Lost In The Wild

di royal_donkey
(/viewuser.php?uid=1145213)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Insolenza Immortale ***
Capitolo 2: *** Ma il bambino è uno o sono due? ***
Capitolo 3: *** Ma Artù... ***
Capitolo 4: *** Sole e Mare ***
Capitolo 5: *** Coraggio ***
Capitolo 6: *** Ser Merlino ***
Capitolo 7: *** Nascondino ***
Capitolo 8: *** Better King ***
Capitolo 9: *** Amore Nell'Oscurità ***
Capitolo 10: *** Oops! ***



Capitolo 1
*** Insolenza Immortale ***


RACCOLTA DI DRABBLE / FLASHFIC / ONE SHOT
ogni storia è a sé, nonostante abbiano in comune lo stesso filo conduttore.
 
Nota: Ho dovuto scegliere raccolta di One Shot mentre aggiungevo la storia dato che è presente più di un capitolo con oltre 500 parole, ma ci saranno anche Flashfics e Drabbles. 


INSOLENZA IMMORTALE
(1003 parole su Word)


"Artù!" fu tutto quello che il giovane Pendragon sentì prima di essere accecato da un bagliore blu, vide poi un salto da parte di Merlino pronto a proteggerlo e la strega di fronte a lui sparire nel nulla. Si guardò attorno, leggermente confuso e scettico.
Sapeva ciò che aveva visto, aveva capito che era un atto di stregoneria ma non riusciva a capacitarsi di cosa fosse successo. Fece qualche passo in avanti, poi ai lati, perlustrando il territorio che lo circondava. Niente di anomalo, per ora.
Ma Merlino?
Il pensiero lo abbandonò subito quando nel suo campo uditivo si fece spazio il rumore di un pianto assordante che gli ricordava quello di un bambino.
Perché c'era un bambino nella foresta?
Dov’era Merlino in tutto questo?
Cosa gli aveva fatto quella strega?
Un brivido attraversò il corpo di Artù, motivo per il quale la figura imponente del biondo s’irrigidì. Cercò di scacciare quel pensiero rivoltante e s'incamminò verso il punto di provenienza del suono. Merlino non poteva essere morto, sarebbe dovuto morire lui. La persona che si doveva sacrificare per il bene del regno era il principe, non un inutile - e alquanto irritante - servo.
Con cautela percorse la piccola discesa, facendo cadere alcuni sassolini e spezzando qualche rametto, finché non vide un bambino vestito di abiti molto più grandi di lui - che sembravano stranamente quelli del suo inseparabile servo – appoggiato al tronco di un albero; si avvicinò lento e poi si fece scrutare dal piccolo.
Il tempo di guardarlo in faccia che notò fin troppe somiglianze con Merlino. Ma non poteva essere lui, suvvia! Il suo servo - nonché unico amico - era poco più giovane di lui, ed il principe non era certo un dodicenne!
"Ei, ciao" sussurrò dolce Artù, incurvando le labbra in un sorriso e accovacciandosi davanti all'esile figura, che si stava chiudendo a riccio e aveva smesso di piangere. Il bambino era visibilmente impaurito, ignaro dell'identità della persona di fronte a lui e di cosa potesse essere capace.
"Sono Artù, tu come ti chiami?" il primo non sapeva cosa fare: i bambini di Camelot erano sempre molto felici di averlo intorno perché ammiravano il suo talento da lottatore e aspiravano un giorno ad essere bravi quanto il futuro Re.
Quindi, in presenza dei cittadini più giovani, dava delle lezioni con la spada e giocava con i bambini, fingendo di perdere giusto per vederli sorridere. Non era così cattivo come la gente estranea alla cittadella lo dipingeva, anzi, era molto attaccato al suo popolo e avrebbe fatto ogni cosa per proteggerli: anche morire.
Il problema era Merlino, che si metteva sempre in mezzo... letteralmente.
In tutto ciò, dove diavolo era finito?
Era già probabilmente passato un quarto di clessidra1 e non aveva ancora sentito il suo nome essere chiamato in preda alla disperazione; perché Merlino ci tenesse così tanto a tenerlo in vita non lo sapeva, ma lo ringraziava in cuor suo ogni volta. Non lo avrebbe mai detto, ovviamente, ma ci teneva a Merlino e non voleva che si sacrificasse al posto suo: un po’ perché era il suo compito e in caso contrario (cosa piuttosto improbabile) i complimenti li avrebbe presi il moro, un po’ perché – a differenza di ciò che diceva il padre – la sua vita valeva quanto quella di ogni altra persona, compreso il principe ed il re.
"Merlino" sussurrò il bambino, facendosi più piccolo di prima.
Il cuore di Artù perse un colpo, poi due e poi tre.
Probabilmente si era anche fermato, oppure si muoveva così in fretta che non pareva battere affatto.
"Merlino?" domandò incredulo, poi boccheggiò quando in risposta ricevette uno sguardo confuso. Deglutì, in difficoltà, e si diede mentalmente dell'idiota. Devo pensare prima di parlare appuntò nella sua mente – che, stranamente, esisteva e funzionava-, poi sorrise in imbarazzo al piccolo Merlino.
Quindi sarebbe tornato bambino se la strega l'avesse colpito?
Dannazione! Non poteva lasciarla fare?
Almeno poteva ricevere complimenti tutto il giorno, ora non glieli faceva più nessuno.
"Umh... io... uhm... Senti, che ne dici se ti porto al riparo, che qui fa freddo e sta calando il sole?" tentò, alzandosi e porgendogli la mano.
"Voglio la mamma" sgranò gli occhi e deglutì. E ora come glielo spiegava ad Hunith? Ma con chi avrebbe passato le giornate, a proposito?
Non era sicuro riportarlo ad Ealdor, sia per i banditi che avrebbero potuto riattaccare sia per il fatto che lì si conoscevano tutti e nasconderlo sarebbe stato impossibile. Optò, quindi, per riportarlo a Camelot, magari lo avrebbe allenato ad essere un cavaliere, almeno in qualcosa sarebbe stato bravo – diciamo che di servi ne conosceva di migliori, ecco.
"Non puoi tornare da tua madre, Merlino"
"Perché? Io voglio la mia mamma!"
"Perché è pericoloso, ti potrebbero fare del male"
"Potrebbero far del male anche a lei"
"Lei è al sicuro" Merlino lo guardò male e sussurrò un lieve “siete solo uno zuccone2 se pensate che lei sia al sicuro e io no”, facendo ridacchiare Artù che poi si rese conto dell'offesa e tornò serio in un battibaleno.
"Ei! Devi portarmi rispetto!" disse prendendolo in braccio e portandolo sulla spalle come fosse un sacco di patate. Cominciò a camminare sul sentiero intrapreso in precedenza, in direzione dei cavalli.
"Perché? Sei il re?" domandò in tono di sfida. Artù si fermò, scioccato. Era così insolente anche da bambino, incredibile!
"No, sono suo figlio" lo posò sulla sella e poi fece in modo che non cadesse dal cavallo. Legò l'animale del suo non più servo - non avrebbe schiavizzato un bambino, nonostante fosse lo stesso irrispettoso Merlino di sempre - al suo, evitando di perdersi per strada il compagno di avventure causa la sua incapacità nel cavalcare il destriero; poi salì e si avviò verso Camelot.
"Quindi è una cosa di famiglia"
"Cosa?" si girò leggermente confuso Artù, di cosa stava parlando?
"La stupidità" rispose ovvio Merlino, guardandolo curioso e sentendo l'odore della vincita di quella piccola conversazione.
"Merlino!"




