Crisi su Terra-X Reload

di Farkas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Preparativi nunziali ***
Capitolo 2: *** Questo matrimonio non s'ha da fare! ***
Capitolo 3: *** Una storia diversa ***
Capitolo 4: *** Doppelganger ***
Capitolo 5: *** Benvenuti su Terra-X ***
Capitolo 6: *** Benvenuti su Terra-X (Parte II) ***
Capitolo 7: *** Fuga da Terra-X ***
Capitolo 8: *** Fuga da Terra-X (Parte II) ***
Capitolo 9: *** La calma prima della tempesta ***
Capitolo 10: *** La calma prima della tempesta (Parte II) ***
Capitolo 11: *** La battaglia di Central City ***
Capitolo 12: *** La battaglia di Central City (Parte II) ***
Capitolo 13: *** La battaglia di Central City (Parte III) ***
Capitolo 14: *** La battaglia di Central City (Parte IV) ***
Capitolo 15: *** La guerra è finita ***
Capitolo 16: *** La guerra è finita (Parte II) ***



Capitolo 1
*** Preparativi nunziali ***


CRISI SU TERRA-X RELOAD

 

Capitolo 1: Preparativi nunziali

 
 
Terra-X

Un uomo con addosso un’armatura, che portava uno scudo legato al braccio destro si mosse circospetto, nei corridoi di un palazzo.
-Guardian a base- sibilò l’uomo in un comunicatore.-Sono riuscito a infiltrarmi nel loro quartier generale e…-.
-… E la tua missione finisce qui- dichiarò una voce alle spalle di Guardian.
Quest’ultimo si voltò di scatto, trovandosi di fronte a un uomo con indosso una tuta nera, e una maschera dallo stesso colore con lenti rosse, che portava una faretra legata alla schiena.
-TU!- ruggì Guardian alzando lo scudo e correndo verso il nuovo arrivato. – E’ il tuo dominio su questo mondo, che finisce qui!-.
-Ne dubito fortemente- commentò l’uomo senza fare una piega di fronte all’assalto di Guardian… per poi balzare di lato, schivando all’ultimo istante il colpo sferrato con lo scudo. Prima ancora che Guardian potesse capire cosa fosse accaduto, ricevette un fortissimo calcio all’addome che lo mandò disteso sul pavimento.
-Patetico- commentò l’uomo in nero.- Se i miei soldati non fossero impegnati altrove, non mi abbasserei mai a lottare contro uno come te-.
-Ti farò rimangiare queste parole!-ringhiò l’avversario rimettendosi in piedi con un balzo. Bella mossa dal punto di vista atletico, ma si rivelò solo una fatica inutile dato che una freccia scagliata dall’arco pieghevole appena estratto dall’altro uomo, perforò l’armatura, rilasciando una potentissima scarica elettrica, che fece di nuovo crollare Guardian in ginocchio.
-No- ansimò. -Non così. Non morirò ai tuoi piedi-.
-Un essere inferiore come te dovrebbe sentirsene onorato… ma non temere non morirai adesso. Prima mi parlerai nel dettaglio della vostra patetica resistenza-.
-Io non tradirò mai i miei compagni Dark Arrow- ringhiò Guardian, prima di essere colpito alla nuca e di perdere i sensi.
Di colpo ci fu una folata di vento, e comparve un uomo con indosso un costume nero.
-E’ tutto pronto non attendiamo che il tuo ordine- decretò l’uomo.
-Agiremo domani stesso, quando l’obiettivo sarà in posizione- sentenziò l’arciere.- Ora porta costui in laboratorio-.
Con un cenno d’assenso il velocista si caricò l’uomo in spalla, e sparì.
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James riaprì gli occhi e questa fu già di per sé una grossa sorpresa. Altre due furono scoprire di essere stato legato in modo che il suo corpo formasse una X, e che un uomo vestito di nero lo stava fissando
-Zoom?!- ruggì il giovane Olsen.- Dove… cosa…-.
-Ti trovi nel nostro quartier generale. E stai per dirci dove trovare la vostra patetica resistenza, in modo che possiamo stroncarla una volta per tutte-.
-Non te lo dirò mai. Noi lottiamo per liberare questo mondo, per dargli una speranza, ed è una causa per cui... -.
-Ti prego risparmiaci il discorsetto sul sacrificio eroico- commentò Dark Arrow, mentre entrava nella stanza.
Zoom fece dondolare un sacchetto trasparente pieno di polvere rossa di fronte a Guardian, che deglutì spaventato.
-Bene sai cos’è- commentò Zoom.- Parlerai di tua spontanea volontà, o mi costringerai a usarlo?-.
-Tanto per me è finita in entrambi i casi. Ma non tradirò i miei compagni. Un giorno libereranno questo mondo-.
Senza fare una piega, Dark Arrow aprì a forza la bocca di James, e Zoom ci versò dentro la polvere.
-So che dovremmo fare in fretta- commentò il velocista.- Ma francamente sono felice che dobbiamo interrogarlo. E’ passato troppo tempo dall’ultima volta che abbiamo lavorato insieme. Mi mancava-.
-Anche a me amico mio- ammise Dark Arrow.
Poco dopo l’edificio fu scosso da urla strazianti, ma nessuno ci fece caso. Una donna dai capelli marrone chiaro sorrise orgogliosa, mentre osservava una bandiera su cui era ricamato il Bluthfane. La sua più grande creazione, si era già rivelata di un’utilità incalcolabile… ma presto avrebbe fatto qualcosa di ancora più importante, per la causa.
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Terra-1

-Ragazze questa sì che è vita- sospirò Felicity Smoak mentre si godeva il suo massaggio ai piedi.
-Vero. Ogni tanto bisogna staccare la spina- convenne Kara in tono beato, sprofondando nella poltrona massaggiante.
-Come mai Mon-El non è venuto?- domandò giuliva Iris.
L’espressione di Kara passò da rilassata ad affranta in un battito di ciglia:- Storia lunga e deprimente, di cui non ho voglia di parlare. Grazie per avermi permesso di portare il mio migliore amico. Moriva dalla voglia di provare il viaggio interdimensionale-.
-Figurati. Visto come sembravano in sintonia lui e Cisco?- fece allegramente la quasi signora Allen, rivolta alla donna seduta dall’altro lato della stanza.
-Certamente- mormorò Caitlin Snow prima di proporre un brindisi.
C’era qualcosa di forzato nel sorriso della metaumana, ma Felicity fu l’unica a notarlo, pertanto fu quasi sollevata quando Iris spostò il discorso su lei e Oliver. La bionda rispose distrattamente alla domanda di Iris, pensando che avrebbe dovuto parlare con Caitlin a quattr’occhi alla prima occasione.
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-Quindi possiedi poteri, e progetti costumi e gadget? Amico sei una forza!-.
-Non hai sentito il meglio: esco con una cacciatrice di taglie interdimensionale-.
-Bè non è una gara mai io frequento un’aliena-.
-Sul serio?! Magari potremmo fare un’uscita a quattro!-.
-Sarebbe una forza! Se Lyra è d’accordo, perché no?-.
-Ramon sei qui? Ti ho cercato dappertutto- fece Harry Wells entrando irato nel laboratorio della velocità, dove i due giovani si erano messi a chiacchiera quasi subito dopo essere stati presentati da Barry.
-Harry ti presento è Winn Schott , alias L’uomo nel van, alias un gran figo-.
-Un gran complimento detto da te Vibe. Felice di conoscerti Harry-.
-Piacere. Ora dì ciao al tuo nuovo amichetto Cisco, devi andare a fare i compiti… sai quegli ultimi ritocchi al siero per separare le due metà di Firestorm- fece ironico il nativo di Terra-2.
-Il dovere chiama.- sospirò il metaumano.- Dammi un minuto Winn e poi potremo andare a vedere se davvero voi di Terra-38 giocate meglio a Street Fighter-.
-Preparati a combattere e soffrire- rispose allegro l’agente del DEO, mentre Cisco veniva trascinato via dallo scienziato, con il quale aveva già cominciato un acceso battibecco.
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-Sono innamorato di Iris da quando avevo dieci anni. Come riesco a far stare tutto il mio amore in una sola promessa? Ho già scritto trentotto pagine- sospirò Barry mentre provava lo smoking.
-Fa una lettura veloce- ridacchiò il sindaco di Star City.
-E chi capirebbe?- rispose Barry sorridendo per la battuta. -Piuttosto tu e Felicity…-.
-Non credo che sia il momento adatto- lo stoppò l’arciere.- Perfino per i miei standard non è un buon perieodo-.
-E quando mai lo sarà? Ollie quelli come noi, si cacciano sempre nei guai… se hai al tuo fianco la persona che ami, è più facile tirarsene fuori-.
Francamente Oliver non aveva creduto che Barry sarebbe mai riuscito ad avere una storia con Iris, quando l’aveva conosciuta, ma se rendeva il suo amico così felice, era contento di essersi sbagliato. Tuttavia l’ingresso trafelato di Cisco e Winn, gli evitò di replicare.
-Eccoci! Siamo in ritardo?- ansimò il metaumano.
-No. Il reparto bambini, comunque è di la- fece divertito il sindaco.
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Terra-X

-Dobbiamo fare qualcosa per James- urlò una donna la cui carnagione pallida e delicata, faceva un contrasto fortissimo con i capelli corvini.- Di certo siamo ancora in tempo!-.
-Olsen conosceva i rischi. Non possiamo tentare un’azione di recupero- sospirò una ragazza coi capelli ricci neri, e la carnagione olivastra.- Lena, io lo farei anche, ma il generale non me lo permetterebbe mai-.
-Almeno lascia che ci parli…- implorò Lena. -James è suo amico… possibile che…-.
-Lo sai che non è tipo da fare favoritismi-.
-Gypsy ti supplico- mormorò disperata la mora.- Se si trattasse di Cisco tu che faresti?-.
L’espressione di Gypsy si addolcì ma prima che potesse rispondere il muro vicino alle due ragazze esplose, sparando detriti in tutte le direzioni… e in mezzo ad essi si ergeva qualcosa che le due non avrebbero mai voluto vedere: una donna vestita di nero, con indosso una maschera in tinta che le copriva completamente il volto, con i capelli ricci e biondi lunghi fino alla schiena, che fluttuava a mezz’aria.
-Non temere Luthor- fece la donna in tono secco e crudele.- Tu e Olsen non rimarrete separati per molto. Sai ha invocato a lungo il tuo nome, mentre mio marito e il suo amico lo torturavano… doveva amarti molto-.
-Maledetta!- ruggì la ragazza lanciandosi contro di lei, ignorando i richiami di Gypsy.
La donna in nero non parve affatto preoccupata, nemmeno quando la sua antagonista estrasse dalla tasca un coltello la cui lama, era composta da un materiale verde luminescente. Con una rapidità impossibile per un essere umano si scostò dalla traiettoria dell’arma, e colpì l’antagonista con un pugno sulla trachea… sfondandogliela.
Lena Luthor si accasciò a terra senza emettere un suono, mentre i suoi begli occhi verdi si chiudevano per sempre.
-Ti ucciderò per questo Overgirl!- ruggì Gypsy.
-Ci ha provato anche tuo padre, e il risultato lo puoi vedere. Non era un granchè malgrado la sua fama-.
Con un urlo di rabbia e dolore, la mora scagliò contro la bionda una raffica di energia rossa. Il colpo sembrò avere effetto… ma prima che Gypsy potesse scagliare un altro attaccò, sentì un gran dolore al petto e vide una mano coperta da un guanto nero, spuntarle dal torace.
Zoom” fece in tempo a pensare la ragazza, prima di crollare al suolo morta.
In un'altra stanza un ragazzo dai lunghi capelli neri cacciò un urlo nel percepire la vita della sua amata che si spegneva.
-SONO QUI!- urlò disperata una voce, mentre diversi soldati facevano irruzione nell’edificio sparando a più non posso. Gli occupanti della base tentarono di reagire come potevano, ma la presenza di Zoom e Overgirl, vanificò tutti i loro sforzi.
-GYPSY!- urlò disperato un uomo identico a Cisco Ramon, mentre lanciava un flusso d’energia contro alcuni soldati.
-Non puoi fare più nulla per lei!- ringhiò una mora vestita di nero.- Pensa a mettere in salvo il generale! Noi cercheremo di guadagnare tempo!-.
-Spicciati Vibe! Non possiamo perdere il generale!- urlò una bionda mentre si lanciava contro i soldati nemici.
Odiandosi per ciò che stava facendo Vibe aprì una breccia e ci saltò dentro, mentre le due donne si lanciavano contro i soldati nemici. Per qualche istante parvero perfino avere la meglio: si muovevano leggiadre in una danza mortale, e a ogni colpo andato a segno, corrispondeva un nemico in meno. Purtroppo quando due potentissimi fasci di onde sonore, le raggiunsero le due guerriere caddero a terra, cercando inutilmente di coprirsi le orecchie, ogni velleità di combattere spenta.
-Ciao sorellina- fece in tono crudele una bionda liscia, vestita di nero.- Pare che finalmente potrò ripulire la nostra famiglia, dall’onta con cui l’hai macchiata-.
La mora, cercò di ringhiare qualcosa, ma prima che potesse terminare la frase, uno shuriken le si conficcò nel collo uccidendola.
La sua compagna cacciò un urlo strozzato… un attimo prima che la sorella le sparasse in fronte.
-Una fine indolore. Più di quanto meritasse- commentò una donna dai lunghi capelli, la cui maschera ricordava un teschio.
-Purtroppo non abbiamo tempo per fare le cose come si deve- s’inserì l’uomo che aveva lanciato lo shuriken.
-Ah che soddisfazione- mormorò l’altra donna, in tono euforico. Si sarebbe detto avesse vinto una competizione importante, invece di aver ucciso sua sorella.
All’esterno due scie di luce si scontravano tra loro. Chiaramente era uno scontro tra due velocisti… ma era altrettanto chiaro che uno dei due fosse più veloce, e per quanto l’altro ci stesse mettendo tutto il suo impegno, sarebbe stato presto sopraffatto.
Poco dopo infatti Zoom, inchiodò al muro un ragazzo sulla ventina, con indosso un costume giallo e rosso.
-Tutto qui Kid Flash? D’altronde uno scarafaggio, rimane sempre uno scarafaggio, anche se veloce- commentò Zoom prima di inserire la sua mano vibrante nel petto dell’avversario.
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Terra-1

-Non ti facevo tipo da matrimonio- commentò Cisco rivolto a Mick.
-Non dico mai di no a un buffet gratis. O a un open bar- rispose in tono annoiato il piromane.
-Un tuo amico?- domandò perplesso Winn.
-Diciamo un conoscente- borbottò la controparte di Reverb.
-Ehi non ti ho rapita una volta?- chiese l’ex-criminale a Caitlin.
-Sì, ma se fossi in te, non ci proverei più- rispose secca la dottoressa, prima di dirigersi al bar. Non era dell’umore per sopportare quell’idiota. Aveva un disperato bisogno di bere.
Kara era decisamente contenta che Winn, l’avesse convinta ad accettare l’invito. Un po’ di svago e di relax non poteva farle che bene, per quanto un matrimonio, non fosse proprio ciò a cui più voleva assistere in quel momento.
-Ehi- fece Barry avvicinandosi alla Kryptoniana.- Come va?-.
-Come sempre alti e bassi- rispose Kara.-Gran bella serata, grazie per averci invitati-.
-Ci mancherebbe. Winn e Cisco sembrano andare proprio d’accordo-.
Dire che andavano d’accordo era un eufemismo: i due chiaramente brilli, ridevano e bevevano. Cisco, aveva addirittura cinto le spalle del nuovo amico con un braccio. Chiunque li avesse visti insieme quel giorno, avrebbe scommesso che quei due si conoscessero da tempo immemore… perfino Kara e Barry che li fissavano, dal piano superiore.
-Tu però non sembri allegra come lui. Se non sono indiscreto… dov’è Mon-El?-.
Continuare a evitare il discorso non avrebbe portato a nulla, perciò la bionda rispose: -Ci siamo lasciati-.
-Oh mi dispiace… cos’è successo? Sembravate una coppia così bella...-.
Kara emise una risata triste: - Semmai cosa non è successo? La fine del mondo…-.
-Vista. Tre volte-.
-… Viaggi nel tempo…-.
-Fatto. Un sacco di volte-.
-… Ha sposato un’altra- concluse Kara in tono devastato.
-Oh…- fece imbarazzato il quasi-sposo.- Questa in effetti mi manca. Mi dispiace-.
Kara sapeva che Barry non lo diceva solo per sembrare cortese, quindi decise che tanto valeva sfogarsi:- Comunque è colpa mia, continuo a dimenticare che dovrei pensare solo a essere Supergirl… ma poi la vita, trova sempre un modo per ricordarmelo-.
-Finalmente ho convinto Oliver, che è giusto che nella sua vita ci sia l’amore, devo convincere anche te?- sospirò incredulo Allen.
-Per voi è diverso. Siete umani- mormorò cupamente Kara.
-E tu cosa sei? Oltre a un’aliena-.
-Sola- sospirò la giovane Danvers, un attimo prima che Barry la stringesse in un abbraccio. Per quanto sorpresa, la ragazza ci mise poco a sciogliersi, e a ricambiare.
-Oltre a consolarmi, volevi qualcos’altro?-.
-Be’ sì- ammise il moro, mentre l’amica, sciolto l’abbraccio, si asciugava gli occhi.- Durante la nostra ultima avventura, ho scoperto che oltre ai superpoteri hai un’altra abilità… e mi chiedevo se vorresti…-.
-… Cantare al matrimonio? Certo!- rispose la nativa di Terra-38 sorridendo.
Kara non era l’unica bionda che non riusciva a godersi appieno la festa. Felicity era sempre più preoccupata per Caitlin: era quasi un quarto d’ora che la giovane Snow, non faceva altro che bere come se non ci fosse un domani. Oliver fece per dirle qualcosa, ma l’esperta di tecnologia lo ignorò puntando dritta verso la dottoressa.
-Non sei una cattiva persona- le disse a bruciapelo sedendosi affianco a lei.
-Come?- chiese perplessa la castana.
-Non sei una cattiva persona solo perché speri che Iris si rompa un tacco, e sbatta la faccia per terra- chiarì la figlia di Noah.- E lo so perché ci sono passata anch’io. Con Sara. Quando stava con Oliver. Anche se ammetto che ho pensato, che io e Barry… insomma, so che provi qualcosa per lui. E che quindi, questa non dev’essere la serata migliore della tua vita-.
-Immagino sia inutile cercare di convincerti che sto così solo perché l’ultimo matrimonio a cui sono stata era il mio- sospirò il medico. -Se penso che mi tocca fare da damigella d’onore…-.
-Potresti anche fare altro-.
-Tipo gridare “Io mi oppongo!” o “Non sposarla, ti amo!”, quando saranno all’altare?-chiese in tono amaro Caitlin, facendo attenzione a parlare a voce bassa.-Felicity le nostre vite sono folli come una serie tv d’azione, non come una commedia romantica. Otterrei solo di fare la peggior figuraccia della mia vita-.
-E quindi la tua soluzione è ubriacarti? Lo farai ogni volta che ti verrà in mente, che avresti potuto almeno dare a Barry, la possibilità di scegliere fra te Iris?-.
-E credi davvero, che avrebbe dubbi nello scegliere?-.
-Sì- fece Oliver facendo voltare di colpo le due donne.- Tu hai visto come lui guarda Iris, ma non come guarda te. Ho sempre sentito, che non ti vedeva come una compagna di team come gli altri. E per rispondere alla tua prossima domanda Felicity non mi ha detto nulla. Semplicemente hai la stessa espressione che avevo io, quando Laurel stava con Tommy-.
L’inizio del discorso di Joe evitò a Caitlin l’imbarazzo di rispondere.
A festa finita, Oliver e Felicity si offrirono di riportare a casa l’ormai completamente sbronza metaumana, visto che era già deciso che sarebbero stati ospitati lì. Fortunatamente tutti si bevvero che Caitlin aveva alzato così tanto il gomito, a causa dei ricordi del suo matrimonio di dieci minuti con Ronnie.
Messa l’amica a letto Felicity sospirò tristemente: domani a quell’ora ci sarebbe stata inevitabilmente una donna con il cuore spezzato da Barry Allen, e la giovane Smoak, poteva solo sperare che fosse quella incapace di dare al velocista una vita felice.
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Terra-X
 
-Purtroppo il capo dei ribelli è fuggito, ma siamo riusciti ad eliminare quasi tutti i loro membri più pericolosi- fece Zoom rivolto a Dark Arrow, mentre i due camminavano in un laboratorio.
-Non mi aspettavo nulla di meno da voi. E siete anche riusciti a non danneggiare le loro attrezzature. Adesso dobbiamo procedere con la missione. Avremo tempo per debellare completamente la resistenza-.
-La tecnologia dei ribelli è sbalorditiva. E’ una fortuna che li abbiate fermati- fece in tono seriamente ammirato un uomo.
-Sai farla funzionare?- si limitò a chiedere Dark Arrow.
-Certo ma occorre tempo per testarla-.
-Hai solo un giorno- ringhiò la donna volante, prima di allontanarsi.
-L’hai sentita- confermò l’arciere.
A breve la loro lotta più importante sarebbe iniziata.
 
 
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE

E rieccomi qui in questa riedizione, del quarto crossover. Mi è piaciuto molto, ma comunque ho desiderato farne una versione mia, in cui aggiungerò nuovi personaggi. Uno di essi è Zoom, avete già indovinato di chi si tratta?
Come avete visto, ho fatto sì che fosse Winn ad accompagnare Kara al posto di Alex. Senza offesa ma mi pare che abbia molto più senso, considerando che in fondo Barry e Winn sono amici… e poi preferisco di gran lunga, far incontrare Winn e Cisco, al flirt tra Alex e Sara. Nei prossimi capitoli cercherò di farli interagire di più
Spero davvero che questo primo capitolo, vi sia piaciuto e che vogliate lasciarmi una recensione.
A presto, e grazie per aver letto fin qui!

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Capitolo 2
*** Questo matrimonio non s'ha da fare! ***


CRISI SU TERRA-X RELOAD

Capitolo 2: Questo matrimonio non s’ha da fare!

 

 

 

“Poche ore e mi ritroverò per la terza volta col cuore spezzato” pensò amaramente Caitlin Snow mentre si alzava dal letto.

La giovane dottoressa si sentiva malissimo, non tanto per la sbornia della sera precedente, ma per l’idea che in breve l’uomo che amava avrebbe sposato un’altra donna. E le toccava pure fare da damigella d’onore! Avrebbe preferito sostenere un match di boxe contro un pugile professionista, ma dopo il modo in cui Iris glielo aveva chiesto, come avrebbe potuto rifiutare?

-Come va?- chiese Felcity all’amica.

-Un vero schifo, grazie- sospirò la castana. Era stranamente confortante che Owerwatch avesse svelato il suo segreto. -Avanti il matrimonio che mi devasterà, è lì che ci sta aspettando! Inutile prolungare l’agonia-.

-Non ci puoi fare nulla Felicity- fece Oliver comparendo dietro alla ragazza.- Possiamo solo sperare che le passi in fretta-.

-Perché se sperassimo che il matrimonio vada a monte, faremmo un torto ad Iris… speriamo solo che Barry sappia quello che sta facendo- sospirò la figlia di Noah.

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-Era ora!- sbottò Kara vedendo arrivare Winn davanti alla chiesa. -Dove ti eri cacciato? Dovevi dormire a casa di Joe anche tu, ma non ti sei fatto vedere! Sai quant’ero preoccupata?-.

-Sono andato in giro con Cisco e alla fine ho dormito da lui- rispose allegramente l’agente del DEO.- Certo che quel tipo sa come divertirsi!-.

-Perché tu no?- rispose ironicamente il metaumano.

-Va bene siete diventati migliori amici, ma la cerimonia inizierà tra un quarto d’ora. E siamo su una terra alternativa Winn quindi sarebbe meglio rimanere uniti-.

-E rilassati Kara! Siamo venuti qui per distrarci no? Mica dobbiamo combattere o cose del genere!-.

Barry era già arrivato ma mentre attendeva Iris, rilevò che c’era qualcosa di strano nel sorriso di Caitlin. Sembrava forzato…

-Tutto bene Cait? - domandò lo sposo.

-No. Affatto- mormorò la dottoressa.

Il velocista non riuscì ad approfondire, ma si ripromise di parlare con la giovane Snow appena possibile.

-Sai mica cos’ha Caitlin?- domandò sottovoce al sindaco.

-E tu sai cosa stai facendo?- ribattè il padre di William.

-Scusa che intendi?-.

-In questo momento pensi a Caitlin, invece che a Iris… io al posto tuo qualche domanda me la farei-.

Barry fissò incredulo l’amico ma in quel momento Joe e la figlia entrarono in chiesa e iniziarono a camminare verso l’altare, mentre Kara attaccò la canzone chiestale dall’amico.

Felicity anche lei damigella d’onore strinse la mano di Caitlin, mentre Oliver e Cisco prendevano posto al fianco di Barry in qualità di testimoni. Winn si era ritrovato accanto Mick Rory, e la sua espressione allibita indicava che non fosse esattamente entusiasta della conversazione in corso fra lui e quest’ultimo.

-Vorrei tanto che i tuoi genitori fossero qui a vederti- fece Joe arrivato di fronte al futuro genero.

-Ci sono- assicurò Barry.

Barry iniziò a recitare le sue promesse, gli occhi di Caitlin iniziarono a lacrimare. Nessuno ci fece caso… eccetto lo sposo che aveva sentito l’improvviso bisogno di guardare in direzione dell’amica, che cercava di sorridere, ma pareva solo una col mal di denti.

-Barry?-fece Iris notando che il fidanzato si era interrotto a metà discorso. Il ragazzo riprese ma c’era meno convinzione nella sua voce.

Iris fece le sue promesse e il sacerdote pronunciò la fatidica frase “Parli ora o taccia per sempre!”.

 Adesso o mai più” disse una voce dentro la donna, una voce che non aveva nulla da spartire con quella di Killer Frost. Felicity credette di vederle aprire la bocca…

ZAP!

Un raggio di luce blu vaporizzò all’istante il prete.

Tutti i presenti si voltarono sbalorditi verso l’entrata della chiesa: dei soldati, (nazisti a giudicare dalle loro divise) avevano appena fatto irruzione, impugnando armi che certo non risalivano alla seconda guerra mondiale.

-Il per sempre è sopravvalutato!- tuonò una donna bionda volante, che si librava sopra gli assalitori. Era vestita interamente di nero, e indossava una maschera nera che le copriva interamente il viso e alterava la sua voce.

-Cos’è una presa in giro?- gemette Iris come se non avesse appena assistito a un omicidio.

In un lampo di luce dorata anche Zoom irruppe sulla scena… assieme a un uomo vestito con un costume identico a quello di Oliver ma nero, e a Prometheus.

-Li… li vediamo tutti i nazisti vero?- balbettò Winn.- Non li vedo solo io giusto? Su … su questa terra esistono ancora?-.

-Nazisti? Io odio i nazisti!- gemettero all’unisono Oliver, Barry, e Kara.

Suddetti nazisti presero a sparare all’impazzata sugli ospiti che cercarono di scappare urlando. Fortunatamente Barry e Wally riuscirono a fermare tutti i proiettili.

-Questa è mancanza di rispetto della casa di Dio!- urlò qualcuno degli ospiti non supereroi.

-Porta tutti fuori di qui!- urlò Barry a Kid Flash che eseguì con la massima rapidità. -Tu sei morto!- tuonò poi rivolto al velocista misterioso.

-Dici? Io mi sento molto vivo invece… cosa che non si potrà dire di te fra poco!- ringhiò Zoom attaccando il figlio di Nora.

 -Il discorso vale anche per te! Come puoi essere ancora in vita?- abbaiò Oliver a Prometheus. Quest’ultimo non si prese neppure il disturbo di rispondere, ed estratta la spada caricò il padre di William.

-Tu chi sei?- urlò Kara alla donna volante.

-Vieni a scoprirlo!- rispose quella in tono beffardo prima di lanciarsi all’attacco. Con grande sconcerto di Kara era forte almeno quanto lei.

-Finalmente una vera sfida- esultò la donna misteriosa scaraventando la kryptoniana contro il muro.- Vedi di farmi divertire!-.

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Sara era intenta a cercare di proteggere Winn, che rifugiatosi sotto una panca era sfuggito all’attenzione di Wally.

-Un solo giorno senza pazzi psicopatici, ecco cosa chiedevo! E invece niente! Possibile che debba rischiare la pelle, per colpa di pazzi psicopatici anche su un’altra terra?-

-Piantala di cianciare e cerca di renderti utile!- ululò la bionda.- Felicity sta dando una mano ad evacuare! Quando mi sarò liberata di questi qui, va a darle una mano!-.

Il momento stile “usa la forza” fu interrotto da due urla soniche che raggiunsero in pieno la giovane Lance mettendola K.O.

Orripilato Winn vide due donne mascherate, vestite di nero avanzare verso di lui: una la conosceva fin troppo bene, ma l’altra non l’aveva mai vista.

-Siobhan! Com’è possibile?!- urlò il giovane Schott cercando disperatamente qualcosa per difendersi.

-Quello lo prendo io- ringhiò la donna dai capelli argentei alla collega bionda.

-E io mi prendo lei- fece divertita l’altra indicando Sara.- Ma non sfigurarlo: il suo corpo potrebbe esserci utile-.

Winn sgranò gli occhi, ma fortunatamente Cisco salvò lui e Sara con una breccia, per poi portarli accanto a Oliver.

-Ottimo lavoro Cisco, ma mi serve un’altra breccia! In alto!- ordinò Green Arrow.

Oliver riuscì così a raggiungere l’altro arciere, ma si ritrovò a scoprire che sembrava avere la sua stessa abilità… esattamente come l’altro velocista, e la donna volante erano perfettamente in grado di tenere testa a Barry e Kara.

-Ritirata!- ordinò di colpo l’altro arciere. Come un sol uomo tutti i suoi subordinati lanciarono una bomba fumogena. La chiesa fu invasa dal gas che rese del tutto impossibile vedere qualcosa. Quando alla fine la visibilità tornò i nazisti erano spariti.

-Il miglior matrimonio di sempre!- esultò Mick mentre tutti gli altri si guardavano intorno confusi.

 

 

ANGOLO DELL’AUTORE

E finalmente riesco a riprendere in mano questa storia! Purtroppo ho avuto poco tempo da dedicare alla scrittura, ma a questa fic ci tengo e spero di riuscire a completarla prima possibile. Spero che abbiate gradito gli accenni Snowbarry, e comincia a emergere qualche differenza causata dalla presenza di Winn e dalle aggiunte all’esercito nazista. Una di loro per esempio è Siobhan Smythe/ Silver Banshee, un personaggio che purtroppo è finito nel dimenticatoio dopo la prima stagione di Supergirl. Avevate capito che una delle due urlatrici era lei?

Ringrazio carlie_smile per aver inserito la storia nelle seguite, Nerowolf per aver recensito lo scorso capitolo e tutti voi che avete letto fin qui. Ogni recensione è gradita sappiatelo!


