Oh! My Baby...

di Danielle Petite
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Ultimo Capitolo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Anno 1994, Scuola Elementare Statale di Seul, Corea del Sud

 

Quel giorno, ovvero il 1 Settembre, stava per diventare un giorno speciale per tanti bambini perché cominciavano le elementari. La scuola era la classica scuola elementare statale: finestroni decorati dai bambini con pitture ad acqua, cortile ben curato con i mattoni antiscivolo ed il giardino posteriore per la ricreazione con giostrine di plastica. In quel momento l'ingresso era affollato da mamme e bambini in divisa, c'era chi scorrazzava felice con i nuovi amici ma anche chi piangeva perché non voleva lasciare la mamma. 

Ma in un angolo poco lontano dal cancello, una piccola bambina con i capelli corti tanto da sembrare un maschietto se ne stava in disparte con un'espressione triste guardando la folla quasi disgustata.

«Hane che ne dici di fare amicizia con gli altri bambini?» le chiese sua madre, una donna sulla trentina abbastanza alta e magra, indossava un tailleur lavanda e aveva i capelli acconciati un uno chignon. 

«Non mi piacciono!» quasi urlò la bambina con lo sguardo basso.

Sua madre si chinò leggermente per avvicinarsi a lei «Sei arrabbiata perché non è venuto papà?»

 La bambina, ulteriormente irritata da quella domanda, come per ripicca si voltò e corse nella scuola lasciando sua madre da sola a cui non rimase altro che guardarla andare via.

L'interno della scuola era tutto colorato ed era l'unica cosa che era riuscita a notare correndo a perdifiato, fino a quando per poco urtò qualcuno «Piccola dove vai?» le chiese un uomo vedendola correre. 

«Vado nella mia classe» rispose lei furbamente ma non era la verità, voleva solo cercare un posto per nascondersi perché stare lì senza il suo papà non le piaceva.

L'uomo si chinò su di lei per poter leggere il suo nome sulla divisa «Aspetta qui, non ti muovere, prendo il registro per vedere in che aula sei»

Non appena il maestro si voltò verso la sua guardiola e la liberò lei riprese a correre sperando di seminarlo.

«Fermati!» le urlò dietro l'uomo ma lei era più veloce. Girò l'angolo e trovò una cosa che faceva al caso suo, un armadietto scorrevole. Velocemente fece scorrere l'anta e si tuffò dentro.

Era al sicuro. Fece dei respiri profondi cercando di non farsi sentire dall’esterno ma aveva ancora il cuore che batteva forte.

«Chi c’è?» disse una vocina alla sua destra facendola sobbalzare. Per poco non cacciò un urlo. 

«C-chi sei?» chiese schiacciandosi in un angolo. Cercò di strizzare gli occhi per guardare meglio ma erano completamente al buio.

«Mi sono nascosto, non lo dire a nessuno» sussurrò la voce. Era la voce di un bambino.

«Che paura mi hai fatto prendere! Anche io mi sono nascosta…come ti chiami?» gli chiese sentendo il cuore che batteva ancora forte per la paura.

«Mi chiamo Ji Yong» rispose. Dal suo tono capì che era triste anche lui.

«Io mi chiamo Haneul-ui, ma la mamma mi chiama Hane» disse presentandosi.

«Perchè ti sei nascosta Hane?» le chiese il bimbo.

«Il mio papà e la mia mamma hanno bisticciato…ora io e la mamma abbiamo cambiato casa e lui non è venuto…è rimasto nella casa vecchia» cominciò a piangere ricordandosi le urla dei suoi genitori provenienti dalla loro camera da letto.

Improvvisamente sentì il bambino al suo fianco che cercava a tentoni di abbracciarla nonostante non la vedesse «Non piangere, diventiamo amici»

Hane si rincuorò e si asciugò le lacrime «Va bene Ji Yong»

Rimasero lì qualche altro minuto, poi si accorsero che cominciavano a boccheggiare.

«Ji Yong vogliamo uscire? Fa caldo qui dentro»

«Io non voglio...Ho paura» rispose.

«Dammi la mano usciamo insieme, così non avrai più paura»

«Mmh» cercò la sua mano e l'afferrò.

«Sei pronto?»

«Si»

Afferrarono insieme l'anta e la fecero scorrere strizzando gli occhi a causa della luce, finalmente poterono guardarsi negli occhi.

Lui aveva i capelli tutti tirati su e questo fece ridere Hane «Che strani i tuoi capelli»

Lui se li toccò «Sono alla moda!»

«Eccovi qui piccole canaglie!» il bidello li aveva trovati subito «Venite subito con me, muovetevi» li prese entrambi per le orecchie e li portò davanti alla loro classe.

La maestra li accolse sorridente «Kwon Ji Yong, Rey Haneul-ui…eccovi finalmente! Stavamo appunto facendo le presentazioni entrate!»

La classe era piena di bambini e loro due furono sistemati in prima fila "per punizione".

«Sono Kim Chung, ho 6 anni e da grande voglio fare la cuoca» disse una bambina davanti alla classe e tutti applaudirono. Dopo di lei altri bambini dissero chi sarebbero voluti diventare da grandi, chi l'astronauta, chi la parrucchiera…ma Hane non riusciva a decidersi.

«Kwon Ji Yong tocca a te» disse l'insegnante. Ji Yong guardò Hane con un'espressione disperata «I-io sono Ji Yong….Kwon Ji Yong…ho 6 anni…da grande voglio fare il c-cantante o il ballerino» non aspettò gli applausi e subito si sedette al suo posto rosso in viso. Hane non sapeva cosa voleva fare da grande, però dopo aver sentito Ji Yong le venne in mente che suo padre cantava e suonava la chitarra.

«Bravo Ji Yong…Haneul-ui sei l'ultima tocca a te» la invitò l'insegnante.

Imitò il compagno e si mise davanti a tutti «Mi chiamo Rey Haneul-ui, ma potete chiamarmi solo Hane, ho 6 anni e da grande voglio fare…voglio diventare una musicista famosa!» rimase lì ferma a prendersi tutti gli applausi, al contrario del suo amico.

«Bene! Ora che ci siamo presentati tutti, cominciamo la lezione! Prendete i vostri quaderni e una matita…»

 

Passarono la giornata a disegnare loro stessi da grandi e si divertirono tutti un mondo.

«Ji Yong ma ti sei disegnato altissimo!» esclamò Hane.

«Si e allora? Da grande sarò più alto di adesso…tu invece ti sei fatta senza mani come fai a suonare la chitarra?» le disse ridendo.

«E' solo un disegno!» rispose irritata.

«Io mi faccio i capelli gialli» lui prese un pennarello e passò sopra al nero per fare i capelli gialli.

«Scemo non colora su un colore scuro…rovini il pennarello!»

«Uffa! Devo rifarlo da capo!» fece per prendere un nuovo foglio ma la maestra lo fermò.

«Bambini preparate gli zainetti, tra poco suona la campanella!»

«Yeeeeeeeeeeeeeh» dissero i bambini in coro. Ognuno cercò di prepararsi alla meglio con l'aiuto delle maestre e presto uscirono fuori dove li attendevano i parenti.

«Mamma, mamma!» Hane corse verso sua madre che l'aspettava vicino al cancello.

«Hane! Cosa…»

«Mamma ho un nuovo amico» disse felice tirandole la gonna.

«Oh sono contenta! Chi è?»

«E' quel bambino laggiù» indicò Ji Yong poco lontano che la stava salutando con la mano.

Sua madre sorrise e prese a salutare la madre di Ji Yong.

Si avvicinarono e parlarono «Signora Rey! A quanto pare i nostri figli sono nella stessa classe» la donna era più bassa di sua madre, Hane la immaginava come la moglie di Babbo Natale per qualche strana ragione.

«Già, vero…che coincidenza» Hane guardò sua madre come per chiedere spiegazioni «Loro sono i nostri vicini di casa, l'ho conosciuta oggi al supermercato»

Guardò Ji Yong che le ricambiò il sorriso «Yeeeeh possiamo giocare sempre insieme!»

«Sii andiamo ti faccio vedere i miei giocattoli! Ho tante costruzioni a casa!» Ji Yong le prese la mano e la trascinò in direzione di casa loro con le mamme al seguito.

 

I due amici divennero presto popolari nella loro scuola perché la maestra vedendo la loro passione per la musica consigliò alle loro famiglie di iscriverli al corso pomeridiano di Arte e Teatro e così fecero. Ad ogni fine sessione preparavano un musical dove solitamente Ji Yong era il protagonista principale, cantava e ballava, e dove inoltre faceva meravigliare tutto il pubblico di mamme e papà «Così piccolo…è bravissimo!»

Hane invece fu iniziata alla chitarra come suo desiderio e accompagnava il suo amico insieme agli altri membri della mini orchestra.

Nel secondo atto di uno degli spettacoli le maestre pensarono bene di creare una scena dove c’erano solo loro due, infatti iniziarono benissimo, Haneseduta a terra al centro del palco con la chitarra e Ji Yong doveva girarle intorno mentre cantava e ballava. Purtroppo entrambi si fermarono a metà canzone perchè il piccolo Ji Yong scordò il testo ma ebbero un enorme applauso comunque e si divertirono ugualmente.

 

I bambini presto diventarono inseparabili, come fratello e sorella, ma non mancarono piccoli litigi.

 

Durante la terza elementare, mentre facevano ricreazione, Hane fu presa di mira da Ji Yong a causa di un giocattolo e per fortuna un altro bambino accorse in sua difesa.

«Ci stava giocando prima lei, lascialo!» disse lui strattonando un carro armato giocattolo dalla mano di Ji Yong.

«E' un gioco da maschi! Lei è una femminuccia non ci può giocare!» rispose lui furioso.

Hane rimase seduta al suo banchetto a piangere «Se vuole giocarci ci gioca…lascialo!» il bambino tirò più forte e riuscì a strapparglielo dalle mani, ma Ji Yong gli diede un calcio negli stinchi «Ahio!» urlò.

«Ridammelo è mio!» si chinò su di lui e cercò di riprendersi il carro armato ma il bambino non lo mollava «Dammelo!» insistette premendogli una mano sul viso e schiacciandogli il naso forte.

Hane si riprese dal pianto sentendo le urla del bambino e quando capì ciò che stava accadendo si fiondò su Ji Yong facendolo cadere con il sedere a terra «Non devi fargli male! Se no lo dico alla maestra!»

Ji Yong, arrabbiato, le mollò uno schiaffo sulla guancia e finalmente la maestra si accorse di quello che stava accadendo «Ji Yong sei in punizione! Non si usano le mani sugli altri bambini!» lo fece alzare da terra e lo mise in un angolo girato di spalle «Non ti muoverai da qui fin quando non imparerai la lezione! E dopo che chiederai scusa ai tuoi compagni parlerò con tua madre!»

Pianse ma la maestra non sembrò curarsene perchè andò verso Hane e l'altro bambino. Ancora con il viso arrabbiato dovette lasciarsi andare in un sorriso vedendoli.

«Ti fa male?» le chiese  il bambino indicando la guancia di Hane leggermente arrossata.

«Un pò…» rispose lei massaggiandosi.

«Ti do un bacetto guaritore» si avvicinò a lei e le diede un bacio leggero sulla guancia arrossata.

«Grazie Young Bae, anche la mamma me lo da quando mi faccio male…ora mi è passato!» esclamò sorridente. Si chinò e prese il carro armato giocattolo da terra «Giochiamo insieme?»

«Ok…» si sedettero al banchetto vicino e cominciarono a giocare.

La maestra si avvicinò a loro interrompendoli «Young Bae, Hane…siete feriti?» chiese loro.

Young Bae alzò lo sguardo «Io no maestra, Hane mi ha salvato!» rispose.

«E tu Hane? Ti sei fatta male?» le accarezzò la guancia arrossata.

«Mi è passato, Ji Yong voleva questo gioco però ci stavo giocando prima io…lui lo ha preso…» cercò di spiegare.

«La prossima volta giocate tutti insieme, anche se Ji Yong ha sbagliato a usare la violenza…Ji Yong sei pronto a chiedere scusa?» disse rivolto a lui, stava singhiozzando ma rispose con un sommesso si.

«Vieni qui…e anche voi due…» suggerì loro.

Ji Yong andò verso di loro con il viso bagnato e sussurrò «Scusate, non lo faccio più» inchinandosi.

Young Bae fece lo stesso «Ok…se vuoi giochiamo insieme»

«Non litigheremo più…» aggiunse Hane.

«Scusa Hane…» si avvicinò a lei e, copiando Young Bae, gli diede un bacetto sulla guancia.

«Bene…e ora fate i bravi»

«Si maestra!» dissero in coro.






 

Anno 2000, casa Kwon

 

«GD hai preso i pop corn?» Avevano appena compiuto i 12 anni, Hane portava i capelli lunghi raccolti in un'alta coda laterale, aveva degli orecchini a forma di arcobaleno e una salopette di jeans larga. Era abbastanza eccentrica ma il suo amico non era da meno.

Ji Yong aveva creato il suo nome d'arte, o meglio, tradotto il suo nome in inglese. 

Yong significava "Drago", quindi divenne G-Dragon. La stanza era tappezzata di band e musicisti orientali e la sua scrivania piena zeppa di testi scritti da lui.

«Li ho scordati…vado di sotto a prenderli…tu chiama Taeyang che tra un pò comincia» disse dando un ultimo sguardo alla tv. Taeyang, anch'esso un nome d'arte, era Dong Young Bae un loro compagno di scuola e membro della loro miniband che avevano creato tutti e tre insieme nel garage di GD.

«Ok» prese il telefono dalla scrivania e compose un numero a memoria.

Taeyang rispose quasi immediatamente «GD sto arrivando! Ho appena finito i compiti arrivo subito!».

«Sono Hane…fai presto! Il conto alla rovescia è iniziato da un pò!»

«Oh! scusa Hane» il ragazzo sembrò imbarazzato «Corro!» attaccò il telefono e poco dopo GD tornò con i pop corn.

«Sta arrivando» Hane si lasciò cadere sul letto strappando la busta dalle mani dell'amico «Secondo te chi vince quest'anno per il miglior album?» gli chiese masticando.

«Non ne ho idea» si sedette accanto a lei con le gambe incrociate e prese qualche pop corn «Quest'anno ce ne sono stati di belli...»

«Chi c'è come ospite quest'anno?» chiese ignorando la risposta precedente.

«Allora...mi pare che c'è...» cominciò a dire ma fu interrotto di nuovo.

«Ecco il red carpet!…che emozione!» videro la folla di ragazzi urlanti che si sporgevano dalle transenne del red carpet e sognavano il giorno in cui anche loro avrebbero calpestato quel tappeto magico.

Tutti gli anni guardavano insieme i MAMA a casa di Ji Yong passando la notte lì e commentando ogni band o cantante insieme a Young Bae. Hane sospettava che avesse una cotta per lei perchè ogni volta che provava a parlare solo con lui arrossiva e quando suonava lo sorprendeva a fissarla.

La porta della camera si aprì di scatto e Dami, la sorella maggiore di GD, e Taeyang entrarono prendendo posto sul letto.

«Giusto in tempo! Stanno arrivando le star!» fecero posto ai nuovi arrivati e cominciarono quasi subito i commenti.

«Guarda quello che capelli!»

«Ma nooo ha stonato avete sentito?»

«Quella come cavolo si è vestita! Orrenda!»

«Noi avremmo saputo fare meglio!»

 

Dopo un'oretta circa…

 

«Ah la pubblicità finalmente! Devo fare pipì» esclamò Dami che corse via per andare in bagno.

«Dami fai presto che devo andare pure io!» le urlò dietro il fratello. La stanza era diventata un campo di battaglia. I pop corn erano sparsi sul pavimento perchè Hane dall'eccitazione ne fece cadere una manciata, le lenzuola erano attaccate solo in un angolo perchè GD e Taeyang presero a ballare imitando le star sul letto, Dami ad un certo punto si era seduta a terra insieme ad Hane perchè «Con questi due non si può stare tranquille!»

Hane improvvisamente notò una pubblicità interessante della YG  «Guardate ragazzi!»

«…partecipa ai provini e potresti  sfondare nel mondo della musica! I vincitori potranno vincere un contratto discografico con la YG Family! Che aspetti? Per informazioni chiama il numero…»

I tre quasi in sincronia si alzarono e cercarono un foglio e una penna per segnare il numero «Bene! Domani chiamiamo!» disse GD felice come non mai.

«Siii!» dissero gli altri due in coro dandosi il cinque.

«Che mi sono persa?» chiese Dami appena tornata chiudendosi la porta alle spalle.

«Guarda! Questo è il numero della YG , fanno i provini…» le disse GD tutto eccitato mostrandole il foglietto.

«Ah si, per i nuovi membri, l'avevo già vista quella pubblicità…ma voi siete ancora piccoli» riprese posto sul letto tranquilla ignorando gli sguardi accigliati degli altri.

«Non siamo piccoli! Abbiamo già delle canzoni pronte…» dalla sua voce sembrava irritato.

«Ji Yong, possono partecipare solo i maggiorenni…» gli disse dolcemente, probabilmente comprendendo il fratello.

«Cosa?» disse Hane. Un sogno infranto.

«Uffa lo sapevo…» esordì in fine tristemente Taeyang.

«Ma che ne vuoi sapere tu?» disse GD cambiando espressione del viso.

«Ehi! Stai calmo e non rivolgerti a me in questo modo JiYong!» esclamò sua sorella cercando di sovrastarlo in altezza.

«No! Noi andremo a quei provini! E non chiamarmi Ji Yong, ora sono G-Dragon!» urlò alla sorella.

Sia Hane che Taeyang guardarono GD con ammirazione.

 

La mattina successiva chiamarono quel numero ed ebbero, purtroppo, la conferma di ciò che aveva detto loro Dami. GD fu costretto a scusarsi con lei.

 

Nonostante la batosta i 3 amici continuarono a provare nel garage di GD ma con un altro stato d'animo. Hane suonava con meno grinta mentre solitamente le piaceva imitare le rock star muovendosi e saltando con la sua chitarra, GD si limitava a cantare senza muovere un passo e Taeyang sembrava essere capitato lì per caso, fino a quando si resero conto di essere abbattuti.

«Non possiamo continuare così!» esordì in fine GD

«Hai ragione…» Taeyang si afflosciò il pavimento deluso.

«Ragazzi cosa ci succede?» disse Hane più a se stessa che agli altri. Posò la chitarra sul supporto e si sedette a terra accanto a Taeyang che disse «Succede che tra 2 giorni ci sono i provini della YG…e noi non possiamo andarci»

Sbuffarono e  rimasero in silenzio a guardarsi per qualche minuto poi furono interrotti da una voce squillante proveniente dall'esterno.

«HANE E' PRONTA LA CENA, VIENI!» era la mamma di Hane che la chiamava dal giardino accanto.

«ARRIVOO! A domani ragazzi!» lasciò loro un ultimo sguardo triste e si alzò.

«Ciaooo» si diedero il pugno e Hane se ne andò di corsa lasciando la chitarra e l'amplificatore nel garage come al solito.

Rimasero solo GD e Taeyang.

«A che stai pensando? Hai uno sguardo strano» Taeyang lo stava osservando da un pò.

«A nulla…ora vado anche io…ho un gran mal di testa» GD aveva lo sguardo basso.

«D'accordo, a domani» decise di non insistere.

«Ciao» si salutarono sovrappensiero.

 

____

 

Il 3 Aprile, il giorno dei provini, Hane si sentiva ancora peggio.

«Cos' hai?» le chiese sua madre che come al solito era già pronta per andare al lavoro. Lei era una segretaria di un ufficio legale poco lontano da casa.

«Oggi è il giorno dei provini…» stava scartando le ciambelline verdi da quelle gialle dalla sua colazione.

«Ah ricordo che me ne parlarsti…mi dispiace tesoro, vedrai che capiteranno altre occasioni» sua madre le accarezzò la testa con tenerezza.

«Ma questa era davvero bella…» buttò giù la colazione e uscì per andare a bussare al citofono di GD, come di consuetudine per andare a scuola insieme, ma rispose sua madre «Buongiorno Hane! Ji Yong è uscito presto stamattina, penso che lo troverai già a scuola»

«Oh…ok…arrivederci Signora Kwon» Come mai non l'aveva aspettata?

Andò sotto casa di Taeyang e anche lì «Mi dispiace Hane è già uscito!»

Perchè diavolo entrambi non l'avevano aspettata quella mattina? Aveva uno strano presentimento.

Arrivò a scuola quasi di corsa sull’ultimo tocco della campana ma non trovò nessuno dei due amici. Dove erano andati? Perché avevano marinato la scuola senza di lei?

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


La fila era immensa, ragazzi e ragazze provavano ai lati della coda passi di danza o break dance, c'era chi intonava o riscaldava la voce.

GD era terrorizzato. Per camuffarsi aveva indossato abiti hip hop larghi con un cappello con una visiera enorme e nelle scarpe, per risultare più alto secondo lui, aveva indossato 5 paia di calzini. Credeva davvero di dimostrare più di 12 anni così.

Un ragazzo con le treccine lo urtò mentre provava dei passi «Ops scusa» aveva uno stile familiare ma non ci pensò troppo, aveva un'ansia tremenda. Passarono 2 ore e finalmente arrivò davanti.

«Nome?» chiese la ragazza quasi roboticamente al banchetto improvvisato all'ingresso degli studi senza nemmeno guardarlo in faccia.

«Kwon Ji Yong»

«Età?»

«Di-diciotto»

«Dammi un documento per favore, devo registrarti»

Ecco. Fregato.

Stava per aprire bocca per dire che non li aveva ma improvvisamente «FERMI! FERMI!» si voltarono tutti di scatto e videro dei ragazzi che litigavano tra di loro.

«QUALCUNO MI HA RUBATO IL PORTAFOGLIO!!»

«COSA?!»

GD approfittò del caos e rubò un adesivo con il numero dal bancone e filò dentro. Stranamente anche il ragazzo dietro di lui, quello con le treccine, fece lo stesso.

Una volta al sicuro nascosti dietro ad una pianta alta il ragazzo con le treccine parlò «GD?»

«Eh? Cosa?» chi era quello? E come faceva a sapere il suo nome?

«GD, sono io!» gli si avvicinò e abbassò gli occhiali. Non poteva crederci.

«Taeyang! Anche tu qui?» rimase di stucco anche perché il suo travestimento era migliore del suo.

«Immaginavo di trovarti qui..» disse eccitato.

«Come…non l'ho detto a nessuno» sorrise e si sentì un attimo sollevato ad averlo lì con lui.

«Ti conosco» lo disse con aria soddisfatta.

«Eh già…comunque non vi ho detto niente perchè non volevo mettere nei guai anche voi…probabilmente ci cacceranno fuori al nostro turno…lo sai vero?»

«Ci basta che ci vedano no?» disse Tae sorridendo e questo gli diede coraggio, non era l'unico pazzo.

«Si! Ho portato anche i video delle nostre prove…ma anche Hane è qui?» disse guardandosi intorno.

«Io…non le ho detto che sarei venuto…» rispose Tae imbarazzato.

«Non importa, faremo il suo nome quando guarderanno i video» non ci diede troppo peso, in fin dei conti non era importante.

«Andiamo, ci stanno guardando strano» affermò Tae guardandosi intorno sospettoso.

 

Rimasero sul chi va là per tutto il tempo ascoltando i commenti degli altri partecipanti che attendevano il loro turno. Nella sala d'attesa c'erano dei divanetti ma erano tutti occupati quindi molte persone erano sedute sul pavimento in cerchio oppure continuavano a riscaldarsi silenziosamente.

«Quanti ne prendono secondo te?» disse una ragazza che stava facendo stretching.

«Non saprei…nell'annuncio non dicono molto» rispose l'altra.

«Ho saputo che alla YG sono più gentili rispetto a quelli della SM, gli allenamenti sono meno duri…»

«Eh? Cosa dici?» si intromise un altro ragazzo «Gli allenamenti alla YG sono durissimi, ho fatto uno stage di 6 mesi…è stato tremendo»

«Davvero? Raccontaci!» esclamarono le ragazze ormai spaventate dalla notizia.

«Bè praticamente tempo fa ho fatto un provino simile, mi dissero che avevo talento come ballerino ma…ma come cantante non tanto.»

«E poi?» insistette la ragazza.

«…mi hanno cacciato, mi dissero che non avevano bisogno di me…»

Tutte le persone che lo stavano guardando rimasero avvilite. GD e Tae si guardarono e ingoiarono a vuoto.

 

____

 

Hane scarabocchiava un angolo del suo quaderno mentre con lo sguardo perso fuori alla finestra pensava a quale punizione dare a quei due che l'avevano mollata da sola a scuola durante le interrogazioni di matematica. Avevano sempre fatto le cose insieme e quella era la prima volta che si trovava in quella situazione.

Si immaginava mentre veniva supplicata dai due amici in ginocchio sotto ai suoi piedi....

«Signorina Rei! Stia attenta!» la professoressa la sgridò davanti a tutti.

«Mi scusi Signora Mei» si alzò e chinò il capo imbarazzata.

«Mi dica lei il teorema di Pitagora...venga alla lavagna...»

Andò lentamente verso la lavagna pensando che quei due gliel'avrebbero pagata cara anche per questo.

 

_____

 

«Numero 5078»

«Vai GD tocca a te!» gli sussurrò Tae.

Con il cuore a mille il piccolo G-Dragon entrò nella sala prove e si chiuse la porta alle spalle lanciando un ultimo sguardo all'amico.

Le pareti della sala erano rivestite di specchi e proprio di fronte a lui c'era un lungo tavolo con i giudici, erano 3 donne e 2 uomini.

«Tu sei?…Perchè non compare il tuo nome qui?...» gli chiese il primo uomo sulla destra.

«Io sono…G-Dragon» ormai sapeva che a breve sarebbe stato cacciato via, decise di giocarsi tutte le carte.

«G-Dragon….che nome interessante» disse una delle donne. L'uomo che gli aveva chiesto il nome si era alzato e stava discutendo con l'operatore del fatto che la sua cartella non era stata compilata.

«Hai una base?» gli chiese l'altra donna.

Lui aveva sempre cantato sulle basi di Hane «No, io canto a cappella» fu costretto a dire. Improvvisamente la porta dietro di lui si aprì e Taeyang fu trascinato dentro da un operatore che teneva nell'altra mano la parrucca con le treccine.

Erano stati scoperti troppo presto.

«Voi due! State insieme vero?» disse irritato l'uomo.

«Cosa? Io…» lo guardò negli occhi lucidi, non poteva tradirlo. «…si lui è mio amico»

«Che problema c'è?» chiese la donna carina.

«Questi due ragazzini si sono imbucati…a occhio direi che non hanno 18 anni»

«Capisco…è così ragazzi?» chiese gentilmente.

Ormai arresi dissero «Si»

«Noi volevamo davvero tanto partecipare ai provini!» disse Taeyang quasi in lacrime.

«Si…»

Piansero in silenzio entrambi mostrandosi dodicenni quali erano.

«Su, su…asciugate le lacrime e fatemi vedere cosa sapete fare» la guardarono tutti stupiti.

 

_____

 

Hane tornò a casa da scuola e si affacciò dalla finestra della sua stanza per poter guardare in quella di GD, non era ancora tornato. Le tende erano ancora tirate e il garage era chiuso. Accigliata scese al piano di sotto per pranzare in silenzio con sua madre.

 

_____

 

«Volete…che ci esibiamo?» chiese GD stupito.

«Certo, forse voi non lo sapete, ma io sono la Manager della YG, decido io chi fa i provini e chi no» fece loro l'occhiolino.

«Ok..» i due ragazzi si guardarono negli occhi e si prepararono. Non sarebbe capitata più un'occasione del genere.

Tutti i giudici presero posto e gli operatori rimasero in disparte.

Cantarono e ballarono come non avevano mai fatto, GD improvvisò qualche strofa rap in freestyle, Taeyang lo seguiva a ruota con le armonizzazioni ed i passi di ballo, non stonarono fortunatamente e a fine provino furono presi in considerazione per partecipare ad un progetto di apprendistato presso la YG Family.

 

_____

 

«Fantastico!»

«Meraviglioso!»

«Quando lo racconterò a Dami rimarrà di stucco!»

«Siii!»

Stavano correndo verso casa quando improvvisamente GD rallentò il passo fino a fermarsi. Taeyang che lo aveva superato tornò indietro «Che ti succede?»

«Hane!» disse mettendosi le mani nei capelli «Non abbiamo parlato di lei alla manager!»

Taeyang sbiancò improvvisamente e lo fissò con gli occhi spalancati. L’avevano dimenticato.

«Cosa facciamo adesso? Se viene a saperlo ci ammazza sicuro» disse GD.

«Ma se ci prendono non possiamo tenerglielo nascosto!» disse Taeyang.

«Lo so! Oh mio dio!» si piegò sulle ginocchia tenendosi la testa.

Ci fu una piccola pausa dove ognuno cercava di trovare una soluzione e alla fine fu Taeyang a parlare «Siamo realisti. Abbiamo 12 anni, quante possibilità ci sono che davvero ci prendano?» cercò di addolcire la pillola 

GD ci ragionò e in effetti non ce n’erano molte «Ok, per ora non diciamole nulla» disse rialzandosi «Ci ammazzerà comunque, me lo sento.»



 

Dopo circa due settimane nella stanza di GD….

«NON CI POSSO CREDERE!!! VIENI SUBITO QUI!»  urlò al telefono. Attaccò la cornetta del telefono e corse al piano di sotto «MAMMA!!!» la trovò in salone con suo padre «Mi ha chiamato la YG, mi hanno preso!»

«Eh? Cosa?» disse suo padre guardando sua madre non capendo nulla.

«Si, scusate avete ragione. Non vi ho detto nulla. Due settimane fa ho fatto un provino per la YG insieme a Taeyang»

Sua madre si alzò in piedi mettendo le mani sui fianchi «Perchè ce l’hai tenuto nascosto?»

«In realtà non ci sarei dovuto andare….» raccontò ai suoi genitori tutto quello che accadde quel giorno e loro rimasero meravigliati.

«Ora non so se punirti per quello che hai fatto o festeggiare» disse sua madre rimettendosi a sedere shockata e suo padre non era da meno.

Bussarono alla porta e GD corse ad aprire «Taeyang!» era venuto con sua madre e suo fratello.

Si abbracciarono subito e saltarono come i pazzi per tutto il salotto della casa di GD mentre i genitori parlavano di come avrebbero affrontato la situazione «Io non so proprio cosa fare, ci manderanno a breve i moduli da firmare»

«Moduli per cosa?» chiese il padre di GD.

«Se accettiamo loro diventeranno trainee...studieranno li poi….» rispose la madre di Taeyang.

«Mentre voi discutete di queste cose burocratiche noi andiamo da Hane» disse Taeyang alzando la voce.

A GD venne un groppo in gola «Si, dobbiamo dirglielo»

«Anche lei ha passato il provino?» chiese il fratello di Taeyang.

«Lei….ehm...» rispose Tae tirandosi GD per il braccio e lasciando di proposito la frase in sospeso.

Quando si trovarono sul pianerottolo di casa sua «GD come facciamo a dirglielo….io non ce la faccio»

GD aveva il cuore che gli martellava nel petto ed un senso di nausea «Chissà come la prenderà...spero ci picchi soltanto»

Fecero entrambi un lungo sospiro e bussarono al citofono «Hane siamo noi! Scendi!»

«Ragazzi!» si ritrovarono Hane faccia a faccia furiosa.

«VOI DUE!»

«Ehm…» disse Taeyang.

«Non avete ancora finito di scrivere il testo dell’ultima canzone!» li rimproverò. Avevano completamente dimenticato che quel pomeriggio avrebbero dovuto terminare la canzone.

«Scusaci…noi…in realtà non sapevamo…cioè io non sapevo che anche lui…» GD si ritrovò a balbettare. 

«Che stai dicendo?» chiese lei tranquilla.

Si ritrovò a fissarla come un cretino. Ed ora?

«Hane dobbiamo parlare» disse Tae serio.

«Ma che vi prende?....Ok andiamo in camera mia»

La seguirono in silenzio fino in camera sua ma nessuno dei due ebbe il coraggio di guardarla in faccia.

Entrarono e lei si buttò sul letto incrociando le gambe «Allora? Che avete fatto oggi?» 

«Noi...niente...» Taeyang era in palese difficoltà.

«Hane, siamo andati ai provini della YG» sputò fuori GD.

Hane si accigliò e scosse la testa «Non ho capito bene»

«Due settimane fa….siamo andati ai provini della YG….oggi ci hanno chiamati….ci hanno presi entrambi» GD sentiva la bocca secca, completamente impastata e si sentiva le orecchie caldissime.

Sgranò gli occhi e li fissò atterrita prima uno e poi l’altro «Perchè non mi avete detto niente?»

«No, non fraintendere» anche Taeyang era diventato tutto rosso dalla tensione «Non ci siamo messi d’accordo per andare senza di te, ci siamo andati ognuno per conto nostro senza sapere dell’altro»

«Siete riusciti ad entrare?» chiese ignorando quello che aveva detto Taeyang.

«Si, per pura fortuna siamo riusciti a entrare e ci hanno anche provinato perché una manager….»

«Ok, quindi vi hanno presi?»

«Si...» disse Taeyang quasi sottovoce.

Hane si alzò e andò alla porta «Andate fuori di qui»

GD aveva il cuore che gli martellava in petto «Aspetta Hane non è….»

«Fuori» disse di nuovo senza degnarli di uno sguardo.

Entrambi obbedirono e andarono via.

GD e Taeyang, in silenzio, rimasero a fissare la porta appena consapevoli di aver tradito la loro migliore amica.

 

____

 

Le mattine successive continuarono a bussare al citofono Hane per andare a scuola insieme ma fu tutto inutile. In aula aveva cambiato posto, si era messa in prima fila a seguire le lezioni mentre loro due erano rimasti in fondo all'aula. I compagni di classe erano tutti curiosi di sapere che cosa fosse successo al trio musicale della scuola ma nessuno di loro proferì parola sull'accaduto, Hane aveva liquidato tutti dicendo «Non siamo più amici».

Taeyang aveva smesso di mangiare per il dispiacere e GD dovette ammettere che anche lui in quel periodo non aveva per niente appetito.

Un pomeriggio GD fu sorpreso e felice allo stesso tempo che Hane bussò al suo citofono.

«Hane!» esclamò sentendo finalmente la sua voce. Uscì nel vialetto e le andò incontro credendo che volesse fare pace ma lei gli fece crollare subito il mondo addosso.

«Sono qui solo per prendere i miei strumenti»

«Capisco...» disse deluso. Andò in garage seguito da lei e le aprì il cancello davanti per farla uscire «Vuoi una mano? Ti porto l'amplificatore»

«No, grazie faccio da sola» si mise a tracolla la chitarra elettrica, si mise i jack a mò di collana, afferrò gli spartiti con la bocca e con le mani teneva l'amplificatore pesante.

Gli diede le spalle e la guardò andare via senza sapere bene cosa fare. Non gli era mai capitato di litigare con qualcuno in quella maniera e l'unica cosa che riuscì a dirle dietro fu «Mi dispiace tanto!»

 

Passarono i giorni, le settimane ed i mesi e GD e Tae videro sempre più raramente la loro amica anche perchè cambiò sezione e loro due si trasferirono nell’ostello dei trainee per la YG.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Anni 2000-2006

 

«Tae stai sbagliando! Il passo è così…» GD grondante di sudore gli fece rivedere il movimento.

«Si scusa, hai ragione…sono solo stanco» rispose cercando di riprendere fiato.

«Siete già stanchi?» chiese loro l'istruttore «Dopo avete lezione di canto, lo sapete vero?»

«Si!» dissero in coro.

«….Ah e più tardi dovrete girare un video in cui cantate, in modo da far vedere i vostri progressi al Presidente» continuò come se fosse la cosa più facile del mondo.

«Certo..» disse GD cercando di non sembrare preoccupato.

L'insegnante li guardò entrambi e forse ebbe pietà di loro «Andate a farvi la doccia, vi regalo questi 5 minuti…»

«Grazie Maestro» dissero entrambi inchinandosi.

Erano ufficialmente dei trainee della YG family e presto avrebbero debuttato come duo hip hop chiamati GDYB. Avevano già preso parte a qualche video musicale dei senior ed al presidente erano piaciuti parecchio.

«JiYong! YoungBae! Lavorate duro e vi farò debuttare l'anno prossimo» questa frase rimbombava nei loro cervelli ogni volta che cominciavano ad accusare la stanchezza.

Mentre raccoglievano le loro cose la manager li chiamò dall'ingresso della sala «Ji Yong, Young Bae, venite qui, subito»

«Che altro c'è…» disse Tae sottovoce in modo che lo sentisse solo l'amico. Si voltarono e videro che insieme a lei c'erano altri due ragazzi.

«Loro sono Choi Seung Hyun…» indicò il ragazzo alla sua destra che era molto più alto di loro e indossava una felpa colorata e stravagante con il cappuccio alzato «e Kang DaeSung…» il ragazzo alla loro sinistra era più basso dell'altro, aveva gli occhi piccoli e i capelli castani tutti spettinati, li stava guardando e sorrideva allegramente «Vi allenerete insieme da ora in poi…ah…Seung Hyun si trasferirà in ostello con voi, starà nella camera 03 mentre DaeSung verrà qui dopo scuola…ora vi lascio» guardò l'orologio «Voi due andate a cambiarvi!» disse come per rimproverarli «E voi nuovi arrivati aspettateli qui e andate insieme alla lezione di canto…Buon lavoro!» la manager finì di impartire ordini e se ne andò.

GD e Tae si guardarono negli occhi per un secondo e poi…

«Siete pazzi ad essere venuti qui…» disse GD ridendo. Pensò che siccome avevano circa la loro età li avessero messi a lavorare insieme a loro.

«Benvenuti all'inferno» Tae strinse la mano ai nuovi arrivati.

«Sapete, mi aspettavo un'accoglienza simile…» disse Seung Hyun ridendo. Aveva una voce molto profonda e matura che quasi fece venire i brividi a GD.

«A me quella tipa fa paura» affermò Daesung facendo ridere gli altri.

Dopola doccia si diressero nell'aula di canto dove li attendeva già il loro insegnante «Salve ragazzi…» a questo punto di nuovo i ragazzi si presentarono.

«Io sono Choi Seung Hyun, sono un rapper» si chinò.

«Il mio nome è Daesung, sono nato a Incheon spero di fare bene con voi Maestro» imitò il compagno e si chinò.

Dopo qualche minuto che si furono tutti sistemati sugli sgabelli «Seung Hyun fammi sentire qualcosa» disse il maestro di canto incuriosito. Anche GD era curioso di sentire il nuovo rapper con la voce profonda.

 Seung Hyun improvvisò un freestyle che parlava del suo arrivo alla YG facendo molto ridere gli altri, GD si fece trascinare e cominciò a rappare con lui sfidandosi in un duello di strofe.

«Yo!» urlò Seung Hyun a fine battaglia.

«Yo fratello!» si abbracciarono come se fossero dei vecchi amici. I ragazzi sembrarono rilassarsi per un pò ma il maestro li riportò alla realtà, alla triste realtà.

«Forza, riscaldate la voce che iniziamo subito con i vocalizzi…»

 

_______


«1, 2, 3, 4 e su con le braccia!» decine di ragazze e ragazzi seguivano l'istruttrice su musica hip hop. Hane si impegnava moltissimo nonostante la fatica, i passi erano molto veloci e dovevano essere eseguiti a tempo altrimenti tutta la coreografia veniva rovinata. Cercava di contare a mente le battute della canzone ma continuava a perdersi nei passi anche perchè le ragazze dietro di lei ballavano sempre più vicino a lei costringendola a spostarsi. Si ritrovò ad urtarle un paio di volte ma non disse nulla visto che era nuova e non voleva litigare il primo giorno di lezione.

«Ehi…» il ragazzo affianco a lei richiamò la sua attenzione «Segui me, se guardi questo davanti ti confonde» disse indicando il ragazzo davanti a loro.

Effettivamente non se ne era resa conto, ma seguiva la persona che aveva davanti a sé mentre ballava. Seguì il consiglio e finalmente riuscì a eseguire tutta la parte per bene.

«Grazie! Ci stavo uscendo pazza!» Hane ringraziò il ragazzo a fine lezione.

«E di che…piacere comunque, io sono Chong Sun Hee» allungò la mano verso di lei.

«Piacere…io mi chiamo Rey Haneul-ui ma puoi chiamarmi solo Hane» si accorse che era molto carino. Aveva i capelli neri un pò lunghi tutti sparsi sul viso ed un fisico niente male. Aveva una t-shirt bianca e con il sudore in trasparenza riusciva a vedergli gli addominali, sperò di non arrossire.

«Hane…bel diminutivo!» si complimentò lui.

«Oh…grazie…» probabilmente lui aveva solo qualche anno più di lei.

«Senti» lui si grattò la testa imbarazzato «…io ora che esco da qui vado alla gelateria qui di fronte…ti va di mangiare un gelato insieme?»

La stava invitando a stare un pò con lui? Dovette ammettere che rimase piacevolmente colpita. Le altre ragazze la guardarono storto ed ora capì perché avevano avuto la tendenza a starle addosso per tutta la lezione. Per allontanarla da lui e prendere il suo posto. Pensò di essere stata l'unica stupida a non accorgersi della presenza di quel bel ragazzo nella sala proprio accanto a lei.

«Perchè no! Andiamo!» disse un pò ad alta voce per farsi sentire dalle ragazze.

Dopo la doccia si diedero appuntamento fuori la palestra e si sedettero ai tavolini della gelateria.

«Per me cocco e menta, grazie» ordinò Hane.

«A me invece…cioccolato e vaniglia, pago io» disse il ragazzo.

«No, ma non devi…» si sentiva imbarazzata.

«Lascia fare a me, tranquilla, sei mia ospite» le fece l'occhiolino e stavolta veramente arrossì.

Arrivarono i gelati in due belle coppe di vetro e chiacchierarono del più e del meno per conoscersi.

«Cosa fai nella vita?» gli chiese per cominciare a conoscerlo.

«Mi sto per diplomare, sono nella sezione di informatica, e nel tempo libero ballo come vedi» le sorrise di nuovo facendola sciogliere «E tu?»

«Oh…bhè io...studio musica, canto e ballo…» quella era tutta la sua vita ormai.

«Wow! Vuoi diventare una k-pop idol?»

«Eheh…magari…anche se in realtà sono più portata per il rock…preferisco sound meno elettronici»

«E come mai balli? Le rockstar non ballano hip hop» rise e Hane si lasciò trascinare.

«Vero…ma voglio fare un provino per la YG…e loro come saprai prediligono le band Kpop»

«Perché proprio alla YG? A me quelli non piacciono proprio…sono commerciali e le canzoni sono banali…poi cantano in playback…»

«E' una storia lunga…magari un giorno te la racconto» finirono i loro gelati e Sun accompagnò Hane alla stazione.

«Ci vediamo domani a lezione?» chiese Hane.

«No, io vengo solo due volte a settimane, il martedì e il giovedì…il resto dei giorni devo studiare per l'esame» disse tranquillamente.

«Ok…allora a giovedì! Ciao!» cercò di mascherare la delusione con un grande finto sorriso.

«Ciao! Sono stato bene oggi!» rise di nuovo. Era un tipo allegro e contagioso.

«Anche io! A presto!»

 

______


«TOP tocca a te cucinare la cena!» disse GD nelle docce della YG qualche settimana dopo. TOP era il nome d'arte che si era dato Seung Hyun perchè lui si definiva, appunto, il top.

«Scherzi? Volete morire tutti?» rispose dalla doccia accanto

«No grazie, GD cucino io, è meglio» disse Taeyang.

«Se mi invitate cucino io, sono bravo!» si intromise Daesung dall'altro box.

«Non devi tornare a casa tua subito?» gli chiese GD. Lui solitamente se ne andava dopo gli allenamenti verso casa.

«No…beh…io…il patto è che vado a scuola e dormo a casa…per il resto posso fare quello che voglio» disse un po tristemente.

«Patto? Che patto?» chiese incuriosito TOP.

«Mio padre…non vuole che faccio il cantante…» chiuse la doccia e uscì in accappatoio, gli altri lo imitarono.

«Come mai non vuole?» chiese Tae «Hai una voce fantastica!»

«Grazie! Non lo so perchè non vuole…immagino che volesse un lavoro più tradizionale per me» lo videro tutti giù di corda e cercarono di sollevargli il morale.

«Oggi sei dei nostri!» disse mettendogli un braccio al collo.

«No! Oggi è il mio turno! Cucino io!» disse TOP abbracciandolo anche lui e facendo lo scemo.

«Ma non hai detto che non sai cucinare?» chiese Daesung accigliato.

«Ah vero…l'avevo scordato» alzò le spalle e tutti risero. Con TOP nei paraggi le risate erano sempre assicurate.

Più tardi si recarono all'ostello e cucinarono tutti insieme. Più o meno.

«Ma chi ha acceso la risottiera senza metterci il riso dentro?»

«Ehi ragazzi avete visto il coltello per il pesce?»

«Taeyang non hai ancora tagliato le carote?»

«Dai muovetevi ho fame!»

 

Verso mezzanotte, dopo una cena discreta, Daesung propose un brindisi.

«Allora ragazzi, volevo dire qualcosa…» si alzò con il bicchiere di coca cola in mano a mò di soju «Sono felice di aver avuto questa opportunità di diventare un cantante della YG Family, ma sono molto più felice di aver avuto occasione di conoscervi. Nonostante ci conosciamo da poco vi considero già come miei fratelli e vi voglio bene»

«Oooh, dolce Daesung!» TOP si alzò e lo abbracciò «Anche io ti voglio bene fratello» cercò di stampargli un bacio sulla guancia ma non ci riuscì perché riuscì a divincolarsi giusto in tempo.

 

_____


Dopo circa un mese Hane e Sun cominciarono a frequentarsi e finirono per fare coppia insieme.

«Ahahah Hane! Non aver paura!» si trovavano al Lotte World, il luna park di Seoul, nella casa dei fantasmi.

«Anche se me lo dici io ho paura lo stesso! AAAAAH!» qualcosa le cadde sulla testa.

«Ahahah è solo un pipistrello di gomma!» Hane gli cinse la vita tremante

Il percorso era completamente buio, dovevano seguire delle frecce disegnate con pittura fosforescente sul pavimento e già questo Hane lo trovava estremamente inquietante. Ogni tanto sbucavano attori travestiti da mostri a spaventarli oppure oggetti che all'improvviso si muovevano dal loro posto come successe un attimo dopo.

«Dai usciamo da qui…» mentre si recavano verso l'uscita un armadio si spostò da solo ostruendo il passaggio. Sun rise a crepapelle ma Hane continuava a urlare «Fatemi uscire!»

La prese per mano e la portò fuori "al sicuro".

«Mai più! Odio i fantasmi!» affermò Hane appena uscita fuori.

«Ma sono finti! Non esistono i fantasmi!» Sun continuava a ridere a crepapelle alla vista sconvolta di Hane.

«GD ha giurato di averne visto uno! Quindi esistono!» gli disse mettendo il broncio.

«GD?» chiese sospettoso.

Come aveva fatto a venirgli in mente quel ragazzo all'improvviso? «Era un mio amico…»

«Era? Avete litigato?» le chiese incuriosito da questo nuovo personaggio.

«Si esatto…» cercò di fargli capire con lo sguardo che non ne voleva parlare ma lui insistette.

«E' il tuo ex?»

«Noo! Ho detto che era un amico…era il mio vicino di casa, siamo cresciuti insieme…e poi te l'ho già detto che tu sei il mio primo ragazzo»

«Vero hai ragione, scusami» le si avvicinò e la baciò «Cosa vuoi fare adesso?»

«Andiamo sulla ruota panoramica!» disse indicando il punto più alto del parco. Il pensiero improvviso di GD la fece rattristare ma cercò di non mostrarlo.

«Cosa? Ma è noiosa!»

«Zitto e andiamo!» gli prese la mano e lo trascinò.


_______


Una mattina di Luglio il presidente della YG convocò GD, Taeyang, TOP, Daesung ed altri due ragazzini che non avevano mai visto nel suo ufficio nella sede principale dell'agenzia. Seguirono la manager passarono attraverso cancelli e uomini della security come se fossero dei vip e la cosa li emozionò moltissimo. Era la prima volta che entravano in quell'edificio e riuscirono ad intravedere pure alcuni cantanti famosi. Era tutto più lussuoso rispetto a dove si allenavano loro, c'era la mensa che sembrava un vero e proprio ristorante, il parquet lucido, quadri con i dischi di platino dei vari artisti e le sale prove erano tutte illuminate alla perfezione con attrezzatura professionale.

GD si avvicinò a Taeyang e gli sussurrò «Dobbiamo assolutamente venire qui l'anno prossimo»

«...assolutamente..» disse lui sognante con il sorriso stampato in faccia.

«Da questa parte, prego» la manager li fece accomodare in una stanza che sembrava una sala conferenze. Il presidente non era ancora arrivato e loro si sedettero a caso sulle sedie. I nuovi ragazzi cercarono di fare conoscenza e scoprirono che uno era stato reclutato da poco, Lee Seung Hyun, si vedeva ad occhio che era più piccolo di loro, mentre l'altro, Jang Hyun Seung,  aveva già fatto decine di volte il provino alla YG e questa volta ce l’aveva fatta. Dopo circa una trentina di minuti il presidente arrivò seguito da altre persone ed i ragazzi si alzarono e si inchinarono in segno di rispetto.

«Ben arrivati alla YG ragazzi» disse il presidente prendendo posto davanti a loro.

«Grazie!» risposero quasi in coro.

«Vi starete chiedendo come mai vi ho convocati qui...vero JiYong?»

«Sì, signore» rispose lui.

«Dunque...» un suo collaboratore gli passò dei fogli e lui li sfogliò cercando qualcosa «Nel frattempo vi siete già conosciuti?» chiese guardandoli.

«Si...più o meno...» rispose Taeyang questa volta.

«Bene...JiYong vieni qui» lo chiamò e gli fece cenno con la mano di mettersi in piedi davanti a loro «Girati verso i tuoi compagni» si voltò e si chiese che fosse quella buffa sceneggiata. Si ritrovò a guardare in faccia i compagni.

«Kwon JiYong, meglio conosciuto come G-Dragon, è un nostro trainer da 4 anni e sarà il vostro leader da ora in poi»

Nessuno fiatava. GD guardò Taeyang e lo vide sorpreso quasi quanto lui.

Il presidente riprese «Sarai responsabile del loro lavoro, dovrai prenderti cura di loro e fare in modo che il gruppo funzioni»

GD ingoiò a vuoto «Si, signore»

«Puoi sederti...YoungBae tocca a te» si cambiarono di posto ed il presidente presentò anche lui.

«...Taeyang, anche lui come il vostro leader si allena qui da 4 anni, è uno dei migliori vocalist che abbiamo tra i trainers...Sono certo che non mi deluderai» disse infine rivolto a lui.

«Sì, Signore» rispose anche lui.

«So che vi avevo detto che tu e Jiyong avreste debuttato l'anno prossimo come duo...ma non sarà più così»

«Cosa?» sfuggì a GD. Il presidente non rispose ma fece cenno a TOP di alzarsi mentre Taeyang riprese posto accanto a GD sempre più sconvolto.

«Choi Seung Hyun, nome d'arte TOP, sarà il secondo rapper del gruppo insieme a G-Dragon, anche se si deve dare da fare per raggiungere il suo livello nel ballo.»

«Mi impegnerò duramente» rispose inchinandosi verso GD ed il presidente.

«Kang Daesung...vieni...» si scambiò di posto con TOP «Il tuo nome lo lasciamo così com' è per il momento...» disse sorridendo, poi riprese la presentazione «Lui è un altro vocalist, è qui da 8 mesi...ha una bella voce ma come gli altri dovrà impegnarsi per rimanere nel gruppo»

«Grazie signore» rispose lusingato Daesung.

«So che Jiyong tirerà fuori il meglio anche da te» GD saltò dalla sedia appena sentì di nuovo il suo nome. Rispose con un inchino della testa verso il compagno.

Che diavolo stava succedendo? Perché doveva prendersi la responsabilità anche degli altri? Perché aveva scelto lui? Doveva esserne lusingato oppure era una punizione?

Si sentiva estremamente confuso.

Toccò ai ragazzi nuovi ma non sentì la loro presentazione, si svegliò solo quando il presidente si alzò «Stiamo pensando di lanciare una nuova boyband sul mercato, qualcosa che faccia boom subito, di divertente ed innovativo.…Young Bae e Ji Yong avrebbero dovuto debuttare insieme come duo l'anno prossimo ma ho deciso di cambiare i piani per loro»

Fece una pausa per assicurarsi che tutti avessero recepito.

«…ho scelto questi altri quattro ragazzi per voi…dovete formare i BigBang» disse rivolto al duo.

«…inoltre…non siate ancora felici…non è tutto sicuro» stavolta si rivolse agli altri che si guardarono interrogativi «…in questi altri due anni dovrete dare il meglio di voi stessi, altrimenti siete fuori» disse senza mezzi termini.

«Dovrete considerarvi in prova, alla fine decideremo chi di voi farà parte del gruppo di Ji Yong» aggiunse un suo subordinato.

«Sì, signore» dissero in coro i ragazzi.

«Ah…un'ultima cosa…per lanciare la band più in fretta gireremo un documentario che andrà in onda una volta a settimana, quindi presto dovrete firmare le delibere per la messa in onda»

«Si, certo» stavolta fu Taeyang a rispondere.

«Bene, potete andare…fighting!» disse loro il presidente.

«Fighting!» risposero i ragazzi storditi.

 

_____


«Ragazzi noi andiamo al Lotte World!» annunciò TOP insieme a Taeyang.

Quella giornata era stata traumatica per tutti e TOP ebbe la grande idea di andare al parco divertimenti per svagarsi un pò. Purtroppo solo Taeyang accettò l'idea perchè gli altri avevano voluto allenarsi anche nel loro giorno libero. GD si era chiuso nella sua stanza in silenzio e nessuno osò disturbarlo.

«Da quanto tempo che non vado in un Luna Park!» disse TOP.

«Io non ci sono mai stato» affermò l'amico.

«Cosa? Che hai fatto nella tua vita fino ad ora?» Si diressero a piedi verso la stazione nonostante fosse un bel pomeriggio assolato.

«Io e GD ci siamo sempre allenati, non siamo mai andati in giro a divertirci come i ragazzi normali perchè il nostro divertimento era stare insieme e ballare» 

«Ma davvero? Che noia...e le ragazze?» commentò scherzosamente.

«Nessuna ragazza...»

Lo fissò stupito ma non commentò oltre «Pensi che GD si sia arrabbiato per il vostro debutto?»

«Non credo arrabbiato...ma deluso...anche io lo sono in realtà...ormai ci avevamo messo il cuore in quel progetto»

«Capisco...vi siamo capitati noi tra capo e collo...»

«Non pensare male...mi fa piacere conoscere nuove persone, ormai siamo amici...ma questo progetto cambia tutto»

«Siamo quasi uno contro l'altro...hai sentito? Ci può cacciare quando gli pare...bastardo di un presidente!»

«Già...oltre a questo GD è pure il leader...si sentirà un merda...quasi mi pento di essere venuto a divertirmi lasciandolo a casa» disse ripensandoci.

«Vuoi tornare a casa? Guarda che lui da quella stanza non uscirà...ormai un po lo conosco»

«Si, hai ragione...appena si renderà conto di quello che è successo ci darà dentro...distruggendoci»

«Pensi sarà duro come leader?»

«Sul lavoro si, non sai quante volte abbiamo litigato perchè qualcosa non veniva come diceva lui...è un perfezionista»

«Ho deciso. Non torno a casa. Rimarrò al luna park.»

Taeyang rise e finalmente presero il treno trovando anche i posti a sedere.

«Raccontami un pò di voi…tanto ci vogliono 20 minuti per arrivare…» disse Top.

«Bhè, praticamente eravamo quasi vicini di casa, vivevamo nello stesso quartiere» il panorama fuori continuava a scorrere velocemente «Ci siamo conosciuti alle elementari però solo qualche anno più tardi mi sono appassionato alla musica. Un giorno passeggiando fuori casa sua ho sentito della musica provenire dal garage, anzi, più che musica era un casino perchè era agli inizi. Lui cantava e ballava mentre…» si fermò per un attimo ripensando ad Hane.

«Mentre?» lo incoraggiò TOP.

«…mentre un'amica suonava. Lei si chiamava Hane, ma se la cavava anche con la tastiera. Era lei che ci preparava le basi»

«Oh quindi eravate in 3?»

«Si…»

«Ah-aaaah! La tua prima cotta?» lo prese in giro.

«Ahahah…mi piaceva» passarono in una lunga galleria.

«E cosa è successo? Perchè vi siete divisi?»

«Quando io e GD abbiamo fatto i provini alla YG…ci siamo andati senza di lei…» gli tornò a mente il giorno in cui li cacciò dalla sua camera.

L'amico sembrò in imbarazzo quindi continuò «Avevamo 12 anni, non credevamo che ci avrebbero presi…io andai lì per gioco, mi travestii, e trovai anche GD»

«Quindi…aspetta…vi siete trovati lì senza sapere che l'uno e l'altro avrebbe partecipato?»

«Si esatto…anche se devo ammettere che forse intuii quello che avrebbe fatto» il viso di GD sovrappensiero nel suo garage gli tornò alla mente come se fosse accaduto il giorno prima.

«Quindi lei…la ragazza…quando lo ha saputo…»

«…non ci ha più voluto vedere…come darle torto» continuò lui.

«Non avete mai cercato di riprendere i rapporti?» chiese TOP

«No, ci disse chiaramente che non voleva più vederci…tra me e lui non so chi ci è rimasto più male…anche perchè da quel giorno in poi GD oltre ai testi dovette imparare anche a suonare il piano per fare le basi…»

«Ma anche tu sai suonare no?»

«Un pò, io sono più portato al ballo mentre lui alla musica…in un certo senso capimmo di doverci occupare di queste cose separatamente…non so come spiegarti…»

«Come un accordo tra fratelli» affermò TOP compiaciuto.

«Si, definiamolo così» in fin dei conti era come se fossero davvero fratelli.

«Io invece sono sempre stato solo, avevo molte ragazze in realtà…»

«Non avevo dubbi…ahahah»

«Ahahah sì…ero solo nel senso che non avevo compagni con cui cantare»

«Ora non sei più solo no?»

«Certo che no! Sperando che il presidente non mi faccia fuori dal gruppo…»

«Cosa? Perchè pensi questo?» lo vide sospirare.

«Il Presidente non è contento di me, dice che sono troppo rigido quando ballo…e che c'è il rischio che alla fine non mi scelga»

«E quando te lo ha detto scusa?» chiese Tae scioccato.

«Nei commenti delle mie esibizioni durante le prove» Durante le prove la manager li riprendeva con la telecamera per mostrare i video al presidente e lui lasciava loro delle liste delle cose da migliorare con i relativi commenti.

«Perché avrei dovuto dirvelo? E' un mio problema voi non potete fare nulla»

«Ma che dici? Possiamo aiutarti con il ballo!»

TOP non sembrava convinto.

«Da domani vedrai che ci impegneremo tutti per farti migliorare!» lo vide accennare un sorriso.

«Grazie»

 

Finalmente arrivarono al Luna Park ed entrambi si buttarono a capofitto sulle attrazioni più pericolose come l'ottovolante.

«AAAAAAAAAH»

«VOOOLOOOO»

Alzarono entrambi le mani al cielo e si sentirono tirare via dai sedili

«CHE SBALLOOOOO»

«VOGLIOO SCENDEREEEE»

Dopo circa 3 minuti il giro terminò ed entrambi si ritrovarono con i capelli ritti in testa.

«Dobbiamo venirci con gli altri un giorno!»

«Si! Dobbiamo portare GD nella casa dei fantasmi…lui ha paura!» disse Tae tra le risate indicando la struttura davanti a se.

«Davvero? Che idiota! Ahahah»

Si avvicinarono all'entrata ma si voltarono verso sinistra, ovvero l'uscita del percorso perché videro due persone uscire di corsa.

«Mai più! Odio i fantasmi!» disse una ragazza

«Ma sono finti! Non esistono i fantasmi!» la derise il ragazzo.

Taeyang rimase pietrificato e TOP lo scrollò «Tae? Che ti prende?»

«Ti…ti ricordi della ragazza di cui ti ho parlato prima?» disse guardando la coppia.

«Si…non mi dire che…»

«E' lei…»

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Hane dopo la ruota panoramica volle prendere un gelato.

«Cocco e menta» le ordinò Sun conoscendo ormai i suoi gusti.

«Grazie mille» Hane afferrò il gelato e cominciò a gustarlo su una panchina poco distante dal chioschetto.

Sun improvvisamente si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò qualcosa «Non ti spaventare ma se non sbaglio ci sono due tipi che ci stanno seguendo…»

«Cosa? Ma dove?» si spaventò un po. Sun indicò dietro il chiosco dei gelati e i due furono scoperti. Hane non li aveva proprio notati.

«EHI VOI? COSA VOLETE DA NOI?» urlò loro Sun con aria di sfida.

«Cosa faaaii? Se sono armati o…» gli disse Hane ancora più spaventata, non le era mai capitata una cosa simile. D'istinto cercò di nascondere la borsa dietro la schiena.

«MI AVETE SENTITO?» li incitò ancora. Hane fece cadere il gelato e cercò di tirare il braccio di Sun che gli andava incontro.

I due ragazzi uscirono allo scoperto. Quello più alto gli si avvicinò deciso fino a farsi vedere in faccia, l'altro invece lo videro parlare con il gelataio.

«Ciao» disse il ragazzo alto, incuteva un certo disagio « noi non volevamo farvi nulla di male…e solo che…» sembrava veramente imbarazzato dall'accaduto.

L'altro personaggio lo raggiunse «Tieni» offrì il suo gelato ad Hane. Aveva un cappello con una visiera larga che gli faceva ombra sul viso per cui le era impossibile vederlo in faccia.

«Ma cosa significa?» chiese Sun sospettoso.

Hane guardò il gelato. Era a menta e cocco. Come faceva a sapere i suoi gusti preferiti? Era uno stalker?

«Chi sei? Cosa vuoi da me?» le chiese Hane stando un passo indietro a Sun.

«Non mi riconosci Hane?» il ragazzo si tolse il cappello e finalmente potè vederlo in viso.

«Taeyang…» Erano ben 5 anni che non lo vedeva, era cresciuto molto e si era irrobustito, poteva scorgere i suoi muscoli dalla t-shirt che portava.

«Ciao…come stai?» le chiese.

«Io…bene…» Era l'ultima persona che si sarebbe mai aspettata di incontrare lì dentro.

«Lui è…il tuo ragazzo?» disse indicando Sun.

«Ehm…si…lui è…Sun….Sun lui è Taeyang…no cioè è Dong Young Bae…un vecchio....amico di scuola» disse imbarazzata. Hane non aveva parole da dire. Si sentiva completamente fuori fase a rivederlo.

Taeyang strinse la mano di Sun «Piacere, puoi chiamarmi Taeyang…lui è Choi Seung Hyun, ma il suo nome d'arte è TOP»

«Piacere di conoscervi» disse lui «Come mai avete nomi d'arte? Siete artisti?»

«Diciamo di si, siamo ancora apprendisti ma speriamo che prossimamente ci facciano debuttare come cantanti» rispose Tae poi tornò a guardare Hane «Sun posso rubartela per qualche minuto?» lui parve colto alla sprovvista.

Si voltarono entrambi verso di lei che fu costretta ad acconsentire «Se lei vuole…»

Lasciarono Sun a chiacchierare con TOP e loro si sedettero su una panchina poco distante.

«Ciao» le disse di nuovo.

Lo guardò senza riuscire ad aprire bocca. Provava delle emozioni contrastanti tra la felicità di vederlo dopo tanto tempo ed il disagio e l’imbarazzo di trovarselo così davanti a lei. 

«Mi dispiace per quello che ho fatto, non ho pensato a niente quella volta, siamo stati degli stronzi io e GD, ma non credevamo che davvero ci avrebbero presi, cioè eravamo dei bambini, non avevamo nemmeno l'età giusta…» disse tutto velocemente alla rinfusa quasi con gli occhi chiusi «Hane cosa…» improvvisamente lei pianse.

Non sapeva come mai, ma in quel momento sentì la tensione sciogliersi e le venne naturale sfogarsi piangendo.

Taeyang fece uno scatto e l'abbracciò.

Vedere Taeyang le riportò a galla tutto il dolore e la perdita dei suoi due migliori amici. Non riuscì a trattenersi, gli occhi le si inondarono di lacrime e pianse come non aveva mai fatto, dopo quei lunghi 5 anni quella era la prima volta che riuscì a sfogarsi come si deve.

Si trovò improvvisamente stretta tra le sue braccia e stranamente non si era mai sentita così protetta in vita sua.

Avrebbe tanto voluto vedere anche Ji Yong ma lui a quanto pare non c'era.

«Dai non piangere…non merito le tue lacrime…sono stato un fottuto stronzo» cercò di asciugarle le lacrime con le dita.

Non voleva farsi vedere in quello stato pietoso «Si è vero…» cercò di ricomporsi.

«Ecco la vera Hane, non sei cambiata affatto…sei solo diventata più carina»

Non seppe che rispondere dall'imbarazzo quindi cambiò argomento «Quel ragazzo…» indicò TOP «E' un cantante?»

«Si, lui è un rapper, come GD…ne siamo 6 in tutto, ma siamo in prova…forse potrai vederci il prossimo anno in tv, stiamo registrando un documentario…..» le raccontò più o meno i loro progetti futuri e lei rimase colpita.

«Quindi voi per tutto questo tempo…vi siete solo allenati? La YG è dura come dicono allora…»

«GD dice che sono professionali..»

«Si è da lui»

«Sai…sarebbe felice di rivederti prima del debutto...forse oggi sarebbe dovuto venire con me invece di chiudersi a casa» disse Taeyang quasi in sovrappensiero improvvisamente.

«Che è successo? Avete litigato?» chiese incuriosita.

«No, no...è solo che...proprio stamattina il CEO ci ha praticamente distrutto il sogno di debuttare come duo...ed inoltre lui da oggi in poi sarà il nostro leader...»

«Leader? Cioè?» non era pratica di questi termini.

«Dovrà guidarci, dirci come dobbiamo comportarci sul palco, scrive le canzoni, decide le musiche, le parti da cantare…e se falliamo noi fallisce anche lui»

«Che brutta cosa...quindi vi fate comandare a bacchetta da lui?»

«Ahahah no! Ovviamente decidiamo insieme ma lui ha l'ultima parola. Forse sarà più spietato dei nostri insegnanti.»

«Immagino…anche durante le nostre prove, voleva il massimo» lo ricordava bene.

«Tu invece che mi racconti? A parte che ti sei fidanzata con quello…» lo vide voltarsi verso Sun e guardarlo un po sprezzante.

«Quello…si chiama Sun…sei per caso geloso?» lo stuzzicò Hane. Sembrò che non si fossero mai lasciati.

«Geloso io? Per niente…» lo vide sorridere.

«Certo…cmq ho studiato anche io…canto, ballo, musica…ho fatto anche dei provini ma per ora nessuno mi ha presa…»

«Per chi hai fatto i provini?» chiese stupito.

«Per la SM, la Cube…» rispose pensandoci.

«Cosa? Scherzi? Non farlo mai più!» disse indignato.

«Perchè?»

«Come perchè…vuoi diventare nostra nemica? Non lo sai che le altre agenzie sono contro la YG?»

«Si ma se la YG non mi vuole devo pur tentare da qualche altra parte non trovi?»

Taeyang non trovò nulla da obiettare ma disse «Non ti vorrei mai come nemica». Si guardarono negli occhi per un pò e poi aggiunse «Ti faccio una promessa»

«Che promessa?» le prese la mano e la strinse.

«Diventerò abbastanza famoso e ricco da potermi permettere di assumerti»

«Tu mi assumeresti? Per far cosa?» chiese ridendo alla sua serietà.

«Scriverai le mie canzoni!» le sorrise «Ma adesso è meglio tornare dal tuo boyfriend, altrimenti potrebbe pensare male»

«Ok…povero TOP» diede uno sguardo al ragazzo che continuava a chiacchierare con Sun.

«Tranquilla lui ci sa fare con le persone…dammi il tuo cellulare, presto»

Hane estrasse il suo telefono dalla borsa e glielo passò «Che devi fare?»

Taeyang guardò Sun e si assicurò che fosse di spalle, poi avvicinò il viso ad Hane guancia a guancia e scattò la foto con il cellulare.

«Ma cosa…»

«Ecco fatto, ti ho salvato il mio numero con la foto» poi si fece uno squillo per salvarsi il suo.

Hane rimise il cellulare in tasca silenziosamente e tornò da Sun. 

Si presentò meglio «Ciao TOP! Io sono Hane...scusa per prima, pensavo foste persone mal intenzionate….è stato un piacere conoscerti»

«Ciao Hane! Tranquilla, scusaci tu, effettivamente visti da fuori potevamo sembrare degli stalker...comunque sia il piacere è stato mio...Buona serata! Spero che ci rivedremo in giro!» disse TOP

«Ciao! Buona serata!» Hane li salutò con la mano.

Appena i due si furono allontanati abbastanza Sun cominciò con l'interrogatorio «Ma chi sono davvero?»

«Quelli che ti hanno detto...»

«Che tipi strani…»

Continuò con queste considerazioni per tutto il tragitto per accompagnarla a casa «Cosa vi siete detti?»

«Nulla di che…abbiamo parlato del più e del meno…» passarono davanti la casa di GD. Guardò in alto verso la sua camera e si ricordò di quando la chiamava dalla finestra per andare a provare di sotto. Le mancavano quei tempi.

Il telefono nella sua tasca vibrava ininterrottamente.

 

______

 

Taeyang tornato in ostello bussò alla porta di GD «Avanti» rispose lui.

GD stava davanti un portatile con le cuffie messe male sulle orecchie e gli occhiali di traverso. Probabilmente aveva lavorato ai testi tutto il giorno «Dovevi venire con noi oggi...indovina chi ho incontrato?»

«Non ho voglia di pensare...dimmelo tu» GD si tolse le cuffie e si stiracchiò sulla sedia.

Tae attese un secondo per gustarsi la scena e poi disse «Hane»

«Ah...» come immaginò rimase senza parole.

«Era lì con il suo ragazzo...» continuò.

«Buon per lei» lo vide alzarsi e cominciare a sistemare delle magliette che stavano su una sedia.

Taeyang continuò «Pare abbia fatto dei provini anche lei...»

GD si bloccò «Per quale agenzia?»

«Ho avuto la tua stessa reazione quando me l’ha detto...comunque ha provato un pò tutto ma per ora non è stata presa»

«Capisco...» riprese a piegare le maglie ma Taeyang notò che le sue braccia erano troppo rigide in quel momento.

«Che ti prende GD?» ormai aveva capito che qualcosa non andava.

«Come sta?» lasciò andare finalmente le magliette «Ti ha parlato normalmente o sembrava avercela ancora con te?»

Taeyang capì «Ha pianto quando mi ha visto. Penso che l’abbiamo fatta soffrire tanto.»

«Dopo tutti questi anni non saprei come affrontarla. Tu come hai fatto?» gli chiese sedendosi di nuovo sulla sedia rivolto verso di lui.

«In realtà lì per lì non ho pensato a nulla. L'ho vista ed ho voluto parlarle. Ho il suo numero se vuoi...»

«No. Non posso chiamarla» GD scattò di nuovo in piedi nervoso.

Tae gli poggiò le mani sulle spalle e lo scrollò «Non è cambiata, è sempre la nostra Hane...soltanto più carina» disse quest’ultima cosa con il sorriso per sciogliere un pò di tensione che si era formata nell’aria.

GD sembrò pensarci su «Ok...Domani chiedile se ha voglia di vedermi»

Taeyang quasi si indignò «Vuoi che ti organizzi un appuntamento?»

GD rise «Si, bravo.»


Un'ora più tardi i ragazzi dell’ostello, compreso Daesung, stavano sparecchiando,quando ebbero una brutta notizia. Squillò il telefono e fu proprio il leader a rispondere «Pronto?»

«JiYong sono Nam Gook, domani il presidente vi vuole vedere tutti, verrà domani pomeriggio mentre vi allenate…»

«Come mai?» chiese agitato. Solitamente non vedevano mai il presidente, era raro che venisse agli studi dei trainers e soprattutto per vedere loro.

«Vuole parlarvi…cercate di essere in forma con la voce, è probabile che vi faccia cantare»

«Ok, certo…» guardò gli altri negli occhi cercando di fargli capire il guaio che stavano per passare.

«Buona fortuna» attaccò.

Lentamente, molto lentamente, posò la cornetta al suo posto e alzò lo sguardo verso gli altri bianco in volto.

«Chi era?» chiese TOP con una tazza di latte in mano e un biscotto nell'altra.

«Ragazzi andate tutti a dormire, muovetevi» sentiva il suo cuore accelerare i battiti per l'ansia.

«Che succede?» Seungri cominciò a preoccuparsi.

«Domani pomeriggio viene il presidente, ci metterà alla prova…credo»

«Stai scherzando vero?» disse Hyun Seung alzandosi.

«Merda…» Seungri guardò Taeyang che ricambiò il suo sguardo avvilito.

«Ragazzi…posso dormire qui?» chiese Daesung terrorizzato.

Ci fu qualche altro minuto di silenzio durante il quale TOP trascinò un futon dall'armadio e lo posizionò nella sua camera.

«Allora, ok, ok….» da leader doveva dire qualcosa «Ora andiamo a dormire…domani ci sveglieremo presto, ci prepareremo le tisane per la voce…e poi…ragazzi…se non siete perfetti vi ammazzo»

«Incoraggiante. Davvero.» disse Seungri praticamente al nulla.

«Potresti anche essere leggermente più..."umano"...certe volte» lo rimproverò quasi Taeyang.

«Umano? Ti pare che quello che facciamo sia umano? Ti rendi conto che sono...ormai ho perso il conto...tanti anni che buttiamo il sangue qui dentro e che tutta la mia carriera dipende da voi?»

«GD, stai calmo...» cercò di placarlo Daesung.

«Calmo? Come faccio a stare calmo?» si alzò e cominciò a camminare avanti e indietro rosicchiandosi le unghie.

«Se non riesci ad essere il leader basta dirlo» stavolta fu TOP a parlare che era di ritorno dalla sua stanza «Daesung, ho messo il futon nella mia camera, puoi dormire lì»

«Grazie amico»

«Dillo direttamente che volevi essere tu il leader visto che sei più grande di noi!» sbottò GD palesemente furioso.

Taeyang capì che la cosa stava per degenerare «Jiyong, calmati. Sei solo ansioso per domani, è normale. Vedrai che andrà tutto bene, durante le ultime prove siamo andati tutti una bomba no?»

«Si infatti, cerchiamo di non perdere la calma» disse Hyun Seung.

«Io...vi..vi ODIO TUTTI!» urlò quasi il leader. Fece una cosa che nessuno gli aveva mai visto fare, si inginocchiò si coprì il viso con le mani.

Silenzio. Vedere il loro leader in quello stato li fece rimanere tutti di sasso.

«GD non fare così...» Seungri prese a piangere anche lui. Il panico totale.

«Ragazzi lasciateci un attimo da soli...» disse Taeyang inginocchiandosi davanti a lui. Ormai era chiaro che stava passando una brutta crisi.

I ragazzi gentilmente si ritirarono nelle loro stanze e li lasciarono da soli.

Aspettò che smettesse di piangere in silenzio e solo quando smise gli disse «Scusa se non ti sono stato vicino, non mi sono accorto di nulla»

GD si asciugò con la maglietta «Nessuno! Nessuno si è accorto di nulla!» disse con gli occhi gonfi e arrossati.

Taeyang lo abbracciò e lui glielo lasciò fare «Mi dispiace fratello»

«Io...non volevo dirlo...ma davvero non li sopporto!» si sfogò lui.

«Perchè? Che ti hanno fatto?»

«Mi hanno rovinato la vita! Dovevamo essere solamente noi due! Solo noi!» disse disperato «...e Hane!»