1 = siccome non sono sicura riguardo l’unità di misura al tempo di Artù (nel cinquecento e qualcosa), ho pensato che la clessidra fosse uno degli strumenti da poter prendere in considerazione. In questo caso, dato che le clessidre sono di vari tipi – lunghe, larghe, strette, corte e chi più ne ha più ne metta – il passare dei minuti varia. Per cui, ho deciso che la clessidra più comune a corte fosse una clessidra da sessanta minuti e, essendo passato un quarto di clessidra, Artù intende un quarto d’ora (appunto, ahahaha) dal momento in cui Merlino è sparito.
= stolido è la traduzione del famosissimo insulto che a molti di noi è noto come “clotpole” (spero che non siano pochi i fan italiani che preferiscono la serie in lingua originale), uno dei tanti aggettivi che spesso viene usato da Merlino per descrivere il nostro caro Artù (assieme a dollop-head, supercilious e altri), ma siccome non mi piaceva come suonava ho messo zuccone, modo con il quale viene tradotto anche nella serie se non erro. Ho deciso di includerla poiché era uno dei pochissimi modi con cui Artù lo avrebbe potuto riconoscere – diciamo che non tutti i bambini mancherebbero di rispetto ad un re o ad un principe, ecco.
Oltre a questo, spero abbiate notato (vi prego ditemi di sì), il riferimento fatto al primo incontro tra i due con la battuta del “Siete il re?” “No, sono suo figlio”, che, insomma, ci ha portato qui dove siamo. Ho deciso di metterlo per lo stesso motivo di zuccone, diciamo che è questa la ragione – Artù penso non crederebbe ad un Merlino rispettoso delle etichette, sarebbe come un universo parallelo (che poi, questo è una mezza specie di what if/AU quindi AHAHAH).
Lasciatemi perdere, va’.


Ringrazio in anticipo elfin_emrys, ComeWhatKlaine, Felpie e therealbloodymary01 perché sono persone stupende e sì (andatevi a leggervi le loro storie, che sono meravigliose! - piccolo warning: se iniziate Revolution Roots sappiate di andare incontro ad una long in corso e lunghissima (grazie al cavolo, altrimenti non si chiamerebbe long **facepalm**); ma ne vale la pena *occhiolino ““comico”” delle pubblicità, conosciuto come occhiolino cringe*), meritano un ringraziamento qui.

Ringrazio anche voi lettori silenziosi (ci sono stati prima, ci sono ora e ci saranno dopo, quindi sono ovviamente ovunque – anche io sono uno di loro), chi recensirà e chi aggiungerà la storia nelle seguite/preferite/ricordate. Siete tutti nel mio piccolo ma grande cuoricino.
Se avete notato errori (o orrori) vi prego di segnalarmeli! 
Spero vi sia piaciuto e spero che di avervi anche strappato un sorriso – sì, mo sto a chiede troppo
Bacioni,
royal_donkey.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Ma il bambino è uno o sono due? ***


RACCOLTA DI DRABBLE / FLASHFIC / ONE SHOT
ogni storia è a sé, nonostante abbiano in comune lo stesso filo conduttore.

 
Nota: Ho dovuto scegliere raccolta di One Shot mentre aggiungevo la storia dato che è presente più di un capitolo con oltre 500 parole, ma ci saranno anche Flashfics e Drabbles.
 
MA IL BAMBINO È UNO O SONO DUE?
(514 parole su Word)
 
La porta della sala si spalancò ed entrò di corsa un Merlino divertito, peperino ed estremamente adorabile.
I cavalieri poggiati al muro che sorvegliavano il Re guardarono la scena inteneriti nel profondo, alcuni fecero anche uno scatto in avanti verso il bambino che, ogni volta che credeva di essere finalmente preso, riprendeva a correre. Oramai sapevano tutti dell’incantesimo lanciato a Merlino e in molti protestavano per far sì che il re si decidesse a farlo tornare ragazzo. Tra i protestanti, oltre a Gaius – che era ormai anziano ed era ardua per lui stare dietro ad un bambino – e Artù – che aveva bisogno del suo servo (non avrebbe mai ammesso di rivolere il suo amico indietro) –, vi erano quasi tutti i venditori della cittadella, che erano stufi di vederlo sotto al bancone o di trovare tutta la loro merce a terra per colpa della fuga del piccolo Merlino da Gaius.
Era veramente insopportabile.
“Mi dovete scusare, Sire. È un bambino e ha voglia di giocare” affermò entrando Gaius, col fiatone e la stanchezza presente sul volto. Abbassò leggermente il capo, quando pronunciò la prima frase, prima di fermarsi un paio di secondi e riprendere almeno un po’ di energia.
“Merlino! Vieni subito qui! Non dare fastidio al re!”
Nonostante il richiamo – abbastanza severo da poter far fermare una qualsiasi persona sana di mente – il bambino continuava a scappare dalle guardie e da suo zio Gaius, correndo felice e spensierato per la sala. Girava attorno alle colonne e dietro il trono di legno, così spento e poco regale, dove era seduto Uther.
Però, il divertimento non durò a lungo, poiché Artù lo riuscì a prendere in braccio facendosi uscire un “Ah-ha! Preso!” senza pensarci due volte.
Imbarazzante.
Il bambino rise felice e posò la testa sull’incavo del collo del biondino, giocando con i fili della maglietta rossa che indossava quel giorno il principe.
Non appena gli occhi di Artù si posarono sulla figura rigida e severa del padre, lasciò la spensieratezza alle spalle e riprese il suo atteggiamento distaccato degno di un erede al trono.
Era stato decisamente imbarazzante.
“Ne parleremo dopo, Artù” il diretto interessato fece un piccolo inchino con la testa e poi uscì dalla sala, seguito da Gaius, che gli aveva chiesto tacitamente di badare a quella peste per un po’.
Una volta fuori dal palazzo, sotto il sole caldo e alto nel cielo vagamente coperto di nuvole bianche, Artù guardò complice Merlino; poi, dopo una folata leggera di vento, il principe cominciò a contare fino a venti e, una volta pronunciata la seconda decina, iniziò a rincorrere l’amico, che aveva già superato il pozzo al centro del cortile.
Il principe era riuscito a tornare bambino e spensierato agli occhi di tutti proprio grazie al suo servo e se n’erano accorti tutti, anche Uther, che li stava guardando dalla finestra con un sorrisetto pentito sul volto, realizzando che non si fosse mai preso cura di suo figlio nel modo in cui avrebbe dovuto.
Merlino si fermò una volta sul ponte levatoio e guardò Artù correre nella sua direzione.
“Tanto non mi prendi!”

