Innamorata di uno stronzo

di Ilariarobbecchi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Anonima ***
Capitolo 2: *** Pensiero fisso. ***
Capitolo 3: *** Party ***



Capitolo 1
*** Anonima ***



- Prof, potrei andare in bagno? - Domandó Kelly, alzando timidamente la mano, quasi come se si vergogansse di parlare e di chiedere un normale bisogno primario che uno studente medio chiedeva almeno due volte al giorno. 

 

Il professore di italiano, un certo Parkins, sbuffó infastidito dall'interruzione, e non rispose subito, continuando indisturbato a spiegare le declinazioni latine, almeno per la quarta volta nella stessa ora.

 

Kelly abbassó subito la mano, diventando rossa sulle gote, e quasi nascondendo la faccia.

 

- Non ha sentito. - Disse ad alta voce la sua compagna di banco, Martina, una ragazza della sua stessa età, nonché sua migliore amica - Richiediglielo. - la esortó di nuovo Martina, con aria di rimprovero, per l'eccessiva timidezza della sua compagna di banco.

 

- Prof... - provó di nuovo Kelly, ancora più imbarazzata e rossa in faccia.

 

- Si, vai. - Si scocciò il professore, interrompendo per pochi secondi la sua complicata spiegazione, dando il tempo alla classe di riprendere fiato dopo la noiosa lezione.

 

Kelly si alzò lentamente, e cercando di fare meno rumore possibile con le sue Adidas bianche e nere si avvió verso la porta dell'aula, richiudendola subito dopo.

 

Si avviò a passo svelto verso il bagno delle ragazze, che era in fondo al corridoio, dalla parte opposta della sua classe; ma mentre si avviava non poté fare a meno di notare un ragazzino, era piccolo, poteva fare al massimo prima, che era a terra, con le mani davanti alla faccia e stava chiedendo aiuto.

 

- Aiuto, ti prego basta, non volevo farlo lasciami stare!! - Stava urlando il povero ragazzino a terra contro il muro del corridoio - aiutami, mi farà del male!! - 

 

Kelly si accorse che il ragazzo era rivolto a lei. Guardó sopra il ragazzino e vide un altro ragazzo, poteva fare quinta o quarta come lei, aveva la pelle chiara, molto più chiara della sua, e  aveva la cresta dei capelli blu con fili di capelli rossi; indossava uno stretto chiodo in pelle nera slacciato, e sotto una canottiera arancione molto larga, piena di buchi. Aveva dei jeans con delle macchie nere strettissimi e con una enorme catena attaccata ai passanti,  degli stivali neri pieni di borchie e stringhe, e al collo aveva una catena simile a quella che aveva sui jeans.

 

- Allora cazzone, la prossima volta che giri per il corridoio evita di venirmi addosso, altrimenti ti spacco la faccia razza di bastardo. - Il ragazzo aveva una voce profonda, e ovunque di lui faceva capire che era un bullo pericoloso.

 

Kelly stette ferma, non sapeva che cosa fare, aveva una leggera paura di quello strano ragazzo. Vide il ragazzo allungare il braccio, probabilmente voleva dare un ultimo pugno in faccia a quel ragazzino, il problema é che forse gli avrebbe spaccato il naso.

 

- Fermo, non puoi  farlo, l'hai già ridotto molto male! - Kelly non seppe da dove le erano uscite quelle parole, come aveva avuto tanto coraggio da dirle.

 

Il ragazzo osservó Kelly dall'alto in basso, talmente era alto lui e talmente Kelly era bassa. La guardò con i suoi penetranti occhi blu come il mare, e osservó schifato la sua anonima felpa nera con la scritta Adidas sopra, i suoi ancora più anonimi jeans azzurri con un piccolo strappo sul ginocchio, e guardó ancora  con più disgusto le sue normalissime Adidas bianche e nere. Era vestita come una qualunque ragazza di quella scuola, una qualunque che poteva essere benissimo la sua troia di turno. 

 

Kelly intanto si guardava intorno, non c'era nemmeno un bidello in quel momento sul loro piano, nessuno che potesse fermare quel folle ragazzo dal tirare un pugno a quel povero ragazzino, solo lei, ci aveva provato, ma non l'aveva ascoltata neanche per sbaglio, o forse sì.