«Jiyong...ti capisco perfettamente...anche io non sono contento del cambio di piano» dovette ammettere «Ma i ragazzi non c'entrano nulla, so che lo sai»

Singhiozzò di nuovo «Lo so...ma...ma...»

«Dovevi parlarne con me invece di scoppiare...» gli diede qualche pacca sul braccio e lo fece alzare.

Si versarono da bere in silenzio e poi finalmente GD si sfogò «Mi sento una merda per ogni cosa, ho deluso mio padre lasciando gli studi, ho investito tutta la mia vita in questa cosa della musica....e per di più non è nemmeno sicuro che riesca a sfondare. Ho perso la mia migliore amica, non vedo mia sorella da mesi e il presidente pretende da me ogni cosa...essere il leader può essere una cosa figa vista da fuori...»

«Sinceramente per quanto mi riguarda fin da piccoli per me sei sempre stato il mio leader» disse sorridendo «Quindi non mi sono accorto che per te era diventato un peso»

«Ahahah il tuo leader? Anche tu avevi alte aspettative su di me?» buttò giù un altro bicchiere d'acqua. In ostello erano vietati gli alcolici.

«Non ho detto questo...secondo me stai andando bene così. Dovresti solo sfogarti di tanto in tanto come adesso in modo da non dover portare il peso tutto da solo. Stai facendo un buon lavoro....hai visto che anche TOP è migliorato con il ballo? Almeno va a tempo adesso!» disse quest'ultima cosa un pò più ad alta voce.

GD alzò la testa e fissò il soffitto con uno strano sorrisetto «Non ho rivolto la parola al maknae per mesi interi...soltanto perché me la dovevo prendere con qualcuno»

Taeyang rimase di stucco «Davvero? Non mi sono accorto nemmeno di questo! Devo far proprio schifo come amico» disse dispiaciuto.

GD abbassò la testa e si protese verso uno stendino provvisorio che avevano in soggiorno afferrando qualcosa «SO CHE STATE ORIGLIANDO! POTETE USCIRE!» urlò quasi GD ficcandosi un cappello fresco da lavatrice fino a sopra gli occhi ancora arrossati.

Come c'era da aspettarsi le porte si aprirono ed i 4 ragazzi tornarono in sala da pranzo.

«Scusatemi per quello che ho detto, non vi odio per davvero» si scusò il leader.

Taeyang li fissò tutti in silenzio.

GD continuò «Seungri...mi dispiace non averti rivolto la parola per tutto questo tempo, perdonami»

Il maknae si asciugò le lacrime «Non ti devi scusare leader, me lo sono meritato! Io parlo sempre troppo e lo so che posso essere fastidioso!»

«...sei anche lagnoso» aggiunse sorridendo.

«Si! Anche lagnoso! Scusa per come sono, non merito di stare nel tuo gruppo» continuò lui tristemente.

«Puoi andartene se la pensi così» disse il leader continuando a sorridere e lui annuì continuando a guardare il pavimento con la testa china.

«Seungri...ti sta prendendo in giro non vedi?» gli fece notare Taeyang «GD ti sta ridendo in faccia!»

Lui alzò lo sguardo e guardò il suo leader «Vai a dormire cretino...non mi va che domani il presidente ti sostituisca con un altro»

Al maknae sembrarono illuminarsi gli occhi «Quindi...non sei più arrabbiato con me?»

«Se non vai a dormire subito si!»

Seungri scattò sorridente asciugandosi il viso «Buonanotte a tutti!»

«Buonanotte!» risposero gli altri.

«Oh...ecco come trattarlo per farlo stare zitto» commentò TOP.

«Andate anche voi a dormire...»

«Jiyong» lo chiamò Daesung «Puoi parlare con noi quando vuoi...siamo amici...»

«Si, avete ragione. Me la sono presa con voi ma non c'entrate nulla...è il presidente che ha cambiato le carte in tavola» disse sospirando senza guardarli negli occhi.

«Per quanto possano valere le mie parole...farò del mio meglio per non intralciarvi» disse Daesung «E penso anche gli altri...» indicò TOP e Hyun Seung.

«Io ho SEMPRE ballato a tempo...per la cronaca» disse TOP rivolto a Taeyang.

«CEEEERTOOO!!» esclamarono tutti in coro.

«Oh! MA vi siete messi d'accordo? Io sono sempre perfetto, JiYong non deve preoccuparsi per me...sono il TOP!»

Risero tutti ed infine Hyun Seung aggiunse «JiYong, a nome di tutti ti dico che ci dispiace che praticamente ti abbiamo messo i bastoni tra le ruote, ma il tuo sogno è anche il nostro. Siamo capitati tutti insieme e dobbiamo essere e rimanere uniti. Ho notato che un pò tutti si isolano di tanto in tanto....tutti noi abbiamo delle responsabilità e dei momenti di crisi. Dobbiamo parlarne tra di noi e condividere sia le cose belle che quelle brutte. Puoi contare su di noi leader!» gli altri applaudirono e TOP gli diede delle pacche dietro la schiena che quasi lo fecero cadere. Hyun Seung era molto esile.

«D'accordo ora basta! Se no mi fate piangere di nuovo» Taeyang lo vide asciugarsi una lacrima di nascosto con il dorso della mano «Andiamo a dormire...e domani vada come deve andare»

«Già…vada come deve andare» ripetè Taeyang sottovoce prima di sparire nella sua camera. Taeyang mandò un messaggio a Hane prima di addormentarsi “GD ti vorrebbe incontrare, ti va di venire in centro domani? C’è un parco di fronte il nostro ostello.”

 

_______

 

Hane si preparò per uscire quella mattina ma si sentiva terribilmente agitata perché dopo tanto tempo avrebbe rivisto GD. Vedere Taeyang il giorno prima l’aveva ben destabilizzata ed oggi si aspettava il colpo di grazia con GD. Si vestì del tutto a caso, prese un jeans dal mucchio, una t-shirt dall’armadio e converse «Mamma io esco!»

«Esci con Sun?» chiese maliziosamente dalla cucina.

«No, mi vedo con Taeyang e GD» rispose lei.

«Cosa?»

Chiuse la porta e lasciò la madre senza spiegazioni.

Durante il viaggio in metro ascoltò della musica e cercò di capire a quale fermata scendere decifrando le indicazioni di Tae. 

 

 

 

«Che ansia» disse GD in ostello.

«Per Hane?» chiese Taeyang prendendolo in giro.

«Non rompere» andò ad aprire la finestra, iniziava a sentirsi oppresso. Decise di distrarsi e buttò uno sguardo alle macchine che passavano lì sotto. Pensò a tutte quelle persone che stavano vivendo una vita normale, senza sudore, senza l'ansia continua di fallire, andare a scuola o al lavoro normalmente quando improvvisamente, sul marciapiede opposto, notò una persona.

«Taeyang…vieni qui» chiamò senza distogliere lo sguardo da lei che passeggiava con delle cuffie sulle orecchie.

«Cosa c'è?» gli chiese perplesso affiancandosi a lui.

«Guarda quella ragazza…non è Hane?» non era ancora giunto l’orario dell’appuntamento «Non saprei…non la vedo da qui…se si gira forse...»

«Credo sia Hane…forse si è anticipata!» disse deciso cogliendo al volo l'opportunità di uscire di lì. Afferrò un berretto di lana e una giacca.

«Cosa? Vengo con te…» dissero ai ragazzi che andavano a prendere una boccata d'aria e scesero in strada andando nella direzione della ragazza.

«Da che parte sarà andata? Cazzo l'abbiamo persa..» disse GD già sconfitto.

«Forse verso il parco…ma sei sicuro che era Hane?» chiese Taeyang stranamente agitato.

«Non al 100%, dopotutto non la vedo da una vita…» andarono al parco e GD continuò a guardarsi intorno.

Continuarono a passeggiare nel parco quasi arresi quando videro una ragazza seduta su una panchina di spalle.

«Allora è lei?» disse Taeyang.

«Non lo so» GD cercò di guardarla meglio girandole intorno ma aveva la testa china su dei fogli e i capelli lunghi le coprivano il viso.

«Cosa vuoi fare?» chiese l'amico.

GD sapeva che lui aveva paura di affrontare le ragazze e rise sotto i baffi «Valle a chiedere come si chiama» lo incitò ridacchiando.

«Cosa? Io? Scherzi?» disse Taeyang.

«D'accordo lo faccio io…guarda e impara…» lo disse vantandosi come se fosse abituato a fare quelle cose, ma in realtà non era così.

Si avvicinò cercando di fare il vago con le mani in tasca e poi quando finalmente prese coraggio «Hei! Ci..Ciao» le disse colto da un'improvvisa mancata salivazione.

Era diventata molto carina, più femminile da come la ricordava. Aveva i capelli lunghi e leggermente ondulati che le ricadevano sulle braccia tanto erano lunghi, indossava una semplice t-shirt su un jeans skinny e svariati braccialetti borchiati.

«Ciao» li guardò in faccia prima uno e poi l'altro, sconvolta. Posò i fogli sulla panchina e si tolse le cuffie lasciandole intorno al collo «Mi sono anticipata...voi che ci fate qui?»

«Come…stai?» le chiese GD,  si accorse che stava tremando. Un turbinio di emozioni si stava impossessando di lui impastandogli la bocca.

«Bene…tu?» Hane gli stava sorridendo, sembrava imbarazzata quanto lui. Non riusciva a crederci, si sentiva più leggero e pieno di energie soltanto a guardarla.

«Io e Taeyang abbiamo deciso di fare una passeggiata qui nel parco» fece un passo verso di lei.

«Vi seguo dal primo giorno che vi hanno annunciato alla YG» disse dolcemente.

Si guardarono ancora per un po senza riuscire a dire nulla, poi finalmente lo disse «P-pensavo che ci avessi dimenticati»

Capì che l'aveva colpita perché la vide sgranare leggermente gli occhi «Cosa? Certo che no...odiati si...all'inizio si, vi ho odiati davvero…però adesso capisco che razza di svitati siete stati»

A GD vennero quasi le lacrime agli occhi. La sua voce, il suo viso, il suo sorriso. Tutto gli era mancato di lei. Sentiva il cuore che gli martellava in petto.    

Taeyang improvvisamente fece una cosa inaspettata per tutti, la travolse con un abbraccio.

Hane rimase di stucco e GD non fu da meno.

«Che bello rivederti!»

Che stava succedendo a Taeyang? Cos'era tutto quel coraggio improvviso?

Taeyang la lasciò andare e Hane rise dandogli una spintarella sul braccio divertita «Ma ci siamo incontrati ieri!»

«Scherzi? E’ passato troppo tempo»

GD si accigliò, trovò tutta la scena troppo intima per i suoi gusti. Inoltre c’era uno strano pensiero che si stava formando nella sua mente.

Ci furono dei secondi di silenzio quasi inquietanti, poi espresse un pensiero ad alta voce «C’è qualcosa che dovrei sapere?» 

«Cosa?…»Taeyang non sapeva cosa dire e guardò Hane come per incitarla a parlare.

«Hane?» GD aveva incrociato le braccia e aveva assunto un'aria davvero arrabbiata.

«Mmh...che hai?» gli chiese Hane.

«Cosa sta succedendo?» guardò prima uno e poi l’altra e poi notò una foto sul cellulare di lei che lo teneva in mano con lo schermo rivolto verso di lui. Le prese con forza il cellulare dalla mano e vide una miniatura di una foto nella chat di kakao talk. La ingrandì e vide la loro foto guancia a guancia sorridente «Aaaah ora ha tutto senso!» Taeyang era già uscito con lei in precedenza e gliel’aveva tenuta nascosta!

«Non è come pensi…» disse subito Taeyang.

GD restituì il cellulare a Hane ma non disse una parola.

«Ehi amico..» Taeyang fece per toccargli la spalla ma lui lo respinse. Non sapeva bene per quale motivo ma si sentiva strano in quel momento.

«Ji Yong…che ti succede non capisco» gli disse Hane quasi disperata «Mi sei mancato…Anche tu Taeyang…mi siete mancati tanto»

Hane stava di nuovo piangendo a causa sua.

Non voleva vederla ancora piangere, era una cosa per cui ci aveva già sofferto molto.

«Allora...devo aver frainteso...» GD si abbassò il berretto sugli occhi, come faceva sempre quando era imbarazzato, di istinto le afferrò le mani e non appena si guardarono negli occhi si abbracciarono stretti. Le emozioni li travolsero a tutti e tre.

«Scusa Hane, scusa tanto» continuò a ripetere GD per un bel pò.

Lei continuava a singhiozzare ma lo stava stringendo forte, come a sfogarsi.

«Taeyang..» anche il loro amico si era commosso «…scusa per prima…io pensavo…»

«Hai pensato che stessimo insieme?» lo anticipò lui.

«Cosa? Pensavi questo?» disse Hane staccandosi lentamente da GD e asciugandosi il viso.

«Io…» sentiva di essere arrossito.

 

Riappacificati, si sedettero tutti e tre sulla panchina e cominciarono a parlare del più e del meno.

«Comunque...ora che siete qui tutti e due...ho sempre voluto chiedervi una cosa»

«Cosa?»

«Perchè non mi avete detto nulla di quel provino? Non mi volevate con voi?» notarono che stava arrotolando gli spartiti nervosamente.

«Dopo quasi sei anni hai deciso di farcela questa domanda?» disse GD.

«Non infierire! Ero una dodicenne con il cuore infranto...» lo colpì con il rotolo di spartiti sulla testa.

«Ci incontrammo lì per caso» rispose Taeyang «Non fu una cosa architettata in precedenza, io volevo solo far arrivare le nostre demo a quelli della YG...»

«Stessa cosa per me...avevo i nostri cd nello zaino...ma alla fine ci hanno provinato insieme perchè una donna ci prese in simpatia visto che eravamo bambini»

«Sarebbe la nostra attuale manager» aggiunse Taeyang.

«Capisco...si vede che doveva andare così! Da domani dunque sarete i Bigbang!»

«Speriamo»

«Già...e quando diventerò ricco e famoso ti farò entrare nel mio staff! E' una promessa!» disse GD provocando un dejavu ad entrambi.

«Grazie GD...intanto studierò ancora, ormai mi sono arresa con i provini...ma già da un pezzo»

«Hane ha studiato canto e ballo per cercare di batterci nelle classifiche» disse Taeyang scherzosamente «Per fortuna non l'hanno presa...se no ci massacrava»

«Stupido!»

Continuarono a punzecchiarsi come se non si fossero mai lasciati fino a quando si fece l'ora di salutarsi.

«Merda! dobbiamo andare è tardi» Taeyang diventò pallido improvvisamente.

«Oh....l'ansia è tornata» anche GD impallidì a sua volta e si massaggiò la pancia.

«State bene ragazzi? Avete fatto una faccia appena avete visto l'ora...»

«Si scusaci ma dobbiamo tornare in ostello, tra un pò ci vengono a prendere per portarci agli studi»

«Ah per il documentario?» chiese Hane curiosa.

«Si...» rispose GD alzandosi «Allora...ci rivedremo?»

«Si» L'accompagnarono alla stazione con la promessa che si sarebbero rivisti «Il mio numero puoi prenderlo da Taeyang…andate! Il treno è arrivato» alzò entrambe le mani e le serrò in due pugni rivolti verso di loro come ai vecchi tempi. Tae e GD  si guardarono per un secondo e colpirono dolcemente i suoi pugni con i loro.

«Fighting!»

 

______

 

 

Hane si trovava in camera a studiare per i test di ingresso all'università quando improvvisamente sua madre la chiamò «VIENIIII PRESTOOO!»

«Mamma che cosa c'è? Sto studiando!» disse correndo al piano di sotto in salotto.

Vide sua madre emozionata indicare la tv. C'era JiYong.

«Oddio devo congratularmi con la signora Kwon...esco un'attimo...» disse sua madre euforica. Hane la sentì come se fosse lontana da lei anni luce.

«S-si...certo....» sussurrò mettendosi in ginocchio davanti la tv. Era il documentario della yg. Ci erano riusciti.

Erano davvero in tv, non riusciva a credere ai suoi occhi.

«Ben fatto ragazzi»

 

_____

 

Seungri e Hyun Seung furono fatti fuori dal gruppo, ma ebbero un'ultima possibilità di riscattarsi grazie alle insistenze di Seungri.

«Tra due settimane…avete l'ultima occasione di farmi vedere chi siete realmente e cosa sapete fare…anche se dubito abbiate chance di rientrare…» il presidente si alzò dalla sedia e li lasciò da soli al loro destino.

I due ragazzi erano in lacrime, anche perché presto avrebbero dovuto lasciare l'ostello e gli altri ragazzi.

«Mi dispiace ragazzi…» disse loro GD, da leader si sentiva responsabile.

Nessun altro sapeva cosa dire e rimasero tutti in silenzio con un'espressione triste in volto.

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Anno 2006

 

I membri dei BigBang furono scelti : G-Dragon, T.O.P, Taeyang, Daesung e Seungri.

Il maknae riuscì a conquistarsi un posto per un pelo convincendo finalmente il presidente mentre Hane fu ingaggiata come ballerina grazie ai suoi amici e presto partirono per la loro prima serie di concerti in Corea del sud. Provarono le coreografie, le canzoni, i vari movimenti da fare e a capire il funzionamento delle strutture del palco come piccoli trampolini o rampe. Sembrava a tutti un sogno.

 

Pov GD

Finalmente! Non posso credere di essere riuscito a fare tutto questo, ho lavorato davvero sodo privandomi di tutte le cose che un normale ragazzo come me poteva fare. Allenamenti, allenamenti, allenamenti. Questa è stata la mia vita fino ad oggi ed ora mi sto accorgendo che ne è valsa la pena! La YG ha permesso tutto ciò e gliene sarò per sempre riconoscente. Ormai i ragazzi sono diventati la mia famiglia, come anche gli altri dell'agenzia. Inoltre anche l’essere riuscito a far assumere Hane come ballerina mi riempie il cuore di gioia, sarebbe stato tutto diverso sapere di essere odiato da lei.

 

Pov TOP

Incredibilmente sono qui con i miei fratellini. Non ci ho mai sperato fino in fondo che il presidente mi scegliesse per davvero, anche perchè nella danza più di quello che faccio non riesco…sarà un difetto genetico? Comunque cosa importa adesso…posso girare il mondo, riempiendo gli stadi con la mia voce!

 

Pov Daesung

Oh my God. Sta per succedere davvero, il mio primo concerto! Il nostro primo concerto! Non sto più nella pelle! Tutti quegli allenamenti…non ci credo! Non ci credo! Finalmente posso rendere mio padre fiero di me!

 

Pov Seungri

Per un pelo sono riuscito a convincere il presidente…che roba…domani...il nostro primo concerto…spero di non scordare tutti i passi che ho imparato altrimenti potrebbero cambiare idea e cacciarmi alla prima occasione! No, non devo dormire, ora ripasso tutte le coreografie a mente...

 

Pov Taeyang

Sembra ieri che io e JiYong facemmo quel provino da imbucati…se solo ci penso mi viene da ridere. Ne abbiamo passate tante insieme io e lui…gli voglio un bene dell'anima. Insieme siamo riusciti a fare tutto ciò ed è una cosa incredibile, inverosimile eppure…eccoci qui e addirittura insieme a Hane.

I BigBang stanno arrivando tenetevi forte!

 

______

 

Debutto 19 agosto 2006

Primo Concerto dei BigBang, 8 febbraio 2007 Clicca qui per vedere il concerto


Taeyang e Daesung stavano facendo delle flessioni sul pavimento seguiti da un coach, Seungri e TOP stavano scaldando la voce mentre GD si mangiava le unghie. Avevano tutti un abbigliamento hip hop dorato abbinato tra loro.

«JiYong, non dimenticare le espressioni, sarete ripresi tutto il tempo» disse uno dei produttori del DVD.

«Si, farò del mio meglio» rispose inchinandosi e nascondendo le mani dietro la schiena.

«Anche voi altri! Voglio espressività!» disse rivolto agli altri membri.

«Certo, ci impegneremo tutti» rispose Daesung per tutti.

«G-Dragon! Vieni qui» improvvisamente entrò il presidente che chiamò subito il leader. Si avvicinò pensieroso e gli diede una pacca sulla spalla «Hai un sacco di fans lì fuori…» gli disse sorridente e soddisfatto.

GD tirò un sospiro di sollievo, aveva ancora paura di essere rimproverato per qualcosa «Eh già…» non seppe cosa dire. Attraverso le tende aveva sbirciato svariati cartelloni con il suo nome e le sue foto.

Dopo mille raccomandazioni dai manager, Ji Yong stufo e ansioso, si allontanò un po dal gruppo per andare all'aria aperta dove c'erano i camion del service. Inspirò profondamente e guardò il cielo ma la pace durò pochissimo. Improvvisamente il cellulare vibrò nella tasca e lesse il messaggio:

- Dove sei?-

- Fuori, di fianco ai tir del service -

Dopo qualche minuto Hane finalmente lo trovò e lo raggiunse «GD!» urlò da lontano, ma un uomo della security la fermò.

«Signorina, lei non può stare qui» disse l'uomo.

«Per favore la lasci passare» GD si dimenticò di essere sempre seguito da almeno un bodyguard.

«Ahia…ma che modi..» disse Hane sottovoce all'amico massaggiandosi il braccio «Allora come ti senti?»

«Ho finito le unghie da rosicchiare» rispose lui ridendo.

«Lo immaginavo…io ho un gran mal di testa e non ho ancora cominciato! Ma che ti sei messo addosso…» disse osservandolo meglio. Indossava un jeans largo stile hip hop con un giubbettino paiettato dorato, non era esattamente il suo stile.

«Non ti piace? Dovresti vedere gli altri outfit…ah! ho anche questi» estrasse dalla tasca un paio di occhiali bianchi a strisce e li indossò.

Hane scoppiò a ridere «Scusa…ahahah davvero…non volevo ahahahah…ridere…scusami!»

«Lo so…però gli altri look sono meglio…questo è solo per l'intro…per fortuna» Hane smise di ridere. Lui era fissato con il look quindi capì che stava sacrificando una parte di se stesso in quel momento.

«Scusami…comunque anche i nostri…» si indicò e GD la guardò meglio. Una gonnellina bianca cortissima con un top anch'esso corto.

«In pratica non hai niente addosso» disse togliendosi gli occhiali.

«Non esagerare…intendevo dire che non hanno speso un granchè per questi…»

«Ehi! Siete qui allora!» Taeyang e TOP li raggiunsero.

«Bel completo…» le disse l'amico prendendola in giro.

«Si certo…grazie…voi sbrilluccicate...perchè noi ballerini invece dobbiamo essere ridotti così?» disse quasi indignata.

«Non chiederlo a me…spero che riusciamo ad aumentare un pò il budget con questo concerto»

«Perchè dite così? A me piace questa felpa» disse TOP accarezzandosi il petto «…e poi anche gli abiti delle ballerine non sono male…» disse indicando le sue gambe.

«Ehi!» esclamò Taeyang dandogli un pugno leggero sulla spalle facendo ridere TOP.

 GD li prese entrambi per il braccio prima che cominciassero a litigare per davvero e prima di trascinarli verso l'interno disse «Hane vieni entriamo, dobbiamo andare al makeup»

«Ok» li seguì fino al loro camerino dove incontrò anche gli altri.

La parte del makeup era molto divertente, le truccatrici erano talmente brave da farli sembrare davvero più belli.

«Wow...mi devi insegnare a truccarmi così...» disse Hane alla truccatrice di GD. Gli aveva fatto il viso di porcellana.

Lei rise «Quando vuoi! Tanto il tour è lungo hai tanto tempo per imparare!»

«Come sei gentile! Ne approfitterò!»

«Hane! Ho visto i ballerini che provavano sul palco poco fa» disse Seungri pimpante.

«Oddio di già? Che ansia!» cominciò a saltellare sul posto «Scappo ragazzi, un in bocca a lupo a tutti! Fighting! »alzò i pugni e tutti e cinque ricambiarono «Fighting!»

 

______

 

Il palazzetto era strapieno di fans e la security era indaffaratissima a mantenere l'ordine mentre le ambulanze e le forze dell'ordine erano pronte all'esterno nel caso qualcuno si sentisse male.

I tecnici del suono e delle luci facevano gli ultimi accorgimenti sulle loro console parlando tra di loro tramite walkie talkie mentre i produttori, il presidente e altri membri dello staff si trovavano in tribuna direttamente di fronte al palco in modo da monitorare tutto.

I ballerini erano alle prese con il riscaldamento appena dietro al palco.

I BigBang erano pronti.



 

Il concerto fu meraviglioso sotto ogni aspetto, i ragazzi si impegnarono così tanto che non sbagliarono quasi nulla, le luci, la musica, e soprattutto la risposta delle fan. Cantavano insieme a loro ogni canzone e nelle prime file poterono vedere alcuni cartelli con sopra i loro nomi e dediche d'amore. Videro delle lacrime di gioia appena si avvicinavano al pubblico e per loro fu una cosa più che sorprendente, tutti e cinque a fine concerto si ritrovarono con gli occhi lucidi.

«Grazie a tutti voi per essere venuti al nostro primo concerto, spero che non vi abbiamo delusi!» urlò G-Dragon.

«Ce l'abbiamo messa tutta, speriamo di avervi fatto passare una bella serata!» aggiunse Taeyang.

«Grazieeeeeee vi amiamo!» TOP mandò un bacio al pubblico.

«Sosteneteci sempre! Grazie mille!» disse Seungri inchinandosi.

«We love you» Daesung disegnò un cuore con le mani e le fan urlarono di gioia.

«Grazie, Grazie!» lasciarono il palco con un sorriso enorme sulle labbra.

Dietro le quinte c'erano tutti, lo staff tecnico al completo più il presidente pronti a festeggiare la riuscita del concerto.

«Auguri!» stapparono infinite bottiglie di champagne e dolci spuntarono ovunque «Altri 1000 di questi concerti!»

I BB ancora pieni di adrenalina non sentirono la stanchezza e festeggiarono fino al mattino mentre Hane appena finita l'esibizione fu costretta a dirigersi all'hotel con una sua compagna.

«Come va Hane? Passato un pò?» le chiese Hyun, ballerina come lei.

«Per niente…ho preso pure un aspirina a metà concerto ma non mi ha fatto nulla» rispose distesa nel letto con un sacchetto di ghiaccio sulla testa.

«Sarà tutto questo stress…è da mesi che prepariamo questo concerto» spense la luce sul comodino e si distese accanto ad Hane, i letti erano matrimoniali e per risparmiare furono sistemate due per stanza.

«Si hai ragione…buonanotte» sentiva come un martello che le continuava a premere sulla testa. Le sarebbe piaciuto festeggiare con i suoi amici ma riuscì a stento a mandare un messaggio a GD.

 

_____

 

Erano circa le 7 del mattino quando i BB tornarono al loro hotel, finalmente, sfiniti. Non proferirono parola e andarono tutti a letto ognuno nella propria stanza.

Solo Taeyang fu svegliato di soprassalto qualche ora dopo «Taeyang! Taeyang!»

«Cosa? Chi è?» rispose con gli occhi ancora chiusi. Stava dormendo a pancia in giù e alzò solo la testa.

«Scemo sono io…» disse Hane. Per fortuna si era svegliata senza mal di testa.

«Sono tornato da poco…lasciami dormire!» disse sistemando la testa sul cuscino. Hane si sedette accanto a lui.

«Eddai Tae…dormono tutti io non so cosa fare!» fece il muso. Hyun era partita per la prossima tappa in mattinata presto insieme agli altri ballerini, solo lei era rimasta per viaggiare con i suoi amici.

«Dormi anche tu…non sei stanca?» chiese sempre con gli occhi chiusi.

«Non avete letto il messaggio? Appena finito sono tornata in hotel…avevo un mal di testa assurdo»

«No, non so nulla…» le sembrò che stesse cominciando a sbavare.

«Che begli amici…non avete notato la mia assenza?» si stava incominciando a innervosire.

Taeyang la tirò per la spalla e la fece distendere accanto a lui «Dormi» sussurrò sfinito.

Stava per replicare ma quando lo vide da così vicino capì che era veramente stanco. Aveva la matita sbavata, non si era nemmeno fatto struccare e indossava solo un pantalone della tuta indossata durante il concerto, forse non aveva avuto la forza di mettere il pigiama.

Rimase lì a fissarlo mentre dormiva, poi quando si rese conto di seguire ogni muscolo del suo corpo con lo sguardo capì di doversene andare, in fin dei conti lui era un ragazzo, era sconveniente stare nello stesso letto.

Uscì dalla sua camera e decise di andare al bar di sotto, andare a svegliare GD era una cosa impossibile da fare visto che lui è il dormiglione numero uno della Corea. Ma anche al bar non c'era nessuno.

Era l'unica che era andata a dormire appena dopo il concerto?

Verso mezzogiorno, dopo che fece il giro di tutto l'hotel, giardini e dintorni tornò al bar dove finalmente incontrò qualcuno «Buongiorno Seungri» stava prendendo il caffè da solo «Ohi Hane…buongiorno…ma dov'eri finita ieri? Non ti abbiamo più vista»

«Sono tornata subito in hotel…avevo un gran mal di testa…ma ho avvisato GD! Gli ho mandato un messaggio sul cellulare» prese il suo cellulare per controllare che l'invio fosse stato eseguito e di fatti era così.

«Non so che dirti…» lo raggiunse il suo manager che gli chiese di parlargli in privato «Scusami Hane…ci vediamo dopo»

«Ok, a dopo» riprese il suo cellulare di nuovo e digitò il numero di GD -Sei sveglio?- ma dopo mezz'ora non ci fu risposta.

Annoiata a morte da quella situazione tornò nella sua camera e si distese sul letto ripensando al concerto.

Erano stati bravissimi tutti e due, non poteva dire chi era stato più bravo, ai suoi occhi erano alla pari. Si sentiva fiera di loro anche se, dentro di lei, molto in fondo continuava a pensare che sarebbero potuti essere loro tre una band. Cantare e ballare con loro sarebbe stato il massimo.

"Toc toc" qualcuno bussò alla porta riportandola alla realtà. Si alzò e andò ad aprire.

«Buongiorno» disse GD.

«Finalmente!» fu contentissima di vederlo, gli saltò al collo stringendolo forte «Sei stato bravissimo ieri sera!»

GD rise «Grazie! Ma ora fammi entrare…è pieno di paparazzi in giro» disse guardandosi intorno.

«Ah si? Io non li ho notati…» gli fece spazio per entrare. Com'era possibile che dei paparazzi erano riusciti a entrare nell'hotel?

«Erano appostati fuori la mia porta…» Hane si chiuse la sua alle spalle.

«Dov'eri finita ieri sera? Ti ho cercata dappertutto!» disse incrociando le braccia come se si fosse offeso.

«Ma…ti ho mandato un messaggio!» disse per la terza volta quella mattina.

«Ah…io non ho più il cellulare, l'ho perso nei camerini…credo…comunque che è successo?»

«Nulla di grave…avevo un mal di testa terribile e la mia amica Hyun mi ha accompagnata qui appena finito il concerto»

«Capito…» si sedette sul letto accanto a lei e sembrava come preoccupato per qualcosa. Se ne accorse perché si stava strofinando le mani nervosamente.

«Qualcosa  non va?» chiese dubbiosa.

«No…cioè si…» guardava a terra e cominciò a muovere le gambe a scatti.

«Che è successo?» capì che qualcosa lo tormentava.

Alzò la testa e finalmente la guardò negli occhi. Si morse il labbro inferiore e disse «Penso di essere andato a letto con una sconosciuta»

Hane rimase sconvolta, scioccata, senza parole «In che senso pensi di esserlo?» riuscì a dire soltanto.

«Non lo so…lo ricordo appena…io non sono abituato all'alcol Hane!» si alzò e cominciò a girare per la stanza.

«Hai bevuto troppo…hai appena 18 anni non ci sei abituato…quindi…hai fatto sesso…» dirlo ad alta voce le fece un certo effetto.

«…con qualcuna di cui non so nemmeno il nome…ora è nella mia stanza che dorme…» si mise le mani nei capelli.

«GD aspetta…calmati» si alzò e gli prese la mano per farlo stare fermo.

Lui la strinse «Cosa devo fare adesso? I paparazzi sono fuori alla mia stanza…perchè doveva succedere proprio a me!?»

«Ehm…perchè non reggi l'alcol?» suggerì lei cercando di sdrammatizzare.

« Il presidente mi ammazzerà…devo farli allontanare da lì…» disse GD d'un tratto deciso come se non l'avesse ascoltata.

Voleva aiutarlo in qualche modo «Possiamo…mentre tu distrai i paparazzi, io entro e faccio fuggire la ragazza!»

Lui la guardò per un pò come pensandoci «Ottima idea!…ma sei sicura che vuoi…»

«Si dai muoviti, non c'è tempo, la tipa potrebbe essersi già svegliata e uscire da sola»

GD andò a passo svelto verso la porta senza dire nulla, come spaventato dall'idea, e uscì dirigendosi verso il corridoio della sua stanza. Hane lo seguì a distanza e quando furono abbastanza vicini ai paparazzi lei si nascose dietro una colonna.

«Qui non potete stare…andate via oppure chiamo la sicurezza» disse GD ad alta voce. Com'era nella natura dei paparazzi non lo ascoltarono e cominciarono a fargli mille domande.

«Com'è stato per lei il primo concerto?» «La YG lo ha mai torturato?» «Vuole rilasciare qualche dichiarazione?»

GD cominciò ad arretrare e vide che i paparazzi si avvicinavano sempre di più «Vai adesso!» sussurrò prima di scappare verso le scale. Hane aspettò che la folla di paparazzi lo seguisse e sgomberasse il corridoio per poi entrare di soppiatto nella stanza.

Era più lussuosa della camera che era stata assegnata a lei come c'era da aspettarsi. C'era un grande divano al centro del salotto e gli arredi erano molto moderni ma semplici. Senza perdere tempo andò in camera da letto, ma vide che non c'era nessuno. Il letto era completamente disfatto e per terra c'erano gli abiti di GD e degli indumenti intimi femminili ma della ragazza non c'era traccia. Guardò anche sul balcone nel caso fosse uscita a prendere una boccata d'aria ma non c'era.

«AAAH!!!Tu chi sei?!» disse una vocetta spaventata quando rimise piede nella stanza. La ragazza probabilmente era andata a farsi la doccia infatti ora era in accappatoio.

«Dovrei essere io a chiedertelo piuttosto…questa non è la tua stanza» la guardò in faccia e capì che forse era poco più grande di lei.

«Si hai ragione…ho passato la notte qui…con G-Dragon» rispose maliziosamente la sconosciuta.

«Ok, si, certo…ma ora ho bisogno che sparisci!» raccolse i suoi indumenti nervosamente e glieli porse.

«Chi sei tu…la sua ragazza?» chiese lei afferrandoli bruscamente.

«Ovviamente no…altrimenti adesso ti starei facendo a pezzi…» si meravigliò della sua stessa risposta «Sono una persona del suo staff…e non puoi stare più qui» tirò a corto.

«D'accordo…ma dov'è ora? Vorrei almeno salutarlo» la ragazza la stava irritando, non capiva di doversi sbrigare?

«Non puoi…» capì che non l'avrebbe finita se faceva la dura «…adesso. Più tardi sicuramente verrà a cercarti…lascia pure a me il tuo numero e ti farò richiamare» disse fingendo gentilezza.

«Grazie mille!» finalmente si rivestì e uscirono da quella camera.

«Ehi! il mio numero!» Hane se ne stava già andando.

«Ah si, scusami…che sbadata…non ho dove segnarlo però…» voleva svignarsela il più presto possibile ma la tipa non mollava.

«Aspetta dovrei avere una penna…» la vide trafficare nella sua borsa e dopo un pò trovò la penna «Non ho nessun foglio!»

«Oh bhè…» erano ancora fuori alla porta di GD «Scrivilo qui sul braccio, dai fai presto che devo andare a lavoro»

La ragazza scrisse il suo numero sul braccio di Hane «Grazie mille sei un tesoro!» disse tutta contenta.

Hane nella sua testa pensava soltanto che GD gliel'avrebbe pagata.

 

Poco dopo tornò nella sua camera e non fu sorpresa di trovarci GD. Si alzò di botto e teso «E' andata via?»

Hane non rispose ma lo guardò storto.

«Hane..??»

«GUARDA QUA COSA HO DOVUTO FARE PER TE!!!» gli mostrò il braccio inchiostrato davanti agli occhi.

La ragazza, che si chiamava Raya da quello che diceva il suo braccio, non aveva risparmiato inchiostro. Oltre al suo nome scrisse anche l'indirizzo di casa e ci aggiunse due cuoricini.

«Oh mio Dio» GD afferrò il braccio quasi divertito «Mi dispiace Hane…»

«Si, è il minimo che tu possa fare…essere dispiaciuto…» doveva dire qualcosa su quello che aveva fatto, sentiva di doverlo rimproverare «Andare a letto con la prima che capita…Ma non ti vergogni? Se era malata? Non ci hai pensato?»

«Hai ragione…mi vergogno moltissimo…non berrò mai più…» sembrava davvero mortificato.

«Cerca…di stare attento la prossima volta, non voglio che ti ammali per una come questa» disse indicando il suo braccio «Mi chiedo come ha fatto a entrare qui…pure quei paparazzi...» andò in bagno a cercare di ripulirsi.

GD si offrì di aiutarla e prese una spugna con del sapone «Grazie Hane, senza di te non so come avrei fatto» disse imbarazzato e tutto rosso.

«Oooh che carino…sei diventato tutto rosso…» risero tutti e due come due scemi. GD riuscì a togliere tutto l'inchiostro ma rimase l'alone rosso per l'irritazione «Mi dispiace…ti brucia?»

«Un pò…ma niente di grave…» tirò il braccio dalle sue mani e si asciugò.

«Tra due ore dobbiamo lasciare l'hotel…vado a fare i bagagli» disse GD.

«Eh no, no…tu resti qui e mi aiuti con i miei bagagli prima…almeno questo me lo devi!»

«D'accordo me lo sono meritato…ma facciamo presto»

In due ci misero un quarto d'ora anche perchè il bagaglio di Hane non era molto grande.

«Ok ora vado a fare il mio di bagaglio…tu rimani qui?» chiese GD.

«Mmm…no vado da Taeyang…nn gli ho ancora fatto i complimenti per ieri sera»

«Ok, ci vediamo in autobus più tardi!»

«Ok, a dopo!»


«Allora sei sveglio adesso?» disse Hane bussando alla porta di Taeyang che si aprì all'improvviso «Buongiorno Hane!»

«Buongiorno? Hai visto che ore sono? Ti aiuto a fare i baga…» Diede uno sguardo dietro di lui. La camera di Tae era ordinatissima, aveva rifatto anche il letto e i bagagli erano già pronti dietro la porta «Oh..» perse l'entusiasmo. Aveva dimenticato il suo ordine maniacale.

«Sei venuta a chiamarmi? Sono pronto possiamo andare» afferrò il suo borsone e se lo mise in spalla. Facendo quel movimento non potè fare a meno di notare ancora una volta i suoi muscoli, potè anche scorgere una vena gonfia sul suo avambraccio che rendeva la visione molto più sexy. Taeyang stava crescendo bene.

«Stai bene?»

«Si certo!» fu come risvegliarsi da un sogno ad occhi aperti «Volevo farti i complimenti per ieri sera…siete stati tutti bravissimi!» alzò il pugno come sempre e lui ricambiò.

«Grazie! Anche tu sei stata brava, ti seguivo con la coda dell'occhio» le disse sorridendo e lei arrossì.

Da quando Taeyang le faceva quell'effetto?

«Grazie…»  ci fu qualche secondo di silenzio che stava cominciando ad imbarazzare i due ma che per fortuna fu interrotto da Seungri che li vide in corridoio «Ragazzi l'autobus è arrivato, andiamo»

«Si, arriviamo!» risposero in coro. Si guardarono negli occhi e risero «Ti raggiungo, vado a prendere le mie cose» disse Hane scuotendo la testa per la strana situazione.

 

Nell'autobus si sedettero in fondo e cominciarono a far casino come si addiceva a ragazzi della loro età.

«Avete visto quando Seungri stava per cadere a terra?»

«Ahahah si! Stavo per crepare dalle risate!»

«Daesung non parlare che hai stonato un paio di volte» disse Seungri offeso.

«Io? Ma non è vero!»

«Si è vero! Ti ho sentito anche io!» affermò il leader ridendo.

«Si, certo come no...» disse sottovoce Daesung offendendosi anche lui.

«Dai finitela, siete stati tutti fantastici!» buttò lì Hane «Anche tu Daesung, non hai stonato non gli dar retta, vogliono solo prenderti in giro!»

«Grazie Hane tu si che sei una vera amica! Voi altri no invece! Siete dei diavoli!»

«Ok, allora non ti suggerisco più le parole delle canzoni quando le dimentichi…» disse Taeyang e tutti si voltarono verso di lui.

«Cooosa!» esclamò GD fissando Taeyang, poi si rivolse verso Daesung «Hai dimenticato il testo di una nostra canzone???» aveva quasi gli occhi fuori dalle orbite.

«Ma certo che no!» Daesung abbassò il tono di voce come se volesse nascondersi dalla vergogna «Mi ero soltanto un pò emozionato…tutto qui…»

«Ma in che pezzo? Io non me ne sono accorto…» disse Seungri ma nessuno rispose. Lo sguardo di GD era qualcosa di tremendo.

«Scusa, non succederà più» Daesung si alzò e si inchinò verso di lui.

«D'accordo…ma voglio che sappiate tutti che non tollerò sciocchezze simili la prossima volta…» poi si voltò verso Taeyang « E tu dimmelo prima la prossima volta»

«Rilassati JiYong! Può capitare di emozionarsi ogni tanto, non siamo tutti come te» l'atmosfera divenne tesa.

Taeyang era l'unico che si permetteva di rispondergli a tono visto che erano coetanei e che comunque si conoscevano da una vita.

«Perchè? Come sarei io?»

Hane capì di doversi intromettere per evitare che cominciassero a litigare sul serio «Sei un rompiscatole perfettino!» disse sorridendo e lanciandogli una busta di patatine.

«Già!» disse Tae sorridendo.

Il viaggio, dopo quel piccolo episodio, fu abbastanza tranquillo.

 

_____



 

Nei mesi successivi i concerti andarono a gonfie vele anche se cominciavano tutti ad essere stressati. Cambiare hotel ogni paio di giorni poteva sembrare una cosa bellissima vista da fuori ma, davvero, non lo era.

Hane partì con una valigia piena ma a fine tour se ne ritrovò la metà, in pratica aveva dimenticato un pezzo in ogni tappa. GD aveva rinunciato ad avere un cellulare visto che gli duravano solo un giorno e TOP dovette rinunciare alla sua amata felpa dorata perchè perse la maggior parte delle paiette.

Per l'ultimo concerto quasi nessuno aveva voglia di lavorare, avevano già la testa "in vacanza".

«Presidente, dopo le vacanze ha in mente qualche altra cosa per noi?» chiese Daesung.

«Parteciperete a qualche show televisivo per qualche tempo e poi direi…se Ji Yong finirà i testi…di cominciare a preparare il prossimo EP» rispose il presidente diretto a GD. Lui era disteso su un divanetto, già distrutto prima di cominciare, alzò solo il pollice per far capire di aver sentito.

Entrarono TOP e Taeyang, pronti con gli abiti di scena «Salve presidente!» si inchinarono. Ormai si erano abituati alla sua presenza perchè ogni 2-3 tappe si faceva vedere, e quindi stavano cominciando a prendere confidenza con lui.

«Ji Yong!» disse una voce nuova. Aprì gli occhi ma non capì chi lo avesse chiamato.

«Guarda chi ti ho portato…su riprenditi!» disse il presidente indicando l'ingresso. Era Choi Dong-Wook, nome d'arte SE7EN.

GD scattò in piedi «Fratello!»

Lui era stato il suo mentore per tutto il periodo dell'addestramento, gli aveva insegnato parecchie cose, dato consigli utili e soprattutto era suo amico.

Si salutarono e parlarono del più e del meno fino a quando il presidente non incalzò «Dai! Quando vuoi dirglielo?»

«Eh? Dirmi cosa?» chiese GD guardando l'amico. Gli altri membri puntarono le orecchie.

«Visto che sei diventato così bravo, grazie a me, modestamente…» il presidente rise «…registrerai "This love", la tua versione con un nuovo video»

SE7EN fu il primo a dire che "This love", la cover riscritta da lui era un bel pezzo e che poteva piacere anche il pubblico, quindi capì che riuscì a convincere il presidente.

«Wow» non seppe che dire «Non è uno scherzo vero?»

Il presidente rise di nuovo «No, non è uno scherzo, impegnati!»

«Si! Lo farò! Grazie, grazie!» disse inchinandosi.

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6


La sera seguente fu organizzato un party per la fine del loro primo tour in Corea del Sud. 

«Stai ferma! Devo sistemarti i capelli o no?» disse sua madre in preda ad una crisi di nervi.

«Scusa! Non riesco sono troppo euforica!» Hane si trovava nella cucina di casa sua dove aveva organizzato una sorta di sala trucco improvvisata. Sul tavolo dove solitamente pranzavano era ammucchiata un sacco di roba tra trucchi, profumi, specchi, lacche per capelli e gioielli. Aveva indossato un pantalone in simil-pelle estremamente attillato con varie borchie ed un top nero abbinato che la lasciava con la pancia scoperta. Sopra avrebbe indossato un cappotto di Vivienne Westwood che era riuscita a comprare con il suo primo stipendio.

«Ok allora non ti aiuto…» si girò e fece per salire le scale.

«No mamma! Ti prego…cercherò di stare ferma!» sua madre sorrise e acconsentì.

«Sei tornata solo da un giorno e già mi hai messo a soqquadro la casa» Hane si mise a sedere davanti uno specchietto tondo che emetteva anche la luce dal perimetro "preso in prestito" durante il concerto. Sua madre finalmente potè sistemarle i capelli in uno chignon alto.

«Sembro una vip anche io?» chiese Hane scherzando.

«Sembri più una rockettara ma sei bellissima tesoro, farai stragi di cuori stasera!» le disse ammiccando.

«Ma dai! Mamma sei sempre la solita…» si alzò e scelse un bracciale dai tanti che aveva nel mucchio.

«Dimmi un pò, chi ti piace di più tra i ragazzi? A me piace tanto TOP» sentire da sua madre quelle parole la fece ridere.

«Dirò a TOP di farti un autografo…anzi lo invito a mangiare da noi un giorno, ok?» lo disse così per prenderla in giro ma lei cominciò quasi a urlare «Ooooh!Aaaaaaah! Sarebbe magnifico! Invitali tutti! Mi piacerebbe incontrarli prima che diventino troppo famosi»

«Ahahah mamma, sembri davvero una loro fan» optò per un bracciale argentato a fascia.

«Io sono una loro fan, JiYong e YoungBae sono cresciuti così tanto…l'ultima volta che li ho visti erano piccoli così» abbassò la mano all'altezza del suo stomaco.

Ripensandoci Hane si rese conto che non passavano del tempo insieme a casa loro da un bel pò di anni. Forse invitarli non sarebbe stata una brutta idea.

«Ah, ma da quanto tempo non vai a trovare i Signori Kwon? Ogni volta che li incontro mi chiedono di te…erano preoccupati sia per te che per il figlio»

«Giusto mamma, hai ragione! Se ci passo un attimo adesso?» guardò l'orologio e vide che mancava ancora un' ora.

«Conciata così?» disse sua madre indicandola.

«PERCHE'? COSA HO?» le si fermò quasi la respirazione e sua madre cominciò a ridere a crepapelle «Aaah finiscila!»

«Che bella l'adolescenza…che darei per tornare indietro…» cominciò a prendere i trucchi per riporli «..comunque se hai tempo vai a fare un saluto…stavo scherzando stai bene! Posa quello specchio!»

Leggermente irritata si mise le scarpe, rigorosamente con il tacco sempre per la faccenda di non sfigurare tra tante persone alla moda, prese la giacca e uscì sul suo vialetto cercando di non inciampare.

Si chiuse il cancelletto alle spalle e camminò per qualche metro per ritrovarsi di fronte al cancello dei Kwon. Citofonò.

«Chi è?» rispose la voce familiare della mamma di GD.

«Buonasera signora Kwon, sono Hane volevo soltanto salutarla…»

«Hane! Vieni, vieni! Entra!»

Il cancello si aprì con uno scatto e lei entrò. Il vialetto della loro casa era formato da ghiaia fece una fatica immane a rimanere in piedi su quei trampoli, fu contenta almeno che era lungo solo 4-5 metri.

Appena arrivò sotto l'ingresso sospirò «uff…» e alzò lo sguardo verso la porta che era già aperta.

Non era la Signora Kwon, era un ragazzo che in quel momento stava ridendo di lei. Un ragazzo in tenuta elegante, in giacca e papillon.

«GD! Ma che ci fai qui?» disse in un primo momento «Potevi anche darmi una mano eh…invece di ridere come uno scemo»

Hane salì quei 3 scalini e si ritrovò faccia a faccia con lui. In quel momento era molto più alta, lo guardò negli occhi in maniera seria e appena lui smise di ridere accorgendosi che lo stava sovrastando gli disse «I-DI-O-TA»

GD la guardò dalla testa ai piedi ma non disse nulla. Si scansò per farla passare.

«Signora Kwon! Dami! Ci sei anche tu!» si tolse le scarpe e indossò le pattine per poi gettarsi al collo di Dami «Da quanto tempo!» la loro casa era come la ricordava, non era cambiato nulla.

«Che bello Hane!Sei uno schianto! Avevo proprio voglia di rivederti!»  disse la sorella di GD mentre lei salutava i suoi genitori.

«Signora Kwon mi ha detto mia madre che ha chiesto spesso di me…la ringrazio molto» si inchinò di nuovo tenendo la giacca chiusa. Sapeva bene che il suo look non era adatto per quella situazione.

«GD che fai? Levati da lì» lo rimproverò la sorella, lui era rimasto all'entrata alle sue spalle.

Hane si voltò verso di lui «Non sapevo che saresti stato a casa oggi»

«Si in effetti dovevo andare in studio ma ho deciso di prendermi un giorno libero per stare con i miei visto che siamo arrivati solo ieri notte»

«Capisco…potevi dirmelo però…ci organizzavamo per andare insieme stasera…ho chiamato già un taxi»

«Scusa, non ci ho pensato»

«Hane vieni in salotto, ti offro qualcosa» disse la Signora Kwon.

«Oh davvero la ringrazio ma non posso accettare…sono un pò nervosa per stasera e ho lo stomaco chiuso»

«Vieni in camera mia, voglio vedere il tuo outfit» le interruppe Dami.

Hane le sorrise, non era cambiata nemmeno lei.

La prese per mano la trascinò al piano superiore in camera sua.

Appena si richiuse la porta alle spalle «Racconta! Com'è stato il tour? Chi hai conosciuto?» ecco la Demi che ricordava.

«Non sei cambiata affatto! Aahahah gossip girl forever!»

«Si! Sei una strafiga vestita così!» disse lei prendendole la giacca.

«Grazie!…bè è stato fantastico! Ci sono un sacco di ballerini carini…un paio ci hanno provato con me ma non mi interessavano molto…»

 

______

 

Pov GD

 

«JiYong! Apri la porta è venuta a trovarci Hane» disse sua madre dalla cucina. Si era completamente dimenticato che Hane abitava nella casa accanto. Lui era già pronto, aveva indossato una camicia sgargiante su di un pantalone nero griffato.

Andò all'ingresso e aprì la porta.

Nonostante camminava in maniera un pò strana dato i tacchi e la ghiaia Hane era bellissima.

Aveva tirato su i capelli e indossava una giacca nera ma la cosa su cui caddero gli occhi fu il pantalone di pelle che mostrava le sue forme e le stava da dio. Hane aveva sempre avuto gusti un pò punk/rock in fatto di look ma era la prima volta che la vedeva in tiro. Realizzò quello che stava pensando e cominciò a ridere di se stesso.

E' come una sorella! Non dimenticarlo amico!

«GD! Ma che ci fai qui?» disse Hane «Potevi anche darmi una mano eh…invece di ridere come uno scemo»

Hane gli fu di fronte e fu costretto a smettere di ridere anche perchè si sentì minuscolo vicino a lei.

«I-DI-O-TA» gli scandì in faccia.

Era più alta di lui, un fisico mozzafiato e sembrava uscita da uno di quei giornali di gossip che tanto amava sua sorella.

Si scansò per farla passare.

«Signora Kwon! Dami! Ci sei anche tu!» si tolse le scarpe e tornò alla sua altezza normale «Da quanto tempo!»

«Che bello Hane!Sei uno schianto!Avevo proprio voglia di rivederti!» disse Dami.

«Signora Kwon mi ha detto mia madre che ha chiesto spesso di me…la ringrazio molto» si inchinò verso sua madre e purtroppo, data la sua posizione, non potè far a meno di far cadere lo sguardo su quelle forme… 

«GD che fai? Levati da lì» lo rimproverò Dami riportandolo alla realtà. Sperò che non lo avesse visto e cercò di non arrossire.

Hane si voltò verso di lui «Non sapevo che saresti stato a casa oggi»

Come aveva potuto dimenticarsi di lei «Si in effetti dovevo andare in studio ma ho deciso di prendermi un giorno libero per stare con i miei visto che siamo arrivati solo ieri notte» si sentì veramente stupido a non aver pensato alla sua amica che viveva ad un passo da lui.

«Capisco…potevi dirmelo però…ci organizzavamo per andare insieme stasera…ho chiamato già un taxi»

«Scusa, non ci ho pensato» ma già poteva sentire la voce del capo "JiYong brutta mossa, brutta mossa JiYong". Farsi vedere con delle ragazze era l'ultima cosa che voleva il Presidente.

«Hane vieni in salotto, ti offro qualcosa» le disse sua madre ma lei rifiutò.

«Vieni in camera mia, voglio vedere il tuo outfit» le interruppe Dami. 

Filarono al piano si sopra e lui rimase immobile come un idiota.

«JiYong? Che dici di chiudere la porta?» disse suo padre che aveva assistito alla scena dal salotto sorridendo sotto i baffi.

«Se ne avranno da raccontare quelle due…non si vedevano da anni» disse sua madre prima di sparire di nuovo in cucina.

Durante tutto il tour non aveva avuto modo di parlare in maniera approfondita con Hane, si erano limitati ai messaggi e ai "fighting" in generale. Si rese conto che non sapeva nulla di lei in fondo. Chiuse la porta e salì le scale.

Passò davanti la camera di Dami e si ritrovò "casualmente" ad origliare.

«Ok…bè è stato fantastico! Ci sono un sacco di ballerini carini…un paio ci hanno provato con me ma non mi interessavano tanto…»

«Com'erano?» sentì chiedere Demi.

«Come tutti i ballerini! Per nulla male! Fisico mozzafiato, muscolosi, capelli sempre bagnati di sudore…pelle lucida…»

«Uuh uuh! Passa ai particolari piccanti su!» la incitò sua sorella.

«Ahahah dai spara! Che vuoi sapere?»

«Sei stata con qualcuno?»

«Eccola…ahahah comunque no…ma se mi chiedi se c'è qualcuno che mi piace…ho un gossip per te»

C'era uno che le piaceva dunque. In fondo, molto in fondo al suo cuore sperava che dicesse il suo nome.

«Su su! Dimmi! Lo sai che io adoro queste cose!»

«E' dall'inizio del tour che provo qualcosa di strano quando lo vedo…soprattutto quando me lo trovavo vicino sul palco…»

Palco? Ha detto palco? Lui era sul palco! Lui era la star del palco!

«E' uno dei ragazzi? Oddio non sarà mica…»

Dai dici il mio nome.

«Pensi a JiYong? No, no, lui non è così dolce..»

*sbang*

«Taeyang? E' lui che ti piace?» Hane non rispose «Aaaah lo sapevo! Lo sapevo! In effetti lui e TOP sono quelli più sexy dei Bigbang…ma TOP non è il tuo genere…lui è più il mio!»

Hane rise e lui se ne andò in camera sua.

Eh bè, aveva ragione, lui nn si era mai mostrato dolce nei suoi riguardi. Era sempre Tae a preoccuparsi per lei, chiedere dove fosse, come stesse e a trattarla come una vera ragazza.

Si guardò allo specchio e vide un ragazzo stupido.

Il suo cellulare vibrò, era TOP «Pronto?»

«Siamo fuori al tuo cancello, sbrigati»

Forse era arrivato il momento di essere un gentiluomo nei suoi riguardi perché subito disse «Ah, Ehm…senti puoi chiedere al manager se posso far venire Hane con noi? Adesso è qui da me e ha prenotato un taxi…»

Sentì che chiese «Si certo, può venire ma non può scendere con noi all'ingresso…sai per la questione…»

«Si la questione…la so…quindi dove la lasceremo?»

sentì chiedere di nuovo «Resterà in auto fino al parcheggio, poi lei ci raggiungerà da lì»

L'idea di lasciarla in un parcheggio lo turbava ma anche metterla sul taxi non la trovava una buona idea «D'accordo ora scendiamo»

Mise il telefono nella tasca interna della giacca, indossò un cappello e si sistemò il papillon «Ok» disse al suo riflesso.

Uscì nel corridoio e bussò alla porta di Dami «Cosa c'è?» disse lei facendo spuntare solo la testa.

«Devo parlare con Hane, levati da mezzo» spinse la porta.

«Oh! Che modi!» si scansò per farlo entrare. Hane si stava asciugando lo smalto soffiandoci sopra «Che c'è?»

Notò che Dami le aveva messo il rossetto «Oh..ehm…»

«Che c'è fratellino, sei rimasto senza parole?» gli sussurrò sua sorella alle spalle.

«I ragazzi sono qui, con la limousine…mi chiedevo se volessi unirti a noi…così bè…risparmi il taxi» disse tutto d'un fiato imbarazzato.

«Davvero posso? Che bello GD! Non sono mai stata in una limousine!» si alzò

«Hane non hai una borsetta? Ci vuole una borsetta!» disse Dami.

GD pensava che non avesse bisogno di niente, era lui che aveva il bisogno di qualcosa, magari un bicchiere d'acqua.

«A casa! La tengo a casa! Corro a prenderla!» Hane sfrecciò via e lui fece per raggiungerla.

«Fratellino…qualcosa ti turba?» era impossibile nasconderle qualcosa.

«Penso che tu abbia già capito tutto» disse sparendo per le scale.

Hane stava salutando i suoi genitori e si stava rimettendo le scarpe.

«State andando allora? Mi raccomando non bevete, non fumate e stati attenti alle persone intorno a voi»

«Si! a più tardi, non mi aspettate alzati» disse GD guardando la limousine fuori casa sua.

«Tanto lo sai che lo faremo» disse sua madre e si sorrisero.

Hane stava per uscire ma la fermò «Ehi, aspetta qua, vado io a prenderti la borsa…ti accompagno alla macchina…con questi tacchi non ti vedo per niente stabile»

«Oh…ok grazie GD»

Uscì fuori e vide la limousine parcheggiata davanti al marciapiede di fronte, fece cenno all'autista con la mano di aspettare. Corse al cancello di Hane e citofonò sua madre.

«Signora Ray, sono Jiyong…devo prendere la borsa di Hane…»

«Ciaoooo! Vieni entra!» il cancello si aprì e a passo svelto andò alla porta.

«Ciao Jiyong! Come stai? E' da una vita che non ti vedo…dal vivo!»

«Salve Signora, sto abbastanza bene grazie. Anche lei… la vedo in forma!» non era invecchiata per niente da come la ricordava.

«Grazie, sei sempre gentile…volevi la borsa di Hane? Viene con te?» gli porse una borsa nera.

«Si, mi sono scordato di avvisarla che poteva venire con me…il taxi se è già prenotato lo pago io…»

«Non dire sciocchezze! Me ne occuperò io…divertitevi e state attenti!»

«Grazie…» 

Tornò da Hane «Eccomi…la tua borsa…» gliela porse «Andiamo» le offrì il braccio.

«Com'è tutta questa gentilezza all'improvviso?» gli chiese.

«Vuoi che ti lasci qui? Ok…» fece un passo avanti ma Hane lo trattenne per un braccio.

«Ok, scusa…» si appoggiò e finalmente si diressero verso la limousine. Si voltò verso una finestra in particolare di casa sua e vide sua sorella che mimava un bacio per prenderlo in giro.

Hane si accigliò «Tutto bene GD? Sei davvero strano…»

Ora o mai più, sii gentile!  «Vuoi la verità?» sussurrò, erano quasi vicino alla limousine.

«Certo..»

«Sei….»

«Hane sei bellissima!» urlò quasi Taeyang affacciandosi dal tettuccio dell'auto.

Si voltò verso di lei e la vide arrossire.

Non era riuscito nemmeno a fare quello. Uno strano sentimento si impossessò di lui. Aprì la portiera e la fece accomodare, nei film facevano così i gentiluomini, e la vide infilarsi tra TOP e Daesung, di fronte a Taeyang. Sospirò e la seguì all'interno.


Pov Hane

 

Stare in quella enorme limousine era un sogno. C'erano le poltrone invece dei sedili, tutto lussuoso in pelle nera e argento, notò anche una sorta di minibar. Nell'auto a parte i BB c'erano anche il manager e un ragazzo che conosceva come…. «Ciao Teddy!»

«Ciao Hane…non vorrei copiare Taeyang…ma cioè sei davvero una bomba!» Teddy Park era un rapper, compositore e produttore della YG. Lo ammirava perchè era colui che stava dietro agli schermi a creare i suoni, missare, editare le canzoni…bè era colui il cui lavoro avrebbe voluto fare suo.

«Grazie ma non esagerare...»

«Fidati che non esagera…» disse un'altra persona che non aveva notato. Era quasi al buio in un angolo e appena si spostò sotto la luce guardandolo bene lo riconobbe. Era Se7ven.

«Ma tu sei…»

«Piacere di conoscerti, sono Choi Dong-wook…forse mi conosci come Se7en» le prese la mano e la portò vicino alle sue labbra con cui la sfiorò appena.

«P-piacere mio» arrossì violentemente.

«Jiyong è la tua ragazza?» gli chiese.

GD era seduto all’estremo del divano, quasi in penombra «No, no. E' la mia migliore amica» rispose lui.

Erano tutti elegantissimi, ma Seven era qualcosa di inspiegabilmente bello. I capelli lisci che gli incorniciavano il viso lo rendevano maledettamente sexy.

Buttò un occhio a Taeyang e notò che la stava squadrando dalla testa ai piedi.

«Che c'è Tae?»chiese incuriosita.

«Nulla…mi chiedevo come facessi a tenere quella giacca addosso…io sto morendo di caldo»

«Vero! Chiediamo all'autista di aumentare l'aria condizionata» disse Seungri.

«Si, in effetti hai ragione» faceva caldo lì dentro, forse soprattutto per la quantità di persone. Si alzò chinandosi un pò per lo spazio ristretto e tolse la giacca. Si sentì osservata ma cercò di non sentirsi in imbarazzo, quindi introdusse un argomento spiazzando tutti «Allora ragazzi, dove verrò mollata?» chiese sedendosi nuovamente.

«In che senso?» chiese Teddy.

«Non penso di poter scendere con voi, no?» Era abituata al fatto di non poter girare intorno a loro in pubblico.

«GD non te lo ha spiegato?» disse TOP.

«Spiegato cosa?» si voltarono tutti verso di lui.

«Non mi sembrava affatto carino dirle "guarda ti porto con me ma ti lascio in un parcheggio"...e tutta sta questione delle ragazze mi pare un'esagerazione» disse irritato sorprendendo tutti.

«Jiyong, lo sai perchè…» disse il manager.

«Si lo so il perchè…ma non sono d'accordo ugualmente. Lei è…lei è nostra amica, non deve per forza essere una che ci portiamo a letto» nessuno lo aveva mai visto andare contro le regole della YG e nessuno fiatò. Le fece piacere che si stesse preoccupando per lei

«Sono d'accordo con te» affermò Taeyang «Se i giornalisti ci chiedono chi sia possiamo dire…che so…la sorella di TOP»

TOP sgranò gli occhi «Eh? Mia sorella? Ho già una sorella!»

«Ehi ragazzi…non ha importanza. Davvero. Lasciatemi pure nel parcheggio se necessario…»

«Non dire cavolate!» quasi urlò JiYong «Farai il red carpet con noi.»

Hane non capiva come mai quella sera GD fosse così di malumore.

Non voleva metterli in difficoltà con la sua presenza in quella limousine e si pentì di aver accettato l’invito. 

«Per i giornalisti può essere una persona del nostro staff» disse GD poi rivolto al manager.

Tutti col fiato sospeso attesero la risposta dal manager che sembrava sotto pressione «Ok, ci inventeremo qualcosa per la stampa….» rispose quasi sbuffando. Si capiva che il suo cervello stava lavorando per risolvere quella situazione.

«Tieni questo» Teddy improvvisamente si sfilò una cosa dal collo che in un primo momento non capì cosa fosse e gliela passò. Era il suo tesserino con su scritto “Staff” «Quando scendi indossala così non avranno da sparlare»

«Buona idea!» esclamò il manager.

«G-grazie...» quasi sussurrò Hane prendendolo. 

«Ok, grazie mille» GD sembrò calmarsi.

«Grazie Jiyong» disse chinando il capo verso di lui, Teddy e il manager in segno di rispetto.

«Con me non hai bisogno di riverenze, sorellina» rispose lui dolcemente. 

Cos'era quel cambiamento improvviso? Oggi GD è davvero strano…

«Uff...che ansia queste situazioni» chiese Daesung scherzando.

«Scusatemi, non accadrà più» disse sorridendogli.

«No, no, non dicevo per te. Mi fa piacere che sei con noi, non fraintendere. Ho solo paura quando GD fa quella faccia…. »

Tutti risero a quell’affermazione ma gli era davvero grato per ciò che aveva fatto. Era la prima volta che GD le aveva dimostrato di tenerci a lei.

«Il tuo vero nome quindi è…?» figuraccia. Aveva lasciato in sospeso la sua presentazione con Se7en.

«Oh scusami! Io mi chiamo Ray Haneul-ui, ma puoi chiamarmi solo Hane, mi chiamano tutti così» disse chinando il capo di nuovo.

«Allora sei tu la famosa Hane! Ho sentito parlare di te…l'amica d'infanzia di Taeyang e GD»

Non credeva di essere famosa in quel senso, non credeva affatto di essere famosa in effetti.

«Si…suonavamo insieme da piccoli…»

«Lei è bravissima! E' ballerina, canta e suona la chitarra perfettamente! In più sta anche studiando per rubare il lavoro a Teddy» disse Taeyang come se stesse leggendo il suo curriculum.

«Ma che dici Tae!»

«Vuoi debuttare anche tu dunque?» le chiese

«No, quello che fate voi…per me è qualcosa di assurdo. Quegli allenamenti mostruosi…no, no. Preferisco stare dietro le quinte.»

«Quindi vuoi rubarmi il lavoro oltre al mio tesserino» disse Teddy sorridendo.

«No, no…non rubartelo…però sai…lavorare con te mi piacerebbe» disse arrossendo di nuovo. Chissà se non la prendeva davvero in considerazione come apprendista.

«Ci penserò» le fece l'occhiolino

«Ragazzi siamo arrivati» annunciò Seungri sbirciando fuori dai finestrini oscurati. La limousine si fermò davanti all'ingresso dove fu posizionato una sorta di red carpet recintato e dove i bodyguard già erano in posizione.

«Ecco ci siamo…» disse il manager.

«Ok» risposero in coro.

Il manager fu il primo ad uscire, per svignarsela via, poi uscì TOP seguito da Teddy, e Daesung. Poi toccò a Seungri con Taeyang e Seven ed infine uscirono loro due.

«Grazie per quello che hai fatto per me, lo apprezzo molto» gli sussurrò mentre indossava il tesserino poco prima di uscire.

Lui si voltò e sorrise «Ci tenevo che facessi il red carpet con noi, almeno questo te lo dovevo» disse prima di voltarsi verso i paparazzi.

Non ebbe il tempo di replicare visto che si ritrovò catapultata tra flash e telecamere.

Ora aveva capito tutto. Tornò indietro nel tempo con la mente a quando guardavano i MAMA a casa di GD. Tante volte si giurarono che insieme avrebbero calcato un red carpet. Ora erano lì entrambi, anche se non era un vero red carpet dei MAMA si sentì stranamente grata per tutto ciò. Sentì le voci dei giornalisti che la distolsero dai suoi pensieri.

«G-Dragon ci rilasci una dichiarazione!» 

«Come è andato il primo tour dei Bigbang?»

 «State lavorando ad un nuovo album?»

GD come se tutto fosse normale regalò loro il più bel sorriso che aveva «Abbiamo appena finito il nostro primo tour, fateci festeggiare prima questo!».

Si sentiva sparaflashata ovunque e quasi le girava la testa.

Teddy le afferrò il braccio e la tirò a se «Tutto bene Hane?» la trascinò nel locale ed una volta al sicuro le chiese di nuovo «Tutto bene?»

«Si…sto bene…sono un pò scioccata» ancora le stringeva il braccio.

«Si ti capisco. Non ho mai visto nessuno avere così tanto seguito da quando lavoro per la YG»

I Bigbang stavano rilasciando le interviste e loro li osservavano dall’interno attraverso le vetrate.

«E’ assurdo tutto questo» 

spararono i coriandoli e GD le lasciò la mano per avvicinarsi agli altri membri.

 

Ricevettero molti regali, per la maggior parte accessori come collane o scarpe, quasi che Hane si vergognò di aver comprato quella stessa mattina solo dei braccialetti d'acciaio. Li aveva in borsa, aveva pensato di darglieli in privato ma non riusciva nemmeno ad avvicinarsi a loro.

Si recò al bar ormai sconfitta con la musica che le penetrava i timpani «MI DIA QUALCOSA DI POCO ALCOLICO!» ordinò al barista che annuì in silenzio visto la musica ad alto volume. Lo vide versare del liquido trasparente da una bottiglia bianca in un bel bicchere con ghiaccio e ananas. Sulla bottiglia c'era scritto Malibu. Bevve ed era davvero buonissimo! Era al cocco e lei adorava il cocco!

Qualcuno si sedette accanto a lei «Che ci fai tutta sola qui?»

 

Pov GD

 

Non puoi starle vicino.

Torna a considerarla come un paio d'ore fa, come tua sorella.

Scordatela, levatela dalla testa.

Ma ora dov'è? Con chi sta?

 

Questo pensava mentre gli scattavano le foto, mentre parlava con gli editori, mentre cercava di convincere gli sponsor. Ogni tanto si guardava intorno per cercarla e appena la individuava tra la folla distoglieva subito lo sguardo. Bastava vederla per un secondo.

Dopo un paio d'ore nelle quali cercò di divertirsi ballando insieme agli altri ragazzi si accorse di averla persa di vista. Si guardò intorno e notò che anche Taeyang era sparito «Dannazione» disse tra i denti.

«COSA HAI DETTO?» chiese Deasung cercando di sovrastare la musica.

«Nulla, nulla» rispose.

«COME?» con quella musica ad alto volume non si riusciva a parlare.

«DOV' E' ANDATO TAEYANG?» gli urlò quasi nell'orecchio.

«L' HO VISTO ANDARE VERSO IL BAR UN'ATTIMO FA!»

GD gli fece segno che andava a bere qualcosa e si allontanò. Non c'era traccia di lui.

Si guardò intorno e vide soltanto persone che lo additavano e si complimentavano con lui «Grazie a tutti, davvero...grazie mille...grazie» continuava a inchinarsi e a cercare Hane o Taeyang con la coda degli occhi ma non li vedeva da nessuna parte.

Non potevano stare insieme, magari appartati, di nascosto a fare qualcosa...no, non poteva essere. Taeyang non aveva mai avuto il coraggio di dichiararsi anche se supponeva che Hane avesse capito quello che provava da sempre per lei. Ora però, ricordando le parole di sua sorella su Taeyang...quindi...si potevano stare insieme! Si stavano baciando? La stava toccando?

Nella sua mente cominciavano a formarsi delle scene di Hane e Tae a letto insieme e stava cominciando a sentire la nausea. Basta bere.

Si voltò verso il barista per chiedere un pò d'acqua e prese un colpo quando si trovò faccia  a faccia proprio con Taeyang che aveva una bibita tra le mani «Ohi scusa, non ti avevo visto, per un pelo ti urtavo GD!»

«Taeyang!» guardò alla sua destra e alla sua sinistra «Dov'è Hane?» lo chiese come se fosse ovvio che lui lo sapesse.

«Non lo so...sono andato al bagno...cos'hai sei sbiancato» gli chiese l'amico preoccupato.

GD inspirò profondamente e rise di se stesso pensando a poco fa «Nulla...sto bene...andiamo a prendere una boccata d'aria»

«Ok, ti seguo...» andarono verso l'interno della sala dove si apriva in un mini parco a tema Giapponese. C'erano delle fontane con il classico bambù che picchiettava sulla roccia quando veniva riempito d'acqua, i piccoli gazebo a forma di tempietti, orchidee e fiori di tutti i tipi curati perfettamente...poi i loro occhi caddero su una coppia che si stava sbaciucchiando sotto un albero. 

Quasi come se si fossero letti nel pensiero si guardarono per un millisecondo poi accadde quanto segue:

Taeyang passò il bicchiere al primo tipo che si ritrovò vicino e scavalcò la recinzione affondando i piedi nelle orchidee, GD sfrecciò sullo sterrato veloce come il vento urtando un paio di persone e chiedendo scusa al volo, quasi nello stesso istante afferrarono Hane e la catapultarono lontana da...

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7 


«SEVEN!»

Ci fu un momento di sgomento per tutti poi GD lo afferrò per il colletto e letteralmente lo sbattè al pilastro del gazebo che era li accanto «Che diavolo stavi facendo?» disse contenendo il volume della sua voce. Non poteva credere che lui, il fratellone, aveva potuto fare una cosa del genere, ad una ragazza più piccola per giunta!

«Stai calmo» gli intimò lui.

«Non mi dire quello che devo fare...» fece per mollargli un pugno ma Taeyang lo tirò a sé con forza, sentì che gli sussurrò «Lo so, ti capisco, anche io vorrei spaccargli il muso, ma qui ci vedono tutti...»

GD capì la situazione e cercò di calmarsi inutilmente «Non finisce qui...ne riparleremo...Hane vieni ti accompagno a casa...» si voltò di scatto e afferrò Hane per il polso.

Taeyang si tolse la giacca e la mise sulle spalle di Hane, lo sentì dire «Hai bevuto?»

«Certo che no...» rispose lui voltandosi ma capì che la domanda non era rivolta a lui quando si accorse che Hane non riusciva a reggersi in piedi.

Taeyang la prese al volo «Puzza d'alcol...non possiamo portarla a casa in braccio passando lì in mezzo...»

«...merda...non possiamo proprio portarla a casa» concluse GD pensando alla faccia che avrebbe fatto sua madre se gliel'avesse riportata in quello stato. Lanciò un'ultima occhiataccia a Seven che stava fermo immobile dove l'aveva lasciato.

Le persone curiose cominciavano a guardarli «Cosa facciamo?» chiese Taeyang.

GD si guardò intorno. Il locale era al piano terra di un grande hotel «Prendiamo una stanza qui» 

Taeyang annuì «Corro alla reception, aspetta qui con lei.» 

Si scambiarono per sorreggere Hane «Che hai combinato piccola...» aveva gli occhi semichiusi e il volto sudaticcio. Il rossetto era completamente sbavato e i capelli le ricadevano sul viso tutti spettinati.

GD era furioso «Appena possibile...gliela farò pagare» le sistemò un pò i capelli «...non la passerà liscia» cercò di rimuoverle il rossetto sbavato con un fazzoletto. Odiava il fatto che quelle labbra erano state toccate da Seven.

Tornò Taeyang seguito dal suo manager «Cosa è accaduto?»

«Lei...la nostra amica...ha bevuto un pò troppo, ora sistemeremo noi la cosa» spiegò GD.

Il manager la guardò quasi disgustato e GD stava per colpire anche lui quando disse «Ok, penserò io alla stanza d’albergo, tu va a salutare gli sponsor con gli altri»

«D'accordo» dissero in coro lasciando Hane a quell'uomo.

