Paura di un ricordo

di la_pazza_di_fantasy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 34 ***
Capitolo 36: *** Capitolo 35 ***
Capitolo 37: *** Capitolo 36 ***
Capitolo 38: *** Capitolo 37 ***
Capitolo 39: *** Capitolo 38 ***
Capitolo 40: *** Capitolo 39 ***
Capitolo 41: *** Capitolo 40 ***
Capitolo 42: *** Capitolo 41 ***
Capitolo 43: *** Capitolo 42 ***
Capitolo 44: *** Capitolo 43 ***
Capitolo 45: *** Capitolo 44 ***
Capitolo 46: *** Capitolo 45 ***
Capitolo 47: *** Capitolo 46 ***
Capitolo 48: *** Capitolo 47 ***
Capitolo 49: *** Capitolo 48 ***
Capitolo 50: *** Capitolo 49 ***
Capitolo 51: *** Capitolo 50 ***
Capitolo 52: *** Capitolo 51 ***
Capitolo 53: *** Capitolo 52 ***
Capitolo 54: *** Capitolo 53 ***
Capitolo 55: *** Capitolo 54 ***
Capitolo 56: *** Capitolo 55 ***
Capitolo 57: *** Capitolo 56 ***
Capitolo 58: *** Capitolo 57 ***
Capitolo 59: *** Capitolo 58 ***
Capitolo 60: *** Capitolo 59 ***
Capitolo 61: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Piccola Premessa:
questa storia è nata nel 2015, ho iniziato a scrivere diversi capitoli pubblicandoli anche, poi l'ho lasciata nel computer a marcire per ben cinque anni. L'altro giorno l'ho trovata per caso e ho pensato di rileggerla. Ho cancellato quello che erano i vecchi capitoli perchè sinceramente parlando facevano schifo e ho ho riscritto la storia totalmente da capo lasciando però quelle caratteristiche che mi erano venute in mente pensando a una storia su Harry Potter.
Sono passati parecchi anni da quando ho finito di leggere i libri quindi parecchie cose potrebbero essere inesatte, comunque vi auguro buona lettura.
la_pazza_di_fantasy


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Roxanne





Finalmente era finito anche quell’anno a Beauxbatons. Roxanne Johnson non ne poteva più. Era circondata da galline dalla mattina alla sera.
Era stata lei a scegliere di andare alla scuola femminile quando i suoi genitori le avevano chiesto quale scuola volesse frequentare, ma a 11 anni non immaginava di certo che le ragazze potessero essere così oche. Da una parte aveva scelto quella scuola anche perché in quel periodo non sopportava la presenza del fratello, quindi di una figura maschile che le rompeva in continuazione i coglioni.
Lo stesso ragionamento aveva fatto suo fratello, più grande di un anno di lei, che si era iscritto a Durmstrang. Anche se sotto sotto Roxanne sapeva che il fratello adorava da morire la sua divisa tutta pelliccia e quel stramaledettissimo bastone che andava facendo sbattere da tutte le parti infastidendo la povera ragazza e anche i genitori.
Roxanne in quel quarto anno aveva deciso che sarebbe stato l’ultimo a Beauxbatons. Aveva mandato una lettera ai genitori verso la fine di marzo spiegando tutto e loro erano stati d’accordo con lei, a patto che continuasse gli studi in un’altra scuola. Non volevano che smettesse senza aver fatto i G.U.F.O.
Lei aveva accettato, nel peggiore dei casi avrebbe fatto solo un altro anno e poi se ne sarebbe andata da scuola.
Nei mesi a seguire aveva visto tutte le altre scuole di magia e la scelta era ricaduta su Hogwarts, da una parta perché era la più vicina a casa visto che abitava a Londra, dall’altra perché li studiava già suo cugino. Almeno non si sarebbe trovata totalmente sola i primi giorni.
-la mia Roxy- disse il padre stringendo la povera ragazza in un abbraccio da mozzare il fiato una volta che la ragazza fu scesa dalla carrozza che l’aveva riportata a casa.
-anche tu mi sei mancato papà- disse la ragazza che nonostante stesse soffocando abbracciò di rimando il padre. -Fred è già arrivato?- chiese una volta che l’uomo la lasciò andare per fa si che la ragazza potesse riabbracciare anche la madre.
-no, ha detto che c’è stato un problema e farà tardi- rispose la donna mentre i tre si dirigevano verso la loro casa.
-come gli sono andati i G.U.F.O.?- chiese la ragazza curiosa.
-non lo sappiamo- disse Darren scuotendo la testa sconsolato, Fred non si faceva quasi mai sentire. Anche Roxy non era da meno.
-gli avete detto della mia decisione?- chiese ancora la ragazza.
-no, pensiamo sia tuo il compito di dirglielo- disse Angelina aprendo la porta di casa con la bacchetta e posando a terra uno dei tre bauli che Roxanne si era portata indietro dalla scuola. Gli altri due li aveva il padre.
-secondo voi si arrabbierà?- chiese la ragazza preoccupata. Aveva paura della reazione del fratello, non sapeva nemmeno lei il perché.
-non credo- disse Darren ridacchiando per poi ottenere una gomitata dalla moglie che o face piegare in due per il dolore. Nonostante gli anni quella donna picchiava ancora forte.
-chissà in che casa mi metteranno- disse la ragazza pensierosa, aveva letto molto su Hogwarts e sulle sue quattro case. Una cosa era certa non sarebbe mai finita tra i Corvonero, era curiosa si, ma non una persona che passava la sua vita sui libri. Voleva addirittura ritirarsi dopo i G.U.F.O.
-Grifondoro- dissero in coro i due genitori.
-e perché?- chiese la ragazza per curiosità
-perché entrambi siamo finiti in Grifondoro ai nostri tempi e hai tutte le caratteristiche di una Grifondoro con i fiocchi- disse Darren sorridendo alla figlia.
-e sentiamo almeno Grifondoro ha una squadra decente di Quiddicth? A Beauxbatons non c’era nemmeno la squadra.
-ai nostri tempi era la migliore- disse il rosso guardando la moglie sorridendo.
-si concordo, solo i battitori erano molto irritanti-
-ehi!-
-è la verità tesoro- disse la donna lasciando un bacio sulle labbra del marito.
-vi prego queste cose quando non ci sono io in giro- gridò la castano-rossiccia facendo un verso disgustato.
-ne riparleremo quando ti troverai il ragazzo- disse Angelina.
-che io ammazzerò- disse Fred entrando nel soggiorno con un sorriso a trentadue denti. -buongiorno famiglia- disse poi andando a stringere la sua sorellina che era quasi venti centimetri più bassa di lui.
-Fred giù le zampe- disse lei cercando di divincolarsi dalla presa del fratello. -sei gelido-
-scusa se sono appena rientrato da Durmstrang- disse il maggiore ghignando mentre si buttava sul divano.
-ah Roxy- la ragazza guardò il fratello aspettando che continuasse. -l’anno prossimo studierò ad Hogwarts-
-COSA?- disse la ragazza sbiancando completamente mentre i due genitori se la ridevano.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


  FRED





Era stato davvero un colpo quando sia Darren, che in realtà era George Weasley che stava nascondendo la sua vera identità coperto dalla moglie, e Angelina si erano ritrovati con due lettere proveniente ognuna da uno dei loro figli. Entrambe dicevano più o meno la stessa cosa: non si trovavano bene nella loro scuola e volevano cambiarla, con l’unica differenza che Roxy non voleva continuare a studiare.
I due avevano accettato la decisione dei figli di cambiare, obbligando Roxanne almeno a conseguire i G.U.F.O
Non avrebbero mai immaginato che entrambi scegliessero Hogwarts come nuova scuola. Okay era la scelta più plausibile visto che era la scuola più vicina e anche la più competente. Avevano fatto tanto per istigare non direttamente i figli per non farli andare a quella scuola. Li avrebbero subito riconosciuti come Weasley e George ancora non era riuscito a perdonare se stesso per quello che era successo. Anche il suo matrimonio con Angelina era stato celebrato in gran segreto e in comune accordo avevano scelto di dare il cognome di lei ai figli a fargli credere che il vero nome di George fosse Darren Johnson.
-perché sei così sconvolta sorellina?- chiese Fred che si era spettato di tutto tranne quella reazione.
-perché proprio Hogwarts?- chiese la ragazza che stava già vedendo i suoi sogni di indipendenza andare in fumo. Con Fred nella sua stessa scuola nessun ragazzo le si sarebbe avvicinato, a parte Nate ovviamente.
-perché mi piaceva come cosa. Perché ti da tanto fastidio?- chiese il rosso non capendo il comportamento della sorella.
-perché non ti voglio tra i piedi pure a scuola!- disse lei sbuffando per poi guardare i genitori seguita da Fred che era abbastanza sorpreso.
-perché non me lo avete detto?- chiese la ragazza con voce irritata.
-le lettere ci sono arrivate nello stesso momento. È stato davvero sconvolgente e divertente, e poi volevamo che ve lo diceste a vicenda- disse George che non aveva mai perso quella scintilla di divertimento da quando era un ragazzo che non si doveva preoccupare di altro se no di non finire in punizione insieme al gemello per aver combinato qualcosa.
-anche tu cambi?- chiese quindi Fred ricevendo come risposta il cenno affermativo della sorella.
-meglio così ti controllo- disse il ragazzo mentre la sorella gli saltava addosso per picchiarlo. Era identica alla madre in quei frammenti, come alle volte Fred era la versione spiccicata del padre e dello zio del quale portava il nome e del quale, per sua sfortuna, non sapeva l’esistenza.
-su dai non vi ammazzate, pensate a dare la bella notizia a vostro cugino- disse Angelina ridacchiando.
-NATE! Mi ero totalmente dimenticato di lui- disse Fred mettendosi le mani nei capelli.
-e bravo Fred, dimenticati di tuo cugino, chi sarà il prossimo? Io?- chiese Roxanne ghignando per poi riprendere ad “ammazzare” il fratello.
-pensate che se finite entrambi a Grifondoro potreste diventare i battitori della loro squadra e quindi far mangiare la polvere alle altre casate. Sapete di solito le coppie di fratelli battitori sono le migliori- disse Darren ricevendo un’occhiata perplessa da parte di Angelina.
La donna infatti non riusciva ancora a capire come l’uomo riuscisse a parlare tranquillamente di lui e il fratello ma non riuscisse ad incontrare la sua famiglia. Ovviamente la donna non gliene faceva una colpa, lei voleva solo il suo bene. Sapeva che la mente delle persone era strana e ognuno reagisce in modo diverso alle cose che gli succedono.
-comunque quando avvisiamo Nate?- chiese Roxanne mentre teneva un cuscino sulla faccia di Fred.
-anche adesso se volete, domani dobbiamo andare a Diagon Alley per prendervi i libri e farvi fare le divise-
-mi mancherà il mio bastone- disse Fred togliendosi il cuscino dalla faccia come se nulla fosse.
-a noi no- disse invece la sorella dando un piccolo pugno sulla spalla del fratello.
-divertente signorina, andiamo a scrivere a Nate?- Roxanne annuì e entrambi sparirono nella loro camera senza dare il tempo ai genitori di chiedere come fossero andati i G.U.F.O al maggiore.
I due ragazzi non persero tempo e in men che non si dica Roxanne stava già scrivendo la lettera, era l’unica ad avere una scrittura decente e ordinata. Gli anni a Beauxbatons era serviti a qualcosa.
-come mai hai cambiato?- chiese la più piccola al fratello mentre faceva asciugare l’inchiostro della lettera.
-ero stufo di essere circondato da persone che fingevano di essermi amiche solo per poter avere favori dal capitano della squadra di Quiddicth. E poi nessuno capiva i miei scherzi-
-almeno tu avevi una squadra di Quiddicth-
-ti ricordo che le abbiamo scelte noi quelle scuole-
-lo si Freddy, ma parliamo di cose serie, come sono andati i G.U.F.O.?-
-bene, sono passato- disse il ragazzo sorridendo per poi prendere la lettera dalle mani di Roxanne e portarla a Percy, il loro gufo. Era stato loro padre a dare il nome al gufo, Fred all’inizio si era un po’ arrabbiato visto che il suo secondo nome era Percival, abbreviato Percy, ma alla fine si era rassegnato.
-secondo te Nate sarà felice di averci in giro?- chiese Roxanne quando Percy fu partito con la lettera.
-spero di si, altrimenti sarà la prima vittima dei nostri scherzi-
-sei già convinto che ti aiuterò- disse Roxanne alzando un sopracciglio.
-guarda che so quello che combinavi alle altre ragazze, sei e sarai sempre la mia prima complice- disse il fratello porgendo la mano destra alla ragazza difronte a lui. Lei strinse quella mano sorridendo.
La lettera di Nate arrivò quella sera stessa. Il ragazzo si diceva felice che i due fratelli avessero scelto di andare ad Hogwarts e gli aveva proposto di andare insieme a lui a Diagon Alley per le compere, infondo Roxanne avrebbe frequentato lo stesso anno del cugino.
I due ragazzi sorrisero alla proposta di Nathalie, di certo non volevano andare in giro con i genitori per fare le loro compere, sarebbe stato troppo strano.
-mamma, papà domani andiamo a Diagon Alley con Nate- disse Fred entrando in cucina per cena.
-ci state dicendo molto velatamente che non ci volete tra i piedi?- disse Angelina che sotto sotto era felice della cosa.
-ma no, e poi se andiamo con Nate potremmo incontrare i suoi amici e fare amicizia prima della scuola, se andiamo con voi abbiamo meno possibilità- disse Roxanne facendo i suoi occhi da cucciolo.
-va bene, ma non comprate cose inutili- disse Geroge facendo sorridere i figli.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Nathalie






Nathalie li stava aspettando all’ingresso di Diagon Alley. I due fratelli sorrisero corsero incontro al ragazzo che non li vide subito, colpa della sua folta chioma castana e riccia. Ma appena li individuò abbracciò stratta la cugina per poi dare una pacca sulla spalla di Fred che giorno dopo giorno diventava sempre più alto.
-come state?- chiese Nate entrando a Diagon Alley seguito dai due.
-bene dai, e come sta il nostro corvo preferito?- disse Roxanne ridacchiando. Si, loro cugino era un Corvonero con i fiocchi uscito da una famiglia di Grifondoro da generazione. Era una piccola eccezione, ma tutti lo avevano sempre elogiato per la sua intelligenza quindi Leonard Johnson, il padre di Nate e fratello di Angelina, quando aveva scoperto della casa del figlio ne era stato più che contento.
-da dove iniziamo?- chiese Fred guardandosi intorno.
-dai libri-
-quanto sei pignolo Nate, smettila di essere Corvonero almeno per un secondo- borbottò Fred che si fermò di colpo guardando una struttura che aveva tutta l’aria di essere fantastica. Quando gli altri due si accorsero che si era fermato guardarono anche loro in quella direzione. Anche Roxanne rimase stupita mentre Nate guardava il negozio che i due avevano adocchiato sospirando.
-ci passiamo quando abbiamo finito tutte le compere per la scuola, se entrate adesso spenderete tutti i soldi li dentro. Disse il castano trascinando via i cugini.
Il corvonero fu di parola e una volta finite tutte le compere, comprese anche le divise che avevano portato via più tempo, li fece entrare all’interno del negozio che aveva attirato la loro attenzione.
-Buongiorno e ben venuti ai Tiri vispi Weasley- disse un uomo dai capelli rossi e gli occhiali sul naso in modo abbastanza scocciato.
-buongiorno professore Weasley- disse invece Nathalie.
-oh Johnson non pensavo che a un ragazzo diligente come te interessasse questo posto- rispose quello.
-in realtà ho accompagnato due persone- rispose il ragazzo indicando i suoi due cugini che si guardavano intorno sempre più stupiti. Quel posto era fantastico.
-meglio per te, sei uno studente brillante-
-dai Percy non essere così, ciao Nate- disse un altro rosso dai capelli lunghi legati in una coda bassa e con un piccolo draghetto sulla spalla.
-buongiorno anche a lei professor Weasley- disse nuovamente Nate sorridendo.
“quanti professori Weasley ci sono?” si chiese Fred sconvolto. “e poi che ci fanno dei professori in un negozio del genere?”
-fatevi un giro tranquillamente, se avete bisogno chiedete pure- disse sempre il professore dai capelli lunghi per poi sparire insieme all’altro. I due fratelli non se lo fecero ripetere due volte e corsero per tutto il negozio inseguiti da Nate che cercava di non perderli.
Nonostante all’inizio il negozio era sembrato abbastanza vuoto in realtà tra gli scaffali nascondeva parecchia gente.
-come mai due professori gestiscono un negozio del genere?- chiese Fred al cugino mentre aveva già le braccia piene di roba.
-è della loro famiglia, quindi quando non sono ad Hogwarts danno una mano-
-quindi ci sono due professori Weasley- disse Roxanne mentre faceva concorrenza al fratello per le robe che aveva tra le braccia.
-no, sono tre- disse Nate con un’alzata di spalle.
-tre?- chiesero in coro i fratelli.
-si si, il primo che abbiamo incontrato Percy Weasley è il professore di storia della magia, Charlie Weasley, quello con il drago, insegna cura delle creature magiche, mentre l’ultimo, Bill Weasley, insegna trasfigurazione- disse Nathalie con tranquillità.
-NATEEEEEEEEE!- tutti e tre i ragazzi si girarono vero la fonte della voce che era un ragazzino dai capelli castano rossicci che stava correndo in direzione del castano a tutta velocità con una faccia super spaventata.
-Hugo cosa succede?- chiese infatti il corvonero una volta che il ragazzino si fu calmato.
-James…ragno- disse il ragazzo tremando leggermente.
-di nuovo?- chiese invece Nate sospirando. Hugo annuì soltanto.
-dov’è?- chiese Nate guardandosi intorno mentre Hugo si nascondeva dietro di lui. Infatti James stava andando verso i due con un ragno in mano e con un sorrisetto strafottente sulla faccia.
Nate si accorse subito di un particolare: il ragno era finto, doveva essere uno degli articoli del negozio visto che aveva ancora il cartellino attaccato.
-Hugo guarda che è finto- disse allora Nate al ragazzo che era sempre dietro di lui.
-non mi interessa Nate, fallo sparire!-
-dai Hugie è solo un piccolo tenero ragnetto non ti farà niente, un po’ di coraggio- disse James lanciando il ragano verso il cugino che gridò prima di scappare a gambe levate lasciando Nate con il ragno sulla spalla.
Il ragazzo lo prese e lo poggiò su uno scaffale.
-quando la finirai?- chiese al castano che aveva difronte.
-ma io mi diverto. E poi devo infondere un po’ di coraggio in mio cugino- disse quest’ultimo sorridendo. Nate scosse la testa sconsolato.
Nel mentre Fred si era avvicinato al ragno di plastica che Nate aveva poggiato sullo scaffale e lo stava osservando incuriosito. Sembrava vero.
-tuo cugino non è un Grifondoro, non puoi pretendere del coraggio che non ha- disse Nate con una punta di rimprovero. Il castano sbuffò.
-si ma non credevo che i corvonero fossero così fifoni-
-noi non siamo fifoni, ognuno ha le proprie paure James-
-okay come vuoi tu. Io vado a cercare mio cugino, ci vediamo a scuola-
Nate salutò il ragazzo con la mano mentre si incamminava dove pochi minuti primi era scomparso Hugo, poi si rigirò.
-comunque saremo noi a vincere quest’anno-
-non credo proprio con quei due battitori che vi ritrovate-
E così James scomparve oltre la porta.
-è davvero un bellissimo ragno- disse Fred che ancora stava guardando il ragno.
-Fred!- disse Roxanne schifata da come il ragazzo stava guardando quel coso, sembrava volesse limonarselo.
-quel tipo, James, sembra simpatico- disse il rossiccio staccandosi dal ragno e continuando il suo giro.
-già, avevo immaginato ti sarebbe piaciuto. Tu adori la gente sadica-
-non è vero- disse il ragazzo mettendo su un broncio fintissimo.
-nooo certo che no, Frederic Percival Johnson non è una persona sadica che ama fare scherzi a chiunque incontri- disse il castano ritrovandosi stretto nella morsa ferrea del cugino che aveva lasciato tutte le cose che aveva in mano a Roxanne.
-di un’altra volta il mio nome per intero e ti ammazzo-

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


HUGO






Alla fine erano usciti dal negozio dei Tiri vispi Weasley davvero molto tardi e quindi i ragazzi avevano deciso di invitare Nate a pranzo da loro cosa del quale il cugino era stato molto contento.
Quando entrarono in casa tutti e tre vennero accolti da un’Angelina sorridente.
-allora com’è andata?- chiese la donna sorridendo nel vedere che i ragazzi avevano le mani occupate dalle buste.
-tutto bene- rispose Roxanne con un sorriso.
-Nate ti fermi a pranzo?- chiese la donna al nipote che annuì e lei sorrise per poi sparire in cucina mentre i ragazzi andavano verso le loro camere per posare la roba.
-quante buste dove siete stati?- chiese George mentre usciva dal bagno trovandosi i figli e il nipote difronte.
-abbiamo fatto spese per Hogwarts- disse Fred sorridendo.
-tutta quella roba?- chiese perplesso l’uomo.
-si- disse Fred con un sorriso che non la raccontava giusta, ma George lasciò perdere andando in cucina dalla moglie.
-è una mia impressione o quei ragazzi hanno comprato più del necessario?- chiese George mettendo le mani sui fianchi della moglie per poi baciarle i capelli.
-non è una tua impressione- rispose lei sorridendo. -non hai notato le buste?- chiese poi voltandosi verso il marito per dargli un bacio sulle labbra.
-ho visto che ne avevano tante…-
-intendo il nome sulle buste-
-non ci ho fatto caso-
-Tiri vispi Weasley- disse la donna facendo pietrificare il marito. Marito che si riprese subito dopo l’entrata dei tre ragazzi nella sala da pranzo.
 
L’estate era passata in pochissimo tempo e il primo settembre era già arrivato. Roxanne e Fred non erano più riusciti a vedersi con Nate perché il ragazzo era stato invitato a casa dei suoi amici e aveva trascorso il resto delle vacanze li.
I due fratelli si erano trovati da soli, come ogni estate, e pieni di dubbi sulla loro nuova scuola. Nonostante Roxanne all’inizio odiasse l’idea di dover andare a scuola con il fratello, adesso ne era felice. Non poteva di certo chiedere a Nate di starle appiccicata tutto il tempo visto che aveva i suoi amici, ma con il fratello tra i piedi poteva benissimo stare con lui. E poi le erano già venute tantissime idee in mente per i primi scherzi nella loro nuova scuola.
E ora si trovavano li, sulla piattaforma 9 e tre quarti a salutare i loro genitori.
-mi raccomando non fatevi riconoscere già dal vostro primo giorno- disse Angelina seria mentre George dietro di lei stava mimando ai due ragazzi l’esatto opposto.
-tranquilla mamma- disse Roxanne per tranquillizzare la donna. -staremo con Nate questi primi giorni, non combineremo niente-
-io parlo per tutto l’anno non solo per i primi tempi- disse la donna mettendo le mani sui fianchi in maniera autoritaria.
-va bene- disse Fred che aveva intenzione di fare tutto il contrario di quello che gli stava dicendo la madre. Lui avrebbe seguito i consigli del padre. Fare casino.
-bene- disse la donna prima di abbracciare entrambi i figli seguita a ruota da Geroge. Poi i due ragazzi salirono sul treno.
Ci misero una decina di minuti prima di riuscire a trovare un vagone vuoto e ci si infilarono felici.
-non riesco ancora a credere che stiamo per andare a scuola insieme- disse Roxanne stendendo le gambe fino ad arrivare alla parte opposta del suo sedile, dove era seduto Fred che fece la stessa cosa della ragazza ritrovandosi così incastrati tra di loro.
-secondo te dobbiamo avvisare Nate?- chiese Roxy dopo un po’, quando il treno partì.
-nel caso ci troverà lui- rispose Fred con un’alzata di spalle, nemmeno un secondo dopo fece capolino una testa ricca che sorrise in direzione dei due.
-ehi posso sedermi con voi? Gli altri scompartimenti sono pieni- disse Nate per poi sedersi a fianco a Roxanne.
-stavamo giusto pensando a quando ti saresti fatto vivo. Come sono andate le vacanze?- chiese Fred mentre Roxy poggiava la testa sulla spalla del cugino.
-tutto bene, a voi?-
-idem abbiamo già in mente come diventare le leggende di Hogwarts- disse Fred sorridendo.
-buon per voi, ma io non ne voglio far parte grazie- disse il ragazzo ridacchiando.
Per un quarto d’ora il viaggio fu abbastanza tranquillo, poi un urlo risvegliò di colpo Roxanne che si era appisolata sulla spalla di Nate. La ragazza guardò confusa i due ragazzi nel suo scompartimento, Fred sembrava non aver idea di cosa stesse succedendo mentre Nathalie sospirava sconsolato.
-ECCOTI FINALMENTE!- gridò una ragazza dai capelli biondi e gli occhi grigi guardando malissimo Nate. La ragazza era seguita da cinque ragazzi che sembravano stanchi.
-puoi cercare di non urlare per tutto il treno pazza?- disse Nate sospirando.
-non chiamarmi pazza Nathalie Johnson! Riunione Quiddicth!- disse lei mettendosi le mani sui fianchi.
-adesso? Non ti sembra un po’ troppo presto? E poi non è Louis il capitano?- disse Nate notando di aver attirato la completa attenzione dei cugini.
-si adesso e Louis è d’accordo con me vero?- disse la ragazza rivolgendosi a uno dei due ragazzi biondi che doveva essere Louis. Il ragazzo annuì anche se non sembrava molto convinto della cosa.
Roxanne guardò attentamente tutti i ragazzi e riconobbe il ragazzino rosso che si era nascosto dietro Nate nel negozio a Diagon Alley.
-bene quest’anno batteremo James Potter, Jerome Baston e Scorpius Malfoy in un solo colpo- iniziò la bionda non curante del fatto che ci fossero altre due persone nello scompartimento.
-Merlion…- cercò di dire Nate, non che non la volesse far parlare, ma era sicuro che i suoi cugini non sarebbero finiti a corvonero quindi stavano dando informazioni utili al nemico.
-zitto un momento, stavo dicendo per James non ci sono problemi, i battitori sono due scarsoni quindi basta che il nostro Lys faccia il suo dovere e possiamo mettere k.o il gruppo Potter-Weasley-Paciok, per le altre squadre ci vorrà più impegno, ma con loro basterà veramente mettere fuorigioco i loro cacciatori e avremo la vittoria in pugno, Alicia non potrà proteggere la porta per sempre e si ritroverà costretta a dover attaccare. Il mio compito sarà quello di prendere il boccino prima del pallone gonfiato che se Lys abbatte mi fa un grosso favore e poi…-
-MERLION!- gridò alla fine Nate facendo bloccare la ragazza che lo guardò come se la volesse ammazzare ma lui indicò con la testa i suoi due cugini e Merlion sbiancò immediatamente.
-perché vi siete fermati era interessante- disse Fred con un sorrisetto che andava ad allargarsi sulle labbra.
-di quale casata siete?- chiese Merlion che non si ricordava di aver mai visto quei due ragazzi.
-che c’è vuoi sapere se hai rivelato informazioni importanti, sai io sono in camera con James- disse il ragazzo ghignando quando la faccia della bionda, già cadaverica di suo, divenne bianchissima.
-Merl è meglio sloggiare, continuiamo il discorso dopo- disse quello che doveva essere il capitano trascinando la ragazza fuori dallo scompartimento.
-tu non stai in camera con James- disse Nate al cugino.
-lo so, mi piace prendere in giro la gente.
 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


MERLION





Roxy e Fred si erano separati da Nate una volta che il treno si fermò. Loro due sarebbero andati insieme a quelli del primo anno sulle barche visto che anche per loro sarebbe stato il loro primo anno. I due fratelli si godettero il paesaggio magnifico che avevano davanti agli occhi.
Purtroppo per loro quel magnifico viaggio in barca durò poco e i due si ritrovarono a dover camminare insieme ai nuovi alunni verso la sala grande dove sarebbe avvenuto lo smistamento. Loro si trovavano infondo alla fila visto che erano i più alti di tutti.
Roxanne si guardò intorno e sorrise vedendo il cugino che la salutava con la mano al suo tavolo Corvonero dove il colore predominante era il blu.
Il vociare era parecchio, ma quando la preside si alzò nella sala calò il silenzio più assoluto.
-buonasera ragazzi e bentornati, o benvenuti ad Hogwarts, come ogni anno molti di voi avranno i G.U.F.O. e i M.A.G.O. quindi mi aspetto da tutti voi il massimo impegno nello studio. Quest’anno oltre ai ragazzi del primo anno avremo due nuovi studenti che si sono trasferiti quest’anno vi prego di accoglierli nel migliore dei modi. Inizieremo lo smistamento con loro- disse la donna per poi lasciare la parola al professore al suo fianco.
-bene iniziamo- disse l’uomo prima di prendere il capello parante e poggiarlo sullo sgabello.
Il cappello cantò la sua canzoncina e appena ebbe finito Fred e Roxanne si guardarono negli occhi per infondersi coraggio a vicenda.
-il primo è Frederic Percival Johnson- disse il professore mentre tutti gli occhi si puntarono su Fred che, nel suo metro e ottantadue, sovrastava il resto degli studenti in attesa di essere smistati.
Fred lanciò un sorrisetto alla bionda corvonero quando la vide lanciargli uno sguardo di fuoco. Il ragazzo arrivò quasi subito sullo sgabello e il professore fece calare il cappello.
Il cappello parlante non lo sfiorò nemmeno, il suo grido si risentì per tutta la sala suscitando mormorii sconcertati, era da anni che il capello ci metteva un po’ a decretare la casa dei nuovi studenti, ma con quel ragazzo non aveva esitato un secondo.
-GRIFONDORO- fu il grido del cappello e il tavolo rosso-oro scoppiò in un applauso. Fred scese dallo sgabello e si andò a sedere al suo nuovo tavolo non prima di aver lanciato uno sguardo di incoraggiamento alla sorella.
-bene continuiamo, Roxanne Ginevra Johnson- disse il professore e la rossa si incamminò con passo fiero come il fratello verso lo sgabello. Nonostante lei fosse solo un metro e sessanta era più alta di tutti i nuovi maghetti quindi la guardarono fin da subito.
Si sedette sullo sgabello e il cappello le venne calato sul capo.
-QUESTO SARÀ UN ANNO INDIMENTICABILE, GRIFONDORO- disse il cappello e nuovamente la casa Grifondoro scoppiò in un enorme applauso mentre la ragazza andava a raggiungere il fratello.
I professori si guardarono tra di loro, cosa voleva ire che sarebbe stato un anno indimenticabile?
-bene continuiamo con i nuovi studenti- disse il professor Paciok prima di iniziare in ordine alfabetico a chiamare i nuovi studenti.
-cavolo Fred nemmeno il tempo di metterti il cappello- disse Roxanne mentre aspettavano la fine dello smistamento.
-mamma e papà l’avevano detto che saremmo finiti qui- disse lui che guardava sconsolato il suo piatto vuoto. Aveva davvero molta fame, nonostante avesse mangiato come un bisonte sul treno.
-comunque è stata davvero divertente la faccia che hanno fatto i professori quando il cappello ha detto quella frase prima di smistarti- disse poi il ragazzo lasciando un bacio sui capelli della sorella.
-mi sono spaventata anch’io- Roxanne applaudì insieme al fratello e agli altri del tavolo quando un primino venne smistato in Grifondoro. -pensi che sappia che cosa abbiamo in mente?-
-probabile, ma sembrava molto d’accordo- disse il fratello ridacchiando.
Alla fine dello smistamento erano tutti abbastanza stanchi, ma appena videro il cibo sul tavolo ci si fiondarono sopra. Anche Roxanne si dimenticò tutte le buone maniere imparate a Beaubatons e si fiondò sul cibo come un’animale affamato.
-Roxy sei una signorina, cosa ci sei andata a fare a Beaubatons se ti comporti come un maschiaccio?- disse Fred ridacchiando attirando qualche occhiata dalle altre persone presenti al tavolo.
-proprio perché non sono più a Beaubatons mi posso comportare come voglio- disse la ragazza facendo la linguaccia al fratello.
-ma sentila- disse il ragazzo scuotendo la testa per poi imitare la sorella abbuffandosi.
La cena finì troppo presto a detta dei due fratelli e seguirono gli altri grifondoro fino alla loro sala comune dove vennero a conoscenza della parola d’ordine.
Appena entrati nella sala comune Roxanne fece per buttarsi sul divano ma fu fermata dal professore che era il referente della loro casata.
-ragazzi siete stati messi nelle camere insieme ad altri ragazzi del vostro stesso anno. Spero che non ci siano problemi- disse l’uomo con i capelli rossi che arrivavano fino alle spalle e una cicatrice sulla faccia.
I due ragazzi annuirono.
-Frederic ti accompagno io nella tua camera, Roxanne ti lascio nelle mani di Rose che è in camera con te- disse il professore indicando la ragazza dai ricci capelli rossi che stava al suo fianco.
Rose sorrise a Roxanne che ricambiò il gesto prima di sparire insieme verso il dormitorio femminile.
Poco dopo anche il professore si mosse seguito da Fred.
-comunque sono il professore Bill Weasley di trasfigurazione, per qualunque cosa potete chiedere a me- disse il rosso salendo le scale della torre mentre Fred annuiva nonostante il professore non potesse vederlo.
-eccoci qui- disse il professore indicandogli la camera. Fred ringraziò prima di rifugiarsi nella stanza.

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


JAMES





Il giorno dopo mentre Fred scendeva a far lezione si ritrovò difronte Nate e gli sorrise.
Il cugino lo guardò indagatore, ma sembrava che il ragazzo non avesse in mente niente di strano quindi gli sorrise a sua volta avvicinandosi.
-come ci si sente a stare tra i grifondoro?- chiese il corvonero mentre entravano in sala grande.
-tutto bene, indovina con chi sono in camere?- disse poi il rosso ridacchiando.
-con James?- chiese sorpreso Nate.
-si si, con lui e un certo Mark Jordan- disse il rosso continuando a ridacchiare.
-cavolo Merlion si ammazzerà quando lo saprà. Sei in camera con due dei giocatori di Quiddicth di grifondoro- disse il castano scuotendo la testa sconsolato.
-dovrete rivedere le vostre tattiche- disse Fred ridacchiando.
-JAMES SIRIUS POTTER!- i due ragazzi si girarono vedendo un Mark Jordan parecchio infuriato e con addosso la divisa che era stranamente diventata bianca.
Il diretto interessato dell’urlo si girò verso il suo compagno di squadra abbastanza confuso.
-che c’è?- chiese infatti il maggiore dei Potter mentre tutta la sala grande seguiva animatamente la questione.
-MI HAI RIDOTTO LA DIVISA IN QUESTO MODO!- disse il ragazzo indicandosi la divisa bianca.
-io non ho fatto niente- disse il grifondoro abbastanza confuso.
-e chi sarebbe stato? Quello nuovo?- disse Mark arrabbiato indicando Fred che cercava di non ridere.
-sei stato tu vero?- sussurrò Nate che era rimasto al fianco del cugino.
-io non ho fatto niente- sussurrò il ragazzo tradito da suo sguardo che luccicava.
Nate scosse la testa ma non parlò continuando a vedere lo scontro tra Mark e James. Molti avevano perso interesse e non li stavano più considerando.
-che fate?- chiese Roxanne ai due accompagnata da Rose che salutò Nate con un sorriso.
-niente- disse Fred mentre Rose scuoteva la testa vedendo suo cugino discutere con Mark.
-andiamo a fare colazione?- chiese la rossa all’altra ragazza che annuì seguita poi dal fratello.
-Rose?- disse Roxanne una volta che si furono seduti.
-si?- disse la rossa tagliando una fetta di crostata lasciandola nel piatto e prendendosi il resto della torta sotto lo sguardo sconvolto di Fred.
-se ti arriva la posta ti consiglio di non aprirla- disse la ragazza.
-perché?- chiese lei.
-solo per precauzione-
Rose la guardò confusa, ma non fece domande mentre Fred guardò male la sorella che gli sorrise rassicurante. La sera prima i due fratelli erano usciti di nascosto dal dormitorio ed erano andati nella gufiera. Dovevano iniziare il loro primo anno nel migliore dei modi.
Dopo un minuto, nel quale la sala si riempì completamente, entrarono i gufi nella sala lasciando sconvolta la McGranitt per via del numero esorbitante degli stessi. Ogni ragazzo, a parte Fred e Roxanne, ottenne una lettera. Tutti si guardarono fra di loro sorpresi.
E tutti, a parte Rose, aprirono le lettere e in un secondo l’intera sala grande fu ricoperta da polvere bianca che si posò su tutti i ragazzi, raggiungendo involontariamente anche i professori.
-JAMES SIRIUS POTTER- gridò la McGranitt.
-non sono stato io! Perché oggi incolpate tutti me!- disse il ragazzo alzandosi e facendo vedere che era completamente ricoperto da quella polvere bianca, anche i suoi occhiali erano diventati completamente bianchi.
-ALBUS SEVERUS POTTER- disse allora la preside ma anche il secondogenito dei Potter, che sedeva al tavolo dei Serpeverde, era ricoperto completamente dalla polvere bianca e non ne sapeva niente.
La preside guardò in direzione degli altri possibili candidati per gli scherzi, ma erano tutti da escludere a priori.
-chi è stato?- chiese allora la preside guardando gli studenti uno ad uno.
Fred e Roxanne si guardarono prima di sorridersi a vicenda. Poi saltarono entrambi in piedi facendo girare verso di loro l’intera sala.
-Johnson- disse solo la preside guardando leggermente male i due nuovi arrivati.
-ci scusi signora preside, ma volevamo fare il nostro ingresso ad Hogwarts nei migliori dei modi, e quale se non quello di fare uno scherzo all’intera scuola? Mi sono divertito molto a cambiare il colore della divisa del mio compagno di stanza ma niente ti fa sentire meglio di fare uno scherzo a tutta la scuola- disse Fred spalleggiato dalla sorella mentre Mark gli ringhiava contro e James dava un calcio al suo compagno di squadra per essere stato incolpato ingiustamente.
-siete entrambi in punizione- disse la donna guardando i due ragazzi mentre annuivano e si risedevano dandosi il cinque.
-pazzi, quella vi prende in antipatia- disse Rose scuotendo la testa e mettendo da parte la lettera che non aveva aperto.
-tanto io mi devo fare solo due anni- disse Fred scrollando le spalle disinteressato alla cosa.
-io solo uno-
-in che senso?-chiesero in coro Rose e Fred.
-nel senso che faccio i G.U.F.O. e poi mi ritiro- disse la mulatta al fratello. -ne ho già parlato con mamma e papà- continuò vedendo la faccia sconvolta del fratello.
-non ci credo. Che ti costa fare solo altri tre anni di cui due con me?- disse Fred che non era per niente d’accordo con la scelta della sorella.
-sono stufa di studiare Fred- disse solo la ragazza.
-ti farò cambiare idea- disse Rose sorridendole.
-ciao Rosie- disse James mentre si puliva gli occhiali prima. Poi si rivolse a Fred. -possiamo parlare un attimo?- il mulatto annuì e seguì l’altro grifondoro fuori dalla sala grande.
-oh no!- disse Rose mettendosi le mani nei capelli.
-perché?- chiese Roxanne curiosa.
-James vuole fare comunella e se fanno comunella è la fine- disse la rossa super preoccupata.
Intanto i due ragazzi erano arrivati poco fuori dalla sala grande.
-sei arrabbiato con me?- chiese Fred.
-no, che ne dici di unire le forze?- chiese James con un sorrisetto che non prometteva nulla di buono.
Fred lo guardò facendo finta di pensarci su, poi tese la mano all’altro ragazzo.
-ci sto!- e i due si strinsero la mano complici. -mi dispiace solo per Mark- disse poi ridacchiando il mulatto coinvolgendo anche James.
-se ne farà una ragione- disse il Potter.
-una cosa, so che giochi a Quiddicth, ci sarebbero due posti liberi?- chiese poi Fred ricordandosi della riunione dei corvi avvenuta nel suo scompartimento.
-teoricamente no, però i nostri battitori fanno davvero pena, perché?-
-perché io e Roxy volevamo entrare in squadra- disse Fred.
-dovrete dimostrarmi quello che sapete fare- disse James mentre sul viso di Fred andava ad ampliarsi il sorriso.
 

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


ALICIA






Alicia guardava il ragazzo che era seduto tra lei e James durante la lezione di trasfigurazione che i ragazzi di Grifondoro avevano in comune con Corvonero.
-quindi vorresti entrare nella squadra- disse la bionda continuando a guardare il mulatto.
-si si- rispose lui mentre trascriveva velocemente quello che il professor Weasley stava scrivendo alla lavagna.
-e come battitore?- chiese ancora la ragazza-
-certo-
-Alicia stai facendo il terzo grado!- disse James ridacchiando copiando gli appunti di Fred visto che zio Bill aveva già cancellato tutto alla lavagna.
-sono curiosa James!- disse quest’ultima lanciando un’occhiataccia al cercatore.
-fidatevi io e mia sorella siamo più bravi di quelli che avete adesso-
-e come puoi confermare questa tua affermazione?- chiese ancora la ragazza che era stata costretta a copiare anche lei gli appunti di Fred.
-perché un uccellino mi ha detto che i vostri fanno schifo-
-e chi sarebbe? Anche se in realtà è vero, ma nessuno vuole prendere il loro posto- disse James curioso.
Fred non rispose, indicò con la testa i ragazzi di corvonero che sedevano tutti in prima fila.
-e come mai i corvonero dovrebbero parlare con te di ciò che riguarda la nostra squadra di Quidditch?- chiese Alicia ancora più curiosa di prima.
-è stato un incidente. Ero nel vagone con mio cugino e una certa biondina ha trascinato tutta la loro squadra nel vagone sparlando dei metodi per stracciarvi-
-tuo cugino?- chiese James confuso.
-Nate-
-Nate è tuo cugino?- chiese sorpresa Alicia mentre Fred annuiva.
-praticamente Merlion ti ha servito le loro strategie su un piatto d’argento! Dicci tutto- disse James sempre più contento.
-sono se fai giocare me e Roxy contro di loro domani- disse Fred.
-non c’è tempo per allenarci! I corvi hanno prenotato il campo oggi- disse Alicia sbuffando.
-Alicia ha ragione, ma ci servono quelle informazioni- disse il ragazzo mettendosi le mani nei capelli.
-fidatevi di me è Roxy, avremo l’elemento sorpresa dalla nostra. Ci andranno cauti e fidatevi non sono un incapace- cercò di convincerli Fred.
-siete interessati o no alla mia lezione?- i tre ragazzi saltarono in aria quando si trovarono difronte un Bill Weasley leggermente irritato.
-in realtà è un po’ noiosa- disse James alzando le spalle sotto lo sguardo sconvolto di Alicia e soprattutto quello di Fred che lo guardava come se fosse un pazzo. Lui d’altronde non sapeva che James era il nipote del professore.
-sei libero di uscire James, comunque se non sei interessato alla lezione potevi evitare di scegliere Trasfigurazione- disse Bill dando un colpo in testa al ragazzo con il libro che aveva in mano mentre ritornava a spiegare.
-ma sei pazzo! È un professore cavolo- disse Fred sconvolto mentre Alicia ridacchiava.
-James anche se fa di cognome Potter è un Weasley- disse Alicia scuotendo la testa.
-aspetta Potter? Sei il figlio del famoso Harry Potter?- chiese Fred abbastanza sorpreso.
-non lo sapevi? Eppure lo ripetono in continuazione-
-non ci avevo fatto caso- disse il mulatto ancora sotto shock.
-che bello qualcuno che non è della mia famiglia che non mi giudica solo perché faccio di cognome Potter- disse James facendo finta di asciugarsi una lacrima mentre Fred iniziò a ridacchiare scuotendo la testa.
-un secondo- disse dopo un po’ Fred guardando questa volta Alicia. -tu fai di cognome Paciok vero?- chiese poi alla ragazza.
-come lo sai?-
-Merlion quando sputtana la sua squadra, comunque sei la figlia del famose Neville Paciok?- chiese.
-si, il famoso Neville professore di Erbologia- borbottò la ragazza.
-avete fatto comunella voi con i cognomi famosi- constatò il ragazzo.
-è abbastanza naturale quando il resto della gente vuole essere tuo amico solo per avere favori e privilegi- disse James sconsolato.
-diciamo che noi ci conosciamo dalla nascita più o meno visto che i nostri genitori erano amici quando erano ad Hogwarts e lo sono tuttora- disse Alicia.
-le uniche eccezioni sono tuo cugino, la famiglia Baston e Mark- disse James.
-stia dimenticando Lys e Lorcan-
-anche loro rientrano nella sfera degli amici di famiglia come Teddy- disse James alla ragazza.
-che vita orribile- disse Fred scuotendo la testa.
-se vuoi aggiungiamo anche te alla lista- disse ridendo James al quale non dispiaceva avere Fred come amico, visto che anche lui adorava fare scherzi.
-l’unico favore che voglio da te Potter è quello di entrare nella squadra di Quidditch- disse Fred.
-ANCORA?- gridò Bill in direzione die tre con lo sguardo di fuoco.
-scusi prof- disse Fred iniziando a scrivere velocemente quello che non aveva scritto prima.
Anche Alicia e James si zittirono definitivamente lasciano finire la lezione al povero Bill Weasley.
 
-credo che mio zio ti adori- disse James a Fred una volta usciti dall’aula di trasfigurazione diretti verso la sala grande di Grifondoro senza Alicia, che era andata a seguire babbanologia, materia che i due non seguivano.
-ma no- disse Fred.
-nooo, sei stato l’unico che è riuscito a trasfigurare quel coso al primo colpo e per di più eri pure disattento durante la lezione. Fidati ti adora- disse James che ancora si sorprendeva delle capacitò del ragazzo.
-be’ credo sia dovuto a mio padre, adora farmi gli scherzi trasfigurando le mie cose e io lo osservo di nascosto mentre lo fa- disse Fred ricordandosi di come il padre era bravissimo nella trasfigurazione.
-so da chi farmi aiutare allora.- disse il Potter ridacchiando.
-fammi entrare nella squadra e avrai tutto l’aiuto del mondo-
-ma sei fissato! Quante cose mi vuoi promettere?- chiese James.
-dai che ti costa farmi entrare in squadra!- disse Fred sbuffando.
-i due battitori se la prenderanno a male, anche se non sarebbe brutto avere due persone competenti in squadra- disse James sospirando.
-dici che ti ho ricattato, ma ti prego facci giocare! Solo una partita, se poi va male ci puoi cacciare tranquillamente- disse il ragazzo serio.
-okay- si arrese alla fine James. -ma se va male non posso assicurarti niente-
-vinceremo- disse invece Fred felice della situazione. -comunque sbaglio a fra te e Alicia c’è parecchia tensione sessuale?-
-cosa te lo fa credere?- chiese James che si era leggermente irrigidito.
-piccole cose, come il fatto che ti sei irrigidito in questo momento- disse il mulatto ridacchiando.
-a me lei piace, ma non so se potrebbe durare tra noi. Io non sono un santarellino e non voglio rovinare la nostra amicizia- disse il maggiore dei Potter arrendendosi.
-brutta situazione-
-già-

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


   MARK





-io mi sento male- disse Frank mentre Samuel e Richard guardavano malissimo Fred e Roxanne mentre indossavano le divise della squadra.
-Frank non si sono ancora ammazzati- disse Lily guardando poi di sbieco il fratello.
Si erano ritrovati in quella situazione perché James aveva bellamente omesso che per la partita contro i corvi ci sarebbero stati due nuovi battitori.
-questo è il loro provino per entrare in squadra. Se la partita va bene vi sostituiranno- disse James facendo sgranare gli occhi al resto della squadra mentre Fred e Roxanne se la ridevano consapevoli di essere appena entrati definitivamente nella squadra.
-non vi siete allenati, sarà uno schifo. Perderete sicuramente!- disse Samuel ringhiando.
-avremmo perso comunque visto che la strategia dei corvi era quella di tenere i bolidi lontano da voi, e sapete che Lys è diecimilioni di volte più bravo di voi- disse Alicia zittendo definitivamente i due.
-bene scendiamo in campo e facciamo vedere a quei corvi chi comanda- disse James prima di incamminarsi verso lo stadio.
I primi ad entrare furo i corvi acclamati da tutta la platea, erano loro i favoriti. Appena si posizionarono partì il coro “Perché Weasley è il nostro re” rivolto ad Hugo che si era andato a posizionare vicino ai tre anelli e sorrideva felice di quell’acclamazione che si era guadagnato.
Dopo entrarono i ragazzi di grifondoro e Nate sbiancò seguito a ruota da Merlion riconoscendo i due battitori.
-colpo di scena gente, grifondoro cambia la sua formazione utilizzando come battitori i duo nuovi acquisti della scuola i fratelli Johnson che dalla regia mi dicono essere i cugini del nostro Nate Johnson cacciatore dei Corvi- disse il telecronista della partita. -cavolo gente adesso oltre a troppi Weasley e ci sono anche troppi Johnson!- disse poi scaturendo l’ilarità generale.
Mark gli fece il verso.
-era più bravo mio padre- borbottò poi facendo ridere James che era a due passi da lui.
Oliver Baston, che era l’arbitro della partita, fece cenno ai due capitani che si avvicinarono e si strinsero la mano.
-vinceremo noi cugino- disse Louis stritolando la mano di James che ridacchiò.
-io ho il presentimento che non sarà così- disse il Potter prima di lasciare la mano del Biondo e mettersi in posizione.
La partita iniziò.
-bene gente, grazie alla tecnologia Babbana io e i mei collaboratori abbiamo fatto una piccola ricerca sui nostri Johnson, ovviamente intendo i grifondoro- si sentì un urlo da parte dei grifondoro, Lily potter aveva messo a segno i primi dieci punti sfondando la difesa del cugino. -come stavo dicendo prima che Lily Luna Potter facesse punto, abbiamo fatto delle ricerche. Sulla nostra stupenda Roxanne non abbiamo trovato nienteeeeee- un bolide arrivò vicinissimo al telecronista che fu salvato da Lysander, bolide lanciato da Fred allo “stupenda”. -stavo dicendo, non abbiamo trovato niente! Oh Louis ha appena fatto punto portando la squadra dei corvi in parità! Mentre sul nostro Fred abbiamo pessime notizie corvi- fece una pausa mentre l’attenzione era rivolta al commentatore. – a Durmstrang deteneva il record di giocatori colpiti con i bolidi- disse e nel mentre uno dei tre cacciatori di Corvonero fu abbattuto, proprio da bolide di Fred che ghignava felice.
-oh povero Pederson!- disse il telecronista mentre il corvonero rimaneva a terra dolorante.
-ops- disse Fred mentre James e Mark gli sorridevano.
La partita andò avanti e Fred e Roxanne misero più volte in difficoltà i cacciatori di corvonero, nonostante ciò entrambe le squadre fecero altri punti portando le squadre ad n totale di 40 a 40.
Lysander lanciò un bolide verso James che era sceso in picchiata avendo individuato il boccino d’oro. Roxanne fu più veloce di Fred e ribatté via il bolide che, senza nemmeno volendo, prese la parte posteriore della scopa di Merlion che si era buttata all’inseguimento di James. La ragazza perse l’equilibrio e cadde, proprio mentre Nate faceva il quinto centro e James acchiappava il boccino facendo esultare la curva rosso-oro.
-e niente gente, in nuovo acquisto dei Griondoro ha permesso loro di vincere la partita. Siamo fregati!- disse il telecronista scuotendo la testa.
-e si conclude 190 a 50 per i grifondoro! Ci vediamo fra una settimana per serpeverde contro tassorosso!- disse il telecronista mentre Nate aiutava Merlion ad alzarsi.
-tutto okay?- chiese Roxanne avvicinandosi ai due molto preoccupata, non era stata sua intenzione mirare alla scopa di Merlion, in realtà aveva mirato al capitano, ma la ragazza era finita in mezzo.
-si tranquilla so che avevi puntato Louis- disse la ragazza sorridendo.
-meno male- disse Roxanne rilasciando un sospiro di solievo.
-mini-Malfoy nonostante i tuoi piani abbiamo vinto noi- disse James avvicinandosi ai due corvi che erano stati raggiunti anche dagli altri ragazzi.
-solo fortuna Potter- disse la ragazza ringhiando.
-sono felicissimo! Finalmente siamo ritornati allo splendore di un tempo!- disse Frank battendo il cinque con Fred.
-perché non hai detto del tuo record?- disse poi Mark mettendo un braccio intorno al mulatto.
-volevo dirvelo con i fatti- disse il ragazzo ridacchiando.
-stronzo- disse Nathalie guardando male il cugino.
-cosa c’è Nate?- chiese Fred ridacchiando.
-niente stavo parlando fra me e me- disse il moro scuotendo la testa.
-hai atterrato Pederson con un solo colpo, complimenti nessuno è mai riuscito al prima colpo- disse Lysander con ammirazione.
-anche voi ci avete dato del filo da torcere- disse Fred, e non scherzava, quel biondino era davvero bravo.
-solo perché non vi eravate mai allenati con noi Freddie- disse Alicia lasciando un bacio sulla guancia di Fred felice. -finalmente ci liberiamo di Samuel e di Richard- continuò la bionda iniziando a ballare felice insieme a Lily.
-loro non ne saranno tanto contenti, ma a noi non frega niente- disse James per poi salutare i corvi e dirigersi verso la sala grande insieme a tutti gli altri mentre tutti i grifondoro gli acclamavano. Erano 190 punti che la loro casata guadagnava per la coppa delle case.
-complimenti ragazzi.- disse Rose sorridendo a tutti i componenti della squadra.
-grazie Rosie- disse Lily abbracciando la cugina. -anche se abbiamo battuto tuo fratello?- chiese poi la piccola Potter staccandosi.
-soprattutto perché avete battuto mio fratello!- disse la ragazza per poi abbracciare felice anche James che la strinse a se.
-le vinceremo tutte- disse il ragazzo mentre Rose sorrideva felice a quella prospettiva.

