Grandi Amori di Lady White Witch (/viewuser.php?uid=168967)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mi dispiace devo andare via { Catullo/Lesbia } ***
Capitolo 2: *** You've broken my heart { Sandro Botticelli/Simonetta Vespucci } ***
Capitolo 3: *** Can you feel the love tonight? { Hans Axel von Fersen/Maria Antonietta } ***
Capitolo 4: *** Vivo per lei { Principe Albert/Regina Vittoria } ***
Capitolo 5: *** Più bella cosa non c’è { Carlo di Borbone/Maria Amalia di Sassonia } ***
Capitolo 6: *** Sfida infinita { Leonardo Da Vinci/Gian Giacomo Caprotti } ***
Capitolo 7: *** Say you were made to be mine { Paolo Malatesta/Francesca da Polenta } ***
Capitolo 8: *** Heart upon my sleeve { Alessandro Magno/Efestione} ***
Capitolo 9: *** Point of no return { Pietro Abelardo/Eloisa di Parigi} ***
Capitolo 10: *** Viceversa (Pelopida/Epaminonda) ***
Capitolo 1 *** Mi dispiace devo andare via { Catullo/Lesbia } ***
Grandi Amori
I
Mi
dispiace devo andare via
{
Catullo/Lesbia }
La
porta
è chiusa. La domina
è via, nella casa
e nel letto di un altro. Ille mi par esse
deo videtur… ricorda, i loro sorrisi, gli sguardi,
la languidità dei
tocchi. Nihil est super mi vocis in ore, perché
a lui tanta intimità in pubblico non l’ha mai
concessa.
Non abbastanza importante, potente, o degno per la sorella di un
tribuno.
Ma
degno del suo letto, dei suoi baci, quello sì. E per un
po’ gli era bastato;
non poteva vivere senza di lei, senza il calore del suo corpo e del suo
seno.
Ed ora?
Ora vuole troppo: vuole il suo letto, la sua fedeltà, il suo
amore. E una donna
come Clodia non lo può sopportare.
Catullo spera troppo. Ma un giorno, non lo farà
più. Se ne andrà. Un
giorno…
Mi
dispiace devo andare via/ Ma
sapevo che era una bugia/Quanto tempo perso dietro a lui/ Che
promette e poi non cambia mai
(Laura
Pausini, Strani Amori)
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1. Il carme
citato in questo capitolo è il Carme 51 di
Catullo
Raccolta
incentrata sui
grandi amori del passato , filo conduttore canzoni d’amore
che le rispecchiano
e raccontano di loro.
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Capitolo 2 *** You've broken my heart { Sandro Botticelli/Simonetta Vespucci } ***
II
You've
broken my heart
{
Sandro Botticelli/Simonetta
Vespucci }
Dipinge, perché non può fare altro.
Dipinge, perché è l’unico modo per
placare il dolore.
Simonetta è morta: piange suo marito, piange il suo amante,
piange Firenze ed
infine lui, che non l’ha mai avuta, ma l’ha amata
più di tutti loro.
Anima bella in un corpo bello. La sua Maria, la sua Venere, la sua
Grazia, ragione
della sua arte; l’ha resa immortale nei suoi dipinti e tra
due, trecento anni
tutti conosceranno il suo viso.
Sapranno com’era Simonetta Vespucci, nata Cattaneo, amata da
Giuliano de’Medici,
Musa del grande Sandro Botticelli.
È l’unico dono che le
può fare.
You've broken my
heart and now you leave me/
Love of my life,
can't you see?/
Bring
it back,
(Queen - Love of my
life)
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1.
Simonetta Cattaneo venne amata
da Giuliano de' Medici,
il fratello minore di Lorenzo il Magnifico,
e idolatrata da Sandro
Botticelli, che ne fece la sua Musa,
rendendola eterna nei suoi
più famosi dipinti. La troviamo, infatti, nelle vesti della
dea Venere nella Nascita
di
Venere oppure in una delle Tre Grazie
(quella al centro)
nell'allegoria della Primavera.