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Capitolo 3
*** Una storia diversa ***


CRISI SU TERRA-X RELOAD

Capitolo 3: Una storia diversa
 

 
-Come sta Cisco?- chiese preoccupato Barry a Caitlin,  mentre Oliver e Sara portavano in cella Prometheus, l’unico nazista che fossero riusciti a catturare.
-Ha una commozione cerebrale, ma si riprenderà completamente- lo rassicurò la giovane Snow.
-Bene ora potremmo provare a capire cosa sta succedendo- fece Wally. -Qual’è il piano?-.
-Ancora nessuno. Per il momento è meglio che porti via Joe e Cecile. Chiunque ci abbia attaccati ovviamente sa chi siamo, quindi portali più lontano possibile-.
-Non se ne parla. Voglio aiutare anch’io- protestò il secondogenito di Francine.
-Aiuterai tenendo la nostra famiglia al sicuro- insistette Barry.
-Ha ragione- s’inserì Joe.- Fino a quando non scopriremo cosa vuole questa gente, nessuno è al sicuro-.
Wally sospirò e annuì riluttante, per poi portare via il padre a supervelocità.
-Hai cancellato la memoria agli invitati?- domandò Oliver  appena tornato.
-Sì, le identità segrete, rimangono segrete- assicurò Mick.
-Ho sorvolato l’intera città e non c’è traccia dei nostri nuovi amici- annunciò Kara mentre entrava nel cortex.
-Chiaramente hanno attaccato perché eravate tutti lì- rilevò Iris.- Ma questo non ci aiuta a capire cosa vogliono-.
-Quel che vogliono da sempre i nazisti no? La pulizia etnica e il dominio del mondo- osservò la giovane Smoak.
-Hashtag Melting Pot- sbuffò la quasi signora Allen.
-Odio i nazisti- disse Mick.
-Sì, ma questo non ha senso. Zoom è morto… due volte- notò Barry.
-Quella donna non sembrava affatto sorpresa di vedermi- rilevò Kara.
-Ma come faceva a sapere che saresti stata su questa terra?- chiese Winn.
-E soprattutto… come fa ad essere forte come te? Credevo non fosse possibile- s’inserì Sara. L’altra bionda si limitò ad alzare le spalle.
-C’è un’altra cosa strana: una di quelle urlatrici… era la mia ex-ragazza Siobhan Smythe.- rivelò Winn.- Peccato che fino a ieri fosse in cella… e ho impostato un allarme sul telefono per sapere se ci sono sue notizie. Non ho idea di come possa essere arrivata qui-.
-Tutte ottime domande… ma c’è un unico modo per avere risposte. Dobbiamo interrogare il prigioniero- stabilì Oliver.
-E meno male che ero venuto qui per rilassarmi…- sospirò l’agente del DEO.
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Il gruppo si riunì di fronte alla cella di Prometheus, e lo videro togliersi la maschera … e il viso che c’era sotto di essa lasciò senza fiato Oliver e Sara.
-Non può essere- mormorò Oliver.
-Chi è?- chiese Barry.
-Tommy Merlyn- dichiarò incredula Sara.
-E chi è Tommy Merlyn?- domandò ancora il velocista.
-L’altro fratello di Thea… e il mio migliore amico. Morto quasi cinque anni fa- spiegò Oliver, con una voce da cui traspariva tutto il suo senso di colpa.- Per favore, lasciateci soli per un momento-.
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-Te l’avevo detto che avremmo dovuto aspettare!- urlò Zoom rivolto a Dark Arrow.- E ora abbiamo perso Prometheus!-.
-Ragazzi, ragazzi manteniamo la calma. La collera dovremmo riservarla per quei cosidetti eroi- fece in tono conciliante la bionda riccia.
-Come osi rivolgerti così al fuher?!- ruggì la bionda lisca appena sopraggiunta sulla scena.
-Sparisci Lance- le intimò la donna volante.- Queste cose non ti riguardano. Sei di grado troppo basso per stare qui-.
La donna lanciò uno sguardo implorante a Dark Arrow, che però le fece cenno di andarsene.
-Chiedo perdono mein fuhrer. Volevo solo comunicarti che i contatti con la Patria sono stati stabiliti-.
-Chiedo perdono anch’io- s’inserì il velocista.- Mi sono lasciato trasportare-.
-Sei già perdonato amico mio, ma ora devo dare alcuni ordini- sentenziò l’uomo prima di allontanarsi.
-E Merlyn? Avrebbe dovuto morire pur di non farsi catturare- rilevò la donna volante.
-E’ sempre stato un buon soldato. Merita una certa clemenza- rispose Dark Arrow.
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-E’ un fantasma- sbottò Rory.
-E’ un anacronismo- lo corresse Stein.
-E io che ho detto?-.
-Ultimamente ci occupiamo di anacronismi... cioè di cose e persone spostate attraverso il tempo- spiegò l’anziano professore agli astanti confusi.
-D’accordo, ma perché dei nazisti del 1945 dovrebbero rovinare il nostro matrimonio ?- sbuffò Iris.
-Per le chele di granchio. Erano deliziose-.
Nessuno degnò di un commento l’ipotesi dell’ex complice di Snart.
-Però è strano. Dei nazisti che finiscono in un'altra epoca, non dovrebbero prendere di mira la polizia o i militari?- domandò Winn.
-E conoscevo Tommy. Non ha mai saputo combattere- rincarò Sara.- E poi perché dovrebbe vestirsi come Prometheus? Non ha senso!-.
-Infatti io credo che qui non ci troviamo affatto di fronte a un anacronismo- disse Caitlin.
-Visitatori da un’altra Terra-concordò Barry.
-Ce n’è più di una?- fece sorpreso Jax.
-Infinite. Il che rende molto difficile capire da dove vengano questi tizi- spiegò il quasi sposo.
-Io invece credo di saperlo-dichiarò Harry.- Negli ultimi tempi ho fatto ricerche sul multiverso… e ho trovato questo mondo-.
Uno schermo si accese mostrando immagini che sconvolsero la maggior parte dei presenti: la statua della libertà che crollava, nazisti che marciavano nelle varie capitali, campi di concentramento.
-Si chiama Terra-X- proseguì il nativo di Terra-2.- Non ha una designazione numerica, perché è un luogo così orribile che a nessuna persona sana di mente verrebbe voglia di andarci. Fondamentalmente è uguale alle nostre terre. Stessa storia, stessa cronologia di eventi, con un’unica sostanziale differenza…-.
-Lasciami indovinare: i nazisti svilupparono la bomba atomica prima degli Stanti Uniti, e furono più che felici di usarla- fece Stein.
- Vincendo così la guerra, ottenendo il dominio dell’intero pianeta- spiegò Wells.
-E ora non gli basta più governare un mondo solo- intervenne Felicity. -Dio mi sento male-.
-Mettiti in fila- bofonchiò Jax.
-E con Ramon nel mondo dei sogni non possiamo contare sulle sue visioni per localizzare gli abitanti di Terra-X- si lagnò il nativo di Terra-2.
-Vorrà dire che userò i vecchi metodi. Hackererò tutte le telecamere di sicurezza di Central City finchè non troveremo quelli di Terra-X. E… fatto. Ora dobbiamo solo aspettare di avere un riscontro-.
Dalla faccia di Winn, era palese che avesse una mezza idea di gettarsi ai piedi di Felicity. La bionda era l’hacker più veloce che avesse mai visto… e anche la più sexy.
-Dobbiamo anche capire se stanno usando una breccia per viaggiare tra i mondi, e se hanno un campo base su questa terra- aggiunse Kara.
-Be’ per fortuna abbiamo una tonnellata di geni qui- fece Barry cercando di tirare su il morale della compagnia.- Rimanderemo i nazisti su Terra-X in un Flash!-.
Un coro di gemiti accolse la battuta.
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-Terra-X?- domandò il sindaco.
-Proprio così-rispose Tommy-X. -E sono morto su questa terra. Quasi lo preferirei. Sono nato nel Reich. Tutto il mondo è la Patria. Non abbiamo scuole, campi estivi … o scelte. Abbiamo gruppi giovanili, formazione militare e imposizioni-.
-Ora hai una scelta. Puoi dirmi dove trovare gli altri di Terra-X- propose Oliver cercando di rimanere lucido.
Prometheus si limitò a fissarlo prima di dichiarare:- Sulla mia terra, sei il mio migliore amico. Morirei per te-.
-Anche io sarei morto per te- rispose Oliver sentendo un groppo in gola.
-Saresti?- indagò il suo interlecutore.
-Mi hai battuto sul tempo- ammise il fratellastro di Thea, sperando di guadagnarsi la fiducia dell’uomo che aveva di fronte.- Ti ho perso, ti sei sacrificato per una donna che amavamo entrambi… e che io non ho saputo proteggere. E’ stato… è stato come perdere un arto, e i sensi di colpa verso di te, verso di lei, mi tormentano ancora. Eri più di un amico. Eri mio fratello, ed eri un brav’uomo. Puoi ancora esserlo-.
-Non che non posso. Tu non capisci!- ansimò Tommy nella cui voce era comparsa una nota disperata.- Se… se io parlo… se tradisco il partito… il Fuhrer ucciderà mio padre, ucciderà mia madre, ucciderà tutti quelli che amo!-.
-Non lascerò che accada!- dichiarò Green Arrow.- Lo fermerò!-.
-Pensi di riuscire a farlo?- chiese il moro speranzoso.
-Ti giuro che posso farlo- assicurò l’altro. Era fatta pensò vedendolo abbassare lo sguardo. Avrebbe ottenuto informazioni preziose e … e… riavuto Tommy.
-Allora sei davvero un idiota- fece Tommy-X in un tono gelido, che a Oliver ricordò in modo orribile quello di Malcolm. -La tua ingenuità sarebbe commovente… se la tua debolezza non ti rendesse così patetico. Se qui siete tutti così sentimentali, così ottusi, sarà ancora più facile del previsto conquistarvi. Il Reich cambierà tutto. Il tuo mondo verrà schiavizzato, e lui ti schiaccerà. E io sarò in prima fila a godermi lo spettacolo mentre tutti gli esseri inferiori di questa terra, morranno in modi che darebbero gli incubi anche ai mostri- dichiarò Prometheus prima di scoppiare in una risata folle.
Incapace di continuare a guardare quell’essere Oliver si allontanò, con tutta la velocità che le gambe gli consentivano.
-Morirai con lo stivale del Fuhrer sul collo!- gli gridò dietro il nazista.
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Mentre il figlio di Nora correva sul tapis-roulant gli si avvicinò la sua fidanzata.
-Posso parlarti un attimo in privato?- chiese la ragazza ricevendo risposta affermativa.
-Anch’io vorrei parlarti a quattr’occhi Jefferson- aggiunse l’anziano professore rivolto all’altra metà di Firestorm che lo seguì nel corridoio.
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-Senti non c’è bisogno del nostro legame mentale, per capire che ce l’hai con me. Quel che non capisco è perché. Potrai essere una Leggenda anche senza di me. Non ti sto chiedendo di rinunciare a essere un eroe- esordì Martin.
-No Grigio, mi stai chiedendo di rinunciare a te!- sbottò Jax.
-Cosa?- chiese sconvolto il marito di Clarissa.
-Non ho mai conosciuto mio padre e lo sai- fece in tono affranto il giovane Jefferson.- Poi però … ho avuto te. Quando sono con te… penso che sarebbe stato così avere un padre. E tu invece… dici sempre che non vedi l’ora di andartene per stare con la tua famiglia. Di non stare più con me, non sembra importarti niente. E fa male Grigio. Fa male-.
-Io… io non immaginavo che tu ti sentissi così… - mormorò debolmente l’altro.
-Già per quanto tu sia intelligente, certe cose proprio non le capisci- disse in tono amaro Jefferson prima di andarsene, lasciando dietro di sé un Martin Stein pieno di dolore e rimorso.
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-Barry che succede? Ti sei interrotto a metà dei voti. Non vuoi sposarmi?-.
-Che domanda è?!- protestò Barry cercando d’ignorare il fatto che di colpo gli fosse venuta in mente Caitlin.- Certo, che voglio!-.
-Eppure ho come l’impressione che tu… ti senta trattenuto da qualcosa- dichiarò amara Iris.
Barry non sapeva proprio che rispondere, e fu Winn a salvarlo entrando di corsa gridando:- Ragazzi abbiamo un riscontro! Quelli di Terra-X hanno appena fatto irruzione alla Dayton Optical-.
Assai lieto di sfuggire a quella conversazione, Barry si precipitò a prendere il costume.
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-L’interrogatorio non è andato come speravi eh?- fece Sara sedendosi accanto all’ex fidanzato.
-Affatto. Sentire Tommy dirmi quelle cose…-.
-Devi solo ricordarti che non è lui. Non è il Tommy che conoscevamo. Non è il Tommy che amavamo- mormorò il capitano delle Leggende.
-Lo so, lo so … eppure… è difficile. Avevo già avuto a che fare con Black Siren… scusa.  -.
-Figurati- lo rassicurò la bionda.
-Avrei dato tutto per un altro momento con Tommy, e ora che l’ho avuto… è stato tremendo-.
Sapendo di non poter fare altro per consolarlo, Sara strinse forte la mano del giovane Queen.
-Nazisti di un’altra Terra?!- chiese incredulo Diggle.
-Lo so, sembra pazzesco perfino in base ai nostri standard, ma è vero-sospirò Felicity.
-Vuoi che veniamo lì? Cioè io mi sto ancora rimettendo, ma Curtis, Dinah e Rene potrebbero essere lì in un Flash-.
-No meglio che restino alla base per ampliare la ricerca dei nazisti interdimensionali. E ci pensa già Barry a infliggerci battutacce come questa - rispose l’ebrea terminando la chiamata.
Raggiunti Oliver e Sara li abbracciò forte, prima di dare a Oliver la posizione dei loro avversari.
L’Arciere Smeraldo scattò in piedi e raggiunse immediatamente il Velocista Scarlatto, e la Ragazza d’Acciaio.
-Andremo noi tre alla Dayton Optical- fece il sindaco indicando Flash e Supergirl.- Voi resterete qui pronti a intervenire in caso di altri attacchi- aggiunse rivolto agli altri.
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Barry e Kara arrivarono quasi immediatamente sulla scena del crimine, Oliver circa un quarto d’ora dopo.
-Promemoria veloce. La super velocità, io non ce l’ho- sbuffò irato il sindaco. Ignorando le scuse balbettate degli altri due, aggiunse:- Cosa sappiamo di questo posto? Perché quelli di Terra-X l’hanno preso di mira?-.
-Perché avevano qualcosa che ci serviva- dichiarò una voce dal tono imperioso.
I tre eroi si voltarono di scatto, trovandosi di fronte l’arciere, la donna volante, e il velocista.
-Qualunque cosa abbiate rubato…- cominciò Green Arrow.
-… Ce la riprenderemo- concluse Flash.
-La vostra sicurezza è prevedibile. Avete affrontato alcuni dei peggiori nemici dell’umanità e li aveta battuti- fece Dark Arrow levandosi la maschera rivelando la sua identità: Oliver Queen.
-Perciò eravate scioccamente convinti di poter sconfiggere anche noi- sentenziò in tono beffardo la bionda, rivelando di avere il volto di Kara Danvers.
-Ma forse ora siete meno baldanzosi- completò Zoom levandosi la maschera, e svelandosi come doppelganger di Barry Allen.
-Non un’altra volta- gemette il figlio di Henry vedendo che Zoom aveva la sua stessa faccia.
 
 
 
 
 
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE
Non che non mi piaccia la coppia Olicity, ma mi sembra che abbia molto più senso che sia Sara a parlare con Oliver, dopo la sua chiacchierata con Tommy-X. In fondo il Tommy di Terra-1 era una persona cara anche per lei. E ho preferito tenere in giro Tommy-X per un altro po’.
Zoom è la controparte di Terra-X di Barry… mi è mancato nel crossover … adoro Thawne, ma avrei preferito che tutti i protagonisti affrontassero la loro controparte malvagia. Vero Barry aveva già avuto a che fare con Savitar però… sarebbe comunque stato interessante, secondo me.

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Capitolo 4
*** Doppelganger ***


CRISI SU TERRA-X RELOAD

 

Capitolo 4: Doppelganger
 

-Roba da matti- fu tutto il commento di Oliver. Nella sua vita aveva visto molte cose strane, ma questa rientrava di sicuro nella top ten.
-Guardare il tuo riflesso e non vedere altro che debolezza? Sono d’accordo- fece Oliver-X.
-Per non parlare delle vostre repellenti relazioni con quegli esseri inferiori. Che c’è? Credevi di essere l’unico Barry Allen in tutto il multiverso, ad avere una connessione con la forza della velocità? E che tutti i Barry Allen del multiverso volessero leccare i piedi a una negra?- ridacchiò Barry-X fissando con disgusto la sua controparte.
 
-E hai scelto di usarla per questo la tua connessione alla forza della velocità- fece Barry, sforzandosi d’ignorare l’accenno a Iris.
-Diventare il braccio destro del fuhrer, ottenere potere, ricchezza e prestigio? Già sono proprio un folle. Senza contare che io ho capito che tutto quello che avevo mai desiderato, era sempre stato di fronte a me-.
 
-Il mio miglior generale- convenne Oliver-X. -Non è debole come il tuo Barry. Anche il tuo Tommy era debole, per questo è morto anni fa. Dev’essere l’effetto di questa terra-.
-Vi abbiamo osservati tutti quanti, e abbiamo visto come avete sprecato il potenziale di due mondi. Sulla nostra terra abbiamo sviluppato la meritocrazia, abbiamo raggiunto la grandezza- tuonò Overgirl.
-Sei perversa- riuscì a dire Supergirl, fissando sconcertata la sua controparte.
-No, Kara, sei tu quella perversa: l’essere più potente del pianeta, indebolito dalla sdolcinatezza americana? La mia capsula è stata benedetta dalla fortuna al punto da atterrare nella grande madrepatria!- rise follemente Kara-X.
-Allora tornatene là!- sbottò Supergirl.
-Questa non è la vostra terra, andatevene!- ruggì Green Arrow.
-Io non do ascolto a gente come voi. La mia lealtà è verso la mia patria, e mia moglie- fece Oliver-X guardando teneramente Kara-X.
-Sua moglie, che schifo!- urlò Kara disgustata- Ehm… senza offesa- aggiunse poi rivolta a Oliver.
-Nessuna offesa- chiarì Oliver che si sentiva allo stesso modo.- Ultimo avvertimento: tornatevene a casa-.
-E restateci- aggiunse Flash lanciando uno sguardo feroce al suo doppelganger, che per tutta risposta corse via a supervelocità portando il nativo di Terra-1 a inseguirlo.
Oliver invece incoccò una freccia e prese la mira contro Overgirl.
-E cosa pensi di fare con quella?- rise sprezzante la Kryptoniana.- Se i proiettili mi rimbalzano addosso, figurati le frecce!-.
-Questa freccia non lo farà-rispose sicuro Green Arrow scagliando il dardo… la cui punta perse il rivestimento di ferro, rivelandosi fatta di un materiale verde brillante.
-E’ una freccia di krypyonite? Perché hai una freccia di kryptonite?- chiese allibita Supergirl, mentre la sua controparte veniva trafitta.
-Per casi come questi!- ringhiò Oliver mentre Kara X, si estraeva la freccia dalla spalla, senza un lamento e si scagliava contro di lui. Fortunatamente Kara la spinse via con un super soffio.
Preoccupato Dark Arrow si precipitò al suo fianco, mentre i due velocisti ritornati vicini a loro, continuavano a scambiarsi colpi.
-Porta via il prisma!- abbaiò il fuhrer al suo generale, che messo a terra Flash, si affrettò ad ubbidire all’ordine.
-Tutto bene?- chiese ansiosamente Dark Arrow a Overgirl vedendola rialzarsi.
-Sono incazzata nera- ringhiò sua moglie.
-Sfogati con quell’edificio… ci coprirai la ritirata- le suggerì l’arciere.
Immediatamente Overgirl usò la vista calorifica per fondere le travi di un edificio in costruzione, costringendo gli eroi, a precipitarsi verso di esso.
Barry evacuò tutti gli operai, mentre Kara e Oliver usavano rispettivamente i poteri, e delle frecce modificate per stabilizzare l’edificio.
-Bravi ragazzi! Ottimo lavoro di squadra!- esultò Barry a operazione ultimata
-Non festeggiamo, i nostri doppelganger sono riusciti a fuggire- sbuffò Oliver.
-Ma a fuggire con cosa?- domandò Kara.
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-Cosa se ne fanno dei nazisti di un emettitore di sub-luce?- chiese Felicity.
-E’ un emettitore spettro che usa l’entaglament  quantistico- spiegò Harry.
-Può anche creare una reazione nucleare stabile- osservò preoccupata Caitlin.
-E’ possibile una spiegazione per i non-scienziati?- sbuffò Sara.
-Il dispositivo può essere usato per creare una bomba ai neutroni- chiarì Winn.
-Ok, ora preferirei non aver capito- sbuffò la figlia di Quentin.
-Dobbiamo trovare quei nazisti interdimensionali alla svelta. Se non fossimo tutti supereroi sarebbe stata una frase ancora più strana- trovò il coraggio di scherzare l’ebrea.
-Questa potrebbe aiutarci- propose Barry, mostrando al gruppo la freccia ricoperta dal sangue di Overgirl.
-E’ una freccia di kryptonite?- chiese perplesso l’agente del DEO.
-Suona ancora più assurdo dell’altra frase ma… Oliver non ha aggredito Kara, vero?- chiese la giovane Smoak.
-Più o meno. La donna volante, e l’altro arciere sono Kara e Oliver di Terra-X- svelò Barry con grande sgomento dei presenti.
-Aspetta, come può esserci una Kara nazista?-chiese Winn perplesso.
-Proprio come ci sono infinite versioni della Terra, ci sono infinite versioni di Krypton, e quindi infinite versioni di Kara- spiegò Harry.
-E Zoom sono io… cioè è la mia controparte di Terra-X- riprese Barry.- Pare che Savitar, non fosse l’unico Barry Allen malvagio in circolazione-.
Caitlin rabbrividì all’idea di Barry con addosso il costume di Zoom, ma nessuno lo notò.
-Oh be’, la situazione non fa che migliorare-ironizzò Harry.
-Non potremmo usare il sangue dell’altra Kara, per localizzarla?- propose Winn.
Caitlin annuì e si diresse verso l’attrezzatura medica. L’analisi rivelò che c’era qualcosa di strano nel sangue di Kara-X.
-Questi globuli rossi sono pieni di radiazioni solari. Non ho mai visto nulla del genere-.
-Perfetto, le userò per localizzarla. Sarà una bazzecola dopo aver trovato un serial killer, grazie alla sua crema per il viso- sentenziò Felicity.
-Questa me la devi raccontare- dichiarò il giovane Schott mentre seguiva la bionda al pc. -Serve una mano? Me la cavo bene con queste cose-.
-Volentieri-.
-Aiutiamo anche noi?- propose Caitlin a Harry che annuì.
-Ehi ragazzi, so per esperienza che cose del genere possono sconvolgere- fece Barry rivolto a Kara e Oliver. -Se volete parlare, sono qui-.
Kara annuì e i tre team leader si allontanarono, per essere raggiunti poco dopo dalla ragazza del sindaco.
-Senti prima di tutto io vorrei parlare della freccia di kryptonite…
- L’anno scorso sei finita sotto controllo mentale dei Dominatori, e Barry ti ha fermato a fatica. Così ho chiesto a Cisco di aprirmi una breccia per Terra-38, mi sono infiltrato nel DEO e scoperto dov’era ho rubato della kryptonite. Mi servivano delle risorse contro eventuali nemici Kryptoniani. E se non lo capisci, è meglio che la smetti di scorrazzare in costume-.
-Capisco- ammise Kara a malincuore.- Ma avrei preferito che me la chiedessi. Te l’avrei data-.
Barry cambiò argomento dicendo a Kara e Oliver che dovevano sforzarsi d’ignorare la sorpresa e lo shock di affrontare i loro sosia, quando vennero raggiunti dalla ragazza del secondo: -Li abbiamo trovati. Winn ha creato un algoritmo utilissimo- annunciò Felicity.-E’ davvero in gamba-.
I tre team raggiunsero la posizione data dalla bionda, e in breve Flash e Supergirl misero fuori combattimento tutti i soldati.
-Non c’è traccia del prisma- notò Sara prima che Zoom si palesasse sulla scena, costringendo Barry a corrergli dietro, mentre Supergirl voleva per l’edificio alla ricerca della sua controparte.
L’ex membro della Lega si stava lanciando contro un altro gruppo di soldati appena arrivati quando vide uno shuriken, volare nella sua direzione. Sara lo schivò con facilità, e si voltò a fronteggiare l’urlatrice misteriosa.
-Come mai non ti togli la maschera? Sei troppo brutta?- la provocò White Canary.
Per tutta risposta la donna disattivò il congegno che le copriva il volto, rivelando di avere l’aspetto di Laurel Lance.
A quella vista il capitano delle Leggende sgranò gli occhi, mentre la donna esplose in una risata folle: -Godrò, nell’ucciderti una seconda volta Sara!- rise Laurel-X.- Io Siren-X, annienterò personalmente tutti i nemici del fuhrer! Adesso Silver Banshee! -.
Un doppio urlo sonico si abbatte sul capitano delle Leggende, che a causa dello shock non si era accorta dell’arrivo di Siobhan-X e per la bionda sarebbe stata la fine se Oliver non avesse scoccato due frecce contro le urlatrici, costringendole a cambiare bersaglio
-Un momento… ci sono i loro Barry, Kara, e Laurel, più quella tizia Siobhan – ansimò la giovane Lance, ancora scombussolata per ciò che aveva visto e sentito.- Ma dov’è il loro Oliver?-.
-Faresti meglio a preoccuparti di noi!- urlò Siren-X prima di lanciarsi nuovamente all’attacco.
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-Oh Dio- fece Harry nel ritrovarsi davanti il fuhrer mentre camminava nei corridoi del laboratorio.
-Non c’è nessun Dio- commentò Dark Arrow prima che il nativo di Terra-2 si desse alla fuga per suonare l’allarme. Tentativo che naufragò quando Oliver-X gli spedì una freccia nella gamba per poi tramortirlo.
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Lo scontro fra gli eroi e i nazisti si stava rivelando perfettamente equilibrato. Per quanto tutti combattessero al meglio delle loro possibilità, assestando anche buoni colpi, nessuna delle due parti era in grado di prevalere sull’altra.
Oliver tentò di colpire Overgirl con un’altra freccia di kryptonite, ma la nazista la intercettò a mezz’aria.
-Credevi davvero di fregarmi due volte con lo stesso trucco?- chiese retorica, al doppelganger del marito prima di attaccarlo con la vista calorifica, attacco che il nativo di Terra-1 schivò con delle agili capriole.
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Mick stava mangiando un panino quando si ritrovò di fronte alla Morte. Appena vide il nazista, l’ex-complice di Snart gli sparò contro due getti di fiamme, che il nativo di Terra-X schivò con delle agili capriole.
-Paura di un po’ di calore?- lo sbeffeggiò Hotwave.
-No. Non ho paura di niente- rispose Dark Arrow lanciando una freccia-corda che legò il membro delle Leggende alla parete, facendogli cadere la pistola. Prima ancora che l’uomo si rendesse conto dell’accaduto, una freccia gli s’infilò nella gola di uccidendolo all’istante.
-Ehi Mick ti ho portato la maionese- fece Caitlin sopraggiungendo in quel momento. Appena vide cos’era accaduto i capelli della ragazza divennero biondi e i suoi occhi si fecero di un blu intenso.
-Pensavi davvero di riuscire a penetrare qui da solo?- ringhiò Killer Frost, afferrando il nazista per congelarlo.
-Non ho bisogno di pensare per uccidere dei deboli come voi- rispose l’altro facendo partire una scarica di fotoni dal suo guanto che respinse la metaumana.
-Qualcun altro vuole fare l’eroe?- chiese retoricamente Dark Arrow. Improvvisamente Speedy, Black Canary, Wild Dog e Mister Terrific apparvero dal nulla.
-Volevano aspettare, ma non credo che ci capiterà mai una battuta d’entrata migliore- dichiarò quest’ultimo.
-Una doppia aberrazione come te, va eliminata all’istante- tuonò il fuhrer andando all’attacco dei membri del Team Arrow.
Erano quattro contro uno, eppure vennero spazzati via dalla forza del fuhrer. L’uomo ebbe l’idea di non allontanarsi troppo, per fare in modo che i suoi nemici non potessero ricorrere alle armi, o all’urlo di Dinah, per paura di colpirsi fra loro. La prima a cadere fu Thea a causa di un colpo alla nuca. Renè crollò pochi attimi dopo grazie a un colpo alla trachea, e una freccia nella caviglia fu la fine di Dinah che venne tramortita da un calcio in faccia. Un attimo dopo il petto di Curtis fu trafitto da una pugnalata.
////////////////////////////////////////////////////////
Un fulmine lanciato da Zoom venne deviato da uno di Flash, mentre Kara veniva scaraventata contro una parete da Overgirl.
-Ovviamente le loro forze sono uguali!- urlò Firestorm.- Se qualcuno di noi non va in loro aiuto, continueranno così per ore-.
-Ma va’- rispose Sara costretta a un ubriacante zigzag per schivare i proiettili che le piovevano addosso.- E come potremmo intervenire? Quelle due maledette ti tengono occupato e noi due non potremmo mai intervenire in uno scontro del genere!-.
-L’unica è creare un diversivo-ringhiò Oliver mentre metteva fuori combattimento tre soldati.- Cerca di distrarre le urlatrici, per qualche istante poi va’ in aiuto di uno dei due. Prendendole di sorpresa, io e Sara possiamo batterle-.
Ma non era destino che vincessero quello scontro. Di colpo si udì un tonfo e dal soffitto cadde uno scheletro fatto di ferro, con una grossa pietra verde brillante piazzata in mezzo al torace.
-Metallo- ansimò Kara, prima che un raggio di energia verde uscito dal torace del cyborg la colpisse mandandola K.O. Un attimo dopo Metallo balzò in direzione di Firestorm, mettendo al tappeto anche lui con un pugno dalla forza inaudita.
Overgirl ne approfittò per far volare via Flash, con il suo supersoffio cosa che permise a Zoom di sbatterlo contro un muro e di tramortirlo a suon di pugni.
Un attimo dopo la Kryptoniana mise a terra White Canary e Green Arrow, venne messo al tappeto dalle urla soniche. Con un supremo sforzo di volontà l’uomo si rialzò, solo per trovarsi di fronte alla moglie della sua controparte.
-Odio dover fare questo a una faccia così bella, ma il dovere è il dovere- commentò Overgirl prima di far perdere i sensi al sindaco con un pugno.
 
 
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE
Con un po’ di ritardo eccoci al quarto capitolo di questa storia. Come vedete ci sono già alcune differenze, come le morti di Mick e Curtis. Saranno le uniche? Chissà.
Ringrazio Nerowolf per aver recensito lo scorso capitolo, e carlie_smile per aver messo la storia fra le seguite. Grazie anche a chi legge e basta ma ogni recensione e ben gradita, e può aiutarmi a migliorare come scrittore.

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Capitolo 5
*** Benvenuti su Terra-X ***


CRISI SU TERRA-X RELOAD

 

Capitolo 5: Benvenuti su Terra-X

 
 
Mentre controllava i monitor per vedere dov’erano finti Caitlin e Mick, Winn assistette con orrore al trionfo di Dark Arrow e avvisò immediatamente Iris e Felicity.
-Presto seguitemi! Dobbiamo trovare un nascondiglio, prima che quello ci trovi!- ordinò Iris.
-E Cisco?- protesto Winn.- Non possiamo lasciarlo in infermeria!-.
-Non possiamo nemmeno andare a prenderlo- rispose Iris. -Non faremmo mai in tempo, e dovendocelo portare dietro non potremo né scappare, né nasconderci-.
-Odio ammetterlo, ma è così- gemette Felicity.-D’altronde se ci facciamo ammazzare, non gli saremo di grande utilità!-.
Winn, non potè negare la logica del ragionamento, ma si sentì comunque in colpa mentre si dava alla fuga con le native di Terra-1.
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Quando gli eroi ripresero i sensi, per merito delle secchiate d’acqua gelida che gli venivano lanciate addosso dai soldati, scoprirono di essere stati incatenati.
-State tutti bene?- chiese Oliver.
-Dovremmo lavorare sulla tua definizione di “bene”, Ollie- sbuffò Sara.
-Ehi Grigio, tutto ok?- domandò preoccupato il giovane Jackson.
-Sembra che il mio pensionamento sia stato leggermente tardivo- sospirò l’interpellato.
Le due metà di Firestorm vennero rapidamente zittite da dei cazzotti arrivati a supervelocità. Barry-X era tornato e si stava chiaramente gustando il momento.
-Non toccare il mio equipaggio!-urlò inferocita White Canary. Per tutta risposta il velocista cominciò a riempirla di calci nello stomaco, tra le urla dei presenti.
-Tu lurida puttana indegna! Pagherei per scuoiarti viva, ma Oliver ha bisogno di me qui! Solo vedere la tua faccia mi repelle!-.
-Calmati Barry!- ordinò Kara-X.- Capisco cosa provi, ma non è il momento!-.
-Hai ragione- convenne l’altro.- Scusami mi sono lasciato trasportare-.
-Credimi mi dispiace- sussurrò Overgirl mettendo una mano sulla spalla di Zoom, sembrando per un attimo Kara-38. -Anch’io tenevo a lei-.
-Capisco che sia difficile per te amico mio- aggiunse il furher appena entrato nella stanza.
-Questo è strano- fece Jax facendo passare lo sguardo da Green Arrow, Flash e Supergirl a Dark Arrow, Zoom e Overgirl.
-Dillo a noi- borbottò Oliver, mentre la sua controparte annunciava la conquista dei Laboratori S.T.A.R.
-Se fai del male ai miei amici…- cominciò Barry.
-Ho già fatto del male ai tuoi amici, e mi sono anche divertito- rise Oliver-X.
-Sono ancora vivi?- mormorò l’unicogenito di Nora.
-Quelli che possono esserci utili sì. Quelli inutili no- ridacchiò ancora il nazista, prima che sua moglie si portasse le mani al petto per poi cadere. Dark Arrow e Zoom la afferrarono prima che potesse toccare il pavimento, sotto gli sguardi confusi dei loro nemici.
-Il dolore è tornato. E’ sempre più forte… non… non so per quanto ancora riuscirò a sopportarlo- gemette la donna.
-Non temere amore mio. L’abbiamo trovata, e l’abbiamo presa. Presto guarirai- le sussurrò dolcemente il marito scostandole una ciocca di capelli dal viso.
-Dovrai resistere solo per qualche altra ora- la rassicurò Barry-X.- Poi altri due mondi saranno nostri. E un giorno domineremo su tutto il multiverso.-
Notando gli sguardi confusi dei loro doppelganger Zoom svelò:- Vedete abbiamo bisogno della Kara patetica, perché la nostra sta morendo. Ha assorbito troppe radiazioni solari-.
-Come Icaro, ho volato troppo vicino al sole- mugghiò la bionda mentre si rialzava.
-Ma possiamo salvarla. La salveremo. Ci seve solo un cuore nuovo… e per fortuna abbiamo trovato la donatrice perfetta- sentenziò freddamente Dark Arrow.
Kara deglutì spaventata quando capì cosa significava.
-Ecco perché avete rubato il prisma- realizzò Barry.- Per duplicare la luce di un sole rosso, in modo da rendere Kara vulnerabile e strapparle il cuore!-.
-Sarà fantastico- ghignò Kara-X.- Non vedo l’ora di andare sulla tua terra, e macellare di nuovo quella sporca invertita di Alex. Mi chiedo se anche il tuo Martian Manhaunter strillerà come un porco, quando lo arrostirò vivo con la vista calorifica-.
Kara fissò allibita la sua doppelganger:- Ora… ora sì che so cosa vuol dire odiare sé stessi- mormorò.
-Non ti succederà nulla Supergirl!- dichiarò deciso il padre di William, per poi rivolgersi all’altro Oliver.- Sappi solo questo: io ti ucciderò-.
-No, non lo farai. Sei debole. Tutti voi eroi siete deboli. Metallo! Sai cosa fare!-.
All’ordine del fuhrer il cyborg lanciò un’altra onda d’energia verde verso i nemici incatenati, che dopo il colpo persero un’altra volta i sensi.
-Li porto a destinazione e poi vado a prendere mia moglie?- propose Barry-X.
-Occupati solo di lei- rispose Overgirl.-Non vale che sprechi il tuo tempo per questi pezzenti. Già che ci sei ordina che mi mandino Grant-.
////////////////////////////////////////////////////////
Iris, Felicity e Winn si nascosero in un corridoio per evitare un drappello di soldati nazisti. La conoscenza del posto della West li aveva aiutati, ma non avrebbero potuto nascondersi ancora per molto.
-Entriamo nei condotti dell’aria- suggerì la bionda.- Saremo più al sicuro-.
Completata l’operazione l’agente del DEO boccheggiò: -Ok per un po’ non ci troveranno. E ora?-.
-Ora aspettiamo che Cisco si svegli, lo liberiamo e gli facciamo togliere al corrente in tutto l’edificio in modo da poter fuggire-dichiarò Iris.
Winn non lo avrebbe mai creduto possibile, ma per la prima volta in vita sua gli uscì fuori il tono da sarcasmo superiore tipico di Cat Grant :- Ma bene, che trovata geniale! Già che ci siamo, perché non ci mettiamo a cantare a squarciagola una bella canzoncina per darci coraggio, così ci trovano prima?-.
-E questo che vorrebbe dire?!- protestò piccata Iris.
-Che anche se fossero stati stupidi al punto da non aver messo nessuno a fare la guardia ai prigionieri, come minimo avrebbero cambiato tutti i codici d’accesso!- sbottò il nativo di Terra-38.
-Ha ragione lui - osservò Felicity.- E considera pure che siamo disarmati, e che nessuno di noi è in grado di affrontare dei soldati addestrati. L’unica cosa che otterremo seguendo il tuo piano, sarebbe la fucilazione-.
Iris si rese conto della stupidaggine che aveva detto:- Vero. E allora che facciamo?-.
-Cerchiamo di mantenere il sangue freddo e ragioniamo- mugolò Winn, certo che sarebbe stato quello che avrebbe detto James in quella situazione.
Ah, se solo ci fosse stato anche lui lì o Alex… o meglio ancora J’onn… Felicity gli stava simpatica ed era pure intelligente, ma Winn dubitava seriamente delle loro possibilità in quella situazione. In passato era già stato in situazioni pericolose certo, ma era sempre stato coi suoi amici, e per lo meno aveva avuto qualche strumento ad aiutarlo mentre adesso si ritrovava a strisciare in un condotto dell’aria di un laboratorio invaso dal nemico, su una terra parallela dove non poteva aspettarsi alcun aiuto, armato solo del suo cellulare. Due geni del computer senza computer e una donna priva di qualunque abilità utile, contro uno spietato esercito nazista, in cui per la cronaca militavano individui dotati di superpoteri. In più era ovvio che i supereroi fossero stati messi fuori gioco, visto che non erano ancora tornati. Definire la loro situazione disperata era usare un gentile eufemismo.
///////////////////////////////////////////////////////
Barry aprì gli occhi e si ritrovò all’Inferno… o almeno-a ciò che più ci assomigliava. Il gruppo era disteso per terra su una landa desolata, circondata da una rete metallica, in piena notte, attorniati da gente vestita con luride tute da carcerato, mentre da lontano giungeva la puzza di fumo, causata da un incendio poco distante.
-Kara… uccideranno Kara!- urlò il ragazzo rialzandosi.
-Non per sembrare egoista, ma penso che prima faremmo meglio a preoccuparci per noi- mugghiò il sindaco rialzandosi a sua volta. -Poi penseremo a liberarla-.
-Non credo che sia la nostra Terra- boccheggiò Jax.
-Siamo su Terra-X- realizzò la figlia di Dinah.
-Wells aveva ragione- mormorò Stein facendo girare lo sguardo intorno a sé.
-Di solito ce l’ha… anche se stavolta avrei davvero preferito di no- ansimò il quasi sposo, mentre una voce sbraitava ordini in tedesco. Al segnale i prigionieri presero a muoversi.
-Non riesco a credere che un posto come questo esista davvero- fece orripilata Sara.
-Vorrei condividere il tuo stupore capitano, ma purtroppo in tutti i nostri viaggi ho imparato che in ogni luogo e tempo una cosa rimane sempre costante: la capacità degli uomini di provare odio- sospirò l’anziano professore.
-Stelle e triangoli- rilevò Jax fissando le casacche dei prigionieri.
-Servono a identificare i presunti crimini per cui questa gente è qui- chiarì l’ebreo.
-Che vuol dire quel triangolo rosa? Che cos’hai fatto?- chiese ancora l’ex-meccanico a un uomo che era stato incatenato con loro.
-Ho amato la persona sbagliata- rispose quello, e Sara rabbrividì quando capì cosa significava.
-Non riesco a usare i poteri- ansimò Barry. -Questi collari, li bloccano!-.
Oliver stava per domandare perché li avessero anche lui e Sara, pur non essendo metaumani, quando tutto il gruppo venne colpito da violentissime scariche elettriche, provenienti da quei congegni.
-Servono anche ad altro- l’informò una voce beffarda e familiare, che anticipò l’arrivo della controparte di Quentin Lance. L’uomo era chiaramente un nazista d’alto rango, vista l’uniforme riccamente decorata che indossava e il manipolo di soldati che lo seguiva.
Come se non fosse stata sufficiente quella della sua defunta sorella, ora Sara si trovava di fronte anche alla versione nazista di suo padre.
-Benvenuti su Terra-X “eroi”- rise malignamente l’uomo, per poi voltarsi verso White Canary.- Capelli biondi, occhi azzurri, pelle bianca. Sei l’emblema della perfezione nordica. Perché ti sei alleata con i nemici del Reich?-.
-Perché mi piacciono gli uomini, e mi piacciono le donne- rispose Sara decisa a non farsi intimidire.
L’uomo sospirò:- Avevo un figlia identica a te sia nell’aspetto che nelle pulsioni. Per fortuna la mia vera figlia, ha cancellato quello sporco abominio dal mio albero genealogico. Portateli al luogo convenuto!-.
Immediatamente i soldati trascinarono i prigionieri fino a un ampio spiazzò per poi farli avvicinare a una parete… e i nativi di Terra-1 notarono con orrore che al muro erano stati attaccati dei cadaveri e Sara non riuscì a trattenere un urlo. Uno dei cadaveri appesi infatti era il suo, e a fianco c’era quello Nyssa. Sconvolto Barry vide anche i corpi di Wally, James Olsen, e Gypsy oltre a quello di una donna pallida coi capelli neri, che nessuno riconobbe, ma che Kara e Winn avrebbero identificato come Lena Luthor.
-Presto vi unirete a loro, quale monito per chi osa anche solo pensare di sfidare il Reich- dichiarò Quentin-X.
Barry serrò gli occhi… e di colpo gli venne in mente che non avrebbe mai più rivisto Caitlin.
-In fila!- abbaiò Quentin-X dando loro un'altra scossa.
Era davvero la fine. Possibile che dopo tutte le battaglie che avevano combattuto, la loro storia si dovesse concludere in quel modo?
Di colpò si aprì una breccia dal quale parti un raggio congelante che eliminò i soldati prima che potessero sparare. Ed era uscito da una pistola molto familiare, in mano a un uomo altrettanto familiare.
-Snart?!- urlarono allibiti Barry e i membri delle Leggende.
Senza degnarli di uno sguardo l’uomo corse dal prigioniero sconosciuto, e gli tolse il collare.
-Copritevi gli occhi!- urlò l’uomo prima d’illuminarsi e librarsi in aria, da dove scagliò un raggio di luce verso i nazisti mettendoli fuori combattimento.
-Nella breccia! Subito!- urlò Snart mentre si apriva un altro passaggio, in cui il gruppo si lanciò all’istante. Certo avrebbero preferito sapere dove portava, ma in fondo nessun luogo poteva essere peggiore di quello che stavano lasciando.
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