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***



LOUIS






-è stata tutta colpa mia- disse Merlion mentre si sedeva su una delle poltroncine della sala comune corvonero circondata da Nate, Lys, Louis e Hugo.
-non è vero- cercò di rassicurarla Lysander.
-se non avessi detto niente quando Fred era nel vagone tutto ciò non sarebbe successo-
-non è detto. Nessuno sapeva sarebbero finiti in grifondoro- disse Hugo convinto delle sue parole.
-ma così è stato e per quanto ho scoperto sta anche in camera con Potter- disse la ragazza sbuffando.
-che bello capire di che Potter sta parlando solo dal suo tono di voce- disse Nate ridacchiando.
-cosa vorresti dire?- chiese Merlion incendiando con lo sguardo il ragazzo.
-che cambi tono di voce quando parli dei tre Potter in circolazione- disse Nate -per James è Potter- disse Nate facendo la voce leggermente alterata -per Lily è Potter- il tono adesso era più calmo -per Albus è Potter- disse Nate usando un tono più dolce e facendo sbattere gli occhi.
-io non faccio così!- gridò la ragazza rossa in volto.
-ovviamente no! Ogni volta che vedi Albus di certo non lo guardi come se lo volessi mangiare- disse Hugo dando poi il cinque a Nathalie.
-Hugo! Non posso credere che tu sia dalla stessa parte di questo qui!- disse Merlion guardando male il povero Johnson.
-è un dato di fatto Merl, a te piace Albus e ti comporti in modo strano in sua presenza. Come tutti quando parlano con la persona di cui sono innamorati- disse Louis alzando le spalle.
-fatemi capire, in quanti pensano che io sia innamorata di Albus?- chiese la ragazza sempre più rossa.
Tutti i ragazzi alzarono la mano.
-anche tu Lys!- disse la ragazza quasi sentendosi tradita.
-tesoro si vede lontano un miglio, credo che l’unico che ancora non l’abbia capito sia proprio Albus visto che ti tratta come una sorellina visto che Scorpius è il suo migliore amico.- disse Lysander.
-da aggiungere anche i primini e i cugini di Nate visto che non vi hanno ancora visti insieme- disse Hugo alzando le spalle.
-vi odio- disse la ragazza scappando nel suo dormitorio lasciando i quattro ragazzi da soli.
-abbiamo fatto male?- chiese Louis sedendosi poi nel posto lascito libero da Merlion visto che era stato in piedi. Posto che era vicinissimo a Nate che si sentì leggermente a disagio avendo il ragazzo appiccicato.
-no, prima o poi il discorso sarebbe uscito- disse Lysander scuotendo la testa.
-io mi chiedo quando Albie lo capirà- disse Hugo pensieroso.
-mai?- disse Nate ridacchiando nervosamente, cosa che non sfuggì agli altri.
-senti Nate, ma non è che a te piace Merl?- chiese Lysander dando voce ai dubbi di tutti gli altri ragazzi. Il mulatto rimase interdetto.
-cosa?- chiese infatti confuso il ragazzo.
-si, quando parliamo di questo argomento sei sempre nervoso- disse Louis fissando i suoi occhi chiari in quelli scuri dell’altro che deglutì. “quegli occhi sono illegali Louis” pensò il ragazzo prima di riscuotersi.
-no ragazzi, davvero per me Merl è solo un’amica- disse, ed era vero. A lui le ragazze non piacevano minimamente.
-allora perché ti comporti in modo strano?- chiese Hugo.
“perché mi trovo sempre Louis appiccicato maledizione!” pensò il moro, ma non parlò preferendo il silenzio.
-ammettilo ti piace Merl- disse Louis facendo perdere un battito al cuore di Nathalie.
-perché dovrei ammettere qualcosa che non è vero?- chiese il ragazzo.
-allora perché non ci spieghi il tuo comportamento?- chiese ancora il mezzo francese.
-perché forse sono nervoso per altre cose che non ho intenzione di dirvi e che non c’entrano minimamente con Merl- disse il ragazzo irritato alzandosi dalla poltrona. -vado in camera- disse poi salendo nella camera che condivideva per sua sfortuna, o fortuna per come si guardava la cosa, con Lysander e Louis.
-abbiamo esagerato- disse Lysander fissando le scale sperando che il ragazzo riscendesse. Cosa che non fece.
-io sono sempre più convinto che gli piaccia Merlion- disse Louis ringhiando.
-molto probabilmente non lo vuole ammettere perché sa di non avere possibilità- disse Hugo pensieroso.
-probabile- fu d’accordo Louis che poi sbuffò. -vado da Domi e Vic, ci vediamo a cena- disse il ragazzo prima di scomparire dalla vista dei due.
-io però non ho ancora capito perché si è fissato con questa storia- disse Hugo a Lysander.
-io una mezza idea la ho- disse Lysander non intenzionato, però, a rivelare i suoi pensieri al rosso che dopo un po’ andò ad infastidire una ragazzina del primo anno lasciando il biondo da solo.
Era da un po’ che si era accorto di come Louis cercasse di stare sempre appiccicato a Nate. Era come se cercasse di farsi considerare dal ragazzo. Non ci era voluto niente per Lysander ipotizzare che Louis fosse gay e avesse una “leggera” cotta per il loro compagno di stanza.
Lo cercava sempre con lo sguardo in qualunque momento della giornata e quando ne aveva la possibilità gli si spalmava addosso.
Lysander però non sapeva come la pensasse Nate. Il ragazzo sembrava essere indifferente al comportamento di Louis. Anzi sembrava volesse evitare il contatto con lui il più possibile. Forse si era accorto anche lui di qualcosa?
Di sicuro stare li a farsi film mentali non avrebbe aiutato Lysander a venire a capo della situazione, quindi decise di salire in camera, dove trovò Nathalie completamente steso sul suo letto con un braccio sugli occhi.
-se hai intenzione di farmi il terzo grado non farlo. Ti risponderei male- disse il mulatto.
-tranquillo- disse Lysander per poi sdraiarsi anche lui sul letto e iniziare a studiare qualcosa prima di cena.
-davvero sembra che abbia una cotta per Merl?- chiese dopo un po’ il mulatto sorprendendo Lysander.
-alcune volte si- rispose sinceramente il biondo. Nate annuì confuso. Da una parte era buono, voleva dire che nessuno si era accorto che gli piacevano i ragazzi, dall’altra però non voleva passare come quello innamorato di Merlion. Gli sarebbe andata benissimo qualunque ragazza, ma Merlion no! Stavano sempre a litigare.
-peccato, perché a me piace Elisa Bettiol- disse Nate dicendo il primo nome che gli era venuto in mento non sapendo di essersi appena rovinato la vita.

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


MOLLY













Il giorno dopo Elisa Bettiol era andata da Nate a confessargli che le era sempre piaciuto. Al ragazzo gli era venuto un colpo. Come aveva fatto la ragazza a scoprire quello che aveva detto a Lys era un mistero bello buono, Lys di certo non era uno che andava raccontando cose del genere in giro, ma aveva dovuto chiedere alla ragazza di uscire insieme, altrimenti tutta la sua credibilità sarebbe andata a farsi friggere.
Quindi Nate in quel momento era ufficialmente fidanzato con Elisa Bettiol sotto lo sguardo incredulo di Merlion e Hugo, quello leggermente irritato di Louis e quello felice di Lysander.
-non ci credo- stava ancora ripetendo Merlion -che mi sono persa?- chiese la ragazza guardando Elisa felicemente seduta al fianco di Nate durante il pranzo.
-niente- disse Nate con finta tranquillità. Quanto sarebbe durata la storia con Elisa? Sperava il meno possibile.
-chi l’avrebbe detto che uno come te si sarebbe trovato la ragazza?- disse ancora Merlion scuotendo la testa.
-cosa vorresti dire scusa?- chiese Nathalie leggermente irritato.
-ci vediamo a lezione- disse Louis alzandosi dal tavolo senza aver toccato cibo, cosa strana per lui visto i geni Weasley che possedeva, e scomparendo dalla vista dei ragazzi.
-vado anch’io- disse Lysander inseguendo il ragazzo.
-Louis!- gridò il biondo facendo girare verso di se il ragazzo.
-cosa c’è?- chiese l’altro ragazzo.
-come stai?-
-perché?-
-ho capito tutto riguardo a Nate- disse Lysander vedendo leggermente cambiare l’espressione di Louis.
-sto come sta qualcuno che ha sempre saputo di non avere possibilità, ma che si è comunque illuso- disse il ragazzo liberandosi di quel peso.
Lysander gli sorrise lo abbracciò.
-puoi sempre farli lasciare per dispetto- disse il ragazzo ridacchiando. Louis si unì alla sua risata.
-secondo me James e il suo nuovo battitore ti recluteranno un giorno o l’altro- disse il mezzo francese scuotendo la testa.
-un corvonero che fa scherzi? Non credo che sia il caso- disse Lysander ridacchiando.
-già-
 
-Mark per favore- disse la ragazza dai lunghi capelli rossi mentre si sistemava gli occhiali.
-okay- si arrese il cacciatore dei grifondoro sbuffando. Odiava quando la sua ragazza faceva così. Si perché lui era fidanzato con una delle ragazze più belle, a detta sua, ma la ragazza oltre a voler mantenere segreta la loro relazione a tutti non voleva nemmeno farsi toccare da lui. Non una carezza, non passeggiare mano nella mano. Niente! Poteva solamente baciarla, ma ovviamente quando non c’era nessuno in giro e soprattutto non per più di due secondi. E cosa più importante niente succhiotti.
Mark ormai non sopportava più la situazione che c’era fra loro. Il primo anno aveva accettato le condizioni della ragazza perché aveva immaginato che avere una famiglia impiccino come la sua non era facile, e anche che la ragazza aveva bisogno di un po’ di tempo visto che lui era il suo primo ragazzo. Ma ormai erano passati due anni, e Mark si era rotto.
Non poteva più reggere quella situazione! Voleva fare le cose che tutti i fidanzati facevano, e perché no, fare anche l’amore con lei.
-cos’hai dopo?- chiese il ragazzo che non si era ancora imparato l’orario delle lezioni della ragazza.
-pozioni- rispose la ragazza.
-okay, quando finisci ci possiamo vedere?- chiese il ragazzo speranzoso.
-non lo so, ho promesso a mia sorella che l’avrei aiutata, magari domani- la ragazza si incamminò verso la sua aula.
-Molly- la fermò Mark. La ragazza si girò curiosa. -io non ce la faccio più- disse lui abbassando lo sguardo.
-che intendi?- chiese la ragazza non capendo a cosa il ragazzo si stesse riferendo.
-parlo di noi due. Non riesco più a resistere e a vivere nell’oscurità-
-Mark io…-
-tu cosa?-
-ho bisogno di tempo Mark-
-stiamo insieme da due anni Molly! Due!- il ragazzo si morse le labbra per non urlare. -è finita, mi dispiace- disse prima di voltarsi lasciando Molly Weasley di stucco. Era come se le avessero fatto un petrificus totalus.
 
 
-Molly tutto okay?- chiese Lucy alla sorella mentre insieme controllavano i compiti della castana di incantesimi, l’unica materia in cui la serpeverde non eccelleva.
-si Lucy- disse la rossa che in realtà non stava per niente bene. Quello che era successo con Mark l’aveva distrutta. Perché non la capiva?
-a me non sembra- disse la più piccola togliendole dalle mani la pergamena e guardandola attentamente negli occhi celesti come i suoi. L’unica cosa che le accomunava. Infatti Lucy era l’unica della famiglia Weasley, escludendo Albus, a non avere le lentiggini e i capelli rossicci o rossi.
-ti ricordi quando ti dissi che forse mi sentivo con qualcuno- si arrese alla fine la rossa. Erano nella camera di Lucy nel dormitorio dei Serpeverde e le compagne di Lucy erano tutte fuori, quindi nessuno avrebbe sentito.
-Molly si tratta di due anni fa- disse la castana ridacchiando.
-in realtà alla fine ci eravamo fidanzati-
Lucy sgranò gli occhi sorpresa e felice.
-che bello! Chi è? E come mai non ne sapeva niente nessuno?-
-perché gli ho chiesto di mantenere la cosa segreta-
-e state insieme da due anni?-
-stavamo- e dicendo quella parola a Molly si formò un groppo in gola.
-vi siete lasciati?- chiese Lucy che capiva come mai la sorella sembrava da un’altra parte con la testa. La rossa annuì.
-mi ha lasciata questa mattina prima di pozioni-
-avete litigato?-
-no, ha solo detto che non ce la faceva più-
-forse si riferiva al fatto che era una relazione segreta. Bisogna fargli una statua solo per il fatto di essersi messo con te. La più pignola di tutti i Weasley. A volte sei peggio di Rose- disse Lucy cercando di far ridere la sorella senza successo.
-sai come sono James e gli altri. Si impicciano troppo-
-lo so Molly, ma devi capire anche lui. Comunque come facevate a farlo? Se nessuno ha mai saputo di voi dovete essere stati davvero bravi-
-LUCY!- disse la rossa arrossendo.
-che c’è è normale fare certe cose, soprattutto quando sono due anni che state insieme-
-non l’abbiamo mai fatto- confessò alla fine Molly.
-cosa?- chiese sorpresa Lucy. -non ci credo Molly! Gli uomini sono tutti arrapati in questi anni è impossibile che non te lo abbia chiesto. Come facevate quando i baci diventavano più spinti?-
-si può sapere dov’è finita mia sorella?-
-dai Molly voglio sapere tutto!- la rossa sospirò.
-ci siamo sempre dati sono baci a stampo-
-Molly! Eravate entrambi d’accordo o è stata una tua presa di posizione?- chiese Lucy che iniziava leggermente ad arrabbiarsi.
-gliel’ho chiesto io- disse la rossa arrendendosi.
-sai inizio a capire perché ti abbia lasciata- Molly la guardò sorpresa. -Molly non puoi pretendere che un ragazzo non voglia di più, soprattutto quando sono due anni che state insieme. Ha fatto bena a lasciarti-
Gli occhi di Molly si riempirono di lacrime e lasciò la camera della sorella senza nemmeno salutarla, però parlare con lei le era servito. Forse Mark non aveva tutti i torti.

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


LUCY





-è successo qualcosa con Molly?- chiese James a Mark a colazione. Mark guardò in direzione della rossa per poi guardare il suo migliore amico.
-no, perché?- chiese mentendo.
-perché vi state evitando- Mark lo guardò confuso. -nel senso, di solito non è che quanto parliate, ma adesso sembra che vi stiate evitando apposta. Cercate sempre di non essere nella stessa camera insieme. E anche a lezione vi sedete molto distanti-
-sarà una tua impressione James- disse Mark scuotendo le spalle.
In realtà il maggiore dei Potter ci aveva preso alla grande. I due si stavano evitando da una settimana buona. Mark era ancora follemente innamorato di Molly, ma di certo voleva evitare i contatti il più possibile cosa che sembrava aver pensato anche la rossa.
-okay, ma mi sembra comunque abbastanza strana come cosa- disse James intenzionato a parlare anche con Molly, forse si sbagliava ed era solo una coincidenza. Ma voleva esserne sicuro.
Il Potter riuscì ad affiancare la cugina mentre uscivano dalla sala grande e la prese sottobraccio.
-cosa vuoi James? Sai che non ho nessuna intenzione di farti i compiti- disse la rossa leggermente scocciata.
-tranquilla Molly non è per quello. Come mai stai evitando MarK?- Molly rimase leggermente interdetta.
-perché?- chiese Molly.
-allora vi state evitando veramente! Mark ha detto che era un caso, ma era sicuro fosse successo qualcosa! Cosa ha fatto? Ti ha messo le mani addosso?- chiese il ragazzo preoccupato.
“no, mi ha lasciata perché non glielo facevo fare” pensò la ragazza, ma fu comunque felice del fatto che Mark non si fosse lasciato sfuggire niente.
-ho chiesto il perché della domanda. Io e Mark non ci stiamo evitando James- disse la ragazza.
-ah. No, sembrava così, sai quando tu arrivi in una stanza lui sparisce e viceversa. Quindi credevo che fosse successo qualcosa- disse James leggermente a disagio.
-tranquillo, se succede qualcosa te lo vengo a dire- disse la ragazza sgusciando fuori dalla presa del cugino.
-Molly ci sarai alla festa questa sera?- chiese dopo un po’ James.
-quale festa?- chiese la ragazza confusa.
-oggi c’è serpeverde-tassorosso e dopo la partita si festeggia l’inizio delle gare di Quidditch- disse James.
Molly si diede della stupida da sola. Si era completamente scordata di quel piccolo particolare. La festa!
-non credo James- disse dopo un po’ la rossa abbassando il capo. In realtà voleva andarci, anche perché era un modo per stare anche con i suoi altri cugini un po’ di più visto che era sempre fissa sui libri, ma ci sarebbe stato di sicuro Mark e lei non aveva nessuna intenzione di vederlo appiccicato a qualche ragazzina.
A tutte le altre feste alle quali aveva partecipato Mark non aveva mai fatto una cosa del genere, le rifiutava tutte gentilmente, ma allora stavano ancora insieme. Adesso che si erano lasciati lui era liberissimo di baciare chi voleva. Era finalmente libero di fare quello che non aveva potuto fare con lei.
-tutto bene Molly sembri triste- disse James confuso sia dalla risposta negativa della ragazza sia dal suo improvviso malumore.
-certo James. Ci vediamo in giro- disse la ragazza scomparendo per i corridoi.
 
 
-no tesoro mio, tu alla festa ci vieni!- disse Lucy alla sorella mentre guardava il suo armadio in cerca di un vestito da far indossare alla sorella che ovviamente non li aveva. Alle feste era andata sempre con pantaloni e camicia.
-non ho nessuna intenzione di vederlo mentre fa cose con altre- disse Molly cercando di leggere il testo della sorella senza riuscirci. Aveva in mente l’immagine di Mark con le mani sul corpo di un’altra.
-questa è la tua occasione per riconquistarlo! Sono sicura che sia ancora innamorato di te e quindi tu devi fargli capire che vale lo stesso per te e devi aprirti di più con lui. E poi serpeverde ha appena vinto contro tassorosso grazie a sette miei centri, non puoi non venire alla festa- disse Lucy uscendo dal suo armadio un abito verde-dorato, lo stesso colore degli occhi di Mark.
Molly deglutì. Non aveva detto a sua sorella l’identità del ragazzo.
-non mi entrerà mai- disse Molly che non era del tutto sicura della cosa.
-provatelo e poi ne parliamo- disse invece Lucy spingendola nel bagno.
Molly si provò l’abito e come temeva gli stava, l’unico problema era che era troppo corto per i suoi gusti.
-me lo ricordavo più lungo- disse Lucy, poi osservò il seno della sorella per poi guardare il suo. Trovato il problema. Il seno di Molly era più prosperoso del suo e quindi il vestito le andava più corto, ma non tanto da renderlo indecente.
-va bene lo stesso, faremo cadere ai tuoi piedi tutti i ragazzi-
-si picchiati da James, Hugo e Louis- disse Molly andando verso il bagno.
-cosa fai?-
-mi svesto e torno al dormitorio-
-non se ne parla! Tu vieni alla festa con questo vestito e questi- la castana porse delle decollete dello stesso colore del vestito tacco troppo alto per i gusti di Molly.
-non se ne parla lo dico io!-
Le sue proteste furono però inutili. Lucy riuscì a mettere le scarpe alla sorella e a toglierle gli occhiali, per poi trascinarla alla festa.
Come previsto la maggior parte degli sguardi si puntò su Molly quando le due sorelle entrarono nella sala.
-alla faccia che non saresti venuta- disse James guardando male l’abito che aveva la cugina.
-io non volevo venire, ma Lucy mi ha costretta- disse la ragazza facendo per sistemarsi gli occhiali, ma la mano rimase a mezz’aria visto che gli occhiali non c’erano.
-vorrà dire che ti terrò d’occhio per il resto della serata- disse James per poi sparire non appena vide entrare Lily anche lei con un vestito troppo corto per gli standard del fratello.
-bene dov’è il tuo bocconcino?- chiese Lucy guardandosi intorno curiosa.
Anche Molly si guardò intorno fino a quando non lo vide. Mark le dava le spalle, quindi non l’aveva vista arrivare. Stava parlando con una ragazzina e la cosa fece stringere il cuore di Molly. Alla ragazza vennero le lacrime, ma si costrinse a non piangere Lucy ci aveva messo i secoli a truccarla. Guardò comunque tutta la scena aspettando che Mark mettesse le mani addosso a quella ragazza, ma non fu quello che fece. La ragazza che stava parlando con Mark sembrava leggermente irritata e poco dopo se ne andò spintonando leggermente il giocatore di Quidditch.
-Laila che è successo?- chiese Lucy, che era al fianco di Molly, alla ragazzina che si era appena allontanata da Mark. Molto probabilmente era anche lei una serpeverde.
-Mark è un coglione- iniziò la ragazzina mentre Molly alzò un sopracciglio perplessa. -sono anni che provo a diventare la sua ragazza, ma lui mi rifiuta sempre. Oggi gli ho pure chiesto perché visto che non è fidanzato e sai cosa mi ha risposto? Che è innamorato follemente della sua fidanzata! Ma se nemmeno la ha la ragazza!- Molly sgranò gli occhi sorpresa dalle parole di Mark. La considerava ancora la sua ragazza?

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


FRANK






Laila continuò a lamentarsi con Lucy, che si stava pentendo di aver chiesto alla ragazza cosa fosse successo, mentre Molly si avvicinò piano a Mark. Ad un certo punto si bloccò e fece per andarsene ma fu fermata dalla voce del ragazzo che l’aveva notata:
-Molly- disse infatti il ragazzo che la stava guardando come se la vedesse per la prima volta.
-ciao- disse la ragazza leggermente in imbarazzo.
-James aveva detto che non saresti venuta- constatò Mark che continuava a guardarla sorpreso.
-Lucy mi ha trascinata- disse la rossa deglutendo la saliva che le si era fermata in gola.
-stai davvero bene così- disse Mark che non mentiva.
-grazie anche tu stai bene- disse la ragazza arrossendo leggermente. Mark aveva una semplice maglietta nera aderente, che metteva in risalto gli addominali leggermente pronunciati, e un jeans scuro.
-grazie Molly. Come va?-
-bene perché me lo chiedi?-
-be’ per quello che è successo. Mi dispiace essermi comportato leggermente da insensibile, ma sono arrivato alla fine della mia pazienza. Scusa- disse il ragazzo grattandosi la testa piena di dread.
-non fa niente. Avevi tutte le ragioni per farlo- disse Molly stranamente felice per il fatto che Mark si fosse scusato con lei, ma in cuor suo sapeva che era lei a dovergli delle scuse.
-in realtà devi scusarmi pure tu. Avevo paura di tutto e non ho preso in considerazione come ti sentivi tu- disse la ragazza piegando leggermente la testa.
Mark rimase di stucco senza riuscire a pronunciare una parola. Molly allora alzò lo sguardo e lesse in quegli occhi il desiderio del ragazzo di baciarla. Anche lei voleva baciarlo.
-Mark-
-mh- disse lui che non osava proferire parola per paura di dire qualcosa di sbagliato.
-vieni con me?- chiese la ragazza prima di incamminarsi verso l’uscita della festa. Molly sentiva la presenza di Mark dietro di se e continuò a camminare fino a quando non si trovarono in un vicolo abbastanza lontano e buio.
-cosa c’è?- chiese Mark leggermente confuso. Perché si erano allontanati?
Molly non rispose, o meglio non lo fece con le parole. Baciò Mark, lo baciò come mai si erano baciati prima. Il cacciatore di grifondoro rimase sorpreso all’inizio, ma non ci mise niente a ricambiare il bacio della ragazza. Quel bacio tanto atteso e sognato.
Mise le braccia intorno alla vita di lei e continuò a baciarla, infilandole anche la lingua in bocca, fino a quando non si staccarono per riprendere fiato.
-scusa mi sono lascito trasportare- disse Mark non lasciando la presa sulla ragazza, se era un sogno non aveva alcuna intenzione di svegliarsi.
-mia sorella mi ha fatto capire quanto fossi stata stupida e insensibile nei tuoi confronti. Ho sempre avuto tanta paura, ma perderti mi spaventa di più- disse la ragazza nascondendo il viso nell’incavo del collo del ragazzo.
-quindi come lo devo considera questo bacio?- chiese Mark con un sorriso sulle labbra.
-stiamo di nuovo insieme?- chiese titubante Molly.
-certo che si tesoro- disse allora Mark lasciando un altro bacio sulle labbra della ragazza, della sua ragazza.
-torniamo alla festa?- chiese Molly.
-certo, se solo qualcuno prova a guardarti lo faccio fuori- Molly rise leggermente prima di incamminarsi con Mark verso la festa. Mark fece per stringere la mano della ragazza ma poi ci ripensò. Fu Molly, che accortasi del movimento del ragazzo, presa la sua mano e la strinse.
Arrivarono mano nella mano alla festa, ma l’unica persona che ne se accorse fu Lucy che guardò la sorella con tanto d’occhi.
“cavolo si stava facendo scappare un pezzo di manzo come Mark Jordan? Ma è pazza?” si chiese la castana che poi sorrise vedendoli mano nella mano a loro agio in mezzo alla folla. Il sorriso di Molly era davvero bello, ma mai come quello di Mark che sembrava la persona più felice del mondo in quel momento.
“se James si accorge delle loro mani intrecciate per Mark è la fine” pensò la piccola serpeverde prima di girarsi alla ricerca della sua preda preferita da stuzzicare. Essa non era altri che l’altro cacciatore dei grifondoro: Frank Paciok.
-sono leggermente in ansia- disse Molly dopo aver accettato un bicchiere di burrobirra che Mark le aveva porto.
-se vuoi ti posso lasciare la mano- le propose Mark.
-non se ne parla nemmeno- disse la rossa guardandolo male. Mark sorrise e strinse di più la stretta.
-sai che se uno dei tuoi cugini ci vede lo saprà tutta la scuola?-
-certo che lo so, ma sono stanca di nascondermi.- disse la ragazza guardandosi intorno. Era vero era stanca di nascondersi, ma comunque aveva paura della reazione dei suoi cugini, soprattutto di quella di James. E poi lo doveva a Mark che aveva accettato tutte le sue richieste per due anni. Ora toccava a lei assecondare le sue. Poco alla volta ovviamente. E poi che razza di grifondoro era se non riusciva a trovare un po’ di coraggio per stare con il suo ragazzo?
-tua sorella sa che sono io?- chiese dopo un po’ Mark guardando Lucy che si era buttata sopra Frank.
-io non ho fatto il tuo nome, ma se ci ha visti entrare insieme l’avrà capito-
-quando le hai detto di noi?-
-come mai tutte queste domande?- chiese Molly girandosi verso il ragazzo.
-curiosità- disse Mark alzando le spalle.
-comunque quando ci siamo lasciti, ero leggermente triste e se ne è accorta quindi le ho spiegato tutto e mi ha rimproverata- disse Molly storcendo la bocca. Mark invece si mise a ridacchiare.
Molly non resistette più e poggiò le sue labbra su quelle di Mark, li, davanti a tutti. E fu proprio in quel momento che James si accorse di Mark e sua cugina, soprattutto si accorse delle mani di Mark sui fianchi di Molly.

 

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


LILY









-brutto ingrato giù le zampe da mia cugina!- disse James camminando a passo di marcia verso di Mark che sbiancò. Il ragazzo stava per togliere le mani, ma Molly mise le sue sopra quelle del ragazzo e poi si voltò pronta a fronteggiare il cugino. 
- levati Molly-
- non se ne parla neanche- disse la rossa attirando lo sguardo del resto dei partecipanti alla festa.
- bene se non vuoi spostarti mi devi spiegare tutto- disse il Potter lanciando un’occhiataccia a uno dei cacciatori della sua squadra.
- io e Mark stiamo insieme quindi fattene una ragione- disse Molly per poi trascinare Mark dall’altra parte della sala per impedire a James di seguirli.
James rimase sorpreso mentre fissava il vuoto dove prima c’erano uno dei suoi migliori amici e sua cugina.
-tutto okay James?- chiese Fred avvicinandosi al ragazzo.
-certo che no! Non ci posso credere che lo sono venuto a scoprire così!- disse il Potter risvegliandosi finalmente dal suo stato di trance.
-dai almeno lo sai che è fidanzata. Pensa se Mark spariva nella notte e tu non sapevi da chi andava-
-così non mi aiuti Fred- disse James scuotendo la testa per poi decidere che avrebbe costretto Mark a restare nella camera tutte le notti impedendogli di fare qualcosa con la sua piccola, e antipatica, Molly.
-so io cosa ti serve per non pensare a tutto questo- disse il mulatto ridacchiando per poi sussurrare qualcosa all’orecchio di James, il quale si aprì in un bellissimo sorriso annuendo alle parole dell’altro dimentico di quello che era successo pochi secondi prima.
 
 
-alla faccia del “faremo sempre scherzi insieme”- disse Roxanne guardando male Fred e James che uscivano dalla sala con una faccia che la diceva lunga sulle loro intenzioni.
-dai Roxy, almeno così non finisci nei guai tu- le disse Rose sorridendole.
-concordo con Rose. James è un pazzo, finiresti solo nei guai- le disse Lily con la quale Roxanne aveva fatto subito amicizia dopo la partita. Nonostante Lily fosse al quarto anno, la piccola Potter passava molto tempo con Rose e di conseguenza con Roxanne che era diventata la migliore amica della Weasley-Granger.
-ma io voglio finire nei guai- disse Roxy sbuffando.
-credimi la McGranitt non è tanto accondiscendente con James proprio perché lo conosce fin da quando era piccolo. Fred finirà nei guai, grossi guai- disse Lily ridacchiando.
-comunque sapevi che tuo cugino si era fidanzato?- chiese poi la Potter indicando con la testa Nate che stava ballando costretto da Elisa.
-si, anche se non capisco come faccia a stare con quella. Ci ho parlato una sola volta ed è un’antipatica di prima categoria- disse Roxanne guardando male la ragazza che in quel momento si stava strusciando su un Nate che non sembrava tanto gradire la cosa.
- infatti è abbastanza strano, pensavo avesse una cotta per Merlion visto che le sta sempre appiccicato- disse Lily. Rose si mise a ridere.
-Merlion? Ma stiamo scherzando? Non hai osservato bene Lily cara, è vero sta sempre appiccicato a Merlio, ma chi è l’altra persona che sta sempre insieme a loro?- chiese Rose che la sapeva davvero lunga.
-Lysander?- disse Lily pensandoci. Ma Rose scosse la testa.
-Louis?- chiese allora la Potter e Rose annuì.
- che centra nostro cugino scusa?- chiese allora la più piccola mentre Roxanne cercava di capire chi fossero Lysander e Louis, sapeva solo che entrambi erano giocatori di Quidditch ma non aveva le loro facce in mente.
-dai Lily si vede lontano un miglio che Nate gli muore dietro- disse Rose quasi spazientita.
-gli piace Louis?- chiese sorpresa Lily.
-si e credo anche da parecchio-
-scusate chi è Louis? So che è uno dei giocatori di Quidditch ma non ricordo il suo volto- chiese Roxanne che era curiosa di capire chi fosse il tizio che aveva fatto innamorare suo cugino. La ragazza si fidava cecamente di Rose quindi sapeva che con tutte le probabilità aveva ragione.
-vedi quelle due ragazze molto belle?- chiese Lily indicando una bionda e una rossa davvero molto belle che stavano parlando fra loro. Roxanne annuì.
-il ragazzo che sta vicino alla rossa è Louis- disse poi la Potter mentre Roxanne metteva a fuoco il ragazzo che le era stato indicato. Anche lui molto bello.
-credo di capire mio cugino- disse poi la mulatta ridacchiando seguita a ruota da Rose.
-credo di essere stata l’unica ad accorgermene. Anche Lys sembra non sospettare niente eppure lui sta in camera con entrambi ed è molto perspicace- disse la Weasley sospirando.
-mi ricordata chi è Lys?- chiese ancora Roxanne che si stava dando della stupida da sola per non ricordarsi nessuna faccia. Ed era già passata una settimana.
-è il battitore biondo di corvonero-
-quello carino che ha salvato il commentatore dal bolide di mio fratello?-
-proprio lui. Aspetta hai detto carino?- disse Lily poi sgranando gli occhi sorpresa.
-be’ si è carino. Perché?- chiese Roxanne tranquillamente.
-hai un debole per i biondi? Anche prima hai detto che Louis era carino- disse Rose scherzando.
-devo ammettere che i biondi mi piacciono molto di più degli altri ragazzi- disse sempre con tranquillità Roxanne lasciando le due ragazze sconvolte.
-che c’è?- chiese poi.
-niente è solo che sei molto tranquilla quando parli di queste cose- disse Lily davvero sorpresa.
-per me è normale. Però credo che se mi innamorassi di qualcuno non riuscirei più ad essere così tranquilla-
-io direi di fare una prova- disse Lily con un sorrisetto sul volto.
-cosa?- chiese confusa la mulatta.
-ti facciamo parlare con un biondo carino e vediamo come reagisci- disse ancora le Potter che era partita in quarta.
-sei sicura funzioni?- chiese Rose dubbiosa.
-tranquilla Rosie. Allora Louis no altrimenti tuo cugino ti azzanna. Scorpius è da escludere perché è di Rose..-
-perché colleghi quella serpe a me?- chiese Rose che si era innervosita.
-perché vi odiate, ma sotto sotto è amore secondo me e anche Albie- disse Lily per poi tappare la bocca di Rose con la mano per evitare altre sfuriate da parte della cugina. -quindi l’unico carino e presentabile è rimasto Lys. Andiamo!- disse lo piccola Potter prendendo sottobraccio Roxanne e lasciando Rose completamente da sola.
-dove stiamo andando?- chiese Roxanne un po’ intimorita da quello che voleva fare la ragazza.
-da Lys ovvio! Oh eccoli!- disse la Potter agitando le braccia per poi correre verso due ragazzi quasi identici che appena la videro le sorrisero.
-Lunetta qual buon vento?- chiese quello con gli occhiali.
-smettila di chiamarmi così Lorcan! Comunque mi serve tuo fratello- disse la rossa tutta felice mentre il ragazzo nominato alzava un sopracciglio.
-vieni con me- disse poi la Potter prendendo per un braccio il biondo con gli occhiali scomparendo poi nella folla lasciando da soli Roxanne e Lysander.

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


LYSANDER




-quindi mi stai dicendo che Lily ha deciso di vedere se tu ti imbarazzavi parlando con un ragazzo che reputavi carino usando me come cavia?- chiese Lysander dopo aver ascoltato le parole di Roxanne con la quale era stato lasciato da Lily.
-si- disse la mulatta con una scrollata di spalle.
-be’ diciamo che si può considerare un comportamento normale da parte di Lily, ma ho una paura matta che arrivi tuo fratello e mi spacchi qualcosa in testa- disse il ragazzo che anche se stava ridacchiando era davvero spaventato che ciò che aveva detto accadesse veramente.
-tranquillo è scomparso da qualche parte con James- disse Roxanne sbuffando.
-spero non facciano niente di grosso altrimenti finisce male- disse il ragazzo scuotendo la testa disperato.
-come mai?- chiese Roxanne confusa.
-perché sono un prefetto e teoricamente dovrei avvisare i professori di questa festa. Ci siamo io per i corvonero, Molly e Rose per grifondoro, Charlotte per i serpeverde e poi c’è Victoire che è la caposcuola dei tassorosso insieme a Jerome- disse Lysander -quindi se scoprono la festa tutti noi siamo fottuti- disse il ragazzo con un sorriso.
-e tutti gli altri?- chiese Roxanne.
-non sono venuti. Se sanno che c’è James di solito si tengono alla larga, ma nonostante ciò ci sono tutti i grifondoro e i serpeverde, è strano che oggi siano in tre sommando le due case-
-può essere che hanno paura della presenza di mio fratello e della mia- disse Roxanne.
-e chi si dimentica più la polvere bianca sulle divise- disse Lysander ridacchiando.
-già, è stato il miglior scherzo- disse la ragazza con un po’ di nostalgia.
-cosa c’è?- le chiese Lysander curioso.
-non mi farà più partecipare ai suoi scherzi. Ora ha il suo complice personale- disse la ragazza riferendosi al fratello.
-se vuoi ci sono io- disse Lysander.
-tu? Un prefetto?- chiese dubbiosa la ragazza.
-ehi non sottovalutarmi grifondoro! Anch’io sono capace di fare scherzi, solo che essi non sono così clamorosi da farmi espellere da Hogwarts o togliermi il titolo di prefetto, anche perché tutti credono sia colpa di James o Albus- disse il biondo sorridendo.
-Albus è l’altro Potter vero?- chiese Roxanne ricevendo un cenno affermativo da parte di Lysander -non pensavo facesse anche lui scherzi-
-infatti non li fa. Involontariamente si è trovato al momento sbagliato nel posto sbagliato ed è stato incolpato con James. Da allora la McGranitt non lo lascia in pace. Povero Albie-
-ma come mai James non è ancora stato espulso?-
-perché altrimenti Grifondoro finirebbe senza il suo migliore cercatore e poi va bene a scuola- disse Lysander lanciando una veloce occhiata in giro per poi sgranare gli occhi vedendo Charlotte del tutto ubriaca che ballava sul tavolo delle bevande.
-non è normale una cosa del genere?- chiese Roxanne che era ancora al fianco di Lys guardando anche lei la rossa che ballava.
-in genere si, ma essendo un prefetto sarebbe preferibile rimanere sobri- disse Lysander.
-è un’altra Weasley?-
-no il suo cognome è Ross, come mai pensavi fosse una Weasley?-
-per i capelli rossi. Hanno tutti i capelli rossi!- disse Roxanne allargando le braccia per enfatizzare le sue parole. -e se non sono rossi allora sono rossicci o biondi- continuò la ragazza.
-vero, però anche tu hai i capelli rossicci-
-um si, colpa di papà. Se guardi attentamente ho anche le lentiggini, anche Fred- Lys avvicinò il suo viso a quello della ragazza e solo allora le notò, la sua pelle era così scura che, diversamene da quella dei Weasley, per vedere le lentiggini ti dovevi concentrare davvero tanto.
-ti stanno bene- disse Lysander, e non stava scherzando. -comunque non tutti i rossi sono Weasley-
-prima però si distinguevano meglio: “capelli rossi, una vecchia toga di seconda mano? Tu devi essere un Weasley!” mio padre amava questa frase!- disse Merlion entrando nella conversazione dei due ragazzi.
-per un momento ho avuto il brutto presentimento che stessi parlando per davvero!- disse Lysander portandosi una mano al cuore.
-ma sei pazzo? Ho più amici che fanno di cognome Weasley che altro- disse la bionda ridacchiando. -e poi lo sanno tutti che Rose diventerà mia cognata!-
-Rose?- chiese confusa Roxanne.
-certo! È in grifondoro e ha i…-
-so chi è Rose sono in camera con lei, la mia domanda era perché diventerà tua cognata?- la interruppe Roxanne.
-ah praticamente siamo tutti d’accordo nel dire che lei e Scorpius si metteranno insieme quindi, visto che Scorpius è mio fratello, sarà mia cognata- disse la bionda convinta.
-Rose sembra non gradire questa cosa- disse pensierosa Roxanne pensando a come aveva reagito prima la Weasley alle parole di Lily.
-quei due fanno finta di odiarsi a vicenda, ma credimi fino alla fine del loro periodo qui ad Hogwarts si metteranno insieme- disse convinta Merlion sbattendo il pugno sulla mano per enfatizzare il concetto.
-e io sarò li ad immortalare il momento- disse Roxanne ridacchiando. -comunque puoi dirmi chi è tuo fratello? Così giusto per capire- disse Roxy alla binda che le sorrise.
-ehi non si cambia preda così!- disse Lysander facendo il finto offeso.
-guarda che Scorpius è di Rose e io voglio solo capire chi è la gente che mi nominano tutti pensando che io sia onnisciente-
-è il ragazzo che sta parlando con Albus laggiù disse Merlion indicando verso un luogo dove erano seduti sono ragazzi.
-ma io non conosco nemmeno Albus di viso- disse la ragazza sentendosi leggermente in colpa.
-ma con chi hai avuto lezione in questi giorni? Sono del tuo stesso anno! Comunque sono i due spaparanzati sul divano più grande- Roxanne individuò subito i due ragazzi, uno moro e l’altro biondo, che con tranquillità e calme parlavano con dei bicchieri in mano. Sembrava che avessero il completo controllo di tutto quello che li circondava.
-abbiamo fatto lezione con i tassorosso se non sbaglio- disse Roxanne rispondendo alla prima domanda di Merlion.
-guarda che avevate parecchie lezioni anche con noi- le disse Lysander ridacchiando.
-davvero? Scusa ma ero presa dal prendere appunti dagli appunti di Rose- disse la mulatta per poi scoppiare a ridere seguita dagli altri due.
-allora com’è mio fratello?- chiese Merlion una volta che si furono calmati.
-carino-
-a quante persone hai detto che erano carine oggi?- chiese Lysander per curiosità.
Roxanne ci pensò su.
-Louis, Scorpius e tu- disse poi tranquillamente mentre Merlion sgranava gli occhi sorpresa dalla risposta della ragazza.

 

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***



CHARLOTTE






Charlotte sapeva che ballare sopra il tavolo delle bevande ad una festa in cui era l’unico prefetto presente di Serpeverde non era il caso, ma mai una volta che si potesse divertire pure lei cha cavolo! Ad ogni festa gli altri prefetti davano a lei il compito di controllare gli altri mentre loro si divertivano. Adesso taccava a lei divertirsi, anche perché Serpeverde aveva appena vinto la partita, e lei ci giocava in quella squadra, quindi aveva tutto il diritto di fare quello che voleva quella sera.
-Charl dai scendi- le disse William mentre la guardava ballare. La ragazza gli fece una linguaccia per poi girarsi dando modo al ragazzo di avere la visione perfetta del suo sedere messo in risalto dai pantaloni di pelle neri che portava la ragazza.
William scosse la testa riprendendosi e prede la ragazza per le gambe per poi mettersela su una spalla mentre la sua mano saliva fino al sedere di lei per reggerla. In realtà il ragazzo stava usando quella scusa proprio per palparle il sedere.
-mettimi giù William!- disse la ragazza iniziando a scalciare a dar pugni sulla spalla del serpeverde che ridacchiò stringendo di più la presa sulla ragazza.
-mi dispiace draghetto ma hai esagerato per oggi- disse poi il moro ridacchiando.
-smettila di chiamarmi in quel modo!- disse la ragazza irritata.
-dai è carino, e poi tu adori i draghi, come praticamente tutto il resto delle creature magiche. Come mai non sei finita in tassorosso?-
-perché sono più serpeverde di quanto credi e ora mollami!- disse la ragazza usando il tono autoritario che usava sempre quando doveva avere a che fare con i ragazzini indisciplinati dei primi anni.
-non se ne parla Charl- disse William che trascinò la rossa per mezza sala prima di sedersi su un divano con ancora la ragazza addosso. La ragazza allora cercò di mettersi meglio trovandosi però costretta a stare praticamente seduta in braccio al moro che le mise le braccia intorno al busto impedendole di muoversi.
-per quanto hai intenzione di tenermi in questa posizione?- chiese la ragazza sbuffando.
-fino a quando non ti calmi. Sei il nostro prefetto ricordatelo. L’anno prossimo potresti addirittura essere caposcuola-
-sono stufa di essere sempre quella responsabile qui- disse la ragazza sbuffando.
-ho notato, comunque ce ne vuole del coraggio per fare certe cose Charlotte-
-ti ricordo che il cappello parlante ci ha messo un secolo per decidere dove smistarmi- disse la ragazza.
-aspetta mi stai dicendo che era indeciso se serpeverde o grifondoro?- chiese sconvolto Will. Tutti erano rimasti abbastanza sorpresi dell’immenso tempo che il cappello parlante si era preso per poter smistare Charlotte, ma la ragazza non aveva mai parlato con nessuno di quello che era successo.
-si, era davvero molto indeciso perché la mia personalità è perfettamente bilanciata tra le due- disse la ragazza sbuffando.
-quindi ha fatto scegliere a te?- le chiese Will allentando leggermente la presa sulla sua migliore amica.
-no, non volevo scegliere io, e se poi avessi fatto la scelta sbagliata? Ho detto di fare come credeva meglio-
-e ti ha spiegato perché in serpeverde?-
La ragazza scoppiò a ridere prima di ritornare seria.
-troppi Weasley a Grinfondoro- disse la ragazza a bassa voce.
-scusa ma allora non c’era nessun Weasley, e Molly è stata smistata dopo di te e poi cosa c’entrano i Weasley con te scusa?- disse Will curioso.
-i capelli rossi Will! Comunque credo che sapesse che grifondoro si sarebbe riempito di Weasley-
-ma ne abbiamo una anche noi. E per di più rossa!- disse Will indicando Lucy che era sdraiata sopra Frank e Alicia.
-perché non hai mai detto niente?-
-perché non me la sentivo. Sai che strano una ragazza che è perfettamente bilanciata tra due case che si odiano?-
-ma non è strano tesoro! A tua madre glielo hai detto?-
-certo che si. Ha detto che era abbastanza normale visto che mio padre era grifondoro- disse la ragazza portandosi una ciocca di capelli rossi che le era caduta dalla coda dietro l’orecchio. Will l’aveva lasciata completamente libera però lei non si era spostata da sopra al ragazzo trovandosi abbastanza bene sopra le sue gambe.
-oh ti ha detto altro?- chiese ora sull’attenti il ragazzo. La ragazza scosse la testa. Non aveva mai conosciuto il padre perché la madre lo aveva lasciato poco dopo aver scoperto di essere incinta di lei. Charlotte aveva provato più volta a chiedere alla madre il perché, ma la donna non aveva voluto sentire niente e non le aveva risposto. Aveva scoperto che il padre era stato un grifondoro solo per via del suo smistamento, altrimenti non l’avrebbe mai saputo.
L’unica cosa che sapeva per certo del padre era che aveva i capelli rossi, proprio come i suoi visto che la madre era bionda. Il colore degli occhi non lo sapeva, lei aveva preso quelli azzurri della madre.
-sono sicuro che fino alla fine ti dirà qualcosa- disse Will lasciandole un bacio sulla guancia.
Lui era stata la prima persone che Charlotte aveva conosciuto e si era sentita subito a suo agio con il ragazzo. Era stata anche la prima persona a sapere della sua matta passione per le creature magiche, soprattutto per i draghi. Era da li che era nato il soprannome “draghetto” che il ragazzo utilizzava quasi sempre.
Per la sua passione era diventata subito la migliore della classe in cura delle creature magiche e il professore Weasley le aveva chiesto più volte se voleva fare della sua passione un lavoro nel futuro. Charlotte prima della domanda del professore non ci aveva mai pensato, però da quel giorno le era venuta la fissa di andare in Romania e seguire le orme del suo professore preferito.
La madre, quando le aveva detto che voleva andare in Romania, aveva storto la bocca ma non le aveva detto ne un no ne un si. La ragazza non aveva posto nuovamente la questione, ma era sempre più intenzionata, alla fine di quei due anni che le mancavano, di inseguire il suo sogno.
Era sicura che niente l’avrebbe fermata.

