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Era una giornata come le altre per i cittadini londinesi quel 1 settembre, ma non per i tre amici Harry , Ron ed Hermione che a King’s Cross attraversarono come di consueto il muro che li separava dall’ Hogwarts Express per la sesta volta. Gli anni precedenti erano stati tempestosi per loro : soprattutto per l’arrivo di Lord Voldemort, o come preferisce chiamarlo Ronald Weasley , Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato.I tre amici accaparrarono una cabina con una Corvonero , Luna Lovegood , e la sorellina di Ron , Ginny.Hermione Jean Granger sembrava pensare ad altro quando i suoi compagni iniziarono a parlare, ma i suoi pensieri furono subito interrotti da un Serpeverde: Draco Malfoy. Entrò spavaldamente e , come da suo modo di fare, iniziò a prenderli in giro. La ragazza era stanca di quella serpe , che non voleva nemmeno sprecare il fiato con lui, perciò prese le sue cose e andò in una cabina con Neville Paciock. Il viaggio non fu tanto piacevole per la ragazza , poiché Pansy Parkinson l’aveva tormentata per quasi tutto il tragitto. Fu un sollievo invece arrivare al castello: si sentiva a casa. Lo Smistamento fu gradevole soprattutto per la grande quantità di cibo che era stato messo a disposizione a tavola, anche se Hermione rimaneva dell’idea che la C.R.E.P.A. dovesse essere promossa.
Hermione e Ronald erano stati nominati prefetti l’anno prima ,e il loro compito era quello di assicurarsi che nessun studente girovagasse di notte per la scuola e di non affrontarsi a duello per i corridoi, cosa molto frequente per le matricole. Quella sera la grifona era stata assegnata al turno notturno con Malfoy; “possibile che debba rovinare il mio primo giorno di scuola?” pensò lei.
-Granger- salutò lui;
- Malfoy, che piacere, intendi anche questa notte torturarmi con le tue solite battutine? Oppure preferisci startene zitto a pattugliare i corridoi? Sai la seconda opzione mi sembra la migliore-
- sanguemarcio, so benissimo che cerchi di iniziare una conversazione con me , ma sai, a me di te non interessa nulla-
A quelle parole Hermione si irrigidì, neanche lei sapeva il motivo della sua reazione , ma per la prima volta le parole del Serpeverde le importarono, tuttavia cercò di fare l’indifferente.
-beh bene, meglio così, io controllo il terzo piano- e così se ne andò
Draco vide la Granger allontanarsi e così approfitto per andare nella Stanza delle Necessità; gli era stato assegnato un compito molto importante dal Signore Oscuro , risistemare l’Armadio Svanitore; lui però stava facendo tutto questo contro voglia . Lui non è mai stato come suo padre e mai lo sarà , ogni volta che vedeva il Marchio Nero sul braccio sinistro si rammaricava per non aver impedito quell’azione, in un modo o nell’altro, ma comunque il danno era fatto. Perfino Piton aveva promesso un Voto Infrangibile per tenerlo al sicuro. Passò tre volte davanti al muro spoglio del settimo piano e apparì una porta. La stanza era come una grande cattedrale colma di oggetti in disuso: da libri vecchi a mobili ammuffiti. Malfoy passò quasi tutte le sue 8 ore di turno per sistemare l’armadio, ma era certo che gli si sarebbero voluti mesi.
Il giorno dopo Harry , Ron ed Hermione entrarono nella Sala Grande per fare colazione; subito dopo avevano Divesa Contro le Arti Oscure con il professor Piton , e la notizia non allettò molto i ragazzi, che per di più era con i Serpeverde, la casa che più di tutte odiavano. La classe del professore era ancora nei sotterranei , il solo pensiero fece rabbrividire molti ragazzi.
- Levatevi subito l’idea di maneggiare bacchette in quest’aula- disse Piton con uno sguardo rivolto a Potter- adesso vi dividerò in coppie e dovrete portarmi 2 pergamene sui lupi mannari.
- Weasley lei avrà il piacere di lavorare con Parkinson, tu , Potter andrai con Zabini e Granger con … Malfoy.
Draco si rivolse al suo migliore amico Blaise con un espressione di quasi disgusto , e lo stesso fece Hermione. I due si diedero appuntamento in biblioteca per il giorno dopo alle 18.
Il Serpeverde e la Grifondoro rimasero a sfogliare le pagine dei libri sulle creature oscure per trenta buoni minuti, finchè il biondino disse:
- Vedo che hai trovato qualcosa, dai, muoviamoci prima che si faccia ora di cena-
- Si inizio a scrivere intanto dimmi le cose che hai trovato-
- Ehi ma cosa fate? Non siete abbastanza maturi da capire che non si può fare nell’edificio scolastico?- urlò arrabbiata Hermione
- Tu stanne fuori lurida sanguemarcio . disse il ragazzo moro.
Poco dopo sentì dei rumori provenire da fuori e si rimise in piedi.
- Ah finalmente ti ho trovata. Ti volevo solo dire che quei due la stanno pagando cara per quello che hanno detto e fatto.
- E che cosa avrebbero detto di diverso a quello che dici sempre tu? Io non ce la faccio più ad essere presa di mira per quello che sono dalla nascita , non ho deciso di essere nata in una famiglia di babbani! – e detto questo la mora si lasciò Draco alle spalle , che stava ripensando a quelle parole.