Come comincia l’Avventura

di terryoscar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un'idea geniale ***
Capitolo 2: *** Due bicchieri e una bottiglia ***
Capitolo 3: *** Litigi d’amore ***
Capitolo 4: *** In viaggio ***
Capitolo 5: *** Amanti?! ***
Capitolo 6: *** Mon Amour ***
Capitolo 7: *** Malintesi ***
Capitolo 8: *** Fuga dalla villa ***
Capitolo 9: *** Balli da taverna ***
Capitolo 10: *** Rientro alla villa ***
Capitolo 11: *** In cognac veritas ***
Capitolo 12: *** Le rose bianche ***
Capitolo 13: *** Il Comandante ***
Capitolo 14: *** Una proposta di matrimonio ***
Capitolo 15: *** Lamentele e richieste ***
Capitolo 16: *** Un marito per Oscar ***



Capitolo 1
*** Un'idea geniale ***


Un'idea geniale


Ieri sera André mi ha confessato di amarmi .... mi ha strappato la camicia, mi ha denudata. Mai mi sono sentita in imbarazzo con lui, invece ....
 Lui mi ama, ma io amo Fersen. Devo scappare da palazzo Jarjayes, da Versailles, dalla regina, da Fersen e soprattutto da André. André mi ama!! Oddio! Mai avrei immaginato una cosa simile!
 
Sono nel cortile, do da mangiare ai piccioni quando sento all'improvviso la voce del Generale: "ANDRE' ... ANDRE' ... SI PUO' SAPERE DOVE SEI?!"
Alzo gli occhi e vedo il generale affacciarsi dal balcone del suo studio.
"Signore, sono qui. Avete bisogno di me?!"
"Che domanda! Certo che si! André ho cercato per tutta la casa quella sciagurata di mia figlia e non la trovo, tu sai dov'è?"
“Ecco .. è da ieri sera che non so nulla di lei …”
“Ieri sera? Dunque tu devi sapere, di sicuro sei al corrente di tutto!”
"Di cosa  parlate Signore?!"
"Mi ha convocato urgentemente il Generale Bouillè e mi ha detto che mio figlio Oscar si è congedato dalla Guardia Reale per arruolarsi tra quei rozzi e pidocchiosi soldati della Guardia Metropolitana. Ma dico, è forse uscita fuori di senno?!!!"
"Non so cosa dirvi Signore. Ha congedato anche me. Dice che vuole vivere come un vero uomo ..... non so davvero cosa dirvi"
"Un uomo? UN UOMO?!!! MA ANDRE'!!! COME SAREBBE A DIRE?!"
"Signore ..... cosa volete che Vi dica ......" dico aprendo le braccia sconsolato. "Ora vuole andare in Normandia .... da sola…”
“CO COSA?!!! IN NORMANDIA! A FARE COSA?"
"Signore ..... credo a riposarsi. Ha un mese di congedo prima di prendere servizio nel nuovo incarico ....."
“André, aspettami, ora ti raggiungo nel cortile, meglio parlare faccia a faccia." dico lasciando il mio studio in tutta fretta per raggiungerlo nella piazza antistante del porticato. "Adesso tu mi spieghi cosa sta succedendo a mio figlio. Avanti, parla!"
Sento la voce decisa e concitata del generale, il suo è un ordine, non una domanda. E adesso cosa gli racconto? Non posso certo confessargli che … che …. Oddio!
“Signore .... non lo so, davvero. Mi ha detto che vuole vivere come un vero uomo, imbracciare il fucile ed andare sui campi di battaglia, anche come soldato semplice! Io ..... non vuole neppure più avermi come attendente, Signore. Mi dispiace, ho fallito. Mi avevate chiesto di proteggerla ... ma ho fallito." Rispondo mesto, in attesa della sfuriata che di sicuro il generale mi farà. “Forse mi caccerete dalla Vostra casa, ed avete ragione, dopo quello che ho fatto ..... non merito nulla…”
Afferro André per il bavero e digrigno: "Sono sicuro che tu sappia più di quanto dici e poi cosa avresti fatto? Su avanti, rispondimi?!”
“Ecco … io … nu … nulla …” quindi Oscar non ha raccontato nulla a suo padre, forse non è poi così tanto arrabbiata …. Forse …. Posso ancora sperare.
“E allora perché fai certi strani discorsi?”
“Ecco … io … sono confuso quanto Voi … è una vita che sono al fianco di Oscar e adesso io …”
“André cosa è successo a mio figlio? Non vorrei che le sia successo qualcosa di grave all'interno della reggia?!"
"Di grave? Signore .... in che senso? Io .... Vi posso assicurare che non l'ho mai persa di vista, mai!"
"Dici sul serio? Non stai mentendo? André, entrambi sappiamo che mio figlio in realtà è una femmina, una bellissima femmina e non vorrei che qualche depravato abbia molestato mia figlia, perché in tal caso dovrà vedersela con me."Guardo dritto negli occhi André e tenendolo ancora per il bavero continuo: "Mia figlia non me la racconta giusta, se ha deciso di abbandonare la Guardia Reale di sicuro le è successo qualcosa di grave! ... Ohhhma ora che ci penso ...Girodelle! Si, lui l'ha sempre guardata in un certo modo ... André quel dannato capellone ha osato farle qualcosa?”
"Generale no. Il conte Girodelle non ha mai molestato Oscar. Non in quel senso, credetemi. Forse ha cercato di corteggiarla .... ma Oscar neppure lo considera!!"
"Corteggiarla? A MIO figlio! Ma dico!!! Oscar è il mio erede! ... Un momento .... Oscar è il mio erede ma .... adesso mi rendo conto che con lei finirà la mia stirpe! ... ANDREEE' DEVI DIRMI COSA LE PRENDE? NON SI SARA' FORSE INNAMORATA?" questo si che sarebbe un vero problema, lui è un ottimo soldato ….. ma se dovesse innamorarsi ….. però potrebbe perpetrare la mia stirpe …. Il mio casato … uhm ….
"Signore....." dico spalancando le braccia. Ci manca solo che gli confessi che Oscar ha preso una cotta per quel donnaiolo infedele ed impenitente!
"E no, tu non mi stai dicendo la verità! André, dimmi, quanti uomini corteggiano mio figlio?"
“Eh?!!! In realtà credo molti uomini e molte donne Signore…"
"COME!!! HAI DETTO DONNE?!!!"
"Si, donne. Non ve ne siete mai accorto?"
"Come! No, mai! …ODDIO CHE PASTICCIO! E SE SI FOSSE INNAMORATO DI UNA DONNA?!!! AHHH LA DISCENDENZA DEL MIO CASATO E' IN PERICOLO!"
“Ma Signore, non dite sempre che Oscar François è un uomo dalla testa ai piedi?"
"André, mi stai prendendo in giro?"domando furioso, se solo questo ragazzo osa prendersi gioco di me ….. io lo passo a fil di spada, lo scuoio lentamente e poi lo fustigo. Come minimo. Sempre che Nanny non se ne accorga …… potrebbe non gradire in effetti …. È suo nipote.
"Io?!! Mai Signore. Comunque Oscar vuole andare in Normandia!"
Spingo con forza André, lo vedo barcollare e digrigno: "Sapevo che Versailles è frequentata da un branco di pervertiti lussuriosi ma questo è davvero troppo! ... MIO figlio Oscar è al centro delle attenzioni femminili ma io ... io ... IO VOGLIO UN EREDE PER IL MIO CASATO!!!"
"Un erede?!!! Quindi ..... cosa vorreste fare?!!" Domando allarmato.Se dovesse decidere che Oscar è una donna …. Potrei perderla per sempre. Ma che dico, ormai l’ho già persa, però non ha detto nulla, non mi denunciato, quindi forse …. Oddio che confusione!
"Come cosa?!!! André, e se … se a mio figlio piacessero le donne?" lo guardo dritto negli occhi e con tono minaccioso continuo: "Tu lo sai? Tu sai che genere di gusti ha mio figlio? AVANTI PARLA!”
Sento lo sguardo del generale addosso, il suo occhi gelidi mi scrutano, lo stesso sguardo di Oscar, quando è arrabbiata. Povero me, qui prevedo solo guai!
"Ehm....io....ecco....credo....che ..... a Oscar .... non interessino le donne…"
"Ahhhh ... Dio Vi ringrazio! Signore, come potrebbe essere altrimenti? Infondo la mia famiglia ha già versato il suo contributo nei Vostri confronti: ha sacrificato la vita di mio fratello Armand per servirvi anche se … mi sono giunte alle orecchie che si dia un gran bel da fare nei letti di numerose dame ma questo non è affar mio, se la vedrà con Nostro Signore al momento della sua dipartita! ... Comunque André, se ad Oscar piacciono gli uomini ciò significa che le è successo qualcosa! Ora dimmi, di chi si è innamorata! FORZA!!! E non fare quella faccia da imbecille, mi ricordi Maxim e davvero non lo sopporto!"
"Ehm.... Signore .... ma perché credete che si sia innamorata?"
"Mi hai preso per uno stupido?!!! Sono un uomo, chi più di me comprende una donna! Allora Parla!!!"
"Ecco ... io .... credo ..... il conte Hans Axel Von Fersen" dico in un sussurro.
"COME!!!! CHI?!!! Quel ... quel ... quel dannato donnaiolo impenitente? MA E' PAZZA?!!! ANDRE’ DIMMI, COSA SAI DI LORO? VOGLIO DIRE DI MIO FIGLIO E QUEL DANNATO LUSSURIOSO DELLO SVEDESE?"
"Che il Conte la considera il suo migliore amico. Amico Signore, maschio. Capite?!! Per lui Oscar è un uomo. A me pare impossibile non accorgersi di quanto sia femminile, leggera, aggraziata."
Vedo lo sguardo sognante di Andrè mentre pronuncia le ultime parole …. Femminile, leggera ed aggraziata ….. sembra …. Sembra un uomo innamorato!
"Signore, Vi ringrazio!!! Meno male che lo svedese la vede come un uomo! André temevo davvero che quei due se la intendessero! ... MAI dico MAI l’avrei permesso. Mi rifiuto di avere  un  … un … donnaiolo come Genero. Pretendo che i mariti delle mie figlie siamo uomini corretti e fedeli, altrimenti li prendo a calci! Figurarsi poi  quel degenerato di svedese! …  Che marcisca tra le gonne di Versailles e quelle ... della regina ma MAI tra i pantaloni di mia figlia! Solo al pensiero di avere un erede da quel ... farfallone, mi viene il volta stomaco, piuttosto obbligherei TE a darmi il mio erede."
"I....io Signore?!!!!Ma cosa dite? Forse la collera vi fa dire cose che non pensate."
Che abbia capito che la amo?!!oddio ….. potrebbe trasformarmi in un eunuco!
 
"Si, TU. Hai capito benissimo! André, dimmi, cosa pensa mia figlia di te?"Domando deciso mentre sto già immaginando che bel nipotino potrebbe uscire dall’accoppiamento di questi due, Andrè è un bel ragazzo, mia figlia è bellissima …. Una gran bella progenie! Ed infondo non è troppo vecchia per avere dei figli, almeno credo. Devo chiedere a Nanny se ha ancora i suoi sanguinamenti mensili …. Ma credo proprio di si.
"Di .... di me?!! Signore, mi ha appena congedato!!! Non mi vuole più al suo fianco. Capite?!"
"Ti ha congedato! Umm ... André, lei ti considera come suo fratello ... credo. Dimmi le hai detto qualcosa che l'ha offesa?"
"Uhm...ecco....mi ha congedato senza che io abbia detto alcunché!"
"Ne sei davvero sicuro? ... Umm .. André, tu non me la racconti giusta." Scruto per bene Andrè, ha una strana espressione, ed i suoi occhi tradiscono qualcosa. Sono certo che mi stia nascondendo qualcosa …. Ma non riesco a capire cosa. Ma adesso lo farò confessare!
"I....io, Signore? No no. Comunque dovrò trovarmi un lavoro."
"Ma sei diventato matto? Il tuo unico lavoro è quello di proteggere MIO figlio. André, ti ordino di arruolarti tra i soldati della Guardia.”
“Ecco … io … io …”
“Tu cosa?!!  Non vorrai davvero lasciarla sola tra un branco di delinquenti stupratori?!!! Ahhh tutta colpa di quel maledetto svedese!”
"Signore....ci ho già pensato. Spero solo che mi assegnino al suo reggimento. Forse Voi potreste assicurarvene in qualche modo?!!"
"Ma che domande fai?!!! IO sono il Generale Jarjayes, io tutto posso e nessuno può negarmi nulla! Quindi, arruolati e poi prepara i bagagli."
"Bene Signore!!" Rispondo felice. “Sarò la sua ombra, che lei lo voglia o no!”
“E’ ciò che voglio sentire: che tu sia l’ombra di mio figlio! Emm ... André, mi raccomando, vedi di far distrarre mio figlio."
"Distrarre?!! In...in che senso?!!"
"Deve togliersi dalla testa quel maledetto buono a nulla di svedese, quindi portala a bere, falla ridere, e soprattutto attira la tua attenzione."
"Ma....lei vuole andare in Normandia da sola!!! Lo capite? Da sola!!!"
"Ed io invece non voglio, mi sono spiegato?!!! André se non l'hai ancora capito, hai la mia benedizione per farti amare da mio figlio! ... Beh ... ma non prendere alla lettera le mie parole, io intendo dire che ... che ... devi corteggiarla, devi fare in modo che si accorga di te. Deve togliersi dalla testa quel donnaiolo e deve innamorarsi di te. CAPITO?!”. Ho deciso, avrò degli eredi splendidi, che siano biondi con gli occhi azzurri o mori con gli occhi verdi, saranno comunque bellissimi. E poi avranno un fisico statuario, con una coppia di genitori così belli. E saranno intelligenti, ovviamente. Perché la bellezza non è tutto, conta certo, ma l’intelligenza è meglio!
“Ma Signore .... non è così che funziona. E poi .... cosa accadrebbe se mai lei mi amasse?”
"Ih ihih .... ma possibile che tu non abbia ancora capito? Te la sposi e mi dai un bel erede! Oh naturalmente maschio!"Certo che Andrè è un poco ritardato. Ma possibile che non abbia ancora capito?!!!
"Voi .... dite davvero? Voi mi concedereste la sua mano?!!! A me, che non sono nobile? Che non ho nulla?!! Davvero Signore?!!!" domando titubante.
"Certo! E poi anche se non sei un nobile, sei colto, intelligente, prestante per darmi dei bellissimi nipoti e mite, molto mite, per sopportare mia figlia." Guardo dritto negli occhi e continuo. "André, sai cosa penso?"
“N .... no Signore ...." dico sempre più preoccupato.
 
Che il generale abbia bevuto qualcosa di velenoso? O abbia fumato oppio o altre sostanze?
 
"Che sei l'unico e solo uomo capace di dare una dritta mia figlia. Certo, conoscendola, dovrai sottometterti al suo volere e assecondarla, altro che quei citrulli che vivono a Versailles! ... Figuriamoci poi lo svedese! A proposito André, ma sei davvero sicuro che mio figlio si sia innamorato di quell’omuncolo? Sinceramente mi pare davvero strano! E' risaputo che il conte di Fersen corre dietro a qualsiasi cosa che si muova, l’importante per lui che respiri, possibile che il mio Oscar sia rimasto vittima di quello sporcaccione?"
"Purtroppo il conte di Fersen è un uomo affascinante e colto, raffinato, di bei modi. Ed ha conquistato Vostra figlia. Signore, io Vi ringrazio per la fiducia che mi accordate, ma non credo che Oscar vorrà ..... ecco .... vedermi come possibile sposo. Purtroppo .... ecco ... si è allontanata molto da me ultimamente.”
"André, purtroppo mio figlio è una femmina, e come tutte le femmine, quando si innamorano solitamente non ragionano con la testa e lo fanno con l'uomo sbagliato, quindi affido a te il compito di farla rinsavire.”
“Ma io non saprei davvero come fare!”
“Ma che razza di uomo sei?! … Umm .. vabbè che sei un bravo ragazzo ma per l’amor di Dio, tira fuori il carattere figliolo, almeno quel tanto che serve a conquistare mio figlio e poi poi anche tornare ciò che sei: mite e sottomesso! Ih ihih … Eh si, sei davvero l’uomo perfetto per il mio Oscar! Andrè ti ordino di preparare i bagagli e di partire con lui … emm … lei. Ovviamente dovrai fare l'impossibile di conquistarla ... certo con molta discrezione come solo un uomo come te, che ha ricevuto un ottima educazione, può fare. Mi sono spiegato ragazzo?"
"Ehm ... si, certo Signore. Provvedo subito Signore…”
“Magnifico!”
"Però Signore .... lo dite Voi ad Oscar che partirò con lei?!"
“Penserò a tutto io, tranquillo! Su, adesso vai a preparare i tuoi bagagli!"
“Subito Signore"
"Aspetta, non ho ancora finito! ... André, devi conquistarla ma niente di ... ehm ... giusto solo qualche bacio, nulla di più, mi sono spiegato?"
"Uhm .... Signore ... temo che prima di conquistarla ..... ci vorranno mesi ... o forse anni! Ve l'ho detto, per lei io sono ... sono ... beh, neppure più il suo attendente. Ormai credo che mi consideri alla stregua di un cane!"
"Cosa!! Ma sei impazzito? Un cane?! Questa si, che è bella!E poi un cane non è certo attraente e perfetto come te per darmi un erede! Ih ih … Su su non dire stupidaggini e vai!  ... Ehmm .. André, un’ultima cosa ...."
"Ditemi Signore!"
"Ecco .... hai mai ... insomma sei mai stato con una donna?". Domando un poco preoccupato. Io di certo non l’ho mai accompagnato in una casa di piacere, forse avrei dovuto pensarci, occuparmi un poco meglio di questo ragazzo ……
"Eh?!!! Signore ma .... queste sono cose mie .... siate gentile…"
"Erano cose tue, adesso sono diventate anche mie, visto che mi devi assicurare la mia discendenza. Allora André, hai almeno un minimo di esperienza? Beh ovviamente nulla di ciò che abbia lo svedese , non vorrei che mia figlia ne rimanesse disgustata o peggio ancora schifata, infondo mio figlio rimane pur sempre una donna!"
"Ehm .... Signore ... ecco ......." e adesso cosa gli dico? Povero me ...
"Su su avanti, siamo uomini, puoi liberamente dirmi la verità. Allora?!" Ma che ragazzo pudico, ma cosa c’è mai da vergognarsi!! Alla sua età avrà un po’ di esperienza! Con tutte le cameriere che ci sono qui a palazzo …. Però ora che ci penso, ho sempre solo sentito dire che Andrè non è mai stato disponibile con nessuna di loro …. Sempre e solo dietro a mio figlio…. Uhm ….
"Eh ... si ... certo. Dunque .... Voi sapete che ... ad una certa età ... insomma ... certe necessità diventano .... come dire ......" dico imbarazzato, titubante e terrorizzato.
"Certo che lo so, che discorsi! E allora?"inizio ad essere stanco, se non si decide a parlare, lo porto in un bordello e vedo cosa sa fare!
"Ecco ... allora Jacques mi ha accompagnato in uno di quei ..... posti .... ehm ... mi comprendete vero?"
"Perfetto! Ih ih ... posso ritenermi soddisfatto e adesso vai a preparare il bagaglio. Su forza!!!"
“Subito Signore! Voi però .... parlate con Oscar, Vi prego!"
"Certo certo! ... Adesso la raggiungo in camera sua ... ma cosa dico!! Non è da nessuna parte, ma dove si sarà cacciata?!"
"Uhm ... non saprei Signore. Se volete dico alla nonna di cercarla."
"No, non serve, l'aspetterò. Tanto prima o poi dovrà tornare. A dopo figliolo!"
"A dopo Signore!"
 
Lascio il cortile e sussurro: “Non posso crederci! Il Generale desidera che io sposi Oscar? … No, sto sognando, non può essere! … Solo al pensiero mi sento male per l’emozione! …. Tutto questo è assurdo, soprattutto dopo ciò che è accaduto ieri sera: le ho gridato in faccia il mio amore e per finire le ho … strappato la camicia! … Beh … non era mia intenzione farlo, si, l’ho afferrata e lei ha cercatodi divincolarsi e la camicia … Oh se solo ci penso quanto è bella! Però che vergogna! … Quanto mi sono vergognato per quel gesto sconsiderato  e per averla vista a petto scoperto. Non me lo perdonerò mai, come io non me lo perdonerò, figurarsi poi se mai un giorno mi guarderà come un uomo, un uomo che l’ama pazzamente! Oh Generale Jarjayes, magari se davvero “Vostro figlio” si innamorasse di me, sarei l’uomo più felice del mondo!”
 
 
 
E' quasi sera sono ancora nel mio studio quando sento dei passi dietro la porta, un tocco.
“Avanti!"
"Buona sera Padre! La nonna mi ha detto che volevate vedermi..."
"Si certo ..... vieni, accomodati cara … Vieni vieni figliola!" dico mentre tiro l'ennesima boccata alla mia pipa.
"Ditemi Padre, di cosa volete parlarmi?" domando accomodandomi su una delle poltroncine poste davanti alla scrivania di mio padre.
"Ehmm ... Oscar ... vedi ... debbo parlati di una questione alquanto delicata, spero che tu comprenda la situazione."
"Uhm .... ditemi Padre, cosa succede?"
"Dunque ... qualche mese fa Victor ha chiesto la tua mano e tu l'hai rifiutata, ricordi?"
"Si, certo. Come potrei dimenticare quella splendida vacanza?!"
“Per te sarà stata anche una splendida vacanza ma per me è stato davvero imbarazzante!”
“Imbarazzante sarebbe stato se io avessi sposato un uomo a cui ho dato ordini da una vita! Ma riuscite a immaginare Victor ai miei ordini? Ah ahah … Ridicolo, davvero ridicolo!” 
"Ecco ... Oscar non pensi che prima o poi come tutte le ... coffcoff ... donne, dovrai prendere marito?". Alle ultime parole vedo mia figlia accigliarsi, un poco scandalizzata. Certo, io con lei ho sempre usato il maschile …. Però … è ora che capisca che lui non è un lui ma una lei!
"COSA?!! Io prendere marito?!! Mai!!! Dico e ripeto MAI!! E poi, io sono un uomo!"
"Uomo? Ma ... Oscar, credo che tu sia un tantino confusa, tu sei una donna, una bellissima donna e come tale è giunto il momento che ti sposi."
"Assolutamente no. Io sono un uomo e voglio vivere come tale! Padre, nei soldati della Guardia troverò il mio posto, vedrete!"
"Oscar, esigo che tu mi dica perché hai lasciato la Guardia Reale?!”
“Mi annoiavo.”
“ Ma dico, sei impazzita? Ma lo sai che chiunque ambirebbe alla tua carica e tu cosa hai fatto?! Hai preferito comandare un branco di zoticoni? NO, SIGNORE!"
"Sissignore! Versailles non è più il mio posto."
"Oscar, guardami negli occhi! Dimmi figliola cosa ti succede? Ti sei forse innamorata? Avanti parla, lo sai che a me puoi dire tutto."
"Eh? Cosa?!! No no Padre. L'amore non fa per me. Certi ... sentimenti .... non portano a nulla di buono. No. Io sono un uomo, un soldato."
"Ed è per nulla che tu hai lasciato la Guardia Reale? Ed è sempre per nulla che domani mattina parti per la Normandia?" domando con tono leggermente ironico, mente vedo mia figlia sempre più in difficoltà.
"No, ho lasciato la Guardia Reale perchè voglio mettermi alla prova, fuori da quell'ambiente imbellettato ed incipriato. Voglio essere rispettato per il mio valore, non per il nome che porto. E per quanto riguarda la Normandia ... ho un mese di licenza ed intendo passarlo lì."
"Perfetto! Ciò significa che nella tua vita non è cambiato nulla, vero?"
"Uhm .... cosa intendete dire?!"
"Oscar, mi hai appena detto che nella tua vita nulla è cambiato, confermi?"
"Uhm ... si, certo.”
"Bene, visto che tutte le tue vacanze le hai trascorse accanto ad  André, anche questa volta sarà così. Gli ho appena ordinato di preparare i bagagli."
Mia figlia spalanca gli occhi, sembra preoccupata, o stupita. Non saprei.
"COSA?!!! No no no. Io parto da solo. Ho detto ad Andrè che non sarà più il mio attendente. Voglio restare da solo!"
"Niente affatto! André verrà con te e non si discute!"
"No. Voglio restare solo, come un vero uomo!"
"Ma quale uomo e uomo! Tu sei una donna e non puoi affrontare un viaggio tanto lungo e rischioso da SOLA, dico SOLA non SOLO."
“Ah no Padre, fino a ieri ero un uomo ed intendo tornare ad esserlo. Essere una donna non porta nulla di buono credetemi. Essere un uomo è molto meglio!"
"Nulla di buono! Umm ... quindi ammetti che sei una donna?! Una donna che in qualsiasi momento possa innamorarsi di un bel giovane ... ecco ... magari con un bel ragazzo a modo come ... il nostro Andrè!".
E Voilà, ho gettato l’amo. Ora speriamo che la mia pesciolina abbocchi. Ih ihih … che stratega che sono! Perfetto!!
"Andrè? Ma cosa dite!! No, assolutamente no! Andrè no, lui è .... è .... no!"
"Lui è un ragazzo a modo, gentile, educato, rispettoso e soprattutto l'unico uomo che potrebbe sopportare il tuo atteggiamento mascolino."
"Non credo proprio. E poi anche io sono un uomo. Padre, se non Vi dispiace io andrei, domani mattina voglio partire presto."
"Va pure ma mettiti in testa che non farai il viaggio da sola ma in compagnia di André!"
"Uffa Padre, obbedisco ai Vostri ordini, ma sappiate che potrei tranquillamente andare da solo!"
"Non esiste! Te lo proibisco! Una bella donna quale tu sei ha bisogno di una scorta, in questo caso hai bisogno di André. E vedi di innamorati di lui! Un uomo come lui non lotroveresti da nessuna parte!"
"Innamorarmi? Dico ma ..... no no. Mai!!! Questo mai!!Ma ditemi, cosa Vi prende? Non mi avete sempre considerata un uomo? E un uomo non può innamorarsi di un altro uomo! Ah ahah …”
“Ti proibisco di prendermi in giro, CAPITO?!!”
“Certo, ho capito! Ho capito che siete stanco e non sapete cosa dite, visto che volete trovarmi marito e per di più propormi come candidato l’uomo che considero  fratello … beh … quasi fratello. Almeno fino a poco tempo fa ne ero convinto.”
“A cosa alludi?” anche Oscar non me la racconta giusta. Tra questi due è successo qualcosa …. Ne sono ormai sicuro!
“A nulla, a nulla! Bene, ora vado. Buona notte Padre!"
"Aspetta! Debbo dirti un’ultima cosa! ... Tu sei il mio erede e come tale dovrai comportarti!"
“Mi pare di averlo sempre fatto Padre. Ho dato lustro ed onore al nostro casato, servendo la corona con fedeltà ed abnegazione!"
"Si si ma se non ti sposassi e di conseguenza non mi daresti un nipote,  il nostro nome scomparirebbe per sempre."
"Padre .... il nostro nome potrebbe passare al secondogenito di Joséphine, sarebbe una soluzione perfetta!"
"NO!Lo esigo da te!”
“Da me?! Non ho alcun dubbio: gli anni avanzano anche per Voi!”
“MA COME TI PERMETTI?!  Meglio che tu vada a dormire, domani, dovrai partire con André. Su muoviti!"
“Sisi ... certo. Con Andrè,  il mio quasi fratello."
 
“Accidenti a lui. Questa volta me la paga, Andrè”.
 
"Magnifico! Finalmente hai capito che lui è la tua ombra!"
"Ecco ... ombra. Null'altro!" dico alzandomi dalla poltrona e avvicinandomi alla porta.
"Ombra, fidanzato, marito ... per me non fa alcuna differenza, l'importante è che ti innamori di lui!"
"Assolutamente no!" dico uscendo rapida dallo studio.
"Vedremo mio caro figlio ... vedremo!"
 
 
 
 
“ANDRE'! ANDRE' DOVE SEI?!!!" dico cercandolo per tutta la casa.
 
Sento la voce di Oscar, sembra furiosa, si avvicina sempre più alla mia stanza. Sto preparando la mia sacca da viaggio, con qualche abito e alcune camice, quando vedo spalancarsi la porta, e lei è lì, davanti a me, furiosa, con il suo sguardo gelido ed i capelli scompigliati.
 
Faccio irruzione nella camera di André, lo vedo preparare i suoi bagagli, mi avvicino, punto l'indice sul suo petto e dico: "Adesso mi spieghi cosa stai tramando con mio padre!? Non ti è bastato offendermi, baciarmi con la forza e strapparmi la camicia lasciandomi con tutto di fuori? Dimmi, cos'altro vuoi da me?"
"Oscar, io davvero non voglio niente. Ma tuo padre mi ha ordinato di recarmi con te in Normandia, per proteggerti, come ho sempre fatto. " rispondo tranquillo, cercando di dissimulare il terrore che invece ho.
"Ma stavolta non verrai con me. Ne adesso ne mai! Mi sono spiegata Grandièr?!!"
"Oscar, se tuo padre mi ha ordinato di venire con te ... io verrò! Mi sono spiegato Oscar? E ti giuro che non mi avvicinerò a te più di quanto tu non lo farai con me. Oscar .... mi dispiace, davvero mi dispiaceper quello che è accaduto!"
"André sei ... sei .. odioso! Ma come posso accettare che tu trascorra un mese in Normandia con me dopo quando mi hai detto?"
"Oscar .... sono gli ordini di tuo padre. Ora ..... se non ti dispiace, vorrei andare a dormire"
"Ma come potrai dormire tranquillamente dopo quello che mi hai fatto? E per più dovrai anche accompagnarmi! No. Mi rifiuto!"
"Oscar ...... davvero ..... io non so come scusarmi …" rispondo mesto.
"Ahhh ma perchè non ci pensavi prima di .. di ... confessarmi di amarmi?! André anche se non ti serbo rancore, hai distrutto la nostra amicizia!”
"Mi dispiace. Non avrei mai voluto farti del male ... ma Oscar ... tu sei .... sei bellissima. Sei una donna bellissima. Prima o poi lo capirai anche tu!"
"Ciò non giustifica quello che mi hai fatto! André, io ... io ... ti volevo bene come un fratello ma adesso ... adesso non riesco nemmeno a guardarti più negli occhi, lo capisci?!"
"Anche per me è così Oscar. Anche per me. Ma tuo padre mi ha ordinato di venire con te, ed io lo farò. E poi .... cosa mai potrei fare d'altro secondo te?!"
"Grandièr!!! Ti proibisco di scherzare, CHIARO!!!"
"Ma io non sto scherzando. E' una vita che ti seguo ovunque .... "
“Epoi, se solo mio padre sapesse cosa hai fatto, non ti permetterebbe di fare questo viaggio con me."
"Lo so Oscar .... lo so. E ti ringrazio di non avere detto nulla e di non avermi cacciato, o denunciato o non so cos'altro…"
"Maledizione!! Mio padre, non fa altro che pianificare la mia vita ma io non glielo permetterò! Ma lo sai cosa si è messo in testa? Te l'ha detto?"
"Uhm ... cosa Oscar?"
Arrossisco, abbasso lo sguardo e dico: "Che io e te ... io e te ... ohhh mio padre è impazzito!"
"Io e te cosa? Cosa ti ha detto il Generale?"
"Che tu ..... tu .... ed io .... MAI!!! Perché IO SONO UN UOMO!!"
"Se tu fossi davvero un uomo, non ti saresti innamorata di ... Fersen..."
"BASTA!!! NON VOGLIO PIÙ TORNARE SULL'ARGOMENTO. Se devo sottostare agli ordini di mio padre, almeno TACI!!! O ti assicuro che in Normandia ci arriverai a brandelli!!!"
 
Vedo Oscar lasciare la mia camera mentre sbatte la porta con irruenza, mi siedo sul letto e sussurro: "Oh mia amata Oscar, se solo mi vedessi come un uomo saprei farti felice, molto felice!"

 
 
 

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Capitolo 2
*** Due bicchieri e una bottiglia ***


Due bicchieri e una bottiglia
 
Ho appena lasciato la camera di André, sono furiosa, cammino a passo marziale, il mio intento è quello di rinchiudermi in camera mia ma ci ripenso, decido di andare nelle scuderie.
Attraverso il salone, vedo mio padre davanti al camino mentre legge un libro, la sua attenzione viene distolta quando mi vede. Lo ignoro, sento la sua voce: "Si può sapere dove stai andando a quest’ora?”
"A Parigi! Vado ad ubriacarmi come un vero uomo!"Rispondo decisa senza neppure fermarmi. “Sono stanca, stufa di tutti questi obblighi …. E che altri decidano per me!”
"Ma tu sei pazza! Come ti salta in mente ad andare aParigi per ubriacarti? Ricordati che sei una donna e a quest'ora è pericoloso andare in giro, figurarsi poi andare in un osteria! E poi … A ubriacarti!!! TORNA IN DIETRO!!”
 
La voce di mio padre mi giunge lontana anche se perfettamente udibile. Non gli permetterò di interferire.
 
“No, io vado!!! E non aspettatemi e soprattutto non cercate di farmi cambiare idea, tanto non ci riuscirete!!" rispondo furiosa.
"INCOSCIENTE! TORNA INDIETRO!"               
“NON  CI PENSO NEMMENO E LASCIATEMI IN PACE!”dico mentre afferro la mantella che è sulla poltrona davanti al portone.
 
 
Vedo mia figlia lasciare il palazzo per recarsi nelle scuderie, sono fuori di me, vado nella camera di André, non busso entro.
 
Sono disteso sul letto quando vedo il Generale fare irruzione in camera mia.
 
“ANDRE’!”
“Cosa succede Signore, perché urlate?”rispondo mettendomi seduto.
“Mia figlia! Mia figlia! E’ uscita di senno!”
“Non capisco Signore …”

“André, ti ordino immediatamente di raggiungerla!”
“Dov’è andata Oscar?”
“Mi ha appena detto che si reca a Parigi …”
“A Parigi?! A quest’ora!”
“Si, Mi ha detto che andava a ubriacarsi! André, ti ordino di raggiungerla. SU AVANTI SBRIGATI! Ricordati che se dovesse capitarle qualcosa ti riterrò responsabile! SBRIGATI ANDRE’!”
“Sissignore! Dico mentre mi infilo le scarpe in tutta fretta, afferro la mantella e lascio il palazzo.
 
 
Vedo André, lasciare la sua stanza, sono troppo agitato, torno nel salone quando Nanny mi dice: “Ma si può sapere Augustin cosa ti prende? E’ tutto il giorno che ti sento urlare! Hai forse qualche problema al comando?”
“Comando? Si, certo! Ho problemi in casa mia!”
“Ma io mi riferivo al comando!”
“Che sia il  comando o casa mia non c’è alcuna differenza!”
“Io davvero non ti capisco.”
“Mi capisco io e tanto basta. Dimmi, mia moglie è tornata da Versailles?”
“Si. Madame Marguerite è tornata da poco ed è in camera sua.”
“Perfetto! Nanny assicurati che nessuno venga a disturbarci.”
“Si … si Augustin!”
“Ah dimenticavo, domani mattina dovrò parlarti di una questione importante!”
“Ma cosa succede?”
“Lo saprai domani!”
“Certo … si.” Mentre si allontana sussurro: “Chissà cosa si sarà inventato il matto di Augustin! Bah … meglio che vada a dormire, stasera sono particolarmente stanca.
 
Percorro in tutta fretta lo scalone fino ad avere il fiato corto, sussurro: “Paff … paff … maledizione! Un tempo ci mettevo meno tempo per salire, adesso addirittura ho il fiato corto! Paff … paff …” sussurro mentre entro in camera mia sbattendo la porta.
 
Sono dietro il paravento per cambiarmi d’abito, indosso una camicia da notte molto trasparente, ho deciso di metterla per far piacere al mio Augustin. E’ la sua preferita. All’improvviso sento sbattere la porta, sussulto, dico: “Augustin sei tu caro?”
“Si si sono io! Marguerite, esci da lì, ho bisogno di parlarti!”sono nervoso, neppure la voce dolce della mia amata riesce a placarmi
“Aspetta, che indosso la vestaglia…”
“Non ho tempo da perdere, vieni fuori!”
“Si … si … arrivo…” esco dal separè, dico: “Cosa ti succede? Perché sei tanto agitato?”
Vedo mia moglie venirmi incontro, indossa la camicia da notte che preferisco. Marguerite traspare in tutta la sua bellezza lasciando una scia di profumo. Per un istante annuisco, poi dico: “Oh Marguerite hai indossato questa camicia proprio stasera che sono fuori di me!”
“Augustin caro, veramente tutte le sere sei fuori di te, anche se debbo ammettere che stasera lo sei particolarmente.”
Vedo mia moglie sorridere mentre pronuncia le ultime parole.
“Dai non scherzare che non ne ho voglia!”
“Ma si può sapere cosa ti prende?”
“Mi prende che mi sono reso conto che mio figlio in realtà è una bellissima figlia …”
“Oh Santo cielo! E si, stasera sei agitato più del solito!”
La miaMarguerite continua a sorridere, con aria un poco maliziosa.
“Davvero non ti capisco…”
“Cosa non capisci?”             
“ Per una volta che ti dico che Oscar è una donna …. Tu mi da quasi del matto!!! Valle a capire queste donne!”
“Sono io che non ti comprendo: prima volevi un maschio e adesso che ce l’hai, cambi idea e decidere di avere la sesta figlia femmina! Vai a capire gli uomini!”
“Basta ti prego! Non fare dell’ironia, sto parlando sul serio!”
“Anch’io! Augustin dovevano trascorrere trentadue anni affinché tu capissi che Oscar è una donna?”
“Oh Marguerite, ho sempre saputo che mio figlio è una ragazza è solo che … che …”
“Che?”
“Marguerite, è giunto il momento che Oscar lasci il servizio militare, si sposi e mi dia un erede.”
“COSA!!! Non ho più alcun dubbio Augustin, sei impazzito!”
 
Mia moglie mi guarda stupita, neanche avessi detto un'eresia!!!
         
“Marguerite, se non l’hai ancora compreso, io voglio un erede!!!”
“L’hai avuto quando è nata, anzi, è nato Oscar, si può sapere cos’altro desideri?
“Ma come! Non mi avete tutti ripetuto all’infinito che Oscar è una ragazza e come tale doveva comportarsi? Beh, finalmente l’ho capito. Oscar è una femmina ed è giunto il momento che si sposi.”
Faccio un profondo respiro, mi siedo sul sofà e dico: “No, aspetta… adesso dimmi come ti è venuta questa idea assurda?!”
“Assurda? Io non la trovo assurda, anzi …” guardo da capo a piedi mia moglie, comincio a sudare per l’emozione e sussurro: “Accidenti, come faccio a parlarti di una cosa tanto importante se mi sei di fronte mezza nuda?! Marguerite, ti prego, indossa la vestaglia!”
“Ih ih … Ma io volevo farlo ma tu me l’hai impedito! Andavi di fretta marito mio!”
“Emm … si, lo so. Su su sbrigati, dimmi dov’è la  vestaglia, te la predo.”
Mi alzo dal sofà e con un sorriso ammiccante rispondo: “Non è necessario, ci penso io!”
 
Vedo mia moglie passarmi davanti lasciando una scia di profumo, mi inebria, non capisco più nulla, l’afferro per le braccia e dico: “Non appena avremo finito di parlare, sarai mia!”
“Augustin come fai ad esserne tanto sicuro? Magari i tuoi discorsi potrebbero non piacermi e ti mando a dormire nella stanza degli ospiti.”
“Non scherzare, non scherzare Marguerite!” dico stringendola a me e rubandole un bacio passionale. “Su, su copriti!”
“Vado caro. La vestaglia è dietro il paravento.” Dico sorridendo mentre l’afferro e mi copro. “Allora caro, adesso mi spieghi cos’è questa novità! Ma nostra figlia non occupa un incarico di prestigio?”
“Lo occupava, visto che ha deciso di lasciarlo per prendere il comando dei Soldati della Guardia!”
“Come! Ma non è certo un posto sicuro per la nostra Oscar! Ma perché ha deciso di lasciare la Guardia Reale?”
“Ecco, finalmente hai fatto una domanda sensata. Marguerite, ho parlato con André e mi ha detto che tale decisione è stata dettata perché pare che Oscar si sia innamorata…”
“Innamorata?! E di chi?”
 
Vedo uno sguardo curioso dipingere sul volto della mia amata. È una sorpresa anche per lei….. ma una brutta sorpresa quando le dirò di chi!!!
 
“Non indovinerai mai Marguerite!”
“Avanti, dimmelo!”
“Oscar si è innamorata dell’amante della … regina…”
“COSA! Ma è impazzita! Con tanti uomini che ci sono a Versailles, proprio del conte di Fersen doveva innamorarsi?! E’ risaputo in tutta Versailles che non si accontenta solamente della nostra regina ma fa sfoggio di tantissime cortigiane…”
“Lo so, lo sooo!!! Marguerite, questa faccenda non mi piace per niente.”
“Nemmeno a me. Però poco fa hai detto una stupidaggine …”
“Io non dico mai stupidaggini. Marguerite, voglio che Oscar si sposi.”
“Tu sei pazzo!”
“Mai stato tanto lucido in vita mia.”
“Hai detto la stessa cosa quando è nata nostra figlia, ricordi?”
“Ma cosa c’entra? E poi non sei contenta che ho fatto di lei una donna libera e indipendente?”
“Si, certo fino a questo momento!”
“Forse non lo è?”
“Si, ma adesso con la tua follia di farla sposare …”
“Follia hai detto? Dimmi perché la mia idea sarebbe folle?”
“Augustin, nostra figlia ha più di trent’anni, ragiona come un uomo e hai fatto di lei un soldato, spiegami, come puoi obbligarla a prendere marito? E poi sentiamo, chi sarebbe il  candidato?”
“André.”
“André … Il nostro André?”
“Esatto! Ma perché mi guardi così?!! Eppure André è perfetto.”
“Ma …”
“Ma niente! Chi più di André potrebbe sopportare il suo caratteraccio? Te lo dico io: nessuno.”
“Ma cosa dici! Augustin, ti prego non scherzare!”
“Non scherzo affatto, sono serio, serissimo. André è l’uomo adatto a nostra figlia.”
“Chi ti dice che lui l’ami?”
“Chi di ti dice che non l’ami? Marguerite, ci metterei le mani sul fuoco che André è innamorato di nostra figlia! Ma l’hai visto come la guarda? Solo un uomo innamorato guarda una donna in quel modo.”
“Augustin, ammettiamo per un attimo che André sia innamorato di Oscar, chi ti dice che nostra figlia lo sia?”
“Lo sarà. Ti assicuro che prima o poi l’amerà.”
“No no no …”
“Si si si!! Marguerite, a causa di questa stupida infatuazione che Oscar ha per lo svedese, partirà per la Normandia e si intratterrà per un mese ..”
“Aspetta Augustin, se hai appena detto che Oscar si è innamorata del conte, come pretendi che si innamori di André? E poi so per certo che nostra figlia gli vuole bene ma come ad un fratello.”
“Appunto per questo motivo che ho ordinato ad André di partire con lei.”
“Cosa! Ma …”
“Marguerite, ho detto ad André che dovrà fare l’impossibile di farsi amare da nostra figlia. Beh … ovviamente dovrà corteggiarla .. magari qualche bacio ma nulla di più. Il resto dopo il matrimonio.”
“No, tu hai bevuto.”
“Nemmeno in sorso, sono sobrio, lucido. E adesso vieni qui, togliti la vestaglia .. che ti voglio …”
“Augustin, mi fai paura …”
“Paura io? Ma cosa dici? … Dai amore mio, ti voglio …. Ahhh … quanto sei bella, il tuo profumo mi fa impazzire …. Oh Marguerite … Marguerite ….
 
 
 
 
A passo timido, percorro il sentiero che mi porta alle scuderie, temo di scontrarmi nuovamente con Oscar ma non posso evitarlo, entro, la vedo sellare il cavallo.
 
“Dove vuoi andare?"
Sento dei passi alle mie spalle, mi volto e vedo André, imbarazzato osservarmi.
"Possibile che lui debba seguirmi ovunque?! Cosa vuoi?!!”           
"Nulla. Voglio sapere dove stai andando!"
"Non ti riguarda!!! Ed ora vai via!! Voglio restare solo!! SOLO!!"
"Ne sei davvero sicura? Vuoi davvero restare sola? Hai sempre condiviso tutto con me ..."
"SOLO!!! Lo vuoi capire?!! Devi usare il maschile!!! Voglio andare a Parigi, a bere, così da dimenticare le ultime quarantotto ore!!!!"
"Vuoi dimenticare lo svedese oppure di essere una donna?”
"Non sono affari tuoi!!! Vai via!!! Viaaaaaaa!!!! Cosa ci fai qui?!!!"
"Sei molto agitata, non voglio che ti accada nulla. Dove vuoi andare?"
"Ah ma ... oltre ad essere un maniaco, sei pure sordo!!! A Pa-ri-gi. Pulisciti le orecchie!!!" Rispondo furiosa e sarcastica.
"Maniaco? Ma cosa dici!!! Non ho dubbi, sei agitata, su lascia stare la sella di Cesar." dico avvicinandomi.
Estraggo rapida la spada e la punto verso André: "Giuro che se non mi lasci in pace te ne pentirai!!!!"
“Cosa vuoi fare?”
“Secondo te?”
“ Tanto so che non saresti mai capace di …”
“Invece ti sbagli!  Se solo osi fare un altro passo…..ti uccido!!! Beh no, magari ti feriscono solo.”
“lo sapevo …”                              
"Ancora un altro passo e ti prendo a fil di spada!!! Anzi.....non meriti neppure che sporchi la spada." dico mettendola via e lanciandomi a testa bassa contro André. Inizio a prenderlo a pugni, ma lui non reagisce mi lascia fare.
Oscar mi colpisce, non mi sposto, sussurro: "Se può farti sentire meglio, continua."
Non mi fermo sono furiosa, spingo André fino a farlo inciampare e cadere sul fieno dei cavalli, rovinandogli addosso.
 
Oscar è sopra di me, la guardo, non resisto e dico: "Hai degli occhi bellissimi, peccato che il tuo sguardo non è per me!"
"BASTA!!! ME NE VADO!!! E TU ... TU .. . PORTAMI UNA BOTTIGLIA DI VINO ROSSO IN CAMERA MIA. ANZI DUE. MEGLIO TRE!!!!"
"Perfetto! Così potremo ubriacarci come ai vecchi tempi ed io potrò parlarti delle mie pene d'amore. Sai, c'è una bionda bellissima che mi fa impazzire!"
“Sei odioso!!! Impertinente ed insopportabile!!! Oltre ad essere un maniaco che va in giro a strappare le camice alle povere donne indifese!!!"
"Donne? Hai detto donne? Ma io ho strappato la camicia ad Oscar François de Jarjayesquindi ad un uomo, non ad una donna! Oscar credo che tu sia un tantino confusa!"
"Smettila subito!!!" dico alzandomi e lasciando le scuderie. “Se pensi di prenderti gioco di me …. ti sbagli!!! Non intendo certo perdonarti per quello che mi ha fatto!!!”
“Volevo solo farti capire che sei una donna.”
Alle parole di André mi volto stringo i pugni e ribatto: “Quello che sono non ti riguarda, capito? E lasciami in pace!”
 
Vedo Oscar lasciare le scuderie in tutta fretta, sorrido e dico: "Oscar François adesso ti porto del buon vino, così potrai raccontarmi le tue pene come io le mie!"
Le parole di André mi giungono in lontananza e mi irritano sempre di più, ribatto:” Pene d'amore?!! Io non amo nessuno. Nessuno.”
"E lo svedese? Io invece amo una bionda bellissima che non mi ha mai visto come un uomo!"
Salgo veloce le scale, sbattendo i piedi sui preziosi marmi, apro la porta della mia camera, entro e la lascio sbattere rumorosamente. E se mio padre si sveglia....peggio per lui!!
 
Sono in intimità con mia moglie, dico felice: "Marguerite, André è riuscito a convincere nostra figlia a non andare a Parigi. Hai visto che è l'uomo adatto a lei?"
"Augustin.....nostra figlia ha sbattuto la porta. Secondo me è furiosa!!!"
"Ma no, ma no! Ih ihih ... Sono atteggiamenti che preludono un matrimonio! Ih ih ... Su su baciami Marguerite e non distrarti!"
"Augustin....non mi pare di avere mai sbattuto la porta della mia stanza in gioventù. E neppure le nostre figlie!! Mio caro .... deve essere successo qualcosa tra quei due!"
"Marguerite! E' tutto in proporzione! Vedi cara, con il temperamento che ha nostra figlia, è normale che sstatala porta. Sono sicuro che a breve andrà a farle visita Andrè per calmarla .... umm ... se André andrà da lei .... umm ... sarà meglio sorvegliare! Marguerite, dobbiamo affrettarci se davvero André andrà in camera di nostra figlia, mi toccherà sorvegliarli, sai non si può mai sapere."
"Augustin .... io non credo che possa accadere alcunché tra quei due. Dimmi .... vuoi davvero farli partire da soli?!! Oscar mi sembra troppo arrabbiata!"
"Certo! E in quanto al fatto che sia arrabbiata, beh .... quei due avranno un motivo in più per riconciliarsi! Su su amore, adesso pensa a me!"
"Augustin..... ah ahah ..... ma sei incontenibile!!!"
"Ma quale incontenibile! Ma se sono stato fuori in missione per tre settimane! AhhhhMarguerite ... Marguerit!!!"
 
 
 
Sono in giardino quando sto per entrare in casa e vedo tra i cespugli una rosa appena sbocciata, sorrido, sussurro: "La porterò ad Oscar, magari mi perdonerà per averle strappato la camicia.”
Entro in cucina, prendo un vassoio , il miglior vino delle cantine e due bicchieri, percorro il corridoio fino ad arrivare dietro la porta di Oscar e con tocco leggero busso.
 
"Sono André, posso entrare?”
"Entra!" Rispondo in un ruggito.
Entro e dico: "Ho portato il miglior vino che abbiamo."
"Bene, posalo lì e vai!" Dico secca senza neppure guardarlo.
 
 
Marguerite ed io abbiamo appena concluso quando sento dei passi fermarsi dietro la porta di Oscar. "Marguerite, André è appena andato da nostra figlia." dico indossando in tutta fretta la vestaglia.
"Augustin, cosa stai facendo?!!! Torna qui!!!"
"Non ci penso nemmeno! Devo assolutamente accertarmi come stanno andando le cose tra i miei futuri sposini! Io vado Marguerte, a dopo!"
"Augustin!!! Sei un uomo impossibile!!!!"
"Zitta! Non vorrai che si svegli tutto il palazzo?!" dico aprendo la porta della mia camera in silenzio. Percorro il corridoio scalzo e in punta di piedi arrivo dietro la porta di mia figlia. E' chiusa, mi chino e spio dal buco della serratura.
 
 
Umm ... vedo un vassoio, due bicchieri e .... se non sbaglio .... vedo una rosa. E bravo il mio André Ih ih ... Il corteggiamento è in atto! Sono sicuro che stasera mia figlia comprenderà che l'unico uomo in grado di sopportare il suo caratteraccioè di fronte a lei! ... Meglio che stia attento, voglio vedere come si evolve la faccenda tra loro.
 
 
Allora André, cosa vuoi?!!! Io voglio restare solo!!!"
"Non ti lascio sola. Hai bisogno di una spalla su cui piangere e chi se non l'amico di sempre?"
"Amico di sempre?!! Tu eri come un fratello per me!!! E mi hai tradito!!! Hai tradito la mia fiducia!!! Lo capisci?!!! Sei un mostro!!! Un maniaco!!! Ecco cosa sei!!!" Dico svuotando il primo bicchiere di vino rosso.
Mi avvicino alla sedia, mi siedo di fronte ad Oscar, riempio il mio bicchiere e ribatto: "Puoi dire tutto di me tranne che sono un maniaco. Sappi che non ho mai frequentato donnine come invece ha fatto e fa il conte svedese!"
"Sentilo .... adesso vorresti dirmi che tu, alla tua età, non hai mai fatto certe cose!!! Figuriamoci!!! Ti sarai approfittato di tutte le cameriere di palazzo!!" Dico bevendo decisa.
 
Continuo a guardare, André è seduto accanto a mia figlia e bevono. Bene, è un buon inizio. E poi se Oscar voleva ubriacarsi che lo faccia a palazzo, anziché in una squallida osteria.
 
"Io cosa? ... No mai! E lo sai perché? Io non sono alla ricerca del piacere passeggero come l'amante della nostra regina. Io ambisco a qualcosa di più grande ..."
"Certo....ambisci a strappare le camice!!! E comunque sappi che non ti credo!!!"
"Puoi anche non credermi ma è la verità. Riguardo alla camicia strappata, non era mia intenzione farlo, è stato un incidente."
"Certo. È stato un incidente!!! Ed io ora, incidentalmente, ti taglio ciò che ti rende uomo!!!"
Istintivamente lascio il bicchiere e mi porto le mani nella parte bassa, sussulto e ribatto: "Cosa! Ma sei per caso impazzita? "
 
Vedo André toccarsi nella parte bassa, ma cosa fa? E' forse diventato matto? Avere certi atteggiamenti davanti a una dama! Umm ... ma appena uscirà di qui, mi sentirà.
 
"André....la bottiglia è vuota. Uhm...ne voglio un'altra!!! Ora. Subito!!!"
"Credo che sia più che sufficiente, visto che sei ubriaca fradicia. E poi preferirei continuare a chiacchierare con te!”
“Io invece non ne ho voglia.” rispondo, più per ripicca che altro.
“Io si, invece! Domani partiremo per la Normandia, il mio bagaglio è già pronto. Devi dirmi a che ora lasceremo il palazzo."
"André!! Ti ordino di portarmi un'altra bottiglia!! E poi non sono ubriaca! Al massimo ubriaco....uhm...no brillo... un poco brillo. Ma tu...tu non me la racconti giusta!!! Maniaco delle camice...ihc...."
Sorrido e sussurro: "Se guardi bene nel vassoio c'è un'altra bottiglia ..."
"Uhm...no...nel vassoio c'è una rosa. Una rosa bianca....ma niente bottiglie!!" Dico afferrando il bicchiere, ancora pieno, di André e bevendo avidamente.
"Tutto qui? Forse non la gradisci?"
"La rosa si. Mi piacciono le rose bianche. E tu lo sai bene. Grandier...raccontami un po' delle tue avventure appresso alle gonne!!! Ih ihih…"
“Sono contento di vederti felice …”
“Non sono felice, rido! … Ohi ohi ohi … forse ho bevuto un pochino … troppo. Ma non mi importa!!! Ed ora voglio sapere di te, maniaco strappa-camice!”
"Ma quali avventure?! Oscar, io non sono come gli altri. Se desidero una donna è l'unica che voglio."
"Si...certo... guarda caso quella donna sarei io, vero?”
“Purtroppo si.”
“Come purtroppo?! Forse non sono degna del tuo amore? Hic hic …”
“Tu si, io no.”
“Ma che cosa dici? Hic hic … Se non fossi stato tanto sprovveduto con me forse …”
“Non ho dubbi, se mi parli in questo modo sei davvero ubriaca.”
“Io non sono ubriaca!”
“Davvero? Allora possiamo continuare a parlare.”
“Di cosa?”
Di te. Davvero vuoi prestare servizio tra i soldati della guardia?”
“Certo … non sono forse un uomo?”
“No. Davanti a me c’è una donna bellissima…”
“Ih ih … Mi dici queste cose solo perché mi ami, ammettilo! Ih ih ih …”
“Ti dispiace?”
“Hic … Dispiacermi di cosa?”
“Che ti ami!”
“Ma cosa dici? André … mi dispiace che tu mi abbia baciata con la forza, che … che … André, mi hai strappato la camicia… Hic hic … mio fratello ha fatto una cosa simile … Sai come si chiama?”
“Come?”
“Incesto. Tu hai commesso un incesto.”                           
“Non siamo fratelli e sorella, siamo un uomo e una donna … ed io ti amo … ti amo più della mia vita stessa.”
“Ih ih … André mi stai dicendo che mi ami, eh si … sono davvero ubriaca … ah ah ah … sto sognando …”
“Non stai sognando, sono qui davanti a te … che farei per averti!”
“ Auuufff.....André...ho sonno .... il vino ...... io ho .... sonno!!!"
"Allora sdraiati!" dico alzandomi e porgendo le mani. "Su, aggrappati a me, ti accompagno al letto."
“Ronf....fiiiii no ... portami .... in... ronf .... braccio!!!"
"Lo vedi? Non riesci nemmeno a sorreggerti. Su ti porto in braccio."
 
 
Cosa?!! Ma cosa fa André?!!! Ha preso in braccio mia figlia e la sta portando a letto? Ma non è possibile! Adesso mi sentirà.
 
Faccio irruzione nella stanza di mia figlia e dico: "Ma che diavolo sta succedendo? André, non hai ancora sposato mia figlia, devi attendere prima che mio fratello Armand benedica le vostre nozze! Ti ordino di mettere giù MIA FIGLIA! CAPITO ANDRE'!!!"
“Sh.....fate piano Signore. Si è addormentata!!! Mezza ubriaca ma dorme. Ora la metto nel suo letto. Ecco. Permettete che le sfili gli stivali?!"
"Come?! Davvero si è ubriacata?"
"Si....." dico piano, in un sussurro, mentre mi perdo ad osservarla. Come è bella, rilassata e dolce. Bellissima.
“Avanti, smettila di guardarla e dimmi cosa ti ha detto!”
“Non vuole che parta con lei in Normandia.”
“Ma tu andrai con lei e farai di tutto per farti amare, intesi?”
“Magari …”
“Ehi André, bada … la devi corteggiare, abbracciare, baciare e nient’altro.”
“Me l’avete già detto Signore!” dico lasciando la camera.
“Dove stai andando?”
“Dove volete che vada?! In camera mia a dormire, visto che domani all’alba dovrò affrontare un lungo viaggio.”
“Giusto, giusto, va pure. Buona notte André!”
“Spero che sia davvero una buona notte!”
 

 
 

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Capitolo 3
*** Litigi d’amore ***


Litigi d’amore
 
E’ ancora buio quando mi sveglio di soprassalto, mi porto la mano alla testa e sussurro: “Dove sono? …. Ah che sciocca, dove dovrei essere?! In camera mia! … Ricordo che André era con me! Ma dove sarà mai andato?! ... Ma cosa dovrebbe importarmi di dove sia!? ... Devo partire, partire immediatamente, magari a quest'ora sta dormendo. Che non gli venga in mente di partire con me, non lo voglio." dico mentre mi vesto velocemente.
 
 
Sono in cucina, sto finendo di sistemare le borse con i viveri quando sento dei passi dietro di me. Mi volto, è Oscar, bella, fiera e furiosa.
 
"Buongiorno Oscar!" dico con tono allegro.
"André! Cosa stai facendo?"
Sento la voce di Oscar, ha un tono un poco scocciato, forse è irritata dalla mia presenza!
"Preparo i viveri per il viaggio!"rispondo tranquillo, con il tono più accomodante che possa avere.
"Stai per partire? Per dove?"
"Come sarebbe per dove?!! Parto conte, ricordi?!!"
"Con me?!!! Niente affatto. Io partirò da SOLA! Capito?!!"
"Oh...finalmente hai detto qualcosa di sensato!!! Comunque io verrò con te, mia cara."
 
Vedo Andrè sorridere, con quel suo sorriso un poco sghembo, seducente per le altre persone, irritante per me!
"Come?! Ma ... io non ti voglio, parto da sola e tu lo trovi sensato? Bene, dunque hai capito che TU rimani a palazzo ed IO parto per la Normandia!" dico decisa, purtroppo però vedo sul viso di Andrè dipingersi un sorriso, un gran bel sorriso, uno dei suoi sorrisi. Accidenti a lui, è così irritante!
"No. Tu hai capito che sei una femmina! Hai detto sola. Finalmente! Tuo padre mi ha ordinato di seguirti ed io lo farò!! Andiamo?!! Sei pronta? Dove sono i tuoi bagagli?!"
"Cosa?! Cosa avrei detto io? André, mi stai prendendo in giro?!"
"No. Hai usato il femminile!!!"
"Ma ma ... Cosa io abbia usato non ti riguarda, comunque tu non verrai con me. Mi sono spiegata Grandier?!"
 
"E invece André verrà con te!!" dico entrando nella cucina, altero e fiero.
"Padre! Cosa ci fate qui a quest'ora? … Sbaglio o stamattina non siete di servizio!?"
"Mi assicuro che tu faccia ciò che io ho deciso, mi pare ovvio!"
"Niente affatto! Padre se solo sapeste cosa ... cosa ... ha fatto André ... Voi non parlereste in questo modo."
"E allora dimmelo, cosa avrebbe mai fatto André! Forza, parla!" dico deciso, cosa potrà mai avere fatto questo ragazzo?
 
Guardo mio padre, poi André. I suoi occhi sono supplichevoli, mi invita a tacere, sussurro: "Sono problemi che riguardano me e lui, non sono tenuta a dirvi nulla. Ma ciò non significa che debba venire con me, non voglio!". Non voglio di certo che mio padre lo uccida, ma da questo ad averlo vicino per tutto il viaggio, proprio no!
"Bene, se non sono problemi miei, André verrà con te. Oscar, ricordati che in questa casa comando io." dico guardando mia figlia dritto negli occhi.
"Bene, se avete deciso che André dovrà andare in Normandia che lo faccia ma non salirà sulla mia carrozza." dico lasciando la cucinaa passo spedito, non intendo stare nella stessa stanza di quel … quel … distruttore di camice altrui! Ecco cos’è, un distruttore seriale di camice non sue.
"Pensavo che avreste viaggiato a cavallo. Ma va bene, andate in carrozza. Sarà Jacques a condurla, André tu viaggerai al fianco di Oscar. Dormirete in alcune locande. E .... André, prima che tu parta mi devi spiegare a cosa alludeva mia figlia. Sarò più esplicito: a cosa si riferiva quando ha detto che le avresti fatto ... Cosa le hai fatto André? Oscar è furiosa, ho l'impressione che tu, tu ... André, Vi ho osservati prima di entrare in cucina e ho avuto l'impressione che Vi comportaste come se foste marito e moglie, altro che amici! André ANDRE' COSA HAI FATTO A MIA FIGLIA?!" dico avanzando verso di lui.
“Marito e moglie?!! In che senso Signore?!! Io....non capisco …" dico abbassando gli occhi Imbarazzato e terrorizzato.
Punto il dito e continuo con tono minaccioso: "André, tra te e Oscar è accaduto qualcosa e VOI stavate litigando, litigando con una certa intimità. Mi sono spiegato? Avanti, parla!"
"Io....ecco....Signore .... Voi .... sapete .... io ..... ehm .... e .... lei .... io .... la rispetto .... però... anche un .... servo .... ha dei ..... sentimenti …" rispondo balbettando senza alzare lo sguardo.
"Sentimenti?!! Ih ihih ... Dunque mia figlia ti piace?!! Oserei dire che l'ami?!!"
"Io .... Signore lo so che non è consentito .... però......"
"Però un bel niente. André, qui la legge sono io ... Beh ... almeno nel mio palazzo e dunque ciò che mi interessa sapere è se ami mia figlia? ... Avanti guardami in faccia e rispondimi!"
Alzo un poco lo sguardo, faccio un bel respiro e con un filo di voce mormoro un piccolo "si". E che Dio me la mandi buona, sto rischiando la vita in questo momento.
Aggrotto le sopracciglia, guardo dritto negli occhi André e ribatto: "Adesso dimmi cosa è successo tra te e mia figlia!?"
"Ecco ... io ... le ho detto che la amo .... in modo un poco .... maldestro direi, forse meglio un poco folle, pazzo, incosciente”.
"Maldestro, pazzo incosciente? In che senso ..."
"Beh .... ecco .... io .... Vi prego Signore, si è fatto tardi!"
Afferro per il bavero Andrè e continuo: "Tu non ti muovi di qui fin tanto non mi avrai confessato TUTTO! Cosa hai fatto a mia figlia? Non l'avrai ... toccata?!"
"Co....cosa?!! No no Signore, non oserei mai!!!"
"Giura sul tuo onore che non l'hai fatto!"
"Ve lo giuro Signore!"
Continuo a guardarlo negli occhi e digrigno: "Poco fa ti ho detto che sembravate una coppia di sposi  litigiosi …”
“Io non capisco …"
"Capisco io! .... Sei davvero sicuro che quella scellerata di mia figlia si sia innamorata di quell'imbecillone di svedese? Sai ho tutt'altra impressione...."
"Purtroppo Signore. Purtroppo......" rispondo triste e mesto.Quanto vorrei che non fosse così, che lei si accorgesse di me o che almeno tornasse a considerarmi un amico, un fratello. Penso tra me e me.
"Umm ... la tua faccia non mente, almeno adesso"mollo la presa e continuo: "Bene, visto che l'ami,come ti ho già detto, hai la mia benedizione per conquistarla. AVANTI, MUOVITI! La carrozza tra non molto partirà e tu sei ancora qui."
"Sissignore, corro. Ehm .... Signore.... Voi e Madame ci raggiungerete?!"
"Ovvio! Devo sorvegliarvi. Non vorrei che tra un litigio e l'altro succeda qualcosa di irreparabile tra voi due.”
“Ma cosa dite?!”
“AVANTI SBRIGATI! E se mia figlia non ti vorrà in carrozza con lei dovrai salirci lo stesso altrimenti ti sparo addosso! Ih ihih ..."
"Mi....sparereste?!!! Ma ....."
Vedo entrare la nonna nel suo regno, sente le ultime parole e aggiunge: "Cosa vorrebbe farti?!!! Se il generale vuole spararti ci sarà un motivo!!!"
Spalanco gli occhi, sono davvero spaventato e sussurro: "Io .. nulla, nulla nonna. Adesso devo andare altrimenti Oscar parte senza di me e tu rischi di rimanere senza nipote. A presto nonna, ci vediamo tra un mese." rispondo uscendo in tutta fretta dalla cucina.
"Ohhh....vedi di assicurarti che alla mia bambina non capiti nulla!!! E vedi di renderti utile!!! E sii servizievole!!!"
"Si, si ... nonna!"quante raccomandazioni …. Chi proteggerà me dalla sua bambina però?
Nanny ed io rimaniamo soli in cucina e dico: "Ti farebbe piacere se tuo nipote conquistasse il cuore di mia figlia?"
"Ma Augustin ... non è possibile!!! Oscar è nobile mentre André....."
"In casa mia tutto è possibile! .. Emm.. Nanny, ti è mai capitato di vedere quei due litigare?"
“Ultimamente si"
"Conosci il motivo?"
“Sembra che se l'uno dice una cosa....l'altro dica il contrario per ripicca!!!"
"Perfetto!"
"Perfetto?!! Ma Augustin!!!"
"Nanny!! Eppure sei avanti con gli anni, possibile che tu non capisca?! Quei due sono sulla buona strada ... ih ihih ...."
"Ohhh...ma non è possibile!!! Mio nipote non è nobile!!! Lo sai bene, una nobildonna non può sposare un servo!"
 
