica da casa vota, noi possiamo
ascoltare cosa pensano i nostri giudici delle ultime cinque performance! John,
comincia tu».
Il batterista dei
System si porta una mano al mento con fare pensoso. «Direi che sono abbastanza
soddisfatto di ciò che ho visto e sentito. Spero che le mie ragazze vadano
avanti, ma non vorrei trovarmi al posto del pubblico a casa che deve
scegliere.»
«La tua Janet ha
avuto delle difficoltà, forse l’assegnazione non era azzeccata» interviene
Daron.
John aggrotta la
fronte. «Perché? Ho voluto metterla alla prova e secondo me se l’è cavata molto
bene» replica.
«John ha ragione. E
anche i The Millennials hanno avuto delle
imprecisioni» commenta Serj.
Shavo sorride. «A
me sono piaciuti tutti, dico solo che per il pubblico a casa dev’essere davvero
arduo.»
Daron e John si
lanciano un’occhiata poco amichevole, ma Katie riesce a interrompere il
dissidio prima che precipiti.
«Grazie ai giudici,
che man mano che la gara si fa avvincente, si scaldano sempre più e giustamente
difendono i ragazzi delle loro squadre» dice. «Ma ora è il momento di chiudere
ufficialmente il televoto e scoprire chi andrà al ballottaggio insieme ad Alex
Moses!»
Poco dopo, la bionda
riceve una busta chiusa e si prepara a leggere il responso.
Una musica
ansiolitica si diffonde per il teatro.
«Il concorrente
meno votato della seconda manche è…»
La telecamera
inquadra i partecipanti a rischio, i quali si stringono tra loro per darsi
sostegno a vicenda.
«Janet Stars!»
annuncia infine la presentatrice. «Janet, puoi raggiungermi qui, e anche tu,
Alex» prosegue, attendendo che i due concorrenti meno votati arrivino al suo
fianco.
«E ora, dichiaro
ufficialmente aperto nuovamente il televoto!»
Katie Sun fornisce le coordinate e le modalità con cui poter
votare, e intanto Alex e Janet si guardano attorno un po’ spaesati.
«Dite qualcosa al
pubblico a casa, per convincere chi vi guarda che meritate di andare avanti!»
li incoraggia la presentatrice, allungando il microfono ad Alex.
Lui sospira. «Sono
qui per far vedere a tutti cosa so fare. Votate per me, non vi deluderò e saprò
sorprendervi» dice in tono piatto, senza mostrare troppe emozioni.
Il pubblico è in
subbuglio e qualche ragazza strilla, lamentandosi del fatto che lui non dovrebbe essere al ballottaggio.
«Io voglio dire a
chi mi sta guardando che deve seguire il suo cuore. E scegliere chi è capace di
trasmettere delle emozioni più forti e sincere» parla la giovane, sorridendo
dolcemente verso la telecamera.
Katie Sun perde ancora un po’ di tempo, chiedendo anche ai
giudici interessati di difendere il concorrente a rischio.
John e Shavo
spendono qualche parola di circostanza, ma per lo più ripetono ciò che i loro
ragazzi hanno già detto.
La presentatrice
infine chiude il televoto e attende pochi istanti prima di ricevere la busta
con il risultato.
Alex e Janet stanno
uno di fianco all’altra, non si sfiorano né si sostengono a vicenda, più che
altro perché lui non pare propenso a gesti d’affetto o di conforto nei
confronti della sfidante.
La tensione è
palpabile e anche il pubblico bisbiglia o resta in silenzio.
«Il pubblico a casa
ha deciso…»
Janet si stringe le
braccia intorno al corpo e fissa dritto di fronte a sé.
«Che il concorrente
che dovrà abbandonare SOAD-Factor…»
Alex mantiene
un’espressione indecifrabile e rimane immobile, in attesa.
«È…»
NOTE FINALI
Ciao a tutti voi, e
benvenuti anche a questo sesto capitolo di SOAD-Factor!
Siamo arrivati al
secondo live e stavolta la sfida è stata completamente a tema System, con le
loro canzoni assegnate ai nostri adorati partecipanti!
Be’, che ve ne
pare? Secondo voi come se la sono cavata? Io credo che si siano impegnati molto
e che nessuno meriti di essere eliminato, ma purtroppo… :/
In ogni caso, vi
aspettavate che venisse eliminato Mitchell? Qualcuno di voi ha azzeccato,
qualcuno no… però è andata, e anche lui ci ha lasciato!
Questa volta invece
al ballottaggio ci sono:
-Alex Moses (ha
eseguito Needles)
-Janet Stars (ha
eseguito Spiders)
Chi verrà eliminato
dal pubblico a casa?
Comunicatemi la
vostra risposta tramite MESSAGGIO PRIVATO entro e non oltre la mezzanotte del
26 giugno 2019. Chi darà la risposta corretta, otterrà 1 punto.
Detto questo,
continuate a farmi sapere se questa roba sta continuando a piacervi o se non ne
potete più, potete dirmi ciò che vi pare, lo sapete XD
Grazie a tutti per
esserci ancora e per partecipare con entusiasmo alle piccole sfide che vi
lancio ogni mese *-*
«Alex Moses!» annuncia Katie Sun, per poi rivolgersi all’eliminato e sorridergli. «Te lo
aspettavi, Alex?»
Lui fa spallucce e rimane
impassibile, mentre Janet Stars scoppia a piangere e viene raggiunta dalle sue
compagne di squadra, le quali la abbracciano felici.
«Vuoi dire qualcosa?» domanda
Katie, pare stranita dall’assenza di reazione da parte del concorrente.
«Solo che mi è piaciuto essere
qui e conoscere i System» taglia corto lui, per poi uscire di scena, rivolgendo
un cenno ai giudici e agli altri parteicipanti.
Tutti sono spiazzati dal suo
comportamento, ma la presentatrice si limita a fare i complimenti a Janet e a
concludere con i saluti di rito e il rinnovo dell’appuntamento per la prossima
puntata.
3° Live
Katie Sun
sorride come sempre alla telecamera e dà il benvenuto al pubblico a casa e
quello presente al Fonda.
«Siete pronti per questo terzo
live di SOAD-Factor? Il tema di oggi saranno le
canzoni uscite nell’ultimo anno! I nostri ragazzi si sono dovuti cimentare in
assegnazioni molto difficili, ma prima di vedere come se la sono cavata, diamo
un caloroso saluto ai nostri super giudici!»
Come sempre, la bionda nomina i
quattro componenti dei System, e il pubblico applaude, grida e li acclama.
«Inoltre vi annuncio che stasera
avremo degli ospiti e-splo-si-vi! Ma prima…
entriamo nel vivo della gara e diamo inizio alla prima manche! E stavolta sarà
proprio la nostra Janet Stars ad aprire le danze, vediamo come ha vissuto
questa settimana e la sua quasi eliminazione!» annuncia la presentatrice, dando
spazio al primo video riassuntivo.
John accoglie Janet e la saluta
con un caloroso sorriso. «Ehi, sei più forte di prima, vero?» esordisce.
Lei annuisce e si avvicina a lui
per abbracciarlo. «Mi dispiace di averti deluso, però…»
«Non sono deluso, anzi. Sono
fiero di te. E ora pensiamo solo alla prossima esibizione. Avendo come tema le
canzoni dell’ultimo anno, per te ho pensato a SweetButPsycho
di Ava Max. La conosci?»
Janet rimane per un attimo
spiazzata, poi scuote piano il capo. «Temo di no» ammette.
John annuisce. «Non importa.
Lavorerai con Martha, vedrai che andrà benissimo!» Si avvia verso l’uscita
della sala prove, lasciando che la vocal coach entri
poco dopo.
Le prove vanno piuttosto bene,
Janet si rende conto che conosceva già il brano, e lo impara e interpreta con
entusiasmo.
Infine esclama: «Questa volta non
deluderò John e il pubblico che mi sostiene!».
«È andata al ballottaggio, ma si
è salvata e ora torna su questo palco per far capire a tutti che ha ancora
tanto da regalare. Date il benvenuto a Janet Stars, che ci canta un brano di
Ava Max!» dice John.
Il pubblico applaude caloroso,
mentre la ragazza dai capelli rossi si presenta sulle scene e saluta con
entusiasmo, interagendo subito con i presenti.
Quando comincia a cantare,
l’atmosfera si fa intima e pare che ogni parola le calzi a pennello.
Oh, she'ssweetbut a psycho
A little bit psycho
At night she'sscreamin', "I'm-ma-ma-ma out
my mind"
Oh, she's hot but a psycho
So leftbutshe'srightthough
At night she'sscreamin', "I'm-ma-ma-ma out
my mind"
She'll make youcurse, butshe a blessing
She'llripyour shirt within a second
You'll be coming back, back for seconds
With yourplate, you just can't help it
No, no
You'll play along
Letherleadyou
on
You'll be thinking, "No, no"
Thensaying, "Yes, yes, yes,"
'Cause shemessin' with your head
L’esibizione si conclude con un
boato pazzesco, Janet è felicissima e si avvicina al bordo del palco per poter
salutare meglio i presenti. «Grazie a tutti, vi voglio bene!» esclama, poi
esegue un inchino e, dopo aver salutato Katie Sun,
lascia il palco.
«Abbiamo cominciato con una marea
di brividi! Ma non perdiamo tempo e diamo subito spazio al secondo concorrente
in gara: PQ Killer!» proclama la presentatrice.
Serj saluta il rapper e lo accoglie in sala prove.
«Ehi! Cosa mi aspetta questa
settimana?» chiede subito il giovane, lanciando un’occhiata interrogativa sia
al suo giudice che a Mike, il vocal coach.
«Voglio metterti alla prova. Te
la senti di preparare l’ultimo successo di Daddy
Yankee? Con Calma, è
famosissima e credo tu la conosca.»
Il ragazzo sgrana gli occhi.
«Devo cantare in spagnolo?!» sbotta.
Serj indica Mike. «Lui è qui per aiutarti, conosce bene
lo spagnolo. Coraggio, PQ Killer, so che puoi farcela!»
Il giudice lascia la stanza e lascia
lavorare il concorrente e il vocal coach.
Le prove procedono, e il
principale problema di PQ Killer è la pronuncia in spagnolo.
«Attento a come lo dici, la gente
deve capire che tu sai esattamente cosa stai dicendo, per questo conta molto il
modo in cui parli. E in quel punto, fai attenzione all’intonazione. Riprova.»
Infine, il giovane si ritrova di
fronte alla telecamera con il viso leggermente provato. «Sto lavorando
duramente e non mi lascerò eliminare!» afferma.
Serj si schiarisce la gola e prende la parola: «Su
questo palco vedrete un’esibizione dal gusto pienamente reggaeton. Preparatevi
ad alzarvi da quelle fottute poltrone e a ballare al ritmo di Daddy Yankee!».
Tutti esultano, mentre PQ Killer
si presenta sul palco vestito con abiti larghi e variopinti, occhiali da sole
dalla montatura verde fluorescente e delle sneakers abbinate.
La base parte e subito lui comincia
a parlarci sopra, interagendo con il pubblico. «La sapete? Cantatela con me!»
Il ragazzo gioca con le parole,
sta dentro il ritmo e riesce a pronunciare discretamente le parole in spagnolo.
Con calma, yoquiero ver como ella lo menea
Mueveesepoom-poom, girl
Es un asesina,
cuandobailaquiereque to' elmundo la vea
I like yourpoom-poom, girl (Sube, sube)
Con calma, yoquiero ver como ella lo menea
Mueveesepoom-poom, girl
Tiene adrenalina, en medio 'e la
pista, ventehazme lo quesea
I like yourpoom-poom, girl (¡Hey!)
Sul ritornello, tutti cantano e
molti dei presenti si muovono a tempo sulle proprie poltroncine, mentre
qualcuno si è messo in piedi e sta battendo le mani e ancheggiando a ritmo.
La performance si conclude e PQ Killer solleva le mani al cielo e le agita
per salutare il suo pubblico, mentre Katie Sun si
affretta a raggiungerlo.
«Stupendo, bravissimo! Ci vediamo
dopo, ciao e ancora complimenti» lo congeda.
Lui lascia un ultimo saluto a
tutti e se ne va con atteggiamento fiero.
La presentatrice annuncia che la
terza esibizione sarà quella dei The Millennials e lascia spazio al video
riassuntivo della loro settimana.
Daron lascia entrare i sei
componenti della band nella sala prove, salutandoli con calore.
«Ragazzi, finora avete spaccato!
Questa settimana mi è venuto in mente che potremmo osare…» Il giudice
sogghigna.
Orbel lo guarda stranito, stringendo con ansia il bordo
della propria t-shirt.
«Cioè?» domanda Alina, mostrando
un po’ di timore.
«Per voi avrei pensato a Zero
degli Imagine Dragons. Ci state?»
Oscar fa un passo avanti,
contrariato. «Vuoi davvero farci suonare quella roba?»
Roman lo affianca, battendogli
con vigore sul braccio. «Idiota, è il nostro giudice! Che cazzo fai?»
Daron sospira. «Ragazzi, con
calma. Se non vi va, possiamo pensare a qualcos’altro…» tenta di
tranquillizzarli.
Narducci si stringe nelle spalle
e scambia un’occhiata complice con Niko, poi dice: «Perché, anziché lamentarci,
non ci proviamo?».
Il bassista dai capelli ricci
annuisce. «Sono d’accordo.»
«Anche io!» esclama Alina.
Daron sorride, poi fissa Oscar.
«I tuoi colleghi hanno detto che va bene. Su, ragazzo, provaci. So che la
arrangerete in maniera stupenda, e uscirà mille volte meglio dell’originale!»
Poco dopo giunge Dana, la vocal coach. «Che succede qui?»
Orbel si schiarisce la gola. «Niente. Siamo pronti per
cominciare a lavorare.»
Il giudice lascia la sala e le
prove cominciano.
«Oscar, mi piace molto il levare,
tienilo! Un arrangiamento reggae ci starebbe bene, sapete?» dice la coach con entusiasmo. «Però, Orbel,
su… un po’ più di vitalità!»
Il cantante annuisce e si
concentra meglio.
Alla fine, i ragazzi si ritrovano
a fare l’ultimo commento.
«Anche se Oscar è una piaga e non
voleva fare questa canz…»
«Roman! Taci, bastardo!» lo
interrompe il diretto interessato.
Alina sospira. «Andrà benone!»
esclama, sovrastando i battibecchi degli altri.
«Per i miei ragazzi non è stato
facile, ho scelto una canzone che non rientra troppo nel loro stile, ma sentite
come l’hanno stravolta!» annuncia il giudice.
I sei componenti della band si
fanno avanti sul palco e prendono posizione. Roman stacca il tempo e il brano
comincia.
Si rivela essere un brano a
tratti reggae e a tratti jazz, un arrangiamento che non ha niente a che vedere
con l’originale portata al successo dagli Imagine
Dragons.
Orbel mostra qualche difficoltà con l’intonazione, ma
sembra mettere entusiasmo in ciò che fa, come gli è stato suggerito dalla coach.
Roman tiene quasi sempre la cassa
in quarti, facendo piccole variazioni sul rullante e sui piatti, mischiando il
tutto a dei passaggi sui tom.
Niko si diverte, saltella e
sorride come suo solito; Alina pare aver preso più confidenza con la sua voce e
si esibisce in dei cori quando non suona il violino. Narducci fa dei piccoli
assoli di sassofono, mentre Oscar tiene il levare con la tastiera e Orbel ci dà dentro con la chitarra.
Hello, hello
Let me tellyouwhatit's like to be a zero, zero
Let me
show youwhatit's like to alwaysfeel, feel
Like I'mempty and there'snothingreallyreal, real
I'mlooking for a way out
Hello, hello
Let me tellyouwhatit's like to be a zero, zero
Let me
show youwhatit's like to neverfeel, feel
Like I'm good enough for anythingthat'sreal, real
I'mlooking for a way out
Quando i ragazzi concludono
l’esibizione, il pubblico applaude, ma rimane piuttosto composto, salvo qualche
ragazzina che strilla e si strappa i capelli pronunciando il nome di Oscar o di
Roman.
Katie Sun
li saluta a uno a uno, poi si complimenta con loro e li congeda, passando ad
annunciare la quarta performance della prima manche.
«È ora il turno di HellGal! Vediamo come si è preparata!» esclama.
«Helena!» la saluta John,
accogliendola in sala prove in compagnia di Mike.
«Ehi, giudice! Ehi, coach!»
esordisce lei, mostrando un bel sorriso.
«Allora… questa volta voglio
vedere cosa porterai fuori con questo brano. Mike si occuperà di te, ti
aiuterà, ma so già che sarai fantastica. Che ne dici di Back
Foot dei Dinosaur Pile Up?»
Mike ridacchia. «La conosci,
Helena?»
Lei scuote il capo. «Che roba è?
Dinosaur… che?»
«Ti lascio con Mike, la ascolterete
e vedrai che la adorerai, ne sono certo» conclude John, battendole
affettuosamente sulla spalla.
Quando le prove cominciano, HellGal conferma pienamente ciò che il suo giudice ha
predetto: si innamora follemente della canzone e si diverte da matti a
cantarla. Riesce a impararla molto bene, si destreggia facilmente con le parole
e, anche quando trova difficile affrontare la metrica, si impegna ancora di più
per riuscire al meglio.
Quando si ritrova di fronte alla
telecamera, trascina anche Mike con sé. «Vedete quest’uomo? Lui mi ha fatto
amare questo pezzo! È grazie a lui che andrà benissimo!»
Il coach ride e si schernisce:
«Sarà solo per merito della tua bravura e dell’assegnazione di John».
HellGal gli circonda le spalle con un braccio e conclude il
tutto con un: «Yo!».
John sorride apertamente. «Non
c’è niente che io possa dire, questa ragazza si commenta da sé!» si limita a
dire.
HellGal sale sul palco di corsa, indossando un paio di
bermuda rossi con tanto di cappellino abbinato. Comincia come sempre con un
saluto al suo pubblico, riscuotendo molti consensi e grida di giubilo.
«Adesso lasciatemi rappare!» esclama, poi si lascia trascinare dal brano,
aggirandosi per il palco, gesticolando energicamente e saltando energicamente
nei momenti clou.
Quando HellGal
canta la terza strofa, seguita dall’ultimo ritornello, si scatena un putiferio e
tutti i presenti, nessuno escluso, si mettono in piedi e applaudono con enfasi.
People alwayshatingwhat I got
Theytalkingshitabout me cause I'mwicked and theynot
Like yeah, whatever
Allyoujealousbitches
know youwant
A piece of mysickness, myprecious business, myvision commitment, shitperseverance, my feeling, myrhythm, my
telling themwhat
Uh huh, uh huh
I'm
gonna go ahead and tellyouwhat
I'm
gonna do exactly whatever the fuck
I want
I'm
gonna keep on doingittill I get
to the top
'Cause you know
I guessI'mgettingused
to feeling like
I'malways on the back foot
Yeah, I'malways on the back foot
Yeah
I'malways on the (woo)
It's like I'malways on
the back foot
Yeah
I'malways on the back foot
I'malways on the back foot
Yeah, I'malways on the back foot
Yeah, I'malways on the back foot
L’atmosfera è esplosiva, è
difficile per HellGal congedarsi dal suo pubblico,
gli applausi sembrano non finire mai.
Katie Sun
non trova le parole per complimentarsi, così si limita a stringere la mano alla
rapper, la quale infine se ne va, salutando ripetutamente tutti i presenti.
Non si è accorta che anche i
quattro giudici si sono alzati e sono ancora in fibrillazione per la sua
performance.
La presentatrice riesce a stento
a sovrastare il frastuono, annunciando a gran voce che è il momento per i D-sharp Minor di salire sul palco.
Daron saluta con un cenno del
capo Dean, Cynthia e Cole.
«Ciao, giudice» risponde con
educazione il cantante e pianista.
«Miei cari, spero non mi odierete
per la scelta che ho fatto per voi… ma sono sicuro che riuscirete a trasformare
un brano come questo in uno dei vostri capolavori.»
Cynthia annuisce. «Non mi
dispiacciono, anche se hanno delle carenze tecniche e dovrebbero un po’
differenziarsi dalle band anni Settanta da cui prendono ispirazione» si lascia
sfuggire, poi si porta una mano di fronte alla bocca, come se si fosse accorta
di aver detto qualcosa di sbagliato e inopportuno.
Daron concorda con lei con un
cenno del capo. «Sta a voi migliorare questo brano» conclude, poi esce dalla
sala.
Dana li raggiunge e insieme
cominciano a pensare all’arrangiamento.
La voce di Dean riesce
perfettamente a toccare le note del brano originale, il violino di Cynthia fa
le veci della chitarra e lo spiccato senso creativo e ritmico di Cole aggiunge
quel qualcosa che rende il pezzo unico e molto diverso da com’è stato creato
dai Greta Van Fleet.
Il cantante decide di spostarsi
su una tastiera e di utilizzare vari effetti, senza mai smettere di
concentrarsi sul cantato.
Infine, si ritrovano a tirare le
somme.
«Sta venendo fuori qualcosa di
folle» commenta Cole.
Cynthia annuisce. «Poteva andarci
peggio, quest’assegnazione non è poi così male.»
Dean sospira e mormora: «Speriamo
di essere apprezzati».
Daron annuncia l’ingresso dei
suoi ragazzi con un semplice: «Godetevi i D-sharp!».
Il pubblico esulta, ancora in
estasi per via di HellGal.
I tre prendono posto sul
palcoscenico e cominciano a dar vita alla loro performance.
Sono concentratissimi e
l’esecuzione è impeccabile, non c’è qualcosa che non vada. Il pubblico,
tuttavia, non pare molto entusiasta, come se non recepisse le emozioni che in
genere scaturiscono dalla band.
And aswecameinto the clear
To findourselveswherewe are here
Who is the wiser to help ussteer
And willwe know when the end isnear
Durante l’ultimo ritornello, il
pubblico esplode completamente in un boato assordante, quando si rende conto
che dal lato del palco stanno facendo il loro ingresso i componenti dei Greta
Van Fleet.
I D-sharp
Minor continuano imperterriti a suonare, rivolgendo qualche cenno di saluto
agli autori originali del brano, poi concludono con eleganza e si raggruppano
subito sul fondo della piattaforma.
Katie Sun
interviene in un baleno e ficca un microfono di fronte alla bocca di Josh Kiszka, parlandogli con fare concitato: «Ciao Josh! Come
stai? È un onore averti ospite a SOAD-Factor!».
Ovviamente ignora completamente
gli altri musicisti, i quali ne approfittano per sistemarsi ai loro posti in
vista dell’imminente esibizione.
«Fate un caloroso applauso ai
Greta Van Fleet, i primi ospiti di questa sera!» strilla la presentatrice,
senza che il cantante abbia avuto il tempo di rispondere alla sua domanda.
I quattro giudici salutano gli
ospiti, accostandosi ai ragazzi della band per lasciargli strette di mano e
pacche sulle spalle.
«Josh… dimmi un po’. Le
malelingue vi hanno paragonato tante volte ai Led Zeppelin… è una questione che
va avanti da tempo ormai…» insinua la presentatrice, rimettendosi accanto al
cantante.
Lui sospira. «Sì, ma ci tengo a
dire per l’ennesima volta che loro sono una delle nostre più grandi
ispirazioni, ma in ciò che facciamo c’è della sostanza e noi vogliamo essere i
Greta Van Fleet, non gli Zeppelin!» afferma il giovane.
«Certo, è chiaro! Siete qui per
presentare il vostro ultimo singolo, Lover, Leaver. E noi siamo qui per sentirvi!»
«Grazie» replica piatto Josh.
«E allora lasciamo il palco ai
Greta Van Fleet!»
La band comincia a suonare, ma è
chiaro che stiano eseguendo un’esebizione in
playback. Il pubblico non sembra accorgersene, è in visibilio e acclama i
giovani.
Oh myholy
Lord!
She sets
my soul on fire
Flames of love and sweetperfume
She'smyheart's desire
She's an angelstraight
from Hell
Draws me to the deep
In the darkness, way below
It'smyheartshe'llkeep, yeah
Thunder underground
Watch the castlefall
Sound of wind, it takes the sky
Winter takes usall
Mountain eye, it hits the sky
Watchesaswepray
Laughing out and smilingproud
Thisiswherewelay
Lover
Leaver
Taker
Believer
L’esibizione si conclude e i presenti tornano ad alzarsi in piedi. Per un
attimo la telecamera inquadra Daron e Shavo, i quali
sghignazzano tra loro, parlottando e rivolgendo occhiate in tralice verso i
Greta Van Fleet.
Katie Sun
raggiunge ancora Josh e lo saluta con calore, congedando la band e
concentrandosi nuovamente sulla gara.
«Dopo i primi ospiti di oggi, è
giunto il momento di aprire il televoto. Vi ricordo che il meno votato di
questa prima manche sarà a rischio eliminazione. Perciò, cominciate pure a
votare da adesso!»
Elenca i vari metodi per il
televoto, poi parte un video riassuntivo delle cinque esibizioni appena svolte,
con annessi codici esclusivi per ogni concorrente.
Poi la presentatrice si rivolge
ai giudici: «Mentre il pubblico vota, sentiamo cosa ne pensate dei ragazzi!».
Il primo a parlare è Shavo, il quale non ha visto i suoi ragazzi in gara nella
prima manche.
«Credo sia andata molto bene.
Sicuramente la performance che mi ha colpito di più è stata quella di HellGal, mentre ho visto i D-sharp
un po’ spenti…» osserva.
John annuisce. «Sono d’accordo
con te sui D-sharp. Sono stati impeccabili dal punto
di vista tecnico, ma mancava qualcosa di più… emotivo. Anche io ho
apprezzato molto HellGal, questa settimana abbiamo
fatto un ottimo lavoro. Anche Janet si è data da fare e si è visto. Ottimo
lavoro anche per PQ Killer, e bello l’arrangiamento dei The Millennials.»
Daron parla subito dopo: «È vero,
forse i D-sharp Minor avrebbero potuto fare di più,
ma nessuno è perfetto».
Serj gli lancia un’occhiata ammonitrice. «Non te la prendere. Cerca di essere obiettivo. Anche io mi rendo
conto che PQ Killer non è stato brillante con lo spagnolo, però ha lavorato e i
risultati si sono visti, come per i tuoi ragazzi» ribatte.
Katie Sun
interviene: «Come vedo, siete molto presi dalla gara! Questo è un bene! Ora
vediamo come ha votato il pubblico da casa!».
La bionda chiude il televoto e
attende la busta in cui è contenuto il responso.
Nell’aria si respira un’atmosfera
tesa, i cinque concorrenti rimangono immobili e in attesa, mentre il pubblico
mormora piano.
«Il pubblico ha deciso» comincia
la presentatrice, dopo aver estratto il foglio. «Che il primo a essere a
rischio eliminazione è…»
Una musica atta a trasmettere
ansia si diffonde per il teatro.
«D-sharp
Minor!» esclama infine la bionda.
Si leva un boato di meraviglia e
di protesta dai presenti, e anche i giudici si scambiano occhiate perplesse.
I tre componenti della band
rimangono impassibili, solo Cole mostra un minimo di sorpresa, sgranando appena
gli occhi.
«Nessuno se l’aspettava» commenta
Katie. «Be’, ma questa è una gara e il livello è molto alto, per cui sono cose
che succedono. Ma ora diamo il via alla seconda manche, così scopriremo chi
andrà al ballottaggio con i ragazzi!»
Viene annunciato che il primo a
esibirsi sarà Peter Fitzgerald e poco dopo parte il video riassuntivo della sua
settimana.
Shavo accoglie il ragazzo in sala prove. «Lavorerai con
Martha» annuncia, accennando con il capo alla vocal
coach che già si trova nella stanza.
Lui annuisce. «Bene. Cosa mi
aspetta?» chiede.
Shavo sorride. «There
Goes My Miracle, direttamente
dall’ultimo album di Bruce Springsteen!» proclama.
«Seriamente devo esibirmi con un
brano del Boss? Oh, cristo…» borbotta Peter, portandosi una mano al cuore,
evidentemente emozionato all’idea.
Il giudice annuisce. «Sì. So che
puoi farcela. Ora ti lascio con Martha, buon lavoro!» conclude, per poi
lasciare la stanza.
Peter e Martha si mettono al
lavoro, e optano per un arrangiamento acustico, nel quale il concorrente
suonerà il pianoforte e canterà.
«Sei bravo, Peter. Non c’è
bisogno che tu spinga tanto, ricordati che lui è sempre così delicato… cerca di
entrare nell’atmosfera del brano e di farlo tuo.»
Lui annuisce. «Certo. È che sono
molto emozionato…» ammette, sbattendo le ciglia.
«Lo so, e questo deve trasparire.
Ricorda sempre che non devi mascherare le emozioni, un cantante capace di
trasmettere qualcosa a chi lo ascolta sarà sempre un passo avanti.»
Infine il giovane si ritrova di
fronte alla telecamera. «Seguirò i consigli di Martha, ma soprattutto il mio
cuore» conclude.
Shavo lo presenta con enfasi: «Ecco a voi il primo degli
Over a salire sul palco. Godetevelo e commuovetevi con lui».
Peter sale sul palco e subito
frotte di ragazze strillano il suo nome e scoppiano in lacrime. Lui si siede
dietro il pianoforte e sorride sghembo in direzione del pubblico, per poi
concentrarsi sul brano.
L’atmosfera è struggente e molti
dei presenti ascoltano rapiti la performance.
Sunrise, sundown
The street'sgone golden brown
Auburn skiesabove
I'msearching for my love
Searching for my love
Theregoesmymiracle
Walking away, walkingaway
Theregoesmymiracle
Walking away, walkingaway
Alla fine dell’esibizione, quasi
tutti i presenti hanno gli occhi lucidi.
Peter si mette in piedi e va
incontro a Katie, eseguendo un elegante baciamano, che viene apprezzato dalle
ragazze presenti e commentato con degli oooh
di meraviglia e ammirazione.
La presentatrice, spiazzata,
arrossisce e fatica a congedarlo, balbettando un saluto.
«Bene… ora è il turno di… Felix…»
farfuglia la bionda, cercando di ricomporsi.
Serj accoglie Felix insieme a Dana.
«Salve» saluta educatamente il
ragazzo dai lunghi dreadlocks.
«Ciao, Felix! Come stai? Stavolta
ho dovuto riflettere un bel po’ per scegliere cosa farti preparare…»
Il giovane annuisce.
«Ho pensato a un brano molto
attuale, che va fuori dal tuo solito stile. Voglio sentirti fare qualcosa di
diverso. Ho pensato a Old Town Road, sentila e dimmi se ti piace come
idea.»
Dana, seduta di fronte al
computer, fa partire il brano e il giovane lo ascolta con attenzione. Sul suo
viso si dipinge pian piano un piccolo sorriso.
«Che te ne pare?»
«È una figata. E voglio
provarci!» commenta.
Serj annuisce con vigore. «Bene! Allora ti lascio
lavorare con Dana!» dice, per poi lasciare la stanza.
Le prove vanno bene, e Felix
sembra contento di cimentarsi in qualcosa di nuovo. Per lui risulta un po’
difficile stare dentro al groove della canzone, non è
il suo solito genere, tuttavia segue diligentemente i consigli della coach.
«Proverò a trasformarmi in PQ
Killer per un giorno» scherza di fronte alla telecamera.
Serj presenta il suo concorrente con un sorriso. «Felix
saprà affrontare questa prova. L’ho voluto mettere di fronte a questo brano
perché so che riuscirà a dare il massimo e a sorprendervi.»
Tra gli applausi del pubblico, il
giovane sale sul palco e qualcuno grida il suo nome con enfasi.
Indossa camicia e pantaloni in
jeans, sembra un ragazzo qualunque, ma quando la base parte e lui comincia a
cantarci sopra, il teatro lo ammira e lo ascolta.
Tutti si rendono conto che sta
riuscendo benissimo a tenere il tempo, a entrare nel ritmo, come se avesse
sempre rappato nella sua vita. Riceve grida di
approvazione e tutti vanno a tempo con le mani, coinvolti come non mai dalla
sua energia.
You know what?
I'mdone, done, done
Yeah, I'm
gonna take myhorse to the oldtown road
I'm gonna ride 'til I can't no more
I'm gonna take myhorse to the oldtown road
I'm gonna ride 'til I can't no more
(Kio, Kio)
I got
the horses in the back
Horsetackisattached
Hatis
matte black
Got the boots that's
black to match
Ridin' on a horse,
ha
You can whip your Porsche
I been
in the valley
Youain'tbeen up off thatporch, now
Can'tnobodytell me nothin'
Youcan'ttell me nothin'
Can'tnobodytell me nothin'
Youcan'ttell me nothin'
Quando la performance si
conclude, tutti si lasciano prendere dall’entusiasmo e qualcuno si alza per
applaudire calorosamente Felix.
