Il cancello degli inferi

di lmpaoli94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'arrivo dello spirito mietitore ***
Capitolo 2: *** Faccia a faccia con Elle e Misa Asame ***
Capitolo 3: *** Il labirinto di fuoco ***
Capitolo 4: *** La prova del ghiaccio ***
Capitolo 5: *** Il cancello del giudizio ***



Capitolo 1
*** L'arrivo dello spirito mietitore ***


Il caldo impazzava nelle profondità dell’inferno più oscuro.
Light Nagami non riusciva a credere che potesse esistere un mondo coì tetro e maledetto.
Era la sua punizione divina.
Doveva pagare per tutte le morti che aveva causato e tutte le sofferenza che aveva provocato a milioni di persone.
“Come potrò mai uscirne?” pensò mentre stava camminando senza riuscire a trovare una metà “E’ questo il mio futuro fino alla fine dei tempi? Sono condannato davvero a marcire qua sotto?”
Light Nagami non riusciva a credere a cosa stava andando incontro.
Ogni volta che si guardava intorno vedeva solo distruzione e sofferenza.
“Quelle sono le anime di defunti che in vita hanno peccato e distrutto milioni di vite… Sarà forse quello che succederà a me?”
Ma Light Nagami non si faceva prendere dallo spavento.
Avrebbe affrontato ogni singolo momento a viso aperto e con la forza di uno che ce l’avrebbe fatta in ogni occasione.
Ma camminare nell’inferno era così facile? Oppure i pericoli sarebbero arrivati da lì a poco?
< Dove stai andando con quello sguardo spaurito di chi non ha paura di niente? >
Sentendo una voce dietro le sue spalle, Light Nagami si bloccò di colpo.
< Chi ha parlato? >
< Non riesci più a riconoscermi? >
< Se solo tu ti facessi vedere, ti riconoscerei all’istante. >
< Sono uno spirito che vive nelle profondità dell’inferno dannato. La stessa cosa che succederà per sempre a te. >
< Credi davvero di spaventarmi? Allora vuol dire che non mi conosci abbastanza. >
< Ahahah dici così solo perché è il tuo primo giorno qua sotto. Vedrai che molto presto cambierai idea su tutto quello che ti circonda. >
< Posso anche cambiare idea, ma a cosa servirebbe? >
< Credo a niente > replicò Rem facendosi vedere da Light.
< Rem, che cosa ci fai tu qui? >
< Sono venuto a darti il benvenuto > fece lo shirigami burlandosi del giovane ragazzo.
< Adesso nell’inferno c’è anche il comitato di benvenuto? Bene a sapersi. >
< Il purgatorio però sarebbe stato un luogo molto più piacevole di questo. >
< Non mi lamento. In fondo me lo merito se sono qui… Se solo sapessi chi possa avermi ucciso. >
< Ma come? Non sai chi è il tuo assassino? >
< Purtroppo no visto che sono stato colpito alle spalle a tradimento. L’ultima persona che ho visto in vita è Misa Asane. Ma non credo che quella sciocca possa arrivare a tanto. >
Sentendo come Light stesse parlando di lei, Rem non poté trattenersi dalle risate.
< Che cosa stai ridendo? Mi prendi forse in giro? >
< Light Nagami, sei più sciocco di quello che pensavo. >
< Allora tu sai chi mi ha fatto fuori! >
< Proprio lei. La tua amata Misa. >
Non riuscendo a credere a quello che sentiva, Light fissò sbalordito Rem.
< Ma perché… >
< Non ricordi? Hai ucciso i suoi genitori per divertimento. E quando la ragazza ne è venuta a conoscenza, non ci ha visto più dalla rabbia. >
< Ma io veramente… >
< Dì la verità, Light. Con me puoi farlo. >
< Erano due piantagrane insopportabili. Non ricordo nemmeno di averli fatti fuori. >
< Con tutte le persone che hai ucciso ci credo… Ma davvero ti divertivi a far fuori la gente? >
< Certo. Tutti coloro che rendevano il mondo terrestre uno schifo dovevano pagare per tutte le malefatte. E in quel periodo mi sono come sentito un Dio mietitore silenzioso. >
< La tua brama di potere ti ha solo portato alla rovina. Peccato che tu non sia riuscito a capirlo in tempo. >
< Parlando del presente, dove può condurre questo sentiero? >
< Verso la tua condanna > gli spiegò Rem.
< Come? Ma non sono già condannato? >
< Sì. Ma dovrai affrontare due persone molto legate a te che ti hanno dato molto filo da torcere in vita. >
< Sì tratta forse di Elle e di Near? >
< Purtroppo non posso rivelartelo, ragazzo. Dovrai scoprirlo da solo continuando a marciare verso la tua fine. >
< Sono già alla fine visto che non posso avere più speranza nel mondo terrestre. >
< E questa cosa ti pesa tanto? >
< Abbastanza dopo aver saputo quello che hai detto… Non ci posso davvero credere. >
< Light, non puoi disperarti. In fondo è quello che ti meriti, no? >
< Se sei venuto a girare il coltello nella piaga puoi benissimo tornare da dove sei venuto. >
< Dal tuo pianeta. È un posto davvero splendido. >
< Continui a burlarti di me? >
< Non è colpa mia se mi diverto troppo. >
Il sentiero dove Light Nagami avrebbe affrontato i suoi due nemici stava diventando sempre più tortuoso.
< Li vedi quelle anime? Non ti faranno mai passare. >
< Perché? >
< Davvero non li riconosci? Sono quelli che hai fatto fuori quando eri in vita. >
Ma più Light li fissava, più non riusciva a ricordarsi nulla.
< Davvero li ho uccise tutte io? >
< Sei un tipo che non si ricorda molto. Vuoi che chiami il tuo amico Ryuk? Vedrai che lui sarà felice di dirtelo. >
< No, lascia stare Ryuk. Mi sento tradito anche da lui. >
< Perché? Lui si è solo limitato ad uccidere tutte quelle povere anime ordinate da te. >
< Sono loro che devono pagare! Non io! >
< Vai a dirglielo. Voglio vedere che cosa ti rispondono. >
< Non c’è una via alternativa per non passare da questo punto? >
< Mi dispiace Light, ma dovrai affrontare le tue paure e i tuoi problemi. Da qui non si torna indietro. >
< Io non ho paura. Per quante volte dovrò dirtelo? >
Le anime dei defunti uccisi da Light piombarono addosso al giovane ragazzo cercando di ricordargli il passato che non riusciva a rimembrare.
< Se vi ho ucciso è perché avevo una valida ragione! Mettetevelo bene in testa! Non potete uccidere una persona già morta. >
< Ma possono lo stesso provare a farti soffrire… >
Lo spirito mietitore si ergeva in tutto il suo mistero dinanzi a Light.
< Light Nagami, pronto a patire le pene dell’inferno? >
< Davvero proteggerai tutte queste anime perdute? >
< Io non proteggo nessuno… Voglio solo fare soffrire chi mi pare e piace. >
< Ti prego, lasciami andare per la mia strada. >
< Mai. Non riuscirai a raggiungere il cancello degli inferi. La tua anima rimarrà bloccata qui per sempre. >
< Come? Che cos’è il cancello degli inferi? > domandò Light a Rem.
Ma lo shirigami non rispose, sparendo nel nulla come una nuvola di fumo.
< Rem! Traditore! Codardo! Torna subito qui! > gridò il ragazzo disperato mentre le sue urla echeggiavano nelle orecchie dello spirito mietitore.
< Bravo, è così che voglio sentirti: sofferente come non mai. >
“Te la dovrai cavare da solo, Light Nagami. È la tua punizione divina” Pensò Rem mentre si ritrovò nel suo mondo a fissare la sua indicibile sofferenza.