 

- Vuoi un pugno anche tu stronza? Come ti permetti di dire una cosa del genere a me? Io ti spacco di botte. - Per fortuna non aveva ancora dato il pugno al ragazzo, ma Kelly sentiva che era fuori da davvero troppo tempo, il professore l'avrebbe senz'altro sgridata, proprio quello che lei non voleva.

 

- Io... scusa. - sussurró Kelly prima di tornare in classe. 

 

Il cuore le batteva forte, sapeva chi era quel ragazzo, un certo  Alex, faceva quinta, ed era uno dei ragazzi più problematici della scuola, aveva diciannove anni, quasi venti, e non poteva assolutamente credere al fatto che circa tutte le ragazze della scuola gli andavano dietro, aveva un gusto nel vestirsi semplicemente orrendo, era decisamente uno che si distingueva dalla massa, non come lei che cercava di stare il più possibile in mezzo alla massa.

 

- Signorina, alla buon ora, la prossima volta che ne fa ancora una del genere le metto una nota. - La accolse così il professore, mentre Kelly si accorgeva che era stata fuori più di un quarto d'ora.

 

- Amo,  ma che cosa hai fatto tutto questo tempo in bagno? Ti davamo per dispersa. - Sussurró Martina.

 

- Marty, non ci crederai chi ho incontrato fuori dal bagno. - 

 

- Chi?? - Si incuriosí Martina muovendo i capelli bruni sulle spalle.

 

- Alex Cort, quello di quinta strano. - Disse Kelly sospirato, ripensando a quel ragazzo.

 

- Cosa?? Oddio hai incontrato quel figo fuori dal bagno? - Martina era eccitata più del solito.

 

- Si, ma stava picchiando un ragazzino di prima. - Aggiunse poi Kelly.

 

- Ah... va be é figo lo stesso. - 

 

Kelly sospiró rassegnata, in effetti Martina stravedeva per quel ragazzo con il look curioso quanto lui, ma nonostante quei suoi discutibili gusti era comunque un figo della madonna, questo bisognava dirlo.

 

Kelly provava un irrefrenabile desiderio di rivederlo, nemmeno lei sapeva perché.

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Capitolo 2
*** Pensiero fisso. ***


Finalmente la campanella suonó, segnando la tanto agoniata fine delle lezioni, così che sia Kelly che Martina si alzarono velocemente dai loro grossi banchi bianchi, e dopo che Kelly ebbe osservato Martina rimettersi a posto i capelli dopo aver infilato la leggera giacca in pelle nera, le due ragazze si avviarono verso l'uscita a passo veloce, con gli zaini pieni e pesanti che gravavano sulle loro giovani spalle.

- Finalmente, non vedevo l'ora che finisse latino. - Commentó Martina aprendo la porta d'entrata.

- Figurati io, mi stavo annoiando a morte. - Si unì Kelly tirando su i jeans.

- Oggi ti va di uscire? Fa caldo. - Disse Martina slacciando la giacca in pelle, mentre il troppo caldo sole di maggio accecava con la sua luce fiumi di ragazzi appena usciti dalle lezioni.

- Buona idea, sarebbe bello, dato che oggi é anche venerdì non dobbiamo fare i compiti. - Osservó Kelly, che come ragazza era molto precisa e studiosa, e se solo avevano una verifica il giorno dopo non sarebbe mai uscita a divertirsi il giorno prima.

- Questa settimana non siamo mai uscite insieme, tu ti rifiutavi ogni volta. - Le fece notare Martina superando il cancello della scuola.

- Scusa se ci tengo alla mia carriera scolastica e ai miei voti. - Disse ridendo Kelly.

Le due ragazze scoppiarono poi di nuovo a ridere insieme, come delle bambine piccole che ridono per ogni minima sciocchezza. Kelly salí velocemente sul suo pulmann, e si sedette accanto al finestrino, aspettando che anche Martina si sedesse accanto a lei, cosa che fece subito non appena si fu sistemata i jeans neri.

