Just a kiss

di MauraLCohen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fallo attendere ***
Capitolo 2: *** Take away ***
Capitolo 3: *** Ceniamo? ***
Capitolo 4: *** Buona giornata, amore ***
Capitolo 5: *** Diritti di marito ***



Capitolo 1
*** Fallo attendere ***



Contesto: agli sgoccioli del 2003, Sandy lavora al caso di Caleb da qualche settimana e le cose tra lui e Kirsten sono notevolmente migliorate.
Prompt: ritardo;
Parole: 225.


Fallo attendere 
 

« A più tardi, tesoro. » Sandy aveva appena finito di fare il nodo alla cravatta quando sorrise a Kirsten, anche lei impegnata a prepararsi per andare a lavoro. Le si avvicinò con passo sicuro per salutarla con un bacio innocente, ma lei non era dello stesso avviso. Avrebbero lavorato entrambi fino a tardi quella giornata, dovendo aspettare chissà quanto tempo prima di poter stare di nuovo l’uno nelle braccia dell’altra e Kirsten già sapeva che Sandy le sarebbe mancato terribilmente. 

Quando lo sentì allontanarsi dal proprio viso, istintivamente gli portò le braccia al collo, obbligandolo a riavvicinarsi a lei. I loro corpi ora aderivano alla perfezione. 

Sandy le sorrise, già sapeva cosa lo aspettava; sentì le mani di Kirsten farsi strada tra i suoi capelli, mentre lei, decisa, gli catturava le labbra, cercando di approfondire il contatto. Il bacio si fece più audace, le loro lingue ora danzavano insieme in perfetta armonia e nessuno dei due aveva intenzione di staccarsi dall’altro. Sandy la strinse per i fianchi, accompagnandola contro l’enorme comò che occupava quasi un’intera parete.

« Mi farai fare tardi. Poi chi lo sente tuo padre » le disse piano, avvicinando le labbra al suo orecchio. Il respiro caldo di Sandy sulla sua pelle le provocò un brivido.

« Lascia che aspetti, a lui ci penserò io » rispose lei, riattirandolo a sé.

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Capitolo 2
*** Take away ***


 

Contesto: Kirsten ha scoperto da pochi giorni i loschi intrighi di Julie e il circolo di prostituzione messo su alle spalle di New Match e, perciò, si ritrova costretta a risolvere la situazione. 
Prompt: doccia;
Parole: 462.


Take away 
 

« Tesoro, i ragazzi hanno chiamato: non tornano a cena. Ordino al cinese per noi? » La voce di Sandy arrivò dal soggiorno fino alla camera da letto, in cui Kirsten si stava preparando per fare una doccia. Si affacciò fuori dalla porta, sulle scale, per farsi sentire meglio: « Sì, magari! Non scordarti i ravioli al vapore. » 

Sandy non rispose, ma Kirsten sapeva che stava già armeggiando con i volantini del take away, così prese l'accappatoio dalla poltrona su cui lo aveva lasciato e si diresse in bagno, già pregustando la porzione fumante di Jiaozi che l’avrebbe attesa dopo. Aprì l’acqua e lasciò che il getto si scaldasse mentre lei si toglieva i vestiti. 

Era stata una giornata lavorativa sfiancante, New Match era decollato alla grande ma gestire gli affari e allo stesso tempo le improvvisate di Julie Cooper richiedeva un esoso dispendio di energie e Kirsten iniziava ad accusare il peso dello stress. Aveva le ossa a pezzi e la testa pesante, le ci voleva proprio una bella doccia calda per rilassarsi. Sfilò via anche la canotta mentre lo specchio, quasi del tutto appannato dal vapore acqueo, rifletteva la sua immagine ormai completamente scoperta. 

Kirsten dava le spalle alla porta, quindi non si accorse della presenza di Sandy, appoggiato allo stipite e completamente perso nell’ammirarla. 
Sorrise quando, voltandosi, lo vide imbambolato. 

« Che c’è? » commentò Kirsten con fare beffardo, riportandolo alla realtà « Non mi hai mai vista nuda? » 

Sul viso di Sandy apparve un sorriso sornione, ma non disse nulla, mentre si avvicinava spedito a lei per cingerle i fianchi e stringerla a sé con decisione. Kirsten gli portò le braccia al collo, lasciandosi avvolgere dal calore che il suo corpo emanava. 

« A che ora arriva la cena? » domandò, sentendo la bocca di Sandy poggiarsi sul proprio collo e risalire piano in una lunga scia di baci. 