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Capitolo 2
*** Faccia a faccia con Elle e Misa Asame ***


< Lasciami in pace! Non voglio più sentirti parlare! >
Light Nagami stava attraversando un momento di disperazione mentre lo spirito mietitore lo stava facendo soffrire scoriando la sua pelle con la falce.
< Come puoi farmi male se sono già morto? >
< Anch’io sono già morto. Però posso fare del male lo stesso. >
< Maledetto! Che cosa ti ho fatto per subire tutto questo? >
< Niente, te l’ho detto. >
< Lasciami andare. Devo raggiungere il cancello degli inferi e… >
< Tu non puoi capire che cosa ti aspetta in quel posto. Sei davvero sicuro di volerci andare? >
< Non posso tornare indietro. >
< E chi l’ha detto? Puoi fare qualsiasi cosa. Davvero. >
Ma Light Nagami non riusciva a fidarsi dello spirito.
< Perché non vai a maltrattare qualcun altro? >
< Perché mi diverto troppo con te. Ahahah. >
< Se solo potessi sapere quale è il tuo punto debole. >
< Io non ho punti deboli… E lo vuoi sapere quale è il tuo? La tua mente perversa. >
< Come posso cambiare se sono così? >
< Infatti non puoi farlo. Ormai sei condannato per sempre. >
Mentre gli oscuri pensieri riempivano la mente di Light, alla fine il giovane ragazzo riuscì a continuare il suo cammino scappando dallo spirito mietitore.
< Scappare non ti servirà a niente > fece lo spirito mietitore con tono appagato < Il tuo prossimo avversario ti sta aspettando. >
 