Il capitolo è quasi uguale alla versione canonica, ma d’altronde alcuni eventi non dovevano essere modificati più di tanto… eccetto lo stupidissimo piano di Iris che davvero non so come hanno potuto approvare.
Stati tranquilli, che per i protagonisti presto la lotta si farà molto più difficile. Il gruppo è arrivato su Terra-X e nel prossimo capitolo vedremo la resistenza, che avrò tra le sue file altri membri oltre a quelli visti nel crossover ufficiale. Gli avvenimenti stanno per cambiare.
Ringrazio Nerowolf, per aver recensito tutti i capitoli della storia e carlie_smile (una bella sorpresa ritrovarti), Emilyforlife e milan94 che l’hanno messa fra le seguite.
Grazie anche a voi che leggete ma che ne dite di recensire? Mi aiuterebbe a scrivere meglio.

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Capitolo 6
*** Benvenuti su Terra-X (Parte II) ***


CRISI SU TERRA-X RELOAD

 

Capitolo 6: Benvenuti su Terra-X (Parte II)

 
 
 
 
Kara riaprì gli occhi e scoprì di essere legata a un letto. Cercò disperatamente di liberarsi, ma le cinghie erano troppo robuste.
-E’ inutile che ti sforzi- commentò la sua doppelganger.- Abbiamo duplicato perfettamente la luce di un solo rosso. Adesso sei umana. Debole, vulnerabile, inferiore-.
-Non siamo poi così diverse da loro- mugulò Kara.
-Andiamo, se siamo tutto ciò che vorrebbero essere. Bionde, bianche… la perfezione ariana. Ammetto che c’è qualche esemplare notevole come Oliver, e qualche metaumano come Barry i cui poteri lo rendono superiore, ma confronto alla massa…-.
-Io non sono come te. Non credo che nulla mi renda meglio degli altri, né il mio aspetto, né i miei poteri-.
-Oh, per certi versi non lo sei affatto-rise Kara-X.-Potevi essere una grande sovrana, vivere come una dea… e hai scelto di nasconderti per anni, per poi intervenire ogni volta che gli inferiori avevano problemi, facendoti pure criticare. Un’ottusità come questa, è rara perfino nell’umanità debole e stupida. Gli inferiori vogliono solo qualcuno a cui inginocchiarsi, qualcuno che li guidi. E chi meglio di me?-.
-Tu domini col pungo di ferro senza nessun diritto. Costringi. Ti vedi come una dea, ma non sei altro che un mostro. La gente vedendomi prova speranza. Chi vede te, prova terrore. Potevi fare una quantità di bene incalcolabile, specie in un mondo come il tuo…- gemette l’ex ragazza di Mon-El.
-Ti prego, risparmiami queste stronzate- sospirò Overgirl guardandosi le unghie.- Secondo che logica, il mondo dovrebbe migliorare proteggendo soggetti deboli e inetti? Il mondo migliora, eliminandoli. Sopravvivono solo i migliori, i più adatti. Non è esistito Darwin, nel tuo mondo?-.
-Io parlo di esseri senzienti non di animali!-.
-Stupida e patetica- riprese disgustata Kara-X.- Ti ho vista al matrimonio, sai? Sola. Povera, sola, piccola Kara. Neanche in grado di trovarsi un accompagnatore per un matrimonio, così disperata da portarsi dietro quel nerd imbecille, con la scusa di che pure lui conosce la versione patetica di Barry, per risparmiarsi la vergogna di venire da sola, o peggio ancora con Alex. Bell’amico poi. Appena ha incontrato quell’altro disadattato ti ha completamente ignorata. Hai notato che io sono già sposata? Sei capace di occuparti di tutti tranne che di te stessa. E poi che gusti in fatto di uomini! Un nero, e un Daxamita! Fidati, è meglio che me lo prenda io il tuo cuore. Tanto non sai usarlo-.
-Ma almeno io ce l’ho!-ringhiò Supergirl decisa a non lasciarsi intimidire. -Ti rendi conto di quante vittime avete fatto, solo per arrivare a me?-.
-Le loro vite per la mia? Dovrebbero essere onorati. E non temere per i tuoi amici: presto moriranno anche loro. Solo che avverrà su Terra-X- rise Overgirl.
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-Ohhh…- mugolò Cisco Ramon mentre riprendeva i sensi-.
-Cisco stai bene?- chiese Caitlin dalla cella accanto.
-Sì, ma cosa mi ha colpito?-.
-Per fartela breve, dei nazisti di un’altra terra ci hanno attaccato, poi hanno ucciso Mick e Curtis e ci hanno rinchiusi qui- riassunse amaro Wild Dog.
-Mick e Curtis sono morti?- chiese Cisco di colpo sveglissimo.
-E chi di voi non collabora li raggiungerà presto- li informò in tono beffardo Tommy-X che era passato da prigioniero, a secondino. Un attimo dopo Zoom e Dark Arrow lo raggiunsero.
-Vediamo se indovino: Barry e Oliver in versione nazista?- chiese Cisco.
-Immagino che l’intelligenza di costoro, li renda degni di vivere, malgrado la loro debolezza- commentò Zoom comportandosi come se non avesse parlato nessuno, avvicinandosi alla cella di Caitlin.
- Scienziati del vostro calibro, saranno preziosi al Reich. Il patto è semplice: obbedite e vivrete. Ribellativi e invocherete la morte per ore-.
-Ma io non sono una scienziata- fece perplessa Thea rivolta ai doppelganger dei suoi fratelli.
-E neanche noi due- ringhiò Dinah indicando sé stessa e Renè
-Le tue corde vocali potranno essere trapiantate a qualche degno soldato del Reich. E il tuo amico ci assisterà a breve-rispose Prometheus.
Caitlin si era appiattita il più possibile contro il muro mentre Barry-X veniva verso di lei. L’uomo si era tolto la maschera e Barry con indosso quel costume, non era qualcosa che le fosse facile vedere.
-Che… che cosa vuoi da me?- mormorò la dottoressa.
Barry-X rise:- Sai fisicamente parlando sei indistinguibile da mia moglie… eppure quella tua espressione così pateticamente terrorizzata, non apparirebbe mai sul suo volto. La tua debolezza è un insulto a quella sublime creatura. Non osare mai più mostrarti tanto patetica, o darò ordine che tu venga sfigurata, fino a divenire irriconoscibile!-.
A sconvolgere Caitlin non fu tanto la minaccia, quanto il fatto che la sua doppelganger di Terra-X fosse sposata con quello di Barry.
Immediatamente vennero aperte le celle di Caitlin e Renè e i due vennero spinti fuori senza troppi complimenti.
-Tu prova solo a fare scherzi, e il tuo amico finisce all’altro mondo- ringhiò Zoom indicando Wild Dog a Caitlin.- Mia moglie, necessita di un’assistente e chi meglio di lei stessa?-.
-E perché non vi annoiate, l’operazione sarà in diretta su questi schermi- rise Oliver-X rivoltò agli altri prigionieri.- Non si dica, che non mi curo di chi lavora per me. A questo proposito Tommy… avresti dovuto combattere fino alla morte e invece ti sei lasciato catturare, come l’ultimo degli incapaci-.
-Lo so fuhrer. Ti prego perdonami- fece Prometheus inginocchiandosi dinanzi al suo capo-.
-Ma certo amico mio. Sarò clemente-dichiarò il marito di Kara un attimo prima di estrarre un coltello dalla tasca, per poi infilarlo nella gola di Tommy.- Dichiarerò che sei caduto onorevolmente combattendo, anziché eliminato perché ormai inutile al Reich. Allen d’ora in poi ricoprirai gli incarichi di Merlyn, fino a quando non troverò un sostituto all’altezza. Cerca di non essere altrettanto incapace-.
-Non dovrebbe essere troppo difficile mein fuhrer-.
“Povero Merlyn… si era illuso davvero di poter divenire il braccio destro del fuhrer al mio posto. Devo solo assicurarmi che Oliver dia l’incarico a qualcuno che non cerchi di scavalcarmi. Per fortuna ci sono numerosi elementi di cui posso fidarmi, e di certo lui ascolterà il mio consiglio” pensò Barry tutto compiaciuto per la morte di un concorrente.
Thea rimase a bocca aperta per l’orrore. Vedere Oliver uccidere Tommy era stato davvero troppo. Speedy si sentiva ormai vicina a una crisi di nervi.
-Non mi sono scordato di te sorellina- rise Dark Arrow vista l’espressione della ragazza.- Presto verrai su Terra-X, dove sarai eliminata in mondovisione in modo che tutti capiscano che non importa di chi siano i doppelganger i nemici del reich… e poi gli organi tuoi e di tuo fratello potrebbero servirmi un giorno!-.
I due nazisti si allontanarono trascinando dietro di sé i prigionieri, mentre si accendeva lo schermo.
-Ramon…- fece Harry prendendo la parola per la prima volta. -C’è mica una qualche via di fuga, o un modo per usare i tuoi poteri?-.
-Certo che no- rispose Cisco.- Ho progettato questo posto proprio come prigione ermetica per metaumani, genio-.
-E ha fatto un ottimo lavoro, non c’è che dire. Non avevo mai conosciuto nessuno capace di combinare disastri sul lavoro, anche quando lavora bene-.
-Ma la volete smettere?!-ringhiò Dinah.- Possibile che in una situazione come questa, vi mettiate a beccarvi?-.
-E che altro potremmo fare? Odio ammetterlo, ma il piano dei nazisti è ottimo. Qui siamo, e qui resteremo!-abbaiò il nativo di Terra-2.- E poi io sono pure ferito a una gamba, quindi le mie possibilità di fuga sono zero!-.
Thea non riusciva a staccare gli occhi dal cadavere della controparte di suo fratello. Doveva aver combattuto al fianco di Oliver-X per anni, e lui dopo averlo ucciso lo aveva abbandonato lì come una scarpa vecchia.
Capiva Wells e Cisco. Arrabbiarsi l’uno con l’altro impediva alla quiete della disperazione d’impadronirsi di loro… ma a lei era già successo.
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-Cisco! Cioè… Cisco-X!- fece Barry appena uscito dalla breccia, ritrovandosi di fronte a colui che l’aveva aperta.
-Vibe per te- replicò in tono freddo l’altro, prima di controllare che l’uomo volante stesse bene.
-Siamo nel bunker- realizzò Oliver girando lo sguardo.
-Ora ci volete dire da quale terra venite?- interrogò Snart.-Certo non da questa-.
Dopo una veloce spiegazione i loro misteriosi liberatori li fissarono sorpresi.
-Che storia. Quindi voi siete le controparti buone del fhurer e del suo miglior generale. E voi di due grandissimi eroi della resistenza. E venite da Terra-1 come me-fece l’uomo misterioso indicando prima Oliver e Barry, poi Stein e Sara-.
-Se vieni da Terra-1 potrai dirci come siamo arrivati qui- fece Barry in tono urgente.
-Attraverso un Portale- fece Cisco-X.- Simile a una Breccia, ma più stabile e più grande-.
-Allora abbiamo una via per tornare indietro- fece subito Oliver in tono pratico.- Dove si trova?-.
-Non troppo lontano da qui- svelò Snart.- Potremmo perfino accompagnarvi ma…-.
-… Il complesso è presieduto, da un esercito nazista- completò l’altro.
-Abbiamo affrontato di peggio- dichiarò Jax. -Ed è la nostra unica via per tornare nel nostro mondo, perciò dobbiamo tentare!-.
-Voi non tenterete un bel niente! Quel Portale sta per saltare in aria- annunciò una voce imperiosa, preannunciando l’arrivo di Winn… o meglio di un Winn con la barba lunga, l’aria di chi è stato indurito da mille battaglie, e una pistola alla cintola.
-Chi diavolo sono questi tizi? E perché due di loro sono identici a quelli che stiamo cercando di uccidere da anni?- ruggì l’uomo.
-Siamo onorati di presentarvi il generale Winn Schott, capo dei Combattenti per la Libertà- fece Vibe-X.- Generale io e Snart abbiamo recuperato con successo Ray, e abbiamo condotto qui questi individui provenienti a loro volta da Terra-1, nemici del Reich come noi, che credo potrebbero essere un aiuto prezioso-.
-A patto che voi non distruggiate il nostro modo di ritornare a casa in fretta- fece Jax.-Ci sono persone in pericolo lì-.
-Tutti i nostri amici più cari sono in balia dei nazisti- fece Barry in tono implorante. Il pensiero di Caitlin si era nuovamente impadronito della sua mente. -Distruggete quel portale, e li condannerete a morte!-.
-Mi dispiace. Mi dispiace davvero, ma abbiamo atteso un’opportunità simile per anni. Il fhurer e i suoi uomini migliori sono tutti al di là del Portale. Separandoli dal resto dell’esercito avremo finalmente una vera possibilità di vittoria! Oliver Queen, Barry Allen e Kara Danvers insieme sono inarrestabili, ma senza di loro e nel trambusto causato dalla loro scomparsa il reich sarà finalmente vulnerabile-.
-Lascerete il nostro mondo in balia dei tre psicopatici che hanno devastato il vostro!- ringhio Oliver.
-Morivo già dalla voglia di spararti appena ti ho visto, ma adesso la tentazione sta diventando irresistibile- abbaiò Winn-X.
-Sto col generale- fece una voce. –Siamo tutti stanchi di questa guerra. Qui ci sono uomini che muoiono per la stessa causa dei loro nonni!-.
-E’ vero!- fece un’altra voce.-Che ne potete capire voi, che venite da un altro mondo?-.
-Ronnie!-
-Roy- fecero all’unisono Oliver e Barry riconoscendo gli altri due membri della resistenza.
-Cisco ti prego…- iniziò Barry.
-Senti non darmi troppa confidenza, per favore- lo stoppò l’altro metaumano.- Il tuo doppelganger due giorni fa ha ucciso la donna che amavo, e ha fatto del suo cadavere un trofeo. So che non c’entri nulla, ma la tua faccia non è proprio una di quelle che vedo volentieri- fece amaro Vibe-X.
-Il fuhrer ha trovato la nostra base e ci ha mandato contro i suoi uomini migliori- spiegò Ronnie-X.- La resistenza è stata quasi decimata. Se non cogliamo quest’occasione potremmo non averne un’altra-.
-Cercate di capire- aggiunse Roy-X.- Ci dispiace per voi, e per la vostra Terra… ma la nostra priorità è la nostra gente e la nostra Terra-.
Winn si stava allontanando. Era decisissimo a far saltare il portale… quando un ricordo gli tornò alla mente.
Era finita. J’onn J’onnz il loro capo, il suo mentore, l’unico padre che avesse mai avuto giaceva per terra, carbonizzato e sconfitto. Winn crollò in ginocchio di fronte a lui. Overgirl alla fine aveva vinto. Anche lui, Martian Munhanter, l’ultimo dei Marziani Verdi, era caduto dinnanzi all’invincibile Kryptoniana. Era la fine di tutte le loro speranza. Più di un popolo, moriva con con J’onn J’onnz
-W-Winn… sei… tu?-.
Il cuore di Winn fece una capriola: - Sì J’onn sono io. Ora stai zitto hai perso molto…-.
-Winn… per una volta lasciami parlare, perché saranno le mie ultime parole. Non ti arrendere. Mai. Io sono un fallito. Non sono riuscito a fermare l’olocausto su due mondi… ma tu… tu… puoi farcela-.
-Non dire così- singhiozzò l’uomo.-Tu sei stato il capo migliore che potessimo avere. Quante battaglie avremmo perso senza di te? Ci hai guidato meglio di quanto avrebbe potuto fare chiunque altro-.
Il marziano sorrise debolmente: -Grazie Winn. Ma ora ascolta. Perché da ora sei tu il comandante supremo dei Combattenti per la Libertà… Generale Schott. E ricorda: non perdere mai la tua umanità. Non servirà abbattere i nazisti, se diventeremo uguali a loro-.
J’onn fece un ultimo sorriso, poi venne avvolto dal gelido abbraccio della morte. Winn cacciò un urlo, stringendo a sé il corpo dell’alieno. Avevano perso un amico, il loro più potente guerriero, e adesso la responsabilità del comando ricadeva sulle sue spalle.
-Senti non potresti aprire una breccia per Terra-1?- chiese Barry a Cisco-X.
-Mi spiace, non ho mai aperto portali per Terra-1. Ci metterei tempo a trovarne la frequenza e potrei aprire la Breccia in fondo al mare o sulla luna-.
-Colonnello Lord!- abbaiò Winn-X alla radio.- Colonnello Lord, mi riceve?-.
-Sì generale. Purtroppo ci metterò ancora un po’… il progetto era di Luthor… e io non ci avevo mai lavorato. Le mie ricerche erano indirizzate su…-.
-Taglia corto! Quanto tempo ti occorre?-.
-Un’ora, più o meno-.
-Bene. Avete un’ora, più o meno. Poi farò saltare quel portale e se sarete lì, peggio per voi. Se qualcuno vuole accompagnarvi può farlo… a eccezione di Cisco. E’ troppo prezioso per i Combattenti per la Libertà-.
-Chiamerò la Squadra Suicida- fece Snart-X.- E’ il loro genere di missione. E ci uniremo pure io e Ray-.
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-Sono Caitlin e Renè… dove li staranno portando?- domandò Felicity vedendo i due, trascinati via da Zoom e Dark Arrow.
-Seguiamoli. Almeno, avremo un’idea più chiara dei loro piani- propose Iris.
Catlin giunse nell’ala medica e trovò ad aspettarla una donna che indossava un camice e la sua stessa faccia.
-Avete fatto presto, ma mi sei mancato lo stesso Amore- dichiarò Catilin-X sorridendo al velocista.
Barry-X si precipitò verso di lei, stringendola in un abbraccio e dandole un rapido bacio: -Anche tu mi sei mancata Tesoro. Fatto buon viaggio?-.
-Ottimo grazie- rispose la donna per poi voltarsi verso la sua controparte.- Bene, bene… quindi tu sei la me fallita, triste e patetica?-.
-No, sono la te, che non si è unita a un branco di folli-.
-Sei tu folle. Io ho tutto- sussurrò in tono maligno Caitlin-X prima di lanciare un flusso di ghiaccio contro una parete.
-Controllo alla perfezione i miei poteri, sono una delle scienziate più stimate del mio mondo, medico personale del fuhrer e di sua moglie… e ho sposato l’amore della mia vita. Tu invece non hai il minimo controllo sulle tue abilità, lavori in una struttura che ha perso ogni importanza scientifica, … e sei addirittura troppo vigliacca per confessare al tuo Barry che lo ami da sempre.-
Iris sgranò gli occhi a quella frase, mentre Caitlin distolse lo sguardo, ma la signora Allen sorrise crudele e continuò implacabile avvicinandosi all’altro medico:- Ho visto come guardavi me e mio marito mentre ci baciavamo… e come stavi al matrimonio. Avevi l’aria di non chiedere di meglio che ti sparassero, il tuo sguardo trasudava invidia allora come ora, quando io e Barry ci siamo baciati. Guardami negli occhi e dimmi che non sei stata contenta, quando abbiamo interrotto la cerimonia-.
Caitlin avrebbe tanto voluto smentire la sua controparte, ma la coscienza le rimordeva troppo forte per permetterle di mentire. Era vero all’arrivo dei nazisti, per un istante aveva gioito, vedendo il matrimonio andare a monte.
-Magari ti darò le ceneri del tuo Barry, quando sarai su Terra-X- rise Caitlin-X.- Forse ti farà piacere, averlo per sempre in una qualche forma. Adesso muoviamoci, abbiamo perso già abbastanza tempo!-.
I nazisti ripresero il cammino portandosi dietro gli ostaggi. Nel condotto dell’aria, Iris fissava Caitlin allontanarsi. Non le piaceva affatto ciò che aveva appena appreso, cosa resa ovvia dalla sua espressione.
//////////////////////////////////////////////////////////////
-Grant!- abbaiò Overgirl!-Qui subito-.
Sorpresa Kara vide la signora Grant, anzi la versione di Terra-X della signora Grant entrare nella stanza. Solo che non aveva l’aria crudele degli altri abitanti di Terra-X che lei aveva conosciuto. Anzi non aveva neanche l’aria crudele della Cat Grant che conosceva lei. A dirla tutta aveva un’aria decisamente mite e sottomessa.
-Allora Caitlin è arrivata?-.
-Sì, generale. E’ andata a salutare il generale Allen… ehm… l’altro generale Allen… dimentico sempre che ha assunto il suo cognome dopo il matrimonio-.
-Vista la tua scarsa intelligenza non mi sorprende. Dovresti sentirti grata, oltre che onorata, che io ti tenga al mio servizio-.
-Lo sono generale. E sono ben consapevole, delle mie limitazioni. Tenga, le ho portato anche il caffè-.
Kara-X sorseggiò la bevanda:- Forse non sei completamente inutile. Potrebbe davvero essere solo un pettegolezzo, che sei andata a letto coi professori per ottenere diploma e laurea. E’ tutto pronto per il nostro ritorno in pompa magna?-.
-Sì, generale. Ho curato personalmente ogni singolo dettaglio-.
Overgirl roteò gli occhi come a dire che la cosa la rassicurava poco, per poi prendere la parola:-Un’ultima cosa: i miei stivali sono pieni di polvere. Puliscili!-.
La donna cercò con lo sguardo uno straccio, o qualcosa che potesse sostituirlo, ma la Kryptoniana aggiunse:- Con la lingua-.
Cat-X non parve nemmeno sorpresa dalla richiesta. Si inginocchiò e fece quanto le era stato ordinato
Kara era certa che più nulla potesse sorprenderla ormai, ma la vista di Cat Grant che si metteva letteralmente a leccarle le scarpe, la lasciò a bocca aperta.
-Tutto qui quello che sai fare? Vedo ancora un minuscolo granello di polvere. Ricomincia daccapo-.
L’altra bionda eseguì.
-Ora sparisci. Ti ho già sopportato abbastanza a lungo-.
-Certamente generale. Vi riverisco- fece Cat-X lasciando la stanza.
- Ci vuole decisione con certa gente- commentò la moglie del fuhrer.- Una donna ottusa come pochi, ma devo riconoscerle una buona memoria, e delle capacità organizzative decenti-.
Per un istante di cui si sarebbe vergognata a vita, Kara la invidiò. Fantasie del genere qualche volta le avevano sfiorato la mente.
 
 
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

Be’ almeno chiudiamo con una nota umoristica. La situazione su Terra-1 è proprio disperata, mentre invece i membri del gruppo su Terra-X ora hanno una possibilità per sistemare le cose. Capitolo un po’ più statico degli altri forse, ma scrivere della fuga degli eroi dal mondo nazista, avrebbe reso il capitolo di una lunghezza abnorme, in più era anche il caso di soffermarsi un po’ sui travagli interiori dei protagonisti
Come vedete ho aggiunto altri abitanti di Terra-X per entrambe le fazioni, e altri ancora ne appariranno.
Spero che abbiate passato una buona estate, malgrado la drammatica situazione che il nostro paese, anzi il mondo intero sta vivendo. Mi raccomando: prudenza. L’emergenza non è ancora finita, malgrado ciò che alcuni pensano e già il fatto che l’apertura delle scuole sia stata rimandata a fine mese, fa capire che siamo lontani dal riavere la vita di tutti i giorni.
Per passare a un argomento più allegro ringrazio Nerowolf e Colpani392 per aver recensito lo scorso capitolo, e carlie_smile, Emilyforlife, e milan94 per aver messo la storia fra le seguite.
Sono grato anche a chi è arrivato a leggere fin qui, ma sappiate che un commento mi farebbe molto piacere… e in questo periodo c’è bisogno di ogni cosa che possa tirare un po’ su di morale.

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Capitolo 7
*** Fuga da Terra-X ***


                                     CRISI SU TERRA-X RELOAD

 

Capitolo 7: Fuga da Terra-X

 
-Jefferson? Posso parlarti un attimo?-.
-Sono occupato, Grigio-.
-Sì, lo vedo, ma pensavo potessi distrarti un attimo dalle tue riflessioni sulla distopica storia alternativa per accettare le mie scuse. Posso essere un uomo erudito, ma non sono sempre astuto. Penso fossi talmente emozionato dalla realtà della mia imminente uscita da aver trascurato i tuoi sentimenti- mormorò l’anziano professore.
-Senti, non cerco di allontanarti dalla tua famiglia o cose del genere…- cominciò Jax.
-Tu fai parte della mia famiglia!- esclamò con veemenza Martin.- Da molto prima che mi trovassi inaspettatamente con una figlia, mi sono trovato inaspettatamente con un figlio-.
-Sì, lo so- ammise il giovane membro delle Leggende.-E’ solo…-.
-Lo sai. Lo sai, davvero? Guardati intorno. Siamo in uno dei posti più orrendi che possano esistere. Eppure sono ottimista. Sai perché?-.
-Perché sei un vecchio pazzo-.
-Sì. No. Perché sono qui con te. Sei un figlio migliore di quanto potessi mai sperare. E nessun periodo di tempo, nessuna distanza potranno mai cambiare tutto questo- dichiarò l’ebreo.
-Va bene. Scuse accettate. Vieni qui- rispose commosso Jax per poi stringere suo padre in un abbraccio.
 