 
Ed eccoci qui!
Nuova storia, sta volta la mia primissima quasi – Flashfic (non ci posso credere, non ho mai scritto qualcosa di così corto!) e ne sono contenta, per essere la prima volta ad andare sotto le mille parole non è tanto male, no?
Be’, qui non c’è molto da spiegare se non che Merlino ha – a quanto pare – una fissa per acchiapparella!
Concludo questo piccolo pezzo di opinioni dicendo che Artù è proprio un amore e ho bisogno di un Merlino piccolo così in giro per casa. :)
Ringrazio come sempre elfin_emrys, ComeWhatKlaine, Felpie e therealbloodymary01 perché sono persone stupende e le adoro, se non fosse per loro resterebbe tutto su Word.
Ringrazio anche voi lettori silenziosi (ci sono stati prima, ci sono ora e ci saranno dopo, quindi sono ovviamente ovunque – anche io sono uno di loro), chi recensirà e chi aggiungerà la storia nelle seguite/preferite/ricordate. Siete tutti nel mio piccolo ma grande cuoricino.
Spero vi sia piaciuto e spero che di avervi anche strappato un sorriso – sì, mo sto a chiede troppo.
Bacioni,
royal_donkey.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Ma Artù... ***


RACCOLTA DI DRABBLE / FLASHFIC / ONE SHOT
ogni storia è a sé, nonostante abbiano in comune lo stesso filo conduttore.

 
Nota: Ho dovuto scegliere raccolta di One Shot mentre aggiungevo la storia dato che è presente più di un capitolo con oltre 500 parole, ma ci saranno anche Flashfics e Drabbles.
 
MA ARTÙ…
(262 parole su Word)
 
La giovane serva camminava affiancata dal suo amico rimpicciolito, che ammirava sognante la vita presente al mercato nella città bassa.
I mercanti pubblicizzavano i loro prodotti con varie offerte o con stupide rime, i bambini come lui correvano seguiti dai genitori esasperati - e per un secondo ridacchiò pensando a suo zio Gaius -, le serve ed i servi compravano ciò che i loro nobili necessitavano, le guardie controllavano la zona talmente tanto serie che Merlino pensò fossero statue.
"Ciao Harry!" salutò una volta riconosciuta una guardia che spesso incontrava quando Artù lo portava con sé a girare per il castello.
La guardia sorrise senza mostrare i denti e gli fece un piccolo cenno con il capo, riconoscendolo a sua volta.
Una bambino peperino che girava con il principe non era tanto dimenticabile!
Dopo vari minuti di camminata e varie spese, Ginevra e Merlino avevano salutato il padre di lei superando anche il negozio del fabbro.
Merlino vide dei ragazzi più grandi che aiutavano a trasportare scatole pesanti piene di cibo e, indicando il gruppetto, cominciò a salterellare tirando il grembiule dell'amica.
"Merlino, cosa c'è?" domandò pacata, nonostante la sua energia sfinisse anche lei.
"Voglio prendere anche io una scatola così grande!" esclamò continuando a guardare la faticosa impresa.
"Sai come riuscirai a diventare tanto forte da prenderla?" si piegò Gwen sulle ginocchia per arrivare alla sua discreta altezza. Il piccoletto di fronte a lei scosse adorabilmente la testa in senso di negazione, guardandola rapito.
"Mangiandoti un po' di verdura!"
Il bambino sbuffò, chiaramente contrario.
Artù però la verdura non la mangiava!

 
Ed eccoci qui!
Nuova storia, sta volta la mia primissima Flashfic (sta volta è una vera Flash) e non so ancora se mi piace o mi fa schifo, quindi la parola sta a voi.
Ho pubblicato una OS oggi (doppio regalo di Ferragosto! In ritardo, ma sempre presente!) che si chiama "Take Your Time", se volete passate a leggerla!
Ringrazio come sempre elfin_emrys, ComeWhatKlaine, Felpie e therealbloodymary01 perché sono persone stupende e le adoro, se non fosse per loro resterebbe tutto su Word.
Ringrazio anche voi lettori silenziosi (ci sono stati prima, ci sono ora e ci saranno dopo, quindi sono ovviamente ovunque – anche io sono uno di loro), chi recensirà e chi aggiungerà la storia nelle seguite/preferite/ricordate. Siete tutti nel mio piccolo ma grande cuoricino.
Spero vi sia piaciuto e spero che di avervi anche strappato un sorriso – sì, mo sto a chiede troppo.
Bacioni,
royal_donkey.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Sole e Mare ***


RACCOLTA DI DRABBLE / FLASHFIC / ONE SHOT
ogni storia è a sé, nonostante abbiano in comune lo stesso filo conduttore.

 
Nota: Ho dovuto scegliere raccolta di One Shot mentre aggiungevo la storia dato che è presente più di un capitolo con oltre 500 parole, ma ci saranno anche Flashfics e Drabbles.
 