«Sapevo che era una pessima idea portare le ragazze a queste feste» disse sottovoce il manager a loro due che non replicarono.

«Perchè gliel’hai detto?» sbottò GD appena si allontanarono.

«Mi ha seguito alla reception e mi ha sentito mentre prenotavo la stanza a nome di Hane»

«Che bastardo! Facciamo presto, non voglio lasciarla con quello troppo a lungo»

«Si, sono d’accordo»

Poco più tardi raggiunsero Hane nella stanza presa a suo nome, tre piani più sopra. Il manager li stava aspettando fuori la porta «Sta dormendo, ecco le chiavi della stanza» passò loro la chiave «Posso contare su di voi che domani non usciranno scandali su voi due in una stanza d’hotel con una ragazza?»

Erano già le cinque di mattina «Resteremo un paio d’ore e andremo via» disse GD.

«Appena sapremo che sta bene andremo» aggiunse Tae.

«Ok, io vado allora» il manager se ne andò massaggiandosi le tempie.

GD infilò le chiavi nella toppa e entrarono.

La stanza era piccolissima, c’era solo un letto singolo, un piccolo bagno, una poltroncina e l’armadio in una nicchia. La trovarono distesa sul letto.

«Hey Hane, come ti senti?» chiese Taeyang appena la vide.

Lei non rispose ma si rigirò nel letto.

«Che nottata» disse sfinito GD sedendosi ai piedi del letto per toglierle le scarpe.

«Dorme come un sasso, scommetto che domani non ricorderà nulla di quello che è successo» disse Taeyang dandole un ultimo sguardo.

«Beata lei, vorrei dimenticare anche io» disse facendo cadere le scarpe con un tonfo. Sentì Taeyang dargli una pacca sulla spalla mentre si avvicinava alla finestra per vedere il panorama.

«JiYong posso chiederti una cosa?» Quando lo chiamava per nome sapeva che era una cosa seria.

«Si»

Dopo qualche minuto di silenzio disse «Provi qualcosa per lei?»

Fu colpito dalla schiettezza della domanda, tanto che si dovette riprendere un pò prima di rispondere.

«Io non posso provare nulla per nessuna...lo sai ho firmato un contratto...»

«Non è la risposta alla mia domanda...»

Scrollò spalle facendo capire che non ne voleva parlare e lui sembrò accettare la risposta.

 

La mattina successiva Hane si svegliò urlando «Aaaah è tutto buio!»

«Hane cos'hai? Stai male?» Taeyang quasi le saltò addosso scattando dalla poltrona ma lei faceva dei movimenti strani, si toccava gli occhi e li massaggiava.

Lei urlò di nuovo «Chi c'è? Tae sei tu? Aiuto non vedo!» disse.

GD si uscì dal bagno, si era disteso nella vasca per riposarsi un pò «Che succede?» chiese stropicciandosi gli occhi gonfi

«Dobbiamo portarla all'ospedale...non capisco che le succede! Dice che non ci vede!» esclamò Taeyang preoccupatissimo, le teneva la mano.

«Hane! Cosa ti senti?»

«Vuoi andare all'ospedale?» le chiese Tae visibilmente spaventato.

«Mamma...c-chiama...la mamma...» riuscì a dire appena, era spaventatissima.

GD prese il suo cellulare tremando e trovò il numero che cercava nella rubrica «Pronto, chi è?!» rispose la madre di Hane allarmata.

«Signora Ray sono JiYong, venga presto! Hane non...dice che non si sente bene! Dice che non ci vede! Siamo al Grand Hotel in centro» 

«Non ci vede? Passamela!» GD obbedì e mise il cellulare in mano a Hane.

«M-mamma...d-di nuovo...» riuscì a dire appena tra i lamenti e pianse.

GD e Taeyang non capirono cosa stesse succedendo.

 

Hane e sua madre andarono in ospedale dove fu ricoverata per accertamenti. Agli amici non fu concesso di vederla, a quanto pare doveva stare in completo riposo.

 

Pov Hane

 

Era la terza volta in vita sua che si trovava in un letto d'ospedale. La prima volta le successe a 12 anni, durante uno show di suo padre cadde a terra a causa delle convulsioni improvvise e divenne cieca per alcuni giorni. La seconda volta accadde verso i 15 anni, quando le diagnosticarono l’adenoma «Dottor Park, finalmente è arrivato..» immaginò sua madre che gli stringeva la mano. Il Dottor Park era il medico specializzato in neurologia più bravo della Corea del Sud e conosceva già il suo caso.

«Salve Signora Ray... Piccola Hane! E' successo di nuovo dunque?» disse rivolto a lei.

«Salve dottore...si...stamattina mi sono svegliata con un dolore lancinante alla testa...sembrava che mi volesse scoppiare!» rispose con voce debole.

«Mi avvicino...ti sto puntando una luce nell'occhio sinistro...vedi qualcosa?» le chiese.

«Nulla» rispose tristemente.

«Capisco...facciamo subito una risonanza ed una TAC per vedere se si è mosso qualcosa dall'ultima volta...»

«Dottore...» voleva assolutamente sapere una cosa.

«Chiedimi tutto!» il dottore era una persona molto disponibile e allegra.

«Se è cresciuto...dobbiamo operare?» avrebbe voluto guardarlo negli occhi per cogliere ogni piccola indecisione, ma non fu possibile.

«Se è cresciuto...si. Ma non pensare subito al peggio! Aspettiamo prima questi esami! Magari tra un paio d'ore riprendi a vedere come prima!»

«Mhm»

Sentì un rumore ai piedi del letto e immaginò che stesse aggiornando la sua cartella clinica.

«Ci vediamo più tardi» disse l'uomo.

«Arrivederla» rispose sua madre. Sentì il rumore della porta scorrevole.

«Mamma hai avvisato già papà?» chiese al nulla.

«Si, sarà qui a momenti, ha preso il primo volo disponibile» si era spostata alla sua sinistra.

«I ragazzi sono ancora qui fuori?» immaginò di dover parlare con loro.

«Credo di si...vuoi che gli dica qualcosa?»

«Digli solo...digli solo che è un virus o qualcosa del genere...non voglio che si preoccupano per me»

«Ma non sapremo fino a quando dovrai rimanere qui...non pensi che debbano saperlo?»

«Per ora non me la sento»

«D'accordo, come vuoi...» sua madre le diede un bacio sulla fronte e uscì dalla stanza attraverso delle porte scorrevoli.

Rimase da sola a pensare.

Aveva sempre avuto quella "cosa" alla testa ma non l'aveva mai accettata. Quella cosa si chiamava Adenoma.

L'adenoma è un tumore benigno che le si era formato all'altezza del nervo ottico e che le portava forti mal di testa quando si infiammava.

Quando si trovava in condizioni particolarmente stressanti o anche emozioni forti le causava  questa infiammazione, quindi gonfiore, che cercava di premere sul nervo ottico. Il dottore le spiegò che se fosse rimasto così com'era per sempre l'avrebbero lasciato lì nella sua testa, se invece avesse continuato a crescere o a mutare forma avrebbero dovuto rimuoverlo. Non aveva mai accettato di avere questa cosa dentro di sé, infatti non ne aveva parlato a nessuno e non se n'era curata neanche tanto.

Era strano non riuscire a vedere nulla. Mosse le mani davanti agli occhi ma non riusciva a vederle. Aveva paura, paura che sarebbe rimasta così per sempre.

Come avrebbe fatto a ballare? E a comporre musica con Teddy? A vedere i concerti dei BigBang? I suoi amici...non li avrebbe più potuti vedere!

Si rese conto di tutto ciò e si fece prendere dal panico «No...no...non voglio....»

Cominciò ad agitarsi, sentì di avere dei fili attaccati al braccio, probabilmente una flebo, cercò di tirarli e sentì un rumore come di vetro rotto sul pavimento.

«Non voglio! NO!» scostò il lenzuolo a tentoni e mise i piedi a terra sentendo l'umidità. Non sapeva esattamente cosa voleva fare, voleva urlare, scappare, correre in quel buio che vedeva davanti a se.

Fece qualche passo avanti e sentì il vetro infilarsi nella sua carne ma non le importava, stava continuando a camminare con le mani diritte davanti a sé per cercare di orientarsi.

«Fatemi uscire di qui! NON VOGLIO STARE QUI!»

Sentì un rumore sordo, come una porta che si apre all'improvviso, e si sentì sollevare di peso.

«LASCIAMI! VOGLIO ANDARMENE!»

«Hane piccola mia...» era la voce di suo padre, la stava stringendo a se.

«Che hai fatto ai piedi! Chiamo l'infermiera!» disse sua madre che probabilmente entrò dopo di lui.

«Papà!» pianse disperata «Non ci vedo!»

«Lo so piccola, la mamma mi ha detto tutto...stai tranquilla...passerà...come l'ultima volta» continuava ad accarezzarle la testa e a stringerla a se.

«Papà e se diventerò cieca per sempre?»

«Non lo diventerai, fidati di me» Suo padre c'era sempre per lei, per ogni cosa sapeva di poter avere il suo appoggio, lo adorava. Nonostante la situazione con sua madre non aveva mai sentito profondamente la sua mancanza, sapeva che se avesse composto il suo numero o mandato una mail alla sua casella di posta, lui avrebbe risposto.

Finalmente arrivò l'infermiera e le medicò i piedi.

«Hane vuoi il pigiama rosa o quello verde?» le chiese sua madre. Sentì a tatto che aveva ancora addosso gli abiti della festa. Ma dove aveva passato la notte?

«Mamma...non vedo ancora niente...ahi!» sentì un dolore sotto la pianta del piede.

«Ferma, ferma...» disse il dottore «...l'infermiera ha finito, hai una ferita abbastanza profonda...ti abbiamo messo un paio di punti»

Si vergognò del suo attacco di panico «Scusatemi...io non so cosa mi sia preso»

«Basta che ora stai bene» disse la voce di sua madre. Sentì che le stava accarezzando il viso.

«Papà è ancora qui?» chiese al buio.

«Sono qui» si sentì afferrare la mano sinistra «Non me ne vado»

«Ok papà...»

«Hane ora ti porto a fare la TAC, ti trasportiamo con il letto» si intromise il dottore che evidentemente aveva fretta.

«Si»

«Hane...qui fuori c'è ancora Taeyang...non ha voluto tornare a casa» le sussurrò sua madre nell'orecchio.

Quello stupido, non se ne sarebbe andato se non si fosse accertato che stesse bene, lo sapeva.

«Dopo la TAC ci parlo, digli di aspettare ancora un pò, grazie mamma»

«D'accordo»

 

_____

 

«Vieni, entra»

«Hane come stai? Sto da ore qua fuori, nessuno mi faceva entrare..» dalla sua voce percepì l'ansia.

«Si lo so, mi hanno detto che non volevi andare via...scemo»

«Volevo vederti! Mi hai fatto spaventare stamattina!»

«Hai ragione, scusami Taeyang....vieni qua» allungò le braccia davanti a lei ed aspettò che si avvicinasse per abbracciarlo «...dove sei?»

«Come dove sono...sono qui...davanti a te»

Voltò la testa verso la sua voce guardando un punto imprecisato e attese che glielo chiedesse.

«Hane...non mi vedi?»

Inspirò profondamente «No, non vedo nulla»

Il suo tono divenne stranamente acuto «Stai s-scherzando...vero?»

«Siediti qui» picchiettò il materasso accanto a se.

Si sentì scivolare verso di lui «Cosa ti è successo? Passerà? Guarirai?»

«Ti spiegherò tutto...GD è andato via?» non aveva voglia di raccontarlo due volte.

«Si, tua madre lo ha praticamente cacciato, si sentivano i crampi del suo stomaco fino in America»

«Aspetta ma che ore sono? Tu hai mangiato?» si rese conto di aver perso anche il senso del tempo.

«Sono le 3 del pomeriggio...io ho mangiato un pò di frutta che mi ha dato un'infermiera per pietà»

«Noo! Mi dispiace Tae! Tutto per colpa mia! Vai a casa e mangia!»

«Scherzi? Voglio sapere cosa hai! Vuoi che chiami GD?»

Ci pensò su «Si, non mi va di spiegarlo più volte»

«Ok...»

Attese in silenzio.

«Vieni qui in ospedale, mi hanno fatto entrare...Hane ha qualcosa da dirci...ok...non credo sia incinta...si...a dopo» silenzio «Era già per strada, sta arrivando è nel parcheggio»

«Mmh...incinta?» chiese ridendo.

«Che dirti...l'ha chiesto lui! Comunque è qualcosa di grave? Tornerai a vederci giusto?»

«Smettila! Ora che arriva vi dico tutto! Non essere impaziente come al solito!» lo rimproverò.

«Ma questa è una cosa importante! Non si tratta di scartare un regalo!»

«A proposito di regali! Dov'è la mia borsetta?»

«Quella che avevi ieri?»

«Si, quella nera...»

«Bo, ieri quando ti abbiamo...» si fermò.

«Mi avete cosa?»

«Cosa...cosa ricordi di ieri sera?» le chiese.

Ci pensò su per un attimo. Effettivamente non si ricordava quasi nulla.

«Oddio...cosa è successo ieri sera?» ebbe dei flash. Malibu, cocco, musica, luci, persone che ballavano, il barista, Se7en.

Se7en.

Ricordava il suo viso in penombra, le sorrideva, avvicinarono i visi e si baciarono. Si spinsero oltre ma non ricordava altro.

«Taeyang!» gli afferrò il braccio «Dimmi cosa ho fatto ieri sera!»

Altra pausa, che avrebbe dato per poterlo vedere in faccia.

«Bhè...ti abbiamo trovata con Se7en...diciamo...che stavate...»

«Che stavamo? Parla!» gli strattonò il braccio.

«...pomiciando» potè quasi sentire la delusione nella sua voce.

«Cazzo! Ero ubriaca! Lui che ha detto? Cioè che ha fatto? Raccontami cosa è successo!»

«Niente, io e GD ti abbiamo strappata dalle sue braccia e ti abbiamo preso una stanza per smaltire la sbronza. Per questo eravamo lì stamattina...»

«Oddio...come ho potuto fare una cosa del genere...»

Improvvisamente sentì il rumore della porta scorrevole «Hane! Come stai? Ci hai fatti preoccupare!»

«GD..aspetta...» lo interruppe l'amico, ma Hane non capì il motivo.

«Che c' è? Non ti piacciono i fiori?» continuò lui.

Immaginò che le stesse tendendo un mazzo di fiori.

«Guarda ti ho portato anche dei biscotti che ha fatto mia madre...Taeyang questi sono per te, mangiali»

«GD...adoro i fiori» disse debolmente. Come l'avrebbe presa?

«Prendili allora!»

Hane inghiottì a vuoto e distese le braccia agitando le mani nell'aria cercando di afferrare i fiori. Poteva immaginare la scena vista da fuori e le dispiacque.

Riuscì a "trovarli" e li prese dalla sua mano. A tatto sembravano rose.

«Sono rose blu Hane» disse Taeyang correndo in suo aiuto.

«Immagino siano bellissime...grazie GD» Sentì Tae che si alzò all'improvviso «Che succede?»

Sentì tirare su col naso e dei lamenti sommessi.

«GD non piangere!» posò i fiori sul letto e tese le braccia verso di lui, o almeno dove pensava lui fosse.

 

Pov GD

 

La telefonata di Taeyang l'aveva tirato un pò su di morale perchè se lo avevano fatto entrare significava che Hane stava bene. Arrivò all'ospedale e parcheggiò la macchina di suo padre sotto un pioppo bello grande. Aveva indossato una mascherina per non farsi riconoscere e a quanto pare funzionava bene. Di fronte all'ospedale c'era un negozietto di fiori e si fermò per comprarne un mazzetto.

«Buon pomeriggio!» disse appena entrato.

Rispose una donna anziana da dietro al bancone. Stava confezionando un cestino di vimini tutto a mano «Buon pomeriggio! Cosa posso fare per lei?»

«Oh...mi scusi...non vorrei disturbarla...» vide che la donna indossò gli occhiali da vista e posò il cestino su un lato del bancone per dedicarsi a lui.

«Nessun disturbo...ah sei un ragazzo...direi un Narciso» lo guardò dalla testa ai piedi.

«Narciso?» si accigliò.

«Narciso, penso tu voglia un mazzo di Narcisi» l'anziana signora sembrava che stesse ammiccando sotto la massa di capelli bianchi che le ricadevano sul viso.

Che diavolo stava dicendo «Io volevo qualcosa...di blu o azzurro»

«Blu? Sei un ragazzo fedele allora...mi dispiace ragazzo...» la donna andò a piccoli passi verso la dispensa dei fiori e cominciò a cercare.

GD rimase immobile a fissare quella strana signora poi prese coraggio «Come fa a sapere che sono fedele?»

Lei si girò all'improvviso che quasi lo spaventò «Hanakotoba» disse ma GD non capì.

«Cosa? Mi scusi non ho capito...» non poteva avere l'idea di comprarle qualcosa al supermercato?

«HA-NA-KO-TO-BA, è il significato dei fiori!» l'anziana signora estrasse un pò di fiori di colore blu e lui ne riconobbe due, una rosa e un fiore che assomigliava alle violette ma era anch'esso blu.

«Io vengo dal Giappone, nella mia famiglia ci siamo tramandati segreti sui fiori che pochi sanno...ogni fiore ha una storia da raccontare...tu che storia vuoi raccontare?»

Lui voleva solo un mazzo di fiori blu, non gli interessava tutto il contorno anche perchè nemmeno Hane lo conosceva.

«Io...non ho nessuna storia da raccontare...mi dia un mazzo di rose blu» tra le due trovava più romantiche le rose.

«Sei anche saggio allora...bene, te lo preparo subito» si chinò per scegliere la carta e i nastrini giusti dal ripiano sotto il bancone «Eppure avrei detto Narciso» sussurrò tra i rumori che faceva la carta plastificata

«Sono fedele e saggio? Ma che significato ha il Narciso?» si incuriosì, da quando era entrato la signora continuava a dire cose strane.

«Hanakotobaaaaa, Hanakotobaaaa....Ha-na-ko-to-ba!» canticchiò la donna quasi come se lui non avesse detto nulla.

Ok, doveva andarsene da lì altrimenti rischiava di impazzire con lei «Quant'è?»

«6000 Won» pagò e scappò via verso l'ospedale.

Entrò attraverso le porte scorrevoli e subito notò i genitori di Hane, stavano prendendo un caffè ai distributori automatici.

«Ji Yong! Sei tornato....Dentro c'è Young Bae...» la Signora Ray sembrò un pò agitata mentre l'ex marito sembrò non notarlo nemmeno.

GD si inchinò verso di loro per salutarli «Si Young Bae mi ha telefonato...sono contento che ora Hane sta bene...ho qui dei biscotti che ha fatto mia madre, ne volete un pò?»

Porse loro una busta confezionata alla perfezione.

«Oh grazie...portali pure dentro...è la stanza 201...li assaggeremo più tardi...ringrazia tua madre da parte nostra» si inchinò lei.

«Certo!» La donna si fece da parte e lo lasciò passare. Camminò lungo il corridoio e si fermò davanti la stanza 201.

Aprì la porta scorrevole e la vide seduta sul letto «Hane! Come stai? Ci hai fatti preoccupare!» si avvicinò a lei e le porse i fiori ma lei non lo degnò d'uno sguardo.

«GD..aspetta...» disse Tae come supplicando.

«Che c' è? Non ti piacciono i fiori?» chiese scherzosamente. Guardò il suo amico ma non capì il motivo della sua espressione quasi compassionevole «Guarda ti ho portato anche dei biscotti che ha fatto mia madre...Tae questi sono per te, mangiali» Estrasse dalla busta un'altra confezione più piccola e gliela lanciò.

«GD...adoro i fiori» disse Hane con uno strano tono.

«Prendili allora!» si avvicinò ancora di più a lei porgendole i fiori ma qualcosa non andava. Lo capì un attimo dopo quando la vide muovere le mani nel vuoto come cercando di afferrare qualcosa. La guardò negli occhi e capì. Non vedeva i fiori. Non vedeva lui.

Rimase immobile con il braccio teso fino a quando Hane riuscì a prendere i fiori.

«Sono rose blu Hane» le suggerì Tae guardandolo negli occhi e piangendo.

Si fissarono e fu come si fossero parlati telepaticamente, la loro piccola Hane era diventata cieca.

Sentì gli occhi inumidirsi, sentì l'aria che non ne voleva sapere di entrare nei polmoni, sentì un dolore in fondo allo stomaco, sentì le gambe cedergli.

Hane parlò «Immagino siano bellissime...grazie GD»

Era troppo, scoppiò a piangere e quasi istantaneamente Tae lo abbracciò stretto.

«Che succede?»

Fu grato di averlo lì, come aveva potuto pensare minimamente di avercela con lui?

«GD non piangere!» Aprì gli occhi e la vide tendere le braccia verso di lui.

«Y-young Bae...guarirà vero?» gli sussurrò all'orecchio.

«Non lo so» dalla sua voce capì che stava piangendo anche lui.

«GD! Dove sei? Vieni qui!» si separò dall'amico e si asciugò il viso.

«Hane sono qui...scusami» le prese le mani cercando ancora di trattenere le lacrime. Lei seguì il suo braccio con le mani fino ad arrivare al viso.

«Non piangere per me...cercherò di guarire» cercò di asciugargli le lacrime ma stavano uscendo sempre più copiose.

«C-cosa t-ti è successo?» chiese singhiozzando. Taeyang si sedette di nuovo accanto ad Hane dal lato opposto di dove si trovava lui.

«Ora vi spiego...ma non devi piangere! Ora sei un Idol non fare il bambino!» gli scappò un sorrisetto, anche in quello stato lo faceva sentire uno scemo.

«Anche Tae sta piangendo non rimproverare solo me...»

«Cosa? Davvero? Tae dove sei?» chiese fissando il vuoto. La cosa lo impressionò molto.

«Sono qui accanto a te...GD non fare lo spione come al solito!» notò che gli fece l'occhiolino.

«Stai piangendo anche tu?» la vide allungare la mano verso di lui che però si asciugò prima il viso con la maglietta.

«Ok...sedetevi accanto a me» presero posto e Hane afferrò le loro mani «Scusate se vi tengo per mano...ma è l'unico modo che ho per vedervi adesso»

«Tranquilla, puoi tenerci le mani quanto vuoi» disse Tae prontamente. GD invece non sapeva che dire si sentiva malissimo per lei e aveva paura che se avesse aperto bocca sarebbe scoppiato di nuovo a piangere.

«Vi ricordate quando a 12 anni sono andata da papà in Giappone a vedere il suo concerto? E sono tornata dopo una settimana?»

«Uhm...ricordo qualcosa del genere...» rispose Tae.

«Tu GD?» gli chiese direttamente.

Fece mente locale e ricordò che non poterono fare le prove in quel periodo perchè lei non tornò quando era previsto ma restò lì in vacanza «Mi arrabbiai con te che non ti presentasti alle prove per una settimana...si mi ricordo»

Hane sorrise «Vero...Lì ebbi la prima crisi...diventai cieca per alcuni giorni»

«Aspetta...quindi guarirai?» C'era un barlume di speranza!

«Dipende dall'adenoma» rispose decisa.

«Cos'è?» chiese.

«E' un tumore benigno...praticamente quando si infiamma  si gonfia e preme sul nervo ottico principale...ecco perché ora non ci vedo»

Appena sentì la parola "tumore" ebbe un altro tuffo al cuore.

«Si può togliere?» le chiese Tae.

«Il dottore mi ha fatto le analisi...stabilirà se dovrò essere operata o meno» lo disse con un tono forte.

«E' pericolosa questa operazione?» le chiese GD.

«Non lo so...ma suppongo di si visto che è al cervello...»

GD tirò su col naso «Hane...»

«Dimmi»

L'afferrò per le spalle e l'abbracciò «...non morire...»

 

_____

 

La stessa sera a qualche chilometro di distanza TOP si trovava in appartamento nel cuore di Seoul in compagnia di una bottiglia di vino. Per qualche strana ragione ne aveva ricevute molte come regalo. Effettivamente il vino gli piaceva, ma a parte per il sapore gradevole, anche per la gestualità che generalmente si fa prima di berlo. Si versò l'ennesimo calice e prese a farlo ruotare un paio di volte in senso antiorario, poi lo annusò cercando di percepirne tutte le sfumature.

Si sentiva un uomo di classe. Lo sorseggiò lentamente camminando per il suo appartamento in solitudine poi decise di sedersi sul divano in totale relax. Prese una rivista dal tavolino di vetro davanti a lui, era una rivista in cui c'era un articolo sui BigBang, e sfogliò le pagine guardando solo le immagini. Si fermò su una pagina di una pubblicità di un profumo. C'erano un uomo ed una donna in una posa sexy vestiti in maniera elegante.

Pensò al suo look, in genere portava sempre felpe colorate, cappelli strani e occhiali vistosi...forse era arrivato il momento di crescere.

Guardò l'orologio a muro. Erano le 10 passate quindi non era tardi per andare a fare un giro. Andò in camera da letto e dopo una doccia veloce si vestì e prese al volo le chiavi della macchina all'ingresso. Il suo manager non voleva che uscisse da solo ma non aveva voglia di portarselo dietro, voleva restare da solo.

Mentre era in ascensore ebbe un leggero capogiro «Queste è meglio che le metto da parte» sussurrò a se stesso posando le chiavi nella tasca interna del giaccone che aveva indossato.

Una volta in strada si tirò su il cappuccio e si diresse a piedi verso il centro dove sicuramente ci sarebbe stato più movimento ed infatti fu così. Vide ragazzi e ragazze della sua età sulle panchine o fuori le gelaterie. Una volta anche lui poteva fare queste cose, un pò gli mancava fare il filo alle ragazze, fare delle partite a calcio con i compagni o anche semplicemente fare quello che stava facendo adesso. Passeggiare da solo.

«Vieni, su! fai presto!» una ragazza stava tirando la sua amica per una manica «Non voglio essere l'ultima della fila!»

Le seguì con lo sguardo fino a quando svoltarono l'angolo. A testa bassa le seguì e si ritrovò davanti una marea di persone, alcune vestite in maniera eccentrica come da discoteca. Forse era un Night Club aperto da poco, non lo ricordava affatto.

«Ecco hai visto? Siamo in ritardo! Non entreremo mai!» la ragazza di prima prese ad inveire contro l'amica. Indossava un vestito molto corto e provocante nonostante facesse freddo, unghie lunghe e smaltate di fucsia e scarpe alte.

«Scusami» l'altra ragazza sembrava mortificata. Era diversa dall'amica, aveva i capelli a caschetto e non si era nemmeno truccata.

Alzò lo sguardo verso la lunga fila, nonostante fosse alto non riusciva a vedere l'ingresso di questo locale e nemmeno l'insegna. All'improvviso si sentì urtare il petto.

«Ahi!» la ragazza arrabbiata aveva spinto l'amica contro di lui «Vattene a casa!» le intimò fregandosene che la stavano guardando tutti.

Tra le sue braccia la ragazza tremava. Alzò gli occhi verso di lui e riuscì a vedere che era quasi in lacrime «Scusi» disse prima di scappare via.

«Le donne come te non dovrebbero esistere» disse rivolto alla ragazza scostumata, odiava le persone come lei.

«Chi ti ha chiesto niente? Ma chi sei? Tsk» gli diede le spalle agitando i suoi boccoli.

«Lasci che la tua amica vaghi da sola a quest'ora?» chiese sbalordito.

«Visto che ti interessa perchè non la segui tu?» gli disse senza nemmeno girarsi. Che maleducata.

Decise di andare a cercare la ragazza, in fin dei conti non gli interessava quel locale soprattutto se era frequentato da persone come quella.

Rifece la stessa strada di prima passando davanti alle gelaterie e notò un'ombra su una panchina in lontananza. Si avvicinò con cautela ma vide che non era lei. Forse era già andata a casa. Guardò l'orologio ed erano le 11, era passata solo un'ora da quando era sceso. Si sedette su una panchina libera e prese il cellulare per mettersi a giocare, in qualche modo doveva perdere tempo. Arrivò al settimo livello quando perse la partita «Oh no!»

In quel momento alzò lo sguardo e vide passare davanti a sé la ragazza col caschetto «Ehi! Aspetta!» lei quasi sobbalzò. Dimenticava di avere una voce inquietante certe volte «Non aver paura...sono il ragazzo di prima...»

Fece un passo indietro e si inchinò «Scusi per prima, non volevo venirle addosso»

Lei si che è una ragazza educata, pensò. «Lo so, tranquilla...Come ti chiami?»

«Io sono Kim Lan Gae, piacere di conoscerla» si inchinò di nuovo. Adorava le buone maniere.

«Io sono Choi Seung Hyun, piacere mio» non ebbe problemi a dire il suo nome, era abbastanza diffuso in Corea.

Lei fece ancora un passo indietro «Adesso devo tornare a casa si è fatto tardi, Buona serata!»

«Oh...si certo...Buona serata anche a te» la ragazza corse via

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8




La mattina successiva Daesung, Seungri e TOP ricevettero lo stesso messaggio da Taeyang:

Hane ha perso la vista ma speriamo solo temporaneamente. Io e GD oggi staremo in ospedale con lei. Ho già avvisato il CEO, a presto.

«COOSAA?» dissero in coro nonostante non si trovassero nello stesso posto.

«GD a che ora è l'orario di visite?» chiese TOP al cellulare.

«Dalle 14 alle 19» rispose. Contemporaneamente Taeyang era al telefono con Seungri «Si, si...potete venire...dalle 14 alle 19...si ha un permesso speciale visto che veniamo noi...certo...ok te la passo...Hane? Seungri al telefono, te lo passo»

«Pronto? Ehiii! Non urlare! Si sto bene...non ci vedo ma sto bene! Cosa? Si, non è detto che rimanga così per sempre...aspetto i risultati delle analisi...ok Grazie!...Ok a più tardi!»

«Scusami Hane...anche TOP vuole sentirti...ecco ti passo il cellulare»

«Ehi TOP! Oooh che dolce che sei...si certo...va bene ti aspetto...stai tranquillo non ti preoccupare...ok! Ciao!»

Entrò la madre di Hane «Quante telefonate oggi eh?»

«Oggi mi vengono a trovare i BigBang al completo...sai che macello di paparazzi qui fuori...»

«Già sei sui giornali...non so come...» disse suo padre entrando dopo la ex moglie.

«Sui giornali? Ma come?»

«La sorellina di G-Dragon grave in ospedale. Pare abbia avuto un incidente stradale..."»

«Ci azzeccassero una volta...» disse Taeyang.

«Com'è questa storia della sorellina? Mi sono perso qualcosa?» chiese il Signor Ray sorridente.

«Ahahah...bè ecco...» GD parve in difficoltà.

«In pratica le sue fan sono gelose e non lo vogliono vedere con altre ragazze...quindi si è inventato che sono sua sorella» tagliò a corto Hane.

«Sintetizzando è così...ma lo hai detto proprio brutto!»

Risero tutti «Jiyong oppa...aiutami ad alzarmi dal letto, mi sono rotta di stare ferma»

GD si avvicinò e le prese la mano «Metti i piedi giù...ok ci sei...» si mise in piedi e traballò un pò «Dove vuoi andare?»

«Non so...fammi fare un giretto per sgranchire le gambe»

«Hane...stai attenta eh...» le disse sua madre.

«Mamma ti prego...al massimo posso procurarmi un bernoccolo sbattendo da qualche parte...»

«Io che ci sto a fare allora? Mi stai ignorando?»

«Ahahah...forza GD oppa...camminiamo» gli mise le mani sulle spalle  e si posizionò dietro di lui «Cammina e io ti seguo»

«Mi sento un idiota così...»

«Ecco facciamo un trenino!» Taeyang si posizionò dietro Hane e cominciarono a camminare per la stanza come dei cretini.

«Vi prego fatevi fare una foto...» disse il Signor Ray tra le risate guardandoli.

«Dove devo guardare?» chiese Hane.

«Alla tua destra...bene così...cheese!» scattò una foto con il cellulare.

«Immagino la scena...papà non farla vedere in giro mi raccomando!» disse Hane ridendo.

«Ok,ok come vuoi tesoro» posò il cellulare nella tasca e continuò a guardarli andare avanti e indietro per la stanza fin quando si stufarono.

«Mamma, papà perchè non tornate a casa a riposare? Tanto ci sono loro...e fra un pò è orario di visite e arriveranno gli altri a farmi compagnia»

I due si guardarono «D'accordo...è una buona idea...» disse sua madre.

«Si, ho bisogno di una doccia...cercherò un B&B nei paraggi...»

«No papà! Vai a casa nostra!» si sedette su una sedia che trovò a tentoni.

Lui guardò la sua ex che si ritrovò costretta a dire «Ehm...sì puoi venire da noi...»

«Vuoi che torno stasera tesoro?» le chiese sua madre.

«No mamma, riposati. Dopo l'orario di visite mi riposerò anche io è inutile che torni»

«Ti telefono però...»

«Si mamma...»

«Voi due...mi raccomando...» disse come ultima cosa rivolto ai ragazzi «Prendetevi cura di lei»

«Sempre!» «Si, sempre!» si inchinarono.

La porta si chiuse alle loro spalle.

«Ti vuoi riposare un pò?» le chiese Tae.

«Scherzi? Mi annoio a morte! Vorrei poter uscire di qui»

«Ma stai solo da due giorni»

«E allora? Mi annoio ugualmente»

«Che vuoi fare?»

«Mmm...che ore sono?»

«L'una in punto...tra un pò ti portano da mangiare»

«Per voi due mamma ha portato del Kimichi...sta lì da qualche parte..»

«Kimichi hai detto?» disse Tae entusiasta, era il suo piatto preferito.

«Cavolo...non ci ho pensato prima che se ne andasse mamma...ho ancora il pigiama...»

«Ti vuoi cambiare?» chiese GD.

La videro sorridere «GD oppa mi vuoi aiutare a cambiarmi?» chiese sghignazzando.

«Cosa dici! Non intendevo quello...stupida..» arrossì.

«Seriamente...aiutami...Taeyang vai fuori!» si alzò in piedi e indicò un punto imprecisato verso l'uscita.

«Cosa? Lui può aiutarti a vestirti e io devo andare fuori?»

«Io e GD giravamo solo in mutande in estate a casa sua da piccoli...quindi tu esci!»

«Tzè che roba...» guardò GD che sembrò sconvolto «Sto uscendo...tu non approfittarne per metterle le mani addosso»

«Tranquillo se lo fa lancio un urlo e tu lo vieni a picchiare ok?» disse Hane scherzando.

«Bene» uscì dalla stanza.

«Ma per chi mi avete preso?» disse indignato GD.

Hane ignorò la domanda «Vedi nell'armadio...non so mamma cosa ha portato»

«Ok..» andò all'armadio e lo aprì «E’ tutto nero!» si voltò verso di lei e vide che già si era sfilata la parte di sopra del pigiama rimanendo canottiera.«Dai scegli qualcosa dal mucchio e vestimi» si sfilò anche il pantalone e rimase in mutandine. Effettivamente l'aveva già vista seminuda un sacco di volte da bambini, ma ora il suo corpo era diverso. Anche lui era diverso. Si voltò verso l'armadio e si concentrò «Pantalone dell’adidas e la t-shirt dei led zeppelin va bene?» chiese guardandola.

«Si va bene, passameli» le passò gli indumenti dal lato giusto e lei riuscì a vestirsi da sola

«Grazie...mica ti sei imbarazzato?»

«Ahahah no...che dici...» si che si era imbarazzato. Credeva di avere il viso rosso fuoco.

«Grazie GD oppa!» improvvisamente gli prese il viso tra le mani «Perché sei caldo?»

Si allontanò di un passo «Smettilaa...» lei rise.

«Bastava dirlo che ti imbarazzava vedermi in mutande...»

«Non mi imbarazza!» disse cercando di essere serio «Se ti serve un aiuto di qualunque tipo io ci sono sempre!»

«Dove sei? Avvicinati»

Si avvicinò e lei lo abbracciò «Ti voglio bene fratellone»

Cosa poteva dirle? Che non voleva essere il suo fratellone? «Anche io...»

«Bene ora chiama Taeyang» sciolse l'abbraccio «...sai non pensavo che ci tenesse ancora a me»

Colpo al cuore. Era la prima volta che gli parlava di lui. Di nuovo non sapeva che dire.

«...credevo fosse una cotta passeggera da ragazzini...»

Inspirò profondamente e abbassò lo sguardo «Io credo che sia più di una cotta» disse stringendo i pugni.

«Dici che si è proprio innamorato?» a volte dimenticava la sua schiettezza.

«Non lo so...noi non parliamo di queste cose...»

«Scrivi canzoni d'amore come This love e non parli con il tuo migliore amico delle ragazze?»

«Non ti sfugge nulla eh? Delle volte mi ricordi Dami...anche a te piacciono i gossip»

«Gossip? Io? Ma dai...chiama Tae»

«Ahahah che c'è...colpita e affondata?»

Gli fece il pernacchio.

Andò alla porta e l'aprì «Tae puoi entrare...» lui si precipitò quasi dentro.

«Allora? Tutto bene?» le chiese.

«Tutto bene, ha tenuto le mani apposto» rispose lei seria.

«Così mi offendete!» Tae stava per replicare ma entrò l'infermiera portando il pranzo.

«Cos'è?» chiese sedendosi al tavolino aiutata da GD.

«Minestra di verdure, del purè di patate ed una mela» rispose l'infermiera.

«Uhm..»

«Vuoi che ti aiuti?» le chiese.

«No grazie...ho qui due collaboratori molto carini»

«Si vedo...beata te!»

Appena l'infermiera uscì «A me le bacchette!» Taeyang le scartò e gliele mise in mano.

Con l'altra mano cercò di aiutarsi a centrare il piatto ma era molto difficile «Non so...vuoi che ti imbocchi?» le chiese Tae titubante.

«Che cosa imbarazzante...» afflitta e sconfitta dovette accettare l'aiuto.

Prese le bacchette e afferrò il cibo «Apri la bocca...»

«Mmmmm...Tae me lo fai gocciolare tutto addosso!»

«Bhè scusa ma se questi di portano della minestra da mangiare con le bacchette quando sanno che sei cieca non è colpa mia!»

Risero tutti e tre «Fa provare me» GD gli prese le bacchette dalle mani e arrotolò le foglie di minestra in modo da creare un boccone.

«Ok apri...» la imboccò e Hane sorrise.

«Dovresti fare l'infermiere anche tu...sei bravo a prenderti cura delle persone...ancora...AAAAAAh»

Taeyang si fece da parte e osservò la scena a disagio.

GD lo guardò per un secondo e intuì ciò che gli passava per la testa.

Dopo circa dieci minuti finì di mangiare e toccò a loro. Presero i due contenitori che erano poggiati sul tavolo e cominciarono a mangiare «E' sempre buonissimo il Kimichi di tua madre!» le disse.

«Si, ma mai come quello di tua mamma, avrebbe dovuto fare la chef» disse Hane

«Oh vero...ricordo il suo Kimichi...» Taeyang sembrava sulle nuvole.

«Non sbavare!» lo rimproverò ridendo.

Toc. Toc. Bussarono alla porta e andò Tae ad aprire.

«Haneeeeeee!» Seungri entrò quasi correndo e andò ad abbracciarla.

«Seungri! Non mi dire che stai piangendo anche tu!» disse tastandogli il viso.

«Dimmi che guarirai prestoooo!» come al solito si lasciava sopraffare dalle emozioni scordandosi di darsi un contegno.

«Spero di si...ma stai su!» gli afferrò gli angoli della bocca e glieli tirò su in maniera buffa.

«Oh! Seungri al prossimo photoshoot questa è proprio una bella espressione da fare» disse GD.

«GD! Ci sei anche tu!» lasciò Hane e si catapultò su di lui «Mi dispiace, starai a pezzi anche tu...»

«L-levati di dosso...s-sto bene...»

«Buona sera!» disse Deasung che era appena entrato dietro Seungri «Oh Hane...mi dispiace molto per quello che è successo» si inchinò verso di lei.

«Dae, non ti vede» disse Taeyang.

«Perchè? Cosa ha fatto?» chiese Hane.

«Si è inchinato»

«Oh» si inchinò anche lei «Grazie Daesung»

A quella scena Seungri si mise a piangere in silenzio ed a Daesung e agli altri si inumidirono gli occhi.

«Ehm...ci siete ancora? Perchè non parlate?» Hane interruppe il silenzio.

«Ti hanno portato dei fiori anche loro» disse GD guardando i bouchè «Dae ha dei fiori gialli...che fiori sono?»

«Perchè questa domanda?» Daesung parve in imbarazzo.

«Non sai che fiori hai comprato?» chiese Tae ridendo di lui.

«Smettetela di ridere...sono andato qui di fronte e una pazza ha detto che questi erano i fiori giusti...ma non mi ha detto che fiori sono»

Hane rise «Grazie per il pensiero! Lo apprezzo molto»

«Invece Seungri ha un cestino di fiori...sono tutti colorati»

 

Toc.Toc.

TOP bussò alla porta già aperta «Si può?» disse con la sua voce profonda.

«Ciao TOP! Prego entra» disse Hane.

I ragazzi che lo potevano vedere notarono il suo viso sconvolto. Hane sembrava guardarlo attraverso.

«Oh Hane...lui è venuto con una borsa femminile...» disse Daesung.

TOP si mise in una posa molto buffa e gli altri risero di lui «Ti ho riportato la borsa che hai lasciato alla festa, l'avevo presa in custodia»

«Oh si...grazie» Hane si imbarazzò. Chissà se anche loro sapevano di Seven.

Decise di non aprire l'argomento «Ah dalla a me!» si fece dare la borsetta e l'aprì. Infilò una mano dentro e cercò al tatto dei pacchettini. «Eccoli!»

Estrasse 5 pacchettini e li posizionò davanti a lei.

«Questi sono i vostri regali per il tour...volevo darveli alla festa ma ho cambiato idea quando ho visto gli altri regali...questi non sono nulla» disse sinceramente.

«Ma no...a noi bastava anche solo il pensiero...» disse Seungri.

«Allora...il pacchetto blu è di TOP, passaglielo. Quello arancione mi pare che è di Daesung...Rosa di GD...»

«Perchè il mio è rosa?»

«Perchè sei quello eccentrico» disse in maniera seria facendo ridere tutti.

«Seungri il tuo è verde...e quello che rimane è di Taeyang» si passarono i pacchetti e li aprirono tutti insieme.

«Wow che belli!» esclamò Seungri guardando il suo bracciale.

«Guarda la parte interna...ci ho fatto incidere una frase»

Ognuno di loro guardò la parte interna del braccialetto «Per chi ha musica nel cuore, tutto suona.» lesse Daesung ad alta voce.

«Grazie Hane!» esclamò Taeyang dolcemente.

«Grazie, è molto carino!» disse Daesung inchinandosi verso di lei scordandosi che non poteva vederlo.

«TOP me lo chiudi per favore?» chiese GD porgendo il braccio all'amico.

«Sono contenta che vi piaccia...so che non è come gli altri regali che avete ricevuto però...» fu interrotta da Taeyang che le strinse la mano.

«Hane, noi siamo sempre noi. Il successo non ci è ancora andato al cervello, apprezziamo ogni piccolo gesto» La vide sorridere e anche un po arrossire. Vedere quelle due mani strette tra di loro gli procurava un senso di gelosia.

«Leader GD...io mi sono allenato stamattina» gli disse improvvisamente il maknae.

«Oh...bè...bravo!» non sapeva cosa dire.

«Ed io invece ho ripassato tutte le canzoni» si intromise Daesung.

«Ottimo...bravi entrambi...?»

«Io però sono arrivato primo!» disse Seungri ma Daesung lo negò «Non è vero io ero lì già alle 7!»

GD si sentì tirare il gomito e si girò verso TOP che lo chiamò a se facendogli segno di volergli dire una cosa all'orecchio, sembrava serio «Sono entrambi innamorati di te»

«Ma non dire scemenze!» dimenticava a volte il suo lato burlone «La finite di litigare voi due? Siete stati tutti e due bravi, basta» tagliò a corto. Gli altri due parvero offesi a vicenda. Quei due avevano preso questa strana abitudine di gareggiare tra di loro per avere i complimenti da lui.

Passarono le ore successive a ricordare eventi buffi o a fare gli scemi per rallegrare Hane fino a quando....

Toc.Toc.  La porta si aprì «Ecco perché qui fuori è pieno di paparazzi...» una voce familiare li fece voltare tutti.

Silenzio.

GD si sentì avvampare dall'interno. Chiuse i pugni e si gettò a capofitto in direzione della voce ma TOP lo bloccò. Seven gli fece cenno di restare in silenzio indicando Hane.

«Se vuoi vado via» disse rivolto direttamente a lei. GD non fiatò per non allarmarla ma vide gli altri quasi paralizzati dallo stupore. Taeyang sembrava sul punto di esplodere, Seungri era arretrato con Daesung quasi alla porta ed Hane sembrò sorpresa.

Ci fu qualche minuto di silenzio poi finalmente Hane parlò «Ciao Seven...aspetta un attimo qui fuori...dobbiamo parlare»

«D'accordo, allora aspetto» rispose dolcemente e si voltò per tornare da dove era venuto.

GD cercò nuovamente di dargli addosso ma TOP non lo mollava di un millimetro «Lasciami!»

«No»

«TOP...lasciami»

«Ho detto di no»

«GD oppa...non ti arrabbiare» disse Hane.

«Non mi puoi chiedere questo...non puoi...» stava tremando di rabbia.

Taeyang si alzò di botto e andò verso la porta «Eh no...di qui non passi!» Daesung si piazzò davanti ad essa.

«Voglio solo parlare con lui» disse.

«No Taeyang...devo parlarci prima io» disse Hane «Per favore ragazzi...»

«Non esiste che ti lasciamo da sola con lui di nuovo»

«LA FINITE? NON SONO UNA BAMBINA!» urlò Hane arrabbiata «NON HO BISOGNO DELLE GUARDIE DEL CORPO!»

«Hane cosa dici...»

«BASTA! VI RICORDO CHE MI AVETE MOLLATA PER UN PROVINO...ORA NON VENITE A FARE I SUPEREROI!»

Di nuovo il silenzio invase quella stanza. Un silenzio triste questa volta.

«Si scusaci...hai ragione...» disse Taeyang visibilmente colpito al cuore «ora andiamo via...» la salutò tristemente e gli altri lo imitarono. GD invece era scioccato.

«Ciao Hane, guarisci presto!»

«Arrivederci ragazzi»

«GD vieni con noi?....» quasi sussurrò Seungri.

«Si certo...un secondo e vi raggiungo»

Si chiusero la porta alle spalle e Hane sbottò «Che vuoi? So che sei ancora qui»

«Non fare così...non ti arrabbiare...» si sentiva una merda per quello che aveva detto. Lei non aveva dimenticato il fatto che l'aveva lasciata fuori da quel grande progetto che era diventato, e come darle torto. Lui invece però l'aveva dimenticato.

Lei sospirò «Ok mi è passato»

«Io...io non so cosa ricordi...ma lui...»

«Si GD, lo so. Mi ricordo cosa è successo con lui. E' per questo che devo parlarci...DA SOLA»

«Si certo...capisco...allora vado...a domani...»

«A domani...ora che esci non picchiare nessuno, prometti»

«Promesso»

Uscì dalla stanza e se lo ritrovò di faccia con un mazzo di fiori nelle mani. Quasi disgustato dalla sua vista lo urtò di proposito con la spalla raggiungendo a tutta corsa gli altri ragazzi cercando di non pensarlo.

 

_____

 

«Ciao...prego siediti da qualche parte» disse Hane gentilmente.

«Grazie...» dal rumore capì che si sedette ai piedi del letto «Ti ho portato dei fiori...non so se...»

«Che fiori sono?» disse bruscamente.

«Ehm...sono delle rose...» Forse non si era accorto che lei non ci vedeva.

«Come mai sei venuto qui?» chiese di nuovo in maniera brusca.

«Ho saputo dalla tv...ma non ho ben capito che incidente hai avuto...»

«Nessun incidente, sono malata» disse seccamente

Lui non rispose e decise di continuare «Non so se te ne sei accorto...ma non vedo nulla, sono temporaneamente cieca»

«Perdonami...io non ne ero al corrente...» disse con voce triste «...spero sia una cosa passeggera»

«Lo speriamo tutti...»

Come poteva fare a introdurre l'argomento? Lui ricordava ciò che era accaduto alla festa? Oppure era stato talmente ubriaco anche lui da non ricordare assolutamente nulla?

«Sai...sono stato sorpreso dal fatto che mi hai voluto parlare»

Quindi sapeva che aveva approfittato di lei!

«Sono venuto apposta per scusarmi...non ricordo bene cosa ti ho fatto...però se GD mi ha quasi pestato ci sarà un motivo»

«Cosa? Ti ha pestato?» chiese sconvolta.

«Ho detto quasi...Ahahah...comunque non importa....perdonami...di solito non bevo molto»

Hane si stupì. Dalla sua voce sembrava onesto.

«Tranquillo non mi hai fatto nulla di male...per quello che ricordo anche io»

«Oh stiamo messi bene allora ahahahah» lui rise e si lasciò coinvolgere.

«Ora penso che sarò bandita da tutte le feste della YG ahahaha»

«Ma no...in fondo non è successo nulla»

Si chiese se davvero non ricordasse nulla «Ma tu...non ricordi proprio nulla?»

Non rispose subito e suppose che ci stesse pensando.

«Ricordo solo che eri bellissima...stavi al bar bevendo un drink...poi mi sono avvicinato e ho cominciato a corteggiarti...e poi....»

Anche lei stava ricordando. Un flashback improvviso le portò alla mente che era stata lei a baciarlo per prima.

«Oddio...» si portò le mani sul viso per coprirsi dalla vergogna «Sono io che forse che devo scusarmi...»

Si sentì afferrare delicatamente la mano «Non devi scusarti...sono stato contento in quel momento»

La stava facendo sciogliere letteralmente «Sei arrossita»

Noooo perchè stava succedendo proprio a lei! Si coprì il viso con le mani più imbarazzata che mai e lo sentì ridere.

«Dai non ridere...ti prego...mi metti in imbarazzo...» fu costretta a dire dalla vergogna.

«Sei così buffa che non posso non ridere, mi dispiace Ahahahah»

Dopo qualche minuto che sembrò un'eternità Hane si riprese «Parlerò con GD e Taeyang...in modo che non ce l'abbiano ancora con te»

«Non mi interessa questo adesso...» le stampò un bacio sulla fronte che la fece quasi andare in ebollizione «l'importante ora è che guarisci...il resto si vedrà»

Ma chi era questo ragazzo? Un principe azzurro perfetto? Stava sognando? Era davvero Seven?

Il suo cellulare squillò improvvisamente riportandola di nuovo sulla terra. Allungò la mano verso il comodino e lo afferrò «Pronto?»

«Hane tesoro...come va?»

«Ciao mamma...tutto bene ma ti richiamo dopo ok?»

«C'è qualcuno con te?»

«Si....ciao mamma a dopo!» le riattaccò il telefono.

«Si è fatto tardi...sono quasi le 19...» disse Seven.

«Non ti preoccupare io ho un permesso speciale per ricevere le visite a tutte le ore» perché cavolo lo aveva detto?

«Ah si? Sei una VIP?» disse ridendo.

Imbarazzatissima rispose «Nooo...stavo scherzando!» cercando di sembrare una burlona.

«Allora ti saluto...se per te va bene ti vorrei telefonare ogni tanto...visto che comunque qui rischio di essere pestato ahahah»

«Salva il mio numero...» gli diede il suo numero e lui le salvò il suo sul suo cellulare.

«Ti imposto una suoneria diversa così sai che sono io»

«Buona idea! Sai che non ci avevo pensato? Potrei farlo anche con le altre persone se non dovessi...»

Di nuovo qualche secondo di silenzio. Quella giornata l'avrebbe ricordata per i silenzi imbarazzanti.

«Tu guarirai perchè io pregherò per te»

Ohh si quello era proprio un bel sogno....

«Grazie...sei gentile...» si sentì accarezzare la testa.

«Posso darti un bacino sulla guancia?» le sussurrò.

Che imbarazzo! si ritrovò a pensare «Mmh...» cosa rispondere?

Successe in un attimo. Lui posò delicatamente le sue labbra sulla sua guancia per scoccarle un leggero bacio «Buonanotte Hane»

«B-buonanotte»

1,2,3 passi e di nuovo udì il rumore della porta che si chiuse.

Ed ora? Cosa sarebbe successo?

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9

Fortunatamente nemmeno questa volta Hane ebbe bisogno dell'operazione, per cui potè tornare a casa dopo solo due settimane. L'adenoma si sgonfiò tramite medicinali e finalmente recuperò la vista. 

Inutile dire che i ragazzi erano più che contenti della sua guarigione, anche se qualcuno mostrava ancora il broncio per una certa questione "Seven".

«Torna a casa!» urlò quasi il leader davanti la porta della sala di allenamento della YG.

«Non voglio! Sono stata chiusa in ospedale per due settimane, voglio tornare a ballare!» Hane era in tuta da ginnastica e portava con sé un grosso borsone da palestra.

«Non puoi stancarti! Devi stare a riposo...Hane per favore! Stammi a sentire!»

«Non puoi dirmi quello che devo fare! Ecco perchè non ho mai voluto dirti del mio problema...ne fai una tragedia!»

«Una tragedia? Io ne faccio una tragedia? Sei diventata cieca! Te ne rendi conto?»

«Uff....fammi passare per favore»

«No, torna a casa!»

«Jiyong...togliti!» fece forza sul suo torace per spostarlo ma non ci riuscì. Quel bastardo si stava irrobustendo.

«Non mi muovo da qui!»

Arrivò Teddy che si trovò a passare di lì «Ehi cosa succede qui?»

«Buongiorno Teddy...nulla...Hane è una testona»

«Io? E tu che ti sei piantato qui davanti cosa sei?»

Presero a litigare come due bambini fino a quando «Ahahahaha smettetela su...Hane vieni con me...» disse Teddy precedendola per il corridoio.

«Cosa? Anche tu? Uffa....io sto beneee!» lasciò cadere il borsone a terra stufa. GD fece una faccia compiaciuta.

«Seguimi...» ribadì Teddy, Hane eseguì lanciando un'occhiataccia al leader.

 

«Perché mi hai portata qui?» chiese Hane stupita. L'aveva condotta in sala registrazione.

«Non volevi essere la mia assistente?» disse Teddy sorridendole.

«Sei serio?» spalancò gli occhi.

Trascinò una sedia girevole, da studio, accanto alla sua di fronte alla console in sala registrazione «Prego, siediti»

Si lasciò andare sulla sedia credendo di stare sognando. Non appena si sedette si incantò a guardare tutte quelle valvole luminose....

«Ogni volta che entri qui dentro ti imbamboli...a me serve un'assistente seria! Ci sei?»

«Si! Ci sono Capo!» rispose sognante.

«Dai cominciamo...ti insegno a campionare dei suoni...Ah! Quasi dimenticavo...Sei licenziata come ballerina, spero non ti dispiaccia»

Lei assistente di Teddy? Quasi non poteva crederci!

«Certo che no! Io voglio lavorare con la musica...»

«Perfetto! Allora....» cliccò alcune cartelle sul computer «Sto lavorando ad un nuovo progetto...»



 

Due anni dopo, 2009

 

 I BIGBANG rilasciarono singoli su singoli, mini-album e album guadagnando velocemente fama e successo. La richiesta delle loro canzoni fu così alta, che la YG dovette ristampare e pubblicare diversi loro singoli e mini-album. Iniziarono a vincere i primi awards come miglior gruppo o come canzone dell’anno e poco dopo le promozioni nel Giappone. Dopo il ritorno in patria, viene pubblicato il nuovo mini-album “Stand UP”, che riuscì a vendere oltre 100.000 copie ed singolo “Haru Haru”, scritto da G Dragon, restò in vetta alle classifiche per 6 settimane di fila.

Mentre i ragazzi prendevano l'aereo un giorno si ed uno no, cambiavano look un giorno si ed uno no, Hane frequentò un corso per diventare tecnico del suono grazie alla borsa di studio datale dalla YG dove imparò moltissime cose tanto che Teddy le affidava progetti interi.

«A che stai con quella?»

«Sto già al mastering...ho quasi finito» rispose senza togliere lo sguardo dal monitor. Quando era al pc portava gli occhiali da vista per non sforzare troppo gli occhi visto che erano già deboli.

«Bene...allora domani possiamo già partire con il secondo brano di Seven»

«Non dovevamo registrare le demo per le trainer? Quelle che debuttano a fine anno?»

«Le 2ne1 dici?» chiese Teddy fissando la tabella di marcia in fondo alla stanza.

«Si, loro»

«Effettivamente si...ma vorrei aspettare Jiyong...ho bisogno dei suoi pareri»

«Io non ti basto Capo?» disse fingendo di essere offesa.

«Ahahaha non è questo...CL è una rapper...io sono un rapper vecchio stampo, mi serve GD per discutere dei nuovi sound»

«Lo so, sto scherzando! Comunque lui torna domani...si sta lamentando del freddo di Hong Kong adesso» disse leggendo i messaggi su Kakao Talk.

Teddy la ignorò continuando a fissare la lavagna in fondo alla stanza dove segnavano gli impegni.

«Mmmh...ce la faresti a registrare Seven da sola?»

«Eeeh? Cooosa?» Solitamente le affidava i progetti dei trainer e non quella dei Senior....Teddy era ammattito.

«Dovresti soltanto registrare i suoni puliti...so che lo sai fare...intanto io potrei usare l'altra sala per le 2ne1»

Era un'ottima occasione per mettersi alla prova «D'accordo, farò del mio meglio!»


Il giorno successivo Hane si sentiva tesa come una corda di violino, se la registrazione andava male dubitava che Teddy le avrebbe affidato mai più un compito così importante. Anche se con lei rideva e scherzava era serissimo sul suo lavoro.

Alle sette in punto già era in posizione davanti alla console quando arrivò il Presidente in persona che la fece sobbalzare.

«Buongiorno»

Hane si alzò di scatto e si inchinò «Buongiorno Presidente!» non era la prima volta che veniva in studio, anzi, ogni volta che si trovava a passare di lì, il che accadeva molto spesso, entrava a salutarli ma lei non si era mai trovata sola in sala registrazione prima d'ora.

«Teddy mi ha detto che ti ha affidato un compito importante oggi...» pausa. Il presidente era famoso per le sue pause di suspense e per i suoi cappelli, si guardarono negli occhi per qualche secondo e poi continuò «...so che farai del tuo meglio....ah quanto ti manca per la laurea?»

«Un mese solo Presidente, mi manca solo la tesi. Ne approfitto per ringraziarla ancora per la borsa di studio e la fiducia in me. Farò del mio meglio per soddisfarla» si inchinò di nuovo in segno di rispetto.

«Non devi ringraziarmi...hai del potenziale...figlia del grande Ray Kang-Dae e amica d'infanzia di Jiyong...cosa voglio di più?» rise e sciolse un po l'atmosfera.

«Grazie Signor Presidente, lei mi lusinga»

La porta scorrevole si aprì «Buongiorno Presidente! Ciao Hane!» salutò Seven.

«Sei arrivato presto! Bene, vi lascio soli, fate un buon lavoro!» il presidente si voltò e uscì dalla sala registrazioni.


...Silenzio...

....

....

«Stai bene?» le chiese Seven.

«Certo che sto bene...riscalda la voce...tra 5 minuti cominciamo» disse con fare professionale.

«Ok...a pranzo mangiamo insieme...N-O-N scappare»

 

Hane e Seven si frequentarono per un anno dopo il periodo passato in ospedale ma la condotta di Seven non fu quella sperata. Faceva lo scemo con le altre e questo infastidì molto Hane. Per quanto fosse aperta mentalmente era comunque abbastanza gelosa. Si lasciarono senza rimpianti e decisero di rimanere amici anche perchè lavorando insieme sarebbe stato impossibile rompere i rapporti del tutto.

Vibrò il telefono. Era un messaggio da GD

"Siamo appena atterrati, passo in studio a salutare"

Ecco, ora avrebbe rovinato tutto.

Fissò Seven nel vocal booth che si stava ancora riscaldando «Esco un'attimo qua fuori...torno subito» disse al nulla praticamente visto che non poteva sentirla.

Uscì in corridoio e digitò il numero di GD. Dopo qualche secondo rispose «Ehi Hane! Ciao!» Fu bello risentire la sua voce non modificata dal computer una volta tanto.

«Ciao JiYong! Com'è andato il viaggio?» Erano settimane che non si vedevano.

«Noioso...Ti è arrivato il messaggio? Ora vengo lì...»

«Si, ti ho chiamato per questo...ascoltami bene....Teddy mi ha affidato un pezzo...lo registro da sola»

«Woow! Complimenti!» lo sentì entusiasta per davvero.

«Grazie...e comunque ci sto lavorando stamattina....» come dirlo senza farlo innervosire?

«Bene! Così posso aiutarti! Che pezzo è?»

«...E' un pezzo di Seven...»

«....»

«Lo soo...ma è per lavoro...per questo ti ho voluto avvisare prima....per favore...non litigare con lui quando vieni qui...»

Lo sentì sbuffare. Le aveva detto chiaramente che visto il suo comportamento nei suoi confronti lo detestava a morte.

«JiYong...»

«Ok...ok. Te lo prometto»

«Grazie! Ti voglio bene oppa!»

 

GD attaccò il telefono.

«Che ha detto?» gli chiese Taeyang che era seduto affianco a lui nel minivan.

«Teddy sta cominciando a farla lavorare da sola, stamattina sta lavorando al suo primo progetto»

«Che bello! Mi fa piacere» si intromise TOP «Anche se non può seguirci in tour mi fa piacere che lavora per la YG»

«A proposito...per curiosità...ma il Presidente sapeva del suo problema agli occhi? E' per questo che ora lavora con Teddy in studio?» chiese Daesung dal sedile davanti a lui.

«Penso di si...si sarà informato quando uscì la notizia sui giornali...non gliel'ho mai chiesto» disse ripensandoci.

«Conoscendo Teddy le avrà dato qualche pezzo di qualche trainer...» disse Seungri.

«No...è un Senior» disse guardando Taeyang.

«Davvero? E chi?» chiese Tae sorpreso.

«Indovina....» disse rivolgendogli uno sguardo eloquente.

«Ah...»

«Chi? Seven?» chiese il maknae accigliato.

«Sta zitto!» dissero GD e Taeyang in coro.

Seungri era diventato, ormai, il clown del gruppo. Era risaputo talmente tanto che negli show televisivi assegnavano a lui le parti dove doveva subire battutacce o scherzi. Ma nonostante lo prendessero in giro 23 ore su 24 gli volevano tutti un mondo di bene. Durante i tour in Giappone lui era il loro punto di riferimento perché parlava molto bene il giapponese insieme a Daesung, e scoprirono, proprio in una di quelle occasioni, che aveva un forte debole per Jiyong : "Io lo ammiro moltissimo, vorrei tanto essere come lui" disse in un intervista. Un' altro spunto su cui deriderlo di tanto in tanto. TOP, al contrario, aveva deciso di modificare la sua immagine trasformandosi in un sex simbol serio (almeno davanti alle telecamere) abbandonando le tute e indossando camicie e giacche superchic. In realtà era sempre colui che metteva tutti gli altri in allegria ma non voleva che si sapesse in giro. Daesung diventò molto più sicuro di sé sul palco e faceva svenire tutte le ragazzine con le sue magliette scollate. Anche lui ammirava il Leader ed era "leggermente" in competizione con il maknae.

GD, dal suo canto, dato il grande successo ottenuto sentì pesare sulle sue spalle il proseguimento del gruppo nel mondo dello spettacolo. Si diede talmente da fare da riuscire a scrivere un testo a serata ed a programmare addirittura un suo album da solista. Haru Haru, il loro singolo di maggior successo, lo scrisse ispirandosi al periodo in cui Hane era in ospedale, sapendo bene che solo Taeyang avrebbe capito.

il van si fermò in un parcheggio al coperto dove li aspettavano dei taxi che li avrebbero riportati alle rispettive case. Un pò di pausa finalmente.

«Ciao ragazzi a domani! Ricordate l'appuntamento con il Presidente!» ricordò loro il leader.

«Si, ci saremo! Puntuali!» rispose il maknae.

«Tu non sai cos'è la puntualità...» disse Taeyang scherzando. GD gli prese il gomito interrompendo il suo sfottò «Vieni con me in studio o vai a casa?»

«Vorrei venire...ma oggi è il compleanno di mio fratello vorrei esserci»

«Ah vero! L'avevo dimenticato...fargli gli auguri da parte mia!»

«Certo e tu salutami Hane...a domani fratello! » si diedero il pugno.

«A domani!»

Taeyang aveva trascurato non poco la sua famiglia per stare con loro 4, quindi lo capì perfettamente.

 

G-Dragon arrivò alla YG facendo voltare tutti grazie alla sua nuova chioma bionda scintillante. Al suo passaggio tutti si inchinavano verso di lui per salutarlo e dovette ricambiare molte volte prima di arrivare finalmente nel suo ambiente preferito, lo studio di registrazione.

Non bussò nemmeno e come si aspettava trovò Hane seduta davanti ai monitor «Buongiornooo!» esclamò tutto contento facendola sobbalzare. Era molto buffa con quegli occhiali da vista.

«Oppa Bentornato! Ma...che cazzo hai fatto ai capelli?» disse lei. Si alzò sorridente e lo abbracciò. Jeans, t-shirt, converse...era la solita Hane che ricordava. Diede uno sguardo al vocal booth dove vide Seven che gli fece un cenno con la mano. Ricambiò ma prestò attenzione ad Hane «Come procede?»

«Tutto bene, devo solo incidere le voci...» premette un pulsante rosso sulla scrivania e disse «...Rifai quest'ultima parte ok? Non eri deciso...»

«Ok!» rispose Seven dal microfono. Ricantò la stessa strofa ma non cambiò molto. Hane ripremette il pulsante rosso «Prenditi una pausa». Seven annuì ed uscì dalla stanza insonorizzata fermandosi di fronte GD «Ciao amico, come va?»

«Tutto bene...amico» rispose un pò incerto.

«Ho saputo che stai cominciando a incidere il tuo primo album da solista...questo è il nuovo concept dei capelli?» rise indicando il suo caschetto biondo. Seven cercava sempre di comportarsi normalmente con lui, come se non fosse successo nulla.

«Si è per il primo brano, Heartbreaker»

«Non l'ho ancora sentita...posso?» chiese rivolto a Hane.

«Purtroppo Teddy non lascia nessun progetto sui pc...puoi provare a chiedere direttamente a lui nell'altra sala...sta con le 2ne1»

«Ok! Ora vado a fare due chiacchiere con lui...torno tra 10 minuti e riprendiamo ok?»

«Ok!» rispose Hane.

Appena la porta si chiuse alle sue spalle GD disse «Più di così non posso, non dire nulla»

Hane rise e si tolse gli occhiali «Grazie, sei stato abbastanza decente questa volta»

«Decente? Sono stato un gentiluomo perfetto!»

«Ahahah dai siediti...raccontami un pò di questo ultimo tour» aveva l'aria stanca.

«In Cina fa freddo» disse lui.

«Mmm...si...anche i tuoi ultimi...» prese il suo cellulare e fece finta di leggere i messaggi «...10 messaggi dicono questo»

«Sei sempre spiritosa...cosa vuoi sapere?»

«Tutto! Dai racconta! Che ho solo 10 minuti» disse insistente.

«Il tour è andato a gonfie vele, tutto sold out...ci siamo divertiti...» fu interrotto da lei che improvvisamente gli tirò i capelli.

«Ahi! Ma che fai?» disse massaggiandosi la testa indignato.

«Scusa...pensavo fosse una parrucca...dai continua» disse come se fosse la cosa più normale del mondo tirare i capelli alle persone per constatare se fossero capelli veri o meno.

«Parrucca? Ma....vabbè lasciamo stare....comunque mi hanno già programmato il tour da solista, visto che i BigBang vanno in pausa ne approfittiamo un pò tutti per dedicarci alla carriera solista»

«Ah quindi è stata ufficializzata la pausa? Sto un pò indietro con questo tipo di news»

«Si, abbiamo tutti un bel pò da fare....ah poi ho comprato casa in centro! Quasi dimenticavo di dirtelo!»

«Quando l'hai comprata scusa? Cioè dove hai trovato il tempo di girare per cercare casa...»

«Non l'ho ancora vista» disse vedendo la sua reazione sbigottita «L'ho comprata senza vederla...se mi accompagni dopo andiamo insieme, viene anche Dami...a che ora finisci?»

«Oh...in teoria dovrei pranzare giù in mensa con Seven...» GD cambiò espressione per farle capire che non ne valeva la pena e quindi la costrinse a dire «Ok, ok...vengo con te, ma non farmi quella faccia»

«Non ti sono mancato nemmeno un pò sorellina?»

Hane ci pensò «Mmm…..non direi» disse quasi a sfidarlo.

Lei aveva capito il suo punto debole «Antipatica» si voltò verso la porta «Quasi quasi vado a salutare le ragazze...C'è CL?»

«Certo...è la leader lei c'è sempre...a proposito Teddy ti cercava, va da lui...» la vide mettersi di nuovo gli occhiali e leggere delle cose al pc. Non seppe dire se l’aveva solo immaginato ma gli sembrò che si fosse offesa.

Rimase in silenzio per un pò però non riuscì a trattenersi «Per caso...ti sei arrabbiata?»

«Eh? Cosa? No...perché?» chiese accigliata.

Scosse la testa, forse era stata la sua immaginazione «Nulla...vado di là...a più tardi allora»

«A dopo» Si voltò ed uscì.


Lee Chae Rin, ovvero conosciuta come CL, era la leader del nuovo gruppo debuttante tutto al femminile. Hane ci aveva avuto a che fare poco, ma quel poco...le era bastato. Super alla moda e un pò troppo sicura di sé le aveva praticamente sbattuto in faccia che se lavorava lì era soltanto per "il suo oppa GD".

In realtà sapeva benissimo che se non fosse stato per i suoi amici non sarebbe mai arrivata a lavorare insieme a Teddy, però comunque lei ci stava dando dentro nello studio all'università per meritarsi davvero quel posto.

 

«Oppa! Sei tornato!» esclamò la leader appena vide GD «Stai benissimo biondo!»

«Ehm....grazie» rispose non sapendo bene se stesse facendo sul serio.

Salutò Teddy e le altre ragazze e non appena Seven si accorse di essere stato messo in disparte se ne andò, probabilmente a terminare la registrazione. Vedendo la sua espressione fu felice di avergliela fatta pagare in qualche modo, era diventato molto più popolare di lui!

Teddy lo riportò alla realtà «Allora....non so se Hane te l'ha anticipato...ma vorrei il tuo parere su alcuni pezzi delle 2ne1..»

«Si, mi ha accennato qualcosa...»

CL si intromise «Oppa ho fatto del mio meglio! Spero che ti piacciano!» saltellava in modo strano, come se volesse arrivare alla sua altezza.

«Ok fammi sentire qualcosa...»

 

Nel frattempo in sala registrazione....

 

«Seven che combini? Sei stato fuori su tutta la strofa...segui il metronomo per favore!» lo rimproverò Hane per la quinta volta da quella mattina.

«Scusa...la rifaccio» rispose tristemente lui dal microfono.

«Si...rifalla...ecco la base» ritornò indietro di un paio di battute e premette REC.

La base ripartì e Seven attaccò al punto giusto questa volta. Attese speranzosa che terminasse la frase e lo stoppò di nuovo «Va bene così! Andiamo avanti!» In realtà non andava bene, ma per qualche strana ragione lui non riusciva a fare meglio. Decise che avrebbe intonato le parti stonate al pc direttamente.

Quella giornata si stava rivelando più stressante del dovuto.

«Bene! Ora facciamo le armonie...cominciamo dalle terze ok?»

 

Nel cuore di Seoul invece....

 

TOP era andato pranzo con il suo manager ed un paio di amici in un ristorante non troppo pretenzioso «Quando ti liberi un pò? Dobbiamo andare in Thailandia tutti insieme ricordi?» disse uno dei suoi amici.

«In questo periodo andrebbe benissimo! Con i Bigbang ci fermiamo un pò....vero?» si rivolse al suo manager. Oramai ogni membro aveva il suo manager.

«Si, ma non dimenticare i vari spot e i drama...» lo vide estrarre il suo smartphone per controllare le mail. Faceva sempre così, non lo aveva mai visto senza quel dannato coso in mano.

«Allora vogliamo ordinare? Sto morendo di fame!» esclamò l'altro suo amico, lo vide alzare la mano per farsi vedere dalla cameriera che arrivò in un baleno.

«Salve, sono la vostra cameriera per oggi, cosa volete ordinare?» chiese gentilmente la ragazza.

«Prendiamo questo...poi...» l'amico stava ordinando indicando il menù ma TOP si era focalizzato sul viso di quella cameriera. Gli ricordava qualcuno. Era una ragazza carina, nulla di eccezionale, era una normalissima ragazza coreana, però...

«Anche per lei lo stesso?» chiese direttamente a lui prendendolo alla sprovvista.

«Oh si...certo...lo stesso» a quelle parole la ragazza lo fissò. Che aveva detto? Lo aveva riconosciuto?

Ci fu un attimo di silenzioso panico durante il quale il manager era sbiancato.

«Se mi hai riconosciuto, ti prego...non dirlo a nessuno qui dentro» disse quasi supplicandola.

«Tu...sei il ragazzo di quella sera...con la felpa strana...»

«Eh?» stava sicuramente delirando per il fatto di averlo così vicino, si, doveva essere così.

La ragazza gli sorrise improvvisamente «Quella volta che ti sono quasi caduta addosso fuori la discoteca...ricordi?»

Qualcosa riaffiorava nella sua mente. Una ragazza col caschetto che girovagava da sola di notte perchè l'amica stronza l'aveva mollata.

«Forse...» ci pensò su e riuscì a focalizzare il suo viso di allora e sovrappose mentalmente quello di ora. Non era cambiata di molto, ora portava i capelli lunghi stretti in una coda.

«Faccio partire subito le ordinazioni, a dopo!» disse lei lasciandolo con uno strano dubbio. "Si ricorda di me per quella volta e non per chi sono adesso?"

Il manager gli diede una gomitata «Che storia è questa?»

Non rispose ma attese pazientemente che tornasse.

Dopo circa 10 minuti nella quale i suoi amici non smisero un attimo di tormentarlo per sapere "della storia" la ragazza tornò con le ordinazioni.

«Ecco a voi!» posò le pietanze davanti ai loro occhi e fece per andarsene.

«Ehi scusa...» stavolta si alzò e la seguì per un paio di passi giusto per allontanarsi dalle orecchie dei suoi amici rompi scatole «Mi ricordi come ti chiami? Perdonami l'ho dimenticato»

«Mi chiamo Kim Lan Gae...tu sei Choi Seung Hyun giusto?»

«Si...te lo ricordi allora» le sorrise e la vide arrossire. Che viso dolce.

«Io non dimentico nulla...ora se vuoi scusarmi torno a lavoro»

«Si, giusto. Scusami tu, buon lavoro.»

«Grazie!»

 

In studio di registrazione...

 

«Seven abbiamo finito per oggi...vai pure in mensa» disse Hane salvando i progetti in una cartella specifica.

«Ti aspetto» rispose lui uscendo per l'ennesima volta dal vocal booth

«No, io ho da fare con GD, va pure»

Seven sbuffò «Ok...ciao!» se ne andò sbattendo quasi la porta. Lo capì, stava facendo l'antipatica con lui. "Uffa GD! E' sempre colpa tua"

Una volta spento il pc, la console, i monitor e tutto, prese la sua borsa e uscì anche lei. Andò nell'altra sala dove si trovavano Teddy e GD.

L'altra sala era più piccola di quella dove lavoravano di solito, la usavano maggiormente gli artisti per comporre. Le 2ne1 erano sedute in cerchio e cantavano senza microfono, a cappella, mentre Teddy gestiva la musica da una console da dj. GD invece era seduto su un divano ad ascoltarle e la invitò a sedersi accanto a lui non appena entrò.

«Ho finito per oggi con Seven...non ne potevo più!» sussurrò all'amico.