Kelly guardó fuori, tutti i ragazzi che si fermavano, chi a fumare, chi a chiaccherare, e gli cadde l'occhio proprio sul ragazzo che aveva visto poche ore fa, Alex. Era insieme a un altro ragazzo probabilmente della sua età, che aveva i capelli biondi lunghi fin sotto le spalle, con delle striature rosse; era vestito in modo simile al suo amico, solo in modo più normale e meno appariscente dell'altro, con indosso una giacca in pelle e dei jeans larghi, con ai piedi un paio di Nike dal colore rosso acceso, di certo non comuni a tutti i ragazzini.

- Che cosa stai guardando Kelly? Hai visto qualche bel ragazzo?? - Domandó Martina, sporgendosi anche lei a vedere fuori dal finestrino  vicino all'amica. 

- Nono, tranquilla, non sto guardando nessun ragazzo. - Mentì Kelly sedendosi più composta sul sedile.

- Tu non me la racconti giusta amica mia. - Disse in tono sarcastico Martina.

- Dai Martina, vedi qualcuno di bello la fuori? - Aggiunse poi Kelly per giustificarsi.

- Ahh ho capito chi stai guardando... stai guardando quel figo di Alex vero? - 

- Cosa? Chi? - Kelly sentí il viso in fiamme, e speró che accorgesse.

Martina vide il rossore in viso dell'amica, ma conoscendo la sua timidezza decise di non dire nulla, e cambió argomento. Poi tiró fuori il cellulare e insieme a Kelly si mise a sfogliare la home di instagram, con naturalezza, come d'altronde faceva la maggior parte delle persone sul pulmann.

Dopo qualche minuto Kelly scese alla sua fermata, andando verso casa sua, che era a pochi passi dalla fermata del pulmann, sempre guardando il cellulare. Ma mentre guardava tutte le foto dei suoi amici e amiche, non poteva fare a meno di pensare a quel ragazzo, Alex. Era davvero un ragazzo bizzarro, bellissimo ma bizzarro. Tutte le ragazze gli morivano dietro, tutte le ragazze aspiravano ad avere anche solo una piccola attenzione da parte di Alex, che però la maggior parte delle volte se ne fregava, dicendo che erano tutte troppo delle bambine per lui, delle bambine sciocche che credono in cose stupide come il vero amore.

Sentiva tutti i giorni voci di corridoio sul ragazzo, anche lei era  molto atratta da quello strano Alex, per i suoi modi di fare, che aveva osservato durante tutto l'anno, ma mai si era ritrovata così vicina a lui, e non aveva mai avuto coraggio di rivolgergli parola neanche per sbaglio, quel ragazzo le metteva quasi una certa paura e inquietudine.

****

- Dai Kelly, dovresti comprare questo vestito! Ti ricordo che domani ce una festa, e mi auguro che non avrai intenzione di venirci in jeans e maglione! - Strillava Martina nel bel mezzo di un negozio del centro commerciale dove si trovavano lei e Kelly quel pomeriggio, intente  a fare shopping per cercare qualcosa di carino da mettere alla festa che ci sarebbe stata l'indomani sera ad una discoteca nota tra i giovani vicino a dove abitavano le due.

- No, Marti é davvero troppo esagerato per me! É troppo scollato, ed è troppo corto, non credo che neanche i miei mi permetteranno mai di mettere una cosa del genere. - Si difese Kelly, cercando di tirare giù ulteriormente il vestito nero senza spalline, con scollatura a cuore e gonna non troppo larga che arrivava a metà coscia, che era stata obbligata a provare dalla sua migliore amica.

- Kelly stai scherzando? Hai diciotto anni ormai! Diciotto anni, sei maggiorenne cazzo! - Cominció Martina, quello era il solito discorso che faceva piu o meno tutte le rare volte che usciva a fare shopping con Kelly. - Tecnicamente i tuoi non dovrebbero trattarti più come una bambina di quindici anni, vietandoti di mettere abiti troppo scollati o troppo corti, dovresti prenderle da sola le decisioni, non puoi mettere jeans e maglione, premetto che siamo a maggio e fa caldo, a una festa in discoteca! - 

- E va bene, lo prendo, ma non rompere più così tanto ti prego...! - Si arrese Kelly, chiudendo la tenda del camerino per cambiarsi.