SOLE E MARE
(439 parole su Word)
 
Il nome del giovane principe di Camelot era chiamato a gran voce dal suo piccolo amico, che correva in mezzo al campo verde.
I cavalieri erano davanti a lui, pronti a rispondere ad ogni suo comando finché il bambino non li aveva distratti. Lo guardavano perplessi, non sapendo cosa diamine dovessero fare.
Artù sbuffò e chiuse gli occhi, leggermente esausto; voleva bene a Merlino ma con la sua tenera età era più pimpante ed irritante di prima e, per quanto forte e giovane fosse il biondo, stare dietro al suo ex – servo (occupazione ovviamente temporanea) era sfiancante.
“Merlino” disse fermo e vicino alla perdita di pazienza, con le mani poggiate sul pomolo della sua splendente spada; sotto la luce del sole l’arma sembrava quasi un dono del Dio che proteggeva Artù e lo salvava da ogni sua missione. Grazie alla punta posata fermamente sull’erba del campo, tenuta con quel pizzico di delicatezza cosicché evitasse di trafiggere il suolo, Artù regalava ad ogni passante e ogni presente la sua maestosità e la sua importanza. Era nobile nel suo modo di porsi e nel suo modo di essere.
“Cosa c’è?” domandò con lo stesso tono infastidito, mentre, ad occhi serrati, si faceva baciare il volto dal sole.
“Andiamo al mare?” il bambino gli si piazzò davanti e questa sua proposta, alquanto insensata, fece sbarrare gli occhi all’uomo di fronte a lui.
“Per favore” allungò la vocale finale e si mese con le mani a mo’ di preghiera vedendo il suo grande e forte amico restio al riguardo.
“Merlino, non vedi che sono impegnato?”
“Ma ti alleni tutto il giorno tutti i giorni!” si lagnò il bambino.
“Merlino, non posso. Ora torna da Gaius.”
"Eddaiiii"
Come ci fosse finito seduto sulla sabbia a guardare il mare non lo sapeva nemmeno lui, ma vedere Merlino così contento che disegnava sulla sabbia con un rametto dei segni privi di senso lo rendeva più leggero.
“Posso farmi il bagno Artù?” domandò il piccolo corvo – un soprannome che aveva affibbiato al giovane mago inconsapevolmente – guardandolo speranzoso.
Il biondo si alzò, sgrullò la sabbia dai pantaloni e sentì con un dito se la temperatura dell’acqua fosse adatta o meno per un corpo così fragile come quello di Merlino; quest’ultimo era lì, in piedi davanti al segno lasciato dalle onde che lo guardava curioso finché non si sentì gelare per un qualche secondo, segno che il simpaticone del principe l’aveva completamente bagnato con un semplice schizzo.
Il piccolo corse in acqua ridendo e tra i due cominciò una lotta di schizzi sotto il sole splendente, unico testimone del grande bene che il principe voleva a quella piccola peste.

 
Un’altra Flashfic, wow!
Mi sto davvero sorprendendo dei miei traguardi. Di solito scrivo tanto, 1000 parole sono (erano) il minimo per me e invece…
Devo ammettere che di questa però non mi piace tanto il risultato :/
Comunque ho anche una drabble pronta e non vedo l'ora di farvela leggere!
Ah, a proposito! Ho aperto un account su instagram, vi allego il link :)
https://www.instagram.com/royal_donkey/
Per quanto riguarda la storia, siamo "quasi" al termine (sono 10 capitoli) ma don’t worry: ho già in mente una cosina carina :)
Ringrazio come sempre elfin_emrys, ComeWhatKlaine, Felpie e therealbloodymary01 perché sono persone stupende e le adoro, se non fosse per loro resterebbe tutto su Word.
Ringrazio anche voi lettori silenziosi (ci sono stati prima, ci sono ora e ci saranno dopo, quindi sono ovviamente ovunque – anche io sono uno di loro), chi recensirà e chi aggiungerà la storia nelle seguite/preferite/ricordate. Siete tutti nel mio piccolo ma grande cuoricino.
Spero vi sia piaciuto e spero che di avervi anche strappato un sorriso – sì, mo sto a chiede troppo.
Bacioni,
royal_donkey.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Coraggio ***


RACCOLTA DI DRABBLE / FALSHFIC / ONE SHOT
ogni storia è a sé, nonostante abbiano in comune lo stesso filo conduttore.
 
Nota: Ho dovuto scegliere raccolta di One Shot mentre aggiungevo la storia dato che è presente più di un capitolo con oltre 500 parole, ma ci saranno anche Flashfics e Drabbles.


CORAGGIO
(302 parole su Word)


 
Il bambino guardò i cavalli meravigliato mentre Artù aiutava la sorellastra e la sua serva a salire sulle selle, tutti pronti per una gita fuori porta.
Nella stalla c’erano tante varietà di destrieri, dal manto chiaro e dal manto scuro, poliedri e stalloni, maschi e femmine.
Merlino si avvicinò a uno dei tanti purosangue inglesi che, contrariamente a più della metà di quelli presenti, era grigio e aveva una criniera bionda; il cavallo in questione era di una bellezza pura e il piccolo se ne innamorò a prima vista.
“Artù! Artù!” chiamò, facendo alzare gli occhi al principe prima di vederlo girarsi per ascoltare quale ridicolezza avesse mai in mente.
“Dimmi, Merlino”
“Posso prendere lui?” domandò entusiasta, indicando il cavallo grigio e sperando in una risposta positiva che fortunatamente arrivò accompagnata da un sorriso intenerito da tanta ingenuità.
Dopo qualche minuto tutti e quattro erano a cavallo (il piccolo servo era stato aiutato dal suo eroe a salire), diretti verso la pianura più deserta e tranquilla dove poter fare un picnic e far divertire Merlino.
Artù, durante l’intera durata del tragitto, pensò a quanto sarebbe voluto essere il suo amico in quel momento: così piccolo, ingenuo, libero da ogni responsabilità.
Gli sarebbe piaciuto sentirsi leggero per una volta nella vita, invece era nato sotto il nome di Pendragon e le responsabilità erano nate assieme a lui, non lasciandolo neanche un secondo.
Non sarebbe voluto essere futuro re gran parte delle volte.
Non voleva tutte quelle responsabilità.
Una volta arrivati (i pensieri di Artù lo avevano – stranamente – occupato per tutto il viaggio), lui e Merlino fecero una gara con i cavalli ("Vediamo quale dei due galoppa più veloce!" aveva esclamato il corvino) mentre le due donne preparavano il pranzo.
“Bravo Coraggio!” esclamò verso il suo nobile destriero alla fine della corsa. Artù ridacchiò al sentire il bambino parlare con l'animale. 
“Hai dato un nome al cavallo, Merlino?”
“Sì, l’ho chiamato Coraggio!”
“E come mai, di grazia?”
“Perché mi ricorda te.”

