Colors 4 Xmas

di HikariKanna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cups ***
Capitolo 2: *** Bags ***
Capitolo 3: *** Cookies ***
Capitolo 4: *** Nuances ***
Capitolo 5: *** Garlands ***
Capitolo 6: *** Cubes ***
Capitolo 7: *** Cheeks ***



Capitolo 1
*** Cups ***


Colors 4 Xmas

Colors 4 Xmas

Cups

 

Crash.

La tazza va in frantumi.

Resteresti ore ad osservare trasognante i minuscoli frammenti rossi ed arancio che ora sono desolatamente sparsi per il pavimento.

“Yamato! Ma che cavolo combini?Metti tutto a posto!”

Tuo padre invade la scena come un re furibondo, ma anche il suo cuore, lo sai, perde un battito quando si rende conto di quello che hai fatto cadere.

Ma questa è la tazza...”

“...Che mi aveva regalato la mamma, sì.”concludi freddo, afferrando una scopa al più presto.

Tuo padre si gratta il mento perplesso.

“Credevo ci tenessi.”

Pa, è semplicemente caduta. E poi, è una tazza come le altre.

Odi l’essere glaciale a volte, ma è indispensabile.

Era l’unico regalo che avessi di lei.

“Come vuoi. Vado a lavorare, Yamato!”

Come al solito. Lui esce e tu resti a pulire. Solo che sei tu l’adolescente.

In realtà, hai sempre odiato quella tazza. Rossa ed arancio. I due colori più vistosi dell’universo. Non esattamente come te.

Ma era l’unica cosa che avevi di lei.

Butti la ramazza per terra. Tanto, sporcizia più, sporcizia meno...E poi sei sempre un maschio, no?

Come d’incanto, ti ricordi che è Natale.

Ed osservando quei cocci isolati che ti guardano accusatori, ti ricordi di lei.

E non capisci come tu abbia fatto ad odiare per tanti anni quella tazza.

Rossa come le sue iridi calde.

Arancio come i suoi capelli.

E d’un tratto ricordi che tra cinque giorni è Natale e tu non hai uno straccio di regalo per lei. Lei per cui il regalo non conta più di tanto.

Ma lei che per te conta più di ogni altra cosa.

 

Buffo pensare che le due donne più importanti della tua vita sono accomunate da una stupidissima tazza rossa. E che ora cammini in cerca di un regalo.

Odi le occhiate della gente che ti riconosce, non è vero?

Potresti giurare che ora una di quelle ragazzine ti chiederà un autografo.

E quel padre di famiglia ti vede come un pericolo perché magari sei l’idolo di suo figlio.

Ma tu sei un ragazzo come tanti.

Innamorato come tutti.

Essere innamorati sotto Natale è una delle cose più controproducenti per le tasche e lo stress. Specialmente per quest’ultimo.

Lei non è una come tutte le altre.

Sai che potresti benissimo regalarle un braccialetto, e via.

Sai che non è il consumismo ciò che conta.

Ma sai anche che l’ami e che compreresti il mondo intero per lei.

Sospiri.

Perché non una tazza?

Sorridi.

Che stupida idea.

 

“Yamato, non pensarci nemmeno a farmi il regalo!”sorrise.

“Ma perché no, Sora?!

Il suo sguardo delicato e triste si posò su di te.

“Un giorno lo scoprirai.”

 

Speri che quel giorno arrivi presto.

Speri che sia una notizia che aspettavi da tanto.

Ma che lei ti ami è un sogno, no?

“Io non direi, giovanotto.”

Sobbalzi.

Da dove è spuntato quel negozio?

E da dov’è uscito quel vecchietto che ora ti guarda sorridente e saputo?

“Dice a me?”

“Certo. Lei ha esattamente l’aria di un innamorato confuso che si tormenta circa la propria bella.

Sorride. Sa come tranquillizzare le persone.

“Lei non sa quanto ha ragione.” Ammetti a malincuore.

Perché non entri? Potresti trovare qualcosa che fa al caso tuo.

Ma perché ti conosce da un minuto e sembra aver già capito tutto?