Katie lo raggiunge e gli sfiora
il braccio. «Caspita! Cos’hai combinato? Hai buttato giù il Fonda!» commenta.
Il ragazzo sorride timidamente e
giocherella con uno dei suoi dread. «Non so, è venuto
tutto naturale» risponde.
La bionda lo congeda, non prima
di avergli fatto ancora dei complimenti. Tra il calore infuocato del pubblico,
il giovane lascia il palco.
«Stasera sarà davvero difficile
decidere chi eliminare… non vorrei essere nei panni del pubblico a casa! Bene,
andiamo avanti con Meredith!» sproloquia la presentatrice, lasciando spazio al
video riassuntivo.
Meredith entra in sala prove,
dove Shavo e Martha la attendono.
«Ragazza mia! Oh, non vedo l’ora
che tu rivoluzioni il brano che ho pensato per te!» strepita il giudice, andandole
incontro e afferrandole una mano.
«Oddio… cosa devo aspettarmi?»
farfuglia, leggermente agitata.
«Conosci The Struts?»
«Quella band che cerca di imitare
un po’ i Queen?» fa lei scettica.
Shavo annuisce. «Sì, loro. C’è un brano, In
Love With A Camera, che trovo deliziosamente adatto a te! Voglio che tu
lo migliori, che diventi un fottuto capolavoro nelle tue mani!»
Meredith lo fissa confusa. «Come
posso renderlo un capolavoro? Ho capito di quale parli, ma…»
Il giudice scuote il capo. «Sarai
fantastica! E li spettinerai tutti, dannazione!» si esalta ancora.
La giovane sospira e si lascia
sfuggire un sorriso. «Okay, mi fido di te.»
«Grande! Ti lascio con Martha,
vedrai che verrà fuori una bomba!» conclude il bassista dei System, per poi
uscire dalla stanza.
Come da lui previsto, le prove
vanno a gonfie vele. La ragazza riesce a fare un ottimo lavoro, seguendo le
dritte della sua coach.
«L’acuto non farlo in falsetto.
Ci arrivi benissimo, usa il twang. Coraggio, riprova!
“She’s in love with a camera”» suggerisce Martha.
«“She’s
in love with a camera”. Va bene?»
Martha annuisce. «Okay,
riprendiamo dal ritornello. E ricordati sempre di pensare bene a quello che
stai dicendo, fallo arrivare a chi ti ascolta.»
Alla fine, Meredith è carica più
che mai e sorride di fronte all’obbiettivo. «Non mi aspettavo che mi sarei
divertita tanto a eseguire questa canzone, spero che tutto questo sia
positivo!»
Shavo ridacchia. «All’inizio Meredith era scettica, ma vedrete
ciò che riuscirà a fare stasera! Buon ascolto!» proclama.
La ragazza sale sul palco e si
precipita al centro, salutando il suo pubblico. Riceve un caloroso benvenuto
con tanto di applausi e sorrisi ricambiati.
La base parte e lei è subito sul
pezzo, muovendosi a tempo e molleggiando sulle ginocchia.
Quando giunge al ritornello,
tutti si esaltano e gridano entusiasti, rendendosi conto che è veramente brava
e che si sta divertendo molto durante l’esibizione. L’atmosfera è allegra e
carica di energia.
She love
lookin' atherself
And shedon'tneed no one else
Ifshe's in love, she's in love with
a camera
She just
wannagetthat shot
IfI'm in or ifI'mnot
Shedoesn't care, she's in love with
a camera
She love
lookin' atherself
And shedon'tneed no one else
Ifshe's in love, she's in love with
a camera
Ooh,
girl, whenyou love yourself
I don'twantnobody else
Shedoesn't care, she's in love with
a camera
Infine un boato avvolge il Fonda,
e la concorrente saluta i presenti con entusiasmo, ringraziandoli attraverso il
microfono.
Katie Sun
la raggiunge e si complimenta con lei, poi la congeda, mentre ancora gli
applausi faticano a spegnersi.
«Siamo alla penultima esibizione.
Ecco a voi Diana Holt!»
John sta parlottando con Mike,
quando Diana entra in sala prove e li saluta timidamente.
«Diana… questa settimana ho
pensato per te a un brano di Lady Gaga, estratto
dalla colonna sonora di “A Star IsBorn”.»
La giovane guarda il suo giudice
e sorride. «Ho visto quel film un sacco di volte. Mi fa piangere.»
«Davvero. Lavoraci su con Mike,
saprà come supportarti al meglio.» Detto questo, John lascia una leggera pacca
sulla spalla del coach, poi dà un piccolo buffetto sulla guancia della ragazza
e lascia la sala.
Le prove scorrono senza troppi problemi.
«Diana, il falsetto va molto
bene, ricordati di pensare come se stessi ingoiando l’aria… altrimenti
l’effetto è sporco e il suono ha più difficoltà a fuoriuscire. Ripeti un attimo
la prima strofa.»
La ragazza segue i consigli del
coach e si emoziona parecchio, ripetendo più volte che l’intera colonna sonora
del film la commuove.
«Spero solo di non scoppiare a
piangere sul palco» commenta infine.
«Diana è emotività pura. Ormai
siete abituati a ciò che può trasmettere, eppure anche stavolta saprà stupirvi,
ne sono certo» la presenta John, sorridendo dolcemente.
La giovane sale sul palco e il
pubblico la accoglie con calore.
Non appena comincia a cantare, la
sua voce mostra subito infinite emozioni, il che la fa leggermente tremare,
conferendo un effetto cry al suo cantato.
Infine il viso di Diana si riga
di lacrime silenziose, ed è incredibile come riesca a controllare la voce
nonostante tutto.
Lovers in the night
Poetstrying to write
Wedon't know how to rhyme
Butdamnwetry
Butall I really know
You'rewhere I wanna go
The part of me that'syouwillnever
die
So whenI'mallchoked
up
But I can'tfind the words
Every time wesay goodbye
Baby, ithurts
When the sungoes down
And the band won't play
I'llalwaysrememberusthis way
Molti dei presenti piangono a
dirotto, e infine anche Diana, dopo aver concluso la performance, si lascia
andare a un singhiozzo. Non smette di ringraziare il pubblico e chiunque la
sostenga.
La telecamera inquadra Shavo, il quale ha gli occhi lucidi e si asciuga
frettolosamente alcune lacrime dalle guance.
Katie Sun
saluta la ragazza, le fa i complimenti e infine la congeda, ammettendo di aver
dovuto lottare moltissimo per non scoppiare in lacrime.
«Riprendiamoci un po’, perché è
ora giunto il momento dell’energia dell’ultima band in gara: L.A.P.D.!»
annuncia la presentatrice.
Daron aspetta che i ragazzi dei
L.A.P.D. lo raggiungano in sala prove, poi sorride e li saluta con un cenno del
capo.
«Vogliamo spaccare tutto
stavolta» esclama subito Brianna.
«Come sempre, ragazzi!» replica
il giudice con gli occhi che brillano.
«Speriamo bene» bofonchia
Michael.
Sarah e Scott si scambiano
un’occhiata intrisa di timore e restano in ascolto.
«Avete presente Elevate
dei Papa Roach? Fatela vostra!» strepita il
chitarrista dei System.
A tutti e quattro si illuminano
gli occhi, e subito cominciano a commentare con entusiasmo, mollando pacche
amichevoli al loro giudice e iniziando fin da subito a pensare a un arrangiamento
degno di nota.
«Mi piace già la vostra energia.
Mike vi raggiungerà tra poco, così potrete lavorare fin da subito» conclude
Daron, per poi uscire dalla sala prove.
I quattro giovani si accorgono a
malapena che lui non c’è più, talmente sono occupati a parlottare tra loro,
immaginando come sarà la loro esibizione.
Le prove con Mike procedono
discretamente bene, l’arrangiamento sembra convincere il coach e il quartetto è
carico per il live.
«Michael, dacci dentro con quei
cori! Così, bravo!» suggerisce Mike, rivolto al chitarrista, mentre i L.A.P.D.
provano il ritornello.
Alla fine si ritrovano di fronte
alla telecamera e hanno tutti un enorme sorriso stampato in faccia.
«Stavolta sarà standing ovation
per noi!» esclama Brianna, facendo le corna in direzione
dell’obbiettivo.
Daron ridacchia. «Avete visto che
energia? Preparatevi per l’esibizione di questi ragazzi, perché ne uscirete
completamente stravolti!» afferma con estrema convinzione.
Il pubblico comincia a gridare:
«L.A.P.D., L.A.P.D., L.A.P.D.!», incoraggiando i giovani musicisti a salire sul
palco.
Ed eccoli comparire poco dopo,
abbigliati da vere rockstar e con un atteggiamento spavaldo e sicuro, che
subito attira l’attenzione.
Sarah siede dietro la batteria e
stacca il tempo, poi Michael prende a fare i cori insieme a Brianna,
e poco dopo tutto lo strumentale fa il suo ingresso.
I ragazzi suonano un perfetto
beat per il rap di Brianna, la quale stavolta si
concentra sul cantato e non si barrica dietro la tastiera.
I presenti paiono molto coinvolti
nell’esibizione e battono le mani a tempo, poi quando esplode il ritornello e
DJ Scott XX ci dà dentro con sintetizzatori e tastiere, il Fonda Theatre è
infuocato e completamente rapito dalla loro energia.
'Cause I needsomething to lift me up whenI'm down
I getlost
in my head for so long, I can'tget out
WhenI'm feeling like I'mcrawling in myskin and sinking down
I needsomething
to lift me up
I wanna elevate
Elevate
Watch me elevate
Woah, lift me higher
Woah, when I get down
Woah, lift me higher
Woah, oh
Watch me elevate
Michael suona la chitarra e fa i
cori, e stavolta è molto coinvolto e riesce a cantare con energia e trasporto.
DJ Scott XX va a ritmo con la testa e armeggia con le sue mille manopole,
mentre Sarah batte su piatti e tamburi con una precisione disarmante.
Infine ecco arrivare la fine,
insieme all’agognata standing ovation che Brianna aveva
predetto. Tutti gridano, applaudono, fischiano e acclamano la band.
I giovani eseguono un inchino e
salutano con calore il pubblico, mentre Katie Sun li
raggiunge e li congeda.
L’entusiasmo è tale che per la
presentatrice è difficile riprendere il controllo della situazione, ma fnalmente riesce ad attirare nuovamente l’attenzione su di
sé e annuncia che è arrivato il momento id aprire ufficialmente il televoto.
Parte un video riassuntivo delle
cinque esibizioni appena avvenute, e la bionda elenca i numeri assegnati a ogni
concorrente, ricordando i vari metodi che il pubblico da casa può utilizzare
per votare il suo preferito.
«Mentre si svolge il televoto, ne
approfittiamo per dare il benvenuto ai secondi, grandi ospiti di questa sera!
Fate un enorme applauso a Slash, Myles Kennedy &
The Conspirators!»
Nel teatro si diffonde un boato
pazzesco, mentre i cinque musicisti si apprestano a posizionarsi sul palco per
eseguire un brano.
La presentatrice si fa da parte e
lascia la band alla sua esibizione e al suo pubblico in delirio. Non è roba da
tutti i giorni ritrovarsi di fronte al leggendario chitarrista dei Guns N’ Roses, il pubblico lo sa bene, e probabilmente non se
l’aspettava.
Le prime note di Boulevard Of Broken Hearts, l’ultimo singolo estratto da Living
The Dream, si diffondono nel teatro e molti dei presenti sembrano
riconoscerle all’istante.
La band suona egregiamente e la
voce di Myles è dolce ed energica al tempo stesso.
You'vestruggled night and day
My shooting star, myburningflame
How manyduesyou'vepaid
Butnow the world isyours to take
You'rethunderscreaming
out
Youcan'thaveanydoubtatall
It's time to heed the call
Of allyou
are, of allyou are
Stand up and findresolve
On the boulevard of brokenhearts
Alla fine dell’esibizione, si
verifica un’altra standing ovation e i quattro componenti dei System si
accostano ai colleghi musicisti per salutarli e dar loro il benvenuto in
trasmissione.
Katie Sun
si piazza di fronte a Slash con un sorriso a cento denti e comincia a parlargli
con fare concitato: «Slash, è un vero onore fare la tua conoscenza! Grazie per
aver portato il tuo progetto a SOAD-Factor. Come
stai?».
Il chitarrista indossa come
sempre il suo cilindro e gli immancabili occhiali scuri. Annuisce e replica laconico:
«Grazie. Sto bene».
Come previsto, Katie ignora il
resto della band. I ragazzi rimangono in disparte, osservando l’intervista che
si svolge di fronte ai loro occhi.
«Per realizzare questo album hai
usato un metodo diverso, non analogico…» prosegue la bionda, senza staccare gli
occhi dall’ospite.
Slash annuisce. «Costa troppo
fare dischi analogici» commenta.
«E allora ti sei dato al Digital
Audio…»
«Al giorno d’oggi è difficile
avere un ritorno su un disco da centomila dollari. Così lo abbiamo fatto su Pro
Tools» prosegue il chitarrista, accennando al resto della band. «E comunque
siamo una band» puntualizza, e nella sua voce c’è una nota di disappunto che
Katie Sun pare non cogliere.
«Il lavoro con il produttore
Michael Baskette è stato da te molto apprezzato…»
continua la bionda.
«Elvis è praticamente un genio,
uno dei migliori!»
Sta per aggiungere qualcosa, ma
viene interrotto dalla presentatrice che comincia a stringere i tempi e a
ringraziarlo per essere stato presente.
Il chitarrista pare infastidito
dal suo comportamento, ma si sforza di salutare il pubblico, rivolge un ultimo
cenno ai System e segue la sua band giù dal palco.
Il pubblico, ancora in visibilio,
fatica a concentrarsi nuovamente sulla gara e sul parere che Katie sta
chiedendo ai quattro giudici.
«Queste cinque esibizioni sono
state molto buone» commenta Serj. «Felix mi ha
sorpreso, ma in fondo mi aspettavo che sarebbe stato grande.»
«I miei ragazzi hanno ottenuto
una standing ovation, non credo ci sia altro da aggiungere. Complimenti anche
agli altri» dice Daron.
«Com’è che stavolta non hai
qualcosa da puntualizzare?» lo punzecchia John.
Il chitarrista lo fulmina con lo
sguardo e si sistema meglio sulla sua poltrona, evitando di replicare.
«Su, ragazzi, non alteratevi.
Aspettiamo il voto del pubblico» interviene Shavo,
ponendo fine al battibecco dei suoi colleghi.
Katie Sun
prende la palla al balzo e si affretta a chiudere il televoto, per poi
attendere qualche istante che le venga consegnata la busta.
Una volta con il foglio
sott’occhio, declama: «Il concorrente meno votato dal pubblico a casa, colui
che andrà al ballottaggio con i D-sharp Minor è…»
Musica di sottofondo con
atmosfere ansiogene, tensione nell’aria.
«Peter Fitzgerald!»
Tutti rimangono sconvolti, mentre
il ragazzo raggiunge il centro del palco, seguito poi dai tre dei D-sharp Minor.
«Adesso apriamo nuovamente il
televoto e, badate bene, votate il vostro preferito, è molto importante! Questi
ragazzi hanno bisogno di voi!» dice Katie, poi si rivolge al trio: «Volete dire
qualcosa a chi vi guarda da casa?».
Cole fa un cenno a Dean, e il
cantante prende la parola: «Ringraziamo tutti quanti e speriamo bene».
Katie Sun
lo guarda imbarazzata. «Okay, bene… Peter? È la seconda volta che vai al
ballottaggio…»
Il giovane si accosta al
microfono. «Lo so, e non riesco a capire perché. Però spero che vada bene, chi
mi conosce sa quanto impegno e cuore posso mettere in ciò che faccio.»
Un grido si leva dalla platea,
dove alcune ragazze protestano e gridano all’ingiustizia.
La bionda si affretta a placare
gli animi e chiude il televoto, dopo aver chiesto a Daron e Shavo
se volessero aggiungere qualcosa. I due giudici si scambiano un’occhiata e
scuotono il capo.
Infine Katie Sun
riceve la busta con il responso e si schiarisce la gola.
L’atmosfera si fa nuovamente tesa
e i quattro ragazzi a rischio eliminazione restano immobili, in attesa.
«Il pubblico ha deciso che ad
abbandonare SOAD-Factor…»
Una pausa, un lieve sospiro da
parte di Peter.
«Sarà, o saranno…»
NOTE
FINALI
Cari lettori, rieccoci con il
terzo live!
Beh, che ve ne pare? E degli
ospiti che ne pensate?
Ho voluto inserirne due, perché
le esibizioni erano meno rispetto alla volta scorsa, spero vi abbia fatto
piacere ^^
Per costruire le interviste agli
ospiti – anche se volutamente faccio in modo che Katie Sun
non sia brava nelle interviste, perché in tutti i talent che ho seguito non
riesco mai a ricavare informazioni nuove o importante dai colloqui dei
presentatori con gli ospiti XD – ho cercato informazioni su internet, e le loro
dichiarazioni quindi fanno parte di vere interviste che ho pescato qua e là!
Vi aspettavate che Alex lasciasse
la gara? Ha rischiato anche in altri momenti di non fare un buon lavoro, ma
stavolta gli è costata l’eliminazione!
Venendo alla parte burocratica…
Questo mese al ballottaggio
abbiamo:
-D-sharp
Minor (che hanno eseguito Age Of Man dei Greta Van Fleet)
-Peter Fitzgerald (che ha cantato There Goes My Miracle
di Bruce Springsteen)
Ditemi chi secondo voi verrà
eliminato per MESSAGGIO PRIVATO entro e non oltre la mezzanotte del 26 luglio
2019.
Ho però una comunicazione da
darvi: il mese prossimo non potrò aggiornare il 27 perché non sarò a casa,
perciò vi dico fin da subito che probabilmente l’aggiornamento arriverà nei
primi di agosto.
Ma voi rispondete comunque entro
il 26 luglio, mi raccomando! ^^
Detto questo, vi ringrazio come
al solito e vi do appuntamento alla prossima puntata ♥
«Mi dispiace, ma a essere
eliminati sono i D-sharp Minor!» esclama Katie Sun.
Dal pubblico si solleva un boato
sorpreso e parecchio incredulo, mentre i tre componenti della band vengono
inquadrati e le loro espressioni rimangono piuttosto impassibili.
Poco dopo, anche Peter entra nel
raggio della telecamera e si mostra con le mani sul viso mentre scuote il capo
e pare piuttosto emozionato.
Il giovane si volta verso gli
avversari e, istintiavamente, corre ad abbracciarli,
seppellendo il bel viso nelle loro spalle.
I tre rimangono piuttosto
increduli e ricambiano con fare cortese, per poi venir intercettati da Katie Sun, che li vuole intervistare prima che lascino
definitivamente la competizione.
«Allora… Dean, Cynthia, Cole, vi
aspettavate che la gara per voi finisse qui?» chiede.
Dean scuote appena il capo. «No,
ma forse abbiamo emozionato poco il nostro pubblico, ce ne siamo accorti»
ammette.
Cynthia, un istante dopo, scoppia
a piangere, sorprendendo tutti i presenti. Nessuno l’aveva mai vista mostrare
tanto di sé in maniera tanto esplicita.
«Ma va bene così» interviene
Cole, mettendo su un piccolo sorriso.
La violinista intanto si stringe
al fianco di Dean e tira su col naso, facendo cenno a Katie di non voler
aggiungere altro.
«Io vi saluto e vi auguro il
meglio, perché voi – e lo dico sinceramente – siete uno dei talenti più validi
di questa prima edizione di SOAD-Factor!» conclude
Katie, per poi congedare gli eliminati e incitare il pubblico ad applaudirli
ancora.
Poi picchietta sulla spalla di
Peter. «Te la sei cavata anche stavolta, sei felice?»
«Come potrei non esserlo? Grazie,
grazie a tutti!»
4° Live
Katie Sun
dà il benvenuto al pubblico presente nel teatro e di fronte allo schermo del
televisore.
«Questa sera il tema della gara
sarà molto interessante! I nostri partecipanti dovranno cimentarsi con i
classici del rock!» annuncia con enfasi, ottenendo l’approvazione dei presenti.
«Ma prima… salutiamo i nostri
super giudici!» prosegue, per poi nominare i componenti dei System uno per uno,
mentre la telecamera li inquadra.
«Inoltre, avremo degli ospiti
sensazionali, tenetevi pronti! Ma intanto entriamo subito nel vivo della gara e
diamo il via alla prima manche con L.A.P.D.!» annuncia, per poi dare spazio al
video riassuntivo.
I quattro componenti della band
raggiungono Daron in sala prove, e l’atmosfera pare subito scaldarsi.
«La storia del rock?» domanda
Sarah, non appena il giudice annuncia quale sarà il tema della settimana.
Lui annuisce. «So che riuscirete
perfettamente anche in questa impresa! Siete pronti a scoprire cosa vorrei
farvi eseguire?»
I quattro rimangono in attesa che
lui prosegua; la batterista giocherella con le sue bacchette, Brianna si punta le mani sui fianchi, Michael resta
immobile con le mani in tasca e Scott sorride apertamente al chitarrista dei
System.
«Che ne dite di Space
Truckin’ dei Deep Purple? Ve la sentite?»
Sarah strabuzza gli occhi e si
appoggia contro il fianco di Michael, portandosi una mano sulla fronte. «Vuoi
sempre farmi suonare batteristi incapaci, eh?»
Daron ridacchia. «Andrai alla
grande. Hai un talento grandissimo, Sarah! Bene, ora vi lascio con Mike,
divertitevi!»
I ragazzi vengono raggiunti dal
coach e subito cominciano a lavorare sul brano.
«Brianna,
dacci dentro!» dice Mike, rivolgendosi alla cantante.
Lei annuisce con vigore. «Adoro
questa roba» ammette.
«Perfetto, allora. Ragazzi,
sapete che la mancanza di un bassista si sente nella vostra formazione, però
potete arrangiare il brano a modo vostro. Fatemi sentire cosa avete in mente!»
Le prove vanno avanti, nonostante
ogni tanto ci si fermi per riflettere sull’effetto giusto da conferire alla
tastiera o per accordare meglio la chitarra di Michael.
Quando i ragazzi si ritrovano di
fronte alla telecamera, sorridono tutti.
«Rock and roll!»
strilla Brianna, mostrando le corna all’obbiettivo,
seguita poi a ruota dal resto dei compagni.
Daron viene inquadrato e sta
sorridendo. «Vi lascio con i miei ragazzi, sicuro che tornerete a vivere
l’atmosfera degli anni Settanta e del vero rock’n’roll!»
Il pubblico applaude e accoglie
con calore i quattro membri della band, che si sistemano nelle loro postazioni.
Quando cominciano a suonare,
tutti i presenti si esaltano e battono le mani a tempo, gridando e cantando a
squarciagola il famosissimo brano dei Deep Purple.
I ragazzi sono energia pura: la
precisione di Sarah con la batteria impressiona, la voce graffiante e potente
di Brianna travolge, la chitarra ruggente di Michael
emoziona, e la parte di tastiere e synth creata da cantante e dj trasporta
indietro nel tempo.
Rememberwhenwedid the moonshot
And Pony Trekker led the way
We'dmove
to the Canaveral moonstop
And everynautwould dance and sway
Wegot
music in our solar system
We'respacetruckin' 'round the stars
Come on come on
Come on let's
go Space Truckin'
Come on come on come on
Space Truckin'
Quando
l’esibizione si conclude, è un tripudio generale e anche i quattro giudici
applaudono con entusiasmo e trasporto.
Gli
L.A.P.D. si attardano un istante sul palco per regalare un piccolo inchino al
pubblico, e dopo aver salutato frettolosamente Katie Sun,
escono di scena, ancora accompagnati dalle grida di giubilo dei presenti.
La
presentatrice sorride sorniona verso la telecamera e annuncia che è giunto il
momento di accogliere Diana Holt.
John
accoglie Diana con calore, stringendole la mano.
«La tua
gara sta andando molto bene, sono contento» dice.
Lei
sorride dolcemente. «Grazie, John.»
«Questa
settimana vi cimenterete con i classici della storia del rock, e per te ho
pensato a Still LovingYou degli Scorpions»
annuncia.
Il
sorriso sulle labbra di Diana si allarga e lei annuisce. «È un brano
bellissimo, davvero. Sai, un giorno il mio ex ragazzo me l’ha dedicato. Avevamo
litigato e lui ha pensato di fare una serenata per me, per riconquistarmi e
chiedermi scusa.»
Il
giudice si lascia scappare un lieve sorriso. «È stato carino da parte sua.
Diana, lavorerai con Martha, arriverà a breve. Buona fortuna!»
La vocal coach prende il posto del giudice in sala prove e
aiuta Diana a trovare il modo migliore per interpretare il brano.
«Sei
brava, non farti intimorire dalle note alte. E mettici emozione, come sai fare
tu» suggerisce.
Le prove
per Diana sono dure, e lei tuttavia si impegna al massimo.
Infine è
un po’ preoccupata. «Chissà se stavolta le cose andranno bene…» sussurra di
fronte alla telecamera.
John la
presenta brevemente: «Diana vi saprà emozionare, lasciatevi trasportare».
La
ragazza sale sul palco con il tiepido applauso del pubblico, e si posiziona di
fronte al microfono posto sull’asta. Regala un sorriso ai presenti mentre la
base parte.
Comincia
a cantare e la sua voce trema appena, venata di emozione.
Time, itneeds time to win back your love again
I will
be there, I will be there
Love, only
love can bring back your
love someday
I will
be there, I will be there
Fight, babe,
I'llfight to win back your love again
I will
be there, I will be there
Love, only
love can bring down the wallsomeday
I will
be there, I will be there
Ifwe'd
go againall the way from
the start
I wouldtry to change the thingsthatkilledour love
Your pride hasbuilt a wall, so strong that I can'tgetthrough
Istherereally no chance to start once again?
I'mlovingyou
Quando
Diana raggiunge delle note piuttosto alte, mostra delle difficoltà
nell’esecuzione, ma non si lascia placare da questo e prosegue per la sua
strada.
È
palesemente commossa mentre canta, questo pare arrivare al pubblico, che
tuttavia si mostra piuttosto tiepido quando l’esibizione si conclude,
applaudendo senza mostrare particolare entusiasmo.
Katie Sun corre a salutare Diana e le dice: «Bravissima,
complimenti! Era una canzone molto difficile, spero che il tuo ragazzo a casa
ti abbia sentito!».
Diana
sorride, leggermente imbarazzata. «Non stiamo più insieme, ma spero mi abbia
sentito lo stesso» commenta, poi lascia il palco e la bionda presentatrice può
annunciare che è il turno di Meredith.
Shavo corre
incontro a Meredith e la abbraccia con entusiasmo.
«Campionessa!
Oh, non sai cosa ho in serbo per te…»
Lei ride.
«Dai, dimmelo allora! Non lasciarmi sulle spine!»
La
ragazza solleva la mano destra e i due si scambiano un cinque.
«Allora
ti mando subito Dana! Non vedo l’ora di sentirti!» cinguetta il giudice, per
poi lasciare la stanza.
La vocal coach giunge poco dopo e per prima cosa ascolta
Meredith mentre esegue per la prima volta la canzone, poi le dà qualche
suggerimento e le due lavorano insieme senza sosta.
«Il tuo twang è fantastico, e in questa canzone puoi usarlo
tranquillamente!»
«Grazie!
Mi piace molto la canzone!»
Infine,
la ragazza corvina sorride dolcemente verso la telecamera. «Mi sento carica,
non vedo l’ora che arrivi il live!» afferma.
Shavo
ridacchia e parla al microfono: «Avete visto quanta energia? Godetevi la mia
leonessa, vi spettinerà tutti!».
Il pubblico
strepita e accoglie Meredith con gioia; lei si presenta sul palco con indosso
un paio di pantaloni in pelle e una t-shirt strappata con il logo dei Led
Zeppelin, perfettamente in linea con la sua esibizione.
La base
parte e lei, poco prima di cantare, saluta i presenti ed esegue un grido di
battaglia.
«Se la
conoscete, cantate con me!» esclama.
Hey, girl, stop whatyou'redoin'!
Hey, girl, you'll
drive me to ruin.
I don't
know whatitisthat i like aboutyou,
But i like it
a lot.
Won'tlet
me holdyou,
Let me feelyourlovin' charms.
Communication breakdown,
It'salways
the same,
I'mhaving
a nervous breakdown,
Drive me insane!
Meredith
si agita, molleggia sulle gambe, il suo corpo è fluido e asseconda
perfettamente l’emissione vocale.
Verso la
fine esegue un acuto pazzesco e il pubblico va in visibilio, tirandosi in piedi
per applaudire e gridare il suo nome.
Una
standing ovation con i fiocchi, che coinvolge anche i quattro giudici e –
probabilmente – i telespettatori.
Katie Sun è raggiante e abbraccia con trasporto Meredith,
complimentandosi con lei e congedandola, mentre ancora l’atmosfera all’interno
del teatro fatica a raffreddarsi.
«Prolungate
l’applauso per Felix Morgan!» esclama la presentatrice, sovrastando a fatica il
frastuono che incombe intorno a lei.
Serj dà
il benvenuto a Felix, ed è già in compagnia di Martha.
«Ciao»
saluta timidamente il giovane.
«Felix,
per te ho pensato a un brano difficilissimo.»
Il
ragazzo dai lunghi dreadlocks sgrana gli occhi scuri e rimane in attesa.
Felix
strabuzza ancora gli occhi. «Sì, è proprio difficilissima…»
Serj
poggia una mano sulla spalla della vocal coach. «Lei
è qui per aiutarti, non temere.»
Le parole
calme e pacate del giudice pare rassicurare il concorrente, il quale si butta a
capofitto nelle prove.
Martha
gli dà molti suggerimenti e gli fa fare degli esercizi tecnici per affinare
l’esecuzione nelle note alte e più complicate.
«Ancora
una volta: “whoa, livin’ on
a prayer”. Capito? Non devi urlare, ma comprimere il
suono e non aprire completamente la bocca. Riprova!»
Felix
prosegue imperterrito e si impegna molto, e infine quando arriva il momento di
commentare di fronte alla telecamera, sorride appena.
«Speriamo
bene, io ho fiducia nella scelta di Serj e ringrazio tantissimo Martha per
l’aiuto!» dice.
«Felix è
pronto per trasportarvi nel suono dei Bon Jovi, con un brano che indubbiamente fa
parte della storia del rock mondiale. Godetevelo» presenta Serj con un lieve
sorriso sulle labbra.
Il
pubblico applaude e, quando Felix fa il suo ingresso, alcune ragazzine
strillano e si complimentano con lui per la sua bellezza.
Felix
regala un cenno di saluto a tutti e si siede su uno sgabello, imbracciando la
chitarra acustica.
Comincia
a suonare e qualche istante dopo dà il via al cantato, riuscendo subito a
catturare l’attenzione dei presenti.
Once upon
a time not so long ago
Tommy used
to work on the docks
Union'sbeen
on strike
He's down on hisluck
It'stough,
so tough
Gina works the diner all day
Working for her
man
Shebrings
home herpay
For love, for love
Shesays,
"We've gotta hold on
to whatwe'vegot
Itdoesn't
make a differenceifwe make it or not
We'vegoteachother and that's a lot
For love we'llgiveit a shot."
Whoa, we'rehalf-way there
Whoa, livin'
on a prayer
Take my
hand, we'll make it. I swear
Whoa, livin'
on a prayer
L’esibizione
è suggestiva e molto emozionante, tant’è che diverse persone scoppiano a
piangere o nascondono a fatica gli occhi lucidi.
Nell’ultimo
ritornello, quando il brano sale di tonalità, Felix si dimostra all’altezza e
riesce a raggiungere con disinvoltura anche le note più alte, seguendo i
consigli di Martha.
Infine il
pubblico esulta e lo applaude con immensa ammirazione, mentre Katie Sun lo raggiunge e lo saluta con due baci sulle guance,
complimentandosi per l’esibizione.
Felix
lascia il palco con in sottofondo ancora l’applauso del suo pubblico, e a
questo punto la presentatrice dichiara che la prima manche si è conclusa e che
è ufficialmente aperto il televoto.