 
Intanto gli altri nativi di Terra-1 gironzolavano per la versione di Terra-X dell’Arrowcaverna in attesa che la Squadra Suicida si radunasse.
-Sentite se restiamo qui a far nulla diventiamo matti- gemette Barry- Parliamo di qualcosa vi prego. Almeno ci distrarrà-.
-Certo- rispose Snart-X.- E di cosa volete parlare? Sport, spettacolo, filosofia…-.
-Parlateci dei nostri doppelganger- lo stoppò Oliver.- Potrebbe esserci utili apprendere notizie su di loro-.
-Cascate bene: le nostre spie hanno raccolto molte informazioni e altre sono di dominio pubblico-riprese l’uomo.
-Partiamo da Oliver Queen, il fhurer. Figlio di Robert Queen un pezzo grosso del reich. Lui e suo padre sono partiti per un viaggio, ma la loro barca è affondata. Li davano tutti per morti, ma cinque anni dopo Oliver è tornato. Era naufragato su un’isola del Mar della Cina…-.
-Fammi indovinare: Lyan Yu- borbottò Oliver.
-Un nome del genere, sì. Una volta tornato Oliver era deciso a ottenere il potere, e in breve si è creato un gruppo di fedelissimi pronti a seguire tutti i suoi ordini: sua sorella Thea, Laurel Lance, Barry Allen, Tommy Merlyn, Kara Danvers e Caitlin Snow. In breve più saliva di grado, più lo facevano loro… e nessuno poteva dire che Oliver li prediligeva solo perché suoi amici. Tutti loro erano incredibilmente capaci. Il fuhrer Malcolm Merlyn non era felice della popolarità che stavano guadagnando, ma circa un anno dopo il ritorno di Oliver è morto in una misteriosa esplosione. Ufficialmente causata da noi della resistenza, ma pare che Thea lo abbia attirato in una trappola su ordine di Oliver-.
-Credo d’immaginare come è riuscita a ingannarlo- bofonchiò Oliver.- E poi?-.
-Queen ha catturato Ricardo Diaz uno di noi, e gli ha fatto confessare di essere stato lui a uccidere Merlyn. Dopo averlo torturato per ore in mondovisione, gli ha trafitto il cuore con una freccia. La cosa gli ha fatto guadagnare un immenso sostegno, e così è riuscito a diventare il nuovo leader del partito-.
-Allen era anche un amico d’infanzia di Kara. E’ stato suo padre a studiarla, insieme ai Danvers altri due eminenti scienziati del reich che l’avevano adottata- aggiunse Ray fissando Barry.-Prova un’ammirazione smisurata verso Queen ed è l’unico oltre a Kara a godere della sua totale fiducia. Ottenuti i suoi poteri è diventato il braccio destro del fhurer, e ha fatto in modo che Caitlin Snow, la sua compagna, potesse mettersi sempre più in luce. Snow è un medico, ma usa il suo talento per tormentare la gente, non per aiutarla. Ha creato un farmaco chiamato “L’Obliatore” che amplifica al massimo l’effetto dei recettori del dolore. Lo usano per gli interrogatori… dicono che è in grado di rendere un livido, doloroso quanto un osso rotto-.
Barry impallidì. Aveva già conosciuto la Killer Frost di Terra-2, ma la versione di Terra-X sembrava molto più crudele.
-Sara Lance era una nostra talpa-riprese Snart.- Malgrado la sua famiglia fosse una delle più influenti all’interno del reich, è sempre stata contraria alla loro ideologia… a differenza di sua sorella. Laurel Lance è sempre stata una fiera sostenitrice del nazismo. E’ anche innamorata pazza di Oliver, ma lui ha sempre avuto occhi solo per Kara Danvers-.
-Era stata una dei nostri Nyssa a mettersi in contatto con Sara. Insieme a uno dei nostri agenti più potenti Firestorm, hanno tentato di uccidere Queen. Purtroppo Barry e Caitlin si sono precipitati in suo soccorso. Ignoravamo che anche Snow possedesse dei poteri, e insieme lei e Zoom hanno sconfitto Firestorm. Durante lo scontro io e Martin ci siamo separati, e Caitlin Snow gli ha strappato il cuore dal torace congelandolo. Da allora si fa chiamare “Killer Frost”. Queen è stato ferito nello scontro, così Zoom lo ha portato al sicuro, ma a differenza di Sara e Nyssa io non sono riuscito a scappare. Sono stato prigioniero dei nazisti per mesi- spiegò in tono amaro Ronnie.
-Oliver era messo male, ma la velocità con cui Barry lo ha portato in ospedale e le capacità mediche di Caitlin, purtroppo gli hanno salvato la vita- sbuffò Roy.-E per questo che Allen e Snow sono diventati tanto potenti e rispettati. Il fuhrer in persona ha celebrato il loro matrimonio-.
-Be’ almeno a una versione di te è andata bene-sospirò Oliver.
Barry rimase in silenzio. Il pensiero che la sua controparte di Terra-X avesse sposato quella di Caitlin, lo faceva sentire strano.
-Qualche tempo dopo i miei compagni sono venuti a liberarmi, guidati da Sara, che aveva lavorato nella struttura in cui mi tenevano. La madre di Allen si trovava lì, ed è morta durante lo scontro- rivelò Ronnie.
-Ecco perché la mia controparte la odia tanto- realizzò Barry.
La conversazione fu interrotta dall’arrivo di sei persone.
-La Squadra Suicida è qui!- annunciò fieramente un uomo di colore che i nativi di Terra-1 riconobbero fin troppo bene: John Diggle. E assieme a lui c’erano Helena Bertinelli, Slade Wilson, Hartley Rathaway, e Floyd Lawton. L’unica che gli eroi non riconobbero era una donna con i lunghi capelli neri, vestita di verde dai tratti orientali.
-Pronti a imbarcarci nell’ennesima missione senza speranza- ridacchiò Helena.
-Voi forse. Io voglio solo tenere d’occhio Roy- sbuffò la donna in verde.
Oliver rilevò che questo Slade però aveva entrambi gli occhi e sembrava leggermente più anziano della sua controparte, ma decise che non era il caso di fare altre domande. Non avevano tempo da perdere con i what if.
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Nel vedere entrare due Caitlin Kara rimase un attimo perplessa, ma i suoi dubbi furono presto fugati.
-Mi dispiace Kara- mormorò Caitlin non riuscendo a guardare la bionda in faccia.- Uccideranno Renè se non collaboro-.
Ghignando Caitlin-X afferrò un ago e punse Kara. Vedendo la piccola macchia di sangue comparire sul braccio della bionda, il sorriso della dottoressa si allargò.
-Ha perso tutti i suoi poteri. E’ pronta per l’operazione-.
-Salvala e riceverai onori oltre l’immaginabile- disse Oliver-X a Caitlin-X per poi rivolgersi alla moglie.- Resisti. Tra poco ti sveglierai potente come non sei mai stata-.
-Ti amo- mormorò Overgirl guardando il marito con adorazione.
-Ti amo anch’io- rispose Dark Arrow chinandosi sulla Kryptoniana e unendo le loro labbra in un tenero bacio.
-E io amo te Cait- fece Barry-X baciando appassionatamente la moglie. -So che non fallirai-.
-Non fallirò Amore. E verremo ricordati come i più grandi della storia del reich hai la mia parola- sussurrò Caitlin-X prima di sedare la moglie di Oliver.
-Mio cugino vi troverà!- ringhiò Kara. Non una grande minaccia, ma non le era venuto in mente nient’altro.
-Saremo noi a trovare lui- rise Zoom.- Perché dovrebbe sospettare della sua dolce cuginetta Kara, che vuole presentargli i suoi amici di Terra-1? Lo aggrediremo di sorpresa e non potrà mai resistere ai nostri poteri combinati. Useremo anche su di lui un po’ di luce rossa, e ciao ciao Superman-.
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-Jade, dacci la planimetria- ordinò Roy-X all’asiatica che gliela porse.
-Queste mappe saranno utili, ma com’è sorvegliato di preciso il posto?- domandò Oliver.
-Vado a controllare- fece subito Barry sparendo e ricomparendo in un attimo.- Niente da fare. Nella struttura ci sono smorzatori di poteri meta-umani-.
-Non possiamo prendere l’hangar senza poteri!- ringhiò Jax.
-Non dobbiamo. Basta accedere alla sala di controllo e disattivare gli smorzatori- spiegò Stein.
Jax gli lanciò un’occhiataccia che senza bisogno del legame mentale, Stein riuscì a tradurre perfettamente in un “Ma va’. Fin qui c’ero arrivato pure io, genio”, tuttavia il ragazzo si limitò a dire:- Non possiamo fare neppure quello, senza poteri. Non è che passeremmo proprio inosservati là dentro-.
-Noi no, ma loro sì- fece Hartley indicando Oliver e Barry.
-Stavo pensando la stessa cosa- ammise il primo.
Poco dopo il piano fu pronto e il gruppo si preparò a partire.
Tutto il saluto di Winn-X fu:- Sia chiaro. Fra un’ora io farò saltare quel Portale e se non l’avrete attraversato peggio per voi. Non avrete un minuto di più, neanche se sarete sulla linea di tiro-.
“Linea di tiro? Che voglia lanciare un missile?” si chiese Oliver.
-Siete sicuri di volerci accompagnare? Correte un rischio enorme- fece Barry rivolto ai membri della resistenza mentre uscivano dal bunker.
-E’ per questo, che ci chiamiamo la Squadra Suicida amico- rispose John-X.- Ci imbarchiamo sempre in missioni che sembrano senza ritorno… ma alla fine torniamo sempre. Quasi tutti-.
-Ed è per questo che in genere non mi mischio a voi pazzi incoscienti- sbuffò Jade.- Ma visto che quest’idiota di mio marito ha insistito per accompagnarvi, devo fare quello che posso per riportarlo a casa intero-.
-E’ sull’altra Terra che ci sarà la resa dei conti col fhurer- rispose Roy-X.- Voglio affrontarlo ancora una volta. Voglio un’altra possibilità di ucciderlo con le mie mani-.
-Coraggio Nguyen! Dov’è il tuo senso dell’avventura? Ti rendi conto o no, che potremmo fare un viaggio interdimensionale?- fece in tono allegro Helena.
-A parte che ora mi chiamo Harper, stiamo andando a combattere non a fare una scampagnata!-.
-Ragazze- sospirò Slade col tono di un genitore che rimprovera le figlie.- Pensiamo a procuraci divise naziste e un mezzo di trasporto. Occupatavene voi e Rathaway-.
-Almeno usiamo i nomi in codice visto che siamo in missione!- protestò Helena.
-D’accordo Cacciatrice, Chesire e il Pifferaio eseguiranno gli ordini di Deathstroke, che rimarrà in retroguardia insieme a Spartan, Ray e Arsenal con quelli di Terra-1. Contenta?- fece Hartley alzando gli occhi al cielo.
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-Stanno per cominciare l’operazione! Dobbiamo fare qualcosa!- fece angosciata Felicity.- Il guaio è che tengono Renè sotto tiro…-.
-Hai un piano o no?- sbottò brusca Iris.
-Toglierò la corrente, ma avrete solo pochi secondi. Fortuna che ti sei ricordata della volta temporale. Tu e Winn siete in posizione?-.
Il sopracitato deglutì. Alla fine si era tornati più o meno all’idea iniziale di Iris. Non un gran piano, ma non potevano lasciare che Kara venisse uccisa senza muovere un dito.
Proprio mentre le due Caitlin si stavano avvicinando a Kara-38 (Caitlin-1 dubitava che sarebbe riuscita a fare alcunchè) quando di colpo mancò la luce in tutto l’edificio.
-I fuggitivi- dissero in coro Zoom e Dark Arrow uscendo dalla stanza per andare alla loro ricerca.
Subito dopo Iris e Winn caddero dal condotto dell’aria e colpirono alle spalle il soldato rimasto di guardia e Caitlin-X mettendoli al tappeto.
-Vieni con me se vuoi vivere! Cavolo, è una vita che sognavo di dirlo!- fece Winn mentre slegava Kara.
La bionda non riuscì a non sorridere:- Portami al sole-.
I cinque si diedero alla fuga … del tutto ignari che Caitlin X si fosse rialzata e li fissasse allontanarsi con un sorrisetto divertito.
-Tanto per curiosità, da quand’è che ami così disperatamente il mio fidanzato?- chiese Iris in tono pungente alla dottoressa.
-Vuoi davvero parlarne adesso?- chiese incredula Caitlin mentre correva in modo che non credeva umanamente possibile indossando i tacchi.
-Sì, visto che in una situazione simile non aiuta sentirsi pugnalata alle spalle!-.
-Mi spiace mi sono innamorata! Sono quasi quattro anni che faccio finta di niente... ma non passa!- ruggì Caitlin.
-Ecco perché hai frequentato Hunter e Julian… uno che credevi Flash e un perito della polizia scientifica… non potendo avere Barry hai cercato di avere uno che te lo ricordasse. Un caso da manuale-rispose sprezzante la sorella di Wally.
Congeliamola, e diamo la colpa alla nostra controparte” le sibilò nella testa Killer Frost.
“Non dico che non mi tenti o che non è una buona idea, ma non possiamo” rispose Caitlin.
-Se penso che ti ho pure chiesto di farmi da damigella d’onore…-.
-E pensi che io ne avessi voglia?- ringhiò la dottoressa.- Ma visto come me l’hai chiesto, come potevo rifiutare?-.
-Potreste rimandare il discorso?- ringhiò Wild Dog.- Adesso dovremmo pensare a cosette come liberare gli altri e uscire di qui!-.
Le due donne si zittirono mentre la corsa continuava.
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-Documenti Sturmann- ordinò la guardia al camion appena arrivato.
-Non abbiamo documenti, si tratta di una visita speciale- rispose tranquillamente Snart.
-Senza documenti non si entra!-.
-Come ti pare, però penso sia meglio tu faccia due chiacchiere coi miei passeggeri- rispose tranquillamente l’uomo, abbassando il finestrino posteriore e rendendo visibili Barry e Oliver.
-Riposo- ordinò in tono freddo Oliver.
-Mein gott. Le mie scuse, signore. Lasciateli passare!- urlò il soldato rabbrividendo di paura.
Barry e Oliver s’inoltrarono nel complesso e mentre camminavano, tutti i soldati facevano loro il saluto nazista. I due furono costretti a ricambiare tutte le volte sebbene si sentissero sporchi, a compiere quel gesto.
-Mein fhurer, generale Allen, non vi aspettavamo- fece nervosamente Quentin-X appena li vide.
-Neanche noi ci aspettavamo di tornare così presto- rispose Barry nel suo miglior tono sprezzante.
-Grazie alla tua incompetenza, i doppelganger di Terra-1, i nostri doppelganger, sono sfuggiti all’esecuzione! Una cosa così grave, che io e Allen siamo tornati qui per occuparci personalmente delle ricerche, visto che sull’altra terra, i soldati hanno saputo svolgere il loro dovere! Faresti meglio a sperare che li ritroviamo prima che mia moglie ritorni, o proverà di essere tornata in forma staccandoti la testa dal collo!-.
-Capisco signore- rispose Quentin-X.- Ma le assicuro che stiamo sfruttando tutte le nostre risorse per trovarli-.
-Bene- rispose seccamente Oliver.
-Vuole che ritardiamo il dispiegamento fino a che non li ritroviamo?- domandò lo sturbanghurer.
-Dispiegamento?- ripetè Oliver.
Un attimo dopo una nave identica alla Waverider fece la sua comparsa.
-La Wellereinter è completamente operativa e pronta a partire, meni fhurer- dichiarò il gradutato.
-In tal caso procediamo come abbiamo programmato- rispose Oliver. Così si sarebbero evitate domande inopportune.
La nave decollò e partì attraverso il portale.
-Hail Vittoria!- ruggì Quentin.
-Hail Vittoria!- ripeterono in coro tutti i soldati.
-Hail Vittoria!- dichiarò Oliver.
-Hail Vittoria!- tuonò Barry.
L’impressioni di sporcizia dei nativi di Terra-1 si acuì.
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-Ce l’avete fatta! E’andato tutto bene!- esultò la bionda vedendo arrivare il gruppetto… un attimo prima che con una folata di vento si materializzassero Zoom e Dark Arrow.
-Tu zitta mai, eh?- fece Renè.
-Credevate davvero che due esseri inferiori come voi, potessero fregare me e il fuhrer?- rise Barry-X rivolto a Iris e Felicity
-Ci siamo allontanati e vi abbiamo fatti scappare apposta, solo per riuscire a trovare subito la vostra amica in modo che non potesse farci altri scherzi- svelò Oliver-X.
Caitlin, Felicity e Iris rabbrividirono vedendo gli uomini che amavano fissarle con quello sguardo.
Winn non riusciva a credere che stava per essere fatto fuori dai nazisti. Dai nazisti! Ormai non li si vedeva più nemmeno nei più squallidi film d’azione di serie Z e lui stava per essere ucciso da loro.
Non sono un eroe” pensò disperato il giovane Schott. “Non sono un uomo d’azione come James! Morirò qui senza essere stato altro che un peso per i veri eroi. Non avrei mai dovuto cercare di far parte di questo mondo”.
Di colpo un pugnale di ghiaccio entrò si piantò a mezzo centimetro dalla testa di Iris.
-Ehi stupidotte- fece allegramente Killer Frost-X entrando nella stanza.- Amore mio, mein fhurer la Wellenreiter è in partenza. Lance e Smythe sono già ad attenderla-.
Renè era deciso a morire da soldato. Avrebbe cercato di difendersi anche se nessuna difesa era possibile.
-Ci basta un ostaggio solo- rilevò Oliver.- Prendi Schott. Barry riattiva l’impianto elettrico-.
-Non posso. L’ebrea lo ha codificato, solo lei può riattivarlo-.
Oliver-X lanciò a Felicity uno sguardo di fuoco. Nella sua vita, la donna aveva affrontato di tutto… ma quello sguardo era perfino peggiore di quello di Deathstroke e di Ra’s al Ghul, quando era stata loro ostaggio.
-Sbloccalo- ordino in tono secco il nazista.
-Mai- rispose Felicity, cercando di mettere tutto il coraggio possibile in quella frase.
Oliver-X non si scompose. Estrasse il pugnale e raggiunto Renè gli tagliò il naso, fra le urla terrorizzate dei prigionieri. Poi come se niente fosse, gli mozzò un orecchio.
-Ora gli taglierò l’altro orecchio, poi gli caverò gli occhi, poi gli taglierò le dita dei piedi e delle mani, poi proprio i piedi e le mani, e infine la lingua. E poi farò lo stesso con lui- dichiarò l’uomo indicando Winn.- Poi lo stesso con tutti gli altri prigionieri. A meno che tu non mi dia il codice-.
-Non dirgli niente Felicity!- urlò Renè.- Ci ammazzeranno comunqueehhhhhhhhhhhhhhhhhhh!-.
Nel bel mezzo della frase Oliver-X gli aveva tagliato l’altro orecchio.
-Latte, Ada, Jonas, 1-1-9-0-0-balbettò Felicity.
Zoom inserì il codice e la luce tornò.
-Bene. Barry voglio che tu uccida tutti i prigionieri tranne Caitlin-1 e Schott. E lascia la Smoak per ultima. Voglio che prima che muoia il suo ego abbia una drastica ridimensionata, così capirà che succede quando una nullità come lei, osa sfidarmi- ordinò Oliver-X.
-In tal caso comincio dalla seconda nullità… la negra-.
-Sei tu la nullità! Barry, il mio Barry ti batterà! Perché lui ha degli ideali, ha…-  la primogenita di Joe voleva chiaramente aggiungere altro… ma non ci riuscì perché Zoom le infilò la mano nel torace, strappandole il cuore.
Iris-quasi-West-Allen fece in tempo a vedere l’ultimo battito del suo cuore nella mano di Barry-X a causa del quale gli sfuggì di mano. L’organo cadde sul pavimento con uno “Splosh”, raggiunto un attimo dopo dal cadavere della sua proprietaria.
-Oh, scusa. Pensavi che ti avrei fatto fare tutto il tuo bel discorso? Sono un soldato, non un cattivo dei fumetti- fece in tono divertito Barry-X rivolto a Iris i cui occhi vitrei lo fissavano senza vederlo.
Felicity fissò la scena pietrificata. Era arrivata la fine. In quegli anni si era chiesta come sarebbe successo, quando sarebbero stati surclassati da un folle criminale, ma non avrebbe pensato che si sarebbe arrivati a una situazione del genere, nemmeno nei suoi incubi peggiori. Uccisa dai nazisti! Si chiese se i suoi nonni, si fossero sentiti a quel modo ai tempi. Però loro erano riusciti a cavarsela.
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-Posso aiutarvi in qualcosa?- chiese ansiosamente il padre di Laurel-X a Barry e Oliver.
-No, è tutto apposto-.
-Molto bene. Generale Allen, sappi che ho svolto l’incarico che mi avevi affidato. Un incarico importante mein fhurer-.
-Almeno quello- rispose Barry.- Ma non so se potrà riscattarti dal tuo fallimento-.
-Guardie! Portatela qui!- ruggì l’uomo. Due uomini portarono nella stanza una donna legata che Oliver non aveva mai visto prima… ma che con immenso orrore di Barry, aveva il volto di Patty Spivot.
-I tuoi sospetti sul capitano Patricia Spivot, si sono rivelati giusti generale- annunciò Quentin-X.- E’ una spia dei cosiddetti Combattenti per la libertà. Per fortuna la mia trappola ha funzionato. Quando le ho affidato l’incarico di distribuire il cibo nel campo di concentramento, ha dato scorte extra ai bambini del campo. Sotto l’effetto dell’Obliatore ha cantato come un uccellino-.
-Quei bambini stavano morendo di fame- boccheggiò Patty-X.- E’ stato meschino perfino per voi, approfittarne in quel modo-.
-Ma sentila. E non è stato meschino da parte tua, cercare d’infilarti nel letto del generale Allen, per carpirgli informazioni? E’ un uomo sposato- rise Quentin-X.- Devo ammettere che al suo posto non so se avrei resistito generale- proseguì l’uomo carezzando il viso di Patty-X.- Capelli biondi, occhi blu, lineamenti perfetti… un’altra perfezione estetica, marcia all’interno. Ed è proprio il suo tipo. Non ha degnato di uno sguardo il generale Snow, prima che la trasformazione in Killer Frost, le donasse la perfezione-.
-Certo. Io non chiedo nulla di meno della perfezione. Come preferisci che la uccida, mein fhurer? Con un proiettile, o strappandole il cuore?- chiese Barry. Oliver capiva benissimo quanto fosse duro per lui dire quelle parole. Quella bionda doveva essere la doppelganger di qualcuno che conosceva.
-Strappandole il cuore. Merita una punizione esemplare-.
-Disattivate i meta-smorzatori!- ordinò Quentin-X.
-Grazie- fece Barry attaccando lo sturbanfhurer, prima di rendersi conto di non avere accesso alla sua velocità.
-Pensavi davvero, che ti avrei restituito i poteri senza verificare la tua identità?- rise Quentin-X.- Il generale Allen e il generale Snow, stanno insieme da prima dell’esplosione dell’acceleratore di particelle!-.
Oliver schiacciò un pulsante nascosto nei suoi guanti. Un’ onda sonica travolse ufficiale e subordinati:-E credevi davvero che saremmo entrati qui dentro disarmati?- fece un attimo prima di disattivare i meta-smorzatori.
I nazisti presero a sparare, ma Barry afferrò tutti i proiettili.
-Scappa!- ruggì rivolto a Patty-X, che eseguì senza fare domande.
-Maledizione! I comandi del Portale sono disattivati! Dovremo aprirci la strada combattendo fino all’hangar!- imprecò Oliver.
-Ricevuto- rispose Spartan-X tramite radio.
-C’e qui una dei vostri, Patty Spivot. Mandate Cisco a recuperarla- aggiunse Barry.
-Ricevuto- fece Hartley-X.
-Barry dovrai essere veloce come mai in vita tua- fece Oliver. -Ogni secondo, può significare la vita o la morte per i nostri amici! Corri Barry, corri! Raggiungi l’hangar!-.
Il velocista eseguì. Ci avrebbe messo al massimo mezzo minuto, ma l’angoscia avrebbe dilatato quel tempo all’infinito.
“Caitlin, Cisco, Iris, Harry, Felicity… resistete! Stiamo facendo tutto quello che possiamo. Cercate di farlo anche voi!” si disse disperato il velocista.
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Ho preferito dividere anche questo capitolo in due parti, per non farlo troppo lungo. Come vedete ho contestualizzato un po’ i nazisti, e presentato altri membri della resistenza. Capisco non voler presentare troppi personaggi sulla scena, ma nel crossover ufficiale farcene conoscere appena tre è stato davvero lavorare al risparmio. Altri avrebbero potuto almeno citarli.
Devo ammettere che per un po’ sono stato indeciso se mettere anche Deathstroke tra i nazisti, ma alla fine mi sono detto che avevano già troppi membri potenti rispetto alla resistenza: Gypsy, Breacher e Wally sono morti e senza Stein, Ronnie non può più diventare Firestorm. Qui Slade ha tutti e due gli occhi e sembra più vecchio, perché non ha mai preso il Mirakuru (in genere il fattore rigenerante, rallenta l’invecchiamento).
Avrete notato che l’unico meta nella Squadra Suicida è il Pifferaio che non è molto potente. Per un po’ ho pensato di usare il Mago del Tempo, ma poi mi sono detto che così sarebbe stata la Resistenza ad avere nelle sue file un guerriero troppo temibile. Per giustificare la loro durezza, la situazione doveva essere disperata per loro.
Su Terra-1 ormai sembra proprio la fine, mentre il gruppo su Terra-X sta andando bene … ma tutto potrebbe cambiare nel prossimo capitolo che spero di pubblicare a breve.
Ringrazio Nerowolf e fenris per aver recensito lo scorso capitolo, e carlie_smile, Emilyforlife e milan94 che seguono la storia.
A presto.
 

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Capitolo 8
*** Fuga da Terra-X (Parte II) ***


           CRISI SU TERRA-X RELOAD

 
 

Capitolo 8: Fuga da Terra-X (Parte II)

 
 
 
-Ho trovato l’hangar- urlò Barry nel trasmettitore fornito dalla resistenza.
Seguendo le indicazioni del giovane Allen il gruppo riuscì a raggiungere facilmente il Portale … peccato che proprio in quel momento un Barry venne colpito da un pugno a supervelocità sferrato da un tale che aveva addosso il costume di The Rival appena giunto sulla scena.
-Cosa? Hanno un altro velocista?- urlò Oliver, mentre l’uomo si toglieva la maschera. E Barry patì uno shock anche peggiore, di quando aveva scoperto che Zoom era lui. Perché The Rival era suo padre.
-Sorpreso di vedere il tuo vecchio, Barry?- rise divertito Henry-X.- Dopo l’esplosione dell’acceleratore anch’io ho acquisito la connessione alla Forza della Velocità… e ora ti mostrerò che so come usarla!-.
I due velocisti presero a scambiarsi colpi mentre numerosi soldati guidati da Quentin-X si lanciavano contro gli eroi.
-Sei un debole, non sei nemmeno metà dell’uomo che è mio figlio, per questo non sei riuscito a salvare i tuoi genitori! Loro di certo si vergognerebbero di te!- inferì The Rival, mentre aggrediva furiosamente Flash.
Deciso a non lasciarsi influenzare Barry contrattaccò con tutta la ferocia di cui era capace.
-Dammi il tuo arco!- ruggì Green Arrow ad Arsenal-X.
-Non t’illuderai di fermare The Rival con una freccia!- rispose Roy.
-Non intendo colpire The Rival!- ringhiò Oliver.-Ora dammi quell’arco!-.
Ricevuta l’arma il sindaco scagliò una freccia contro un quadro elettrico scoperto. Le scintille generate dall’esplosione, raggiunsero Henry-X distraendolo per quella frazione di secondo che fu necessaria al doppelganger di suo figlio per atterrarlo con una serie di pugni allo stomaco.
-L’ora è scaduta!- urlò Jade.-Winn ha lanciato Red Tornado!-.
-Maledizione!- imprecò Ray.- Flash ho bisogno del tuo aiuto!-.
I due metaumani si precipitarono all’esterno dell’edificio dove videro un robot rosso di forma umanoide che grazie a potenti raffiche di vento deviò tutti i loro attacchi.
-Se raggiunge l’hangar è la fine- urlò disperato Barry!
“Ci vogliono due persone per attivare il portale! Dobbiamo separarci!” ordinò Stein.
“Sicuro?” domandò Jefferson.
“E’ l’unica possibilità”.
Firestorm prese a correre per raggiungere un punto equidistante dalle due postazioni di controllo, per poi scindersi nel giovane meccanico e nell’anziano professore.
I due partirono di corsa, ma vista l’età lo sprint di Martin lasciava parecchio a desiderare… e l’anziano professore venne colpito da un proiettile, per quanto Ronnie fosse intervenuto spintonandolo via, non appena aveva visto il nazista prendere di mira il padre di Lily.
-Grigio! No!- urlò Jax del tutto dimentico del proprio compito.
-Ci penso io! Non perderò un altro Marin Stein!- urlò Ronnie spostando l’ebreo dalla linea di fuoco, e prendendo due pallottole al suo posto.
Martin sputava sangue ma riuscì comunque a rialzarsi e attivare i comandi.
Devo farcela. Devo farcela” si disse il professore ignorando il dolore e la preoccupazione per Ronnie-X e attivando i comandi. “Jax deve salvarsi. Tutti gli altri devono riuscire a salvarsi”.
-Spicciati con quei comandi, idiota!- urlò Deathstroke eliminando un soldato con un rapido colpo di katana.
Il meccanico si riscosse e si avvicinò alla cloche attivando a sua volta i comandi.
-Guardati le spalle vecchio!- rise Snart colpendo Quentin-X  con un colpo della sua pistola congelante, mentre Jade, Helena e Sara trattenevano i soldati.
-Averci seguito non ti porterà fortuna, paparino- ringhiò la bionda mentre metteva K.O. un soldato.
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All’esterno Barry e Ray cercavano ancora di fermare l’avanzata di Red Tornado.
-Proviamo a unire i nostri poteri!- propose Ray.
L’altro metaumano annuì e scaglio un fulmine in sincronia perfetta col proiettile di luce lanciato dal membro dei Combattenti per la Libertà. Il colpo doppio fu troppo per il robot che smise di muoversi e precipitò.
-Winn mi ammazzerà- sospirò Ray.-Se penso che ho distrutto l’ultimo lavoro di Lena…-.
-Muoviamoci!- ringhiò Barry prima di dirigersi verso l’hangar.
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-Tutto apposto, ora possiamo tornare!- urlò Flash appena giunto davanti al Portale.
-Allora spicciamoci!- fece White Canary.
Oliver annuì, ma prima si voltò verso i nativi di Terra-X e Ray appena giunto sulla scena.
-Siamo in debito con voi- disse semplicemente.
-E il vostro debito crescerà, perché verremo su Terra-1 ad aiutarvi- dichiarò Cacciatrice.
-Cosa?- chiese sorpresa Sara.
-I nostri nemici sono lì, quindi è lì che dobbiamo andare- ringhiò Deathstroke.- E non provate a fermarci-.
-E chi vi ferma?- chiese Barry. -Ci sarete utilissimi-.
-Basta coi convenevoli! Andiamo!- urlarono all’unisono Oliver e Roy.
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Zoom, stava per dare a Wild Dog il colpo di grazia quando venne colpito da un calcio all’addome da una creatura minuscola che s’ingrandì fino a rivelarsi Atom.
-Ciao! Ci siamo mossi appena abbiamo ricevuto il tuo SOS Felicity… oddio cosa gli è capitato?- boccheggiò il giovane Palmer vedendo lo stato di Renè.
-Nulla paragonato a ciò che faremo a te!- abbaiò Zoom cercando di attaccare l’uomo… solo per essere sbalzato via da un soffio d’aria generato da Zari appena giunta sulla scena assieme a Nate che già trasformato si stava lanciando contro Dark Arrow e Killer Frost-X.
-Ehi, dov’è Mick?- fece perplessa Zari.
-Siamo stati attaccati dai nazisti di Terra-X- urlò Felicity.- Odiano tutti, vogliono strappare il cuore a Kara, hanno un robot gigante-.
-Ne ho combattuto uno una volta-rievocò Palmer.- Non preoccuparti le nostre attrezzature ti rimetteranno a posto- aggiunse rivoltò a Wild Dog che aveva appena lanciato un grido.
Le preoccupazioni di Renè erano ben altre: impegnato a blaterare scemenze, il supposto genio, non aveva lasciato nessuno a pattugliare il corridoio… dimenticanza che gli sarebbe costata cara, visto che Metallo era appena giunto sulla scena.
-Che diavolo è quel coso?- fece allibito Nate
Metallo sparò un raggio d’energia contro il giovane Heywood che cadde prono sul pavimento… e approfittando della confusione del momento Dark Arrow scaraventò una freccia contro Atom centrando in pieno la zona non protetta del collo. Ray Palmer si accasciò al suolo come una marionetta a cui erano stati tagliati i fili, fra le urla dei presenti.
Zari lanciò un’altra raffica di vento ma venne bloccata dal flusso di ghiaccio lanciato da Caitlin-X. Zoom si lanciò sulla donna per finirla ma anche lui venne fermato da un flusso di ghiaccio, stavolta lanciato dalla Caitlin del Team Flash.
La speranza che per un attimo avevano provato i prigionieri svanì come neve al sole. I nazisti in grado di combattere erano in quattro e potevano contare su un eccellente gioco di squadra, mentre Caitlin non aveva mai combattuto al fianco di Zari e Nate. E oltretutto era chiaro chi fossero i combattenti più esperti.
La freccia successiva fu scoccata contro Felicity. E la colpì.
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-Beccatevi la mia controfrequenza!- ringhiò il Pifferaio lanciando dai guanti delle raffiche soniche che annullarono quello delle urla di Siren-X e Silver Banshee-X che erano andate ad accogliere la Wellenreiter all’uscita del portale.
-Sono in troppi! Scappiamo!- urlò Siobhan dandosi alla fuga con Laurel.
-Possiamo prenderle…- fece Helena-X.
-Non abbiamo tempo da perdere con loro! Ai Laboratori STAR! Subito!- ordinò Oliver.
-Dobbiamo muoverci! Stein e Ronnie hanno bisogno di cure!- urlò Jax.
-Ci penserà Caitlin!- dichiarò Barry.
-Sempre che sia ancora viva- fece in tono amaro Sara.
-Certo che ancora viva! Deve essere ancora viva!- sbottò il velocista.- Pensa a muoverti invece di dire stupidaggini!-.
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La freccia si infilò dritta nella spalla di Felicity… unicamente perché Oliver-X era stato aggredito dalla sua controparte.
-Stai lontano da lei!- ringhiò Oliver benedicendo la velocità di Barry come mai in vita sua. Fortunatamente era riuscito a trattenerlo abbastanza, da persuaderlo da portarlo con sé come avanguardia.
Le tre coppie di doppelganger, si scagliarono l’una contro l’altra, mentre Nate e Zari davano battaglia a Metallo.  A quel punto, come sempre avviene, un eroe decise di prendere in mano la situazione. E, in quel caso, l’eroe fu Winn Schott.
Il castano infatti aveva notato che il coltello con cui il dittatore aveva torturato Wild Dog poco prima, era stato lasciato sul pavimento quando il nazista aveva dovuto prendere l’arco per uccidere Atom, così lo raccolse e approfittando della confusione generale lo lanciò contro Killer Frost-X, intenta a cercare di annullare il flusso di ghiaccio della sua controparte col proprio.
La signora Allen venne centrata al fianco, e il colpo per quanto non fatale riuscì a distrarla e a indebolire il suo attacco, permettendo a quello della dottoressa di Snow di trionfare.
Caitlin-X venne sbalzata sul pavimento urlando di dolore… urla nessuno dei due velocisti presenti potè ignorare.
-Amore!- urlò Barry-X dimenticandosi per un istante del suo avversario… che però stavolta non potè approfittare del diversivo offertogli perché temendo che l’urlo appartenesse alla sua Caitlin si era precipitato nella sua direzione.
-Vi ucciderò per questo!- ruggì Zoom-X a Winn e Caitlin, ma Flash li portò via a tutta velocità e fortunatamente la sua controparte preferì accertarsi delle condizioni della moglie, che andargli dietro.
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Trasportati Winn e Caitlin lontano dallo scontro Barry diede loro istruzioni:- Tra poco arriveranno degli alleati. Dovete portarli verso le celle e liberare i prigionieri, poi attaccheremo in massa i nazisti. La superiorità numerica, dovrebbe darci la vittoria. A proposito… ehm … alcuni potrebbero non avere proprio un aspetto rassicurante, ma sono dalla nostra parte- fece Barry dando a Caitlin uno sguardo preoccupato.
-Che inte …- cominciò Caitlin per poi ammutolire, quando entrarono correndo Slade-X e Hartley-X. Ma fu l’arrivo di Ronnie-X a sconvolgerla di più.
-Ronnie?- sussurrò la donna sconvolta.
-Questa terra già non mi piace- fece in tono disgustato il giovane Raymond, quando si trovò di fronte Caitilin.
-Muovetevi. Io vado a trattenere Zoom- urlò il giovane Allen correndo alla ricerca della sua controparte.
-Noi ci uniamo allo scontro. Hartley hai le risorse giuste per aprire quelle celle. Sbrigati. Raymond assistilo e appena possibile fatti medicare le ferite- ordinò in tono secco Slade.
Era un discorso lungo, considerato che in quella situazione ogni secondo era vitale. Nessun membro dei due gruppi ne sprecò altri in saluti.
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-Sotto gente! E’ la nostra miglior occasione!- urlò Cacciatrice, mentre il suo gruppo si univa alla mischia.
-Ci sei bastardo!- urlò Arsenal, scoccando una freccia contro il suo odiato nemico… ma un attimo dopo Oliver-X venne portato via a supervelocità insieme a Caitlin-X e in quel preciso istante Metallo saltò fino a sfondare il soffitto, per poi darsi alla fuga.
-Ma cos’è successo?- chiese Nate intontito dal rapido precipitarsi degli eventi.
-E’ successo che il doppelganger nazista di Barry ha portato in salvo i suoi alleati- rispose amara Sara.
-Probabilmente avrà saputo che erano arrivati rinforzi, e avrà capito che erano troppo in inferiorità numerica- commentò Deathstroke.- Appena si saranno riorganizzati torneranno-.
-Saremo pronti ad accoglierli… ma ora pensiamo a medicare i feriti- sbuffò Oliver mentre aiutava Felicity e Kara a rialzarsi.
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-Eeee… fatto!- annunciò Hartley-X mentre apriva le celle.- Ottimo programma di sicurezza, mi ci è voluto un po’ a decrittarlo-.
-Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe arrivato il giorno in cui Hartley Rathaway mi avrebbe fatto un complimento- bofonchiò Cisco mentre usciva dalla cella, scavalcando i corpi dei soldati semplici lasciati di guardia, che erano stati abbattuti quasi immediatamente dal Pifferaio. - Cait, Harry ha bisogno di cure-.
-Non è il solo: il professor Stein è ferito e io mi sono preso un paio di pallottole di striscio- rivelò Ronnie.- Helena mi ha detto che i nazisti hanno tagliato la corda. Comunico a Jax, che non c’è più pericolo, e che possono entrare-.
Caitlin annuì:- Preparo l’infermeria. Do… dov’è Barry?-.
Ronnie le lanciò un’occhiataccia prima di risponderle che era andato a cercare una certa Iris. In un momento di raro egoismo, Caitlin pensò che perlomeno, non avrebbe dovuto dare lei la notizia al ragazzo.
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-Mi dispiace tanto. Non ho potuto fare niente. Ero debole, senza poteri…-mormorò Kara dopo che lei, Barry e Oliver si erano scambiati un veloce resoconto degli avvenimenti delle ultime ore.
-Tu non hai nessuna colpa Kara- la stoppò Barry.- L’assassino di Iris è il mio doppelganger-.
Non fosse stato drammatico, sarebbe stato quasi buffo: aveva passato tutto l’anno precedente a cercare d’impedire a una sua versione cattiva di uccidere Iris e quando c’era riuscito, era arrivato un altro Barry Allen malvagio a eliminare la mora. E la cosa più assurda era che sinceramente non poteva dire che il dolore provato alla vista del cadavere di Iris, fosse stato più intenso del terrore provato quando Sara aveva ventilato la possibilità che Caitlin fosse morta. E durante la loro permanenza in quel mondo orrendo e desolato che era Terra-X, era stato il pensiero di Caitlin a tormentarlo.
Barry Allen ormai era certo dei suoi sentimenti. La sua controparte di Terra-X aveva ragione. Ciò che aveva sempre voluto era sempre stato davanti a lui, e lui non se n’era mai accorto. Ora però si chiedeva se sarebbe morto prima di riuscire ad averlo, e se potesse riuscire ad averlo.