 
“Sono finalmente riuscito a scappare da quel mostro” pensò Light Nagami con tono affannato mentre cercava di riprendere fiato “Non mi sono mai sentito così. Non sono mai scappato da niente. Ma perché questa paura mi sta seriamente confondendo? È la’ria di questo posto? Si sono messi tutti d’accordo per farmi soffrire?”
Una moltitudine di domande senza una minima risposta.
< Perché ti trovi nell’inferno. E qui tutti sono obbligati a soffrire. >
La voce di Elle risuonò nelle orecchie di Light come una maledizione.
< Ci sei anche tu qua sotto? >
< Ti mancavo, vero? Non ho fatto altro che darti la caccia negli ultimi momenti della mia vita. E non ho voglia di fermarmi nemmeno adesso. >
< Che cosa vuio da me? Anche tu vuoi darmi il tormento? >
< Sinceramente no. Puoi continuare nel tuo cammino. >
< Stai scherzando, vero? >
< Ti sembro uno a cui piace scherzare? Vai pure avanti. Non sarò io a fermarti. >
< Mi hai dato la caccia per un sacco di tempo. E adesso mi lasci andare? >
< Ti starò dietro, se vuoi. Anch’io devo raggiungere il cancello degli inferi. Magari potremmo proseguire insieme. >
< No. Tu non me la racconti giusta… Ci deve essere un trucco. >
Non riuscendo a convincere Elle, quest’ultimo si burlò di lui con una risata sorda e irritante.
< Era da un sacco di tempo che nonridevo così. Mi sento una nuova persona, sai? >
< Tu non sei quel tipo di uomo. Elle non avrebbe mai riso prima. >
< E chi te l’ha detto? Anch’io sono un essere umano come tutti gli altri. >
< Senti una cosa: mi stai seriamente annoiando e mi stai facendo perdere tempo. Se vuoi venire in mia compagnia fai pure, ma non ti aiuterò mai se tu dovessi incontrare delle difficoltà. Mi hai capito. >
Ma Elle non sembrava per niente intimorito dalle parole di Light, facendo l’indifferente.
< Fai pure quello che vuoi. Fai tu strada? >
< No. Vai avanti tu! non voglio che una persona di cui non mi fido per niente sia dietro le spalle. Non riesco a sopportarlo. >
< Tu sei molto paranoico, ragazzo mio. Vivi il tuo cammino come una sorte di liberazione. Vedrai che ti sentirai meglio. >
< Sono all’inferno. Come posso stare tranquillo? >
< Tu provaci lo stesso. >
< Mi prendi forse in giro? Perché se è così non è divertente. >
< Va bene, bando alla ciance. Vado avanti io. >
Ma appena Elle gli passò dinanzi, Light crollò a terra in ginocchio mentre un forte rumore acuto risuonò nelle sue orecchie.
“Tutti questi ricordi. Si stanno facendo largo nella mia mente come prima facendomi scoppiare il cervello. È insopportabile.”
< Allora Light, perché non ti muovi? Che cosa ti prende? >
< Questi maledetti ricordi. Che cosda devo fare? >
< Devi chiedere perdono > gli spiegò Elle < Ah, che stupido. Ormai per te è troppo tardi. >
< Che cosa?! >
Ma mentre stava cercando delle spiegazioni, vide con i suoi occhi che Elle era scomparso nel nulla.
< Elle, dove sei?! Maledetto! >
“E’ fuggito da me come se niente fosse. Chi diavolo si crede di essere?”
< Sei nel bel mezzo di una prova > fece lo spirito mietitore mentre avanzava verso di lui < I tuoi ricordi si stanno riaffiorando come un pallone che si sta gonfiando… Molto doloroso, vero? >
< Ancora tu! >
Ma subito dopo lo spirito mietitore, dinanzi a lui apparve la sua fidanzata ingenua ma che l’aveva ucciso in maniera impunita: Misa Asane.
< Sei forse sorpreso di vedermi? >
< E tu che cosa ci fai qui? >
< Dopo averti ucciso, voglio torturarti anche all’inferno. >
< Lasciami stare! Hai avuto quello che volevi! Mi hai ucciso a tradimento. Non sei soddisfatta? >
< No, mio caro. Anche la tua anima dovrà pagare. >
< E come pensi di fare, eh? Vuoi forse farmi scomparire come una nuvola di fumo? >
< L’ho già fatto… Voglio solo seguirti nel tuo cammino. >
< Che cosa? non ci pensare nemmeno. >
< Non puoi dirmi di no. Ormai io e te siamo legati anche dopo la morte. >
< E chi l’ha deciso? >
< Io, naturalmente. Non puoi metterti contro una donna. Nemmeno da morto. >
< No! Non riuscirai a mettermi i piedi in testa! Io sono un ragazzo libero e… >
< Libero? Sei segregato negli inferi fino alla fine dei tempi. Da qui non potrai mai uscire. >
< Non potete mettervi tutti contro di me. No! >
< Dovevi pensarci prima, non credi? Devo dire che è molto divertente. >
Nel mentre Light continuava a soffrire come non mai, Misa tirò fuori un coltello affilato infilzandoglielo nel collo di Light.
< Se gli altri sono morti non soffrendo, tu invece sortirai l’effetto contrario. >
< No! Lasciami andare! >
< Troppo tardi. >
Mentre Misa lo stava piano piano torturando, il dolore di Light fu moltiplicato rispetto a quando era in vita.
< Allora? Che cosa hai da dirmi? >
< Sei una volgarissima p… >
< Non dire parolacce! Sai che non lo sopporto. >
< Lasciami! Lasciami! >
< Gridi pietà? Musica per le mie orecchie. >
Appena anche Misa scomparve nel nulla, Light si sentiva parzialmente libero da tutti i suoi peccati.
Ma il suo cammino non era ancora finito.
“Quest’avventura dannata si sta rivelando alquanto distruttiva. Che cosa posso farmi per proteggere?”
< Niente. Non l’hai capito? >
< Allora sei riapparso, Elle! Dov’eri finito? >
< Sono sempre rimasto qui. Sei tu che non riuscivi a vedermi. >
< Bugiardo. Tu mi stai mentendo ancora una volta. >
< Perché dovrei? Non ho nessun motivo per farlo. >
< Appena riuscirò a trovare i punti deboli di tutti voi, ve la farò pagare cara. >
< Non credo che sarà possibile, però fai bene a tentare. Allora che fai? Andiamo? >
< Ho visto Misa Asane mentre mi stava torturando. Non posso continuare così. >
< Perché? Ti arrendi forse? >
< Voglio capire come sconfiggerla! >
< Non puoi. Non puoi far fuori nessuno di noi… E ti dirò di più: tra poco affronterai la sfida finale con colui che ti ha incastrato. >
< Anche Near è qui? >
< Sì. E ti sta aspettando. >
< No. Non voglio incontrarlo. >
< Hai forse paura? >
< Non siamo ad armi pari. Io mi sento molto debole, mentre lui… >
< Questo è un problema tuo. Dovevi riuscire a difenderti. Perché non l’hai fatto? >
< Come diavolo facevo?! >
< Non nominare il diavolo > l’avvertì Elle con tono grave < E’ l’ultimo dei nostri problemi. Preoccupati per Near. >
< E cosa sto facendo secondo te? >
< Ha ragione Misa: la tua sofferenza è davvero divertente. >
< Ah sì? Riesci anche a leggere i pensieri di Misa? >
< Certo. Riesco a leggere tutti i pensieri dei tuoi nemici. Chissà cosa pensa Near… >
< Avanti, conducimi da lui. >
< Con molto piacere. >

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Capitolo 3
*** Il labirinto di fuoco ***


