La nuova generazione

di Shadow Doom
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una società in pace ***
Capitolo 2: *** Test d'ammissione ***
Capitolo 3: *** Classe internazionale ***
Capitolo 4: *** Fine del primo giorno ***
Capitolo 5: *** Aspiranti eroi messi alla prova ***
Capitolo 6: *** Nomi e costumi ***
Capitolo 7: *** Le tenebre si destano ***
Capitolo 8: *** Festival sportivo- Il primo match ***
Capitolo 9: *** Gli aspiranti eroi danno spettacolo ***
Capitolo 10: *** Crescita continua ***
Capitolo 11: *** Galaxian Explosion! ***
Capitolo 12: *** Il vincitore ***
Capitolo 13: *** Alla ricerca di sé ***
Capitolo 14: *** Stage formativi ***
Capitolo 15: *** Oltre l'eroe ***
Capitolo 16: *** Incontro con i pro ***
Capitolo 17: *** Un altro killer ***
Capitolo 18: *** The Ripper ***
Capitolo 19: *** La lega risorge ***
Capitolo 20: *** Progressi e prove speciali ***
Capitolo 21: *** Connessione ***
Capitolo 22: *** La profezia della Pizia ***
Capitolo 23: *** Campo estivo ***
Capitolo 24: *** Un terribile deja vu ***
Capitolo 25: *** Assalto imprevisto ***
Capitolo 26: *** Caos al campo estivo ***
Capitolo 27: *** Soccorso da altre sezioni ***
Capitolo 28: *** Una scoperta pericolosa ***
Capitolo 29: *** Il rafforzamento di una convinzione ***
Capitolo 30: *** Convocazione d'urgenza ***
Capitolo 31: *** Voci ***
Capitolo 32: *** Infiltrazione ***
Capitolo 33: *** Nella tana del lupo ***
Capitolo 34: *** Team up ***
Capitolo 35: *** Creatura della notte ***
Capitolo 36: *** Pista ***
Capitolo 37: *** Vigilante ***
Capitolo 38: *** Avvertimento ***
Capitolo 39: *** La quiete prima della tempesta ***
Capitolo 40: *** Il seme della follia ***
Capitolo 41: *** Castello ***
Capitolo 42: *** Osservati ***
Capitolo 43: *** Divisione ***
Capitolo 44: *** Un Quirk impossibile ***
Capitolo 45: *** Una vita da proteggere ***
Capitolo 46: *** Un'intesa perfetta ***
Capitolo 47: *** Una scoperta terrificante ***
Capitolo 48: *** Una lotta impari ***
Capitolo 49: *** Quirk artificiali? ***
Capitolo 50: *** Atlante ed Efesto ***
Capitolo 51: *** Un muro da oltrepassare ***
Capitolo 52: *** Una vita da proteggere ***
Capitolo 53: *** Un insperato aiuto ***
Capitolo 54: *** La cruda realtà ***
Capitolo 55: *** La causa della Lamia ***
Capitolo 56: *** Prova di forza ***
Capitolo 57: *** Patto con il Diavolo ***
Capitolo 58: *** L'esplosione della follia ***
Capitolo 59: *** Senza rimorsi ***
Capitolo 60: *** Incontro col destino ***
Capitolo 61: *** Un incubo che diventa realtà ***
Capitolo 62: *** Colui che può piegare il destino ***
Capitolo 63: *** Devil Trigger ***
Capitolo 64: *** L'estremo sacrificio ***
Capitolo 65: *** Eroi alla ribalta ***
Capitolo 66: *** Il gemello del male ***
Capitolo 67: *** Kanon, l'ingannatore ***
Capitolo 68: *** Un successo amaro ***
Capitolo 69: *** Strade che si dividono ***
Capitolo 70: *** Stelle nascenti ***
Capitolo 71: *** Una vigilante fuori dal comune ***
Capitolo 72: *** Tempo di saldare il debito ***
Capitolo 73: *** Una pericolosa discendenza ***
Capitolo 74: *** Scegliere la propria via ***
Capitolo 75: *** Cattivi presagi ***
Capitolo 76: *** Il Giappone con il fiato sospeso ***
Capitolo 77: *** L'era dei villains ***
Capitolo 78: *** Delle informazioni da consegnare ***
Capitolo 79: *** Un pericoloso luogotenente ***
Capitolo 80: *** Conoscere il proprio nemico ***
Capitolo 81: *** Un cuore rinato ***
Capitolo 82: *** Cuori comunicanti ***
Capitolo 83: *** Genro Ken ***
Capitolo 84: *** Seth, l'irriducibile ***
Capitolo 85: *** Un nemico dietro l'altro ***
Capitolo 86: *** Pura follia ***
Capitolo 87: *** Lavoro di squadra ***
Capitolo 88: *** Il demone e lo squartatore ***
Capitolo 89: *** Jackpot ***
Capitolo 90: *** La più grande forza dell'Universo ***
Capitolo 91: *** Il richiamo di Cthulhu ***
Capitolo 92: *** Il prezzo del potere ***
Capitolo 93: *** Alice, la maschera d'argento ***
Capitolo 94: *** Il Tonante ***
Capitolo 95: *** La rivincita del vampiro ***
Capitolo 96: *** Asso nella manica ***
Capitolo 97: *** Il Boss finale ***
Capitolo 98: *** Barlume di speranza ***
Capitolo 99: *** Lo scontro che scosse la terra ***
Capitolo 100: *** Il One for All completo ***
Capitolo 101: *** Una nuova erede ***



Capitolo 1
*** Una società in pace ***


Una società in pace

 

Trascorsero quindici anni dalla sconfitta di Castellanos, periodo durante il quale le forze del bene e del male si scontrarono in un'epica lotta che minò fin dalla fondamenta l'intera società. Infatti Shigaraki e la sua lega diedero avvio ad una crisi talmente profonda che solo il sacrificio e l'impegno di numerosi eroi poté sanare.

Tra coloro che giocarono un ruolo di rilievo nello sventare il piano di Tomura ci furono gli studenti della UA, in particolare Mirio, Shoto, Bakugo e Deku. Quest'ultimo fu colui che si scontrò in una battaglia, che rimase impressa nella mente di tutti, con il nuovo simbolo del male.

Come prevedibile si trattò di uno scontro estremamente difficile che spinse al limite il ragazzo dai capelli verdi, il quale però riuscì a spuntarla essendo anche capace di eliminare apparentemente la sua nemesi. Tuttavia le ripercussioni di quella battaglia lo costrinsero in un letto di ospedale per diversi mesi, a cui se ne aggiunsero altri di riabilitazione. Per sua fortuna non riportò nessuna ferita permanente, perciò riuscì a tornare alla sua professione senza problemi e così iniziò la sua epoca d'oro.

Le sue gesta furono eccezionali, non solo catturò nuovamente Stain e numerosi altri villains, ma fece scendere il tasso di criminalità a livelli bassissimi. Tutto ciò gli valse il titolo di nuovo simbolo della pace, realizzando in questo modo il suo sogno.

 

Il successo di Midoriya era debitore al supporto di Uraraka, l'amata era sempre rimasta al suo fianco, dandogli un grande aiuto sia pratico che mentale. Senza di lei non sarebbe mai riuscito ad avere la meglio su Tomura e tanto meno a diventare la nuova luce di speranza per il Mondo intero.

 

Tre anni fa la coppia decise di portare la loro relazione al livello successivo, quindi si sposarono per la grande felicità degli appassionati di gossip e per i romantici.

Scelsero di fare due cerimonie, una pubblica piena zeppa di gente ed una privata con i soli parenti ed amici più stretti. Dato che Ochako aveva perso i genitori per colpa del detective, venne accompagnata all'altare dal suo amico Iida, mentre Tsuyu le faceva da damigella. Invece per Deku c'erano sua madre e Mirio; il fatto che i due condividessero gli stessi ideali gli aveva avvicinati molto nel corso degli anni.

 

Solo grazie al grande carisma e senso di sicurezza che Izuku era stato capace di trasmettere, proprio come All Might, la società tornò ad avere una fiducia incrollabile negli eroi. Di conseguenza diventare un hero, ritornò ad essere il sogno di quasi tutti i giovani. Tra di loro c'era un ragazzo che aveva una grande voglia di riscatto, si trattava di un ragazzo alto un metro ed ottanta, dotato di una carnagione chiara, capelli biondo cenere, occhi color nocciola ed aveva dei lineamenti delicati, ma allo stesso tempo maschili. Si chiamava Michael ed era il figlio illegittimo di Thief.

Il giovane era nato e cresciuto a Berlino in un quartiere popolare, dove frequentò le scuole ottenendo ottimi voti. Purtroppo non ebbe mai la possibilità di conoscere sua madre, visto che morì di parto, perciò visse con i nonni materni. Grazie al loro amore trascorse un'infanzia e una pre adolescenza in tranquillità, anche se il solo pensiero di essere un discendente di uomo che ha violato le leggi con i suoi furti e che, soprattutto, ha collaborato con quel pazzo di Castellanos, gli faceva odiare il sangue che gli scorreva nelle vene.

Seppure provasse questi sentimenti nei confronti del genitore, era innegabile che Thief provasse una forma d'affetto per lui. Infatti il ladro l'aveva chiamato Michael perché era convinto che un giorno sarebbe diventato forte come quella creatura alata e gli aveva anche lasciato una gigantesca villa piena di tesori dal valore inestimabile. Però il giovane si era sempre rifiutato di usufruire di quelle ricchezze, non voleva niente che provenisse da quell'uomo.

 

Con il passare degli anni nella mente di Michael maturò una convinzione che sarebbe diventata la sua più grande motivazione: diventare un hero grande quanto Deku e salvare chiunque fosse in pericolo così da dimostrare di non essere come suo padre.

Per riuscirci però avrebbe dovuto frequentare una prestigiosa scuola di eroi, ma in Germania non ce ne era nessuna di alto calibro e questo avrebbe complicato di gran lunga il raggiungimento del suo obiettivo.

Per sua fortuna la UA aveva dato vita ad un'iniziativa che avrebbe fatto al suo caso: da quest'anno ci sarebbe stata una classe internazionale che avrebbe ospitato le migliori promesse dell'eroismo provenienti da paesi esteri. Per entrarci era necessario andare in Giappone, superare un test scritto ed infine una prova pratica dalla natura ancora misteriosa.

 

Il giovane Michael scelse di cogliere a volo quest'opportunità, se sarebbe stato capace di entrare nelle scuola di eroi più prestigiosa del Mondo, il suo sogno sarebbe potuto diventare qualcosa di concreto. Le prove ci sarebbero state tra sei mesi, quindi avrebbe avuto tutto il tempo per studiare, raffinare le sue abilità ed accumulare il denaro necessario per il volo, dato che non voleva attingere all'eredità paterna.

 

Il ragazzo non poteva avere la minima idea di ciò che il futuro aveva in serbo per lui.

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Capitolo 2
*** Test d'ammissione ***


Test d'ammissione

 

Due giorni prima degli esami per entrare nella UA, Michael prese il volo che aveva prenotato per il Giappone. Si trattava di un biglietto low cost con ben tre scali, avrebbe impiegato più di ventiquattro ore prima di raggiungere la sua destinazione. Questo era il massimo che poteva permettersi, senza usufruire dell'eredità paterna.

Il lato positivo di quel lungo viaggio consisteva nel fatto che poteva ripassare la parte teorica del test ed allo stesso tempo concentrarsi mentalmente per quella pratica.

 

Come era noto a tutto il Mondo la UA rappresentava l'eccellenza nelle scuole dell'eroismo e perciò solo i migliori aspiranti heroes potevano essere ammessi. Tuttavia, a causa del caos generato da Shigaraki, questo istituto superiore passò un periodo di forte crisi economica. Lo Stato aveva tagliato i fondi destinata a quel genere di scuole e con i soli contributi delle famiglie dei studenti, la UA non riusciva ad autosostenersi. Fortunatamente in suo aiuto intervenne Momo, la quale investì su di essa salvandola da un'inevitabile chiusura. Inoltre, dopo il pensionamento di Nezu, fu la stessa Yaoyorozu a diventare la nuova preside. Se a questo si aggiunge la sua attività da eroina e la gestione di ben dieci agenzie sparse in tutto il paese, era sicuramente una donna molto impegnata che non sembrava avere una vita sentimentale. Secondo alcune indiscrezioni conduceva una specie di relazione segreta con l'attuale pro hero numero quattro, cioè Shoto. Però si trattava di semplici speculazioni, nate dalla grande affinità che mostravano durante le loro rare collaborazioni.

 

Michael arrivò a destinazione dopo ben trentasei ore, in uno scalo ci fu un terribile ritardo, si trattava della sua solita fortuna. Perciò fu costretto ad andare nell'ostello che aveva prenotato per riposare in vista dall'opportunità della sua vita, la quale si sarebbe tenuta alle otto in punto.

Per via dell'agitazione, il giovane non dormì molto. Pensava soprattutto a cosa sarebbe successo se i test fossero andati male, essere un eroe era tutto quello che aveva sempre desiderato e non aveva piani di riserva. Per cui avrebbe dovuto dare tutto se stesso per realizzare il primo passo del suo sogno, non poteva e non doveva fallire.

 

Il mattino seguente, il ragazzo arrivò puntale nel luogo in cui si sarebbe tenuta la prova scritta. Si trattava di una grande palestra pubblica piena di banchi separati, a occhi e croce ce ne erano duecento; ogni anno il numero di partecipanti aumentava sempre di più.

Il test riguardava domande di logica, cultura generale ed alcune incentrate sulla storia degli eroi.

Michael lo completò entrò il tempo limite, di due ore, certo di averlo superato con buoni risultati; era sempre stato bravo in queste cose.

 

Dopo una piccola pausa di mezz'ora, i duecento giovani si spostarono in una gigantesca struttura appena fuori la UA. In quel luogo si sarebbe tenuta la seconda ed ultima parte dell'esame: la prova pratica. Ogni anno cambiava come da tradizione, quindi nessuno sapeva cosa aspettarsi.

 

Ad un tratto si sentì una voce inconfondibile, quella del pro hero numero 17: Denki Kaminari, il quale aveva preso il posto di Present Mic. L'eroe affermò con entusiasmo “ Aspiranti eroi, spero che siate in forze perché vi aspetta una dura prova. Quest'anno dovrete distruggere il maggior numero possibile di robot umanoidi dotati di incredibili capacità. Ce ne sono di due tipi: quelli standard e quelli élite. I primi valgono un punto i secondi ben tre, scommetto che vi state chiedendo come faremo a distinguerli? Lo capirete da soli. Avete dieci minuti di tempo per dare il meglio di voi, pronti? Via!”.

In quel momento ci fu lo squillo di una sirena e subito dopo le porte del luogo si aprirono.

All'interno era riprodotto uno scenario cittadino e le strade erano invase da robot di dimensioni umane dotati di una mitragliatrice. Poi ce ne erano alcuni molto più grandi, i quali avevano uno scudo al plasma ed una spada laser; questi erano certamente gli élite.

 

Il primo ad agire fu un ragazzo da capelli bianchi, il quale con la sua Katana tagliò di netto una decina di macchine in nemmeno un secondo.

Michael capì che doveva darsi una mossa oppure avrebbe fallito, per cui attivò il suo Quirk, un'unicità molto strana che neanche lui conosceva bene. Per usarlo doveva alzare la mano destra al cielo, una volta fatto alle sue spalle compariva una figura simil-umana, con un tentacolo pieno di occhi al posto del braccio destro. Dopo di che l'essere spariva, lasciandogli un incremento assurdo delle capacità fisiche, Infine tutti gli oggetti che si trovavano nel raggio di quindici metri da lui, fatta eccezione per quei robot, si deformavano, ma senza subire danni; come se fossero stati catapultati in una dimensione parallela.

 

Grazie alla sua stranezza e alla sua maestria il figlio di Thief fu capace di portare a casa diversi punti. Astutamente evitò le macchine d'élite, avrebbe perso troppo tempo ad eliminarle e questa era una situazione in cui la quantità contava maggiormente rispetto alla qualità.

Ad un minuto dallo scadere del tempo, Michael sentì un grido femminile provenire alle sue spalle. Si voltò di scatto e vide una giovane molto bella, lei aveva dei capelli castani raccolti in una treccia, la quale lasciava due ciuffi, moderatamente lunghi, cadere sul volto, gli occhi erano di un verde intenso ed i lineamenti delicati. Indossava un lungo vestito rosa con sopra un cappotto di pelle rossa e stivali neri. Inoltre portava tre bracciali su ogni polso ed una collana con un pendente a forma di fiore.

 

La ragazza era caduta a terra per evitare l'attacco di un robot d'élite, il quale aveva lo scudo distrutto. La macchina stava per trafiggerla, ma lei l'anticipò creando un fulmine che mise fuori gioco l'avversario. Tuttavia, senza che se ne fosse accorta, un altro nemico si era mosso alle sue spalle, il quale era intento ad infilzarla.

Per fortuna l'aspirante eroina venne salvata da Michael che mise a segno un pugno capace di distruggerlo all'istante. Il gesto però gli costò quasi una mano, la corazza del robot d'élite era più resistente del previsto.

La giovane notò la ferita del suo salvatore, per cui mosse il bastone che brandiva, il quale aveva incastonato quelle che sembravano delle gemme. Erano tre: una arancione, una viola ed una verde. Fu quest'ultima ad illuminarsi, dopo di che una gentile e tiepida folata di vento avvolse la mano ferita di Michael, curandola perfettamente.

L'erede del leggendario ladro mosse senza dolore la mano, ciò lo sorprese notevolmente. Successivamente guardò la castana e la ringraziò “ Grazie” “ Era il minimo che potessi fare, dopotutto ti sei fatto male per salvarmi”. La giovane donna fece un sorriso radioso e molto gentile che colpì profondamente Michael. Il ragazzo non si aspettava sicuramente che qualcuno potesse fare un'espressione tanto serena in un momento ricco di tensione come quello.

All'improvviso si sentì nuovamente una sirena, seguita da Kaminari che annunciava il termine della prova.

 

Michael lasciò il luogo abbastanza sicuro di aver passato l'esame, ma i suoi pensieri non andarono solo al test appena sostenuto. Infatti ripensò a quella ragazza, c'era qualcosa di diverso in lei, qualcosa di speciale e perciò sperava di rivederla alla UA per poterla conoscere meglio.

 

Le gesta degli aspiranti eroi vennero osservata dai professori della scuola e da Deku il quale era particolarmente soddisfatto del gesto di Michael ed anche della giovane dagli occhi verdi, I due si erano presi cura l'uno dell'altra in un momento di stress e questo era certamente un ottimo punto di partenza per essere eroi.

 

Nota: La ragazza ed il giovane dai capelli bianchi sono delle citazioni a precisi personaggi videoludici, chissà se siete riusciti ad intuirli? Voglio darvi un piccolo suggerimento: la prima è stata una delle protagoniste di un remake uscito quasi un anno fa, mentre il secondo ha un fratello per il quale prova rancore, risentimento, ma anche rispetto.

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Capitolo 3
*** Classe internazionale ***


Classe internazionale

 

Trascorse una settimana dalle prove d'ammissione e la curiosità di Michael di conoscere il risultato diventava sempre più grande ad ogni ora che passava. L'agonia del giovane terminò dopo otto giorni dai test, infatti gli arrivò una e-mail istituzionale provenire proprio dalla UA.

L'erede di Thief l'aprì frettolosamente non stando più nella pelle. Una volta fatto dovette cliccare su un link, il quale fece partire un video avente come protagonista la preside in persona. Momo disse in modo composto e formale “ Michael Strife, sono lieta di annunciarti che sei stato ammesso nella sezione internazionale della UA. Ti faccio i miei più vivi complimenti, inizierai domani alle otto. Mi raccomando sii puntale, il primo giorno è sempre importante”.

 

Michael si diede un pizzicotto per accertarsi che questo non fosse uno dei suoi sogni ed incredibilmente era tutto reale. Il primo passo verso il suo obiettivo era stato compiuto, però ciò non era che l'inizio, la parte più difficile doveva ancora iniziare. Comunque avrebbe festeggiato il suo successo comprandosi qualcosa di gustoso, magari una bella pizza, il suo piatto preferito.

 

La mattina seguente Strife uscì con qualche minuto di anticipo, così da arrivare puntuale. Lungo il tragitto la sua mente tornò a quella ragazza tanto gentile nella quale si era imbattuto durante la prova pratica. Sperava che anche lei avesse superato i test, voleva ringraziarla come si vede visto che l'ultima volta, a causa della tensione e della concitazione del momento, non ebbe tempo di farlo.

 

Giunse davanti la UA dieci minuti prima delle otto. La scuola era rimasta identica almeno esternamente, gli investimenti di Momo riguardavano prettamente l'interno e le zone simulative dei combattimenti.

Il giovane fece un respiro profondo ed entrò. Doveva recarsi al secondo piano in cui ci sarebbe stata la sua classe, denominata primo alpha.

Percorse i corridoi e le scale con passo svelto, non vedeva l'ora di conoscere chi sarebbero stati i suoi compagni, persone con cui avrebbe condiviso una parte importante della sua vita, ed i professori che l'avrebbero guidato nella sua crescita.

 

Trovò rapidamente l'aula grazie ad un cartellino piuttosto evidente, con su scritta la sua sezione. Una volta dentro notò dieci banchi, otto erano occupati da quelli che sarebbero diventati i suoi compagni.

I ragazzi stavano parlando tra loro per iniziare a conoscersi, dall'aspetto sembravano sapere il fatto loro. Michael si accorse che c'era anche la giovane donna del test, per cui prese posto in un banco vuoto vicino a lei e la salutò. “ Ciao, non so se ti ricordi di me” “ Certo che mi ricordo, sei quello che mi ha salvato” lo interruppe lei, “ Sì, però anche tu mi hai aiutato e perciò volevo ringraziarti nuovamente”. Strife fece un leggero inchino, “ Non c'è bisogno di tutta questa formalità” rispose la ragazza sorpresa dall'atteggiamento di Strife.

 

Prima che i due potessero continuare a conversare, entrò in aula Iida, a tutta velocità, esclamando “ Ragazzi sono le otto in punto! Per cui seduti!”. La voce di Tenya era autoritaria, ma allo stesso tempo aveva un so che di simpatico.

Gli studenti rimasero piacevolmente sorpresi dalla presenza di Ingenium, il pro hero numero 9, da lui avrebbero potuto imparare molte cose.

 

Una volta che la classe prese posto, una ragazza corse dentro l'aula. Si trattava di un'aspirante eroina di origini svedesi, cosa evidente da suoi tratti somatici; infatti era bionda, con gli occhi azzurri ed una carnagione chiara. Il suo fisico era atletico quanto quello di Michael, cosa lodevole per un'aspirante eroina tanto giovane.

“ Scusi per il ritardo” esclamò lei con il fiatone, “ Per questa volta te la farò passare liscia, ma che non si ripeta!” affermò Iida muovendo come al suo solito il braccio, “ Certo”.

 

Quando anche la ritardataria prese posto, Tenya fece le dovute presentazioni “ Buongiorno ragazzi e benvenuti nella prestigiosa UA. Io sono Iida Tenya e sarò il vostro coordinatore. Sappiate che trascorrerete i tre anni più intensi della vostra vita e solo se vi impegnerete al massimo potrete diventare eroi. Però prima di entrare nel dettaglio, sarà meglio che vi presentiate. Lo faremo in ordine alle classifica nata dai test d'ingresso. Allora il primo è Saga di Arles”. Un giovane con lunghi capelli blu, occhi del medesimo colore ed un corpo magro, ma prestante si alzò affermando “ Presente” “ Bene Saga, dicci qualcosa su di te, sul tuo Quirk e perché sei qui” “ D'accordo, vengo dalla Grecia, la mia unicità si chiama Cosmo e mi permette di usufruire del potere delle mia costellazione, quella dei Gemelli. Voglio essere un eroe per evitare che i più deboli soffrano e provino dolore” “ Se ti impegnerai ce la farai. Passiamo al secondo: Vergil di Sparda” “ Presente” sostenne un ragazzo da capelli bianchi tirati indietro, occhi azzurri ed un volto stoico. Il quale aggiunse, anticipando la domanda del professore, “ Provengo dagli Usa, il mio Quirk si chiama Yamato e mi permette di creare una katana che, quando la impugno, incrementa notevolmente le mie capacità fisiche. Il mio obiettivo e quello di guidare la società attraverso i demoni rappresentati dai villains”.

Successivamente vennero chiamati in ordine:

Jill, ragazza di origini inglesi, ma che ha vissuto per molto tempo in Cina. Era alta un metro e settantacinque, portava i capelli corvini a caschetto ed aveva gli occhi blu mare. Inoltre era dotata del Quirk Buddha che le consente di creare una gigantesca mano dorata e di controllarla a piacimento.

Lara, giovane inglese con lunghi capelli castani, fisico atletico ed occhi color ambra, era possesso della stranezza chiamata Artemide, la quale le permette di dar vita ad un arco costituito da pura energia verde, capace di scoccare frecce di vario genere.

Michael il cui Quirk rimane ancora un mistero, seppure gli effetti sembrano essere una distorsione dello spazio in un'area circoscritta ed un aumento delle capacità fisiche.

Aerith, la giovane che era rimasta impressa all'erede di Thief. Le sue origini erano ignote, visto che perse entrambi i genitori quando era ancora in fasce. Trascorse la sua giovane vita con sua mamma adottiva, in una prateria degli USA. Poteva vantare il Quirk Mako che le permetteva di controllare e solidificare in piccole sfere, chiamate materie, l'energia del mondo. Questi oggetti potevano essere inseriti su ogni oggetto e a seconda dell'effetto assumevano un colore diverso. Tuttavia la castana riusciva a crearne solo tre a volta ed avevano un limite temporale di utilizzo, circa cinque minuti.

Abasi, ragazzo di origini Sud africane, alto oltre due metri e dotato di un fisico massiccio, ben cento chili di muscoli. Possedeva la stranezza Mirror che consisteva nella creazione di due specchi, uno che assordiva gli impatti mentre l'altro gli respingeva al mittente.

Sara, fanciulla di origini italiane, portava i lunghi e fluenti capelli neri sciolti. Era piccolina, infatti non arrivava al metro e sessanta, mentre i suoi occhi erano di un viola intenso. Aveva l'unicità chiamata ceneri vulcaniche che le consentiva di generare dal nulla quelle particolari e pericolose ceneri.

Nikolai, giovane uomo russo, dotato di cortissimi capelli biondi, occhi grigi ed un corpo perfettamente proporzionato. Vantava il Quirk String, il quale gli permetteva di creare delle corde lunghe e molto resistenti.

Astrid, la ritardataria aveva la stranezza Eagle che le permetteva di trasformarsi in un'aquila.

 

Terminate le presentazioni, Iida portò i ragazzi fuori sostenendo di avere una sorpresa in serbo per i giovani studenti, i quali erano estremamente curiosi di sapere cosa aveva in serbo il loro professore.

 

Nota: i personaggi sono solo dieci, ma ho deciso di optare per un numero più contenuto così da poterli caratterizzare meglio. Inoltre nel corso della storia saranno presenti anche alcuni studenti delle altre sezioni.

Aerith e Vergil sono delle citazioni e mi atterrò più o meno allo loro personalità videoludica. Per la precisione descriverò la prima così come l'ho conosciuta in FF7 Remake, mentre il secondo avrà qualche leggera modifica.

Invece Saga è un vero e proprio tributo al potentissimo cavaliere d'oro dei Gemelli.

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Capitolo 4
*** Fine del primo giorno ***


Fine del primo giorno

 

Iida condusse la sua classe in uno spazio aperto, appena fuori la struttura della UA. Lì c'erano anche gli studenti delle sezioni 1^A e 1^B con i rispettivi coordinatori, cioè Kirishima il pro hero numero 8 e Kyoka l'eroina numero 15.

I giovani pensavano che i professori gli avessero riuniti per fargli visitare i nuovi luoghi d'addestramento, frutto dell'idee di Momo.

Tuttavia erano in errore, infatti dopo poco qualcuno scese dal cielo ed il suo atterraggio generò un grande polverone. Non appena gli aspiranti eroi ripresero la vista, videro con stupore e felicità chi fosse il tizio che si era catapultato davanti a loro: si trattava del nuovo simbolo della pace.

 

Deku aveva uno smagliante sorriso sul volto ed indossava un costume simile a quello della golden age di All Might. La differenza principale risiedeva nel colore, quello di Izuku era prevalentemente sul verde mentre quello del suo idolo sul blu.

“ Salve giovani aspiranti eroi, sono venuto per farvi le mie congratulazioni per il traguardo raggiunto ed augurarvi un buon anno. Ricordate di dare sempre il massimo e spingervi oltre ogni vostro limite”.

Le parole di Midoriya furono abbastanza sbrigative, probabilmente era ancora in servizio. Comunque gli studenti furono comunque felici che il più grande eroe in circolazione fosse venuto a salutarli.

“ Quasi dimenticavo, durante il corso parteciperò a qualche vostra esercitazione, così potrò ammirare il coraggio e l'eroismo delle nuove leve”. Tale notizia riempì di gioia, ma allo stesso di agitazione i giovani, i quali avrebbero voluto fare una buona impressione sul loro idolo.

Prima che se ne andasse, Deku chiese un'ultima cosa “ Sapete qual è il nostro motto?” “ Certo!” risposero in coro gli studenti, “ Bene, allora diciamolo tutti insieme. Pronti?” “ Sì” “ Plus Ultra!” gridarono all'unisono tutti i presenti, compresi gli insegnanti.

Dopo di che Izuku fece un poderoso balzo e scomparve tra le nuvole.

 

“ Ok studenti, basta contemplare il firmamento, è ora di tornare in classe. Questa mattina vi farò le lezioni classiche, mentre dopo la pausa pranzo ci dedicheremo a qualche test fisico” ordinò Iida facendo cenno ai ragazzi di seguirlo, “ Ma non dovremmo vedere la scuola prima?” domandò delusa Sara, “ La scoprirete con il tempo e poi siete qui per lavorare duro, non per una visita turistica”.

Da questa risposta era evidente che Tenya fosse stato uno studente di Aizawa, per cui era molto probabile che sarebbe stato un insegnante severo e disciplinato.

 

Terminate le lunghe ore della mattina, la classe internazionale si recò in mensa dove c'erano anche gli altri studenti, i quali però avevano già preso posto e stavano iniziando a mangiare. Le lezioni di Tenya, per sommo dispiacere di molti, si erano prolungate più del dovuto.

Michael, l'ultimo della classe a prendere il pasto, si sedette vicino a Saga il quale emanava un'aura decisa, ma allo stesso tempo piacevole. In quel tavolo c'erano tutti i suoi compagni tranne Vergil, il quale era seduto da solo. Strife stava andando a chiamarlo, ma venne fermato da Abasi che gli disse “ Inutile che tu vada da lui, gli ho già offerto di unirsi a noi, ma ha detto che preferisce restare da solo. Tuttavia non ti preoccupare, con il tempo riuscirò a renderlo più socievole” il giovane sud africano fece l'occhiolino. Da come parlava sembrava essere un tipo molto simpatico ed affabile, nonostante il suo aspetto colossale gli conferisse un'apparenza minacciosa.

 

A quel punto l'erede di Thief guardò davanti a sé ed incrociò i bellissimi occhi verdi di Aerith, la quale gli diede un sorriso gentile. Ancora una volta quel semplice gesto colpì il giovane più del dovuto, contando che la castana si era dimostrata cortese e disponibile anche con tutti gli altri. Michael volse di scatto lo sguardo sul cibo, mentre sentiva una strana sensazione crescere in lui.

 

“ Mmm che buono!” esclamò all'improvviso Jill sbranando il suo pasto, “ Non è male, ma non è niente di paragonabile a quelli che fa mia madre” rispose Sara, “ Davvero?” “ Certamente, un giorno di questi te ne farò assaggiare uno” “ Che bello, grazie”.

 

Una volta terminato di rifocillarsi, la classe si recò nella palestra della UA dove avrebbero sostenuto i test fisici, sotto la ligia attenzione del loro coordinatore.

Le prove consistettero sulla forza, sulla coordinazione e sull'agilità. Saga, Vergil e Jill furono gli unici ad ottenere ottimi risultati in ognuna di queste. Invece Abasi eccelse in quelle di potenza, dando sfoggio di una naturale forza fisica fuori dal comune, ma non ebbe altrettanta fortuna nelle altre. Mentre Lara, Nikolai ed Astrid furono in gamba specialmente in quelle d'agilità. Michael, dal canto suo, si piazzò sempre a metà classifica, ciò evidenziò il suo bilanciamento, ma allo stesso il bisogno di rinforzare il fisico. Sfortunatamente Aerith e Sara furono le ultime in ogni prova, senza ombra di dubbio ciò era dovuto ai loro Quirk che non erano idonei per quel genere di cose. Per cui si sarebbero dovuto allenare più duramente degli altri o sarebbero restate indietro.

 

Terminati i test, gli aspiranti eroi vennero sottoposti ad un intenso addestramento fisico che spinse al limite la loro resistenza.

L'allenamento terminò solo al tramonto. “ Bene per oggi può bastare. Adesso vi mostrerò il dormitorio dove trascorrerete i prossimi tre anni” “ Professore Tenya, ci dia un minuto per riprendere fiato” si lamentò Sara, “ Ragazzina vedi di non fare tante storie oppure vi terrò qui per un altro paio d'ore” “ Ma è fuori di testa! Io...” la ragazza di origini italiana venne messe a tacere da Lara, la quale si scusò con l'insegnante per le parole della compagna. Iida lasciò correre e condusse gli allievi presso il dormitorio.

Lì, prima di congedarli, affermò “ I collaboratori hanno portato la vostra roba dentro, ma spetterà a voi metterla a posto” “ Anche i letti?” obiettò nuovamente Sara, “ Certo, anche l'essere responsabili è parte dell'essere eroe”, la giovane fece un'espressione scioccata, “ Su non scoraggiarti, se lavoriamo insieme faremo in fretta” “ Così si parla Aerith, forza entrate e sistemate la vostra nuova abitazione. A domani e mi raccomando, puntali” concluse Ingenium con un velo di minaccia.

 

I compagni di classe si misero all'opera e dopo un paio d'ore completarono il loro compito, Successivamente cenarono velocemente, poi corsero a riposare, esausti sia fisicamente che mentalmente dal loro primo giorno nella UA.

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Capitolo 5
*** Aspiranti eroi messi alla prova ***


Aspiranti eroi messi alla prova

 

Passò una settimana da quando la classe internazionale iniziò le lezioni.

Durante questo periodo il gruppo ebbe modo di conoscersi meglio e consolidare i rapporti.

Ad esempio Aerith e Michael erano spesso insieme e avevo una specie di rituale: la mattina presto, quando i compagni stavano ancora riposando, si ritrovavano in cucina a parlare del più e del meno. Inoltre la ragazza si dedicava alla cura dei fiori che aveva piantato anche intorno al dormitorio, mentre il giovane preparava la colazione per tutti.

Invece Abasi era il classico tipo socievole e divertente, in grado di fare amicizia con tutti. L'unico che sfuggì al suo carisma fu Vergil, il quale rimaneva sempre da solo e non sembrava intenzionato a stringere amicizia con nessuno. Anche Saga era un tipo piuttosto introverso, però era sempre pronto a dare una mano ai suoi amici, dimostrando di avere un grande cuore.

Altra chiacchierona, dovuta alle sue origini, era senza dubbio Sara, la quale aveva stretto amicizia soprattutto con Lara e Jill.

Nikolai ricopriva il ruolo del musicista del gruppo, infatti suonava spesso la chitarra classica e la lira. In sostanza si trattava di una persona eccentrica, come molti suonatori, e dal fine intelletto.

Infine Astrid si era dimostrata una giovane di compagnia, ma a causa della sua pigrizia, passava la maggior parte del tempo a dormire, persino in classe; cosa che mandava su tutte le furie Iida.

 

Passato il fine settimana, la classe venne sottoposta ad un test più serio e difficile rispetto a quelli sostenuti fino ad ora. Infatti avrebbe dovuto affrontare delle creature chiamate Persecutori, esseri simili ai Nomu, meno potenti di questi, ma dalla grande versatilità.

Il gruppo venne scortato da Iida, il quale avrebbe supervisionato la prova, in un'area d'addestramento contenente solo una gigantesca villa.

 

“ Allora ragazzi, agirete in coppia e gli abbinamenti saranno estratti a sorte. Per superare la prova dovrete o lasciare la villa entro quindici minuti oppure sconfiggere il Persecutore che vi darà la caccia” spiegò Tenya.

Si trattava di una prova apparentemente semplice, ma che nascondeva delle insidie. Ad esempio la struttura era più simile ad un labirinto che ad una abitazione e le creature nemiche sarebbero state dei counter per gli aspiranti eroi.

 

I primi furono Michael ed Aerith, i quali vennero bendati e portati dal professore al centro della villa. Una volta che Ingenium uscì, venne dato il via per l'inizio del test.

Non appena si tolsero la benda, i due rimasero stupiti dall'ambiente sofisticato, ma allo stesso tempo inquietante.

“ Wow, si vede che la preside Yaoyorozu è ricca sfondata” affermò Aerith, “ Già, ma ci tornerà utile” “ Dici per le attrezzature?” “ Sì, ma anche per le prove che ci aspettano” “ Come questa?” “ Esatto, forza troviamo una via d'uscita”, la ragazza annuì con il suo solito sorriso gentile.

 

Il duo avanzò con sicurezza e senza farsi confondere dalla planimetria, dimostrando un ottimo senso dell'orientamento.

A circa metà strada sentirono dei passi pesanti dirigersi verso di loro. “ Scommetto che si tratta del Persecutore” affermò Strife, “ Allora dovremo prepararci”. Nelle mani della castana iniziarono a convergere dei strani flussi d'energia verde, i quali formarono una materia del medesimo colore ed una arancione.

“ Ho creato un'Energia, materia avente proprietà curative, ed un'Analisi. Questa è capace di capire i punti forti e deboli dei nemici” “ E' davvero incredibile il tuo Quirk Aerith” “ Grazie” “ Adesso attiverò il mio, ma prima di farlo devo darti un avvertimento: vedrai gli oggetti intorno a te deformarsi. Però non devi spaventarti, non avrà nessuna ripercussione su di te” “ Va bene, comunque ti starò vicina per precauzione” sostenne la ragazza avvicinandosi all'amico, il quale si imbarazzò leggermente.

 

Sorprendentemente la realtà distorta, frutto dell'unicità di Strife, non spaventò Aerith che sembrava meravigliata da quel potere.

Comunque, in quel preciso istante, entrò il Persecutore, esteticamente identico ad un Nomu umanoide. L'amante dei fiori provò ad usare la materia Analisi su di lui, ma non ebbe alcun risultato. “ Cavolo, deve trattarsi di una creatura nuova, non sono riuscita a trovare nessun dato. Dovremo attaccarlo e dare tempo alla materia di raccogliere dati a sufficienza per un'analisi” disse la ragazza, “ Mi sembra una buona idea, ci penserò ad affrontarlo” “ Ti darò supporto” “ No, puoi creare solo un'altra di quella sfere, giusto?” “ Sì” “ Quindi sarà meglio aspettare i risultati dell'analisi, non credi?” “ In effetti, se siamo fortunati potrei creare la materia counter per il Quirk del Persecutore” “ Perfetto, abbiamo un piano” “ Aspetta, prendila tu” Aerith consegnò la piccola sfera arancione all'amico, poi aggiunse “ Le analisi saranno più veloci se l'hai con te mentre combatti” “ D'accordo, grazie”. Strife mise la materia tra le sue fasce per poi gettarsi all'attacco.

 

Michael mise a segno vari pugni di buona potenza, i quali però non avevano alcun effetto sul corpo elastico del nemico. L'aspirante eroe intuì quale elemento avrebbe potuto utilizzare per avere la meglio, ma era curioso di capire quanto efficace fosse la materia Analisi; perciò tenne per se l'intuizione appena avuta.

Con suo grande stupore, la piccola sfera fu capace di analizzare il Persecutore in meno di trenta secondi, rivelando il punto debole dell'essere: il ghiaccio, l'elemento preciso a cui Strife aveva pensato.

 

“ Aerith, possiamo batterlo con il ghiaccio o con qualcosa di simile” “ Il ghiaccio sarà perfetto” sostenne felice la ragazza, la quale creò un'altra materia verde che la mise sul suo bastone bianco. Dopo di che esclamò “ Preparati brutto mostro, Crio!” un cristallo ghiacciato colpì l'essere e poi esplose congelando il nemico. Michael approfittò dell'occasione per distruggere il corpo del Persecutore con un poderoso diretto.

 

In quel momento squillò una sirena e poi si udì la voce Iida sostenere “ Prova superata, bravi!”.

“ Siamo un'ottima squadra!” affermò Aertih sorridendo, “ Non dobbiamo montarci la testa, ma sì, siamo stati in gamba”. I due si scambiarono un sorriso e si diedero il cinque, soddisfatti del loro operato.

 

Le altre prove furono a a senso unico: Saga ed Astrid ottennero un veloce successo grazie al ragazzo dai capelli blu, che utilizzò la sua tecnica speciale per avere la meglio sull'avversario. La mossa si chiamava Dimensione Oscura, capace di spedire. in un luogo senza stelle e dal quale non si fa più ritorno, qualsiasi cosa, persino le persone.

Abasi e Jill ebbero successo grazie alla strategia del colossale ragazzo, il quale usò i suoi specchi per disorientare il Persecutore, facendolo così perdere nel labirinto. Invece Jill condusse sé e l'amico fuori dalla struttura demolendo tutte le mura che le si paravano davanti, cosa per la quale venne rimproverata duramente da Tenya.

Vergil e Lara superarono il test per merito esclusivo del giovane dai capelli bianchi che tagliò in due un Persecutore dal Quirk d'indurimento. Ciò sorprese notevolmente Iida, il quale non si aspettava un'abilità tanto elevata nell'arte della spada in un ragazzo così in erba.

Gli unici che fallirono furono Sara e Nikolai, il Quirk di rigenerazione del loro avversario si dimostrò troppo ostico per loro e non furono capaci di uscire in tempo.

 

Questo sarebbe stato solo il primo dei difficili test a cui gli aspiranti eroi sarebbero stati sottoposti, soprattutto in vista del festival sportivo. I giovani avevano ancora molta strada da fare, ma le premesse non erano affatto male.

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Capitolo 6
*** Nomi e costumi ***


Nomi e costumi

 

Verso le sette di mattina Michael era già in piedi e pronto per il secondo giorno; era sempre stato un tipo mattiniero.

Scese al piano terra per prepararsi qualcosa da mangiare dove, con sua grande sorpresa, trovò la ragazza dal sorriso gentile intenta a maneggiare diversi fiori.

“ Buongiorno Aerith, a quanto pare anche tu ti sei alzata presto” “ Ciao Michael, dovevo scegliere quale fiore mettere qui”.

Il ragazzo fece un'espressione perplessa che non sfuggì alla giovane, la quale chiese “ Non credi che sia una buona idea?” “ No, tutt'altro, solamente mi sorprende che ti stia dando da fare per questo. I fiori devono essere davvero importanti per te” “ Sì e poi gli adoro. Allora, mi aiuti con il mio problema?” “ Va bene, cosa devo fare?” “ Semplice, scegli quello che ti piace di più” “ Sicura?” Aerith annuì, poi sorrise ed infine mise davanti all'aspirante eroe degli Amaryllis, delle bocche di Leone, qualche Delphinium e dei gigli. Proprio quest'ultimi colpirono maggiormente Strife per via della loro varietà cromatica, per cui furono la sua scelta.

“ Interessante” affermò la castana, “ Come?” “ Hai scelto i gigli” “ Sì, non vanno bene per caso?”, la ragazza scosse la testa per poi aggiungere “ Sono perfetti, sai cosa significano nel linguaggio dei fiori?” “ No” “ Purezza e nobiltà d'animo. Quindi, come sospettavo, sei un ragazzo di cui mi posso fidare” “ Solo perché ho optato quel fiore?” “ Non ci crederai, ma la scelta di un fiore dice molto su una persona. Tieni” l'aspirante eroina diede al compagno di classe un giglio, non permettendogli alcuna possibilità di replica.

 

Michael, dopo aver messo quell'omaggio floreale in un piccolo vaso, decise di sdebitarsi. Per cui domandò alla giovane intenta a sistemare i gigli in cucina, “ Aerith, ti piacciono i waffle?” “ Sì, ne vado ghiotta” “ Che coincidenza, sono la mia specialità”.

Strife, senza aggiungere altro, iniziò la preparazione del dolce, quando la ragazza gli chiese “ Vuoi che ti dia una mano?” “ Non c'è bisogno, sono bravo ai fornelli” “ Sicuro?” “ Certo, inoltre cucinare mi rilassa” “ Come vuoi”.

 

Terminata la colazione, la quale fece impazzire Aerith e gli altri, Michael aveva preparato waffle a sufficienza per tutti, il gruppo si recò puntuale in classe.

Appena dopo la campanella della prima ora, entrò Pinky, l'attuale pro hero numero 13.

“ Finalmente vi conosco! Sono eccitatissima, è il mio primo anno da insegnate. Mi presento, mi chiamo Mina Ashido e sarò una delle vostre professoresse. Tranquilli, non sono rigida come il mio vecchio amico Tenya, infatti vi farò liberare il vostro lato più creativo e sfrenato”.

 

I ragazzi, felici di avere anche Pinky come insegnante, si presentarono. Dopo di che Mina riprese la parola affermando “ Sembrate molto sicuri, mi piace. Per essere eroi non basta avere una buona preparazione, il giusto spirito e così via. Dovete possedere anche un nome identificativo ed un bel costume, quindi vi do quindici minuti per pensarci su, Non preoccupatevi se non vi viene in mente niente, dopotutto siete solo al secondo giorno”. Ashido fece l'occhiolino ed un sorriso amichevole.

 

Trascorso il tempo, il primo a presentarsi alla cattedra fu Saga che aveva l'idee molto chiare. Il giovane disse “ Il mio hero name sarà Gemini, è il più opportuno dato che traggo potere dalla costellazione dei Gemelli. Invece il mio costume sarà simile ad un'armatura bronzea medievale, priva di elmo e con lo spallaccio destro a forma di un volto sorridente mentre il sinistro avrà un'espressione seria” “ Mi sembri convinto e devo che mi piacciono le tue idee. Approvo!” rispose Mina con entusiasmo.

La successiva fu Aerith, la quale presentò il nome da eroina Cetra, come la stirpe da cui discendeva. Tuttavia venne bocciato da Ashido che non lo riteneva idoneo ad una ragazza così carina e la convinse a trovarne un altro. Mentre il costume della giovane dagli occhi verdi sarebbe stato simile a quello MT. Lady solo più largo, non si trovava a suo agio con cose troppo aderenti, privo della maschera, con diversi motivi floreali e con qualche piccolo foro dove avrebbe inserite le materie.

Dopo di lei toccò a Michael al quale non era venuto in mente nessun hero name, quindi fece vedere solo il disegno del costume. Questo consisteva in un lungo cappotto nero, le cui estremità, sfilacciate ed apparentemente danneggiate, perdevano colore fino a diventare bianche. Sotto avrebbe indossato una tecnologica camicia, nera anch'essa, con elevate proprietà protettive. Inoltre le braccia sarebbero state avvolte da fasce che servivano sia a proteggere le mani ed eventualmente ad immobilizzare i villain, in perfetto stile Eraserhead. Mentre la parte inferiore non presentava particolarità, infatti consisteva in semplici pantaloni e scarpe sportive nere.

Poi spettò a Jill, che optò per il nome Deva, cioè dea nel buddismo. Il suo costume avrebbe richiamato il tipico vestito delle donne buddiste, semplice, ma appropriato per la sua stranezza.

La successiva fu Sara, la quale scelse Ash of Efesto come hero name. Mentre avrebbe indossato una maglietta a maniche corte ed una gonna di media lunghezza attraversate da motivi di lingue di fuoco e di cenere.

Lara invece decise di prendere il nome del suo stesso Quirk, cioè Artemis. Il costume sarebbe stato simile alla tenuta utilizzata dagli arcieri professionisti.

Abasi prese il nome Glifo, riferimento alla concezioni gesuita dello specchio. Invece la sua tenuta sarebbe stata simile alle uniformi militari ed avrebbe avuto diverse concavità nelle quali avrebbe inserito gli specchi di sua creazione.

Vergil fu particolare, infatti affermò che il suo nome di battesimo sarebbe stato quello da eroe, non aveva bisogno di altro. Mentre il suo costume consisteva in un lungo cappotto blu attraversato da strisce bianche, l'interno era rosso. Inoltre avrebbe indossato un corpetto protettivo nero, lo stesso colore dei pantaloni, ed alti stivali marroni.

Successivamente ci fu Nikolai che optò Orfeo come nome essendo un grande appassionato di musica, cosa che si sarebbe dimostrata idonea al suo Quirk. La tenuta sarebbe stata simile ad un vestito da cerimonia vittoriano con delle note come decorazione.

L'ultima, come al solito, fu Astrid, la quale decise di chiamarsi Eagle, semplice e facile da ricordare. Inoltre avrebbe indossato una semplice canotta azzurra, un doppio spallaccio solo sulla spalla destra del medesimo colore e dei pantaloni aderenti neri. Non scelse nulla di complicato visto che, una volta trasformata, si sarebbe servita poco del costume.

 

La giornata proseguì come la precedente: lezioni teoriche la mattina ed allenamento fisico di pomeriggio. Cosa che però non si sarebbe ripetuta a lungo, infatti presto i giovani aspiranti eroi sarebbero stati sottoposti a prove ben più dure.

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Capitolo 7
*** Le tenebre si destano ***


Le tenebre si destano

 

Nelle settimane seguenti i giovani aspiranti eroi vennero sottoposti a duri allenamenti sia fisici che mentali.

Iida si stava dimostrando un ottimo insegnante, uno dal polso duro, ma allo stesso tempo attento alle esigenze dei suoi studenti. Invece Mina era più amichevoli, lo dimostrava il fatto che sedeva spesso con gli allievi durante l'ora dei pasti, chiacchierando anche su questioni più frivole e leggere rispetto a quelle legate all'eroismo.

 

I ragazzi conobbero anche un'altra eroina professionista che lavorava presso la UA: Ochako Uraraka, pro Hero numero 10. Ricopriva una posizione tanto alta in classifica non solo per le sue grandi abilità, ma anche perché era la moglie di Deku; cosa che naturalmente incrementò di molto la sua popolarità.

Uravity aveva il compito di addestrare gli allievi nell'arte del soccorso, uno dei requisiti indispensabili per essere un vero eroe, per cui aveva lo stesso ruolo ricoperto in passato da Thirteen.

In suddette prove spiccarono Astrid e Nikolai, i quali sembravano nati per quel tipo di lavoro. La ragazza, grazie alla sua vista acutissima, poteva rintracciare civili intrappolati a chilometri di distanza. Invece il russo, per via delle vibrazioni generate dalle sue corde, era capace di individuare persone anche sotto decine di metri di macerie.

Gli altri invece ottennero risultati discreti, eccezion fatta per Vergil, il quale riscontrò diversi problemi nel controllare i propri fendenti. Infatti questi erano tanto potenti che, in una situazione reale, avrebbero tranciato di netto coloro che avrebbe dovuto salvare.

 

Grazie a queste prime settimane di scuola, i giovani iniziarono ad avere un'idea più chiara sulla tipologia di eroi che sarebbero voluti diventare.

Astrid e Nikolai, visto il talento naturale mostrato durante le lezioni di Ochako, decisero di dedicarsi al soccorso di civili, scelta approvata da professori e compagni.

Invece gli altri erano orientati ad essere pro incentrati sul combattimento diretto dei villains, cosa adatta alle loro unicità. Faceva eccezione Aerith, la quale avrebbe potuto ricoprire bene sia il ruolo di eroina di supporto, di lotta, che medica; quindi avrebbe dovuto pensarci ancora su.

 

Dopo due mesi precisi dall'inizio delle lezioni, Tenya fece una comunicazione che catturò l'attenzione da tutti, persino Astrid che era solita sonnecchiare.

“ Seppure siano passate solo poche settimane dal vostro arrivo alla UA, avete fatto dei progressi notevoli sia sulle vostre capacità di giudizio sia nella gestione dei Quirk. Per cui siete pronti a partecipare al festival sportivo che si terrà tra una settimana”.

L'annuncio causò un clamore generale. Quasi tutti gli studenti erano elettrizzati all'idea di potersi confrontare con gli allievi delle altre sezioni, mentre alcuni, Sara e Nikolai nello specifico, erano preoccupati per il poco tempo prima dell'inizio dell'evento.

 

Dopo aver richiamato l'ordine in classe, Tenya aggiunse “ Come sapete il festival è un palcoscenico di fondamentale importanza, tutti gli eroi professionisti vi guarderanno e si faranno un'opinione sul vostro conto. Inoltre voi, più delle altre sezioni, dovrete impegnarvi al massimo, siete i primi esponenti di una classe internazionale e quindi avrete una grande responsabilità” “ In che senso?” chiese Nikolai, “ Non ci arrivi? Se faremo brutta figura, potrebbero non riconfermarci l'anno prossimo” rispose Vergil a braccia conserte, “ Esattamente, perciò cercate di fare un'ottima impressione, così sarete anche chiamati a fare uno stage formativo in qualche agenzia prestigiosa” concluse il coordinatore.

 

Gli studenti avrebbero fatto tutto ciò che era in loro potere, non solo per fare buona figura, ma anche per arrivare ai primi posti.

 

Ci furono tantissime pubblicità sull'imminente festival sportivo, senza ombra di dubbio ci sarebbe stato un grandissimo numero di spettatori, forse il più elevato di sempre.

Però non a tutti fece piacere questa notizia, anzi un giovane sulla ventina con lunghi e sporchi capelli neri, il fisico coperto da un vecchio mantello ed uno sguardo colmo di odio, andò su tutte le furie.

“ Sciocchi eroi, tutto questo spettacolo è abominevole. Presto farò in modo che la mia oscurità divori tutto” sussurrò il ragazzo, “ Posso aiutarti” affermò una voce alle sue spalle, “ Chi sei?” chiese il ventenne notando alle sue spalle un uomo completamente nascosto da un lungo vestito e dotato di un cappuccio che gli copriva il volto. Quest'ultimo avanzò lentamente, dimostrando di essere zoppo, quando fu a pochi centimetri dal giovane disse “ Ti tengo d'occhio da un po' e sono convinto che tu fai proprio a caso mio” “ Qualcosa mi dice che hai bisogno del mio aiuto. Dimmi, perché dovrei dartelo?” “ Vieni con me, se vuoi scoprilo” affermò l'uomo misterioso, entrando in un warp che aveva appena generato.

Il ragazzo, incuriosito da quell'individuo, decise di seguirlo, quindi entrò nel warp poco prima che si chiudesse del tutto.

 

Questo incontro si sarebbe rivelato una sciagura per tutta la società degli eroi, avrebbe dato vita ad un qualcosa aldilà di ogni immaginazione.

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Capitolo 8
*** Festival sportivo- Il primo match ***


Festival sportivo- Il primo match

 

La settimana di preparazione per il festival trascorse in fretta.

Gli aspiranti eroi della classe internazionale si impegnarono a fondo, ben consci del grande palcoscenico che gli avrebbe aspettati.

 

Finalmente il giorno tanto atteso arrivò e tutti gli studenti della UA non stavano più nella pelle.

A presentare l'evento ci sarebbero stati Kaminari, il quale aveva il compito del telecronista, e Yaoyorozu che si sarebbe occupata dei commenti tecnici. Invece il ruolo di giudice degli scontri sarebbe spettato a Kirishima, considerato il più idoneo dei professori per tale compito.

 

Come di consueto l'evento si sarebbe diviso in tre fasi: la prima era una corsa campestre, la seconda invece un test di sopravvivenza e l'ultima un torneo ad eliminazione diretta.

Le prime due, seppur impegnative, non rappresentarono un grande problema per la classe internazionale, la quale le superò senza troppi problemi. Ciò fece sentire gli studenti di questa sezione più sicuri delle proprie capacità, ma allo stesso tempo sapevano che la parte più complicata doveva ancora arrivare.

 

“ Gentili spettatori, anche quest'anno i nostri giovanotti si sono dimostrati essere molto capaci ed abili. Tuttavia il vero spettacolo inizia ora con gli scontri ad eliminazione diretta, sicuramente ne vedremo dello belle. Come ci mostra il monitor, ci saranno dieci match e tra pochi minuti inizierà il primo. Per cui tenetevi pronti” affermò entusiasta Kaminari, suscitando il clamore del pubblico.

 

“ Sono il primo, quindi sarà meglio che mi incammini” sostenne Michael scendendo dagli spalti, dove si trovavano i suoi amici.

“ Dai il meglio di te” lo incoraggiò Aerith donandogli il suo solito sorriso gentile, il quale diede una strana spinta emotiva al ragazzo che, non sapendo bene il perché, non voleva deluderla.

 

Dopo un paio di minuti, il figlio di Thief ed il suo avversario salirono sul ring. A quel punto Kaminari disse “ Eccoci finalmente! Nel primo match si fronteggeranno Michael Strife della classe internazionale e Haruto Sasaki della 1-A”.

Il nemico dell'erede del leggendario ladro era un ragazzo tanto colossale che al cui cospetto anche Abasi sembrava un tipo mingherlino. Infatti era altro tre metri per duecentosettanta chili di muscoli e, come se non bastasse, aveva ben tre teste molto simili tra loro e sei braccia. Il suo aspetto fisico, fuori dalla norma, era dovuto dal suo Quirk Ashura, il quale non si limitava a mutare il corpo, ma anche ad incrementargli le doti fisiche. Ciò lo rendeva uno degli studenti più pericolosi del primo anno, nonché uno dei favoriti alla vittoria.

“ Spero siate pronti, perché lo scontro inizia ora!” concluse Kaminari dando il via al primo match.

 

“ Non ti farò troppo male, in fondo siamo della stessa scuola” sostenne Haruto estremamente convinto delle sue doti, “ Ti consiglio di non sottovalutarmi, sarebbe un errore” rispose Michael leggermente intimorito dalla stazza del rivale, quest'ultimo sorrise prima di lanciarsi all'assalto.

Strife ebbe modo di evitare facilmente il pugno di Sasaki, il colpo era estremamente potente, ma lento e ciò giovò a favore dello studente della classe internazionale che tentò un contrattacco con un calcio circolare. Però questo venne bloccato da Haruto, il quale, grazie alle tre teste, poteva vantare una visione a trecentosessanta gradi.

“ Sei veloce, ma colpi del genere non mi faranno neanche il solletico” affermò spavaldo Sasaki che iniziò a sbattere violentemente a terra il nemico.

 

Nonostante gli sfrorzi, Strife non riusciva a liberarsi dalla morsa dell'avversario, quel tizio aveva una forza sorprendente.

Ad un tratto lo studente della 1-A lanciò lontano l'erede di Thief, spedendolo quasi fuori dal ring. Dopo di che avanzò lentamente verso di lui, per buttarlo fuori e vincere lo scontro che si era dimostrato essere a senso unico. Tuttavia Michael sentì una strana energia attraversargli il corpo, qualcosa di nuovo che non avevano provato prima, che gli diede nuovo vigore.

Quando alzò lo sguardo si ritrovò davanti il nemico intento a tirargli un calcio, ma, prima di subire il colpo, dal braccio destro spuntarono quattro tentacoli verdastri e di notevoli dimensioni, i quali travolsero Sasaki in pieno petto infliggendogli un considerevole danno.

Strife non aveva idea di cose stesso accadendo al suo corpo ed al suo Quirk, però ci avrebbe pensato dopo, adesso doveva concentrarsi sullo scontro.

 

“ Allora nascondevi un'arma segreta, peccato per te che ce l'abbia anch'io!” esclamò Haruto saltando verso Michael, mentre le sue braccia tiravano pugni ad una velocità impressionante.

“ Spero che questi cosi siano abbastanza forti per contrastarlo” pensò Strife poco prima di lanciare un attacco con i quattro tentacoli. Questi impattarono nuovamente sul petto di Sasaki dando vita ad un boato considerevole e lo misero al tappeto.

Infine Michael avvolse Haruto con la nuova arma e con grande stupore di tutti i presenti, il possente ragazzo delle sei braccia restò immobilizzato, non importava quanto si impegnasse per liberarsi.

A quel punto Kirishima nominò come vincitore Michael tra il clamore del pubblico.

 

Non appena il figlio di Thief smise di usare il suo Quirk, i tentacoli sparirono. Però il ragazzo sentiva di aver acquisito quell'abilità, quindi avrebbe potuto riutilizzarla in caso di necessità.

 

“ Sei stato eccezionale!” esclamò Aerith felice quando vide Michael tornare da lei, il giovane rispose “ Grazie, anche se non so neanche io come abbia fatto a spuntarla” “ Quindi non sapevi che potevi creare dei tentacoli” commentò Vergil, il quale aveva osservato con attenzione lo scontro, “ No, ma sono abbastanza sicuro di aver capito come fare a generarli” “ Buon per te, comunque sono certo che la mia Yamato possa tagliarli con facilità” “ Non ne sarei tanto sicuro, sono piuttosto resistenti” “ Non c'è nulla che la mia katana non possa tagliare” “ Lo vedremo” “ Su ragazzi, calmatevi. Non dobbiamo litigare tra noi, abbiamo già contro le altre sezioni” affermò Abasi, il quale era stato nominato capo classe, riportando la calma.

 

Lo scambio di battute tra Vergil e Michael evidenziava come lo spirito competitivo dei ragazzi fosse alle stelle, fattore molto importante per la loro crescita e per il torneo.

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Capitolo 9
*** Gli aspiranti eroi danno spettacolo ***


Gli aspiranti eroi danno spettacolo

 

“ Nel frattempo che aspettiamo i prossimi contendenti Yaoyorozu, vuoi darci qualche parere tecnico sul match precedente?” domandò Kaminari nel tentativo di intrattenere un pubblico impaziente di vedere gli altri scontri. “ Il Quirk di Strife è alquanto particolare, non sono riuscita a comprenderlo a fondo” “ Da quello che ci ha detto Iida, neanche lui lo conosce ancora appieno” intervenne l'eroe elettrico, “ Strano...comunque è stato il classico caso in cui la forza bruta da sola non basta. Haruto avrebbe dovuto avere un piano di riserva, nel caso in cui la sua potenza non fosse stata efficace. Ha commesso errore dovuto alla sua inesperienza, nulla di non correggibile. Entrambi sono stati bravi ed hanno ampi margini di miglioramento” “ Condivido la tua opinione. Guarda un po', i prossimi sfidanti sono pronti, perfetto. Signori e signore, eroi ed eroine ecco a voi il secondo match! Si fronteggeranno Sara Rossi delle classe internazionale e Aiko Sato della 1-A” esclamò entusiasta Kaminari dando il via al match.

 

La ragazza della 1-A non sembrava nulla di speciale, la sua bassa stature ed il suo aspetto abbastanza anonimo, portavano molti a commettere il fatale errore di sottovalutarla. Infatti Aiko era dotata di un Quirk di compressione molto potente, nello specifico poteva comprimere l'aria dell'atmosfera per poi rilasciarla in un istante, generando una potente esplosione. L'unico inconveniente era che poteva comprimere solo piccole aree, ma con del duro allenamento sarebbe diventata molto più forte.

 

Lo scontro fu di una rapidità incredibile, Sara generò le sue pericolose ceneri vulcaniche, le quali, prima che potessero diffondersi, vennero compresse da Sato in una piccola sfera. Questa iniziò a compiere degli strani movimenti dimostrando la sua instabilità, dopo poco esplose tanto violentemente da scagliare fuori dal ring la ragazza italiana.

 

La battaglia successiva vide affrontarsi il colossale Abasi con la timida Bunko Tanaka, studentessa della 1-B. Lei era una ragazza piuttosto alta, un metro e settanta, corpo esile, ma atletico, capelli blu a caschetto ed occhi nero pece. Aveva un'unicità molto strana: il suo corpo diventava una misteriosa sostanza giallognola appiccicosa. Inoltre era capace di staccare parti del corpo per immobilizzare l'avversario, sfruttando le proprietà del suo Quirk.

Abasi pensava di avere la situazione sotto controllo visto che, grazie ai suoi due specchi, riusciva a deviare gli assalti dell'avversaria, la quale però continuò imperterrita nelle sue azioni; anche se apparentemente infruttuose. In realtà aveva capito che lo studente della classe internazionale subiva dei danni ogni volta che un attacco attraversasse un suo specchio; ecco perché il giovane lavorava molto sulla propria muscolatura.

Quando Abasi si rese conto che Tanaka fosse riuscita ad intuire l'inconveniente del Mirror, cambiò strategia, provando a mettere a segno qualche pugno. Però si rivelò una mossa sbagliata, infatti non ci volle molto prima che la sostanza appiccicosa di Bunko lo immobilizzasse, portandolo così alla sconfitta contro ogni aspettativa.

 

Toccò a Saga riportare la vittoria alla sua classe. Il ragazzo dovette vedersela con Dayu Kato, giovane di bell'aspetto della 1-A. Quest'ultimo era in possesso di un Quirk che gli faceva spuntare delle borchie d'acciaio su tutto il corpo, rendendolo molto pericoloso in uno scontro corpo a corpo.

Gemini, intuendo ciò, optò per una mossa a distanza, cioè la Dimensione Oscura che si rivelò risolutiva. Infatti Kato sparì nel nulla, poi ricomparve alto in cielo e cadde violentemente a terra fuori dal ring. Fu lo scontro più breve di tutti e quello che lasciò maggiormente stupiti tutti coloro che stessero guardando il festival.

 

Dopo Saga, spettò a Lara che sfidò Eizo Yoshida, ragazzo della 1A, di aspetto poco gradevole, ma dal grandissimo coraggio. Egli era dotato di una stranezza che aveva reso il suo scheletro di ferro, ciò gli garantiva una grande potenza, ma non resistenza, visto che la carne ed i nervi rimanevano quelli di un normale essere umano.

La ragazza tenne le distanze sfruttando il suo arco, in tal modo prese per sfinimento Eizo, il quale lottò come un leone fino a quando non perse i sensi.

 

Successivamente entrò Aerith, la quale affrontò Bunzo Inoue, studente della 1-A avente le sembianze di un koala umanoide. La ragazza adorava quegli animali, per cui a primo impatto avrebbe voluto coccolarlo, ma ben presto ricordò il motivo per cui fosse lì. Perciò utilizzò il suo Quirk per generare ben due materie Crio che sfruttò per battere il nemico con discreta facilità; i koala sono animali che non amano il freddo.

Michael aveva seguito questo scontro con grande trasporto e, oltre ad essere felice per il successo dell'amica, rimase impressionato dalle capacità d'analisi di Aerith.

 

Una dura sconfitta venne subita da Nikolai, il quale non ebbe il tempo di far nulla contro Tifa, una bellissima ragazza formosa ed atletica, con lunghi capelli neri e magnetici occhi rossi. Lei vantava un Quirk di amplificazione, poteva aumentare fino a dieci volte la forza fisica o l'agilità, ma non entrambe contemporaneamente.

Tuttavia suddetta limitazione non rappresentò un grosso problema, visto che ebbe la meglio sul ragazzo della classe internazionale nel giro di qualche secondo.

 

Invece Jill ebbe la meglio su un temibile avversario: Chikao Kimura della 1A. Quest'ultimo possedeva un Quirk che gli permetteva di brandire una pallida spada costituita da pura energia. La consistenza dell'arma era tale da rendere nulle le normali difese, essendo capace di attraversarle senza problemi, ma la sorte fu avversa al ragazzo. Infatti la gigantesca mano di Jill era spirituale, ciò gli concesse una perfetta protezione anche contro quella spada.

La giovane vinse mettendo a segno una poderosa palmata che fece svenire all'impatto Kimura.

 

Sfortunatamente Astrid uscì dopo il suo primo scontro a causa di Mori Ito, alunno della 1-A, il quale poteva usufruire del Quirk Idra. Come evidente dal nome, poteva assumere le fattezze di una colossale Idra alata a cinque teste, tre di queste potevano sputare fuoco, mentre le altre due acqua. Questa unicità si dimostrò tanto potente da assicurargli la vittoria con un semplice colpo.

 

L'ultimo fu Vergil che fece fare una pessima figura al nemico, Shimuzu Abe dotato della spiralizzazione del muscolo scheletrico. Il possessore della Yamato sconfisse lo studente della 1-B con due semplici fendenti, dopo di che se ne andò in modo disdegnoso, volendo avere un avversario degno di quel nome.

 

La prima fase del torneo era terminata, dando vita ad uno spettacolo degno di nota, ma la parte migliore doveva ancora venire.

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Capitolo 10
*** Crescita continua ***


Una crescita continua

 

Il secondo turno ebbe inizio rapidamente visto che né Michael né Aiko avevano riportato serie ferite dai precedenti scontri.

La battaglia che attendeva Strife sarebbe stata complicata, il Quirk di compressione della rivale si era dimostrato molto pericoloso e dalla grande potenza. Comunque l'erede di Thief non si sarebbe fatto intimorire, anzi più la situazione si complicava più si esaltava.

Come di consueto, non appena lo scontro ebbe inizio, Strife alzò una mano al cielo attivando il suo Quirk, notando però qualcosa di diverso. Infatti l'area che era soggetta a quella strana deformazione era aumentata incredibilmente, circa quaranta metri di raggio ed inoltre sentì un cattivo odore salmastro. Poco dopo dell'acqua iniziò a ricoprire l'intera area oggetto del suo potere, aumentando lentamente, ma gradualmente la sua profondità.

Michael rimase sorpreso tanto quanto l'avversaria, ancora una volta era rimasto stupito dalla sua unicità. Anche gli spettatori furono sconcertati dagli strani effetti della stranezza del giovane della classe internazionale, in particolare non capivano come quell'acqua rimanesse confinata in una zona circoscritta, senza fuoriuscirne. Era come se Strife avesse diviso la realtà oppure ne avesse portata un'altra, sovrapposta a quella comune.

 

Superato il momento di stupore, Aiko decise di concludere lo scontro velocemente, non conoscendo il Quirk del nemico. Per cui compresse l'aria intorno al nemico in tante piccole sfere, dopo di che le fece esplodere all'unisono. L'attacco fu molto violento, tanto da far credere a Sato di aver già vinto. Tuttavia le cose non andarono così, infatti Strife si era portato alle sue spalle. Quest'ultimo aveva sfruttato l'acqua, che adesso arrivava a circa un metro, per sfuggire a quel devastante impatto.

Allora Michael creò i suoi quattro tentacoli per immobilizzare la ragazza, la quale però tentò di difendersi comprimendo l'aria intorno a sé. La sua difesa riuscì, prolungato così il match, almeno fino a quando l'acqua non raggiunse un livello tale da sommergere i due contendenti.

Non appena si ritrovò immersa in quella sostanza, Aiko sentì una fortissima pressione su tutto il corpo, come se si trovasse a decine di metri di profondità e ciò, oltre ad un considerevole dolore, le fece presto perdere il respiro. Invece Michael non risentiva di alcun effetto negativo, poteva persino respirare sott'acqua; cosa che lo sorprese notevolmente.

Quest'ultimo, resosi conto che Sato stava per soffocare, rilasciò la sua stranezza così da far scomparire nel nulla l'acqua. A quel punto Kirishima saltò sul ring per sincerarsi delle condizioni di Aiko, che fortunatamente respirava ancora.

Strife venne proclamato vincitore, ma non esultò molto visto che la sua unicità aveva rischiato seriamente di far del male ad una futura eroina. Onestamente pensava di avere un buon controllo sul suo potere, invece le cose non stavano così e ciò lo portò a pensare ad una cosa che aveva sempre rifiutato di prendere in considerazione: andare a trovare suo padre in prigione per avere spiegazioni sulla propria unicità.

Non c'era certezza che Thief avesse potuto aiutarlo, ma, essendo suo padre, magari i loro Quirk era più simili di quanto poteva sembrare.

 

Saga fu il successivo e, come nel precedente incontro, vinse con una facilità mostruosa. Infatti, capendo che attacchi fisici sarebbero stati inutili contro Bunko, usò la Dimensione Oscura per aver la meglio. Vani furono gli sforzi di Tanaka per resistere a tale tecnica, questa emanava una forza di attrazione tanto elevata da staccare frammenti di ring.

I due successi riportati da Gemini con estrema agevolezza lo resero il favorito per la vittoria finale.

 

Scontro più equilibrato fu certamente il seguente, quello che vedeva fronteggiarsi Lara ed Aerith. Le due, essendo compagne di classe, si conoscevano bene non solo personalmente, ma anche professionalmente.

La ragazza di origini inglesi adottò la sua solita strategia, creò un arco di pura energia ed iniziò a scagliare delle frecce. La castana, non essendo abbastanza veloce per evitarle, utilizzò una materia di protezione per ridurre sensibilmente i danni; dopo di che creò Ignis, materia di fuoco. Grazie a questa poté lanciare delle piccole sfere d'energia, molto pericolose. Tuttavia Lara vantava l'agilità come sua dote naturale e ciò le permise di evitare la maggior parte dei colpi.

Il duello si protrasse in una situazione di stallo per un po', nessuna riusciva a mettere a segno un colpo decisivo. Perciò Lara decise di generare delle frecce esplosive, le quali furono capaci di rompere lo scudo di Aerith; la quale sembrava essere spacciata. In realtà aveva previsto un'eventualità del genere, quindi aveva usato tutto questo tempo per preparare una poderosa materia Aero, cioè di aria.

Nel preciso istante in cui la giovane inglese scagliò la sua ultima freccia, convogliando tutta la sua energia, la rivale lanciò il suo attacco che inizialmente si limitò a colpire l'amica su una spalla, senza arrecarle notevoli danni. Però, dopo un secondo, Lara venne travolta da una piccola, ma possente tromba d'aria che la fece cadere fuori dal ring.

In questo modo fu Aerith la vincitrice, ma l'ultimo attacco di Lara le aveva procurato una brutta ferita sul braccio destro, perciò venne trasportata in infermeria per vedere quali fossero le sue reali condizioni.

 

Tifa e Jill furono le protagoniste dello scontro seguente.

La studente della classe internazionale poteva contare su una difesa assoluta, la sua mano spirituale rendeva vani i potente attacchi della mora. Quest'ultima intuì che non avrebbe mai potuto vincere usando la forza, quindi amplificò la sua velocità. Fatto ciò spinse Jill ad attaccarla, potendo così sfruttare l'opportunità per mettere a segno una rapidissima combinazione di pugni che chiamava Turbo-pugno. Suddetta tecnica le assicurò una vittoria abbastanza sofferta.

 

L'ultima lotta vide fronteggiarsi Vergil e Mori. Fu una battaglia complicata per il possessore della Yamato sia perché non poteva usare la parte affilata della spada, per non rischiare di uccidere l'avversario, sia per via del potente Quirk Idra di Ito.

Quest'ultimo fu capace di mettere in difficoltà l'avversario sfruttando la propria capacità di volare ed il fuoco e l'acqua delle sue teste. Però la grandissima velocità di Vergil gli permise di evitare ogni singolo assalto e nel mentre rifletté su una cosa che aveva letto nei libri di mitologia: se tagli una testa ad un'idra, ricrescerà. Perciò si convinse che la sua unica possibilità risiedesse nel colpire contemporaneamente le cinque teste del nemico. Allora saltò in aria tagliando e dissipando le fiamme sputate da Mori e con un rapido movimento diede un colpo di spada orizzontale che centrò i suoi obiettivi.

La tecnica non causò seri danni ad Ito, il quale però si rese conto che sarebbe morto se Vergil avesse usato il filo della spada. Perciò, dimostrando un grande onore ed immensa sportività, ritornò umano e si arrese tra lo stupore dei più.

Il ragazzo dai capelli bianchi non cambiò il suo atteggiamento stoico, ma, in cuor suo, era nato un profondo rispetto per Mori.

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Capitolo 11
*** Galaxian Explosion! ***


Galaxian Explosion!

 

La terza fase del torneo, a differenza della precedente, si tenne dopo diversi minuti, a causa di alcuni necessari interventi volti alla ristrutturazione del ring. Infatti questo era stata pesantemente danneggiato dal match di Vergil.

 

Approfittando di suddetto tempo d'attesa, Michael decise di far visita in infermeria alla sua amica Aerith, per sincerarsi delle sue condizioni. Sapeva che, nonostante l'aspetto delicato, si trattava di una ragazza tosta, ma gli sembrava scortese lasciarla da sola. Almeno era questo il motivo che si ripeteva, il quale, forse, non rispecchiava la realtà.

 

Durante il tragitto incontrò Lara, la quale aveva una strana espressione amareggiata.

“ Ehi Lara, anche tu vuoi trovare Aerith?” chiese Strife in tono amichevole. Negli ultimi tempi i due avevano rinsaldato la loro amicizia per via della complementarietà caratteriale, infatti se l'erede di Thief era un tipo abbastanza taciturno che faceva un grande sforzo nel relazionarsi, la ragazza era il suo esatto opposto.

“ Ciao Michael, sì. Vedi mi sento in colpa, non volevo farle male, ma l'adrenalina dello scontro ha superato ogni mio freno” “ Non prendertela troppo, è un rischio del mestiere ed inoltre solo spingendoci al limite potremmo migliorare” “ Forse hai ragione, ma piuttosto, cosa ci fai tu qui? Non hai un combattimento piuttosto impegnativo tra poco? Dovresti concentrarti visto che il tuo rivale sarà Saga” “ Si tratterà sicuramente della battaglia più impegnativa che abbia mai sostenuto, almeno in questo torneo. Comunque non c'è molto che possa adesso, considerando anche che non ho la minima idea di cosa diavolo stia accadendo al mio Quirk” “ Ho visto degli effetti strani, vuoi dire che si sono attivati da soli?” “ Sì, inconsciamente” “ Wow, sei ricco di sorprese. Comunque non hai risposto alla mia domanda, perché sei qui? Non dirmi che sei preoccupato per Aerith?” “ E' normale visto che una mia compagna di corso, lo sarei per chiunque” “ Non mi convinci, scommetto che c'è qualcos'altro sotto”.

 

Mentre i due stavano conversando, uscì dall'infermeria la loro amica che ,vedendoli, si diresse verso di loro.

“ Michael, Lara, di cosa state parlando con tanto fervore?” domandò Aerith, “ Sei già in piedi, meno male!” esclamò la ragazza di origini inglesi, che aggiunse “ Credo proprio di aver scoperto qualcosa di interessante” “ Non sei venuta da lei per questo, giusto?” la interruppe Strife sperando di deviare la conversazione altrove. “ Già! Aerith, mi dispiace, non volevo ferirti” “ Tranquilla Lara, non è nulla di grave e poi abbiamo messo in conto incidenti del genere dal momento in cui abbiamo scelto la strada dell'eroe. Non dirmi che anche tu Michael, sei qui per le mie ferite?” “ Bhé, perché altrimenti?” “ Io lo so il reale motivo” intervenne Lara con uno sguardo furbo.

Per la fortuna del figlio di Thief, in quel momento Kaminari annunciò che il prossimo incontro si sarebbe tenuto tra due minuti, quindi il giovane iniziò ad incamminarsi.

“ Dai il meglio di te!” lo incitò Aerith prima che fosse troppo lontano per sentirla. Quelle semplici parole gli scaldarono il cuore rendendo sempre più concreta un'emozione che provava già da tempo, la quale però continuava a negare testardamente.

 

Poco prima di salire sul ring, Strife iniziò ad avvertire un forte mal di testa ed un considerevole dolore al braccio destro, arto dove spuntavano i tentacoli. Probabilmente stava risentendo di qualche effetto collaterale dovuto all'utilizzo della propria unicità, però adesso doveva concentrarsi sul suo nemico.

 

Michael e Saga, quando si trovarono l'uno davanti all'altro, percepirono una strana tensione nell'aria, come se qualcosa di incredibile stesse per accadere.

Ad inizio match Strife attivò la propria stranezza ed immediatamente dell'acqua iniziò fluire con una rapidità ben maggiore rispetto al duello con Aiko.

Gemini osservò e toccò lo strano liquido. Successivamente affermò “ Interessante, sembra della acqua, ma sia il suo odore che la sua densità sono diversi. Che cos'è?” “ Vorrei dirtelo, ma non ne ho la più pallida” “ E' estremamente pericoloso combattere senza conoscere a pieno le proprie capacità” “ Mi trovi d'accordo, ma non ho molto scelta al momento” concluse Michael tentando di colpire il rivale con i suoi poderosi tentacoli.

Quest'ultimo però fu capace di evitarli, mostrando una grande agilità e velocità. Tuttavia non avrebbe potuto continuare così a lungo dato che lo strano liquido stava salendo pericolosamente, per cui decise di porre fine alle ostilità con la mossa che gli aveva garantito la vittoria con i precedenti nemici. La sua Dimensione Oscura risucchiò l'erede di Thief con grande facilità, fatto ciò l'acqua scomparve nel nulla, come la visone distorta della realtà.

 

Michael si ritrovò a fluttuare in uno spazio privo di stelle, capace di sottoporre il suo corpo ad una forza gravitazionale immensa. Il giovane, avendo assistito ai precedenti match, sapeva che sarebbe caduto fuori dal ring se non avesse fatto niente; però non sapeva come contrastare quella tecnica. Allora tentò il tutto per tutto e decise di attivare il proprio Quirk, sperando che questo avrebbe sortito qualche effetto. Incredibilmente funzionò ed in un istante si ritrovò a terra sul bordo del ring.