 

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


WILLIAM





Charlotte era comodamente sdraiata sopra Will quando le arrivò un primino davanti con una lettera. La ragazza la prese e il primino scomparve dalla sua vista. La ragazza l’aprì e sgranò gli occhi, non andava per niente bene.
Si alzò di corsa facendo corrugare la fronte a William che non era riuscito a leggere niente per colpa dei capelli della ragazza che gli avevano coperto la visuale.
Charlotte camminò a passo di marcia verso Molly. Le dispiaceva interrompere il bel momento dell’amica insieme al suo ragazzo, ma doveva. E si, Molly era amica di Charlotte. La cosa all’inizio era sembrava un bel po’ strana visto che erano una grifondoro e una serpeverde, ma le due ragazze erano sempre andate d’accordo e avevano considerato poco e niente le parole che gli venivano rivolte contro ogni volta che camminavano per i corridoi del castello l’una a fianco all’altra.
-scusa Mark mi serve la tua ragazza- disse Charlotte una volta arrivata vicino ai due. Mark annuì mentre Molly guardava la ragazza interrogativa.
-cosa succede?- chiese Molly preoccupata.
-un primino mi ha lasciato questa- disse la serpeverde porgendo la lettera a Molly che la lesse e sospirò.
-perché James deve sempre complicare le cose?- chiese la ragazza più a se stessa che all’altra rossa.
-perché è un Potter- disse scherzando l’altra facendo ridere anche Molly.
-bene raduniamo gli altri e sgombriamo l’aria-
 
In poco meno di dieci minuti erano riusciti a far andare via tutti e a ripulire tutto il macello. Giusto in tempo prima che uno dei professori, che Charlotte e Will non riuscirono a vedere, entrasse nell’aula per controllare la situazione.
Una volta che il pericolo fu scampato i due serpeverde uscirono dal loro nascondiglio. Avevano deciso di rimanere solo loro due a finire di sistemare le cose per evitare che venisse beccata troppa gente. Per fortuna loro avevano subito avvertito il rumore di passi ed erano riusciti a nascondersi in tempo.
-giuro che ammazzo quel James e il suo amichetto- disse la ragazza a denti stretti mentre insieme a Will si incamminava verso i sotterranei.
-ringrazia che quel primino ti abbia avvisata tesoro. Poteva finire davvero male.- le disse Will mettendole un braccio intorno alle spalle.
-certo certo- borbottò la ragazza.
-comunque chi ti ha avvisata?- chiese William curioso.
-Antony Jrey- disse la ragazza.
-oh il prefetto del quinto anno che è pazzamente innamorato di te- disse Will ridacchiando.
-non è vero che è innamorato di me- disse la ragazza sbuffando.
-certo tesoro credici, comunque non è il tuo tipo quindi non avrebbe possibilità- disse Will.
-e tu sai chi sarebbe il mio tipo?- chiese lei alzando un sopracciglio scettica.
-certo che si. A te piacciono quelli come me- disse il ragazzo con un sorrisetto vittorioso.
-quelli come te mi piacciono solo come amici- disse la ragazza per poi precedere il ragazzo per dire la parola d’ordine ed entrare nella sala comune.
“ed ecco a voi il primo friendzonato di Hogwarts: William Zabini!” pensò il ragazzo rattristandosi. Poi però mise subito su il suo migliore sorriso mentre Charlotte si girava a controllare che fosse ancora dietro di lei.
-ehi mica te la sei presa?- chiese la ragazza ridacchiando.
-certo che no! Ci vuole ben altro per scalfire la mia autostima tesoro- disse il ragazzo ripoggiandole il braccio sulle spalle. “ma il mio cuore è già in mille pezzi” pensò il ragazzo guardando quegli occhi azzurri che tanto gli piacevano.
-meglio così!- disse la ragazza per poi salutarlo con la mano e salire verso il suo dormitorio.
Will fece un respiro profondo per poi scomparire anche lui nella scala che portava al loro dormitorio.
 
 
-poi siete riusciti a tornare sani e salvi?- chiese Molly a Charlotte a colazione la mattina seguente. La grifondoro era seduta al tavolo dei serpeverde con la scusa che doveva controllare i compiti della sorella.
-certo nessun problema. Ci siamo nascosti non appena abbiamo sentito i passi di un professore, poi siamo tornati a dormire- disse la ragazza sorridendo in direzione di Will che era seduto poco più in la mentre parlava con altri due serpeverdi. Il ragazzo le sorride di rimando per poi concentrarsi nuovamente sui suoi interlocutori.
-quando hai intenzione di metterti con Zabini?- chiese Molly alla ragazza che la guardò confusa.
-non capisco- disse infatti poco dopo la rossa.
-dai sono tre anni che lo tieni sulle spine- disse la rossa.
-parla quella che è stata per due anni con Mark e nessuno sapeva niente. Povero ragazzo. Comunque non lo sto tenendo sulle spine, siamo solo amici- disse la serpeverde facendo arrossire leggermente Molly.
-be’ dai vostri atteggiamenti non si direbbe proprio visto che sembrate due fidanzati- disse Molly lanciando un’occhiata veloce in direzione del ragazzo.
-davvero? Io mi comporto normalmente- disse Charlotte che sembrava stesse cadendo dalle nubi.
-eppure ero sicura che tra voi ci fosse qualcosa- disse Molly guardando prima Charlotte e poi Will che in quel momento stava ridendo per qualche battuta fatta da uno dei suoi amici.
-credimi siamo solo amici, migliori amici-
Molly fissò nuovamente William per un po’ poi si girò verso l’amica.
-sei sicura che sia così anche per lui? Ti guarda con uno sguardo che dice tutto alcune volte-
-vuoi dire che ha una cotta per me?-
-non lo so ma quel suo sguardo mi fa credere di si. Lo rivolge solo a te-
-ma io l’ho praticamente friendzonato di brutto ieri- disse Charlotte mettendosi le mani nei capelli ricordandosi dalla faccia stana che il ragazzo aveva fatto per un secondo.
-quindi si è dichiarato?- chiese Molly curiosa e abbassando la voce.
-certo che no. Ha solo detto che secondo lui il mio tipo erano quelli come lui e io gli ho risposto che quelli per me erano solo amici. Non l’ho fatto apposta, davvero!- disse Charlotte che sentiva la disperazione salire.
Will era l’unico vero amico che aveva a serpeverde, non voleva perderlo per una cazzata del genere.

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


  ROSE






-buongiorno- disse Lysander sedendosi al fianco di Roxanne per la lezione di storia della magia.
-buongiorno. Come mai ti sei seduto affianco a me?- chiese la ragazza curiosa.
-io di solito mi siedo con Louis, ma oggi ha detto che voleva sedersi affianco a Rose e quindi sono qui- disse il ragazzo indicando Louis e Rose seduti uno accanto all’altro.
Roxanne sorrise a Lysander.
-bene, sai prendere gli appunti?-
-in che senso scusa?-
-nel senso li prendi bene come Rose? Perché io copio i suoi appunti- disse la mulatta facendo vedere il quaderno al ragazzo che era pieno di appunti scritti dagli appunti dell’altra grifondoro.
-nel caso poi te li fai passare- disse Lysander porgendo il suo quaderno alla ragazza per farglielo sfogliare.
La ragazza guardò il quaderno e si sorprese della scrittura ordinata e leggibile del ragazzo. Era anche meglio di quella di Rose che cercando di scrivere tutto allungava le lettere rendendo leggermente impossibile a Roxanne leggere bene.
-che ne dici se ti siede per il resto dell’anno affianco a me?- chiese la ragazza continuando a sfogliare il quaderno.
-mi stai dicendo che i miei appunti sono meglio di quelli di Rose?- chiese Lys ridacchiando.
-non nego che in quelli di Rose ci siano più informazioni, ma i tuoi sono più leggibili- disse Roxanne ridando il quaderno al proprietario che sorrise.
-perché non provi a prenderli anche tu? Per me alcune informazioni potrebbero essere più importanti e altre meno- disse il ragazzo.
-perché devo sentire quello che dice il professore e io mi annoio. Stacco il cervello quando sento qualcosa di noioso- disse la ragazza sbuffando.
-c’è qualche materia che ti interessa più di altre?- chiese Lysander curioso.
-incantesimi, è l’unica che mi piace- disse la ragazza pensandoci.
-come mai ho la netta sensazione che ti piaccia solo perché con essa puoi studiare incantesimi per fare scherzi?-
-perché è lo stesso motivo per cui mio fratello ama trasfigurazioni ed ha voti altissimi li.-
-davvero?-
-si, mi ha rivelato che durante una lezione stava parlano con James per entrare in squadra e il professore li ha rimproverati più volte ma lui ha saputo rispondere a tutto-
-un mostro praticamente-
-ovvio!-
-silenzio prego- disse Percy Weasley entrando nella sua classe con aria leggermente irritata, anche se i ragazzi in un primo momento non capirono il perché. Quando il professore si girò fu tutto più chiaro. Dal davanti era completamente ricoperto di polvere bianca.
-bene se cortesemente qualcuno è così gentile da darmi una mano perché Pix si è nuovamente divertito a fregarmi la bacchetta prima di farmi uno scherzo darò venti punti alla ca…- non finì nemmeno di parlare che si ritrovò come prima grazie a Rose che si era alzata per fare l’incantesimo.
-grazie mille Rose. Bene possiamo iniziare-
-chi è Pix?- chiese Roxanne a Lysander. Il ragazzo ridacchiò e poi le passò un bigliettino.
“ti spiego tutto dopo”
Diceva il messaggio, e la ragazza annuì. Infondo Lysander era un prefetto, cosa che si vedeva chiaramente dalla sua spilla con la P sopra, e di certo non era un bene per lui farsi beccare a lezione mentre parlava invece che seguire.
La lezione iniziò e Roxanne prese a copiare freneticamente gli appunti che Lys man mano scriveva, riuscendo perfino a girare pagina insieme a lui e a non rimanere indietro come era successo più volte con Rose.
 
-allora dimmi chi è Pix- disse Roxanne mentre con Lysander uscivano dalla classe. I due non avevano aspettato i loro amici ma erano usciti senza curarsi della presenza degli altri due.
-Pix è un Poltergeist che ama fare scherzi a tutti. E Percy è la sua vittima preferita- disse Lysander ridacchiando.
-davvero? Come mai prende in il professore Weasley come suo bersaglio?- chiese la mulatta.
-per quanto ne so è così da quando andava ancora a scuola-
-cavolo è parecchio tempo- disse la ragazza sorpresa-
-già. Ai tempi si alleava con i gemelli quindi era normale che il professor Percy venisse preso di mira-
-i gemelli?-
-si i gemelli Weasley, sono conosciuti in tutta Hogwarts per la loro mania di fare scherzi. Il negozio Tiri Vispi Weasley è loro-
-wow- disse la ragazza veramente colpita. -e i loro figli? Sono qui?- chiese la ragazza. Chissà, forse avevano preso la vena scherzosa dei padri.
Il volto di Lysander si incupì.
-uno dei due è morto durante la battaglia contro Voldemort, dell’altro non si hanno tracce da parecchi anni- disse il biondo rispondendo alla domanda della rossa che si rattristò anche lei.
-come mai quei musi lunghi ragazzi? Non vi è piaciuto lo spettacolo?- chiese un fantasma spuntando all’improvviso facendo cacciare un urlo di spavento a Roxanne. Non si era aspettata una cosa del genere.
Al suo urlo il fantasma si mise a ridere seguito a ruota dall’altro che era con lui.
-Pix! La lezione è stata un incubo per colpa tua- disse Lysander facendo girare subito lo sguardo della mulatta di lui. Quindi quello era il famoso Pix.
-dai Lys non può essere così grave! E poi ho saputo che Grifondoro ha guadagnato altri punti grazie a Rose che ha aiutato il prof- disse il fantasma per poi lanciare un’occhiata veloce all’altro fantasma che era con lui che gli sorrise.
-se proprio vogliamo essere corretti, si noi abbiamo guadagnato dei punti, ma ne abbiamo anche persi 40 perché il professore era più irascibile del solito- disse Roxanne sbuffando.
-oh tesoro mi dispiace. Aspetta un attimo ma tu sei quella che ha il fratello che ha fatto lo scherzo il primo giorno!- disse poi Pix girandole intorno.
-perché tutti elogiano solo lui. Anch’io ho partecipato a quello scherzo!- disse la mulatta leggermente irritata.
-dai Pix lasciali stare! Ho appena visto le prede perfette- disse il fantasma rosso che solo in quel momento si era degnato di parlare.
Pix guardò nella direzione indicata dal ragazzo e sorrise.
-ci vediamo ragazzi- disse Pix salutando per poi scomparire insieme all’altro.
-che maleducato- disse Roxanne sbuffando.
-ma se ha anche salutato!- disse Lys confuso.
-non parlavo di Pix ma dell’altro che stava con lui- Lys la stava guardando come se avesse qualcosa di strano. -cosa c’è?- chiese infatti la ragazza.
-Roxy c’era solo Pix-
-no! Ti giuro c’era un altro fantasma con lui!- disse la ragazza sorpresa che il biondo non avesse visto l’altro.
-Roxy io ho visto solo Pix- disse il ragazzo leggermente preoccupato.
-okay- disse lei guardando verso la direzione dei due fantasmi. Avrebbe riparlato con Pix da sola per capire se stesse impazzendo oppure no.
 
 
La sua occasione arrivò quel pomeriggio stesso mentre stava ritornando da sola alla torre Grifondoro.
-Pix!- disse la ragazza correndo verso il fantasma che si girò subito verso di lei curioso. Seguito anche dall’altro.
-salve piccolina cosa posso fare per te?- chiese il fantasma con un ghigno che non prometteva nulla di buono.
-come mai io riesco a vedere il fantasma che è con te e Lys no?- chiese la ragazza mettendo le mani sulle ginocchia per riprendere fiato dopo la leggera corsa.
-riesci a vedermi?- le chiese il fantasma con occhi sgranati per lo stupore.
Roxanne annuì dando prova che lo vedeva e lo sentiva.
-cavolo sei la prima persona che riesce a vedermi!- disse lui aprendosi in un bellissimo sorriso.
-come mai?-
-non lo so nemmeno io. Solo i fantasmi mi vedono- disse lui.
-è davvero strano. Che io abbia qualche potere speciale?- si chiese la ragazza pensierosa.
-non lo so, ma sono molte felice che qualcun altro riesca a vedermi. È davvero orribile vedere i miei nipoti e i miei fratelli e non poterci parlare- sbuffò questi.
-Johnson cosa sta facendo con Pix?- Roxanne saltò in aria sentendo la voce del professore Weasley che le era appena arrivato alle spalle.
-niente professore, l’ho solo incontrato per il corridoio e mi ha fatto prendere uno spavento- mentì la ragazza.
Nel mentre il fantasma dai capelli rossi si era messo affianco al Professor Percy e ne stava imitando i gesti rendendo difficile alla ragazza non scoppiare a ridere.
-se scopro che complotti qualcosa con lui toglierò più di cinquanta punti a Grifondoro-
-non succederà- disse la ragazza veramente spaventata.
-meglio per te- disse Percy aggiustando gli occhiali e andandosene.
-che pesantone che è! Deve rilassarsi un po’- disse il rosso scuotendo la testa per poi rattristarsi. -nessuno riesce a vedermi. Nemmeno i miei fratelli-
-un attimo sei un Weasley?- chiese sorpresa Roxanne.
-Fred Weasley! Piacere di fare la tua conoscenza Johnson- disse il fantasma porgendole una mano trasparente-
-Roxanne Johnson. Il piacere è tutto mio re degli scherzi- disse la ragazza allungando la mano stringendo simbolicamente quella del fantasma.
Fred ridacchiò felice del soprannome che gli aveva appena dato la ragazza.

 

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


ALBUS






-è una figata- disse Fred guardando la mappa che aveva in mano James. Essa rappresentava Hogwarts in tutta la sua interezza e si potevano tranquillamente vedere gli spostamenti delle persone in tempo reale.
-lo so. Me l’ha regalata mio padre all’insaputa di mia madre, stessa cosa che ha fatto con il mantello dell’invisibilità che ha dato ad Albus.- disse il maggiore dei Potter sorridendo mentre richiudeva la mappa.
-e chi l’ha data a tuo padre?- chiese Fred curioso.
-i miei zii che non so dove l’abbiano presa visto che ho scoperta che era stata realizzata dai Malandrini che erano praticamente mio nonno, il padre di Teddy, il padrino di mio padre e un altro tizio di poca importanza- disse James tutto felice. Erano poche le persone che erano a conoscenza della mappa dei Malandrini e il ragazzo aveva voluto inserire anche Fred in quel circolo. Si fidava molto del ragazzo e non gli sembrava giusto tenergli nascosta una cosa del genere.
-chi è Teddy?- chiese il mulatto confuso.
-è vero tu non lo conosci, è il fidanzato di Victoire e mio padre è il suo padrino. Ha finito tre anni fa- disse James ricordandosi che il ragazzo era arrivato solo quell’anno ad Hogwarts.
-e chi è Victoire?- chiese ancora Fred.
-la sorella di Dominique, ti ricordi di lei no? È quella rossa di tassorosso-
-ah okay. Cavolo avete dei legami familiari davvero intrecciati e complessi- disse Fred e James annuì concordando con il ragazzo.
-vieni, andiamo da Albie a chiedere il mantello- disse poi il capitano della squadra grifondoro trascinandosi l’altro ragazzo appresso.
-e sei sicuro che te lo darà?- chiese dubbioso Fred seguendo il ragazzo verso i sotterranei.
-certo. Tra di noi vige la regola “ciò che è mio è tuo e ciò che è tuo è mio”. Prestiamo tutto anche a tutti i nostri cugini- disse il rosso per poi aprire la porta del dormitorio serpeverde con facilità.
-come fai a sapere la parola d’ordine?- chiese sorpreso Fred.
-ho torturato mio fratello per averla. Vieni la sua camera è di qua- disse James iniziando a camminare per il dormitorio indifferente del fatto che tutti i presenti li stavano guardando male visto le loro divise rosso e oro.
Non ci misero troppo ad arrivare alla camera di Albus che James spalancò senza un minimo di avviso.
-Albus mi serve il mantello!- disse James ricevendo un’occhiataccia da parte del moro che era seduto sul letto. Nella camera c’erano solo lui e un ragazzo biondo che stava leggendo un libro e che non aveva nemmeno alzato gli occhi da esso quando erano entrati. Gli altri letti erano completamente vuoti.
-la smetti di entrare senza bussare? E soprattutto non dire certe cose quando potrebbe esserci altra gente- disse il moro alzandosi e andando verso il suo baule per poi aprirlo e tirare fuori un mantello che lanciò a James.
-che ci devi fare?- chiese poi sistemandosi meglio gli occhiali.
-sono affari miei e di Fred- disse James per poi andare verso la porta tutto felice mentre nascondeva il mantello sotto il maglione.
-basta che non la fate troppo grossa- disse il moro che sembrava aver capito perfettamente le loro intenzione di fare scherzi senza essere visti.
-tranquillo Albie, ci vediamo a cena. Ciao Scorpius- disse il rosso uscendo dalla camera seguito a ruota da Fred che salutò i due con la mano.
-ciao- disse solamente Scorpius non staccando gli occhi dal libro.
-un giorno tutto il castello scoprirà del mantello per colpa di quell’imbecille- disse Albus buttandosi nuovamente sul letto.
-quando succederà dovrai trovare un posto migliore del tuo baule per nasconderlo- disse il biondo.
-lo so, però non so dove metterlo. Giochiamo a scacchi?- chiese poi il moro vedendo nascere sul volto del biondo un bellissimo sorriso.
Scorpius chiuse il libro e si sedette difronte ad Albus sul suo letto mentre quest’ultimo prese gli scacchi e i due iniziarono a giocare.
A quasi metà partita bussarono alla porta e, dopo che Albus ebbe dato il permesso per entrare, una testa rossa fece capolino.
-Albus ho bisogno del mantello. Devo cercare un libro nel reparto proibito- disse Rose avvicinandosi ai due e lanciando un sguardo veloce alla scacchiera.
-se l’è già preso James, devi aspettare che me lo riporti- disse il moro con sguardo dispiaciuto visto che quello che voleva fare la cugina era di sicuro più importante dello scherzo di James e il suo nuovo amico.
Rose borbottò imprecazioni contro il cugino e poi sospirò cercando di calmarsi.
-okay appena te lo riporta avvisami-
-certo Rosie, ora fammi concentrare che sto vincendo la partita- disse il moro tutto contento.
-certo Albus, Malfoy ti ha appena fatto scacco matto- disse la ragazza scuotendo la testa ed uscendo dalla stanza mentre Scorpius ridacchiava e Albus guardava incredulo la scacchiera.
Si era distratto due secondi e quella serpe del suo migliore amico aveva vinto la partita. Okay di solito non ci voleva molto per farsi battere da Scorpius, ma era sicuro che quella volta avrebbe vinto.
-voglio la rivincita Scorp- disse il Potter gonfiando le guance indispettito.
-è sempre un piacere vincere contro di te- disse il biondo riposizionando le pedine pronto per una seconda partita.
Non ci fu storia e il biondo vinse tutte le partite che i due giocarono. Finiva sempre così e alla fine smettevano perché Albus, ferito nell’orgoglio, decideva di non voler giocare fino al giorno dopo quando la storia si ripeteva identica. In tutto quel tempo non era mai riuscito a battere Scorpius. Solo Rose teneva testa al Malfoy. Il loro conteggio era di 70 a 70.
-ora non ho nemmeno voglia di venire a cena- disse Albus borbottando sconsolato.
-dai non farne una tragedia! Ormai sono cinque anni che perdi- disse Scorpius ridacchiando e andando vicino allo specchio per sistemarsi meglio i capelli.
-divertente, ma non ho voglia di cenare lo stesso-
-Albus oggi non hai nemmeno pranzato e mia sorella non fa colazione al nostro stesso orario. Sei davvero sicuro di non voler scendere a cena e perdere così la possibilità di vedere la tua ragazza immaginaria?- disse Scorpius ricevendo poi un cuscino in piena faccia.
-Merlion non è la mia ragazza immaginaria- borbottò il moro leggermente irritato.
-certo, ora capisco perché sei un serpeverde. Se fossi stato un grifondoro a quest’ora saresti già andato giù a cena ad incontrarti con la tu ragazza- disse Scorpius uscendo dalla camera con un sorrisetto. Solo in un secondo momento Albus realizzò a pieno il significato delle parole del suo migliore amico e si fiondò in sala grande.

 

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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***




SCORPIUS




Scorpius arrivò in sala grande con un dubbio in testa. Il suo migliore amico era riuscito a recepire il messaggio? Sperava di si. Non ce la faceva più a sentire Albus che parlava di Merlion ogni due per tre e Merlion, che quando era da sola con il fratello, parlava sempre e solo di Albus.
Davvero ne aveva abbastanza di quei due stupidi innamorati l’uno dell’altra e che non si decidevano a mettersi insieme.
Sinceramente non vedeva veramente l’ora che succedesse ciò, anche se avrebbe chiesto ai due di non dire tutti i particolari della loro relazione. Non avrebbe retto. E poi, veramente, alcune volte Albus non aveva un minimo di coraggio. Sembrava come se James e Lily avessero preso tutto il coraggio disponibile lasciando ad Albus il nulla più assoluto.
Fu mentre si sedeva al suo posto che vide un Albus abbastanza trafelato che entrava in sala grande e che lo raggiungeva.
-dimmi che non stavi scherzando prima- disse il moro sedendosi affianco al biondo.
-perché dovrei? Davvero Albus non riesco più a sentirvi parlare l’uno dell’altro ogni santa volta- disse il biondo sbuffando.
-quindi mi stai dicendo che se io adesso vado da Merlion e le chiedo di uscire insieme lei non mi da un due di picche?-
-no Albus, ora muovi il culo- disse Scorpius sbuffando-
Il moro si alzò dirigendosi con determinazione al tavolo dei corvonero. Scorpius aveva la visuale perfetta, poteva guardare tutta la scena senza problemi. Albus arrivò vicino a Merlion e si sedette a fianco alla ragazza.
Poteva sembrare che il Potter fosse molto tranquillo, ma in realtà Scorpius riusciva a scorgere perfettamente l’agitazione del ragazzo da come si stava torturando le mani che di sicuro erano diventate sudatissime.
Scorpius vide chiaramente il suo migliore amico muovere le labbra e sua sorella che sgranava gli occhi sorpresa per poi chiedere qualcosa al ragazzo di fronte a lei. Albus fece una strana faccia ma rispose e subito dopo la bionda di fiondò tra le sue braccia baciandolo davanti a tutta la sala grande e facendo fermare qualsiasi conversazione.
-non ci credo! Perché io sono l’unico sfigato qui?- disse Will a nessuno in particolare mentre guardava la scena. Charlotte quella sera non era andata a cenare e il moro era rimasto da solo.
-arriverà anche il tuo momento Will- disse Scorpius al cugino -se non avessi praticamente spinto Albus verso mia sorella oggi credo che la cosa sarebbe continuata per altri due anni-
-si ma non ricambia i miei sentimenti-
-prova a regalarle un uovo di drago-
Will sgranò gli occhi.
-si vede così tanto che mi piace Charlotte?- chiese sorpreso che il cugino avesse capito la ragazza alla quale si riferiva.
-si, credo anche troppo. È strano che lei non se ne sia ancora accorta. Sai mi sembra una tipa abbastanza sveglia-
-non sarà mai la mia ragazza- disse Will sbuffando.
-ci sono tanti pesci nel mare-
-ma a me piace solo uno-
-ehi Scorp hai visto Albie?- chiese Lucy sedendosi affianco al Malfoy. La ragazza essendo della stessa casa del ragazzo aveva iniziato ad usare lo stesso nomignolo che usava il cugino ed era stata una delle prime persone ad accettare Scorpius come amico di Albus. Rose, invece, ancora faceva qualche resistenza.
-si, sta mangiando la faccia di mia sorella e credo che non si scollerà dal tavolo dei corvi per un bel po’- disse il biondo alla secondogenita di Percy Weasley che guardò verso il tavolo dei corvi sorridendo.
-finalmente!- disse la ragazza sorridendo.
-secondo te James diventerà iperprotettivo?- chiese dopo un po’ Scorpius alla ragazza mentre con la coda dell’occhio vide un triste e sconsolato Will Zabini alzarsi dal tavolo e, dopo averlo salutato con un cenno del capo, andarsene dalla sala grande.
-no non credo. Tu non lo sarai?-
-no, infondo è il mio migliore amico. Però ciò non toglie che se la fa soffrire lo stroppio-
 
-grazie grazie grazie- stava dicendo Merlion mentre abbracciava il fratello quella stessa sera nella camera dei serpeverde. Il biondo era stato contento di quei grazie i primi minuti, ma in quel momento ne aveva piene le scatole.
-Merl scollati- disse infatti il biondo staccando la sorellina che gli lasciò un bacio sulla guancia per poi buttarsi sul letto di Albus, o meglio, del suo ragazzo.
Quando aveva scoperto che era stato grazie a Scorpius che Albus era andato a chiederle di uscire dopo mille indecisioni era stata felicissima. Mai si sarebbe aspettata un comportamento del genere da parte del fratello.
-quanto tempo hai intenzione di rimanere qui?- chiese poi Scorpius vedendo che la ragazza non accennava ad andarsene.
-quanto voglio Scorp- disse lei facendogli la linguaccia per poi baciare Albus in bocca.
Scorpius alzò gli occhi al cielo esasperato. Forse doveva starsi zitto.
La porta della loro camera si aprì di scatto e da essa entrarono gli altri tre ragazzi che dormivano li che fecero un cenno di saluto a Merlion. Lei ricambiò il saluto e, dopo aver fato un altro bacio ad Albus, si alzò dal letto e usci dalla porta dando la buonanotte a tutti.
La ragazza camminò per i corridoi quasi deserti tutta felice. Quel giorno era il migliore della sua vita e niente avrebbe potuto rovinarglielo. Entrò nella sala comune di corvonero ancora con il sorriso sulle labbra.
-ragazzo sono felicissima- disse buttandosi a peso morto su Nate e Hugo che stavano parlando seduti su uno dei divani della sala.
-potresti evitare di ammazzarci?- chiese allora Nate cercando di togliersi la ragazza da dosso. Non perché gli desse fastidio, ormai lo face da anni, ma il problema era Elisa che era sempre più gelosa ogni giorno che passava e Nathalie non la sopportava più.
-ma quanto siamo permalosi- disse la ragazza per poi alzarsi tutta felice. -sto con Albus vi rendete conto!- disse lei con gli occhi che le brillavano.
-che bello cugina- disse Hugo prendendola in giro.
-io vorrei vedere la reazione di Harry e Draco- disse Louis raggiungendo gli altri tre insieme a Lysander.
-hanno accettato l’amicizia di mio fratello e del mio ragazzo. Accetteranno anche la nostre relazione- disse la ragazza tutta convinta.
-sappi che se venite a Natale alla Tana Albus ti deve presentare come sua ragazza a tutta la famiglia-
-madò che bello!- disse lei con gli occhi a cuoricino. Ogni anno andavano alla Tana per Natale, ma solo in veste di amici. Per la prima volta sarebbe andata come la fidanzata di Albus.
-secondo voi anche Molly porterà Mark?- chiese Hugo. Ormai dopo la festa tutti erano venuti a sapere che Molly e Mark facevano coppia. Solo Percy sembrava non essersi accorto di niente.
-non lo so. Comunque mi sa che tutta la famiglia saprà tutto prima di natala visto come girano le informazioni qui dentro- disse Louis sbuffando.
-concordo- disse Hugo.
-tu non dovresti proprio lamentarti visto che tuo padre non è un professore- borbottò nuovamente il biondo prima di salire in camera senza dire niente.
-è successo qualcosa?- chiese Nathalie a Lysander che alzò le spalle.
“è ancora arrabbiato per la questione di Elisa” pensò Lysander sospirando.

 

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


JEROME






Roxanne stava sistemando le ultime cose nell’aula di pozioni quando sentì dei rumori all’esterno. La ragazza si fermò ad ascoltare per poi guardare spaventata il fantasma Fred.
Il fantasma le fece segno di seguirlo e la ragazza si ritrovò nascosta dentro l’armadio che solo qualche minuto prima stava svaligiando.
La ragazza vide la porta prima aprirsi e poi richiudersi, ma nessuno era entrato. Guardò confusa Fred che fece un’alzata di spalle.
Poco dopo il mistero fu risolto. Dal nulla apparve Fred che piegò una specie di mantello e poi guardò confuso il tavolo pieno di pozioni.
Roxanne sospirò e uscì fuori dal suo nascondiglio facendo prendere un colpo al fratello.
-ROXY CHE CI FAI QUI!- disse infatti lui.
-sono fatti miei, piuttosto dove hai preso quello?- disse la ragazza indicando il mantello che il mulatto aveva in mano.
-è di James, lui è stato bloccato e non può uscire quindi sono uscito io al posto suo per attuare il nostro scherzo. Tu che ci fai qui?-
-stavo lavorando ad uno scherzo prima che tu mi facessi spaventare-
-da sola?-
-certo che no- disse la ragazza con un sorriso d’orgoglio.
-uh e con chi?-
-non te lo dico- disse la ragazza facendogli la linguaccia.
-antipatica- disse lui sbuffando.
Fred Weasley guardò i due ragazzi e si mise a ridere facendo girare verso di se due paia di occhi.
-e tu chi sei?- chiese Fred jr curioso.
Fred Weasley guardò il ragazzo sgranando gli occhi.
-riesci a vedermi anche tu?- chiese poi al ragazzo.
-be’ sei un fantasma ma ti vedo- disse il mulatto confuso dalle parole dell’altro.
-potrebbe essere un fattore di genetica allora- disse Roxanne al fantasma. -infondo riusciamo a vederti solo io e mio fratello-
-oh quindi è lui il famoso fratello che ti ha abbandonata-
-io non ho abbandonato proprio nessuno- disse Fred leggermente irritato.
-certo che si visto che preferisci fare gli scherzi con James invece che con me- disse la ragazza incrociando le braccia al petto.
-ma tu hai gli esami quest’anno devi concentrarti su quelli- disse Fred incrociando le braccia al petto.
-tua sorella ha davvero delle belle idee, potresti farla partecipe qualche volta sai?- disse il fantasma -comunque sono davvero curioso di sapere come mai voi due riusciate a vedermi- continuò il rosso.
-non lo so Fred, forse qualche nostra discendenza? Dovremmo vedere se anche Nate ti riesce a vedere-
-il riccio corvonero?-
-aspetta un attimo! Ti chiami Fred?-
-si lui-
-non mi vede, e si sono Fred Weasley- disse il fantasma sorridendo.
-Weasley?- chiese con stupore Fred. Quindi quello era uno dei due gemelli di cui parlava James.
-allora deve essere qualcosa da parte di nostro padre- borbottò la ragazza cercando di ricordarsi qualcosa di strano nel comportamento del padre.
-certo che sono un Weasley. Uno dei battitori migliori che grifondoro abbia mai avuto-
-aspetta hai detto battitore?- chiese Roxanne animandosi all’istante.
-si certo-
-forse allora conoscevi nostro padre, anche lui era un battitore di grifondoro- disse la ragazza tutta sorridente.
-ne dubito però spara-
-Darren Johnson- disse la ragazza.
-no, non lo conosco- disse Fred storcendo la testa a quel nome che non aveva mai sentito. -l’unica Johnson con la quale ho giocato a Quidditch era Angelina. Un’abile cacciatrice- disse il ragazzo sorridendo.
I due fratelli si guardarono e poi guardarono nuovamente il fantasma.
-che c’è?- chiese lui confuso.
-be’ nostra madre è Angelina Johnson- disse Fred -e nostro padre ha sempre detto di aver giocato insieme a lie a quidditch quindi è abbastanza strano che tu non lo conosca-
-davvero siete i figli di Angie? Comunque davvero non ho mai sentito questo Darren Johnson, forse è arrivato quando io ho lasciato Hogwart. Prima eravamo io e il mio gemello i battitori- disse Fred che sorrideva solo al pensiero che quei due ragazzini erano i figli di Angelina.
-okay qui due sono le cose: o papà ci ha mentito, o noi non abbiamo capito niente- disse Roxanne.
-ma quindi nessuno può vederti?- chiese Fred ancora sorpreso per quello che aveva scoperto.
-no, solo voi due. È stato uno shock quando Roxanne ha detto che riusciva a vedermi. Mi era abituato a non essere visto da nessuno-
-be’ ora hai noi due oltre a Pix- disse la ragazza tutta contenta.
-già e poi siete simpatici- disse Fred sorridendo. -continuiamo questo scherzo si o no?- e dopo quella frase si misero all’opera e Fred aiutò la sorella a finire di scambiare gli ingredienti all’interno delle fiale per poi riporle nello stesso posto nelle quali le avevano trovate.
-grazie per l’aiuto- disse Roxanne una volta che i tre uscirono dalla stanza. Fred non si era messo il mantello per poter parlare tranquillamente con Roxy.
-figurati, tanto dovevamo comunque fare qualcosa- disse Fred scrollando le spalle.
-Fred sai chi c’è domani alla prima ora?- chiese Roxanne al fratello.
-non so tutti gli orati di tutti- rispose il fantasma.
-in realtà stavo chiedendo a mio fratello- disse la ragazza grattandosi la testa imbarazzata. E solo allora si accorse che i due avevano lo stesso nome.
-se non sbaglio il quarto anno, tassorosso e grifondoro. James voleva fare uno scherzo a Lily- rispose il mulatto.
-quindi ti chiami Fred anche tu- disse il fantasma andando vicino al ragazzo.
-si. È per questo che sono rimasto sorpreso quando ho sentito il tuo nome, oltre al fatto che eri un Weasley- rispose lui sorridendo.
-non pensavo che Angie potesse dare il mio nome a suo figlio- disse il fantasma quasi commosso.
-ehi voi due- i tre si girarono in direzione di un ragazzo dai capelli castani e gli occhi neri che li stava guardando leggermente male.
-vi ho sentiti sapete. Andate immediatamente a sistemare quello che avete fatto o vi faccio fuori- disse il ragazzo mentre si avvicinava.
-cavolo un caposcuola scappate- disse Fred Weasley scomparendo nel muro. Fred e Roxanne si accorsero che quel ragazzo doveva essere il caposcuola di tassorosso e, grazie ai riflessi pronti di Fred, si trovarono subito sotto il mantello dell’invisibilità.
-ehi venite fuori da quel coso- disse il ragazzo cercando di avvicinarsi, ma i due erano già corsi via.
-merda James mi ammazza- disse Fred granando gli occhi.
Quando i due entrarono nella sala comune trovarono un agitato James ad aspettarli.
-dove eri?- chiese il ragazzo al mulatto preoccupato.
-ho incontrato Roxy e abbiamo finito insieme. Solo che il caposcuola di Tassorosso ci ha baccati. Ci siamo nascosti sotto al mantello ma credo di aver fatto una cazzata- disse il ragazzo porgendo il mantello a James.
-tranquillo Jerome sa del mantello. Domani però ammazza prima me e poi te. Cavolo è la classe della sorella quella. Altro che ammazzarci, chi evira- disse James mettendosi le mani nei capelli preoccupato.

 

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Capitolo 21
*** Capitolo 20 ***


TASHA





-Tasha aspetta!- disse Jerome fermando la sorella che stava andando verso l’aula di pozioni per la sua prima lezione del giorno.
-Jer cosa c’è- chiese la ragazza dai corti capelli castano scuro quasi esasperata.
-stai attenta e non toccare niente. Penso che James abbia combinato qualcosa ieri- disse il ragazzo con sguardo serio.
-okay sto attenta- disse la tassorosso alzando gli occhi al cielo ed incamminandosi verso l’aula.
Non ci mise molto ad arrivare e si sedette al suo solito posto. Non aveva fatto molta amicizia, o meglio, tutti erano suoi amici, ma non c’era nessuno che considerasse suo migliore amico nel suo anno. Con Lily Potter parlava molto di più che con gli altri e quando ne aveva l’occasione si sedevano vicine, ma ultimante la Potter si era fidanzata e quindi si sedeva sempre a fianco al suo ragazzo.
Tasha aveva anche un’altra amica, Alicia Paciock, ma la ragazza era due anni più grande di lei e per di più grifondoro, quindi non si vedevano quasi mai. Alla fine si era rassegnata a stare da sola durante le lezioni.
La tassorosso si guardò in giro cercando di capire dove fosse lo scherzo che James Potter aveva organizzato, ma non riuscì a scorgere niente.
Il professor Zabini entrò nell’aula quasi correndo e iniziò a formare i gruppi per preparare la pozione del giorno. Tasha finì con due grifondoro che la guardavano come se fosse la loro unica speranza e la ragazza sbuffò. A lei piaceva molto pozioni, ma se doveva realizzare qualcosa con gli altri si sentiva molto limitata.
La ragazza si guardò in giro e guardò sospetta la boccetta che aveva Lily in mano. Non sembrava minimamente l’ingrediente che il professore aveva detto di usare per quella pozione.
Stava per avvisare l’amica, ma agì in ritardo: Lily aveva già messo il contenuto della boccetta nel calderone e la pozione le era scoppiata in faccia.
Il professore si girò subito verso di lei per controllare cosa fosse successo.
-ho preso l’ingrediente che diceva la ricetta!- si giustificò la Potter vedendo lo sguardo di fuoco del professore. Il professore lesse il nome sulla boccetta inarcando un sopracciglio, poi annusò il suo contenuto e storse il naso.
-il nome era quello della ricetta, ma l’ingrediente non era quello. Deve fare più attenzione signorina Potter- disse il professore capendo che la ragazza non aveva nessuna colpa.
-comunque 10 punti in meno a grifondoro per l’esplosione- i ragazzi di grifondoro sbuffarono sconsolati.
Il professore tornò al suo posto quando bussarono alla porta. Lui diede il permesso e nella classe entrarono tre ragazzi: un tassorosso e due grifondoro.
Tasha sgranò gli occhi riconoscendo suo fratello che stava trascinando i due ragazzi e riconobbe fra loro James Potter e il nuovo ragazzo.
-scusi l’interruzione ma questi due studenti devono dire qualcosa- disse Jerome mettendo i due ragazzi davanti al professor Zabini che li guardò con un sopracciglio alzato in cerca di una spiegazione plausibile.
-tutti gli ingredienti sono stati sostituiti- borbottò Fred, mentre James sospirava sconfitto. Non si sarebbe mai immaginato che Jerome andasse a prenderli dalla loro classe la mattina dopo.
-ora capisco perché è esplosa la pozione alla signorina Potter- disse il professore mentre James si girava verso la sorella constatando che era ricoperta di qualcosa di appiccicoso da capo a piedi mentre quella piovra del ragazzo cercava di pulirla. A James vennero i nervi a fior di pelle.
-bene verranno tolti altri trenta punti a grifondoro, per ciascuno- i due ragazzi si guardarono impauriti sentendo gli sguardi di fuoco di tutti i grifondoro presenti nella stanza.
-grazie Jerome, tranta punti a Tassorosso per aver avvisato prima di una strage di massa degli studenti del quarto anno. Ora potete andare-
-sei contento ora Baston?- chiese James una volta uscita dall’aula di pozioni.
-molto Potter- disse questi ridacchiando.
-ti odio quando fai così. Solo perché era la classe di tua sorella, altrimenti non ti saresti minimamente preoccupato- continuò il Potter aggiustandosi gli occhiali che gli erano scivolati in avanti.
-devo tutelare la mia sorellina fino al mio ultimo giorno- disse Jerome sorridendo.
-ma l’anno prossimo non ci sarai, quindi potrebbe succedere di tutto. Potrebbe anche fidanzarsi-
-al suo ragazzo gli stacco le palle credimi- disse il caposcuola di tassorosso andando verso il cortile seguito a ruota da Fred e James. Fred guardò confuso l’altro che gli sorrise.
-sai con questo tuo atteggiamento tutti i ragazzi che si volevano avvicinare a tua sorella non ci hanno nemmeno provato-
-meglio così-
-ma dai Jer! Anch’io sono geloso della mia Lily, ma non impedisco ai ragazzi di avvicinarsi a lei-
-tua sorella è una iena quando ci si mette-
-anche la tua. È la migliore in pozioni cavolo! Sai come li mette ko i ragazzi che non le vanno a genio?- chiese il cercatore di grifondoro mettendosi le mani sui fianchi.
-non voglio comunque rischiare- disse Jerome sedendosi su una panchina seguito poi da James. -chi era l’altra persona che era con te ieri?- chiese poi il tassorosso a Fred.
-mia sorella- disse lui.
-e ti ha aiutato?-
-si, ma per favore non metterla nei guai- disse Fred per poi sedersi a fianco al compagno di squadra.
-tranquillo se tolgono altri punti a grifondoro vi ammazzano- disse Jerome ridacchiando.
-li recupereremo tutti nella partita di domani contro di voi- disse James sorridendo.
-ti ricordo che con me portiere è quasi impossibile segnare- disse Jerome ridacchiando.
-e io ti ricordo che abbiamo due nuovi battitori che ti faranno il culo- disse James mettendo un braccio intorno alle spalle di Fred che sorrise.
-provate a prendervi la vittoria, ma saremo noi a trionfare- disse Jerome per poi alzarsi. -devo andare in classe, ci vediamo domani- disse il castano lasciando i due da soli.
-ci lascia qui?-
-ci ha praticamente fatto un favore! Non riuscivo più a seguire la lezione- disse James stropicciandosi gli occhi. -comunque perché tua sorella era da sola ieri?-
-non era da sola- disse Fred ridacchiando. E fu proprio in quel momento che notò il suo omonimo che passava di li insieme a Pix. Lo salutò con la mano e lui ricambiò il saluto tutto contento mentre Pix guardava prima l’altro fantasma e poi lui.
-perché hai salutato Pix?- chiese James curioso.
-non ho salutato Pix James- disse Fred facendo fare una faccia confusa al Potter al suo fianco. -andiamo, dopo abbiamo Trasfigurazione e non mi voglio perdere la lezione-
 
 

 

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Capitolo 22
*** Capitolo 21 ***


DOMINIQUE





-oggi spaccheremo i culi ai tassorosso che ci hanno fatto perdere 60 punti- disse James alla squadra di quidditch che era riunita negli spogliatoi pronta ad entrare in azione in qualunque momento.
-James hanno tolto punti anche a me, quindi dobbiamo recuperarne 70- disse Lily sistemandosi meglio la coda.
-ma tu non hai fatto niente!- disse il fratello sorpreso.
-e pensare che in parte è colpa mia- disse Roxanne ammosciandosi immediatamente.
-no Roxy ci servi attiva. Dobbiamo puntare al portiere- disse Fred scuotendo la sorella.
-e poi io voglio vincere oggi. Bisogna festeggiare in grande- disse Alicia tutta pimpante. Era il 20 settembre, il suo compleanno e come regalo voleva la vittoria dei grifondoro.
-tranquilla Ali, vinceremo per poi festeggiare- disse James sorridendo alla bionda e facendo ridacchiare Fred.
Prima di entrare in campo il mulatto prese da parte il capitano.
-si vede lontano un miglio che ti piace, quando ci proverai con lei?-
-mai Fred, lo sai- disse il ragazzo sospirando.
-ma non è giusto solo perché hai paura di perdere la sua amicizia, ti devi buttare- disse il battitore incrociando le braccia.
-tu a fai facile- borbottò il capitano mentre anche Mark raggiungeva i due.
-tutto pronto per questa sera?- chiese il ragazzo, avevano organizzato una “bella” sorpresa per Alicia.
-Fred senti per caso una zanzara che ronza?- chiese James al mulatto. Il ragazzo non voleva più parlare con Mark da quando aveva scoperto che lui e Molly stavano insieme da due anni.
-è tutto okay Mark- disse Fred al cacciatore che gli sorrise grato. Se non ci fosse stato Fred sarebbe finito isolato in camera. Sperava veramente che a James passasse la rabbia.
-buongiorno e benvenuti a tutti: professori, studenti e altri. Oggi avremo la partita Grifondoro contro Tassorosso. Chi vincerà? Vi ricordiamo che Grifondoro ha esordito battendo i corvi, mentre Tassorosso è ancora a zero vittorie visto che è stata battuta da Serpeverde!- ci furono applausi all’entrata dei vari giocatori.
-ovviamente ricordiamoci di fare gli auguri alla nostra Alicia! Buon compleanno!- Alicia salutò tutti felice.
-e allora che abbia inizio la partita! La palla passa subito ai Grifondoro grazie al nostro mitico Fred che ha bloccato l’azione di Dominique con un bolide ad un soffio dalla Weasley!- disse il commentatore.
-ore è Lily che ha la pluffa e sta correndo a tutta velocità verso la porta avversaria dove il nostro caro Jerome difende con grinta. La piccola Potter tira, ma la pluffa non entra e viene rimessa in gioco. La palla è diretta verso Lorcan, ma è Mark che la prende e SEGNA! Tutto grazie al bolide lanciato da Roxanne che ha distratto il portiere. I primi dieci punti a grifondoro! Seganti da niente di meno che dal ragazzo di Molly Weasley-
All’ultima frase si girarono verso il commentatore Mark, che era completamente sbiancato, e Percy che aveva lo sguardo indemoniata. Molly nel mentre voleva sprofondare da qualche parte, o prendere il mantello invisibile di James e nascondersi dentro.
Era vero, tutta la scuola ormai sapeva che stava insieme a Mark, ma la voce non era ancora arrivata al padre. E scoprirlo così non era bello.
-io lo ammazzo- stava dicendo Mark mentre sudava freddo.
-tranquillo se mio zio ti attacca ti difendo io- disse James raggiungendo Mark.
-ah ora ti ricordi che esisto? Prima eri tu quello che mi voleva ammazzare- disse Jordan sudando freddo.
-lo so, però se muori Molly mi ammazza e poi mi servi in squadra- disse il Potter sorridendo al ragazzo per poi ritornare alla sua postazione mentre la partita riprendeva.
La partita non durò molto, infatti James riuscì subito ad individuare il boccino e a prenderlo facendo così finire la partita mentre Tasha tirava in porta.
Decisero di far valere il punto della piccola Baston, quindi la partita finì a 160 a 10. Un brutto inizio per i tassorosso.
-tuo zio mi ammazza- stava dicendo Mark mentre camminava nervosamente per gli spogliatoi.
-non lo farà, ci siamo noi a farti da scudo davvero- disse James mettendo una mano sulla spalla di Mark preoccupato per la brutta cera del ragazzo.
-James ha ragione e poi non credo che Molly voglia il suo ragazzo morto- disse Frank ridacchiando mentre si metteva una maglia pulita.
-mi prenderà di mira durante le lezioni. Ne sono sicurissimo- continuò a dire Mark.
-ragazzi posso entrare o siete nudi?- chiese la voce di Molly da fuori la stanza.
-entra- disse James e poco dopo fece capolino la figura di Molly che si andò a buttare tra le braccia di Mark nonostante il ragazzo non si fosse ancora cambiato.
-giuro che quel nanerottolo me la paga- disse la ragazza ancora abbracciata a Mark. Il ragazzo annuì leggermente rigido perché sentiva gli occhi di fuoco di James su di lui.
-hai…hai già parlato con tuo padre?- chiese Mark con la voce che gli tremava.
-no, sono scappata non appena è finita la partita e sono venuta qui- disse la ragazza sbucando fuori dal suo nascondiglio. -James smettila- disse poi la ragazza fulminando il cugino che smise di guardare male il migliore amico borbottando frasi senza senso.
-ragazzi un zio Perce sta venendo in questa direzioneee!- disse Dominique entrando all’improvviso all’interno della stanza facendo prendere un colpo a quelli presenti.
-Domi potevamo essere nudi!- le disse James.
-certo Jamie, tanto sono cose che ho già visto- disse la ragazza chiudendosi la porta alle spalle.
-in che senso sono cose che ai già visto?- chiese James leggermente isterico.
-ed ecco che arriva il cugino iperprotettivo! Guarda che ho avuto cinque ragazzi prima di ritenere che essere single era meglio- disse la rossa mezza francese sorridendo.
-in che senso cinque ragazzi! DOMINIQUE!- disse James ancora più isterico.
-ma fa sempre così?- chiese Fred guardando spaventato James.
-si, e non siamo nemmeno sua sorella- disse Molly scuotendo la testa.
Fu in quel momento che Percy Weasley entrò nella stanza facendo congelare tutti sul posto, soprattutto Mark che stava sudando freddo.
-zio qual buon vento?- chiese James dimenticandosi momentaneamente di quello che aveva detto Dominique per mettersi davanti a Mark e Molly che erano ancora abbracciati.
-prova a far soffrire mia figlia e ti ritrovi in brutti guai- disse l’uomo a Mark puntandogli il dito contro per poi uscire velocemente com’era entrato.
-cosa è appena successo?- chiese Dominique sconvolta.