«Anche io ho quasi finito qui...» guardò il suo orologio costoso «...tra un pò andiamo»

Le 2ne1 finirono la canzone ma sembravano insoddisfatte.

«Oppa come ti è sembrata questa?» chiese Bom, una delle quattro ragazze che formavano il gruppo tutto al femminile.

«Il testo non è male...ma direi di ritoccare qualche frase...e tu CL, devi esercitarti ancora col rap, alcune parole non sono chiare» rispose GD alzandosi e andando a parlare con Teddy.

«Mmh» vide CL mordersi il labbro inferiore quasi come se si fosse offesa.

«Ciao! Come stai?» una delle ragazze si sedette accanto a lei.

«Ciao Minzy! Sto bene grazie...e tu? Ciao Dara!» si avvicinò anche l'altra ragazza che si sedette alla sua sinistra.

«Io sono stressata! Il debutto si avvicina ma non siamo ancora pronte» rispose Minzy. Lei era la maknae del gruppo, un'ottima ballerina, era la versione femminile di Seungri in pratica. Dara invece era la più dolce e simpatica secondo lei.

«Ohi Hane vieni qui» Teddy la chiamò alla console e si ritrovò a dover passare di fianco a CL che ricambiò il saluto appena, mentra l'altra, Bom, accennò un saluto con la mano.

«Dimmi Teddy»

«Com'è andata con Seven?» le chiese tranquillamente.

«Ho registrato tutte le voci...ma hanno bisogno di essere ritoccate. Seven non era in forma oggi.» gli disse sinceramente.

«Si, me l'ha detto che non si sentiva bene...comunque spero che si possa ricavare qualcosa dalle registrazioni di oggi»

«Lo spero anche io»

«Ehi, falle fare a lei queste...» si intromise GD.

«Si, aspetta, ci stavo arrivando...ahahahahah»

Hane guardò prima uno e poi un altro non capendo di cosa stessero parlando.

«Dai ora dobbiamo andare...glielo spiego io più tardi» GD spazientito la prese per il polso e la tirò verso la porta.

«Ciao a tutte ragazze, buon lavoro!»

«Ciao oppa!»

«Cia-» Hane non ebbe il tempo di salutare tutti decentemente perchè GD chiuse la porta prima che potesse farlo.

Erano quasi di corsa mentre scendevano le scale «Perché stiamo correndo in questo modo?» in quei 5 minuti con lui non stava capendo più nulla.

«Perchè Dami già sta aspettando fuori la porta del mio appartamento...non di lì! Vieni!» Hane si stava dirigendo verso l'uscita principale per abitudine ma lui indicò il piano di sotto, i garage, quindi continuarono a scendere le scale.

«Sei venuto con la tua auto?» GD aveva una Bentley bianca che dava nell'occhio subito per le strade di Seoul.

«Si, ovvio» rispose lui.

«Ovvio? JiYong ti piace proprio farti beccare dalle tue fan!»

«Ho i vetri oscurati...non mi vedranno...»

 

Pochi minuti più tardi, appena usciti dal cancello elettronico...

 

«G-Dragon! Ti prego fai una foto con noi!» «G-Dragon ti amo!» «Ti amiamo oppaaa!» Un gruppo di fan si erano appostate fuori la YG aspettando la sua uscita e Hane fu costretta a saltare dietro sedili posteriori per nascondersi.

«Ops...scusa Hane»

«Te l'avevo detto!...se mi vedessero qui dentro sarebbero capaci di far saltare in aria la macchina con me dentro...»

«Addirittura! Non esagerare...sono così carine...guarda hanno dei regali per me...» da dietro lo vide abbassare il finestrino «MA SEI MATTO??!!» gli urlò nell'orecchio.

In 3 secondi le fan avevano allungato le mani e gli afferrarono il collo «Ferme!» disse GD inutilmente. Hane presa dal panico per la paura che gli staccassero la testa dal collo infilò il braccio tra il sedile e lo sportello e premette il pulsante per chiudere il finestrino. Alcune braccia rimasero incastrate per un momento poi però fortunatamente le ragazze riuscirono a liberarsi. Lasciarono cadere all'interno cartelloni e peluche.

Hane tirò un sospiro di sollievo e ripetè «MA SEI MATTO?!» GD accelerò e si allontanarono di corsa.

«Non credevo fossero così aggressive...erano 4 o 5 ragazze dopotutto...» lo vide massaggiarsi il collo «Ahi...mi hanno graffiato» si guardò la mano e vide del sangue.

«Sei un cretino...fa vedere...» Hane saltò di nuovo davanti, fortunatamente la sua corporatura era minuta e le era facile passare attraverso i sedili «E' un graffio abbastanza profondo...devi essere medicato»

«Che palle! Domani ho anche un photoshoot per Vogue»

Prese un fazzoletto e glielo premette sul collo, appena sotto l'orecchio «Fermati un pò più avanti...c'è una farmacia, compro qualche medicazione stai sanguinando...»

«Uff....ok» accostò e Hane scese al volo.

Entrò in farmacia «Salve, avrei bisogno di cerotti ed un disinfettante...ah e anche un cicatrizzante» si sentiva come se dovesse occuparsi di un bambino.

Pagò, tornò in auto e ripartirono.

«Sei stato davvero un incosciente...ma come diavolo ti è venuto in mente di aprire il finestrino...i bodyguard secondo te a che servono?»

«Hane su non rompere...sei pesante certe volte»

«Io pesante? La prossima volta ti faccio staccare il collo allora...se non c'ero io chi ti salvava?»

Rimase in silenzio. Lo fissò per un pò cercando di decifrarne lo sguardo e capì che si sentiva mortificato.

«Hane 1 Jiyong 0» disse lei facendo un balletto improvvisato della vittoria.

«Se...mantieni un pò questo fazzoletto invece di ballare...siamo quasi arrivati» girò a destra per un paio di incroci e finalmente arrivarono a destinazione. Un palazzo enorme, il più grande che Hane avesse mai visto «Ma è un grattacielo!»

«Si..ma mica è tutto mio...ho comprato solo l'attico»

«Solo?» Hane rimase a bocca aperta. Entrarono nei garage dove non vide altro che macchinoni lussuosi. «Bella la tua vita...»

«Non mi posso lamentare» sorrise GD.

«Non oso immaginare come potrebbe essere la tua nuova casa...» Hane aveva fittato un misero monolocale vicino agli studi e alla metropolitana per andare all' università.

«Nemmeno io...ora vediamo» prese delle buste dal cofano e si diressero verso l'ascensore, e che ascensore. Una voce robotica all'interno disse «Benvenuti Signori»

Sobbalzarono entrambi «Oh....ehm...grazie» disse GD ridendo. Hane lasciò andare il fazzoletto che cadde a terra.

La voce riprese «A che piano desidera andare?»

GD guardò Hane «Non so a che piano è...»

«Hai detto l'attico no? Dici ultimo piano...»

«Ultimo piano?» chiese la voce. Hane spalancò gli occhi per la sorpresa.

«Si» rispose GD. Le porte si chiusero e l'ascensore partì. L'interno era d'acciaio e specchi, la pulsantiera era uno schermo touchscreen e si sentiva una musichetta d'attesa.

«Credo di essere più emozionata di te...che figata!» disse Hane.

«Per quello che ho pagato deve essere spettacolare» rispose lui guardando il soffitto illuminato.

«Non ti chiedo quanto hai pagato...ma sicuramente molto più del mio affitto» disse guardandosi intorno per gustarsi tutti i dettagli luminosi di quell'ascensore.

«Ora che mi ci fai pensare non mi hai mai invitato a casa tua... » disse improvvisamente GD.

«E' un monolocale...non c'è un cavolo da vedere» sbuffò Hane.

«Che c'entra siamo amici no? Manco un caffè..» insistette lui.

«Ma se non ci sei mai? Quando te lo venivi a prendere questo caffè? E poi...a te non piace il caffè»

«Te lo ricordi? ahahah che brava amica che ho» le disse sorridendo.

«Lo puoi dire forte...comunque quando arriviamo? Stiamo già da qualche minuto qui dentro» non era mai stata tanto tempo in un ascensore.

«Vedi lì quanti piani sono...» indicò il monitor.

«Ok...dunque...ora stiamo al 90esimo piano...»

«Wow»

«...e stiamo salendo ancora...oh! ecco il 125esimo è l'ultimo!»

Dopo un pò la musichetta si fermò e tornò la voce «Ultimo piano, buona giornata» le porte si aprirono ed uscirono di corsa per l'eccitazione. Si ritrovarono in un corridoio ben illuminato con marmo lucido sia sulle pareti che a terra. Alla fine di questo corridoio c'era Dami davanti all'unica porta del piano. Il suo look era abbastanza strambo come al solito.

«Bentornato fratellino!» gli corse incontro e lo abbracciò, poi fu il suo turno «Hane che bello rivedere anche te!»

«Ehm..Demi...ci siamo viste ieri all'università» Dami frequentava la facoltà di Arte e Design che si trovava di fronte a quello di ingegneria dove andava lei e capitava spesso che si incontrassero nel cortile del campus.

«Si e allora? Mi sei mancata lo stesso!»

«Ahahaha» risero entrambe.

«Allora entriamo?» GD estrasse una chiave magnetica e la inserì nella fessura. Entrarono e rimasero a bocca aperta.

 

Hane quasi era commossa da tutto quello splendore.

Appena entrati la cosa che colpì maggiormente era lo spazio. C'era uno spazio enorme, ci entravano comodamente 10 Bentley parcheggiate una di fianco all'altra. A terra c'era un marmo lucido nero leggermente metallizzato dove rifletteva la luce proveniente dalla loro destra, dalle vetrate , che erano altissime, prendevano quasi 2 piani mostravano tutto il paesaggio che si poteva ammirare da quell'altezza. Alla loro sinistra invece, sotto una sorta di balconata che prendeva tutto lo spazio fino alla parete opposta, c'era la cucina, una zona libreria ed una zona hobbies. Al centro della stanza invece c'erano 3 divani bianchi disposti a semicerchio, un tavolino di cristallo ed una tv al plasma home cinema. In fondo alla stanza, vicino alla sala hobbies c'era una scala che portava al piano superiore, la zona notte .

«Wow» GD fece cadere le borse rivelando essere il loro pranzo. Dami e Hane erano rimaste paralizzate attaccate ai gomiti di GD stringendolo tanto da fargli male.

«Fammi trasferire qui ti prego» disse Hane pensando al suo misero monolocale.

«Si...anche a me...» disse Dami sognante.

«Ragazze...riprendiamoci e facciamo il giro» raccolse le borse e le posò sul bancone della cucina.

Andarono prima alla zona soggiorno e si gettarono tutti e tre sui divani «E' così grande che potrebbero viverci 4-5 famiglie qui dentro» disse Dami.

GD si alzò e si avvicinò alla vetrata «Wow siamo altissimi!» le ragazze lo imitarono e rimasero ancora più a bocca aperta. La vista più spettacolare di Seoul.

«Jiyong ma che hai fatto al collo?» le chiese la sorella improvvisamente.

«Oh! La medicazione!» esclamò Hane estraendo il materiale comprato in farmacia dalla bustina appesa al polso.

«Nulla, un paio di fan...» raccontò a Dami.

«Siediti qui» Hane gli indicò il divano e gli si sedette accanto. Prima disinfettò tutto intorno al graffio con una garza imbevuta da del liquido rossastro e dopo gli applicò la polvere cicatrizzante «Ecco fatto»

«Grazie...andiamo a vedere sopra ora? Sono troppo curioso» disse GD alzandosi di scatto.

«Sembra che hai dei succhiotti per come sei conciato» commentò la sorella guardando anche dall'altra parte del collo, dove Hane non aveva guardato.

«Eh? Perchè? Cosa ho?» chiese lui cercando uno specchio.

«Oddio GD non avevo visto dall'altro lato! Hai dei lividi dove ti hanno afferrato!» esclamò Hane.

«Ah ecco perchè mi faceva male....» commentò GD guardandosi riflesso sul frigorifero.

«Domani come farai?» chiese allarmata.

«Makeup» rispose semplicemente «Guarda che non è la prima volta che mi pestano o mi faccio male sul palco»

«Oooh povero fratellino...» disse Dami scompigliandogli i capelli «Andiamo di sopra adesso» disse saltellando come una bambina.

«Ook» Per primo salì il proprietario seguito dalle due donzelle. Il secondo piano era in pratica la metà del piano inferiore e affacciava direttamente sul salotto dove erano seduti prima «Non avevo mai visto un balcone interno» commentò Hane ad alta voce. Faceva l'eco.

«Nemmeno io» disse Dami. Entrarono nelle 3 stanze per esplorare. La prima subito dopo le scale era una camera da letto padronale, lussuosa e moderna come il resto dell'appartamento, inoltre aveva anche un'altra stanza interna come cabina armadio e un bagno privato. Le altre due camere erano sempre stanze da letto ma avevano un enorme bagno in comune con una vasca idromassaggio nel mezzo.

«Puoi ospitare tante persone qui...volendo entrano anche dei letti singoli» disse Dami.

«Che bello qui...casa mia è la tua cabina armadio in pratica...ma la tua roba dov'è»

«Le mie cose sono in tipo dieci valige ahahaha...due le ho in macchina, il resto me le portano domani»

Hane fissò GD che si stava ancora guardando intorno. Era incredibile pensare che erano partiti dallo stesso punto, dallo stesso garage. Ora indossava abiti firmati, gioielli d'oro, auto lussuose, veniva riconosciuto ovunque, ed ora quell'appartamento in centro...

«Tutto bene?» GD le sventolò la mano davanti agli occhi, si era imbambolata.

«Si, tutto ok...mangiamo ora? Seven mi ha distrutta oggi»

«Seven?» ripetè Dami.

«Si ho lavorato con lui su un suo pezzo...» raccontò scendendo le scale per tornare al piano di sotto.

«E com’è stato? Immagino sia difficile trovarselo davanti continuamente» disse lei.

«Non so...c’e tensione nell’aria quando siamo soli. Credo che soprattutto lui si trovasse in difficoltà oggi...GD vuoi una mano a preparare?» Il padrone di casa aveva raccolto la spesa e stava cominciando a spargerli sul bancone della cucina 

«Oddio! Io vado ragazzi! Ho un corso tra un'ora» disse Dami improvvisamente «Hane, poi ne riparleremo»

«Ma come! Vai già via? Non mi vedi da un mese!» esclamò GD fingendo indignazione.

«Scusa fratellino...ero curiosa di vedere il tuo appartamento visto che è vicino all'università» lo baciò sulla guancia «Ciao Hane, ci vediamo in questi giorni!» le fece l'occhiolino.

«Ciao Dami! A presto!»

Boooom. La porta si chiuse.

«Comunque....cosa hai comprato?» gli disse Hane avvicinandosi al bancone.

«Non ho mai cucinato nulla, a parte il riso, in vita mia» prese a tagliuzzare a casaccio le verdure.

«Ahahahah andiamo bene! Levati, faccio io...la stai rovinando questa verdura...» gli prese il coltello da mano e cominciò ad affettare come una professionista.

«Hai fatto pratica vedo» disse mettendo a bollire l'acqua.

«Vivo da sola da un annetto...per forza ho dovuto imparare...passami la carne»

«Raccontami un pò di te» GD si sedette sugli sgabelli da bar dietro al bancone e la guardò. Hane si sentì un pò in imbarazzo «Oh...bèh...nulla di che...vado all'università quando ci sono i corsi interessanti...poi vado alla YG a fare tirocinio...e nulla più»

«Con gli occhi come stai? Ho visto che porti gli occhiali» continuava a fissarla.

«Cerco di stancare gli occhi il meno possibile, ma per fortuna non mi è più capitato come l'ultima volta» continuava a sminuzzare le verdure come se non ci fosse un domani. Perchè si sentiva così in imbarazzo?

«Ti piaceva di più stare in tour con noi?» le chiese. Alzò lo sguardo. Perché quella strana domanda? Pensò ad una possibile risposta.

«Eh, bella domanda» posò il coltello e si sciacquò le mani «A livello artistico mi piace lavorare in studio e creare con la musica. Però stare con voi era tutt'altra cosa...era come stare in gita con gli amici» disse sorridendo.

«Vorresti girare il mondo come noi?» continuò lui assumendo un tono serio.

«Non sarebbe male...tutto pagato...» rise scherzando mentre buttò tutti gli ingredienti in pentola.

GD continuò con lo stesso tono di prima «Sai pensavo...con Teddy...di produrre le 2ne1»

«Wow...» riuscì a dire soltanto. Lui era lì, seduto sullo sgabello di fronte a lei con la testa appoggiata su entrambe le mani. Per qualche motivo sentiva di essere lontana da lui. Era solo un ragazzo della sua età ed aveva già prodotto i Bigbang, stava per produrre il suo album solista e già pensava al futuro. Lei invece era ancora in attesa dell’approvazione della sua laurea da parte dell’insegnante.

«Il Presidente dice che hanno del potenziale ed io sono d’accordo con lui. Tu che ne pensi? Teddy mi ha detto che non vai molto d’accordo con CL»

Hane dovette ammetterlo «Già...» diede una rimestata alla zuppa «Non le sto molto a genio direi...e la cosa è reciproca»

«Per qualche motivo in particolare? Non ti ho mai vista litigare con qualcuno.» disse lui.

«In effetti lei è la prima persona con cui davvero non mi ci trovo. Siamo troppo diverse»

«Mmm...» GD sembrò riflettere su qualcosa «Pensi di riuscire a lavorare con lei almeno?»

Hane rise «Se riesco a lavorare con il mio ex penso di riuscire a lavorare con tutti»

«Mi fa piacere che la pensi così...perchè vorrei che ti occupassi tu delle loro basi come arrangiatore, poi il soundcheck e tutte quelle cose da fonico ai concerti»

Hane spalancò di nuovo gli occhi quella giornata «Sei serio?»

«Si...cos'è quella faccia?»

Essere il fonico di tourneè era qualcosa a cui non ci si era avvicinata nemmeno nei sogni. Inoltre occuparsi della composizione significava che il suo nome sarebbe stato sul retro delle copertine.

«Io...» non ci poteva credere «E Teddy è d’accordo su questa cosa?»

Lui sorrise «Si, certo»

 Corse ad abbracciarlo «Non ci posso credere Oppa! Sei magnifico!» disse eccitata.

«Lo so» la strinse anche lui.

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10



Dopo la riunione con le 2ne1 la settimana successiva per la presentazione del progetto del tour, tutti si congratularono con le ragazze.

«Fighting 2ne1!»

«Fighting Hane!»

Tutti erano in visibilio per il nuovo gruppo tutto al femminile.

«Vi auguro di superare le vendite dei Bigbang» disse il Presidente sorreggendo un calice di vino prendendo in giro GD.

«Se succederà, sarà comunque merito mio» rispose lui facendo ridere gli altri.

GD dopo il suo successo aveva cambiato atteggiamento nei riguardi del Presidente. Mentre prima ne era spaventato ora quasi lo considerava un suo pari. E la cosa era reciproca. Molti produttori della YG, incluso Teddy, non erano riusciti ad ottenere quel tipo di rapporto con il presidente, cosa per il quale provavano molta invidia nei suoi confronti. Dal suo canto GD dimostrava tutti i giorni di meritare la sua fiducia, non sbagliava un colpo. Marketing, immagine, moda, danza, musica, eccelleva sempre in tutto e la cosa più sorprendente era che era anche timido. Fin quando si trattava di stare sul palco e cantare era tutto perfetto, ma quando si trattava di essere se stesso e rispondere a delle semplici domande si emozionava e mostrava al pubblico tutta la sua timidezza. I fan impazzivano per lui.

Dopo la riunione Hane, GD e Taeyang andarono al ristorante della YG a pranzare insieme.

«Hai ordinato la spesa?» chiese Taeyang mentre prendevano posto al solito tavolo.

«Si, dovrebbe essere già fuori alla nostra porta» rispose GD.

Taeyang era diventato il suo coinquilino nella nuova casa perché a quanto pare si sentiva solo. Non lo volle ammettere chiaramente ma i suoi amici lo capirono.

«Mi hai fatto ricordare che devo ordinare la cena per stasera» disse Hane prendendo il suo cellulare.

«Vieni da noi» disse GD.

Hane rispose senza togliere lo sguardo dal cellulare «Nell’ultima settimana sono stata più a casa vostra che a casa mia, dovrò pur tornarci ogni tanto» 

«A proposito, non ho mai visto casa tua» disse Taeyang.

GD prese la palla in balzo «Non ci vuole invitare, già ci ho provato» 

Stavolta alzò lo sguardo «E’ un monolocale, non c’è nulla da vedere! Ve lo ripeto di nuovo!»

«Io sono curioso» disse Taeyang con il suo solito sorriso dolce. Hane dovette ammettere che un pò la sciolse perché rispose «Ok, ok….dopo pranzo vi ci porto!!!»

 

Finalmente, dopo pranzo, si diressero al monolocale a 10 minuti dalla YG. GD fu costretto a parcheggiare in un parcheggio a pagamento per nascondere l'auto e, nascosto il viso ed i capelli sgargianti sotto al cappuccio, entrarono nel condominio. Fortunatamente non incontrarono nessuno.

Hane prese la sua chiave e disse «Non vi aspettate nulla».

Aveva sempre evitato di portarli lì perchè si vergognava di mostrare il posto dove aveva vissuto nell'ultimo anno. Non era chissà quanto messo male, ma rispetto al loro appartamento era una bettola.

«Dai apri, non ti preoccupare» disse Taeyang nervoso guardandosi intorno. Forse aveva paura di incontrare qualche fan giustamente.

Aprì la porta ed entrarono.

Era davvero minuscolo e concentrato tutto in una sola stanza. Armadio, scrivania, divano letto, e cucinino erano tutti uno affianco all'altro. Al centro c’era un tavolino con due sedie e nulla più. 

«Accomodatevi...» prese la sedia che era alla scrivania e la mise vicino le altre.

«Wow, davvero minuscolo» commentò Tae.

«Te l’avevo detto che non era niente di che.»

Si sedettero entrambi intorno al tavolino «Ok, ora vedo cosa posso offrirvi»

Aprì il mini frigorifero e prese una lattina di cocacola e una di sprite. Poi prese due bicchieri, diversi tra loro, e li poggiò sul tavolo.

«Non hai niente da mangiare in frigo» affermò GD probabilmente sbirciando alle sue spalle.

«Già, devo ordinare anche io la spesa….»

«Ma alla YG quanto ti pagano?» chiese sconvolto

«In realtà...» disse prendendo un pacchetto di patatine «...ho rifiutato lo stipendio normale»

«Cosa? Perché?» chiese ancora più stupito. Taeyang la fissava con uno sguardo strano.

«Il presidente mi ha praticamente regalato l'università ed ho fatto un patto con lui»

«Che patto?» 

«In cambio della borsa di studio che mi ha dato io percepisco lo stipendio minimo...accetterò quello completo dopo la laurea...che avverrà tra qualche mese»

«Perchè non me lo hai mai detto? Ti avrei potuta aiutare!»

«Non voglio soldi! Ehi! non farmi pentire di averti portato qui, già odio il fatto che provi pietà per me» disse tristemente

«Non provo pietà! Che palle che sei...Ok sto zitto...fai le valigie...ti portiamo via da qui»

«Prendi tutte le cose sparse in giro e mettile in una valigia, io prendo gli abiti» disse Taeyang come se si fosse messo d’accordo con lui.

«Eh? Che state dicendo?»

«Da oggi ti trasferirai da noi» GD si alzò e si sgranchì le spalle.

«Dove hai la valigia?» chiese Taeyang aprendo l’armadio.

«E’ dietro al divano…» rispose senza pensarci «Ma che dici?» Hane si sentiva sfrattata da casa sua.

«Non esiste che ti facciamo stare qui dentro» disse GD.

«Ehi, non toccare le mie cose!» disse Hane rivolta a Taeyang che stava per aprire il cassetto delle mutandine. Era sempre più sconvolta da quei due.

«Hai qualcosa che non sia di colore nero?» commentò Taeyang dall’armadio.

«Apprezzo quello che volete fare ma non posso venire da voi» disse lei seriamente. 

«Perchè? Che problema c’è?»

«Dai Jiyong…..è troppo! Non posso pagarti l’affitto! E non dire che vuoi farmi venire gratis!» rispose stringendo i pugni. 

«Quanto paghi di affitto qui?» chiese GD.

«600.000 won» rispose lei.

«Ok, ti fitto una camera per lo stesso prezzo» GD incrociò le braccia e la sfidò a rifiutare quella offerta più che vantaggiosa. 

«Jiyong...» si ritrovò a sorridere.

«Tanto lo sai che con me non si discute, muoviti a fare le valigie»

«E tu sei d’accordo con ciò? Tu quanto paghi? gli affitti dovrebbero essere equi» chiese rivolta a Taeyang.

«Io non pago nulla. In cambio mi occupo del cibo...ops scusa» aveva aperto il cassetto dei reggiseni sta volta.

«Mi occupo io dell’intimo...grazie!»

Hane, ormai arresa e messa in trappola da quei due, cominciò a guardarsi intorno: specchietti, libri, spazzole per capelli, smalti, un metronomo, spartiti, cavi jack, soprammobili vari e delle fotografie.

«Che bella questa foto» commentò GD vedendosi ritratto da bambino insieme ad un piccolo Taeyang e ad una piccola Hane in salopetta fuori al suo garage.

«Quale? Ah, si quella...è la mia preferita» disse continuando a ficcare roba nella valigia.

«Io non ho nessuna foto nostra»

«Si che le tieni...Dami ha un sacco di album con le nostre foto, quella me l'ha data lei»

«Davvero? Non lo sapevo!»

Dopo un pò di tempo finalmente raccolsero tutto.

«Credo di aver preso tutto...possiamo andare» chiuse le valige e lasciò la chiave sul frigorifero con un messaggio. "Grazie per avermi fatto stare in questa casa, ve ne sarò sempre riconoscente"

«Non devi avvisare il padrone di casa? Te ne vai così?» chiese GD curioso.

«Ehm...tra qualche giorno mi sarebbe scaduto il contratto...» disse arrossendo.

«Il grande G-Dragon colpisce ancora!» esclamò quasi urlando.

«Stupido...andiamo...» si chiusero la porta alle spalle e se ne andarono con due valigie piene.

Arrivati nella loro nuova casa la prima cosa che fecero è ordinare della pizza perchè, nonostante avessero trovato la spesa fuori la porta, nessuno aveva voglia di cucinare.

«Buona la pizza...dobbiamo mangiarla più spesso» disse Hane agli altri due.

«Si...» rispose GD, gli si stavano per chiudere gli occhi.

«Stai morendo di sonno vero?» gli chiese dolcemente

«Si nota?» disse a stento lui.

«Vai a dormire, pulisco io qui» gli diede un colpetto sul braccio «Anche tu Tae, andate»

«Sei sicura?» chiese Taeyang. 

«Si, vai pure»

«Ok...Buonanotte Hane»

«Buonanotte»


La mattina successiva Hane fu svegliata di soprassalto «Hane! Ma che ci fai qui!»

«Eh? Cosa? Dove?» disse lei con gli occhi ancora chiusi.

«Ti sei addormentata sul divano!»

Lentamente aprì gli occhi e si guardò intorno. Dove si trovava? Ah si, a casa di Jiyong.

«Scema...credevo non vedessi l'ora di provare il letto nuovo» rise GD indicando di sopra.

«Mmmh cretino...perchè mi hai svegliata...è così comodo questo divano...» si girò dall altra parte per non farsi vedere in faccia. La sera prima, presa dall’euforia della nuova situazione si addormentò sul divano.

«Non devi andare a lavoro? Sono le 10....» disse la voce di GD svegliandola definitivamente.

«Cooosa???» Si alzò di scatto e si mise le mani tra i capelli «Teddy mi ammazzerà...perchè non mi hai svegliata prima?»

«Ehi! Non prendertela con me...io ora mi sono alzato e ti ho trovata qui» era in pigiama e ciabatte e aveva tra le mani un tazzone giallo con la faccia di Spongebob.

Corse alla valigia che era ancora all'ingresso e ne estrasse un jeans ed una maglietta a caso «Vanno bene questi insieme?»

«Un pò squallido ma si...» disse GD affogando una risata nella sua tazza di latte.

Guardò l'orologio «Cavolo non ho il tempo di farmi la doccia! Me la farò alla YG» si cambiò al volo il jeans e la maglietta dimenticandosi praticamente della presenza di GD.

«Oh ma tu sei ancora qui?» esclamò ritrovandoselo davanti durante uno dei suoi movimenti frenetici.

«Scusa ma io non mi sono mosso....stai facendo tutto da sola»

«Mmmh sto ancora dormendo...» gli diede un pugno sul braccio e cercò di lisciarsi i capelli con le dita.

«Se cerchi una spazzola sta nell'altra valigia, te l'ho messa nella tasca interna»

Mentre si pettinava con una mano, con l'altra cercava di allacciarsi la scarpa fino a quando si arrese e ficcò le stringhe all'interno senza allacciarsele.

Prese la borsa al volo e uscì.

 

Pov GD

Hane era davanti a lui che si cambiava gli indumenti con una nonchalance incredibile. Gli sembrava che avesse ancora gli occhi chiusi e che stesse facendo i movimenti perché era abituata a farli. Doveva essere proprio una dormigliona. Non era cambiata molto da quando l'aveva vista senza vestiti all'ospedale però gli faceva comunque uno strano effetto. Si era seduto sullo sgabello da bar del bancone da cucina e la osservò incuriosito da quella situazione. Andava avanti e indietro cercando cose come una forsennata, lo stava facendo morire da ridere.

Improvvisamente si fermò e lo fissò  «Oh ma tu sei ancora qui?»

«Scusa ma io non mi sono mosso....stai facendo tutto da sola» le rispose ridendo.

«Mmmh sto ancora dormendo...» disse stropicciandosi gli occhi, com'era tenera.

Cercava di districarsi i capelli con le mani «Se cerchi una spazzola sta nell'altra valigia, te l'ho messa nella tasca interna» le disse cercando di aiutarla.

Lei non rispose, si voltò e andò alla valigia a prendere la spazzola "Bene, almeno capisce ciò che le dico" pensò.

Dopo ciò fece delle cose strane come allacciarsi le scarpe con una mano sola "Dovrei accompagnarla visto che sta in questo stato? Sembra ubriaca"

Si guardò intorno per vedere se ci fossero bottiglie vuote ma non c'era nulla. "E' proprio così appena sveglia allora!"

Improvvisamente la vide afferrare la borsa e uscire senza salutarlo.

«Ciao eh...» disse GD al nulla.

La porta si riaprì un attimo prima di chiudersi «Ah quasi dimenticavo...GD non ho la chiave»

«Prendi la mia, io me ne farò dare un altra» indicò il tavolino di cristallo di fianco l'entrata.

«Ok» la prese e richiuse la porta senza salutarlo.

«Buongiorno oppa grazie per avermi svegliata!» imitò la sua voce al nulla, come prima.

La porta si riaprì di nuovo e spuntò la sua testa «Mi sono dimenticata un'altra cosa»

«ANCORA?» disse arreso da quella situazione.

«Buona giornata Oppa» gli sorrise dolcemente facendolo sciogliere.

«Fai un buon lavoro oggi» le rispose.

«Si! Ciao!» richiuse la porta e stavolta aspettò un pò prima di distogliere lo sguardo da essa. Finì il suo latte e guardò il suo riflesso sul fondo della tazza "Ci sarà da divertirsi con una come lei in giro per casa" pensò.

Poco più tardi, in procinto di andarsi a fare una doccia, Hane lo chiamò «Pronto?»

«Scusa per stamattina! Mi sono appena ricordata di quello che ho fatto! Perdonami non lo farò più! E' che sono abituata a stare da sola quindi non ci ho pensato! E poi ero agitata...»

«Ohi zitta un'attimo! Sei un mitra di prima mattina! Mi hai chiamato per dirmi questo?» aveva già aperto l'acqua ed era nudo.

«...si...»

«Per quanto mi riguarda puoi spogliarti pure in camera mia...» disse prendendola in giro. 

«Aah! Scemo! Vabbè torno a lavoro... lavoro con le 2ne1 oggi! Teddy vuole che imparo il loro stile»

«Ottimo! Non ti ha rimproverato che hai fatto tardi?» le chiese.

«In realtà si...»

Improvvisamente GD ebbe un colpo allo stomaco «Hane! Mica hai detto a qualcuno che vivi con noi?» disse spaventato. Lui e gli altri avevano sempre la clausola sul contratto che gli impediva di avere relazioni ufficiali con qualcuno e se venivano a conoscenza della loro convivenza era la fine.

«Certo che no!»

Sospirò «Brava...succede un casino se qualcuno lo viene a sapere»

«Lo so, stai tranquillo...ora vado, a stasera ciao!»

«Ciao» attaccò e andò a farsi la doccia. Doveva partecipare al photoshoot per Vogue quel pomeriggio.

______

Decisero che Hane avrebbe preso l'ultima stanza del secondo piano. Lei e Taeyang si misero d'accordo sull'uso del bagno in comune, si sarebbero ricordati di bussare prima di entrare. Avevano pensato di dare la stanza padronale a lei con il bagno privato ma le cose di GD non entravano in un armadio normale.

«Non credi di aver esagerato con lo shopping?» gli chiese Hane aiutandolo a sistemare la miriade di vestiti che aveva. Era passato ormai un mese dal suo trasferimento lì e l'atmosfera era estremamente vivace «Che poi quando la indossi questa roba?» estrasse un giubbetto di pelle rossa cortissima che copriva solo le braccia in pratica.

«Stai attenta con quello! E' per Heartbreaker!» glielo prese di mano e lo sistemò con cura su una gruccia da parte.

«I tuoi gusti si stanno facendo sempre più strani....fattelo dire eh»

«Se è come dicevi tu perchè mi hanno nominato fashionista dell'anno?» disse GD vantandosi.

«Sei sicuro che esista questo titolo? Non è che ti hanno preso in giro?» adorava sfotterlo sulla moda.

«Ah-ah...spiritosa...»

«Avete finito? Oh ma che è quel coso?» Entrò Taeyang che avvistò il giubbetto rosso.

«Nulla! Non rompere anche tu!»

«Taeyang! E' per Heartbreaker!» esclamò Hane imitando la sua voce.

«Ah si? E' proprio ridi....cioè bellissimo!»

GD afferrò qualcosa di indescrivibile dal mucchio e glielo lanciò addosso.

«Che cucini oggi?» chiese Hane improvvisamente sentendo il suo stomaco brontolare.

«Tu che vuoi mangiare?» le chiese.

«Oh posso scegliere?» disse entusiasta.

«Certo mia regina» simulò un inchino verso di lei mentre GD fece finta di vomitare.

«Oooh...» sbattè le ciglia e subito dopo rivolse un'occhiataccia a GD «...Ooooh mio principeee...vorresti preparare il Sushi oggi?»

Taeyang si avvicinò e le fece il baciamano «Ogni suo desiderio è un ordine...»

«Ooook me ne vado, queste cose sdolcinate a prima mattina non le posso vedere...» disse GD visibilmente irritato.

«Eddai scemo! Stiamo giocando!» gli disse dietro Hane ma lui la ignorò chiudendosi in bagno.

«Com'è diventato permaloso il nostro divo» commentò Taeyang «Comunque se ti sbrighi ti accompagno in studio, devo passare al CEO» disse guardando l'orologio.

«Grazie! Vado a prepararmi subito allora!....Uso il bagnooo» corse e si chiuse in camera sua.

Dopo circa una mezz'ora Hane era già pronta «Andiamo?» disse scendendo di corsa le scale.

Taeyang spense la tv e disse «Andiamo principessa» le offrì il braccio e lei lo afferrò stando al gioco.

«...Spero tu abbia pulito i cavalli, non vorrai mica che mi sporchi gli abiti...» disse fingendosi sofisticata.

«Mia dolce fanciulla...non la porterei mai a cavallo...»

«In carrozza allora?» uscirono e si chiusero la porta alle spalle.

 

G-Dragon li aveva osservati dal piano di sopra, affacciato al balcone.

______

Stava lavorando su un remix quando «HANEEEE!» qualcuno le tolse le cuffie le urlò nell'orecchio.

«Chaerin! Mi hai spaventata! Guarda che con le orecchie ci lavoro!» le rispose innervosita.

«Ahahah si scusa...» CL era in tuta, probabilmente aveva finito gli allenamenti in palestra «E' che volevo parlare un pò con te!»

Teddy cercò di intromettersi ma non riuscì a dire nulla perchè CL lo liquidò subito dicendo «Cose da donne! Sparisci!»

«Adesso? Volevo finire questo pezzo...» disse Hane un pò scocciata.

«Dai! Prenditi una pausa!» le disse.

Guardò l'orologio ed effettivamente erano quasi 3 ore consecutive che stava lavorando «Ok, andiamo a prendere un caffè di sotto»

«Yuppiee!»

Salvò il progetto su cui stava lavorando e la seguì in mensa dove scelsero un posto appartato per chiacchierare.

«Allora? Dai spara! Non mi hai mai convocata in questo modo prima d'ora» disse incuriosita appena sedute. Il loro rapporto si era un minimo stabilito. Una volta accettato che avrebbero dovuto lavorare insieme si impegnarono entrambe per andare d’accordo.

Lei saltellò sulla sedita tutta contenta, sembrava una ragazzina eccitata dal fatto che il ragazzo che le piaceva le avesse rivolto la parola.

«Guarda! Leggi tutta la conversazione!» le passò il suo cellulare fuxia sbrilluccicoso.

«Oh...ok»

Era la schermata di kakao talk ed in alto lesse il nome "Jiyong oppa". Scrollò i messaggi per leggere dall'inizio e vide che erano di quella stessa mattina.

 

J:Ciao baby

C:Ciao oppa!

J:Che fai di bello?

C:Mi alleno...tu?

J:Nulla..sono a casa ad annoiarmi.

C:Mi dispiace! Posso fare qualcosa per te?

J:Mmm...stasera hai da fare?

C:No, sono libera.

J:Andiamo a ballare?

C:Che bella idea! Andiamo dove vuoi tu!

J: =)

 

La conversazione finiva con uno smile di GD. Alzò gli occhi per guardare CL che era tra le nuvole «Hai un appuntamento con GD» affermò.

«Oddioooo non ci posso ancora credere!!» si portò le mani sul viso e arrossì come se il fatto che lei lo avesse detto ad alta voce confermasse tutto.

Ma quello che si stava chiedendo Hane, e che non l'avrebbe detto ad alta voce, era "E quindi? Che dovrei farci io?"

«Bè...in bocca a lupo per la serata allora» che doveva dirle?

«Grazie Hane! Sapevo che saresti stata felice per me!» esclamò tutta sorridente. In realtà non ne era né felice e ne dispiaciuta però per farla contenta la imitò e sorrise più che potè «Sei l'unica a cui l'ho detto! Acqua in bocca!»

«Tranquilla, non lo dirò a nessuno» anche perchè avrebbe messo nei guai anche lui.

«Visto che tu sei sua amica....» riprese lei «...parlami un pò di lui! Che so...che tipo di ragazze gli piacciono? Il suo piatto preferito?»

Aaaah ecco cosa vuole da me, si disse.

«Le ragazze che gli piacciono?» le venne in mente la tizia con cui si ritrovò a letto dopo il primo concerto «In realtà non saprei proprio...» Effettivamente ne sapeva poco o nulla della sua vita sentimentale se ne aveva una.

«Ma come! Dai fai uno sforzo!» insistette lei.

«Tu saresti giusta per lui» buttò li. Tanto era quello che voleva sentirsi dire, l'aveva capito.

«Dici davvero?? Aaaaaah! Che bello!» cominciò ad agitarsi di nuovo «Cosa devo indossare stasera? Oddioo mi serve Bom!»

Si alzò di scatto, bevve dal suo bicchiere per finirne il contenuto e si guardò intorno in cerca dell'amica sotto gli occhi scioccati di Hane.

«Ciao Hane! Grazie per avermi ascoltata!» la salutò con la mano e si allontanò lasciandola seduta al suo posto.

Rimase sconvolta.

«Bha...» le scappò ad alta voce.

Era strano che GD voleva andare a ballare perchè farsi vedere in giro insieme a lei era rischioso. Era stato sempre molto attento su queste cose, chissà perché quel giorno gli era andato di testa così.

Hane continuò a rimuginarci sopra per un pò fino a quando qualcuno si sedette di fronte a lei «Ciao Daesung! Che ci fai qui?»

«Ciao Hane! Sono qui per le solite questioni burocratiche...che noia...» disse spostandosi il ciuffo dagli occhi.

«Da quanto tempo che non ti vedevo...ti sei fatto il fisico eh?» disse scherzosamente.

«Si vede? Aaaah meno male! Sei la prima che lo nota...ci sto lavorando duramente!» sorrise come al suo solito. Sembrava avere un'aura di allegria che contagiava chiunque riusciva ad avvicinarsi a lui

«E si vede! E' qui anche Taeyang comunque...l'hai visto?»

«Si era in sala riunioni con noi...» indicò lui e il manager che stava facendo la fila alla caffetteria.

«Novità?» disse finendo il suo caffè.

«No, solite cose...sponsor, pubblicità...hai visto o sentito TOP per caso?» chiese lui come se si fosse appena ricordato di una cosa.

«TOP? No, no...»

Si avvicinò il suo manager e gli mise davanti un vassoio con coppette e spuntini «Vuoi favorire?» le chiese.

«Oh..no grazie...anzi vi lascio soli, devo tornare a lavoro» disse guardando l'orologio «Ci si vede Daesung! Vienimi a trovare un giorno!» disse facendogli l'occhiolino.

«Si hai ragione! Non vengo da voi da una vita...magari stasera...» si girò verso il suo manager e lui fece un cenno di assenso con la testa.

«Stasera sia! Preparerò una cenetta con i fiocchi vedrai!»

«Non vedo l'ora!»

_______

 

Daesung arrivò per le otto e mezza e si mise seduto al bancone di fronte ad Hane e Taeyang mentre cucinavano la cena.

«Ti sta bene il grembiule...» disse scherzosamente a Taeyang.

«Dillo dai..."potevi fare il cuoco"» risero tutti e tre.

«Ah ma Seungri ti ha risposto poi?» chiese improvvisamente Hane.

«Si, ha detto che sta dai suoi ma la prossima volta verrà sicuramente» rispose Taeyang.

«Ma GD non scende? E' successo qualcosa?» chiese Daesung guardandosi intorno. Hane non aveva parlato con nessuno del suo appuntamento con CL e fece finta di niente.

«In effetti è strano che non è ancora sceso...non ti ha nemmeno salutato» disse Taeyang pulendosi le mani sul grembiule «Vado a chiamarlo». Fece qualche passo e si fermò di botto «Ohi, eccoti».

GD era appena sceso ed era vestito di tutto punto. Scarpe a punta, giacchetto griffato con le maniche tirate su che mostravano i tatuaggi, collane a volontà ed i capelli pettinati alla perfezione «Ciao Daesung! Ceni qui?»

«Ciao GD...si...tu stai uscendo?»

«Si, vado a ballare stasera» si aggiustò il colletto della camicia che spuntava da sotto la giacca «Se vuoi puoi dormire qui, io torno in mattinata»

Lo guardarono tutti con gli occhi spalancati. Non era mai andato a ballare  prima d'ora, o almeno non così, in maniera ufficiale.

«Vai da solo?» gli chiese Taeyang.

«No, ho appuntamento lì con qualcuno» rispose. Hane lo guardò sottecchi.

«Ok, divertiti amico!»

«Buon divertimento Jiyong! Magari ci vediamo un'altro giorno» lo salutò Daesung.

GD afferrò le chiavi della bentley e le lanciò in aria per poi riacciuffarle e mettersele in tasca «A domani...buona serata» uscì e si chiuse la porta alle spalle.

«E' figo pure nella normalità» disse Daesung facendo ridere tutti.

«Ormai la fighezza fa parte di lui» aggiunse Hane continuando a ridere della cosa.

«Però è strano...» Taeyang prese di nuovo posto dietro ai fornelli «Da stamattina si è chiuso in stanza e non ha detto a nessuno che stasera andava a ballare...ci poteva pure invitare, no?» guardò gli altri.

«Si....fa nulla» disse Daesung.

«Esce con una ragazza» buttò lì Hane per capire cosa ne pensassero loro della cosa.

Daesung indicò l'ingresso «Eh? Davvero? Lui?»

«Te l'ha detto lui?» le chiese Taeyang stupefatto.

«No, lo so e basta. Non chiedermi altro» finì di preparare gli antipasti e si lavò le mani.

«Che strano al quadrato...se lo beccano con una ragazza è la fine...sicuro che è una Lei?»

«Certo, ma è inutile parlarne. Fate finta che non sapete nulla, sono fatti suoi alla fine.»

«Si, però...» insistette Taeyang.

Daesung fece un grosso respiro e disse «Anche TOP credo che esca con una ragazza»

«Anche lui? Perchè non sono mai al corrente di nulla io?» Taeyang impiattò ed andarono a sedersi al tavolo da pranzo già apparecchiato in precedenza «Che casino questa pausa. Stanno dando tutti di matto»

Ad Hane balenò in mente una cosa «Oggi lo cercavi TOP, poi lo hai trovato?»

«No...non è venuto. Il mio manager lo ha chiamato più volte ma non è mai raggiungibile...Buono questo cibo! Siete bravissimi in cucina!»

«Grazie! Puoi venire più spesso a mangiare da noi se vuoi...tanto ora se GD continuerà a vedersi con...quella... noi due restiamo da soli» disse indicando lei stessa e Taeyang.

«Se non disturbo...mi fa piacere stare gli amici....Sapete che c'è....con il fatto di essere diventato famoso mi pare di avere intorno solo persone false che vogliono solo starti accanto per la popolarità»

«Si, è vero» disse Taeyang «Pensa che mi hanno contattato certe persone di cui non ricordavo nemmeno l'esistenza... tipo dei vecchi compagni di scuola che volevano riprendere i contatti con me visto che sono diventato famoso...che gente»

«Oh, chi? Li conosco?» chiese Hane incuriosita.

«Ti ricordi quello della sezione F che cercava di fare il bullo con te?»

«Il grassone?!»

«Si, lui....poi anche le ragazze della nostra sezione...hanno inondato la casa dei miei con lettere di ammirazione...»

«Che ipocrite»

«Sai Taeyang...» Daesung sembrò triste tutto un tratto «...ho paura che sia la fine per i Bigbang»

Smisero tutti di mangiare lasciando le bacchette a mezz'aria «Cosa? Perchè dici così?»

«Pensaci. GD ora debutterà con l'album solista, praticamente quello che ha sempre desiderato. TOP sta diventando un attore di successo e sembra non interessarsi più alla sua carriera da musicista. Rimaniamo noi e Seungri...anche se credo anche lui abbia un progetto tutto suo...una scuola di ballo o qualcosa del genere...»

«Ma non avete un contratto a lungo termine?» chiese Hane. «Cioè...tipo...non avete l'obbligo per un tot di anni?»

Taeyang rise e Daesung lo imitò «Si, abbiamo un contratto...ma diciamo che annullarlo, per uno come GD, non costa praticamente nulla»

«Che significa per uno come lui?» chiese incuriosita dalla faccenda.

«Ho detto lui per fare un esempio...ma potremmo annullarlo benissimo anche noi...basta pagare Hane»

Di tutti questi fatti burocratici Hane ne capiva poco o niente. Taeyang le venne incontro «In pratica c'è una clausola in caso di recessione del contratto, sarebbe tipo un annullamento, che prevede una sanzione "in caso di mancata erogazione del servizio"» fece le virgolette con le dita citando il contratto.

«Quindi se uno di voi non vuole più cantare nel gruppo...paga la sanzione e ciao a tutti?» riassunse lei a modo suo.

«Esattamente» annuì Daesung

«Anche il tuo contratto con la YG dovrebbe averne una...» disse Daesung riprendendo a mangiare.

«Non lo so...in realtà non l'ho manco letto il contratto prima di firmarlo» disse aspettandosi i rimproveri.

Cominciò Taeyang «Ma sei scema? E se c'era scritto che dovevi lavorare gratis? Lo firmavi comunque?»

«Lo tieni qui?» chiese Daesung.

«No, è a casa di mia madre»

«Aaaah tutto apposto allora! Devi sapere che sua madre lavora in uno studio legale...» disse a Daesung.

«Ok bene, almeno qualcuno ti controlla ahahah»

«Tornando ai ragazzi...» ripresero a mangiare «Cosa succederebbe a loro se venissero scoperti con una donna?»

«A livello contrattuale si parla sempre di sanzioni...ma il vero danno sarebbe la perdita delle fans e delle vendite» Taeyang sembrava ferrato per quelle questioni.

«Quindi rischiano solo per le vendite diciamo...la YG li farebbe lavorare lo stesso, non verrebbero cacciati?»

«Modestamente siamo stati noi a portare in alto il nome della YG....non ci cacceranno mai. Riguardo al lavoro, anche quello, non ci mancherebbe perché possiamo produrci anche da soli come fa GD. Però rischiare un calo delle vendite soltanto per una ragazza di passaggio non vale la pena secondo me»

«Si, lo penso pure io. Io presenterò al pubblico solo la donna che diventerà mia moglie per sempre»

«Sei un romanticone Daesung!» esclamò Hane.

«Si, lo ammetto...Ahaha»

Continuarono a cenare ed a fine serata lo convinsero a rimanere per la notte «Io dormirò in camera di GD così voi potete usare il bagno tranquillamente» disse Hane dal piano superiore.

«D'accordo...allora buonanotte! Noi saliremo tra un pò»

Hane si mise il pigiama e si buttò sul letto di GD. Sentì il suo profumo tra le lenzuola.

La sua stanza era molto più grande della sua ed anche più disordinata. A terra c'era l'imballo del suo nuovo macbook che aveva ordinato il giorno prima e c'era tutto il polistirolo sparso sul pavimento perchè probabilmente lo aveva sbriciolato per gioco. Visto che non aveva voglia di dormire accese il pc e si mise a navigare un pò su internet. Controllò le mail, e ne approfittò per scrivere qualche altra frase alla sua tesi che aveva salvato su un server esterno in modo che non poteva cancellarsi in caso di guasti o cose simili. Quando il sonno cominciava a farsi sentire chiuse la pagina e notò una cartella sul desktop denominata Testi. Non l'aprì pur essendo curiosa.

Era anche lei una musicista e non avrebbe mai voluto che qualcuno leggesse i suoi testi senza il suo permesso. Nel rispetto di GD spense il pc e andò a dormire con la curiosità che dovette arrendersi al suo volere.


Seduti sui divani bianchi del salotto «Allora come ci dobbiamo comportare?» chiese Daesung a Taeyang.

«Dobbiamo tenerli d'occhio...credo che il più pericoloso adesso sia TOP» rispose l'amico.

«Si...io ho provato a parlarci ma nega sempre» Daesung si alzò e si avvicinò alle vetrate, era visibilmente preoccupato.

Taeyang lo affiancò e gli diede una pacca sulla spalla «L'importante è che non si faccia scoprire almeno...se dovesse succedere...dobbiamo coprirlo»

«Se almeno si confidasse con noi...sarebbe tutto più facile» aggiunse Daesung.

«Ma come lo hai scoperto?» chiese.

«Durante gli ultimi concerti che abbiamo fatto....mi è capitato un paio di volte vederlo tornare in mattinata di nascosto...sai la mattina presto faccio jogging...»

«Si, lo so...quindi è quasi sicuro che sia un amante....mi fa piacere per lui»

«Non fraintendermi! Anche a me fa piacere se ha trovato una fidanzata...ma non vorrei che metta in pericolo i Bigbang»

«Ovvio, ti capisco. Ma ora non pensarci più, dai, andiamo a dormire»

«Ok...grazie amico. Ne avevo bisogno di parlare con qualcuno» si afferrarono la mano a vicenda e si strinsero.

 

____

 

La mattina successiva Hane riuscì a svegliarsi ad un orario decente e non dovette fare le corse come al solito.

«Buongiorno ragazzi...» disse Hane sbadigliando entrando in cucina. Strabuzzò gli occhi quando vide i due con i grembiuli a preparare la colazione.

«Buongiorno Hane! Accomodati! Cosa desideri mangiare?» disse Daesung come se fosse il proprietario di una trattoria facendola accomodare sullo sgabello.

«Oddio ehm...» c'era un profumino invitante «...tutto!»

«Ingorda» le disse Taeyang scherzando. Loro erano già pronti e belli mentre lei ancora in pigiama, rigorosamente nero.

Prese il piatto che le avevano passato con il riso ed altre bontà «Siete caduti dal letto questa mattina? Sono solo le 8»

«Sono andato con lui a correre questa mattina...è una bella abitudine, dovrei cominciare anche io» rispose Taeyang.

«Io sono troppo dormigliona anche solo per pensare di svegliarmi alle 6...ma GD non è ancora tornato?» chiese ricordandosi di lui.

«Si, è tornato circa mezz'ora fa...dorme nella tua stanza» rispose Tae indicando il soffitto sopra di lui in corrispondenza della sua camera.

«Ok, io tra poco vado in studio...venite anche voi?» il kimbap era squisito, era una sorta di sushi fatto con le verdure.

«Perchè no...non ho nulla da fare! Andiamo con la mia macchina» disse Daesung.

«Io non vengo, voglio stare per un giorno davanti alla tv a non fare nulla» si sedette accanto a loro e mangiò la sua colazione.

«Come vuoi!» finirono tutti di mangiare insieme allegramente «Vado a prepararmi....Grazie per il cibo squisito!» Hane si chinò verso di loro per ringraziarli e andò al piano di sopra, nella sua camera, cercando di non svegliare GD.

Prese dall'armadio ciò che le serviva e prima di andarsene buttò un occhio su di lui. Era in calzoncini e canottiera e stava dormendo beatamente con la bocca aperta. Hane rise in silenzio e gli fece una foto col cellulare, poteva esserle utile per qualche ricatto. Si avvicinò ancora di più per fargli un primo piano del naso quando si accorse dallo schermo del cellulare che aveva delle macchie scure sul collo. Guardò il GD reale ed effettivamente c'erano per davvero.

Non erano succhiotti, erano segni di rossetto. A quanto pare si era divertito parecchio la sera prima con CL.

Si mise il cellulare in tasca e andò a farsi la doccia.

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11


Dopo circa 3 mesi, durante le registrazioni finali del primo album da solista di G-Dragon "Heartbreaker", Hane annunciò al Presidente la conclusione degli studi presso la Seuldae, L'Università di Seoul.

«..E quindi ecco...Presidente...ci tenevo a ringraziarla di nuovo per quello che ha fatto per me» fece un profondo inchino verso di lui che sorrise.

«Votazione massima...perfetto» aggiunse sfogliando i moduli della sua laurea.

«Si, signore.» rispose educatamente.

«Bene, bravissima. Sapevo che stavo facendo un buon investimento...vero Jiyong?» disse rivolto a GD.

GD rise «Perché lo chiede a me?»

«Tu sei quello su cui ho scommesso di più e sei riuscito molto bene...tutti quelli che ti stanno intorno riescono bene»

«Oh...ehm...» provò a dire qualcosa ma Teddy gli diede una pacca sulla spalla e risero tutti del suo imbarazzo.

«Ora dobbiamo festeggiare...andiamo giù al ristorante a brindare» disse il presidente dedicandole un applauso.

«Grazie! Grazie a tutti!» si inchinò verso tutti ringraziandoli di cuore.

Dopo il pranzo fatto tutti insieme, Teddy, GD, Taeyang, il Presidente ed altri membri dello staff si riunirono intorno ad un tavolo e all'improvviso si spensero le luci. Apparvero Daesung e Seungri con una torta con su delle candeline. Hane si commosse, non se lo aspettava minimamente.

«Oddio ragazzi...grazie!» salutò i nuovi arrivati con dei grandi abbracci e con un pò di imbarazzo si posizionò davanti alla torta.

«Hane esprimi un desiderio!» disse Taeyang.

«Si, si...voglio prima dire qualcosa»

«Discorso! Discorso! Discorso!» dissero tutti in coro.

Fece un respiro profondo e si schiarì la voce «Dunque...come saprete, io qui ho cominciato come ballerina grazie ai miei amici qui presenti...» indicò i BigBang meno che TOP che si auto-acclamarono «...ma in realtà io sono sempre stata una musicista...da piccola scrivevo le basi per GD e Taeyang....» rise al ricordo e gli altri si addolcirono «Sei sempre stata bravissima!» esclamò Taeyang alzando il pugno.

«Si, davvero» aggiunse il Leader.

«Quindi il mio primo ringraziamento va a loro due se sono arrivata fin qui a soli 21 anni» si inchinò ed entrambi fecero altrettanto.

«Poi, ovviamente, devo ringraziare il mio capo, nonché professore matto, nonché produttore della YG...Teddy! Grazie infinite per avermi permesso di lavorare con te, ne sono onorata» si inchinò verso di lui.

«Grazie a te piccola, sei un'ottima assistente» rispose lui facendola arrossire.

«Detto ciò...» inspirò e pensò al suo desiderio "Voglio riuscire a fare sempre meglio".

Le candeline si spensero e tutti i presenti applaudirono.

«Ed ora...mangiamoci la torta!» esclamò Seungri elettrizzato.

Affettò la torta e la distribuì un pò a tutti, infine il pezzo centrale lo prese lei «Buonissima! E' al cocco! Chi l'ha scelta questa torta?»

«Io» rispose Taeyang. Hane gli sorrise. Lui era uno dei pochi che la conosceva come si deve.

Poco più tardi i Bigbang, al completo questa volta, si riunirono a casa di GD, loro 3 erano gli unici a sapere che Hane conviveva con gli altri due.

Si gettarono tutti sui divani «Oooooh» Seungri fece dei versi ambigui «Ooooh GD....questi divani sono magnifici»

«Davvero...sono così comodi che potrei provare a rubartene uno» disse Top.

«Prendo qualcosa da bere» disse GD andando verso l'angolo bar.

«Io vi prendo qualche stuzzichino invece» Hane andò in cucina e rovistò in dispensa per racimolare qualcosa, come al solito non andavano mai a fare la spesa. Portò delle patatine, arachidi secchi e trovò un pacco di creakers già aperti «Abbiamo solo questo ragazzi, mi spiace»

«Fa nulla...abbiamo mangiato la torta in compenso» rispose Daesung allegramente «Devo ancora darti il mio regalo!»

«Cosa? Mi hai fatto un regalo? Ma non dovevi!» esclamò Hane sorpresa.

Lui estrasse dalla tasca della giacca dei biglietti e glieli passò. Erano 6 biglietti per il Lotte World.

«Possiamo andare a divertirci tutti al Lotte World prima del debutto di GD come solista...» disse entusiasta prima di aggiungere «Se volete!»

«Wow grande!» esclamò Seungri.

«Bella idea! Andiamoci domani!» disse GD di ritorno con delle bottiglie e dei bicchieri che stava portando in equilibrio tra le mani.

«Si! Io domani sono libera! Teddy mi ha lasciato un paio di giorni libera da ogni impegno» acconsentì lei.

«Anche io ci sono» disse TOP.

«Me too» disse Taeyang in inglese.

«Bene! Allora domani pomeriggio tutti al Lotte World!» esclamò Daesung vittorioso.

«Che bello...è da tanto che non sto con voi tutti insieme...» disse Hane «...state sempre in giro per il mondo voi...e tra un pò parto anche io»

Il leader doveva partire per il suo tour solista a breve e siccome lei era stata assegnata come fonico alle 2ne1 sarebbe partita con loro.

«Ti divertirai...» le disse GD.

«Si ma non sono voi! Era così divertente seguirvi in tour...a proposito ma quando farete il comeback?»

«Bo, forse l'anno prossimo» rispose TOP «Io devo girare un film e non ho tempo per le registrazioni ora»

«Ah già...tu sei un attore adesso» gli disse sorridendo.

«Già...comunque ecco il mio regalo...GD metti via quella roba» estrasse dalla sua borsa, estremamente grande per un ragazzo, una bottiglia di vino.

«Oh...vino? Grazie...» lei non beveva.

«TOP...Hane non beve...non te lo ricordi?» disse GD.

«Se assaggia questo...comincerà» stappò la bottiglia e versò un pò di liquido per ciascuno.

«Ok...cin cin...alla nostra!» Hane levò il calice e gli altri la imitarono.

«A te Hane! Congratulazioni per la tua laurea!» i bicchieri cozzarono dolcemente e cominciarono subito a sorseggiare il vino di TOP.

«Oh...buono» commentò GD per primo.

«Vero...davvero buono...da dove lo hai preso?» gli chiese Taeyang.

«Dalle mie cantine private» rispose semplicemente.

«Non sapevo avessi delle cantine private» affermò Daesung.

«Ci sono molte cose che non sapete di me....» disse TOP con aria sofisticata.

«Tipo? Dinne qualcuna» disse Hane assaporando quel buon vino, e ammiccando verso Taeyang e Daesung.

«Non posso...» guardò l'orologio «Scusate ma ora devo andare»

«Hai un appuntamento?» gli chiese GD sospettoso.

Ci fu una piccola pausa silenziosa per tutti «Si...»

«Ok...spero non sia con una ragazza» il leader lo fulminò con lo sguardo.

«No, no, certo che no...buona serata ragazzi! Di nuovo auguri Hane...Ciao!» prese la sua borsa e, accompagnato alla porta da GD, se ne andò.

«Leader!» Seungri chiamò GD «Secondo me, invece, deve proprio vedersi con una ragazza!» Daesung lo colpì dietro la nuca.

«Ahi!...perchè l'hai fatto?» chiese massaggiandosi la testa.

«Perchè mi andava» rispose lui semplicemente facendo ridere gli altri.

«Comunque anche io la penso come te» annunciò il leader. Daesung, Taeyang ed Hane si guardarono di nuovo.

«E...cosa pensi di fare?» gli chiese Taeyang.

«Che dovrei fare? Affari suoi! Se lo beccano deve lasciare i Bigbang» disse GD facendo scendere il silenzio.

«Anche se beccano noi con Hane qui dovremmo lasciare i Bigbang» disse Taeyang aumentando quell'atmosfera quasi tenebrosa che si era venuta a creare.

«La differenza è che io non ho una relazione con Hane, siamo solo amici e conviventi, e poi la stessa cosa vale per te» rispose prontamente il leader.

«Dai ragazzi parliamo d'altro...» supplicò quasi lei. Avrebbe voluto nominare CL ma non lo fece.

«Si giusto...scusa Hane, è la tua festa e noi ti stiamo facendo annoiare con i nostri discorsi» disse Taeyang «Ora ti do anch'io il mio regalo» si alzò e si mise una mano nella tasca dei pantaloni, ne estrasse un pacchettino di piccole dimensioni «Ecco, spero che ti piaccia»

«Grazie Tae...» lo scartò e ne estrasse un bracciale d'acciaio simile a quello che anni prima aveva regalato lei a loro per il debutto. Lo voltò e lesse "Ci sarò sempre per te." e ai lati della frase erano incisi due piccoli Soli, visto che il suo soprannome era Sol(e).

«Amico miooo!» gli si gettò al collo «Ti voglio bene Oppa!»

 

Pov GD

«Amico miooo!» la vide alzarsi e buttarsi addosso a lui «Ti voglio bene Oppa!»

Cosa? Da quando lo chiamava Oppa? Quindi non era l'unico ad essere chiamato così da lei? Che c'era scritto su quel dannato coso da ottenere quella reazione?

Ci provò «Oh che bello Hane...posso vedere?» ancora avvinghiata a lui gli sorrise e gli passò il bracciale. Fece finta di guardarlo sopra ma velocemente lo voltò e lesse rapidamente "Ci sarò sempre per te"

E allora?

«Ti piace?» gli chiese direttamente Taeyang.

«Si...molto bello...» lo passò di nuovo ad Hane che se lo mise subito.

"perché mi da fastidio?" si ritrovò a pensare.

Anche Seungri le diede il regalo, un paio di orecchini a forma di nota «Quando li ho visti ho pensato a te!»

«Grazie! Sono bellissimi!»

Persino il Maknae le aveva fatto un regalo, solo lui non ci aveva pensato. In realtà visti i suoi impegni se n'era proprio dimenticato della sua laurea.

«GD e il tuo regalo?» chiese Taeyang.

«Il mio?» Doveva inventarsi qualcosa. Indicò l'aria intorno a lui.

«Cosa?» chiese Seungri.

«GD già mi ha fatto un regalo, mi ha invitata a vivere qui» finalmente sorrise a lui questa volta.

«E non è il miglior regalo di tutti?» disse vantandosi.

«Il miglior regalo è quello di Daesung! Passare del tempo con voi!» rispose raggiante e scherzosa.

Risero tutti e in fin dei conti, GD ci pensò, si stava comportando come un idiota.

Fu portato alla realtà dalla TV che stava parlando di loro «Ma cosa?...»

Hane aveva messo il dvd del loro primo tour.

«Ahahaha guardate TOP!» «Seungri eri proprio piccino!» «Oh guarda Hane sei lì!» «Ahahahah»

Passarono la serata a prendersi in giro a vicenda riguardandosi in tv e soprattutto facendo dimenticare a GD i cattivi pensieri.

 

________


Il giorno dopo in mattinata si recarono tutti al Lotte World camuffati come persone comuni. GD indossò un cappello per coprire il suo caschetto platino e indossò anche la mascherina, TOP invece aveva indossato una tuta da ginnastica, non da lui ma adatto alla situazione, Daesung e Seungri avevano semplicemente indossato degli occhiali da sole e cambiato il verso dei capelli. Quando arrivò Taeyang, maestro del camuffamento con tanto di parrucca, li rimproverò scherzosamente a entrambi «Idioti...vi si riconoscerebbe a un miglio di distanza...certo che di cervello ne avete poco!»

«Finalmente qualcuno lo ha detto ad alta voce» disse il leader dando il cinque a Taeyang.

«Allora, andiamo ragazzi?» incalzò Hane vestita normalmente.

«Dove ci buttiamo prima?» chiese il Maknae.

«Io non voglio assolutamente andare alla casa dei fantasmi» disse Daesung.

«Sono d'accordo! Non è per nulla divertente!» GD improvvisamente fece braccetto a Daesung.

«Cominciamo dall'ottovolante?» disse Hane indicando l'intricato percorso sopraelevato a pochi metri da loro.

«Ehm...» Stavolta fu TOP a esitare.

«Eh su ragazzi! Siamo venuti per divertirci! Andremo su tutte le attrazioni, ho deciso io!» esclamò Hane. Era pur sempre il suo regalo di laurea.

«D'accordo hai vinto. Scegli tu, ti seguiremo ovunque» disse GD.

«Bene andiamo!» Hane andò a passo di marcia verso l'ottovolante, si misero in fila e partirono.

«WAAAAAAAAAOOOOOO» queste erano le uniche lettere che i ragazzi riuscirono a dire per i tre minuti della corsa. Taeyang in quella occasione perse la parrucca e si dovette comprare un cappello e degli occhiali da sole.

«Bene ora andiamo lì» Hane li portò sull'ascensore che si bloccava in alto e scendeva all'improvviso. Daesung si sentì male.

«Ok, basta altezze! Ora andiamo lì» optò per qualcosa di né troppo alto e nè troppo veloce. Il tronchetto. Era un semplice percorso in acqua a media velocità, anche i bambini potevano salirci. Si fecero tutti il bagno e protestarono contro le scelte di Hane.

«Uffa! Ma che ne sapevo io che saremmo passati sotto una cascata?» disse strizzandosi i capelli.

«Non hai notato che tutti indossavano l'impermeabile?» chiese GD un pò arrabbiato.

«Io no e tu?» rispose a tono. Nessuno rispose però si misero a ridere di loro.

«Come ci siamo combinati» affermò il Maknae

«Ricordatemi come mai ho accettato questa cosa» disse TOP scuotendo la testa per far gocciolare l'acqua.

«E' colpa di Daesung! Ha comprato lui i biglietti!» disse Taeyang correndo come un pazzo per non farsi acchiappare da Daesung.

«Andare alle giostre con i BigBang è stata una pessima idea ahahah» disse Hane un pò troppo ad alta voce.

«Cosa? I BigBang?» disse una ragazza alle sue spalle che aveva sentito.

Hane si voltò di scatto pietrificata «Eh? Cosa? Oh si ho detto che mi sarebbe piaciuto venire alle giostre con i BigBang! Sai? Sono i miei idoli!» si guardò intorno un pò indecisa «...yeah!» fece un cuoricino con le mani imitando le loro fan ai concerti.

«Oh..si...anche i miei...» non sembrava convinta «E chi sono questi due ragazzi?»

Hane si voltò di scatto. Erano Daesung e Seungri. Almeno gli altri avevano avuto l'intelligenza di allontanarsi da lei.

«Oh...lui è mio fratello» prese Seungri sotto braccio «...e lui è...il suo ragazzo!»

«Uh uh uh...» la ragazza sembrò impazzita «che coppia carina che siete!»

«Ehm..Grazie!» Seungri cominciò ad atteggiarsi «Stiamo insieme da un anno! E ci amiamo come la prima volta! Vero?»

Daesung sembrò sul punto di vomitare e non disse nulla. Intervenì Hane «Fratellino lascialo stare! Lo sai che è un ragazzo timido!»

«Tranquillo, tranquillo! Vi lascio in pace! Buon divertimento a tutti! E' stato un piacere conoscervi» si inchinò verso di loro.

«Anche per noi ciaoooo» rispose Seungri allegramente.

La ragazza si allontanò e gli altri si avvicinarono «Questa...ahahahahahh....è stata la cosa.....ahahahahaha.....più divertente del mondo» disse GD uscendo da dietro un albero «Hane sei grandissima! Mi hai fatto quasi morire!» si diedero il 5 continuando a ridere. Taeyang si era nascosto tra un gruppo di turisti e Top invece si buttò dentro un chioschetto di souvenir.

Seungri non sembrò turbato più di tanto, anzi, stava continuando a scherzare facendo quegli atteggiamenti, ma Daesung sembrava quasi offeso.

«Dai...su non fare così...è la prima cosa che mi è venuta in mente! Scusami» cercò di scusarsi Hane mentre andavano a mangiare qualcosa.

Lui non rispose.

«Dai...faccio qualsiasi cosa tu voglia per punizione» le dispiaceva vederlo così triste.

«Qualsiasi?» chiese lui abbozzando un mezzo sorriso.

«Si...» cominciò già a pentirsi di averlo detto.

«Porta tutti nella casa dei fantasmi...io vi aspetto all'uscita e riprenderò le vostre facce con il cellulare»

Tutti risero alla sua richiesta ma accettarono. Dopo mangiato andarono alla casa dei fantasmi ed entrarono subito visto che non c'era fila. GD stabilì che doveva stare al centro della fila in modo da essere protetto sia avanti che indietro.

L'ingresso era completamente buio e dovettero seguire il perimetro delle pareti con le mani per riuscire a capire il percorso, ogni tanto usciva qualche spruzzo d'aria nei posti più assurdi che facevano sussultare il mal capitato.

«Aaaaaaah!» urlarono una volta, poi due, poi tre. Ogni cosa che si muoveva a loro partiva in automatico un urlo, soprattutto a Seungri. Arrivarono ad un bivio e con la morra cinese si divisero in due gruppi. Hane capitò con GD e scelsero il percorso alla loro sinistra mentre gli altri tre andarono a destra. «Ok...piano...piano...» sussurrò a GD.

«Cos'è quel coso??? Aaaah» videro una testa di gomma rotolare nella loro direzione e gridarono tutti e due. Scavalcarono i finti resti e proseguirono lungo un lungo corridoio illuminato debolmente da delle lanterne, sembrava un vecchio carcere.

«Non mi piace...non mi piace...» sussurrò il leader alle sue orecchie. Le afferrò il gomito e non lo mollò più.

«Dovresti essere tu l'uomo in questa situazione...» gli disse spaventata quanto lui.

«Non mi interessa minimamente fare l'uomo adesso...AAAAAAAAH» un uomo/attore/carcerato si lanciò contro una cella facendoli saltare dallo spavento.

«Muoviti! MUOVITI!» urlò GD correndo verso la porta di quella stanza seguito da lei. Si buttarono sulla serratura e quasi la strapparono dalla parete, la porta si aprì e corsero dietro chiudendo l'uomo dentro.

«Cazzo!» esclamò GD con l'affanno.

«Quando usciremo da qui...e se usciremo...» Hane prese fiato «Ammazziamo Daesung!»

«Con piacere....» si voltarono e videro uno scenario diverso. Ora si trovavano in una sorta di sala operatoria tutta sporca di sangue con la luce che funzionava a tratti.

«Di male in peggio...chi uscirà qui?» chiese Hane al vento stringendosi a GD che stava tremando. Sapeva che lui aveva paura dei fantasmi ma non credeva a tal punto da tremare.

«Ohi...Jiyong stai bene?» gli sussurrò.

«N-non l-lo s-so» balbettò in risposta. Non era da lui balbettare in quel modo, che gli stava accadendo? Non riusciva a vederlo bene in faccia con quella luce verdastra.

«Smettila di tremare allora! E' un gioco! Non dimenticarlo» gli prese il braccio ma capì che era davvero terrorizzato «Vuoi uscire? Ti senti male?» aveva attirato tutta la sua attenzione e non aveva notato l'attore alle spalle che fingeva di strangolarla

«AAAAAAAH! VAI VIAAA!» GD mollò un calcio nelle parti basse del povero uomo e scappò via come un forsennato.

«Jiyong! Gli hai fatto male! Poverino! Devi scusarti con lui!»

«VOGLIO USCIRE SOLTANTO!» ormai era chiaro che era andato nel panico. Si nascose sotto un tavolo operatorio, finto ovviamente, con la testa in mezzo alle gambe.

Hane non sapeva più che fare. Non aveva mai visto una persona così spaventata da nascondersi. O forse si?

Era proprio Jiyong che si era nascosto nell'armadio della scuola il primo giorno di scuola.

Si abbassò e si raggomitolò di fronte a lui «Oppa...tranquillo è tutto finto» gli ripeté. Lui continuava a non muoversi e stava cominciando a preoccuparsi seriamente. «Jiyong! Rispondi per favore!» innervosita da quella situazione, anche perchè non vedeva quasi nulla, gli alzò con forza il viso per guardarlo in faccia.

Stava piangendo.

«Ehi...dai...ci sono io con te...non ti lascio da solo» si avvicinò per abbracciarlo e lui poggiò la testa sul suo petto come un bambino impaurito

«Usciamo da qui» lo strinse e gli accarezzò il cappello. Lo sentì singhiozzare ancora per qualche minuto e poi finalmente si riprese.

«...andiamo via» si alzò improvvisamente come volendo scappare anche da lei ma allo stesso tempo le afferrò la mano «Non dire a nessuno quello che è successo» disse senza guardarla.

Non rispose non sapendo bene che dire. Era una strana situazione.

«Vai tu avanti....» disse lui incitandola «per favore»

«Ok» disse un pò scombussolata. Lui non le mollò la mano per un secondo e per fortuna, o per non essere feriti ancora, non spuntò nessun attore nel percorso successivo ma soltanto sbuffi di vapore o aria. Verso l'ultima parte si ricordò che c'era un ragno finto che scendeva dal soffitto e ci girò intorno per non farlo cadere in testa a loro.

All'uscita trovarono Daesung pronto a scattargli delle foto «Ecco gli ultimi! Allora? Com'è stato?»

«Nulla di che...» rispose GD nascondendosi gli occhi con il cappello.

«Però ti sei appiccicato ad Hane eh? Paura?» lo stuzzicò TOP.

GD fece per rispondere ma Hane fece prima «Io avevo paura...non voglio venirci mai più!»

Come c'era da aspettarsi presero in giro lei ma non le importava più di tanto. Era ancora sconvolta per quello che era successo lì dentro.

_____

 

Finalmente la giornata finì e andarono tutti a casa stanchi e umidi.

GD andò in camera sua direttamente e Hane e Taeyang fecero lo stesso «Taeyang va prima tu a fare la doccia...io voglio provare l'idromassaggio!»

Un pò di relax ci voleva. Attese il suo turno, preparò tutto, si spogliò e vi si immerse fino al collo.