Parte un
video riassuntivo delle quattro esibizioni appena avvenute e Katie Sun elenca il numero associato a ogni partecipante,
invitando il pubblico da casa a scegliere il suo preferito e ricordando che il
meno votato andrà al ballottaggio a fine puntata.
«Prima di
andare avanti, voglio sentire il parere dei nostri quattro giudici!»
John
prende la parola per primo: «Complimenti a tutti, mi sento di dire che questa
volta per i telespettatori sarà difficile scegliere. Forse agli L.A.P.D. manca
il supporto costante di un bassista, ma sono stati comunque bravi».
«È la
loro formazione, sono originali proprio per questo» ribatte subito Daron,
sentendosi colpito. «E comunque io credo che l’esibizione di Diana oggi sia
stata un po’ meno emotiva del solito» aggiunge.
«Non
litigate anche stavolta» sospira Serj, sollevando una mano per placare gli
animi. «Concordo con entrambi sugli appunti che avete fatto ai reciproci
concorrenti. Complimenti a Meredith e a te, Shavo, per l’assegnazione.»
Il
bassista annuisce con fierezza. «Anche a me è piaciuta molto Meredith. E da
bassista mi sento di concordare con John: gli L.A.P.D. con un bassista
sarebbero una vera e propria bomba! A me Diana ha emozionato molto invece… e
complimenti anche a Felix, quel brano dei Bon Jovi non è certo facile!»
La
presentatrice ringrazia i quattro giudici, poi torna a posare gli occhi sulla
platea.
«Adesso
mi sento davvero emozionata nel comunicarvi i grandissimi ospiti di questa
sera! In una puntata dedicata interamente alla storia del rock, non potevano
mancare loro, i pilastri che ancora oggi portano in giro la loro iconica
musica! Fonda Theater, voglio sentire tutti quanti applaudire e gridare, voglio
che vi alziate in piedi e accogliate con estremo calore i grandissimi Rolling
Stones!»
Nella
sala si scatena letteralmente il putiferio, e perfino i componenti dei System
paiono visibilmente emozionati e onorati: si mettono in piedi e raggiungono il
centro del palco, accogliendo personalmente Mick Jagger e compagni.
L’iconico
cantante saluta tutti con entusiasmo e pare non vedere l’ora di esibirsi.
Nonostante non sia più giovanissimo, dà sempre il meglio di sé quando si
esibisce, come un vero animale da palcoscenico che si rispetti.
Katie Sun cerca in tutti i modi di trattenere lacrime di
emozione, spostandosi in un angolo del palco e lasciando la scena ai grandi
ospiti di SOAD-Factor.
Mick si
accosta al microfono e comincia a parlare: «Per noi è un grandissimo onore trovarci
qui. Siamo molto felici e ora vogliamo sebntirvi
cantare a ritmo di rock’n’roll! Siete pronti?».
Tutti
esultano e non ci pensano due volte a rimanere in piedi, battendo le mani a
tempo non appena Charlie Watts comincia a battere sulla grancassa per dare
inizio a (I Can’tGet No) Satisfaction, uno dei più grandi
successi della band.
Il riff
di chitarra si diffonde nell’aria e il pubblico va in visibilio, mentre Mick si
agita come fosse un ragazzino e comincia a cantare.
I can'tget no satisfaction
I can'tget no satisfaction
'Cause I try
and I try and I try and I try
I can'tget no, I can'tget no
WhenI'mdrivin' in my car
And a man comes
on the radio
He'stellin'
me more and more
About some useless
information
Supposed to firemyimagination
I can'tget no
Oh no no no
Heyheyhey
That'swhat
I say
Tutti si
rendono conto che si tratta di un medley quando la canzone viene interrotta
bruscamente, per poi essere sostituita da Miss You, per somma gioia di chi ha
la fortuna di assistere all’esibizione degli Stones.
La band è
esplosiva e ogni componente dà il massimo, nonostante non si possano definire dei
giovani ragazzini pieni di energia. Eppure sembrano avere più grinta di molte
band giovani e all’apice del successo.
I'vebeen
holding out so long
I'vebeen
sleeping all alone
Lord I miss you
I'vebeenhanging on the phone
I'vebeen
sleeping all alone
I want
to kissyou
Ooohooohooohooohooohooohoooh
Ooohooohooohooohooohooohoooh
Ooohooohoooh
Ooohooohooohooohooohooohoooh
Ooohooohooohooohooohooohoooh
Ooohooohooohoooh
Una
brevissima pausa ed è il momento di Brown Sugar. L’atmosfera è calda e si
respira una buona aria, aria di divertimento che rimanda a quei tempi in cui
sesso, droga e rock’n’roll facevano da padroni nella vita di musicisti e fan
della band. Del resto i Rolling Stones sono sempre stati considerati i cattivi
del rock, sempre in conflitto con i buoni, ovvero The Beatles.
Mick è
instancabile e la sua voce risuona graffiante per tutto l’ambiente, scaldando i
cuori e le anime di chi lo ascolta. I riff di chitarra vincenti e la parte
ritmica ben amalgamata completano il quadro.
Probabilmente
molti dei presenti non si rendono neanche conto di che cosa sta succedendo di
fronte ai loro occhi.
Gold coast
slave shipbound for cotton fields
Sold in a market down in New
Orleans
Skydogslaverknowshe'sdoingalright
Hearhim
whip the women just aroundmidnight
Brown sugar how
come you taste so good?
Brown sugar just like a young girl should
Grida di
giubilo e persone che si divertono, pare di essere stati catapultati a
Woodstock, e questa sensazione si amplifica quando la band comincia a eseguire Start Me Up, un’altra delle colonne portanti
della storia del rock.
Nessuno
pare poter credere che stia succedendo davvero, che durante una qualsiasi
puntata di un qualsiasi talent show si possa assistere a un piccolo grande live
dei Rolling Stones.
Ifyou
start me up
Ifyou
start me up I'llnever stop
Ifyou
start me up
Ifyou
start me up I'llnever stop
I'vebeen
running hot
Yougot
me ticking gonna blowmy top
Ifyou
start me up
Ifyou
start me up I'llnever stop
You make a grown
man cry
Spread out the oil, the gasoline
I walksmooth, ride in a mean, mean machine
La band
continua a suonare e, dopo un emozionante assolo di Keith Richards, il medley
si conclude e nel Fonda si diffonde un baccano
impressionante, come mai prima d’ora era successo.
I
componenti dei System, rimasti in piedi a un lato del palco durante tutta
l’esibizione degli Stones, li raggiungono e stringono loro la mano, onorati di
poterli accogliere e includere in questa grande avventura.
Anche
Katie Sun si decide a tornare sul palco e riesce a
stento a salutare gli ospiti, gli occhi lucidi e l’espressione confusa e
stralunata.
I membri
dei Rolling Stones vengono acclamati ancora, finché poi Mick Jagger non prende
in mano il microfono e si rivolge al pubblico e ai partecipanti di SOAD-Factor: «Grazie perché sostenete questi giovani ragazzi e
venite qui a sentirli ogni settimana. Grazie perché noi sappiamo come ci si
sente agli inizi, e sappiamo quanto questi talenti abbiano bisogno di calore.
Cercate di essere sempre così buoni con questi ragazzi, anche quando non
faranno tutto in maniera perfetta. Okay? E voi, partecipanti, siate
competitivi, sì, ma soprattutto… divertitevi e state uniti, questa è una bella
esperienza e dovete godervela senza rancori! Complimenti ai colleghi dei System
per questa iniziativa!».
Il
clamore pare eterno, e tarda a scemare mentre gli ospiti lasciano il palco, non
prima di aver salutato più e più volte tutti gli spettatori.
Katie Sun non ha fatto la sua solita intervista, ma forse in
questo caso si è resa conto che non era necessario. Non ci sono tante cose da
chiedere a delle leggende come gli Stones, o meglio, non senza risultare banali
o scontati.
La bionda
ossigenata si riprende un attimo, poi annuncia la chiusura del televoto e
attende che le venga consegnata la busta con il responso.
La telecamera
inquadra i partecipanti che, assiepati in un angolo del palco, paiono ancora
elettrizzati per l’esibizione degli Stones e per le parole che Mick ha dedicato
loro.
Katie
riceve la busta e proclama: «Il pubblico ha deciso che il meno votato di questa
prima manche è…».
La solita
musica ansiogena si diffonde per la sala, riportando il quasi totale silenzio
in platea.
«Diana
Holt!» annuncia infine la presentatrice.
I
presenti mormorano, mentre la telecamera inquadra il viso sconcertato della
ragazza che è appena stata nominata per andare al ballottaggio.
Katie Sun si affretta a dare il via alla seconda manche, e non
perde troppo tempo prima di fare il nome del primo concorrente che si esibirà: HellGal.
John
accoglie Helena con un’espressione enigmatica.
La
ragazza entra in sala prove e gli lancia immediatamente un’occhiata
interrogativa. «Devo preoccuparmi, giudice?» chiede.
Lui
scuote lievemente il capo. «No, anzi. Non vedevo l’ora di dirti a quale canzone
ho pensato per te!»
La
giovane, con il suo solito outfit da rapper, si piazza di fronte alla figura
corpulenta del suo giudice e lo guarda dritto in faccia, incrociando le braccia
sul petto magro. «Sentiamo!»
Helena
fischia e si porta una mano al petto. «Cazzo, che roba! Non avevo mai pensato
di poter cantare qualcosa del genere…»
«Martha
ti aiuterà, non preoccuparti.»
La
giovane annuisce e solleva il pollice della mano destra. «Okay, ci provo.»
John le
lascia un breve buffetto sulla spalla e la saluta, per poi lasciar entrare la vocal coach.
Martha
sostiene Helena nel memorizzare il testo, ma ben presto passa a vedere con lei
degli aspetti più tecnici.
«Il brano
va interpretato, ma devi stare comunque attenta alla tecnica, altrimenti non
avrà l’effetto che vuoi. Il twang lo sai usare,
perciò non avrai problemi. Attenta alla nota più alta: “whoa,
take it!”, è unla bemolle. Ricordati di comprimere il suono e di non
spingerlo fuori. Pronta? Fammi sentire: “whoa, take it!”.»
Helena
esegue, e dopo aver provato diverse volte, raggiunge il risultato sperato.
Quando la
giovane si ritrova a parlare di fronte all’obbiettivo, sorride con sicurezza.
«Janis, sarai fiera di me!» esclama, per poi ridacchiare.
John presenta
la concorrente in tono pacato. «HellGal vi presenta
un brano che ha veramente segnato la storia della musica, non solo quella del
rock. Il brano di una grande donna che è scomparsa troppo presto. Godetevi la
sua esibizione.»
Il
pubblico applaude con trasporto, mentre la giovane fa il suo ingresso in scena.
Stavolta non porta i suoi soliti vestiti larghi e il cappellino verde militare,
bensì ha optato per un outfit total black con tanto
di pantaloni in pelle aderenti e giacca abbinata. Sembra quasi irriconoscibile
agli occhi di tutti, e tuttavia i presenti apprezzano questo suo momentaneo
cambio di look.
La base
parte e HellGal comincia a muoversi a tempo,
salutando con entusiasmo i presenti.
Poi
comincia a cantare e l’intero Fonda Theater rimane incantato dalla sua voce
potente e graffiante come non mai.
Oh, come on, come on, come on,
come on!
Didn't I make youfeel like youwere the only man - yeah!
An' didn't
I giveyounearlyeverythingthat a woman possibly can ?
Honey, you
know I did!
And each
time I tellmyselfthat I, well I thinkI'vehadenough,
But I'm
gonna show you, baby, that
a woman can be tough.
I wantyou to come on, come on, come on, come on and take it,
Take it!
Take anotherlittlepiece of myheartnow,
baby!
Oh, oh, break it!
Break anotherlittle bit of myheartnow, darling, yeah, yeah,
yeah.
Oh, oh, have
a!
Haveanotherlittlepiece of myheartnow,
baby,
You know yougotitifit makes youfeel good,
Oh, yes indeed.
Il
pubblico è in visibilio, letteralmente, e questo non fa che caricare
ulteriormente Helena.
Prosegue
con disinvoltura e le parole scivolano fluide fuori dalla sua bocca; canta con
una consapevolezza incredibile e pare quasi aver scritto lei il testo della
canzone.
Quando
arriva alla nota più alta e impegnativa, ma anche più d’effetto, l’atmosfera
nel teatro si fa ancora più calda e calorosa nei suoi confronti.
Alla fine
dell’esibizione, Katie Sun le salta letteralmente al
collo, abbracciandola con trasporto e facendole un sacco di complimenti, mentre
in platea c’è un baccano infernale che sembra non voler mai cessare.
La
presentatrice congeda la concorrente e, sovrastando a fatica il frastuono,
annuncia: «Le emozioni non sono finite, è giunto il momento di Peter
Fitzgerald!».
Shavo
saluta Peter e lo fa accomodare in sala prove, dove già Mike è presente, pronto
per lavorare con il ragazzo.
«Peter,
ti giochi il tutto per tutto. Sei già andato al ballottaggio due volte e questa
settimana non puoi rischiare. Con questo brano devi dare il massimo!» esordisce
il giudice, utilizzando un tono leggermente preoccupato.
Peter
lancia un’occhiata prima a lui, poi a Mike, e infine annuisce. «Ci provo. Spero
di non rischiare anche questa volta…»
Shavo gli
batte sulla spalla. «Impegnati, non pensare ad altro, concentrati solo sul
brano.»
Poi il
bassista dei System lascia la sala e Peter rimane con il vocal
coach.
Le prove
procedono con qualche difficoltà, il concorrente è spaventato e teme di non
reggere anche stavolta la competizione.
«Buttati
su questa canzone e non pensare ad altro, andrà bene! Riprova un attimo il
ritornello!» lo incoraggia Mike, senza dargli troppo tempo per formulare
cattivi pensieri.
Infine,
Peter sorride mesto di fronte alla telecamera. «Stavolta la vedo dura, ma non
mi arrenderò fino alla fine» si limita a commentare.
Shavo
annuncia l’ingresso di Peter con un’unica parola: «Ascoltatelo».
Il
ragazzo di bell’aspetto scatena subito le grida eccitate delle sue ammiratrici
e rivolge lo sguardo verso un punto ben preciso della platea, come se tra i
presenti avesse riconosciuto qualcuno. Sorride con dolcezza, poi si concentra
sul pianoforte dietro cui si è accomodato.
Comincia
la sua esecuzione e il silenzio cala improvviso in sala.
Only love can make itrain
The way the beach iskissed by the sea
Only love can make itrain
Like the sweat
of lovers layin' in the fields
Love, reigno'er me
Love, reigno'er me
Rain on me, rain
on me
L’atmosfera
è suggestiva e le ammiratrici di Peter piangono a dirotto, strappandosi i
capelli e soffiandosi il naso più e più volte.
Eppure, è
come se mancasse qualcosa all’esibizione, manca un certo tocco di magia e di
trasporto che è sempre stato tipico delle performance di Peter.
Quando il
giovane finisce di eseguire il brano, l’applauso c’è, ma non è caloroso come al
solito.
Lui si
accosta al microfono e parla, evitando che Katie Sun
possa intervenire per congedarlo: «Anche se verrò eliminato, ci tengo a
ringraziare tutti. E dedico ogni mio successo a Lucille, lei sa perché».
Dalla
platea si leva un grido stridulo che fa sobbalzare alcuni degli spettatori lì
accanto, e la telecamera inquadra una ragazzina bionda che piange forte,
stringendosi le braccia al petto.
La
presentatrice si affretta a salutare il concorrente, poi lui sorride ancora una
volta verso Lucille e lascia il palco.
«Che
meravigliosa dichiarazione d’amore! Bene, ma ora passiamo subito a PQ Killer!»
Serj
lascia entrare il ragazzo, il quale lo saluta con un cenno del capo.
«Questa
settimana dovrete cimentarvi con brani della storia del rock. Per te ho pensato
a Roadhouse Blues dei Doors. Voglio che tu ti
metta in gioco, e che ti trasformi in una versione tutta tua di Jim Morrison!»
esclama il cantante dei System.
PQ Killer
sgrana appena gli occhi e si sistema meglio il cappellino da rapper sulla
testa. «Andrà malissimo…»
«Adesso
arriva Dana e lavorerete insieme. Non essere negativo.»
«Non sono
propriamente un bravo cantante…»
Serj
scrolla le spalle. «Io sono convinto del contrario, voglio che me lo dimostri.»
Poco
dopo, Serj lascia la sala prove e il suo posto viene preso da Dana.
Durante
le prove, PQ Killer ha evidenti problemi con l’intonazione, così la vocal coach si concentra maggiormente sull’aspetto tecnico.
Alla
fine, il giovane sospira di fronte alla telecamera. «Mi sento molto insicuro,
non voglio deludere Serj… vedremo…»
Il
giudice sorride appena e dice: «Ascoltiamo cosa ci ha preparato PQ Killer.
Sappiate sempre che lui si impegna moltissimo, e questo conta per forza».
Il
pubblico accoglie con calore il ragazzo, il quale si presenta sul palco con il
suo solito abbigliamento da rapper navigato.
La base
parte e poco dopo lui comincia a cantare, mostrando i suoi evidenti problemi
con l’intonazione, i quali tuttavia si notano abbastanza poco perché Jim
Morrison non era un cantante dagli sconfinati virtuosismi.
Yeah, keepyoureyes on the road, your hand upon the wheel
Keepyoureyes on the road, your hand
upon the wheel
Yeah, we'regoin' to the Roadhouse
We're gonna have
a real
Good time
Yeah, back at
the Roadhousetheygot some bungalows
Yeah, back at
the Roadhousetheygot some bungalows
And that's
for the people
Who like to go down slow
Letitroll, baby, roll
Letitroll, baby, roll
Letitroll, baby, roll
Letitroll, all night long
Il
concorrente inserisce anche una strofa rappata,
creata da lui per l’occasione, ma la cosa non pare impressionare più di tanto i
presenti.
Alla fine
dell’esibizione, viene applaudito e qualcuno grida il suo nome con fare
eccitato, ma presto l’entusiasmo si spegne e Katie Sun
si trova un po’ in imbarazzo nel salutarlo e congedarlo.
«Ci
stiamo avviando verso la fine, mancano solo due esibizioni! È ora il turno di
Janet Stars!»
John va
incontro a Janet e le regala un piccolo abbraccio.
«Sei
pronta a lottare anche questa settimana?» le chiede.
Lei
annuisce e sorride. «Certo! Voglio dare il massimo!»
John
ricambia il sorriso, poi domanda: «Ti piacciono i Jefferson Airplane?».
Janet fa
cenno di sì con il capo. «Vuoi farmi cantare un loro pezzo?»
Alla
rossa si illumina il viso dai lineamenti da elfo. «Oh, sì!»
«Bene,
lavorerai con Martha. Mi raccomando, emozionami anche stavolta!»
Janet
attende l’arrivo della vocal coach, poi subito si
entusiasma e si getta a capofitto nelle prove. Il brano le piace e pare
calzarle a pennello.
Martha la
aiuta giusto a sistemare qualche imprecisione tecnica, ma le cose vanno
abbastanza bene.
Janet
sorride verso la telecamera e i suoi occhi chiari brillano. «Questo brano
piaceva tanto a mia madre. Te lo dedico, mamma. ovunque tu sia, spero tu sia
fiera di me.»
John pare
parecchio toccato dalle ultime parole pronunciate da Janet nel video, perciò si
limita a pronunciare il nome della sua concorrente, senza aggiungere altro.
Janet
viene accolta con un calore enorme e si dirige al centro del palco, sorridendo
con dolcezza al pubblico.
«A te,
mamma» sussurra al microfono, per poi lasciarsi avvolgere completamente dalla
musica.
When the truth isfound
To be lies
And all
the joy
Withinyoudies
Don'tyouwantsomebody to love?
Don'tyouneedsomebody to love?
Wouldn'tyou
love somebody to love?
Youbetterfindsomebody to love
Love
Qualche
lacrima sfugge al controllo della ragazza, ma lei riesce comunque a mantenere
la concentrazione e a non far tremare troppo la voce.
Si
emoziona e, alla fine, sorride tra le lacrime. Non è triste, solo emozionata e
profondamente commossa.
Katie Sun si avvicina per salutarla, ma viene anticipata
dall’accostarsi di John. Il giudice si piazza di fronte alla ragazza e la
attira in un avvolgente abbraccio.
«Mi
dispiace, non avevo idea che questa canzone ti ricordasse tua madre. Perdonami,
Janet» dice John, come se fossero solo loro due e non avessero l’attenzione di
tutti addosso.
«Non
scusarti, va bene così. Grazie per avermela fatta eseguire, mi serviva sfogarmi
un po’» replica la rossa, battendogli affettuosamente sulla schiena.
Katie Sun tossicchia imbarazzata e i due sciolgono l’abbraccio.
John torna discretamente al suo posto e la presentatrice congeda la
concorrente, mentre il pubblico applaude con calore e affetto.
«Non ci
resta che assistere all’ultima esibizione: The Millennials per voi!» esclama
trafelata la bionda ossigenata.
Daron dà
il benvenuto ai suoi ragazzi in compagnia di Mike.
«Pronti a
lavorare?» chiede loro, senza perdersi in chiacchiere.
«Certo!»
affermano Niko e Roman all’unisono.
«Perfetto.
Volete sapere cosa ho in serbo per voi?»
Orbel annuisce. «Spero di esserne
all’altezza.»
«Basta
impegnarsi, lo sai come la penso» replica il giudice. «Bene, preparate Run Like Hell dei Pink Floyd.»
Il
cantante sgrana gli occhi e fa un passo indietro. Narducci gli poggia una mano
sulla spalla come se volesse sostenerlo, mentre Alina sussurra qualche parola
rassicurante.
Oscar
rimane con le braccia conserte e fissa sfacciatamente il giudice. «Bella sfida,
grazie!» esclama con entusiasmo.
Daron
sorride e lascia la band in compagnia di Mike, il quale subito chiede ai
giovani se conoscono già il brano e, dopo aver appreso che più o meno tutti
sono in grado di suonarlo, vuole a tutti i costi che glielo facciano sentire.
Per Orbel non è facile cantare la canzone in questione, ma si
impegna molto e chiede spesso dei consigli al coach, provando più e più volte le
parti in cui trova maggiori difficoltà.
«Mi piace
quest’arrangiamento hard rock, continuate così. Roman, ricordati che stai
suonando i Pink Floyd, non gli Slayer» commenta Mike,
rivolgendosi al batterista. «E Alina, dacci dentro con i cori che Orbel ne ha bisogno!»
Quando i
ragazzi si ritrovano a commentare alla fine del video, sono tutti visibilmente
provati.
«Sembrava
più semplice» sussurra Oscar.
«Per una
volta ti do ragione» concorda Roman, tirando Alina al suo fianco e
abbracciandola stretta.
Oscar
sospira e scambia sguardi leggermente preoccupati con il resto dei colleghi.
Infine,
l’incrollabile Niko sorride raggiante ed esclama: «Ce la faremo, cazzo!».
Narducci
gli batte sulla spalla e annuisce con vigore. «Esatto!»
Daron
ridacchia, poi presenta con entusiasmo la sua band: «The Millennials crescono
di puntata in puntata, e stavolta ci presentano un classico della musica in una
versione un po’ più heavy. Sono tutti per voi!».
I sei
membri del gruppo salgono sul palco sotto lo scrosciante applauso dei presenti;
ognuno di loro si posiziona al proprio posto e imbraccia il proprio strumento.
I ragazzi
si scambiano un’occhiata complice, poi Orbel comincia
a carezzare piano la chitarra, seguito dal basso riverberante di Niko.
L’atmosfera
si fa subito psichedelica, ma poco dopo acquista una nota più aggressiva grazie
al ritmo incalzante che Roman esegue su piatti e tamburi.
Le voci
di Orbel e Alina si mischiano in una perfetta
armonizzazione, il che aiuta molto il cantante principale a non sentirsi
insicuro della sua esecuzione vocale.
Run, run,
run, run
Youbetter
make your face up in
Your favouritedisguise
With yourbutton down lips and your
Roller blindeyes
With yourempty smile
And yourhungryheart
Feel the bile rising from yourguiltypast
With yournerves in tatters
As the cockleshellshatters
And the hammers
batter
Down your
door
Youbetterrun
Narducci
abbellisce l’arrangiamento con piccole particelle eseguite al sassofono, e
Oscar rende il suono più compatto con le sue tastiere.
Alina a
un certo punto esegue un piccolo assolo con il violino, durante una pausa dal
canto.
Quando i
ragazzi concludono la performance, il pubblico è completamente rapito e in
visibilio: applaude, grida, li acclama a gran voce e produce un baccano
incredibile che si diffonde in ogni angolo del teatro.
Katie Sun, raggiante, raggiunge la band e si sofferma con una
mano sul braccio di Oscar, lasciandola scivolare casualmente lungo
l’avambraccio.
Poi
congeda i partecipanti e si prodiga ad annunciare che la seconda manche è
finita, per poi aprire ufficialmente il televoto. Il video che riassume le
cinque esibizioni balza in primo piano, mentre la voce della bionda elenca il
numero associato a ogni partecipante e i modi per poter televotare.
«Nell’attesa
che il pubblico a casa esprima la sua preferenza, chiediamo ai nostri giudici
cosa pensano di queste cinque esibizioni!» esclama la presentatrice,
rivolgendosi ai System.
Il primo
a parlare è Serj: «Trovo che Peter sia a rischio, purtroppo. So che PQ Killer
non è stato brillante, secondo me stavolta anche lui potrebbe essere a rischio
eliminazione. L’esibizione di Janet mi ha commosso molto».
A tal
proposito, interviene subito John: «Ci tengo ancora una volta a scusarmi
ufficialmente con la mia concorrente, non avevo idea di ciò che quel brano
rappresentasse per lei».
Il
pubblico esegue un discreto applauso, poi lascia ancora spazio al batterista
per esprimersi.
«Sono
d’accordo con te, Serj. HellGal e i ragazzi dei
Millennials sono andati molto bene» conclude infine John.
«Grazie, Dolmayan. Per una volta non hai criticato i miei
concorrenti» lo rimbecca subito Daron, mollandogli una gomitata.
Shavo
ridacchia. «A me sono piaciuti tutti quanti!» esclama in conclusione.
La
presentatrice, poco dopo, annuncia che il televoto è ufficialmente chiuso e
resta in attesa della busta con il responso.
In breve
la riceve e la apre con calma, estraendo il cartoncino color panna su cui
campeggia il risultato del televoto.
«Il
pubblico ha deciso che al ballottaggio con Diana Holt ci sarà…»
La
tensione è palpabile e la telecamera in breve esegue una panoramica sui
partecipanti dell’ultima manche.
Katie
resta in silenzio per quasi un minuto, poi annuncia: «PQ Killer!».
Tutti
paiono sconvolti dalla notizia, specialmente Peter. Il giovane, trasgredendo a
qualsiasi regola, si catapulta giù dal palco e corre ad abbracciare la biondina
a cui ha dedicato ogni suo successo.
I due si
scambiano un bacio appassionato e tutto il pubblico esplode in un boato
meravigliato.
Katie Sun attira nuovamente l’attenzione su di sé e strilla per
sovrastare il fracasso che si è creato: «Riapro ufficialmente il televoto! Scegliete
il vostro preferito tra Diana Holt e PQ Killer!».
Peter
viene riacciuffato da uno scimmione della security e riaccompagnato dai suoi
compagni, mentre la presentatrice chiama i due ragazzi a rischio eliminazione
al suo fianco.
«Volete
dire qualcosa al pubblico a casa?»
PQ Killer
si accosta al microfono. «Dico solo che Diana non merita di essere eliminata.
Questa è un’ingiustizia! Io ho fatto schifo oggi!».
La
ragazza sgrana gli occhi e rivolge uno sguardo stranito al rivale. «Ma che
dici?» balbetta.
Il rapper
pare irremovibile. «Dico la verità. Mi hai emozionato molto, cazzo. Non devi
andare a casa! Dio, Diana…» Si avvicina a lei e le prende le mani tra le sue.
«Sei una grande artista e puoi fare tante cose. E sei una ragazza bellissima.»
Katie Sun diventa rossa come un peperone e tenta di afferrare il
braccio di PQ Killer, ma lui la ignora e continua a fissare l’altra
concorrente.
«Cody…»
farfuglia la giovane, imbarazzata come non mai.
«Dico sul
serio. Forse non serve a niente dirlo, ma… vorrei tanto fossi la mia donna»
conclude il ragazzo, sincero come mai lo era stato prima d’ora.
Il
pubblico in sala è stupefatto, non ha neanche più il coraggio di commentare o
emettere suoni di meraviglia.
Diana
rimane immobile, gli occhi fissi in quelli di lui. «Io… devo pensarci, su due
piedi mi…»
I
presenti protestano, poi cominciano a gridare in coro: «Bacio! Bacio! Bacio!».
PQ Killer
tiene le mani strette a quelle di lei, ma non osa fare altro, forse per paura
di sbagliare qualcosa.
Infine
Diana, imbarazzata più che mai, si butta tra le sue braccia e nasconde il viso
nel suo petto.
I due si
scambiano qualche parola sottovoce che nessuno riesce a udire, anche perché gli
spettatori esplodono in grida di approvazione e applaudono talmente forte da
far quasi tremare il teatro.
Katie Sun interrompe il momento idilliaco, annunciando con fare
maldestro che è giunto il momento di chiudere il televoto e di attendere il
responso.
I due
ragazzi a rischio eliminazione si tengono stretti l’uno all’altra, ma nessuno
sa se alla fine Diana ricambia o no i sentimenti di PQ Killer, all’anagrafe
Cody.
Quando la
busta arriva, la presentatrice riesce ad attirare nuovamente l’attenzione del
pubblico su di sé e comincia a proclamare: «Il concorrente che dovrà
abbandonare la gara questa sera è…».
NOTE FINALI
Ciao a
tutti!
Intanto,
perdonatemi per il ritardo, ma questa volta ho dovuto spostare l’aggiornamento
di SOAD-Factor al 10 agosto perché non ho avuto il
tempo materiale per lavorare sul capitolo, visto che ho fatto un periodo di
assenza da casa che mi ha impedito di scrivere ^^
Comunque,
eccomi di nuovo a rompere, per vostra gioia XD
Mi sa che
quasi nessuno di voi si aspettava che i D-sharp Minor
venissero eliminati, eh?
E
stavolta chi verrà fatto fuori dal televoto?
Scegliete
tra:
-Diana Holt (che ha eseguito Still LovingYou degli Scorpions)
-PQ Killer (che ha cantato Roadhouse
Blues dei The Doors)
Pensateci
bene e inviatemi la vostra risposta per MESSAGGIO PRIVATO entro e non oltre la
mezzanotte del 9 settembre 2019. Al solito, chi azzecca otterrà 1 punto e chi
non sarà fortunato avrà 0 punti ^^
Vi sono
piaciuti i grandi ospiti di questa puntata? E che mi dite dei risvolti un po’
più “intimi” tra i vari ragazzi? Ringrazio Ale perché mi ha fatto notare che
stavo scrivendo una storia un po’ troppo impersonale, così ho cercato di dare
spazio e vari aspetti sentimentali di alcuni dei nostri partecipanti! Spero vi
sia piaciuto ^^
Grazie a
voi che partecipate sempre con entusiasmo, vi do appuntamento al mese prossimo
con un nuovo capitolo!
Prima di lasciarvi al capitolo,
era necessario che scrivessi queste note per voi.
Ebbene, vi dico fin da ora che
questo capitolo sarà dedicato agli inediti dei nostri partecipanti.
Inizialmente avevo pensato di
creare io delle canzoni – ovvero i testi oppure la descrizione
dell’arrangiamento – ma poi mi sono detta che a voi avrebbe fatto piacere
ascoltare, come al solito, dei brani durante la lettura, per capire bene che
tipo di canzone ogni concorrente ha composto.
Così mi sono messa all’opera per
cercare brani di artisti emergenti che sicuramente nessuno di voi conoscerà, in
modo che i brani risultino alle vostre orecchie come dei veri e propri inediti.
Solo Soul ne conosce alcuni, ma putroppo non posso
farci niente se siamo sorelle e ascoltiamo più o meno la stessa musica XD
Troverete canzoni di artisti
sardi, russi, toscani e, ovviamente, i The Millennials saranno gli unici ad
avere l’inedito “di proprietà”, essendo l’unica band realmente esistente, anche
se con modifiche alla formazione originale.