Inizio a credere che Augustin sia impazzito!Fare sposare mio nipote ed Oscar, assieme. Cose dell’altro mondo!!! Il nipote di una governante con la figlia di un conte. Impossibile!
 
"Non guardarmi in quel modo, Augustin François Reynier de Jarjayes non è impazzito. Comunque è ancora prematuro parlare di certe cose. Nanny, ordina alla servitù di preparare i miei bagagli e quelli di Marguerite."
"Parti? Con Madame?!"
"Certo che si, altrimenti non ti avrei chiesto di far preparare i bagagli." dico lasciando la cucina per precipitarmi nella stanza di mia moglie, entro senza bussare, la vedo dormire, mi avvicino, la tocco appena, sussurro: "Marguerite, su svegliati, dobbiamo partire immediatamente per la Normandia!"
 
La voce di mio marito mi sveglia di soprassalto. Spalanco gli occhi, stiro le braccia, sbadiglio un poco.
 
"Uhm .... Augustin .... cosa sta succedendo?" dico ancora un poco assopita.
"Non hai sentito? Dobbiamo partire, su su presto, alzati da quel letto."
"Uhm .... partire ..... ma .... per dove Augustin?!!! Uhm ... e poi, cosa ci fai in piedi così presto?!"
"Ma te l'ho detto poco fa! Marguerite dobbiamo partire per la Normandia."
"Ma Augustin .... cosa ci andiamo a fare in Normandia?!" domando preoccupata, cosa diavolo sta escogitando mio marito?
"Non vuoi trascorrere qualche settimana al mare? So che ti piace. Su dai... vedrai che sarà una seconda luna di miele!"
"Augustin, tu non me la racconti giusta. Forza, siediti qui e raccontami tutto!"
"Marguerite, Marguerite!!! Dai coraggio vestiti ...."
"No Augustin. Esigo delle spiegazioni. Ora! E voglio anche la colazione."
Avanzo ancora un poco verso mia moglie, la guardo dritto negli occhi, e con tono suadente ribatto: "Se non ti deciderai a vestirti, ti spoglio."
"Uhm ..... proposta interessante ...... su, vieni qui Augustin!” dico maliziosa, tutto sommato sarebbe un gran bel risveglio!
"Dici davvero? Ohhh Marguerite ... Marguerite..." sussurro lanciandomi addosso." Oh ma che buon profumo! ... Vieni, voglio averti adesso ... così partirò a cuor leggero ..."
 
Spingo via mio marito, scocciata dal suo atteggiamento.
 
"Augustin Reynier François, esigo delle spiegazioni. Ora!" dico guardando dritto negli occhi mio marito.
"Ma cosa vuoi sapere?! Ti ho appena detto che voglio trascorrere una vacanza da solo con te. Su dai ... adesso spogliati!"
"Da solo? Ma se in Normandia troveremo Oscar! Si può sapere cosa vuoi fare davvero?! E vedi di essere sincero o ti giuro che starai fuori dal mio letto per un tempo indeterminato!"dico guardandolo male, con le mani appoggiate ai fianchi.
"Non scherzare Marguerite!"
 
All'improvviso vedo aprire la porta , è Nanny.
 
“Santo cielo!!! Augustin!!! Ma non mi avevi detto di preparare i bagagli?!!"
"Eh? Si certo! Dovevi preparare i nostri abiti, non certo la nostra stanza!!! Nanny .... vai nel guardaroba!!! Ma guarda che modi!!! Fuori fuori ....."accidenti a Nanny, eppure sembrava un così bel inizio, con la mia Marguerite ben disposta nei miei confronti.
"AUGUSTIN!!! I VESTITI DI MADAME SONO QUI!"
“Co cosa? E da quando? Noi abbiamo una stanza per gli armadi!!!"
“Vero ma Madame ha fatto mettere nella sua stanza gli abiti che utilizza frequentemente.”
"Oh ma che confusione! Nanny dimmi, Oscar e André sono già partiti?"
"No, sono nel giardino e tanto per cambiare stanno litigando…”
“Litigando?! Sai per quale motivo lo fanno?”
“Oscar non vuole che André viaggi con lei."
“Magnifico!!! Perfetto! Si comportano come due perfetti fidanzati!"dico felice e sorridente. Ci sono buone probabilità che tutto vada come IO voglio che vada!!
"Augustin .... adesso vuoi spiegarmi cosa stai combinando ... o ti assicuro che uscirai da questa stanza senza più rientrarci!" dico guardando mio marito.
"E va bene ma prima devo fare una cosa. Intanto preparati, poi ti racconterò tutto" dico lasciando la mia camera per andare in quella di Oscar.
"Nanny, tu sai cosa vuole combinare mio marito?!"
"Madame, sinceramente ho capito poco, comunque Augustin ha ordinato mio nipote di partire con Oscar ma Vostra figlia non è assolutamente d'accordo, anzi, quei due non fanno altro che discutere."
"Uhm .. e tu sai perchè discutono?!"
"Non lo so. So soltanto che da ieri non fanno altro ..."
 
Sposto le lenzuola, mi alzo dal letto e guardo Nanny.
 
"Nanny, Augustin vuole che andiamo anche noi in Normandia …"
"Lo ha detto anche a me. Madame, non ne sono certa ma .... ma ... Madame, ho l'impressione che Augustin voglia che i ragazzi si sposino. Certo non me l’ha detto apertamente ma ..."
"COSA!! Oscar e André ma … Augustin e le sue strane idee. Meglio non lasciarlo solo! L'ultima volta .... ha fatto di mia figlia un maschio!! Su Nanny, aiutami a vestirmi!"
 
 
In giardino
 
"André, ti proibisco di fare il viaggio con me." dico decisa e fiera, io quel distruttore di camice non lo voglio con me.
"Oscar, tuo padre mi ha ordinato di venire con te in Normandia, ed io lo farò. Che a te piaccia o meno! E poi .... ha minacciato di spararmi! E sai che tuo padre mantiene sempre certe minacce!"
"Co COSA?!! Spararti? Ma cosa dici?! André stai scherzando, non è vero?" dico un poco preoccupata, poco poco … però io Andrè lo voglio vivo, che non venga con me in Normandia, ma vivo.
"Affatto. Tuo padre vuole che io parta con te .... quindi .... prego, accomodati e partiamo!" dico indicando con un gesto lo sportello della carrozza.
"NO. Se ci tieni tanto, fai il tuo viaggio con Alexander!"
 
 
Dall'alto del balcone della stanza di mia figlia, vedo Oscar e André discutere. Capisco che mia figlia non voglia far salire André in carrozza, sorrido, ho un idea: tiro fuori la pistola, la punto verso i ragazzi e urlo: "ANDRE'!! SE NON SALI SU QUELLA CARROZZA, GIURO CHE TI SPARO!"
 
"Oddio Oscar, ti prego. Fammi salire in carrozza ..... sii ragionevole!"
"Non ci penso nemmeno. Mio padre sta scherzando..."
 
Dall'alto del mio balcone sento urlare ancora: "E COSI’ NON TI DECIDI A PARTIRE? ... L'HAI VOLUTO TU ANDRE' ..." dico mirando e sparando di proposito un colpo vicino ai loro piedi.
 
 
Faccio un salto indietro, ringrazio in cielo che il Generale non abbia voluto uccidermi, guardo Oscar e dico con voce tremante: "Ti prego ... tuo padre non sta scherzando. Fammi salire con te!"
"André, se mio padre avesse voluto colpirti, lo avrebbe fatto. E' evidente che non vuole ammazzarti..." non termino la frase che arriva un secondo proiettile ancora più vicino ai piedi di André.
 
"DUNQUE ANDRE' NON VUOI PARTIRE? BENE, L'HAI VOLUTO TU."
 
Bang ...
 
"Noooo!! Vi prego Signore!!! Io vorrei partire ....." accidenti ad Oscar, ed anche a me. Ma cosa diavolo mi è preso l'altra sera. Se solo non avessi fatto ciò che ho fatto ... ora Oscar non sarebbe furiosa con me. Accidenti a me! Ed alla mia stupidità!
Vedo mio padre mirare con precisione, temo davvero che sia impazzito, afferro il braccio di Andrè e urlo: "PRESTO SALIAMO SULLA VETTURA! ... JACQUES.... TIRA I CAVALLI AL GALOPPO, PRESTO!"
 
Sento la mano di Oscar afferrarmi e trascinarmi all’interno della vettura. Sorrido felice, allora forse non tutto è perduto. Lei, in fondo, mi vuole ancora bene. Magari come ad un amico, come ad un fratello, ma mi vuole bene e ci tiene alla mia vita. Forse, non è troppo tardi per ricucire almeno un rapporto di amicizia.
Sorrido accomodandomi nell'abitacolo della carrozza, mentre la sento partire. Mi sono sistemato rovinosamente sul sedile a fianco di Oscar, sento la sua mano ancora stretta alla mia. Mi sento imbarazzato, terribilmente imbarazzato, ma felice.
 
Dall'alto assisto alla scena: Oscar ha tirato rovinosamente il povero André nella vettura, sussurro: "Ecco ... mi ritengo soddisfatto , ci sono riuscito, sono partiti! Ih ih ... Se mia figlia mi ha impedito di colpire André significa che non gli è indifferente! Ih ihih ... Bene, adesso vediamo se riesco a scoprire perché quei due non fanno altro che litigare." dico cominciando a rovistaretra le cose di mia figlia. apro i suoi cassetti, cerco ovunque alla ricerca di non so neppure io cosa. Trovo i suoi libri, letture inadatte alla sua persona, Rousseau, figuriamoci! Pantaloni, gilet, calze camice.
 
 
Sono dietro il paravento quando sento degli spari, esco in biancheria intima, domando a Nanny: "Ma cosa succede? Perché questi spari?"
"Madame ... Vostro marito sta sparando ad Andrè!! O Santo Cielo ... deve essere impazzito!"
"COSA!!! Ma da dove?"
"Dal balcone dell'appartamento di Vostra figlia!"
"Ohhh adesso mi sentirà..." dico precipitandomi per i corridoi!Con ben poche cose addosso.
“MADAME!!! SIETE IN BIANCHERIA INTIMA! ASPETTATE, VI PORGO LA VESTAGLIA!" dico rincorrendola.
 
Spalanco la porta della stanza di Oscar, entro decisa, vedo mio marito adirato.
 
"Augustin, cosa diavolo stai facendo?!!"
"COSA STO FACENDO!!! Marguerite, guarda qua! La vedi? E' la camicia di Oscar ed è strappata!"
“E allora Augustin? Io voglio sapere perchè hai sparato al povero Andrè!"
"NANNY!!!"
"Sono qui Generale, sono qui!"
“Generale?! Come non mi chiami più Augustin?!!!"
"Generale quando fai delle sciocchezze, Augustin quando ho davanti il ragazzo assennato che ho cresciuto!"
"Ma come! Dici sempre che non sono assennato eppure mi chiami con il mio nome di battesimo!" dico stringendo la camicia tra le mani e mostrandola, continuo: "Cosa significa questa?”
“Ma è la camicia di Oscar! Ed è strappata …”
“Lo vedo. Voglio sapere chi l'ha strappata? AVANTI PARLA!"
 
Afferro l'indumento che Augustin mi porge, lo giro tra le mani, lo apro e lo osservo. Trovi scritte le cifre O.F.d.J. che ho ricamato su ogni camicia di Oscar.
 
"Augustin, è una camicia di Oscar, ma non so chi l'abbia ridotta così!"
"Impossibile! Tu sai tutto ciò che avviene. Dunque, confessa! E' stato tuo nipote?"
"Augustin, non lo so. Lo vuoi capire. E poi, come pensi che sia accaduto?!"
"Non lo so. Ma mi hai detto che quei due non fanno altro litigare e l'hanno fatto anche poco fa. Oscar non voleva che André partisse con lei per una semplice ragione: tuo nipote ha ... ha ... oltraggiato mia figlia!”
“Oltraggiato? Cosa intendi dire Augustin?!"
"Non lo so. Ma di una cosa sono certo: Oscar è fuori di sé, un motivo ci sarà. MARGUERITEEEE ma cosa ci fai mezza nuda per il palazzo? Ci manca solo che ti abbiano vista i servitori!" dico quasi urlando quando mi rendo conto che Marguerite indossa solo la biancheria intima.
"Augustin, esigo delle spiegazioni, subito!" dico battendo il piede a terra.
"Marguerite, se vuoi sapere perché ho intimato André sparandogli addosso, l'ho fatto per convincere quella testona di TUA figlia a partire con André ma adesso comincio a temere che ho sbagliato. Marguerite, André ama Oscar e a quanto pare nostra figlia ama lo svedese ed è da allora che quei due hanno cominciato a discutere e André le ha strappato la camicia."
"Augustin, tu come fai a sapere che quella camicia è stata strappata proprio da Andrè? E se l'avesse rovinata una cameriera? O Oscar stessa, magari andando a cavallo? Allora? Parla, veloce!"dico spazientita. Mio marito è saltato subito a delle conclusioni, senza valutare altre possibilità.
"Lo sento.... Allora perché tanto rancore e rabbia da parte di Oscar nei confronti di André? Su avanti vai immediatamente a vestirti, dobbiamo partire. Dobbiamo andare all'inseguimento di quei due."
"All'inseguimento? Augustin, ma sei impazzito?!!! Ma lasciali stare un poco in pace, quei due ragazzi. Uff ...."
"Lasciarli in pace? Marguerite ma cosa dici?!"
"Dico che devi calmarti e darmi delle spiegazioni!"
"Ti ho già detto tutto, non ho altro da dire!"
"Ecco, allora adesso mi lasci fare colazione con calma e poi ne riparliamo. Vieni Nanny ... fammi servire la colazione in camera!"
"Si ... certo Madame! ... E tu Augustin non osare più sparare addosso a MIO nipote, altrimenti te la dovrai vedere con me. Santo cielo, l'età ti ha reso intrattabile e illogico!"
"Ma insomma Nanny....non gli avrei mai fatto del male !!"
"Ma se gli hai sparato!"
"Oh insomma. Ho una buona mira, io!!!"
"Augustin, preferisco non ribatterti più, tanto non ne vale la pena. Andiamo Madame!"
"Ecco....andate e siate veloci!! Voglio partire!"
Mi volto di scatto verso mio marito e protesto: "Io non vado da nessuna parte."
"TU verrai con me in Normandia!! E non si discute!"
"E invece NO!"
"MARGUERITE!!! DA QUANDO SEI DIVENTATA COSÌ....COSÌ... CONTESTATRICE!!!"
"Da quando ti vengono idee assurde! Augustin, lascia in pace i ragazzi. "rispondo guardando mio marito dritto negli occhi, senza abbassare il mio sguardo. L’ho lasciato giocare con la vita di nostra figlia fino adesso, ma quando è troppo ….. non gli permetterò di decidere che lei dovrà sposare.
"Ma io li lascio in pace. Mi limito a controllare che siano in pace!"
"Augustin ma non mi hai appena detto che Oscar si è innamorata del conte di Fersen? ... Oddio ma non c'erano altri uomini di cui innamorarsi? Perché proprio lui? Oh Signore, aiuta mia figlia a rinsavire!"
"Giusto Marguerite. André è molto meglio, non trovi? Uno stallone perfetto!! Ih ih …"
Vedo Nanny guardarmi negli occhi e con tutta la rabbia che ha dentro mi punta il dito e ribatte: "Cosa hai detto? Mio nipote è un bravo ragazzo, non è un frequentatore di bordelli, capito Augustin?!"
"Certo. Ci manca solo che frequenti le donnine. Io lo voglio sano. Anzi, meglio che Lassonne lo visiti. Devo assicurarmi che non abbia nessuna malattia!!!"
"Ohhh Ma tu sei pazzo?!! Augustin ti ho cresciuto IO ed ora stento a riconoscerti."
"Nanny...e se André avesse preso qualche malattia?!! No no. Io voglio che sia sano per generare il mio erede!! Ah.... i miei piccoli Jarjayes!"
Mi alzo sulle punte dei piedi e ribatto con tutte le mie forze: "Ma non hai appena detto che la mia povera bambina si è innamorata di quel donnaiolo dello svedese? Si può sapere cosa c’entra mio nipote?"
"Ah...ma allora non hai ancora capito!! Voglio che mio figlio Oscar generi tanti nipotini, maschi, assieme ad André!!! Così ti è più chiaro?"
"Ma la mia bambina non ama André, vuoi mettertelo in quella testa vuota?"
"E allora? André deve farsi amare. Non mi pare difficile!! Tra lui e quel donnaiolo....se fossi una donna sceglierei André!!!"
Vedo avanzare mia moglie, mi guarda in malo modo e continua: "Ebbene Augustin, questa sarebbe l'ennesima tua follia?"
"Follia? Quale follia?!! Io proprio non ti capisco!!!"
"Augustin ma lo sai quanti anni ha nostra figlia? Non credi che sia perfettamente in grado di scegliersi il marito che desidera? E poi ringrazio il cielo che quello... quello….. svedese non si interessi a nostra figlia, altrimenti avrebbe sofferto tantissimo, povero piccola!"
"Concordo con te. Lo svedese non è adatto a lei. Ma André è perfetto. Non vedi come è tranquillo e remissivo? Certo devo risolvere solo qualche problema burocratico....."
"Augustin ma  stai parlando sul serio? Io giuro stento a crederti."
"Certo che sono serio. Ora partiamo, ci assicuriamo che Oscar si innamori di André e poi non resta che trasformarlo in una femmina!!! Et voilà!! Io avrò i miei piccoli Jarjayes!!" dico tutto felice e sorridente, avrò i miei eredi, tanti piccoli François, come il loro nonno!
"Trasformare una femmina chi? André? Stai parlando di André?"
"Certo, e di chi sennò!! Marguerite, ma stai bene?!"
Nanny ribatte: "Trasformare mio nipote in cosa? Augustin!! André è un MASCHIO, CAPITO?!!"
"Certo che ho capito. Ma tu hai mai visto un matrimonio tra due maschi?!!! È contro natura Nanny!"
"No no no aspetta! Ora vado in cucina, prendo il mattarello e te le do di santa ragione! Magari ritrovi la saggezza di un tempo! Ma cosa dico!!!! Tu non ce l'hai mai avuta, altrimenti non avresti allevato la mia piccola come un maschio. Oh Signore ... e pensare che in una famiglia di un folle c’è anche un alto funzionario della Santa Romana Chiesa, di sicuro il mio Armand è un uomo casto e puro anche nell'anima!"
“Uff.....ma si può sapere di cosa ti lamenti?!!! Farò di tuo nipote la prossima madame Jarjayes!!! Dovresti essere contenta!!!"
"Madame cosa!!! Mio nipote è un uomo, monsieur, un ragazzo, un maschio!"
"No no no no. Oscar è il maschio! Quindi André sarà la femmina!"
Stringo gli occhi, li riapro e rispondo a mio marito: "Cosa ti fa pensare che nostra figlia amerà André?"
"Vedrai....lo ha salvato!! Ih ihih …"
"Salvato? Salvato da cosa o da chi?"
"Ma dalla mia pistola!!!! Oh....ma qui nessuno mi capisce!!!”
Guardo Madame e ribatto: "Madame, con tutto il rispetto ma forse non Vi siete resa conto che questo pazzo ha sparato al mio povero nipote?!"
"Si si Nanny. Lo abbiamo sentito assieme e siamo corse di là!!! Augustin...sei sicuro di stare bene?!"
Mi avvicino a mia moglie, sorrido e sussurro: "Benissimo mia cara, mai stato meglio in vita mia. E se nostra figlia ha salvato André dalla mia pistola significa che non le è del tutto indifferente ed io posso sperare che a breve si innamori di lui. Marguerite, Nanny, vedrete, quei due torneranno dalla Normandia innamorati. Ih ihih ... ed io ne sarò felice! ... Però voglio raggiungerli, certo non voglio essere un padre e un suocero invadente però voglio dare una mano a mia figlia a innamorarsi di André. Non so come farò ma ci riuscirò. Vai mia cara moglie, vai a preparati."
“E sia Augustin. Ma sappi che vengo solo per assicurarmi che tu non faccia sciocchezze!! Nanny, tu verrai con noi!"
"Io?! Oh povera me! Povera me!"

 

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Capitolo 4
*** In viaggio ***


In viaggio
 
André ed io siamo in viaggio da quasi mezz'ora. Siamo seduti l'uno di fronte all'altro, per tutto il tempo non abbiamo detto alcuna parola, non resisto e dico: "Adesso spiegami cosa ti ha preso!”
“Spiegati! Cosa vuoi che ti dica?”
“Voglio sapere cosa ti sei messo in testa."
"Io?!! Tu piuttosto Oscar! Per poco non mi fai sparare da tuo padre per la tua assurda testardaggine!!" dico guardandola dritto negli occhi.
"Io?!! Ma cosa dici?!! Se mio padre avesse voluto ammazzarti, l'avrebbe fatto!"
“Si si .... certo. E adesso vuoi spiegarmi perchè vuoi fuggire in Normandia?"
"Ecco ... io ..." alzo la testa e tutto d’un fiato dico: "E tu?!!! Si può sapere cosa ti è saltato in testa di confessarmi che ... mi ... mi ……ami? Non dovevi farlo!"dico imbarazzata e indispettita, senza abbassare però lo sguardo.
"Oscar, sono stato al tuo fianco in silenzio per vent'anni, ti ho amata in silenzio, ho sopportato di vederti struggere d'amore per quel damerino fedifrago e donnaiolo. Ma non puoi chiedermi di ascoltare in silenzio le tue farneticazioni mentre gridi al mondo che sei un uomo. Tu non sei un uomo, vedi di mettertelo per bene in testa, dovessi conficcartelo con la forza!" dico deciso, a tutto c’è un limite, anche alle assurdità che questa testolina tutta matta può dire.
Mi sento ribollire il sangue nelle vene e con rabbia rispondo. "Ma si può sapere come ti permetti di parlarmi in questo modo? Sei per caso il mio fidanzato o mio marito?!!! Bada, se non fossimo sulla vettura, ti avrei dato un pugno!"
“Eccola, sempre manesca!" rispondo alzando un poco le mani e mettendole con i palmi aperti, rivolti verso Oscar, all'altezza del viso. E poi, a guardarla bene, sembrerebbe un poco arrossita. Forse riuscirò a farle almeno dimenticare quel damerino imbellettato che salta da un letto all'altro mentre decanta lodi di amore sdolcinato alla Regina?
"Perché mi guardi in questo modo? A cosa stai pensando?"
"Uhm ... a nulla, Oscar. E tu? A cosa stai pensando ... o a chi?!" dico piegando un poco la testa, per seguire meglio il suo sguardo sbieco, un poco corrucciato.
"A chi vuoi che pensi? A te ovviamente! Sei riuscito a partire con me grazie ad uno stratagemma di mio padre. André, avanti parla! Ti conosco perfettamente per intuire che stai pensando a qualcosa."
"Io? No no .... non saprei a cosa ho pensare ... sono qui, seduto davanti a te, in questa magnifica carrozza ... diretti in Normandia per un motivo che ignoro."
"Già! Almeno concordo con te: non so perché tu sia partito con me."
"Io invece vorrei sapere perchè sei partita tu, potresti illuminarmi?!"dico deciso, con un tono un poco ruvido. Voglio provocarla per farla parlare un poco.
"Sono affari miei, non ti riguarda! Tu piuttosto perché non hai taciuto? Non dovevi dirmi nulla e soprattutto non farmi nulla … invece... mi hai denudata."
"Oscar ...." dico in un sussurro abbassando la testa. "Mai avrei dovuto fare ciò che ho fatto, non smetterò mai di sentirmene colpevole. E spero davvero che tu un giorno possa perdonarmi…" poi faccio un bel respiro, rialzo il capo. "Ma tuo padre mi ha ordinato di seguirti ed io lo farò, sempre e comunque, non dimenticarlo mai. E poi ...ho una promessa da mantenere."
"Dici che sei pentito di quanto hai fatto?! Allora ammetti di averlo fatto di proposito?!"
Vedo Oscar alzare la testa e puntare i suoi occhi dritto nei miei, furiosa e combattiva.
“Sono pentito, questo si. Non avrei mai dovuto rubarti quel bacio .... e strapparti la camicia. Mai Oscar, è stato un atto sconsiderato. Ma tu non puoi buttare via la tua vita struggendoti per un donnaiolo impenitente, che perdipiù ama la nostra Regina. Apri gli occhi, Fersen è un infedele di natura, incapace di rimanere fedele alla donna che dice di amare. Tu meriti di più Oscar. E prima o poi dovrai capirlo anche tu!"
Arrossisco e ribatto furiosa: "André tu tu ... tu mi hai rubato un bacio!! Oh Dio che vergogna! E adesso mi ritrovo qui di fronte a te dopo che ... che ... mi hai baciato, strappato la camicia e per finire mi confessi i tuoi sentimenti come nulla fosse!? André ma non potevi tacere? Perché l'hai fatto?! ... Io ... io ..." sento le lacrime salire ma le ricaccio giù e continuo: "Non dovevi! Non dovevi! Hai rovinato tutto e poi ... io ... io ... non ho mai pensato che tu ... tu ... mi amavi ... mi ami André, no, non è possibile! Che imbarazzo!"
“Oscar, non posso farci nulla. Ti amo, è vero. Te l'ho detto, sono vent'anni che ti amo in silenzio. Non ho resistito ed ho dovuto confessarti i miei sentimenti. Però Oscar ... sei sicura che quel bacio non ti sia piaciuto? Perché a me è sembrato che, dopo un primo momento di smarrimento .... insomma, non mi pare che ti sia dispiaciuto!"di con tono un poco insolente, seppure imbarazzato. In effetti, Oscar ha risposto al mio bacio. Per un attimo, quasi impercettibile, ma ha risposto, ne sono sicuro.
“Ma come osi?!!! " dico alzandomi dal mio posto ma all'improvviso la carrozza finisce in una buca ed io cado addosso ad André. Sono tra le sue braccia, mi guarda, si avvicina, arrossisco.
"Ti sei fatta male Oscar?" dico tenendola per le braccia, facendo attenzione che non cada a terra. “Uhm ... quanto sei bella! Sei così pericolosamente vicina.”
"Ma come ti permetti di parlarmi in questo modo?! André, ormai non hai più ritegno." dico tentando di alzarmi ma la carrozza prende un'altra buca, digrigno: "Maledizione Jacques, ma dove guardi?!!"
"Oscar, vuoi sederti al mio fianco? Così non rischi di cadere ....."dico sorridendo.
Ritiro le mani e ribatto: "Ma sei impazzito? Io dovrei sedermi accanto a te dopo che …… che mi hai confessato di amarmi? No. Torno al mio posto!" ma l'ennesima buca mi impedisce di allontanarmi dalle braccia di André. "Maledizione!! Jacques, mi sentirà!"
"Su Oscar, resta qui. Io non mi offendo affatto. Ed ora spiegami perchè vuoi andare in Normandia. Da cosa fuggi Oscar?!"
Guardo dritto negli occhi André e ribatto con rabbia: "Per fuggire da Fersen che mi ha detto che sono il suo migliore amico e ... fuggo da te, visto che mi hai confessato di amarmi! ... Ma cosa dico?!! Che situazione ridicola, come faccio a sfuggirti se sei qui con me e per di più siamo quasi abbracciati!?! Tutta colpa di mio padre!"
“Oscar, se fuggire fosse una soluzione, non credi che io sarei fuggito già da tempo? Non serve a nulla, fuggire, credimi. E comunque, tornando a Fersen, non merita nulla. Definirti il suo migliore amico è una follia. Tu sei una donna, anzi una bellissima donna! La più bella donna che esista!" dico con sguardo un poco adorante, Oscar è così bella, anche con questo sguardo dardeggiante negli occhi!
"André, non devi parlarmi in questo modo, non voglio. E riguardo a Fersen ecco ... lui forse è come dici ma i sentimenti non si possono controllare…”
“Ma tu ... sei davvero sicura di amarlo? Non è che ti sei innamorata dell'idea stessa dell'amore? Di un amore impossibile e struggente? Perchè tu lo sai che lui ama la regina!"
"... Io .... io non ho mai amato nessuno e Fersen ... mi turba. Quando lo vedo, sento il cuore battere forte, forse questo non è amore?"dico tentandomi di alzarmi.
"L'amore è volere il bene dell'altro più del proprio, l'amore è essere disposti a tutto per l'altra persona, anche a morire ... o a farsi da parte. L'amore è tutto ed è nulla, basta a se stesso, senza chiedere nulla in cambio. Ecco cos'è l'amore Oscar."
Le parole di Andrè mi lasciano un attimo stupita, lo guardo un poco di sottecchi, ha un’aria affranta mentre mi guarda e parla. Affranta ma solenne, crede veramente in ciò che dice, forse per lui è davvero così. Sono vent’anni che si prende cura di me, mi segue, previene ogni mia necessità.
Mi siedo nuovamente di fronte ad André e sussurro: "Tu, mi confondi ... basta, non voglio più ascoltarti!"
"Come desideri Oscar, faremo il resto del viaggio in silenzio." rispondo osservandola per bene, credo che le mie parole l'abbiano turbata, forse sta davvero pensando che Fersen è indegno di lei.
"Meglio per tutti e due non tornare sull'argomento."
"Come desideri. Piuttosto dimmi, hai deciso dove alloggeremo questa notte?" domando interessato.
“Non voglio dormire all’addiaccio, quindi ci fermeremo al prossimo villaggio. Spero di trovare una locanda, stasera fa davvero tanto freddo!”
Mi tolgo la giaccia e porgendola sulle sua spalle dico: “Ecco tieni …”
“Ma cosa fai?! Non ne ho bisogno, tientela!” dico tentando di toglierla.
 
Vedo Oscar adirata che certa di togliersi la mia giacca, fermo le sue mani, la guardo e sussurro: “Io non ho freddo ma tu si. Non guardarmi in questo modo, non ho alcuna seconda intenzione …”
“André sei uno stupido! Ma si può sapere cosa vai a pensare?”
“Io a nulla. Ti ho detto che il mio gesto è senza secondi fini. Sentivi freddo e ti ho ceduto la giacca. Non è certo la prima volta che lo faccio!”
“Grunt … si lo so … ma me la cedevi prima, non certo dopo!”
“Prima? Dopo? Non capisco…”
“Prima che mi confessassi di amarmi! Non la voglio!”
“Cosa cambia tra prima e dopo? Anche allora ti amavo già e tu non lo sapevi.”
“Basta André! Terrò la tua giacca a patto di non tornare più sull’argomento!”
“E va bene, come vuoi ma ciò non toglie che ti amo…”
“ANDRE?!!!!”
“Si si non dico più nulla se è ciò che può tranquillizzarti!”sorrido felice, se l’ho turbata almeno un poco, c’è la possibilità che almeno si dimentichi di quel damerino donnaiolo. Se non viole amarmi, spero almeno che si levi dalla testa quel fedifrago irriducibile.
Rimango in silenzio per qualche istante poi ribatto: “Sei decisamente cambiato, un tempo non mi avresti parlato in questo modo.”
“Un tempo …… ho sopportato fin troppo in silenzio, non ti sembra? Oscar, forse il fatto di non essere un nobile non mi da alcun diritto di amare una donna aristocratica?”
“Ma ti rendi conto di cosa dici?! Andrè, non è questo il punto…”
“Allora spiegami qualè, perché io non l’ho ancora capito.”
Guardo André negli occhi come ho sempre fatto e con evidente imbarazzo rispondo: “Certo che hai il diritto di amare una donna aristocratica, ma non me. Io amo un altro uomo …” purtroppo amo un altro uomo, uno per cui sono solo il suo migliore amico. Sospiro mentre penso a tutto ciò.
“Un uomo che non ti ama…”
“Ti piace infierire vero?!”
“No. Voglio solo che tu capisca, tutto qui. Oscar, Fersen non ti ama, io invece sarei disposto a darti anche la mia vita.”
“André ma lo vuoi capire che tu per me sei … sei … una specie di fratello?”
“Ma non lo sono. Oscar, visto che siamo in argomento voglio dirti che non ti amo da vent’anni …”
“Ah no?!”
“No. Ti amo da sempre. Ti amo da quando ti ho vista per la prima volta, eri sullo scalone con il fioretto e appena mi hai visto, mi hai detto: tieni, prendi la mia spada, io ne prenderò un’altra e andiamo in giardino a batterci. Oscar, il mio è stato un amore a prima vista!”
“Esagerato!”
“No, non esagero. Ma lo vedi che sei diventata rossa?!”
“ANDRE’, FINISCILA! … Ma che situazione, ed io che non sospettavo nulla e soprattutto parlavo dei miei sentimenti per Fersen con te …”
“Ogni volta che lo facevi, mi infliggevi una pugnalata ma ho resistito … ho sofferto in silenzio, fino all’altra sera …”
“Ti proibisco di ricordarmelo!” dico indispettita, basta, io voglio andare oltre, ma se lui continua a ricordarmi quello che mi ha fatto, finirò con passarlo a fil di spada!
“Invece è successo. Ti ho baciata…”
“Con la forza.”
“Certo, con la forza, io speravo che un giorno l’avrei fatto con il tuo consenso …”
Mi sfilo con rabbia la giacca di André, gliela lancio, uro: “BASTA!! TI STAI DIVERTENDO VERO?!”
“Ma cosa dici?!”
Mi sporgo dal finestrino e a granvoce domando al vetturino: “JACQUE!!!”
 
Dall’alto della carrozza ascolto la voce del padrone arresto l’andatura dei cavalli e rispondo: “DITE CONTE!”
“QUANTO MANCA ANCORA AL PROSSIMO VILLAGGIO?”
“DIECI MINUTI CIRCA PADRONE!”
“BENE, ACCELLERA I CAVALLI, VOGLIO ARRIVARCI IN MENO DI CINQUE MINUTI!”
“MA SIGNORE, LA STRADA E’ DISESTATA…”
NON MI IMPORTA! ESEGUI I MIEI ORDINI!”
“COME VOLETE SIGNORE, AGLI ORDINI!”
 
Appena Oscar rientra con la testa dal finestrino dico: “Ma cosa hai fatto?! La strada è piena di buche …”
“Non mi importa! Voglio arrivare al villaggio, chiudermi in una stanza e non vederti fino a domani. Accidenti, ho preso anche la carrozza che ha un solo posto a cassetta!” borbotto mentre la carrozza prende una buca dopo l’altra.
 
 
E' quasi sera, sta calando il sole, quando Jacques ferma la carrozza in un piccolo villaggio, nell'unica locanda che c'è. Si ferma, scende dalla carrozza e si affaccia allo sportello.
"Uhm ... perdonate Signor Conte, ma è tempo di fermarsi per la notte. Questa è l'unica locanda!"
"Per me, va bene qualsiasi posto, l'importante è poter riposare."
"Allora ... Andrè vai tu a chiedere se c'è posto? Io resto con i cavalli?"
"Va bene Oscar." rispondo mentre scendo dalla vettura.
 
Entro nella locanda, osservo, è affollata. Con lo sguardo cerco il padrone ma mi si avvicina un giovane garzone che mi dice: "Volete un tavolo Signore?"
"Ecco, vorrei un tavolo per la cena e tre stanze per la notte."
"Avete detto tre stanze?! Impossibile Signore, ne abbiamo appena una, però potreste alloggiare con le ragazze, sapete, loro sono al servizio dei clienti."
“Eh? no no, grazie. Vada per una ..... Intanto potete prepararci la cena e accompagnare il cocchiere alla stalla, ovviamente serve la cena anche per lui!"
"Si, certo!”
 
André tarda a tornare, non resisto, scendo dalla carrozza lo raggiungo, gli vado incontro e domando: "Hai trovato alloggio per tutti?"
"Veramente Oscar .. c'è una sola stanza. Jacques rimarrà con i cavalli, come sempre. Ma io ...."
"Tu cosa? ... André, vuoi dire che tu ... no, ti prego anche questa!"
Spalanco le braccia e dico: "Non vorrai farmi dormire con qualche donnina!! Sii ragionevole ..... starò su un divanetto, o su una poltrona. Tranquilla, non intendo certo importunarti!"
"Con qualche donnina? Forse non l'hai mai fatto?" domando con tono impertinente, figuriamoci se questo distruttore di camice non ha una certa esperienza in materia!
"Oscar!! Non sono domande da farsi, non credi? Ora vieni, mangiamo qualcosa!"
"Certo che te lo chiedo. Avanti rispondimi! Forse non sei mai venuto in un posto simile per intrattenerti con qualche donna?"
"No, Oscar, quando ami una persona desideri solo lei. Ed ora sediamoci, prego!" dico indicando il tavolo.
 
Le parole di André mi turbano, lo seguo, ci sediamo al tavolo e rimango in silenzio.
 
Appena seduti viene l'oste a domandarci cosa vogliamo per cena.
 
"Signori, cosa posso portarvi? Questa sera abbiamo un arrosto magnifico, con contorno di patate e buon vino"
Oscar risponde: "Per me va bene! Ma portateci due boccali di birra!"
"Bene Signore ... e per Voi?!"
"Va bene lo stesso, grazie!"
 
Vediamo l'oste andare via, resto in silenzio ad osservare Oscar, persa in chissà quali pensieri. Certo che il generale ha delle pretese ben difficili, Oscar non potrà mai amarmi, soprattutto dopo il disastro che ho combinato. E' già tanto che mi parli ancora, ma io non mi arrendo, riuscirò almeno a riconquistare la sua fiducia!
 
Arriva la cena, Oscar mangia poco e beve molto, come a volersi quasi ubriacarsi.
 
"Oscar, non esagerare con la birra, mangia piuttosto!"
"Non ho molta fame ... ho sete." dico buttando giù l'ennesimo boccale di birra.
"Oscar ... ubriacarsi non serve a nulla. Finisci la cena e andiamo a riposare, domani partiremo presto." dico con tono paterno. Accidenti che testona che è!
Sorrido appena, stringo il boccale tra le mani e sussurro: "Dici che non serve a nulla? .. Ti sbagli, bere aiuta a dimenticare .... dimenticare Fersen che mi vede come un uomo e dimenticare te che mi vedi come una donna!"
"Oscar, io non ti vedo come una donna, tu sei una donna. Prima o poi dovrai capirlo anche tu.” dico mentre la osservo con sguardo dolce, perso nei suoi occhi tristi e lucidi.
"André ... è mai possibile che un uomo possa pazientare dietro a una donna come hai fatto tu?"
"Beh ... io in effetti ho perso la pazienza. E non smetterò mai di pentirmi del mio gesto. Però se una persona ama veramente .... è disposto a tutto!"
Sono stordita dall'alcol, guardo André con sfacciataggine e domando: "Davvero non ti credo, non può essere ..."
"Certo che è così Oscar, ma ora andiamo a riposare, su forza. Mi sembra che tu abbia bevuto fin troppo!"
"Oh André ... io ho sonno ma non ti voglio nel letto con me, non siamo mica marito e moglie! Ih ih ..."
"Tranquilla Oscar, non intendo di certo importunarti. Su vieni, ti aiuto a salire le scale" dico mentre l'oste mi porge la chiave della nostra stanza.Temo che Oscar sia un poco brilla, anzi ubriaca direi. Accidenti a lei, ed anche a me ed alla mia scelleratezza!
"Non ce la faccio ... purtroppo per me, devo aggrapparmi a te ..."
"Su su ..." dico passando un braccio di Oscar su una mia spalla. Quanto vorrei prenderla tra le braccia e portarla così di sopra. Accidenti, non posso davvero permettermi di fare una cosa simile!
Mi appoggio al mio amico di sempre, lo guardo, sorrido e dico: "Non è strano che la donna che ami ti abbracci? André se poi vuoi andare da qualche donnina, ti do il mio permesso....sai ... non sono gelosa! …Ih ih … anche se penso che non sarebbe la prima volta!”
“Davvero? Cosa te lo fa pensare?”
“Ih ihih … tutto! … Sei un uomo … e gli uomini vanno a donne … come Fersen …”
“Io non sono lui. Io amo te, e desidero solo te.” Dico un poco spazientito. Passi tutto, ma paragonarmi a quel donnaiolo proprio no. Certe che se nella testolina bionda di Oscar tutti gli uomini sono dei donnaioli …. Sarà dura farla ragionare!
“Ih ih … Mi parli in questo modo perché sono ubriaca … ma domani farai i conti con me…”
“Domani, nemmeno ricorderai la nostra conversazione, sei troppo ubriaca.”
“Ubriaco! Io sono ubriaco! Sono un uomo … il mio nome è Oscar François e sono un uomo. Non dimenticarlo.”
“Si, certo, però io ti vedo come una donna.”
“Ih ih … Non ce dubbio André, sei ubriaco! André …”
“Dimmi!”
“Suvvia, vai a dormire con una donnina, non sacrificarti per me…”
“Eh?!! No no, grazie mille per la tua magnanimità Oscar, ma resterò con te!" dico con voce impertinente.
"Con me? Vuoi forse strapparmi la camicia? Ih ih ... Ma stavolta indosso le fasce ...."
“No Oscar, non intendo ripetere quel gesto malsano, stai tranquilla! Su forza, eccoci arrivati, adesso apro la porta e ti metto a letto, va bene?!"
"Mi gira la testa .... sto male .... Maledetto Fersen, è tutta colpa sua e .... anche tua André..."
“Lo so, ma non è un buon motivo per ridurti in queste condizioni.”
“Sei davvero antipatico … hai sempre la parola pronta.”
“Proprio come te.”
“Siii … proprio come me! Ih ihih … comunque è colpa vostra: tua e di Fersen…”               
 
Entriamo nella stanza, chiudo la porta con un calcio e mi avvio verso il letto.Sorreggo Oscar, tenendola per la vita, con un suo braccio appoggiato alla mia spalla, cerco di sistemarla sul letto, con gentilezza ma fermezza. Purtroppo però Oscar non è molto collaborativa e continua nelle sue farneticazioni. O forse, nelle sue verità.
 
"Mia Oscar? E cosa c'entro io con Fersen?"
"Tu c’entri! .... Non dovevi dichiararti! E poi ... spiegami ... come si fa ad amare un uomo? Hai mai visto che un uomo ami un altro uomo? Ih ih ... Certo .. a Versailles mi è capitato di vedere anche quelli ma tu ... tu no…tu ami le donne!Ih ih ..."
“Io amo una sola donna Oscar. Ora su forza, mettiti a letto. Ce la fai a toglierti gli stivali?!"
Mi lascio andare sul letto e sussurro: "Se ce la facessi non ti avrei abbracciato per arrivare fin qui! ... Padre... questa me la pagherete, mi state obbligando a passare la notte con un uomo che mi ama ..."
"Uff .... come sei melodrammatica Oscar!" dico mentre le sfilo gli stivali. "Perdonami, ma non intendo aiutarti con i vestiti! Quindi, o fai da sola, o dormi così." dico guardandomi in giro. “La stanzaè piccola e poco arredata, il letto poi è davvero troppo piccolo, temo proprio che dovrò dormire sul divanetto .... o sul pavimento, peggio di un cane, accidenti!”
"Ih ih .... Cosa fai ... ti vergogni? Eppure non sarebbe la prima volta che mi aiuti! ... Si ma prima non mi amavi invece adesso .... Ma perchè proprio a me?!"
"Oscar ... ti ho sempre amata. Ma dopo l’altra sera, trovo sia meglio che tu faccia da sola! Piuttosto, dove mi sistemo io per la notte?!"
"Come dove? Ma nel letto con me! .... Abbiamo diviso tante volte il letto, non vedo perché adesso non dovremmo farlo! ... Ohi ohi che mal di testa!"
"Sei sicura? Per me non c'è nessun problema." dico sedendomi sul letto e lasciandomi cadere sul materasso.
"Non fare lo stupido! ... Anche se mi hai baciata e visto il petto, non significa che tu debba dormire sul pavimento! ... Buona notte fratello..."
"Buona notte Oscar!" e speriamo che vada tutto bene, povero me, con questa splendida tentazione al mio fianco. Però almeno non è più arrabbiata ..... mi lascia dormire nel suo letto!
Mi giro sul fianco, chiudo gli occhi e sussurro appena appena: "Ih ih ... fratello .. mi sei debitore ... stamattina ti ho salvato la vita, mio padre ti voleva ammazzare!...Ih ihih … Andrè, mi dispiace .... mi dispiace che tu stia soffrendo a causa mia, so cosa significa amare e non essere riamati. Fratello, siamo davvero sfortunati ..." dico cadendo in un sonno profondo.
 
 
Vedo Oscar dormire profondamente, è accanto a me, che emozione! … Come vorrei che fosse la mia donna! La osservo con tutto l’amore che provo, adesso posso farlo, non lo sa … non lo vede.
Quanto è bella la mia amata Oscar! … Forse in questo momento sta sognando il conte svedese … chissà!
Stasera le ho ribadito innumerevoli volte che l’amo … ho potuto farlo perché era ubriaca, domani nemmeno ricorderà. Come vorrei poterla toccare, baciare amare … non posso! Oh mia bellissima Oscar, potessi addormentarmi tra le tue braccia! sussurro mentre mi addormento.
 
 
 
I miei occhi si schiudono ai primi raggi del sole … che strano, sento un macigno addosso, cosa succede? Abbasso lo sguardo e mi rendo conto che qualcuno mi sta abbracciando, sussulto, mi scosto rapidamente, sento mugugnare.
 
“Umm … cosa succede? … Nonna, ti prego lasciami dormire ancora un po’… ho sonno.”
Spalanco gli occhi, è André che mi avvolge in un abbraccio, quasi urlo: “Ma si può sapere come ti permetti di abbracciarmi? Certo che hai una gran faccia tosta! … Distruttore seriale di camice!  Lasciami andare! Togliti!”
La voce severa mi sveglia, mi accorgo di abbracciare l’unica donna che ho sempre amato, la guardo senza muovermi e sussurro: “Buongiorno Oscar…”
“Buongiorno un accidenti!” dico sollevando il braccio di André facendolo cadere rovinosamente su se stesso.
“Ahi che male! Ma cosa ho fatto per meritarmi tutto questo?”
“Cosa hai fatto!? Ma se mi hai abbracciato!”
Rimango al mio posto e con tono calmo e tranquillo ribatto: “Credo di avere dormito così per tutta la notte.”
“Come?! Ma sei impazzito?! Ma come hai osato?”
“Oscar, possiamo celare i nostri sentimenti durante il giorno ma la notte…durante il sonno …..”
“Cosa vorresti dire? Che di notte potresti farmi qualsiasi cosa sentendoti giustificato?”
“Ma cosa dici?!”
“Io cosa dico? Tu piuttosto, come fai a startene tranquillo dopo… dopo …”
“Aver dormito abbracciato a te? Ti confesso che ho riposato benissimo, ero abbracciato alla donna che amo con tutta l’anima.”
“Tu sei pazzo!” dico saltando giù dal letto rapida. Mi do una controllata agli abiti, indosso ancora gilet e camicia, pantaloni e calze. Per fortuna. Però, sono troppe ore che ho le fasce strette addosso ed iniziano ad avvertire un certo dolore. Come vorrei poterle togliere. Accidenti ad Andrè, è solo colpa sua se sono in questa situazione!
Mi tiro su e guardandola sussurro con tono suadente: “Si, sono pazzo di te.”
“Ma che faccia tosta! André ma non ti vergogni?”dico infilando rapida gli stivali.
“Vergognarmi di amarti? No, mai!”
“Ohh meglio che vada di sotto per la colazione, voglio ripartire immediatamente!”
“Aspetta! Vengo con te.”
“No. Non voglio dividere il tavolo con te, è già sufficiente il viaggio in carrozza.” Dico lasciando in tutta fretta la stanza dopo avere afferrato la mia giacca in un gesto stizzito.
“Oh accidenti a me! Ma perché le parlo in questo modo?!” mi alzo dal letto e sussurro ancora. “Se è la guerra che vuole e guerra sia! Io l’amo e voglio che lo capisca.”
 
 
Percorro il corridoio in tutta fretta quando all’improvviso vedo venirmi incontro una donna avvenente, è una delle donne della casa.
 
“Monsieur, Vi ho notato ieri, eravate in compagnia di uno splendido moro, ditemi è ancora in camera?”
“Come?!”
“Mi riferisco al bel moraccione che ha diviso la camera con Voi.”
La guardo dritto negli occhi e le dico: “Forse vorreste usufruire dei suo favori Madame?”
“Certo! Sono sicura che con un uomo simile sarà un vero piacere.”
“Co come!!! Ma cosa dite?!…”dico un poco scandalizzata. Davvero questa donna vuole Andrè? Ma ….
“Non vedo perché dovreste scandalizzarvi Monsieur, infondo siete anche Voi un uomo! Se desiderate Vi mando una delle mie amiche, ma io veglio il bellissimo moro e giuro che sarà mio.”
Rispondo fuori di me: “Impossibile Madame! Al bel moro piacciono gli uomini, delle donne non sa che farsene.” Pronuncio queste parole senza neppure rendermene conto, ma in fondo gli sta bene ad Andrè. Che stia in astinenza, tanto sarà anche lui come Fersen, che salta di letto in letto!
“Come?!! No, non ci credo, è troppo maschio per regalare le sue prestazioni ad uomo.”
“Ih ih … come potete esserne tanto sicura?”
“Cosa intendete?”
“Se ho dormito con lui ci sarà un motivo, non trovate?” dico un poco maliziosa, adesso voglio divertirmi un poco io alle spalle di Andrè …. Ih ih. Gli rovino per bene la piazza, così impara quel distruttore di camice!
“Non è vero! Avete diviso la camera perché ce n’è soltanto una a disposizione!”
“Vero. Ma non avete pensato che poteva tranquillamente passare una notte con una di Voi? … Oh Madame, davvero mi dispiace, ma dovete cercare qualcun altro.” Dico lasciando il corridoio raggiungendo il piano di sotto per fare colazione, sorridendo per lo scherzetto che ho combinato ad Andrè. Così impara!
 
 
Sono dietro la porta socchiusa, ho ascoltato tutto … Oscar ha impedito a quella donna di entrare in camera, ma perché? … Forse … ma no, cosa vado a pensare! Però perché le ha detto quelle cose? … Che sia gelosa di suo fratello? … Io davvero comincio a non capirla più!”
 
Vedo il bellissimo moro fare capolino dalla sua stanza, mi avvicino e dico: “Monsieur, non credo a una sola parola del biondino, Voi siete un bellissimo uomo, sono sicura che sotto le lenzuola siete un maschio valoroso.”
Ho deciso, se Oscar vuole giocare con me ….. beh, io di certo non mi tiro indietro! Vuole farmi passare per un sodomita? Bene, come vuole lei!
“Emm … no no … il biondino ha ragione.”
“Volete dire che …”
“Che sono innamorato pazzamente di quel biondino che è appena uscito da qui, adesso scusatemi, vado a raggiungerlo.” dico lasciando in tutta fretta la mia camera raggiungendo Oscar.
 
Guardo il moro allontanarsi e dico: “Peccato che siate un sodomita! … Monsieur … forse nessuna donna Vi ha mai detto che siete magnifico?”
“Mai. Solo il biondino che è appena andato di sotto.” Rispondo allontanandomi.
“Peccato! Come lo invidio … beato lui!”
 

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Capitolo 5
*** Amanti?! ***


Amanti?!
 
 
Siamo seduti al tavolo della locanda, dopo avere passato una notte ..... non saprei come definirla. Perchè io ho dormito benissimo, fino a quando non mi sono svegliata e mi sono ritrovata stretta nelle braccia di Andrè. Se non fosse che è uno strappatore di camice ..... sarebbe potuto essere persino un bel risveglio! Accidenti a lui, ecco.
E adesso è seduto qui davanti a me, come se nulla fosse, con uno sguardo impertinente ed un sorrisino .... che mi viene voglia di prenderlo a pugni.
 
"Hai finito di osservarmi? Non sono mica un animale raro!"
"Beh un animale no, ma una fiera si. Oscar, hai una strana luce negli occhi, tutto bene?"
"Io si, ma se non la smetti di osservarmi ..... potrei davvero diventare una fiera feroce, sappilo!"
"Ih ih ... e va bene, come vuoi! ... Oscar, posso farti una domanda?"
"Uhm .... se proprio non puoi farne a meno...."
"Perché hai detto a quella donna che siamo amanti?"
"Coff  …" rischio di strozzarmi con la mia tazza di latte. "Io, ho detto la prima cosa che mi è passata per la testa!" dico un poco imbarazzata. Che poi è vero, quella è stata la prima idea che mi è passata da lì, mi sono chiesta anche io perché ho detto quella cosa.
"Si, l'ho capito, ma perché l'hai fatto?"
"Perchè ..... Andrè dimmi, volevi forse intrattenerti con una donnina?!" domando impertinente.
"Ti avrebbe dato fastidio?"
"Uh, a me? E perchè mai avrebbe dovuto? Come passi il tuo tempo libero non è affare mio!"rispondo decisa, in uno sbuffo, facendo finta che sia tutto normale.
"Se fosse come tu dici, non avresti detto a quella donna che mi piacciono gli uomini e per di più che stiamo insieme! Dimmi Oscar, ti senti tanto uomo da volere stare con me?"
"Ma .... cosa stai dicendo Andrè?! Sei impazzito?!"
"Io impazzito? No. Sto semplicemente reagendo a una tua provocazione. Avanti, rispondimi!"
“Non ho proprio nulla da dirti. E se hai finito andiamo! Voglio arrivare alla villa il prima possibile!"dico alzandomi dalla sedia.
"Ih ih ... si, certo, però non mi hai risposto."
“Perché non ho nulla da dirti!” Esco veloce dalla locanda, giunta alla porta mi fermo, mi volto e aggiungo: "Io non devo darti nessuna spiegazione. Ed ora muoviti, paga il conto e raggiungimi alla carrozza o partirò senza di te!"
"Partire senza di me?! No, per carità! Sento già i colpi di pistola di tuo padre! Piuttosto ti raggiungo a piedi, non voglio morire ammazzato per mano del padre della donna che amo."
“Ancora con questa storia Andrè? Smettila di dire idiozie e muoviti!" dico sbattendo la portaed allontanandomi a passo deciso.
"Agli ordini ... Comandante Oscar!"
 
Esco di scorsa, sento le guance diventare un poco calde. Accidenti ad Andrè, ma come si permette di urlare certe cose per tutta la locanda? Di sicuro l'oste avrà sentito, che vergogna!! Ah, ma pagherà anche questa!
 
 
Mi alzo dal tavolo e mi reco dall'oste, tiro fuori le monete e dico: "Sono sufficienti?"
"Certo, grazie mille Monsieur. Ma ditemi .... il Vostro amico, è davvero un lui o è una lei?"
Sorrido e rispondo: "Vedete, il mio amico è un uomo ma è convinto di essere una donna..."
“Uhm .... davvero? Eppure è così .... così ..... bah! Non importa. Buon viaggio Monsieur!"
"Ih ih ... Grazie di tutto Monsieur!” vedo la donna che ha tentato di entrare nella mia stanza, le porgo una moneta e dico: "Mi dispiace avervi turbato madame, ma amo troppo la persona che è appena uscita da qui, non potevo tradirlo!" dico lasciando la locanda.
La ragazza sussurra: "Padrone, in questa locanda ne succedono di cose! Credo che quei due,oltre ad essere sodomiti, siano anche matti!”
“Beh ... eppure il biondino non mi convince affatto!"
“Non Vi convince? In che senso?”
“L’ho guardato bene e in tutta onestà mi sembra più una donna che un uomo!”
“Ne siete convinto davvero?”
“Si.”
“Beh ,sarebbe tutto più chiaro. E poi sarebbe stato un vero spreco… un uomo bellissimo come quello attratto da uomini!”
“Ti piace non è vero?”
“Umm … diciamo che mi avrebbe fatto piacere! Sapete, qui passano solo vecchiacci viscidi e puzzolenti, invece quel giovane, oltre ad essere pulito,è anche a modo. Ahh beata quella donna! E pensare che l’ho tratta tanto male! Sig …”
“Suuu basta sognare ad occhi aperti, stanno entrando dei clienti, torna a lavoro!”
“Si, padrone! Sig ….”
 
 
Apro lo sportello della carrozza e salgo rapido, mentre Oscar ordina a Jacques di partire rapido, senza neanche attendere che abbia richiuso lo sportello.
Mi sistemo sul sedile di fronte a lei, non posso fare a meno di osservarla, è davvero furiosa!
"Andrè, hai finito di guardarmi? Sembra quasi che tu non mi abbia mai visto prima. Vedi di smetterla o ti assicuro che ti caccio dalla mia carrozza!"
"Ma si può sapere cosa ti ho fatto adesso?"
"Nulla Andrè, tu non fai mai nulla. Ma se non la smetti di non fare nulla giuro che ti metto fuori dalla carrozza e ti faccio proseguire il viaggio assieme ai bagagli!"
"Come vuoi! Non dirò più nulla, almeno posso guardarti? Sai, è inevitabile visto che siamo l'uno di fronte all'altro!"
"No, non puoi guardarmi. Guarda fuori dal finestrino, dormi, leggi .... fai quello che ti pare ma non puoi guardarmi!" rispondo indispettita, voltandomi a guardare fuori dal finestrino.
 
 
Palazzo Jarjayes
 
"Marguerite!! Allora sei pronta? Voglio partire!!!" dico mentre attendo che mia moglie finisca di vestirsi. “I bagagli sono pronti, la carrozza pure.”
"Si, sono pronta ... devo solo indossare il cappello… Ecco fatto! Ma Augustin sei davvero deciso a raggiungere André e Oscar in Normandia? Io rimango dell'idea di rimanere a palazzo, che se la sbrighino loro, infondo non sono più dei bambini! … Uhm, perfetto, il cappellino è sistemato, ed il mio completo da viaggio verde è perfetto!”
"Marguerite, ma ti pare il momento di pensare al tuo vestito da viaggio? E poi si può sapere cosa dici?! Io devo capire cosa è accaduto!! Perché quei due non me la raccontano giusta!!! E poi .... non vuoi che Oscar si decida a sposarsi?!!"
"Certo che lo desidero ma deve decidere autonomamente, senza costrizioni. E se André è l'uomo che potrebbe renderla felice, ne sarò contenta."rispondo tranquilla.
“Mi fa piacere perché desidero che si sposino e mi diano l’erede.”
“Augustin certo che quando ti metti in testa qualcosa ….. uff, sei un vero terremoto.”
“Un terromoto io?! Ma se André è perfetto! Devo solo trasformarlo in una donna.”
“Non ti rendi conto di ciò che dici…”
“ Ma se ho fatto di Oscar un maschio....non sarà un problematrasformare André in una donna.”
Mi giro, guardo dritto negli occhi mio marito e ribatto: “Spiegami perché dovresti trasformare il povero André in una donna!”
“Ovvio, nostra figlia è di indole mascolina, è abituata a comandare ed essere obbedita. Dimmi! Chi mai o meglio, chi potrebbe mai sposare una donna  simile? Te lo dico io: nessuno tranne André che ormai standole dietro sin da bambino è diventato già una mezza donna, a me tocca trasformare l’altra metà e il problema è risolto.”
“Oddio che discorso malato!”
“Ma quale malato?! Marguerite, l’unico che ha avuto il coraggio di chiederle in moglie è stato Victor Clement de Girodelle, ricordi?”
“Come potrei dimenticare!”
“Appunto. Girodelle è stato unico coraggioso, e guarda caso l’indomito Comandante Jarjayes l’ha respinto…”
“Respinto solo? Ma se in Normandia l’ha quasi denudato tagliandoli i vestiti! Ricordo ancora le urla e i pianti della Contessa de Girodelle: Ohh il mio povero bambino!”
“Ah ah ah … si si … me lo ricordo! Quindi come me, converrai che l’unico uomo  adatto a nostro figlio emm … figlia, sia André e nessun altro. L'importante è che Oscar si innamori. Su....andiamo!!!"
"Oh Santo cielo! Augustin sei davvero irrecuperabile! Comunque ... che André sarebbe perfetto....l'ho sempre saputo. Ma non è ancora tempo. Oscar non è pronta!"
“Lo sarà, parola del Generale Jarjayes!”
“Sei assurdo!”
"Io?!! Assolutamente no! Forza, la carrozza è pronta. Ho predisposto un tiro a sei, per essere più veloci!"   
"Addirittura il tiro a sei?! Ohh meglio non discutere più, tanto non servirebbe a nulla!" dico lasciando la mia camera.
"Ecco, meglio!!"
 
Scendiamo rapidi le scale, sollevo un poco la gonna per riuscire a tenere il passo veloce di mio marito.
 
“Augustin non correre!”
“Su su … non voglio perdere tempo!”
“ Certo che hai davvero fretta! Tanto non scappano.”
“Marguerite, Marguerite!!! Chi può saperlo?!NANNY!!!! SEI PRONTA?!!!"
Mi precipito in tutta fretta nel salone e, sistemandomi il cappello, rispondo: "Sono pronta! Ma insisto, quello che stiamo per fare è pura  invadenza. I ragazzi ormai sono cresciuti da un pezzo, non hanno bisogno di nessuno!"
"Figuriamoci!!! E se dovessero fare a botte? Hai visto Oscar come era furiosa?!! Vuoi forse che faccia la pelle a tuo nipote?!!"
"Ma cosa dici?!!! Per quanto possa essere arrabbiata, Oscar non farebbe mai una cosa simile. Augustin, questo viaggio è per te solo un capriccio, nulla di più!"
"Si si ... qui nessuno mi capisce!! Forza, sali in carrozza, viaggerai con noi ovviamente!!"
 
Guardo Nanny, ci scambiamo un sorriso compiaciuto, certe volte per sopportare mio marito ci vuole una pazienza.....
 
 
 
In viaggio – Oscar e Andrè
 
"Uff....possibile che non siamo ancora arrivati? Questa carrozza è troppo lenta!!! O troppo pesante...."
"Ne l'una e ne l'altra. Oscar, la carrozza ha un tiro a quattro e ti assicuro che i cavalli sono abbastanza veloci, a menoche non vuoi che Jacques li porti al galoppo, ma credo che non ti convenga visto il percorso tortuoso! Ih ih ... Anche se a me non dispiacerebbe, potresti finire nuovamente tra le mie braccia ..."
 
Vedo un sorrisino sul viso di Andrè, ed uno sguardo impertinente. Mi sento sempre più furiosa, questo viaggio sta diventando un vero incubo!
 
“Taci!! Chissà cosa hai messo nel tuo bagaglio!!! È per questo che non arriviamo più!!! Se fossi stata sola sarei già arrivata!!!" dico indispettita.
"Nel mio bagaglio c'è esattamente lo stesso contenuto del tuo, nulla di più."
"Non ci credo!! Di sicuro avrai messo qualcosa di .... di .... indecoroso!!"
"Cosa!!! Secondo te di che natura?"
"Non lo so, ma da uno strappatore di camice come te, mi aspetto di tutto!! Cosa sei diventato Andrè? Un maniaco? Un .... un ... non so neppure io cosa!!! Di sicuro non sei più il mio amico fraterno!"
"Io non sono ne tuo amico fraterno e tanto meno tuo fratello. Io sono l'uomo che ti ama pazzamentee che vorrebbe farti sua e ...."
 
Sussulto, le parole di Andrè mi scandalizzano.
 
"Ma cosa stai dicendo!!! Esci immediatamente da qui, io non viaggio con un maniaco come te!!" dico mettendomi sulla difensiva. “Farmi tua, ma sei pazzo? Completamente pazzo! Tu Andrè hai bisogno di fare una visita in un bordello, non ho alcun dubbio!! Sei fuori di te!"
"Se avessi voluto una donna del bordello avrei ospitato quella donna che ha creduto che fossi un sodomita. E’ te che voglio e nessun’altra!"
"Ma io non sono disponibile! Vedi di mettertelo bene in testa! Io sono un uomo!! Lo vuoi capire? Io voglio essere un uomo!! E soprattutto .... tu eri un fratello per me, il mio migliore amico. Ed ora, hai distrutto tutto! Con la camicia hai distrutto tutto, tutto!!" quasi urlo furiosa!
"Un uomo che si è innamorato di un altro uomo!?"
Andrè è sempre più impertinente, possibile che non voglia capirmi?
"Non sei affatto divertente. Vorrei ..... vorrei che tu provassi la stessa umiliazione che ho provato io. La stessa delusione. La stessa amarezza. Tu .... sei un mostro Andrè!"
"Non posso darti torto .... ti capisco .... Oscar, non appena saremo arrivati, vorrei che pareggiassimo i conti..."
"Pareggiare i conti? In che senso?!" domando sorpresa ed incuriosita. “L'idea di pareggiare i conti non mi dispiace affatto, anzi. Parla, ti do il permesso di esprimerti!"
"Promettimi che non ti arrabbierai?!"
"PARLA!!! TI HO DATO IL PERMESSO. VELOCE!"
"Ecco ... la mia idea è questa ... ma giurami che non ti arrabbierai'!
"ANCORA?!!! MUOVITI O GIURO CHE MI ARRABBIO!! Sappi che adesso sto perdendo la pazienza!”
Metto le mani davanti e tutto in un fiato ribatto: "No no no calmati ti prego! ... Vedi, io riconosco di averti offesa, umiliata, quindi ... perché non mi restituisci il mal torto?"
"Spiegati meglio o giuro che ti passo a fil di spada!"
“Ecco ... l'altra sera io ... ehmm ... ti ho afferrata per i polsi, ti ho baciata con la forza e poi ti ho strappato la camicia ... ecco ... perché non mi restituisci la mancanza che ti ho fatto?"
"DICO, MA SEI MATTO? Secondo te .... io dovrei ... in ordine, afferrarti per i polsi, baciarti e strapparti la camicia? Dico ma sei pazzo?!!! Io pareggio i conti a modo mio, un bel duello ed è fatta!!! Perchè io non intendo affatto baciarti, che ti sia ben chiaro!!! Grunt, ci manca solo che ti faccia una cortesia. Maniaco! Ecco cosa sei! Un maniaco!! Scommetto che saresti capace di andare in giro per Parigi ad insidiare delle povere ragazze indifese!!! Ah, ma a te ci penserò io, vedrai. Ti lascerò alla villa!!"
"Ma cosa dici?!!! Io non sono affatto un maniaco! Ti ho offesa, dunque desidero che tu mi restituisca l'offesa che hai ricevuto. Tutto qui!"
"Certo, baciandoti!! No no, tu sei tutto matto!!! Meglio se taci o ti mando davvero con i bagagli!"
"Ma io davvero non saprei come rimediare! Oscar, desidero solamente che ti senta appagata, magari facendomi ciò che io ti ho fatto."
"NO!!! Io esigo un duello. Solo così sarò vendicata. Un uomo lava così le proprie offese! E comunque .... potrei davvero lasciarti in Normandia!"
"Un duello? Dunque soltanto un duello potrebbe placare la tua ira nei miei confronti?"
"No, placare la mia ira no. Potrebbe fare giustizia, questo si. Ho davvero voglia di dartiuna bella lezione!” rispondo furiosa. Ma dove è finito il mio amico fraterno, quello che mi seguiva ovunque, che ubbidiva ed esaudiva ogni mio desiderio? Chi è quest’uomo che è seduto davanti a me? Un maniaco, ecco cos’è!
"Perfetto! Duello sia! Accetto la sfida."
"Bene, appena arrivati, provvederò a darti una sonora lezione!! Spero che tu abbia portato un numero adeguato di vestiti di ricambio, perchè sarò soddisfatta solo quando sarai nudo come un verme!"
Spalanco gli occhi e ribatto: "Se tagliarmi gli abiti può compiacerti, sono nelle tue mani, fa di me ciò che desideri, sono a tua completa disposizione!"dico spalancando le braccia in un gesto di resa.
"Bene .... non resta che arrivare alla villa. Ed ora taci. E non guardarmi! E tieni i tuoi piedi lontano dai miei!"
"Si ... scusami, ci proverò."
 