(Fonte: Il Cricco di Teodoro – Edizione Gialla, Dal Gotico Internazionale al Manierismo)
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Capitolo 3 *** Can you feel the love tonight? { Hans Axel von Fersen/Maria Antonietta } ***
III
Can
you feel the love tonight?
{
Hans Axel von Fersen/Maria Antonietta }
Non conosce il suo volto; la maschera glielo nasconde, proteggendola
dagli
sguardi altrui.
Ma sa che è affascinante, timida ma non goffa, la grazia di
chi è abituato agli
ambienti di corte ma è ancora abbastanza semplice da non
essere corrotto.
Non sa il suo nome o a quale famiglia appartenga.
Tuttavia, sa che preferisce Mozart ad Archimbaud,
odia il freddo,
adora la moda parigina e ha un curioso accento che Hans trova
adorabile.
“Mi concede questo ballo?” chiede
d’impulso.
“Non vuole sapere chi sono?” fa lei, inclinando
appena la testa.
“È importante?”
Sorride:”No, non stasera.”
And can you
feel the
love tonight?/ It is where we are/ It's enough/
For this wide-eyed wanderer
(Elton John – Can you feel the love tonight)
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1. Louis
Archimbaud è
stato un compositore e organista francese.
2. L’incontro tra il conte e la Delfina avvenne il
30 gennaio 1774
e fu puramente casuale.
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Capitolo 4 *** Vivo per lei { Principe Albert/Regina Vittoria } ***
IV
Vivo per lei
{
Principe Albert/Regina
Vittoria }
Non c’era molto da dire su di lui. Albert non era
particolarmente intelligente,
affascinante o carismatico.
Non era interessato alla politica e, cosa più grave, le
trame e gli intrighi
non gli andavano a genio.
Era troppo schietto. E in società la schiettezza non era
apprezzata.
Quante volte suo zio gliel’aveva ricordato? E lui
l’aveva ascoltato? Certo che
no.
Ma era così che Vittoria si era innamorata di lui:
schiettezza e commenti fuori
luogo. Non il suo miglior momento. Ma Dio, vederla sorridere gli aveva
scaldato
il cuore, facendogli dimenticare l’imbarazzo.
Una vita con lei poteva solo essere meravigliosa.
Vivo per
lei perché
mi fa /Vibrare forte l'anima/ Vivo per lei e non è
un peso
(Andrea Bocelli –
Vivo per lei)
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Questo
capitolo è debitore della serie tv Victoria.
È stato così che ho iniziato ad amare
due personaggi che, dai libri, mi
erano sempre risultati abbastanza indifferenti.
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Capitolo 5 *** Più bella cosa non c’è { Carlo di Borbone/Maria Amalia di Sassonia } ***
V
Più
bella cosa non c’è
{
Carlo di
Borbone/Maria Amalia di Sassonia }
La camera era silenziosa. Il re e la regina di Napoli si beavano della
calma
prima dell’arrivo dei valletti.
Oh, i loro sguardi erano sempre impagabili quando li trovano insieme.
Non erano
abituati a tali esibizioni di affetto coniugale.
Carlo le baciò la fronte, lì dove c’era
la cicatrice più grande.
“Non dovresti baciarmi” lo riprese la moglie, un
sorriso debole che tradiva un
certo nervosismo.
“Perché? Ora stai bene.”
“Ma sono rimaste le cicatrici “ sospirò
Maria Amalia.
“Quindi?”
“Non far finta di non capire. Sono brutta. Lo ero
già prima, ma adesso…”
“Non sei brutta. Sei splendida – la corresse il
marito, dandole un altro bacio –
Queste cicatrici dimostrano il coraggio di mia moglie. Ed io voglio
baciarle
tutte.”
Più
bella cosa non c'è/Più
bella cosa di te/Unica
come sei/Immensa
quando vuoi/Grazie
di esistere
(Eros
Ramazzotti Più bella
cosa non c’è)
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1.
La regina Maria Amalia si ammalò di vaiolo nel febbraio
1739, poco
tempo dopo il suo matrimonio con Carlo.