 

“ Come hai fatto ad uscire?” chiese stupito Saga, “ Ho semplicemente usato la mia stranezza” rispose affannato Michael, “ Questo vuol dire che il tuo Quirk è di natura dimensionale, anche se non posso dirne con precisione gli effetti. Sei in gamba, ma dubito che tu possa muoverti. La mia Dimensione Oscura danneggia seriamente il corpo dei nemici, anche se questi vi si ritrovano solo per pochi secondi”.

Le parole di Gemini erano vere, infatti Strife non riusciva neanche a stare in piedi. Tuttavia, come accadde durante il suo primo incontro, sentì una strana forza pervadere il suo corpo ed il suo spirito. Ciò gli permise di continuare a lottare, attivò il suo Quirk e questa volta alle sue spalle comparve uno spirito diverso dal solito. Infatti non si trattava dell'essere umanoide con un braccio a forma di tentacoli, ma di un gigante con un solo occhio luminescente al centro della fronte; praticamente un ciclope. Questa nuova creatura amplificò il raggio di influenza del suo Quirk, adesso arrivava a circa 60 metri, ed aumentò a dismisura tutte le sue capacità fisiche. Ciò gli permise di mettere in seria difficoltà il rivale, il quale non riusciva più a tenergli testa.

 

Dopo che Strife mise a segno una serie di pugni e calci davvero poderosi, Saga tentò di lanciare la propria Dimensione Oscura la quale però venne annullata dal nemico che riattivò tempestivamente il suo Quirk. Inoltre Michael, inconsciamente, lanciò un distruttivo raggio d'energia dalla fronte che per poco non mise fuori combattimento l'avversario.

Tuttavia il giovane erede di Thief sentì il suo mal di testa aumentare sempre di più, perciò optò per un ultimo e decisivo colpo, prima che quel dolore gli impedisse di proseguire.

Però ci fu un ulteriore colpo di scena: Saga si rimise in piede emanando una luminosissima e calda aura dorata. Dopo di che l'intera area venne attraversata da un griglia di perfetti quadrati, sui quali si formò l'immagine dello spazio. Successivamente due pianeti si scontrarono dando vita ad un detrito dal raggio di un metro e mezzo, a quel punto Gemini alzò una mano verso di esso ed affermò “ Ti ringrazio Michael, mi hai spinto a raggiungere un nuovo livello e per questo te ne sarò sempre grato. Stai in guardia, perché ho il sospetto che questo attacco sarà devastante. Galaxian Explosion!”.

Il gigantesco detrito si diresse verso Strife che inutilmente tentò una difesa, infatti venne travolto in pieno e l'impatto fu tale da scagliarlo fuori dal ring e da arrecargli serie ferite che lo portarono a perdere conoscenza.

 

Tutti rimasero sorpresi dalle abilità di queste due giovani promesse e dal loro grande potere. Però c'era una cosa strana: l'attacco di Gemini non arrecò alcun danno al campo di battaglia, cosa impossibile visto il suo terribile potere distruttivo, Quindi l'unica soluzione possibile risiedeva nel Quirk di Michael, anche se nessuno riusciva a capire in che modo avesse impedito la distruzione del ring.

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Capitolo 12
*** Il vincitore ***


Il vincitore

 

Michael si risvegliò qualche minuto dopo il suo scontro in infermeria.

Non appena riprese conoscenza si sentì stranamente bene, persino il suo mal di testa era sparito, come se non avesse combattuto. Per cui si mise seduto sul lettino e, girando la testa, vide una donna di mezza di età, ma che manteneva comunque un aspetto giovanile.

“ Sei tu la dottoressa che mi ha curato?” chiese Strife, “ Esattamente, mi chiamo Nora, piacere di conoscerti” (si trattava della stessa Nora che aveva aiutato Deku ai tempi degli arcangeli) “ Piacere mio, sono Michael Strife, grazie per avermi rimesso in forma” “ Dovere, senti, prima di lasciarti andare, devo dirti una cosa importante” “ D'accordo” rispose l'erede di Thief con un accenno di preoccupazione, visto l'improvviso tono serio della dottoressa, “ Ho riscontrato, oltre a ferite fisiche dovute alle lotte che hai sostenuto, alcuni danni celebrali. Per tua fortuna non era nulla di serio, quindi sono riuscita a curarti completamente. Tuttavia mi sono chiesta cosa gli avesse procurati, dato che nessuno studente nella UA possiede un Quirk capace di danneggiare direttamente il cervello. Alla fine sono giunta alla conclusione che, probabilmente, te li sei auto-inflitti” “ Ecco a cos'era dovuto il mal di testa” sussurrò il giovane, “ Hai avuto del mal di testa?” “ Sì, poco prima del mio match con Saga e durante lo scontro è aumentato sempre di più” “ Questo non fa altro che confermare la mia tesi, il tuo Quirk ha come effetti negativi quello di danneggiare il cervello. Devi stare molto attento a non eccedere nel suo utilizzo, altrimenti potresti morire”.

Le parole di Nora convinsero il giovane a chiedere aiuto a suo padre, doveva capire come funzionasse il suo Quirk prima di autodistruggersi.

 

“ Spero che sia tutto chiaro, adesso puoi andare” “ Grazie ancora Nora e spero di non ritrovarmi di nuovo qui in futuro” disse Strife prima di lasciare l'infermeria.

Una volta fuori trovò ad aspettarlo Aerith e Saga, quest'ultimo aveva il braccio destro fasciato.

“ Michael come stai?” domandò la castana sporgendosi verso l'amico, nei suoi stupendi occhi verdi era possibile leggere della preoccupazione, “ Sto bene, Nora mi ha rimesso a nuovo. Non c'era bisogno di venire fino qui Aerith, dopotutto ti sei appena ripresa dalla lotta con Lara” “ Non sarà un po' di strada a farmi stancare, inoltre tu sei venuto per me, era il minimo che potessi fare”, la ragazza sorrise facendo perdere nuovamente il giovane nel suo viso.

Successivamente Strife, incuriosito dalla fasciatura, chiese a Gemini “ Cosa hai fatto al braccio?” “ Tutta colpa della mia Galaxian explosion, mi ha frantumato il radio, l'ulna e l'omero. A quanto pare il corpo non è ancora pronto a quella potenza” “ Capisco...” commentò Michael ripensando alle parole della dottoressa.

 

In quel momento Kaminari annunciò a gran voce un'informazione importante “ Visto che sia Aerith che Saga sono impossibilitati di combattere per un bel po', la nostra cara Yaoyorozu ha deciso che il prossimo scontro, quello che vedrà affrontarsi Tifa e Vergil, sarà la finale. So che è uno sviluppo inaspettato, ma non vogliamo che i nostri studenti subiscano dei danni irreparabili ed inoltre abbiamo già avuto modo di vedere le loro grandi abilità. Quindi tenetevi pronti, l'ultimo match inizierà tra breve!”.

Il pubblico si trovò d'accordo con la decisione di Momo, nessuno voleva che i tanto promettenti futuri eroi riportassero ferite serie.

 

Non appena i due contendenti furono l'uno davanti all'altro, Tifa sostenne “ Mi raccomando, non andarci piano con me solo perché sono una ragazza” “ Tranquilla, non faccio differenze quando combatto” rispose Vergil estraendo la sua katana in modo intimidatorio. Tuttavia la ragazza non sembrò per nulla spaventata, infatti fu lei a lanciarsi alla carica.

Avendo modo di vedere che lo studente della classe internazionale fosse eccezionalmente veloce e forte, l'aspirante eroina optò per una mossa di cui non era certa della buona riuscita: provò ad amplificare la sua velocità di sette volte e la forza di tre. Per sua fortuna ebbe successo, dimostrando di avere superato il suo limite, anche se ciò le comportò un considerevole sforzo sia fisico che psichico. Comunque fu capace di lottare, arrivando persino a mettere sulla difensiva il nemico.

Quest'ultimo si rese conto delle grandi abilità di Tifa, la quale si stava dimostrando essere anche una grande esperta di arti marziali e ciò la rendeva ancora più pericolosa. Vergil lanciò qualche fendente molto rapido e dal possente potere distruttivo che la giovane evitò con agilità. Lei passò al contrattacco con un possente calcio ad ascia in salto, il quale venne schivato dallo sfidante che a quel punto mise a segno un affondo poderoso, usando però il manico della spada. Allora Tifa utilizzò il suo Turbo-Pugno, nonostante avesse scagliato numerosi pugni, ognuno di questi si infranse sulla difesa di Vergil.

“ Sei forte, ma ho ancora un asso nella manica” disse la ragazza assumendo una posizione d'attacco, mentre i suoi pugni si illuminavano di una luce arancione. Aveva attivato l'Ira marziale, abilità che le consentiva di superare il limite di moltiplicazione di 10 per una singola combinazione di attacchi. Conoscendo suddetto problema, l'aspirante eroina scelse di concludere il match con la sua prossima mossa.

Tifa scattò verso Vergil, mostrando una velocità nettamente superiore rispetto a prima. Ciò le permise di colpirle il nemico con una serie di calci che arrivarono a destabilizzarlo, infine tentò un montante fortissimo, il quale però venne bloccato dalla parta piatta della lama di Yamato. Il boato dell'impatto fu tale da sentirsi con chiarezza per centinaia di metri, inoltre fece arretrare Vergil fin al bordo del ring.

Il ragazzo dai capelli rinfoderò la spada, questo spinse l'avversaria a chiedere “ Cosa c'è? Ti arrendi?” “ Niente affatto...Riconosco il tuo valore e perciò userò il mio asso nella manica, il Judgement Cut”.

A quel punto Vergil guardò attentamente Tifa, per poi sfoderare e rinfoderare la Yamato tanto velocemente da sembrare che non si fosse mosso. Il suo gesto diede vita ad una serie di fendenti, estremamente forti, contenuti in uno spazio circolare che centrarono in pieno la rivale con tanta violenza da lanciarla fuori dal ring.

 

Lo scontro fece alzare l'adrenalina di tutti gli spettatori, i quali furono paghi dello spettacolo a cui avevano assistito.

Seppure il torneo fosse concluso, c'era ancora in serbo una sorpresa che avrebbe fatto felici tutti, almeno ogni eroe e seguace della giustizia.

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Capitolo 13
*** Alla ricerca di sé ***


Alla ricerca di sé

 

La sorpresa che aveva serbo Yaoyorozu consisteva nella persona che avrebbe distribuito le medaglie ai primi tre classificati. Come successe ai tempi di All Might, spettò al Simbolo della pace.

 

Deku, compiendo un grande balzo, comparve in mezzo al ring generando un boato da parte del pubblico, il quale era entusiasta di vedere il proprio idolo.

“ Salve a tutti, scusate per il ritardo, ma sono stato impegnato a catturare qualche villain. Comunque adesso sono qui e ho proprio voglia di vedere i giovani aspiranti eroi, coraggio fateli entrare” sostenne Midoriya con grande entusiasmo.

Davanti a lui salì un podio, al terzo gradino c'era Saga, al secondo Tifa ed al primo Vergil che però non sembrava soddisfatto. Infatti non gli era andato giù il fatto di aver vinto senza affrontare tutti i combattimenti che avrebbe dovuto, a causa degli infortuni di Gemini ed Aerith, comportamento che non passò inosservato ad un altro pro hero che aveva assistito nell'ombra l'intero torneo.

 

Tutti i partecipanti del festival stavano osservando Izuku con riverenza, vederlo di persona era sempre una grande emozione. L'unico che sgattaiolò via fu Michael, il quale, pur avendo una grande voglia di guardare il simbolo della pace, decise di andare a trovare suo padre. In questo momento scoprire il funzionamento del suo Quirk era la cosa più importante, avrebbe avuto altre occasioni per interagire con Deku visto che frequentava la UA.

 

Strife prese un treno per dirigersi a Kobe, dopo di che si incamminò fino in periferia, dove c'era uno dei più grandi penitenziari di tutto il paese, luogo in cui era rinchiuso da ormai quindici anni Thief.

La cosa più difficile che Michael dovette fare fu quella di dire alla guardia il suo rapporto con quel detenuto, odiava dire che il leggendario ladro fosse suo padre.

Fatto ciò venne scortato davanti alla cella di colui che stava cercando, gli vennero concessi solo dieci minuti di tempo per parlare con lui.

 

Il ragazzo vide per la prima suo padre, dato che aveva appena un anno quando venne sconfitto e catturato da Lucifer. Si trattava di un uomo sulla cinquantina, ancora in forma, con lunghi capelli bianchi che scendevano fino sotto le spalle ed uno sguardo stranamente sereno.

L'aspirante eroe era agitato, nonostante il profondo rancore che provava per quell'uomo, si trattava pur sempre del suo primo incontro con il proprio papà. Dopo un po' di incertezza si fece coraggio e, fatto un respiro profondo, iniziò a parlare “ Ti starai chiedendo chi sono e perché sono qui”, Thief, che aveva la parte superiore del corpo bloccata da una specie di camicia di forza, lo scrutò attentamente mettendolo in soggezione. Poi affermò “ Sei mio figlio” “ Come” “ Ho fatto? Semplice, hai i miei stessi occhi e soprattutto emani la mia stessa energia” “ Non azzardarti a paragonarmi a te” “ Quanta rabbia ingiustificata” “ Ingiustificata?! Sei un villain” “ Ladro” “ Che differenza fa?” “ Semplice, non sono come gli altri criminali. Mi sono limitato a rubare le ricchezze che mi piacevano, senza far del male a nessuno” “ Allora l'alleanza con Shigaraki e Castellanos?” “ Riconosco che in quel periodo ero fuori di me, tutta colpa di quel pugnale. Ma adesso dimmi perché sei qui, sicuramente non per una visita di piacere” “ Questo è poco, ma sicuro. Devo capire come funziona il tuo Quirk” “ Deku non l'ha reso noto?” “ Sì, ma ha divulgato solo informazioni vaghe. Invece io ho bisogno di conoscerlo nei dettagli” “ Vuoi apprendere la mia unicità per capire la tua, sbaglio? “ Sei perspicace” “ Non ci voleva un genio per arrivarci, comunque dimmi in cosa consiste il tuo potere” “ Sei tu quello che deve parlare” “ Se sei qui vuol dire che credi che i nostri Quirk siano simili, quindi se mi spieghi il tuo posso esserti maggiormente d'aiuto” “ D'accordo” sbuffò il giovane.

 

Dopo che Strife ebbe detto al padre tutto ciò che sapeva della propria stranezza e di quello che era accaduto durante il torneo, quest'ultimo si mise a riflettere per qualche secondo. Dopo di che sostenne con un sorriso di compiacimento “ Hai avuto una buona intuizione figliolo” “ Non chiamarmi così! Sono Michael” “ Ok, Michael. Dicevo che i nostri Quirk sono simmetrici” “ E questo cosa vuol dire?” “ Vedi, io posso inviare i miei nemici in varie sfere dell'esistenza, le quali sono costituite da piani astrali ed ognuno di esso è presieduto da un custode. Tu invece puoi portare porzioni dei piani astrali su quello in cui viviamo, ciò ti permette di fregiarti del potere del guardiano del piano che hai materializzato. Inoltre tutto quello che accade nell'area sotto la tua influenza, non danneggia la realtà in cui viviamo; ecco perché la mossa del tuo amico non ha disintegrato il ring” “ E come faccio a controllare questo potere?” “ Devi esplorare i piani di ciascuna sfera con la mente, così potrai comprendere ed entrare in sintonia con i guardiani che incontrerai. Se non lo farai e usufruirai direttamente del loro potere, ciò devasterà il tuo corpo e la tua mente. Scommetto che hai già avuto modo di provare questi effetti negativi” “ Non sono affari tuoi, dimmi piuttosto come faccio a visitarli” “ Con la meditazione” “ Non mi stai prendendo in giro, vero?” “ Assolutamente no, svuota la mente e liberati da ogni emozioni. Al resto penserà il tuo Quirk”.

Seppure incerto sulla veridicità delle parole del padre, Michael decise di dargli ascolto, in fondo non aveva nulla da perdere.

 

Avuto ciò che voleva, Strife si voltò e si allontanò.

Però, prima che fosse troppo lontano, Thief affermò “ Il potere di Polifemo, così chiamo il Ciclope, è stato un enorme potenziamento, ma devi tenere in considerazione che lui è un guardiano di bassa classe, il che lo rende uno dei più deboli. Hai ancora molta strada da fare, con i corsi della UA dubito che al termine degli studi riusciresti a controllare Ebrietas. Invece se fossi io ad allenarti potresti usufruire del più forte custode: Cthulhu!” “ Non era stato fatto fuori da Deku?” “ No, questi esseri non possono morire. Visto quello che ti ho detto, vuoi che sia il tuo istruttore?” “ Sei impazzito?! Non accetterei mai una proposta del genere” “ Cambierai presto opinione, delle forze oscure si stanno mobilitando e presto porteranno caos su questa società”.

 

Michael non rispose, continuando a camminare, mentre le ultime parole di Thief lo inquietarono; forse anche più del dovuto.

Purtroppo il ladro non stava vaneggiando e Strife se ne sarebbe velocemente reso conto come tutti i suoi amici.

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Capitolo 14
*** Stage formativi ***


Stage formativi

 

Michael, mentre era in treno per tornare al dormitorio, ripensò alle parole di suo padre “ Come diavolo gli è saltato in mente di farmi una proposta del genere?! Mettiamo il caso che impazzissi e decidessi di accettare, modo farebbe ad allenarmi? Non credo che possa farlo da dietro le sbarre, almeno che non abbia un paino per evadere...E poi quella storia sulle tenebre che si stanno per destare, cosa avrà voluto dire?”.

 

Questi pensieri lo perseguitarono fin al suo ritorno, il quale avvenne a tarda serata.

Appena mise un piede all'interno della abitazione della classe internazionale, Abasi si palesò davanti a lui con uno sguardo severo chiedendogli “ Michael dove eri finto? Ti abbiamo cercato per ore!” “ Sono andato a trovare una persona, non volevo farvi preoccupare”.

In quel momento Iida si portò alle spalle dell'erede di Thief affermando ad alta voce “ Strife! Cosa ti è saltato in mente?! Sparire in quel modo” “ Come stavo dicendo ad Abasi, dovevo vedere qualcuno” “ Chi?” “ Non importa” “ Non sei nella posizione di evadere le mie domande” “ Mi scusi, ma non posso dirglielo” “ Come preferisci, ma sappi che questo non farà altro che rendere più aspra la tua punizione” “ Accetterò le conseguenze delle mie azioni” “ Bene, allora dovrai occuparti delle pulizie di questo dormitorio per il prossimo mese e vedi di non ripetere un'azione del genere o sarò costretto ad espellerti” “ Promesso, non si ripeterà” rispose Michael sapendo bene di aver assunto un comportamento irresponsabile che avrebbe potuto mettere in pericolo la reputazione della UA.

 

Il giorno seguente, tutti gli studenti della scuola erano eccitati ed incuriositi perché avrebbero scoperto se qualche eroe professionista fosse rimasto colpito dalle loro capacità, In caso affermativo avrebbero ricevuto delle proposte per uno stage di una settimina presso le agenzie dei pro, opportunità importantissima visto che in questo modo avrebbero potuto vedere per la prima volta come lavora un professionista.

La classe internazionale era abbastanza sicura di aver fatto una buona impressione, in fondo tutti i suoi componenti erano arrivati alla fase finale e Vergil aveva persino vinto il torneo con relativa facilità.

 

Iida, dopo aver dato il buon giorno a tutti, affermò con tono formale, ma poco credibile “ Sono orgoglioso di dirvi che ognuno di voi ha ricevuto almeno una proposta per lo stage formativo che desiderate tanto. Prima di scoprire quali pro siano interessati a voi, voglio congratularmi ancora una volta con voi. Il vostro impegno è stato più importante di quanto pensiate, infatti se prima del festival l'opinione pubblica era incerta sull'iniziativa di Momo di far studiare alla UA giovani stranieri, adesso ne sono entusiasti. Sono rimasti davvero colpiti dal vostro spirito e dalle vostre abilità. Adesso però basta con i complimenti o vi monterete la testa, venite in ordine alfabetico e prendete queste buste. Un'ultima cosa, apritele solo durante la pausa, altrimenti non riuscirete a seguire le lezioni”.

 

Non appena ci fu il tanto agoniato break di mezza mattina, gli studenti poterono finalmente vedere le proprie proposte.

Michael rimase quasi senza parole quando vide colui che gli aveva offerto il suo tempo e le sue conoscenze, si trattava di Mirio l'attuale pro hero numero 3. Non si sarebbe mai aspettato che un eroe di quel calibro potesse interessarsi a lui e naturalmente ciò lo rese molto felice.

Aerith si avvicinò a lui, notando la soddisfazione sul suo volto, e gli chiese “ Allora Michael, chi ti vuole con sé?” “ Non ci crederai, ma si tratta di Lemillion!” “ Wow, eccezionale! Anche se non mi stupisce molto viste le tue formidabili abilità” “ Sei troppo buona, comunque grazie. Invece a te come è andata?” “ Alla grande! Farò lo stage da Nejire!” “ Incredibile! Stiamo parlando dell'eroina numero 6” “ Sì e non sarò sola, anche Jill ha ricevuto la stessa proposta” “ Buon per lei, gli altri invece?” “ Non lo so, glielo andiamo a chiedere?” “ Non vedo perché no”.

 

Parlando con i loro amici scoprirono presso che Abasi aveva ricevuto una proposta da Tetsu Tetsu, pro hero numero 20. Invece Saga si sarebbe recato da Bakugo, eroe numero 2, questa notizia lasciò stupiti tutti visto che fino a quel momento Katsuki non aveva mai accettato nessun giovane aspirante. Li considerava solo delle palle al piede, ma Gemini l'aveva colpito particolarmente, anche se nessuno sapeva il motivo. Un'altra proposta estremamente sorprendente fu quella ricevuta da Nikolai, infatti provenne da Jirou. Cosa molto strana visto che Kyoka era la coordinatrice della 1-B, forse aveva visto qualcosa in quel giovane che la spinse ad una scelta del genere.

Mentre Astrid sarebbe andata da Ochako, con lei avrebbe potuto affinare le sue abilità di soccorso. Invece Lara e Sara avrebbero fatto esperienza da Shoji, magari così avrebbero migliorato la loro versatilità. Infine Vergil, tra le numerose proposte, scelse quella di Todoroki, ritenendolo il più idoneo per la propria crescita. 

 

La maggior parte dei giovani eroi avrebbe sfruttato tale occasione per diventare più forte ed avere una maggiore consapevolezza di sé. Sfortunatamente altri sarebbero finiti in mezzo ad un incidente, il quale avrebbe segnato il preludio ad una crisi mai vista prima.

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Capitolo 15
*** Oltre l'eroe ***


Oltre l'eroe

 

Nel frattempo che i giovani aspiranti eroi si stavano preparando per i loro stage formativi, Izuku era impegnato in una delle sue tante interviste televisive.

 

“ Allora Deku, anche quest'anno hai compiuto un numero impressionante di salvataggi e di catture di alcun villains estremamente pericolosi. Io, come tutti i cittadini, ti sono molto grado per il tuo servizio" affermò il giornalista, " Ho solo fatto il mio dovere" " Hai fatto molto di più e lo sai bene. Adesso però passiamo a qualche domanda, in molti ti paragonano al leggendario All Might sia per via del tuo Quirk sia per il tuo atteggiamento. Ciò ha portato alcuni a pensare che tra di voi ci sia un legame di sangue, confermi?” “ Assolutamente no, il fatto che siamo in possesso di stranezze simili è una pura coincidenza. Basta vedere i tanti pro i quali, pur non avendo legami, usufruiscono di poteri simili, per confermare la mia tesi. Riguardo al mio modo di fare è più che normale che sia identico al suo. Come è noto, sono stato un grandissimo fan di All Might, l'ho ammirato fin da bambino, un po' come tutti quando era ancora in attività” “ Mi trovi d'accordo con le tue risposte, inoltre la tua unicità ha mostrato delle peculiarità che quella di All Might non aveva. Visto che stiamo parlando del precedente simbolo della pace, ci sono delle persone che ti ritengono superiore a lui, almeno a paragone d'età. La pensi come loro?” “ Affatto, All Might è stato e rimarrà il più grande di sempre. In confronto a lui, non sono un granché”.

Era evidente che nelle parole di Midoriya c'era un profondo rispetto per il suo mentore, cosa che lo portava spesso a sminuirsi se veniva paragonato a quest'ultimo. Ciò non passò inosservato al giornalista che affermò “ Su, non fare il modesto Deku. Sei eccezionale, é solo grazie a te se ci troviamo in pace. Un'ultima domanda prima di lasciarti andare, di a me ed a tutti i telespettatori il nome della tua unicità dato che è ancora un mistero” “ Non ha nessuna importanza il nome di un'unicità o che cosa consenta di fare, l'unica cosa che davvero conta è spingersi sempre oltre il limite e credere sempre in se stessi” “ Ok, ok, se non vuoi rispondermi non ci fa niente. Ti ringrazio del tuo tempo e ti saluto simbolo della pace” “ E' stato un piacere e ricordatevi sempre il Plus Ultra!” esclamò il pro prima di lasciare lo studio.

 

Izuku si occupò di qualche villains, non erano nulla di particolarmente impegnativo, dopo di che tornò a casa, dove, naturalmente, conviveva con la sua avvenente moglie.

 

A causa del suo ruolo di simbolo di pace, non aveva molto tempo da trascorrere con l'amata. Però si trattava di una cosa che entrambi avevano in conto fin dalle loro prime uscite, essere eroi significava anche avere una scarsa vita privata. Nonostante ciò, la coppia di tanto in tanto riusciva a ritagliarsi qualche momento solo per loro, anche se questi diventavano sempre più rari con il passere degli anni; solo un legame forte come il loro avrebbe potuto resistere a tali intemperie.

 

Arrivato a casa e salutato i vicini, i quali non si erano ancora abituati nel vedere il loro idolo a pochi centimetri, notò che Uraraka non era ancora rientrata. Probabilmente era impegnata con il lavoro, da quando aveva assunto l'incarico di insegnante capitava spesso che rientrasse abbastanza tardi.

Perciò Izuku decise di farsi prima una doccia e poi avrebbe tentato di preparare la cena. Onestamente non era mai stato un grande cuoco, ma voleva fare qualcosa di carino per la sua dolce metà.

 

Dopo essersi rinvigorito, grazie alla doccia, si mise a fornelli. Per sua fortuna c'erano diverse cose semplici da preparare, tra di esse scelse il ramen istantaneo. Si trattava di una decisione gustosa e semplice dato che si sarebbe dovuto limitare a metterlo al microonde per qualche minuto.

Nel frattempo che la cena si cucinava ebbe modo di ascoltare una cosa che gli mancava: il silenzio. Essere il simbolo della pace era sempre stato il suo sogno ed era estremamente felice di averlo realizzato. Inoltre adorava il suo lavoro, ma ogni tanto sentiva il bisogno di restare da solo, fuori dai riflettori per ricaricare le batterie.

 

Coincidenza volle che nel momento in cui il ramen fu pronto, Uravity rientrò e sentendo un delizioso profumino giunse in cucina. Lì rimase senza parole nel vedere il marito intento a preparare la tavola.

“ Tesoro, cosa hai fatto?” chiese contenta Uraraka, “ Sorpresa! Ho pensato di preparare la cena, spero solo di non aver fatto un disastro” “ Non puoi con il ramen istantaneo” “ Non ne sarei tanto sicuro, sai che le mie doti culinarie non sono così eccezionali” “ In effetti, basta che non mi avveleni” “ Assaggia e staremo a vedere”, i due si misero ridere prima di consumare il pasto che si rivelò non tanto male.

 

Successivamente la coppia si sedette sul divano a coccolarsi mentre guardava un film.

“ Deku, come vanno le braccia?” chiese Ochako accarezzandogli le ruvide mani, “ Il non utilizzarle in combattimento, le sta facendo migliorare. Però credo che il dolore non passerà mai del tutto”.

Lo scontro di qualche anno prima con Shigaraki, aveva costretto Izuku a sfruttare anche gli arti superiori sottoponendoli ad uno sforzo eccesivo. Ciò gli fece quasi perdere l'utilizzo delle braccia e da allora scelse saggiamente di sfruttare solo le gambe anche se ciò l'avrebbe reso maggiormente prevedibile.

“ Magari un bel massaggio ti farà bene” propose la donna, “ Se lo fai tu sicuramente” “ Non serve adularmi, te lo avrai fatto comunque”.

 

La coppia trascorse una piacevole serata dimenticandosi momentaneamente gli oneri di essere eroi.

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Capitolo 16
*** Incontro con i pro ***


Incontro con i pro

 

Finalmente i giovani aspiranti eroi iniziarono i loro stage formativi, in questo modo avrebbero potuto assaporare cosa vuol dire essere dei professionisti.

 

Abasi venne accolto da un energico Tetsu Tetsu, uno dei pochi superstiti dalla strage della terribile Fantasma. Quell'evento lo segnò profondamente, non aver potuto nulla per proteggere i suoi amici lo fece sentire del tutto inutile. Tuttavia, grazie all'aiuto del collega Red Riot, riuscì piano piano a tornare in sesto ed a recuperare il proprio spirito.

 

“ Benvenuto Glifo!” sostenne il pro con grinta,” Grazie, signore. Mi ha chiamata con il mio nome da eroe, come mai?” “ Semplice, devi iniziare ad abituarti ad essere nominato così e poi aiuta ad entrare nella mentalità da professionisti. Ti ho scelto perché credo che tu abbia delle ottime potenzialità, ma devi rinforzare il fisico ed io sono il migliore in questo”.

Abasi rimase stupito dall'acume del pro, quest'ultimo si era reso subito conto che il Mirror aveva come effetto collaterale quello di far subire parte del danno deviato al suo utilizzatore. Il coordinatore della classe internazionale avrebbe avuto il suo bel da fare, ma sarebbe diventato molto più forte nonostante il breve lasso di tempo, una settimana, che aveva a disposizione con Tetsu Tetsu.

 

Invece Aerith e Jill si recarono da Nejire. Erano molto eccitate all'idea che l'eroina numero 6 avesse scelto proprio loro, grazie a lei avrebbero imparato molto cose e diversi trucchi.

La pro, non appena le vide, fluttuò verso di loro e dopo averle osservate per un secondo disse “ Siete più carine di quanto sembriate in tv. Tu Aertih ha degli occhi stupendi, mentre i tuoi lineamenti Jill sono spettacolari”. La donna continuò a girovagare intorno alle sue apprendiste tempestandole di domande, nel corso degli anni non era cambiata affatto per la gioia dei fans.

Una volta che saziò la propria curiosità, Nejire fece fare un giro nella sua agenzia, dove lavorava spesso con Tamaki, alle ragazze. Fatto ciò e concluse le formalità, l'eroina decise di portare immediatamente le studentesse in pattuglia con lei così da spiegarle concretamente le mansioni di un pro.

Così Aerith e Jill avrebbero potuto vedere perché Nejire occupasse un posto tanto alto in classifica, quando si focalizzava sul lavoro in pochi potevano competere con lei.

 

Astrid era al settimo cielo, essere insieme ad Uravity era un suo grande sogno. Aveva già avuto la sensazione di aver fatto buona impressione sull'eroina durante le prove di soccorso alla UA e quella proposta gliene aveva dato conferma.

Come si aspettava, Ochako si dimostrò fin da subito gentile e disponibile. La ragazza si considerava l'anello debole della sua classe, visti i risultati dei vari test e non voleva sentirsi più così. Quindi, per la prima volta in vita sua, decise di mettere da parte la propria pigrizia e di concentrarsi su ciò che l'avrebbe insegnato Uraraka.

 

Probabilmente Nikolai era il più sorpreso di tutti per la proposta ricevuta, si domandava il motivo per il quale Kyoka, coordinatrice della prima B, fosse interessata a lui. I suoi dubbi vennero fugati dalla donna che, dopo averlo salutato, sostenne “ So che sei particolarmente confuso per via della mia lettera, contando anche la mia posizione. Ti ho scelto perché voglio avere la conferma di una cosa, potresti generare una tua corda?” “ Va bene”.

Il russo obbedì, successivamente la pro toccò la stringa e questa creò un suono melodioso, il quale però le diede una sensazione di intorpidimento. Quest'ultima sorrise compiaciuta prima di dire “ Come sospettavo...Credo proprio che tu possa usare il tuo Quirk in un modo diverso dal solito” “ Dice?” “ Sì” “ E in che modo?” “ Te lo spiegherò a tempo debito, adesso dobbiamo andare in pattuglia” “ Come preferisce” rispose Nikolai riuscendo a stento a trattenere la propria voglia di conoscere l'idea della donna.

 

Shoji si rivelò essere un insegnante piuttosto bravo, infatti grazie a lui Lara e Sara sarebbero diventate molto più versatili e preparate. Le loro pattuglie si concentrarono in luogo impervi e ciò le spinse oltre le loro capacità, però ciò si sarebbe dimostrato molto utile.

 

Sia Shoto che Bakugo adottarono un atteggiamento simile, seppure Todoroki si mostrò più cortese con il proprio apprendista. Entrambi tagliarono a corto con le presentazioni optando per un approccio maggiormente pratico, lo ritenevano il modo migliore per preparare un aspirante eroe. Sfortunatamente la loro scelta avrebbe esposto i giovani studenti ad un terribile ed imprevedibile incidente che sarebbe passato alla storia come l'incidente del Ripper.

 

Infine Michael andò da Mirio, il quale lo sottopose immediatamente ad un test: avrebbe dovuto afferrare una pedina degli scacchi entrò dieci minuti, emulando il suo compianto maestro. Sorprendentemente il giovane riuscì nel compito prima dello scadere del tempo, solo in pochissimi ce l'avevano fatta prima di lui. Ciò confermò la sensazione che Lemillion aveva avuto sul giovane guardandolo durante il festival, in lui si nascondeva un enorme potere che sarebbe potuto essere molto d'aiuto in una futura crisi.

Così come Deku, Mirio non aveva creduto neanche per un secondo alla morte di Shigaraki. Per cui temeva che il nuovo simbolo del male stesse tramando qualcosa di oscuro nell'ombra, sospetto che presto sarebbe stato confermato.

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Capitolo 17
*** Un altro killer ***


Un altro killer

 

In un luogo decadente ed imprecisato del Giappone, Shigaraki fu capace di irretire con le sue folli parole il ragazzo che aveva tanto cercato.

“ Allora Dark, siamo d'accordo?” domandò il simbolo del male, “ Sì, accetto di aiutarti” “ Molto bene, per prima cosa dobbiamo rinfoltire i nostri ranghi. Come puoi vedere, le mie condizioni fisiche non mi permettono di attuare il piano da solo” “ Quindi il mio primo incarico sarebbe quello di trovare nuove reclute?” “ Hai qualche problema?” “ No, solo mi aspettavo un po' più d'azione” “ Arriverà il momento di combattere, ma prima dobbiamo prepararci al meglio” “ Se lo dici tu...Comunque non ci metterò molto, conosco già qualche candidato perfetto e proverò a trovare questo nuovo killer che si aggira a Himeji” “ Fai le scelte che ritieni più opportune, cerca solo di rimanere nell'ombra. Non dobbiamo sprecare l'effetto sorpresa” “ Sarò il più cauto possibile”.

Detto ciò, il giovane si allontanò per realizzare il primo passo dell'oscuro piano di Tomura.

 

Nel frattempo Todoroki si era recato proprio a Himeji, città nella quale si registrarono tre omicidi estremamente cruenti; persino peggiori di quelli della Fantasma. Infatti le vittime, giovani donne, vennero ritrovate in vicoli di periferia squartate, prive delle viscere e di qualche organo vitale.

Sinceramente il pro non avrebbe voluto portare il suo stagista in una situazione che si sarebbe potuta rivelare molto pericolosa, ma non poté rifiutarsi a causa della grande pressione che gli fece la polizia. A sua insaputa però anche l'esplosivo Bakugo, accompagnato da Saga, stava andando in quella città, seppure privo di autorizzazione; dimostrando ancora una volta come le regole gli stessero strette.

 

Shoto ed il giovane aspirante eroe arrivarono a notte fonda, orario in cui il killer era solito agire, ed immediatamente si diressero verso la periferia. Prima però di iniziare le indagini, Todoroki disse al ragazzo “ Vergil ci stiamo addentrando nella zona nella quale potremmo incontrare il nostro assassino, quindi devi tenere a mente delle regole importanti. In primo luogo devi starmi vicino e limitarti ad osservarmi, non hai la licenza e questo significa che non ti è permesso ferire i villains con il tuo Quirk” “ Se mi dovessero attaccare?” “ Non succederà, puoi stare tranquillo, mi occuperò di tutto io. Tuttavia nella rara eventualità in cui dovessi essere attaccato, ti consentirò di usare il tuo potere, ma solo per autodifesa. Ci siamo capiti?” “ Va bene e le altre regole” “ Sono quelle che valgono per un normale eroe, le conosci no?” “ Naturalmente” “ Meno male, allora mettiamoci all'opera” “ Ricevuto”.

 

Il duo ebbe appena qualche minuto per investigare, quando sentirono un'esplosione provenire poco in lontananza. Prima però che potessero prendere qualsiasi decisione in merito, delle mostruose creature gli circondarono; si trattava di Nomu. Erano anni che non si vedevano in giro e ciò fece preoccupare Shoto il quale si chiedeva chi diavolo gli avesse mandati. Però adesso doveva concentrarsi nel difendere Vergil, quei mostri erano sempre stati nemici temibili e non voleva che il suo stagista riportasse delle ferite.

 

Quei Nomu non vennero inviati né da Dark, il nuovo pupillo del simbolo del male, né da Shigaraki, il quale voleva mantenere un basso profilo. Bensì fu un'altra persona a liberare dal laboratorio segreto dei villians in quella città suddette creature. L'identità del responsabile e le sue motivazioni sarebbero rimaste un mistero per molto tempo.

 

Todoroki mostrò subito perché era il pro hero numero 4.

Negli anni passati aveva ricoperto la terza ed addirittura la seconda posizione. L'attuale posto fu figlio della lontananza dell'eroe dal territorio giapponese per qualche mese, a causa di una richiesta del popolo cinese, il quale lo implorò di catturare un villain estremamente sensibile agli sbalzi termici.

 

Nel mentre l'eroe dal doppio Quirk si stava occupando abilmente dei Nomu, Vergil sentì un lamento soffocato provenire da un vicolo lì vicino e, andando contro alle indicazioni dategli da Shoto, scelse imprudentemente di indagare. A causa dei continui assalti di quei mostri, il pro non si accorse dell'allontanamento del ragazzo, svista che sarebbe potuto costare molto caro ad entrambi.

 

Il possessore della Yamato si avvicinò lentamente alla sorgente del rumore, per evitare di allertare un eventuale villain.

Ciò che vide quando entrò in quel vicolo, riuscì persino ad allertare un tipo freddo come lui. Per prima cosa sentì un odore nauseabondo di morte, dopo di che notò sulle mura lunghe strisce di sangue e persino qualche brandello di carne. A quel punto la sua attenzione venne attirata da un altro lamento, perciò continuò ad avanzare fino a quando non notò il pro numero 30 Aoyama a terra, con l'armatura pesantemente danneggiata ed il corpo grondante di sangue. Vide che sopra di lui c'era un tizio con indosso un bel cilindro nero con degli schizzi di rosso, sicuramente era il liquido vitale dell'eroe.

Allora Vergil utilizzò il Judgment Cut senza pensarci due volte, la tecnica centrò l'assalitore costringendolo a lasciare in pace il suo bersaglio. In quel momento il giovane della classe internazionale ebbe modo di guardare il criminale: il suo volto era avvolto da vecchie e sporche bende, le quali lasciavano scoperti solo i gli occhi che trasmettevano pura follia. Era vestito come un elegante uomo di fine ottocento, inoltre brandiva un elegante bastone da passeggio e la sua mano destra era coperta da un guanto con degli artigli per ogni dito, come quello di Freddy Krueger.

“ E' il mio giorno fortunato, ho trovato l'assassino che stavo cercando in un lampo” pensò Vergil pronto al suo primo reale scontro.

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Capitolo 18
*** The Ripper ***


The Ripper

 

L'assassino osservò da cima a fondo Vergil, il quale brandiva la Yamato in posizione di guardia.

“ Carne fresca, troppo fresca. Sei ancora troppo tenero, torna da me tra un paio d'anni, così potrò gustarti come si deve” affermò il villain con un folle sorriso sul volto, “ Quindi dovrei andarmene, sei uno sciocco se pensi che ti lasci scappare” rispose con sicurezza il ragazzo, incuriosendo il nemico che si mosse istantaneamente verso di lui. Fu talmente veloce che Vergil non si accorse di nulla, cosa sorprendente visto che il giovane era uno dei più rapidi dell'intero istituto della UA.

“ Se proprio insisti, dovrò squartarti, anche se è un vero spreco” sostenne il folle alle spalle dello studente, quest'ultimo si voltò di colpo scagliando un fendente circolare, il quale però venne evitato dall'avversario che passò immediatamente al contrattacco con un'artigliata. Vergil fu abbastanza svelto da spostare la testa indietro, così da ricevere solo qualche graffio sulla guancia destra.

“ Non riesco a seguire i suoi movimenti, che sia effetto del suo Quirk?” pensò l'aspirante eroe perplesso.

 

“ Sei un ragazzino molto abile e fuori dal comune. L'orrore che c'è in questo vicolo, la mia presenza ed il mio potere non ti hanno spaventato, ciò ti rende molto più coraggioso di questo insulso eroe. Dovevi vedere come se la faceva sotto e dire che occupa la trentesima posizione nella classifica. Però non temere, ben presto anche tu tremerai di paura” affermò il villain con una voce estremamente divertita.

Vergil aveva capito che quel nemico non era uno qualunque, ma non si sarebbe mai tirato indietro e, cosa più importante, non avrebbe perso il proprio onore.

 

Poco prima dell'incontro di Shoto con i Nomu, Bakugo e Saga erano giunti in città.

Lo stagista aveva diverse reticenza sulla scelta dell'eroe di appropriarsi di un caso di non sua competenza e, nonostante il caratteraccio del pro, non esitò a farlo presente.

“ Senta Bakugo, è certo di quello che fa?” “ Che domande sono, è naturale che lo sia” “ Voglio dire, le procedure sono importanti e non rispettarle non ci mette allo stesso livello dei villains?” “ Che cazzata! Gli eroi devono fermare i criminali, il resto non conta. Vedi di non dire altre idiozie, oppure ti farò saltare in aria” “ Come vuole” rispose Gemini per nulla intimidito dal pro, cosa alquanto strano visto che quasi tutti provavano una certa paura verso di lui. Non a caso occupava il primo posto nella classifica: “ Eroi che assomigliano maggiormente ad un villain”.

 

Ben presto anche loro due si imbatterono in quelle mostruose creature.

Come prevedibile, Katsuki si lanciò verso di loro come una furia e senza la minima esitazione. Saga, non volendo restare con le mani in mano, sostenne “ Mi occupo di quelli a destra” “ Cosa stai aspettando? Un invito scritto?” “ Pensavo di non essere autorizzato ad usare il mio Quirk per danneggiare gli altri” “ Questi non sono più uomini, per cui non farti scrupoli e, dato il tuo Quirk, se li polverizzi nessuno saprà di loro” “ Perfetto, allora starò attento solo agli edifici”.

 

“ Se non posso evitarlo, conviene erigere una buona difesa. Ho in mente una tecnica, ma ho bisogno di qualche istante per attuarla” pensò Vergil che decise di prendere tempo facendo una semplice domanda al nemico.

“ Chi sei tu?” chiese il ragazzo, “ Quelli come te mi definirebbero un folle, ma chi decide cosa è normale e cosa non lo è?” “ Sono le azioni che ci definiscono” “ La questione non cambia, chi decide che un'azione sia folle mentre un'altra no?” “ Che domande, ci sono cose che solo chi non è sano di mente può fare, come ad esempio i tuoi omicidi” “ I miei non sono semplici omicidi, ma una forma d'arte, anche se non compresa” “ Sei completamente pazzo” “ Può darsi o forse il folle sei tu perché ti omologhi ai comportamenti imposti da una società marcia fin nel midollo”.

 

Quel dialogo rese evidente al giovane aspirante eroe che l'assassino fosse del tutto fuori di testa e ciò lo rendeva ancora più pericoloso. Proprio la sua pericolosità rappresentava un motivo in più per fermarlo, impresa che però non sarebbe stata facile visto che aveva sconfitto con facilità un pro hero.

 

Vergil decise di porre fine alle chiacchiere e quindi creò intorno a lui una serie di piccole spade azzurre che lo circondarono all'altezza della vita ed iniziarono a ruotare ad una moderata velocità. Forse in questo modo avrebbe potuto contrastare l'assurda velocità del killer e guadagnare tempo a sufficienza per elaborare uno schema d'attacco. Sfortunatamente le cose andarono diversamente, infatti il killer decise di attaccarlo dall'alto riuscendo così a procurargli al ragazzo una considerevole ferita sulla spalla destra. Il villain iniziò a compiere una serie di attacchi mordi e fuggi mettendo in crisi Vergil, il quale non sembrava capace di reagire.

 

“ Ti avevo avvertito, sei ancora troppo tenero” affermò il criminale certo della vittoria, ma in quel momento Vergil scagliò un fendente velocissimo e dalla grande potenza. Questo però venne bloccato dal bastone nemico, il quale dimostrò una resistenza fuori dal comune visto che la lama della Yamato era capace di tagliare quasi ogni cosa.

“ Sei grintoso, ma non ti salverà” disse il killer mettendo a segno un pugno molto potente che fece arretrare l'aspirante eroe. Un istante prima che il nemico centrasse nuovamente il ragazzo, un muro di ghiaccio bloccò il suo attacco.

 

Shoto rimproverò Vergil “ Ti avevo detto di restarmi vicino! Faremo i conti più tardi, adesso devo catturare questo criminale”.

Seppure avesse fatto la sua comparsa il pro numero 4, il villain non mostrò alcuna esitazione. Tuttavia prima che lo scontro potesse avere inizio, uno strano fumo nero, molto denso, avvolse tutti i presenti rallentando i loro movimenti. Inoltre il killer venne avvolto da quella sostanza e nel giro di un paio di secondi scomparve nel nulla, lasciando stupito l'eroe ed il suo stagista.

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Capitolo 19
*** La lega risorge ***


La lega risorge

 

Il folle assassino si ritrovò in un ampio spazio aperto immerso nella natura. La luce della luna piena rendeva la vegetazione ancora più particolare e bella, cosa che però non faceva né caldo né freddo al killer.

Egli si guardò intorno e notò due ragazzi incappucciati, il che rendeva impossibile identificarli.

“ E' evidente che siete stati voi a portarmi via dalle mie prede e questa è una cosa che mi procura una terribile emicrania che passa solo con qualche bell'omicidio” “ Stai calmo, non vogliamo combatterti” lo interruppe Dark, “ Credete davvero che mi consegni senza vendere cara la pelle?! Idioti” “ Ci hai scambiato per quello che non siamo, infatti siamo criminali ed io voglio ricreare la league of villains” “ La cosa non mi interessa” “ Rifiuti così, senza neanche pensarci?” “ Quell'associazione si è dimostrata essere solo un esperimento fallito, non è stata capace di realizzare il proprio obiettivo ed è stata sconfitta dagli eroi. Inoltre non mi interessa la crociata contro i pro, ma solo la mia arte” “ Non è necessario che tu condivida appieno i nostri ideali, basta che tu abbia uno spirito libero dalle convenzioni di questa società. Se ti unisci alla league potrai esprimerti al tuo meglio, senza temere i pro” “ Sono loro che hanno paura di me” “ Non tutti sono smidollati come Aoyama, ad esempio Shoto ti avrebbe messo in seria difficoltà e presto si sarebbe unito anche Bakugo. Quindi ti saresti ritrovato da solo a combattere contro due eroi professionisti e le cose non sarebbero andate bene. Invece se ti unissi a noi, potresti contare sul nostro supporto ed esprimere liberamente la tua arte” “ Che supporto mi dareste? Siete solo in due” “ Per la precisione siamo un totale di cinque, ma ammetto che i numeri non sono dalla nostra. Tuttavia le risorse non ci mancano e ben presto le nostre schiere aumenteranno a dismisura”.

Il killer rifletté sulla proposta: seppure non avesse un reale interesse per quell'organizzazione, avrebbe potuto sfruttarla per i proprio scopi ed in fondo non aveva nulla da perdere. Perciò decise di unirsi a Dark, il quale lo accolse con felicità, un tipo come quel killer era perfetto per league.

 

Il pupillo di Shigaraki, dopo aver detto alla nuova recluta che si sarebbe rifatto vivo lui nel momento in cui fosse servito il suo aiuto, tornò dal simbolo del male che si nascondeva in una base segreta, ignota a quasi tutti.

Il ragazzo passò davanti ad una stanza con su un cartello che diceva: “ Vietato entrare”. Aveva provato a scoprire cosa ci fosse dietro, ma Tomura glielo proibì affermando che solo a tempo debito gli avrebbe svelato cosa quella porta celasse.

 

Una volta davanti all'erede dell'All for One, Dark lo informò del successo della missione. Dopo di che gli disse quello che aveva in mente “ Shigaraki c'è una delle nuove recluta che ha un Quirk molto particolare, il quale gli consente di scrutare l'animo delle persone capendo la loro vera natura” “ Questo come ci potrebbe tornare utile?” “ Dice che guardando il festival ha nutrito alcuni dubbi su un paio di studenti della classe internazionale” “ Quindi crede che in realtà siano malvagi?” “ Non ne ha certezza, per quello avrebbe bisogno di incontrarli di persona, ma ci sono buone probabilità” “ Se hai ragione potrebbe essere estremamente utile, potremmo fare ciò che non è stato possibile con Bakugo” “ Ho pensato la stessa cosa, dobbiamo solo trovare un modo per farli incontrare” “ Ci penserò su” “ A proposito, non serviva che mandassi i Nomu a Himeji, potevo gestirla da solo”, Tomura sgranò gli occhi prima di chiedere stupito, “ I Nomu?” “ Sì, quei mostri con più Quirk” “ Non ho mandato nessun Nomu” “ Dici sul serio?” “ Certo, perché mai avrei dovuto farlo? I Nomu sono un mio marchio di fabbrica e farli uscire allo scoperto esporrebbe anche me, cosa che per altro sarà sicuramente successa” “ Se non era opera tua, chi è stato?” Shigaraki iniziò a grattarsi furiosamente il collo, “ Non lo so, ma quando lo scoprirò lo ridurrò in cenere”.

 

Superato questo momento di furia, il simbolo del male ritornò in sé ed in breve escogitò un piano che avrebbe ricordato un evento del passato.

“ Visto che il mio intento di sfruttare l'effetto sorpresa è venuto meno a causa di chi ha liberato quei Nomu, tanto vale iniziare a innestare il seme della paura nella società. Attaccherete i giovani della UA tra qualche mese, quando si ritireranno nel campo estivo. Ti invito a rinfoltire i ranghi della league, quei giovani non sono da sottovalutare” “ Non sarà difficile trovare altre reclute, nella malavita l'odio verso gli eroi è incredibile”.

L'incidente di Himeji mutò i piani di Shigaraki, i quali avrebbero incontrato altre alterazione dovute alla stessa persona che aveva sguinzagliato i Nomu in quella città.

 

Nel frattempo Shoto aveva portato in ospedale sia Aoyama che Vergil. Quest'ultimo venne dismesso praticamente subito visto che non aveva nulla di serio, invece il pro cadde in coma, una vera sfortuna dato che era certamente in possesso di informazioni utili sul killer. Quest'ultimo venne soprannominato Jack the Ripper per via del suo modus operandi, molto simile a quello del celebre assassino di Londra.

Katsuki e Saga, dopo aver eliminati i Nomu senza subire danni, incontrarono Todoroki e Vergil i quali gli spiegarono cosa era accaduto al villain. Quindi i due, non avendo più nulla da fare, ritornarono a casa, luogo dove non si mossero più per tutta la durata dello stage formativo.

 

Terminata la tanto attesa settimana, gli aspiranti eroi tornarono a scuola più carichi che mai, avevano adorato lavorare fianco a fianco con i pro. Nonostante non fossero stati coinvolti in grandi casi, eccezion fatta per Saga e Vergil, fecero dei passi da giganti, soprattutto sulla consapevolezza di sé. Progressi che avrebbero presto potuto mettere in mostra grazie ad una prova molto speciale.

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Capitolo 20
*** Progressi e prove speciali ***


Progressi e prove speciali

 

Trascorse una settimana dalla conclusione degli stage formativi.

Gli aspiranti eroi erano tornati più carichi che mai, l'esperienza con i professionisti gli aveva dato una spinta in più.

 

Coloro che avevano fatto i progressi maggiori erano senza ombra di dubbio Astird e Nikolai.

La ragazza sembrava aver capito l'importanza di essere sempre concentrata ed attiva, ciò le permise di sfruttare maggiormente le proprie potenzialità ed allo stesso tempo le conferì un maggior controllo del proprio Quirk. Infatti adesso poteva usufruire delle peculiarità di un'aquila senza assumere la forma di quel animale tanto regale.

Invece il russo, grazie alle dritte di Kyoka, imparò a sfruttare diversamente la propria stranezza. Solitamente usava le stringhe come armi, cosa che però non lo rendeva sufficientemente potente. Quindi provò a cambiare prospettiva, intuendo che sarebbe stato più utile come supporto visto che, suonando le sue corde con una precisa sequenza, poteva creare una melodia capace di far cadere addormentati i nemici. Momentaneamente funzionava solo con coloro non particolarmente forti, ma con il tempo avrebbe potuto soggiogare chiunque.

 

Per quello che avevano passato, Vergil e Saga diventarono molto più consapevoli di sé. Lo spadaccino, rimasto colpito dalla velocità di Jack, tentò di imitare i movimenti del killer, senza però voler contaminare la sua tecnica con la spada, Mettere insieme le due cose non era per nulla semplice, ma se ci fosse riuscito avrebbe raggiunto un nuovo livello.

Gemini dal canto suo nell'affrontare i Nomu, sentì un'intensa energia crescere in lui e pervadergli ogni singola cellula del corpo. Ciò gli permise di controllare la temibile Galaxian Explosion, anche se la dimensione del meteorite non poteva superare il raggio di quaranta centimetri o avrebbe avuto delle ripercussioni.

 

Lara e Sara, grazie ai consigli di Shoji, impararono a studiare meglio il campo di battaglia, così da non essere troppo impulsive e ponderare bene le proprie scelte.

Inoltre la ragazza di origini italiane fu capace di aumentare le velocità delle proprie ceneri, ora arrivavano fino a 120 km/h. Mentre Lara imparò a creare delle frecce capaci di esplodere all'impatto, garantendole una maggiore potenza distruttiva.

 

Abasi lavorò duramente sulla propria resistenza fisica e sul controllo degli specchi, arrivando a spostarli a 300 gradi. Come lui, anche Aerith e Jill vennero sottoposte ad un allenamento fisico, seppure l'amante dei fiori si dimostrò come al solito un po' impacciata. In compenso riuscì ad aumentare il limite delle materie, portandolo a quattro, ed a crearne una nuova che le consentiva di creare una barriera protettiva molto resistenze. Jill invece fu capace di generare, seppure solo per una ventina di secondi, una seconda mano dorata, il che ovviamente incrementò le sue abilità a dismisura.

 

Infine Michael rimase tanto colpito da Lemillion, il quale diventò ufficialmente il suo idolo, da voler ereditare il suo spirito. Concretamente non aveva fatto molti progressi sull'utilizzo del Quirk, visto che non sapeva meditare. Tuttavia sopperì a tale mancanza chiedendo aiuto a Vergil, il quale era esperto in materia. Infatti praticava spesso la meditazione ritenendola indispensabile per lui, infatti era solito sostenere che per domare la spada bisognava prima domare il cuore.

Il possessore della Yamato, dopo alcune prime resistenze, cedette alle richieste del compagno, decidendo di insegnarli le linee guida di quell'arte. In questo modo l'erede di Thief avrebbe potuto comprendere al meglio il suo potere ed utilizzarlo senza correre rischi.

 

I progressi dei ragazzi vennero testati tramite alcune prove molto speciali per via della presenza di Deku.

Il simbolo della pace era molto emozionato, non aveva mai fatto da insegnante prima d'ora e non sapeva come comportarsi. Tuttavia non gli ci volle molto prima di prendere confidenza con il suo nuovo, ma provvisorio ruolo.

Per il dispiacere degli aspiranti eroi, Midoriya restò con loro solo per cinque giorni, durante i quali gli sottopose a duri test e dispensò consigli sul concetto di eroi. Ad esempio insegnò loro che gli eroi devono salvare anche lo spirito delle persone in pericolo, per questo bisogna sempre sorridere.

 

Prima di lasciare la UA, Izuku affrontò tutta la classe internazionale in una sfida uno contro dieci. Gli aspiranti eroi avrebbero dovuto resistere agli assalti del pro per ben venti minuti ed incredibilmente ci riuscirono, anche se per il rotto della cuffia.

Suddetto successo permise a tutti loro di partecipare al campo estivo, altra importante tappa nel percorso di un eroe.

 

Nota: il prossimo capitolo sarà romantico, ma ci sarà un evento che rappresenterà una chiave di volta per tutta la storia.

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Capitolo 21
*** Connessione ***


Connessione

 

Le settimane trascorsero velocemente senza alcun particolare intoppo, l'incidente di Himeji sembrava essere stato un caso isolato e di Jack the Ripper si persero le tracce.

Finalmente giunse la pausa estiva, durante la quale gli studenti della UA potevano tornare a casa dalle loro famiglie. Tutti tranne quelli della classe internazionale che erano vincolati a rimanere nel territorio giapponese per evitare delle inutili complicazioni. Comunque potevano sfruttare quel tempo libero per visitare la meravigliosa nazione che gli ospitava, opportunità che non si sarebbero fatti sfuggire. Tuttavia dovevano tenere a mente una cosa: il break sarebbe durato solo un paio di settimane, visto che, scaduto quel termine, si sarebbero dovuti recare al campo estivo, dove sarebbero stati messi a dura prova.

 

Il gruppo si era organizzato per vedere alcune delle mete più ambite del paese, come il monte Fuji o il palazzo imperiale di Tokyo, in una decina di giorni così da avere anche il tempo per prepararsi al campo. Però le cose non andarono come previsto, infatti Vergil lasciò il dormitorio senza dire nulla a nessuno, neanche dove fosse diretto e non sarebbe ricomparso fino al termine della breve vacanza.

Mentre il giorno della partenza, Michael, che si alzava presto come sempre, notò una cosa strana: Aerith non era scesa ad innaffiare i fiori che aveva piantato in tutta l'abitazione e quelli all'esterno. Inizialmente pensò che l'amica avesse deciso di riposare più a lungo per riprendersi dalle fatiche degli ultimi mesi. Tuttavia, quando tutti gli altri andarono a fare colazione, della castana non c'era traccia. Allora l'erede di Thief chiese a Lara che fine avesse fatto Aerith, quest'ultima rispose che non si sentiva molto bene, per via d'improvvisa influenza e perciò non sarebbe andata con loro.

Michael fu dispiaciuto di questa cattiva notizia, sapeva quanto la giovane avesse voglia di visitare il Giappone. Subito dopo i suoi pensieri si spostarono sui fiori, se c'era una cosa a cui Aerith teneva quasi di più della vita, erano proprio i fiori ed alcuni di questi avevano bisogno di una cura quotidiana. Per cui, affinché l'amica non si sentisse in colpa, l'erede di Thief decise di pensarci personalmente. Questo gli avrebbe portato via un po' di tempo, quindi si sarebbe unito agli altri a metà mattinata.

 

Nel mentre che si occupava dei fiori, Michael rifletté su vari argomenti. Per prima cosa pensò alle condizione dell'amica, doveva sentirsi davvero male per non essersi occupata del suo Hobby preferito. Si domandò anche se sarebbe dovuto rimanere con lei, lasciarla da sola per tutti quei giorni non gli sembrava giusto, soprattutto adesso che era malata.

Dopo di che ripensò alla prova finale di Deku. Seppure il simbolo della pace fosse in inferiorità numerica, indossasse dei pesi pari al 70% del peso corporeo e non si fosse impegnato seriamente, era riuscito a mettere in difficoltà tutta la classe internazionale con una facilità disarmante. Sarebbe stata un'impresa titanica anche solo avvicinarsi a quel livello, fortunatamente l'erede di Thief adorava le sfide.

 

Dopo poco che ebbe finito di sistemare i fiori, sentì alcuni passi stanchi dirigersi verso la cucina ed intuendo chi fosse decise di recarsi lì; luogo in cui incontrò una visibilmente malata Aerith.

“ Cosa ci fai qui? Dovresti riposare” affermò il ragazzo, “ Michael sei tu, non dovevi andare con gli altri?” “ Mi unirò a loro tra poco” “ Bene, divertiti” l'aspirante eroina fece uno stanco sorriso e tentò di prendere un bicchiere d'acqua, ma appena tentò un passo le gambe non la sostennero. Sarebbe caduta se non fosse stato per l'amico, il quale la prese prima che potesse farsi male. Successivamente la prese in braccio e le disse ancora una volta “ Devi riposare se non vuoi peggiorare” “ Non posso, devo occuparmi dei miei fiori. Se non lo faccio, alcuni moriranno” “ Puoi stare tranquilla, ci ho già pensato” “ Come?” “ Hai capito bene e non preoccuparti, non ho combinato casini. Ti ho osservata in questo periodo, quindi sapevo perfettamente cosa fare” “ Grazie, te ne sono davvero grata” “ Figurati”.

 

Michael portò la ragazza fino in camera di quest'ultima, dove la poggiò delicatamente sul letto. Dopo di che le toccò la fronte rimanendo colpito da quanto fosse calda, “ Scotti, hai sicuramente la febbre. Ascolta, mentre ti misuri la temperatura, vado a preparare un panno freddo e vedo se ci sono delle medicine per l'influenza” “ Michael non devi farlo, ti perderai la giornata con gli altri” “ Non c'è problema, avrò modo di recuperarla. Dai, adesso ti vado a prendere il termometro”.

 

L'erede di Thief prese e preparò tutto quello di cui aveva bisogno, per poi tornare dall'amica.

“ Allora, per prima cosa vediamo quanta febbre hai” preso il termometro restò scioccato nel vedere la temperatura, “ Quaranta, è un bel febbrone, ma so come trattarlo” “ Sei anche un medico?” chiese scherzosamente la ragazza, “ Io no, ma i miei nonni sì e mi hanno insegnato i rudimenti di questa scienza. E' meglio non perdere altro tempo, bevi il liquido nel bicchiere che ho messo sul tuo comodino, contiene una medicina che aiuterà ad abbassare la temperatura. Successivamente ti metterò questo panno umido sulla fronte” “ Agli ordini Doc”. Nonostante l'influenza Aerith non aveva perso il senso dell'umorismo, fattore molto positivo.

“ Vedrai che tra poco ti sentirai meglio, adesso riposati e se avrai bisogno di me chiamami. Quasi dimenticavo, devi bere molto per non disidratarti. Ti ho portato dell'acqua e del succo di frutta, ma se vuoi altro vado a prendertelo” “ Vanno più che bene, Michael posso chiederti una cosa?” “ Certo” “ Chi era la persona per la quale hai rischiato di essere espulso?” domandò un po' imbarazzata Aerith, non volendo risultare impicciona. Il ragazzo fece un sospiro, “ Mio padre” “ Non poteva venire lui da te?” “ Impossibile, vedi... è in prigione” “ Scusa, non volevo essere invadente” “ Non ci fa niente, adesso però riposa” “ D'accordo”.

 

Michael scelse di rimanere sullo stesso piano della camera della ragazza, così l'avrebbe sentita se l'avesse chiamato. Decise anche di rimanere nel dormitorio fino a quando Aerith non sarebbe guarita, non voleva lasciarla sola.

Sfruttò il tempo che aveva per meditare. Come al solito, quando lo faceva, svuotò la mente e si ritrovò catapultato in uno spazio astrale custodito da un guardiano. A quel punto avrebbe dovuto affrontare l'essere e se fosse riuscito a sconfiggerlo sarebbe stato in grado di controllare il suo potere sul piano materiale, almeno psicologicamente. Se invece fosse stato sconfitto, avrebbe dovuto semplicemente riaffrontarlo fino a quando non avrebbe avuto successo. Il fatto di combattere più volte con un guardiano creava una simbiosi con questo, fino a quando non diventavano un'unica entità.

 

Passata un'ora, l'erede di Thief sentì delle grida strazianti. Ciò lo fece sobbalzare e correre verso la stanza di Aerith.

Una volta dentro notò la ragazza che stava avendo un terribile incubo, per cui si avvicinò a lei e la scosse leggermente nel tentativo di farla svegliare. La ragazza si mise seduta di scatto mentre apriva gli occhi e, vedendo Michael, istintivamente lo abbracciò.

Non appena il giovane sentì le braccia dell'amica avvolgerlo ebbe un terribile mal di testa e la vista si offuscò. Dopo di che vide se stesso a terra, con gli arti frantumanti, tranne il braccio sinistro, immerso in una pozza di sangue. Davanti a lui c'era Aerith, anch'ella ferita, la quale veniva brutalmente uccisa da una misteriosa persona. Questa era avvolta dall'oscurità, si vedevano solo un'armatura dorata, degli occhi completamente rossi e lunghi capelli bianchi.

 

Si trattava di una specie di visione che durò solo un paio di secondi, ma furono sufficienti per lasciare un profondo segno nell'animo del giovane.

Tuttavia adesso doveva pensare alla ragazza, la quale stava tremando come una foglia. Perciò ricambiò l'abbraccio, nel tentativo di rincuorarla.

“ Aerith tranquilla, era solo un incubo” sussurrò il giovane accarezzandole dolcemente i morbidi capelli, “ C'ero io e...” “ Lo so, ma non pensarci, è tutto finito”.

 

I due rimasero stretti l'uno nelle braccia dell'altro fino a quando la ragazza non disse con voce stanca ed ancora leggermente impaurita, “ Ti sto facendo passare una terribile giornata, perdonami” “ Non devi sentirti così, lo faccio con piacere e poi che razza di eroe sarei se non aiutassi un'amica nel momento del bisogno?” “ Sei troppo buono” “ Senti chi parla, non ho mai incontrato nessuno gentile come te”. Michael si allontanò quel tanto che bastava per guardarla nei suoi stupendi occhi verdi, poi le suggerì “ Torna a riposare” “ Devo proprio?” “ Ti si legge in faccia che sei stanca, quindi credo che sia la soluzione migliore” “ Va bene, ma potresti restare con me?” domandò spaventata, “ Come preferisci” il ragazzo le sorrise e si accomodò sulla sedia della scrivania.

“ Grazie per esserti preso cura di me” sussurrò Aerith prima di crollare in un sonno profondo.

 

L'erede di Thief provò nuovamente a meditare, ma fallì miseramente. Per farlo doveva avere la mente sgombra, ma in questo momento continuava a pensare a quella sorta di visione. Si domandava come avesse potuto vedere l'incubo di Aerith, forse era dovuto al suo Quirk o a quello dell'aspirante eroina, oppure ad una misteriosa interazione delle due stranezza. Comunque stessero le cose, sperava che si trattasse solo di un semplice brutto sogno, ma in cuor suo temeva che ci fosse qualcosa di più.

 

Fortunatamente Aerith riposò fino ad ora di cena senza problemi.

Michael le preparò una zuppa di verdure, adatta per la situazione, che la ragazza si costrinse a mangiare, anche se aveva poco appetito. I due trascorsero il resto della serata a vedere qualche film, almeno è quello che fece l'erede Thief, in quanto la castana si riaddormentò presto.

 

Questo evento finì di unire i due che sentivano di avere un forte legame. Purtroppo quel dannato incubo avrebbe ben presto rischiato di rovinare tutto.

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Capitolo 22
*** La profezia della Pizia ***


La profezia della Pizia

 

Grazie alle cure di Michael e ad un buon riposo, Aerith ritornò in piena forma nell'arco di una settimana. Questo periodo non fece altro che rendere più evidente ai due che c'era qualcosa di davvero speciale tra loro, erano certi di potersi aprire e fidare l'uno dell'altro, senza alcun timore. L'aspirante eroe arrivò perfino a rivelare all'amica la vera identità di suo padre, cosa più unica che rara.

 

Nonostante ciò l'erede di Thief tenne una cosa solo per sé: aveva continuato ad avere quel terribile incubo, l'assassinio di Aerith, ed ogni volta sembrava sempre più reale. Come se non bastasse, ogni volta che lo sognava, provava una sensazione simile a quella che aveva quando viaggiava con la mente nel piano astrale. Questo lo intimorì terribilmente e gli venne anche un sospetto che necessitava di essere confermato. Per fare ciò decise di andare a trovare nuovamente suo padre, una volta che gli altri sarebbero tornati.

Il fatto interessante risiedeva nella circostanza che anche Aerith aveva sognato più volte quel terribile evento, ma, come l'amico, decise di non dire niente per non farlo preoccupare.

 

Trascorsi dieci giorni il gruppo che si era recato nelle principali mete turiste del Giappone rientrò, Michael sfruttò l'occasione per lasciare il dormitorio con una scusa qualunque e raggiungere il genitore.

A causa di alcuni ritardi dei treni, arrivò a destinazione a sera inoltrata e fu costretto quasi a supplicare le guardie per poter entrare. Sfruttando le sue doti persuasive ottenne dieci minuti da solo con il padre, avrebbe dovuto sfruttare bene quel breve lasso di tempo.

 

“ Chi si rivede, hai cambiato idea riguardo la mia proposta?” domandò sorridente Thief appena vide il figlio, quest'ultimo rispose sdegnato “ No e non lo farò mai” “ Staremo a vedere... Se non sei qui per quello, cosa vuoi allora?” “ Conosci un guardiano che è in grado di vedere nel futuro?”, il ladro leggendario fece una faccia stupita, “ Ce ne è uno o per meglio dire una, la Pizia. Tuttavia non puoi averla incontrata e tanto meno aver sfruttato il suo potere” “ Perché?” “ Si tratta di una delle custodi più forti, saresti morto o impazzito se avessi interagito con lei al tuo stato attuale” “ Eppure io continuo a fare un incubo che sembra così reale” “ La tua voce trema, cosa sogni?” “ Non sono affari tuoi” “ Solo se mi spieghi ciò che ti sta accadendo posso aiutarti” “ Dimmi solo se le profezie di questa Pizia sono infallibili” “ Lo sono, comunque devi avere un legame profondo con la persona che sogni” “ Come fai a sapere che non riguarda me?” “ Perché la Pizia non permette di vedere direttamente il proprio futuro, ma quello di una persona a cui si tiene più di se stessi. Ti consiglio di starle vicino il maggior tempo possibile, le profezie della Pizia si avverano entro due anni” “ Niente è già scritto e se anche lo fosse cambierò tutto” “ Il fato non può essere cambiato, ma sei libero di provarci”.

Michael si voltò di scattò e si diresse verso l'uscita con un'espressione preoccupata, “ Ci rivedremo presto, figliolo” concluse Thief provocante.

 

Michael scese qualche stazione prima rispetto a quella vicina alla UA, aveva bisogno di riflettere all'aria fresca della sera.

Le parole del padre lo avevano sconvolto e non sapeva cosa pensare. Escluse la possibilità che quell'uomo lo avesse ingannato, in fondo quello che gli aveva detto sul suo Quirk si era dimostrato vero. Quindi non gli restava altro che tentare di smentire quella sorta di profezia, anche se il mito è pieno di esempi di come sia inutile combattere il fato.

Rifletté anche a quanto fosse ingiusta questa cosa, Aerith era la persona più gentile e pura di cuore che avesse mai incontrato; non poteva fare quella fine.

 

Questi pensieri lo tennero impegnato fino a quando non tornò al dormitorio. Ormai era notte fonda, per cui si mosse con cautela cercando di non fare rumore.

Con sua grande sorpresa trovò Aerith addormentata sul divano, la tv era accesa e con lei non c'era nessun'altro del gruppo. Forse era rimasta lì presa da qualche programma o film, oppure lo stava aspettando; no, non poteva essere quello.

Comunque stessero le cose, la prese in braccio e la portò in camera sua dove avrebbe sicuramente riposato più comodamente. Dopo averla sistemata la guardò, aveva un'espressione così pacifica ed era bellissima.

“ Ti salverò, non importa cosa mi costerà” sussurrò prima di darle un leggero sulla guancia. Dopo di che poggiò una scatola regalo sul comodino, Aerith aveva fatto il compleanno un paio di giorni prima, contenente una bella stoffa rosa. Non era molto, ma credeva che le sarebbe stato bene indosso.

Infine tornò nella propria camera dove iniziò a meditare, era questa l'unica soluzione che gli venne in mente per cambiare il futuro. In quel terribile incubo c'era anche lui, il che significava che aveva avuto l'opportunità di salvare Aerith, ma non ce l'aveva fatta. Perciò da quel momento si sarebbe allenato, sacrificando tutto il resto, fino allo sfinimento, così da diventare più forte e non commettere il fallimento previsto dal destino.

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Capitolo 23
*** Campo estivo ***


Campo estivo

 

Il cambiamento di Michael fu repentino. Dal ritorno dalla visita a suo padre, si rinchiuse in camera a meditare senza quasi mai uscire.

La mattina si alzava all'alba, faceva una colazione veloce senza aspettare gli altri, neanche Aerith, e tornava subito nella sua stanza fino all'ora di pranzo. Per farla breve, aveva delle scarse interazioni con gli altri solo durante i pasti e quando doveva aiutare con le pulizie.

Tale comportamento non passò inosservato agli altri, i quali gli chiesero se c'era qualcosa che non andasse. Il giovane li liquidava dicendo solo che aveva bisogno di un po' di tempo da solo per migliorare il controllo sul proprio Quirk, altrimenti non avrebbe mai raggiunto il suo reale potenziale.

Questa risposta non era una bugia, ma occultava il reale motivo dei suoi allenamenti: una profonda paura di perdere una persona a cui si era davvero affezionato.

 

Durante i quattro giorni che separavano i ragazzi dal campo estivo, Michael riuscì a prendere il controllo su un altro custode, una sorta di pipistrello marino capace di utilizzare delle onde sonore per identificare qualsiasi nemico a miglia di distanza. Suddetta capacità sarebbe stata molto utile durante missioni di infiltrazione o spionaggio.

Con tutto quel tempo passato da solo, ebbe modo di pensare a vari argomenti. Per prima cosa ripensò alle parole del padre sulla Pizia e ciò lo spinse a chiedersi come diavolo avesse fatto a controllare quel potere. L'unica soluzione che gli venne in mente fu una misteriosa interazione tra la sua stranezza e quella di Aerith, anche se non sapeva come un evento del genere fosse possibile.

Inoltre decise di chiamare il proprio Quirk Viaggio Astrale Inverso, nome lungo, ma che riassumeva bene il suo potere.

Infine si domandava quale villain fosse quel tizio con l'armatura dorata che in futuro avrebbe ucciso la sua amica, attualmente non ce ne era nessuno così. Forse sarebbe saltato allo scoperto da un momento all'altro e lui avrebbe sfruttato l'occasione per studiarlo così da trovare un punto debole.

 

Finalmente giunse il giorno dell'inizio del campo estivo, evento tanto atteso dai giovani. Persino Vergil tornò in tempo per poterci partecipare, egli, nonostante le domande degli amici, non disse come e dove aveva passato gli ultimi giorni.

Iida salutò gli allievi cordialmente prima di spiegare loro cosa avrebbero dovuto fare. “ Come sapete oggi inizia il campo estivo, ma sbagliate di grosso se credete che sarà una vacanza rilassante. Bensì vi metteremo a dura prova” “ Come metteremo?” chiese Abasi, “ Non sarò solo, ci saranno altri pro che vi addestreranno. Tuttavia scoprirete chi sono solo una volta giunti a destinazione” “ A proposito, dove dobbiamo andare?” domandò incuriosita Lara, “ Dovete recarvi a nord per 100 km, lì ci sarà una villa ad aspettarvi” “ Quale mezzo ci porterà?” intervenne Nikolai, “ Nessuno, userete le vostre gambe” “ Cosa?!” esclamò spaventata Sara, “ E il bello non è neanche questo, lungo la strada troverete alcuni ostacoli alquanto particolari. Un'ultima cosa, dovrete arrivare entro la mezzanotte oppure sarete esclusi dal campo” “ Potremo usare i nostri Qurik?” “ Certo Saga, abbiamo isolato l'area grazie all'influenza della direttrice Momo. Ora andate!”.

 

Il gruppo si incamminò immediatamente. La più avvantaggiata si dimostrò essere Astrid che, grazie al suo Quirk aquila, sarebbe arrivata con largo anticipo.

Durante il tragitto Aerith si affiancò a Michael sostenendo “ Ehi, volevo ringraziarti per il tuo regalo”, la ragazza indossava la stoffa rosa sulla testa, sistemata come un fiocco all'altezza della coda nella quale erano raccolti i suoi capelli, “ Lo avrei fatto prima, ma sei sempre stato in camera tua” “ Già...Comunque non devi ringraziarmi, in fondo era il tuo compleanno” “ Però sei stato l'unico a ricordarsene” “ Sono sicuro che gli altri hanno in serbo qualcosa per te” “ Dici?!” “ Sì”.

Michael stava pensando ad un'idea dei suoi compagni: fare una festa ad Aerith al termine del campo estivo. L'erede di Thief venne informato da Lara di questa sorpresa, la ragazza gli aveva chiesto se avesse voluto partecipare al regalo di gruppo e lui naturalmente si dimostrò favorevole.

 

Un po' titubante l'amante dei fiori chiese all'amico, “ Senti Michael, sei sicuro di stare bene? Da quando sono tornati gli altri sembri strano” “ Non ti preoccupare sto bene” . L'erede di Thief mentì spudoratamente, non che la cosa gli facesse piacere, tuttavia non se la sentiva di dirle la verità.

I due vennero interrotti quando alcuni dinosauri d'argilla spuntarono dal suolo.

“ Quindi sono loro gli ostacoli di cui parlava il professore” affermò Jill, “ Nessun problema, ci faremo strada con la forza” rispose Vergil sguainando la katana che sembrava essere più affilata rispetto al passato.

 

In pochi secondi Saga, il possessore di Yamato e Jill distrussero decine di quegli esseri.

“ Forza Aerith, non facciamoci lasciare indietro da quei tre” affermò Michael con convinzione, “ Non devi ripetermelo due volte” rispose lei sorridendo, era felice di poter interagire nuovamente con l'amico. Però, ben presto. l'erede di Theif sarebbe tornato al suo stato d'animo degli ultimi giorni.

 

Intanto in una villa immersa in una splendida natura, Iida, Kota, Eri ed un pro Hero piuttosto giovane, di nome Clay, stavano aspettando i giovani della classe internazionale.

“ Non credi di essere stato troppo duro, avresti potuto accompagnarli fino a metà strada” affermò Eri, “ Ce la faranno, ne sono certo” rispose il coordinatore con fermezza, “ Sono già a metà strada, dovrò creare più nemici” disse Clay soddisfatto dell'operato dei ragazzi.

Quest'ultimi giunsero a destinazione intorno le dieci di sera, con un anticipo di ben due ore, Tuttavia la prima ad arrivare fu Astrid, la quale giunse tre ore prima degli altri, il suo contatto con Uravity l'aveva davvero migliorata.

A quel punto gli aspiranti eroi fecero una doccia veloce prima di cenare e si coricarono di corsa vista la stanchezza.

 

Il campo estivo avrebbe riservato una spiacevole sorpresa agli eroi, un evento imprevedibile che avrebbe gettato il caos e messo in serio pericolo l'incolumità degli studenti.

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Capitolo 24
*** Un terribile deja vu ***


Un terribile deja vu

 

Michael si svegliò prima dell'alba, volendo fare un po' di meditazione prima di iniziare l'allenamento con gli altri.

Era rimasto felicemente sorpreso nel vedere Eri lì, avendo fatto lo stage formativo presso Lemillion aveva già avuto modo di conoscerla. La donna si era dimostrata fin da subito gentile e sorridente, nonostante i suoi primi oscuri anni di vita.

 

Passarono pochi minuti quando l'erede di Thief udì dei passi, incuriosito decise di vedere chi fosse.

“ Vergil, anche tu sveglio?” “ Che domanda, lo vedi con i tuoi occhi” “ Sì, hai ragione. Allora dimmi dove stai andando” “ A meditare” “ Perché non lo fai in camera tua?” “ Ci sono dei luoghi, specialmente quelli immersi nella natura, che ne amplificano gli effetti” “ Ecco cosa hai fatto durante le due settimane di riposo” “ Sei perspicace” “ Posso venire con te?” “ Fai quello che ti pare” detto ciò, in modo scontroso, Vergil proseguì per la sua strada.

Michael, ormai abituato al carattere alquanto particolare dell'amico, non si fece persuadere dal suo tono decidendo seguirlo.