 
 
 
Dopo una giornata di viaggio ininterrotta, con qualche pausa dovuta alle lamentele di Marguerite e Nanny, siamo giunti ad una locanda per passare la notte. Purtroppo non è sicuro viaggiare di notte, soprattutto in carrozza. IL nostro cocchiere, Maurice, si ferma, scende ed apre lo sportello.
"Generale, dovremo fermarci per la notte ... e per fare riposare i cavalli.”
"Spero che almeno ci sia una locanda decente!"
"Signore, questa è la locanda in cui ci fermiamo solitamente ed è l'unica possibilità che abbiamo Signore"
"Spero che sia pulita e abbia delle stanze con la toilette."
"Certo Signore, se volete scendere ed entrare, io intanto sistemo la carrozza e mi occupo dei cavalli!"
 
"Marguerite, entro in questa stamberga, spero davvero che sia decorosa."
“Caro stai tranquillo, a me basta che ci sia un letto pulito e del cibo mangiabile!"
Sento la voce soave e melodiosa della mia Marguerite, lei è una donna davvero dolce e comprensiva.
"Speriamo bene!" scendendo dalla vettura, entro nella locanda, mi guardo intorno, sussurro: "Immaginavo che fosse un postaccio! ... Mancano solo le donnine ed è completa."
"Buonasera Monsieur, in cosa posso servirvi?"
"Ho bisogno di vitto e alloggio e sono in compagnia di due dame..."
"Uhm ..... Monsieur, per il vitto non c'è nessun problema, per l'alloggio, dispongo di una sola stanza libera, con un letto matrimoniale. Oltre ovviamente ad alcune stanza con ... servizi aggiuntivi, non so se mi spiego Signore?!"
"Non potevate spiegarvi meglio! No, grazie, non ho bisogno dei vostri servizi aggiuntivi! Piuttosto cercate di provvedere, sono disposto a pagare qualsiasi cifra!"
 
Ascolto le parole dell'uomo e dico alla mia amica: "E' un riccone, deve essere mio! Certo non è bello come il bel moro che abbiamo ospitato ma mi accontenterò."
 
“Monsieur ..... come detto, ho una sola stanza .... andrà bene per le due signore ... per Voi ... dovrete dividere la stanza con una delle nostre signorine .... o dormire nelle stalle."
"Nelle stalle!? Ma cosa dite?!" rispondo un poco inorridito. Io, un conte, un generale, nelle stalle?
“Signore ..... se non volete dormire con compagnia .... non vedo altra soluzione!! Ma prego, accomodatevi, così vi porto la cena!"
"Maledizione ci mancava anche questa! Ditemi piuttosto se si sono fermati due emm ... uomini, un moro e un biondo."
“Un moro alto, ben formato, attraente ed un biondino, fine, magro, un poco effeminato?!"
"Coff ... esatto! ditemi, anche loro hanno dormito nelle stalle?" Andrè quindi è attraente, bene bene. Ed oscar … effeminato … ih ih ih, quest’uomo non sa quanto sia vero!
"No no. È libera proprio la stanza che hanno usato loro! Strani ... davvero strani sapete?"
"COME!! Volete dire che hanno diviso la stessa camera?"dico un poco scandalizzato, mia figlia avrebbe diviso stanza, e letto, con Andrè? Non è possibile!
"Certo Signore, era l'unica disponibile!! E il biondino ha pure detto ad una delle nostre ragazze che lui ed il moro .... come dire ...... ehm ... ma dite Signore, forse li conoscete?!"
"Certo che li conosco!"
Poso le mani sulle spalle dell'uomo e con tono ammiccante ribatto: "Monsieur, se proprio Vi interessa saperlo, il moro ha detto che è innamorato del biondino che a sua volta ha ammesso di avere una relazione ..."
"COSA?!!! O Signore, non è possibile!!!"
 
Temo che mi verrà un attacco di cuore, Oscar ha una relazione con Andrè .... e non sono ancora sposati!! No no no no, prima devono sposarsi, anzi no, prima devo trasformare Andrè in una femmina, poi devono sposarsi ed infine devono fare quello che fanno tutti gli sposi, moltiplicarsi!
 
"Certo che è possibile! Monsieur, il biondino mi ha esplicitamente impedito di avvicinarmi alla stanza del moro, e Vi assicuro che era gelosissimo."
L'oste ribatte:" Ah ah ah ... Camille, ma te l'ho già detto! Il biondino secondo me era una donna e che quei due se la intendessero era evidente! Ah ah ah ... Bastava guardali in faccia! Ah ah ah ..."
 
Spalanco gli occhi terrorizzato, quei due se la intendono? Non è possibile! La mia piccola figliola non può avere fatto quello che dicono loro. Io non ci credo!
 
"Non è possibile!" mormoro appena, quando sento la voce della mia dolce Marguerite.
 
"Augustin .... stai bene? Non sei più venuto a chiamarci? Allora, c'è posto per noi?!"
"Sssiii si .. Marguerite ... ecco ... almeno tu e Nanny avrete una stanza ..."
"Uhm ... cosa intendi dire caro?!"
"Disgraziatamente c'è solo una stanza disponibile, quindi Jean ed io dormiremo nelle stalle."
"Oh, povero caro. Mi dispiace davvero. Ma non c'è nulla ... neppure uno stanzino per te?!" dico rammaricata per mio marito, dormire nelle stalle, povero caro.
La donna della casa sorride e ribatte: "Può dormire con me. Sapete, il mio letto è molto comodo!"
"COSA?!!! Mio marito divide il letto solo con me! La stalla andrà benissimo! Almeno un tavolo per la cena è disponibile?"rispondo un poco indispettita e furiosa. Quella spudorata deve stare lontana da mio marito, o saranno guai per lei!
"Madame non siate egoista, forse non siete abituata a dividere il Vostro uomo?"
"Assolutamente no. Augustin è mio!! Sono stata chiara?!!"
"Si, si chiara ma .... chi vi da la certezza che quest'uomo bellissimo non sia mai andato con una donna che non siate Voi? Ve lo dico io: nessuno! Ah ah ah .... "
"Ma come ti permetti!! Stai lontana da mio marito o per te saranno solo guai!!! Vieni Augustin, voglio cenare!!! Anche tu Nanny!!"
"Un momento Madame Marguerite!" guardo la donna e continuo: "Ehi Voi, come Vi permettete di rivolgervi in questo modo a una dama? E poi sappiate che i membri della famiglia Jarjayes sono persone onorate, CAPITO?!!"
Vedo questa vecchietta mettere le mani sui fianchi, accigliata e combattiva. Eppure ha tutta l’aria di essere una semplice dama di compagnia, eppure difende così i suoi padroni.
"Si si ho capito! Accidenti, i Vostri modi mi ricordano il biondino che ha passato la notte con quel bellissimo moro dagli occhi verdi!"
"Moro?! Occhi verdi? Non starete parlando di mio nipote?"
"Nipote?! Volete dire che quell'uomo magnifico e spettacolare è Vostro nipote?"
"Se parliamo dello stesso uomo si. Non Vi sarete azzardata a fargli delle proposte?! Perché se è così..."
“Magari!!! Io avrei davvero voluto ma il biondino con cui era in compagnia mi ha detto di essere amanti."
"COSA?!!! La mia bambina e mio nipote amanti?!! Non è possibile!!!"
"Ahhh dunque il padrone aveva ragione! Il biondino in realtà è una bionda?! Beh Madame non lo sapevate? Comunque, se a voi non sta bene poco importa, tanto quei due si sollazzano. Ahhh che peccato! Come avrei voluto assaggiare Vostro nipote invece quella bionda se l'ha accaparrato."
 
Corro al tavolo con Madame ed il Generale, scioccata da quanto udito. Il Generale mi fa segno di sedermi.
"Nanny, non dare retta a quella signorina."
"Non dare retta? Ma hai sentito?! Augustin, i nostri ragazzi hanno dormito nella stessa stanza e ... e ... sono amanti!! No no è assurdo!"
"Nanny, appena giunti alla villa verificheremo la questione. Parola mia, se quei due fossero davvero amanti....li obbligherei al matrimonio immediatamente!!"
"Obbligarli? Ecco ... io ... in tal  proposito avrei qualche dubbio: Oscar non si lascerebbe "obbligare" ... però ... però ... Oh Augustin!!! I nostri ragazzi sono amanti! Ahhhh che disgrazia! Sniff .... il disonore si è abbattuto su palazzo Jarjayes!! Ahhhh .... Ahhhh ma appena vedrò mio nipote gli darò una belle lezione!"
Camille ribatte divertita: "Madame, magari mi fate la cortesia di rimandarlo qui! A Vostro nipote ci voglio pensare io ma lasciatemelo integro! Ah ah ah ..."
"BASTA!!! QUI COMANDO IO!!"
Sorrido e continuo: "Monsieur, se volete comandare, ecco, datemi una bella moneta d'oro ed io Vi lascerò tranquilli. Sapete, è l'unica locanda, non avete scelta!"
Sbuffo, prendo una moneta dalla tasca e la metto sul tavolo.
"Ecco aVoi!"
Con sguardo furbo, concludo: "Grazie! ... Siete davvero sicuro di volermela regalare? Io sono a Vostra disposizione in qualunque momento!"
"Grazie...."
"Grazie? Dunque accettate? Stanza 3."
"No no."
"Ohhh peccato! Però ... Ahhhh anche se avrei preferito il moro dagli occhi verdi! Ih ih .... Buona notte Monsieur!" mi allontano , mi giro e dico alla donna anziana: "Madame, dite a Vostro nipote che l'aspetto e se verrà a farmi visita saprò come renderlo felice! Ah ah ah ..."
 
"Augustin, ma in che posto siamo capitati?" domando guardando mio marito.Questa locanda assomiglia troppo a qualcosa di proibito, con queste donnine così ….. disponibili!
"Marguerite, tutte le locande sono così..."
"COSA? Non è possibile. In gioventù abbiamo viaggiato .... e non è la prima volta che andiamo alla villa in Normandia! Le locande non sono così!! Questo posto è ..... equivoco!"
"Marguerite, da allora tante cose sono cambiate ... in peggio, purtroppo!"
"Non mi piace affatto. Uhm ... e Oscar ... è abituata a tutto questo?"
"Oscar ha visto di peggio."
"Di peggio? Cosa intendi esattamente!"
"Marguerite, nostra figlia ha conosciuto la realtà che vige fuori Versailles."
“Bene, facciamo cena. Poi mi spiegherai esattamente cosa intendi! E dovrai essere esaustivo!"
"Sig ... E va bene! Marguerite, sai in quale bagaglio sono state messe le coperte? Sai, ci serviranno visto che io e Jean  trascorreremo la notte nelle stalle."
"Non ne ho idea, in realtà non credo neppure che ci siano delle coperte. Nanny, tu sai se ci sono?"
"Si. Io stessa le ho messe nel bagaglio. Potrai trovarle nella borsa più grande, quella blu."
"Bene .... mi attende una splendida notte in stalla! Voi due, mi raccomando, chiudetevi bene nella camera! E cercate di riposare!"
"Si ... certo! ... Augustin e se ...."
"Se?......."
"E se quella donna dovesse venire a cercarti? Era molto decisa."
"Oh ... sono un uomo adulto, stai tranquilla, saprò cavarmela!" rispondo deciso e tranquillo.
"Come?!! Quindi ti aspetti una sua visita?"
"No, certo che no. Ma nel caso me la caverò!"
"Oh ma ..."
"Ma?!! Su su ,...... OSTE!!! VORREMMO CENARE!!!"
"Arrivo Monsieur!!" dico portando le pietanze. "Ecco a Voi belle Mesdames! ... vedrete che vi piacerà questo arrosto!"
"Grazie, vorremmo però anche del buon vino e dell'acqua fresca! Subito!"
"Si, ve lo faccio portare immediatamente!" ordino a una delle ragazze: "Michelle porta al tavolo dei signori il miglior vino che disponiamo!"
"Gradirei un Bordeaux, corposo, annata 1774."
"Ah ah ah ... Monsieur, con tutto il rispetto ma credete di essere a Versailles?!! Ah ah ah ... il miglior vino che abbiamo da offrirvi è delle mie vigne, sapete, ho schiacciato personalmente l'uva con i piedi. Umm ... che bontà! Vedrete che sarà senz'altro di Vostro gusto."
"Voi? I Vostri ..... piedi?" poso gli occhi sulle sue scarpe, bucate e sporche.
"No, credo che berremo tutti acqua!"rispondo deciso. Chissà come saranno sporchi, i suoi piedi. Temo che non vedono un catino da quando si sono posati a terra per la prima volta.
"Ma no!!!Dovete assaggiarlo, sono sicuro che lo troverete squisito! ... Michelle!!! Muoviti! Porta il vino ai Signori!"
“Arrivo padrone!”
"Ecco ..... vedremo. Magari solo un goccio!"
"Un goccio?? Ma no! Ah ah ah ... dovete scolarvi tutta la bottiglia!" dico riempiendo i bicchieri. "E poi, l'acqua accorcia la vita! Ah ah ah .... Avanti, assaggiate!"
"Ecco ... si si, ora andate. Non mi piace essere osservato mentre mangio. Su su ....via!". Mi volto a guardare Marguerite, non appena sento l'oste allontanarsi dico: "Marguerite, non bere questa roba!"
"Non ci penso nemmeno! Ma io ho sete!"
"Bevi l'acqua, fai come me. E per quanto riguarda questo intruglio ..... uhm ...." mi volto e vedo un vaso con dei fiori. "Ecco, lo getteremo lì!"
"Ih ih ih ... Augustin mi fai ridere!”
"Perchè?!"
"Mi sembri un ragazzino! Ah ah ah ... però dov'è l'acqua?"
"Uhm .... qui, nella brocca!"
"Spero che sia pulita."
"Lo spero!! Adesso la assaggio, tu aspetta!"
"Grazie caro!" vedo il mio Augustin prima odorare l'acqua poi l'assaggia appena. "Allora?! E' bevibile?"
"Si ... direi proprio di si!" dico facendo un sospiro. “Che brutto posto!”
"E pensare che Oscar e André hanno pernottato qui! Sig .... spero di arrivare quanto prima a destinazione."
"Domani sera saremo alla villa, vedrai! Con sei cavalli ..... recupereremo lo svantaggio rispetto ad Oscar e Andrè, vedrai!"
Nanny ribatte: "Augustin, sono sicura che ai ragazzi non farà piacere vederci arrivare."
"Dopo quello che ho sentito dall'oste ..... non vedo l'ora di raggiungerli!! Quell'uomo ha detto che sono amanti, capisci?! Amanti!!!"
"Sono sicura che Oscar abbia detto quelle parole solo per difendere André da quella donna."
"Lo spero Nanny .... lo spero davvero. E tu Marguerite, non dici nulla?"
"Non so cosa pensare. Sono confusa."
“Beh .... esprimiti e preparati al peggio!! E domani sera sapremo la verità!"
"Cosa vuoi che ti dica! Augustin, se Oscar ha impeditoa quella donna di entrare nella stanza di André significa che è gelosa. Riguardo al fatto di essere amanti beh ... lo trovo improbabile, visto che mi hai detto che si è innamorata del conte di Fersen."
"In effetti .... potresti avere ragione. Però .... non mi fido di quei due, per nulla. E poi ..... hai visto cosa ho trovato nella stanza di Oscar?!!"
"La camicia strappata..."
"Esatto! E se ..... come dire ... fosse stata strappata durante .... ecco ... un .... incontro .... uhm ..... hai capito vero?!!"
“Ohh ma ..."sono senza parole, mio marito certe volte mi fa davvero paura. Ha delle teorie piuttosto …. Azzardate direi. Plausibili certo, ma avventate! E poi, mia figlia e Andrè amanti. Che brutta parola, amanti.
Nanny ribatte: "Santo cielo! Mi rifiuto di crederci ... però ... però non lo escluderei."
Marguerite ribatte: "Nanny, mi rifiuto di pensare ad una cosa simile. Mia figlia è una donna seria. Se è davvero innamorata dello svedese mai guarderebbe un altro uomo."
"Però Marguerite, nostra figlia è una donna adulta, sola. Ed io immagino che anche lei abbia ..... come dire ... certe .... necessità, ecco. Ed io l'ho allevata come un uomo, libera come un uomo. Quindi ..... potrebbe anche essere ......"
"Non ti permetto di parlare in questo modo di mia figlia. Capito Augustin!"
"Va bene, va bene" rispondo alzando le mani in segno di resa. Però io qualche dubbio inizio ad averlo.
"Vedrai che ogni tuo dubbio verrà dissipato. E adesso assaggiamo questo arrosto, spero che sia mangiabile e che il cuoco si sia lavato le mani prima di prepararlo!"
"Santo Cielo Marguerite. Non dire così o non digerirò la cena!" dico guardando con sospetto questo arrosto. “Però l'aspetto è appetitoso, il profumo anche ..... beh, io ci provo, lo assaggio!”
Sento giungere la voce dall'oste che è dietro il bancone: "Su su ... mangiate! Assaporate la mie specialità, Ih ih ... L'ho preparato con le mie stesse mani!"
"Coff ...."
“Caro stai bene?”
“Coff … si … credo …. Anche se coff … sto rischiando di strozzarmi, chissà se si è lavato le mani! Ed io che speravo avesse una cuoca!!!”
 
"Ah ah ... Avanti Monsieur, affondate i denti! Ih ih ... umm .. che delizia, quasi quasi me lo faccio portare anch'io!"
 
"Marguerite ..... ma secondo te .... è commestibile questo arrosto?!"
"Cosa vuoi che ne sappia?! ... Però ho tanta fame! Augustin, non ci resta che mangiare."
"E sia .... mangiamo, e che Dio ce la mandi buona! Buona cena Marguerite, Nanny anche a te"
"Buona cena anche te!"
 
 
 
 
Con l'aiuto di Jean ho preso delle coperte dalla borsa e ci sistemiamo delle stalle. Osservo attentamente il posto e dico: “Credo che laggiù su quel fienile vada bene!"
"Bene Signore. Sistemo il giaciglio e Vi lascio riposare. Io mi sistemerò nell'altro angolo"
"Va bene!"
Sistemo il tutto, controllo soddisfatto e mi allontano. Spero che il mio padrone non abbia da ridire. Viaggiare con lui è faticoso. È un uomo giusto ma tratta tutti come fossimo soldati.
"Bene Signore, Vi auguro una buona notte!"
"Jean, partiremo domani mattina all'alba, quindi assicurati prima che i cavalli abbiano mangiato a sufficienza e controllato i loro zoccoli. Voglio essere alla villa prima di sera!"
"Certo Signore, non temete. Ho già controllato che tutti i ferri siano a posto e che gli animali godano di buona salute. So quanto ci tenete a loro!"
"Benissimo! E adesso muoviti! Voglio che tu sia fresco e riposato per domani mattina. Presto!"
"Si Signore. A domani!"
Mi sistemo sul mio giaciglio, mi metto sul fianco, tiro su le coperte, chiudo gli occhi e sussurro: "Questo viaggio è piuttosto faticoso, sono davvero stanco.”
 
Sto dormendo profondamente quando sento un soffio caldo sul collo ed una carezza leggera.
"Uhm.... Marguerite......ah...."
Allungo una mano verso questo soffio, accarezzo piano la pelle del viso della mia sposa.
Però....uhm.....c'è qualcosa di strano.
Sento due mani sottili infilarsi nei miei pantaloni e rovistare con maestria.
Spalanco gli occhi, turbato, mia moglie non è così sfacciata!!
"Argh!!!! Chi sei? Cosa vuoi?"
"Non mi avete riconosciuta Monsieur? Sono io .... la dama a cui avete regato la moneta d’oro, sono qui per onorare il Vostro corrispettivo. Ummm ... che buon odore che avete!"
"VIA!!! VAI VIAAA!!!!" urlo allontanando la donna da me in malomodo.
"Ma Monsieur cosa fate? Qui non c’è Vostra moglie, siete in tutta libertà di possedermi!"
“Ma io non ti voglio!!! Vattene!!! E toglimi le mani di dosso!!!"
"Ma ... parlate davvero? Possibile che rifiutiate una donna? ....Sono davvero sbalordita!"
"Certo che ti rifiuto!! Io sono un uomo fedele!!! Su su .... tornatene nella locanda"
"Fedele o impotente?"
"Ma come ti permetti!!! Io posso!!! Eccome se posso. Ma con te non voglio!!! Vai via!!"
"Ne siete davvero sicuro? Secondo me avete una moglie solo per salvare la faccia."
"Ehi, io ho ben sei figlie!!!"
"Si certo! Ed io sono la favorita del re! Suvvia buon uomo se mi rifiutate è solo per una ragione: siete impotente."
 
Sono sdraiato sul mio giaciglio, mi sono appena addormentato quando mi sveglio per l'accesa discussione tra il padrone e quella donna, è davvero così divertente! Voglio proprio vedere il Generale cosa farà!
 
"Impotente un accidente!! Se ci fosse qui mia moglie ti farei vedere io cosa so fare!!!"
"Ih ih ... Davvero?!! Se è così ... fatelo vedere a me!"
"No!!! Io voglio solo mia moglie. Ed ora vai via prima che perda la pazienza!"
"Ho capito, Vi coprite dietro le gonne di Vostra moglie ma in realtà siete un uomo senza attributi!"
"Uff....cosa volete per andarvene?!! Anzi andatevene!”
 
Ih ih ... Quella donna è una pazza, il mio padrone senza attributi?!! Ih ih ....
 
 
“Solo se mi dimostrate che ciò che dite sia vero." ribatto toccando nella parte bassa dei suoi pantaloni.
"E basta. Sentite ... perché non andate dal mio cocchiere? Lui non è sposato, è giovane, prestante. Su su .... andate!!!"
"Il Vostro cocchiere? Per me andrebbe bene ma solo se ha abbastanza monete da offrirmi."
"Quanto?!!"domando stanco, voglio liberarmi di questa pazza il prima possibile. E poi ….. credo che a Jean farà piacere distarsi un poco. Devo dire che sono proprio un buon padrone, vorrei proprio sapere se anche altri nobili pensano al benessere fisico dei propri dipendenti!
 
“Oh santo cielo! Il padrone la manda a me!"
 
"Perché siete Voi due monete d'oro sono sufficienti."
“E sia. Prego, andate. E vedete di essere silenziosa e rapida!! Mi serve che Jean sia in forma domani mattina!!”
Guardo felice le monete e ribatto: "Grazie Monsieur! Per me sarà un vero piacere soddisfare il Vostro cocchiere!"
"Perfetto. Ed ora ..... andate!" dico felice. Jean mi dovrà ringraziare!! Sono davvero un buon padrone!!
 
 
Sento dei passi avanzare verso di me .... adesso cosa faccio? Io non sono mai stato con una donna, mi piacciono gli uomini! ... Ora come me la caverò?!!! Aiutooo mi sta toccando....
 
Tocco con impertinenza l'uomo ma senza alcun risultato, sussurro all'orecchio: "Per esperienza fatta o Voi siete timido oppure avete un altro orientamento! Allora Monsieur a quale delle due categorie appartenete?"
"Madame....vedete....io.....uhm.....non funziono, ecco!" Rispondo a bassa voce. E speriamo che se ne vada.
"Forse avete qualche problema? Siete malato oppure ... Vi piace il Vostro padrone?!"
"Uhm....vedete....il mio padrone no. Però....Vi prego, lasciatemi tranquillo "
"Ahhh dunque fate ammissione?! Vi piacciono gli uomini!"
"Sssssi" dico a bassa voce. "Ma tacete, il mio padrone è un uomo all'antica!"
"Capisco ... Bene, vuol dire che stasera ho guadagnato ben tre monete d'oro senza aver lavorato. Domani mi comprerò un bel vestito. Buona notte Monsieur!"
 
 
Che strano …  Jean ha mandato via quella donna, che abbia una fidanzata senza che io lo sappia?!! Anche lui è un uomo fedele? Umm ... mi compiaccio, nella mia casa lavorano solo servitori a modo, all'antica. Mi ritengo davvero soddisfatto! ... Domani glielo chiederò, dovrà dirmi di chi è innamorato. Voglio che in casa mia sia tutto sotto controllo. Adesso è meglio che dorma, l'alba orami è vicina .....
 
 
 
E' mattina, i primi raggi del sole penetrano attraverso le fessure del legno, sento i primi passerotti cinguettare allegri ed alcuni fili di paglia solleticarmi il naso. Apro piano gli occhi, mi stiro un poco e decido che è ora di alzarmi. Devo rendermi presentabile per la colazione e poi partiremo per la villa.
 
Mi alzo, scrollo un poco gli abiti, raccolgo la coperta e raggiungo Jean, già alzato ed attivo. Questo ragazzo è davvero efficiente. Bene, bene.
"Jean, qui c'è la coperta che ho usato, puoi riporla!"
"Sissignore! Prego, datela a me!"           
"Uhm .... Jean, hai dormito bene?!"
"I io?! Em ... si sissignore ..."
“uhm …. E dimmi, hai forse una fidanzata che ti attende a Parigi?”
“Fi ….. fidanzata, Signore?”
Accidenti, il padrone si è accorto che ho rifiutato quella donna. Adesso cosa gli dico?!
"Fidanzata, esatto. So per certo che non sei sposato ..... allora?"
"Ma ma ... perché me lo chiedete?"
"Perchè mi interessa sapere qualcosa in più su di te. Allora, muoviti! Parla!"
“Ma Signore ... forse me lo chiedete perché ho mandato via quella donna, vero?"
"Anche Jean, anche. Allora, sto perdendo la pazienza! Vedi di rispondere!!"
"Ecco io ... si ... ho una ... fidanzata."
“Bene, mi fa piacere. E dimmi, è tra il personale di palazzo?!"
"Ecco ... ma perché lo volete sapere?"
"BASTA!! QUI SOLO IO FACCIO DOMANDE. TU DEVI LIMITARTI A RISPONDERE!!!"
"Sssi .. sissignore ..."il Generale fa davvero paura quando si arrabbia. È un buon padrone, ma mai contraddirlo o sono dolori!
"Bene, e come si chiama? Forza, voglio sapere chi è la fanciulla in questione. Forse una delle cameriere? O una cuoca? O una delle lavandaie? Allora?"
"No no no Signore ... ecco ... non vive a palazzo ..."
"Ragazzo, sei confuso. Prima mi dici che vive a palazzo, poi no. Allora ..... cosa fa questa ragazza?"
“Ecco ... vedete ... lavora a Parigi ... fa il fornaio em ... volevo dire fornaia.”
"Bene ragazzo. Puoi portarla a vivere a palazzo, se lo desideri. E sposarla ovviamente. Io voglio al mio servizio personale felice ed appagato. Bene, ora vado a fare colazione" dico soddisfatto, anche se questo ragazzo ha qualcosa che non mi convince .... bah, questi giovani moderni ......
"Ecco ... veramente ... non credo che lascerebbe la sua casa di Parigi per venire avivere a palazzo. Vedete, la mia ... fidanzata si prende cura della sua anziana madre per cui non accetterà."
"Ma .... prima o poi la sposerai!! Quindi o tu lascerai il tuo lavoro a palazzo .... o lei verrà a vivere con te! Oppure ..... mi stai mentendo!"
"Mentendo?! No no Signore ..."
"Bene, quindi è deciso. La tua fidanzata .... a proposito come si chiama? Verrà a vivere e lavorare a palazzo!"
"Ecco ... io ... "
“Ti vuoi muovere, ragazzo .... tu non stai affatto bene!!"
"Sto .. bene Signore! Preparo i cavalli, così partiamo immediatamente."
"Uhm .... sappi che non mi convinci affatto. A dopo Jean!"
"A ... a dopo padrone! dico precipitandomi dai cavalli.
"Um ... strano, molto strano!"

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Capitolo 6
*** Mon Amour ***


Mon Amour
 
 
 
La carrozza sulla quale viaggiamo sta varcando il cancello della villa in Normandia. Sono parecchi anni che non vengo qui, spero di trovare la pece e la serenità di cui necessito, anche se la presenza di Andrè complica tutto. Andrè non ha detto una sola parola per tutto il tempo. Gliel’ho impedito. Guardo fuori dal finestrino, ho l'impressione che la villa sia disabitata, c'è solo un uomo, un uomo che non conosco, sussurro: "Ma chi sarà? Quello non è Pierre!"
"Uhm....non ne ho idea Oscar. Adesso scendo e mi informo."
 
Vedo avanzare un uomo dai capelli scuri come l'ebano, a pochi passi vedo un altro uomo, biondo, occhi azzurri, mi avvicino e domando: "Alto là! Chi siete?"
"Come sarebbe?!! Voi chi siete!! E cosa ci fate nella mia casa!!"
"Eh no! Un momento! Non sono tenuto a presentarmi. Voi siete un estraneo. Chi siete?"
"Io sono il Conte Jarjayes!!! Voi chi siete e cosa fate a casa mia?!! Muoviti a rispondere prima che perda la pazienza!!"
Mi tolgo il cappello, faccio un inchino e rispondo: "Ops ... scusatemi Conte! Non potevo certo riconoscervi, visto che è la prima volta che Vi vedo! Il mio nome è Nicolas sono il figlio del custode, al momento mio padre non c'è, è andato in paese per le provviste!E ha incaricato me per sorvegliare la villa!”
“Spero che tuo padre torni quanto prima, siamo stanchi e affamati.”
“Sono a Vostra disposizione, ditemi cosa posso fare per Voi?”
“Come sarebbe cosa vogliamo? Dopo aver viaggiato per ore vorremmo sistemarci…”
“Si, certo certo! Dirò a mia madre che siete appena arrivati, magari Vi preparerà un pranzetto con i fiocchi.”
“Bene, non aspettare oltre e sbrigati! Ma prima devi  scaricare i bagagli, magari fatti aiutare da qualcuno!”
“Sissignore! ... Ehmmm .. Conte, è vero su ciò che si dice di Voi?"
"Uhm.....e cosa si direbbe su di me?" domando curiosa.
"Che in realtà non siete un uomo ma una donna?"
"E....chi dice ciò?!!" domando indispettita.
"Oltre la servitù ne parla anche la gente del villaggio! Dunque siete o no un donna? ... Umm ... A guardarvi bene, direi proprio di si."
"Sei un impertinente! Muovetevi a scaricare i miei bagagli e portarli nella mia stanza. Ah si, lui è André..." dico indicando il mio compagno di viaggio, con un gesto rapido della mano.
“Immagino che sia il padrone, Vostro marito! …Bene Signori, Vi preparerò la stanza matrimoniale!”
"COSA?!!!! dico ma sei pazzo?!!! Lui è....è....il mio.....attendente!!! Ed io sono un uomo!!! CHIARO?!!!"
Ascolto divertito le parole del servitore e di Oscar, penso che ci sarà parecchio da ridere, avanzo verso il ragazzo e ribatto: "Nicolas, devi scusare il temperamento di mia moglie, vedi abbiamo litigato ed è un tantino nervosa. Hai detto che è pronta una stanza matrimoniale? Perfetto!"
Mi volto verso André, lo guardo negli occhi e ribatto decisa: "Ma sei impazzito?!! No davvero, tu non sei a posto!!!"
"A postissimo mia cara mogliettina! .... Nicolas, ci siamo appena sposati e non so per quale motivo mia moglie si vergogna. Bah ... vai a capire le donne! Ah ahah ..."
L’espressione di Oscar è impagabile, è furiosa ed indispettita. Ho deciso di giocarmi il tutto per tutto, tanto ormai non ho nulla da perdere …. Vuole farmi la pelle, ed in effetti ne avrebbe pure tutti i motivi!
"Smettila subito!!! Tu non sei e non sarai mai mio marito!!! Che ti sia ben chiaro!!!!! Tu sei qui solo perché mio padre ha deciso che... che .... un conte necessita del suo valletto!!!"
Il ragazzo ribatte divertito: "Ahhhh ho capito! Conte Jarjayes, Vi hanno costretto a sposarvi contro la Vostra volontà, ma per quanto ne sappia nel Vostro ambiente è normale! Comunque vedrete che presto amerete Vostro marito e poi credo che non dovreste trattarlo male, sapete qui alla villa ci sono molte ragazze sfacciate, potrebbero portarvelo via!"
“Che facciano pure!!! Ed ora muoviti o giuro che non arriverai vivo a domani!!"
"Si ma prima voglio scortare gli sposi nella loro stanza matrimoniale! Ih ihih ... Prego da questa parte! ... Ih ih ... Magari tra qualche mese avremo anche un piccoletto con cui giocare! Ih ih ..."
“Ih ihih …” continuo a ridere divertito.Questa situazione è sempre più divertente!
"André, ti giuro che se osi assecondare questo matto.....ti passo a fil di spada. E rientrati a Parigi ti sbatterò in cella di rigore!!!! E non ridere!!!!"
"Ah ha ha ... Nicolas, voglio farti una rivelazione ..."
"André....vedi di smetterla" dico a bassa voce.
"Dite, dite padrone! Sono tutto orecchie!"
"Vedi, la padrona sembra burbera ma in realtà è un angelo ... un angelo biondo meraviglioso. Infatti presto, molto presto, farà di me l’uomo più felice del mondo. Avremo un bambino!"
"ANDRÉ!!! BASTA!!! VATTENE!!!! SPARISCI DALLA MIA VISTA!!!!"è davvero impazzito!! Questo è troppo, pure un bambino!!! Ma cosa diavolo gli è preso?
"Ih ihih .... Oscar, tesoro mio ma perché fai così? Lo sai che ti amo da impazzire! ... Nicolas, portaci qualcosa da mangiare, ti aspettiamo nella nostra camera. Adesso va!"
Basta, non ne posso più. Adesso estraggo la spada e risolvo il problema a modo mio.
Vedo la padrona tirare fuori la spada, balbetto terrorizzato: "No no pa padrona ... adesso va …  vado a prepararvi qualcosa da mangiare ma Vo … Voi non uccidetemi... ma ... magari ammazzate so … solo Vostro marito. Io ... Io non Vi ho fatto nulla!" dico lasciando la stanza.
"Ora André vedi di sparire da qui, prima che perda la pazienza!"
"Ih ihih ... non hai fame? Prima mangiamo e prima ti liberi della mia ingombrante presenza! I ih ... Però sai che bello, tu mia moglie! Ih ih ...."
"Spero che andrai a dormire altrove!!! Perché io, nel MIO letto, non ti voglio!!"
"Ih ih ... Veramente, dopo l'ultima notte, debbo dire che ci ho preso gusto!"
"Ma sei matto?!!! Io affatto!!!!"
"Ah ahah ... aiuto Nicolas con il bagaglio! Ah ahah ...."
"Ecco bravo. E mentre ci sei porta su l'acqua per il bagno. Ho proprio bisogno di lavarmi!!!"
"Con molto piacere! Ih ih .... Farò in modo che ci siano essenze molto profumate, magari di rose. Una rosa per un'altra bellissima rosa!"
"Non ti sopporto più!!! Sei sempre più.....maniaco!!!! Ecco cosa sei!!!"
Ascolto il diverbio tra i due padroni e dico: "Monsieur André, sapete, mi dispiace davvero per Voi, la padrona è molto irascibile, scorbutica direi. Eppure siete un bravo e simpatico giovane, cos'altro potrebbe desiderare dalla vita?! E pensare che ho visto nobildonne andate in spose a uomini vecchi e puzzolenti!"
"Già....è un poco agitata....ma passerà! Ora vuole fare un bagno...."
"Se permettete, vado immediatamente ad avvisare mia madre, con permesso!"
Appena si allontana Nicolas dico: "Sentito Oscar? Sei fortunata ad avere la possibilità di avermi ...."
“Certo....fortunatissima...chissà quante doti nascoste che hai André!!!" dico con tono sarcastico.
"Provare per credere!"
"Oh..." dico scioccata. André è impazzito.
"Se hai certe necessità puoi tranquillamente andare in un bordello!!!" Ribatto stizzita.
"Un bordello?!! Ma non ci penso nemmeno! Non hai sentito Nicolas? Qui alla villa ci sono moltissime fanciulle! Ah aha ..."
“E allora vai.....vai da loro a sfogare i tuoi bassi istinti!!! Cosa aspetti?!!"
Divento improvvisamente serio, avanzo di qualche passo, la guardo negli occhi e con tono suadente ribatto deciso: "Scusami ma ... a quanto pare la mia ironia ha preso il sopravvento. Non mi interessa nessuna donna che non sia tu. E’ te che voglio e nessun’altra, che ti sia ben chiaro! E adesso scusami, porto i bagagli di sopra."
"Ricordati l'acqua!! Esigo un bagno caldo!!!"
“Sarà fatto."
 
Io André non lo capisco più. È diventato uno sfrontato, sfacciato, un maniaco che pensa ad una sola cosa!!! Rivoglio il mio amico d'infanzia....
 
 
 
Entro di corsa in cucina e dico: "Madre ... madre .. sono arrivati i padroni!"
"I padroni? Il Generale e Madame?!!! E cosa aspettavi ad avvisarmi?!!!"
"Il Generale? No no ... il Generale credo che sia vecchio ... Questi sono giovani, molto giovani e lui anzi lei è bionda! Madre, è arrivata il Conte con suo marito! Ma che confusione, perché dobbiamo parlare di lei come se fosse un lui? Bah, vai a capire i nobili! Secondo me quella bionda sarà anche bellissima ma è matta!"
"Matta? Ma di chi stai parlando? Forse di Monsieur Oscar?!! E poi .... marito?!! Monsieur si è sposato?!!!"
"Si si si è sposato, anzi sposata! Però madre .. povero Monsieur con una matta simile!"
“Taci scellerato. Non si dicono certe cose dei padroni!! Ora muoviti e metti l'acqua a scaldare, avranno bisogni di un bagno!!"
"Si certo Suo marito mi ha detto di portargli i paioli, vuole pensarci lui! ... Ih ih ...Madre, si vede che sono sposati da poco, il padrone vuole aiutare a fare il bagno la padrona! Ih ihih ..."
"Uff ... taci e non malignare! Però che strano, nessuno ci ha informati ..... ma dimmi .... si sono sposati da poco? Magari solo da qualche giorno!!"
"Non lo so. Ma pare che presto avranno un bambino! Ih ih ... Però, lei è tanto bella quanto bisbetica ma comunque si è data un gran da fare se già avranno un bambino!"
"Smettila subito!! Il Signorino Oscar veniva spesso qui in vacanza, durante l'estate, in compagnia di Madame Marie e del nipote, Andrè. Due vere pesti! Due flagelli!!"
"André?!! Ma è il nome del padrone, cioè di suo marito!"
"COSA?!!! Vuoi vedere che si sono sposati? Su su ... fammi passare che vado su a vedere!!!"
"No, un momento madre! Io credo che quei due si siano sposati all'insaputa del Generale magari perché il conte è incinta e quindi sono scappati da Parigi e si sono rifugiati qui!"
"E allora? Fammi andare a vedere se quell'Andrè è proprio in nipote di Marie!!! E se fosse come dici tu ..... dovremo aiutarli!"
"Madre, avete dimenticato il paiolo! Però se mi aspettate vi do una mano."
"Muoviti e porta su l'altro secchio!!" dico correndo su per le scale.Arrivo davanti alla porta dei padroni e busso.
Sono nella stanza di Oscar, aiuto l’a sistemare il bagaglio, il suo sguardo è corrucciato, quasi di rimprovero, le dico: "Non sarai ancora arrabbiata con me spero. E poi non credo di aver detto nulla di male!"
"Nulla di male? Dico ma sei impazzito? Hai detto a quel ragazzo che siamo sposati .... ed in attesa di un figlio!! Tu sei completamente pazzo. Non pensi a cosa dirà ai custodi, appena arriveranno? Loro ci conoscono!!"
"Appunto perché ci conoscono non crederanno a una sola parola. Ma dove si è mai visto che un servo sposi la padrona!"
“Già .... mai visto, hai ragione. Solo quel ragazzo poteva crederci ....." dico un poco delusa.
"Beh e adesso cosa ti prende? Perché quella faccia, forse sei delusa? Hai cambiato idea? Non sono poi tanto male! Se ti eri abituata già all'idea di essere mia moglie possiamo continuare a giocare! ... Ops ... hanno bussato alla porta!"
“Ecco, allora fai il bravo attendente ed apri! Veloce!"
A piccoli passi e con un sorriso impertinente apro la porta.
 
“Siete Voi Madame Lorène!"
“Andrè!!! Ma allora avevo capito bene, sei proprio tu ragazzo!!! Ma che bello rivederti!!" dico lasciando cadere il secchio a terra ed abbracciando questo giovane.
"Ah ... ma quanto sei cresciuto!!! E che bello che sei diventato!!! Ah ... se avesse qualche anno in meno ... ma no che dico, tu ormai sei sposato!"
Spalanco gli occhi per le parole di Lorène e sussurro: "Ohh ... che ... che bella accoglienza! Ma prego entra! ... Ehm .. Oscar, spero che non ti dispiaccia che faccia accomodare Lorène , vero?"
"Lorène! E' un vero piacere vederti!!"
"Sono felice di vedervi Conte! Erano anni che mancavate! ... Oh André, Nicolas ed io abbiamo portato i paioli d'acqua per il bagno di tua moglie! Li portiamo in bagno?"
“Lorène lascia a me, a mia moglie ci penso io!"
"Andrè .... vedi di farla finita!! Lorène non merita i tuoi scherzi!! Non credi che sia ora di smetterla?!"
"Suvvia Conte, di noi potete fidarvi! E poi, in tutta onestà, non avreste potuto trovare uomo migliore del nostro Andrè. Lui è così ... buono, gentile, amorevole, paziente e soprattutto bello, molto bello! Ahhh se solo sapeste ... la figlia del fattore, Lucille, è pazza di te André, per tutto il santo giorno non fa che parlarmi di te. Se solo adesso sapesse che sei qui! Comunque meglio che dica a quella ragazza che sei un uomo sposato. Bene adesso Nicolas ed io togliamo il disturbo, immagino che vogliate rimanere da soli. Torneremo dopo per riprendere i secchi. A dopo!"
"Ma .... no no .... .cosa dite Lorène ..... non è come credete ....."
Mi giro, faccio l'occhiolino e dico: "Non preoccupatevi, sarò discreta!"
Resto senza parole, vedo Lorène lasciare la stanza, convinta della veridicità delle parole di Andrè. Santo cielo, che razza di guaio che ha combinato.
"E adesso? Hai combinato un bel guaio! Pensa se dovessero avvisare mio padre!! Potrebbe farti la pelle .... ci hai pensato?!"
"Tuo padre la pelle? Ma no, sta tranquilla! Anzi, a lui non dispiacerebbe affatto se riuscissi a conquistare il cuore dell'indomito Comandante Oscar!" dico prendendo il primo paiolo per versare il contenuto nella vaca. "Vieni Oscar, il bagno è pronto!"
"Certo .... se sapesse che hai approfittato di me e che addirittura aspettiamo un bambino ..... sono sicura che sarebbe felicissimo!! Si si .... come no. Se ti va bene, ti fa rinchiudere in una prigione, se ti va male ti sbatte nelle segrete di palazzo Jarjayes!"
"Pur di conquistare il tuo cuore, sarei disposto anche a dare la mia vita per te!"
"E allora preparati .... ormai hai i giorni contati!! A saperlo mi sarei occupata io di te ..... uhm ... però ... forse non è troppo tardi. Potrei sempre farti la pelle ora!"
"Ah aha ... Ma non volevi fare il bagno?"
“Si certo .... ti lascio ancora qualche ora di vita .... domani mattina sistemeremo la faccenda con le armi alla mano. Ora vedi di trovarti un'altra stanza, io voglio farmi un bel bagno in santa pace. E di a Lorène che farò cena tra un'ora esatta. Ed ora vai!"
"Adesso cosa racconterò a Lorène? Che mia moglie mi ha appena messo alla porta?"
“Ah, non lo so. Ma di certo TU non resterai in questa stanza mentre IO faccio il bagno!! Sei un maniaco!"
"Ma quale maniaco?! Ma se le donne nemmeno le guardo!"
"E io allora cosa sarei, sentiamo? Un cavallo? Ti ricordo che mi hai ... mi hai ..... tu sai benissimo cosa mi hai fatto!! MOSTRO!! Maniaco, ecco cosa sei!!"
"Che tu mi creda o no, io ho guardato solo te e nessun'altra."Dico serio, guardando Oscar negli occhi.
“Quindi non vai in giro a strappare le camice a tutte le povere fanciulle indifese che trovi in giro?!!Bah ... sarà come dici .... ma ora vedi di andare via!"
"Mai. La prima e l'ultima camicia, l'ho strappata a te."
“Una camicia di troppo!! Ed ora .... vuoi uscire? O hai intenzione di restare qui mentre mi lavo?!"
"La mia sfacciataggine non arriva a tanto. Ma un giorno chissà!" dico lasciando la sua camera.
 
"Uff .... che fatica. Certo che Andrè è davvero matto!" dico mentre inizio a sfilarmi la giacca, che butto a terra, poi passo al resto degli abiti. Mi avvicino alla tinozza ed entro, mi sdraio nell'acqua calda e rilassante. Sono stati giorni di viaggio davvero difficili. E poi .... non riesco ancora a perdonare Andrè, sono ancora offesa, arrabbiata .... e .... però le sue labbra .... accidenti a te Andrè! Hai rovinato tutto!!
 
 
Scendo lentamente le scale, incontro Nicolas che mi dice: "André dove vai? Serviremo la cena in tavola! A proposito, dove vuoi che la portiamo, in sala da pranzo oppure in camera vostra?"
“Ah...meglio in sala da pranzo...."
"Ok perfetto! Dirò a mia madre di apparecchiare per due per una cena molto romantica! Ih ih ... Vai in giardino a raccogliere dei fiori per la padrona? Magari vedendoti con un mazzetto di fiori diventa più docile! Ih ih ..."
"No no. Vado a vedere i cavalli.... fiori per Oscar...un'eresia!”
"Già ... hai ragione! Dimenticavo che tua moglie è una specie di maschio! Ih ih ... Ma André, forse non c'erano più donne da sposare ?"
“Vedi....lei è così.....così.....bella!!"
"Si si ... bella è bella però è così ... ehmm ... mascolina! André, si vede da un miglio che tra voi due è lei che comanda. Ops ... scusami se ti parlo in modo confidenziale, vedi mia madre mi ha detto che sei stato il suo attendente ... ma adesso sei suo marito ed io forse dovrei parlarti con più rispetto."
"Oh....no no. Va benissimo così. Adesso vado a vedere i cavalli!! Saranno stanchi e César è un po'....diffidente!!"
"Va bene, va pure. Io avviserò mia madre di apparecchiare la sala da pranzo.”
"Perfetto!! A dopo!!"
 
Mi avvio verso le scuderie quando incontro Luiselle, la figlia del fattore della tenuta.
Una bella ragazza, prorompente e vivace, con un vestito scollato, a fiorellini ed il grembiule.
 
Sono nelle scuderie, vedo dei nuovi cavalli , sussurro: "Sono arrivati i padroni, spero che con loro ci sia anche André!"
"Luiselle, buonasera!!"
Sento una voce alle spalle. La riconosco, sorrido, mi volto di scatto e perdendomi nei suoi occhi, esclamo: "André! Sei tu! Non ci posso credere!!"
“Ciao!! Ma come sei cresciuta Luiselle!!! Ti trovo davvero bene!"
"Grazie André! ... Anche tu sei bello ... anzi bellissimo!" dico con voce sognante.
"Ah ahah .... esagerata!!!" rispondo un poco imbarazzato. Luiselle …. La piccola Luiselle …. Che poi ormai anche lei non è più una bambina.
“Oh....io non esagero affatto!!! Sei.....ah...André!!!" Dico con un sospiro.
"Cosa ci fai qui?"
"Io?!! Io vivo qui!!! Tu piuttosto, con chi sei arrivato?!!"
"Sono appena arrivato con Oscar ..."
"Oscar? Il Signor conte?!! Quel bimbetto biondo, terribile, che metteva le lucertole nel bucato?!! Ah ah ah"
"Eh ... si ... con ... lui ..."
“Uhm...."
"Cosa c'è? Forse la presenza di Oscar ti infastidisce?"
"No no .... figurati. Ma tu ..... vedo che sei libero!!!"
"Libero? In che senso?"
"Nel senso che non sei sposato!! Non porti la fede.....quindi...."
Mi guardo il dito, lo tocco e dico: "Io sposato?! Ecco ..."
"Dimmi...."
"Io ... veramente ... Ma che discorsi sono?! Tu piuttosto sei diventata grande e sei così carina, immagino che avrai molti corteggiatori!"
"Certo....ma adesso che ti ho visto....nessuno di loro regge il confronto!!!" Dico sorridendo maliziosa.
"Io? Ma cosa dici! E poi sei troppo piccola per me!"
"Assolutamente no!!! Tu mi vai benissimo!!!!"
"Ma sei tu che non vai bene per me. Scusami Luiselle ma meglio chiudere qui il discorso. Devo accudire i cavalli ..."
"Uhm....io avrei un'idea migliore!!! Su André!!!! Non essere timido!!"
"Ma cosa dici? Sei una ragazzina, come puoi parlarmi in questo modo?"
"Posso!!! Daiiii. Voglio un bacio André!!!"
“Un ... un bacio?! No no ... io .. non posso ..."
"Ah no? E perché?!!"
Vedo avanzare Luiselle, indietreggio e balbetto: "Ve ... vedi ... io ... non posso .... E' contro i miei principi baciare una donna se non l'amo. E adesso va via ti prego che ho da fare!"
"Ma come sei difficile....dimmi....sei forse innamorato?!"
"Innamorato?! Si ... sono innamorato e adesso lasciami stare."Rispondo deciso, secco.
"No no ..... dimmi .... di chi saresti innamorato?!!"
Luiselle appoggia le mani sul mio petto frugando vivacemente, le afferro i polsi, la blocco e guardandola negli occhi con tono deciso dico: "Una ragazza a modo non si comporta in questo modo!"
"Uhmmm....ma come sei difficile André!!!"
 
Mi aggiro intorno alle scuderie quando vedo la padrona armata di spade entrare nelle stalle, la seguo, lei nemmeno si accorge di me.
 
André crede di prendermi in giro?! Adesso gli faccio vedere io! … Gli darò una lezione che se lo ricorderà per tutta la vita, così smetterà di burlarsi di me! … Io sua moglie?! Ma davvero gli ha dato di volta il cervello? Ma dove si è mai visto che io e … lui … Oh no! Solo al pensiero rabbrividisco.
 
Entro nelle scuderie, vedo una donna avvinghiata ad André, sembra che a lui non dispiaccia. Fuori di me digrigno : “Maledetto ! Vuoi davvero burlarti di me ?! Adesso ti darò una bella lezione. Giuro che non la scorderai tanto facilmente ! E pensare che poco fa ti ho sentito dire che sei un uomo a modo ! BUGIARDO !  Un uomo a modo non si comporta come te. Strappatore di camicie seriali!"
"Oscar!!! Ma cosa dici!!!" dico un poco preoccupato.
"ANDRE?!!! Si può sapere cosa stai facendo con questa ragazzina? Ed io che credevo che ti piacessero le donne! SVERGOGNATO!"
"Ma non è come credi!!! Io non ho fatto nulla!!" 
 A NO?!!! E allora cosa ci fai abbracciato a questa sfacciata?!!! E tu ... ragazzina spudorata, lascia stare mio marito, CAPITO?!!! André, dimentichi che ti ho sfidato a duello! Su avanti, esci dalle scuderie e difenditi!" dico lanciandogli la spada.
Afferro la spada al volo e rispondo preoccupato: “Oscar....ma...adesso? Avevi detto domani mattina!!"
"Marito? André!! Come sarebbe a dire!!! Mi hai ingannata!!!!"
Rispondo divertita alla ragazzina: "Beh ... forse Nicolas non ti ha detto che André ed io siamo sposati e a breve avremo un figlio?!!! GIU' le mani da MIO marito!!!" poi guardo André. "Soddisfatto maritino mio? Non era ciò che volevi sentire ? Adesso sono gelosa."Dico soddisfatta, con uno strano senso di rivincita.
"Uhm...questo è un lato di te che non conoscevo affatto!”
“Bene, adesso lo conosci ! Vieni fuori, strappatore di camice e seduttore di ragazzine!”
“COSA !!! Io cosa ?!! Ma sei matta?”
“Non sono matta, sei tu che sei uno spudorato. Avanti esci!”
 
Vedo il mio giovane moro uscire dalle stalle, lo inseguo e dico : “Conte, Vi prego non ammazzatelo ! Se André non Vi piace più, lasciatelo a me. Lui mi piace …”
Arresto il passo, mi giro e con tono severo digrigno : “Ti piace? Ma sei impazzita! André ha il doppio dei tuoi anni!”
“Ma cosa mi importa! Forse Voi non lo sapete ma al cuore non si comanda!”
André ribatte : “Ma cosa dici Luiselle!”
“Oh André, la fama che ha tua moglie è davvero terribile! Di lei dicono che sia una sanguinaria, potrebbe ammazzarti ed io non voglio!”
Vedo Oscar lanciarmi una brutta occhiata e puntandomi la lama al collo dice: “E così adesso Vi chiamate anche per nome?! André, la tua fine è arrivata! Così impari a tradire la tua dolce e remissiva sposina!”
 
Sento la lama sfiorarmi il collo, non riesco a credere a ciò che sta succedendo, tutto ciò mi sembra assurdo. E pensare che doveva essere un innocuo scherzetto, giusto per ammorbidire un poco Oscar!
 
Luisselle si getta ai piedi di Oscar e piangendo dice: “Vi prego Conte, non ammazzatelo, io amo André e non potrei vivere all’idea di averlo perso!”
“COME !!! Ma sei per caso impazzita ?!! Togliti di mezzo smorfiosa ! E tu André non ridere ! Lo sai che non sopporto quando mi prendi in giro?”
“Ih ih … Non ti sto prendendo in giro, voglio solo vedere dove arriveremo!”
“Dove vuoi che arriviamo,  se non a un bel duello!” con occhi minacciosi guardo Nicolas e ordino : “Ehi TU …”
“Sssi Pa .. Padrone …” accidenti, il signor Conte è davvero furioso, fa davvero paura. Povero Andrè, cosa gli tocca sopportare!
“Porta via questa ragazzina squilibrata!”
“Sssi Sissignor Conte!” dico sollevando da terra Luiselle : “Su vieni con me!”
Con le lacrime agli occhi ribatto : “Ma io non posso …”
“Si, invece! Io sarò anche tonto ma André è il marito della Padrona … cioè del Conte e tu sei un’intrusa. Dai muoviti andiamo!”
“Sniff … BOUUU … ma perché tutte le fortune ce l’hanno i nobili ! Guarda come quella tratta il mio André ! BOUUUU ….”
Oscar urla : “NICOLASSSS … PORTALA VIA!”
“Sssi Signor Conte!” dico trascinando con me Luiselle.
 
Rimango sola con André e incrociando la mia lama alla sua dico : “Bene, in guardia!”
“Come desideri mia bellissima Signora!”
“Ahhh quindi vuoi ancora calarti nei panni di mio marito?”
“Io mi ci trovo benissimo e poi non hai appena dichiarato pubblicamente a Luiselle che sei mia moglie?”
“Che discorsi ! Certo ! Ma solo per prendervi in giro.” dico attaccando André.
Affondo decisa, arrabbiata, Andrè è uno sfacciato, si sta prendendo gioco di me. Mi pagherà anche questo.
“Ehi mogliettina, calmati ! Non dimenticare che aspetti un figlio mio!”
“Continui a scherzare ?!” dico facendo indietreggiare il mio avversario.
“Mai duello mi ha divertito così tanto!” dico facendo un passo in avanti. “Cosa fai Oscar … indietreggi?”
“Villano!” dico guardando Andrè negli occhi.
“Sapessi quanto sei bella quando ti arrabbi!”
“Sei uno sciocco!”
“Cosa c’è di male dire a una donna che è bella?”
“Infatti ci hai preso gusto, non è vero ? Glielo hai detto anche a quella smorfiosa?” dico facendolo arretrare.
Attacco e avanzando verso di lei ribatto : “Ti sbagli ! … Ti assicuro che solo a mia moglie dico che è bella!”
“Moglie ?! Quale moglie?” dico ironica.
“… Tu … sei mia moglie … l’hai dimenticato?”
Con una mossa imprevedibile e decisa taglio la manica della giacca di André e rispondo: “Non ho dimenticato nulla … nemmeno che hai osato denudarmi!”
“Avanti Oscar, continua a tagliarmi i vestiti, così potrai pareggiare i conti!”
“Tagliarti i vestiti non è sufficiente, voglio infilzarti!” dico dopo un’ennesima stoccata.
“Non ci credo … non saresti mai capace di farlo …”rispondo eseguendo una parata perfetta, però Oscar è davvero una furia.
“Tu credi ? …”
“Certo!”
Taglio in due la giacca e la camicia e ribatto soddisfatta: “Lo vedi ? Se solo lo volessi, potrei farti del male!”Sfioro con la lama il petto scoperto di Andrè, senza neppure lasciargli un graffio. Sono brava con la spada, precisa.
“Non ne saresti mai capace …”
“Cosa te lo fa pensare?”
“Mi ami. E quando si ama non si riesce a far del male…”
“Tu sei pazzo!”
 
Augustin, Nanny ed io scendiamo dalla carrozza e assistiamo al duello da André e Oscar, sussurro: "Ma cosa sta succedendo, perché si battono in quel modo tanto strano?"
“Ma di cosa ti meravigli Marguerite? Quei due sono sulla buona strada per innamorarsi! Ih ih ..."
"Augustin ..... ma cosa dici? Quello è un duello, non un corteggiamento!!"
"Ma quale duello! Non lo vedi come nostra figlia ha tagliato i vestiti ad André?!"
"Certo che l'ho visto!! Oscar è arrabbiata!!! Chissà cosa è successo!"
 
"Povero il mio Andrè, chissà cosa ha combinato!! Ah.... ma lo sistemo io, con il mio mattarello!"dico alzando la gonna pronta ad andare ad interrompere questo duello.
"Sccc ... Nanny, non voglio che ci sentano. Voglio proprio vedere cosa succede!"
"Ma ... e se si fanno male?!! Accidenti a te Augustin!! E' sempre così, loro si battono e io li devo medicare!!!"
"Ma quale medicare! Se mio figlio avesse voluto l'avrebbe già infilzato! Ih ih ih .... Però, quanto è bravo mio figlio Oscar!"
“FIGLIA!!! Augustin, Oscar è tua FIGLIA!!!"
"Si si ... tanto o figlio o figlia Oscar dovrà darmi l'erede! Ih ih ... Bravo André, continua così! Ih ih ... Devi farti amare!" dico in un sussurro.
 
"Caro, a me pare che Oscar non abbia la minima intenzione di amarlo ...sai, io ti amo, ma non ti ho mai tagliato gli abiti!" dico guardando mio marito.
"Ohhh Marguerite! Ma tu al contrario di Oscar non hai ricevuto un’educazione maschile, quindi i ruoli erano chiari fin da principio: IO il maschio, tu la femmina!"
"Si si, certo Augustin ..... ma guarda che anche Oscar è una femmina! Santo cielo che pazienza che ci vuole con te!"dico alzando gli occhi al cielo, per fortuna che le giornate sono abbastanza lunghe.
"Può darsi ma André sa bene qual'è il suo ruolo."
"Il Maschio, Augustin. Andrè è un maschio, un gran bel maschio!!" rispondo decisa. “Proprio bello e molte dame di corte farebbero carte false per averlo a loro disposizione”.
"Ne sono sicuro ma da questo momento ... quel ragazzo appartiene al casato dei Jarjayes. A lui l'onore di darmi un nipote, François."
"Uff .... ancora Augustin? Nella famiglia Jarjayes vengono solo femmine, rassegnati!"
"Sono sicuro che da quel .... ragazzone avrò un nipote. E adesso lasciatemi gustare questo insolito corteggiamento! Ih ih .....”
 
 
La stoccata di Oscar diventa improvvisamente incerta, approfitto della situazione, arretra,riesco a farle perdere la spada, getto via la mia, mi avvicino, siamo l’uno contro l’altra, la sento ansimare, sussurro : “Cosa ti prende … forse non credevi che ti avrei battuta Mon Amour”
Le parole di André mi stordiscono, non riesco a reagire. Sento le gote arrossire, mi si avvicina.
 
Mi avvicino sempre di più alla mia Oscar, siamo labbra contro labbra, sussurro: “Ti amo …” e poso le mie labbra sulle sue e la bacio ….
 
 
“Marguerite .... guarda!!! Andrè l'ha baciata!!! Evviva! E' fatta!!"
" ... Vedo ... vedo ..."
 
 
Sento le labbra di Andrè sulle mie, poi mi rendo conto che le muove, cerca di schiuderle. Sono morbide, dolci, quasi mi perdo. È un attimo, mi sveglio e uso i miei denti.
"Ahi!!! Oscar .... mia ha morsicato!!"
"E' ciò che ti meriti, spudorato!"
“Ma come ..... Ahi, guarda, sanguino" dico passando un dito sul labbro e vedendo un poco di sangue.
"Così impari!" dico stizzita. Poi guardo il labbro di André, gronda di sangue, tiro fuori il mio fazzoletto dalla tasca e posandoglielo sulle labbra dico: "Tieni premuto, così si arresterà il sangue! .... Credo di averti fatto male .... non volevo .."sono davvero dispiaciuta, io volevo solo che tornasse al suo posto, io sono un uomo e due uomini non si baciano.
"Lo so che non volevi ... però lo sai cosa faceva la nonna quando ci facevamo male per curarci?"
"Cosa?"
"Ci medicava e poi ci dava un bacino .... potresti fare altrettanto ......" dico con voce suadente e sguardo biricchino e provocante.
 
Spalanco gli occhi e alzo la mano per colpire il suo viso, André mi blocca, mi prende per le braccia e mi bacia ancora...
 
"Marguerite, guarda ..... si baciano ancora .... ah .... non sono proprio carini? Però ... adesso basta! Vado là e li stacco!"
 
Una voce mi distrae dalla nostra conversazione, è Nicolas.
 
"Immagino che Voi siate il padrone Jarjayes?"
“Si certo, e tu ... chi sei? Non ti ho mai visto qui"
"Il mio nome è Nicolas, sono il figlio del custode. Sono contento che gli sposini si siano rappacificati ih ih ... Così stanotte dormiranno nella stessa stanza! Ih ih ..."
"COSA?!! Ma di quali sposini stai parlando?!!!" dico preoccupato.
"Ma come ... forse non lo sapete? Il Conte e André sono marito e moglie, presto avranno anche un bambino! Ops ... forse dovevo tacere!" dico scappando via.
Spalanco gli occhi preoccupato, mi volto verso Marguerite e la vedo mettere una mano sulla bocca mentre Nanny si spaventa.
Guardo questo ragazzo e aggiungo: "Se è uno scherzo sappi che è di cattivo gusto, verrai punito per questo. Ora scarica i bagagli e sistemali nella nostra stanza."
Indietreggio, e rispondo spaventato: "Sissignore! ... Ma io ... non volevo darvi la notizia, però diventerete nonno. Congratulazione padrone!"
"NONNO?!!! ADESSO SPARISCI!" poi mi volto verso Marguerite ed aggiungo: "Vieni, andiamo a sistemare la faccenda! Quei due mi devono molte spiegazioni!”

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Capitolo 7
*** Malintesi ***


Malintesi
 
 
Sono labbra contro labbra con la donna della mia vita, con il fiato corto sussurro: "Oscar, questo bacio è stato ben diverso dall'altro che ti ho rubato, vero?" domando fiondandomi ancora sulla sua bocca.
 
Sento le sue labbra morbide, dolci.....poi mi riprendo e affondo i miei denti...senza esagerare ovviamente!
 
"AHI!!!" mi porto le mani alle labbra e dico divertito: "Sei una gatta selvatica! Però ... sei bellissima e ho ancora voglia di baciarti!" la prendo per le braccia e la bacio ancora.
"Lasciami!!!! André!!!! Lasciami!!!!"
"No .. sei bella ... bellissima! Dio, mi fai impazzire!" rispondo appena per baciarla ancora.
 