Trattandosi di artisti emergenti,
di molti di loro non ho trovato i testi su internet, perciò dovrete
accontentarvi, per stavolta, di ascoltare soltanto le canzoni ^^
Detto questo, vi auguro una buona
lettura e un buon ascolto, ci leggiamo nelle note finali ♥
«Mi dispiace, ma sarà Diana Holt
Ad abbandonare la gara!» annuncia Katie Sun.
La ragazza che è appena stata
eliminata si guarda attorno con fare spaesato, mentre PQ Killer pare infuriato.
Si precipita dalla presentatrice
e comincia a urlare al microfono: «Questa è un’ingiustizia, una maledetta
ingiustizia! Diana è bravissima, perché è stata eliminata? È tutto un fottuto
trucco, non è possibile!».
La bionda rimane basita, ma
subito cerca di calmare le acque: «Avanti, adesso non drammatizzare… è stata
una scelta del pubblico, calmati».
«Col cazzo!»
A questo punto interviene
qualcuno della security, perché PQ Killer si sta agitando fin troppo ed è
difficile gestire la sua crisi di rabbia.
In tutto questo, Diana rimane
immobile al centro del palco, finché Katie Sun non la
raggiunge e le posa una mano sulla spalla.
«Mi dispiace Diana, sei stata
bravissima e ci mancherai. Vuoi dire qualcosa?»
La ragazza scuote il capo e si
passa una mano sugli occhi, poi si volta e corre ad abbracciare John. Il
giudice la saluta con calore e le augura tutto il meglio per la sua vita e la
sua carriera.
Mentre Katie Sun
saluta e ringrazia il pubblico, in sottofondo si può ancora udire il frastuono
causato da PQ Killer e dalle sue proteste.
5° Live
«Buonasera a tutti e benvenuti al
quinto, attesissimo live di SOAD-Factor! Come state?
Io sono emozionata, oggi avremo una super ospite che a me piace tanto, e che
potrà sicuramente essere d’esempio per i nostri giovanissimi partecipanti! Ma
adesso non divaghiamo, e presentiamo i nostri favolosi giudici!»
Katie Sun
è raggiante, indossa un vestito color rosa shocking e delle scarpe argentate
con il tacco alto. Sembra più radiosa del solito, e il modo in cui nomina i
componenti dei System fa intendere che la serata sarà carica di elettricità.
«Oggi mi sento eccitata perché i
nostri ragazzi ci presenteranno i loro inediti! Avete capito bene, miei cari
spettatori: ognuno di loro ha scritto un brano che vi presenterà, e voi potrete
giudicare così il loro talento e le loro vere attitudini. Ricordatevi che
stasera ci sarà una doppia eliminazione e una sola manche, questo perché i
concorrenti dovranno veramente colpirvi e da otto ne resteranno soltanto sei!
Ci avviciniamo sempre più al gran finale, perciò riflettete bene prima di
decidere chi sarà il vostro preferito!»
Il pubblico rumoreggia e in
teatro si respira un’atmosfera festaiola e intrisa di curiosità.
«Entriamo subito nel vivo della
gara e diamo subito il benvenuto a The Millennials!» esclama Katie.
I ragazzi si presentano sul palco
con degli enermi sorrisi sul viso e salutano il
pubblico, sistemandosi in fretta alle loro postazioni.
«Ciao ragazzi, come state? Cosa
ci presentate oggi?» esordisce il loro giudice, un interessatissimo Daron Malakian
con indosso uno dei suoi cappelli più eleganti.
Orbel prende la parola dopo essersi schiarito la gola:
«Il nostro inedito si intitola The Imposter.
È interamente scritto da noi, speriamo vi piaccia».
Daron scuote appena il capo. «Un
vero frontman non dice mai “speriamo vi piaccia”, piuttosto “siamo
sicuri che vi piacerà”. Okay?»
Il ragazzo avvampa e annuisce
senza aggiungere altro, puntando lo sguardo sulla sua chitarra.
«Daron cerca sempre di mettere in
difficoltà chiunque, scusatelo. Vi ascoltiamo volentieri» interviene John,
mollando una gomitata al collega.
Il pubblico esegue un caloroso
applauso, poi cala il silenzio e dopo qualche istante i sei cominciano a suonare,
dopo un’intro di batteria di Roman.
Il brano dalle sonorità reggae è
molto ben ritmato, i ragazzi sono in armonia e suonano rilassati; Orbel canta con disinvoltura, e per la prima volta pare
sciogliersi un po’ sul palco. La sua voce presenta diverse imrpecisioni,
ma la band nel complesso sembra soddisfare il pubblico.
Quest’ultimo, infatti, esplode in
un boato d’approvazione non appena i ragazzi terminano l’esecuzione
dell’inedito, e gli applausi sono calorosi e prolungati.
Katie Sun
torna al centro del palco e invita i componenti della band a raggiungerla.
«Adesso ascoltiamo cosa ne pensano i giudici! Stavolta vi tocca sentire subito
le loro impressioni!» cinguetta.
Il primo a esprimersi è Serj. «Il
brano funziona ed è carino, ma ho sentito molte imprecisioni nel cantato.
Comunque c’è del potenziale.»
«Concordo su tutta la linea.
Aggiungo solo dei complimenti per Roman: bravo, noto che sei addirittura
migliorato da quando sei qui» dice John, sorridendo appena al giovane
batterista.
Roman sgrana gli occhi e ricambia
il sorriso, stringendo la mano di Alina come se cercasse un po’ di sostegno.
«Io vi adoro, siete stati
bravissimi! Le imprecisioni ci sono, ma nessuno è perfetto!» esclama Shavo
entusiasta.
Daron rivolge un’occhiata ai suoi
ragazzi e non riesce a trattenere un sorriso soddisfatto. «Avete spaccato e il
brano è bellissimo! Sono fiero di voi!»
«Grazie a tutti» replica Orbel.
Infine, mentre il pubblico
applaude ancora, Katie Sun li saluta e li congeda,
per poi annunciare l’ingresso sul palco di Janet Stars.
La rossa zampetta fino al centro
del palco, esegue un inchino in direzione del pubblico, poi si accomoda dietro
il pianoforte e sorride in direzione dei giudici.
«Ciao Janet» la saluta John.
«Parlaci del tuo inedito.»
«Certo! Si chiama Blue Eyed
Soul e non parla di me, perché io ho gli occhi verdi. Parla di mia
madre.»
«Va benissimo, ti ascoltiamo»
replica il batterista in tono pacato.
Janet sospira appena, poi parla
al microfono: «Questo brano è molto importante per me».
Dopodiché comincia a suonare il
pianoforte, e dopo quattro battute comincia a cantare. La sua voce trema
appena, ma l’esibizione è carica di impatto emotivo e di sentimento.
La giovane pare estraniarsi
completamente dal mondo che la circonda, e il pubblico risulta essere incantato
dalle note che lei infila una dietro l’altra con estrema naturalezza.
Il silenzio è quasi assoluto,
solo la sua voce vibrante e i singhiozzi delle persone che si sono commosse fin
da subito fanno breccia all’interno del Fonda Theater.
La giovane si mostra molto
precisa nel cantato, ma la cosa che sembra colpire maggiormente è la sua
incredibile capacità interpretativa.
Alla fine del brano tutti sono in
visibilio e in lacrime, il calore che si espande dal pubblico è incredibile e
la canzone di Janet sembra aver colpito nel segno.
Katie Sun
raggiunge la concorrente e le regala un breve abbraccio, poi richiede ai
giudici un parere sull’esibizione appena avvenuta.
«Una canzone molto toccante,
Janet. Mi hai fatto piangere» dice Shavo, tirando su con il naso.
«Grazie» mormora lei felice.
«Questo è il tipico caso in cui
l’interpretazione gioca un ruolo fondamentale. E tu hai fatto breccia nel cuore
di tutti. Brava» concorda Serj.
«Non posso che concordare con i
miei colleghi. Il brano ha un suo perché e si nota che è sentito» commenta
Daron.
John annuisce, gli occhi appena
umidi. «Janet, non ho parole. Sono orgoglioso di te, sapevo che avresti fatto
un’esibizione fenomenale.»
«Grazie, grazie a tutti!» esclama
la concorrente, mentre il pubblico applaude ancora. «Sono felice di non avervi
deluso» conclude, per poi salutare e lasciare il palco.
Katie Sun
sorride a trentadue denti. «Oggi sarà davvero arduo decidere chi eliminare, io
non ci riuscirei mai… ma non perdiamo tempo e chiamiamo qui sul palco Peter
Fitzgerald!»
Dal pubblico si leva un grido
all’unisono, capeggiato dalle voci femminili che pronunciano il nome del
ragazzo con enfasi e trasporto. Qualcuna, come al solito, si complimenta per la
bellezza di Peter e scoppia a piangere per l’emozione di trovarselo di fronte,
a pochi metri di distanza.
«Peter, hai molte ammiratrici»
commenta Shavo, ridacchiando nell’udire il coro di donzelle che muoiono dietro
al suo concorrente.
«A quanto pare…»
«Parlaci del tuo inedito» lo
incoraggia Shavo.
Il giovane annuisce. «Si intitola
Trust ed è un
brano che sento profondamente mio. Lo suonerò con la chitarra e spero che
arrivi dritto al cuore di chi mi ascolta» spiega, scatenando i bollori delle
ragazze in platea.
«Sentiamo» dice Daron,
incrociando le braccia al petto, mentre Shavo sorride incoraggiante al suo
concorrente.
Peter si siede e imbraccia la
chitarra acustica; sorride al pubblico, poi comincia a muovere sapientemente le
mani sullo strumento.
È indubbiamente bravo e ha
scritto un inedito capace di far scorrere lacrime a fiumi, specialmente tra le
sue più affezionate ammiratrici.
La musica è malinconica ma ha una
nota di speranza, una contraddizione che colpisce nel segno.
La voce del ragazzo è
coinvolgente e colma di emozioni, e lui stesso pare sentirsi profondamente
preso dalle note che sta eseguendo.
Infine Peter conclude la
performance e il pubblico esplode in un caloroso applauso, facendo sentire
tutto il proprio entusiasmo al concorrente.
La presentatrice si avvicina e lo
saluta con due baci sulle guance, indugiando un po’ più a lungo con le mani
sulle sue braccia. «Sono rimasta colpita da te, la canzone è bellissima» gli
dice.
«Grazie mille, volevo
emozionarvi, era proprio questo che volevo» ammette lui.
«Ora sentiamo cosa pensano i
giudici» miagola la bionda, voltandosi verso i componenti dei System senza
scostare una delle mani dalla spalla di Peter.
«Un brano toccante, anche il
testo è interessante. Sei indubbiamente bravo, ma ciò che vorrei sentire da te
è più energia» commenta Serj.
«Anche io pensavo alla stessa
cosa. Mi piacerebbe sentirti su un brano più dinamico ed energico» conviene
John, annuendo appena.
«A me piace perché è piena di
sentimento. Avete visto quante persone hanno pianto? Questo è quello che
conta!» li contraddice Daron.
«Non abbiamo certo detto che non
ci è piaciuto, cerca di capire quello che ascolti, Malakian» lo rimbecca John.
Shavo solleva le mani in segno di
resa. «Io dico solo una cosa: è stato strepitoso, complimenti!» esclama
entusiasta, ponendo fine al nascente battibecco tra chitarrista e batterista.
«Grazie mille, è gratificante
ricevere anche delle crtiche costruttive.»
Katie Sun
si allontana a fatica dal ragazzo, permettendogli infine di salutare il suo
pubblico e di lasciare il palco.
«La quarta esibizione vedrà come
protagonista l’appena scampato all’eliminazione PQ Killer! Evidentemente il
pubblico era curioso di sentire il suo inedito!» annuncia la bionda.
Il pubblico accoglie con calore
anche il rapper, e lui si precipita immediatamente a bordo palco per salutare
il pubblico.
«Mio caro, cosa significa per te
portarci questo inedito?» lo interroga Serj, intrecciando le dita sotto il
mento.
Il rapper si sistema meglio il
cappellino dalla visiera piatta e sospira. «È un tema sociale che mi piace
trattare, per non lasciarlo nell’ombra. Refugees
è una canzone attuale, che rappresenta ciò che penso su tante cose» spiega con
tono fermo e sicuro.
Tutti applaudono con calore.
«È coraggioso da parte tua. Ora
siamo ancora più curiosi» afferma Serj, per poi annuire appena e lasciare
spazio al ragazzo.
La base parte, e subito dopo il
giovane rapper comincia la sua esecuzione. È energico e dalle sue parole
traspare la rabbia che prova nei confronti di ingiustizie e iniquità.
Si agita sul palco, grida la sua
disapprovazione e riesce a far sì che gli occhi di tutti siano incollati su
ogni suo singolo movimento.
La canzone è un misto tra rap e
dancehall, le rime si incastrano sapientemente e ogni parola è al suo posto.
PQ Killer chiede la
partecipazione del pubblico, fa battere loro le mani e si dona completamente in
pasto a chi lo ascolta, calandosi perfettamente nel ruolo del rapper,
indubbiamente la sua comfort zone.
Infine si sente travolgere dagli
applausi e dalle grida entusiaste dei presenti, e qualcuno pronuncia il suo
nome e fischia per mostrargli ancora più entusiasmo.
Katie Sun
lo raggiunge e gli stringe la mano. «Cavoli, che energia! Sei curioso di sapere
cosa pensano i giudici?»
«Certo, non vedo l’ora!»
Daron prende la parola per primo.
«PQ Killer, hai rischiato di essere eliminato e ti sei salvato. Come ha detto
Katie prima, il pubblico voleva sentire il tuo inedito. Ed eccolo qua. È forte,
chiaro e indice della tua personalità. Sicuramente sai cosa vuoi e lo dimostri
con questa canzone.»
«Certamente è così. Ma non vorrei
che questo fosse limitante in un contesto come questo. Io vorrei proprio
sentirti cantare, e quando è successo le cose non sono andate molto bene» si fa
avanti John, esprimendo i suoi dubbi.
«Ha le idee chiare, non credo che
questo sia un difetto» lo rimbrotta Daron, protendendosi leggermente verso il
collega.
«Però è limitante» replica John
con calma.
«Io sono d’accordo con John.
Comunque il ritmo è buono e le rime ottime, bravo, l’inedito funziona» si
esprime Serj.
Shavo ha gli occhi luminosi e
colmi di orgoglio. «A discapito di tutto, io sono fiero di te, fratello! Adoro
la tua canzone, sono certo che abbia un sacco di potenziale!»
«Grazie a tutti, volevo solo dire
che io amo rappare, non pretendo di essere un grande
cantante» si difende come può il ragazzo.
«Il compito dei giudici è darti
dei consigli, non te la prendere. Sei stato bravo,
tranquillo» interviene la presentatrice, mentre il pubblico applaude ancora per
lui.
PQ Killer saluta tutti e, prima
di lasciare il palco, sorprende i presenti afferrando il microfono dalle mani
di Katie Sun. Se lo porta accanto alla bocca e si
schiarisce la gola. «Diana, mi manchi tantissimo. Se riuscirò ad andare avanti,
lo farò grazie alla forza che i miei sentimenti per te mi danno.»
Tutti sono basiti e gli occhi
della bionda sono profondamente allucinati.
«Va bene, va bene… adesso andiamo
avanti, grazie per il contributo!» si affretta a tagliare corto la
presentatrice, per poi proseguire: «Sentiamo ora l’inedito degli L.A.P.D.!».
La band sale sul palco e Brianna è chiaramente carica, non riesce quasi a star ferma
e ne approfitta subito per gironzolare per il palco e salutare chiunque le
capiti a tiro.
«Ciao ragazzi! Cosa ci proponete
oggi?» li interpella Daron, sorridendo.
«Il nostro pezzo si chiama War Cry
e il testo l’ho scritto io, mentre al resto ci hanno pensato Sarah e Michael.
Anche Scott ci ha messo del suo» racconta la cantante.
«Non vedo l’ora di ascoltarlo!»
esclama il giudice, per poi fare un cenno ai ragazzi per invitarli a
cominciare.
I quattro si scambiano delle
occhiate complici, poi Sarah stacca il tempo con le bacchette e il brano ha
inizio.
Ha un forte impatto rock e la
band riesce a riversare in musica tutta l’energia che la contraddistingue.
La voce di Brianna
è energica e graffiante, tutto il suo estro fuoriesce dal microfono e inonda il
pubblico. Michael esegue riff di chitarra accattivanti e Scott sa come non far
sentire la mancanza di un bassista in formazione. Sarah è concentrata ma si
diverte, sorride ogni tanto e gioca con le sue bacchette, dimostrando
scioltezza e capacità ritmiche.
L’esibizione si dimostra
coinvolgente e divertente sia dal punto di vista della band che da quello del
pubblico, che infine esplode in un applauso fortissimo e si alza per regalare
una standing ovation ai quattro giovani musicisti.
Katie Sun
saltella accanto ai ragazzi e li saluta tutti con enormi sorrisi e sguardi
ammirati, per poi invitarli ad ascoltare il parere dei giudici.
«Devo dire che questa performance
è stata fantastica, non ci sono altri termini che posso utilizzare. Stavolta
non andrò contro al vostro giudice.» John sorride appena e annuisce per dare
ancora più valore alle sue parole.
«Oh, quale miracolo!» ironizza
Daron, lanciando al batterista un’occhiata in tralice.
«È merito di questi ragazzi se il
mio parere è più che positivo.»
«Anche io ho adorato questa
canzone e il vostro modo di interpretarla, si nota che siete nel vostro
elemento e che siete capaci di un’energia unica. Complimenti!»
«Serj mi ha tolto le parole di
bocca, volevo dire esattamente la stessa cosa: siete nel vostro elemento e
avete portato fuori un inedito che avrà sicuramente un enorme successo!»
afferma Shavo, sorridendo radioso ai quattro musicisti.
«Sono piacevolmente colpito da
voi, sul serio. Spero che anche il pubblico a casa abbia capito quanto siete
bravi!» conclude Daron.
Gli L.A.P.D. ringraziano e
salutano giudici e pubblico, per poi lasciare il palco con fare allegro,
scambiandosi leggere spinte ed esclamazioni entusiaste.
«Wow, dopo questa bella botta di
energia, vediamo cosa ci regala un’altra ragazza che certamente sa come tenere
un palcoscenico! Un forte applauso a HellGal!»
annuncia Katie Sun, mentre i presenti esplodono di
gioia ed entusiasmo.
La ragazza corre al centro del
palco e saluta il suo pubblico con estrosi cenni delle braccia e occhiate
ammiccanti e riconoscenti.
«Helena, cosa ci proponi?» la
interroga John, curioso di sapere qualcosa sull’inedito della sua concorrente.
«Beh, non ho scritto un brano
impegnato come altri dei miei colleghi, ma voglio che chi mi ascolta si diverta
e muova il culo su un brano ballabile! Pull Up è adatto
a una festa, ma anche a un concerto e a una serata sulla spiaggia. È tutto ciò
che si potrebbe desiderare per quattro salti in pista, ovunque ci si trovi!»
«Allora facci ballare!» strepita
Shavo, che tra tutti pare il più entusiasta.
«Okay, man! Siete pronti a fare
casino con me?» grida la ragazza dentro il microfono, cominciando a molleggiare
sulle ginocchia non appena la base esplode in sala.
Quando comincia a cantare, è
chiaro a tutti che il brano sarà travolgente e pieno di pathos.
HellGal è energica, tumultuosa, infuoca l’atmosfera e
richiama l’attenzione dei presenti, premurandosi di coinvolgerli in ogni
singolo istante.
Sul ritornello, Helena chiede il
supporto dei presenti e fa cantare a loro “pull up, pull up” e “reload, reload”, e a metà canzone
il teatro si è trasformato in una sorta di bizzarra discoteca: tutti sono in
piedi, cantano, ballano e si divertono.
Anche i giudici sono visibilmente
entusiasti e quando la giovane conclude, il baccano che invade ogni angolo
della sala è tale da rendere difficile a Katie Sun
l’interazione con la concorrente.
La presentatrice riesce a
riportare un minimo di calma dopo aver rivolto diversi cenni al pubblico, per
poi complimentarsi con Helena.
«Sei stata pazzesca, hai buttato
giù questo posto! Sono certa che anche i giudici la pensano come me, non è vero
ragazzi?»
Daron è impressionato e si
esibisce in un applauso che riaccende la miccia anche tra il pubblico. «Che
bomba! Non voglio fare previsioni, ma secondo me concorri con i miei ragazzi
per la finalissima!» esclama.
«Io ti adoro, sei pazzesca! Fammi
un autografo, baby!» sghignazza Shavo, sollevando entrambi i pollici in segno
di approvazione.
«Volentieri, man!» esclama lei
entusiasta.
«Davvero fenomenale, non posso
che concordare con i miei colleghi. Bravissima!» si complimenta Serj,
rivolgendo a Helena un enorme e incoraggiante sorriso.
«Sono senza parole, non c’è
nient’altro da aggiungere. Andrai in finale, me lo sento!» dice infine John.
La ragazza ringrazia e saluta
tutti con sorrisi e baci lanciati a distanza, per poi lasciare il palco di
corsa, accompagnata dal calore dirompente del suo pubblico.
«Stasera sarà difficile
eliminarne uno, figuriamoci due… ma andiamo avanti! Diamo il benvenuto a
un’altra leonessa da palcoscenico: Meredith!»
Shavo si inorgoglisce subito nel
vedere la sua concorrente che sale sul palco. La ragazza si mostra sempre umile
e tranquilla, nonostante sia sempre pronta a scatenare un putiferio con la sua
voce.
«Meredith, raccontaci qualcosa
sul tuo inedito» la incita il bassista dei System, osservandola con
ammirazione.
«Beh, Where
The JourneyEnds mi
rappresenta, stilisticamente parlando. Mi permette di far sentire la mia voce,
anche se il testo non l’ho scritto io, ma una mia cara amica che vive in Russia
e a cui mando un enorme bacio! Valentina, non potrò mai ringraziarti abbastanza
per questo! E ringrazio anche i membri della sua band per l’arrangiamento
musicale che sentirete nella base. Spero di poter trovare anche io un gruppo
con cui poter fare di questa musica, ne sento il bisogno.»
Tutti applaudono, e nella sala
c’è un’atmosfera elettrica. Shavo annuisce soddisfatto e attende in silenzio
che la base parta e Meredith cominci a cantare.
Il brano fin da subito mostra una
forte impronta metal, e subito l’intera sala si carica di energia allo stato
puro.
Meredith è abbigliata con abiti
semplici e a guardarla sembra una ragazza semplice e un poco anonima, ma quando
la sua voce esplode nel microfono, i presenti rimangono impressionati e
letteralmente a bocca aperta.
Si destreggia con maestria tra
timbri puliti e scream aggressivi, riesce a imprimere
tutta se stessa in ogni singola parola che canta, e
non sembra neanche che quel testo non le appartenga.
Si dimena sul palco e si prende
tutto lo spazio di cui ha bisogno, cantanto con energia
e senza sosta. I passaggi sono precisi, le melodie naturali e niente di
meccanico appare nella sua interpretazione.
Quando infine il brano si
conclude, il teatro è carico di adrenalina e i presenti, un po’ intontiti e
strabiliati, si ritrovano ad alzarsi in piedi per la seconda standing ovation
della serata.
Katie Sun
è in visibilio e abbraccia di slancio la concorrente, travolgendola con un
fiume di entusiasmo e sdolcinati complimenti.
«A voi è piaciuta, giudici?»
chiede poi, rivolta ai membri dei System.
«Wow, direi che dopo Helena non
abbiamo avuto modo di riprenderci. Un brano degno di nota, metal e tagliente.
Grande interpretazione e ottimo mordente. Brava!» commenta John, protendendosi
un poco in avanti sul tavolo dei giudici.
«Grazie» mormora timidamente
Meredith, portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
«Concordo, questa volta hai
davvero spaccato! Shavo, hai in squadra una bomba a orologeria, sarà arduo
decretare il vincitore del nostro talent…» commenta Daron, sorridendo soddisfatto
alla ragazza.
«Lo so, infatti sono
contentissimo! Sei stata divina, non so come dirti che ti adoro! Dio, dammi un
abbraccio!» Shavo balza in piedi e corre incontro alla sua concorrente,
stritolandola per un po’ tra le braccia.
Lei ride e ricambia, picchiettandogli
imbarazzata sulla schiena. «Grazie, mi fai piangere…» farfuglia, per poi tirare
su col naso e sciogliere discretamente la stretta.
Mentre Shavo torna al suo posto,
Serj ridacchia. «Direi che siamo tutti d’accordo nell’affermare che sei un vero
talento. Complimenti!»
«Hai visto? Hai ricevuto dei
pareri più che positivi! Ci vediamo dopo, va bene?» conclude Katie Sun.
La ragazza ringrazia ancora, poi
saluta con un enorme sorriso e si dilegua.
«Siamo giunti all’ultima
esibizione di questa sera! Manca solo Felix Morgan, facciamogli un applauso!»
strepita la bionda.
Il pubblico, ancora carico per la
performance precedente, produce un rumore assordante e accoglie con gioia
l’ultimo concorrente.
Serj solleva una mano per
ottenere il silenzio e in breve nella sala non si sente che un leggero
chiacchiericcio.
«Ciao Felix, dicci qualcosa sul
tuo inedito» esordisce il cantante dei System.
«È un brano reggae, un pezzo
positivo e che parla dell’importanza di essere sempre se stessi e di guardare
alla vita con la speranza nel cuore. The Only
Way è il racconto di quello che sono diventato, grazie all’aiuto di
persone magnifiche e al supporto della musica, l’unica amica che non mi ha mai
abbandonato.»
In sala esplode un altro forte
applauso, e qualche ragazza grida forte il nome del suo beniamino.
«Bene, sono curioso di
ascoltarti» replica il giudice.
Nella sala cala il silenzio, poi
la base parte e Felix mostra un’espressione radiosa e rilassata, mentre sta di
fronte all’asta e muove appena i fianchi a tempo.
Non si muove per il palco, non
corre come alcuni degli altri ragazzi, ma sembra che gli occhi di tutti siano
completamente catturati dalla sua voce e dalle sue movenze fluide e calibrate.
Non è uno che ama strafare, ma
questo non toglie niente alla sua interpetazione.
Il brano è allegro e trascinante,
diversi dei presenti si alzano per muoversi a tempo e battere le mani nei
momenti in cui lo strumentale si fa meno presente.
Felix ondeggia di fronte al microfono,
gli occhi socchiusi e i dreadlocks ad accarezzargli la schiena.
Le ragazze sono in delirio,
piangono e al secondo ritornello cantano con lui come se già conoscessero la
canzone da una vita.
L’esibizione è molto buona,
nonostante qualche imprecisione da parte del concorrente.
Infine il tutto si conclude con
una serie di ringraziamenti che sciolgono il cuore a tutti.
Katie Sun
ha gli occhi lucidi e si getta quasi addosso al ragazzo, stampandogli sulle
guance due enormi baci. «Che emozione! Bravo Felix!» cinguetta.
Dal pubblico si leva un grido
acuto e stridente, poi una ragazza si mette in piedi e grida: «Giù le mani dal
mio Felix!».
Concorrente e presentatrice
sgranano gli occhi e avvampano, rivolgendo un’occhiata stranita verso la
ragazzina che ha appena parlato.
Il pubblico rumoreggia e infine
un altro paio di ragazze riescono a far accomodare nuovamente la fan sfegatata
di Felix, così in sala torna un certo ordine e la presentatrice può chiedere il
parere ai giudici.
«Vedo che anche il tuo ragazzo ha
caterve di ammiratrici» commenta Shavo, ammiccando in direzione di Serj.
Il cantante sorride e strizza
l’occhio al collega, ma nessuno sa che cosa questo gesto significhi.
«Comunque sei stato molto bravo e
la canzone è bella, positiva, ha un bel messaggio» prosegue il bassista.
«Concordo, mi è piaciuta molto.
C’è da lavorare sull’intenazione, in alcuni punti non
sei stato preciso, però hai interpretato bene ed è stato un piacere sentirti e
vederti così dentro la musica. Ti muovevi senza strafare ed eri coinvolto,
credo che questo sia il tuo genere» interviene John con calma.
«Non essere così pignolo, è stato
bravo» replica Daron.
«Però John ha ragione: le
imprecisioni ci sono, ma non tolgono niente al tuo lavoro. Sei stato molto
bravo, mi hai reso orgoglioso» conclude Serj, allargando appena le braccia.
Felix annuisce e avvampa un poco.
«Vi ringrazio, farò tesoro di ogni consiglio.»
Katie Sun,
ancora imbarazzata per l’intervento della ragazzina di poco prima, saluta
rapidamente Felix ed evita accuratamente di toccarlo.
«Adesso non mi resta che
dichiarare ufficialmente aperto il televoto! Ricordate bene che i due ragazzi
meno votati saranno eliminati, non ci saranno sconti. Gli inediti servivano
proprio per testare l’impatto dei concorrenti sul pubblico, questa è una serata
molto importante per i partecipanti!»
Parte un video riassuntivo delle
otto esibizioni, durante il quale la presentatrice elenca i numeri abbinati a
ogni concorrente e le modalità da utilizzare per il televoto.
«E ora, mentre il pubblico a casa
fa sentire la sua voce, diamo il benvenuto all’ospite speciale di questa sera!
Lei è giovanissima ed è una cantautrice di talento, è quanto di più vicino ai
concorrenti di questo talent. Ha studiato e si è impegnata per emergere, e questa
sera è qui per presentarci il suo ultimo singolo Learn
To Live! Fate un applauso fortissimo a Alice Merton!»
Il pubblico accoglie con estrema
gioia la cantante, la quale si presenta sul palco con un sorriso dolce e
radioso, le labbra carnose dipinte di rosso e gli occhi leggermente truccati e
colmi di emozione.
«Ciao a tutti!» urla al
microfono, per poi voltarsi verso i membri dei System e salutare anche loro con
cenni e sorrisi.
La base del brano parte e tutti
battono le mani a tempo, perché conoscono la canzone e sono piuttosto
entusiasti di assistere all’esibizione.
La cantante passeggia sul palco e
canta con disinvoltura, mostrando tutte le sue abilità. Durante il ritornello
si muove a tempo e balla, sorridendo quando può al suo pubblico.
They’vegotfire
WellI’vegotlightningbolts
Theykeephunting
Trying to killmyhope
And everywhere I go
I seethem
in the corner of myeye
Shoutingthatit’s over
ShoutingthatI’d stop the fight
Can somebodytell me how to win the fight?
Can somebodytell me is the fear inside?
I wannalearnhow to live without the consequences
I wannalearnhow to live without the consequences
Oohoohooh
Il pubblico canta con lei e
quando il brano finisce, si verifica la terza standing ovation della serata;
sul volto di tutti i presenti c’è un enorme sorriso e la voglia di ascoltare
ancora la voce particolare e magica di Alice Merton.
Katie Sun
la raggiunge e le dà due baci sulle guance, per poi sorriderle sorniona. «Alice,
è un vero piacere averti con noi! Come stai?»
«Sto benissimo ed è un onore
essere stata invitata! Siete un pubblico stupendo!»
Tutti gridano e la acclamano,
finché Katie non riesce a proseguire con la sua intervista.
«Dimmi un po’… il tuo album si
intitola Mint. Quali sono gli argomenti di cui
hai voluto parlare?»
Alice sorride ancora e si porta
una mano sul fianco. «Beh, alcune canzoni parlano di crescita e dei lunghi
viaggi che sto facendo. Altre ancora raccontano le difficoltà che incontri
quando devi dimostrare a tutti quanto vali» spiega la giovane cantautrice.
«Capisco, è un messaggio
bellissimo… specialmente per i concorrenti del nostro talent! Cosa ti senti di
consigliare a questi ragazzi che come te cercano di affermarsi?»
«Studiate tanto e impegnatevi,
siate voi stessi ed esprimetevi con la musica. Se parlate al pubblico con il
cuore, le persone vi ascolteranno e vi accoglieranno nelle loro vite con
naturalezza!»
In sala si scatena un altro boato
d’approvazione e tutti pronunciano all’unisono il nome dell’artista che ancora
sorride gioviale dal palco.
«È una cosa bellissima e concordo
con te! Beh, grazie per essere stata qui, spero che i nostri ragazzi facciano
tesoro dei tuoi consigli! Buona fortuna per il tour e… andate tutti a un
concerto di Alice, è favolosa!» cinguetta la presentatrice, per poi salutare e
congedare l’ospite.
