And just like that, I fade away di Fuuma (/viewuser.php?uid=1725)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sound of Silence ***
Capitolo 2: *** Eyes of Strangers ***
Capitolo 3: *** No memory ***
Capitolo 4: *** Sparkles of a Horror Story ***
Capitolo 5: *** Sparkles of a Fairytale ***
Capitolo 6: *** The little chop shop girl ***
Capitolo 1 *** Sound of Silence ***
And just like that,
I fade away
I. Sound of Silence
A tradire Gaby è il sussulto delle
spalle e un grido uscito al contrario, che non trova le labbra ma le
rimane dentro, negli occhi.
A tradire Napoleon è il sibilo
sbeccato sulla parola «…Peril?» che chiude la gola e spalanca lo
sguardo.
A tradire Illya è la canna silenziata
d’una calibro .38 – dita sventolate e una risata in bocca «Do
svidaniya, Kuryakin[1]».
Sulla tempia sbocciano rose, sul
pavimento piove in rosso. Illya cade.
«No, no, no, guai a te, Illya! Resta
con me o giuro –!»
«Forza, Peril, apri gli occhi.
Sappiamo tutt’e due che sei a prova di proiettile. Apri gli occhi,
Illya!»
Ma il buio non ha voce.
[ 111w ]
[1]
Addio, Kuryakin.
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Ho iniziato questa
raccolta troppo tardi e purtroppo non farò mai in tempo a
concluderla prima che il drabble day termini, ma ehy, almeno ho
concluso le prime due drabble (su un totale di sei o sette, a
seconda dell'allineamento dei pianeti). Le drabble sono tutte
collegate e, più che una raccolta, sarebbe da considerarsi una long
fic, ma mi fa ridere chiamarla così visto la cortezza dei capitoli.
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Scritta per il
Drabble Day di
Winter's Wing -
prompt: amnesia |
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Capitolo 2 *** Eyes of Strangers ***
And just like that,
I fade away
II. Eyes of Strangers
Il bianco acceca, i rumori
stordiscono, mastica bile in pillole e un uomo (accento inglese)
parla, spingendo la sedia a rotelle su cui siede.
Gni-gni-gni, piagnucolano le
ruote.
Siamo felici sia di nuovo con noi,
Mister Kuryiakin, dice l’uomo.
Non risponde al nome, né lo fa quando,
dal fondo del corridoio, una donna della misura di una bambola lo
saluta e lo chiama Illya.
Si gratta la testa – una benda a
fasciare pensieri vuoti – e solleva occhi estranei su di lei.
«Illya? Perché mi guardi così?» la
bambola parla. Di cosa, però, non ne ha idea. «Smettila.»
A colpirlo non è lo schiaffo, ma
crepe aperte su una bambola di porcellana.
[ 111w ]
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Capitolo 3 *** No memory ***
And just like that,
I fade away
III. No memory
«Per quanto dovrò. Rimanere?» assaggia
parole, inciampa nei verbi. Non è la sua lingua.
«Il tempo necessario, Mister Kuryakin,
mi dispiace.» Mestizia misurata al millimetro nel volto inglese.
Calcola gesti, parole e Illya è certo abbia preso anche le sue
misure. «Se può farle piacere, Mister Solo le farà compagnia.»
«Ehilà, Peril.» L’altro uomo (accento
borioso, sguardo furbo) sorride.
Volpe americana.
Illya sbuffa. «Sua compagnia è ben
lontano da essere gradita.»
Nessuno si aspettava quella risposta,
nemmeno lui.
La volpe allarga il sorriso, in punta
di labbra scivola il sollievo e un’ustionante nota d’orgoglio che
scalda il petto del russo. «Ti ricordi di me?»
Illya vorrebbe davvero
potergli rispondere di sì.
[ 111w ]
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Capitolo 4 *** Sparkles of a Horror Story ***
And just like that,
I fade away
IV. Sparkles of a Horror
Story
Nel buio lo inseguono scintille, voci,
volti. Memorie sottoghiaccio – come iceberg, Illya ne vede la punta,
ma può immaginare la portata.
Gaby ne intercetta le spalle tese, la
schiena ampia e ricurva, le braccia gonfie di sforzo. Napoleon
l’afferra alla vita, la toglie dalla traiettoria d’una poltrona
schiantata.
Nel buio, uomini in divisa abbaiano
ordini.
Illya si tocca il polso.
Una donna viene spinta a terra, sul
muro vernice fresca.
Шлюха.
Предатель.
Умереть![1]
Napoleon allunga un braccio, dita
sfiorano l’orologio del padre, prima di cercargli il palmo. Stretta
dall’americano, Gaby sbuffa, insinua dita sottili tra le loro.
Tutto ritorna al proprio posto.
Nel buio, Illya trova mani amiche
intrecciate alle sue.
[ 111w ]
[1] Puttana. Traditori. Crepa! |
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Capitolo 5 *** Sparkles of a Fairytale ***
And just like that,
I fade away
V. Sparkles of a Fairytale
Il divano s’è ristretto.
Seduta sulle cosce di Illya, la
bambola tedesca consegna baci della buonanotte, eppure non dorme.
Nessuno di loro lo fa.
«Quand’ero piccola, per farmi
addormentare mio padre recitava l’intera tavola periodica.»
Con la scusa di lisciare pieghe
invisibili, la volpe le passa una mano sulla gonna e l’abbandona al
suo ginocchio. «Lo facevano anche a scuola; mai dormito così bene.»
Illya sta al gioco. «Mia madre
cantava.»
In qualche modo sa che è vero, che già
sapevano e che qualcosa (di bello) sta per accadere.
L’americano, infatti, gli bacia le
palpebre e a labbra chiuse intona una ninnananna russa.
È il primo ricordo che Illya
desidera tenere.
[ 111w ]
Sì, me la sto prendendo
con molta, molta, molta calma e ancora non sono sicura di quante
drabble mancano alla conclusione. Sicuro non più di tre (forse anche
meno). |
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Capitolo 6 *** The little chop shop girl ***
And just like that,
I fade away
VI. The little chop shop
girl
Cocci infranti e un
urlo dalla cucina.
La risposta al pericolo
è immediata: grinze a solcare oceani di ricordi assopiti,
increspature d’apprensione e Illya accorre. «Gaby?»
Uno straccio gettato in
faccia.
Gaby sventola una mano,
non lo guarda, offesa dai suoi occhi – dall’indifferenza. Sono
scappata da un muro, non innalzarne uno tu.
«Non è niente, mi sono
tagliata con questa stupida tazza.» Ma l’eco di un nome
ricompare, come un’onda antica innalzata dal salotto che ora torna
al mare a cui appartiene. «Come mi hai chiamata?»
Illya le raccoglie la
mano – sulla lingua sapore di sangue, sulle labbra il tepore di un
sorriso.
«Gaby. Mia piccola,
fiera, smonta-macchine.»
[ 110w ]
Yes! Nuova drabble e che, per di
più, partecipa all'event di Piume d'ottone. Il contatore infatti è
questo.
Parentesi inutile:
Little chop shop girl; all'inizio ero davvero tentata di
tenerlo in inglese... poi ho ritrovato il buon senso (?) e sono
andata a cercarmi la scena in cui lo dice in italiano, per sapere
come lo avessero tradotto. No, mai visto in italiano. No, non ne ho
approfittato per farlo - non posso privarmi delle voci sexy di
Cavill e Hammer, c'mon!
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Scritta per il
Drabble Event di
Piume d'Ottone
prompt: 89. mare |
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