 

I due giunsero in una piccola collina dietro la villa, si trattava di un luogo davvero tranquillo, pieno di uccellini che cantavano felicemente. L'erede di Thief si sedette a distanza dal compagno, perché se avesse fatto diversamente quest'ultimo si sarebbe allontanato da lui immediatamente. Dopo di che chiuse gli occhi ed in un istante si ritrovò nel piano astrale. Era una cosa incredibile, solitamente impiegava almeno mezz'ora per raggiungere un idoneo livello di concentrazione; le parole di Vergil erano veritiere.

 

Dopo circa un paio d'ore, la tranquillità dei due venne interrotta da Lara, la quale esordì con un voce ancora un po' assonnata “ Avete trovato un bel posto e di sera con il cielo stellato sarà certamente meraviglioso, potresti portarci Aerith”.

Michael capì che stava parlando con lui, infatti l'amica era solita punzecchiarlo, soprattutto sul suo rapporto con l'amante dei fiori.

“ Questo è un ottimo luogo di meditazione, nulla di più” rispose l'erede di Thief cercando di mantenere un tono impassibile, “ Dammi retta, invita Aerith qui e vedrai...” “ Cosa vuoi?” la interruppe bruscamente Vergil, infastidito da quelle che riteneva inutili chiacchiere, “ Scontroso come sempre, il periodo che hai passato chissà dove non ti ha ammorbidito” “ Lara!” “ Va bene, va bene, parlo. Dobbiamo fare colazione e poi Iida ci spiegherà cosa faremo oggi” “ Bene, non vedo l'ora di iniziare l'addestramento” sostenne entusiasta Michael, invece il possessore di Yamato non disse nulla, limitandosi a seguire i compagni.

 

Fatto un pasto nutriente e salutare, il gruppo si diresse fuori la villa dove i pro gli stavano aspettando. Il primo a prendere la parola fu Iida, “ Buongiorno ragazzi, da oggi inizia il vero campo estivo. L'allenamento sarà diviso in più parti, inizialmente potenzierete il controllo sul Quirk, poi vi addestrerete in gruppi diversi a seconda del vostro potere ed infine ci focalizzeremo sul migliorare il gioco di squadra. Sì, Vergil mi sto riferendo particolarmente a te”, il ragazzo distolse lo sguardo sdegnato, “ Non saremo soli, verso sera arriveranno anche le altre prime sezioni” “ Perché non sono già qui?” chiese Sara, “ Sono occupati in vari test, altre richieste? No? Perfetto, allora iniziamo e ricordatevi sempre il Plus Ultra!” concluse grintoso Tenya.

 

Come anticipato dal coordinatore, per prima cosa i ragazzi si dedicarono al potenziamento delle proprie stranezze.

Aerith, Saga, Vergil, Lara e Nikolai se la stavano vedendo con le creatura di argilla del pro Clay. Il russo ebbe riscontro di una cosa: la sua nuova abilità che faceva cadere in un sonno profondo i suoi nemici, non aveva effetto su quegli esseri. Ciò significava probabilmente che poteva utilizzare suddetta tecnica solo contro delle persone. Quindi fu costretto a ripiegare sul vecchio metodo, utilizzare le stringhe come corde taglianti, tuttavia questo lo mise in serie difficoltà.

Invece i suoi amici sembravano reggere i ritmi di Clay, in particolare Saga e Vergil, i quali distrussero decine di creature d'argilla. Comunque anche Aerith e Lara se la cavarono piuttosto bene.

 

Jill, Abasi. Sara ed Astrid furono messi sotto pressione da Kota, il quale, utilizzando la propria acqua, voleva testare l'agilità ed i tempi di reazione dei giovani. Tutti loro superarono le aspettative del pro, quei ragazzi erano davvero in gamba, perciò si sarebbe dovuto impegnare anche lui.

 

Infine Michael venne sottoposto ad un duro addestramento da parte di Iida. Quest'ultimo decise di vedersela solo con lui perché era incuriosito di capire come effettivamente funzionasse lo strano Quirk del ragazzo. Non gli ci volle molto prima di capire che fosse stranamente simile al potere di Thief, descritto da Deku.

Dopo aver testato per circa un'ora il giovane, Tenya lo mandò da Kota decidendo di supervisionare l'andamento generale dell'allenamento.

Invece Eri dava consigli a tutti e sarebbe intervenuta nel caso in cui uno degli studenti si fosse ferito seriamente.

 

Il gruppo si allenò fino al calar del sole, dopo di che dovette pensare a prepararsi la cena. Grazie ad uno sforzo collettivo, gli aspiranti eroi furono capaci di mettere in tavola un pasto gustoso e nutriente.

Proprio quando stavano per lavare i piatti, Iida corse da loro ordinandogli “ Stanno per arrivare le altre sezioni, andiamo salutarle”, i ragazzi si unirò a lui non potendo obiettare.

 

La prima A, con a capo Kirishima, e la prima B, con a capo Kyoka, giunsero contemporaneamente davanti la villa.

“ Benvenuti al campo estivo” affermò Tenya in modo formale, “ Scusate per il ritardo, ma ci siamo trattenuti più del previsto in palestra” rispose un sorridente Red Riot.

In quel preciso momento un denso fumo nero avvolse tutti gli studenti della UA ed i professionisti. Nel giro di un secondo vennero divisi, alcuni in coppia, altri singolarmente, e portati agli estremi del luogo del campo estivo.

Seppure i pro avessero tentato di liberarsi non ci riuscirono, a riprova che chiunque fosse il responsabile di quel fumo, era in possesso di un grande potere.

 

Iida, Kirishima e Kyoka pensarono subito a quello che successe durante il loro primo campo estivo e temevano che la cosa si stesse ripetendo. Paura che purtroppo avrebbe presto trovato conferma.

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Capitolo 25
*** Assalto imprevisto ***


Assalto imprevisto

 

Kaminari riuscì a liberarsi da quello strano fumo solo dopo un paio di minuti.

“ Che cos'era quella cosa? Adesso non importa, devo tornare dai ragazzi” rifletté il pro, il quale aveva seri timori che fosse tutto opera di qualche villains. Suddetta supposizione portò ad una domanda: come diavolo avevano fatto ad infiltrarsi ed a superare i sistemi di sicurezza del campo estivo? Quesito che, almeno per il momento, non avrebbe trovato una risposta.

 

Red Riot ebbe il tempo di compiere solo qualche passo prima di trovarsi davanti ad alcuni studenti della sua sezione feriti e privi di sensi.

“ Un pesce grosso, era proprio quello che stavo aspettando” esordì una giovane donna con indosso un lungo abito nero da maestro di kung fu ed una maschera argentata sul viso. Il pro attivò immediatamente il proprio Quirk prima di chiedere “ Sei stata tu ad attivare quel fumo nero?” “ Non è opera mia, preferisco metodi più diretti”.

Queste parole finirono di preoccupare il pro che ormai aveva avuto conferma dei propri sospetti. Doveva muoversi a sconfiggere questa nemica così da poter aiutare gli studenti svenuti e quelli che si trovavano ancora in giro. Questa volta non avrebbe ricoperto un ruolo da mero spettatore come durante il suo primo campo estivo.

 

Invece Michael si ritrovò con Lara nel mezzo del bosco, i due erano stati lasciati lì dal fumo che era scomparso misteriosamente nel nulla.

“ Non credo che sia una prova voluta dai professori” commentò la ragazza, “ Già, temo che sia opera dei villains” “ Forse, ma sono anni che non si registrano attacchi del genere. Se sono davvero loro, che cosa vogliono?” “ Non ne ho idea e non spetta a noi scoprirlo” “ Già, lasciamo questo compito ai pro. Come procediamo?” “ Visto che non siamo autorizzati ad usare i nostri Quirk, direi che sia più opportuno cercare di tornare alla villa senza ingaggiare battaglia” “ Concordo, vediamo di passare inosservati”.

Nonostante la sua proposta, Michael era in pensiero per Aerith. Temeva che tra coloro che gli stavano attaccando si nascondesse il tizio con i capelli bianchi e l'armatura dorata. Però non avrebbe avuto molto tempo per pensare a questo, dato che un tizio nascosto tra le fronde degli alberi stava per lanciarsi all'attacco.

“ Il figlio di Thief, che sia lui quello con l'oscurità nel cuore? Sarebbe ben possibile visto chi è il padre, comunque lo scoprirò presto” pensò il villain che stava osservando l'aspirante eroi.

 

Intanto Aerith e Nikolai si erano ritrovati all'estremo sud del bosco.

“ Nikolai stai bene?” chiese la ragazza con la sua solita gentilezza, “ Sì, sono tutto intero. Tu?” “ Anch'io sono in perfetta forma, a quanto pare chiunque abbia lanciato quel fumo voleva solo dividerci” “ Perché mai?” “ Separati siamo più vulnerabili” “ Logico” “ Chissà se siamo noi studenti o i professionisti gli obiettivi” “ Chi lo sa, potreste essere tutti e due o magari nessuno” esordì una voce maschile alle loro spalle. I due si voltarono di scatto e videro un ragazzo con lunghi capelli color pece, una fascia rossa intorno alla testa. Era vestito in modo casual e sembrava un tipo normale fatta eccezione per i suoi avambracci, i quali erano enormi; probabilmente dovuto alla sua stranezza ancora sconosciuta.

“ Chi sei e cosa vuoi?” domandò l'amante dei fiori, “ Potete chiamarmi Destroyer e voglio semplicemente fare a pezzi i vostri deboli corpicini” affermò il villain in tono derisorio pronto alla lotta.

 

Nel frattempo Vergil e Sara si erano imbattuti in Jack the Ripper, il quale aveva già messo fuori gioco numerosi studenti. Il possessore della Yamato non vedeva l'ora della rivincita, aveva immaginato per giorni il suo scontro con il killer ed aveva anche messo a punto una mossa speciale. Questa volta le cose sarebbero andate diversamente, almeno così pensava il ragazzo che però stava peccando di superbia; un errore che gli sarebbe potuto costare molto caro.

 

Jill e Abasi furono i più fortunati dato che vennero trovati immediatamente da Kyoka, la quale gli condusse subito verso la villa senza imbattersi in nessun villain. In quel luogo c'erano anche altri studenti che erano stati capaci di ritornare passando nell'ombra. Allora la professoressa decise di restare con loro nel caso in cui qualche criminali gli avesse attaccati lì.

 

Invece Saga ed Astrid furono gli unici ad essere portati al di fuori dell'ampio bosco. Così ebbero modo di vedere come l'area fosse stata completamente isolata da quello strano fumo nero. Tentarono di oltrepassarlo e sorprendentemente ci riuscirono senza sforzi. Tuttavia, una volta fatto, non si trovavano sulla strada verso l'uscita del campo, ma sulla collina dietro la villa.

“ Che cavolo è successo?” chiese stupita la studentessa, non trovando alcuna risposta dall'amico. Quest'ultimo aveva un'espressione seria e pensierosa, che attirò l'attenzione di Astrid. La quale gli disse “ Su con lo spirito, ce la caveremo” “ Lo so, è solo che quello che ci è appena successo mi ha riportato alla mente vecchi ricordi” “ A sì? E cosa nello specifico?” “ Non è niente di importante” “ Non puoi tenermi così sulle spine! Coraggio, sputa il rospo”.

La conversazione venne interrotta da un giovane uomo vestito da clown e sulla faccia dipinta aveva un tatuaggio dei quattro assi delle carte francesi.

“ Che fortuna, ho trovato una coppia!” esclamò il villain, “ Guarda che non siamo una coppia” rispose prontamente la ragazza, “ Peggio per voi, una coppia batte un Jolly come me” “ Questo è completamente pazzo” “ Non farti distrarre dai suoi modi, potrebbe essere molto pericoloso” rispose Saga intuendo la potenza del nemico.

 

Infine Eri stava prestando soccorso ad alcuni studenti feriti, vittime di un criminale muscoloso ed altissimo, Quest'ultimo se la stava vedendo con Clay, il pro avrebbe avuto pane per i suoi denti.

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Capitolo 26
*** Caos al campo estivo ***


Caos al campo estivo

 

La giovane villain si scagliò contro Kirishima con una seria di attacchi dello stile della tigre, uno potente stile del kung fu. Dimostrò ben presto di padroneggiare alla perfezione quell'arte, infatti il pro fu costretto ad adottare un atteggiamento difensivo non potendo contrastare la velocità della nemica. Tuttavia ciò non avrebbe dovuto rappresentare un grande problema, il corpo di Red Riot era capace di resistere a quasi ogni genere d'attacco.

 

“ Mi dispiace, sono l'avversario peggiore per te” affermò con convinzione ed un pizzico di irriverenza il pro dato che non sembrava aver riportato danni dall'assalto appena sostenuto. Tuttavia neanche la villain aveva subito delle ferite, cosa molto strana data la durezza del fisico dell'avversario. Inoltre, seppure il suo volto non fosse visibile a causa della maschera che indossava, non sembrava affatto intimorita. Impressione che trovò conferma quando la ragazza disse con convinzione “ Ti sbagli, sei un nemico perfetto per me. Sei lento, quindi non puoi evitarmi”.

La villain compì una rapida accelerazione e mise a segno una poderosa palmata che generò un boato, il quale risuonò per tutto il bosco.

“ Te l'ho detto, non puoi farmi niente” sostenne nuovamente Kirishima, il quale però, quando tentò di fare un passo, cadde in ginocchio sputando una notevole quantità di sangue.

 

L'eroe si toccò il petto, punto dove sentiva un forte dolore, e, con sua grande sorpresa, l'armatura non era danneggiata. Ciò lo spinse a chiedersi perché sentisse tanto male. Non avendo dati a sufficienza per elaborare una tesi, decise di aumentare la potenza del proprio Quirk fino al massimo, diventando una creatura piuttosto spaventosa.

“ Sei uno sciocco! Puoi incrementare le tue difese quando vuoi, non ti servirà a niente” lo derise la ragazza che lo centrò di nuovo in pieno petto. Red Riot incassò l'attacco e provò reagire tirando un gancio, tuttavia questo venne evitato con una spaccata dalla ragazza la quale, rimettendosi velocemente in piedi, mise a segno una poderosa gomitata all'altezza dello stomaco, facendo cadere sulle ginocchia ancora una volta l'uomo. A quel punto la donna terminò l'assedio con un calcio laterale in stile Bruce Lee.

 

Kirishima fece un volo di diversi metri, venendo fermato solo quando si scontrò contro qualche albero. L'eroe sentiva che il dolore al petto era incrementato a dismisura, era come se qualcosa dentro di lui stesse per esplodere.

Barcollante, si diresse verso la villain sostenendo “ Il tuo Quirk non attacca esternamente, ma internamente” “ In un certo senso” “ Spiegati meglio” “ Se ci tieni tanto, scoprilo da solo”.

Red Riot si mise in posizione di guardia mentre pensava ad un strategia da adottare. Il suo solito modo di combattere lo avrebbe condannato ad una sconfitta certa, perciò avrebbe dovuto provare a schivare i colpi e non ad incassarli. Sfortunatamente l'avversaria era dotata di una rapidità nettamente superiore alla sua, per cui sarebbe stato in guai seri.

 

Nel frattempo Michael e Lara si trovavano a metà strada, ancora un po' e sarebbero giunti alla villa; il posto più sicuro al momento. Però, come prevedibile, le cose non andarono lisce dato che il famigerato fumo nero gli circondò ed un ragazzo, sulla ventina, saltò da un albero, mettendosi davanti a loro. Si trattava di Dark, il nuovo pupillo di Shigaraki.

 

Il villain esordì immediatamente “ Erede di Thief, è un piacere incontrarti”, Lara rimase interdetta, a quanto sapeva il ladro leggendario non aveva figli. Tuttavia le bastò guardare l'espressione contrita dell'amico per capire a chi si stesse riferendo il criminale.

“ Come fai a sapere delle mie origini?” chiese Michael a denti stretti, “ Non ci è voluto molto, è stato sufficiente fare qualche ricerca sul tuo conto” “ Perché hai indagato su di me? Ti interesso in qualche maniera?” “ Mi interessi molto, visto il sangue che ti scorre nelle vene potresti unirti alla league of villains. Saresti un alleato prezioso” “ Non dire assurdità, non esiste più da quando Deku l'ha distrutta” intervenne Lara, “ Hai ragione, ma io l'ho ricostruita!”.

Questa dichiarazione rese lampante una cosa: Dark, proclamandosi il nuovo leader della lega, fece si che la sopravvivenza di Shigaraki restasse un mistero. Tutto faceva parte di un piano ordito dal simbolo del male, qualunque cosa avesse in mente, sarebbe stata terribile.

 

“ Se mi conosci, allora saprai che detesto e ripudio il sangue che mi scorre nelle venne. Perciò non mi unirò mai a te o a qualsiasi altra banda criminale” rispose con fermezza e rabbia Strife, “ Vediamo se riesco a convincerti” rispose Dark generando una discreta quantità di fumo nero.

“ Che facciamo? Non siamo autorizzati ad usare i nostri Quirk, ma se restiamo passivi ci farà fuori” sussurrò l'aspirante eroina all'amico, “ Già, e non ci sono via di fuga per via di quel fumo. Non ci resta che difenderci con tutto quello che abbiamo, morire qui sarebbe inutile” “ Mi trovi d'accordo e scommetto che anche i professori non avranno nulla da ridire” “ Lo penso anch'io”.

 

Non conoscendo il reale potere di Dark, Lara decise di attaccarlo dalla distanza con qualche freccia. Ognuna di queste venne bloccata dal fumo, il quale le stritolò e le fece in mille pezzi. Intanto Michael ebbe il tempo di attivare il proprio Quirk, decise di utilizzare quello che aveva chiamato il lottatore. Si trattava di un custode, dotato di braccia tentacolari ed un buon istinto combattivo. Gli garantiva un buon compromesso tra forza e consumo di energie, fattore molto importante. Ad esempio il Ciclope era certamente più potente, ma gli avrebbe prosciugato le forze in pochi minuti.

 

Con l'attivazione dell'unicità di Strife, il fumo scomparve, tuttavia Dark lo ricreò all'istante. Allora l'aspirante eroe generò dei tentacoli provando a immobilizzare il nemico, il quale però li bloccò con la propria unicità che si dispose a cerchio proteggendolo.

Come sospettavano gli studenti, il villain non sarebbe stato un avversario facile. Quel suo strano fumo nero sembrava conferirgli una difesa assoluta, tuttavia ogni tecnica ha un punto debole, i giovani dovevano solo scoprire quale fosse.

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Capitolo 27
*** Soccorso da altre sezioni ***


Soccorso da altre sezioni

 

Come Kirishima, Michael e Lara, Vergil e Sara stavano conducendo un'aspra lotta contro il folle killer. Quest'ultimo si dimostrò essere un nemico troppo forte per gli aspiranti eroi, i quali riuscivano a malapena a seguire i suoi movimenti.

 

Nonostante la situazione critica, il possessore della Yamato si ostinava a combattere da solo, non accettando neppure l'aiuto della compagna di classe. Naturalmente ciò suscitò le ire della ragazza, la quale aveva capito che l'unico modo per sopravvivere sarebbe stato collaborare.

“ Vergil! Dobbiamo affrontarlo insieme o faremo una brutta fine!” urlò la studentessa, senza però ricevere neanche una misera risposta dall'amico che continuava nella sua disperata lotta.

“ Dovresti dare ascolto alla tua amica” disse Jack, “ Pensa a combattere” rispose l'aspirante eroe con freddezza, “ Ahaha, adoro i tipi ostinati, peccato che tu sia troppo tenero” “ Ancora con questa storia?!” “ Perché te l'avevo già detto?” “ Certo, quando ci siamo scontrati la prima volta ad Himeji” “ Se non lo ricordo, vuol dire che non sei stato degno di nota” “ Credi davvero di farmi perdere il controllo con una provocazione tanto stupida? Sciocco” “ Provare non costa nulla”.

 

Terminata la loro piccola discussione, ripresero il combattimento. Vergil generò una serie di spade azzurre che scagliò contro Jack costringendolo a saltare.

“ Sei mio, in aria non hai vie di fuga” affermò il ragazzo che si lanciò verso il nemico con un poderoso fendente, il quale però venne bloccato dal bastone nemico senza problemi.

“ Tentativo misero e prevedibile” disse the Ripper con un sorriso folle, “ Sei troppo sicuro di te” rispose Vergil che in quel momento creò un cerchio di spade, identiche a quelle usate poco prima, le quali trafissero l'avversario. A quel punto lo studente mise a segno un potente Judgment Cut che fece cadere a terra il villain apparentemente sconfitto.

 

Sara accorse dal suo amico complimentandosi con lui, “ Wow Vergil, sei stato bravissimo” “ Visto, non avevo bisogno di te”, “ Sei tu quello troppo arrogante” affermò il killer alle spalle del giovane che non ebbe tempo di muoversi, per cui venne trafitto dal terribile guanto di Jack sul fianco destro.

Sara sarebbe voluta intervenire, ma se avesse rilasciato le sue ceneri vulcaniche avrebbe coinvolto anche l'amico; perciò non sapeva cosa fare. Improvvisamente Jack venne centrato da una piccola esplosione d'aria compressa, ciò lo fece indietreggiare, allontanandolo da Vergil. In quel momento il villain fu colpito prima da un potente diretto e poi venne avvolto dalle ceneri di Sara.

 

Il possessore della Yamato era stato salvato dall'intervento di Aiko e Tifa e ciò fece male al suo orgoglio. Però, allo stesso tempo, gli fece aprire gli occhi: solo con un gioco di squadra avrebbero potuto vincere. Per questo chiese alle alleate di tenere impegnato l'assassino mentre preparava la sua mossa speciale, sperando che sarebbe bastata a porre fine alle ostilità.

 

Nel frattempo Aerith e Nikolai stavano per scontrarsi con Destroyer.

L'amante dei fiori come prima mossa creò una materia Analisi, volendo scoprire un punto debole del nemico.

Tuttavia prima che potesse ottenere tutti i dati, il musicista, spavaldo per la sua nuova abilità, sostenne “ Non temere Aerith, lo sistemerò io in poco tempo”. Il giovane iniziò a suonare le sue stringhe, già con le prime note sia il villain che l'amica iniziarono ad avvertire un senso di torpore.

A quanto sembrava non era ancora in grado di scegliere un bersaglio specifico, tuttavia proseguì nel suo intento reputandolo il modo migliore per fermare il nemico senza che nessuno si facesse male.

Sfortunatamente, prima che il torpore si trasformasse in sonno profondo, Destroyer agì: dal suo gomito spuntò un osso cavo, dal quale uscì del vapore che lo spinse ad una velocità incredibile verso il ragazzo. Però le sue abilità non finirono qui, infatti all'impatto con il corpo di Nikolai ci un'esplosione concentrata.

Questa avrebbe certamente ucciso l'aspirante eroe se non fosse stato per l'intervento di Aerith, la quale lo protesse con una barriera.

 

Anche se era ancora in vita, Nikolai non avrebbe più potuto combattere visto che le sue ossa erano frantumate. Ciò mise l'amante dei fiori in una posizione difficile, l'agilità non era un suo forte, per cui non avrebbe potuto evitare il colpo del villain. D'altra parte la materia Analisi le aveva dato un'informazione utile: il corpo di Destroyer era come quello di un normale essere umano, fatta eccezione per gli enormi avambracci, il che lo rendeva vulnerabile al fuoco. Quindi con Ignira, l'evoluzione materica di Ignis, le avrebbe dato qualche possibilità. Il problema però risiedeva nella rapidità del villain, eccessiva per lei.

 

“ Sei stata brava a proteggere il tuo amico con quella barriera, ma l'ho comunque frantumato, dove essere l'ultima ruota del vostro carro. Adesso sentirò le tue ossa frantumarsi! Sai, provo un piacere indescrivibile nel farlo”. L'affermazione del nemico inquietò Aerith che però si riprese subito e decise di generare una quarta ed ultima materia, Morfeo. Sapeva benissimo che non sarebbe bastata per addormentare il villain, ma sperava di rallentarlo abbastanza da poter usare Ignira.

Però non ebbe tempo di fare nulla, dato che Destroyer scattò istantaneamente verso di lei. Fortunatamente il membro della league of villains venne bloccato da una sostanza appiccicosa, generata da Tanaka, per poi essere travolto da un'esplosione d'acqua proveniente dall'idra, l'aspirante eroe Ito.

Insieme i tre aspiranti eroi avrebbero potuto cavarsela e forse anche vincere.

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Capitolo 28
*** Una scoperta pericolosa ***


Una scoperta pericolosa

 

Il villain che stava fronteggiando Clay era un tipo enorme, alto circa tre metri e pieno muscoli. A conferirgli un aspetto inquietante era la bocca, infatti questa era cucita in malo modo con del filo spinato. Proprio perciò non parlava, ma emetteva solo dei versi orrendi che facevano venire la pelle d'oca anche ad un eroe professionista.

Come la sua identità, anche il suo potere rimaneva un mistero. Nello specifico riusciva a generare delle onde d'energia estremamente potenti che fuoriuscivano dal terreno, tuttavia ancora non era chiaro come ci riuscisse.

 

Il quirk di Clay di base non era particolarmente potente, le sue creature di argilla potevano essere facilmente distrutte, soprattutto da qualcuno con in possesso un'unicità tanto aggressiva come quella del nemico. Tuttavia, grazie a duri anni di allenamento, aveva imparato a controllare la sua stranezza perfettamente. Ciò gli permetteva di poterla manipolare in ogni modo, l'unico limite era la fantasia. Per cui anche se lo scontro si prospettava difficile, avrebbe avuto modo di giocarsela.

 

Si credeva che il più folle dei villains fosse Jack the Ripper, in realtà colui che era maggiormente fuori di testa era il clown, colui che stava attaccando Saga ed Astrid. Il criminale faceva dei discorsi privi di senso e nesso logico, inoltre continuava a fare dei riferimenti al Poker.

 

“ Mi sono stancato di sentire le tue sciocche parole, ti spedirò in un luogo dove non potrai dare fastidio più a nessuno. Dimensione Oscura!”.

L'attacco di Gemini risucchiò il nemico nel giro di un secondo, “ Torniamo nella villa, gli altri saranno lì” suggerì il ragazzo intento ad allontanarsi, però in quel momento si sentì una risata sguaiata. “ Ahaha! Ci è mancato poco, che bel trucco!” disse il clown con una strana espressione divertita, “ Come hai fatto a sfuggire alla mia tecnica?” “ Chi lo sa? Chi lo sa? Chi lo sa?” “ Ti ingolfato?” intervenne infastidita Astrid, “ Che simpatica, vuoi fare un numero con me?” “ Cosa ti dice il cervello?!” “ Dai sarà divertente, ti faccio vedere”.

Il clown tirò fuori dai pantaloni un mazzo di carte, le mescolò e poi ne pescò una, “ Il Jolly, perfetto!”. A quel punto prese una piccola scatola che lanciò verso Gemini, il quale la prese al volo, “ Bravo! Adesso c'è un sorpresa!” l'oggetto esplose generando una nube di fumo tossico.

 

“ Lui è sistemato, adesso possiamo dare vita al nostro gioco, Ahaha!”, il villain scagliò verso la studentessa le stesse carte che aveva preso prima. Queste si dimostrarono molto taglienti, infatti procurarono diverse ferite all'aspirante eroina che decise di prendere il volo per evitarle. Inoltre in aria avrebbe avuto un bel vantaggio, peccato solo che il clown fosse pieno di risorse: aggrappandosi a dei palloncini, raggiunse l'avversaria.

“ Ti sono mancato?” chiese il criminale, “ Neanche un po', adesso però mi hai stancata”.

Astrid prese quota, per poi si gettò in picchiata puntando i palloncini, così il nemico sarebbe caduto e da quell'altezza si sarebbe sicuramente rotto le gambe. La ragazza mise in atto il suo piano, però quando quegli oggetti scoppiarono rilasciarono dei chiodi che si conficcarono sulle ali dell'aspirante eroina, la quale si schiantò rovinosamente a terra. Invece il clown atterrò senza subire alcun danno grazie ad una capriola che ammortizzò l'impatto.

 

“ Piaciuto il mio spettacolo?” chiese il villain avvicinandosi ad Astrid, la quale tentò di rimettersi in piedi, senza però riuscirci. “ Vediamo, cosa devo fare con te? Giusto, facciamolo scegliere alle carte”.

Il clown prese una carta dalle tasca e la mostrò alla giovane, poi affermò ” Mi dispiace, è l'asso di picche, il che vuol dire che devi morire. Non prendertela troppo, sei stata solo sfortunata”.

Il criminale stava per scagliare la carta, quando il suo braccio venne quasi stritolato da Saga, il quale disse con un tono minaccioso, completamente diverso da quello che usava di solito, “ Non ti permetterò di fare del male alla mia amica” “ Che bello, sei ancora parte del gioco!” “ Tu non lo sarai più!”. Gemini stava per usare la Galaxian Explosion, tecnica che avrebbe distrutto tutto in un raggio considerevole. Tuttavia, un attimo prima di farlo, riprese lucidità e pensò all'amica. Anche lei sarebbe rimasta coinvolta in quell'esplosione, perciò non avrebbe potuto usare quella micidiale tecnica; se solo Astrid fosse riuscita ad allontanarsi...

 

In quel preciso istante, un ragazzo con degli occhi luminosi e nelle cui iridi scorrevano le immagini degli scontri nel bosco, sorrise.

“ Dark, ho tutto ciò che mi serve, possiamo andare” comunicò tramite un telefono agli alleati, i quali avevano dei microscopici auricolari.

“ Peccato, mi stavo divertendo” sostenne Dark che interruppe bruscamente il suo combattimento con gli aspiranti eroi, così da poter generare un'enorme quantità di fumo di nero che ricoprì tutta l'area; impedendo di vedere ad un palmo dal naso. Con questa mossa prese gli altri membri della league of villains senza alcun problema e gli portò in un punto di ritrovo poco fuori dall'area del campo estivo.

Lì c'era il ragazzo che aveva osservato i matches, a lui Dark chiese “ Allora chi è il nostro obiettivo? Il figlio di Thief?” “ No, lui ha un animo in tumulto, ma non è oscuro” “ Quindi chi? Per caso Vergil? Al festival mi ha dato l'impressione di essere un tipo particolare” “ Hai ragione, è particolare, ma neanche lui è colui che cerchiamo. La sua concezione di eroe e la sua sete di potere lo rendono più simile ad un vigilante o ad un pro come il primo Endeavor, ma non un villain” “ Allora chi?” “ Saga” “ Ne sei sicuro? Non mi è sembrato uno di noi” “ Invece lo è, le tenebre nel suo cuore sono immense, persino più delle nostre e forse anche maggiori di quelle del simbolo del male” “ Incredibile” “ Già, non ci resta che trovare un modo per portarle a galla” “ Mi inventerò qualcosa, magari spulciando il suo passato potrò trovare qualcosa di utile” concluse Dark con un sorriso malvagio.

 

I villains furono portati via da un warp di Tomura, quello che scoprirono avrebbe avuto delle conseguenze terribili per tutta lo società degli eroi.

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Capitolo 29
*** Il rafforzamento di una convinzione ***


Rafforzamento di una convinzione

 

Così come i villains comparvero, così sparirono nel nulla, lasciando gli eroi e gli studenti perplessi sulle loro reali intenzioni.

Avrebbero potuto tranquillamente eliminare la maggior parte dei loro nemici, era evidente che fossero in netto vantaggio, tuttavia non lo fecero. Ciò voleva dire che il loro obiettivo era qualcos'altro, forse volevano solo lanciare un messaggio: erano tornati, forti quasi come un tempo e avrebbero gettato il caos nel Mondo. Ipotesi probabile, ma che non rispecchiava la realtà.

 

Grazie alla materia Energia, Aerith riuscì a rimettere in sesto Nikolai, il quale venne comunque portato in ospedale per alcuni controlli. Come lui anche tutti gli altri studenti rimasti feriti vennero sottoposti ad un trattamento medico di routine, Kirishima compreso, non ritenendo necessario l'intervento di Eri.

 

Colui che riportò i danni maggiori fu Red Riot. A causa degli attacchi della criminale che aveva affrontato nel bosco, i suoi organi vitali avevano subito delle forti compressioni; se lo scontro si fosse protratto ancora per un po' avrebbe rischiato di perdere la vita.

Questo confermò l'intuizione del pro, la villain possedeva una stranezza che le consentiva di colpire “internamente”. Una volta uscito dall'ospedale avrebbe indagato sul suo conto, una persona tanto pericolosa doveva essere fermata il prima possibile.

 

Sebbene l'assalto al campo estivo non portò a nulla di irreparabile, fece un grande scalpore mediatico. La notizia del ritorno della league of villains, con a capo un nuovo e giovane leader, venne riportata in ogni testata giornalistica e sito web dedito all'informazione.

Inoltre, nonostante l'attacco fosse un qualcosa di imprevedibile, il modo con cui i pro vennero colti di sorpresa e l'inefficacia dei sistemi di sicurezza, gettarono un'onta sulla reputazione della UA.

(Riguardo i sistemi di sicurezza, non erano stati disattivati dalla lega, ma dallo stesso individuo misterioso che liberò i Nomu ad Himeji).

Come prevedibile, Momo si scusò pubblicamente per l'accaduto, assicurando allo stesso tempo che gli studenti si trovavano al sicuro alla UA e che un'evento del genere non si sarebbe mai più ripetuto.

Anche Deku, in un'intervista trasmessa in tutta la nazione, rassicurò la popolazione. Affermò che non c'era nulla da temere perché, così come in passato, avrebbe smantellato pezzo dopo pezzo l'intera unione.

 

Usciti dall'ospedale, tutti gli studenti tornarono nei dormitori. Gli venne concesso solo un giorno di riposo prima di tornare a lezione dato avrebbero dovuto affrontato delle prove mirate sul potenziamento delle capacità combattive, in vista dell'esame per la licenza provvisoria; altro importante passo nel cammino di un eroe.

 

Michael, come al suo solito, era chiuso in camera sua a meditare. L'incontro con Dark gli aveva dimostrato quanto fosse ancora debole, quel villain l'aveva surclassato sotto ogni punto di vista.

In questo momento stava tentando di avere la meglio su un custode ricoperto da conchiglie spezzate, le quali gli conferivano non solo una buona difesa, ma anche un pericoloso attaccato essendo taglienti come coltelli affilati.

 

L'erede di Thief venne riportato alla realtà da Lara, la quale bussò alla sua porta chiamandolo “ Michael! Forza esci, Jill ed Aerith stanno tornando!”.

Jill aveva portato l'amante dei fiori a fare una passeggiata fuori dal dormitorio, così da permettere agli altri di preparare una festa a sorpresa, “ D'accordo, arrivo”.

Strife decise di fare una piccola pausa dal suo allenamento per l'amica, non voleva mancare ai suoi festeggiamenti.

 

Quando Aerith rientrò, trovò delle decorazioni, uno striscione con il suo nome ed una bella torta dall'aspetto davvero gustoso. La ragazza fu sorpresa e felicissima, non aveva mai ricevuto nulla del genere. Inoltre fu particolarmente contenta nel vedere Michael, ultimamente era sempre così distante da tutti, persino da lei.

Come regalo ricevette un fiore molto raro, dono perfetto per lei. Inoltre ricevette anche una canzone scritta da Nikolai proprio per l'occasione, la quale si rivelò essere stranamente romantica; forse il russo provava qualcosa di più della semplice amicizia.

 

Michael, decisamente infastidito dal gesto del compagno, passò gran parte della festa a guardare Aerith. Era stupenda: ogni volta che sorrideva i suoi occhi si illuminavano, la sua sola presenza trasmetteva pace ed i suoi modi erano sempre così gentili. Una persona tanto speciale poteva fare una brutta fine, come quella prevista dalla Pizia, Strife si ripromise che l'avrebbe salvata, anche a costo della propria vita.

 

Nota: questa storia sarà divisa idealmente in tre sezioni e qui termina la prima. Quest'ultima è servita ad introdurre i protagonisti ed a gettare le basi per ciò che voglio raccontare.

La seconda invece vedrà un ruolo più attivo dei villains, non solo di Shigaraki e dei suoi complici, l'inserimento di una nuova figura ed un maggior approfondimento dei personaggi; soprattutto quelli che hanno ricoperto un ruolo marginale.

Dato che è la mia prima fanfiction che ha al centro diversi personaggi da me ideati, mi piacerebbe conoscere la vostra opinione.

Un saluto ;)

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Capitolo 30
*** Convocazione d'urgenza ***


Convocazione d'urgenza

 

Dall'attacco del campo estivo trascorsero diversi mesi, duranti i quali la league of villains mantenne un basso profilo, comportamento dovuto alla caccia serrata che i pro stavano conducendo. In realtà il vero, grande problema era rappresentato da Deku: a differenza del passato, adesso c'era un simbolo della pace in perfetta forma e non allo zenit della sua carriera. Però questo non voleva dire che l'unione restò con le mani in mano, infatti Dark, sotto la salda guida di Shigaraki, stava amplificando sempre di più la sua influenza ed avvicinandosi ai fasti del passato.

 

Tuttavia non tutti le organizzazioni criminali si sottomisero alla lega, in particolare ce ne era una, la Lamia (nome delle creature della mitologia greca che rapivano ed uccidevano i bambini), che si stava muovendo nell'ombra. La sua leader, una misteriosa donna che soleva indossare un lungo cappotto foderato con della pelliccia ed una maschera bianca rotta nella parte superiore destra che permetteva di vedere il suo ipnotico occhio viola, portava avanti le proprie losche attività passando inosservata, dato che i migliori eroi erano tutti concentrati sulla league of villains. Ciò era un grosso errore, le attività di questa nuova associazione si sarebbero dimostrate mostruose, qualcosa che difficilmente una normale persona avrebbe potuto solamente pensare.

 

Nel frattempo gli studenti della classe internazionale, che ormai si trovavano al secondo anno, diventavano di giorno in giorno sempre più forti e preparati. Alla loro crescita contribuì in maniera importante il tirocinio, tutti loro furono capaci di superare l'esame per la licenza provvisoria al primo tentativo. Alcuni lo fecero presso gli stessi eroi che gli aveva ospitati durante la settimana formativa, altri vennero reclutati da agenzie diverse.

 

Michael era tra quelli che rimasero con il pro che avevano conosciuto, per cui stava lavorando a stretto contatto di Mirio. Questa esperienza gli permise di migliorare ed imparare molto, ad esempio prese l'abitudine del professionista di osservare attentamente in nemici per poter prevedere le loro prossime mosse. Inoltre venne sottoposto anche ad un duro addestramento fisico, il quale gli permise di rafforzare notevolmente il suo corpo.

Oltre a tutto ciò, continuò con le sue meditazioni per poter imparare a controllare i custodi più potenti delle sfere dell'Esistenza. Sfortunatamente tale allenamento diventò una specie di ossessione: passava ogni istante in cui non era impegnato con gli studi o con Lemillion in camera sua a visitare quei strani piani dell'esistenza. Questo ebbe un effetto collaterale: era torturato da terribili mal di testa che non gli davano tregua.

 

Per capire se ci fosse un modo per farli passare, il giovane si recò dal padre, il quale gli disse che quel dolore era dovuto ad un'eccessiva esposizione ai piani astrali e l'unico modo per tornare in forma sarebbe stato quello di prendersi una pausa dalle meditazioni, almeno di un paio di mesi.

Strife non la considerò una strada percorribile, sessanta giorni erano troppi visto che la profezia della Pizia si sarebbe avverata entro un anno o poco più. Perciò decise di combattere il lancinante dolore imbottendosi di pillole, non si trattava di una buona soluzione per la sua salute, ma l'avrebbe sopportata per Aerith.

 

Le cose procedettero tranquillamente per gli studenti fino a quando Michael non venne convocato di mattina molto presto da Mirio, il quale aveva bisogno del suo aiuto in un caso che si prospettava molto difficile.

Strife raggiunse velocemente l'agenzia del pro e si recò immediatamente nell'ufficio di quest'ultimo.

 

“ Ciao Michael, scusa se ti ho fatto venire tanto presto, ma dobbiamo occuparci di una questione estremamente importante” “ Figurati Lemillion, sono disponibile a qualsiasi ora. Vedo che c'è anche Eri, lavorerà con noi?” “ Esattamente, temo che avremo bisogno delle sue abilità” “ Qualsiasi cosa sia, deve decisamente preoccuparti dato il tuo tono di voce” “ Già, guarda questa immagine” Mirio gli mostrò la foto della leader di Lamia, “ Ha un non so che di inquietante” commentò Strife, “ Questa donna è a capo di una piccola organizzazione criminale conosciuta come Lamia, i cui affari ufficiali sono il riciclaggio di denaro. Stavamo indagando su di loro per incastrarli, ma con il ritorno della league of villains gli abbiamo lasciati stare, grosso errore temo” “ Perché?” “ Probabilmente è coinvolta nella recente sparizione degli orfani di strada” “ Avevo letto che negli ultimi tempi alcuni orfani sono scomparsi nel nulla, ma hanno bollato la situazione come un incidente dovuto al fatto di vivere per strada” “ Lo pensava anch'io, per questo, insieme ad Eri, sono andato molte volte da loro offrendogli un riparo e del cibo. Proprio durante una di queste visite, una ragazzina mi ha detto di aver visto la donna che rapisce i suoi amici nascondersi nell'ombra. Dalla descrizione che mi ha dato sembra proprio la leader di Lamia, però non abbiamo nulla di concreto, la dichiarazione di una bambina non è affidabile. Per cui dobbiamo indagare, per prima cosa andremo dagli orfani che sto aiutando, da lì ci divideremo ed inizieremo a cercare indizi” “ Certo, andiamo subito!” “ Questo è lo spirito Michael, giusto Eri?” “ Sì, aiutiamo quei poveri bambini”.

 

Come prevedibile, Eri aveva preso molto a cuore il caso per via del suo passato. Però non era affatto pronta per quello che la stava aspettando, nessuno lo sarebbe stato.

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Capitolo 31
*** Voci ***


Voci

 

Aerith si alzò prima del solito per una sola ragione: voleva passare del tempo con Michael, evento che negli ultimi mesi era diventato più unico che raro. Suddetta volontà aveva delle radici profonde, non dovute soltanto alla loro speciale connessione.

La ragazza aveva iniziato a sentire dei sussurri ogni volta che si ritrovava da sola, si trattava di un imprevedibile effetto della sua unicità. Non erano voci inquietanti o che inneggiavano alla violenza, ma tranquille e le raccontavano delle storie perse nel tempo. Inoltre, a volte, parlavano di frammenti di futuro e di concetti filosofici, con speciale riguardo della morte.

Aerith ebbe modo di comprendere e realizzare una cosa che tutti sanno, ma che si rifiutano di accettare: la morte è parte stessa della vita. Non rappresenta nulla di cui avere paura perché, come sostenevano i filosofi greci, o porta a qualcosa di nuovo o al niente e quindi alla fine delle sofferenze.

 

L'amante dei fiori, non essendo affatto stupida, capì che quei sussurri volevano comunicarle che la sua fine fosse inevitabile e, a giudicare dal suo terribile incubo, prossima.

Sebbene questa fosse una notizia che avrebbe devastato chiunque, la ragazza non mutò il suo modo di fare, anzi adesso era persino più aperta volendo assaporare ogni momento di quello che le rimaneva da vivere. Proprio perciò desiderava passare del tempo con i suoi amici, tra cui lo stesso Strife. Era cosciente di provare qualcosa per lui, avendo anche il sentore di essere ricambiata e se il suo destino fosse stato diverso magari avrebbero potuto costruire qualcosa insieme. Ma, per via del suo fato, si era convinta che innamorarsi sarebbe stato inutile, perciò si sarebbe accontentata di stargli vicino da amica, fino a quando avrebbe potuto.

 

Aerith scese in sala da pranzo, luogo dove era certa di trovare Michael intento a fare colazione. Però le sue aspettative vennero disattese, di Strife non c'era traccia.

Inizialmente pensò che fosse rimasto in camera a meditare oppure che stesse ancora dormendo, quindi decise di aspettarlo e per ingannare il tempo si sarebbe occupata dei suoi adorati fiori.

Proprio mentre stava per prendere dell'acqua notò un piccolo biglietto sul tavolo con su scritto: “ Sono impegnato con Lemillion. La colazione è pronta, deve solo essere riscaldata”.

Aerith nel leggerlo sorrise, l'amico era sempre premuroso verso i suoi compagni per i quali provava un sincero affetto. Ma se le cose stavano realmente così, perché si era allontanato tanto da tutti? Forse qualcosa non andava o lo preoccupava, in questo caso lo avrebbe aiutato.

 

Mirio ed i suoi due assistenti arrivarono presso l'orfanotrofio che il pro aveva fatto costruire, sfruttando parte dei suoi risparmi e soprattutto la sua fama.

Non appena gli orfani videro l'eroe ed Eri corsero da loro con un'immensa felicità, mentre si tennero a distanza e guardarono diffidenti Michael. Strife non se la presa, capiva che quei bambini avevano sofferto molto e quindi era del tutto logica la loro ostilità verso un estraneo.

 

Dopo aver salutato i suoi giovanissimi amici, Lemillion disse ai colleghi “ Eri tu resterai qui per parlare con le tutrici e gli orfani riguardo la misteriosa donna che stiamo cercando. Invece io e Michael andremo a cercare delle tracce nell'area qui intorno” “ Mi sembra la scelta più sensata, questi orfani non si aprirebbero mai con un estraneo” rispose la donna ottenendo un cenno di approvazione dagli amici.

 

Non appena rimase da sola, Eri iniziò con le sue indagini.

Per prima cosa fece le sue domande alle tutrici, le quali non si dimostrarono per nulla d'aiuto dato che sostennero di non aver visto nulla di strano. L'eroina ebbe la sensazione che stessero mentendo, le loro risposte era immediate e meccaniche, come se stessero recitando un copione. Tuttavia decise di non fare troppe pressioni oppure si sarebbero finite di chiudere a ricco e probabilmente l'avrebbero cacciata.

Quindi passò agli orfani, i quali sarebbero stati certamente più collaborativi. Il suo pensiero trovò presto conferma, infatti i giovincelli le raccontarono una storia che sembrava uscita da una favola horror.

Affermavano che di notte si aggirava tra i vicoli una donna con una strana maschera ed un occhio viola, la quale rapiva i bambini rimasti orfani e nessuno di loro, una volta preso, faceva più ritorno. Per questo si affannavano a tornare all'orfanotrofio prima di notte.

A quel punto l'eroina chiese se avessero mai visto questa misteriosa donna, uno di loro diede risposta affermativa dicendo di averla notata mentre stava osservando la struttura nella quale si trovavano e naturalmente ciò lo spaventò terribilmente.

 

Eri, dopo aver rassicurato i piccoli, chiese alle tutrici se il racconto dei bambini fosse stato verificato. Loro risposero che non ce ne era affatto bisogno, si trattava solo delle fantasie tipiche degli infanti. L'eroina, non potendo rivelare nulla sull'indagini in corso sulla leader dei Lamia, consigliò di tenere alta l'attenzione.

 

La donna rimase a giocare con gli orfani, dato che doveva aspettare il ritorno dei suoi amici. Sfruttò il momento per capire l'opinione dei ragazzini sulle tutrici, aveva una strana sensazione su di loro, la quale diventava sempre più forte man mano che restava lì.

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Capitolo 32
*** Infiltrazione ***


Infiltrazione

 

Mentre Eri era impegnata a svolgere il proprio compito, Strife e Mirio iniziarono ad analizzare l'area circostante l'orfanotrofio.

Il pro, volendo testare le abilità dell'apprendista, chiese “ Allora Michael, cosa ne pensi di questo posto?”, dopo qualche secondo di riflessione il ragazzo rispose “ Ci troviamo in una zona di periferia molto povera, dotata di poche e vecchie illuminazioni, il che rende le strade estremamente buie di notte. Perciò è molto probabile che qualcuno compia delle attività illecite senza essere visti” “ Ottima analisi, ma adesso cosa facciamo?” “ Suggerirei di controllare i vicoli qui in zona, sono il posto ideale per nascondersi”, Lemillion sorrise compiuto, “ Era esattamente quello che pensavo, molto bravo” “ Grazie, mi stai istruendo bene” “ La maggior parte è merito tuo, ma adesso procediamo” “ Certo”.

 

Il duo indagò a lungo chiedendo della donna con la strana maschera e degli orfani scomparsi ai passanti, ma nessuno sembrava sapere nulla. Per cui si trovavano ad un punto morto, l'ideale sarebbe stato ispezione alcune abitazioni sospette, ma senza un mandato non potevano farlo ed infrangere suddetta procedura gli avrebbe resi più simili a dei villains o dei vigilanti.

 

Proprio quando si trovavano sulla strada per tornare dall'amica, si accorsero che qualcuno gli stesse seguendo a distanza. A quel punto si scambiarono un cenno d'intesa e Mirio, utilizzando la propria unicità, si spostò velocemente verso l'inseguitore. 

“ Abbiamo attirato la tua attenzione?” chiese il pro la cui faccia spuntava da un muro vicino al suo obiettivo.

Quest'ultimo, un ragazzo mingherlino, con vestiti unti e danneggiati, saltò sul posto sorpreso. “ Allora?” insistette Togata, il giovane misterioso sembrava spaventato ed agitato. Nel vederlo in quello stato, Mirio cambiò il proprio atteggiamento, diventando più gentile “ C'è qualcosa che non va?” “ Ora che mi hai scoperto sono morto” “ Tranquillo non ti succederà niente, ci sono io” “ Non capisci, lei mi farà quelle cose orribili” “ Chi? La donna con la maschera?” “ Sì” “ Che ti farà?”, l'inseguitore non rispose, ma dai suoi occhi era evidente che stesse provando un profondo terrore.

Lemillion, intuendo che sarebbe stato inutile continuare ad insistere al momento, decise di portare con lui il giovane, così un volta tranquillizzato sarebbe stato più collaborativo.

Tuttavia in quel preciso istante, il ragazzo iniziò ad avere delle convulsioni e dalla bocca uscì della saliva mista a sangue. Dopo di che cadde a terra privo di vita.

 

“ Cosa diavolo è successo?” chiese Michael che si era appena ricongiunto con l'istruttore, “ Non lo so, ha iniziato a sentirsi male all'improvviso” rispose Lemillion mentre controllava il corpo del giovane.

Per prima cosa toccò il polso per sentire il battito cardiaco, sfortunatamente non c'era. Successivamente controllò il corpo alla ricerca di qualche indizio. Non gli ci volle molto prima di trovare uno strano pezzo di metallo, a forma di pipistrello stilizzato, conficcato nel torace. Cautamente lo estrasse, notando sia che fosse radicato a fondo nella cassa toracica del ragazzo sia che dalle estremità gocciolava una misteriosa sostanza rossa. Saggiamente l'eroe prese l'oggetto ed un campione di quel liquido, stando ben attento a non toccarla direttamente.

 

“ Credi che sia stato quell'aggeggio ad ucciderlo?” chiese Strife, “ Probabile, lo farò analizzare, magari ci tornerà utile. Comunque i nostri sospetti erano fondati, questo ragazzo conosceva e lavorava per la donna in maschera. Torniamo da Eri e vediamo cosa ha scoperto, poi decideremo come proseguire” “ D'accordo”.

 

Una volta nell'orfanotrofio, Lemillion raccontò l'accaduto all'assistente, per poi chiederle notizie sulla sua indagine.

“ Mirio ho chiesto alle tutrici, le quali sostengono che non c'è stato nulla di strano e che la storia raccontata dai bambini è solo frutto della loro fantasia” “ Quale storia?” domandò Michael, “ Dicono che la donna con l'occhio viola rapisce gli orfani di notte, per questo si precipitano qui al calar del sole. Però ho avuto l'impressione che le tutrici stessero mentendo, sembravano così robotiche nelle risposte. Non potendo fare altro ho giocato con i piccoli, chiedendogli come si trovassero. Mi hanno risposto di essere trattati amorevolmente, però hanno paura della direttrice” “ Come mai?” intervenne il pro, “ Affermano che ha uno sguardo cattivo, inoltre si sono accorti che le tutrici cambiano atteggiamento quando è in giro, come se la temessero anche loro”.

 

L'eroe rifletté per un po', dopo di che espose il suo piano “ Non possiamo lasciare gli orfani da soli, la donna è una minaccia reale che non possiamo trascurare. Senti Michael, ti chiedo di restare con noi fino alla conclusione di questa faccenda. So che ciò ti arrecherà problemi con gli studi, ma il tuo aiuto sarebbe importante” “ Accetto volentieri, il primo compito di un eroe è proteggere coloro che sono in pericolo”, il pro e l'assistente sorrisero, “ Perfetto, allora contatterò immediatamente la UA. Riguardo al caso: tu ed Eri resterete qui fino a domani, sfruttate questo tempo per trovare qualche informazione sulla direttrice. Invece io farò analizzare lo strano oggetto che ho trovato e continuerò con la ricerca della leader di Lamia. Domani tornerò e decideremo sul da farsi, comunque se ci sono problemi non esitate a contattarmi”.

 

Quella notte avrebbe rappresentato l'inizio di una storia orribile che avrebbe segnato profondamente tutti gli eroi che ne avrebbero avuto a che fare.

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Capitolo 33
*** Nella tana del lupo ***


Nella tana del lupo

 

Eri e Michael restarono come d'accordo nell'orfanotrofio, così ebbero modo di vedere come venivano trattati i bambini. Per loro grande sollievo le tutrici si dimostrarono attente ed amorevoli, comportamento che sembrava piuttosto naturale; ciò escluse che stessero recitando una parte. Anche il cibo si dimostrò salutare e di buona qualità, quindi le preoccupazioni di Eri sembravano del tutto infondate.

Tuttavia, proprio durante la cena, passò la direttrice, una donna bassa, grassa e con un paio di spessi occhiali rotondi. Non appena la videro, sia le tutrici che i ragazzini si irrigidirono.

 

“ Sono venuta ad augurarvi buon appetito, ma non mi aspettavo di trovare l'apprendista e la collaboratrice di Mirio. Sono davvero lieta di conoscervi, spero che i miei piccolini non vi abbiano importunato, a volte sono delle veri pesti” disse cordialmente la direttrice con un ampio sorriso, “ Sono stati buoni, come sempre. Non ho mai avuto il piacere di incontrarla, nonostante sono solita venire spesso” “ Colpa del mio ruolo, devo compilare una marea di scartoffie per tirare avanti questo posto” “ Immagino, però da quello che vedo ci riesce bene” “ Tutto merito della mia esperienza” “ Ha già svolto questo compito altrove?” “ Certo, ma adesso devo proprio assentarmi, sai quando si raggiunge la mia età bisogna prendere un sacco di pasticche. Comunque sarò di ritorno tra poco, così continueremo a parlare” “ Ok, faccia con comodo”.

 

Una volta che la direttrice fu lontana, Michael ed Eri si scambiarono a bassa voce le impressioni che avevano avuto sull'anziana donna.

“ Hai visto come si sono tutti ammutoliti quando è arrivata?” chiese la ragazza, “ Sì e ho notato anche che aveva uno sguardo scuro sul volto che è improvvisamente cambiato quando ci ha visti” aggiunse Strife, “ Inoltre il suo sorriso sembrava così finto” “ Nasconde qualcosa e dobbiamo scoprire cosa” “ Come facciamo?” “ Ho un'idea: tu la tieni impegnata mentre io vado ad ispezionare il suo ufficio” “ Sicuro di non voler fare a cambio?” “ No, sei più brava di me a parlare” “ D'accordo, ma stai attento. Se vieni scoperto, non avremo una seconda occasione” “ Tranquilla, so passare inosservato” “ Va bene, mi auguro solo che siamo diventati troppo paranoici” “ Lo spero anch'io”.

 

A quel punto l'erede di Thief, con la scusa del bagno, si allontanò dirigendosi verso l'ultimo piano, luogo dove si trovava l'ufficio della direttrice.

L'orfanotrofio era costituito da tre piani ed un sotterraneo che fungeva da magazzino, per cui Michael avrebbe dovuto percorrere una lunga strada prima di raggiungere l'obiettivo. Per sua fortuna poteva contare su un custode perfetto dell'occasione: il pipistrello acquatico. Grazie a lui poteva percepire la presenza di chiunque nel raggio di cento metri, limite attuale del suo piano d'esistenza, in questo modo avrebbe raggiunto l'ufficio evitando di essere visto.

 

Il giovane non impiegò molto prima di arrivare a destinazione. Come prima cosa tentò di aprire la porta, la quale però si rivelò essere chiusa a chiave. Tuttavia non sarebbe stato un problema, era un talento naturale nello scassinare anche se odiava farlo, Ma in queste circostanze avrebbe dovuto ingoiare il suo orgoglio per un bene più grande.

Scassinata la serratura si ritrovò davanti ad un classico ufficio bene ordinato e senza nulla di strano. Nonostante ciò si addentrò ed iniziò a perquisirlo.

 

Notò ben presto la presenza di un quadro storto, cosa alquanto sospetto vista la precisione maniacale della restante roba. Quindi decise di toglierlo e, come sospettava, nascondeva una piccola cassaforte a muro. Per aprirla sarebbe servita una combinazione, ma neanche questo sarebbe stato un ostacolo. Infatti appoggiò un orecchio all'oggetto mentre ruotava la manopola, in questo modo riuscì ad aprirla con incredibile facilità.

La cassaforte custodiva una mappa rappresentante il sotterraneo, il quale aveva un'apertura nascosta da un finto muro. A cosa diavolo serviva? Inoltre c'era una lettera chiusa con un sigillo a forma di pipistrello stilizzato, identico all'aggeggio che Mirio aveva trovato sul corpo di quell'estraneo.

 

Stava per aprirla quando avvertì la presenza di qualcuno alle sue spalle intento a colpirlo. Grazie ai suoi riflessi si abbassò, evitando così un attacco con un righello, il quale si rivelò tanto potente da distruggere la scrivania o per meglio dire la sua rappresentazione distorta.

“ Attaccare qualcuno alle spalle è riprovevole, tuttavia non mi dovrei stupire di te, sei in combutta con un mostro che fa del male a poveri bambini” affermò con grinta Strife, la direttrice sorrise prima di rispondere con uno sguardo maligno “ Non dovevi ficcare il naso in affari che non ti riguardano, ora dovrò darti una lezione” “ Provaci! Aspetta un attimo, cosa hai fatto ad Eri?” “ Sta facendo un pisolino, non c'è nulla da temere”.

 

Invece Michael era preoccupato per l'amica, temeva che le fosse successo qualcosa. Forse le tutrici l'avevano attaccata, eppure non sembravano cattive. Adesso però era inutile fare delle supposizioni, doveva mettere fuori gioco la direttrice per aiutare Eri.

 

L'anziana donna, mentre creava degli oggetti scolastici, disse “ Il protocollo degli eroi vi limita, ad esempio dovete evitare di danneggiare i luoghi in cui combattete, per non parlare delle persone” “ In generale è così, ma grazie al mio Quirk non ho questi problemi”, Strife disattivò la sua stranezza per poter cambiare custode, visto che quello attuale non era ideale per un combattimento. Però per farlo avrebbe dovuto aspettare trenta secondi, momento che venne sfruttato dalla direttrice che scagliò gli oggetti creati verso il ragazzo. Quest'ultimo fu capace di evitarli abilmente, ma non poté far nulla per schivare un potente colpo di righello che lo centrò in piena testa arrecandogli una ferita.

 

“ Non mi aspettavo tanta velocità da qualcuno della tua stazza” affermò il ragazzo, “ Queste nuove generazioni sono proprio maleducate” “ Ma hai perso la tua opportunità”.

Strife attivò nuovamente il suo Quirk ed alle sue spalle comparve un grillo mostruoso, dalle dimensioni colossali. Suddetto guardiano, chiamato il Canterino, gli conferiva delle gambe potentissime, capaci di garantire grande mobilità e forza.

 

L'anziana ripeté la mossa di poco prima, ma questa volta l'aspirante riuscì a schivare ogni singolo attacco.

Il giovane avrebbe potuto tranquillamente passare al contrattacco, ma colpire una donna di quell'età avrebbe rischiato di ucciderla. Perciò decise di sfruttare una seconda abilità del Canterino: Michael iniziò a frinire, ciò avrebbe dovuto stordire la nemica e rendere più facile la sua cattura.

Però ci furono degli effetti imprevisti: la direttrice cadde immediatamente a terra, con le mani in testa in preda alla disperazione.

“ Basta, BASTA! Ti prego!” supplicò la donna. Strife inizialmente non le diede ascolto, pensando che si trattasse di un trucco. Però, quando vide che la vecchia stava sanguinando dagli occhi e dal naso, disattivò all'istante il suo Quirk.

 

Michael si avvicinò alla direttrice che giaceva a terra. Quest'ultima aveva perso i sensi, quindi poté legarla con le sue bende speciali, non sarebbe mai riuscita a liberarsi.

 

Il giovane aveva vinto con facilità, ma restò sconvolto da quello che era appena accaduto. Su di lui il verso del Canterino aveva prodotto solo un senso di stordimento, ma sulla donna era stato molto più aggressivo. Si trattava di un effetto che non conosceva oppure era lui ad avere una resistenza speciale? Una volta finito con questo caso, avrebbe chiesto al padre delucidazioni.

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Capitolo 34
*** Team up ***


Team up

 

Avendo sconfitto ed immobilizzato la direttrice, Michael corse di sotto alla ricerca di Eri. La trovò distesa sul divano, priva di sensi e circondata dalle tutrici, mentre dei bambini non c'era traccia visto che vennero portati nelle loro camere.

 

“ Allontanatevi da lei, subito!” ordinò il giovane, “ Non agitarti, sta bene. L'abbiamo solo addormentata con un sonnifero molto potente, si risveglierà tra qualche ora fresca come una rosa” rispose una delle donne, “ E mi dovrei fidare di te? Sei in combutta con quella squilibrata” “ Non è così semplice, io e le altre siamo state costrette ad obbedire oppure ci avrebbe torturate”.

Strife vide la sincerità negli occhi della tutrici, per cui si tranquillizzò un po', probabilmente la sua amica stava bene.

“ Non dovete più temere la direttrice, l'ho sistemata poco fa” “ Davvero?” “ Certo” “ Non sei un normale apprendista” “ Non mi lusingherai, adesso devi dirmi cosa vi costringeva a fare”, il ragazzo non ottenne alcuna risposta, quindi aggiunse “ Capisco che abbiate paura delle conseguenze, però potete iniziare a redimervi facendo la cosa giusta” “ Nell'ufficio della direttrice c'è una lettera con uno strano sigillo” “ Questa?” Michael mostrò l'oggetto che aveva trovato nella cassaforte a muro, “ Sì, aprila e tutto ti sarà chiaro”.

 

L'aspirante eroe diede ascolto alla donna ed iniziò a leggere il documento. Ciò che scoprì lo fece inorridire: la direttrice aveva stretto un patto con l'associazione Lamia, consistente nel procurare ogni settimana cinque orfani in cambio di una notevole quantità di denaro. Parte dell'accordo erano le tutrici, le quali erano in combutta con la loro superiore.

 

“ Come avete potuto fare una cosa del genere?! Mi assicurerò che pagherete per le vostre azioni!” esclamò furioso l'aspirante eroe, “ Ci dispiace, ma ci avrebbe uccise se non l'avessimo fatto” “ Dovevate contattare la polizia o noi eroi” “ Sarebbe stato inutile, ci avrebbe assassinate prima di giungere a destinazione” “ Siete solo delle vigliacche, la direttrice non poteva controllarvi tutte” “ Non sto parlando della direttrice, ma della leader di Lamia” “ Come?! La conosci?” “ No, ma era lei a tirare i fili di tutto” “ Però saprai qualcosa di lei?” “ E' un demone in terra, sa tutto e ci ucciderà dato che abbiamo fallito” “ Non lo farà ve lo assicuro, ma ho bisogno di conoscere altre informazioni. Dove vi incontravate per consegnare gli orfani?” “ Lei veniva a prenderseli, noi li lasciavamo nel sotterraneo” “ Usava quel passaggio nascosto, giusto?” “ Sì” “ Hai altre informazioni? Tipo dove si nasconde o cosa ha in mente?” “ No, mi spiace” “ Ok, torno subito. Non muovetevi e non fate qualcosa di strano” avvertì il ragazzo prima di allontanarsi.

 

Strife, una volta fuori, si mise una mano sulla testa, il dolore era tornato subito dopo il suo combattimento. Per calmarlo prese delle speciali pasticche create da Nora, si trattava di un rimedio temporaneo dato che se il male avrebbe continuato a manifestarsi si sarebbe dovuto sottoporre ad analisi approfondite.

Non appena le medicine fecero effetto contattò Mirio riferendogli tutto l'accaduto. Il pro si congratulò per come aveva gestito la situazione e gli disse che sarebbe tornato da lui il prima possibile e lo incaricò di badare ad Eri fino al suo arrivo.

Il giovane accettò volentieri il compito, in fondo l'avrebbe fatto comunque, però, prima di andare dall'amica, passò presso l'ufficio della direttrice dove prese sia quest'ultima, per averla sotto controllo, sia alcuni documenti sulla scrivania nella speranza di trovare qualche traccia sulla Lamia.

 

Intanto Mirio, data la gravità del caso, ritenne opportuno formare un team up con altre agenzie. Molte di loro erano attualmente impegnate a dare la caccia alla league dei villains, per cui non ebbe molta scelta. Tuttavia si ritenne fortunato visto che avrebbe potuto fare squadra con la vecchia amica Nejire e Kyoka, eroina perfetta per le missioni investigative e di infiltrazione. Quindi inviò loro una richiesta, scrivendo di incontrarsi nell'orfanotrofio, di collaborazione fiducioso che l'avrebbero accettata.

Successivamente decise di andare dai suoi giovani amici portando con sé la polizia, la quale avrebbe arrestato la direttrice e le tutrici. Fu costretto a precorrere i tempi visto che avrebbe preferito aspettare l'esito delle analisi di quella strana sostanza che aveva trovato, ma non se la sentiva di lasciare ancora da soli Eri e Strife.

 

Nel mentre i restanti studenti della classe internazionale stavano per andare a letto, erano le 23 e l'indomani si sarebbero dovuti alzare presto. Tuttavia proprio in quel momento Aerith, Jill e Nikolai ricevettero un messaggio dai loro pro che affermava di prepararsi ed aspettare il loro arrivo fuori dal dormitorio.

 

I tre, titubanti ed incuriositi, indossarono il costume ed uscirono dalla struttura.

“ Deve essere qualcosa di importante se ci hanno chiamati a quest'ora” commentò Jill, “ Forse c'entra qualcosa la league dei villains” rispose Aerith, “ No, non credo. Non si affiderebbero a dei tirocinanti per un caso del genere” intervenne Nikolai, “ Non è vero, Saga e Vergil ci stanno lavorando su e non vedo il perché con noi dovrebbe essere diverso” “ Concordo con te Jill, non siamo da meno” affermò l'amante dei fiori con convinzione, “ Comunque sono felice che lavoreremo insieme” concluse il russo che si stava palesemente riferendo alla castana.

I due avevano stretto una buona amicizia negli ultimi tempi, anche se Nikolai voleva qualcosa in più, infatti aveva iniziato a corteggiarla.

 

Dopo circa cinque minuti, Nejire e Kyoka arrivarono.

“ Ciao ragazze, scusate per l'orario, ma Togata ha chiesto il nostro aiuto” esordì Hado, “ Lemillion...Quindi ci sarà anche Michael?” chiese Aerith con un tono leggermente basso, “ Onestamente non lo so, ma ci sono buone possibilità, dopotutto lavorano sempre insieme”.

In quel momento il volto dell'amante dei fiori si illuminò, “ Perché me lo chiedi? Ho capito, ti piace! Ma certo, è logico! Basta vedere come ti preoccupi sempre del tuo fiocco rosa, un bel regalo di Strife”. Hado, come al solito, una volta che iniziava a parlare, non dava modo di replicare a nessuno.

Per grande sollievo di Aerith, Jirou intervenne “ Senti Nejire, credo che sia meglio incamminarci e spiegare la situazione ai nostri apprendisti” “ Giusto, me ne stavo dimenticando”.

 

Il gruppo si incamminò verso l'orfanotrofio, il loro intervento sarebbe fondamentale nella faccenda della Lamia.

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Capitolo 35
*** Creatura della notte ***


Creatura della notte

 

Mirio si ricongiunse rapidamente con i giovani amici e con sua grande sorpresa trovò Eri sveglia.

 

“ Eri, non eri stata addormentata?” chiese il pro, “ Infatti, ma a quanto pare il sonnifero ha avuto un effetto più lieve del previsto” rispose la donna ancora un po' intontita, “ Stai bene?” “ Sì, ho solo bisogno di qualche minuto per riprendermi” “ Sono felice che non ti sia successo niente, Michael dimmi tutto quello che hai scoperto” “ Bene, ho scoperto alcuni documenti, appartenenti alla direttrice, i quali indicano tutti uno stesso luogo: un magazzino sotterraneo a circa due km ad Est da qui. Purtroppo non dicono a cosa servisse o quando venisse utilizzato” “ Sei stato bravo” “ Grazie” “ E' la verità, ma on perdiamo altro tempo, andiamo subito lì. Quasi dimenticavo, formeremo un team up con Nejire e Jirou” “ Una collaborazione, è la prima volta che la facciamo” “ Sì, ma ne abbiamo bisogno, non permetteremo che altri orfani vengano rapiti” “ A proposito di loro, non credo sia saggio lasciarli da soli dopo quello che hanno passato” “ Non saranno soli, qui fuori ci sono le forze dell'ordine, ci penseranno loro momentaneamente” “ Sono più tranquillo allora” “ Eri tu cosa vuoi fare?” “ Vengo con voi” “ Sicura? Puoi restare qui se non ti senti ancora in forma” “ Come ti ho già detto sto bene, inoltre voglio dare il mio contributo” “ D'accordo, ma se mostrerai sintomi di cedimento ti riporterò qui all'istante” “ Non sono più una bambina indifesa” “ Ne sono consapevole, ma rimani una mia amica, quindi è normale che mi preoccupi per te” “ Lo so, ma non devi avere paura, so cavarmela”.

Eri era particolarmente motivata, dato il suo passato si sentiva molto vicina ai quei poveri bambini.

 

I tre, dopo aver chiesto alla polizia di occuparsi degli orfani, si diressero in direzione del misterioso sotterraneo, sperando di trovare qualche indizio utile sulla Lamia, magari l'identità di qualche suo membro o il loro luogo d'incontro.

 

Intanto Nejire e Kyoka ricevettero il messaggio del cambio di destinazione, fortunatamente ciò non le arrecò particolari problemi visto che avrebbero dovuto semplicemente allungare il tragitto.

 

“ Ragazze dobbiamo andare in punto d'incontro diverso, a quanto pare Togata ha trovato una pista” esordì Hado, “ Ci sono anch'io” si lamentò Nikolai, “ Colpa della forza dell'abitudine, sono abituata a lavorare solo con le tue amiche”.

Il russo non rispose, mostrando una faccia scocciata. Da quanto l'eroina aveva sostenuto che Aerith avesse un debole per Michael, aveva iniziato a provare un senso di antipatia verso di lei. Seppure l'amante dei fiori non avesse mai mostrato un particolare interesse verso l'amico delle stringhe, l'aspirante eroe era sempre geloso quando qualcuno si rapportava a lei in modo seduttivo o romantico. Suddetto sentimento si sarebbe presto trasformato in un qualcosa di pericoloso, che qualcuno avrebbe sfruttato a proprio vantaggio.

 

“ Allora in cosa consiste questa missione che coinvolgerà ben tre agenzie?” chiese Jill, “ Ha ad oggetto la misteriosa scomparsa di alcuni orfani” “ Ci sono altri elementi che dovremmo conoscere?” “ No, Lemillion non ci ha fornito ulteriori dati. E' stato molto prudente, ciò vuol dire che sta prendendo la cosa molto seriamente” “ Non c'è nulla da temere, con il nostro aiuto ce la sbrigheremo in pochissimo tempo” rispose Nejire sorridente che aggiunse “ Aerith, Michael ci sarà!” “ Veramente?!” “ Assolutamente, nel messaggio che ci ha inviato Mirio ha detto che si sarebbe diretto nel sotterraneo con i suoi assistenti. Una è Eri, mentre l'altro deve essere il tuo amico”. Aerith non aggiunse altro litandosi a fare un ampio sorriso, il quale fece venire il sangue alla testa a Nikolai.

 

Pochi minuti dopo l'arrivo della polizia, un'altra figura entrò nell'orfanotrofio. Si trattava di una donna con una maschera, la quale lasciava scoperto il suo bellissimo occhio viola. Lei affermò con una voce vellutata e suadente “ Che bel posto, quello in cui andrete piccoli orfani sarà decisamente peggiore” “ Chi è lei?” domandò un'agente, “ Una creatura della notte, bellissima e letale” “ Le consiglio di rispondere seriamente alla mia domanda o ne pagherà le conseguenze” “ Ma davvero?”.

In quell'istante la leader di Lamia fece un cenno ad alcuni poliziotti, i quali aprirono il fuoco ed uccisero a sangue freddo i loro colleghi.

 

I traditori, compiuto il loro sporco lavoro, si inginocchiarono davanti a lei, “ Bravi, adesso prendete gli orfani mentre io mi sbarazzo di quell'inutile direttrice e delle tutrici. Fatto ciò fate saltare questo posto, ormai è inutile; ma prima...”.

La donna si tolse la maschera rivelando un viso stupendo, il quale sembrava fatto di porcellana. Dopo di che aprì leggermente la bocca, lasciando intravedere due lunghi canini.

“ Tu sarai il mio nutrimento” “ E' un onore per me signora” rispose un agente traditore prima di venire ucciso dalla donna, la quale gli prosciugò fino all'ultima goccia di sangue.

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Capitolo 36
*** Pista ***


Pista

 

Mirio ed i suoi assistenti arrivarono per primi sul luogo del sotterraneo.

“ Qui intorno dovrebbe esserci una botola... Eccola!” esclamò Strife notando una specie di tombino alla sua destra, “ Sei sicuro? Non mi sembra niente di che” “ Sì Eri, i documenti che ho analizzato indicavano proprio quel punto” “ Allora che facciamo? Entriamo?” “ Sarà meglio aspettare l'arrivo dei nostri amici, potrebbero esserci delle brutte sorprese e Kyoka è l'unica in grado di avvertirci in anticipo” intervenne Lemillion, “ Potrei utilizzare il mio Quirk, ho un guardiano adatto” replicò Michael, “ Meglio di no, hai già sostenuto uno scontro oggi e poi è giusto fare affidamento anche sugli altri; altrimenti cosa gli abbiamo chiamate a fare?” detto ciò il pro si mise a ridere.

 

Suddetta opposizione non fu particolarmente persuasiva, tuttavia Strife ed Eri non insistettero più del dovuto.

In realtà Lemillion era preoccupato per la salute dell'erede di Thief. Aveva recentemente scoperto che il ragazzo stesse assumendo delle pasticche, anche se non sapeva il motivo. Notò anche che le prendeva dopo aver attivato il Quirk, perciò gli impedì di usarlo prima.

Avrebbe voluto affrontarlo per chiedergli delle delucidazioni, ma non sarebbe stata una buona idea farlo ora con il caso in corso.

 

Non dovettero aspettare molto prima dell'arrivo delle colleghe.

“ Togata! Da quanto tempo!” esclamò sorridente Nejire, “ In effetti, sono passati diversi mesi. Sono davvero felice che siate qui” rispose entusiasta Mirio, “ Anche noi, ma dovrai darci qualche informazione in più o non potremmo aiutarti” esordì Kyoka, “ Certo”.

 

Lemillion spiegò l'intera situazione nei minimi dettagli.

“ Adesso capisco perché ci hai contattate, non temere insieme distruggeremo la Lamia” affermò con decisione Hado, “ Sì e lo faremo in fretta. Già abbiamo la lega, un'altra associazione di criminali è l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno. Mi metto subito all'opera”.

Jirou iniziò ad utilizzare la propria stranezza per capire se qualcuno si nascondesse all'interno del sotterraneo.

 

Nel frattempo Jill, Nikolai ed Aerith stava discutendo su quello che aveva appena appreso. Ben presto l'amante dei fiori si allontanò dagli amici per salutare Strife, il quale si trovava alle spalle di Mirio con uno sguardo attento.

“ Michael che faccenda complicata, non mi aspettavo nulla del genere” “ Neanch'io Aerith, ma almeno adesso abbiamo la possibilità di fermare questa Lamia” “ Dici bene. Non posso credere che abbiano fatto una cosa del genere, prendersela con dei poveri orfani è inqualificabile”.

A quel punto la castana mise su una faccia arrabbiata, in realtà sembrava più buffa che altro e proprio ciò fece nascere un sorriso al ragazzo.

“ Che c'è? Ho detto qualcosa di divertente?” chiese confusa la giovane, “ No, solo è strano vederti con un'espressione del genere” “ E ti fa ridere?” “ Bhé, sì, eri così carina”.

Nell'udire quest'ultima parola l'amante dei fiori si sentì un po' imbarazzata, ma riprese rapidamente il controllo, aveva qualcosa di importante da chiedere all'amico e questa era un'ottima occasione.

“ Michael è da tempo che sei sempre così distante da tutti, da me. Temo che ci sia qualcosa che ti preoccupa, sai che puoi parlarne con me, vero?”.

L'aspirante eroe la guardò negli occhi, rimanendo ipnotizzato dalle sue meravigliose iridi verdi. Non avrebbe voluto mentirle, però non era affatto il momento opportuno per affrontare un argomento tanto delicato. Perciò si limitò a rispondere “ Lo so, ma va tutto bene, dico davvero”.

Aerith non gli credette neanche per un secondo, ma non poté insistere dato che in quel momento Jirou affermò “ Non sento niente, quindi non c'è nessuno” “ Ok, allora proseguiamo mantenendo la guardia alta, potrebbero esserci delle trappole” ordinò Togata.

 

Il gruppo si introdusse circospetto nel sotterraneo e ben presto si ritirò all'interno di una stanza di considerevoli dimensioni completamente vuota, fatta eccezione per una scrivania proprio al suo centro.

L'ambiente era illuminato fiocamente, ma era comunque possibile vedere abbastanza bene. Nonostante ciò Nikolai, facendo qualche passo, tagliò involontariamente un filo a terra, il quale innescò un meccanismo che a sua volta azionò diverse enormi asce. Queste vennero abilmente evitate dagli eroi e si conficcarono su una parete dalla quale uscì un liquido rosso, dall'odore si trattava di sangue, il quale si diresse verso la scrivania. Quest'ultima iniziò a scuotersi sempre più violentemente, fino a quando non venne scaraventata in aria dal liquido che si era accumulato alla sua base.

 

Il gruppo rimase sorpreso da quello che avevano appena visto.

“ Non volevo mettervi in pericolo, scusatemi” affermò il russo rammaricato, “ Non preoccuparti Nikolai, sappiamo che è stato solo un incidente” intervenne cortesemente Aerith, “ Non credo fosse una vera e propria trappola, è stato troppo facile evitarla” commentò il pro, “ Guardate in alto” sostenne all'improvviso Hado attirando l'attenzione di tutti.

 

Sul soffitto si era formata una scritta di sangue.

“ Asahi” lesse Kyoka, “ Mi fa pensare al monte Asahi, nell'isola di Hokkaido” commentò Jill, “ Che sia un indizio?” domandò Hado, “ O una trappola” aggiunse Kyoka, “ Lo scopriremo quando saremo lì” “ Quindi andiamo lì alla cieca?” obiettò Nikolai, “ Si tratta dalla nostra unica pista, quindi non ci resta che seguirla” ordinò Mirio desideroso di concludere quella storia il prima possibile.

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Capitolo 37
*** Vigilante ***


Vigilante

 

Il gruppo di Mirio stava per dirigersi sull'isola di Hokkaido, quando venne a conoscenza dello sconvolgente accaduto dell'orfanotrofio.

Alcuni pro heroes minori, giunti in quel luogo per badare ai bambini, trovarono solo un cumulo di macerie e diversi corpi senza vita. L'unica buona notizia era che non c'erano gli orfani morti, anche se buona poteva essere un parolone visto il destino a cui stavano andando incontro.

 

Questi eroi comunicarono immediatamente l'accaduto a Lemillion, il quale accusò duramente il colpo: voleva proteggere quei bambini, ma adesso erano spariti nel nulla e forse era già troppo tardi tentare di salvarli.

L'unico modo per impedire che una cosa del genere accadesse nuovamente era distruggere la Lamia e perciò non si sarebbe dato pace fin a quando non avrebbe portato a termini il suo compito.

 

Nel frattempo le altre agenzie erano alla caccia della league of villains. Ricerca alquanto complessa, visto che suddetti criminali erano piuttosto bravi a nascondere le proprie tracce.

Per cercare di coprire un'area più grande possibile, si divisero e coordinarono le pattuglie nelle varie ragioni del Giappone

 

A Kanto c'erano, tra vari pro, Abasi e Lara, entrambi sotto la guida di Momo che stava passando dei giorni davvero complicati: tra il suo ruolo di preside e la gestione delle sue numerose agenzie non aveva neanche un minuto di riposo. Perciò stava seriamente pensando di lasciare momentaneamente il suo dovere alla UA, almeno fino a quando Dark ed i suoi seguaci non sarebbero stati sconfitti. Il problema risiedeva nel trovare un degno sostituto, anche se aveva in mente qualcuno che sarebbe stato sicuramente ben accetto.

 

I due compagni di classe stavano svolgendo una pattuglia di routine, il loro compito era quello di raccogliere informazioni e combattere solo se strettamente necessario.