«È arrivato il momento di
chiudere il televoto e scoprire che cosa ha deciso il pubblico da casa! I
nostri giudici si sono espressi, perciò non perdiamo tempo! Stop al televoto da
questo momento!»
Mentre Katie Sun
attende la busta con il responso, ricorda a tutti che i due concorrenti meno
votati verranno eliminati, che questa è una fase molto importante e delicata
per la gara e che rimarranno solo sei partecipanti a concorrere per la finale.
Quando riceve la busta, la apre e
si prepara a leggerla.
La telecamera inquadra a uno a
uno i cantanti e le band, tutti completamente consumati dalla tensione. In
genere a combattere a fine puntata erano soltanto in due, mentre stavolta sono
tutti a rischio e non riescono a tranquillizzarsi.
Meredith piange sommessamente
abbracciata a Janet, Peter si mordicchia nervosamente un’unghia, Felix se ne
sta immobile con lo sguardo perso nel vuoto; PQ Killer non fa che togliersi e
rimettersi il cappellino, HellGal saltella sul posto
e tiene lo sguardo fisso sulla presentatrice. I ragazzi degli L.A.P.D. sono
abbracciati e cercano di tranquillizzarsi a vicenda, regalandosi pacche sulla
schiena e sorrisi tirati; per contro, Orbel e
compagni sono visibilmente tesi e non si sfiorano neanche, fatta eccezione per
la consolidata coppia formata da Roman e Alina, che si stringono forte la mano
e si guardano negli occhi per confortarsi.
La musica ansiogena imperversa
nella sala e la tensione è palpabile.
«Il pubblico a casa ha deciso
che…»
NOTE
FINALI
Carissimi lettori/partecipanti!
Ecco qui l’odisseico capitolo
dedicato agli inediti di SOAD-Factor!
Dei brani scelti ne ho già
parlato all’inizio del capitolo, perciò direi di passare ad altro.
Ringrazio il mio amico Frenzthedreamer per avermi aiutato a cercare dei gruppi che
fossero abbastanza emergenti, in particolare per la band Fallcie
che ho assegnato a Meredith. Lui è un asso in queste cose :D
Poi… le informazioni che Alice
Merton ha dato a proposito del contenuto del suo album le ho estrapolate da una
sua dichiarazione trovata su internet ^^
Per il resto… che ne pensate
dell’eliminazione di Diana? A me dispiace tantissimo, ma sappiamo tutti che a
questi talent ne può sopravvivere soltanto uno, eheheheh
^^”
Che ve ne pare degli inediti? Per
caso conoscevate qualcuna di queste canzoni o sono stata brava a trovare le più
sconosciute del mondo? XD
Passando alla parte “burocratica”…
Ebbene, con questo capitolo si torna
un po’ alle origini, al tempo degli Home Visit!
Quindi, ricapitolando, dovete
inviarmi i due nomi di coloro che pensate che saranno eliminati tra:
-The Millennials
-Janet Stars
-Peter Fitzgerald
-PQ Killer
-L.A.P.D.
-HellGal
-Meredith
-Felix Morgan
Inviatemi tutto per MESSAGGIO
PRIVATO entro e non oltre la mezzanotte del 9 ottobre 2019. Ogni risposta
esatta varrà 0,5 punti per un totale di 1.
Mi pare di aver detto tutto, e
spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento! Come dico
sempre, lavorare su questa storia non è semplice e mi ruba un po’ di tempo, ma
è stimolante e divertente, e sapere che partecipate in così tanti mi scalda il
cuore e lo riempie di gioia *-*
«Il primo concorrente eliminato è
Felix Morgan!» esclama Katie Sun, voltandosi a
guardare in direzione del ragazzo dai lunghi dreadlocks.
Il pubblico rumoreggia e protesta
indignato, come se non fosse d’accordo con questa decisione.
«Vi prego, i telespettatori hanno
deciso e noi dobbiamo rispettare questa scelta. Felix, vieni qui, vuoi dire
qualcosa?» chiede distaccata la presentatrice, come se si avesse paura di
mostrarsi troppo aperta nei confronti del giovane.
«Non me lo aspettavo, però va
bene così. È stata una bella esperienza e non avrei mai creduto di arrivare
fino a questo punto. Avrei voluto avere più tempo per dimostrare quanto valgo,
ma ormai è finita» commenta il ragazzo, passandosi una mano tra i capelli.
Katie annuisce e riporta lo sguardo
sul foglio che tiene di fronte agli occhi. «Sappiamo che oggi c’è una doppia
eliminazione, quindi… il secondo concorrente che dovrà tornare a casa è…»
La tensione aumenta di nuovo.
«The Millennials!» conclude la
bionda.
Il pubblico è basito, grida e si
lamenta, mentre i sei ragazzi si scambiano occhiate perplesse e piuttosto
sorprese.
«Ragazzi, prego, raggiungetemi»
li invita Katie Sun. «Come vi sentite?»
«Come dovremmo sentirci?» sbotta
Oscar, incrociando le braccia al petto.
«Sta’ calmo» mormora Niko,
appoggiandogli una mano sulla spalla.
«Beh, non era ancora il nostro
momento!» esclama Roman, facendo un passo avanti.
«Il pubblico la pensa
diversamente» osserva la presentatrice.
«Oh, al diavolo!» sbraita il
batterista, mentre Alina cerca di tranquillizzarlo.
«Ragazzi» interviene Daron,
mettendosi in piedi e raggiungendo il centro del palco. «Non prendetela così,
fate tesoro di questa esperienza e andate avanti a testa alta. Avete tante
potenzialità, dovete solo migliorare certi aspetti tecnici. D’accordo? Siete
stati grandi e io sono orgoglioso di voi!»
I componenti della band salutano
con calore il loro giudice, mentre Katie Sun conclude
con le battute finali della puntata.
6° Live
«Buonasera a tutti e benvenuti al
sesto live di SOAD-Factor!» esordisce Katie Sun, mentre il pubblico applaude e si scalda eccitato.
«Facciamo un enorme applauso ai
nostri quattro giudici!» prosegue la bionda, per poi nominare a uno a uno i
membri dei System.
I quattro sono visibilmente
rilassati e sorridenti, salutano con calore i presenti e la presentatrice.
«Questa sera i sei concorrenti
rimasti in gara ci presenteranno dei brani che hanno scelto da soli! Questa è
la serata dedicata alle autoassegnazioni!» annuncia
la bionda con entusiasmo. «Siete pronti per accoglierli?»
Il pubblico grida con entusiasmo,
batte le mani e fatica a stare fermo sulle poltroncine.
«Ormai la tensione si fa sentire,
l’asticella è molto alta! Perciò siate calorosi e fatevi sentire durante tutto
il live, anche perché oggi ci saranno degli ospiti eccezionali! Bene: oggi
avremo due manche, ciascuna con tre concorrenti. Diamo subito il via alla prima
manche!»
Dopo l’ennesimo applauso del
pubblico, Katie Sun annuncia che la prima manche avrà
inizio con HellGal.
La ragazza, abbigliata con
vestiti larghi e un cappellino dalla visiera piatta color amaranto, zampetta
verso il centro del palco e saluta con calore il suo pubblico e i giudici.
«Cosa hai deciso di portare
oggi?» domanda il batterista, intrecciando le dita sotto il mento.
Lei sorride. «Ho deciso di
portare Fitness
di Lizzo.»
Il pubblico esplode in un grido
di entusiasmo.
«Wow!» commenta Shavo, dando di
gomito al collega.
«Perché hai fatto questa scelta?»
indaga ancora John.
Helena allarga il sorriso. «Beh,
Lizzo è una figa. Lei riesce a portare fuori un groove
pazzesco, adoro come riesce a cantare e rappare senza
problemi. È uno dei miei modelli, vorrei veramente diventare come lei. Certo,
voglio creare una mia personalità, ma se fossi figa almeno la metà di lei
potrei anche morire felice!»
I giudici ridono divertiti,
seguiti a ruota dal pubblico.
«Bene. Cosa significa per te
questa canzone?»
«Beh, John. Significa la
perfezione.»
«D’accordo, allora facci sentire
e conquista il pubblico!» la incita il suo giudice.
Lei annuisce e attende che la
base parta. Quando la musica si diffonde per il teatro, Helena si cala
perfettamente nel ruolo della rapper navigata. Si muove per tutto il palco, ha
una presenza scenica impressionante e cattura completamente l’attenzione su di
sé.
Inizia a cantare ed è subito
chiaro che il brano da lei scelto le si addice, le scivola addosso e la avvolge
come fosse un meraviglioso abito cucito su misura per lei.
Independent, athletic
I beensweating, doingcalisthenics
Bootyvicious,
mind yo business
I beenworking, working on my fitness
I'vebeen
lifting heavy metal
Seethisass? Ain't no rental
Take it
down low like just stretching
Pick it
back up like I'mflexing
Woo, trynagetit, working
on my fitness
ThinkabouthowI'm gonna feelwhen I step up on the catwalk
ThinkabouthowI'm gonna feelwhen I gotthatassthatdon't stop
Thatassthatdon't stop, thatassdon't
stop
And thinkabouthowI'm gonna feelwhen I take itall off
La sua voce è potente, riesce a
interpretare egregiamente la canzone e a fare suo ogni termine che pronuncia.
Le parole sono chiare e limpide, arrivano dritte in faccia come pugni.
Quando la canzone finisce, Helena
salta a bordo palco e si inchina con riconoscenza al pubblico, gridando e
ringraziando tutti.
La prima standing ovation della
serata avviene proprio in quel momento, i presenti sono in visibilio e non
fanno che battere le mani e ripetere il nome della concorrente.
Katie Sun
raggiunge la giovane e la abbraccia di slancio. «Caspita, sei stata fantastica!
Sentiamo cos’hanno da dire i giudici, va bene?»
«Sono pronta alle critiche!»
Il primo a parlare è Daron.
«Quali critiche, Helena? Sei stata fenomenale, sono senza parole. Un po’
invidio John perché vorrei averti nel mio team!» esclama.
Shavo ha gli occhi che gli
brillano. «Cristo, io ti adoro! Ti giuro che hai spaccato!»
«Bravissima, tecnica
ineccepibile, il testo è stato scandito molto bene e la tua energia ha inondato
questo teatro. Complimenti» dice la sua Serj, sorridendole.
«Grazie, mi fate arrossire!» si
schernisce la giovane, non riuscendo a smettere di sorridere.
«Abbiamo cominciato con il botto,
vedo» commenta John entusiasta. «Brava, mi rendi sempre fiero di te!»
«Grazie davvero, ci ho messo
impegno e sono contenta che questo vi sia arrivato!»
Katie Sun
la saluta, mentre il pubblico ancora la acclama.
«Adesso fate un bel po’ di casino
per Peter Fitzgerald!» strilla la bionda.
Non appena il pubblico femminile
apprende chi sta salendo sul palco, dà letteralmente di matto. Molte ragazze,
come al solito, scoppiano a piangere e vorrebbero arrampicarsi sulla
piattaforma in legno per raggiungere quel giovane tanto bello e talentuoso.
«Ciao Peter! Come va? Il tuo
inedito sta riscuotendo molto successo nelle più grandi piattaforme di
streaming e su ITunes! Complimenti!» dice Shavo, facendo l’occhiolino al suo
concorrente.
«Ehi! Già, sono molto felice di
questo, fa sempre piacere sapere di arrivare al cuore delle persone.»
Le ragazze tra il pubblico
strillano e lo chiamano per nome, gli occhi lucidi e le labbra sorridenti.
«Tu riesci sempre a conquistare
chi ti ascolta» commenta Serj.
«Cosa significa per te? Perché
l’hai scelta?» domanda ancora il suo giudice.
«Perché credo nell’amore, credo che
possa superare tutte le barriere e vincere tutte le guerre. Me lo ha insegnato
mio nonno Patrick, lui adorava Elton John. E questa sera canterò pensando a
lui.»
Il pubblico esplode in un altro
applauso incoraggiante e pieno d’affetto.
«Capisco. Tuo nonno sarebbe fiero
di te, Peter» dice Shavo, che già ha gli occhi lucidi e la voce un poco rotta.
«Lo spero tanto.»
Il ragazzo si siede dietro il
pianoforte e, non appena ottiene un po’ di silenzio, comincia a suonare.
La sua voce trema, è intrisa di
emozioni e sembra colpire il pubblico, come accade ogni volta che sale sul
palco.
Without love I wouldn'tbelieve
In anythingthatlives and breathes
Without love I'dhave no anger
I wouldn'tbelieve in the right to
stand here
Without love I wouldn'tbelieve
I couldn'tbelieve in you
And I wouldn'tbelieve in me
Without love
I believe
in love
I believe
in love
I believe
in love
Il ragazzo socchiude gli occhi e
si lascia completamente trasportare dalla musica che le sue stesse dita
producono, mentre attorno a lui i presenti ascoltano in silenzio, emettendo
soltanto dei singhiozzi o dei sospiri colmi di ammirazione.
Peter è in una dimensione tutta
sua, come se suonasse soltanto per se stesso, come se la sua voce temesse di
uscire e disturbare chi lo circonda.
Quando conclude, l’applauso del
pubblico è inaspettatamente tiepido, come se tutti avessero paura di spezzare
l’atmosfera che si è creata.
«Peter, hai emozionato tutti!»
esclama Katie Sun, raggiungendolo con un enorme
sorriso stampato sul viso. Lo saluta con un breve abbraccio, mentre dalla
platea si leva qualche fischio di disapprovazione.
«Grazie, ho fatto del mio meglio»
farfuglia lui, scostandosi gentilmente dalla presentatrice.
«Ascoltiamo cosa ne pensano i
nostri giudici!»
John è il primo a parlare.
«Sicuramente tuo nonno sarebbe molto fiero di te. Ho un appunto da farti, però:
secondo me dovresti pensare di più al pubblico, sollevare lo sguardo e
rivolgere delle occhiate ai tuoi ascoltatori. Altrimenti, a lungo andare, chi
ti ascolta potrebbe sentirsi in più.»
«Io canto e suono prima di tutto
per me stesso» ribatte Peter perplesso.
Daron interviene: «Certo, ma è da
ipocriti parlare in questo modo. Ognuno di noi suona per se stesso, perché lo
fa stare bene. Ma non si partecipa a un talent se si vuole far musica solo per
piacere personale. Io credo che la musica sia condivisione, Peter, come tutta
l’arte».
Il pubblico emette un oh
di sorpresa, mentre occhiate di fuoco raggiungono il chitarrista dei System.
Peter sta per ribattere, ma Serj
solleva la mano. «I miei colleghi non hanno tutti i torti, io sono d’accordo.
Sicuramente sei un bravo performer, ma dovresti essere più comunicativo con il
tuo pubblico, tutto qui.»
Shavo sorride a Peter. «Fai
tesoro di questi consigli, non prendertela. Da esperienze come queste si
imparano tante cose. Complimenti, in ogni caso mi sei piaciuto.»
«Va bene, grazie» conclude Peter,
per poi salutare il pubblico con un cenno e scendere dal palco.
«Beh, Peter è stato un po’
bacchettato, ma dobbiamo capire che ormai i partecipanti sono rimasti soltanto
in sei e la tensione è alle stelle! Bene, diamo il benvenuto all’ultimo
concorrente della prima manche: PQ Killer!» annuncia Katie Sun.
Il rapper entra in sala con aria
tranquilla e saluta con un cenno i presenti.
«Ciao ragazzo, come va? Cosa ci
fai sentire oggi?» esordisce Serj.
PQ Killer sorride. «Ehi! Tiro
avanti, grazie. Oggi ho pensato di portare un brano che va abbastanza fuori dai
miei soliti standard.»
I giudici si scambiano occhiate
perplesse e incuriosite.
Dalla platea si leva un boato
eccitato, tutti quanti sono piuttosto sorpresi di questa scelta.
«Sul serio?» ride John, poggiando
i palmi delle mani sul tavolo dei giudici.
«Non vedo l’ora di sentirti, che
roba!» si fa avanti Daron, lanciando un’occhiata fugace al batterista seduto
alla sua destra.
«Che scelta coraggiosa! Perché
vuoi puntare su questo brano?» domanda Serj.
PQ Killer giocherella con la
catena a maglie larghe che gli pende dal collo. «Beh, innanzitutto mi piacciono
le sfide e voglio mettermi alla prova con qualcosa di diverso. Poi, sono
cresciuto ascoltando metal, anche se poi ho trovato la mia massima espressione
nel rap. I Disturbed sono uno dei miei gruppi
preferiti, io e il mio gemello Max li ascoltavamo sempre quando eravamo alle
scuole medie. Eravamo emarginati a quei tempi, potevamo contare soltanto l’uno
sull’altro.»
«Capisco» commenta Serj.
«Sapete, Max soffriva di disturbi
alimentari, era obeso. Tutti lo prendevano in giro, di conseguenza anche io ero
uno sfigato perché sono suo fratello e lo difendevo.»
«È tutto okay adesso?» si informa
cauto Shavo, strofinandosi gli occhi.
PQ Killer sorride apertamente.
«Certo! Sono qui per cantare e per divertirmi!»
«Allora vai!» lo incoraggia il
suo giudice, mettendosi comodo per godersi al meglio l’esibizione.
La base parte e il rapper si
muove per il palco, incitando il pubblico a cantare se conosce la canzone.
Si sta divertendo, è palese, come
se volesse sbattere in faccia a tutti che lui e il suo gemello hanno superato
ogni tipo di discriminazione e hanno ripreso in mano la propria vita.
Canta con rabbia e, nonostante ci
siano evidenti problemi con l’intonazione, si cala talmente bene nel suo ruolo
ed è talmente energico che i presenti sembrano non notare le imperfezioni
tecniche.
You walk
on like a woman in suffering
Won'tevenbothernow to tell me why
You come alone, lettingall of ussavor the moment
Leaving me brokenanother time
You come on like a bloodstained hurricane
Leave me alone, let me be this time
You carry
on like a holy man pushingredemption
I don'twant to mention, the reason I know
That I amstricken and can'tlet you go
When the heartiscold, there's no hope, and we know
That I amcrippled by allthatyou'vedone
Into the abysswill I run
PQ Killer è un animale da
palcoscenico, cattura completamente l’attenzione su di sé, nonostante sia
chiaro che non possiede una grande tecnica a livello canoro.
Quando conclude la sua
esibizione, Katie Sun lo raggiunge e lo saluta con
calore, per poi rivolgersi ai giudici e richiedere la loro opinione.
«PQ Killer, tu sai che mi piaci
molto, ma forse stavolta non hai scelto un brano del tutto adatto a te. Non
prendertela però» dice Shavo, rivolgendogli un’occhiata un po’ malinconica.
«Shavo ha ragione, mi dispiace
doverlo ammettere» concorda Daron.
«Non volevo deludervi» replica il
ragazzo, chinando il capo.
«Non ci hai deluso, il pubblico
ti adora e sicuramente sei stato molto comunicativo!» lo rassicura John con un
lieve sorriso.
«C’è da dire che cantare come
David Draiman non è affatto semplice, perciò apprezzo
il tuo coraggio. Ma vorrei chiedere a qualcun altro cosa pensa della tua
performance.» Serj usa un tono enigmatico e cospiratorio.
PQ Killer sgrana gli occhi e si
guarda attorno spaesato, pensando che forse il suo giudice vuole sapere cosa
pensa la presentatrice, che però è momentaneamente scomparsa.
Le luci si abbassano di colpo e
il pubblico si agita in platea, altrettanto incuriosito e leggermente
spaventato.
Poco dopo sul palco fanno il loro
ingresso quattro figure maschili, completamente vestite di nero.
Tutti rimangono sbigottiti quando
riconoscono per primo David Draiman, il cantante dei Disturbed, per poi rendersi conto che con lui ci sono anche
gli altri membri della band.
Il rapper si porta le mani a
coprire il viso e comincia a scuotere il capo. «Cazzo, non ci credo, non è
possibile…» continua a farfugliare, mentre i quattro membri dei System si
alzano per salutare i colleghi appena entrati.
«Ciao fratelli!» strilla Shavo,
battendo sulle spalle di tutti e quattro.
«È un vero piacere essere qui!»
esclama David, sorridendo a tutti e salutando il pubblico con grandi cenni.
Serj raggiunge PQ Killer e lo
afferra gentilmente per un braccio, trascinandolo a salutare gli ospiti.
Proprio in quel momento, accorre
anche Katie Sun che si affretta a urlare: «Fate un
applauso enorme ai Disturbed, gli eccezionali ospiti
di questa sera!».
Il pubblico è già in visibilio, in
sala c’è un baccano infernale ed è difficile distinguere ciò che sta
succedendo.
Quando il rumore si attenua un
poco, Katie Sun appoggia una mano sulla spalla di PQ
Killer e sorride a trentadue denti. «Cody, sei felice di trovarti di fronte ai
tuoi miti di quando eri un ragazzino?» chiede melliflua, indirizzando
un’occhiata penetrante a John Moyer, il bassista dei Disturbed, il quale è un bel ragazzo con i dreadlocks e un
viso piuttosto attraente.
Il rapper si scrolla di dosso la
mano della presentatrice e si stringe più vicino a Serj, imbarazzato al punto
da non riuscire a proferire parola.
«Ragazzi, che ne pensate
dell’esibizione di PQ Killer?» chiede il cantante dei System.
David abbraccia calorosamente il
suo amico, poi sorride radioso al giovane concorrente. «Sei stato bravissimo,
mi sono commosso» ammette.
Il ragazzo avvampa violentemente
e sgrana gli occhi, stringendo la mano che David gli tende. «G-grazie…»
farfuglia.
«Non importa se ti hanno detto
che ci sono stati degli errori. Che cos’è la tecnica senza l’interpretazione?»
lo rassicura ancora il cantante dei Disturbed.
Katie Sun
si intromette e comincia a parlare: «Che momento commovente! I Disturbed sono qui per suonarci un medley dei quattro
singoli estratti dal loro ultimo album Evolution.
Fate un po’ di rumore per questi meravigliosi artisti! Prima però dichiaro
ufficialmente aperto il televoto!».
Il pubblico si esalta, mentre PQ
Killer e i componenti dei System sono costretti a lasciare il palco agli ospiti
della serata; quasi nessuno ascolta Katie Sun che
sciorina i vari metodi con cui votare e i codici abbinati a ogni concorrente.
La band originaria di Chicago si
prepara a cominciare a suonare e in sala cala il silenzio.
Il primo brano è Are You Ready,
energico e primo pezzo dell’album. David e compagni suonano con energia e molti
dei presenti cantano con loro e si divertono, lasciandosi coinvolgere dal sound
inconfondibile della band.
Dopo il primo ritornello, i
ragazzi attaccano con The
Best OnesLie,
terzo singolo estratto dal disco. Un altro brano coinvolgente che rimanda al
tipico suono del gruppo, dove tutti ci danno dentro e David può mettere in luce
le sue doti vocali in maniera aggressiva e coinvolgente.
Il terzo brano è No More, quarto
singolo di Evolution. Il pubblico si lascia
coinvolgere, cantando con la band e gustandosi uno spettacolo pieno di
vibrazioni ed emozioni.
Ma il momento più struggente e
intenso si verifica quando i Disturbed si calmano
all’improvviso e attaccano con le prime note di A Reason
To Fight, il secondo singolo estratto dal
loro ultimo lavoro, un brano su cui David vuole dire qualcosa di importante.
Prima di cominciare a cantare,
infatti, si schiarisce la gola e con estrema emozione parla al microfono: «Se
conoscete qualcuno che sta lottando contro la dipendenza da droga o alcol, o
che potrebbe pensare di togliersi la vita a causa della depressione, non
esitate ad aiutarlo. Perché c’è sempre una ragione per lottare».
Tutti applaudono calorosamente e
molti si commuovono; anche la voce di David, quando comincia a cantare, trema
appena ed è rotta per le emozioni intense che sta provando.
Don'tletit take your soul
Look at me, take control
We'regoing to fightthis war
Thisisnothingworthdying for
Are you ready to begin
Thisis a battlethatwe are gonna win
Whenyou'reaching for
the fire and begging for your sin
Whenthere'snothingleft inside, there'sstill a reason
When the demonthat's
inside you is ready to begin
And itfeels
like it's a battlethat you willneverwin
Whenyou'reaching for
the fire and begging for your sin
Whenthere'snothingleft inside, there'sstill a reason to fight
I'll be yourreason to fight
Give you a reason to fight
Alla fine del brano, tutti stanno
piangendo e anche gli occhi del cantante sono appannati di lacrime. Sorride a
tutti, poi conclude la performance con la consueta frase con cui i Disturbed mettono fine a ogni loro concerto: «Sayour name with usnow, together,
mybrothers, mysisters, myblood: we are Disturbed! We are?».
Il pubblico risponde: «Disturbed!».
«Weall are?» prosegue David.
«Disturbed!»
In sala l’atmosfera è veramente
calda e colma di commozione, e quando Katie Sun sale
sul palco per raggiungere gli ospiti, anche lei trattiene a stento le lacrime.
«Grazie ragazzi, avete commosso tutti quanti. Siete stati unici, i vostri show
sono sempre emozionantissimi!» esordisce, passando una mano sul braccio del
bassista.
David e compagni salutano ancora
il pubblico e la presentatrice, poi si accostano ai membri dei System per
congedarsi anche da loro; solo dopo che sono scesi dal palco, Katie Sun si rende conto che non è riuscita a fare loro
un’intervista.
Sorridendo imbarazzata, annuncia
che è arrivato il momento di chiudere il televoto; attende che le venga
consegnata la busta con il responso e aspetta che in sala ci sia abbastanza
silenzio per poter parlare.
«Il pubblico ha deciso che il
primo artista a rischio eliminazione è…»
PQ Killer, Peter e HellGal vengono inquadrati, ognuno di loro sta per i fatti
suoi e cerca di scongiurare la tensione a modo suo: chi giocherella con le
proprie dita, chi si mordicchia il labbro inferiore, chi resta impassibile.
«Peter Fitzgerald!» esclama la
bionda. «Peter, andrai al ballottaggio con il meno votato della seconda
manche.»
Le ragazze in sala protestano e
strillano indignate, mentre la presentatrice annuncia che è il momento di
proseguire con la gara, introducendo Janet Stars.
La giovane dai capelli rossi sale
timidamente sul palco e saluta tutti con sorrisi infiniti e un piccolo inchino
in direzione dei giudici.
«Ciao piccola, cosa ci canti
stasera?» la interpella John.
«Ho scelto Unfaithful
di Rihanna. È una canzone che ultimamente sto ascoltando moltissimo e che
rispecchia i miei profondi sensi di colpa.»
John inarca un sopracciglio.
«In che senso?» chiede Daron.
Janet avvampa e si porta una mano
al petto. «Io… beh, da quando sono qui, ho conosciuto una persona e tra noi è
nato qualcosa di speciale» ammette in completo imbarazzo.
Shavo sorride. «Non c’è niente di
male!» la rassicura.
«È che a casa ho un ragazzo»
conclude Janet, lasciando tutti a bocca aperta.
«Janet, non siamo qui per giudicare
le tue scelte, stai tranquilla. Vogliamo sentirti cantare» interviene Serj,
l’unico che a quanto pare è in grado di dire qualcosa.
Lei china il capo e si dirige
verso il pianoforte posto al centro del palco, prendendo posto sullo sgabello e
nascondendo quasi il viso alla vista di tutti.
«Volevo solo dire ad Alejandro
che mi dispiace» sussurra la rossa, per poi cominciare a suonare.
Il pubblico è indeciso sulla
reazione da attuare, ma momentaneamente opta per un silenzio colmo di
perplessità.
Non appena Janet comincia a
cantare, la sua voce è rotta e trasuda emozioni contrastanti: colpevolezza,
malinconia, risentimento, disgusto… tutto condensato in un cantato preciso e
struggente.
Story of my
life
Searching for the right
But itkeepsavoiding me
Sorrow in my
soul
'Cause itseemsthatwrong
Really loves my
company
He's more than
a man
And thisis more than love
The reasonthat the skyis blue
The clouds are rolling in
BecauseI'mgoneagain
And to him
I just can't be true
And I know that
he knowsI'munfaithful
And itkillshim inside
To know that
I am happy with some otherguy
I can seehimdying
I don'twanna do thisanymore
I don'twanna be the reasonwhy
Every time I walk
out the door
I seehim die a little more inside
I don'twannahurthimanymore
I don'twanna take awayhis life
I don'twanna be...
A murderer
All’inizio della seconda strofa,
la giovane piange, le sue guance sono rigate di lacrime e la sua voce un poco
ne risente, ma questo non fa che rendere ancora più intensa la performance.
Alla fine la commozione è
generale, come fosse un proseguimento di quella avvenuta per l’ultimo brano dei
Disturbed. Janet non si muove da dietro il
pianoforte, Katie Sun è costretta a raggiungerla e a
chinarsi su di lei per tentare di tranquillizzarla.
A interrompere la presentatrice
arriva un ragazzo alto e magro, vestito con abiti larghi e che porta sulla
testa un cappellino al contrario. Si accovaccia accanto a Janet, spintonando
Katie Sun, e la abbraccia con trasporto,
sussurrandole qualcosa all’orecchio.
Il pubblico rimane scioccato e
rumoreggia, mentre i giudici si scambiano occhiate interrogative e la
presentatrice si fa viola per l’imbarazzo.
«Michael?» lo chiama Daron.
Il chitarrista degli L.A.P.D.
solleva appena il capo in direzione del suo giudice, poi torna a concentrarsi
sulla rossa. La aiuta ad alzarsi e se la stringe al petto. Janet sembra
veramente piccola e fragile in confronto a lui, che la supera in altezza di
almeno venti centimetri.
«Giudici, prego, se volete…»
«Grazie, Katie. Non credo ci sia
molto da dire, sei stata in grado di riempire questo posto di angoscia, è come
se tutti noi avessimo vissuto il tuo tormento interiore» dice Serj pacato.
John annuisce e preferisce non
aprir bocca, voltandosi a guardare Daron.
Il chitarrista sospira e si
massaggia il mento. «Janet, mi hai steso. Non trovo altre parole.»
Shavo piange come un bambino e si
tiene la testa tra le mani, mentre Daron gli batte sulla schiena e tenta di
calmarlo.
«Credo…» La presentatrice
deglutisce e lancia un’occhiata a Janet e Michael. «Credo che sia tutto. Potete
andare, e ora passiamo a Meredith!»
Janet e Michael lasciano il palco
e poco dopo la nuova concorrente fa il suo ingresso, beccandosi un caloroso
applauso dal pubblico.
«Shavo, ce la fai?» sussurra Daron,
scambiando un’occhiata con John e Serj.
Il bassista annuisce e si pulisce
gli occhi con un fazzoletto misteriosamente comparso dal nulla. «Meredith,
tesoro, scusami. Cosa ci porti stasera?» chiede con voce ancora un poco
tremante.
«Non preoccuparti. Sono qui per
cantare Do NotDisturb degli Halestorm.»
Un boato d’approvazione si leva
dal pubblico e l’atmosfera sembra farsi subito calda e più leggera.
«Wow, che pezzo. Come mai questa
scelta?» si incuriosisce Daron.
Meredith sorride enigmatica.
«Diciamo che non mi va di dire esattamente il motivo, lascio a voi
l’interpretazione in base al testo di questa canzone.»
Tutti sono sorpresi, ma i giudici
non insistono e Shavo le fa cenno di prepararsi per l’esibizione.
Meredith indossa abiti semplici
ed è una ragazza acqua e sapone, ma quando inizia a cantare sembra sprigionare
un’energia che non pare far parte di lei.
Si muove sul palco, è energica e
la sua tecnica è impeccabile; ma la cosa che sorprende e conquista è il suo
modo di interpretare il brano: è sensuale, allusiva, lancia sguardi lascivi che
nessuno prima d’ora l’aveva mai visto fare, perché quando è sul palco si
trasforma completamente.
Let's take ourclothes off
I wanna
show you myhidden tattoo
Thatnobodyevergets to seebut you do
Oh baby let
me taste ya, shake ya, tie you up and break ya
'Cause I'vebeen alone, left on myown for too
long
Oh damn,
too long, too long, too long, I say come on now
I'm on the very
top floor room 1334
There's a king
size bed butwe can do it on the floor
Turn yourcellphone off, leave a sign on the door
Thatsays
"Do notdisturb"
And if
I were you I'dbringyour girlfriend too
Two isbetterthan one, threeisbetterthantwo
Leave a sign
on the door, the whole night through
Thatsays
"Do notdisturb",
"Do notdisturb"
Meredith conclude la sua
esibizione con un acuto che fa tremare tutto il Fonda Theater; in questo
momento avviene la seconda standing ovation della serata, il pubblico è letteralmente
impazzito e acclama a gran voce Meredith.