 


E siamo a tre Flashfic, wow!
Ora si spiega perché ho problemi a scrivere cose lunghe! :)(tranquilli/e, la long prima o poi verrà pubblicata – lo prometto)
Parlando della storia, siamo esattamente a metà con questo capitolo!
Ora vi spiego da dove questa "malsana" idea mi sia venuta: penso che nella serie Merlino nutra molto più orgoglio nei confronti di Artù di quanto ne viene mostrato e, don't come at me, sono sicura che se fosse stato bambino avrebbe preso Artù come suo idolo (in un modo o nell’altro quei due si vogliono un mondo di bene, non si può negare), tutti i bambini hanno un qualcuno che idolatrano, per Merlino questo qualcuno è proprio il nostron caro Artù.
A proposito! Questa penso sia la prima ff scritta che non tratterà Merthur o altre coppie, ho tentato di tenerla più “leggera” e molto simile ad un episodio (più o meno) della serie, quindi non aspettatevi Arwen, Morgwen, Argana (?) o altro.
A proposito (parte 2) ho trovato una cosuccia su instagram (chi mi segue avrà visto il repost) che vi riporto qui tradotta. Sinceramente ho deciso di farvela leggere perché condivido appieno il punto di vista dell’autore/autrice del post; fatemi sapere nelle recensioni che cosa ne pensate che sono curiosa!

“Penso di sapere perché gli sceneggiatori abbiano deciso di non mostrarci la riunione tra Merlino e Artù.
Perché letteralmente l’unico modo in cui la scena sarebbe filata sarebbe stato con un bacio. Qualsiasi altra cosa avrebbe contraddetto tutto ciò che nella relazione tra Artù e Merlino si stava regolarmente sviluppando. Gli sceneggiatori lo sapevano e noi lo sapevamo.
1500 anni è un tempo bello lungo per Merlino per considerare i suoi sentimenti e per Artù ad Avalon per rianalizzare ogni singolo momento tra lui e il suo servitore, quindi non puoi convincermi che la prima cosa che non avrebbero fatto oltre ad essere un tutt’uno di nuovo sarebbe stata baciarsi a morte* l’un altro.

Hanno lasciato la fine indeterminata, lasciandoci con un “la loro era una storia d’amore”, cosicché noi sapessimo come sarebbe stata la Merthur ai giorni nostri, ma senza che il resto del mondo ne venisse a conoscenza.”

Allora, piccola precisazione.
Quel “baciarsi a morte”, era una traduzione molto poco possibile da portare sensata perché alcune cose sono letteralmente intraducibili – quantomeno non hanno senso.
La frase originale sarebbe “kiss the hell out of each other”.
Solitamente l’espressione “the hell out of” viene utilizzata come accentuazione – una specie di un sacco, moltissimo ma probabilmente duplicato se non triplicato- di un’azione (es: “you scared the hell out of me!” in italiano lo tradurremmo con un – passatemi il termine – “mi hai fatto cagare sotto!” / “mi hai fatto prendere un infarto!”) o giù di lì).
Ora potrete capire che la traduzione per quella frase era un po’ complicata perché appassionatamente non avrebbe reso l’idea, se mi spiego.
Quindi vedetela un po’ come se l’obbiettivo di Artù e Merlino sia quello di risucchiare l’anima dell’altro :)


Tornando a noi!
Prima del solito sproloquio finale: questa flash mi piace ma dubito di averla sviluppata bene come avrei voluto, mi pare troppo frettolosa - nonostante ami il dialogo finale waaa *^*
Ringrazio come sempre elfin_emrys, ComeWhatKlaine, Felpie e therealbloodymary01 perché sono persone stupende e le adoro.
Un grazie anche a MAAE_8830 che ha recensito l'ultimo capitolo! Grazie mille! Ringrazio anche voi lettori silenziosi (ci sono stati prima, ci sono ora e ci saranno dopo, quindi sono ovviamente ovunque – anche io sono uno di loro), chi recensirà e chi aggiungerà la storia nelle seguite/preferite/ricordate. Siete tutti nel mio piccolo ma grande cuoricino.
Spero vi sia piaciuto e spero che di avervi anche strappato un sorriso – sì, mo sto a chiede troppo.
Bacioni,
royal_donkey.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Ser Merlino ***


RACCOLTA DI DRABBLE / FALSHFIC / ONE SHOT
ogni storia è a sé, nonostante abbiano in comune lo stesso filo conduttore.
 
Nota: Ho dovuto scegliere raccolta di One Shot mentre aggiungevo la storia dato che è presente più di un capitolo con oltre 500 parole, ma ci saranno anche Flashfics e Drabbles.

 
SER MERLINO
(381 parole su Word)

 
“Ow!” urlò portandosi una mano sull’elmo, facendo preoccupare Artù che corse subito nella sua direzione, troppi pensieri nella sua testa: gli avrò fatto male? Ho fatto bene ad accettare? Perché ho deciso di allenarlo? Oddio ora l’ho ucciso? Oddio l’ho ucciso. Ho ucciso Merlino dannazione! Non dovevo essere così forte, mi sarei dovuto regolare!

“Tutto a posto?” domandò il principe in fretta, pronto a soccorrerlo in caso ce ne fosse bisogno.

Non ebbe il tempo di ricevere una risposta poiché dopo qualche secondo si ritrovò buttato a terra per colpa di una scudata sulla pancia. Il bambino rise e cominciò a urlare, felice di averlo vinto in quella sfida, mentre Artù era rimasto sdraiato a terra, anche lui sorridente – quella era una bella mossa d’astuzia, non riusciva a credere che Merlino avesse usato il cervello per una volta.
***
Mentre erano nella sala consiliare, intenti ad avere una discussione importante – nella sala infatti vi erano tutti: Uther, Gaius, Geoffry, i cavalieri e i membri del consiglio, Artù, Morgana e Gwen – Merlino spalancò la porta, cosa che ormai era diventata un’abitudine, e abbracciò Artù sotto lo sguardo incuriosito dei presenti.

Uther fermò la mano con cui stringeva il calice a mezz’aria, mentre la sorellastra e la sua serva sorrisero intenerite – anche Artù si era addolcito, ma non lo dava molto a vedere; lui era il principe di Camelot e non poteva essere vulnerabile agli occhi degli altri.

“Quando diventerò cavaliere Artù potrò combattere al tuo fianco e aiutarti a fare delle scelte?”
“Certamente, Merlino” sorrise, restando al gioco. Merlino lo avrebbe fatto comunque – che Artù lo richiedesse o meno
 solo che non sotto le vesti di un cavaliere. A volte gli mancava il Merlino più grande, quell'insolente coraggioso con lui aveva conversazioni serie, riguardanti il regno e non.

“E quando diventerò cavaliere?”

Artù lo guardò, indeciso sul da farsi, ma poi sfoderò la spada e gli fece segno di inginocchiarsi.
Leon si slacciò il mantello capendo le intenzioni del suo principe e prese posto dietro il piccolo bambino super emozionato.
Gaius sorrise alla scena mentre Uther alzò gli occhi – secondo lui stavano sprecando solo tempo.