Negli ultimi giorni avevano scoperto qualcosa di interessante: si vociferava che nella regione si aggirasse un vigilante, Sugaar, famoso per il suo essere spietato. Infatti il suo modus operandi era quello di uccidere tutti i villains che gli capitavano a tiro, lasciandosi alle spalle solo una scia di sangue.

 

Se i giovani si fossero imbattuti in lui, avrebbero dovuto catturarlo anche se a malincuore, in fondo non aveva mai fatto del male a nessuno che non fosse un criminale. Però, il fatto che agisse senza rispettare le regole, lo rendeva un criminale e se tutti avessero fatto come lui la società sarebbe caduta nell'anarchia; perciò doveva essere fermato.

 

“ Lara, pensi che oggi avremo maggiore fortuna? Fino ad ora non abbiamo trovato niente che ci possa condurre alla lega” “ Se vuoi la mia sincera opinione Abasi, no, faremo un altro buco nell'acqua. Mi duole dirlo, però credo che riusciremo a trovarli solo quando lo vorranno loro” “ Oppure dovremmo aspettare un loro attacco e catturarli sfruttando quell'occasione. Sfortunatamente questo metterebbe in pericolo i civili, al diavolo! Odio questi tizi”.

 

In quel preciso istante sentirono delle urla provenire dal centro, “ Li hai chiamati” affermò la ragazza, “ Divertente, andiamo a dargli una lezione” “ Mi hai letto nel pensiero”.

 

Quando i due raggiunsero la fonte del rumore, capirono subito che si trattava di un attacco di un paio di “randagi”, così venivano chiamati i criminali che non appartenevano ad alcuna organizzazione criminale.

Per fortuna non si dimostrarono particolarmente pericolosi, infatti il duo riuscì a metterli in fuga con moderata facilità.

“ Non lasciamoli fuggire o potrebbero creare altri problemi” sostenne Abasi, “ Ci penso io!” Lara generò una freccia speciale, capace di produrre una luce accecante, che scagliò verso i villains.

L'arma diede i frutti sparati, i due criminali si fermarono ed iniziarono a strofinarsi gli occhi nel tentativo di recuperare la vista.

 

Quando ci riuscirono ormai era troppo tardi, i due aspiranti eroi gli avevano raggiunti.

“ Fine della corsa” affermò con sicurezza Abasi mentre stava procedendo alla loro cattura, ma successe una cosa che cambiò le carte in tavola: il cielo divenne improvvisamente cupo e comparve un mastodontico drago cinese rosso che avvolse i villains, stritolandoli fino alla morte.

Fatto ciò la creatura, così come era comparsa, scomparve.

 

“ Quello era...Sugaar!” esclamò Abasi, aggiungendo anche “ Allora le voci erano vere, diamine! Ce l'avevano davanti e ci è sfuggito” “ Sei sempre troppo disfattista, non ti sei accorto di quello che ho fatto?” domandò con un sorrisetto Lara, “ No, ero troppo impegnato a guardare quella creatura” “ Voi uomini siete sempre così distratti...Ho lanciato una mia particolare freccia, la quale all'impatto rilascia una sostanza che rilascia una scia visibile solo con questi”, la ragazza tirò fuori un paio di occhiali neri, “ Grande, allora possiamo ancora prenderlo!” “ Sì, ma è meglio non perdere altro tempo. Seguimi”.

 

L'incontro con il vigilante avrebbe fatto riflettere parecchio il duo sul concetto di giusto e sbagliato.

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Capitolo 38
*** Avvertimento ***


Avvertimento

 

Grazie alla particolare freccia di Lara, lei e l'amico riuscirono a seguire Sugaar decidendo, saggiamente, di mantenere una congrua distanza così da non essere visti. A quanto sembrava il vigilante si stava dirigendo fuori città, in una zona sterile dove non c'era nulla se non una piccola capanna conciata piuttosto male.

 

“ Ne ho eliminati altri due, anche se si trattava soli di randagi. Non ci sono tracce né della league of villains né della Lamia, probabilmente non sono in questa regione” pensò il vigilante entrando in quella catapecchia.

L'interno era conciato male come l'esterno, l'unica cosa particolare risiedeva in una parate, sulla quale erano affisse delle foto raffiguranti diversi villains ed alcune avevano una croce rossa sopra. Tra queste c'erano quelle dei membri della lega, compreso Shigaraki, e una donna con una strana maschera che lasciava scoperto uno occhio di un viola intenso.

 

Lara ed Abasi, dopo aver analizzato l'area ed essersi sincerati che il vigilante fosse da solo, fecero irruzione nell'abitazione.

Sugaar si mise in posizione di guardia pronto alla lotta, ma quando vide che si trattava di due aspiranti eroi abbandonò ogni intento bellicoso, limitandosi a dire “ Alla UA non vi insegnano a bussare?”.

 

I giovani rimasero sorpresi dal pronunciato accento spagnolo dell'uomo, cosa ci faceva in un paese tanto lontano dalla Spagna? Questo fu il pensiero che attraversò la mente dei due amici, i quali però decisero di risolvere questo mistero solo dopo aver catturato il vigilante.

 

Perciò Abasi si limitò a rispondere “ Non abbiamo certo causato danni, questo posto cade a pezzi” “ Non hai proprio delicatezza. Comunque, cosa ci fate qui?” chiese Sugaar, “ Che razza di domanda, siamo venuti per catturarti” “ E con quali accuse?” “ Omicidio” “ Che parolone hombre” “ Ma davvero!? Pensa, sono riconducibili a te ben trenta assassini” “ E' vero, ho ucciso parecchio, ma solo villains, hombre!” interruppe bruscamente l'uomo, “ Il fatto che siano criminali, non ti conferisce alcun diritto di togliere loro la vita” rispose prontamente Lara, “ Ti sbagli, feccia del genere non ha il diritto di restare in questo mondo” “ Se agisci di testa tua, senza rispettare le regole, ti metti al loro stesso livello” replicò nuovamente la ragazza, “ E' proprio questo il vostro problema, voi eroi siete legati dalle procedure e per seguirle perdete un sacco di tempo che potrebbe essere utilizzato per impedire a quei mostri di strappare altre vite. Quello che faccio non è diverso da ciò che fate, semplicemente il mio metodo è più efficiente” “ Forse è vero che le regole ci limitano nell'agire, ma solo grazie a loro ci può essere ordine. Altrimenti ci ritroveremmo nell'anarchia e questa non porterebbe altro che al caos, creando una situazione simile a quella voluta dalla lega”.

 

Nel frattempo che Lara e Sugaar si scambiavano le loro opinioni, Abasi ebbe modo di vedere le foto appese sul muro e ciò gli fece capire che il vigilante non fosse un tipo istintivo, bensì estremamente metodico.

“ Quelli sono i tuoi bersagli, giusto?” chiese lo studente della classe internazionale, “ Cos'altro altrimenti?” “ Deve essere una lista vecchia, non sai che Shigaraki non c'è più?” “ E tu credi davvero che la league of villains sia rinata, forte quasi come un tempo, per opera di un ragazzino di strada? Che sciocco, hombre!” “ Non starai insinuando che sia ancora vivo?” “ Chiedilo al simbolo della pace...” “ Non dire assurdità! Non può essere così!” “ Presto lo vedrai con i tuoi occhi, sempre se non riesca a trovarlo ed eliminarlo una volta per tutte” “ Non avresti alcuna possibilità, da quello che raccontano i pro, possedeva un potere aldilà di ogni immaginazione” intervenne Lara, “ Lo so molto bene, ma se è rimasto nell'ombra tutto questo tempo vuol dire che lo scontro con Deku l'ha indebolito e questo è più che sufficiente per me”.

 

I giovani restarono impressionati dalla determinazione dell'uomo, il quale credeva fermamente di poter uccidere il simbolo del male.

Prima di procedere con la scontro, Lara, notando la foto della donna misteriosa, domandò incuriosita “ Quella invece chi è? Non l'ho mai vista” “ Non mi stupisce, in pochissimi sanno di lei” “ Allora illuminami” “ Mi dispiace, però non conosco il suo nome, né la sua identità. Si vocifera che sia a capo di un'organizzazione criminale molto pericolosa: la Lamia” “ Non ci starai prendendo in giro vero?” “ Affatto, anzi è una minaccia più concreta della lega stessa al momento, non per niente se ne sta occupando un eroe come Mirio. Adesso però basta con le chiacchiere, è giunta l'ora”.

 

Gli aspiranti eroi erano pronti alla battaglia, ma non successe nulla di ciò che si aspettavano. Infatti il vigilante lanciò una bomba fumogena molto potente, per poi assumere la forma di drago e scomparire nel cielo.

 

Il duo rimase interdetto dagli ultimi eventi: non solo il vigilante si era dimostrato collaborativo, ma aveva deciso di non ingaggiare battaglia e, dato il suo carattere, non era dovuto al timore del confronto. Inoltre le sue parole sarebbero risuonate nella testa dei giovani: può esistere una giustizia assoluta che agisce in disprezzo delle regole? E questa può davvero essere considerata giustizia? O forse è solo una forma di vendetta?

 

Abasi e Lara decisero di tornare da Momo e di riferirla l'accaduto, anche della Lamia, magari la pro ne sapeva qualcosa.

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Capitolo 39
*** La quiete prima della tempesta ***


La quiete prima della tempesta

 

Il gruppo di Mirio impiegò diversi giorni per raggiungere l'isola di Hokkaido perché non utilizzarono un'aereo, ma prima una macchina e poi una barca dotate di dispositivi di occultamento; gentile concessione di Hatsume.

 

Decisero di procedere tanto cautamente dato che aveva ricevuto un'informazione alquanto preoccupante: tra i corpi delle vittime dell'orfanotrofio c'erano solo la metà delle forze dell'ordine inviate. Inizialmente si pensò che anche questi poliziotti fossero stati rapiti, ma quando alcuni di loro vennero ripresi a fianco di una misteriosa donna, con indosso una strana maschera, iniziarono a nascere dei sospetti nei loro confronti.

 

Suddetta considerazione portò Lemillion e le sue colleghe pro ad una riflessione: se c'erano infiltrati nella polizia, cosa probabile, nulla escludeva che ve ne fossero anche in altri contesti. Per cui scelsero di arrivare all'obiettivo senza dare nell'occhio, sperando così di poter sfruttare l'effetto sorpresa; ammettendo che la pista di Hokkaido fosse corretta.

 

Il team arrivò presso il monte Asahi di sera. Lemillion, di comune accordo con le amiche, scelse di far riposare tutti, così da poter partire all'alba freschi di nuove energie.

Gli eroi ebbero fortuna, infatti trovarono un piccolo, ma accogliente ostello lì vicino nel quale avrebbero passato la notte.

 

Mentre i tirocinanti andavano a darsi una rinfrescata, i pro chiesero al proprietario ed ai dipendenti se avessero visto o sentito qualcosa di strano. Questi, dopo un primo momento di reticenza, si limitarono a dire che in un castello, ben nascosto dal monte Asahi, accadevano delle cose strane e che bisognava tenersi lontani oppure non si sarebbe fatto più ritorno.

Seppure non fosse per nulla una notizia confortante, almeno adesso gli heroes avevano ricevuto conferma che la loro pista fosse calda ed inoltre adesso sapevano cosa cercare.

 

Non ci volle molto prima che arrivasse l'ora di cena per la felicità dei giovani della classe internazionale, i quali stavano morendo di fama.

Suddetto momento di convivialità servì ad allentare la pressione che si stava facendo sempre più intensa, cosa del tutto comprensibile visto che si trattava del loro primo caso di grande importanza.

Aerith parlava amabilmente con tutti, mentre Nikolai tentava di farle una corte sfrenata, con scarso successo. Hado invece incalzava con le sue domande curiose gli amici e Jill si godeva il pasto con grande entusiasmo. L'unico fuori dal coro era Michael che era più silenzioso del solito, come se qualcosa lo preoccupasse.

Ciò non passò inosservato a Mirio ed all'amante dei fiori, i quali si chiedevano cosa gli stesse passando per la mente. Tuttavia non ebbero tempo di fargli alcuna domanda, infatti Strife terminò rapidamente la cena, salutò i presenti e si ritirò in camera.

 

Non appena fu da solo si poggiò una mano sulla fronte.

“ Che dolore, non ci voleva proprio. Sono due giorni che mi fa male la testa anche senza meditare o attivare il mio Quirk. Fortuna queste pasticche, anche se stanno per finire e dubito che Nora me le prescriverà di nuovo senza fare domande” pensò il giovane.

Dopo aver preso la medicina, che gli diede un immediato sollievo, decise di mettersi a dormire così da essere pronto per l'indomani.

 

Tuttavia, in piena notte, venne svegliato dal suo solito incubo. Nonostante avesse continuato a sognarlo da mesi non riusciva ad abituarsi a quella terribile scena ed ogni volta faceva male come la prima. Perciò decise uscire e prendere una boccata d'aria.

 

Il cielo era sereno, stellato e l'atmosfera tranquilla. Sarebbe stato un ambiente perfetto se non fosse stata per l'aria gelida, Hokkaido era il luogo più freddo di tutto il Giappone e neanche questa sera si era smentito.

 

L'erede di Thief guardò le stelle immergendosi nei suoi pensieri, ciò gli impedì di accorgersi dell'arrivo di Aerith.

La ragazza aveva indosso una maglia piuttosto leggera, non affatto adatta per l'aria gelida della notte. Infatti si strofinò le mani dicendo, “ E' piuttosto freddo qui fuori”.

Michael si girò verso di lei, accorgendosi immediatamente che stesse tremando. Per cui le mise sulle il cappotto del suo costume che aveva indossato prima di uscire, sapendo della rigidità del clima di Hokkaido. Dopo di che disse all'amica con un velo di preoccupazione, “ Aerith, cosa ci fai qui? E' tardi, dovresti riposare” “ Potrei farti la stessa domanda” “ Non riuscivo a dormire” “ Neanch'io e quando ti ho visto qui, tutto da solo, ho deciso di venire a farti compagnia. Comunque grazie per il cappotto” la ragazza si raggomitolò nella giacca arrossendo un po'. Era difficile capire se fosse dovuto all'aria fredda o ad un leggero imbarazzo, comunque l'aspirante eroe le rispose in tono provocatorio, ma scherzoso “ Di niente, non vorrai mica ammalarti proprio a poche ore da una missione?” “ Non ne ho nessuna intenzione, anche se l'ultima volta che è successo non è stato poi tanto male”. Era evidente che si stesse riferendo ai giorni duranti i quali Strife si era preso cura di lei qualche mese prima.

 

Michael, ripensando a quei momenti, sorrise, per poi tornare a guardare il cielo in silenzio; esempio che venne seguito dall'amante dei fiori.

Dopo poco Strife disse con un tono strano, quasi se temesse quello che stava per domandare.

“ Alcuni credono che nelle stelle sia scritto il nostro destino, un fato immutabile ed inesorabile. Credi che sia davvero così?”. Aerith assunse un'espressione di rassegnazione misto ad una flebile speranza, successivamente rispose quasi sospirando “ Spero che non sia così, mi auguro che possa essere cambiato tramite le nostri azioni. Comunque non ha senso pensare a quello che potrà accadere o meno, l'importante è godersi ogni singolo momento a nostra disposizione”.

 

A quel punto la ragazza si avvicinò all'amico fino ad entrare in contatto con lui, Michael allora, istintivamente, le avvolse un braccio intorno la spalla stringendola leggermente.

L'inaspettato abbraccio provocò in entrambi, inizialmente, della tensione, la quale presto venne sostituita da una sensazione di conforto e piacevolezza.

 

Strife rifletté sulle ultime parole dell'amica: aveva ragione, non serviva a nulla preoccuparsi di cose che potrebbero accadere o no. Tuttavia quello che lo intimoriva profondamente era certo che succedesse, non sapeva solo quando.

Però non era conoscenza che la stessa Aerith fosse a conoscenza del proprio oscuro futuro, eppure la sua reazione era stata diversa dalla sua, dimostrazione di quanto speciale fosse quella gentile ragazza.

 

I due rimasero insieme quasi fino all'alba a parlare e scherzare come un tempo. Entrambi ne aveva bisogno per scaricare lo stress e ciò gli avrebbe aiutati nella pericolosa missione che avrebbero dovuto affrontare tra poche ore.

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Capitolo 40
*** Il seme della follia ***


Il seme della follia

 

Nel mentre che il gruppo di Mirio stava ultimando gli ultimi preparativi, prima di lanciarsi alla ricerca del misterioso castello, Saga stava facendo quella che sembrava essere una normale pattuglia.

 

Il giovane della classe internazionale, sotto la guida di un esplosivo Bakugo, era alla ricerca di un paio di villains che avevano rapinato una banca e che, secondo alcune indiscrezioni, avevano un legame con la lega. Inizialmente avrebbe dovuto occuparsene l'aiuto di Astrid, ma questa, all'ultimo minuto, era stata mandata a dare supporto a Sara in una missione di ricerca di un bambino scomparso.

Katsuki decise di non aspettare che qualcun altro fosse inviato a supporto del tirocinante, ritenendolo più che qualificato per quell'incarico. Scelta che venne accettata di buon grado da Gemini, il quale era notevolmente migliorato negli ultimi mesi, soprattutto nel controllo della sua Galaxian Explosion.

 

Saga non ottenne particolare successo durante la sua ricerca, infatti dei due criminali non c'era traccia; almeno fino a quando non sentì un'esplosione provenire in lontananza. Raggiunse il più veloce possibile la fonte di quel suono, trovando i villains a cui stava dando la caccia a terra e privi di vita.

Naturalmente ciò lo stupì ed insospettì contemporaneamente, quindi decise di investigare nell'area circostante. Tuttavia non trovò nulla, neanche un piccolo indizio, seppure l'avesse analizzata da cima a fondo.

Per cui decise di chiamare la polizia, la quale si sarebbe occupata di tutte le procedere e documentazioni del caso e successivamente si incamminò verso l'agenzia di Katsuki.

 

Proprio quando si trovava a pochi km dalla destinazione, sentì dei bambini correre verso di lui, implorandolo di aiutarli. Notando il loro stato d'animo terrorizzato, Gemini gli chiese con pacatezza “ Ehi, piccolini, cosa vi è successo?” “ Signore, la prego non permettere che ci prendano!” “ Chi vuole prendervi?” “ Accidenti a questi mocciosi, adesso mi tocca sporcarmi le mani” esordì un uomo mastodontico con indosso una maschera teatrale nera. Al suo fianco ce ne era un altro di bassa statura, anch'egli aveva la medesima maschera, che rispose in tono apatico “ Se fossi stato più attento nulla, sarebbe successo. Ma ora dobbiamo pensare a sistema la questione, sai bene qual è la punizione per chi fallisce” “ Tranquillo, sistemerò tutto subito. Ehi tu! Dacci quei poppanti o ti farai molto male!”.

 

Saga disse gentilmente ai bambini che non gli avrebbe mai consegnati e gli suggerì di restare indietro per non farsi male. Dopo di che affermò con convinzione “ Sono sotto la mia protezione” “ Ti pentirai amaramente di queste parole” sostenne il nemico più grosso lanciandosi immediatamente all'attacco.

Gemini voleva porre fine alle ostilità il prima possibile, così da ridurre i rischi per la salute dei piccoli, quindi utilizzò la temibile Dimensione Oscura. Però la tecnica scomparì misteriosamente nel nulla, permettendo all'avversario di mettere a segno un poderoso pugno che causò un considerevole danno all'aspirante eroe.

Quest'ultimo capì che il villain che l'aveva appena colpito era in possesso di un Quirk di potenziamento fisico, il quale non sarebbe stato un grosso problema preso singolarmente. Infatti ciò che lo preoccupava era la stranezza dell'altro criminale, sicuramente era opera sua se la sua Dimensione Oscura aveva fallito, ma ancora non capiva di che potere fosse in possesso.

 

Ben presto Gemini si ritrovò in netta difficoltà, i suoi attacchi normali non arrecavano alcun effetto sul criminale colossale, mentre quelle speciali non andavano mai a segno a causa del secondo nemico. L'unica nota positiva stava nell'avere intuito il Quirk del tizio basso: era capace di creare una distorsione dimensionale in grado di assorbire ogni sorta d'attacco. Capì anche che presto sarebbe stato sconfitto se non avesse fatto qualcosa, per cui, sebbene sarebbe stato pericoloso per l'ambiente, scelse di sfruttare la sua mossa più potente.

 

Raccogliendo le forze rimaste, i colpi del villain più grosso facevano davvero male, scagliò a colpo sicuro la sua temibile Galaxian Explosion. Però anche questa tecnica non ebbe effetto, a causa della distorsione dimensionale. Lo stupore seguente lasciò il giovane scoperto, il criminale muscoloso approfittò della situazione per centralo con un serie di diretti capaci di farlo crollare a terra.

 

Gemini versava in una pozza del suo stesso sangue e stava per perdere i sensi, quando sentì le urla disperate dei bambini. Ciò fece scattare in lui un Flashback: si rivide da piccolo, davanti ad un edificio in fiamme e circondato da corpi di fanciulli privi di vita.

Suddetto ricordo risvegliò qualcosa di sopito da tempo, conferendogli nuove energie: si rialzò mentre dal suo corpo scaturiva un'aura dorata. Normalmente la sua energia era calda e tranquillizzante, adesso invece era gelida ed inquietante. Inoltre, per una frazione di secondo, i suoi occhi si tinsero di rosso ed i suoi capelli di bianco.

In quel momento affermò con tono profondo ed oscuro “ Vi farò provare lo stesso terrore e la stessa disperazione che hanno provato questi bambini. Sentite il potere di una galassia che va in frantumi e sparite tra la potenza delle stelle: Galaxian Explosion!”.

 

La mossa fu completamente diversa rispetto a quella di prima, infatti vennero scagliati contro i villains una decina di pseudo pianeti dal raggio di due metri capaci di infrangere la distorsione dimensionale. I criminali vennero letteralmente spazzati via, di loro non restò altro che qualche brandello di carne.

Saga respirò affannosamente tornando al suo stato normale, successivamente si voltò verso i bambini dicendogli di seguirlo perché gli avrebbe portati in un posto sicuro, cioè l'agenzia di Bakugo.

 

Tutto lo scontro avvenne sotto l'occhio vigile dello stesso tizio che aveva spiato i combattimenti del campo estivo. Il villains era stato portato lì seguendo un uomo con indosso un cappuccio nero, che sparì improvvisamente nel nulla.

Il membro della league of villains sorrise, certo di aver trovato un modo per far venire a galla l'oscurità che aveva visto in Gemini.

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Capitolo 41
*** Castello ***


Castello

 

Dopo che Mirio ed il suo gruppo presero qualche vestito invernale in una bottega nei dintorni, per affrontare le intemperie del monte Asahi, si diressero alla ricerca del misterioso castello.

 

Michael, avendo indosso il cappotto del suo costume, poteva ancora sentire su di esso il profumo floreale di Aerith, odore che l'aveva sempre inebriato. Tuttavia si rimproverò mentalmente per essersi distratto a causa di una cosa del genere. Doveva rimanere concentrato, probabilmente avrebbe dovuto affrontare una sfida complicata e forse anche l'incontro con il terribile destino che aveva visto.

 

Il cammino fu lungo e pesante a causa del temperature rigide e più il gruppo si alzava di quota più il cielo si ricopriva di fitte nuvole bianche. Per fortuna c'era Nejire a rallegrare un po' il clima, la sua sola presenza era sufficiente per tirare su di morale ogni compagno o quasi tutti. Infatti Nikolai non poteva fare a meno di provare un senso di astio nei suoi confronti per le continue allusioni che faceva sul legame speciale intercorrente tra Aerith e Strife.

In particolare gli diede estremamente fastidio quando Hado chiese come se nulla fosse “ Aerith, ti vedo più felice del solito, cosa ti è successo di bello?” “ Niente di che, sono solo di buono umore” “ Non prendermi in giro, ti ho visto parlare questa notte con Michael, cosa vi siete detti?” “ Niente di che, le solite cose”.

Alla reazione imbarazzata dell'amante dei fiori, Hado iniziò a fluttuarle intorno tentando di sapere qualcosa in più. Non ottenendo le risposte che cercava, passò ad incalzare Michael il quale fu abile nel evitare le domande piuttosto personali della donna.

Naturalmente tutto questo fece salire un forte senso di invidia nel giovane russo verso Strife, proprio perciò si ripromise di fare vedere a tutti quello di cui era capace; impulso che l'avrebbe messo in serio pericolo.

 

A 2000 metri di altitudine il clima era talmente rigido e l'atmosfera così rarefatta che era persino difficile respirare. Suddette problematiche sarebbero state normali a quote estremamente elevate, non a quella dove si trovavano ora. Ciò rese evidente una cosa: quel posto non era affatto normale e le sue peggiori stranezze dovevano ancora arrivare.

 

Giunti vicino la cima le nuvole erano talmente numerose e fitte da non permettere neanche ad un raggio di sole di filtrare. In compenso questa atmosfera permise al gruppo di notare una fioca luce non molto distante, non avendo altra scelta decisero di raggiungerla muovendosi cautamente.

Come se le condizioni atmosferiche non fossero già abbastanza difficili, iniziò una bufera violentissima. La squadra, per non venire spazzata via, iniziò a correre sperando di trovare un riparo, aver scelto di affrontare quella montagna senza un esperto si stava rivelando un grosso errore.

 

I pro arrivarono rapidamente presso la luce e per loro fortuna indicava l'ingresso di un'antica miniera. Non sapevano da quando tempo fosse abbandonata, ma era certamente più sicura che stare lì fuori.

“ Per un pelo, ragazzi state bene?” chiese Lemillion voltandosi, ma per suo grande stupore non c'erano i tirocinanti. “ Dove diavolo sono finiti?!” chiese preoccupata Nejire, “ Andiamo a cercarli!” affermò Kyoka pronto a tornare all'aperto, “ Aspetta! Se uscissimo adesso, non faremo altro che perderci nella tormenta e rischiare di morire” rispose Togata, “ Lo stesso vale per loro, non possiamo abbandonarli” ribatté Jirou con decisione, “ E non lo faremo, sono certo che ci ricongiungeremo più avanti” “ E come fai a dirlo?” “ Dobbiamo avere fiducia in loro, dopotutto ci hanno dimostrato ampiamente il loro valore” “ Concordo con Togata, anch'io sono convinta che se la caveranno alle grande. Anzi se non ci daremo una mossa, ci batteranno sul tempo e ci lasceranno a bocca asciutta” intervenne Nejire sorridendo.

Nonostante fosse ancora titubante, Kyoka decise di dare ascolto ai colleghi e quindi il trio iniziò l'esplorazione della misteriosa miniera.

 

Gli aspiranti eroi avevano preso una strada diversa rispetto ai pro per via della tempesta di neve, tuttavia, per la loro salvezza, trovarono presto un luogo dove ripararsi o per meglio dire un castello. Infatti presto si ritrovarono davanti ad un gigantesco portone coperto da ghiaccio che impediva di aprirlo.

“ Non si vuole spostare!” si lamentò Nikolai, “ Aerith” iniziò Michael che venne interrotto dalla castana, la quale rispose “ Ci ho già pensato, Ignis!”. Grazie alla materia del fuoco il ghiaccio si sciolse permettendo ai ragazzi di aprire il portone e mettersi in salvo.

 

Stranamente l'interno non era buio, ma c'erano numerose luci accese che permettevano una visuale perfetta dell'area. Questa era molto elegante e lussuosa, piena di vasi, decorazioni e dipinti dal valore decisamente elevato. La cosa più strana era che fossero in stile occidentale, anzi, ad un'analisi più accurata, tutto l'interno era di tipo medievale.

 

“ Non dovrebbe essere così, insomma mi aspettavo qualcosa in stile giapponese; invece sembra di essere in Europa” commentò Jill mentre continuava a guardarsi intorno, “ Non sembra antico, forse è stato costruito di recente” aggiunse Nikolai, “ O forse è semplicemente tenuto bene, anche perché come ha fatto una costruzione del genere a passare inosservata?” “ Magari hanno intimorito gli abitanti delle città vicine” “ Visto il comportamento di quelli dell'ostello, potresti avere ragione”.

 

Intanto Michael si era accorto che l'amante dei fiori aveva assunto un'espressione molto triste, per cui le poggiò una mano sulla spalla e le chiese gentilmente “ Stai bene? Hai qualche problema per via della tempesta che abbiamo superato?”. Aerith scosse la testa prima di rispondere a bassa voce “ Questo posto non mi piace, sento così tanto dolore e sofferenza. Ho paura che qui sia successo qualcosa di orribile”.

 

Le sensazioni di Aerith si sarebbero dimostrate vere, quel castello era uno dei posti più terrificanti di tutto il Mondo e presto gli aspiranti eroi l'avrebbero scoperto a loro spese.

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Capitolo 42
*** Osservati ***


Osservati

Nota: per tutta la sezione del castello vorrei fare un gioco con voi: inserirò degli Easter egg provenienti da alcuni mondi videoludici e voi dovrete provare ad identificarli. Riuscirete a trovarli tutti?

 

I ragazzi iniziarono ad incamminarsi lungo l'enorme salone d'ingresso nel quale si trovavano. Nessuno di loro aveva visto tanto sfarzo e ricchezza prima d'ora, chiunque abitasse il castello doveva essere estremamente ricco.

Prima di proseguire con la loro esplorazione, avrebbero dovuto scegliere quale strada percorrere: salire dalle elegantissime scale e passare al piano superiore oppure restare dov'erano e quindi continuare al piano terra. Dopo un piccolo dibattito, scelsero la seconda opzione.

Perciò aprirono una porta in legno, finemente lavorata, alla loro sinistra ritrovandosi davanti ad una stupefacente sala pranzo, dotata di un lunghissimo tavolo con delle candele accese ed un camino al cui interno divampavano delle fiamme, Seppure a primo impatto sembrava essere perfetto per una cena romantica, ma immediatamente gli aspiranti eroi ebbero una sensazione di inquietudine come se tutto quello che stavano vedendo non fosse altro che apparenza, usata per nascondere qualcosa di oscuro.

 

Jill guardò più attentamente la tavola, scoprendo che i bicchieri erano ancora sporchi, ma non una sporcizia rappresa bensì recente; ciò voleva dire che erano stati usati di recente. In particolare ce ne era uno, a capo tavola, macchiato di rosso sul bordo, lo prese incuriosita e lo annusò capendo che si trattava di una macchia di rossetto.

“ Una donna, magari la leader della Lamia” rifletté la ragazza mentre cercava qualcos'altro di interessante.

 

Intanto Aerith sembrava persa nei suoi pensieri, fino a quando Nikolai non la chiamò.

“ Aerith, vieni a darmi una mano? C'è un indovinello qui” il russo indicò un'incisione sotto una quadro raffigurante un uomo con vestiti da corsaro del sedicesimo secolo, il quale indossava una strana collana il cui pendente era costituito da un anello d'argento.

“ Esempio della grandezza nata dal nulla, un grande pirata del passato. Se con la tua strada vuoi proseguire, il suo motto latino devi dire” lesse l'amante dei fiori rimanendo piuttosto confusa.

“ Allora hai qualche idea?” chiese Nikolai, “ Di pirati famosi ce ne sono tanti, ma non viene in mente nessuno con un particolare aforisma”.

 

Nel frattempo che Aerith e l'amico stavano cercando di trovare una soluzione all'enigma, Michael era intento ad aprire una porta di fianco al camino, curioso di sapere dove avrebbe condotto. Purtroppo era chiusa a chiave e distruggerla non sarebbe stato molto etico, soprattutto perché non sapeva ancora di chi fosse il castello. Ad un'analisi più attenta notò che la serratura era piuttosto semplice, quindi l'avrebbe potuta aprire facilmente, doveva solo trovare un pezzo di ferro della giusta dimensione.

 

Tuttavia in quel momento notò Aerith e Nikolai davanti ad una scritta, con una faccia perplessa. Decise di unirsi a loro per capire quale difficoltà stessero affrontando e se avrebbe potuto aiutarli.

“ Ehi, cosa c'è che non va?” “ Vedi Michael, c'è questo indovinello che non riusciamo a risolvere” iniziò a spiegare l'amante dei fiori, “ Non preoccuparti possiamo farcela da soli” intervenne velocemente il russo volendo dimostrare all'amata il proprio valore. Però Strife non gli diede ascolto sapendo che sarebbe potuto essere importante risolvere l'enigma.

 

“ Un pirata con un motto latino...” affermò l'erede di Thief ad alta voce, “ Drake! Lui era molto povero da giovane, ma grazie alle sue capacità è divenuto corsaro della regina d'Inghilterra e secondo alcuni era persino il suo amante” intervenne Jill, “ Esatto e la frase che diceva sempre era...” “ Sic parvis magna!” esclamarono all'unisono Michael e l'amica cresciuta in Cina. In quell'istante, sotto il dipinto, si aprì un piccolo spiraglio al cui interno era custodito qualcosa.

“ Wow, siete stati bravissimi! A proposito, cosa vuol dire Sic parvis magna?” chiese la castana, “ Da cose così piccole a cose così grandi oppure da umili origini verso grandi imprese, piuttosto azzeccato per quel corsaro” rispose Jill.

 

Nel frattempo Strife prese l'oggetto sotto il quadro, era proprio quello che cercava, cioè un grimaldello con su inciso un nome: J. Valentine.

A quel punto ritornò dalla porta chiusa riuscendo ad aprirla in un lampo.

“ Proseguiamo, qui non c'è nient'altro” suggerì il giovane trovando il consenso degli amici, anche se Nikolai aveva un volto scuro. Non era stato capace di risolvere l'enigma, sfigurando così davanti ad Aerith, almeno nella sua testa. Perciò si ripromise che da ora in avanti avrebbe risolto lui le future sfide.

 

La sua irrequietudine venne notata dalla donna in maschera, la quale si trovavano in una sala computer da dove stava osservando gli aspiranti eroi.

“ Interessante, Nikolai è invidioso dell'erede del ladro e credo di aver capito anche il perché. Lo spingerò fino a farlo esplodere, sono curiosa di vedere come reagirà” “ Signora, non gli ha fatti arrivare qui per convincerli?” domandò un uomo nell'ombra, “ Sì, ma prima devo vedere di cosa sono capaci. Perché se non saranno in grado di superare le mie prove, non meritano di scoprire la verità” “ Capisco, è astuta come sempre” “ Non sei qui solo per lusingarmi, almeno spero” “ No, infatti. Ho buone e cattive notizie” “ Avanti parla” “ Sono riuscito a mandare i pro nella miniera, saranno impegna per un bel po' “ “ Molto bravo” “ Grazie, è un onore servirla. Però altri stanno venendo qui, sono piuttosto numerosi e pericolosi” “ Tra quanto saranno qui?” “ Sono in due gruppi, il primo arriverà tra circa mezz'ora mentre l'altro tra un'ora” “ Bene, ho ancora del tempo per osservare questi giovanotti” “ Nel primo gruppo c'è anche Sugaar, vuole che me ne sbarazzi subito vista la sua pericolosità?” “ No, mi divertirò io con lui, tu penserai alla seconda ondata dato che per allora i mei ospiti o saranno morti o avranno visto quello che dovevano vedere” “ Agli ordini mia signora” “ Ok, tieniti pronto. Io devo tornare al mio gioco... “.

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Capitolo 43
*** Divisione ***


Divisione

 

Gli aspiranti eroi proseguirono nella loro esplorazione, trovandosi davanti un lungo corridoio ai cui lati c'erano diverse porte in legno pregiato. Gli studenti, nel tentativo di comprendere meglio il castello e trovare qualche traccia dei suoi abitanti, le attraversarono tutte, senza però trovare nulla di rilevante. Infatti si trattava di stanze sì lussuose, ma senza alcuna stranezza.

Discorso vero fino a quando non giunsero in una gigantesca biblioteca. Per via della digitalizzazione era inusuale vedere un luogo del genere e ciò aumentò lo stupore ed il senso di soggezione, dovuto all'immensa cultura, dei giovani. Spinti da una irrefrenabile curiosità, iniziarono ad osservare i manoscritti lì contenuti scoprendo qualcosa di incredibile: c'erano testi creduti perduti da tempo, come ad esempio dei libri risalenti all'antica e meravigliosa biblioteca d'Alessandria d'Egitto.

 

“ La conoscenza racchiusa qui dentro è inestimabile, dovrebbe essere resa pubblica e condivisa con il pubblico” commentò Aerith stupefatta, “ Che ragazzina sciocca, i deficienti lì fuori non saprebbero che farne se non distruggerla” intervenne un ragazzino seduto sopra uno scaffale con in mano un libro, nella cui copertina era disegnato un globo sul quale era inciso: storia dei precursori.

“ Come ti permetti di parlarle così!” esclamò arrabbiato Nikolai, “ Come ti scaldi, non dirmi che è la tua ragazza” “ No, almeno per il momento” la seconda parte della frase fu poco più di un sussurro, “ Meno male, altrimenti avrebbe dovuto mettersi un paio di occhiali” “ Che vorresti insinuare? Per caso non sono alla sua altezza?!” “ Su, siamo onesti: lei è uno vero splendore, un bel 9 su scala globale, tu non raggiungi neanche la sufficienza in questa stanza” “ Adesso basta! Mi hai stancato, ti farò chiudere quella boccaccia!”.

 

Il ragazzo di origini russe stava per lanciarsi all'attacco, ma venne bloccato da Strife il quale disse “ Calmati, non cadere nel suo tranello” “ Ma falla finita, credi di sapere tutto!” rispose furioso Nikolai che proseguì nella sua intenzione, infatti generò delle corde ed iniziò a suonarle nel tentativo di far cadere addormentato colui che l'aveva deriso.

Sfortunatamente non ebbe alcun successo e ciò diede al misterioso ragazzo un buon punto dove colpirlo. Infatti sostenne in tono derisorio “ Tutto qui? Un altro buon motivo per il quale non potresti mai stare con quella bella ragazza, sei solo un buon a nulla”.

Completamente fuori di sé, Nikolai utilizzò le sue stringe per tagliare colui che lo stava ripetutamente prendendo in giro, ma quest'ultimo si dimostrò abbastanza agile da evitarle senza alcun problema.

 

“ Datti una calmata! La tua reazione è spropositata!” Jill rimproverò l'amico, “ Ma lui...” “ Niente ma, riprendi il controllo” “ Ok...”.

“ Allora, chi sei ?” chiese Michael al tizio sullo scaffale, “ Un umile servo dalla padrona” “ Quale padrona?” “ Lo scoprirete presto, sempre se riuscirete a sopravvivere” “ Ci minacci?” “ Più o meno” “ Spiegati meglio” “ Lo faccio subito”. Sostenuto ciò il misterioso giovane lesse una formula dal libro che aveva tra le mani:

 

Il potere degli antichi Precarsor mi aiuterà a servire la mia signora,

il potere degli antichi Precarsor rivelerà la vostra vera natura,

il potere degli antichi Precarsor porterà a termine la mia missione.

 

Recitata la strana formula tutta la stanza venne scossa da quello che sembrava essere un sisma estremamente violento. In quel momento il ragazzo del mistero notò come Aerith e Michael si fossero avvicinati, come per proteggersi l'un l'altro. Si trattò di una reazione spontanea che fece nascere un piccolo sorriso sul nemico.

Successivamente si aprì magicamente una voragine nel terreno che fece precipitare Strife e l'amante dei fuori, lo sprofondo scomparve immediatamente dopo.

 

Nel frattempo i pro stavano esplorando la miniera.

A giudicare dagli attrezzi abbandonati, nessuno vi metteva piede da almeno mezzo secolo. Questo mise ulteriormente in guardia gli eroi, forse c'era un motivo per il quale nessuno si era più addentrato lì.

 

Ad un certo punto il gruppo fece una scoperta terrificante: ritrovò numerosi resti umani ed una scritta incisa con il sangue.

“ Windigo” lesse Eri turbata da quello che stava vedendo, “ I Windigo sono delle creature demoniache, provenienti dalla mitologia dei Nativi Americani. Credete che sia opera loro questo macello?” chiese Jirou un po' spaventata, “ Forse c'era qualche villain con un Quirk che lo rendeva simile a quelle creature” rispose Mirio, “ Credi che sia ancora qui Togata?” intervenne Nejire, “ E' improbabile visto il tempo che è passato da quando questi poveretti sono morti, tuttavia è meglio stare in guardia” concluse Lemillion mettendosi alla testa del gruppo e continuando la ricerca nell'oscura miniera.

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Capitolo 44
*** Un Quirk impossibile ***


Un Quirk impossibile

 

Una volta che le scosse furono terminate, Nikolai ebbe modo di domandare furioso “ Cosa hai fatto ad Aerith?!”, il misterioso ragazzo si limitò a scendere dall'alto scaffale e ad atterrare davanti al russo. In questo modo il suo aspetto fu visibile: aveva all'incirca sedici anni, indossava una tunica azzurra con su una A ed una C stilizzate ed il suo volto era pallido ed incavato.

 

Il giovane nemico disse con il suo solito tono derisorio “ Se non riesce a sopravvivere a quella caduta, non merita di proseguire. Comunque è davvero interessante, ti sei preoccupato solo per la ragazza e non di quell'altro. La mia padrona aveva ragione: tu odi il tuo compagno ed è evidente il perché” “ Falla finita, non lo odio affatto, solamente non è giusto! Perché ogni volta che Strife è coinvolto, Aerith deve sempre stare con lui! Cosa ha di tanto speciale?! Che cosa ha in più di me?!” “ Finiscila Nikolai! Siamo nel bel mezzo di una missione potenzialmente mortale, non è il momento per cose del genere. Solo quando saremo usciti da qui tutti insieme, sani e salvi, potrai risolvere le tue questioni sentimentali e non ammetto nessuna obiezione” intervenne con decisione Jill, riportando un po' di lucidità nella mente annebbiata del compagno di classe.

 

“ A quanto vedo hai proprio bisogno di una balia, sei un debole ed io disprezzo la debolezza quindi ti eliminerò. Considerati onorato, lo Studioso ti redimerà dai tuoi peccati” affermò il ragazzino con la tunica, aprendo il libro che aveva sempre in mano. Dopo di che iniziò a leggere delle formule grazie alle quali iniziò a deformare l'ambiente e soprattutto a dar vita a tutti gli oggetti nella biblioteca che divennero dei pericoloso nemici.

 

Essendo esseri inanimati, la tecnica più pericolosa di Nikolai era inefficace, perciò il giovane avrebbe dovuto usare le stringhe nel vecchio modo. Queste non si dimostrarono abbastanza forti, infatti quegli esseri erano troppo resistenti.

Ciò diede allo Studioso un nuovo punto sul quale attaccare il russo “ Che delusione, la tua debolezza non è solo morale, ma anche combattiva” “ Non ascoltarlo, cerca invece di capire come funziona il suo Quirk” suggerì Jill mentre combatteva senza risparmiarsi.

I duri allenamenti della ragazza le avevano consentito di generare e controllare ben due mani del Buddha senza consumare troppo energie e proprio grazie a loro fu capace di tenere a bada e persino distruggere i nemici. Il problema era che quest'ultimi si ricomponevano ogni volta, perciò sarebbe stato un vero problema spuntarla.

 

“ Ci vuole qualcosa di più incisivo per sconfiggere quella ragazza” pensò lo Studioso che, dopo aver pronunciato un'altra formula, fece spuntare dal pavimento una doppia elica nera, le cui estremità erano a punta. Su di essa erano incise delle lettere in un alfabeto antico, andato perduto nel tempo, le quali si illuminarono di rosso trasferendosi sui mobili animati che si trasformarono nuovamente. Questa volta gli spuntarono delle fauci fameliche, una lunga lingua e delle braccia robuste.

 

Lo scontro fu ancora più difficile di prima, adesso i nemici erano talmente potenti che persino Jill si ritrovò alle strette. Tuttavia la giovane si rese conto di una cosa: lo Studioso continuava a leggere senza sosta, come se fosse necessario farlo per controllare quegli esseri. Perciò le venne un'idea che comunicò all'amico “ Nikolai, credo che quel libro sia la chiave. Proviamo a toglierlo dalle sue mani e vediamo che succede” “ Dubito che funzionerà, scommetto che sarebbe capace di crearne un altro” “ Se hai una migliore idea dimmela, altrimenti segui il mio piano” “ E va bene, spero solo che non sia fatica sprecata”.

 

Jill sfruttò una delle mani d'energia per saltare lontano dalla portata dei nemici ed in direzione dello Studioso. Successivamente tentò di afferrarlo, ma il villain la evitò con agilità affermando “ Bel tentativo, ma sei lenta e prevedibile” “ Invece tu parli troppo” esordì Nikolai che, grazie alle sue stringhe, tagliò in diversi pezzi il libro. Immediatamente dopo l'aspirante eroina avvolse il nemico con la mano del Buddha immobilizzandolo.

 

L'intuizione di Jill si rivelò corretta, infatti i mobili, come la stanza, tornarono al loro normale stato. Intanto lo Studioso si stava disperando, mutando improvvisamente e radicalmente il suo atteggiamento “ No! NO! Il mio libro, è perduto!” “ Che c'è? Adesso non fai più lo sbruffone” lo derise Nikolai, ma proprio in quell'istante lo Studioso iniziò ad avere delle convulsioni e dalla sua bocca uscì della bava mista a sangue; segno che ormai per lui era giunta alla fine.

 

I compagni di classe, seppure sconvolti, analizzarono il corpo del giovane nemico trovando sul suo petto un piccolo pipistrello stilizzato, proprio come quello scoperto da Lemillion.

“ Qualcuno l'ha ucciso sfruttando questo aggeggio solo perché è stato sconfitto, che crudeltà. Comunque non ho ancora capito che razza di Quirk possedesse” commentò Nikolai, “ E' andato nel panico quando gli hai distrutto il libro e se fosse stato proprio questo ad avere una stranezza?” “ Impossibile Jill, gli oggetti non hanno unicità” “ Lo so anch'io, ma non escluderei nulla a prescindere, questo posto mi sembra così strano” “ Può darsi, comunque adesso cerchiamo Aerith” “ E Michael” “ Sì, certo, era implicito”.

 

Il duo andò alla ricerca degli amici, mentre si continuavano a chiedere se fosse davvero possibile che un oggetto dotato di Quirk. Se le cose stessero davvero così, il Mondo non sarebbe stato più lo stesso.

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Capitolo 45
*** Una vita da proteggere ***


Una vita da proteggere

 

Michael ed Aerith stavano precipitando a causa dell'operato di quello strano libro dello Studioso.

Dopo diversi metri riuscirono ad intravedere il fondo, però avrebbero dovuto necessariamente attutire la caduta oppure sarebbero diventati delle frittelle. Per cui Strife attivò il suo Quirk decidendo di sfruttare il Canterino e le sue possenti gambe, per prima cosa prese in braccio l'amica, dopo di che iniziò a rimbalzare tra le pareti intorno a loro fino a giungere a terra senza aver riportato alcun danno.

 

Una volta al sicuro, lasciò andare l'amante dei fiori chiedendole “ Stai bene?” “ Sì, grazie a te, sei stato grande! Ehi, stai bene?”.

La domanda di Aerith era più che legittima dato che l'amico aveva fatto un'espressione di sofferenza e appoggiato una mano sulla testa.

“ Sì, sì, tranquilla, ho solo avuto un mancamento” “ Sicuro?” “ Certo, adesso cerchiamo di capire dove siamo finiti”.

 

Il duo, non appena si guardò intorno, vide diversi botti e bottiglie di vino, ciò voleva dire che si trovavano nella cantina del castello. Il luogo era scarsamente illuminato e la temperatura non superava i 12°C, ideale per conservare quella bevanda.

La coppia procedette con attenzione sia per la scarsa visibilità sia perché potevano essere finiti dritti in trappola. Dopo un'analisi scrupolosa non trovarono nulla di particolare, anche se restarono stupiti da quanto quelle bottiglie fossero antiche e perciò costosissime.

 

Arrivati a quel punto, non ebbero altra scelta che attraversare la porta in fondo alla stanza e vedere dove li avrebbe condotti.

Aerith decise di sfruttare il momento per scusarsi, sapeva bene che il comportamento astioso del russo era causa sua.

“ Michael ascolta, mi dispiace per come ti ha trattato Nikolai” “ Non c'entri niente, gli sono semplicemente antipatico” “ Non è vero e tu lo sai”.

Già, Strife era a conoscenza dei sentimenti di Nikolai, anche perché non ci voleva certamente un genio per capirlo.

Quindi, capendo l'inutilità della propria messa in scena, domandò alla ragazza una cosa che gli frullava nella testa da un po' “ Aerith, tu... lo ricambi?” “ E' un bravo ragazzo, ma non il mio tipo”.

Ciò lo colse di sorpresa, una risposta affermativa non l'avrebbe stupito dato il buon rapporto intercorrente tra l'amica ed il compagno di classe, ed allo stesso tempo lo sollevò d'animo. Sapeva che tra lui e l'amante dei fiori c'era un legame speciale e, se fosse riuscito a mutare il terribile destino che aveva più volte visto, un giorno avrebbe voluto approfondirlo.

 

Visto che si trovavano in argomento Strife le chiese in tono scherzoso, usato per mascherare il suo imbarazzo, “ Allora chi è il tuo tipo?” “ Il mio tipo è... Fammi pensare, deve essere”.

Proprio in quel momento udirono un lamento, simile ad un flebile pianto di bambino. Per cui i due si scambiarono un cenno di intesa prima di ricercare la sorgente del rumore e non ci misero molto prima di trovare un ragazzino tremante, con le lacrime agli occhi, nascosto dietro delle botti.

 

“ Ragazzino, cosa c'è che non va?” domandò Strife porgendogli la mano, ma il bambino si rannicchiò senza degnarlo di uno sguardo. Allora intervenne Aerith, la quale si piegò verso il giovincello, con un sorriso gentile, dicendogli “ Va tutto bene, siamo aspiranti eroi e non vogliamo farti male. Io mi chiamo Aerith, mentre il mio amico è Michael, invece qual è il tuo nome?”.

Nell'ascoltare la voce dell'amante dei fiori e nel vedere il suo volto privo di qualsivoglia oscurità, il ragazzino le rispose timidamente “ James” “ Davvero un bel nome, James vuoi venire con noi? Ti terremo al sicuro”. La ragazza gli porse la mano come aveva fatto prima Strife, ma questa volta il bambino l'afferrò uscendo dall'improvvisato nascondiglio.

 

Gli aspiranti eroi poterono vedere le condizioni fisiche di colui che avevano trovato: non aveva ferite, era ben igienizzato e nutrito, insomma si trovava in perfetta forma. Qualunque cosa avesse passato, sarebbe dovuta essere più psicologica che fisica.

 

I tre proseguirono per un po', durante questo tempo Aerith scambiò delle semplici chiacchiere con il piccolo che servirono a farlo sentire più al sicuro. Nel frattempo Michael guidava il gruppo, mentre pensava a quanto l'amica fosse brava con i bambini.

“ James, te la senti di dirci cosa ti hanno fatto?” chiese Aerith, “ La donna...” “ Quale donna? La leader della Lamia, quella con la strana machera?”.

In quell'istante si sentì il rintocco di una campana a morto, ciò causò un forte terrore in James che si nascose tremante dietro l'amante dei fiori.

“ Sta arrivando” sussurrò il piccolo, “ Chi?” chiese Michael, “ Il Torturatore, lui prende chiunque riesca a fuggire e lo tortura fino a quasi ucciderlo” “ Aspetta, quindi ci sono altri bambini?” “ Sì, ci rinchiudono nel sotterraneo” “ Dobbiamo salvarli, devi indicarci la strada”.

 

James non ebbe modo di parlare perché ci fu un secondo rintocco identico al primo, seguito dall'apparizione di un tizio spaventoso. Era basso, non arrivava al metro e sessanta, ma questo non lo rendeva meno inquietante, infatti portava una veste metà bianca e metà nera lunga fino ai piedi, dotata di un cappuccio dorato con annessa una lunga fascia che gli copriva tutto il volto, sulla quale c'erano degli ideogrammi incomprensibili. Inoltre aveva in mano una campana nera che aveva raffigurato un essere mostruso la cui testa era coperta da una piramide di ferro arruginita.

 

Chiunque fosse questo tizio, non era certamente un amico e non sarebbe stato facile metterlo fuori combattimento.

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Capitolo 46
*** Un'intesa perfetta ***


Un'intesa perfetta

 

Il tizio inquietante, senza dire una parola, indicò il ragazzino per poi fargli cenno di andare da lui, come reazione James si strinse terrorizzato alle gambe di Aerith.

Gli aspiranti capirono che non avrebbe potuto risolvere la questione civilmente, l'unica soluzione sarebbe stata combattere.

 

“ Aerith proteggi James, io mi occupo di lui” affermò Michael attivando il suo Quirk.

Non conoscendo le abilità del nemico, scelse di sfruttare il potere di un polpo antropomorfizzato, il custode più bilanciato a cui poteva chiedere aiuto.

Il giovane aveva in mente una strategia ben precisa: avrebbe messo alle strette l'avversario per poi immobilizzarlo con le speciali bende del suo costume senza fargli troppo male. In questo modo avrebbe potuto interrogarlo e scoprire qualcosa in più su quel dannato castello.

 

Strife si lanciò alla carica mentre il villain suonava la campana la quale generò un campo di forza che impedì all'aspirante eroe di andare a segno. A quel punto il Torturatore sferrò un poderoso pugno capace di far indietreggiare e barcollare l'erede di Thief. Dopo di che suonò nuovamente la campana che questa volta creò un'onda d'urto dal grande potenziale distruttivo, se non fosse stato per la stranezza di Michael la stanza sarebbe stata rasa al suolo.

 

Da questo breve scambio l'aspirante eroe poté già formulare delle ipotesi piuttosto accurate: l'inquietante avversario era dotato di una buona forza fisica, ma il suo vero potere risiedeva nella strana campana che aveva in mano. Se fosse riuscito ad impedirgli di suonarla, l'avrebbe potuto battere con facilità. Per cui decise di passare ad un altro custode, il Canterino il quale gli avrebbe conferito grande velocità. Il problema era che per trenta secondi sarebbe stato scoperto rischiando grosso, per sua fortuna giunse l'amica decisa ad aiutarlo.

 

“ Aerith, dov'è James?” “ Tranquillo, l'ho messo al sicuro” “ Ok, allora puoi darmi una mano” “ Sono qui a posta” “ “ Cerca di tenerlo impegnato per mezzo minuto” “ Ci penso io” “ Stai attenta quando suona la campana, crea degli effetti molto pericolosi” “ Ricevuto”.

 

L'amante dei fiori per prima cosa diede vita ad una materia analitica, necessaria per capire i punti di forza e di debolezza del nemico, ed una protettiva. Il Torturatore dal canto suo suonò ancora una volta la campana producendo un boato seguito da una forte scossa, la quale rischiò di far perdere l'equilibro ai compagni di classe. Sfruttando l'apertura creata il nemico tentò di travolgere la ragazza con un diretto, ma questo si infranse sulla scudo dell'amante dei fiori. Sfortunatamente il suo assalto non era finito, infatti ci fu un doppio rintocco che creò una forte corrente ascensionale in grado di far volare in alto la castana fino a farla sbattere contro il soffitto, per poi farla schiantare violentemente a terra.

 

I trenta secondi erano trascorsi, per cui Michael tentò di sottrarre la campana al Torturatore, ma quest'ultimo lo evitò senza alcuna difficoltà. L'erede di Thief non si diede per vinto riprovando a realizzare il suo intento, ma senza riscuotere alcun successo dato che il nemico aveva riattivato il campo gravitazionale protettivo.

Tutto quello che faceva Michael era del tutto inutile, per quanto si sforzasse non riusciva ad avvicinarsi abbastanza. Quindi pensò di cambiare nuovamente custode volendo avvalersi del Ciclope, il più potente dal punto di vista fisico; forse con lui avrebbe potuto distruggere lo scudo nemico.

 

“ Fulgora!” esclamò l'amante dei fiori, il suo attacco non solo passò attraverso la barriera nemica, ma fu persino capace di stordire il Torturatore.

“ Aerith sei stata fantastica, ma come hai fatto?” “ Semplice, il suo punto debole è il fulmine. Purtroppo temo che la mia tecnica non sia abbastanza forte per sconfiggerlo” “ Ho una soluzione, devi solo guadagnare altri trenta secondi” “ Conta pure su di me” rispose con il suo solito sorriso la studentessa.

 

Aerith fu capace di tenere a bada il custode grazie a varie Fulgora, le quali però non erano in grado di assestare nessun colpo veramente incisivo ed inoltre il nemico risentiva sempre di meno degli attacchi.

Dopo aver subito un ulteriore Fulgora, il Torturatore suonò la campana in quattro punti diversi generando altrettanti cerchi viola, i quali lanciarono dei raggi dal grande potere. Se non fosse stato per la materia protettiva di Aerith, i due amici sarebbero stati spazzati via, dimostrazione della forza del villain.

 

“ Scusa per l'attesa, tieniti pronta” affermò Michael con decisione.

Il suo corpo aveva subito delle mutazioni: la pelle sembrava squamata, gli erano spuntati dei denti aguzzi e sulla testa aveva degli aghi elettrici. Tutto ciò era dovuto al custode Raijin, il quale gli conferiva un'eccellente difesa, un'immunità all'elettricità ed un'abilità perfetta per il momento.

 

Dal tallone di Strife spuntò un ago elettrico che si conficcò sul terreno, successivamente quelli sulla testa iniziarono ad illuminarsi ad intervalli regolari.

Aerith non impiego molto a capire cosa stesse combinando: Michael stava ionizzando l'aria, cioè caricarla elettricamente, tramite la produzione di ioni negativi, prelevando gli elettroni da terra, per poi trasferirli alle molecole d'aria.

Il Torturatore era in procinto di suonare ancora una volta la campana, ma ormai era troppo tardi. Infatti Strife affermò “ Vai!” “ Non posso, rimarrai coinvolto nell'impatto” “ Non temere, non mi accadrà niente” “ Come fai a dirlo?” “ Non abbiamo più tempo, fidati di me Aerith” “ Se la metti così... Fulgora!”.

Grazie alla ionizzazione dell'aria, la tecnica della ragazza fu di una potenza mostruosa, paragonabile a quella di un vero fulmine durante un brutto temporale.

Per non correre rischi, Strife, che era rimasto indenne proprio come aveva detto, decise di immobilizzare il nemico, seppure questo fosse ormai sconfitto e privo di sensi.

 

“ Siamo davvero una bella squadra” esordì l'amante dei fiori con un bel sorriso ed alzando una mano invitando l'amico a battere un cinque. Il ragazzo colse l'invito e realizzò quel gesto felicemente rispondendole “ Hai ragione, abbiamo fatto un ottimo lavoro”.

 

Era vero, i due erano stati bravi, ma avevano appena grattato la superficie degli orrori custoditi in quel luogo oscuro e terribile

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Capitolo 47
*** Una scoperta terrificante ***


Una scoperta terrificante

 

Michael ed Aerith si accorsero che il Torturatore stava tremando, temendo che si stesse liberando i due si misero in posizione di guardia pronti alla lotta. Tuttavia, nel giro di un paio di secondi, il villain smise di muoversi restando come pietrificato.

La coppia, incuriosita da tale accadimento, decise di muoversi verso il nemico e di sollevare la strana fascia che gli copriva il volto. Fatto ciò si accorsero che si trattava di un ragazzino, più o meno di tredici anni, con una vistosa cicatrice lungo a guancia destra e dalla cui bocca fuoriusciva della bava mista a sangue, chiaro segno che qualcuno l'avesse ucciso sfruttando il pipistrello stilizzato.

 

“ Non possiamo fare più niente per lui, non ci resta altro che scoprire cosa sta accadendo e salvare i bambini rinchiusi qui. A proposito, dov'è James?” chiese Michael, “ Lo vado a prendere subito, l'ho fatto nascondere in una stanza qui vicino” “ Brava, lui ci porterà nel sotterraneo”.

 

Aerith non ci mise molto a prendere il ragazzino, il quale, quando venne a conoscenza che il Torturatore era stato sconfitto, fu sorpreso e sollevato; ulteriore dimostrazione di terrore verso quel villain.

Non appena la ragazza si stava per ricongiungere con Strife, quest'ultimo cadde sulle ginocchia in preda ad un lancinante dolore alla testa.

“ Michael!” gridò l'amante dei fiori correndo verso di lui, “ Deve essere colpa di quella campana” sostenne la studentessa mentre aiutava l'amico a rimettersi in piedi, “ No, non è quello” sussurrò Michael tirando fuori le sue pasticche, “ Quelle cosa sono?” chiese titubante Aerith, “ Una medicina, mi farà stare subito meglio”.

L'erede di Thief prese le tre pasticche rimaste, il che era un male: se fosse stato costretto a combattere di nuovo, non avrebbe potuto fare affidamento sulla cura prodotta da Nora.

 

L'effetto lenitivo del medicinale fu immediato, perciò Strife sostenne “ James, se non ti dispiace, dovresti indicarci la strada per i sotterranei” “ Non sono lontani da qui, seguitemi”.

L'aspirante eroe stava per incamminarsi, quando si sentì tirare per la manica. Come reazione si voltò incontrando gli occhi seri e preoccuparti dell'amica.

“ Sentivo che c'era qualcosa che non andava, ma non mi aspettavo nulla del genere” “ Dai Aerith, non è niente di grave” “ Basta con le bugie, se devi prendere delle medicine vuol dire che non stai affatto bene. Una volta terminata la missione, mi dirai tutto quello che ti sta succedendo” “ Aerith...” “ Promettimelo!”.

Il ragazzo, non potendo reggere l'espressione affranta dell'amante dei fiori, cedette alle pressione, per cui le rispose “ Hai vinto, ti dirò tutto, te lo prometto”.

Ascoltando questo, la giovane si sentì rincuorata e passò da uno stato di rabbia e tristezza ad uno di preoccupazione. Infatti domandò con la sua ritrovata gentilezza “ Ce la fai a proseguire? Se hai bisogno di riposo Michael, vado avanti io” “ Mi sento meglio, grazie per l'interessamento” “E' normale che mi preoccupi per te”.

 

Gli aspiranti eroi, seguendo James, impiegarono circa una ventina di minuti per arrivare all'ingresso dei sotterraneo. Senza il bambino ci avrebbero messo delle ore, il castello era come un labirinto lussuoso pieno di stanze.

Adesso davanti a loro c'era una porta massiccia, impossibile da forzare, sulla quale erano incisi nove pilastri, alla cui base c'erano alcuni simboli misteriosi. Inoltre c'era una frase che recitava: se da qui vuoi passare, il nome delle colonne di Nosgoth dovrai recitare.

 

“ Sai come passare James?” domandò Strife, “ No, quando sono scappato era aperta” “ Cavolo, questo non ci voleva e adesso come facciamo a proseguire?” “ Lo so io” esordì Aerith, “ Davvero?” “ Sì, Nosgoth è una citta perduta nel tempo, famosa per i suoi nove pilastri” “ Quindi conosci il loro nome” “ Certo”.

L'aspirante eroina sapeva la storia di quella città grazie alla voci che sentiva, a quanto sembrava quei racconti che si ritrovava ad ascoltare avevano un'utilità pratica e non solo per cultura personale.

 

La ragazza inserì su una tastiera, di fianco la porta, i seguenti nomi: Morte, Tempo, Mente, Conflitto, Stati, Dimensione, Natura, Energia ed Equilibrio.

La sequenza si rivelò corretta, perciò la strada davanti al gruppo si aprì mostrando un'ampia stanza dotata di computer, attrezzature mediche e delle celle trasparenti, altamente tecnologiche. Quello che videro al loro interno fu capace di sconvolgerli profondamente: nei cubicoli c'erano i cadaveri di diversi bambini. Tuttavia la cosa peggiore era che sembravano essere esplosi dall'interno, infatti ad alcuni mancava la testa, ad altri parte del torace, a chi le braccia e le gambe. Infine si accorsero che le celle erano ricoperte da sangue fresco, segno che quei bambini avevano subito quella orrenda fine di recente, non più di mezz'ora fa.

 

Sia Michael che Aerith pensarono alla stessa cosa: qualcuno stava facendo degli esperimenti terrificanti su quei piccoli, ma perché? E soprattutto quale razza di mostro di mostro poteva essere capace di simili atrocità?

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Capitolo 48
*** Una lotta impari ***


Una lotta impari

 

“ Mia signora, sono arrivati” “ Proprio adesso che quei ragazzini avevano trovato il laboratorio sotterraneo, che sfortuna! Vorrà dire che mi riscalderò con quel vigilante, spero che sia alla mia altezza. Algul, quando Michael ed Aerith si saranno ricongiunti con i loro amici avvertimi” “ Come vuole mia signora”. Detto ciò il corpo della donna in maschera si trasmutò in decine di pipistrelli che volarono fuori dalla stanza.

 

Intanto Sugaar, grazie alla sua forma di drago, individuò facilmente il castello sul monte Asahi nonostante il brutto tempo; la tempesta di neve era cessata, ma le nuvole cupe ed il paesaggio bianco rendevano difficile orientarsi.

Il vigilante atterrò sulla cima del castello ritrovandosi in un ampio spazio, completamente coperto da ghiaccio e lì il vento gelido era quasi capace di tagliere la pelle.

 

“ Non mi sorprende che si sia nascosta in un luogo del genere, è estremamente ostile e quasi impossibile da raggiungere” pensò Sugaar che, guardandosi intorno, vide uno strano specchio dal quale uscirono Lara ed Abasi.

Il rappresentante della classe internazionale aveva imparato ad usare il proprio Quirk anche per spostarsi rapidamente da un punto A ad uno B nel raggio di 1 km.

 

“ Ti abbiamo raggiunto finalmente!” esclamò il ragazzo un po' affannato, “ Alquanto imprudente venire qui senza un pro” commentò il vigilante, “ Chi dice che non verrà? Comunque possiamo tenerti a bada noi due” “ Non sono io il vostro nemico” “ Che vuoi dire?”.

In quell'istante dei pipistrelli si raggrupparono proprio tra Sugaar ed il duo della classe internazionale e nel giro di un secondo comparve una donna affascinante e bellissima, sebbene il suo volto fosse coperto.

 

“ Ti ringrazio per avermi fatto visita, sei un ospite molto speciale e lo stesso vale per voi due giovanotti” disse la leader della Lamia con una voce sensuale, capace di far salire brividi a tutti i presenti.

“ Ti sto cercando da molto tempo ed ora che ti ho finalmente trovata il mio giudizio si abbatterà anche su di te” affermò con decisione il vigilante suscitando una risata vellutata nelle villain, la quale gli rispose “ Che paroloni per l'ennesimo cliché” “ Come?!” “ Credi che non sappia la tua storia? Io so perché sei un vigilante, so tutto di te” “ Non dire un'altra parola!” “ Ragazzini della UA vi sarete certamente accorti che Sugaar è diverso rispetto agli altri vigilanti” “ Adesso basta!” fuori di sé l'uomo si lanciò senza un piano verso la donna.

Quest'ultima lo anticipò, grazie ad una velocità tale da impedire a chiunque dei presenti di vedere il suo spostamento, centrandolo con un calcio sul volto e facendolo quasi volare giù dal castello.

Suddetto gesto colse di sorpresa Lara ed Abasi i quali non pensavano che la leader della Lamia fosse in possesso di una forza del genere. Esteriormente era una donna magra ed atletica, ma nulla faceva presagire che un suo semplice calcio potesse atterrare un uomo massiccio come Sugaar.

 

“ Riprendiamo la storia, il qui presente vigilante ha imboccato la sua strada per un motivo scontato: un villain ha ucciso sua moglie ed i suoi due figli” “ Non mi sembra niente di banale, tutt'altro” intervenne Lara che aggiunse “ Piuttosto tu chi sei?” “ Non mi dire che siete venuti qui senza sapere in cosa vi stavate cacciando?! Che adorabili sprovveduti, io sono Lamia, leader dell'omonima società” “ E' stato facile farti parlare, adesso che abbiamo la conferma sulla tua identità possiamo passare alla fase di cattura” “ State indietro, a lei penso io” intervenne Sugaar assumendo la sua forma di drago.

 

“ Non sono un tipo a cui piace perdere tempo, per cui ti eliminerò il prima possibile: Grande muraglia di fiamme!” il vigilante creò un muro di fuoco a cui seguì una gigantesca sfera, la quale diede vita ad un'esplosione capace di danneggiare un torrione.

Tra il fumo degli attacchi sbucò Lamia che disse “ Non rovinarmi la residenza invernale”. Successivamente scagliò un calcio laterale sul muso del drago, tanto potente da scagliarlo fuori dalla struttura.

Per sua fortuna, Sugaar era in grado di volare nella sua attuale forma, per cui non cadde a terra evitando una terribile caduta. Purtroppo il destino aveva in serbo per lui qualcosa di peggiore, infatti la donna alzò una mano al cielo che iniziò ad essere percorsa da una strana luce nera e viola. Dopo di che affermò “ La tua fama è solo fumo, sei una vera delusione. Libererò il mondo dalla tua inutile presenza, Pilastro della Morte”.

Il cielo venne attraversato da fulmini viola e neri, i quali iniziarono a scendere creando dei cerchi, del medesimo colore, che formarono un cilindro intorno al vigilante. Dopo di che ci fu un lamento agghiacciante, simile a quello di uno spettro furioso, a cui seguì una colonna di energia che travolse in pieno Sugaar trappandogli brandelli di pelle, frantumandogli ogni singolo osso e scagliandolo in una rovinosa caduta.

 

L'attacco fu tanto potente da distruggere un pezzo di montagna, il che lasciò di stucco gli aspiranti che si stavano sentendo impotenti di fronte al potere di quella misteriosa donna. Senza ombra di dubbio Lamia era al livello dei più potenti pro heroes in circolazione.

 

“ Ho qualcosa da mostrarvi” sussurrò la donna a Lara ed Abasi colpendoli alle spalle facendogli così perdere i sensi. Infine li prese con sé portandoli all'interno del castello, qualsiasi cosa avesse in mente non sarebbe state gradevole.

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Capitolo 49
*** Quirk artificiali? ***


Quirk artificiali ?

 

Non appena lo spettacolo raccapricciante del laboratorio sotterraneo si palesò agli occhi dei giovani, Aerith abbracciò James coprendogli gli occhi e sussurrandogli “ Non guardarti intorno. tieni piuttosto lo sguardo fisso su di me”.

L'amante dei fiori sapeva che vedere quelle cose avrebbe lasciato un segno indelebile nell'innocente mente del bambino e perciò l'avrebbe protetto, dopo tutto era una promettente aspirante eroina.

 

Anche Michael si rese che quello non era un posto adatto ad un ragazzino, per cui disse all'amica “ Aerith, portalo fuori mentre io controllo la zona” “ D'accordo, ma se dovresti avere bisogno d'aiuto non esitare a chiamarmi” “ Va bene, ma credo che non ci sia più nessuno”.

 

Una volta che la ragazza fu uscita, Strife iniziò a cercare qualche indizio per capire quali razza di esperimenti facevano nel laboratorio.

La moderne attrezzature mediche erano tenute perfettamente da sembrare nuove, persino i numerosi lettini non avevano la minima macchia, i dottori dovevano essere tipi meticolosi.

L'aspirante eroe si spostò verso un computer, forse lì avrebbe trovato qualche file utile. Purtroppo, come si aspettava, bisognava inserire una password e, essendo le combinazioni quasi infinite, provò a cercarla nei vari documenti sparsi qua e là.

Questi contenevano dei nomi e cognomi provenienti da ogni parte del Mondo ed a loro fianco c'era scritto: Fallimento, Decesso, Parziale successo oppure da smaltire. Tra quest'ultimi lesse James Smith, “ Il ragazzino che io ed Aerith abbiamo trovato doveva essere eliminato, per fortuna è fuggito in tempo” pensò Strife prima di notare una cosa molto interessante: ogni documento era firmato con Raziel e Kain, forse si trattava dei responsabili del laboratorio.

 

Non avendo nessun altro indizio, il giovane provò ad inserire quei due nomi come password e per suo grande stupore funzionò. La schermata che seguì aveva un'unica cartella intitolata: Test Alpha. Una volta che l'ebbe aperta si avviò un audio:

 

Test n°1, soggetti da 1 a 12, infruttuoso. Il siero si è dimostrato troppo aggressivo, i pazienti sono stati distrutti dall'interno.

 

Test n°2, soggetti da 13 e 25, totale fallimento. Il depotenziamento ha reso il siero inefficace, i soggetti sono stati smaltiti come da protocollo.

 

Test n°3, soggetti da 26 a 40, parziale successo. Il paziente n°40 ha assimilato il siero senza effetti collaterali, sarà sottoposto ad ulteriori analisi per verificarne la crescita.

 

Test specifico Alpha sul soggetto n°40. Il paziente ha mostrato delle mutazioni fisiche: improvviso blocco della crescita, perdita quasi totale della melanina e produzione di una strana campana ferrosa.

Inoltre il soggetto mostra un cambiamento del Quirk, il quale adesso è legato inscindibilmente alla campana. Le sue potenzialità saranno presto messe alla prova.

 

Test specifico Alpha primo sul soggetto n°40. Il paziente ha mostrato una degenerazione celebrale che gli ha causato la perdita del linguaggio e dell'intelligenza, tuttavia continua a capire ciò che gli accade intorno.

Le sue abilità combattive sono incredibili, senza ombra di dubbio superiori rispetto ai suoi coetanei. Ci sono grandi possibilità che venga concretamente utilizzato.

 

Test specifico Alpha secondo sul soggetto n°40. Il paziente si è mostrato incline ad eseguire gli ordini e la sua degenerazione si è fermata, perciò è stato utilizzato come custode degli altri soggetti con il nome in codice di Torturatore, dato il suo essere sadico.

 

Test n°3-4-5, sui soggetti da 41 a 100, fallimento. Il siero ha bisogno di essere modificato, la percentuale di successo è pari allo zero.

 

Test dal n°6 a 20, sui soggetti da 101 a 2000, parziale successo. Solo due pazienti hanno resisto ed assorbito il siero, si tratta dei n° 304 e 606. I due mostrano degli effetti abbastanza vicini a quelli desiderati, ma, a causa della scarsa durata e continua privazione d'energia, siamo ancora lontani al raggiungimento del nostro obiettivo. Nonostante ciò il 304 e 606 meritano ulteriori indagini.

 

Sotto-test Alpha quarto sui soggetti n° 40-304 e 606. Il Torturatore è stato surclassato dagli altri due, i quali, di conseguenza, sono stati utilizzati per scopi pratici: protezione e cura del castello. D'ora in avanti il 304 sarà nominato Atlante mentre il 606 Efesto.

 

Nota integrativa: la padrona ci ha ordinato di lasciare il laboratorio a causa di imminenti visite. Non ci ha detto altro, ma deve trattarsi sicuramente di nemici. Adesso procederò allo smaltimento dei soggetti rimasti, poi continuerò le ricerche in un altro luogo.

Sento di essere vicino al prodotto finale, ho solo bisogno di un po' più di tempo. Vedrà, non la deluderò padrona, grazie a me potrà cambiare il Mondo.

 

Terminata la registrazione Michael inziò a pensare: “ Quindi è per perfezionare questo siero che tanti orfani sono stati rapiti ed uccisi. Probabilmente suddetta strana sostanza agisce sui Quirk, forse li modifica oppure ne crea di nuovi. Non c'è altra soluzione: bisogna fermare la Lamia e catturare la sua leader per poi farci spiegare cosa diavolo stavano facendo”.

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Capitolo 50
*** Atlante ed Efesto ***


Atlante ed Efesto

 

Michael, una volta terminata la ricerca nel laboratorio, tornò dall'amica con più preoccupazione di prima.

“ Aerith, ho scoperto qualcosa di interessante” “ Ho sentito tutto, quanti poveri orfani sono morti per soddisfare chissà quale folle mania? E chissà quanti ancora faranno quella fine se non fermiamo subito la Lamia” “ Dovremo riferire tutto ai pro, però dubito che sarà facile ricongiungerci con loro. Chiunque sia stato a registrare l'audio del file Alpha sapeva del nostro arrivo, il che mi fa pensare ad una cosa” “ Siamo finiti dritti in trappola” “ Già ed inoltre ho l'impressione che anche le indicazioni che ci hanno portato qui siano state lasciate di proposito, come se volessero che scoprissimo l'esistenza del siero” “ Sarebbe sciocco sbandierare ai quattro venti un segreto tanto importante” “ O forse è tutto un piano estremamente articolato” “ Non lo so, comunque dovremmo procedere con più cautela rispetto a prima” “ Sono d'accordo, suggerisco di cercare i nostri compagni di classe e poi porteremo al sicuro James” “ Non vuoi continuare ad esplorare il castello? Potrebbero esserci informazioni utili” “ Può darsi, ma il bambino è un bersaglio dato che doveva essere smaltito e non possiamo assolutamente permettere che gli succeda qualcosa di male” “ Vero, il nostro primo dovere è proteggere gli innocenti”.

 

I tre ritornarono al piano terra non incontrando nessuno, forse i timori di Strife erano infondati, magari solo il Torturatore era sulle tracce di Smith.

All'improvviso sentirono dei passi provenire verso di loro, per cui si misero in posizione guardia pronti alla lotta. Tuttavia non incontrarono dei nemici, bensì i loro amici.

“ Aerith! Finalmente ti ho trovata e vedo che stai bene, che sollievo!” esordì Nikolai euforico dirigendosi verso di lei per abbracciarla, ma venne fermato dal bambino che lo mise in ginocchio con un colpo basso.

“ Tranquillo James, è un amico” spiegò la castana per nulla arrabbiata con il ragazzino, quest'ultimo rispose “ Non mi interessa, non mi piace” “ Dagli una possibilità, non è cattivo”.

 

Nel frattempo che Aerith cercava di convincere Smith sulla bontà del russo, Jill salutò Michael affermando “ Vi abbiamo cercato per un bel po' dopo che siamo sbarazzati dello Studioso, dove eravate finiti? E chi è quel bambino?” “ Dopo essere sprofondati nel terreno, io ed Aerith ci siamo ritrovati in una cantina e poco dopo ci siamo imbattuti in James il quale ci ha condotto in un laboratorio sotterraneo” “ Un laboratorio?!” “ Esatto, anche se dovrei chiamarlo mattatoio” “ Perché? Hai trovato molti cadaveri?” “ Sì, è uno spettacolo che non dimenticherò mai...Lì veniva testato uno strano siero su alcuni bambini e purtroppo quasi tutti sono morti. I pochi sopravvissuti hanno ricevuto delle mutazioni dei Quirk” “ Come James?” “ No, lui è scappato prima che potessero fargli qualcosa” “ Meno male, almeno ne abbiamo salvato uno. Invece io e Nikolai non ci siamo imbattuti in nulla di particolare, eccezion fatta per un vecchio registratore” “ Contiene qualcosa di interessante?” “ Senza dubbio, parla di un certo Atlante ed un Efesto” “ I soggetti 304 e 606!” “ Esatto, ma come fai a sapere i loro numeri identificativi?” “ Nel laboratorio ho trovato alcuni files su di loro: sono due dei parziali successi, ma non ho trovato nulla di specifico” “ Allora dovresti sentirlo anche tu, è davvero preoccupante”.

 

Jill avviò il registratore:

 

Test Beta sui soggetti 304 e 606, nome in codice Atlante ed Efesto: il siero inizialmente non ha prodotto effetti collaterali, ma nell'arco di due settimane ha condotto a delle mutazioni fisiche, Nello specifico il 304 ha subito un'esponenziale crescita fisica arrivando alla stazza di un gigante, invece il 606 ha mostrato la capacità di trasformare il suo corpo nell'elemento del proprio Quirk. Condurrò ulteriori indagini su di lui, sembrano davvero promettenti.

 

Test Beta sui soggetti 304 e 606, capacità combattive: i due pazienti mostrano un'attitudine incredibile verso la lotta, secondo i nostri strumenti sono già al livello dei pro minori, cosa incredibile visti i loro nove anni.

 

Test Beta secondo sui soggetti 304 e 606: sono trascorsi tre mesi dall'ultima registrazione su Atlante ed Efesto. Il duo ha portato a compimento ogni missione con grande successo, dimostrando una forza sempre crescente. Purtroppo con la crescita delle abilità è sorta una inarrestabile degenerazione cellulare che li porterà inevitabilmente alla morte.

Il protocollo stabilisce che in casi del genere, i soggetti debbano essere smaltiti, tuttavia la padrona ci ha proibito di farlo. Non ne comprendo il motivo, anche se diventeranno sempre più forti le loro funzioni vitali cesseranno entro sei settimane al massimo. Però non posso discutere con lei, non è il mio compito.

 

Nota integrativa: stiamo per trasferirci in un nuovo luogo, dove però potremmo continuare con gli esperimenti. Io e Kain siamo vicini alla soluzione finale, i nostri nomi saranno scritti nella storia.

 

Michael restò colpito da quelle parole, Atlante ed Efesto sembravano essere estremamente pericolosi. Presto i giovani l'avrebbero provato sulla propria pelle la devastante forza conferita dal misterioso siero.

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Capitolo 51
*** Un muro da oltrepassare ***


Un muro da oltrepassare

 

Il gruppo decise di uscire dal castello così da ricongiungersi con i pro e mettere in salvo il piccolo James. Tuttavia trovare l'uscita fu un'impresa alquanto complessa data la vastità del luogo, il quale era paragonabile ad un lussuoso labirinto.