Katie Sun
raggiunge la concorrente. «Wow, cavoli! Ma che hai fatto? Sei stata magica!»
«Grazie, beh, grazie davvero!»
esclama la giovane.
«Giudici, che ne pensate?» chiede
la presentatrice, rivolgendosi ai membri dei System.
Daron ridacchia e lancia a
Meredith un’occhiata maliziosa. «Posso dire solo una cosa: il tuo ragazzo
dev’essere proprio fortunato!»
Tutti scoppiano a ridere, mentre
John gli molla una ponderosa gomitata sulle costole. «Che idiota» borbotta.
«In realtà non si tratta di un
ragazzo…»
Dalla platea si levano grida di
giubilo e fischi acuti.
Shavo strabuzza gli occhi. «Wow!»
«Ma non siamo qui per parlare
dell’orientamento sessuale di questa ragazza, cari colleghi» taglia corto Serj
in tono fermo. «L’esibizione è stata impeccabile, hai trasmesso sensualità e
sei stata precisa. Bravissima.»
«Concordo, complimenti!» gli fa
eco John.
«Io ti adoro, non c’è storia!»
conclude Shavo entusiasta.
Katie Sun
congeda Meredith mentre il pubblico ancora ripete con foga il suo nome.
«Continuate a fare casino perché
adesso arrivano gli L.A.P.D.!» strilla la bionda.
Brianna, seguita dai suoi compagni di band, fa il suo
ingresso in scena e saluta con un grido tutti i presenti.
«Siete i miei unici
sopravvissuti! Oggi dovete stupirmi e farmi uscire di testa, okay?» esordisce
Daron, sporgendosi in avanti e appoggiando gli avambracci sul banco dei
giudici.
La cantante della band sorride
spavalda. «Che ne dici di un pezzo dei Faith No More?»
In sala si scatena un putiferio
infernale e Daron solleva le braccia al cielo, scoppiando a ridere. «Solo voi
potevate portar fuori un’idea del genere!»
«Interessante. Che brano
suonate?» si incuriosisce John.
«Ora sono parecchio curioso»
ammette Serj, preparandosi a godersi la performance.
«Spaccate tutto, cazzo!» esclama
Daron, stravaccandosi sulla poltrona con fare estasiato.
I ragazzi della band si scambiano
un’occhiata complice, mentre il pubblico si limita a un tenue chiacchiericcio.
Michael è il primo a cominciare a
suonare, partendo con la chitarra. Dopodiché anche Sarah entra con la batteria,
seguita da Dj Scott XX che si adopera per coprire la parte di basso.
Quando Brianna,
molleggiando sulle ginocchia, comincia ad abbaiare al microfono, il pubblico si
esalta ancora di più e batte le mani a tempo con il rullante di Sarah.
My box is
full
And mymouthis full
And my
life is full
And nowmymemory's full
In howmany ways and words
Can you saynothing
Millions of ways and words
To saynothing
What'd I say?
I'mempty.
I bought
the thing
I taught
the thing
And I fought
the thing
Theysaidit'snormal
But they're
keeping me dumb and hot
You'remissingsomething
Keeping me dumb
and hot
You must be missingsomething
Keeping me dumb
and hot
What'd I say?
I'mempty.
And I'msendingit back to you
Brianna riesce sapientemente a calibrare la sua voce,
esplodendo in uno scream sulla fine e spettinando
completamente i presenti.
Il brano ha un fortissimo impatto
energico e coinvolge completamente chiunque all’interno del Fonda Theater.
Quando i ragazzi concludono, la
terza standing ovation della serata avviene in maniera del tutto naturale,
anche da parte dei quattro giudici.
«Ragazzi, avete fatto i fuochi
d’artificio!» strepita la presentatrice, raggiungendo la band al centro del
palco.
Shavo prende la parola ancor prima
che la bionda possa interpellare lui e i suoi colleghi. «Cazzo, che bomba!
Sapevo che avreste buttato giù questo posto!»
«Caspita, siete stati fenomenali»
concorda John ammirato, puntando lo sguardo su Sarah. «Bravissima Sarah, hai
tenuto in piedi la parte ritmica in una maniera impressionante.»
I membri della band continuano a
ringraziare i giudici e il pubblico che ancora li
osanna.
«Non vi abbiamo chiesto perché
avete scelto questa canzone» dice Serj.
Brianna scoppia a ridere. «Beh, c’è anche bisogno di
specificare che Mike Patton è un genio e che questo pezzo ci diverte un sacco?
Suonarlo dal vivo è orgasmico!»
Katie Sun
impallidisce e cerca di intervenire, ma Daron prende la parola: «Pazzeschi, vi
amo. Grazie, stasera vi siete superati».
La bionda infine congeda la band
e, rivolgendosi al pubblico, apre ufficialmente il televoto.
Mentre il pubblico da casa vota,
parte un video che riassume le sei esibizioni svoltesi durante la serata; Katie
Sun sproloquia sull’importanza di pensare bene a chi
votare, perché ormai il tempo sta per scadere e la gara è sempre più tesa: solo
i migliori possono continuare a lottare per vincere SOAD-Factor.
«Chiudo ufficialmente il televoto
e invito i tre concorrenti a raggiungermi sul palco!»
Janet, Meredith e gli L.A.P.D.
entrano in sala e si assiepano accanto alla presentatrice, che nel frattempo
riceve la busta con il responso.
Janet e Michael sono uno vicino
all’altra e si scambiano occhiate fugaci.
«Il pubblico ha deciso che il
secondo concorrente a rischio eliminazione è…»
La solita musica ansiogena permea
l’aria e Michael non riesce a fare a meno di stringere la mano di Janet, mentre
il resto dei ragazzi rimangono immobili e si guardano terrorizzati. Brianna, Meredith e Sarah si stringono in un abbraccio e
sussurrano tra loro, Scott invece sta con le mani in tasca e lo sguardo perso
nel vuoto.
«Janet Stars! Janet, tu e Peter
ora andrete al ballottaggio.»
Peter raggiunge il centro del
palco, mentre il resto dei partecipanti esce a eccezione della ragazza dai
capelli rossi. Il pubblico è confuso e protesta, ma rimane abbastanza discreto.
«Stasera però c’è una novità»
annuncia Katie misteriosa.
Tutti la fissano sconcertati,
pendono letteralmente dalle sue labbra.
La bionda si volta verso i membri
dei System. «Saranno i giudici a decidere chi dovrà essere eliminato tra voi
due» conclude.
NOTE
FINALI
Ehilà, miei carissimi
lettori/partecipanti!
Come state?
Eheheheheh, oggi ho fatto capitare un sacco di robe… ^^”
Ma su questo attendo i vostri
commenti nelle recensioni, se vi va di dirmi cosa ne pensate! Ma ricordate
sempre che chi è iscritto alla sfida non è obbligato a recensire sempre, questo
non dimenticatelo mai! Fatelo solo se vi fa piacere ;)
La competizione si fa sempre più
accesa e calda, così come anche i rapporti tra i partecipanti! :D
Prima di passare alla burocrazia
del caso: avete notato che in questo capitolo Daron e John hanno smesso di
battibeccare come al solito? Chi ha letto la mia storia Behind
The Scenes sa il perché, eheheheh! E chi non l’ha
letta e volesse recuperare è ovviamente il benvenuto *_*
Ma torniamo seri!
Stavolta saranno i giudici a
decidere chi eliminare, perciò provate a entrare nella mente dei quattro membri
dei System e ditemi chi secondo voi verrà eliminato tra:
-Peter Fitzgerald
-Janet Stars
Ditemi il vostro nome per
MESSAGGIO PRIVATO entro e non oltre il 9 novembre 2019. Chi indovinerà otterrà
1 punto.
Ultima precisazione, poi vi
mollo: ciò che ho scritto in corsivo alla fine dell’esibizione dei Disturbed, ovvero «Sayour name with usnow, together, mybrothers, mysisters, myblood: we are Disturbed!
We are Disturbed! Weall are Disturbed!»
è ciò che realmente David Draiman dice alla fine di
ogni live! Ve lo assicuro perché ci sono stata, oddio, che meraviglia *_*
Okay, basta, vi do appuntamento
al mese prossimo e grazie ancora per esserci sempre ♥
«Prego, John, esprimi il tuo
voto» dice Katie Sun in tono ovvio.
Il batterista si sporge in avanti
e osserva Janet e Peter, poi prende la parola: «Peter, credo tu sia migliorato
molto dall’inizio, ma tu capirai che per ovvie ragioni devo eliminarti e
salvare la concorrente della mia squadra».
Il giovane annuisce, mentre il
pubblico femminile si indigna.
«Bene, Shavo?» prosegue la
presentatrice.
Il bassista sospira. «Io adoro
Janet, ma vale lo stesso discorso: sono costretta a eliminarla» dice con fare
dispiaciuto.
Katie Sun
sorride e osserva Daron e Serj. «Spetterà a voi due decretare le sorti di
questi talenti! Daron, cominciamo da te: chi vuoi eliminare?»
Il chitarrista riflette per un
attimo. «Beh… per quanto mi riguarda, entrambi hanno fatto un percorso
interessante, ma mi sento di salvare Janet. Trovo che abbia ancora tante cose
da regalarci.»
La rossa si porta le mani sul
viso e cerca di contenere le lacrime, rivolgendo una timida occhiata in
direzione di Serj.
Il cantante aggrotta la fronte.
«A me tocca il compito più arduo, non è così? Beh, a Peter voglio dire che è
mancata quell’emozione, quella comunicazione con il pubblico che un cantante
dovrebbe sempre avere, a parer mio.»
In platea si levano cori di
protesta, ma Serj solleva una mano per ottenere il silenzio.
«Scusate, lasciatemi finire.
Credo che tu, Peter, abbia già una fornita fanbase e
che questo ti aiuterà moltissimo ad avere successo. Salvo Janet.»
Esplode un putiferio incredibile
da parte del pubblico, mentre Janet solleva le braccia al cielo ed emette un
urletto entusiasta, continuando a ripetere che non riesce a crederci.
Peter, dal canto suo, china
appena il capo e sorride mestamente in direzione dei giudici. «Grazie lo
stesso.»
«Peter, ragazzo mio!» esclama
Shavo, raggiungendo il concorrente e regalandogli un abbraccio fraterno. «È
stato un vero piacere lavorare con te, spero veramente che nel tuo futuro ci
siano tante cose fantastiche, te le meriti!»
«Grazie davvero, è stato
bellissimo partecipare a SOAD-Factor!»
Janet si accosta al ragazzo
eliminato e i due si stringono la mano, mentre tra la commozione e il
disappunto generale Katie Sun saluta i telespettatori
e dà appuntamento al prossimo live.
7° Live
Katie Sun
dà il benvenuto ai telespettatori e al pubblico in sala, poi introduce i
giudici e li presenta a uno a uno.
«Siete pronti per buttarvi a
capofitto nella semifinale live di SOAD-Factor? I
concorrenti in gara sono rimasti in cinque e questa sera i nostri ragazzi
dovranno affrontare una prova tutt’altro che semplice: i duetti! E in questo
modo si giocheranno un posto in filnale!»
Il pubblico esulta e batte le
mani, impaziente di saperne di più. L’atmosfera è già carica e calda, tutti
sono pronti a vivere ancora una volta le emozioni che i concorrenti faranno
provare loro.
«Bene! Andiamo a scoprire chi
sarà il cantante che accompagnerà i nostri concorrenti durante i duetti! Siete
curiosi, vero?»
I presenti rispondono con grida
di approvazione, così la presentatrice capisce di avere tutta la loro
attenzione su di sé.
«È il talentuoso cantante di una
band inglese che sta avendo molti riscontri positivi in questi ultimi anni.
Giovane e dalle capacità incredibili, oggi ha deciso di onorarci della sua
presenza Conor Mason, frontman dei Nothing But Thieves! Fate un po’ di rumore
per Conor!»
In platea si scatena un boato estasiato,
mentre le luci si abbassano e l’ospite fa il suo ingresso sul palco,
imbracciando una chitarra acustica e prendendo posto su uno sgabello. Tutti lo
guardano in attesa di scoprire cosa sta per succedere, Katie Sun intanto si è dileguata e lascia a Conor il suo spazio.
Il ragazzo biondo e dai
lineamenti delicati sorride con estrema dolcezza in direzione del pubblico e le
donzelle presenti si dimenticano completamente che Peter è stato eliminato e
che non potranno più vederlo, piangere per lui e strapparsi i capelli per un
suo sorriso.
«Ciao a tutti! Sono contento di
essere qui con voi. Voglio cantarvi qualcosa, okay?» dice al microfono,
strascicando un po’ le parole.
Subito comincia a cantare e
l’atmosfera si fa subito suggestiva, colma di un romanticismo doloroso e quasi
straziante. Conor accarezza le corde dalla chitarra e porta fuori la sua voce
con estremo trasporto, facendosi largo nei cuori di chi lo ascolta.
And I can see
you
I can feel
you
Slippingthroughmy hands
Ohh
I can taste you
I can taste you
Slippingthroughmy hands
So take from me
What you want
What you need
Take from me
Whatever you want
Whatever you need
My lover
Please
Stay with me
Ohh
My lover
Please
Stay with me
Alcune delle parole pronunciate
dal cantante non sono perfettamente chiare, ma è una sua caratteristica, rende
l’esibizione ancora più intima e commovente.
Tra il pubblico, molte persone
piangono o ascoltano intrappolate in una sorta di fase di trance inaspettata.
Così che quando la performance si
conclude e le luci pian piano tornano più intense, è
difficile per tutti rendersi conto di dove si trovino. Anche Katie Sun è palesemente commossa e stenta a trattenere le
lacrime.
«Conor… ciao, è un vero… wow,
scusami, è che mi sono emozionata moltissimo!» ammette la bionda, stringendogli
calorosamente la mano.
Lui sorride dolcemente. «Grazie a
tutti, cantare in questo teatro meraviglioso mette i brividi.»
Il pubblico esplode, un po’ in
ritardo, in un applauso travolgente e carico di affetto e ammirazione.
I componenti dei System si alzano
e raggiungono l’ospite, salutandolo calorosamente e ringraziandolo per la sua
presenza.
«Abbiamo cominciato con un sacco
di emozioni» dice Shavo, gli occhi lucidi fissi su Conor.
«È stato un onore per me avervi
emozionato.»
«La cosa importante» interviene
Katie Sun, appoggiando una mano sul braccio del
giovane cantante inglese. «È che Conor, oltre a duettare con i nostri
concorrenti, ricoprirà un ruolo molto importante stasera.»
«Già. Sarà il quinto giudice di
SOAD-Factor e avrà l’arduo compito di decidere
insieme a noi chi eliminare» annuncia Serj con un sorriso cortese.
Tutti esultano e battono le mani.
«Come vedete, la serata si
preannuncia scoppiettante! Perciò, adesso prepariamoci ad assistere ai duetti
dei nostri concorrenti con Conor Mason dei Nothing But Thieves!» conclude Katie
Sun.
È tutto pronto e il pubblico non
ne può più di aspettare.
«Vi ricordo che tutti i brani
utilizzati per i duetti appartengono tutti ai Nothing But Thieves! E ora diamo
il benvenuto alla prima concorrente, Janet Stars, e al nostro ospite d’onore,
Conor Mason!» esclama la presentatrice.
Janet e Conor fanno il loro
ingresso, accompagnati dal caloroso applauso del pubblico.
«Salve ragazzi» saluta John.
«Ditemi un po’, quale brano avete scelto per stasera?»
Conor scambia un’occhiata con la
rossa, facendole cenno di parlare.
«Io e Conor abbiamo ponderato
molto bene le varie opportunità, per poi scegliere Number
13. Perché è divertente e io volevo dimostrarvi che so eseguire dei
brani energici e coinvolgenti!»
«Oh, wow. Non vediamo l’ora di
ascoltarvi» replica Shavo entusiasta ed estremamente interessato.
I due cantanti si sorridono, poi
parte la base ed entrambi si concentrano su ciò che devono fare.
Il primo a partire è Conor.
Oh, you'rebringing me down to myknees
Poi Janet subito dopo attacca con
la parte più energica.
First I'myour predator thenI'myourprey
Give me your
love and then take itaway
E così i due vanno avanti di
questo passo: Conor si dedica alle parti più soft, lasciando a Janet quelle più
aggressive. Inscenano un siparietto in cui riescono a interagire perfettamente,
la ragazza porta fuori tutte le sue capacità vocali e spinge nei punti giusti,
lasciandosi andare alle emozioni e al mood del pezzo.
Poi Conor sussurra in modo
suadente:
You'remynumber 13, honey
Dopodiché lascia che Janet si
prenda il ritornello, cantando e facendo sua ogni parola, in un modo che
nessuno le aveva mai visto fare. Trasuda seduzione ed erotismo, riuscendo così
a interpretare magistralmente il brano, pur cambiando un poco il tema di alcune
frasi perché non ha un’estensione vocale che le permette di raggiungere le note
più alte.
So sweet,
my beauty queen
There'ssomethingaboutyour love
That makes me wannakillit
My 13
There'ssomethingaboutyour love, your l-l-l-love
Alla fine della performance i due
cantanti sono stanchi ma visibilmente soddisfatti, così come il pubblico che
non fa che applaudire, gridare e acclamarli senza alcun ritegno.
Katie Sun
zampetta verso i due e si complimenta con calore, per poi rivolgersi al
pubblico e annunciare: «Ascolteremo dopo i pareri dei giudici, compreso quello
di Conor che li raggiungerà una volta finite le esibizioni».
Poi congeda la concorrente e la
saluta, invitando il pubblico a continuare a farsi sentire per il prossimo
partecipante: PQ Killer.
Il rapper entra in scena
indossando i suoi soliti abiti larghi e il cappellino dalla visiera piatta,
salutando tutti con un gesto della mano e battendo sulla spalla di Conor con
fare amichevole.
«Ciao Cody, cosa ci presenterai
stasera?» chiede subito Serj al giovane.
Lui si stringe nelle spalle. «È
stato veramente difficile trovare qualcosa che fosse adatto a me, ma alla fine
Conor mi ha proposto Live
Like Animals e non ho potuto dire di no!» racconta. «Ho un po’ di
paura, non so cosa ne verrà fuori, ma ci metterò tutto me stesso. Lo devo prima
di tutto a Diana.»
Serj annuisce. «Capisco, e ora
sono ancora più curioso» ammette.
«Ehi, fratello!» interviene
Shavo. «Ti fa onore il fatto che tu voglia lottare anche per Diana, ma devi
ricordarti sempre che sei qui per te stesso! Non sottovalutarti mai!»
suggerisce con enfasi.
Il pubblico applaude, poi i due
cantanti possono finalmente sistemarsi al centro del palco e cominciare la loro
performance.
La base parte ed è subito il
turno di PQ Killer, che ha la fortuna di poter rappare
almeno un po’ sulla strofa.
The T.V. tellsus to be scared
We'll make a differenceifwe care
We put ourlivesall up for sale
Wegetour truth from the Daily
Mail
It'smadness,
getused to it
Anotherunit
to be sold
Pig love isallwe'llever know
So we're
gonna live like animals
We're gonna live like animals
It'smadness,
yeah, it'sgone to shit
Il ragazzo ha ancora dei problemi
di intonazione, ma sembra cavarsela, specialmente quando sul ritornello Conor
interviene per armonizzare con la sua voce ed eseguire la linea vocale più
alta.
And now
the kids are opening theireyes
And now
the kids are starting up a fire
Dancing around,
dancing around the light
Nelle parti strumentali, PQ
Killer incita il pubblico a ballare e battere le mani a tempo, aggirandosi per
il palco con la sua proverbiale energia.
L’esibizione non è male nel
complesso, anche se la fatica che il rapper mette nell’esecuzione si fa
sentire. Tuttavia, al termine, il pubblico non sembra essersi accorto di certe
mancanze e lo applaude calorosamente come al solito.
Cody e Conor si scambiano un
cinque e ringraziano il pubblico, poi Katie Sun arriva a salutare il giovane concorrente.
«Grazie davvero, bravissimo!» si
complimenta. «Ci vediamo dopo.»
Dopodiché sorride apertamente al
pubblico e annuncia che è giunto il momento di dare spazio agli L.A.P.D..
La band fa il suo ingresso e
tutti i membri raggiungono le rispettive postazioni, sistemando gli strumenti.
«Ciao carissimi! Cosa ci fate
ascoltare stavolta?» domanda Daron, evidentemente orgoglioso dell’unica band
permasta nella sua squadra.
Brianna si avvicina al microfono. «Ehi!»
Dal pubblico si leva un grido
animalesco, poi un tizio urla: «Sei strafiga!».
«Hai anche degli ammiratori, hai
visto?» scherza Serj.
«Mi dispiace, sono impegnata, ma
grazie per il complimento!» replica con franchezza la ragazza, scatenando le
proteste di parecchi ragazzi in platea. «Comunque… confrontandoci con Conor,
abbiamo deciso di presentare Wake Up Call
perché io vorrei dimostrarvi che so cantare anche in questo modo, un modo
diverso, che spero possa colpirvi! Ormai stiamo per arrivare alla finale e
voglio rischiare, altrimenti cosa ci sono venuta a fare qui? E poi sarà
divertente per tutti da suonare!»
«Allora stupiteci, siamo
tutt’orecchi!» esclama il chitarrista dei System.
Conor sorride ed è evidente
quanto sia contento di cantare con l’accompagnamento di una band completa.
Sarah stacca il tempo, poi tutti
insieme cominciano a suonare. Stavolta Michael non canta, si concentra sulla
sua chitarra, lasciando spazio a Brianna e Conor.
Comincia Brianna,
eseguendo la prima parte della strofa, mostrandosi molto più controllata e
delicata di come tutti erano abituati a sentirla.
Wemetwhenwewereyoung
I told
you where to go
You hadthosecreepers on
You showed
me how to roll
Step out, thistown
Hasnothingthat I wanna know
Poi Conor interviene, eseguendo
la seconda parte della strofa, imprimendo l’inconfondibile marchio dei fabbrica dei Nothing But Thieves.
Thesehearts
are wireless
Thisain't
no crowd control
Thesethoughts
are violent
They murder rock and roll
Slow down fade
out
That'snothow I wanna go
Poi, sul ritornello, torna a
cantare Brianna, sempre delicata, senza strafare,
mentre Conor abbellisce il tutto con armonizzazioni particolari e capaci di
toccare le corde più profonde del cuore degli ascoltatori.
Sometimeswenevergetstarted
No one willgive you a wake up call
Sometimes the hours are wasted
No one willgive you a wake up call
La band è evidentemente più soft
del solito, spogliandosi di uno stile che ormai pareva radicato in loro, per
buttarsi in qualcosa di più rilassato e meno esplosivo.
Il pubblico apprezza molto
l’esibizione e applaude con fervore, acclamando Brianna
o qualche altro membro della band.
La presentatrice li raggiunge e
stringe a tutti la mano. «Siete stati bravissimi! Brianna,
caspita, mi hai fatto venire i brividi!»
«Grazie mille, grazie davvero»
replica la cantante, per poi avvicinarsi al bordo del palco e salutare con
affetto la platea.
Poi i ragazzi lasciano la sala e
la bionda annuncia che è arrivato il momento di HellGal.
La giovane entra in scena con
indosso una canottiera verde abbinata al canonico cappellino, sfoggiando però
una minigonna in jeans e delle sneakers alte.
«Oggi sei carinissima» ammette
John, facendole l’occhiolino.
«Grazie, giudice!» esclama
Helena, per poi lanciare un enorme sorriso al pubblico.
Tutti gridano per supportarla,
impazienti di sentirla cantare.
«Cosa ci farete sentire stasera
tu e il nostro ospite?» indaga ancora il batterista dei System.
«Beh, stavolta ho voluto scrivere
la mia eliminazione da questo programma» dice la giovane.
«Come sarebbe a dire? Ma no!»
protesta Shavo.
«Ho proposto io di fare un brano
che va completamente fuori dai miei soliti canoni. E Conor mi ha dato corda,
assicurandomi che sarebbe stato fighissimo! Ma io non
ne sono sicura al cento per cento, però ormai è fatta.»
«Di che si tratta?» domanda
impaziente Daron.
«Di Tempt
You (Evocatio), una canzone veramente
emozionante e piena di feels. E soprattutto delicatissima.»
«Allora prego, vi ascoltiamo con
piacere» conclude John.
HellGal si sistema accanto a Conor e sospira, mentre le
prime note del brano accarezzano l’aria circostante.
Il primo a partire è Conor, eseguendo
alcune frasi della strofa.
Darling, I'm
gonna build you something
Sweetie, you needsomethingbetter
Let me build you somethingbetter
Poi Helena subentra, finendo di
eseguire la prima strofa, utilizzando una delicatezza che la mette in luce come
una cantante capace e assolutamente versatile.
Heaven, it'slonely in yourheaven
Darling weshouldgettogether
I couldworship you forever
Canta con calma, appoggiandosi
sulle parole e sui suoni, senza mai mostrare fatica nell’esecuzione. Riesce a
destreggiarsi tra falsetto, cry e corda sottile,
provocando brividi e lacrime in chi la ascolta.
Presegue anche nel ritornello, mentre Conor le sta accanto e
si prepara per rientrare nella seconda strofa.
How do I tempt
you
Out of the city
Out of the city
Out of the city tonight
How do I tempt
you
Out of the city
Out of the city
Out of the city tonight
Helena si dimostra seducente e
suadente, quasi lasciva nel modo di interpretare un brano tanto intimo e dolce.
Quando il tutto finisce, un
applauso travolgente e la prima standing ovation della serata si diffonde per
il teatro, scaldando il cuore della concorrente e rassicurandola.
«Hai visto che è andata bene,
alla fine?» cinguetta Katie Sun, abbracciando in
maniera del tutto inopportuna la concorrente.
HellGal rimane rigida e picchietta sulla schiena della
bionda, imbarazzata. «Sì, grazie, ehm… okay…»
«Bellissimo, bravi ragazzi! Beh,
Helena, ci vediamo dopo, lasciamo il palco a Meredith!»
HellGal saluta tutti e, accompagnata dal calore del
pubblico che ancora la acclama, esce di scena.
Poco dopo Meredith fa il suo
ingresso e saluta Conor e i giudici, per poi lanciare un bacio ai presenti in
platea.
«Ciao tesoro! Cosa ci canti?»
chiede Shavo con enfasi, sorridendo apertamente.
«Ho voluto buttarmi su qualcosa
di meno aggressivo, e beh… spero di esserci riuscita, grazie anche al supporto
di un artista eccezionale come Conor!»
«Che brano avete scelto?» vuole
sapere Daron.
«If I Get
High, una canzone stupenda e molto difficile» replica la
ragazza, sorridendo timidamente in direzione dei giudici.
«Siamo curiosissimi!» esclama
Shavo, sporgendosi in avanti e appoggiando i gomiti sul bancone dei giudici.
Conor imbraccia la chitarra e si
accomoda sullo sgabello, mentre Meredith gli sta accanto e sorride al pubblico.
Lui comincia a suonare e lascia
che la ragazza canti, anch’essa sradicata dalla sua comfort zone come tutti gli
altri concorrenti.
Il canto della giovane è
delicato, malinconico e molto intimo e intenso.
I'llmeet
you at the divide
To break the spell
A point wheretwo worlds collide
Yeah, we'llrebel
Poi lei e Conor proseguono,
unendo le loro voci in una perfetta armonia che dà l’impressione che abbiano
duettato da sempre in quel modo.
And werun
And werun
And werun
And werun
And werun
And werun
And werun
Untilwe
break through
La canzone è un crescendo di
intensità ed emozioni, ma senza mai sfociare in timbri aggressivi e fuori
luogo.
L’ultimo ritornello unisce
nuovamente le voci dei due cantanti, rendendo quell’armonia perfetta e
inspiegabile.
If I get
high
If I get
high
If I get
high
La performance si conclude con
applausi scroscianti, lacrime e grida di giubilo, mentre i nomi di Conor e
Meredith rimbalzano all’interno del teatro senza sosta.
La ragazza si inchina gentilmente
in direzione della platea, poi verso i giudici, e infine abbraccia velocemente
Conor, ringraziandolo infinitamente.
Katie Sun
raggiunge il centro del palco e si complimenta con entrambi, poi prende il
microfono e parla: «Bene, direi di richiamare anche gli altri quattro
concorrenti sul palco, perché è venuto il momento di ascoltare il parere dei
nostri giudici. Conor, puoi accomodarti al banco vicino a Serj, prego».
Il cantante dei Nothing But
Thieves esegue e nel frattempo il resto dei concorrenti sale sul palco, accerchiando
Meredith.
Tutti si stringono gli uni vicini
agli altri e attendono di sapere cosa pensano i giudici delle loro esibizioni.
Katie Sun
annuncia che è arrivato il momento di aprire il televoto, facendo presente che
i due meno votati dovranno esibirsi di fronte ai cinque giudici con il loro
cavallo di battaglia, in modo da convincerli che meritano di proseguire il loro
percorso.
Poi sorride. «Serj, cominciamo da te. Che cosa
pensi di questi ragazzi?»
«Mi sono piaciuti tutti, per il
semplice fatto che si sono messi in gioco e hanno sperimentato su loro stessi. Ho
trovato molto suggestiva l’esibizione di HellGal,
brava, mi hai piacevolmente sorpreso. Meredith, mi hai commosso. Cody, anche se
sei l’unico ragazzo superstite nella mia squadra, devo dire che ti ho visto un
poco in difficoltà, ma apprezzo comunque il fatto che tu abbia voluto
provarci.»
«Grazie» replica il rapper.
«Io credo che tu, Cody, non sia
tagliato per fare il cantante» dice Daron, mentre il pubblico protesta
indignato. «Non fraintendermi, intendo dire che sei un rapper, e spesso i rapper
non cantano.»
«Questo cosa significa?» indaga
Serj.
«Che portarlo fuori dalla sua
zona di comfort ha dimostrato che non è allo stesso livello tecnico degli altri.»
«Beh, Daron, però anche Michael
degli L.A.P.D. non sa cantare, eppure…» interviene Shavo.
«La loro cantante è Brianna» lo interrompe il chitarrista dei System. «So che
sono la voce fuori dal coro, ma la penso così e non vedo perché non dovrei
dirlo. Ciò non toglie che io non rispetti questo ragazzo.»
«Okay, ti ringrazio per la
schiettezza» dice Cody.
«Cosa pensi degli altri?» incalza
Katie Sun.
«Eccezionali. Oggi Helena e Meredith
hanno brillato, brava anche Janet. I miei ragazzi, beh, stupendi.»
«Io li ho trovati spenti rispetto
al solito, non hanno mostrato la stessa energia» fa notare Shavo. «E tu sai
quanto li adoro, ma…»
«Il pezzo era più soft.»
«Certo, sono stati bravi, però li
preferisco più energici, perché possono spaccare tutto! Comuqnue
a me sono piaciuto tutti, ma mi trovo d’accordo su PQ Killer, putroppo le carenze a livello tecnico si sono notate.»
«Grazie, Shavo. John, tocca a te!»
cinguetta la presentatrice.
«Ho trovato tutti molto
coraggiosi, e credo che PQ Killer sia stato il più coraggioso di tutti, perché
ha rischiato pur non essendo molto preparato a livello tecnico. Complimenti a
tutti, ora vedremo cosa deciderà il pubblico.»
«Grazie. Conor, ora vogliamo
sentire la tua opinione.»
Il cantante dei Nothing But
Thieves sorride dolcemente in direzione di tutti i ragazzi. «Posso solo dire
che è stato emozionante lavorare con ognuno di voi, avete tutti talento e
dovete assolutamente continuare a coltivare questa grande passione, a
prescindere da come andrà questa gara. Me lo promettete?»
Tutti annuiscono e a qualcuno si
inumidiscono gli occhi. Janet si rifugia tra le braccia di Michael, mentre HellGal cerca di rassicurare PQ Killer, vedendolo piuttosto
abbattuto.
«Vi ricordo che i due ragazzi
meno votati dovranno sfidarsi con il loro cavallo di battaglia, poi saranno i
giudici a decidere chi eliminare. Le votazioni si chiudono… ora! Non ci resta
che aspettare la busta con i risultati.»
La presentatrice continua a
sproloquiare per un po’, finché non riceve la busta tanto attesa e l’atmosfera
si fa subito tesa per tutti.