Artù sfiorò prima la spalla destra del suo amico con la spada e poi spostò l’arma sulla sinistra, con calma ed eleganza.

“Alzati, ser Merlino, cavaliere di Camelot.”


 
Sì, lo so, fa schifo ma non avevo idee (più che non averle, diciamo che essendo presa dalla long scrivere questa raccolta mi è più difficile); perdonatemi vi prego.
ALLORA, al nono capitolo avete la drabble a cui tanto tengo waaaa non vedo l’ora di farvela leggere!
Comunque, tornando a noi, questa flash è nata come un: Merlino implora Artù di partecipare all’allenamento e Artù accetta – solo che le spade e gli scudi pesano troppo e cade. Ed è finita in: Merlino riesce stranamente a sopportare il peso e batte Artù diventando cavaliere di Camelot.
Lancillotto ne è orgoglioso. Non c’è, ma è orgoglioso e sappiamo tutti come mai.
Be’, siccome non so che dire vi rifilo il mio solito outro copia-incolla e ci vediamo alla prossima!
Ringrazio come sempre elfin_emrys, ComeWhatKlaine, Felpie e therealbloodymary01 perché sono persone stupende e le adoro (sì, hanno uno spazio fisso qui loro quattro ma non mi hanno pagato per farsi fare pubblicità, sia chiaro!).
Ringrazio anche voi lettori silenziosi (ci sono stati prima, ci sono ora e ci saranno dopo, quindi sono ovviamente ovunque – anche io sono uno di loro), chi recensirà e chi aggiungerà la storia nelle seguite/preferite/ricordate. Siete tutti nel mio piccolo ma grande cuoricino.
Spero vi sia piaciuto e spero che di avervi anche strappato un sorriso – sì, mo sto a chiede troppo.
Bacioni,
royal_donkey.


 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Nascondino ***


RACCOLTA DI DRABBLE / FALSHFIC / ONE SHOT
ogni storia è a sé, nonostante abbiano in comune lo stesso filo conduttore.

 
Nota: Ho dovuto scegliere raccolta di One Shot mentre aggiungevo la storia dato che è presente più di un capitolo con oltre 500 parole, ma ci saranno anche Flashfics e Drabbles.
 
NASCONDINO
(261 parole su Word)

 
“Mi manca la mia mamma” sussurrò Merlino, con gli occhi lucidi, nascosto dietro il baldacchino imponente del principe.

Artù era entrato poco prima in cerca del piccolo – non poteva certo rifiutare una partita a nascondino – e aveva sentito piangere, cosa che gli aveva fatto drizzare le orecchie.

Merlino era seduto con le ginocchia al petto e gli avambracci posati su di essi, la testa era invece nascosta nella piccola tana che aveva creato con il suo corpo.

“Anche a me” confessò il principe, sedendosi di fronte a lui.
Quella che sembrava un’insulsa affermazione era di grande importanza per i due, tanto che Merlino alzò la testa.

“Perché non è qui con te?” domandò innocente, tirando su con il naso; Artù gli fece cenno di avvicinarsi a lui e lo fece sedere sulle sue gambe, cominciando a cullarlo.

Non sapeva nemmeno lui perché lo stesse facendo, ma sentiva di doverlo proteggere da qualsiasi cosa.
Forse era il suo aspetto infantile ad ingannarlo? O il fatto che al momento erano entrambi fragili?

“È morta quando sono nato”
“Non l’hai mai conosciuta?”
“No.”

Una piccola lacrima solcò il viso di Artù e questi, istintivamente, accarezzò il braccio di Merlino.

“Come te la immagini?”
“Bella, dolce, gentile.”
“Saresti la sua copia identica”
“Non sono così”

“Sì invece, è che non vuoi farlo vedere” replicò il suo servo rimpicciolito, guardandolo negli occhi.

“Sei troppo piccolo eppure mi capisci meglio di chiunque altro, Merlino –” un sorrisetto tenero si fece spazio sul volto del bambino.
“– E goditi questo momento perché non ti darò mai più ragione!”



*si nasconde per i capitoli obbrobbriosi che sta portando*
scusateeeee
davvero, non so che dire se non vi sto portando cose belle, mi faccio schifo da sola.
Il punto è che la long mi sta prendendo tutta l'ispirazione :(
Vi giuro che gli ultimi due capitoli (tranne la drabble pronta) mi ci impegno!
Mannn mancano tre capitoli T^T
Ringrazio come sempre elfin_emrys, ComeWhatKlaine, Felpie e therealbloodymary01 perché sono persone stupende e le adoro (sì, hanno uno spazio fisso qui loro quattro ma non mi hanno pagato per farsi fare pubblicità, sia chiaro!).
Ringrazio anche voi lettori silenziosi (ci sono stati prima, ci sono ora e ci saranno dopo, quindi sono ovviamente ovunque – anche io sono uno di loro), chi recensirà e chi aggiungerà la storia nelle seguite/preferite/ricordate. Siete tutti nel mio piccolo ma grande cuoricino.
Spero vi sia piaciuto e spero che di avervi anche strappato un sorriso – sì, mo sto a chiede troppo.
Bacioni,
royal_donkey.


 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Better King ***


RACCOLTA DI DRABBLE / FALSHFIC / ONE SHOT
ogni storia è a sé, nonostante abbiano in comune lo stesso filo conduttore.

 
Nota: Ho dovuto scegliere raccolta di One Shot mentre aggiungevo la storia dato che è presente più di un capitolo con oltre 500 parole, ma ci saranno anche Flashfics e Drabbles.
 
BETTER KING
(348 parole su Word)

 
 
 
“Artù! Basta così! Non voglio più sentire una singola parola al riguardo.”

La strigliata del re fece deglutire il figlio in piedi di fronte a lui, le mani incrociate dietro la schiena e il capo chino.
Come sempre, Uther e il principe di Camelot tendevano ad avere discussioni – più o meno accese – sulle questioni del regno. Da un lato vi era Uther, occhi chiusi di fronte ad ogni richiesta di aiuto da parte dei suoi cittadini, dall’altro vi era Artù, pronto a sacrificarsi per ogni suddito.

“Ma padre –”
“Artù, basta per diamine!”

“Smettila di trattarlo così!”
Entrambi gli uomini incoronati impallidirono e, per una volta, il motivo era lo stesso: qualcuno si era intromesso e si era anche permesso di rivolgersi al re in quel modo.
Si girò Artù, l’unico che dava le spalle a chiunque esso fosse e, appena trovato Merlino davanti a lui, se fosse stato possibile Artù sarebbe sbiancato ancora di più.