Angolo Autrice
Salve scrivo questo angolo per fare una precisazione. Ho cercato le date dei compleanni dei ragazzi della nuova generazione, ma ho trovato solo quella di Victoire (2 maggio) quindi di conseguenza tutte le date dei compleanni che metterò qui non sono quelle vere, ma sono state scelte da me.
la_pazza_di_fantasy

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Capitolo 23
*** Capitolo 22 ***


VICTOIRE












-sono salvo?- chiese abbastanza confuso Mark come tutti in quella stanza.
-a quanto pare si- disse Molly sorridendo al suo fidanzato per poi baciarlo.
-presumo che ci sia sotto lo zampino di papà e zio Charlie- disse Dominique che era ancora dentro lo spogliatoio.
-meglio così no?- chiese James che era contento che si era risolto tutto per il meglio. -ti aspettiamo a Natale alla Tana- disse poi a Mark ridacchiando.
-mi faranno il terzo grado?- chiese il ragazzo parecchio spaventato.
-credo proprio di si, soprattutto nonna Molly e zia Audrey- disse Dominique sorridendo felice verso la cugina. -ci vediamo stasera alla festa- disse poi rivolta a tutti scomparendo dalla stanza alla stessa velocità con la quale era arrivata-
-vado anch’io, Lucy vuole che vada da lei prima della festa- disse Molly salutando nuovamente il suo ragazzo con un bacio per poi uscire dallo spogliatoio.
-voglio anch’io una ragazza- disse Frank sospirando frustato. -qui l’unico fidanzato è Mark e non è giusto-
-arriverà anche il nostro momento Frank. Benvenuto in famiglia- disse James per poi metter un braccio intorno alle spalle dell’amico.
-guarda che non siamo sposati-
-ma fai parte comunque della famiglia visto che zio Perce ti ha accettato- disse James sogghignando. -andiamo o faremo tardi per la sorpresa ad Alicia-
 
-credo che papà e zio Charlie siano intervenuti, altrimenti non si spiega come mai zio Perce abbia solo minacciato Mark senza squartarlo vivo- stava dicendo Dominique mentre mostrava alla sorella, che era nella sua camera, due vestiti tra i quali non sapeva scegliere.
-l’hai già detto cinque volte Domi- le rispose Victoire mentre mangiava un pacco di biscotti che aveva rubato dalla cucina.
-lo so, però è una cosa fantastica non trovi? Molly si è trovata il ragazzo se c’è riuscita lei possiamo riuscirci tutti no?- disse la rossa con occhi sognanti.
-non avevi detto che volevi restare single a vita?- chiese la bionda alzando un sopracciglio confusa.
-è vero, però se arriva il vero amore non posso dire di no. Un po’ come te e Teddy no?- disse la rossa per poi buttare nell’armadio il vestito verde e infilarsi quello blu. -si mi sta decisamente meglio questo- disse la ragazza facendo un giro su se sessa.
-se lo dici tu, ma io che ci faccio qui?- chiese poi Victoire curiosa. Era stata interpretata per scegliere il vestito della sorella, ma appena aveva detto che le piaceva il vestito giallo il suddetto vestito era stato riposto nell’armadio.
-mi aiuti a preparami, devo essere bellissima! E smettila di mangiare quei biscotti. Odio te e il tuo maledetto metabolismo veloce- disse Dominique mettendosi le man sui fianchi mentre la sorella si alzava e l’aiutava a sistemare i capelli.
-tu che ti metti?- chiese dopo un po’ la rossa.
-un maglione e una gonna- disse la bionda tranquillamente.
-ti vuoi fare bella solo per Teddy tu?- chiese scherzando la rossa facendo anche ridere la bionda.
-ovvio! È lui il mio ragazzo- disse lei stando allo scherzo della sorella, ma comunque dicendo la verità.
-di la verità, non vedi l’ora che arrivi natale vero?-
-ovvio. Non lo vedo da venti giorni- disse Victoire che aveva una voglia matta di riabbracciare il suo ragazzo. Le sue cugine erano tutte fortunate ad avere il ragazzo che andava ancora ad Hogwarts. L’unica consolazione per Victoire era che quello era il suo ultimo anno, quindi non doveva aspettare molto per poter ritornare a passare quasi ogni giorno con Teddy.
-cavolo voglio anch’io un Teddy!- disse Dominique mentre guardava l’espressione sognante della sorella. Era davvero felice che la maggiore avesse trovato qualcuno di così speciale, ma voleva anche lei qualcuno del genere. Il suo problema era che si trovava sempre persone troppo sconsiderate e stupide. Okay era una tassorosso buona e gentile, ma i casi umani non potevano andare tutti a lei.
-tranquilla troverai il tuo principe azzurro. Ovviamente devi cercare bene anche vicino a te- disse Victoire con un sorrisetto.
-cosa stai insinuando?-
-niente tesoro. Vado a cambiarmi anch’io- disse poi la bionda salutando la sorellina con un bacio sulla guancia e uscendo dalla stanza per raggiungere la sua. In realtà Victoire si era accorta da tempo che Lorcan provava qualcosa per la sorella, ma aveva ritenuto opportuno non dire niente alla diretta interessata.
Lorcan era il suo migliore amico e la rossa di sicuro non l’aveva mai considerato come un possibile partito. Era per questo che prima le aveva consigliato di guardarsi intorno senza però farle il nome del cacciatore tassorosso. Non voleva di certo mettere in difficoltà il ragazzo.
Gli amori che nascono tra amici sono sempre i più complicati. Victoire l’aveva notato anche con James, si vedeva da lontano che gli piaceva Alicia. O meglio lei se ne era accorta perché aveva notato che James la trattava in modo diverso dalle altre ragazze, facendole sempre scherzi. Ma sapeva anche che James non aveva nessuna intenzione di dichiararsi per paura di perdere l’amicizia della ragazza per sempre.
Non si ricordava che tra lei e Teddy ci fossero stati di questi problemi. Si conoscevano da quando erano praticamente nati e avevano passato ogni compleanno e feste insieme. Erano amici da una vita e poi si erano messi insieme, lei era al terzo anno e lui al sesto. Era vero, Teddy aveva avuto altre ragazze nel mentre, ma comunque lei non era stata gelosa, non lo era stata fino a quando lui non si era dichiarato. Da quel momento il poi era diventata altamente gelosa, ma solo verso quelle che ci provavano tranquillamente anche davanti a lei.
Per sua fortuna Teddy l’aveva sopportata.
Senza nemmeno farlo apposta in quel momento arrivò alla finestra della sua stanza il suo gufo e sorrise sapendo perfettamente di chi era la lettera. La prese e porse le briciole dei biscotti al gufo che le accettò molto volentieri. Quel poverino era costretto a farsi ogni giorno chilometri per consegnare le lettere che lei e Teddy si scambiavano. La ragazza lesse velocemente il contenuto della lettera e sorrise prima di fiondarsi sulla scrivania a scrivere la sua risposta a darla al gufo che partì immediatamente.

 

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Capitolo 24
*** Capitolo 23 ***


LORCAN






-Secondo te devo chiedere a Dominique di ballare?- chiese Lorcan al gemello mentre nella sala comune di Grifondoro aspettavano l’arrivo di tutti gli invitati al compleanni di Alicia.
-certo che si- disse Lysander per l’ennesima volta.
-e se poi mi dice no? Non voglio rovinare la nostra amicizia- disse il tassorosso mordicchiandosi il labbro.
-non le stai chiedendo di mettersi insieme a te. Potrebbe accettare molto tranquillamente sai- disse Lysander sbuffamdo.
-okay allora se tu chiedi a una ragazza di ballare lo chiedo a Domi- disse Lorcan cercando di trovare un po’ di coraggio.
-guarda che io non ci metto niente-
-che non sia Merlion o qualcuno della famiglia Weasley- disse Lorcan puntando il dito verso il gemello.
-okay lo faccio- disse Lys sorridendo. Aveva già in mente chi invitare.
-voglio proprio vedere cosa ti inventi- disse Lorcan che aveva studiato il piano attentamente. Lys non avrebbe trovato nessuno da invitare che non facesse parte delle persone che aveva nominato.
Però i sogni del ragazzo si infransero quando il fratello andò dritto dalla battitrice di Grifondoro. Si era completamente dimenticato della presenza della ragazza che da un po’ di tempo a questa parte era sempre appiccicata a Lys. Si diede dello stupido. Ora gli toccava chiedere a Dominique di ballare. La ragazza avrebbe di sicuro detto di no.
-Roxy ciao! Vuoi ballare con me dopo?- chiese Lysander avvicinandosi alla mulatta.
-certo! A cosa devo questo onore?- chiese la ragazza divertita da come il ragazzo le aveva proposto la cosa.
-mio fratello ha detto che avrebbe invitato la ragazza che gli piace solo se anche io avessi invitato una ragazza a ballare- disse Lys sorridendo ancora di più.
-bene voglio proprio vederlo ballare con Dominique-
-quindi è di dominio pubblico la cosa?-
-ti ricordo che sono in camera con Roso e sono diventata anche la migliore amica di Lily, sai come vola il gossip.- disse la ragazza ridacchiando. -comunque devo avvisarti che essendo andata a Beaubatons sono molto brava nel ballo e se mi pesti i piedi te ne pentirai-
-quindi a Beaubatons si balla?-
-si, al posto del Quidditch. Che cosa inutile. Odio quella scuola e poi le ragazze sono tutte perfettine. Non puoi fare scherzi che iniziano a guardarti male-
-allora è un bene che sei qui- disse Lysander sorridendole per poi trascinarla in pista, cioè il centro della sala comune. Il dj aveva appena messo una musica lenta e già alcuni stavano ballando. Tra di loro c’erano Albus e Merlio e Mark e Molly.
-forse mio fratello ti ucciderà- disse dopo un po’ la ragazza notando lo sguardo assassino del fratello verso di se.
-sapevo di essermi scordato qualcosa- gemette il biondo girandosi verso Fred e vedendo i suoi occhi azzurri che non promettevano nulla di buono.
 
-chi è quello?- chiese Fred a James che stava sorseggiando la sua burrobirra.
-quello chi Fred?- chiese lui cercando di capire a chi si riferisse il mulatto.
-quello che sta ballando con mia sorella-
-ah Lys! È il battitore di corvonero che ha intercettato il bolide che avevi mandato contro il commentatore- e fu con quelle parole che il ragazzo si ricordò la faccia del corvonero. Ma ancora non si spigava perché stava ballando con sua sorella.
-sei in modalità fratello iperprotettivo?- chiese dopo un po’ James scrutando il profilo del suo amico.
-se fa scendere le mani più giù lo schianto-
-non lo farà tranquillo. Lys è un ragazzo a posto. Molto probabilmente lui e tua sorella sono diventati amici. Rosie mi ha detto che si siedono spesso insieme durante le lezioni-
-cosa? E io non ne sapevo niente?-
-calmati Fred! Lysander non ha mai fatto male a una mosca- cercò di tranquillizzarlo James. -Lysander è l’ultima persona della quale ti devi preoccupare per Roxanne. Davvero-
Il capitano di grifondoro prese un’altra burrobirra.
-perché non inviti Alicia a ballare?- chiese poi Fred distogliendo lo sguardo da Lysander e Roxy.
-perché dovrei?-
-è la festeggiata- disse Fred per poi fare cenno con la testa verso la bionda che stava parlando animatamente con una ragazza dai corti capelli castani.
-okay, ma vieni con me- si arrese James per poi trascinarsi appresso un povero Fred che voleva finire di bere la sua burrobirra in pace.
-Aliiii- disse James avvicinandosi alle due.
-che c’è James l’alcol è poco per te?- chiese la ragazza sbuffando.
-no volevo sapere se ti andava di ballare-
-con te?- chiese la ragazza tra il sorpreso e lo scettico.
-certo che si tesoro- disse lui porgendole la mano. Alica lanciò un’occhiata a Tasha. Ma a ragazza scosse le spalle.
-okay- disse alla fine la festeggiata leggermente titubante.
I due andarono sulla pista mentre Fred rimase da solo con la ragazza.
-comunque sono Fred- disse verso la castana.
-lo so- disse lei per poi prendere un biscotto dal tavolo sul quale era appoggiata.
-e tu sei?- chiese il ragazzo cercando di fare conversazione. Tutte le persone che conosceva erano impegnate a fare altro e lui odiava il silenzio.
-Tasha Baston e ti conviene sloggiare prima che arrivi Jerome e ti faccia fuori. Ti odia ancora per lo scherzo in aula di pozioni- disse la ragazza.
-oh sei la cacciatrice di Tassorosso! Mi ricordavo di averti vista da qualche altra parte-
-hai capito quello che ti ho detto Fred?-
-si, ma non essere così scontrosa, mi sto annoiando. Se arriva tuo fratello gli spiego che James mi ha mollato qui per ballare con Alicia-
-okay, va tutto a tuo rischio e pericolo. Comunque era ora che quello si decidesse ad invitarla a ballare-
-pensa che se non l’avessi costretto io non l’avrebbe mai fatto- Tasha sgranò gli occhi.
-sono due coglioni. Innamorati l’uno dell’altro ma hanno paura di rovinare la loro amicizia-
-quindi avevo visto giusto. Anche ad Alicia piace James-
-si, diciamo che lei ha paura che dichiarandosi verrebbe trattata come le altre ragazze che ha avuto James- Fred corrugò la fronte. Per quanto ne sapeva James era single in quel momento. Tasha comprese subito la sua espressione.
-appena si metteva con una ragazza ufficialmente quella aveva le corna già il giorno dopo-
-davvero? James?- chiese Fred abbastanza sorpreso.
-si. Perché sembri così sorpreso. Guarda che è molto popolare con le ragazze-
-lo so, però visto come si comporta con Lily e le sue cugine credevo non tradisse le ragazze. È da incoerenti- disse Fred con sincerità.
-e tu hai mai tradito?- chiese Tashe di punto in bianco.
-no, in realtà non mi sono mai fidanzato. A Durmstrang eravamo solo ragazzi- disse Fred facendo un’alzata di spalle. -e se mai lo sarò di certo non metterò le corna alla mia ragazza. Dall’altra parte potrebbero esserci dei fratelli iperprotettivi come me e di certo non si risparmierebbero. E poi se ti metti con una persona è perché vuoi stare con quella persona-
-cavolo non ti facevo così- disse Tasha ridendo.
-e come mi vedevi?-
-come James-
-oh grazie-
-no davvero, siete molto simili verso alcuni aspetti- disse la ragazza sorridendo.
-oddio Tasha che parla tranquillamente con un’altra persona questa è da segnare- disse Alicia difronte ai due completamente bagnata da testa a piedi.
-cos’è successo?- chiese la castana.
-James ha deciso che farmi un gavettone mentre ballavamo era un’idea brillante. Si è solo dimenticato che l’acqua ha preso anche lui- disse la ragazza alzando le spalle.

 

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Capitolo 25
*** Capitolo 24 ***


TEDDY





-Dominique vuoi ballare con me?- disse Lorcan allo specchio che aveva di fronte. -dai Lorcan non è così difficile- si disse il ragazzo dandosi degli schiaffi sulla faccia per poi uscire dal bagno e ritornare alla festa.
Individuò subito Dominique vicino al tavolo delle burrobirre mentre parlava quasi scocciata con la sorella.
Il biondo prese coraggio e si incamminò verso la ragazza che gli sorrise una volta che gli fu a fianco.
-Ehi Lor dov’eri finito?- chiese la ragazza con un sorriso mentre Victoire lo salutava con un cenno del capo-
-dovevo prendere un po’ d’aria. Domi ti va di ballare?- non sapeva nemmeno Lorcan dove fosse riuscito a trovare il coraggio per non mettersi a balbettare.
Dominique gli sorrise.
-certo! Mi stavo annoiando- disse la rossa per poi trascinare il biondo in pista mentre Victoire sorrideva alla scena. Non si sarebbe mai aspettata che il ragazzo prendesse il coraggio di invitare la sorella a ballare, ma doveva ringraziarlo visto che Dominique si stava lamentando che nessuno volesse ballare con lei.
Victoire fece vagare lo sguardo per la sala comune cercando di individuare tutti i suoi parenti.
Sorrise nel vedere come Albus fosse entrato dall’inizio in pista e che continuava tranquillamente a ballare insieme a Merlion. Poco affianco a loro c’erano Molly e Mark che più che ballare ondeggiavano una nelle braccia dell’altro.
Lily era a bordo pista con la faccia arrabbiata mentre guardava male il suo ragazzo che aveva un segno di rossetto sulla guancia, e non era rosa come quello che aveva la cugina. Victoire sperò vivamente che James non si accorgesse della cosa altrimenti sarebbero stati guai.
Poco più in là Lucy stava parlando concitatamente di qualcosa con Frank e ciò si notava da come la ragazza stesse muovendo le mani in modo frenetico.
Louis era seduto sui divanetti della sala e insieme a Hugo stavano dando fondo a tutte le riserve di cibo che si erano portati dal tavolo. Victoire si mise a ridere, se Dominique avesse visto il fratello mangiare come un degno Weasley sarebbe impazzita. Era l’unica dei tre ad aver preso il metabolismo lento e non le andava proprio a genio il fatto che lei e Louis potessero mangiare tutto quello che volevano senza ingrassare minimamente.
Poco più in la, al riparo dalla caciara generale se ne stavano Rose e Scorpius concentrati nella loro partita a scacchi magici, quei due trovavano sempre un modo per sfidarsi qualunque cosa facessero e in qualunque posto si trovassero. Era abbastanza strano che non si fossero ancora gridati contro, o azzannati, o chissà cosa.
James era sparito, insieme al nuovo ragazzo. Victoire ipotizzò per lo scherzo della torta, e la ragazza decise che era arrivato il momento di andare a vedere se Teddy avesse risposto alla sua lettera.
 
Alicia, leggermente brilla, guardava in modo alquanto furioso James e Fred. Sapeva che erano stati loro a farle scoppiare la torta in faccia, e da come tutti si erano spostati il più lontano possibile sapeva che era l’unica a non conoscere la situazione.
-vi ammazzo- disse la ragazza per poi salire in camera per potersi cambiare. Un incantesimo non sarebbe servito a niente, non poteva fare come prima per il gavettone di James.
La ragazza fu abbastanza veloce a cambiarsi d’abito e a pulirsi la faccia. Voleva tornare alla festa il prima possibile. Quando stava per uscire dalla sua camera, in quel momento deserta, si ritrovò di fronte James.
-è il dormitorio delle ragazze- disse lei incrociando le braccia e ringraziando il fatto che non fosse entrato qualche minuto prima.
-lo so. Ti sei arrabbiata molto?- chiese il ragazzo indicando il vestito e riferendosi a quello che era successo prima.
-tu che dici?- chiese lei leggermente indispettita.
-mi dispiace, voleva essere una cosa divertente- disse il ragazzo realmente dispiaciuto di quello che era successo.
-fa niente ormai so come sei fatto. Andiamo?- chiese la ragazza facendo per uscire ma venne bloccata per un polso da James. La ragazza si girò a guardarlo constatando che anche lui era brillo come lei.
-un attimo- disse James tirandosela più vicina. E così la bionda andò a finire praticamente appiccicata al ragazzo.
Si guardarono per un po’, poi James prese il suo coraggio da grifondoro e baciò la ragazza. Il bacio fu all’inizio solo a stampo, ma i due ragazzi volevano molto di più e subito il bacio divenne più passionale mentre Alicia si aggrappava alla camicia che James indossava e lui andava a mettere le sue mani entrambe sui fianchi della ragazza attirandola di più verso di se.
I due si staccarono per riprendere fiato, ma subito dopo ritornarono a baciarsi mentre James trascinava entrambi verso quello che sapeva essere il letto della ragazza. James si tolse le scarpe con un calcio e lo stesso fece Alicia prima di ricadere di schiena sul letto con sopra James. Mentre i due continuavano a baciarsi la ragazza prese la bacchetta e chiuse le tende rosse intorno al letto per poi concentrarsi per sbottonare la camicia del ragazzo mentre quest’ultimo le toglieva il vestito che si era appena messa.
James si fermò un secondo per guardare la ragazza che aveva sotto di se e sorrise pensando che fosse bellissima, mentre lei arrossiva e per togliersi dall’imbarazzo baciò il ragazzo che continuò a sorriderle sulle labbra.
-sei bellissima- le sussurrò prima di riprendere possesso delle labbra della bionda.








Angolo Autrice
Buongiorno, con questo capitolo sono stati presentati tutti i personaggi della mia storia (Teddy non è apparso fisicamente ma solo in lettera, mi rifarò più avanti).
Ad alcuni personaggi non è stata data molta importanza in questi capitoli, esempio Lorcan, però li vedrete molto più avanti perchè ho intenzione di dare uno spazio ad ognuno di loro.
Questo è tutto, a presto
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Capitolo 26
*** Capitolo 25 ***


ALBUS, LILY E JAMES






-ho sonno!- disse Dominique sbadigliando rumorosamente quella mattina mentre era stesa sul tavolo della colazione.
-non si era capito- disse Victoire mentre sorrideva leggendo la lettera di Teddy.
-tu sei sparita ad un certo punto- disse poi Dominique guardando la sorella in cerca di spiegazioni.
-ero stanca, e poi Teddy doveva rispondere alla mia lettera-
-povero gufo- disse la ragazza scuotendo la testa prima di prendere un pezzo di crostata e metterselo in bocca.
-ehi non ci scriviamo così spesso- disse Victoire sbuffando.
-ma se stai più tempo a guardare quelle lettere che a fare altro sorellona- disse Louis salutando le due sorelle con un bacio sulla guancia ciascuna prima di andarsi a sedere al suo tavolo dove erano presenti solo Nathalie e Hugo.
-comunque ieri sera sono scomparsi anche Alicia e James ad un certo punto-
-insieme?- chiese curiosa Victoire. Forse era la volta buona che si mettevano insieme.
-no, in due momenti differenti, ma secondo Lys è successo qualcosa- disse Lorcan dando il buongiorno alle sue due compagne di casa per poi sedersi.
-vedremo cosa succederà oggi.- disse Dominique lanciando un’occhiata al tavolo dei grifondoro dove Alicia stava facendo colazione con una faccia da funerale. -lei non sembra al settimo cielo- disse poi rivolta ai suoi due interlocutori.
-aspettiamo James- disse Victoire guardando con insistenza la porta della sala grande come se potesse far uscire James solo perché la ragazza lo stava pensando. E fu proprio così. James Sirius Potter entrò nella sala grande con uno dei suoi migliori sorrisi. Victoire pensava di non averlo mai visto così felice. Si poteva sperare in qualcosa di buono.
Il ragazzo si avviò spedito verso la Paciock senza accorgersi di avere gli occhi dei suoi cugini, fratelli e amici addosso.
James si sedette a fianco alla ragazza e le disse qualcosa che Dominique e Victoire non riuscirono a captare. La faccia di Alicia si fece ancora più scura e disse qualcosa di rimando al ragazzo al quale il sorriso stava scomparendo sempre di più.
-VAFFANCULO POTTER!- quest’urlo si sentì per tutta la sala grande, attirando l’attenzione di tutti i presenti mentre Alicia Paciock usciva dalla sala e James rimaneva a fissare il vuoto con l’aria di chi è appena andato al patibolo.
-cos’è appena successo? James sembrava felice- disse Lorcan spaventato dalla faccia assente del Potter che adesso aveva alzato lo sguardo e guardava verso la porta della sala grande.
 
-si può sapere cosa le hai fatto per farla urlare in quel modo?- chiese Fred che aveva portato James in camera visto che sembrava essere stato pietrificato dalle parole della ragazza. Per fortuna loro era domenica.
-niente. Pensavo che lei…- disse James guardando con sguardo triste davanti a se.
-pensavi che lei? James concludi la frase per favore! E spiegami cosa cavolo è successo!- disse Fred sedendosi affianco al suo migliore amico.
-ieri quando sono andato a cercarla per chiederle scusa ci siamo baciati, l’alcol era complice ovviamente-
-e lei era arrabbiata per questo?- James scosse la testa.
-siamo andati a letto insieme Fred. Cavolo pensavo di poterla considerare la mia ragazza dopo ieri- disse James mettendosi le mani nei capelli.
-aspetta non ti sto seguendo- disse Fred confuso.
-ieri siamo andati a letto insieme Fred-
-si questo l’avevo capito, ma come mai non avete parlato questa mattina quando vi siete svegliati?-
-perché quando mi sono svegliato lei non c’era già più e io sono venuto qui a cambiarmi. Pensavo avremmo parlato a colazione e che fosse chiaro che stessimo insieme-
-che ti ha detto?- chiese il mulatto mettendogli una mano sulla spalla.
-che sono un porco approfittatore e che non devo più farmi vedere da lei altrimenti mi crucia-
-ma da come mi hai spiegato quello che è successo eravate in due consenzienti- disse Fred confuso dalla reazione della ragazza. Si vedeva lontano un miglio che le piaceva James.
-infatti io ero convinto che stessimo insieme dopo ieri. Ma a quanto pare mi sono illuso e ho fatto quello che temevo di più. Ho rovinato la nostra amicizia. Non berrò mai più- disse il capitano della squadra sospirando sconfitto. -posso stare un po’ da solo?-
-certo, dico a Mark di non venire-
-grazie Fred-
Il mulatto gli sorrise e uscì dalla stanza sospirando. Si prospettava un brutto anno.
 
Tasha intravide Fred che camminava nel giardino e gli corse incontro. Quando il ragazzo si accorse della sua presenza sorrise.
-Tashetta cosa c’è?- chiese lui mentre la ragazza sbuffava.
-ti ho già detto ieri che non serve allungare il mio nome. E poi fa schifo così. Comunque non so tu ma io ho parlato con Alicia- disse la ragazza incupendo un po’ lo sguardo all’ultima frase. Anche Fred si fece serio.
-anch’io ho parlato con James e mi ha detto quello che è successo, ma non capisco la reazione di Alicia sinceramente- disse il ragazzo alzando le spalle.
-che ti ha detto James?- chiese la ragazza sedendosi sotto un albero difronte al lago nero e lontano da occhi e orecchie indiscrete. Fred si sedette al suo fianco sospirando.
-che sono andati a letto insieme e che credeva che Alicia fosse diventata la sua ragazza visto quello che era successo-
-solo questo?- chiese Tasha leggermente perplessa.
-si, Alicia ti ha detto altro?- la ragazza annuì e sospirò.
-stamattina era uscita un po’ prima per sistemare il macello che avevano combinato e si era andata a cambiare, anche lei era convinta di essere la ragazza di James. Solo che quando è tornata lo ha trovato che si baciava con Polly-
-chi è Polly?-
-una compagna di stanza di Alicia-
-James non mi ha detto niente di Polly, sei sicura che Alicia ti abbia detto la verità?-
-certo Freddie, è la mia migliore amica, non mi mentirebbe mai- disse la castana convinta.
-allora perché James non ha nominato Polly? La cosa non mi convince. Dobbiamo indagare- disse Fred porgendo una mano alla ragazza che la guardò scettica.
-senti Tasha sono più che sicuro che sia successo qualcosa nel mentre perché James è fottutamente innamorato di Alicia. Aiutami a capire cos’è successo e a farli mettere insieme- disse tenendo sempre la mano protesa verso la ragazza.
-va bene- disse lei stringendo la mano di Fred. Anche lei come lui era sicura che ci fosse qualcosa sotto, anche se non riusciva ancora a capire cosa.






Angolo autrice
Salve a tutti, volevo dirvi che le immagini che metto a inizio capitolo non sono fatte da me (non sono così brava con il digitale), ma le prendo dal web. Vista la scarsità di immagini sulla nuova generazione presente nel Web ho deciso di mettere a frutto i cinque anni passati al liceo artistico e di fare qualche disegno anch'io (ovviamente cartaceo). QUando metterò uno dei miei disegni ovviamente vi avviserò.
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Capitolo 27
*** Capitolo 26 ***


SCORPIUS E ALBUS





Erano passati dieci giorni dal compleanno di Alicia e lei e James non si parlavano più. Se si incrociavano per il corridoio facevano finta di non conoscersi e durante gli allenamenti erano più le volte che si gridavano contro che quelle che stavano in silenzio.
Tasha e Fred nel mentre stavano cercando di capire quello che era successo veramente, anche perché Fred aveva provato a chiedere chi fosse Polly a James e lui gli aveva risposto con un “chi?” molto sincero.
La ragazza era sempre più convinta che gli stesse sfuggendo qualcosa sotto il naso, ma non riusciva ancora a capire cosa fosse.
E ora era in camera di Alicia mentre la più piccola cercava di convincere l’altra ad andare alla festa di compleanno di Dominique.
-non ci vengo Tasha- disse la ragazza con il suo ennesimo sbuffo spazientito. Tasha non la stava ascoltando e uscì dall’armadio di Alicia un vestito bianco abbastanza semplice per farlo vedere alla ragazza. La bionda sbiancò.
-secondo me con questo farai un figurone- disse la tassorosso non notando l’espressione di Alicia che si alzò e strappò il vestito dalle mani della ragazza.
-questo dovrei solo bruciarlo- disse la bionda prendendo la bacchetta e puntandola verso il vestito, ma non riuscì ad incendiare quel pezzo di stoffa e arrabbiata lo rimise nell’armadio.
-cos’è successo con quel vestito?- chiese Tasha sconvolta per la reazione dell’amica.
-era quello che mi ero messa quella sera come cambio- disse la ragazza posando nuovamente lo sguardo sul vestito per poi distoglierlo.
-io e Fred crediamo che ci sia qualcosa sotto. È strano che James abbia baciato Polly quella stessa mattina-
-ti ho detto quello che ho visto. Molto probabilmente James è più bravo a mentire di quello che si pensa. Comunque stai passando davvero molto tempo con Fred- disse Alicia sorridendo malandrina verso l’amica che divenne rossa. Di certo Fred non le era indifferente: era bello, alto e soprattutto gentile, ovviamente quando non faceva uno dei suoi soliti scherzi. Ma anche allora il sorriso che si formava sulle sue labbra era bellissimo.
-sei completamente cotta Tasha- disse Alicia ridacchiando.
-lo so- disse la tassorosso sospirando. -se Jerome lo viene a sapere mi ammazza-
-ma non hai fatto niente! Non è un male pensare a un ragazzo più grande di te- disse Alicia sorridendo alla più piccola.
-lo so. Però non ho speranza con lui. Non sono il suo tipo-
-e chi te lo dice? Potresti anche esserlo- disse Alicia. Non aveva ancora inquadrato bene Fred, e Roxanne aveva detto di non conoscere bene i gusti del fratello, quindi non poteva esserne sicura, però era abbastanza strano che Tasha e Fred passassero molto tempo insieme.
-sono troppo piccola per lui…-
-non iniziare con questo discorso perché sei statu tu stessa a dirmi che tuo fratello ha una cotta per Lily, e tuo fratello è un anno più grande di Fred-
-mio fratello è un caso a parte. Ma Fred è qui da poco e parla con me solo perché vuole risolvere le cose tra te e James-
-cosa che non succederà mai visto che io non perdonerò Potter tanto facilmente. Comunque dovresti andare o farai tardi- disse Alicia guardando l’orologio che portava al polso.
-sicura di non voler venire?-
-non ho voglia di vedere Potter fare cose con altre ragazze quando sto ancora cercando di dimenticare tutto. Buona serata tesoro- disse Alicia lasciando un bacio sulla testa di Tasha prima che lei uscisse dalla porta della camera della grifondoro.
In sala comune incontrò Fred che le sorrise.
-ma salve, cosa ci fai qui? Lily?- chiese il ragazzo.
-no, stavo cercando di convincere Alicia, ma ha detto di no.- disse Tasha scrollano le spalle.
-anche James non viene. Ho cercato anche di trascinarlo a forza chiamando Dominique, ma lui si è rifiutato categoricamente- Tasha annuì triste per quei due ragazzi che aveva deciso di non andare a quella festa per il fatto che pensavano ci fosse l’altro.
-chi stai aspettando allora?- chiese la ragazza curiosa. -Mark l’ho visto uscire con Molly quando sono arrivata io-
-mia sorella. Devo controllarla, ah e anche Lily. Me lo ha chiesto James. Sai dopo la rottura con il suo ex è diventata una cacciatrice di maschi e James vuole saperla al sicuro- disse Fred sbuffando. Mentre Tasha se la rideva.
-Fred cavolo ci vado anche da sola alla festa!- gridò Roxanne vedendo il fratello al centro della sala comune mentre scendeva le scale in compagnia di Rose.
-non stavo aspettando solo te- disse il mulatto facendo la linguaccia alla sorella e broccandola per un braccio impedendole di attraversare la porta per uscire.
Non dovettero aspettare molto che videro scendere Lily, con un vestito troppo corto per i gusti di Fred.
-tuo fratello non ti vorrebbe vedere vestita così- disse il ragazzo sospirando.
-ma lui non viene no?-
-ma mi ha chiesto di controllarti-
-e tu non glielo dire- disse Lily tirando una guancia del mulatto con un po’ di difficoltà visto che anche con i tacchi era molto più bassa del ragazzo che stava diventando sempre più altro. Aveva raggiunto quasi il metro e novanta.
-oh siete tutti qui- disse Frank scendendo dalle scale in quel momento.
-allora possiamo andare- disse Rose uscendo seguita a ruota dagli altri. Fred si accostò a Frank mentre Lily si andò ad aggrappare al braccio di Tasha che aveva preferito delle comode ballerine.
-allora cosa ci facevi qui insieme a Fred?- chiese Lily ridacchiando all’amica che da quando si era lasciata si era riavvicinata alla tassorosso.
-ci siamo incontrati per caso. Ero andata a convincere Alicia a venire- Lily sorrise.
-ultimamente vi vedo spesso insieme mentre passeggiate in giardino-
-uh si, stiamo cercando di risolvere la questione tra James e Alicia- Lily rimase interdetta.
-aspetta non c’è niente tra voi?- chiese sorpresa la Potter.
-hm no- disse Tasha sorpresa per la domanda della rossa.
-cavolo ci avrei giurato! State troppo bene insieme secondo me- disse Lily facendo arrossire Tasha che posò il suo sguardo su Fred che stava ridendo per qualcosa che aveva detto Frank.

 

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Capitolo 28
*** Capitolo 27 ***


TEDDY E VICTOIRE



-perché ti comporti così!- gridò Elisa infuriata.
-così come?- chiese Nate che ne aveva piene le scatole delle scenate di gelosia della ragazza. Non la sopportava più.
-gli altri sono tutti dolci e carini con le loro ragazze e fanno anche effusioni davanti a tutti. Tu se provo a baciarti ti scansi, e quando non lo fai non vai mai oltre al bacio a stampo- disse la ragazza irritata.
-e allora? Ognuno fa quello che si sente-
-ti odio! Mi fai schifo. Sono più che sicura che se ci fosse stata una ragazza bionda dagli occhi chiari al posto mio non ci avresti pensato due volte a metterle la lingua in bocca- disse lei irritata.
“ragazzo” la corresse mentalmente Nate per poi sospirare.
-senti Elisa non so cosa stai dicendo, ma davvero ho bisogno del mio tempo- disse Nate con calma.
-tempo di cosa? Che Merlion si lasci con Albus?-
-cosa centra Merlion adesso?- chiese Nathalie irritato.
-si vede lontano un miglio che ti piace, e poi gli altri non fanno altro che dirlo-
-a me non piace Merlion. È la mia migliore amica, punto- disse Nathalie irritato. Pure lei no! Già si doveva subire Louis che ogni volta che poteva gli lanciava frecciatina taglienti.
-si come no!-
-se sei tanto sicura di quello che dici allora perché non mi hai ancora lasciato?- chiese Nate al limite della sopportazione.
-ti lascio adesso coglione!- gridò lei prima di voltarsi e lasciare il castano in mezzo al corridoio completamente deserto.
Il ragazzo sospirò di sollievo e poi si incamminò verso la sala comune di tassorosso dove si stava svolgendo il compleanno della sorella del ragazzo del quale era innamorato. Non era andato insieme ai suoi amici perché doveva andare a prendere Elisa.
In quel momento Nate si sentiva davvero bene. Cavolo quanto aveva desiderato che Elisa lo lasciasse? Tanto. Ora sarebbe tornato tutto normale. O almeno lo sperava.
-Nate! Quanto ci hai messo? E dov’è il polpo?- chiese Hugo cercando Elisa con lo sguardo.
-mi ha lasciato- disse Nate sorridendo.
-finalmente! Lys il polpo se ne è andato!- disse Hugo scuotendo il battitore di Corvonero tutto felice.
-come stai?- chiese Lysander all’amico preoccupato per lui, ma infondo sperava che il comportamento di Louis si sarebbe addolcito un po’.
-bene. Mi stava risucchiando l’energia che avevo in corpo- disse Nate sorridendo.
-un dissennatore- disse Louis arrivando alle spalle di Nate e facendo prendere un colpo al ragazzo che arrossì, cosa che non sfuggì a Lysander che sgranò gli occhi. “possibile che…” pensò il biondo facendo scorrere lo sguardo tra Nate e Louis. “devo parlare con Roxy”
-devo parlare con Roxy, scusate- disse Lysander per poi andare incontro alla mulatta che era appena arrivata insieme al resto dei grifondoro.
-Nate credo che Lysander vada dietro a tua cugina- disse Hugo piegando la testa di lato.
-se riesce a tenerle testa buon per lui- disse Nate sorridendo nel vedere Roxanne tirare una guancia di Lysander.
 
-Roxy posso parlarti?- chiese Lysander avvicinandosi ai grifondoro. I due ragazzi erano diventati inseparabili in pochissimo tempo e Roxanne aveva fatto più scherzi insieme al corvonero che con il fratello da quando era ad Hogwarts.
La mulatta sorrise stringendo una guancia di Lysander per poi annuire.
-ti tengo d’occhio battitore- disse Fred sorridendo. Anche Lysander rise. Fred, nonostante nei primi momenti aveva odiato il ragazzo adesso lo trovava addirittura simpatico, merito molto probabilmente dei mille elogi di Roxanne e dello scherzo che i tre avevano fatto insieme tre giorni prima.
-cosa c’è?- chiese la ragazza al biondo.
-vieni- disse Lysander portando Roxanne in un luogo abbastanza appartato per impedire ad orecchie indiscrete la loro conversazione.
-senti, ma tuo cugino è gay?- chiese all’improvviso il biondo. Roxanne rimase sorpresa da quella domanda.
-che io sappia no, ma potrebbe anche non aver detto niente ne a me ne a Fred- disse la ragazza guardando verso Nate -come mai me lo chiedi?-
-poco fa quando Louis gli è arrivato alle spalle è arrossito.- disse Lysander guardando i due che erano ancora uno affianco all’altro.
-non saprei proprio. Ma non è solo quello che te lo ha fatto pensare vero?-
-no, abbiamo sempre pensato che a Nate piacesse Merlion perché ogni volta che stava vicino alla ragazza era abbastanza strano. Glielo abbiamo anche chiesto direttamente e lui ci ha detto di no però stava balbettando- Lysander fece una piccola pausa.
-e..- chiese Roxanne che odiava essere lasciata sulle spine.
-e poco fa mi sono ricordato che tutte quelle volete vicino a Nate c’era anche Louis, e quella volta che gli abbiamo chiesto di Merlion i due erano praticamente uno appiccicato all’altro-
-cazzo hai uno spirito d’osservazione pazzesco Lys- disse la ragazza sorridendo. -aspetta, tu stai in camera con entrambi vero?- il ragazzo annuì. -hai per caso notato qualcosa di strano in Louis?- Lysander sorrise, adorava quando Roxanne ragionando arrivava alla conclusione da sola.
-so per certo che Louis è innamorato perso di Nate, quindi se anche Nate prova lo stesso…-
-non ci resta altro che scoprirlo e farli mettere insieme! Cavolo credo che l’attrazione per i biondi sia una cosa di famiglia- disse Roxanne ridacchiando.
-sei unica- disse Lys ridendo appresso a lei.
-andiamo!- disse la ragazza spedendosi senza indugi verso i tre corvonero che stavano parlando insieme.
-aspetta cosa fai?- chiese Lysander spaventato. Louis gli aveva chiesto di non dire niente a nessuno, se quella pazza avesse detto qualcosa sarebbe successo il finimondo.
-ragazzi ciao, vi rubo mio cugino. Tranquilli ve lo riporto, intanto vi lascio Lys come pegno- disse la ragazza lasciando il braccio di Lys per poi trascinarsi dietro il cugino.
-Roxy cosa c’è?- chiese il ragazzo confuso una volta che si furono fermati.
-due domande veloci e rispondimi con si o no senza fare storie- disse la ragazza con faccia seria.
-okay- disse Nathalie leggermente spaventato.
-sei gay?- chiese di getto la ragazza facendo sbiancare il cugino.
-s…si- disse a bassissima voce il ragazzo. Come cazzo lo aveva beccato?
-okay, ti piace Louis Weasley?- se possibile Nate sbiancò ancora di più.
-si, ma come cazzo hai fatto?- chiese il ragazzo sgranando gli occhi. -e soprattutto sei pregata di non andare a dirlo in giro-
Roxanne gli sorride per poi fare il segno di vittoria verso Lys.
Lysander appena vide la ragazza super felice scoppiò a ridere facendo preoccupare Louis e Hugo.

 

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Capitolo 29
*** Capitolo 28 ***


FRED JR E GEORGE






-Roxy cosa stai facendo?- disse Nate abbassando il braccio della ragazza e guardando in direzione dei suoi amici e vedendo Lysander che stava ridendo come un matto tenendosi la pancia.
-scusa, ma io e Lys avevamo un dubbio-
-oh bene adesso lo sa anche Lys! Merda- disse Nate mettendosi le mani nei capelli ricci.
-tranquillo! Non lo diremo ad anima viva- disse Roxanne mettendo un braccio sotto quello del cugino per poi andare verso Lys e gli altri.
Nate era ancora scosso per quello che era successo.
-tutto bene Nate?- chiese Hugo vedendo l’amico sconvolto. Il ragazzo riuscì solo ad annuire.
-bene io vi lascio Nate e mi riprendo Lys. A dopo- disse la ragazza trascinando via il biondo.
-non c’era bisogno di farlo spaventare- disse Lysander con ancora un accenno di risata.
-dai. Adesso dobbiamo ideare il piano per farli mettere insieme. Ma guardali! Sono praticamente latte e caffè- disse Roxanne guardando verso Louis e Nate che erano l’uno a fianco all’altro e che erano appena stati raggiunti da Merlion.
-già, ma per favore niente di plateale. Credo che vogliano mantenere segreto il loro orientamento per il momento-
-okay tranquillo. Una cosa che possono capire solo loro-
-brava Roxy- disse il ragazzo lasciandole un bacio sui capelli.
 
-Lily sei ubriaca fradicia! Cosa dirà tuo fratello quando ti vedrà?- chiese Jerome cercando di reggere la ragazza che non riusciva a reggersi in piedi sui tacchi che non voleva togliersi.
-niente perché non lo saprà- disse la ragazza ridacchiando appoggiandosi di più a Jerome che per poco non ebbe una crisi.
Avere così vicino la ragazza per la quale aveva una cotta non era una buona cosa, soprattutto se era ubriaca.
-Fred ti doveva controllare- disse il Caposcuola di tassorosso guardandosi in giro in cerca del mulatto senza successo.
-è troppo impegnato a confabulare con tua sorella per far rimettere insieme Alicia e James- disse Lily ridacchiando poi si rabbuiò. -ero convintissima che a Tasha piacesse Fred, ma mi ha detto di no. Eppure Fred è perfetto per lei! È l’unica persona con la quale ha fatto amicizia tanto velocemente- disse la Potter mentre Jerome si trovava completamente d’accordo con la ragazza.
Anche lui aveva ipotizzato che la sorella avesse una cotta per il Johnson, ogni volta li trovava a confabulare in giro per il castello. Sempre insieme.
-sai oggi era in sala comune quando sono scesa e stava a fianco a Fred. Credo che se non ci fosse stato Frank lei avrebbe camminato affianco al battitore- disse Lily fulminando con lo sguardo Frank che non si accorse di niente, troppo intento a sbavare dietro Lucy. “Altro caso perso” pensò Lily.
-Lily che ne dici se ti accompagno in dormitorio?- chiese Jerome iniziando a incamminarsi verso l’uscita della sala comune di tassorosso.
-va bene, ma mi porti in braccio!- disse la ragazza mentre Jerome sgranava gli occhi. Alla fine si vide costretto ad accettare, non poteva di certo lasciare che la ragazza andasse da sola al dormitorio.
Fu davvero ardua per Jerome non guardare verso la scollatura del vestito di Lily che aveva a pochi centimetri dalla faccia. Ma comunque ci riuscì e una volta lasciata la Potter nel suo letto si complimentò con se stesso. Sorrise in direzione della ragazza che durante il tragitto si era addormentata e le mise la coperta sopra dopo averle tolto le scarpe. A toglierle il vestito non ci pensava proprio.
Prima di andarsene però lasciò un bacio sui capelli rossi della Potter. Poi con un sorriso sulle labbra tornò verso la sua sala comune sperando che non fosse successo niente di grave nel mentre.
 
-odio i compleanni- disse Mark mentre portava da bere a Molly che era seduta su uno dei divani della sala comune di tassorosso -soprattutto quando il giorno dopo abbiamo lezione.
-dai non farla tragica, il prossimo è tra cinque giorni- disse Molly ridacchiando mentre Mark sbiancava.
-mi puoi spiegare perché siete nati tutti a poca distanza?- chiese il mulatto sedendosi a fianco della ragazza.
-non è mica colpa nostra se i nostri genitori ci hanno concepiti tutti nello stesso periodo. E poi il prossimo sarà a Novembre-
-della tua famiglia vuoi dire, ti ricordo che il quindici è il compleanno di Jerome-
-miseriaccia!- disse Molly mettendosi una mano tra i capelli. Era sempre così. Ogni anno si dimenticava qualche compleanno.
-ora capisci perché odio i compleanni?- chiese Mark sorridendo.
-che odio!- disse Molly sospirando.
-comunque di chi è il prossimo compleanno?-
-Louis- disse Molly guardando in direzione del cugino che stava parlando con i suoi amici.
-si sono messi d’impegno i tuoi zii per farli nascere uno vicino all’altro-
-in realtà Louis doveva nascere il 30 settembre proprio come Dominique, solo che non l’ha fatto. Credo che Dominique lo ringrazierà per il resto della sua vita-
-ci credo, okay essere gemelli, ma essere nati lo stesso giorno proprio no- disse Mark ridacchiando e immaginandosi la prospettiva di avere quei due nati lo stesso giorno. -una cosa positiva ci sarebbe: meno compleanni, ma poi bisognava decidere dove fare la festa-
-meglio di no credimi. I primi anni è stata una tragedia avere i compleanni così vicini-
-se non ricordo male anche tu e Victoire siete nate più o meno vicine-
-si cinque giorni di differenza, o meglio un anno e cinque giorni. Ma tu come mai ti ricordi il compleanno di Victoire?- chiese Molly con aria indagatoria.
-perché è facile visto che è lo stesso giorno dell’anniversario della battaglia di Hogwarts- disse il ragazzo.
-mi stavo già ingelosendo!- disse Molly ridacchiando per poi lasciare un bacio sulle labbra del ragazzo.
-tranquilla Molly, dopo due anni non ti lascio andare via tanto facilmente, a costo di essere ucciso da tuo padre-
 



Angolo Autrice
Buongiorno, scusate se ieri non sono riuscita a pubblicare due capitolo, ma mi sono presa una piccola pausa dallo scrivere per fare qualche disegno.
Quello di sopra, come il resto dei disegni che vedrete, è un mio disegno.
Spero che il capitolo vi piaccia.
A presto,
la_pazza_di_fantasy

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Capitolo 30
*** Capitolo 29 ***


CHARLOTTE





Charlotte aspettò che tutti i ragazzi uscissero dall’aula prima di avvicinarsi al professore Weasley.
-voleva vedermi?- chiese la ragazza palesando la sua presenza al suo professore preferito mentre questi le sorrideva.
-certo. Per i ragazzi dell’ultimo anno è stato organizzato un viaggio in Romania per vedere i draghi, ovviamente solo per quelli che seguono le mie lezioni. C’è un posto in più e volevo sapere se eri interessata a venire- le chiese Charlie Weasley mentre lanciava una briciola di qualcosa al cucciolo di drago che stava comodamente sdraiato sulla cattedra.
-davvero?- chiese Charlotte con gli occhi che le brillavano.
-certo, visto che sei ancora minorenne mi servirebbe l’autorizzazione da parte dei suoi genitori- l’espressione della ragazza si oscurò.
-tutto bene?- le chiese il professore notando il suo sguardo triste.
-si, non so se mia madre mi lascerà venire comunque- disse lei molto triste.
-l’importate è provarci e poi si vede lontano un miglio che vorresti venire. Ti lascio questa- il Weasley le porse l’autorizzazione che la ragazza accettò molto volentieri. -fammi sapere il prima possibile-
Charlotte annuì e dopo aver ringraziato il professore uscì dall’aula andando verso la sua sala comune. Fu li che trovò Will spaparanzato sul divano mentre mangiava qualcosa che la ragazza non riuscì ad identificare.
-ehi- le disse il ragazzo appena la vide. -tutto okay?-
-si il professor Weasley mi ha invitata al viaggio in Romania con gli studenti del settimo anno-
-ma è fantastico!-
-il problema è che serve l’autorizzazione e non so se mia madre la firmerà mai-
-ancora non le hai parlato?- chiese Will sorpreso.
-non voglio ricevere un suo no. Non le piace come cosa- disse Charlotte sbuffando. -se solo sapessi l’identità di mio padre gli manderei la lettera e me la farei firmare da lui!- disse la ragazza sbuffando.
-fino alla fine dovrai riaffrontare la questione Romania e draghi con tua madre. Non puoi rimandare per sempre- disse Will spostandole una ciocca di capelli che le era caduta dalla solita coda che la ragazza faceva.
Charlotte non aveva avuto il coraggio di chiedere a Will se era innamorato di lei e il ragazzo si comportava in modo abbastanza normale.
-sono sicura che se le invio il modulo lei me lo rispedisce strappato in piccoli pezzettini- disse la ragazza guardando il foglio che aveva in mano.
-non puoi saperlo fino a quando non ci provi-
-posso falsificare la sua firma!-
-ti scopriranno subito Charlotte! Mandale una lettera dove le spieghi le tue motivazioni e chiediglielo gentilmente-
-okay- disse la ragazza prendendo una pergamena che era li vicino e iniziando a scriverci sopra con Will che la guardava sorridendo.
 
 
-quindi non hai ancora ricevuto risposta?-chiese Will quella mattina alla rossa mentre facevano colazione.
-no! E sono passati tre giorni cavolo. Te l’ho detto starà raccogliendo i pezzi che ha strappato per poi spedirmeli singolarmente- disse la ragazza sbuffando mentre addentava il quarto pezzo di crostata della mattina.
-ti risponderà, forse ha solo avuto un contrattempo- disse Will cercando di essere positivo per la ragazza. Charlotte ci stava rimanendo più male di quanto voleva far credere.
-oppure me lo manderà firmato il giorno dopo della partenza così non si sentirà in colpa per non avermelo mandato, ma io non potrò andarci lo stesso-
Mentre Charlotte finì quelle parole i gufi entrarono nella sala grande portando le lettere a tutti i presenti e anche a Charlotte che rimase pietrificata nel vedere la lettera davanti a se.
-aprila su- le disse Will per incoraggiarla.
La ragazza deglutì e prese la lettera iniziando ad aprirla lentamente. Aveva paura del suo contenuto.
Al suo interno c’erano due fogli, uno era una lettera di sua madre che Charlotte decise di leggere in seguito. Il secondo era l’autorizzazione. La ragazza l’aveva subito riconosciuta per via del colore diverso della carta. La ragazza uscì subito quella sotto lo sguardo attento e curioso di Will.
Aprì anche quella e per poco non le vennero le lacrime agli occhi vedendo che tutti i campi in precedenza vuoti erano riempiti dall’inchiostro nero e che infondo era presente la firma di sua madre.
-te lo avevo detto- le disse Will stringendola in un abbraccio felice anche lui.
-dimmi che non sto sognando- mormorò la ragazza ancora stretta nel suo abbraccio.
-non stai sognando. Leggi la lettera- la incoraggiò ancora una volta Will e la ragazza posò delicatamente l’autorizzazione, tenendola sempre bene sott’occhio per paura che potesse scomparire da un momento all’altro, poi prese la lettera della madre e l’aprì.
 
Cara Charlotte,
so perfettamente quanto tu adori i draghi e le creature magiche. L’ho notato fin da quando avevi cinque anni e adoravi giocare con il gatto dei vicini.
So anche di essermi comportata in modo strano quando mi hai accennato alla Romania, ma devi sapere che ero davvero sorpresa perché non avrei mai immaginato una cosa del genere.
Si, mi sono comportata da stronza insensibile nei tuoi confronti, ma credimi, c’è una ragione sotto.
Un giorno te ne parlerò, quando sarò pronta per affrontare la questione ovviamente.
Nel mentre non voglio impedirti di seguire i tuoi sogni e soprattutto non voglio impedirti di fare questa esperienza. Sei la migliore del tuo anno, e forse addirittura di tutta la scuola, quindi questo viaggio te lo meriti tutto.
Buon viaggio e ricordati di scrivermi dalla Romania e di mandarmi delle foto.
Con amore, Sophi
 
Charlotte chiuse la lettera e si nascose la faccia tra le mani. Aveva una voglia matta di piangere, ma di certo non poteva farlo li davanti a tutti. L’avrebbero presa sicuramente per pazza.
-tutto okay?- le chiese Will. Lei riuscì ad annuire.
-ha accettato la mia scelta, anche quella di andare in Romania dopo Hogwarts-
-davvero?- chiese il serpeverde davvero contento e sorpreso.
-si, non ci credo ancora- disse la ragazza al settimo cielo. -devo andare a consegnare questa al professor Weasley- disse la ragazza alzandosi di corsa e prendendo l’autorizzazione per poi dirigersi al tavolo dei professori tutta contenta.
 