Nonostante ciò, nell'arco di mezz'ora, furono capaci di arrivare nell'ampio salone d'ingresso al cui fondo c'era una gigantesca porta che, probabilmente, avrebbe condotto all'esterno.

 

“ Coraggio James, ci siamo quasi. Un altro piccolo sforzo e sarai fuori da questo brutto posto” disse Aerith incoraggiando il bambino, “ Per festeggiare il tuo soccorso ti suonerò qualcosa” intervenne Nikolai guadagnando un brutto sguardo da Smith, il quale evidentemente non aveva cambiato la sua opinione sul russo.

Proprio quando si trovavano a metà strada, i giovani sentirono un forte rumore meccanico prodotto da un meccanismo posto sul tetto, il quale iniziò ad aprirsi facendo entrare il gelido vento che tempestava sul monte Asahi. Subito dopo il pavimento si aprì, lasciando salire una colossale gabbia che teneva prigioniero un vero e proprio mostro, estremamente simile al terribile Gigantomachia. L'essere spezzò le sbarre di ferro come se fossero fatte di burro ed emise un urlo capace di far tremare la struttura fino alle fondamenta.

“ Deve essere Atlante, uno dei pochi esperimenti quasi riusciti. Spero che la somiglianza con Gigantomachia sia solo fisica, perché se dovesse avere la sua stessa forza siamo nei guai fino al collo” pensò preoccupata Jill.

 

Essendo evidente che quel mostro non fosse incline al dialogo, gli aspiranti eroi si preparano alla lotta mantenendo James dietro di loro per proteggerlo.

Strife attivò il suo Quirk, ma prima che potesse combattere vide con la coda dell'occhio una striscia rossa dirigersi a grande velocità verso Smith. Per cui si lanciò sul bambino abbracciandolo, così lo difese da un attacco talmente poderoso da fargli sfondare diverse pareti.

 

“ Michael! James!” esclamò Aerith preoccupata, “ Va da loro, qui ci pensiamo noi” sostenne Jill tentando di tenere occupato Atlante con le sue mani del Buddha. Sfortunatamente non si dimostrò abbastanza forte, infatti il gigante riuscì a contrastarla senza difficoltà ed a scagliare un pugno verso l'amante dei fiori per impedirle di andarsene. La ragazza riuscì ad evitarlo, seppure lo spostamento d'aria la fece schiantare contro una colonna, ciò fu sufficiente per stordirla momentaneamente.

“ Come ti sei permesso!” affermò infuriato Nikolai che iniziò a suonare, ma fu tutto inutile contro il colosso il quale tirò un diretto che frantumò il pavimento. Per fortuna il giovane fu abbastanza agile da schivarlo e spostarsi alle spalle del mostro sfruttando le sue stringhe. Da quella posizione pensava di mettere a segno un colpo sicuro visto che si trovava sul punto cieco, però successe una cosa che lo sconvolse: sulla schiena di Atlante si aprirono degli occhi e comparvero alcuni lunghi e spessi fili di carne. Quest'ultimi avvolsero le gambe di Nikolai lanciando a terra con una violenza tale da frantumargli la cassa toracica.

Infine il colosso si concentrò su Jill dimostrandosi capace di oltrepassare la possente difesa della ragazza con una facilità disarmante. Ciò gli permise centrarla con un calcio devastante.

I tre aspiranti eroi erano a terra doloranti, mentre il colosso emetteva un urlo animalesco per rimarcare la propria superiorità.

 

Intanto Michael si era rimesso in piedi e si stava accertando delle condizioni di James. Fortunatamente era illeso, per cui iniziò a guardarsi intorno per orientarsi, l'impatto l'aveva intontito.

Con sua grande sorpresa vide Abasi e Lara, privi di sensi, incatenati al muro. Dopo aver detto a Smith di restare dov'era, si diresse verso gli amici con cautela, temendo che fossero stati messi lì come esca.

L'erede di Thief non arrivò mai da loro, infatti un bambino di circa tredici anni si pose davanti a lui sostenendo “ Se vuoi i tuoi amici, dovrai darmi il ragazzo” “ Almeno tu parli, non come il Torturatore. Sei Efesto vero?” “ “ Sì” “ So che sei stato portato qui contro la tua volontà e so anche che ti hanno fatto degli strani esperimenti. Non dobbiamo essere nemici, tu puoi aiutarmi a portare giustizia” “ Io seguo solo la padrona e lei vuole James, quindi lo prenderò con o senza il tuo consenso” “ Ti hanno fatto il lavaggio del cervello... E va bene, ti fermerò e poi ti aiuterò” “ Se ti metti in mezzo, non avrò pietà” “ Fatti avanti”.

 

Michael stava usufruendo del Ciclope, scelto per Atlante, quindi scelse di porre fine alle ostilità con il suo speciale raggio di pura energia. Per cui si spostò di lato, così da non rischiare di colpire gli amici, e sparò l'attacco che centrò in pieno Efesto. Tuttavia il nemico non risentì di alcun effetto negativo visto che il suo corpo si era tramutato in magma.

“ Proprio come diceva l'audio... Sarà complicato vincere con lui, se solo avessi un custode con qualche abilità legata al ghiaccio” pensò Strife che venne incalzato dall'avversario il quale, grazie ai suoi colpi a base di magma, lo ustionò.

Inoltre Efesto si dimostrò subdolo: scagliò una sfera ad altissima temperatura verso l'inerme Smith, Strife, che non poteva annientarla per non rischiare di ferire James, la bloccò a mani nude subendo dei notevoli danni. Sfruttando quell'apertura, il nemico lo travolse con una seconda sfera spedendolo al tappeto.

Seppure fosse ferito, l'aspirante eroe si rimise rapidamente in piedi conscio che il reale bersaglio di Efesto fosse il bambino che aveva salvato, forse aveva qualcosa di speciale che ancora non conosceva.

 

Gli eroi avrebbero dovuto sorpassare il muro rappresentato da Atlante ed Efesto per proseguire il loro viaggio, anche se non sarebbe stato affatto facile.

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Capitolo 52
*** Una vita da proteggere ***


Una vita da proteggere

 

Lo scontro tra Michael ed Efesto stava proseguendo e vedeva in una posizione di netto vantaggio il secondo. Infatti non importava con quanta potenza l'aspirante eroe mettesse nei suoi attacchi, questi risultavano del tutto inefficaci a causa della particolare proprietà del corpo nemico.

Era cosa risaputa che i Quirk fossero in continua evoluzione e che di generazione in generazione si radicavano maggiormente, conferendo così un'immensa forza. Tuttavia mai nessuno aveva solamente osato immaginare delle unicità che permettessero di tramutare il corpo in un elemento naturale.

 

Oltre a dover affrontare questa spiacevole sorpresa, Strife era stato piuttosto sfortunato: il magma è estremamente pericoloso, capace di uccidere una persona in pochi istanti e come se non bastasse non poteva usufruire di alcun custode in grado di contrastare suddetto potere. Però ciò non sarebbe bastato per farlo arrendere, avrebbe salvato James ed i suoi amici svenuti a qualunque costo.

 

L'erede di Thief, non sapendo quali pesci prendere, scagliò un raggio di pura energia alla massima potenza il quale, pur non avendo alcun effetto, gli fece notare una cosa interessante: a causa dell'onda d'urto il nemico venne scagliato contro una parete accusando il colpo, infatti si procurò una bella ferita sulla tempia.

Si trattava di una cosa strana, lo studente aveva già provato a mettere a segno degli attacchi fisici che non avevano fatto altro che procurargli degli ustioni, ma allora perché Efesto non aveva evitato l'impatto con il muro?

 

Prima però che potesse continuare ad elaborare un'ipotesi venne incalzato dell'avversario che non sembrava avere per nulla gradito il dolore appena patito, per cui iniziò a lanciare delle rocce ricoperte dal magna. Michael fu capace di respingerle con grande fatica, ma nulla poté contro una colata lavica che gli arrecò dei considerevoli danni.

Nonostante le ustioni, il giovane si mostrò capace di reagire emettendo un altro fascio di pura energia che non puntò ad Efesto, ma ai suoi piedi. Ciò diede vita ad una nuova onda d'urto che questa volta non ebbe effetto, però il nemico venne travolto da alcuni frammenti di pavimento che si conficcarono nelle sue carni.

 

Le energie di Strife stavano per esaurirsi: lo scontro con il Torturatore l'aveva già messo a dura prova, sfruttare il custode Raijin lo stremava ogni volta, ed ora Efesto stava prosciugando le sue ultime forze.

In quel momento ripensò a quello che Lemillion continuava a ripetergli da quando si erano conosciuti: osserva attentamente il tuo avversario e prevedi le sue mosse; così potrai avere sempre la meglio.

Per cui ripensò con attenzione a quello che aveva appreso sul nemico: era molto abile, ma per via della sua giovane età non accorto, cosa evidente per i colpi accidentali che aveva subito. Però il vero problema risiedeva nella sua intangibilità, ci doveva pur essere un modo per superarla.

 

Ad un tratto si ricordò di una cosa: Efesto trasmutava il corpo solo per evitare gli attacchi e manteneva la forma magmatica al massimo per cinque secondi.

“ Ci sono!” esclamò Michael capendo quale fosse l'imperfezione di Efesto: egli poteva restare intangibile solo per un breve lasso di tempo, per cui aveva un margine per colpirlo. Però non sarebbero stato facile sfruttarlo data la rapidità dei movimenti dell'avversario e la celerità del recupero della forma magmatica.

“ Troppo tardi!” sostenne Efesto che, saltando, centrò in pieno l'aspirante eroe con un gigantesco pugno di magma, mettendolo apparentemente fuori gioco.

 

Certo della vittoria, il ragazzino si diresse verso Smith con uno sguardo privo di emozioni “ Dovresti sapere che è inutile fuggire dalla padrona, lei sa tutto e vede tutto. Saresti dovuto restare nel laboratorio, lì avresti avuto una morte indolore, invece adesso soffrirai le pene dell'inferno”.

Detto ciò il villain caricò un attacco che avrebbe lentamente sciolto il bambino, ma, appena prima che potesse scagliarlo, venne fermato da Michael il quale gli strinse il braccio destro fino a frantumargli il radio e l'ulna.

 

Strife era profondamente diverso da prima, la sua presenza emanava un non so che di pura follia e terrore. Inoltre alle sue spalle era visibile un'entità mostruosa, con il corpo simile quello di un ragno e la testa come l'Amigdala.

 

“ Se non fossi capace di salvare questo bambino come potrei chiamarmi eroe e come potrei cambiare il destino?!” esclamò l'erede di Theif mettendo a segno con poderoso pugno capace di far indietreggiare Efesto; il quale, avendo raggiunto il limite d'autonomia, non poteva più trasmutare.

Quest'ultimo iniziò a dare fondo a tutte le energie rimaste, infatti scagliò i suoi migliori attacchi a raffica. Tuttavia Strife continuò ad avanzare imperterrito. pur subendo qualche danno, “ Cerca di sopravvivere, abbiamo bisogno di quello che sai” disse il giovane prima che un'accecante luce bianca ricoprì tutta la stanza per poi dare vita ad un'esplosione che avrebbe raso al suo l'intero castello se non fosse stato per il Quirk Viaggio Astrale Inverso, il quale protesse anche James, Abasi e Lara.

 

Una volte che la luce scomparve, Efesto era a terra, gravemente ferito nel fisico e nella mente, infatti si stava dondolando sussurrando delle parole incomprensibili come un matto.

Questo era l'effetto di Amygdala, uno dei custodi di alto livello, la cui sola visione generava un terrore che attraversava l'animo e lasciava un segno indelebile nel cervello.

Ciò era anche indicativo del reale e terrificante potere di Michael, il quale non si sarebbe mai potuto aspettare una cosa del genere.

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Capitolo 53
*** Un insperato aiuto ***


Un insperato aiuto

 

Atlante continuava ad emettere delle mostruose grida, mentre i tre compagni di classe tentavano di rimettersi in piedi. La prima che ci riuscì fu Aerith dato che era stata travolta solo dallo spostamento d'aria generato da un singolo colpo del nemico.

La giovane, viste le ferite subite da lei ed dai suoi amici, sapeva di dover creare un'Energia, ma ciò le avrebbe permesso di usufruire solo di altre tre materie visto che tre l'aveva usate contro il Torturatore.

Questo perché il suo limite era rappresentato da cinque sfere, ma aveva abbassato il tempo di recupero a trenta minuti per ogni materia.

 

Notando che il russo fosse quello in condizioni peggiori, si recò da lui per rimetterlo in sesto. Tuttavia era talmente messo male che poté fare molto poco “ Scusa Nikolai, ma è il massimo che posso fare al momento” “ Hai fatto fin troppo, sono stato io a farmi cogliere di sorpresa come un'idiota” “ Non fare così, è un avversario decisamente potente e difficile da affrontare. Nonostante ciò dobbiamo muoverci a sconfiggerlo, sono preoccupata per Michael e James...”.

 

Nel sentire il nome del suo rivale in amore, Nikolai scattò verso l'avversario volendo nuovamente dimostrare il suo valore.

Atlante iniziò ad attaccarlo con dei poderosi pugni, i quali vennero evitati grazie alle stringhe che vennero usate per rapidi spostamenti. Allora il mostro provò ad intrappolarlo con i suoi fili di carne, ma il russo si aspettava una mossa del genere ed aveva già in mente una contromossa: provare a tagliarli con le sue corde. Il piano fu un successo e ciò gli permise di avvolgere il collo del mostro.

“ Ti consiglio di arrenderti o ti stacco la testa!” minacciò Nikolai assumendo un atteggiamento piuttosto aggressivo, il quale non intimorì affatto il nemico che afferrò le corde a mani nude per poi scagliare l'aspirante eroe verso un residuo appuntito di una colonna.

Aerith fu costretta ad utilizzare una materia protettiva per salvare la vita all'amico, ma quest'ultimo subì ugualmente ingenti danni per il violento impatto.

 

Intanto Jill si era parzialmente ripresa, così poté accorgersi di una cosa interessante: Atlante aveva delle ferite sul collo e sulle mani per via dell'attacco del russo. Ciò voleva dire che il suo corpo non era particolarmente resistente, per cui c'era una possibilità di vittoria.

La ragazza congiunse le mani come se fosse in preghiera ed iniziò concentrare tutte le sue energie fino a creare una gigantesco Buddha dorato intorno al corpo. Si trattava della sua mossa speciale, il Nirvana, teoricamente poteva mantenere quella forma solo per un minuto, ma per le sue condizioni avrebbe resistito al massimo trenta secondi.

 

Non avendo tempo da perdere si lanciò alla carica riuscendo a tenere testa ad Atlante ed a mettere a segno qualche colpo ben assestato. Però non sarebbe bastato per vincere, cosa di cui si rese conto Aerith che decise di spingersi oltre il limite creando una materia rossa.

“ Ho bisogno del tuo aiuto Ifrit” sostenne l'amante dei fiori evocando un enorme demone di fuoco, il quale avrebbe potuto sferrare solo un attacco visto le poche energie della giovane.

“ Jill, spostati!” avvertì appena in tempo la castana prima che la sua creatura lanciasse un terribile Hellfire travolgendo in pieno Atlante. Dopo di che Jill ricongiunse nuovamente i palmi delle mani dando origine ad una micidiale onda d'urto che fece cadere l'avversario.

 

Gli esausti aspiranti eroi emisero un sospiro di sollievo, ma la loro esultanza fu troppo precoce. Infatti Atlante, seppure ricoperto di ustioni e ferite, riemersi dalle macerie e scagliò un pugno verso le inermi Aerith e Jill.

Tuttavia, proprio allora, si sentì una voce familiare esclamare “ Sai che non è una buona cosa fare del male a delle ragazze!?”. Si trattava di Nejire, la quale aveva diversi graffi sul corpo, che centrò con due spirali d'energia il mostro mettendolo fuori gioco una volta per tutte.

 

“ Finalmente vi abbiamo trovato! State bene? Cos'era quel mostro? Cos'altro avete trovato in questo castello?” Hado iniziò ad incalzare di domande le tirocinanti, le quali non erano mai state così felice di rivederla.

Poco dopo arrivarono anche gli altri tre pro leggermente feriti, tranne Mirio che, non vedendo Strife, chiese “ Sono contento che stiate bene, ma dov'è Michael?” “ Giusto! Qualcosa l'ha spedito in quella direzione” affermò Aerith indicando un grosso buco nel muro, “ Andiamo ad aiutarlo” ordine Togata correndo verso l'obiettivo.

 

Nel frattempo l'erede di Thief fu costretto a disattivare il suo Quirk e non solo perché era esausto. Sentiva la sua coscienza abbandonarlo progressivamente, mentre la presenza di Amygdala diventava sempre più forte, come se stesse per prendere il sopravvento; segno che sia la mente che il corpo non fossero ancora pronti per quell'assurdo potere.

 

Ormai privo di energie cadde in ginocchio per riprendere un po' di fiato, ma non ebbe tempo di farlo perché un fumo nero si frappose tra lui ed Efesto.

“ Tu...” disse preoccupato il giovane vedendo comparire il leader ufficiale della league of villains, “ Devo riconoscere che sei diventato più forte rispetto al nostro incontro del campo estivo” “ Cosa vuoi Dark?” tagliò corto il giovane, “ Non sono affari tuoi, ma voglio farti una proposta: unisciti a me” “ Sei impazzito?!” “ No, abbiamo molto in comune...in fondo odi tuo padre”.

 

Quelle parole portarono Strife a pensare che forse Thief aveva derubato la famiglia di Dark e magari questo l'aveva spinto ad essere un criminale.

Nonostante il senso di colpa crescente, l'aspirante eroe declinò con decisione l'offerta “ Proprio perché lo odio, non sarò mai come lui!” “ Che spreco, vorrà dire che mi limiterò a sfruttare l'occasione che mi hai creato” “ Vuoi uccidermi, no è vero?” “ Esatto, ora che sei esausto sarà facilissimo. Inoltre voglio portare con me questo ragazzino, il suo Quirk potrebbe tornarmi utile”.

 

Terminato il loro breve dialogo, Dark direzionò verso Michael il suo pericoloso fumo. Lo studente della UA, non avendo un briciolo di energie, si considerò spacciato. Però non era suo destino morire in quell'istante, infatti il fumo venne spazzato via da un rapido movimento di spada.

L'erede di Thief riconobbe la lama, si trattava della Yamato e ciò voleva dire che doveva la vita al suo amico Vergil.

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Capitolo 54
*** La cruda realtà ***


La cruda realtà

 

“ Grazie Vergil, ma cosa ci fai qui?” domandò uno sfinito Strife, “ Io e Shoto siamo stati mandati qui da Yaoyorozu per indagare su alcune informazioni della Lamia, mentre lei si occupava di una pista della lega. Inoltre dovevamo ricongiungerci con Jill ed Abasi, i quali stavano inseguendo Sugaar, ma ci hanno anticipati” “ Capisco, io e gli altri abbiamo scoperto delle cose importanti” “ Me le dirai dopo che avrò sconfitto Dark” concluse il possessore della Yamato deciso a non farsi sfuggire l'opportunità di catturare il leader della più pericolosa associazione di villains.

 

Come prima mossa Vergil utilizzò un Judgement Cut, il quale però venne bloccato dal fumo nero che si era disposto in posizione di difesa.

“ Sembri essere molto sicuro di te, vediamo effettivamente quanto sei forte” sostenne Dark ampliando il raggio d'azione del suo Quirk fino a circondare il nemico. Quest'ultimo riuscì a non farsi avvolgere grazie a dei precisi e possenti fendenti che sfruttò anche per attaccare, tuttavia non furono capaci di penetrare il denso fumo.

 

Le cose andarono avanti così fino a quanto lo studente della classe internazionale non notò che le sue energie stessero drasticamente diminuendo, doveva trattarsi di un effetto piuttosto sgradevole del Quirk di nemico. Per cui scelse di porre fine alle ostilità con il prossimo assalto: il ragazzo iniziò a scagliare colpi di spada correndo avanti ed indietro creando così un'apertura tra il fumo. Dopo di che finse un fendente frontale per poi saltare e cadere in picchiata sull'avversario.

 

“ Ti taglierò in due!” esclamò il ragazzo il cui attacco però venne evitato da Dark, il quale subì solamente un graffio sulla guancia.

Il villain si asciugò il sangue con il pollice, poi affermò con un sorriso “ Sei stato capace di ferirmi, davvero notevole. Con te posso impegnarmi sul serio”.

Un'immensa colonna di fumo nero si innalzò e lentamente iniziò ad avvolgere tutta la stanza. Tuttavia, dal nulla, si radunò un gruppo di pipistrelli ed una voce femminile, molto elegante e suadente, esordì “ Non voglio che vi uccidiate a vicenda, non mi sarebbe di alcuna utilità”.

 

“ Meno male che sei comparsa, mi hai risparmiato la fatica di cercarti” sostenne Dark che direzionò il suo attacco verso Lamia, la quale rispose “ Non dobbiamo essere nemici, anzi tu e la tua lega potreste diventare i nostri migliori clienti” “ Di cosa stai parlando?” “ Te lo dirò a tempo debito” “ Fallo adesso o ti costringerò” “ Non avere tanta fretta Doi Matsumoto”.

Nel sentire quelle parole, il criminale si irrigidì vistosamente e chiese nervoso “ Come fai a conoscere quel nome?” “ Non essere tanto sorpreso, so tutto su di te, so che Shigaraki è ancora vivo e che è lui a manovrare i fili della lega. So anche chi ti ha fatto questo”, la donna si tramutò in un gruppo di pipistrelli spostandosi vicino a Dark e lo colpì con quegli animali che si limitarono a distruggerli i vestiti della parte superiore del corpo. Ciò lasciò scoperto il torace del giovane uomo, il quale era coperto da talmente tante cicatrici ed ustioni da averlo brutalmente deformato.

Nel vedere quell'orribile spettacolo, Michael ripensò alle parole che gli aveva detto Dark poco prima. Forse non si riferiva a Thief, ma al proprio padre.

 

“ Tu, me la pa” il leader della lega venne interrotto da un poderoso calcio della donna, capace di scagliarlo decisamente lontano.

Vergil tentò di sfruttare il momento di distrazione di Lamia, per cui scagliò un Judgement Cut che però venne evitato facilmente dalla donna, la quale si palesò davanti al ragazzo e lo toccò con il palmo della mano. Suddetto gesto creò una sfera bianca che avvolse ed immobilizzò il possessore della Yamato, dopo di che la villain si spostò in direzione di James con in mano una siringa contenente un liquido color pece.

 

“ Visto che sei sfuggito allo smaltimento, meriti un premio: ti darò la possibilità di renderti utile” sostenne la donna con il suo solito tono elegante e vellutato.

Michael intuì che Smith stava per subire l'iniezione del siero, questo l'avrebbe quasi certamente ucciso. Per cui attinse alle pochissime forze rimaste nel tentativo di usare il suo Quirk.

“ Notevole, seppure privo di energie rimani in piedi” disse Lamia voltandosi verso di lui, “ Il mio maestro ha combattuto con tutto se stesso contro un terribile villain ed era anche privo di Quirk. Se mi lasciassi fermare da un po' di stanchezza, non sarei degno di essere un suo allievo”.

Detto ciò Strife, con uno sforzo immane, attivò il piano astrale riuscendo però ad attingere solo ad un custode di basso rango.

 

“ La tua tenacia è davvero ammirevole, ma il destino di James è segnato: nel suo fato c'era scritto che sarebbe servito alla mia causa e così sarà” sentenziò la donna che, con una velocità assurda, lanciò in aria l'erede di Thief con una calcio. Poi lo fece schiantare a terra con un colpo ad ascia ed infine lo trafisse con strani spilli viola intenso. Questi resero difficili anche i movimenti più semplice al ragazzo, ma nonostante ciò stava per rimettersi in piede, quando venne centrato da una ginocchiata sulla spina dorsale. Di conseguenza Strife sputò un'ingente quantità di sangue ed era sul punto di perdere i sensi.

 

Apparentemente tolti gli ostacoli, Lamia stava per tornare da James, quando vide un inerme Efesto a terra. “ Sarebbe rischioso lasciarti a loro, perciò rimuoverò ciò che ti rende speciale”. Si tolse la maschera il tempo sufficiente per prosciugare ogni singola goccia di sangue dal bambino, “ Eri un po' troppo acerbo, ma ho provato di peggio”.

Dopo essersi rifocillata, si diresse verso Smith intenta ad iniettarli il siero, tuttavia un raggio di pura luce la puntò; era opera di Michael che, in un disperato tentativo, voleva proteggere il ragazzino. La donna lo evitò muovendo la testa indietro, ma il gesto di Strife non fu vano: un secondo raggio, partito un istante dopo il primo, centrò e distrusse la siringa.

Lamia applaudì “ Molto bravo, mi hai colta di sorpresa. Ciò dimostra che sei un aspirante eroe davvero promettente, tuttavia ci sono delle cose che non si possono evitare” la leader della Lamai lanciò un altro spillo che si conficcò sulla testa di Michael, immobilizzandolo completamente ed obbligandolo a disattivare il suo Quirk.

 

Vergil si liberò in quel preciso istante dalla strana tecnica in cui era imprigionato e saltò verso la nemica chiedendole “ Cosa gli hai fatto?”, quest'ultima gli afferrò il polso che impugnava la spada prima di rispondergli “ L'ho solo bloccato, non voglio farvi del male, almeno per ora”. A quel punto la donna gli afferrò la testa e lo fece schiantare violentemente a terra per poi lanciarlo via.

 

Non essendoci più nessuno a poterla fermare, Lamia iniettò il siero a James. Il bambino iniziò ad avere immediatamente delle convulsioni e successivamente esplose imbrattando di sangue la stanza.

Tutto ciò accadde sotto gli occhi di Strife, il quale ripensò ad una frase della criminale che gli lasciò un forte sconforto: il destino è già segnato.

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Capitolo 55
*** La causa della Lamia ***


La causa della Lamia

 

“ A quanto pare non eri nulla di speciale, un vero peccato” sostenne Lamia osservando i resti del piccolo James. Dopo di che avanzò verso gli aspiranti eroi, i quali avevano ben capito di non poter nulla contro di lei nello loro attuai condizioni. Tuttavia, proprio in quel preciso istante, Mirio comparve da sotto il pavimento scagliando un potente montante capace di far saltare via la maschera della villain.

“ Non ti permetterò di fargli ulteriormente del male” affermò con sicurezza il pro, mentre le sue colleghe e gli altri membri della classe internazionale si stavano occupando dei feriti.

Per la precisione Jirou liberò e risvegliò dal loro torpore Lara ed Abasi con l'ausilio di Nikolai. Nel frattempo Eri ed Aerith andarono da Michael che era senza dubbio quello messo peggio, era un miracolo che fosse ancora cosciente.

 

“ Non sono riuscito a proteggerlo” sussurrò con le lacrime agli occhi l'erede di Thief. Pur non sapendo a cosa si stesse effettivamente riferendo, Eri lo rassicurò “ Viste le tue condizioni è evidente che ti sei impegnato al massimo e quindi non hai nulla da rimproverarti. Adesso stai fermo e rilassati”.

La giovane donna utilizzò il suo Quirk per guarire l'amico e liberarlo dagli spilli che lo immobilizzavano. Lo portò indietro di un quarto d'ora, appena prima della lotta con Efesto.

Fatto ciò la pro iniziò ad ansimare, controllare quell'unicità richiedeva uno sforzo immane e più era stanca più era complicato utilizzarla senza fare del male a qualcuno. Proprio per queste ragioni l'intervento di Eri era richiesto solo in casi di estrema necessità, come adesso, oppure nell'ipotesi in cui i Quirk medici risultavano infruttuosi.

Invece Nejire e Jill stavano dando una mano a Vergil a rimettersi in piedi, il quale, per via dell'unicità di Dark, aveva perso gran parte delle proprie forze.

 

“ Le cose si fanno interessanti: quattro pro, due dei quali nella top ten ed un bel gruppo di aspiranti eroi. Siete qui tutti per me, sono lusingata” sostenne Lamia sorridendo, “ Quindi sei tu la leader della nuova associazione che rapisce gli orfani, ti fermerò e poi ci faremo una bella chiacchierata” rispose Togata pronto alla lotta, “ Calmati Lemillion, non combatteremo per ora” “ Non dirmi che vuoi arrenderti?” “ Ahaha”.

La risata vellutata, unita allo sguardo magnetico della donna, suscitarono un forte senso di attrazione fisica in tutti i presenti, uomini e donne indistintamente, che fece diminuire notevolmente lo spirito bellicoso degli eroi.

“ Voglio solo parlare, in fondo vi ho portati qui per questo” “ Per cui l'indizio che abbiamo trovato in quel magazzino sotterraneo era opera tua?” chiese Nejire, “ Esattamente” “ Se ti sei scomodata tanto, significa che ci tieni proprio a parlare con noi” intervenne Kyoka, “ Sì, voglio spiegarvi tutto così potrete scegliere il vostro fato. Mi riferisco in particolare a voi ragazzi perché so che la mente dei pro è già cristallizzata in antichi concetti”.

 

La donna si mise elegantemente a sedere su un resto di una colonna, accavallò le gambe in modo seducente ed ammiccò agli eroi come se stesse giocando con loro, gioco che stava funzionando.

Successivamente iniziò a parlare con voce calma e vellutata “ Prima di tutto voglio farvi i complimenti per aver superato con abilità le insidie del castello e per aver sconfitto Efesto ed Atlante. Inoltre Michael ed Aerith, siete stati bravi a raggiungere il laboratorio, lì avete scoperto l'esistenza di un misterioso siero. Prima di rivelarvi la verità, voglio sapere a cosa pensate servi?” “ Probabilmente interferisce con i Quirk potenziandoli o conferendogli delle proprietà inedite. Però è troppo aggressivo, per questo ci sono stati pochi e parziali successi” rispose Strife, “ Interessante ipotesi, tu Aerith che dici?” “ Condivido il pensiero di Michael, ma credo che ci siano possibilità che il siero crei dal nulla dei Quirk” “ Siete molto perspicaci ed avete una buona intesa, siete davvero una bella coppia” “ Noi non siamo una coppia” risposero in coro i due leggermente imbarazzati da tale insinuazione, “ E cosa state aspettando allora? I vostri battiti cardiaci e le vostre reazioni chimiche quando vi guardate dicono che c'è una forte attrazione e visto che siete molto carini potremmo divertici insieme” disse la donna facendo un sorriso lussurioso, “ Comunque ce ne occuperemo dopo, adesso torniamo all'argomento principe. Le vostre ipotesi non sono molto lontane dalle realtà, vedete il mio siero si chiama Eve e proviene da un misto di funghi secolari con delle speciali proprietà” “ Quali sono?” intervenne Hado, “ Sono in grado di supplire ad alcuni difetti fisici e la cosa che mi ha davvero colpito e che teoricamente possono colmare i difetti dei Quirk e crearne dei nuovi in coloro che ne sono privi. Il problema è che nasce una situazione di incompatibilità tra funghi ed unicità che porta alla morte del soggetto. Perciò sto conducendo degli esperimenti per capire se c'è una soluzione al problema e ci sono molto vicina. Una volta perfezionato, cambierò il mondo: provate ad immaginare di poter usare i vostri Qurik senza effetti collaterali, non sarebbe eccezionale?! Tu Mirio potresti usare la permeazione senza perdere la percezione di te, invece tu Aerith potresti creare tutte le materie che vuoi e tu Michael saresti in grado di attivare il piano astrale in continuazione senza degenerazione celebrale”.

 

L'ultima frase preoccupò tutti i presenti, in particolare Aerith e Mirio i quali iniziarono a capire perché Strife avesse quei strani mal di testa. Comunque ci avrebbero pensato dopo, ora Lamia era la priorità.

“ Perché però rapisci gli orfani?” chiese Togata, “ Il fatto che siano orfani mi permette di agire indisturbata, nessun cerca quei disgraziati. Se ti riferisci ai bambini, è semplice: il loro organismo non ancora sviluppato è l'ideale per accogliere e far sviluppare i funghi, non a caso i pochi quasi successi sono proprio degli infanti”.

 

A quel punto Lamia scese da dove era seduta ed avanzò lentamente, muovendo seducente i fianchi, verso il gruppo di eroi chiedendo “ Adesso che sapete tutto, che ne dite di lasciarmi in pace e permettermi di continuare con il mio operato? Se lo farete, le prime dosi perfette saranno vostre”.

Il gruppo, nonostante capisse che fosse una proposta assurda e completamente amorale, ebbe difficoltà nel pronunciarsi a causa dell'aura di fascino di Lamia. Che fosse anche quello un effetto del suo Quirk ancora sconosciuto?

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Capitolo 56
*** Prova di forza ***


Prova di forza

 

Con uno sforzo di volontà immane, Mirio riuscì a liberarsi dal fascino magnetico di Lamia, la quale probabilmente puntava proprio su quello per far desistere gli eroi dall'affrontarla.

“ Prima di risponderti, avrei una domanda” “ Coraggio, dimmi tutto Lemillion” “ Hai detto che i funghi di Eve creano un'incompatibilità con i Quirk” “ Esattamente” “ Ma cosa succede quando vengono impiantati in persone senza unicità?” “ In quel caso, se l'ospite non è idoneo, esplode a causa di una nuova ed incontrollabile energia” “ Capisco e grazie per l'informazioni” “ Di nulla, allora cosa ne pensi? Ti unirai a me?” “ Te lo puoi scordare! Nessuno di noi diventerà il complice di una folle come te” “ Sicuro che gli altri siano d'accordo?” “ Certo, siamo eroi non criminali!” intervenne Nejire riscuotendo il consenso degli amici.

La villain scosse la testa mettendo su uno sguardo da predatrice “ Se la mettete così, non mi lasciate altra scelta. Sarete un ottimo nutrimento per me”. Detto ciò scattò verso i nemici, ma venne bloccata da Mirio che affermò “ Sarà io il tuo avversario” “ Il numero tre, che onore”.

La donna lanciò uno dei suoi poderosi calci, il quale passò attraverso il pro che a sua volta tentò di mettere a segno un diretto, ma venne evitato con agevolezza.

 

Entrambi i contendenti erano particolarmente difficili da colpire, ciò avrebbe protratto lo scontro a lungo e non sarebbe stato affatto il caso viste le condizioni di Aerith, Nikolai, Vergil e Jill; al limite per le battaglie sostenute. Inoltre l'aiuto di Eri era fuori discussione: a causa dell'ancora sconosciuta avventura nelle miniere aveva consumato diverse energie e si era ulteriormente stancata nel rimettere in sesto Michael.

Suddetta situazione era chiara a Jirou e Hado le quali decisero di supportare l'amico contro Lamia.

 

In particolare Kyoka si rese conto che la villain, per sottrarsi agli attacchi, si tramutava in un gruppo di pipistrelli, quindi le venne in mente di utilizzare il proprio Quirk per disturbare il loro volo ed a quel punto Nejire avrebbe potuto colpirli con un'onda d'energia. L'eroina, sapendo di aver avuto una buona intuizione, decise di comunicarla all'amica.

 

Intanto Mirio stava proseguendo con la sua lotta e, seppure non avesse ancora messo a segno un colpo, stava iniziando a capire lo stile di combattimento della criminale. Tuttavia aveva diverse difficoltà nel prevedere i movimenti nemici visto che erano istintivi, ma ci sarebbe voluto ben altro per metterlo alle strette.

Quando Lamia sfruttò nuovamente i pipistrelli per prendere le distanze, Togata predisse il momento ed il luogo preciso dove sarebbe ricomparsa e ciò gli permise di mettere a segno un diretto.

Questo spinse Lamia a riflettere ad un modo per contrastare la permeazione dell'avversario, però non ebbe molto tempo per farlo a causa della pressione di Togata che non le lasciava un momento per rifiatare.

 

“ Non ti permetterò di fare del male ad altri orfani! I tuoi folli esperimenti terminano ora!”.

Questa affermazione di Mirio fece venire in mente alla villain un modo per costringerlo a subire i suoi colpi: sorprese il pro dirigendosi a grande velocità verso Lara ed Abasi, i quali si erano allontanati dai pro volendo dare una mano. Gli aspiranti eroi tentarono di colpirla, ma lei evitò con facilità le frecce e gli specchi sorprendendo i ragazzi.

Proprio quando stava per travolgerli con un calcio circolare, Lemillion lo bloccò con il braccio. L'impatto fu tale da creare un forte boato, “ Ecco il tuo punto debole” sussurrò Lamia lanciando prima un altro calcio, poi uno strano attacco d'energia viola.

 

In soccorso dell'amico intervenne Nejire con un doppio flusso energetico, il quale però venne evitato dalla villain assumendo la forma di pipistrelli. Tuttavia si era portata alle sue spalle Jirou che, sfruttando un'attrezzatura tecnologica sulla gambe, travolse la nemica con delle potenti vibrazioni che alterarono gli animali notturni, obbligando Lamia ad accasciarsi nelle sua forma normale.

In quell'istante la villain si accorse che si era formato un cerchio d'energia proprio ai suoi piedi, “ Carica alla massima potenza!” esclamò Hado prima di dare vita ad un potentissimo attacco che ferì la criminale.

Come risposta Lamia preparò una tecnica speciale, ma venne centrata dal pericolosissimo Phantom Menace di Lemillion che esclamò “ POWER!”.

 

La criminale, tra lo stupore generale, si rialzò immediatamente dimostrando una resistenza fuori dal comune: solitamente gli attacchi di Nejire e Mirio già presi singolarmente non lasciavano alcuna via di scampo, eppure Lamia fu capace di incassarli senza subire eccessivi danni.

“ Affrontare tre pro del vostro calibro contemporaneamente non è molto saggio” disse la criminale lanciando un attacco ad ampia scala che costrinse i pro a proteggere i loro tirocinanti.

La donna sfruttò l'occasione per prendere quota ed attivare un pulsante di un telecomando che aveva in tasca, “ E' stato bello giocare con voi, ma è tempo di separarci” “ Come se ti lasciassi scappare” rispose Togata pronto ad attaccarla, “ Fai come credi, ma devi sapere che ho attivato un meccanismo di autodistruzione, vi rimangono solo due minuti prima che il castello salti in aria. Puoi seguirmi data la tua permeazione, ma cosa ne sarà dei tuoi amici? Ahahah”.

Con la sua solita risata ammaliante, Lamia si allontanò in un gruppo di pipistrelli.

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Capitolo 57
*** Patto con il Diavolo ***


Patto con il Diavolo

 

Mirio non seguì Lamia in quanto reputò più opportuno trovare un modo per portare tutti fuori prima che il castello esplodesse, cosa che sembrava impossibile visto il pochissimo tempo rimasto.

Per fortuna c'era Vergil, il quale aveva un asso nella manica ideale per l'occasione: il giovane, intuendo il reale potere della Yamato consistente nel “ dividere”, scagliò due fendenti, uno parallelo e l'altro perpendicolare, che aprirono uno strano portale blu.

“ Entrate prima che si chiuda” ordinò il ragazzo, “ Che cos'hai fatto?” domandò curiosa Lara, “ Ti basti sapere che è la nostra unica possibilità di salvezza, quindi muovetevi”.

Il gruppo diede ascolto all'aspirante eroe, ritrovandosi così in un lungo corridoio immerso in una strana atmosfera richiamante il Cosmo.

 

“ Wow, è incredibile! Dove ci troviamo?” chiese Hado mentre fluttuava per ammirare meglio l'ambiente circostante, “ All'interno di un portale, cerca di non allontanarti troppo dalla strada che stiamo percorrendo oppure potresti finire in una parte sperduta del Mondo. Dobbiamo restare su questa via che ho tracciato, così usciremo fuori dal castello” “ Come fai a saperlo?” “ L'ho impostato quando ero con Todoroki, dovrebbe esserci anche lui lì” “ Capito”.

 

Mirio, superato lo stupore iniziale, si rivolse preoccupato al suo allievo “ Michael, quello che diceva Lamia su di te è vero? Hai avuto delle degenerazioni celebrali?” l'erede di Theif sospirò prima di rispondere “ Ha detto la verità, ma non ho avuto danni permanenti” “ Come fai procurarteli?” “ Succede quando uso troppo il mio Quirk o viaggio eccessivamente nelle sfere dell'Esistenza durante le meditazioni oppure usufruisco di un custode che non ho ancora controllato” “ Quindi i tuoi strani mal di testa erano dovuti a questo...” ” Esatto, comunque non devi preoccuparti Nora lo sa e mi ha dato delle pasticche invitandomi caldamente a prestare più attenzione” “ Devi farlo. Capisco che vuoi diventare più forte, ma se danneggi il cervello i tuoi sogni non potranno realizzarsi”.

Le parole di Togata furono più dure del solito, ma erano necessarie visto che Strife stava pericolosamente trascurando gli effetti collaterali del suo Quirk.

 

“ I miei sogni... Come posso farli diventare realtà se non sono neanche capace di proteggere un bambino indifeso” Michael strinse i pugni ed i denti con rabbia e frustrazione, ma Mirio gli mise una mano sulla spalla rassicurandolo “ So che hai dato il tuo meglio e non devi affatto sentirti in colpa per quello che è accaduto. Sono io il pro, la responsabilità è mia” “ Togata ha ragione, siamo stati noi professionisti a sottovalutare la situazione ed a lasciare tutto a voi. Inoltre ricordati una cosa importante: essere depressi e farsi prendere dallo sconforto non serve a niente” intervenne Nejire fluttuando intorno all'erede di Thief, il quale mise su un forzato e finto sorriso.

 

Proprio come aveva detto Vergil, il gruppo, dopo aver attraversato il corridoio, comparve poco fuori dal castello appena esploso. Lì incontrarono anche Shoto, il quale aveva qualche ferita superficiale.

“ Meno male che stai bene, temevo che fossi rimasto coinvolto nell'esplosione” disse Kyoka al vecchio amico, “ Non ho potuto neanche mettere piede nel castello per via di un villain dotato di un Quirk pericoloso: fuoco ghiacciato” “ Allora hai avuto anche tu un bel da fare, noi prima abbiamo affrontato delle strane creature, dotate di lunghi artigli, nelle miniere e poi ci siamo imbattuti nella leader della Lamia”.

In quel momento Todoroki guardò gli aspiranti ero e, resosi conto delle loro condizioni, suggerì di continuare la conversazione in un secondo momento trovando il consenso dei colleghi.

 

Scesi dal monte senza problemi grazie al Quirk di Shoto, il gruppo si recò nell'ospedale più vicino per ricevere delle cure. Fortunatamente nessuno di loro aveva riportato danni seri, se non una grande stanchezza, eccezion fatta per Nikolai che aveva diverse costole rotte. Mentre Strife fu molto fortunato, se non fosse stato per l'intervento di Eri avrebbe ricevuto un danno permanente al cervello a causa del potere di Amygdala.

 

Ottenuto il consenso dei medici, eroi e stagisti tornarono a casa.

Dopo aver compilato le necessarie scartoffie sul caso, Michael, prima di tornare al dormitorio, andò in un pub noto per un uomo che elargiva ogni genere di favore.

Strife deluso da sé per l'orrenda fine di James, si convinse che non sarebbe mai stato capace di salvare Aerith senza un particolare aiuto; motivo della sua visita in quel luogo.

 

Una volta dentro il locale chiese al barista dove fosse il tizio dei favori, lui gli indicò una stanza al primo piano con su scritto Lucifer.

Il giovane salì e non appena aprì la porta venne accolto da un uomo affascinante con i capelli neri “ Un aspirante eroe, davvero insolito. Non vorrai creare problemi?” “ No, sono qui per avere un tuo favore” “ Va bene, cosa cerchi?” “ Mi assicuri che nessuno verrà a sapere che sono stati qui?” “ La discrezione è uno dei nostri migliori servizi” “ Perfetto, sto cercando una droga capace di amplificare il potere dei Quirk” “ Come mai? Alla UA non si occupano del tuo addestramento come dovrebbero?” “ Il motivo non ti deve interessare, allora puoi procurarmela?”.

L'uomo bevve il drink che aveva sul tavolo prima di aggiungere “ Sai, mi ricordi qualcuno che ho punito qualche anno fa” “ Sarà una semplice impressione” “ Forse, comunque ho quello che ti serve proprio qui”.

Lucifer aprì un cassetto prendendo una fiala con all'interno un liquido blu “ Questa è la roba migliore sul mercato: amplifica i Quirk di venti volte per trenta minuti, senza lasciare alcuna traccia nel sangue” “ Bene, quanto costa questo favore?” “ Ragazzo sveglio, mi piace! Non ti costerà nulla in denaro, ma un giorno dovrai ripagare il tuo debito elargendomi un favore” “ Che genere di favore?” “ Non lo so ancora, potrebbe essere di tutto”.

Michael, capendo di non avere altre opzioni, accettò l'offerta, così prese la droga e poi si diresse verso il dormitorio.

 

Quello che aveva fatto non era certamente un comportamento da eroe, ma Michael avrebbe fatto di tutto pur di proteggere Aerith e cambiare il suo infausto destino.

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Capitolo 58
*** L'esplosione della follia ***


L'esplosione della follia

 

Nikolai insieme a Jill, Abasi, e Lara raggiunse i gli amici fuori dal dormitorio, trovandoli l'uno nella braccia dell'altro e con il volto visibilmente arrossato. Naturalmente il russo si incupì e lanciò un'occhiataccia all'erede di Thief.

La situazione sarebbe potuta degenerare se non fosse stato per l'intervento di Jill, la quale disse al ragazzo in preda alle pene d'amore “ Dobbiamo pensare solo alla missione, il resto lo sistemerai quando saremo tornati” “ Non me lo devi dire, ma non voglio collaborare con Strife” “ Invece lo farai se necessario, fermare la Lamia ha la massima priorità”, il russo distolse lo sguardo borbottando qualcosa di incomprensibile.

 

“ Finalmente ti sei dato una svegliata Micheal! Peccato che il tuo tempismo sia pessimo” “ Che vuoi dire Lara?” “ Su, non siamo degli sciocchi, sappiamo cosa è successo tra voi due ed è magnifico. Però ora dobbiamo muoverci a raggiungere il sito B, i pro ci stanno aspettando” “ Andiamo allora e per inciso siete voi in ritardo” “ Sì, ma hai sfruttato bene quel tempo”.

Lara fece un furbo occhiolino facendo pensare a Strife che fosse stata proprio opera dell'amica il ritardo degli altri.

 

Le indagini sulla Lamia avevano portato alla scoperta di alcuni siti, probabilmente utilizzati per testare Eve date le terribile voci che circolavano. Questi vennero divisi in quattro zone dalla A alla D, ognuna delle quali era stata affidata a diverse agenzie.

Per la precisone la prima, cioè la A, era sotto responsabilità di Shoto e Bakugo con i loro tirocinanti Vergil e Saga, supportati a loro volta da Sara ed Astrid. Invece alla B c'erano Mirio, Nejire, Kyoka e Yaoyorozu con il resto della classe internazionale.

Ci sarebbe dovuto essere anche Deku, ma un'improvvisa pista sulla league of villains lo avrebbe tenuto impegnato per un po'.

 

Katsuki era irrequieto a causa del ritardo di Vergili e Sara, i quali sarebbero dovuti arrivare già da un quarto d'ora.

“ Allora?! Quando arrivano?” domandò furioso il numero due al sua vecchio compagno di classe, “ Non lo so, ma è strano. Vergil è sempre stato un tipo estremamente puntuale e mi ha assicurato che anche Sara lo è. Temo che gli sia successo qualcosa...” “ Se sei preoccupato cercali, qui basto io” “ Non devi prendere alla leggera Lamia, è molto pericolosa e potrebbe non essere sola”.

 

Todoroki faceva riferimento ad una informazione, non confermata, in base alla quale l'organizzazione criminale avesse un capo diverso da Lamia, un tizio ancora più malvagio, il cui aspetto restava un mistero.

“ Non importa chi ci sia, farò saltare in aria chiunque si presenti!” concluse Kacchan creando delle piccole esplosioni non stando più nella pelle.

 

Shoto pensò seriamente ad andare alla ricerca dei due ragazzi, dopo tutto Bakugo era una garanzia, in pochi potevano anche solamente metterlo in difficoltà. Inoltre a supportarlo c'erano Saga ed Astrid, due studenti prossimi al diploma e con grandi abilità.

Per cui decise di allontanarsi, ma prima che potesse muovere un passo, si sentì una voce vellutata e femminile affermare “ Da qui nessuno se ne andrà”.

Gli eroi si voltarono in direzione del suono vedendo Lamia dirigersi verso di loro ed al suo fianco c'era un uomo alto, sulla sessantina, con lunghi capelli bianchi ed occhi viola.

 

“ Figlia mia, penserò a Shoto, è il più pericoloso dei presenti” affermò l'uomo suscitando le ire di Kacchan che, scattando verso di lui, disse “ Cosa hai detto?! Sono io il migliore!”.

Prima che l'eroe potesse colpire il nemico, venne centrato da un possente calcio della donna, “ Mi sono sempre piaciuti i tipi esplosivi, ci divertiremo un mondo insieme numero 2”.

Lamia sottolineò le sue ultime parole come provocazione verso il pro, il quale non aveva mai gradito quella posizione.

 

Saga, che indossava un nuovo costume: un'armatura dorata (quella del cavaliere dei Gemelli), ed Astrid stavano per andare in soccorso dei professionisti, quando vennero avvolti da un warp e portati in un laboratorio sotterraneo pieno di celle contenente cadaveri di bambini.

Alla loro vista Gemini perse completamente il controllo: iniziò ad urlare ed a mettersi le mani nei capelli.

L'amica si avvicinò preoccupata chiedendogli “ Cosa ti succede?”, il ragazzo la scacciò in malo modo “ Vattene via! Prima che lui prenda il sopravvento” “ Lui chi?” “ Ar...”.

L'aspirante eroe non ebbe tempo di concludere la frase che il suo corpo venne attraversato da un'insolita energia dorata gelida. Dopo di che il suo aspetto cambiò: i capelli divennero bianchi, gli occhi rossi e la sua presenza emanava puro terrore.

 

“ Finalmente!” esclamò un nuovo membro della league of villains, uscendo dall'ombra, “ Chi sei? E cosa significa finalmente?” domandò Astrid, “ La mia identità non è importante e mi stupisce che non ti sia accorta di nulla per tutto questo tempo” “ Che vuoi dire? Spiegati!” “ Il tuo amico ha in sé un male immenso, come una seconda personalità fatta di puro male. Ci è voluto parecchio per farla uscire, ho dovuto coinvolgerlo in numerosi casi riguardi violenze o omicidi su bambini. Tuttavia ci sono riuscito!” “ Quindi è opera tua?” domandò Gemini con una voce duplice da film dell'orrore, “ Sì, ho liberato il vero te ed ora potrai unirti a noi”.

Il giovane si avvicinò al villain e gli trafisse la testa con un raggio d'energia scaturente dal suo indice. Sorprendentemente il colpo non ebbe alcun effetto visibile, “ Vai dal tuo leader e digli che sono io colui che governerà il Mondo. Dopo di che togliti la vita”.

L'ordine dell'aspirante eroe venne eseguito dal villain senza obiezioni, ciò era frutto del secondo Quirk di Gemini, controllo mentale, che si era sempre rifiutato di usare a causa delle tenebre insite a quel potere.

 

“ Saga stai bene?” chiese titubante Astrid, “ Saga è morto, io sono Arles e imporrò la mia legge oscura su tutto e tutti. Puoi ancora essere mia amica se ti unisci a me” “ Cosa?” “ Governiamo il Mondo con la forza delle tenebre!” “ Hai bisogno di aiuto Saga, torniamo da Nora, lei avrà una soluzione” “ Se non sei con me, sei mia nemica e quindi ti spazzerò via”.

Arles caricò la sua esplosione galattica, “ Non vorrai mica colpirmi con quello?” domandò la ragazza incredula, “ Sparisci, Galaxian Explosion!”.

Il potentissimo attacco distrusse il laboratorio con una facilità mostruosa, dimostrazione di come il potere del ragazzo, ora senza limitazioni, fosse al suo apice. In suddette condizioni anche un pro di alto livello avrebbe avuto dei seri problemi ad affrontarlo.

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Capitolo 59
*** Senza rimorsi ***


Senza rimorsi

 

Si era fatta sera quando Michael tornò alla UA, dopo aver sigillato il patto con Lucifer.

Il cielo era sereno, rendendo così perfettamente visibili le stelle nel firmamento. Di tanto in tanto l'aspirante eroe si prendeva qualche minuto per ammirarle, non sapeva perché, ma riuscivano a calmare i tumulti del suo spirito.

 

Una volta davanti al dormitorio trovò Aerith seduta tra i suoi adorati fiori, aveva un'espressione assorta e preoccupata, davvero insolita.

Strife, sapendo che era giunto il momento di tenere fede alla promessa che le aveva fatto durante la disavventura del castello, si mise vicino a lei e tra i due scese il silenzio che venne rotto dalla ragazza “ Hai fatto tardi, Lemillion ti ha trattenuto più del dovuto?”.

L'erede di Thief sapeva che non poteva darle una risposta affermativa visto che, prima o poi, avrebbe scoperto la sua menzogna, per cui le raccontò una bugia più credibile: “ Non è stata colpa sua, sono andato da mio padre. Volevo avere delle informazioni sul nuovo custode che ho sfruttato contro Efesto” “ Ti è stato utile?” “ Odio ammetterlo, ma lo è sempre su questo argomento”.

Michael odiava mentire, soprattutto a qualcuno a cui teneva, però non poteva dire all'amante dei fiori quello che aveva fatto o le cose sarebbero potute degenerare.

 

Dopo qualche altro istante di silenzio carico di tensione, Aerith disse “ Allora Michael, mi spieghi il tuo comportamento distaccato degli ultimi mesi? E perché ti alleni come un ossesso, pur sapendo che il tuo cervello rischia di avere danni irreparabili?”.

La voce della giovane era un misto di determinazione e timore, ciò colpì l'erede di Thief che, dopo aver sospirato, iniziò il suo discorso “ Ti ricordi quando ti sei ammalata l'anno scorso?” “ Certo, sei stato molto gentile a prenderti cura di me”, l'amante dei fiori sorrise per la prima volta in quella sera, “ Ricordi anche quando ci siamo abbracciati?”, Aerith annuì arrossendo leggermente, “ In quell'istante ho avuto una visione o per meglio dire una profezia: mi sono visto a terra con braccia e gambe rotte, immerso in un lago del mio stesso sangue e quel che è peggio, c'eri anche tu...”.

 

In quel momento entrambi si irrigidirono. L'amante dei fiori non credeva possibile che qualcuno potesse aver visto la sua morte, eppure il racconto dell'amico sembrava ricalcare perfettamente il suo incubo.

“ Tu... venivi uccisa brutalmente da un villain con capelli bianchi, occhi rossi ed un'armatura d'oro. Da allora continuo a vedere questa orribile scena ogni singola notte e purtroppo non si tratta di un semplice sogno” “ Lo so, è il mio futuro” intervenne Aerith con aria rassegnata.

Ciò non stupì più di tanto Michael il quale aveva sempre sospettato che anche l'amica fosse a conoscenza di quell'oscuro futuro.

 

Aerith, capendo il motivo per il quale l'amico si stava spingendo tanto oltre, cambiò espressione, adesso il suo volto trasmetteva gratitudine ed emozione.

“ Quindi ti stai autodistruggendo per cercare di cambiare il mio destino?” “ Sì” la ragazza si avvicinò al giovane “ Sei dolce, ma non devi farlo. Non voglio che ti fai del male per me, cerca invece di accettarlo e di goderti ogni singolo momento della vita. Io l'ho fatto e non a caso ho smesso di avere gli incubi. Non fraintendermi, spero vivamente che quel futuro non si avveri, ma ciò non può rovinarmi il presente, l'unica cosa certa”.

L'erede di Thief scosse la testa prima di affermare “ Non posso accettarlo, io...non voglio perderti. Sei così... così...speciale. non permetterò che ti accada qualcosa di male anche a costo di sacrificarmi”.

 

Aerith fu estremamente colpita da quelle parole che le scaldarono il cuore, per cui gli poggiò una mano sulla guancia sussurrando “ Neanch'io ti voglio perdere, quindi vedi di non farmi più preoccupare a causa dei tuoi assurdi allenamenti. Se vuoi combattere il mio fato non posso impedirtelo, ma non devi farlo da solo” “ Se proprio insisti, ti prometto che non mi autodistruggerò come ti giuro che cambierò il futuro” “ Lo faremo insieme”.

I due non si dissero più niente limitandosi a guardarsi negli occhi, i quali erano perfettamente in grado di trasmettere le reciproche emozioni.

 

Trascorse un anno da quella sera, periodo durante il quale ci furono diversi avvenimenti importanti. Innanzi tutto Momo lasciò temporaneamente il ruolo di preside della UA ad un anziano All Might che prese molto sul serio l'incarico.

Inoltre Aoyama si riprese dal coma e diede delle informazioni su Jack the Ripper: il villain sembrava capace di paralizzare le sue vittime quando erano spaventate, cosa davvero inquietante.

Infine proseguirono le indagini sulla league of villains e sulla Lamia, riguardo la prima non ci furono particolari successi, mentre per la seconda erano stati trovati diversi presunti laboratori.

L'indomani numerosi pro sarebbero stati inviati in quei luoghi e sarebbero stati aiutati dai rispettivi assistenti e stagisti, tra cui gli aspiranti eroi della classe internazionale.

Quest'ultimi avevano appuntamento con i professionisti alle prime luci dell'alba, il giorno venne considerato il momento migliore per attaccare Lamia, il cui Quirk era presumibilmente legato ai vampiri.

 

Aerith e Michael stavano aspettando gli altri fuori dal dormitorio. Entrambi avevano il cuore in gola, il termine della profezia della Pizia era scaduto il che voleva dire che l'orrendo destino dell'amante dei fiori si sarebbe potuto realizzare anche il quel preciso istante.

“ Questa potrebbe essere la mia ultima missione” iniziò la ragazza con un velo di tristezza, “ Non dire così” “ Da quando so ciò che potrebbe attendermi, ho scelto di non avere rimpianti” “ Tutti dovrebbero farlo, nessuno”.

Strife venne interrotto da un inaspettato, ma a lungo desiderato, bacio dell'amante dei fiori.

Dopo un primo istante di stupore, il ragazzo avvolse l'amata all'altezza della vita avvicinandola a sé.

 

Il momento idilliaco durò solo pochi secondi, ma in quel breve lasso di tempo la coppia riversò tutte le paure e le emozioni inespresse; si trattava di una cosa di cui avevano un disperato bisogno.

Una volta separati, Strife le accarezzò dolcemente la guancia sussurrando “ Quel futuro non si avvererà, te lo assicuro” “ Lo so”.

 

La promessa di Michael fu audace e forse impossibile da mantenere.

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Capitolo 60
*** Incontro col destino ***


Incontro col destino

 

Vergil e Sara non si erano uniti a Shoto a causa di un incontro molto spiacevole. I due, percorrendo la strada verso la zona A, udirono delle grida terrorizzate di donna provenire da un'area folta di vegetazione, poco distante da loro. Capendo che qualcuno fosse in pericolo di vita, scelsero senza indugio di raggiungere la fonte di quel suono straziante.

Non ci misero molto prima di trovare il corpo di una ragazza sventrata, ciò gli fece capire immediatamente in chi si sarebbero abbattuti.

“ So che sei lì, esci allo scoperto!” ordinò il possessore della Yamato indicando con la spada un punto coperto da dell'erba molto alta, dal quale uscì il terribile Jack the Ripper, il villain che si aspettavano i due aspiranti eroi.

Il criminale, con le bende ed il vestito coperti di sangue fresco, rise per poi lanciarsi ferocemente contro il duo per la felicità di Vergil, il quale voleva saldare i conti in sospeso una volta per tutte.

 

Nel frattempo nella zona B, Mirio ed il suo gruppo vennero tratti in un'imboscata: decine di villains, che sembravano comparire dal nulla, iniziarono ad assaltarlo.

Non erano particolarmente forti, ma numerosi e spinti da una furia omicida incontenibile, paragonabile a quelle dei Nomu. Proprio per quest'ultimo motivo alcuni di loro si diressero verso il centro abitato ed altri invece, capendo di non aver possibilità, si diedero alla fuga. Naturalmente gli eroi corsero al loro inseguimento, non potevano permettere che degli innocenti rimanessero coinvolti.

Caso volle che gli studenti della classe internazionale si ritrovassero tutti insieme, lontani dai pro, vicino al laboratorio dove erano stati spediti Saga ed Astrid.

 

I giovani furono capaci di sconfiggere ed immobilizzare i nemici rapidamente, ma non appena lo fecero videro un'immensa esplosione di luce poco più avanti. Il gruppo riconobbe subito l'attacco, si trattava della Galaxian Explosion. Forse il loro amico aveva bisogno di una mano, per cui andarono da lui.

Una volta sul luogo restarono sconvolti da quello che li attendeva: c'era Astrid trasformata, con un'ala rotta e visibilmente ferita. Davanti a lei si ergeva un tizio simile al loro amico Saga, ma con gli occhi ed i capelli di un colore diverso.

Alla sua vista Aerith e Michael si irrigidirono e si presero per mano nel tentativo di rassicurarsi l'un l'altro. Di fronte a loro c'era colui che avrebbe ucciso l'amante dei fiori e non potevano credere ai propri occhi. Se lo avessero capito prima, forse, avrebbero potuto prevenire l'oscura profezia della Pizia, ma adesso non c'era spazio per i se ed i ma.

 

“ Astrid cos'è successo?” chiese Abasi correndo da lei, “ E' accaduto qualcosa a Saga, mi ha attaccata senza motivo” “ Che cosa ti è saltato in mente?! Perché hai fatto una cosa del genere?!” domandò furioso il coordinatore della classe, “ Non si è unita a me e ne ha pagato il prezzo” rispose con fermezza Arles, “ Unirti a te? In cosa?” intervenne Jill, “ Nel portare la legge oscura in questo Mondo! Vi farò la stessa proposta che ho fatto ad Astrid: unitevi a me ed insieme governeremo ogni cosa” “ Che assurdità vai dicendo?!” esclamò confusa Lara, “ Anche voi non capite, quindi vi consiglio di stare da parte o vi annienterò” minacciò Gemini, “ Non fare l'idiota, chiedi scusa ad Astrid e torniamo da Nora, lei saprà cosa ti sta capitando” rispose Nikolai non avendo ancora del tutto capito cosa l'amico fosse diventato, “ Anche tu con quella storia di Nora, non ho bisogno d'aiuto!” “ Saga” “ Saga è morto, io sono Arles!”.

 

Dopo questa affermazione la follia di Gemini prese il sopravvento: il ragazzo si mosse ad una velocità impressionante verso il russo mettendo a segno un diretto all'altezza dello stomaco, sufficiente per metterlo in crisi.

“ Saga, che diavolo stai facendo?” “ Non è più lui Abasi, so che sarà difficile combatterlo visto che è nostro amico, ma proprio per questo dobbiamo farlo” affermò Michael che si era appena ripreso dallo shock, “ Hai ragione, è chiaro che non stia giocando e se restiamo fermi ci eliminerà” ribadì Jill attivando il proprio Quirk, seguita da Strife e poi da tutti gli altri.

 

Arles iniziò ad attaccarli utilizzando il corpo a corpo, fu capace non solo di tenere testa, ma di surclassare i suoi amici. Adesso che non aveva più limitazioni dovute al contenere la propria parte oscura, il suo potere era aumentato esponenzialmente, al punto da rivaleggiare con i pro della top 10.

Capendo di non poter usare delle maniere leggere, i ragazzi della classe internazionale decisero di combattere impegnandosi. Per prima cosa Abasi deviò un pugno di Gemini dirigendolo verso Nikolai, il quale lo avvolse con le sue stringhe e tentò di immobilizzarlo.

“ Tutto qui? Ridicolo!” sostenne il nemico liberandosi dalla tecnica del russo con estrema facilità. A quel punto intervenne Lara scagliando delle potenti frecce esplosive che vennero evitate da Arles agevolmente, tuttavia l'attacco andò ugualmente a segno grazie agli specchi di Abasi che ne cambiarono la direzione.

Sfruttando l'occasione, Jill strinse Gemini con le mani del Buddha intimandogli la resa, ma Arles si liberò nuovamente emettendo una grande luce dall'ampia capacità distruttiva.

Allora Michael, sfruttando l'Aereo di Aerith, sorprese in velocità l'avversario assestandogli un diretto potenziato dal potere di Amygdala. L'erede di Thief aveva impiegato un anno per controllare quel custode, ma adesso che ci era riuscito poteva vantare di un grande potere.

Arles si asciugò il rivolo di sangue sul labbro prima di sostenere “ Non male, ma vediamo se riuscite a resistere a questo: Galaxian Explosion!”.

La terribile tecnica mise al tappeto e ferì notevolmente gli aspiranti eroi, i quali capirono che non avrebbero potuto reggere ad un altro attacco del genere, per cui dovevano muoversi a porre fine alle ostilità.

 

Lo scontro sarebbe stato un vero e proprio incubo non solo per l'assurda forza di Arles, ma anche per l'incredibile carico emotivo; nessuno vorrebbe mai affrontare un proprio amico.

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Capitolo 61
*** Un incubo che diventa realtà ***


Un incubo che diventa realtà

 

Gli aspiranti eroi si rialzarono a fatica, la Galaxian Explosion era un attacco decisamente terrificante che non lasciava quasi mai scampo ai propri nemici. Proprio perciò i ragazzi, ingoiando il loro sentimento d'amicizia verso Gemini, attinsero appieno al loro potere.

In particolare Jill creò il Buddha completo, lo stesso usato contro Atlante, Aerith convocò Shiva e Michael sfruttò tutta la potenza di Amygdala, emettendo così un'aura di pura follia intorno a lui. Per suddetto effetto avvertì i compagni di non farsi impressione da quello che stavano vedendo, altrimenti sarebbero finiti vittima di un ciclo di pazzia che gli avrebbe distrutti.

 

In una situazione del genere, ogni persona di normale accortezza si sarebbe preoccupata, ma non Arles che sembrava addirittura esaltato.

“ E' notevole la vostra resistenza, però me l'aspettavo dato che siete i miei compagni di classe. Credo proprio che voi siate i soggetti perfetti per testare la mia vera forza, tenetevi pronti!” esclamò Gemini lanciandosi all'attacco.

Con la sua velocità impressionante, il ragazzo con i capelli bianchi mise a segno un diretto alle spese di Lara, dopo di che lanciò dalle dita dei raggi d'energia capaci di ferite gravemente Nikolai.

 

Aerith scelse di utilizzare Shiva perché si trattava di un Esper capace di governare le energie fredde, quindi avrebbe potuto rallentare i movimenti dell'avversario. Sfortunatamente non aveva calcolato una variabile: l'armatura d'oro. Infatti questa, frutto del genio di Hatsume, poteva sopportare sia temperature polari sia quelle estremamente calde. Perciò gli attacchi a base di ghiaccio di Shiva non furono in grado di bloccare Arles, il quale comunque subì qualche danno da impatto.

A dare supporto all'amante dei fiori si unirono tutti i suoi amici con una serie di attacchi combinati: Lara scagliò le sue più potenti frecce, la cui velocità venne amplificata dagli specchi di Abasi, che vennero usati anche da Astrid e Nikolai permettendogli, in questo modo, di mettere a segno numerosi attacchi. Dopo di che intervennero Strife e Jill che, unendo i loro poteri, diedero alla luce un colpo energetico bianco e dorato molto potente, il quale scaraventò in aria Arles.

 

I compagni si scambiarono uno sguardo d'intesa, erano abbastanza sicuri di aver preso un bel vantaggio, se non addirittura vinto. La loro convinzione derivava dall'esperienza: durante i test scolastici i loro colpi combinati erano in grado di mettere alle strette persino un pro dal calibro di Iida.

Però non avevano ancora capito la vera potenza di Gemini, infatti quest'ultimo cadde in piedi, seppure con qualche ferita, e con la volontà combattiva persino superiore a prima.

 

“ Sì, lo sento! Il mio Cosmo cresce fino limiti estremi, che sensazione esaltante! Vediamo quanto è potente adesso, Galaxian Explosion!”.

La tecnica speciale di Gemini fu nettamente superiore a quella lanciata precedentemente e come risultato annientò i suoi oppositori. Gli unici che non avevano ancora perso i sensi, nonostante i danni, erano Michael ed Aerith che però non si trovavano più nelle condizioni di combattere.

 

L'erede di Thief vedendo Arles camminare verso di loro, ricordò l'incubo che l'aveva perseguitato per tutto questo tempo.

“ No, non permetterò che accada!” esclamò Strife tirando fuori dalla tasca la droga che aveva preso da Lucifer e se la iniettò nel collo, “ Aerith, scappa!” “ Non se ne parla, non posso lasciare te e gli altri qui” “ Devi farlo, non so cosa succederà adesso”.

 

Detto ciò Michael sentì il corpo come esplodere per un momento, poi venne attraversato da alcune convulsioni molto violente che fortunatamente cessarono in pochi secondi. Successivamente il suo Quirk si attivò automaticamente triplicando l'area di influenza, poi sentì un'impressionante energia pervaderlo. Era talmente abbondante da non riuscire a contenerla e come risultato subì delle mostruose mutazioni: il braccio destro venne sostituito da numerosi tentacoli, molto lunghi e ramificati alle estremità. Inoltre comparve sul lato sinistro un'ala priva di piume e scheletrica. Ma la cosa più terrificante accadde alla testa, la quale prima roteò di lato per poi dividersi in due, dando vita ad una rivoltante bocca piena di denti.

Tutto ciò era dovuto ad Ebrietas, la figlia del Cosmo, una delle custodi più forti e pericolose di tutte.

Il fatto che il corpo di Michael si fosse trasformato era indicativo che la creatura stava per prendere il sopravvento.

 

Aerith rimase sconvolta, non poteva credere fino a dove Strife si fosse spinto per lei e per questo si sentiva tremendamente in colpa soprattutto perché non poteva far nulla al momento.

Invece Arles aveva un'espressione felice, come se godesse nel vedere l'amico in quello stato.

“ Sei un mostro proprio come me, quindi ti rinnovo l'offerta: unisciti alla mia causa”, l'erede di Thief non diede ascolto a Gemini, limitandosi ad emettere un grido mostruoso ed a lanciarsi all'attacco.

 

La velocità di base di Strife non era elevata, ma l'accelerazione era talmente assurda da sorprendere l'avversario con un colpo di tentacoli potentissimo.

“ Perché ti ostini a combattermi? Cosa ti spinge?” domandò inutilmente Arles ad uno Strife incapace di parlare, spinto solo da una furia distruttiva.

Capendo che le parole fossero inutili, Gemini passò al contrattacco lanciando dei raggi d'energia, i quali non sembrarono sortire alcun effetto. Quindi provò con il corpo a corpo, ma il suo pugno venne afferrato dalle fauci di Strife; se non fosse stato per l'armatura avrebbe sicuramente perso il braccio.

Arles si liberò dalla morsa mettendo a segno diversi calci sulla testa dell'avversario, il quale in risposta lo travolse correndo contro di lui per poi trafiggerlo con una serie di raggi bianchi.

 

A quel punto entrambi i contendenti decisero di porre fine alle ostilità con un ultimo e decisivo attacco: Michael caricò una gigantesca sfera d'energia bianca, mentre Gemini la Galaxian Explosion.

Prima però che le due tecniche si scontrassero, Strife restrinse la sfera d'influenza del proprio Quirk per evitare che Aerith e gli altri rimanessero coinvolti nell'esplosione, segno che la sua coscienza non era del tutto perduta.

 

Non appena i colpi si scontrarono ci fu un tremendo fragore ed un luce abbagliante. Inoltre l'impatto tolse l'elmo di Arles e gli distrusse lo spallaccio destro, oltre ad arrecargli delle ferite piuttosto serie.

Tuttavia le conseguenza per Michael, che era tornato normale, furono devastanti: giaceva a terra, in una pozza del suo stesso sangue, con gli arti frantumati tranne il braccio sinistro.

Nonostante fosse in quello stato riuscì ad alzare lo sguardo verso la sua amata Aerith, ciò lo spinse a pensare che tutto quello che aveva fatto era stato inutile, il terribile futuro della Pizia, che aveva tanto combattuto, si stava realizzando. No, non poteva permetterlo, doveva proteggerla. Quindi provò a trascinarsi verso la ragazza finendo di aggravare le sue condizioni.

Però la sua avanzata venne interrotta da Arles che mise a segno una tremenda ginocchiata sulla sua schiena.

 

L'ultima cosa che Strife vide, prima di perdere i sensi, furono i bellissimi occhi verdi Aerith, i quali, a differenza del solito, trasmettevano puro timore.

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Capitolo 62
*** Colui che può piegare il destino ***


Colui che può piegare il destino

 

Nel mentre che Arles stava surclassando i suoi compagni, lo scontro con i leader della Lamia era in procinto di iniziare.

Per prima cosa Lamia si allontanò dal padre venendo seguita dal furente Bakugo, proprio come si aspettava, lasciando soli Shoto ed il padre.

A quel punto l'eroe chiese “ Prima di procedere, vorrei sapere il nome del mio avversario” “ Puoi chiamarmi Eve“ “ Come il vostro siero, che megalomane”, l'uomo si mise a ridere di gusto, “ Cosa c'è di tanto divertente?” “ Ti trovo esilarante” “ Che vuoi dire?” “ Credi davvero che mia figlia abbia rivelato la verità a quei ragazzini?!”.

 

Todoroki non poteva negare di aver sempre avuto dei sospetti: gli era sembrato troppo strano che una donna tanta accorta come Lamia avesse, di sua sponte, detto il segreto dietro l'organizzazione.

Inizialmente aveva pensato che fosse stata una provocazione, forse voleva dimostrare che, pur con quelle informazioni, gli eroi non sarebbero stati in grado fermarla. Però ascoltando le parole del vero leader dell'associazione, Lamia doveva aver mentito.

 

Inaspettatamente l'uomo anziano iniziò a spiegare cosa fosse realmente quel siero: ” Voglio premiare la vostra perseveranza, quindi ti dirò un segreto che ti porterai nella tomba” “ E' una minaccia?” “ Intendila come vuoi, comunque Eve è il nome del mio Quirk che mi permette di creare dei funghi estremamente particolari, non presenti in natura, i quali sono dotati di abilità uniche. L'unico problema risiede nel mio fisico: più gli utilizzo più invecchio” “ Non mi sembri così anziano” “ E' tutto merito di mia figlia, grazie alle trasfusione del suo speciale sangue, posso ritardare l'invecchiamento. Sfortunatamente il mio fisico si è abituato a tale processo con le conseguenze che puoi immaginare” “ Questo che cos'ha a che fare con gli orfani?” “ Ho scoperto che i miei funghi hanno il potenziale di colmare le lacune degli altri Quirk e le loro debolezze, ma ho ancora bisogno di fare qualche esperimento per le ragioni che vi ha detto Lamia” “ Perché mentirci sull'origine dei funghi?” “ Voleva tenere la mia esistenza celata, che brava figlia che ho. Adesso che sai tutto, puoi anche morire”.

 

Alcuni strani funghi neri comparvero sul corpo di Shoto, il quale riuscì a distruggerli facilmente con le sue abilità.

“ Sei stato piuttosto sciocco a volermi affrontare, il mio fuoco può cuocere i tuoi funghi” “ Lo credi davvero?” “ Naturalmente, adesso sparisci” Todoroki lanciò una fiammata centrando in pieno Eve. Tuttavia l'attacco fu inefficace, in quanto l'anziano si era ricoperto con un'armatura di funghi che stranamente non avevano risentito del calore.

Allora l'eroe pensò di attaccare utilizzando il ghiaccio, ma la sua vista si appannò ed iniziò ad avere dei giramenti di testa. Ciò era dovuto a delle spore rilasciate dal corpo di Eve, “ Lo senti, Todoroki? Queste mie bellezze ti stanno già avvelenando, presto non riuscirai più a muoverti” “ Allora devo sconfiggerti prima che ciò accada”.

 

Intanto Katsuki, stufo di inseguire Lamia, le gridò “ Non potrai sfuggire alle mie esplosioni! Ti farò saltare in aria!” “ Non sto scappando, sto solo cercando un posto sufficientemente lontano e ci siamo”.

La villain scese a terra, la sua finta fuga era volta a prendere la giusta distanza dalle spore di Eve, alle quali era vulnerabile persino lei.

 

Bakugo non perse altro tempo e si lanciò all'attacco esclamando “ Muori!” , però la sua esplosione fu evitata dalla criminale con agevolezza. L'eroe continuò ad attaccarla con una grande potenza, non doveva preoccuparsi dell'ambiente circostante visto che erano lontani dal centro abitato.

Le tecniche di Kacchan, per quanto incredibilmente potenti, non erano abbastanza veloci da sorprendere Lamia, la quale invece era riuscita a mettere a segno qualche calcio.

Nel tentativo di cambiare le carte in tavola, Katsuki scagliò un'esplosione ad ampia scala disintegrando gran parte del terreno. Il colpo arrecò delle ustioni all'avversaria, ma non altri danni fisici, cosa inevitabile dopo essere stati travolti da una tecnica come quella. Ciò fece venire un sospetto all'eroe: forse era stata la luce dell'esplosione e non queste in sé a far del male a Lamia.

 

Ritornando alla terribile battaglia condotta da Arles, quest'ultimo stava guardando Michael svenuto. “ Che sciocco che sono stato, era ovvio cosa ti spingesse: l'amore. Un sentimento forte, ma non quanto il mio potere” affermò Gemini per poi rivolgersi all'amante dei fiori “ Hai sempre sostenuto di voler vivere senza rimorsi, ma non l'hai fatto. Erano chiari a tutti i tuoi sentimenti verso il nostro amico, eppure non hai mai avuto il coraggio di dichiararti”.

 

Nonostante ci fosse stato un bacio tra loro, Aerith non poteva contraddire Arles. Avrebbe voluto dire a Strife come si sentiva realmente, di come la facesse sentire bene e di come l'avesse resa felice. Adesso però era troppo tardi, sapeva cosa le sarebbe successo da lì a poco.

 

“ Anche Michael è stato un idiota sotto questo punto di vista, avrebbe dovuto dar ascolto a Lara. Ma vi ucciderò entrambi, così nell'altro Mondo avrete modo di recuperare. Vedi, alla fine rimango lo stesso ragazzo dal cuore buono”.

Gemini corse contro l'amante dei fiori con intenti omicidi, Aerith tentò di fare qualcosa, ma non aveva più energie.

Aveva accettato il suo destino da tempo, quindi non aveva paura di morire, in fondo tocca a tutti prima o poi. Invece la cosa che la preoccupava era l'incolumità dei suoi amici e di Strife, avrebbe tanto voluto fare qualcosa per tenerli al sicuro.

 

Ormai mancava un niente ed Arles avrebbe trapassato il torace della ragazza grazie alla sua assurda forza, ma proprio in quel momento venne centrato da un devastante St. Louis Smash.

Aerith non poteva credere ai proprio occhi: in suo soccorso era arrivato il Simbolo della Pace in persona, il quale aveva il suo solito e rassicurante sorriso.

Deku non esitò a dire la frase resa celebre dal suo idolo “ Non abbiate paura giovani studenti e sapete perché? Perché io sono qui!”.

 

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Capitolo 63
*** Devil Trigger ***


Devil Trigger

 

Sebbene Katsuki avesse intuito il punto debole di Lamia, lo scontro non si era affatto semplificato. Infatti, nonostante l'eroe facesse affidamento alle sue migliori esplosioni, la villain aveva ricevuto solo ustioni superficiali, non sufficienti per metterla in pericolo. Quest'ultima inoltre riusciva a curare istantaneamente le ferite, all'infuori di quelle derivate dalla luce.

Considerando tutto ciò, la maggior parte degli eroi si sarebbe preoccupata, ma non Bakugo il quale invece era persino esaltato dalla battaglia; era dai tempi di Shigaraki che non affrontava un nemico tanto potente.

 

Avendo accumulato abbastanza sudore, il pro decise di porre fine alle ostilità: coprì le vie di fuga con delle esplosioni e poi tirò il grilletto sul suo speciale guanto, dando origine ad una tecnica devastante.

Kacchan, sicuro della vittoria, abbassò per un attimo la guardia, errore che gli costò i suoi preziosi accessori. Lamia con due rapidi e poderosi calci disintegrò i guanti dell'eroe, dopo di che lo allontanò con un ulteriore attacco di gamba.

“ Adesso tocca a me, Giudizio Vampirico!” non appena la donna disse queste parole si formarono dei fulmini viola nell'aria, i quali iniziarono ad assumere una forma circolare ed a roteare vorticosamente; infine scomparvero misteriosamente.

Bakugo allora, notando come la nemica avesse riportato dei danni dal suo precedente attacco, si stava apprestando a caricare l'Howitzer Impact. Ma prima che potesse farlo, una colonna d'energia viola scese dal cielo con un velocità impressionante e travolse in pieno il pro. La tecnica gli arrecò delle profonde ferite su tutto il corpo, soprattutto sul braccio sinistro.

 

Lamia affermò con un leggero affanno “ Adesso che non puoi utilizzare un braccio, la tua pericolosità è nettamente diminuita. Già assaporo il momento in cui affonderò le mie zanne sul tuo collo, scommetto che il tuo sangue è delizioso” “ Non cantare vittoria troppo presto, sarò io a farti fuori!”.

