Mihael 


 

I capelli biondi e lisci, un viso da angelo ribelle. Ma non sei un cherubino nè un demone: sei solo un uomo, un ragazzo. Un’ustione che ti sfregia il volto e il busto rivela che sei un combattente. Non hai paura di sporcarti le mani nè di giocare col fuoco e bruciarti, perchè tu sai che oltre l’ambizione c’è il sacrificio, e che certi sacrifici sono necessari. E ti sta bene, dopotutto, sublimarti in polvere e fumo che salgono verso il cielo cupo disperdendosi leggeri, perchè tu hai una sfida da vincere, una missione da compiere. Non resterà niente di te, ma il tuo nome riecheggerebbe per sempre, se qualcuno lo conoscesse.
Chi sei tu, Mihael? da dove vieni? so solo cosa volevi.
Alla fine te ne vai soddisfatto, ora sei il numero uno.

Mail

 

Ti piace stare in disparte, sei schivo, i leggeri beep del tuo passatempo rivelano il tuo nascondiglio, ma solo chi tu vuoi sa trovarti. Lavorare nell’ombra ti riesce bene, ti viene naturale. Sei un valido collaboratore, un amico leale, un amante rude. Cosa si cela nel tuo animo, Mail? Cosa provi quando guardi Mihael? Vuoi aiutarlo e rischi la vita, ma non credi nel suo obiettivo. Disposto a seguirlo nella sua follia, devi essere folle anche tu. Sei folle d’amore o sei folle e basta? Il mistero ti avvolge, lasci più domande che risposte, la tua vita non durerà abbastanza per soddisfarle tutte. Morirai con lui e per lui, e tu solo sai il perché.

Nate

 

Sei piccolo, tutto bianco, non puoi stare al sole, non sai viaggiare solo. Ci sono molte cose che non sai fare, ma altre le sai fare solo tu: vedi ciò che gli altri non vedono, la tua mente è grande e viaggia lontana su ali veloci. Sempre chino sul pavimento attorniato da giochi, ti piace comporre puzzle bianchi se sopra c’è una L, un mondo di sogni e ambizioni per te. Allevato con un obiettivo, miri ad andare fino in fondo, a seguire solo ciò che credi giusto, e niente può distoglierti da questo, se non un ragazzo ostile, un rivale, per te sfuggente, l’unico traguardo a cui non potrai mai arrivare.   

L

 

Vederti è un privilegio per pochi, la tua identità è nascosta e ingannevole. Così giovane, reggi le fila della giustizia, segui i tuoi principi, disegni un modello inarrivabile. Scavalchi i limiti, non esiti a piegare ciò che è lecito, confondi i confini della morale; tutto è concesso perché la verità è l'unica luce che ti guida.
Hai vissuto sempre così, credendo di poter fare tutto, finché non arriva un'altra luce, abbagliante, che ti confonde, cerchi la strada ma ormai è perduta. A quella luce può seguire solo il buio, ha alleati di un altro mondo, ed è bello perdercisi un istante, ma la lotta è impari e non c’è più tempo per fare domande o cercare risposte: i tuoi occhi si chiudono, tu ti spegni, e quella luce ti avvolge per sempre.

Light

 

Capelli caramello, occhi d'ambra, la determinazione degli antichi samurai e un viso che incanta. Ammirato da ragazzi, ragazze, genitori e insegnanti, sei così desiderato, così adulato, sei il migliore del Giappone, sei un piccolo genio annoiato. Il tuo nome vuol dire luce e dio della notte insieme, sei un misto di luci e ombre, scambi il male con il bene. Cosa faresti se trovassi un death note? lo lasceresti dov'è, lo useresti o non lo useresti? Tu lo useresti, Light Yagami, perché ami giocare d’azzardo, perchè questo mondo fa schifo, per diventare il dio di un mondo migliore.
Attento però: i mortali che giocano a fare gli dei non possono vincere, e tu non fai eccezione.

Tōta

 

Sei dolce come il tuo sguardo, puro come i tuoi ideali, hai mille dubbi e te ne vergogni, ti ritieni un debole e ti sbeffeggiano, ma hai il coraggio di dire ciò che pensi davanti agli altri, sei avventato nel trovare la prova schiacciante per dimostrare chi sei e quanto vali. Cuore e fegato di certo non ti mancano. Ci ha creduto con tutto te stesso, hai scoperto che ti sbagliavi, ma continua, Tōta, continua a credere in ciò che fai. Dimentica ciò che è stato, soffrirne ancora non vale la pena. Non sei stato l’unico ad essere ingannato.