Tiro un bel calcio negli stinchi di André. “Ecco, così impari!!! Gatta selvatica a me!!! Strappatore seriale di camice!!!”rispondo furiosa …. Certo che questo bacio ….. mi è piaciuto!
"AHI ... AHII .. Sei una gatta selvatica ed io non sono uno strappatore di camicie. La camicia l'ho strappata solo a te, capisci?! AHIII ...."
"No che non capisco!!! Tiè!!!" tiro un altro calcio a questo....questo....
"Ma che modi!!! Certo che se non sapessi che sei una donna, direi che sei un vero uomo! Ah ah ah ... Povero figlio mio, con una madre simile!"
"Ma che figlio e figlio!!!!!"
"Quello che avremo, ricordi?"
"Ma sei davvero ....... insopportabile!!!"
"Io insopportabile?! A proposito, qui tutti pensano che siamo sposati, non vorrai mettermi in ridicolo mandandomi a dormire nella camera degli ospiti, spero!"
"Ridicolo? Ma non lo sai che tra i nobili è normale avere stanza separate!!! Quindi ......" rispondo sorridendo, ti frego io Grandier!
"Beh io non sono un nobile e preferisco adottare le mie umili abitudini: una sola stanza, un solo letto e un unico abbraccio. Sono un uomo fortunato, ho la mogliettina più bella, più dolce e più affabile del mondo che presto mi darà un figlio, cos'altro potrei desiderare di più?!"
Vedo Andrè sorridere, questa assurda situazione lo sta divertendo parecchio!
"TE LO DICO IO! ... UN SUOCERO COME ME! ANDRE', OSCAR, ADESSO VOI MI SPIEGHERETE COSE' QUESTA STORIA, SUBITO!"
"Padre, Madre.... voi qui?!!"
"S....Signore .... ecco ...." Santo Cielo, e adesso cosa faccio? Una cosa è scherzare con i domestici …. Un’altra è affrontare il generale!
"SI, siamo qui! Allora ... voi due, cosa avete da dirmi?"  tiro fuori la spada, punto la lama alla gola di André e digrigno: "Voglio che tu sposi mia figlia, immediatamente!!! Devi riparare al danno che hai fatto ma prima dovrai vedertela con me, visto che hai osato oltraggiare la castità di mia figlia!"
"Padre!!! Ma cosa dite? Io non ho fatto nulla con André!!! Ma figuratevi....per me è un fratello!!!" rispondo scandalizzata.
"E da quando in qua i fratelli baciano sulla bocca le sorelle? Vi ho visti!! E poi quell'imbecille di Nicolas mi ha appena detto che siete sposati e addirittura TU ... TU SARESTI GRAVIDA!!! ... André, guai a te se non sarà un maschio!"
“Ma no Padre, non è vero nulla!!!! Nulla!!!"
"Ma come nulla! Ma se vi ho appena sentiti! MARGUERITEEEEE HAI SENTITO ANCHE TU? E ANCHE TU NANNY!"
"Si Augustin, ma non agitarti. Ora entriamo e ne parliamo con calma”
"NOOO ... " sento l’urlo di Oscar mentre premo la spada alla gola di André.
"Allora Oscar ti importa di lui!!!"
"Ma certo che mi importa di André, ma non come pensate Voi! Padre, Nicolas ha frainteso sin da subito ed io e André abbiamo deciso di divertirci un poco, tutto qui!"
"E solo per puro divertimenti vi stavate baciando? E che bacio, anzi, baci, erano più di uno.”
 
Vedo Augustin puntare la spada a mio nipote, urlo, svengo.
 
“NOOOO lascialoooo! Ahhhhh ...." un tonfo.
 
Marguerite protesta: "Nanny è svenuta e voi non sapete parlare d'altro?!! André, aiuta tua nonna!"
"S...subito Madame, sempre se Vostro marito non mi infilza....." rispondo spaventato dalla lama appoggiata sulla mia gola.
 
 
"AUGUSTINNN!!! LASCIA ANDARE ANDRE'!"
"Marguerite.....ma lui ha osato......"
"Ma non dire idiozie! E poi anche se .. se ... avessero fatto ciò che Nicolas ha detto, beh ... non credi che siano abbastanza grandi?! Anzi, vuoi sapere come la penso?!!"
"Ho paura di sentirlo Marguerite!!! Ma si, dimmelo!"
Guardo André e poi mia figlia e rispondo: "Sono davvero felice! Congratulazione ragazzi, era ora che vi decideste! Su adesso soccorriamo la povera Nanny!"
"Grazie Madame!!"
 
Assisto scioccata alla scena, mia madre è felice?!!! No no no no!!!
 
"Oh figliolo vorrei tanto abbracciarti ma dobbiamo pensare a tua nonna."
"Certo Madame!" dico sollevando mia nonna e portandola dentro.
 
Qualcuno mi solleva da terra, ma non riesco a reagire, mormoro appena: "Augustin .... non uccidere il padre di tuo nipote... anzi, del nostro piccolo nipotino …"
"Nanny.....stai tranquilla, al massimo lo castro!"
Le parole di Augustin mi fanno reagire, spalanco gli occhi, mi dimeno e protesto: "André, mettimi giù! Debbo dare una bella lezione al Generale matto."
"Nonna!!! Aspetta, andiamo dentro!!"
"Noooo lasciami! E tu nipote degenerato, non potevi attendere fino al matrimonio? Guarda cosa hai combinato! La mia bambina è incinta .. ahhhh ...."
“Nonna....calmati, non è come credi....."
Mi dimeno ancora fino a farmi mettere giù, ribatto: "Ah no?!!! E allora qualè la questione!"
"Ecco....è tutto un equivoco. Solo un equivoco!"
"Un equivoco? Ma cosa dici!! Un bambino non è un equivoco!!!"
"Veramente è andata che ...."
 
Vedo Nicolas venirmi incontro in tutta fretta, mi guarda e dice: "Conte Oscar, ho cambiato le lenzuola al Vostro letto, così stasera potrete dormire tranquillamente insieme a Vostro marito. Sapete, mia madre ha preferito mettere quelle lavate con il mughetto! Ummm ... sapeste che buon profumo!"
"O Cielo!! No grazie Nicolas, mio ..... marito dormirà nella sua stanza! Anzi, preparane una per lui, una per il generale mio padre e mia madre!"
"Nella sua stanza?! Ma io ho pensato che Vi foste riconciliati! Ehmm ... ho capito, è tutta colpa di Louisselle, non è vero? Ma non dovete darle retta, quella ragazza è un poco svitata."
"Nicolas, fai come ho ordinato! Veloce! E prepara una stanza anche per la nonna di mio ..... marito!"
"Si, certo, certo! ... Vado Monsieur...con permesso!"
"Ecco ..... vai!!!" mi volto verso mio padre e sento il suo sguardo scrutarmi attentamente, uno sguardo duro, indagatore.
"Oscar, esigo delle spiegazioni .... subito!"
"Non ho nulla da dirvi. E poi ormai tutti pensano che io e André siamo sposati."
"Ma siete sposati? E sei incinta?!!! Esigo una risposta, ora!!"
"E basta! Ne ho fin sopra i capelli di questa ridicola storia! Torno in casa."
"Certo che andiamo in casa!! Andrè!! TU non credere che sia finita così!!! Esigo riparazione per quello che hai commesso!!"
"Riparazione? Volete dire che dovrò sposare Oscar?"
“Ma se l'hai già sposata!!! In segreto, senza di me!! E adesso attende pure mio nipote!!! Uno scandalo!!!! Ma io ti passo a fil di spada, poi ti strappo ad uno ad uno tutti i capelli che hai in testa, poi passerò ai peli del petto ..... e piano scenderò più in basso ..... mi sono spiegato Andrè?!"
"Co ... come?!! Ma no, Signore, pensate a mio figlio, volete che venga al mondo orfano di padre? E poi siete stato Voi a dirmi di conquistare Vostra figlia a qualsiasi costo."
"Conquistare!! Non ...... TU non avresti mai dovuto sfiorarla!!!! TU hai osato prendere ciò che non ti apparteneva ancora!!! Ed ora io mi vendicherò! La mia sarà una tortura lenta .... dolorosa .... ma stai tranquillo, non ti ucciderò. Mi servi come stallone da riproduzione!"
Vedo lo sguardo assassino del generale, è furioso, c’è poco da fare!
"Come .. cosa?! Ma Generale, si può sapere cosa dite? Stallone da riproduzione! Comunque Signore, è solo un malinteso partito da Nicolas. Tra me e Oscar non è mai avvenuto nulla. Vero Comandante?"
"Oh, finalmente Andrè inizi a ragionare. Di la verità, hai paura delle torture che mio padre potrebbe infliggerti vero? Ricordi che un intero scaffale della biblioteca è dedicato alle torture di guerra ..... da quelle europee a quelle orientali, senza dimenticare quelle degli indiani d'America! Ah ah ah ah!!"
"Ma ... ma Oscar, ho appena detto a tua padre che è solo un malinteso! Perché vorresti torturarmi?"
"Io? Assolutamente no! Mi basta che tu vada a dormire nella tua stanza! Da solo! Chiaro? E domani spiegherai tutto a ..... a tutti!!!!"
"Certo che andrò a dormire da solo, non siamo mica sposati! E riguardo alla servitù, non preoccuparti, domani parlerò con loro."
“Meglio così!"
"Ah no!! Voi due mi dovete dare parecchie spiegazioni! Ora, subito!!! E non pensiate che io creda che un minuto prima siete sposati ed un minuto dopo no. Voglio che un medico ti visiti Oscar, così saprò!!"
"COSA!!!! Ma siete per caso impazzito?! Se ci tenete tanto, fatevi visitare Voi ma alla testa!"
"Dalla mia testa non nascono i bambini. E su questo l'argomento è chiuso. Domani mattina chiameremo un medico .... o se preferisci una suora, per effettuare questa .... ehm .... ispezione. Nel frattempo, Andrè resterà sotto chiave!"
Nanny ribatte: “Oscar ha ragione! Fatti visitare al cervello!”
“NANNY!!! MA COME OSI BURLARTI DI ME?”
“MI PERMETTO ECCOME! MA TI RENDI CONTO DELLE IDIOZIE CHE DICI? STAI DIVENTANDO VECCHIO E FOLLE!”
“ARGH …”
"Ma Augustin cosa dici?!!! Non puoi parlare sul serio a nostra figlia!"
"Certo Marguerite, e ovviamente tu sarai presente alla .... visita!!"
Spalanco gli occhi e ribatto: "Mai parole mi hanno scandalizzato in tutta la mia vita. Neppure dai soldati della guardia ho sentito niente di simile! ANDRE!!!!!!"
“Si...Oscar, dimmi!"
"Sella i cavalli e andiamo via di qui immediatamente!"
“NEANCHE PER SCHERZO!!! VOI DUE RESTATE QUI, CON ME. ED ORA VOGLIO MANGIARE QUALCOSA E ANDARE A DORMIRE!!!!"
"BENE, SE AVETE FAME E SONNO ANDATE PURE! ... ANDRE' MUOVITI!"
"S...si Oscar, però....ehm....è tardi, buio....meglio andare dentro!"
"Se ci tieni tanto, vacci tu! Io me ne vado." dico dirigendomi nelle scuderie.
"OSCARRR!!! André fermala e portala di sopra, subito!!!!"
Cammino a passo marziale e ribatto: "Nessuno mi fermerà, CHIARO?!!!"
Corro dietro ad Oscar, tra lei e il generale mi fa più paura lui.
"Oscar....sii ragionevole!!! Ti prego, torna in casa!"
"Tornaci tu." dico mentre sello il cavallo.
 
Faccio un bel respiro, poi afferro Oscar per i fianchi e me la carico in spalla. Inizia ad urlare, inveire e tirare pugni. Ma io non cedo, il generale potrebbe uccidermi....e poi ha ragione, ormai è buio e fa fresco.
Mi avvio verso casa con il mio carico in spalla, passo davanti al generale ed a Madame, faccio un piccolo inchino ed entro.
“LASCIAMI ANDRE'!!! SEI UNO STUPIDO ... GIURO CHE ME LA PAGHERAI!"urlo dimenandomi ma la presa di Andrè è forte, serrata.
 
Guardo mio nipote e sussurro: "C'è troppo sintonia tra loro. Questi due non dicono la verità."
"Si si ..... certo Oscar! Preferisco affrontare te piuttosto di tuo padre! Tu sei più buona...."
Mi dimeno con forza fino a liberarmi della stretta di Andrè, tiro fuori lo stiletto dallo stivale glielo punto alla gola e digrigno: "Volevo raggiungere la Normandia da sola, invece per i miei gusti, la villa è diventata troppo affollata. Guai, dico guai che oserai fermarmi. Non vuoi seguirmi?! Beh, peggio per te, ti auguro una buona permanenza in compagnia di mio padre!" dico lasciando il palazzo.
"OSCAR!!!!” La rincorro, la afferro con fatica, cadiamo a terra ed iniziamo a rotolare sull'erba fresca del prato. Ci afferriamo, facciamo a pugni, ci diamo alla lotta. Ma alla fine, sporchi di fango e terra, sotto lo sguardo del generale, riesco a issare nuovamente Oscar sulla mia spalla.
Assisto alla scena in compagnia di mia moglie e Nanny, dico: "Non ho alcun dubbio .... Oscar è un vero uomo. Certo che l'ho tirato su proprio bene! Però ... Come hai detto poco fa Nanny, quei due hanno un atteggiamento troppo confidenziale. Tra loro c'è più di una semplice amicizia."
"Augustinnn....i miei bambini!!! Guardali!!! Hanno strappato le loro camicie!!! Ma non è possibile!!! Ed i capelli!!! Santo cielo!!!"
"A quanto pare le mie parole hanno scrollato mio figlio, mi fa davvero piacere! Ih ih ... Ora più che mai si sta comportando come un maschio ... però ... e se fosse vero che sia incinto?! Il mio povero erede! ... AHHHH FERMI VOI DUE!!!! IL MIO POVERO FRANCOIS!!!"
"Augustin, caro, fermati. Ora andiamo con calma di sopra e cerchiamo di capire cosa è accaduto. In quanto a questa...lotta....erano quasi vent'anni che non li vedevo ridotti così!"dico sorridendo mentre scruto mia figlia e Andrè. Sono ricoperti di terra ed erba, impresentabili!
"Marguerite, Marguerite!!! Se è vero che nostro figlio ci darà un erede, quei due sono andati molto più in là di questa semplice lotta. AHHHH FERMATEVI HO DETTO!!! MIO NIPOTEEEE ..... AHHHHH .... LO STATE AMMAZZANDO ... ASSASSINI!"
"André!!! Mettimi giù o giuro che .... che .... ti ammazzo!!! Con le mie mani!!!!"
"Non ci penso nemmeno. Sei una selvaggia, peggio di quando eri bambina." dico riportandola in casa. "Ma lo vedi come siamo conciati? Siamo sporchi di fango!"
"Tutta colpa tua!!!! Sei un maniaco!!!! E vedi di farmi preparare un bagno!!! Mi hai distrutto un'altra camicia!! Maniacoooo!!!!"
Vedo Nicolas corre verso di noi e con un grosso fiatone dice: "Paff ... paff ... Signor conte Oscar François, ho dato disposizione a mia madre di preparare la vasca più grande affinchè Voi e Vostro marito possiate fare il bagno. E' tutto pronto, potete andare in camera vostra."
"COSA?!!! MIO FIGLIO FARÀ IL BAGNO DA SOLO!!! CHIARO?!!!!"
"Ma Generale, cosa dite?!! Vostro figlio è la moglie .. volevo dire il marito di André, quindi non c'è niente di male se faranno il bagno insieme."
"TU, TACI PRIMA CHE TI PRENDA A CALCI NEL SEDERE!!! ANDRÉ, PORTA DI SOPRA MIA FIGLIA!!! MARGUERITE, TU RESTERAI CON OSCAR MENTRE FA IL BAGNO!! FORZA!! VELOCI!"
Ascolto stupita le parole di mio padre e ribatto: "Figlia? Ma come, Vi siete sempre rivolto a me come figlio!"
"Zitta tu, svergognata!!!"
"IO COSA?!!! Ma come osate!?"
"Ti sei concessa ad André!!!! Senza la mia approvazione!!! Lo hai sposato, senza la mia presenza!!! Io sono molto deluso!!!"
Guardo con aria di sfida mio padre e ribatto: "Bene, per lo meno ho fatto qualcosa che va contro la Vostra volontà." guardo André e con aria giocosa dico: "Marito mio, vieni su con me, devi aiutarmi con il bagno. E QUESTO E' UN ORDINE!"
Le parole di Oscar mi sorprendono, in ogni caso devo portarla di sopra, per cui vi avvio per le scale con il mio dolce carico, seguito dal generale, da madame e dalla nonna. È davvero uno strano corteo il nostro.
Arrivo di sopra, entro nella stanza e poso Oscar a terra.
"Eccoci arrivati Oscar, credo davvero che tu abbia bisogno di un bagno .... ih ih h ih ..... sei ricoperta di fango!!"
"Certo che ho bisogno di un bagno e TU adesso esci fuori da qui!"
"Ma come Oscar .... mi hai appena detto di restare con te ..... e poi, anche io ho bisogno di un bagno!" risposo sorridendo.
"Certo che l'ho detto, ma solo per fare un dispetto a mio padre. Viaaa, su muoviti!"
"No no ...... se vuoi che tuo padre resti davvero ...... indispettito, io resto. Però permettimi di lavarmi....."
"Ehi, non credi di avermi rovinato abbastanza la mia permanenza in Normandia? Io volevo venire da sola, invece sono costretta a subire la tua presenza ingombrante."
"Ingombrante .... non ti sembra di esagerare? Guarda che ho un gran bel fisico, cosa credi! Sono meglio del tuo caro amico svedese!"
"ANDRE'!!! Si può sapere perché nomini quello zoticone?!"
"Appunto .... è uno zoticone .... Oscar, lo so benissimo che quella sera .... hai indossato quell'abito per lui .... ed eri bellissima .... sei bellissima Oscar!"
"Ecco io ... ma cosa dici?! Sono sporca di fango..." rispondo un poco imbarazzata dalle parole di Andrè.
"Anche io ....... " dico pulendo un poco la sua guancia.
"Ma cosa fai? Non oserai baciarmi ancora?! Attento Grandièr!"
"Oscar ....." rispondo aprendo le braccia!!!
"Beh, non oserai fare la vittima!? E adesso va. Debbo lavarmi!"
"Ma ..... vai pure nella toilette .... io mi ripulisco qui, con il catino. O vuoi forse darla vinta a tuo padre?!"
"No, certo che no!"
"E allora resto!"
Tiro su lo sguardo e protesto: "Non è possibile! Che situazione! .. André, dopo esserci ripuliti voglio andare a letto, sono molto stanca ..”
"Uhm ..... mi pare un'ottima idea!!" dico con sguardo ammiccante.
"Ehi ehi ehi ... ma si può sapere che cosa hai capito?"
"Quello che hai detto, ovviamente!"
"André, alla prossima stupidaggine che dirai, giuro che ti ... ti ... Ohhh meglio che vada afare il bagno!" dico entrando nella toilette, mentre giro la chiave.
 
Mi avvicino al catino, sfilo la mia camicia di dosso, prendo una pezza e inizio a ripulirmi un poco. Certo che ce le siamo suonate per davvero!
 
 
Marguerite ed io siamo nella nostra stanza, faccio avanti indietro borbotto: "Secondo te, quei due sono amanti?"
"Augustin, sinceramente non credo. Insomma, che Andrè ami Oscar è chiaro a tutti ormai da anni. Ma forse l'unica a non averlo capito è proprio nostra figlia!"
"Ma come ... dunque tu non credi alla loro versione?"
"Sinceramente ...... no, non ci credo. Comunque domani mattina parleremo con calma con i ragazzi. Però questa fuga in Normandia di Oscar nasconde qualcosa ...."
"Ma se ti ho detto che si è innamorata di quell’imbecillone dello svedese! .. E poi mi chiedo ancora come una donna intelligente quale è mio figlio possa innamorarsi di un libertino simile! Bah, va a capire le donne! ... Un momento ... Ma se Oscar è quasi scappata da Parigi per dimenticare quel ... coso di Fersen, significa che André ha detto la verità! Ma allora perché si sono chiusi nella sua stanza? ... Ahhh le donne! Chi le capisce è bravo!"
"Augustin ....Ma cosa stai dicendo!! Vuoi che ti mandi nella stanza degli ospiti ..... indesiderati?" rispondo indispettita mentre mi sfilo l'abito da viaggio, tutto impolverato. "Aiutami a togliere l'abito piuttosto!"
"Scusami cara ma ... non posso, ho da fare!" dico lasciando la camera in tutta fretta.
"Augustin!!! Torna qui subito o ti assicuro che resterai fuori da quella porta per tutta la nostra vacanza!"
"Marguerite, ma quale vacanza?! Qui non siamo in vacanza ma in missione. La mia è far innamorare quella sciocca di TUA figlia di quel bell'imbusto di André!"
“E come vorresti fare?" domando mentre con fatica cerco di slacciare l’abito.
"Non ne ho idea, intanto vado a spiarli dal buco della serratura, non si sa mai ... magari tra loro succede qualcosa! Aspettami Marguerite, torno subito ... spero ..."
“Come sarebbe .... succede qualcosa!!! Augustin ... tu sei confuso!"
"Confuso no ma speranzoso si… Ih ih ..."
"Augustin!!!!" dico in un sospiro. Mio marito certe volte è davvero impossibile!
 
Percorro in punta di piedi il corridoio fino ad arrivare dietro la porta di mia figlia, mi reclino, guardo. Vedo André a petto nudo passarsi l'asciugamano, è evidente che si sia ripulito .
 
"Un momento! Ma questa è la camera di Oscar! Cosa sta succedendo?!"
 
 
"Oscar, hai fatto? Mi serve un poco di acqua calda!!! Posso entrare?!"
"Entra pure!"
"Grazie Oscar" dico entrando nella toilette con il mio asciugamano. “Mi serve un poco di acqua calda ....”
"E' in quel catino. André, non penserai davvero di intrattenerti ancora qui?"
"Veramente .... si, perchè?" domando guardando Oscar, è avvolta in un asciugamano lungo fino ai piedi, con le spalle scoperte. È così bella, i capelli bagnati, le gote rosse. Neppure se ne rende conti di quanto sia sensuale.
"Come perché?!! E poi ti proibisco di guardarmi in quel modo!"
"Scusami ....." dico abbassando un poco lo sguardo. Eppure è così bella. "Oscar, se vuoi continuare questo gioco .... devo restare qui, mi pare ovvio!"
Mi siedo su di una sedia e con tono rassegnato sussurro: "André ... sono davvero stanca di tutto. Vorrei rimanere sola, e quando dico sola, mi riferisco a tutti, soprattutto a mio padre."
"Mi dispiace Oscar, ma ormai non è più possibile. Ti va di spiegarmi cosa ti è preso? Certe volte parlare fa bene, sai!"
"André, credo che tu abbia voglia ancora di scherzare, visto che sai perfettamente cosa mi succede."
"Ti succede che un certo svedese ti ha delusa, vero? Oscar .... cosa ti saresti potuta aspettare da uno che va a dire di amare una donna, di cui non faccio nome per decenza, e poi passa le sue notti saltando di letto in letto. Oscar .... saresti stata solo una tra le tante, per una notte e nulla più. Non credi che sia meglio così, che ti abbia ..... delusa?"
"Ohh ma .. che vergogna!" dico abbassando lo sguardo. "Sono davvero una sciocca .. anzi, mio padre direbbe sciocco."
"Oscar, non dire così! Dai, asciugati o prendi freddo. Lo so che fa male ... ma passerà, vedrai che passerà"
Alzo la testa, guardo dritto negli occhi di André e domando: "Anche a te passerà?"
"No Oscar, non mi passerà. Sai ..... ho provato a ..... andare oltre, ma non è possibile. Sono vent'anni che ti amo, non posso smettere proprio ora, non trovi?!"
"Vent'anni! ... Grandièr riconosco che sei ammirevole, sei riuscito a nascondermi i tuoi sentimenti per tutto questo tempo."
"Già .... fino all'altra sera. Scusami Oscar, non avrei mai dovuto ...... "dico vergognandomi del mio gesto sconsiderato.
"Però l'hai fatto! ... Non dovevi, hai rovinato tutto e poi ... e poi ..." mi alzo di scatto e continuo: "Come se non bastasse, hai osato baciarmi durante il duello! André, se non ti conoscessi direi che sei pazzo."
“In effetti .... sono un po' pazzo. Pazzo di te, Oscar!" dico lasciando la toilette e tornando nella stanza da letto.
 
Oh André ... davvero mi dispiace ma io ... tu per me sarai sempre un buon amico! ... Un amico che mi ha strappato la camicia, che mi ha gridato in faccia di amarmi e che non si stanca di ripetermelo. Ma io ... non credo che un giorno potrò contraccambiare i tuoi sentimenti. Mi dispiace, mi dispiace davvero!
 
 
Sono dietro la porta, continuo a spiare dal buco della serratura, non vedo più nulla.
 
"Ma cosa starà succedendo?"
"Ih ih ... ma cosa volete che succeda! Sono sposati! Ih ih ih .."
“NICOLASS! Mi hai spaventato!" dico alzandomi di scatto.
"Perdonate Signore .... ma credo che siano nella toilette ... c'è una bella vasca grande grande ..... in fondo sono due sposini!"
"Non dire idiozie! Mio figlio non si è sposata e non attende nessun figlio, chiaro?!!"
"Signore .... così ha detto Vostro figlio ed io non ho motivo di non credergli. E poi tutte quelle .... scaramucce .... sanno di innamorati!"
Le parole di Nicolas mi illuminano, sorrido sorpreso, sussurro: "Tu credi? Ciò pensi davvero che siano innamorati?"
"Certo Signore! Non fanno altro che stuzzicarsi!!"
"Oh ma .. credo che tu abbia ragione! .. Ma allora ... allora ... se quei due si piacciono, ciò significa che in questo momento ... Oh nooo!! Prima dovranno sposarsi!" busso nervosamente la porta e urlo: "EHI VOI DUE, APRITE, SUBITO, IMMEDIATAMENTE!"
"Ma Signore .... loro si sono già sposati!! Lasciateli consumare da tranquilli! Ih ih ih"
"MA ALLORA SEI DAVVERO TONTO?! SE TI HO APPENA DETTO CHE NON SONO SPOSATI!"
"E Voi come fate a dirlo?"
"Perché lo so."
"Se lo dite Voi Signore. Io torno alle mie mansioni, con permesso"
"Si, si .. vai vai .. che è meglio."
 
Sento dei passi alle mie spalle, un profumo a me noto, mi volto e vedo Marguerite, con una sottile camicia da notte ed una vestaglia sopra, i capelli sciolti ed uno sguardo deciso. Oh povero me, adesso come faccio a resisterle?
 
"Bene, adesso voglio sapere se hai intenzione di andare a dormire nell'altra stanza o nella nostra."
"Marguerite ..... ma io .... tu .....e soprattutto loro! Marguerite ... loro sono in questa stanza ... assieme ..... e tu .... oh povero me!!"
"Tu devi pensare a me e André si occuperà di Oscar. Magari le farà capire che ha davanti l'uomo migliore del mondo!" dico strizzando l'occhio.
"OOOOOHHH Marguerite ...... come faccio a resisterti?!" domando alzandomi e abbracciando la mia amata sposa.
"Ah ah ah ... Augustin!!"
 
 
André ed io abbiamo l'orecchio teso sulla porta, sussurro: "Per fortuna mia madre ha convito a mio padre ad andarsene! ... Bene, adesso puoi lasciare la mia camera, tanto mio padre crederà che hai passato la notte da me."
"Uhm .... e invece se restassi qui con te?!"
"Se hai voglia di dormire sul pavimento fa pure."
"Veramente ..... pensavo di dividere quel comodo letto ..... come abbiamo fatto l'altra notte!"
Spalanco gli occhi e ribatto: "Credo che mio padre non sia l'unico matto! André, meglio per entrambi mettere fine a questo scherzo."
“E sia Oscar, vado nella mia stanza. A domani!”
"A domani André!"
Poso la maniglia sulla porta, mi volto, la guardo e sussurro: "Oggi è successo di tutto. Mai avrei pensato che un giorno avrei avuto il coraggio di confessarti i miei sentimenti e soprattutto di baciarti tante volte! .... Spero che un giorno non molto lontano ti accorga di me. Io ti amo Oscar ... ti amerò per sempre!"
 
Vedo André chiudere la porta alle sue spalle. Le sue parole ancora una volta mi turbano ma io non potrò mai innamorarmi di lui, è solo un fratello per me, nulla di più.
Mi asciugo veloce e mi infilo la mia camicia da notte, mi sistemo nel letto nella speranza di addormentarmi in fretta.
Penso ad Andrè, anche lui soffre, così come soffro io. Quanto è brutto amare senza essere corrisposti! In fondo Andrè mi fa tenerezza, ma io gli voglio bene come ad un fratello. Però devo ammettere che ha davvero un bel corpo, erano anni che non lo vedevo senza la camicia ..... Ohhh ...ma cosa vado a pensare! Accidenti Oscar, dormi!

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Capitolo 8
*** Fuga dalla villa ***


Fuga dalla villa
 
 
Tra non molto sarà l'alba, dopo quanto è successo ho dormito pochissimo.
Mi giro e rigiro nel letto, penso ad André, mi ha baciata diverse volte. Non è possibile! … Con stizza sollevo le coperte, mi alzo mi sfilo la camicia e indosso i vestiti. Lascio in tutta fretta la mia camera e mi precipito nella stanza di André, busso.
 
"André ... André ... sono io ... Oscar, apri!"
"Uhm...." sento bussare alla porta, pochi tocchi decisi. "Arrivo!!! Un attimo!"
 
"Sbrigati André!"
 
"Uff..." scosto le lenzuola, mi alzo, mi avvicino al catino e mi lavo un poco. Ho un problemino mattutino da acquietare e la presenza di Oscar non mi aiuta di certo, anzi!
 
"Ma quanto tempo ti serve per aprirmi?!"
 
"Aspetta!!! Dammi il tempo di..... di .... rendermi presentabile!!!" E adesso come faccio?
 
"Ma come! Non hai mai badato a certe cose ... l'importante è che tu indossi i pantaloni!"
 
"Eh...si si....un attimo!!!" Traffico con un panno freddo nel tentativo di mettere a riposo il mio piccolo problema. Piccolo....mica tanto!
 
Ascolto appena le parole di Andrè e dico: "L'importante è che ti sbrighi prima che si svegli mio padre. Non voglio che mi veda dietro la tua porta!"
 
"Oh ... ehm ... un attimo!! Ma quanta fretta che hai!!!” …  Uffa ... niente. Cosa faccio adesso? Infilo i pantaloni e spero che non si accorga di nulla. Ma si .... ci provo ...  faccio un bel respiro, infilo con fatica i miei pantaloni, cerco di chiuderli. “Oddio ... certo che sono ben dotato .... meglio se metto la camicia e la lascio di fuori! ... “Ecco, entra!"
 
"Era ora! Ma perché ci hai messo tanto?!"
"Perchè ... perchè .... Ma che domande fai Oscar?"
"Beh ... comunque sono affari tuoi, non voglio saperlo. Però ... almeno sistemati la camicia, prendi la tua mantella e andiamo via!"
"Andiamo via? Dove? Oscar .... è l'alba!! Accidenti!"
"Ma cosa vuoi che mi importi che sia l'alba?!! André hai fatto un guaio e adesso devi pagarne le conseguenze."
"Un guaio? Io? Dico ...ma di cosa parli?"
"Come di cosa parlo?! Non hai forse sbandierato a tutti, compreso ai miei genitori e a tua nonna che siamo sposati e che aspettiamo un bambino?!"
"Eh ... si ... certo. E allora?!!"
"Come allora! Ma ti rendi conto che non appena mio padre si sveglierà, verrà a cercarci per torturarci con i suoi discorsi malsani?! Lui non crederà mai che è una bugia …”
“Non vedo perché non dovrebbe crederci?!”
“Perché... perché ... ci ha visti baciare!"
"Oscar .... rilassati. Parlerò io con tuo padre e chiarirò l'equivoco. Ora torna a dormire .... è presto!"
"Non ci penso nemmeno. Io non riesco a dormire e nemmeno tu lo farai. Sbrigati, sistemati e andiamo via, adesso!"
“Ma dove vuoi andare Oscar?!” domando un poco spazientito. Questa mattina è agitata, uffa!
"Non lo so. Ma una cosa è certa ....voglio andare lontano da qui."
"Ecco .... magari pensa ad un luogo ..... perchè non possiamo di certo girare tutto il giorno a vuoto!"
"Decideremo strada facendo. Ho preso un bel poco di monete, quindi stai tranquillo!"
"Oscar ...... davvero io non ti capisco. Vuoi spiegarmi cosa ti passa per la testa?!"
Punto il dito contro il petto di André e ribatto: "Succede che in Normandia dovevo venirci.da sola, invece manca poco che mi ritrovo l'intero palazzo Jarjayes al mio servizio. E TU, visto che sei l'unica persona su cui posso contare, verrai con me, dove non so ma verrai con me!"
"Quindi .... hai deciso che puoi contare su di me! Bene, mi fa piacere!!"Rispondo soddisfatto, gonfiando le mie piume come fossi un pavone, è un notevole passo avanti ….. lei può contare su di me.
"Almeno su questo non ho dubbi! ... Anche se ... se ... mi hai fatto quello che mi hai fatto."
"Oscar .... non posso fare altro che scusarmi. Hai ragione, non avrei mai dovuto. Però anche tu ... mi hai trattato come uno straccio o un vecchio giocattolo da buttare via, una cosa inutile…"
"Non posso darti torto ... Ti ho detto che non avevo bisogno di te, e non è vero. André, nonostante ciò che è successo , io avrò sempre bisogno di te ....."
"Oscar!! Grazie!! Lo sapevo che mi avresti perdonato!! Bene, allora adesso puoi chiedermi qualsiasi cosa. Dimmi dove vuoi che ti accompagni? Londra? Vienna? San Pietroburgo? Decidi tu!"
"Non lo so, non lo so André! L'importante è scappare, via, lontano da mio padre! ... E pensare che volevo scappare anche da te, dal mio migliore amico .... che mi ha baciata! ...Forse è meglio dimenticare. Ora basta, andiamo!
“Va bene … prendo la mantella, fa piuttosto freddo.”
“Si … però non sarà il freddo a fermarmi!”
 
Vedo Oscar uscire dalla mia stanza, afferro la giacca e la mantella e faccio per seguirla quando, davanti alla porta, si palesa il generale.
"E voi due dove vorreste andare di grazia?!"
"Ge .. Generale, Voi qui?!! Ma non è ancora l'alba perché non tornate a letto? Fa molto freddo!"
“Perchè due persone mi hanno svegliato. E dove vorreste andare voi due, all'alba?!"
"Due persone chi?!! Padre!"
"Oscar .... non scherzare. Allora .... tornatene subito in camera tua .... MA COSA CI FAI IN CAMERA DI ANDRE'?!!"
"André è mio marito e ho tutti i diritti di venire in camera sua anche se abbiamo litigato!"
"Deciditi, è tuo marito o no? Ieri sera asserivi che era tutto uno scherzo, ora dici che lo hai sposato. Allora?!" Domando spazientito, battendo un piede a terra. “Oscar non me la racconti giusta ed io voglio la verità!”
"Ora basta! ... André andiamo!"
"Forse non mi sono spiegato. Voi due non andate da nessuna parte. Sei voluta venire in Normandia. Bene, ora ci resti! E fila in camera tua o saranno guai, chiaro?!"
 
Afferro la mano di André, poi la sua mantella, lo tiro a me e a passo spedito lasciamo la villa.
 
Inseguo quei due scellerati, non intendo certo farli allontanare. Con le buone o con le cattive resteranno qui, parola mia!
 
Oscar mi trascina via con la forza, la mia mano è stretta nella sua, sussurro: "Tuo padre ci sta inseguendo ..."
"E allora?! Non avrai mica paura di lui!"
"Certo che si! Non voglio di certo che usi delle lettre de cachet su di me! E in tutta onestà non vorrei che le usasse neppure su di te. Forse è meglio restare qui e chiarire tutta questa situazione!"
"Ma non ci penso nemmeno! Se non vuoi che me ne vada da sola allora corri! Mio padre non potrebbe mai raggiungerci, siamo più veloci di lui!" dico costringendo André a correre.
Sento la voce di mio padre alle nostre spalle: “SI PUO’ SAPERE DOVE STATE ANDANDO?!”
“MIO MARITO ED IO ABBIAMO BISOGNO DI UN POCO DI INTIMITA’. LASCIATECI UN PACE!”
"Tornate qui!!! Subitoooooo!!!!"
"PAFF ... PAFF ...André, ignora mio padre e continua a correre! Voglio fuggire ... via, viaaa!"
"Oscar....a piedi?!! Vuoi scappare a piedi?!!"
 
Non ribatto a mio padre, André ed io continuiamo a correre fino a perderci tra le radure.
 
"Uff ..tanto a piedi non andrete lontano!!!! Sgrunt …”
 
Oramai siamo lontano da mio padre, rallento il passo, con me Andrè, sussurro appena: "Paff ... paff ... André non ce la faccio più ... ho corso tantissimo! ... puff ... puff ... Ah ah ah ah .... siamo riusciti a seminare mio padre! Ah ah ah ..."
"Ah ah ah ah!! Vero. Però adesso cosa facciamo? Siamo appiedati!!!" dico guardando Oscar, come è bella!!
“Cosa vuoi che facciamo?! Almeno per oggi voglio che mio padre si disperi! Ah ah ah ... cerchiamo una locanda per fare colazione, ho fame! ... André, cosa ti succede? ... Ti proibisco di guardarmi in questo modo, chiaro?!! Non dimenticare che siamo ... amici. Beh ... forse due amici strani ma amici!"
"Amici.....e sia. Andiamo a fare colazione. In effetti....ho una fame da lupi!!!"
"Soprattutto dopo aver corso in questo modo! Ih ih ... Dai, andiamo!"
“Uhn....il paese è di la, Oscar!!"
"E noi lo raggiungeremo." dico camminando a passo deciso. "André, abbiamo un bel po' di strada da fare e quindi tutto il tempo per chiacchierare."
"Si, certo. Di cosa vuoi parlare?!!"
"Cosa farai quando tornerai a Parigi? Visto che non sarai più alle mie dipendenze, immagino che ti occuperai di altro..."
"In effetti.....sai....io non saprei cosa fare lontano da te. E quindi ....."Dico un poco imbarazzato, non credo che Oscar apprezzerà la mia decisione.
"Quindi....?"
"Non guardarmi così, Oscar!! Sembri tuo padre!"
"Mio padre?! Almeno adesso tienilo fuori dai nostri discorsi."
"Ehm...si si...ecco....però Oscar sei uguale a lui!! Ih ih …"
"Lo credi davvero? Gli somiglio così tanto? ... Beh ... io non mi rispecchio in lui. Comunque non mi hai ancora risposto,.. cosa farai al nostro rientro?"
"Ecco....mi sono trovato una nuova occupazione!"
"Che genere di occupazione?"
"Farò quello che so fare....alla fine sono un soldato, come te"
"... Non capisco ...hai detto  soldato?! Vuoi dire che ti sei arruolato?"
"Esatto Oscar"
Rallento il passo, lo guardo decisa, digrigno: "In quale compagnia?"
"Uhm.....nei....soldati della Guardia metropolitana " dico tutto d'un fiato. E adesso urlerà....
"CO ... COSA?!!!! Ma il tuo è uno scherzo?!!! ... AVANTI, RISPONDI!"
"N....no Oscar. È la verità!"
"Nooo ... non è possibile! AVEVO DETTO CHE NON AVEVO BISOGNO DI TE! ... E' chiaro, è stato mio padre a ordinartelo, NON E' VERO?!!"
"Uhm....Oscar, non arrabbiarti così!!!"
"IO NON SONO ARRABBIATA. RISPONDI! E' STATO MIO PADRE A ORDINARTELO?"
 
A vedere ora Oscar, così furiosa, mi sembra di avere davanti il generale. Tale padre, tale figlia! Uguali!
 
"Si e no. Nel senso che lui mi ha chiesto di seguirti, ma io avevo già fatto la domanda"
"Ma ... MA PERCHE' L'HAI FATTO?"
"Perché io non saprei cosa fare senza di te." Rispondo sincero, spalancando le braccia.
"Ma io voglio cavarmela da sola. Vuoi capirlo? André, voglio vivere come un uomo, non voglio che tu ... tu ... mi stia ancora accanto, soprattutto dopo quanto è successo. Ma TU non ti senti minimamente in imbarazzo?”
"No Oscar. Io non potrei mai vivere lontano da te."
"André ... tutto questo è assurdo! Non senti la necessità di avere accanto una donna?"
"Io ho te, non ho bisogno di altro."
"Ma cosa dici! Io non sarò mai la tua donna e per quello che so, un uomo ha bisogno di .. di ... una donna, dei figli e tu con me non potrai mai realizzare nulla di tutto questo."
"Se è per questo....anche una donna ha certe .... esigenze. Fa parte della natura umana, Oscar. Comunque a me basta starti accanto...sai....sono cocciuto!"
"Ed io lo sono più di te. Ma non voglio che tu faccia parte dei soldati della guardia. Non voglio, lo capisci?"
"No. Non ti capisco. Che fastidio potrei mai darti?!"
"Come che fastidio potresti darmi?!! Voglio sentirmi libera. Libera di vivere, libera di agire e poi non puoi sacrificare la tua vita restando accanto ad una donna che ti vuole ... bene come si vuole ad un fratello, ad un amico."
"Ed i fratelli e gli amici non hanno problemi a lavorare assieme. Quindi è tutto a posto!!" rispondo soddisfatto. Tanto non mi farà mai cambiare idea!
 
All'improvviso un lampo squarcia il cielo.
 
"Oscar ... io ... io ti amo lo sai! ... E non guardarmi così .... dimentica, dimentica il conte di Fersen , ti prego!"
"Andrè .... come si fa a dimenticare così .... a comando?!! Tu .... ne sei forse capace?!"
"No. Non potrei mai dimenticarti! ... Tu sei parte di me, come potrei privarmi di me stesso?! Fersen è un’illusione e poi anche se ti avesse corrisposto, sono sicuro che non avrebbe funzionato, non avete nulla in comune."
 
Sento la pioggia scendere fitta mentre i nostri visi si bagnano.
 
"Andrè ... non credi di essere presuntuoso a parlare così? Come puoi dire che non avrebbe funzionato! Cosa ne sai tu?!!"
"Lo so. E poi chi più di me può conoscerti?! .... I tuoi ideali sono ben differenti da quelli del conte di Fersen. E' un nobile, un nobile con le sue idee attaccate all'aristocrazia! Non dimenticare che ama la regina e non potrebbe mai ostacolare i suoi interessi mentre tu ... tu sei così diversa ..."
"Basta, non intendo ascoltarti oltre. E poi piove e fa freddo. Voglio una locanda!"
"Invece mi ascolterai! ... Sei buona, generosa e attenta alle vicissitudini dei bisognosi mentre Fersen vive nel suo mondo fatto di lustri e agi. Tu non sei così! Non saresti mai stata felice con lui, invece con me ..."
"Fersen non è come dici tu. E' un nobile, certo. Ma è stato in America, si è battuto per la libertà di un popolo. Viene da un paese diverso dal nostro, lui non è come gli altri nobili. E' proprio per questo che ... che ..... oh, ma cosa diavolo mi fai raccontare!! Sei un impertinente!" dico scocciata, Andrè è davvero impossibile!
"Si, certo. Però c'è un solo particolare, anzi due: è l'amante della regina e non sdegna di corteggiare altre donne. Forse volevi accontentarti di così poco?"
"Certo che no. Però se lui mi amasse .... sarebbe tutto diverso. Ma per lui sono solo un amico" Alzo gli occhi verso Andrè, sento le lacrime scendere su una guancia. "Tu ... tu non puoi capire. Per lui io sono un uomo, non mi vedrà mai come una donna. Ma forse è meglio così, io sono Oscar, un uomo, un soldato. Ti posso assicurare che non indosserò mai più un abito, per nessun motivo!"
La pioggia continua cadere mentre l'ennesimo lampo squarcia il cielo. Siamo viso contro viso, la guardo con tenerezza, la prendo per un braccio e dico: "Meglio ripararci sotto quel porticato, almeno finché non spiove.... Vieni, andiamo!"
"Andiamo ..... " dico un poco offesa e triste. Un uomo, ecco cosa voglio essere. Come quando eravamo bambini .... era tutto più facile allora.
Percorro il breve tratto stringendola a me, tento di coprirle il capo fino a che non ci ripariamo, la guardo rapito e sussurro: "Sei bellissima! Come puoi pretendere che io ti possa vedere come un uomo?"
"Smettila Andrè. Ti proibisco di parlarmi così!"
"Non fai che proibire, Comandante! Ma perché vuoi negare a te stessa le gioie che provano tutte le donne?" mi avvicino ancora e con un gesto le asciugo il viso con la mano. "Sei tutta bagnata, non vorrei che ti ammalassi!"
"Di quali gioie parli? Un matrimonio imposto? Dividere il letto con un uomo che non conoscono? Generare degli eredi per il buon nome del casato del marito? No grazie. Molto meglio essere un uomo, meglio ancora un soldato!"
"Meglio se diventassi mia moglie!" dico appoggiando le mie labbra alle sue.
"No!!! Lo vuoi capire? Io ti voglio bene come se tu fossi davvero mio fratello. Mettitelo bene in testa, fratellino. Hai capito?!!" rispondo bussando sulla testa di Andrè. “Certo che sei testardo!!”
"Sig ... mi hai sconfitto!" dico allontanandomi appena. "E va bene, come vuoi, non ti importunerò mai più! Riguardo a tuo padre, parlerò con lui non appena torneremo alla villa, devo chiarire la nostra posizione!"
"Ecco ... meglio. Non intendo essere perseguitata anche da lui!"
"Tranquilla, vedrai che sistemerò tutto!" dico con tono cupo. "Accidenti! La pioggia continua a cadere... come vorrei essere alla villa!"
“Con mio padre? No grazie. Cerchiamo una locanda, così mangiamo qualcosa e magari prendiamo una stanza, per asciugarci. Cosa ne pensi, fratellino?!"
"Perfetto ... sorellina! Ma ci serviranno dei vestiti asciutti che non abbiamo."
"Accendiamo il camino e facciamo asciugare questi, mi pare ovvio!"
"Si, ma prima dobbiamo raggiungere una locanda. Oscar, non è molto distante da qui, se corriamo ci impiegheremo al massimo un paio di minuti."
"E allora muoviamoci. Forza Andrè!!" dico afferrandolo per una manica ed iniziando a correre.
 
Corriamo sotto la pioggia battente, finché non arriviamo alla locanda, entriamo e ci scrolliamo la pioggia di dosso.
 
“Oscar, siamo bagnati fradici …”
“Un vero guaio, come faremo?”
L’oste ci avvicina e sorridendo dice: “Niente paura signori, in questa locanda disponiamo di qualsiasi confort: ciascuna stanza dispone di camino, toilette, e asciugami.”
Oscar domanda: “Avete anche dei vestiti? Come potete vedere io e il mio amico siamo bagnati fradici.”
“Vestiti da uomini no, ma da donna ne abbiamo a volontà. Sapete questa locanda è provvista anche di dame, e che dame! Se volete …”
André ribatte: “No, grazie, non abbiamo bisogno!”
“Umm … peccato! … Vedete, le uniche stanze disponibili sono proprio quelle delle ragazze.”
“Volete dire che non avete una stanza da offrirci? Ma se avete appena detto che …”
“So, bene ciò che ho detto ma io mi riferivo alle stanze da compagnia, non certo quelle singole.”
Lo sguardo di Oscar è furente, tira fuori due monete d’oro e con tono misurato ribatte: “Sono sufficienti affinché una delle donne ci ceda una camera?”
L’oste, fuori di sé per la gioia ribatte: “Ma certo Monsieur! Venite da questa parte!”
 
Oscar ed io percorriamo la locanda, mentre l’oste ci fa strada due donne ci avvicinano una di loro con atteggiamento ammiccante mi dice: “Bellissimo moro, vuoi che venga ad asciugarti?”
“Emm … no, grazie madaMe!”
“Ma come?!! Forse non sono di tuo gradimento? Ti piace la mia amica?”
“Ecco … io…”
Vedo André circondato dalle due donne, non resisto e ribatto a gran voce: “Su, André, perché non dici loro che sei un uomo sposato e presto avrai un figlio?!”
Una delle donne risponde: “Oh ma noi Madames della casa non siamo gelose, ci va bene di tutto! E poi questo giovane è così bello che farebbe resuscitare anche una morta!”
Vedo la donna accarezzare il viso di André e ribatto: “Capisco che Voi non siate gelose ma si dà il caso che io lo sia. Lasciate in pace mio marito!”
“COSA?!!!”
“Si, avete sentito bene! Quest’uomo mi appartiene, e adesso andate via!”
L’oste mi guarda con attenzione e con sguardo curioso mi dice: “In effetti, il vostro viso è privo di barba … siete davvero una donna!”
“Ma certo che lo sono! E adesso lasciateci in pace!”
“Sentito ragazze? Niente servigi per il giovane moro, qui c’è sua moglie a sorvergliarlo! Via, via!”
“Si, padrone!”
La seconda ribatte: “Peccato!”
L'oste ci spalanca una porta e dice: "Ecco potete entrare! ... Madame! Se Vi occorrono vestiti, Vi basterà sceglierne uno qualsiasi in quell'armadio. E in quando a voi Monsieur vi manderò i miei abiti migliori e una buona colazione abbondante. Madame, nelle Vostre condizioni dovete mangiare!"
Sbuffo indispettita. Non sopporto tutte quelle signorine e l'indecisione di André!! E’ per colpa sua siamo di nuovo imprigionati nel ruolo di sposi. Uffa!!
Vedo André sorridere felice: "Si può sapere cosa ci trovi di divertente?!"
"Nulla Oscar, sei tu che ti divertiti ad impersonare il ruolo della moglie....quasi madre!!"
"Io?!!! Ma cosa dici?!!! o forse volevi deliziarti con una di quelle ragazze?"
“Certo che no. Però ti sei fatta passare ancora per mia moglie.....incinta!!! Ammettilo...la cosa ti diverte parecchio!"
"Ma cosa ... cosa vai a pensare! Etciùùùù...."
"Io?!! Nulla!! Forza, asciugati!! Sei già raffreddata!"
"Si, certo che mi asciugo ma cosa indosso? I miei vestiti sono tutti bagnati, soprattutto le scarpe! Brrr ... che freddo!" dico avvicinandomi al camino scoppiettante.
“Gli abiti che ci sono in quell'armadio!!" Rispondo sorridente. Sono proprio curioso di vederla!!
"COSA!!! Mai più indosserò uno di quegli abiti!"
"E allora spogliati e mettiti nel letto. Non vedo altra soluzione!"
"CHE?!!! Ma sei pazzo o cosa?!"
"Nulla di tutto ciò" dico iniziando a sfilare la giacca. Poi mi tolgo il gilet, slaccio lo jabot e tolgo gli stivali e le calze.
 
TOC TOC
 
"Chi sarà?"
"Ma chi vuoi che sia! Saranno venuti a portarti gli abiti dell'oste! Peccato che quell'uomo è tanto robusto, i suoi abiti di sicuro saranno grandi per te figurarci a me! Altrimenti TU avresti indossato uno di quei abiti che sono nell'armadio ed io avrei messi i tuoi! Su sbrigati, vai ad aprire che sento freddo!"
 
Sorrido alle parole di Oscar, apro la porta e lascio entrare la ragazza con gli abiti.
 
Vedo aprire la porta, ho di fronte a me un uomo bellissimo, come pochi, porgo i vestiti e dico: "Ohhh la mia amica mi aveva detto che siete bellissimo ma non credevo che lo foste  fino a questo punto!"
"Oh...grazie Madame, sono onorato da tanti complimenti ed attenzioni". Dico mentre sento uno sguardo truce su di me. Oscar non ha gradito!!
"Monsieur,il mio padrone mi ha detto di consegnarvi i suoi vestiti ... ecco ... per me sarebbe un vero piacere aiutarvi a spogliarvi! ... Posso entrare?"
"Madame, siete molto gentile ma non è necessario. Vi ringrazio comunque per la gentilezza" Rispondo educato e compito, anche se temo la reazione di Oscar.
Il bel moro afferra gli abiti, ho l'occasione di accarezzargli il petto e sussurro con sguardo ammiccate: "Siete tutto bagnato, voglio asciugare il vostro bellissimo petto! Ohhh che emozione! Sento il sangue scorrere come un fiume in piena!"
"BASTA!!! FUORI DI QUI!!! LUI È MIO!!!!!" Dico furiosa.
"Ehi ma che modi! Se volete ce lo possiamo anche dividere, per me non è un problema!"
"Per me invece è un problema!!! Fuori di qui o giuro che Vi caccio!!"
"Accidenti ... non ho voluto ascoltare le mie amiche, mi avevano detto che siete una donna ma io non ho creduto loro Ma è davvero sicuro che siete una dama? I vostri modi sono alquanto mascolini. "
Mi avvicino furiosa e spingo fuori la Signorina, poi chiudo la porta con stizza e guardo André.
"Smettila subito di ridere!!!!"
"Rido perché mi fa piacere che mia moglie sia gelosa! Ah ah ah ah ...."
"Smettila subito o giuro che ti passo a fil di spada!!! Ed ora dammi quei vestiti, li metterò io!"
"Ma sono enormi! Guarda! Qui ci entrano due di me.” Dico mostrando ad Oscar i pantaloni, sono davvero grandi! “In effetti l’oste è parecchio grosso! Oscar, meglio che indossi uno degli abiti che sono negli armadi, almeno sono della tua taglia."
"Non ci penso proprio!!! Ed ora vado nella toilette ad asciugarmi. E non seguirmi!! Etcium!!"
 
Vedo Oscar allontanarsi a passo deciso, entra nella toilette e sbatte la porta. A me non resta che asciugarmi in questa stanza, davanti al fuoco, ed indossare questi abiti enormi. Ma come uscirà Oscar? Non ha preso con se nulla!!

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Capitolo 9
*** Balli da taverna ***


Balli da taverna
 
Percorro in tutta fretta il corridoio che mi porta nella mia stanza, entro, senza volerlo sbatto la porta, vedo la mia Marguerite sussultare, con tono agitato dico: "Mi dispiace non volevo ma sono arrabbiatissimo, quei due hanno lasciato il palazzo e sono scappati via senza sapere per dove!"
"Pazienza caro. Torneranno. Ora vieni qui con me, facciamo colazione!"
"Colazione! Ma se non hanno portato ancora nulla! In questo palazzo la servitù a quest'ora dorme ancora."
"Augustin!! Per te ci vuole una bella camomilla!! Adesso suono la campanella e chiamo la cameriera. Siediti forza". Poi afferro il cordino e tiro.
Mi accascio sulla sedia, tiro fuori il fazzoletto me lo passo sulla fronte e borbotto: "Accidenti, sono tutto sudato!"
"In effetti fa caldo. Oggi vorrei andare in riva al mare caro. Mi accompagneresti?"
"Marguerite, come fai in un momento simile a volere andare al mare? Forse non hai capito che Oscar e André sono usciti di buon ora per andare chissà dove e se non ti sei accorta, fuori diluvia!"
"E allora caro? È solo un temporale estivo." Rispondo tranquilla
Toc toc
"Estivo?!!! Ma se è Marzo! Marguerite forse ti diverti a prendermi in giro?"
 
Vediamo la porta aprirsi ed entrare Nanny con un vassoio carico di prelibatezze.
 
"Madame avete chiamato?"
Il Generale ribatte:" Ma come! Forse in questo palazzo manca la servitù?"
"In effetti ci sono solo i custodi e loro figlio....."
"Era compito di quell'idiota di ragazzo portarci la colazione! Comunque Nanny, sappi che TUO nipote è scappato con mia figlia!"
"Oh cielo!! Ma piove!!! E tuona pure!!! Poveri ragazzi!!!"
"E' tutto quello che sai dirmi?!!!"
"Certo!!"Rispondo tranquilla.
"Nanny, mio marito è agitato. Puoi portargli una camomilla?"
Vedo passare davanti alla porta Nicolas che con un sorrisino malizioso sussurra: "Generale, non dovreste preoccuparvi per il conte vostro figlio, infondo è in compagnia di suo marito .. ehmm ... pardon volevo dire moglie! Ih ih ih ..."
"Tu!!! È tutta colpa tua!!! Ed ora vedi di fare ordine in questa casa!! In silenzio!!"
"Mia? Ma scusatemi Generale, spiegatemi che colpa ho io se vostro figlio si è sposato a vostra insaputa?! Non è certo mia la colpa se ha deciso di fare un figlio con un servo! Evidentemente a Vostro figlio piace il suo attendente! Ih ih ... non è mica la prima volta che succede! Il mondo è pieno di queste cose!"
Sorrido alle parole di questo ragazzo, se non tace rischia il posto. Vedo mio marito sempre più furioso, sono certa che stia per esplodere.
"Nicolas, per cortesia lasciaci e torna alle tue mansioni!" Dico tranquilla.
"Agli ordini Madame! " dico lasciando la camera.
"Ora Augustin siediti e fa colazione con me!"
"Non ho fame! ... Anzi no, certo che ho fame!" dico sedendomi a tavola accanto a mia moglie.
Nanny sussurra: "Bene, io torno in cucina! ... Augustin, riguardo ai ragazzi non dovresti preoccuparti, infondo vivono insieme da una vita e prima o poi dovevamo aspettarci che sarebbero diventati amanti, sai il fuoco vicino alla paglia brucia! Con permesso!"
Guardo sgomento Nanny allontanarsi, ma come si permette anche solo di pensare certe cose?Il fuoco brucia? La paglia? Ma siamo matti?
"Marguerite....ma l'hai sentita?!!! Povero me!"
"L'ho sentita! E non posso che darle ragione. André è diventato un bellissimo ragazzo e qualsiasi donna potrebbe perdere la testa per lui, anche nostra figlia! ... Magari fosse così, lei purtroppo è innamorata dello svedese! Sig ... che sciocca che è la mia bambina! ... Augustin!!!! Magari in questo momento avranno trovato riparo da qualche parte e Oscar ... Oscar ... spero che si accorga di André!"dico con tono dolce, persa in un sogno.
"Marguerite....che si accorga mi sta bene .... ma che lo guardi solo!!!" Dico afferrando una brioche.
"Rilassati caro ... i ragazzi non sono più dei bambini, anzi alla loro età i bambin si fanno! ... Umm ... buona questa brioche!"
"Coff coff .... cara .... si fanno .... dopo il matrimonio!!!"Dico quasi soffocandomi con il boccone della brioche.
"Si, certo! ... Come abbiamo fatto noi, ricordi?"
“Marguerite......ma cosa dici? Joséphine è nata in anticipo......ih ih ihSiiii in anticipo di due mesi! Ih ih ...."
“Tre caro, tre…”
"Tre?!! Ehmm... in questo momento non ricordo!"
"Non ricordi?!! Come sarebbe a dire che non ricordi!!! AUGUSTIN!!!!!"
"Non ricordo, non ricordo! E' così difficile crederci?! Mangia Marguerite, sei troppo magra!"
"Mi stai forse dicendo che non ricordi il giorno del nostro matrimonio? O quello in cui è nata Joséphine? O peggio ancora ..... il giorno in cui l'abbiamo concepita?!!! AUGUSTIN .... io ti avviso .... potrei non ricordare di avere un marito ...." Rispondo piccata, se pensa di giocare con me …… ha sbagliato proprio persona …. E argomento.
"No no no no .... Su su cara mangia! Le brioche sono davvero buone! Per lo meno la cuoca della villa sa farle bene."
"Le avrà comprate al villaggio ..... uhm .... inizio proprio a dimenticare anche io ..... "
"A dimenticare cosa Marguerite?"
“Ma il nostro matrimonio caro!! Mi pare ovvio!" dico sorridendo mentre finisco la mia brioche al cioccolato.
"Non capisco ... come sarebbe a dire che hai dimenticato il nostro matrimonio?!"
"Già ..... non ricordo più ..... peccato" dico alzandomi dalla poltroncina e passando accanto a mio marito, lo accarezzo piano, leggera e mi allontano rapida.
"Marguerite, si può sapere cosa ti prende?"
"A me nulla caro ..... ora scusami ma vorrei vestirmi" dico tirando il cordino per richiamare una cameriera .... o Nanny. Lui non ricorda .... sgrunt ..... neppure io ricordo ....
"Marguerite sei strana .... forse sei stanca?"
"Io? No no caro ... io no. E tu?"
"Io' ... Beh .. sono semplicemente preoccupato per nostra figlia. Infondo un buon genitore si preoccupa sempre per i propri figli!"
"Vero Augustin, di questo ti do atto. A modo tuo, sei un buon padre. Possibile che non arrivi nessuno? Vorrei vestirmi ma necessito di aiuto!"
"Ma per questo non hai bisogno di nessuno, ci sono io!"Rispondo allegro, ci posso tranquillamente pensare io a lei!
"Tu? Ricordi ancora come si fa? Mi sembravi un poco ... uhm ... smarrito direi!" dico sorridendo maliziosa.
"Certo che ricordo, che discorsi! Su su Marguerite, vieni qui, ti aiuto a spogliarti."
“Ah no ... devi aiutarmi a vestirmi! Sono capace di spogliarmi da sola, Augustin!" dico andando dietro al paravento.
"Uff ... su cara, fuori diluvia, il camino è acceso, abbiamo fatto colazione quindi mi sento in forma. Su su lasciati amare!" dico facendo irruzione dietro il paravento.
"Ah .... che focoso che sei Augustin!!! Quindi ricordi ancora certe cose?!!" dico sorridendo.
Stringo a me con passione mia moglie, la bacio avidamente, rispondo: "Che domanda, certo che ricordo!" la bacio ancora e le slaccio la camicia.
 
 
 
 
 
Dopo essermi scaldata nella tinozza, mi sciacquo ed esco. Mi avvolgo nell'asciugamano, e mi guardo in giro.
La toilette è una stanza piccola, accogliente, con un bel caminetto. Raccolgo i miei abiti, sono tutti bagnati. Mi volto alla ricerca di qualcosa da mettermi .... ma mi rendo conto di non avere nulla. Accidenti, ero talmente furiosa da avere dimenticato i miei abiti di là. E adesso, cosa faccio? Non posso certo mettere questi tutti bagnati..... temo proprio che dovrò uscire così, avvolta nell'asciugamano .... però di là c'è Andrè .... Mi chiudo per bene l'asciugamano sul petto, ho le spalle scoperte ma almeno le gambe sono al sicuro .... faccio un bel respiro, appoggio la mano alla maniglia e apro la porta.
 
 
Ho indossato gli abiti dell'oste, sono davvero grandi. Ho tirato su il pantalone con le bretelle, mi avvicino al camino quando sento la porta della toilette aprirsi lentamente poi alcuni passi. Vedo Oscar avvolta in un grosso asciugamano, le sue spalle sono scoperte ma i suoi lunghissimi capelli biondi le coprono. Mi inebrio della sua presenza, sussurro: "Vieni qui a scaldarti ..."
 
Guardo Andrè, sento le sue parole, mi sento in imbarazzo ma non intendo cedere di un solo passo. Io sono Oscar François de Jarjayes ....e lui è un fratello per me. Avanzo a testa alta, cercando di mascherare il mio imbarazzo.
Andrè mi porge una poltroncina davanti al camino, mi accomodo, ma mi sento vulnerabile con il solo asciugamano addosso. Accidenti.Ma perché non ho preso gli abiti maschili che erano sul letto? Uffa!!!
"Andrè .... se tu hai indossato quegli abiti .... io cosa metterò?!"
"Ho dato una occhiata negli armadi, ci sono tantissimi vestiti. Prova a dare un’occhiata."
"Vestiti? Intendi quei cosi lunghi e larghi che indossano le donne? No grazie! Piuttosto resto così!"Rispondo decisa sistemandomi meglio sulla poltroncina.
"Ne sei davvero sicura? Fa molto freddo!"
“Davanti al camino sto bene. Piuttosto, metti ad asciugare i miei vestiti? Li ho lasciati nella toilette!"
"Si ... ora vado a prenderli." Rispondo mestamente.
“Si può sapere cos'hai Andrè? Sembri .... deluso direi!" dico cercando mi mettermi comoda, ma non è facile con indosso solo un asciugamano ..... e senza neppure avere addosso la biancheria!
"Deluso io? No no ... è solo che rischi di prendere un raffreddore."
"Uhm .... potresti passarmi una coperta per cortesia?"
"Si ... aspetta, ne ho viste diverse nell'altro armadio."
"Ricordati dei miei abiti .... finchè non saranno asciutti non potrò muovermi da qui!"
"Si, certo ..." sussurro mentre entro in bagno per raccogliere i suoi abiti. Esco e dico: "Ti è tanto difficile indossare un abito femminile?"
"Esattamente come lo è per te. Anzi di più ... visto il risultato dell'unica volta che ho osato ....." dico mesta, un vero disastro!
"Lo hai fatto solo per fare breccia nel cuore di Fersen! ... Ammettilo, sapevi perfettamente che non ti avrebbe mai ricambiata."
“Forse hai ragione. Ormai appartiene al passato, è stato solo un attimo di femminea debolezza. E' passato, per fortuna."
"Ne sei davvero sicura? Se fosse così non saresti scappata."
"Ne sono sicura. E tu? Sei sicuro di voler rinunciare ai tuoi sogni?"
"I miei sogni? A cosa ti riferisci?"
"Una famiglia .... dei figli ... una moglie! Cose così!" dico passando una mano tra i capelli.
Abbasso il capo e sussurro: " Certo che desidero una famiglia, dei figli e ... una moglie ma il mio sogno sei tu e nessun’altra!"
"Andrè .... prima o poi dovrai rassegnarti. Io vorrei davvero saperti felice, lo sai che ti voglio bene come ad un fratello .... e ti ho perdonato ....."
Mi alzo dalla poltrona e ribatto: "Lo so ... ma io ti amo, non posso farci niente!"
“E invece devi smetterla. Andrè, ti ordino di smettere di amarmi ..... come donna intendo. Tu ed io siamo come fratelli, ecco!"
La guardo dritto negli occhi e dico: "Prova a guardarmi come un uomo..."
"Come un uomo? Andrè .... io non ti capisco!”
"Non sono forse un uomo Oscar?"
"Tu .... tu sei Andrè! Mio fratello, il mio migliore amico! Il resto non conta!"
"Mi dispiace, ma io non ti ho mai considerata una sorella. Ti ho sempre guardata con gli occhi dell'amore …”
"Non è vero Andrè. Pensa a quando eri un bambino. Eravamo inseparabili ...... ecco, io vorrei tornare a quell'epoca. Vorrei essere di nuovo quell'Oscar .... e tu quell'Andrè. Sarebbe bellissimo, non trovi?!"
"Ma non è possibile! Non siamo più dei bambini. Io ho davanti a me una donna, una bellissima donna e tu hai di fronte un uomo pazzamente innamorato di te. Ma se le mie parole ti danno fastidio, non te le ripeterò mai più."
“Ecco .... meglio Andrè!" dico mentre mi sposto un poco, nel tentativo di mettermi comoda, e inavvertitamente scopro parte di una gamba.
 
Il mio sguardo inevitabilmente sulle gambe di Oscar, penso: è davvero bellissima!"
Sento lo sguardo di Andrè addosso, mi rendo conto che ho una gamba scoperta, arrossisco involontariamente imbarazzata e cerco di coprirmi meglio.Tiro un poco l’asciugamano, lo sposto e cerco di coprire meglio le gambe.
"Andrè ..... sistema i miei abiti davanti al caminetto .... così si asciugano prima!"
 