Sebbene ferito, l'eroe si lanciò a testa bassa, sprezzante del pericolo ed apparentemente senza un piano ben preciso.

 

Nel frattempo Vergil e Sara se la stavano vedendo con il folle e tremendo Jack the Ripper. Il villain era diventato più forte rispetto al passato, rendendo le cose ancora più difficili per gli aspiranti eroi.

Il possessore della Yamato riusciva a tenere testa alla velocità del criminale, ma ciò non era abbastanza per contrastare le grandi abilità combattive del nemico, il quale, sfruttando l'ambiente circostante, metteva a segno degli attacchi dalle angolazioni più assurde ed impensabili. Proprio questa era la caratteristica, l'imprevedibilità, a rendere Jack tanto temibile.

 

L'unica soluzione per avere la meglio era rappresentata dall'asso nella manica di Sara: la ragazza aveva imparato a concentrare le ceneri vulcaniche. Ciò non solo le rendeva più rapide, ma anche estremamente letali visto che se inspirate diventano come vetro nei polmoni.

 

Lei era immune a suddetti effetti, ma non Vergil, perciò aveva delle reticenze ad usare quella mossa. Tuttavia si sarebbe dovuta fidare dell'istinto dell'amico, avrebbe certamente capito di dover evitare il suo attacco, altrimenti sarebbero stati sconfitti. Perciò raccolse tutte le forze rimaste e lanciò la sua tecnica speciale, la quale, essendo un colpo ad ampia scala, The Ripper non avrebbe potuta evitarla.

Proprio come aveva pensato, Vergil sfuggì alla mossa aprendo un portale giusto in tempo.

 

Dopo qualche secondo, Sara riassorbì le ceneri permettendo così all'amico di tornare sul campo di battaglia e vedendo il corpo di Jack a terra, i due rilassarono i muscoli.

“ Devo ammetterlo, quella tecnica non era affatto male” affermò Vergil, “ Wow, è la prima volta che ti sento fare un complimento, sono lusingata” “ Non farci l'abitudine, ora...” “ Sì, è vero, la tua tecnica era buona” intervenne improvvisamente il villain trafiggendo alle spalle il possessore della Yamato all'altezza del cuore, grazie al guanto pieno d'artigli.

Ciò scioccò Sara: come aveva fatto il nemico a resistere al suo colpo migliore? E soprattutto come si era mosso tanto velocemente da sorprenderla?

 

Questa non fu l'unica cosa stupefacente, infatti il corpo di Vergil venne attraversato da scariche blu che portarono ad una mutazione del fisico, redendolo un demone.

Successivamente il giovane disse “ Non mi puoi uccidere, non tanto facilmente”, dopo di che si voltò di scatto e ruppe il braccio conficcato nel suo petto. Di conseguenza Jack fece un salto indietro, “ Vedi di non finire vittima del tuo stesso Quirk” suggerì il ragazzo scagliandosi alla carica, dando sfoggio di una velocità e potenza incredibilmente superiori rispetto a prima.

 

Le nuove abilità di Vergil non lasciarono scampo a Jack che tuttavia continuava ad attaccare.

Stanco di aver a che fare con quel villain, lo studente lo attirò lontano da Sara, così da poter lanciare senza problemi la tecnica che aveva preparato proprio per quel nemico.

 

Essendo abbastanza lontano dall'amica, Vergil ripose la spada nel fodero, si piegò leggermente sulle gambe ed infine iniziò a tirare fuori, molto lentamente, la Yamato. Come chiunque altro, lo squartatore provò a fermarlo prima che mettesse in pratica qualsiasi cosa avesse in mente. Però era troppo tardi, infatti il giovane scagliò, nel giro di un secondo, numerosi fendenti creando una semisfera blu.

Questa mossa speciale, Judgement Cut End, mise definitivamente fuori gioco Jack che per poco non ci lasciò le penne.

 

A quel punto Vergil tornò nella sua forma umana sentendosi più forte che mai, persino le sue ferite erano guarite.

Sfortunatamente non ebbe tempo di festeggiare, perché udì un boato seguito da un'immensa colonna di luce in lontananza.

Solo una persona che conosceva poteva dar vita ad una cosa del genere: Saga. Però non si era mai spinto tanto in là, forse aveva bisogno d'aiuto. Per cui lasciò Sara a tenere d'occhio lo sconfitto Jack, mentre lui si sarebbe diretto verso la sorgente luminosa. Non avrebbe mai potuto immaginare quello a cui sarebbe andato in contro.

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Capitolo 64
*** L'estremo sacrificio ***


L'estremo sacrificio

 

Deku si guardò intorno: sei aspiranti eroi erano privi di sensi ed in condizioni pessime. Aerith era cosciente, ma estremamente ferita. Inoltre si rese subito conto che Strife era quello messo peggio, aveva bisogno di cure mediche immediate oppure non ce l'avrebbe fatta.

La soluzione migliore sarebbe stata incaricare l'amante dei fiori di portare i ragazzi in ospedale, ma non sembrava avere forze a sufficienza per farlo dato che a stento si reggeva in piedi.

 

In quel momento Arles si rialzò, rimettendosi anche a posto la mandibola lussata dal St. Louis Smash di poco prima.

Seppure in quel calcio Izuku avesse messo solo la metà del suo potere, Gemini non avrebbe dovuto incassarlo tanto tranquillamente. Inoltre se si aggiunge che aveva sconfitto ben sette aspiranti eroi, molto preparati e prossimi al diploma, Arles era senza dubbio un vero e proprio mostro.

 

Midoriya stava per attaccare, ma venne fermato da Aerith che gli diede delle informazioni importanti “ Deku, aspetta! Lui è il nostro compagno Saga” “ Mi sembrava di averlo già visto, perché allora avete lottato?” “ Gli è successo qualcosa che l'ha fatto impazzire, continua a parlare di portare la legge oscura su questo Mondo” “ Molto strano...”.

L'eroe numero uno iniziò a pensare a cosa avesse prodotto il cambiamento nel ragazzo: forse era opera della Lamia oppure della league of villains. Questa seconda ipotesi lo preoccupava terribilmente, già in passato quell'associazione aveva provato a corrompere un aspirante eroe.

 

I suoi pensieri vennero interrotti dallo stesso Arles che iniziò a scagliare dei colpi di luce, i quali vennero evitati facilmente dal pro. Nonostante ciò il giovane continuò a lottare senza sosta, riuscendo a tenere testa ad un Deku che stava utilizzando il 50% del Full Cowl.

Ciò sorprese l'eroe al punto da spingerlo a fare dei complimenti “ Sei davvero eccezionale Saga, sarai un grande eroe” “ Saga è morto, io sono Arles!”, detto ciò Gemini scagliò una poderosa Galaxian Explosion capace di far tremare la terra.

Izuku non poté prenderla alla leggera, perciò la contrastò con uno Smash dato al 100%. Il calcio dell'eroe fu di una potenza inaudita da annichilire la mossa speciale del nemico, come polvere al vento.

 

Arles, rimasto coinvolto dall'onda d'urto generata dallo Smash, aveva delle serie ferite e stava anche risentendo degli effetti delle battaglie precedenti. Quindi pensò ad una strategia per sconfiggere il simbolo della pace rapidamente: non poteva competere né dal punto di vista della potenza né sulla velocità. L'unica soluzione era rappresentata dal proprio attacco dimensionale, però prima che potesse lanciare la Dimensione Oscura, venne immobilizzato dal Black Whip. Quegli strani lacci neri erano talmente resistenti che neppure la mostruosa forza di Gemini era abbastanza per distruggerli.

 

Dato che Arles era stato reso inoffensivo, Deku decise di parlare prima di stordirlo e trasportarlo in posto dove avrebbero cercato di capire cosa gli era successo.

“ Ho avuto modo di vederti in questi anni Saga, so perfettamente che tieni molto ai tuoi amici e che non gli avresti mai fatto del male. Ti prometto che ti faremo tornare quello di un tempo”.

Gemini distolse lo sguardo dal pro, posandolo casualmente sul suo elmo. Questo era formato da due facce: una buona, seria ed una cattiva, sorridente. Sulla prima il sangue si era accumulato sotto gli occhi e stava colando in basso, come se stesse piangendo.

Suddetto spettacolo fece nascere una reazione nel ragazzo, il quale tornò nella sua normale forma, stupendo i presenti.

 

Vedendolo così, Midoriya lo lasciò andare ed iniziò ad avvicinarsi a lui. Tuttavia proprio in quel frangente, un fumo nero gli bloccò il cammino.

“ Non ti permetterò di portarcelo via, il suo potere ci serve” esordì Dark uscendo dalle tenebre con al seguito numerosi villains, diversi da quelli del campo estivo. Allora Deku attivò al massimo il Full Cowl, desideroso di eliminare la risorta league dei villain prima che potesse causare dei seri problemi.

Però ci fu un evento inaspettato: un tizio zoppicante ed incappucciato, apparve alle spalle del pro e lo avvolse in delle corde rosse e nere. Dopo di che aprì un Warp, dove lanciò colui che aveva catturato, poi disse a Dark “ Fai in fretta, non posso tenerlo impegnato a lungo” ed infine scomparve nello stesso Warp usato per Deku.

 

“ Avete sentito no? Sbrighiamoci, voi due invece prendete Saga e portatelo dove sapete” ordinò Dark, i cui piani però non andarono come previsto a causa di Gemini. Infatti il giovane impedì ai seguaci del formale leader della lega di toccare i suoi amici.

Successivamente si rivolse ad Aerith con tono triste, “ Mi dispiace per tutto” “ Sono sicura che non sia stata colpa tua” “ Prenditi cura di loro” “ Cosa?”, Gemini lanciò la Dimensione Oscura inglobando tutti i suoi compagni di classe, facendoli così sparire nel nulla.

 

“ Hai voluto occupartene tu, lo capisco, ma non dovevi colpire i miei” sostenne Dark, “ Sei in errore, soprattutto se credi di sopravvivere a questo incontro” minacciò Saga aumentando a dismisura il proprio potere. Il leader della lega lo avvolse nelle tenebre, voleva catturarlo dato che averlo tra i propri ranghi sarebbe stato molto importante.

Tuttavia Saga spazzò via il fumo nero emettendo una luce abbagliante, molto calda ed affermando “ Brucia, mio cosmo! Brucia fino ai limiti estremi della Galassia!”.

Nel vedere l'immensa energia che stava sprigionando Gemini, Dark iniziò a temere per la propria incolumità, tuttavia affermò spavaldo “ Il tuo è solo un bluff, con il corpo in quelle condizioni non potresti reggere tutta quella potenza” “ C'è solo un modo per estirpare tutto il male qui presente, compreso quello in me”.

Sostenuto ciò Saga incrementò ancora una volta la propria forza, creando una luce tanto ampia e luminosa da poter essere vista da km di distanza.

 

I villains, spaventati, iniziarono a scappare, tutti tranne Dark che sapeva che sarebbe stato inutile.

“ So di non esserne più degno, ma permettetemi di usare il nostro motto un'ultima volta. Plus Ultra: Galaxian Explosion!”. Saga alzò le mani al cielo scagliando la tecnica, suicida questa volta, che eclissò lui ed i criminali in un mondo di luce.

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Capitolo 65
*** Eroi alla ribalta ***


Eroi alla ribalta

 

Lo scontro di Shoto era prossimo al termine: grazie al cambiamento repentino di temperatura, dovuto al ghiaccio ed al fuoco, il pro era riuscito ad oltrepassare le difese fungine del villain. Tuttavia le sue condizioni non erano delle migliori a causa delle spore che stava inalando, presto avrebbe perso tutte le forze. Perciò, prima che accadesse, creò una serie di piccole, ma affilate lance di ghiaccio che caddero sopra il criminale, creando un'apertura nelle difese di quest'ultimo.

L'uomo dal doppio Quirk aveva impiegato anni per poter creare delle armi col le proprie unicità, ma adesso che ci era riuscito poteva vantare di un arsenale vario e potente.

 

Terminato il precedente attacco, Shoto accumulò le fiamme nel pugno mettendo a segno un terribile Hell Fist capace di mettere al tappeto Eve e di arrecargli delle serie ustioni. Nonostante ciò l'anziano non sembrava preoccupato, cosa davvero strana.

“ A quanto pare anche i tuoi funghi, per quanto resistenti, hanno un limite” “ Sei degno della tua posizione Todoroki, ma è troppo tardi”. In quel momento un'immenso vapore scuro si sollevò nel cielo per poi ricadere a grandissima velocità sull'eroe. Quest'ultimo tentò di proteggersi con una sorta di bozzolo di ghiaccio, il quale però venne annientato dal colpo del nemico. Shoto non si aspettava che quel vapore potesse solidificarsi, fino ad allora Eve non aveva utilizzato nessuna mossa del genere e ciò lo colse di sorpresa.

 

Il leader della Lamia stava per andare in aiuto della figlia certo della vittoria, ma le sue gambe vennero avvolte nel ghiaccio.

“ Come hai fatto a sopravvivere alla mia mossa speciale?! A quest'ora dovresti essere già morto!” esclamò incredulo Eve, “ Dovresti saperlo, si chiama Plus Ultra” affermato ciò il pro lanciò una potentissimo attacco di fuoco, amplificato dall'aria fredda, capace di sconfiggere l'anziano. Egli, prima di cadere a terra, sussurrò una frase alquanto preoccupante “ Goditi pure questa vittoria, l'incubo per voi eroi sta per iniziare”.

 

Anche la battaglia tra Lamia e Bakugo era prossima allo zenit.

L'eroe, impossibilitato ad usare il braccio sinistro, si sarebbe dovuto trovare in seria difficoltà, invece stava tenendo perfettamente testa alla donna, la quale sembrava diventare sempre più debole.

Katsuki, accortosi dei problemi della rivale, lanciò diverse granate che aveva riempito con il suo sudore. La donna fu costretta a saltare in aria per evitarle, finendo dritta in trappola: Bakugo la centrò in pieno volto con un'esplosione che le distrusse la maschera.

Il fatto che la strategia dell'eroe avesse funzionato era un ulteriore segno di come la villain fosse diventata più debole, non era neppure riuscita ad evitare il colpo tramutandosi in pipistrelli.

Ciò era dovuto all'effetto collaterale del suo Quirk, il Vampire. Suddetta stranezza le permetteva di avere una forza ed una resistenza incredibile, oltre alla possibilità di sopravvivere a ferite mortali e di avere una guarigione impressionante. Per poter mantenere tali abilità era obbligata ad assumere un litro e mezzo di sangue a settimana, però se subiva troppi danni o usava troppe energie era costretta ad ingerire sangue immediatamente, altrimenti le forze l'avrebbero abbandonata lentamente. Oltre a ciò, la sua altra debolezza era rappresentata da grandi ed intense fonti luminose che le arrecavano delle pesanti ustioni.

 

“ Cosa c'è faccia pallida? Non riesci a tenere il passo?” provocò l'eroe facendo, insolitamente, infuriare la donna che, prima confuse Bakugo con dei pipistrelli e poi scagliò una tremenda onda d'energia viola dall'assurda capacità distruttiva.

I riflessi di Katsuki lo salvarono, infatti fu capace di schivarla subendo solo dei danni sulla guancia sinistra; dopo di che ignorò il dolore del braccio sinistro così da poter mettere a segno la sua migliore tecnica.

L'Howitzer Impact diede vita ad un impatto tremendo che non lasciò alcuna traccia di Lamia, la quale probabilmente era stata disintegrata dalla luce.

 

Intanto Deku era stato portato lontano, in un bosco molto fitto. Ci volle un istante prima che venisse raggiunto dall'uomo incappucciato, la cui identità era stata intuita dal simbolo della pace, il quale infatti disse “ Shigaraki, speravo davvero di non vederti più”.

Il simbolo del male avanzò zoppicando spostandosi verso un barlume di luce che permise di vedere il suo volto che, seppure coperto da una mano, mostrava un'ampia cicatrice.

“ Invece io non vedevo l'ora di imbattermi di nuovo in te” sostenne Tomura, “ Per sconfiggermi immagino” “ Il piano era quello” “ Con quel corpo, come pensi di fare?” “ Non hai tutti i torti, apparentemente sono l'unico che ha risentito del nostro epico scontro. Però sono stupito di una cosa: perché non sei in modalità seria? Forse non mi ritieni alla tua altezza o forse non puoi più usarla”.

Shigaraki faceva riferimento all'Extreme Full Cowl, abilità sviluppata da Deku durante la folle lotta con Cthulhu.

 

Izuku non rispose, limitandosi ad attivare il Smokescreen, Qurik memorizzato nel One for All, così da disorientare il villain. L'eroe avrebbe potuto evitare gli attacchi alla cieca del nemico, anche con quella densa cortina fumogena grazie al Danger Sense, altra unicità di cui poteva usufruire consistente in una specie di sesto senso.

 

“ Credi davvero di potermi fermare così?” chiese Tomura spazzando via il fumo e la vegetazione con del vento potentissimo. “ Ti è famigliare vero? Questo incredibile Quirk apparteneva a quell'idiota di Inasa, è stato una cosa positiva che sia stato io a prenderlo”.

Midoriya sapeva di non dovere cedere alle provocazioni, ma doveva restare calmo e pensare. Viste le condizioni fisiche di Shigaraki, il suo punto debole risiedeva nella mobilità, un bel vantaggio per l'eroe.

Un istante prima che Deku si lanciasse all'assalto, una tremenda colonna di luce, seguita da un boato, attirò l'attenzione del pro che si distrasse solo un per un paio di secondi, i quali furono sufficienti per permettere a Shigaraki di fuggire nel Warp.

Questo piccolo errore commesso dal Simbolo della pace avrebbe avuto delle ripercussioni imprevedibili.

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Capitolo 66
*** Il gemello del male ***


Il gemello del male

 

Il primo a raggiungere il luogo dell'immensa colonna di luce fu Vergil, il quale a stento riusciva a credere al macabro spettacolo che aveva davanti: trovò un cratere enorme al cui interno erano sparsi pezzi di villains ed al suo centro c'era Saga privo di vita. Il corpo dell'aspirante eroe non si era disintegrato solo per merito della sua armatura, la quale adesso era poco più di un rottame.

Il possessore della Yamato si avvicinò lentamente al vecchio amico, seppure il suo volto fosse stoico come al solito, provava una grande tristezza. Una volta arrivato da Gemini si accorse di una cosa strana: una ciocca di capelli azzurri. Forse apparteneva ad uno dei cadaveri, ma era intatta, come se fosse stata tagliata e messa lì di proposito.

 

Vergil venne distolto dai propri pensieri dall'arrivo di Izuku che, vedendo ciò che era accaduto, perse il suo sorriso.

“ Deku, dalla tua espressione credo che tu sappia cosa sia successo” intervenne il ragazzo, “ Sì, sfortunatamente sono arrivato tardi” “ Spiegami tutto” “ Lo farò, ma in un secondo tempo. Adesso diamo una degna sepoltura a Saga”.

 

Gli altri aspiranti eroi, una volta usciti dalla Dimensione Oscura, si ritrovarono davanti all'ospedale più vicino. Aerith, grazie alle poche forze rimaste, fu capace di attirare l'attenzione degli infermieri, i quali trasportarono d'urgenza gli studenti in sala operatoria.

 

I reduci della battaglia con Arles si salvarono per un soffio, ancora qualche minuto e non ci sarebbe stato nulla da fare. Naturalmente quello nelle condizioni peggiori era Michael: le fratture erano multiple in ogni arto, alcune costole rotte gli avevano perforato un polmone e dei frammenti ossei erano andati in circolo. L'unica nota positiva era rappresentata dall'assenza di danni celebrali, probabilmente merito della droga di Lucifer.

 

Anche Bakugo e Shoto vennero ricoverati, gli scontri con i leader della Lamia gli avevano messi a dura prova.

Se l'eroe esplosivo se l'era cavata con qualche bendaggio e punto di sutura, oltre ad una vistosa cicatrice sulla guancia, Todoroki aveva un avvelenamento diffuso. Grazie alle abilità di Nora la sua vita era salva, ma sarebbe stato obbligato a prendersi un periodo di riposo forzato.

 

Le cose erano andate in modo più semplice nelle altre zone di caccia alla Lamia, infatti gli eroi furono capaci di catturare tutti i villains senza subire ferite o coinvolgere civili nella lotta.

Considerato ciò, Midoriya si sentiva terribilmente in colpa dato che era stato l'unico a fallire: non aveva salvato Saga ed aveva permesso a Shigaraki di fuggire.

Sapeva che farsi prendere dai rimorsi non serviva a nulla, avrebbe dovuto piuttosto mettersi subito all'opera per rintracciare Tomura e l'avrebbe fatto, ma in questo momento lo sconforto era quasi intollerabile. Suddetto sentimento lasciò presto spazio ad una profonda preoccupazione nel momento in cui gli venne comunicata una notizia sconvolgente: Eri era sparita.

 

Intanto Shigaraki era tornato nel suo nascondiglio, dove lo aspettavano i membri della sua lega.

“ Dove sono Dark e Jack?” domandò la giovane donna con la maschera d'argento, “ Jack è stato catturato, più tardi lo andrò a liberare. Invece Dark è stato eliminato” “ Come? Non eri andato da lui?” “ Sì, ma ho commesso un errore di calcolo: non mi aspettavo che quel Saga avesse una forza di quel livello” “ Adesso cosa facciamo?” “ Nonostante abbiamo subito una perdita notevole, il piano non cambia”.

 

In quel momento comparve dal nulla un triangolo d'oro dal quale uscì un uomo, esteticamente identico a Saga solo con i capelli azzurri, col al seguito Eri ed aveva in braccio un Dark svenuto.

Al suo arrivo i villains si misero in posizione di attacco, per cui il tizio sostenne “ Tranquilli, non ho intenzioni bellicose” “ Allora faresti meglio a dirci chi sei e come hai fatto a trovarci” minacciò il leader della lega, “ Sono Kanon e sono qui per unirvi a voi. Non in una posizione marginale, bensì di spicco proprio come i tuoi alleati qui presenti, So di dover mostrare il mio valore. per questo ho salvato il tuo pupillo ed ho portato un'eroina per rimetterti in sesto”.

 

Allora Shigaraki si accorse di Eri e sorrise, aveva sempre avuto in mente di rubarle il Quirk per tornare com'era un tempo. Tuttavia, per via della continua presenza di Mirio e Deku, aveva sempre rinunciato.

“ D'accordo, la tua proposta è accettata. Ora spostati da lei e lasciami fare la mia magia” sostenne Shigaraki avvicinandosi alla giovane donna, ma venne fermato da Kanon il quale lo persuase “ Sei sicuro di volerlo fare? Sai che il Quirk di Eri è complicato da controllare, potresti tornare un bambino o peggio” “ Ne dubito, su di lei non ha mai avuto effetti del genere” “ E' probabile che sia una difesa naturale, la quale magari non funziona se la stranezza viene rubata” “ Allora cosa consigli di fare?” “ Semplice, sarà Eri stessa a riportarti indietro ai tuoi tempi d'oro” “ Impossibile! Non lo farebbe mai, neanche con la minaccia” “ Non serve nulla del genere, è sotto il controllo del mio Demone dell'oscurità, perciò farà tutto quello che le ordino. Se vuoi tornare quello di una volta, devi solo fidarti di me”.

 

Seppure non del tutto certo, Tomura accettò la proposta, ed in breve venne portato indietro di sette anni, appena prima dello scontro con Deku.

“ Non mi sentivo così bene da tempo, è una sensazione magnifica! Senti Kanon, puoi tenerla sotto controllo senza problemi?” “ Certo” “ Bene, allora rimarrà con noi sotto la tua responsabilità” “ D'accordo” “ Rimetterò in sesto Dark, non voglio sforzare troppo Eri, so che ha dei limiti. Alice vai a liberare Jack intanto” “ Ricevuto” rispose la donna in maschera, “ Voi altri fate quello che volete, presto vi contatterò”.

I villains si allontanarono mentre sul volto di Kanon si formò un sorriso subdolo, il suo astuto piano era quasi completato, mancava solo un ultimo tassello.

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Capitolo 67
*** Kanon, l'ingannatore ***


Kanon, l'ingannatore

 

Le ricerche di Eri partirono non appena si seppe della sua scomparsa, ma per quanti eroi fossero stati coinvolti, di lei non c'era alcuna traccia.

Oltre a ciò ci fu un'altra notizia molto preoccupante: il convoglio che trasportava Jack nella prigione dall'ospedale, luogo in cui era stato portato per curare le ferite subite dal Jaudgement Cut End, venne assaltato e distrutto. Sia i poliziotti che gli eroi che facevano la guardia al villain trovarono la morte e Ripper fu liberato.

 

Se la league of villains si faceva sempre più pericolosa, la Lamia cessò di esistere con la presunta morte della donna vampiro e con la prigionia di Eve. Inoltre gli eroi nella zona A trovarono delle indicazioni su altri laboratori segreti, nell'arco di qualche settimana sarebbero stati distrutti sventando definitivamente la minaccia di quell'associazione.

 

Vergil, che stava ancora cercando di capire la vera natura del suo potere, aveva consegnato la ciocca di capelli trovata vicino a Saga, la quale venne analizzata scoprendo che il suo DNA fosse estremamente simile a quello di Gemini. Forse apparteneva ad un suo parente, ma chiunque fosse stato in quella zona era certamente rimasto vittima della poderosa Galaxian Explosion.

Non avendo nessuna altra pista, le forze dell'ordine decisero di utilizzare proprio quella ciocca, affidandola al pro erede di Hound Dog il cui fiuto era dieci volte superiore a quello del padre. Proprio grazie a questa caratteristica, rintracciò velocemente l'odore del proprietario di quei capelli per lo stupore di tutti. Precisamente trovò due fonti, una flebile ed una più intensa, in quest'ultima erano riscontrabili anche l'odore di Shigaraki e dei suoi seguaci.

 

Suddetta scoperta venne riferita immediatamente a Deku e Lemillion, i quali partirono all'istante senza aspettare i rinforzi. Il simbolo della pace si recò nel luogo dove probabilmente si trovava anche Tomura, intenzionato a saldare i conti una volte per tutte. Aveva la possibilità di rimediare all'errore commesso e non l'avrebbe sprecata.

 

Invece Mirio raggiunse l'altro posto indicato dall'eroe segugio. Si trattava di un'abbandonata cittadella: le abitazioni erano in rovina ed il vento che soffiava tra le varie fessure e crepe produceva un suono simile ad un lamento spettrale. L'eroe procedette con attenzione mentre passava al setaccio le case, non trovando purtroppo la sua pupilla. Alla fine mancava sola la chiesa in cima ad una collina, l'eroe rimase perplesso nel vederla dato che si trattava di una cristiana, non doveva trovarsi lì.

 

Non appena giunse in sua prossimità ebbe una strana sensazione, come se quello che stesse vedendo non fosse del tutto reale. Tuttavia ignorò tale impressione e vi entrò deciso a trovare la donna.

Una volta all'interno vide subito Eri seduta su un trono, con la testa penzolante di lato. Non aveva delle ferite, ma forse era stata avvelenata o una cosa del genere. Perciò corse immediatamente da lei, ma si bloccò quando un triangolo d'oro apparve davanti ai suo occhi e dal quale uscì un uomo che il pro aveva già visto.

“ Saga?!” domandò stupito Togata facendo nascere una grassa risata dal tizio che, ripresosi, rispose “ Mi hai confuso con quell'idiota di mio fratello, non mi sorprende, in fondo siamo due gocce d'acqua”.

Questa affermazione, unita alla vista dei capelli celesti dell'essere misterioso, fecero capire al pro a chi appartenesse quella ciocca trovata da Vergil.

“ Quindi eri tu, come hai fatto a sopravvivere all'attacco di Gemini? ” domandò Mirio, “ Sono dotato di abilità fuori dal comune” “ Proprio come tu fratello” “ No, sono più forte” “ Addirittura, non so se crederti” “ Presto te ne renderai conto”.

 

Kanon si tolse il mantello che lo avvolgeva, lasciando scoperta la sua armatura lucente (quella del Dragone del mare) pronto alla battaglia. Tuttavia Lemillion tentò di risolvere la questione pacificamente “ Se sei davvero il fratello di Saga perché mi impedisci di raggiungere Eri?” “ Semplice, averla dalla mia parte è fondamentale per il mio piano” “ Lei non ti aiuterebbe mai” “ Mi sembra di sentire Tomura” “ Cosa?! Sei in contatto con quella lega?” “ Sì, ma non nel modo in cui pensi” “ Vuoi dirmi che non sei un suo alleato?” “ Esattamente” “ Allora cosa sei?” “ Visto che sei riuscito a trovarmi, nonostante avessi occultati la mia presenza, e dato che presto morirai ti dirò tutto. In primo luogo devi sapere la storia mia e di mio fratello: siamo cresciuti in un orfanotrofio dove abbiamo passato alcuni anni della nostra infanzia. Eravamo felici fino a quando un gruppo di villains ci ha assaltati senza motivo, uccidendo tutti e bruciando ogni cosa. Solo io e Saga siamo sopravvissuti, da allora ho capito che il Mondo è un posto ingiusto ed infido dove solo il più forte ha una qualche speranza di restare vivo. Invece il mio stupito fratello si è convinto a diventare un eroe per proteggere chi è in difficoltà, eppure nessuno di loro era lì per salvarci.

Proprio per questa differenza di ideologia nel tempo ci siamo allontanati, lui è diventato uno studente alla UA, mentre io sono rimasto nell'ombra ad elaborare un piano che mi avrebbe permesso di controllare ogni singola cosa” “ Non puoi controllare tutto, è impossibile” “ Ti sbagli, pensa se il simbolo del male e quello del bene morissero, i loro posti sarebbero vacanti” “ Pensi di occuparli entrambi? Nessuna delle fazioni ti riconoscerebbe così” “ Può darsi, ma riconoscerebbero la mia forza e ne avrebbero paura. Solo Deku e Shigaraki hanno il potere per fermarmi, ma se usciranno dai giochi mi potrò imporre sia sui villains sia sugli eroi, uccidendo chiunque si opponga a me” “ Ammettendo che questa follia diventasse realtà, cosa faresti? Qual è il punto?” “ Controllando le forze del bene e quelle del male potrò scegliere quale andamento imprimere al mondo” “ Non ha senso” “ Invece sì, sei tu che non capisce, però non mi stupisce, sono sempre stato incompreso.

Ti rivelerò un'altra cosa: sono io quello che ha istigato i villains contro di voi, quello che ha gli ha fatto scoprire la località del campo estivo di qualche anno fa, quello che ha fatto esplodere la follia di Saga e quello che ti ha fatto avere le prime notizie della Lamia. Tutto questo è servito per avere distrarvi, così da avere l'opportunità di rapire Eri ed ingannare Shigaraki” “ Aspetta un secondo, non dirmi che hai usato il potere di Eri su quel villain?!” “ Esattamente” “ Perché?” “ Semplice, per farlo scontrare con Deku al massimo della sua forza” “ Ecco spiegata la ciocca di capelli, era solo una trappola” “ Molto bravo, l'ideale sarebbe che si uccidessero a vicenda, ma anche in caso contrario, chiunque sopravviva sarà provato dalla lotta” “ E tu ne vuoi approfittare” “ Precisamente, ora che sai tutto, non mi resta che ucciderti!”.

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Capitolo 68
*** Un successo amaro ***


Un successo amaro

 

Poco prima dell'incontro tra Mirio e Kanon, Shigaraki, felice come non mai per aver avuto indietro il corpo di un tempo, portò i suoi più fidati alleati, compreso Dark che si era appena ripreso, davanti alla misteriosa porta.

“ Tomura ci dirai finalmente cosa si nasconde qui dietro?” domandò Alice, “ Sì, è giunto il momento che veniate a conoscenza del mio piano nei minimi dettagli”.

Proprio in quell'istante il leader della league, grazie ad un suo Quirk, avvertì qualcosa ed infatti sussurrò “ Arriva” “ Chi?” chiese Dark, “ La mia nemesi” “ Possiamo ucciderlo senza problemi se collaboriamo” “ No, è troppo più potente di voi”.

A quel punto Shigaraki aprì un warp ordinando “ Andatevene, siamo così vicini al nostro obiettivo che non voglio correre alcun rischio” “ Quindi verrai con noi?” “ Vi raggiungerò presto, prima però devo verificare una cosa”.

Capendo che sarebbe stato inutile obiettare, i villains obbedirono al loro capo scomparendo nel nulla.

 

Dopo pochi secondi, Deku irruppe nel covo della lega dove c'era Tomura ad attenderlo. Il simbolo della pace rimase subito sorpreso nel vedere il nemico dato che non solo sembrava più giovane, ma le sue cicatrici erano guarite.

“ Al tuo posto, anch'io avrei quella faccia stupita” iniziò Shigaraki, “ Sono riuscito a tornare nel pieno delle forze grazie ad Eri” “ Cosa le hai fatto?” domandò preoccupato ed arrabbiato il pro, “ Niente, è stata lei ad aiutarmi” “ Non ci credo” “ Eppure dovresti” “ Non mi farò trarre in inganno dalle tue parole, dimmi piuttosto dov'è ora” “ Anche volendo non potrei risponderti” “ Vorrà dire che la troverò da solo, ma scommetto che non me lo lascerai fare” “ Sei sempre stato un tipo sveglio”.

Non volendo commettere lo stesso errore due volte, Izuku attivò l'Extreme full cowl distruggendo le protezioni per le braccia. Si trattava di un vero peccato dato che erano frutto del genio combinato di Hatsume e Melissa, grazie ad essi poteva scagliare dei pugni al 100% senza ripercussioni.

 

Nel frattempo che i due simboli si contrapponevano in una lotta senza esclusione di colpi, Mirio era intenzionato a salvare Eri il prima possibile. Perciò passò rapidamente all'attacco mettendo a segno un Phantom Menace, capace di scagliare a terra il nemico.

Dopo di che corse verso la pupilla, tuttavia quando provò a toccarla scomparve come il trono sul quale era seduta.

Lemillion restò senza parole non capendo cosa stava accadendo, ma ben presto i suoi dubbi vennero fugati dallo stesso Kanon che si rialzò con un ampio sorriso.

“ Quando ho affermato di essere più forte di mio fratello non mentivo e ti dirò il perché: in me non ci sono due personalità in continuo conflitto, io sono puro male!” “ Non mi interessa, voglio sapere cosa hai fatto ad Eri!” “ Tranquillo, quello era solo un illusione. La tua pseudo sorellina è sana e salva nella cripta, ma non la raggiungerai mai” “ Staremo a vedere”.

 

Togata provò a mettere a segno nuovamente la sua tecnica speciale, la quale però venne evitata da Kanon che affermò con arroganza “ La stessa mossa non funziona due volte su di me”.

Il nemico scagliò un diretto potente e velocissimo, il quale però venne evitato dall'eroe che a sua volta lanciò diversi attacchi, ma la maggior parte dei quali furono schivati dal criminale.

 

“ Sei difficile da colpire, vediamo se sei immune anche a questo: Triangolo d'oro!”. Kanon creò tre punti luminosi, simili a stelle, disposti a forma di triangolo i quali generarono una tecnica molto simile alla Dimensione Oscura, solo un po' più debole.

Lemillion riuscì a salvarsi sprofondando nel pavimento, per poi riapparire sotto il nemico assestandogli un montante forte, ma non abbastanza da metterlo fuori gioco.

 

La battaglia si protrasse per un po' vedendo in un primo momento il pro in vantaggio, ma ben presto Kanon si adattò al suo stile essendo così in grado di mettere a segno qualche contrattacco. Inoltre quest'ultimo aveva un altro vantaggio: la sua armatura, tanto possente da resistere ai tremendi pugni di Mirio.

Ad un tratto Togata si fermò, “ Cosa c'è? Ti arrendi?” domandò il villain, “ No, mi sono accorto di una cosa” “ E di che?” “ Affermi di essere il male puro, ma non è così” “ Come?!” “ Ho affrontato centinaia e centinaia di criminali, alcuni erano dei semplici teppistelli che avevano bisogno di una lezione per rimettersi in riga, altri invece erano villains della peggior specie. Però tu sei diverso da loro, in te c'è qualcosa che probabilmente non vuoi ammettere” “ Falla finita!” “ Sento del bene nel tuo cuore e scommetto che è proprio per questo lato che mi hai dato quelle informazioni sulla Lamia. Credo anche che tu abbia tentato di salvare Saga, ma purtroppo sei arrivato troppo tardi” “ Dici solo delle assurdità” “ No e lo sai” “ Basta! Ti mostrerò la mia oscurità spazzandoti via!”.

 

La rabbia di Kanon amplificò ulteriormente la sua forza, ciò gli permise di preparare una terrificante Galaxian Explosion che avrebbe disintegrato l'intera cittadella. Però, appena prima di lanciarla, si sentì un boato in lontananza che attirò l'attenzione dei rivali.

Kanon sorrise, pensando che i due simboli si fossero annientati a vicenda, ma presto si rese conto che un'immensa fonte d'energia si stava dirigendo verso di lui. A giudicare dalla sua natura si trattava di Deku per cui, seppure nella sua mente albergava la domanda di come diavolo avesse fatto Midoriya e battere Shigarki ed avere ancora le energie per raggiungerlo, generò una luce abbagliante che gli permise di fuggire sfruttando il Triangolo d'oro.

Presa suddetta decisione perché era conscio di non poter affrontare il Simbolo della pace, anche se indebolito, e Mirio allo stesso tempo.

 

Poco prima del boato, Shigaraki ed Izuku avevano messo a sesto dei buoni colpi senza però che nessuno riuscisse a prendere il sopravvento.

Nonostante ciò Tomura aveva confermato il suo sospetto: al massimo del potere Midoriya non poteva usare i pugni, altrimenti avrebbe seriamente rischiato di perdere l'utilizzo delle braccia.

Eppure questo non gli permise di vincere, anzi aveva capito che, continuando a lottare, si sarebbero uccisi a vicenda e sarebbe stato un vero spreco visto che era vicino a realizzare ciò a cui aveva lavorato per tanto tempo.

Quindi allontanò Deku e gli disse “ Non montarti la testa, è solo rimandata”. Dopo di che lanciò una sfera nera verso la stanza misteriosa producendo un'esplosione mostruosa, non poteva permettere che gli eroi scoprissero il suo segreto, la quale gli diede l'opportunità di ritirarsi.

 

Gli eroi aveva vinto, ma non raggiunto del tutto i loro obiettivi: i villains erano fuggiti, quindi erano liberi di portare avanti i loro oscuri e temibili piani.

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Capitolo 69
*** Strade che si dividono ***


Strade che si dividono

 

Con Kanon fuori dai giochi, Mirio poté tranquillamente cercare Eri.

La trovò proprio dove aveva detto il fratello di Gemini, nella cripta, e fortunatamente non aveva alcuna ferita. Il pro la liberò dalle catene che la imprigionavano per poi chiederle cosa fosse successo, lei rispose di non ricordare nulla prima del suo arrivo in quella chiesa; a quanto sembrava il Quirk di Kanon era dotato di proprietà sorprendenti.

Deku arrivò poco dopo a tutta velocità e vedendo Eri e l'amico in buone condizioni si rincuorò.

 

A quel punto i pro se ne andarono, lasciando ad altri eroi il compito di analizzare l'area. Quest'ultimi purtroppo non trovarono alcuna informazione utile: di Kanon non c'era traccia e l'attacco di Shigaraki aveva disintegrato il suo stesso covo, non permettendo così di capire cosa diavolo stesse architettando.

 

Nel frattempo che veniva valutata l'opportunità se rivelare o meno l'esistenza del gemello malvagio di Saga ed del ritorno di Tomura, gli aspiranti eroi si erano ripresi, eccezion fatta per Strife che ancora non si era svegliato.

Dopo una settimana dall'incidente con Gemini, Strife iniziò ad agitarsi nel letto d'ospedale in preda a terribili incubi. Improvvisamente si mise seduto esclamando ansioso “ Aerith! Aerith!” “ Tranquillo, sono qui” rispose con dolcezza l'amante dei fiori toccandogli una spalla per rasserenarlo. La giovane era rimasta al capezzale dell'aspirante eroe da quanto aveva ripreso forze a sufficienza per stare in piedi.

 

Strife, dopo aver incontrato gli occhi verdi dell'amata, l'abbracciò più forte che poteva. Sentendo in quel momento un dolore lancinante in tutto il corpo, ebbe la conferma di essere ancora vivo e quindi lo era anche Aerith. Non sapeva come questo fosse possibile, ma adesso non gli importava.

La ragazza era più che felice nel vedere l'amico sveglio, era stata così preoccupata per lui. Tuttavia era ancora molto debole, lo dimostrava il fatto che il suo abbraccio era tanto flebile da essere appena percettibile. Perciò la ragazza ricambiò il gesto nel modo più delicato, ma affettuoso possibile.

 

Il duo restò l'uno nelle braccia dell'altro per un po', godendosi il calore reciproco e l'immensa gioia di avere ancora del tempo a disposizione.

Quando si separarono Michael sostenne “ Sono così felice che tu stia bene, ma come hai fatto a salvarti da Saga” “ E' tutto merito di Deku, se non fosse intervenuto nessuno di noi sarebbe qui” “ Un bel colpo di fortuna” “ Forse le nostre azioni sono servite a farlo arrivare giusto in tempo” “ Può darsi...Invece cosa ne è stato di Saga? Deku l'ha catturato?”.

In quel momento lo sguardo di Aerith si rattristò, “ Purtroppo le cose si sono complicate ulteriormente” “ Cos'è accaduto?” “ Sono arrivati i villains, uno di loro ha allontanato il simbolo della pace mentre gli altri mi hanno attaccata. Però sono stata salvata da Saga, il quale ci ha mandato via e...” “ Non dirmi che...” “ Si è sacrificato per noi, con le sue ultime forze ha portato con sé i criminali nell'altro mondo”.

 

Michael si incupì ed Aerith, capendone il motivo, decise di rimandare le ulteriori spiegazioni, come dove avesse preso quella droga, a quando si sarebbe del tutto rimesso. Quindi lo fece stendere con calma, dicendogli con gentilezza ed pizzico di ironia “ Ora riposati, non vorrai mica svenire durante la cerimonia per il nostro diploma? In fondo è solo tra un paio di settimane” “ Già! Come vola il tempo” “ Sì, ma tra poco saremo dei veri eroi, proprio come abbiamo sempre sognato”.

In quel momento Strife ripensò alla parola eroe, essere eroi significa salvare chiunque fosse in pericolo, eppure lui non era stato capace né di proteggere la ragazza che amava né di salvare un suo amico; che razza di eroe sarebbe potuto diventare? Tutto ciò fece nascere nel giovane un profondo senso di colpa che l'avrebbe segnato nel profondo.

 

Il giorno del diploma arrivò e con esso l'ufficiale licenza d'eroe per tutti gli aspiranti, i quali ottennero degli ottimi voti. La sera si sarebbe tenuta una grande festa per i neo diplomati, era un modo per rilassarsi prima di entrare nel mondo vero e per stare tutti insieme un'ultima volta; però non tutti vi avrebbero partecipato.

 

Verso le 20 Strife stava osservando il dormitorio che l'aveva ospitato per tre anni con un senso di nostalgia, nonostante fosse stato in costante preoccupazione per il destino di Aerith, aveva passato dei beni momenti lì.

Dopo qualche secondo voltò le spalle ed iniziò a camminare, “ Te ne vai?” chiese una voce che conosceva bene, “ Devo Vergil” “ Ti capisco, ma qualsiasi cosa tu abbia in mente, ti consiglio di fare in fretta” “ Perché?” “ Da domani inizierò a dare la caccia ai membri della league of villains, quando tornerai potrei già averli eliminati tutti” “ Sicuro come sempre...” “ Dovresti esserlo anche tu, senza sicurezza in se stessi si viene facilmente schiacciati”.

Affermato ciò Vergil se ne andò lasciando l'amico libero di proseguire per la propria strada.

 

Intanto tutti gli altri studenti del terzo anno erano alla festa a divertirsi. Tra loro c'era naturalmente anche Aerith, la quale indossava uno splendido ed elegante vestito rosso capace di mettere in risalto la sua stupefacente bellezza.

Le ore passarono e di Strife non c'era alcuna traccia, ciò voleva dire solo una cosa, che onestamente l'amante dei fiori temeva. Per cui uscì fuori, con la scusa di voler prendere un po' d'aria fresca, volendo rimanere da sola.

“ Non verrà” esordì Jill che l'aveva seguita, Aerith annuì mentre una lacrima le rigava il viso, “ Lo so e capisco cosa sta passando Michael. Ma proprio perciò sarebbe dovuto essere qui, con me” “ Mi spiace Aerith, le cose non vanno sempre come vogliamo. Ora però non pensiamoci, dobbiamo divertirci almeno per questa sera” “ Hai ragione, facciamo festa” “ Così mi piaci!”.

 

In piena notte Michael era davanti alla prigione del padre con uno sguardo deciso. Sulla testa aveva un capello da ronin, capace di coprirgli gli occhi, mentre nella mano destra reggeva un'inquietante Menpo (maschera dell'armatura dei samurai) nera.

“ Odio farlo, ma non c'è altra soluzione” sussurrò prima di indossare la maschera e dirigersi verso il luogo di detenzione.

 

Extra: Lamia si stava trascinando nelle tenebre da giorni, l'umiliazione ed le ferite subite da Bakugo le bruciavano ancora.

“ Sei venuto a finirmi?” domandò la donna vedendo Dark comparire davanti a lei, “ Il calcio che mi hai dato non mi ha fatto piacere, ma no. Voglio offrirti l'opportunità di vendicarti con coloro che ti hanno sconfitta, Devi solo unirti a me” “ Non sarò una tua sottoposta, ma collaboratrice, alla pari” “ Intendevo proprio questo” “ Allora abbiamo un accordo”.

 

Nota: siamo giunti alla fine della seconda sezione, spero che la storia della Lamia vi sia piaciuta e mi piacerebbe conoscere la vostra opinione.

L'ultima parte vedrà al centro una tremenda crisi scatenata da Shigaraki e dai suoi alleati.

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Capitolo 70
*** Stelle nascenti ***


Stelle nascenti

 

Trascorsero tre anni dal diploma ottenuto dalla classe internazionale, si trattò di un periodo ricco d'eventi per lo più positivi, ma ce ne fu anche qualcuno negativo come ad esempio la notizia della fuga di Theif.

Il ladro leggendario fu liberato grazie all'intervento di un tizio con su una menpo, il quale irruppe nella struttura a notte fonda sbaragliando tutte le guardie, senza però ucciderle.

Per via della descrizione che venne fatta riguardo al suo Quirk, iniziarono a nascere dei sospetti sul neo eroe Michael, anche se i suoi compagni, Aerith fra tutti, e il suo istruttore ritenevano che fosse impossibile.

 

Ad amplificare i sospetti su Strife ci fu una scoperta: era il figlio segreto di Thief. Ciò spinse alcuni a pensare che avesse finto per tutti gli anni della UA, che in realtà il suo scopo fosse quello di acquisire abilità sufficienti per poter liberare il padre. Tuttavia, non essendoci delle prove certe, la polizia non poté ottenere un mandato per catturarlo.

Quest'ultima cosa inoltre si sarebbe rivelata alquanto complessa dato che di Michael si erano perse le tracce, nessuno sapeva dove si trovasse e che diavolo stesse facendo. Mirio, sentendosi in colpa per non essere riuscito a capire fino in fondo il cuore dell'allievo, tentò di rintracciarlo nei momenti in cui non era impegnato, ma i suoi sforzi furono del tutto inutili.

 

Aerith era sicuramente colei che avrebbe voluto trovare maggiormente Michael, voleva parlagli e capire il motivo delle sue azioni; anche se già lo immaginava. Non aveva pensato neanche per un secondo che il ragazzo di cui si era innamorata si fosse tramutato in un villain e tanto meno che avesse preso in giro tutti fin dall'inizio. Sapeva che il suo cuore era puro per quanto tormentato e che probabilmente era stato il senso di colpa a fargli liberare l'uomo che tanto odiava.

Nonostante queste sue emozioni non si trovò nella possibilità di andare alla ricerca dell'amato dato che era una nuova collaboratrice di Nejire. Ciò implicava che doveva restare nella zona d'azione della maestra ed essere sempre disponibile. La pro numero sei prese con sé anche Jill, la quale aveva aumentato esponenzialmente le sue abilità.

 

Anche gli altri studenti della classe internazionale ebbero un ottimo inizio, dimostrando di avere un grande potenziale. Abasi e Lara presero posto tra le schiere di Kirishima, mentre Astrid e Nikolai vennero assunti da Tamaki in un'agenzia molto vicina a quella di Hado, per questo le loro collaborazioni erano frequenti.

 

Invece colui che aveva bruciato le tappe, andando abbastanza vicino all'imprese di Hawks, era Vergil il quale aprì una propria agenzia poco più che diciottenne e nell'ultima classifica si era posizionato in decima posizione.

La sua ascesa fu proporzionata alla consapevolezza del proprio potere. Aveva scoperto in un'antica biblioteca, durante i suoi viaggi in Europa, un tomo perduto da secoli dove trovò conferma di un sospetto che aveva avuto da tempo: non era la Yamato a conferirgli i poteri, ne era già in possesso, semplicemente la spada gli amplificava a dismisura. Inoltre lesse anche delle storie sugli altri proprietari della lama, erano davvero incredibili e ciò lo convinse che il suo potere doveva ancora maturare.

Perciò iniziò ad essere ossessionato dalla continua ricerca della forza, per fortuna c'era Sara al suo fianco che si dimostrò essere l'unica capace di placare questa sua insana fissazione.

La ragazza si era mostrata l'unica in grado di entrare in sintonia con il ragazzo, i due si erano avvicinati molti durante lo scontro con Jack The Ripper, nel quale Vergil riconobbe il valore dell'amica.

 

Seppure gli eroi stessero cercando con tutte le forze Shigaraki ed i suoi, dei loro nascondigli non c'era traccia e come se non bastasse i loro attacchi si facevano sempre più frequenti ed accurati.

Anche Kanon sparì nel nulla, l'ipotesi più probabile era che si fosse unito alla lega dei villains, eppure lui non aveva messo a segno nessun attacco o colpo criminale noto. Forse si stava nascondendo nell'ombra oppure aveva dei propri ed ingegnosi progetti.

 

Infine da un paio d'anni due soggetti, un uomo ed una donna, comparivano in tutti il mondo sventando i piani dei criminali e diventando sempre più bravi ad ogni successo.

Avendo i volti ed i corpi coperti, nessuno ne conosceva l'identità. Secondo i più non erano né eroi né criminali, bensì vigilanti e seppure questa figura venisse vista di cattivo occhio dall'autorità, era indubbio che il loro operato avesse salvato numerose vite.

 

Ben presto questa atmosfera di pace e sicurezza si sarebbe dissolta come neve al sole.

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Capitolo 71
*** Una vigilante fuori dal comune ***


Una vigilante fuori dal comune

 

Alcune delle più prestigiose agenzie di tutto il Giappone iniziarono a collaborare sempre più strettamente al fine di trovare la league of villains. In particolare quella di Najire e di Tamaki stavano seguendo le traccie della donna in maschera d'argento, la quale era stata avvistata nei pressi della prefettura di Nara.

La criminale venne considerata altamente pericolosa e non solo per aver messo alle strette Kirishima durante il campo estivo di qualche anno prima, ma anche per aver portato a termine ben trenta omicidi, di cui dieci eroi. Proprio perciò Hado e Amajiki procedettero con molta calma, portandosi i rispettivi collaboratori.

 

Una volta giunti a destinazione Nejire ed il vecchio amico presero la zona Nord, quella più probabile dove trovare la villian, mentre Aerith e gli altri andarono a Sud.

I quattro giovani, anche se la situazione sarebbe potuta degenerare da un momento all'altro, erano felici di stare di nuovo insieme. Dal loro ultimo team up erano passati mesi e difficilmente il loro tempo libero coincideva.

 

Il russo non aveva perso i suoi intenti romantici verso l'amante dei fiori, seppure quest'ultima continuava a non mostrare nessun interesse di quel tipo. Inoltre l'umore della gentile ragazza aveva risentito della scomparsa di Strife e tendeva a non affrontare gli argomenti inerenti l'amore.

 

“ Allora Aerith, hai avuto notizie su Michael?” domandò Astrid suscitando le ire di Nikolai, il quale infatti rispose piuttosto alterato “ Perché dovrebbe saperlo? Sono anni che non si sa nulla di quel tizio” “ In primo luogo non è un tizio, ma nostro amico. In secondo Michael era estremamente legato ad Aerith, quindi è probabile che l'abbia contattata” “ Purtroppo no, non lo sento dal giorno del diploma. Non so dove sia, cosa stia facendo e se sta bene” la voce dell'amante dei fiori, per quanto tentasse di mascherarlo, era carica di tristezza e preoccupazione.

“ Meglio così, potrebbe metterti nei guai” aggiunse il russo, “ Ti riferisci a quella storia di Theif?” chiese Jill, “ Sì, ho sempre avuto dei sospetti su Strife e a quanto pare avevo ragione. La sua natura è proprio come quella del padre: subdola, infida ed ingannatrice. Ci ha mentito fin dall'inizio” “ Ti sbagli, lui non è così” rispose Aerith con convinzione, “ Invece sì e mi chiedo quando anche tu aprirai gli occhi”.

 

Le parole di Nikolai quando si parlava di Michael, erano sempre velenose ed il motivo era chiaro: voleva gettare ancora più fango sul vecchio compagno di classe in modo da farlo scendere dal piedistallo dove l'aveva messo Aerith.

Suddetto atteggiamento non piaceva affatto all'amante dei fiori ed in passato gli aveva portati ad alcuni conflitti verbali. Inoltre anche gli altri ex alunni della classe internazionale non gradivano tali insinuazioni, ma dovevano ammettere che non erano del tutto campate in aria.

 

La castana stava per rispondere all'amico, quando Astrid, grazie alla propria vista acutissima, vide una donna in un vicolo con indosso lo stesso indumento, un lungo cappotto di pelle nera, della vigilante comparsa due anni fa.

“ Guardate” sussurrò la bionda indicando la figura femminile, “ Quella è” commentò Jill appena prima che Nikolai scattò in avanti sostenendo “ Non ti lascerò scappare!”.

Il russo avvolse tra le sue stringe la donna trascinandola in mezzo la strada, in questo modo gli eroi poterono guardarla meglio. Il cappotto le copriva il copriva il corpo, ma comunque era evidente che fosse atletico e sensuale. Inoltre indossava degli anfibi, guanti che lasciavano scoperte le dita, le quali avevano delle unghie perfette, i capelli erano come quelli di Cleopatra ed il trucco, anch'esso in stile antico egizio, risaltava i suoi stupendi occhi blu. Invece il resto del volto non era riconoscibile per via di una Menpo, color viola intenso, estremamente inquietante.

 

“ Adesso verrai con noi” affermò il russo stringendo la presa sulla donna, la quale tuttavia scomparì nel nulla. Nell'arco di un istante comparve alle spalle di Nikolai sferrandogli un terribile calcio che gli tolse il respiro. Allora Astrid, trasformatasi in aquila, provò ad afferrarla con le sue potenti zampe, ma ancora una volta la vigilante sparì per poi riapparire sopra di lei, assestandole una gomitata in piena testa.

Quindi intervenne Jill che, grazie al suo Buddha, riuscì a respingere gli assalti della nemica. Quest'ultima in risposta impugnò due pugnali neri, molto affilati ed a giudicare dall'aspetto non convenzionali.

 

Per aiutare gli amici Aerith creò una materia analitica, la quale però, prima che potesse essere inserita nel bastone, venne presa dalla vigilante. Successivamente la giovane donna con il cappotto le sussurrò “ Sai, morivo dalla voglia di incontrarti di persona”.

Prima che potesse dire altro Jill provò a prenderla, ma fu abbastanza agile da evitare l'attacco.

In quel breve scambio i giovani eroi si resero conto che le storie sulla vigilante non erano esagerate, quella tizia era davvero fuori dal comune. Compreso ciò, i quattro decisero di combattere coordinandosi, così da non correre ulteriori rischi.

 

Proprio quando il vero scontro stava per iniziare, un corpo cadde dal cielo schiantandosi violentemente al suolo. Gli ex studenti lo riconobbero subito, si trattava del villain Oblivion, noto per essere la spalla della donna con la maschera d'argento. Visto che era ancora vivo, avrebbero potuto recuperare delle informazioni importanti, ma prima dovevano vedersela con la vigilante.

 

Però le cose andarono diversamente, infatti la donna con gli occhi azzurri si spostò in un istante sopra un palazzo, dove c'era un uomo, il suo collega e con lui scomparve nel nulla.

Aerith ebbe modo di osservare l'altro vigilante solo per un secondo, ma fu abbastanza per ricevere una strana sensazione, quasi famigliare.

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Capitolo 72
*** Tempo di saldare il debito ***


Tempo di saldare il debito

 

I due vigilanti ricomparvero in un'antica casa giapponese di grandi dimensione, tenuta perfettamente e dall'aspetto suggestivo.

La donna non esitò a togliersi la menpo, mostrando un volto estremamente giovane, non aveva più di diciotto anni.

“ Finalmente libertà! Questa cosa mi soffoca, a volte vorrei non indossarla” “ Ti ho già ripetuto centinaia di volte il suo funzionamento” “ Lo so: vista la nostra posizione, è saggio non far sapere chi siamo”.

Nel dire quest'ultima frase la giovane assunse un tono più greve simile a quello del collega, lo stava palesemente prendendo in giro.

L'altro vigilante rise divertito dall'imitazione e successivamente si tolse la maschera. Seppure fosse un po' più grande ed avesse una cicatrice sotto l'occhio destro, era evidente che si trattava dell'ex studente della classe internazionale Michael Strife.

 

Il giovane durante il periodo di convalescenza, dopo lo scontro con Saga, venne assalito da tremendi sensi di colpa. Aveva fallito nel proteggere un amico e sebbene si fosse sforzato per anni, con tutte le proprie forze, non aveva potuto far nulla per cambiare il destino di Aerith; solo l'intervento di Deku aveva salvato la donna che amava.

Perciò iniziò a pensare ad un modo per diventare più forte, così da non ricadere negli errori del passato. Però fece l'esatto opposto: così come aveva più volte fatto, si tenne tutto dentro ed affrontò i propri demoni da solo, pur sapendo di poter contare sull'aiuto e sostegno dell'amante dei fiori.

L'unica idea che gli venne fu quella di liberare il padre, per quanto ce l'avesse con lui, era l'unico che poteva insegnarli come sfruttare al massimo il suo Quirk.

 

Fatta l'irruzione nella prigione, venne portato da Thief in un vecchio nascondiglio di quest'ultimo, dove nessuno gli avrebbe mai trovati.

Lì venne addestrato e comprese a fondo la proprio stranezza: quest'ultima non solo li consentiva di usufruire della forza dei custodi, ma l'essenza di quelle creature entrava in lui. Proprio questo rappresentava il più grande vantaggio, nonché il peggiore rischio per Strife. Infatti se da una parte poteva vantare un'energia immensa, dall'altra i custodi, se non affrontati, avrebbero preso il sopravvento. In suddetta eventualità un mostro indescrivibile si sarebbe liberato, scatenando il panico nel mondo; durante la battaglia con Arles mancò un soffio per realizzare questa catastrofe.

 

Trascorso un anno di allenamento, Michael diede avvio al suo operato da vigilante. Prese questa via perché non sapeva più chi era, certamente non un eroe per quello che aveva fatto, ma neanche un villain visto che voleva continuare ad aiutare coloro in pericolo.

Durante uno dei suoi primi interventi, si imbatte una ragazza, conosciuta per essere una ladra, circondata da villains furiosi. Strife la salvò con diverse difficoltà, fu in quella circostanza che rimediò la cicatrice sotto l'occhio, dopo di che la portò con sé dato che l'assalita aveva perso i sensi.

 

Mentre la giovane si riprendeva dalle ferite, Michael le chiese il motivo delle sue azioni. Lei gli raccontò la propria storia, colpita dal gesto del ragazzo che per poco non aveva perso un occhio.

Fin da quando aveva memoria visse per la strada, vittima di freddo e fame. Non volendo morire di stenti, si unì ad una banda criminale nella quale ricoprì un ruolo marginale, visto che era ancora una bambina. Divenuta adolescente iniziò ad agire in proprio come scassinatrice, ciò le permise di affittare una stanza in periferia ed avere un minimo sostentamento. Non conoscendo altra vita, presto avrebbe iniziato a cambiare le proprie azioni, redendole sempre più criminose.

 

Perciò era un profilo perfetto per la league of villains, ma fortunatamente ci fu l'arrivo di Michael, il quale decise di portarla sulla retta via, intuendo che il suo cuore non era ancora completamente avvolto dalle tenebre.

I due iniziarono ad allenarsi insieme, mentre il ragazzo le impartiva alcune lezioni, soprattutto morali, che aveva imparato alla UA.

 

L'intento di Strife si realizzò, la ragazza che si faceva chiamare Iside, non sapendo il proprio nome, mutò il comportamento verso una strada più luminosa. Infatti i due presero velocemente a lavorare insieme come vigilanti, salvando numerose vite. Strife si fece chiamare H.P. per evitare che qualcuno ricollegasse il suo nome a quello dell'ex studente della UA scomparso nel nulla.

 

Iside era dotata di un Quirk fuori dal comune, che neanche lei capiva fino in fondo. In particolare si muoveva ad una velocità assurda, certamente superiore a quella di Iida e forse pari a quella di Deku, e vantava una forza fisica sorprendente rispetto al suo fisico. Inoltre impugnava due pugnali neri, che aveva fin da quando era piccola, capaci di tagliare ogni cosa.

Per cui sembrava poter vantare due unicità, velocità e forza, ma Thief riteneva che fosse qualcosa di diverso. Quando la guardava aveva la sensazione di averla già vista, in particolare era la sua energia che gli ricordava parzialmente quella di Lucifer ed in particolare quella del Fantasma.

 

C'era solo un piccolo problema rappresentato dalla foga che pervadeva Iside durante delle lotte intense o quando si arrabbiava. In suddette circostanze arrivava anche ad uccidere i suoi nemici, cosa che non doveva assolutamente accadere. Quindi Strife andava sempre con lei, essendo l'unico in grado di riportarla alla ragione.

 

“ Iside, perché ti sei fatta scoprire da quei quattro?” “ Non ci arrivi Michael? Ti facevo più perspicace” “ Volevi conoscerli” “ Vedi che lo sapevi” “ Sai che non devi fargli del male, sono buoni” “ Tranquillo, lo so. Però quel tizio, quello con lo strano accento” “ Nikolai” “ Sì, lui, non mi piace neanche un po'. Ha detto delle cose orribili sul tuo conto che mi hanno mandata su tutte le furie” “ Ha le sue ragioni” “ Non essere così duro con te stesso, hai fatto quello che ritenevi giusto e la tua bella l'ha capito, Aerith non ce l'ha con te, infatti ha preso le tue parti contro quel tipo odioso”.

 

Strife non rispose, troppi pensieri e ricordi gli affollavano la mente. Però venne riportato alla realtà quando una fiamma bianca comparve davanti a loro, dalla quale uscì un uomo affascinante che affermò con un sorriso furbo “ Sono venuto a riscuotere il mio credito, Michael Strife”.

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Capitolo 73
*** Una pericolosa discendenza ***


Una pericolosa discendenza

 

L'uomo comparso dalle fiamme si rivelò essere Lucifer, il quale era giunto fino in quel luogo sperduto per avere ciò che gli spettava. Però Iside aveva in mente qualcosa di diverso, infatti la sua indole ben poco riflessiva la spinse ad attaccarlo violentemente.

L'arcangelo caduto fu capace di schivare il colpo senza troppi problemi, ciò fece capire alla giovane che quel tizio fosse fuori dal comune e quindi estrasse i pugnali pronta a fare sul serio.

 

“ Basta così Iside!” esclamò Michael, “ Si è intrufolato qui, dobbiamo sapere come ha fatto e soprattutto cosa vuole” “ Non è qui per quello che temi” “ Per cui non vuole ricattarci per mantenere nascosta la nostra posizione?” “ No, sei venuto per riscattare il tuo credito, non è così?”.

Lucifer non sentì la domanda dato che si era focalizzato nell'osservare la ragazza, essendone rapito.

 

“ Ecco cos'era tutto questo baccano” sostenne un anziano Thief appena uscito dall'abitazione. Nel sentire quella voce famigliare, l'arcangelo tornò alla realtà. “ Allora le dicerie erano vere, sei figlio di questo ladruncolo che ho sconfitto anni fa” “ Solo perché non potevo usufruire del mio pieno potere” rispose il padre di Strife, “ Le cose non sarebbero cambiate” “ Invece sì, ti ricordi come è andato a finire il nostro primo scontro?” “ In quell'occasione mi hai colto di sorpresa, ma se hai dei dubbi su chi di noi sia il più forte, possiamo risolverla subito” “ Se volete potete anche scannarvi, ma lontano da qui!” intervenne con decisione Michael.

L'ex studente della UA non voleva che la sua abitazione venisse distrutta e soprattutto non desiderava che il campo di gigli, che con tanta fatica era riuscito a creare, subisse dei danni.

 

“ Sai Michael, quasi quasi ti chiederei di uccidere questo povero idiota per saldare il debito. Tuttavia ho questioni più importanti da sbrigare, per cui Strife se vuoi seguirmi” “ Va bene, arrivo” “ Aspetta, vengo anch'io” si intromise Iside, “ Non è necessario, posso sbrigarmela da solo, in fondo è un mio problema” “ Se vuoi unirti a noi, accomodati, abbiamo bisogno d'aiuto” concluse Lucifer.

Così il trio partì verso Kobe, dove l'uomo dal grande fascino aveva alcuni affari in sospeso.

 

Giunti in città Lucifer spiegò ciò che aveva in mente di fare: “ Vedete quell'edificio molto grande e luminoso?” “ Sì, è uno dei locali più famosi del Giappone” rispose Strife, “ Ho buoni motivi per pensare che sia il nascondiglio di Raven, un membro della league of villains” “ Cosa vuoi da lui?” “ Diciamo solo che abbiamo concluso un affare, ma lui si ostina a non pagare quanto deve” “ Non mi convinci, credo che tu ci stia nascondendo qualcosa” “ Anche se fosse vero, cosa importa Michael? Io avrò ciò che mi spetta ed allo stesso tempo indeboliremo la lega. So che sei un vigilante adesso, però scommetto che vuoi ancora fermare quell'associazione” “ Fatto ciò il mio debito sarà estinto?” si limitò a chiedere il giovane, “ Naturalmente, sono un uomo di parola” “ Perfetto, allora non perdiamo altro tempo” “ Così mi piaci, per prima cosa Iside sali su quel tetto e segui questo schema” le consegnò un foglio “ Ti permetterà di staccare la corrente solo al pub, senza allarmare nessun altro” “ Perché proprio io? È un incarico noioso” si lamentò la ragazza, “ Semplice, sei molto veloce” “ E va bene” detto ciò la ragazza scomparve nel nulla.

 

Rimasti soli, Strife chiese a Lucifer “ Come hai fatto a trovarmi?” “ So tutto quello che mi interessa, ragazzino” subito dopo l'arcangelo cambiò bruscamente argomento, “ Toglimi una curiosità: come hai conosciuto quella ragazza?” “ Per caso in una città di periferia” “ Thief ha la sensazione di averla già vista, vero?” “ Come fai a saperlo?” “ Semplice, ho la medesima sensazione e so anche il perché. Tuo padre ti ha parlato di Azrael?” “ No, so solo quello che hanno diffuso i giornali” “ Allora tocca a me dirti la sua reale natura: quell'arma racchiudeva l'essenza di una donna avvelenata dalla rabbia e dall'odio, ciò la rese maledetta capace di diffondere pura follia” “ Non mi interessa, appartiene al passato e per lo più è stato distrutto da Deku anni fa” “ Lo credevo anch'io, ma quando ho visto quella ragazza ed i suoi pugnali ho capito una cosa” “ Cosa?” “ La tua amica è la reincarnazione della stessa donna che ha forgiato Azrael ed i pugnali neri che brandisce non sono altro che la nuova incanalazione di quella volontà folle” “ Stai dicendo solo assurdità” “ Non mento mai. Sai, anche la donna nota come Fantasma era una sua reincarnazione ed ha seminato caos e distruzione” “ Dove vuoi arrivare?” “ Ti consiglio di fermare Iside prima che acquisisca troppa forza oppure rivolterà il Mondo intero, spargendo sangue e distruzione” “ Non la conosci, non hai diritto di dire cose del genere” “ E qui che ti sbagli, la conosco molto bene e so quello che farà”.

 

Per quanto le parole di Lucifer sembrassero solo una favola, Michael aveva sempre saputo che Iside avesse qualcosa di diverso rispetto agli altri, ma allo stesso tempo era certo che avrebbe utilizzato quelle incredibili doti per il bene. Se invece le cose fossero andate come sostenuto da Lucifer, dubitava di avere la forza per ucciderla. Avevano passato talmente tanto insieme che provava per lei un sentimento d'affetto molto forte, come se fosse stata la sua sorella minore.

 

Ben presto il destino avrebbe messo alla prova Iside rivelandone la reale natura, la quale sarebbe stata angelica o demoniaca.

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Capitolo 74
*** Scegliere la propria via ***


Scegliere la propria via

 

Lucifer ed i vigilanti non erano gli unici a Kobe. Infatti anche Aerith e Nikolai, su permesso dei rispettivi datori dell'agenzia, giunsero in quella città seguendo le informazioni rivelate da Oblivion.

Non era stato affatto semplice capire ciò che sosteneva quel villain, dato che le sue parole erano simili a vaneggiamenti di un folle. Comunque la polizia fu capace di intuire che un gruppo di criminali, con a capo il pericoloso Raven, si nascondeva in un locale di Kobe.

L'incarico venne affidato ai due ex studenti della classe internazionale essendo gli unici liberi, la maggior parte dei pro era focalizzata alla preparazione di un assalto in un covo di villain, nel quale, secondo alcuni informatori, si nascondeva Shigaraki.

 

Il rapporto tra i due ex compagni di classe non era dei migliori per via dell'ennesima discussione su Michael, ciò non fece altro che complicare una missione già di per sé alquanto complessa e delicata.

Sebbene Nikolai volesse riappianare le divergenze, l'amante dei fiori aveva in mente solo lo scopo che l'aveva portata lì. Per cui decise di dirigersi da sola nel locale più famoso, mentre il russo era andato a perlustrare il perimetro.

 

Come prevedibile c'era una grande fila che certamente l'avrebbe fatto perdere un mucchio di tempo prezioso ed inoltre se fosse stato davvero il nascondiglio di Raven il buttafuori non l'avrebbe mai fatta entrare. Per suddette ragioni decise di utilizzare un metodo che aveva imparato da Strife, consistente nello sfruttare il favore delle tenebre per intrufolarsi. Non era nel suo stile, ma rappresentava la soluzione migliore.

L'amente dei fiori osservò attentamente l'edifico, scoprendo una finestra aperta sul retro. Il problema consisteva nell'altezza in cui era posta, troppo elevata per poter essere raggiunta. Ciò la spinse a trovare un altro ingresso, tuttavia la sua attenzione venne attirata da uno stormo di corvi. Probabilmente si trattava di Raven, quindi si diresse cautamente verso quegli uccelli.

 

Una volta arrivata presso il punto d'interesse, vide il villain che stava cercando combattere contro un uomo che usava delle fiamme bianche ed al fianco di quest'ultimo c'erano i due vigilanti. Come eroina sarebbe dovuta intervenire, però al contempo, non conoscendo le intenzioni del trio che stava lottando con Raven, si sarebbe potuta dimostrare una scelta alquanto azzardata.

Nel mentre che stava pensando a come proseguire, Nikolai corse verso i quattro dichiarandoli in arresto.

“ Quello zuccone!” borbottò la ragazza che, non potendo lasciare da solo l'ex compagno di classe, uscì allo scoperto.

 

Lucifer, il quale ormai aveva in pugno Raven, si rivolse verso gli intrusi “ Non ho nulla contro di voi, ma se ficcate il naso nei miei affari sarò costretto ad agire” “ Credi di spaventarci? Noi siamo eroi, non abbiamo paura di esseri come te” rispose il russo con decisione, “ Se la metti in questi termini”. L'arcangelo caduto sollevò una mano verso il duo, ma venne anticipato dai vigilanti, i quali con estrema rapidità allontanarono gli eroi.

 

Michael portò Aerith verso Nord, stranamente l'amante dei fiori non oppose resistenza alla presa del vigilante, arrivando persino ad aggrapparsi a lui.

Una volta che furono abbastanza distanti, Strife la lasciò delicatamente andare, dopo di che voltò le spalle intento ad andarsene. Però venne fermato dall'amante dei fiori che gli disse “ Grazie”.

Il ragazzo rabbrividì nel risentire la voce di colei che amava dopo tanto tempo, ma fu solo un secondo, infatti riprese velocemente il suo intento iniziale, essendo però di nuovo interrotto dall'arrivo di un gruppo di villains. Si trattava di nemici non particolarmente forti, perciò fu capace di sconfiggerli senza difficoltà.

L'amante dei fiori, essendosi distratta nell'osservare il vigilante combattere, stava per essere colpita alle spalle da una scarica elettrica, lanciata da un criminale. Per sua fortuna Strife intervenne prontamente assorbendo l'attacco, grazie a Raijin, per poi mettere fuori gioco il nemico. Fatto ciò se ne andò il più rapidamente possibile, lasciandosi dietro una Aerith convinta di una cosa: il vigilante era Michael. Ne aveva avuto conferma da come l'aveva difesa sia da Lucifer che dai villain e sia per il Quirk che aveva avuto modo di vedere.

 

Nel frattempo Nikolai stava attaccando Iside, sebbene quest'ultima non avesse alcuna volontà di lottare per non indispettire l'amico fraterno. Fu proprio perciò che, colta alla sprovvista, cadde vittima della melodia del russo, la quale le tolse le forze fino ad indurla in un sonno profondo.

“ L'ultima volta ci sono andato leggero, ma come vedi non ho commesso lo stesso errore. Adesso vediamo cosa si nasconde sotto quella maschera”.

Quando Nikolai le toccò la menpo, il corpo di Iside venne pervaso da un calore tanto intenso da ustionare la mano dell'eroe. Successivamente Iside, risvegliatasi, si rialzò carica di furia, che la spinse ad attaccare l'eroe senza esitazioni. Quest'ultimo mise le sue stringe in modo circolare così da creare un potente scudo, il quale venne distrutto con un solo colpo. Allora tentò di intrappolare Iside, ma la vigilante evitò l'attacco e gli conficcò un pugnale nell'avambraccio destro, tanto profondamente che la lama spuntava dall'altra parte dell'arto. Dopo di che gli sferrò un pugno in faccia, facendolo cadere a terra ed infine si mise sopra di lui minacciando di trafiggerlo.

 

Proprio in quell'istante Michael l'aveva raggiunta, ma non poté intervenire a causa di un muro di fiamme bianche. “ Che diavolo hai in mente Lucifer?” “ Ti dimostro che le mie parole sono vere, quella ragazza è l'incarnazione della furia omicida”.

Strife avrebbe potuto superare quel fuoco, ma a sua volta voleva dimostrare all'arcangelo che Iside non fosse un mostro. Per cui rimase in disparte, confidando nell'animo dell'amica.

 

La vigilante, prima di poter compiere l'irreparabile, fermò la propria mano e si allontanò da Nikolai spinta da un'emozione che non pensava di non avere: la misericordia.

Il tempo passato con Michael ed i suoi insegnamenti avevano fatto breccia nel cuore della ragazza, cambiando per sempre il corso della storia.

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Capitolo 75
*** Cattivi presagi ***


Cattivi presagi

 

Michael corse immediatamente dalla cara amica con un'immensa soddisfazione nel cuore, era certo che Iside avrebbe fatto la cosa giusta.

“ H.P. sapevo che non dovevo ferirlo, ma non ho avuta altra scelta” iniziò a scusarsi la vigilante, “ Lo so, hai fatto quello che dovevi. L'importante è che tu stia bene e che lui sia ancora vivo” “ Tranquillo, l'ho risparmiato. A te invece com'è andata?“ “ Ti dirò tutto quando saremo tornati a casa” “ Già, meglio togliere il disturbo”.

“ Davvero interessante, non mi sarei mai aspettato una cosa del genere” intervenne Lucifer uscendo dall'ombra, “ Che vuoi dire?” domandò Iside, “ Chiedilo al tuo amico”.

A quel punto la ragazza si voltò verso Strife, il quale non poté fare a meno di spiegarle tutto.

 

“ Quindi sarei la reincarnazione di una folle omicida, proprio come la temibile Fantasma” sussurrò la ragazza con uno sguardo indecifrabile, ma l'erede di Thief la rassicurò poggiandole una mano sulla spalla e dicendole “ Sei l'unica artefice del tuo destino, ricordatelo sempre. Hai dimostrato di non essere come la hero killer risparmiando Nikolai” “ Avrei potuto ucciderlo e lo stavo quasi facendo, perché non sei intervenuto a fermarmi?” “ Semplice, ho piena fiducia in te”.

“ Ma che bella scenetta commovente” esordì l'arcangelo caduto in tono derisorio, allora Michael gli lanciò un'occhiataccia notando uno strano anello nero nella mano di Lucifer. Per cui gli domandò “ Non dirmi che abbiamo fatto tutto questo solo per quel gingillo” “ Per me è molto prezioso” “ Sarà, comunque il debito adesso è saldato” “ Certamente ed è stato un vero piacere fare affari con te” “ Un'ultima cosa Lucifer, prova un'altra volta a minacciare i miei vecchi compagni e te ne pentirai amaramente” “ Credi di spaventarmi?” “ Potrai anche credere di essere il Diavolo, ma io ho a che fare giornalmente con mostri ben peggiori di te” “ Sono quasi tentato di divertirmi”.

 

Mentre Lucifer e Michael discutevano, Nikolai, non accettando l'idea di essere sconfitto in quel modo, raccolse le energie rimaste e lanciò delle stringhe, col braccio buono, alle spalle di Iside. La vigilante stava per essere trafitta all'altezza del cuore, ma Strife intervenne prontamente afferrando le corde.

“ Non è da eroi colpire qualcuno alle spalle”, dopo aver detto ciò, l'erede di Thief tirò il russo verso di sé e gli fece perdere i sensi con un diretto piuttosto violento. Mise tanta forza nel pugno perché era in preda alla rabbia: non solo il vecchio amico aveva attentato alla vita di colei che considerava una sorella, ma con quel gesto rischiava di vanificare la conquista morale appena fatta da Iside.

 

“ Non mi sembra che tu tenga a lui, eppure mi hai minacciato poco fa. Aspetta un attimo, forse capito: a te interessa solo quella ragazza con gli occhi verdi, Aerith se non sbaglio” sostenne Lucifer cogliendo in fallo il vigilante. Notando di aver colto nel segno, continuò guardando fisso negli occhi Michael“ Dimmi, cosa vuoi veramente? Qual è il tuo più profondo ed oscuro desiderio?”.

Strife fu come ipnotizzato da quello sguardo che lo spinse a rispondere sinceramente “ Vorrei che le cose fossero più semplici” “ Spiegati meglio” “ Mi piacerebbe poter essere al fianco di Aerith, lavorare con lei ed aiutarla quando ne ha bisogno. Inoltre vorrei portare con me anche Iside e farle vivere una vita alla luce del sole e non immersa nelle tenebre” “ Insomma desideri una famiglia, piuttosto semplice per uno con le tue potenzialità... Ho tutto quello che mi serviva, ci vediamo” si congedò rapidamente Lucifer volando via.

 

Iside rimase particolarmente colpita del desiderio di Michael, naturalmente non della parte di Aerith, da come l'amico ne parlava era evidente che se ne fosse perdutamente innamorato. Piuttosto di ciò che la riguardava, sapeva che Strife teneva a lei per via di quello che avevano passato, ma non era il tipo che esternava le proprie emozioni. Quindi sentirlo dire certe cose la rese felice e la spinse ancora di più a renderlo fiero di lei.

 

Il blitz degli eroi in uno degli nascondigli della lega si rivelò infruttuoso dato che non trovarono nessuno. L'unica cosa presente erano delle attrezzature tecnologiche e computer distrutti, per fortuna tra i pro ce ne era uno dotato di un Quirk legato all'informatica. Grazie al suo intervento alcune informazioni vennero a galla, in particolare c'erano alcuni dati su esperimenti relativi alle unicità. Purtroppo non fu possibile capire cosa riguardassero nello specifico, ma era abbastanza per causare un forte senso di preoccupazione in tutti i pro. Questo perché la recente scoperta si ricollegava ad una notizia che si stava diffondendo tra la popolazione rurale: alcuni dei membri di spicco della league of villains avevano mostrato la capacità di utilizzare un numero impressionante di Quirk.

Non c'erano prove a sostegno della tesi, ma se fosse stata vera gli eroi si sarebbero trovati in guai seri.

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Capitolo 76
*** Il Giappone con il fiato sospeso ***


Il Giappone con il fiato sospeso

 

Aerith, raccolti i propri pensieri, andò alla ricerca di Nikolai.

Il ragazzo, da quando era diventato un pro, aveva assunto un comportamento egocentrico ed estremamente arrogante. Ciò l'aveva portato a prendere sotto gamba delle situazioni pericolose ed a gettarsi nella mischia senza un piano ben preciso, proprio come aveva fatto poco prima.