I partecipanti si abbracciano e
tengono gli occhi fissi su Katie Sun, la quale lascia
un poco di suspense prima di proclamare il verdetto.
«Il primo concorrente che va al
ballottaggio è…» Pausa, musica ansiogena, cuori a mille. «PQ Killer.»
Il rapper china il capo e lo
scuote piano.
«Chi combatterà contro di lui per
rimanere aggiudicarsi un posto in finale è…» Altra pausa, la tensione è
palpabile ormai. «Gli L.A.P.D.» conclude la bionda. «Questo significa che gli
altri ragazzi possono scendere dal palco e prepararsi per l’ultima battagla che avverrà la prossima settimana in una location
speciale che ancora non vi sveleremo! Complimenti a tutti e ci vediamo in finale!»
L.A.P.D. e PQ Killer restano sul
palco, nei pressi del banco dei giudici, in attesa di poter eseguire i loro
cavalli di battaglia.
«Il primo a esibirsi sarà PQ
Killer. Prego, raggiungimi al centro del palco» dice la bionda. «Qual è il tuo
cavallo di battaglia?»
«Voglio portare il mio inedito, Refugees,
perché mi rappresenta più di qualsiasi altra cosa.»
«Prego, facci sentire!» lo
incoraggia Katie Sun, raggiungendo gli sfidanti
accanto al banco dei giudici.
La base parte, così PQ Killer può
finalmente rientrare nel suo solito mood, facendo vedere ai giudici ciò in cui
è più forte e per cui è naturalmente portato.
L’inedito sembra essere stato
imparato dal pubblico, tant’è che la maggior parte canta il ritornello con
enfasi, accompagnando l’esibizione energica e travolgente del rapper.
Babylonbwoydem a takinna boat
Your only chance waspay to sail
out
Some of dem a flee by the bombs and riots
Badminded people lucrepon you
Ancora una volta, PQ Killer si
dimostra amato e apprezzato dal pubblico, che alla fine della performance lo
acclama e lo supporta con calore.
«Ora è il momento degli L.A.P.D.!
Ragazzi, qual è il brano che convincerà i giudici a farvi proseguire?» domanda
la presentatrice, raggiungendo il centro del palco insieme alla band.
È Michael a prendere la parola,
sorridendo in direzione di Brianna. «Il primo brano
che abbiamo coverato tutti insieme è stato TenTonne Skeleton, perciò pensiamo che potrebbe
portarci fortuna!» esclama.
«Che pezzo!» si esalta Shavo,
sollevando entrambi i pollici.
«Allora… come si dice? Spaccate
tutto!» Detto questo, Katie Sun si defila e lascia
spazio ai concorrenti.
La batteria è essenziale, in
levare, e la chitarra è energica e in pieno stile L.A.P.D.; Brianna
si diverte a interpretare il testo, muovendosi a tempo e gironzolando per il
palco, guardando negli occhi alternativamente i suoi compagni di band e il
pubblico delle prime file.
Shetookmyheart, left me for dead
And drankmyblood, told me shesaid
Oursecret'sworth, its weight in gold
Thatfirewehad, nowisturningcold
Sul ritornello, viene fuori
ancora di più l’energia della band, tutti sono rilassati e completamente
assorbiti dalla musica che stanno suonando.
Brianna sorride, poi attacca con il ritornello.
Cutloose
like an animal
Fired out like a cannonball
But I waitedtoo long
Yeah I waitedtoo long
Got high from a holyvein
Crashed down in a hurricane
Love hasbeenhere and gone
Love hasbeenhere and gone
La performance si conclude con
uno straordinario acuto di Brianna, che fa vibrare
l’intero teatro e fa eseguire al pubblico la seconda standing ovation della
serata.
Tutti applaudono e chiedono a
gran voce il bis, ma Katie Sun deve riportare un po’
di tranquillità e soprattutto compiere il suo dovere.
«Grazie anche a voi, siete stati
bravissimi! Bene, ora i nostri giudici devono darci il loro parere e dirci chi
vogliono eliminare, scegliendo chi avrà un posto nella finalissima di SOAD-Factor! Serj, parti tu.»
Il cantante dei System sospira.
«Come da prassi, salvo PQ Killer perché fa parte della mia squadra e credo che
in ogni caso abbia spaccato. Ottima esibizione anche la vostra, ragazzi.»
«Parlo io, che salvo gli L.A.P.D..
Vi ho amato, siete stati fenomenali! Ma ehi, Cody, il tuo singolo è una bomba!»
esclama Daron.
Katie Sun
si rivolge a Shavo, John e Conor.
«Ora dipende tutto da voi. Dovete
scegliere chi andrà in finale.»
NOTE
FINALI
Ciao a tutti, miei carissimi
lettori!
Oooh, avete visto chi è stato eliminato? Alla fine i
giudici hanno deciso di mandare via Peter, e immagino che qualcuno di voi ne
sarà contento ^^”
Che mi dite di questa semifinale
dedicata ai duetti? Vi aspettavate che sarebbe giunto il signor Conor Mason a
far compagnia ai nostri ragazzi?
Tutti quanti sono usciti dalla
loro zona di comfort, e questo non ha fatto che mettere in difficoltà un po’
tutti.
Alla fine il pubblico ha mandato
PQ Killer e gli L.A.P.D. al ballottaggio, così i due concorrenti hanno dovuto
esibirsi una seconda volta per convincere i giudici.
E ora chi sceglieranno di
eliminare? Tutto è nelle mani di Shavo, John e la special guest Conor!
Quindi, scrivetemi per MESSAGGIO
PRIVATO chi secondo voi verrà eliminato tra:
-PQ Killer
-L.A.P.D.
Inviate tutto entro e non oltre
il 9 dicembre 2019. Se indovinerete, come sempre, riceverete un punto.
Il prossimo capitolo sarà
dedicato alla finale per i nostri concorrenti, MA non sarà l’ultimo, poi
scoprirete perché a tempo debito XD
Ma questo significa anche che nel
prossimo aggiornamento scopriremo anche chi vincerà tra voi partecipanti
caparbi e sempre presenti… siete elettrizzati? Io sìììì
*___*
Ovviamente questo significa che,
dopo aver ricevuto le risposte per questo capitolo, farò la somma dei punteggi
e annuncerò nelle note finali chi sarà il vicitore e
vi scriverò anche quale sarà il premio *___*
Non vedo l’ora, e voi?
Okay, grazie a tutti quanti per
essere ancora qui, ci sentiamo il prossimo mese con LA SUPER FINALISSIMA DI
SOAD-FACTOR ♥
PS:
Devo assolutamente fare pubblicità
a un bellissima storia di Soul Dolmayan, che ha
scritto ispirandosi ad alcuni dei miei personaggi originali presenti in questa
storia *___*
Sono orgogliosa di presentarvi Vincerò per te,
vi consiglio di leggerla se non lo avete ancora fatto, è STUPENDA! Grazie
ancora, Soul ♥
«Bene, vorrei premettere che la
gara è stata dura per tutti, perciò questa non è una sconfitta, chiunque venga
eliminato. Arrivare in semifinale è un traguardo incredibile! Tuttavia, trovo
che gli L.A.P.D. abbiano qualcosa in più per andare avanti. Elimino PQ Killer»
dice John, per poi passare la parola a Shavo.
Il bassista sospira e si porta
una mano sul viso. «È davvero difficile… mi piacciono tutti e due, però mi
trovo d’accordo con John. Forse perché anche io faccio parte di una band e so
quanto sia difficile far funzionare le cose in una band. E gli L.A.P.D. ci
riescono alla perfezione. Elimino PQ Killer.»
Il pubblico si indigna e fischia,
ma ormai è chiaro chi verrà eliminato.
Katie Sun
dà comunque la parola al giudice ospite, permettendogli di esprimere un ultimo
parere.
Conor si accosta al microfono.
«Mi trovo d’accordo con Shavo e John, anche io salvo gli L.A.P.D. per gli
stessi motivi. E poi trovo che Brianna abbia una voce
pazzesca!» esclama, sommerso dal rumoreggiare del pubblico che è diviso tra chi
è contento che PQ Killer sia stato eliminato e chi lo avrebbe voluto vedere in
finale.
La presentatrice tenta di
parlare, ma per lei è difficile sovrastare il baccano che si sta diffondendo
all’interno del teatro.
«Cody, vieni pure, vuoi dire
qualcosa?» chiede la bionda, afferrando il ragazzo per una spalla.
Lui sorride e saluta il pubblico,
per poi parlare al microfono: «Spero che il mio genere vi sia piaciuto! Non ho
vinto per Diana, ma andrò sempre avanti con la forza di un guerriero! Sentirete
ancora parlare di me, ci rivedremo!».
Dopodiché, corre a salutare gli
altri concorrenti ancora in gara e i quattro giudici, mentre Katie Sun saluta e dà appuntamento alla finalissima di SOAD-Factor.
«Annuncio in questo momento che
ci vedremo all’Hollywood Bowl per la finale, i biglietti sono in vendita da
questo momento! La finale sarà tra un mese, quindi affrettatevi e aggiudicatevi
un posto per uno show esplosivo! Complimenti ai nostri finalisti e buonanotte!»
strilla infine, scatenando ancora il delirio generale tra i presenti.
L’atmosfera della finale è già
nell’aria!
8° Live
La Finale
«Buonasera e benvenuti alla
finalissima di SOAD-Factor! Oggi ci troviamo nella
bellissima location dell’Hollywood Bowl, il posto migliore per dare vita a uno
show unico come quello che ci aspetta! Stasera avremo dei grandi ospiti con
noi, ma ancora non vi anticipo niente! Non perdiamo tempo e diamo subito un
caloroso benvenuto ai giudici e ai quattro concorrenti che si sono guadagnati
un posto nella finale!»
La voce di Katie Sun è squillante e allegra, si nota che è entusiasta per la
serata che sta per svolgersi.
Il pubblico è molto più numeroso
del solito, visto che la data ha registrato il tutto esaurito per una
partecipazione di circa diciassettemila persone. Si prospetta un evento senza
eguali in un luogo magico, suggestivo e già in passato scenario di moltissimi
eventi importanti e di spicco.
I giudici non sono seduti al
solito banco e il pubblico si domanda che fine abbiano fatto; d’improvviso le
luci si spengono e l’atmosfera si fa intima, nonostante i presenti siano
piuttosto confusi e disorientati.
Anche Katie Sun
è scomparsa dal palco dopo i saluti di rito.
Poi le note familiari di una
chitarra si espandono nell’aria, facendo impazzire la gente sugli spalti.
Le luci si fanno soffuse e
illuminano i System Of A Down, tutti e quattro pronti a esibirsi sul grande
palco preparato per l’occasione.
Daron sta suonando l’intro di Soldier
Side, per poi cominciare a cantare con voce leggera e venata di
emozione.
Welcome to the soldier
side,
Wherethere’s no one herebut me
People allgrow up to die,
Thereis no one herebut me.
Serj fa i cori e armonizza con la
sua voce profonda, poi subito Daron cambia rotta e prende a suonare le prime
note di Toxicity, facendo esplodere l’entusiasmo in
tutti i presenti, i quali si alzano in piedi e cominciano a muovere la testa a
ritmo quando il resto dei musicisti fa il suo ingresso.
È un tripudio di emozioni
inaspettate, nessuno avrebbe creduto che i giudici avrebbero regalato un simile
spettacolo prima della gara finale.
E poi Serj canta con quel suo
modo unico e coinvolgente, John assesta colpi precisi e carezza quando serve
piatti e tamburi della sua batteria, Shavo ci dà dentro con il suo basso e
imprime tutto se stesso in ogni nota, e Daron si giostra sulla sei corde in
maniera più accurata e attenta del solito.
Sul ritornello tutti cantano in
coro con Serj, regalando alla band uno stupendo spettacolo con gli accendini e
le torce dei loro cellulari.
New, what do you own the world?
How do you own disorder, disorder? Now, somewherebetween the sacredsilence, sacredsilence and sleep Somewherebetween the sacredsilence and sleep
Disorder, disorder, disorder
Il brano prosegue energico, e
senza pause si trasforma presto in Sugar, altro
grande successo e cavallo di battaglia della band.
Il pubblico ormai è pienamente
coinvolto, si agita e grida ogni singola parola del testo, entusiasta e ben
calato nell’atmosfera che i System stanno ricreando con la loro incredibile
energia.
La parte finale coinvolge ancora
di più, soprattutto quando Serj incita i presenti a gridare con lui.
I sit... in my desolate room...
No lights!
No music!
Just anger!
I killedeveryone I'mgoneawayforever
But I'm feeling better!
How do I feel, what do I say Fuck you, itallgoesaway
How do I feel, what do I say Fuck you, itallgoesaway
How do I feel, what do I say
In the end itallgoesaway
How do I feel, what do I say
In the end itallgoesaway
How do I feel, what do I say
In the end itallgoesaway
How do I feel, what do I say
In the end itallgoesaway
How do I feel, what do I say
In the end itallgoesaway
How do I feel, what do I say
In the end itallgoesaway
In the end itallgoesaway
In the end itallgoesaway
In the end itallgoesaway
In the end itallgoesaway
Così si conclude il sunto
perfetto ed equilibrato della band che ha giudicato e incoraggiato i
partecipanti per tutta la gara.
Solo pochi minuti di esibizione
fulminante, che lascia col fiato sospeso, spiazza, commuove.
Mentre i System scendono dal
palco per ristorarsi un attimo prima di tornare dietro il loro banco, Katie Sun saltella al centro della piattaforma, sproloquiando su
quanto siano stati bravi i giudici, sul fatto che i partecipanti dovrebbero
prendere esempio da loro e dalla loro incredibile integrità e maestria.
Poco dopo i quattro musicisti si
sistemano nelle loro postazioni, accompagnati da uno scroscio incessante di
applausi e da grida e fischi d’approvazione.
«Grazie a Serj, Daron, John e
Shavo per questo bellissimo regalo! Direi che ora siamo pronti per entrare nel
vivo della gara: stasera avremo due manche esplosive. Durante la prima, un
concorrente verrà eliminato dai nostri giudici e i tre concorrenti rimanenti
dovranno sfidarsi in un ultimo scontro decisivo. Sarà il pubblico a casa,
infine, a decretare il vincitore assoluto di SOAD-Factor!»
L’entusiasmo è sempre più
avvolgente sugli spalti, mentre le telecamere inquadrano i volti tesi dei
quattro finalisti.
«Ma non è tutto: la prima manche
vedrà esibirsi i nostri ragazzi in duetti. Questo significa che si esibiranno
in coppia e il televoto sceglierà quale sarà la coppia che andrà direttamente
allo scontro finale e quella che sarà a rischio eliminazione. Il gioco si fa
duro, voi siete pronti a giocare? I nostri ragazzi sono più grintosi che mai!»
spiega ancora la presentatrice, sorridendo sorniona a tutti.
Il pubblico è un po’ confuso, ma
allo stesso tempo un alone di curiosità sembra permeare completamente l’aria.
«Direi di dare il benvenuto alla
prima coppia di duettanti, ovvero gli L.A.P.D. con Meredith!»
Tra applausi, grida ed
esclamazioni, i cinque entrano in scena con passi lenti e un po’ nervosi. Sono
abbigliati ad hoc, con abiti che rispecchiano le loro personalità.
Meredith indossa un semplice
tubino nero e porta ai piedi dei sandali con il tacco non troppo alto, i
capelli sciolti sulle spalle nude; Brianna sfoggia
abiti comodi e sportivi, che mettono tuttavia in risalto le sue forme generose.
Sarah non dà nell’occhio, con jeans e top neri e delle semplici scarpe da
ginnastica. Michael utilizza il suo solito streetwear con tanto di capellino
con la visiera al contrario, mentre Scott è sobrio e porta una camicia a quadri
su un paio di jeans larghi.
Katie Sun
si rivolge ai giudici. «Daron, Shavo… perché avete deciso di unire le risorse
degli L.A.P.D. e di Meredith?» chiede.
Bassista e chitarrista si
scambiano un’occhiata, poi Shavo prende la parola: «Beh, semplicemente perché
crediamo che le voci di Brianna e Meredith insieme
siano una bomba! E poi abbiamo pensato tutti insieme a un brano che potesse
metterle in luce, così come valorizzare i musicisti e dare un ruolo anche a
Michael come cantante. Non è stato semplice ma ci siamo divertiti molto!».
«Di che brano si tratta?»
«Bring Me To Life
degli Evanescence» annuncia Daron con un ampio
sorriso.
Il pubblico grida, curioso e
bramoso di ascoltare la performance dei due finalisti.
«Perfetto! Allora non ci resta
che lasciare il palco a Meredith e agli L.A.P.D. e goderci lo spettacolo!»
conclude Katie Sun, per poi farsi da parte.
Brianna e Meredith si scambiano un breve sguardo, poi la
frontwoman della band si piazza dietro la sua tastiera e comincia a suonare le
prime note del celebre brano, immergendo tutti in un’atmosfera intima e
struggente.
E Meredith, una volta sfilato il
microfono dall’asta, comincia a cantare con leggiadria.
How can you seeintomyeyes
like open doors?
Leading you down intomy core whereI'vebecome so numb
Without a soul myspirit's sleeping somewherecold
Until you finditthere and leadit back home
Poi il ritornello esplode,
insieme al resto dei musicisti e alla voce di Michael che interpreta le parti
maschili, mentre Brianna si alterna con lui nelle
parti femminili.
(Wake me up)
Wake me up inside
(I can'twake up)
Wake me up inside
(Save me)
Call my
name and save me from the dark
(Wake me up)
Bidmyblood to run
(I can'twake up)
Before I come undone
(Save me)
Save me from the nothingI'vebecome
La seconda strofa tocca a Brianna, la quale nel frattempo ha abbandonato la
postazione dietro la testiera e si scatena in giro per il palco.
Sul ritornello torna Michael,
alternandosi stavolta con Meredith e la sua voce leggiadra, che si sposa molto
bene con le note più alte.
Al momento dello special, accompagnate
dai sussurri del chitarrista, le due ragazze si alternano in un crescendo di
energia e struggimento, finché Michael non dà sfoggio di un perfetto rap.
Infine le due cantanti si
uniscono perfettamente nell’ultimo ritornello, facendole brillare
incredibilmente e facendo risaltare le loro voci.
Poi Brianna
torna alla tastiera, mentre Meredith si esibisce nell’ultima nota,
prolungandola con sapienza ed emozione.
Il pubblico applaude con foga ed
entusiasmo, dando vita a una standing ovation pazzesca.
Katie Sun
raggiunge i musicisti sul palco e richiede ancora un applauso ai presenti,
mentre saluta gli artisti con calore e si complimenta con loro.
«Chiediamo ai giudici un parere»
dice poi, mentre il pubblico si tranquillizza appena e torna lentamente a
sedersi.
«Ragazzi e ragazze, siete stati
incredibili! Vi ho amato, sapevo che sarebbe stato un connubio perfetto!»
esclama subito Shavo, felice come non mai e con gli occhi che brillano e
luccicano per l’emozione.
«Anche io vi ho adorato,
bravissimi. Sì, abbiamo decisamente valorizzato tutti e cinque» concorda Daron,
dando il cinque al bassista che siede alla sua sinistra.
«Tutto molto bello e convincente»
interviene John con un mezzo sorriso.
«Sono contento che Michael abbia
portato fuori gli attributi, ottimo anche il growl. Una performance incredibile»
conclude Serj.
«Grazie a tutti. Ragazzi, potete
andare, ci vediamo dopo» dice Katie Sun, congedando i
musicisti, per poi annunciare che è venuto il momento di far duettare Janet
Stars e HellGal.
Le due concorrenti entrano in
scena e salutano calorosamente il pubblico che le acclama a gran voce.
«Ciao carissime! Ascoltiamo
cos’ha da dire John sulla vostra collaborazione» dice la bionda.
John sorride appena. «Sono le mie
piccole artiste, volevo farle lavorare fianco a fianco e dar loro un brano che
potesse metterle in luce.»
Tutti applaudono entusiasti,
mentre Katie Sun si fa da parte e lascia il palco a
disposizione delle due cantanti.
Janet tiene il microfono
sull’asta, mentre Helena subito lo sfila.
Le prime note della canzone si
diffondono nell’aria e la prima a farsi sentire è la voce dolce e leggera di
Janet.
It's. Oh. So quiet
It's. Oh. So still
You'reall alone
And so peacefuluntil...
Poi Helena esplode sul
ritornello, rivelando una buona dose di isteria che serve per rendere
perfettamente il brano e il significato del testo.
You fall
in love
Zing boom
The sky
up above
Zing boom
Iscaving
in
Wow bam
You'veneverbeen so nutsabout a guy
You wannalaugh you wannacry
You cross yourheart and hope to die
La ragazza vestita in abiti
larghi che in genere si destreggia su brani rap, se la cava alla perfezione
anche con la seconda strofa. La sua voce è più cauta, quasi un sussurro
inudibile, che pian piano cresce per dar spazio infine al secondo ritornello,
nel quale interviene Janet.
Le due appaiono completamente
diverse sia nel cantato che nell’outfit, ma in qualche modo riescono a trovare
un connubio perfetto per la performance.
Helena porta dei bermuda verde
pisello con tanto di cappellino e scarpe in tela abbinate, sui quali spicca una
t-shirt di almeno tre taglie più grande della sua. Janet invece indossa una
camicetta color panna su dei jeans skinny color cipria, mentre ai suoi piedi
spiccano degli stivaletti color cammello.
Non potrebbero essere più
diverse, eppure cantano e si alternano per tutto il brano con disinvoltura e
maestria, eseguendo acuti, alleggerendo i toni, interpretando con la giusta
dose di psicopatia e schizofrenia.
Alla fine dell’esibizione, il
pubblico è in delirio ed esegue un’altra standing ovation, battendo le mani con
fare energico.
Katie Sun
torna sul palco e si complimenta con le due, per poi voltarsi in direzione dei
giudici. «Cosa pensate di questo duetto?» domanda, mentre i presenti ancora
faticano a placare il loro entusiasmo.
Il primo a parlare è John. «Mi
avete reso davvero orgoglioso di voi!»
«Grazie, giudice!» replica Helena
con il suo solito piglio sicuro e sfacciato.
«Il problema che si corre con un
brano del genere è di assomigliare troppo a Bjork» interviene poi Serj. «Ma è
anche vero che non è affatto semplice interpretare in altro modo questa
canzone, perché è proprio questo il suo punto forte: quella precisa
interpretazione. Quella che voi siete riuscite a cogliere, facendola vostra.
Complimenti.»
«Avete spaccato, ragazze! Che
bomba!» strepita Shavo, sorridendo radioso e soddisfatto.
«Ottima performance, credo che
per il pubblico sarà difficile scegliere quale delle due coppie mandare al
ballottaggio» conclude Daron.
La presentatrice allora ringrazia
i giudici e invita le ragazze a lasciare il palco, poi annuncia: «È arrivato
ora il momento di aprire il televoto! Votate con i metodi e i codici in
sovrimpressione e decretate chi avrà un posto in finale e chi invece dovrà
vedersela con i nostri giudici!».
Un altro applauso, stavolta più
discreto, poi la bionda riprende a parlare: «Bene, ora è arrivato il momento di
dare il benvenuto ai primi ospiti di stasera. Loro sono una delle band più
importanti e amate degli ultimi decenni, per noi è un vero onore poterli
accogliere sul palco di SOAD-Factor. Con un medley di
alcuni dei loro più grandi successi, diamo un caloroso benvenuto ai grandissimi
Foo Fighters!».
L’intero Hollywood Bowl va
letteralmente in visibilio e i presenti si esaltano, non riuscendo a contenere
la gioia e l’emozione di ritrovarsi di fronte Dave Grohl
e compagni.
Le luci si fanno soffuse, mentre
i componenti della band prendono posto sul palco.
Le prime note di The Pretender si
fanno largo nell’aria, aumentando ulteriormente il giubilo generale.
Dave Grohl
comincia a cantare con leggiadria, per poi divenire più aggressivo quando anche
gli strumenti si fanno più energici e il ritmo diventa incalzante.
Sul ritornello il pubblico
esplode in un canto liberatorio e getta le mani al cielo, in preda a una gioia
immensa.
Whatif I sayI'mnot like the others? Whatif I sayI'mnot
just another one of your
plays? You're the pretender Whatif I say I willneversurrender?
Il ritornello viene ripetuto
un’altra volta, poi il brano vira rapidamente e si trasforma nella più
tranquilla Best Of You,
cantata a squarciagola da tutto il pubblico.
I musicisti sono precisi e impeccabili,
mentre la voce di Dave Grohl trasuda emozione
nonostante le piccole imprecisioni. Tutto lo rende unico e capace di entrare
nel cuore di chi lo ascolta.
Issomeonegetting the best, the
best, the best, the best of you?
Issomeonegetting the best, the
best, the best, the best of you?
Hassomeonetakenyourfaith?
It'sreal, the pain you feel
You trust, you must
Confess
Issomeonegetting the best, the
best, the best, the best of you?
Oh...
Molti degli spettatori hanno gli
occhi lucidi, altri piangono a dirotto, si strappano i capelli e gridano senza
ritegno il nome di Dave.
È un momento magico, che però
viene interrotto da un nuovo cambio di canzone.
Stavolta la band fa un salto in
avanti e comincia a eseguire uno degli ultimi singoli usciti, The SkyIs A Neighborhood.
La batteria ha un ritmo che
permette alle persone di battere le mani a tempo e di godersi ancora una volta
la voce particolare e avvolgente di Dave, il quale osserva con gioia gli spalti
gremiti di gente e si volta ogni tanto per rivolgere dei cenni ai membri dei
System.
The skyis a neighborhood
The skyis a neighborhood Don't look now
Oh mydear
Heaven is a big bang now
Gotta get to sleepsomehow Bangin' on the ceiling Bangin' on the ceiling Keepit down
Oh mydear
Heaven is a big bang now
Gotta get to sleepsomehow Bangin' on the ceiling Bangin' on the ceiling Keepit down
«Grazie a tutti, ecco a voi
l’ultimo brano!» annuncia Dave, mentre i musicisti concludono la canzone e
subito dopo danno il via alla successiva.
Tutti riconoscono immediatamente Learn
To Fly e un boato infernale si diffonde per tutto l’ambiente,
travolgendo la band che si trova sul palco.
Il brano scorre liscio, fluido e
coinvolgente, con la proverbiale energia targata Foo
Fighters.
Dave è sorridente e gioviale, si
impegna al massimo per regalare al pubblico un’esperienza indimenticabile,
riuscendoci perfettamente.
NowI'mlooking to the sky to save me Looking for a sign of life Looking for something to
help me burn out bright I'mlooking for a complication Looking 'cause I'mtired of lying
Make my way back home when
I learn to fly high.
La performance si conclude e i membri dei System si alzano da dietro il loro
banco per andare incontro ai colleghi e salutarli con affetto, mentre il
pubblico applaude e fa sentire la sua voce in grida, singhiozzi e fischi.
Katie Sun
raggiunge il centro del palco e saluta a sua volta gli ospiti. «Vi ringrazio
infinitamente per essere qui, adoro la vostra musica! Voglio un autografo»
dice, tentando di mostrarsi scherzosa, ma dal suo tono di voce traspare tutta
l’agitazione di una ragazzina che si ritrova di fronte alla sua boy band preferita.
Dave Grohl
le sorride cordiale, senza scomporsi troppo o lasciarsi impressionare dal suo
atteggiamento. «Ma certo, con molto piacere!» esclama.
«Stasera siete degli ospiti
importantissimi e non vogliamo annoiarvi con le solite domande di rito. Vorrei
soltanto chiedervi se avete avuto modo di assistere alle esibizioni dei nostri
finalisti e se volete spendere due parole per dare loro dei consigli» prosegue
la bionda.
I musicisti si scambiano
un’occhiata, poi è Taylor Hawkins, il batterista, a farsi avanti: «Voglio dire
che hanno tutti sono talentuosi e possiedono un potenziale incredibile! Spero possano trovare la loro strada. Sono rimasto particolarmente
colpito dagli L.A.P.D., un’ottima formazione a cui mi sento solo di consigliare
l’inserimento di un bassista. È troppo importante, specialmente per un
batterista, avere una solidità ritmica con un altro strumento».
Tutti applaudono, mentre Shavo
interviene. «Su questo sono d’accordo, io non potrei mai esistere senza John e
credo che la cosa sia reciproca, vero fratello?» dice, picchiettando sulla
spalla del batterista.
John annuisce. «Certamente, ma
non montarti la testa» scherza.
«Grazie davvero a tutti,
sicuramente i finalisti faranno tesoro delle vostre parole» taglia corto Katie Sun, per poi congedare gli ospiti e richiedere un ultimo
applauso ai presenti sugli spalti.
I componenti dei Foo Fighters lasciano il palco, mentre i System tornano al
loro banco e riprendono le rispettive postazioni.
«Molto bene, è giunto il momento
di chiudere ufficialmente il televoto! Tra poco riceveremo il responso, intanto
invito i finalisti a raggiungermi al centro del palco!»
A quelle parole, i giovani
talenti tornano in scena, le espressioni evidentemente tese e piuttosto
timorose.
La presentatrice riceve in breve
la busta, il pubblico è in subbuglio e vuole sapere quale sarà la sorte degli
ultimi artisti in gara.
«Eccoci. La coppia che ha
guadagnato un posto nell’ultimo scontro è formata da…»
Una musica lugubre e oscura
permea l’aria, facendo serpeggiare maggiormente l’agitazione generale. I
finalisti si stringono l’un l’altro, tentando di farsi forza a vicenda.
«L.A.P.D. e Meredith! Complimenti
ragazzi, potete lasciare il palco e prepararvi per la prossima esibizione!»
esclama la bionda, accompagnata dal pubblico che è diviso tra coloro che la
trovano un’ingiustizia e coloro che sono pienamente soddisfatti del risultato.
Poco prima di uscire, Michael si
accosta a Janet e la abbraccia di slancio, sussurrandole qualcosa all’orecchio.
Lei ricambia brevemente, poi i due si separano e la rossa nasconde a stendo gli
occhi lucidi.
«Janet, Helena, saranno i giudici
a dover decidere chi di voi andrà all’ultima sfida e chi, purtroppo, sarà
quarta in classifica. Sarà in ogni caso un bellissimo risultato.»
Le due si stringono e annuiscono,
tenendo gli occhi puntati sui quattro giudici dietro il banco.
«Cominciamo da Serj» prosegue la
presentatrice in tono serio.
Il cantante dei System sospira e
intreccia le dita sotto il mento. «È veramente impossibile scegliere, fosse per
me farei vincere tutti. Ma non si può, me ne rendo conto. Siete due artiste
molto valide e con una forte personalità, ma credo che HellGal
possa trovare un suo spazio e un suo modo di esprimersi. Un po’ più di Janet,
ecco.»
Dal pubblico si levano grida e
fischi di protesta, ma Serj li ignora e annuncia: «Elimino Janet».
«È il momento di Shavo.»
«Mi piange il cuore, lo giuro.
Anche io farei vincere tutti… non si può fare un’eccezione? Accidenti» borbotta
il bassista, passandosi una mano sul viso. «Beh, ho una simpatia davvero
sfrenata per entrambe, ma elimino anche io Janet. Mi dispiace.»
Ancora proteste dagli spalti,
alcuni dei presenti non sono affatto d’accordo.
«Grazie, Shavo. Daron, tocca a
te» va avanti la bionda.
Il chitarrista sospira e scuote
il capo. «Sono convinto che anche Janet meriti di avere un’opportunità, sento
che ha ancora qualcosa da dimostrarci. Elimino HellGal.»
«Grazie. Adesso è arrivato il
momento più duro, perché John deve decidere chi eliminare. Entrambe le ragazze
fanno parte della sua squadra.»
John alza gli occhi al cielo.
«Già. Ragazze, premetto che con voi ho lavorato benissimo e ho imparato a
conoscere molte delle vostre peculiarità. Però le regole del gioco sono queste
e io devo scegliere. Janet, penso che tu sia una ragazza dolce, sensibile ed
emotiva, capace di esprimere in musica le proprie emozioni. Tuttavia trovo che HellGal abbia qualcosa in più, un pizzico di energia che la
contraddistingue. A malincuore, elimino Janet.» Poi si alza e raggiunge la
rossa, regalandole un tenero e affettuoso abbraccio. «Per te non è finita, hai
ancora tantissima strada di fronte a te. Non arrenderti, va bene?»
Janet piange e annuisce, mentre
il pubblico la acclama e le dedica applausi calorosi e incoraggianti.