« Tra mezz’ora, quarantacinque minuti massimo » replicò lui, vicino al suo orecchio. 

Lo sguardo di Kirsten si accese. 

« Bene » gli disse con tono fermo, afferrandogli il labbro inferiore con i denti. Lo aiutò a spogliarsi e nemmeno un minuto dopo si ritrovò con la schiena contro la parete fredda della doccia, le gambe allacciate alla vita di Sandy e la bocca di lui che esplorava voracemente ogni centimetro del suo corpo, sotto il getto intenso dell’acqua calda. 

« Se il fattorino dovesse arrivare prima? » domandò Kirsten, soffocando un gemito contro la spalla del marito. Sandy si spinse più a fondo in lei, catturandole le labbra impetuosamente. Si staccò solo un istante, tenendo la fronte appoggiata a quella di Kirsten. 

Le sorrise. 

« Gli daremo una bella mancia e ci scuseremo per il ritardo » le mormò, prima di tornare a baciarla con passione. 

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Capitolo 3
*** Ceniamo? ***


 

Contesto: Kirsten è tornata dalla Suriak già da qualche mese, le cose a casa vanno bene, ma Sandy ha ancora addosso la paura che possa voltarsi e non trovarla. 
Prompt: mancanza;
Parole: 704.


Ceniamo?
 

Il sole era scomparso dal cielo di Newport già da qualche ora, Kirsten era stata a casa di Julie per tutta la sera nella speranza di riuscire a tirarle su il morale, devastato dall’ennesima litigata con il padre si Summer.
Entrò in casa, chiudendo la porta alle sue spalle; si tolse la giacca e lasciò la borsa sul mobile svuota tasche che occupava parte della parete vicino a lei.

« Sandy? Ragazzi? » chiamò mentre scendeva i gradini dell’ingresso.

« Sono in cucina » le rispose Sandy con voce allegra.

Kirsten lo raggiunse rapidamente e lo trovò impegnato a preparare la cena, con tanto di grembiule allacciato all’altezza della vita.
Quell’immagine la fece sorridere. « Che combini? » gli chiese, intanto che si avvicinava a lui con un’espressione divertita e amorevole.

« Preparo la cena: triglia di scoglio e aglio nero » affermò Sandy soddisfatto, mostrandogli i piatti in preparazione.

L’isola della cucina era invasa di verdure affettate, taglieri e condimenti di cui Kirsten ignorava totalmente l’utilità. Era notevolmente migliorata in cucina nell’ultimo anno, ma Sandy restava lo chef di casa.

« Sembra delizioso » commentò con lo stesso trasporto del marito. Lui ricambiò il sorriso.

« I ragazzi non erano dello stesso avviso, sono scappati via appena mi hanno visto tirare fuori il pesce. » Sandy continuò ad armeggiare con le padelle sul fuoco e Kirsten si procurò anche lei un grembiule per aiutarlo.

« Seth resta fedele alla quattro stagioni » scherzò lei, affiancandolo al piano cottura.

« E Ryan resta fedele a Seth. » L’uomo si voltò a guardarla: nonostante fosse stanca, con i capelli un po’ disordinati, Kirsten restava comunque incredibilmente bella ai suoi occhi.

La osservò impiattare la triglia con attenzione e sorrise nel vederla così impegnata nel svolgere con attenzione quella semplice operazione. Ormai Kirsten era tornata a casa da mesi e le cose tra loro non potevano andare meglio di così, ma Sandy continuava a rimanere incantato davanti alla sua presenza. Il ricordo dei mesi trascorsi senza di lei aveva ancora il potere di chiudergli lo stomaco e far calare il gelo sul suo volto; non averla avuta vicino per tutta l’estate aveva sconvolto la vita di Sandy a tal punto che, ora che Kirsten era finalmente con lui, poterla guardare, sfiorarla, sentirla parlare non erano più solo azioni quotidiane, ma  momenti che andavano vissuti fino in fondo, senza sprecare nemmeno un secondo.

Kirsten si sentì gli occhi di Sandy addosso, interruppe per un istante ciò che stava facendo e si voltò anche lei verso di lui: « Che c’è? Ti sei incantato? » gli chiese, dolcemente.