< Mi devi proprio stare appiccicato in quel modo? >
< Perché? Ti do’ forse fastidio? >
< Certo che sì, Elle. Io proseguo da solo. >
< Anch’io devo andare in questa direzione. >
< Credi che io sia stupido? Siete tutti contro di me e di conseguenza io non mi fido di nessuno. >
< Avrai bisogno del mio aiuto per la prossima prova. >
< Di quale prova stai parlando? >
< Lo vedrai con i tuoi occhi. >
Senza farsi prendere dal timore e con la rabbia che gli ribolliva nelle vene, Light proseguiva verso l’inferno mentre l’aria stava diventando insopportabile.
< Cos’è questo puzzo? > domandò il ragazzo.
< Quale puzzo? Io non sento niente > rispose Elle con tono tranquillo.
< Mi prendi in giro forse? >
< Ti giuro di no… Forse non sento niente perché sei tu l’unico che devi soffrire. >
< In effetti tu non ti dovresti nemmeno trovare qui. Hai forse commesso qualcosa d’imperdonabile? >
< A parte dare la caccia a te, no. >
< Ci dovevi pensare prima. >
< Tu mi hai ucciso con abilità. Ma la tua furbizia non poteva durare per sempre. Infatti eccoti qui all’inferno a soffrire per i tuoi peccati. >
< Se ho ucciso quelle persone l’ho fatto a fin di bene! >
< Certo. Vallo a raccontare a satana. >
< Io non credo in quella specia di creatura maligna. >
< Come puoi non crederci se sei finito all’inferno. >
< Satana non è il padrone di questo posto. Me lo sento. >
< Tu sei completamente pazzo. >
< L’unico pazzo qui presente sei proprio tu, Elle. Ed io che sto anche ad ascoltarti… Dimmi piuttosto, quando raggiungeremo il cancello degli inferi? >
< Sinceramente non lo so. So soltanto che dobbiamo proseguire in questa direzione. >
< Non è che mi stai portando dritto in trappola, vero? >
< No. Non sono così crudele come pensi. >
< No, mica. >
Una volta arrivati in fondo ad un lungo tragitto, oltre che a respirare aria putrefatta, il buio diventava più insistente.
< Non riesco a vedere un palmo dal naso > fece Light < Epure credevo che con il fuoco… >
Ma improvvisamente un muro altissimo ricoperto di lava si andò a formarein quel luogo desolato, lasciando Light completamente sconvolto.
< Che significa questa storia? >
< Benvenuto alla tua prova. >
< Di che razza di prova stai parlando? >
Stai molto attento a non toccare le pareti di lava. Rischi di lasciarci la pelle. >
< Io non tocco proprio niente. >
< Pensavi che il tuo sentiero fosse fatto da una bella camminata senza una minima tortura? Allora ti sbagliavi di grosso. >
< Misa, dimmi che cosa devo fare e lasciami in pace. >
< Non sopporti la mia presenza forse? >
< Devo sopportare Elle ed è già abbastanza. >
< Ma se non ti do nemmeno fastidio. >
< Mi hai condotto in una via senza uscita. >
< è qui che ti sbagli, Light. In fondo a questo labirinto c’è un’uscita. >
< Dovrei superare questo labirinto? Voi siete fuori di testa. >
< Tornare indietro è impensabile, Light. Vuoi ancora incorrere in Rem o qualche altro nemico? >
< Devo trovare Near e provare ad uscire di qui. >
< E’ impossibile andarsene se non lo decidiamo noi… >
< Misa! > gridò Elle bloccandola sul colpo.
< Oh, scusami. Non volevo. >
< Che cosa? quindi mi state tenendo quaggiù contro la mia volontà? >
< Devi pagare, no? E di conseguenza stiamo giocando con la tua mente e con i tuoi sentimenti. >
< Quindi questo non è reale? >
< Certo che è reale. Basta sentire il calore che emana questo labirinto. >
Avvicinandosi sempre di più ma con circospezione, Light capì che doveva superare un prova ardua molto più grande di lui.
< I labirinto non mi sono mai piaciuti > mormorò il ragazzo senza farsi sentire.
< Te ne dovrai fare una ragione > rispose Elle < O la condanna eterna, o via verso un’ipotetica libertà. Dipende tutto da te. >
< Non da me, ma da voi! >
< Hai intenzione di rimanere qui impalato a sentire i miei piagnistei sulla vita sofferente che ho avuto? >
< Perché tu avresti avuto cosa? >
< Hai capito benissimo, Light. Stare con te è stata una maledizione per me. >
< Dovevi pensarci prima, mia cara. >
< Cosaaa?! >
< Adesso basta discutere. Avanza verso quel labirinto e non perdere tempo, Light. >
Mettendosi l’animo in pace, alla fine Light entrò dentro il labirinto.
“Spero di potermi orientare, altrimenti sono spacciato.”
Camminando verso un sentiero costellato da fuoco e fiamme, Light doveva guardarsi bene dai nemici che gli stavano arrivando attorno.
