Raccolta di poesie.

di Emanuela Scuto
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Essenza ***
Capitolo 2: *** Iride ***
Capitolo 3: *** Frustrazione ***



Capitolo 1
*** Essenza ***



Lo sguardo assente
La mente chissà dove
Intrappolata tra il caos e le incertezze
L'esistenza avanza
Anche se non si sa in quale direzione.
La vita ti osserva
Come se non ti appartenesse
E il fato presuntuoso aspetta un tuo passo
Mentre tu aspetti che ti dia un segno.
Non c'entra l'essere immobili
Non riguarda il correre
Non si ha idea di cosa bisogna fare
E' come giocare a fare giro giro tondo
Finendo per cadere
Solo che adesso non è certo che ti potrai rialzare...
Guardati
Ti stai domandando troppe cose
Stai perdendo
Contro chi? Non lo sai
Ma stai perdendo.
Devi comprendere il significato di tutto ciò che ti circonda
Conoscere chi sei tu
E scegliere il tuo ritmo di essenza.
E' difficile
Forse gli anni che ti sono stati donati non basteranno
Tuttavia devi perseguire quella ragione che il mondo stesso possiede
O altrimenti, accontentati di essere un automa
Agire macchinalmente
Senza comprendere il senso.
Tu preferisci morire piuttosto che vivere così
Tanto saresti già morta essendo priva di volontà.
Ascoltati
La bellezza la stai trovando
Purtroppo però, non te ne sei ancora resa conto.

Note dell'autore:
Ok mi sento incredibilmente emozionata.
Anni fa scrivevo qui su EFP ma poi eliminai l'account per varie ragioni...
Ed ora rieccomi qui, diversa ma sempre felice di scrivere.
Spero che apprezzerete questo "lavoro" e i prossimi, accetto qualunque critica purché costruttiva.

 

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Capitolo 2
*** Iride ***




È così stancante
Incrociare te stesso tra le mura della tua abitazione
È pesante
Perché non hai mai argomenti
E quando chiacchieri dici sempre le stesse cose.
Sì, lo so, anima mia
Pensi che il tuo involucro non rappresenti la tua bellezza
Però sai
Non si ha sempre voglia di prendersi cura di questo corpo
E cuore
Mi dispiace tanto
Non è colpa mia se esistono la morte e le difficoltà
Non chiedermi di combatterli
L'ho già fatto
Ma sto finendo a brandelli
E io non so usare ago e filo
Non posso ricucire le cicatrici
Mente è inutile che adesso fai l'infame
Tu non li valuti mai i pro e i contro
Prendi le tue decisioni
E poi mi dai la colpa se perdo sangue.
È davvero estenuante
Incontrarsi nell'iride degli altri
Perché lo vorrei sapere
Se loro vedono un ammasso di nullità camminare
O se scorgono l'immensità di qualcosa
Che nel profondo respira
Incastrato nella nuvola nera dentro la mia testa
Nella leggerezza ed eleganza della mia anima
E nel rumore assordante e fastidioso di un cuore che batte.
Sta lì
Intrappolata
Quella meraviglia di cui ho bisogno
Mi urla di apprezzare questo lurido contenitore
Di consolare quel povero organo
E di calmare il fruscio dell'intelletto.
Aiutami tu
Iride esterna a me
Ti scongiuro di brillare
Perché se brillerai
Quando per sbaglio ci scontriamo
Io forse potrò vedere quel bene prezioso
Che so che è nelle mie viscere
Lo chiedo a te
Cara iride
Amica mia diletta
Perché è passato troppo tempo
E io da sola non ci riesco
Ho guardato un centinaio di volte
Non lo vedo
Se brillerai
Mi vedrò dentro di te
E allora saprò che non era solo una mia ostinata illusione
C'è quello che desidero
E so che lo tirerei fuori
E forse potrei cambiare idea
Magari finisco addirittura con l'amarmi.


Note dell'autore:
Sinceramente non ne sono al 100% soddisfatta, mi piace e non mi piace.
Forse mi sono messa troppo "a nudo", trovo strano fare uscire così tanto di me, di solito lo evito, tuttavia il compito della scrittura è anche questo, liberarci dai nostri mali interiori per "spiccare il volo".
Spero vi piaccia, sono sempre ammesse critiche costruttive.

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Capitolo 3
*** Frustrazione ***


Frustrante mucchio di paranoie
Chiedersi se le fatiche saranno sufficienti ad ottenere i risultati sperati
Stupido angosciarsi
Su quello che ancora deve giungere
Come temere la morte
E smettere di vivere per questo
Hai la piena consapevolezza di quanto sciocco sei
Quando disperatamente ti interroghi
Con la testa tra le mani
Su una concezione così incerta come l'indomani
Paradossalmente non ti godi l'esperienza più pura dell'oggi
Realizzare le ambizioni richiede calma
Costanza
Sacrificio
Determinazione
Non richiede l'emicrania
E l'orribile oppressione che stringe il petto
E toglie l'ossigeno
La paura è in grado solo di arrestare
Non permette di proseguire
Ed essere fermi
Guardando da lontano i tuoi progetti
Porterà solo altro panico
Possiedi l'incredibile capacità di razionalizzare
Usala
Avanza piano piano
E vedrai che quel sogno tanto distante si avvicinerà
Oggi io insieme a te
Chiunque sia tu che stai leggendo
Voglio che insieme
Accompagniamo l'insoddisfazione alla porta
E la osserviamo uscire
Di certo non ci mancherà
E comunque, sicuramente, tornerà
Ma almeno per un breve periodo
Che sia un attimo
Un giorno
Una settimana
Che sia quello che sia
Un breve periodo che assomigli all'infinito
Almeno per un po'
Non l'avremo accanto
E potremmo rivedere una vecchia amica
Che spero non se ne vada troppo presto
L'agognata felicità.

Angolo dell'autrice: Mi scuso per l'assenza ma ho tentato di portare qualcosa in questa raccolta ma qualunque cosa scrivessi mi insoddisfava, oggi ho scritto quello che vedete e non mi aggrada del tutto ma ho deciso comunque di portarlo e di leggere la vostra opinione nella speranza che recensiate il contenuto (ovviamente però vi ringrazio anche solo di averlo letto). Questa raccolta non proseguirà perché sebbene abbia altro materiale in mente e poesie meno recenti che vorrei portare qui su EFP non credo sia la cosa più giusta continuare la racconta con quest'ultime, in quanto di certo saranno meno visualizzati rispetto ad un'unica poesia e perché essendo alcune scritte in periodi differenti non credo abbia senso proseguire la raccolta con esse.
Vi ringrazio per l'attenzione, spero di non aver "finito in bruttezza" e mi auguro diate la vostra considerazione in merito...
Come sempre, accetto critiche ma che siano costruttive
Grazie ancora.

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