La sensazione più piacevole del mondo. Bollicine ovunque che massaggiavano il corpo da ogni parte, il profumo del bagnoschiuma dolce che inebriava le sue narici, i pensieri che la lasciavano in pace...chiuse gli occhi e quasi si addormentò. Il suono di quelle bolle era davvero rilassante, forse doveva dire a GD di provarla. Si svegliò di colpo e le tornò in mente il GD terrorizzato, voleva parlare con lui. Si alzò dalla vasca e si diede un ultimo risciacquo con la doccia per poi coprirsi con un enorme telo. Rientrò in camera.

«Ops...scusa! Vado via subito! Non mi rispondevi e mi sono preoccupato...» disse un GD in pigiama agitato e imbarazzato.

Per qualche strana ragione lei non si sentiva in imbarazzo di fronte a lui «Mi ero quasi addormentata! Devi assolutamente provare quella vasca!»

«Uhm..si ok..» disse lui di spalle.

Hane rise a quella situazione «Ti imbarazza vedermi in accappatoio?»

«A te non imbarazza che ti veda in accappatoio?» chiese lui di rimando.

«No...perché dovrei? Sono coperta» rispose semplicemente.

Lui si voltò «Dovresti invece!» aveva un'espressione quasi arrabbiata «Io sono un ragazzo e tu una ragazza!»

«Si...ma mi hai vista un sacco di volte...»

«Da piccoli! Ora sei una donna...sei diversa...hai...quelle....» indicò il suo petto stretto nel telo da bagno tutto rosso in viso.

«Non dovrei averle?» Hane non capiva.

«Non è questo...» si mise le mani sul viso «forse è colpa mia»

«Cosa è colpa tua? Di che stai parlando?» gli si era fuso il cervello in quel parco divertimenti?

GD sembrava stesse scoppiando «Ti ho sempre trattata come tratto Taeyang, forse non ti ho mai fatto sentire una donna» disse lui.

Hane continuava a cercare un senso nelle sue parole ma non lo trovò, per questo rimase lì immobile a fissarlo.

«Ok non mi sono spiegato...tu...tu sei una donna. Per quanto possa volerti bene come una sorella tu per me sei...» fece una pausa dove la guardò dai capelli gocciolanti ai piedi «Una  bella ragazza. Quindi dovresti evitare di farti vedere mezza nuda da me perché potrei non riuscire a controllare i miei istinti maschili» disse tutto d'un fiato.

Hane lo fissò per qualche secondo cercando di capire se lo avesse detto sul serio o se lo fosse immaginato. Quando finalmente comprese disse «Eh?»

«Aaaaaaaaaah!» GD si coprì la faccia e uscì dalla stanza lasciandola sola.

 

Pov GD

Si era chiuso la porta alle spalle emanando calore da tutti i pori. Non si era mai sentito così imbarazzato in vita sua. Ormai aveva capito che la cotta, che si era momentaneamente affievolita, ormai era tornata più bollente che mai, ma non si aspettò di dirle quelle parole, in quel modo soprattutto, e dopo quello che era accaduto. Si era quasi dichiarato in pratica. Taeyang lo avrebbe ammazzato se lo avesse saputo. Si voltò verso la sua porta e fu contento di vederla bella chiusa.

Certo che lei era stata una sconsiderata, avrebbe dovuto cacciarlo non appena lo aveva visto in stanza.

Era andato in camera Hane per chiarire quello che era successo nella casa dei fantasmi ma ora aveva ben due cose da chiarire. Decise di andare in camera sua e di aspettare l'indomani.

Si gettò sul letto e si coprì la faccia ancora rossa per la vergogna. Cosa le avrebbe detto? Come doveva comportarsi?

«Uff» sussurrò alzandosi. Non riusciva a stare fermo, andò alla scrivania e accese il suo Mac. Poi aprì un quaderno e cominciò a scrivere delle frasi a caso, senza un fine preciso, come faceva di solito ed infine si gettò di nuovo sul letto, a faccia in giù questa volta e urlò nel cuscino per non farsi sentire.

«Che giornata di merda» sussurrò al nulla.

Toc. Toc.

Il suo cuore si fermò. Era venuta per parlare con lui? Non era ancora pronto! Non aveva ancora preparato un discorso da fare!

Chiuse il quaderno velocemente e lo gettò nell'armadio «Avanti»

La porta si aprì e sbucò Hane in pigiama dal viso dolce e imbarazzato «Jiyong...ti va di parlare?»

Cosa poteva dirle «Certo...accomodati» entrò e si sedette al centro del letto con le gambe incrociate mentre lui si sedette sulla poltrona.

«Hai personalizzato per bene la tua stanza vedo» disse lei guardandosi intorno. Aveva sistemato i capelli in uno chignon spettinato, era davvero carina.

«Si...invece tu per niente...hai lasciato tutto com'era» disse evitando il suo sguardo.

«Non mi sembrava il caso...non è casa mia» rispose.

«Cosa? E' per questo?» incrociò i suoi occhi «Sei libera di fare quello che vuoi in questa casa!»

«Dai Jiyong...» rise come per dire "non dire sciocchezze"

«Io...Scusa per prima» disse mortificato.

«No, scusami tu» disse lei «Hai ragione...non siamo più bambini, devo comportarmi diversamente. Ci ho riflettuto su mentre mi asciugavo i capelli»

Non disse nulla, non sapeva proprio che dire e lei continuò «...E quindi...da ora in poi cercherò di vederti in maniera diversa»

«E come? Sentiamo»

«Ehm...non so...come un maniaco?» disse lei ridendo.

Si mise di nuovo le mani sul viso per nascondere l'imbarazzo «Ti prego, è stato davvero imbarazzante»

«Scemo...» Per fortuna la prendeva sul ridere altrimenti lui doveva solo andare a cercare un posto per seppellirsi.

«Vabbè risolta questa storia...passiamo a quello che è successo nella casa dei fantasmi» disse seriosa improvvisamente con uno sguardo del tipo "sei obbligato"

Che figura poteva fare dicendo la verità? «Nulla...ho paura dei fantasmi...tutto qui»

«Jiyong stavi tremando di paura...c'è dell'altro sotto?»

Lo stava guardando con aria preoccupata, il che lo spinse a parlare «Non lo dire a nessuno o ti ammazzo....» era il suo segreto più oscuro «Ho paura anche del buio»

«Davvero? Ma da quando?»

«Da sempre! Dormo almeno con una luce accesa»

Hane divenne pensierosa «Ma da piccoli non avevi questa fobia...dormivamo a luci spente»

«Certo, se c'era qualcuno con me non avevo paura...è da quando mi trovai in quell'armadio a scuola, la prima volta che ci incontrammo...»

«Si, ricordo...ti eri nascosto» risero entrambi al ricordo.

«In realtà...» fece un sospiro «...mi ci ficcarono...un paio di bulletti più grandi mi chiusero dentro. Poi arrivasti tu più spaventata di me...»

Hane spalancò gli occhi «Oddio davvero? Perchè non me l'hai mai detto?»

«Bhè sai com'è.... dire ad una bambina che hai paura del buio non è una cosa da duri» rispose pensandoci.

«Chi è stato? Te li ricordi? Erano del nostro quartiere? Vado da loro e...»

«Ahahaha vuoi fare la bulla anche tu? Comunque non lo so, li vidi solo quella volta»

Hane fu costretta ad arrendersi al desiderio di vendetta perché squillo il suo telefono. Era CL per la chiacchierata notturna.

«Vabbè è tardi....vado a dormire» disse Hane.

GD stava ancora in piedi davanti alla scrivania incerto sul comportamento da assumere dopo tutte quelle rivelazioni «Ok...buonanotte»

«Buonanotte casco d'oro...e rispondi al telefono» disse lei indicando la sua mano.

«Non riesci proprio a farteli piacere i miei capelli, vero?» disse lui facendole un mezzo sorriso e premendo il pulsante "silenzioso" del suo cellulare. I gusti di Hane erano sempre un pò punkrock quindi capiva perfettamente il motivo per cui lo prendeva in giro.

«Ehm...» lo fissò prima si aprire la porta con uno sguardo furbetto «No!»

Poggiò il cellulare sulla scrivania ed afferrò un cuscino per lanciarglielo addosso, ma la mancò per un soffio.

«Ahahahah non mi prenderai Oppa!» lei si chiuse la porta alle spalle ma afferrò un altro cuscino e la rincorse verso sua stanza.

«Cosa avevi detto?» aprì la porta della sua camera, glielo lanciò addosso e la prese in piena faccia.

«Aaah! Vendetta!» cominciarono a battagliarsi con i cuscini riducendo la stanza di Hane ad un ammasso di cianfrusaglie.

«Prendi questo!» Hane gli lanciò addosso il telo bagnato che aveva prima e gli saltò addosso per farlo cadere sul letto «Ora come ti liberi?»

«Vuoi vedere?» disse lui sfidandola da sotto al telo. Le afferrò i polsi e la capovolse bloccandola con le gambe sul letto e con le braccia sulla sua testa. Lei cercò di liberarsi ma la teneva stretta «Visto? Sono l'eterno vincitore delle lotte con i cuscini»

«Non è ancora il momento di dirlo!» lei cercò di liberarsi usando le gambe e gli diede un colpo sulle ginocchia facendolo cadere su di lei.

Ora le stava praticamente sopra. Si guardarono negli occhi per un attimo, poi prima che facesse qualcosa di cui si sarebbe pentito, si alzò di botto.

 

_____

 

A pochi chilometri dall'attico di GD, TOP era a cena con un'elegante signorina nel suo appartamento.

«Ti è piaciuta la cena?» le chiese con fare sensuale.

«Si...molto...davvero delizioso...complimenti allo chef» disse la ragazza facendogli l'occhiolino.

«E' una donna in realtà...si è offerta per cucinare per noi a casa mia...» fece l'occhiolino anche lui. Si alzò e prese i piatti vuoti per portarli al lavabo.

La ragazza gli bloccò le mani «No fermo...ci penso io, ti sporcherai il completo»

«Insieme» disse lui sorridendo. Lasciò i piatti a lei e si tolse la giacca in modo da potersi tirare su le maniche della camicia.

Lei indossò un grazioso grembiule e cominciò a lavare i piatti mentre lui l'aiutò pulendo la tavola da pranzo e portando le altre cose da lavare.

«Sei bellissima» le sussurrò all'orecchio abbracciandola da dietro.

«Grazie...anche tu» rispose lei arrossendo leggermente. Passò qualche minuto nella quale non desiderava altro che abbracciarla in quel modo, poi però, qualcosa lo chiamava.

«Che ne dici se lasciamo questi piatti qui...da soli...» la fece voltare «...e ci dedichiamo un pò a noi?»

«Mmmh» sussurrò lei facendosi baciare il collo «Non male come idea» disse guardandolo negli occhi.

TOP la strinse a se tastando tutte le sue curve e a lei parve piacere. Cominciò a sbottonargli la camicia e lui approfittò per dirle «LanGae...sei la prima che riesce a sbottonarmi la camicia...non lo permetto a tutte sai?»

«Devo sentirmi onorata?» chiese prima di baciarlo.

«Ovvio..» la strinse ancora più forte e la portò nell'altra stanza, la camera da letto.

 

______


«Tutto bene?» chiese Hane.

«Si!...» GD si sentiva il viso caldo, ci avrebbe scommesso che era diventato rosso come un pomodoro «Ho vinto io!» disse quasi roboticamente. E' mancato così poco...

«Ma...»

«Ora andiamo a dormire è tardissimo» guardò il suo orologio da polso «Domani devo partire» disse rivolto al pavimento.

«Già...mi mancherai GD» disse lei dolcemente. Non poteva credere che lo avesse detto davvero, ora sentiva di poter morire in pace.

«Anche tu...» lei si alzò per venirgli incontro e lo abbracciò stretto.

La strinse a se «Chiamami tutte le volte che ti va» le sussurrò nell'orecchio.

Lei rise «Se non perderai il cellulare….»

Stavolta rise lui.

Fece per tornarsene in camera e con lo sguardo diretto alla maniglia della porta disse «Quando torno, voglio vedere la tua stanza personalizzata a dovere» aprì la porta ed uscì.

Tornò in camera sua e si gettò sul letto ignorando il cellulare che continuava a vibrare silenziosamente.

 

______

 

Il debutto di GD era a poche ore e lui si stava preparando in camerino. I ragazzi, le 2ne1, gli Epik High e altri artisti della YG erano tutti lì a fare il tifo per lui.

Era seduto al makeup quando Hane arrivò e gli si sedette accanto.

«Wow» disse appena lo vide.

Sapeva che era molto diverso dal suo solito, il suo makeup era molto grafico ed anche il look era molto più eccentrico delle altre volte. Aveva indossato finalmente quella giacchetta rossa oggetto di scherno da parte di Taeyang ed Hane. Voleva sconvolgere il pubblico con questo cambiamento.

«Ti piace?» chiese indicando il suo occhio su cui c'era disegnato un cuore.

«Si, molto carino!» continuò a fissarlo mentre la truccatrice finiva il suo lavoro, il che lo mise un pò in imbarazzo.

«Il naso vuoi che te lo rimpicciolisca un pò?» chiese la makeup artist guardandolo dal suo riflesso.

Si guardò  nello specchio e cominciò a pensare di dover fare qualcosa al naso, era davvero largo anche secondo lui «Si, fallo sembrare più fino» rispose.

Hane sembrò voler dire qualcosa ma fu subito interrotta da qualcuno «Ehi...ciao» sentì la voce di CL. Si girò verso di lei che era dietro ad Hane e notò che la fissava con aria di sfida.

«Ehi ciao!» Hane si alzò sorridente per salutarla ma lei ricambiò appena. Osservò la scena stupito.

«Cosa fai?» la sentì chiedere.

«Nulla...guardavo come lo truccano...imparo sempre nuove co...» rispose semplicemente Hane.

«Posso sedermi lì?» la interruppe di nuovo.

«Ehm...certo...fa pure...a dopo GD!» uscì dal camerino.

«Ciao oppa! Sei davvero bellissimo con questo look!» disse CL cambiando atteggiamento.

«Ti sembra il caso di comportarti così con lei?» sbottò irritato allontanando la truccatrice con le mani «Ehm...torno tra cinque minuti...» disse lei allontanandosi.

«Comportarmi come?»

«Sei gelosa di lei?»

Ci fu una pausa dove la vide arrossire violentemente.

«Senti...non so se ti è chiaro che stiamo insieme soltanto per divertimento»

«Certo...lo so bene...me lo hai detto e ripetuto dal primo giorno» rispose lei con gli occhi lucidi. Sapeva bene che la stava trattando una merda ma lui era stato chiaro dall'inizio. Solo divertimento.

«Lei è la tua compositrice...ed io sono il tuo produttore...stai attenta a quello che fai» disse rigidamente.

«Certo...starò più attenta da ora in poi...» si alzò e se ne andò piangendo.

«Uff....vieni, finisci» Chiamò di nuovo la truccatrice e terminarono il lavoro.

 

L'esibizione andò a gonfie vele, al presidente piacque sia la coreografia che la canzone. L'audience fu ottima ed i downloads sulle piattaforme digitali andarono fortissimo già dai primi minuti dal rilascio.

I suoi amici si congratularono con lui «Grande GD! Hai già superato le vendite di quelli della SM in sole due ore!» esclamò soddisfatto Taeyang abbracciandolo «Sono fiero di te!»

ricambiò l'abbraccio «Grazie fratello!»  

Seungri ed Hane lo abbracciarono in contemporanea «Bravo GD! Sei stato fantastico!»

«Oh attenti mi stritolate così» disse senza fiato. Continuarono a dargli regali ed a congratularsi con lui per tutta la serata fino a quando il manager gli ordinò quasi di andare a cambiarsi perché la sua partenza era imminente.

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12


Hane cominciò a lavorare intensamente con le 2ne1 conquistando pian piano la fiducia e, forse, l'amicizia di CL. Visto che GD era partito per il lungo tour non aveva avuto motivo di ingelosirsi.

«Ragazze allora...per questa canzone avrei pensato a questi strumenti...ditemi che ne pensate...» fece partire la demo sul pc «Tu rappi solo sulla chitarra all'inizio....» la musica andò avanti «Ecco qui parte invece Bom con le armonie di Minzy...» le ragazze annuirono e cantarono al momento per vedere come veniva.

«Mi piace molto!» esclamò Dara.

«Si è davvero una bella base...quando proviamo?» disse Minzy eccitata.

«Mi fa piacere che vi piaccia...CL? Tu che mi dici?» chiese alla Leader.

«Ottimo lavoro» alzò il pollice per confermare quello che aveva detto e Hane quasi si commosse. Prima di quel momento le era andata sempre contro su ogni cosa.

«Oddio ho avuto la tua approvazione! Mi fai commuovere adesso!» disse fingendo di piangere.

«Dai finiscila...stavolta mi piace. Che dice Teddy?»

Visto che lui e GD erano i produttori erano al corrente di tutto «Che vuole sentirlo con le vostre voci...se volete possiamo registrare una bozza adesso»

«Si, facciamolo ora» disse CL.

 

Le 2ne1 debuttarono con il singolo "Fire" e fortunatamente fu un successo immediato. Pochi mesi dopo partirono per il tour e Hane andò con loro in veste di Ingegnere del suono e Direttore artistico.

Taeyang pubblicò il suo primo album da solista dopo G-Dragon "Solar" e partì anche lui per il suo tour.

TOP ebbe da fare con le registrazioni per un minialbum in collaborazione con il leader "GD&TOP" che sarebbe uscito verso il periodo natalizio.

Daesung e Seungri prestarono il volto per alcune pubblicità e per collaborare alla realizzazione del Big Show, il grande concerto annuale di tutti gli artisti della YG Family.

Il 2010 passò in fretta, tanto che i ragazzi nemmeno se ne accorsero. Ormai non sapevano più cosa significava dormire sempre nello stesso letto, visto che giravano l'Asia in lungo e in largo quasi tutti i giorni.

Ma questa vita così scombussolata ebbe delle dure conseguenze su alcuni di loro.

La casa, o meglio, il lussuoso superattico nel cuore di Seoul era stato lasciato quasi abbandonato perché nessuno dei tre riusciva a starci per più di due giorni di seguito.


Durante le ferie di Capodanno Hane si trovava a casa di sua madre con alcuni parenti, quando successe qualcosa di strano. Squillò il telefono e fu proprio sua madre a rispondere. Molti nemmeno notarono la sua assenza, erano tutti presi a giocare ad un gioco di società, ma Hane la seguì con lo sguardo e ne lesse il volto mentre lei parlava a telefono.

Era successo qualcosa di brutto.

Si alzò e lasciò il suo posto ad un altro cuginetto per tirare i dadi. Si avvicinò a sua madre che la guardò preoccupata.

«Si è qui...certo...stia tranquilla...lo troveremo» attaccò il telefono.

Hane cominciava ad avvertire la preoccupazione «Mamma che è successo?»

Le prese le mani «Era la Signora Kwon, dice che JiYong non si trova da nessuna parte, non risponde al telefono. Doveva andare dai suoi ma non si è fatto vedere. Sai dove potrebbe essere?»

«Come è sparito? Provo a chiamarlo» estrasse il suo cellulare dalla tasca e lo chiamò. Nulla, non era raggiungibile «Chiamo il suo manager»

«Buona idea! Lui saprà sicuramente dov'è finito» acconsentì sua madre.

Lo chiamò «Ciao sono Hane...Jiyong è con te?»

«No è dai suoi...perché?» rispose l'uomo. Ora cominciava a preoccuparsi seriamente, se il suo manager non sapeva dove si trovava era grave.

«Quando l'hai visto l'ultima volta?»

«Mmm...due giorni fa, l'ho lasciato all'aeroporto al nostro ritorno dalla Cina...ma è successo qualcosa?» attaccò immediatamente dimenticando di salutare il povero manager ignaro di tutto. Digitò immediatamente il numero di Taeyang sul suo cellulare prendendo al volo una giacca e la borsa uscendo fuori di casa.

«Jiyong è da te?»

«Ciao Hane….no»

«Sei dai tuoi adesso, vero?»

«Si...ma che succede? Ti sento strana» disse lui.

«Vieni subito a prendermi con la macchina, Jiyong è sparito da 2 giorni» disse solamente.. Si avviò a piedi verso casa sua ma Taeyang le venne incontro a metà strada in auto.

«Dove credi sia andato? Sua madre ha chiamato anche a casa mia, subito dopo la tua chiamata» chiese preoccupato appena si sedette in macchina.

«Il manager l'ha visto l'ultima volta due giorni fa all'aeroporto» disse tutto d'un fiato.

«All'aeroporto? Credi che sia partito?» mise in moto sgommando e si diresse a tutta velocità sulla strada principale.

«Non lo so...voglio chiedere a qualcuno lì»

«Che cavolo gli passa per la testa a quello sconsiderato...Dovremmo avvisare anche gli altri alla YG» disse Tae.

«Io non ho ancora messo in allarme nessuno, non so cosa fare in questi casi. Se viene a saperlo la stampa ne diranno di tutti i colori»

«Hai ragione...cavolo però...hai provato a chiamarlo su altri numeri?»

«Io ho il suo ultimo numero...quello che finisce con 257...oddio e se lo ha cambiato?» GD, come tutti gli altri, cambiavano spesso il numero perchè le fan riuscivano a procurarseli in qualche modo.

«Anche io ho quello...certo che se lo ha cambiato senza dircelo è proprio uno stronzo» erano arrivati sull'autostrada.

«Ma perchè sparire nel nulla così? Cosa può essergli successo?» si chiese Hane.

«Non ne ho idea...» Taeyang scosse la testa incredulo.

«Anche se...ora che ci penso...non lo sento da mesi come si deve...» le venne quasi il panico. Si era appena resa conto di averlo trascurato moltissimo.

L'amico non rispose ma sembrava rimuginare su qualcosa.

«Taeyang?Ti è venuto in mente qualcosa?»

«Cosa?...» disse lui deglutendo a vuoto.

Hane attese.

«Non mi guardare così...» si passò la mano sul viso nervosamente «mi è capitato di vederlo strano durante gli ultimi concerti»

«Strano come?»

Taeyang la guardò negli occhi quasi a voler dire non odiarmi «Fatto»

«Fatto? Intendi...Fatto di droga?» disse scioccata.

«Non ne sono sicuro...cioè a vederlo mi sembrava fatto...sai...occhi rossi e lucidi...atteggiamenti strafottenti....cose del genere...»

«Mi stai dicendo che GD si droga?»

«NON LO SO!!»

«COME FAI A NON SAPERLO?? STATE SEMPRE INSIEME!!» presero a urlare.

«SENTI!» fece un respiro profondo per calmarsi «In quest'ultimo anno non ci ho capito un cazzo! Ho avuto il CEO col fiato sul collo dalla preparazione del mio primo singolo ad fino a l'altro ieri, il mio tour, il mio album, le promozioni, poi c'è stato il Big Show, non ho avuto il tempo di preoccuparmi anche di lui!»

Hane lo imitò, fece un respiro profondo e ragionò «Hai ragione...scusa...è anche colpa mia, anche io quest'anno non ci sono stata per nessuno» le 2ne1 impegnavano molto.

Non poteva pensare che GD avesse cominciato a fare uso di droghe. E se ora era strafatto in un hotel da qualche parte del mondo? Non lo avrebbero più ritrovato.

«Chiamo TOP, è stato più a contatto con lui negli ultimi tempo» disse Taeyang improvvisamente.

«Si, buona idea» Non vedeva e ne sentiva il resto dei ragazzi da almeno sei mesi. Che lavoro infame che si erano scelti.

TOP rispose al terzo tentativo «Ehi amico! Ascolta...puoi andare in un posto dove non c'è chiasso? Non ti sento......Ok molto meglio...Hai notizie di Jiyong?»

Finalmente glielo chiese

«...ah capisco...no è che non riusciamo a rintracciarlo...si certo...»

Hane non riuscì a trattenersi e gli strappò il telefono dalle mani «TOP! Sono Hane...ho bisogno di chiederti una cosa»

«Ciao Hane! Chiedi pure» rispose lui entusiasta. Si sentiva che stava ad una festa.

«Hai notato qualcosa di strano in GD nell'ultimo periodo?»

Ci fu una pausa dove lui non disse nulla «TOP?»

«Hane...passami di nuovo Taeyang per favore» il tono era completamente diverso da prima, suonò quasi come un ordine. Eseguì con le mani tremanti.

«Si...ok...ok...va bene...noi stavamo andando all'aeroporto per chiedere informazioni...ok...a dopo» attaccò «Dice che vuole parlarci da vicino, ci raggiungerà nel parcheggio dell'aeroporto tra una mezz'ora»

«Ok»

 

Arrivati nel parcheggio Hane scese dall'auto e andò diritta nell'ufficio del direttore, con il pass speciale che aveva per viaggiare ci andava spesso per farselo rinnovare. Con molta insistenza riuscì a farsi dare delle notizie di GD e non risultava che avesse preso un aereo nelle precedenti 48 ore.

Tornò da Taeyang per dargli la buona notizia ma ci trovò già TOP seduto in macchina con lui. Le fecero segno di entrare.

«Ciao TOP» lo salutò dal sedile posteriore

«Ciao Hane»

Taeyang guardava fuori dal finestrino dandole la nuca «Ho chiesto al direttore direttamente...pare non sia partito»

«Bene...buona notizia, almeno sappiamo che è qui a Seoul» rispose senza voltarsi.

Di nuovo il cuore cominciò a palpitare velocemente «TOP...cosa sai di GD?»

La guardò negli occhi con il suo sguardo capace di perforare qualsiasi cosa e disse «Ha bisogno di voi due»

 

________


Girarono Seoul in auto in tutti i posti, locali , hotel dove potesse trovarsi Jiyong ma non lo trovarono. Inoltre non poterono nemmeno chiedere direttamente alle persone per non recare sospetti della sua sparizione. Ormai era tarda sera e di Jiyong nessuna notizia.

«Diamine, non sono mai stata tanto preoccupata in vita mia!!» esclamò rabbiosa Hane.

«Continueremo a cercarlo domani...ti riporto dai tuoi?» le chiese Taeyang tornando in macchina.

Dai suoi? Suoi...casa dei suoi....casa...«L'attico!!»

«Oddio...perchè non è stato il primo posto in cui siamo andati?» chiese Taeyang battendosi le mani in testa.

«Sbrigati!» Salirono in auto e sfrecciarono verso casa.

«Che stupidi che siamo!»

«Sinceramente quasi avevo scordato di avere ancora le mie cose lì»

«Da quanto tempo non ci torni?» gli chiese.

«Ci sono passato....a Febbraio...» sorpassò un paio di macchine a tutta velocità.

«Sembra passato un secolo da quando abbiamo convissuto»

«Vero...ci siamo visti solo agli eventi...mi dispiace Hane»

«Anche a me...ci siamo persi tutti...speriamo non sia troppo tardi per GD» disse sfregandosi le mani nervosamente.

«Troppo tardi? A cosa stai pensando?»

«Al peggio. Sto pensando al peggio.»


Entrarono in ascensore e passarono quei pochi minuti con il cuore in gola, in silenzio.

"Ultimo piano" disse la voce elettronica dell'ascensore. Si catapultarono fuori e corsero verso la porta di casa. Hane con mano tremante inserì la scheda e la porta si aprì «JiYong!» urlò appena entrata. Lasciarono la porta aperta e guardarono in ogni posto, poi salirono al secondo piano ed entrarono in camera sua. Non c'era.

Taeyang guardò anche nella sua cabina armadio, nella stanza di Hane, in quella degli ospiti, ma non c'era traccia di lui.

Hane aveva le lacrime agli occhi «Dove può essere finito!» guardò le finestre.

Taeyang forse capì quello che le passava per la testa «Non pensarlo nemmeno!»

Le lacrime le uscirono copiosamente fino a quando non sentì un rumore proveniente dal suo bagno, quello con l'idromassaggio. Era stato un rumore di vetro che tozza sul pavimento. Si alzò di scatto e aprì la porta del bagno.

Tutto intorno era colmo di bottiglie di birra, asciugamani, sigarette, cenere. L'acqua strabordava dalla vasca perchè il rubinetto era aperto. Jiyong giaceva disteso nella vasca con tutti gli abiti. Aveva gli occhi chiusi ed una bava bianca alla bocca. In una delle mani appese al di fuori doveva aver stretto la bottiglia di ginger che ora rotolava sul pavimento, vuota.

«JIYONG!» urlò stordendosi con il suo stesso eco.

Si precipitò da lui e lo tirò su in modo che non affogasse, Taeyang chiuse la fontana e l'aiutò a tirarlo fuori dall'acqua «Jiyong! Jiyong!» piangeva e tremava anche lui.

«Ommiodio....non respira...Taeyang NON RESPIRA!» Era morto? Cosa dovevano fare adesso?

Hane disperata gli prese la testa tra le mani e lo prese a schiaffi «Svegliati! Stupido svegliati!»

Non sapendo quello che stava facendo gli pulì la bocca con la manica della sua maglietta e cominciò a fargli la rianimazione sperando di farla correttamente. Doveva respirare «Ti prego Jiyong, respira!»

Taeyang raccolse tra le lacrime tutti gli asciugamani che riuscì a prendere e cercò di asciugarlo per fargli riprendere calore.

Continuò a massaggiargli il petto e a soffiare nei polmoni pregando che si risvegliasse ma non stava succedendo.

«Hane...smettila...» disse Taeyang tra le lacrime.

«NO! Non puoi chiedermi di smetterla...lui deve vivere...JIYONG! NON MI LASCIARE! SVEGLIATIIII!» urlò disperata dandogli un ultimo colpo sullo sterno.

Improvvisamente GD tossì e vomitò anche l'anima. Entrambi i ragazzi, dopo un enorme sospiro di sollievo, lo sostennero tra le lacrime «Forza amico, va tutto bene adesso, ci siamo qui noi»

Hane non trovò nulla di incoraggiante da dirgli ma gli accarezzò i capelli, tornati neri, per tutto il tempo.

Appena finì di rimettere, lo ripulirono alla meglio e cercarono di parlargli «Come ti senti?»

GD roteava gli occhi, sembrava stordito.

«GD rispondi, cosa hai preso? Droga?»

Sembrava non aver ripreso del tutto conoscenza «Che facciamo? Chiamiamo l'ambulanza?» propose Hane.

«NOOOOO» urlò GD con gli occhi chiusi «...bene...»

«Cosa? Che stai dicendo?» gli chiese Tae.

«STO ENEEEE....L-lasciatee solo....via! VIA!» cercò di divincolarsi ma nessuno dei due lo mollò.

«Mettiamolo a letto...» propose Hane.

«NON FARE IL COGLIONE E DIMMI CHE CAZZO HAI PRESO!» urlò arrabbiato Taeyang improvvisamente. Hane non lo aveva mai visto così furioso.

«STRONZO VATTENE» stavolta GD parlò così chiaramente che ci rimasero male entrambi.

«SEI COMPLETAMENTE FATTO! CHE CAZZO HAI IN QUELLA TESTA!»

GD chiuse di nuovo gli occhi come se stesse di nuovo perdendo i sensi ma Taeyang lo scosse «NON DORMIRE!»

«VATTENEE» ripeté lui tra il sonno e la veglia.

Hane non riusciva a sopportare di vederlo in quello stato pietoso «Jiyong...per favore...non dire così...»

Si voltò verso di lei ciondolante «Hane....c-ciao...» sembrava quasi uno psicopatico.

«Ti abbiamo cercato tutto il giorno...eravamo preoccupati per te...perchè non hai risposto alle mie chiamate?» disse tra le lacrime che non volevano arrestarsi.

«Ah...» indicò la vasca dietro di lui. In fondo alla vasca, oltre una stecca di sigarette c'era anche il suo cellulare.

«Ci dici cosa hai preso per favore? Dobbiamo capire se dobbiamo chiamare un medico.....o....o avvisare il Presidente»

«NO! Sto bene! Vai via!» disse agitando le mani in aria.

«Jiyong...non stai bene....guardati...»

 

POV GD

Abbassò lo sguardo per guardarsi dalla testa ai piedi. Era bagnato fradicio e coperto di vomito. Puzzava da morire. Provò a fare un passo avanti ma se non ci fosse stato Taeyang sarebbe caduto a terra. Guardò prima lui, con gli occhi gonfi e rossi, poi guardò Hane, sporca anche lei del suo vomito in lacrime. Tutto intorno a lui era un disastro, tutte le birre e gli alcolici che aveva bevuto in quella giornata erano sparse sul pavimento del bagno, sentiva di essersi fatto addosso.

Nella sua confusione totale capì che forse Hane aveva ragione, non stava bene.

«Io...non sto bene...» ripeté dopo di lei come un pappagallo.

«Esatto...non stai bene...ti aiuteremo noi...però devi dirci che cosa hai preso...»

Cosa aveva preso? Non se lo ricordava. La testa di Hane stava prendendo la forma di un muffin ai mirtilli...

«Mirtilli» rispose.

«Eh?Mirtilli? Non è che hai preso pure...qualche pasticca?» disse il mirtillo.

Pasticca? Poteva essere.

«Bo» rispose allungò una mano per poter afferrarne un pezzo ma lo mancò.

«Hai fumato erba?» continuò a chiedere.

Erba? Possibile

«Bo» rispose di nuovo.

«Ti sei solo ubriacato?» ma perchè quel muffin continuava a fargli il terzo grado?

Si era ubriacato soltanto? No.

«Bo» rispose.

 

POV Hane

Taeyang lo prese per la collottola «Si vede lontano un miglio che sei fatto...fa vedere le braccia!» gli afferrò le braccia e con una presa salda gliele voltò per guardare il suo avambraccio, era pulito.

«Hane controlla quelle sigarette, vedi se è tabacco» lei eseguì, raccolse alcuni mozziconi da terra e li annusò «Queste sembrano tabacco»

GD per istinto o chissà per che cosa, si grattò il naso e Taeyang lo notò «Hai sniffato cocaina?»

«COOOSA?» disse con il cuore in gola.

Taeyang gli mollò un ceffone «Che diavolo fai!? Lo vedi che già sta male?» disse Hane cercando di separarli ma GD rimase impassibile. Forse era la cocaina che aveva in circolo che glielo fece fare, ma si mise la mano in tasca e ne estrasse un sacchettino con una polvere bianca. Nel farlo gli cadde anche una carta di credito.

«Ji...» Hane si portò le mani alla bocca.

Taeyang lo lasciò andare «Sarei io lo stronzo eh?» gli tremavano le labbra.

«Taeyang...per favore...potresti dargli una mano a fare la doccia? Ne riparleremo domani con calma, ora non è lucido» disse racimolando tutto il buon senso che le era rimasto.

«Ok...butta nel cesso questa merda» disse indicando a GD il wc «MUOVITI»

Lo prese a parole sottovoce ma eseguì barcollante. Aprì la bustina e versò il contenuto nel wc.

«Solo quando stai fatto mi stai a sentire....appena torni in te ti ammazzo di botte, ora non ci sarebbe gusto nel farlo visto che non puoi reagire» disse Taeyang sprezzante.

«FINISCILA ANCHE TU! NON FARE IL COGLIONE INSIEME A LUI!» lo rimproverò Hane.

In risposta si caricò sulle spalle GD e lo gettò sotto la doccia fredda.

«Ti preparo dei suoi vestiti puliti nella mia stanza....e non farlo gelare! Un'altra rianimazione non credo possa sopportarla» disse quasi arrabbiata.

Certo che se ci si metteva anche lui era davvero la fine.

Andò in camera di GD ancora tremante e gli prese un pigiama a caso tra i tanti che aveva ed uno slip. Li lasciò sul letto in camera sua ed uscì di nuovo aspettando sulla balconata che dava in salotto.

Si chiese cosa mai poteva averlo spinto a ridursi in quel modo. Sapeva che la sua vita era quasi insostenibile, però non sarebbe mai arrivata a pensare che proprio lui cedesse perchè era quello che aveva sempre desiderato, ed ora era proprio quella vita ad ucciderlo. Doveva aiutarlo.

Si passò le mani nei capelli come a volerseli strappare, non doveva più lasciarlo da solo come era accaduto nell'ultimo anno. Mai più. Anche Taeyang doveva tenerlo d'occhio, dopo quello che aveva detto in macchina anche lui non se la passava molto bene.

Forse doveva prendersi una pausa dal suo lavoro e cercare di seguirli di più.

La porta della sua camera si aprì e Taeyang la chiamò «Hane aiutami ad asciugargli i capelli»

«Si, arrivo» GD era in pigiama ed era seduto a gambe incrociate sul letto bisbigliando cose insensate «Ma quanto dura l'effetto?»

«Dipende da quanto ne ha assunto e da quanto tempo lo assume» rispose prontamente Tae.

Prese il phone e inserì la spina vicino al comodino «Vedo che ne capisci» le sfuggì.

«Non credere che anche io prendo quella merda, è una cosa che non potrei mai fare!»

«Se non lo provi non lo saiiii!!» esclamò improvvisamente GD canticchiando.

«Cretino sta zitto!» lo rimproverò Taeyang gettandogli l'asciugamano in faccia.

«Smettila di trattarlo così...Ehi...ma...che hai fatto al naso» Hane notò qualcosa di strano.

«Che ha?» Taeyang si avvicinò e lo guardò meglio.

«Ma...GD...ti sei rifatto il naso?» chiese stupita. Era diventato più stretto e fino.

Non rispose perchè forse non capì nemmeno che la domanda era rivolta a lui.

«Si è fatto pure dei tatuaggi sulle gambe...guarda» Taeyang gli alzò i pantaloncini e vide che si era tatuato due scritte enormi e tutte nere su entrambe le cosce "inspira" ed "espira".

«Oddio...ma che diavolo...» non terminò la frase perchè GD le prese il phone dalla mano e lo usò per cantarci dentro.

«Io sapevo che la cocaina faceva altri effetti...» disse Hane confusa guardandolo stranita.

«Chissà che altro cavolo ha buttato giù...ma almeno è ancora vivo»

Lo finirono di sistemare e cercarono di farlo dormire inutilmente «Ok basta chiudiamolo dentro a chiave» disse Taeyang spazientito.

Hane raccolse tutto quello con cui poteva farsi male e lo chiusero dentro la sua stanza.

Andarono a pulire il bagno «Quanto ha bevuto santo cielo...» bottiglie, lattine, giornali e schifezze varie erano riversate in ogni posto..

«Già...qui ti conviene lavare con la doccia...» disse indicando la pozza di vomito.

«Si...hai ragione» prese il soffione della doccia e cominciò a dirigere il getto verso lo scarico sul pavimento «Cosa possiamo fare adesso?» chiese più a se stessa che all'amico.

«Prima cosa, dobbiamo capire perchè ha cominciato a drogarsi...poi chi gliel'ha data....e dopo cercare di aiutarlo»

«A me non interessa un fico secco chi gliel'ha data voglio sapere cosa dobbiamo fare per farlo smettere»

Taeyang sospirò «Dobbiamo stargli vicino, come ha detto TOP»

«TOP! poi mi sentirà approposito....lui lo sapeva e non ha fatto nulla?»

«Non era sicuro che si drogasse...come me...però ha detto che era diventato ingestibile, perfino il manager lo ha mandato a quel paese un paio di volte»

«Che cretino...Ah! devo ancora avvisare sua madre che l'abbiamo trovato»

«No! Non dire nulla a nessuno...cosa le dici? "Si è qui ma è talmente fatto da non riconoscerla"? Meglio che lo sappia disperso, fidati»

Hane ci pensò su «Si però sarà preoccupata»

«Aspettiamo domani mattina, per domani dovrebbe riprendersi almeno quanto basta per riuscire a fare una conversazione sensata...così chiama lui la madre e la tranquillizza»

«Ok, hai ragione, facciamo così»

Dopo aver ripulito alla meglio il bagno tornarono in camera di Hane dove trovarono GD che finalmente dormiva. Si cambiarono e si distesero accanto a lui.

Dormirono tutti e tre nel lettone di Hane, come ai vecchi tempi.

 

La mattina successiva si svegliarono uno più stordito di un altro «Ragazzi ma che ore sono?»

«Le 6 e qualcosa» rispose Taeyang ai piedi del letto, lui aveva dormito di traverso.

«Mmmh....mal di testa...» disse GD portandosi le mani alla testa.

«Oh sei sveglio? Sei lucido?» chiese subito Tae.

GD alzò leggermente la testa per guardarlo bene «Che ci fai nel mio letto?»

«Tuo letto un corno! Questa è la mia camera!» esclamò Hane.

Lui si voltò verso di lei «Ci sei anche tu?»

«Non ti ricordi niente di ieri notte?» gli chiese.

«Mmm...» si alzò di botto a sedere e si guardò le mani «Non sono morto?»

«Cosa dici?»

Lo videro che cominciò a tremare e a spalancare gli occhi. «GD cos'hai? Stai male di nuovo?»

Ebbe un conato di vomito e per un pelo non prese Taeyang che si era spostato giusto in tempo.

«Nooo la mia coperta preferita!» esclamò Hane. GD riprese a vomitare e finalmente dopo 5 minuti finì i liquidi disponibili nel suo stomaco.

«M-mi sento male» disse tra le lacrime. Hane lo abbracciò.

«Hai cercato di suicidarti?» gli chiese Taeyang tranquillamente.

Entrambi alzarono gli occhi verso di lui. «Cazzi miei....» rispose GD senza guardare in faccia a nessuno.

Taeyang rimase immobile in fondo alla stanza fissandolo, Hane lo stesso dal letto. GD si alzò e scese dal letto barcollando dirigendosi verso la porta.

«Dove vai? Vedi che non ti reggi in piedi?» gli fece notare l'amico.

«Lasciami in pace!» si appese alla maniglia della porta e quando si aprì cadde disteso a terra «Cazzo!»

Hane fece per aiutarlo, si inginocchiò vicino a lui ma la respinse «Non mi toccare! Dov'è la mia roba?»

«Quale roba?» gli chiese ingenuamente.

«Intendi la cocaina? Non ricordi che l'hai gettata nel cesso?» disse Taeyang senza minimamente avvicinarsi a lui.

Evidentemente Jiyong non lo ricordava affatto, si alzò e si mise a cercare nei suoi indumenti. Hane era sotto shock.

«Dov'è? DOVE L'AVETE NASCOSTA!» urlò impazzito gettando in aria ogni cosa che riusciva ad afferrare.

«Non c'è, l'hai buttata» gli disse di nuovo Taeyang a braccia incrociate.

«MI SERVE! DAMMELA!» gli si scagliò contro ma riuscì a tenergli testa, gli bloccò le braccia e lui sembrò non avere la forza di reagire. Era molto debole.

«Finiscila di agitarti, tanto non la prenderai più quella merda» disse rigidamente l'amico.

«LASCIAMI!»

Continuarono questa scena per parecchi minuti nei quali Hane non si mosse affatto. Cercava di trovare una soluzione, il suo cervello lavorava freneticamente ma non sapeva proprio che cosa fare. GD era in astinenza, si vedeva lontano un miglio, ma non potevano fargli prendere altra droga. Non era neanche in grado di parlare con sua madre in quello stato.

Improvvisamente Taeyang lo spinse sul letto «La finisci adesso? Vedi come sta Hane per colpa tua?»

I loro occhi si incrociarono, quelli gonfi e rossi di GD con quelli pieni di lacrime per lui di Hane. GD sembrò calmarsi. Taeyang l'aiutò a rialzarsi e tutti e tre si sedettero sul letto con GD disteso al centro.

«Non piangete per me» disse il leader in lacrime.

Hane si distese accanto a lui appoggiando la testa sulla sua spalla «Tu fatti aiutare da noi»

«Siamo qui per te...cretino» aggiunse Tae.

 

__________

 

Le ore successive furono tragiche. A GD salì la febbre, delirava perchè era in astinenza e vomitava appena mangiava qualcosa. Aveva le borse sotto agli occhi molto scure e gli occhi iniettati di sangue. Non poterono far altro che chiamare un medico e pagarlo profumatamente per il suo silenzio.

Dopo la visita e l'iniezione di metadone per farlo calmare lui disse chiaramente che si sarebbe dovuto recare in una clinica di riabilitazione dove, in poche parole, gli avrebbero continuato a dare droga sempre in dosi minori fino a farlo smettere completamente.

«....Quindi dovremo trasportarlo lì in segreto» disse Taeyang.

«E come facciamo? Cosa diremo ai suoi? Come spiegheremo la sua assenza? Se lo diciamo al CEO è finita per lui....credo che starebbe ancora peggio» affermò Hane.

«Comprendo la grave situazione...ci sarebbe un'altra soluzione ma la sconsiglio vivamente» disse il medico bevendo un tè offerto da Hane nel suo salotto enorme.

«Sarebbe?»

«Procurarvi da voi il metadone e somministrarglielo nelle quantità che vi dirò...però sappiate che non si compra in farmacia»

Hane e Taeyang si guardarono negli occhi.

«Quindi...ci sta dicendo...di comprare da qualcuno la droga, di andarci a cercare uno spacciatore in pratica...e di drogarlo noi?» chiese Taeyang sbalordito.

«Purtroppo è l'unico modo se non volete portarlo in una Rehab. Ripeto. Sconsiglio questo che vi ho appena detto ma.....comprendo che essendo un personaggio famoso, portarlo in una Rehab significherebbe stroncare per sempre la sua carriera»

Hane annuì in silenzio.

«Ma...ammesso che decidessimo di percorrere questa strada...bhè come dire....oscura...non c'è pericolo di ucciderlo o di farlo stare male?» chiese Taeyang.

«Se seguirete le indicazioni che vi darò alla lettera non ci saranno problemi...ma oltre a somministrargli metadone dovrete lavorare anche sulla sua psiche...»

«...è complicato...» disse Hane.

«Si, è complicato. Sarà difficile.» ammise il dottore «Se deciderete di fare ciò vi prenderete un'enorme responsabilità»

Ci fu un momento di silenzio.

«E se mi beccano con la droga? Potrebbero pensare che anche io sono un drogato» disse improvvisamente Taeyang come colto dalla realtà.

«Si, ci sono anche questi aspetti ovviamente...potreste venire arrestati tutti e 3» disse il medico. Hane pensò che era strano sentire un medico parlare così, però aveva ragione. Se non volevano portare GD in una clinica dovevano aiutarlo loro.

«Ci vado io» disse.

«Vai dove?» chiese l'amico.

«A comprare il metadone. Io non sono famosa, sono piccola e corro abbastanza veloce. Non mi farò beccare»

«Sei pazza vero? Dimmi che stai scherzando» disse Taeyang incredulo.

«Non sto scherzando! Tae ragiona! O lo portiamo in clinica o lo aiutiamo noi!»

Taeyang rimase in silenzio incerto su cosa dire. Poi finalmente disse qualcosa «Quando assumerà questa roba..il metadone...come starà? Potrà andarsene in giro o dobbiamo chiuderlo in casa?»

«Le prime volte sarà un pò dura, lui continuerà a cercare la cocaina perché il suo corpo la desidera ardentemente. Qui dovrà entrare in gioco la sua forza di volontà di non ricaderci. Man mano che le dosi diminuiranno andrà sempre meglio ma la fase importante è quella appena post-metadone. Solitamente dopo la somministrazione i pazienti stanno in perfetto stato per diverse ore, ovviamente dipende da organismo a organismo, ma la media è di circa 4 ore. In queste ore di lucidità gli si dovrà parlare, rincuorare, insomma spiegargli e fargli capire che la vita è bella e che non deve più far uso di droghe»

«E' questo che fanno nelle cliniche?» disse Tae.

«Si, in clinica usano anche sedute di gruppo, giochi all'aria aperta, le visite dei parenti, poi ognuno viene seguito da un team..»

«Insomma sono più attrezzati di noi»

«Esatto»

Passarono altri minuti di assoluto silenzio nei quali il medico finì il suo tè «Vi lascio il mio biglietto da visita, chiamatemi quando deciderete»

Taeyang lo prese «Certo...le faremo sapere...» poi estrasse un libretto degli assegni e compilò un foglio per darlo al medico con la sua parcella a molti zeri.

«Arrivederla»

«Arrivederci»

Il medico se ne andò e i due si guardarono in faccia «Andiamo a parlare con lui, dovrebbe essere lucido adesso»

«Si, stavo pensando la stessa cosa»

Salirono le scale e andarono in camera di GD. Lo trovarono seduto ai piedi del letto, con i capelli tutti sparati in alto e gli occhi aperti al massimo «Ehi Jiyong....come ti senti?»

«Ho fame» rispose «Ma sto bene»

«Si, tra un pò ti portiamo qualcosa da mangiare...» disse Taeyang «...ascolta...ti ricordi cosa è successo ieri sera?»

«Ieri?» sembrava stralunato.

«Si...ieri...eri qui a casa nostra...in bagno...cosa stavi facendo di preciso?» disse Hane cercando di aiutarlo a ricordare.

«Oh...io...» abbassò la testa e si coprì la faccia con le mani «Scusa Taeyang...non volevo...»

Tae e Hane si guardarono sconvolti. Lui continuò «Mi dispiace averti deluso...Hane...non piangere mai più per me, ti prego!»

Hane non si trattenne e lo abbracciò pensando che lo aveva quasi perso «GD, tranquillo ci siamo noi qui con te, non ti lasceremo mai più solo»

«Scusa...io non so più cosa fare...non riesco a smettere...mi sento male senza la cocaina...» disse tra le lacrime.

«Jiyong, tranquillo ti aiuteremo noi a smettere...però vorremmo capire perchè hai cominciato...» era ritornato il Taeyang dolce di sempre.

Hane si staccò da lui e cominciò a parlare «Ho conosciuto un paio di ragazzi in tour...mi sentivo solo, ero depresso...ho fatto amicizia con loro...mi hanno fatto provare la roba...»

«Chi sono questi ragazzi GD?» chiese Hane.

«Non posso rivelarvi i loro nomi...»

«Come non puoi?!» Taeyang sembrava sul punto di ritrasformarsi di nuovo ma Hane intervenne.

«Ascoltami...ti dobbiamo disintossicare...man mano dovrai prendere dosaggi sempre minori...»

«Si...lo so come funziona...ma non ci sono riuscito...ogni volta invece di diminuire aumentavo sempre..» rimasero stupiti dalle sue parole. Quindi forse aveva avuto intenzione di smettere.

«Ora che ci siamo noi non te lo faremo aumentare....però devi dirmi dove posso prendere il metadone» disse dolcemente per non farlo agitare.

«Metadone? Un'altra droga? No, non voglio!» cominciò ad agitarsi e a tremare di nuovo.

«GD! Sai perché ora stai meglio? Il dottore ti ha fatto una iniezione di metadone...»

«D-davvero?» chiese lui assumendo le sembianze di un bambino.

«Si...ti prometto che ti aiuterò a guarire...però devi dirmi chi sono questi tizi...»

Con molta, molta, ma molta pazienza riuscirono a farsi dire i nomi e tramite facebook riuscirono a capire chi fossero i misteriosi personaggi. Uno Hane lo conobbe di vista, era un aiutante coreografo che nella sua "epoca" da ballerina lo vide allenarsi con loro in palestra, l'altro invece non lo avevano mai visto.

«Manda la richiesta di amicizia così possiamo vedere i suoi post» suggerì Taeyang. GD intanto stava mangiando della frutta e sembrava non sentirli affatto.

«Guarda le foto...qui è a Gangnam...questa discoteca la conosco, ci sono stata una volta»

«Forse spacciano lì?» disse Taeyang, poi si rivolse a GD «Andavi lì a prendere la roba?»

«Si, qualche volta» rispose azzannando una banana.

«Bene, abbiamo trovato il posto...stanotte ci vado» disse decisa «GD, prendo i tuoi soldi»

«Ooooh ferma ferma....dove credi di andare adesso?» la fermò Tae.

«A prepararmi...stasera vado a ballare»

«Non ti faccio andare da sola a comprare della droga, vengo con te»

«Che cavolo dici! Non puoi farti vedere in quel locale!»

«Io sono un maestro del travestimento....ricordi?»

«Ho detto di no...già c'è GD che rischia la sua carriera...non posso avere sulla coscienza anche la tua! Vado da sola è deciso!»

Uscì dalla camera sbattendosi la porta alle spalle.

«Dannazione che testona!» esclamò Taeyang.

GD finì la banana «Me ne occupo io»

 

Hane rispolverò dall'armadio i suoi vestiti e cercò qualcosa di adatto. Le stavano ancora bene. Scelse un abito a tubino nero che arrivava sopra le ginocchia e ci abbinò dei sandali con tacco a spillo ed una giacca di pelle che le aveva regalato Minzy. Si truccò andandoci un pò pesante e scelse una borsetta facile da aprire in modo da poterci ficcare dentro qualsiasi cosa il più velocemente possibile.

Uscì dalla sua stanza ma sobbalzò quando si ritrovò GD faccia a faccia vestito all'ultima moda con i suoi immancabili occhiali Chanel ed una sigaretta tra le dita ricoperte d'oro.

«Che cosa...»

«Oh oh oh....» la guardò dalla testa ai piedi levandosi gli occhiali per guardarla meglio.

«Perchè diavolo ti sei vestito così? Vai a dormire!» si tirò la gonna verso il basso imbarazzata.

«Andiamo» disse abbassando gli occhiali.

«Andiamo? Ma cosa...» cercò con lo sguardo Taeyang ma non lo vide.

GD le afferrò il mento delicatamente e avvicinò pericolosamente il suo viso al suo «Bambolina...credi davvero di poter frequentare certi posti senza di me?» le sorrise maliziosamente.

Bambolina? L'aveva chiamata bambolina?? E poi cos'era quell'atteggiamento da superdivo? Chi diavolo era diventato?

Finalmente arrivò Taeyang, che guardandoli così conciati rimase un passo indietro «Hane! Sei troppo..»

«Cosa? Non vado bene forse...» si guardò.

«Sei bellissima così...non c'è bisogno che ti vai a cambiare...Taeyang!» gli lanciò le chiavi della sua auto «Trattamela bene» prese Hane per mano e andarono al piano di sotto seguiti da un Taeyang offeso.

 

Pov Taeyang

Più passava il tempo e più GD sembrava cambiare personalità, non era sicuro che fosse una buona idea tutta quella situazione ma come aveva detto Hane lo dovevano aiutare. L'unica cosa che riusciva a pensare in quel momento era: Era prudente mandarlo con Hane? Inoltre dopo la terapia "fai da te" sarebbe tornato il Jiyong di prima?

L'ansia lo tormentava ed aumentò dopo quello che successe in ascensore....

 

Uscirono ed entrarono tutti in ascensore. GD passò un braccio attorno al collo di Hane con molta nonchalance, come se fosse abituato ad avere una...una...

«Ehi! Non sono la tua escort!» si scrollò il suo braccio di dosso.

«Jiyong non esagerare...» lo rimproverò Taeyang.

«Perché state venendo entrambi con me? Che diavolo ci fate qui!» esclamò Hane rendendosi conto della situazione.

«Te l'ho detto...non crederai di andare in certi posti senza di me?» rispose GD.

«Tae! Perchè glielo hai permesso?»

«Lui già conosce il tizio e sa come deve comportarsi...e poi se non vuoi che venga io almeno qualcuno deve vegliare su di te»

«Vegliare su di me? Non sono una ragazzina! So cosa devo fare senza avere voi balie con me!»

«Mmmh...» GD si lamentò facendo un tiro dalla sua sigaretta «...la tua voce...ti prego abbassala...» mosse la testa a scatti di lato e si sistemò gli occhiali.

«Ma come osi...chi ti credi di essere! Guarda che lo sto facendo per te! Io ti-» improvvisamente GD l'afferrò per la vita e la spinse alla parete affondando la lingua nella sua bocca.

Hane provò mille emozioni e sensazioni diverse che la fecero letteralmente bloccare nel suo corpo. Non lo respinse, non ci riuscì. Stava quasi per abbandonarsi a lui quando Taeyang intervenne per toglierle di dosso GD.

«CHE DIAVOLO FAI!» gli urlò in faccia Taeyang.

GD barcollò e si asciugò un angolo della bocca con il dorso della sua mano senza toglierle gli occhi di dosso, sorrideva ancora maliziosamente «Sei paralizzata...vedi cosa ti possono fare i ragazzi? Se non c'era Taeyang ora ti saresti fatta fare ogni cosa da me...»

Cosa stava dicendo? Sentiva le sue parole come un eco da lontano...

GD tornò serio e con uno sguardo quasi minaccioso ripetè «Tu non andrai MAI in certi posti senza di me» poi si voltò verso Taeyang «Sei stato bravo, ottimo tempismo!» e gli diede una pacca sulla spalla facendo un altro tiro dalla sigaretta.

Chi o cosa lo faceva diventare la droga?

 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


 

DISCLAMER: I nomi dei medicinali, droghe, diagnosi, metodi di guarigione sono per lo più stati googlati e inventati quindi non sono veri! 

NOTE AUTRICE: Siccome credo che il counter del sito si sia bloccato, vi chiedo cortesemente di lasciare una recensione (con scritto qualunque cosa) se avete visualizzato questa pagina. Devo capire effettivamente quanti state seguedo la storia. C'è troppa disparità tra le visualizzazioni dei capitoli, è come se voi la stesse leggendo a caso senza seguire l'ordine dei capitoli (e non credo sia possibile sinceramente). Oltre a questo favore, se voleste lasciarmi una recensione vera riguardo la storia mi farebbe veramente molto piacere. Ora vi lascio alla storia, buona lettura!!!! 




 
Capitolo 13

Taeyang li accompagnò con la bentley di GD alla discoteca visto che lui non poteva guidare in quello stato ed Hane non aveva la patente.

«Vi aspetto qui, fate presto per favore» Taeyang si era messo la mascherina ed aveva parcheggiato nel parcheggio vip del locale.

«E chi sei nostro padre?» disse GD con un tono annoiato.

«Tu finiscila di fare lo stronzo, non sai quante te ne vorrei dare stasera...»

«Smettetela! Su andiamo!» si mise sotto braccio di GD e si incamminarono verso l'ingresso interno.

«Non provare mai più a baciarmi in quel modo» gli disse sottovoce.

«Quello era solo un allenamento...dovrai recitare bene la tua parte...»

«La mia parte? Ma di che parli?» vennero accolti da due enormi uomini della sicurezza che praticamente gli sbarrarono la strada.

«Signor G-Dragon...è un piacere rivederla»

«Piacere mio ragazzi...» lo vide mettersi una mano in tasca ed estrarre un malloppo di banconote che andarono a finire nel taschino dell'uomo.

«Sempre il solito eh? Ecco a lei...» lui in cambio gli mise in mano una chiave dorata «Buon divertimento»

GD mise il braccio intorno al collo di Hane, di nuovo, e se la trascinò per un lungo corridoio.

«Qui non c'è nessuno puoi anche levarti da dosso»

«Ci sono le telecamere...ci stanno osservando...» Hane alzò lo sguardo e le notò «Fai come ti dico e andrà tutto bene...» le stampò un bacio sulla guancia.

Ad Hane quasi vennero le lacrime agli occhi per la rabbia «Quante volte sei venuto qui con le escort?» ormai era chiaro che non stavano andando in discoteca.

«Mmm...non saprei...forse una decina di volte al massimo» lo disse come se fosse una cosa normale da fare e questo diede molto fastidio ad Hane.

Arrivarono davanti ad una porta di vetro attraverso la quale riuscì ad intravedere una piscina. GD l'aprì con la chiave dorata ed entrarono.

«Benvenuta nel mio mondo bambolina» le sussurrò GD accendendosi una nuova sigaretta.

Hane non sapeva dove voltarsi. Il posto era al chiuso, il soffitto era di vetro trasparente attraverso i quali si potevano vedere le stelle e la luna. Al centro della sala c'era la piscina con le palme ed una forma sinuosa con alcuni muretti in rialzò che spruzzavano zampilli di acqua illuminata. C'erano molte ragazze in acqua, sembravano tutte molto belle e sexy. Tutto intorno c'erano dei giardinetti di prato sintetico, palme sintetiche e vari separè e cespugli messi lì, Hane lo capì subito, per la privacy di alcune persone. Su una sdraio c'era una coppia che ci stava dando dentro, per l'imbarazzo si voltò dalla parte opposta ma vide un gruppo di ragazzi intenti a iniettarsi qualcosa nelle braccia. C'era una musica assordante che rimbombava nel cervello. Era il classico posto da sesso, droga e rock'n'roll.

«GD...cazzo!» esclamò stupefatta.

«Ora capisci perchè non avrei mai permesso che venissi da sola qui..» le accarezzò la guancia e si avvicinò al suo orecchio «Fai in modo di restare sempre vicino a me qualunque cosa succeda» le sussurrò.

«Ehi amico! Bentornato!» un ragazzo salutò GD dandogli una spallata.

«Ciao Chin! Proprio te cercavo...Ci sta DongSun stasera? Mi serve un pò di roba...»

«Ehi, ehi...non andare di fretta...divertiamoci prima un pò...» mise gli occhi su di lei che cominciò a sentirsi decisamente a disagio.

«Eh no, no...» GD si interpose tra i due «Questa volta non voglio condividerla con nessuno...» si alzò gli occhiali «E' solo mia»

«Come vuoi amico!» poi si rivolse direttamente a lei «Lasciami il numero quando hai finito, ti prenoto per un altra sera...»

Questo era davvero troppo da sopportare! Fece per rispondergli a tono ma GD la prese in braccio e la portò a bordo piscina interrompendola.  «Che fai? Mettimi giù! Io a quello lo ammazzo!» La guardò negli occhi e fece no con la testa «Ehi! Sharon?» chiamò una ragazza che era in acqua «Ti presento la mia nuova amica...» disse prima di mollarla. Cadde in piscina e manco il tempo di risalire in superficie che GD era sparito. Ma che razza di comportamento era quello?

«Ehi ciao...sei nuova?» disse la ragazza mora, nuda,  e che probabilmente si chiamava Sharon.

«Ciao...si...è la prima volta che vengo qui...» lei si avvicinò e delicatamente le afferrò le spalle per farla fece voltare.

«Ti aiuto a togliere il vestito, lo so in acqua è complicato...questi ragazzi non lo capiscono...»

«Ehm...» perchè doveva denudarsi anche lei?

«Ahahahhah sei timida forse?» si intromise un'altra ragazza «Per quale agenzia lavori tu? Non ti ho mai vista»

«Io...ehm...»

«Hai visto con chi è venuta? Forse lavora in privato» rispose Sharon che intanto l'aveva aiutata a sfilare il vestito. "Perchè diamine non ho indossato il reggiseno stasera?" si ritrovò a pensare.

«G-Dragon giusto? Che fortuna...Quello lì è ricco sfondato...quanto ti paga?» le chiese.

Non sapeva rispondere nemmeno a questa domanda «Mi...mi ha detto che posso chiedergli tutto quello che voglio»

«Qualunque cosa? Figo! Forse dovrei lavorarmelo un pò...Sharon anche tu sei stata con lui vero?» disse sollevandosi sulle braccia per sedersi a bordo vasca. Il seno le stava su da solo ed era enorme. Palesemente rifatta!

«Si una volta...» appoggiò la testa sulla spalla di Hane «...ma non ha voluto fare niente, voleva solo un pò di compagnia quella notte....questi vip sono più soli di quanto si possa pensare»

Non riusciva a credere alle sue orecchie. Se n'era accorta una sconosciuta qualunque e lei, che era la sua migliore amica, no.

Decise di indagare «Lui cosa fa di solito quando viene qui?»

«Oh...bhè...non molto in realtà...» Sharon prese a giocare con i suoi capelli «Più che altro penso che venga a rifornirsi...quando vuole qualcuna di noi ci dice di seguirlo e ci porta in qualche albergo......non è come quello...» indicò ridacchiando la coppia sulla sedia sdraio.

«E chi è Dongsun?» chiese ripetendo il nome che aveva detto GD.

«E' il proprietario di questo posto e della discoteca affianco, un vecchio in pratica...ora se la sta spassando con delle mie amiche» rispose la rifatta.

«Un vecchio? E...ehm...ci andate a letto?» disse cercando di nascondere il disgusto.

«Ahahahah...prima di fare quella faccia dovresti vederlo...è ancora in gamba» disse Sharon allontanandosi da lei perchè un ragazzo la chiamava «Teeesoroo, arrivo subito da teee»

Ad Hane scappò una risatina, Sharon aveva cambiato tono e atteggiamento, lo stava prendendo in giro in pratica.

«A dopo ragazze! Ciao!» sussurrò per non farsi sentire dal ragazzo.

«Ciao...ma quindi voi fate così? Fate finta di essere interessate a loro?» chiese incuriosita.

«Certe volte si....e certe volte no...sai può capitare un cliente dolce e tenero qualche volta che vuole essere trattato in un certo modo...» scosse la testa per smuovere le sue extension «...e delle volte può esserci il cliente stronzo che vuole solo sbatterti al muro...dobbiamo sempre dargli quello che vogliono...»

«Ti piace questa vita?» disse rendendosi successivamente conto di star andando sul pesante.

«Non mi lamento...mi pagano bene...e posso comprarmi tutto ciò che voglio...mi basta recitare» disse arrotolando una ciocca di capelli intorno al suo dito.

«Recitare?»

«Dai su lo sai...loro vogliono solo una cosa alla fine...fai finta di darglielo come lo vogliono loro...oddio ragazzina non sai proprio nulla!»

«Oh...ehm...sono nuova...in quest'ambito...»

Passò una ragazza a bordovasca che offrì dei drink ad entrambe

«A te novellina! Cin cin!»

«Cin cin!»


_____

 

«Chin! Mi dici dove sta DongSun?» GD aveva ritrovato Chin e lo stava tartassando di domande mentre era avvinghiato ad una ragazza.

«Vai proprio di fretta stasera...sta lì in sauna, al gazebo...ma non andare ora, sta con un paio di ragazze...»

«Ok...fammi un cenno quando ha finito...mi serve roba nuova»

«Che roba precisamente?» chiese lui incuriosito continuando a strusciarsi sulla ragazza.

«Vorrei provare il metadone...dicono sia più...magico...» butto lì.

«Ahahah dì un pò...vuoi provare a smettere da solo? Ahahahahah non ci riuscirai amico mio» gli diede una pacca sul braccio «Comunque non credo sia un problema procurartelo, lui ha roba di tutti i tipi»

«Per questo sono qui infatti...allora a dopo...mi troverai in piscina con la mia donzella»

«A proposito dove l'hai pescata? Molto carina...anche se non sembra del mestiere...»

«Si infatti è nuova...la sto iniziando io....» disse tagliando corto.

«Ahahah bravo amico! Dopo che le hai insegnato tutto per bene poi me la passi per qualche serata...»

GD strinse i pugni e si accorse di aver già terminato la sigaretta per il nervosismo «Certo amico...»

 

____

 

Hane era rimasta in mutandine ed ora si era attaccata al bordo della vasca cercando di evitare gli sguardi dei ragazzi. Si sentiva pure tutta stordita per la musica e forse per quel cocktail che aveva bevuto. GD aveva detto di rimanere vicino a lui ma era proprio lui ad essersene andato! E se l'aveva lasciata lì mentre lui era andato a farsi una dose di nascosto?

In che razza di situazione era andata a cacciarsi! Le ragazze le avevano buttato i vestiti sopra una sdraio libera, ma arrivarci significava uscire dalla piscina praticamente nuda e ne aveva vergogna.

Improvvisamente si sentì toccare la spalla e si voltò di scatto «Ciao...come ti chiami?» le chiese un ragazzo.

Oddio. Un ragazzo. Nudo. A pochi centimetri da me. Cosa faccio? «C-ciao...scusa...sto aspettando il mio ragazzo che torna....»

«Ah sei qui con qualcuno?» cominciava a vederci strano, come se le luci le dessero fastidio.

«Si..»

«E non vuoi divertirti un pò anche con me? Che ti costa su...» la sfiorò e lei cacciò un urlo.

«Ma che hai? Voglio solo divertirmi un pò con te...è il tuo lavoro no? Lavora!» l'afferrò per un polso per tentare di farla scoprire visto che si copriva il seno con il braccio.

«Lasciami! vattene via!» cercò di allontanarlo con i calci ma il tipo era più forte di lei.

Improvvisamente sentì qualcuno tuffarsi sopra la sua testa e il ragazzo si allontanò quasi spaventato. GD riaffiorò dall'acqua e lo fulminò con lo sguardo senza dire una parola. Il ragazzo arretrò velocemente nuotando lontano da loro.

«Jiyong!» lui si voltò verso di lei ed il suo sguardo cambiò.

Si avvicinò a lei che era ancora attaccata sul bordo e l'abbracciò. «Jiyong...non mi lasciare di nuovo» disse spaventata.

 

Pov GD

Per fortuna sono arrivato in tempo. Mi sento di nuovo tutto stordito, comincio già vederci tutto sfocato. Ho bisogno di cocaina.

«Jiyong!» si voltò verso la voce.

Hane aveva tutto il trucco sbavato, le gocce d'acqua che aveva sparse sul viso la rendevano maledettamente sexy, i suoi capelli lunghi ondulavano dietro le spalle.

Cocaina? Chi aveva bisogno di cocaina?

Nuotò verso di lei e l'abbracciò. La sua schiena era nuda e la cosa lo eccitò. «Jiyong...non mi lasciare di nuovo» gli disse.

Tutto intorno a lui sembrò offuscarsi, tutto ciò che voleva era lei .Le appoggiò una mano sulla guancia e lei subito inclinò la testa verso di essa per farsi accarezzare. Forse anche lei lo voleva? In ascensore era stato paradisiaco, avrebbe voluto baciarla di nuovo, ancora e ancora.

Si avvicinò di più a lei per vedere la sua reazione ma non lo respinse quindi lui continuò l'avanzata pericolosamente...

 

Pov Hane

Perchè improvvisamente non voleva più lasciarlo andare?

Le sue mani, il tuo tocco, era così delicato e...e FAMILIARE. Si sentiva strana, tutto quel posto era strano, sembrava un universo parallelo dove ogni cosa ci poteva fare senza problemi e senza rimpianti. GD era molto vicino...il suo cuore batteva molto forte...

«Jiyong» sussurrò con le labbra a pochi centimetri dalla sua.

«Cosa» sussurrò lui.

«Fermati un secondo» gli disse.

Come se si fosse risvegliato da un sogno lasciò la presa sulla sua schiena e si allontanò di un pò da lei, in silenzio.

«Jiyong?»

«Cosa» ripetè lui visibilmente scosso.

«Non sei fatto adesso» affermò lei. Non era la droga che lo spingeva verso di lei dunque?

«No...anzi...sento che ne ho bisogno...» si passò le mani tra i capelli tirandoli indietro.

Vennero interrotti dal ragazzo di prima dall'esterno della piscina «Credo che DongSun abbia finito, puoi andare da lui adesso!» disse quasi urlando.

Doveva andare a prendersi la roba? No! Non adesso! L'afferrò per il braccio e lo tirò a se.

«Cosa faccio se si avvicina un altro?» sussurrò spaventata. 

«Tieni questa intanto» si tolse la maglietta e gliela diede.

Hane non capì più nulla, si gettò al suo collo e lo baciò lasciando la maglietta a galleggiare di fianco a loro. Lui la strinse a se per un pò, però poi Hane si rese conto di cosa aveva fatto e lo lasciò andare.

I suoi sensi erano del tutto alterati.

GD la fissò per un attimo e poi uscì dalla piscina a petto nudo. Le allungò una mano e lei l'afferrò. La tirò su con un solo braccio nonostante sembrasse magro e senza forze.

«Seguimi» le disse. La maglietta che le aveva dato era bianca e non la copriva più di tanto.

Un paio di ragazze passarono loro dei teli in microfibra e dei drink. Hane face per bere ma GD glielo tolse di mano e lo inghiottì subito dopo il suo. «Alla tua salute!» disse.

«Cos'era? Perchè non me lo hai fatto bere?» chiese sospettosa.

«Seguimi e reggimi il gioco» ripeté lui ignorando spudoratamente la domanda.

Andarono verso un gazebo chiuso da dei separè di bambù scavalcando le gambe di un ragazzo disteso con una ragazza su di sé. Distolse lo sguardo e forse GD lo notò perché le mise di nuovo il braccio intorno al collo e la tirò a se «Tra poco c'è ne andiamo»

Hane inghiottì a vuoto quando entrarono nel gazebo/sauna. C'era un uomo sulla sessantina, capelli brizzolati con un fisico da fare invidia a chiunque. Era completamente nudo, come tutte le altre ragazze che c'erano lì dentro, e non si coprì nulla quando loro due si avvicinarono. In quella situazione la cosa più strana da vedere era Hane avvolta come un salame nel telo. Infatti molte ragazze la additarono e la presero in giro.

«G-Dragon...» l'uomo fece un mezzo inchino verso di lui, il quale ricambiò.

«Perdonami se ti ho disturbato...»

«Chin mi ha detto che stasera sei un pò di fretta...come mai? Non è da te...»

GD cambiò espressione e gli sorrise «Sai com'è...avrei un pò da fare più tardi...vorrei ecco...un pò di energie supplementari...» indicò lei che era alle sue spalle.

L'uomo la fissò e la squadrò dalla testa ai piedi «Non è il tipo di ragazza che verrebbe di sua volontà qui dentro...» disse sospettoso «Sai G-Dragon....questa volta non me la racconti giusta...» si avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò qualcosa che lei non afferrò. Hane vedeva e sentiva tutto come attraverso un filtro sfocato.

«Certo che no...non potrei mai fare una cosa del genere...» rispose GD ridendo. Le fece cenno con la mano di avvicinarsi e lei eseguì quasi roboticamente.

Le fece cadere il telo. Poi disse, dopo averle baciato il collo e fatto venire i brividi «Fai vedere a quest'uomo che non sei un agente di polizia sotto copertura...»

Quel tizio credeva che fosse un'infiltrata? 

Cosa doveva fare per dimostrare che era una escort? 

Ma era davvero una escort? 

Che ci faceva lì? 

Ah, si. Prendere il metadone per GD. 

Ricordò quello che aveva detto la ragazza della piscina, di recitare, e cercò con tutta se stessa di sembrare convinta di sé e disse con la voce più sensuale che potesse fare «Cosa....le fa credere che sono un'agente di polizia? Il fatto che sono coperta forse?» disse avvicinandosi a lui e facendo aderire maggiormente la maglietta bianca semitrasparente al suo corpo. 

Fagli credere quello che vuole, si ripeté nella testa.

Sui tacchi era quasi alta quanto l'uomo «Effettivamente...questo mi fa pensare...che forse tu non sei quella che vuoi farci credere....» affermò ancora sospettoso.


Pov GD

Dannazione! Doveva mettere in scena la cosa su di me non su di lui! Ora come diamine la tolgo da questo pasticcio?

Li guardava a distanza e non poteva avvicinarsi per non recare ulteriori sospetti. Non avrebbe dovuto portarla lì dentro, avrebbe dovuto pensarci da solo.

"Si e poi...mi sarei fatto il doppio dell'altra volta!" si disse.

"Però così l'ho messa in questa brutta situazione...ora cosa posso fare per uscire di qui"

Improvvisamente Hane si avvicinò all'orecchio di DongSun e gli sussurrò qualcosa.

"Ti prego...digli qualcosa di convincente"

Si guardò intorno e vide un paio di uomini con gli auricolari che comunicavano tra di loro. Erano in pericolo.

Fece un passo avanti quasi terrorizzato «Sai DongSun, ripensandoci...»

«Magari...» lo sentì dire quasi appagato. Lo vide afferrare il suo sedere e stringerlo con violenza.

Il suo fegato, stomaco, pancia o quello che era stava per scoppiare. 

Fece un passo avanti quasi rabbioso ma quello che successe dopo lo fece bloccare.

Hane gli accarezzò i pettorali e rise. Sembrava una vera risata di piacere. Dopo di che, finalmente, disciolse il rapporto fisico. 

Tornò da lui simulando una camminata sexy, ben riuscita dovette ammettere, e disse avvinghiandosi al sui braccio «Oppa fai presto...voglio andare a casa tua...»

Non aveva mai visto Hane in quel modo, tanto che si trovò un’attimo in difficoltà a staccarle gli occhi di dosso  «Allora DongSun? Ho un pò di fretta...»

