Alastair

di MadAka
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 3 AM ***
Capitolo 2: *** Londra; 23.01.2019 ***



Capitolo 1
*** 3 AM ***


 

 

 

𝙻𝚘𝚗𝚍𝚛𝚊

𝟸𝟷 𝙶𝚎𝚗𝚗𝚊𝚒𝚘 𝟸𝟶𝟷𝟿

𝟹:𝟶𝟶 𝙰𝙼

 

Le cifre sull'orologio digitale mutarono di colpo.

Le tre del mattino. Ora di Londra.

Anche quella notte l'aveva trascorsa lavorando, come faceva spesso, uno dei suoi peggiori difetti. Però aveva appena ultimato le cinque pagine di articolo che si era imposto di fare. Era tutto perfetto.

Allungò la mano ad afferrare la tazza di caffè. Il contenuto ormai freddo più simile a una brodaglia, ma con il giusto dosaggio di caffeina di cui aveva bisogno. Si passò una mano sugli occhi, poi fra i capelli. Ciocche scure gli ricaddero sulla fronte, come sbuffi infastiditi.

Oltre le finestre il quartiere di Shoreditch dormiva. Lo stesso valeva per il suo coinquilino, a cui aveva subaffittato la stanza che per quasi dieci anni era stata del suo migliore amico.

Bevve il caffè. Si stropicciò gli occhi. Salvò il file che avrebbe inviato in mattinata alla redazione del web magazine per cui lavorava, per poi chiuderlo, rimanendo a osservare il desktop del pc.

Aprì un altro file, intenzionato ad andare avanti nella stesura. Anche quello era per lavoro, in un certo senso. Era per il blog, il suo blog, qualcosa da cui comunque era in grado di trarre un piccolo ricavato.

Poi era liberatorio, tantissimo. Almeno lì poteva straparlare di cinema senza risultare esasperante e trovando qualcuno con cui condividere un'opinione, scegliendo lui l’argomento, senza che fosse la direzione a farlo al posto suo.

Anche per questo si mise al lavoro su quella bozza digitale, ignorando l'orario, ignorando la notte.

Non aveva sonno e poi, lui, aveva fatto l'alba numerose altre volte.

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Capitolo 2
*** Londra; 23.01.2019 ***


 

 

 

𝙻𝚘𝚗𝚍𝚛𝚊

𝟸𝟹 𝚐𝚎𝚗𝚗𝚊𝚒𝚘 𝟸𝟶𝟷𝟿

𝟹:𝟹𝟶 𝙰𝙼

  

La camera era rischiarata dalla luce proveniente dallo schermo del portatile. Un bagliore bianco quasi accecante, insistentemente guardato da Alastair.

Gli occhi iniziavano a bruciargli mentre l'indice della mano destra - la mano artigliata al mouse - quasi cominciava a fargli male dal tempo in cui lo teneva sollevato, incapace di farlo calare come una scure sul tasto sinistro, a dare l'ok.

    

Si passò una mano fra i capelli, ora un groviglio scomposto sulla sua testa, prima vittima del turbamento che nelle ultime ore lo aveva tanto agitato.

La mail per Film Comment era lì, sul computer, pronta per l'invio eppure così difficile da spedire. La scadenza per la consegna era la mezzanotte di quel giorno, ora di New York e lui, da ritardatario qual era aveva aspettato tutto il tempo utile prima di decidere cosa fare.

Aveva scritto la lettera motivazionale, la mail, allegato il curriculum, inserito l'indirizzo e-mail del destinatario, eppure era ancora lì, immobile, i lineamenti appiattiti dalla luce chiara del computer, indeciso sul da farsi.

   
Se quella domanda fosse andata a buon fine si sarebbe ritrovato catapultato a New York. Un anno di lavoro in uno dei giornali di cinema americano che più apprezzava. Avrebbe rivisto il suo migliore amico e la cosa sembrava dargli la giusta

motivazione, tuttavia si sarebbe lasciato alle spalle la vita che conosceva lì, a Londra, e la cosa era in grado di frenarlo.

Non era semplice per lui. Aveva cercato di pensare ai pro e ai contro del suo possibile, temporaneo, trasferimento e ogni volta non riusciva mai a propendere per una parte anziché per l'altra. Dentro di lui si generava un conflitto, con costanti collisioni fra la parte di lui che voleva rimanere e quella che, invece, avrebbe voluto cogliere al volo quella possibilità per aggiungere un tassello alla sua vita professionale.

    
L'esperienza estera che avrebbe sempre voluto fare, la possibilità di tornare di nuovo a trascorrere il proprio tempo con l'amico storico, il fratello acquisito; erano quelle le due cose che più lo tentavano della possibilità di trascorrere un anno a New York.

Dall'altra parte, però, c'era il doversi allontanare dal proprio appartamento di Shoreditch, dalla famiglia, dagli amici.

Per giorni interi quasi ci aveva perso il sonno e, ora, gli sembrava di essere di nuovo al punto di partenza, mentre il tempo per presentare la candidatura passava inesorabile, ormai agli sgoccioli, pronto a esaurirsi.

La sua unica possibilità di raggiungere l'America era lì, baluginava sullo schermo del portatile, doveva solo decidersi a premere il tasto d'invio.

    
Rilesse per l'ennesima volta il testo della mail, ricontrollò gli allegati e si passò entrambe le mani sul volto, cercando di prendere una decisione in tempi rapidi.

Avrebbe inviato la mail. La sua era solo una candidatura, non poteva sapere per certo che il Film Comment avrebbe preso proprio lui. Il suo era solo un tentativo, forse inutile.

Prima avrebbe saputo l'esito di quella domanda poi, in caso positivo, avrebbe avuto tutto il tempo di torturarsi mentalmente su quale poteva essere la soluzione migliore per uno come lui.

Ora era presto per qualsiasi supposizione. Prima l'esito, poi il conflitto.

  
Chiuse un momento gli occhi, fece un respiro profondo e si decise a dare l'invio.

 

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