Entri piano, anche per evitare un’orda di tue fan alla carica.

È un negozio carino, non l’avevi mai visto. Pieno dei classici articoli da regalo, di collanine, penne profumate...

...E tazze.

Sorridi esasperato. A questo punto non farai più colazione.

Perché non prendi una di queste? Sono belle. E poi ti ricorderebbe ogni mattina, no?”

“...Non so i suoi colori preferiti.”

E allora? Scegli quella che ti piace di più. Piacerà anche a lei. Afferma sicuro di sé.

Tu sei titubante. In fondo non sono male, non costano neppure tanto e...

No.

Una tazza arancio e rossa.

Dev’essere destino.

Il negoziante segue il filo dei tuoi pensieri.

“Ti piace quella? È un bell’articolo.”

Ne sei sicuro. Ora chissà perché, ami quei colori.

Rosso come le sue iridi.

Arancio come i suoi capelli.

 “Mi faccia una confezione regalo.”

 

“Buona fortuna, e arrivederci.”ti saluta il bizzarro commerciante.

Ne avrò bisogno.” Mormori, digrignando i denti per il freddo.

E quando ti giri per salutarlo ancora, noti che è scomparso.

Non solo lui. Anche il negozio.

E prendi la confezione in mano.

“Questa tazza viene dal regno della speranza, dell’amore e dalla luce che ognuno ha dentro di noi, anche se a volte non si vede. Usala per avere coraggio, perché il tuo Natale sia migliore. Perché il tuo amore sappia di te. Buon Natale.”

Non sai da dov’è sbucato quel bigliettino.

Ma una cosa è certa, rifletti sotto i filari illuminati.

Sarà un Natale d’amore.

 

Ma buongiorno mondo!!!! Qui la sottoscritta è completamente fumata tra regali di Natale e ultimo giorno di scuola- grazie al cielo-...Ma trova tempo per farvi i regalucci!
Ho fatto tutto questo casino per richiedere i vostri colori preferiti (ora lo sai, DarkSelene!)per poter creare delle piccole chicche natalizie!XD XD Sora 89, questo è il primo per te!!!^^ Teso ti voglio benissimo e spero davvero che questo piccolo pensiero ti piaccia!!!!

E ovviamente un ringraziamento a dir poco immenso va a tutti  i miei tesori, che ho citato prima ma che non smetterò mai di amare!XD è inutile che faccia nomi, tanto prima o poi anche per voi scriverò una piccola fic di questa raccolta! Un saluto speciale a Sae per la splendida fic che mi ha dedicato!Amore mioooooo!XD

Un bacio! E buone feste!

HikariKanna

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Capitolo 2
*** Bags ***


“Etcì

Colors 4 Xmas

Bags

 

Etcì!”

“Tesoro mio, sei raffreddata?”

Ma no, mamma...Dev’essere qualcuno che mi pensa”tenti di sdrammatizzare.

Ma l’ansiosa signora Tachikawa non riesce a non trasmettere la propria angoscia.

“Sarà stato il fuso orario, in fondo tornare in Giappone non è stata proprio una passeggiata, eh?” Tenta di sorridere.

Le rivolgi un sottile sorriso che dovrebbe calmare gli animi. Invece, non fa altro che complicare la vita.

Tu non sei così...smarrita nei tuoi pensieri. Sei sempre stata piuttosto d’azione.

“Domani è Natale” fai sognante, guardando la neve posarsi sul tuo terrazzo.

“Non sei contenta?”

“Certo che sì, mamma!!

Hai recuperato parzialmente il tuo essere, Mimi Tachikawa.

 

Sicuramente fare i regali dall’America era meno complicato.

Una lettera, un pacco e via. Non dovevi affrontare gli sguardi, le persone, il terrore dello shopping natalizio. Come ti sta accadendo ora con la tua migliore amica.

“Sei stranamente silenziosa, Mimi...”

Si tratta di Sora. Puoi dirle quello che ti passa per la testa, seduta su questa panchina. 