 
 

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Capitolo 31
*** Capitolo 30 ***


MOLLY E MARK






-Roxanne tutto okay?- chiese Fred avvicinandosi alla ragazza che sembrava essere persa nei suoi pensieri.
-è da un po’ che è così e non riesco a capire il perché- disse il fratello della ragazza al fantasma che la guardava preoccupato.
Si erano radunati tutti e tre nella biblioteca, come quasi ogni giorno, per cercare di capire perché solo i due Johnson riuscissero a vedere Fred Weasley, ma Roxanne era persa nei suoi pensieri.
-credo di essermi innamorata di Lys- disse dopo un po’ la ragazza sospirando.
-e ci credo gli stai sempre appiccicata- disse il fratello ruotando gli occhi.
-credo che non sia successo subito- disse ancora lei cercando di capire se il fratello avesse realmente compreso le sue parole.
-ma è normale! I primi amori nascono ad Hogwarts, sempre- disse Fred Weasley sorridendo alla ragazza. -comunque perché tutti questi problemi? Sei sempre molto diretta con le persone no?-
-si, ma adesso è strano- disse la ragazza mordicchiandosi l’interno della guancia.
-Roxy cavolo buttati! Tanto si vede che ti muore dietro- disse Fred scuotendo la testa mentre girava l’ennesima pagina di quel libro sui fantasmi che stava leggendo.
-e come mai tu non l’hai ancora ucciso?-
-perché anche se è molto popolare tra le ragazze non si chiama James Sirius Potter- disse Fred girando nuovamente pagina -e poi è un genio visto che riesce a non farsi beccare dopo aver fatto uno scherzo-
-che fai ti prendi gioco di mio nipote?- chiese scherzando Fred.
-cavolo mi dimentico sempre che anche lui è un Weasley. Ma quanti cavolo siete veramente?-
-dai non siamo così tanti-
-il castello è pieno!-
-su su, non poi così tanto- disse Fred andando vicino al ragazzo per controllare qualcosa che era scritto sulla pagina del libro per poi sbuffare e tornare vicino a Roxanne.
-ritornando alla questione Lysander quando vi mettete insieme?- chiese il fantasma tutto sorridente.
-in che senso scusa?- chiese Roxanne confusa.
-nel senso che vi fidanzate ovvio!-
-ma non sono sicura possa funzionare- disse la ragazza ritornando a guardare il libro davanti a se. -sono troppo esuberante per lui-
-ti prego Roxy smettila! Provaci, poi se va male ve ne farete una ragione- disse Fred chiudendo definitivamente il libro facendo parecchio rumore. -io vado, devo incontrarmi con Tasha-
-la tua ragazza?- chiese Fred ghignando.
-no, siamo solo amici- disse Fred per poi scomparire alla vista dei due e uscire dalla biblioteca. Fu allora che si imbatté in Jerome che stava passando di li. Fred lo salutò con un cenno del capo e fece per andarsene quando il ragazzo lo richiamò.
-dimmi- disse Fred fermandosi davanti al ragazzo che era qualche centimetro più basso di lui. Stava diventando troppo alto.
-ti ho visto spesso con mia sorella e volevo sapere che intenzioni avessi- disse tranquillamente Jerome facendo alzare un sopracciglio a Fred.
-Tasha è mia amica, stiamo cercando di risolvere la questione tra James e Alicia per questo passiamo molto tempo insieme-
-non c’è nient’altro sotto?- chiese Jerome cercando qualche segno che Fred stesse mentendo.
-no, te lo assicuro- disse Fred con tutta la sicurezza che aveva. Perché tutti pensavano che gli piacesse Tasha? Erano solo buoni amici. Si può essere tranquillamente amico di una ragazza senza avere secondi fini.
-okay, grazie. Non ho niente contro di te davvero, solo non voglio vedere mia sorella star male-
-ti capisco- disse Fred sorridendo al portiere tassorosso per poi salutarlo con una mano e incamminarsi in direzione del lago nero. Era li che Tasha lo stava aspettando. O almeno era così in teoria. La ragazza aveva dimenticato un libro in aula e si era trovata involontariamente a sentire le parole di Fred e Jerome e ci era rimasta davvero male.
Aveva sempre saputo di non avere molte possibilità con Fred, ma pensava di essere qualcosa di più di una cara amica.
La ragazza cercò di calmare il respiro e assumere un’espressione abbastanza normale prima di incamminarsi verso il lago nero. Non poteva saltare il loro incontro solo perché aveva scoperto che a Fred non interessava in quel modo. Lily l’aveva illusa più di quanto si fosse immaginata.
 
-Weasley aspetta!- Rose si girò spazientita verso la persona che l’aveva appena chiamata.
-cosa vuoi Malfoy?- disse in tono irritato la rossa mentre il biondo serpeverde le si avvicinava.
-mi serve un piccolo favore da parte tua Weasley-
-tu che chiedi a me un favore?- chiese Rose sospetta. La cosa era davvero strana.
-si, sei l’unica alla quale posso chiedere- disse Scorpius facendosi improvvisamente serio.
-allora dimmi Malfoy- si arrese Rose che in quel momento era davvero curiosa di sapere cosa volesse il serpeverde.
-esci con me- disse lui sorridendole.
-ma ti sei ammattito!- disse lei sconvolta dalle parole del ragazzo.
-non sul serio Weasley! Mi devo liberare di quelle stupide che mi vogliono come ragazzo. Oggi ho detto loro che ero già fidanzato e che se avessi detto il nome della mia ragazza non mi avrebbero mai creduto. Per favore Weasley! Sei l’unica che non prenderebbero mai in considerazione- disse Scorpius cercando di essere il più convincente possibile.
-io non esco con te Malfoy!- disse la ragazza prima di voltarsi e riprendere il suo cammino. Ma fu bloccata da Scorpius per un braccio.
-ti prego Rose. È solo per togliermele dai piedi- disse Scorpius usando il nome della ragazza per convincerla, cosa che parve funzionare visto che la ragazza sospirò pesantemente.
-e va bene, ma prova a mettere le tue luride mani in posti sbagliati e vedi che una morte lenta e dolorosa non te le toglie nessuno- disse l ragazza puntandogli il dito contro mentre Scorpius sorrideva vittorioso.
-tranquilla Rose, le mani le terrò solo sui fianchi e ti devo avvisare che sarò costretto a baciarti altrimenti non ci crederanno mai- Rose sbiancò.
-non ti azzardare a b…-
Scorpius non fece finire la frase alla grifondoro che poggiò le sue labbra su quelle della ragazza in un bacio a stampo.
-questo intento per bacio Weasley. Non voglio di certo infilarti la lingua in bocca- disse Scorpius mentre Rose lo stava ammazzando con lo sguardo. -e poi dovremmo iniziare a chiamarci per nome, Rose. Ci vediamo domani- disse Scorpius salutando la ragazza con un braccio.
Rose rimase qualche altro secondo a guardare la schiena del ragazzo mentre si allontanava. Si stava già pentendo di aver acconsentito alla cosa.
E poi come cazzo facevano ad essere così morbide le labbra di Scorpius?
 

 

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Capitolo 32
*** Capitolo 31 ***


ALICIA




Nella sala grande regnava il silenzio più assoluto. Tutti i ragazzi al suo interno guardavano con occhi stupiti la coppia che era appena entrata. Erano stupiti perché capitava di rado che quei due entrassero insieme, soprattutto non era mai successo senza che uno dei due iniziasse a inveire contro l’atro, e anche per il fatto che erano entrati mano nella mano.
Rose abbassò lo sguardo imbarazzata al massimo mentre si pentiva sempre di più di aver accettato la proposta di Scorpius la sera prima.
Scorpius invece sorrideva felice mentre stringeva forte la mano della Weasley nella sua per impedirle di toglierla.
-che avete da guardare?- chiese dopo un po’ il biondo che aveva tutte le intenzioni di rendere la notizia che stava con Rose il più plateale possibile, come se già entrare mano nella mano con la ragazza non fosse stato abbastanza.
Tutti quanti al suono di quelle parole abbassarono lo sguardo, tutti tranne James e Hugo che stavano fulminando il biondo con una delle loro migliori occhiatacce.
Scorpius deluso che nessuno avesse fatto qualche domanda si arrese a lasciare la mano di Rose per raggiungere il suo tavolo, non prima di aver lasciato un bacio sulla guancia della ragazza.
Appena fu libera Rose si sedette al suo tavolo il più velocemente possibile evitando gli sguardi di suo fratello e James.
-da quanto tempo state insieme? Come mai non ci hai detto niente?- partì alla carica Lily mentre Roxanne ridacchiava. Poco distante da loro James aveva drizzato le orecchi per poter sentire tutto. Ma non era l’unico visto che al tavolo grifondoro regnava parecchio silenzio.
-da due settimane- disse Rose in un fil di voce. Quella risposta l’avevano concordata prima di entrare in sala grande. Dovevano dare la stessa versione dei fatti.
-cavolo! Almeno non hai fatto come Molly che ci ha tenuto sulle spine per due anni!- continuò la Potter.
-Ehi!- disse invece la diretta interessata.
-come mai avete deciso di venire allo scoperto? Fino a ieri sembravate odiarvi come al solito- disse Roxy mentre Lily sorrideva per l’appoggio da parte della ragazza.
-è stata un’idea di M..Scorpius- disse Rose sentendosi strana a dire il nome del ragazzo. -ha detto che sarebbe stato più facile da digerire dirlo subito- altra risposta concordata.
-non ci credo mia cugina che chiama per nome Malfoy! Chi mi da una mano a stendere un serpeverde?- disse James per poi rivolgersi a Mark e Fred che si guardarono fra di loro per poi guardare James e negare entrambi con la testa.
-James no! Lascialo stare- disse Rose con un po’ troppa enfasi. Tanto che anche Scorpius riuscì a sentire quello che aveva detto la ragazza e sorrise.
-e quando avevi intenzione di dire al tuo migliore amico che stai con sua cugina?- chiese Albus al ragazzo al suo fianco.
-scusa Al avevamo bisogno di un po’ di tempo. Rose nemmeno voleva dirlo!-
-e come mai l’avete fatto?-
-per due ragioni: uno, così tuo fratello digerisce subito la pillola amara, e due così lei non è gelosa se mi ronzano quelle oche fastidiose intorno.- disse Scorpius bevendo un po’ del suo succo di zucca.
-e come vi siete messi insieme? Sai non mi convince tanto come cosa-
-stavamo litigando e poi ci siamo involontariamente baciati e da cosa nasce cosa- disse Scorpius sospirando. Si aspettava un interrogatorio da James non dal suo migliore amico!
-se riuscite a durare fino a natale ti aspetta l’interrogatorio con zio Ron, o meglio ti aspetta zio Ron che ti vuole uccidere- disse Lucy sedendosi difronte ai due ragazzi.
-grazie per avermi rallegrato la giornata Lucy- disse Scorpius che sbiancò a quell’idea. Si era completamente dimenticato di Ron Weasley!
-tranquillo, potresti trovartelo qui da un momento all’altro visto che gli zii hanno assistito alla tua entrata con Rose e ritorneranno a casa a fine ottobre per il compleanno di nonna Molly- disse Albus indicando Percy, Bill e Charlie che stavano parlottando tra loro mentre facevano colazione al tavolo dei professori.
-cazzo- disse Scorpius mettendosi le mani nei capelli realmente preoccupato. Una cosa sarebbe stata affrontare il padre di una sua vera ragazza, un’altra era affrontare il padre di una ragazza che faceva finta di essere la tua fidanzata e che ti odiava a morte!
-dai ci siamo io e Lucy dalla tua parte nel caso zio Ron arrivi. Poi credo che anche Lily sarà contenta di fermarlo.- disse Albus mettendo una mano sulla spalla di Scorpius nel tentativo di tranquillizzarlo.
-erigete una stele in mio onore- disse Scorpius sospirando sconfitto.
-fratellone perché non mi avevi detto di esserti fidanzato?- chiese Merlion che era appena entrata in sala grande e aveva sentito i pettegolezzi dei ragazzi.
-perché era meglio se non uscivamo allo scoperto- disse il ragazzo che voleva sotterrarsi. Aveva fatto un grosso errore scegliendo Rose.
-vado dai corvi allora così cerco di addolcirti Hugo. Okay?- chiese la ragazza sorridendo. Scoprius annuì e Merlion partì alla volta del suo tavolo non prima di aver scambiato un lungo bacio con Albus.
-vedi? Meno uno! Tua sorella riuscirà sicuramente a convincere Hugo, infondo sono migliori amici- disse Lucy tutta sorridente.
-però pure tu che ti vai a mettere con una grifondoro Scorpius, qui finisce male- disse Will intromettendosi nella conversazione.
-cosa vuoi dire? Che i grifondoro e i serpeverde non possono stare insieme?- chiese Scoprius curioso.
-certo che no! Solo che tu appartieni a una famiglia da sempre serpeverde e lei ad una da sempre grifondoro-
-tesoro anch’io, Hugo, Louis, Victoire e Dominique apparteniamo a quella famiglia, ma siamo di case diverse- disse Lucy facendogli la linguaccia.
-hai saltato me- disse Albus alla cugina.
-tutti sapevano saresti finito a serpeverde Albus! Zio Harry stava per finirci!- disse la rossa sorridendo in direzione de cugino che la guardò male.
-comunque se c’è attrazione non credo che la casa o le famiglie influiscano più di tanto-
-si ma se quelle famiglie sono Weasley e Malfoy qualche dubbio arriva- disse Will ridacchiando felice di riuscire a mettere il biondo in difficoltà.
-guarda che anche Malfoy e Potter è un po’ stano, ma mia sorella sta con Albus tranquillamente e nessuno ha fatto queste scenate!-
-ma perché si sapeva! Tu e Rose invece no! Okay c’era Lily che diceva che sareste finiti insieme a furia di odiarvi, ma poi la cosa finiva li- disse William sorridendo.
-a quanto pare Lily aveva ragione- disse Scorpius finendo il succo di zucca e uscendo dalla sala grande.

 

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Capitolo 33
*** Capitolo 32 ***


NATHALIE E LOUIS



-vuoi una mano per preparare la sala comune?- chiese Lysander quando vide Louis che si incamminava verso la loro sala comune.
-no, grazie lo stesso Lys- rispose il ragazzo sorridendogli. Lysander lo guardò svoltare l’angolo per poi sorridere a Roxanne che era al suo fianco.
-cosa hai in mente?- chiese il biondo.
-che ne dici di un pacco regalo?-
-in che senso?- chiese Lysander confuso.
-nel senso che prendiamo Nate e lo leghiamo con tanto di fiocco e glielo facciamo trovare nel letto- disse la Johnson sorridendo all’idea che le era venuta.
-ma se lo facciamo adesso Louis si accorgerà della sua assenza alla festa-
-lo facciamo quando la festa sta per finire. Trasciniamo Nate in camera vostra e lo leghiamo come un salame.- disse Roxanne con un sorriso sempre più grande.
-ci ammazzerà-
-no, ci ringrazieranno entrambi per averli fatti mettere insieme, fidati- disse la ragazza sorridendo felice.
-lo spero, anche se dovrò trovarmi un altro posto se vogliono fare i piccioncini- sospirò il biondo.
-basta che fanno un incantesimo del silenzio così non senti niente-
-il solo sapere che stanno facendo qualcosa anche nell’estremo silenzio non credo mi farà chiudere occhio-
-per stasera come farai?-
-mi imbuco in camera di Lorcan visto che hanno un letto in più, ma sono un corvonero e non posso andare a dormire ogni notte dai tassi-
-troverai una soluzione. Comunque che ne pensi di Scorpius e Rose?-
-in che senso?-
-secondo te stanno veramente insieme o ci stanno prendendo in giro? Sai non si sono ancora baciati in pubblico e la cosa mi puzza parecchio- Lysander soppesò le parole della ragazza e si ritrovò ad essere del suo stesso pensiero. Però prima che Roxy gli dicesse quelle parole non ci aveva mai pensato.
-vedremo come si evolve la situazione. Comunque Hugo è partito di testa per questo. Non fa altro che minacciare Merlion-
-ma che cosa c’entra Merlion?- chiese Roxanne ridendo.
-e che ne so! Forse Rose ha impedito a lui e James di andare ad uccidere Scorpius-
-povera ragazza. Comunque ho in mente di fari baciare a forza stasera alla festa-
- e come?-
- hai detto che ci saranno solo famiglia Weasley-Potter più amici stretti no?- Lysaner annuì a quelle parole -allora faremo in modo di fare un gioco babbano-
-e come mai conosci questo gioco?- chiese Lysander curioso.
-a Beaubatons le ragazze nate babbane ne parlavano spesso dicendo di volerlo provare ma di non poterlo fare in assenza di ragazzi-
-come funziona scusa?-
-si chiama gioco della bottiglia ed ha diverse versioni. Noi faremo quella del bacio. Le persone si mettono in cerchio e la bottiglia si fa girare per due volte. Le due persone indicate si devono baciare- disse Roxanne contenta della sua idea.
-e se uno si rifiutasse?-
-deve bere alcol-
-quindi in questo modo se capitano Rose e Scorpius non possono rifiutarsi perché stanno insieme- disse Lysander pensieroso. -potremmo far baciare addirittura Nate e Louis!- il sorriso del ragazzo si allargò. -mi piace questo gioco-
-io non vedo l’ora che inizi- disse Roxanne che non vedeva l’ora di dire la sua idea al fratello.
 
-io non ci gioco- disse James mentre si alzava dal cerchio dopo aver sentito le regole del gioco dette da Roxanne.
-eh no caro mio tu ci giochi- disse Fred tirando giù l’amico che già sbuffava. -sarà davvero divertente! Bella idea sorellina-
-io ho paura di te- disse Nate guardando storto la cugina che aveva una bottiglia vuota in mano e che sorrideva ai ragazzi seduti. Erano addirittura riusciti a far andare Alicia al compleanno.
-chi girerà per primo la bottiglia?- chiese Rose che tremava leggermente. Non aveva voglia di baciare nessuno.
-il festeggiato ovviamente- disse Roxanne passando la bottiglia a Louis che la guardò un po’ prima di metterla al centro e farla girare. Essa si fermò su Fred che sorrise.
-chi bacerò?- chiese il ragazzo mentre Louis faceva rigirare la bottiglia. Essa finì per putare Roxanne che si mise a ridere.
-non ci credo! Perché fra tutte le ragazze proprio tu!- disse Fred alzandosi e andando verso la sorella.
-aspetta vuoi baciarla?- chiese James stupito. Fred lasciò un piccolo bacio a stampo sulle labbra di Roxanne per poi tornare al suo posto sotto lo sguardo sconvolto di tutti.
-che c’è è solo un bacio a stampo- disse il ragazzo prendendo possesso della bottiglia e facendola girare. Il collo puntò verso Molly che guardò male l’oggetto in questione. Non voleva essere tra le prime. Fred girò nuovamente la bottiglia e questa dopo un momento si fermò su di Mark sotto lo stupore generale.
-l’ha fatto apposta vero?- sussurrò Lysander a Roxanne che era al suo fianco. La ragazza annuì. Aveva perfettamente notato come il ragazzo avesse impresso uno strano movimento alla bottiglia. Nel mentre Molly e Mark si baciarono entrambi felici per la loro fortuna.
-comunque poteva darmi qualcun altro da baciare sta stupida bottiglia- borbottò Fred guardando i due grifondoro che non accennavano a smettere.
-piccioncini basta così- disse, o meglio ringhiò, James scaturendo le risate generali.
La partita continuò. A Dominique toccò di baciare Lorcan cosa che la ragazza fece tranquillamente non sapendo di star facendo andare in tilt il cervello dell’altro tassorosso. Lily baciò James, Frank e Albus, protestando non poco visto che le erano usciti entrambi i suoi fratelli. La seconda volta che uscì James decise di bere. Victoire uscì solo una volta con Lucy e la bionda sospirò di sollievo, se fosse stato un maschio avrebbe bevuto. Ad Hogo toccò di baciare prima Rose, e si rifiutò categoricamente, e poi Lysander e, anche se un po’ riluttante baciò quest’ultimo. Lysander oltre ad Hugo baciò anche Roxanne, per ben due volte, cosa che fece gridare tutti i presenti della stanza mentre la ragazza diventava rossa. Merlion si ritrovò ad uscire solo una volta e dovette baciare Scorpius. Dopo il bacio la ragazza borbottò “è uscita la serpe sbagliata” facendo ridere i presenti.
-gli ultimi due giri ragazzi- disse Roxanne mentre consegnava la bottiglia a Merlion che sorrideva.
-da notare che non sono usciti Alicia, Nate, Louis e Rose- disse Tasha che insieme al fratello avevano deciso di non giocare fin dall’inizio, ma che si erano fatti parecchie risate.
-non tirare i piedi!- le disse Nate quasi gridando. Alicia nel mentre si era alzata e si era andata a sedere vicino a Tasha.
-Ali ci abbandoni così?- chiese Frank alla sorella.
-si, non voglio rischiare- disse la ragazza mentre Fred e Tasha si lanciavano un’occhiata.
-Forza Merlion- disse Roxanne e la bionda fece girare la bottiglia.

 

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Capitolo 34
*** Capitolo 33 ***


DOMINIQUE








La bottiglia si fermò su Rose che sbiancò.
-avevo detto io che si stavi tirando i piedi- borbottò Nate sperando che quella stramaledettissima bottiglia non andasse verso di lui. Le sue preghiere furono ascoltate e la bottiglia si fermò su Scorpius facendo scendere il silenzio nella sala.
-oh si! Visto che state insieme perché non ci fate vedere qualcosa di bello come con Molly e Mark?- disse Albus mentre Roxanne e Lysander se la ridevano. James non sembrava per niente d’accordo con il fratello infatti stava mandando sguardi di fuoco verso Scorpius che si avvicinò a Rose.
Rose voleva maledire tutti in quella stanza. Perché proprio Malfoy? Non poteva capitarle qualcun altro?
Alla fine assecondò il biondo e i due si baciarono a stampo per poi staccarsi.
-dai non potete baciarvi così! State insieme cavolo!- disse Fred ricevendo poi un pugno da James.
-se mi promettete di non ammazzarmi dopo lo faccio- disse Scorpius per poi ricevere un leggero pizzicotto dalla ragazza al suo fianco. Lei non lo voleva baciare!
-hai la mia promessa Scorp- disse Albus andando dal fratello e bloccandolo mentre Lysander e Louis tenevano fermo Hugo.
Il serpeverde si girò verso la grifondoro e le sorrise prima di baciarla nuovamente e approfondire il bacio. Rose fece un po’ di resistenza all’inizio, ma poi si lasciò trasportare dal bacio finendo anche per mettere una mano tra i capelli morbidi e setosi del biondo.
-okay basta così- disse Hugo e i due si staccarono con Rose che stava diventando dello stesso colore dei suoi capelli.
-forza Rose tocca a te girare- le disse Roxanne facendole l’occhiolino mentre lei le lanciava uno sguardo truce. Era stata un’idea di Roxy, quindi era colpa di Roxy. La bottiglia girò per un bel po’ prima di fermarsi e puntare verso Nate che gemette di frustrazione. Con la fortuna che aveva non poteva di certo sperare di essere risparmiato a tutto quello. Rose si scusò con lo sguardo verso il corvonero per poi rigirare la bottiglia. Il cuore di Nate batteva fortissimo per la paura. E se gli fosse capitato un ragazzo come era successo a Hugo? Avrebbero capito che era gay solo da quello? A quel punto sperava una ragazza, possibilmente non Merlion altrimenti sarebbe successo il finimondo.
Anzi a pensarci bene per Nate poteva uscire chiunque, tranne Merlion e Louis. La bottiglia iniziava a rallentare e con orrore di Nathalie si fermò ad indicare la persona al suo fianco. Nate si girò verso Louis quasi spaventato. Il ragazzo invece guardava la bottiglia sorpreso.
-Tasha l’hai praticamente tirata a tutti- disse Fred ridacchiando.
-forza ragazzi!- disse invece Victoire ricevendo un’occhiataccia dal fratello che non sapeva minimamente cosa fare. Era Nate quello che doveva decidere se bere oppure no. Il biondo sparava vivamente che lo baciasse, altrimenti si sarebbe sentito un mostro se lui avesse rifiutato.
-allora Nate bevi o baci?- chiese sghignazzando Hugo che sperava il ragazzo bevesse e gli stava già porgendo il bicchere.
-togli quel bicchiere- borbottò Nate stupendo il Weasley e girandosi verso Louis che lo guardava sorpreso.
Fu un bacio veloce a stampo. Giusto il tempo di sentire la pressione delle labbra su quelle dell’altro e poi Nate si ritrasse.
Roxanne stava per esplodere di felicità e stava per chiedere il bis, ma Lysander la bloccò. Non era ancora il momento. Anche lui però era felice che Nate avesse baciato il ragazzo davanti a tutti. Se non l’avesse fatto Louis molto probabilmente non avrebbe più rivolto la parola al mulatto e il loro pino sarebbe andato a quel paese.
-Hugo come mai quella faccia triste?- chiese Lucy vedendo il cugino che guardava il bicchiere sconsolato.
-volevo essere l’unico. Stupido Nate- borbottò il corvonero facendo ridere la cugina.
-dai non prenderla a male, molto probabilmente se non l’avesse fatto Louis non gli avrebbe più rivolto la parola. Lo sai com’è fatto nostro cugino, se la prende per un non nulla- disse la rossa abbracciando il ragazzo di spalle. Si erano alzati e ora erano sparsi tutti per la sala comune a chiacchierare allegramente. Tutti tranne Rose e Scorpius che se ne stavano vicini in disparte rispetto agli altri.
-avevi detto niente lingua- sussurrò la ragazza con tono adirato.
-scusa, ma dovevo farlo. Albus non credo che mi creda del tutto- borbottò Scorpius.
-e io ho la netta sensazione che sia così anche per Roxanne, altrimenti non avrebbe mai proposto questo gioco adesso.-
-be’, almeno li abbiamo convinti del tutto- disse Scorpius mettendole un braccio sulle spalle per ricevere un’occhiataccia dalla ragazza.
-leva quel braccio Malfoy-
-non ci penso nemmeno-
 
 
-e niente da fare- borbottò Tasha mentre Fred le offriva una burrobirra.
-quando Roxy mi aveva proposto questo gioco ho subito pensato a loro- disse Fred mentre faceva vagare lo sguardo da James, che stava seduto con Albus, Hugo e Louis, a Alicia che chiacchierava con Dominique.
-al primo giro hai barato-
-era così evidente Tashetta?-
-smettila Fred, e comunque si- disse la ragazza scolando completamente la burrobirra.
-perché non hai giocato? È divertente- chiese Fred curioso.
-il mio primo bacio deve essere per una persona speciale, e poi non volevo ubriacarmi.
-oh quindi non hai ancora baciato nessuno!-
-no- disse la ragazza iniziando a sentirsi in soggezione.
-io comunque sono stato sfigato. Ho dovuto baciare mia sorella!-
-che poi ha bellamente limonato due volte con Lysander- disse la tassorosso ridacchiando.
-già. Non vedo l’ora che si mettano insieme così posso minacciarlo come un bravo fratello maggiore- disse Fred guardando verso sua sorella e il biondo che stavano confabulando qualcosa con delle corde in mano. Cosa volevano fare?.
-basta che non inizi a fare come James. Comunque alla fine sono felice che siano venuti entrambi alla festa- disse Tasha sorridendo.
-già, ma credo che James sia stato minacciato dal resto della banda Weasley. Sarebbe stato il secondo compleanno di uno dei suoi cugini che si sarebbe perso. Mentre per Alicia non so..-
-perché non c’era possibilità che una delle ragazze qui presenti limonasse con James sotto i suoi occhi-
-ma abbiamo fatto il gioco della bottiglia- disse Fred confuso.
-ma ha baciato sua sorella al gioco- disse Tasha.
-come va con le ricerche? L’ultima volta non sei venuta al lago- disse il ragazzo dopo un po’.
-è un buco nell’acqua anche se sono sempre più convinta di non capire bene qualcosa- la ragazza non diede una scusa per non essere andata all’incontro e Fred non chiese ancora.

 

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Capitolo 35
*** Capitolo 34 ***


FRED E ROXANNE





-mi potete spiegare nuovamente perché dobbiamo andare in camera?- chiese Nate a sua cugina e Lys che lo stavano trascinando insieme a loro verso il dormitorio maschile di corvonero.
-dobbiamo prendere il regalo per Louis e ci serve una mano- disse Roxy tutta felice. Aveva nascosto la corda sotto il maglioncino che indossava e suo cugino non si era accorto di niente.
-e come mai avete fatto un regalo a parte voi due?- chiese ancora il ragazzo non fidandosi. -se è uno scherzo io non voglio essere preso di mira da Louis quando si arrabbierà-
-tranquillo non lo farà. Fidati di noi- disse Lysander mettendo una mano sulla spalla del ragazzo per poi entrare nella camera.
-allora dov’è questo regalo?- chiese Nate sedendosi sul suo letto e con un sopracciglio alzato non vedendo niente.
-allora com’è stato baciare Louis?- gli chiese la cugina tutta sorridente.
-hai barato per farlo uscire?- chiese Nathalie iniziando ad andare su tutte le furie.
-no e credimi sono stata felicissima quando è successo- disse lei baciandogli una guancia.
-quindi mi avete portato qui solo per parare di quel bacio? Louis mi eviterà adesso- disse il ragazzo sbuffando.
-in realtà c’è veramente un regalo. Petrificus totalus- disse Lysander puntando la bacchetta contro Nate. Il ragazzo sgranò gli occhi, ma non riuscì a fare nient’altro trovandosi pietrificato.
-bravissimo Lys- disse Roxanne battendo il cinque con l’altro per poi tirare fuori la corda e iniziando a legare Nate come un salame.
Una volta finito tolsero l’incantesimo a Nate che li guardò malissimo.
-questo cosa dovrebbe significare?- chiese mentre Lysander se lo caricava in braccio per poi spostarlo sul letto di Louis.
-che tu sei il regalo per Louis cuginetto. Fidati ci ringrazierai- disse Roxanne che dopo aver scarabocchiato qualcosa su un foglietto lo appiccicò in testa a Nate e poi gli mise il nastro adesivo sulla bocca.
-buona serata- disse poi trascinando Lysander fuori dalla stanza e lasciando il povero Nate da solo.
 
-dov’è Nate?- chiese Louis vedendo scendere solo Roxanne e Lysander dalle scale.
-ha detto che aveva un po’ di ma di testa quindi si riposava- mentì Lysander, cosa della quale l’altro biondo non si accorse e annuì in risposta al ragazzo.
-che c’è tesoro cerchi la tua cotta?- gli chiese Victoire mettendogli un braccio sulle spalle.
-smettila Vic. Nessuno lo sa a parte te e Lys- disse il ragazzo mettendosi nervosamente una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
-questo perché noi sappiamo osservare. E poi è stato un miracolo che tu non si diventato rosso come un peperone dopo quel bacio-
-pensavo bevesse-
-anch’io l’ho pensato per un momento. Dovresti ringraziare Hugo per essersi messo in mezzo-
Louis sospirò chiudendo gli occhi.
-forse è meglio che anch’io vada a riposarmi un po’- disse il ragazzo sbadigliando. Era davvero stanco dopo aver organizzato tutto da solo.
-tranquillo sistemiamo noi qui- disse Victoire lasciandogli un bacio sulla guancia per poi iniziare a dare direttive a destra e a manca per far sistemare la sala comune.
Mentre Louis saliva posò involontariamente lo sguardo su Lysander che gli sorrise per poi tornare a parlare con Roxanne. Il Weasley si chiedeva quando quei due si sarebbero messi definitivamente insieme, infondo si era capito ormai da un pezzo, e i due baci che ci erano stati durante il gioco erano una prova, che quei due erano l’uno pazzo dell’altra.
Louis aprì la porta della sua stanza cercando di fare il meno rumore possibile, non voleva disturbare Nate, ma quello che vide lo fece pietrificare.
Nate era seduto sul suo letto ed era completamente legato.
-cosa stai facendo?- chiese il biondo confuso chiudendo la porta alle spalle e avvicinandosi.
Il mulatto mugugnò qualcosa bloccato dal nastro che aveva sulle labbra. Solo quando Louis fu abbastanza vicino poté notare il biglietto che era stato attaccato sulla fronte del ragazzo.

 
Buon compleanno Louis! Questo è un piccolissimo pensiero da parte nostra, divertiti!
Roxanne e Lys
P.S.: ficcagli la lingua in bocca, baci
Roxy


 
Louis rilesse il biglietto ben tre volte prima di lasciar perdere e fidarsi della ragazza e del suo migliore amico. Nate mugugnò di nuovo e il biondo si affrettò a togliergli il nastro adesivo dalla bocca.
-tutto okay?- chiese Luois vedendo il segno rosso dove era stato fissato il nastro.
-si, potresti slegarmi per favore?- chiese Nate al quale facevano male le braccia per aver tenuto quella posizione per troppo tempo. -Louis cosa diceva il biglietto?- chiese poi vedendo che il ragazzo non accennava a muoversi.
Louis intanto stava fissando Nate in cerca di un briciolo di coraggio che suo padre di sicuro gli aveva trasmesso essendo stato un grifondoro. Alla fine il biondo si avvicinò a Nate e il mulatto sospirò di sollievo ipotizzando che stesse per slegarlo, ma non fu così.
In pochissimo tempo e labbra di Louis erano finite su quelle di Nate che era rimasto altamente sorpreso della cosa tanto da schiudere la bocca. Il biondo approfittò della situazione per infilarci la lingua proprio come aveva scritto Roxanne nel biglietto. Nathalie non fece resistenza, sia perché era legato e sia perché era completamente in balia del bacio del biondo. Si staccarono per qualche secondo per riprendere fiato.
-cos..- fu l’unica cosa che Nate riuscì a dire prima che Louis ricominciasse a baciarlo tirandogli i ricci. Di contro Nate gli morse il labbro.
-ahi- disse Louis staccandosi e portandosi una mano alla bocca.
-scusa- sussurrò Nate con le guance arrossate e abbassando lo sguardo imbarazzato per quello che era appena successo.
Tra i due ragazzi cadde un silenzio imbarazzante prima che Nate decidesse di interromperlo.
-Louis mi potresti slegare?- chiese infatti il mulatto che non riusciva veramente più a stare in quella posizione.
-si scusa- disse il biondo che con un colpo di bacchetta fece sparire le corde. Dopo di ciò cadde nuovamente il silenzio mentre Nate si alzava dal letto del ragazzo.
-Nate?- fu Louis questa volta a rompere il silenzio. Nate lo guardò curioso e allo stesso tempo speranzoso, aspettando che il ragazzo spiegasse il bacio di poco prima. -perché hai risposto al bacio?- Nate rimase di sasso alla domanda. Come perché?
-perché mi piaci- disse alla fine il mulatto facendo sgranare gli occhi al biondo.
-non ti piaceva Merlion?-
-No! Perché siete tutti convinti che mi piaccia Merlion? Cavolo andavo in tilt perché tu eri costantemente appiccicato a me e non volevo che gli altri scoprissero la mia attrazione verso i ragazzi- disse il mulatto sospirando. Sperava solo di non aver fatto una cazzata a rispondere a quel bacio, poteva benissimo essere uno scherzo di Lys e Roxy ai suoi danni.
-e Lys lo sapeva?-
-lo ha scoperto al compleanno di Dominique perché mia cugina parla troppo- disse Nate grattandosi la testa in imbarazzo. Poi prese un po’ di coraggio e fissò i suoi occhi scuri in quelli chiari di Louis -e tu perché mi hai baciato?-
-tua cugina ha scritto di ficcarti la lingua in bocca, ma non immaginavo di piacerti- disse Louis porgendo il biglietto a Nate.
-altrimenti non lo avresti fatto- disse a bassa voce Nate cercando di non far capire che la sua voce tremava mentre leggeva il biglietto della cugina.
-altrimenti l’avrei fatto mesi prima- disse Louis catturando nuovamente le labbra dell’altro facendolo irrigidire. -mi comportavo in modo strano perché ero strageloso di te- disse Louis cingendo la vita del ragazzo per tirarselo più verso se.
-e Lys lo sapeva?- chiese Nate che cercava di nascondere un sorriso mentre metteva le sue braccia intorno al collo del biondo.
-si da qualche settimana- disse Louis baciando nuovamente quello che poteva ormai definire il suo ragazzo.

 

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Capitolo 36
*** Capitolo 35 ***


ROSE




Louis e Nate entrarono in sala grande per la colazione che sembravano due morti viventi. Alla fine la sera prima non erano riusciti a chiudere occhio, troppo intenti a parlare e a recuperare il tempo che avevano perso in quegli anni che si erano piaciuti, ma che non erano mai riusciti a dirselo.
-alla buon ora!- disse Hugo vedendoli arrivare.
-buongiorno- disse Nate sedendosi vicino a Merlion che lo guardò scettica. -che c’è?- chiese poi il ragazzo notando il suo sguardo.
-sembri un morto vivente eppure ieri sei salito presto per riposarti- disse la ragazza preoccupata.
-tranquilla è solo mal di testa- disse Nate sorridendo.
-ditelo che avete organizzato un after party in camera visto che non c’ero- disse Lys ridacchiando mentre i due lo fulminavano. -stavo scherzando ovviamente. Se volete riposarvi un po’ vi prendo io gli appunti- si propose il ragazzo. I due si guardarono prima di annuire e dopo aver mangiato abbastanza si diressero di nuovo ai loro dormitori. Si presero per mano solo quando arrivarono all’interno della sala comune dove non c’era nessuno. Avevano deciso di rendere segreta la loro relazione anche perché non sapevano come l’avrebbero presa gli atri. Avrebbero detto tutto solo a Lys, Roxy e Victoire che erano anche gli unici tre che sapevano il loro orientamento sessuale.
 
-sei un angelo Lys!- disse Nate mentre controllava gli appunti che Lysander aveva appena portato loro.
-dovete dirmi qualcosa?- chiese il biondo sedendosi sul suo letto.
-stiamo insieme, ringrazia Roxy da parte nostra- gli disse Louis raggiungendo il suo ragazzo per controllare anche lui gli appunti.
-non dovete ringraziarci. Ci basta vedervi sbaciucchiare ogni tanto.- disse Lys.
-la cosa sarà segreta fino a quando…-
-lo so Nate, è per questo che io e Roxy abbiamo ideato la storia del pacco regalo per farvi mettere insieme. Non volevamo farlo sapere ad altri senza il vostro consenso-
-grazie, anche se la prossima volta che mi lanciate un incantesimo per immobilizzarmi non la passerete liscia- borbottò il mulatto mentre Louis ridacchiava.
-comunque visto che la nostra questione è stata risolta, quando ti metterai tu con Roxy?- chiese Louis facendo sbiancare Lysander.
-non so se le piaccio-
-certo che le piaci! Ti ha praticamente limonato davanti a tutti ieri, due volte- disse Nate gesticolando per enfatizzare il tutto.
-si ma non so se io le possa piacere come suo ragazzo- disse Lysander sbuffando.
-ripeto ti ha baciato con tanto di lingua-
-Nate non sono sicuro lei mi viglia in quel senso-
-e buttati, provaci. È sempre meglio di stare qui a scervellarti sulla questione. È meglio se non perdi tempo altrimenti ti trovi a passare notti insonni- disse Nate sorridendogli.
-si come voi due- borbottò Lys alzandosi. -e va bene proviamoci, ma se mi respinge vi farò passare le pene dell’inferno- disse il ragazzo uscendo dalla porta.
Mentre si stava dirigendo alla torre grifondoro si ritrovò la ragazza che camminava agitata per il corridoio.
-Roxy tutto okay?- chiese il ragazzo mentre la mulatta face un piccolo salto per lo spavento.
-si tutto okay- disse cercando di calmarsi e dando un’occhiata veloce al fantasma di Fred che era al suo fianco e che in quel momento le stava sorridendo.
-stavo venendo da te ma così mi faciliti le cose- disse Lys e la ragazza rimase di sasso.
-anch’io stavo venendo da te-
-davvero?-
-si. Louis e Nate?- chiese la ragazza e Lys capì la domanda al volo.
-stanno insieme- disse sorridendo e facendo sorridere anche la ragazza.
-cosa volevi dirmi?- chiese poi lei abbastanza curiosa e cercando di non far ricordare al ragazzo che anche lei doveva dirgli qualcosa.
-ah si. Mi piaci. Parecchio.- disse il ragazzo mentre Roxanne cercava di non fare strane espressioni mentre Fred faceva segno di vittoria con la mano. -e volevo sapere se era lo stesso per te. O meglio se potevi essere la mia ragazza-
-si-
-se poi non vuoi non ci sono problemi possiamo restare amici…aspetta hai detto si?- chiese stupito Lysander mentre la ragazza annuiva.
-si. Stavo venendo a chiederti questo io pensando al fatto che ero io la grifondoro e quindi la più coraggiosa, però sono contenta che sia stato tu a chiedermelo Lys- disse la ragazza che si alzò sulle punte, maledetta bassezza, per lasciare un bacio sulle labbra del ragazzo.
-stavo morendo dentro e tu la fai sembrare una cosa così semplice- disse Lys sorridendo alla ragazza.
-stavo morendo dentro anch’io per tua informazione- disse la ragazza abbracciandolo di slancio.
L’abbraccio venne subito ricambiato dall’altro che sorrise sentendo il buon profumo di cocco della ragazza.
-ma che carini!- disse Fred sghignazzando mentre Roxanne lo guardò minacciosa.
 
-quindi non ci sarai per il compleanno di mamma?- chiese Bill al fratello mentre correggeva i compiti di trasfigurazione di quelli del primo anno.
-no, sono in gita con i ragazzi in Romania- disse Charlie sbadigliando.
-è il secondo anno di seguito che non ci sei- disse Percy non alzando gli occhi dal libro che stava leggendo.
-l’anno prossimo ci sarò di sicuro, non temete- disse il secondogenito sospirando.
-vedi di mantenere la promessa altrimenti ti strozziamo- disse Bill alzando lo sguardo dai suoi compiti e sorridendogli.
-grazie per la minaccia Bill. Comunque parlerete a Ron di Rose e Scorpius?-
-non lo so- disse Bill alzando le spalle. Sapeva che se avesse parlato di sicuro sarebbe finita male.
-probabile che ce lo ritroviamo qui ad ammazzare Malfoy- disse Percy ridacchiando.
-quello che volevi fare tu con Jordan-
-è diverso! Se anche tu avessi avuto una figlia avresti fatto lo stesso, Charlie-
-non credo- disse l’uomo.
-Bill ho ragione oppure no?- chiese il terzogenito sperando in un appoggio da parte dell’altro.
-io non volevo ammazzare Teddy- disse quest’ultimo mentre Charlie ridacchiava.
-ma tu Teddy lo conosci da quando è nato!-
-è comunque il fidanzato di mia figlia- disse Bill sorridendo.
-essere gelosi delle proprie figlie è più che normale disse Percy sbuffando e ritornando al suo libro.
 

 

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Capitolo 37
*** Capitolo 36 ***


LILY E JEROME





-perché devo stare qua con te?- sbuffò per l’ennesima volta Rose mentre sfogliava svogliatamente le pagine del libro che doveva leggere nella sala comune di serpeverde.
-perché dobbiamo passare tempo insieme tesoro- disse Scorpius sbuffando mentre, giorno dopo giorno, si stava pentendo sempre di più di aver chiesto proprio a Rose di far finta di essere la sua ragazza.
-fino alla fine capiranno che non stiamo insieme. Possiamo cortesemente farla finita?- chiese la ragazza alzando lo sguardo e posandolo su quello grigio di Scorpius.
-non sospettano niente quindi preferire rimanere così ancora un po’. Quelle oche sono ancora in agguato- Scorpius le sorrise -e poi lo so che ti è piaciuto quel bacio- il ragazzo si avvicinò alla rossa come se avesse l’intenzione di baciarla, ma la ragazza si ritrasse.
-ho ricambiato solo per non dare nell’occhio, e smettila di infilare quella lingua. Ieri non serviva a niente- disse indispettita citando l’episodio del giorno prima quando Scoprius l’aveva salutata davanti alla sala comune di grifondoro con un bacio appassionato che aveva fatto girare migliaia di pettegolezzi per tutta Hogwarts. E quello era anche colpa di quei stramaledetti quadri che non sapevano farsi minimamente i fatti propri.
-invece si- disse Scorpius ridacchiando.
-smettila Malfoy!-
-ehi coma mai ti ha appena chiamato Malfoy?- chiese Albus che era appena sceso dal suo dormitorio e sorridendo era andato verso i suoi due amici.
-perché mi ha fatto innervosire- disse Rose iniziando a raccogliere le sue cose.
-dove vai Rosie?- le chiese Scorpius con voce dolce.
-nel mio dormitorio- disse la ragazza uscendo senza nemmeno salutare il cugino e il suo presunto ragazzo.
-cose le hai fatto?- chiese Albus sedendosi al posto che era stato di Rose.
-se l’è presa per il bacio di ieri- disse Scorpius sospirando.
-mia cugina è sempre stata una tipa riservata e avere delle voci su di lei che girano per tutta Hogwarts non le piace. Soprattutto se tre nostri zii sono professori e lo vengono a sapere dicendo tutto a zio Ron. E tu sai quanto zio Ron non ti sopporti anche se adora giocare con te a scacchi magici- disse il moro sorridendo.
-ma io volevo baciarla. Che devo fare?- chiese Scorpius che non mentiva. Le labbra di Rose erano davvero morbide e a lui piaceva molto baciarle.
-fallo in posti poco affollati e possibilmente senza quadri in giro. Credimi è meglio così-
-se lo dici tu Al- disse il biondo sospirando e chiudendo a sua volta i libri.
-dove vai?-
-a parlare con Rose, voglio scusarmi- disse il biondo e uscendo dalla sala comune prese una scorciatoia per fare in modo do rintracciare Rose prima che entrasse definitivamente nella sua sala comune.
Per sua fortuna riuscì nel suo intente e intercettò la ragazza proprio dove l’aveva baciata il giorno primo.
-Rose- disse attirando la sua attenzione mentre la rossa sbuffava e con la bacchetta si preparava a schiantarlo all’occorrenza.
-cosa vuoi?- chiese la ragazza abbastanza fredda mettendo la bacchetta in una posizione tale che Scorpius non potesse vederla.
-volevo chiederti scusa per ieri, sono stato un po’ impulsivo mi dispiace- disse il ragazzo sinceramente lasciando parecchio stupita la grifondoro. Poi si avvicinò alla ragazza e le lasciò un bacio sulla guancia. -ci vediamo domani Rosie- disse salutandola con la mano mentre riscendeva nei sotterranei.
Rose rimase abbastanza sorpresa, sia per il bacio che per le scuse di Scorpius. Non si sarebbe mai aspettata un comportamento del genere da parte del ragazzo. Che non lo conoscesse come credeva?
 
-è sempre bello il panorama di Hogwarts- disse Lily mentre guardava il tramonto dalla torre di astronomia insieme a Jerome.
-concordo- disse il ragazzo che in realtà stava guardando lei e non il bellissimo tramonto che si stava svolgendo davanti ai suoi occhi.
La ragazza si girò verso il castano tassorosso e gli sorrise.
-beccato- disse la ragazza facendo sbuffare Jerome. -non capisco perché continui a rifiutarmi come tua ragazza se ti piaccio- disse Lily incrociando le braccia al petto.
-perché ci sono troppi anni di differenza?-
-e per te tre anni sono troppi?- chiese confusa la ragazza.
-James mi ammazza-
-non ti preoccupare per James! Jerome ci piacciamo perché non dovremmo stare insieme per colpa di mio fratello?-
-Lily, James stressa. E io non voglio averlo incazzato con me ventiquattro ore su ventiquattro-
-e se non lo sapesse?-
-come? Hogwarts sa sempre tutto quello che i suoi studenti fanno! Soprattutto se quei studenti hanno per cognome Weasley o Potter-
-possiamo fare come Molly e Mark, rimaniamo nell’oscurità e vediamo come va. Se poi va bene ci esponiamo, altrimenti finisce. Ma non possiamo chiuderci definitivamente questa possibilità!- la ragazza si avvicinò al tassorosso e lo abbracciò di slancio. -ti prego- gli sussurrò quasi supplichevole.
-va bene, ma vediamo come va- si arrese alla fine il ragazzo che avendo Lily così vicino era andato completamente in tilt.
-finalmente!- disse la ragazza fiondandosi subito sulle labbra di Jerome alzandosi ovviamente sulle punte.
Jerome rispose al suo bacio mentre sorrideva.
-visto che non era così difficile- disse la ragazza per poi girarsi mentre Jerome ancora l’abbracciava e per godersi il tramonto che stava quasi per volgere al suo termine.
-festeggerai?- chiese dopo un po’ di silenzio Lily.
-no, non mi va di intasare la sala comune-
-e se facessimo la festa nella stanza delle necessità?- chiese Lily.
-meglio di no, ti ricordo che con tutte queste feste stiamo rischiando davvero molto. Mi va bene anche una cena in sala grande con tutti seduti allo stesso tavolo- disse il ragazzo sorridendo e fermamente convinto che non avrebbe festeggiato il suo compleanno.
-okay come vuoi- disse la ragazza sbuffano, poi si riprese. -è vero che domani farai il tifo per me?- chiese la ragazza riferendosi alla partita di Qiudditch grifondoro contro serpeverde.
-come sempre quando non giocate contro di noi- disse il ragazzo facendo sorridere la rossa felice di quella risposta.