Sachiko

 

Avevi un marito di cui eri fiera, un uomo integerrimo, con saldi ideali. Ora giace in una tomba, non puoi più abbracciarlo. Avevi una figlia dolce, gentile e piena di vita. Ora fissa il vuoto da una sedia a rotelle, non parla più. Ma hai un figlio che è il migliore di tutti, lo è sempre stato. Sta combattendo contro colui di cui non dici il nome, che ti ha portato via gioia, pace, amati sorrisi che non rivedrai. Com’era dolce la tua casa, un tempo, colma d’amore e allegria. E tu piangi, piangi china sul tavolo della cucina vuota e grigia, piangi e singhiozzi. Ma il tuo Light lo prenderà, tu lo sai, lui è il migliore, il più retto, il più onesto, proprio come suo padre, la speranza ti tiene in vita e e la menzogna ti protegge.

Halle

Sei il ponte tra il bianco e il nero, tra una riva e l'altra. Sai cos'è giusto e agisci di tua iniziativa, senza chiedere il permesso, seguendo il tuo istinto, non le regole. Perché Mello è così testardo, e tu lo sai bene, vero Halle? Ma è anche così bello che quasi non pare reale. Averlo vicino, poterlo toccare, è sublime e pericoloso, ti fa sentire viva.
Gli altri inseguano l’auto di prima… allora devo farlo io… riecheggiano nella tua testa. 
Non se ne andrà mai dai tuoi occhi quella chiesa in fiamme, né il suo respiro dalla tua pelle.








In onore del mio personaggio femminile perferito ♥l'unica donna che riesca a vedere insieme a Mihael. Devo proprio scriverla una MelloxHalle. (In realtà una l'ho già scritta anni fa.)


Poiché temo che questa drabble possa risultare oscura e che siamo in ben pochi ad aver letto il manga, intanto specifico che uso il presente sia quando Mello è vivo sia quando è morto per rendere l'idea che per Halle lui ci sia ancora, e poi metto anche la parafrasi frase per frase tipo Divina Commedia:

 

Sei il ponte tra il bianco e il nero: il bianco è Near (per il suo aspetto, per come agisce), il nero è Mello (per il suo aspetto, per come agisce), Halle è il ponte che mette in comunicazione le due sponde inevitabilmente separate dalla loro rivalità. 

Tra una riva e l'altra: riva ha assonanza con River, il cognome di Near, e l’altra (o l’altro)  è Mello, il secondo, il numero due, colui che agisce nell'ombra, che non segue le regole e vive a modo suo, che vuole catturare Kira a modo suo.

Sai cos'è giusto e agisci di tua iniziativa, senza chiedere il permesso, seguendo il tuo istinto, non le regole: fa riferimento al fatto che Halle, essendo un agente, in teoria dovrebbe attenersi a degli ordini, e non ingannare il suo capo, anche se lo fa per aiutare sia Near che Mello. 

Perché Mello è così testardo, e tu lo sai bene: Halle sa che Mello non collaborerà mai con Near, ma sa anche che è meglio che questo succeda, e ci pensa lei a farlo succedere, diventando il canale attraverso cui Mello ha costantemente un contatto con Near e in seguito, si avvicina a lui.

Ma è anche così bello che quasi non pare reale: quelle parole e quello sguardo ammiccanti che Halle, nuda uscita dalla doccia, rivolge a Mello non si trovano per caso in un manga come DN e mi hanno sempre fatto sospettare...

Averlo vicino, poterlo toccare, è sublime e pericoloso, ti fa sentire viva: Mello trasuda pericolo e le punta la pistola senza fare complimenti, ma a lei non sembra importare, anzi: sembra felice di averlo attorno. Come non capirla.

Gli altri inseguano l’auto di prima: è l’ordine che Halle impartisce alle guardie di Takada, che porta alla morte di Matt (dal manga); probabilmente Halle nemmeno sapeva chi fosse Matt

Allora devo farlo io: la famosa frase che Mello dice al telefono con Halle dopo che lei gli ha svelato il piano di Near, cosa che lo porta a delineare la sua ultima mossa e, poi, alla morte (dal manga).

Riecheggiano nella tua testa: non credo che Halle sia felice di come sono andate le cose.

Non se ne andrà mai dai tuoi occhi quella chiesa in fiamme, né il suo respiro dalla tua pelle: non sappiamo cosa sia successo tra Mello e Halle, ma possiamo fare ipotesi.
 

Ryuk

 

Te la sei spassata un sacco alla fine, eh? Gli umani sono come pesci in un acquario per te, un bel gioco contro la noia. E quel ragazzino che si era messo in testa di essere al di sopra dei suoi simili e al pari dei tuoi? Che spasso! 

Ha strisciato ai tuoi piedi tra le pozzanghere, ha implorato il tuo aiuto, "usa il quaderno!" ha urlato, ma per te il gioco era finito, e con esso anche lui. Non gli sei mai stato amico, sei stato a guardare finché ti ha divertito, poi l’hai usato il quaderno, e ti sei preso la sua vita. Eppure lo avevi avvertito da subito su come sarebbe finita. Sei sempre stato solo tu, l'unico vero dio della morte.

Dedicata a vento di luce, che mi ha dato l'idea per scrivere di Ryuk <3