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Questo capitolo è venuto un po’ più corto del precedente, ma rimango convinto della mia scelta di dividerlo in due parti. Finalmente i due gruppi si sono riuniti e sono riusciti a liberare i Laboratori S.T.A.R. ma la lotta contro i nazisti è tutt’altro che conclusa. Certo, ora è il momento di piangere e riposare, ma state certi che le versioni malvagie dei nostri eroi non molleranno tanto facilmente. Ambiscono al dominio dell’intero multiverso e a diventare i più grandi conquistatori della storia. Barry, Oliver e Kara dovranno mettersi d’impegno o presto ogni abitante del multiverso dovrà parlare tedesco. Ogni abitante bianco ed eterosessuale ovvio.
Su questa nota allegra ringrazio fenris e Nerowolf per aver recensito lo scorso capitolo, carlie_smile e Emilyforlife che l’hanno messa tra le seguite e tutti voi lettori silenziosi.
Dona l'8% del tuo tempo alla causa pro recensioni. Farai felici milioni di scrittori!

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Capitolo 9
*** La calma prima della tempesta ***


                 CRISI SU TERRA-X RELOAD

 
 

Capitolo 9: La calma prima della tempesta

 
 
-Per poco le piogge non si sono messe a piangere dentro la nostra dimora- borbottò Cisco mentre il gruppo si dirigeva in infermeria.
-Avete anche qui Il trono di spade? - fece curioso Winn.- E dimmi non è che sulla tua terra sono già usciti gli ultimi libri ?-.
-Io speravo fossero usciti sulla tua! -.
Caitlin fissava Ronnie-X stordita e lui faceva del suo meglio per starle lontano, mentre Hartley faceva scorrere lo sguardo per la struttura scientifica.
-Peccato che Max non sia qui. Gli sarebbe piaciuto molto questo posto- commentò il giovane Rathaway per poi rivolgersi agli altri due scienziati. –Non so chi sia questo Jon Snow, nè perché pensate che finirà per mettersi con questa Daenerys Targaryen, ma vorrei sapere a quanti spettrometri posso avere accesso-.
-A quanti ne occorrono- sbuffò Vibe.
Chiudevano il corteo Thea e Dinah che sorreggevano Wells. Nessuno dei tre aveva voglia di parlare. Gli orrori a cui avevano assistito erano ancora troppo freschi nella loro memoria.
 
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I cadaveri di Mick, Curtis, Iris e Ray erano stati adagiati su una tavola in una stanza in disuso. Solo a emergenza terminata si sarebbe potuta dar loro degna sepoltura… ammesso che non fossero finiti tutti nelle loro stesse condizioni.
Zari aveva le lacrime agli occhi. Leo Snart le mise una mano sulla spalla.
-So come ti senti. Anch’io ho perso il mio Mick Rory. Era l’uomo più altruista, coraggioso e onorevole che io abbia mai conosciuto. Quand’è morto salvando degli agenti di polizia da un incendio, è stato il momento più duro della mia vita… che c’è? Che ho detto di strano? - chiese perplesso Leo, notando gli sguardi dei nativi di Terra-1.
-Fidati, è un bene che tu non abbia conosciuto il Mick Rory di questo mondo- sospirò Zari.
Barry fissò il corpo di Iris. Un tempo quello spettacolo lo avrebbe annientato. Ora lo addolorava, ma solo fino a un certo punto. Ormai aveva capito cosa desiderava o meglio chi desiderava. Zoom almeno su una cosa aveva ragione: tutto ciò che aveva mai desiderato era sempre stato di fronte a lui e lui non se n’era mai accorto. Barry-X invece sì. Era stato sciocco e superficiale ed era arrivato a un passo dal rovinarsi la vita.
-Perdonami- sussurrò al cadavere di Iris. -Ti ho illusa, e non avrei mai voluto farlo-.
Doveva parlare con Caitlin. Subito. E non solo perché c’erano concrete possibilità che a breve tutti loro raggiungessero Iris.
-Dovremmo prendere anche il corpo di Prometheus-X… anche se era una carogna non possiamo lasciarlo lì- notò Barry.
-Me ne occupo io- fece Snart.- Anche se odiamo i nazisti, dobbiamo mostrarci migliori di loro-.
 
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-Era ora! Vi volete muovere? Grigio sta male! - urlò Jax vedendo entrare il gruppo in infermeria.
-Harry, Felicity mi spiace ma dovrete aspettare. Il professore ha più bisogno del mio aiuto ora-.
-Ovviamente. Non preoccuparti Snow, ce la caveremo- la rassicurò il nativo di Terra-2.
In quel preciso istante Jax cacciò un urlo e stramazzò al suolo, cominciando a sputare sangue.
-Cos’è successo?!- urlò Nate.- Avevate detto che non era stato ferito-.
-E non lo è. Dev’essere a causa della loro connessione- fece Caitlin mentre mettevano Jax sul letto accanto a quello di Stein. - Presumibilmente le loro funzioni vitali sono collegate-.
-E come le scolleghiamo? - chiese ansioso Nate
-Non possiamo: la loro connessione è l’unica cosa che tiene in vita il professore- spiegò in tono mesto la dottoressa.
-E allora che facciamo?!-ringhiò Sara.
-Le lasciamo fare il suo lavoro. Caitlin non mi ha mai deluso, e non lo farà ora. Salverà il professore ne sono certo. Non potrebbe essere in mani migliori- fece Barry entrando nell’infermeria.
Caitlin si sentì arrossire, ma tacque.
-Cait… quando hai finito, ho bisogno di parlarti-.
-Noi portiamo René sulla Waverider- fece Cisco indicando sé stesso e Winn.- Gideon potrà riattaccargli i pezzi-.
-D’accordo, ma per sicurezza fatevi accompagnare da Dinah - disse Oliver.
-Nel frattempo è meglio che tutti gli elementi validi si mettano di guardia. È improbabile che i nazisti attacchino di nuovo così presto, ma non si sa mai- ordinò Slade-X.
-Stavo pensando la stessa cosa- convenne Oliver.
Uno a uno tutti lasciarono l’infermeria. Rimasta sola coi suoi pazienti Caitlin si lavò le mani, si legò i capelli in una coda di cavallo, e si preparò a condurre quella lotta disperata. Si era spesso chiesta se qualche traccia di Ronnie fosse rimasta nella mente del professor Stein, ma adesso era solo Martin che voleva salvare. Per sua moglie, per sua figlia, per suo nipote, e anche per sé stessa.
 
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Dopo un’interminabile, angosciosa ora, Caitlin uscì dall’infermeria pallida e stremata, con i capelli in disordine mormorando: - Il professor Stein si ristabilirà completamente. Ora ha solo bisogno di cibo, liquidi e riposo-.
La maggior parte dei presenti rilasciò un sospiro di sollievo.
- Harry, Felicity tocca a voi. Non so come funzioni la biologia del tuo corpo, se hai bisogno di cure particolari…- fece Caitlin rivolta a Kara.
-Sono solo molto debole. Assorbendo un altro po’ di luce solare, tornerò come nuova- assicurò l’aliena.
-Appena finito con loro posso dare un’occhiata anche a te- fece Caitlin a Ronnie-X che era sgusciato in infermeria insieme ai due occhialuti per controllare le condizioni dell’ebreo.
-Neanche per sogno! Cioè… non disturbarti, Jade è più che in grado di ricucire delle ferite superficiali come queste-.
-Ehi, aspetta…- protestò Caitlin
-E stammi lontana! - ringhiò il nativo di Terra-X spingendo via la dottoressa non appena gli si avvicinò. Un gesto che le fece male, anche se in effetti l’uomo di fronte a lei era semplicemente un estraneo, identico a una persona che aveva conosciuto.
-Senti io ho perso il mio Ronnie, e … e… vedere te è così difficile… e il fatto che sembri odiarmi…-.
-Co… aspetta, il tuo Ronnie? Qui tu e io… Dio che schifo! - urlò Ronnie-X.
Caitlin s’irrigidì. Una frustata l’avrebbe ferita di meno del tono usato dall’uomo che aveva di fronte.
Un attimo dopo il nativo di Terra-X si tolse la maglietta e la giovane Snow non riuscì a trattenere un urlo.
Quello non era il torace su cui si era rannicchiata tante volte, sentendosi felice e al sicuro. Era un puro e semplice esempio di devastazione. Il corpo di Ronnie-X era ricoperto di tagli, cicatrici e segni di bruciature. Caitlin sentì la nausea crescerle dentro.
-È stata la tua gemella, o come si dice, a farmi questo! Mi ha sottoposto agli esperimenti più raccapriccianti, per cercare di estrarre la matrice Firestorm dal mio sangue! Tagli, scariche elettriche… pregavo che mi uccidesse! Mi curava solo per riprendere a torturarmi… certe notti vedo ancora la tua faccia nei miei incubi! Quindi capirai perché non ti voglio vicina, men che mai in un ambulatorio e non me ne frega nulla se la mia controparte di questo mondo aveva tanto cattivo gusto da scoparti! E poi tu e Allen non state insieme anche qui? -.
-No… noi… non… non stiamo insieme-.
Ronnie-X la guardò scettico: - Certo e tutte le paroline dolci di poco fa e il fatto che abbia mangiato la faccia a Sara, quando ha detto che potevi essere morta? -.
-Noi… siamo molto amici- mormorò Caitlin.
Il giovane Raymond non parve affatto convinto, ma fece spallucce e se ne andò in cerca della moglie di Roy.
 
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-Mi secca, aver dovuto lasciare il tuo John su Terra-X- fece Oliver. -Il mio è ferito e non può intervenire-.
-Qualcuno doveva pur restare a distruggere il Portale. Il vostro Vibe potrà farci tornare a casa in caso di vittoria, ma se così non sarà, almeno avremo rallentato il ritorno del fhurer. Mi gioco la testa che si è portato dietro i progetti per poter ricostruire il Portale, se fosse stato distrutto. Allen di certo può procurargli strumenti e manodopera, ed è abbastanza intelligente da selezionare i migliori di entrambi- rispose il nativo di Terra-X.
-Suppongo tu abbia ragione. Io avrei fatto così-.
Slade scrollò le spalle: - Il generale Schott è un buon capo, ed è tutt’altro che uno sciocco, ma non si potrà mai fermare gente come quella senza ucciderla. Bloccarli qui come voleva fare lui, ci avrebbe dato un po’ di respiro, ma niente di più. È anche per questo che sono voluto venire qui. Se c’è una minima possibilità di annientare quei maledetti una volta per tutte dobbiamo sfruttarla. Arsenal, Chesire, qualcosa da segnalare? -.
-Tutto tranquillo per ora- rispose Jade via radio.
-Non durerà- fece in tono deciso Slade.
 
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-Fortuna che Jesse aveva un impegno, e non è riuscita a liberarsi… o che non abbia avuto il coraggio di rivedere Wally proprio a un matrimonio e si sia inventata questa scusa- bofonchiò Harry.
-Perché ti ha detto che in realtà era una scusa? - chiese la bionda mentre lei e il dottore uscivano dall’infermeria dopo che Caitlin li aveva ricuciti.
-No, ma è un’ipotesi che prendo in considerazione. Dov’è Ramon? Farebbe meglio a cercare di avere visioni sui nazisti, invece di giocare con Schott-.
-Geloso? -.
-Ma per favore! Comunque raggiungiamo quel tipo Hartley, in laboratorio -.
 
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-Incredibile- fecero all’unisono René e Winn mentre Gideon, riattaccava a Wild Dog, tutte le parti staccategli da Dark Arrow.
-Quindi questa è una nave spaziale, che viaggia nel tempo- fece il nativo di Terra-38 girando lo sguardo. - E io che consideravo fichissimi un misero portale per il teletrasporto e la miserissima capsula di Kara-.
-Giornata pesante, eh? - commentò Cisco. -Dammi retta, meglio che ne parli-.
-E’ stato orribile- ammise Winn.- Ce la siamo scampata per puro miracolo-.
-Credimi ti capisco… una volta sono morto, e ora sono qui solo perché Barry ha viaggiato nel tempo. Be’ due volte, ma nella seconda era stata distrutta l’intera città*. Cose così, ti fanno rimettere tutto in prospettiva-.
Dinah annuì funerea. Lei una combattente addestrata, con tanto di superpoteri si era ritrovata a fare la damigella in pericolo! Felicity perlomeno aveva fatto qualcosa, anche se aveva fallito. Nessuno aveva detto che presto i nazisti sarebbero tornati all’attacco, ma era ovvio. Non avrebbero rinunciato né alla possibilità di curare la loro Kara, né a quella di conquistare altre due terre. Se li avessero annientati poi, le terre 1 e 38 sarebbero diventate facili prede. E Dinah era determinata a far capire loro che con Black Canary non c’era da scherzare.
 
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Kara sdraiata sul balcone per assorbire più luce solare possibile, rabbrividiva ancora al pensiero del bisturi di Caitlin-X che si avvicinava al suo petto. Fortuna che Barry e Oliver erano ritornati al momento giusto, altrimenti in quel momento si sarebbe ricongiunta al suo popolo. Poteva averle fatto male perdere Mon-El, poteva soffrire ma in quel momento si era resa conto che la sua vita le piaceva eccome.
Vedendo il trio di Terra-X tornare dal pattugliamento Kara, si avvicinò loro e quelli s’irrigidirono all’istante. Di certo si disse mestamente la bionda, non associavano la sua faccia a bei ricordi. Malgrado ciò le chiesero cortesemente se si fosse ripresa del tutto e lei diede risposta affermativa.
-Allora dobbiamo studiare una strategia sul tuo utilizzo. Se qualcuno ti assistesse potresti essere in grado di sconfiggere il generale Danvers- fece Helena.
-È il ragionamento che farebbero tutti- rilevò Jade. - Sono certa che i nazisti hanno già pronta una contromisura, o che useranno lo stesso piano-.
In quel momento con una folata di vento comparve Barry, che aveva deciso di andare a recuperare il gruppo sulla Waverider. In una situazione del genere era meglio disunirsi il meno possibile.
-Signor generale- fecero all’unisono Roy, Jade e Helena scattando sull’attenti.
-Signor generale? - chiese perplesso Winn.
-Su Terra-X sei a capo della resistenza- spiegò in tono stanco Barry, lasciando Winn a bocca aperta.
In quel momento rientrano anche Thea e Sara.
-Niente da segnalare- fece la seconda.
-Noi invece qualcosa da segnalare, c’è l’abbiamo. Abbiamo trovato un’intrusa- ringhiò Slade via radio dopo che Roy gli ebbe segnalato il loro ritorno. - Venite subito nel laboratorio della velocità-.
Come un sol uomo tutti i presenti si diressero nella direzione indicata pronti alla lotta.
 
  • Accade negli episodi 1x16 di The Flash e 4X08 di Arrow.
 
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Sembrava un buon momento per chiudere. Chi sarà questa misteriosa intrusa? Quali saranno le sue intenzioni?
Immagino che molti di voi sperassero di vedere un dialogo tra Barry e Caitlin, e inizialmente anch’io avevo pianificato d’inserirlo in questo capitolo. Ma si doveva parlare anche degli alti personaggi e il capitolo si è allungato al punto da farmi decidere di dividerlo in due parti, e di rimandare la conversazione Snowbarry.
Spero che gradiate che in questo what if il professor Stein si è salvato. La sua morte è stata una delle più strazianti dell’Arrowverse, ma qui si era già versato abbastanza sangue, e mi sono detto che tutte le morti già avvenute motiveranno i nostri eroi a sufficienza.
Devo ammettere che è stato un po’ strano passare da tutti quei capitoli pieni di azione e di combattimenti a uno più basato su riflessioni ed emozioni come questo. Spero comunque che vi piaccia.
Ringrazio qui Nerowolf e fenris che mi hanno recensito lo scorso capitolo e carlie_smile e
Justanordinarygirl, che hanno messo la storia tra le seguite.
Buon anno a tutti!

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Capitolo 10
*** La calma prima della tempesta (Parte II) ***


                CRISI SU TERRA-X RELOAD

 

Capitolo 10: La calma prima della tempesta (Parte II)

 
 
Un’intrusa! Chissà quale folle e crudele nazista, era rimasta nella struttura per tendere loro un agguato. Siren-X? Killer-Frost-X? Viste le sue condizione c’era da escludere Overgirl, ma se avesse deciso di tentare un’ultima azione disperata?
Appena giunti nel laboratorio della velocità, pronti a sostenere una durissima battaglia gli eroi si trovarono di fronte a Slade che teneva una donna bionda sotto minaccia con la sua katana, mentre Oliver le puntava contro freccia.
-Signora Grant?!- fece allibito Winn appena sopraggiunto sulla scena.
-La versione di Terra-X- commentò Kara al suo fianco. -Lasciatela andare non è un soldato-.
I due uomini si fecero indietro, permettendo alla bionda di avanzare.
Appena vide Kara, Cat-X sbiancò e si gettò immediatamente in ginocchio urlando: - Mi dispiace! -.
-Ehm… per cosa? - chiese perplessa Kara.
-Per qualunque cosa, lei voglia che mi dispiaccia. La supplico, non mi faccia del male. La servirò come meglio potrò-.
Era solo il loro secondo incontro, e lei non le aveva mai rivolto la parola, ma Cat-X era terrorizzata da lei. Dava per scontato che fosse identica a Overgirl. Che razza di abusi le aveva fatto passare quell’essere?
-Calmati… non ho nessuna intenzione di farti del male- mormorò Kara. -Questa donna era l’assistente personale dell’altra me… e lei… la maltrattava parecchio-.
-Ergo, è una miniera d’informazioni- rilevò Jade.
-Benissimo. Non ti sarà fatto alcun male, ma tu dovrai darci tutte le informazioni possibili- fece Hartley-X.
-D-d ’accordo- balbettò Cat Grant. Sembrava terrorizzarla solo l’idea. - Farò tutto quello che volete, ma vi prego, lasciatemi vivere-.
“Se la Cat Grant del nostro mondo, vedesse quella di Terra-X morirebbe dalla vergogna” si dissero Kara e Winn all’unisono. Quella donna emanava fifa blu da tutti i pori e la sua voce aveva un tono querulo e patetico, che mai sarebbe uscito dalle labbra della Cat Grant che conoscevano loro.
-Bene, quanti altri abitanti di Terra-X dobbiamo ancora conoscere? - sbuffò Thea
- La versione Terra-X di mio padre… è anche lui un velocista, The Rival e credo proprio che ce la metterà tutta per aiutare Zoom a uccidermi. La mia controparte, si veste come l’uomo che ha ucciso mio padre, e la controparte di mio padre è orgogliosissima di lui-.
Tutti i presenti rimasero sorpresi a quell’affermazione.
-Dio mio Barry… io… io non trovo le parole per…- balbettò Felicity.
-Non posso neanche immaginare come devi sentirti- fece Caitlin. - Se… se vuoi parlarne…-.
-Devo parlarti, ma non di quello- rispose Barry. - E voglio farlo a quattr’occhi. Possiamo andare in infermeria? -.
-Certo-.
I due si allontanarono sotto gli sguardi perplessi degli altri.
-Scusate…- chiese con un filo di voce Cat-X.- Non… non è… che potreste mettermi in cella? -.
-Cosa? E perché? -.
-Be’… ehm… sarebbe il posto più sicuro in caso di attacco e…-.
-… E in caso di nostra sconfitta i nazisti non potrebbero capire che hai accettato di collaborare. Tipico dei viscidi come te, trovare sempre una scappatoia- fece in tono disgustato Jade. - E va bene. Comunque Worm, sarebbe un nome più adatto a una come te. Un gatto è un animale troppo coraggioso-.
La bionda non provò neppure a replicare e seguì passivamente Cisco che si offrì di farle da guida e Jade che ricordò subito che era meglio non dividersi per poi unirsi a loro.
-Simpatiche. Una servile e codarda, l’altra amichevole come un calcio sui denti- commentò Thea
Non l’avesse mai detto! Roy-X si voltò verso di lei e le lanciò un’occhiata di fuoco prima di sbottare: -Non ti permettere di offendere mia moglie! -.
Sapere che la controparte di Roy era sposata colse la giovane in contropiede: - Ehi, io stavo solo dicendo…-.
-Un mucchio di cretinate! Perché non provi a trovarti qualcosa di utile da fare? -.
Thea non gradì affatto il riferimento alla sua prigionia: - Senti un po’ non ho chiesto io di farmi sbattere in cella dai nazisti…-.
-Curioso, dalle mie parti eri tu a ordinare loro chi sbattere in cella-.
Una cosa piuttosto strana da sentirsi dire ma la ragazza non ci fece caso: - E allora? Quella non ero io. Collabori con Oliver, Barry e Kara anche se sulla tua terra loro non sono certo tuoi amici-.
-Già, ma non implica che mi piaccia farlo-.
-Se è per questo, può darsi che neanche a me piaccia collaborare con te e Jade-.
-Sai sulla mia Terra, ho ucciso Thea Queen. E mi sta venendo un fortissimo desiderio di ripetere l’impresa. Ora, vado da mia moglie - rispose irato il giovane Harper prima di allontanarsi.
Pur sapendo che non ce n’era motivo, Thea era rimasta sconvolta dallo scoprire che l’altro Roy aveva ucciso l’altra lei.
-Ehi, tutto bene? – le chiese Felicity.
-So che non è proprio lui- sospirò la sorellastra di Tommy. - Ma vedere Roy  innamorato di un’altra… è sgradevole-.
-Certo meno di ritrovarti di fronte il doppelganger di tuo marito morto, o il tuo che è un malvagio dittatore- sbuffò Oliver.
Thea abbassò lo sguardo: - Hai ragione. Di certo, qui c’è gente che sta peggio di me, anche se vedere te che uccidi Tommy…-.
L’informazione lasciò il padre di William di stucco, così Thea si spiegò meglio.
-Bene. Avremo un nemico in meno- fece Oliver al termine del breve racconto della sorellastra, che però era certa che per lui fosse stato decisamente duro udire delle azioni del suo doppelganger.
Peggio ancora a Thea venne in mente che non aveva mai visto quella Jade e non riuscì a non chiedersi se avesse una controparte sul loro mondo… e soprattutto se in quel momento quella controparte non fosse insieme al suo Roy… cioè al Roy del suo mondo.
 
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Arrivati in infermeria Barry chiuse la porta.
-Senti, io credo di aver capito una cosa… giuro che non ho idea di come posso averci messo tanto a capirlo. E… e non so neanche come dirtelo… alla festa ieri ho notato che non ti divertivi, prima in chiesa… ho visto che sembravi triste… e non riuscivo a smettere di pensarci, anche quando stavo per dire di sì…- cominciò impacciato Barry.
Caitlin si sentì gelare.
“Lo sa” si disse terrorizzata la dottoressa.
-Scoprire che i nostri doppelganger stanno insieme è stato così strano… e… e… quando su Terra-X stavano per fucilarci tutti, io non riuscivo a pensare a nient’altro che a te… quando era bloccato lì continuavo a pensare a te invece che a Iris… ed eri la persona per cui ero più preoccupato… quando Sara ha detto che potevi essere morta, mi sono sentito morire anch’io …-.
Caitlin credette d’intuire dove volesse andare a parare quel discorso e sentì nascere dentro di sé la speranza, ma si sforzò di contenerla. Era stata prima illusa e poi delusa, troppe volte.
-Cosa stai cercando di dire? - mormorò.
-Ricordi quando ho detto che a volte di fronte a noi ci sono grandi possibilità e decidiamo di non vederle? Be’ io ne ho avuta una enorme di fronte a me e non l’ho vista. Ma ora ho aperto gli occhi, e ho capito che… che io ti amo Cailtin- buttò fuori tutto d’un fiato il velocista.
Il tempo parve fermarsi e Caitlin Snow si sentì invasa da una gioia immensa. C’era un esercito nazista composto da loro controparti malvage che stava per attaccarli. Avevano già ucciso tre persone. Lei, Barry, e quasi tutti quelli che conoscevano sarebbero potuti morire entro quella sera. E lei, porca miseria, avrebbe potuto fare un salto fino alla luna per sfogare la sua euforia. Si sentiva leggera come una piuma, le pareva di camminare sulle nuvole, e tutte quelle altre metafore che si usavano sempre nei romanzi rosa. L’uomo che amava, le aveva appena detto di provare lo stesso per lei. Che poteva esserci di meglio?
Eppure la sua parte razionale si sforzò d’imporsi. Une situazione piena di stress e di paura come quella che stavano vivendo, poteva portare a emozioni violente e ad agire sull’impulso di esse.
Il velocista si aspettava una risposta e Caitlin decise che a quel punto tanto valeva essere sincera: -Non desidero altro che crederti perché… anch’io ti amo. Ti amo… da sempre credo. Penso… di aver cominciato a provare questi sentimenti fin da quando ti ho conosciuto, ma c’era Ronnie… poi Linda, Jay, Patty, Iris… e non sono mai riuscita a dirti ciò che provavo. Mi pareva quasi inutile farlo. Però… tu hai appena vissuto un’esperienza di pre-morte… sei sicuro di…-.
-Be’ siamo scienziati. Usiamo il metodo scientifico- la interruppe l’altro.
Prima che Caitlin potesse replicare Barry colmò la distanza fra loro in meno di una frazione di secondo e poggiò le labbra sulle sue.
Caitlin Snow non desiderava altro da quattro anni. Gettò le braccia al collo dell’amato e ricambiò con trasporto. Quando dovettero staccarsi per respirare entrambi avvertirono un senso di perdita. Caitlin lo baciò di nuovo subito dopo. E ancora quando di nuovo dovettero separarsi. E ancora, e ancora, mentre Barry la stringeva a sé.
Ragazzi che meraviglia” sospirò Frost in un angolino del suo cervello.
“Co… Barry piace anche a te?”.
“Io sono una parte di te genio. Provo tutto quello che provi tu. Perché pensi che l’abbia baciato, la prima volta che sono riuscita a uscire? Perché pensi che abbia accettato di unirmi a Savitar? Finalmente Barry è nostro. È tutto nostro”.
Caitlin sapeva che avrebbe dovuto indagare su cosa significasse quel “Nostro”, ma al momento l’unica cosa che voleva fare era continuare a riempire Barry di baci. Le pareva di fondersi con lui… e la distrazione permise all’altra di saltare al posto di guida. Le labbra che il velocista stava baciando divennero blu e gelide. Accorgendosene il giovane Allen si staccò dalla ragazza che disse: -Giusto perché tu lo sappia: stare con Caitlin significa stare anche con me-.
-Ehm be’ io… -cominciò Barry-.
-Sei tutto ciò che abbia mai desiderato- sospirò Frost prima di dargli un bacio congelante. Barry prese a vibrare e i due scoprirono che il bacio congelante unito alla supervelocità era molto, molto piacevole. E mentre lo carezzavano Barry comprese che le mani di Killer Frost, erano molto, molto morbide…
Il velocista si staccò a fatica: -Per quanto mi piacerebbe continuare … con tutte e due… stiamo combattendo una guerra-.
Killer Frost mise il broncio e incrociò le braccia. Per un attimo a Barry parve una bambina a cui avevano detto che non poteva aprire i suoi regali fino alla mattina di Natale.
-E va beneee- sbuffò. -Ma ti conviene farti perdonare. Io e Caitlin ci aspettiamo un primo appuntamento con in fiocchi- fece la regina delle nevi mentre i suoi capelli tornavano a essere castani.
-Ehm… a quanto pare io e Frost condividiamo gli stessi sentimenti… suona strano ma è proprio cotta di te- mormorò Caitlin.- Credo volesse solo farci sapere… che intende far parte di questa relazione-.
Un attimo dopo aver detto quella frase la dottoressa avrebbe voluto prendersi a schiaffi. Aveva sottointeso che vedesse già lei e Barry come una coppia dopo qualche bacio. Forse avrebbe dovuto dire “Se avremo una relazione”, o “Stiamo per avere una relazione”. Non voleva spaventare Barry. O mettergli fretta. O…
-Facciamo così- fece il velocista interrompendo gli sconnessi pensieri della dottoressa. -Per ora concentriamoci sull’arrivare vivi a domani sera, poi potremo parlare quanto vogliamo e cercare di capire come far funzionare una relazione-.
Caitlin avrebbe tanto voluto dare la colpa a Frost, ma sapeva che al 90% era stata lei a mormorare: - Potremmo darci almeno un ultimo bacetto, prima? -.
Complimenti. Essere peggio di una liceale alla prima cotta, a quasi trent’anni non è da tutti” commentò Frost.
“Oh sta zitta”.
-Sicuramente- fece Barry sorridendo.
L’ultimo bacetto, si trasformò in una limonata che durò almeno cinque minuti, di cui Frost pretese la metà, ma mentre tornavano dagli altri Barry e Caitlin avevano la sensazione di aver appena trovato il loro posto nel multiverso.
 
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L’uomo e la donna che entrarono nella stanza non sembrava no molto diversi da quelli che se n’erano andati dal laboratorio una decina di minuti prima, ma un esperto di linguaggio del corpo avrebbe notato dal loro passo più baldanzoso, dalle spalle rilassate e dalle mani aperte (si erano tenuti per mano durante il tragitto, ma si erano lasciati poco prima di raggiungere gli altri) che adesso erano molto più felici e fiduciosi. Oliver lo notò.
Be’ era ora. Peccato ci sia voluto un attacco di nazisti interdimensionali per fargli aprire gli occhi” si disse il sindaco.
-Ascoltate- dichiarò poi. - Tra poco Overgirl esploderà. È palese che i nazisti useranno la loro Waverider per minacciare la città e costringerci a consegnare Kara-.
-E tu come fai a saperlo? - chiese Jade.
-È esattamente quello che farei io-.
-Se solo riuscissimo a localizzarli…- sospirò Felicity voltandosi verso Cisco.
Il metaumano scosse la testa: - Niente da fare. Possiamo solo aspettare-.
-Noi due possiamo cercarli in volo- propose Ray indicando sé e Kara.
-D’accordo. Tanto è difficile che Overgirl possa assalirvi nelle sue condizioni, e poi sarete comunque in due. E poi non possiamo fare altro- sbuffò Helena-X.
-Sbagli. Possiamo tenerci pronti, preparare le armi e creare una strategia di difesa- fece deciso Slade-X.
-Concordo. È arrivato il momento di un po’ di brainstorming-rispose Oliver. -Voi volate pure, ma tornate entro mezz’ora-.
-Io riporto il professor Stein a casa. Nelle sue condizioni, non può certo battersi- dichiarò Flash.
-Non dovrebbe solo fondersi con Jax?- chiese Felicity.
-Debole com’è potrebbe essergli fatale- rispose Caitlin.
-Io resto. Combatterò con l’armatura di Ray- dichiarò deciso Jax.
-E se invece provassi a fonderti con me? - chiese Ronnie-X.- Insieme potremmo essere di nuovo Firestorm. Vale la pena di fare un tentativo-.
-Certo. A proposito … grazie per aver contribuito a salvare il mio Martin… per me è come un padre-.
Il giovane Raymond sorrise triste: -Anche il mio lo era per me. Aiutare il tuo mi ha… non so fatto sentire bene-.
Il nativo di Terra-X tese la mano e Jax gliela strinse. Un attimo dopo i due si trasformarono in due flussi di fiamme che si diressero l’uno contro l’altro. E al centro della stanza ora si stagliava Ronnie-X* con il capo e le mani circonfuse dal fuoco.
Caitlin non poté negare che quella scena le faceva un po’ male, ma appena Barry le mise una mano sulla spalla il suo malessere diminuì, fin quasi a scomparire. Per la prima volta da chissà quanto, la ragazza si sentiva sicura della sua  futura felicità.
-Firestorm è tornato! - tuonò il supereroe.
“È un po’ strano essere io il passeggero” commentò Jax.
“Immagino. Ma per favore cerca di restare concentrato. Conto sul tuo aiuto e sui tuoi consigli nella battaglia. Non volevo solo che tu mi aiutassi a trasformarmi. Sono un po’ arrugginito nell’usare i poteri”.
E allora ci conviene assistere Supergirl e Ray nel volo di ricognizione”.
“Ottima idea”.
 