Sono davvero imbarazzata, accidenti!!! Forse dovrei infilare qualcosa addosso....
 
Entro nel bagno, prendo i vestiti di Oscar che sono appoggiati sulla sedia, sussurro: "Ma sono fradici." Esco, la guardo con imbarazzo, è troppo bella, temo di non resistere ... ma cosa dico?!! ...."Oscar, i tuoi vestiti sono troppo bagnati! Anche mettendoli davanti al caminetto ci vorrà l'intera notte per asciugarli! Io ti suggerisco di indossare uno degli abiti che sono nell'armadio ... altrimenti mi vedrò costretto di lasciare la camera."
"Lasciare la camera? Non ti pare di esagerare?!! Comunque....sistema i miei abiti e vedi un po' se nell'armadio c'è qualcosa di ..... adatto!” Dico un poco schifata. Io con un abito femminile ….. non ci penso proprio.
"Si, meglio vedere se c'è qualcosa di più adatto a te." dico frugando dentro l'armadio.
"Mi raccomando.....che sia sobrio, incollato e senza fronzoli né panièr!!!"
Ripasso in rassegna tutti gli abiti, sussurro: “Non trovo nulla di adatto a te .... aspetta ... forse questo bianco!" dico tirandolo giù dalla gruccia. " Lo prendo, lo osservo, lo porgo. "Questo è l'unico abito che potrebbe piacerti. E' molto semplice e per nulla volgare."
"Ma....è troppo scollato!!!! André!!!"
"Non più di quello che hai indossato a corte per il conte di Fersen! ... Scusami, non volevo!"
Alzo gli occhi al cielo, sbuffo, quasi ringhio come un cane rabbioso.
"E sia!!! Ma ..... come si indossa? Tu lo sai?!"domando guardando con schifo questo abito.
"Basta sbottonare i bottoncini ...."
"E poi?!!"
"Oscar ma ... scusami se torno sull'argomento ma sbaglio o qualche giorno fa ne hai indossato uno?!"
“Sei odioso André!! Comunque....mi ha vestita tua nonna, se proprio vuoi saperlo!!!" Dico incrociando le braccia al petto.
"Ma non pretenderai che ti aiuti io!"
"Beh.....vedi un'altra soluzione?!!!" ribatto mentre vedo uno sguardo disperato sul volto di Andrè.
"No no ... non puoi chiedermi una cosa simile!"
“E allora procurami degli abiti maschili!!! Io non vedo altra soluzione!"
Spalanco gli occhi e ribatto: "Vuoi davvero che ti tolga l'asciugamani per poi aiutarti ad infilarti l'abito?!”
"No!! Prima mi infilo da sola la biancheria!! André....tu sei tutto matto, lasciamelo dire!! Ma cosa ti sei  messo in testa? Che io ti possa passeggiare nuda davanti agli occhi? Ma sei pazzo? O sei un maniaco? O forse entrambe le cose?!”
"Ohhh ... beh ... veramente per un attimo ho pensato che io ... io avrei dovuto a ... aiutarti a ... oh beh infondo se mi consideri tuo fratello non c'era nulla di male e se continuiamo a sostenere il nostro gioco siamo marito e moglie , quindi in entrambi i casi ... ih ih ... Coff ... scusami ancora! Ah ah ah ..."
“No davvero André, tu non stai affatto bene!! Dovrò chiamare un medico per la tua testa!!! Ma ti pare che io voglia passeggiare nuda davanti a te? Dopo quello che mi hai detto?!!!"
"Ah ah ah ah .... beh se fossi davvero mia moglie non ci sarebbe nulla di male! Ih ih .... Ecco ... volevo solo smorzare il clima che si era venuto a creare tra noi ..."
"Uhm.....quindi....se io lasciassi cadere l'asciugamano....per te non sarebbe un problema?!!" Dico alzandomi.
"Co …  cosa?!!! No, ma cosa dici?!!! Io stavo semplicemente scherzando! E poi davvero vorresti vedermi morto? Io sono un uomo non un santo."
"Ecco....e allora non scherzare su certi argomenti!! Guarda se la mia biancheria è asciutta!!!"
Mi avvicino al camino, tocco la biancheria e sussurro: "No, è ancora umida."
"Uffa!!! Allora dovremo aspettare!!!"
"Beh ... con quell'asciugamano sentiresti ancora più freddo, propongo di indossare l'abito senza la biancheria ..."
"COSA?!!! MA SEI MATTO?!!!! NO NO NO NO!"
“Aspetta ... vedo se trovo qualcosa nel cassetto ...." dico frugando nel settimino."Ecco ……. guarda Oscar queste coulottes e questo corsetto sembrano nuovi …”
"Nuovi?!!! Sei sicuro?!!!"
"Guarda!" dico mostrandogliela. "Soprattutto le coulottes danno l'impressione di non essere mai state usate."
"Annusale!!! Forza!"
“Meglio che lo faccia tu, magari non ti fideresti di me!"
"Certo che mi fido....forza annusa"
"Come vuoi!" annuso con attenzione, poi dico: "Sembrano perfettamente nuove."
"E sia!! Dammi le coulottes....c'è anche una camicia?"
"No. Di decente c'è solo quell'abito bianco."
"Calze?!! Sottoveste?!! Insomma André!!!"
"Calze ... si, queste ricamate! .. Però come sono belle! Tieni!"
 
Afferro il tutto e vado nella toilette.
Infilo le coulottes, poi le calze. Ma non so come coprire il petto!! Dovrò uscire coprendomi con le mani?
 
"Sono sicuro che Oscar sarà bellissima, con quell'abito bianco sembrerà una sposa ..."
Esco dalla toilette, tenendo le mani per coprire il petto, con passo lento e imbarazzata.
"Eccomi "....
Sento i passi e poi la voce di Oscar, mi volto e sussurro: "Sei splendida! ... Bellissima!"
"Bellissima?!! Me se sono mezza nuda!!!!"
“Oscar sei una visione ... credo che al mondo non esista donna più bella di te! … Forse è meglio che vada e ti lasci sola."
"Sola?!! Dico....ma secondo te io come faccio?!! TU RESTI QUI!!!!"
"Ma io ... possibile tu non voglia capire? Oscar, sei qui, davanti a me così ... bella, le tue gambe ... ed io ...."
"E tu ora mi aiuti ad infilare quel coso.....forza Grandier o giuro che me la paghi!!!!"
"Ma io ... e va bene, proverò a bendarmi gli occhi così la tua bellezza non mi distrae."
 
Alzo gli occhi al cielo, quanta pazienza che devo avere!!!
Mi giro di schiena, André mi passa il vestito ed inizia ad abbottonarlo.
 
"Mi è grande!!!" dico passando le mani sul vestito.
"Si, forse un poco ma ti sta bene."
Mi volto di scatto, lo guardo dritto negli occhi e rispondo "Grazie....ma è troppo scollato!!!"
"Non è vero! E poi una scollatura simile l'hai già indossata!” dico inebriandomi ancora della sua schiena.
"E non guardarmi così!!! Sembri .... un maniaco!!! E tu invece sei mio fratello!"
La guardo dritta negli occhi e tono severo ribatto: "Non sono ne tuo fratello e tanto meno tuo amico! Sono un uomo proprio come Fersen. Un uomo che ti ama, che ti desidera e che ……. in questo momento vorrebbe tanto baciarti la bocca e quella meravigliosa schiena che ti ritrovi! Ecco te l'ho detto. E adesso meglio che vado a bere qualcosa di sotto altrimenti rischio di fare una figuraccia con te."
"No!!! Tu resti qui!!! Mi hai fatto indossare questo coso x non scappare!!!!!"
"Io invece scappo! Forse comandante non ti accorgi che sono visibilmente in imbarazzo a causa tua. Imbarazzo capisci? Mi vergogno!"
“Se te ne vai io mi tolgo questo coso.”
"Vuoi davvero rimanere nuda? Bene, significa che ti guarderò dal buco della serratura."
"Ah no Andrè, tu resti qui. Che ti piaccia o meno. Hai voluto vedermi con indosso questa trappola? Ora ne subisco le conseguenze!"
Ignoro le parole di Oscar, lascio la stanza, sussurro: "Vado di sotto per una cioccolata calda, se ti va te ne faccio preparare una."
"SEI UN UOMO IMPOSSIBILE ANDRE'" urlo arrabbiata gettandogli contro un cuscino. "E comunque vedi di portarmi qui una cioccolata ed una fetta di torta!!"
"Come desideri ... anche se vorrei tanto che mi raggiungessi di sotto."
"Io, conciata così, non esco da questa stanza!!!"
"Come vuoi, rimani in camera, ti manderò il garzone." dico allontanandomi.
Sbuffo arrabbiata, ci manca solo il garzone. MI sento orrenda con questa trappola addosso, faccio fatica a camminare! Uffa!!!
Faccio un profondo sospiro e scendo rapidamente di sotto, unavventore tira fuori una fisarmonica e comincia a suonare mentre prendo posto ad un tavolo. Mi si avvicina l'oste e domanda: "Vedo che avete indossato i miei vestiti! Beh... sono un poco grandi ma l'importante siate all'asciutto! Ma ditemi, Madame ha gradito gli abiti che sono nell'armadio?"
"Uhm ... si ... certo. anche se lei preferisce abiti più ... sobri e ..... coprenti. Sapete, è molto riservata mia moglie. Timida e riservata!"
"Si, certo ma è sempre meglio che rimanere con gli abiti bagnati! Monsieur, posso servirvi qualcosa? Avete fame? Sete?"
“Ecco ... gradirei una cioccolata calda, ed una anche per mia moglie .... "
"Si, certo! Manderò di sopra il garzone, con permesso!"
"Grazie ...ah ... anche una fetta di torta, per cortesia!"
"In cucina hanno appena sfornato una torta squisita! Sono sicuro che vi piacerà moltissimo." dico mentre mi allontano.
"Grazie!"
 
La musica dell'avventore ha creato un'atmosfera piuttosto allegra, gli uomini invitano a ballare le donne. Quanta allegria, invece io sono tanto triste!
 
 
"Monsieur, cosa fate li tutto solo?! Su, unitevi alle danze! Oh scusate Monsieur, il mio nome è Chantal."
Buonasera Mademoiselle, Vi ringrazio ma non ho davvero voglia di ballare"
"Su, ma perché? Guardate! Tutti si divertono, solo Voi avete quella faccia triste."
"Sto attendendo una cioccolata ..... e spero anche mia moglie!"
"Bene, nell'attesa che ve la portino, vi farò compagnia." dico sedendomi accanto.
“Oh ... non è necessario Mademoiselle, siete molto gentile, davvero."
"Tranquillo, non ho nessuna intenzione di chiedervi la mano! E poi chi la sposerebbe una come me!"
“Mademoiselle, non dite così. Credetemi, tra i due sono messo molto peggio io" dico con tono rassegnato, innamorato di una donna che mi considera un fratello ..... cosa può esserci di peggio?”
"Immagino che non vi stiate riferendo a vostra moglie."
"Uhm ... è tutto troppo complicato, credetemi!"
"Beh ... almeno per stasera non pensateci! Mi offrite almeno qualcosa da bere?"
"Se vi offro qualcosa ..... Voi mi lasciate tranquillo?!"
"Ma certo! Non Vi mangio mica ... anche se debbo ammettere che siete un bel ragazzo! A proposito non mi avete detto il vostro nome."
"Andrè, Mademoiselle!"
"André ... un nome bellissimo, proprio come te! Vostra moglie è una donna davvero fortunata, oltre ad essere bello siete anche di modi gentili."
"Grazie ..... " rispondo mentre vedo scendere Oscar dalla scala, forse attratta dalla musica?
Prendo la mano del nostro ospite e lo costringo a seguirmi.
"Su, perché non mi invitate a ballare? Sentite che allegria?!!"
"No davvero Mademoiselle, siate gentile. Mi avete promesso che mi avreste lasciato tranquillo ...."
Con decisione afferro anche l'altra mano e lo costringo a ballare, un danza vivace e cominciamo a saltellare.
"Ah ah ah ... Monsieur non è divertente? Su coraggio, danzate!"
"E sia .... tanto ..... non ho nulla da perdere Mademoiselle!"
"Bravo! Così si parla! Su .. su ... Ah ah ah ... dico trascinandolo nella danza più sfrenata. "Puff ... puff ... altre ad essere un giovane affascinante e gentile, sapete ballare bene!"
"In effetti ...... il ballo non mi dispiace affatto Mademoiselle!"
 
Vedo André ballare con una donna, con passo deciso raggiungo il tavolo che ha appena lasciato e mi siedo, poco dopo arriva l'oste e mi dice: "Madame, stavo per mandarvi il garzone per la vostra cioccolata calda ma gli dirò di servirla al tavolo!"
"Grazie Monsieur, potete portarmi anche una fetta di torta? Avevo chiesto a mio .... marito di ordinarla". dico decisa, con tono freddo, mentre con gli occhi osservo Andrè ballare. Mi fa una rabbia ..... lui si diverte mentre io sono imprigionata in questa trappola.
"Ma si, certo madame! ... Madame, permettetemi di dirvi che quest'abito Vi dona moltissimo, siete davvero incantevole!"
"Oh ..... grazie" Rispondo imbarazzata.
"E pensare che Vi ho scambiata per un uomo! Ih ih ... Con permesso!" dico allontanandomi.
"Uff .... ma come fanno le donne con queste trappole addosso? E poi ... io preferisco essere un uomo. Accidenti a te Andrè! Ah ... ma me la pagherai, cara! marito fedifrago ..... balli pure con un'estranea!!!"
“E' il terzo motivo che balliamo ... Chantal possibile che non siate stanca?"
"Io non sono mai stanca, Monsieur. però al Vostro tavolo è arrivata una donna ..... e ci sta osservando ..... sembra che voglia uccidervi!"
Giro appena la testa, guardo appena Oscar e sorridendo ribatto: "Ma no, cosa dite?!! In questo momento mia moglie ha uno sguardo dolcissimo!"
"Dolcissimo? Se quello è uno sguardo dolcissimo Vi consiglio di non farla mai arrabbiare ..... fa davvero paura!"
"Ma no! Voi non la conoscete ma Oscar è la donna più dolce, più affabile e comprensiva che io conosca. Su ... continuiamo a ballare! Questa musica è così allegra che mi ha messo di buon umore!”
Adesso basta .... se Andrè pensa di trattarmi così .... si sta sbagliando. Non gli posso di certo permettere di trattare così sua moglie! Mi alzo decisa dalla sedia, mi faccio largo a passo deciso, come se indossassi la mia uniforme. Sollevo un poco la gonna per non inciampare dopo averla pestata almeno due volte, rischiando di strapparla.
Arrivo alle spalle di Andrè, lo tocco leggermente e domando irritata: "Hai finito di divertirti?!!"
"No. Ho ancora voglia di ballare!"
"ANDRE'!!!! Esigo la tua attenzione!!!"
Arresto il passo di danza ma le mie mani sono ancora incrociate con quelle di Chantale e ribatto: "Ma a te non piace ballare e poi sei in dolce attesa! Su amore mio non stancarti, meglio che ti riposi!"
"MEGLIO SE TI RIPOSI ANCHE TU!" dico furiosa.
"No, io non sono in dolce attesa mentre tu si." dico riprendendo a danzare.
"QUESTO E' TROPPO!! ANDRE'!! Ricordati chi sono io!!" dico con il mio tono imperioso mentre lo afferro per una manica e lo trascino verso il tavolo.
"Ehi ... ma cosa fai? Ricordati che nelle condizioni in cui sei non puoi certo fare sforzi! Ricordi cosa ha detto il dottore?"
"Ti avviso Andrè, questo giochino mi ha stufata. Quindi o ti degni di sederti con me al tavolino o tra qualche giorno finirai a pulire le stalle per tutto il tempo che IO riterrò opportuno"
"Non penserai di spaventarmi con le tue minacce?!! Lo sai che stare con i cavalli mi piace! Anzi, sai cosa ti dico?!! Mi piaci quando ti comporti da cavalla selvatica e mi piacerebbe tanto domarti mia dolce e impetuosa mogliettina. Su vieni con me!" dico trascinandola in mezzo alla sala per costringerla a ballare.
“ANDRE?!!!! Ma come ti permetti!!" dico mentre cerco di non cadere con questa orrenda trappola addosso. Sento Andrè cingermi con decisione la vita, mentre con l'altra mano afferra la mia ed inizia a trascinarmi in questo ballo da osteria.
Saltello felice con la donna che amo e ribatto: "Su su ... non ti stai forse divertendo? Comandante Jarjayes avete bisogno di distrarvi un poco! ... Su forza, danzate con il vostro soldato!"
"Andrè .... non conosco questi balli da osteria .... e non so neppure ballare come donna!! Lo vuoi capire? Io sono Oscar .....”
"Non fa nulla. Lasciati guidare da me! Su... dai!"
“Andrè, non è affatto divertente! Sappilo!! E togliti quel sorrisino saccente dal viso o giuro che ti tiro un pugno!"
"No no ... cosa dici?! Ricordati che in questo momento sei una dama, la mia dama. Tutti sanno che sei mia moglie, cosa penserebbero gli altri di noi, anzi di te?! Che mi hai picchiato solo perché tuo marito voleva farti divertire? Suvvia! Lasciati andare e divertiamoci!"
Sento la voce calda di Andrè, la sua presa sulla mia vita, una sorta di presa di possesso, forte e gentile. Sento la sua mano calda e morbida stretta alla mia.
Un brivido mi percorre la schiena quando sento il soffio caldo della sua voce sul petto, lasciato così scoperto.
"Ti stai divertendo vero? Ma mi pagherai anche questa!"
"Esagerata! Ah ah ah ah ..."
"Io non esagero mai!" dico mentre sento la mano forte di Andrè afferrarmi prima che cada rovinosamente a terra.
"Uffa!!! Questo non è un vestito, è una trappola!!"
Sussurro in un soffio: "Sei bellissima! La donna più bella che abbia mai visto!"
"Smettila subito Andrè! Tu non puoi dire queste .... cose!"
"E perché mai? Forse un amico o un fratello non può dire certe cose? Dimmi cosa c'è di male se un fratello dice auna sorella che è bellissima? E’ quello che siamo, vero?"
“Vero .... sei un fratello per me ....."
"Appunto! Io sto semplicemente dicendo a mia sorella che è bellissima! ... Nulla di più! ... Su dai ... saltella Oscar!" dico mentre la musica travolge tutti gli avventori compresi…

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Capitolo 10
*** Rientro alla villa ***


Rientro alla villa
 
Oscar ed io abbiamo ballato per tutta la sera. Adesso siamo nella nostra camera, si avvicina ai suoi vestiti che sono appoggiati alla spalliera della sedia davanti al fuoco e mormora: "Non ci voleva, sono ancora bagnati! Sarò costretta a indossare una delle camicie che sono nel cassetto."
Guardo Oscar, è imbronciata e schifata all’idea di mettere ancora qualcosa di femminile. Però è così bella …. Vorrei davvero che questo momento durasse ancora un po’!
"Dai Oscar!! Non è un supplizio!! E poi .... sei così bella!"
"André possibile che un semplice abito possa rendere belli? E poi sono sempre io!"
"Tu sei sempre bella. Però mi piace vederti così!! E mi è piaciuto ballare con la mia .... sorellina!!"
"Cosa fai, adesso ricominci? Tanto me l'hai detto in mille modi che non mi consideri tua sorella ma ... insomma i tuoi sentimenti vanno aldilà dell'affetto fraterno..."
"Certo. Ma tu dici che per te sono come un fratello .... per cui mi adatto alle tue volontà!!"
Lo guardo dritto negli occhi e ribatto: "A quanto pare non ti è passata la voglia di scherzare, vero André?"
"Assolutamente no,mia cara sorellina!! Perché dovrebbe passarmi? Uhm .... piuttosto .... dove dormirò io?"Domando guardandomi in torno. Nella stanza c’è un solo letto, ampio certo, ma è uno solo!
"Dove ti pare. L'importanteè che non osi più abbracciarmi!"
"Oscar....." dico in un sussurro. "Quindi posso dormire con te?!!" Aggiungo sorridendo.
"NO."
"No?!! Ma ... non vorrai farmi dormire a terra!!! Ti prego Oscar ...."
"A terra? Ma non c'è una poltrona?” dico guardandomi intorno.
"Si ... ma ... è piccola!!! Guarda .... non ci sto!!"
"Accidenti Grandièr!! Possibile che tu riesca sempre ad averla vinta? E sia! Dormirai con me ma dovrai metterti all'estremità del letto, intesi?!!"
"Intesi!!! Non ti sfiorerò neppure!! Promesso!!!" Rispondo sorridendo.
Inarco le sopracciglia e ribatto: "La tua risatina non mi piace affatto. Ti avverto ... guai ... altrimenti ti prendo a fil di spada!"
“No no .... stai tranquilla!! Io resterò nel mio angolino!!! Se però fossi tu ad abbracciarmi ......"
Avanzo d'istinto, gli punto il dito contro e digrigno: "Bada Grandièr! Ricordati, non siamo più fratello e sorella ma un uomo e una donna."
"Ah ..... quindi lo ammetti!!"
"Ammettere cosa?"
"Che sei una donna ovviamente!!! E che non sono tuo fratello!!!"
Spalanco gli occhi, le parole di André mi prendono alla sprovvista, sussurro: "Ma cosa dici ..."
"Dico solo quello che hai detto tu prima!! Su forza, è ora di andare a dormire!!"
“Maledizione! Tu ... tu hai il potere di confondermi!" dico rovistando tra i cassetti. "Spero di trovare una camicia adatta a me! ... "Tiro fuori una delle tante. "No. Questa non va bene, è tutta pizzi e merletti ..."
"Su su .... non fare così!! Tanto sarai coperta dalle lenzuola!!! Ah ahahah!"
"Grunt.... SMETTILA!"
"Su su ... credo che quella camicia ti starà benissimo, come il vestito che hai indosso."
“ANDRE'!!!
"Si, lo so che mi chiamo André!! E comunque non troverai nulla di maschile!! Ti ricordo che questa è la stanza di una signorina della casa ...."
"Appunto! E queste camice sono tutte ...così … così … provocanti."
"A me sembrano tutte così.....sensuali!!!" dico immaginando una di queste camice addosso ad Oscar.
“André, ti proibisco di parlarmi in questo modo e soprattutto di guardarmi come mi stai guardando."
"E.. come ti starei guardando?!!"
"Oh cielo! Ma perché ho deciso di portarti dietro?!!! Avrei dovuto lasciarti in balia degli interrogatori di mio padre!"
"Semplice....perché ci tieni a me!!"
"Certo! Non potevo averti sulla mia coscienza, visto che mio padre è disposto a tutto! André, appena torneremo alla villa, dovremo chiarire ogni cosa. E TU dovrai parlare chiaramente con mio padre. Quindi sii serio."
"Parlare chiaramente? Quindi .... secondo te dovrei andare da tuo padre e chiedergli la tua mano ufficialmente?" dico cercando di restare serio. “Già mi immagino la scena, il Generale che urla: "Il Rango!” Già, io non sono nobile ... non posso aspirare a tanto!”
"Ma cosa stai dicendo!! L'ultimo dei problemi è il rango e l'approvazione di mio padre, il punto non è questo ma un altro ... come pretendi che io ti sposi?! Dimentichi che vengo fuori da una ... maledetta delusione ..."
"E cosa c'è di meglio di un uomo che ti ama sinceramente per dimenticare un imbecille che non sa vedere oltre il proprio naso?!!" rispondo deciso mentre osservo Oscar stropicciare una povera camicia da notte, colpevole solo di essere in pizzo e molto sensuale.
"Imbecille! ... Si, Fersen è un maledetto imbecille!"
"Ecco .... allora ho ragione io. Io sono perfetto per farti dimenticare quell'altro ... peccato solo che non ho i suoi titoli ...."
"Ancora con questa storia?! André, lo sai che non ho mai fatto differenze di classi sociali!"
"Quindi ... io ti vado bene così come sono? Perfetto!!! Niente più sorellina, tornerai ad essere la mia adorata mogliettina!!!"
"FINISCILA!!! La tua è una congiura o cosa?!"
"Il mio è amore, Oscar. Solo amore. Su ... ora infilati una bella camicia da notte e andiamo a riposare!" dico mentre inizio a sfilare gli stivali, seduto sul bordo del letto.
"Forse è meglio!" dico afferrando la camicia tutta merletti e pizzi. Entro in bagno e mi rendo conto che non posso slacciarmi il bustino da sola. "Accidenti, sarò costretta a chiederlo ad André! ... Uff ..." esco dalla toilette e dico: "André,ho un piccolo problema, devi aiutarmi!"
"Aiutarti .... a fare cosa Oscar?!"
"A ... spogliarmi ... ehm .. intendevo dire ... si insomma aiutami a slacciare il bustino!"
 
Sorrido alle parole di Oscar, come vorrei poterla spogliare davvero, assaporare la sua pelle, posare le mie labbra sulle sue spalle, baciare quella piccola cicatrice che ha sul fianco destro, e quella sul braccio sinistro.
"Certo Oscar, girati, ci penso io a slacciartelo!"
Mi giro appena e ribatto: "Ti proibisco di guardarmi in quel modo!"
"E .... in che modo ti starei guardando, sentiamo un po'!"
"Come ... come ... come se fossi tua moglie."
"Uhm ... " chiudo per un attimo gli occhi, le parole di Oscar mi emozionano, il suo profumo mi fa girare la testa. "Vorrei davvero che tu lo fossi, Oscar.”
 
 Le mie dita iniziano a slacciate il corsetto, prima il nodino che lo tiene stretto, poi passo un dito in un occhiello per sfilare il nastrino bianco, poi passo a quello successivo, piano piano. Non mi capiterà mai più una simile occasione ed io voglio assaporarla tutta, per ricordarla per sempre.
 
Sono perplessa per le parole di André, sussurro: "Vorresti davvero che lo fossi?"
"Si Oscar. Non intendo negarlo. Io ti amo, come si ama una donna. Perchè io vedo la donna che sei, la bellissima donna che c'è sotto l'uniforme che indossi tutti i giorni. L'ho sempre vista, credimi!"
"Hai finito di slacciare il vestito?”
"Si ... certo …" dico un poco mesto, avrei voluto metterci di più, sentire la sua pelle sotto alle mie dita. Invece ..... è durato tutto troppo poco. Ma lo ricorderò per sempre.
Mi giro appena, guardo André e dico: "André, non avrei mai immaginato che tu un giorno mi avresti amata. Sarebbe bello se io un giorno ti vedessi in modo diverso ma non è, e non sarà, così! ... Bene, meglio andare a dormire, sai ballare quelle strane danze mi hanno stancata, però ammetto di essermi divertita! Ah ahah ... ora vado a cambiarmi!"
"Si certo .... io .... ti aspetto ... intanto mi spoglio e mi infilo nel letto".
"Meglio che tu mi preceda!" rispondo entrando nella toilette.
"Certo …" rispondo mentre Oscar scompare dietro la porta. Faccio un bel respiro e mi sfilo gli abiti, rimanendo solo con le culottes addosso. Ripiego per bene la camicia ed il gilet, appoggio la giacca sulla sedia. Spero che i miei abiti si asciughino per domani mattina, questi sono un poco troppo grandi! Poi sposto le lenzuola e mi infilo nel letto. Fuori piove a dirotto, sento l'acqua cadere a terra.
 
 
Mi libero in tutta fretta dell'abito per indossare la camicia, mi guardo allo specchio e con sconforto dico: "Oh no! Ma questa camicia è davvero di un’indecenza unica! ... Come farò ad uscire da qui senza che André mi guardi?!" faccio capolino dalla porta. "André, sei a letto?"
"Si, certo Oscar, su forza, vieni qui! Fa freddo!" dico deciso mentre vedo la sua testolina bionda spuntare fuori dalla toilette.
"Anch'io ho freddo però ... André, girati dall'altra parte, non devi guardarmi!"
"Ma perchè? Su dai ... non essere timida!!! Cosa vuoi che sia, indossare una camicia da notte!!"
"André, fa come ti dico e voltati!"
"Uffa!!! Certo che sei proprio difficile! Muoviti o prenderai freddo!" dico sistemandomi meglio sul cuscino, appoggiato alla testiera del letto, con le braccia dietro alla testa.
"Se non ti volti dall'altra parte dormirò nella toilette. Forza, girati!"
"E va bene, fatto. Ora puoi uscire!" rispondo scocciato. Tanto ti vedrò ugualmente, mia cara Oscar!
Percorro in punta di piedi la stanza, mi avvicino al mio posto e dico: "Ma adesso mi guarderai comunque! André chiudi gli occhi!"
"Uffa .... e va bene! Fatto!" dico sorridendo ... tanto ti ho vista riflessa nello specchio, mia bellissima Oscar. Questa camicia così sottile, con il pizzo sul petto, mi lascia senza fiato.
Alzo le coperte e ribatto: "Ti dirò io quando potrai riaprirli!" mi sistemo e mi copro fino al naso. "Ecco fatto! Adesso puoi."
"Grazie Oscar, come sei gentile!" poi la osservo meglio e dico: "Hai freddo? Vuoi che metta altra legna nel camino?"
"No, grazie, Va bene così! … Accidenti! Ma che camicie inutili usano queste donne. Riscaldano molto poco!"
"Oscar ... se hai freddo .... metto della legna ... oppure ... potrei abbracciarti!"
"Ma cosa dici?!! Ma no! ...  Brr ... che freddo!"
"Ecco .... fatti abbracciare, così ti scaldi. Non vorrai prenderti un malanno! Su forza! Abbiamo dormito tante volte abbracciati!"
"Ma cosa fai?!"
"Ti scaldo, tu hai freddo .... quindi!" dico abbracciandola un poco.
"Ma ecco ... io .... André, non farti strane idee in testa."
"Nessuna strana idea, tranquilla. Prometto che starò buono buono ..... voglio solo scaldarti!"
"Lo spero per te." rispondo prima di addormentarmi.
 
Vedo Oscar chiudere gli occhi, piano piano il suo respiro si fa regolare. La osservo mentre si rilassa e si addormenta. Quanto è bella, così dolce ed indifesa, arresa a me.
 
 
E' notte fonda, il fragore di un tuono mi sveglia. Mi accorgo che André mi stringe ancora a sé. Ammetto di sentirmi bene abbracciata a lui, vedo le sue mani calde avvolgermi, sorrido ma poi sussurro: "André! ... André! ... Su dai André adesso fatti un poco più là! ... Non riesco a muovermi!"
"Uhm.....sonno.....shhh .... dormi Oscar" rispondo d'istinto mentre stringo più forte il mio sogno. Perché di sicuro sto sognando!!!
"André ... ti prego! ... Non voglio essere cattiva con te ma non riesco a muovermi!"
 
Poso un piccolo bacio sulla capigliatura bionda, profumata. Allargo un poco la stretta sul mio sogno, mi sistemo meglio nel letto e affondo il viso nel profumo di rose. Uhm....che sogno!!!
 
"Accidenti Grandièr, è forse una scusa per abbracciarmi?"
"Shhh....anche nei miei sogni protesti?!!!"
"Ma non stai sognando! André ti prego ho dolori dappertutto!"
Apro gli occhi, sobbalzo sorpreso. "Scusami Oscar .... io .... non volevo!!" dico amareggiato.
"Tranquillo, non è successo nulla!" rispondo liberandomi dalla stretta. "Però debbo ammettere che stavo decisamente meglio, ero al caldo."
"Allora torna qui!! Sistemati sul mio petto." dico allegro. Stava meglio tra le mie braccia!!
"Scherzi vero?!"
"No. Perché dovrei?"
"Perché fino a poco fa mi hai ribadito che ... mi ami ... ed io ... Oh ti prego André, basta, non confondermi!"
"Oscar....tu hai detto che stavi più al caldo tra le mie braccia! Quindi sistemati qui!! Forza!"
Mi alzo dal letto senza pensarci e mi avvicino al camino. "Spero che i miei vestiti siano asciutti, questa roba non riscalda! ... Ops ... la camicia è trasparente!" Mi giro di scatto, continuo: "Non guardarmi! Chiudi gli occhi!"
"Oscar!!! Ormai ti ho vista. Aspetta che metto qualche altro legno nel camino." dico scendendo dal letto.
"No, ma sei matto?!! Chiudi gli occhi!"
“Oscar…smettila. Sei bellissima!!!" La osservo per bene, la camicia da notte lascia ben poco spazio alla fantasia. È così sottile che attraverso la luce del fuoco riesco a distinguere chiaramente tutte le sue forme. E lei è così bella ….. anzi di più! Se solo fosse mia ……
 
Mi avvicino al camino, prendo un ciocco di legno e lo metto tra le fiamme.
 
"Brrr fa davvero freddo!!!"
"Certo che hai una gran faccia tosta! “dico afferrando una coperta dal letto per mettermela sulle spalle.
"Torniamo a letto, abbracciati. Così starai più al caldo."
"Oh ma ... André io ..."
"Tu cosa?"
"Nulla! Anzi tutto. Dimmi André, qual è il tuo fine?"
"Evitarti un raffreddore!!"
"Ne sei davvero sicuro? Dico ... tu .. tu ..."
"Io io ..... cosa?"
"Niente ... tanto con te è tutto inutile!" mi avvicino al camino, con una mano tocco la mia biancheria intima e sussurro: "Finalmente almeno questi sono asciutti! ... Vado a metterli."
"Va bene. Ti aspetto qui!!! Pronto a scaldarti!! Vuoi fidarti di me?!"
"Certo che mi fido di te, che discorsi!" dico entrando nella toilette.
 
Certo che Oscar è proprio stana questa sera! Bah ... certe volte non la capisco. Beh, mentre la aspetto mi sistemo nel letto ...... non vorrei che si raffreddasse!!
 
 
Indosso la biancheria intima, sussurro: "Però non posso certo uscire così, devo indossare nuovamente questo straccetto trasparente! .. Per lo meno sono più coperta." esco dalla toilette e a gran voce dico: "André, chiudi gli occhi!"
"Ancora Oscar!! Dai su .... dici di essere un maschio ..... cosa cambia se ti vedo!!"
"COME!!! Ehi ma stai scherzando?!!! Ti piace infierire vero?"
"No ... ti sto solo assecondando. Hai detto che vuoi vivere come un uomo? E allora non devi vergognarti, soprattutto con me!"
Arriccio il naso, a passo marziale raggiungo il letto e infilandomi ribatto: "Certo, hai ragione! Infondo se mi hai vista mezza nuda prima adesso non dovrebbe impressionarmi visto che sotto questa dannata camicia indosso la biancheria intima!"
"Ecco ..... appunto. Su vieni qui, così ti scaldo!" rispondo allargando le braccia, pronto ad accoglierla.
"Smettila! Spostati! Fammi posto!"
"Oscar ..... ma non puoi occupare tutto il letto!!! Ehi ....."
"Ricordarti che dal momento che ti sei arruolato nei soldati della guardia, IO sono il tuo comandante, quindi obbedisci e spostati!"
"Ma io adesso non sono in servizio! Quindi resto qui. Piuttosto, mettiti stretta a me così starai più al caldo!"
"Ti ringrazio ma sto bene!"
"Sicura?!! Beh .... se cambi idea io sono qui. Buona notte Oscar! Dormi bene!" rispondo tirando su per bene le coperte. “Fa proprio freddo questa notte .... e piove a dirotto!”
Annuisco poi sussurro: "André ... mi dispiace ..."
"Ti dispiace ... cosa?" domando con voce bassa, titubante.
"Che tu stia soffrendo a causa mia ..."
"Oh ... grazie, per la comprensione. Ma non è colpa tua. Io non posso smettere di amarti, nè posso pretendere che tu possa ricambiare i miei sentimenti. Mi sta bene così, Oscar. Vederti, starti vicino. Ma ti prego, non sprecare la tua vita, non buttarla via!"
"Davvero pensi che io stia buttando via la mia vita?"
"Stai inseguendo un sogno che non è il tuo. Stai vivendo la vita che tuo padre ti ha imposto. Ma tu Oscar, cosa vuoi veramente? Te lo sei mai chiesto?"
"Io ... non lo so André, sono tanto confusa. Vedi ... forse in cuor mio desideravo una vita normale come tutte le altre donne ma ... al fianco di Fersen ..."
"Fersen? Oscar .... l'amante della Regina! L'uomo più richiesto e più sperimentato, passami il termine, di tutta Versailles. Infedele di natura. Davvero .... come puoi volere uno come lui?" domando sconsolato.
"Non posso negare che sia come dici ma i sentimenti sono incontrollabili ... spero di strapparmelo dal cuore quanto prima ... desidero dimenticare ..."
"Dimenticherai ..... perchè non puoi davvero averlo amato, lui non ti merita, credimi! Ed ora vieni qui sorellina, così stai al caldo, e riposa."
Sento le lacrime salire, mi rifugio tra le sue braccia e sussurro: "Grazie André!"
"Sh .... vieni qui e dormi. Con me sei al sicuro!" dico stringendo un poco Oscar a me. E' così bella, vorrei solo che fosse felice. Amare significa volere la felicità del proprio amore più della propria.
"Devo essere impazzita se mi lascio abbracciare da un uomo che mi ama ed io invece, lo considero semplicemente un fratello ..."
“Dormi Oscar ... buona notte ..."
“Buona notte André ... a domani..." sussurro prima di addormentarmi mentre fuori i tuoni imperversano.
 
 
 
I primi raggi del sole entrano nella stanza e disturbano il mio riposo. Certo che ho dormito proprio bene questa notte .... uhm .... però che strano ... ho come la sensazione di essere dove non dovrei. Apro gli occhi e vedo Andrè dormire beato, ed io sono appoggiata su di lui, al caldo. Non glielo dirò mai .... ma erano mesi che non dormivo così bene. Con Andrè mi sento a casa, è questa la verità.
Mi muovo piano per non svegliarlo, esco dal letto facendo attenzione a non scoprirlo, ravvivo un poco il fuoco ed afferro i miei abiti. Per fortuna sono finalmente asciutti. Do un ultimo sguardo al mio amico ed entro nella toilette per vestirmi.
 
 
Allungo il braccio, Oscar non è acanto a me, apro gli occhi e sussurro: "Che assurdità, dormire con una donna che non mi appartiene. Solo a me può succedere una cosa simile!"
 
 
Mi controllo nello specchio, sono pronta, ben vestita, lavata e profumata. Apro la porta, esco dalla toilette e vedo Andrè che si stiracchia e brontola qualcosa.
 
"Buongiorno pigrone! Hai dormito bene?!"
"Mai così bene in vita mia! Oscar, vado di sotto per far preparare la colazione. Vuoi che la portino qui?" dico lasciando il letto. Mi avvicino al fuoco e afferro i miei vestiti. "Era ora che si asciugassero! ... Allora Oscar, dove vuoi fare colazione?"
"Uhm ... non saprei, tu hai preferenze?"
"Nessuna. Oscar cosa intendi fare? Vuoi tornare alla villa?"
"Beh ... direi che è ora di spiegare a mio padre che è tutto un equivoco. Vorrei finire questa licenza in tranquillità!"
"Certo ... il Generale ha il diritto di sapere che è tutto uno scherzo. Ma tu credi che ci lascerà tranquilli? Sai, lui si è messo in testa che io debba conquistarti, vuole che ci sposiamo."
"E tu fingi di assecondarlo, così ci lascia in pace! Potresti dirgli che mi stai corteggiando .... così potremmo stare un poco tranquilli e goderci la licenza tra cavalcate, duelli, passeggiate ed altri passatempi!" rispondo sorridendo.
"Come vuoi, ma non credo che ci crederà."
"Tu provaci ... tanto non abbiamo nulla da perdere! Ma vedi di non regalarmi ventagli, fazzoletti o altre porcherie simili!!"
"Ah ahahah ... sinceramente non mi è passato nemmeno per la testa! Ahahah ... Ti regalerò una pistola, uno stiletto, una spada magari! Ah ahah ... anche se ... mi piacerebbe tanto donarti un abito elegante ... azzurro come i tuoi occhi, sono certo che saresti bellissima!"
"Solo se è un abito maschile!" rispondo sorridendo.
 
 Questi gironi ci hanno fatto bene. Nulla sarà più come prima, è vero, ma ho ritrovato il mio amico Andrè.
 
"... Si, certo ... un abito maschile! ... Dai, forse è meglio andare di sotto per la colazione!" dico spalancando la porta.
"Va bene ... ma prima vestiti!! Ih ihih …"
"Cosa! ... Ahahahahah ... accidenti Oscar! Mi hai accecato con la tua bellezza e non mi sono reso conto che indosso la camicia! Ah ahahah ..."
"Ah ahahahahahah!! Muoviti e smettila di ridere così! ah ahahahah …"
"Agli ordini comandante! Ah ahah ..."
 
 
 
 
Dopo avere fatto colazione ci avviamo verso la villa, oggi è una bella giornata soleggiata, l'aria frizzante del mattino si fa sentire.
Appena varchiamo il cancello dico: "Oscar, che Dio ci assista!"
"Su su .... cosa sarà mai!! Il peggio lo dovrai affrontare in caserma .... sai mi hanno detto che il tuo comandante è ferreo, intransigente e molto ma molto esigente!"
"Jarjayes ... un nome che ho sentito nominare! .. Purtroppo gira voce che sia un terribile comandante. Povero me! Ah ahah ..."
“E smettila! Ah ahah …”
 
 
Mi affaccio dal balcone della mia stanza, vedo entrare quei due ...... argh. "Oscar! Andrè!!! Vi voglio subito nel salotto!!! ACCIDENTI A VOI!!!"
 
"Sentito soldato Grandièr! Su, andiamo a rapporto dal Generale! Ih ih ..."
"Si .... e speriamo che non ci passi a fil di spada!"
"Speriamo ..."
 
 
Entriamo nel salottino, troviamo mio padre tutto fiero ed impettito ad attenderci, con mia madre al suo fianco.
“Augustin per favore, controllati!”
“Marguerite, ti prego, so cosa dire a questi due sciagurati. Allora, esigo delle spiegazioni. Dove siete stati, cosa avete fatto e soprattutto .... cosa siete diventati?!" dico con tono deciso, forte.
"Padre ..."
Scusami Oscar, meglio che sia io a chiarire con tuo padre!"
"A me basta che parli uno di voi due! Forza! Veloci!"
"Signore, è stato un malinteso. Tutto è cominciato come per un gioco, vedete, Nicolas ha pensato che Oscar ed io fossimo marito e moglie ..."
"Uhm .... quindi ...... vai avanti e racconta"
"Ed io gliel’ho lasciato credere solo per fare un dispetto ad Oscar, perché durante il viaggio abbiamo discusso. Ecco, questa è la sacrosanta verità, lo giuro!"
"Quindi non vi siete sposati?!"
"No, Signore. Era tutto uno scherzo."
“E mia figlia non è in stato interessante?"
“Augustin ma che domande sono?! Ma non hai sentito André?! Ha appena detto che era solo uno scherzo.”
“Marguerite, certo che ho sentito ma un conto è non essersi sposati e un altro è … è … si, insomma … un altro è avere una relazione.”
“AUGUSTIN!!”
“Augustin un bel niente! .. Su avanti André, rispondi!”
“Ma certo che no! L'ho detto solo per indispettirla."
"Quindi voi due non avete fatto nulla di .... di ...... uhm ... come dire ....."
“Nulla Signore!” la guardo negli occhi e ribatto: "Ciò che ci ha sempre uniti, è stato un profondo affetto, nulla di più!"
"Nulla di più? Niente piccolo Jarjayes in arrivo? Niente ...... " dico scrutando per bene mia figlia e Andrè.
"Padre, forse non avete ascoltato le parole di André?!"
"Si, certo che ho ascoltato. Quindi tu .... sei ancora come deve essere ogni donna non sposata?!"
“E no, questo è davvero troppo! ORA BASTA! Padre, se continuerete a dire sciocchezze, lascerò immediatamente la villa!"
 
Scruto con attenzione Oscar e Andrè, li osservo per bene, temo proprio che non stiano mentendo.
 
"Oscar, lasciaci soli per favore. Devo parlare con Andrè!"
"Ma padre ..."
“Augustin …”
“Vai, vai anche tu cara! Vai con tua figlia! Adesso debbo parlare da uomo a uomo con il nostro André.”
“Ma Augustin …”
"Ma niente .... su vai vai!"
"E va bene!" dico lasciando la stanza con mia figlia.
Mia madre ed io rimaniamo sole, dico: “Madre, mio padre credo che abbia davvero perso il senno.”
“Ti prego Oscar, ormai tuo padre è fuori controllo, meglio assecondarlo per non inasprirlo.”
“Ma Madre, Vi rendete conto delle sue parole offensive?”
“Certo che me ne rendo conto, ma dimmi … cosa possiamo farci? Lui è fatto così, dobbiamo sopportarlo.”
“Madre, io di certo non posseggo la Vostra pazienza…”
“Lo so, sei identica a lui! .. Su cara, meglio andare!” dico portandola via  per un braccio. “Raccontami, dove siete stati, tu e André?”
“In una taverna a mangiare e ballare per quasi tutta la sera.”
“Dici davvero Oscar?! Oh ma che bello! Ma è vero ciò che si dice?”
“A proposito di cosa?”
“Che i balli d’osteria siano divertenti?”
“Beh … ammetto che ci siamo divertiti.”
“Oh Oscar, sai, mi piacerebbe un giorno, dare un ballo a palazzo Jarjayes e sperimentare quel genere di danze.”
“Dite davvero Madre?”
“Certo!”
“Oh Madre! Ah ah ah ah …”
“Ah ah ah ah …”
 
 
Scruto per bene Andrè, dico: “Ora che siamo rimasti soli potremo fare un bel discorso tra uomini ed ora vedi di raccontarmi tutto, dal principio!"
"Ma Signore, Vi assicuro che ho detto tutto!"
"Dove siete stati in questi giorni?!"
"Come dove? Ma in viaggio!"
"Ieri, dove siete stati. Dove avete passato la notte. Muoviti, devo sapere tutto!"
“In una taverna, mi sembra ovvio!"
"Uhm .... e ... avete dormito in due stanze?"
"Si ... certo Signore ... abbiamo dormito in stanze diverse."
"Bene. Ora figliolo siediti. Ed ascoltami!" dico accomodandomi sulla poltrona.
"Cosa volete che Vi dica?"
"Nulla. Tu adesso mi devi ascoltare. Io ho grandi aspettative su di te ragazzo. Capirai bene che Oscar, data la sua condizione di .... femmina, necessita di un uomo per portare avanti il nome della mia famiglia …"
"Signore, Vi prego! Oscar non mi ama e non ha alcuna intenzione di sposarsi, ne con me e ne con nessuno."
"Non ti ama ora .... ma potrebbe amarti domani. Quindi Andrè dovrai utilizzare i giorni della licenza per farla innamorare di te. Andrè, ti ordino di corteggiarla! E Conquistarla!”
Sorrido e dico: "Ma come faccio se Voi, Madame e mia nonna dimorate qui alla villa? Sapete, certe cose vanno fatte con una certa solitudine."
"Assolutamente no, niente solitudine. Cosa credi, che io non sappia cosa avete in testa voi giovani? Noi resteremo qui a controllare che TU faccia esattamente ciò che IO ho deciso. E' tutto, puoi andare e iniziare il corteggiamento!" resto un attimo in silenzio, poi mi assale un ultimo dubbio. "Tu sai come si corteggia una donna, vero?!"
"Veramente io ... non l’ho mai fatto ma con Oscar non sarà molto difficile, dimenticate che la conosco sin da bambina?"
"Uhm .... e sia, vai. Ma ricordati che io ti controllo, a distanza ma ti controllo ...."
"Sissignore! Adesso posso andare?"
"Certo!! Sei ancora qui?!"
Faccio per lasciare la stanza, sento lo sguardo del generale scrutarmi a fondo.
"Un’ultima cosa André! Tu ami mia figlia?"
"Certo Signore!"
"Quanto?"
"Quanto? Signore ...non si può quantificare l'amore!"
"Perfetto! Quindi quando ti farai amare, dovrai fare di mio figlio, l'uomo ... volevo dire la donna più felice del mondo. Devi essere consapevole che ... coff .. coff ... mio... mia figlia è un tantino ribelle e capricciosa, quindi dovrai sempre assecondarla. Chiaro?"
"Capricciosa?!! Non direi proprio!"
"Dici?! Beh ... forse meglio dire prepotente."
“Uhm....ma.....non Vi sembra di esagerare?!"
"Niente affatto. E' mia figlia, mi somiglia. Possiede il mio stesso atteggiamento: fiera e orgogliosa. E tu hai il dovere di renderla felice. Capito?!!"
"Certo Signore!!! Non chiedo altro!"
"André, ricordati che da questo momento sei in missione.”
“Missione Signore?”
“Certo! Corteggiare mia figlia è una missione per me e un piacere per te.”
“Un piacere?! Io l’amo, Signore … l’amo molto! … Darei la mia vita per Oscar …”
“Ohhh come sono felice! André, non puoi nemmeno immaginare quanto le tue parole mi rendano felice! Siiii … Sei l’uomo perfetto per quella testona di mia figlia! Ahhh … e pensare che presterà servizio tra i soldati della guardia! Gente rozza e violenta! Bada André, tu dovrai proteggerla e convincerla a lasciare quell’incarico. Voglio che si trasformi in una moglie e in una madre perfetta. Hai capito?”
“Sissignore! Ma non credete davvero di esagerare?”
“No, io non esagero mai! Bene, adesso va!"
"Certo Signore!! Vado!"
 
"Vedo il mio futuro genero lasciare la stanza, sussurro felice: "Finalmente il mio sogno si avvera: mia figlia si sposerà e avrò finalmente un erede, un maschio, il mio François!"
 
Esco mestamente, sorrido con amarezza, sussurro: “Io sposare Oscar?! Il Generale non sa cosa dice. Oscar non mi amerà mai, per lei sono solo il suo migliore amico!”
 
 
 
 
Arpia: “Vi piacerebbe avere il Vostro François?!”
Generale: “Che domanda, certo!”
Arpie: “Ih ihih …”
Generale: “Povero me!”

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Capitolo 11
*** In cognac veritas ***


In cognac veritas
 
 
E' notte fonda, esco in punta di piedi dalla mia stanza per raggiungere quella di André, busso.
 
 
 
Mi aggiro per i corridoi, vedo il Conte Oscar entrare nella stanza di André, sussurro: "E poi dicono che non sono marito e moglie! Certo che questi nobili sono proprio strani!"
“Già,proprio strani! Tutte le fortune le hanno loro! ... Accidenti a quella pazza, comunque,che siano sposati, amanti o amici, quella donna uomo si sollazza con il bellissimo André!"
"Ah sei tuLuisselle! Mi hai spaventato!" dico sussultando.
"E chi credevi che fosse? Il padrone forse?!"
"No, ma ... A proposito del padrone, hai visto come sono tutti strani? La contessa o il conte come la chiama il padrone, secondo me deve essere mezza matta..."
"Ma no .... è il signorino Oscar .... pare che abbia qualche crisi di identità .... ehm ... come dire ... intima! Ecco!"
"Crisi dici?! Louisselle ma l'hai vista anche tu. Il conte è appena andato dal suo attendente ... chissà chi dei due è l’uomo! Ih ihih ..."
"Ah .... secondo me il conte!! Il povero Andrè dovrebbe essere valorizzato! Invece con il signorino Conte verrà messo sotto. Sarà obbligato a fare tutto ciò che gli viene ordinato, anche contro la sua volontà!"
"A proposito di tipi strani, Louisselle ma hai conosciuto il cocchiere del padrone? Quello si che è un effeminato!"
"Ah si. Di sicuro a quello piacciono gli uomini!!"
"Ih ih ... certo che da quando sono arrivati i padroni, mi sto divertendo un mondo! Ih ih ..."
"Oh .... io mi divertirei di più se riuscissi ad infilarmi nel letto di quel bel moro! Ma nulla ... c'è sempre il signor conte che lo sorveglia! Povero Andrè ..... mi fa una tenerezza!"
"Louisselle se il marito del conte non ti fila, puoi sempre venirmi a scaldare!"
"Ah no caro, tu non sei il mio tipo!"
"Ma perché non mi metti alla prova? Magari ti piaccio e ..."
"E niente!!!"
 
Sentiamo una voce alle nostre spalle, dura, forte ed autoritaria: "Voi due non avete nulla da fare?!"
 
Sussurro a Luiselle: “E' il padrone, ma come fa ad arrivare senza farsi sentire?”
“Non lo so! … Sccc…”
 
“Allora?!! E’ tardi! Andate a dormire! Domani Vi voglio efficienti non imbambolati! FORZA!”
 
Nicolas ed io ci mettiamo sugli attenti e in coro diciamo: "Sissignore! Andiamo a dormire!"
"Uhm .... in stanze diverse. Eh ... avete visto mio figlio ...ehm, mia figlia?"
"No, Signore!"
"Uhm .... e ... forse sapete dove posso trovarla?"
"No no ... certo che no!"
"E allora sparite".
 
Sentiamo la voce forte e decisa del generale, poi con un gesto della mano sembra voler scacciare dei moscerini, o forse dei pensieri fastidiosi. Scappiamo rapidi, dopo avere fatto un perfetto inchino.
Nicolas ed io lasciamo il corridoio e ci rifugiamo nella prima stanza che ci capita, ansimando sussurro:"Accidenti a quella sfacciata! Per colpa sua, è mancato poco che passassimo un guaio! Ahhh beata lei! A quest'ora starà scaldando il letto di André! Come la invidio!"
Ma non credi di esagerare? Infondo quel … André ha almeno dieci anni in più di te!”
“Sette! Sei per caso invidioso?”
“Beh … si. Ma perché la fortuna capita agli idioti!”
“Ohhh Smettila Nicolas! Meglio che vada a dormire. Buona notte!”
“… Buona notte Luisselle …” rispondo sconsolato.
 
 
Mi aggiro per i corridoi, passo davanti alla porta della stanza di Andrè, mi fermo un attimo. E se mia figlia fosse qui? No no ... lei nella stanza di un uomo .... non sarebbe proprio possibile. Io non l'ho educata così. Però .... beh, meglio controllare!

TOC TOCTOC
 
"Andrè apri, veloce! E' un ordine!"
 
Entro decisa senza neppure bussare, spalanco la porta della stanza, entro e la richiudo.
“Oscar … tu qui!”
"Si può sapere cosa ti ha detto mio padre?!!" domando sedendomi su una poltrona.
 
Scruto per bene André, si stava preparando per la notte, ha un asciugamano su una spalla ed è senza camicia. Però....ho un gran bel fratello!Oh ... ma cosa penso.
 
"Oscar .... ma perché non hai bussato?"
“Perché non mi andava!"
"Come non ti andava! E' mancato poco che mi trovassi inerme come mia madre mi ha fatto!"
“Beh....dove sarebbe il problema?!!" domando cercando di mantenere un tono di voce deciso.Mi sistemo meglio sulla poltroncina e accavallo le gambe.
"Allora André?!!" Non riesco a distogliere lo sguardo dal suo petto.
"E se entrassi in camera tua senza bussare mentre ti spogli? Dimmi Oscar, non ti darebbe fastidio?"
"A me? Certo che no!! Io uso un paravento!! Cosa credi fratellino?"
"Vabbè ... tanto è inutile discutere con te, vuoi sempre avere l'ultima parola. Oscar, non ti preoccupa venire in camera mia a quest'ora? Non temi che qualcuno possa equivocare?"Dico avvicinandomi un poco a lei.
"Certo che no!! Rispondimi: cosa ti ha detto mio padre?"
"Tuo padre? Ahhh ... nulla di importante."
"E allora dimmelo!! Veloce!" dico accavallandodi nuovo le gambe.
"Ma insomma Oscar! Credi che io non possa avere dei segreti?"
"No se riguardano me! Quindi vedi di parlare!!"
"Cosa ti fa pensare che la nostra conversazione riguardava te? Scusami Oscar ma devo mettere indosso qualcosa." dico infilandomi la camicia appena tolta.
"Uhm....sei in imbarazzo Grandier?!!"
"Certo che lo sono."
"E allora prima mi rispondi e prima me ne vado!"
"Insomma Oscar! Possibile che io non possa avere segreti con te?!"
"No! Ovviamente!! Forza Grandier!!" rispondo sistemandomi meglio sulla poltrona. Peccato che si sia infilato la camicia.
"Oscar, sei davvero sicura voler di sapere? Potrebbe infastidirti."
"Certo che voglio sapere! Ma insomma, di cosa hai paura?!"
"Della tua reazione, visto che so già come la pensi."
"Su su ..... veloce!!"
Avanzo, mi siedo di fronte a lei e sussurro: "Tuo padre desidera che ti sposi ... con me. “
"E fin qui...niente di nuovo! Cos'altro ti ha detto Grandier?!! Su su .... non essere timido!!"
"Nulla di più. Non mi ha detto altro."
"Non ci credo!! Mi ha allontanata per dirti qualcosa!!! Quindi muoviti e parla!!"
"Ma ti ho detto tutto!"
"Sono sicura che mi nascondi qualcosa!!! Muoviti e parla. O ti assicuro che passo l'intera notte qui.”
" ... Tuo padre vuole che ... ti corteggi. Soddisfatta?”
"Ah ahahah!! Scusami André ..... ah ahahah!! L'idea è davvero buffa!!! Ah ahahah!! E come dovresti corteggiarmi?!" domando mentre non riesco a smettere di ridere! Corteggiarmi! Andrè deve corteggiarmi!!
"Che cosa vuoi che ne sappia?! Io non ho mai corteggiato una donna."
 
Alzo un sopracciglio, guardo male André, poi ho un'idea.
 
"Bene, allora ti dico io cosa fare! Domani andremo a fare una bella passeggiata a cavallo!! E poi ci alleneremo con le armi!! Chiaro?"
"Non capisco ...."
"Come non capisci!! Ma sei duro? Tu per corteggiarmi mi proporrai una passeggiata a cavallo domani mattina!! CHIARO?!!"
"Vuoi dire che ... Oscar accetti la mia corte?"
"Certo che no! Ma se tu farai ciò che io vorrò, facendo credere a mio padre che mi stai corteggiando .... saremo liberi!!! Ti è più chiaro adesso?!!"
"Sig ... si ... peccato!" dico alzandomi. "Se non ti dispiace adesso vorrei andare a dormire..."
"Certo!! Ti lascio...anche se non capisco cos'è questa faccia triste? Abbiamo risolto un grosso problema!"
"Forse tu ... ma non io!"
"Ah no? E dimmi ... quale problema hai?"
"Nulla! Buona notte”Dico spalancando la porta.
"Buona notte. A domani André!! Sei il miglior fratello che potessi avere!!!"
“Aspetta Oscar!"
“Certo, dimmi!"
Rispondo con un piccolo bacio e sussurro: "Non si sa mai ... tuo padre potrebbe spiarci.”
"Uhm.....e sia!" Dico ricambiando il piccolo bacio con uno su una guancia. Però.. è ispido André!!
 
 
 
 
Entro a passo deciso nella sala da pranzo, la colazione è già in tavola e i miei genitori sono già seduti. Mi avvicino al tavolo rotondo, su cui Nanny ha fatto sistemare ogni prelibatezza, e mi siedo.
"Buongiorno" dico appena per salutare i miei genitori. Non so perchè ma mi sento osservata. Poi sento i passi rapidi di nanny che arriva con una bella tazza di cioccolata calda fumante e me la sistema davanti al naso.
 
"Vieni Oscar, accomodati! ... Nanny dov'è André?" Sento la voce di mio padre, ma da quando a lui interessa dove sia Andrè?
"E' in cucina, l'ho lasciato davanti ad una fetta di torta alle mele, ne è così goloso!"
"Ma no cosa fa tutto solo? Che venga a fare colazione con noi!"
"Eh? Ma Signore .... non è possibile! Da quando i servi mangiano alla tavola dei padroni?"
"Da quando i padroni decidono che debbono dividere la tavola con loro. E poi, non ho mai considerato tuo nipote un servo. Su su vai a chiamarlo! ... Ehmm ... per favore ..."
"Va bene Generale! Come desiderate!" rispondo uscendo dalla sala.
 
Sono seduto in cucina a gustarmi la torta preparata da mia nonna, sussurro: "Uhm .. che buona!"
"Andrè! Il Generale vuole che tu faccia colazione di là, con lui, Madame e Oscar! Forza caro, vai. Ti porto io una tazza di latte ed un'altra fetta di torta! E sistemati la giacca, devi essere impeccabile! Come sei bello nipotino mio!” Ah .. che bel ragazzo che è diventato il mio bambino. Gli sistemo un poco la giacca ed il fiocco della camicia.
"Il Generale si è messo in testa che io corteggi e sposi Oscar... come se il biondo comandante un giorno mi potesse amare!" dico alzandomi dalla sedia.
"Andrè ... dimmi, ma tu la ami vero?"
"Darei la mia vita per lei! ... Oh nonna, per me è sempre esistita lei, nessun'altra."
"Forza caro, Oscar è cresciuta credendo di essere un maschio .... Su, vai di là prima che il generale si agiti"
"Nonna, il generale è convinto che io possa davvero conquistare la bellissima madamigella Oscar ..."
"Chissà Andrè! Se il Generale ti permette di corteggiarla .... chissà! Su, ora vai!"
 
Entro a passo tranquillo, un poco titubante, nella sala da pranza.
"Buongiorno Generale, Madame, Oscar. Mia nonna mi ha detto che mi volete vedere" dico facendo un perfetto inchino.
"Figliolo, d'ora in avanti consumerai i tuoi pasti con noi. Su su André, mettiti accanto ad Oscar. MUOVITI!!!"
"Sissignore, come desiderate! Oscar ... posso?!" domando spostando la sedia.
"Non vedo perché non dovresti, infondo abbiamo diviso tanti pasti insieme, soprattutto nelle osterie."
"Grazie Oscar" dico sistemando la sedia.
Poi vedo la nonna arrivare con una tazza di latte bollente ed una fetta di torta. "Ecco Andrè, la tua colazione. Ora, se volete scusarmi, devo dare disposizioni per il pranzo, fare sistemare le stanze, cambiare la biancheria ..... c'è tanto da fare anche qui!"
"Vai pure Nanny ma ricordati che sei qui in vacanza, non per lavorare!"
"Ah ... ma io non so stare con le mani in mano a fare nulla, Signore! Ed ora scusatemi!"
 
"Bene ragazzi, che programmi avete per giornata odierna?" Domando con tono tranquillo.
Rispondo a mio padre: "Il mio unico programma era partire per la Normandia per restare sola e tranquilla, invece qualcuno ha costretto André a seguirmi, sparandogli dall'alto del suo studio."
"Su su cara, non fare così! Dunque non avete nulla in programma? Da fidanzati, Marguerite ed io, andavamo spesso a passeggio! Vero cara?"
"Augustin ..."Sento la voce di mia moglie, decisa, forte e scocciata. Mi guarda in un modo  così …. Capisco subito tutto il suo disappunto. Eh, ma io non intendo di certo cedere!
“Padre, Vi ricordo che André ed io non siamo fidanzati."
"Dimmi cara, e in quanto a te Oscar.....considerati fidanzata!"
Mi alzo da tavola e posando il tovagliolo sul tavolo sorrido, guarda André e dico: "Amico mio, ho voglia di una birra. Andiamo a ubriacarci! Su muoviti!"
"Oscar, è prima mattina. Non mi pare il caso" Rispondo mentre mangio la mia fetta di torta.
"André, se vuoi renderti simpatico e aspirare alla mia mano devi fare tutto ciò che ti dico. Lo sai che mi piace ubriacarmi di prima mattina! Sai, non vedo l'ora di prendere servizio tra i soldati della guardia così gli amici non mi mancheranno."
"Oscarrr! Smettila!! Siediti a finisci la tua colazione. E visto che non hai nulla in programma André questa mattina verrà con me, mentre tu terrai compagnia a tua madre!"
Lascio il mio posto e, andando via, sussurro soddisfatta: "Vuol dire che andrò a bere da sola!"
"Assolutamente no. Marguerite, parla con tua figlia!!"
"Ma caro, cosa potrei fare?! Nostra figlia ormai è un uomo ... ops .. volevo dire una donna! Ih ihih ..." sghignazzo soddisfatta.
"Ma Marguerite.....potresti parlare un poco con lei!!! Non siete mai assieme!!! Su cara, ti prego!"
"Augustin ma non lo vedi che Oscar è andata via! ... André ... meglio che tu vada con lei, almeno se si ubriaca potrai supportarla!" prendo la mano di mio marito, sorrido e con tono pacato continuo: "Hai fatto davvero un buon lavoro, hai reso nostro figlio un vero uomo!"
"Ma Marguerite....cosa dici!! E tu André....devi venire con me. Devo insegnarti a corteggiare una donna!!"
"Generale, volete che Oscar vada davvero da sola in osteria? Beh ... comunque non sarebbe la prima volta."
"Non voglio che Oscar vada via!!! Lei deve restare qui!! Con sua madre!!!! È chiaro adesso?"
"Augustin se ne sei capace, prova a fermarla."
"Ah...sempre tutto io devo fare!" Dico alzandomi per raggiungere mio figlio.
 