< Chi siete voi? >
< Siamo sono delle graziose fanciulle che vogliono aiutarti a trovare l’uscita. >
Ma Light non si fidava, facendo l’indifferente.
< Grazie ma ce la faccio da solo. >
< Peerchè? Ogni uomo desideroso di libertà si farebbe aiutare da tre ragazze innocenti come noi. >
< Voi di innocente non avete niente > rispose Light con tono sprezzante < Quindi lasciatemi in pace o ne pagherete le conseguenze. >
Irritate per come Light li aveva trattate, alla fine le tre ragazze si trasformarono in tre arpie.
< Le nostre fiamme di scioglieranno in un batter d’occhio. >
Correndo per sfuggire ai loro attacchi, Light venne scottato un paio di volte dalle pareti del labirinto che continuavano ad ardere incessantemente.
“Maledizione! Ho assoluto bisogno di un po’ d’acqua e…”
< Nessuno ti potrà curare > fece un’arpia < Ormai sei spacciato. >
Ma senza arrendersi al volere delle tre creature, Light riuscì a seminarle e a proseguire nel suo cammino.
“Stavolta mi è andata bene.”
Più proseguiva nel suo cammino, più il calore del fuoco diventava sempre più insopportabile.
“Perché mi risulta molto difficile respirare? Eppure sono morto. Non capisco.”
Arrivando dinanzi ad un immenso spiazzo rotondo, Light capì che era arrivato al centro del labirinto.
“E adesso? Cosa succederà?”
Spaventato per la sua sorte, Light si guardò intorno con circospezione senza notare niente di anormale.
Se non fosse per una creatura dormiente simile ad un drago che stava riposando beatamente.
“Non ho mai visto niente di simile.”
Cercando di non svegliarlo, Light gli passò il più lontano possibile.
Ma non pensava che la creatura potesse avere un udito molto fine.
< Pensavi che non mi sarei risvegliato? >
< Cosa? Tu parli? >
< Anche se assomiglio ad un drago ho il dono della parola. Sorpreso? >
< Non mi sorprendo più di niente in questo posto maledetto. >
< La tua malediziona sarà aver disturbato la mia quiete. >
< Ma io non l’ho fatto apposta! >
< Non cercare scuse. Ormai non hai più via di scampo. >
Levandosi in aria, la creatura sputò enormi quantità di fuoco contro Light senza però riuscire mai a colpirlo.
< Le pareti del labirinto ti possono proteggere per un po’, ma non per sempre. >
Improvvisamente, quello che era un òlabirinto alla fine era come se fosse una distesa carbonizzata senza fine.
< Adesso le pareti non ti roteggeranno più. >
< Allora questo labirinto era finto? >
< Puoi ben dirlo. È tutto una mia creazione… Ti avverto di una cosa: questa prova non puoi vincerla. >
< Scommetti? >
“Elle, dove diavolo sei finito?” pensò il ragazzo senza essersi accorto prima che era completamente da solo.
< Ti guardi intorno? Non hai nessuna via d’uscita. >
< Ed io ascolto la tue parole? Sei più stupido di quello che pensavo. >
< Prenditi pure gioco di me. Ma ricordati una cosa: non puoi sconfiggermi. >
< Avevi forse bisogno di me? >
Improvvisamente, Elle si manifestò a Light come se fosse un fantasma.
< Ma dov’eri finito? >
< Sono sempre stato vicino a te. Solo che non te ne accorgevi. >
< Fa lo stesso… Come faccio ad uscire da qui? >
< Semplice: scappa e corri. >
< Come? >
< Fai quello che ti ho detto e non discutere. >
Senza nemmeno voltarsi, Light corse verso quella distesa carbonizzata che sembrava infinita.
< Questo posto non finisce più! >
< Davvero? Allora che cos’è quella luce in fondo? >
Alzando lo sguardo al cielo, Light notò la salvezza nei suoi occhi mentre la creatura si stava avvicinando sempre di più a lui.
< Devi lanciarti nel vuoto. Solo così potrai sfuggire alla tua fine? >
< Perché il buco illuminato è diventato un buco nero? >
< Qui le cose cambiano in maniera alquanto improvvisa. >
< Ma riuscirò a salvarmi? >
< Lo scoprirai se farai quello che ti ho detto. >
Non avendo scelta, alla fine Light s’infilò in una specie di buco nero che lo risucchiò e lo gettò in un vortice oscuro dove non sarebbe passato nemmeno uno spiraglio di fiamme.
< Bravo, Light. Ce l’hai fatta. >
Ma il giovane ragazzo non riusciva a sentire niente, svenendo subito dopo.
< Adesso dove mi trovo? > con un filo di voce prima di addormentarsi.
< Hai superato la prova. Ed è questo che conta. >
L’ultima cosa che sentì era la voce di Elle, e subito dopo il buio totale.