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-Felicity dimmi… stai bene? -.
-Stavo morendo di paura- ansimò la bionda. - Affrontare te che cerchi di uccidermi… lo so che non eri tu, ma… accidenti come fanno Barry e gli altri a sopportare queste cose? -.
-Ci siamo abituati- commentò Cisco di passaggio verso il laboratorio. - Felicity, se hai bisogno di qualcosa fammelo sapere. Dobbiamo sbaraccare-.
-Una mia idea. È meglio usare la Waverider come base, qui siamo troppo esposti- fece Oliver.
- Barry è andato ad avvisare Caitlin, fra dieci minuti aprirò la breccia-annunciò Cisco allontanandosi. - Vi aspetto nel mio laboratorio-.
-Se penso che fino a ieri la nostra peggior preoccupazione erano i sentimenti di Caitlin…- sospirò l’ebrea.
-Credo che lei e Barry abbiano risolto- commentò Oliver. – Per questo gli ho detto di avvertirla… volevo dare loro qualche altro minuto insieme-.
-Lancia frecce e crei coppie… dovresti rubare il nome a Carrie Cutter- fece la bionda.
-Già che siamo in argomento… pensavo di chiederti la mano durante il ricevimento- ammise il figlio di Moira. - Sai per essere romantico e tutto-.
-Fortuna che siamo stati attaccati dai nazisti. Ci hanno risparmiato l’imbarazzo che ci avrebbe dato il mio rifiuto. Wow, non avrei mai creduto di essere grata per un attacco nazista-.
Il sindaco la fisso sbalordito: -Rifiuto? - si limitò a chiedere.
-Senti, centrerà che sono figlia di due divorziati, ma non mi sento pronta a diventare una moglie. Ad affrontare spesa, conti a fine mese… e poi c’è William. Già fatica ad accettarti come padre… gli vuoi imporre una matrigna qualche mese dopo che ha perso sua madre? E poi…-.
-Poi cosa? -.
-Poi con le vite che facciamo… senti Iris a quest’ora doveva essere al suo ricevimento di nozze, invece è un cadavere sdraiato su un tavolo e Barry già sta con un’altra. Lo so cosa stai per dire- lo anticipò Felicity vedendo che l’uomo stava per aprire bocca. - Che il nostro caso è diverso, che tu sei certo di amare me. Lo so ma non cambia nulla. E per inciso a mio parere Barry non ha fatto nulla di male: se dieci minuti dopo aver saputo della morte di Iris è caduto fra le braccia di Caitlin, vuol dire che è lei quella giusta per lui e ti giuro che sono felice per loro. Ma entro stasera potremmo essere tutti morti. E anche se ce la faremo, sappiamo entrambi che presto ci sarà un’altra cosa. E poi un’altra. E un’altra ancora. E io… non ce la faccio a diventare tua moglie. Non fino a che le nostre vite sono così-.
-Sai che non posso smettere-.
-E non mi sognerei mai di chiedertelo. So benissimo quanto è importante ciò che facciamo. Ma non cambia come mi sento. Mi dispiace Oliver. Davvero-.
L’arciere tacque. Non aveva argomentazioni per controbattere.
 
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Anche i nazisti stavano recuperando le forze a preparando piani di battaglia
Sulla Wellenteiner Barry-X e Oliver-X videro le rispettive mogli entrare nella sala di comando.
-Come ti senti Amore mio? - chiese ansiosamente Dark Arrow
-Starei meglio se potessi avere un caffè… dov’è quell’essere inutile di Cat Grant? - trovò il coraggio di scherzare Overgirl.
-Ah… credo di essermi dimenticato di prenderla. Scusa- fece Zoom.
-Pazienza. Non è certo una perdita grave-.
-Sono riuscita a stabilizzarla- fece in tono amaro Caitlin-X.- Ma senza un trapianto morirà entro un’ora. Mi dispiace mein fhurer. Ho fatto tutto il possibile-.
-Ne sono certo Caitlin- rispose Dark Arrow. - Non temere. Avrai il materiale necessario entro un quarto d’ora-.
Laurel-X non era lontana e aveva sentito tutto. Un gran ghigno le si dipinse sul volto. Presto il generale Danvers (non l’avrebbe mai chiamata generale Queen) sarebbe potuta morire… e il fhurer sarebbe tornato su piazza!
-Sei patetica. Sperare che il generale muoia, per avere più possibilità con il fhurer. È quasi tradimento- fece Silver Banshee comparendo alle sue spalle arrivata.
-Appunto: quasi. E poi non hai prove. Io spero con tutto il cuore di salvare Overgirl, ma se ahimè fallissimo il fhurer non dovrebbe certo rimanere in lutto per l’eternità-.
-Ricorda: Kara è la mia migliore amica- ringhio Siobhan-X.- E se dovessi avere solo il sospetto che stai intralciando le operazioni ti eliminerò con le mie stesse mani-.
-Possiamo vedere anche subito chi grida più forte- fece decisa Siren-X. -Solo perché sei la cocca di Overgirl non ti montare la testa. Io non ho paura di te! -.
-Un’altra parola e vi massacro io entrambe! - fece The Rival apparendo alle loro spalle. - Risparmiate la furia per il campo di battaglia! -.
Ignorando le due donne il velocista raggiunse il figlio.
-Mein fhurer- fece facendo il saluto a Oliver-X.
-Henry-rispose in tono piatto quest’ultimo.
-Bene ci siamo tutti- constatò Barry-X. -Papà ora che sei qui possiamo ripassare il piano. Tesoro avremo bisogno anche di te-.
Caitlin-X annuì seria: - Il piano però dà per scontato che le cose vadano come abbiamo previsto-.
-Se anche così non fosse abbiamo pronta una strategia alternativa. Dovremo coordinarci alla perfezione in entrambi i casi-.
-Spero non vi auguriate di trionfare solo grazie alla superiorità numerica- commentò Kara-X.
-Non temere abbiamo elaborato una strategia di lotta che combini efficacemente i nostri poteri. Tu piuttosto? In uno scontro uno contro uno, rischi di non riuscire a sopraffare la tua controparte in tempo-.
-Barry ha ragione amore mio- rilevò Dark Arrow. - Forse è meglio che qualcuno ti dia supporto. Potremmo tentare col piano B-.
-Una mossa azzardata: il progetto è stato un mezzo fallimento- ricordò la moglie di Barry.
-Ci siamo assicurati possa reggere a un breve scontro- garantì suo suocero. –Ma comunque potrai pensarci tu a darle supporto una volta che noi tre avremo fatto la nostra parte-.
 
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-Forse è il caso che vada anch’io in ricognizione- commentò Barry.
-Prima possiamo parlare un attimo? Mi è venuta in mente una cosa… un modo per sconfiggere Zoom e The Rival- fece Caitlin sentendo il bisogno di specificare al suo quasi ragazzo, che non era di loro che voleva parlare ora.
-Quale? -.
Caitlin sorrise: - Il Bazooka della Forza della Velocità-.
-Cait sei un genio! E sei bellissima quando sorridi- aggiunse di getto il ragazzo.
Catilin si sentì invadere da un gradevole tepore. Che voglia di baciarlo… ma la dottoressa si sforzò di resistere. Non potevano certo rendere pubblica la loro relazione in quel momento, e anche se fossero riusciti a sconfiggere i nazisti forse avrebbero dovuto tenerla nascosta un po’ di tempo per rispetto alla memoria Iris. Per fortuna erano soli.
-Dirò a Cisco di darci un’occhiata. Ci ritroveremo tutti tra mezz’ora sulla Waverider. Oliver dice che è meglio non restare nei Laboratori… i nazisti sono già riusciti a entrarci una volta- proclamò Barry, prima di darle un bacio veloce. Un attimo dopo si era già staccato ed era corso via.
La giovane Snow si sfiorò le labbra. Dopo tanto, troppo tempo si sentiva perfettamente felice… e rischiava di perdere l’uomo che da anni era il centro della sua vita, un’ora dopo che si erano messi insieme. E la cosa triste era che non sarebbe stata la prima volta in cui la sua felicità sarebbe stata tanto effimera.
Caitlin deglutì. Aveva perso suo padre, aveva perso Ronnie, aveva visto sua madre diventare una gelida estranea, si era lasciata ingannare da Hunter, aveva quasi perso sé stessa a causa di Frost… ma si era sempre ripresa. Ma se avesse perso anche Barry… non ce l’avrebbe più fatta a riprendersi. Quella morte, l’avrebbe irrimediabilmente, definitivamente distrutta.
 
 
 
 
 
 
 
 
  • Jax ha danni a un ginocchio, Ronnie no. Gli esperimenti di Caitlin-X non gli hanno danneggiato il corpo a livello strutturale, malgrado i segni lasciati. È per questo che il suo corpo ad assorbire quello di Jax per diventare Firestorm.
 
 
 
 
 
 
 
 

 
ANGOLO DELL’AUTORE

 
Ho proprio chiuso in allegria eh? Ovviamente il capitolo si basa principalmente su Barry e Caitlin ma ho cercato di dare un po’ di spazio anche agli altri e di mostrare la ritirata dei nazisti.
Mi spiace per il ritardo, ma fra una cosa e un’altra ho un po’ trascurato la scrittura ultimamente. Il capitolo poi era un po’ più lungo del solito, perché non mi pareva il caso di dividerlo ulteriormente.
Tra poco inizierà lo scontro finale. Reggetevi forte, è un consiglio!
Ringrazio tutti quelli che hanno letto fino a qui, fenris e Nerowolf che hanno recensito lo scorso capitolo e carlie_smile, Justanordinarygirl che hanno messo la storia tra le seguite. Spero recensirete in molti. Accetto volentieri anche critiche finché costruttive.
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 11
*** La battaglia di Central City ***


 CRISI SU TERRA-X RELOADED

 

Capitolo 11: La Battaglia di Central City

 
Le perlustrazioni si conclusero con un nulla di fatto e non restò che affidarsi ai mezzi tecnologici.
-Overgirl potrebbe esplodere da un momento all’altro… e portare con sé tutta la città. Come minimo- annunciò funereo Winn.- I dati mostrano che è ancora nei dintorni, ma probabilmente l’altra Waverider la scherma impedendoci di localizzarla con precisione. Non riusciamo neanche a trovare la nave… è un disastro-.
-Il fallimento non è un’opzione! Noi non possiamo perdere, vinceremo! E dimostreremo che questo mondo, appartiene a noi-.
-Bel discorso, ma non siamo in un film- fece notare asciutta Killer Frost.
-Signor Queen, mi spiace interromperla ma siamo stati contattati da un’altra nave temporale- annunciò Gideon.
-Apri la comunicazione- replicò il nativo di Star City.
Un attimo dopo compare un ologramma di Dark Arrow. Oliver si chiese se sarebbe mai riuscito a guardarsi di nuovo allo specchio.
-Cosa vuoi? - abbaiò Sara.
-Offrirvi una tregua-.
-In cambio di cosa? - chiese Barry.
-Torneremo sulla nostra Terra e vi lasceremo in pace in cambio di Supergirl-.
-Anche se ti credessi, e non ti credo è questa la differenza tra me e te: io non abbandono i miei amici - fece fieramente Oliver chiudendo la comunicazione.
-Forse avrei fatto meglio a consegnarmi. Attaccheranno la città- mormorò Kara.
-Non se ne parla. A parte il fatto che non abbiamo nessuna garanzia che quelli avrebbero rispettato il patto, avremmo lasciato Terra-X nelle loro mani, dopo che la resistenza ci ha aiutato. Sarebbe stato riprovevole- sentenziò Oliver.
-Ben detto. Oggi la faremo finita una volta per tutte con quei bastardi. In un modo o nell’altro- ringhiò Roy.
-Per i nostri caduti e per Central City! - sentenziò Barry.
-Per i nostri caduti e per Central City! – urlò Caitlin.
-Per i nostri caduti e per Central City! – strillò Cisco.
Tutti i presenti ripeterono l’urlo.
E poi esplose la battaglia.
 
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La Wellenteiner si librava sulla città sparando i suoi laser su tutto ciò che c’era a tiro.
-Trasformeremo questa città in un cimitero! - tuonò Overgirl volando fuori dalla nave.
-Per la gloria suprema del Reich e per il generale Queen! - sentenziò Barry-X.
-Per la gloria suprema del Reich e per il generale Queen! - urlò Caitlin-X.
-Per la gloria suprema del Reich e per il generale Queen! – strillò Henry-X.
Tutti i presenti ripeterono l’urlo. E poi esplose la battaglia.
E poi esplose la battaglia.
 
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Central City aveva già subito un’invasione l’anno precedente, ma i nazisti combattevano con molto più criterio dei gorilla comandati da Grodd.
-Pensiamo noi ai pesci piccoli- urlò Supergirl, mentre lei e Flash si gettavano contro i soldati semplici. Ci misero meno di dieci minuti a metterne K.O. la maggior parte.
In cielo Ray e Firestorm affrontavano Metallo, pronti a tutto pur di tenerlo lontano da Kara.
 
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-Com’è la situazione là sotto? - domandò Winn a Felicity all’interno della cabina di pilotaggio della Waverider.
-Al momento stazionaria-.
-Caspita, è come Star Raiders sull’Atari, solo che è reale- esultò Cisco mentre si lanciava all’attacco della nave nemica.
-Io mi sento più come Han Solo* nel Millennium Falcon- commentò Winn.
-Piantatela e pensate a portare la Wellenteiner lontano dai civili! - ringhiò Harry.
-La attaccheremo dal basso, così il pilota sarà costretto a prendere quota- fece il ragazzo di Lyra.
-Lanciò il siluro uno- fece Cisco.
-Attivo i laser- dichiarò Winn.
-Non dovete per forza strillare il nome dell’arma che usate! - sbottò Harry.
-Serve a prendere confidenza- risposero i due all’unisono.
“Oh, povero me” pensò il nativo di Terra-2, passandosi la mano destra sulla faccia. “Devo sopportarne due, adesso”.
-La priorità è mettere fuori uso i loro scudi! - ricordò la bionda.
 
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A terra Nate si occupava dei soldati semplici, coadiuvato da Arsenal, Chesire e Cacciatrice.
-Comodo avere la pelle d’acciaio- commentò l’asiatica, mentre faceva una capriola per schivare i proiettili.
-Be’ se volete posso occuparmene da so…-cominciò il giovane Heywood, prima che due sai, e due frecce eliminassero altrettanti soldati.
Wild Dog sparò all’impazzata falciando decine di nazisti, per poi lanciare una granata urlando: - Curtis Holt, vi porta i suoi saluti, bastardi! -.
-Mi piace questo qui- commentò Cacciatrice lanciando a Wild Dog uno sguardo d’apprezzamento.
 
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Supergirl venne travolta in pieno dalla sua controparte. Urlando Overgirl la caricò nuovamente attivando inoltre la vista calorifica. Supergirl fece un loop e la spinse via con il supersoffio per poi lanciare a sua volta raggi dagli occhi che vennero abilmente schivati.
 
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-Per abbattere gli scudi, dobbiamo salire sulla loro nave! - urlò l’ebrea, mentre la Waverider si esibiva in un giro della morte, per scansare dei siluri.
-Negativo! Ramon è vitale per applicare il piano di Snow. Non può distrarsi- ringhiò Wells. Dobbiamo sperare che Barry sia abbastanza veloce­! -.
-In qualunque altra circostanza, questa frase sarebbe stata comica- gemette Felicity cercando di contenere il mal d’astronave. - Pensaci tu Cait… ehm… volevo dire Frost! - urlò poi nel comunicatore.
 
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Due scivoli di ghiaccio s’incrociarono a mezz’aria.
-Allora c’è l’hai la forza per combattere! Oh… mi rimangio tutto… ti sei portata i rinforzi- commentò Killer Frost-X vedendo Firestorm volare accanto a Killer Frost e Amaya e Zari aggrappate a lei.
-Non ho bisogno di aiuto per sconfiggerti… ma se posso averne, perché non approfittarne? - ritorse la neo-ragazza di Barry.
-Giustissimo- convenne la signora Allen, un attimo prima che una fiammata sciogliesse lo scivolo della sua controparte.
Amaya attivò i poteri del condor, ma un fulmine la colpì in pieno petto, facendole perdere i sensi e la presa. Zari usò il vento per fermare la caduta, di entrambe ma in un balzo The Rival fu loro addosso.
Firestorm lo scacciò via con una fiammata: - Vattene! Porta Zari al sicuro! A questi due ci penseremo io e Killer Frost! -.
-Ma tu guarda… ciao Raymond. Pronto a tornare nel mio laboratorio? -.
Con un urlo belluino Firestom si lanciò contro al metaumana, mentre la sua doppelganger cercava di raggiungere la Wellenereiter.
 
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Flash e Zoom continuavano a scambiarsi colpi, quando in un lampo The Rival arrivò a soccorrere il figlio.
Flash non aveva mai affrontato due velocisti contemporaneamente e il perfetto gioco di squadra dei nativi di Terra-X lo vide in seria difficoltà. Zari arrivò giusto in tempo per scagliare lontano padre e figlio con un po’ di vento.
-Porta Amaya al sicuro! Li trattengo io! - urlò la portatrice del Totem dell’Aria.
L’unigenito di Henry annuì e corse via con Vixen alla massima velocità. Poco dopo tornò urlando: - Cisco! Ora! -.
 
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-Barry mi ha mandato il segnale. Notizie da Caitlin?- domandò Cisco aprendo una breccia per scaraventarci dentro il Bazooka della Forza della Velocità.
-Nessuna- rispose piatto Harry.
 
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-Non sei l’unica a giocare con il vento- rise Zoom mentre agitava le braccia per creare un vortice che si opponesse a quello di Zari.
Nello stesso istante The Rival cominciò a vibrare tanto velocemente da causare una scossa tellurica con cui ruppe l’asfalto, facendo finire Zari a gambe all’aria. Un attimo dopo padre e figlio si lanciarono contro di lei a supervelocità ficcandole entrambi una mano nel torace. Flash tornò giusto in tempo per vedere il cadavere afflosciarsi a terra, mentre Zoom le strappava il totem di dosso.
-Questo è stato il vostro ultimo omicidio! - abbaiò facendo fuoco col bazooka.
-E quello cos’è? - chiese perplesso Barry-X.
Il proiettile energetico centrò in pieno i due velocisti malvagi e Barry si aspettò di vederli risucchiati per sempre nella Forza della Velocità... quando la luce intorno a loro venne assorbita dai loro costumi.
-Ah… il bazooka con cui volevano intrappolare Savitar- commentò il marito di Caitlin-X. - Per tua sfortuna, sappiamo tutto sul cosiddetto dio della velocità… e abbiamo messo nei nostri costumi un dispositivo che ci protegge da quell’arma. Tu sei stato altrettanto previdente? -.
-Scopriamolo- fece in tono beffardo Henry-X, mentre lui e suo figlio si lanciavano contro il nativo di Terra-1, decisi a impadronirsi dell’arma.
 
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Malgrado la sua controparte stesse riuscendo a tenere perfettamente testa a lei e Firestorm, Killer Frost, si era avvicinata parecchio alla nave nemica… ma vide tre scie a terra e intuì che un velocista stava scappando da altri due. Totalmente dimentica della Wellenreinter, la bionda si diresse in direzione dell’amato urlando a Vibe di prendere il suo posto. Killer Frost-X cercò di inseguirla, ma si ritrovò esposta agli attacchi della sua ex-cavia e ciò permise alla nativa di Terra-1 di scappare.
 
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-Il piano non ha funzionato… devo occuparmi io di sabotare gli scudi- disse Cisco aprendo una breccia. –Winn, te la puoi cavare? -.
-Certo-.
Cisco saltò nella breccia senza voltarsi.
-Tenevi stretti! - ordinò Winn afferrando la cloche. -Rotta di collisione! -.
-COSA?!- urlarono all’unisono i due occhialuti.
 
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Le due Kara erano impegnate in una zuffa aerea, quando la nativa di Terra-38 sentì una sensazione di gelo alla schiena.
-Killer Frost? - chiese un attimo prima che due masse volanti le finissero addosso e cominciassero a tempestarla di pugni.
Con orrore Kara vide un’altra figura volante con capelli identici ai suoi, pelle bianco gesso e occhi completamente neri, anche dove avrebbe dovuto esserci il bianco della cornea.
-Noi uccide Supergirl per la vita della padrona! - ringhiò Bizzarro-X.
-Come vedi abbiamo tentato di replicare il mio potere per ottenere un esercito inarrestabile. Ahimè, il miglior risultato al momento è questo. Ma sono certa che Caitlin farà di meglio col tempo. All’attacco Bizzarro! Ma ricorda: ci serve viva-.
-Sì, padrona! -.
Kara deglutì. Di colpo era molto meno fiduciosa delle sue possibilità.
 
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Oliver, Thea e Sara stavano andando a caccia del fhurer.
-Fatti vedere, maledetto- ruggì la sorellastra di Oliver. Un attimo dopo una freccia le passò talmente vicina al collo, che se Sara non l’avesse tirata via, quella sarebbe stata la sua ultima frase.
-Oliver, Barry e Kara stanno perdendo! Barry è da solo contro due velocisti e sembra che i nazisti abbiano un’altra Overgirl!- urlò disperata Felicity alla radio.
Definirla una notizia catastrofica, sarebbe stato poco, ma Oliver non poteva permettersi il lusso di pensare. Di fronte a lui si stagliavano il suo doppelganger e le due urlatrici.
Fulmineo Dark Arrow si voltò e schivò il proiettile lanciatogli contro da Deathstroke.
-Tu, quella schifosa e quella fallita contro me e due delle mie guerriere migliori? T’illudi davvero di farcela? -.
Un attimo dopo Siren-X e Silver Banshee-X lanciarono le loro urla, ma Oliver e Sara che se lo aspettavano riuscirono a schivare. Thea venne colpita, ma un terzo urlo, lanciato da Dinah appena giunta sulla scena, spedì Laurel-X contro il suo adorato fhurer costringendola a interrompere l’attacco.
-Cisco, mi ha procurato quest’aggeggio che potenzia il mio urlo. Adesso sono potente quanto voi due messe insieme- sentenziò Black Canary.-Scusa capo, ho visto in lontananza queste due stronze e ho pensato di aggregarmi… davo anch’io la caccia al gran bastardo-.
Dinah lanciò un altro urlo, ma le due native di Terra-X reagirono in sincrono perfetto contrastandola. Oliver-X rimase fermo al suo posto per poi chinarsi, giusto in tempo per evitare il proiettile che stava per colpirlo.
-Credevi davvero che non avrei previsto che avresti usato Wilson come arma segreta? Le tue mosse sono anche le mie mosse- ringhiò il marito di Kara, mentre Deathstroke cercava di ricaricare il fucile di precisione usato.
-Siamo in cinque contro tre. Possiamo farcela! -  gridò Thea.
 
Tecnicamente Thea aveva ragione… ma il sorriso di Dark Arrow, faceva intuire a Oliver che il loro nemico nascondesse ancora qualche asso nella manica.
 
 
 
 
  • Personaggio di Star Wars che pilota una navicella spaziale chiamata Millennium Falcon.
 
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Mi spiace davvero di aver lasciato in sospeso questa storia per tanto tempo, ma mi sono dedicato ad altro e col tempo, mi è un po’ uscita di mente. Adesso sono tornato e sono pronto a concludere questa riscrittura. Siamo ormai alle battute finali.
Non ho mai descritto una battaglia vera e propria prima, quindi non so quanto sia venuta bene. A voi lettori l’ardua sentenza, anche se io mi sono divertito molto a scriverla.
Oliver è l’unico che sembra essere in vantaggio al momento… per Barry e Kara la situazione invece è proprio nera.
Ringrazio fenris e Nerowolf per aver recensito lo scorso capitolo, e carlie_smile e Justanordinarygirl per averla messa fra le seguite.

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Capitolo 12
*** La battaglia di Central City (Parte II) ***


 

CRISI SU TERRA-X RELOADED

 

Capitolo 12: La Battaglia di Central City (parte II)

 
Ah, se tutti i nemici fossero stati soldati semplici come quelli che Barry e Kara avevano sconfitto all’inizio della battaglia rispettivamente mulinando le braccia fino a creare un mini-uragano nel primo caso e col supersoffio nel secondo. Ma purtroppo mai come in quel caso, i nemici si erano rivelati alla loro altezza.
Questo pensava Felicity, stringendosi disperatamente al sedile, mentre Winn si lanciava a tutta velocità contro la navicella nemica.
 
////////////////////////////////////////////////
 
Di colpo Oliver vide Slade-X venire scaraventato via dal suo nascondiglio. Senza pensarci, si lanciò ad afferrarlo e quella distrazione gli sarebbe costata una grave ferita a causa della freccia lanciata da Dark Arrow, se Dinah, non avesse usato il suo urlo per deviarla.
Un attimo dopo un uomo fatto di ferro, come Nate si lanciò dal palazzo da cui Slade aveva sparato, atterrando di fronte a loro.
-Vi presento Tony Woodward alias Girder. Se non sbaglio ora siamo quattro contro cinque… ma noi abbiamo tre metaumani e voi una… temo che il vostro vantaggio numerico, vi servirà a ben poco- rise divertito Oliver-X.
Oliver deglutì. Non c’era altra scelta.
-Ragazze… ho un piano. Una specie di arma segreta. Copritemi per qualche istante-.
-Più facile a dirsi che a farsi- rilevò Sara.-Thea, occupati dell’altro Oliver! Girder è mio-.
La bionda aveva cercato di sembrare ottimista, ma tutte le arti marziali del mondo, non sarebbero servite a niente contro uno fatto di ferro.
Ma aveva fiducia in Oliver. Se diceva di avere un piano, aveva un piano. Si lanciò urlando contro il metaumano che non si diede nemmeno la pena di spostarsi.
-Di un po’ lurida invertita, come t’illudi di battermi? -.
-Non devo batterti. Solo non lasciarmi battere per un po’-.
Thea intanto stava scambiando colpi con Dark Arrow, ma era chiaro che fosse in difficoltà, come Dinah che pur neutralizzati gli urli delle nemiche, faticava a lottare contro due avversarie da sola.
Slande brandì la sua katana e si lanciò contro Girder, ma il metaumano rideva di quei colpi.
Sara aveva tentato di sbilanciarlo, ma il nemico pesava troppo. Un calcio metallico la raggiunse in pieno viso, mettendola K.O. e un attimo dopo Slade veniva calpestato dal nazista.
Oliver aveva qualche riserva, ma ormai era solo questione di tempo, e sarebbero stati sopraffatti. Non aveva scelta. Doveva farlo.
 
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In cielo Overgirl e Bizzarro-X, stavano massacrando Kara.
La loro strategia era semplice ma efficace: le volavano un sopra e l’altra sotto, per impedirle di cambiare quota e intanto usavano combinazioni di supersoffio e soffio infuocato, e raggi calorifici e congelanti. Kara-38 poteva bloccare solo un attacco alla volta e se avesse tentato di attaccare una delle due, l’altra glielo avrebbe impedito. Volevano logorarla, prima di saltarle addosso insieme, in modo che non riuscisse a spingerle via col supersoffio o con la superforza.
L’unico punto debole di quella strategia erano le condizioni di Overgirl… ma purtroppo appena vide i movimenti della sua controparte rallentare, la moglie di Oliver, abbaiò un ordine in tedesco e Bizzarro-X passò al combattimento ravvicinato. Kara riuscì a soffiarla via, ma Bizzarro non teneva in alcun conto la propria vita e ritorno alla carica, mentre Overgirl, la bersagliava con la vista calorifica.
Supergirl e Bizzarro-X ormai erano ridotte a un solo vortice di pugni e calci, ma la Kryptoniana di Terra-38 cominciava a stancarsi, e anche se avesse preso la decisione di uccidere Bizzarro, non era affatto scontato che riuscisse a spuntarla contro Overgirl.
Oltretutto non era affatto detto che Killer Frost-X e la Wellereinter, non arrivassero in loro soccorso.
Kara ansimò. Era solo questione di tempo, prima che fosse sopraffatta. Doveva farlo.
 
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Una granata scagliata da Cacciatrice annientò un’altra dozzina di nazisti, mentre una freccia di Roy-X uccise un ufficiale.
Chesire urlò qualcosa, ma il frastuono della sparatoria che teneva impegnati Wild Dog e tre soldati coprì le sue parole.
-CHE HAI DETTO? - urlò Arsenal-X alla moglie. Jade gridò ancora, e ancora Roy non capì. Ma quando vide arrivare un nuovo plotone, verso di loro capì eccome. Jade cercava di segnalare che dopo la prima ondata di soldati che avevano eliminato i Barry e Kara buoni (gli faceva ancora strano collegare quei visi a buone intenzioni) e la seconda con cui si stavano confrontando da un po’, ne era arrivata una terza.
“Ah, Wally… se solo fossi qui ad aiutarci. Se avessimo dalla nostra J’onn, o Red Tornado… perché la resistenza ha perso i migliori elementi? Perché non siamo morti noi al posto vostro? Voi avreste sconfitto questi maledetti in un attimo!”.
Roy ansimò. Era ferito a una gamba e gli restavano solo tre granate e otto frecce. Avevano sfiancato i nemici con una tattica mordi e fuggi, ma ormai non potevano più farcela, nemmeno con Nate a proteggerli. Potevano solo vendere cara la pelle o sperare che il fhurer e i suoi generali venissero sconfitti, prima che i nemici li sopraffacessero.
Se solo Jade non fosse stata così distante… Roy avrebbe voluto baciarla ancora una volta.
Le dico spesso che la amo, ma oggi gliel’ho detto?” s’interrogò il nativo di Terra-X.
Alzò lo sguardo. Jade stava lottando corpo a corpo con tre soldati, esibendosi in una leggiadra danza di morte. I sai che teneva nelle sue mani, non perdonavano. Uno dei tre venne trafitto allo stomaco. Il secondo fu atterrato con un calcio volante e pugnalato al cuore subito dopo. Il terzo si ritrovò il pugnale tipico giapponese, piantato nella gola. Urla, spari ed esplosioni, non esistevano più. Esisteva solo Jade, bella e potente come solo lei poteva essere.
“Sei fantastica Jade. Fino a che lotti, lotterò anch’io”.
Arsenal scoccò un’altra freccia e ci fu un porco nazista in meno.
-Venite pure bastardi. Io vi aspetto-.
 
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Il fulmine di Zoom, colpì Barry alla schiena. L’arma gli sfuggì dalle mani e venne raccolta da Henry-X.
Ghignando l’uomo prese la mira. Il bazooka stava per riportare Barry Allen all’Inferno, quando venne congelato e si sbriciolò tra le mani di The Rival.
-Il primo appuntamento ora me lo aspetto pirotecnico! - ringhiò Killer Frost, lanciando lame di ghiaccio contro i velocisti. Vennero facilmente schivate, ma Barry riuscì a rialzarsi.
Zoom-X era veloce quanto lui e Henry-X anche. Non aveva altra scelta. Doveva farlo.
Barry Allen, alzò lo sguardo verso la donna che aveva amato per anni senza accorgersene. Che idiota che era stato! Quanta felicità avrebbero avuto, se non fosse stato ossessionato – sì era la parola giusta – da una stupida cotta infantile.
Hunter non avrebbe mai spezzato il cuore di Caitlin e lui non avrebbe mai spezzato quello di Patty. Avrebbero affrontato i loro errori insieme, a un livello incredibilmente più profondo di quanto avessero fatto.
E ora la vedeva, meravigliosa come non mai e capiva che amava ogni lato di lei. Caitlin, Killer Frost… erano due facce della stessa medaglia. Insieme erano la donna che amava. L’unica cosa che desiderava era renderle felici.
Sarebbe rimasto lì a rimirarla per secoli, ma non poteva. Doveva farlo. Al diavolo le conseguenze, le avrebbero affrontate insieme. Doveva e voleva, farlo. Qualunque cosa pur di salvarla.
-Se non funziona, non odiarti e non odiarmi. Non lo sopporterei- disse anche se sapeva benissimo che con il frastuono della battaglia e a quella distanza, lei non poteva sentirlo. Meglio così. Avrebbe cercato di fermarlo.
 
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La Waverider cozzò contro gli scudi energetici dell’altra nave temporale. L’urto, fece cadere a terra i soldati impreparati, ma Cisco che se lo aspettava, riuscì ad aggrapparsi al centro comandi.
Il piano d’emergenza proposto da Winn, quando lo aveva scelto come copilota aveva funzionato.
Disattivati gli scudi, Vibe aprì una breccia per tornare sulla sua nave.
Spero che Barry e gli altri non abbiano dovuto usare il piano B. Lo spero davvero” si disse il metaumano, mentre attraversava la breccia.
 
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Appena prima di trasferirsi sulla Waverider, Barry aveva portato con sé Oliver e Kara nel laboratorio e aveva mostrato loro delle provette contenti liquido.
-Cos’è? - aveva chiesto il sindaco.
-V-9, una sostanza che aumenta le capacità dei velocisti e concede a chiunque una connessione temporanea alla Forza della Velocità-.
-Caspita! E l’hai usata spesso? - chiese Kara.
-Mai. L’hanno fatto alcuni miei nemici, ma io no. È altamente dannosa per l’organismo e induce dipendenza, per rispondere alle vostre prossime domande. Ho visto una donna prenderlo e ridursi in polvere sotto i miei occhi*-.
-E vuoi iniettarti quella roba? - chiese preoccupato Oliver.
-Caitlin lo ha studiato, una sola dose non dovrebbe procurare danni permanenti. Zoom, quello di Terra-2, non il mio doppelganger, lo ha adoperato più volte prima di cominciare a star male. Un velocista corre meno rischi. Ho già un piano che non lo prevede, ma… preferisco portarmelo dietro per precauzione-.
-E perché ce lo stai dicendo? - mormorò Kara.
-Pensavo di darne una dose anche a te. La luce solare permette alle tue cellule di rigenerarsi no? Non abbiamo abbastanza dati, ma credo che la tua fisiologia dovrebbe reggerlo. Eliza, la tipa che è morta era una normale. Se ti ritrovassi di nuovo contro Overgirl… potrebbe essere il vantaggio che ti serve. La decisione però spetta a te. Cisco potrebbe creare un ago che emetta luce rossa, in modo che tu possa…-.
-Bucarmi- completò Kara.
-Sì, ma la decisione è tua-.
-Va bene. Dammelo-.
-Ce n’è anche per me? - chiese Oliver.
Barry e Kara lo fissarono sconcertati.
-Oliver, hai sentito cosa ho detto a proposito di quella donna o no? -.
-Si è polverizzata dopo un solo utilizzo? -.
-No, ma…-.
-E allora posso adoperarlo. Sono certo che l’altro me, non ha ancora giocato tutte le sue carte. Io non lo avrei fatto. Ti prego, Barry-.
Il velocista esitò: - Giurami che lo userai solo se la scelta sarà tra V-9 e morte
-A patto che lo facciate anche voi-.
-Va bene. Ma per te di meno- cedette il velocista.
 