Sono nelle scuderie ordino a Jean: "Sella un cavallo!"
"Certo Signore!! Subito!"
Vedo da lontano arrivare mio padre, dico:" Jean dopo devi sellare anche l'altro!"
Arrivo di corsa davanti alle scuderie, vedo Jean sellare César, mi avvicino e raggiungo mia figlia
"Padre, volete venire con me? Sapete, ora che ci penso non abbiamo mai condiviso un’uscita insieme, non mi dispiacerebbe affatto."
"Uhm....mi piacerebbe molto, sai. È tanto che tu ed io non stiamo assieme. Quando eri piccola mi seguivi ovunque!"
"Perfetto! Vuol dire che questa volta sarete Voi a venire con me!"
"E sia, di André mi occuperò nel pomeriggio! Jean, sella il mio Hannibal! Veloce! E senza innervosirlo"
"Non ci posso credere! Davvero verrete con me?"Sono davvero sorpresa, mio padre che viene in giro con me ….. è incredibile!
"Certo Oscar!! Dove vuoi andare?"
"In paese a bere qualcosa."
"Di mattina? Mi pare non adatto ad un gentiluomo, Oscar. Ed io ti ho educato per bene!"
"Dimenticate che a breve prenderò il comando di cinquanta soldati scalmanati?! Voglio semplicemente immedesimarmi in loro, così comincio ad abituarmi! Ah ahah ..."
"Ah....povero me!!!" Dico alzando gli occhi al cielo.
Afferro le briglie del mio Hannibal e con slancio ed eleganza salgo in sella. "Allora Oscar, dove vuoi andare?"
"Come dove? Ma se ho detto poco fa che desidero ubriacami! ... Quindi in osteria!"
" E sia .... nel paese? O vuoi allontanarti?"
"Mi è indifferente, l'importante è bere .... e dimenticare ..."
"Andiamo ..... seguimi!" dico spronando Hannibal. E adesso a noi due Oscar! Ih ihih…
"Certo Padre!" dico portando César al galoppo.
Raggiungiamo rapidi la locanda del paese, fermo il cavallo, mi volto e vedo Oscar raggiungermi. "Questa locanda è di tuo gradimento, Oscar?!"
"Bettola, bordello o locanda, per me non fa alcuna differenza!"
“E allora entriamo! Forza, scendi!" Dico deciso. A noi due mio caro figliolo, voglio proprio vedere di che pasta dei fatto.
Sorrido e ribatto:"Perfetto! Questa, più che una locanda, mi pare un postribolo. Padre, non credevo che foste un frequentatore di case allegre!"
"Io? Ma cosa dici? Ma sei forse impazzito Oscar? Io sono un uomo fedele!" Dico con tono autoritario. "Ed ora entriamo.”
"Si, certo!"
Entro deciso, spalanco al porta e mi guardo intorno.
L'ambiente è pulito, caldo, con trofei di caccia alle pareti. Vedo avanzare una signora.
"Buongiorno Signori, desiderate un tavolo? Una stanza? O compagnia?"
"Un tavolo e del cognac!"
"Bene Signori, allora accomodatevi! Cognac .... uhm ... gusti raffinati!"
"Vogliamo il migliore."
"Subito Signori! Desiderate altro?"
"Nulla!"
Vedo la cameriera allontanarsi veloce, raggiungo il tavolo e mi accomodo, seguito da mio figlio.
"Bene Oscar, raccontami un po' di te. E' tanto che non parliamo un poco!"
"Cosa volete che Vi dica?! La mia vita la conoscete."
"Non so ... prova a raccontarmi .... ecco ... cosa desideri per te!" Domando deciso mentre vedo arrivare la cameriera con bue bicchieri di cognac.
"Cosa desidero per me? .... Non lo so. Ma di una cosa sono sicura, desidero disciplinare i soldati più scapestrati dell'esercito francese, così almeno riuscirei a ... dimenticare ..."
Afferro il mio bicchiere, lo tengo dal gambo con una sola mano, lo faccio roteare ed osservo il colore giallastro del liquido al suo interno.
"Uhm ... dimenticare .... cosa? O ..... chi?"
"Ecco ... nessuno ... nessuno ... Il mio era un modo di dire."
"Ah no. Tu mi nascondi qualcosa figliolo. Forza, parla."
Guardo dritto negli occhi mio padre e sussurro: "Ma davvero mi considerate ancora un maschio?"
Stringo il bicchiere tra le mani e guardando il liquido ribatto a bassa voce: “Io? Cosa vorrei essere? … Mi piacerebbe essere tanto un uomo ma … purtroppo la mia natura di donna ha prevalso. “ butto giù tutto d’un fiato.
"E ... credi che sia una brutta cosa? Intendo ... essere donna" Domando a bassa voce, con tono caldo. Come è difficile essere un buon padre.
"Certo che lo è! .. Padre dovete riconoscere che VOI uomini avete un posto privilegiato nella società, invece le donne sono considerate solo delle belle compagne e questo davvero non mi piace. Quindi, preferisco vivere e comportarmi comeun uomo."
"Uhm .... però ... mi hai appena detto che la tua natura femminile ha prevalso." Alzo gli occhi e li punto dritti in quelli di mia figlia, gemelli dei miei. "In che modo, ha prevalso?!"
Non abbasso lo sguardo e rispondo: "Voglio continuare a vivere da sola, non ho bisogno di nessuno."
"Da sola? O da solo?!"
"Solo, sola, ma che importanza ha?"
"Molta, almeno per me"
"Per Voi?! Non capisco, spiegatevi!"
"Beh ... se sei una donna .... ti cerco uno sposo. Se sei un uomo ... dovrò cercarti una moglie! Sai .... io voglio che il nome del nostro casato prosegua nei secoli ... ed ora è compito tuo tramandarlo" Rispondo serio e deciso.
"Madame! Porti qui un altro cognac, anzi no portate l'intera bottiglia!"
"Subito Signore!" rispondo felice.
 
"Padre, a voi interessa solamente avere un erede, vero?"
"No, non solo. Mi interessa anche la tua felicità, Oscar. Ed ora dimmi, tu sei felice?"
Abbasso lo sguardo, guardo il contenuto del mio bicchiere e rispondo decisa. "No."
Sospiro, mi verso un altro bicchiere del liquido ambrato e guardo mia figlia. "Tu sei diversa. Diversa da me, dalle tue sorelle, da tua madre. Dimmi, cosa vuoi tu nella vita?"
"Continuare ad indossare l'uniforme. E' la mia unica ragione di vita!"
"La mia ragione di vita siete voi. Tutte voi. Le mie figlie, mia moglie. La famiglia. E' sapere che quando rientro da una missione troverò sempre tua madre ad aspettarmi. Io parto, sto lontano per mesi. Ma so che al mio rientro troverò sempre il sorriso di tua madre ad accogliermi. Tu .... non vorresti tutto ciò?" domando buttando giù un altro bicchiere di cognac.
"Ecco ... io ... forse prima ma adesso non più. Voglio vivere da sola." Alzo lo sguardo e continuo: "Sarei voluta venire in Normandia senza nessuno al seguito invece mi avete costretta a subire la compagnia di André e Voi siete qui ..."
"Subire la compagnia di Andrè ... ma se siete inseparabili! Oscar, pensaci bene ..... non esiste Andrè senza Oscar .... nè Oscar senza Andrè!"
"Tzè ... André ..."
 
Guardo mia figlia, ha uno sguardo perso, triste e malinconico.
 
"Andrè .... certo, proprio Andrè! O ... c'è qualcosa che non so e che magari vorresti dirmi?"
"Padre, non è mia abitudine parlare dei miei sentimenti."
"Ah ... capisco Oscar. E prima o poi capirai anche tu, figliola" Dico sorridendo. Forse lei non lo ha ancora compreso, ma lo ama. Bene, dovrò solo pazientare un poco. Mi appoggio allo schienale della sedia e osservo per bene mia figlia. E' bella, anche se ha uno sguardo un poco perso, ma quando parla di Andrè le brillano gli occhi. E sorride.
"Capire cosa?"
"Lo scoprirai quando sarà il momento. Certo che questo locale è davvero tranquillo, per essere una locanda di paese!"
"Lo credete davvero? Io non ne sono convinta. Guardate! si sta avvicinando una donna, di sicuro è attratta da VOi."
"A me? No grazie. Io sono fedele, te l'ho già detto! E credo che non sia adatta neppure a te! Ih ih"
"Ah ahah ... questa poi! Ma lo sapete che a Versailles tutti pensano che io sia l'amante di sua Maestà?"
"Lo so ... purtroppo lo so. E so anche che sono solo maldicenze. Dicono anche che Andrè sia il tuo amante ..... e si sussurra anche di Girodelle .... "
"Girodelle? Ih ih ... Lui mi mancava. Ma dite davvero? Ah ahah ...."
"Già .... buffo vero? Come vedi io so molte cose .... sai, nel corso degli anni ci sono state maldicenze su tutti, anche su di me o su tua madre. Versailles è un covo di serpi, bisogna sapere discernere il vero dal falso"
"Padre, io non ho mai dato peso alle maldicenze. Che dicano ciò che vogliono, non mi interessa!"
"Bene, me ne compiaccio Oscar. Però ... posso dirti che in tutta onestà questo cognac è orribile? Le mie cantine possiedono ben di meglio!"
"Si, avete ragione! ... E' davvero disgustoso. E pensare che avete chiesto il migliore, non oso immaginare l'altro." dico buttando giù un altro bicchiere.
"Ah ahah ...." scoppio a ridere alle parole di mia figlia, questo cognac è solo alcool!
"Dimmi Oscar, vuoi restare ancora qui?"
"Certo! Voglio stare lontano dalla villa, da mio padre! Ah ahah ... Padre, scusatemi credevo di parlare con André! Ah ahah ...”
"Ah ahahah!! Oscar, cos'hai contro di me? A me questa chiacchierata piace molto."
"Ih ihih .... piacevole? Beh ... ecco ... forse ... Padre, ecco la dama che vuole portarvi a letto! Ah ahah ..."
"No cara, trovo che parlare con te sia stato .... illuminante!! Dovremmo farlo più spesso!"
"Ih ihih ... ma se sono ubriaca!" dico buttando giù l'ennesimo bicchiere."
"Appunto .... gli ubriachi parlano cara!!"
Mi avvicino al tavolo dei nuovi clienti e con atteggiamento ammiccante dico: "Benvenuti Messieurs posso offrirvi il dolce?"
“Grazie Madame ma non è necessario."
"Forse Voi no, visto che siete avanti con gli anni, ma il ragazzo si!"
“Ah ahahah ... Questa poi! Padre, la dama Vi ha dato elegantemente del vecchio! Ah ahahah ...."
"Sgrunt...a parte il fatto che io sono ancora giovane, il ragazzo, come lo appellate voi , è mia figlia, femmina. Chiaro? Ed ora lasciateci tranquilli!"
"Figlia?! Ohhh quanto mi dispiace Monsieurr! Avete una figlia promiscua!"
"Promiscua? In che senso?" domando perplesso.
"Ah ahahah .... E pensare che Fersen mi ha detto che sono il suo migliore amico! Ah ahah ..." dico riempiendo nuovamente il bicchiere.
"Fersen?" domando alzando un sopracciglio. "Cosa c'entra Fersen? Forse ..... tu e quel donnaiolo impenitente .... no no, non è possibile!" dico un poco preoccupato. Tutti …. Tutti mi possono andare bene, ma Fersen no. Quell’uomo è un fedifrago impenitente, donnaiolo, infedele.
"Allora Monsieur , deduco che a Vostra figlia piacciono anche gli uomini ... uhmm ... interessante!"
"Certo che a mia figlia piacciono gli uomini!!! E vedete di lasciarci in pace!! Oscar ..... tu e .... Fersen?!!!"
Porto le mani ai fianchi e ribatto: "Se volete che Vi lasci in pace, sganciate una monete d'oro e prendete dell'altro cognac!"
"Il cognac è imbevibile!! In ogni caso ecco qui la Vostra moneta. Ed ora andate".
Afferro con arroganza il denaro e dico: "Adesso posso andare! E se volete approfittare di questo bellissimo corpo Vi costerà un'altra moneta."
Guardo la signora allontanarsi, poi mi volto e osservo mia figlia. È decisamente ubriaca!!
"Oscar .... Oscar!!! Ti senti bene?"
"Hic ... benissimo André!"
"André?!!! Aahhh... su, meglio tornare a casa!!! Ti aiuto!"1
"No no no! ... Io con te non torno. Magari strada facendo mi strappi nuovamente la camicia! Ihc .... io amo Fersen, mettitelo in testa! Hai capito!!! Hic..."
 
Guardo mia figlia, è completamente sbronza. Certo che non regge molto bene l’alcool.
 
"Camicia?!! Oscar .... ma .... uhm .... appena tornati alla villa dovrò fare un discorsino con André!!! Un discorsino che finirà male per lui!!!"
"Come ... l'hai dimenticato? .... Volevi dimostrarmi che sono una rosa, non un lillà .... hic .... dannazione André mi hai anche baciata! ... Mi hai rubato il primo bacio ... hic ... "
Sono furioso, questa faccenda va affrontata da uomo a uomo, anzi da generale! André.....mi dovrai tante spiegazioni!!
"Oscar.....non sono André.....sono tuo padre. Su vieni, torniamo a casa!!" Cerco di rimanere calmo mentre vorrei urlare per la rabbia!
"André ma sei ubriaco? Perché dici che sei mio padre? ... Se solo sapesse che mi hai denudata ... non avevo nemmeno le fasce hic ...."
"COSA?!!!! Questo è davvero troppo!!! Oscar alzati!! Veloce!!! Adesso lo uccido!!!"
"Lasciami André! O chiamo aiuto! Ah ahah ... Ahhh no ... questo te l'ho già detto quella notte!..... André ma lo sai che sei strano?! Uhmmm ... forse ho bevuto un poco ... "
Sollevo di forza mia figlia, me la sistemo per bene in braccio ed esco dalla locanda.
 
Raggiungo i nostri cavalli con passo deciso, poi appoggio Oscar al muro della costruzione, nella speranza che non cada. Non mi pare che si regga molto bene in piedi. Ah …. Un vero maschio regge molto meglio l’alcool.
 
"Forza Oscar, devo sistemarti in sella!!! Su, collabora un poco!!"
"André ... smetti di amarmi ... io non ti amo, amo Fersen ...."
"Ecco .... ci mancava solo questa!! Fersen è un mandrillo infedele indegno di te!!! Mettitelo bene in testa!!!" Dico quasi urlando.
Afferro le redini di Hannibal, lego Cesar alla sella di Hannibal e cerco di sistemare Oscar quando la vedo improvvisamente sbiancare, inizia a tossire ed un liquido puzzolente esce dalla sua bocca sommergendo i miei pantaloni.
"Che mal di stomaco ... arg .... ahhhh .. scusami André, non volevo sporcarti i pantaloni ....."
"Argh!!! Che schifo!!! Cosa mi tocca sopportare!!" Riesco con fatica a issare Oscar in sella e a sistemarmi dietro di lei, tra i suoi continui brontolii.
"... André ... sto male! ... Amico mio, mi dispiace averti fatto innamorare ..."
Batto con i talloni e ci avviamo verso casa, tengo Oscar stretta a me, la sento debole, si appoggia e si calma mentre continua nei suoi deliri da ubriaca. "In vino veritas!! Mattinata istruttiva. Dovremmo farlo più spesso Oscar!"
Sono al trotto, dietro di me c'è André, dico: "Ma che ti prende? Lo sai che non voglio tornare a casa! ... Preferisco dormire un'altra volta nello stesso letto con te piuttosto che ritrovarmi mio padre davanti!"
"Oscar .... sei proprio ubriaca!!" Però ... quasi quasi ne approfitto e le faccio qualche domanda .... tanto passata la sbronza non ricorderà più nulla.
"Uhm ... davvero abbiamo dormito? Intendo ... proprio dormito?!"
"Ih ihih ... Andrè ... sei di memoria corta! ... E poi l'ubriaca sarei io?"
"Già ... non ricordo proprio .... puoi raccontarmi?"
"Tu sei pazzo ... si, sei pazzo."
"Forse ..... o forse no! Su, dimmi un po' ...."
"No, Signore! ... Possibile che non ricordi che abbiamo dormito tutta la notte abbracciati? ... Non ci posso credere!"
"Ah .... abbracciati .... eh ... uhm ... ti è .... piaciuto?!"
"Andre, non è stata mica l'unica volta che abbiamo dormito abbracciati! Ih ihih ... Cos'hai ... forse hai perso la memoria?"
"Uh ... si .... in effetti, si. Non ricordo esattamente cosa abbiamo fatto. Tu sei sicura che noi ... abbiamo solo dormito?!" Cosa mi tocca fare per sapere cosa hanno combinato questi due!! Povero me!
"Ohhh adesso basta!" dico stringendomi a lui. "E vedi di non abusare ancora di me. Sarò ubriaca ma ragiono ancora. Io voglio Fersen ..."
"Abusare di te? Ma ... cosa ti avrei mai fatto?!" E adesso vediamo di saperne di più!
"Fingi non sapere? .... Mi hai detto che sono una donna, mi hai dimostrato che tra noi due tu sei il più forte, mi hai baciata, spogliata, guardata, baciata ... ma devo continuare? ... Ti piace infierire, vero fratello?"
"No no ... certo che no.”
 
Io quel ragazzo lo ammazzo. Non c'è altra soluzione!! Ma prima lo castro ....sento la rabbia salire, cerco di controllarmi, devo restare lucido per carpire più informazioni possibili da mia figlia. Poi mi occuperò di Andrè!
 
"Ma tu ..e ... Fersen ... cosa avete ... ehm ... fatto?"
" ... Ih ih ... sei geloso, vero André?"
"Potrei esserlo, in effetti. Allora? Cosa hai fatto con ... Fersen?!"
"Ho fatto la stupida e lo sai ... e ora basta parlare di Fersen! ... Mi ha umiliata. E pensare che per lui ho indossato anche un abito femminile! .. Che stupida! ... Mio padre ha ragione, sono un maschio."
Sussulto, per una volta mia figlia mi da ragione! Peccato che io ora voglia che lei sia una donna. Ah ... che pasticcio.
"Ecco Oscar, siamo arrivati! Adesso Nanny si prenderà cura di te!"
"No no no! Questa notte voglio dormire con te, così mio padre non mi trova! ... Non voglio sentirmi ripetere che debbo sposarti! Anche se hai guardato i miei seni ... io non voglio! André, ti ordino di dimenticare di avermi denudata. Ricordati che presto sarò il tuo Comandante."
"Si si certo, però Oscar .... è neanche ora di pranzo .... c'è tempo prima della notte!"
"Che sonno! ...Ronf .... ronf ..."
 
Varco il cancello del cortile della villa, entro deciso al trotto, mi fermo davanti alla scalinata quando vedo Andrè venirmi incontro, seguito da sua nonna.
"Augustin, cosa è accaduto alla mia bambina?"
"Si è ubriacata! Non regge l'alcool, purtroppo!"
"Cosa! E tu Augustin, le hai permesso di bere? Ma sei diventato matto?!! André presto .. aiuta Oscar! Portala in camera sua!"
"No, tu mia figlia non la tocchi! Adesso scendo e la porto IO in camera sua. Tu stalle lontano! E vedi di restare a mia disposizione, CHIARO?!"
Scendo dal cavallo e prendo Oscar tra le braccia. Mi avvio verso l'interno della villa, seguito da Nanny e Andrè.
"Ma Signore io non capisco ..."
 
Mi sento un poco intimidito, cosa sarà mai successo? Questa mattina mi ha invitato a fare colazione con lui, adesso è furioso.
 
Nanny ribatte stizzita: "Beh, e adesso cosa ti prende? Perché mio nipote non dovrebbe toccare Oscar? Forse in passato non sono stati compagni di bagordi?"
"Non solo di bagordi Nanny, non solo. Tuo nipote ha fatto ben altro. E adesso mi dovrà spiegare tutto!"
Entro nella stanza di Oscar e la sistemo sul suo letto.
"Nanny, occupati di lei. Preparale una tisana. Purtroppo ha rigurgitato sui miei pantaloni. Ah ... dov'è Marguerite?"
"E' di sopra in camera sua. Ma cos'è questa storia tra Oscar e mio nipote?"
"Lo saprai ... lo saprai. Ora non è tempo. E tu, vieni con me, strappatore di camicie!"
"Co cosa? Ma io ... Signore ma cosa dite?"
"Zitto e seguimi!"
"Sissignore!"
 
Esco dalla stanza e raggiungo il soggiorno. Entro deciso, seguito da Andrè.
"Bene, ed ora spiegami cosa è accaduto tra te e mia figlia! Veloce!!"
"Ma io ..."
"Ma tu ... cosa?!"
"Io?! .. nulla Signore..:"
"In vino veritas, Andrè! Oscar mi ha detto ... delle cose, scambiandomi per te. Quindi ti ripeto la domanda: cosa è accaduto?!"
Sento la fronte imperlarsi di sudore, mormoro: "Ecco ... io ... Voi lo sapete che l'amo pazzamente ..."
"Si ... e quindi? Amarla è forse un buon motivo per denudarla?!"
"Come?! Io avrei denudato chi?"
"Come sarebbe chi, Andrè!!! Stiamo parlando di MIA figlia!!! Muoviti a rispondere o ti assicuro che ti spedisco dritto dritto nelle cantine, e tiro fuori tutti gli strumenti di tortura che i miei antenati mi hanno lasciato in eredità!"
"Ma Signore, chi Vi ha raccontato una cosa simile?"
"Oscar ovviamente! Ed ora vedi di spiegarmi tutto ..... dall'inizio!"
"... Ma se ... Oscar è ubriaca! E poi, la conosco, non racconterebbe nulla della sua vita a nessuno!"
"Tranne che a te. Allora. Mi risulta che tu l'abbia persino baciata!" Mi avvicino minaccioso ad Andrè, poso la mano sull'elsa della spada, la accarezzo. Lo scruto con rabbia, se non si decide a parlare io gli taglio la testa!
"Generale, ma Vi pare che io l'avrei baciata?! Oscar non mi ama! .... Sig ... è inutile negarlo ... si, l'ho stretta a me, baciata, l'ho spinta sul letto e le ho strappato la camicia ..."
"COSA HAI FATTO?!!! TU HAI OSATO USARLE VIOLENZA?!!! MA IO TI UCCIDO!! CON LE MIE STESSE MANI TI UCCIDO!!!"
"Generale ma cosa dite?!!! MAI dico MAI potrei fare violenza ad una donna, figuriamoci con la mia ... Oscar. Generale, quella sera, Oscar mi aveva detto di non aver bisogno più di me perché lei aveva deciso di vivere come un uomo. Le sue parole erano spinte dalla delusione amorosa che Fersen le ha inflitto. Ma ditemi, se Voi aveste passato l'intera vita accanto ad una donna che amate con tutto Voi stesso e quella donna invece Vi dice di essere innamorata di un altro uomo e Vi dice che non gli servite più perché si sente un uomo, Voi come avreste reagito?”
"Fermati un attimo. Cosa c'entra Fersen in tutta questa faccenda?"
"Ma come non avete inteso? Oscar ama Fersen ma come tutti sappiamo Fersen è l'amante della regina e non solo. Ed è per via di questa delusione che Oscar ha deciso di lasciare la Guardia Reale."
"E Fersen sa che Oscar lo ama?!" domando scandalizzato!
"Generale, credo di aver parlato troppo ..."
"NO! Tu adesso mi spieghi tutto se vuoi avere salva la pelle! Muoviti!"
"Uccidetemi pure ... Oscar non mi ama e mai mi amerà, quindi non mi importa di morire, ammazzatemi pure."
"Ma sentilo!! Adesso magari ti farei pure un favore!! E invece no! Tu le hai strappato la camicia ... tu hai visto il suo petto!! E tu la sposerai! Ovviamente solo dopo che ti avrò passato a fil di spada e che avrai conquistato Oscar!"
"Se solo Oscar mi amasse, la sposerei anche adesso.”
"Sta a te farti amare! Ragazzo ... ma devo insegnarti tutto io?!!"
"Ma se Oscar è confusa!"
"E allora? Questo non ha importanza! Bene, chiarita questa faccenda non resta che decidere come lavare l'onta ....uhm ...."
"Sono qui Signore, fate di me ciò che volete, tanto la mia vita non avrebbe senso. Se Oscar dovesse innamorarsi di un altro uomo, meglio la morte."
"Ma guardarlo!! Vergognati!! Io non ti ho cresciuto così!! Ti ho istruito come fossi un figlio e tu ora cosa fai? Mi ripaghi così?!!!"
"Così come! Signore, forse non mi sono spiegato? Io amo Oscar ma lei pensa di dare una svolta alla sua vita senza di me."
"E tu invece la seguirai in quel covo di incivili! Ed ora prendi le spade, esigo soddisfazione!"
Afferro la spada e sussurro: "Sono a Vostra disposizione Signore..."
"Bene, andiamo in cortile! Forza, veloce!"
"Sissignore ..." dico seguendo il Generale.
 
Raggiungiamo a passo marziale il cortile, mi sistemo al centro, di fronte ad Andrè. Mi metto in posizione pronto per il duello.
 
"Ed ora in guardia!!!!"
Incrocio la lama con quella del Generale, non rispondo al suo gesto, sussurro: "Fate di me ciò che volete, non posso battermi con il padre della donna che amo."
Esco nel cortile seguita da Nanny, mio marito aveva una strana luce negli occhi.
"Nanny! Ma cosa stanno facendo questi due!"
"AHHHH AUGUSTIN!!! COSA FAI A MIO NIPOTE?!!! FERMATI!!"
NANNY!!! STANNE FUORI!! Tu non sai cosa ha fatto tuo nipote!! O forse .... forse lo sai?!!"
"Sapere cosa?"
"Cosa ha commesso questo screanzato, maniaco!!!"
"Maniaco?! Ma cosa dici?! Mio nipote non è un maniaco. Lui non farebbe del male a nessuno! LASCIALO ANDARE!"
"Ah no? Quindi tu non sai che LUI ha osato assalire MIA figlia!! Un maniaco in casa mia!!! Ecco cosa ho allevato!!"
"Assalire chi? Ma cosa dici?!! Sei per caso uscito fuori di testa?"
"NO!! Lui!!" dico avvicinando la punta della spada alla gola di Andrè "Lui ... ha osato strappare i vestiti a MIA figlia!!! LUI l'ha vista senza abiti!! LUI!!! Lui che ho allevato come un figlio!! E tu ... tu sapevi tutto vero Nanny?!"
Mi porto le mani alla bocca e sussurro sconvolta: "Cos'è questa faccenda?”
"Ecco .... chiedilo a tuo nipote!!! E poi dimmi .. cosa sai tu di Oscar e .... Fersen?!" Dico il nome dello svedese con rabbia e disgusto.
"Nulla. Cosa dovrei sapere?!"
"Che lei lo ama, ma lui l'ha rifiutata!! Ecco cosa!!! E sono sicuro che tu sappia qualcosa!"
"Ma ti pare che Oscar mi parli della sua vita?!"
“Quindi l'unico che sa .... è LUI!!"
"Ma perché André dovrebbe sapere?"
"Perchè Oscar, da ubriaca, mi ha scambiato per lui .... e mi ha detto delle cose ..... e lui c'entra!"
Ascolto le parole di mio marito e ribatto: "E anche se fosse?! Augustin, Oscar e André sono persone adulte e responsabili delle loro azioni, almeno credo ..."
"Marguerite!! Lui le ha strappato gli abiti!! Ma lo capisci?!"
Mi avvicino al giovane, gli tolgo di mano la spada e sussurro: "Vieni con me André!"
"Madame .... come desiderate!"
Prendo il suo braccio, guardo mio marito e continuo: "Certe questioni si risolvono parlando non con le armi! ... Andiamo figliolo, dobbiamo parlare."
"Io ci ho già parlato, MARGUERITEEEE!!!!" Urlo mentre li vedo allontanarsi verso l'interno della villa.
Con lentezza mi volto e rispondo con tono pacato: "Augustin, sei pregato di non origliare. Lo sai che non lo sopporto!"
"Ma .... Margueriteeeee!”

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Capitolo 12
*** Le rose bianche ***


Le rose bianche
 
 
Percorro a passo marziale il palazzo fino ad arrivare in cucina, entro, urlo alla cuoca: "DOV’ E’ NANNY?"
“Signore calmatevi, Nanny è di sopra con Madame e Andrè"
"MA COSA DICI?!!!! MA ... sig ..." faccio un lungo respiro e continuo: "Ma cosa dici?! Ho appena lasciato mia moglie con ... ANDRE', e Nanny non era con loro!"
“Ma io .... Signore, non saprei ...." rispondo un poco impaurita, il padrone fa davvero paura quando è così arrabbiato.
"Grunt ... maledizione!" dico lasciando la cucina, ritrovandomi faccia a faccia con Nicolas. "Ehi TU! Hai visto Nanny?"
"Nanny? Ma si certo Padrone!"
“Dov'è? Dimmi dov'é' MUOVITI!"
“E' con il signorino Oscar, Signore!"
"Ne sei sicuro?"
"Si Signore"                 
A passo spedito percorro le scale, raggiungo la stanza di Oscar, entro senza bussare. "Ahhh sei qui?! Ti stavo cercando!"
"Shhh ..... non urlate così Generale! Oscar ha bisogno di silenzio! Poverina, ha buttato fuori tutto il contenuto del suo stomaco ed ora ha un gran mal di testa! Ma cosa le avete fatto bere?!"
Guardo nella stanza, vedo mio figlio dormire profondamente e ribatto: "E' più importante ciò che Oscar ha detto, non cosa ha bevuto!"
"E cosa avrebbe mai detto la mia bambina? Su sentiamo!"
Punto il dito contro Nanny e digrigno: "Sai troppo bene ciò che ha detto! Hai sentita la discussione tra TUO nipote e MIO figlio! Quello scellerato di André ha strappato i vestiti di dosso a mio figlio e l'ha baciata! NANNY esigo un matrimonio di riparazione!"
"Un matrimonio? Tra i miei bambini? Oh ... Generale, come sono felice!! Ma ... loro, intendo Oscar e Andrè, vogliono sposarsi? Insieme intendo"
Vedo mia figlia rigirarsi nel letto e farfuglia: "Ma cosa dite? .... André è mio fratello e i fratelli ... non guardano il petto delle sorelle ...."
"Ah ... la mia bambina!!! Sentila!! E' tutta colpa tua Generale se straparla così!"
"MIA!!!! Tuo nipote l'ha denudata e la colpa è mia?"
“Se delira è solo colpa tua!!!"
"Ronf ... ronf ... André ... ti proibisco di baciarmi ... altrimenti chiamo mio padre e ti faccio infilzare ... ih ihih ... lasciami ..."
"La senti poverina? La mia bambina! Ahhh ..... Augustin!! L'hai fatta ubriacare!"
"Ora basta dire idiozie! Da tuo nipote non mi aspettavo una cosa simile! E pensare che ha ricevuto l'educazione di un gentiluomo!"
"Augustin ... ma vuoi spiegarmi per bene cosa è accaduto tra questi due?!"
Sento lo sguardo di Nanny addosso, sembra volermi scrutare. Certo che la mia antica balia ha un caratteraccio ……
"Nanny, ma nonhai appena sentito mio figlio? André lo ama ma a quanto pare mio figlio è innamorato di quel ... dannato svedese e così ... beh il resto lo sai."
"Aaaaah i miei bambini!! Ma Se Oscar è innamorata dal conte di Fersen non accetterà mai di sposare Andrè!"
"Questo lo vedremo! Nanny, dopo quanto accaduto, VOGLIO che si sposino. E poi .. basta indossare la divisa! Voglio che mio figlio si comporti come una femmina, si sposi e mi dia un erede."
"E allora Augustin inizia a rivolgerti a TUA FIGLIA usando il femminile!"
 
Povera me, il generale mi faràimpazzire! Crea una tale confusione!
 
"Femminile o maschile tanto non cambia nulla! Oscar è quello che è, a prescindere dal nome o da come mi rivolgo a lui!"
"Se lo dite Voi Signore. Ora per cortesia uscite, Oscar deve riposare"
"Ebbene, uscirò ... ma tu devi convincere mia figlia a innamorarsi di tuo nipote."
"Si si .... certo Augustin, come vuoi!"
"Perfetto! Ahhhh ... ma possibile che debbo pensare tutto io?!" Dico lasciando la camera.
"Uff .... finalmente se ne è andato!"
"Nonna ... mio padre è pazzo ... non si è mai visto i fratelli si sposino ... ronf ... rof ..."
"Su su cara .... riposati. Una cosa è certa: tuo padre è pazzo!! Hai proprio ragione!"
".... Fersen ... devo dimenticarti ... ronf ..."
"Ah .... bambina mia!!! Ma ci penso io a te!"
 
 
 
Entro nel salottino seguita da Andrè. Chiudo la porta e giro la chiave. Mi avvicino al divanetto e mi siedo.
"Prego Andrè, siediti qui, accanto a me."
 
Sento la voce dolce e decisa di Madame, la vedono sorridermi felice ma io sono imbarazzato, tanto imbarazzato.
 
"Madame ... io ..."
"Vieni, siediti qui e non avere timore .... su Andrè"
"... Grazie Madame Marguerite..." dico accomodandomi di fronte a lei.
Prendo le mani di Andrè tra le mie, lo guardo con dolcezza, faccio un sorriso e domando: "E adesso spiegami cosa è accaduto, senza nessun timore. Io non ti giudicherò, perchè lo so che sei un bravo ragazzo. E che la ami, da sempre".
"... Vedete ... amo Oscar ma lei ... purtroppo per me ama un altro uomo."
"Ne sei proprio sicuro Andrè?"
"Si ..."
"E chi sarebbe questo uomo?"
 
Vedo lo sguardo di Andrè perdersi nel vuoto, fa un grosso sospiro, forse indeciso su cosa dirmi. Lo lascio un attimo tranquillo, a meditare per bene.
 
"Solo un uomo poteva interessare ad Oscar! ... Un uomo colto e raffinato ... l'amante della regina, il conte di Fersen."
 
Sorrido alle parole di Andrè, solo un uomo. Secondo lui solo uno.L’unico irraggiungibile e non adatto a lei.
 
"Si, hai ragione. Solo lui, e non perchè sia colto o raffinato .... no. Lo sai il perchè?" domando decisa.
"Non capisco .."
"Vedi ..... Oscar dice di essersi innamorata dell'unico uomo che non potrebbe mai ricambiarla, perchè ama la Regina. Oscar non ama Fersen, Oscar ama l'idea di un amore impossibile, è l'idea stessa di potersi struggere per qualcosa che non potrà mai avere. Perchè a lei, suo padre, ha insegnato che non può avere debolezze, e amare un uomo che non esiste le evita la debolezza dell'amore. No Andrè, lei non ama Fersen, stai pure tranquillo."
“Madame, perdonatemi ma Vi sbagliate! … Oscar ha deciso di lasciare la guardia reale per allontanarsi dal conte …”
"Non mi sbaglio Andrè, lei non lo ama. Aveva bisogno di un ideale da inseguire, di qualcuno per cui struggersi. Ma lei non lo ama. Lo so, lo vedo. Piuttosto .... spiegami cosa è accaduto tra te e lei"
 
C’è un altro attimo di silenzio, Forse Andrè ha un poco di imbarazzo.
 
"Ero disperato. Quella sera le ho portato la sua tazza di cioccolata e ... mi ha detto che voleva vivere come un uomo e non aveva più bisogno di me ... ed io ..." abbasso lo sguardo, mi alzo e voltandomi di spalle continuo: " Madame, volevo solo farle capire che era una donna ma poi ... non so cosa mi sia successo ... io l'ho baciata, lei ha tento di sfuggirmi ma nella colluttazione ... le ho strappato la camicia ... Madame, io non dovevo ma..." mi rigiro e continuo guardandola negli occhi. "Amo Vostra figlia ma lei mi considera niente più di un fratello."
 
Mi alzo, mi avvicino ad Andrè e asciugo con una mano la lacrima che vedo scendere sul suo viso.Poso una leggera carezza sulla sua guancia, vedo il suo sguardo triste e disperato. Andrè è un uomo sincero, dolce, buono. Sono sicura che non potrebbe mai fare del male a mia figlia.
 
"Andrè, Oscar è confusa. Mio marito ha fatto un vero disastro con lei. Dalle tempo, le hai detto di amarla nel momento e nel modo sbagliato. Ma non arrenderti, stalle accanto, anche come un fratello se lei vuole così. Ma non arrenderti mai. Sono sicura che ha solo bisogno di fare chiarezza dentro di se. E non crucciarti. Sei stato maldestro ma sono sicura che non le avresti mai fatto del male"
"Come avrei potuto?! Madame, amo Oscar con tutto me stesso, mai avrei potuto farle del male! ... E’ solo che ... io ... forse avrei dovuto dirle già da tempo che l'amo ma io ... non sono certo alla sua altezza e non ho mai avuto il coraggio finché la disperazione ... Oh perdonatemi Madame!"
"Alla sua altezza?" Dico scandalizzata. "André...tu sei l'unico che possa amare, credimi. E prima o poi lo capirà anche lei. Tu sei .... perfetto. Sei l'unico che sa come prenderla, sei la persona con cui si confida e a cui chiede consiglio. Non arrenderti e non buttare via il tuo amore per lei. Ed ora vieni qui e lasciati abbracciare!"
 
Abbraccio Madame Marguerite come se fosse mia madre e scoppio in un pianto liberatorio.
 
"Oh André!! Sei come un figlio per me!!" dico stringendolo a me.
"Madame, sono disperato! ... Non so più cosa fare!" mi allontano e asciugandomi gli occhi continuo: "Il Generale desidera che io sposi vostra figlia, mi ha autorizzato a corteggiarla ma io ... Oscar non mi ama, è tutto inutile."
"Te l'ho detto, dalle tempo. E promettimi di non arrenderti!"
"E se lei dovesse innamorarsi di un altro uomo? Madame Marguerite, so bene che moti gentiluomini di Versailles ambiscono a lei..."
"Ma lei non li guarda neppure. Sono certa che lei ti ama già.... solo non è ancora pronta ad accettarsi, come donna intendo. Non credo che sia facile per lei!! Ah ... non avrei mai dovuto assecondare mio marito!!"
Abbasso il capo e sussurro: "Nessuno può nulla contro il Generale! Madame, Vi ringrazio per le Vostre parole ma adesso mi tocca affrontare Vostro marito."
"Vengo con te!!! E questa volta si fa come voglio io!!"
"No... non voglio che a causa mia, abbiate problemi con il Generale. Lo affronterò da solo."
"Assolutamente no!!! Augustin ha già fatto abbastanza guai!! Questa volta farà come voglio io!!! E tu stai tranquillo!! So bene come persuaderlo!!!"
"Come desiderate Madame!" dico spalancando la porta mentre Madame lascia la sua stanza ed io le sono accanto indietreggiando di un passo.
Raggiungo il salotto del piano terreno, entro decisa e vedo mio marito seduto su una poltrona con la sua pipa in mano."Augustin!! Esigo delle spiegazioni!!"
Mi alzo dalla poltrona e tirando l'ultima boccata, poso la pipa sul tavolino e ribatto."Qui, l'unico ad esigere delle spiegazioni sono io! Si può sapere perché hai voluto parlare con André? Credevi che così facendo l'avresti salvato dalla mia ira?!" dico guardando il giovane severamente.
“TU adesso mi spieghi come ti è saltato in mente di fare ubriacare Oscar!!!"
"Marguerite, tu lo conosci nostro figlio?! Quando si mette in testa qualcosa è impossibile fargli cambiare idea ... e poi quel cognac era scadente, ovvio che si ubriacasse!"
"Sei un incosciente!!! Ecco cosa sei!!! È questo che i segni ai tuoi soldati? Ubriacare il nemico per carpirgli informazioni?!!! Vergognati Augustin!!!"
 
Vedo mia moglie furiosa, arrabbiata, decisa. Non l’ho mai vista così! E’ …. Diversa, più forte del solito. Come se fosse pronta a tutto per difendere Oscar. E Andrè.
 
"Marguerite, Marguerite!! In amore e in guerra tutto è lecito! . Ed io dovevo sapere cosa è successo, visto che avevo trovato la camicia strappata nella stanza di mio figlio!"
“Bene Augustin e .... cosa sarebbe successo, secondo te? Su forza .... racconta un po'!"
"Ecco ... dunque ... Oscar è innamorata di quel depravato di Fersen, mentre André ama nostro figlio! ... Marguerite, in tutta onestà mai, dico mai, avrei immaginato che Oscar si innamorasse di un elemento simile! Invece André, lui si, che è perfetto!"
"Bene, finalmente iniziamo a pensarla allo stesso modo. Andrè è perfetto e noi è da questo punto che dobbiamo cominciare a ragionare. Ma fai un breve passo indietro. Cosa ti fa credere che Oscar, nostra figlia, sia innamorata di quel depravato libertino?!"
"Me l'ha detto lui ... ehm .. lei ..."
"E tu le credi? Davvero credi che nostra figlia possa amare un simile soggetto? Che peraltro è noto a tutti che ami la Regina, lui. Nonostante salti di letto in letto. Hai così poca stima di nostra figlia? Dimmi Augustin!"
"Ma se me l'ha confessato!"
"Io ti ho fatto un'altra domanda Augustin!" aggiungo decisa, guardando mio marito dritto negli occhi.
Guardo dritto negli occhi mia moglie e ribatto: "Appunto perché conosco l'indole di Oscar ... sono alquanto sconcertato."
"Se io ti dicessi che amo un altro uomo ... tu mi crederesti?!"
"Marguerite, ti prego non scherzare!"
"Allora mettiti bene in testa che Oscar non ama Fersen. Oscar ha cercato un uomo che fosse irraggiungibile, in quanto amante della Regina a cui lei non mancherebbe mai di rispetto. Oscar aveva bisogno di trovare un ideale per cui struggersi. Lei è innamorata dell'idea stessa dell'amore, di quello sfarfallio che ti attanaglia lo stomaco. Ed ha scelto un omuncolo come soggetto finale. Per colpa tua Augustin! Perchè lei non vuole deluderti. Lei vuole essere ciò che più ti aggrada: un soldato. Ma credimi, lei non ama quel libertino impenitente. Lei ama l'Amore. E vedrai che capirà, con un poco di pazienza, che l'Amore è vicino a lei .... proprio al suo fianco. Ha solo bisogno di tempo .... e di non essere assillata da te! Sono stata chiara mio caro marito?!"
"... Uhm ... si ... credo di aver capito! ... Ma ciò non toglie che André ... André ha strappato la camicia ad ... Oscar! Ma ti rendi conto? Sotto il mio tetto è avvenuta una cosa simile!!"
"Oh .... smettila Augustin! Questi sono affari loro, non tuoi! Quindi vedi di non immischiarti .... o devo ricordati di quante camice TU hai strappato a me?!"
"Che discorsi fai?! Tu ed io eravamo ... sposati ...."
"Davvero?! .... Oh ... allora deve essere stato un altro uomo a strappare la mia camicia di ritorno da una bella cavalcata .... uhm ..... che mi sia sbagliata?!" dico sorridendo al mio Augustin.
"Coff ... ti piace infierire, vero?"
"Solo il necessario, mio caro. Solo lo stretto necessario....."
"Marguerite sei una strega!"
 
Oddio che imbarazzo! Madame ha parlato di certe cose davanti a me …. Dunque il Generale le ha strappato diverse volte la camicia e non certo per dichiararle il suo amore!
 
“Scusate Madame, è meglio che tolga il disturbo…”
Il Generale ribatte: “Ma quale disturbo?! Ormai  sei a conoscenza di alcuni dettagli intimi miei e di mia moglie!” punto il dito e continuo: “Ma tu non osare mai più a fare una cosa simile a mia figlia se prima non la sposi. CHIARO?”
“ Gulp … Ecco … io …”Sono davvero imbarazzato, il generale da ormai per scontato che io riesca a conquistare Oscar!
“TU COSA?!!”
“Nulla Signore …”
“Perfetto! E in quanto a te Marguerite, non dovevi rinvangare certe cose davanti al futuro marito di nostro figlio!” Vedo Marguerite strizzare un occhio e sorridere ammiccante, e sussurro: “Ribadisco: sei una strega!”
"Grazie Augustin ...... adoro quando mi chiami così. Bene, quindi direi che il discorso è terminato!" Poi mi volto verso Andrè e aggiungo: "Hai visto Andrè? La faccenda è risolta! Su caro ... vai a vedere come sta Oscar ... magari si sta riprendendo da questa solenne ubriacatura!"
"Io Madame? Ma .."
"Ma niente .... su vai .... vai! E veglia su mia figlia!"
Rivolgo lo sguardo al Generale, sussurro: "Posso Signore?"
"Come se io avessi voce in capitolo ...... sgrunt!"
Abbasso lo sguardo e timidamente sussurro: "Con permesso ..."
"Vai caro..... a dopo, ti aspettiamo per la cena." dico leggera e allegra.
"Grazie Madame!" dico lasciando la stanza.
Mi volto verso mio marito e continuo allegra: "Davvero non ricordi? Uhm ... forse dovrei rinfrescarti un poco la memoria mio caro ...."
"Con immenso piacere! ... Su, avanti, sto aspettando, parla!”
"Uhm ... no, in questo caso preferisco l'azione …" dico in un sussurro avvicinandomi a mio marito e tirando il nodo del suo jabot.
“Marguerite sai come tenermi buono ..” dico avvicinandomi. “E adesso vieni qui!” mi avvento sulla sua bocca e la bacio con passione….
 
 
 
Busso ... Oscar non mi risponde, con delicatezza giro la maniglia, faccio capolino ed entro in punta di piedi.
La vedo nel suo letto, l'osservo ... Dio quanto è bella! Mi avvicino a piccoli passi fino a starle di fianco, mi siedo sulla poltroncina che è lì poco distante da me e continuo a guardarla.
 
"Uhm....ronf....uhm...André!!!! Tu .... uhm... camicia ..... uhm ...."
 
“Oscar .... sei ancora offesa con me! ... Non posso certo darti torto ... sono stato un vigliacco.”
 
"Uhm .... André.... le .... tue .... labbra .... uhm .... morbide ....."
Le parole di Oscar mi sconvolgono, sussurro: "Forse ... Madame Marguerite ha ragione! Oscar, la mia Oscar prova qualcosa per me?!"
"Uhm .... buono...... uhm....."
Con lentezza mi alzo dalla poltroncina, mi avvicino al letto, continuo a guardarla, non resisto, mi reclino su di lei, le mie labbra sfiorano le sue, sussurro: "Ti amo da impazzire!"
 
Sento qualcosa di buono vicino a me .... ma non riesco a svegliarmi. Però so che è la mia casa. D'istinto, quando sento due labbra morbide, dolci, sulle mie rispondo al bacio.
 
"Uhm ..... casa. Mia casa …"
 
Oscar corrisponde al mio bacio che diventa più profondo, affondo le mie mani tra i suoi capelli morbidi, diventiamo una cosa sola.
 
"Uhm .... André...... sei la mia casa ....."
" E tu la mia ..." rispondo mentre la bacio ancora.
 
Spalanco gli occhi, mi accorgo di avere le labbra di André sulle mie, sono sconvolta. "Maniaco!!! Cosa stai facendo?!!!" Urlo, più per rabbia che per fastidio.
A pensarci bene .....
"Ma ... quale maniaco?! I miei baci ti sono piaciuti e non puoi negarlo."
"Cosa?!!! Ti sei approfittato di me?!!! Tu tu ....."
"Non mi sono approfittato di nessuno e tanto me di te! Oscar, ti ho baciata e mi hai corrisposto, tutto qui."
"No .... non è possibile. Stai mentendo!!! Io .... non ci credo!"
Vedo Oscar gesticolare, è visibilmente imbarazzata. Certo che ha risposto al mio bacio …. Forse ho una speranza!
"Mi hai detto che sono la tua casa. Quindi i miei baci non ti dispiacciono. Oscar, dimmi ... Fersen, ti ha mai baciata?"
"COSA?!!! Ma sei matto?!!! Tu piuttosto!!! Quante donnette hai già baciato!!"
"Sei la prima e l’ultima.”
"Non ci credo." dico imbronciata.
"Non vedo perché non dovresti credermi! Ho forse mai mentito?"
"Tu ..... io .... non saprei!! Ma non ha importanza!"
"E invece si che ha importanza! ... Tu non immagini nemmeno quante volte ho sofferto pensando che ti struggevi d'amore per quel ... damerino imbellettato! ... Anzi, ne soffro ancora. Sono geloso, ti amo, mi fai impazzire e ti desidero."
"Zitto!!! Come ti permetti di dire certe cose?!!! Basta!!!" dico spostando le coperte e scendendo rapida dal letto. Vedo uno sguardo stupito di André, mi guardo un attimo e mi rendo conto di indossare solo una corta camicia che lascia scoperte le gambe, mezza aperta all'altezza del seno.
"Sei ... sei .... bellissima! Oh Oscar ... io .... sto impazzendo ..."
"Andrè!! Non guardarmi!!! Sei un maniaco, uno screanzato!!! GIRATI!!!!" urlo mentre sento il viso diventare caldo. Cerco di coprirmi chiudendo i lembi della camicia ma temo che il risultato sia disastroso.
"Come vuoi, ma ciò non toglie che sei una donna bellissima!" sussurro dandole le spalle. "Oscar che ne diresti di allenarci con la spada?"
"Adesso Andrè? Ma ... Passami quella vestaglia che è sulla sedia! Ma senza voltarti!"
Afferro la vestaglia e, porgendola di spalle, mormoro: "Ecco ... tieni! ... Oscar, mi rendo conto di aver detto una sciocchezza, è meglio rimandare il duello. Oscar, ho deciso di tornare a Parigi ... credo che sia meglio per tutti che ti lasci tranquilla."
"Ah .... davvero? Adesso vorresti tornare a Parigi? E lasciarmi qui con mio padre? SCORDATELO!!! Tu ora resti e rimedi a tutti i guai che hai combinato!! Ma tu guarda che idee che hai, vorresti fuggire dopo avermi messa in questo guaio!! Ah no, tu resti qui, eccome se resti!!”Afferro con rabbia la vestaglia e la infilo, senza badare troppo a come la allaccio.
"Non sono un vigliacco ... ho semplicemente voglia di stare solo. Voglio riordinare le mie idee ... e poi starti vicino in questo modo mi fa più male che bene. Perciò ho deciso in questo momento di andarmene. Ci vediamo in caserma, Oscar. Tu il mio comandante ed io ... il tuo soldato! ... Il soldato innamorato del suo Comandante!" sussurro uscendo.
 
Rincorro Andrè facendo un gran trambusto, senza volerlo attiro l’attenzione dei miei genitori che escono, scompigliati, dal soggiorno. Raggiungo la stanza di Andrè, entro come una furia, afferro la sua borsa e la svuoto a terra.
 
"Tu resti con me. E fine del discorso!"
 
 
Guardo mia moglie perplesso, le sistemo una ciocca di capelli e sospirando dico: "Mai che ci sia un poco di pace! E adesso cosa stanno combinando quei due?!"
"Ma non l'hai sentita? Oscar vuole che André rimanga con lei. Augustin, ho ragione, nostra figlia non potrà mai separarsi da André, l'ama e non se ne rende conto!"
"Potresti anche avere ragione. Meglio così, almeno sarà più facile convincerla a sposarlo e a farci dei figli!" Ribatto soddisfatto.
"Augustin, meglio lasciarli soli. Su torniamo in camera nostra!"
"No no. Devo assicurarmi che Andrè non parta. E poi ... ma come va in giro tua figlia? Ma guardala!! E' mezza nuda!"
"E' molto bella!"
"Si certo ma .... deve coprirsi!!! Andrè è un uomo!!! Non può vederla così .... così .... nuda!!! Marguerite, fai qualcosa!"
Afferro la mano di mio marito e sussurro: "Non vuoi che si sposino?"
"Certo .... ma guardali! Andrè vuole scappare!! Ed io non voglio. E TUA figlia deve coprirsi!"
"Se vuoi che si sposino, lasciali discutere, magari Oscar si renderà conto di amarlo."
"Beh ma .... io resto qui, controllo .... sai ... non vorrei che lo amasse .... troppo! Però Marguerite .... che tempismo questi due!! Proprio mentre tu ed io .... ahhhhh .....povero me!"
"Vuoi davvero controllarli? Sicuro? Bene, allora vuol dire che vado a rivestirmi!"
"Ma .... Marguerite ... tu ..io ... loro ......"
"Tu, io o loro?! Decidi caro! Io torno dentro. "dico lasciando mio marito nel corridoio.
"O .... povero me, cosa devo sopportare per il bene di mio figlio!! Ah Marguerite, non credere, il nostro incontro è solo rimandato!"
"Come vuoi ma se poi cambi idea, non so se lo vorrò ancora."
Vedo la mia Marguerite allontanarsi, entro nella stanza di Andrè e vedo Oscar ferma in piedi, dritta, decisa, con in mano la sacca da viaggio di Andrè e i suoi vestiti a terra. Andrè la osserva, Oscar è ben poco vestita.
"Voi due!! Cosa state combinando?!"
"Signore, ho deciso di tornare a Parigi ma Oscar non me lo permette."
"E fa bene Oscar! Tu resti qui, ti ricordo che ti ho affidato un compito molto importante!"
"Generale è inutile che insistiate, è tutto inutile." Guardo dritto negli occhi il mio prossimo Comandante e continuo: "Oscar non mi amerà mai. Quindi, tolgo il disturbo."
"Tu invece resti. Fino a prova contraria in questa casa comando io." Dico deciso, si è mai visto che Andrè disobbedisca ad un mio ordine.
"Voi me lo ordinate Signore?! Ebbene, lo farò ma voglio che mi lasciate tutti tranquillo."
"Tu farai come decido io. Ora Voi due vi preparate per la cena. Vi voglio entrambi a tavola con me e mia moglie. E anche Nanny!"
"Ai Vostri ordini Signore!" rispondo con tono arrendevole.
"Bene!! In quanto a te Oscar, cosa ci fai in giro conciata così?!!"
Mi guardo, mi rendo conto di essere mezza nuda, mi copro con le mani, sussurro: "Cosa?! .... E' tutta colpa tua André!"
"Ma io .... Oscar, che colpa ho io se tu vai in giro per il palazzo mezza nuda?!"
Arrossisco e ribatto: "Non mi sono resa conta di essere ... svestita. Sono corsa in camera tua per impedirti di partire. Tu non puoi perché ho bisogno di te!"
"Oh....finalmente!! Vedi André? Oscar ha bisogno di te!! Bene, sono soddisfatto. Ora vedete di prepararvi per la cena!!! A dopo ragazzi ..... e niente scherzi, chiaro?!"
"Ma quali scherzi?!! Padre, per favore lasciateci soli, ho bisogno di parlare con André."
"No no. Tu ora vai a vestirti!! Ci manca solo che resti da sola, con André, nella sua camera .... mezza nuda!!! No!!!"
"André, passami la tua vestaglia!"
"La mia?! Ma ..... hai già la tua addosso!!! Devi solo sistemarla per bene. Oscar....sei ancora un po' confusa per la sbronza. È meglio se torni in camera tua!"
Arrossisco ancora e con tono severo ribatto: "Forse hai ragione ... non sono del tutto lucida ma ti proibisco di partire."
"Si si ... ho capito. Come ho già detto..... obbedisco."
"Perfetto!" dico lasciando la camera di Andrè.
 
"Santa pazienza mia!!! Voi due mi farete diventare matto!!! Ah .... ma guai a te André se fallirai!! Tu devi conquistarla!!! Il mio è un ordine. E vedi di corteggiarla!!"
"Corteggiarla?!! Ho fatto di tutto Signore ... ma vista la Vostra ostinazione e il mio desiderio di averla, obbedirò." Dico frugando nel cassetto, prendo le forbici. "Eccole qua! ... A noi due Oscar!"
"Cosa vuoi fare con quelle forbici André?"Non vorrà mica assalirla di nuovo? Che sia davvero un maniaco? Eppure l’ho cresciuto a mia immagine e somiglianza!
"Vado a cercare dei fiori, voglio che la camera di Oscar ne sia piena. Debbono esserci fiori ovunque! Non è così che si corteggiano le donne?"
"Bravo ragazzo!!! Rose bianche per mio figlio!!! Su su ... vai!!! Ah....queste sono soddisfazioni!!" Dico felice, il ragazzo promette bene, così si fa!
"Prima di cena Oscar sarà sommersa da un tripudio di rose bianche. Con permesso Signore!"
"Si si .... bravo André!!!"
 
 
 
Entro in cucina, prendo una grossa cesta ed esco dalla villa. Mi addentro nei cespugli e sussurro: "Però il roseto in questo periodo è pieno di boccioli, di rose sbocciate ce ne sono poche! ... Umm ... anche se ci impiegherò l'intero pomeriggio andrò a caccia di rose. Il Generale crede che io non sappia corteggiare una donna, beh ... non l'ho mai fatto, quindi devo improvvisarmi corteggiatore, spero che alla mia probabile e futura Signora faccia cosa gradita! .... Ecco lì ... c'è un piccolo gruppetto di rose ... non sono completamente sbocciate ma vanno bene!"
 
 
Raggiungo la mia Marguerite, apro la porta del salotto e la vedo intenta a leggere un libro.
"Ah ..... Marguerite! Che fatica!!!"
"E adesso cosa succede?”
 
Sento la voce della mia Marguerite tranquilla, rilassata. Ma come fa ad essere così? Io sono agitato elei invece …. Nulla! È rilassata, con uno splendido vestito a fiori che mette in risalto la sua figura.
 
"Ho ordinato ad André di restare alla villa e corteggiare Oscar! Questa sera sarà a cena con noi. E anche Nanny."
"Augustin, ammetto che per una volta hai avuto un’ottima idea: sarei ben felice se Oscar sposasse André ma spero che quella testona non ci metta molto per comprendere chi è il suo vero amore."
 
 
 
"Ecco ... questa è l'ultima rosa!" dico posandola nel cesto colmo. "Devo fare attenzione a non farle cadere. Forse ho esagerato un poco ma non importa, voglio che Oscar rimanga sbalordita. So che non mi prenderà sul serio, certo, sono convinto che nemmeno ci farà caso, ma non importa, le voglio fare questo omaggio floreale ... infondo le piacciono le rose, quelle bianche, e poi ... è una donna, e a una donna non può che fare piacere!" dico entrando in casa.
 
 
Vedo mio nipote entrare con un enorme cesto di vimini colmo di rose. "Andrè ... ma cosa stai facendo? Per chi sono tutte queste rose?"
"Sono per Oscar ..."
"Ma ... sono tantissime!! Dove le vuoi sistemare? E poi ... serviranno parecchi vasi!"
"Nonna, faresti portare dei vasi nella stanza di Oscar?"
 
 
Vedo Luisselle passare davanti mio nipote e guardandolo con malizia dice: "Oh quanto sono belle! André, mi regaleresti un mazzolino di rose?"
"Luiselle!! Lascia stare mio nipote!! Occupati della cucina piuttosto! Ci sono diverse pentole da lavare! Su forza, veloce!"
"Uffa! Ma cosa ho detto di male! Io voglio solo un mazzolino di rose! Tanto il conte non le apprezzerà, lui è una persona piuttosto ambigua."
"Smettila subito! Madamigella Oscar apprezza molto le rose! E vedi di chiamarla così, madamigella Oscar! Chiaro?!!"
"Madamigella?! Ma se sembra un uomo! Non ha nemmeno il petto, è piatta ... invece io .... Oh André non trovi che meriti di ricevere almeno una rosa?"
"Ma come ti permetti, screanzata!!! Sparisci prima che ti lanci dietro il mio mattarello!! E lascia stare mio nipote!"
"Uffa!!! Tutte le fortune ce l'hanno e donne sbagliate!!” Allungo la mano nella cesta, afferro una rosa e andando via continuo: "Grazie André! Sei un vero gentiluomo!"
 
Guardo perplesso questa sciroccata, pazienza, tanto non posso fare nulla.
 
"Nonna, mi aiuteresti?"
"André!! Non devi dare confidenza a quella ragazzina sfacciata, chiaro?!!"
"Certo Nonna! Io non le ho mai dato confidenza .... è lei che si comporta in maniera così .... eccessiva. Ora però mi aiuteresti? Voglio riempire la stanza di Oscar!"
"Nipote! Ammetto che tu sei diventato un bel ragazzo ma attento alle donne. Non vorrei che ti mettessi nei guai!"
"Nei guai? Io? Ma Nonna ... lo sai che a me interessa una sola donna ....." rispondo un poco mesto, la sola donna che non mi considera come uomo.
"Ti considera un fratello ... um... la vedo davvero dura! ... Su vai da lei, è preferibile che tu ci vada da solo. Intanto io preparo i vasi! ... Su, muoviti! E attento a ciò che le dirai!"
"Attento? Ma cosa potrei mai dirle Nonna?!"
"Non lo so. Vai! Vai!"
 
 
Percorro la scalinata per raggiungere la stanza di Oscar, ci sono quasi ma mi accorgo che sono cadute alcune rose durante il percorso, sussurro: "Oh no! Adesso come faccio? Se tento di raccoglierle rischio di far cadere le altre! ... Credo davvero di aver esagerato ..."
 
“Non hai esagerato affatto figliolo! Aspetta! Le raccolgo io!" Dico mentre le poso nel cesto." Certo che mia figlia rimarrà senza parole! Ih ih ... Su, su ragazzo fatti onore! E poi, ricordati che non sono del tutto svaniti i fumi dell'alcol, magari dopo questo omaggio si getterà tra le tue braccia! ... Beh ... senza esagerare ovviamente!"
"Ehm ... si, grazie mille Signore. Allora ... io vado." Dico sistemando meglio il cesto.
 
Ma come fa il generale ad essere sempre dietro l'angolo? Mi viene il dubbio che passi il suo tempo a controllarmi!
 
"Aspetta André! ... Figliolo, sorridi, non fare quella faccia! ... VAI! E muoviti!"
"Eh? Si certo certo ..... corro!" Cerco di essere più veloce, tentando però di non inciampare nelle scale. Con questo cesto non vedo quasi nulla!
 
 
Sono davanti allo specchio, mi pettino i capelli quando sento bussare.
 
 
“Avanti!"
 
"Ehm ... Oscar ... ecco ... potresti aprirmi la porta? Io ..... "
"André?!! Ancora lui? Ma insomma!" dico spalancando con forza la porta. Vedo un enorme cesto di rose bianche, sussurro: "Ma cosa significa?"
"Oscar ... posso entrare?!" Domando un poco timido.
"Ma certo André, entra pure! Ih ih .... Ma cosa ci fai con tutte queste rose?"
"Ecco ... io, le ho raccolte per te. So che le rose bianche sono le tue preferite .... quindi ho pensato di portartene. Spero di averti fatto cosa gradita!"
"... Si, certo ... però .... Ah ahahahah ... scusami André ma .... ah ahah ... se mi vedessero i miei soldati! E poi sono sicura che nemmeno la regina abbia mai ricevuto tante rose! Ah ahah ... ehm ... comunque grazie André, ma non dovevi disturbarti! E’ … così buffo! Ih ihih …”
"Io ... l'ho fatto con piacere Oscar. Ora la nonna dovrebbe arrivare con dei vasi, così le sistemiamo nella stanza. Posso appoggiare il cesto sul tavolo?"
Arrossisco per l'emozione, sussurro: "André, è la prima volta che ricevo dei fiori ma tu ... tu ... mi hai sorpresa. Grazie André! ... Senti, che ne diresti se dopo cena facessimo una partita a carte?"
"Certo Oscar, molto volentieri! Sempre che il generale non abbia nulla in contrario .... sai, credo che mi stia pedinando."
"Vuol dire che inviteremo anche lui e mia madre per un giro di carte! Ah ahah ..." divento improvvisamente seria e sussurro: "Grazie André!"
"Oscar, sono felice che ti piacciano. Sai, dopo tutto quello che è ... accaduto, non ero sicuro di farti cosa gradita.”
"André, io ... ho dimenticato ... però, vorrei tanto voltare pagina ..." prendo le sue mani e continuo: "Sei un uomo meraviglioso e meriti di essere felice!"
"Oscar!! Io ... davvero tu mi hai perdonato?!" Domando davvero felice.
"Si, André ... io ti voglio bene e questo l'hai sempre saputo."
"Oscar! Tu non immagini neppure quanto io sia felice! Io .... è un sogno questo!"
 
 
 
Sono accovacciato dietro la porta socchiusa, ho ascoltato l'ultima frase di mia figlia, sussurro: "Siiii! Ha detto di volergli bene! Oh Signore,Vi ringrazio!"
 
 
"André ... aspetta! Credo che dietro la porta ci sia mio padre!" dico precipitandomi per chiuderla con irruenza. La sbatto.
 
“Ahi! Che male! La fronte! … Sono sicuro che mi verrà un bernoccolo! Ahiii …. Ma perché fa così?! Infondo mi preoccupo per lui … anzi, lei … Che male! … Meglio che metta un poco d’acqua fresca sulla fronte!” dico lasciando il corridoio.
 
 
"Ecco fatto! Adesso mio padre non potrà più ascoltare! Ah ahah .... Su aiutami a sistemare le rose prima che appassiscano! ... Ho qualche vaso sulla finestra!"
"Certo Oscar, con immenso piacere! Come ti dicevo ... il Generale mi sta controllando a vista, come mi volto me lo trovo davanti! E' incredibile! E arriva con un passo leggero che nemmeno lo sento!"
"Mio padre! ... Temo che non cambierà mai! Ah ahah ...."
“Ah ahah ah….”
 
Scoppio a ridere assieme ad Oscar, come sono felice! Siamo ritornati amici, allegri e complici. Si, sono davvero felice!



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Capitolo 13
*** Il Comandante ***


Il Comandante
 
 
 
E' passato un mese da quando sono fuggita da Parigi per ritrovarmi nella villa di Normandia con André e i miei genitori.
Tra due giorni prenderò servizio tra i soldati della guardia, mio padre è furioso, non vuole.Mi guardo allo specchio un’ultima volta, sistemo per bene lo jabot, faccio un bel respiro ed esco dalla mia stanza a passo deciso per recarmi nello studio di mio padre, mia ha fatta chiamare lui, chissà di cosa vorrà mai parlarmi. Mi fermo davanti alla porta, allungo la mano e busso decisa.
 
AVANTI!"
Spalanco la porta e, con tono deciso, dico: "Padre, mi avete fatta chiamare?"
"Io?!! No!"
"Come no?!!! Ma se la nonna mi ha detto che volete parlarmi!"
"Ah....ecco...."
"Su, avanti! Non ho tempo da perdere! Cosa Volete?"
"Ah si ... siediti!"
"Padre....Vi sentite bene?!!" domando accomodandomi davanti a lui, dall’altro lato della sua preziosa scrivania in noce, ordinata, su cui sono riposti in bella mostra piuma e calamaio ed alcuni documenti.
"NO! Sto male per colpa tua!"
"Per colpa mia? Spiegatevi!"
"Certo! Dopo domani prenderai servizio presso la caserma di quegli avanzi di galera ed io non voglio!"
"Uff....ma io voglio!"
"Tu vuoi cosa?!!!! Ma ti rendi conto che quei rozzi e scapestrati soldatacci, non appena sapranno che sei una donna, potrebbero ... potrebbero .... AHHHHH ..." batto un pugno sul tavolo e urlo: "PER FORTUNA CHE ANDRE' SI E' ARRUOLATO!!! TESTONA!"
"Ma cosa ne sapete Voi?!!! E comunque io sono un maschio!!! Vedete di ricordarvelo!!! E non ho bisogno dell'aiuto di nessuno!!!"
 
Vedo mia figlia decisa, con una luce brillante negli occhi, accavalla le gambe e incrocia le braccia sul petto. Decisamente mi assomiglia, ho fatto un buon lavoro con lei. Ma è ora che la sia vita cambi strada!
 