Il piccolo amico del principe corse verso di lui e si aggrappò al bordo della manica lasciando ricordare ad Artù la versione più grande di lui e il suo amore incondizionato per le magliette con il tessuto fino al dorso della mano se non fino alle dita stesse.

“Come osi rivolgerti a me in questo modo?” domandò il re con una lentezza tale da rendere la domanda più minacciosa di quanto già non potesse sembrare.

“Tu sei un re cattivo!”
“Merlino!” lo rimproverò a denti stretti il principe.

Lo sguardo gelido di Uther si posò unicamente su Merlino, cosa che provocò un movimento da parte di quest’ultimo verso Artù, in cerca di protezione.

“Lui sarà un re migliore di quanto tu possa immaginare di essere!” urlò con tutta la forza dentro di sé. Artù lo guardò seriamente e strinse le labbra, sorpreso e commosso. 
Vedeva come il suo piccolo amico credeva in lui e sentì una stretta allo stomaco. 
Non lo meritava affatto eppure era lì con lui e Artù sapeva, in cuor suo, che come Merlino l'avrebbe protetto o sarebbe morto al suo fianco, lui avrebbe fatto lo stesso. 


Eccomi qua SCUSATE PER IL RITARDO MI SPIACE DAVVERO TANTISSIMO T^T
Però sono qui e sono pronta ad essere perdonata, spero. 
Sono un po' insicura riguardo ai tempi verbali dell'ultimo pezzo, quindi qualsiasi errore please segnalatelo!
Questa idea mi è venuta ieri sera e stamattina, dato che non sono andata a scuola (causa sciopero bidelli), ho messo giù l'idea.
In inglese però era più bella - sì, mi immagino i dialoghi in inglese.
Fatto sta che MANCANO 2 CAPITOLI SIGH
E devo solo scriverne uno, grazie a Dio. 
Vi avviso che mi sto riempiendo di impegni (teatro, calcio e forse anche hip hop oltre alla scuola e alla scrittura) quindi vi consiglio vivamente di seguirmi su instagram (qui) che avviso almeno se il capitolo non verrà pubblicato - e potrete conoscermi, se volete! :)
Ringrazio therealbloodymary01 , elfin emrys , MAAE_8830 Felpie per aver recensito il capitolo precendente e, ringrazio ovviamente, tutti voi lettori silenziosi e coloro che hanno messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate. 
Bacioni,
royal_donkey



 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Amore Nell'Oscurità ***


RACCOLTA DI DRABBLE / FALSHFIC / ONE SHOT
ogni storia è a sé, nonostante abbiano in comune lo stesso filo conduttore.

 
Nota: Ho dovuto scegliere raccolta di One Shot mentre aggiungevo la storia dato che è presente più di un capitolo con oltre 500 parole, ma ci saranno anche Flashfics e Drabbles.
 
AMORE NELL'OSCURITÀ
(107 parole su Word)

 
Correva a perdifiato verso le stanze del principe, in preda al panico.

“Merlino! Cosa succede?” domandò Artù mentre scendeva dal letto.
“Ci sono dei mostri che mi vogliono uccidere!” singhiozzò indicando il corridoio fuori la porta.
Il biondo, leggermente sconcertato, afferrò la sua spada e si diresse lentamente fuori, notando che non c’era alcun mostro.

Capì al volo che era un incubo del servo e, per farlo sentire più al sicuro, attaccò con ferocia l’aria.

“Ecco qui, sono tutti morti” sorrise entrando nelle camere, poi prese Merlino in braccio e lo portò nel letto, coprendolo fino al mento.
“Posso dormire qui stanotte?”
“Idiota” borbottò il principe sorridente.

Eieieiei!
Guardate un po' chi c'è, in orario e con la famosissima drabble di cui vi ho sempre parlato? Yes, you guessed that: ME!
No okay, seriamente: dovendo stare dentro casa - quarantena preventiva, un tipo con cui ho avuto contatti due venerdì fa è risultato positivo - avrò più tempo per scrivere, quindi ci saranno molti meno problemi riguardo il non riuscire a scrivere (inspirazione magari puoi passare a fare visita sti giorni eh); si spera.
Comunque, ecco la drabble!

LA. MIA. PRIMA. DRABBLE!
Le drabble per me sono un incubo, non ho mai provato a scriverle perché in 100 parole come riesci a creare una bella storia? Io amo i dettagli e le drabble mi rendono la vita difficile ma, ho pensato che questa parte non aveva bisogno di tante parole e, mi sono detta: “Give  it a go!” quindi mi sono messa al computer e ho scritto una bella drabble – exciting!

Spero non mi uccidiate, è la mia prima drabble quindi siate clementi :)

Per quanto riguarda la storia, il prossimo capitolo è l’ultima parte :’(

A proposito, il titolo che ho messo è stato un’idea lampo, perché in questa scena ho pensato ad Artù che “ama” Merlino proprio come un padre ama il figlio – quindi Amore per questa ragione e Nell’Oscurità perché è notte; non vi fate idee strane perché già vi vedo pronti/e hehe

Ringrazio MAAE_8830 , elfin emrys , therealbloodymary01 e Felpie  per aver recensito lo scorso capitolo e spero ci sarete anche per l'ultimo (fa strano pensare che ho finito una storia AIUTO)
Ringrazio ovviamente ogni lettore silenzioso (che stanno calando sigh) e chiunque abbia aggiunto la raccolta alle storie preferite/seguite/ricordate. 
E niente :)

Vi spammo la mia long, "This Is Worth Fighting For", perché io può.

 
Il cuore di entrambi si ruppe nel momento in cui realizzarono che non potevano più salvarsi. Si erano feriti, si erano buttati in quella situazione senza pensarci – senza volerlo sul serio.
Cadde a terra; le gambe non reggevano tutto quel peso.
Si odiava.
“Io… io non sono così, Ginevra. Non sono un mostro, non lo voglio essere.”
“Non pensarci nemmeno! Non sei un mostro Artù.”
Il ragazzo si alzò furioso, con se stesso, con il destino, con il cuore.
Le sue labbra tremavano, era più fragile di quanto lasciasse credere.
Era un vaso rotto e incollato in modo superficiale – bastava un tocco per distruggerlo definitivamente.
Le sue mani finirono tra i capelli biondi, tirandoli dietro con violenza.
Si odiava.
“Ti sto spezzando il cuore cazzo!”
“Guarirò. Forse è destino, forse deve andare così. Forse è per capirci meglio, per conoscerci meglio.”
“Io ti amo! Non mi serve di capire – ti amo e non voglio che cambi qualcosa!”
Ginevra sentì una morsa allo stomaco, i polmoni non riuscivano ad immagazzinare aria correttamente.
Cercava di autoconvincersi che sì, sarebbe andata avanti.
Tutto si sarebbe sistemato.
E poi vedeva Artù, distrutto, e comprese che lei non era stata la sua salvezza.
Si odiava anche lei.