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Capitolo 4
*** La prova del ghiaccio ***


Light non riusciva a svegliarsi dopo tutta quella fatica che aveva dovuto affrontare.
“Correre… correre… e correre sempre per sfuggire alle avversità e rimanere vivi. È davvero questa la mia fine?”
Mentre aveva gli occhi chiusi, sembrava che l’inferno fosse un posto nuovo e introspettivo da cui forse ci poteva essere speranza per lui.
“Devo uscire da qui. Ma non posso farcela da solo.”
Le sue intenzioni erano ben chiare da tutti coloro che volevano farlo soffrire, ma in quel momento si sentiva più solo e abbandonato.
< La solitudine fa brutti scherzi, vero? >
< Chi diavolo sei tu? > domandò Light sobbalzando dallo spavento.
< Ma come? Non riesci a riconoscere chi ti ha sconfitto e ha messo fine alla tua sete di morte? >
Vedendo chi si trovava dinanzi, Light divenne pallido in viso.
< Near, che cosa vuoi? >
< Era da molto tempo che non ci si vedeva. >
< Anche tu qui all’inferno? >
< Non siamo all’inferno come pensi tu. Questo è tutto un sogno della tua mente. >
< Quindi se voglio posso farti scomparire, vero? >
< Non credo che ci riuscirai. Se voglio posso essere irremovibile. >
< Non puoi fare il padrone dei miei pensieri! Non te lo permetto! >
< Certo, come no… Anche se puoi fare quello che vuoi nella tua stupida mente, presto ci incontreremo veramente e sarà lì che la nostra vendetta si andrà a scontrare. >
< non voglio vederti mai! Lasciami in pace. >
< Hai incontrato Elle e Misa… Manco io all’appello, non trovi? Hai ucciso impudentemente i genitori di quella povera ragazza. Ma non ti vergogni? Sei un criminale assetato di sangue. >
< Quello che ho fatto non deve riguardarti minimamente. È chiaro?! >
< Come vuoi tu… Però la nostra discussione non finisce qui. Ci saranno altri momenti, te lo garantisco. Addio. >
Una volta che Near scomparve dai suoi occhi, Light fu avvolto da una luce fredda ma allo stesso tempo calda e insopportabile.
“Che sta succedendo adesso?”
Appena Light riuscì a capire dove si trovava, intuì che si era appena risvegliato dal suo svenimento, mentre Elle non l’aveva mai lasciato per un momento.
< Finalmente ti sei svegliato > gli fece il detective con voce calma.
< Quanto tempo ho dormito? >
< All’inferno il tempo non vene calcolato… Diciamo che è passato un lungo periodo. >
< Perché non hai provato a risvegliarmi? >
< Perché sapevo che avevi bisogno di recuperare tutte le energie necessarie. >
< Tu mi sei rimasto sempre accanto per tutto il tempo? >
< Certo. Avevo forse altra scelta? >
< Ma perché lo stai facendo? >
< Perché mi annoio a morte senza di te. Ormai la tua vita è legata alla mia. >
< Tu non sei tenuto a rimanere qui, sai? Tu non sei mai stato condannato a soffrire all’inferno come sta succedendo a me. >
< Lo so bene. Ma in quel posto migliore che chiamano paradiso, io mi annoio a morte. Ed è per questo che sono venuto ad assisterti e a prendermi gioco di te. >
< Ti diverti davvero così tanto? >
< Visto che sono tenuto a rimanere in quel posto per tutta l’eternità, ho deciso di intraprendere questa nuova avventura con te. Sei contento di non essere solo? >
< Per me non fa nessuna differenza > rispose Light con tono serio.
< Allora posso andarmene quando voglio… >
< Fai pure quello che ti pare. Tu, Near e Misa non siete le persone più importanti della mia vita. Non lo siete mai stati. Io sono un tipo solitario e lo sarò per sempre. >
< Che cosa centra Near? >
< Credo di averlo incontrato nel sonno quando ero svenuto > gli spiegò il ragazzo.
< E che cosa ti ha detto? >
< Mi ha voluto ricoprire di vergogna perché ho ucciso i genitori di Misa… Ma quella storia a lui non deve interessare. >
< Vuoi solo girare il coltello nella piaga. Come stiamo facendo tutti, del resto… Poi ti ha detto qualcos’altro? >
< Sì. Che ci saremo ritrovati molto presto. >
< Allora anche lui si trova qui all’inferno… >
< Come scusa? >
< Niente. Stavo parlando da solo. >
< Mi nascondi forse qualcosa, Elle? Vedi di essere sincero se non vuoi che me la prenda anche con te. >
< Sono la persona più sincera che tu possa mai incntrare in questo cammino. Ricordatelo. >
< Certo, come no… >
Ma Light non riusciva a fidarsi delle parole di Elle, assecondando visibilmente le sue parole.
< Sei libero pure di non credermi. Tanto per me non cambia niente. >
< Certo che non ti credo. Ti ho già detto che non mi fido di nessuno? >
< Se non me l’hai detto, lo posso benissimo immaginare. >
< Allora immaginalo pure. Non m’interessa che cosa pensi tu e i miei nemici. Sta di fatto che io proseguo per la mia strada. Punto e basta. >
< Allora andiamo. Che cosa stai aspettando? >
Vedendo il sentiero di fiamme e oscurità che gli si presentava dinanzi, Light era visibilmente intimorito da quello che gli poteva succedere.
< Elle, tu sai le sorti del mio futuro vero? Che cosa incontrerò tra poco? >
< Mi dispiace, ma non posso dirtelo. >
< Che razza di amico e confidente sei se non mi aiuti? >
< Ma io non son tua amico… Anzi, devi far finta che io non ci sia. Come quando ahi contrato quelle arpie e quel drago che per poco non ti incenerivano. >
< Grazie mille. Davvero. >
< Vuoi raggiungere il cancello degli inferi? Allora devi farcela con le sole tue forze. >
< E se non riuscissi nel mio intento? >
< Vorrà dire che rimarrai per sempre qua sotto per tutta l’eternità. A soffrire e a recriminare i tuoi peccati indelebili. >
< Dopo il cancello degli inferi secondo te c’è una possibilità che io possa andarmene da qui? >
< Non lo so. Lo dovrai scoprire da solo. >
< Dimmelo Elle! >
< Mi dispiace per te, ma sono irremovibile. Addio > disse infine Elle scomparendo nel lulla e lasciando Light in preda a mille domande.
“Tutti sano le sorti del mio futuro tranne me. Che cosa posso fare?”
 