"TU NON SEI UN MASCHIO E LO SAI BENE!" con tutte le mie forze batto ancora un pugno sulla scrivania."AHI! Maledizione, mi sono fatto male!"
"Ecco....calmatevi o potreste rovinare la scrivaniaa cui tenete tanto!!!"
"Smettila di ironizzare! ... E poi questa è la scrivania di nonno Augustin, fatto con il legno di quercia! Comunque, cosa c’entra adesso la scrivania? Stiamo parlando d'altro! Oscar, ma lo sai che ti manderanno a perlustrare le strade più putride di Parigi? Senza contare i bordelli!?"
"Uff....come se Versailles non fosse un bordello!!! Ma Voi avete girato per i corridoi? Avete visto tutte quelle coppie appartate fare .... fare ..... avete capito vero?!!"
"Coff ... coff ... effettivamente ... Ma ... cosa mi fai dire?! Per lo meno Versailles è un bordello di lusso, invece quellidi Parigi sono frequentati da ubriaconi e sovversivi!"
"E Voi cosa ne sapete? Li avete forse frequentati?!!"
“La tua ironia è fuori luogo! Accidenti Oscar, ma da chi ha preso? Io non sono di certo così …e neppure la mia Marguerite!! … E poi, e poi … LO SO!!!! IO SO TUTTO!"
"Si, certo .... come no!!!"
"Arg ... tutta colpa di quello svedese! .... Ascolta ... perché non lasci perdere tutto e non ti sposi?"
"COSA?!!! MA SIETE IMPAZZITO??? Io voglio andare sui campi di battaglia!!! Imbracciare un fucile!! Dimostrare il mio valore!!! Uhm .... quasi quasi parto per il Nuovo Mondo!"
"CHE?!!! COSA?! E IL PAZZO SAREI IO?!!!" urlo mentre batto un pugno dopo l'altro sulla scrivania.
"Padre, calmatevi!!!"
"IMPOSSIBILE! COME POSSO CALMARMI?! MIO ... mia figlia presterà servizio nella Guardia Metropolitana ed io dovrei star calmo?!!!"
"Certo!! Non capisco cosa ci sia di male!!"
"AHHHH Ma allora non hai capito?!" punto il dito verso la finestra e digrigno: "Sei una donna e quei soldati sono uomini. Non sono certo i soldati che hai comandato presso la guardia reale! Capisci adesso?!!"
"E Voi non dite loro che sono una donna!!!"
 
Guardo stupito mia figlia, ha davvero intenzione di prendersi gioco di me? Ma perché non è più quella figlia obbediente e servizievole che avevo? Che ne è stato di lei? Mi bastava guardarla per farmi obbedire …. Guardarla e tirarle qualche innocuo schiaffetto ….
 
"Non sarà necessario. Certe notizie arrivano come il vento!"
"E pazienza!!!"
"Come pazienza?! ... Oscar ... tu non puoi. Sei una donna molto bella, saresti sprecata a condurre ancora la vita militare! ... Sposati ... figlia mia ..."
"No!!! Non intendo sposarmi ne ora, ne mai!!! Chiaro?!!!"
"AHHHHH IL NOSTRO NOME SOCCOMBERA' CON TE! NOOOO!!!! VOGLIO UN EREDE!"
"FATEVELO!!!! Se ne siete capace!!!!"
"Co come?! Ma ... ma ... COME OSI SFACCIATA?"
"Come osate Voi!!! Io sono un soldato!!! Non sono una donnicciola!!!!"
"So bene che sei una donna forte e coraggiosa ma quei rozzi soldatacci sarebbero capaci di tutto se solo sapessero che ... oh no! NON VOGLIO!"
"Se avete finito .... io andrei!"
"No che non ho finito! Dove stai andando?"
Alzo gli occhi al cielo, sussurro: “Povera me!”
“NO! Povero me!”
"Posso almeno versarmi un cognac?!"
"Ci manca solo che diventi un’ubriacona! NO SIGNORE; NIENTE COGNAC!"
"Beh .... io lo prendo ugualmente! Ne volete anche Voi?!"
"NOOOO!"
 
Mi avvicino al mobile, apro, prendo due bicchieri e la bottiglia di vetro con il liquido ambrato. Porto il tutto sulla scrivania e lo verso.
 
"Prego Padre!" dico prendendo in mano il mio bicchiere.
"Ti ho detto che non voglio!E non dovresti berlo nemmeno TU! Ricordati che sei una donna!" dico lasciando lo studio a passo marziale.
 
Vedo mio padre allontanarsi, io proprio non lo capisco.
 
 
Continuo a percorrere il corridoio, la discussione con mia figlia mi ha mandato fuori di testa, sussurro: “Andrò a cercare André, ho proprio voglia di tirare di scherma!” entro in cucina. "NANNY!! DOV'E' ANDRE'?"
Ma come Generale, l'hai forse dimenticato? Questa mattina André ha preso servizio presso le guardie Metropolitane! Ahhhh il mio povero e caro nipotino! AHHHH ..."
"Macché povero!!! Ha fatto bene!! Se no chi controlla quella testona!!!"
"AHHHHH .... E' tutta colpa tua! Ahhhhh …bouuuuu …  chissà cosa accadrà ai miei bambini! Ahhhhh ....."
"Mia Nanny?!! Ma se io voglio che Oscar si sposi e produca il mio erede!!!!! Piuttostosei TU la responsabile di tutto …”
“IO?!!! Ma sei pazzo o cosa? Dimmi … perché la colpa sarebbe mia?”
“Perché  non hai neppure provato a farla ragionare!!"
"Chi TUA figlia?! Far ragionare Oscar?! Ma se l’hai tirata su come una testa dura, proprio come Te. E poi, ah no! AUGUSTIN SEI ... SEI ... OHHHH … ma certo che hai una gran faccia tosta! Prima la educhi come un uomo e poi vuoi che si comporti come una donna?!!! Ma dico, sei davvero fuori di testa?"
"Ma come ti permetti!!! Piuttosto prova tu a farla ragionare!!! Matrimonio e figli!!!"
Mi sistemo la cuffietta, lo guardo dritto negli occhi e ribatto: "Credi davvero che sia tutto così semplice?! Oscar ragiona come un uomo!"
"E allora? Io mi sono sposato ed ho prodotto. Che lo faccia anche Oscar!!!"
"Oh ma ... ma ..." tiro so gli occhi e prego: "Oh Signore, fate che questo povero squilibrato rinsavisca, visto che non si rende conto di ciò che dice! ... BOUUUU .... LA MIA BAMBINA IN MEZZO A UN MUCCHIO DI UOMINI ASSATANATI! ... AHHHH MAGARI PROVERANNO ANCHE A FARLE VIOLENZA!!!! AHHHHHHH......"
"Ecco!!! Gliel'ho detto anche io!!! Ma lei niente!!! È una testona!!!"
Punto il dito e continuo: "Se malauguratamente dovesse succedere qualcosa ai miei ragazzi, sappi che ti riterrò responsabile!" con le mani giunte continuo a pregare: "Signore, Vi prego, fate che il mio caro nipote non venga ammazzato per colpa di un pazzo!"
"Ma smettila Nanny!!! André sa badare a se stesso!!!! Uff...." brontolo lasciando da sola Nanny.
 
Mi asciugo le lacrime con i grembiule e digrigno: "Cosa vuoi che possa fare contro a ben cinquanta uomini?!! AHHHHH .... NIPOTE MIOLA SCIAGURA SI ABBATTERA’ SU DI TE!!! BOUUUU...."
“ESAGERZATA!” urlo mentre fuggo rapido per non sentire i piagnistei di Nanny, povero me!!”
“CERTO, SCAPPA! TANTO VEDRAI CHE ANCHE TU DI DISPERERAI COME ME! AHHHH …. RAGAZZI MIEI!! AHHHH BOUUUU ….”
 
 
Caserma Metropolitana
 
 
Il magazziniere mi ha consegnato la mia divisa, l'ho appena indossata e il caposquadra, Alain Sassoin, mi accompagna agli alloggi.
 
“Bene, Grandièr, spero che ti troverai bene tra noi!"
"Ne sono certo!"rispondo sussurrando appena.
“Ehi, cos’è quella faccia? Forse non volevi arruolarti?"
"Beh ... è una storia lunga ..... molto lunga!"
"Ehi, figlio di un falegname, forse non hai bisogno della paga che ci danno in questa schifosa latrina? Se è così puoi sempre tornartene da dove sei venuto."
"No no .... non posso proprio tornare indietro!"
Arresto il passo, guardo dritto negli occhi il mio nuovo compagno e ribatto: "Sei molto strano, non sarai una spia?!”
"Eh? Una spia? Certo che no!!!"
"Dimmi, da civile di cosa ti occupavi?"
"Ero ... al servizio di una famiglia nobiliare." Credo che sia meglio restare sul vago, almeno per il momento.
"Umm ... Quindi sei reduce di una famiglia nobile! ... Maledetti aristocratici! Immagino che se sei venuto via non ti sfamavano nemmeno..."
"Veramente mi trattavano bene, mia nonna ne è ancora la governante. Ma il Signorino, il prossimo conte, non aveva più bisogno dei miei servigi. Sai, ha deciso di fare da solo!" dico le ultime parole con un certo tono ironico ed amaro. Oscar mi ha gettato via come fossi un suo vecchio giocattolo. Certo ci siamo chiariti, ma comunque non mi vuole più come suo attendente.
"Come!! Mai sentito una cosa simile! Ma da quanto in qua dei nobili non usufruiscono i servigi di un povero diavolo?"
"Già ... buffo vero? Proprio a me è capitato l'unico nobile che vuole fare da se! Sono proprio sfortunato!" dico con un certo sarcasmo.
"Ah ahahah ..." rido mentre do una pacca sulla spalla del mio compagno d'armi. "Coraggio, vedrai, ti troverai bene con noi!"
"Si, certo .... non ho dubbi in merito!"
"A proposito, André, sai che domani prenderà servizio un nuovo comandante? ... I miei compagni ed io speriamo che il nuovo colonnello non ci dia fastidio altrimenti saranno guai … per lui!"
 
Già mi immagino la scena, Oscar che entra decisa e rivoluziona tutta la caserma. Nel suo tipico atteggiamento di buttarsi a capofitto nella mischia, incurante di tutto il resto.
 
“Ehm .... prevedo guai allora! Credimi!"
"Guai? Non ti capisco, cosa vuoi dire?"
"Il nobile di cui ti ho parlato prima .... è lui il nostro Comandante!"
"COSA!!! Ma allora non è vero che vuole fare tutto da solo?!"
"Certo che è vero. Ma avrà ancora bisogno di me, vedrai!"
"Io proprio non ti capisco! ... Però vedremo cosa accadrà!"
 
 
Entro nel mio alloggio seguito da André, ci sono i miei amici, lo presento: "Compagni, abbiamo con noi un nuovo soldato. E' un bravo ragazzo, trattatelo bene, intesi?!"
"Certo Alain!! Noi trattiamo tutti bene .... tranne i nobili!!"
"Lui non è certo un nobile ma ha servito la famiglia del nostro nuovo Comandante!"
"COSA?!!! È UNA SPIA!!!"
Metto le mani davanti e ribatto con tono deciso: "Niente affatto! Io non sono una spia!"
"Lavori per il nuovo comandante!! Sei una sua spia!!!"
"Sono solo un ex servitore del Comandante Jarjayes, tutto qui!"
"E dici tutto qui?!!"
"E com'è?!!"
"Com'è chi?"
"Questo nuovo comandante, com'è?!!"
Penso un attimo prima di rispondere, poi deciso dico: "Come volete che sia?! E' ... un uomo fiero, coraggioso, orgoglioso e soprattutto generoso."
Un soldato ribatte: "Ehi a sentirti quasi quasi direi che ne sei innamorato, non hai fatto altro che decantare le sue doti! Ahahahah ..."
"Innamorato di chi? Su andiamo, non scherzate! A proposito, il mio nome è André Grandièr."
"Benvenuto!! Però sappi che ti sorvegliamo!"
"Fate pure! ... Io non ho nulla da nascondere! ... Almeno ditemi i vostri nomi, visto che dobbiamo dividere la camerata!"
"Io sono Gerard "
"Io François"
"Io Jacques "
 
All'improvviso un soldato irrompe nella camerata e con tono concitato dice: "Presto! Presto amici ... indossate immediatamente le giacche! Sta per arrivare il nuovo Comandante!"
Alain ribatte: "Ma come!? Non doveva prendere servizio domani? Accidenti a questo rompiscatole, certo che cominciamo proprio bene!"
Alzo gli occhi al cielo, Oscar è sempre la solita!!
"Ecco ..... è fatto così!!! Presente, preciso, scrupoloso!"
Gerard ribatte: "Accidenti al tuo padrone, altro che preciso, io direi che è un seccatore!"
"Ma no, scocciatore no. È.....instancabile direi!"
"Tze ... voglio proprio guardarlo in faccia!" borbotto mentre infilo la spada nel fianco.
"Uhm.....vedrai con i tuoi occhi!!"
 
 
Sono di un passo avanti al Colonnello D'Agout, a passo spedito percorro l'ultimo corridoio prima di arrivare agli alloggi, con tono severo dico: "Colonnello, possibile che non sentiate questo orribile tanfo provenire dagli alloggi?"MI guardo bene in giro, continuo: “Questa caserma è un vero schifo. Non è possibile che i miei soldati vivano in queste condizioni. Questo luogo è trascurato.”
"Eh....Signore, qui è così!! Sporcizia e puzza!!! Qui non arrivano i fondi per ripulire!"
"Ma che discorsi sono?!! Forse questa caserma non dispone di ben cinquanta soldati?!!"
“Si certo, male equipaggiati, male nutriti, alcuni ammalati."
"Umm .... vedrò come sistemare la faccenda!" ribatto spalancando la porta degli alloggi.
 
Vediamo entrare una furia dai capelli biondi, lunghi, con uno sguardo di ghiaccio. Esile, troppo esile, senza un filo di barba.
Sussurro al mio nuovo amico: "Ma non mi hai detto che è un ragazzino imberbe!!"
"Non farti ingannare dalle apparenze: è più uomo lui che tutti voi qui dentro!"
"Ma non scherzare!! Ih ihih .... lo faremo scappare in un attimo!!"
"Si, certo ....."
 
 
Scruto severamente con attenzione i miei soldati, tra loro vedo André, e con tono altero mi presento: "Soldati, sono il Vostro Comandante, il mio nome è Oscar François de Jarjayes!"
Restiamo tutti immobili, però questa voce è strana, troppo acuta per appartenere ad un uomo!!
"André.....non è possibile....ma....sei sicuro che sia un uomo?"
"Certo! Oscar François de Jarjayes è un uomo dalla testa ai piedi!"
“Sarà.....ma non sono affatto convinto!"
Sento un vociferare in un angolo, mi giro e digrigno: "Ehi VOI! ... Cosa avete da dirvi?"
"Ih ih .... Scusate Comandante .... ih ih" dico facendo il saluto militare.
"Ma come osi ridermi in faccia! Soldato, presentati!"
"Soldato Alain de Soisson, Signore! Ih ihih"
Rivolto appena lo sguardo ad D'Agout e dico: "Colonnello, il soldato Sassoin resterà di guardia davanti all'ingresso della caserma."
"Certo Signore!! Soissone!! Forza!! Vai!!"
"Ma Colonnello!!! Cosa ho fatto?!!"
Guardo per bene questo soldato, e ribatto: “ I tuoi abiti sono sporchi, sgualciti e bucati. I tuoi capelli sono incollati alla testa, segno che non ti lava da parecchio. E poi puzzi, decisamente puzzi!”
“Ma Comandante che discorsi fate?! Per noi altri è naturale prestare servizio in questo modo! Noi siamo mica a Versailles e Voi non siete l’Austriaca! … Se permettete io vado …”
"Un momento soldato Sassoin! Prima di prendere servizio DEVI ripulirti! Colonnello D'Agout assicuratevi che il Soldato Sassoin si lavi come pure tutti gli altri. Al mio comando VOGLIO dei soldati puliti e ordinati!"
"Eh!!! No no!!! Fa troppo freddo!!! Qui non abbiamo gli agi del Vostro palazzo!! Io non mi lavo!"
"Vedo che sei incline alla ribellione! Vuol dire che dopo che ti sarai lavato, verrai messo agli arresti. Vedrai, una notte in cella ti farà più che bene!"
"M fa freddo!!! Lo vedete che il camino è spento?!!"
"Lo faremo accendere, ma VOI dovrete lavarvi."
"Non c'è legna, Signore!! Così come non ci sono scarponi buoni!! Vedete? Sono bucati!!!" Dico alzando un piede.
Arriccio il naso per il tanfo e dico: "Le vostre calze sono malodoranti, cambiatele!"
"Non ne abbiamo!!! Lo volete capire?!!"
"Non ne avete?!!" domando un poco perplessa. Non è ammissibile che questi soldati siano così male equipaggiati.
"No!! Non abbiamo calze, scarpe, pantaloni, cappotti! Non abbiamo legna né calce per sistemare questa stanza!! Ma tanto a Voi nobili cosa importa?!! Vero?"
Guardo il D'Agout e dico: "Colonnello, immagino che in questa caserma ci siano due ranci, uno per i soldati e un altro per gli ufficiali."
"Certo Comandante!"
"Bene, date disposizioni affinché noi ufficiali mangiamo alla mensa dei soldati.”
"Cosa?!! Ma Signore .... a loro viene servita della brodaglia di patate!!!"
"Da oggi non sarà più così: se loro mangeranno brodaglia, la mangeremo anche noi. Date ordine ai cuochi di cucinare un solo pasto per tutti e di utilizzare le vivande degli ufficiali. Chi non è d'accordo ha il mio permesso di approvvigionarsi dai loro palazzi!
"Veramente....già lo facciamo, intendo portarci il mangiare da casa noi ufficiali!! Sapete.....il cuoco è un disastro ... e il cibo è vecchio e scarso anche per noi! Questa non è Versailles, Signore!"
"Comunque sia il rancio degli ufficiali, a partire da oggi,sarà uguale a quello dei soldati, stesso cibo e stesse razioni. Riguardo alla legna che manca per riscaldare i bagni, ordinate di farne portare a sufficienza per la durata necessaria di un bagno a ciascuno dei soldati."
"Signore...bisogna chiedere soldi al Generale Bouillè!! Io ci ho provato senza riuscirci!"
"Lasciate stare il Generale Bouillè! ... Saremo noi ufficiali a contribuire."
"Cioè?!! Volete che paghiamo di tasca nostra?!! Scusate ma non credo che gli altri ufficiali saranno d'accordo!"
"Poco mi importa se saranno d'accordo o meno! Mi rifiuto di comandare uomini sudici e puzzolenti! E poi non ditemi che a Voi fa piacere accostarvi a soldati mal odoranti, non ci credo! Dite ai nostri colleghi ufficiali che la paga che prendiamo è sufficiente per sacrificare un minimo per provvedere a questi uomini."
"Come volete Signore. Provvedo subito" Ecco cosa succede ad avere una donna per comandante!!! Adesso vorrà anche i sali profumati?Povero me, temo proprio che questa donna mi farà impazzire. E per fortuna che un soldato ci ha visti ed ha avvisato gli altri, se no li avrebbe trovati mezzi nudi, una visione indegna per gli occhi di una giovane donna!
"Colonnello D'Agout! Questa caserma puzza. Date disposizione a ciascun soldato affinché venga ripulita. Ovviamente lasciate di guardia il numero necessario di soldati ma gli altri dovranno occuparsi di ripulirla da cima a fondo. Entro stasera non voglio sentire alcun odore sgradevole!"
 
"André...ma questo qui è tutto matto!!" Sussurro al mio nuovo amico.
 
"Dieci uomini saranno impiegati per stare di guardia, gli altri quaranta dovranno occuparsi delle pulizie. Sassoin, ho cambiato idea ... ti farai la tua notte in cella dopo che avrai passato in rassegna la pulizia di tutti i bagni, CHIARO!!"
"Signore....scusate ma .... siete sicuro di essere un uomo?!!! Senza offesa ma ..... a me sembrate piuttosto .... femminile direi!!"
"Sassoin, oltre a pulire i bagni, spalerai anche il letame del mio cavallo!"
"Ma....perché?!!! Accidenti a Voi!!"
Sorrido ironicamente aggiungo: "Spalerai il letame del mio cavallo per due giorni. Se continuerai a protestare, diventeranno tre, quattro e così via."
"Uff...sono sempre più convinto che Voi siate troppo femminile!! Siete uguale a mia madre!!!"
"Bene, grazie alla tua affermazione, il mio César avrà un nuovo amico: sarai tu ad occuparti dei suoi bisogni ... almeno finché non diventerai un soldato disciplinato. Questo è tutto! SOLDATI ... AL LAVORO!" guardo il vice comandante e concludo: "Colonnello, accertatevi che i miei ordini vengano eseguiti!"
"Ma io non ho fatto nulla! E' questa mezza donnicciola che pensa di voler comandare un branco di dame! Noi siamo uomini e gli uomini puzzano!"
"Senza offesa....ma io non puzzo!!! E Oscar non è una donnicciola!! È una donna con carattere!! Sappilo Alain!! E fai attenzione a César, il suo cavallo! Non avvicinarti da dietro per nessun motivo!! È molto diffidente, ricordalo!!" Dico al mio amico.
"COSA!!! Vuoi dire che ... che ... quello lì in realtà è davvero una donna?!!"
"Si. È la figlia minore del Generale Jarjayes. L'ha cresciuta come un maschio e credimi, c'è riuscito proprio bene!"
"Per tutti i Santi del Paradiso! Ma dico, stai scherzando?! Quello lì è in realtà una donna?"
Un soldato ribatte: "Alain ma l'hai visto in faccia?"
Un secondo ribatte: "Si, sarà anche una donna ma è priva di tette! Ah ahahah ...."
"E' proprio una donna, ma non crediate che sia meno forte di un uomo. Con le armi nessuno la batte. Ed ha lo stesso caratteraccio del padre .... e lo stesso modo di fare! Però è una persona generosa, equa e gentile"Rispondo con tono gentile ma deciso, Oscar è una dea, la mia dea.
"Ecco adesso si spiega tutto! ... Ehi André, ti piace il Comandante, vero?"
"Alain .... ma ... cosa dici? Io .... lei ..... mi considera come un fratello, siamo cresciuti assieme e la conosco bene. Tutto qui."
Con un colpo secco do una pacca sulle spalle e ribatto divertito: "Ma va là amico! Quella donna è tua sorella quanto una femmina del bordello di Parigi mi considera suo fratello! Ah ahahah ..."
Guardo un poco perplesso il mio amico Alain, non riesco a credere a ciò che ha osato dire!
"Alain .... non è come credi, davvero!"
"Ah ahahah ... Si, certo come no! Ah ahah ... credi che sia nato ieri?"
"No, certo che no. Però devi credermi, per Oscar sono come un fratello. Ed ora muoviamoci, se non sistemiamo questo posto in fretta .... prevedo guai!"
Gerard ribatte: "La Comandante vuole che questa latrina diventi un alloggio rispettabile, ineffetti ha ragione ... è sporco e poi ... puzziamo." dico annusando il braccio.
"Si certo puzziamo ... ma tutti gli uomini puzzano! Solo i damerini profumano! Ci manca solo che ci faccia lavare con l'aceto per togliere i pidocchi!"
L'ennesimo compagno ribatte: "Ma che discorsi! Certo che vuole che ci spidocchiamo, una dama come quella non si avvicina certo a uomini sudici! Ah ahahah .....
"Allora potremmo raccogliere tutti i pidocchi, metterli in un vaso e portarglieli! Ah ahah! Magari così scappa!"
"Ah ahah .... secondo me la Comandante non è una femmina che scappa, e poi sono sicuro che con noi si divertirà parecchio! Ah ahahah ..."
L'ennesimo ribatte: "Appena mi sarò ripulito, la inviterò a bere un boccale di birra."
"Scemo, le donne non bevono birra! Soprattutto le aristocratiche! Ih ihih!"
"Beh ... allora significa che la inviterò a bere una tazza di latte! Ah ahah ..."
Le risate dei miei compagni mi infastidiscono parecchio, non riesco proprio a tace. "Oscar beve birra, ve lo posso assicurare!"
"Dici davvero? Ehi ma sei sicuro che sia una donna? L'hai vista? Te l'ha dimostrato?"
"Ma come ti permetti!!!" dico furioso.
"Mi permetto eccome! E tu amico, vedi di calmarti! Ma dove si è mai visto che una femmina debba comandare degli uomini!"
"Quando quella femmina è il colonnello Oscar François de Jarjayes!"
"Si, si, la Comandante! ... Meglio darci una mossa alla svelta, quella donna ha detto che dobbiamo ripulire e non voglio finire agli arresti."
"Vero, neppure io! Meglio mettersi al lavoro. Andiamo a prendere secchi, spazzoloni e stracci!!"
"Sono sicuro che gli attrezzi per pulire abbiano le ragnatele, è una vita che qui non si da una ripulita!"
"Ih ihih ... verissimo! Dovremo anche cacciare i ragni ed i topi?!"
"Tutto! Chissà, magari rimarrà soddisfatta di noi e ci onorerà della sua presenza a bere una birra!"
"Sono certo che se glielo chiederete con educazione Oscar acconsentirà. Ora però mettiamoci al lavoro, se si arrabbia diventa una vera furia!"
Alain ribatte: "Tutto sommato a voi tutti è andata bene, io invece dopo aver ripulito questo porcile dovrò anche spalare lo sterco del cavallo della Comandante. Che rabbia ... dopo essermi ripulito dovrò pure passare la notte in cella! Però potrei chiederle di farmi compagnia! Ah ahahah ... ehmm ... André non guardarmi in questo modo, la mia era solo una battuta. Lo so che quella donna è la tua amante! Ih ih .... La Comandante e il suo soldatino! Ih ih ...."

 

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Capitolo 14
*** Una proposta di matrimonio ***


 Una proposta di matrimonio
 
 
"Finalmente abbiamo finito! Ahhh .... non ne potevo più! ... Comunque stanotte non avrò la compagnia dei pidocchi, ho bollito le coperte nei pentoloni! Ah ahah ..."
"Alain .... fossero solo i pidocchi, questa stanza non è mai stata così pulita, neppure quando hanno edificato la caserma! Quella donna è un vero tornado! Poveri noi!"
Sorrido e ribatto: "Dopo che sarò uscito dalla cella, mi rifarò il un altro bagno e inviterò il nostro ... ehmm .. bellissima Comandante a bere un bicchiere di vino."
"Ah ahahah ... si certo, e secondo te lei accetterà?!!! Aah ah ahah ... meglio se vai dalle tue amichette!"
 
Sento i discorsi dei miei commilitoni, ho una gran voglia di prenderli a pugni .... Oscar .... la mia Oscar …. Come si permettono di dire queste cose!
 
"Ehi Stephan, le mie amichette non sono certo all'altezza di questa meravigliosa dea!"
"E cosa ne sai? Non l'hai conosciuta .... questa dea! Ih ihih!"
"Però ha delle gambe ..... aaahhhh ...."
"Si certo, ma è piatta ... e pure magrina! No no ... meglio la mia cara Charlotte!"
"Tieniti pure la tua Charlotte, intanto io inviterò a cena la mia bellissima aguzzina!"
"Ih ihih .... in bocca al lupo Alain ...."
"Tanto andrai in bianco!! Vedrai!!!"
"Grazie! ... Bene adesso vado a spalare gli escrementi del suo cavallo! A dopo amici!"
"A dopo Alain!! Buon lavoro! Ih ihihih!"
"Ih ihih ... Chi sa com'è nell'intimità?"
"E BASTA!!! SMETTETELA!!!" Urlo furioso, adesso è davvero troppo!
Mi volto, guardo il nuovo arrivato e ribatto: "Ehi André! Si può sapere cosa ti prende? Forse sei geloso del Comandante? Ma non sei solamente il suo attendente oppure tra voi c'è davvero del tenero?"
"Non c'è nulla tra di noi ... Ma non permetto a nessuno di mancarle di rispetto! Lei non lo merita! Questo posto era uno schifo e guardate adesso com'è più vivibile!"
Gerard si guarda intorno e ribatte: "Hai ragione André! ... Ci voleva proprio una ripulita è solo che al predecessore del Comandante Jarjayes importava poco se i suoi soldati avessero piattole, pulci o zecche ..."
Il terzo ribatte: "Poco dici?! A quel grassone non importava per niente, ci ha sempre trattati come rifiuti umani!"
"Verissimo!! A lui interessavano solo le gonne e il cognac!! Ah ..ma io il suo cognac l'ho assaggiato!!"
"Davvero?!!! Hai assaggiato il cognac dei nobili? E dimmi com'è?"
"Eccezionale!! Però devo dire che tra quel porco, che guardava mia sorella quando veniva a portarmi il cambio, e questo Jarjayes .... preferisco questo .... è bellino da vedere, ci tiene puliti e di sicuro non insidierà le nostre donne!AH AHAHAHAH"
"Imbecille che non sei altro! Dimmi, come potrebbe insidiare le nostre donne se è una femmina? E che femmina! Mammamia che femmina!Ah ah ah ..."
"Appunto!! Ci rifacciamo gli occhi e le nostre donne sono al sicuro. E poi ... sarà stata solo una mia impressione ma il rancio questa sera era meno peggio del solito ...."
Rispondo dando una pacca sulla spalla al mio amico: "Ma che cretino! Ma non l'hai sentita quando ha dato ordine allo spilungone che non ci sarebbero state differenze tra i soldati e gli ufficiali?"
"Certo che l'ho sentita!! Non sono mica sordo .... io!"
"E allora non fare certi discorsi!"
 
 
 
 
E' Sera, abbiamo svolto gli ordini del mio ormai Comandante. Mi reco nell'ufficio di Oscar e busso.
 
TOC TOC ...
 
Riconosco il tocco deciso ma rilassato, senza dubbio è Andrè.
"Avanti!" dico sorridendo.
Entro, mi metto sugli attenti e domando: "Ci sono altri ordini per me?" rispondo con tono deciso, da bravo soldato.
Sorrido, sarei in grado di riconoscerlo tra mille. "Non sei stanco Andrè?!"
"Ammetto che lo sono ..." rispondo con tono più rilassato.
 
Alla fine mi ha accettato e non è poco, anzi.
 
"E allora vai a riposare, ne hai tutto il diritto! E' stata una giornata faticosa .... non trovi?"
"Molto ... Oscar, tornerai a palazzo?"
"No, credo che resterò qui. Vedi, di là c'è una stanzetta .... ormai è troppo tardi per rientrare" Rispondo indicando una porta sulla parete alle mie spalle.
"Bene, andrò a dormire tranquillo. Se non hai più bisogno di me, torno al mio alloggio."
"Si certo ..." Vedo Andrè allontanarsi, sono indecisa .... poi sorrido e aggiungo: "Andrè ... ecco ... ti andrebbe il bicchiere della staffa?!"
Arresto il passo, sorrido, mi volto e rispondo: "Certo ... con molto piacere!".
 
Sono felice, Oscar è andata oltre la mia disastrosa dichiarazione d’amore. Vuole ancora bere un bicchiere con me.
 
"Bene .... ho portato da palazzo qualche bottiglia di vino rosso, liquoroso. Siediti, me ne occupo io!" Mi alzo dalla mia poltroncina e mi avvicino ad una libreria, apro un'anta e prendo una bottiglia e due bicchieri, li poso sulla scrivania.
"Apri tu?!"
"Si, certo!" dico aprendo la bottiglia per poi versare il liquido rosso nei due bicchieri. "Umm ... che buon profumo! Dopo una giornata di estenuante lavoro era proprio quello che ci voleva.
"Vero, questa caserma è un vero disastro! Ma vedrai, diventerà un luogo decente! Mi guadagnerò la fiducia dei miei uomini!" Poi alzo il bicchiere, guardo Andrè e sorridendo aggiungo "A noi Andrè, alla nostra nuova avventura!"
"A noi due ... Oscar ...."
Porto il bicchiere alle labbra e sorseggio il vino. Avrei voluto essere da sola, avrei voluto dimostrare a tutti che posso stare da sola, essere come un uomo, come mio padre. Ma devo essere onesta, almeno con me stessa, sono felice che Andrè sia qui con me.
"Andrè .... immagino che i tuoi compagni non abbiano risparmiato battutine su di me ... e forse anche su di te!"
"Esatto!" dico mentre butto giù tutto d'un fiato il vino."E mi ha dato molto fastidio!" poso con forza il bicchiere sulla scrivania. "Questo non è posto per te!"
"Andrè, io ho preso la mia decisione e ti chiedo di rispettarla. Non pretendo che tu la condivida, ma in nome della nostra amicizia ti chiedo di rispettarla!"
"Si, certo! Ma dimmi ... come potrò resistere ancora alle loro battutacce sul tuo conto."
"Ignorandoli, ovviamente. Vedi di non farti coinvolgere ... e di non fare a botte per causa mia, non lo sopporterei. Andrè ... promettimelo!"
" .... Come posso prometterti una cosa simile? Sono un uomo ... un uomo costretto ad ascoltare sconcezze sulla donna che ... ama." dico guardandola negli occhi.
"Andrè .... tu non .... io ... non voglio ascoltare certe cose. E soprattutto non voglio che tu venga alle mani per causa mia, chiaro?!" dico le ultime parole con tono deciso, forte ed autorevole.
"Si, certo ..." dico alzandomi dalla sedia. "Ora se vuoi scusarmi torno al mio alloggio, sono tanto stanco."
"Certo Andrè, a domani!"
 
 
 
Palazzo Jarjayes
 
 
Vedo entrare nel mio studio il Tenente Girodelle, dico: "Buonasera Tenente, prego, accomodatevi!"
"Grazie Generale!" Entro con passo deciso, senza esitazione.
"Tenente posso offrirvi del buon vino delle mie cantine?"
"Grazie Generale, molto volentieri!"
"Ditemi Tenente, cosa Vi ha spinto a farmi visita?"
"Ecco Signore, Voi sapete che sono stato per vent'anni il secondo di Vostra figlia Oscar" Rispondo tranquillo, cercando di dissimulare l'agitazione che ho in corpo.
"Certo Tenente! Forse avete da lamentarvi in proposito?"
 
Sento la voce decisa, autorevole e leggermente irritata del Generale.
 
"No no ... certo che no!" Rispondo deciso, di cosa potrei mai lamentarmi. "Però vedete, ora che Madamigella ha lasciato la Guardia Reale .... l'ammirazione che ho sempre provato per lei mi ha dato il coraggio di venire da Voi per chiedervi …… la sua mano"
"Cosa! Voi vorreste sposare mia figlia?!"
“Cosa c’è Generale? Perché Vi agitate? Forse non avete piacere che sposi Vostra figlia?”
“E che …  Faccio fatica a rimanere seduto sulla mia poltrona. Victor Clement Florian de Girodelle vorreste davvero  sposare mio figlio, da cui avete preso ordini fino a pochi mesi fa, e che Vi ha sempre battuto in duello? Scusate ma ad essere sincero  mi viene quasi da ridere!”
"Esatto Generale! Io amo Vostra figlia. E come ben sapete appartengo ad una nobile famiglia, ben introdotta a corte"
"Ma ecco io ... veramente ... Vedete Girodelle, io desidero che miofiglio lasci il servizio militare e si sposi ma lui ... cioè lei non vuole."
"Signore ... permettetemi di corteggiarla, vedrete che riuscirò a farle cambiare idea!"
"Voi vorreste corteggiarla?! Ecco ... io ... Girodelle, farò presente a mio figlio la Vostra proposta ma non illudetevi, non credo che accetterà."
“Signore .... vorrei che Voi mi deste almeno una possibilità. Io .... sono sinceramente innamorato di Vostra figlia. Sono certo che riuscirò a farla innamorare di me!"
"Ih ihih ... Oscar innamorarsi di Voi? Scusatemi ma conosco mio figlio e poi ... Oscar non è una ... coff ... coff ... donna come le altre."
“Signor Generale, non capisco perché Vi riferiate a Madamigella oscar con l’appellativo di uomo! Oscar è una donna, una bellissima donna!”
“Ecco …  Faccio fatica a definire mio figlio con la parola donna. Oscar donna …. Non è proprio concepibile.”
"Si, comprendo, l’avete allevata come un uomo ma Oscar è una splendida donna. Comunque tornando al discorso di prima lo so bene Generale, anzi credo di saperlo meglio di chiunque altro. Sono vent'anni che lo so .... da quando mi ha battuto in duello. Ma è lei che amo, e la amo per quella che è!"
"Ma scusatemi Girodelle ma se sono vent'anni che amate mio figlio, perché proprio adesso?"
"Perchè adesso che l'ho più al mio fianco tutto il giorno il bisogno di vederla, di sentire la sua voce, di ammirare il suo sorriso, di perdermi nei suoi occhi colore del cielo .... ecco, questo bisogno è divenuto impellente. Vostra figlia è una creatura magnifica, forte, fiera, autonoma ed affascinante. E credetemi, mi manca da impazzire." Rispondo tutto d'un fiato guardando il Generale dritto negli occhi.
"Ho inteso perfettamente Victor ... posso chiamarvi Victor?"
“Certo!”
"Con tutto il rispetto Victor ma conoscendola non credo che siate il suo tipo. Comunque se volete davvero avanzare questa proposta ad Oscar, fate pure ... ma non illudetevi, non Vi accetterà mai!"
"Quindi ... ho il Vostro consenso? Posso davvero corteggiare vostra figlia?! Ho il Vostro consenso?”
"Ecco ... veramente per mio figlio ci vorrebbe un altro genere di uomo ..."
 
Come faccio a dirgli gentilmente che Oscar gli riderà in faccia? Cosa se ne può fare mio figlio di questo manichino imbellettato tutto profumato ed incipriato?
 
"Ma Signore .... perchè dite così? Forse non sono abbastanza nobile? O è perchè sono stato ai suoi ordini per vent'anni?!"
"Mio caro Victor non è la nobiltà del casato che mi interessa. Mio figlio è l'erede della mia famiglia e potrebbe scegliere chiunque, anche se non nobile a me non dispiacerebbe."
"Generale! Ma cosa state dicendo? Vorreste forse un marito ..... plebeo? Vorreste forse mischiare il Vostro sangue con quello di un popolano? Non posso davvero crederlo. Sarebbe un disonore, oltre ad una mancanza di rispetto verso la famiglia Reale. Lo sapete meglio di me che una donna prende lo status sociale del marito .... e poi i nobili si devono sposare solo tra di loro, per preservare il patrimonio e la classe sociale!" Rispondi scandalizzato dalle parole del Generale.
"Non fate quella faccia Victor! Con me tutto è possibile! Comunque non voglio che pensiate male ... provate a fare la Vostra proposta a mio figlio, ma Vi avverto, riceverete solo un rifiuto."
“Signore .... ma se Lei accettasse .... Voi dareste il Vostro consenso?"
Mi alzo dalla mia poltrona e ribatto: "Ragazzo, ho ben altre mire per mio figlio. Non nego che vorrei un altro genere di uomo al suo fianco. Provateci e ne riparleremo."
"Signore .... Vi ringrazio per la disponibilità ... anche se davvero non riesco a comprendere. Non mi ritenete forse all'altezza di Vostra figlia?!"
"Ma certo che lo siete è solo che non Vi ritengo l'uomo adatto a lei."
"In che senso Signore?!"
"Vedi Victor ... permetti che ti dia del tu, vero? Infondo sei il figlio del mio amico Edmond e sei mio nipote anche se la nostra parentela è remota."
"Certo Signore .... ditemi"
Poso il bicchiere sulla scrivania e continuo: "Vedi Victor, mio figlio Oscar è stato educato a comandare ed a essere obbedito, ne siete consapevole? Lui non è una donna come le altre..."
"Certo che lo so!!! Lei è diversa da tutte le altre donne!! Lei è forte, fiera, onesta, leale. Lei è......perfetta!!!"
"E mascolina. Victor, dimentichi che mio figlio non si sottometterà MAI a un uomo e tanto meno a un marito. Per lui ci vuole un uomo adatto, perfetto ... che si sottometta al suo volere. Insomma un uomo che si comporti come una donna perché mio figlio è un uomo! Sono stato chiaro Victor?"
"Signore .... sono vent'anni che obbedisco a Madamigella.....io sono l'uomo perfetto per lei! Generale se volete uno zerbino per madamigella, io sarò il suo zerbino, il suo scendiletto.”
“Um … Mi lascete senza parole …”
“Generale, sono l’uomo che si addice a Vostra figlia, vero?”
"Vero. Ma un contoè essere un suo sottoposto nelle ore di servizio ma un altro è esserlo sempre. Giorno e ... notte."
"Non capisco..... Perdonatemi ma io proprio non capisco!" rispondo perplesso. “Io sono quasi certo che madamigella non sappia nulla di certe cose .... e soprattutto che non abbia mai praticato!”
"MA COME TI PERMETTI!!! CERTO CHE MIO FIGLIO DI CERTE COSE NON SA ASSOLUTAMENTE NULLA! TENETE GIRODELLE SE SIETE QUI PER OFFENDERE MIO FIGLIO, PREGO, ACCOMODATEVI FUORI!"
"Signore, sono le Vostre parole a offendere Vostra figlia!! Io sono quasi certo che ella sia pura come una rosa .... e che non abbia alcuna esperienza. Ma dalla Vostra reazione inizio davvero credere che le voci che circolano su di lei e sul suo .... attendente.... siano fondate!"
“Come?!”
“Generale, solo a nominare  la parola attendente faccio  una certa fatica ed provo un certo schifo…”
“Grunt … lo vedo …”
“Quell’Andrè io non l’ho mai sopportato. Si prende troppa confidenza con Madamigella, è una cosa inconcepibile.
"CO .. CO ... COSA!!! Un momento tenente!!! Non vorrai dare retta a delle spregevoli illazioni?!!! MIO FIGLIO è una donna virtuosa, seria e soprattutto INCORRUTTIBILE! Sai cosa ti dico?!!! E dicano ciò che vogliono sul conto di MIO figlio, di sicuro è gentaglia che è stata messa al posto suo dal ... dal ... ORMAI EX COMANDANTE DELLE GUARDIE REALI!”
"Ecco .... quindi se è pura e innocente come dite io sono l'uomo perfetto per lei!!"
"Dopo aver fatto certe insinuazioni non ne sono sicuro! Tenente Victor ClementFlorian de Girodelle, andate da mio figlio, chiedetegli di sposarlo e poi ... ih ihih .... vi aspetto nel mio ufficio per raccontarmi com'è andata! Tzè … rido  già al pensiero, spero solo che  ne uscite ancora intero …. Ih ihih …. Fisicamente intero, ma moralmente a pezzi!”
"Certo Signore!! Con vero piacere!!!" rispondo fiero e sicuro di me.
"Perfetto! Andate! Vi consiglio di armarvi, non vorrei che il mio figliolo ti trapassasse."
"Uhmp....siete esagerato!! So ben io come corteggiare una donna!!!"
"Ecco, donna! Ma tu non sai come corteggiare un uomo!"
"Ma Madamigella è una donna!!!"
"Donna?!! Forse una donna ragiona come un uomo? Riveste l' incarico di Colonnello? Sfida e accetta i duelli? Victor, ho l'impressione che tu sia confuso."
"Io? Voi piuttosto Signore!!!"
"Solo perché ho trasformato una femmina in un maschio? Beh, ne sono fiero e orgoglioso! Nessuno sottometterà MIO figlio, e tanto meno TU!"
"Io non intendo di certo sottometterla, Signore. Io intendo amarla, onorarla, vezzeggiarla ... e sentirla gridare dal piacere!"
"OHHH MA COME OSI?!!!! FUORI DI QUI! GIRODELLE SEI UN LIBERTINO! RINGRAZIA CHE SONO UN GENTILUOMO ALTRIMENTO TI AVREI PRESO A PEDATE!"
"Io? Solo perchè dico di voler rendere felice Vostra figlia? Perchè voglio sentirla fremere sotto alle mie mani, perchè voglio vedere i suoi occhi divenire cupi del desiderio e dalla passione? No Signore, io sono solo un uomo innamorato!"
Afferro la spada che è posta di fianco la scrivania, la tiro fuoridal fodero, gliela punto alla gola e digrigno: "Solo perché voglio che sia MIO figlio da darti il ben servito altrimenti ti avrei infilzato. E adesso FUORI!!!"
"Vado Signore" dico alzandomi e avviandomi verso la porta, poi mi volto e aggiungo: "Sapete se questa sera Madamigella torna a palazzo?!"
"Cosa vuoi che ne sappia?!! Mio figlio è un MASCHIO. E i maschi non rendono conto ai loro padri!"
"Perfetto, allora chiederò alla Vostra governante! Arrivederci Generale!"
"ADDIO!"
"Arrivederci Signore .... tornerò per definire i dettagli del fidanzamento!"
Vedo Victor allontanarsi in tutta fretta, poso energicamente la spada sulla scrivania e borbotto: "Ma guarda che razza di presuntuoso! Tutta Versailles conosce i suoi trascorsi amorosi e poi pretende di sposarsi con mia figlia?!!! No, no ... per lui ci vuole un uomo casto e puro, certo che funzioni ma casto, innocuo, servizievole e sottomesso ai desideri del mio Oscar! ... Tzè altro che quel libertino! E per fortuna che quell'altro dannato di svedese non l'ha voluta altrimenti ... ahhh che fatica essere padre!"
 
 
 
 
 
 
E' passata una settimana dal colloquio che ho avuto con il Generale, ho chiesto informazioni tramite i miei valletti e so per certo che Madamigella non ha intenzione di tonare a palazzo Jarjayes tanto presto. Addirittura ha deciso di dividere il rancio della truppa .... pazzesco. Quindi ho deciso, andrò io in caserma da lei.
Mi guardo ancora una volta allo specchio, sistemo una ciocca di capelli, chiudo per bene lo jabot ed esco. Sono perfetto, nessuna donna potrebbe mai resistermi!
 
 
 
 
Sono nel mio ufficio, leggo i dispacci, il vice Comandante è con me, stiamo discutendo della situazione a Parigi.
 
"Colonnello D’Agout, sapevo che a Parigi vige il malcontento però leggo che avvengono numerosi saccheggi ai negozi! ... Colonnello, durante le ronde è il caso di rafforzare il numero dei soldati altrimenti la città andrà allo sbando."
"Come desiderate Comandante! Darò disposizioni affinchè sia così!"
 
TOC TOC ....
 
"Avanti!"
 
Si spalanca decisa la porta e vedo entrare Alain, tutto sorridente. Ho già imparato i nomi di tutti i miei soldati, come è giusto che faccia un buon comandante.
 
“Comandante, perdonate ma c'è un damerino incipriato che chiede di Voi!"
"Sassoin ma che modi sono?!! Non è così che ci si rivolge al TUO Comandante! Vuoi trascorrere un'altra notte in cella?!! AVANTI, FALLO PASSARE!"
"Subito Signore .... o Signora .... ih ih ....." Esco ridendo e vado a chiamare questo tizio .... non capisco davvero cosa posso volere dal nostro comandante ... ma credo che ci sarà da divertirsi!!
"Monsieur, prego, il Comandante De Jarjayes ha detto di farvi entrare, seguitemi!"
Non rispondo e seguo il soldato.
 
"Comandate Jarjayes, dovreste richiamare all'ordine il soldato Sassoin."
"Solo perché mi ha chiamata Signora? Ma no! Colonnello, vedrete che alla prima occasione lo metterò al suo posto!"
"Perdonatemi ... ma conosco quel soldato da molto. E' un bravo ragazzo, ma indisciplinato! Vi consiglio di metterlo al suo posto subito o si prenderà sempre più libertà!"
 
TOC TOC
 
"AVANTI!"
Spalanco la porta e lascio entrare questo nobilastro profumato ed incipriato .... se fosse venuto qui anche solo un mese fa ... sarebbe scappato per la sporcizia!! ih ihih
"Madamigella Oscar!" Dico con voce allegra facendo un inchino.
"Tenente, siete nell'ufficio del Comandante di questa caserma. Rivolgetevi a me, con il mio grado!" rispondo decisa ed un poco irritata.
 
Cosa vuole Girodelle da me, e soprattutto perché non è in divisa?
 
"Perdonatemi Madamigella, ma io davanti a me vedo solo una bellissima donna!" Dico avvicinandomi e facendo il baciamano al mio affascinante ex comandante.
Lo spilungone ed io ci guardiamo, sorrido e sottovoce ribatto: "E poi dicono che io sia l'unico ad accorgermi che abbiamo in caserma una dolce dama! Ih ih ... Però ma che puzza di profumo!"
"Soldato Sassoin, sparisci immediatamente. Comandante, con il Vostro permesso, andrei anche io .... credo che il tenente non sia qui in visita di cortesia!”
 
Attendo che D’Agout e Alain lascino la stanza, poi guardo Girodelle dritto negli occhi, un poco scocciata.
 
"Girodelle, sono in servizio, quindi siate brevee conciso, non ho tempo da perdere."
"Madamigella .... spero che vorrete concedermi qualche minuto del vostro tempo!"
Esco dalla stanza del comandante, D'Agout mi caccia quasi a pedate mentre rido. "Vado vado Colonnello ... peccato ... credo che lì dentro ci sarà da ridere ih ihih!"
"Sassoin se non vuoi che ti metta anche a spalare gli escrementi del mio cavallo, sparisci!"
"Certo Signore ... ih ihih" dico allontanandomi ... "credo proprio che andrò a chiamare i miei compagni ... ed uno in particolare ... ih ihih…”
 
Mi allontano fischiettando e cerco i miei compagni, vedo Andrè con Gerard e altri amici.
 
"Andrè, giusto te cercavo amico mio .. ih ihih…”
"Cosa ti prende Alain?"
"Ih ihih ... è arrivato un damerino imbellettato, profumato e pieno di cipria sui capelli .... forse lo conosci? Ha chiesto del Comandante ...."
"Stai parlando del tenente Girodelle?"
"Beh ... non saprei ... però è un tenente! In ogni caso ... è nell'ufficio del comandante ... tutto ben vestito! Andrè ... ih ihih .... prevedo risate in quantità!"
"Cosa vuole da Oscar?"
"Non lo so ... andiamo a sentire?!" rispondo sorridendo ..... se posso fare un dispetto ad un nobile .... io sono subito disponibile!
 
 
Rimango ancorata alla mia sedia, guardo dritto negli occhi il mio sottoposto e con tono severo dico: "Avanti Girodelle, parlate! Cosa volete?"
"Madamigella ..... ci ho pensato a lungo. Voi sapete già quanto sia grande la mia stima per Voi!"
".... Niente giri di parole. Avanti!"
"Ecco .... io madamigella sono qui, con il mio cuore in mano, per metterlo ai Vostri piedi. Madamigella, io vorrei che Voi mi faceste l'immenso onore di volere divenire la mia sposa. O se preferite di accettarmi come Vostro sposo. Io Vi amo, Madamigella. Credo ormai da oltre vent'anni!
 
Spalanco gli occhi e annuisco, la voce di Girodelle è un poco tremante, appassionata. Credo che sia sincero, ma io proprio non intendo prendere marito. E soprattutto, non lui!
 
 
Sono con Alain e gli altri dietro la porta di Oscar, sento la voce emozionata di Girodello chiedere a Oscar di sposarlo. "Oh Signore ... fa che Oscar rifiuti!" sussurro come una preghiera.
"Ehi Grandier, cosa ti prende? Perché quella faccia? Stai forse pregando?!"
“Sh .... taci Alain ... fammi ascoltare .... Oscar ... ti prego Oscar ......"
 
 
Guardo dritto negli occhi il mio ex sottoposto e ribatto: "Girodelle, credo che siate confuso, non vedo in questa stanza dame con cui potreste ammogliarvi. Ci siamo soltanto Voi ed io. Due ufficiali di sua maestà."
Sorrido alle parole di Madamigella, lei è così, forte e decisa. "Madamigella .... è Voi che amo! Acconsentite alle nozze e farete di me l'uomo più felice del mondo. Ed io Vi prometto fin da ora che nulla cambierà ... sarete libera, come lo siete adesso!"
"Girodelle, so per certo che siete affascinato dalle donne ed io non sono l'uomo adatto a Voi!
"Se la mettete così ... io sono la donna adatta a Voi, Oscar!"
 
Vedo Girodelle sorridere compiaciuto, sta iniziando ad irritarmi.
 
"Ma Voi non fate per me! E poi, non ho alcun interesse a sposarmi nè con Voi nè con nessuna. E adesso lasciatemi solo, devo visionare gli ultimi dispacci."
"Madamigella .... pensateci almeno. Io .... io Vi amo ..... "
"Girodelle, io non amo nessuno e poi a dirla tutta, sarebbe assurdo che sposi un uomo che fino a poco tempo fa ho dato degli ordini! Suvvia Girodelle, sono sicuro che siete semplicemente attratto da ciò che rappresento. Lasciatemi dire che ho un pessimo carattere, ho l'abitudine di comandare, e poi ... io non ho alcuna intenzione di sposare nessuno. Vi prego, lasciate il mio ufficio."
"Madamigella .... io accetto di essere ai Vostri ordini per il resto della mia vita. Senza di Voi ..... non è la stessa cosa .... Vi prego, pensateci!"
"Girodelle, davvero non Vi capisco, con tante dame bellissime che avete conquistate a corte davvero pensate che io possa essere la vostra ultima?"
"Si Madamigella, proprio così! Io Vi amo, Madamigella!"
"Mi dispiace Girodelle ma io non sarò l'ultimo di nessuno!"
"Madamigella ...." sussurro abbassando la testa.
 
 
 
"Ih ih ... su Andrè ... il nostro Comandante lo sta umiliando! Ih ihih!"
"Alain, Oscar non umilia nessuno. Dice semplicemente ciò che pensa. "dico felice.
"E cioè che non vuole nessun al suo fianco?"
"Non lo so ..."
"Amico mio .... quella donna ..... "
"Quella donna cosa?"
"E’ da ammirare .... da non certo da amare!"
 
 
 
 
"Girodelle, credo che non ci sia altro da dire .... quindi scusatemi ma io ho del lavoro da sbrigare!" Dico irritata spalancando la porta del mio ufficio.
“Madamigella, io non capisco perché mi trattiate in questo modo?! Infondo Vi ho semplicemente dichiarato il mio amore come farebbe un qualsiasi uomo innamorato."
"Peccato che io non ricambi i Vostri sentimenti. Quindi prego, uscite!" Guardo fuori dalla porta, nel corridoio, e vedo tutti i miei uomini, capitanati da quel soldato indisciplinato, sistemati nel corridoio, sorridendo, anzi ridendo proprio. E c'è anche Andrè.
Con tono scanzonato Alain dice: "Avete bisogno di aiuto Comandante?"
"Sassoin! Hai del letame da spalare! Muoviti!!"
"Ma no! Comandante, ho appena finito. Ho perfino spazzolato il Vostro cavallo indisciplinato! Ih ih ..."
"César? Impossibile! César non si fa spazzolare dagli sconosciuti!"
"Beh ... in effetti stava per colpirmi con un calcio ma io l'ho schivato. E' davvero un selvaggio, proprio come la padrona! Ih ihih ...."
"ALAIN!!!! Sparisci!!!!! Subito!!!!"Rispondo irritata. Ma che soldato impossibile!
"Agli ordini comandante! "dico sbattendo i tacchi e mettendomi sugli attenti.
"Girodelle, prego. Potete seguire il soldato Sassoin per riprendere il Vostro cavallo!"
"Ma ... Madamigella!"
Con tono canzonatorio Alain ribatte: "Prego Tenente, da questa parte!"
Vedo Girodelle allontanarsi con fare altezzoso, passa davanti ad Andrè e lo guarda con sufficienza. Sorrido, mi sono liberata di uno scocciatore.
 
 
Faccio strada al damerino fino alle scuderie, entriamo e dico: "Tenente, credo che non abbiate speranze con il Comandante. Vedete, è riserva di caccia del soldato Grandièr!"
"Ma come ti permetti soldato! Taci e dammi il mio cavallo! Muoviti!!"Ma come si permette questo soldato di intromettersi in queste questioni?
"Ih ihih ... Come volete! ... Ma sarebbe meglio che Vi rassegnaste, quella donna non è per un damerino profumato e imbellettato come Voi, Grandièr invece è perfetto."
"Grandièr è un plebeo .... non ha diritto a posare gli occhi su una nobildonna!" Afferro le redini del mio cavallo, alzo la gamba sinistra per infilare la staffa ma purtroppo il cavallo si muove ed io cado rovinosamente a terra.
“Accidenti che male!”
Vedo il damerino cadere, vado in suo soccorso e tentando di tirarlo su, dico: "Tenente, Vi siete fatto male? Lo vedete?! Il Comandante non potrebbe mai sposare un aristocratico che cade montando a cavallo!"
"Sgrunt!! E' solo cola tua soldato!! Lo hai fatto agitare! In questa caserma siete tutti dei rozzi indisciplinati!!" dico furioso mentre mi rialzo e sistemo i miei abiti.
"Accidenti, e adesso ho tutta questa terra sui miei abiti. Spero che almeno i capelli non si siano impolverati!"
"Ma no, Tenente! La Vostra parrucca è in perfetto ordine e poi ho appena finito di pulire le stalle."
"PARRUCCA? Ma come ti permetti? Questi sono i miei capelli!!"
"Dite davvero?! Però! Ma da quanti anni non tagliate la Vostra zazzera?"
"SPARISCI!!!! SEI UNO ZOTICO!!"
"Sicuro che non abbiate bisogno di una mano per montare a cavallo?"
"Sgrunt. Tienilo fermo, ormai è nervoso! In questa caserma siete degli inetti, povera Madamigella!"
"Ora basta Tenente! Io sono gentile con Voi e in cambio mi offendete?! Beh... visto che ambite a conquistare il Comandante, provate ad essere alla sua altezza: salite da solo a cavallo!" dico lasciando le scuderie. "Ma guarda che razza di nobili che frequentano Versailles! Ora capisco perché la Francia sta morendo!"

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Capitolo 15
*** Lamentele e richieste ***


Lamentele e richieste
 
 
Caserma Metropolitana, negli alloggi
 
 
"Alain sono davvero stufo di quella donna, non la sopporto più! Basta con le sue manie, pretende che dobbiamo puzzare come donnicciole, ci costringe a farci lavare tutte le settimane ed infine non mi piace che ci comandi. Io non voglio prendere ordini da una femmina!"
"Ih ih ih ... Antonine, però dobbiamo riconoscere che da quando è arrivata Mademoiselle i nostri alloggi puzzano meno e non abbiamo i pidocchi come compagni di letto! Ah ahah ..."
"Si certo ... e mia sorella dice che così sono molto più bello!"
"Lo vedi zuccone? Ah ahah ... Comunque, nemmeno a me fa piacere prendere ordini da una donnetta qualsiasi, avrei piuttosto preferito avere come nostro Comandante testa di legno."
"Invece ci hanno rifilato una femminuccia aristocratica! ... Ehi Alain, perché te ne stai zitto? Su, avanti di qualcosa!"
"Dico che dovremmo mandare una lettera di lamentele al comando generale! Così magari ci liberiamo di quella donna!!"
"Ahhh meno male che hai detto qualcosa! Temevo che quella donna ti piacesse e la volessi come Comandante!"
"Ma dico, sei forse impazzito? Io non intendo prendere ordini da una donna. A me, le donne piacciono solo a letto!!"
"Ah ahahah .... Ehi ma dove sarà finito il suo galoppino, non lo vedo!"
"Sarà con lei!! Tanto è la sua ombra. E lei neppure lo considera!! Certe volente mi chiedo come faccia quel poveretto!"
"Come vuoi che faccia! La pensa, la sogna e il resto è fantasia pura! Ma ti pare che una nobildonna si metta con un poveraccio?! Bah!!!!"
"Beh .... io un giretto con quella nobildonna me lo farei volentieri. Ma lui no, lui la vorrebbe solo per se. Vallo a capire!! Poveretto!! Su forza, scriviamo prima che torni quel poveraccio!"
"Ehi Marcel, non credevo che sapessi scrivere!"
"Certo che non so scrivere ..... io. Ma Alain si!"
Mi alzo dalla mia branda e con tono sarcastico ribatto: "Tutto quel tempo che ho passato nell'accademia militare almeno mi è servito a qualcosa! Su, datemi foglio e calamaio!"
"Ecco Alain!! Allora dai, scrivi che non la vogliamo più! Che puzziamo come dei damerini e che per noi le donne ... devono stare a casa a cucinare o in un bordello! Su forza!!! Scrivi!"
"E va bene!" dico sedendomi ad una sedia; non mi accorgo che è quasi sfondata e ci entro dentro. "Maledizione! Accidenti! Mi sono seduto sulla sedia rotta!"
"Su su ... poco importa .... se vuoi ne chiediamo una nuova al comandante!! Tanto lei ci fa avere qualsiasi cosa .... tranne vino!"
"Sta zitto imbecille! ... Su, aiutatemi a tirarmi su, non riesco a venirne fuori!"
"Si si ... certo ...." Ci avviciniamo in due e afferriamo Alain per le ascelle, cercando di tirarlo fuori. "Certo che pesi, però!"
I miei compagni tentano di tirarmi fuori ma non ci riescono, digrigno: "Sono incastrato! MALEDETTI NOBILI!"
"E cosa c'entrano i nobili adesso? Guarda che la sedia l'abbiamo rotta noi ... mica quei nobilastri di ufficiali che ci ritroviamo!"
"ZITTO IDIOTA! Possibile che tu non abbia un po' di sale in quella zucca vuota?! Certo che quelli c’entrano ... c’entrano eccome! Quei parassiti siedono su poltrone di velluto mentre io sono finito dentro a una sedia sfondata! TIRATEMI SU, MALEDIZIONE!"
"OOOOHHHH ISSAAAAAA!! Su forza, tiriamo .... e comunque se vuoi una sedia nuova ... la andiamo a chiedere al comandante! Su Philip, vai a chiedere una sedia nuova!!"
Finalmente i miei compagni mi tirano fuori e, sistemandomi i pantaloni, ribatto: "Ci vuole davvero una faccia tosta, chiedere una sedia nuova a quella femmina mentre chiediamo a gran voce al quel porco di Bouillè le sue dimissioni."
"Beh ... tanto lei mica lo sa! Su Philip, muoviti, va da lei!! Magari ci regala la sua poltrona!! Ah ahahah!!"
"Vacci tu! Io non ho alcuna intenzione di chiederle nulla, preferisco sedermi su questa sedia sfondata! Ho il mio orgoglio, IO!"
“Si ... il tuo orgoglio ... tutto nel didietro lo hai! Vado io, vado! Voglio una sedia decente!!" dico mentre esco dalla camerata per recarmi nell'ufficio del comandante. “Accidenti ... cosa sarà mai una sedia?” mentre vedo il mio amico lasciare l'alloggio urlo: "PHILIPPE SEI UN UOMO PRIVO DI ORGOGLIO!"
"Su forza Alain, scrivi. Ne sei ancora capace, vero?!"
"Certo che ne sono capace, imbecille! ... Tzè ... roba da matti! Ma guarda tu, un bifolco ignorante che mi parla in questo modo!" afferro la penna, la immergo nell'inchiostro e comincio a scrive: "Eccellentissimo Generale Bouillè, chi Vi scrive è il caposquadra Alain de Sassoin, della caserma Metropolitana. Ho da farVi un appunto a nome di tutti i soldati della Guardia, visto che ci avete tirato un bruttissimo scherzo, mandandoci una femmina a sottostare ai suoi ordini. Ebbene, noi ci rifiutiamo categoricamente a farci umiliarci in questo modo, noi siamo uomini e non femminelle a cui costringere di fare il bagno e profumare come meretrici ......"
“Alain ... hai scritto che il comandante ci fa lavare tutte le settimane?!"
"Forse non è la verità? E poi le settimane passano così in fretta che ho l'impressione che mi lavo tutti i giorni!"
"E che ci vuole con i vestiti puliti?"
"E le calze rammendate!! Ci ha obbligati a cucire i buchi!!!! Guarda le mie mani! Mi sono bucato tutto!!!"
"E i pidocchi? Dove li mettiamo i pidocchi? Li abbiamo dovuti sfrattare tutti!!"
"E la caserma, tutta così pulita? Mi manca solo che ci obblighi a mettere vasi di fiori in ogni angolo!!!"
"Su avanti Alain, scrivi! Scrivi tutto ciò che pretende da noi quella femmina!"
"Un attimo! Lasciatemi concentrare! Non vorrei scrivere qualcosa di sbagliato."
“Ah guarda .... è difficile sbagliarsi! L'unica cosa che non pretende è sollazzarsi con noi!! Per il resto ......!!"
"Ah ahahahahahah ...."
"Ehi imbecille, vorresti davvero che scrivi questo? Ah ahahah..."
"E perchè no?!!! E' la verità!"
"Um... sai cosa ti dico?! Infondo hai ragione, chissà magari quel pallone gonfiato di Bouillè capisce che ce la deve levare di torno!" dico continuando a scrivere.
 
 
Sono dietro la porta del Comandante, busso.
"Avanti" dico alzando la testa dai fogli.
 
Devo controllare tutti i turni, l'ufficiale che se ne occupa ha fatto un gran pasticcio.
 
Mi metto sugli attenti sbattendo i tacchi e dico: "Comandante, abbiamo bisogno di una sedia negli alloggi. Sapete, ne abbiamo una a testa, purtroppo una ha ceduto ... si è sfondata, magari ci potreste dare una delle Vostre che sono qui." dico guardandomi intorno.
"Come sarebbe a dire che una si è sfondata! Forse siete di nuovo venuti alle mani?!"
"No, no! Alain si è semplicemente seduto e ci è finito dentro. Tutto qui!"
"Ed io dovrei crederti? Uhm .... comunque no, queste sedie non sono adatte ad Alain! Meglio andare a cercare una sedia tutta in legno ... queste sono troppo delicate per lui! Vai dal colonnello D'Agout e chiedigli una sedia in legno, di che ti mando io!"
"Ma Comandante, tra non molto anche tutte le altre cederanno! E poi Testa di Legno di sicuro non ci darà un bel niente!"
"TESTA DI LEGNO?!! Ma come ti permetti di chiamare così il colonnello D'Agout!!! Forza, muoviti e vai da lui!"
"Comandante, tutti lo chiamiamo in questo modo! Non è il caso di alterarsi in questo modo!"
"E ... perchè lo chiamate così?!"
"Perché non fa mai una piega. Ma l'avete visto? Sembra davvero un pezzo di legno, noi non esistiamo! Certo, riconosco che è migliore di quel depravato che ha lasciato il Comando, però rimane pur sempre un superiore ..."
"Uhm .... quindi non ti va bene nessun ufficiale!"
"Nessuno."
Alzo gli occhi, li punto dritti in quelli del mio soldati e continuo decisa "E cosa vorresti fare da grande, dimmi un po'!"
"Da grande! Comandante, io sono un uomo!"
"No, tu sei poco più che un ragazzo. Dimmi ... quanti anni hai soldato Philip?"
“Quasi diciassette, Signore!"
"Appunto, sei un ragazzo. E non sai ancora cosa farai da grande. Ora vai dal Colonnello e chiedigli, con gentilezza, una sedia per Alain"
“Credete davvero che me la dia?"
"Certo .... e se non lo farà gli consegnerai questo!" dico allungando un foglio su cui ho scritto a D'Agout l'ordine di consegnare una sedia al soldato.
Sorrido, afferro il foglio e dico: "Grazie Signore!" mi metto sugli attenti ed esco.
 