Se la trama vi ha ispirato, potete leggere la storia qui! 
TRANQUILLI/E!
C'è la Arwen, questo è vero, ma la storia è basata sulla Merthur (che ovviamente arriva dopo, non potete avere tutto dalla vita eh)
Spero la leggiate, ad essere onesta, dato che mi ci sto legando molto (anche troppo). 
Be', vi lascio a fare ciò che volete che vi ho trattenuto fin troppo e mi dileguo :)
Alla prossima e ultima parte di questa raccolta,
royal_donkey



P. S. : sì ho cambiato il saluto per farvi piangere di più - elfin emrys sì il messaggio è per te :)


 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Oops! ***


RACCOLTA DI DRABBLE / FALSHFIC / ONE SHOT
ogni storia è a sé, nonostante abbiano in comune lo stesso filo conduttore.

 
Nota: Ho dovuto scegliere raccolta di One Shot mentre aggiungevo la storia dato che è presente più di un capitolo con oltre 500 parole, ma ci saranno anche Flashfics e Drabbles.
OOPS!
(474 parole su Word)

 
“Gaius, dobbiamo fare –”
“Il re ha detto –”
“Dobbiamo fare qualcosa Gaius e non accetto un no!”
Il vecchio sgranò gli occhi, sorpreso di ricevere una risposta del genere. Si sedette a fianco il piccolo Merlino, che mangiava felice – e stranamente silenzioso – la sua porzione di prosciutto.
Artù era in piede di fronte a loro, uno sguardo severo e preoccupato.
Gaius capì quanto gli importasse di Merlino e capì che la sua richiesta non era affatto egoista, piuttosto lo altruista: si vedeva che voleva bene al corvino anche se non lo avrebbe mai ammesso.
“Vedrò cosa possiamo fare, sire”
“Conosci qualche stregone disposto ad aiutarci?”
Il medico di corte si bloccò sul posto.
Merlino, cogliendo la tensione tra i due, li guardò curioso. Le sue gambe corte e magre dondolavano sotto il tavolo.
Artù era fermo in mezzo alla stanza, sudato a causa dell’ennesima corsa dietro a Merlino per la cittadella. I suoi capelli disordinati e la maglia leggermente spostata.
“Sire –”
“Vi ho fatto una domanda Gaius”
Gaius lanciò un’occhiata a Merlino, solo che fu troppo duratura e lo sguardo di Artù cadde sul maghetto.
“Ciao!” sorrise Merlino, ridacchiando e facendo cenno con la mano notando i due presi ad ammirarlo, uno preoccupato e l’altro confuso.
“Sire, Merlino –”
Artù fece un gesto per bloccarlo. Non voleva sentire ciò che aveva capito, ma doveva averne la conferma.
“È un mago?”
“Sì, sire.”
Artù serrò le labbra, le mani posate sui fianchi e lo sguardo fisso sull’amico.
“Un motivo in più per farlo tornare diciottenne” rispose duro il principe e Gaius si chiese se era veramente il caso di far tornare Merlino alla sua vera età. Nonostante ciò, si mise a cercare degli incantesimi nei libri nascosti nella stanza, era pur sempre un ordine del futuro re di Camelot.
Dopo un’intera clessidra passata tra i libri, Gaius aveva finalmente trovato il rimedio giusto – ora doveva solo farlo usare correttamente da Merlino.
Passò un’altra clessidra di Merlino che ripeteva l’incantesimo, Artù si stava quasi addormentando e Gaius si si stava chiedendo come mai non funzionasse, finché un bagliore non accecò i due adulti.
Artù lo riconobbe, era lo stesso bagliore che lo aveva colpito negli occhi quando la strega aveva lanciato l’incantesimo.
Il bagliore sparì e Gaius ci mise un po’ prima di riuscire a vedere di nuovo.
“Merlino?”
“Sono qui Gaius!” urlò sorridente il ragazzo, finalmente nel corpo al quale erano tutti abituati.
“Artù sarà così felice di vedervi!”
“Oh sì, immagino. Avete usato la scusa della taverna?”
“In realtà era qui –”
Il vecchio indicò il posto dove prima stava il biondino, notando che non c’era nessuno.
“– Artù?”
I due si guardarono intorno, confusi.
Un bambino biondo uscì da sotto il tavolo dove prima sedeva Merlino.
Gaius sgranò nuovamente gli occhi.
Merlino era tornato adulto, ma il bambino ora era Artù.  

LO SO FA SCHIFO.
UN MODO BRUTTISSIMO PER LASCIARVI (a metà) LO SO!
Il problema è che sto passando un periodo completamente no e non che vada migliorando, però non voglio sparire senza potervi quanto meno avvisare. 
Non riesco a scrivere: non ho il tempo e quando ce l'ho l'inspirazione si fa un bel viaggietto. 
I'm pretty sure many of you will relate.
Però continuerò ad aggiornare, spero. 
Anche perché così il 17 mi fate gli auguri :)
No scherzo, o forse no hihi.
Comunque, vedete che vi stavate fasciando la testa? "oddio io non sono pronta a lasciarla T^T" mi dovete sorbire per altri 10 capitoli per la storiella su kid!Artù. 

 
NON so quando la pubblicherò, non il prossimo martedì sicuro. This Is Worth Fighting For continuerà ad essere aggiornata il sabato, ora devo solo vedere per scuola che in mezzo la settimana scrivere è più complicato che nei weekend. Spero di restare fedele al martedì per questa serie, però, ripeto, non prometto nulla. 

Ringrazio MAAE_8830 , elfin emrys , therealbloodymary01 Felpie  per aver recensito lo scorso capitolo, ringrazio ComeWhatKlaine per aver recensito i capitoli finché il lavoro non ce l'ha rubata :(
Ringrazio 
MAAE_8830 , MicioK, therealbloodymary01 per averla aggiunta alle preferite.
Ringrazio MicioK per averla aggiunta alle ricordate.
Ringrazio badluna, Camme24, Come What Klaine, Dany_skywalker, Eurekaa, G14d4, LadyTsuky, Lady_Hope_la_stronza, lululove2, Naruko Namikaze Uchiha, therealbloodymary01, vanessatomasino per averla aggiunta alle seguite!
Ringrazio per il supporto che avete mostrato *piange*
Davvero. 
Grazie a voi lettori silenziosi, vi tengo nel mio cuoricino.
Grazie, grazie, grazie. 
 
 
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3926518