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Prompt: Illusione (100 parole)
 

Come può mancare un'illusione?
 

Qualcosa aveva bloccato l'avanzata dell'immortale, un'immagine confusa tra mille.
Già altre volte gli era accaduto, duravano pochi istanti al pari d'un battito di ciglia, si presentavano alla sua mente senza preavviso alcuno, al pari di echi lontani di un passato che non ricordava.
Immagini illusorie di qualcosa che non gli apparteneva più.
Ma come si può provare un senso di nostalgia per un'illusione?
Cos'aveva perso in cambio di un'eternità che non aveva chiesto?
Nomi? Luoghi? Qualcosa di più importante?
Non l'avrebbe mai saputo.
Forse proprio quell'incognita lo faceva andare avanti.
Apparendo come il fantasma di ciò ch'era e nessuno conosce.

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Prompt: Incubo (98 parole)

Se tu lo vorrai
 

Pensavi che nessuno ti volesse intorno per ciò ch'eri, non tanto per l'aspetto od il tuo carattere tagliente, bensì per ciò che rappresentavi.
Tu mi hai insegnato ad apprezzare gl'incubi e non solo perché ti eri reputato uno di essi.
“Sono solo la parte più nascosta dei sogni” Questa era stata la tua spiegazione, così semplice che mi aveva lasciata spiazzata.
Ricordo ancora le tue parole “Se tu lo vorrai, sarò il tuo incubo preferito”.
Beh, la sai una cosa?
Lo voglio.
Ti voglio ancora nella mia vita.
Anche a costo di lacerarmi l'anima.
Ti rivoglio indietro.

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Prompt: Tenebra (98 parole)

Non uno scudo, né una spada
 

Uno scudo non può proteggere un'anima, una spada non può tagliare senza coraggio.
Io non avevo né uno né l'altra.
<< Sei solo una pecorella impaurita >> La sufficienza nella sua voce mi aveva fatto mostrare i denti seccata, forse combattiva.
Ma tutto sommato come dargli torto? Non potevo combatterlo e più guardavo il mantello di tenebra che lo vestiva, più temevo che il mio sguardo ne potesse esser risucchiato e fatto prigioniero
<< Non sono intimorita >> Troppo tardi mi morsi la lingua, per zittirmi
<< Ah no? >> Solo un ghigno malevolo, prima d'esser avvolta dall'oscurità che la sua esistenza pareva racchiudere.

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Prompt: Guerriero (107 parole)

Tutto il peso del mondo
 

Spogliato del suo essere, spogliato della sua vita e privato dei respiri.
Incatenato in una lotta senza tempo contro sé stesso. La sua armatura non l'avrebbe aiutato, né la sua spada sarebbe stata abbastanza affilata.
Ciononostante lui continua a combattere, come il guerriero che mai era stato.
Combatte in una guerra ove non vi saranno mai né vincitori né vinti.
Solo e logorato il guerriero, con indosso tutto il peso del mondo, senza sapere nemmeno perché.
Un peso cotanto leggero d'apparire inesistente.
E perché mai sarebbe dovuto essere altrimenti?
Aveva dimenticato ciò per cui combatteva, per chi s'affannava tanto.
E non vi era più nessuno a ricordarglielo.

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Prompt: Uccisione (101 parole)

Solo un respiro. Unicamente una menzogna.
 

Siamo immobili, uno dinnanzi all'altra distanziati da un unico respiro, separati unicamente da una menzogna.
I tuoi occhi ora svuotati di ciò che amavo, incollati sui miei.
Giace su un lago di sangue il tuo corpo esanime, unica testimonianza che le tue parole non erano altro che menzogna.
Ti sei macchiato di molteplici uccisioni in passato.
Ed ora a gravare sul tuo corpo senza più vita, per colpa di una menzogna alla quale avevo creduto, vi è anche la mia.
La mia uccisione è avvenuta a causa delle tue parole.
Nonostante il respiro in me esista ancora.
Tu mi hai uccisa.

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Prompt: Falce (98 parole)

Una scelta
 

Quanto può esser giusta o sbagliata una scelta? Come può quest'ultima appesantire l'esistenza della morte una volta che ha falciato una vita?
La morte non ha coscienza, il suo è solo un compito di eterna antichità. Però chi può assicurare che ciò sia vero? Chi può esser certo che l'amante della vita non possa provare rimorsi una volta che la sua falce ha ucciso ancora?
Nessuno.
Ed il pianto silente della mietitrice è destinato a disperdersi invisibile nell'aria, tutto a causa di una sua scelta errata.
Perché anche la morte può amare, anche lei può piangere e sbagliare.

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Prompt: Difetto (92 parole)

Occhi di ghiaccio, pelle d'alabastro
 

L'accarezzò con lo sguardo, quasi temesse di poterla rompere tanto la sua pelle pareva l'alabastro più pallido che potesse esistere.
Eppure tra le crepe che le adornavano il corpo, rendendola difettosa agli occhi di chiunque, lui vi trovava una perfezione di rara bellezza.
Lei in quegli occhi del colore del ghiaccio sin troppo freddi per poter esser capaci di provare emozioni, vi trovava casa.
Due miseri difetti che solo chi aveva un anima poteva apprezzare.
Tant'erano entrambi unici e rari.
Tant'erano perfetti assieme.
Quanto inusuali separati.
Quelle due metà dello stesso insieme.

Un piccolo desiderio

Io ho davvero bisogno di qualcuno che mi chieda s’è tutto a posto, se va tutto bene, e che al mio assenso monosillabico mi si avvicini, che mi guardi negli occhi e mi dica “Non va tutto bene”.
Qualcuno che riesca a leggere la menzogna nelle mie parole.
Qualcuno che possa vedere oltre i miei falsi sorrisi.
Qualcuno che mi stringa a sé, salvandomi da me stessa e dall'oppressione del mondo che mi sta crollando addosso.
È banale da dire, lo so… Però davvero ne ho bisogno.
Sopratutto ora che arrivata al limite, mi sto lentamente sfaldando in mille pezzi.