Is this impossible?

di lolaa05
(/viewuser.php?uid=1141266)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***



Capitolo 1
*** 1. ***


1.

Era una giornata come le altre per i cittadini londinesi quel 1 settembre, ma non per i tre amici Harry , Ron ed Hermione che  a King’s Cross attraversarono come di consueto il muro che li separava dall’ Hogwarts Express per la sesta volta. Gli anni precedenti erano stati tempestosi per loro : soprattutto per l’arrivo di Lord Voldemort, o come preferisce chiamarlo Ronald Weasley , Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato.I tre amici accaparrarono una cabina con una Corvonero , Luna Lovegood , e la sorellina di Ron , Ginny.
Hermione Jean Granger sembrava pensare ad altro quando i suoi compagni iniziarono a parlare, ma i suoi pensieri furono subito interrotti da un Serpeverde: Draco Malfoy. Entrò spavaldamente e , come da suo modo di fare, iniziò a prenderli in giro. La ragazza era stanca di quella serpe , che non  voleva nemmeno sprecare il fiato con lui, perciò prese le sue cose e andò in una cabina con Neville Paciock. Il viaggio non fu tanto piacevole per la ragazza , poiché Pansy Parkinson l’aveva tormentata per quasi tutto il tragitto. Fu un sollievo invece arrivare al castello: si sentiva a casa. Lo Smistamento fu gradevole soprattutto per la grande quantità di cibo che era stato messo a disposizione a tavola, anche se Hermione rimaneva dell’idea che la C.R.E.P.A. dovesse essere promossa.
Hermione e Ronald erano stati nominati prefetti l’anno prima ,e il loro compito era quello di assicurarsi che nessun studente girovagasse di notte per la scuola e di  non affrontarsi a duello per i corridoi, cosa molto frequente per le matricole. Quella sera la grifona era stata assegnata al turno notturno con Malfoy; “possibile che debba rovinare il mio primo giorno di scuola?” pensò lei.
-Granger- salutò lui;
- Malfoy, che piacere, intendi anche questa notte torturarmi con le tue solite battutine? Oppure preferisci startene zitto a pattugliare i corridoi? Sai la seconda opzione mi sembra la migliore-
- sanguemarcio, so benissimo che cerchi di iniziare una conversazione con me , ma sai, a me di te non interessa nulla-
A quelle parole Hermione si irrigidì, neanche lei sapeva il motivo della sua reazione , ma per la prima volta le parole del Serpeverde le importarono, tuttavia cercò di fare l’indifferente.
-beh bene, meglio così, io controllo il terzo piano- e così se ne andò
Draco vide la Granger allontanarsi e così approfitto per andare nella Stanza delle Necessità; gli era stato assegnato un compito molto importante dal Signore Oscuro , risistemare l’Armadio Svanitore; lui però stava facendo tutto questo contro voglia . Lui non è mai stato come suo padre e mai lo sarà , ogni volta che vedeva il Marchio Nero  sul braccio sinistro si rammaricava per non aver impedito quell’azione, in un modo o nell’altro, ma comunque il danno era fatto. Perfino Piton aveva promesso un Voto Infrangibile per tenerlo al sicuro. Passò tre volte davanti al muro spoglio del settimo piano e apparì una porta. La stanza era come una grande cattedrale colma di oggetti in disuso: da libri vecchi a mobili ammuffiti. Malfoy passò quasi tutte le sue 8 ore di turno per sistemare l’armadio, ma era certo che gli si sarebbero voluti mesi.
 
Il giorno dopo Harry , Ron ed Hermione entrarono nella Sala Grande per fare colazione; subito dopo avevano Divesa Contro le Arti Oscure con il professor Piton , e la notizia non allettò molto i ragazzi, che per di più era con i Serpeverde, la casa che più di tutte odiavano. La classe del professore era ancora nei sotterranei , il solo pensiero fece rabbrividire molti ragazzi.
  • Levatevi subito l’idea di maneggiare  bacchette in quest’aula- disse Piton con uno sguardo rivolto a Potter- adesso vi dividerò in coppie e dovrete portarmi 2 pergamene sui lupi mannari.
  • Weasley lei avrà il piacere di lavorare con Parkinson, tu , Potter andrai con Zabini e Granger con … Malfoy.
Le facce dei ragazzi erano sconvolte; come potevano lavorare con le persone che di più odiavano?
Draco si rivolse al suo migliore amico Blaise con un espressione di quasi disgusto , e lo stesso fece Hermione. I due si diedero appuntamento in biblioteca per il giorno dopo alle 18.
 