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“Ho mantenuto la parola Barry. Lo faccio solo perché non ho scelta” si disse Oliver, prima di ficcarsi la siringa nel braccio.
 
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“O V-9, o morte. Non c’è una terza scelta” si disse Kara, iniettandosi il siero in una gamba.
 
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Dopo essersi iniettato il V-9, Barry lasciò cadere la siringa.
“Chi avrebbe detto che avere avuto a che fare con uno Zoom, mi avrebbe dato un vantaggio contro un altro” pensò, mentre sentiva la sua velocità aumentare.
Non aveva altri assi nella manica. A quel punto era la vittoria o la sconfitta.
 
 
 
 
 
 
 
 
  • Accade a Eliza Harmon/Trejectory, nell’episodio 2x16 di The Flash.
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Finalmente riesco a mettere di nuovo mano a questo progetto. Ormai sono in dirittura d’arrivo e ci terrei a completare la storia prima possibile, ma purtroppo ho avuto altre cose per le mani e non ho potuto dedicarmi a questa fanfiction.
Mi sarebbe piaciuto completare qui lo scontro con i nazisti, ma sapevo che molto probabilmente avrei dovuto dividere la battaglia in tre parti e così è stato. Spero di riuscire a concluderla nel prossimo capitolo.
Ringrazio qui i lettori silenziosi e tutti coloro che hanno messo la storia nelle seguite. Una menzione speciale a fenris, edoardo811 e Nerowolf che mi hanno recensito lo scorso capitolo. Un paio di loro si sono lamentati che non abbia spiegato come Barry e Kara avessero sconfitto i soldati semplici, quindi ho rimediato. Ho cercato di rendere questo capitolo, un po’ più introspettivo rispetto al precedente, ma non so se anche il prossimo sarà così.
Spero recensiate numerosi. Ci vediamo al prossimo capitolo.
 

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Capitolo 13
*** La battaglia di Central City (Parte III) ***


CRISI SU TERRA-X RELOADED

 

Capitolo 13: La Battaglia di Central City (parte III)

 
Oliver gemette sentendo la forza della velocità, entrare dentro di lui. Se non avesse saputo cosa aspettarsi, non sarebbe riuscito a combinare nulla, ma per fortuna Barry gli aveva descritto molte volte i suoi poteri.
La voce dell’amico gli risuonò in mente: “È una sensazione incredibile Oliver: il vento sul mio viso, i piedi che sfiorano a malapena il suolo… e la Forza della velocità che scorre dentro di me. Non sai come ci si sente… la senti pulsare dentro di te in ogni cellula, in ogni respiro. La Forza della Velocità è viva. E io ne sono parte”.
Oliver chiuse gli occhi e inspirò profondamente. Si sentiva travolgere da una fantastica energia. Aveva l’impressione che nel suo corpo scorresse elettricità, al posto di sangue. Poi si mosse.
Tutto attorno a lui era come immobile. In un attimo, disarmò e legò la sua controparte, Black Siren e Silver Banshee premunendosi anche di imbavagliare le donne. Oliver, non era abituato a quei poteri, contro un vero velocista non avrebbe avuto alcuna possibilità di vincere, ma contro quei tre era tutta un’altra storia.
Ma Girder… Barry gli aveva parlato di quel tizio (era esaltato dall’aver finalmente dato una bella lezione, al bullo della sua infanzia) e gli aveva anche spiegato come. Peccato che non se lo ricordasse.
-Cisco, ho usato il piano B- fece il sindaco. - Come abbatto Girder?-.
-Devi creare un pugno supersonico, raggiungendo Mach 1-.
-E come si fa? -.
-Prendendo la rincorsa. Tu limitati a correre, ti dirò io quando avrai raggiunto la distanza necessaria. Nel frattempo, prepara il pugno-.
Immediatamente Oliver svanì in una scia di luce, sotto gli occhi esterrefatti di nemici e alleati.
 
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Kara strabuzzò gli occhi sentendo quell’incredibile energia entrarle dentro. Si sentiva invincibile, gloriosa, potente come non mai. La Forza della Velocità si unì perfettamente alle radiazioni solari presenti nel suo corpo.
Un attimo dopo Supergirl partì alla carica, tanto velocemente da essere invisibile
“Wow. Capisco perché questa roba causi dipendenza. Lo capisco eccome” si disse la bionda, mentre aggrediva le native di Terra-X a tutta velocità. Overgirl e Bizzarro-X non riuscivano nemmeno a vedere gli attacchi della loro avversaria, figuriamoci a schivarli.
A quel punto la sorella adottiva di Alex, si scatenò. Prima colpì padrona e schiava, rispettivamente con un montante ed un gancio, poi sbatté loro le teste l’una contro l’altra, in perfetto stile fumetti, poi le divise col super soffio per impedir loro di coprirsi a vicenda. Ma la vera mossa ad effetto fu quella finale: afferrò l’urlante Bizzarro e la usò a mo’ di clava per colpire Overgirl in faccio e sullo stomaco.
Subito lasciò andare Bizzarro e la tempestò di colpi, fino a metterla K.O. Prima però che la nativa di Terra-38, potesse assalire Kara Queen, quest’ultima prese a urlare come un’ossessa, mentre il suo corpo cominciò a brillare. E nei punti più luminosi si aprirono delle crepe.
-Kara, la tua controparte ha raggiunto il punto critico! Sta per esplodere! - le urlò Winn alla radio.
-Cosa posso fare? - rispose la supereroina tentando di non pensare alle conseguenze dell’esplosione. Lei forse avrebbe avuto una possibilità di sopravvivenza, ma la città, anzi lo stato sarebbe stato spazzato via e con essi anche due dei suoi più cari amici.
-Portala più in alto possibile, dove l’esplosione non possa danneggiare nessuno! - s’inserì Wells. - E fallo in fretta! -.
Malgrado la situazione Kara non poté non sorridere: in quel momento era probabilmente la creatura più veloce di tutto il multiverso.
Afferrò Kara-X e decollò a tutta velocità. La solita scia che si lasciava dietro, stavolta era attraversata da scariche elettriche che si dissiparono nell’aria.
Muoversi tanto in fretta era una sensazione così esaltante che per un attimo, Kara si ripromise di farsi dare da Barry la formula del V-9, prima di ricordarsi delle “avvertenze” del velocista.
Il volto di Overgirl era talmente soffrente che per un attimo Kara si sentì dispiaciuta per la sua doppelganger, poi si ricordò di che tipo di persona fosse e la sua compassione sparì più in fretta di un bicchiere d’acqua fresca, nella gola di uno costretto a rimanere in città a Ferragosto. Kara-X era una persona orribile e il mondo – anzi, tutti i mondi- sarebbero solo migliorati con la sua morte. Certo, potendo, avrebbe preferito prenderla viva, ma l’altra lei si era scavata la fossa da sola.
Devo stare attenta a non avvicinarmi troppo al sole, o farò anche io questa fine” si disse la cugina di Clark, continuando a salire. Era già fuori dalla stratosfera, quando di colpo l’elettricità che la circondava sparì e rotolò in avanti per inerzia, lasciando andare la nazista, mentre un dolore indicibile, si diffondeva in tutta la sua area corporea.
“Maledizione, l’effetto è già finito!” ebbe a malapena tempo di pensare l’eroina prima di vedere esplodere la donna identica a lei.
Kara-Zor-El venne travolta in pieno sia dallo scoppio che dall’onda d’urto. E dopo che la sua mente fu caduta nell’incoscienza, fu il suo corpo a cadere.
 
/////////////////////////////////////////////////
 
Nessuno si era ancora reso conto dell’accaduto, quando Girder-X venne mandato al tappeto da una scia di luce e un secondo dopo tutti i vetri vicini andarono in frantumi, rumore che si unì a un altro schianto assordante*.
Oliver-X, purtroppo era riuscito a liberarsi e proprio in quel momento la sua controparte che stava per attaccarlo, perse la velocità e a causa dello slancio accumulato, scivolò rovinosamente sbattendo contro un muro. Il dolore causato dall’urto, però fu nullo rispetto a quello provò il giovane Queen mentre vedeva la scia d’elettricità intorno al suo corpo, farsi sempre più rarefatta fino a sparire. Gli pareva che tutti i suoi muscoli stessero bruciando.
“Maledizione… mi sento stanchissimo” si disse Oliver. “L’effetto del V-9, si è già esaurito… Barry non doveva darmene così poco!”.
 
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Un ufficiale nazista rotolò nella polvere, la gola trafitta da una freccia.
“E con questo le frecce sono finite” si disse Roy. Però gli restavano ancora le granate.
-Ehi, bastardi sono qui! Che aspettate? Venite a prendermi! - urlò Arsenal-X, non tanto per spacconeria, ma perché voleva essere certo di usare bene le granate. Per fortuna una dozzina di quei balordi, gli si lanciarono contro urlando.
-Venite pure idioti! Ho un bel regalino per voi! - rise il marito di Jade, lanciando la granata e procurando altri dodici perdite ai nazisti.
-Che aspettate? Andate a prenderlo! - abbaiò un sergente.
-Perché faccia saltare in aria anche noi? - ritorse un soldato. -È palese che abbia altre munizioni, o cercherebbe un nascondiglio. Andateci voi, se proprio ci tenete! -.
Un attimo dopo il sergente fece fuoco contro il proprio subordinato, uccidendolo.
-Altre obiezioni? - ringhiò, prima che uno dei soldati, gli ricambiasse la cortesia usata al suo commilitone.
-Fottiti, imbecille! -abbaiò il soldato. - Io preferisco campare! -.
In quell’istante due sai s’infilarono nelle gole di altrettanti soldati. Jade spiccò un balzo e aiutandosi col suo rampino, riuscì ad afferrare Roy e dandosi la spinta col muro, sollevò entrambi fino al terzo piano del palazzo vicino a cui avevano combattuto in cui fecero il loro ingresso sfondando una finestra.
Un attimo dopo marito e moglie si baciarono appassionatamente.
-Grazie. Un salvataggio spettacolare-.
-Robetta, caro. Robetta. Pensi di farcela a muoverti? -.
-Non abbastanza in fretta-.
-Allora, rimani qui. Io vado a dare manforte ad Helena e a quel tipo fatto di ferro-.
-Prendi queste- ansimò Roy porgendole le granate.
-Non ti lascio disarmato-.
-Mi prenderai uno dei fucili rimasti di sotto. I nostri amici? -.
La vietnamita, si avvicinò prudentemente alla finestra: - Spariti. Dopo che hanno iniziato a spararsi fra loro e che io ne ho uccisi altri due, avranno preferito cambiare aria. D’altronde se ci avessero seguiti qui sopra, con una sola granata avremmo potuto fare piazza pulita-.
-Già… se vincono la battaglia, dovranno solo dire al loro amato fhurer che quei due li abbiamo uccisi noi, in caso contrario avranno un mondo tutto nuovo in cui nascondersi-.
Jade girò lo sguardo. Lei e il marito dovevano essere entrati in un ufficio, viste le scrivanie e i computer. Non c’era nessuno, quindi evidentemente di qualunque attività si trattasse, quel giorno era chiusa.
Una rapida ricognizione rivelò che non c’erano pericoli, quindi Jade si dedicò alla ferita di Roy.
-Niente di grave, ma è meglio che rimani qui- annunciò dopo averlo medicato alla meno peggio e averlo aiutato a raggiungere le scale. –Se vedi arrivare qualche nemico, getta una granata-.
-Solo se prometti di prenderne una tu. Tanto se ne facessi scoppiare due, potrebbe esserci crolli pericolosi-.
Jade fece una smorfia ma accettò l’ordigno e poco dopo portò su una dozzina di fucili.
-Tanto per non lasciarli in mezzo alla strada. Uno me lo prendo io-.
Quand’era in battaglia Jade diventava una macchina da guerra, fredda e priva di pietà, ma in quel momento qualcosa dentro di lei s’incrinò e si precipitò su Roy, ricoprendolo di baci.
Dopo cinque deliziosi minuti alla fine l’asiatica si staccò dall’americano e si diresse verso l’uscita.
-Io ti amo- si limitò dire Arsenal, vedendo Chesire allontanarsi.
-Anch’io ti amo e tornerò- rispose l’altra senza nemmeno voltarsi.
Jade Harper non desiderava altro che rimanere al fianco del marito per proteggerlo, Chesire però sentiva che era suo dovere tornare in battaglia e che Cacciatrice contava su di lei.
La vietnamita continuò a camminare mentre dentro di lei donna e soldatessa combattevano furiosamente. Arrivata all’uscita del palazzo per un attimo di voltò, come a voler tornare sui propri passi. Poi sentì un’esplosione, proveniente dall’ultimo luogo in cui aveva visto Helena e corse in quella direzione.
Alla fine aveva vinto la soldatessa.
 
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-Ammetto che la rotta di collisione è stata una buona idea, ma non potevate avvertirci prima? - disse stizzita Felicity.
-Vi sareste agitati inutilmente- replicò Winn.-Cisco come procede là sotto?-.
-Ho perso i contatti con Kara e Oliver-.
Sforzandosi di non pensare a cosa poteva voler dire, Winn si concentrò sui comandi. Era proprio come in un videogioco. E ormai il boss era vulnerabile.
“Posso farcela. Posso farcela. Questa è una cosa nelle mie corde. Qui posso rendermi davvero utile” si disse il figlio del Giocattolaio.
-Ehi, copilota, serve la tua assistenza! -.
-Da quando sono io il copilota? -.
-Hai già disattivato gli scudi… lascia un po’ di gloria anche a me.
In folle raid di laser, bombe e siluri le due navi temporali si diedero battaglia nei cieli di Centra City. In tv, sarebbe stato uno spettacolo che avrebbe tenuto gli spettatori incollati allo schermo.
A un certo punto la Waverider si ritrovò sopra la sua controparte nazista.
-ATTACCO FINALE! - fecero all’unisono Cisco e Winn, lanciando una scarica laser contro la Wellenteiner, che esplose.
-Scacco matto! - dissero nuovamente in coro i due, prima di battere il pugno chiuso, contro una mano aperta e poi darsi il cinque.
Harry alzò gli occhi al cielo, mentre Felicity ridacchiava *.
-Se i bambini hanno finito di giocare, temo che Snow abbia un problema! -.
-E allora noi saremo la soluzione! - dichiarò determinato Cisco, dirigendosi verso la sua migliore amica.
 
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Malgrado fossero due contro una, Firestorm e Killer Frost non riuscivano a imporsi su Killer Frost-X. I loro poteri non potevano essere combinati e la moglie di Barry-X, si era furbamente tenuta vicina alla controparte, in modo che Firestrom non potesse attaccare dà né lontano, né da vicino per paura di colpire la sua alleata.
“Maledizione sono identiche!” imprecò Jax.- Se non riusciamo a distinguerle, come sappiamo quale Caitlin aiutare? E se ci avviciniamo rischiamo di ferire anche la Caitlin buona”.
A onor del vero, Ronnie-X non si sarebbe certo addolorato per la morte della Caitlin di Terra-1, ma razionalmente sapeva che quella donna non gli aveva mai fatto nulla e che era dalla sua parte, quindi si sforzava di tutelarne la sicurezza.
Di colpo la Waverider volò più vicina ai tre contendenti, fino a raggiungere le guerriere che si scambiavano colpi con i loro pugnali di ghiaccio.
 
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-Come facciamo a distinguerle? - ansimò Felicity.
-Lo so io- rispose Cisco attivando gli altoparlanti.
 
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-CAITLIN! COSA AVETE FATTO TU E RONNIE PER IL VOSTO PRIMO ANNIVERSARIO? - tuonò la voce di Cisco.
Gli occhi di Caitlin-1 tornarono marroni, mentre rispondeva: - Siamo andati fuori città. È stato quel giorno che io e te ci siamo conosciuti-.
Un attimo dopo il laser della Waverider, colpì con precisione chirurgica il ponte di ghiaccio della Killer Frost che era rimasta zitta. Una zaffata di ghiaccio, proveniente dalla sua controparte, la spedì dritta verso un balcone. La nazista, batté violentemente il capo contro il muro e perse i sensi.
Un attimo dopo Firestorm atterrò, di frotne a Killer Frost-X. Eccola lì, la sua nemica, la sua torturatrice, indifesa alla sua mercé. Ronnie alzò il pugno e lo fece avvolgere dal fuoco.
“Non farlo! Non devi!” urlò Jax. “Non è più una minaccia”.
“Tu non sai cosa mi ha fatto”.
“Non ha spezzato il tuo spirito! Se lo avesse fatto, non saresti qui a combattere, non avresti rischiato la vita per salvarci! Non permetterle di farlo ora! Se la uccidi non sarai migliore di lei! Se il tuo Martin somigliava un minimo al mio, non avrebbe mai voluto che tu diventassi un assassino!”.
“Cresci. Credi che non abbia ucciso dei nazisti prima d’ora?”.
“In battaglia è diverso. Se lo avessi fatto mentre ci combatteva non avrei detto niente: sarebbe stata o la nostra vita o la sua. Ma così… è un omicidio. E io non voglio averci nulla a che fare. Se vuoi diventare un mostro, fallo da solo”.
Detto ciò, Jax si separò da Ronnie.
-Non serve batterli, se poi vi comportate come loro. Il vostro mondo non migliorerà con voi al potere-aggiunse Jefferson guardando Ronnie con occhi fiammeggianti.
-Quasi le ultime parole di un uomo molto saggio- commentò Ronnie-X, continuando a guardare Caitlin Allen svenuta. Poi le ammollò un calcio dritto sul naso. –Non ti ammazzerò. Ci penserà la giustizia a te-.
 
Fu in quel momento che un’esplosione devastante squarciò l’aria.
 
 
  • Causato dal colpo. I vetri si rompono, perché Oliver ha infranto il muro del suono.
  • Mossa tipica dei Power Rangers quando abbattono un nemico con il Megazord. Credo di quelli della serie Mystic Force, ma potrebbero farlo anche altri.
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE
 
Dopo tanto tempo, riesco a rimettere mano a questa storia. Avrei voluto aggiornare prima, ma fra mancanza d’ispirazione e impegni personali, non mi è stato proprio possibile.
Gli scontri, forse sono stati un po’ veloci, ma in fondo quando i protagonisti ottengono un powe-up quasi sempre dominano la battaglia. Certo qui il power-up, li ha piantati in asso sul più bello, ma capita anche questo. Overgirl, poi era malata e quindi non poteva durare a lungo. Né delle urlatrici e uno normale, potevano fare molto contro un velocista, soprattutto non sapendo che avrebbero dovuto affrontarlo.
Non c’è molta introspezione nelle lotte di Supergirl e Green Arrow, ma dato che dovevano durare pochi minuti non mi pareva il caso di inserire lunghe riflessioni… non credo s’intonassero al ritmo frenetico di quegli scontri. Ho rimediato con Roy e Jade. Il fatto che siano normali, permette di scavare di più nella loro psiche… insomma credo che avere i superpoteri dia un po’ più di sicurezza, anche se devi affrontare altri esseri che ne siano dotati. D’altronde non credo che mentre lotti per la vita, tu abbia il tempo di fare lunghe riflessioni… quelle le ho messe in momenti di pausa.
Quanto a Winn, la sua paura l’avevamo già vista negli scorsi capitoli, quindi mi pareva superfluo tornarci. Magari nel finale ne riparlerò.
Mi ritrovo a dover dividere ulteriormente la battaglia. Non pensavo che avrebbe occupato ben quattro capitoli, ma già così questo è venuto abbastanza lungo, perciò vedremo la lotta tra i due Barry e i due Oliver più avanti. E stavolta sono certo di concludere la battaglia nel prossimo capitolo.
Ringrazio qui daffodil, edoardo811, fenris e Nerowolf, recensori dello scorso capitolo e Justanordinarygirl che ha messo la storia nelle seguite. Spero di trovarvi tutti (e anche altri) nelle recensioni a questo capitolo.
Farkas.

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Capitolo 14
*** La battaglia di Central City (Parte IV) ***


CRISI SU TERRA-X RELOAD

 

Capitolo 14: La battaglia di Central City (parte IV)

 
 
Barry sentì la Forza della Velocità scorrere nel suo corpo, potente come mai prima d’ora, tanto da farlo sentire invincibile.
Per un attimo gli venne in mente lo Zoom di Terra-2 e si chiese se il suo vecchio nemico, avesse provato lo stesso, prendendo il V-9. D’altronde sapeva fin troppo bene gli effetti collaterali che comportava assumere quella roba. Una dose non lo avrebbe ucciso, ma se lo avesse usato più volte …
“Non avrò una seconda possibilità. Devo giocarmi il tutto per tutto!”
Un attimo dopo il giovane Allen si fiondò sulla controparte di suo padre. Doveva vincere prima, che finisse l’effetto del siero.
Zoom-X e The Rival-X rimasero increduli nel vedere Flash correre verso di loro. Come poteva illudersi di batterli da solo? Ma un attimo dopo il loro sbalordimento aumentò, nel rilevare che da un momento all’altro la velocità del loro nemico, era notevolmente aumentata. Per quanto facessero, non riuscivano a mettere a segno un colpo, mentre Flash li centrava con decine di attacchi dolorosi e precisi.
Barry poteva solo augurarsi che il suo fulmine non diventasse blu: avrebbe significato la fine. Ma per Caitlin e gli altri era disposto anche a quello.
Le tre scie di luce che si scontravano erano perfino uno spettacolo suggestivo. Eppure quelle linee colorate, erano l’unico segno percepibile dall’occhio umano di una battaglia in cui c’era in gioco non solo la vita dei combattenti, ma anche il destino di tre mondi e forse di tutto il multiverso.
I due nativi di Terra-X cercarono di generare un tornado, ma Flash agitò le braccia e li sbilanciò con una raffica di vento. The Rival gli si lanciò contro con un urlo, mentre Zoom scalò un palazzo. Ovviamente voleva affrontarlo in aria, dove la differenza di velocità non avrebbe avuto peso… ma Barry stesso aveva usato quella tattica contro la versione di Terra-2 di Zoom e non aveva alcuna intenzione di rinunciare al suo vantaggio. Chiuse gli occhi e cominciò a far vibrare tutto il suo corpo alla massima velocità, mentre Zoom-X si preparava a scagliargli addosso un fulmine. La sua controparte malvagia, lo lanciò proprio mentre Barry toccava il terreno.
The Rival venne sbalzato via dall’onda tellurica scatenata dall’eroe che un attimo dopo, saltò per intercettare il fulmine. Tutto attorno a Flash era immobile, eccetto il fulmine che però si muoveva lentamente, paragonato al velocista in rosso. Un attimo dopo Barry afferrò la saetta a mezz’aria e la scaraventò contro il doppelganger di suo padre, mettendolo K.O.
-Grazie dell’aiuto- urlò poi. - Scendi tu, o salgo io? -.
Zoom-X scelse la prima opzione, sperando che la rincorsa gli desse abbastanza velocità da battere la sua controparte che dal canto suo, prese a correre verso di lui non appena fu sceso dal palazzo.
Vincerà quello che sarà di un attimo più veloce dell’altro” si dissero i due Barry, nei decimi di secondo che ci misero a colmare la distanza che li separava.
 
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-Non so come tu abbia fatto a diventare un velocista, ma è stata la tua ultima mossa- abbaiò Oliver-X, un attimo prima di liberarsi dalle corde con cui era stato intrappolato e cominciare a camminare verso il suo doppelganger.
Fu in quell’istante che un’esplosione squarciò il cielo. E Oliver-X capì prima di chiunque, cosa significasse.
-NO! – urlò disperato... ammesso e non concesso che un uomo simile, potesse provare disperazione.
Il fhurer si distrasse solo un attimo, ma fu più che sufficiente alla sua controparte che ignorando il dolore si rimise in piedi con un balzo e incoccò una freccia. Quella freccia. L’unica a essere rossa e nera, anziché verde e il cui fusto in alluminio cavo, fosse riempito di esplosivo. La punta invece, era un detonatore con innesco a pressione. Ciò rendeva la freccia troppo pesante per essere aerodinamicamente stabile oltre una certa gittata, ma Oliver-X era a pochi metri di distanza.
La freccia colpì Dark Arrow al torace ed esplose. Un attimo dopo di colui che aveva oppresso un mondo non rimanevano che brandelli. Stavolta fu Laurel-X a disperarsi. Il bavaglio che Oliver le aveva messo subito dopo aver assunto il siero, però non le permise di gridare… e a tenerla buona ci pensò Sara che le assestò un violento colpo alla nuca.
-Sta’ calma, sorellona- ringhiò. - Una mossa di troppo e lo raggiungerai! -.
 
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Jade avrebbe dato qualunque cosa per un supporto aereo in quel momento: purtroppo Ray dopo la prima scaramuccia aveva raggiunto il Wally di quel mondo per proteggere i suoi alcuni civili, Firestorm e Supergirl stavano ancora lottando e Hartley invece era rimasto ai Laboratori S.T.A.R. dicendo di poter arrangiare un’arma da usare contro Metallo, con Snart a proteggerlo.
-Helena! HELENA! - urlò la vietnamita.
-QUI! - strillò in risposta l’italo-americana.
Jade si diresse verso la direzione da cui proveniva l’urlo… ma arrivò solo in tempo per vedere Metallo, squarciare la gola di Helena con i suoi artigli. Come in un incubo, Chesire vide la sua migliore amica, accasciarsi al suolo e affogare nel suo stesso sangue. Un attimo dopo, il cyborg si voltò verso di lei.
Inutile tentare la fuga: l’avrebbe stesa con qualche raggio energetico per poi finire il lavoro con calma. Jade Harper, nata Nguyen impugno i suoi sai e si preparò alla sua ultima battaglia. Sarebbe morta con dignità, cercando di difendersi, anche se nessuna difesa era possibile.
“Sarei dovuta restare al tuo fianco Roy. Non ho potuto comunque fare nulla, né per Helena, né per aiutare ancora la causa. Addio amore mio. Vivi anche per me. E non odiarmi per aver scelto la battaglia. So che al mio posto avresti fatto lo stesso” si disse la vietnamita.
 
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-Mi spiace che tu non abbia potuto partecipare allo scontro per causa mia- ansimò Hartley uscendo dal laboratorio di Cisco. Lui e Snart erano stati gli unici due a non potersi spostare oltre a Cat Grant.
-È un compito importante anche proteggere te. Sei uno dei nostri scienziati migliori-.
-E ora lo proverò- dichiarò l’altro prima di impugnare un joystick.
 
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Un rombo le fece alzare lo sguardo e Jade vide una sagoma avvicinarsi a gran velocità dal cielo. Era un uccello… o forse era un areo… o forse era…
-Arrivano i rinforzi! - sentenziò dall’alto la voce di Hartley, ponendo fine ai dubbi della signora Harper. La voce proveniva dall’armatura di Atom, che il giovane Rathaway aveva modificato dotandola di controllo a distanza e di armi soniche e congelanti.
-ALLONTANATI JADE! – ruggì lo scienziato dagli altoparlanti, prima di inviare un’esplosione di energia contro Metallo. Il cyborg la evitò con un balzo e sparò un laser alla kryptonite contro la tuta, mentre Chesire si posizionava a distanza di sicurezza, pronta a intervenire in ogni modo possibile.
Pilotata da Hartley, la tuta di Ray si fiondò su Metallo-X per tempestarlo di colpi. Purtroppo il cyborg nazista si rivelò più forte e più resistente. In più pilotando da remoto, perfettamente al sicuro, Hartley certo non poteva eguagliare la ferocia del suo nemico che si batteva per la vita, né la sua coordinazione.
C’era un’unica possibilità e vedendo i danni inferti alla tuta in quei pochi minuti di lotta, il giovane Rathaway si decise a sfruttarla: premette un pulsante e l’armatura si rimpicciolì, fino a ridursi alle dimensioni di un moscerino, per poi infilarsi nella bocca di Metallo. Un attimo dopo tornò alle dimensioni originali e la presenza di quel corpo estraneo impedì qualunque movimento al cyborg. Metallo rimase bloccato e per un istante parve avesse mangiato la tuta di Atom, poi quest’ultima cominciò a brillare, emettendo raggi congelanti e impulsi sonici che danneggiarono gravemente i meccanismi interni del nemico, che tuttavia resse… ma si indebolì e quando l’armatura esplose, saltò in aria con essa. Il nucleo alimentato dalla kryptonite che gli forniva energia atterrò ai piedi di Jade, che si affrettò a raccoglierlo. Se Overgirl fosse sopravvissuta a quella giornata, avrebbero avuto un’arma da usare contro di lei.
Ai Laboratori S.T.A.R. Hartley sospirò. Aveva distrutto Metallo, ma aveva anche sacrificato una preziosa risorsa. Se avesse avuto i progetti o avesse potuto studiarla per più tempo, sarebbe stato facile per lui e Max ricostruire l’armatura.
-Jade, mi ricevi? Qual è il tuo status? - chiese il Pifferaio via radio.
-Per merito tuo, il mio status è quello di una creatura ancora vivente. Purtroppo non posso dire lo stesso di Helena. Di Metallo non resta niente -.
-Jade è salva e ci siamo liberati di Metallo. Purtroppo Helena non ce l’ha fatta- comunicò il giovane Rathaway.
Snart sentì un terribile peso sulle spalle. Aveva perso troppi compagni nel corso degli anni.
-Era un’ottima combattente e una gran brava ragazza-.
-Lo so. È una gran perdita per i Combattenti per la Libertà. Jade, che mi dici di Roy? -.
-È ferito, ma non in modo grave. L’ho nascosto meglio che ho potuto-.
In quel momento una gigantesca esplosione illuminò a giorno la stanza.
-Dici… dici che era…- mormorò Snart, non osando dar voce alla propria speranza. Se il botto lo aveva causato Overgirl, di certo la situazione della resistenza era migliorata notevolmente. Certo, c’erano ancora Zoom e The Rival oltre al fhurer, però…
-Verificherò usando questo programma per rintracciare le radiazioni solari- ansimò Hartley.
I due uomini rimasero in silenzio a guardare il computer scannerizzare l’area circostante, pregando che non trovasse nulla. Jade dal canto suo faceva lo stesso.
Dopo cinque interminabili minuti lo scienziato ansimò: - È morta. È morta. I livelli rilevati sono troppo bassi per appartenere a lei. Al momento l’unica kryptoniana in zona è Supergirl-.
Nessuna morte dovrebbe essere festeggiata, ma i tre nativi di Terra-X avrebbero potuto mettersi a ballare. La scomparsa di una delle loro nemiche più tremende e potenti, per un istante cancellò anche il dolore per la morte della giovane Bertinelli.
-Ricevuto- fece Jade con voce rotta dal sollievo. - Vado a recuperare Roy-.
 
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Barry alzò il pugno destro, nello stesso istante in cui lo fece la sua controparte. E fu quello del nativo di Terra-1 il pugno che si schianto su un viso identico a quello del suo proprietario.
Barry-X finì a terra e prima che potesse abbozzare una qualunque difesa Barry lo spintonò contro un muro a supervelocità, puntandogli la mano vibrante al petto.
-Avanti, fallo! Cosa aspetti? FALLO! - urlò il nazista. Vedendo che la sua controparte non accennava a muoversi, gli si dipinse sul viso un ghigno di superiorità. - Che c’è? Hai paura? -.
-Eccome se ho paura. Ho paura di diventare come te. Purtroppo ho già avuto conferma che il potenziale c’è- fece Barry prima di stendere il suo doppelganger a suon di pugni.
Zoom-X si era appena accasciato al suolo, privo di sensi, quando avvenne l’esplosione.
 
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Nate aveva abbattuto tutti i soldati semplici che era riuscito a trovare: contro il suo corpo d’acciaio non potevano nulla. Pugni e calci avevano messo fuori uso decine di nazisti. Su ordine di Oliver, aveva eliminato i rinforzi man mano che arrivavano, essendo il metaumano di cui si poteva fare a meno più tranquillamente, ma quando vide l’esplosione proprio sopra di lui e soprattutto avvistò un corpo cadere, il giovane Heywood capì che il suo lavoro non era ancora finito.
Corse come mai in vita sua fino a raggiungere Kara e la prese tra le braccia un attimo prima che toccasse il suolo. E anche così lo schianto, aprì un cratere in mezzo alla strada.
-Immagino che ci volesse l’Uomo d’Acciaio, per salvare la Ragazza d’Acciaio- disse sorridendo. Kara sorrise a sua volta.
-Grazie- mormorò esausta.
 
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Snart non credeva alle sue orecchie. Il fhurer e sua moglie erano morti, tutti gli altri nazisti con i superpoteri catturati. Era fatta. Avevano vinto. Avevano davvero vinto la battaglia e la guerra.
Erano anni che sognavano quel momento e Leonard e Hartley, non si sentivano né felici, né euforici. Provavano solo un lieve stordimento, più la vaga paura che fosse tutto solo uno splendido sogno.
Tremante Hartley si pizzicò una gamba. Gli fece male e quel dolore, fu la cosa più bella che avesse provato in vita sua.
-A tutti i Combattenti per la Libertà in ascolto… a tutti gli abitanti di Terra-1 in ascolto… ce l’abbiamo fatta la guerra è finita. Abbiamo vinto. Abbiamo vinto. Vorrei tanto fare un discorso eroico, ma l’unica cosa che riesco a dire è… che abbiamo vinto. La guerra è finita- singhiozzò lo scienziato con la voce rotta dalla commozione.
 
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Roy sentì dei passi e strinse più forte che poteva il fucile.
-Va tutto bene. Sono io- ansimò la voce che tanto aveva sperato di risentire.
Roy aprì la bocca per fare quella domanda, ma sua moglie lo anticipò: -Abbiamo vinto. È finita. Finalmente è finita-.
Il giovane Harper barcollò verso la moglie e la prese tra le braccia. Jade si abbandonò a quel contatto e poggiò il capo sul torace del marito. Ed entrambi piansero di un pianto liberatorio e pieno di gioia.
 