«Certo...vieni con me...» rispose lui. Buttò gli occhi dove prima c'erano gli uomini della security e non li vide più. «Aspettami qui fuori...arrivo subito»

Lei annuì e si recò verso l'uscita. Girandosi GD buttò un occhio sul sedere dove l’aveva toccata Dongsun e vide che si era arrossato. Strinse i pugni furioso e seguì Dongsun dietro un ulteriore separè dove c'era una sorta di ufficio. C'era un uomo dietro una scrivania piena di valigette d'acciaio «Mi ha detto Chin che vuoi del metadone stavolta...» disse Dongsun. L'altro uomo non disse nulla e GD non lo salutò nemmeno.

«Si esatto...dammene più possibile» lo vide aprire una delle valigette sotto lo sguardo vigile dell'altro uomo. Notò che alle sue spalle era pieno di monitor. In alcuni mostrava tutti i lati della piscina, in un'altra l'ingresso e notò anche un monitor che mostrava il corridoio dalla quale erano arrivati.

«Posso darti solo un paio di dosi alla volta...questa è difficile da reperire...» rispose lui.

Due dosi soltanto alla volta? Significava tornare lì ogni paio di giorni «Non puoi darmene di più? Devo fare un paio di viaggi e non posso venire sempre qui a prendermi la roba» ci provò lui.

Stava sudando freddo e cominciava ad avere la nausea.

«Per la coca non c'erano problemi mi sembra» disse chiudendo la valigetta con un colpo secco «Comincia a prendere queste due...» gli mise tra le mani due fiale contenenti del liquido trasparente «...questa è diversa dall'altra...»

Mise le due fiale nella tasca dei pantaloni bagnati e gli passò dei soldi «Penso che bastino per altre 10 fiale che ne dici?»

L'uomo li contò, con un sorriso enorme sul viso «Te le farò avere al più presto»

«Perfetto, ci sentiamo per telefono, al solito numero»

«Ottimo...prendi questo..per un ultimo tiro» gli lanciò una bustina di cocaina, la dose giusta per un tiro soltanto. Si strinsero la mano e GD se ne andò lasciandolo lì.

Stava per cedere....

 

Pov Hane

 

Non dovette aspettare tantissimo fortunatamente, fu di ritorno dopo nemmeno 10 minuti che le aveva detto di aspettarlo. Aveva il volto pallido.

«Che è successo?» gli chiese preoccupata.

«Nulla...andiamocene, svelta!» l'afferrò per un braccio e la trascinò fuori da lì recuperando al volo il suo vestito dalla sdraio. Appena si richiusero la porta alle spalle con la chiave dorata GD si accasciò lungo il muro «JiYong! Che hai?» Hane continuava a sentirsi stordita e non capiva cosa stesse succedendo.

«Dannato!» disse furioso al nulla. Si asciugò il sudore che gli colava sul viso con le mani e notò che respirava molto più affannosamente di prima. I suoi occhi si erano di nuovo dilatati, sembrava di nuovo un pazzo psicopatico.

«Dai, su! Alzati! Torniamo a casa...» con molta fatica riuscì a farlo alzare e si appoggiò su di lei per camminare. Lo afferrò per un fianco cercando di tenerlo in piedi e per fortuna lei non era una di quelle fanciulle fragili. Barcollò di nuovo e la spinse contro la parete «Stai attento!» gli disse.

Lui improvvisamente diede un pugno fortissimo alla parete a pochi centimetri dalla faccia di Hane «NON FARE MAI PIÙ' UNA COSA DEL GENERE!» urlò.

Hane rimase pietrificata con lo sguardo fisso sul suo viso sofferente.

«NON FARTI TOCCARE...MAI PIÙ'.....DA UN ALTRO UOMO!» disse guardandola direttamente negli occhi.

Paura. Il suo sguardo le faceva paura era davvero arrabbiato questa volta. Non riuscì a dire nulla fin quando lo vide accasciarsi sul pavimento di nuovo «Resisti!» si ritrovò a trascinarlo sul pavimento verso il parcheggio.

Finalmente Taeyang li vide e gli andò incontro per sollevare GD «Che hai?»

Lui cominciava a lamentarsi e a dire cose senza senso «Non lo so...» rispose Hane al suo posto. Anche lei non si sentiva granché bene, in quel cocktail c'era sicuramente qualcosa.

«Avete preso la roba comunque? E perchè sei nuda cavolo!» disse Taeyang notando la sua maglietta praticamente trasparente.

«Ti spiegherò tutto dopo...torniamo a casa presto! Prima che ci veda qualcuno» Si infilò sui sedili posteriori insieme a GD per tenerlo su mentre Taeyang mise in moto e partì in direzione della loro casa.

«GD mi senti? Cerca di rimanere cosciente!» lo aveva fatto distendere appoggiando la testa sulle sue gambe e nel frattempo si contorceva dai dolori.

«Mi fa male tutto...datemi...qualcosa...» si mise la mano in tasca ed estrasse le due fiale di metadone.

«Ottimo! Appena a casa chiameremo il dottore per farci dire la dose giusta...resisti ancora un po...» disse cercando di dargli coraggio.

«Perchè siete fradici? E soprattutto perchè tu indossi la sua maglietta?» chiese Taeyang. Poverino, chissà da quanto tempo ci sta aspettando!

«C'è un posto lì dentro...una specie di oasi per ricconi che vogliono rifornirsi....non ti so dire...comunque c'era una piscina...mi ci ha buttato dentro per proteggermi da alcuni tipi»

Spiegò all'incirca quello che era successo escludendo il fatto che si erano baciati di nuovo.

Arrivati a casa Taeyang fu costretto a portarlo in spalla perchè ormai non si reggeva più in piedi «Arrivati!» lo lasciò cadere su uno dei divani.

Lei si distese sul divano di fianco, priva di forze e con il cervello in pappa.

Chiuse gli occhi e pensò di riaprirli subito ma trovò Taeyang che già stava facendo la siringa a GD nel braccio.

«Spero si faccia così...» disse lui senza distogliere lo sguardo dalla siringa.

«Gli hai preso la vena?» chiese con gli occhi semichiusi, le faceva un pò impressione.

«Credo di si esce il sangue se aspiro...» rispose intelligentemente.

«GD come stai?» chiese direttamente a lui.

«Una merda...»  Sembrava disperato mentre guardava l'ago che entrava e usciva dal suo braccio.

«Scusa amico...ma non ho mai fatto una siringa in vita mia...fatto comunque» si scusò Taeyang

Aspettarono qualche minuto e solo quando GD smise di lamentarsi si rasserenarono un pò.

«Quanto gliene hai fatto?» gli chiese Hane mettendosi seduta.

«Ha detto il dottore una fiala lo fa stare bene per circa 6-8 ore....tra tre giorni dovremo dimezzare...»

«Quindi ne servono molte altre...» pensò a quel posto e desiderava non doverci più andare. Era disgustoso.

GD probabilmente sentì perchè disse «Ne ho pagate 10...qualcuno me le farà avere in questi giorni...aspetto una telefonata»

«Ma tu non hai più un cellulare» gli fece notare l'amico.

«Ne ho un altro...aiutami ad alzarmi» allungò la mano verso di lui che l'afferrò. Si mise seduto e fece un paio di respiri profondi «Mi sento meglio» annunciò.

«Ma che ore sono?» chiese Hane improvvisamente massaggiandosi le tempie.

«Le 6 di mattina» rispose Taeyang guardandola..

«Oh mio dio....sei rimasto lì fuori ad aspettarci per 4 ore?» chiese sbalordita «Scusaci...»

«Ancora 5 minuti e sarei entrato a vedere che fine avevate fatto»

«Andiamo a dormire...menomale che siamo tutti in ferie» Hane fece per alzarsi ma barcollò leggermente.

«Ehi stai bene?» Taeyang la cinse per la vita 

«Scusa, sono solo un pò stanca...ora vado a dormire.»

Andarono tutti di sopra, ognuno nella propria stanza e si addormentarono quasi subito.

 

 

 

Hane si svegliò di soprassalto quando il suo cellulare suonò «Mamma?»

«Hane! Si può sapere che fine hai fatto? Da quando sei scappata via non ho avuto più tue notizie! Pensavo fossi sparita anche tu!»

Guardò l'orologio sul display, erano le 8 e aveva dormito solo due ore «Sto bene mamma, sono a casa di GD»

«E Jiyong? C'è sua mamma qui in lacrime è preoccupatissima....» Oddio la mamma di GD.

Si alzò subito dal letto e corse fuori , aprì la camera di GD e urlò «Jiyooooooong! SVEGLIAAAA!!» saltando sul suo letto.

«Ehiii ma che vuoi....ho ancora sonno...» disse tra i cuscini.

«Tua mamma! Sta ancora aspettando tue notizie!» disse sventolando il cellulare davanti agli occhi.

Si alzò di scatto anche lui «Che giorno è oggi?»

«E' la vigilia di Capodanno...mamma? Ci sei ancora? Passami la signora Kwon» passò il telefono al figlio.

«Ehi mamma! Non piangere....hai ragione scusami sono mortificato....avevo lasciato un biglietto al mio manager per avvisare dov'ero...non l'avrà visto....si mamma sto bene...»

Hane si sdraiò accanto a lui in attesa di riprendersi il suo cellulare ma dopo qualche secondo chiuse gli occhi e si addormentò.

 

Si risvegliò nel pomeriggio con un braccio di GD intorno alla vita. Per un momento si spaventò però poi si ricordò tutto quello che era successo.

Il casino più totale.

Cercò di divincolarsi da lui lentamente cercando di non farlo svegliare ma lui irrigidì la presa facendole capire che era sveglio «Jiyong?» gli sussurrò.

In risposta la strinse ancora di più. Non sapeva nemmeno lei quello che provava ma certamente prima o poi avrebbero dovuto parlare.

Si girò verso di lui per guardarlo in faccia.  Fece per cominciare a parlare ma notò di nuovo il suo nuovo naso che la distrasse «Jiyong...ti sei rifatto il naso?»

Lui aprì un solo occhio «Si vede così tanto?» sussurrò.

Hane lo toccò per curiosità «E' perfetto...ma quando lo hai fatto?»

«In estate...ma non hai risposto alla domanda» si stropicciò entrambi gli occhi.

«Io conosco la tua faccia da sempre...me ne accorgo se cambia anche una minima parte»

Lui sorrise e notò un'altra cosa «Anche i denti! Avevi un dente scheggiato davanti...te lo sei rotto andando in bici me lo ricordo bene!»

GD rise ancora più forte, ora i denti erano tutti interi e dritti.

«Guardami bene» si mise seduto e Hane lo imitò.

«Mica ti sarei fatto qualche altra cosa?» lo guardò attentamente. Occhi, zigomi, labbra...sembravano tutti normali. Forse la stava prendendo in giro.

Poi, forse, ci arrivò «No...non mi dire che...» GD si toccò il mento che era un pò più appuntito.

«Cretino perchè ti sei rifatto? Non ne avevi bisogno!» lo guardò più da vicino per cercare qualche cicatrice delle operazioni ma per fortuna non ne trovò.

«Si che ne avevo bisogno, mi sento meglio così...non trovi che sia più attraente?» disse passandosi una mano tra i capelli.

«Che razza di domande mi fai...il successo ti è andato alla testa» si gettò di nuovo con la testa sul cuscino imbarazzata. Non si era accorta nemmeno dei suoi problemi di autostima e dei suoi ritocchi. Che schifo di amica.

«Scusami Jiyong, non mi ero accorta di nulla» disse tristemente da sotto al cuscino.

«Dei miei ritocchi?» chiese lui.

«Anche di quelli....non mi ero accorta che stavi male...non mi ero accorta nemmeno che ci tenessi a me...» le balenò in mente il suo sguardo dopo che si era fatta toccare da Dongsun.

Lui non rispose e rimasero in silenzio per un pò.

Le venne in mente una cosa «Ma che c'era in quei drink ieri sera?»

«Che ti importa...mica l'hai bevuto?» lo sentì accendersi una sigaretta.

«Si, ne ho bevuti un paio» disse fissando il soffitto.

Silenzio.

«Mi dici che cavolo ho bevuto?» stavolta si voltò verso di lui e lo vide con le mani sul viso come se si fosse dispiaciuto. Si alzò di colpo e si coprì con una vestaglia «Avrei preferito non saperlo...vieni seguimi» disse con la sigaretta tra le labbra

«Eh?» chiese alzandosi di nuovo.

GD si bloccò alla porta «Mi hai baciato solamente perchè eri su di giri»

La cosa la colpì in un primo momento però ci ripensò su «Bhè, anche tu.»

Di nuovo il silenzio ma stavolta durò di più.

«Vieni, andiamo di sotto» disse lui senza voltarsi.

Lo seguì fino in cucina al piano di sotto e dopo di che le passò una confezione di latte «Bevila tutta. Adesso.» le ordinò quasi.

«Cosa? Ma è un litro!» esclamò sconvolta ma pensò che forse serviva a disintossicarsi da qualunque cosa ci fosse stato in quei drink.

«Fallo e basta senza discutere!»

Lentamente, ma molto lentamente eseguì e dopo circa un'ora terminò il latte «Finito!! Mi sento una mucca adesso!»

«Brava...e non bere mai più niente di cui non sai il contenuto» la rimproverò GD.

«Cosa? Chi ha bevuto cosa?» irruppe Taeyang che arrivò alle spalle di GD. Era tutto spettinato in calzoncini e canottiera con gli occhi gonfi di sonno.

«Ho bevuto un drink...ma non sapevo che c'era altra roba dentro» rispose lei.

Taeyang fissò prima lei e poi GD «E tu glielo hai permesso?» gli strappò la sigaretta, la terza da quando si era svegliato, e la spense davanti a lui.

«Io non gli ho permesso nulla! Lei lo ha bevuto senza che me ne accorgessi...»

«E tu dov'eri? Non mi dirai che l'hai lasciata sola...»

«Perchè devo dar conto a te?»

«Smettetela, ora sto bene! Ho bevuto un litro di latte...» disse agitando la bottiglia vuota «...anche se non so a cosa serve»

«A cosa serve bere il latte?» chiese Taeyang.

«A nulla, volevo solo darle una lezione» rispose semplicemente GD.

«COSAAA? Mi hai fatto ingurgitare un litro di latte....per nulla??» gli lanciò la bottiglia vuota addosso-

«Così te ne ricorderai la prossima volta che ti offrono un bicchiere!»

«Lasciamo perdere anche questa cosa...» Taeyang si strofinò le mani sul viso come se fosse stanco «...ma posso sapere che avete fatto ieri?» chiese Taeyang.

GD fece per rispondere ma lei lo anticipò «Un bagno in piscina e una recita»

«Non c’è altro che debba sapere?» disse a testa bassa.

«No, è andato tutto bene. So badare a me stessa» disse dolcemente andando verso di lui aggiunse abbracciandolo «Grazie che ti preoccupi per me ma non occorre, ti voglio bene oppa»

Taeyang si dovette sedere dopo il colpo subìto.

«Vado di sopra a farmi una doccia, a dopo» annunciò Hane.

Salì e li lasciò da soli.

 

Pov GD

Taeyang era a pezzi lo riusciva a vedere perfettamente. Non seppe che dire e gli rimase semplicemente accanto, immobile.

«L'hai sentita?» disse improvvisamente l'amico.

«Già...» rispose.

«Mi ha mentito» disse fissando il pavimento.

Effettivamente era un tantino ovvio «Si»

Di nuovo il silenzio.

«Oltre che per te devo preoccuparmi anche per lei adesso?» Tae aveva uno sguardo talmente deluso che lo scosse.

GD esplose «....Non la porterò mai più in quel posto... pensavo di riuscire a controllare la situazione ma per ben due volte lei è riuscita a sconvolgere i miei piani. Non accadrà più una cosa simile, te lo prometto » rispose tristemente.

«L’importante è che l’hai tirata fuori di lì e che tu ora stai bene» disse sospirando Tae.

«Taeyang...» inspirò con le lacrime agli occhi. Doveva dirglielo anche se sapeva che lo avrebbe ferito «...io mi sono innamorato di lei....»

Taeyang lasciò cadere la braccia.

Non rispose e quindi continuò «Ma e' meglio se sta con te. Fidati.» pensò a quelle poche ore che avevano trascorso insieme, l'aveva trasformata in un'altra persona.

«Che stai dicendo?» gli chiese Taeyang.

«Io la amo e forse l'ho sempre amata. Ma hai presente quando hai qualcosa di veramente importante ed hai paura di romperlo e preferisci che rimanga nel cassetto?»

Taeyang annuì e rimase in silenzio anche quando lui si accese un'altra sigaretta.

«Hane per me è talmente importante che ho paura di romperla anche solo a guardarla» affermò deciso.

Dopo qualche secondo che parve un'eternità Taeyang parlò di nuovo «E cosa c’entro io?»

«Tu sai davvero proteggerla e volerle bene. Lo fai da sempre. Sei tu quello buono» 

«GD stai delirando...non sono da te questi discorsi...» Taeyang si versò dell’acqua.

«Probabilmente è così» 

Taeyang rimase, ancora, senza parole 

«Fammi una dose...comincio a sentire la nausea» disse GD porgendogli il braccio.

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Capitolo 14


In comune accordo decisero di tenere per loro il problema di GD, meglio che non si immischiavano anche Daesung e Seungri in quella brutta situazione.

Purtroppo, però, la sua assenza si notò in studio così anche quella di TOP. Il rapper dalla voce dura fu ingaggiato come attore e praticamente sparì dalla YG.

«Qualcuno ha sue notizie?» chiese al gruppo il maknae un giorno durante la pausa pranzo.

«Di chi?» rispose Hane tra un boccone e l'altro.

«TOP...non lo sento da mesi e non risponde nemmeno alle mie telefonate...»

Erano seduti intorno ad un tavolo appartato in una saletta apposita per gli artisti al ristorante della YG, c'erano Teddy, Taeyang, Hane, Seungri, Daesung ed i loro rispettivi manager.

«Pare sia impegnato con le riprese...» rispose il manager di Daesung «...il film dovrà uscire a marzo prossimo e stanno indietro»

«Mi manca! Mi mancano i suoi scherzi» disse Daesung.

«Non farti sentire da lui...si monterà la testa!» risero tutti alla battuta di Seungri e continuarono a mangiare. Quando finalmente finirono e riposero i vassoi ad Hane squillò il cellulare.

«Scusate...vi raggiungo dopo...» attese che gli altri uscissero dalla saletta e rispose «Pronto? Qui Hane, chi parla?»

«Haneeee muoviti a tornare a casa mi annoio!» disse GD con un tono strano che purtroppo aveva imparato a riconoscere.

«Cosa hai bevuto? Io ho buttato tutto l'alcool che c'era in casa!»

«Sono andato a comprarlo....sciocca....hic»

Hane inspirò profondamente per non arrabbiarsi e dopo un paio di boccate parlò trattenendosi «Tornerò tra un paio di ore...perchè non vai a dormire? Così quando torno ci vediamo un film»

«Fiiiilm? Cheeee film?»

«Quello che vuoi tu...però ora vai a riposare e NON bere più nulla!»

«Seeeei noiooosaaaa!» le attaccò il telefono in faccia.

«Aaaaargggg» chiuse il telefono e lo gettò in borsa uscendo a passo svelto per raggiungere gli altri.

«Teddy!» lo chiamò mentre lui stava andando a fumarsi una sigaretta sul balcone «Io continuo le registrazioni, devo tornare a casa prima oggi!»

«Ok! Ti raggiungo dopo questa» disse indicando la sigaretta.

«Fai pure con calma!» si chiuse in studio sbattendo la porta alle spalle.

 

Teddy raggiunse Taeyang e gli altri sul balcone «Ma che ha Hane? Ultimamente è sempre nervosa....»

«Oh...non saprei...» rispose Taeyang facendo il vago.

«Forse ha litigato con il fidanzato!» esclamò Seungri.

«Fidanzato? Non sapevo che fosse impegnata con qualcuno...» disse Teddy.

«Ah! Ma GD come sta? Gli è passata l'influenza?» chiese Daesung improvvisamente.

Taeyang fu sorpreso per un momento dell'associazione Fidanzato-GD ma fortunatamente si riprese subito «Si è beccato il morbillo...almeno per un paio di settimane non può uscire di casa...» disse in accordo con GD.

«Ah! Poverino! ed io che volevo andare a trovarlo...» disse Daesung.

«No!» Taeyang si accorse di averlo detto con un tono troppo alto «Meglio di no, potresti farti contagiare!»

«Hai ragione...Portagli i miei saluti allora»

«Certo, lo farò» sentì la sua tasca vibrare. Estrasse il cellulare e vide che era GD «Oh! parli del diavolo...» rispose «Ehi GD! Come va?» disse allegramente.

«Fratellooo quando viiieniii?» chiese lui «Ho finito la vodka...»

A Taeyang si raggelò il sangue. Daesung era già pronto a togliergli il cellulare di mano per parlare con lui. Ed ora?

«Oh vuoi parlare urgentemente con Hane? Ok te la cerco....» buttò lì allontanandosi dai ragazzi.

«Hane? No, lei è noiosa non la voglio!» attaccò il telefono in faccia.

Taeyang fece due più due e raggiunse Hane in studio «E' ubriaco vero?»

«Si...» Hane si tolse gli occhiali distrutta. Era seduta alla sua postazione davanti al pc e alle casse ma era chiaro che non era in vena di lavorare in quel momento.

«Dobbiamo sequestrargli pure la carta di credito...» sentì gli altri che stavano per rientrare «Vado io a casa, tu fai con calma e cerca di rilassarti. Stasera se vuoi vai a dormire da tua madre....»

«No, non te lo posso permettere. E' una responsabilità che ci siamo presi insieme ed insieme la risolveremo. Cercherò di fare al più presto qui e ti raggiungo a casa»

Proprio in quel momento aprirono la porta e non poterono più parlare.

«Allora! A chi tocca adesso?» disse Teddy gettandosi alla sua postazione accanto ad Hane.

«A me!» esclamò Daesung.

«Ragazzi io andrei a casa visto che ho finito...» disse Taeyang prendendo la sua borsa.

«Daiii! Resta con noi, dopo andiamo a cena insieme da qualche parte!»

«Ti ringrazio ma preferisco andare a casa da GD, sai....»

«Ah giusto! Non ci avevo pensato scusa! Vai pure allora!»

«A domani allora...buon lavoro!»

«Ciao!»

 

______

 

I giorni passarono e Hane fu catapultata in un nuovo mondo a lei prima sconosciuto. Discusse abbondantemente con i ragazzi per avere il permesso di andare a prendere lei stessa le dosi che servivano a GD ma alla fine dovettero cedere.

«Che testoni! Finalmente avete capito!» esclamò infine Hane.

«Non cambia il fatto che è pericoloso....GD chiederà di farsele portare in un certo posto e tu prendi e torni subito» disse Taeyang.

«Non dare a parlare nessuno, esegui la missione e torna a casa» aggiunse GD.

«Missione? Credete di stare in un film? Vi ho detto che non mi farò beccare....basta adesso, datemi le chiavi della macchina» allungò una mano verso di loro.

«Eh? Ma non hai la patente!»

«Si che la tengo! L'ho presa la settimana scorsa...» aprì la borsa che aveva appesa al braccio e la estrasse con tanto di fotografia «...ecco vedete?»

Taeyang la prese tra le mani e la guardò «Non sapevo che ti eri iscritta a scuola guida»

Hane se la riprese evitando che la prendesse GD che aveva già allungato la mano «Non l'ho detto a nessuno infatti...ora le chiavi grazie!» ripeté stufa di discutere con loro. Erano diventati entrambi di una pesantezza unica, nemmeno se fosse davvero una bambina.

«Ho paura di darti le mie chiavi...» disse Taeyang ghignando e voltandosi verso il compagno.

«Avrei paura anche io al posto tuo...»

«Idioti! Dai qua!» gliele strappò di mano e si avviò verso la porta «Ah...ricapitolando...vado a Gangnam...e poi...»

«...Poi troverai un tizio nel parcheggio della discoteca dove siamo stati l'ultima volta. Non dovrai entrare» finì GD.

«Ok, vado. Non state in pensiero, tornerò subito» chiuse la porta e sospirò.

«Nemmeno mamma mi ha mai trattata così...santo cielo!» si avviò a passo svelto verso l'ascensore scuotendo il capo.

 

Pov GD

«Lo abbiamo fatto davvero» disse GD fissando il vuoto che aveva lasciato Hane.

«Intendi mandarla in quel posto da sola?» disse Taeyang fissando lo stesso vuoto

«Con le tue chiavi.»

«Con le mie chiavi dell'AUTO.»

Si voltarono entrambi quasi in simultanea e si guardarono negli occhi.

«Ha detto....che ha preso la patente da una settimana?» disse GD ripensando a quello che aveva detto.

«Ok, la vado a fermare» Taeyang fece per alzarsi ma ci ripensò.

«Che hai? Vai! Muoviti! Prima che parte!» lo spronò GD.

«Meglio di no»

«Cosa?»

«Hai visto com'era arrabbiata? diamole un pò di fiducia...vedrai che tornerà subito»

«Uff...» GD sbuffò scompigliando i capelli «E' degli altri che non mi fido....tutto ciò per colpa mia...»

 

Pov Hane

La macchina di Taeyang era facilissima da guidare, era con il cambio automatico! Accese lo stereo e continuò a seguire il navigatore che aveva sul cruscotto su cui c'era scritto che ci sarebbero voluti altri 5 minuti per arrivare a destinazione.

Trovò immediatamente la discoteca e svoltò a sinistra nella strada che stava percorrendo per entrare nel parcheggio. Parcheggiò e si tolse gli occhiali da vista, obbligatori per la guida, e si guardò intorno prima di spegnere l'auto. Il parcheggio era immenso e illuminato a giorno ma notò che c'erano telecamere ad ogni angolo. Era il luogo giusto quello? Strano.

Fece per prendere il cellulare dalla sua borsa per avvertire GD della strana situazione, quando improvvisamente qualcuno bussò molto forte vicino al finestrino alla sua sinistra. Hane saltò dalla paura.

Il cuore le batteva all'impazzata quando vide una ragazza che la stava salutando allegramente. «Ciao! Dai vieni che stiamo facendo tardi!» disse lei.

Hane la guardò stranita e disse «Ma chi....»

Lei improvvisamente si abbassò la scollatura del vestito e le mostrò alcune fiale infilate nel reggiseno.

Ne contò quattro, era lei che avrebbe dovuto darle il metadone!

Capì in un lampo che stava recitando per le telecamere e la assecondò «Machi! Scusa il ritardo!» spense il motore e scese dall'auto.

«Non fa niente dai, muoviti!» finsero di abbracciarsi e andarono di corsa verso l'ascensore che le avrebbero portate nella discoteca.

Le porte si chiusero quando la ragazza parlò «Potevi vestirti meglio...amica mia...così darai nell'occhio»

Hane si era vestita normalmente con jeans e maglietta e si incavolò molto, mentalmente, con i ragazzi. Le avevano detto che non sarebbe dovuta entrare.

«Hai ragione...la prossima volta...mi vestirò...come te!» disse.

La ragazza indossava un tubino elasticizzato nero con degli stivali che le arrivavano fino a sopra le ginocchia con tacco a spillo. Il trucco era abbastanza calcato ed aveva i capelli tinti di biondo platino tutti mossi. Sembrava una prostituta.

«Non potrai mai eguagliarmi sorella...» le si avvicinò con passo sensuale e arrivò con la bocca vicinissima al suo orecchio «Te le passerò mentre balliamo, in pista»

Il suo fiato le fece un solletico tremendo nell'orecchio e rispose semplicemente annuendo.

Le porte si aprirono e si ritrovarono in mezzo alla confusione. Luci laser l'abbagliavano a intervalli regolari, una cortina di fumo non permetteva di vedere oltre un paio di palmi dal naso e la musica assordante non le faceva sentire nemmeno i suoi pensieri. Da ragazzina era stata in discoteca ma non era come se lo ricordava. A Gangnam le cose erano diverse.

La ragazza cambiò atteggiamento di nuovo e la prese per mano tirandosela in pista. Hane si sentiva fuori luogo a causa del suo abbigliamento.

Mentre passava tra i ragazzi tenendosi la borsa stretta qualcuno la insulta chiamandola "brutta nerd".

«Dai balliamo qui!» la ragazza prese a ballare e coinvolse anche lei.

Cercò di seguirla nei movimenti per capire cosa avesse in mente di fare per passarle quelle fiale senza essere viste ma lei sembrò divertirsi davvero.

«Dai su! Non essere nervosa!» le afferrò le mani e si ritrovò in mano due fiale. Dalla sorpresa non seppe cosa fare in un primo momento, si guardò intorno come una scema poi fece la cosa più sensata che potesse fare. Ficcarsele in tasca alla svelta.

Continuò a ballare nervosamente guardando la ragazza che si dimenava e divertiva. Si vedeva che era abituata a fare certe cose.

Improvvisamente si avvicinò a lei ballando un po troppo vicino, le infilò le mani sotto le braccia e seguì la sua schiena fino a toccarle il sedere sussurrandole «Abbiamo finito»

«Eh? Cosa?» disse senza che l'altra la sentisse. Si toccò il sedere e sentì due piccole protuberanze in corrispondenza delle tasche posteriori del jeans. Gliele aveva date tutte e quattro.

Non sapendo bene cosa fare ballò altri dieci minuti fino a quando perse di vista la ragazza da lei ribattezzata "Machi".

Tornò all'ascensore con fatica passando tra le persone e finalmente, quando arrivò alla macchina, trasse un sospiro di sollievo, finalmente la missione era terminata. Notò che il cellulare le era caduto sotto al sedile e quando lo recuperò vide ben 25 chiamate perse.

Rifece il numero e rispose Taeyang «HANEE!! FINALMENTE DANNAZIONE!»

«Scusa avevo dimenticato il cellulare in auto...»

«COOOSA?? SEI ANCORA LI'??» sentì un rumore fastidioso provocato evidentemente dallo sfregare tra le mani il cellulare di Taeyang.

«Hane come stai?» chiese GD che, appunto, era riuscito a prendergli il cellulare.

«Sto bene, tutto apposto! Torno a casa adesso!»

«Ok, fa presto, ciao»

Attaccò e notò l'orario. Erano le tre e mezza del mattino. Non se n'era resa conto ma aveva passato due ore in discoteca.

Tornò a casa e trovò i due ragazzi tesi come corde di violino.

«Che è successo? Abbiamo pensato di tutto! Quasi chiamavamo la polizia!»

«Scusatemi...avete ragione, mi dispiace che vi siete preoccupati...» raccolse le fiale tra le varie tasche del jeans e le porse a Taeyang «Era una ragazza il pusher...me le ha passate mentre ballavamo in pista, tra la confusione...»

«Sei entrata?»

«Si, per forza! Quel parcheggio è pieno di telecamere! Ah! La prossima volta decido io come vestirmi, ero totalmente fuori luogo!»

«Si, ma stai calma...sei troppo euforica...»

Euforica? si, forse lo era.

«Vado a dormire è tardissimo....buonanotte!» Non aveva per niente voglia di subire un'altra loro ramanzina ma non aveva voglia nemmeno di dormire.

Corse di sopra nella sua stanza e si cambiò mettendo il pigiama, si gettò sul letto e si rimise a pensare a tutto quello che era accaduto quella sera sentendosi una sorta di agente segreto o qualcosa di simile, era la cosa più eccitante che le fosse mai successa.

 

_______

 

Passò anche il Capodanno ed il 2011 arrivò con molti disastri.

GD ed Hane si trovavano in studio per missare le canzoni delle 2ne1 quando improvvisamente entrò Teddy mostrando loro dal cellulare uno streaming del notiziario «Ragazzi! Ascoltate!»

Hane si tolse le cuffie e ascoltò il giornalista «...Non conosciamo ancora le dinamiche dell'incidente ma sappiamo che il giovane ragazzo che guidava l'Audi è un artista della famosa agenzia musicale, la YG entertainment...»

«Chi è?...» sussurrò GD alzandosi di botto dalla sedia.

«...crediamo che si tratti del famoso Daesung, della boyband dei Bigbang...a quanto pare c'è un morto...ci colleghiamo sul posto col nostro inviato...»

«COSAA?? DAESUNG!» urlò quasi GD mettendosi le mani nei capelli.

Hane chiamò subito Taeyang 

«L'ospedale! Diteci l'ospedale!!» urlò Hane diretta ai giornalisti, o meglio, al cellulare di Teddy. Taeyang rispose «Hane?»

«TAEYANG ACCENDI SUBITO IL NOTIZIARIO!» gli urlo nell'orecchio praticamente.

GD sembrò riprendersi per un momento e prese anche lui il cellulare per fare qualche telefonata, nel frattempo l'inviato del telegiornale parlò «Grazie. Dunque mi trovo qui sul posto...in mattinata c'è stato un grave incidente...qui alle mie spalle potete vedere l'Audi praticamente distrutta. Poco fa mi è stato riferito che si tratta della macchina di Kang Daesung, il membro dei BigBang...ci dicono che è stato portato al Seoul General Hospital...»

«Ecco finalmente! Taeyang hai sentito? Bene! Ci vediamo lì!» Corsero tutti fuori dalla sala e presero la macchina di Teddy che era la più grande.

Arrivarono all'ospedale in un baleno e forse presero un paio di multe. Quando seppero che il loro amico era in terapia intensiva si accamparono nella sala d'attesa prontamente liberata per farli stare in santa pace senza giornalisti.

Seungri arrivò poco dopo loro e successivamente anche TOP e Taeyang. I genitori di Daesung erano stati avvisati dalla polizia e li trovarono già lì, disperati. Hane alzò lo sguardo e vide il manager Daesung insieme a quelli di GD e TOP in lontananza che si occupavano di tenere a bada i giornalisti.

Menomale che sono venuti, che se la sbrighino loro con quegli idioti, si ritrovò a pensare.

La donna continuava a singhiozzare ininterrottamente «Vedrà che andrà tutto bene...andrà tutto bene...» continuò a ripeterle. Le veniva da piangere ma si trattenne per il bene della signora.

Improvvisamente entrarono gli agenti di polizia e cominciarono a fare domande al suo manager ed ai medici.

Taeyang si avvicinò ad uno di loro «Mi scusi...potrebbe spiegarci che è successo?»

«Lei è un familiare?» chiese l'uomo.

«Ehm, veramente no...»

Il padre di Daesung gli si affiancò immediatamente, quasi di corsa «Io sono suo padre. Mi dica che è successo!»

Tutti, ma proprio tutti, accerchiarono il poliziotto che fu costretto a parlare.

«In pratica dagli accertamenti si è stabilito che le parti coinvolte sono tre. L'Audi, la moto ed un taxi. La persona che era in moto è deceduta e non sappiamo ancora quali dei due l'abbia investito»

La mamma di Daesung emise un urlo e stavolta Hane non riuscì a trattenere le lacrime.

Vide improvvisamente Taeyang accasciarsi ma guardando meglio capì che si era chinato per afferrare GD «Jiyong!» urlò quasi.

Corse da loro asciugandosi il viso «Che ti senti?» chiese aiutando Taeyang a tenerlo su.

Sembrava che stesse per perdere i sensi. Gli infermieri che assistettero alla scena accorsero e lo misero disteso su una barella.

Seungri spaventato gli prese la mano, GD era diventato pallido come un fantasma.

Taeyang all'improvviso afferrò Hane per il braccio e la costrinse ad avvicinarsi a lui

«Che c'è?» chiese lei accigliata.

«Dobbiamo portarlo via...subito!» le sussurrò con gli occhi fuori dalle orbite indicando la stanza degli infermieri.

Buttò un occhio all'interno e notò che stavano preparando una flebo. Le braccia di GD erano piene di lividi fatte dalle punture di metadone.

«Merda!» esclamò un pò troppo ad alta voce. Si buttò praticamente su di lui cercando di tirarlo su ma si vedeva che non aveva le forze. Taeyang si mise dietro e cercò di sollevarlo per farlo sedere.

Sapevano perfettamente che li stavano guardando tutti, infatti Seungri le disse «Lascialo stare, ora verranno gli infermieri e....»

Lo ignorò spudoratamente e passò le braccia intorno al collo di GD fingendo di abbracciarlo «Ascoltami...cerca di sembrare che stai bene...questi ti vogliono bucare...» disse cercando di motivarlo.

Capì che fece uno sforzo enorme ma ricambiò l'abbraccio appoggiadosi su di lei per scendere dalla barella.

«Leader non ti alzare! Potresti cadere!» Seungri insistette ma TOP si interpose tra lui ed Hane «Tranquillo...lasciali in pace...» menomale che c'era lui che conosceva già la situazione.

«Seungri sto bene...Sono solo stanco...vado a casa a riposare adesso...datemi notizie di Daesung» si sforzò di dire GD con gli occhi semichiusi.

«Ok...» disse offeso il maknae rigidamente «...ti chiamerò appena ho notizie»

GD non rispose ma alzò il pugno debolmente e lui lo colpì.

«Lo prendo io, tu vai al taxi» disse Taeyang prendendo il posto di Hane. Lei corse fuori e bloccò il primo taxi che vide, Taeyang aiutato da Teddy che accorse lo fece sedere e chiuse la portiera.

«Stai bene amico?» gli chiese Teddy dal finestrino.

«Si, tranquillo...è solo stanchezza...devo dormire»

«Tu non vieni?» chiese Hane a Taeyang stupita.

«Preferisco aspettare notizie di Daesung...tanto ci sei tu con lui...fagli una...» guardò Teddy per un millisecondo «Camomilla...quando arrivate a casa»

«Certo...allora chiamami quando sai qualcosa» si infilò sul sedile accanto a GD e salutò Taeyang e Teddy.

«A più tardi!»

 

Arrivati a casa si fecero lasciare fin sotto all'ingresso in modo da camminare il meno possibile. Menomale che lui non era molto pesante altrimenti Hane non sarebbe riuscita a sorreggerlo in quel modo. Arrivati in ascensore lui si appoggiò con la testa sullo specchio.

«Che ti senti Jiyong? Devo chiamare il dottore?» gli chiese mentre salivano sempre più in alto.

«Lo sento quel 1/3 mancante» rispose riferendosi alla diminuzione delle sue dosi «Mi sento malissimo...e Daesung...» si lasciò andare sul pavimento e si coprì il viso con le mani.

«Vedrai che andrà tutto bene!» si piegò sulle gambe e si abbassò verso di lui.

«Non va MAI tutto bene...» disse sconfitto.

 

Taeyang bloccò Teddy prima di rientrare in sala d'attesa «Non dire nulla a nessuno»

«A che ti riferisci? A GD che sembra stare in astinenza da droghe? Oppure al fatto che lo coprite?»

Aveva capito tutto e adesso?

«Senti amico...conto su di te...già è difficile per me la situazione....per favore...» disse quasi supplicandolo.

Teddy sembrava arrabbiato «La cosa che mi urta maggiormente è che nessuno di voi mi ha messo al corrente di nulla, siamo amici no?»

«Si hai ragione...ma non sapevamo di chi potevamo fidarci...scusaci» si chinò verso di lui.

«Da quanto tempo GD è in questo stato?» disse lui ignorando le scuse.

«Da mesi. Solo da poco ce ne siamo accorti e stiamo cercando di aiutarlo.»

«Chi sa?»

«Solo noi e TOP»

«E come lo state aiutando?» sembrava un interrogatorio.

«Tramite un medico...con il metadone» disse quest'ultima cosa quasi sussurrando.

«State attenti con quella roba, è pericolosa ci sono passato anche io»

Taeyang si sorprese «Anche tu in passato...»

«Diciamo che nel nostro mondo è facile caderci...comunque in questi giorni vado a trovarlo e ci parlo»

«Ottima idea!» se ci era passato poteva dargli dei consigli «Ah e per quanto riguarda Hane...»

«Mi sorprende che stiano insieme! Mi sarei aspettato più che facesse coppia con uno come te piuttosto che con uno come lui...la mia piccola assistente...dovrò parlare anche con lei»

Taeyang notò un movimento dalla sala d'attesa «Entriamo!»

 

Dall'attico...

 

«Come sta? Può parlare?» chiese GD al telefono.

«Non ancora, ha la mascherina per l'ossigeno...sta bene per fortuna!» rispose Seungri dall'altro capo del telefono.

«Menomale...appena può parlare fammi sapere! Ora riposo così più tardi vengo a trovarlo!» disse GD felice finalmente.

«Ok! Stai tranquillo e riposa leader!»

Attaccò il telefono e aggiornò subito Hane che era seduta accanto a lui sul divano bianco «Sta bene, ha avuto tipo una crisi respiratoria ma non ho capito bene...E' uscito dalla terapia intensiva comunque»

Hane sospirò con una mano appoggiata sul petto «Che spavento»

Sprofondò sul divano e si mise a rimuginare. Lui in quello stato, Daesung in ospedale e TOP che spariva un giorno si e l’altro anche. Che fine avrebbero fatto i Bigbang?

«Quando mi fai l'altra dose?» chiese distrutto.

«Me l'hai già chiesto due volte...tra 2 ore! E non insistere!» Hane si alzò esasperata e andò in cucina.

«Oggi è difficile» rispose lui.

Hane lo guardò male «Per te è sempre difficile. Pensi sempre e solo a quello, è per questo che non riesci a lavorare»

«Uff...Vado a dormire io!» le disse dietro alzandosi nervosamente. Odiava essere trattato come un drogato, non gli avevano nemmeno voluto dire dove nascondevano il metadone.

Andò al piano di sopra e si chiuse in camera a fumare «Dannazione!» urlò prendendo a calci un paio di scarpe che aveva lasciato a terra in mezzo alla stanza.

Odiava tutta quella situazione e odiava ancora di più il fatto che ci si era messo da solo in quella situazione. Taeyang lo trattava come un idiota, Hane lo controllava in continuazione ad ogni passo, e non riusciva più a creare nulla in studio. C'era sempre Teddy che gli passava sopra ed era una cosa che davvero non riusciva ad accettare.

Andò in bagno e si buttò un po d'acqua fredda sul viso perchè cominciava a sentire caldo e sapeva bene che era solo l'inizio. Guardò il suo riflesso e vide solo un ragazzo disperato, penoso.

Si asciugò e si chiuse nella cabina armadio, meglio dire stanza armadio, con il condizionatore a palla «Aaah che bello!» esclamò sentendo l'aria tra i capelli. Aveva trovato quel modo bizzarro per riuscire a resistere durante quelle ore di astinenza ma si accorse che quella volta non stava funzionando granchè, era troppo arrabbiato con il mondo e le sigarette non alleviavano la tensione.

Si distese sulla moquette e si guardò intorno, c'era un bel disordine. Era da tanto che non metteva in ordine in quel posto c'erano ancora degli indumenti gettati a terra di chissà quanto tempo prima. Allungò la mano per tirare il mucchio verso di lui quando vide cadere una certa bustina da una tasca. Una bustina che non ricordava di avere ancora ma che ora era lì.

Gli si illuminarono gli occhi. Immediatamente l'afferrò e la nascose sotto di sé con il cuore a mille.

 

Una sola dose, una sola dose, l'ultima dose, solo questa e basta, una sola dose, una sola dose.

 

Il cervello continuava a mandargli degli strani impulsi a tutto il corpo, cominciò a sentire dolore ovunque e il sudore sembrava colargli da ogni parte nonostante i 12 gradi che aveva impostato sul condizionatore.

Cosa poteva mai fargli una dose? Nessuno se ne sarebbe accorto, proprio nessuno.

Andò in camera come un forsennato, prese una carta di credito a caso tra le tante che aveva ed uno specchietto dalla stanza di Hane. Si chiuse nel suo bagno e cedette.

 

_____

 

Passate le due ore "critiche" con tranquillità assoluta per la prima volta, Hane spense la tv ed andò da GD per la sua dose di metadone. Bussò alla sua camera ma non sentì risposta. Forse stava dormendo? Aprì leggermente per sbirciare all'interno e lo vide seduto alla sua scrivania «Ehi! Non mi hai sentita bussare?» disse entrando.

Lui non distolse gli occhi dallo schermo, sembrava che stesse componendo qualcosa «GD?» lo chiamò di nuovo e lui finalmente parve sentirla.

«Ohi...scusa ho da fare adesso, passa più tardi» rispose senza guardarla.

Era bello vederlo di nuovo comporre come una volta, ad Hane scappò un sorriso «Devo farti la tua dose...»

«Ho detto passa più tardi! Non vedi che sto scrivendo?» sbottò irritato.

«Ho capito...ma....»

Ma che aveva? Non aveva mai rifiutato una dose prima d'ora, anzi, aveva sempre voluto farla qualche minuto in anticipo perchè non sopportava l'attesa.

Scosse la testa e pensò che forse stava guarendo «Ok...vogliamo andare a trovare Daesung allora? Visto che stai bene...»

«HO DETTO CHE HO DA FARE!» le urlò in faccia sbattendo la tastiera sulla scrivania.

Hane rimase più che scossa, mortificata «S-scusa...» balbettò lei impietrita.

Rimasero a fissarsi per qualche secondo, Hane quasi in lacrime e GD furioso. Poi lo sguardo di quest'ultimo cambiò e si trasformò in una smorfia di dolore.

Si alzò e cercò di scusarsi «Scusa, scusa, non volevo arrabbiarmi con te...non so che mi è preso» allungò la mano per prendere la sua ma lei si allontanò di un passo.

«Hane...io non volevo...cos'hai?» ci riprovò facendo un passo verso di lei ma arretrò di nuovo.

«Mi fai paura» rispose arretrando ancora «Anche l’altra volta facesti così, quando andammo via da quella piscina» fece un altro passo indietro. Muovendosi fece cadere il suo specchietto che aveva appoggiato sul comodino «Ma questo che ci fa qui?» lo raccolse e per fortuna non si era rotto.

 

pov GD

A GD gli si fermò davvero il cuore. Era terrorizzata da lui.

Rimase completamente pietrificato con la mano ancora tesa verso di lei mentre passava un dito sulla superficie dello specchio che inevitabilmente si era sporcato di bianco.

«Io non ne capisco molto GD...ma questa è...» disse girando il dito verso di lui.

 

pov Hane

 

Questo era stato un duro colpo per lei. Dopo mesi di agonie, dolore, fiducia ritrovata e tutto quello che avevano passato GD ci era ricaduto.

Lei aveva rischiato, Taeyang aveva rischiato, avevano scelto quella strada solo per aiutarlo ed ora? Li aveva praticamente traditi. Sentì la rabbia montargli in corpo ed esplose. Gettò lo specchio per terra con forza rompendolo in mille pezzi e poi con il fiato corto di collera disse «Ho rischiato per te tante volte per andarti a prendere quella merda e anche Taeyang ha rischiato la sua carriera per te! STAVOLTA HAI CHIUSO CON NOI! » uscì e si chiuse la porta alle spalle ma le venne in mente un'altra cosa. Riaprì ed aggiunse «AH! IO MI TRASFERISCO! FATTI AIUTARE DALLE TUE PUTTANE SE VUOI» finalmente glielo sputò in faccia.

Richiuse la porta sbattendola e si fiondò in camera sua a recuperare le valigie da sotto al letto. Non poteva sopportare di rivivere tutto da capo.

Prese il cellulare con foga e chiamò Taeyang «Pronto Hane?»

«TAEYANG! Vieni subito a casa, io mi sto per trasferire»

«Eh? Che è successo?»

«GD! Non posso sopportarlo di nuovo!»

«Che cosa stai dicendo?»

«VIENI A CASA SUBITO!» urlò prima di attaccargli il telefono in faccia. Si sedette a terra a piangere per cercare di sfogarsi ma durò poco perché si mise subito all'opera per fare le valige.

 

Taeyang arrivò mezz'ora più tardi agitatissimo «Hane che è successo?» disse sulla porta vedendola che usciva con le valige piene.

«Vuoi saperlo? Vai in camera di GD e parla con lui! Io me ne vado!» rispose arrabbiata.

«Ma dove vai? Aspetta!» fece per prenderle le valige ma ormai era decisa, gli diede uno strattone ed uscì a tutta forza «DIMMI ALMENO DOVE VAI!» le urlò dietro per il corridoio.

«Vado da mamma! Poi troverò un'altra sistemazione!» rispose prima di infilarsi in ascensore.

Hane ormai era andata e non potè far altro che chiedere chiarimenti a GD. Chiuse la porta e salì di corsa spalancando la porta della sua camera.

GD era seduto a terra in mezzo a quella che sembrava una discarica. Il Mac era riverso a terra con lo schermo in pezzi, tutti i libri e gli oggetti erano atterra ammassati perchè a quanto pareva aveva tirato le mensole dalle pareti, il materasso era a terra, vetri ovunque, tutto distrutto.

«Che è successo?» chiese di nuovo.

GD appena lo vide gli si avvicinò a gattoni in mezzo ai vetri e si avvinghiò alla sua gamba «Non mi lasciare anche tu, ti prego, non mi lasciare» disse supplicando tra le lacrime.

Taeyang si sentiva ancora più confuso «Mi spieghi che è successo per favore?» chiese chinandosi verso di lui. GD lo afferrò per le spalle per stringerlo «Non mi lasciare anche tu, non mi lasciare, non mi lasciare» continuò a ripetere.

«Ma che...Ok,ok...va bene...non ti lascio...ma cosa è successo? Me lo dici almeno tu?»

GD lo guardo negli occhi e ne potè notare il rossore «P-prometti?»

La cosa era molto seria allora «Prometto che non ti lascio»

GD si asciugò il viso con le mani e poi raccolse tra la confusione la cornice di uno specchio e gliela passò.

Se la rigirò tra le mani cercando di capire ma non gli veniva in mente nulla «Che dovrei capire da questo?»

«E-era lo specchio di Hane...l'ho usato per fare...un tiro di coca» disse ricominciando a piangere. Ora capì. Capì perchè Hane aveva detto che non poteva sopportarlo di nuovo.

«Cosa?» disse sconvolto «Hai ricominciato?»

GD si ricompose subito «Nooo!! Non ho ricominciato!! Mai! Non voglio tornare come prima...Hane ha paura di me...è stato orribile….»

«E quindi questo che significa?» chiese indicando lo specchio.

«Ti spiego...allora..» si asciugò di nuovo il viso tirando su col naso «Come...sempre...ero in attesa della dose di metadone...però oggi è stato più difficile sopportare l'attesa non so perchè...»

«...per Daesung» aggiunse lui.

Continuavano a scendergli lacrime mentre parlava «Si, anche per lui, per il lavoro, per te e Hane...ho trovato una dose di cocaina nella cabina armadio, non ricordavo di averla...»

«...l'hai trovata e non hai resistito..» aggiunse di nuovo Taeyang.

«Si! E' stato proprio così! Dopo mi sono sentito subito meglio...e...e...e sono tornato a scrivere! Stavo componendo di nuovo Taeyang! Sono riuscito a scrivere qualcosa finalmente!» sembrava davvero esasperato e disperato. Un pazzo praticamente, un pazzo con gli occhi fuori dalle orbite.

Taeyang, dentro di se, aveva sempre sospettato che prima o poi GD poteva ricaderci, soprattutto per il fatto di potersi procurare la droga quando e come voleva «E con Hane che è successo?»

«E' stato orribile...» cominciò a piangere di nuovo a singhiozzi.

Taeyang per qualche strana ragione riuscì a comprendere ogni cosa che stava dicendo. Aveva capito perché ci era ricaduto e aveva capito anche la reazione di Hane. Ora, però, doveva solo aiutare GD che ne aveva più bisogno adesso.

Lo abbracciò «Non ti lascio fratello, ne usciremo insieme»



 

Quella stessa sera Teddy si presentò alla loro porta.

«E' stato difficile trovare questo posto...che ascensore assurdo...ciao Taeyang!»

«C-ciao Teddy....non mi aspettavo che saresti venuto così presto» lo fece accomodare in salone togliendosi il grembiule, stava cucinando per due quella sera.

«Oh mio dio...è enorme! Incredibile! Dov'è GD?»

«Lo vado a chiamare subito...è in camera sua...tu siediti pure» corse di sopra e bussò alla sua porta «Entra» sentì dall'interno.

GD stava cercando di sistemare un pò la sua camera ma dovette per forza interromperlo «C'è Teddy di sotto...sa tutto»

«Cosaaa? Come sarebbe a dire "sa tutto"?» chiese stupito.

«Ha intuito tutto quando sei svenuto in ospedale...dice che ci è passato anche lui...»

«Con la droga intendi?»

«A quanto pare si...Comunque parlaci! E' qui di sotto» tagliò corto lui.

«Merda...ok...mi sistemo un pò e scendo...» disse indicandosi.

Taeyang scese di nuovo «Arriva subito...ceni con noi stasera? Stavo appunto preparando qualcosa...»

«Cucini tu? Mi sarei aspettato tipo un esercito di persone che lavora per voi...»

Taeyang rise «A me piace cucinare...a lui piace quello che cucino...quindi stiamo a posto»

«Che bella coppiettina...Hane non c'è? Mi aspettavo di vederla stasera» si alzò e si avvicinò a lui per chiacchierare visto che era tornato in cucina.

«No, no...è a casa sua....» disse fissando la pentola davanti a lui.

«Ehi Teddy!» GD, con gli occhi lucidi, arrivò alle sue spalle e lo salutò come al solito «Come butta?»

«Dovrei chiedertelo io...Come butta?»

GD si sedette sul solito sgabello dove facevano colazione «Tutto ok» rispose semplicemente.

Ci fu un'attimo di silenzio dove si squadrarono poi fu Teddy a romperlo «So della droga...cosa prendevi precisamente?»

Schietto e deciso. GD era visibilmente a disagio ma lo disse ugualmente «Coca...e spero che non ne farai parola con nessuno»

«Ovvio...siamo amici no? Nonostante non hai voluto confidarti con me» Taeyang gli passò un bicchiere di bitter rosso.

«Non potevo dire niente a nessuno! Soprattutto parlarne in studio poi...»

«Ok ti perdono...ma solo se ora mi offri una sigaretta e mi racconti tutto!»

 

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Capitolo 15



Hane si sistemò temporaneamente a casa di sua madre ma fin da subito si era messa alla ricerca di un appartamento nei pressi della YG. Ormai aveva uno stipendio più che decente e poteva permettersi di meglio dell'ultima volta.

«Tesoro domani pranzi a casa?» chiese dolcemente sua mamma.

«No mamma, vado al lavoro e dopo vado a vedere questo appartamento» rispose indicando un annuncio su una pagina internet.

Lei sbirciò il monitor «Oh sembra carino...ma non vuoi proprio dirmi che è successo con i ragazzi?»

«Non posso parlartene...problemi di lavoro» buttò lì.

«Ok, come vuoi....ti va di venire a fare shopping con me? Vado al centro commerciale»

«Magari mamma! E' da una vita che non usciamo insieme» disse allegramente. Così poteva dimenticare temporaneamente del problema "Jiyong".

Uscirono nel vialetto e poco prima che mettessero in moto l’auto comparve Dami che le si parò davanti «Hane! Che ci fai qui!»

«Dami! C-ciao!» scese di nuovo dalla macchina per salutarla. Aveva indosso una salopette di jeans con un leggins di uno strano tessuto sbrilluccicoso.

«Stai da tua madre? Come mai?» chiese lei stupita dopo uno stretto abbraccio. Non poteva mica dirle che il fratello era un drogato e che se n'era andata di casa.

«Dopo il tour ho pensato di stare un pò con mamma...sai per farle compagnia...»

«Certo fai bene...dopotutto vive da sola...uscivate adesso?»

«Si esatto....magari ci vediamo stasera se vuoi...»

«Si magari! Vieni a cena da noi stasera! Anche tua mamma è la benvenuta!» disse salutando sua madre con la mano agitando i suoi bracciali multicolor.

«Va bene...a stasera allora!»

«Ciao! Chissà se viene anche JiYong...se lo senti glielo dici tu? A me come al solito non risponde mai ai messaggi»

«Ok...»

 

La sera....

 

La signora Kwon era ancora come se la ricordava Hane, forse solo con più capelli bianchi.

«Che brava ragazza che sei...mio figlio nemmeno mi telefona più!» esclamò quando seppe che era "tornata per stare con sua madre".

«Dai mamma lo sai che Jiyong è sempre impegnato...vero Hane?» disse Dami.

«Si, è vero...non c'è quasi mai a casa infatti...» buttò giù altro cibo sperando che non le facessero altre domande riguardanti GD.

«Che razza di vita che fa...gliel'ho detto tante volte di ritirarsi ma non mi sta a sentire!» sbottò irritata la signora.

«Scherzi mamma? Fa una vita da Dio...beato lui» disse Dami.

«Comunque è bravo in quello che fa...quindi meglio che continui a fare quello che ama...no?» disse sua madre rivolta al signor Kwon.

«Sono d'accordo...fin quando non si mette nei guai per me va bene...sui giornali si leggono di molti idol che bevono o fumano come turchi...» rispose lui.

«Anche Jiyong fuma...» si fece scappare Dami.

«Cosa? Non lo sapevo! Dopo lo chiamo e mi sente...»

Hane rise. Quante cose che non sapevano di lui. Se avesse raccontato loro di tutte le escort, i drink, le droghe sarebbero morti tutti sul colpo.

«Per fortuna ci sono gli amici che lo tengono d'occhio!» la signora Kwon le sorrise «Sono stata così felice quando ti sei trasferita con loro! Sono certa che vi supportate a vicenda nei momenti difficili..»

Buttò giù un boccone amaro non dipeso dal cibo «Si...ci sosteniamo sempre...»

Fortunatamente sua madre non disse nulla riguardo al fatto che si fosse portata tutte le valige, non avrebbe sopportato anche la delusione e la paura della signora Kwon sapendo che lo aveva praticamente abbandonato al suo destino.

La cena finì con la promessa che si sarebbero visti più spesso tutti insieme, compreso Jiyong, e con un enorme senso di colpa da portare sullo stomaco.


Daesung uscì dall'ospedale pochi giorni dopo il ricovero ma si chiuse in camera sua nella casa dei suoi genitori. Si sentiva in colpa per il motociclista che forse aveva ucciso lui. Sua madre continuava a portargli da mangiare ma lo lasciava puntualmente fuori la porta senza nemmeno toccarlo.

Taeyang e GD una mattina andarono a trovarlo.

«Possiamo entrare?» bussò Taeyang alla porta della sua camera. Sua madre li osservava speranziosi, fino a quel giorno non aveva mai fatto entrare nessuno.

«Taeyang sei tu?» rispose da dietro la porta.

«Si...con me c'è anche GD» gli diede una gomitata e lui parlò «Ciao Daesung...possiamo entrare?»

Ci fu una pausa, poi lui disse «Che volete da me? Non ho voglia di cantare o ballare o qualunque altra cosa vogliate farmi fare!»

«Vogliamo solo vederti» disse il leader «Voglio...vedere come stai e parlarti»

«Non mi va, andatevente!» sbottò lui.

«Dai aprici! Siamo venuti fin qui solo per te!» insistette Taeyang.

«Ho detto di no! Non voglio vedere nessuno!»

«DAESUNG! APRI SUBITO QUESTA DANNATA PORTA O TI GIURO CHE TI FARO' RAPPARE NELLA PROSSIMA CANZONE CHE STO SCRIVENDO!» urlò GD alla porta facendo spaventare la mamma di Daesung.

Taeyang, dopo qualche secondo, si fece scappare una grossa risata e sentirono anche dall'interno un certo suono simile ad una risata «Apri adesso! Stupido!» disse di nuovo GD. Stavolta li aprì e li fece entrare.

La sua stanza era quasi al buio, aveva chiuso tutte le tende e la prima cosa che fece il leader fu proprio aprirle «Ooooh e luce sia!»

«Manca l'aria qui dentro...Jiyong apri pure le finestre» disse Taeyang.

«Ehi! E' sempre la mia camera! Non vi ho detto mica fate come a casa vostra?» sbottò Daesung.

«Si ora taci e ascoltaci» si sedettero di fronte a lui e lo guardarono per la prima volta dopo l'incidente. Lo trovavano pallido e un pò giù di tono.

GD e Taeyang si guardarono.

«Allora? Parlate!» li spronò Daesung.

«Vai prima tu» disse GD rivolto a Taeyang.

«No, io che c'entro! Tu devi parlare!»

«Uno qualunque di voi potrebbe dire qualcosa?»

«Prima di tutto...vogliamo sapere come stai» disse il leader sedendosi a terra a gambe incrociate.

Gli altri lo imitarono e si sedettero su dei cuscini «La parola giusta è "Depresso"...forse ho ucciso una persona...» lo videro rattristarsi e gonfiarsi gli occhi di lacrime.

«Amico...abbiamo visto i notiziari...non so se lo sai, ma hanno fatto vedere la simulazione...» disse Taeyang.

«Si, lo so...ma non ho voluto vederlo...»

«Si vede chiaramente che il tipo cade prima che ti avvicini tu...per me non sei colpevole della sua morte» disse GD deciso.

«Eh? Cosa?»

«Guarda anche tu...non è colpa tua, c'era il taxi davanti non avresti mai potuto vederlo a terra e poi poteva essere già morto sul colpo» aggiunse Taeyang passandogli il suo cellulare.

Daesung si asciugò il viso e lo prese. Guardò il video tremando ma dopo disse «E' caduto da solo quindi...io ricordo solo di aver sentito qualcosa sotto le ruote e poi di essermi schiantato nel taxi.....»

«Daesung...è ovvio che se avessi potuto evitarlo lo avresti fatto. Purtroppo è andata così ma non devi prenderti colpe che non hai!»

«Sono indiziato però...potrei essere arrestato e marcire in galera!»

«Ma non dire scemenze! Faranno tutti gli accertamenti del caso e poi ti assolveranno! Non potevi assolutamente vedere che c'era qualsiasi cosa sulla carreggiata!»

«Ok...d'accordo...» ripassò il cellulare al proprietario «Cercherò di pensarla così....»

«Devi pensarla così! Non è colpa tua!» GD lo abbracciò. Era diventato più coccolone improvvisamente.

«Grazie Jiyong! Apprezzo molto che sei qui adesso! Anche tu» disse rivolto a Taeyang.

«Io ci sono sempre! Per tutti!»

«YoungBae è il nostro pilastro...» disse il leader sciogliendo l'abbraccio «A proposito di ciò...ora tocca a me dire qualcosa!»

Daesung cercò di ricomporsi «Prima di tutto...è una cosa buona o cattiva?»

«Direi cattiva...ma non per te! Riguarda me...»

Gli spiegò i suoi problemi con la droga, l'alcol , gli raccontò anche di Hane e di tutto ciò che sentiva.

Teddy quando andò a trovarlo gli consigliò di parlare con gli altri membri e cercare di aprirsi il più possibile per aiutarsi a vicenda. Tutti gli idol avevano i loro problemi, chi più e chi meno, e la soluzione a tutto secondo lui era rimanere uniti.

«Cosa posso fare per aiutarti!» esclamò Daesung scioccato a fine discorso.

«Più che aiutare me...dovresti aiutare Taeyang a sopportami» disse lui scherzando.

«Avete dovuto passare tutto questo da soli? Come avete potuto pensare di farcela da soli?»

«In realtà avevamo anche Hane...ma Jiyong ha pensato bene di farla fuggire»

«Non me lo ricordare...mi fa ancora stare male. In studio mi evita se mi vede arrivare» spiegò a Daesung «Ho proprio fatto un casino»

«Vedrai che con Hane tutto si rimetterà a posto...ora dobbiamo prima aiutare te a disintossicarti»

«Vuoi venire a stare da noi per un pò?» propose Taeyang.

Daesung parve colto alla sprovvista «Non saprei...io non me la sento ancora di uscire...»

«Tanto o chiuso qui o a casa nostra non cambia molto....a parte il lusso» risero tutti alla battuta di GD.

«Se la metti così...»

«Allora andiamo?» insistette Taeyang.

«Adesso? Mangiamo prima qualcosa...» Daesung si alzò e chiamò sua madre «Mamma! Puoi preparare il pranzo anche per i miei amici? Dopo vado con loro»

«Certo! Si, si...Jiyong! Yongbae! Grazie!» disse la signora inchinandosi verso di loro.

«Non ci deve ringraziare! Non abbiamo fatto nulla!» esclamò Taeyang imbarazzato. Una donna più grande che si inchinava a loro era segno di grande rispetto.

«Avete guarito mio figlio!»

«Dai mamma...non sono malato...forse avevo solo bisogno di qualche amico...» disse guardando i suoi amici.

«Ti hanno guarito! Grazie! Grazie!» scappò in cucina a preparare il pranzo lasciando i ragazzi imbarazzati.

«Non fateci caso...mia mamma è un pò troppo melodrammatica!»

 

________

 

Daesung si sistemò nella camera di Taeyang perchè vollero lasciare la camera di Hane libera nel caso avesse voluto tornare, ed inoltre invitarono anche Seungri e TOP ma quest'ultimo aveva rifiutato l'invito. Già dalla prima settimana sentirono molto la loro presenza, Daesung riusciva infatti a distrarlo durante le famose ore critiche e Seungri riusciva ad alleggerire tutta l'atmosfera con la sua allegria. Avevano comprato un set da scacchi, Majong ed anche un tavolo da biliardo e fortunatamente sembravano funzionare. Taeyang si sentì davvero soddisfatto quando finalmente riuscirono ad abbassare le dosi di metadone ad una fiala soltanto al giorno.

«Jiyong perchè non cerchi di smettere anche con il fumo?» gli disse Taeyang entrando in camera sua. Sembrava ci fosse la nebbia.

«Una cosa alla volta fratello!» GD premette un interruttore che azionava il sistema di areazione della casa.

«Oggi dobbiamo andare in studio, te lo ricordi vero?»

«Si, ho anche scritto un nuovo testo stanotte...» disse entusiasta sventolando un quaderno davanti ai suoi occhi.

«Oh bene! Fa leggere...» fece per afferrarlo ma GD glielo impedì. Non aveva mai fatto leggere a nessuno i suoi testi prima di aver composto anche la musica, Taeyang ci aveva provato.

«E' ancora una bozza...per ora leggi questo...» voltò una pagina «...e tienilo per te»

«Oh!» esclamò sorpreso «Ok...» «»

Without You (결국)

"L'amore fa male, anche se l'amore fa male

Lo ripeto come uno stupido, ma è quello che faccio sempre

Ma il dolore è bello, è lo stesso con te

La speranza diventa delusione, la speranza diventa disperazione

L'amore più profondo cresce, il dolore più profondo aumenta

Continuo a fare l'errore di credere e sperare che sarà diverso questa volta

Alla fine, quanti anni sono passati? Non esistono cose che durano per sempre

Alla fine, abbiamo mai davvero voluto essere un noi? Sono di nuovo solo

Chiaramente, ho creduto di avere chiaramente visto l'amore

Ma alla fine, alla fine va così.

Il mio cuore è come la prima volta, solo che ora è pieno di cicatrici lasciate da te

Continuiamo a cambiare - Al suono della tua voce fredda divento gelido anch'io

Siamo cresciuti così tanto da diventare troppo distanti per rimettere a posto le cose, indugiando l'uno verso l'altra senza alcun sentimento

È stato così difficile che ti ho voluto donare la nostra separazione dopo averci pensato tanto, sto cadendo senza di te

Alla fine, di chi era la colpa? Non esiste nulla come l'amore

Alla fine, rompere è una perdita? Sono stanco e mi sto addormentando

Chiaramente, chiaramente, chiaramente - questo momento è chiaramente la nostra fine?

Alla fine, alla fine, siamo di nuovo estranei?

Sì, senza di te sto cadendo, tesoro

Andiamo, non me n'ero accorto prima - Mi piaceva il suo spazio vuoto

Ma dopo un giorno o due, l'avrei apprezzata

Non sapevo nulla di me stesso, credevo di poter vivere bene senza di te

Domani sarà diverso da oggi

Per quanto siano stati difficili quei momenti, il mio attaccamento ad essi continua a crescere

Prego perchè le cose cambino così come il tempo passa

Per te, amore mio"

 

Taeyang rimase di stucco. I loro testi parlavano spesso dell'amore ma in senso generico. Questa volta aveva capito che non era un testo per il business.

Non glielo chiese ma lui rispose ugualmente alla sua domanda. «Si, l'ho scritto pensando a lei»

Osservò il foglio e vide parecchie cancellature ed appunti sui margini. Ci aveva proprio lavorato duramente.

«Vuoi inciderla?» gli chiese.

Lui abbassò lo sguardo «Non ora...» gli prese il quaderno da mano «Che ne pensi comunque?»

«E' molto...» fece una pausa per cercare la parola giusta «...reale. E' evidente che è scritto con sentimento»

«Grazie!»

Non riusciva più a trattenersi «Vuoi provare a conquistarla con quella?»

«No» rispose senza guardarlo «Sei riuscito a rintracciare TOP?» chiese lui cambiando discorso.

«Ah si...lo ha chiamato Seungri poco fa...ha detto che non viene...»

«Come? Non viene nemmeno oggi?»

«Così pare...»

«Ma non è possibile! Dobbiamo lavorare! Andiamo da lui, gliene urlo quattro...»

«Ehm...GD...lui ha cambiato casa non ho idea di dove viva adesso»

Silenzio.

GD afferrò il cellulare e compose un numero. Lo vide andare avanti e indietro nervosamente per la stanza in attesa di una risposta che non arrivò «Ah si?» disse letteralmente al suo telefono «Bene, l'hai voluto tu» compose un altro numero e disse «Buongiorno! Mi occorre un indirizzo....»

 

____


Hane quella mattina si era decisa a cambiare look.

«Nuova vita, nuovi capelli!» disse al parrucchiere quando gli mostrò il taglio e il colore che voleva farsi.

«Audace...sei sicura?»

«Sicurissima! Procedi!» rispose decisa. Il parrucchiere prese le forbici e cominciò a tagliarle i lunghi capelli castani che aveva portato praticamente da sempre e vide man mano le ciocche che cadevano a terra. Non le dispiaceva affatto, voleva davvero rinnovarsi e voltare pagina.

Una volta tagliati gran parte dei capelli cominciò a spalmarli con una crema bianca che pizzicava sulla cute «Ahia! Brucia!»

«Un pò di pazienza Hane! La decolorazione è un pò fortina....visto che vuoi arrivare al biondo»

Si, biondi.

Voleva i capelli biondi.

Mentre il parrucchiere continuava a passarle sostanze chimiche e puzzolenti sui capelli le venne in mente a come GD sopportasse tutti quei trattamenti ogni mese.

Improvvisamente la porta del negozio si aprì ed il suo sguardo cadde sulla nuova cliente «Machi!» esclamò senza pensarci.

La ragazza si voltò a guardarla e dopo qualche secondo le sorrise «Ciao nerd!»

«Oh! Voi vi conoscete?» chiese il parrucchiere divertito.

«Si, ci siamo conosciute in disco qualche tempo fa...che fai ai capelli?» chiese Machi direttamente a lei.

«Mi faccio bionda, ho deciso di cambiare look» rispose sinceramente.

«Ti ha mollato il ragazzo?»

«Oh...una cosa del genere....» buttò lì.

«Allora devi assolutamente venire a Gangam!» improvvisamente le si illuminarono gli occhi mentre parlava di Gangam.

Bè che aveva da perdere? Magari si sarebbe distratta un pò ballando «Ok! Appena possibile vengo!»

«Dici all'ingresso che sei con me, mi chiamo Jion e non Machi.... piacere!» le allungò la mano smaltata.

Lei l'afferrò e la strinse «Io sono Hane!»

Il parrucchiere le interruppe per finire il lavoro su Hane ed alla fine se ne andò con un bel caschetto biondo.

 

Tornata a casa la madre rimase sorpresa e divertita «Come sei strana!»

«Ti ci abituerai...fammi una foto così la mando a papà...magari sviene....» le passò il suo cellulare.

«Si poi voglio leggere la risposta» disse mentre le scattava la fotografia.

Appena scattata la foto il cellulare squillò tra le sue mani «Oh! tieni» glielo passò come se fosse una patata bollente.

Hane lo prese e lesse il nome. Teddy.

«Ciao Teddy dimmi pure»

«Ciao Hane! Scusa se ti disturbo nel tuo giorno libero...ma siccome i Bigbang non sono potuti venire oggi volevo anticiparmi con le 2ne1»

«Come mai non sono venuti?» chiese stupita.

«Non ho ben capito...sono andati a fare tipo una gita tutti insieme...bo!»

«Gita? Nel bel mezzo delle registrazioni?»

«Pare strano pure a me...comunque ora non sono qui. Vieni ad aiutarmi con le 2ne1?»

«Certo, vengo subito...» rispose.

La prima cosa che le venne in mente fu: Sono impazziti tutti?


Arrivò in studio ma prima di mettersi a lavoro CL la prese in disparte «Devo parlarti, seguimi» le disse spiazzandola.

«Cosa? Ma che...» l'afferrò per il polso e la trascinò verso uno dei balconi, o meglio le rampe di emergenza, dove di solito andava Teddy a fumare.

Si chiuse la porta antipanico alle spalle e le si piazzò davanti «Ho saputo...che vivi con GD»

Eh? Cosa? Come aveva fatto a scoprirlo?

«Non hai nulla da dire?» incalzò lei vedendola zittita.

«Ehm...no» cosa voleva sentirsi dire esattamente?

«Stai con lui? Vero?» CL aveva assunto una posizione da dura, aveva incrociato le braccia ed aveva rivolto verso di lei uno sguardo feroce.

Ma che diavolo voleva quella? «Scusami, ma ora devo lavorare...»

Fece per allungare la mano verso la maniglia della porta ma CL le bloccò il passaggio «Rispondi prima alla domanda» disse decisa.

Scioccata per la sua reazione le rispose «No! Non sto con lui....e nemmeno ci vivo insieme!» il che attualmente era la pura verità.

«Bugiarda! Ti ho vista uscire dal suo palazzo con le valige!» Cl sembrava davvero infuriata.

«Mi fai passare? Devo rientrare!» disse stufa di quell'assurda situazione.

Improvvisamente CL urlò «VORREI SOLO CHE MI GUARDASSE COME GUARDA TE!»

Hane rimase spiazzata di nuovo.

«Aspetta CL...» la sua rabbia si dissolse «...sei gelosa di GD? Ancora?» disse.

Non rispose ma abbassò la testa coprendosi il viso con i capelli.

«Ma lui non mi guarda in nessun modo...siamo solo amici» cercò di spiegarle. Improvvisamente dei flash affiorarono nella sua mente.

 

Letto.

Il calore del suo abbraccio mentre dormiva.

Il suo sorriso.

Baci.

La sua pelle.

Piscina.

I suoi capelli.

I suoi occhi.

 

«...solo amici» ripetè imbambolata.

«Sai...» disse lei tremando, come se fosse sull'orlo della sua rabbia «Mi sono sempre chiesta perchè non ti sei messa con Taeyang...lui ti sbava dietro da quando lo conosco... magari così GD si mette l'anima in pace»

Taeyang? GD? Ma che stava dicendo.

«Scusa CL, penso che stai delirando adesso...»

«Tsk...» disse lei voltandosi e andandosene lasciandola lì dentro da sola.

 

Tornò all'interno e si mise subito a lavoro. Le ragazze si dimostrarono tutte molto collaborative, stranamente, ma per non si sa quale ragione Hane non si sentiva in vena di lavorare.

«Hane? Hane ci sei?»

Qualcuno le stava sventolando la mano davanti agli occhi ma la ignorò.

«Haneeeee!!» stavolta la scossero.

«Ehi! Ragazze che succede?» Era in sala prove con la chitarra tra le mani. Doveva fare degli arrangiamenti per le canzoni delle 2ne1 ma era troppo distratta per fare qualunque cosa.

«Che succede? Aspettiamo te che suoni! Ma che hai?» disse Minzy.

«Avete ragione...scusate faccio una pausa e ricominciamo...» mise la chitarra da parte, tanto era inutile cercare di suonare in quello stato.

«Ti va di parlarne?» chiese Dara.

Parlare di cosa?  «No, tranquilla, sto bene....»

«E' a causa di qualche ragazzo?» si intromise Teddy improvvisamente.

«Teddy da quanto sei qui?» chiese stupita voltandosi verso di lui che era alla console.

«Da almeno mezz'ora...»

Ok. Era arrivata al limite. Si passò le mani sul viso e sospirò «Scusate devo andare»

«Tranquilla, va pure...mi servi in forma...belli i nuovi capelli comunque»

«Grazie Teddy, ti adoro» lo abbracciò e lui ricambiò.

«Qualunque cosa sia successa spero che si risolvi presto» disse Minzy salutandola.

«Grazie...e scusatemi ragazze...»