L'amante dei fiori non sapeva bene il perché, forse il fatto di essere un professionista gli aveva dato alla testa oppure voleva dimostrare qualcosa. Quest'ultima era l'ipotesi più plausibile visto che il russo tra i suoi ex compagni era quello più in basso in classifica, occupava la centesima posizione.

 

L'amante dei fiori non ci mise molto a trovarlo, aveva una profonda ferita al braccio sinistro ed era privo di sensi. Quindi l'eroina creò un'energia per rimetterlo in sesto, “ Nikolai, come ti senti?” “ Mi fa male il braccio e la testa” “ Che ti è successo? È stata colpa di quel tizio che usava le fiamme bianche?” “ No, sono stati quegli stronzi di vigilanti”.

A quel punto la giovane, mentre lo accompagnava verso l'ospedale più vicino, si fece raccontare tutto, non potendo credere che Michael avesse ferito un suo vecchio compagno.

 

Trascorsi un paio di giorni dallo scontro di Kobe, Nikolai venne dimesso. I medici fecero tutto il possibile, ma i tendini ed i muscoli erano laceranti ad un livello tale che il giovane non avrebbe più potuto muovere il braccio normalmente.

Invece Aerith ricevette un messaggio da un numero privato che le chiedeva di recarsi da sola fuori Kyoto l'indomani per alcune informazioni importanti. Il testo era firmato “ H.P.” il che voleva dire che proveniva dal ragazzo con cui voleva parlare da tanto tempo. Quindi, senza dire niente a nessuno, si diresse il più velocemente possibile a Kyoto.

 

Michael ed Iside erano conosciuti al pubblico come dei vigilanti, ma questo era solo parte del loro operato. Infatti per sostenersi lavoravano nel mercato nero, nel ramo di cacciatori di taglie, dove conobbero anche Dante, il fratello di Vergil, un ragazzo della loro stessa età e con una personalità irriverente e spigliata. Inoltre avevano raccolto dati sulla league of villains grazie ad alcuni tizi ben poco raccomandabili.

Strife aveva contattato colei che amava per darle tutto quello che aveva scoperto, così da aiutare gli eroi nella lotta alla lega.

 

Prima però di partire volle parlare con Iside, nel suo amato campo di gigli.

“ Ehi Michael, sei a contemplare i fiori come al solito?” “ Sì, mi trasmettono serenità” “ Allora, cosa volevi dirmi?” “ Siediti vicino a me” “ D'accordo, mi devo preoccupare?” “ Per niente, mi stavo solo chiedendo se hai mai pensato a cosa fare in futuro” “ Sai che sono una che vive alla giornata” “ E' vero ed una delle cose che apprezzo più di te. Però non devi necessariamente continuare sulla nostra attuale strada per sempre, non ti piacerebbe avere una vita normale?” “ Onestamente il mio concetto di normalità è diverso da quello comune ed è una cosa che non mi importa. Ora sono felice, tuttavia mi rendo conto che prima o poi tornerai dalla tua bella” “ Questo non è detto e poi anche se fosse non ti abbandonerei mai. Potresti prendere la licenza da eroe” “ Vuoi che diventi un'eroina?” “ Non se non lo desideri, tuttavia con la licenza potresti usare liberamente il tuo Quirk” “ Credi che me la darebbero dopo tutto quello che ho fatto?” “ Nessuno sa chi è la vigilante, quindi sarebbe possibile. Comunque adesso me ne devo andare, ci vediamo presto”.

Quando Michael fu lontano, Iside iniziò a pensare seriamente a quella proposta, l'idea di poter restare vicina all'amico fraterno le piaceva molto.

 

Nel frattempo i principali pro del paese si stavano recando a Tokyo per discutere le prossime mosse da intraprendere contro la lega. Nejire, non avendo notizie di Aerith, chiese a Jill di trovarla, ma nonostante gli sforzi fatti, dell'amante dei fiori non c'era la minima traccia.

L'eroina invece si imbatte in Nikolai e Vergil, i quali stavano discutendo aspramente.

“ Ehi ragazzi, che succede?” chiese Jill preoccupata dai toni che i due stavano assumendo, “ Questo idiota di Vergil osa sostenere che se anche Michael fosse il responsabile della fuga di Thief ed avesse assunto il ruolo di vigilante, non dovremmo condannarlo. Mai sentito una cazzata più grande” “ Almeno lui ha tentato di rimediare agli errori commessi, a differenza tua” ribadì il possessore della Yamato, “ Che vuoi insinuare?” “ Non è ovvio? Strife ha fatto quello che ha fatto per avere più potere, così da non perdere più nessuno e tu invece che cosa hai fatto? Sei rimasto incollato ad una ragazza che non ti calcola perché, ironia della sorte, è innamorata proprio di colui che condanni” “ Ora mi hai stancato!”.

I due sarebbero venuti alle mani se non fosse stato per Jill, che li fermò con il suo Buddha per poi rimproverarli “ Basta voi due! Abbiamo già tanti problemi con la lega! Creare delle faide interne è del tutto inutile, se non persino dannoso”.

 

Proprio in quell'istante i televisori della città cambiarono canale, mettendosi sul notiziario locale, il quale mostrava le immagini di un Deku estremamente ferito e circondato da numerosi villains, tra cui Shigaraki.

“ Il nostro amato simbolo della pace sta fronteggiando i maggiori esponenti della league of villains da solo e questo lo sta mettendo in seria difficoltà. A tutti gli eroi in ascolto, recatevi il prima possibile verso Kyoto, luogo dello scontro e date supporto a Deku!” sostenne l'inviata sul posto. Il microfono di quest'ultima venne preso da Tomura che affermò con un sorriso folle “ Restate dove siete, oppure vi aspetterà la stessa sorte del vostro Simbolo della pace”.

Le parole di Shigaraki sembrarono una sentenza di condanna a morte. Se le cose fossero andate come sosteneva, l'intera società sarebbe stata scossa fin dalle fondamenta.

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Capitolo 77
*** L'era dei villains ***


L'era dei villains

 

Midoriya, dopo un lungo periodo lontano dai propri affetti, si era recato a Kyoto per fare una visita all'amata.

“ La costante minaccia della league of villains sta minando la sicurezza della società, lo dimostrano i numeri sui crimini che sono aumentati del 3% negli ultimi mesi. Se solo avessi fermato Shigaraki quando ne ho avuto l'occasione nulla di questo sarebbe successo. Tutte le piste e gli indizi cha abbiamo raccolto su quell'associazione si sono dimostrati dei buchi nell'acqua, che Tomura l'abbia fatto di proposito? È possibile, magari ha in mente di guadagnare tempo per completare qualsiasi cosa stesse facendo in quella stanza che ha distrutto quando ci siamo rivisti tre anni fa”.

 

Il fiume di pensi dell'eroe numero uno venne interrotto quando, fluttuando sopra una pasticceria, sentì il profumo di dolci appena sfornati. “ Sembrano essere deliziosi, ne prenderò qualcuno per Ochako, magari così mi perdonerà per averle dato buca”.

Uraraka ed Izuku di solito si organizzavano per trovare un po' di tempo da trascorrere insieme, ma dall'ufficiale ritorno della lega e soprattutto del simbolo del male le occasioni di vedersi erano notevolmente diminuite, fino a sparire del tutto negli ultimi mesi.

Deku sapeva che in un momento come questo la società aveva bisogno più che mai di un pilastro sul quale fare affidamento, però non poteva negare che gli mancasse terribilmente Uravity.

 

Midoriya stava per comprare le delizie quando notò Tomura sul tetto, il quale iniziò ad allontanarsi rapidamente. L'eroe lo seguì con il Full Cowl al 100% senza però riuscire a colmare la distanza con la nemesi, probabilmente il criminale aveva rubato un Quirk di tipo velocità.

L'inseguimento durò fino al momento in cui Shigaraki non si fermò di sua spontanea volontà, i due erano abbastanza lontani dalla città da non correre il rischio di danneggiare edifici o ferire degli innocenti.

 

“ Ti ho portato qui così potrai usare tutta la tua forza senza restrizioni” affermò il simbolo del male, “ Stranamente gentile da parte tua, cosa stai tramando?” “ Domanda stupida per uno con la tua mente acuta, voglio far fuori il boss finale e vedere la reazione della società. Con la tua scomparsa, la verità sarà rivelata” “ Che genere di verità?” “ Che gli eroi sono solo dei buffoni, incapaci di proteggere nessuno!” “ Quello che ti è successo non è stata colpa di All Might, ma credo che a questo punto sia inutile parlarne nuovamente” “ Esatto, è tempo di concludere la partita”.

 

A quel punto Deku attivò l'Extreme Full Cowl deciso a porre fine all'eterna lotta tra One for All ed All for One una volte per tutte. Tuttavia prima che potesse muoversi, il Danger Sense gli fece capire che qualcuno lo stava per attaccare alle spalle. Per cui schivò l'attacco, evitando un colpo di bastone proveniente da Jack The Ripper, il quale successivamente lanciò una bomba d'aria che venne respinta da uno Smash. Dopo di che il pro lo avvolse tra le spire del Black Whip, ma fu solo per un istante visto che intervenne il villain con la bocca cucita, lo stesso che aveva attaccato Clay qualche anno fa. Quest'ultimo scagliò un diretto talmente potente da frantumare il terreno, fortunatamente Izuku era abbastanza rapido da schivarlo.

Allora Deku passò al contrattacco con un calcio, il quale si scontrò contro uno scudo d'aria del villain che lo aveva appena attaccato, ciò gli fece venire un terribile sospetto che presto avrebbe avuto conferma.

 

In quel preciso istante giunsero anche il clown psicopatico, Dark , il temibile Desroyer ed Alice, i quali finirono di complicare le cose. Sebbene fosse in inferiorità numerica, Midoriya era in grado di tenergli testa, almeno per il momento.

Durante suddetto scontro i villains utilizzarono dei Quirk diversi da quelli che avevano sempre mostrato e come se non bastasse era talmente numerosi che la possibilità che fossero naturali era da escludersi. Il che portò Midoriya ad una conclusione: i criminali erano in possesso del All for One. Naturalmente non si trattava dell'originale, ma di alcuni esemplari artificiali proprio come accaduto con Nine e con l'ex simbolo del male durante l'incidente di Kamino.

 

Normalmente la combinazione di Smokescreen e Danger Sense era sufficiente per sopperire ad una superiorità numerica nemica, ma non in questa circostanza a causa del Quirk di tenebre di Dark e quello d'aria di Jack, capaci di dissipare il fumo. Come se non bastasse la situazione precipitò quando anche Shigaraki si unì alla lotta, il suo intervento permise ai seguaci di mettere a segno diversi attacchi combinati capaci di mettere in seria difficoltà il Simbolo della pace.

 

Dopo pochi minuti Deku era a terra, col fiato pesante e con serie ferite su tutto il corpo. Anche i criminali avevano riportato dei danni, tranne Tomura, ma non erano gravi come quelle dell'eroe.

“ Posso batterli singolarmente, ma in gruppo sono estremamente pericolosi. Dovrei provare a separarli, ma dubito che Shigaraki me lo permetterà”.

Mentre Izuku pensava ad una soluzione, un altro villain si unì alla lotta portando con sé una donna con un microfono ed un ragazzo con una telecamera. L'intento del simbolo del male era palese: voleva che il Mondo intero vedesse la disfatta di Midoriya.

 

“ Guardate bene il vostro amato simbolo, ben presto sparirà dalla faccia della terra!” esclamò Shigaraki in direzione del cameraman, il quale però venne interrotto da una voce femminile gridare il nome di Deku. Si trattava di Uravity, la quale venne subito attaccata dal tizio con la bocca cucita che la centrò in piena testa, grazie ad un'accelerazione disumana. Tuttavia la donna fu così abile da ammortizzare l'impatto con le braccia ed a toccarlo, così da farlo fluttuare.

A quel punto si diresse verso il marito dandogli una mano a rimettersi in piedi, “ Deku!” “ Ochako cosa ci fai qui?” “ Ho sentito delle esplosioni, quindi mi sono precipitata. Però non mi sarei mai aspettata di vedere questo, cosa facciamo?”.

Midoriya si guardò intorno capendo una cosa: non c'era speranza di salvezza né di vittoria, la trappola architettata da Shiragaki era perfetta. Però poteva ancora fare qualcosa per salvare la moglie.

 

“ Ochako ti amo” “ Ti amo anch'io, ma non è il momento per cose del genere” “ Ascoltami attentamente: ingerisci il mio DNA e scappa mentre li tengo impegnati” “ Cosa?!” “ Non possiamo permettere che il One for All muoia così” “ Assolutamente no! Non ti lascerò morire, il mondo...io ho bisogno di te” “ Non mi lasceranno mai scappare ed inoltre tutto il Giappone mi sta vedendo. Il Simbolo della Pace non può fuggire con la coda tra le gambe. Ochako, affido il resto a te”.

 

“ Nessuno di voi due uscirà vivo da qui! Lamia!” esclamò Shigaraki, dopo di che il cielo si coprì di nuvole nere e minacciose, mentre una donna con delle ali viola si avvicinava al campo di combattimento.

“ Lo faccio solo perché lo voglio e non perché me l'hai ordinato, sia chiaro” sostenne Lamia mentre dei fulmini viola percorrevano le nubi. Poco dopo un'immensa colonna d'energia viola, dal raggio di cento metri, si diresse verso i pro.

Deku tentò di respingerla con uno Smash dato a massima potenza, il boato dell'impatto fu tale da essere percepito a km di distanza.

 

Il simbolo della pace riusciva a tenere a bada l'attacco, perciò questo sarebbe stato il momento perfetto per Uraraka di mettere in atto il piano del marito. Ma non lo fece, avvicinandosi invece all'amato.

“ Ochako, ma cosa?” “ Viviamo e moriamo insieme, ricordi?”, la donna aveva citato uno delle promesse nuziali mostrando quanto per lei significasse la vita dell'eroe.

“ Che scenetta romantica, patetico. Ragazzi poniamo fine a questo gioco!” ordinò Shigaraki che lanciò una sfera nera, a cui si affiancarono altre sfera di colori diversi le quali diedero vita ad un'esplosione impressionante. Quest'ultima distrusse tutto, lasciando solo un gigantesco cratere e degli eroi non c'era la minima traccia.

 

Tomura rise di gusto, per poi prendere il microfono e sentenziare “ Il Simbolo della pace è morto! Villains di tutto il Giappone, anzi di tutto il Mondo ho una cosa da dirvi: uscite dalle tenebre e fate ciò che volete, date libero sfogo ai vostri desideri. Nessuno vi opprimerà più, la società degli eroi è finita, adesso è il nostro momento, questa è l'era dei villains!”.

 

Mandato suddetto messaggio, il simbolo del male uccise la giornalista ed il cameraman per poi andarsene.

L'eccitazione per la vittoria non gli fece notare un piccolo dettaglio: in fondo al cratere c'erano alcuni strani filamenti celesti, probabilmente dei capelli.

A chi appartenevano? E soprattutto chi avrebbe mai potuto resistere al mostruoso attacco combinato dei villains?

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Capitolo 78
*** Delle informazioni da consegnare ***


Delle informazioni da consegnare

 

Poco prima dello scontro tra Deku e Shigaraki, Aerith era arrivata al punto d'incontro indicato dal vigilante con grande trepidazione nell'animo. Era convinta che quell'uomo con la menpo fosse Strife ed aveva delle prove a sostegno di quest'ipotesi. In primo luogo le sensazioni che provava quando lo guardava e soprattutto quando le era vicino. Inoltre l'aveva protetta senza esitazione, comportamento tipico del vecchio compagno di classe.

 

Non ci volle molto prima che il vigilante raggiunse l'amante dei fiori, indossava, oltre alla solita maschera, anche un cappuccio che rendeva impossibile identificarlo.

Strife si avvicinò alla ragazza dandole una chiavetta usb, “ Qui ci sono delle informazioni dettagliate su Tomura e sui suoi seguaci”. La voce del giovane uomo era alterata da un dispositivo all'interno della menpo, nonostante questo Aerith era più che mai certa che quello davanti a lui fosse colui al quale aveva pensato per tutto questo tempo. Ebbe una definitiva conferma quando le loro mani si toccarono casualmente, nel momento della consegna dell'oggetto, provò una sensazione di elettricità ed il suo cuore accelerò.

 

Sentì la stessa cosa anche il vigilante, il quale però, ingoiando i propri sentimenti, le voltò rapidamente le spalle intenzionato ad andarsene.

Strife aveva scelto di contattare Aerith perché sapeva che sarebbe stata l'unica a presentarsi da sola, senza volerlo catturare. Almeno questo era quello che si ripeteva, in realtà aveva semplicemente il bisogno di rivederla anche se solo per un istante.

 

L'amante dei fiori gli afferrò un braccio bloccandolo e sussurrò dolcemente “ So chi sei”. Queste semplici parole fecero rabbrividire Michael che si rese conto di essersi eccessivamente esposto.

Il vigilante rimase impietrito non sapendo cosa fare, la sua testa gli diceva di andarsene, ma il suo cuore gli imponeva di restare. Per cui fu Aerith a fare la prima mossa: fece voltare il ragazzo, per poi togliergli il cappuccio. Successivamente passò a rimuovere la menpo, ma le sue mani tremavano e si muovevano lentamente dato che era il momento della verità. Tuttavia non ebbe di completare l'azione per via di una gigantesca esplosione, seguita da un boato, che attirò la sua attenzione e quella del giovane. Il duo si scambiò uno sguardo d'intesa, dopo di che si diresse verso la sorgente del suono.

 

A circa metà strada del fumo nerissimo ed estremamente denso li avvolse, “ Due prede sono finite dritte nella mia trappola” esordì Dark facendosi strada tra il suo potere.

Il villain era diventato molto più forte rispetto al passato, infatti fu sufficiente l'esposizione alla sua stranezza per solo pochi secondi per prosciugare le energie del duo. Però Michael, conoscendo affondo le abilità dei criminali, si era preparato ed aveva la contromossa adatta: sfruttando il custode Vapor, iniziò ad espellere il fumo dal proprio corpo grazie a del vapore che fuoriusciva dai suoi pori. Inoltre sfruttò suddetto elemento per compiere un'incredibile accelerazione che colse di sorpresa il nemico, il quale incassò un potente diretto.

Dark e Michael iniziarono quella che si sarebbe dimostrata un'aspra lotta, ma accadde qualcosa che cambiò le carte in tavola: Aerith cadde in ginocchio esausta, esponendosi così ad un micidiale colpo di Destroyer che le arrecò una brutta ferita alla tempia e perdere i sensi.

Ciò fece infuriare Strife che, cambiando custode istantaneamente, prima allontanò Dark con un rovescio dall'immensa potenza, poi centrò in pieno l'altro villain evitando che l'amata subisse altri danni.

 

Già affrontare due criminali come quelli sarebbe stata un'impresa titanica, ma la situazione peggiorò ulteriormente quando giunsero sul campo di combattimento Jack ed il tizio con la bocca cucita.

“ Che possibilità puoi avere se anche Deku è caduta vittima dei nostri colpi?” chiese con ghigno malvagio Dark. Suddetta notizia lasciò di stucco Strife: “ Il simbolo della pace è stato sconfitto? Impossibile” “ Invece è la realtà, la sua disfatta è stata trasmessa in diretta in tutto il Giappone” sentenziò il villain prima di lanciarsi all'attacco.

L'erede di Thief stava escogitando un piano per proteggere Aerith, che adesso teneva tra le braccia, ma non vedeva soluzione. Fortunatamente Iside comparve giusto in tempo salvando l'amico e l'amante dei fiori grazie alla sua velocità.

 

Nell'istante successivo i tre si ritrovarono nel nascondiglio di Thief, grazie ad una nuova abilità della vigilante: il teletrasporto.

“ Grazie Iside, ci hai salvati” “ Figurati, non appena ho visto quello accaduta a Kyoto e sapendo che tu fossi lì, mi sono precipitata” “ Ottima mossa, la situazione stava prendendo una brutta piega” “ Già, quei tizi sono davvero pericolosi. Adesso che facciamo?” “ Prima mi assicurerò delle condizioni di Aerith, poi vedremo” “ Ma certo”.

 

L'amante dei fiori non aveva nulla di serio: la ferita sulla testa era meno grave di quanto sembrava e per il resto aveva bisogno solo di un po' di riposo; Strife perciò la lasciò riposare nel suo letto. Mentre la visitava trovò il fiocco danneggiato, che le aveva regalato anni prima, in una tasca del vestito che indossava e ciò li riempì il cuore di gioia.

 

“ Allora come sta?” domandò Iside non appena l'amico uscì dalla stanza, “ Bene, ha solo bisogno di un po' di riposo. Io vado a consegnare i dati sui villains, tu bada a lei” “ Non se ne parla! Non ti lascerò da solo in un momento del genere, hai bisogno di un'alleata su cui contare” “ Iside ha ragione” intervenne Thief, “ Cosa dovrei fare allora?” “ Lasciala con me, ci penserò io”.

Michael non si fidava ancora del padre, ma quest'ultimo si era sempre comportato in modo impeccabile sia con lui che con Iside. Perciò, seppure a malincuore, diede ascolto al leggendario ladro, sapendo che sarebbe stata la scelta migliore, e partì con Iside alla ricerca dei suoi vecchi amici.

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Capitolo 79
*** Un pericoloso luogotenente ***


Un pericoloso luogotenente

 

Immediatamente dopo la sconfitta di Deku, i villains di tutto il Giappone iniziarono a riversarsi nelle strade, dando libero sfogo alle loro più oscure fantasie. Il che provocò un panico generale tra la popolazione, la quale sentiva di aver perso il pilastro su cui fare affidamento.

Naturalmente tutti i pro si mobilitarono all'istante nel tentativo di arginare il dilagare della criminalità, ma, nonostante la loro superiorità combattiva, i villains non mostravano un minimo segno di esitazione.

Questo era l'esatto risultato cercato da Shigaraki: distruggere la società degli eroi fin alle fondamenta, seminando di conseguenza il più totale caos.

 

Le cose peggiorarono ulteriormente: la lotta tra bene e male ben presto divenne senza quartiere. I combattimenti si concentrarono nei centri abitati, causando danni agli edifici e vittime tra i cittadini sebbene gli eroi facessero tutto il possibile per limitare suddetti problemi.

Questa era il momento peggiore della storia moderna, persino più oscuro rispetto al ritiro di All Might. Infatti in quella occasione anche le forze del male avevano perso il loro leader, invece adesso Tomura, non solo aveva vinto contro Izuku, ma stava tirando le fila della sua lega.

 

Anche gli ex studenti della classe internazionale furono impegnati negli scontri, dimostrando di essere molto preparati ed abili. Coloro che stavano brillando maggiormente erano Jill e Vergil, il secondo però assunse un comportamento totalmente apatico, arrivando persino ad uccidere i nemici. Proprio perciò venne ripreso dai suoi amici, ma lui si limitò a rispondere che si trovavano in guerra e ciò significava che non c'era spazio per la pietà.

 

Michael ed Iside avevano in mente di consegnare le informazioni relative ai villains a qualche vecchio amico del ragazzo, ma non appena si fermarono in una città vennero presi d'assalto da numerosi criminali. Ciò gli costrinse ad affrontarli, ma grazie alla loro profonda affinità furono in grado di sconfiggerli senza troppi problemi, almeno fino a quando non giunse un luogotenente della league of villains.

“ Bene, bene, i due famosi vigilanti proprio davanti a me. Shigaraki vuole sincerarsi sul vostro schieramento, tuttavia io voglio frantumare i vostri corpicini e sentire le vostre ossa rompersi” affermò minaccioso Destroyer mentre si scrocchiava le mani pronto alla lotta.

 

Seppure il criminale fosse molto temibile, i vigilanti sapevano tutto su di lui: il suo reale nome era Rick Golden, nato negli Usa dove visse fino a dieci anni. Dopo di che si trasferì in Giappone ottenendo una laurea in ingegneria, ma questa non era la sua reale passione. Infatti, per pagarsi gli studi, partecipò a dei match clandestini, nei quali provò un insolito piacere nel sentire le ossa rompersi e l'odore del sangue fresco. Il che lo avvicinò al mondo della criminalità dove fece carriera abbastanza rapidamente, attirando l'attenzione di Shigaraki che lo reclutò.

Destroyer era dotato del potente Quirk Trigger che gli consentiva di utilizzare i suoi enormi avambracci come una sorta di grilletti, i quali innescavano una reazione nel fisico che gli permetteva di scagliare dei pugni devastanti. Per cui la strategia migliore sarebbe stata quella di usare degli attacchi rapidi, ma i vigilanti avrebbero dovuto prestare attenzione ai Quirk derivanti dall' All for One artificiale.

 

La prima ad attaccare fu Iside che, impugnando saldamente i pugnali, scattò verso il nemico sfruttando la sua assurda velocità, la quale le permise di mettere a segno un bel colpo. Tuttavia non ebbe effetto visto che venne bloccato da un'armatura rocciosa dell'avversario, il quale passò al contrattacco con un diretto talmente rapido da costringerla a compiere un balzo indietro.

Allora Strife sfruttò l'apertura per avvolgere Destroyer nei suoi tentacoli, i quali secernevano un liquido altamente corrosivo che iniziò a disintegrare la protezione nemica. Per evitare di subire ulteriori danni, il villain attivò degli spuntoni di metallo che, fuoriuscendo dal suo corpo, trafissero i tentacoli liberandolo.

Nonostante ciò il corpo di Destroyer aveva subito delle ferite e la sua corazza era assente. Di conseguenza Iside intervenne: corse in cerchio attorno al nemico mettendo a segno numerosi attacchi dalla grande capacità di perforazione. Essendo alle strette Rick emise un urlo ad ultrasuoni, obbligando così la ragazza a fermarsi. Dopo di che sui suoi gomiti spuntò un foro, dal quale uscì del vapore che incrementò la sua velocità.

Golden avrebbe travolto in pieno la vigilante, la quale era ancora stordita, ma fortunatamente intervenne Strife che lo allontanò grazie ad un diretto potenziato da alcuni tentacoli messi intorno al suo arto; i quali inoltre ustionarono pesantemente quest'ultimo grazie al liquido urticante che producevano.

 

Lo scontro andò avanti per un po' in una situazione di apparente stallo, in realtà i vigilanti volevano studiare e comprendere i Quirk del nemico per non avere brutte soprese. Destroyer non mostrò di poter usufruire di altre stranezze, il che sarebbe stato un indizio molto importante nel corso della crisi.

“ Iside poniamo fine a questa storia” “ Con estremo piacere H.P.! Usiamo la nostra tecnica combinata?” “ Sì, è perfetta” “ Basta blaterare! Ora vi schiaccerò come formiche!” urlò Destroyer lanciandosi all'assalto. Però venne anticipato da Iside, la quale gli sferrò un poderoso montante. Successivamente Strife lo scagliò violentemente a terra con un raggio di luce purissima, per poi avvolgere l'amica nei suoi tentacoli. Infine la lanciò, facendola roteare, verso il nemico il che generò un impatto tale da frantumare il suolo e creare un considerevole cratere.

I vigilanti erano riusciti a sconfiggere un luogotenente, ma la strada per riportare la pace era ancora lunga.

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Capitolo 80
*** Conoscere il proprio nemico ***


Conoscere il proprio nemico

 

Jill, insieme a Vergil, Nikolai e Sara, si stava dirigendo a Kobe, dove, secondo alcune fonti, era stato avvistato Destroyer. Il gruppo aveva come leader ufficiale il possessore della Yamato, essendo il più alto in classifica, il quale impartì precisi ordini: catturare il villain solo se possibile, altrimenti avrebbero dovuto eliminarlo. La prima opzione sarebbe stata preferibile visto che in questo modo la polizia avrebbe potuto recuperare delle importanti informazioni, ma allo stesso tempo sarebbe stata la più complicata. Infatti Destroyer era famoso tra la criminalità per la sua spietatezza, il che impediva agli eroi di prenderlo alla leggera.

A rendere ancora più difficile il compimento della missione c'era lo stato d'animo del russo e di Jill, i quali si stavano seriamente preoccupando per l'incolumità di Aerith. L'amante dei fiori era sparita da due giorni, in una circostanza normale non c'era nulla da temere, ma visto il caos generato dalla lega forse le era accaduto qualcosa di brutto.

 

Non appena il gruppo giunse in città rimase molto sorpreso: i giovani si aspettavano di essere aggrediti dai villains come succedeva sempre, ma di loro non c'era alcuna traccia. Tuttavia il loro operato era ben presente dato che Kobe versava in condizioni pietose: le strade, ricoperte da crateri, erano deserte e gli edifici non erano altro che macerie fumanti.

Mentre decidevano come proseguire, udirono un forte boato provenire poco lontano e questo li spinse ad indagare.

 

Arrivati sul posto gli eroi videro i due vigilanti che avevano tanto fatto parlare di sé negli ultimi anni. Nikolai, come prevedile, si lanciò all'attacco venendo però fermato da Vergil, il quale tagliò di netto le stringhe dell'amico.

“ Cosa fai? Sei impazzito?!” obiettò animatamente il russo, “ No, sei tu troppo impulsivo. Guarda” il possessore della Yamato indicò il corpo privo di sensi di Destroyer prima di proseguire, ” A giudicare dal loro stato hanno sostenuto una lotta, presumibilmente contro i villains e quel luogotenente. Ciò non li rende nostri nemici” “ Ma nemmeno nostri alleati! Michael, so che sei tu, quella maschera è inutile, toglila!” ordinò Nikolai non ottenendo alcuna risposta, “ Allora sarò io a smascherarti, dopo di che mi dirai cosa hai fatto ad Aerith! Sono certo che l'hai contatta e sfruttata per qualche tuo interesse come hai sempre fatto!”.

 

Le pesanti accuse del russo fecero infuriare Iside che rispose a tono “ Sei un vero idiota! Sebbene abbia risparmiato durante il nostro ultimo incontro continui a trattarlo così male, inaudito. Ti farò rimangiare quelle parole ingiuste!”.

Michael sapeva che la situazione sarebbe peggiorata presto, quando l'amica perdeva il controllo era difficile tenerla a bada. Perciò la fermò prima che potesse accadere il peggio poggiandole una mano sulla spalla e scuotendo il capo in segno di lasciare perdere. Poi iniziò a parlare con calma, sebbene il suo sangue ribollisse per quello che aveva dovuto sentire.

“ Aerith sta bene” “ Allora era come dicevo! Dimmi immediatamente dov'è!” “ In un posto sicuro Nikolai, tornerà a dare il suo contributo quando si sarà ripresa” “ Portami subito da lei!”.

Non potendo più sentire sbraitare l'amico, Vergil lo colpì alla nuca con l'elsa della katana facendolo svenire. Dopo di che il possessore della Yamato chiese “ Ho come l'impressione che non sia una caso che ci siamo incontrati, non così?” “ Arguto, prendi” Strife lanciò la chiavetta, “ Lì ci sono numerose informazioni sui principali membri della lega, vi sarà molto utile. Un'ultima cosa: Destroyer è in possesso di quattro Quirk oltre al proprio” “ Me è impossibile!” esclamò Sara, “ Per niente, chiedete alla polizia i dossier sugli All for One artificiali”, affermato ciò Strife ed Iside scomparvero nel nulla.

 

Vergil guardò la chiavetta scoprendo un piccolo pulsante sulla cima, cliccandoci su si generò una luce che proiettò il contenuto dell'oggetto, cioè i dati sui villains.

Il tizio con la bocca cucita si chiamava Seth, era nato in Egitto, ma cresciuto in Giappone. Per sopperire alla mancanza di denaro, divenne una cavia da laboratorio su medicinali all'avanguardia. Tutti quegli esperimenti provocarono dei profondi danni celebrali, rendendolo una macchina omicida.

Il suo Quirk originale è uno di potenziamento fisico, ma secondo alcune indiscrezioni il reale potere risiede nella bocca che di sua sponte ha cucito, altrimenti avrebbe distrutto tutto e tutti.

 

Invece la donna in maschera si faceva chiamare Alice, ma probabilmente era un nome fittizio assunto quando iniziò a lavorare a soli dieci anni per i servizi segreti. Fu proprio quell'occupazione a farla diventare una villain, infatti si accorse di come i fantomatici buoni ricorressero a raggiri ed omicidi per raggiungere i proprio obiettivi. Facevano la stessa cosa dei villain, ma almeno questi non mentivano agli altri ed a se stessi.

Il Quirk di cui disponeva si chiamava Impact e le permetteva di colpire gli organi dei bersagli con un semplice pugno o calcio.

 

Il clown era It, uno psicopatico fin dalla nascita, cha aveva trascorso gran parte della vita in case di cura. Fuggito da una di queste, venne caldamente accolto dalla league of villains dove i suoi metodi folli gli fecero scalare i ranghi.

La sua unicità si chiamava Treat, capacità che gli consentiva di creare degli strani trucchi dagli effetti imprevedibili.

 

Invece Jack the Ripper era come se non fosse mai esistito: non si sapeva il suo reale nome né che faccia avesse dietro le bende sporche di sangue e non c'era certezza sul suo passato. Secondo alcune voci vide da piccolo i suoi genitori brutalmente assassinati e ciò gli fece perdere il controllo.

Come rivelato da Aoyama, il suo Quirk era Fear, potere che paralizzava chiunque provasse paura in sua presenza.

 

Infine c'era Dark o per meglio dire Doi Matsumoto. Il ragazzo nacque a Tokyo in una famiglia agiata, la madre era una dottoressa ed il padre un grande agente di borsa. Visse in una villa fantastica, ricca di domestici, per tutta l'infanzia e la prima adolescenza seguendo i corsi delle scuole migliori. Per cui sembrava una vita perfetta, ma era solo apparenza. Infatti il giovane fu vittima di soprusi ed abusi da parte dei genitori, i quali soffrivano di una forte dipendenza da alcol e psicofarmaci. Ciò li portò a far del male al loro stesso figlio, arrivando fino ad ustionarlo con dell'acido così da deformargli il corpo. Doi si rivolse alle autorità, ma queste vennero corrotte, non lasciandoli la minima speranza. Questo lo rese un ricettacolo d'odio, ideale da essere manipolato dal simbolo del male.

Il suo Quirk era Dark, da cui prendeva il nome, stranezza che li conferiva la facoltà di creare un denso fumo nero capace di sottrarre tutte le forze al bersaglio.

 

Naturalmente c'erano anche i dati di Destroyer, ma mancavano quelli sulla Lamia e sul tizio delle telecamere. Però della donna si sapeva molto grazie al suo scontro con Bakugo, invece l'ultimo era avvolto nell'oscurità e ciò lo rendeva ancora più pericoloso.

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Capitolo 81
*** Un cuore rinato ***


Un cuore rinato

 

Ochako sapeva di dover dare ascolto alle parole di Izuku, il One for All era sempre stato il baluardo contro il male assoluto e per questo non poteva essere perduto. Tuttavia, proprio come le accadeva ogni volta che l'amato fosse in pericolo, il suo corpo si mosse da solo in protezione del simbolo della pace, pur consapevole di andare in contro a fine certa.

Appena prima che il mostruoso attacco combinato dei villains li travolgesse, Uraraka abbracciò per l'ultima volta l'amato, grata di aver avuto la possibilità di trascorrere la vita con lui.

 

Uravity sentì un boato e d'istinto chiuse gli occhi, aspettando di sentire un forte dolore. Ma non provò nulla di ciò, bensì un senso di leggerezza, simile a quello generato dal suo Quirk, “ Che sia questa la morte?” pensò.

Tuttavia le cose tornarono rapidamente alla normalità, per cui, nel tentativo di capire cosa stesse accadendo, riaprì gli occhi ritrovandosi davanti Saga, il suo studente sacrificatosi anni prima.

“ Saga! Questo significa che io e Deku siamo...” “ Non siete morti, non senti il dolore? È il segno che siete ancora vivi”. In effetti l'eroina aveva male alla testa, a causa del colpo subito dal criminale poco prima, quindi era sopravvissuta, ma come? L'unica soluzione che le venne in mente era rappresentato dal ragazzo di fronte a lei, ma Saga era morto, perciò doveva essere il gemello.

Suddetta convinzione la spinse a mettersi in posizione di guardia, ma il ragazzo la tranquillizzò “ Non voglio combatterti” “ Come faccio a fidarmi di te Kanon? Da quello che so sei un genio del male” “ Se avessi voluto vedervi morti, vi avrei lasciato con Shigaraki e gli altri” “ Quindi è come pensavo, sei stato tu a salvarci, ma come?” “ Ho usato una mia tecnica speciale, il Triangolo d'oro” “ Spiegati meglio” “ Non è il momento, Midoriya ha assorbito parte dell'impatto e se non lo curiamo subito sarà spacciato”.

Presa dallo stupore, Uraraka non si era accorta che il marito fosse privo di sensi e gravemente ferito. Onestamente non si fidava di Kanon, ma al momento era l'unico che avrebbe potuto aiutarli, perciò decise di dargli ascolto.

 

Il gemello di Saga condusse gli eroi in una stanza spoglia, dove c'era solo un letto, dall'aspetto piuttosto scomodo, ed una sedia molto vecchia.

“ Stendilo” si limitò a dire il ragazzo, Uravity obbedì poggiando il marito il più delicatamente possibile per non fargli altri danni. Successivamente Kanon prese uno strano unguento dal buon profumo che consegnò alla donna, dandogli anche le istruzioni su come utilizzarlo: “ Questa è una medicina molto particolare che ho imparato a distillare in Cina, grazie ad alcuni monaci. Devi spalmarlo sulle sue ferite ogni sei ore, facendo attenzione a non saltare nessun punto” “ E funziona?” “ Certo, in pochi giorni tornerà come nuovo e pronto alla lotta, ma non servirà” “ Che vuoi dire?” “ Per quando sarà tornato in forze, avrò sistemato tutto. Estirperò la league of villains, membro dopo membro”.

 

Le parole del ragazzo sembravano sincere, ma cosa aveva portato un tale cambiamento nel suo animo? Forse negli ultimi anni aveva avuto una brutta esperienza con i villains.

Proprio nel tentativo di fugare questi dubbi, Ochako domandò “ Perché ci hai salvati e perché vuoi combattere Shigaraki? Non eri dalla sua parte?” “ Non lo sono mai stato, il mio obiettivo era quello di ingannarlo e di spingerlo contro Midoriya, così da prendere il loro posto al vertice del Mondo. Volevo controllare tutto ed avevo la presunzione di poter prevedere ogni cosa, però quando Lemillion mi ha rintracciato e quando Tomura non ha affrontato in un duello all'ultimo sangue Deku, ho capito che nella vita non tutto può essere previsto. Inoltre il modo in cui mio fratello è morto, sacrificandosi per il bene di altri, mi ha privato di ogni convinzione. Sapendo che un uomo privo di obiettivi è perso, ho iniziato a vagare per il mondo. Ho osservato la società per capire se merita la salvezza o se devi essere purificata” “ A quale conclusione sei giunto?” “ Ho visto che come c'è del male c'è del bene, proprio perciò ucciderò Tomura ed i suoi con le mie mani”.

 

Kanon credeva davvero in quello che diceva, la determinazione era visibile nei suoi occhi e ciò lo rendeva molto pericoloso per i suoi nemici.

Il ragazzo lasciò soli Uraraka e Midoriya, deciso a tenere fede alle sue parole e volendo, in cuor suo, portare avanti l'eredità del fratello.

Nel frattempo Ochako era piuttosto scombussolata per quello che era accaduto negli ultimi minuti: non solo sia lei che Izuku erano ancora vivi, ma Kanon, passato alla storia con l'ingannatore, li aveva salvati e sembrava addirittura essersi convertito al bene.

Avrebbe avuto bisogno di un po' di tempo per mettere insieme tutti questi pensieri, ma adesso la cosa più importante era aiutare l'amato a guarire. Sebbene Kanon avesse detto di voler sconfiggere la lega, in questa lotta il simbolo della pace sarebbe servito più di qualunque altra cosa.

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Capitolo 82
*** Cuori comunicanti ***


Cuori comunicanti

 

Nel mentre che la lotta tra Destroyer ed i vigilanti imperversava, Aerith si stava riprendendo dagli effetti del Quirk di Dark.

Sebbene la ragazza fosse un'eroina abile e molto preparata, erano bastati pochi secondi all'interno di quella densa nube di fumo nera per perdere tutte le forze. Il che rendeva il villain un avversario difficile da combattere, senza contare che le stranezze derivanti all'All for One artificiale erano ancora ignote.

 

L'amante dei fiori iniziò a svegliarsi dopo qualche ora sentendosi bene, fatta eccezione per un senso di stordimento. Non appena riprese completamente conoscenza si rese conto di trovarsi in una stanza che non conosceva: era in stile giapponese tradizionale e priva di particolarità fatta eccezione per un giglio poggiato sul comodino. Quel fiore, unito al profumo che sentiva nelle lenzuola, le fecero capire dove stava riposando.

 

Prima che potesse rimettersi in piedi, la porta si aprì mostrando un uomo anziano, ma ancora in perfetta forma. A primo impatto non lo riconobbe, ma osservando i suoi occhi ed il suo sguardo notò che erano uguali a quelli di Michael e questo la preoccupò. Aveva davanti il leggendario ladro Thief, imprigionato per quasi vent'anni a causa dei suoi furti e della collaborazione con Castellanos.

Perciò iniziò ad escogitare un piano per renderlo inoffensivo, ma il padre di Strife, accorgendosi dell'agitazione della ragazza, la tranquillizzò immediatamente: “ Non devi temermi” “ Questo è quello che direbbe ogni criminale” “ Non proprio, tipi come Shigaraki direbbero: ora che sei sveglia ti ridurrò in polvere. Invece io sono fatto di una pasta diversa, mi interessano solo i gioielli, i tesori e le ricchezze in generale. Non sono mai stato un assassino, salvo il piccolo frangente di un ventennio fa, ma allora non ero in me” “ Che significa?” “ E' una lunga storia... Tieni, ti ho portato qualcosa da mangiare e bere” “ Non sarà una trappola?” “ Pensi che voglia avvelenarti?” “ Una cosa del genere” “ Devi stare tranquilla, non farei mai del male ad una persona a cui mio figlio tiene così tanto. Sai è stato proprio lui a dirmi di prendermi cura di te ed quello che farò”.

 

Aerith scrutò attentamente il vecchio, non notando alcuna menzogna o seconda intenzione nel suo sguardo. Quindi ritenne veritiere le sue parole, ciò la fece arrossire: in cuor suo sapeva che Michael non l'aveva dimenticata, ma adesso che ne aveva avuto conferma era colma di gioia.

Thief, prima di lasciarla da sola, le disse un'ultima cosa: “ La situazione è grave lì fuori, quindi ti consiglio di recuperare tutte le forze prima che Michael ritorni” “ Sai quando?” “ No, ma è già fuori da un po', per cui sarà qui molto presto. Ho l'impressione che abbiate un sacco di cose dirvi, quindi ti invito a farlo prima di ripartire visto che potreste non averne la possibilità per molto tempo”.

La ragazza avrebbe parlato con Strife a prescindere, ma il fatto che Thief le avesse suggerito di farlo indicava che teneva al figlio, anche se a modo suo.

 

Michael ed Iside tornarono al loro nascondiglio a tarda notte, ci misero così tanto visto poiché furono impegnati a sconfiggere numerosi villains.

“ Ho proprio bisogno di una bella doccia” sostenne la giovane, “ Te la sei più che meritata” “ Grazie, allora vado così ti lascio solo con la tua amica speciale” la ragazza fece un occhiolino piuttosto malizioso prima di allontanarsi.

Quest'ultimo si diresse subito verso il giardino di gigli, dove trovò, proprio come pensava, l'amata. Era seduta su uno scalino che le consentiva di guardare i meravigliosi fiori, inoltre i suoi capelli insolitamente sciolti sembravano danzare per via della piacevole brezza. A tutto ciò faceva sfondo una stupenda luna piena, capace di rendere lo spettacolo a cui stava assistendo il ragazzo talmente bello da intimidirlo.

 

Superato il momento di meraviglia, Michael si incamminò verso l'amante dei fiori con passo leggero, “ Sapevo di trovarti qui” disse mentre si sedeva abbastanza lontano da lei. Aerith sorrise caldamente quando lo vide, per poi rispondergli “ Allora non ti sei dimenticato di me” “ Come potrei” “ Inoltre sei stato piuttosto bravo a far crescere i gigli qui, è decisamente difficile” “ Ho imparato dalla migliore”.

I due risero per un istante, ma ben presto una strana tensione si creò: Strife da un lato non si sentiva degno di stare al fianco della giovane dopo tutto quello che aveva fatto. Invece Aerith non sapeva da dove iniziare, voleva dirgli talmente tante cose.

 

Il primo a rompere il silenzio fu Michael, il quale, tenendo basso lo sguardo, chiese temendo la risposta “ Mi odi non è vero?” “ Cosa?!” “ Aerith so che mi detesti e non posso fartene una colpa. Sono sparito nel nulla, ho fatto scappare mio padre ed ho iniziato a fare il vigilante”.

A quel punto l'eroina si avvicinò a lui fino ad essere fianco a fianco, “ Senza dubbio non sono state mosse azzeccate, pensa che mi era messa un bel vestito rosso per la festa del diploma. Comunque so perché l'hai fatto: ti sentivi in colpa per non essere riuscito a proteggere me e Saga. Dico bene?”. La ragazza aveva il cuore in gola, sperava con tutta se stessa che la sua ipotesi fosse corretta.

L'erede di Thief sospirò “ Hai indovinato, avevo bisogno di maggiore potere per non perdere più nessuno e questo mi ha portato a fare delle scelte difficili. Ad essere onesto la cosa più terribile è stata stare lontano da te e la consapevolezza di aver rovinato tutto”.

Aerith gli sollevò il viso, in modo da guardarlo fisso negli occhi, provando una sensazione che solo lui poteva farle nascere. “ Michael non è tutto perduto, puoi rimediare agli errori commessi e... sappi che non ho mai smesso di amarti”. Quella semplice, ma allo stesso tempo potentissima, parola sconvolse il cuore di Strife che, seppure non si sentisse ancora degno di lei, la baciò con dolcezza. Notando che l'amata stava ricambiando il gesto con fervore, le mise le braccia intorno alla vita baciandola con passione crescente.

 

Il duo trascorse una notte di fuoco, esprimendo finalmente i sentimenti reciproci senza restrizioni o preoccupazioni.

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Capitolo 83
*** Genro Ken ***


Genro Ken

 

Iside era già sveglia di buon mattino, come al solito, e stava terminando una sessione di meditazione. Utilizzava questa particolare tecnica, insegnatale da Strife, quando si sentiva agitata: gli scontri con i villains e la consapevolezza che il Mondo fosse ad un passo dall'oblio, avevano messo a dura prova i suoi giovani ed alquanto instabili nervi.

 

Avendo riacquisito un buon equilibrio interiore, ritornò dentro casa a prendere qualcosa da sgranocchiare.

Fatta colazione andò alla ricerca di Thief, volendogli chiedere una cosa. Lo incontrò in sala, dove l'anziano stava leggendo “ Alle montagne della follia”.

“ Iside, hai bisogno di qualcosa?” chiese il ladro senza distogliere lo sguardo dal libro, “ Sì, devo farti una domanda” “ Coraggio” “ Cosa credi che accadrà adesso?” “ Che intendi?” “ Parlo dell'intenzioni Michael: dopo quello che è successo ieri notte, non so quale sia la sua prossima mossa”.

Incuriosito dall'atteggiamento, insolitamente preoccupato, dalla ragazza, Thief mise da parte la lettura per avvicinarsi a lei. “ Tu cosa vuoi fare? Hai intenzione di schierarti con gli eroi oppure resterai a guardare come la situazione si evolverà?” “ Sbaglio o avevo fatto prima io una domanda” “ Vero, ma per favore, rispondimi” “ D'accordo, visto che non voglio vedere il Mondo bruciare, aiuterò i pro, anche se non credo che ne saranno molto felici” “ Vedo che stai iniziando a tracciare il tuo cammino autonomamente, molto bene. Ora tocca a me: parlando con Aerith ho capito che è una giovane con un grande cuore, disposta a tutto pur di aiutare chi è in difficoltà e quindi si unirà ai suoi amici senza ombra di dubbio. Anche Michael ha un buon animo, ma per lui ciò che conta di più sono le persone che ama e per loro farebbe di tutto, proprio come sua madre. Visto che sia tu che l'eroina volete aiutare i buoni, si unirà a voi senza ombra di dubbio”.

 

Thief aveva ragione, infatti Strife era più che mai deciso a proteggere sia Aerith che Iside e l'avrebbe fatto come Michael e non come vigilante.

 

Intanto gli scontri si stavano facendo sempre più intensi e feroci. In particolare Abasi e Lara, con l'aiuto di Kirishima ed Iida, erano rimasti coinvolti in una situazione piuttosto critica.

I quattro erano stati inviati a Nara per far sentire al sicuro la popolazione, vittima di qualche sporadico attacco. Invece caddero dritti in trappola: 0non appena misero un piede in città, vennero presi d'assalto da decine di villains capeggiati dal luogotenente Seth.

 

Gli eroi furono capaci di tenere a bada la maggior parte dei criminali grazie alle loro abilità eccezionali. Red Riot ed Ingenium erano professionisti affermati da molti anni e la loro fama di combattenti infallibili non era campata in aria. Inoltre la combinazione di resistenza del primo e velocità del secondo era stata in grado di mettere in difficoltà diversi avversari.

Anche i due giovani non erano da meno e non solo per la compatibilità dei loro Quirk e per loro grande complicità, ma anche per le loro capacità individuali. Lara aveva imparato a creare contemporaneamente diversi tipi di frecce dagli effetti più disparati. Mentre Abasi capì come sfruttare un'abilità impressionante della sua stranezza: i suoi specchi non si limitavano più a deviare i colpi, ma potevano assorbirli e rispedirli al mittente con potenza tripla. L'unico inconveniente era rappresentato dal danno a cui si sottoponeva, anch'esso triplicato.

 

Sfortunatamente la superiorità numerica dei villains si fece presto sentire e l'intervento di Seth finì di peggiorare le cose. Il luogotenente dimostrò di poter vantare ben sei Quirk, oltre al potenziamento fisico: aumento della massa muscolare del 200%, crescita ossea, borchie, possibilità di lanciare frammenti di ossa, incremento della velocità e, quando si scucì la bocca, facoltà di sputare della lava.

 

I pro erano con le spalle a muro, se solo Seth fosse stato da solo i pro avrebbero potuto batterlo, ma col supporto dei suoi scagnozzi sembrava imbattibile.

Proprio quando ogni speranza sembrava perduta, un'aura di luce dorata apparve poco lontano, seguita da alcuni passi dal suono metallico, lenti e decisi. Non ci volle molto prima che i contendenti videro un giovane con un'armatura d'oro, la stessa di Saga, e con capelli azzurri avanzare.

 

“ Che diavolo ci fa qui?” fu la domanda degli eroi che trovò una risposta inaspettata: Kanon mise fuori gioco alcuni criminali, così da attirare l'attenzione degli altri. Quando furono tutti nello stesso punto, li distrusse con una micidiale Galaxian Explosion che fece tremare la terra per km.

Ciò spinse Seth ad assaltarlo, ma Kanon evitò i suoi attacchi agevolmente. Dopo di che colpì la fronte del nemico con un dito, lanciando il temibile Genro Ken, potentissima tecnica illusoria.

“ Adesso mi condurrai dal tuo leader” ordinò il ragazzo al luogotenente, il quale non poté fare a meno di obbedirgli.

 

I pro rimasero sconcertati: come aveva fatto Kanon a riuscire dove loro avevano fallito? Non solo aveva sconfitto numerosi criminali, ma stava persino per scoprire dove Tomura si nascondesse; era una cosa eccezionale.

Gli eroi decisero di seguirlo, sapendo che avrebbe bisogno d'aiuto contro Shigaraki.

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Capitolo 84
*** Seth, l'irriducibile ***


Seth, l'irriducibile

 

I pro seguirono per un po' Kanon ed il villain, ancora sconcertati da quello che avevano visto qualche istante prima.

Iida, il più diffidente del gruppo, chiese al giovane che lo aveva soccorso “ Allora, adesso stai dalla nostra parte? Vuoi per caso imitare tuo fratello Saga?” “ Non sono con voi, abbiamo semplicemente un nemico in comune e le mie motivazioni non ti riguardano” “ Perché vuoi combattere l'unione?” “ Avanti Iida, non assillarlo. Se non fosse per lui, non saremo qui” intervenne Kirishima, persuadendo l'amico ad infastidire ulteriormente Kanon che non sembrava affatto incline a parlare.

 

Il gruppo, dopo aver camminato per diversi minuti, passò attraverso una zona di campagna, la quale trasmetteva un senso di pace per via del paesaggio incontaminato e del canto frizzante degli uccellini.

Suddetta atmosfera venne bruscamente interrotta quando dei piccoli insetti meccanici iniziarono a sparare dei raggi laser, costringendo gli eroi ad evitarli. Anche Kanon fece lo stesso, allontanandosi però da Seth che venne immediatamente raggiunto da un ragazzo con una lunga sciarpa nera e gli occhi luminosi. Quest'ultimo era View, il criminale con le telecamere, il quale, incontrando lo sguardo del compare, lo liberò dall'illusione.

 

“ Ma dove sono?” borbottò in modo quasi incomprensibile Seth, “ Ti avevano fatto il lavaggio del cervello, ma io ti ho liberato. Dimmi, chi è stato?” “ Quello con i capelli celesti e me la pagherà cara!” “ Non farti prendere dalla furia, sarebbe un errore. Se ti ha già controllato, potrebbe farlo tranquillamente di nuovo” “ Non mi interessa, deve morire!” “ E morirà, ma per mano mia, sono il più adatto ad affrontarlo. Invece tu sfogati pure contro di loro” “ D'accordo, però mi devi un favore” “ E sia”.

 

Terminato il dialogo con il compagno del crimine, Seth scattò verso gli eroi travolgendoli con una forza impressionante, capace di far persino barcollare Kirishima. Proprio perciò Red Riot attivò Unbreakable, avendo anche un sospetto piuttosto preoccupante: il villains non stava combattendo seriamente nello loro passata battaglia.

Ingenium decise di dare supporto all'amico ed utilizzando il massimo della velocità, scagliò un possente calcio che però venne bloccato del villain, il quale incredibilmente si dimostrò capace di reagire a quella assurda accelerazione. A quel punto Seth sferrò un pugno, il quale si infranse sul corpo resistentissimo di Kirishima che iniziò ad attaccarlo supportato da Iida.

 

Sebbene il duo stesse dando il massimo, Seth era superiore e ben presto avrebbe avuto la meglio. Ma fortunatamente intervennero Lara ed Abasi che, sfruttando i loro celebri attacchi combinati, riuscirono a contrastare la devastante forza di Seth.

Tuttavia non era solo la potenza del villain il problema, infatti i suoi Quirk gli davano una grande versatilità ed inoltre poteva vantare di una resistenza senza pari. Quindi gli eroi decisero di porre fine alle ostilità con la successiva mossa: Iida aveva in mente di lanciare Kirishima contro il villain a massima velocità, rendendo così l'impatto potentissimo. Però Seth era di tutt'altra opinione, infatti li mise sotto pressione, non concedendogli alcun margine di respiro.

Ma, ancora una volta, i giovani pro furono salvifici: Abasi sfruttò un paio di specchi per deviare i colpi del criminale e altri due per amplificare la potenza delle frecce dell'amica, limitando in questo modo i movimenti nemici.

 

Cogliendo a volo l'occasione, Iida mise in atto il suo piano. L'impatto di Kirishima fu tale da generare un grande boato ed una nube di fumo. Una volta che si diradò, Red Riot era in piedi con un sorriso di soddisfazione. Purtroppo la sua esaltazione fu precoce, infatti alle sue spalle il villan lo centrò un pugno talmente potente da distruggergli la corazza ed arrecargli una profonda ferita sul fianco sinistro.

Successivamente il criminale gli diede un calcio mandandolo dai suoi amici, per poi aprire la bocca dando vita ad una vera e propria eruzione vulcanica. Abasi tentò di deviarla con uno specchio, ma la tecnica era così possente che disintegrò l'oggetto.

Dato che il tentativo del ragazzo fu inutile, i pro vennero travolti in pieno subendo dei danni assurdi. Solo il loro duro addestramento gli permise di sopravvivere.

 

Seth si stava dimostrando essere un nemico decisamente più forte del previsto: stava avendo la meglio su ben quattro eroi, seppure affaticati, dalla forza e fama indiscussa. Anzi stava per ucciderli con una seconda esplosione vulcanica, la quale però venne contrastata da onde spirali d'energie. Allora Seth scagliò dei frammenti ossei, potenziati da alcune borchie, che vennero fermati da una conchiglia e prima che potesse fare qualsiasi altra cosa, subì un montante sul mento.

 

Gli eroi guardarono chi li aveva salvati e per loro grande stupore videro davanti a loro Tamaki, fluttuare Nejire e fronteggiare direttamente il villain Mirio.

Il Big Three era riunito e giunto in loro soccorso, questo voleva dire che c'era ancora una speranza di vittoria.

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Capitolo 85
*** Un nemico dietro l'altro ***


Un nemico dietro l'altro

 

Nel frattempo che i quattro eroi stavano fronteggiando Seth, Kanon era rimasto solo contro View.

“ Ero molto curioso di conoscerti di persona” esordì il villain, “ Ma davvero?” “ Certo, sei colui che ha ingannato sia i pro che noi e si dice che tu abbia una potenza incredibile” “ La proverai presto sulla tua stessa pelle, Albert”.

Quel nome fece sgranare gli strani occhi del criminale, suscitando uno sguardo soddisfatto del ragazzo con i capelli celesti che aggiunse “ Sei sorpreso che ti conosca?” “ Un po', anche se avrei dovuto aspettarmelo da uno come te” “ Sei sempre stato troppo arrogante” “ Senti chi parla” “ La mia è consapevolezza di sé, tu invece sei talmente accecato dal tuo ego che hai lasciato morire l'unica persona che ti era vicina”.

Il fratello di Saga si stava riferendo ad una donna, morta in un misterioso incidente, che aveva accolto uno sbandato Albert, trattandolo come un figlio.

 

Suddetta provocazione ebbe effetto, infatti il villain perse il suo atteggiamento calmo e sicuro in favore di uno furente “ Tu non sai niente!” “ Invece sì, Albert” “ Smettila! Quello non è più il mio nome, sono View e presto tutto il mondo mi conoscerà!” “ No, il tuo futuro è diventare cenere ed accadrà in un istante: Galaxian Explosion!”.

Kanon sfoderò il suo asso nella manica, intenzionato a sconfiggere rapidamente il criminale per risparmiare le forze in vista dello scontro con Shigaraki; purtroppo le cose sarebbero state molto più complicate.

 

Non appena il fumo, alzato dalla devastante mossa del fratello di Saga, si diradò, comparve il corpo di View a terra, apparentemente privo di vita. Tuttavia in pochi istanti, il criminale scomparve in una luce azzurrina. Dopo di che si sentì una voce ridire e dire “ Credevi davvero di potermi battere tanto facilmente?! Ridicolo” “ Dove ti sei nascosto Albert?” “ Basta usare quel nome!” “ Come sei suscettibile” “ Ti farò abbassare la cresta”.

In quel momento l'ambiente intorno a Kanon si alterò, diventando caldo ed estremamente luminoso.

“ Non penserai di battermi con una sauna?” derise il gemello di Gemini che presto cambiò idea sulla tecnica dell'avversario. Infatti delle potenti sferzate di vento, alternate a dei raggi laser, generate da piccole telecamere, iniziarono a colpirlo. La sua armatura lo protesse dalla maggior parte degli attacchi, ma alcuni riuscirono a centrarlo nei pochi punti scoperti.

 

Nel giro di pochi secondi la potenza della tecnica nemica si amplificò sempre di più, ciò spinse Kanon ad utilizzare il Triangolo d'Oro così da sottrarsi agli attacchi nemici.

“ Credi di poter fuggire?” chiese View tramite alcune microscopiche telecamere che si erano intrufolate nelle dimensione del ragazzo che, colto di sorpresa, venne travolto da potentissimi raggi laser, capaci di danneggiarli l'armatura.

Capendo che il Triangolo era inutile in quella situazione, Kanon tornò sul piano reale cercando di capire la mossa del nemico.

 

Non trovando alcuna risposta, scelse di utilizzare un attacco ad ampia scala, in questo modo avrebbe colpito View dovunque fosse.

“ Non importa dove ti nascondi, questo colpo di raggiungerà comunque. Galaxian Explosion!”. Questa terribile tecnica non solo colpì e ferì gravemente View, ma permise a Kanon di capire la mossa che l'aveva messa in difficoltà. Il villain era in grado di alterare la realtà mediante una seria impressionante di telecamere, le quali potevano riscaldare l'aria e sparare raggi laser molto potenti.

 

Il gemello di Saga avanzò a passo sicuro verso il criminale sanguinante affermando “ Ammetto di averti sottovalutato, ma le cose andranno esattamente come ti ho annunciato” “ Ti sbagli, sarai tu a morire!”.

Le parole di View non erano campate in aria, infatti sull'armatura di Kanon si attaccarono centinaia di telecamere minuscole che esplosero l'istante seguente.

“ Vedi, ora sei tu polvere, ahaha” rise sfacciatamente View, certo della vittoria, ma il suo sangue si gelò quando sentì una voce alle sue spalle affermare “ No, tu diventerai polvere”.

Il gemello di Gemini aveva ingannato il nemico creando un fantasma di sé, sfruttando la sua armatura, il quale era stato oggetto del precedente attacco.

Senza mostrare il minimo segno di esitazione, Kanon uccise View con una Galaxian Explosion terribile.

 

Intanto l'intervento del vecchio Big Three aveva salvato i quattro eroi da sconfitta e morte certa.

“ Nejire, Tamaki facciamoli vedere di cosa siamo capaci!” sostenne Mirio con un ampio sorriso, “ Certo!”.

Per prima cosa Lemillion si lanciò verso Seth, evitando tutti gli attacchi con la permeazione, dopo di che mise a segno una potente combinazione di pugni. Inoltre il pro aveva oscurato la vista del nemico col suo corpo, permettendo così a Sunaeter di avvolgere quest'ultimo con dei tentacoli.

Seth stava per aprire la sua pericolosa bocca, ma venne fermato da un montante di Mirio a cui si aggiunse una potentissima onda d'energia lanciata da Nejire che mise definitivamente fuori gioco il luogotenente.

 

Senza ombra di dubbio il Big Three era forte, ma la vittoria fu tanto semplice perché Seth era già stato pesantemente indebolito dal precedente combattimento.

“ Ragazzi siete sempre grandi, io invece...” “ Di cosa ti lamenti Amajiki? Sei stato grande!” “ Sì, Nejire ha ragione, dovresti davvero smetterla di sottovalutarti” rassicurò Mirio poggiando una mano sulla spalla del timido amico.

 

“ Avete già fatto un tris, voi eroi siete davvero forti. Dopo tutta questa fatica che avete sopportato, vi va di rilassarvi con gioco di magia?” chiese IT scendendo lentamente dal cielo con un palloncino rosso.

A quanto pareva gli eroi non erano ancora al sicuro, infatti avrebbero dovuto vedersela col folle ed imprevedibile clown.

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Capitolo 86
*** Pura follia ***


Pura follia

 

La strana proposta di It non stupì più di tanto gli eroi, le informazioni ricevute da Vergil li avevano preparati ai profili dei luogotenenti dell'unione e il clown era certamente il più instabile.

 

Il villain, sceso a terra, iniziò a saltellare intorno canticchiando una tipica canzoncina del circo, per poi tirare fuori una tromba di plastica. I pro si misero subito in posizione di guardia temendo attacco, ma quando il criminale la suonò uscirono solo delle stelle filanti del tutto innocue.

A quel punto Nejire decise di avvicinarsi e non appena fu vicina al nemico disse “ Non sembri come gli altri, sei divertente”, il pagliaccio fece un'esagerata espressione commossa prima di rispondere “ Le tue parole signorina mi riempiono di gioia”. Il villain porse un mazzo di fiori sbucato dal nulla alla bella eroina, la quale avvicinò il viso presa dalla curiosità. Se non fosse stato per il tempestivo intervento di Mirio, Hado avrebbe riportato delle brutte sul volto visto che quei fiori esplosero in numerosi chiodi arrugginiti.

 

Nejire scosse la testa scusandosi con l'amico “ Mi dispiace Togata, mi ha colta di sorpresa” “ Tranquilla, ma non dobbiamo abbassare la guardia neanche per un secondo. Questo tizio sembra sciocco e burlone, ma è estremamente pericoloso” “ Mirio ha ragione, è pazzo quanto forte” intervenne Tamaki con una visibile preoccupazione sul viso. “ Ci penso io a lui, voi accertatevi sulle condizioni di Iida e degli altri” suggerì Lemillion trovando i consenso degli altri, i quali si fidavano ciecamente di lui.

Allora Mirio scomparve nel pavimento per poi riapparire sotto It, centrandolo con un poderoso montante. Tuttavia all'impatto il corpo del villain lasciò posto a palloncini rossi e chiodi, i quali ferirono il pugno usato dall'eroe nel colpo precedente.

 

Intanto Nejire e l'amico stavano per raggiungere i quattro pro feriti, quando sentirono una risata inquietante sopra di loro.

“ Cosa credete di fare? Abbiamo appena iniziato a giocare” dichiarò il criminale in groppa ad un grosso pallone rosso, da dove lanciò degli shuriken che vennero bloccati da una conchiglia di Tamaki. Però quegli oggetti sembravano solo stellette ninja, in realtà erano qualcosa di appiccicoso che lasciarono uno strato giallo sul braccio dell'eroe.

“ Diamo vita alla festa!” esclamò It che con una velocità impressionante raggiunse Tamaki e strofinò una pietra focaia sulla sostanza gialla, dando vita ad un'esplosine di medie dimensione; col risultato di mettere momentaneamente al tappeto l'eroe.

 

Capendo di aver di fronte un nemico fuori dal comune, i due pro rimasti in piedi decisero di collaborare per metterlo fuori gioco il più rapidamente possibile. Quindi Mirio iniziò ad affrontarlo direttamente, volendo creare un'apertura per Hado.

It si dimostrò veloce quanto Togata e grazie ai suoi strani trucchi, riusciva a tenerlo a bada. A cambiare le carte in tavola fu una potentissima onda d'urto di Hado che travolse i due contendenti. La ragazza la scagliò senza ripensamenti perché sapeva che l'amico l'avrebbe tranquillamente evitata ed infatti fu così.

 

“ Ce l'abbiamo fatta, quel tizio è stato veramente tosto” sostenne Hado certa del successo. Però si era portato alle sue spalle, silenziosamente, It che stava per pugnalarla, per sua fortuna intervenne Kanon che allontanò il villain con un potente diretto.

“ Grazie, mi hai salvata” “ Non farti strane idee, è solo che non sopporto la sua faccia” rispose il ragazzo prima lanciare il Triangolo d'Oro, fagocitando al suo interno il villain. Sfortunatamente, ancora una volta, It si era salvato grazie ai suoi inganni. Per cui lanciò degli oggetti appuntiti che vennero evitati da Kanon, il quale però perse un attimo la concentrazione, per via delle fatiche sostenute contro View, dando così l'opportunità al clown di trafiggerlo con un pugnale alle schiena, parte vulnerabile perché priva d'armatura usata come diversivo qualche minuto prima.

 

“ Mi hai davvero stancato pagliaccio! Ti ridurrò in polvere!” il gemello di Saga stava per usare la sua mossa migliore, ma non riuscì a muoversi perché il suo corpo era immobilizzato da fili appena visibili attaccati al terreno. Sebbene Kanon fosse in possesso di una forza assurda, non riuscì a liberarsi ed inoltre sentiva che le sue forze si stavano prosciugando. Per sua fortuna mentre Miro ed Hado attaccavano It, Tamaki lo salvò distruggendo i punti dove i fili erano incastonati.

 

Il clown, essendo messo sotto pressione dai due pro, decise di dar sfoggio di un'altra abilità impressionante: aumentò il ph dell'aria creando una fitta nebbia acida che pian piano si diresse verso gli eroi. Si trattava di una mossa astuta, perfetta per sopperire all'inferiorità numerica.

Hado tentò di respingerla con le sue onde, ma il villain ne generava di più di quanta ne potesse contrastare. Allora Togata provò a sconfiggere chi stava eseguendo la tecnica, ma tutto quello che riuscì a trovare furono delle copie di palloncini di It.

 

La situazione stava precipitando, i pro stavano subendo delle pesanti ustioni, persino Mirio che non poteva trattenere il respiro per sempre. In quel momento accade un'altra cosa strana: la realtà intorno ai combattenti si distorse e si sollevò un potente vento che dissipò la nebbia con estrema facilità. Dopo di che un giovane saltò tra i pro ed i villain sostenendo “ Mi dispiace per essere intervenuto solo adesso, ma avevo bisogno di tempo per capire il suo potere e credo proprio di esserci riuscito”.

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Capitolo 87
*** Lavoro di squadra ***


Lavoro di squadra

 

Qualche ora prima dello scontro tra eroi e luogotenenti, Aerith si stava svegliando tra le braccia di Michael.

A stento si capacitava di quello che era successo la notte appena trascorsa: senza dubbio aveva desiderato a lungo poter riparlare e stare vicino al ragazzo che si era quasi autodistrutto pur di cambiare il suo triste destino, tuttavia non avrebbe mai immaginato un'evoluzione del genere. Ciò la rese estremamente felice, soprattutto per via della spontaneità delle loro azioni.

 

La ragazza, per quanto desiderasse restare accoccolata all'amato, sapeva che era in atto una lotta tra le forze del bene e quelle del male, nella quale avrebbe dovuto dare un contributo essendo un'eroina. Tuttavia rimase ancora un po' ad osservare il volto di Strife: era più maturo rispetto all'ultima volta che aveva modo guardarlo con attenzione, ma le trasmetteva lo stesso senso di sicurezza di una volta.

Ben presto la sua attenzione passò alla cicatrice sotto l'occhio che decise di accarezzare curiosa di come fosse al tatto. Al suo tocco l'erede di Thief si svegliò, non essendo abituato ad aver qualcuno al fianco.

“ Scusami Michael, non volevo svegliarti” “ Non temere, anzi è stata una sveglia decisamente piacevole”. A quel punto i due si sorrisero a vicenda colmi d'amore, poi l'amante dei fiori fece una domanda mentre toccava ancora lo sfregio del ragazzo: “ Come te la sei procurata?” “ E' successo circa due anni, quando ho aiutato Iside con alcun villain. Sai all'epoca era come un gattino randagio, aggressiva ed arrabbiata col mondo. Invece adesso è una ragazza forte e sicura si sé, proprio come una leonessa”.

Sentendo quella risposta Aerith non poté fare a meno di sorridere ampiamente, suscitando la curiosità del ragazzo che le chiese “ Che c'è?” “ Sono solo contenta, ti ricordi cosa mi dicevi sempre?” “ Che sei una persona speciale” “ Esatto, speciale e dal cuore d'oro. Anche tu sei così, ma non te ne rendi conto per via delle tue origini. Tuttavia non preoccuparti, ci lavoreremo su”.

 

L'amante dei fiori sapeva molto bene che dietro la corazza emotiva che Strife indossava si nascondeva una persona buona ed un'anima sensibile, disposta a tutto pur di proteggere coloro che amava. Lei era una delle poche persone che aveva avuto l'opportunità di conoscerlo a fondo e proprio perciò le era mancato così tanto negli ultimi anni. Ma adesso che l'aveva ritrovato, non l'avrebbe più lasciato andare e la stessa cosa valeva per Michael che, intuendo le intenzioni dell'amata, sostenne “ Andiamo a dare una lezione all'unione” “ Ti unirai anche tu alla lotta?” “ Avevi qualche dubbio?” “ No, ho sempre avuto fiducia in te” “ Nonostante i miei errori?” “ Certo, so che in fondo sei sempre rimasto il ragazzo che mi ha aiutata durante il test d'ammissione” “ Forse, hai ragione” “ Certo che ce l'ho testone”.

I due, dopo essersi scambiati un bacio, si prepararono alla lotta per il destino del Mondo, alla quale prese parte anche Iside, spinta da una forte motivazione.

 

Il trio si separò a causa di un assalto di alcuni villain, i quali riuscirono ad allontanare Michael tramite un warp. L'erede di Theif tentò immediatamente di raggiungere le due persone più importanti nelle sua vita, ma senza alcun successo. Invece si imbatté in Mirio e negli altri pro, intenti ad affrontare IT. Decise di rimanere in disparte ad osservare il villain per capire il suo stile, ma fu costretto ad intervenire quando la nebbia acida stava per ferire seriamente gli eroi. Fortunatamente aveva avuto il tempo per elaborare una strategia piuttosto accurata.

 

“ Michael!” esclamò Mirio quando lo vide, “ Scusate se intervengo solo adesso, ma volevo capire il suo Quirk e credo di aver trovato un modo per sconfiggerlo” sostenne sicuro l'erede di Thief.

Togata aveva così tante domande per il suo allievo, ma l'avrebbe rimandate ad un secondo momento; ora il villain aveva la precedenza. Inoltre aveva già elaborato un piano, ma era curioso di vedere quanto Strife fosse cresciuto, per cui lo lasciò fare.

“ Il suo Quirk deve essere uno di sostituzione: può scambiare il suo corpo con altri oggetti da lui creati. È in grado di compiere tale azione velocemente, impiega solo un secondo e mezzo” “ Deve esserci dell'altro Strife, altrimenti avremmo dovuto vedere anche il corpo originale” interruppe Nejire, “ Hai ragione, per questo penso che possa diventare invisibile, ma solo per un breve lasso di tempo; non più di cinque secondi ed oltre a ciò vanta una buona velocità” “ Allora cosa suggerisci di fare per contrastare i suoi poteri Michael?” chiese Tamaki, “ Dovrete fidarvi di me” “ Perché mai?” chiese titubante Kanon, “ Perché è nella mio spazio astrale, qui niente può sfuggirmi” “ Quindi saresti in grado di localizzarlo anche se invisibile?” “ Sì Lemillion” “ Ottimo, un'ultima cosa: come hai fatto a creare quel vento” “ Grazie ai miei allenamenti sono in grado di controllare le condizioni ambientali del piano d'esistenza d'origine del custode che utilizzo” “ Fortissimo!” esclamò Hado, “ Procediamo adesso, ricordate di starmi dietro” concluse Strife lanciandosi all'attacco mentre Mirio sorrideva, orgoglioso di come l'allievo avesse sviluppato le capacità d'analisi.

 

Michael per prima cosa colpì IT con un potente calcio e come previsto, il luogotenente si scambiò con una serie di palloncini. Dopo di che l'ex vigilante sfruttò la propria aerea di influenza per individuare il vero corpo del villain, riuscendo così a centrarlo con potente diretto.

L'impatto rese visibile il criminale, per cui Tamaki tentò di immobilizzarlo con alcuni tentacoli, ma il nemico li evitò con agilità. Questo però lo scoprì agli assalti di Mirio, il quale lo travolse con una potente combinazione di colpi corpo a corpo.

Il clown incredibilmente riuscì a resistere e per via delle ferite tentò di allontanarsi a gran velocità. Però le sue vie di fuga vennero bloccate da Nejire e Kanon che stavano per lanciare i loro attacchi migliori. A quel punto IT prese rapidamente quota, ma sia Mirio che Michael si aspettavano una cosa del genere ed infatti lo colpirono all'unisono, dall'alto, con un doppio diretto alla testa. Infine, prima che il villain potesse riprendersi, Kanon scagliò la Galaxian Explosion, alla quale si aggiunse una potentissima onda d'energia dell'eroina.

IT, travolto in pieno, perse i sensi cadendo a terra di conseguenza. Venne comunque immobilizzato da Tamaki per precauzione, era meglio essere prudenti ed evitare brutte sorprese.

 

Gli eroi erano riusciti a sconfiggere tre luogotenenti, ma alcuni di loro avevano riportato delle ferite piuttosto serie e questo non sarebbe stato un bene in vista della battaglia decisiva.

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Capitolo 88
*** Il demone e lo squartatore ***


Il demone e lo squartatore

 

“ Questo è stato decisamente incredibile! Kanon sei in possesso di una tecnica davvero spettacolare e anche tu Michael sei stato grande a rintracciare il IT grazie alle tue complesse capacità!” esclamò Nejire con il tipico atteggiamento fanciullesco.

Intanto Tamaki aveva immobilizzato i tre luogotenenti, scoprendo che View non era stato in grado di sopportare la Galaxian Explosion.

 

“ Ora dovremmo consegnare questi criminali alla polizia e portare Kirishima e gli altri in ospedale” suggerì Mirio, il quale non ottenne l'approvazione di Red Riot che sostenne, rimettendosi in piedi a fatica “ Possiamo ancora lottare, ci vorrà ben altro per sconfiggerci”.

Lemillion sapeva che per quanto spirito degli amici fosse forte, il loro fisico aveva raggiunto il limite. Era consapevole anche che non avrebbe potuto semplicemente dirgli di riposare visto che non avrebbero mai accettato una proposta del genere, per cui escogitò un piano intelligente.

“ Se proprio insistete, allora potrete dare il vostro contributo, ma non in prima linea. Aiutate Suneater a trasportare i villain alla polizia, sicuramente alcuni loro sottoposti tenteranno di liberarli e voi sarete lì per impedirlo”.

L'idea di Togata ebbe successo, infatti i pro più feriti furono ben felici di accompagnare il loro collega.

 

A quel punto Kanon iniziò ad incamminarsi, ma venne fermato dall'eroina la quale gli disse “ Anche tu dovresti farti vedere quella brutta ferita” “ Non è niente, è solo un graffio e poi non sono affari che ti riguardano” “ Allora dove stai andando?” “ Destroyer quando era sotto il mio controllo mi stava portando da Shigaraki, quindi c'è una possibilità che il nascondiglio di quel pazzo sia qui intorno” “ Bella scoperta, ma dovremmo chiamare rinforzi prima di attaccarlo” “ Fai come ti pare, io vado”.

Kanon, non volendo sentire ragioni, riprese l'armatura d'oro danneggiata, ma non in pessime condizione, e proseguì per la sua strada. Allora Hado e gli altri due lo seguirono, comunicando prima a tutti gli eroi la possibile posizione del nascondiglio di Tomura.

 

Non in tutti i campi di battaglia le cose andarono bene come in quello dove avevano combattuto Mirio e gli altri. In particolare i restanti luogotenenti stavano seminando panico e distruzione sbaragliando chiunque osasse mettersi in mezzo. Tra di loro il più cruento era senza ombra di dubbio Jack, la cui sanità mentale fu definitivamente perduta nel momento in cui entrò in possesso di un All for One artificiale. Quell'immenso potere lo spinse a credere di essere un Dio in terra e sfortunatamente non uno benevole, bensì spietato e folle.

Dall'inizio della crisi aveva sterminato centinaia di civili a sangue freddo ed eliminato qualche decina di eroi. Tuttavia la cosa peggiore era che utilizzava le viscere delle vittime per tappezzare le città deserte con dei diagrammi esoterici di dubbio significato.

 

In questo momento Momo, col supporto di Mina, Aoyama e Shoji, oltre a qualche altro eroe, stava cercando di placare la furia omicida di Ripper. Purtroppo il criminale era nettamente superiore a loro, infatti, nel giro di pochi minuti, rimasero in vita solo i vecchi membri della prima A e solo grazie all'ingegno di Yaoyorozu.

L'eroina era riuscita a raccogliere dati a sufficienza per capire le stranezza del nemico: oltre alla propria, ne vantava una che permetteva al corpo di scivolare su qualsiasi attacco, fatta eccezione per i colpi delle lame. Ma questa debolezza veniva sopperita dalla combinazione di Quirk che moltiplicavano la forza, resistenza e velocità di ben tre volte. Inoltre poteva anche usare una specie di sonar per individuare tutto ciò che voleva nel raggio di cinquanta metri ed un Float che gli garantiva la possibilità di librarsi in aria.

 

Da questa analisi il villain sembrava peccare nel combattimento dalla distanza e solo tramite ciò gli eroi era riusciti a mettere a segno qualche attacco, eccezion fatta per Shoji le cui abilità non gli consentivano una cosa del genere. Tuttavia Momo si era resa conto di una cosa: Jack non stava combattendo seriamente e probabilmente stava nascondendo un altro Quirk decisamente più potente di quelli che aveva mostrato.

 

Vedendo le proprie energie scemare sempre più velocemente, i pro decisero di porre fine alla lotta: Momo creò delle bombe accecanti, permettendo ad Aoyama di mettere a segno un potente raggio laser, al quale si aggiunse un montante di Ashido seguito da una devastante pioggia d'acido. Infine Shoji centrò il nemico con un pugno e lo avvolse tra le sue possenti braccia.

Yaoyorozu stava per creare una rete per immobilizzare il villain, ma quest'ultimo prima trafisse al ventre l'eroe col suo guanto artigliato e poi lanciò il bastone verso la donna che lo evitò per un pelo. Tuttavia il contrattacco di Ripper non era finto: per prima cosa arrecò una profonda ferita al costato di Mina, dopo di che distrusse la cintura di Aoyama e lo afferrò per la gola.