Sandy scosse il capo, ritornando alla realtà. Le sorrise di nuovo, appoggiandole le mani sui fianchi. « Sei adorabile nei panni della casalinga »

Lei arriciò il naso. « Davvero? »

Sandy annuì. « Da morire. »

La cucina era avvolta dal silenzio, dalla finestra sopra il banco da lavoro si intravedevano le luci dei faretti interrati per tutto il giardino e l’oceano che faceva da sfondo  sotto il pallore della luna. Newport era un paradiso in quel momento, ma né Kirsten né Sandy ci fecero caso, persi com’erano l’una negli occhi dell’altro.

Kirsten avvolse il collo di Sandy con entrambe le braccia, lasciando che le proprie mani scivolassero tra i suoi capelli. Gli si avvicinò piano, poggiò le labbra sulla sua guancia, lasciandovi un piccolo bacio innocente.

Sandy la strinse a sé, nascondendo il viso nel punto in cui la spalla incontra il collo. Respirò piano il suo profumo mentre le accarezzava la schiena. Rimasero abbracciati per qualche secondo senza dire niente, qualsiasi parola sarebbe stata superflua. Durante la permanenza di Kirsten alla Suriak quei momenti erano mancati ad entrambi follemente e alcune volte a nessuno dei due sembrava vero che quell’incubo era veramente finito, avevano bisogno di stare vicino all’altro per essere sicuri che fosse tutto reale, che fossero lì, insieme, per davvero.

Sandy sollevò il viso dalla spalla di Kirsten, poggiando la propria fronte contro la sua. Le sorrise. « Mangiamo? » le chiese, sfiorandole la bocca dolcemente con il labbro superiore.

Kirsten non si mosse, rispose al sorriso del marito, accarezzandogli la guancia con il dorso del pollice. « Okay » rispose, prima di baciarlo ancora.

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Capitolo 4
*** Buona giornata, amore ***



Contesto: Sandy doveva discutere il progetto dell'ospedale con il consiglio dei medici e temeva che quel colloquio potesse non andare bene. 
Prompt: mattina;
Parole: 125.


Buona giornata, amore
 
 

Sandy le prese delicatamente il viso tra le mani mentre si avvicinava per baciarla, avvolse le sue labbra, rimanendo come incantato nella dolcezza del momento, intento a godere fino in fondo della sensazione di sicurezza che Kirsten riusciva a trasmettergli anche nelle giornate più difficili. Si allontanarono dopo qualche secondo e Kirsten gli sorrideva amorevolmente, come sempre.

« Buona giornata » gli disse, piano, portandogli le braccia al collo.

Sandy rispose al sorriso, cingendole la vita per avvicinarla ancora di più a sé, lasciò che le proprie mani le corressero lungo la schiena in quell’ultimo, lungo abbraccio prima di andare a lavoro.

« Buona giornata anche a te, amore mio » le mormorò a fior di labbra, dandole un piccolo e innocente bacio sul naso.

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Capitolo 5
*** Diritti di marito ***


 

Contesto: Kirsten sta lavorando al progetto dell'abitazione tipo, distrutta dopo l'incendio, mentre Caleb è all'estero.
Prompt: scrivania;
Parole: 197

 
Diritti di marito
 

La scrivania di Kirsten al Newport Group era stracolma di  progetti sparsi e un enorme plastico vi troneggiava al centro. 
Sandy schivò sulla porta uno stagista che usciva, quasi scappava, dall’ufficio della moglie. 

« Li terrorizzi » scherzò lui, varcando la soglia. 

Kirsten sedeva sulla sua sedia, con i gomiti poggiati sul tavolo da lavoro e le mani nei capelli. Alzò lo sguardo per incrociare quello di Sandy e gli sorrise. 

« Gli stagisti hanno paura anche della loro ombra » commentò, ironica e Sandy annuì divertito. 

« Sembri stanca. È tutto a posto? » le domandò premuroso, avvicinandosi. 

Kirsten scosse il capo in segno d’assenso. « Sto solo lavorando troppo » si giustificò, reclinando la testa sulla spalliera. 
Sandy sorrise, poggiò entrambe le mani sui braccioli della sedia su cui Kirsten sedeva mentre si piegava su di lei per baciarla. 

« Allora faccio valere i miei diritti di marito e ti sequestro per pranzo. Ti va?» le chiese, allontanandosi di poco dal suo viso. Kirsten sorrise di rimando allo sguardo amorevole e giocoso che Sandy le stava rivolgendo. 

« Da morire » rispose, afferrandolo per la cravatta così da riaverlo vicino e poterlo baciare ancora. 

 

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