 

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Capitolo 38
*** Capitolo 37 ***


MERLION





-la vittoria deve essere assolutamente nostra!- disse James mentre tutta la squadra era in cerchio prima della partita contro serpeverde. -dobbiamo vincere tutte le partite così saremo i primi del girone- disse James tutto felice.
-se perdiamo stiamo pari con serpeverde, loro hanno perso contro corvonero- fece notare Marc.
-e questo non dobbiamo assolutamente permetterlo. Dobbiamo essere i primi- disse il capitano guardando attentamente tutti i suoi giocatori fermandosi un po’ di più su Alicia. Ma appena la ragazza si girò verso di lui James distolse lo sguardo.
Le cosa tra loro erano leggermente migliorate infatti non litigavano più, si ignoravano semplicemente. Fred notò l’occhiata di James e si rattristò. Con Tasha stava cercando di capire cosa fosse successo, ma Polly non voleva collaborare con i due ragazzi e quindi le ricerche erano praticamente ad un punto morto.
-bene andiamo- disse James trascinando il resto dei ragazzi in campo.
-buon pomeriggio a tutti! Oggi vedremo la tanto attesa partita grifondoro contro serpeverde! In questa partita avremo i fratelli Potter che se ne daranno di santa ragione per prendere il boccino d’oro. Albus si deve assolutamente rifare visto che alla scorsa partita si è fatto fregare dalla sua ragazza- Albus lanciò un’occhiataccia al commentatore mentre Scorpius se la rideva.
-cuginetto cerca di non dare il boccino a James- disse Lucy facendo la linguaccia al povero Potter.
-la prossima volta che vuoi fare una cosa del genere avvisaci che facciamo più punti!- disse Will dando sostegno al ragazzo che annuì.
-si ma con i corvi è impossibile abbiamo il piccolo Weasley re- disse Charlotte ridacchiando seguita a ruota da Lucy.
-la pluffa è stata lanciata e la partita è iniziata. Charlotte Ross prende subito possesso della pluffa volando velocemente verso la porta avversaria! Il prefetto serpeverde non ha voglia di perdere tempo. Riesce tranquillamente ad evitare i bolidi dei fratelli Johnson e segna! Ross segna i primi dieci punti di serpeverde. Alicia Paciock non è riuscita a parare il colpo della rossa.- la tribuna serpeverde era scoppiata per la felicità mentre Charlotte alzava il braccio fiera dei suoi primi punti.
-non per non farti festeggiare, ma dobbiamo assolutamente ritornare ad attaccare, sta arrivando mia cugina- disse Lucy mentre Lily con la pluffa in mano si avvicinava verso la porta.
-ed ecco la piccola Potter che si lancia per segnare il punto di pareggio. Un bolide lanciato da Zabini sta andando verso di lei, ma Roxanne riesce ad intercettarlo mendando verso l’altro battitore di Serpeverde che perde un po’ di stabilità permettendo a Lily di segnare. Scorpius però non perde tempo e si lancia subito verso Alicia evitando accuratamente tutti i bolidi. Che dite vuole fare bella figura con la sua ragazza?- chiese il commentatore facendo ridere tutti ed innervosire sia Rose che Scorpius che lanciò la pluffa che Alica non riuscì a recuperare.
Non era giornata per la ragazza che non riusciva a concentrarsi. Sperava solo che James prendesse subito quel maledetto boccino.
-cosa c’è?- chiese Frank avvicinandosi alla sorella che gli sorrise.
-non ho dormito tanto bene- disse la ragazza sentendosi veramente stanca.
-okay allora io mi metto qui e ti aiuto- disse il ragazzo annuendo alle sue stesse parole.
-non puoi togliere un cacciatore!- disse la ragazza indignata.
-ma così faranno molti punti-
-James prenderà subito il boccino- disse la ragazza guardando verso il maggiore dei Potter che stava scrutando la zona sopra il campo.
-che succede ad Alicia?- chiese Albus al fratello mentre perlustrava anche lui l’area.
-non lo so, non mi rivolge più la parola da settimane- disse James sbuffando.
-non avete ancora chiarito?- chiese il moro guardando il fratello preoccupato.
-cosa c’è da chiarire se mi odia per non so quale motivo assurdo?- disse James sorridendo in modo tirato. In quel momento davanti a lui apparve un riflesso dorato e sorrise prima di inseguire il boccino d’oro. Albus ci mise un po’ a capire cosa aveva visto il boccino e quindi il ragazzo era parecchio indietro rispetto al fratello.
Nel mentre Marc aveva segnato altri punti portando la sua squadra a trenta contro i venti delle serpi.
James allungò il braccio pronto a prendere il boccino che era davvero vicinissimo. Stava per chiuderci la mano sopra, ma qualcosa lo colpì facendolo cadere giù dalla scopa e poi fu tutto buio.
-Albus, dopo che James è stato colpito in pieno dal bolide di Solfred, ha preso il boccino chiudendo la partita centosettanta a trenta. Serpeverde vince!- disse il commentatore mentre Albus scendeva in picchiata per arrivare vicino al fratello che aveva visto cadere.
-James come stai?- chiese il ragazzo avvicinandosi ma l’altro non rispose. Era svenuto.
-come sta?- chiese Lily correndo verso i due fratelli.
-mi sa che Solfred l’ha preso completamente in pieno- disse Albus storcendo la bocca. Odiava quando Solfred decideva di prendere in pieno un giocatore rischiando di fargli davvero molto male, se poi erano i suoi famigliari a finirci sotto era anche peggio.
Il moro, mentre tutto il resto della squadra grifondoro arrivava, si avviò verso Solfred infuriato.
-era davvero necessario renderlo in pieno? Potevi colpire anche solo la scopa!- disse il ragazzo completamente incazzato.
-abbiamo vinto! Che importa!-
-devi smetterla di colpire gente in punti critici- disse William guardando male l’altro battitore che sbuffò.
-c’è qualcuno che la pensa come me?- chiese Solfred cercando l’aiuto degli altri giocatori.
Scirpius, Lucy e Charlotte lo stavano guardando male mentre Eijun, il portiere, scuoteva la testa.
-non sapete giocare come delle serpi!- disse Solfred guardandoli tutti male per poi andarsene.
-mi spiegate perché non l’abbiamo ancora cambiato?- chiese Eijun a nessuno in particolare anche se la domanda era palesemente rivolta al capitano della squadra: Will.
-perché nessuno vuole prendere il suo posto visto che hanno paura di una sua vendetta- disse il moro sospirando mentre Charlotte stava ancora fulminando il ragazzo con lo sguardo.
-Albus se vuoi puoi andare a vedere come sta tuo fratello, anche tu Lucy- disse Will sorridendo ai due che subito sparirono alla vista degli altri componenti della squadra.
-che disastro- disse Scorpius -eppure ultimamente si stava comportando bene-
-mi fa salire la vogli di incenerirlo- disse Charlotte a denti stretti.
-ti prego ci manca solo che muoia qualcuno- disse Will mentre Eijun ridacchiava.

 

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Capitolo 39
*** Capitolo 38 ***


TEDDY E VICTOIRE





James aprì gli occhi guardandosi intorno e notando subito di essere in infermeria sbuffò. Cercò di alzarsi, ma un dolore al fianco destro lo fece desistere e rimanere disteso, solo in quel momento si accorse che affianco al suo letto c’era Fred che gli stava porgendo qualcosa da bere.
-cos’è?- chiese il ragazzo che comunque prese il bicchiere a mandò tutto giù sgranando gli occhi per il fatto che era davvero schifoso.
-ti rimetterà in sesto. Come ti senti?-
-come se un bolide mi avesse centrato in peno. Cioè quello che è successo vero?- chiese James poggiando il bicchiere sul comodino dove trovò anche delle caramelle e cioccolate varie.
-si, mi dispiace non essere riuscito a bloccarlo-
-non è colpa tua, non l’ho visto arrivare. Ha vinto serpeverde non è così?- chiese nuovamente James riprendendo gli occhiali e sistemandoseli.
-si, Albus ha preso il boccino. Ci rifaremo nelle prossime partite- James annuì alle parole di Fred e sospirò rumorosamente.
-gli altri dove sono?-
-Madame Abbot li ha cacciati. Verranno a turno- disse Fred sorridendo.
-cavolo non avrò minimamente tempo per riposare- borbottò il ragazzo facendo ridere Fred.
-ti lascio riposare- disse il mulatto incamminandosi verso la porta -ti chiamo gli altri-
-si grazie, prima arrivano e prima finiscono- borbottò mentre nell’infermeria entrarono Albus e Lily come dei pazzi.
 
-odio Solfren- disse Lucy mentre era seduta in corridoio insieme a Frank, entrambi troppo stanchi per ritornare nelle proprie rispettive sale comuni.
-lo odiano tutti-
-e la cosa più odiosa è che non lo possiamo sostituire!- disse ancora la ragazza mettendosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
-non è al suo ultimo anno? L’anno prossimo non ci sarà più- disse Frank.
-lo so però odio vincere una partita solo perché il nostro avversario è stato praticamente preso in pieno da quello- disse la ragazza sbuffando.
-oggi non festeggiate?-
-no, se vuole festeggiare lo faccia solo Solfren. Noi siamo tutti d’accordo a non farlo- disse Lucy sbuffando.
-per James? Sai che capitano spesso queste cose?-
-certo che lo so, però non mi piace festeggiare quando so che non è stato un incidente come tutti vogliono far credere, o meglio come Solfren vuol far credere-
-alla fine James dovrà stare a riposo per qualche settimana e Solfren alla fine di quest’anno non ci sarà più. Roxanne e Fred stanno già studiando come fare per impedirgli di tirare quei bolidi- disse Frank mettendo una mano sulla spalla di Lucy cercando di tirare su di morale la ragazza.
-lo farà anche con le altre squadre di sicuro- disse la ragazza sospirando. -vado a riposare, grazie per la compagnia- disse poi alzandosi e lasciando un bacio sulla guancia del ragazzo prima di andare verso i sotterranei.
Frank sorrise mentre vedeva andare via la ragazza e non si accorse dell’arrivo della sorella.
-come sta?- chiese la bionda riferendosi a James.
-perché non entri tu e glielo chiedi?- disse il ragazzo sorridendole. Lei sbuffò.
-non ho voglia di parlare con Potter- disse sedendosi al posto dove poco prima stava Lucy.
-per quanto ancora non gli rivolgerai la parola?- chiese Frank sospirando. Odiava la situazione che si era venuta a creare tra quei due. Si correvano dietro da anni ma nessuno dei due si accorgeva della cosa.
-per tutta la vita se necessario. E tu dovresti supportarmi- disse la ragazza indignata.
-io non sto ne dalla tua parte ne dalla sua. Avete sbagliato entrambi, lui a baciare Polly e tu a gridargli contro in sala grande- disse Frank.
-avevo tutto il diritto di farlo-
-si ma tu non lo hai visto dopo! Sembrava una pezza!- disse Frank ricordandosi il volto sconvolto di James.
-non aveva nessuna ragioni per esserlo! È stato lui quello che ha baciato Polly, non io- disse la ragazza sbuffando.
-ma se James non sa nemmeno chi sia Polly! Fred glielo ha chiesto sai?-
-e come mai Fred sapeva di ciò?-
-Tasha e lui stanno cercando di venire a capo della storia. C’è qualcosa che non convince entrambi- disse Frank.
-aspetta mi stai dicendo che quei due sono diventati ottimi amici inseparabili solo perché stanno cercando di venire a capo di una situazione che più chiara di così non si può?- chiese Alicia sorpresa. Pensava che Tasha stava sempre dietro a Fred perché aveva preso una cotta colossale per lui, non perché stavano cercando di risolvere qualcosa insieme.
-si e comunque non è chiara, tu dici una cosa e James un’altra. Le cose non tornano-
-e cosa direbbe Potter?- chiese la ragazza che voleva davvero capire cosa si era inventato il capitano della squadra di quidditch.
-che non avendoti trovata la mattina dopo è tornato in camera sua per cambiarsi e poi andare in sala grande per parlarti li- disse Frank.
-ovviamente saltando la parte in cui bacia Polly-
-Alicia James non ha baciato nessuno, credimi- disse Frank sbuffando.
-si e quel ragazzo che ho visto io era un’altra persona travestita da James- borbottò la ragazza e Frank per poco non si strozzò. Un’altra persona.
-devo andare- disse il ragazzo lasciando Alicia abbastanza sorpresa.
Frank camminò svelto verso la sala comune di grifondoro, ma non c’era nessuno. Controllò anche nel dormitorio, ma Fred sembrava non essere li. Si diresse verso la sala grande, ma proprio in quel momento vide il ragazzo mulatto girare l’angolo.
-Fred!- gridò il ragazzo attirando l’attenzione dell’altro.
-Ehi posso aiutarti?- chiese Fred confuso mentre Frank prendeva fiato.
-pozione polisucco-
-cosa?-
-pozione polisucco. Ti fa assumere l’aspetto di un’altra persona. Forse non era James quello che ha visto Alicia- disse Frank mentre sorrideva per essere arrivato a quella soluzione prima degli altri due che stavano lavorando da tempo.
-devo dirlo subito a Tasha, ma come facciamo a dimostrarlo?-
-non lo so, ma troverai un modo- disse Frank sorridendo al ragazzo mentre quest’ultimo non vedeva l’ora di dire la cosa a Tasha.
Lo fece a cena sedendosi insieme ai Tassi e attirando molto l’attenzione di tutti i ragazzi della casa.
-cosa ci fai qui?- chiese Tasha abbastanza confusa.
-Frank è arrivato ad una conclusione: pozione polisucco- lo sguardo di Tasha si allargò per lo stupore.
-sapevo che mi stava sfuggendo qualcosa- disse poi infilzando una patata al forno con la forchetta.

 

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Capitolo 40
*** Capitolo 39 ***


TASHA





-ho sempre avuto la soluzione davanti agli occhi- disse Tasha mentre era nella sala comune di tassorosso con Fred.
-però è solo una supposizione, non ne possiamo essere sicuri- disse il mulatto pensieroso.
-è vero, ma Polly va dietro James da parecchio e forse lo ha visto insieme ad Alicia e le ha fatto un dispetto-
-ma a questo punto da dove ha preso la pozione polisucco?- chiese Fred confuso, per prepararla ci voleva davvero molto tempo.
-molto probabilmente l’aveva giù pronta. È molto più strano capire dove ha preso i capelli di James per la trasformazione-
-resta comunque il fatto che non ne siamo sicuri- disse ancora Fred.
-dobbiamo far sputare il rospo a Polly-
-aspetta tu sei brava in pozioni vero?- chiese poi Fred con una mezza idea.
-si, perché?- chiese la castana abbastanza confusa.
-veritaserum- disse solo Fred facendo sgranare gli occhi a Tasha.
-non se ne parla, è contro la legge-
-solo un goccio! Fallo per la tua migliore amica- la supplicò Fred. Se veramente Polly aveva usato la pozione polisucco per farsi baciare da qualcun altro allora non c’era mai stato nessun tradimento da parte di James.
-okay, ma dobbiamo trovare un modo per darglielo senza farla insospettire-
-e se glielo mettessimo nel cibo? O nel succo di zucca?- chiese Fred ghignando.
-sei perfido-
-cosa state architettando?- disse Victoire che insieme a Dominique si sedettero accanto ai due.
-niente- disse Tasha cercando di essere il più convincente possibile.
-abbiamo sentito veritaserum, cosa volete fare?- chiese invece Dominique.
-darlo a Polly per farle dire la verità su quello che è successo tra James e Alicia- rivelò invece fred facendo sgranare gli occhi a Tasha.
-fantastico! Vi aiutiamo- disse Victoire mentre la sorella annuiva. -se preparate un veritaserum se ne accorgeranno di sicuro, quindi dobbiamo trovare un modo per prenderlo tra le scorte del professor Zabini- continuò la bionda.
-lasciate fare a me- disse Dominique sorridendo ai tre per poi uscire di corsa dalla sala comune lasciandoli abbastanza confusi.
-grazie per l’aiuto-
-è mio cugino ed è meglio per quella Polly di sputare davvero la verità-
 
 
 
-ehi Will- disse Dominique raggiungendo William Zabini mentre usciva dalle cucine dove aveva fatto scorta di snack vari.
-cosa vuoi?- chiese il moro abbastanza scettico.
-chiederti di uscire con me- disse la ragazza mentre Will alzava un sopracciglio scettico.
-veramente Weasley cosa vuoi?-
-odio quando siete così intelligenti! Mi servirebbe un piccolissimo favore- disse la ragazza sbuffando.
-dica-
-potresti prendermi una boccetta di veritaserum dal magazzino di tuo padre?-
-a che ti serve? Lo sai che se mi scopre rischio l’espulsione?- chiese il ragazzo che più che per paura non voleva farlo fino a quando la ragazza non gli avesse rivelato il motivo. Era davvero curioso.
-dobbiamo far sputare il rospo ad una stronza per permettere a James di fidanzarsi con Alicia- disse Dominique velocemente. Will rise.
-e non potevi dirlo subito senza far finta di voler uscire con me?- chiese il ragazzo continuando a ridere.
-mi farai questo favore?- chiese la Wealsey stupita.
-certo! Però mi devi aiutare con Charlotte- disse il ragazzo sperando che l’aiuto di Dominique potesse farlo finalmente stare con la sua Charl.
-solo? Certo che ti aiuto!- disse la ragazza stringendo la mano al moro in modo da suggellare il loro piccolo patto.
 
-ehi ragazzi stiamo preparando la festa a sorpresa per Jerome, venite a dare una mano?- disse Merlion entrando di scatto nella camera di Louis, Nate e Lys. Quello che vide la fece bloccare di scatto. Louis e Nate d’altro canto si staccarono subito dopo aver sentito la voce di Merlion.
-cavolo Merl si bussa!-disse Luois che era diventato completamente rosso.
-voi due…- disse Merlion guardando prima Louis e poi Nate completamente senza parole.
-sei schifata?- chiese titubante Nate mentre stringeva la mano di Luis, non sapeva se sarebbe riuscito ad accettare un rifiuto da parte della sua migliore amica.
-cosa? Certo che no! Solo mi aspettavo che ci metteste molto più tempo a capire di essere innamorati l’uno dell’altro- disse la ragazza andando ad abbracciare i due che rimasero davvero sorpresi.
-sapevi che…- cercò di dire Nate non riuscendo a finire la frase.
-certo che si! Si vedeva lontano un miglio che vi mangiavate con gli occhi. Quando vi siete messi insieme?-
-la sera del mio compleanno, grazie a Roxy e Lys- disse Louis.
-da dieci giorni? E io non ne sapevo niente!- disse la ragazza mettendosi le mani sui fianchi arrabbiata.
-nessuno sa niente Merl- disse Nate.
-a parte Lys, Roxy e Vic- disse Louis finendo la frase del suo ragazzo.
-e perché non avete detto niente?- chiese la ragazza addolcendo la sua posa.
-perché non sappiamo come possano reagire- disse Nate.
-di sicuro non male, almeno parlatene anche con Hugo, è l’unico del nostro gruppo che non lo sa- disse la bionda sorridendo ai due. -comunque ero venuta qui perché invece di sbaciucchiarmi dovete darmi una mano per la festa di Jerome-
-ogni anno sempre la stessa storia- borbottò Louis alzandosi dal letto. -forza, prima andiamo prima finiamo- disse il biondo mentre anche gli altri due si alzavano e poi uscivano prima dal dormitorio e poi dalla sala comune di corvonero. Destinazione stanza delle necessità.

 

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Capitolo 41
*** Capitolo 40 ***


JAMES





Charlotte guardava incantata l’enorme radura dove all’interno erano presenti dozzine di draghi. Ancora non riusciva a credere di essere in Romania. Tutti gli altri studenti che erano andati insieme a lei sembravano quasi annoiati e la ragazza non riusciva a capire come mai. Avevano dei veri draghi giganti di fronte a loro. Doveva esserne super felici.
-bene ragazzi ora ci avvicineremo, mi raccomando siete del settimo anno e nemmeno dovrei dirvelo, ma state attenti a non farli innervosire. Se lo fate potreste ritrovarvi come una salsiccia sul barbecue- disse Charlie Weasley mentre sorrideva a tutti i ragazzi anche se dentro era davvero molto triste.
Aveva pensato che ritornare li dopo tanto tempo non lo avrebbe fatto sentire in quel modo, ma le cose erano andate diversamente e ora si trovavi li con la voglia di scappare nuovamente con la coda tra le gambe.
Charlie sospirò e poi condusse i ragazzi all’interno della radura sperando vivamente che non combinassero macelli, per sua fortuna c’erano parecchi maghi che lavoravano in quel momento, quindi in caso di necessità si sarebbero fatti avanti.
-allora come va?- disse una persona arrivando alle spalle di Charlie e facendogli prendere un colpo.
-ciao Zake- disse l’uomo sorridendo all’altro prima di abbracciarlo. Zake era stato il capo della sua divisione quando era stato li e l’uomo era stato un secondo padre e anche un confidente.
-allora come va ad Hogwarts?-
-tutto bene, non posso lamentarmi- disse il rosso continuando a sorridere.
-e il resto?- chiese a bassa voce l’uomo con lo sguardo preoccupato. Anche lui considerava Charlie come un suo figlio. Gli voleva davvero bene.
-normale credo. Mia madre si è rassegnata all’idea che non avrà nipoti da me- disse il ragazzo alzando le spalle.
-l’hai rivista?- chiese ancora Zake sapendo che stava per andare a parlare su un argomento che faceva ancora male al ragazzo.
-no, non credo di poterla rivedere più- disse con un sorriso amaro Charlie.
-mi dispiace ragazzo- disse Zake battendo una pacca sulla spalla di Charlie. -cambiando argomento, c’è qualche ragazzo interessato?- chiese riferendosi al lavoro in Romania.
-si, però è del sesto anno- disse Charlie riprendendo il sorriso e cercando con lo sguardo la serpeverde senza però trovarla.
-non avevi detto che avresti portato solo quelli del settimo anno?- chiese confuso Zake.
-si, però non potevo non portarla visto che ama i draghi ed è più che decisa a venire qui- disse Charli mentre camminava insieme a Zake in cerca della rossa.
-ha le idee chiare, sembrano molto poco interessati- disse l’uomo più grande indicando un gruppo di ragazzi che faceva tutt’altro che guardare i draghi. Charlie sospirò.
-si alcuni sono venuti solo per saltarsi le lezioni. Credo che l’unica veramente entusiasta si Charlotte- disse il professore.
-e dimmi ha i capelli rossi?- chiese Zake.
-si, come lo sai?- chiese Charlie curioso. Zake non parlò, ma indicò un punto con il dito. Charlie seguì la direzione e sorrise nel vedere Charlotte seduta a terra mentre accarezzava la testa di Nomberta che si faceva dare attenzioni dalla ragazza senza protestare, anzi sembravano piacergli.
-l’unica che riusciva ad avvicinarsi tanto a Nomberta era Sophi- disse Zake ammirato da come la ragazzina stava tranquillamente vicino al drago senza preoccuparsi.
-già- disse solo Charlie ricordando di come Sophi amava stare vicino a Nomberta, a volte le parlava anche per ore, e Charlie amava guardarla mentre lo faceva, a sua insaputa ovviamente.
Nomberta in quel momento aprì un occhio e lo fissò su Charlie e Zake che stavano a distanza di sicurezza.
-cosa c’è tesoro?- chiese Charlotte al drago. Esso riposò il suo sguardo su Charlotte e poi richiuse l’occhio non considerando più i due uomini.
-sbaglio o mi ha guardato male?- chiese Charlie a Zake.
-molto probabile, comunque la tua studentessa è davvero in gamba se riesce a calmarla in questo modo-
 
Charlotte aveva avvertito chiaramente la presenza del suo professore e dell’altro uomo che la stavano guardando. In un primo momento aveva pensato che la volevano rimproverare, ma poi non le avevano detto ed erano rimasti in disparte.
La ragazza si era ritrovata vicino a quel drago per puro caso. Mentre camminava osservandoli aveva sentito gli occhi di quella creatura su di se. In un primo momento si era spaventata, poi aveva fatto qualche passo in avanti fino a trovarsi a pochi centimetri dal drago che con il muso le aveva indicato il terreno davanti a se. Charlotte si era seduta e il drago aveva sbuffato felice prima di porgere la sua testa alla ragazza e farsi accarezzare.
La rossa era rimasta davvero sorpresa di ciò, ma non aveva perso tempo e aveva iniziato ad accarezzare il drago che aveva praticamente preteso le sue attenzioni.
-sei la seconda persona dalla quale si fa accarezzare tranquillamente- disse l’uomo arrivando alle spalle della ragazza. Charlotte lo individuò subito come l’uomo che era arrivato li con il suo professore, ma del rosso non c’era traccia.
-davvero?- chiese stupita la ragazza.
-si, Nomberta non ama molto la presenza delle persone, soprattutto quella maschile-
-è per questo che prima ha guardato verso di voi?-
-si, diciamo che non ha una grande simpatia per Charlie- disse l’uomo ridendo. -comunque sono Zake Jui sono a capo di una sezione qui in Romania-
-io sono Charlotte Ross- disse la ragazza sorridendo e stringendo la mano che l’uomo le porgeva.
-Ross?- chiese l’uomo abbastanza sorpreso.
-si, perché?- chiese la ragazza confusa.
-era anche il cognome dell’altra ragazza alla quale Nomberta permetteva di farsi accarezzare, scusami per un attimo ho pensato foste parenti- disse Zake davvero sorpreso.
-può darsi un parente lontano o una coincidenza visto che mia madre è figlia unica-
-tua madre?-
-si, ho il suo cognome- disse la ragazza con tranquillità.
-e per caso tua madre si chiama Sophi?- chiese titubante Zake. Guardando da vicino la ragazza si era accorto che i suoi lineamenti erano molto simili a quelli di Shopi.
-si, la conoscevate?- chiese sorpresa Charlotte che non credeva a una coincidenza del genere.
-si lavorava qui. Era lei la ragazza di cui ti parlavo- disse Zake vedendo lo sguardo sul volto della ragazza sgranarsi per la sorpresa. Non se lo aspettava.
“solo ora mi sono accorto che oltre ad avere i tratti di Sophi è molto simile anche a Charlie. Possibile che…”
Zake si morse la lingua. Aveva capito tutto, tutto quello che era successo in quei diciassette anni in meno di un secondo solo guardando la ragazza difronte a se. Aveva la soluzione, ma non poteva parlarne con nessuno.

 

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Capitolo 42
*** Capitolo 41 ***


WILLIAM




Zake prese il telefono che aveva in camera sua e compose un numero che sapeva a memoria. Se avesse spedito una lettera di sicuro non avrebbe ricevuto risposta, quindi il modo più veloce era usare l’aggeggio babbano che sapeva essere in possesso anche dell’altra persona.
-pronto?- chiese la persona dall’altro capo molto probabilmente non riconoscendo il numero.
-Sophi sono Zake- disse lui e sentì chiaramente la ragazza trattenere il respiro per qualche secondo.
-ciao Zake, come stai? E come mai questa chiamata?- chiese la donna dall’altro capo.
-tutto bene. È inutile che ci giri intorno. Charlotte è figlia di Charlie?- dall’altro capo ci fu un momento di silenzio.
-si, come la conosci? E come lo sai?- chiese la donna che era sconvolta.
-la gita in Romania, Nomberta si è fatta avvicinare da lei senza problemi- disse l’uomo mentre Sophi si dava della stupida per non essersi ricordata della suddetta gita.
-potresti non dire niente ne a lei ne a Charlie?- chiese la donna in preda all’ansia.
-solo se mi dici perché sei scappata così velocemente da qui- disse l’uomo sperando che i suoi dubbi fossero fondati.
-avevo scoperto di essere incinta e avevo paura della reazione di Charlie. Ha sempre detto che non voleva farsi una famiglia e ho avuto paura- rivelò la donna scoppiando a piangere mentre Zake si morse la lingua per non dire cose che non doveva assolutamente dire.
-potevi parlargliene- disse poi.
-mi ero ripromessa di farlo, ma non ci sono riuscita e gli ho detto che era finita- disse la donna ricordandosi quella sera quando lei e Charlie erano usciti insieme per festeggiare i loro due anni di fidanzamento.
-lo hai distrutto sai- si lasciò sfuggire Zake pensando a come quella sera Charlie era corso da lui sconvolto mentre gli diceva come Sophi l’aveva lasciato.
-non l’ho fatto apposta-
-perché non gli parli? Perché non lo cerchi e gli spieghi tutto?- chiese Zake sperando in un si della donna.
-preferisco di no, e poi non saprei come arrivare in Romania- disse la donna che non aveva alcuna intenzione di rivelare tutto all’uomo che ancora amava.
-tranquilla tra due giorni ritorna a Hogwarts-
-in che senso scusa?-
-Charlie è professore ad Hogwarts da anni. Ha lasciato la Romani dopo una settimana che te ne eri andata perché si stava praticamente distruggendo- disse Zake che non avrebbe mai immaginato che la donna non sapesse.
-e cosa insegna?- chiese curiosa Sophi. La figlia aveva detto che c’erano diversi professori Weasley, ma non avrebbe mai immaginato che anche Charlie fosse li.
-cura delle creature magiche, sai credo sia troppo ottuso per accorgersi che la sua studentessa preferita in realtà sia sua figlia- disse Zake cha davvero non era riuscito a capire come in così tanti anni Charlie non se ne fosse minimamente accorto. -davvero Sophi parlagli, credimi non te ne pentirai- concluse l’uomo.
-non sono coraggiosa e lo sai-
-ti prego fidati di me- disse l’uomo.
-va bene- disse la donna prima di chiudere la chiamata e fissare il muro difronte a se senza vederlo veramente. Aveva troppi pensieri per la testa.
 
 
-mi potete spiegare perché il mio secondogenito non è mai presente?- chiese sconsolata Molly Weasley ai suoi figli che la stavano aiutando ad apparecchiare la tavola.
-perché pensa solo ai draghi- disse Percy facendo ridere Bill.
-si può sapere perché ultimamente ti piace sostituire i gemelli?- chiese Molly al terzogenito, non era un rimprovero.
-perché la casa sembra vuota- disse Percy sospirando e guardando verso l’orologio dove la lancetta di George era posta sulla scritta fuori. Quella di Fred era caduta da tempo.
-come va a scuola?- chiese Ron cercando di alleggerire l’altmosfera.
-credimi non vuoi realmente saperlo- disse Bill prendendo un pezzo di crostata mentre Molly lo fulminava con lo sguardo.
-come mai?-
-tua figlia si è fidanzata- disse Percy ricevendo poi uno scappellotto da Bill.
-la mia bambina? Fidanzata? E con chi?- chiese Ron iniziando ad andare su tutte le furie mentre Hermione accorreva per cercare di calmarlo.
-con nessuno Ron- disse Bill sorridendo, ma il ragazzo non era convinto.
-con un ragazzo biondo- disse Percy ghignando.
-Percy solo perché a te non va tanto giù che tua figlia si sia fidanzata non devi di certo andare a dire in giro certe cose. Se parli ce lo troviamo ad Hogwarts- disse Bill a denti stretti.
-Molly o Lucy?- chiese Audrey con un sorriso sulle labbra.
-Molly- borbottò Percy.
-a quindi ha rivelato di stare con Mark! Che bello- disse la donna che era l’unica a sapere della storia fin dall’inizio visto che la ragazza aveva chiesto consiglio alla madre.
-tu lo sapevi?- chiese Percy sorpreso.
-certo! E non azzardarti a dividerli- disse la donna puntando il dito contro il marito che alzò le mani in segno di resa.
-si okay, ma la mia Rose con chi sta?- chiese Ron che non si era minimamente calmato.
-Albus sta con Merlion- disse ad un certo punto Bill per cercare di sviare l’attenzione. Cavolo quanta gente si era messa insieme in quei due mesi?
-finalmente direi- disse Ginny mentre Harry annuiva.
-ma è una Malfoy!- disse Ron non capendo come mai sua sorella e il suo migliore amico accettassero la cosa.
-e allora?- chiese infatti Harry. Ron borbottò qualcosa ma fu subito fermato da Hermione.
-Louis e Dominque?- chiese Fleur avvicinandosi al marito.
-sono entrambi single- disse l’uomo baciando la moglie.
-si ma mia figlia?- chiese ancora Ron. -volete darmi una risposta?-
-sta con Scorpius- disse Percy mentre nella sala calava il silenzio. Tutti stavano aspettando la sua sfuriata. Sfuriata che non tardò ad arrivare.
-come si permette quel lurido Malfoy a metter le mani su mia figlia! La mia bambina! Appena lo vedo lo ammazzo!- disse l’uomo diventando completamente rosso mentre Hermione cercava nuovamente di farlo calmare, senza successo.
-sei contento ora?- chiese Bill a Percy che si stava accorgendo di aver fatto una cavolata.
-no, ora ho paura di lui- disse Percy che era veramente spaventato che suo fratello potesse avere la malsana idea di presentarsi ad Hogwarts per ammazzare Scorpius.

 

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Capitolo 43
*** Capitolo 42 ***


LUCY E FRANK




-auguri amore- disse George posando un bacio sulle labbra di Angelina prima di darle in mano un muffin che aveva preparato lui come torta.
-grazie, mica hai messo qualcosa che mi farà stare male?- chiese la donna titubante mentre scrutava il muffin.
-tranquilla, non sono così meschino il giorno del tuo compleanno- disse il rosso baciandole una guancia mentre la donna divideva in due il muffin e dava una parte al marito.
-grazie, non dovresti andare anche da tua madre?- chiesa la donna già sapendo la risposta.
-Angie non me la sento- disse infatti George sbuffando.
-non potrai evitarli a vita- disse la donna cercando di far ragionare il marito, ma sapeva che era una battaglia persa.
-fino alla fine li dovrai incontrare- disse Angelina finendo la sua meta per poi baciare il marito. -anche perché non potrai mentire per sempre ai nostri figli, soprattutto ora che sono ad Hogwarts con i loro cugini.-
-non si accorgeranno mai della cosa visto che pensano che il mio nome sia Darren Johnson- disse l’uomo mentre stringeva a se Angelina.
 
Erano passati tre giorni da quando Sophi aveva ricevuto la chiamata di Zake e la donna ancora non sapeva se scrivere oppure no a Charlie. Da una parte ne era davvero tentata. E poi Zake aveva detto che non se ne sarebbe pentita, ma come spiegare tutto a Charlie?
In un impeto di coraggio la donna prese foglio e penna e scrisse la lettera per poi piegarla accuratamente per poi mettere il nome di Charlie sul retro e darla al suo gufo al quale sorrise.
-vai prima che cambi idea- disse la ragazza mentre il gufo prendeva il volo, sperava davvero che l’uomo accettasse di incontrarla.
 
Charlie stava facendo colazione insieme ai suoi fratelli ed era stanco. Erano ritornati il giorno prima dalla Romania e lui aveva solo voglia di dormire, ma aveva lezione.
-e poi Ron è esploso. Dovevi vederlo- stava dicendo Bill al fratello che non lo stava minimamente ascoltando.
-cosa scusa?- chiese infatti Charlie ricevendo un’occhiataccia da Percy.
-Ron sa di Scorpius e Rose- disse semplicemente il terzogenito.
-oddio volevo esserci per vedere la sua reazione- disse Charlie sorridendo in modo tirato. Tornare in Romania non gli aveva fatto per niente bene, troppi ricordi.
In quel momento entrarono i gufi con le loro lettere e Charlie li guardò tristemente, voleva anche lui una lettera che non fosse di sua madre che lo rimproverava sempre.
Vide un gufo puntare dritto verso di lui e si accigliò. Non era il gufo che usava di solito la madre. Il gufo fece cadere la lettera davanti a lui, precisamente sulla sua colazione, e poi si appoggiò sulla sua spalla senza fare troppi complimenti. Di solito Charlie aveva un drago li, ma aveva lasciato i cuccioli tutti in Romania.
Charlie guardò prima il gufo e poi la lettera che non aveva scritto niente dal davanti. La prese girandola, ma dietro era scritto solo il suo nome con la destinazione. Sotto lo sguardo curioso di Percy e Bill, si riusciva a sentire chiaramente i loro sguardi su di se, aprì la lettera rivelando un semplice foglio di pergamena.
Il ragazzo sgranò gli occhi non appena riconobbe la scrittura. L’avrebbe riconosciuta anche tra mille. Deciso a non far leggere niente a quegli impiccioni dei suoi fratelli si alzò dal tavolo e uscì il più tranquillamente possibile dalla sala grande insieme al gufo e alla lettera non ancora letta.
Solo una volta arrivato nella sua camera si decise a leggerla.
 
Caro Charlie,
sarai di sicuro sorpreso di ricevere questa lettera, ma ho bisogno urgentemente di parlarti. Ma vorrei farlo di persona perché ci sono cose che posso spiegarti solo se ti guardo negli occhi.
Se vuoi incontrami mandami una lettera con giorno, luogo ed ora. Io mi farò trovare li.
Sophi

 
Charlie rilesse quella lettera più volte senza però capire cosa avesse spinto Sophi a volergli parlare. Però lui voleva incontrarla. Voleva sapere perché si erano separati così bruscamente e se la ragazza voleva dirgli tutta la verità tanto di guadagnato. Si mise a scrivere velocemente la risposta a quella lettera. Non la ricontrollò nemmeno e la diede al gufo che era ancora appollaiato alla sua spalla.
Il gufo lo guardò per un po’ per poi volare via con la sua lettera. L’incontro sarebbe stato quella sera e non vedeva l’ora.
 
Evitare le domande dei suoi fratelli era stato davvero dura, soprattutto visto come era scappato con la lettera in mano, ma quei due impiccioni non ottennero nessuna informazione per loro sfortuna.
L’orario dell’appuntamento era arrivato e Charlie si trovava vicino al cancello della Stamberga Strillante ad aspettare Sophi. In realtà era leggermente in anticipo, ma voleva essere sicuro di incontrare la donna.
Dopo pochi minuti si smaterializzò davanti a lui qualcuno e per poco non gli morì il fiato in gola. Sophi era diventata ancora più bella e Charlie dovette darsi una calmata per non correrle incontro e baciarla.
-ciao- disse la bionda accorgendosi che il ragazzo era già li, in realtà sperava di no perché voleva prepararsi psicologicamente, ma ormai era li.
-ciao, mi ha davvero sorpreso la tua lettera- disse Charlie cercando di andare subito al sodo.
-io mi sono sorpresa di averla scritta in realtà. Non so dove ho trovato il coraggio- disse la ragazza leggermente in imbarazzo mentre diceva quelle parole veritiere e Charlie sapeva che era la verità.
-cosa ti ha fatto decidere di scrivermi?-
-Zake, mi ha telefonato quattro giorni fa- disse la ragazza mettendosi una ciocca dietro i capelli in un modo che a Charlie ricordò molto Charlotte.
-ero in Romania quattro giorni fa, perché non mi ha detto niente?-
-credo che voglia che risolviamo la cosa solo noi due, faccia a faccia- disse la ragazza.
-okay allora che ne dici di prenderci qualcosa di caldo mentre mi spieghi tutto?- chiese Charlie staccandosi dallo steccato.
-va bene- disse Sophi mentre seguiva Charlie verso i tre manici di scopa.
-ovviamente offro io- disse Charlie sorridendo.
-sei il solito, quante cene ti devo ancora?- disse la donna ridendo.
-nessuna- disse lui che aveva una voglia matta di baciarla, ma non lo fece. Però strinse lo scatolino che aveva nella tasca. Erano ormai diciassette anni che lo aveva, e se fosse andato tutto per il meglio non avrebbe esitato a farle quella proposta.

 

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Capitolo 44
*** Capitolo 43 ***


ALBUS




-allora dimmi- disse Charlie una volta che furono arrivate le burrobirre ad entrambi.
-quando sono scappata dicendo che era finita tra noi l’ho fatto per una ragione valida- iniziò la ragazza prendendo un sorso della burrobirra. -avevo paura della tua reazione e ho pensato che la cosa giusta da fare fosse scappare e non farti sapere niente, non sono mai stata coraggiosa e lo sai-
-quindi mi amavi ancora?- chiese Charlie curioso.
-i miei sentimenti per te non sono mai cambiati Charlie- disse Sophi mettendosi anche l’altra ciocca dietro l’orecchio e facendo saltare di un battito il cuore di Charlie. Era troppo bello per essere vero.
-e allora perché sei scappata in quel modo? Qual era questa ragione valida?- chiese lui confuso.
-avevi detto di essere troppo giovane per una famiglia e quindi ho pensato che non mi avresti più voluta e quindi sono scappata-
-mi stai dicendo che eri incinta?- chiese Charlie sconvolto mentre vide lo sguardo di Sophi farsi lucido e la donna annuire. Il ragazzo le prese le mani nelle sue. -perché non me ne hai parlato?- chiese il ragazzo che si stava sentendo un emerito idiota per non aver capito quello che la sua ragazza stava passando.
-avevo paura che mi rifiutassi. Avevi detto che non volevi avere una famigli e…-
-io quel giorno volevo chiederti di sposarmi Sophi- rivelò l’uomo facendo rimanere di sasso la bionda e togliendole completamente le parole di bocca.
-avevi sempre detto che…-
-è vero, ma ti amavo, e ti amo ancora- disse l’uomo sorridendole per poi sporgersi per baciarle le labbra.
-mi sento una stupida in questo momento- disse la ragazza cercando di asciugarsi le lacrime.
-Zake lo sapeva?-
-no l’ha scoperto quattro giorni fa quando mi ha detto di parlarti. Sapeva della proposta?- chiese poi la bionda. Charlie annuì.
-è ancora valida- disse poi in un sussurrò.
-non scherzare- disse la donna.
-non lo sto facendo- disse l’uomo uscendo dalla giacca la scatolina.
-te la sei portata appresso?- chiese sconvolta la ragazza mentre osservava la scatolina.
-sai che sono sempre stato ottimista e questa era una buona occasione- disse Charli aprendo la scatolina e facendole vedere l’anello che c’era all’interno.
-se ti dico di si cosa succede?- chiese la donna.
-ti presento a mia madre e tu mi presenti a nostra figlia- disse Charlie -no, aspetta tu mi presenti a nostra figlia a prescindere- si corresse facendole un sorriso.
-io non ti ho detto che era una ragazza-
-so fare due più due anche senza aiuto. Se Zake l’ha scoperto quattro giorni fa vuol dire che era con me in Romania e ha il tuo stesso tic- disse l’uomo facendo sorridere Sophi.
-me lo vuoi mettere tu l’anello al dito o devo fare da sola?- chiese Sophi facendo sorridere Charlie che le infilò l’anello al dito per poi alzarsi e andarsi a sedere al suo fianco e baciarla.
-Charlotte impazzirà quando scoprirà di essere anche lei una Weasley- disse Sophi ridacchiando.
-mi complichi il lavoro sai? Non posso fare favoritismi a mia figlia- disse Charlie ridacchiando.
-quando mi vuoi presentare a tua madre?- chiese Sophi felice che fosse andato tutto per il meglio, doveva davvero ringraziare Zake.
-questa domenica? Così le faccio anche una sorpresa visto che sono mancato al suo compleanno.-
-e con Charlotte quando parliamo?- chiese Sophi che aveva un po’ paura di conoscere la famosa Molly Weasley.
-posso parlarci io domani se vuoi. Non credo che sia possibile farvi incontrare prima di natale- disse Charlie storcendo la bocca.
-che ne dici dopo aver parlato con tua madre?-
-e dovrei far finta di niente per tre giorni?- chiese Charlie cha voleva subito correre ad abbracciare la figlia che non aveva mai saputo di avere.
-ti prego! Così rendiamo ufficiale tutto- disse la ragazza indicando poi il suo anello mentre Charlie annuiva.
-sono felice che tu abbia deciso di parlarmi-
-anch’io- disse la ragazza prima che i due si baciassero nuovamente.
 
Charlie strinse la mano di Sophi mentre suonava alla porta di casa propria tre giorni dopo.
La porta di casa si aprì e Molly sorrise vedendo il secondogenito davanti alla porta. Lo strinse subito in un abbraccio felice di vederlo.
-se ti azzardi un'altra volta a mancare a una festa che organizziamo di faccio fuori!- disse la donna non accorgendosi minimamente della bionda accanto al figlio. -e avvisa quando devi passare altrimenti non trovi niente da mangiare-
-ma se prepari sempre per un esercito- disse Charlie ridendo e sapendo di aver detto la verità. Essendo domenica la donna aveva preparato da mangiare anche per Fleur, Audrey, Harry, Ron, Hermione e Ginny che sarebbero andati a mangiare da lei. -comunque lei è Sophi.- disse Charlie facendo spostare l’attenzione della madre sulla ragazza al suo fianco. Molly la studiò per un po’.
-ciao cara- disse lei sorridendole avendo intuito che ci fosse qualcosa tra lei e il figlio altrimenti non l’avrebbe mai portata li.
-salve signora Weasley- disse lei porgendole una mano che l’altra accettò.
-chiamami anche Molly. Entrate ragazzi- disse la signora facendo accomodare i due. Nella casa c’erano solo loro visto che gli altri non erano ancora arrivati.
-mamma Sophi è la mia ragazza e…- iniziò Charlie.
-secondo te non l’avevo capito? Non hai mai portato ragazze a casa- disse la donna che sembrava al settimo cielo. -a quando il matrimonio?- chiese poi avendo adocchiato l’anello all’anulare sinistro di Sophi.
-era quello che ti stavo dicendo. Comunque volevamo fare per dicembre- disse Charlie sbuffando.
-bene bene e ditemi come vi siete conosciuti?- chiese la donna. -soprattutto perché non me ne hai parlato prima?-
-ci siamo conosciuti quasi vent’anni fa- disse Charlie sorprendendosi di quanto tempo fosse passato dal loro primo incontro. -diciamo che si sono state delle incomprensioni e ci siamo lasciati per qualche anno, ma adesso è tutto sistemato- disse poi il ragazzo sorridendo alla madre.
-ma vent’anni fa tu eri in Romania- disse la donna mentre Charlie annuiva. -bene rimanete a pranzo- disse la donna minacciando entrambi.
-io dovrei ritornare ad Hogwarts…-
-rimaniamo volentieri- disse Sophi dando un pizzicotto a Charlie, sapeva che non vedeva l’ora di parlare con la figlia, ma poteva benissimo aspettare.
-ben detto tesoro- disse Molly che l’aveva presa subito in simpatia.
-ah mamma- disse Charlie bloccando la donna che stava andando a cucinare. -abbiamo anche una figlia- disse Charlie facendo sgranare gli occhi alla donna.
-ora voi due mi raccontate come stanno le cose e non si discute- disse prima di trascinarli in cucina e farsi raccontare tutto.

 

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Capitolo 45
*** Capitolo 44 ***


HUGO




-non c’è niente da fare ragazzi, tutti i rossi sono Weasley- disse Will per poi ricevere uno scappellottò da parte di Charlotte.
-ora anche la squadra di serpeverde avrà due Wealsey- disse Lucy ridacchiando pensando al povero commentatore.
-cavolo è imbarazzante stare al centro dell’attenzione- disse Charlotte sospirando sconsolata.
-dai vedi il lato positivo. Hai acquistato un cugino iperprotettivo- disse Molly a quella che era la sua migliore amica da sempre indicando James che stava guardando male chiunque guardasse più di due secondi Charlotte, soprattutto esseri di genere maschile.
-e dei parenti pazzi- disse Rose sorridendo all’altra ragazza.
La notizia che Charlotte Ross in realtà era una Weasley aveva fatto il giro del castello in pochissimo tempo e tutti i pettegolezzi adesso erano rivolti alla ragazza che non sopportava più la situazione. Per fortuna c’era la sua nuova famiglia che le stava dando una mano a non ammazzare qualcuno.
-quel diavolo di cappello parlante lo sapeva. Fin da quando mi ha smistata- disse la ragazza ringhiando.
-quindi si spiega la famosa frase troppi rossi a grifondoro- disse Will ridacchiando.
-smettila Will o sarai il primo ad essere ucciso- disse Charlotte fulminando il suo migliore amico.
-cosa voleva dire?- chiese curiosa Lily.
-il cappello era indeciso tra grifondoro e serpeverde e alla fine mi ha smistato qui perché ci sono troppi rossi in grifondoro- disse la ragazza facendo ridere tutti i suoi cugini che erano riuniti nella sala comune di serpeverde insieme a Will che non si era staccato di un secondo dalla ragazza. Era stato il primo a saperlo. Era stato il primo perché la ragazza era andata a parlare con lui non appena era uscita dallo studio di suo padre. Ed era li con lei e la sua famiglia solo perché lei gli aveva chiesto di restare quando stava andando via per lasciarla sola con i suoi cugini.
-meglio in serpeverde così diventiamo sempre più forti- disse Albus menre Lucy annuiva alle sue parole.
-già e lasciate noi indietro- disse Dominique facendo poi un occhiolino a Will. Adesso che aveva scoperto che Charlotte era sua cugina sarebbe stato molto più semplice alla ragazza aiutare Will a mettersi con la serpeverde.
lo scambio tra i due non passò inosservato da parte di Charlotte che si rabbuiò leggermente. Possibile che Will ci stesse provando con Dominique? Si era accorta in quel mese di voler molto bene al ragazzo e, come le aveva fatto notare anche Molly, non solo come amico. Il fatto che proprio in quel momento lui stesse filtrando con sua cugina la mise di cattivo umore, peggio di prima.
-ehi tutto okay?- le chiese Molly vedendo che la ragazza si era rabbuiata improvvisamente.
-eh certo, allora cosa facciamo per il compleanno di Rose?- chiese poi per cambiare discorso. Il compleanno della rossa infatti sarebbe stato due giorni dopo.
-che ne dite di Scorpius come pacco regalo?- chiese Albus ridacchiando mentre Rose lo fulminava con lo sguardo.
-be’ Louis si è fidanzato in quel modo, quindi credo che funzioni- disse Hugo per poi essere subito zittito da Louis stesso che gli mise le mani davanti alla bocca per non farlo parlare, ma era troppo tardi. La famiglia di impiccioni aveva sentito.
-in che senso? Louis sei fidanzato e non ce lo hai detto?- chiese Lily sgranando gli occhi. Il ragazzo guardò malissimo Hugo che gli sussurrò uno scusa, ma ormai non serviva a niente.
-uh e con chi?- chiese Dominique che era l’unica delle sorelle del biondo a non sapere della sua omosessualità.
-possiamo parlare di altro?- chiese il ragazzo leggermente in imbarazzo, come l’avrebbe presa il resto della sua famiglia a sapere che era gay. Hugo, diversamente da quanto credevano lui e Nate non l’aveva presa male. In realtà l’aveva presa a male solo perché era stato l’ultimo a saperlo. Ma non sapevano come avrebbero reagito gli altri.
Nel mentre però si ritrovò gli occhi di tutti puntati addosso e la cosa non gli piaceva.
-io vado, ho da fare- disse Will capendo la tensione che aveva il biondo. Si alzò dopo aver lanciato un’altra occhiata a Dominique e scomparve nel nulla lasciando la famiglia Weasley da sola.
-allora?- chiese Lucy andando a sedersi vicino a Louis e spostando malamente Hugo.
-perché siete così impiccioni- disse Louis che non aveva nessuna intenzione di parlare, anche se era grato a William che se ne era andato.
-perché siamo la tua famiglia, e poi perché lo deve sapere solo Hugo? Io e Vic siamo le tue sorelle abbiamo diritto a saperlo- disse Dominique.
-in realtà io lo so, ma solo perché l’ho beccato- disse Victoire ridacchiando mentre la sorella la guardava male visto che non le aveva detto niente.
-io comunque non capisco perché tu non lo voglia dire, il nostro gruppo l’ha presa bene- gli sussurrò Hugo, ma comunque tutti riuscirono a sentire.
-quindi lo sanno tutti i corvi e noi no- disse Dominique mettendosi le mani sui fianchi arrabbiata.
-Merlion mi ha beccato in fragrante e Lysander è troppo intelligente e se ne è accorto ancor prima che mi fidanzassi- borbottò il biondo ormai sconfitto.
-e Nate? Glielo hai detto?-
-è lui il mio ragazzo- si arrese il ragazzo lasciando completamente zitti tutti i suoi cugini e sua sorella. Si morse subito la lingua, non era il caso di dirlo.
-e tu ti preoccupavi di questo?- chiese sconvolta Dominique.
-be’ si sono gay e…-
-e qual è il problema?- disse James mentre il resto dei ragazzi annuiva.
-visto? Veloce e indolore- disse Hugo per poi prendersi una botta dietro la testa da parte di Luis che non la pensava esattamente come il ragazzo.
-e chi si è dichiarato?- chiese curiosa Lily.
-in realtà Lysander e Roxanne hanno legato Nate il giorno del mio compleanno e gli hanno appiccicato un bigliettino con scritto sopra bacialo. Diciamo che se non fossero intervenuti io a quest’ora sarei stato ancora convinto che a Nate piacesse Merlion- disse alla fine Louis felice che la sua famiglia non l’avesse presa male.