A quel punto Momo corse in aiuto dell'amico, ma The Ripper lo lanciò contro di lei cogliendola di sorpresa e facendola cadere a terra. Non appena la donna riaprì gli occhi vide Jack sopra di lei, pronto ad impalarla. Però il bastone insanguinato di Jack venne fermato da una Katana dalla lama purissima.

 

“ Demone Blu?!” esclamò l'eroina sorpresa nel vedere Vergil essere giunto in suo soccorso.

Il possessore della Yamato ufficialmente non aveva alcun hero name, ma la stampa e la gente aveva iniziato a chiamarlo demone blu per via della forma assunta durante il Devil Trigger ed il ragazzo, seppure non avesse mai detto niente in merito, apprezzava quel nome.

 

“ Finalmente ti ritrovo e questa volta mi assicurerò personalmente che non fuggirai” sostenne Vergil pronto alla resa dei conti col micidiale Jack.

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Capitolo 89
*** Jackpot ***


Jackpot

 

Vergil aveva cercato a lungo Jack per saldare i conti una volta per tutte ed adesso che l'aveva trovato non stava più nella pelle. Infatti ruppe lo stallo con un preciso movimento della spada, per poi lanciarsi all'attacco senza dare tempo a Momo di spiegargli quali fossero i Quirk del nemico.

Suddetta azione derivò dall'estrema sicurezza che il possessore della Yamato aveva, aumentata dal fatto che in passato era stato capace di sconfiggere The Ripper. Tuttavia questa sua caratteristica era sempre stata il suo più grave punto debole e presto se ne sarebbe reso conto.

 

I due avversari si scambiarono numerosi colpi ad un'incredibile velocità. Sebbene Vergil fosse diventato molto più forte negli ultimi anni, Jack era perfettamente capace di tenergli testa. Però ciò non preoccupò il ragazzo, il quale adesso poteva vantare di due nuove armi nel suo arsenale: la Mirage Edge, una spada di pura energia celeste, e il Beowulf, potentissimi guanti e gambali, frutto del genio di Hatsume, capaci di raccogliere e sprigionare la sua energia demoniaca.

Per quanto incredibili, le armi e le attrezzature non sono sufficienti a rendere un eroe forte, ciò che conta davvero risiede nella capacità di saperle usare e fortunatamente Vergil era un vero maestro. Infatti, tramite l'alternanza e la combinazione dell'utilizzo delle armi, fu in grado di imporsi in un breve lasso di tempo, dimostrando di meritarsi la decima posizione in classifica.

 

Ormai certo della vittoria mise a segno un poderoso Judgment cut, facendo volare in aria il nemico. Dopo di che lo trafisse con un affondo della Mirage Edge e concluse l'assalto con un potente calcio ad ascia facendolo schiantare al suolo. Il criminale non sembrava affatto preoccupato, addirittura rideva a squarcia gola.

“ Sei proprio strano, ridere poco prima di morire è assurdo” sostenne il ragazzo pronto ad uccidere lo squartatore. Il villain, impassibile, si rimise in piedi e dal suo corpo iniziò a fluire una strana energia rosso sangue che gli conferì un potere talmente assurdo da travolgere in pieno l'eroe, senza dargli tempo di reagire.

 

Momo, che stava osservando lo scontro, capì che i suoi sospetti erano fondati: Jack aveva in serbo un asso nella manica, ma non era quello che la donna aveva in mente. Infatti non si trattava di un altro Quirk, bensì del vero potere di Fear. Questa stranezza poteva immagazzinare la paura ed il terrore provato dalle vittime di Jack creando un'energia impressionante capace di decuplicare le abilità del criminale.

 

Essendo con le spalle al muro Vergil attivò il Devil Trigger, attingendo così alla sua vera forza, ma neanche questo fu abbastanza visto che a stento riuscì a reggere il passo.

Solo grazie alla rigenerazione del suo potere demoniaco, il giovane fu in grado di sopravvivere ai continui assalti, estremamente distruttivi, di Jack, ma non avrebbe potuto continuare così a lungo. Per cui scelse di utilizzare la sua mossa speciale: il Judgement Cut End per porre fine alle ostilità. La mossa andò a segno, ma non bastò per avere la meglio. Infatti Jack, mostrando una totale insensibilità al dolore, continuò ad avanzare, anche se pesantemente ferito ed inoltre mise a segno una combinazione di attacchi capaci di mettere in ginocchio Vergil, il quale tornò nella sua forma normale.

 

Un The Ripper sorridente si mosse lentamente verso il pro mentre leccava il sangue dalle lame del suo guanto. In quel momento però accade una cosa imprevista: si sentì il rombo di una moto ed una voce irriverente dire “ Tutto qui quello che sai fare? Avanti fratello, rimettiti in piedi!”.

Il villain alzò lo sguardo e vide una moto venire verso di lui che distrusse senza problemi, ma dietro di questa si nascondeva un ragazzo praticamente identico a Vergil, fatta eccezione per il modo di portare i capelli, il tizio misterioso non li aveva pettinati, il quale mise a segno un potente fendente con uno spadone unico, dotato di una guardia a forma di teschio. Questo si chiamava Rebellion ed era potente quanto la Yamato, anche se dotato di caratteristiche diverse.

 

“ Nessuno ha chiesto il tuo intervento Dante” affermò scontroso Vergil rimettendosi in piedi, “ Mi hanno ingaggiato per fermare i membri dell'unione dei villains, tutto qui” “ Non importa, vatti a fare un giro, qui ci penso io” “ Dai non essere così burbero, in fondo sono anni che non ci vediamo fratellino. Che ne diresti di fare una sfida come ai bei vecchi tempi?” “ Non sono interessato” “ Fammi almeno spiegare in cosa consiste” “ Va bene, fai in fretta” “ Chi sconfigge più villain da questo momento in poi vince una bella pizza”, Vergil sorrise leggermente prima di rispondere “ Non mi interessa la pizza, ma non mi esimerò nel darti una lezione, proprio come da bambini” “ Non credo proprio, molte cose sono cambiate da allora” “ Staremo a vedere”.

 

I due fratelli attaccarono Jack con grande potenza.

Dante diede mostra del suo arsenale consistente in due pistole, una d'argento (Ivory) ed una nera (Ebony), un fucile a pompa ed un bazooka. Oltre a ciò possedeva armi da mischia: Rebellion, una versione simile al Beowulf ed un nunchaku a tre pezzi capace di sfruttare il fuoco, il ghiaccio ed il fulmine. Come se non bastasse anche lui entrò in modalità Devil Trigger, assumendo le fattezze di un demone rosso.

 

Il primo ad attaccare fu Vergil col Judgement Cut, a cui seguì un affondo di Dante che aggiunse una combinazione di fendenti, culminanti con un colpo dal basso verso l'alto che fece volare Jack. Allora intervenne il possessore della Yamato che sfoderò una serie di attacchi a mezz'aria fino a rispedire a terra l'avversario. Successivamente i fratelli caricarono le loro spade, lanciando delle onde d'energia rosse e blu capaci di distruggere le armi di Jack.

Infine misero a segno un doppio attacco devastante: Dante saltò sopra The Ripper e lo travolse con un poderoso affondo dal quale fuoriuscirono delle fiamme rosse. Mentre Vergil sfruttò il Beowulf per generare un'esplosione blu devastante.

 

Sebbene fosse sconfitto, Jack avanzò barcollante verso i nemici. Allora Dante lanciò una pistola al fratello chiedendogli “ Ti ricordi cosa dicevamo sempre da piccoli?”, Vergil afferrò l'arma per poi esclamare all'unisono con Dante “ Jackpot!”.

Il doppio proiettile centrò in pieno lo squartatore, mettendolo fuori gioco, ma la lotta non era terminata visto che numerosi altri villain li circondarono. Tuttavia ciò non fece altro che esaltare il duo, dopotutto la loro sfida era appena iniziata.

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Capitolo 90
*** La più grande forza dell'Universo ***


La più grande forza nell'Universo

 

Kanon, Mirio, Nejire e Michael erano intenti ad ispezionare l'area circostante da cima a fondo in cerca anche solo di una minima traccia sul nascondiglio di Tomura, ma sfortunatamente non ebbero alcun riscontro. Probabilmente View aveva liberato troppo presto Destroyer e quindi Shigaraki poteva essere ancora lontano. Comunque questa era la migliore, nonché unica, pista al momento, quindi non si sarebbero dati per vinti tanto facilmente.

 

Il quartetto proseguì verso Nord e dopo qualche km vennero assaliti da un impressionante numero di Nomu di medio e basso rango. Il fatto che fossero comparse quelle creature così all'improvviso poteva essere un buon segnale: forse si stavano avvicinando al nascondiglio di Shigaraki.

Gli eroi furono costretti a combattere e come accadeva sempre quando c'erano quegli esseri, le cose non sarebbero state per nulla semplici. In più, fatta eccezione per Strife, i paladini della giustizia avevano riportato delle ferite considerevoli ferite durante la precedente lotta.

L'erede di Thief, intuendo la situazione, decise di occuparsi personalmente dei nemici usufruendo di un custode di medio livello, abbastanza forte da poter sconfiggere i Nomu, ma non troppo da suscitare un senso di terrore e follia negli alleati. Suddetto piano ebbe effetto, infatti in breve i mostri vennero decimati, per grande sorpresa ed orgoglio di Mirio.

Però le cose peggiorarono improvvisamente con l'arrivo di Dark, il quale inondò il campo di combattimento col suo pericoloso fumo nero.

 

“ Un altro luogotenente, molto bene. Adesso ti sconfiggerò e poi mi mostrerai dove si nasconde il tuo capo” affermò Kanon lanciandosi all'attacco, ma il suo slancio venne fermato dal Quirk nemico senza alcuna difficoltà, il quale successivamente lo scagliò a terra violentemente.

Il fratello di Saga aveva dimostrato una grande potenza e quindi il fatto che adesso, seppur ferito, fosse stato fermato così facilmente era indicativo della forza del luogotenente. Per cui Mirio e Nejire, scambiandosi un cenno di intesa, scelsero di dare supporto al nuovo alleato, ma vennero fermati da Strife che, avendo sconfitto tutti i Nomu, affermò “ A lui penso io” “ Sicuro? È un avversario estremamente potente” replicò Lemillion, “ Tranquillo, so quello che faccio e poi con voi vicino non potrei usufruire del mio pieno potere” “ Davvero? E per quale motivo?” chiese curiosa Hado, “ Quando attivo il mio Quirk al massimo posso attingere al potere di custodi che trascendono la comprensione umana. Solo io posso gestirli grazie ad il mio talento naturale ed a un duro allenamento” “ Cosa ci accadrebbe?” interruppe Nejire, “ La vostra mente non è capace di gestire neanche la semplice vista di quegli esseri, quindi morireste o impazzireste” “ Wow, inquietante ed affascinante allo stesso tempo!” esclamò l'eroina.

Togata, avendo ascoltato il discorso dell'allievo, decise di fidarsi di lui, quindi disse “ D'accordo Michael, lo lasciamo a te. Noi continueremo la ricerca di Shigaraki” ” Grazie Lemillion”.

 

Stranamente Dark non tentò neppure di bloccare l'avanzata di Mirio e degli altri due, questo perché desiderava affrontare Michael senza distrazioni.

“ Sapevo che ti saresti fatto vivo durante questa crisi” esordì il villain, “ Non ci voleva un genio per capirlo” “ Presto pagherai la tua arroganza, ma prima che tutto cominci voglio farti una domanda: è vero che ti sei unito a tuo padre in questi ultimi anni?” “ E se anche fosse?” “ Ti disprezzerei con tutto me stesso!” “ Allora temo di non starti più simpatico” “ Quindi era vero, mi disgusti! Pensavo che tu potessi capirmi, invece sei debole come tutti”.

 

Michael intuì che Dark si stesse riferendo al suo terribile passato e non poteva negare di provare un senso di tristezza per lui. Dopotutto era colpa delle violenze subite dai genitori che Dark aveva intrapreso la via del male.

Proprio per questo l'ex vigilante tentò di instaurare un dialogo “ Mi dispiace tanto per quello che ti è successo, deve essere stato terribile. Tuttavia non puoi permettere al passato di condizionarti per sempre e non puoi incolparlo per quello che fai. Arriva per tutti un momento in cui ci si trova nella posizione di scegliere chi essere” “ Hai proprio ragione ed io scelgo di inghiottire questo putrito Mondo con le mie tenebre!”.

 

In quel momento il criminale generò una sfera densissima, nera come la pece che lanciò qualche metro in avanti. Da quell'oggetto iniziò a fuoriuscire del fumo e ben presto tutto, nel raggio di venti metri, iniziò ad essere attratto dalla sfera, la quale creò una forza gravitazionale devastante.

In poche parole Dark aveva creato un buco nero in miniatura, questo era il potere che aveva creato sfruttando l'All for One artificiale.

 

“ Guarda attentamente, hai davanti a te la forza distruttiva di un buco nero, la cosa più potente nell'Universo a cui nessuno, neanche la luce, può sfuggire!”.

Le parole di Dark rispecchiavano la realtà e ciò sarebbe stato un bel problema per l'erede di Thief.

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Capitolo 91
*** Il richiamo di Cthulhu ***


Il richiamo di Cthulhu

 

Michael non perse tempo ad attivare il proprio Quirk, sapeva che una minima esitazione sarebbe potuta costare molto cara. Tuttavia decise di sfruttare Vapor, un custode di media potenzia, che certamente non sarebbe stato sufficiente per aver la meglio.

Suddetta scelta non era certo stata fatta senza riflettere attentamente, infatti grazie a quell'essere avrebbe potuto evitare di perdere le energie a causa del fumo nero ed allo stesso tempo comprendere le reali potenzialità di Dark, così da poter scegliere il grande essere più adatto alla situazione.

 

Strife sfruttò il vapore che fuoriusciva dai suoi pori come un propulsore, imitando lo stile di Iida, nel tentativo di colmare la distanza dall'avversario. Sfortunatamente le cose non furono tanto semplici a causa del mini buco nero, la cui forza gravitazionale eccedeva la rapidità del ragazzo, col rischio di essere risucchiato e ridotto di conseguenza a brandelli.

Strife stava resistendo alla tecnica del nemico, ma quest'ultimo fu capace di solidificare le proprie tenebre intorno al braccio, creando una potente armatura, che sfruttò per centrare in pieno l'eroe. L'impatto fu tale da rompere la mandibola di Michael e, come se non bastasse, lo spedì dentro il buco nero.

 

Superato il piccolo orizzonte degli eventi, l'erede di Thief iniziò ad avere una percezione del tempo distorta, inoltre sentì una pressione impressionante sul corpo e tutto quello che riusciva a vedere era una fioca luce blu. Ben presto sarebbe stato fagocitato da quella tecnica, scomparendo in un Mondo di oscurità. Proprio perciò fu costretto ad attingere al potere di un custode di alto livello: Ebrietas, la figlia del Cosmo.

L'ex vigilante aveva impiegato anni nel padroneggiarla, ma tutto quegli sforzi erano stati ben più che ripagati visto che aveva guadagnato una forza da pochi eguagliabile. Senza ombra di dubbio era molto superiore rispetto alla prima volta che l'aveva chiamata durante la lotta contro Saga.

 

Non appena Strife venne pervaso dal potere di questo grande essere fu in grado di inghiottire lui stesso il buco nero, senza riportare alcuna ripercussione. Inoltre l'area circostante mutò profondamente: ora i due contendenti si trovavano all'interno del Coro di una maestosa chiesa dove l'aria sembrava ferma e l'assenza di suoni rendeva il tutto inquietante.

Michael passò al contrattacco sfruttando inizialmente dei tentacoli, i quali vennero evitati da Dark, ma si divisero e duplicarono colpendo così il villain. Egli tuttavia non subì alcun danno per via della sua armatura di tenebre, per cui Strife provò a mettere a segno altri colpi corpo a corpo, senza però ottenere alcun effetto degno di nota.

 

“ Puoi attaccarmi tutte le volte che vuoi, niente sarà efficace!” esclamò il criminale, ma l'erede di Thief non era in pensiero dato che fino ad ora si era limitato a mettere alla prova le difese del nemico.

Queste si erano dimostrate decisamente resistenti, ma il giovane aveva in mente un modo per superarle: la chiave era rappresentata dal punto debole delle tenebre.

“ Vediamo sei hai ragione” affermò Strife mentre creava una sfera di luce bianca, dalla quale iniziarono a staccarsi dei raggi che si diressero contro il nemico. Il villan ne schivò solo alcuni, mentre altri lo centrarono e lo ferirono. Questa era conferma dei sospetti di Michael: la sua luce poteva dissolvere l'oscurità nemica.

Forte della scoperta, il ragazzo aumentò la potenza e la cadenza di fuoco dei suoi colpi, i quali culminarono in una sfera di considerevoli dimensioni.

 

Sebbene l'assalto di Michael avesse avuto un buon effetto, Dark aveva riportato diverse ferite, alcune piuttosto profonde, non era ancora abbastanza per avere la meglio. Infatti il criminale aveva ancora un asso nella manica, “ Devo ammettere che mi hai stupito, se solo avessi accettato la mia proposta allora, saremo stati un duo infermabile. Purtroppo per te hai scelto la parte sbagliata e di conseguenza perirai nel mio Mondo di tenebre!”.

Detto ciò il villain poggiò le mani a terra inondando l'area di un fumo nero fittissimo che Michael tentò di respingere con la sua luce, ma questa svanì nelle tenebre. Successivamente il criminale creò dieci sfere densissime che circondarono l'ex vigilante, mettendolo al centro di una forza gravitazionale inimmaginabile.

Strife tentò di opporre resistenza, ma i buchi neri iniziarono a mangiarsi l'un l'altro aumentando di conseguenza la propria dimensione. Quando gli ultimi due si unirono ci fu un'esplosione devastante, la quale avrebbe creato un possente terremoto per tutto il Giappone se non fosse stato per il Quirk di Strife.

 

Dark, con un sorriso folle, osservava il morto paesaggio immerso nelle tenebre davanti a lui, provando un forte senso di compiacimento.

“ Te l'ho detto: niente può sfuggire all'oscurità, nemmeno la luce!” esclamò il villain sicuro di aver disintegrato il nemico. In quel momento però sentì una puzza nauseante di pesce marcio, accompagnata dal suono del mare, le cui acque salmastre iniziarono a bagnargli i piedi.

Poco dopo vide sollevarsi dal mare Michael, il quale aveva subito una mutazione: aveva una lunga barba composta da tentacoli, denti affilati e due ali erano comparse sulla schiena. Come se non bastasse le sue dimensioni erano raddoppiate e la pelle, che aveva assunto una tonalità verdastra, era diventata spessa e ruvida. Ma la cosa più terrificante era rappresentata dai i suoi occhi rossi con sfumature gialle, i quali emanavano un terrore tale da attecchire persino su Dark.

 

“ Se la luce non basta, vorrà dire che contrasterò la tua oscurità con una ancora più grande” esordì Strife con una voce cupa e doppia da far venire i brividi.

Non c'era alcun dubbio: Michael aveva attinto al potere di colui che aveva spinto Deku a superare i suoi limiti, il grande e terrificante Cthulhu.

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Capitolo 92
*** Il prezzo del potere ***


Il prezzo del potere

 

Alla vista del nuovo Michael persino Dark, un individuo cresciuto e consumato dalle tenebre, rimase impressionato: non poteva credere che potesse esistere qualcosa di tanto malato. Però, superata la sorpresa iniziale, si mise a ridere colmo di soddisfazione.

“ Non dirmi che Cthulhu ha già fatto il suo lavoro” sostenne Strife con la sua inquietante voce, “ No, non sono impazzito, sono semplicemente felice” “ Di cosa?” “ Ti sei mostrato per quello che sei realmente: un mostro indescrivibile e sai che non mi sto riferendo solo al tuo fisico” “ Basta girarci intorno, parla chiaro Dark!” “ Hai abbandonato i tuoi amici. il tuo grande amore solo per la ricerca del potere, hai persino fatto evadere un criminale come Thief di prigione ed una volta ottenuto quello che cercavi hai giocato a fare il vigilante. Scommetto che credi di averlo fatto perché non ti sentivi degno di stare con gli eroi, ma questa è solo la favola che ti racconti: in realtà ami il ruolo di giudice, giuria e boia. Tu sei proprio come me, l'unica differenza tra noi è che io ho accettato chi sono tanto tempo fa”.

 

La provocazione del luogotenente non ebbe effetto sul giovane, il quale però non poteva negare che aveva mentito a se stesso per tanto tempo.

“ Io e te non siamo identici, bensì due facce della stessa medaglia: i nostri ruoli sarebbero potuti essere invertiti e per questo sarò io a sconfiggerti. Tuttavia devo riconoscere una cosa: mi sono ripetuto più volte che la strada che ho scelto fosse l'unica possibile, ma non è così. In realtà sono stata un codardo, ho lasciato tutto e tutti invece di affrontare le mie debolezze con chi mi voleva bene. Il risultato di tutto ciò è stato ferire coloro che volevo proteggere. Però giuro che non commetterò mai più gli stessi errori, starò vicino a coloro che amo così da poterli difendere”.

 

La risposta dell'ex vigilante non piacque affatto a Dark, il quale non poteva comprendere la posizione del giovane nemico o forse non voleva farlo. Per cui diede fondo a tutte le proprie energie, creando un immenso buco nero che iniziò a risucchiare l'acqua salmastra.

Strife stranamente non era preoccupato, ciò voleva dire che aveva piena fiducia nel suo attuale potere. Sicurezza che trovò un riscontrò nella realtà: l'ex vigilante aprì la bocca, dalla quale fuoriuscì una strana energia arancione, la quale fece nascere un senso di timore nell'avversario ed allo stesso tempo annullò la tecnica nemica.

 

Quello che successe in seguito andò oltre la comprensione umana. Dark tentò con tutte le proprie forze di contrastare Michael, ma quest'ultimo si dimostrò troppo forte, basti pensare al fatto che la sua sola presenza era sufficiente per togliere le energie al villain. Inoltre su di lui sembrava non avere effetto alcun attacco e se a ciò si aggiungeva un'impressionante forza fisica, l'erede di Thief era imbattibile, almeno per nemici del calibro di Dark.

Michael sconfisse Dark con una mossa unica nel suo genere: costrinse il criminale a guardarlo fisso negli occhi, dopo di che aprì la bocca, con il risultato di distruggere il corpo del criminale.

 

Strife ebbe la meglio giusto in tempo, visto che era giunto al limite. Questo era l'effetto collaterale di Cthulhu, il Dio lovecraftiano in cambio di un potere impressionante prosciugava tutte le energia di Michael, ponendo al contempo il corpo e la mente ad uno sforzo disumano.

Pesantemente affaticato, l'erede di Thief si avvicinò al corpo, ormai a brandelli, di Dark. Sorprendentemente il villain era ancora vivo ed inoltre aveva un sorriso stampato su quello che rimaneva del suo volto.

Dopo aver sputato del sangue, il criminale affermò “ Presto diventerai un villain proprio come me e vorrai vedere bruciare il Mondo” “ A quanto pare sei impazzito alla fine” “ No, coloro che vuoi proteggere stanno per morire” “ Che significa?!” “ La tua amata Aerith e quell'altra vigilante saranno presto uccise dalla furia di Alice e se per miracolo dovessero cavarsela ci penserà Shigaraki a far patire loro le pene dell'Infermo”.

 

Conclusa la sua minaccia, Dark si fece lacerare dalle sue stesse tenebre generando un'esplosione di immense dimensioni.

La tecnica autodistruttiva colse di sorpresa Michael che venne travolto in pieno, riportando delle ferite piuttosto profondo, soprattutto alla gamba sinistra.

 

L'erede di Thief si rialzò a fatica, mentre era in preda alla preoccupazione per via delle ultime parole del nemico. Sapeva che Iside ed Aerith erano in gamba, ma certamente non avrebbero potuto niente contro Tomura e per questo doveva raggiungerle, ma purtroppo non aveva idea di dove fossero.

In quel momento udì un boato poco in lontananza, dalla direzione opposta rispetta a quella presa da Mirio e dagli altri.

Se avesse avuto un po' di fortuna si trattava di coloro che stava cercando, per cui si diresse verso la sorgente del suono, spinto solo dalla forza di volontà.

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Capitolo 93
*** Alice, la maschera d'argento ***


Alice, la maschera d'argento

 

Qualche minuto prima della conclusione dello scontro tra Michael e Dark, Aerith ed Iside, dopo aver affrontato e sconfitto diversi villain, si erano imbattuti in qualche loro vecchia conoscenza. Nello specifico trovarono Jill, Astrid, Sara e Nikolai intenti a sistemare qualche Nomu di medio livello.

 

Non appena il russo ebbe modo di vedere l'amata corse verso di lei con un'espressione tra il felice ed il preoccupato.

“ Aerith come stai? Sei stata brava a scappare dalle grinfie di Michael e chi è questa tizia? Aspetta, le sue armi sono quelle della vigilante che mi ha quasi fatto perdere l'uso del braccio, non dirmi che sei suo ostaggio? Se è così...”.

L'ex studente della classe internazionale era un fiume in piena, solo l'intervento dell'amante dei fiori fu in grado di placarlo.

“ Adesso fai un respiro profondo e datti una calmata. Michael non mi ha tenuta prigioniera, mi ha solo offerto un posto tranquillo dove recuperare le energie. Inoltre la ragazza qui vicina è sì Iside la vigilante, ma non è una minaccia, infatti è mia amica”.

 

Sebbene le parole di Aerith fossero sincere, Nikolai non voleva crederle e per questo arrivò a pensare delle assurdità del tipo: “ E' un ostaggio, quindi è costretta a dire certe cose”, oppure “ Strife deve averle fatto il lavaggio del cervello col quel suo strano Quirk”.

Tuttavia non ebbe modo di mostrare le proprie perplessità poiché venne rimproverato da Jill che disse in tono autoritario “ Mi hai stufata con questa storia Nikolai, non ce la faccio più a sentirti lamentare su Michael ed Aerith. Accetta la realtà e se ne hai bisogno chiarisciti con loro due. Però non è questo il momento, abbiamo un lavoro da fare!” “ Ottimo discorso, ho sempre sostenuto che noi ragazze siamo adatte al comando” esordì una voce femminile poco in lontananza, appartenente alla luogotenente Alice.

 

Astrid e Sara si lanciarono immediatamente contro di lei sperando di coglierla di sorpresa.

La prima tentò di afferrarla con i suoi potenti artigli, mentre la seconda avrebbe voluto carbonizzarla con le ceneri vulcaniche, una volta che l'amica si fosse allontanata. Tuttavia la criminale le anticipò colpendole con due potenti e rapidi diretti allo sterno, i quali furono sufficienti per farle accasciare a terra.

Le eroina avevano difficoltà nel respirare e sentivano un dolore lancinante allo sterno, non potevano credere che un semplice attacco le avesse ridotte così. Alice, non focalizzandosi solo sul corpo a corpo come Destroyer, aveva rubato Quirk a distanza, incentrati sul controllo dell'aria. Sfruttandoli creò un poderoso cannone d'aria che avrebbe certamente ucciso le pro, fortunatamente intervenne Jill che protesse le amiche col Buddha. L'impatto delle due tecniche diede origine ad un'esplosione di notevoli dimensioni.

 

Alice sembrò piacevolmente colpita dal potere di Jill e quella piccola distrazione le sarebbe potuta costare caro visto che Iside si lanciò all'attacco. La villain fu comunque abbastanza veloce da schivare i pugnali della vigilante, riportando tuttavia un graffio sulla maschera d'argento.

Volendo vedere quanto fosse forte quella ragazza, la luogotenente decise di assaltarla. Per prima cosa tentò di mettere a segno un diretto che, nonostante la rapidità, venne evitato dalla sorella acquisita di Strife che a sua volta provò a contrattaccare usando le armi, senza però ottenere alcun successo.

A quel punto Alice attinse ad un moltiplicare di forza e velocità che le consentì di mettere a segno un calcio laterale, il quale venne attutito dai pugnali della vigilante; comunque l'impatto fu tale da far arretrare per diversi metri quest'ultima.

La distanza appena acquisita consentì alla villain di lanciare diversi colpi dal suo cannone d'aria, molto veloci e difficili da evitare. Nonostante questo la vigilante fu in grado di schivarli, ma, essendo concentrata solo su di loro, non poté far nulla contro un diretto della nemica, la quale continuò a mettere a segno numerosi attacchi. Infine scagliò una bomba d'aria che avrebbe certamente lasciato il segno se non fosse stato per Aerith, la quale protesse la nuova amica con una materia difensiva.

 

Alice fermò il proprio assalto per un attimo, potendo così sostenere “ Siete delle tipe toste, mi piace”.

In quel momento Nikolai iniziò a suonare una melodia ricolma di tristezza che trasmetteva un forte senso di torpore. La criminale, intuendo la pericolosità della tecnica, si spostò più velocemente di quanto l'occhio umano possa vedere verso il russo, colpendolo in pieno con un pugno allo stomaco, poi sostenne “ Voglio uno scontro al femminile, non c'è bisogno della zavorra rappresentata da voi uomini”.

Dopo di che scagliò un colpo d'aria a distanza ravvicinata, ferendo gravemente l'eroe. Per essere certa di finirlo lanciò un secondo attacco, il quale però venne contrastato da una serie di tentacoli.

 

“ Michael!” esclamarono Aerith ed Iside all'unisono soprese ed allo stesso tempo felici di vederlo.

“ Sono arrivato appena in tempo” sostenne a fatica l'erede di Thief per via del suo pesante fiatone.

Alice lo osservò attentamente: era evidente che avesse sostenuto uno scontro di recente ed a giudicare dalle ferite doveva aver sconfitto Dark. Senza dubbio questo era indicativo della sua grande forza, ma affrontarlo in quello stato pietoso non le avrebbe dato alcuna soddisfazione. Perciò decise di lasciarlo stare, concentrandosi invece sull'eroine per grande fortuna di Strife. Il quale a stento riusciva a muoversi.

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Capitolo 94
*** Il Tonante ***


Il Tonante

 

Nel frattempo che Iside e Jill stavano affrontando Alice, Aerith corse verso l'amato e l'amico per sincerarsi delle loro condizioni.

“ Come state?” domandò con ansia l'amante dei fiori, “ Me la caverò, invece Nikolai deve ricevere cura immediate o non ce la farà” “ Non temere, ci penso io a voi”.

La ragazza stava creando una materia, ma venne bloccata da Strife che le disse “ Aspetta un attimo” “ Cosa c'è tesoro?” “ Non sprecare energie con me, pensa solo a Nikolai” “ Perché?” “ C'è bisogno del tuo aiuto nella battaglia con Alice, quindi non voglio farti sprecare forze inutilmente”.

Potendo leggere la preoccupazione sul volto di Aerith, Michael tentò di tranquillizzarla “ Sto bene amore, ho solo bisogno di riprendere un po' il fiato” “ Non mi sembra proprio e poi cosa mi dici di quella brutta ferita sulla gamba?” “ E' peggio di quanto sembri”.

 

Sebbene Strife facesse finta di niente, la ragazza non era una sciocca e sapeva bene che stesse mentendo. Tuttavia sapeva anche che non avrebbe potuto far cambiare idea all'erede di Thief, quando si metteva in testa una cosa era più testardo di un mulo. Per cui scelse di dargli ascolto, almeno per il momento: creò una materia energetica, grazie alla quale poté curare le ferite più gravi del russo.

“ Ecco fatto, tra poco dovrebbe riprendere conoscenza” “ Veglierò su di lui, è il massimo che possa fare al momento” “ Una volta che avremo sistemato Alice penserò anche a te e non sentirò storie” “ D'accordo”.

 

Intanto Jill ed Iside stavano passando un brutto quarto d'ora: la villain era perfettamente capace di resistere e contrastare sia l'immenso potere del Buddha sia la rapidità della vigilante. Inoltre le bastavano pochi colpi per arrecare dei seri danni grazie al suo originale Quirk, amplificato da altre stranezze.

Intuendo la situazione, Aerith sfruttò una materia analitica per intuire le debolezze della criminale senza però ottenere nessun risultato rilevante. La donna non soffriva di alcun specifico punto debole e questo avrebbe complicato le cose.

 

Nel mentre che lo scontro imperversava sempre più violentemente, Nikolai riprese conoscenza ricollegando rapidamente cosa era accaduto poco prima. Inoltre notò che Michael fosse ancora al suo fianco, intento a proteggerlo da eventuali attacchi e ciò lo fece riflettere.

“ Ben tornato tra noi, come ti senti?” chiese Strife non appena si accorse dell'amico, “ Sono stato meglio” “ Immagino, Alice ti aveva ridotto in fin di vita, fortuna che c'era Aerith”.

A quel punto il russo fece una domanda che stava pervadendo la sua mente “ Nonostante ti abbia accusato di cose disdicevoli ed abbia tentato di allontanare Aerith da te mi hai protetto, perché Michael?” “ Sebbene non siamo mai stati dei buoni amici, rimaniamo pur sempre compagni di corso e quindi non potevo lasciarti morire” “ Questo non cambia le cose” “ Non ci contavo” “ Ma sono in debito, per cui penserò a sistemare questa tizia”.

Nikolai stava per lanciarsi alla carica, ma sentì una mano sulla sua spalla bloccarlo, “ Cosa stai facendo Michael?” “ Non puoi batterla agendo d'impulso, osservala attentamente e prevedi le sue mosse. Agisci con coscienza ed accortezza”.

 

In quel momento Astrid e Sara, che si erano riprese, misero a segno i loro attacchi migliori che arrecarono dei buoni effetti, ma non abbastanza da poter avere la meglio. Perciò Jill attinse a tutto il potere del Buddha, dando vita ad un'onda d'urto che si propagò per diversi km provocando una grande distruzione.

“ Mi avete fatto male, davvero notevole” sostenne Alice rimettendosi in piedi. Ora la maschera d'argento era in frantumi e questo permetteva di vedere il suo bel viso dai lineamenti delicati, ma segnato da un forte senso di tristezza come se non in fondo non ritenesse giusto quello che stava facendo.

Sebbene ci fossero questi dubbi nel suo animo, non esitò a passare al contrattacco prima stordendo le nemiche con dei colpi corpo a corpo, poi travolgendole con un colpo d'aria devastante al quale neanche il Buddha di Jill resistette.

 

Dopo l'ultimo assalto le pro e la vigilante erano a terra in preda a dolori lancinanti.

Iside alzò con difficoltà lo sguardo trovandosi davanti un anello nero, lo stesso di Lucifer. Inoltre sentì la voce dell'arcangelo caduto nella testa sussurrargli “ Sei stato tu a darmelo eoni fa, mi dicesti che con questo saresti sempre stata accanto a me per proteggermi. Mi è stato utile nel corso della storia, però adesso sei tu ad averne bisogno”.

La vigilante non capì bene quelle parole, ma sentì un'attrazione irresistibile per quel gioiello che la spinse ad indossarlo al mignolo destro. Non appena lo fece poté percepire una forza immensa scorrere nel proprio corpo, la quale le diede una nuova spinta per lottare.

 

Sicura del nuovo potere, Iside si lanciò all'attacco dimostrando di poter eguagliare la forza di Alice. Le fu particolarmente utile la nuova capacità di poter creare dei fendenti energetici di buona portata, in grado di contrastare i cannoni d'aria della villain.

Sfortunatamente lo stallo non durò a lungo: il corpo della giovane vigilante non riusciva a sopportare quel potere e ben presto si ritrovò a corto di energie, restando in balia degli assalti della criminale.

 

Proprio quando tutto sembrava perduto, Aerith, rimasta in disparte, aveva appena finito di preparare una materia rossa eccezionale che diede vita ad un gigantesco uomo anziano e circondato da fulmini.

“ Allontanatevi!” gridò l'amante dei fiori non volendo che gli amici venissero coinvolti nel suo prossimo attacco. Però l'avvertimento venne colto anche da Alice che tentò la fuga, ma venne immobilizzata da alcune stringhe che il russo aveva fatto passare sotto terra.

Michael, intuendo sia la natura che la portata dell'imminente colpo, decise di attivare il proprio Quirk così da contenere i danni e sfruttando Raijin non avrebbe avuto alcuna ripercussione.

A quel punto il cielo si incupì, mentre il Tonante (l'uomo anziano) afferrò Aerith per proteggerla; dopo di che dalla mano libera nacquero numerosi fulmini che scagliò a terra. Il risultato della mossa fu terrificante: il sistema nervoso di Alice e tutto il suo corpo era stato bruciato, comportando la sua sconfitta e probabile morte.

 

Grazie ad un ottimo lavoro di squadra un altro luogotenente era stato sconfitto, ma il vero incubo doveva ancora iniziare.

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Capitolo 95
*** La rivincita del vampiro ***


La rivincita del vampiro

 

Gli ex studenti della classe internazionale avevano vinto, ma le conseguenze dello scontro erano state pesanti.

Michael aveva sfruttato quel poco che rimaneva delle sue forze per contenere l'attacco di Aerith, col risultato di non riuscire nemmeno a stare in piedi. Infatti l'amata corse da lui per sostenerlo, sebbene anche lei fosse al limite a causa della materia rossa creata poco prima.

Inoltre Jill, Astrid e Sara erano estremamente provate dalla battaglia, mentre Nikolai aveva ancora qualche energia grazie all'aiuto dell'amante dei fiori.

 

A quel punto Strife ricordò le parole di Dark, per cui avvertì gli amici “ Dobbiamo andarcene, subito” “ Perché tesoro?” domandò Aerith, “ Dark ha detto che se anche foste riuscite a sconfiggere Alice, Shigaraki vi avrebbe sistemato” “ Questo significa che è probabile che Tomura sia nei paraggi” “ Esatto Jill, non siamo nelle condizioni di affrontare un altro scontro” concluse Michael trovando il consenso degli altri.

A nessuno di loro piaceva l'idea di voltare le spalle al pericolo, tuttavia erano ben consci che non avrebbero potuto nulla contro Shigaraki, specialmente in quello stato.

 

In quell'istante delle minacciose nuvole nere ricoprirono tutto il cielo, non permettendo alla luce del sole di trapelare. Successivamente i giovani distinsero una figura alata volare, la quale ben presto si posò a terra davanti a loro.

“ Questo non va affatto bene” rifletté Jill accorgendosi che quella tizia fosse Lamia, la terribile criminale che per poco non sconfisse Bakugo. Certamente adesso era persino più forte di quando aveva fronteggiato il pro numero due, perciò gli eroi si trovavano nei guai fino al collo.

 

“ Ti ho sentito Michael o dovrei chiamarti H.P.? Ebbene sì, so cosa hai fatto negli ultimi anni. Devo ammettere che sono sorpresa delle vostre recenti imprese, sconfiggere quattro dei luogotenenti di Shigaraki è notevole” “ Perché parli come se non ne facessi parte?” domandò Astrid, “ Semplice, non sono una sua sottoposta, abbiamo solamente stretto un'alleanza e ho come l'impressione che sia giunta al termine” “ Vuoi tradirlo?” intervenne Sara, “ Ha adempiuto al suo scopo: conferirmi nuovo potere ed eliminare Deku. Per cui ha perso la sua utilità”.

I pro non erano affatto sorpresi di quelle parole, la donna vampiro era sempre stata uno spirito libero che difficilmente poteva sottomettersi a qualcuno.

 

Proprio come temevano, Lamia passò immediatamente all'attacco. In quella circostanza i giovani sarebbero stati spacciati, la villain era famosa per non mostrare alcuna pietà. Per loro fortuna lo slancio della donna venne fermato da un'immensa esplosione, “ Muori!” esclamò l'autore di quell'attacco, cioè il famoso Katsuki.

“ Ti sarei venuta a cercare, però a quanto pare mi hai risparmiato la fatica” sostenne la criminale eccitata nel vedere Kacchan di fronte a lei.

La sconfitta subita per mano del pro era una boccone che non riusciva a mandare giù, infatti tutta l'alleanza con Tomura era principalmente volta ad acquisire potere necessario per avere la sua vendetta.

 

Essendo entrambi poco inclini a perdere tempo in chiacchiere, i contendenti iniziarono a scontrarsi.

Bakugo aveva dalla sua la sicurezza e l'esperienza del primo scontro che, oltre tutto, l'aveva visto vincitore, per cui pensò di avere la situazione in pugno. Tuttavia si accorse velocemente che le cose sarebbero state diverse questa volta: Lamia non risentiva della luce delle esplosioni e non stava neanche perdendo gradualmente la propria forza.

 

Suddetta differenza era dovuta al potere derivatele dall'All for One che utilizzò per colmare le sue debolezze. Per prima cosa rubò una stranezza che le consentiva di applicare uno schermo protettivo sulla pelle, capace di impedire alla luce di colpirla in pieno. Inoltre prese anche un'unicità che le permetteva di aumentare il flusso e la produzione del sangue, così da non perdere potenza nel corso del tempo.

Sicuramente poteva vantare di altri poteri spaventosi che nel tempo avrebbe mostrato, sempre se Katsuki non l'avrebbe prima sconfitta.

 

La battaglia imperversava sempre più violentemente, mantenendo però una situazione di equilibro, nessuno dei due sembrava riuscire ad imporsi sull'altro. Allora Lamia iniziò a creare delle esplosioni energetiche viola scuro, tanto possenti da contrastare quelle dell'eroe. Quest'ultimo decise di sfruttare il suo guanto per incrementare la potenza di fuoco, ma neanche ciò fu abbastanza per avere la meglio sulla nemica che rispondeva colpo su colpo con altrettanta forza.

 

Kacchan, capendo che di questo passo Lamia l'avrebbe preso per sfinimento, scelse di utilizzare la sua mossa speciale che aveva perfezionato nel corso degli anni.

“ Con questo ti farò saltare in aria!” Bakugo roteò vorticosamente prima di lanciare l'Howitzer Impact, sfruttando entrambe le mani. L'attacco si scontrò con un'onda energetica nemica di medesime dimensioni; le due tecniche si annullarono a vicenda creando un boato potente.

Kacchan era in piedi col fiatone, evidentemente aveva usato parecchie energie. Proprio perciò non si accorse che Lamia si era portata sotto di lui, la quale con un sorriso sadico sostenne “ Adesso assaggerò il tuo sangue”. La mossa seguente fu raccapricciante: la villain impalò il pro con i suoi affilati e possenti artigli.

Potevano vedersi le unghie della criminale spuntare fuori dal corpo del pro, che fosse davvero giunta la fina dell'eroe esplosivo?

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Capitolo 96
*** Asso nella manica ***


Asso nella manica

 

La scena a cui stavano assistendo i giovani eroi era raccapricciante e sconfortante allo stesso tempo: il celebre eroe numero 2, la cui forza rivaleggiava persino con il Simbolo della Pace, era impalato sul braccio di Lamia.

Era ben visibile il suo sangue gocciolare dalla ferita allo stomaco ed un po' di esso venne bevuto dalla criminale che affermò compiaciuta “ Il tuo sangue ha un gusto forte, proprio come piace a me”.

Katsuki, ancora cosciente, stava iniziando a divincolarsi, ma la donna affondò ancora di più gli artigli nella sua carne sussurrandogli “ Non agitarti o potresti aggravare la tua condizione. Ho in mente per te una fine ben più terribile di questa per farti pagare l'affronto che mi hai inferto”.

 

In effetti la villain aveva appositamente evitato di colpire un punto vitale per assaporare lentamente la sua vendetta, ma ciò diede una possibilità al pro che, mostrando una determinazione impressionante, diede vita ad una poderosa esplosione rischiando di rimanervi coinvolto.

Purtroppo la nemica fu abbastanza veloce da evitarla, spostandosi alle spalle di Bakugo. “ Sei un tipo davvero ostinato, vorrà dire che ti spezzerò la spina dorsale almeno così starai fermo”.

 

Lamia stava per realizzare il suo oscuro piano, ma intervenne giusto in tempo Nikolai che le fermò la mano con le stringhe. Il russo sapeva di non avere possibilità di vittoria, ma avrebbe potuto guadagnare tempo a sufficienza per permettere ad Aerith di creare una materia Energetica, che avrebbe usato su Kacchan.

Purtroppo la criminale intuì la strategia dei ragazzi, perciò si mise all'opera per ostacolarla: per prima cosa si liberò facilmente delle stringhe con la semplice forza fisica, così da poter travolgere Nikolai con un'onda d'energia. Successivamente si lanciò verso l'amante dei fiori con intenti omicidi.

A bloccarle la strada ci pensò Michael, ma la sua resistenza fu inutile visto che la criminale lo colpì sulla gamba ferita, così da fargli abbassare la guardia, dopo di che lo centrò con un'artigliata tanto potente da farlo volare via per diversi metri.

La donna vampiro stava per eliminare Aerith, ma il russo le fece scudo col corpo, venendo trafitto al posto suo.

“ Almeno alla fine sono riuscito a proteggerti” queste furono le ultime parole di Nikolai prima che il tristo mietitore lo prendesse per sempre.

 

La caduta a terra del corpo privo di vita del russo sconvolse tutti i suoi vecchi compagni di corso. Fu Strife ad avere la reazione più strana: dai suoi occhi, dal naso e dalla bocca fuoriuscì del sangue, segno che stava facendo uno sforzo disumano.

“ Tu, la pagherai cara!” esclamò l'erede di Thief attivando il proprio Quirk ed attingendo al potere di Cthulhu.

Corse un rischio molto alto, in quello stato fisico e psichico rischiava di perdere il controllo sul custode con il risultato di lasciare a piede libero una creature persino peggiore della villain.

 

Nel mentre che Michael e Lamia si stavano affrontando, Aerith completò la materia energetica, sebbene la morte di Nikolai l'avesse destabilizzata. Tuttavia aveva capito che l'amato non avrebbe potuto reggere quella forma a lungo, per cui doveva rimettere in sesto Bakugo il prima possibile.

Purtroppo anche le forze della ragazza erano agli sgoccioli e perciò poté solo curare in parte il pro, ma fu abbastanza per consentirgli di continuare a lottare.

 

Intanto Strife era stato capace di mettere in difficoltà Lamia dato che gli attacchi di quest'ultima non sortivano alcun effetto. Quindi la criminale stava seriamente prendendo in considerazione di sfruttare il suo asso nella manica. Ma dopo appena un minuto il Quirk dell'erede di Thief si disattivò, lasciando il suo possessore svuotato di ogni forza.

 

“ Peccato che tu abbia già subito dei pesanti danni in un altro scontro, sarebbe stato interessante vedere come te la saresti cavata contro la vera me”.

La criminale, sostenuto ciò, alzò una mano al cielo pronta a dare il colpo di grazie al ragazzo, ma cambiò piani quando si accorse che Kacchan la stava caricando. Con un rapido movimento evitò la granata esplosiva dell'eroe ed il suo seguente attacco.

“ Puoi provare tutte le volte che vuoi, come me è tutto inutile! Riconosco che il Quirk che mi ha dato Shigaraki è inferiore al suo, ma l'ho utilizzato con tanta sapienza da acquisire un potere paragonabile a quello del Simbolo del Male. Per cui faresti meglio ad arrenderti”.

Naturalmente il pro non le diede retta, non si sarebbe mai arreso e tanto meno era intenzionato a perdere; avrebbe vinto proprio come All Might.

Nonostante i suoi buoni intenti, era innegabile che Lamia fosse superiore, ma per sua fortuna la villain venne travolta da una possente fiammata, a cui fece seguito una lancia di ghiaccio che le ferì una spalla.

 

“ Stai bene Bakugo?” domandò Todoroki appena giunto, “ Che ci fai qui?” “ Ero di passaggio, quando ho sentito il rumore di uno scontro ed ho fatto bene ad intervenire”.

Prima che i due vecchi amici potessero continuare a parlare, Lamia si rimise in piedi e li attaccò. Però venne fermata ancora una volta da un possente pugno di pura oscurità, “ Sono arrivato in tempo” affermò Tokoyami unendosi alla battaglia.

 

I tre pro, tra i più forti di tutti i tempi, furono in grado di mettere alle strette Lamia, la quale però non era per nulla intimorita.

“ Affrontare tre eroi come voi richiede mezzi straordinari, quindi...”. In quel momento la donna aprì un warp grigio dal quale iniziarono a fuoriuscire litri di sangue che assorbì.

La criminale, terminato il processo, assunse fattezze mostruose: tutto il suo corpo triplicò di dimensioni ed assunse una tonalità grigia. Inoltre comparvero delle escrescenza appuntite molto pericolose ed il suo volto, bello e delicato, divenne mostruoso e deformato.

“ Adesso inizia la vera partita!” esclamò la villain con una voce lugubre e decisa ad uccidere tutti i suoi avversari.

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Capitolo 97
*** Il Boss finale ***


Il Boss finale

 

I pro rimasero colpiti dalla trasformazione di Lamia, quell'orribile creatura aveva l'aria di essere potentissima. Però pensarono anche di aver intuito come contrastarla: i nemici grossi, per quanto forti, sono lenti, quindi avrebbero potuto evitare facilmente i suoi attacchi.

Sfortunatamente la loro previsione fu sbagliata, infatti la criminale aveva aumentato esponenzialmente anche la propria rapidità, diventando un ostacolo quasi impossibile da superare.

Oltre a tutto ciò, la donna vampiro sfoggiò la sua ultima stranezza consistente nella capacità di manipolare il sangue nel corpo per creare delle armi pericolosissime. Fu proprio grazie a questo che riuscì a contrastare il ghiaccio di Todoroki senza alcuna difficoltà.

 

Essendo in superiorità numerica gli eroi furono in grado di mettere a segno qualche attacco, ma nessuno di questi fu abbastanza per impensierire la nemica che stava dominando la lotta.

Nel tentativo di intuire un punto debole della villain, Tokoyami sfruttò Dark Shadow così da non correre troppi rischi. La sua stranezza mostrò di poter reggere botta all'assurda potenza di Lamia, la quale si concentrò completamente sull'ombra.

Cogliendo a volo suddetta occasione, Todoroki bloccò gli arti e le ali della villain nel ghiaccio, così da poterla travolgere con un pugno di fuoco dalla temperatura altissima. Ad amplificare l'attacco ci pensò Bakugo, il quale diede vita ad un'esplosione notevolissima.

 

Normalmente ogni persona non sarebbe stata capace di resistere a tanto, ma Lamia ne uscì in piedi, sebbene avesse riportato qualche ferita. A quanto pare la sua nuova fattezza aveva avuto come effetto collaterale quello di indebolire la sua resistenza.

Il successo appena raggiunto diede nuovo slancio e vigore ai pro che finalmente potevano vedere una speranza di successo. Purtroppo, ancora una volta, la criminale passò al contrattacco: sfruttò l'ultimo Quirk mostrato grazie al quale generò numerose lance di sangue sotto i piedi degli eroi, costringendoli a saltare. Allora la donna li travolse in pieno con un'esplosione viola di pura energia, capace di deturpare il paesaggio circostante.

Se non fosse stato per la protezione di Dark Shadow, i pro sarebbero morti sicuramente.

 

Non vedendo altre soluzioni Tokoyami chiese agli amici di mettersi da parte, in questo modo avrebbe potuto sfruttare il suo reale potere. Bakugo e Shoto, intuendo il paino, li diedero retta, tenendosi però pronti a cogliere anche la più piccola apertura.

 

In quelle condizioni climatiche, buio più profondo, Dark Shadow avrebbe dato sfoggio del suo reale potere, col rischio tuttavia di perdere il controllo. Tokoyami aveva impiegato anni per controllare la propria stranezza, ma ancora oggi, se sottoposto ad una forte crisi emotiva, poteva essere sopraffatto dalla sua stessa forza.

Comunque il pro proseguì ugualmente con la propria strategia, ottenendo un ottimo risultato: Dark Shadow riusciva a tenere a bada Lamia.

Lo stallo appena creato si sarebbe protratto all'infinito, per cui Todoroki intervenne usando solo il ghiaccio, così da non indebolire l'amico.

Suddetta strategia ebbe i suoi frutti, infatti la criminale iniziava ad incassare sempre più attacchi. Però non era la tipica nemica tutta forza e niente cervello, anzi la sua intelligenza era superiore alla media. Proprio perciò intuì il modo per mettere fuori gioco Dark Shadow: eliminare chi lo controllava. Quindi finse un attacco diretto all'ombra, per poi centrare in pieno Tokoyami con i suoi poderosi artigli.

A quel punto intervennero i due pro rimasti in disparte in protezione dell'amico, ma Lamia non diede peso a ciò visto che aveva intenzione di eliminarli tutti e tre: creò una sfera di puro sangue ed energia, di dimensioni enormi che travolse in pieno i rivali.

 

La villain avanzò verso i nemici pesantemente feriti, con un ampio sorriso sul volto.

“ Siete stati bravi, non a caso ricoprite i posti più alti in classifica. Peccato solo che vi siate imbattuti in me, la più forte di tutti!”.

Lamia era pronta a porre fine alle ostilità, ma la sua carica venne bloccata da Kirishima, il quale fece scudo col proprio corpo. Oltre a lui erano giunti anche Iida, Kirishima, Momo, Mina, Jirou, Tsuyu, Aoyama e Shoji, rimessi a nuovo dall'eccezionale Quirk curativo di Nora.

 

La criminale non si fece intimorire, infatti scagliò un secondo attacco identico all'ultimo, mettendo quasi fuori gioco tutti gli eroi.

Sebbene feriti, i pro si rimisero in piedi e diedero vita ad un attacco combinato: per prima cosa Jirou stordì Lamia con le sue vibrazioni, consentendo a Momo, Aoyama e Mina di attaccare con i loro colpi a distanza. I quali a loro crearono un'apertura per Iida, Kirishima, Tsuyu e Shoji che misero a segno degli attacchi corpo a corpo molto potenti.

La villain, che aveva risentito dell'assalto, stava per contrattaccare, ma non si rese conto di essere finita prigioniera di Momo, la quale le trafisse le ali e gli arti con delle lance. Inoltre le vibrazioni di Jirou l'avevano stordita più del previsto, a quanto sembrava era questo il suo punto debole, e come se non bastasse Dark Shadow l'aveva avvolta in una specie di abbraccio immobilizzandola del tutto.

“ Facciamola finita Bakugo” “ Non devi darmi ordini Todoroki”, i due eroi corsero all'attacco, combinando le loro mosse speciale, creando così una tecnica tanto potente da sconfiggere una volta per tutte la terribile Lamia.

 

I pro avevano vinto con grande fatica, ognuno di loro aveva riportato dei danni profondi e certamente non potevano sostenere il peso di un altro scontro. Quindi questo era il momento ideale per ritirarsi, ma il rumore di un applauso lento attirò la loro attenzione.

“ I miei complimenti eroi, battere Lamia non era per nulla scontato. Tuttavia credo di doversi ringraziare, sarebbe presto diventata un grosso problema” affermò Shigaraki scendendo dal cielo.

 

Questo era il peggiore momento possibile per la sua comparsa, non c'era possibilità che i pro potessero avere la meglio su di lui. Solo un miracolo li avrebbe salvati.

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Capitolo 98
*** Barlume di speranza ***


Barlume di speranza

 

Ochako era rimasta vicino al suo amato Deku per tutto questo tempo.

Seguendo le indicazioni di Kanon, aveva utilizzato l'unguento curativo a cadenze regolare, ottenendo così effetti notevoli: le ferite del Simbolo di Pace erano completamente guarite. Tuttavia non si era ancora svegliato e ciò la preoccupava molto.

 

Guardare il corpo di Izuku steso sul letto e ricoperto di ferite le ricordava tutte le volte che l'aveva visto in fin di vita. Sapeva che essere eroi vuol dire sacrificarsi per il bene di altri, ma ciò non poteva lenirle il dolore che provava ogni volta che doveva pregare per la sua salvezza.

Deku era tutto ciò che aveva di più prezioso al Mondo, i suoi genitori erano stati uccisi da Castellanos e qualche anno prima aveva ricevuto una notizia terribile che l'aveva quasi distrutta.

 

Con la sconfitta di Shigaraki, Uraraka e Midoriya decisero che quello fosse il momento migliore per mettere su famiglia. Però, nonostante i tentativi, Ochako non riusciva a rimanere incinta, per cui scelsero di capire il problema tramite delle analisi specifiche. Il loro risultato fu sconcertante: se Izuku aveva tutto in ordine, lo stesso non si poteva dirsi per Uravity che purtroppo era sterile.

 

Sebbene fece finta di nulla in pubblico, Uraraka cadde in una profonda depressione proprio a causa della consapevolezza di non poter mettere al mondo alcun figlio. Iniziò a sentirsi inutile, non degna di stare al fianco del Simbolo della Pace, arrivando persino a chiedergli di lasciarla e di trovare qualcun'altra che potesse renderlo felice.

Naturalmente Midoriya non pensò neanche un secondo di abbandonarla, era lei che aveva sempre amato ed era sempre lei che l'aveva reso felice. Ciò non sarebbe mai cambiato, a prescindere da quello che sarebbe successo.

Per cui le rimase vicino il più possibile, spostandosi nella città di quest'ultima sfruttando il periodo di pace, e piano piano aiutò a risollevarla.

Suddetto evento lasciò un segno indelebile in entrambi, ma allo stesso tempo rafforzò il loro legame il quale divenne più saldo che mai.

 

Midoriya, ancora incosciente, sentì la voce del fratello di All for One nella sua testa dirgli “ Hai quasi compiuto il tuo dovere, devi solo fare un ultimo sforzo, non arrenderti proprio ora nono”.

Subito dopo il pro si svegliò di soprassalto, avendo attivato la propria unicità per un istante.

“ Izuku, stai bene?” chiese preoccupata Ochako, “ Sì, dove sono?” “ Kanon, il fratello di Saga, ci ha salvati dai villains e ci ha portati in un posto sicuro dove ho potuto curarti” “ Scommetto che Shigaraki avrà sfruttato la mia assenza per mettere a ferro e fuoco il Giappone. Dobbiamo andare a sistemarlo” “ Certo, conta pure su di me”.

 

Deku prese in braccio Uraraka e prima di partire le sussurrò con un velo di tristezza “ Mi dispiace per averti fatto preoccupare” “ Va bene così, in fondo sei ancora qui con me ed questo ciò che conta” “ Ochako devo chiederti una cosa: perché non mi hai dato ascolto quando ti ho detto di prendere il mio Quirk e scappare via?” “ Lo sai bene, senza di te la mia vita non avrebbe senso”.

Quelle parole fecero battere forte il cuore del pro, il quale veniva ancora colto di sorpresa da quella splendida donna che aveva avuto la fortuna di sposare.

“ Ti amo Ochako” “ Ti amo anch'io”.

Dopo un bacio rapido, ma dolce, il duo andò alla ricerca di Tomura.

 

Mirio, Nejire e Kanon si stavano dirigendo dove il cielo era diventato talmente cupo da non far passare neanche un barlume di luce, ma un Nomu bloccò il loro passaggio.

Il mostro era di altissimo rango, persino superiore a quello che per poco non sconfisse, molti anni prima, due pro dal calibro di Endeavor ed Hawks. Quindi lo scontro sarebbe stato complicato anche se i tre fossero stati in condizioni fisiche perfette, ma ora che erano feriti la loro fine sembrava essere inevitabile.

Tuttavia, proprio quando stavano per essere sopraffatti, il villain venne allontanato da un colpo di tentacoli proveniente da Tamaki.

 

“ Amajiki cosa ci fai qui? Non dovevi trasportare i villain ed i giovani eroi dalla polizia?” domandò Hado, “ L'ho fatto e mi sono anche imbattuto in Nora” “ La dottoressa della UA? Ho sentito che è una tipa che sa il fatto suo, sarei proprio curiosa di incontrarla” “ La sua fama non è campata per aria, infatti mi ha rimesso in sesto in un lampo ed ha fatto la stessa cosa con i ragazzi. Inoltre mi ha dato queste...”.

Tamaki lanciò al trio tre pillole, “ Cosa sono?” chiese Togata, “ Delle medicine” “ Wow! Te l'ha date Nora?” “ Precisamente Nejire, però prima di prenderle dovete sapere una cosa: vi guariranno solo temporaneamente, ma una volta che l'effetto sarà finito sentirete il doppio della stanchezza che provate ora”.

 

Sebbene il rischio di quelle pasticche fosse notevole, un tal carico di debolezza avrebbe potuto ucciderli. Tuttavia i tre non avevano altra scelta se volevano sopravvivere, quindi presero le medicine pronti al secondo round contro quel mostruoso e fortissimo nemico.

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Capitolo 99
*** Lo scontro che scosse la terra ***


Lo scontro che scosse la terra

 

Alcuni giornalisti si erano avvicinati al luogo della battaglia finale così da poterla trasmettere in diretta. Purtroppo lo spettacolo che si trovarono davanti non fu dei migliori: Shigaraki riusciva a tenere a bada e senza troppi sforzi i pro, i quali avevano delle gravi ferite su tutto il corpo.

 

“ La vostra resistenza è inutile, accettate il vostro destino e finitela di intralciarmi” sostenne minaccioso Tomura, “ Non dire idiozie, combatteremo fino a quando avremmo un briciolo di energie e se tu sei più forte di noi non ci resta altro che superare i nostri limiti” rispose Iida incoraggiando i suoi amici.

“ Giusto, il vostro ridicolo Plus Ultra. Peccato che sia del tutto inutile contro qualcuno privi di limiti come me!”.

A quel punto il leader dei villains diede vita ad una sfera nera piccola, ma altamente instabile, frutto di una combinazione sconosciuta di Quirk. Una volta che l'ebbe lanciata sprigionò un'onda d'urto tale da spazzare via in un istante i suoi avversari, i quali adesso erano a terra in condizioni tanto pietose da non poter essere neanche capaci di rialzarsi.

 

L'attacco di Shigaraki produsse numerose macerie, le quali si diressero minacciose verso i giovani eroi. Anche loro non aveva più energie, per cui rischiavano seriamente di venire schiacciati.

Per loro fortuna quei detriti si fermarono ed iniziarono a fluttuare. Dopo di che sentirono una sollevata voce femminile dire “ Siamo arrivati in tempo”.

 

Si trattava di Ochako ed il suo arrivo non passò inosservato a Tomura che pensò “ Se lei qui, devi esserci anche lui”.

Suddetti sospetti trovarono conferma quando dei filamenti neri lo attaccarono. Dopo averli evitati poté vedere la sue nemesi e questo lo portò a grattarsi il collo per il nervosismo.

“ Pensavo di averti ucciso Deku” “ Evidentemente ti sei sbagliato Shigaraki” “ Già, ma in fondo se vuoi una cosa fatta bene devi farla da solo, giusto?” “ Hai avuto la tua occasione di vittoria, non ne avrai una seconda puoi starne certo. Ti fermerò e in questo modo proteggerò tutti” “ Non potrai proteggere nessuno e sai perché? Perché io sono qui!”.

Tomura, scimmiottando il motto del nemico, dimostrò di essere intenzionato a provocarlo e forse anche a sfidarlo.

 

I due contendenti si osservarono negli occhi per un attimo, assaporando la tensione e l'elettricità nell'aria. Entrambi erano certi che la loro storia si sarebbe conclusa in uno scontro all'ultimo sangue che avrebbe deciso il destino del Mondo.

 

Il primo a fare una mossa fu Deku che sfruttando il Fa Jin, altro Quirk memorizzato nel One for All, compì uno scatto impressionante che sorprese Tomura, il quale subì un calcio potentissimo amplificato da quella incredibile velocità. Sorprendentemente il criminale non riportò alcun danno significativo, ciò spinse Izuku a riflettere che probabilmente il nemico possedesse una stranezza capace di irrobustire il corpo.

Allora Midoriya decise di usare il Black Whip per comprendere meglio le abilità nemiche. Quest'ultimo fu in grado di schivare tutti i colpi dimostrando una grande agilità, probabilmente merito di un altro Quirk.

 

Stanco di stare sulla difensiva, il leader dei villains calciò l'aria riuscendo ad accorciare le distanze col nemico. Allora l'eroe, usando dei potenti Smash, modificò la pressione dell'aria generando dei pericolosi colpi, i quali vennero schivati da Shigaraki che mostrò l'incredibile capacità di muoversi a mezz'aria come se fosse sulla terra ferma. Questo gli permise di avvicinarsi all'eroe e di quasi toccarlo, fortunatamente Deku fu abbastanza abile da bloccargli le mani col Black Whip.

 

“ Credi che questo possa fermarmi?” domandò Tomura, il quale subì una vistosa ipertrofia negli arti superiori, essendo così capace di liberarsi da quella ferrea presa. Dopo di che lanciò un attacco vento e fuoco tanto possente da far impallidire i colpi di Todoroki. Suddetta tecnica venne lanciata da una distanza così ravvicinata che pesino Izuku venne travolto, anche se solo parzialmente. Per la precisione la parte destra della maschera del suo costume, in quel momento indossava il suo vecchio abito verde, venne distrutta e di conseguenza subì delle pesanti ustioni.

Nel tentativo di limitare la visuale del nemico, Izuku generò del fumo, ma fu una mossa che li si ritorse contro dato che Shigaraki, in possesso di un Quirk ad ultrasuoni, fu perfettamente in grado di individuarlo e di metterlo sotto pressione.

 

Il potente assalto di Shigaraki ebbe delle ripercussione sul pro, il quale incassò diversi colpi, riuscendo però ad evitare di essere ridotto in cenere. Fortunatamente Midoriya aveva una strategia: attendere di accumulare abbastanza energia cinetica, così da mettere in atto una delle sue tecniche migliori.

Dopo essere rimasto sulla difensiva per qualche minuto, il Simbolo della Pace poté passare al contrattacco. Unendo il Float ed il Fa Jin diede vita a dei movimenti velocissimi ed imprevedibili, persino più efficienti di quelli di Gran Torino al suo massimo. Grazie a ciò poté mettere a segno diversi attacchi, dati tutti superando di gran lunga il suo 100% e per cogliere di sorpresa Shigaraki sfruttò anche le braccia, sebbene ciò significasse metterle in serio pericolo.

 

Tuttavia ben presto Shigaraki imparò a stare al passo del nemico, essendo così capace di guadagnare uno spazio che li permise di scagliare un pugno a terra che produsse un'onda d'urto paragonabile a quelle di Deku.

Sottrattosi alla combinazione di Izuku, il villain aprì la mano in direzione del pro e sul braccio destro di quest'ultimo si conficcarono dei pezzi di metallo spuntati dal nulla.

 

“ Il riscaldamento è finito, adesso possiamo fare sul serio” affermò il leader dell'unione che evidentemente non aveva ancora dato sfoggio del suo reale potere.

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Capitolo 100
*** Il One for All completo ***


Il One for All completo

 

Deku era piuttosto perplesso per via dell'ultimo attacco subito: quei pezzi di metallo sembravano essersi materializzati direttamente nel suo braccio; ma come poteva essere?

Inizialmente pensò che fosse merito di un Quirk che sfruttava la presenza del ferro nel sangue, ma scartò rapidamente l'idea considerandola inverosimile. Ci doveva essere una spiegazione più sensata ed avrebbe dovuta trovarla il prima possibile o le cose sarebbero potute precipitare.

 

Naturalmente Shigaraki non rimase buono a guardare, infatti fece confluire dell'elettricità nei pezzi di metallo conficcati nell'eroe, provocandogli un dolore indescrivibile. Per cui Izuku fu costretto a togliere quegli oggetti estranei con la forza bruta, rischiando di peggiorare le proprie ferite.

Fatto ciò provò ad attaccare il villain dalla distanza con dei Delaware Smash, i quali vennero contrastati da cannoni d'aria estremamente potenti, a cui seguirono delle fiammate superiori a quelle di Todoroki che costrinsero l'eroe sulla difensiva. A quel punto Tomura alzò nuovamente la mano verso il nemico e dopo un istante altri pezzi di metallo trafissero il ventre di Midoriya.

Sebbene l'eroe avesse subito delle ferite piuttosto serie, questa volta aveva ottenuto un'informazione piuttosto utile: appena prima di essere colpito aveva provato un forte dolore alla testa, derivante dal Danger Sense il quale lo aveva avvertito dell'imminente minaccia. Probabilmente quel suo Quirk si stava adattando alla nuova abilità di Shigaraki, quindi la prossima volta, forse, avrebbe potuto evitarlo.

 

Dopo aver rimosso i pezzi di metallo, Izuku passò al contrattacco.

Come si aspettava il villain sfruttò il suo strano Quirk che stavolta Deku riuscì ad evitare quasi del tutto, infatti venne solo sfiorato da quei pericolosi oggetti. A quel punto, sfruttando il Fa Jin che aveva accumulato abbastanza energia cinetiche, compì un'accelerazione impressionante che colse di sorpresa Tomura, il quale venne centrato in pieno volto da un poderoso ST. Louis Smash.

Suddetto attacco gli fece cadere la mano Padre e, come accadeva sempre, ciò non li fece per nulla piacere. Perciò scaraventò verso l'eroe un numero incredibile di frammenti di metalli che vennero tutti evitati dal pro. Quest'ultimo fu tanto abile da ridurre abbastanza le distanze al punto giusto per scagliare un Detroit Smash, il quale però venne schivato da Shigaraki che creò anche una sfera nera instabile, la cui esplosione coinvolse entrambi.

 

La mossa di Tomura poteva essere definita suicida visto che aveva pesantemente ferito anche lui, ma in realtà era tutto calcolato. Infatti grazie ad un Quirk di guarigione, non potente quanto quello dei Nomu, ma efficiente, fu in grado di riprendersi quasi completamente in poco tempo.

Invece Deku si reggeva a stento in piedi, l'ultimo colpo del criminale l'aveva messo fuori gioco. Inoltre le ferite derivanti dai pezzi di metallo e dall'elettricità subita gli rendeva difficili anche i movimenti più semplice. Proprio per questo non fu capace di schivare alcuni frammenti metallici che si conficcarono nelle sue gambe.

 

Stava assistendo allo scontro tutto il Giappone e vedere il loro Simbolo della Pace prossimo alla sconfitta causò un forte senso di timore. Però, ben presto, la popolazione iniziò a fare il tifo per lui con tutta sé stessa; erano convinti che Deku avrebbe vinto e sorriso con sicurezza come faceva sempre.

Anche gli altri eroi presenti sul campo di battaglia incoraggiarono il loro amico, prima tra tutti Ochako a cui seguì Bakugo, il quale affermò che non si sarebbe dovuto azzardare a perdere.

 

“ Che modo ridicolo per andarsene” disse sprezzante Tomura in direzione dei pro che sostenevano la nemesi, “ Cosa intendi?” chiese Izuku, “ Stai a guardare”, Shigaraki si lanciò verso gli inermi eroi con palesi intenti omicidi.

Midoriya avrebbe voluto fermarlo, ma non sentiva più un briciolo di forze in corpo.

Improvvisamente udì una voce femminile sostenere “ Non dirmi che è questo tutto quello che sa fare la scelta di Toshinori?”. Indubbiamente si trattava di Nana Shimura, la quale aggiunse una frase che avrebbe cambiato tutto: “ Ricorda le tue origini: perché stringi i pugni?”.

In quell'istante Izuku rivide tutta la sua storia: l'incontro con All Might, gli anni delle UA, l'addestramento fatto con Leo negli USA, i suoi amici e la sua amata Uraraka.

Tutto ciò li diede nuovo vigore, il suo corpo sprigionò una strana energia che alternava luci verdi, azzurre e bianche. Ciò era l'apice del potere: tutti i Quirk insiti nel One for All si unirono ed iniziarono ad agire all'unisono, così da creare un qualcosa di nuovo ed eccezionale.

Subito dopo Deku raggiunse in un lampo Tomura, centrandolo in pieno con un calcio tanto potente da fracassargli la gabbia toracica.

 

I due simboli iniziarono a lottare senza esclusione di colpi, dando vita a scosse capaci di far tremare la terra. Tutto ciò accadde sotto lo sguardo stupito dei presenti, i quali non potevano credere che esistesse un potere tanto grande. Però Aerith si accorse di una cosa preoccupante: le nuove abilità di Deku derivavano dalla sua stessa energia vitale, il che voleva dire che stava seriamente rischiando di annullarsi pur di sconfiggere il nemico.

 

“ Perché continui ad ostacolarmi? La vostra concezione di giustizia è solo una menzogna! Voi eroi non potete salvare nessuno, siete solo un bluff!” esclamò Tomura colmo di rabbia, dando vita a numerose sfere nere, pezzi di metallo elettrificati, cannoni d'aria e di fuoco che scagliò contro l'eroe.

Alcuni di questi lo centrarono, ma Deku non si ritirò, al contrario proseguì col suo assalto senza indugi.

“ Io salverò tutti col sorriso sul volto e garantirò la pace nel Mondo” il pro era ad un soffio dal villain, “ Tu sei l'ultimo ostacolo alla realizzazione del mio sogno e per questo”, Izuku aprì le difese del villain con dei calci, “ Ti sconfiggerò!”.

Non potendo sfruttare le braccia, bloccate dal Black Whip, Shigaraki aprì al bocca dalla quale uscì un raggio nero che centrò in pieno il verde eroe, ferendolo gravemente; ma non fu abbastanza per metterlo fuori gioco.

“ Non mi farò sconfiggere da te, anche se questo dovesse significare lanciare il mio ultimo...”.

Deku strinse il pugno destro, il quale venne sostenuto ed accompagnato da tutti i precedenti eredi del One for All, anche loro decisi a porre fine all'eterna lotta con l'All for One una volta per tutte.

“ SMASH!” gridò Midoriya centrando in pieno volto il villain. L'impatto fu tre volte superiore rispetto allo United States of Smash di Kamino e perciò creò un'onda d'urto tanto potente da allontanare tutti i presenti.

 

Shigaraki era a terra privo di sensi col volto sfigurato, mentre Deku, sebbene avesse messo tutte le proprie energie vitali nell'ultimo attacco, rimase in piedi anche se grondante di sangue. Tuttavia riuscì ad alzare il braccio sinistro in alto, in segno di vittoria, proprio come aveva fatto All Might molti anni prima e come allora ci fu un boato di gioia da parte di tutto il Giappone.

 

Il Simbolo della Pace era riuscito nel suo incarico più difficile, ma adesso cosa ne sarebbe stato di lui? Sarebbe riuscito a sopravvivere, nonostante avesse abusato oltre ogni limite della sua forza?

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Capitolo 101
*** Una nuova erede ***


Una nuova erede

 

Deku riuscì a restare in piedi solo per pochi secondi prima di cadere a terra privo di energia.

Corse subito in suo soccorso Ochako, la quale si rese immediatamente conto che le condizione dell'amato fossero critiche e soggette ad un rapido e forse letale peggioramento. Per questo non esitò un istante a portarlo da qualche medico, ottenendo il supporto degli eroi che potevano ancora muoversi.

 

Nel frattempo Mirio, Nejire, Amajiki e Kanon erano riusciti a distruggere il Nomu con un attacco combinato di notevoli dimensioni.

Fatto ciò si diressero sul luogo dello scontro tra Shigaraki e Midoriya, volendo investigare sui forti rumori che aveva sentito fino a poco prima. Lì incontrarono i giovani eroi della vecchia classe internazionale che spiegarono tutta la situazione.

 

Invece Vergil e Dante, dopo aver sbaragliato tutti i villains che l'avevano circondati, iniziarono a lottare tra loro in quella che si stava dimostrando una battaglia infinita dato che erano allo stesso livello.

Per loro dispiacere dovettero interrompere la sfida quando si accorsero che la polizia si stava avvicinando, la quale certamente non avrebbe capito le loro motivazioni. Per cui i fratelli si congedarono, ripromettendosi di concludere il prima possibile il conto lasciato in sospeso.

 

Sebbene la crisi creata dall'unione dei villain fosse durata solo pochi giorni, aveva lasciato un segno indelebile su tutto il Giappone che tuttavia, grazie al miracolo compiuto da Izuku, ora poteva ripartire con grande speranza per il futuro.

I pro avevano subito delle perdite tra cui anche il giovane Nikolai, i cui funerali vennero celebrati in grande stile e con la presenza dei suoi vecchi amici. Quest'ultimi, dopo un periodo di riposo, avrebbero potuto riprendere la propria attività senza problemi, persino Michael il cui corpo era stata capace di reggere al potere assurdo di Cthulhu.

 

L'erede di Thief teoricamente era chiamato a rispondere dei propri peccati, primo tra tutti la liberazione del padre. Però non essendoci delle prove certe sulla sua colpevolezza e per il grande contributo dato contro la lega, il governo decise di chiudere un occhio.

Ciò non voleva dire che non avrebbe subito una specie di punizione: la sua licenza da eroe venne sospesa per un anno, periodo durante il quale avrebbe dovuto seguire un corso di rieducazione sotto la ligia guida di Mirio. Solo superato il corso avrebbe potuto tornare ad essere un pro.

 

Strife era molto sorpreso di aver ottenuto la grazia nonostante le sue gesta degli ultimi tre anni e soprattutto era felicissimo di poter costruire una vita insieme alla ragazza che aveva amato dal primo momento. Sentimenti condivisi in pieno da Aerith, la quale era decisa più che mai a non lasciarsi sfuggire Michael un'altra volta.

Invece Iside, dopo un'attenta valutazione, scelse di seguire un corso da eroi presso la UA dato che era stanca di vivere nelle tenebre. La sua decisione avrebbe rappresentato un ottimo acquisto per la fazione dei buoni.

 

Mentre Midoriya riuscì a salvarsi solo grazie alla cure tempestive di Nora e per via del Quirk di Eri riacquisì l'utilizzo delle braccia. Però si sarebbe velocemente accorto di una cosa: le stranezze memorizzate nel One for All non lo avrebbero più assistito, come se avessero adempiuto al loro ruolo.

Dal canto suo Uraraka, vedendo il marito sano e salvo, fece un sospiro di sollievo ed era contenta per il futuro visto che con Tomura fuori dai giochi, il quale venne arrestato insieme ai suoi luogotenenti, Izuku non sarebbe stato più così in pericolo.

 

Dalla terribile crisi scatenata dall'unione trascorsero vent'anni, periodo di pace e prosperità che vide la percentuale di criminalità sempre al di sotto del 1%. Ciò fu merito dell'irriducibile Simbolo della Pace, la cui figura e fama facevano desistere tutti i criminali che neanche tentavano di uscire dall'ombra. Proprio perciò Midoriya fu capace di rimanere in attività tanto a lungo: l'assenza di nemici veramente potenti li permise di non sforzare troppo il suo corpo danneggiato.

Comunque ormai si avvicinava alla settantina, sebbene ne dimostrasse almeno quindici in meno, e sentiva che il fisico non riusciva più a contenere la forza crescente del One for All. Quindi decise di tornare alla UA, dopo qualche anno di lontananza, per trovare un degno erede, ma il destino aveva in serbo per lui una sorpresa.

 

Mancavano pochi minuti all'alba e Midoriya, al termine della pattuglia notturna, scelse di prendere qualche dolce da portare all'amata.

Durante il tragitto vide una scena che lo colpì: una ragazzina con lunghi capelli biondo cenere e degli occhi verdi bellissimi stava proteggendo alcuni suoi coetanei da un villain capace di creare dello smog.

Naturalmente il Simbolo della Pace intervenne senza indugiare e con un singolo Smash mise fuori gioco il criminale ottenendo il clamore dei presenti che li chiesero degli autografi.

 

Soddisfatti i fans andò alla ricerca della ragazzina, la quale stranamente si era immediatamente allontanata.

La trovò dopo poco in una strada secondaria dove non c'era anima viva.

“ Deku!” esclamò la giovane con sorpresa, Midoriya poteva leggere nei suoi occhi gioia e non astio, per cui non era fuggita perché odiava gli eroi. Questo non fece altro che aumentare la curiosità del pro, il quale iniziò a parlare: “ Finalmente ti ho trovata! Volevo farti i complimenti per quello che hai fatto” “ A cosa ti stai riferendo?” il tono dalla ragazzina era timido, “ A come ti sei lanciata in difesa dei ragazzini che erano con te. Ti sei comportata come una vera eroina” “ Eroina” sussurrò debolmente e tristemente la piccola, “ Cosa c'è? Non ti piacerebbe essere un'eroina?” “ Tutto il contrario, non c'è cosa che mi renderebbe più felice che diventare un'eroina come te, come la mamma ed il papà oppure come mio fratello e la zia Iside” “ Zia Iside...quindi tu sei la figlia di Michael ed Aerith” “ Già, i grandi pro H.P. e Blue Fleur de Lis. Ironia della sorte, io che sono loro figlia sono nata priva di Qurik e quindi mi è impossibile seguire la loro strada per quando lo desideri”.

 

Quell'ultima frase colpì profondamente Deku, il quale si rivide in quella ragazza e quindi prese una decisione importantissima.

“ Come ti chiami?” “ Caitlin” “ Bene giovane Caitlin” , Izuku le poggiò una mano sulla testa in fare paterno prima di dire ciò che avrebbe per sempre cambiato le loro vite “ Anche tu puoi essere un'eroina”.

In quell'istante l'appena nata alba li illuminò, chiaro segno dell'inizio di una nuova epoca.

 

Nota: eccoci giunti alla fine della mia avventura in MHA, è stato un bel viaggio che mi ha decisamente divertito, spero valga lo stesso anche per voi.

Mi rendo contro che questa sia stata una Fanfiction particolare e per questo vi ringrazio di cuore per averla seguita. Inoltre, se volete, potete comunicarmi la vostra opinione sulla narrazione, mi farebbe veramente piacere.

A presto ;)

 

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