“Sono...Solo stanca. E non so cosa regalarvi! Cioè, a voi ragazze è stato tutto più semplice. Vivere in America in fondo ti aiuta con i vestiti e gli accessori. Per Takeru, poi è stato facilissimo, vista la sua passione per l’NBA. Per...”

Inizi ad enumerare tutti i regali che sei riuscita a comprare negli USA senza il minimo sforzo. Tutti, in pratica, tranne...

“...E Koushiro?” chiede Sora candidamente.

Eh. Sospiri forte.

“Indovinato, vero?”

“Colpita e affondata.” Ammetti senza remore.

“Allora non è esatto affermare che non sai cosa regalarci. Non sai cosa regalargli .”

Odio il fatto che tu sia la digiprescelta dell’amore.”

“Bè, non è servito a granché, sai? Non mi ero resa conto che Yamato, per esempio...

La sua voce s’interrompe imbarazzata.

“Yamato per esempio cosa??” chiedi sorniona.

“Ah...Niente!”

“Ehi ehi ehi! Io ti ho detto qual è il mio problema!”

“Non è un problema, Yamato!” arrossisce.

“Sora, Sora...Ti ha regalato qualcosa, non è vero?”

Le sue dita s’incrociano appena sotto il mento, e il suo sguardo s’intinge vagamente di sogno. Sai che è proprio innamorata.

Un po’ come te.

“Sì...”
“E cos’è??”chiedi, avida d’informazioni.

“Ah, non lo so! Lo aprirò domani, ovviamente!”

Il tuo sguardo compatente si posa su di lei.

“Come, scusa? Lui ti regala qualcosa e tu non lo apri??

“Non credi che il bello risieda anche in questo? Nel saper aspettare, intendo...”

Evidente come il tuo responso sia negativo. Poi, ci pensi.

E realizzi che chiacchierare non risolverà il tuo problema.

 

“Pensa a cosa vorresti rendergli come dono. Avrai almeno un’idea, no?”

“Se ne avessi anche mezza, avrei questa faccia?”sospiri.

“Ok. Consideriamo il da farsi. Lui ti piace. E vuoi fargli un regalo speciale per Natale.

“Fin qui tutto esatto.”

“Certo che mica me l’avevi detto, però!”
“Sora, ti sembra il momento adatto per ricordarmi queste cose??Domani è Natale!”

E va bene, va bene! Io propenderei per qualcosa che unisca le sue passioni e qualcosa che ricordi voi due, no? Ora, qual è la sua passione più grande?”

La risposta è così lampante che non hai esitazioni.

“Il computer. E capirai bene anche tu che io con l’informatica non c’entro assolutamente NULLA.

“Non la vedrei così tragica...Cosa può ricordargli voi due?”

“Io...” Entri in un negozio d’accessori, borse e quant’altro. “Volevo qualcosa che gli ricordasse...me. Una borsa...”

“Una borsa? Mimi, non è una ragazza!”
“Lo so
bene...”
La tua mano sfiora una borsa atta a contenere un personal computer.

“Guardala. È arancio scuro. È marrone.”
“Non vedo dove tu voglia arrivare.” Fa Sora confusa.

“Arancio come i miei occhi, no?”

“...E nocciola come un tempo erano i tuoi capelli.”
“Il tempo in cui ci siamo conosciuti.” Concludi estatica.

“Mimi”

Una mano guantata di Sora ti accarezza dolcemente la spalla.

“A dirla tutta, è un regalo perfetto. Ma...”

La tua espressione è allarmata. “Ma cosa?”

“Non credo che Kou abbia bisogno di alcuna borsa per ricordare te.”

Ti sorride, e tu desideri ardentemente che nemmeno stavolta il suo sesto senso si sia ingannato.

 

Il pacco giace ai tuoi piedi.

Che buffa faccia che ha assunto tua madre quando le hai detto di aver comprato una borsa per pc. Quanto diavolo si cambia per amore?

Ti spazzoli i lunghi capelli con movimenti lenti, regolari.

Tra poco sarà mezzanotte.

Tra poco sarà Natale.