 

____

 

«Dove stiamo andando?» chiese Seungri agli altri dai sedili posteriori della macchina di Taeyang.

«Da TOP» ripose GD impostando il navigatore.

«Giusto per curiosità....come hai fatto ad avere il suo indirizzo?» chiese Taeyang al posto di guida.

«Ho i miei informatori...su parti!» lo incitò.

«Ok...se non fai il misterioso non sei tu» commentò l'amico.

«Però è divertente...mi sento tanto una spia russa» disse Daesung improvvisamente.

«Perché proprio russa?» chiese il maknae.

«Bo così...i finestrini oscurati...poi stiamo cercando una persona che non vuole essere trovata...è eccitante!»

In contemporanea Taeyang e GD si voltarono verso di lui «Ma tu non hai detto che volevi rimanere a casa perchè avevi paura di salire in macchina?»

Daesung guardò uno per uno i suoi amici «Si però...volevo partecipare a questa missione!»

Risero tutti e finalmente partirono.

 

Dopo un'ora....

 

«Quanto ci vuole? Siamo arrivati?» chiese il maknae.

«L'hai chiesto dieci minuti fa...non ancora! Dormi così stai zitto!» rispose Daesung.

 

Dopo un'altra ora....

 

«Ma è normale trasferirsi così lontano dal luogo di lavoro?» disse Taeyang.

«GD sicuro che è quello l'indirizzo giusto?» chiese Daesung con Seungri che gli dormiva sul braccio.

«Si...abbiamo fatto più di 300 km...chiamo Teddy per dire che rimandiamo»

 

Finalmente arrivati...

 

«Seungri! Svegliati siamo arrivati! Che schifo mi ha sbavato addosso» disse Daesung.

Scesero dall'auto e si trovarono davanti un cancello con delle mura di cinta tutto intorno alla proprietà.

«Wow...se davvero abita qui nel nulla....» si guardarono intorno e videro solo montagne «...mi chiedo il perchè di queste mura enormi...non si vede l'interno!»

 Era una strada di campagna, nell'ultimo tratto si erano imbattuti solo in qualche villetta ma quella che avevano davanti era la più strana.

«Che facciamo bussiamo?» chiese Seungri battendo le nocche sulla parete.

«Non vedo nessun campanello o citofono...come diavolo facciamo a farci vedere?» cercarono ovunque ma del campanello nemmeno l'ombra. Taeyang penso di farci un giro intorno ma non trovò altra entrata che quel cancello senza citofono.

«Ok ora ci penso io!» escamò Daesung improvvisamente. Raccolse un ramo dalla strada e colpì leggermente il cancello in vari punti.

«Credi di essere Harry Potter per caso? Mica sei a Diagon Alley!» disse una voce familiare improvvisamente facendo sobbalzare tutti.

«TOP! Che diavolo....ci hai fatti spaventare!» disse Daesung per tutti.

Stava dietro al cancello e lo fece aprire con un telecomando «Allora davvero abiti qui...»

«Come avete fatto a trovarmi?» chiese lui stupito.

«La domanda giusta è perchè ti nascondevi?» sbottò il leader «Vuoi mollarci per caso?»

TOP sospirò. «Venite dentro...vi spiegherò tutto»

 

______

 

Hane uscì dagli studi e si buttò nella metropolitana, voleva andare in centro a fare una passeggiata per distrarsi un po e perchè no, fare anche un pò di shopping. Scese alla fermata giusta non si sa come e cominciò a camminare in solitaria. Stava pensando ancora a quello che le aveva detto CL riguardo GD e Taeyang.

Come la guardava GD? Non ci aveva mai fatto caso. Qualcosa con lui c’era stato ma durò talmente poco che se ne dimenticò. Il bacio in piscina e...

 

"Hane, eravate ubriachi e lui mezzo fatto, che pensi ci possa essere stato tra di voi?" disse una vocina nella sua testa.

"Nulla" si rispose da sola.

 

Andò a sbattere con la spalla contro una signora «Mi scusi!» si inchinò verso di lei e continuò a camminare per quella strada affollata con la testa tra le nuvole.

 

"Si ma CL che pretende da me? Mica posso..." si disse.

"Lo hai già abbandonato se non sbaglio"

 

Calpestò una busta di plastica il cui manico le si infilò attorno alla caviglia ma non si scomodò a levarsela, continuò a camminare portandosela attaccata.

Un bambino la prese in giro ma lei non lo sentì neppure.

 

"Mi dispiace averli abbandonati entrambi..."

 

Si fermò di botto. Le persone continuavano a passargli accanto ma per lei fu come essersi fermata nel tempo e nello spazio.

 

"Ma cosa dici? Sono loro che ti hanno abbandonata per quel provino, l'hai scordato?"

"No, però..."

"Non puoi sempre perdere la testa dietro a lui! Lascialo affondare da solo!"

"Ma è comunque grazie a lui che sto lavorando con Teddy!"

"Si e te lo doveva! Ora basta pensarci!"

"Ma quella volta...in piscina..."

"Perchè ci stai ancora pensando?"

 

Fu improvvisamente catapultata nella realtà e notò che si era fatto già buio. Si guardò intorno e fece una brutta scoperta, era finita a Gangnam.

Un uomo sulla quarantina le si avvicinò, puzzava di vino «Ehi bella! Che ci fai qui tutta sola a quest'ora?» Hane si guardò il polso destro, erano le undici di sera.

Lo ignorò e corse via cercando di orientarsi per tornare alla stazione. Ma quanto cavolo aveva camminato?

Si guardò a destra, a sinistra, lesse le indicazioni ma arrivò alla conclusione che si era persa.

 

_____


La villa di TOP era un misto tra lo stile moderno e lo stile rustico, il giardino era chilometrico e molto curato e forse aveva anche una piscina sul retro che GD riuscì solo ad intravedere.

«Bella casa TOP, complimenti» si complimentò il maknae.

«Grazie...» aprì la porta d'ingresso «Prego accomodatevi»

Entrarono prima di lui e scappò loro un «Wooooow»

Casa loro era vuota rispetto a quella. C'era il camino, dei veri e propri tronchi d'albero che reggevano la casa, divani in pelle, sedie ovunque, librerie, cristalliere, sculture. C'era ogni cosa.

«Accomodatevi sui divani...vi porto qualcosa da bere e...»

«Oh scusate...non sapevo che...» Si voltarono tutti verso la donna che aveva parlato.

Aveva i capelli scuri raccolti in uno chignon alto, molto carina e giovane ed aveva tra le braccia una bambina.

«Tranquilla tesoro...loro sono i miei amici...stavo appunto per parlare con loro» si avvicinò alla donna e prese tra le braccia la bambina «Mi dispiace dirvelo in questo modo ma...è andata così. Lei è mia moglie LanGae...e lei è mia figlia, Haru»

«Oh my God» disse Daesung ad alta voce per tutti.

«Ho bisogno di sedermi» GD sentiva che gli stava mancando l'aria.

TOP passò la bambina a sua moglie e gli si avvicinò «Stai bene GD?»

«Oh...si...sto bene...whisky grazie...»

«Ok, te lo vado a prendere...»

«No TOP! Non dargli ascolto, solo acqua» disse Taeyang.

«Sicuro?»

«Si, stiamo cercando di farlo disintossicare da tutto in pratica»

«Ah...»

«Vi lascio soli...magari se vi va potete restare qui stasera...penso che abbiate fatto un lungo viaggio per venire fin qui» disse la moglie di TOP gentilmente.

«Grazie! Devi scusarci per l'irruzione però...sei davvero gentilissima» rispose Seungri inchinandosi.

«E di che...scusatemi voi per...la sorpresa»

«Tu sei scusatissima....ma TOP no!» Tutti guardarono Seungri che aveva incrociato le braccia e rivolto un'espressione offesa a TOP. Era la prima volta che si opponeva a lui.

Continuò dicendo «Perché ci hai tenuto nascosto tutto? Non ci hai nemmeno invitati al tuo matrimonio!»

TOP aveva un espressione cagnesca, si aspettavano tutti che prendesse a botte ma non fu così.

«Scusa Seungri» disse inchinandosi verso di lui «Scusatemi anche voi...» si inchinò anche verso gli altri «Scusa Jiyong» a lui rivolse un inchino più profondo.

Sua moglie li lasciò soli portandosi sua figlia che guardava con interesse quegli strani individui approdati a casa sua.

I ragazzi erano sotto shock per lo strano comportamento serio e rispettoso che aveva assunto TOP verso di loro.

TOP portò dell'acqua così si ripresero un pò tutti «Congratulazioni comunque» disse Taeyang «Hai una bella famiglia»

«Grazie»

«Si è proprio bella...tua figlia ti somiglia molto» aggiunse Daesung «Ha preso i tuoi occhi grandi»

«Si ma tutto il resto è di Lan» disse sorridendo.

«Come hai fatto con il contratto?» chiese improvvisamente GD.

«Nessuno lo sa. Al presidente ho mostrato un certificato medico falso per le mie assenze. Riguardo il matrimonio...diciamo che ho evitato che mi venisse chiesto lo stato civile per il momento»

«Capisco. Hai fatto bene» GD alzò il bicchiere d'acqua «Alla tua vita!»

Nessun altro lo imitò. Sembravano tutti incerti su come reagire alle sue parole «Ragazzi?»

«Non...non sei arrabbiato con me? Non vuoi cacciarmi dai Bigbang?» disse TOP portando alla luce i pensieri anche degli altri.

«Cosa? Perché dovrei...ho ancora del metadone in circolo, sono calmo. Fra qualche ora comincia a correre però» disse facendo l'occhiolino.

Tutti risero tranne TOP.

«Ti conviene proprio correre sai? Jiyong diventa un altro quando è in astinenza» disse Taeyang continuando a ridere.

«Si...fa paura credimi...una volta ha cercato di rompermi la scacchiera in testa...» aggiunse Daesung.

«Allora...lo sapete tutti adesso...come te la stai passando con la cura?» gli chiese.

«Taeyang mi fa le iniezioni e loro mi tengono fermo. Una bomba»

«Dai dimmi come stai» ripetè TOP con tono serio.

Ci fu una pausa dove tutti fissarono il leader.

«Delle volte sento ancora di volerne e voglio anche bere. E' solo perchè ci sono loro che mi trattengono che non ho ancora ceduto»

«Oddio!» esclamò improvvisamente Taeyang «Ho scordato la tua dose di stasera!»

«COOSAA?» GD si alzò di scatto.

«Scusa! Non avevo idea che per venire qui ci avremmo messo più di due ore!»

«Andiamocene subito così arriviamo in tempo»

«Cosa? Ma no dai...rimani...non riesci proprio a resistere senza?» chiese TOP.

«Fino a domani? Non lo so...»

«Se te la senti puoi provare a saltare una dose...pensaci...ci siamo tutti...ti aiuteremo a non dare di matto» suggerì Taeyang.

«Ci sono anche una donna ed una bambina in questa casa...non voglio che mi vedano in quello stato» brutti pensieri gli erano venuti in mente pensando a cosa poteva dire loro in quello stato. Già si immaginava.  

«Non c'è problema per questo, possiamo andare nella dépendance. E' separata dalla casa principale. Puoi anche urlare è insonorizzata»

«Bhè...» GD ci pensò su. Gli altri avevano uno sguardo incoraggiante «Va bene, proviamoci»

Cenarono da dio grazie ai manicaretti della moglie di TOP e la bambina scoprì una particolare simpatia per Daesung e Seungri.

«Adoro Haru, posso essere suo zio?» disse Daesung giocando con la bambina.

«Ahahah certo che puoi! Puoi venire a trovarci quando vuoi» rispose LanGae.

«Posso anche io? Zio Se-un-gri» disse Seungri scandendo le parole alla bambina nonostante fosse troppo piccola per parlare.

Dopo cena i ragazzi si sistemarono tutti nella dépendance. Era una casetta grande quanto il loro primo appartamento in ostello infatti si trovarono tutti a parlarne.

«Vi ricordate di quando abbiamo lasciato GD fuori la porta per paura che ci rimproverasse?»

«Si! E quando invece Daesung ha bruciato le tende in bagno? Che macello non siamo potuti andare in bagno per giorni»

«Ricordo che ci ospitarono i vicini ahahahah»

«Si...»

Chiacchierarono per ore e per quella sera, per la prima volta, GD non ebbe nessuna crisi e tutti furono felici di dormire insieme come ai vecchi tempi, sui futon.

 

____


Hane si recò verso l'unico posto che conosceva a Gangam, ovvero la discoteca in cui andava una volta a settimana. Si ricordò dell'invito di Machi, o meglio Jion, e si chiese se potesse darle un passaggio a casa. Ormai vista l'ora non era consigliabile andare in metro.

Passò dall'ingresso principale dicendo ai buttafuori che era amica di Jion e per fortuna l'andarono a chiamare.

Lei arrivò con la sua solita tenuta da "prostituta" e rimase scioccata da vederla lì in quello stato «Hane! Ancora non hai imparato a vestirti decentemente? Da quanto tempo ci frequentiamo?» Indossava delle calze a rete, anfibi neri e una gonna scozzese color verde militare. Sopra aveva indossato la giacca di pelle.

«Dai non rompere di nuovo con questa storia! Non era previsto che venissi qui stasera...avrei bisogno di un passaggio a casa» disse cercando di sovrastare la musica che proveniva dall'interno.

«Vuoi andare a casa? Scherzi? Entra e divertiamoci!» l'afferrò per la mano e se la trascinò all'interno.

Come tutte le volte che era stata lì la musica non le permetteva di parlare e il fumo le faceva lacrimare gli occhi «Vieni!» lesse il labiale di Jion che la portò in un altra sala con delle specie di stanzette separate. Forse era il privè, la musica era minima lì dentro e si riusciva pure a parlare.

La trascinò fino alla fine di quella sala dietro uno dei separè dove sedevano altre persone, tre uomini ed una donna «Loro sono Hyun-Ki, Jung-Hee, Kyu-Bok e Mi-Ok...ragazzi lei è Hane, una mia amica e cliente»

Quello che aveva indicato come Jung-Hee era sicuramente un punk visto il suo look. Cresta nera sparata in alto rasata completamente ai lati, trucco sotto agli occhi nero, smalto nero e abiti borchiati con svariati piercing sul viso «Piacere, siedi qui con noi» disse lui indicando al lato della ragazza.

Mi-Ok era più goth che punk. Non aveva piercing a vista e nemmeno borchie varie. Era truccata come una bambola di porcellana su cui spiccava un rossetto rosso molto scuro. Sedendosi accanto notò che indossava un vestito molto elaborato con vari strati e trasparenze.

«Vuoi fare un tiro?» le chiese l'altro ragazzo che era seduto accanto a Mi-ok. Anche lui aveva un look stravagante ma sicuramente più colorato degli altri.

«E' erba?» chiese ingenuamente sentendo l'odore.

«Sssssssh! Ma sei scema?» la rimproverò Jion.

«Ah giusto! Scusate!» disse guardandosi intorno.

L'ultimo ragazzo che non aveva ancora parlato sembrava non voler partecipare a nulla, era lì seduto zitto e fermo a guardare il pavimento.

«Allora la vuoi provare o no?» Insistette il ragazzo con la canna.

Si sentì tutti gli sguardi addosso «Ok...solo un tiro...»

Che poteva mai farle un solo tiro?

 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Note Autrice: Ripeto, qualcuno mi può lasciare un messaggio per farmi capire se questo sito funziona ancora? Grazie 


Capitolo 16


Dopo mesi i Bigbang tornarono con il nuovo album "Alive", partirono per il nuovo tour e le varie promozioni in giro per il mondo.

GD riuscì a disintossicarsi completamente dalla droga grazie ai suoi amici ma non fu lo stesso per il vizio di fumare. Taeyang invece cominciò ad uscire con qualche ragazza finalmente, accettando il fatto che Hane sarà sempre e solo la sua migliore amica. Purtroppo si sentiva spesso a disagio in quanto non aveva avuto precedenti esperienze in appuntamenti ma cercò comunque di fare del suo meglio.

Di nuovo, come il tour scorso, persero quasi i contatti con Hane a cui erano stati assegnati altri lavori, oltre le 2ne1 cominciò ad occuparsi di altri artisti e vista la sua esperienza che giustamente aumentò Teddy le lasciò sempre più carta bianca.


Si rividero al compleanno di Seungri, nel dicembre 2012, dopo l'Alive Tour.

Taeyang e GD rimasero sconvolti quando rividero la loro amica.

A parte il suo look che era ancora più punk, si presentò alla festa insieme ad altre persone, un gruppo di punk o qualunque cosa fossero, ma la cosa più stupefacente fu il suo atteggiamento.

Salutò Seungri con un bacio sulla guancia lasciandogli lo stampo del rossetto sul viso «Tanti auguri maknae!»

«Oh...ehm...grazie..» rispose Seungri imbarazzato e rosso in viso.

«Quanti anni compi?» gli chiese mentre si accese una sigaretta davanti a lui.

«...venti...ventidue...» Seungri cercò i suoi amici con lo sguardo.

Hane sorrise «Loro sono la mia band, spero non ti dispiaccia che li ho portati»

«No, figurati! E’ un piacere conoscerli...» rispose gentilmente Seungri.

Taeyang e GD lo raggiunsero dopo aver assistito alla scena «Hane?»

«Thò! Chi si rivede....come va ragazzi?» disse facendo uscire il fumo dalla sua bocca scarlatta.

«Come stai?» disse Taeyang squadrandola dalla testa ai piedi. Aveva tenuto i capelli corti e biondi che davano un forte contrasto con il suo look scuro e rock. Indossava dei pantaloni di pelle attillati con delle scarpe da capogiro ed una maglietta con dei teschi a giro maniche. Il braccio sinistro era mezzo tatuato, da quello che riuscivano a vedere partiva dalla spalla fin sopra al gomito.

GD era del tutto senza parole.

«Bene...Jiyong...come va?» disse guardando le sue braccia non più piene di lividi.

«Bene» rispose a bocca asciutta.

Taeyang fece segno a GD di seguirlo e si spostarono lontani da loro. Si fermarono uno di fronte all'altro e semplicemente si guardarono negli occhi.

Dopo qualche minuto che parve un'eternità Taeyang parlò rassegnato «Hai finito di sbavare?» 

GD rise «Ma l’hai vista?»

«E' un pò....diversa» disse Taeyang. 

«E’ uno schianto!» rispose semplicemente.

«Questo lo vedo...ma...ma...quei tizi...» Taeyang era confuso.

«Ha detto che è la sua band...» disse GD facendo spallucce 

«Mi sorprende che sia tu a dire così» disse Taeyang «Hai visto i suoi tatuaggi?»

«Già...» 

«Sapevi che aveva una band?...»continuò Tae.

«No, Non ci parliamo da quando se ne andata di casa….» rispose lui sospirando.

«Torniamo alla festa....» intorno a loro tutti si stavano divertendo e non aveva voglia di vedere GD ancora triste per quella storia.



 

Dopo un'oretta Taeyang sembrò sciogliersi ma lui, GD, aveva altro per la testa. Continuava a fissare Hane in fondo al locale che in quel momento era seduta sulle gambe di un suo amico a ridere e scherzare.

Da quando l'aveva vista, ora teneva in mano la terza sigaretta. Anche lui fumava, molto di meno rispetto a prima, però gli faceva effetto vedere lei con le sigarette tra le dita. Nella sua mente Hane era sempre stata la purezza in persona.

La vide alzarsi e andare a prendersi da bere. 

Fu distratto da TOP che gli si sedette accanto «Non ti stai divertendo stasera» affermò dandogli una leggera gomitata «Hai visto Hane?» 

«E chi non l'ha vista...» sospirò GD «Aaaah!» si sfogò spettinandosi da solo «Devo parlare con lei»

Si alzò mollandolo li da solo e si aggiustò i capelli per rendersi presentabile, più o meno. 

Si avvicinò a lei «Hane? Posso parlarti un momento?» chiese gentilmente.

Lei si voltò verso di lui e facendolo le cadde la cenere della sigaretta nel drink che aveva nella stessa mano «Oh no! Va bè andiamoci a prendere un altro drink!» la seguì al bar.

«Da quando bevi?» le chiese.

«Non è che "bevo" come intendi tu...» ordinò un nuovo cocktail al barista «Solo nelle serate speciali»

GD non sapeva da dove cominciare «Belli i tuoi tatuaggi...» disse osservandoli meglio da vicino. Erano dei fiori misti a farfalle e varie sfumature colorate.

«Grazie...l'ho finito di recente...» gli spiegò quale parte aveva fatto per primo, chi gliel'aveva fatto e tutte cose che in quel momento gli interessavano poco.

Dopo averla fatta parlare abbondantemente sui suoi nuovi tatuaggi prese coraggio e glielo chiese.

«Come mai.....diciamo...questo cambiamento?»

«Che cambiamento?» chiese lei accigliata.

«Ti vedo...diversa»

Hane gli sorrise, era davvero bella.

Improvvisamente lei si avvicinò pericolosamente al suo viso, per un momento aveva immaginato che lo stesse per baciare, ma invece lei passò oltre.

Arrivò con le labbra vicino al suo orecchio e sentì un odore familiare provenire dai suoi capelli. Orrendamente familiare.

«Sai com'è...nuove amicizie...nuova vita...nuove esperienze...» gli sussurrò gettandogli in faccia una nuvola di fumo proveniente dalle sue labbra.

Stavolta gli prese un colpo. Erba.

 

___________


Taeyang continuò a divertirsi e ignorò per tutto il tempo spudoratamente il gruppetto in fondo al locale formato da gente strana. Sicuramente Hane stava attraversando solo un periodo di ribellione e le sarebbe passato. Si, lui la pensava così.

«Hey amico!» Seungri lo chiamò improvvisamente «Volevo presentarti una persona»

Si voltò verso di lui e lo vide in compagnia di una graziosa ragazza «Ciao...» 

«Lei è Min Hyo Rin....Hyorin lui è Youngbae, o Taeyang, o come preferisci chiamarlo»

«Ciao...piacere di conoscerti» disse lei timidamente. Indossava un grazioso vestito rosa salmone con dei fiorellini bianchi, sembrava una bambola.

«Il piacere è tutto mio» rispose lui educatamente.

«Bene, vi lascio da soli, ciao!» disse Seungri scappando via e ammiccando di nascosto.

Taeyang si chiese come mai li avesse presentati «Ehm..sei una mia fan?» le chiese sorridendo.

«Oh no, no...forse lavoreremo insieme prossimamente. Il presidente mi ha invitata alla festa di Seungri per conoscerti»

«Ah sei una collega? Scusami...che figuraccia!» se avesse potuto si sarebbe nascosto sotto al pavimento.

Lei rise coprendosi la bocca «Nessuna figuraccia...io sono un attrice e molto probabilmente ci incontreremo sul set di qualche m/v»

«Per il mio album?» 

Lei annuì ed a lui gli si illuminarono gli occhi «Finalmente hanno deciso per gli m/v!»

«Già...sorpresa!» esclamò sorridendogli.

Dalla contentezza non seppe che dire.

Fortunatamente fu  lei a parlare «Ti va...di ballare? Adoro questa canzone» disse indicando la pista da ballo.

«Certo! Andiamo!» la prese per mano e buttarono nella mischia.

 

_____________ 


Il giorno successivo GD per la prima volta nella sua vita si alzò presto. In realtà non aveva dormito per niente, infatti erano ancora le 7 di mattina quando prese le chiavi della sua macchina. Aveva gli occhi gonfi e rossi ed infatti per questo motivo indossò dei grandi occhiali da sole che gli coprivano mezzo viso. Non sapeva precisamente dove andare e cosa fare, però se fosse rimasto ancora a casa a pensare sentiva che avrebbe perso la testa.

Tutte le volte la stessa storia. Ogni volta che tornava da un tour Hane era sempre più lontana da lui, più cercava di dimenticarla e più stava male per lei.

Aveva cominciato a frequentare quella band per sopperire al fatto di non poterlo fare con loro? 

Si mise in macchina e raggiunse casa di Hane, quella di fianco la sua ex casa. 

Parcheggiò nella sua vecchia villetta, ormai abbandonata visto che i suoi si erano trasferiti nella pensione che aveva comprato loro, e andò a bussare il citofono della Signora Ray ma non rispose nessuno. 

Riprovò un altro paio di volte fino a quando qualcuno aprì direttamente la porta «Chi è là?» disse una voce di donna.

Era in vestaglia ed aveva il viso gonfio di sonno, che stupido! Non aveva pensato all'orario!

«Signora Ray? Sono Jiyong...Scusi per l'ora...» disse inchinandosi e vergognandosi.

«Jiyong? Oddio sei davvero tu?» lei fece un passo avanti per vederlo meglio e lui si alzò gli occhiali «Vieni! Entra!» 

Aprì il cancelletto e lui entrò in casa.

L'interno era come se lo ricordava «Signora Ray scusi davvero per il disturbo, non pensavo davvero che fosse così presto!»

«Non ti preoccupare! Come mai sei venuto a trovarmi a quest'ora?» chiese lei apparecchiando la tavola.

La osservava che andava e veniva tra la cucina ed il soggiorno «In realtà cercavo Hane...sono tornato da poco dal tour e volevo...»

«Ah, ma non te l'ha detto? Non vive più qui» lo interruppe «Divide un appartamento con degli amici vicino la metro di Gangam....ma già da un bel pò»

«No, non me l'ha detto...» disse tristemente. Si lasciò cadere su una sedia pensando: Questa volta l'ho persa davvero

«Tutto bene Jiyong?» gli chiese gentilmente la signora Ray «Hai fatto colazione? Sei così pallido!»

«No...» aveva avuto così fretta quella mattina che si era dimenticato di fare colazione.

«Allora ti preparo io qualcosa, aspetta qui» Quando la signora Ray tornò nel soggiorno portò molte cose da mangiare. 

Non sapeva bene perché si era trattenuto lì, forse perchè in fondo al suo cuore sperava che Hane scendesse da quella scala con la sua salopette e gli orecchini ad arcobaleno. 

«Allora Jiyong...cosa è successo?» chiese improvvisamente la signora Ray.

GD inghiottì il boccone «Nulla...» rispose senza guardarla in viso.

«Jiyong?» disse il suo nome con una dolcezza unica che quasi lo fece sciogliere.

Si sentì costretto a rispondere «Prima di partire per il tour...io e Hane litigammo e da quel giorno l'ho vista solo di sfuggita in studio qualche volta. Non mi ha più rivolto la parola.»

«Ah capisco...»

«Già...l'ho fatta scappare...» sorrise tristemente e si passò le mani sugli occhi. Perchè ne stava parlando con sua madre?

«Hane è un osso duro...la conosci...se si mette in testa una cosa niente e nessuno può farla tornare sui suoi passi» affermò lei.

«Già...» prese un altro boccone di riso. 

«Da quando avete litigato lei è cambiata molto» la Signora Ray fece una pausa per mangiare «Non ha mai voluto raccontarmi quello che è successo, ma cominciò a cambiare partendo dai suoi capelli. E quando una donna cambia pettinatura vuol dire che riparte da 0» disse ridendo.

GD l’ascoltò in silenzio senza sapere bene cosa pensare.

«Quello che posso dirti per certo è che tiene molto a te e a Yong Bae»

Stavolta GD parlò «Cosa glielo fa credere?»

La Signora Ray si pulì la bocca con un tovagliolo e disse «Sali su in camera di Hane e lo capirai»

GD si era incuriosito molto. Si pulì anche lui la bocca e si alzò «Con permesso»

Sapeva bene dov’era la camera di Hane, da piccolo c’era stato un infinità di volte. Salì le scale, volto a destra e aprì la prima porta.

Non era preparato a quello che c’era li dentro. Si mise la mano sulla bocca per comprimere un «Oh mio Dio!»

Le loro foto erano ovunque, ci aveva tappezzato persino il soffitto. Tutte le foto delle recite, gli annuali, quelle delle gite, con Dami. In un angolo c’era la chitarra con l’amplificatore e la tastiera, quelli che usavano all’epoca quando suonavano in garage. Fece un passo avanti entrando nella stanza e notò tanti piccoli altri particolari. Su una parete, attaccate su del sughero c’erano dei bracciali e delle collanine di perline che aveva fatto lui da piccolo. C’era anche la collana con il logo del loro gruppo fatto con delle spille da balia e linguette della cocacola. Su un’altra parete c’erano delle t-shirt di vari artisti musicali ma al centro, in una cornice, c’era la magliettina bianca che lei stessa aveva indossato al loro primo concerto come ballerina.

In alcuni quadretti c’erano dei ritagli di giornali dove parlavano dei Bigbang, dei suoi successi e anche quelli di Taeyang. 

Gli vennero le lacrime agli occhi.

La signora Ray lo raggiunse «Che ne pensi?»  

«Ci sono quasi 20 anni della mia vita qua dentro»

«Non ha mai voluto cambiare nulla in questa stanza, ogni tanto ci aggiunge qualcosa, tipo questi» socchiuse leggermente la porta e vide che dietro ad essa, sull’attaccapanni, aveva messo tutto i suoi pass da staff dei vari concerti.

«Oh, anche quelli» indicò su una mensola tutti i loro pupazzetti e action figure che la YG aveva messo in commercio su di loro. C’erano almeno 6 versioni di se stesso su quella mensola.

GD si ritrovò a sorridere «Potrebbe essere la stanza di una nostra fan»

La signora Ray rise «Io credo che sotto sotto lo è, ma non vuole ammetterlo»

«A me fa credere sempre che mi odia»

Stavolta la signora Ray rise forte «Hane non ti potrà mai odiare, sei la sua ispirazione!»

GD ebbe un tuffo al cuore. Era la seconda volta che si trovava in quella situazione, ovvero quella di aver litigato con Hane in maniera bruta, ed era la seconda volta che aveva scoperto che non lo odiava.

«M-ma cosa dice...»

«Sei un ragazzo sveglio….guarda...» la Signora Ray aprì le braccia e indicò di nuovo la sua stanza «Non so nemmeno se lei se n’è resa conto….ma sei il centro del suo mondo»

Foto, foto sue, foto sue con lei, ricordi, tanti ricordi insieme a lui. 

In quella stanza c’erano solo ricordi di lei passati con lui. 

Non c’erano foto di amiche, di ex fidanzati come Seven o altri. C’erano solo foto e oggetti loro. 

«Mi scusi» disse GD sconvolto asciugandosi gli occhi.

«Non sei cambiato affatto, sei ancora il piccolo Jiyong della porta accanto» disse la signora Ray dolcemente.

«Dimmi un pò...i tuoi come stanno?» gli chiese cambiando argomento, forse per non farlo sentire a disagio.

«Stanno benissimo, si divertono a gestire la pensione...lei può andare quando vuole! Sarà loro ospite» rispose cogliendo al volo l’occasione di riprendersi.

«Ti prometto che appena vado in ferie andrò alla vostra pensione! Lo promisi a tua madre prima della loro partenza ma non l'ho ancora fatto purtroppo»

Finirono di mangiare e dopo aver aiutato la Signora Ray a sparecchiare disse «Ora devo andare, grazie di tutto! Tornerò a trovarla!» si inchinò.

GD si mise in auto e scrisse l'indirizzo nuovo di Hane sul navigatore. Era proprio vicino alla discoteca.


____________


I Karma Praise erano una rock band nata all'inizio del 2007 ma per svariati motivi non riuscirono mai a debuttare come si deve. Finalmente a fine 2011 conobbero Hane Ray, una brava chitarrista e compositrice che li stava portando molto in alto. 

I membri diventarono 5, tre ragazzi e due ragazze compresa lei. 

Hyun-Ki, il punk, si faceva chiamare Kiu ed era il bassista. 

Jung-Hee, il timido e solitario era il tastierista e si faceva chiamare Will. 

Kyu-Bok, lo stravagante del gruppo era il batterista e il suo nome d'arte Kim. 

Infine la bellissima Miok era la vocalist con una voce mozzafiato. 

Hane oltre ad essere la chitarrista si offrì di scrivere le basi ed insieme a Miok che scriveva i testi riuscirono a comporre buona musica grazie alla quale cominciarono a farsi conoscere nei locali della zona. Sapevano tutti che lei lavorava alla YG ma non le chiesero di presentarli ai produttori. Credevano che iscrivendosi in un'agenzia qualunque li avrebbero cambiati e denaturati. Hane non poteva essere più che d'accordo. Il punk rock non andava d’accordo sull’essere commerciale.

Quella mattina in cui GD irruppe a casa sua dopo una nottata in giro per locali fu la cosa peggiore che potesse succedere in quel momento.


Qualcuno bussò alla porta ma nessuno si alzò per aprire. Hane aprì leggermente solo un occhio e si accorse del macello che avevano fatto. Aveva il braccio di Kim stretto attorno alla vita e la testa di Kiu appoggiata sulle sue gambe. Si erano addormentati tutti insieme in salotto dopo una sbronza.

Loro 5 dividevano l'appartamento e di solito lei divideva la stanza con Miok. Di solito.

«Arrivo! Aspetta...» disse Will assonnato uscendo dalla sua camera. Sbadigliando li scavalcò e andò alla porta «Chi sei? A quest'ora si bussa?»

«Scusa l'orario...sto cercando Hane...vive qui?» disse una voce.

Forse se non avesse bevuto troppo l'avrebbe riconosciuta facilmente ma in quel momento a stento riaprì l'occhio per sbirciare. Era un tizio in occhiali da sole.

«Si è lì...prova a svegliarla se ci riesci amico» disse la voce di Will.

«C-cosa?»

Sentì dei passi che si avvicinavano e riaprì per l'ennesima volta gli occhi.

Era Jiyong.

Lei indossava gli abiti della sera prima e molto probabilmente era completamente in disordine.

Rimase a fissarlo per un pò. I suoi occhi vagavano da lei, ai ragazzi, alle bottiglie e alla cenere sparsa in giro.

«Che ci fai qui?» disse l'unica cosa sensata che le venne in mente. 

«Vivi...qui con loro?» chiese lui visibilmente sconvolto. 

Kim si svegliò «Tu chi sei?»

«Tu sta zitto! Non dire una parola!» disse Hane spingendolo di lato bruscamente. Stando con loro aveva imparato che l'essere troppo delicata non andava sempre bene nella vita.

Miok improvvisamente uscì dalla sua stanza e andò in cucina passando davanti a GD ed a Hane ignorandoli completamente, come se non ci fossero.

«Vabbè vado a fare colazione» disse Kim dando un calcio a Kiu per farlo svegliare «Levati di mezzo anche tu, qui la situazione è delicata»

«Eh? Cosa?» disse Kiu tra la veglia e il sonno.

Hane si alzò un pò traballando ed afferrò il braccio di GD «Vieni, parliamo nella mia stanza»

Lo trascinò nella stanza da cui era uscita Miok dove c'erano due letti singoli e un armadio a quattro ante, tutto molto semplice ma anche disordinato.

«Che ci fai qui?» disse di nuovo Hane. Si guardò allo specchio e vide che aveva tutto il trucco sbavato ed i capelli arruffati.

«Volevo parlarti» affermò lui serioso.

«Allora parla, ti ascolto» afferrò il cubo con i fazzoletti imbevuti e cominciò a ripulirsi la faccia.

«Che ti è successo? In meno di un anno sei diventata un'altra persona»

Hane sbuffò «Era di questo che volevi parlarmi?»

«Smettila di fare la stronza e rispondi»

GD non le aveva mai parlato in quel modo «La smetto quando voglio io» stavolta sostenne il suo sguardo.

«Bene!» si sedette sul letto di Miok «Da qui non me ne vado finchè non mi dici che cavolo ti è preso!»

«Ok! Rimani pure lì, io ho bisogno di una doccia prima» Afferrò il bordo del pantalone per ripicca e se lo sfilò sotto gli occhi increduli di GD. 

 

Pov GD

Hane tolse anche la maglietta e l'intimo senza degnarlo di uno sguardo, come se non ci fosse. In quel momento notò altri due tatuaggi, uno sul fianco e uno dietro la schiena sulla spina dorsale. 

Datti un contegno, datti un contegno, non arrossire, non guardarla, non eccitarti, non fare niente!

«Fai così anche con i tuoi amici?» chiese «Ti spogli davanti a tutti?»

Quella insinuazione la fece solo perché era arrabbiato e per distrarsi dal suo corpo.

«Ora che mi ci fai pensare...mi sono spogliata davanti ad un ragazzo altre volte...» aprì la porta del bagno e sparì.

I suoi nervi stavano per esplodere.

Aveva voglia di stritolarla come un dentifricio per far uscire la Hane che conosceva. Per un minimo di decenza aspettò che finisse la doccia e uscisse ma la cosa fu difficile da fare.

Appena lei tornò ricoperta da un asciugamano si sfogò «Con me non puoi fare questi giochetti. La devi smettere immediatamente di fare la stronza»

«Ma cosa vuoi! Vattene da dove sei venuto e non rompere!» fece per spingerlo ma non riuscì a spostarlo di un millimetro.

Si fissarono per un secondo poi lei riprese «Sparisci per anni interi e poi torni come se nulla fosse. Per cosa poi? Fare la ramanzina a me! Pensa ai tuoi problemi invece di pensare a me!»

«I miei problemi li ho risolti e non grazie a te!» sputò fuori senza pensarci minimamente. Non era per dirle questo che era andato lì. 

Successe tutto in un secondo, lui si pentì immediatamente di aver detto quelle parole ma lei fu più veloce, Hane gli diede uno schiaffo che quasi gli fece girare la testa. 

«Oddio scusa....» si portò le mani alla bocca «N-non volevo colpirti così forte...stai sanguinando...»

GD si portò il dorso della mano al labbro e sentì il calore del sangue. Provò un'emozione fortissima e al contempo stranissima, si mise a ridere «Questo me lo sono meritato» si lasciò cadere sul letto alle sue spalle.

«Ma cosa ti prende?» chiese Hane che lo stava osservando.

Si alzò di botto e si mise seduto ignorando il suo sangue che gocciolava sul pavimento «Sono stato a casa tua poco fa, ho visto la tua camera»

«Ah» disse lei inespressiva «E quindi?» la vide incrociare le braccia e guardarlo di traverso 

«Perchè non me l’hai mai mostrata?» chiese incuriosito.

«Perché non mi andava. Infatti mamma la pagherà per questo» rispose lei.

«Hane tu...» non sapeva come chiederglielo.

«Io cosa? Comunque ti vado a prendere del ghiaccio per quel labbro...» fece per uscire mezza nuda ma lui la bloccò.

«Non puoi uscire così! E prima dobbiamo chiudere il discorso!»

«Vuoi che ti colpisca di nuovo? Se non ti senti ancora appagato posso farlo senza problemi....» gli mostrò il pugno.

Le sorrise «Penso che basti così, grazie...fa malissimo adesso» si guardò allo specchio e vide che cominciava a gonfiarsi.

«Dai, fammi andare a prendere del ghiaccio...» la lasciò vestirsi in fretta ed aspettò il suo ritorno «Ecco...tieni»

«Aaaah!» si lasciò sfuggire un piccolo gemito di dolore.

«Scusa...» disse lei.

«Hane….tu….» ci riprovò ma di nuovo non riusciva a chiederglielo.

«Io cosa? Che problemi hai?» chiese lei.

Prese una sigaretta dal cassetto di un comodino e l'accese «Fatti un tiro, magari ti rilassi»

«Cosa pensi di me?» le chiese accettando la sigaretta.

Hane lo guardò stupito «In che senso?»

«Cosa pensi di me» ripeté.

La vide camminare verso lo specchio e guardarsi «Penso che sei...» fece una pausa «In gamba» disse quest’ultima cosa quasi sussurrata, tanto che GD si alzò per avvicinarsi.

«Non ho capito bene» disse lui facendo finta di non aver sentito.

«Sei un bravo musicista» continuò lei visibilmente imbarazzata. 

GD alle sue spalle la guardò negli occhi dallo specchio «Non pensi che sia un debole, stupido, snob e tossico?»

«N-no...non ho mai pensato questo….» lei si voltò per guardarlo direttamente «Come ti viene in mente una cosa simile» 

«Pensavo di farti schifo dopo l’ultima volta che...» ripensò a quando aveva ceduto a quella bustina di cocaina.

«Quella volta mi hai solo delusa….Non mi fai schifo Jiyong...» vide Hane quasi in difficoltà «Dai, hai visto camera mia» le scesero delle lacrime che cercò subito di asciugare con la manica. 

Poi con evidente difficoltà disse «Sei il mio idolo» 

Scattò veloce, l’abbracciò stretta, non riusciva a dire nulla. Sua madre aveva ragione. Quindi ai suoi occhi era una persona da ammirare. La cosa gli sciolse il cuore così tanto che se avesse potuto inghiottirla e farla essere parte di lui lo avrebbe fatto

Lei ricambiò l’abbraccio e per un pò non si mossero.

Doveva dirglielo «Ok, ora tocca a me dire cosa penso di te» La guardò negli occhi e cominciò a parlare a cuore aperto «Posso anche accettare i tuoi capelli biondi...» le accarezzò i capelli verso il basso fino a sfiorarle la spalla con le nocche delle dita «...i tatuaggi...» disse scendendo con la mano e accarezzandole il braccio. Poi con l'altra mano le afferrò di nuovo la sigaretta strappandola dalle sue labbra «...le sigarette...» fece un tiro durante il quale si accorse di aver avuto la sua massima attenzione. 

Avvicinò la sua bocca alla sua «...e il fatto che vuoi fare la figa davanti agli altri...»

Lei accennò per voler dire qualcosa ma non la fece parlare «...Ma non posso accettare due cose»

«Quali sarebbero? Sentiamo» chiese lei incuriosita.

«La prima è l'erba. Non voglio assolutamente che usi droghe di nessun tipo, io so come va a finire la cosa e no. Tu no.»

Lei incurvò un sopracciglio «E la seconda?»

«Non hai capito?»

Lei fece no con la testa.

Fece un respiro profondo e si decise «Posso fare tutti i tour possibili ed immaginabili ma alla fine torno sempre da te. Posso scrivere tutti i testi del mondo facendo finta che non siano i miei sentimenti ma alla fine mi scopro a pensare sempre a te mentre scrivo. Posso far finta che non mi interessa se stai vicino un'altro uomo ma invece muoio dentro. Posso baciare tutte le ragazze del mondo ma nessun bacio è paragonabile al tuo. Sono qui davanti a te adesso, sanguinante e imbarazzato per quello che sto dicendo sperando che tu capisca»

 

Pov Hane

Il suo cuore non era mai andato così veloce prima.

Era tutto così confuso, questa dichiarazione improvvisa la faceva sentire nel pallone. «GD....ma...tu...» cosa dire? «Aspetta, fammi ragionare un momento» si alzò e gli diede le spalle. 

Era impazzito del tutto? Arriva dopo un'anno di silenzio con questa dichiarazione? Dopo tutto quello che avevano passato?

«Da quanto tempo provi questo per me?» chiese di getto.

Lo vide coprirsi gli occhi con i capelli, faceva così quando provava vergogna «Probabilmente da sempre»

Quella risposta la fece irritare «Che significa da sempre? Non mi hai mai fatto capire nulla...a riguardo»

«Te lo sto dicendo adesso, che importa da quanto tempo?»

«MI IMPORTA INVECE!» urlò.

Lui la guardò interrogativo «Non puoi venire qui all'improvviso e dirmi che mi ami sa sempre! Non si fa così»

«Scusa ma non mi sono mai dichiarato prima d’ora, non so come va fatto. Con questo schiaffo mi hai fatto perdere la testa!»

Lo disse in maniera talmente seria da farle venire da ridere «Ora perchè ridi di me? Ti sembra il caso?»

«Io...non so che ti passa per la testa...so solo che adesso hai complicato tutto» si asciugò le lacrime.

Lui sembrò arrendersi «Si hai ragione...non so cosa mi sia preso...non ci pensare...meglio che adesso vado via» finì la sua sigaretta e si alzò senza guardarla negli occhi.

Lei lo guardò dirigersi verso la porta ma prima che afferrasse la maniglia lo bloccò.

«Davvero te ne stai andando così? Affrontami adesso!»

«Oh no...non me lo stai chiedendo davvero...» disse con aria divertita «non chiedermi di fare cose di cui pentirti più tardi»

Ormai voleva arrivare fino in fondo «Dai! Come lo risolvi adesso questo casino?»

«Mi dai carta bianca?» disse lui continuando a sorridere.

Perchè no? Era curiosa di vedere cosa si sarebbe inventato «Si, parla pure»

Si avvicinò a lei e la prese in spalla «Ehi! Ma che fai! Mettimi giù» la portò in bagno e chiuse la porta a chiave. Che intenzione aveva?

Aprì il box doccia e la mise dentro con i piedi a terra «Ma che vuoi fare!» aprì l'acqua in maniera violenta che quasi si soffocò.

Per un attimo si spaventò, per un micro secondo pensò che volesse ucciderla ma poi la baciò.

La sua mente tornò a quella volta in piscina, quando non voleva altro che la sua pelle sulla sua. 

Ecco perchè l’acqua.

Voleva ricreare quel momento?

E ci era riuscito benissimo.

Che magia era quella? Non era stato il drink "corretto" la volta scorsa?

Lo strinse a se e lo baciò più profondamente ma improvvisamente lui si bloccò e disse «Quella volta in piscina...pensavo che fosse stato il drink...» disse staccando le labbra dalle sue.

Incredibilmente aveva avuto il suo stesso pensiero «A quanto pare non sei l'unico ad amare qualcuno da sempre» disse spontaneamente sorprendendo anche se stessa.

Si guardarono negli occhi per qualche secondo poi GD disse «E' una dichiarazione d'amore questa?»

«No. Questa lo è» Afferrò il suo viso e lo baciò profondamente.

Come quella volta in piscina, lo desiderava più di ogni altra cosa e sembrò lo stesso anche per lui. La strinse a se e glielo lasciò fare.

Prima di riuscire a capire, ragionare e pensare si ritrovò distesa sul letto sotto di lui completamente nuda.

 

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***



Capitolo 17


Finì anche il 2012 e prestissimo Hane dovette partire per una nuova avventura con le 2ne1, ovvero conquistare l'America. Purtroppo dovette lasciare i Karma Praise per ovvi motivi, ma loro non gliene fecero una colpa, anzi, si dimostrarono dei veri amici.

«Grazie per quest'anno passato insieme, ci hai insegnato molto» disse Miok il giorno prima della partenza.

Hane l'abbracciò «Grazie a voi ragazzi, mi sono divertita moltissimo a suonare con voi»

«Ci mancherai» disse Kiu abbracciandola.

«Ci sentiremo su skype, non siate così tristi» abbracciò anche Kim «Salutatemi Will quando si deciderà ad uscire da lì» disse indicando la sua stanza.

Non aveva mai partecipato ai momenti di socialità come quello, quindi era tutto normale.

«Ciao ragazzi!»

«Fa buon viaggio!»

Chiuse la porta e sospirò. Di nuovo senza una casa.

Prese le sue valigie e se le trascinò per le scale fino al portone. Faceva freddo e lei indossava delle calze con una felpa lunga che le arrivava sopra le ginocchia. Guardò di fronte e vide subito la macchina di GD.

Lui scese dall'auto, coperto completamente per  non farsi riconoscere, e l'aiutò a mettere i bagagli in macchina «Hai preso tutto?»

«Si! Andiamo! Sto morendo di freddo» disse infilandosi in auto.

GD si mise al posto di guida e chiuse la porta «Certo che potevi vestirti più coperta....»

«Non cominciare!» scoprì in GD un ragazzo molto geloso. 

Mise in moto e partì in direzione dell'attico. 

Siccome GD era uno dei produttori delle 2ne1 insieme a Teddy, l'indomani sarebbe partito insieme allo staff per assistere al primo concerto che si sarebbe tenuto a Tokio, per poi partire per tutto il Giappone. Inoltre si autoinvitarono anche gli altri membri dei Bigbang, tranne TOP, per farsi un bel viaggetto a Tokyo.

«Dove vuoi dormire stanotte?» le chiese GD guardandola con la coda dell'occhio.

«Chi sono gli ospiti?» rispose con un'altra domanda.

«Ci sono Seungri e Daesung...»

«Vuoi che dorma con te?» disse maliziosamente.

«Non mi pare che le altre volte ci siano stati problemi...»

«Taeyang sa...??»

«Che stiamo insieme?»

«Già...» si accese una sigaretta.

«No. Ma che importa?»

«Mi fa strano che non lo sappia...»

Ci fu una pausa durante la quale Hane passò la sua sigaretta a GD «Comunque lui sta uscendo con una ragazza. Di nascosto»

«Ah si? E chi è? La conosco?» 

«Non so chi sia...ma si vede lontano un miglio che è felice»

Di nuovo una piccola pausa «Finalmente...mi fa piacere per lui»

Guidò per una buona mezz'ora visto il traffico che c'era quella mattina.

«Viene anche TOP domani?» chiese improvvisamente Hane.

«No, lui quando è libero lo passa con sua moglie»

«Ah giusto! Mi devo ancora abituare a questa cosa...» GD parcheggiò nel garage sotto il grattacielo e lasciò le valigie di Hane nell'auto.

«Che fai? Le mie valigie?»

«Che le prendo a fare? Domani dobbiamo partire....a che ti serve?»

«Un cambio, un pigiama....un qualcosa»

«Non hai bisogno del pigiama e domani ti presto qualcosa di mio...dai saliamo...finisci la sigaretta che in ascensore è vietato fumare»

Hane fece un altro paio di tiri e passò l'ultimo mozzone a lui che la finì del tutto. Entrarono in ascensore e sentirono la familiare voce «A che piano desidera andare?»

«L'ultimo» disse Hane sorridendo in nome dei vecchi tempi «Quanto mi è mancata questa voce!»

L'ascensore partì e GD le mise un braccio intorno al collo «Non mi sei venuta mai a trovare...sempre io da te son dovuto venire»

«Sono una donna impegnata io!» lo baciò e lui ricambiò.

L'ascensore continuò a salire lentamente.

GD si staccò da lei con lo sguardo pensieroso «Come ci dobbiamo comportare davanti a loro?»

«A me non frega nulla...decidi tu»

GD sembrò pensarci su, poi rispose «Teniamolo ancora nascosto, è più eccitante...» 

Hane gli sorrise maliziosamente.

Uscirono dall'ascensore e finalmente entrarono in casa.

Non era cambiata di molto, era solo più ricca di oggetti. I divani bianchi erano ancora lì, in fondo c'era sempre il pianoforte e la cucina sempre la stessa.

«Buuuuuongiorno!» Taeyang li venne ad accogliere sorridente.

«Buongiorno! Sono la prima?» chiese guardandosi in giro «Daesung e Seungri?»

«Dovrebbero arrivare a momenti» guardò il suo orologio da polso «Sono quasi le 11...»

Si accomodarono sui divani e chiacchierarono del più e del meno.

«Quindi il soundcheck lo farai tu?» chiese Taeyang.

«Si esatto...GD e Teddy mi daranno le linee guida....se le hanno preparate....» si voltò verso GD che fece il vago.

«E la tua band? Come farai con loro?»

«Per il momento mi sostituiranno con qualcuno altro...poi si vedrà»

«Oh mi dispiace! Sapevo che ti piaceva suonare con loro»

«Si...ma pazienza...questo lavoro è più importante...» mentre disse questo il campanello suonò. «Oooh eccoli finalmente!»

Taeyang andò ad aprire e i due ragazzi entrarono con una decina di buste e pacchetti tra le mani «Eccoci ragazzi! Il pranzo è servito!»

Avevano comprato del cibo in un ristorante molto famoso e tutti non videro l'ora di cominciare a mangiare «Tutto questo tempo ci avete messo?» quasi li rimproverò GD.

«Non hai idea della fila che abbiamo dovuto fare...ad un certo punto Seungri si è fatto scoprire apposta e per fortuna ci hanno fatto passare avanti...»

«Hai usato la tua faccia famosa per saltare una fila?» disse Hane sfottendolo.

«Certo mia cara, tu non conosci il potere della mia bellezza» rispose Seungri facendo il pagliaccio.

Tutti risero e si misero a tavola per cominciare a mangiare «Buon appetito!»

 

Quella stessa sera...

 

«Ragazzi domani la sveglia è alle 5!» disse GD sconvolto non appena premette il tasto rosso del cellulare. Era risaputo che per lui svegliarsi presto la mattina fosse un vero trauma.

Erano tutti seduti sui, ormai famosi, divani bianchi

«Chi ha preparato questo cocktail? E' davvero buono!» esordì Daesung ignorando l'annuncio del leader.

«Sono stato io!» disse Taeyang.

Gli fecero tutti l'applauso tranne GD che sembrava ancora sconvolto dalla notizia.

«Chissà come sarà il pubblico Giapponese per le 2ne1» disse d'un tratto Seungri ad alta voce.

«Le associano a voi» affermò Hane «Già hanno dei fans lì. Secondo me spaccheranno»

Ci fu una pausa dove si sentì solo il succhiare dei noodles.

«Vogliamo leggere qualche commento su di noi? Facciamoci due risate» disse improvvisamente Daesung.

«Li leggo io! Fa leggere a me…» prese il suo cellulare e cercò dei commenti.

Tutti rimasero in silenzio a guardarla, come ad aspettare una sentenza di morte.

«Ahahah oddio…» non potè fare a meno di ridere.

«Cosa dice, cosa dice?» disse Daesung.

Hane li guardò prima uno per uno con uno sguardo malizioso e poi gli rise in faccia.

«La finisci e ci dici cosa c'è scritto?» ora anche GD aveva la sua attenzione.

«…Ok… c'è una foto di GD durante un concerto dove si morde le labbra…commento: Quanto è sexy quando fa così!! Lo desidero!»

GD si lanciò sul divano accanto a lei per vedere la foto mentre gli altri ridevano.

«Poi sotto c'è una foto di TOP e Seungri…commento: TOP ha una voce così profonda che mi fa sciogliere…quanto è sexy!…poi un'altra tipa scrive: Maknae sei uno schiantoooo balli divinamente!!»

«Di me nessuno dice nulla?» disse Daesung facendo il labbro triste.

«Cerco…»  Hane cerco una foto di Dae «Eccoti! I commenti per te sono tutti…dolcissimo! Tenerissimo! Da sposare!»

«Oh…io sono da sposare…e voi da sco…» Taeyang gli diede un botta in testa che non gli fece continuare la frase.

«Ce n'è anche per te...Taeyang sei bellissimo! Vorrei toccare i tuoi addominali....»

Dopo altre risate il leader annunciò «Andate a dormire…domani dobbiamo essere riposati…» 

«Mi mancavano i tuoi coprifuoco....è da un pezzo che non ce lo dici» disse Taeyang.

«Come ci organizziamo per dormire?» chiese Seungri.

«Io dormo con GD...voi potete dividervi le altre stanze» disse Hane senza peli sulla lingua.

GD guardò l'espressione di Taeyang che però, con sua sorpresa, non batté ciglio.

«C'è qualcosa che volete dirci per caso?» chiese Daesung maliziosamente.

«Dobbiamo parlare di lavoro....a proposito devo farti sentire un nuovo pezzo» disse GD rivolto ad Hane.

«Stai scrivendo altre canzoni?» gli chiese.

«Si...vieni andiamo di sopra...voi non azzardatevi ad origliare!» disse agli altri. 

Si organizzarono in modo molto semplice, Taeyang dormì nella sua solita camera mentre Daesung e Seungri divisero il letto nell'altra camera.

«Ok! Buonanotte!»

«Buonanotte!» 

Hane e GD entrarono nella sua camera. Aveva cambiato qualcosa ma sostanzialmente era come la ricordava.

«Devi davvero farmi sentire un pezzo o era solo una scusa?» chiese diretta.

«Entrambe…mi serve un giudizio su questo pezzo» nella sua camera aveva un pc con scheda audio in modo da registrarsi e risentirsi.

Hane ascoltò il nuovo pezzo, era diverso dagli altri pezzi perché non rappava ma cantava. Il testo parlava di una storia d'amore ed il titolo era "Without you".

«Vuoi un giudizio sul testo o sulla musica?»

«Entrambi…che ne pensi? Sei tu l'esperta…» disse lui sembrando imbarazzato.

«Allora, ovviamente il pezzo suonerebbe meglio se equalizzato e compresso…ma tutto sommato essendo una bozza si capisce abbastanza l'intenzione che gli hai voluto dare…Nel bridge sei stato leggermente calante ma è cosa da niente…»

«Wow io scherzavo quando ho detto che sei esperta…» disse GD sorpreso.

«Cosa credi? Sono un direttore artistico mica una qualunque» lui la guardò ammirato.

«Comunque continua…per il testo che ne pensi?»

«Carino, molto romantico…però mi spieghi una cosa?» chiese accigliata.

«Cosa?»

«L'hai scritta pensando a me?» 

«Ti odio quando sei così diretta…» le si avvicinò e la prese per i fianchi.

Lei capì quasi subito e chiuse gli occhi aspettando i suoi baci e le sue carezze, stava davvero bene con lui.

 

L'indomani mattina all'alba erano già sull'aereo diretto in Giappone e come di consuetudine in prima classe. Hane aveva indossato uno dei tanti outfit stravaganti di GD e scoprirono più tardi che alcuni giornalisti l'avevano scambiata per lui.

C'erano poche poltrone e molto spazio, il bello di essere famosi. Tutto era lussuoso, dall'arredamento ai servizi e alle Hostess che piacevano tanto ai ragazzi. 

A Daesung piaceva stuzzicarle e Seungri ne approfittava per accaparrarsi qualche numero di cellulare. Taeyang, imbarazzato dal comportamento dei due, fece finta di non conoscerli per tutto il tempo chiacchierando con Hane mentre GD dormiva beatamente. Teddy ed altre persone importanti dello staff si misero un paio di sedili più dietro.

«Che ansia! Sto pensando a tutto il lavoro che avrò da fare tra qualche ora....» disse Hane ad un certo punto. Nonostante avesse dormito bene tra le braccia di GD si sentiva come se non avesse chiuso occhio tutta la notte.

«Ci stai di nuovo pensando? Per ora rilassati....è inutile cominciare a preoccuparsi da ora» disse Taeyang cercando di alleggerire la situazione. Hane aveva davanti a se il pc con tutti i progetti ed i settaggi da fare al banco una volta arrivati e cercava di ripassarli come se dovesse fare un esame.

«Ma non è il primo tour che segui....» disse improvvisamente GD sbadigliando ancora con gli occhi chiusi.

Hane si girò verso di lui che era seduto accanto a lei e di fronte a Taeyang «Oh...sei sveglio....è il primo tour dove ricopro un ruolo così importante, l'altra volta sono stata solo un tecnico»

«Bha...non ne capisco...cmq ci sarà Teddy con te...quindi non vedo di cosa ti debba preoccupare» continuò lui.

«Teddy ci sarà solo per l'apertura...le altre 12 date le farò da sola» mentre disse queste parole la mano tatuata di Teddy spuntò da dietro la sua testa tra i poggiatesta dei sedili e le chiuse il pc.

«Rilassati, dovrai solo dare ordini agli altri e prendere decisioni» fece il giro e si sedette addosso a GD che si oppose ma ebbe la peggio.

«Solo? Hai detto niente!»

«Levati da dosso! Stavo dormendo!» esclamò GD

«Ah si? Mi era sembrato di sentire la tua voce prima...»

«Ma sta zitto...»

Continuarono a punzecchiarsi per il resto del viaggio facendo anche distrarre Hane fino a che, finalmente, arrivarono a Tokyo. All'arrivo trovarono un sacco di fans pronte ad accogliere i Bigbang che, non si sa come, avevano saputo del loro arrivo.

Si coprirono tutti il viso con le mascherine e seguirono la security fino alle macchine che li portarono in albergo al Park Hyatt Tokyo. 

Finalmente anche Hane aveva diritto ad una stanza tutta per sé.

Le venne in mente il primo tour dei Bigbang quando era solo una ballerina, una vita fa.

Sistemò in fretta e furia le sue cose nella stanza e se ne andò di corsa al Budokan, lo stadio centrale di Tokyo dove si svolgevano anche i concerti più importanti del paese. Le 2ne1 si sarebbero esibite lì quella stessa sera.

Aveva un mal di pancia terribile dato dall'ansia. Sarebbe riuscita ad organizzare tutta la serata senza intoppi? 

Mentre procedeva verso l'entrata del Budokan si rese conto che praticamente tutto l'audio del concerto sarebbe dipeso da lei.


__________


I Bigbang meno Top approfittarono del momento libero per usufruire dei vari servizi che quell'hotel a 5 stelle forniva: Spa di lusso, palestra, piscina al chiuso e al coperto, centro estetico, sala giochi e ristorante. 

Trasportati dalla voglia di battersi l'un l'altro cominciarono dalla palestra.

«Io riesco ad alzare 40kg»

«Io 50!»

«Io faccio 10 flessioni su una mano sola!»

«Io ne faccio il triplo! Sei una schiappa!»

 

Poco dopo, in piscina...

 

«3...2...1...via!» gridò Taeyang.

GD e Seungri si sfidarono per una vasca a stile libero, chi fosse arrivato ultimo avrebbe pagato il pranzo.

«Ho vinto di nuovo io!» esclamò un Seungri euforico.

«Sono solo un pò arrugginito...aspetta che mi riscaldo e ti faccio vedere...»

«Ora tocca a me e a Taeyang! Levatevi di mezzo!» disse Daesung tuffandosi dal trampolino.

 

Nel ristorante, poco dopo...

 

«Chi finisce prima questi onigiri vince!» disse GD appoggiando due piatti di onigiri davanti a Taeyang e Seungri che sedevano uno di fronte l'altro.

Appena i piatti toccarono il tavolo i due afferrarono il primo onigiri e se lo ficcarono in bocca quasi in sincro.

«Vai! Vai! Vai!» tifò Daesung.

Questa battaglia la vinse Taeyang e Seungri fu oggetto di prese in giro come al solito.

«Sono gonfio come un pallone da basket» affermò Taeyang «E' stata una pessima idea questa» disse battendosi la pancia.

«Vero...sento che devo vomitare...» disse Seungri che fece allontanare da lui gli altri due.

Chiacchierarono per un altro pò al ristorante però poi decisero di andare a riposare prima del concerto. 

Tornati in hotel chiamarono TOP per sentire come stava.

«Ciao TOP! Siamo noi!» disse GD al telefono in vivavoce.

«Ciao ragazzi! Siete arrivati in Giappone?»

«Siii!» urlò Seungri che si era buttato sul letto di GD insieme agli altri.

«Ah...c'è anche il maknae...» disse TOP con un finto tono deluso.

«Certo che ci sono! Sono mai mancato a qualche viaggio gratis?» disse facendo ridere gli altri e anche TOP al telefono.

«Vero...quando si tratta di vacanze tu ci sei sempre»

«Come ti vanno le cose? Che fai?» gli chiese GD.

«Sto lavorando ad un nuovo film...»

«Ancora??» si intromise Taeyang «Ma non ti fanno mai riposare?»

Da che ne avevano memoria TOP non si era mai preso una pausa. Quando si fermavano con il gruppo lui aveva sempre avuto altre cose da fare per la sua carriera da attore.

«Mi riposo tra una ripresa e l'altra» rispose lui.

«E tua figlia? Tua moglie? Come stanno?» chiese Daesung.

«Stanno bene, grazie per averlo chiesto. Haru sta cominciando a parlare...dovete venire a vederla»

«Davvero? Aaaaah sarà carinissima! Quando possiamo venire?» continuò Daesung.

«Questo fine settimana se vi va...io sarò a casa»

I ragazzi si guardarono e fecero mente locale sui lori impegni «Io non ricordo se ho qualcosa da fare...» disse GD.

«Io questo weekend ho prenotato una vacanza a Miami» disse Taeyang.

«Woow! Con chi ci vai?» gli chiese Seungri.

«Una ragazza?» chiese TOP dal cellulare.

«Si,  ci vado con ragazza» rispose sorridendo.

«Uuuuuuuuh»

«Woooooooow»

I ragazzi applaudirono, urlarono ed acclamarono Taeyang ridendo come degli idioti. Era la prima volta che succedeva una cosa simile.

«Dai basta, ho capito che siete contenti...»

«Chi è? La conosciamo?» chiese GD incuriosito.

«Non tutti credo...Seungri la conosce.»

Il maknae spalancò gli occhi e alzò le mani al cielo in una posa teatrale «Seungri colpisce ancora!»

«Di chi parlate?» chiese TOP.

Seungri puntò il dito verso Taeyang «Min HyoRin?» 

Lui sorrise facendo capire che aveva indovinato.

«Lo sapevo!! Da oggi in poi chiamatemi il Dio dell'amore Victory»

GD stentava a crederci e Daesung lo fissò con la bocca aperta «Min Hyo Rin? La modella?»

«Lavorerà al mio album...cioè in un MV...»

«Bel colpo amico...» disse Daesung dandogli una pacca sulla spalla.

«Congratulazioni fratellino...ma ora vi saluto, devo staccare» disse TOP improvvisamente. 

«Ciao TOP ci sentiamo presto!» «Ciao!» «Ti vogliamo beneee»

GD chiuse la chiamata e si concentrò di nuovo su Taeyang «Da quanto tempo ci esci?»

«In realtà non siamo mai usciti insieme ufficialmente...abbiamo solo parlato a telefono fino ad ora e ci siamo incontrati sul posto di lavoro qualche volta...questo weekend sarebbe la prima volta...» disse visibilmente imbarazzato.

«Allora amico...prendi carta e penna!» annunciò Seungri «Lascia che il tuo cupido ti dia dei consigli utili»

«Tu? Tu che dai dei consigli sulle ragazze?» disse GD spingendolo da parte «Sei solo un cascamorto»

«Grazie ma non ne ho bisogno...» si alzò dal letto «Ora vado nella mia stanza a riposare un pò...a che ora dobbiamo uscire?»

GD guardò l'ora «Facciamo alle diciannove? diciannove e trenta?»

«Ok...metterò la sveglia...a più tardi ragazzi!» uscì e li lasciò da soli.

«Dovremmo riposare anche noi...» disse Daesung «...GD vuoi che andiamo?»

«Potete rimanere» si buttò in mezzo a loro «Il letto è grande...anche se avrei preferito che foste state due donne»

«Ci stai invitando a dormire con te? Che proposta indecente Leader» disse Seungri.

«Puoi anche andare allora...» lo spinse forte e lui cadde con il sedere a terra.

«Ahia! Come sei cattivo»

«Ah così ho più spazio!» disse GD ridendo ed occupando tutta la metà del letto «Rimani pure a terra»

Seungri si alzò e si buttò di nuovo sul letto ma ai loro piedi «Mi metto qui, così non rompete le scatole»

Daesung fece un'osservazione «Ma...siamo noi bassi...o il letto è lunghissimo? Non arrivo a calciare Seungri»

GD si alzò sui gomiti «Cazzo è vero...non ci arrivo nemmeno io!»

Continuarono a fare i cretini per un'altra oretta, poi crollarono tutti.


Nel pomeriggio si cambiarono e andarono al Budokan per sostenere le 2ne1 e tutti gli altri, infatti mandarono anche delle corone di fiori come augurio.

Il backstage era un caos come al solito. Loro l'avevano vissuto come protagonisti per lungo tempo e per quella volta si sentirono più che rilassati quasi come se fossero lì per accompagnare i loro figli. Andarono per prima cosa nei camerini a salutare le ragazze.

«Ciaooo! I vostri Oppa sono arrivati!»  annunciò Daesung scherzosamente.

«Oppaaaaa!!» Gridarono le ragazze in coro.

«Non siete ancora pronte? Ma quanto manca?» osservò GD vedendole ancora al makeup. Indossavano già i vestiti di scena ma CL e Bom non avevano ancora i capelli acconciati.

«10 minuti! Sbrighiamoci ragazze!» esclamò la loro manager incitando le parrucchiere.

Entrarono i microfonosti e i ragazzi pensarono bene di uscire e lasciare spazio a loro «Ragazze...vi osserveremo dalla tribuna. Fighting!»

«Fighting!» risposero sorridenti le ragazze.

«Che bello per una volta stare seduti ad osservare...è il mio primo concerto senza sudare!» disse Daesung.

«Anche il mio! Ahahah» disse Taeyang «E' una stranissima sensazione...»

«Anche voi percepite questa strana cosa?» disse GD indicando la sua pancia «Vivere senza stress»

«Verissimo...godiamoci queste vacanze...» si diressero verso la tribuna ma fecero una deviazione per andare in sala regia.

Non erano mai stati nella sala regia di un loro concerto e rimasero stupiti.

Il banco era grande almeno 3 volte di quello che avevano in studio alla YG, c'erano dei carrelli con varie strumentazioni elettroniche di cui non ne sapevano nemmeno il nome e a terra c'erano delle pedaliere ed altre cose "misteriose".

Hane era in piedi e indossava una cuffia integrata di microfono con cui, probabilmente, comunicava con le persone dello staff che lavoravano sul palco, Teddy invece parlava con un walkie talkie con qualcun altro e nel frattempo muoveva vari feder sul banco.

«Non so se dovremmo salutarli o lasciarli lavorare....» disse Taeyang. Erano rimasti lì fermi senza muovere un muscolo per paura di rompere qualcosa o di disturbarli. Hane sembrava concentratissima.

«Ragazzi, voi andate pure in tribuna...io rimango un pò e vi raggiungo...» disse GD.

«Ok...magari torniamo dopo con calma...comunque sembra cavarsela bene Hane» affermò Daesung.

In quel momento sembrava stesse spargendo ordini a qualcuno in inglese «Sposta quei monitor più a destra e bypassa quel dannato amplificatore che distorce...Dov'è il tecnico delle luci?  Fate spostare quel faro che lo teniamo puntato in faccia...» disse piuttosto irritata.

I ragazzi andarono e lui rimase un altro pò ad osservarla a lavoro. Indossava una semplice t-shirt nera con la stampa "STAFF" ed il pass appeso al collo, ma per lui in quel momento era estremamente sexy. Una donna intelligente, bella, musicista a lavoro che comanda altre persone. Che c'era di meglio?

«Ohi amico!» Teddy lo vide e lo invitò ad avvicinarsi.

«Come va?» chiese facendosi vedere anche da Hane.

«Un casino come al solito...valvole che fischiano e cavi che non funzionano...» rispose accennando un sorriso verso Hane.

«...e fari puntati negli occhi...» aggiunse lei digitando un numero al pc e urlando nel microfono «VUOI FARE IL TUO LAVORO O NO?» in inglese.

Teddy e GD risero. Da sempre audio e luci non andavano mai d'accordo.

«Allora? Come se la cava?» chiese a Teddy scherzosamente.

«Meravigliosamente...io mi sono già prenotato le vacanze da domani...vado ai Caraibi amico!»

«Tu ai Caraibi? Non ti ci vedo...»

«Sai che non vado in vacanza da almeno tre anni?» 

Hane li interruppe «GD visto che sei qui...in "I'm the best", la prima canzone, ho pensato di farle cantare senza la voce base sotto...che ne pensi?»

Si percepiva la sua ansia da un miglio «Vuoi farle cantare totalmente live?»

«Si...almeno per una canzone...che diamine...la gente paga per sentirle cantare dal vivo!»

«Non hai tutti i torti...loro che dicono?»

«CL dice che sono tutte in forma...»

«Teddy tu che dici?»

«Io le ho dato tutto il mio appoggio. E' lei il capo per questa sera» in realtà i capi erano loro due essendo i produttori, però Teddy sembrò volerla mettere alla prova per tutta le sera facendo decidere tutto a lei.

«Allora ora vado a sentire le ragazze che dicono...comunque tu la base la tieni giusto?»

«Si, ovvio. Ma non credo che hai il tempo di andare da loro. Mi stanno dicendo che sono in scena tra 10 secondi» Si voltarono tutti verso il palco.

Hane chiamò i tecnici che si misero ai loro posti vicino al banco «Scusa GD, ma ora dobbiamo cominciare» intrecciò le dita tra loro e le fece schioccare poi posò le mani davanti a lei sul banco piano di bottoni e luci.

GD fece un passo indietro. Ma non per la mancanza di spazio ma per l'aura di sicurezza che aveva sprigionato Hane dicendo quelle poche parole.

«Al mio 3 alzate tutti i bassi....appena dopo i fuochi.....1.....2....3.....vai!» 

Booooom. Il concerto cominciò.

Vide CL entrare per prima e salutare il pubblico «Alza un pò il suo microfono Teddy» disse Hane.

«Fatto... tu controlla gli altri microfoni se sono in fase....»

GD voltò i tacchi e se ne andò in tribuna a godersi lo spettacolo da un'altra prospettiva.

 

Il primo concerto riscosse un bel pò di successo e come seppero ben presto le due date successive del tour erano già sold out.

«Aaaah non ci credo, non ci credo!» esclamò CL entusiasta nei camerini dopo il concerto.

«Congratulazioni ragazze! Siete state una bomba!» fece loro i complimenti Hane dando il 5 alle ragazze. Erano tutte zuppe di sudore ed anche Hane aveva bisogno di una doccia. La maglietta nera con su scritto Staff le si era appiccicata addosso.

Ebbe non pochi problemi durante le varie fasi del concerto, saltarono un paio di collegamenti e dovettero sostituire 3-4 microfoni che non funzionavano come si deve e sudò 7 camice per riparare a tutti i danni. Ad un certo punto dovette lasciare la sua postazione per andare a sistemare lei stessa alcune pedaliere dei chitarristi sul palco. 

«Oppaaa!» urlò CL.

«Grandissime ragazze! Avete spaccato tutto!» disse GD entrando «Hane! Sei qui allora! Ti ho cercata ovunque...Com'è andata a te?»

«Ho fatto una fatica immane...» rispose mentre GD salutava le ragazze «...ma per fortuna nessuno se ne accorto dei problemi»

«Ci sono stati problemi? Io non mi sono accorta di nulla!» disse Minzy allegra «Sei stata davvero brava!»

«Grazie!» improvvisamente GD l'abbracciò davanti agli altri. Non seppe dire se si fosse dimenticato del loro accordo o si lasciò solo trasportare dal momento ma sta di fatto che lei dal panico non ricambiò. Se fosse entrato qualcuno del CEO?

Lo allontanò leggermente facendogli capire con lo sguardo quello che aveva fatto e lui parve colto alla sprovvista. Non dissero nulla.

Restarono qualche secondo in imbarazzo fino a che entrarono gli altri membri dei Big Bang.

«Nananaaa naaaa naa nana naaa» Seungri canticchiava la loro canzone come un tifoso allo stadio «2ne1! 2ne1!»

«Oppa! Ti è piaciuto lo spettacolo?» gli chiese Minzy.

«Si! Che belle coreografie...» disse mimando il movimento del bacino di Minzy. Tutti gli altri scoppiarono a ridere vedendolo, compresi Taeyang e Daesung che entrarono dopo di lui.

Fortunatamente l'attenzione si spostò sui nuovi arrivati ed Hane ne approfittò per sparire, seguita da GD. 

«Ehi che ti succede?» le chiese afferrandola per un braccio mentre salivano sulle scale in direzione della regia.

Hane si guardò intorno per essere sicura che fossero soli «Ma sei stupido? Vuoi farti scoprire così?» disse sussurrando.

«Hai ragione...scusa» disse mortificato.

Hane lo guardò e rise. Sembrava un cucciolo ferito «Scemo...non mi devi chiedere scusa, è la tua reputazione che è in gioco non la mia...lo dico per te»

«Lo so, hai ragione. Mi sono lasciato trasportare.» si avvicinò di un altro passo «Sai che sei davvero sexy mentre lavori...» disse maliziosamente.

«Ah-ah...non hai bisogno di tenermi buona con i complimenti...» si avvicinò al suo orecchio «...stanotte verrò lo stesso a letto con te»

GD inclinò le labbra in un mezzo sorriso «Era quello che volevo sentire...stanza 809...fa presto...»

«Presto un corno GD....dobbiamo smontare tutto...» guardò l'orario «Credo finirò per le quattro»

«Cosa? Devo aspettare tutto sto tempo? Domani parto...»

«Vai via già domani? Che hai da fare?»

«Domani pomeriggio ho un servizio fotografico a Seoul, poi devo partecipare ad un party in serata...insomma le solite cose»

«Io non tornerò in Corea per il prossimo mese e mezzo...» disse Hane tristemente.