Katie Sun
la saluta, dopo aver congedato HellGal e averle
suggerito di prepararsi per lo scontro finale.
Infine si accosta a Janet non
appena John torna al suo posto. «Vuoi dire qualcosa?»
«Solo… grazie di tutto. I
consigli ricevuti sono stati davvero preziosi per me. Sono sicura che vincerà
davvero il migliore!»
«Puoi restare con noi, va bene?
Siediti pure da quella parte» la invita la bionda, indicando alcune poltroncine
poste sul lato destro del palco.
La rossa annuisce e si asciuga
gli occhi, per poi raggiungere la sua nuova postazione.
«Bene, possiamo passare alla
seconda e ultima manche. Grazie a questa verrà decretato il vincitore di questa
competizione. I tre finalisti dovranno esibirsi con il brano più forte che
abbiano mai eseguito, per cercare di colpire ancora una volta il pubblico a
casa. L’atmosfera è sempre più calda, siete pronti?»
I presenti esultano e non vedono
l’ora che la gara prosegua.
«Non ci resta che dare il
benvenuto al primo concorrente: HellGal!» annuncia la
bionda, per poi lasciare spazio alla ragazza.
Quest’ultima sfila il microfono
dall’asta e comincia a parlare: «Ho deciso di presentare KillThis Love delle Blackpink,
un gruppo k-pop davvero forte. È una canzone energica e potente, mi rispecchia
molto e sicuramente mi mette alla prova ogni volta. Il testo è in inglese e in
coreano, non è facile, ma io la adoro e ho voluto portarla per dimostrare
ancora una volta quanto tengo a questa competizione! Buon ascolto, fratelli!».
Tutti danno di matto e la
acclamano a gran voce, poi pian piano si acquietano e attendono che la
performance abbia inizio.
La base parte con potenza, mentre
Helena si muove a tempo e cammina con disinvoltura sul palco. È decisamente nel
suo elemento con un brano del genere, lo dimostra la fluidità con la quale
snocciola le parole in coreano, destreggiandosi senza difficoltà tra i due
idiomi.
Non perde un colpo, è
coinvolgente, fa battere le mani a tempo e fa cantare insieme a sé. Sa come
tenere un palco, come starci e come far divertire chi sta sotto.
Sul ritornello il pubblico canta
con lei, la maggior parte di esso conosce la canzone e non se lo fa ripetere
due volte.
Let'skillthis love!
Yeah, yeah, yeah, yeah, yeah
Rum, pum, pum, pum, pum, pum, pum
Let'skillthis love!
Rum, pum, pum, pum, pum, pum, pum
L’esibizione continua con
fluidità, finché HellGal non la conclude con
virtuosismi che lasciano tutti a bocca aperta.
Un assordante boato la travolge,
mentre la giovane si inchina al suo pubblico e sorride apertamente, mostrandosi
parecchio emozionata.
Katie Sun
la raggiunge e la abbraccia di slancio. «Lascia che ti dia un abbraccio! Sei
stata e-splo-si-va!» scandisce con fare mellifluo.
«Grazie, grazie… che sarà mai…»
borbotta Helena, picchiettando a disagio sulla spalla della presentatrice.
«Uh, okay, ascoltiamo cosa pensano
i giudici.»
«Fantastica! Dio, quanto mi sei
piaciuta, ma che bomba hai portato fuori?!» strepita Shavo, mostrandosi
estremamente eccitato.
«Sono d’accordo, magnifica. Sei
stata perfino meglio di prima» concorda Daron.
«Ottima interpretazione, ottimo
flow… su di te non c’è proprio niente da dire, complimenti» interviene anche
Serj, annuendo appena.
«Che dire… mi lasci sempre senza
fiato, bravissima. Sono fiero di te» ammette John con fare pacato e dolce.
«Grazie a tutti, è stato un onore
cantare per voi!» esclama la giovane, mentre Katie Sun
la saluta e la congeda.
«Senza perdere tempo, passiamo al
prossimo concorrente: Meredith!» annuncia solenne Katie Sun,
per poi lasciare la scena alla cantante.
«Ciao a tutti, di nuovo»
esordisce Meredith, accostandosi al microfono. «Sono qui per la mia ultima
esibizione all’interno di SOAD-Factor e ho voluto
puntare in alto. Qualcuno di voi conosce una certa Christina Aguilera?»
Dal pubblico si levano numerosi
«sì», accompagnati da grida di approvazione.
«Per voi eseguirò Fighter. Buon
ascolto» conclude, per poi sfilare il microfono dall’asta.
La base parte e la concorrente
comincia a muoversi a tempo, con la solita sensualità che la caratterizza.
La sua voce esplode all’interno
del Bowl, avvolgendo e graffiando le orecchie degli spettatori, i quali la
ascoltano e la osservano con estremo interesse.
Makes me thatmuchstronger
Makes me work a little bit harder
It makes me thatmuchwiser
So thanks for making me a fighter
Made me learn
a little bit faster
Made myskin a little bit thicker
Makes me thatmuchsmarter
So thanks for making me a fighter
A tutti è perfettamente chiaro
che Meredith sta interpretando alla perfezione il messaggio nascosto nel testo
del brano, la sua voce è piena e forte, vuole ringraziare davvero qualcuno per
averla fatta diventare più forte e averla trasformata in una lottatrice.
L’esecuzione è fluida e scorre
alla perfezione, così come le emozioni che vengono riversate all’esterno senza
alcuna remora.
Meredith conclude la performance
con un ultimo acuto, sbattendo in faccia a tutti quanto lei sia forte e quanto
abbia voglia di lottare fino in fondo.
Katie Sun
la raggiunge e anche a lei regala un abbraccio, per poi complimentarsi. «Hai
davvero dato un’altra bella botta di energia, wow!» commenta.
«Ho fatto del mio meglio» esala
la giovane, ancora con un po’ di fiatone.
«Sentiamo come l’hanno vissuta i
nostri giudici. Serj, cominci tu?»
Il cantante dei System sorride.
«Da quando la gara è cominciata, ti ho visto crescere tantissimo. Hai
sicuramente imparato a lottare e questo brano ti rappresenta molto.
Complimenti, ottima esecuzione.»
«Chiunque ti abbia fatto
diventare così forte, merita tutta la nostra stima!» esclama Daron.
«A questo proposito, vorrei
ringraziare qualcuno, se posso…» interviene la cantante.
Shavo annuisce con vigore. «Puoi
dire quello che vuoi.»
«Voglio ringraziare la persona
che mi ha fatto capire quanto valgo, quanto ha senso lottare con le unghie e
con i denti. La persona che mi ha spronato e mi ha dato la forza per portare
fuori tutta me stessa. Senza di lei non sarei arrivata fin qui. Grazie Brianna, davvero.»
Daron sgrana gli occhi. «La mia
Brianna?» chiede curioso.
Meredith scuote il capo e gli
scocca un’occhiata maliziosa. «Mi dispiace, ma lei è la miaBrianna» replica, per poi chinare il viso e distogliere lo
sguardo.
Il pubblico si esibisce in un
coro di «ooh» meravigliati, mentre i giudici tentano
in tutti i modi di rimanere imparziali.
Katie Sun
si schiarisce a disagio la gola. «Beh, John, tu cosa ne pensi?»
Il batterista annuisce. «Sono
d’accordo, hai fatto un lavoro eccezionale. Brava.»
«Hai spaccato, punto!» conclude
Shavo felice, sorridendole con calore e strizzandole l’occhio.
«Benissimo, grazie mille,
Meredith! Ci vediamo dopo!» la congeda in fretta e furia la presentatrice, per
poi sproloquiare qualcosa a proposito dei colpi di scena che possono capitare
in una competizione come questa. Infine annuncia l’ingresso in scena degli
L.A.P.D., per poi zampettare via dal palco con fare impettito.
La band entra in scena e subito Brianna si accosta al microfono posto di fronte alla sua
tastiera. «Siamo tornati per spaccare tutto. Siete pronti?» grida.
Il pubblico è in visibilio e
vuole sempre di più.
«Stavolta eseguiremo una
bellissima canzone degli Alter Bridge, una delle nostre band preferite. Ecco a
voi Find
The Real» annuncia poi la cantante.
Tra scrosci di applausi e voci
stracolme di eccitazione, Sarah stacca il tempo con le bacchette e il brano ha
inizio.
Michael ci dà dentro con la
chitarra, mentre Scott si occupa della parte di basso.
Brianna si cala perfettamente nel ruolo di Myles Kennedy, interpretando il pezzo con passione e il
giusto pizzico di struggimento.
WellitseemsI'vefinally
Thought of everything
I want
to love
I want
to feel
Find peace
Find the real
Il timbro di Brianna
e il suo proverbiale uso del twang rendono
l’interpretazione magistrale e adatta. I musicisti, come sempre, sono precisi e
concentrati, seppur evidentemente divertiti e felici di ciò che stanno
suonando.
Verso la fine, Brianna esegue uno degli acuti più lunghi e complicati
della canzone, trattandolo con estrema maestria e facendolo impattare contro il
pubblico in delirio.
La standing ovation è
inevitabile, l’esibizione ha coinvolto pienamente le persone sugli spalti ed è
impossibile contenere l’entusiasmo e l’ammirazione per questa giovane e
talentuosa band.
Katie Sun
arriva poco dopo, salutando e abbracciando chi capita, ormai completamente
fuori controllo e non più troppo attenta al suo ruolo istituzionale.
«Wow, wow, wow! Volevate buttare
giù il Bowl?» li apostrofa la bionda.
«L’intento era quello, sì»
replica Brianna con fare scherzoso.
«Direi che ci siete quasi
riusciti» interloquisce Serj, ridacchiando appena. «Siete stati pazzeschi, a
questo punto sono proprio curioso di scoprire chi la spunterà. Per il pubblico
a casa sarà arduo scegliere il suo preferito.»
«È proprio vero» afferma John.
«Sarah, migliori sempre, anche quando io credo che tu abbia raggiunto la
perfezione. Mi sorprendi piacevolmente ogni volta, bravissima» aggiunge,
rivolgendosi alla batterista.
La ragazza arrossisce
vistosamente e borbotta tra sé e sé, torcendosi una ciocca di capelli tra le
dita.
«Io… stavo per piangere, lo
giuro! Accidenti a voi!» esclama Shavo.
I giovani musicisti sorridono
grati, per poi fissare il loro giudice.
«Dico solo una cosa, e so che con
quest’affermazione attirerò su di me un sacco di polemiche. Però, cazzo, dovete
vincere, siete davvero forti!» conclude il chitarrista.
Il pubblico prende insolitamente
bene le parole del giudice, acclamandolo e dandogli ragione.
«Vedremo cosa verrà decretato dal
televoto! E a proposito, in questo momento è ufficialmente aperto! Votate per
il vostro preferito con i codici in sovrimpressione!» strilla la bionda,
tentando di sovrastare il fracasso che ancora permea interamente l’Hollywood
Bowl.
«E ora, mentre attendiamo il
responso del pubblico a casa, direi che è giunto il momento di annunciare i
prossimi ospiti!»
NOTE
FINALI
Carissimi lettori, eheheheheheh, pensavate davvero che vi avrei svelato subito
il nome del vincitore tra i nostri partecipanti?
No, vi avevo detto che avevo
qualcos’altro in serbo per voi, eheheheh XD
Ma prima c’è un’altra questione
importantissima, ovvero: DEVO ANNUNCIARE LA CLASSIFICA DI VOI PARTECIPANTI ALLA
STORIA INTERATTIVA!!!!
Ebbene sì, è giunto questo
fatidico e fantomatico momento, siete curiosi?
Prima di riportare la classifica
con tanto di punteggi ottenuti, ci tengo innanzitutto a ringraziarvi tutti,
perché senza il vostro entusiasmo non avrei saputo dove mettere le mani. Grazie
per i consigli e il supporto, per l’entusiasmo e la puntualità… insomma, GRAZIE
DI TUTTO!
Ho deciso, oltre che di premiare
il vincitore assoluto, di creare dei premi speciali per chi mi ha seguito
durante tutta la storia, senza mai lasciarmi, neanche in un capitolo. E non
parlo delle recensioni, no, parlo di quelle persone che hanno partecipato a
ogni capitolo, inviandomi sempre le loro risposte e quindi perdendo un po’ di
tempo a leggere i miei deliri!
Queste persone troveranno un link
accanto al proprio nome, il quale le riporterà a un banner personalizzato
creato dalla sottoscritta, che potrà scaricare e conservare, anche stampare se
preferisce ^^
Non aspettatevi capolavori di
grafica o chissà che altro, ci ho soltanto messo il mio cuore e impegno,
utilizzando le blande capacità che ho in merito :D abbiate pietà, faranno un
po’ pena, ma vabbè X’D
Ora, bando alle ciance, ecco a
voi la tanto agognata classifica che, come ci tengo a ricordare, è venuta fuori
sommando i punteggi ottenuti da ognuno di voi grazie alle risposte che mi avete
dato nei vari capitoli!
Che ne pensate dei banner? So che
non sono il massimo, ma spero apprezziate comunque il mio impegno!
Ho trovato anche un font che
somiglia un pochino a quello del logo dei System, perciò ho provato a creare le
immagini usando principalmente quello, per dare una certa continuità al tutto
^^
Soul, essendo arrivata prima,
riceverà un regalino tematico, qualcosa di concreto, come già avevo anticipato
all’inizio della gara. Quando lo riceverà, se sarà d’accordo, pubblicherò nel
prossimo capitolo la foto, per rendervi partecipi dell’oggetto in questione!
Soul, tu che dici?
A questo punto vi starete
chiedendo: ma, Kim, se già è uscita la classifica dei vincitori tra noi
partecipanti, chi deciderà il vincitore tra i tre finalisti?
È proprio questo il bello, miei
carissimi lettori!
Voglio che la storia sia
interattiva fino alla fine, perciò sarete proprio VOI il televoto, il pubblico
a casa di cui tanto si è parlato durante la competizione!
Perciò dovrete inviarmi PER
MESSAGGIO PRIVATO il nome del concorrente che volete far vincere tra:
-L.A.P.D.
-Meredith
-HellGal
In base al numero dei voti, verrà
fuori la classifica finale. Solo dopo aver ricevuto tutte le vostre votazioni,
scriverò il capitolo finale, nel quale si scopriranno anche i super ospiti che
ancora non sono apparsi!
Inviate la vostra preferenza
entro il 31 dicembre 2019. Da quel momento in poi mi impegnerò a scrivere il
capitolo, cercando di pubblicarlo entro il 10 gennaio 2020, salvo imprevisti
super imprevedibili!
Tutto chiaro?
Ricapitoliamo: inviatemi un
messaggio privato entro il 31 dicembre dove mi scrivete chi volete che vinca
tra L.A.P.D., Meredith e HellGal. Dopodiché io
scriverò il capitolo in base alla classifica che voi stessi avrete creato
grazie ai vostri voti, impegnandomi per metterlo online entro il 10 gennaio.
Se avete dubbi o perplessità, non
esitate a chiedere!
I ringraziamenti finali li farò
nel prossimo aggiornamento, ma già da ora vi ripeto che è solo grazie a VOI se
questa storia ha avuto la possibilità di andare avanti!
Ancora complimenti a tutti
quanti, ci sentiamo al prossimo – e ultimo – capitolo ♥
Le luci si abbassano e in platea
c’è un carico enorme di eccitazione.
Katie Sun lascia il palco senza
aggiungere altro, i secondi ospiti speciali non hanno bisogno di presentazioni.
Le prime note di una canzone
molto nota a tutti i presenti vibrano nell’aria, scatenando un boato infernale
che scalda subito l’atmosfera.
Si tratta di Iron Man e quelli che sono appena saliti
sul palco sono delle leggende del rock e del metal: i Black Sabbath.
Nessuno si aspettava la loro
comparsa, la band si è infatti sciolta nel 2017 dopo un tour di addio. Sarà
l’influenza dei System e la loro amicizia con Ozzy, ma i quattro musicisti sono
ora sul palco di SOAD-Factor e stanno suonando uno dei loro più celebri brani.
Ozzy Osbourne ha sempre il suo
aspetto da Principe delle Tenebre e la sua voce è sempre riconoscibile,
nonostante l’età. Tony Iommi è un dio con la sua chitarra, sempre affascinante
e carismatico. Geezer Butler armeggia sapientemente con il basso, mentre alla
batteria c’è un ragazzo più giovane dai lunghi dreadlocks, ovvero Mike Bordin,
unico componente che non fa parte della formazione storica. Fa da turnista
nella band e in generale suona con Ozzy quando capita che il cantante abbia
necessità di un batterista, si integra bene nella band e fa bene il suo lavoro.
Nobody wants him
He just stares at the world
Planning his vengeance
That he will soon unfurl
Tutti cantano insieme a Ozzy,
estasiati di star vedendo una performance che credevano impossibile. Qualcuno
tra il pubblico ha perso l’occasione di andare a sentire la band durante il
tour di addio, così ora piange per l’immensa emozione che sta provando.
Dopo un po’ il brano vira in War Pigs, altra canzone che tutti
accolgono con un entusiasmo incontrollabile.
Il suono della band è pieno, non
c’è una virgola fuori posto e l’esecuzione è perfetta. Sembra che il tempo non
sia passato per i musicisti, nonostante tutti siano tutt’altro che dei
ragazzini.
Il pubblico scandisce le parole
insieme a Ozzy, battendo le mani a tempo.
Generals gathered in their masses
Just like witches at black masses
Evil minds that plot destruction
Sorcerer of death's construction
In the fields the bodies burning
As the war machine keeps turning
Death and hatred to Mankind
Poisoning their brainwashed minds...
Oh Lord yeah!
L’energia continua a fluire
all’interno dell’Hollywood Bowl, molti dei presenti ormai si sono alzati e
muovono la testa a ritmo, altri ballano scompostamente e altri ancora versano
fiumi di lacrime o gridano per l’incredulità di ritrovarsi al cospetto di
leggende come queste.
Il terzo brano è Paranoid, il quale porta ancora più in
alto l’asticella, facendo saltare entusiasti tutti quanti. Anche i System
lasciano le loro postazioni dietro il banco dei giudici e assistono alla
performance con enormi sorrisi sulle labbra e occhi che brillano.
La performance è sempre più
infuocata ed energica, i musicisti sorridono ai loro colleghi più giovani e
suonano con precisione e fluidità.
Il pubblico canta ogni singola
parola a squarciagola, creando un effetto strepitoso che ha un impatto pazzesco
su chi si trova sul palco.
Finished with my woman 'cause she couldn't help me
with my mind
people think I'm insane because I am frowning all the time
All day long I think of things but nothing seems to satisfy
Think I'll lose my mind if I don't find something to pacify
Can you help me occupy my brain?
Oh yeah
Dopo un meraviglioso assolo di
chitarra eseguito con maestria da Tony Iommi, la band conclude la sua
esibizione e tutti i musicisti salutano con entusiasmo il pubblico.
Subito i System li accerchiano,
salutandoli con calore e complimentandosi con loro. Questo vale anche per il
turnista alla batteria, che i ragazzi conoscono ugualmente.
Katie Sun trotterella in fretta
sul palco e sembra una scolaretta alle prese con il suo primo fidanzatino. È
tutta sorrisi e moine nei confronti di Ozzy, mentre i suoi occhi scandagliano a
fondo Mike Bordin.
«Salve, sono così felice di
avervi qui! Questa è stata una performance incredibile! Bravissimi, siete dei
miti!» cinguetta la bionda, lasciando baci e strette di mano a profusione.
I quattro quasi la ignorano,
impegnati a godersi il calore infinito del pubblico e le battute con i
colleghi.
La presentatrice riesce a
catturare per un attimo l’attenzione di Ozzy, ficcandogli il microfono sotto la
bocca. «Ozzy, la vostra esibizione qui significa che non vi siete sciolti del
tutto? Possiamo sperare in un ritorno della band?» strilla.
Lui le lancia un’occhiata
stralunata, poi sorride bonario e scuote la testa. «Ma no, bambina, no! Ormai
siamo vecchi e poi ognuno di noi ha le sue cose da fare. Il nostro tempo è
finito.»
Lei arrossisce e accenna al
batterista. «E lui? È nuovo?»
«Chi, Puffy? Macché. Suona con
noi e con me da un sacco di anni. È un ragazzo disponibile e capace.»
La bionda sta per attaccare con
un’altra domanda, quando il cantante si volta a rispondere a Shavo che ride e
fa battute insieme a Geezer.
A quel punto Katie Sun è
costretta ad arrendersi, e poco dopo riesce a congedare la band, ringraziando
tutti per la loro disponibilità.
«Un ultimo consiglio per i nostri
finalisti, Ozzy!» strilla.
Il cantante sposta lo sguardo
sulle poltroncine al lato del palco, dove gli L.A.P.D., Meredith e HellGal sono
seduti ad aspettare il verdetto del televoto.
«Farete grandi cose solo se non
dimenticherete mai chi siete e cosa volete fare. Quando ero giovane e stavo con
questi ragazzi nei primi tempi, nessuno di noi
pensava più alla musica. Ricordo che ogni singolo giorno ero fatto o ubriaco.
Non fatelo anche voi, siete delle stelle nascenti e dovrete continuare a
brillare, senza farvi influenzare da tutta la merda che c’è attorno a voi.»
Il pubblico trattiene il fiato,
commosso per un’esternazione come questa.
E dopo aver parlato, Ozzy e
compagni lasciano il palco, mentre Katie Sun cerca invano le parole per
replicare e Shavo tenta di nascondere le piccole lacrime che si sono formate
agli angoli dei suoi occhi.
I finalisti si scambiano sguardi
sconvolti, mostrando di essere rimasti a loro volta colpiti dal discorso del
leggendario frontman dei Black Sabbath.
Mentre il pubblico esplode
nell’ennesimo applauso, Katie Sun riesce a recuperare un minimo di contegno.
«Dopo questo emozionantissimo
momento per cui ancora ringraziamo i Black Sabbath, dichiaro ufficialmente
chiuso il televoto! Bene, tra poco scopriremo chi sarà il vincitore della
competizione! Ma prima dobbiamo chiamare i nostri quattro giudici perché hanno
un annuncio importantissimo da fare! Prego, ragazzi, raggiungetemi!»
I componenti dei System si
sistemano accanto a lei al centro del palco e la presentatrice fa cenno a Serj
di prendere la parola.
Il cantante sorride e si volta
verso i finalisti. «Venite qui, l’annuncio riguarda anche voi!»
I ragazzi si alzano con cautela e
obbediscono.
«Bene! Ovviamente questa, come
tutte le competizioni, ha un premio per il vincitore. Non lo abbiamo annunciato
fino a ora per darvi modo di gareggiare con tranquillità, senza scannarvi tra
voi e senza avvertire troppa pressione. Lo spirito di questa gara era quello di
creare un ambiente sano in cui ognuno di voi potesse mettersi in gioco,
confrontarsi civilmente con gli altri e divertirsi. Però è anche giusto
premiare chi vincerà.»
I finalisti pendono dalle labbra
di Serj, stringendosi gli uni agli altri carichi di aspettative.
«Già, ragazzi.» Shavo interviene
con un enorme sorriso. «Chi di voi vincerà, avrà la possibilità di incidere un
album. Noi saremo al vostro fianco per gli arrangiamenti, la produzione e per
supportarvi e darvi consigli se lo riterrete necessario o se vi farà piacere.
Vogliamo che chi vince continui a emergere e a mettere in luce le sue peculiarità!»
Nel Bowl si scatena il putiferio:
il pubblico esulta, i finalisti si abbracciano come capita e saltellano felici,
gli altri partecipanti li acclamano e fanno il tifo per loro.
«Grazie, grazie davvero! Chiunque
vincerà, avrà un’occasione unica!» esclama HellGal.
«Ovviamente nessuno vi vieta di
collaborare con altri ragazzi partecipanti alla gara. Ogni artista collabora
con altri artisti, perciò… dovrete decidere voi come procedere!» aggiunge
Daron.
L’incredulità è ancora alle
stelle, così come l’entusiasmo generale.
«Avete visto che premio pazzesco?
Questi ragazzi sono dei miti!» cinguetta Katie Sun, sorridendo ampiamente ai
quattro giudici.
Dopo un altro boato d’approvazione,
la bionda riceve finalmente la busta e il silenzio cala immediatamente.
L’atmosfera si fa tesa e una
musica ansiogena riempie l’aria.
«Eccoci, dunque, a leggere la
classifica finale. Sono così emozionata! Prima di tutto, ci tengo a ringraziare
i ragazzi dei System che mi hanno permesso di presentare questo fantastico
show!» temporeggia la bionda.
Il pubblico risponde con un
caloroso applauso, ma la curiosità è palese, così come l’agitazione sui volti
dei finalisti.
«Poi voglio ringraziare ancora
una volta i tanti ospiti che sono venuti a trovarci durante tutte le puntate,
spronando i nostri ragazzi a fare sempre di più. Grazie di cuore!»
Altri applausi calorosi, altra
tensione sui visi degli artisti in finale.
«Un grazie è doveroso anche a
tutti i partecipanti alla gara, che tra poco ci delizieranno con una piccola
sorpresa per festeggiare il vincitore! Mi avete emozionato tantissimo con le
vostre performance e siete stati tutti simpatici e fenomenali, mi avete
insegnato davvero tanto e io non mi dimenticherò mai di voi!»
Qualcuno scoppia a piangere, ma
la maggior parte degli spettatori vuole che lei legga la classifica il prima
possibile.
«Ora smetto di annoiarvi e vi
annunciò che il pubblico ha deciso…»
Il silenzio torna a farsi
sentire, insieme alla musica di sottofondo.
«Che il terzo classificato di
SOAD-Factor è…»
Suspense, tremori agitati, occhi
serrati da parte dei finalisti.
«Meredith!»
La ragazza scoppia a piangere e
abbraccia Brianna, posta al suo fianco, mentre tutti la accerchiano per
stringerla, complimentarsi e rassicurarla.
«Complimenti per essere arrivata
qui, Meredith. Sono orgoglioso di te!» strepita Shavo, strappandola dalle
braccia della cantante degli L.A.P.D. per poterla stritolare con affetto e
stima.
«È stato un vero onore lavorare
con te! Grazie, grazie infinite Shavo! E grazie a tutti!» replica la ragazza,
sorridendo tra le lacrime.
«Grazie a te Meredith, hai
raggiunto la finale e per questo dovrai sempre camminare a testa alta! Bene, è
arrivato il momento di scoprire chi sarà secondo e chi vincerà. Chi tra HellGal
e L.A.P.D. inciderà un album con la supervisione dei System Of A Down?»
L’atmosfera è ancora più calda ed
elettrica, ormai anche i ragazzi già eliminati sono saliti sul palco e si
stringono attorno ai due finalisti.
«Il pubblico ha deciso che il
vincitore assoluto di questa prima edizione di SOAD-Factor è…»
La musica si fa più intensa e
mette sempre più ansia ai partecipanti, tutti i presenti si sentono come se
anche il loro destino dipendesse da questo verdetto.
«HellGal!»
Miriadi di coriandoli e di petali
di rosa inondano il palcoscenico, mentre dei bellissimi fuochi d’artificio
esplodono in cielo, illuminando a festa la notte losangelina.
La base di We Are The Chamèpionsdei Queen parte, avvolgendo le grida felici della
vincitrice e di tutti coloro che con lei esultano e che per lei si entusiasmano.
Al centro del palco si verifica
un intricato intreccio di braccia, corpi, risate, lacrime e strilli acuti ed
entusiasti, nel quale vengono coinvolti anche la presentatrice e i giudici.
E a quel punto, mentre il
pubblico è fuori di sé dalla gioia e i ragazzi sono estremamente euforici,
tutti insieme cominciano a cantare sul palco la famosissima canzone dei Queen,
seguiti subito da tutti i presenti, i quali si sono messi in piedi per
l’ultima, bellissima standing ovation della trasmissione.
I've paid my dues
Time after time.
I've done my sentence
But committed no crime.
And bad mistakes‒
I've made a few.
I've had my share of sand kicked in my face
But I've come through.
And I need to go on and on, and on, and on.
We are the champions, my friends.
And we'll keep on fighting 'til the end.
We are the champions.
We are the champions.
No time for losers
'Cause we are the champions of the world.
L’atmosfera è davvero calda e
bellissima, HellGal non fa che abbracciare chiunque le capiti a tiro, saltando
praticamente addosso a John e ringraziandolo tra le lacrime per tutto ciò che
ha fatto per lei.
E mentre tutti continuano a
cantare, ormai Katie Sun ha perso il controllo della situazione e non sembra
intenzionata a recuperarlo.
Daron si impossessa del microfono
della bionda e grida: «Grazie a tutti e grazie a chi ha votato per gli
L.A.P.D., i miei ragazzi hanno vinto per me!».
La festa va avanti, finché la
telecamera non comincia ad allontanarsi verso l’alto, rendendo l’inquadratura
sempre più piccola e luminosa, lasciando intravedere infine un puntino
brillante in mezzo alla notte stellata di una Los Angeles che oggi festeggia la
nascita non di una, ma di tante nuove comete.
Ognuno dei partecipanti ha vinto
a modo suo, lasciando qualcosa di puro, dolce, energico ed emozionante in chi
lo ha supportato, seguito, amato, odiato e insultato.
La prima edizione di SOAD-Factor
finisce qui.
We are the champions…
Of the World!
NOTE
FINALI
Ebbene sì, carissimi lettori,
siamo davvero, davvero, davvero arrivati alla fine di questa storia
interattiva!
Intanto mi scuso per non aver
aggiornato entro il 10 gennaio, spero che questo ritardo non vi abbia dato
troppo fastidio! Perdonatemi!
La prima edizione di SOAD-Factor finisce
qui, e non so se ce ne saranno altre. Per il momento direi di no, a meno che –
e questo ci tengo a sottolinearlo – uno di voi non voglia prendere il testimone
e scrivere per una nuova edizione. Mi è piaciuto creare questa storia
interattiva, ma mi piacerebbe anche partecipare a una, devo ammetterlo!
Non è stato facile, ho avuto
delle scadenze mensili, ho dovuto scegliere i partecipanti, le canzoni, gli
ospiti, ho dovuto far interagire tutti quanti… però è stata la cosa più bella
che io abbia mai fatto, perché ho potuto avere una partecipazione attiva da voi
lettori, ed è stato estremamente elettrizzante per me.
Vi ringrazio TUTTI, dal primo
all’ultimo, anche coloro che hanno provato a seguirmi e non ce l’hanno fatta!
Sono arrivata fin qui perché ho trovato l’entusiasmo da parte di alcuni di voi,
e questo non è affatto scontato, anzi!
Che ne pensate dei secondi ospiti
speciali di questo live finale? E del premio che i System hanno messo in palio
per il vincitore?
E del consiglio che Ozzy ha dato
ai finalisti?
A proposito, devo fare un paio di
precisazioni: la frase in corsivo, “nessuno di noi pensava più alla musica.
Ricordo che ogni singolo giorno ero fatto o ubriaco”, l’ho presa dalla pagina
Wikiquote dedicata alle citazioni di Ozzy Osbourne. Pensavo ci stesse bene!
Ho accennato al
batterista/turnista che ha suonato con i Sabbath per l’occasione. Si tratta di
Mike Bordin, detto “Puffy”, batterista dei Faith No More che in molte occasioni
ha suonato appunto con la band di Osbourne e anche con lui nel suo progetto
solista.
Per quanto riguarda la classifica
finale, i voti sono stati questi:
-Meredith: 0
-L.A.P.D.: 2
-HellGal: 3
Ecco da dove è nata la classifica
finale che poi Katie Sun ha letto!
Grazie per aver votato e avermi
aiutato a stilare il podio, anche stavolta siete stati fantastici :3
Che altro dire? Mi sembra così
strano salutarvi per l’ultima volta in questa storia, non dirvi “alla prossima
puntata” o non dover aspettare le vostre risposte per messaggio privato.
Sarà strano non dover più
aggiornare questo racconto e mettere il segno di spunta accanto alla voce Completa
su EFP.
Sarà stranissimo, ma ogni cosa ha
una sua fine.
Ancora grazie, grazie, GRAZIE DI
CUORE!
Spero che i miei personaggi vi
siano entrati nel cuore e che li ricorderete con affetto!
Io non potrò mai scordare il
vostro entusiasmo e quest’esperienza!
E chissà se in futuro la ripeterò
come autrice…
Alla prossima avventura ♥
PS: A voi mancherà Katie Sun? A
me no, onestamente XD