2. Nonostante fosse un matrimonio combinato, Carlo di Borbone e la
moglie erano
molto affiatati, tanto che stavano sempre insieme. Cosa strana per
l’epoca,
dormivano nella stessa stanza a palazzo, contrariamente da quanto
previsto dall’etichetta
di corte (Newton Corporation 101 Storie su Napoli che non ti
hanno mai
raccontato)
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Capitolo 6 *** Sfida infinita { Leonardo Da Vinci/Gian Giacomo Caprotti } ***
VI
Sfida infinita
{
Leonardo
Da Vinci/Gian Giacomo Caprotti }
“Devi
finirlo.”
“Ci sto lavorando.”
Il ché significava che L’Ultima Cena non sarebbe
finita prima di altri due
mesi. Se il maestro la
finirà.
Leonardo non finiva quasi niente. Pensava a troppe cose, voleva fare
troppo,
era difficile star dietro a tutto. Lo ammirava, ma certe volte era
frustrante.
Gian Giacomo si avvicinò
all’affresco:”Hai dato a San Giovanni il mio
volto?”
“È solo un abbozzo” minimizzò
il maestro.
“Perché San Giovanni?”
“Era il preferito di Gesù.”
“E Gesù avrà il tuo volto?”
Leonardo sorrise:”Nonostante l’opinione popolare,
non sono così blasfemo.”
“Lo vorresti.”
Non era una domanda. L’artista sorrise, divertito
dall’impertinenza del suo
amante:“Mi conosci bene, Salaì.
Siamo
fatti di sole e di amore
Di sangue
e dolore
Con mille
anni dentro e altri mille nel cuore
Questa
fame di vita
La tua
sfida infinita che non muore mai
(Nomadi
Milleanni )
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1.
Gian
Giacomo Caprotti
è una figura emblematica, ebbe col maestro Leonardo un
rapporto controverso, finendo per essere una delle persone a lui
più vicine.
C'è chi ipotizza fosse, oltre che allievo, anche amante del
grande maestro.
Venne spesso usato come modello, e il suo volto androgino
rappresentato, si
pensa, anche in soggetti femminili.
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Capitolo 7 *** Say you were made to be mine { Paolo Malatesta/Francesca da Polenta } ***
VII
Say
you were made to be mine
{
Paolo
Malatesta/Francesca da Polenta }
Gli
occhi di Francesca lo perseguitano
anche da sveglio.
Brillavano al loro primo incontro. Più
belli delle stelle. Gioiosi, pieni di vita.
Si erano spenti quando aveva capito che lui era lì
al posto di suo
fratello. Non sorrideva quando ha
incontrato il marito.
Come biasimarla? Gianciotto non ha mostrato il benché minimo
interesse per lei.
Arrogante bastardo.
Non può dimenticarla (e non vuole),
né
accettare che sia Gianciotto ad averla. Un uomo bruto e senza onore. Le
sue
mani non dovrebbero nemmeno sfiorarla, figuriamoci stringerla a
sé di notte.
Lei merita di meglio. Merita lui.
E che Dio l’aiuti, non resisterà a lungo
al desiderio di averla per sé.
Say
you were made to be mine
Nothing
could keep us apart
You'd
be the one I was meant to find
(The Greatest Showman Rewrite the stars )
_____________________________________________________________________
1.
Anche
se sono stati consacrati da Dante come personaggi letterari, Paolo e
Francesca sono realmente esistiti. Paolo non era solo un bel giovane
dedito ai piaceri intellettuali, ma anche profondamente immerso nella
politica del suo tempo. Le loro tombe non sono state ancora trovate.
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Capitolo 8 *** Heart upon my sleeve { Alessandro Magno/Efestione} ***
VIII
Heart
upon my sleeve
{
Alessandro
Magno/Efestione}
Alessandro era seduto su un trono di vuote conquiste, circondato da
cortigiani
dai sorrisi melliflui e generali che lo preferirebbero morto.
Amara ironia.
Lui vorrebbe morire ma non può. Ci sono troppe cose da fare.
Il bambino nel
grembo di sua moglie aveva bisogno di protezione. Chi
gliel’avrebbe data se
fosse morto?
Gli dei erano stati crudeli, gli avevano dato tutto quello che voleva,
togliendogli l’unica persona di cui aveva bisogno.