«Perciò adesso vieni con me, lascia fare agli altri...sei l'ingegnere dai ordini e basta» disse facendole l'occhiolino.

Non aveva tutti i torti, in realtà non toccava a lei smontare le apparecchiature però si sentiva in colpa ad andarsene così.

Improvvisamente vide GD che si irrigidì guardando oltre le sue spalle. Hane si voltò e si ritrovò il Presidente a poche scale da lei.

Si inchinò profondamente verso di lui «Salve presidente, spero che lo spettacolo le sia piaciuto, ho fatto del mio meglio»

«Signorina Ray, ha fatto un buon lavoro» chinò il capo leggermente verso di lei «Continuo a pensare che sei stata un buon investimento» fece l'occhiolino a GD.

«Grazie Signore, spero che veniate anche alle prossime date per darci consigli su come migliorare»

«Oh, no, no....Avete tutto sotto controllo non avete bisogno di me...ah! una una domanda devo fartela»

«Mi dica»

«Teddy mi ha detto che te la sei cavata alla grande...però se non ti senti pronta ad affrontare le prossime date da sola posso affiancartelo...che mi dici?»

Avere Teddy al suo fianco per le prossime date le sarebbe stato di estremo aiuto sia fisico che psichico. Però ripensò a quello che aveva detto prima del concerto, le sue vacanze.

Da quando ne aveva memoria Hane lui non si era mai preso un giorno libero da lavoro, anzi, stava spesso in studio anche dopo l'orario di chiusura. Oltre a ciò le aveva insegnato tutto ciò che sapeva, era il suo "Sensei" restando a tema Giappone. Ora doveva ricambiare.

«No, ho tutto sotto controllo. Posso procedere anche da sola da ora in poi» disse cercando di sembrare convinta.

Il Presidente le regalò un sorriso enorme «Ottimo. Veramente Ottimo. Continua così....anche tu Jiyong!» disse poi rivolto a GD.

«Certo Presidente! Faremo del nostro meglio!»

«A proposito del fare del tuo meglio...ti ho visto in tv quando mi imiti...migliora in quello»

Tutti i presenti risero, anche Teddy che era arrivato in tempo per sentire quella battuta.

«Vado dalle Stars di stasera...ci si vede in giro» disse il presidente.

«Arrivederla!»

Appena il presidente si allontanò Teddy disse «Hane i miei complimenti» le fece il baciamano togliendosi il cappello.

Lei arossì «Grazie...»

«Hai fatto conquiste stasera sai?» le disse.

«Eh?»

«Ahahahah il tecnico delle luci....pare che ami essere sgridato da te...»

«Che assurdità...» disse GD «Ma chi è questo tipo?»

«Vieni te lo presento....» Teddy la prese per mano allegramente e la trascinò in regia, seguiti sempre da GD. 

Trovò un ragazzo seduto alla sua postazione, era di spalle e guardava verso il palco. Potè subito notare dai suoi lineamenti che non era asiatico.

«James!» lo chiamò Teddy «Ti presento l'ingegnere capo Ray Haneui. Hane lui è James Smith, il nostro tecnico delle luci» disse in inglese.

Lui si voltò e potè finalmente vederlo in viso. Un angelo. Aveva i capelli biondi e ricci alcuni dei quali scendevano boccolosi sulla fronte. I suoi occhi erano azzurri ed aveva una leggera barba anch'essa bionda.

Rispose anche lei in inglese «Oh...ciao...piacere chiamami Hane» disse allungando la mano per stringere la sua.

«Ciao! Allora sei tu...finalmente posso vedere in faccia chi mi ha rimproverato per tutto il giorno» disse lui facendo l'occhiolino.

Perché lo aveva rimproverato per tutto il giorno? Era così perfetto.

«Io sono Jiyong...piacere di conoscerti James» si intromise GD urtando quasi Teddy per farsi avanti. Hane ebbe l'impressione che il suo tono era stato un tantino duro ma forse lo aveva immaginato.

«Oh si lui è G-Dragon...non te l'ho presentato scusa...» disse Teddy.

«Si, so chi sei» disse James «Ma purtroppo non ho mai potuto lavorare ad un tuo concerto, mi hanno assunto da poco»

«Da dove vieni? Hai un accento americano» 

«Sono Australiano...ma conosco il Giapponese e sto studiando il Coreano»

Disse qualche frase semplice in coreano presentandosi, era molto strano il suo accento ma allo stesso tempo era carino.

«Scusate se ho sbagliato qualcosa...» disse imbarazzato tornando a parlare inglese.

«Ma no parli benissimo! Che dici!» disse con un tono acuto «Benvenuto nella nostra squadra! Spero che ti troverai bene con noi»



 

«Benvenuto nella nostra squadra? Parli benissimo il coreano?»

«Basta Jiyong! Stai andando in fissa! Oh!»

Erano le quattro di mattina e finalmente tornarono in albergo. Dopo essersi fatti la doccia si misero subito a letto ma prima fumarono una sigaretta a testa.

«Sembravi una delle mie fan...» disse GD visibilmente irritato.

«Un oca vuoi dire?» rispose lei irritata a sua volta.

«Non l'ho detto io....»

«Smettila!» gli lanciò un cuscino in faccia «Sei noioso quando fai il geloso»

«Geloso io? Di quello? Ma scherzi?»

«Ti sei presentato come un mafioso...che c'è...paura di essere messo in disparte?»

«Se...certo...»

Per quella sera non se ne sarebbe parlato di fare sesso, anche perchè dopo 10 secondi Hane si addormentò.

 

La mattina successiva fu svegliata da lui «Ehi...tra un'ora devo partire...» le sussurrò nell'orecchio.

Si costrinse a svegliarsi e se lo ritrovò sopra in men che non si dica viziandola con baci e coccole «Mmm...devi proprio andare?» disse accarezzandogli il viso con ancora gli occhi chiusi.

«Si...» la baciò sulla fronte «...vieni a farti la doccia con me» infilò in braccio tra il materasso e la sua schiena e la alzò di peso. Ormai l'acqua era diventato il loro elemento preferito.

«Oh...sei forte però...non sembra » tastò i suoi muscoli e dovette ammettere che la cosa la eccitava.

«Andiamo» la portò in bagno e la mise sotto la doccia con tutto il pigiama. L'acqua era gelata.

«Stronzo! E' fredda!» lo afferrò e lo tirò a sé sotto il getto d'acqua. 

Lui sembrò non accusare la temperatura dell'acqua, andò diritto al suo obiettivo, ovvero alla sua bocca. Si baciarono profondamente per qualche minuto, fino a quando GD non riuscì più a trattenersi e le strappò il pigiama ormai zuppo dal suo corpo.

«Mmm...sei proprio sicuro che devi andartene?» disse Hane di nuovo approfittando di avere la bocca libera mentre lui le baciava il collo.

«Non dire così...già è difficile pensare di starti lontano...» affondò le sue labbra tra le sue così ferocemente che quasi rischiavano di affogare tra l'acqua che scendeva sui loro corpi. Da quel momento in poi non parlarono più, cercarono di prolungare quel dolce momento il più possibile.

Fu l'arrivederci più memorabile di sempre.    

 

Pov GD

Si dovette rivestire in fretta e furia perchè aveva fatto tardi, aveva perso la cognizione del tempo insieme a lei. L'aereo sarebbe partito dopo 15 minuti esatti e ce ne sarebbero voluti 20 per arrivare all'aeroporto. «Non dimenticare i documenti!» Hane gli passò il suo portadocumenti che aveva lasciato sul comodino «Faccio un giro veloce per vedere se c'è altro di tuo...». Era bellissima. Aveva tirato su i capelli in uno chignon spettinato ed indossava solo gli slip ed una canotta extra large senza reggiseno che lasciava poco all'immaginazione.

«Grazie!» rispose con la sigaretta tra le labbra mentre abbottonava la camicia e cercava le sue scarpe con lo sguardo. Non aveva per niente voglia di partire.

Il suo telefono squillò, per l'ennesima volta, e sapeva già che era il suo manager che lo aspettava giù all'ingresso «Si?»

«SEI PRONTO? PERDEREMO L'AEREO!!» urlò lui.

«Sto scendendo! Arrivo subito!» gli attaccò il telefono in faccia e preso dal panico e dal nervosismo afferrò il suo borsone e si diresse alla porta «Hane io vado!»

Lei arrivò di corsa verso di lui «A presto Jiyong» disse dandogli un bacio.

«Ci vediamo su skype...» la strinse forte a sé e la baciò di nuovo, poi senza voltarsi, varcò la porta e corse più veloce che potè al taxi di sotto.



«Non eri nella tua stanza, dov'eri finito?» chiese il suo manager seduto di fianco a lui.

«Cazzi miei» rispose seccamente senza guardarlo.

«Ti rendi conto che molto probabilmente perderemo l'aereo?» continuò lui.

«Sai che dispiacere...» districò le cuffiette dell'iphone e mise la musica a tutto volume.

 

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Taeyang e Hyorin si incontrarono all'aeroporto di Narita coperti dalla testa ai piedi per non farsi riconoscere dei relativi fans diretti alle isole Jeju. Decisero di recarsi lì perchè era risaputo che offrivano posti molto riservati per le persone famose come loro, chiusi completamente al pubblico.
Taeyang si sentiva nervoso sia per "l'evento" in sé per sé che per il modo in cui avrebbe dovuto approcciarsi a lei visto che non era abituato a fare certe cose. Quando la vide al gate insieme al suo manager ebbe un attimo di esitazione. Indossava un vestito lungo, grigio e in denim che le arrivava fino alle caviglie con spacchi laterali. Indossava delle converse basse in jeans e un cappello di paglia ampio in modo che all'occorrenza le avrebbe coperto il viso. Lui invece si era vestito tutto di nero ed aveva indossato una mascherina sul viso.
Cercò di controllare il suo tono di voce per non sembrare nervoso quando disse «Ciao! Aspetti da molto?»
«Ciao Youngbae! No, figurati, sono arrivata da 10 minuti....lui è il mio manager, te lo presento, si chiama Song Daehan »
Si chinò verso di lui e disse «Piacere di conoscerla» e fece anche lui altrettanto.
Parlò prima il manager «Visto che lei è arrivato posso anche lasciarvi da soli, gliel'affido, mi raccomando!»
Taeyang si assunse sul serio tutta la responsabilità «Stia tranquillo, non le accadrà nulla»
Si salutarono di nuovo e se ne andò lasciandoli superare il gate.
Nell'aria c'era un'atmosfera un pò strana «Mhm...allora...contenta di partire?» chiese cercando di rompere il ghiaccio.
«Si! Non vedevo l'ora!» esclamò lei sorridendo. Taeyang sentì un calore pervadergli il corpo, capì che era completamente cotto.
«Il biglietto prego!» disse l'operatrice di volo prima di entrare in aereo.
Dopo tutti i controlli li fecero accomodare in prima classe dove finalmente ruppero il ghiaccio definitivamente.
«Quando arriviamo vorrei andare prima a vedere gli alberi di ciliegio...che ne pensi?» disse Hyorin.
«Certo! Questo è proprio il periodo giusto! Dev'essere bellissimo! Poi vorrei andare a fare il bagno al mare....se vuoi anche tu»
«E lo chiedi pure? Non prendo un pò di sole da una vita....anche se non dovrei...sai...per la Fashion Week a Seoul»
«Ci sarai anche tu? Io e GD saremo ospiti, forse ci incontreremo!»
«Davvero? Fantastico!»
Passarono il restante tempo a chiacchierare del più e del meno fino a quando finalmente arrivarono. Taeyang prese i due bagagli, notando che quello di Hyorin era il doppio del suo, e li trascinò fino al taxi che li aspettava all'esterno. Dopo poco arrivarono al resort e presero ognuno possesso della sua camera che fortunatamente, almeno, erano una accanto all'altra.
I facchini portarono i loro bagagli nelle rispettive stanze e si presero del tempo per sistemarsi ed indossare il costume da bagno.
Taeyang impazziva dal nervosismo, si era seduto su un divanetto già pronto in costume e molleggiava con le gambe in attesa di qualcosa, o meglio, di qualcuno.
Improvvisamente il suo telefono vibrò e lesse il messaggio su kakao talk.

Hane: Ciao, come stai?

Taeyang: Benissimo! Io sono alle isole Jeju in vacanza...come vanno i concerti?

Hane: Stressanti ma stanno andando bene! Hai per caso notizie di GD? Non lo sento da un bel pò.

Tae: Oggi andava in Cina per un evento...dopo lo chiamo.

Hane: Ok...

Tae: Tutto bene?

Hane: Si certo! Ho molto da fare adesso, ti saluto, goditi le vacanze! kiss!

Scelse dalla rubrica il numero di GD, qualche consiglio da lui non gli avrebbe fatto male. 
Rispose al 5 squillo «Ehi fratello!»
«Jiyong! Ciao! Come va?»
«Sono appena atterrato ad Hong Kong...mi hai beccato nel momento giusto, come va con Hyorin?»
«Ti ho chiamato per questo...durante il viaggio è andato tutto ok, abbiamo parlato molto...ma tra poco si va in spiaggia e non so come comportarmi!»
«Come ci si comporta in spiaggia scusa? E' un posto come un altro!»
«Mi sento a disagio...è pur sempre il nostro primo vero appuntamento...e me la ritrovo già mezza nuda»
GD sbuffò e fece una pausa «Ok, senti...fai finta che sia Hane ok? Cerca di divertirti come se fosse una tua amica»
«Oh.....» Taeyang fu sorpreso di non aver pensato subito a questa soluzione. «Ottima idea. Comunque ora che me lo ricordi, mi ha scritto Hane poco fa, voleva sapere che fine avessi fatto»
«Già...non ho avuto un momento nemmeno per mandarle un messaggio ultimamente....hai saputo la novità per la fashion week?»
«No, che novità?»
«Parteciperemo anche all'After, sarà un macello»
«Per me è perfetto! Ci sarà anche Hyorin...»
GD rise «Mi fa piacere per te...ora devo salutarti, ciao!»
«Ok, ciao!»


___________

 

GD attaccò il telefono e si rialzò la mascherina nera sul viso perchè stava per uscire dal gate e andare tra la folla. Fortunatamente nessun bodyguard dovette intervenire e si gettò subito in auto appena gli aprirono la porta. Aveva sentito il suono dei paparazzi "click, click".
Approfittò del momento di viaggio fino all'hotel per chiamare Hane ma lei non rispose. Allora le lasciò un messaggio:

Sono appena arrivato ad Hong Kong, devo girare una pubblicità, ti chiamo quando ho finito.

Finì l'ultima ripresa alle 10 di sera ma riuscì ad arrivare in hotel e farsi una doccia per le 2 passate. Guardò finalmente il cellulare e lesse la risposta di Hane ricevuta un'ora prima: "Ok, mi manchi"
Visto che c'era un ora di fuso, da lei dovevano essere circa le 3 del mattino, ma ci provò "Sei sveglia?"
Si buttò sul letto sfinito e guardò lo schermo del suo telefono "..sta scrivendo.." e poi "si, ho appena finito di smontare la mia console, domani si riparte"
GD aprì skype e fece partire la videochiamata «Ehi...» disse appena la vide.
«Ehi» rispose lei. Erano entrambi sfiniti. La vide poggiare il telefono su una superficie, forse una scrivania «Che fai?» le chiese.
«La valigia...ho perso un sacco di roba nei vari hotel...come al solito!»
GD rise «Lo immagino...ti vedo a pezzi...»
«Già...scusa» la vide mettere da parte la valigia e riprendere il cellulare in mano. Ora riusciva a vedere tutto il suo viso 
«Baby...ti ho lasciato da un paio di settimane soltanto...sei dimagrita troppo!» si mise a sedere in mezzo al letto, un pò preoccupato.
«Lo so, me lo hanno già detto...cercherò di mangiare di più, promesso!»
«Non vedo l'ora di riabbracciarti» disse tristemente ripensando all'ultima notte passa insieme. 
Hane rise «Non vedo l'ora che questo tour finisca...credo che andrò in pensione anticipata!»
«Perchè no...potresti tornare a fare solo la musicista se ti piace....» suggerì.
«Anche! Mi basta lavorare in studio....» la vide sbadigliare. 
Gli venne in mente una cosa «Come va con il tecnico delle luci? Ha tenuto le mani a posto?»
Improvvisamente lei si fece seria «Ji-yong...noi...»
«Cosa?» pensò subito al peggio.
«Io e te....dobbiamo parlare...della nostra situazione» disse in fine.

Voleva dirgli di lasciare perdere tutto? O forse che preferiva quel James a lui? La paura di impadronì di lui.
«Certo, ne parleremo. Ma ora vai a dormire, ti vedo distrutta...»
«Si, hai ragione...non mi reggo più in piedi...ci sentiamo presto allora»
«A presto...» Hane gli mandò un bacio con la mano e lui fece finta di prenderlo.
Hane rise e chiuse la chiamata.

Ed ora? 

Aveva paura di perderla per l'ennesima volta.

 

__________


Dopo un paio di mesi e 9 tappe del tour Hane era praticamente distrutta. La ricrescita dei suoi capelli, essendo scura rispetto al biondo che era solita portare, era visibile ad un chilometro di distanza perchè non era riuscita ad andare da un parrucchiere, le unghie erano tutte mangiucchiate dal nervosismo ed aveva ricominciato ad indossare gli occhiali perchè le lentine le erano finite e non era riuscita a comprarsene altre. Per non parlare della stanchezza dovuta anche al fatto che mangiava poco ed aveva perso qualche chilo. Un disastro.
Quella sera prima del concerto aveva scoperto di avere anche la febbre ed era proprio a causa di questo che si era tolta le cuffie e si era praticamente distesa sul banco davanti a lei.
«Basta...fate quello che volete...» disse ai tecnici che erano intorno a lei.
«Vuoi un'aspirina?» le chiese uno di loro.
«Ne ho già presa una...uff!» cercò di rialzarsi e lo fece con fatica «Dai...come al solito...testiamo i microfoni e facciamo il sound check» disse senza forze.
Passarono quattro ore ed anche quel concerto finì, ma non seppe dire se in bellezza o meno perchè si addormentò poco prima della fine.

 

Sognò tante cose strane, come Seungri che inseguiva un banana femmina,  femmina perchè indossava un fiocco rosa su in cima a quella che avrebbe definito testa, poi lei che correva nuda per strada, GD che la spingeva sotto una cascata ghiacciata...

Poi qualcuno la svegliò. «Hane? Ti porto in hotel va bene?»
«Mmm...ok...» rispose aprendo leggermente gli occhi. Era James, lo aveva riconosciuto dalla capigliatura riccia e bionda.
«Accidenti ma tu scotti da morire! Forse è meglio che ti porto in ospedale...»
«Mhm» gli disse in risposta. Chiuse di nuovo gli occhi e si addormentò.

Si risvegliò l'indomani mattina in un letto di ospedale, la prima cosa che notò era la flebo attaccata al suo braccio destro.
«Ehi! Ti sei svegliata?» dissa una voce familiare alla sua sinistra, si voltò e vide che James era lì vicino a lei seduto su una sedia accanto al suo letto.
«Ehi...» si passò le mani sul viso, era da tanto che non si riposava come si deve «Grazie per avermi portata qui» si ricordò di parlare in inglese.
«Figurati...ti hanno dato un antibiotico così la febbre è scesa...ho avvisato io il CEO, stanno mandando Teddy»
«Teddy?» era riuscita a fare solo 9 concerti su 15 da sola. Che disastro.
«Si, arriverà in giornata.»
Voleva avvisare GD «Ok...il mio cellulare dov'è?» chiese.
«Non lo so...io ti ho presa in braccio e portata in un taxi...penso che la tua borsa l'abbia presa qualche tecnico» Guardò meglio James e notò che aveva gli occhi gonfi.
«Ma...mica hai passato la notte qui? Ma che ore sono?»
«Sono le 11 in punto. Si, sono stato qui tutta la notte.»
«Cosa? Ma sei impazzito? Ma non dovevi! Vai subito in hotel a riposare...»
Lui sorrise «Preferisco stare qui con te» 
Sentì una sensazione strana allo stomaco, come di un vuoto d'aria, e rimase in silenzio senza dire una parola. Dopo qualche minuto dove nessuno dei due sapeva dove guardare James parlò di nuovo «Che ne dici se accendo un pò la tv?»
«S-si..certo!» rispose.
Lo vide cercare il telecomando e notò solo in quel momento le possenti spalle che aveva sotto la t-shirt ed i muscoli così definiti sulle braccia. Gli si intravedevano anche le vene gonfie spinte in fuori proprio dai muscoli.
«Non hai tatuaggi?» le venne da chiedere  "Magari si toglie la maglietta" pensò. Si maledì da sola per i pensieri impuri che ebbe in quel momento.
«No non ne ho, non mi piacciono molto su di me...invece vedo che tu ne sei piena» disse indicando il suo braccio.
Lei per istinto lo coprì con la mano, senza successo ovviamente.
«Ecco il telecomando!» lo trovò dentro l'armadio e finalmente riuscì ad accendere la televisione. «Ora comincia il telegiornale di oggi...ah ovviamente è in giapponese....tu conosci il giapponese?» le chiese.
«No, non lo conosc...» la tv aveva appena mostrato GD su una sorta di red carpet, un evento di moda «Alza il volume!»
«Ah, questo è il tuo amico...» alzò il volume ma Hane non riuscì a capire nulla. 
«James mi tradurresti per favore?» chiese gentilmente.
«Certo!....» Ascoltò un pò «Ieri sera si è concluso il primo giorno della Fashion Week di Seoul...Dicono di aver visto GD insieme a lei» disse indicando la ragazza.
«A Seoul c'è la fashion week? Non ne sapevo nulla...comunque chi è quella?»
«Kiko Mizuara...un'attrice, modella e non ho afferrato che altro è»
«Ah. Capito.» si accorse che aveva aggrottato le sopracciglia ed incrociato le braccia. Appena si rese conto che lui la stava fissando cercò di rilassarsi.
«Lui ti piace?» le chiese senza peli sulla lingua.
«Lui? Ma ti pare? Nooo» disse con un pò troppa veemenza.
Lui continuò a fissarla sospettoso. Hane pensò che forse era meglio dirglielo che aveva una simil-relazione con GD, magari se eventualemente lui la stesse corteggiando, cosa di cui sospettava, si sarebbe messo l'anima in pace.
«Ok....Mi prometti che non dirai a nessuno quello che ti dirò?»
«Promesso...» rispose lui con aria vittoriosa.
«Io e lui...in un certo senso...in un senso strano però...ci frequentiamo»
«Tu stai con...lui?» ripetè sconvolto lui indicando la tv. Nello stesso istante in cui terminò la frase entrò un'infermiera.
«Buongiorno Signorina Ray...come si sente?» le chiese dolcemente.
«Buongiorno...sto molto meglio...la febbre è scesa...quando posso andare via?» 
«Va di fretta?» disse sorridendo sparandole un laser in fronte per misurarle la temperatura.
«In realtà si...dobbiamo lavorare» disse guardando anche James.
«Se tutto va bene uscirà tra poco...nel frattempo misuriamo anche la pressione»
«Ok»

________

 

Fashion week di Seoul 2013, giorno 1/2

 

La fashion week era un famosissimo evento di moda che si svolgeva in varie parti del mondo, come Parigi, New York, Milano, Tokyo, Seoul. Per questo giro si teneva a Seoul ma per questioni lavorative diedero disponibilità per soli due giorni.
Taeyang e GD scesero dalla stessa auto e percorsero il red carpet insieme alle altre star, ovviamente tra i due GD spiccava maggiormente, aveva tolto il ciuffo lungo e colorato ed aveva fatto posto ad una capigliatura più "umana". Rasati ai lati ed un pò più lunghi e biondi la parte superiore tutti acconciati perfettamente. Indossava un completo rosso fuoco che andava in contrasto con l'outfit bianco puro di Taeyang. Entrambi griffati Chanel. 
A Taeyang avevano acconciato i capelli in due trecce laterali che spuntavano da sotto un cappello bianco messo con la visiera al contrario e indossava degli occhiali da sole neri enormi che quasi gli ricoprivano metà viso. Contornato dalle sue solite collane-catene gli davano l'aspetto di un gangster. Nonostante ciò G-Dragon era il divo del red carpet, camminava con assoluta eleganza e riusciva a sembrare perfetto in ogni sguardo che faceva ai fotografi. Ad un certo punto, poco dopo di loro, arrivarono altri artisti ma i fotografi erano talmente impegnati a riprendere/fotografare G-Dragon che li snobbarono apertamente.
«La finisci? Quelli dietro ti pestano tra un pò» sussurrò Tae a GD senza muovere le labbra continuando a sorridere ai fotografi.
«Ok....andiamo» rispose mettendosi in posa per l'ultima foto.
Lasciarono la scena e grazie ad alcuni bodyguard capirono dove andare infilandosi tra una porta nera su cui erano incisi alcuni sponsor della sfilata.
Il padiglione in cui erano entrati era enorme, non riuscivano a vederne la fine, persone ovunque, flash, chiacchiere in varie lingue. GD era felice come un bambino.
«Ora che si fa? Dove sono le modelle?» gli chiese Taeyang guardandosi in giro. Il tappeto rosso continuava anche all'interno dove a intervalli regolari erano stati predisposti dei divanetti a circa  4-5 metri uno dall'altro per le interviste con le varie emittenti televisive.
«Le modelle le vedrai dopo, ora le interviste....» un giornalista dal primo divanetto gli fece cenno di avvicinarsi «Hi!»
«We are MTV Australia, how are you?»
«Fine thanks! Hi Australia!!» GD salutò i suoi fans attraverso la telecamera e Taeyang lo imitò.
Passarono tutta l'ora successiva tra un divano ed un altro a rispondere alle domande fino a quando riuscirono a prendere posto al lato di una delle tante passerelle, quella dedicata a Chanel.
«Che noia questi eventi...» disse Taeyang visibilmente stufo. Guardò il viso di GD e disse «...ma...ti stai divertendo!»
«Si! Da morire...non vedo l'ora di vedere la nuova collezione» lo disse come se fosse un bambino che sta aspettando il regalo di Natale, con gli occhi lucidi.
«Quando comincia?» gli chiese.
«Tra un'ora circa...perchè non vai a cercare la tua ragazza invece di stare qui ad ammorbarmi?» disse senza togliere lo sguardo dalla passerella.
«Posso separarmi da te? Che ha detto il tuo agente?»
«Non l'ha specificato...quindi penso che possiamo separarci per un pò...però cerca di tornare per la sfilata, altrimenti non compari nelle foto»
Il business era sempre presente nelle loro vite.
«Ok, tra un'ora sarò di nuovo qui...se mi perdo tieni d'occhio il cellulare» disse alzandosi dal suo posto.
«Tu cerca di non perderti, prendi qualche riferimento....vedi la palma laggiù?» indicò una palma finta a qualche metro da loro «Fai in modo da non perderla di vista»
«Ok...ci proverò...a dopo»
«Se..ciaoo» lo salutò con la mano con noncuranza.

 

Passò una ragazza dello staff a distribuire bottigline d'acqua (sponsor) e ne prese una. Sapeva che se fosse andato al bar sarebbe stata la fine della sua sobrietà. Gli capitava sempre più raramente di andarci giù pesante ma, soprattutto in pubblico, voleva evitare.
Mentre beveva un sorso dalla sua bottiglia una ragazza si sedette accanto prendendo il posto di Taeyang.
«Ciao! Tu sei G-Dragon vero?» era una ragazza molto carina che forse aveva già visto da qualche parte perchè aveva un'aria familiare. Aveva i capelli a caschetto e castani e degli occhi a mandorla molto belli.
Per l'imbarazzo/spavento quasi si strozzò con l'acqua «Ciao...si...sono io...» probabilmente voleva una foto con lui, pensò.
«Io sono Kiko Mizuhara, piacere di conoscerti» il suo nome non gli diceva granchè, comunque sia le sorrise e le strinse la mano. 
«Piacere mio...» non sapeva che dirle. Era piombata lì di colpo prendendosi il posto del suo amico e gli aveva dato a parlare come se nulla fosse. Si sentì leggermente a disagio in quella situazione.
«Purtroppo non mi è mai capitato di lavorare con te, però mi faceva piacere venire a conoscerti» gli sorrise dolcemente. Il suo accento gli fece capire che non era coreana, azzardò pensando che forse era americana.
Indubbiamente era molto carina, anche se notò che indossava un semplice vestito nero senza nessuna griffe ed era una cosa strana visto che era un evento creato appositamente per pubblicizzare i marchi di moda.
«Sei una cantante?» la buttò li per capire chi fosse.
«Oddio...» rise un pò imbarazzata «...diciamo che canticchio...però nella vita faccio altro...io...» improvvisamente una signora dello staff li interruppe «Ti ho trovata finalmente! Muoviti che è tardissimo!» la prese per mano e la trascinò via lasciando alla poveretta a stento il tempo per salutarlo con la mano.
«Bha» sussurrò GD tra se e se. Continuò a bere ed essere disturbato ogni due minuti da persone che volevano farsi la foto con lui fino a che, finalmente, la sfilata iniziò. 
«Eccomi!» Taeyang arrivò quasi correndo mentre il presentatore faceva l'introduzione «Non so come, ma non mi sono perso questa volta»
«L'hai trovata lei?» gli chiese GD.
«Si, ma ci siamo a stento salutati...questi eventi sono una tortura» Taeyang si sedette e sospirò tristemente «...ed io che pensavo di trascorrere del tempo con lei...»
GD rise e gli diede qualche pacca sulla spalla «Avrai altre occasioni fratello!»
Ascoltarono il presentatore solo negli ultimi minuti, poi finalmente partì la musica e le modelle cominciarono a sfilare. GD continuava a dire «Questo lo voglio!» oppure «Ti starebbe bene questo!» oppure ancora «Che bell' accostamento di colori!» mentre Taeyang continuava a fingersi interessato sia alla sfilata che ai suoi commenti.
Le modelle ed i modelli continuavano a passare davanti a loro fino a quando una ragazza in particolare trasse l'attenzione di GD. Kiko Mizuhara, ora ricordava dove l'aveva già vista. Era una modella molto famosa in giappone, la vide in un precedente evento Chanel a Tokyo.
Stava indossando un completo pantaloncino e giacca color panna chiaro con le cuciture, famose del marchio, a rombo. La guardò negli occhi e quando passò proprio davanti a lui gli sembrò quasi che gli sorrise, ma non ne fu sicuro al cento per cento.
«Ti sei imbambolato?» gli chiese Taeyang trattenendo uno sbadiglio.
«Questa ragazza prima si è presentata a me...ma non l'ho riconosciuta» disse senza toglierle gli occhi da dosso.
«Lei?» la fissò per un momento poco prima che lei si voltasse per tornare indietro «Come hai fatto a non riconoscerla?»
«Tu la conosci?» stavolta GD si girò verso di lui stupito.
«Certo...» Taeyang sembrò imbarazzato e non riuscì a sostenere il suo sguardo.
«Come, come?»
«Ok, va bene...tanto lo so che mi torturerai...ho fatto delle ricerche su Hyorin ed è uscito fuori che sono amiche...tutto qui...»
«Ah» disse GD un pò deluso.
«Che cos'è questo "ah"?»
«Credevo ti stessi appassionando alle modelle» calcò la parola "appassionando".
«Ma smettila» gli diede una gomitata e risero insieme.

________

 

Verso le quattro del pomeriggio Hane arrivò sul posto di lavoro e Teddy era già lì a dirigere il personale «Teddy!»
«Hane! Cristo santo! che fine avevi fatto?» le andò incontro per abbracciarla «Mi hanno detto di venire in fretta perchè tu stavi male!» era visibilmente preoccupato per lei e la cosa la intenerì non poco.
«Mi dispiace moltissimo! Non avrei voluto che ti disturbassero!» disse veramente dispiaciuta inchinandosi per scusarsi.
«Ma stai bene? Che ti è successo? Ho provato a telefonarti 1000 volte!» le chiese ignorando le lucine a intermittenza sul banco digitale.
«Ora sto meglio...ieri notte mi hanno portata in ospedale...» si sentì molto in imbarazzo nei suoi confronti «...ho avuto una sorta di collasso...»
«E sei venuta subito qui? Vai in hotel a riposare!» Teddy alzò lo sguardo e notò James che per tutto il tempo era rimasto dietro di lei.
Lo squadrò dalla testa ai piedi ed Hane pensò di chiarire «Mi ha portata lui in ospedale...»
Teddy cambiò sguardo e gli diede una pacca sulla spalla esclamando «Good boy!»
«Posso essere la tua assistente per....» non finì la frase perchè Teddy la interruppe.
«Neanche per sogno! Fila in hotel a dormire! E mangia qualcosa che sei pelle ed ossa!» disse toccandole un braccio.
Non osò replicare «Va bene...»
«James l'accompagni tu? Riposa anche tu, hai l'aspetto di uno che non ha dormito»
«In effetti...»
«Qualcuno ha visto la mia borsa?» chiese Hane agli altri tecnici interrompendo James.
«Si! L'abbiamo tenuta qui sotto...» uno dei ragazzi la prese da sotto la console «al sicuro!»
«Grazie! Buon lavoro allora, a domani!»
«Buona guarigione!» risposero gli altri in coro. Hane abbracciò e ringraziò di nuovo Teddy e se ne andò con James alle calcagna fino al taxi che li avrebbe riportati in hotel.
Durante il tragitto Hane controllò il suo cellulare. Otto chiamate da Teddy, due da sua madre, e ben quattro da Taeyang. Ma nessuna chiamata da GD.
Sbuffò e notò che James, seduto accanto a lei, aveva lo sguardo fisso davanti a lui perso nel vuoto.
«Ehi! Tutto bene?» disse dandogli una gomitata.
Dapprima sobbalzò, successivamente le sorrise «Tutto bene, sono solo un pò stanco»
Non si era mai trovata così vicino a lui, riusciva a vedere l'ombra della sua barba nonostante fosse molto abbronzato. La sua mascella mascolina era del tutto diversa da quelle a cui era abituata nel suo ambiente, gli idol prediligevano la V line dandogli quell'aspetto quasi da bambolotti perfetti. Però dovette ammettere che gli Australiani avevano il loro perchè. Soprattutto quell'australiano che aveva seduto accanto.
Decise di distrarsi da quel pensiero strano e si concentrò di nuovo sul suo cellulare andando su facebook.
Notò purtroppo che la sua home di facebook era invasa di foto di GD con quella Kiko. 
Sentì le budella torcersi ed una rabbia immensa prendere il sopravvento su di lei. Scrollò come un'ossessa le foto ed una in particolare la colpì, la teneva per mano e si sorridevano a vicenda.
«Stronzo» sussurrò senza volerlo.
«Cosa?» disse James.
Si voltò di scatto verso di lui e lo fissò nei suoi occhioni azzurri. 
Ma che diavolo gliene importava di GD? Lui chissà che stava facendo con quella. 
«Nulla....pensavo che ho fame» buttò lì spegnendo lo schermo del cellulare «Ti va di mangiare qualcosa?»
«Certo! Sto morendo di fame! Dove vogliamo cenare?» chiese lui felice della proposta.
«Non so...ti va una pizza? Ho voglia di occidentale!»
«Ok! Conosco io un buon posto...» si sporse verso l'autista e spiegò il nuovo indirizzo senza smettere di sorridere.
Poco più tardi arrivarono fuori ad una pizzeria italiana ed entrarono quasi subito viste le conoscenze di James. Salutò i camerieri come se fossero vecchi amici e li fecero accomodare al tavolo. 
Hane mangiò la pizza più buona che avesse mai assaggiato tanto da volerne ordinare un'altra.
«Ma dove la metti tutta questa roba?» alluse James al suo corpo minuto.
«Tranquillo, ci entra tutta!» afferrò un altro trancio di pizza e lo divorò sotto lo sguardo divertito di James.
«Mi piacciono le ragazze che non si fanno problemi a mangiare davanti ad un uomo» affermò serioso improvvisamente.
«Stai forse dicendo che ti piaccio?» Finalmente lo avrebbe saputo.
Vide James un pò in difficoltà nel rispondere, cercava di evitare di incontrare i suoi occhi «Che domanda è?»
«Ti ho solo chiesto se ti piaccio» lo ripetè divertendosi nel vederlo sudare freddo.
Lui bevve un sorso d'acqua facendolo strabordare dall'angolo della bocca «Possiamo parlare di altro?»
«Ovvio che no. Ti piaccio o no?» insistette con un sorriso a 32 denti.
«Ok, mi arrendo.» alzò le mani in segno di resa «Mi piaci molto»
Ammise che la cosa la colpì non poco. Certo, l'aveva voluto lei, però sentirselo dire faceva comunque il suo effetto.
«E me lo dici così?» disse ripulendosi la bocca con un tovagliolo.
«Come avrei dovuto rispondere alla domanda scusa?» 
«Non so...» 
«Tu stai con quello lì...quindi era inutile provarci» ammise James
Pensò a GD ed a quello che provava per lui. Poi subito le venne in mente di nuovo Kiko.
«Io non sto con quello lì...sono libera» disse sentendosi svuotata improvvisamente.
Ci fu un silenzio interminabile tra i due durante i quali James si riempì di nuovo il bicchiere d'acqua.
«Pensi che...» cominciò lui «...a questo punto...potrei provarci?»
«Torniamo in hotel» disse lei.

 

Fashion Week giorno 2/2

 

Il secondo giorno non fu tanto diverso dal primo, Taeyang era ancora più stufo del primo giorno però più speranzoso per la sua Hyorin.
La sfilata della mattina a cui dovettero partecipare come spettatori terminò e poco più tardi, insieme al manager di GD, trovarono posto su un terrazzino esterno e bevvero un caffè seduti a tavolino sotto un ombrellone.
«Dunque di che volevi parlarci?» chiese GD.
«Si, allora...» il manager bevve un sorso del suo caffè «...i giornalisti stanno già pubblicando online delle foto di Kiko Mizuhara seduta accanto a te...»
«Fammi indovinare....Già hanno detto che stiamo insieme?» disse lui divertito.
«Bè...quasi»
Taeyang sbuffò annoiato, queste storie non erano una novità «Io vado a farmi un giro...» si alzò e si allontanò snobbandoli apertamente.
«Comunque sia...» continuò guardando l'orologio «approfittando di questo rumor, il manager della Mizuhara mi ha contattato proponendoci un patto, un pò di pubblicità in cambio di qualche evento di moda».
Non era nuovo a questo genere di cose, in passato aveva dovuto fare alcune cose fingendo che fossero private, ad esempio uscire di casa "di nascosto" con qualche capo di abbigliamento griffato «Che tipo di pubblicità?»
«Basta farvi vedere un pò insieme, scriveranno di qualche storia segreta o cose del genere...»
Nulla di complicato dunque «Per quanto tempo? Posso decidere io o hanno deciso una tempistica...»
«Almeno per questa sfilata, dopo si vedrà» il manager sembrava impaziente di andarsene e la cosa cominciava ad infastidirlo.
«A me non costa nulla farlo...ma cosa ci guadagnamo?»
«Inviti a vari eventi di moda in Giappone, e se riesco cercherò di farti avere qualche pubblicità di prodotti di bellezza giapponesi...ultimamente ricercano modelli maschili» lo vide alzarsi e fissare lo schermo del suo cellulare.
«Ok...allora accetto...cosa devo fare?»
«Magari potreste andare via insieme a fine serata, non so regolati tu...» ricevette una telefonata «Ora scusami ma devo rispondere»
«Ok, ci vediamo più tardi»
Rimase da solo a sorseggiare il suo drink rigorosamente analcolico. Tamburellò un pò con le dita sul bordo del tavolino pensando un pò al da farsi. 
Probabile che anche lei avesse ricevuto le stesse direttive ma decise che fosse meglio chiarire dall'inizio. Non aveva proprio voglia di perdere tempo con ragazze di cui non gli interessava nulla.
Si guardò in giro e vide altri personaggi famosi chiacchierare tra loro, di lavoro ovviamente, e diede anche lui il via alle danze.
Ma dov'era finito Taeyang?

Nel frattempo allontanatosi per andare in bagno, Taeyang perse l'orientamento e si perse «Uffa!»

Cercò di tornare da dove era venuto ma sembrò che tutto intorno a lui fosse cambiato. Persone ovunque, musica, bar, camerieri con vassoi, giornalisti. Sbuffò irritato dalla situazione ed afferrò il cellulare per chiamare GD ma si accorse di avere una chiamata persa da Hyorin di qualche minuto prima. La richiamò subito e fortunatamente lei rispose «Hey! Ti volevo solo avvisare che tra poco sfilerò»
«Perfetto! Dove ti trovi? Io mi sono perso...» ammise un pò in imbarazzo.
La sentì ridere «Spiegami cosa vedi»
«Oh...ok...davanti a me c'è un bar...quello tutto dorato....poi alla mia destra c'è lo sponsor della Maserati....»
«Ok! Ho capito! Continua a camminare verso le macchine, quindi alla tua destra...poi quando vedi il palco multicolore fermati, è la nostra passerella»
«Ok arrivo subito!» prese a camminare immediatamente a passo svelto verso la direzione indicata sperando di arrivare in tempo per vedere la sua Hyorin.

 

GD andò a cercare Taeyang nei paragi ma con la coda dell'occhio individuò in Kiko Mizuara «Ehi! Aspetta!» la bloccò prima di perderla di nuovo di vista. 
Lei in un primo momento sembrò sorpresa di vederlo ma subito dopo gli sorrise compiaciuta «Ciao!» 
«Scusa per ieri. Io non ti avevo riconosciuta...» ammise fingendo imbarazzo.
Stava indossando un completo Chanel questa volta, uno shorts bianco che le metteva in risalto le lunghe gambe ed una camicia con un coprispalle abbinato.
«Tranquillo...» si guardò intorno cercando qualcuno poi si girò di nuovo verso di lui «Volevi dirmi qualcosa?»
Aveva l'aria di avere fretta «Si...non so se il tuo manager ti ha già informata...per la pubblicità...» andò subito al sodo.
«Hai accettato?» chiese lei quasi stupita.
«Si» rispose in maniera secca.
«Fantastico! Non credevo avresti accettato una cosa simile...sono davvero contenta!» lo prese per mano e lo ringraziò.
Era proprio carina quella ragazza «Avevo pensato di andare via insieme da qui...sai per i paparazzi...» disse rubando l'idea del suo manager.
«Si! Sarebbe un'ottima idea, in effetti non avevo pensato ad una cosa simile...pensavo più a qualche scatto dove chiacchieriamo o qualcosa del genere...ma vedo che tu sei più esperto di me!» disse facendogli l'occhiolino.
GD rise «Non è una cosa che faccio abitualmente, sia chiaro...mi interessa questo tipo di ambiente, quindi qualche aggancio non mi dispiace»
«Ok...sarò il tuo aggancio...» rispose lei sempre sorridendo. 
Poi fece una cosa che non si aspettava minimamente. Si avvicinò al suo orecchio con le labbra e gli sussurrò maliziosamente «...e posso fare anche altre cose...»
Per un paio di secondi rimase imbambolato dalla proposta sconcia di quella ragazza apparentemente dolce, ma subito dopo gli venne in mente Hane.
«Per il momento mi basta che sei il mio aggancio dolcezza...» le fece l'occhiolino di rimando «Ci vediamo qui un'ora prima della chiusura per le foto, non mancare» le regalò un finto sorriso e le diede le spalle facendole capire chi comanda.

All'orario stabilito si incontrarono ed uscirono "di nascosto" per mano «Sorridi e fingi che abbia detto qualcosa di divertente» disse GD e lei eseguì.
«Saliamo sulla mia limousine...crederanno che mi accompagni all'hotel» suggerì lei senza smettere di sorridergli guidandolo verso la macchina.
Stavolta fu lui ad eseguire. 
Appena entrati in macchina, con i vetri oscurati, si rilassarono «Ecco fatto» disse GD.
«Non credo che ci seguiranno...che dici?» chiese Kiko guardando attraverso i finestrini.
«No, non lo faranno. Lo sanno che sono perseguibili dalla legge in quel caso. Dove alloggi?» disse prendendo il suo cellulare dalla tasca della giacca.
Lei sembrò sorpresa «Hai cambiato idea? Sto al Royal Hotel, in centro»
Mandò un messaggio a Taeyang e poi disse «Andiamo»
«Che hai intenzione di fare?» chiese maliziosamente Kiko con una voce soave.
«Nulla, mi faccio venire a prendere lì. Andiamo» Ripeté senza nemmeno girarsi verso di lei.
Kiko gli tenne il muso per tutto il tempo. Appena arrivarono sotto l'hotel la salutò e la lasciò all'ingresso fregandosene altamente delle sue espressioni.
«E' finita anche questa pagliacciata?» disse Taeyang alla guida della sua macchina appena mise piede all'interno.
«Si, andiamo a casa. Sono sfinito» 
«Era ora. Non so perchè ho accettato di fare questa cosa» disse arrabbiato.
«Ehi! Sei arrabbiato per aver dovuto guidare la mia auto?» chiese stupito.
Taeyang scosse il capo «Scusa. E' solo che mi sono perso la sfilata di Hyorin»
«Cosa? Come?»
Teyang lo guardò con un'espressione da cucciolo bastonato «Mi sono perso» 
«Ma com'è possibile che dopo tutti questi anni il tuo senso d'orientamento non sia migliorato per nulla?»
«No comment» rispose l'amico.

 

GD per la miliardesima volta perse il cellulare e se ne accorse soltanto una volta tornato a casa con Taeyang. 
«Non lo hai visto? Mica è caduto in macchina?»
«Non l'ho visto il tuo dannatissimo cellulare!» rispose nervosamente Tae.
«Ehi! Non prendertela con me se hai il senso dell'orientamento di un babbuino! Anzi! Il babbuino ne ha più di te!»
«Finiscila!» gli lanciò addosso un cuscino del divano.
«Prestami il tuo cellulare, chiamo Hane»
Taeyang glielo passò ma lei non rispose «A quest'ora starà già dormendo...»

 

Nel frattempo in Giappone....

Una volta arrivati in hotel presero ognuno le chiavi della propria stanza dalla reception.
«Allora...buonanotte Hane» disse James.
«Buonanotte James» si avvicinò a lui ed una volta sulle punte dei piedi gli diede un bacio sulla guancia «Grazie per esserti preso cura di me, non lo dimenticherò»
Si accorse che James continuava a fissarla negli occhi ed aveva lo sguardo di chi non aveva capito una sola parola «Sei bellissima» gli uscì improvvisamente dalla bocca.
Hane arrossì leggermente e disse l'unica cosa sensata che le venne in mente «Grazie...anche tu»
Fece per voltarsi ed aprire la porta della sua camera, ma lui la fermò e la baciò.
Il bacio divenne subito molto intenso, e per un momento le piacque.  James era oggettivamente un bel ragazzo, gentile e premuroso, ma non se la sentiva di affrontare questa nuova situazione visto quello che c'era ancora tra lei e GD. E' vero, lui probabilmente se la stava spassando con la tipa alla fashion week però non se la sentiva di iniziare qualcosa senza prima aver chiarito con GD. 
Purtroppo si rese conto di star immaginando di baciare proprio lui e la cosa la infastidì non poco. 
Interruppe il bacio cercando di essere meno brusca possibile «Scusa...non ora...per favore»
James sembrò fare un passo indietro, sia metaforicamente che fisicamente «No, scusami tu. Non so che mi abbia preso. Credo sia la stanchezza, fa finta che non sia mai successo per favore» arretrò fino alla porta della sua camera quasi implorando.
«E' tutto ok James. Andiamo a dormire adesso, domani ci aspetta un mucchio di lavoro!» buttò lì per sdrammatizzare.
«Si...certo...buonanotte allora» alzò la mano quasi roboticamente «Ciao!» 
«Ciao!» lo salutò anche lei con la mano e lo vide sparire dietro la porta. Povero ragazzo, lo aveva messo troppo in difficoltà. Entrò nella sua camera delusa di se stessa. Cercò di non pensare a nulla ma la cosa ebbe la meglio su di lei.
Prese il cellulare decisa a chiedere spiegazioni a GD. Fece partire la chiamata ma sobbalzò quando rispose una voce diversa dalla sua «Pronto? Jiyong sei tu?» disse una voce femminile.
«Ehm...in realtà...io cerco Jiyong....con chi parlo scusa?» il suo cuore battè all'impazzata.
«Oh! Mi perdoni! Mi presento subito, sono Kiko Mizuara. Jiyong ha dimenticato il suo cellulare...non so come restituirglielo»
Hane rimase ammutolita. Quella era la prova lampante che era stato da lei.
«Signorina?...è ancora in linea?» chiese Kiko.
Che diamine! Cosa doveva fare? Cosa doveva dire a questa ragazza?
Si ristabilì un minimo trattenendo le lacrime «Si mi scusi, sono in un posto dove non ho molto segnale...comunque io faccio parte del suo staff, mi chiamo Ray Hane-ui ...se mi dice dove si trova posso venire a prenderlo io»
«Fantastico! Potrebbe servirgli. Sono al Royal Hotel di Seoul, sa dove si trova?» disse Kiko.
Certo che lo sapeva. A moltissimi chilometri di distanza da lei che era in Giappone. Guardò l'orologio appeso nella sua camera e vide che erano le 21:30. Se avesse preso l'aereo delle 21:57 sarebbe arrivata lì entro mezzanotte e qualcosa
Voleva davvero fare quella pazzia?
«Si, so dove si trova. E' un problema per lei se passo verso le 00:30? Se è troppo tardi posso passare domani in mattinata....» ci provò.
«No, nessun problema. Ora ho delle interviste da fare qui in hotel, quindi immagino mi troverà ancora alzata per quell'ora.»
«Ok, perfetto! La saluto allora! Buon lavoro!»
«Grazie, altrettanto!» 
Chiuse la telefonata con le viscere sottosopra. Immediatamente buttò nella sua borsa il minimo indispensabile, ovvero un cambio intimo e la carta di credito, corse come un fulmine e buttò giù un biglietto di spiegazioni a James e Teddy attaccandoli fuori la sua porta. Non aveva tempo di inviare messaggi, anche perché la sua batteria era in esaurimento.
Corse al taxi e quasi urlò «All'aeroporto per favore! Più veloce che può!»

 
 

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Capitolo 19
*** Ultimo Capitolo ***


Taeyang andò a dormire ancora arrabbiato e GD lo lasciò stare. 

Non sapeva perchè, ma si sentiva irrequieto quella sera. Era ancora seduto sul divano a guardare la tv quando al telegiornale serale passarono le immagini della fashion week. Sorrise tra se e se quando dissero che aveva praticamente offuscato il resto degli ospiti sul red carpet. Poi passarono le immagini di lui e Kiko "svelando" la loro relazione segreta.

«...le fan coreane saranno su tutte le furie!» commentò uno dei due giornalisti «Ma anche quelli Giapponesi della Mizuara non scherzano! Su twitter non si parla d'altro!» disse l'altro commentatore.

La falsa notizia era già arrivata in Giappone. 

Improvvisamente squillò il telefono di casa «GD! Qui tutti parlano di te e la Mizuara!» disse la familiare voce di Teddy.

«Teddy!Dai, sai come vanno queste cose...sono i giornalisti che hanno ipotizzato tutto...ma... aspetta! La notizia è arrivata già in California?» disse ricordandosi che lui era in vacanza.

«California? Sono tornato stamattina...sono in Giappone adesso! Sostituisco la piccola Hane...»

«La sostituisci? Come mai?» la strana sensazione che provava poco fa stava cominciando a prendere forma.

«Ma com'è possibile che non sai mai nulla?!» lo rimproverò.

«Cosa è accaduto?»

«Ieri sera Hane è stata in ospedale. Tranquillo, nulla di grave» si affrettò a dire lui.

«COSA? Che è successo? Come sta adesso?» si sentiva il cuore in gola.

«Te l'ho detto! Nulla di grave! Un piccolo collasso a causa dello stress. E' uscita già, ora l'ho mandata in hotel a riposare»

«Dannazione! Ti ricordi gli orari dei voli? Vengo subito!»

«GD, stai tranquillo» disse con tono pacato «Se proprio vuoi venire fallo domani mattina, ora starà dormendo.»

«Si, giusto» disse ripensandoci «Prenderò il primo volo domani mattina.»

«Comunque ho provato a chiamarti dal cellulare poco fa. Ha risposto la tua nuova fiamma»

Cosa? Chi? «Ma di cosa parli?»

«Ha risposto Kiko Mizuara. Ha detto che hai scordato il tuo cell da lei. Comunque pare che qualcuno del tuo staff lo stia andando a recuperare»

Ma cosa? «Kiko ha il mio cellulare?» ripetè basito.

«Mi sembra di parlare con un ebete stasera. Vabbè ti richiamo domani, riprenditi un pò...» disse ridendo di lui.

«Si...certo...ciao...» attaccò il telefono.

Cosa diavolo stava succedendo? Hane in ospedale? Perchè non rispondeva al telefono? E poi come fa il cellulare ad essere in mano a Kiko Mizuara? 

Ma...chi lo stava andando a riprendere?

Compose il suo numero dal telefono di casa, cosa che si vergognò di non aver fatto prima. Era la cosa più logica da fare.

Rispose qualcuno «Pronto?»

«Ehm...Kiko?»

«Si...Jiyong sei tu questa volta?» chiese lei.

«Si...ehm...hai tu il mio cellulare allora...» cercò di ripensare in che momento poteva averglielo lasciato, ma nulla.

«Si, l'hai lasciato sulla limousine!» disse allegramente «Sta venendo una ragazza del tuo staff a riprenderlo»

Che sia qualche fan?

«Ti ha detto...per caso...come si chiama?» 

«Si, ovvio. Ray Haneui.»

«Hane!?» spalancò gli occhi e rimase immobile per qualche secondo.

«Si...oddio...spero di non aver fatto un casino!» sentì la voce di Kiko un pò spaventata.

«No, no...tranquilla...lei è del mio staff davvero...» Ma che diavolo stava succedendo? Hane era in Giappone!

La sentì sospirare di sollievo «Menomale! Arriverà per la mezza ha detto. Ora perdonami devo andare a lavorare, sai interviste e foto varie...»

«Si certo...allora Ciao»

«Ciao!» e attaccò.

«Ma che cazz....» attaccò il telefono e andò di sopra di soppiatto a rubare il cellulare di Taeyang. Non ricordava il numero di Hane a memoria. In realtà non ricordava il numero di nessuno a memoria a parte il suo.

Silenzioso come un ladro afferrò il cellulare di Taeyang ed uscì sul corridoio che affacciava sul salotto. Fece partire la chiamata ma non era disponibile, come se stesse in modalità aereo.

Che stesse davvero venendo a Seoul???

 

________


Hane riuscì a salire in aereo per un pelo che partì subito verso la Corea del Sud. Cercò di riposare ma si sentiva ancora agitata. Si era imbarcata in questa cosa senza sapere come, dove e perchè. 

Ok, ora sarebbe andata a recuperare il cellulare di GD da Kiko. Ma perchè? Perchè sentiva di dover fare questa cosa? Ed, inoltre, cosa le avrebbe detto una volta che se la fosse ritrovata faccia a faccia? Forse vederla con il suo cellulare le avrebbe dato la conferma del suo tradimento.

Si stropicciò gli occhi esausta. E pensare che poche ore prima era stata in un letto d'ospedale. 

Prese uno specchietto dalla sua borsa e si guardò «Ho un aspetto orribile» sussurrò al suo riflesso. La cosa peggiore era quella dannata ricrescita, avrebbe dovuto indossare un cappello. Cercò il suo makeup di emergenza in fondo alla borsa e cercò di migliorare un pò la situazione. I capelli li alzò in uno chignon alto mascherando più possibile la ricrescita. Più di così non potè fare.

Finalmente, due ore e mezza dopo atterrò all'aeroporto di Incheon e grazie ai suoi pass di viaggio speciali riuscì a saltare la fila al gate per uscire. Prese il primo taxi che vide ed arrivò fuori al Royal Hotel di Seoul alle 00:20.

Decise di chiamare il numero di GD per avvisare Kiko del suo arrivo ma si accorse che la batteria era morta.

«Cavolo! L'ho scordato! Potevo ricaricarlo sull'aereo!» disse maledicendosi. Gettò il cellulare in borsa e andò alla reception.

«Salve» pensò che fosse bello tornare a parlare coreano.

«Salve, in cosa posso essere utile signorina?» la receptionist la squadrò dalla testa ai piedi. Era entrata in un albergo di lusso in jeans e camicia. 

«Ho un appuntamento con la signorina Kiko Mizuara» disse semplicemente.

«Chi le dice che la signorina alloggi qui?» chiese sospettosa. Hane capì che credeva fosse una fan o una giornalista.

«Me l'ha detto lei di raggiungerla qui. La chiami e glielo chieda. Sono Ray Haneui» 

La donna sembrava ancora insicura «Attenda un momento». La vide entrare in una porta dietro di lei, forse un ufficio. Ne uscì con un uomo, anch'egli in divisa.

«Salve, cosa desidera?» ripetè l'uomo.

«Sono Ray Haneui ed ho appuntamento qui con la Signorina Mizuara» ripetè leggermente acida.

«Ha un documento?»

«Certo» rispose seccata. Le venne in mente che aveva il badge della YG dietro. Magari poteva tornarle utile in questa situazione. Gli porse i suoi documenti ed anche il badge «E' soddisfatto?»

«Faccio una telefonata per avvisare del suo arrivo» lo vide alzare la cornetta e premere un paio di tasti «Salve, sono il direttore. Ho chiamato per avvisarle dell'arrivo della signorina Ray Haneui, ho qui i suoi documenti...certo....certo...come desidera. Buonaserata allora»

Posò la cornetta e si rivolse a lei «La stanno aspettando, stanza 106, prego mi segua» disse gentilmente.

«Finalmente» sussurrò in modo però che la sentissero.

«Le chiedo scusa per l'attesa, ma non siamo autorizzati a far salire persone senza permesso. Soprattutto quando si tratta di vip» disse mentre l'accompagnava all'ascensore che chiamò per lei.

«Dodicesimo piano, lato destro, stanza 106» le disse facendole segno di entrare in ascensore.

«La ringrazio, a dopo» entrò e le porte dorate si chiusero. Premette il tasto 12 e cominciò a pensare cosa dire. Si sentiva il cuore in gola per l'ansia.

Le porte si aprirono e lei si diresse a destra cercando la stanza 106. Respirò profondamente e si mise davanti alla porta bussando 

«Ciao! sei arrivata!»

Kiko era davvero bella. Era più alta di lei e la sua pelle era perfetta. Le labbra ed il naso erano super proporzionati al suo viso. Perfetta. 

Ebbe un colpo al cuore vedendo che nella stanza c'era anche GD.

 

_____


Spalancò gli occhi quando vide chi c'era sulla porta «Hane!» urlò quasi. 

Lei sembrava immobilizzata, bianca come un cencio e magrissima. Fece per andarle incontro ma lei lo bloccò alzando una mano verso di lui.

«Che ci fai qui?» disse lei con una voce strana.

«Hane...io...» vide le sue sopracciglia inclinarsi ed il viso diventarle improvvisamente rosso «Ma cosa ti succede...»

La vide fare un respiro profondo «Nulla.» 

Che stava fraintendendo tutto? Credeva che...

«Hane, non hai mica creduto al telegiornale?»

Lo ignorò e si rivolse a Kiko che in tutto ciò era rimasta in silenzio «Scusa il disturbo, ora che il cellulare è stato recuperato vado via...» fece un inchino verso di lei.

«Aspetta...rimani ancora un pò» disse Kiko.

Sia Hane che GD la fissarono 

«Hane giusto?»

«Si» rispose lei

«Vieni, accomodati qui» disse indicando il divano «Jiyong , cortesemente potresti avvisare il mio manager che tarderò un pò? E’ di sotto nella sala conferenze»

Perché voleva parlare da sola con Hane? Si conoscevano? Continuava a non capirci nulla «O-ok» rispose titubante.

Quella serata gli parve infinita, uscì chiudendosi la porta alle spalle.


____

 

Un attimo dopo che la porta si fu chiusa Kiko le disse di nuovo  «Prego, accomodati» 

Hane si guardò intorno rapidamente e rimase di stucco riguardo la bellezza di quella stanza. A terra c'era una moquette rossa, i divani e gli arredi in stile vittoriano e delle tende enormi che coprivano al bisogno la splendida vista di Seoul.

Prese posto di fianco a lei chiedendosi cosa volesse chiederle.

«Mi è sembrato di capire...che tra te e Kwon Jiyong c'è qualcosa...una storia forse?» chiese.

La guardò meglio da vicino e si sentì davvero brutta. Non aveva un filo di trucco e la sua pelle era liscia e perfetta. 

«No, non c'è nulla tra noi» disse convincendosi delle sue stesse parole.

«Ah davvero? Dalla sua reazione non direi. Sembrava un uomo preoccupato che la sua ragazza l'avesse beccato in flagrante»

Sapeva bene dove colpire «Non so che dirti» rispose senza guardarla in faccia. La troppa bellezza l'abbagliava in quel momento.

«Sei una sua ex forse?» lo disse con un tono quasi vincente che la costrinse a guardarla. I suoi occhi furono come illuminati.

Voleva che fosse la sua ex? «Diciamo...»

«Fammi indovinare...ti ha mollata per qualche altra ragazza? Magari una dello spettacolo?» prese un drink da un tavolino vicino a lei e ne porse uno anche a Hane.

Perché diavolo le stava facendo tutte quelle domande strane? Decise di stare al gioco «Si...mi ha usata e buttata via come uno straccio» buttò lì facendo la melodrammatica. 

Bingo. La Mizuara esplose in una fragorosa risata «Bene...cosa diresti se ti proponessi una sorta di...collaborazione?»

«Collaborazione? di che tipo?» dove stava andando a parare quella pazza?

«Cose semplici. Tu fai parte del suo staff, quindi conosci tutti i posti che frequenta, orari e cose così» bevve un sorso del suo drink «...ti propongo dei soldi in cambio di informazioni a riguardo»

Coooosa? Glielo stava proponendo davvero? «E cosa intendi fare una volta avute queste informazioni?»

«Nulla di grave, intendiamoci, non ho intenzione di fare nulla di illegale» le fece l'occhiolino «Voglio solo farlo screditare un pochino, sarebbe una bella ricompensa anche per te che ti ha usata...non trovi?»

La situazione le stava sfuggendo di mano. Si accorse di star stringendo un pò troppo i pugni.

«Posso chiederti...tu cosa ci guadagni da tutto ciò?» cercò di sembrare più ingenua possibile, ma forse aveva capito.

«Vedi, in Giappone sta spopolando troppo in fretta nel mondo della moda e sta rubando il posto a miei colleghi, ed anche a me»

Ecco! Si era fatto la prima nemica ufficiale nel mondo dello spettacolo.

«Inoltre» Kiko cambiò sguardo improvvisamente e si alzò di scatto «Ha osato rifiutarmi»

Hane rimase seduta dov'era. Le aveva messo i brividi.

Si sentì immediatamente più leggera avendo saputo che non l'aveva tradita però ora stava succedendo qualcos'altro che la preoccupava.

Kiko si voltò di nuovo verso di lei e le sorrise «Allora? Ci stai cara?» le porse la mano.

Kiko si era esposta molto dicendo tutte quelle cose, si chiese cosa avesse fatto se si fosse rifiutata «Ho qualche scelta?» si alzò anche lei.

«Stavo pensando...cosa direbbe il CEO della YG se sapesse che un suo artista è stato con qualcuno dello staff? Forse perderesti il lavoro?»

Colpita «Posso avere del tempo per pensarci?»

«Capisco che tu debba pensarci...direi...domani mattina va bene? Credo di si» ritirò la sua mano «Ci vediamo nel parcheggio di questo hotel domani mattina verso le 9»

«Ok. A domani mattina allora» iniziava a sentir meno le sue forze.

«E mi raccomando....acqua in bocca!» le fece di nuovo l'occhiolino «Buonanotte Hane»

«Buonanotte Kiko»

Si diresse verso la porta e se la chiuse alle spalle. GD era lì fuori e sobbalzò quando la vide.

«Tutto bene? Cosa voleva da te?»

«Tutto bene...ne parliamo a casa...sono sfinita adesso» GD l'afferrò giusto in tempo prima che svenisse.

 

________

 

Erano le 9 e mezza di mattina quando GD fu svegliato da una telefonata assurda dal Presidente della YG «Jiyong! Vieni subito in ufficio! Non mi interessa cosa stai facendo, vieni immediatamente qui!»

«Ma cos...» gli attaccò il telefono in faccia. Si diede un paio di schiaffi per capire se stesse sognando o meno ma dal dolore capì che era stato tutto reale. Hane era accanto a lui e stava ancora dormendo. Decise di non svegliarla e di lasciarle un biglietto sulla scrivania.

Si vestì in fretta ed in silenzio e scese di sotto dove trovò Taeyang che preparava la colazione «Ehi! tutto bene?»

«Una telefonata assurda...non hai idea...comunque devo correre in studio...di sopra c'è Hane che dorme...»

«Hane? Ma cosa...?»

«Ti spiegherò tutto quando torno. Assicurati che stia bene, ieri sera è svenuta e l'altro giorno è stata in ospedale...»

«Cosa? Ma che sta succedendo?»

«Credimi...non ne ho idea...» afferrò le chiavi della sua Bentley e filò via.


Hane si risvegliò nel letto di GD a casa sua. Riconobbe il posto appena aprì gli occhi. Si stiracchiò e godette del materasso extra comodo. Improvvisamente le venne in mente quello che era accaduto la sera prima e guardò l'orario sulla sveglia di GD. 

Mezzogiorno. 

Scattò dal letto «Sono in ritardo!» cosa sarebbe successo adesso?

Notò un biglietto sulla scrivania e lo lesse.  

"Vado alla YG per una questione urgente, cercherò di tornare prima possibile, riposa. Jiyong"

Le cadde il biglietto da mano e rimase lì imbambolata fissando il vuoto.

Forse Kiko l'aveva fatto davvero.

Spalancò la porta e si sporse dalla ringhiera. 

GD era di sotto seduto sui divani insieme a Taeyang ed altre persone che non conosceva. Appena la vide GD si alzò e le andò incontro per le scale.

«Hane! Come ti senti?» disse afferrandole la testa.

«Io sto bene...ma Kiko...che è successo?» 

«Vieni...siediti» aveva l'aria preoccupata e lei stava tremando. Aveva rovinato la sua carriera?

Si sedette e le persone si presentarono, erano 3 avvocati ed un paio di manager della YG.

«Cosa è successo?» chiese continuando ad essere spaventata. GD le stava stringendo la mano e fece cenno ad uno di loro di proseguire. L'uomo prese un tablet dalla sua valigetta e glielo porse.

«Cos'è?» chiese.

«E' un file audio che ci è pervenuto stamattina in ufficio, prema Play»

Fissò prima GD e lui la rassicurò stringendole la mano.

Premette Play ed una voce modificata riempì il vuoto 

«Mi è sembrato di capire...che tra te e Kwon Jiyong c'è qualcosa...una storia forse?»

Poi toccò alla sua voce, ovviamente non modificata.

«No, non c'è nulla tra noi»

«Ah davvero? Dalla sua reazione non direi. Sembrava un uomo preoccupato che la sua ragazza l'avesse beccato in flagrante»

«Non so che dirti»

«Sei una sua ex forse?»

«Diciamo...»

«Fammi indovinare...ti ha mollata per qualche altra ragazza? Magari una dello spettacolo?»

«Si...mi ha usata e buttata via come uno straccio»

E la registrazione finiva così.

La stronza aveva fatto modificare la sua voce per non farsi riconoscere.

«Non è come sembra, ha tagliato tutta la parte principale»

«Visto? Glielo dicevo io! Non poteva essere tutto qui...» disse Taeyang.

L'avvocato lo zittì con lo sguardo «Potrebbe spiegarci dall'inizio cosa è successo?»

«Certo...vorrei prima parlare con lui...se possibile...» disse indicando GD.

L'avvocato guardò l'orologio «Ha 5 minuti, per cortesia facciamo in fretta»

«5 minuti bastano e avanzano» 

Trascinò GD in fondo alla stanza, di fianco al pianoforte «Voleva che fossi sua alleata...»

GD la zittì e l'abbracciò stretta «Non mi interessa nulla di tutto ciò, voglio solo che tu stia bene»

Hane si lasciò andare e pianse a singhiozzi «Non volevo metterti nei guai...non dovevo venire...»

«A proposito, perchè sei venuta a prendere quel cellulare? Che aveva di così importante?» le chiese.

«Il cellulare niente...» si asciugò gli occhi «Ero solo gelosa che tu stessi con lei»

GD sorrise «Ti amo. Ti amo da quando quella mattina ti sei nascosta nel mio stesso armadio.» 

Una valanga di ricordi la invasero.

Il primo giorno che lo vide in faccia fuori da quell'armadio, le recite a scuola, le prove in garage, i compiti insieme, la scuola, i MAMA a casa sua, il lungo periodo in cui non si sono visti, il rincontro al parco poco prima del debutto, il primo tour come ballerina...e tutto il resto.

 

Lo strinse forte a sé e si baciarono. Ma per i suoi gusti durò troppo poco perchè Taeyang li interruppe  «Ragazzi, scusate ma gli avvocati vanno di fretta...»

Hane si asciugò le lacrime e si avvicinò a loro «Arrivo»

Raccontò per filo e per segno tutto quello che era successo nella stanza 106 del Royal Hotel.

«Per GD non ci saranno problemi giusto? Licenzieranno solo me» chiese in fine.

Vide GD e Taeyang sorridere.

«Per lui no. Fortunatamente il loro contratto scadeva a mezzanotte»

Ci fu una pausa nella quale tutti la fissarono «Cioè? In che senso?» chiese confusa.

«La Signorina Mizuara non poteva sapere che proprio ieri notte il contratto di GD scadeva. Il suo messaggio audio è stato recapitato alle 9:30 di questa mattina. Quindi legalmente e ufficialmente il signor Kwon può avere tutte le relazioni che vuole...anche perchè si è rifiutato di firmare il rinnovo» 

Fissò GD incredula.

«Che fortuna vero? Stamattina il Presidente stava per farmi nero...poi qualcuno gli ha fatto notare che il mio contratto era scaduto»

«Ed ora? Come farai?»

«La YG non può mollarmi proprio ora. Rivederanno le varie clausole e non firmerò fin quando non lasceranno essere privata la mia vita privata»

Hane sembrò togliersi un peso enorme da dosso «Ok, questo è troppo. Ora ho bisogno di stendermi.»

«Bene, noi andiamo. Nel frattempo che si risolve tutta questa situazione lei si ritenga sospesa. Meglio che non si faccia vedere per un pò alla YG per la sua sicurezza.»

«La mia sicurezza?» ripetè.

«Ehm...le mie fans...vogliono vedere chi sia la ragazza che ha detto che l'ho usata e gettata»

«Ah. Capisco...ok» le girava la testa.

Gli uomini se ne andarono e rimasero loro tre soli «Che casino»

«Taeyang che ne dici di preparare qualcosa da mangiare per Hane?» disse improvvisamente GD «Qualcosa di proteico...»

«Tutto per la mia migliore amica» rispose lui.

Gli corse incontro e lo abbracciò saltandogli praticamente in braccio.

«Ehi...era una vita che nn mi dimostravi tutto questo affetto...comunque GD ha ragione...devi mangiare...sei una piuma!» la mise giù.

«Si, mangerò qualsiasi cosa tu preparerai, lo prometto!» guardò GD sorridendo.

Si sentì a casa finalmente.



 

___________

 

Passò poco meno di un anno durante il quale le cose a lavoro si sistemarono e le fans accettassero il fatto che GD potesse avere una ragazza. 

Ma successero anche altre cose.

Sua madre si innamorò di un uomo. Il Signor Seon non era poi così male.

Suo padre invece non si fermò mai, continuò a suonare e disse che si sarebbe fermato solo alla sua morte.

Di James perse completamente sue notizie in quanto dopo il tour Giapponese delle 2ne1 terminò il suo contratto di lavoro con la YG.

TOP misteriosamente riuscì fino a quel momento a tenere nascosta sua moglie e la sua seconda gravidanza.

Seungri aveva aperto una scuola di danza nel suo paese natale che portava il suo nome.

Daesung si era dato alla sua carriera solista in Giappone.

Dami Kwon, grazie al fratello, aveva aperto un negozio di abbigliamento chiamato Rare Market che era una sorta di affiliato del G-Market, un ecommerce coreano creato da GD.

Kiko Mizuara non fu accusata di nulla perchè non trovarono prove che fosse la sua voce in quel file audio, cosa che però portò alla sospensione di Hane per un anno.

Non potè più seguire le 2ne1 ed il testimone ri-passò, ovviamente, a Teddy.

Anche se non aveva lavorato nell'ultimo anno aveva percepito comunque i soldi dei copyright delle basi delle 2ne1 ed alcune canzoni di GD.

Tutto sommato stava andando tutto bene.

Poco prima del comeback dei Big Bang però successe qualcosa di molto buffo.

 

Partiamo dall'inizio....

 

«Due linee! GD! Sono due!» disse isterica sbandierando il suo test di gravidanza.

«Oh mio Dio! Sei incinta?» disse GD mettendosi le mani nei capelli.

«Domani mattina faccio le analisi...ma raramente sbagliano questi cosi» disse Hane fissando il bastoncino.

«Dovrò annullare il tour!» esclamò GD.

«Ma che dici? Mica dovrai essere tu a portare in grembo un bambino!»

GD si fermò di botto «Ci dobbiamo sposare.» affermò.

Hane ci rimase un momento di stucco. Non era così che aveva immaginato le cose «Credo...di si....»

Avvisarono tutti gli amici ed i parenti più stretti dell'imminente matrimonio, che GD aveva fatto organizzare in soli due giorni, fino a che arrivò la risposta delle analisi di Hane.

«Non sei incinta» disse GD.

«Non sono incinta» ripetè lei scioccata.

Ci fu una lunga pausa.

«Ed ora che si fa? Come annulliamo tutto?» disse Hane imbarazzata.

«Come annullare? Non mi vuoi più sposare?» GD inarcò un sopracciglio.

«Mi...mi sposeresti lo stesso? Anche senza...» indicò la sua pancia.

«Non cambia nulla...» disse lui semplicemente.

Hane gli saltò al collo e lo baciò «Allora fammi una proposta seria!»

GD rise «Fa vedere un pò cosa posso fare» si guardò nelle tasche «Questo può andare» estrasse uno scatolino bianco di pelle.

«Vorresti la posa classica o qualcosa di più originale?» chiese prendendola in giro.

«Vai con la classica» risero entrambi.

GD si inginocchiò davanti a lei ed aprì lo scatolino. Era un solitario che abbagliava. Aveva il diamante al centro luminoso e tutto intorno dei minuscoli diamantini.

«Hane...vorresti sposarmi?»

«Si!» rispose subito.

Qualcuno fece loro un forte applauso, qualcuno che era lì da un bel pò di tempo ma che non avevano notato. 

Taeyang era in cucina a fare colazione con Hyorin che era in lacrime per la commozione.

«Fantastici! Ce ne avete messo di tempo!» disse Taeyang andando loro incontro.

«Non ti avevo visto...che figuraccia...da quanto tempo siete lì?» chiese GD rosso come un pomodoro.

«Abbastanza da sapere che Hane non è incinta» rispose Hyorin «Mi dispiace tanto...» aggiunse verso di lei.

«Tranquilla...ci sono rimasta un pò di stucco...credevo che i test di gravidanza fossero più affidabili...però non fa nulla. Un giorno avremo dei bambini. Quando sarà il momento» disse rivolta a GD.

JiYong la strinse a se improvvisamente «Oh! My baby...»

 

THE END.

 
Grazie per aver letto di nuovo questa fanfiction! Dubito che qualcuno si ricordi della versione precedente ma questa è a mio avviso (ovvio sono l'autrice LOL) 3 volte migliore calcolando che quando l'ho scritta avevo circa 20 anni ed ora ne ho 30 xD
Ribadisco per l'ultima volta, essendo questo il capitolo conclusivo, che sarei felice di ricevere nuovamente qualche recensione perchè ovviamente cancellando la versione precedente le ho perse tutte. Grazie e spero che Oh! My baby vi sia piaciuta!

SPOILER: in arrivo un'altra fanficion su GD ed un'altra HANE

5 Stars  

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