Armeggi col tuo cellulare;vuoi essere la prima a dargli gli auguri.

Che desiderio infantile, no? E poi, cosa scrivergli? E come darglielo, il regalo?

Già ti pregusti la sua espressione stranita. Non se l’aspetterà sicuramente.

 

“Ho un regalo per te, Mimi.”

Le tue lacrime scivolavano copiose in quell’aeroporto.. Non era certo così facile trasferirsi in America. E dire addio.

Ma eri così grata a quel buffo ragazzino dai capelli color mattone per la voglia che aveva di farti sorridere.

G-giusto un pensierino, sia chiaro. Perché non ti dimentichi di noi...di me.”

E in un sussurro, la tua risposta.

Anche se volessi, non potrei mai dimenticarti.”
Ma chissà se lui aveva sentito.

 

00.00

Implacabile, la sveglia cambia ora, tintinnando appena.

“Finalmente Natale!!! Auguri, Koushiro...Mimi^^”

Semplice, dolce, entusiasta, quel messaggio. In una parola, lei.

Tremi un po’ mentre il cellulare, a dispetto dell’intasamento delle linee telefoniche, compie il proprio dovere.

La gioia più pura invade il tuo volto quando lo schermo vibra e tre parole bastano a riempirti il cuore.

“Buon Natale, Mimi

 

 

AAAAAAAAH Che dolce che è questa coppia!** Memi, avrai capito che questo secondo cap è per te!!^^ Ma auguri per questo Natale appena concluso! È andato tutto bene??Spero proprio di sì!^^ E dunque, ecco anche Mimi alle prese con i grattacapi per il regalo...Sinceramente non so se tutti i cap si svolgeranno così, cioè con un personaggio che si pone mille problemi per fondamentalmente nulla! Non credo, però, i vostri colori preferiti mi hanno offerto diverse ideuzze!XD Anche se mi accorgo che sono semplicemente delle oneshot slegate, che alla fine nemmeno si completano perché la reazione altrui non è sviscerata(per il momento, abbiate pazienza!XD), ma unite dal tema unico che è il Natale...Quanto amo questo periodo! Amo le luci, i regali, soprattutto TUTTO QUEL DANNATISSIMO STRESS per sceglierli(Se qualcuno osa ancora parlarmi di fagioli magici o gechi lo uccido), le riunioni familiari, il freddo che ti costringe a stringerti agli altri(ehehJ), in una parola tutto! E spero che si noti dall’impegno che metto per questo piccolo regalino pour vous! Ovviamente ringrazio tutti coloro che sprezzanti del pericolo mi hanno recensito! Arigatou!!*o* Spero di tornare presto con il terzo cap(anche se un aggiornamento dopo 6 giorni, credetemi, è un avvenimento più UNICO che raro!XD) e di finire tutto per gennaio!!=)

HikariKanna

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Capitolo 3
*** Cookies ***


Colors 4 Xmas

Colors 4 Xmas

Cookies

 

25 dicembre.

Wow.

Tutti più buoni; l’aria frizzante del mattino è imbevuta di sorrisi, strette di mano, pacche sulle spalle. Di auguri di un sereno Natale.

Ma per te, queste non sono altro che...

“Sciocchezze!” Sbatti una mano contro la tua povera testa, già dilaniata abbastanza.

Ma non è perché odi il Natale in sé e per sé.

Dopotutto, è stato in occasione di quella vigilia che hai fatto ridere per la prima volta Ken.

Oh, si vede quel piccolo sorriso che ti è sorto sulle labbra, non mentire.

E se ora giri ancora per negozi, questa mattina, in fondo non è per qualcun altro se non lui.

Sospiri. Ma di che cosa ti preoccupi?

Il regalo gliel’hai già consegnato, quella calda sciarpa visto che lui è tanto cagionevole.

Ma per una come te...é un dono un po’...anonimo?

Urti in una felice coppia di piccioncini che si stringono per il freddo.

Aiuto.

 

Bene. Ricapitolando la situazione, sei sola la mattina di Natale a cercare un ulteriore omaggio per il tuo Ken...Nemmeno foste fidanzati!