Indossó i suoi jeans neri interi e la sua t-shirt rosa semplice, infilandola dentro i pantaloni. Indossó velocemente le sue superstar bianche e nere e uscì dal camerino, con in braccio il vestito nero che si era provata poco prima.

- Contenta che lo compro? - Domandó poi sarcastica alla sua migliore amica, che stava sorridendo sotto i baffi. 

- Molto contenta, dai vieni paghiamo  e usciamo, ho voglia di andare a prendere un gelato e tu? - 

- Si anch'io, buona idea andiamo! -

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Capitolo 3
*** Party ***


Venerdì sera. Mancavano un paio d'ore all'inizio del party di quella sera, e Kelly si stava già preparando. Aveva appena finito di farsi la doccia, e ora si stava asciugando accuratamente i lunghi capelli biondo cenere, e li aveva pettinati lisci apposta, dopo aver passato almeno tre volte su ogni ciuffo la sua piastra nera elettrica.

 

Si era sentita con Martina poco prima, anche la sua migliore amica si stava preparando per la festa, e le aveva mandato la foto del suo vestito, che era di un rosso acceso, ed era lungo circa come il suo, forse più lungo e largo, senza spalline e con scollatura a barchetta.

 

Il party alla discoteca iniziava ufficialmente alle 21:30/22:00 ma lei e Martina si erano date appuntamento per le otto, in modo da poter cenare tranquille e poi avviarsi a piedi insieme alla discoteca. Era da mesi che Kelly non partecipava ad un party, l'ultimo a cui aveva partecipato era stato un party della scuola, dove Martina l'aveva puntualmente lasciata da sola come una cogliona,  e lei aveva passato metà serata a bere coca cola e a guardare i ragazzi, in particolare sempre quell'Alex, che di festa non se ne perdeva una, ma senza avere coraggio di farsi avanti e conoscerli.

 

D'altronde chi mai avrebbe voluto conoscere lei a quel party? Indossava una felpa essendo  inverno, e un paio di semplici jeans con due strappi su entrambe le ginocchia. L'unica eleganza che Kelly si era concessa a quel party erano stati un paio di Doctor Martens, ma nemmeno quelli erano bastati per farsi notare tra la folla.

 

In casa non c'era nessuno a quell'ora, i suoi genitori erano usciti a cena, ed era meglio per lei, altrimenti la ragazza dubitava che avrebbe potuto indossare un abito del genere alla festa.

 

Quando finí di sistemare il vestito si guardó allo specchio: la scollatura metteva in evidenza il suo seno, abbastanza prosperoso, che di solito Kelly non metteva in mostra come la maggior parte delle ragazze della sua età facevano, lei se ne vergognava, e preferiva indossare maglioni e t-shirt molto larghe appunto per nasconderlo. Martina le aveva dato un paio delle sue scarpe da festa, erano dei sandalini neri, con un tacchetto medio basso, essendo che anche la sua migliore amica non era abituata a indossare tacchi alti, anche lei preferiva di gran lunga le comode scarpe da ginnastica. Indossó però anche i sandali, e si accorse che in effetti stava benissimo vestita in quel modo.

 

Fece qualche timido passo nel silenzio della casa, mentre il rumore dei tacchi sembrava assordante. Si sistemó un ultima volta i capelli prima di uscire, e tentó ancora di tirare giù il vestito troppo corto e striminzito che aveva addosso, ma sotto metà coscia proprio non riusciva a farlo arrivare. Messaggió Martina per comunicarle che stava uscendo, e la ragazza rispose che anche lei stava arrivando a piedi a casa sua, dato che nessuna delle due ragazze aveva ancora la patente.

 

Così Kelly uscí di casa e comincio anche lei a camminare, sperando di incontrare presto Martina, non le era mai piaciuto camminare di notte a piedi da sola. Intorno a lei c'era silenzio, interrotto solo da qualche auto che passava ogni tanto; guardó dritta davanti a sé e riconobbe Martina, che scintillava nel suo abito rosso acceso 

 

- Wow... questo abito è davvero appariscente! - Commentó Kelly guardando Martina dopo averla abbracciata.