Il Serpeverde e la Grifondoro rimasero a sfogliare le pagine dei libri sulle creature oscure per trenta buoni minuti, finchè il biondino disse:
  • Vedo che hai trovato qualcosa, dai, muoviamoci prima che si faccia ora di cena-
  • Si inizio a scrivere intanto dimmi le cose che hai trovato-
Hermione non ebbe nemmeno avuto il tempo di finire la frase che sentirono un boato provenire dal corridoio; sfoderarono tutti e due le bacchette contemporaneamente e si avvicinarono alla fonte del rumore. Dei ragazzi dell’ultimo anno stavano facendo a duello , e usavano degli incantesimi assai pericolosi.
  • Ehi ma cosa fate? Non siete abbastanza maturi da capire che non si può fare nell’edificio scolastico?- urlò arrabbiata Hermione
  • Tu stanne fuori lurida sanguemarcio . disse il ragazzo moro.
A quelle parole la ragazza si agitò, nessuno prima di allora la aveva chiamata così , naturalmente escludendo Malfoy, e provò un senso di ribrezzo verso quei due ragazzi. Ammaliata dalle lacrime che le rigavano il viso, Hermione si rifugiò nel bagno delle ragazze.
Poco dopo sentì dei rumori provenire da fuori e si rimise in piedi.
  • Ah finalmente ti ho trovata. Ti volevo solo dire che quei due la stanno pagando cara per quello che hanno detto e fatto.
Draco si sentì tremendamente in colpa, anche lui l’aveva chiamata in quel modo , e adesso vederla in quello stato era frustrante , per questo era venuta a cercarla.
  • E che cosa avrebbero detto di diverso a quello che dici sempre tu? Io non ce la faccio più ad essere presa di mira per quello che sono dalla nascita , non ho deciso  di essere nata in una famiglia di babbani! – e detto questo la mora si lasciò Draco alle spalle , che stava ripensando a quelle parole.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2. ***