 
Nel mentre Light proseguiva da solo il suo cammino, il caldo soffocante che era penetrato dentro il suo corpo e la puzza che aveva inebriato la sua mente scomparvero improvvisamente lasciando spazio ad un freddo gelido che stava caratterizzando l’ambiente circostante.
“Perché adesso fa così freddo? Dove mi trovo?”
Anche se era morto, continuava a sentire le sofferenze climatiche, attanagliando ancora la sua mente e i suoi pensieri.
“Queste distese di ghiaccio si perdono a vista d’occhio… Che cosa ci sarà dall’altra parte?”
< Non devi preoccuparti che cosa ci sarà dall’altra parte, ma che cosa incontrerai in mezzo a tutto questo ghiaccio. >
La voce perentoria di Near risuonò nelle orecchie di Light come un peccato da scacciare.
< Ancora tu… Riesci a sentire i miei pensieri più profondi? >
< Credevi che fosse un’abilità esclusiva del tuo amico Elle? >
< Io non ho amici. Soprattutto se si tratta di Elle. >
< Ma come? Non volevate continuare il viaggio insieme? Vedo con i miei occhi che ti ha abbandonato? O si sta solo nascondendo? >
< Non m’interessa che cos’ha in mente quell’uomo perverso. Io penso solo a me stesso. >
< Qui l’unico perverso sei tu! >
< Elle! Dove ti trovi?! >
< Abbastanza vicino per tenerti d’occhio > rispose il detective senza farsi vedere.
< Tutta questa situazione è surreale… Circondato dalle due persone che non sopporto minimamente. Ma perché mi tocca scontare tutto questo? >
< Perché è quello che ti meriti… Adesso sei pronto nell’affrontarmi? >
< Che cosa vuoi da me, Near? >
< Dovrai essere più intelligente di me. Pensi di riuscirci? >
< Anche se mi hai messo alle strette una volta, non riuscirai a farcela di nuovo. >
< Però devo dire che sono stato kolto abile, non trovi? Riuscirai a superare questa massa di ghiaccio e a continuare il tuo cammino prima che tu possa morire assiderato? >
< Io sono già morto > replicò Light con tono ovvio.
< E’ vero, ma la tua anima è più viva che mai. >
< E comunque riuscirò in questa ennesima prova. Che ti piaccia o no. >
< Ahahah voglio proprio vedere come. Buona fortuna. >
Mentre anche Near scomparve improvvissamente, Light s’immerse in quella massa di ghiaccio che sembrava davvero non avere fine.
< Sei nel punto più basso dell’inferno. Non riuscirai a scampare a tutto questo. >
“Il punto più basso dell’inferno è ricoperto di ghiaccio? Da quando in qua?”
Mentre il freddo stavano diventando insopportabili, Light cadde a terra senza forze.
“Non posso fermarmi ora e darla vinta a quel maledetto di Near. Io… io riuscirò a farcela da solo. Devo solo avere pazienza e…”
Ma Light non riusciva a rimanere in piedi, crollando come uno sconfitto sotto gli occhi di Elle e di Near.
< Ha avuto quello che si merita, Elle > fece Near con tono duro e deciso.
< Lo so. Non riesce a capire che tutto questo è un illusione provocata dalla sua mente perversa. >
< Già. Ucciso dai suoi pensieri più terribili… E’ proprio vero che quando uno è freddo come il ghiaccio, so merita di soffrire. >
< Davvero non dobbiamo aiutarlo? >
< Rimarrà per sempre qui se non segue il suo cuore e assolve tutti i suoi peccati. Perché continua a fare il duro con sé stesso? >
< Perché lui è fatto così e noi non possiamo farci niente. >
< Vorrà dire che sortirà la fine che si merita… Tu non provare ad aiutarlo, capito Elle? >
< D’accordo. >
Nel mentre Elle era sommerso da un freddo glaciale che stava piano piano aumentando, riuscì lo stesso a svegliarsi e a continuare la sua battaglia.
“Non può finire così. Non lo permetterò.”
Riuscendo a trovare delle residue energie che pensava non avere più, Light riuscì a superare la massa di ghiaccio e a ritrovarsi dinanzi a Near che lo stava aspettando.
< Devo dire che non c’hai messo molto… I miei complimenti. La tua forza di disperazione è stata incisiva in questo punto? >
< Che cos’hai ottenuto facendomi soffrire ancora una volta? >
< Una tale soddisfazione che nemmeno tu t’immagini... Adesso puoi continuare pure il tuo cammino verso il cancello degli inferi. Sarà lì che metteremo in atto il tuo giudizio universale. >
< Quale giudizio? >
< Vedremo se potrai avere una seconda possibilità di vita oppure no… >
< Risparmiate il fiato. So già la risposta. >
< Non tutto è perduto > fece Elle fissando Light messo alquanto male.
< Allora sei qui… perfetto. >
< Ti sono forse mancato? >
< Ovvio che no. >
< Sei molto gentile come al solito. >
< Non ci posso fare niente se sono così, Elle. >
< Tu cambierai. Sono sicuro che lo farai. >
< Sì. Voglio proprio vedere come > mormorò Near < Adesso ti lascio andare al proseguimento della tua missione. A presto > disse infine Near scomparendo in una nuvola di fumo.

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Capitolo 5
*** Il cancello del giudizio ***