 
Lascio l’ufficio del Comandante e mi reco in quello di D’Agout, busso.
 
“Avanti!”
 
“Buongiorno Signore!” dico mettendomi sugli attenti.”
“Cosa succede soldato Holin?”
“Ecco, vedete, abbiamo bisogno di una sedia nelle camerate!” dico guardandomi in giro.
“Una sedia? Vuoi dire che siete venuti nuovamente alle mani e ne avete distrutta una?”
“Ma Signore! Sapete perfettamente che le sedie di cui disponiamo sono tutte malandante e non è certo colpa nostra che sia rotta!”
“Um ….”
Porgo il foglio al Vice Comandante e dico: “Tenete! Questa lettera ve la manda il Comandante Jarjayes!”
“Mi ha scritto una lettera! Ma per quale motivo?”
“Vi ordina di consegnarmi una sedia.”
“Mi ordina?! Ma …”
“Sissignore! Mi ha detto che non poteva consegnarmi una delle sue perché per Alain sarebbe stata troppa, visto che nel suo ufficio ci sono solo poltroncine di velluto e sedie di buona fattura, invece le vostre a quanto pare sono di pessimo legname, credo…”
“Invece ti sbagli!”
“Allora Signore, me la consegnate? Non potete rifiutarmerla, sono gli ordini di un Vostro superiore!”
“Ohhh Ma come osi!!! .. FORZA! AVANTI! PRENDI LA SEDIA CHE E’ ACCANTO ALLA PORTA E SPARISCI!”
Mi rimetto sugli attenti, sbatto i tacchi e dico: “Grazie Signore!” prendo la sedia e lascio l’ufficio.
Vedo andare via il soldato e borbotto: “Accidenti! Il Comandante Jarjayes sarà anche un ottimo comandante però rimane pur sempre una donna impossibile! E adesso chissà cos’altro si inventerà! … Boh staremo a vedere!”
 
 
Smonto dal mio turno di guardia e mi dirigo nel mio alloggio, vedo il mio compagno precedermi, trasporta una sedia e dico: "Ehi Fhilippe cosa fai con quella sedia?"
"Oh Andrè ... Alain ne ha rotta una e così ho chiesto al Comandante di darmi una sedia nuova. Io l'avrei voluta tutta morbida ed in velluto ... ma il Comandante ha detto che in legno sarebbe stata meglio!"
"Beh, tra non molto cederanno tutte."
"Tanto il Comandante ce ne procura altre nuove!!! Sempre se resta ...."
"Ti assicuro che il Comandante non rinuncerà mai al comando, credo che si trovi a suo agio!"
"Ma noi non la vogliamo!!! Vedrai ... verrà rimossa!!"
"Eh? Non capisco ..."
"Ecco .... abbiamo deciso di scrivere al comando generale per liberarci di lei! Ma insomma Andrè, guardaci! Sembriamo nei manichini imbellettati e profumati!!! Ci fa lavare tutte le settimane! Pretende che i nostri calzini siano puliti e senza buchi!! ma ti pare normale? Noi siamo uomini, Andrè!"
"Certo che lo è. Ma non ti senti meglio adesso che sei pulito?"
"Beh si .... certo. Però tu non dirglielo ... al Comandante intendo!"
"Non sono un ruffiano."
"Un ruffiano no, ma una spia del comandante si!"
"Non ti permetto di dirmi questo! Io non sono una spia, chiaro?!"
“Ma se passi tutto il tuo tempo con lei!! Su Andrè ... si vede che pendi dalle sue labbra ..... piuttosto, vedi di aiutarmi con questa sedia! E' pesantissima .... sarà di noce?!"
"No, è di legno di quercia."
"E tu .... come fai a saperlo?!"
"Conosco  gli alberi e di conseguenza il legname."
“Ah ecco .... "  guardo Andrè e domando "Ma tu ... dove stai andando? Forse .... da lei?!"
"Si, abbiamo finito il nostro turno di lavoro."
"Ah .. bene, allora io vado. A dopo Andrè!"
"A dopo."
 
 
 
Negli alloggi
Richiudo la lettera e dico soddisfatto: "Ecco fatto! E' pronta per essere consegnata al quel pallone gonfiato!"
"Bene ... ma come gliela facciamo recapitare?"
"La mettiamo nella posta della caserma, zuccone!! Di nascosto ovviamente!"
“Sono sicuro che non potrà ignorare la nostra richiesta, siamo cinquanta uomini contro il nostro Comandante in gonnella.”
“Quarantanove!”
“Già, quarantanove se escludiamo l’innamorato.”
“Poveraccio! Ehi Alain, dici che se l’aristocratica lascerà il comando lo farà anche il suo spasimante?”
“Certo che si, quello è qui solo per sorvegliare la virtù della sua donna! Ah ahah ….
 
Entro con la sedia e ribatto: "Virtù o non virtù intanto soro riuscito ad ottenere una sedia dal nostro Comandante."
"Davvero?!! Noooo!!! Non ci posso credere!!! E come hai fatto?!!"
"Niente! Semplicemente ho detto che Alain è caduto dentro una sedia! Ah ahahah ....Volevo che mi desse una delle sue poltroncine di velluto e mi ha detto di no! ... Alain il Comandante ha detto che una delle sue poltrone sarebbe troppo per te. Teme che tu possa sfondare anche quella! Ah ahah ..."
"Ma come osa, quella .... quella .... donnetta insopportabile!!!"
"Insopportabile o no, intanto ci ha procurato una bella sedia di quercia. Vedi Alain! E' robusta, adatta a te! ah ah...."
"C'è poco da ridere!!! Su....dammi qua!" Dico afferrando la sedia e controllandola per bene.
"Uhm...sembra a posto!!"
"Avanti, siediti Alain!"
"Si .... si certo"
"E' comoda, vero?"
"È una sedia!!! Insomma, vedi di smetterla!!"
"Si, sarà anche una sedia ma nulla a che vedere con quelle altre impagliate che sono qui!"
"Certo...questa è tutta in legno!!! È dura!!! Te la avrà data perché è scomoda per il suo culetto!!!"
"Ih ih ih ... Spiritoso! Comunque ho scritto al pallone gonfiato di affrettarsi affinché la mandino via, ne va per il bene delle casse militari! Ah ahah ... Sapete cosa gli ho scritto?”
"No....dicci dicci ...."
"Che se non si affrettano a mandarla via, sarebbe capace di far mettere le mantovane alle nostre finestre! Ah ahah ...."
"Ah ahahah"
 
 
 
 
 
 
Palazzo Jarjayes
 
 
Sono sdraiata nel mio letto, ripenso a tutto ciò che è accaduto negli ultimi giorni: Girodelle ha chiesto la mia mano ... ma forse non sa nemmeno in quale guaio si andrebbe a cacciare se sposasse una come me!
Mi alzo di scatto, mi siedo al bordo del letto e portandomi le mani alla nuca, sussurro: "E che dire di mio padre che vuole vedermi congedata, sposata e madre? E André?! In questa stanza ha confessato di amarmi e la camicia ... A proposito, dov'è la camicia strappata?!" mi dirigo verso la mia cassettiera, frugo in fondo e la tiro fuori.
 
"Eccola! ... Certo che il soldato Grandier ha dato dimostrazione di essere un bruto! ... André, sono sicura che nessuna donna riceve dichiarazioni d'amore di questo genere! … Se qualcuno mi avesse detto che un giorno mi avresti fatto una cosa simile non ci avrei mai credo. Passino i duelli, le lotte … ma baciami e strappare la camicia… Mi ha baciata, il mio primo bacio… che delusione! Ed io che pensavo che sarebbe stato Fersen a baciami! … se ci ripenso, quello sciocco mi ha detto che sono il suo migliore amico!” ho ancora la camicia tra le mani, mi pongo davanti allo specchio, scruto attentamente il mio riflesso, sussurro: “Se mi vede come un uomo evidentemente il mio aspetto non è abbastanza femminile. Ed io che credevo che bastasse un abito da donna per rendermi femminile! … Fersen, ormai per me, non rappresenti più nulla!" sento bussare la porta, ripongo in tutta fretta la camicia.
"AVANTI!"
“Oscar, posso entrare?”
"Ma certo Padre! Prego!"
"Come stai figliolo? Sembri pallido .... uhm ....."
"Padre, Vi conosco: niente giri di parole e ditemi cosa volete!"
"Uff... Oscar!! Possibile che tu sia sempre così indisponente?!!"
"Non sono indisponente, semplicemente Vi conosco. So che avete qualcosa da dirmi, parlate!"
"E sia. Mia cara figliola ..... ho preso una decisione importante!"
“Ciò significa che debbo preoccuparmi!"
"E perché mai?!!"
"Padre, ogni qualvolta prendete una decisione, quasi sempre è a mio discapito."
"Ah no, questa volta potrai scegliere!!! Ci sarà un ballo in tu onore, saranno presenti tutti i migliori partiti di Francia e tu potrai scegliere il tuo sposo, ovviamente dovrà essere bello, docile di carattere, che ti assecondi e ti renda felice!!"
"Cosa?!!! Ditemi, tra i Vostri candidati ci sarà anche André?"
"Uhm .... perché? Lui ti andrebbe bene?!!" rispondo sorridente!!
"Perché tra tutti quei lussuriosi depravati, l'unico candidato con simili caratteristiche che io conosca, è proprio André. Ma lui non c’entra, è il mio migliore amico ... fratello ...."
"Se lo dici tu, Oscar! In ogni caso, se lo desideri, puoi invitarlo! Per una volta non farà parte della servitù!! Si ... mi pare una buona idea!" rispondo sorridendo felice.
 
Adesso la incastro!!! Ih ihih …
 
"Umm ... si ... sarebbe un’idea! Così dimostrerò a tutti che anch'io faccio vita mondana e so ballare come una dama! Ih ihih ...."
"Bene!!! Allora siamo d'accordo!!! Oscar....sono davvero felice!"
"Anch'io lo so! ... Padre ...."
"Bene, il ballo si terrà domani!!! E vedi di indossare un bell'abito!!! Lungo, largo e scollato!!!"
"Si, certo ... sarà un abito molto scollato e femminile. Uno di quelli che indossava la Du Barry!"
"Ah, una cosa così volgare no!!! Scordatelo!!!"
"Um... dunque volete che indossi un abito accollato e casto? E sia."
"No!!! Non ho detto questo!!! Chiederò aiuto a Nanny!!! Ecco!"
"Secondo Voi, Nanny dovrebbe conoscere i miei gusti?! No. L'abito lo sceglierò io e nessun altro!"
"Uff....ti farai aiutare da Nanny!! Tu non sai nulla di abiti femminili!"
"Voi davvero lo pensate? Anche se per più di trent'anni ho vissuto con uomo non significa che io non abbia le mie preferenze, non Vi sembra?"
"Affatto! Tu farai come io ho deciso!!! Ora ti lascio, vado da Nanny!!!"
"Si, certo! Tanto alla fine non sarete Voi a indossare il mio abito!"
 
Ci manca solo!! Io sarò in alta uniforme!!!"
 
“Padre, non mi avete ancora detto dove si terrà il ballo!”
“Nel palazzo di Bouillè.”
“Dite davvero?! Ed io che pensavo che l’avreste organizzato a palazzo Jarjayes!”
“No, no … a dire il vero è stata un’idea di Bouillè non mia. Se fosse per me, il candidato l’avrei senza preoccuparmi!”
“Vi riferite ad André?”
“Esatto! Quale sposo migliore per una … donna come te!”
“Padre siete convinto davvero che nessun uomo sarebbe in grado di dividere la sua vita accanto alla mia?”
“Non ho detto questo ma … in tutta onestà, credo che l’unico uomo perfetto che io conosca è Andrè, ma se tu non lo ami, ne troveremo un altro che possa compiacerti in tutto e per tutto.”
“Impossibile! André è l’unico uomo che mi sappia leggere nel pensiero …”
“Infatti è ciò che dico! … Sposalo, vedrai che sarai felice con lui!”
“Ma Vi rendete conto che lui per me è come un fratello?! E poi, non ho alcun interesse a sposarmi!”
“Em… però … magari tra tutti quei candidati che si presenteranno alla festa potresti trovare un uomo che ti faccia batte il cuore.”
“Impossibile, il mio cuore batte senza l’aiuto di nessuno! Ah ahah …”
“Oscar!!! Sei impossibile!”
“Non è il caso che Vi alteriate. Se tenete tanto a questa festa ci sarò. E che non si dica che Vi faccio disperare!”
Mi asciugo la fronte con il fazzoletto e sussurro: “Grazie figliolo! … Adesso vado in camera mia a scegliere il vestito che indosserò domani.”
"Volete dire che anche Voi sarete ospite di Bouillé?”
"Certo che ci sarò anche io!!!"
"Um... Mi fa davvero piacere! E ditemi, ci sarà anche mia madre?"
"Ovvio!!! Ma che domande fai?!!"
"Ih ih ih ... era solo per sincerarmi! Padre, credo che Vi raggiungerò a festa inoltrata, domani sera sarò di ronda fino alle nove, ma non preoccupatevi, ci sarò, anzi, io e mio fratello ci saremo! "
"Fratello?! Su, non scherzare!"
"Fratello, certo! Andrè è mio fratello .... siamo cresciuti assieme!"
"E sia! Lasciati accompagnare da André. Bene, vado ad avvisare tua madre della festa di domani sera! ... Oscar a dirla tutta sono curioso di vederti in abiti femminili, sono sicuro che sarai bellissima."
"Si, certo Padre. Sono sicura che resterete stupito! A domani sera Padre .... ih ihihih …"
"E non è il caso di ridere! Questa è una faccenda seria. A domani figliolo!"
 
 
 
Non appena mio padre lascia la mia stanza mi avvicino al cordino e lo tiro, spero che arrivi subito Andrè o al limite una cameriera ..... a cui ordinerò di fare venire su Andrè. Devo assolutamente informarlo delle ultime novità!
 
 
 
Sono di sotto davanti al camino, stasera fa davvero freddo, afferro la bottiglia e il bicchiere che sono sul tavolino poco distante da me, verso il vino e lo sorseggio, sento dei passi dietro di me, è la nonna.
 
“André, Oscar ha suonato! Per favore vai a vedere cosa vuole, io non posso e le cameriere sono tutte occupate.”
"Certo Nonna, vado subito. Di sicuro vorrà un bicchiere di vino .... o la sua cioccolata! Nonna .... cosa le porto?"
"Meglio la cioccolata!" dico guardando mio nipote con il bicchiere in mano. "Per i miei gusti voi due bevete troppo! Passa per la cucina, ho preparato la cioccolata."
"Grazie Nonna .... magari prenderò anche del cognac .... con la cioccolata ci sta davvero bene!" dico mentre seguo la nonna nelle cucine. La vedo prendere un bel vassoio, collocare su due tazze e una bella cioccolatiera colmo del dolce liquido.
"Due tazze Nonna? Ma .... perchè?"
"Perchè tanto lo so che Madamigella è così gentile con te che finirà con l'offrirtene una, tanto vale che ti metta già la tazza ... così non dovrete usare la stessa! E vedi di comportarti bene con lei!"
"Nonna, ma che discorsi fai? Spero che non ti faccia influenzare dal Generale!"
"Io? Ma ti pare forse che mi rivolga alla mia bambina usando il maschile? Ma sei impazzito Andrè? A stare nelle Guardia Metropolitana ti stai guastando! Su forza, prendi il vassoio e vai da Oscar! Ti ricordi ancora come si porta un vassoio, vero?"
"Nonna!"
"Eh nonna, nonna! .... Su forza, muoviti!"
"E va bene!" dico prendendo il vassoio.
 
 
Sono dietro la camera di Oscar,dico a gran voce: "Oscar, posso entrare?"
"Certo, entra pure André!"
"Ti ho portato della cioccolata calda accompagnata dal cognac." dico posando tutto sul tavolo.
"Grazie André! Era proprio ciò che desideravo! Ma vedo che hai portato una tazza anche per te, vieni siediti. Dobbiamo parlare, tu ed io"
"Parlare?! Dimmi Oscar, ci sono problemi in caserma?"
"No no, anzi. Ascolta....domani sera ci sarà un ballo nella tenuta dei Bouillè....credi che alcuni soldati gradirebbero prendervi parte?!"
"Come! Ma Oscar sei impazzita?! Come puoi portare i soldati della Guardia al palazzo del Generale Bouillé!? Vuoi essere degradata o cosa?"
"Oh André....voglio solo divertirmi un poco!!! Su .... allora? Cosa ne dici? Potranno mangiare e bere in quantità!!!"
"Ma Oscar, perché vuoi prendere parte al ballo?"
"Per fare capire chiaramente a tutti che non intendo sposarmi, ovviamente!!!"
"Vuoi dire che lo scopo del ricevimento è quello di farti trovare marito?"
"Esatto!!! Ed io verrò il alta uniforme .... ed anche tu, mio caro fratellino!!! Chissà....potresti fare una bella strage di cuori!!"
"Strage di cuori?!! Ma ci saranno anche le nobildonne?"
"Beh....che festa da ballo sarebbe se no?!!" domando perplessa.
"Um ... Oscar, secondo me è un piano ordito da Girodelle, vuole sposarti, tu l'hai rifiutato e ha chiesto aiuto a Bouille."
"Poco importa. Tanto io non mi sposo!! Ah ahahah!!" rido felice mentre sorseggio la mia cioccolata corretta con il cognac.
"Oscar, davvero vorresti passare tutta la vita a prestare il servizio militare? Non desideri un uomo che ti stia accanto ... avere dei figli ..."
"COSA?!!! André!! Io sono un uomo. Vedi di mettertelo bene in testa!!!" rispondo bussando sulla zucca del mio amico Andrè.
"Si ... certo. Oscar François è un uomo dalla testa ai piedi! ... Peccato però che sia una donna!"
"Dettaglio trascurabile! Io sono io e basta!! Mi ci vedi a passare il mio tempo a ricamare? Spettegolare? Cucire? Sii serio André!!!"
“A ricamare no, a spettegolare no, a cucire nemmeno ma ... far felice me si."
"Uffa....André, tu sei come un fratello per me. Vedi di convincertene. Anzi .... vuoi che ti accompagni in una casa di piacere? Così magari la smetti di fare certi pensieri?!!"
"Il mio unico piacere sei tu. Voglio stare con te, solo con te!"
“Stai diventando troppo sfacciato, e pensare che non eri così!”
“Ma come faccio a non parlarti in questo modo, visto che mi dici certe cose!”
“Adesso vorresti dire che è colpa mia?”
“Si, certo, è soltanto colpa tua se oso parlarti in questo modo!”
“Ma … cosa! Forse è meglio cambiare discorso.”
“Di cosa vorresti parlare?”
"Uhm.....dimmi André....tu hai già....come dire....ecco....fatto quella cosa che fanno...." dico a bassa voce, imbarazzata ma curiosa.
"E tu?”
“Io cosa?”
“Hai inteso benissimo!”
“Ma ti rendi conto di cosa mi stai chiedendo?”
“Certo! Infondo stiamo parlando da uomo a uomo!”
“Mi stai prendendo in giro?”
“Assolutamente no. Non mi hai appena detto di essere un uomo?  Beh ... come uomo hai già l'età di fare certe cose!"
"Ma sei forse pazzo?!!!" rispondo scandalizzata. "E poi non mi hai risposto!! Forza!”
"Sei io sono pazzo allora lo sei anche tu, visto che ti ho rivolto la stessa domanda! Allora! Dimmi! Visto che sei un uomo dovresti averlo già fatto o mi sbaglio!?"
"Io ... ho fatto prima io la domanda. Quindi tocca a te rispondere!!"
"No. E tu?"
"No?!! Davvero? Tu non hai mai?!!!" rispondo quasi sollevata.
"Ma di cosa ti meravigli? Forse dovrei vergognarmi perché non sono mai stato in una casa di piacere?”
“Ahhh lo sapevo!”
“Sapevi cosa?”
“Tu hai parlato di una casa di piacere ma io intendevo con una donna!”
“Mai!”
“Mai?!”
“Esatto! E tu? Adesso tocca a te dirlo."
"No." una sola parola, secca e decisa.
"Um... che strano, eppure gli uomini della tua età hanno un mucchio di esperienze alle spalle! Ah ahahah ..."
"Infatti tu mi stupisci parecchio!!"
"Io ti stupisco! E tu allora? Dimmi! Non è strano che un uomo della tua età non ... non ... si, insomma non abbia ancora .... Ohhh basta Oscar con questi discorsi! Siamo ridicoli e non ce ne accorgiamo. Tu non hai mai fatto nulla perché sei una donna che può stare con uomo solo se lo ama, io invece ... lo farei solo con te ...."
 
Arrossisco alle parole di Andrè, mi è fedele seppure io non ricambio i suoi sentimenti. Decisamente è un uomo eccezionale .... ma per me è un fratello.
 
"Uhm ... comunque io non sono ridicola, per nulla! Lo sono stata solo con quell'abito addosso ..... ma con questi abiti maschili mi sento perfetta!"
"Tu per me sei perfetta in qualsiasi modo! .... E' ora di tornare in caserma ... vuoi andarci da sola o preferisci che venga con te?"
"Uhm ... credo che tu sia di turno tra alcune ore, o sbaglio?"
"Precisamente tre, ma preferisco accompagnarti, ti dispiace?"
"Dispiacermi? Certo che no .... perchè?! Certe volte proprio non ti capisco!"
"Bene, allora vado nella mia stanza a indossare la mia divisa. Ti aspetto di sotto con i cavalli!"
"Va bene, a dopo. E .... grazie per la cioccolata ... ed il cognac! Andrè ...."
"Per te farei qualsiasi cosa ... Oscar ..." dico lasciando la stanza.
"Andrè .... prima di scendere .... dovresti pulirti le labbra dalla cioccolata! Ah ahahah ..... dovresti guardarti allo specchio!"
"Dovresti farlo anche tu ah ah ah ah ...."
"Certo ... prima di scendere lo farò!"
Arresto il passo e sussurro: "E se qualche gentiluomo del tuo mondo ti dovesse invitare a ballare, lo farai?"
"Invitarmi a ballare? Alla festa intendi?!! Ih ihihih … Andrè allora non hai proprio capito nulla! Ih ihihih…”
"Cosa avrei dovuto capire?"
"Nulla ... nulla .... figurati! Bene, Andiamo ANdrè ... e pensa chi potremmo invitare tra i tuoi commilitoni!!!"
"Ma tu non scherzavi?! Davvero vuoi portare con noi i soldati della guardia?"
"Certo Andrè! Visto che Bouillè non vuole darci più soldi per acquistare le cibarie .... domani sera i soldati faranno cena a casa sua! Mi pare un'ottima soluzione!"
"Cosa! Ah ahahah ... questa poi! Ah ah ah ah ...." rido uscendo dalla sua camera.
 
Ma tu guarda come ride .... sarà poi vero che non ha avuto nessuna donna? Bah .... davvero faccio fatica a credergli!
 
 
 
 
Caserma Metropolitana
 
André ed io siamo nel mio ufficio, domando: "Chi suggerisci che venga con noi al ricevimento di Bouillè?"
"Vediamo ... io farei venire Alain e Gerard .... perchè sono quelli con cui ho legato di più ... e poi sono certo che Alain si divertirà parecchio ih ih …"
"Solo due soldati? No, voglio che siano di più. Devono creare un certo scompiglio! Ih ih ... Già mi immagino: una decina di soldati ospiti in un palazzo nobiliare."
"Beh .. allora direi François, Luois, Maurice, Marcel .... Michel .... uhm ... Armand .... e pure Gaspard! Se vuoi creare scompiglio ... sono i più adatti!!”
“Voglio anche Filippe!”
“Filippe? Perché proprio lui?”
“Ho avuto modo di conversare un poco con lui, è un ragazzo schietto e poi è giovane.”
“Non capisco.”
“Capisco io! Ih ih …”
“ Ih ih Spero solo che il generale Bouillè non si arrabbi troppo!"
"Ma no, vedrai, il nostro Generale si divertirà anche lui! Andrè, voglio che si renda conto delle divise dismesse che indossano i soldati francesi. E che dire dei loro anfibi?! Eh si, il nostro caro Generale si renderà conto di quanto siano anche affamati!"
"Su questo punto non ho dubbi, Oscar. Vedrai che se si tratta di mangiare e bere ... nessuno di loro si tirerà indietro. Certo che qui l'equipaggiamento è veramente scarso!"
"André, se Bouillè è sordo alle mie richieste allora significa che porterò personalmente i miei soldati!"
"Speri forse che così ti darà ascolto! Credimi ... a quei nobili non importa nulla del popolo!"
"Lo so. E a me non importa portare scompiglio tra loro, altro che una festa in mio onore per trovarmi marito! Ah ahah ..."
"Oscar .... tuo padre potrebbe arrabbiarsi. Lui ci tiene davvero tanto ... ti vorrebbe sposata e congedata!"
"Farò ciò che desidero e non mi piegherò alla volontà di nessuno. E adesso vai! Avvisa i tuoi compagni che domani sera debbono presenziare a un evento molto importante!"
"Agli ordini Comandante!!" rispondo facendo il saluto militare.
 
Certo che Oscar non vuole proprio ascoltare nessuno!
 
Rimango sola nel mio studio, mi accomodo dietro la scrivania e tiro fuori i dispacci, sussurro: "Vediamo cosa c'è scritto su questi rapporti ...."
 
 
 
Entro nella camerata e vedo un gruppo di soldati discutere animatamente tra loro. Non riesco però a capire cosa stia succedendo.
 
 
"Alain ... mi sai spiegare cosa succede?"
"André, sei tu! ... Cosa vuoi che succeda?! Sono sempre le solite storie: qualcuno ha rubato gli anfibi a Marcel e adesso non sa cosa mettere ai piedi. Certo non può marciare senza le scarpe accidenti!"
"Decisamente no .... ma chi può averli rubati! Ognuno di noi ha il suo paio in dotazione!"
"E chi lo sa ..."
 
Sento Marcel protestare: "Avanti, chi è stato? Mettete fuori i miei anfibi!"
"Oh insomma .... vai a vedere nell'altra camerata! Non è stato nessuno di noi!"
"Sentite, sono gli unici anfibi che ho, tra l'altro sono pure bucati. FORZA!!!! TIRATELI FUORI SE NON VOLETE CHE VI PRENDA A PUGNI TUTTI!"
"E smettila!!! Io non stato di certo ... che poi i tuoi anfibi puzzavano pure!"
"APPUNTO!!! COSA VE NE FATE DI ANFIBI ROTTI E PUZZOLENTI?!"
"Noi nulla, tu però potresti lavarti i piedi ... e cambiare le calze ogni tanto! Senti che puzza!"
Tiro su il piede e ribatto: "Sono le uniche calze che ho. Vedete! Sono perfino bucate, esce l'alluce di fuori!"
"E vedi di tenere giù 'sto piede!!! Senti che puzza!!! E per fortuna che il comandate ci obbliga a fare un bagno ogni settimana!"
Un altro soldato ribatte: "E dimmi a che serve lavarsi tanto spesso se poi dobbiamo rimettere questa robaccia?"
"Serve a non fare puzzare gli scarponi, ad esempio!"
"E a non farti venire i pidocchi!"
"E neppure la scabbia! Ah ahahah .. cose che capitano ad avere un comandante femmina!!! Mia moglie la ringrazia ogni giorno! Ih ihihih!"
"Ah ahahahahah ..."
"Si certo ... e la mia fidanzata vuole che ci sposiamo qui in caserma! No matrimonio no .... avete capito vero?!! Perchè io le ho sempre detto che il matrimonio costa ... ed invece ora con il cappellano militare ..... la mia fidanzata vuole essere sposata prima di fare certe cose!"
"Ah ahahah .... Però hai capito la ragazza!"
"E fa bene! Evidentemente è a conoscenza che sei un frequentatore di bordelli! Ah ahahah
"Oh ... è tutta colpa del comandante!!! E' questa la verità! Quella donna è davvero impossibile!"
“Ehi tu, Alain cosa ne pensi del Comandante?"
"Che cosa volete che pensi?! E' una femmina e per ciò che mi riguarda le femmine danno solo problemi."
"Ah ahahah ... dici così solo perchè ti ha battuto con la spada!!! Ah ahahahah ......"
"Ammetto che è molto abile con la spada ma non significa che potrebbe farlo ancora."
"Ih ih ih ... ammettilo Alain, ti scoccia essere stato battuto da una donna!!"
"E basta con questi discorsi! ... Ehi tu, André, ma non sei anticipo? Forse ti mancavano i tuoi amici?"
"Ho accompagnato Oscar .... sapete bene che sono stato da mia nonna!"
"E allora? Su avanti! Hai da dirci qualcosa?"
"Ecco .... domani sera ci sarà una festa a casa del generale Bouillè ... ed Oscar è stata invitata .... e vuole che anche voi vi prendiate parte!"
"Una festa! In casa di chi? Ehi André ci stai prendendo in giro?"
"Assolutamente no. Ovviamente potrete mangiare in quantità .... vi consiglio solo di non bere troppo ....."
"Eh? Nooo è uno scherzo!"
"Nessuno scherzo. Il Comandante è stato molto serie sul punto! Vuole farci fare cena a spese di Bouillè!"
"Ah ahahah ... questa poi! Ma dimmi amico, ma io ci andrò senza i miei anfibi?"
"Beh ... potresti chiederne un altro paio .... magari l'ufficiale incaricato te li da!"
"Sono sicuro che me li detrarrà dalla paga."
"Speriamo di no ...." rispondo tranquillo.
"Ahh amico, hai vissuto in una casa di nobili e non puoi capire noi altri miserabili!"
"Allora prova a chiedere direttamente al comandante se puoi avere un paio di anfibi nuovi ...."
"Certo che ci vado!" dico lasciando l'alloggio.
Alai ribatte: "Marcel ma dove diavolo vai scalzo?! Le tue calze oltre ad essere bucate sono disgustose! Ah ahah ..."
 
 
Vedo Marcel lasciare veloce la camerata per raggiungere l'ufficio di Oscar. Lo seguo, sono davvero curioso di vedere cosa accadrà!
 
 
 
 
Percorro il corridoio in gran fretta, raggiungo l'ufficio del Comandante, busso.
 
Sento un suono deciso alla porta, ma non è il tocco di Andrè .... chissà chi sarà.
 
"Avanti!" rispondo con voce forte e chiara, autoritaria.
Mi metto sugli attenti e dico: "Comandante, se volete che presti servisto, procuratemi un paio di anfibi, i miei oltre ad essere bucati me li hanno anche rubati!"
Guardo per bene questo soldato, è entrato quasi in punta di piedi, ed ora si sta grattando la testa, in evidente imbarazzo.
"Come sarebbe a dire che ti hanno rubato gli anfibi? Non è possibile!"
"Non è mia abitudine scherzare Comandante! E poi con questo freddo, Vi pare che me ne andrei in giro scalzo?"
 
Osservo i piedi di questo ragazzo ... Marcel mi pare si chiami .... ha i calzini bucati e sporchi, a righe rosse e bianche. Dal buco fuoriesce l'alluce destro.
 
"E ... spiegami un po' come avrebbero fatto a rubarteli?"
"Cosa volete che ne sappia?! Non li ho trovati e basta!"
"E ... tu dov'eri? Insomma .... hai un solo paio di scarponi! Dove li hai messi?!"
"Al solito posto, sotto i letto."
"E tu dove sei stato?!"
"A lavarmi!"
"A lavarti? Oggi?" domando preoccupata, questo ragazzo ha degli abiti sporchi! “Ma cosa fai? Quando uno si lava deve cambiarsi gli abiti!”
"Su, andiamo Comandante! Forse non sapete che non abbiamo altro?"
"Ma insomma .... vorresti dirmi che non hai delle calze pulite? E una maglia?!"
"No.Signore!”
"Oh Santo Cielo. Va bene, cercherò di farvi avere delle calze di ricambio per tutti ... e spero anche delle maglie pesanti, per l'inverno" Prendo in mano la piuma ed inizio a scrivere un piccolo biglietto, aspetto che si asciughi, lo spiego e lo porgo al Marcel.
"Ecco, prendi a vai in fureria. Ti daranno degli altri scarponi .... ma vedi di non farteli rubare di nuovo!"
"No, certo che no. Grazie Signore!" rispondo felice.
"Bene, ora vai!"
"Ah ... dimenticavo. Grandièr dovrebbe avertelo già detto ... in ogni caso domanisera sarete tutti a cena dal generale Bouillè!"
"Ci saremo Comandante!"
"Benissimo ... belli puliti e in ordine, mi raccomando!"
"Non preoccupateVi, vedrete che non Vi faremo sfigurare!"
"Bene ... ora vai a farti dare gli scarponi nuovi!"
"Grazie Comandante! ... Siete un angelo!"
“Adesso non esagerare .... voglio solo fare bene il mio lavoro"
"Fare bene il Vostro lavoro?! No, no ... secondo me siete l'unica aristocratica con un briciolo di umanità! ... Scusatemi ma ... noi poveracci odiamo i nobili, soprattutto le donne aristocratiche: sono più egoiste dei loro uomini.
"Oh ... beh .... non tutte le persone sono uguali. Sai ... io ho una madre dolcissima e generosa .... e cinque sorelle ..... certe magari non sono tutte morigerate, nel senso che spendono anche in abiti assurdi, ma in famiglia trattiamo tutti allo stesso modo. E sono certa che siano tutte persone per bene!"
"Con tutto il rispetto per la Vostra famiglia Comandante, ma ... la gente del popolo non ha una buona opinione dei nobili! ... Scusatemi se le mie parole Vi hanno offesa ma la realtà che noi altri viviamo è molto distante dai splendori di Versailles."
"Lo so .... lo sto vedendo con i miei occhi .... purtroppo. E me ne dispiaccio proprio tanto"
Sorrido, mi rimetto sull'attenti e dico: "Se non avete più bisogno di me, Signore, io vado!"
"Vai pure!"
 
 
 
 
Palazzo Bouillè
Arrivo a palazzo Boulillè in anticipo rispetto alla festa, non so perchè ma il mio amico ha detto che vorrebbe fare qualche parola con me! Scendo dalla carrozza con Marguerite ed entriamo nel salone.
"Ben arrivato Augustin! ... Madame Jarjayes siete la benvenuta!"
"Grazie mille Generale! Madame Catherine .... grazie per avere organizzato questa festa1"
"Generale, farei qualsiasi cosa per la Vostra famiglia!"
"Grazie .... ma dimmi .... perchè mi hai fatto venire prima?”
"Ecco, vedi Augustin, ho bisogno di parlarti prima che arrivino i pretendenti di tua figlia."
"Dimmi ..... devo forse preoccuparmi?"
"Augustin, come sai, tua figlia ha assunto il comando dei soldati della guardia ..."
"Si, certo ..... anche se io non ne sono affatto contento."
"Ed io lo sono più di te! Vedi Augustin, ho ricevuto una lettera da parte dei suoi soldati: dicono che non vogliono prendere ordini d una donna. Io non posso certo ignorare una tale richiesta! ... Augustin, lo sai che il paese sta attraversando una brutta situazione, ovunque c'è il malcontento ma non possiamo permettere che i soldati commettano atti di insubordinazioni nei confronti del loro Comandante."
"Certo, hai perfettamente ragione. Vorrei che mia figlia si sposasse e lasciasse l'esercito!"
"Appunto per questo motivo ho organizzato questo ricevimento! Amico mio, ho invitato i partiti migliori di tutta Parigi, sinceramente non pensavo che tanti gentiluomini fossero interessati a Vostra figlia."
"Beh ... mia figlia è una gran bella ragazza. Questo è sotto agli occhi di tutti. E poi ... è il mio erede, è quindi un ottimo partito! M voglio che sia lei a decidere chi sposare .... anche perchè diversamente temo che rimarrebbe vedova il giorno stesso del matrimonio ..... di certo l'obbedienza non è una sua virtù.”
"So perfettamente che l'obbedienza non è una sua virtù, infatti mi ha mandato ben due lettere ..."
"Due lettere? Mia figlia? Perchè?!"
"Nella prima ha preteso che fornissi il necessario per ... coff .... provvedere alla disinfestazione sia della base militare che per la pulizia personale degli uomini e dovuto elargire un extra affinchè si provvedesse ad acquistare tutto il necessario. Certo non ho fatto i salti di gioia dato le ristrettezze a cui siamo sottoposti ...."
"Ma ... perdonami ..... prendersi cura dei propri uomini .... e della caserma, è compito del comandante! Quindi mia figlia ha fatto bene!"
"Si ... ma ... vedi Augustin, forse non hai compreso qualè il punto della situazione!Le caserme Metropolitane non sono certo come quelle delle Guardie Reali! .... Em ... da qualche parte dobbiamo pur risparmiare!"
"Ah no. L'esercito francese non può avere soldati o caserme sporche! Ne va dell'onore di Sua Maestà! Piuttosto risparmia sul sapone per i capelli del maggiore Girodelle ....."
"Augustin ma cosa dici?!!! Con tutti quei capelli che si ritrova il Maggiore Girodelle è indispensabile passargli il dovuto necessario! Non può certo presentarsi a Versailles con la chioma sporca! Cosa direbbe la buona società dell'esercito francese? No, no!”
"Che si tagli la chioma ..... così risparmiamo!! Ih ihih .... "
"Augustin, ma cosa dici?! Il maggiore Girodelle, piuttosto li farebbe tagliare a sua sorella! Suvvia non scherzare!"
"E allora che si compri a sue spese il sapone!"
“Augustin, mi pare ovvio che tu difenda tua figlia, però …”
“Però un bel ninte! Dimmi piuttosto  dell’altra lettera che ti ha mandato! Cosa ti ha scritto?”
“Ahh vero, quasi dimenticavo! Augustin, tuo figlio em … tuo figlio, pretende che ai suoi soldati venga consegnato un nuovo equipagiamento.”
“Se mia figlia te l’ha chiesto, evidentemente i suoi soldati ne hanno bisogno!”
“Ma ragiona Augustin! Lo sai che la corona sta attraversando un brutto periodo e le casse del tesoro sono quasi vuote!”
“Ecco, hai detto quasi.”
“Cosa vuoi dire?”
“Dico che potresti tagliarti la paga e tagliarla a noi ufficiali ed equipaggiare i soldati di mio figlio!”
“Ma dico, sei impazzito?”
“Niente affatto. Sono serissimo!”
“Ma è inaudito! E poi hai appena dimenticato ciò che ti ho detto?! I suoi uomini non la vogliono!”
“Vedrai che ritratteranno e poi spero che Oscar lasci il comando per sposarsi.”
“A questo punto lo desidero più di te, Augustin! … Ti giuro che stasera tua figlia uscirà dal mio palazzo con una promessa di matrimonio o non mi chiamerò  Henry Bouillè!”
Marguerite ribatte: “Evidentemente non conoscete bene mia figlia Generale Bouillé!”

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Capitolo 16
*** Un marito per Oscar ***


Questa piccola storia, nata come prologo di "Avventura sulle Alpi" è giunta al termine. Oscar ovviamente non ha trovato marito ed non ha capito che Andrè è l'uomo perfetto per lei. Avrà tempo .... tanti capitolo di "Avventura" per comprenderlo.
Vi spettiamo quindi sulla nostra storia principale, "Avventura sulle Alpi".
Stiamo però preparando anche un'altra sorpresa, che non ha nulla in comune con "Avventura".
A presto quindi, e grazie, grazie, grazie a tutti. Ai recensori, ai lettori silenti, ai commentatori. Grazie a tutti perchè è anche grazie a voi tutti se andiamo avanti con le nostre follie .... o meglio con quelle del "nostro" Generale!
 
 
Un marito per Oscar
 
Palazzo Bouillè
 
"Barone di Montmorency non pensavo che anche Voi foste interessato a Madamigella Oscar!"
"Veramente sono molto interessato ad alcuni terreni che le andrebbero in dote .... e poi ovviamente sono curioso di sapere cosa nasconde sotto quella divisa ....."
"Cosa nasconde è evidente! Possiede un corpo statuario, degna di una dea greca!"
"Ma non ha curve .... è piatta!! Certe volte mi domando se è davvero una donna!!A me piacciono le donne formose, calde, piene, tonde!! Però un matrimonio è un contratto commerciale e quei terreni mi interessano molto!"
"Però a quanto vedo molti uomini sono interessati a madamigella Oscar, perfino il Tenente Girodelle."
"Ah beh, lui credo che sia l'unico ad esserne davvero innamorato! E poi è un figlio cadetto .... avrebbe così un titolo tutto suo!"
"Voi dite che l'ama? ... Mi sorge un dubbio..."
"Quale dubbio?"
"Il Tenente Girodelle l'ha affiancata per ben vent'anni e non dimentichiamoci che madamigella ha chiesto e ottenuto l'incarico di Comandante della Guardia Reale proprio al nostro conte, che non ci sia un intrallazzo tra loro? Infondo, come Vi ho già detto, hanno trascorso moltissimi anni fianco a fianco, che abbia già colto lui quel fiore? Lo sappiamo tutti che Girodelle è noto quasi quanto il conte svedese per collezionare dame!"
"Vero, ma la nostra madamigella è soprannominata la vergine di ghiaccio ..... ih ih ... quindi dubito che Girodelle l'abbia avuta! Piuttosto .... quel suo attendente? Erano sempre appiccicati!"
"Umm ... a lui non avevo pensato."
"E poi non dimentichiamoci di Sua Maestà! Forse i libelli scritti dalla Valois sono veri!!"
"Non saprei! ... Troppe voci girano intorno alla nostra madamigella Oscar!"
"Beh .... in ogni caso vedremo chi sceglierà ..... o a chi il suo augusto e strambo genitore concederà la sua mano! Ah .... "
"Strambo? io direi che Jarjayes è matto come un cavallo! Allevare una femmina come un maschio è da pazzi!"
“Esatto!! Le femmine sono fatte per essere mogli ubbidienti e sottomesse, servono per stringere alleanze e fare figli! Non sono adatte a fare i militari!!"
"Barone, se davvero la pensate in questo modo perché siete qui? Madamigella Oscar è un soldato, abituata a comandare non certo ad obbedire!"
"Imparerà .... imparerà ... oh se imparerà!!"
“Chi?! Il Colonnello Jarjayes? Ah ah ah ..... credo che se mai sarete Voi il prescelto, allora preparatevi a prendere ordini! Ah ah ah ...."
"Ah no .... vedrete che la sottometterò!!! A costo di chiuderla a chiave in camera da letto!! Ih ih ih!"
"Dunque avete decretato la Vostra morte! E si, perché il Colonnello Vi ammazzerà. Dimenticate che è un soldato?"
"Vedrete ..... la sottometterò! IH IH IH IH IH!"
"Però, sta tardando! Non avrà cambiato idea? Forse ha deciso di non sposarsi più, oppure sarà scappata con il suo giovane attendente!"
“La seconda mi pare possibile! Certo, per il vecchio sarebbe un vero trauma! Potrebbe rimanerci secco! Ma ci pensate? Una nobildonna che scappa con un plebeo!"
"Barone, Versailles è pieno di nobildonne che preferisco i plebei per sollazzarsi! Pensate che la settimana scorsa ho sorpreso la Contessa di Amiens con lo stalliere. Dovevate vederla che gran bel da fare che si dava!"
"Certo, ma la contessa è sposata ed ha già dato figli al marito. Madamigella invece deve ancora adempiere al suo ruolo di donna! Sempre che ne sia in grado ... ormai ha una certa età ......"
"Figli o non figli, quella donna mi fa impazzire e farei di tutto per averla!"
"E allora cercate di conquistarla!! E di piacere anche al vecchio Jarjayes!"
"Ci proverò! Il primo ballo deve essere mio. Sono curioso di vederla in abiti femminili, sarà uno splendore!"
"O forse sembrerà uno spaventapasseri! Vi ripeto che non ha curve!!!"
"Poco importa, infondo di donne morbide ne ho viste un’infinità adesso ne voglio uno spigolosa."
"E allora .... accomodatevi!"
 
 
 
 
 
 
 
Siamo fuori dal palazzo del Generale Bouillè, vedo il Comandante sorridere soddisfatto, sussurro al mio amico: "Alain, non riesco a crederci, davvero dobbiamo entrare in questa reggia? Temo che il Comandante sia ammattita, forse vuole vederci tutti agli arresti!"
"Ma ... chissà cosa avrà in mente! Finora però non ci ha mai delusi o traditi, anzi!"
"Veramente siam stati noi a tradirla, abbiamo mandato una lettera al Generale Bouillè affinchè la rimuovesse dal suo incarico. E se Bouillè aprisse proprio stasera l'argomento? Oh che magra figura!"
"Beh ... tanto ormai siamo qui .... tanto vale cercare di mangiare qualcosa di buono!"
 
 
"André, credi che sorprenderemo Bouillè? Sono proprio curiosa di vedere le facce dei damerini che sono là!"
"Oscar ..... credo che Bouillè non sarà affatto felice ... e neppure tuo padre!"
"Potevano non organizzare questa ridicola festa, non ti pare?"
"Certo .... se tu avessi visto che gran bel ragazzo che sono e mi avessi accettato come marito ..... ora non saresti qui a dover scegliere tra questi damerini imbellettati ed incipriati! Ma per te sono come un fratello ..... quindi, mia cara sorellina, a te la scelta!"
 
Vedo Andrè sorridere sarcastico e malizioso, si sta divertendo lui. Tanto io non mi sposo!
 
"Si, certo! Tutti vedranno, compreso tu, chi sceglierò tra quei citrulli come mio promesso sposo! Ih ih ..."
 
Sorrido mesto, davvero Oscar intende scegliere tra quei damerini? Che voglia il maggiore Girodelle? O forse vuole ancora Fersen? Povero me!
 
Mi volto verso i miei uomini e impartisco l'ordine: "Soldati! ... Là dentro c'è tantissimo da mangiare e bere, comportatevi come se foste a casa vostra!"
 
"Davvero Comandante? Possiamo entrare e ... mangiare?!"
"Ne siete davvero certa? Noi ..... ecco .... non vorremmo mettervi in imbarazzo!"
"Mangiare e bere. Avanti uomini, carica!"
 
Do l’ordine felice, con tono deciso e militare. Devono entrare e divertirsi, così quel grassone impara a negare ai miei soldati il giusto pranzo, una caserma decente e divise adatte.
 
"SIIIII!!! Grazie Signore ... o Signora!!"
"Signora, almeno per stasera chiamatemi Madame! Ah ah ah ..."
"Agli ordini, Madame!!"
"Oscar ma .... hai davvero deciso di far venire un malore a tuo padre e a Bouillè?!"
"In un certo senso ....... e poi scusami ma Bouillè si merita una lezione!! Il cuoco della caserma è un vero disastro!"
"Cuoco? Ma se ho parlato con Gustav, mi ha detto che prima di arruolarsi faceva il guardiano dei porci."
"Ecco .... appunto. Ho chiesto a Bouillè di assegnarci un cuoco .... si è rifiutato. Adesso ne subirà le conseguenze! Ovvero un reggimento affamato che gli svuoterà la dispensa!! Ih ih ih ih!! FORZA RAGAZZI!!! AVANTI CHE C'È POSTO PER TUTTI!!!"
"Agli ordini Madame!"
"Vedi Andrè? Saranno tutti felici!!"
"Immagino! .. Poveri noi, che serata!"
"Su su .... che ci divertiremo un mondo!!"
 
 
 
"Augustin tua figlia sta tardando!"
"Già ..... però ... Henry .... chi ha invitato quei soldati?!"
"Quali soldati?!"
"Quelli che stanno entrando!"
"Santo cielo!! Ma hanno la divisa della Guardia Metropolitana! Non è possibile!!!"
"Guardate Jarjayes! Vostra figlia! ... Ed è in uniforme! Ohhh ... ma non è possibile!"
"COSA?!!! NON E' POSSIBILE!!! MI FARA' DIVENTARE MATTO!!! OH ... MA ORA MI SENTE, QUELLA SCELLERATA!!!"
 
Sono furioso, come ha osato presentarsi in alta uniforme. Ero stato chiaro, volevo un bel vestito femminile, scollato, che mettesse in risalto le sue forme femminili .... sempre che ne abbia. Ah ... ma anche Nanny mi sentirà!!
 
"Guarda André! Mio padre sta venendo a salutarci!"
Avanzo spedito, deciso e furioso. Raggiungo mia figlia, come sempre in compagnia del suo inseparabile ex-attendente.
 
Ahia, prevedo guai. Il generale Jarjayes avanza furioso verso di noi. Temo davvero che Oscar non la passerà liscia, questa volta ha combinato un vero disastro. Temo davvero che il generale possa offendersi e punire severamente Oscar.
 
"Oscar! Cosa diavolo ci fai vestita così!"
"Ma Padre! Non siete stato Voi a dirmi che il Generale Bouillè mi ha invitato al ricevimento? Eccomi qui! Non potevo certo essere scortese con il generale supremo dell'esercito francese, non Vi pare?"
"Ma ti avevo anche detto di vestirti per bene, con un abito degno della nostra famiglia! Un bel vestito da sera, largo, scollato, decorato e soprattutto femminile!!!!!!"
"Infatti! Padre, forse la divisa non è degna della nostra famiglia?"
 
Ascolto le parole di mia figlia, sorrido e ribatto: "Figlia mia, come sempre sei bellissima! Vero Augustin?"
"Marguerite ..... nostro figlio è bellissimo, certo. Però .... però ... avrebbe dovuto mettere un bell'abito da sera ... non la divisa!!!"
"Augustin come hai detto poco fa, nostro figlio è bellissimo. Dimmi, come potrebbe un figlio vestirsi se non con degli abiti appropriati? Dimentichi che Oscar è un maschio!?"
"NOOO!! Marguerite ....non prendermi in giro. Oscar è una femmina, e come tale avrebbe dovuto vestirsi!!"
Guardo mia moglie, sorride felice lei. “Ma possibile che qui l'unico che si preoccupa per la discendenza sia io?”
“Ma una figlia femmina non potrà mai darti la discendenza, un maschio invece si."
“Marguerite .... dimmi ... ti stai forse divertendo?!"
 
Mia moglie questa sera è davvero impossibile, si sta vendicando di trent’anni di sopportazione? Ma cosa avrò mai fatto di male io? Povero me!
 
"Io?!! Ma cosa dici Augustin?" mi guardo intorno e continuo con sarcasmo: "Augustin ma tutti questi uomini sono molto strani!"
"Strani? E perchè? Qui l'unica ad essere strana è tua figlia!!! Possibile che TU non sia riuscita a farle mettere un bel vestito? Scollato? Lungo e largo? Magari anche qualche gioiello ... una bella collana, degli orecchini ed un bracciale. Forse anche il diadema di famiglia!!! Insomma Marguerite .... avresti dovuto occuparti di lei!"
"Augustin lascia perdere queste sciocchezze e dimmi piuttosto se questi gentiluomini hanno gusti particolari."
 
Vedo Andrè e Oscar sorridere.
 
"Gusti particolari? Ma cosa intendi Marguerite? Lo sai che questa sera sei proprio strana!"
"Augustin, intendo dire che gli ospiti del generale Bouillè non fanno che guardare nostro figlio, ma ti sembra normale? Oscar è un maschio! Forse il Barone di Montmorency , il duca di Chatoux, Marchese di Linguadoca e anche Girodelle sono stufi di cimentarsi con le dame di corte e adesso hanno interesse veso MIO figlio?! E no, nella mia famiglia non c'è gente perversa, forse nella tua si?"
"MARGUERITE!!! Ma tu sei matta, questa sera!! Oscar è una femmina!!! FEMMINA!!! Vedi di smetterla di prenderti gioco di me! Qui ne va dell'onore della nostra famiglia!"
Avanzo di un passo e ribatto: "Padre, il mio nome è Oscar François de Jarjayes. Il Vostro erede. E come tale decido come e quando e soprattutto con chi, vorrò darVi la discendenza.”
"Ma certo che puoi scegliere con chi. Per il resto ..... la esigo subito o sarai troppo vecchia per procreare, chiaro?! Ed ora vedi di scegliere. Chi ti può interessare? Forse il Barone di Montmorency? O il duca di Chatoux? O preferisci il Marchese di Linguadoca? Forza .... dimmi!!"
"Ma li avete guardati bene? Sono vecchi e panciuti. E poi, davvero vorreste ritrovarvi come parente il duca di Chatoux? Sapete, durante una perquisizione, l'ho trovato in un bordello di infima categoria. Riguardo il Marchese di Linguadoca ... beh ... quel gentiluomo si intratteneva con la Marchesa di Pompadour in una delle stanze di Versailles e non ha avuto nemmeno la delicatezza di chiudere la porta, vero André?"
Sento lo sguardo del generale addosso, se osassi fiatare potrebbe uccidermi. Quindi taccio, annuisco appena con la testa.
"E allora prenditi Andrè come moglie!" rispondo esausto.
Guardo il mio amico e ribatto: "Moglie?! Dovrei prendere in moglie André?! Umm ... André non sapevo che tu fossi una femmina! Sai in tutti questi anni credevo che fossi il mio compagno di giochi!"
 
In questo momento vorrei sprofondare, tra il generale ed Oscar sono finito in un guaio enorme.
 
"Ecco .... adesso voi due potete fare un altro bel gioco .... quello di diventare marito e moglie!!!!"
"Padre, davvero volete che André in questo momenti si comporti da donna?"
"Se può servire per convincerti a sposarlo, certo!”
"Perfetto! ... André, l'orchestra ha cominciato a suonare. Da bravo gentiluomo ti invito ad aprire le danze! Ah e bada bene, ovviamente sarò io a condurre!"
"Eh ... ma .... ecco Oscar .... eh ...." guardo il Generale, in attesa di un suo cenno, purtroppo però Oscar è più lesta, mi afferra e mi trascina in mezzo al salone per ballare."Marguerite .... dimmi che è un incubo!"
"Ma quale incubo?! Augustin non stai dormendo, siamo al ricevimento del Generale Bouillè! ... Umm ... però mio figlio è bravo a condurre la sua dama!"
"Marguerite ... vieni, balliamo!"
"Ma certo caro!" dico porgendogli la manoe sorridendo.
 
Questa sera finirò con l’impazzire, Oscar ha deciso di fare uno scandalo! Povero me ….. e Marguerite, invece di aiutarmi a farla ragionare, la asseconda!
 
 
“Marchese, ma cosa sta succedendo? Madamigella Oscar sta ballando con il suo attendente e per giunta in divisa?! Ma sarà diventata matta?"
"O forse avrà fatto la sua scelta. Guardate .... lei balla come un uomo e lui come fosse la donna ... ih ih ih ....."
"Marchese, madamigella Oscar avrà anche fatto la sua scelta ma io non voglio certo arrivare secondo a quel plebeo! Andrò a cercare moglie altrove. Magari chiederò alla Baronessa di .... di corteggiare sua figlia, di sicuro nessuno avrà colto quel fiorellino!"
"E che dire che adesso comanda un esercito di scapestrati? Guardateli, si stanno abbuffando come porci!"
"E' inammissibile che abbia portato i suoi uomini! Ma perché Bouillè lo permette?"
“Evidentemente vuole riservarsi l’amicizia del Generale Jarjayes e asseconda le stranezze di sua figlia.”
“Stranezze dici? Ma se trovi Madamigella Oscar strana perché sei qui per conquistare il suo cuore?”
“Ma quanto siete curioso! Ih ih ….”
 
 
 
Tra un boccone e l'altro dico al mio amico: "Ehi Alain guarda! Il Comandante balla con André! Ma che diavolo sta succedendo?"
"Bah ... valla a capire, quella donna! Però il cibo è davvero squisito. E poi, Andrè sarà felice!"
"Molto, visto che spasima per lei, anzi lui! Ih ih ..."
"Ih i ih ...esatto! Quindi sarà felice, anche se gli tocca fare la donna!!"
"Pur di averla, André sarebbe disposto a fare di tutto altro che la donna! ... Gerard, assaggia questo vino, senti che delizia, altro che quello della taverna! Ah ah ah ah ..."
"Ah ... hai ragione. Un vino eccezionale!! E questo arrosto? Lo hai assaggiato? Comunque, tornando ad Andrè ... c'è il rischio che il suo quasi suocero lo vesta da donna!! Ih ih ih te lo immagini?!"
Mi infilo il mignolo nell'orecchio e sussurro: "Già! Ah ah ah …"
 
 
“Ohhh Bouillè! Non puoi permettere che quegli uomini rimangano ancora in casa tua! Mandali via! Sono disgustosi!"
"Sgrunt ... mandarli via? Per poi ritrovarmi la soldatessa che si lamenta? No no .... che mangino pure!"
"Ma come?! Davvero intendi lasciarli fare? Bouillè sei o non sei il Generale supremo?"
"Si certo, ma non ho davvero voglia di sentire le lagnanze di madamigella. Alla fine è cibo, che mangino!"
"Ohhhh ma non è possibile!"
 
 
 
Faccio un ultimo giro di valzer e dico: "André, non sei stanco di questa burla?"
 
Osservo Oscar, ride felice. Averla così, tra le mie braccia, è un'emozione. Faccio davvero fatica a controllare certe reazioni del mio corpo, insomma sono un uomo, mica un santo. E poi, lei è così bella, così sensuale mentre balla. Sentire il suo corpo sfiorare il mio, i suoi capelli che arrivano a solleticarmi le narici, il suo respiro un poco affannato sul mio collo. Finirò con l'impazzire .....
 
"Oscar ... io ..... "
"Cosa ti prende André? Forse vuoi che continuiamo a ballare? Ah ah ah ... André, domani in tutta Versailles non si parlerà d'altro se non questo ballo! Ah ah ah ah ...."
"Si ... è vero, però Oscar ..... balliamo ancora!"
"lo vuoi davvero?"
“Ehm ... io ... voglio quello che vuoi tu. Lo sai ...."
 
 
Arresto il passo di danza, tiro fuori il fazzoletto, mi asciugo la fronte e dico: "Marguerite, Marguerite!! Povero me! Ma ti pare che un uomo della mia età debba disperarsi a causa di sua figlia?!"
"Augustin ..... io davvero non capisco perchè tu ti debba disperare! Oscar è felice .... e poi guardali, non sono una bella coppia assieme?!"
“Ma Oscar non vuole sposarsi con André! Dice che per lei quel ragazzo è soltanto un amico! Oh povero me, se penso che domani mattina tutti a Versailles saranno a conoscenza di ciò che sta succedendo, mi sento già male!"
"Stai tranquillo e dalle tempo. Vedrai che capirà da sola che Andrè non è soltanto un amico per lei ..... Augustin ....ti fidi di me?"
"Ma certo mia cara! Che domanda!"
"Ecco .... allora dalle tempo! Vedrai che capirà da sola! Ed ora rilassati e balliamo ... o forse vorresti ballare con nostra figlia?"
"No no ... ma cosa dici?!! Io voglio lasciare immediatamente questo assurdo ricevimento! E poi, guarda i suoi soldati, mangiano e ridono sguaiatamente! Ma perché li ha portati?"
"Li avrà portati per farli mangiare ...... poveri ragazzi!" rispondo pacata e sorridente.
"Mangiare? Ma tra non molto si strozzeranno!"
"E pazienza ... su caro ..... non fare così!"
 
 
"André, devo parlare con Bouillè! Scusami ma sono davvero stanca di questa ridicola pagliacciata!" Dico lasciando il mio amico in mezzo alla sala da ballo.
 
In un attimo sento freddo, Oscar è fuggita via dalle mie braccia, come un sogno, in un soffio, un attimo. Sento ancora il suo profumo, la sua pelle, le sue dita esili tra le mie. Mi volto e vedo il generale osservarmi furioso.
 
 
 
Vedo il colonnello Jarjayes venirmi incontro, mi guarda dritto negli occhi e con tono ironico mi dice: "Generale Bouillè, mi dispiace avervi rovinato il ricevimento ma sapete, volevo che Vi rendeste conto che i miei soldati sono affamati e mal equipaggiati. Dunque adesso passerete il denaro necessario per provvedere ai miei uomini?"
"COSA?!! Vi state forse prendendo gioco di me?!!"
"Non mi prendo gioco di nessuno e tanto meno del Generale supremo dell'esercito francese. Generale Bouillè, dei soldati affamati e con un solo paio di anfibi ai piedi non possono garantire l'ordine pubblico!"
"Questo è un problema Vostro! Se non riuscite a gestirli .... lasciate l'incarico!! Su da brava fate felice Vostro padre! Sposatevi e fate tanti bei figli!!!"
"COSA!!! Ma perché non assegnate questo incarico a Vostro figlio invece di correre dietro a tutte le donne che lavorano nei bordelli di Parigi?"
"COSA C'ENTRA MIO FIGLIO?!!! MA IO PRIMA O POI VI DESTITUISCO!!!"
"Non credo che lo possiate fare visto che data la situazione a Parigi nessun ufficiale della mia posizione assumerebbe il mio incarico. Quindi o mi concedete ciò che chiedo, oppure il mio posto rimarrà vacante, a Voi la scelta!"
 
Spalanco gli occhi, madamigella è stata furba. Forse potrei concederle qualcosa....
 
"Uhm.....e sia, avrete calzature nuove per i Vostri soldati!"
"E cibo sufficiente per i miei uomini!"
"Il cibo c'è!! Se il cuoco non è capace è un problema Vostro! Cucinate Voi!"
 
Inizio ad essere furioso, ecco cosa succede a mettere una donna nell’esercito! A casa devono stare! A fare figli! E ubbidire al marito. Ma Jarjayes no, mi ha convinto ad ammetterla nell’esercito. Ed ora eccomi qua, a farmi ricattare da questa pazza, maniaca del lavoro e della precisione.
 
"Vi informo che fino a qualche tempo fa, il cuoco si occupava di cavalli. Dunque Generale se volete davvero che cucini io allora domani i miei uomini sapranno che quel certo Bouillè che puntualmente perquisiamo nei bordelli non è altro che Vostro figlio!"
 
Sono sconvolto dalle parole di mia figlia, sussurro: "Ti prego Henry cosa ti costa passare un poco di cibo ai soldati della Guardia? Ti basterà sottrarre una piccola percentuale dal vitto dei soldati delle guardie, lì il vitto si butta, perfino i cani di Sua Maestà avanzano il cibo!"
"Sgrunt....e va bene. C’è altro che mademoiselle la comtesse desidera?!!"
"Nient'altro. Grazie Generale, sapevo che siete un uomo comprensivo! Bene, io e i miei soldati togliamo il disturbo." Dico mettendomi sugli attenti e facendo il saluto militare.
"Uff... ehm ... no, un momento! Avete trovato marito?!!!"
"Marito? Quale marito? Generale, se ho preso parte a vostro ricevimento è stato solo per risolvere la situazione dei miei soldati! E poi, riuscite a immaginarmi sposata con figli e alla guida dei soldati della guardia? Beh io davvero non mi ci vedo!"
"Io si, invece, quindi decidetevi!!! Girodelle non è di Vostro gusto?!! Guardatelo, è un bell'uomo...un poco effemminato......"
"Appunto! Girodelle non mi piace perché ha i capelli più lunghi dei miei!"
"Uhm....e il maggiore Villeroy?!! Guardatelo, è un bell'uomo, alto, moro, codino non troppo lungo, bel fisico, muscoloso....prestante direi!"
"Peccato che tutti i suoi muscoli siano sull'addome!"
"Ma no!!! Cosa dite!!!"
"Beh ... certo non è colpa sua ma della fame che si ritrova! Con permesso Generale!"
"Siete impossibile!!!! Un vero tormento!!!"
"Generale, io non ho alcuna intenzione di sposarmi e con tutto il rispetto nessuno può costringermi a farlo."
"Vostro padre può!!! Vedete di ricordarvelo!!!"
"Nemmeno lui! E adesso scusatemi!" mi giro verso i miei uomini e dico: "Ora basta soldati, la festa è finita e voi dovete tornare in caserma!
"Peccato ... possiamo portare con noi qualche vassoio?!!"
"Vassoio?! Ma cosa dici?"
"Beh....cibo Comandante!!! Arrosto, patate, fagiani, conigli......slurp!"
"Credoche al generale Bouillè non dispiaccia che portiate del cibo alle vostre famiglie, vero Generale?"
"Si .... sgrunt.... "
"Sentito?! Presto prendi ciò che vuoi e andiamo!"
I soldati in coro domandano: “Possiamo anche noi? Sapete, le nostre famiglie stanno morendo di fame a causa della misera paga che l’esercito francese ci passa.”
Guardo il mio superiore, sorrido e dico: “Prendete tutto ciò che volete! Sono sicura che al Generale Bouillè non può che fare piacere aiutare i suoi soldati.”
“Grazie Comandante!”
“Siete il miglior Comandante del mondo! …. Generale Bouillè …”
“COSA C’E'’?!!”
“Abbiamo ….. ecco ….. io e i miei compagni abbiamo cambiato idea …”
“RIGUARDO A COSA?”
“Vi chiediamo di stracciate quella lettera che Vi abbiamo mandando! Vogliamo che il nostro Comandante sia il colonnello Jarjayes!”
“ARG ,,, MALEDIZIONE!”
“Amici presto … prendiamo tutte le vivande che ci sono!”
“Mathieu ma sono troppe, è impossibile!”
“Beh .. io riempirò tutte le borse che sono sul mio cavallo e persino lo zaino militare!”
“Buona idea amico! Lo farò anch’io!”
“Presto muoviamoci!”
 
Vedo i soldati di madamigella Oscar portasi via tutto ciò che possono, dico a Girodelle: “Conte, ma è pazzesco! Quei morti di fame stanno saccheggiando i tavoli!”
“Non capisco dove sia il problema Barone …. Infondo siamo tutti ospiti del Generale Bouillè!” dico sorseggiando il vino. “Barone ne volete un poco? Vi assicuro che è di ottima annata!”
“Ma come potete scherzare in un momento simile?!”
“Ma io non scherzo affatto e poi voglio fare un brindisi alla coraggiosissima Madamigella Oscar! … Salute! Ah ah ah …”
 
 
"JARJAYES!!! QUESTO SCHERZO VI COSTERÀ CARO!!!!" Urlo rivolto al mio amico Augustin.
"Calmati Henry, infondo ciascuno di noi ha problemi con propri figli! Io sono alle prese con una figlia che non vuole sposarsi e tu ... tu hai un figlio che è un frequentatore di bordelli parigini! Infondo amico mio il problema più grave ce l'hai tu, non io! Andiamo Marguerite!"

 

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