Hermione entrò nella sala comune di Grifondoro e Ginny , che la vide visibilmente scossa, le chiese il motivo del suo comportamento. La ragazza le raccontò tutto e la rossa la consolò. - Non devi dare peso alle parole di quegli stupidi ragazzi, e magari puoi parlare con Piton del lavoro con Malfoy, anche se dubito che ti farà cambiare compagno. - No, non intendo cambiare compagno , voglio solo finire al più presto la ricerca . Probabilmente gli manderò un gufo dicendogli che la finirò da sola , così sarà anche felice. - E da quando ti importa della sua felicità? Senti, secondo me dovete finirla insieme, non può prendersi il merito per quello che non ha fatto. - Si , in effetti non hai tutti i torti, gli dico di vederci più tardi. Un gufo stava picchiettando alla finestra della stanza del ragazzo biondo platino, con una lettera che diceva: “ Oggi ci vediamo alla stessa ora di ieri per finire il compito? Hermione Granger” Draco ripose la lettera e si preparò , mancavano 15 minuti e aveva intenzione di farsi perdonare. Nemmeno lui sapeva bene il motivo, d’altra parte non ha mai fatto caso a come si comportava con la Granger dopo i suoi insulti , ha sempre pensato che le scivolassero addosso come acqua. La biblioteca non era un posto molto frequentato dagli studenti, infatti preferivano svolgere i compiti nelle sale comuni, così potevano consultarsi senza essere rimproverati dalla bibliotecaria. E quando il ragazzo arrivò, Hermione aveva già occupato un tavolo e aveva preso diversi libri. -Bene , io ho già iniziato a scrivere qualcosa , e abbiamo finito la prima pergamena, Malfoy tu prendi quel libro e cerca qualcosa di utile.- esordì la ragazza. Draco stava per risponderle male e dirle che non poteva ordinare nulla al sottoscritto, ma ci ripensò e si mise a leggere. Dopo circa 2 ore il lavoro era terminato e la riccia fece per andarsene senza dire una parola. -Granger- la chiamò Draco. -Cosa c’è ? Devo andare in Sala Grande a mangiare, anzi dobbiamo . Quindi sbrigati . -Mi volevo scusare. Sai non ho mai pensato che ci potevi rimanere male per quelle parole. Hermione era smarrita nei suoi pensieri, come poteva , Draco Lucius Malfoy essere dispiaciuto per lei ? -Ma come hai mai potuto pensarlo? Sono anni che mi perseguiti , e io non sono fatta di ghiaccio. Anche io ho dei sentimenti, non come te.- però la ragazza intuì di aver espresso il concetto con parole sbagliate. -E io non avrei sentimenti? Mi stai dicendo questo? Sono venuto qui per scusarmi per tutte le cose orribili che ho detto su di te , e tu dici che non ho sentimenti? Non sai proprio nulla. -No infatti hai ragione , io non so assolutamente nulla. Non so perché tu sia così ossessionato dal mio sangue, sai per caso che ci sono altre “sanguemarcio” in giro per la scuola? Sai che potresti opportunare un altro centianio di ragazze , o ragazzi che non sono come te, con il sangue che tu definisci “puro”? Poi se ti do tanto fastidio potresti ignorarmi e basta. Ora devo andare, spero che tu ragionerai un giorno come ho fatto io adesso. Draco in quel momento si sentì uno schifo. Per tutti quegli anni aveva bullizzato persone innocenti, che non lo meritavano. Si sentì quasi vulnerabile alle parole della giovane ragazza, che fino ad allora riteneva non all’ “altezza”. Quando entrò in Sala Grande il suo sguardo era rivolto solo al tavolo dei Grifondoro. Guardava i tre amici che ridevano , anzi i due , perché la ragazza sembrava tenere il broncio per tutta la durata della cena. -Ma che cosa ti prende Draco? Quella stupida sanguesporco ti ha detto qualcosa sulla relazione da consegnare?- chiese il suo amico Zabini. -No Blaise . Non mi ha detto nulla- si alzò dalla tavola e andò nel suo dormitorio, aveva bisogno di pensare. Per tutta la serata la Grifona sembrava non avere interesse per quello che gli amici gli dicevano. -Hermione , sei qui con noi? Ti stavo chiedendo se dopo potevi correggere la relazione fatta da me e Parkinson, sai credo proprio che sia uscita uno schifo.- disse Ron -Ma cosa sono io per voi? Un elfo domestico, che vi corregge ogni cosa che fate?- e se ne andò lasciandoli a bocca aperta. -Certo che questi giorni è proprio strana- esclamò il ragazzo. Hermione non aveva intenzione di tornare al suo dormitorio, così decise di infrangere una delle regole e uscire dalla scuola per recarsi al Lago Nero. Quel posto le era sempre piaciuto, nonostante fosse leggermente inquietante. Gli anni precedenti adorava stare sotto l’ombra degli alberi a leggere un libro o semplicemente a sentire il fruscio delle foglie. Appoggiata con la schiena ad un tronco d’albero liberò tutto quello che aveva dentro con un pianto straziante. Non piangeva solo per le parole di Malfoy e per quelle dei ragazzi , ma anche perché si sentiva un peso oppure un oggetto per gli altri. Il giorno prima nella sua stanza aveva origliato una conversazione tra Patil e Lavanda che dicevano che non la sopportavano più. E anche se non era mai stata amica loro pensava almeno di esserci in buoni rapporti. Dopo qualche minuto si era calmata e decise di andare in sala comune per ripassare gli argomenti del giorno dopo. Strada facendo però si scontrò: -Per merlino scusa , non avevo intenzione di venirti addosso.- -Ah Granger, non mi aspettavo queste scuse più sentite da te- ghignò Malfoy. -Malfoy non sono proprio dell’umore giusto. Perfavore lasciami passare.- Draco notò subito i suoi occhi rossi, e il mascara colato. Aveva sicuramente pianto. -Hermione dobbiamo parlare. ANGOLO AUTRICE Ciao a tutti! So che il capitolo è corto ma in questi giorni sono molto occupata con la scuola. Spero che vi sia piaciuto;)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3902264