 

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Capitolo 46
*** Capitolo 45 ***







Rose stava guardando con timore il pacco regalo che le aveva appena consegnato Scorpius. Sembrava innocuo, ma lei aveva paura di qualche scherzo da parte del biondo che la stava guardando sorridendo. Era l’ultimo regalo che le rimaneva da aprire e tutti gli occhi erano puntati su di lei visto che era anche il regalo del suo presunto ragazzo.
Iniziò a scartare la carta con calma, per paura che uscisse fuori qualcosa, ma una volta tolto completamente l’incarto Rose rimase sorpresa. Molto sorpresa.
Tra le mani aveva un libro, o meglio un mattone come li adorava definire Lily, ed era un libro babbano che non aveva mai visto. Se lo rigirò tra le mani davvero sorpresa per poi leggere la trama e cercare di capire di cosa parlasse.
-ti piace?- le chiese Scorpius che stava sudando freddo. Aveva mosso mari e monti per costringere il padre ad andare a comprare quel libro e per farselo spedire senza farlo vedere ad anima viva, o meglio senza farlo vedere ad Albus. Il Potter era davvero un impiccione a avrebbe rivelato tutto alla cugina, ma Scorpius era riuscito a nascondere il pacchetto dalle grinfie del suo migliore amico che aveva comunque cercato di capire quale fosse il regalo.
-come sapevi che mi piacciono i romanzi storici?- chiese Rose che dopo aver letto la trama era ancora più felice di quel regalo.
-non lo sapevo, ti ho preso uno dei miei libri preferiti sperando ti piacesse- disse Scorpius sinceramente. Aveva riletto quel libro almeno una decina di volte. Anche i due libri che completavano la serie erano stati letti dal biondo più volte. I suoi volumi erano completamente consumati nonostante il ragazzo avesse cercato di tenerli il meglio possibile.
-grazie- disse Rose per poi baciare una guancia del biondo che le sorrise felice e sorpreso che anche alla ragazza piacessero i romanzi storici. Alla fine qualcosa in comune l’avevano.
-come lo hai preso?- chiese curioso Albus. -non sei uscito da Hogwarts quindi come hai fatto?-
-me lo sono fatto spedire ovviamente- disse Scorpius.
-e io non mi sono accorto di niente?-
-ovvio non potevo rovinarle la sorpresa con te che ficchi il naso dove non devi- disse il biondo incrociando le braccia al petto mentre Rose si era messa a leggere le note dell’autore. Aggrottò la fronte.
-ci sono altri due libri?- chiese a Scorpius.
-si questo è il primo, ma poi anche non leggerli in ordine. Sono storie concatenate solo dal luogo nel quale si svolgono- disse Scorpius.
-li hai letti tutti e tre?- chiese curiosa Rose.
-si- rispose lui per poi vedere lo stupore negli occhi della ragazza.
-non avrei mai immaginato che ti piacessero libri del genere-
-l’autore scrive bene-
-come l’hai trovato?-
-durante e vacanze di natale con i miei sono andato in Francia in una casa piena di cose babbane e per noia ho iniziato a vedere la televisione e c’era l’adattamento cinematografico del libro, mi ha incuriosito e quindi l’ho comprato-
-meglio il libro?- chiese Rose che sapeva già la risposta che Scorpius stava per darle.
-mille volte meglio il libro! Anche del secondo hanno fatto l’adattamento ma non c’è proprio paragone- disse il ragazzo.
-o cavolo sono partiti!- disse Hugo che aveva una gran voglia di uscire da li.
-dai! Hanno scoperto di avere altro in comune.- disse Albus tutto felice.
 
-i pilastri della terra- lesse Roxanne una volta tornata in camera con Rose dopo la festa di quest’ultima. -di cosa parla?- chiese curiosa indicando il regalo di Scorpius.
-della storia di un costruttore di cattedrali del 1100 più o meno- disse Rose che non vedeva l’ora di iniziare a leggere il libro. Era davvero curiosa di scoprire il perché piacesse tanto a Scorpius.
-come fanno a piacervi certe cose!- disse Roxanne facendo poi ridere Rose.
-hanno un certo fascino-
-e tu ti stai innamorando sempre di più del tuo ragazzo. Soprattutto dopo questo regalo-
-non è vero!- disse Rose diventando rossa. Lei e Scorpius non stavano veramente insieme e lei di certo non si sarebbe innamorata di lui solo per il suo bel faccino e la passione per i romanzi storici.
-io credo proprio di si tesoro. E poi che c’è di male di innamorarsi sempre di più del proprio ragazzo?- chiese la mulatta sorridendogli.
-tra te e Lys come va?- chiese Rose cercando di cambiare discorso. Roxanne se ne accorse, ma comunque assecondò l’amica.
-benissimo, anche meglio di quanto avessi immaginato- disse la mulatta sorridendo. -comunque ho notato che Louis quando stiamo solo noi è molto appiccicato a mio cugino- disse ad un tratto per capire se Rosa sapeva.
-tutta la famiglia Weasley-Potter sa. L’abbiamo praticamente costretto- disse Rose facendo poi ridere Roxanne.
-bene. Buonanotte Rosie, o meglio buona lettura- disse Roxanne buttandosi sul suo letto per poi addormentarsi quasi subito mentre anche l’altra rossa le augurava buonanotte.
Rose prese il libro di Scorpius e, sedendosi comodamente sul letto, iniziò a leggerlo curiosa di scoprire cosa celassero quelle mille pagine.
E quella notte a rossa Weasley non dormì troppo intenta a divorare quel libro che stava diventando pagina dopo pagina sempre più interessante facendola concordare, per una volta, con Scorpius. L’autore era davvero bravo e il libro era stupendo.
Non riuscì a finirlo per sua sfortuna visto che si ritrovò con il sole che sorgeva senza aver minimamente chiuso occhio. La ragazza maledì Scorpius e decise che se si prendeva un giorno di assenza per dormine non sarebbe importato a nessuno, anche se la tentazione di leggere era molto forte. Ma doveva assolutamente riposarsi.





ANGOLO AUTRICE
Salve a tutti, volevo dirvi che il libro che Scorpius regala a Rose esiste veramente e si chiama "Pilastri delle terra" ed è di Ken Follet. Ve lo consoglio perchè è veramente bellissimo.
Grazie a chiunque segua ancora questa storia nonostante i miei aggiornamente irregolari.
A presto,
la_pazza_di_fantasy

 

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Capitolo 47
*** Capitolo 46 ***


Novembre era passato in fretta tanto che i ragazzi non si accorsero di essere già a Dicembre, cosa che fecero solo quando si accorsero che era l’11 di dicembre, il giorno prima del compleanno di James.
Rose in quel mese aveva completamente finito il libro che le aveva regalato Scorpius per poi farsi prestare da quest’ultimo anche gli altri due e finirli lo stesso. Senza nemmeno accorgersene i due ragazzi erano praticamente arrivati a parlare del più e del meno come se fossero stati sempre amici e non si gridavano nemmeno più in faccia, o meglio lo facevano di rado. Erano andati comunque avanti con la storia del falso fidanzamento e Rose aveva una voglia matta di uccidere Roxanne visto che era successo proprio quello che la mulatta aveva detto. Si stava innamorando di Scorpius e Rose davvero non riusciva a capire come fosse successo. Molto probabilmente era partito tutto da quel regalo che li aveva portati a scambiarsi libri babbani a vicenda e a parlare come dei fan accaniti facendo molto spesso storcere la bocca ad Albus ogni volta che li vedeva parlare. A volte il moro si diceva che forse era meglio se non avesse insistito per farli diventare amici, ma poi Merlion lo sgridava dicendo che fino alla fine sarebbe successo lo stesso.
Nate e Louis erano usciti definitivamente allo scoperto e ora tutta Hogwats sapeva della loro relazione. Non c’era stato nessuno scandalo come avevano inizialmente sospettato i due, ma ne erano comunque felici. Bill non si era scandalizzato, anzi aveva addirittura invitato Nate per Natale per farlo conoscere anche a Fleur. Il ragazzo aveva accettato con un po’ di imbarazzo, ma vedere il bellissimo sorriso felice di Louis lo aveva convinto di aver fatto la scelta giusta. L’unica che aveva fatto una scenata in realtà era stata Elisa che si era infuriata con Nate dicendogli che si poteva pure risparmiare di uscire con lei se poi gli piaceva un ragazzo. Ovviamente in mezzo c’erano parecchi insulti tanto che Louis, non vedendoci più dalla rabbia, le aveva fatto una fattura riducendola in infermeria per due settimane intere.
Per Charlotte, dopo l’inizio bellissimo di quel mese con la scoperta dell’identità di suo padre, era andato tutto a rotoli. Aveva finalmente accettato, grazie anche a Molly, di essere innamorata di Will. Il problema era stato che Will si era praticamente appiccicato a Dominique dalla quale non si staccava quasi mai. A Charlotte le si era spezzato il cuore e aveva iniziato a evitare il ragazzo il più possibile, non sarebbe riuscita a sostenere il suo sguardo senza sentirsi totalmente una stupida. L’aveva avuto per così tanto tempo al suo fianco che adesso che si stava accorgendo di perderlo si era accorta dell’importanza di quel ragazzo.
Dall’altro lato anche Lorcan iniziava a sentirsi inutile. Aveva provato in tutti i modi possibili ed immaginabili di far capire durante quei primi mesi a Dominique di essere innamorato di lei, ma la sua migliore amica faceva finta di niente, molto probabilmente per non ferirlo. Oppure la ragazza non se ne era minimamente accorta, ma Lorcan sapeva che era solo una speranza vana.
Tasha e Fred, nonostante il grande passo avanti con la pozione polissucco, non erano riusciti a far parlare Polly, soprattutto perché all’interno del magazzino del professor Zabini non c’era nessun veritaserum e Will si era già intrufolato cinque volte per trovarlo, ma senza successo. Avrebbero dovuto far parlare Polly in tutt’altro modo, ma non sapevano ancora come. Anche perché la ragazza ogni volta che li vedeva andare verso di ei li evitava, come se sapesse che loro sapevano la verità. E già quel comportamento della ragazza doveva far ragionare Alicia che, nonostante Tasha gli avesse rivelato quello che aveva ipotizzato, non voleva ancora crederle e soprattutto non voleva dare alcuna chance a James con quale non si rivolgeva più, e questa volta definitivamente, la parola. Nonostante James avesse cercato di parlarle qualche volta, lei faceva finta di non vederlo e alcune volte lo ignorava bellamente davanti a tutti facendo sentire il primogenito dei Potter un vero schifo. A nulla servivano l’appoggio di Fred e Mark, ormai James era rassegnato a non poter più riavere indietro la sua amica, e si pentiva ogni santa volta di averla baciata la sera del compleanno di lei. Se non l’avesse fatto a quell’ora sarebbero ancora amici e tutta quella situazione non sarebbe mai successa.
Fred aveva evitato accuratamente di dire a James dell’ipotesi sulla pozione polisucco, anche perché non voleva vedere il ragazzo correre incazzato verso Polly prima che lei spiegasse tutta la verità.
Tasha si era ancora di più innamorata di Fred e di come riusciva a essere giocoso e serio allo stesso tempo, ma sapeva di non avere speranze e quindi si era messa l’anima in pace cosa che a Lily non piaceva affatto. Aveva consigliato più volte alla ragazza di provare a parlare con Fred o a fare qualcosa che lo facesse cadere ai suoi piedi, ma la tassorosso si era categoricamente rifiutata. Non voleva lottare per qualcosa che sapeva non essere alla sua portata.
Tra Lily e Jerome invece andava tutto bene, a parte per via delle costanti pressioni che faceva la rossa nell’ultimo periodo. Voleva dire a tutti di loro, ma Jerome era ancora abbastanza scettico della cosa e preferiva aspettare non volendosi trovare contro ne James e ne Albus. Alla fine i due erano riusciti ad arrivare ad un accordo. Avrebbero detto di stare insieme dopo le vacanze di natale e quindi al rientro ad Hogwarts.
Victoire in quel periodo aveva ricevuto molte più lettere da parte di Teddy, cosa che non le dispiaceva affatto, anzi. E la ragazza non vedeva l’ora di ritornare a casa per le vacanze di natale e quindi poter riabbracciare il suo ragazzo. Avere intorno tutti i suoi cugini che si erano appena fidanzati e che si sbaciucchiavano la faceva deprimere non poco, ma la consapevolezza che mancavano solo una decina di giorni per le feste la faceva felice, e non era l’unica.

 

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Capitolo 48
*** Capitolo 47 ***


-odio questa festa- disse James mentre guardava tutti gli invitati al suo compleanno che si divertivano. Lui invece no. Alicia aveva rifiutato il suo invito e gli era crollato il mondo addosso, la ragazza non si era mai saltata un solo dei suoi compleanni e adesso James ci era rimasto davvero male. Poi erano tutti divisi in coppiette e la cosa faceva innervosire James. Okay non tutti erano a coppie, ma la maggior parte si e lo sguardo di James si soffermava soprattutto su di loro.
-non si è mai sentito che il festeggiato odi la sua festa- gli disse Fred sedendosi al suo fianco porgendogli una bottiglia di burrobirra che l’altro rifiutò. Non aveva toccato niente di minimamente alcolico dal compleanno di Alicia.
-io mi sto deprimendo, sono tutte coppiette- borbottò il ragazzo sospirando.
-non tutti, ci sono io se vuoi-
-ma tu non stai con Tasha?- chiese James alzando un sopracciglio.
-no! Ma perché tutti continuate a dirlo? Siamo solo amici e in più passiamo molto tempo insieme per risolvere i problemi tuoi e di Alicia-
-sareste davvero bene insieme però- disse James puntando lo sguardo sulla tassorosso che in quel momento stava ballando insieme a Victoire. -e credo anche che tu le piaccia- disse poi guardando Fred.
-io non ho notato niente- disse Fred confuso. Tasha si comportava sempre normalmente insieme a lui, si comportava da amica. Non faceva come tutte le altre ragazze che cercavano di accaparrarselo.
-allora sarà stata una mia impressione, comunque per natale tu e Roxy volete venire da noi?- chiese di getto James che voleva chiedere al ragazzo quella cosa da molto tempo.
-davvero?- chiese sorpreso Fred. Aveva sentito spesso parlare delle vacanze alla Tana che si faceva il gruppo Weasley-Potter, ma mai avrebbe immaginato di essere invitato.
-certo, ovviamente devo avvisare nonna Molly cos provvediamo per qualche posto in più, però non ci dovrebbero essere problemi. Ti invio una lettera qualche giorno prima-
-va bene, grazie per l’invito- disse Fred davvero felice.
-figurati sei il mio migliore amico- disse James sorridendo. Okay forse la festa non stava andando proprio male.
 
Gli altri giorni di dicembre passarono velocemente tanto che i ragazzi si trovarono subito catapultati sul treno per ritornare a casa cose che li fece deprimere abbastanza. Soprattutto Roxanne che non voleva separarsi ne da Rose e ne da Lysander. Fred non le aveva detto niente dell’invito di James, voleva essere prima sicuro per non dare false speranze alla sorella.
-allora com’è Hogwarts?- chiese George una volta che i ragazzi entrarono a casa. Era andata solo Angelina a prenderli visto che il marito non voleva incontrare qualche testa rossa.
-bellissima- disse Roxanne con gli occhi a cuore.
-Roxy ha deciso di finire gli studi- disse poi Fred mentre la sorella annuiva con il capo.
-meno male- disse Angelina felice della decisione della figlia.
-be’ altrimenti la squadra di quidditch sarebbe rimasta senza una battitrice- disse la ragazza alzando le spalle, in realtà era anche perché stare più tempo possibile sia con Rose che Lys. Alla fine entrambi le avevano fatto cambiare idea per la contentezza di Fred.
-siete entrati entrambi in squadra?- chiese curioso George ed entrambi i figli sorrisero per poi annuire.
-come siete messi per la coppa?- chiese subito Angelina sedendosi sul bordo del divano.
-ci siamo noi e i serpeverde a parimerito, poi seguono i corvonero e infine i tassorosso- disse Fred sbuffando.
-non va bene, dovete vincere la coppa- disse Angelina con decisione.
-ci stiamo provando! Ma non è facile quando il portiere e il capitano non si possono guardare in faccia!- borbottò Fred che era davvero stufo di quella situazione.
-non mi interessa niente dovete vincere assolutamente!- disse la donna puntando il dito minacciosa. Ai due ragazzi si gelò il sangue nelle vene.
-avete fatto qualche scherzo divertente?- chiese poi George facendo sorridere i due figli.
-DARREN!- gridò Angelina che stava per gridare il vero nome del marito.
-si e anche parecchi! Il primo è stato il giorno dopo lo smistamento. Abbiamo riempito la sala grande di polvere. La McGranitt voleva ucciderci. Poi abbiamo scambiato tutti gli ingredienti nell’aula pozioni e poi..-
-ma quanto siete stupidi? Non avete un minimo di decenza!- disse Angelina sconvolta mentre George se la rideva, degni figli del padre. -e tu non ridere che è tutta colpa tua- disse la donna tirandogli uno scappellotto.
In quel momento fuori dalla finestra del soggiorno sentirono il verso di un gufo e Fred si avvicinò notando poi che era il gufo di James e sorrise mentre prendeva la lettera che gli stava porgendo.
Stava sorridendo mentre apriva la lettera e il suo sorriso si faceva sempre più grande mentre leggeva il contenuto. Poi passò la lettera a Roxanna che sgranò gli occhi sorpresa.
-quando te l’aveva detto?- chiese la ragazza con un sorriso bellissimo riporgendogli la lettera.
-il giorno del suo compleanno, ma non era sicuro quindi non ho voluto dirti niente- disse il ragazzo sorridendole prima di dare da mangiare al gufo che si fiondò felice sul cibo che gli veniva offerto.
-possiamo capire anche noi o è top secret?- chiese Angelina alzando un sopracciglio curiosa.
-siamo stati invitati a passare il natale a casa dei nostri amici. Possiamo andarci vero?- chiese Fred cercando di fare la faccia più tenera possibile per ricevere un si.
-e vi hanno dato l’okay?- chiese leggermente scettica Angelina.
-si mi ha detto che mi avrebbe mandato una lettera con tutto una volta parlato con i suoi. Vi prego!- disse ancora Fred guardando entrambi i genitori.
-dai, mi manca la mia amica- disse Roxanne cercando anche lei di fare la faccia più convincente possibile.
-va bene- disse George sorridendo ai figli che subito corsero ad abbracciarlo felici.
-ovviamente dovrete comportarvi bene- disse Angelina che era davvero felice che i figli fossero riusciti a fare amicizia così velocemente.
Fred mandò subito la risposta affermativa a James chiedendogli anche l’indirizzo per arrivare alla famosa Tana. James gli rispose quasi subito e gli disse che sarebbero passati a prenderli i gemelli Scamader.
Quando lo seppe Roxanne la ragazza rimase di buon umore per tutta la giornata.

 

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Capitolo 49
*** Capitolo 48 ***


Quando arrivarono i due gemelli a casa Johnson per prendere i due ragazzi la mattina di natale Lysander si ritrovò Roxanne che gli era praticamente saltata addosso. Dopo un po’ di barcollamento il ragazzo era però riuscito a non cadere e a tenere anche la ragazza in braccio. E tutto questo avvenne sotto lo sguardo attento di George che stava cercando di capire perché la sua bambina era saltata in braccio a quel biondino. Infatti l’uomo fermò Fred.
-chi è quello?- chiese curioso indicando con la testa i due ragazzi che erano ancora abbracciati.
-Lys, battitore e prefetto di corvonero- disse il ragazzo con tranquillità.
-e perché è così vicino a Roxy?- chiese ancora l’uomo mentre Angelina ridacchiava per la scenata di gelosia di George.
-perché è il suo ragazzo- disse Fred con tranquillità mentre George sgranava gli occhi. -papà non iniziare, è un bravo ragazzo al quale piacciono anche gli scherzi, e poi se non mi fosse andato a genio l’avrei già sistemato io- disse Fred sorridendo al padre per poi raggiungere gli altri tre ragazzi e salutandoli entrambi con una pacca sulla spalla.
I due gemelli salutarono anche Angelina e George prima di partire insieme ai due Johnson direzione la Tana. Ma ne Angelina e ne George sapevano che sarebbero andati alla Tana.
Il viaggio non fu molto lungo, anche perché utilizzarono una passaporta messa appositamente dalla famiglia Weasley pwe far arrivare tutti gli amici dei loro figli.
-Fred!- gridò James quando li vide arrivare per poi abbracciare il suo migliore amico che ricambiò l’abbraccio.
-quanto sei drammatico- disse Albus per poi sorridere ai quattro nuovi arrivati e accompagnarli all’interno dell’abitazione.
-Roxy- dissero in coro Lily e Rose appena la videro entrare e corsero ad abbracciare la ragazza.
-sembra che non li vedete da un’eternità- disse Albus sbuffando.
-farai la stessa cosa quando arriveranno Scorpius e Merlion disse Lily facendo la linguaccia al fratello.
-è arrivata la serpe?- disse Ron entrando nel soggiorno con sguardo assassino, ma le uniche teste bionde che vide furono quelle dei gemelli Scamander e si tranquillizzò.
-papà smettila- borbottò Rose che era stufa di sentire suo padre. Le aveva fatto una maga ramanzina appena arrivata a casa e la ragazza non ne poteva più. E lei e Scorpius erano pure fidanzati per finta. -comunque loro due sono Roxanne e Fred Johnson- disse poi presentando i due appena arrivati che strinsero la mano a Ron.
Dopo di ciò i due ragazzi furono trascinati da James a fare il giro di presentazioni con tutti i parenti, ovviamente saltando i vari professori che ai due ragazzi fecero parecchia impressione visto che sembravano tutto tranne che professori in quel contesto. Quando finirono il giro erano arrivati anche Nate, Merlion e Scorpius. Scorpius stava cercando di nascondersi da qualche parte, ma Ron lo vide subito e si precipitò verso di lui mentre Hugo cercava in tutti i modi di trattenere il padre, senza successo ovviamente.
-TU- disse Ron puntando il dito verso il ragazzo che deglutì.
-buongiorno signor Weasley- disse con tono più cortese che conosceva, non aveva nessuna intenzione di farsi ammazzare da Ronald Weasley.
-buongiorno un corno Malfoy, metti giù le tue mani da mia figlia- disse il rosso con gli occhi iniettati di sangue.
-papà smettila- disse Rose parandosi fra Scorpius e il padre e il ragazzo tirò un sospiro di sollievo. Almeno per il momento era salvo.
-Rosie ha ragione zio Ron, Scorpius non ha fatto niente di male- si intromise Albus per cercare di salvare il suo migliore amico.
-ti tengo d’occhi Malfoy e di sicuro non ti siedi ne affianco e ne difronte a mia figlia- disse il rosso arrendendosi, ma non lasciando cadere il suo sguardo minaccioso che fece annuire solamente il biondo.
-Ron smettila, scusalo Scorpius- disse Hermione sorridendo al biondo per poi trascinare via il marito che guardava ancora male il biondo.
Una volta che Ron non fu più visibile Scorpius baciò a stampo le labbra di Rose.
-ciao Rosie- le disse poi mentre la ragazza sbuffava. Adesso i baci di Scorpius le davano fastidio per un altro motivo: le piaceva e sapeva che era tutto finto.
-ciao- mormorò la ragazza leggermente triste.
-tutto okay?- le chiese Scorpius preoccupato.
-si non ti preoccupare- disse lei sorridendogli per poi sedersi nuovamente sulla poltrona insieme a Roxanne che la guardò.
-vieni con me- disse poi la mulatta trascinando fuori dalla casa la Weasley che la guardò confusa.
-cosa c’è?-
-cosa c’è tra te e Scorpius? E voglio tutta la verità Rose- disse Roxanne assumendo la posa minacciosa della madre.
-mi ha chiesto di far finta di essere la sua ragazza perché aveva detto a delle ragazze che gli andavano dietro che era fidanzato con qualcuno che non si sarebbero mai immaginato- disse Rose cedendo. Aveva bisogno di parlarne con qualcuno e Roxanne sembrava saper tenere benissimo i segreti.
-e tu gli hai detto si?- chiese curiosa la mulatta.
-all’inizio ovviamente no! Però insisteva così tanto che alla fine ho accettato- disse Rose sospirando.
-e adesso ti stai accorgendo che ti piace- disse Roxanne mentre vedeva Rose granare gli occhi.
-come te ne sei accorta?-
-basta osservare come lo guardi in alcuni momenti- disse la mulatta sorridendole.
-non ho possibilità, una volta che la sceneggiata finirà non potremo stare più insieme e mi sento stupida- disse Rose con gli occhi lucidi.
-potrebbe anche non finire mai. Per quanto ho potuto vedere all’inizio non andavate proprio d’accordo, ma adesso entrambi state scoprendo cose diverse l’uno dell’altra. Come la passione per i romanzi storici- disse Roxanne abbracciandola. -secondo me potreste stare realmente insieme- disse poi facendo sorridere Rose.
-la fai facile tu- disse poi Rose che si sentiva un po’ meglio avendo parlato con Roxanne. -che ne dici torniamo dentro? A momenti nonna Molly dovrebbe chiamarci per pranzare- disse Rose mentre Roxanne annuiva.
 

 

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Capitolo 50
*** Capitolo 49 ***


-quest’anno è peggio degli altri- disse Victoire mentre passeggiava con Teddy nel giardino intorno alla Tana.
-dai mancano pochi mesi- disse il ragazzo che aveva un braccio sulle spalle della bionda.
-pochi mesi in cui vedrò quasi tutti i miei cugini sbaciucchiarsi per i corridoi- borbottò la ragazza facendo ridere Teddy.
-è proprio vero che il quarto e il quinto anno sono quelli nei quali si formano più coppiette. Comunque sono curioso, chi sono stati i primi?- chiese il blu facendo sbuffare la bionda.
-Molly e Mark- disse lei -e prima che inizi sono usciti allo scoperto quest’anno visto che stanno insieme da quando facevano il quarto-
-cavolo, questi due durano sicuro- disse Teddy lasciando un bacio sulle labbra della ragazza che sorrise.
-la situazione di James si è risolta?- chiese poi il ragazzo preoccupato per il maggiore dei Potter.
-lo hai visto anche tu no?- disse Victoire. James era praticamente un cadavere vivente anche perché quell’anno la famiglia Paciock aveva rifiutato cortesemente l’invito alla tana.
-eppure quei sue sembravano sbavare l’uno per l’altra- borbottò Teddy ricordandosi di come Alicia guardava James e viceversa.
-Fred e Tasha Baston stanno indagando, con l’aiuto anche di Domi, ma non sono ancora riusciti ad avere prove sufficienti per incastrare Polly-
-che odio quando succedono queste cose. Comunque ho notato che anche Lucy si è rattristita quando hanno detto che non ci sarebbero stati ne Alicia e ne Frank, mi devi dire qualcosa?-
-non c’è niente, però credo che la nostra Lucy abbia una leggera cotta per Frank- disse Victoire che non credeva che il continuo buttarsi addosso a Frank della cugina fosse dettato dalla semplice amicizia.
-ehi piccioncini il pranzo è pronto- disse Dominique facendo girare i due che le sorrisero prima di incamminarsi insieme alla rossa verso la Tana.
-allora cognatino mia sorella ti ha avvisato di tutto quello che è successo?- chiese Dominique facendo ridere i due.
-si Domi- disse Teddy scompigliando i capelli alla ragazza che borbottò indignata mentre Teddy se la rideva.
-oh ragazzi mancavate solo voi- disse Bill sorridendo vedendo entrare i tre che andarono subito a sedersi al loro posto. La tavolo era stracolma sia di persone che di buonissimo cibo che stava facendo venire l’acquolina in bocca sia a Fred che a Roxanne che non erano abituati a tutto quel ben di dio in tavola. La madre evitava di fare troppo cibo altrimenti gli altri tre avrebbero spazzolato tutto.
-dopo ci siete per la partita di quidditch?- chiese James a Fred che annuì felice della proposta.
-oh si vedete come vi straccio- disse Ron puntando il suo sguardo in quello di Scorpius, seduto tra Albus e Charlotte, a debita distanza da Rose che era seduta dal suo stesso lato ma fra Roxanne e Lily, che era al fianco del fratello.
-ma siamo quindici ragazzi che giocano a quidditch, sedici mettendo anche Teddy- disse James che voleva evitare a qualunque costo di giocare contro i genitori.
-possiamo fare così, noi grandi formiamo una squadra a parte con anche Teddy e voi fate due squadre- propose Ginny e tutti annuirono felici della proposta.
-si ma siamo solo sei, ci dobbiamo prendere qualcun altro- disse Bill contando tutti quelli che giocavano tra i grandi.
-James stai con noi- disse allora Ginny mentre il ragazzo annuiva anche se non sapeva se essere contento oppure no.
Finito il pranzo, buonissimo, i quattrodici ragazzi rimasti si unirono per decidere le due squadre.
-allora abbiamo due cercatori quindi ognuno in una squadra- disse Scorpius sorridendo verso Albus e Merlion che volevano stare nella stessa squadra.
-poi i portieri?- chiese Scorpius che aveva praticamente preso in mano la situazione sotto gli occhi attenti di Rose che insieme a Molly e Veronique guardava la formazione delle squadre da fuori.
-ci sono solo io- disse Hugo sospirando sconsolato.
-okay vai in squadra con Albus-
-ma stai stravolgendo le squadre!- gridò Merlion al fratello, la ragazza non voleva perdere il suo portiere.
-c’è qualcuno disposto a cambiare ruolo?- chiese Scorpius ignorando la sorella.
-posso provarci io- disse Nate facendo sorridere Merlion mentre si appiccicava felice al mulatto.
-e mi prendo anche Lys- disse poi la ragazza trascinando il povero battitore di corvonero -e il mio capitano- disse poi tirando dentro anche Louis che sorrise visto che era in squadra con Nate. Scorpius guardò la sorella con un sopracciglio alzato, ma la lasciò fare, non volendo attirare le sue ire per dopo.
-non è giusto- disse Hugo mettendo il broncio, era l’unico corvonero lasciato fuori.
-ci serve un altro battitore per la squadra corvonero2.0- disse Scorpius mentre Merlion sorrideva felice.
-noi non ci separiamo- disse Fred prendendo sottobraccio la sorella che lo guardò leggermente male. Non le sarebbe dispiaciuto stare con Lys in squadra.
-allora facciamo che i battitori sono tutti fratelli- disse Lorcan per poi raggiungere Lys battendogli il cinque.
-okay Lily dove vuoi andare?- chiese Scorpius sorridendo alla ragazza.
-io e Domi ci prendiamo Albus- disse la ragazza trascinandosi l’altra rossa appresso. E in quel momento erano rimasti solo i tre serpeverde che si guardarono non sapendo cosa fare. C’era un posto nella squadra di Albus e due in quella di Merlion.
-scusate ragazzi ma io mi accodo ad Albus, sai hanno tutti nei loro ruoli- disse Lucy per poi nascondersi dietro ad Albus.
-vinceremo noi- disse invece Charlotte trascinando Scorpius nella squadra dei corvonero2.0
-siete pronti?- chiese Bill arrivando con la scopa in spalla seguito dal resto della sua squadra.
-si papà- disse Dominique sorridendo all’uomo. -ma come facciamo? Siamo tre squadre- chiese poi curiosa.
-prima gioca una squadra contro di noi, poi la perdente contro quella che è rimasta esclusa e poi le due squadre che non si sono ancora scontrate- disse Charlie.
-chi inizia?- chiese James che non vedeva l’ora di affrontare i suoi cugini.
-i corvonero2.0- disse Melion tutta felice mentre i ragazzi della sua squadra si preparano.
-e come mai non c’è Hugo?- chiese Ron che si era messo nella sua posizione da portiere mentre guardava il figlio che stava borbottando.
-perché mio fratello lo ha messo nell’altra squadra- disse Merlion sbuffando e facendo alzare gli occhi al cielo a Scorpius.
-perché avete lasciato insieme quei due?- disse James mentre guardava con spavento Roxanne e Fred che se ne stavano tranquillamente seduti ad aspettare il loro turno.
-che c’è hai paura di scontrarti con i tuoi battitori cuginetto?- chiese Louis ridacchiando e ottenendo un’occhiataccia da parte di James.
-sono forti?- chiese Teddy a James mentre si sistemava la mazza sulla spalla. Lui era stato battitore ai tempi della scuola.
-si, fanno paura visti da fuori- disse James avvicinandosi a Teddy per non farsi sentire dagli altri.
-un attimo ma chi arbitra?- chiese Molly curiosa.
-io- disse Percy prima di fischiare decretando l’inizio della partita.

 

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Capitolo 51
*** Capitolo 50 ***


James sfrecciò subito con la pluffa in mano in direzione della porta avversaria. Sua madre aveva minacciato lui e suo padre per poter essere le la cercatrice e io erano stati costretti a ripiegare come cacciatori per non incombere nelle sue ire. Alla fine anche nell’altra squadra non erano tutti nei loro ruoli giusti, quindi non ci sarebbe stata troppa differenza, almeno James lo sperava, ma le sue speranze furono infrante quando Nate parò con poca fatica il suo lancio e rimise la pluffa in gioco facendola finire tra le mani di Charlotte che non perse tempo.
Lanciò la palla a Scorpius quando vide un bolide sfrecciarle accanto.
-scusa tesoro- disse Charlie mentre la figlia lo inceneriva con lo sguardo per poi riprendere a correre dietro a Scorpius insieme a Louis.
-secondo te mi uccide?- chiese Charlie avvicinandosi a Ginny che stava cercando il boccino.
-si e anche la tua futura moglie- gli disse la sorella ridacchiando. -fa il tuo lavoro- gli disse poi perché averlo affianco la faceva deconcentrare e non poco.
-non ti farò segnare piccola serpe- disse Ron mentre vedeva arrivare Scorpius verso di lui con la pluffa che subito dopo il ragazzo lanciò. Ron fece per parare il lancio, ma esso non era diretto verso la porta, ma verso Charlotte che lo prese per poi segnare con tranquillità visto che lo zio si era spostato troppo.
-brava Charlotte- disse Louis battendo il cinque alla cugina che sorrise felice.
-quella è mia figlia- disse Charlie tutto felice.
-si ma cerca di non farti intenerire troppo- disse Bill prendendo la pluffa e arrivando del tutto indisturbato a destinazione e riuscendo anche a segnare nonostante un bolide di uno dei gemelli lo aveva leggermente rallentato.
 
-ma possiamo lanciare i bolidi anche se sono i nostri professori?- chiese confuso Fred ad Albus.
-certo, qui siamo fuori da Hogwarts e voi due siete fin troppo rigidi, e pensare che Nate e più sciolto di voi nonostante sia fidanzato con il figlio di uno dei professori- disse Albus ridacchiando.
-be’ è una situazione abbastanza strana- disse Fred che non riusciva veramente a capire come si doveva comportare, di sicuro non in modo troppo formale, ma nemmeno troppo amichevole.
-guarda chi c’è- disse Roxy indicando con la testa verso un punto sul quale si poteva vedere chiaramente la figura di Fred Weasley. Anche il fantasma si accorse dei due ragazzi e sorrise nella loro direzione per poi fare cenno ad entrambi di raggiungerlo. Non se lo fecero ripetere due volte e raggiunsero il fantasma lontano dagli occhi degli altri ragazzi.
-ciao è una sorpresa vedervi qui!- disse il fantasma sorridendo ad entrambi.
-anche per noi. Ma puoi lasciare Hogwarts?- chiese curiosa Roxanne.
-si si, ho parecchia libertà di movimento, anche se non ho ancora capito cosa ci faccio qui- disse Fred sospirando. -vi state divertendo?- chiese poi per cambiare discorso, forse una mezza idea in tutti quegli anni se l’era fatta.
-parecchio- dissero entrambi in coro per poi scoppiare a ridere.
-bene iniziata a farvi venire in mente qualche bello scherzo da fare appare arrivati ad Hogwarts, non possiamo mica stare con le mani in mano- disse il fantasma sorridendo.
I due ragazzi annuirono e tornarono dai loro amici per finire di vedere la partita e organizzare una strategia per poter battere le due squadre.
Fred rimase in disparte a guardare la sua famiglia che si divertiva e sospirò. Che cazzo di fine aveva fatto George? Perché era scomparso così all’improvviso? Lui era apparso ad Hogwarts come fantasma una settimana dopo che George era scomparso, quindi aveva ipotizzato che la sua presenza li potesse voler dire che doveva trovare il gemello e riportarlo a casa, ma la cosa sembrava più semplice a dirsi che a farsi. Il mondo era enorme e George poteva essere ovunque. Il fatto che nessuno dei suoi famigliari riuscisse a vederlo lo mandava in bestia, non poteva chiedere niente e non poteva nemmeno far sorridere sua madre che sembrava veramente distrutta. Cosa cazzo stava combinando quel bastardo del suo gemello?
Insultarlo di certo non avrebbe riportato alla Tana George. Fred sospirò nuovamente e posò lo sguardo sui figli di Angelina. Quando aveva scoperto che entrambi i ragazzi potevano vederlo gli era sembrato di poter ritornare a respirare. Però subito dopo gli era sembrato strano. Tra tutte le persone che c’erano ad Hogwarts perché solo loro due riuscivano a vederlo? C’era un qualche collegamento? Erano queste le domande che il fantasma si faceva in continuazione. E sapeva che non dipendeva da Angelina altrimenti anche Nathalie Johnson l’avrebbe visto. E poi come mai Angelina aveva mandato quei due ragazzi a studiare in altre scuole che non erano Hogwarts? Si ricordava perfettamente quando la ragazza se ne usciva con cose tipo: “i miei figli saranno tutti grifondoro” oppure “giocheranno a quidditch permettendo a grifondoro di vincere sempre la coppa”. Quindi il ragazzo non si spiegava niente. E poi non si ricordava di nessun Darren Johnson. Da dove era uscito quel tipo? E poi si sarebbe dovuto ricordare di un battitore, o anche di un qualunque ragazzo di grifondoro visto che lui e George avevano sempre fatto scherzi a tutti. E poi ad Angelina non piaceva George?
Fu proprio facendo quei pensieri che sgranò gli occhi per poi osservare attentamente i due ragazzi. Entrambi aveva i capelli rossicci, le lentiggini e gli occhi azzurri, possibile che il famoso Darren Johnson fosse in realtà George? C’era un solo modo per scoprirlo. Quando i due ragazzi se ne sarebbero andati quella stessa sera lui li avrebbe seguiti stando attento a non farsi vedere dai due. In quel modo sarebbe riuscito a vedere sia Angelina che il presunto Darren. Se quel Darren era davvero George si sarebbero spiegate parecchie cose tra cui anche il fatto che i due figli non fossero andati subito ad Hogwarts. E anche perché i due ragazzi riuscivano a vederlo tranquillamente. Sarebbe successo lo stesso anche con il fratello? Lui l’avrebbe visto?
Era meglio non farsi troppi film mentali. Non era sicuro che il padre dei due ragazzi fosse George ed era meglio che non ci sperava troppo.

 

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Capitolo 52
*** Capitolo 51 ***


La partita la vinse la squadra dei genitori, grazie a una manovra molto spericolata di Ginny per prendere il boccino, e i corvonero2.0 si ritrovarono a dover affrontare la squadra degli altri ragazzi che riuscirono a batterli in meno tempo dei genitori. Merlion era molto indignata, ma alla fine si mise seduta accanto a Rose aspettando con ansia l’ultima partita della giornata. Sperava vivamente che la squadra di Albus vincesse.
Ma le sue speranze furono vane, nonostante molti punti portati a casa da Lily, Lucy e Dominique, ne incassarono tanti anche loro con Hugo che cercava di far valere il titolo di re senza riuscirci contro suo padre. La partita finì con Ginny che riuscì a precedere il figlio e a prendere il boccino. Roxanne e Fred si erano dati alla pazza gioia e Charlie e Teddy erano stati costretti a concentrarsi molto di più per impedire ai componenti della loro squadra di farsi male per colpa dei bolidi.
Era ormai sera e per tutti gli ospiti della famiglia Weasley era arrivata l’ora di ritornare a casa.
-non voglio- stava dicendo Merlion mentre abbracciava Albus.
-tranquilla ci vediamo il trentuno- disse invece il ragazzo baciandola sui capelli ma la ragazza non aveva nessuna intenzione di lasciare andare il ragazzo.
-sei invitata anche tu Rosie- disse Scorpius in un sussurro a Rose sorridendole mentre la ragazza cercava di nascondere il rossore sulle sue guance. Per sua fortuna era notte e Scorpius sembrava non essersene accorto.
-okay- disse poi la ragazza per non lasciare il biondo senza una risposta. -ma sappi che molto probabilmente mio padre non mi farà venire- disse poi la ragazza mentre alzava le spalle.
-fammi sapere- disse solo Scorpius guardandosi intorno prima di lasciare un bacio a stampo sulle labbra della rossa. Ron non era in vista. Poi il ragazzo staccò la sorella dal suo migliore amico e salutò tutti prima di scomparire diretti a Villa Malfoy.
La stessa cosa fece Nate che dopo aver salutato con un bacio Louis, dopo essere stato stritolato da Fleur e le sorelle del ragazzo, partì diretto a casa. Louis si era leggermente rabbuiato, ma sarebbe andato dal suo ragazzo per capodanno quindi doveva solo aspettare che arrivasse il trentuno.
-è stato un piacere, grazie ancora per l’invito- stava dicendo Fred all’intera famiglia Weasley mentre lui, Roxanne e i gemelli Scamander erano pronti per partire.
-figurati- disse invece la signora Molly che era rimasta davvero sorpresa della voracità con cui i due nuovi amici dei suoi nipoti avevano finito il loro pranzo. E ed era stata davvero felice di averli li.
-ci vediamo a scuola allora- disse James per poi dare una pacca sulla spalla a Fred che ricambiò il gesto sorridendo.
-scrivimi- disse invece Roxanne a Rose facendo capire alla ragazza che voleva sapere come si evolveva la questione Scorpius. Rose annuì e abbracciò la ragazza subito seguita da Lily e Molly jr.
-siete sempre i benvenuti- disse Ginny ai due ragazzi che sorrisero e annuirono prima di ritornare a casa loro accompagnati sempre dai gemelli.
-ci vediamo a scuola- disse Lys baciando Roxanne mentre Fred e Lorcan rimanevano leggermente in disparte.
-mi sento il terzo incomodo- sospirò Lorcan mentre Fred annuiva concordando con il tassorosso.
Alla fine, dopo bene cinque minuti, Roxanne e Lys si staccarono e si salutarono per poi tornare ognuno a casa propria. Roxy e Fred però non si accorsero della presenza del fantasma di Fred Weasley che li stava seguendo.
-pensavamo di non rivedervi più- disse Angelina ridendo una volta che i due ragazzi palesarono la loro presenza a casa.
-non ridere io l’ho pensato veramente- disse George che corse ad abbracciare Roxanne. -mica quel biondino ti ha fatto qualcosa?- chiese poi alla ragazza mentre ignorava bellamente Fred che era andato a prendersi la cioccolata calda che aveva preparato la madre. Si, aveva ancora fame. Giocare a quidditch gli aveva messo nuovamente fame.
-papà! Lys non mi farebbe mai del male- disse Roxanne sbuffando e uscendo dall’abbraccio del padre. -non iniziare a fare scenate- disse poi la ragazza prendendo anche lei la tazza di cioccolata.
-non avete mangiato molto?- chiese Angelina vedendo come i due sembravano affamati.
-oh si, sembravamo dei maiali pronti al macello, ma poi abbiamo giocato a quidditch e ci è rivenuta fame- disse Fred.
-quanti eravate per riuscire a giocare a quidditch?- chiese stupita Angelina.
-abbiamo formato tre squadre per quanti eravamo- disse Roxanne ridacchiando.
-ma quante persone avete conosciuto in soli quattro mesi?- chiese George che era davvero sorpreso.
-be’ metti la squadra di quidditch, i miei amici, i suoi amici e parenti vari in giro per Hogwarts. Alla fine si crea il gruppone- disse Fred alzando le spalle.
-e non eravamo nemmeno tutti- disse Roxanne.
-già, la mia Tashetta non c’era- disse Fred facendo finta di piangere.
-e chi sarebbe questa?- chiese Angelina sperando che il figlio si fosse trovato la ragazza.
-non farti strane idee mamma, è solo la sua migliore amica- disse Roxanne facendo spegnere l’entusiasmo della madre.
-ma perché pensano tutti che io e Tasha stiamo insieme? Che cavolo fino alla fine Jerome mi fa fuori- disse il ragazzo indignato.
-se non l’ha ancora fatto significa che non lo farà- disse Roxanne ridendo.
-dove siete andati se avevate tutti i vostri amici li?- chiese George.
-alla Tana- dissero in coro i due facendo sbiancare George, cosa di cui i due non se ne accorsero.
-quindi avete amici Weasley?- chiese Angelina per il marito.
-si- dissero nuovamente in coro i due sorridendo mentre Angelina mandava uno sguardo al marito da “te lo avevo detto”.
Nel mentre Fred si stava tenendo il più lontano possibile per non essere individuato dai due ragazzi mentre guardava con sguardo truce suo fratello che sembrava non aver notato la sua presenza. Sapeva che era troppo strano che solo quei due ragazzi riuscissero a vederlo.
In quel momento George alzò lo sguardo e vide una figura vicino la porta di casa e cerò di guardare meglio per capire se se l’era solo immaginata. Fred notando lo sguardo del ragazzo nella sua direzione si fece leggermente più visibile e vide chiaramente l’espressione di George tramutare. Incrociò le sue braccia trasparenti al petto e guardò male il gemello mentre quest’ultimo deglutì.

 

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Capitolo 53
*** Capitolo 52 ***


Verso mezzanotte George uscì fuori in giardino e si mise seduto. Angelina aveva notato il suo strano comportamento dopo che aveva visto il fantasma di suo fratello, ma non gli aveva detto niente. E George aveva aspettato che tutta la sua famiglia fosse andata a dormire prima di uscire e raggiungere il giardino.
-mi sembrava strano che solo loro due riuscissero a vedermi. Ho fatto bene a seguirli- disse il fantasma di Fred avvicinandosi al gemello.
-ti vedono solo loro?- chiese George che ancora non riusciva a crederci.
-si, loro e tu- disse Fred. -sono apparso ad Hogwarts dopo che tu sei scomparso. Cosa cazzo avevi in mente?-
-io…non lo so- disse George abbassando lo sguardo.
-se non lo sai allora ritorna a casa e presenta i tuoi figli a nostra madre. Già li adora figurati quando scoprirà che sono suoi nipoti-
-tu scomparirai?-
-si, credo che il mio compito sia quello di riportarti a casa-
-se invece non lo facessi tu potresti…-
-no. Devi farlo. Sono stufo di essere un fantasma.-
-ci ho messo anni a cercare di andare avanti senza di te e sono riuscito a sorridere nuovamente solo quando ho rincontrato Angelina- rivelò George.
-io ormai sono nel passato, sono solo un ricordo che devi custodire gelosamente e ritornare a casa- disse Fred sorridendo al fratello che ricambiò il sorriso.
-comunque mi sembrava abbastanza strano che Angie avesse dato il mio nome a suo figlio. C’è il tuo zampino dietro?-
-in realtà è stata un’idea sua visto che è nato il primo aprile-
-come noi?-
-si, come noi- disse George ricordandosi di come quel giorno non era a casa perché era andato alla tomba del fratello e quando era ritornato a casa gli era preso un colpo non trovando la moglie. L’aveva cercata per tutta la casa fino a quando non si era accorto della polvere volante che era finita leggermente fuori dal camino. Si era chiesto più volte dove poteva essere andata visto che era incinta e il bambino sarebbe nato di li a poche settimane. Ed era stato allora che aveva avuto l’illuminazione ed era corso subito al San Mungo dove aveva trovato la moglie con il figlio in braccio appena partorito. Gli aveva sorriso e gli aveva detto che si sarebbe chiamato Fred e che non accettava obbiezioni da parte sua. George era scoppiato a piangere e aveva abbracciato entrambi.
-comunque come mai Percival come secondo nome?- chiese Fred ricordandosi del nome intero del nipote.
-perché è Percy il padrino anche se non lo sa ancora- disse George facendo scoppiare a ridere Fred.
-mi immagino la faccia quando lo scoprirà- disse poi il fantasma. -tornerai a casa quindi?-
-si, lo farò- disse George che alla fine si era convinto. Parlare con il suo gemello gli aveva fatto capire che quello che stava facendo non gli avrebbe portato niente di buono.
-bene- disse Fred e nel mentre si accorse che stava iniziando a scomparire. Anche George se ne accorse e sgranò gli occhi. -questa è la conferma che stai dicendo la verità. Se non lo fai ritorno e ti faccio fuori. Saluta Fred e Roxy per me- disse poi Fred scomparendo del tutto mentre George scoppiava a piangere. Anche se per poco era stato bello riavere il suo gemello.
-lo farò- sussurrò poi alzandosi e rientrando dentro.
Cercando di fare il meno rumore possibile entrò nella sua camera dove vide la figura di Angelina addormentata e sorrise. Finalmente avrebbe potuto presentare sua moglie alla sua famiglia.
Si distese sul letto e aggiustò meglio le coperte per coprire entrambi e poi strinse da dietro la donna lasciandole un bacio sui capelli.
-tutto bene?- chiese lei che non stava per niente dormendo.
-scusa, ti ho svegliata?- chiese George.
-no, ero sveglia. Tutto bene?- chiese nuovamente la donna.
-si, ho visto Fred- disse George.
La donna si girò verso il marito e in quel momento si accorse dei suoi occhi leggermente arrossati.
-mi ha detto che sono un coglione e che devo subito tornare a casa- disse George ridacchiando mentre anche Angelina sorrideva. -lo farò, non adesso. Quando i ragazzi torneranno ad Hogwarts- disse poi alla muta domanda della donna.
-sono contenta che sia riuscito a farti cambiare idea- disse Angelina baciando il marito.
-era diventato un fantasma proprio perché io era scappato dai ricordi. Glielo dovevo- disse George stringendo di più a se la moglie.
-gli hai anche detto chi è il padrino di Fred?- chiese lei ridacchiando seguita a ruota dal marito.
-certo che si. È scomparso dopo che li ho promesso di tornare a casa- disse poi rabbuiandosi.
-sei davvero sicuro di volerlo fare quando i ragazzi sono ad Hogwarts?- chiese Angelina. -se lo scoprono li succede un macello- disse Angelina cercando di convincere il marito.
-e quando lo dovrei fare?-
-domani-
-ma sei pazza?-
-no, pensaci- disse la donna per poi stringersi di più a George e chiudere gli occhi.
 
George aveva una gran voglia di prendere tutto e scappare da li, ma aveva promesso a Fred che avrebbe parlato con i suoi e ad Angelina che l’avrebbe fatto il prima possibile. Si era svegliato presto quella mattina, non aveva nemmeno incrociato i figli a colazione. Aveva semplicemente lasciato un bigliettino ad Angelina spiegandole cosa era andato a fare.
 