Alessandro aveva ottenuto tutto ciò che un uomo poteva
desiderare, ma era
infelice.
Cercava conforto nel vino, non lo trovava.
Viveva, ma aveva perso una parte della sua anima.
“Che crudele il destino, Efestione. Avremmo dovuto governare
il mondo insieme.”
With
my
heart upon my sleeve
My head down low, I still feel broken
Down upon my knees
With my head down low and I still feel broken
(Imagine
Dragons feat Avicii Heart upon my sleeve )
_____________________________________________________________________
1. I
biografi antichi concordano nel ritenere che la morte di Efestione non
fu mai
superata da Alessandro e che i suoi eccessi aumentarono a
seguito della perdita dell’amato.
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Capitolo 9 *** Point of no return { Pietro Abelardo/Eloisa di Parigi} ***
IX
Point of no
return
{
Pietro Abelardo/Eloisa di Parigi}
“Mio zio ti
ucciderà” sussurrò Eloisa, anche se
erano da soli. Aveva paura.
“Solo se lo
verrà a sapere.”
“Questa
è casa sua.
Se un servo
ci
scoprisse…”
“Pagherò
il suo silenzio” disse sicuro, e ricominciò a
baciarla, ogni altro
pensiero messo da parte.
Pietro era
fatto di sangue e carne,
lussuria e passione.
In lui bruciava un
fuoco che aveva poco di divino, ed Eloisa l’aveva capito dal
primo momento in cui loro occhi si erano incrociati.
Mi brucerò se
mi avvicino troppo, ricorda
di aver pensato.
Gli uomini come Pietro
erano destinati alla tragedia, portando alla rovina chiunque
gli fosse accanto. Un destino che lei aveva appena scelto.
There's
a memory of how we used to be
That
I can see through the flames
I am
hypnotized as I fantasize
Forgetting
lies and pain
But I
can't go back
(Phantom
of the Opera Point of no
return )
_____________________________________________________________________
1. Pietro
era un chierico. Il suo rapporto con
Eloisa gli sarebbe costata la carriera, per questo decise di mantenerlo
segreto
e di mandarla da sua sorella mentre era incinta.
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Capitolo 10 *** Viceversa (Pelopida/Epaminonda) ***
X
Viceversa
{ Pelopida/Epaminonda}
Epaminonda parlava alle truppe e Pelopida gli stava accanto, la sua
ombra, silenzioso e severo.
Alexios li invidiava.
Guardandoli, nessuno avrebbe dubitato del loro affetto.
No, amore. Era amore. Feroce, protettivo, unico.
Un legame come il loro era ciò a cui tutti nel Battaglione
sacro aspiravano e pochi ottenevano. Gli
dei erano crudeli nel concedere i loro doni, e lui lo sapeva. Aveva
chiesto Archia come compagno e lo aveva avuto. Ma era la sua seconda
scelta e non c’era giorno che non glielo ricordasse.
Avrebbe voluto che Archia lo guardasse come Pelopida guardava il suo
amante, con calore, come se fosse l’unica cosa per cui
valesse la pena combattere.
Facili
occasioni per difficili concetti
Anime
purissime in sporchissimi difetti
Fragili
combinazioni tra ragione ed emozioni
Solitudini e condivisioni
(Francesco
Gabbani Viceversa )
_____________________________________________________________________
1. Il legame tra
Epaminonda e Pelopida è sempre stato visto come amicizia, ma
i due sono stati così vicini che quando Pelopida
morì gli autori antichi dissero che qualcosa in Epaminonda
si era spento. Personalmente, ho sempre trovato il loro legame molto
affascinante.
2. Il battaglione
sacro (in greco
antico: ἱερὸς
λόχος, hieròs lóchos),
o battaglione della città (ὁ ἐκ
πόλεως
λόχος)
era un corpo
scelto dell'esercito tebano dell'antica
Grecia,
istituito dal comandante tebano Gorgida qualche
anno dopo il 378
a.C. e
formato interamente da circa 150 coppie di soldati scelti e
perfettamente addestrati legati fra loro da stretti vincoli affettivi e
consacrati al dio Eros.
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