 
 
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
E rieccomi qua. Mi spiace per l’attesa, ma prima ho attraversato un periodo denso di impegni, poi un brutto momento. Tuttavia spero che il capitolo vi piaccia.
Finalmente la Battaglia di Central City si è conclusa. Non mi sarei mai sognato di doverla suddividere in ben quattro parti, ma in effetti avevo messo in scena un bel po’ di personaggi e almeno la maggior parte di loro meritava di brillare. Al 91% il prossimo capitolo sarà l’ultimo e vedremo le conseguenze della battaglia e ci saranno altri importanti momenti tra i personaggi (avremo un altro po’ di Snowbarry, ma non solo).
Ringrazio fenris, edoardo811 e Nerowolf per la recensione allo scorso capitolo e Justanordinarygirl che ha messo la storia tra le seguite e tutti coloro che leggono queste righe. Spero di vedervi tutti nelle recensioni.

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Capitolo 15
*** La guerra è finita ***


CRISI SU TERRA-X RELOAD

 

Capitolo 15: La guerra è finita

 
Dopo aver immobilizzato la sua controparte e quella di suo padre, Barry corse verso la fonte dell’esplosione. Ovviamente, fu il primo ad arrivare e appena vide Nate tenere tra le braccia Kara, si affrettò a informarsi, delle condizioni della bionda. Sapere che aveva solo perso i sensi, gli tolse un gran peso dal cuore. Ma per quanto volesse bene a Kara, era un’altra la bionda (o bruna a seconda di chi delle due fosse al timone), che desiderava disperatamente sapere che stava bene, rivedere, prendere tra le braccia…
Poco dopo arrivò anche il gruppo di Oliver, con tanto di prigionieri. Vedere che anche loro ce l’avevano fatto, alleggerì ancora il cuore di Barry, ma se fosse successo qualcosa a Caitlin, alla sua Caitlin…
La Waverider atterrò di fronte a loro e Felicity ne uscì di corsa, raggiungendo Oliver e saltandogli tra le braccia. Un attimo dopo il sindaco e l’esperta di informatica erano uniti in un bacio appassionato.
Barry guardò con desiderio l’uscita della nave, ma ne vennero fuori solo Cisco, Harry e Winn.
-Cait… gli altri? - domandò velocemente il giovane Allen al nativo di Terra-2, che per tutta risposta indicò in su. Barry seguì con lo sguardo la direzione del suo indice e con sua immensa gioia, vide Killer Frost e Firestorm scendere verso di loro dal cielo (la prima portava in spalla la sua controparte di Terra-X).
Il velocista avrebbe tanto voluto darle lo stesso saluto che la bionda aveva dato all’arciere, ma si limitò a un abbracciò, subito dopo che la metaumana ebbe scaraventato Caitlin-X per terra al fianco del marito.
Malgrado il suo nome, Killer Frost sarebbe stata contentissima di dare a Barry un benvenuto più caloroso, ma Caitlin le strappò il controllo con forza.
“Non lo possiamo baciare di fronte a tutti! La donna che avrebbe dovuto sposare è morta da nemmeno mezza giornata! Che figura faremmo?” sbottò la dottoressa di fronte alle rombanti proteste della sua alter-ego.
“E chi se ne frega?! Io lo amo! E potevamo morire entrambi!”.
“Notizia flash: è un supereroe! Sarà sempre così, meglio che ti ci abitui!”.
“Vai fiera di questo gioco di parole, eh?” brontolò Frost.
-Sono felice che tu stia bene- si limitò a mormorare Barry, vedendo i capelli della sua amata tornare castani. - Cioè, che stiate bene. Ci dovrò fare l’abitudine-.
-Un piccolo “Ciao”, qui sarebbe gradito! - commentò indispettito Winn, dopo essersi accertato che Supergirl stesse bene. - “Come stai Winn?”, “Grazie per tutto ciò che hai fatto Winn!”-.
-Hai ragione, scusami- ammise Barry. Anche gli altri si resero conto che non era stato molto gentile ignorare Winn, solo perché lo avevano conosciuto appena prima di quella folle emergenza, mentre Cisco magnificava come entrambi avessero distrutto la nave temporale nazista.
-Ancora vivi? - fece sgradevolmente sorpreso Slade-X, vedendo il consistente gruppo di prigionieri, ancora privi di sensi.
-Poco importa. Vorrà dire che li passeremo per le armi appena tornati sul nostro mondo- borbottò Ronnie, dopo essersi diviso da Jax.
-Co… li fucilerete?!- chiese incredulo Jax.
-Sì, in genere “passare per le armi” vuol dire “fucilare” - chiarì irato Ronnie-X.- Prima verranno processati se è questo che vi preoccupa, ma con tutti i crimini che hanno sulla coscienza, l’unico esito possibile è quello-.
-No. Non ve lo possiamo permettere- fece determinato Barry. Non avere ucciso la sua controparte, solo per permettere ad altri di farlo non solo avrebbe vanificato la sua decisione, ma sarebbe stata una vigliaccata.
-Se li lasciamo in vita, i nazisti faranno di tutto per liberarli. Allen, sarebbe il perfetto successore di Queen! – abbaiò Slade.- Vanificherebbe tutto ciò che abbiamo fatto oggi!-.
-Li terremo prigionieri qui. Non potranno mai tornare su Terra-X. Basterà che diciate che sono rimasti coinvolti nell’esplosione causata da Overgirl e che di loro non è rimasto nulla. Chi mai potrà smentirvi? – fece in tono deciso Oliver.
Ronnie girò lo sguardo. Quasi tutti i non nativi di Terra-X, chiaramente sostenevano la linea di condotta dei due team leader. Era certo che Deathstroke, avrebbe fatto il diavolo a quattro ma con sua grande sorpresa, si limitò a borbottare: -E sia. Voi li avete sconfitti, voi deciderete della loro sorte. Ma teneteli d’occhio: da quelle serpi c’è da aspettarsi di tutto. Comunque, mancano ancora tre dei nostri-.
-Eccoci- fece una voce femminile alle loro spalle, preannunciando l’arrivo di Jade e Roy, quest’ultimo che si appoggiava alla moglie per non cadere.
-Helena? - chiese subito Slade.
Jade abbassò il capo: - Non ce l’ha fatta-.
Ronnie si voltò per non far vedere le lacrime, mentre Roy strinse i pugni; anche il loro giorno di trionfo, sarebbe stato macchiato dal lutto.
-Ehi, dottoressa, a mio marito servirebbero cu…- cominciò Jade, ma non poté finire la frase perché di colpo tutto si fece nero e i suoi piedi sparirono da sotto di lei, mentre piombava a terra trascinando con sé Roy-X che prese a urlare il suo nome.
-Posso portare lei e Caitlin in infermeria- si offrì immediatamente Barry. - In meno di un minuto, verrò a prendere anche te-.
-E va bene, ma ti supplico: sbrigati-.
Il velocista, afferrò la vietnamita e sparì. Un attimo dopo, tornò a prendere la dottoressa.
Malgrado la situazione, Caitlin arrossì quando Barry la prese in braccio in stile sposa. Per un secondo non riuscì a non chiedersi se un giorno l’avrebbe portata in braccio oltre la soglia di una casa in cui avrebbero vissuto insieme.
 
///////////////////////////////////////////////////
 
Appena arrivati ai laboratori, Barry mise giù Caitlin, per poi attirarla in un bacio mozzafiato.
La paura, il dolore e tutto il resto, svanirono dalla mente dei due innamorati in un battito di ciglia. Esistevano solo loro due e le loro labbra in quel momento. Come era stato prima della battaglia, non riuscirono a smettere. Dopo essersi staccati per respirare, le loro bocche si unirono ancora e ancora.
Barry e Caitlin sarebbero rimasti a baciarsi per secoli, ma purtroppo non era ancora arrivato il momento di abbandonarsi alla tenerezza, pertanto, dopo pochi effimeri minuti, quando Barry si riavvicinò Caitlin lo fermò con un cenno.
-Jade e gli altri hanno bisogno di me-.
“Non vale! Ho avuto almeno due minuti meno di te, stavolta!” abbaiò Killer Frost.
-Lo so. Scusa… e che ti amo. E che dovevo farlo. Ho davvero temuto che ti avrei persa per sempre, subito dopo averti trovata-.
-Per me è stato lo stesso- mormorò Caitlin, prima di vedere Barry piegarsi in due.
-Che succede?! Amore! - strillò.
-Un po’… di… stanchezza…- ansimò Barry. - Niente… di grave… pensa a Jade-.
-In che senso stanchezza? -.
Barry pensò di mentire, ma non ci riuscì di fronte a quei bellissimi occhi castani, trasudanti amore e preoccupazione nei suoi confronti.
-Ho preso il V-9. L’ho dato anche a Oliver e Kara, ma non so se l’hanno usato-.
Caitlin sbiancò.
-Muoviti. Ti farò gli esami insieme a Jade- sentenziò prendendo il giovane Allen per il braccio, ma lui scosse il capo.
-Pensa prima a Jade. E poi suo marito sarà in pena, devo portarlo subito qui. Cait ho usato una sola dose. Mi sento stanco, ma sto bene-.
Caitlin avrebbe voluto controbattere, ma un attimo dopo, Flash era sparito, per andare a prelevare Arsenal-X, così non le rimase altro che entrare in infermeria.
 
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Roy passò dei momenti d’inferno, in quei brevi minuti in cui i due nativi di Terra-1 si erano abbandonati al loro amore.
Ma quanto ci metteva il Barry di quel mondo? Cos’era successo a Jade? Che avesse subito un qualche danno interno, durante lo scontro? Che avesse contratto qualche malattia che non c’era sulla loro terra, su quest’altra? Che fosse stato il viaggio interdimensionale? Oppure i nazisti si erano tirati fuori qualche diavoleria batteriologica? Snow ne sarebbe stata capacissima…
A ogni ipotesi, l’agonia di Roy peggiorava. Non poteva perdere Jade, proprio ora che avevano la possibilità di essere veramente felici.
Flash gli comparve davanti, strappandolo alle sue cupe riflessioni. Senza dire una parola, Roy gli afferrò il braccio.
 
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Fortunatamente a Caitlin ci volle poco per capire la causa dello svenimento della nativa di Terra-X e quando ebbe ultimato tutte le analisi, la sua paziente si era già svegliata. Tutti gli altri tornati ai Laboratori, attendevano fuori dalla porta, eccetto Roy che aveva preteso di entrare, appena arrivato.
-Non c’è niente che non vada in te Jade. Può capitare di perdere i sensi a una donna nelle tue condizioni-.
-Quali condizioni? - domandò ansioso Roy.
-State per avere un bambino. Congratulazioni-.
I due coniugi rimasero a fissare increduli il medico per un istante. Poi Roy si chinò sulla moglie per un bacio appassionato.
Gli altri membri dei Combattenti per Libertà, ricevuta la notizia entrarono in infermeria esultanti.
-Fantastico! Ci pensi Roy? Potrai crescere tuo figlio in un mondo libero! – fece Hartley.
-Bel colpo! - annunciò Snart dando una pacca sulla spalla al commilitone. Slade si limitò a stringere la mano ai compagni.
-È davvero meraviglioso. È come se qualcuno da lassù avesse voluto consolarci della perdita di Helena- mormorò la futura mamma. - Se sarà femmina la chiamerò Lian Helena Harper, in onore dell’ultima soldatessa morta nel conflitto. Se sarà maschio, il suo nome sarà Jon Harper in onore al nostro ex-comandante-.
-È bellissimo e credo che la cosa meriti un brindisi. Adesso però, dovrei esaminare Barry, Oliver e Kara per assicurarmi che il V-9 non abbia avuto effetti negativi. In più vorrei dare un’occhiata alla gamba di Roy- commentò Caitlin. Tutti eccetto i sopracitati e la quasi mamma, uscirono dall’infermeria.
 
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Mentre gli altri commentavano la notizia, Thea digrignò i denti. Sapeva benissimo che quello era un altro Roy, ma continuava a chiedersi se il suo Roy… no il Roy del loro mondo, avesse incontrato un’altra Jade e insieme i due stessero concependo la loro progenie in quel momento.
-Giornatina pesante, eh? - commentò Felicity sedendosi al suo fianco.
- Non solo ho visto Oliver uccidere Tommy, ma ora devo vedere anche Roy e Jade- ammise la castana. - Lo so, è stupido ed egoistico, ma…-.
-L’amore non è né stupido, né egoistico. È più che naturale che Roy ti manchi ancora, anche se è un po’ che vi siete lasciati- la rincuorò la bionda, mettendole un braccio attorno alle spalle.
 
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Barry fu l’ultimo esaminato e approfittando del fatto che lui e Caitlin erano rimasti soli, decise di parlarle a quattr’occhi.
-Mi spiace non averti detto del V-9, ma non volevo farti preoccupare ancora. Inoltre non era nemmeno sicuro che l’avrei preso perciò…-.
-Capisco. Ma è stata una cosa rischiosa-.
-Lo so. Ma alla fine abbiamo vinto proprio grazie al V-9. E ti giuro che l’ho usato solo perché il piano del bazooka non ha funzionato-.
-Avrei comunque preferito che tu me lo dicessi-.
-È che… non volevo farti preoccupare di più-.
Caitlin si morse il labbro. Non voleva litigare con Barry lo stesso giorno in cui si erano dichiarati il reciproco amore. Per il velocista era lo stesso, ma si sentì comunque in dovere, di affrontare subito un altro discorso delicato riguardante la loro relazione.
-Senti… a proposito di noi… credo sia meglio lasciar passare qualche mese, prima di dirlo agli altri. Joe e Wally, potrebbero prenderla male… sono il padre e il fratello di Iris…-.
-L’avevo pensato anch’io- convenne la castana.
-Tuttavia… la settimana prossima potremmo avere il nostro primo appuntamento. Tanto, posso portarti ovunque- mormorò un po’ impacciato.
Dio, quant’era adorabile.
-E quindi… siamo fidanzati segreti? - commentò divertita la figlia di Thomas.
-Sì. Per il momento… ma ti giuro che vorrei urlare al mondo quanto ti amo-.
-Basta che tu lo dica a me- sussurrò la ragazza, sedendosi in braccio al suo amato, per poi dargli un tenero bacio. Come per il primo, dopo qualche istante, le labbra di Caitlin si fecero blu.
-E a me- dichiarò in tono appassionato Kille Frost, staccandosi un attimo da Barry.
-Allora comincio subito: ti amo. Vi amo. E ve lo dirò spesso-.
Sorridendo Frost, si fiondò sulle labbra di Barry più vorace che mai. Quei baci avevano il sapore della felicità. La felicità che era stata attesa per tanto, troppo tempo.
 
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Mi spiace per il ritardo, avrei voluto aggiornare prima, ma in questo periodo ho un po’ meno tempo per scrivere e soprattutto non ho molta ispirazione.
Volevo e credevo di chiudere la storia con questo capitolo, ma dover parlare dei funerali e dei ritorni a casa dei rispettivi gruppi lo avrebbe allungato in maniera abnorme e già così mi è venuto abbastanza lungo, quindi ho preferito tagliare. In fondo quelle sono parti importanti della storia e non mi va di liquidarle in due righe. Permetteranno anche una piccola introspezione dei personaggi secondari, quindi ci tengo a dar loro spazio.
Quel piccolissimo accenno all’impossibilità della Superflash, l’ho voluto mettere perché credo che Kara e Barry sarebbero una bellissima coppia e mi dispiace che la cosa non sia mai stata presa in considerazione dagli autori. Intendiamoci: la mia OTP con Barry Allen, sarà sempre la Snowbarry, ma devo riconoscere che l’avrei rimpianta meno se la serie ci avesse dato la Superflash, invece della Westallen.
In questo capitolo, i riflettori tornano proprio sulla Snowbarry coppia principale della storia, ma ho cercato di dare un po’ di spazio anche a Roy e Jade che sono diventati la coppia secondaria. Avrebbe potuto essere l’Olicity, ma ho preferito dare spazio a dei personaggi di Terra-X che ho aggiunto io stesso alla storia. Mi pareva più interessante, anche se forse cercherò di mettere un pizzico di Olicity nel prossimo capitolo.
A questo proposito, credo sia il caso di parlare un po’ di Jade Nguyen/Chesire, dato che finora non l’ho fatto.
Nei fumetti, Jade è una supercriminale mercenaria spesso nemica dei Teen Titans, che dopo vari scontri con Roy Harper, finisce per innamorarsene. I due hanno poi anche una figlia, per l’appunto Lian, anche se a quanto ne so Jade non si è mai ravveduta del tutto. Sinceramente mi chiedo perché non l’abbiano mai inserita nell’Arrowverse, il triangolo con Thea sarebbe stato molto interessante da vedere. Magari ci penserò io in storie future. Chiudo questo spazio ringraziando fenris e edoardo811 che hanno recensito lo scorso capitolo e Justanordinarygirl che ha messo la storia tra le seguite.
Vi lascio con un'immagine di Jade. Jade-Nguyen

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Capitolo 16
*** La guerra è finita (Parte II) ***


CRISI SU TERRA-X RELOADED

 

Capitolo 16: La guerra è finita (Parte II)

 
Fra la stanchezza e i feriti da curare si decise di rimandare le esequie dei caduti all’indomani. Kara e Winn vollero presenziare malgrado non li conoscessero, così vennero ospitati negli stessi luoghi della sera precedente, mentre i nativi di Terra-X rimasero ai Laboratori S.T.A.R. per la notte. Diedero la loro parola d’onore di non attentare alla vita dei prigionieri e tutti vennero creduti. Tanto gli allarmi vicino alle celle, erano stati riattivati.
 
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La mattina seguente, Caitlin si alzò sentendosi completamente felice. Fino all’altro ieri, era stata certa che quel giorno come molti di quelli successivi, lo avrebbe passato a cercare di curare il suo cuore spezzato, invece il suo cuore scoppiava di gioia.
-Barry e io siamo una coppia. Barry e io siamo una coppia. Barry e io siamo una coppia-mormorò la dottoressa, assaporando il gusto di quelle parole. Tutto era perfetto e meraviglioso, perché Barry Allen la amava e la voleva al suo fianco.
“Lo ripeto: sei peggio di una liceale alla prima cotta. Molto peggio” fu il buongiorno di Frost.
“Ma sta zitta. Sei anche tu al settimo cielo!”.
-Ti sconsiglio quel sorriso da gatto del chesire al funerale- fu il buongiorno di Oliver, quando la vide entrare in cucina.
La castana si ricompose immediatamente. Curtis, una delle vittime di Dark Arrow, era stato un membro del team di Oliver. Farsi vedere allegra, come se avesse vinto il primo premio della lotteria, non era molto rispettoso da parte sua.
-Mi dispiace… è che… pensavo a Barry…- mormorò prima di rendersi conto di essersi tradita.
-L’avevamo capito- s’inserì Felicity.- Prima della battaglia intendo. Avevamo capito, cos’era successo fra voi-.
-Mi ama anche lui. Ci siamo messi insieme- ansimò Caitlin.
“L’ho detto. L’ho detto e l’ho reso reale. Non è un bel sogno da cui sto per svegliarmi”.
-Sono molto felice per voi. In effetti ho sempre pensato…- cominciò Felicity.
-Per un po’, vorremmo tenerlo segreto. Per rispetto alla memoria di Iris. Quindi, conto sulla vostra discrezione- la interruppe l’unigenita di Carla.
-Non c’è problema- fecero subito i due membri del Team Arrow. Un attimo dopo, Felicity si rese conto che due paia d’occhi la fissavano.
-Che c’è? - protestò l’ebrea.
-Ehm… be’… ecco… è…- fece debolmente la padrona di casa.
-… Che la lingua più veloce del mondo è la tua, non quella di Barry- completò Oliver. - Visto che però rincaseremo solo dopo i funerali, dovrai tenerla buona solo fino all’ora di pranzo. E comunque vicino a te, ci sarò io-.
Fu solo dopo aver sentito la brusca risposta dell’arciere, che a Felicity venne in mente che doveva aver ferito i suoi sentimenti, dicendogli chiaro e tondo che non aveva nessuna intenzione di sposarlo. Avrebbero dovuto fare una bella chiacchierata in privato.
Sospirando la bionda seguì Caitlin in camera da letto. Non aveva con sé abiti adatti ad un funerale, ma per fortuna l’amica si era detta pronta a prestarle qualcosa.
 
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Roy Harper si svegliò certissimo di aver fatto uno splendido, assurdo sogno. Aveva sognato che delle controparti buone, dei peggiori bastardi che il mondo avesse mai visto, provenienti da un altro mondo li guidassero sul suddetto mondo, per liberarli una volta per tutte di suddetti bastardi. Poi notò che si trovava in un ambiente del tutto estraneo e che la fasciatura che aveva, non era affatto immaginaria.
-Ben alzato- commentò Jade alle sue spalle.
Non era stato un sogno. Realizzò Roy. E mormorò: -Non riesco a credere che ce l’abbiamo fatta. Dopo tutti questi anni…-.
-Lo so. Per me è lo stesso- lo interruppe la vietnamita.
Nello stordimento generale provocato dalla vittoria (l’esultanza sarebbe arrivata, smaltititi il dolore e la stanchezza) i due coniugi non avevano parlato molto dell’inaspettata notizia ricevuta. Roy si disse che era meglio rimediare.
-Come ti senti riguardo alla gravidanza? -.
-Felice… credo. Non so, non ne avevamo nemmeno mai parlato, con le vite che facevamo… però sono felice che sia successo adesso. Nascerà di certo in un’epoca migliore della nostra. A te fa piacere? -.
L’uomo annuì.
-Sì. Certo, come hai detto tu, è stato inaspettato… ma ne sono contento. Io ti amo Jade. E amo già anche lui o lei-.
La mora sorrise e si chinò sul marito per un bacio. Dopo tutto quello che avevano affrontato insieme era certissima che Roy non l’avrebbe abbandonata per una gravidanza imprevista, ma sapere che era contento che la famiglia si allargasse la rinfrancò. Il ragazzo la strinse a sé e come sempre, quel dolce contatto, le fece dimenticare ogni cosa, se non che era davvero molto fortunata.
Un lieve bussare alla porta, preannunciò l’arrivo di Snart, che ricordò loro che a breve si sarebbero tenuti i funerali dei caduti di Terra-1. Helena sarebbe stata seppellita nel loro mondo, accanto a Lena, e Sara le sue più care amiche e avrebbe avuto una cerimonia tutta per lei, davanti al resto della resistenza una volta che il gruppo, fosse tornato su Terra-X.
 
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Di certo la morte dei sui genitori e i tradimenti subiti, rientravano nei momenti peggiori della vita di Barry, ma anche comunicare al padre e al fratello di Iris, la morte di quest’ultima poteva entrare nella top ten.
Una volta che li aveva informati dell’accaduto, il viso di Joe aveva rivelato la disperazione più totale, mentre Wally era riuscito ad assorbire meglio la notizia, pur rimanendone turbato. Era triste pensare che il giovane West avesse trovato una sorella solo per perderla dopo un paio d’anni, ma almeno poteva sperare che ciò volesse dire che avrebbe sofferto meno di Joe.
L’adorato viso di Caitlin, gli balenò davanti agli occhi e Barry si sentì un verme. Come poteva dire a Joe, che mentre era su Terra-X era stata la giovane Snow, colei per cui si era preoccupato di più? Come poteva dire all’uomo che era stato come un padre per lui, che il cadavere di sua figlia era ancora caldo, mentre lui Barry Allen, l’uomo che avrebbe dovuto sposarla quello stesso giorno, dichiarava il suo amore a un’altra, certo che fosse quella giusta? Come poteva dirgli che quella mattina si era svegliato sorridendo, la testa piena del pensiero di Caitlin? Non poteva e non glielo disse.
Prima o poi Joe avrebbe scoperto che Barry e Caitlin si amavano, ma se lo avesse scoperto dopo un certo periodo di tempo, avrebbe pensato che fosse una cosa nata dopo la morte di Iris, non cominciata poco dopo che si erano conosciuti e diventata sempre più forte, senza però riuscire a sbocciare a causa di tanti altri amori e che si era rivelata in quel momento critico. Barry non voleva che Joe pensasse che avesse preso in giro Iris, soprattutto non mentre singhiozzava disperato e Wally faceva del suo meglio per confortarlo.
Caitlin fissò la bara di Iris venire calata nella terra cercando di comprendere come la facesse sentire il pensiero di ciò che era accaduto. Non poteva dire che il fato della mora la addolorasse particolarmente, ma la morte di una conoscente, non poteva essere ignorata, soprattutto non se era stata orrenda come quella dell’ex-giornalista. Non che la cosa le avesse fatto gioco: Barry le aveva detto di aver capito di volere lei prima di sapere della morte di Iris, quindi non temeva di essere un rimpiazzo. Perlomeno, Iris era morta senza sapere di ciò: Caitlin dubitava fortemente che la giovane West, avrebbe accettato la scelta di Barry con filosofia. Riusciva quasi a vedere il suo volto in lacrime, mentre accusava il velocista di tradimento. A onor del vero, doveva ammettere che sarebbe stata una reazione del tutto comprensibile: se già è umiliante essere lasciati per qualcun altro in circostanze normali, figuriamoci dopo un’interruzione della cerimonia nunziale!
Barry dovette fare lottare parecchio con sé stesso, per non mettersi a fissare Caitlin, ma limitarsi a gettarle qualche occhiata furtiva di tanto in tanto. Avrebbe dovuto soffrire tanto quanto Joe, come minimo. E invece, per quanto la morte di Iris non lo avesse lasciato indifferente, il suo pensiero principale in quel momento, era che doveva riconoscere ai nazisti almeno il merito di avergli evitato di fare l’errore più grande della sua vita. Incredibile che avesse pensato di essere stato innamorato di Iris fino a due giorni prima. A ripensarci sembravano passati quattro anni da quando aveva ricevuto i suoi amici per il matrimonio.
Quando vennero seppelliti Curtis, Ray e Mick i loro compagni di team dissero qualche parola su di loro. Tutti erano caduti da eroi, proprio come erano vissuti, sia pure ciascuno di loro fosse stato un eroe a modo suo.
Felicity parlò della sua relazione con Ray e di come si fosse trovata bene con Curtis che venne elogiato a lungo da René. I membri delle Leggende raccontarono di come avessero faticato divenire un gruppo, ma di come poi fossero diventati una famiglia più che una squadra.
 
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Qualche ora dopo arrivò il momento dei saluti.
-Mi dispiace. Speravo che fosse un’occasione per stare tutti insieme, invece vi ho coinvolto in tutto questo guaio- sospirò Barry poco prima che Kara e Winn tornassero su Terra-38.
-Io mi sono divertito prima che arrivassero i nazisti- garantì Winn.
-E se non fossi stata qui, i nazisti probabilmente mi avrebbero aggredito mentre ero sola, e dopo avermi strappato il cuore avrebbero conquistato il nostro mondo- fece Kara.- In un certo senso ti devo la vita-.
-Dovremmo rifarlo- asserì Winn.- Magari senza i nazisti e le morti dolorose-.
-Potete venire quando volete- rispose Cisco. - Anzi, in questi giorni costruirò un estrapolatore come quello di Kara anche per te e verrò a portartelo su Terra-38-.
-Bene, così sarai mio ospite per qualche giorno. E non accetto rifiuti! -.
-E chi rifiuta? Secondo te perderei l’opportunità di visitare un posto come il DEO? -.
Kara lasciò i due alle loro chiacchiere e prese Barry da parte: - Ascoltami bene, tu non hai nessuna responsabilità dell’accaduto. I nazisti prima o poi sarebbero arrivati anche qui, intendevano dominare tutto il multiverso. Non hai colpa della morte di Iris o di quella degli altri, anzi molte vite si sono salvate per merito tuo. Prometti di non buttarti troppo giù, ok? -.
-Solo se mi prometti che lo farai anche tu. Io… io so che amerò ancora. E sono certo che prima o poi troverai la persona giusta-.
Kara sorrise e scambiò un abbraccio col velocista.
Poco dopo, lei e Winn si diressero verso la Breccia aperta da Cisco.
-Allora a presto! - fece Winn.
-Certo. Ehi, magari potreste venire anche per qualche week-end… però non possiamo fare promesse sul non trovare nazisti-.
I due nativi di Terra-38 sorrisero e tornarono nel loro mondo.
-Mi mancherà quel tipo- sospirò Cisco.-Peccato viva su un’altra Terra-.
Barry e Caitlin si scambiarono un’occhiata
-Secondo per quanto Cisco si lamenterà che gli manca Winn? - chiese il metaumano.
-Due o tre…-.
-Giorni? Sei ottimista. –
- No, veramente intendevo settimane. –
 
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Poco dopo i membri del Team Arrow annunciarono la loro intenzione di tornare a casa approfittando di uno strappo offerto dalle Leggende.
Felicity approfittò del fatto che per salutare Cisco bisognasse attendere che avesse rimpatriato tutti i nativi di Terra-X, per prendere da parte Oliver.
-Senti possiamo parlare? -.
-Di cosa? -.
-Del fatto che non voglio sposarti- fece l’ebrea e subito vide il dolore negli occhi di Oliver per cui si affrettò ad aggiungere: -Senti io ti amo ma… sai che sono figlia di divorziati. La cosa mi ha messo un po’ paura del matrimonio, poi penso che visto che ha appena perso la madre e non ha ancora legato molto con te, non sia il caso di appioppare a William una matrigna. Ma soprattutto, non mi sento pronta a diventare una moglie. E se mi ami devi accettarlo-.
-Lo accetto. E apprezzo che tu abbia voluto parlarmene subito-.
-Quindi siamo a posto? -.
-Sì- rispose Oliver. Ed era la verità. Solo perché si sentiva pronto lui, non voleva dire che dovesse esserlo anche Felicity. Avrebbe aspettato. Perché l’amore deve saper essere paziente.
 
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-Avete liberato il nostro mondo. Abbiamo con voi un debito che non potremo mai ripagare- fece Slade-X.
-Voi ci avete salvato la vita e avete combattuto anche per il nostro mondo. Non c’è nessun debito- ribatté Barry.
Il saluto tra Roy e Jade, fu un lungo e tenero bacio. Avevano fatto a gara a chi urlava di più per almeno due ore, fino a quando Jade non si era fatta persuadere a rimanere su Terra-1 fino al parto.
-Sarebbe da pazzi, portare una donna incinta in una zona di guerra. Il nostro bambino qui avrà molte più possibilità di nascere al sicuro- aveva ripetuto Roy fino allo sfinimento.
E Jade Nguyen alla fine aveva accettato. Perché anche se la donna innamorata non voleva stare lontana dal marito, la soldatessa e la madre, capivano che quella era la cosa più giusta da fare.
-Anch’io resto qui- annunciò Ronnie-X.
-Come? - chiesero stupiti molti dei presenti.
-Prima del funerale, siamo andati a trovare Martin- dichiarò Jax.- Gli abbiamo raccontato della nostra fusione e ha detto che ora che mi sono fuso con un altro partner, modificando alcuni componenti del siero, potremo annullare la nostra connessione lasciando quella che ho con Ronnie. Firestorm potrebbe essere di grande aiuto su Terra-X-.
-Altroché- confermò Snart.-Quando avremo sconfitto gli ultimi nazisti, comincerà subito un'altra guerra. Una molto più difficile da vincere, perché in nemici saranno l’odio, la povertà e la fame. Avremo bisogno di tutti gli eroi che troveremo-.
-Quand’è così resta pure. Il generale Schott capirà- assicurò Ray.
-Jax, vuoi davvero…- cominciò Sara.
-Sì. Sono affezionato alla squadra e tutto, ma credo di poter essere più utile su Terra-X-.
Caitlin si augurò che Cisco ed Harry ci mettessero poco a modificare il siero. Non era piacevole stare vicino a una controparte di Ronnie che la odiava.
Di colpo senti una mano morbida e calda stringere la sua e alzò lo sguardo incontrando gli occhi di Barry. Ogni brutta sensazione le scivolò via di dosso, non appena rimirò quei dolci occhi verde. Non c’era nulla che lei e Barry non potessero affrontare, insieme.
Sarebbe stato il momento ideale per un bel bacio quello, e d’istinto Caitlin avvicinò il volto a quello di Barry. Il vederlo scostarsi però, la riportò alla realtà
 
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-Ho preso cose che detesto mangiare, perché mi auguro valga anche per te- commentò Caitlin mentre faceva scivolare il cibo nella cella della sua controparte.
-Molto maturo- ringhiò Caitlin-X. –Mio marito? -.
-In un’altra cella. Ma potrebbe essere dall’altra parte del globo visto che tanto non lo rivedrai più-.
-Sapevo che non dovevamo fidarci di quel tipo-.
-Quale tipo? -.
-Quello che in cambio di tecnologia ci ha svelato l’esistenza del multiverso e dato le informazioni necessarie ad arrivare qui. Un velocista col fulmine rosso e il costume giallo-.
Caitlin sgranò gli occhi orripilata.
 
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La firma sull’articolo che annunciava la scomparsa di Flash, era di nuovo di Julie Greer. Barry non poté fare a meno di chiedersi perché.
-Come è stato possibile? –mormorò.
-Penso di poterti rispondere io- fece una voce familiare alle sue spalle che preannunciò l’arrivo di Wells… o almeno così credette il giovane Allen, prima che i suoi occhi si illuminassero di luce scarlatta.
Barry fece per aggredire la sua nemesi, ma di colpo ci fu un’esplosione di luce violentissima che lo accecò, e privo della vista il ragazzo cadde a terra.
-Non sono qui per combatterti- sussurrò Thawne.- Volevo solo farti sapere una cosa. A far venire qui i nazisti, sono stato io. E per causa mia, se la tua Iris è morta. Ci tenevo a informarti. Visto ciò che sta per farti DeVoe… non posso permettere che tu dimentichi chi è il tuo peggior nemico-.
Un attimo dopo, Eobard era sparito.
Non poteva sapere che a causa delle sue azioni per Barry Allen era nato un altro amore che si sarebbe rivelato più forte di quello morto per causa sua. Non poteva sapere che quella notte Barry e Caitlin l’avrebbero passata a fare congetture sui suoi piani. Non poteva sapere che solo pochi anni dopo, Caitlin sarebbe diventata la signora Allen.
Ma queste sono altre storie. E verranno raccontate altre volte.
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

Fine! Finalmente anche questa storia è conclusa. Mi è venuta fuori un po’ più lunga del previsto e ci ho messo più del previsto a concluderla, ma finalmente è fatta. Ci sarà un seguito, ma prima voglio dedicarmi ad altri progetti, anche in questo fandom.
Un ultimo capitolo mastodontico, ma mi pareva che avrebbe rovinato il pathos, dividerlo in due parti.
Spero che abbiate apprezzato questa storia: io ho amato scriverla, sia perché pur avendolo apprezzato avrei voluto vedere qualcosa di più in Crisi su Terra-X, sia perché mi ha dato l’opportunità di cimentarmi finalmente con una vera battaglia.
Ringrazio tutti quelli che l’hanno seguita e recensita e spero di rivederli presto.
Farkas.

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