Molly finì di infornare gli ultimi cornetti e si girò verso l’orologio. Ormai era diventata un’abitudine controllarlo ogni volta che aveva tempo. Solo per vedere la lancetta di George vicino a quelle degli altri suoi figli.
Quando però aveva lanciato lo sguardo all’orologio si era avvicinata per esserne sicura. La lancetta di George era proprio li, vicina alle altre. Non si era sbagliata, non era un miraggio. Era davvero li.
La donna si guardò intorno in cerca del figlio, ma sembrava non esserci. Possibile che si fosse sbagliata? O meglio che la lancetta fosse difettata? Sapeva che il figlio non era morto solo perché la sua lancetta non si era ancora staccata, ma se stava per succedere proprio in quel momento? Diede un piccolo colpetto all’orologio per vedere se si rimetteva a posto, ma tutto rimase come prima.
-non è rotto- disse una voce alle sue spalle e la donna si girò per poi sgranare gli occhi pieni di lacrime.
-George!-
-ciao mamma-

 

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Capitolo 54
*** Capitolo 53 ***


-GEORGE WEASLEY TI SEMBRA QUESTO IL MODO DI PRESENTARTI?- disse la donna, o meglio gridò, prima di abbracciare stretto il figlio che rispose all’abbraccio con le lacrime agli occhi proprio come la donna.
-che succede? Tutto bene?- chiese un Percy trafelato che era sceso dalla sua camera di corsa con la bacchetta sguainata pensando a un qualche attacco. Ma quando vide il fratello rimase immobile senza riuscire a credere ai suoi occhi.
-ehi Perce sempre così serio?- chiese George ridendo tra le lacrime.
-piccola peste- disse invece Percy per poi abbracciare il fratello dopo che la madre o aveva lasciato andare.
-non azzardarti più a sparire in questo modo!- disse Molly una volta che si fu asciugata le lacrime.
-non lo faccio più- disse l’uomo sorridendole.
-anche perché devi riprenderti il tuo negozio, Ron e Ginny non lo riescono a gestire da soli durante il periodo pre-Hogwarts- disse Percy aggiustandosi meglio gli occhiali.
-okay mi riprendo il mio negozio, ma Ron e Ginny restano ad aiutarmi- disse George facendo sorridere la madre.
-rimani qui per pranzo?- chiese la donna che non vedeva l’ora di riavere il figlio a casa.
-credo di no, devo tornare a casa- disse George grattandosi dietro la testa.
-perché hai qualcuno che ti aspetta?- chiese Percy che si aspettava una risposta negativa.
-si- disse invece George lasciando di stucco i due.
-sei sposato?- chiese la donna che non riusciva a credere che tutti i suoi figli fossero accasati, anche se Charlie doveva ancora sposarsi. L’avrebbe fatto proprio il giorno dopo.
-si e ho due figli- disse il ragazzo mordendosi il labbro pronto alla sfuriata della madre, sfuriata che non tardò ad arrivare.
-sei sposato e hai due figli e io lo scopro così?- chiese infatti la donna imbestialendosi.
-hai fatto così anche con Charlie?- chiese Percy curioso.
-che c’entra Charlie?- chiese allora George.
-no perché lui lo vedevo tutti i giorni e non sapeva nemmeno niente!- disse la donna mettendosi le mani sui fianchi.
-cosa c’entra Charlie?- chiese ancora George che voleva una risposta.
-ha una figlia e domani si sposa- disse Molly puntando la prima cosa che aveva trovato verso George, un mestolo. -e tu e la tua famiglia verrete assolutamente al matrimonio- disse la donna minacciosa.
-okay- disse George davvero sorpreso che anche Charlie avesse una figlia.
-buongiorno, è pronta la colazione?- chiese proprio Charlie che si era appena svegliato e diretto verso la cucina, ma si bloccò vedendo la madre che puntava un mestolo contro George. -George?- chiese infatti dopo essersi stropicciato gli occhi.
-si è proprio lui e domani verrà al matrimonio con la sua famiglia- disse la donna mentre George annuiva per poi essere stretto tra le braccia del secondogenito.
-vado a chiamare gli altri- disse Percy, ma non ce ne fu bisogno visto che Bill, Ron e Ginny arrivarono in cucina proprio in quel momento.
-tu!- disse Ron indicando l’uomo per poi sempre più sorpreso abbracciarlo.
-rimani qui?- chiese Bill felice di vedere il fratello sano e salvo. Adesso non avevano più nessuna preoccupazione.
-no, deve tornare a casa dalla prole- disse Percy mentre George sbuffava.
-cavolo non vi siete ancora conosciuti ma sei il degno padrino di mio figlio- borbottò poi il rosso facendo girare verso di lui Percy con gli occhi sgranati.
-cosa?- chiese infatti quest’ultimo.
-ho detto che sei il degno padrino di mio figlio- ripeté George.
-io sono il padrino di tuo figlio?- chiese sempre più sorpreso Percy. -io?-
-perché sei così sconvolto?- chiese allora George.
-be’ non me lo aspettavo- disse Percy abbastanza sorpreso. George gli sorrise.
-quindi hai un figlio- disse Ginny.
-due- la corresse George sorridendo. -e tu sei la sua madrina- disse George facendo sgranare gli occhi alla ragazza.
-ci ha palesemente ignorati- disse Ron a Bill e Charlie che stavano sorridendo.
-quanti anni hanno?- chiese Bill.
-sedici e quindici- disse l’uomo.
-e vanno ad Hogwarts?- chiese Charlie. Potevano essere tranquillamente dei suoi allievi e lui non lo sapeva.
-si- disse George.
-quindi abbiamo i tuoi figli come studenti e non l’abbiamo mai saputo.
-nemmeno loro sanno di avere alcuni professori come zii- disse allora George.
-quindi non fanno di cognome Weasley- disse Ron.
-questo mi pareva abbastanza ovvio. Ma dimmi con chi ti sei sposato?- chiese Ginny curiosa.
-con una persona che conosci bene sorellina- disse George mentre Ginny cercava di capire con chi si fosse sposato George. O meglio chi conoscevano entrambi.
-oddio Angelina Johnson!- disse poi la donna ricordandosi che si erano prese un periodo di maternità più o meno insieme alle Holyhead Harpies e anche che la donna ogni tanto sembrava davvero strana.
-proprio lei- disse George sorridendo alla sorella che ci era arrivata subito.
-quindi Fred e Roxanne sono i tuoi figli- disse poi la donna che si ricordava benissimo quando James aveva detto che i due nuovi battitori erano i figli di Angelina.
-si sono venuti qui ieri- disse George.
-mi sembrava un po’ strano che mangiassero come dei Weasley quei due- disse Ron per poi prendersi uno scappellotto da parte della sorella.
-hai dato anche i nostri nomi- disse Percy ricordandosi che Fred jr aveva come secondo nome il suo. George annuì.
-domani non voglio scuse dovete venire tutti e quattro. Chissà che faccia faranno quando scopriranno tutto- disse Charlie ricordandosi della faccia di sua figlia, della sua bellissima figlia.
-si, ma adesso devo andare a parlare assolutamente con loro altrimenti non so come portarli domani. Dove festeggiate?- chiese George.
-qui, sii puntuale- disse Molly per poi baciare il figlio sulla guancia e lasciarlo ritornare a casa.
 
Quando George si smaterializzò nel salotto di casa sua si sentiva molto più leggero. Il peso che aveva sul petto era finalmente scomparso e lui era felice. Si incamminò verso la cucina e sorrise vedendo le tre persone più importanti per lui mentre facevano colazione.
-buongiorno- disse l’uomo dando un bacio alla moglie che vedendo il suo sorriso sorrise di rimando.
-buongiorno. Tutto bene?- chiese poi mettendo una tazza di caffè davanti al marito.
-si tutto okay, domani abbiamo un matrimonio.- disse poi lasciando di stucco gli altri tre nella stanza.

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Capitolo 55
*** Capitolo 54 ***


-in che senso scusa?- chiese Angelina confusa. A quale matrimonio dovevano andare.
-sono stato minacciato con un mestolo quindi dobbiamo andare al matrimonio domani- disse l’uomo mentre Angelina scoppiava a ridere lasciando ampiamente confusi i due ragazzi davanti a loro.
-tu…- ma la donna non riuscì a finire perché scoppiò nuovamente a ridere mentre George alzava gli occhi al cielo. Doveva evitare di dire alla moglie che era stato minacciato con un mestolo.
-ehm a quale matrimonio, cioè chi si sposa?- chiese confuso Fred che voleva capire cosa stava succedendo.
-vostro zio- disse George tranquillamente, prima sputava il rospo meglio era -mio fratello- specificò poi lasciando di stucco i due figli mentre Angelina cercava di capire chi si doveva sposare, poi facendo un veloce calcolo si accorse che era solo Charlie quello non ancora sposato.
-e noi non sapevamo di avere uno zio?- chiese Roxanne leggermente arrabbiata cosa che fece deglutire a fatica George che pensava a come si sarebbe arrabbiata la figlia di li a poco.
-si scusate, mi sono allontanato dalla mia famiglia per un po’, ma adesso è tutto risolto- disse l’uomo. -il mio vero nome è George Weasley- i due ragazzi rimasero immobili con gli occhi sgranati per la sorpresa. Weasley- loro erano dei Weasley. E il giorno prima avevano trascorso il pranzo di natala con la loro famiglia senza saperlo.
-ora si spiegano parecchie cosa- disse Fred che aveva subito pensato al fantasma di suo zio, be’ adesso poteva definirlo così.
-cavolo prima Charlotte e adesso noi- disse Roxanne mettendo le mani nei capelli.
-oh vedo che l’avete presa bene, pensavo peggio- disse George che si era finalmente calmato.
-stiamo cercando di non ucciderti in realtà- disse Fred guardando male il padre che ritornò subito in agitazione.
-ringraziate che si è degnato di dirvelo adesso. Aveva intenzione di andare alla Tana dopo il vostro ritorno ad Hogwarts- disse Angelina mentre i due ragazzi sgranavano gli occhi.
-e come mai hai cambiato idea?- chiese Roxanne curiosa.
-vostra madre sa essere molto convincente- disse George sorridendo alla moglie che gli lasciò un bacio sui capelli rossi. -a ragazzi Fred vi saluta- disse poi sorridendo leggermente triste. -era apparso solo per farmi ritornare a casa quindi quando ho detto che l’avrei fatto è scomparso.- spiegò ai due ragazzi che si rattristarono non poco.
-adesso sarà difficile chiamare i professori zii- disse Fred pensandoci.
-e pensa che Percy è anche il tuo padrino- disse Angelina facendo sgranare gli occhi al ragazzo che non se lo aspettava minimamente.
-il professor Percy è il mio padrino?- chiese infatti sconvolto.
-si si, porti anche il suo nome- disse George.
-ma secondo voi mi fanno arrivare con voti alti all’esame?- chiese Roxanne che fece ridere il resto della sua famiglia.
 
Fred arrivò alle spalle di James e in meno di un secondo gli coprì gli occhi con le mani mentre Roxanne sotto lo sguardo stupito di Lily, Rose e Albus faceva segno a quest’ultimi di non dire niente.
-cosa cavolo sta succedendo!- disse James cercando di togliersi le mani dell’altro dalla faccia. Nel mentre i suoi occhiali erano finiti nelle mani di Albus che li aveva raccolti quando erano caduti a terra.
-indovina chi è?- disse Rose che nel mentre si era spostata per abbracciare Roxanne.
Il giorno primo era stato detto a tutta la famiglia Weasley-Potter che George sarebbe andato al matrimonio di Charlie e che avrebbe portato la sua famiglia, ma non avevano detto altro. James si era arrabbiato perché non era riuscito a vedere lo zio e la madre lo aveva ripreso dicendo che era colpa del fatto che si era svegliato troppo tardi.
Rose aveva ipotizzato molte teorie su chi fossero i suoi cugini, ma mai aveva pensato a Roxanne e Fred, che col nome di quest’ultimo doveva essere la scelta più plausibile.
Più in la ragazza vide suo zio George che insieme ad Angelina salutavano tutto il resto della loro famiglia. La ragazza sorrise stringendo ancora a se Roxanne non riuscendo minimamente a crederci.
-allora ci sei arrivato?- disse Lily mentre James cercava ancora di scoprire chi fosse la persona che lo stava tenendo al buio senza successo. Nel mentre Fred cercava di trattenere le risate il più possibile per non rivelare la sua identità.
-dai puoi arrivarci. Provaci!- disse Albus sorridendo al fratello che sbuffò.
-comunque non è giusto che io sia l’unico che non sappia chi è la persona dietro di me!-
-eri l’unico di spalle- disse Lily sorridendo al fratello che non la poteva vedere.
-so che farò un buco nell’acqua visto che è impossibile, ma mi sembrano troppo le mani di Fred- disse il ragazzo sospirando. In quel momento le mani che ostruivano la sua visuale si spostarono permettendogli di mettere a fuoco tutto il giardino della Tana e Albus che gli porgeva gli occhiali.
James li guardò confuso per poi girarsi e trovarsi veramente al fianco di Fred.
-ciao cugino!- disse il mulatto mettendo un braccio sulle spalle di James e ridacchiando mentre quest’ultimo sgranava gli occhi.
-oddio siete voi due!- disse poi James con un sorriso bellissimo sulle labbra mentre abbracciava felice Fred.
-adesso ci saranno ancora più problemi con quidditch!- disse James mentre rideva seguito a ruota dagli altri.
-meno male che io, Molly e Victoire non giochiamo- disse Rose scuotendo la testa.
-siete pronti a rubarmi la scena ad Hogwarts?- chiese Charlotte avvicinandosi ai ragazzi insieme al resto dei cugini.
-sempre pronti- disse Roxanne sorridendo alla ragazza che quel giorno aveva lasciato i capelli sciolti.
-comunque appena torniamo ad Hogwarts cerchiamo qualcuno dai capelli rossi e vediamo se è un Weasley! È impossibile che tutti quello con i capelli rossi siano Weasley- disse Hugo ridendo mentre Louis annuiva.
-non avete portato Nate?- chiese poi il biondo mentre Roxanne faceva no con la testa.
-in realtà non sa niente di tutta questa questione. Noi l’abbiamo scoperto solo ieri- disse Fred ridacchiando.
-nonna Molly ha preparato le camere, rimarrete qui per il resto delle vacanze- disse Molly jr.
-davvero? Papà non aveva detto niente del genere- disse Fred sorpreso ma felice della cosa.
-oh nonna non gli ha detto niente. Diciamo che glielo imporrà oggi dopo il matrimonio- disse Dominique mentre tutti i ragazzi scoppiavano a ridere.

 

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Capitolo 56
*** Capitolo 55 ***


-Rose non c’è?- chiese Scorpius dopo aver salutato Albus che era appena arrivato a Villa Malfoy per festeggiare il compleanno del biondo.
-sai com’è zio Ron- disse il ragazzo sospirando per poi guardarsi intorno in cerca della sua ragazza.
-si sta facendo la doccia- disse Scorpius capendo i pensieri di Albus.
-e i tuoi?- chiese poi il Potter non vedendo nessuno dei due.
-non ci sono. Sono andati a una festa di fine anno per mia cortese richiesta- disse Scorpius ridacchiando.
-li hai praticamente costretti- disse Albus ridendo insieme al biondo. Poi si fece serio. -quando parlerai con Rose?- chiese il ragazzo.
Lui sapeva che Scorpius e Rose non stavano insieme. Lo aveva scoperto praticamente una settimana dopo. Aveva quindi tartassato Scorpius fino a quando il ragazzo non aveva ceduto e gli aveva raccontato tutta la verità.
-il prima possibile, non volevo rovinarle il natale- disse il ragazzo.
-l’avresti resa solo più felice- a quelle parole Scorpius tirò un pugno ad Albus. -dai. Siete diventati amici però- disse il moro cercando di sollevare il morale al suo migliore amico.
-lo sai che a me Rose piace dal primo anno! Essere amici non mi basterà mai-
-ma anche inventarsi una scusa assurda per farla diventare la tua ragazza, o meglio pomiciartela in giro per Hogwarts- disse Albus incrociando le braccia.
-ci siamo sempre e solo baciati Albus, e la maggior parte delle volte erano baci a stampo- disse Scorpius alzando gli occhi al cielo.
-al compleanno di Louis aveva limonato-
-perché costretti- disse Scrorpius sospirando -lei non l’avrebbe mai fatto altrimenti. Parliamo di altro per favore- disse poi il ragazzo rabbuiandosi mentre Albus annuiva. Sapeva benissimo di come Scorpius si era invaghito di sua cugina in pochissimo tempo e quando aveva saputo che i due stavano insieme ne era stato felicissimo. Ma poi aveva scoperto la verità proprio perché Scorpius non faceva cose che gli diceva sempre di voler fare con Rose, tipo abbracciarla, baciarla per i corridoi, sedersi vicino a lei a lezione. Erano tutta cose che alla fine Scorpius non aveva mai fatto.
Cercando di poter avere una possibilità con Rose aveva aumentato la sua sofferenza per non poterla avere, e la cosa faceva star male anche Albus stesso.
-Albus!- disse Merlion scendendo le scale fresca di doccia per poi buttarsi a capofitto verso il Potter per poi baciarlo facendo alzare gli occhi al cielo a Scorpius.
-potete pomiciare da un’altra parte per favore?- chiese poi il biondo visto che i due non accennavano a staccarsi.
-no, poi tu potrai farlo tranquillamente con la tua ragazza- disse Merlion per ritornare a baciare Albus mentre Scorpius si intristiva. Di sicuro non poteva baciare Rose in quel modo. La ragazza lo avrebbe ammazzato.
Fu in quel momento che le fiamme del camino di Villa Malfoy divennero improvvisamente verdi e il biondo guardò confuso il camino. Non doveva arrivare nessun altro quindi perché c’erano le fiamme verdi?
La sua domanda ebbe risposta quando apparve davanti a lui Rose. La ragazza incrociò subito gli occhi di Scorpius che la guardava davvero sorpreso. Albus le aveva proposto di fare una sorpresa al biondo e quindi lei era partita più tardi rispetto al cugino, cosa che era anche servita a Roxanne per prepararla per bene. Rose infatti aveva addosso un vestito verde e i suoi capelli avevano una forma decente e non sembravano una massa di ricci indemoniati come al solito.
-auguri- disse la ragazza avvicinandosi a Scorpius per poi lasciargli un bacio sulla guancia mentre lui la guardava sorpreso. Non si aspettava di trovare la ragazza li.
-sorpresa- disse invece Albus staccandosi da Merlion e sorridendo alla cugina che era appena arrivata mentre Scorpius si aprì in un sorriso bellissimo a detta di Rose.
 
La serata passò tranquillamente con Scorpius che era sempre più felice della presenza di Rose li, almeno non si sentiva il terzo incomodo tra sua sorella e Albus.
-tutto okay?- gli chiese Rose mentre i due erano usciti fuori dal balcone per vedere i fuochi che di li a poco sarebbero apparsi in cielo, o meglio era la scusa che entrambi avevano usato per lasciare da soli gli altri due ragazzi che avevano una voglia matta di saltarsi addosso più di quanto non stavano già facendo.
-si tranquilla- disse Scorpius che in realtà voleva dire la verità a Rose. Il fatto che la ragazza fosse andata li a festeggiare il suo compleanno lo rendeva abbastanza felice.
Mancavano davvero pochi minuti alla mezzanotte quando alla fine Scorpius si decise a parlare.
-appena torniamo ad Hogwarts possiamo anche finire tutto ciò- disse il ragazzo evitando accuratamente di guardare Rose, di sicuro sarebbe stata felicissima mentre a lui si stava spezzando il cuore ne dire quelle parole.
Ma non era così, infatti Rose si era pietrifica. Sperava che tutto quello poteva durare un po’ di più. Anche per quello aveva lottato tutto il giorno con il padre per poter andare al compleanno del serpeverde.
-okay- disse alla fine Rose a bassa voce.
-mi devo scusare con te comunque. Per averti coinvolta in tutto ciò- disse Scorpius.
-tranquillo era per una buona causa e poi ti sei dovuto sorbire mio padre- disse la ragazza sorridendo, ma Scorpius non la stava ancora guardando e lei si intristì ancora di più.
-ti ho mentito- disse Scorpius facendo corrucciare la fronte di Rose. -non era quello il motivo-
-e allora quale?- disse Rose leggermente arrabbiata perché si sentiva usata.
-mi piaci dal primo anno ed è l’unica cosa che mi è venuta in mente per conquistarti, ma ho combinato un casino. Adesso ti amo ancora più di prima- rivelò il ragazzo che era troppo poco coraggioso per poter guardare la ragazza negli occhi.
A Rose invece aveva iniziato a battere forte il cuore. Lei piaceva a Scorpius. Era quella l’unica cosa che stava pensando in quel momento. Com’era possibile poi che non se ne fosse mai accorta? Guardò verso Scorpius e agì d’istinto girando la faccia del ragazzo e baciandolo. Non un bacio a stampo, ma un bacio vero che sorprese il Malfoy che subito strinse la ragazza a se rispondendo al bacio.
-e questo a cosa lo devo?- chiese il ragazzo che non voleva crederci. Non prima di aver sentito le parole della ragazza almeno.
-mi sono innamorata di te. E ho capito che non sei antipatico come credevo- disse la ragazza arrossendo leggermente. Scorpius sorride.
-quindi posso considerarti ufficialmente la mia ragazza adesso?- chiese Scorpius sorridendo.
-si, e se guardi un’altra ragazza ti faccio a pezzi Malfoy-
-tranquilla Weasley, ho occhi solo per te-

 

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Capitolo 57
*** Capitolo 56 ***


-ci sei stasera?- chiese Will a Charlotte mentre entrambi erano seduti nello stesso scompartimento diretti verso Hogwarts.
-per cosa scusa?- chiese la ragazza poggiando la testa sulla spalla del suo migliore amico. Giusto per marcare un po’ il territorio visto che le due ragazzine del secondo anno che erano sedute con loro stavano guardando il ragazzo ridendo civettuole.
-per il mio compleanno- disse il ragazzo.
-ma è stato il sei- disse la ragazza.
-ma volevo festeggiarlo con te- disse Will sorridendo alla ragazza non considerando minimamente le due ragazzine che lo stavano mangiando con gli occhi.
-e come mai non lo hai chiesto a mia cugina?- chiese la ragazza che voleva sondare il territorio.
-perché dovrei farlo? E soprattutto a quale delle tue sei, anzi sette cugine?- chiese Will confuso.
-a Dominique, ultimamente state molto insieme- disse Charlotte buttandola sul vago.
-si, la sto aiutando a fare una cosa. E comunque sei tu la mia migliore amica- disse Will lasciandole un bacio sulla guancia.
“si e tu vai dietro a Dominique e non me lo vuoi dire” pensò la ragazza intristendosi.
-ci penserò- disse poi poggiando nuovamente la testa sulla spalla di Will e chiudendo gli occhi impedendo al ragazzo di dirle altro.
 
-cosa c’è?- chiese Dominique e Will quando si trovarono entrambi nella sala comune di tassorosso dopo che il ragazzo aveva cercato nuovamente nelle scorte di suo padre senza successo. Il veritaserum non c’era da nessuna parte.
-Charlotte. Oggi mi è sembrata parecchio strana- disse il ragazzo che si era rivolto a Dominique per qualche consiglio, infondo lei stessa aveva promesso che l’avrebbe aiutato a conquistare il suo draghetto.
-in che senso?- chiese Dominique curiosa.
-acida più che altro e poi ha detto che potevo invitare te alla mia festa di compleanno e non lei, per poi dirmi un ci penserò che è di sicuro un no- disse il ragazzo borbottando mentre Dominique sgranava gli occhi.
-oddio! Tranquillo ci penso io- disse la ragazza prima di uscire dalla sala lasciando solo il povero serpeverde che non aveva capito niente di quello che stava succedendo.
Dominique invece si diresse a passo spedito verso la sala comune di serpeverde diretta dalla cugina. Cugina molto gelosa visto quello che le aveva detto Will.
Non ci mise molto ad arrivare e salire verso i dormitori femminili in cerca della camera della cugina che trovò subito. Bussò e una volta ricevuto il permesso entrò trovandosi la stanza con solo la cugina dentro. Meglio così.
-ehi che ti metti stasera?- chiese Dominique sedendosi sul letto della ragazza che la guardò confusa.
-in che senso? Dove devo andare stasera?- chiese confusa Charlotte che si era già dimenticata del compleanno di Will.
-Will mi ha detto che ti ha invitata al suo compleanno quindi volevo sapere cosa ti saresti messa e se potevo aiutarti- disse Dominique sorridendole mentre Charlotte si pietrificava.
-vieni anche tu?- chiese di getto la ragazza che si maledisse subito per la sua lingua lunga. Non voleva litigare con la cugina per un ragazzo, anche se quel ragazzo era il suo Will.
-certo che no! È una cosa intima tra te e lui- disse Dominique ridacchiando per poi aprire il baule della cugina e cercare qualcosa di bello da farle mettere.
-in che senso una cosa intima?- chiese Charlotte che non ci stava capendo niente.
-nel senso che lui non ha le palle di chiederti di uscire e quindi si inventa scuse per farlo. Visto che mi sta aiutando con la questione James-Alicia ho deciso di aiutarlo con te, ma non so chi sia più ottuso tra i due gelosona- disse Dominique ridendo mentre Charlotte divenne rossa.
-oddio scusa!- disse la serpeverde coprendosi la faccia con le mani mentre Dominique continuava a ridere.
-tranquilla, però il fatto che tu sia gelosa mi fa capire che il nostro caro Will ha qualche possibilità stasera- disse la mezza francese passando a Charlotte una minigonna verde e un toppo argentato.
-ma queste cose non sono mie- disse la ragazza guardandole attentamente. Di sicuro non erano il suo genere.
-le prendi solo in prestito per questa sera tranquilla. Comunque ti propongo di tenere i capelli sciolti come al matrimonio dei tuoi. Stavi davvero bene- disse poi Dominique spingendo la ragazza nel bagno per farla cambiare.
Charlotte uscì dal bagno leggermente in imbarazzo e Dominique le sorrise prima di farla sedere sul letto e aggiustarle i capelli, proprio come aveva fatto Molly il giorno del matrimonio.
-e tu invece quando darai una possibilità a Lorcan?- chiese Charlotte pensando al povero ragazzo che cercava di essere preso in considerazione dalla Weasley.
-non so di cosa stai parlando-
-certo che lo sai- disse invece Charlotte girandosi per fissare i suoi occhi in quelli di Dominique. -prima pensavo ci stessi provando con Will e per questo non ti ho detto niente, ma davvero Lorcan è cotto di te-
-e se poi non gli piacesse il mio carattere? Tutti gli altri con cui sono stata mi hanno lasciata per questo- disse la ragazza sospirando e rivelando finalmente la verità a qualcuno.
-Lorcan ti conosce da tantissimo tempo, non credo che possa scappare per il tuo carattere- disse Charlotte sorridendole.
-e se poi si accorge che non gli piaccio? Perderei un amico in questo modo-
-tentar non nuoce- disse Charlotte, ma la cugina non sembrava molto convinta. -okay, se io stasera mi metto un paio di tacchi tu dai una possibilità a Lorcan- disse poi.
-così non vale!- disse l’altra rossa sbuffando.
Charlotte le sorrise e andò a prendere i tacchi di una sua compagna di stanza per poi metterseli.
-ora io vado da Will e tu da Lorcan- disse la ragazza provando a camminare, ma barcollando leggermente. Aveva preso proprio quelli con il tacco più fine.
-va bene, ma ti accompagno fino all’ingresso della sala grande altrimenti muori- disse Dominique prendendo sottobraccio la cugina.

 

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Capitolo 58
*** Capitolo 57 ***


-sei venuta- disse William mentre posava lo sguardo su Charlotte lasciandosi sfuggire un sospiro di apprezzamento vedendola con la minigonna, il top e i tacchi, ma soprattutto con i capelli sciolti.
-avevo detto che ci avrei pensato- disse la ragazza leggermente in imbarazzo mentre si metteva una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
-l’avevo interpretato come un no-
-e allora chi aspettavi?-
-speravo nel tuo arrivo- disse sinceramente il ragazzo per poi avvicinarsi a Charlotte per prenderla sottobraccio.
-dove andiamo?- chiese la ragazza aggrappandosi con forza al braccio di Will per non cadere.
-nella stanza delle necessità draghetto-
-smettila di chiamarmi in questo modo- disse la ragazza sbuffando anche se in realtà stava sorridendo.
-non lo farò mai!- disse invece il ragazzo che una volta arrivati fece entrare la ragazza prima di lui in quello che sembrava un comodissimo salotto.
-se volevi un salotto non potevamo rimanere nella nostra sala comune?- chiese la ragazza andandosi a buttare sul divano ricordandosi di tenere le gambe ben chiuse visto che aveva una gonna.
-si con tutta la gente intorno- borbottò Will per poi sedersi accanto alla ragazza.
-che vuoi fare?- chiese Charlotte curiosa. Infondo l’aveva invitata lui li. Will la guardò per in po’ non sapendo cosa fare. Poi prese un po’ di coraggio e si avvicinò alla ragazza mentre lei lo guardava con il cuore che le batteva forte nel petto.
Will si decise ad annullare definitivamente le distanze tra loro baciando la ragazza pensando che se lo voleva rifiutare lo doveva fare il quel momento. Will si aspettava un rifiuto netto visto che pochi mesi prima era stato frenzonato dalla ragazza e quindi si sorprese quando quest’ultima schiuse la bocca per permettere al ragazzo di approfondire il bacio. Sorrise sulle labbra della ragazza e i due continuarono a baciarsi per un bel po’.
-pensavo di non essere il tuo tipo- disse Will ridacchiando mentre la ragazza lo fulminava con lo sguardo.
-se vuoi cambio idea- disse lei per prenderlo in giro mentre il ragazzo si fece serio.
-stavo scherzando draghetto-
-lo so- disse la ragazza baciando lei questa volta William.
-però si può sapere cosa devi fare di così importante per Dominique?- chiese poi stendendo le sue gambe sopra quelle del ragazzo.
-sei gelosa?-
-se Dominique non mi avesse detto chiaro e tondo che ti stava aiutando con me non sarei mai venuta- rivelò Charlotte lasciando stupito il ragazzo.
-non ti facevo così gelosa- ridacchiò -comunque devo cercare un veritaserum dalle scorte di mio padre per far parlare una certa Polly di grifondoro e far risolvere la questione tra tuo cugino e Alicia- rivelò il ragazzo lasciando stupita Charlotte.
-ma non ci stavano lavorando Tasha e Fred?-
-Dominique voleva dare una mano ad entrambi e mi ha trascinato dentro- disse il ragazzo alzando le spalle. -comunque posso dirlo?- chiese con un sorriso stampato in faccia.
-ha a che fare con Fred e Roxanne?- chiese la ragazza alzando un sopracciglio sapendo già quello che il ragazzo molto probabilmente stava per dire.
-yes- disse lui sempre sorridendo mentre Charlotte alzava gli occhi al cielo.
-vai- concesse la ragazza.
-tutti i rossi sono Weasley!- disse Will prima di scoppiare a ridere e baciare nuovamente Charlotte.
-e tu stai con una Weasley-
-credi che adesso tuo padre metterà una buona parola per gli esami dell’anno prossimo su di me?- chiese il ragazzo speranzoso facendo sorridere Charlotte.
-certo che no!- rispose la ragazza -molto probabilmente ti farà abbassare tutti i voti. Sono la sua preziosa figlia- la ragazza si mise a ridere seguita a ruota dal serpeverde che la fece sedere sopra le sue gambe. Charlotte baciò nuovamente il ragazzo mentre entrambi non riuscivano a smettere di ridere.
 
Dominique stava osservando Lorcan mentre il ragazzo stava componendo un tema per il giorno dopo. Aveva promesso alla cugina che avrebbe dato una possibilità al ragazzo, ma non sapeva minimamente come potergli proporre il discorso così su due piedi.
-Domi tutto bene?- chiese Lorcan alzando lo sguardo dalla pergamena visto che non riusciva a concentrarsi avendo lo sguardo della ragazza puntato addosso da quando era ritornata in sala comune.
-si- disse la ragazza che si morse il labbro. Ma com’era possibile che lei, che non si faceva minimamente problemi a chiedere di uscire ad un ragazzo, con Lorcan si sentiva così imbarazzata da non riuscire nemmeno a parlargli? Perché?
La ragazza sospirò per poi riposare il suo sguardo su Lorcan che si immobilizzò nuovamente. Perché la ragazza voleva torturarlo in quel modo?
-Domi davvero cosa ti preoccupa?- chiese nuovamente il biondo poggiando definitivamente la piuma con la quale stava scrivendo e guardando negli occhi celesti la ragazza.
La ragazza sospirò passandosi una mano tra i capelli scompigliandoli, ma essi ritornarono al loro posto subito dopo che la ragazza ebbe tolto la mano.
-mi piaci- sussurrò la ragazza facendo sgranare gli occhi a Lorcan. Aveva sentito bene?
-cosa?- domandò infatti il ragazzo sperando davvero di aver capito bene le parole della ragazza.
-mi piaci- ripeté la ragazza sospirando. -anche se non so se come amico o come altro- continuò. Lorcan la stava guardando con gli occhi sgranati.
-se è uno scherzo non è divertente- disse Lorcan che aveva veramente paura che fosse uno scherzo architettato da qualcuno.
-non è uno scherzo Lo! Sono seria- disse Dominique tirandogli un leggero pugno sul braccio.
-no scusa è che mi sembra molto strana come cosa. Tu sei bellissima e io sembro un mostro a momenti- disse il ragazzo.
-non è vero! E ricordati che sminuendo te sminuisci anche Lys- disse la ragazza avvicinandosi al biondo e sedendosi sulla sedia vicino alla sua.
-si ma Lys non ha gli occhiali e…- il ragazzo non riuscì a finire la frase perché Dominique si era impossessata delle sue labbra lasciando il ragazzo fermo come un sasso.
Per quanto tempo aveva sperato che ciò accadesse? Troppo. E fu facendo quel pensiero che si riprese e rispose al bacio della ragazza avvicinandola di più a se.
-sei molto più carino con gli occhiali- disse Dominique una volta finito il bacio, anche se entrambi avevano ancora i visi molto vicini.
-sono carino non bello-
-smettila e proviamoci, va bene?- chiese la ragazza facendo gli occhi da cucciolo ai quai Lorcan non riuscì a resistere.
 

 

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Capitolo 59
*** Capitolo 58 ***


-è passata solo una settimana e già si sono formate altre due coppie! Io non resisto fino a giugno!- disse Victoire mentre guardava male le due dirette interessate che la guardarono a loro volta scusandosi con lei.
-in realtà tre- la corresse Roxanne indicando Lily che stava appiccicata a Jerome. Alla fine avevano rivelato a tutti che stavano insieme con tanto di James che rincorreva il Caposcuola di tassorosso. Alla fine James si era calmato, ma ancora mandava sguardi truci a Jerome, come li mandava anche a Scorpius che negli ultimi tempi era più appiccicato di prima a Rose.
Quando li avevano visti litigare chiamandosi Weasley e Malfoy il secondo giorno dal rientro avevano tutti pensato a una loro rottura, ma si erano dovuti ricredere quando avevano fatto pace baciandosi davanti a tutta la scuola. Inutile dire che James aveva dato in escandescenza. A Hugo invece sembrava non interessare più la vita amorosa della sorella, nonostante il padre gli avesse detto all’infinito prima di partire di controllarla.
-vi odio- disse Victoire sbuffando.
-dai sorellona! Pensa che fra sei mei potrai finalmente uscire da qui!- disse Louis ricevendo un’occhiataccia da parte della sorella.
-okay come non detto-
-tieniti pronta perché potrebbero salire presto a quattro- disse Lily ridacchiando ricevendo poi sguardi confusi da parte di tutti.
-che c’è?- chiese infatti la ragazza non capendo gli sguardi interrogativi.
-a chi ti riferisci?-
-a Lucy ovviamente!- disse la Potter facendo sputare il succo di zucca alla diretta interessata.
-cosa centro adeso io?- chiese infatti la serpeverde non capendo perché era stata tirata in ballo. Okay che voleva provarci con Frank, ma non in quel momento e soprattutto come lo aveva intuito Lily?
-dai si vede lontano un miglio che ti piace Frank-
-e allora? Mica mi dichiaro adesso- disse la ragazza sorprendendo la metà delle persone presenti a quel tavolo.
-come no?-
-non sono mica Dominique Weasley io! Se vuole farlo lui okay, ma io non faccio niente-
-fino a quando Frank si decide passeranno secoli!- disse Lily allargando le braccia cercando di far ragionare la cugina.
-e passeranno secoli, non mi interessa- disse Lucy iniziando a raccogliere le sue cose.
-dove vai?- chiese curiosa Dominique.
-in camera, ho bisogno di dormire- disse semplicemente la ragazza uscendo dalla sala comune di tassorosso dove si erano riuniti tutti per festeggiare il compleanno di Tasha. In quel momento erano rimasti solo la festeggiata, Jerome, Lorcan e i Weasley-Potter.
-l’hai fatta scappare- disse Jerome alla sua ragazza che sbuffò indispettita dal comportamento della cugina.
-vado anch’io- disse Charlotte stiracchiandosi.
-ti accompagno, ci vediamo domani ragazzi- disse Albus salutando tutti i ragazzi e uscendo seguendo Charlotte.
-guarda che è già domani- disse Louis ridacchiando.
-come cavolo fa Nate a stare con te? Sei così odioso- borbottò Hugo facendo ridere il resto dei presenti.
-perché non hai visto lui- ridacchiò Louis alzandosi e tirandosi appresso Hugo disse -anche i corvi ritornano al loro nido- ed entrambi uscirono.
-ecco bravi scomparite dalla mia vista stupide coppiette- disse Victoire facendo ridere Dominique che baciò Lorcan. -e tu sarai la prima a morire- concluse la bionda indicando con il dito la sorella.
 
-allora come vanno le ricerche?- chiese Frank sedendosi affianco a Fred approfittando del fatto che ne James e ne la sorella erano presenti a colazione.
-siamo ad un punto morto. Senza veritaserum non so proprio cosa inventarmi per far parlare Polly- borbottò Fred che non ne poteva più di quella situazione. Gli allenamenti da essere divertenti erano diventati tristi e la tensione poteva tagliarsi anche con una piuma.
-ci deve essere qualche altro modo. Che ne so farla parlare involontariamente- propose Frank ma Fred storse la bocca. Ci avevano provato tante volte lui e Tasha ma senza risultati. La ragazza evitava accuratamente di dire qualcosa di troppo in loro presenza. Aveva capito cosa volevano fare.
-che peccato che James non ci rivolge più uno sguardo-
-infatti! Io volevo invitarlo ad uscire, ma sono sicura che mi dirà di no come ha fatto con le altre-
Fred guardò Frank che sorrise a sua volta. Quelle due ragazze avevano appena dato l’idea geniale per far uscire allo scoperto Polly. Poteva essere un buco nell’acqua, ma dovevano provarci se non volevano arrivare a fine anno con Alicia e James che non si parlavano.
-quando lo facciamo?- chiese a bassa voce Frank che non vedeva l’ora di entrare in azione.
-quando sono tutti e tre in sala comune- disse Fred. -prenderemo tre piccioni con una fava-
-non erano due i piccioni?- chiese Frank facendo scoppiare a ridere Fred.
-posso sapere perché state ridendo?- chiese James sedendosi difronte ai due e sbadigliando rumorosamente. Non aveva chiuso occhio la sera prima. Alla fine lui e Fred erano tornati in camera dalla sala comune di tassorosso alle tre di mattina solo perché Fred voleva continuare a parlare con Tasha.
-i piccioni e le fave- disse Fred al cugino che lo guardò non capendo cosa avessero di così divertente i piccioni e le fave.
-credo che se non ascolti la loro conversazione dall’inizio non capisci il significato delle risate- disse Mark sedendosi al fianco di James che lo guardò chiudendo gli occhi in due fessure.
-che c’è?- chiese il diretto interessato sentendosi leggermente a disagio.
-dove sei stato ieri?-
-da Molly, perché?- chiese confuso Mark.
-alle tre di notte eri da Molly? Cosa cavolo avete fatto? Ti devo ammazzare?-
-James calmati- disse Fred tirando un calcio al cugino facendolo calmare.
-sei troppo assillante James! Non faccio niente che lei non voglia- disse Mark sbuffando. James non rispose.
-tu invece quando ti decidi a parlare con Lucy?- chiese Fred al ragazzo al suo fianco che lo guardò sgranando gli occhi.
-Fred non peggiorare la situazione ti prego- disse James mettendosi una mano sugli occhi mentre Mark ridacchiava.
-dai, sai che se non sei tu a fare il primo passo Lucy non si butta?-
-e tu come le sai queste cose?- chiese Frank davvero curioso.
-l’ha detto lei ieri. Sbrigati a prendertela-
-FREDERIC!- urlò James facendo girare mezza scuola verso di loro mentre il mulatto rideva.

 

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Capitolo 60
*** Capitolo 59 ***


-tuo fratello si è dichiarato a Lucy- disse Tasha ad Alicia mentre entrambe erano sedute sui divanetti della sala comune di grifondoro.
-si ho sentito, Frank è una cosa assurda: o non fa niente oppure lo fa in modo plateale- rise la bionda. Era stata davvero felice quando aveva sentito dire in giro che Frank Paciock si era dichiarato a Lucy Weasley quella mattina a colazione. Praticamente tutta Hogwarts aveva sentito il grido del ragazzo dal tavolo di grifondoro e il si della ragazza da quello di serpeverde. Alicia invece era rimasta in camera più del necessario perché non era riuscita a prendere sonno il giorno prima e quindi aveva recuperato quella mattina stessa senza accorgersene.
-dovevi vedere l’espressione di James, sembrava lo volesse ammazzare da un momento all’altro mentre Fred rideva.-
-dovrebbe essere James quello ammazzato da Frank- borbottò Alicia facendo incupire Tasha -e poi tu ti devi muovere o qualche altra ragazza si prenderà Fred-
-guarda che io non gli piaccio e non fare quell’espressione lo so perché l’ho sentito mentre parlava con mio fratello-
-E questo quando è stato?- chiese Alicia curiosa.
-credo a ottobre- disse la tassorosso pensierosa.
-infatti, ottobre, da allora possono essere cambiate parecchie cose e poi state sempre appiccicati. Anche ieri eravate seduti l’uno vicino all’altra- disse la grifondoro facendo sbuffare la castana.
-è solo amicizia, credimi- sussurrò la più piccola.
-ehi James hai sentito?- disse Fred a voce un po’ troppo alta entrando nella sala comune di grifondoro insieme a James.
-cosa?- chiese il Potter che non si era accorto di avere tutti gli sguardi della sala comune puntati addo, chi più e chi meno discretamente.
-Jessica Weid vuole chiederti di uscire!- disse Fred con lo stesso tono. Tasha lo guardò confusa. Cosa cavolo stava facendo?
-e allora?- chiese James non capendo dove voleva andare a parare il cugino.
-volevo sapere cosa avevi intenzione di risponderle- disse Fred sorridendo. Fu in quel momento che Tasha si accorse di Polly che stava andando spedita verso i due e la tassorosso iniziò a pregare che andasse tutto per il meglio. Aveva finalmente capito le intenzioni di Fred.
-certo che no- -lui è mio- dissero in contemporanea James e Polly.
Alicia sbuffò alzando gli occhi al cielo mentre James si girò verso la ragazza.
-e tu chi sei scusa?-
-sono la tua ragazza ovviamente-
-no, non lo sei. Cosa cazzo vuoi?- disse James irritato. Chi si credeva di essere quella bionda tinta per definirsi la sua ragazza.
-come no? Mi hai baciata!- disse Polly iniziando il suo teatrino mentre Fred ridacchiava e faceva incrociare i suoi occhi con quelli di Tasha.
-e quando di grazia?- chiese James sospirando esasperato. Ma che voleva quella?
-come non ti ricordi? Il ventuno settembre- disse la ragazza convintissima mentre James alzava un sopracciglio confuso.
-questo è impossibile. Potevi qualunque giorno tranne quello- James scoppiò a ridere mentre l’espressione della ragazza davanti a se si faceva sempre più tesa capendo di essere finita in una trappola tesa da quei due antipatici. Infatti fulminò con lo sguardo prima Fred e poi Tasha.
-come fai a dirlo. Avevo dei testimoni sai!- disse la ragazza incrociando le braccia al petto nel vano tentativo di far risaltare di più il suo seno piatto per far cadere l’occhio a James, ma ciò non successe.
-semplice quel giorno ho baciato un’altra persona, la persona che amo- rivelò James che non si era accorto della presenza di Alicia che a quelle parole aveva alzato lo sguardo sorpreso.
-ma fammi il piacere. Sonja è vero che James mi ha baciato?- chiese la ragazza a una mora che stava cercando di uscire dalla sala comune senza farsi vedere. La ragazza si immobilizzò e guardò prima Polly e poi James.
-in realtà hai baciato me sotto effetto della pozione polisucco. Ed è stata una tua idea per far ingelosire Alicia. Ciao- disse poi la ragazza correndo fuori dalla sala comune mentre Polly le gridava contro insulti di tutti i tipi e James diventava un cadavere.
-tu hai fatto cosa?- chiese con una calma glaciale che fece impaurire la povera Polly che sbiancò.
-mi dispiace ma tu mi piaci tanto- disse la ragazza cercando di prendere il braccio di James ma lui la scansò bruscamente e salì a passo di marcia nella sua camera.
Polly rimase per un po’ in mezzo alla sala comune per poi uscire. Una volta che lo fece tutti tornarono a fare quello che stavano facendo. Lo spettacolo era finito.
Tutti tranne Alicia che guardava le scale del dormitorio maschile con le lacrime agli occhi.
Fred le si sedette accanto.
-allora vuoi andare dal tuo principe azzurro?- le chiese a bassa voce mentre la ragazza cercava di trattenere le lacrime. Alicia guardò prima lui e poi Tasha.
-grazie- sussurrò prima di correre verso il dormitorio maschile senza che nessuno si accorgesse di ciò.
-sei stato fantastico. Anche se devo ammettere che mi sono spaventata quando sei entrato dicendo quelle parole a voce alta-
-un’idea partorita dalla mente di Frank e che io ho sviluppato.-
-sei stato fantastico, mentre io inutile- disse la ragazza sospirando.
-non è vero- le disse Fred avvicinandosi.
-si invece! Hai fatto tutto tu e…- la ragazza non finì la frase perché si ritrovò le labbra di Fred sulle sue. Rimase pietrificata non aspettandosi per niente quel contatto.
-mi hai supportato e sopportato, è già tanto tesoro- sussurrò il mulatto prima di rimpossessarsi delle labbra della ragazza che questa volta ricambiò il bacio più che felice di quella piccola sorpresa che le aveva appena fatto Fred.
 

 

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Capitolo 61
*** Epilogo ***


Alicia bussò alla porta della camera di James aspettando una risposta. Nel mentre si asciugò qualche altra lacrima che era scesa contro la sua volontà.
Era stata una stupida, una stronza. Non aveva permesso a James di spiegarsi, di dirle come erano andati veramente i fatti. Si era fidata solo di quello che aveva visto. In un primo momento aveva pensato di aver ragione e si era completamente sbagliata. Le sue compagne di stanza avevano complottato contro di lei e non le avevano permesso di stare con il ragazzo che le piaceva.
E in quel momento si sentiva un’emerita cretina a cercare di parlare con il ragazzo. Era più probabile che le avrebbe sbattuto la porta in faccia.
Provò a bussare nuovamente, e quando stava per farlo per una terza volta la porta si aprì di scatto rivelando un James parecchio incazzato.
-cosa cazz… Alicia- disse il ragazzo sgranando gli occhi nel vedere la ragazza con le lacrime agli occhi. Pensava di essere stato seguito da qualcun altro, non dalla bionda.
Aprì la porta permettendo così alla ragazza di entrare.
-scusa il disordine mi stavo sfogando- disse il ragazzo che con un colpo di bacchetta fece tornare tutto in ordine.
-c’ero anch’io in sala comune- sussurrò Alica facendo sgranare gli occhi a James -e mi dispiace per quello che ti ho detto io pensavo che…sembrava così vero- disse la ragazza scoppiando definitivamente a piangere mentre James l’abbracciava baciandole i capelli.
-mi dispiace- continuava a dire in una litania la ragazza mentre James continuava a tenerla stretta a se.
-non è colpa tua- disse il grifondoro non appena la bionda si fu calmata.
-dovevo ascoltare Tasha e Fred-
-l’importante è che adesso la verità è venuta a galla e credo che Fred abbia detto quelle parole oggi di proposito- borbottò il Potter che comunque era molto grato a Fred per quello che aveva fatto. Aveva praticamente Alicia tra le braccia ed era una cosa fantastica.
-adesso mi odi- disse la ragazza sospirando.
-no, ti avrei odiata se te ne fossi altamente fregata di quello che è successo poco fa, anche se devo ammettere che non ti avevo vista-
-oh quindi non volevi farmi sapere di essere pazzamente innamorato di me?-
-credevo lo sapessi già- sussurrò il ragazzo avvicinando il suo viso a quello della Paciock. -posso?- chiese e quando Alicia annuì non aspettò secondi in più prima di ripoggiare, finalmente, le sue labbra su quelle della ragazza che ricambiò subito il bacio.
-quini a scanso di equivoci come l’ultima volta, sei la mia ragazza?- chiese James una volta che si furono allontanati.
-certo che si- disse lei baciandolo nuovamente.
-ora non ci resta che vincere la coppa. Faremo vedere a tutti di cosa è capace la squadra di grifondoro- disse James sorridendo mentre trascinava Alicia sul suo letto.
-infatti, siamo stati un po’ sottotono nell’ultimo periodo. Sei pronto o hai paura di prenderti un altro bolide in pieno?-
-ho i miei cugini che mi proteggono. E in quel momento sono stato colpito solo perché stavo pensando a te-
-quindi sarei io colpevole del tuo incidente?- chiese Alicia guardando dall’alto il suo ragazzo.
-no, i miei pensieri sono i responsabili non tu- James si issò sui gomiti a lasciò un bacio a stampo sulle labbra della ragazza che sorrise.
-adesso è arrivato l’ora nella quale dovrai dirmi addio- disse a un certo punto James guardando il soffitto.
-perché?- chiese curiosa e preoccupata Alicia, l’aveva appena trovato e non l’avrebbe ceduto tanto facilmente, non dopo quello che era successo.
-Victoire, ci ucciderà tutti!- disse il ragazzo mettendosi le mani nei capelli.
-e perché di grazia?-
-troppe coppiette in giro-
-no, secondo me riesce a resistere anche perché se vi uccide diminuiscono gli invitati al matrimonio- disse ridendo Alicia.
-quale matrimonio?- chiese curioso James.
-di lei e Teddy! Teddy le ha fatto la proposta a natale e lei ha accettato- disse Alicia corrucciando la fronte. -eppure credevo te lo avesse detto-
-no, io lo ammazzo a Teddy- disse James facendo per alzarsi, ma Alicia lo tenne bloccato sul letto.
-e no caro mio, tu rimani qui con me. Dopo penserai a parlare con tua cugina- disse la bionda che si era appena accorta di aver scatenato una bomba ad orologeria, ma che ne sapeva lei che Victoire aveva taciuto del matrimonio a James?
Anche se non era poi così strano visto che James era il più iperprotettivo dei cugini.







ANGOLO AUTRICE

Quando ho ripreso in mano questa storia pensavo di farla durare massimo una trentina di capitoli come tutte le altre, ma poi ci ho preso la mano e non mi sono nemmeno accorta di aver scritto 61 capitoli.
Graize a chi ha seguito la storia dall'inzio sopportanto anche i mie balzi d'umore con giorni nei quali non pubblicavo niente e altri in cui ogni due ore usciva un capitolo.
Grazia ancora a chi ha recensito, mi dispiace non essere riuscita a rispondere a tutte le vostre recensioni, ma sappiate che mi hanno resa molto felice anche perchè ero abitutata a riceverne davvero poche (tipo 2-3 per storia).
A presto,
la_pazza_di_fantasy

 

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