< Light, ce la fai a continuare? >
S’eppur debole e con un mucchio di ferite in tutto il corpo, il giovane ragazzo non ne voleva sapere di mollare.
< Light, allora? >
< Devo proprio risponderti? Non mi vedi? >
< Certo che devi rispondermi. Così so se devo aiutarti oppure no. >
< Ce la faccio, grazie. Adesso puoi scomparire in una nuvola di fumo come ha fatto il tuo prediletto. >
< Lui non è il mio prediletto. Non lo conosco nemmeno. >
< Ah no? Allora perché sono venuto a sapere che molti ragazzi giovani come te stavano facendo di tutto per diventare abili detective? La scuola è la stessa Elle, ed io non sono uno sciocco. >
< Adesso non è il momento di parlare di questo > rispose Elle diventando serio.
< Invece sì perché non mi farò sottomettere né da te né da quell’insulso di Near. Mi ha già incastrato una prima volta ma non succederà mai una seconda. >
< Adesso credi di essere più furbo e maturo? >
< Non credo un bel niente. Voglio finire la mia missione il prima possibile e non ce la farò mai con voi due che mi assillate. >
< E’ il prezzo da pagare, non ricordi? >
< Lasciami in pace, Elle. Punto e basta. >
< Non finché non arriverai in fondo a questa storia. >
< Accidenti! Ma cosa devo fare con voi?! > gridò spazientito il ragazzo.
< Urlare non ti servirà a niente. Nemmeno a sfogarti. L’aria è continuamente irrespirabile e tu fatichi come un cane maltrattato. Vuoi davvero andare da solo? >
< Voglio solo trovare un po’ di pace. Tutto qui. >
< Allora non ce la farai molto facilmente visto che ti trovi nell’inferno. Ma se tu fossi stato in paradiso invece… >
< A quanto pare il paradiso non fa’ per me, Elle. >
< Sinceramente pensavo che non facesse parte nemmeno di me. Ma visto che prima di morire sono stato buono sulla Terra, qualcuno ha voluto ricompensarmi… Una forza superiore ha deciso per me. >
< Tu credi ad una forza superiore? >
< Ovvio che sì. Perché tu no? Non dirmi che saresti tu una forza superiore perché mi metterei a riderti in faccia. >
< No. Ho smesso di fare il superiore da molto tempo, ormai. >
< Bravo ragazzo. Vedi di fare la persona umile, d’accordo? >
Ma Light non rispose, riprendendo il suo cammino con la speranza che per lui c’era un futuro migliore.
“Quando potrebbe durare tutto questo?”
< Hai intenzione di non aspettarmi? >
< Io vado molto lento, Elle. Puoi raggiungermi quando vuoi. >
< Su questo hai ragione… Non avrei mai creduto che camminare insieme a te e parlare mi avrebbe fatto sentire una persona migliore. È la stessa cosa anche per te? >
< No. Per me non cambia nulla… L’unica cosa che mi manca è il silenzio. >
< Vuoi davvero che scompaia all’istante? >
< Fai quello che ti pare. A me non interessa minimamente. >
< Non disperarti troppo. Ormai siamo quasi arrivati. >
< Sul serio? >
< Guarda tu stesso con i tuoi occhi. >
In cima ad una collina degradata e distrutta dalle fiamme, Light vide un enorme cancello che lo avrebbe condotto verso la salvezza o la rovina definitiva.
“Ce l’ho fatta! Ho raggiunto il cancello degli inferi!”
< Dai tuoi pensieri posso dedurre che sei molto felice. >
< In verità non mi sentivo così sollevato da un sacco di tempo. >
< Ad essere precisi da quando eri in vita. >
< Potevi anche non ricordarmelo, sai? >
< Fa lo stesso. L’importante è aver raggiunto il tuo obiettivo. >
< E adesso che cosa succederà? >
< Dovrai affrontare l’ultima persona che hai fatto soffrire. >
< E di chi si tratta? >
< Tu avvicinati al cancello e lo scoprirai. >
Una volta giunto dinanzi all’oggetto incandescente, Light non sapeva che cosa fare.
< Elle, perché non si apre? >
< Perché devi aspettare una persona… Eccola che arriva. >
Improvvisamente, l’enorme cancello di fuoco si aprì da solo facendo passare una giovane ragazza che Light non poteva mai scordare.
< Misa… E tu che cosa centri in tutto questo? >
< Sei arrivato alla fine del percorso. I miei complimenti… Dopo aver superato due delle prove alquanto singolari e difficili che sono servite per il tuo animo, adesso dovrai chiedere perdono a me. >
< E come dovrei fare, scusa? I tuoi genitori non potranno mai tornare dal mondo dei morti nemmeno se lo vogliamo. >
< Questo è un problema tuo. Come pensi di risolverlo? >
< E’ impossibile! Te l’ho già detto! >
< Quindi sei destinato a rimanere nell’inferno più profondo per tutta l’eternità. È questo che vuoi? >
< Misa, dimmi cosa devo fare e lo farò. >
Ad un certo punto, la giovane ragazza si avvicinò a lui stringendogli la mano.
< Vuoi tornare sulla terra con me? Devi desiderarlo ardentemente. >
< Io sulla Terra? Certo che sì. >
< Ma tu mi ami come ti amo io? >
< Questo non lo so… >
< Allora vedi di sforzarti. È la decisione più importante della tua vita. >
Ma in quel momento Light non sapeva cosa rispondere.
Se avesse risposto sinceramente allora avrebbe avuto salva la vita, ma se avesse detto una bugia, la sua situazione sarebbe diventata irrimediabile per sempre.
< Non posso dire che un minimo non tenga a te… Però non so se i miei sentimenti sono sinceri come tu vorresti. >
< Quindi mi hai solo preso in giro per tutto questo tempo? >
< Ovvio che no! Ti sto dicendo che non so se ti ho amato e posso amarti come a te piacerebbe. Non sono un uomo a cui si lega molto volentieri ad una persona… Mi capisci? >
< Solitario fino al midollo… Ma credi di essere per sempre così? >
< Non lo so. Non conosco il mio futuro a differenza tua e di altri… >
< Vuoi conoscere il tuo futuro? Allora varca questo cancello e lo scoprirai. >
< E’ La via che mi riporterà a casa. >
< Lo scoprirai a tue spese. >
< Che vuol dire? Se è così, io non lo oltrepasso. >
< Allora rimarrai quaggiù per sempre. A te la scelta. >
Girando lo sguardo verso Elle per cercare una risposta che non sarebbe mai arrivata, alla fine Light acconsentì alla richiesta di Misa pensando a tutto quello che poteva succedere dopo.
“Misa, spero che tu possa realmente perdonarmi. Ma non per me, ma per noi due.”
Una volta oltrepassato il cancello, un silenzio surreale regnò in quel luogo oscuro come se fosse una maledizione.
< Perché non succede niente? >
< Addio, Light Yagami. È stato bello conoscerti anche se mi hai rovinato la mia vita per sempre. >
Subito dopo, Misa ed Elle scomparvero dagli occhi del giovane ragazzo mentre un terremoto di elevate proporzioni andò a crepare il terreno che stava sotto i piedi del giovane ragazzo.
Light non poté fare niente per proteggersi, cadendo in un abisso oscuro dove le speranze erano morte per l’eternità.
“Nooo!”
 
 
Ci volle tutta l’energia di Akane per scuotere un Light Yagami dormiente.
< Light! Svegliati! Svegliati! >
< Cosa?! Ma che è successo?! >
Il giovane ragazzo stava sudando freddo paurosamente dal suo viso, mentre cercava di capire dove si trovava.
< E’ stato tutto un brutto sogno. Ma adesso va tutto bene? >
“Come? Misa vuole forse dirmi che era solo un incubo? Quel sentiero verso il cancello degli inferi non era altro che irreale e fantastico?”
< Light? Perché non mi rispondi? Sei sempre imbambolato? >
< No, scusa. È solo che avevo un po’ di mal di testa. >
< Adesso va tutto bene. Devi solo svegliarti un po’ > rispose sorridente Misa < Pronto per andare all’università? >
< Come all’università? >
< Sì, il grande giorno è arrivato. Quest’oggi io e te andremo all’università insieme. Non sei contento? >
< Credo di essere ancora scosso dal brutto sogno… >
< Perché? Cos’hai sognato? >
< Sinceramente non me lo ricordo, ma è meglio così… Che ore sono? >
< Le 8:25 di mattina. >
< Allora andiamo altrimenti rischiamo di fare tardi. >
< Sì, la metropolitana non aspetta noi. Andiamo vieni > fece Misa raggiante come non mai trascinando Light fuori dal loro appartamento e facendo dimenticare al giovane Light la brutale avventura avuta in sogno.

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