When I put my lips on you

di Fuuma
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01 – 02 ***
Capitolo 2: *** 03 – 04 ***
Capitolo 3: *** 05 – 06 ***
Capitolo 4: *** 07 – 08 ***



Capitolo 1
*** 01 – 02 ***


Characters: Quentin Coldwater; Eliot Waugh; others;
Pairing: Eliot/Quentin { queliot };
Genre: h/c; angst;
Warning: slash;
Disclaimers: I personaggi appartengono a chi di diritto, anche se, dopo la season finale, ho deciso che Quentin lo prenderò in mano io, che sicuramente saprò fare un lavoro migliore.

 

When I put my lips on you

 

#Tradizione

Salvare il mondo e mandare a puttane il resto (amori, vite, loro) era quello che facevano meglio, l’immutabile tradizione di una storia destinata a finire in tragedia – dopotutto, quante volte un eroe era dovuto morire per essere riconosciuto tale, quante volte Eliot aveva guardato Quentin avvicinarsi troppo al fuoco e per tirarlo in salvo era rimasto scottato anche lui, quante… « …Q, NO! » …volte.

 

#Amicizia

L’amicizia di Eliot è un’ustione dopo una giornata passata in spiaggia; non ti aspetti faccia così male, perché il sole è gradevole, il mare di cristallo e il cocktail che gli ha lasciato tra le mani ha un ombrellino ridicolmente rosa che solleva una presa per il culo da parte di Penny, ed è tutto perfetto – se solo Quentin non volesse di più e il suo amore non pesasse quanto tutti i granelli di sabbia di un’intera spiaggia.




La sfida di 1frasefic (indetta dal gruppo FB h/c italia) è quella di scrivere, per ogni prompt, una frase a tema h/c. Non sono stata così brava nel mantenere il tema, infatti la maggior parte delle frasi probabilmente mi sarà uscita angst e basta, ma fingiamo che sia l'impegno che conta. E comunque l'unica cosa a cui ero interessata era poter scrivere su questi due, dopo la fine scandalosa della season 4.

Ogni frase, a meno che non specificato, è scollegata dalle precedenti.

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Scritta per l'iniziativa 1FraseFic @hurt/comfort italia - fanfiction & fanart

( per chi è interessato, la challenge dura fino al 31 marzo )

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Capitolo 2
*** 03 – 04 ***


 

#Poteri

Esisteva solo un certo numero di cose che la magia poteva sistemare (e la vita incasinata di Eliot non era mai stata una di quelle); ma c’erano volte in cui le dita impacciate di Quentin si posavano al petto di Eliot, scorrevano sotto al suo gilè, sbottonavano con cura la camicia e, a palmi aperti sulla sua pelle nuda, era come se lui soltanto possedesse il potere di curare ogni stramaledetta ferita aperta nel cuore dell’Alto Sovrano.

 

#Abbandono – 4x13

E l’entrata in scena di Eliot era stata come quella di un film drammatico degli anni ‘80: elegante, dolce e inaspettata; ogni cellula di Quentin aveva sperato e atteso di poterlo vedere un’ultima volta, di saperlo sano e salvo e al sicuro, e quando finalmente era successo, quando lo aveva visto in abito nero e l’aveva ascoltato cantare in lutto per lui, si era sentito così vivo, così stupido, così disperato, così fottutamente in ritardo – dopo quel momento non ce ne sarebbero stati altri, dopotutto Addio significa abbandono.



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Capitolo 3
*** 05 – 06 ***


 

#Abbraccio – 2x01

« È considerato estremamente irrispettoso toccare un re senza il suo permesso… ma, questa volta, penso dovresti abbracciarmi » Nel linguaggio di Eliot significa tienimi stretto e non te ne andare, significa non lasciarmi da solo a regnare in un mondo senza te, significa baciami, spogliati e facciamo l’amore finché non saremo entrambi ebbri l’uno dell’altro tanto da dimenticare chi siamo – abbracciami, nel linguaggio di Eliot, significa “Promettimi che tornerai, Q, e non ti dimenticherai di me”.

 

#Bianco

Bianche erano le pareti dell’ospedale psichiatrico e dei camici di infermieri che lo guardavano come fosse null’altro che l’ennesimo paziente da gestire, l’ennesimo letto occupato, l’ennesimo pazzo lunatico incapace di vivere; ma bianca era anche la voluta di fumo che le labbra di Eliot hanno soffiato via con l’eleganza di un principe la prima volta che si sono visti, bianco era lo stropiccio di lenzuola arricciate tra le loro gambe la prima volta che hanno fatto l’amore, bianche erano le guglie del castello di Fillory in cui Eliot attende impaziente il suo ritorno – per ogni colore al mondo, Quentin potrebbe trovare un motivo d’odio e cento cose che, invece, gli ricordano Eliot.



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Capitolo 4
*** 07 – 08 ***


 

#Momento – 4x05

È solo un momento quello concesso ad Eliot: un momento per avanzare traballante e incerto nel corpo usurpato da un Mostro, un momento per guardare negli occhi di Quentin e ritrovare una familiare dolorosa tristezza, un momento per spintonarlo e aggrapparsi a lui e raccontargli dei cinquant’anni passati insieme e dargli un motivo per credergli e «Peaches and plums, motherfucker» – solo un momento, prima che l’anima di Eliot sia bandita di nuovo.

 

#Vita – 4x04

Il Mostro gli sorride con la bocca di Eliot, gli porge un aeroplanino con le dita di Eliot e con la sua voce gli cantilena all’orecchio quanto distruggere qualcosa lo alleggerirà – e quando Quentin accetta l’offerta, quando spezza il primo aeroplano con le proprie mani (e una parte di sé si rompe con esso, in silenzio, senza essere notato, come una vite allentata da tempo che ha raggiunto il suo limite) non è per piangere la morte di suo padre, ma per reclamare a sé la vita dell’unica persona che vorrebbe ora accanto.



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