Sì, che quello sia l’obiettivo è un altro discorso, eh, Miyako?

E non hai trovato nulla di che.

Tutto ti attira, nulla ti convince.

E questa sera hai pregato Ken di passare un attimo dal tuo negozio di alimentari.

Perché pensavi di dargli il regalo...Perché pensavi di trovare il regalo!

Ti prendi la testa tra le mani, mentre decidi che è tempo di passare al tuo migliore amico in questi frangenti tanto difficili.

Il cioccolato.

 

“Cara mia, non è per rovinarti le feste o quant’altro, ma non credo che ingozzarti di cioccolata calda sia la scelta migliore, non visti tutti i dolci che mangerai in questo periodo.”
“Oh, sta zitto, Daisuke.

Hai risposto meccanicamente, poi sembri pensarci. Era davvero la voce di Daisuke, quella?

“Come vuoi”

Ovviamente sì.

“FERMO! Cosa ci fai tu qui??

Non è certo l’angelo custode che speravi ti aiutasse a scegliere. Ma è pur sempre un maschio, e per giunta il suo migliore amico!

“Niente, facevo un giro per divertirmi...No, la verità è che Jun si è imbestialita perché non le ho preso niente per Natale!”ammette colpevole.

Con un gesto attuato senza riflettere lo inviti a sedersi accanto a te in questo bar caratteristico. Figurarsi se se lo fa ripetere due volte!

“Ma che fratello degenere sei? Non hai comprato il regalo a tua sorella??

“Mia sorella è un tipo strano, credo che apprezzerebbe un mio regalo solo nel caso le portassi Yamato impacchettato...O il fratello di Jyou?”

“Ammetto che è un tipo leggermente bizzarro, ma credimi se ti dico che è molto più facile fare un regalo ad una ragazza.”
“Non è affatto vero! Con i maschi vai sul sicuro:giochi alla playstation, o al computer, o
libri sulle moto o...”
“Daisuke, grazie al cielo che non tutti i ragazzi sono come te” sbuffi divertita. “Ma
quindi...Credi che ad un ragazzo potrebbero piacere queste cose?”

“Posso metterci la mano sul fuoco!!”
“Anche se
il ragazzo in questione è delicato, sensibile, e per molti  versi lontano dagli altri?”domandi speranzosa.

“Fammi capire”

I suoi occhi si stringono e s’insospettisce.

“A chi devi ancora fare il regalo?”

“Oh, nessuno, dicevo...Dicevo così per dire.

Si è insolitamente avvicinato a te, con sguardo cospiratore ed occhi ridotti a fessure.

“Voi ragazze non dite mai nulla tanto per dire, questo me l’ha insegnato Hikari. Confessa:chi è lo sfortunato?”

Avresti una voglia matta di tirargli un pugno, ma ti trattieni.

“Non si tratta di nessun sfortunato!!”

Daisuke ritorna al proprio posto, ma non ha perso quell’aria bellicosa.

Dunque...”tira le somme con aria noncurante. “Questo fantomatico ragazzo ti piace, vorresti colpirlo e non hai ancora un regalo...giusto?”
“Tecnicamente, il regalo gliel’ho già comprato, ed anche consegnato...”

I tuoi indici si avvicinano, mentre tu avvampi per l’imbarazzo.

Ed è Daisuke...Figurati se fosse Ken!

E allora?”

“E allora c’è che è un regalo troppo sterile!! Ho voglia di donargli qualcosa di speciale, qualcosa che gli rimanga...O più semplicemente qualcosa che lo colpisca!”

“Mmm...”
Daisuke assaggia qualche biscottino dal piattino della tazza del tuo benedetto cioccolato caldo.

“Che bontà che sono!Scusa, dicevi?”

“Sei un caso senza speranza...Come me”sussurri sottovoce.

“Certo che però hanno una glassa strana...Tu che te ne intendi, è solo colorante?”
Decantata sensibilità maschile addio! Come fa a preoccuparsi dell’azzurro di quei biscottini??