 

- Per non parlare del tuo, cazzo sei bellissima amo, te l'avevo detto io! Vedrai che stasera un ragazzo bello lo trovi! - La sua migliore amica sembrava fuori di se dall'emozione, aveva le guance arrossate e gli occhi brillanti.

 

- Calmati, chi vuoi che venga a parlare con me? - Si scherní Kelly.

 

- Magari Alex Cort... - Ipotizzó Martina seria.

 

- Smettila cogliona! - Scherzó Kelly ridendo.

 

Entrambe risero, non prendendo sul serio gli insulti amichevoli che ogni tanto si davano, erano migliori amiche da tanto tempo dopotutto, dalla prima media, Si erano piaciute subito e non si erano più lasciate.

 

Entrambe arrivarono quasi subito alla pizzeria dove ormai da anni cenavano e pranzavano insieme di solito, prendendo sempre la solita pizza margherita e la solita lattina di coca cola. Ormai era un'abitutide dalla seconda media, persino il proprietario della piccola pizzeria sapeva già che cosa avrebbero preso le due ragazze una volta entrate.

 

Infatti ordinarono la solita cena di anni, e mangiarono come due amiche serie, tranquille e che non sembravano completamente fuori di testa come in realtà erano. Martina fantasticó tutta la sera su Alex Cort e sul suo migliore amico, un certo Robby Liz, che era il ragazzo che Kelly aveva notato che parlare insieme ad Alex quel pomeriggio all'uscita da scuola. A quanto pare anche Martina era parecchio colpita dal look alternativo di quei due strani soggetti.

 

Si erano ormai fatte le nove e venti, avevano passato più di un ora sedute al tavolo a chiaccherare, dopo aver finito di mangiare. Uscirono dalla pizzeria salutando come al solito amichevolmente il proprietario e si avviarono sempre a piedi verso la discoteca che era tanto popolare tra i ragazzi della loro etá.

 

Kelly si sentiva imbarazzata con quell'abito; molti ragazzi e anche molte ragazze le lanciavano di continuo occhiate maliziose che non promettevano nulla di buono. Si pentì di colpo di essere così appariscente, desideró con tutta se stessa di avere indosso le solite Adidas e i soliti jeans, con la solita anonima felpa o t-shirt.

 

Ma entrando la musica era talmente alta che catturó la sua completa attenzione, non si curò più delle occhiate altrui, prese per mano la sua migliore amica e si avvió decisa al bar, e ordinó come ad ogni festa la sua coca cola che tanto le piaceva, nonostante l'avesse benuta meno di due ore fa

 

- Kelly guarda chi c’è! - Le urló nell'orecchio Martina, a causa della musica troppo alta.

 

Kelly si guardó intorno e notò subito a chi si riferiva la sua amica: c'erano proprio Alex Cort e Robby Liz, erano in mezzo alla pista che ballavano strusciandosi l'uno contro l'altro, erano così sexy che persino Kelly dovette girarsi per non fissarli, se ne vergognava troppo 

 

- Scusa ma io devo andare, non resisto, devo provarci con Robby! - Gridó Martina sparendo in mezzo alla folla.

 

Ancora una volta la sua amica l'aveva abbandonata da sola al bar come una cogliona, ma anche questa volta Kelly la perdonó mentalmente, sorridendo vedendo la sua amica toccare su una spalla Robby, che si giró lentamente, mentre Alex lo guardava molto male.

 

Kelly non volle vedere oltre, anche perché si sentì toccare su una spalla, e girandosi vide  un ragazzone dai capelli rossi molto alto, che le sorrideva; doveva avere circa vent'anni, aveva una canotta nera larga che lasciava intravedere i muscoli sotto, e un paio di jeans dello stesso colore aderenti. Era  anche molto bello, forse il più bel ragazzo che avesse mai rivolto parola a Kelly.

 

Kelly si sentì avvampare, mentre il ragazzo le domandava di venire con lui a ballare. Prima di accettare Kelly cercó tra la folla Martina, ma non la trovò. Pochi secondi dopo il ragazzo si strusciava addosso a lei, così che Kelly si lasció andare completamente a quel ballo pazzo e sfrenato, che mai si era concessa prima alle feste, dimenticandosi della sua timidezza.

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