“Ma certo che è colorante artificiale per dolci...

“Perfetto!”
Aaaaah, così non mi aiuti però!”
“Ehi, il mio parere te l’ho dato!”
“Bel consiglio!”
“Altrimenti...”

Daisuke pone una mano sotto il mento, ponderando lentamente.
“Altrimenti?”

Nei tuoi occhi si accende la speranza. Dai, dopotutto non è così male Daisuke!!

“Bè, tu hai un negozio di alimentari, no? Perché non gli prepari qualcosa?”

“Lo sai che forse non è un’idea malvagia??
I tuoi sogni di gloria già progettano una splendida pasticceria Ichijouji-Inoue!!

Afferri la borsa, compi un gesto che forse in tempi normali non avresti mai e poi mai nemmeno congetturato.

Schiocchi un bacio sulla guancia a Daisuke, ringraziandolo vivamente e con una strana luce negli occhi.

Mentre esci dal bar, lo vedi strofinarsi una guancia inorridito e deglutire imbarazzato mentre gli si avvicina un cameriere minaccioso col conto.

 

D’accordo, presto o tardi lo rimborserai...E lo ringrazierai in modo meno irruento, ma ora è tempo di dolci!
Dov’è l’acqua? Dov’è la farina??Dov’è il colorante artificiale???

 

Saranno le sette, e il tuo grembiule è un campo di battaglia tra uova, farina, latte e macchie viola e azzurre.

Ken dovrebbe venire a momenti.

Ti manca un battito quando la porta del negozio, oggi chiusa per ferie, si apre e fa capolino una testa mora coperta fino al naso da una sciarpa immensa.

La tua sciarpa.

Non riesci a smettere di fissarlo estasiata.

“Ciao Miya! Che...che buon profumo!”

C-ciao Ken...”

Uh, quel groppo alla gola non ci vuole, nossignore.

Lui si guarda intorno, teneramente spaesato, un po’ come sempre.

“Allora...Dimmi...Come mai mi hai chiesto di passare?”
Una sua mano scivola dietro la nuca, imbarazzata.

“Ah...Ecco...Bè, anche se ti ho fatto il regalo di Natale, è consuetudine per me regalare anche dei dolcetti fatti in casa...Per...Bè, buoni auspici! Ecco perché...Sono così sporca...Ehm...”

Solo adesso ti sei avveduta che hai ancora il grembiule da cucina, ma lo getti via in un lampo.

Dopotutto, cosa vuoi che sia lo stato disastrato dei tuoi capelli in confronto all’eternità di un suo sorriso?

“Grazie...Io invece di regalo te ne ho fatto solo uno!”

Ma...Non fa niente, tranquillo!Sono io la pazza che vuole farti più d’un regalo!E adesso mangia, dai!”

Ken si avvicina al sacchetto di biscotti, preparati con tutto l’amore del mondo, e ne addenta uno.

“Buonissimi...ma come mai hanno questa glassa?”
“In che senso?”

Si vede che è il miglior amico di Daisuke.

“Bè, è viola e azzurra...E’ un po’ strana!”
“Oh...”
Abbassi la testa imbarazzata.

“In realtà, erano gli unici due colori rimasti...Ma perché, non è buona?”
“Oh, nient’affatto!Sono squisiti...Ma secondo me...Possiamo trovare un significato a questi due colori. Il viola...come i tuoi capelli!”
Affettuosamente ti accarezza una ciocca di capelli.

Tu ti perdi nell’incanto di un suo sguardo.

E l’azzurro come i tuoi occhi...”

“Già.”
Che...che strana sensazione.

Ipnotizzata dal suo viso, sei sempre più vicina, lui continua incessantemente a lisciarti i capelli...Intanto ti offre anche un tuo stesso biscotto e mangiate insieme.

Ma sai benissimo che potresti saziarti anche solo della sua vista.

“AH!ECCO CHI ERA!”
“Oh, sta zitto, Daisuke.” Esclamate all’unisono al nuovo venuto, realizzato per aver
finalmente scoperto chi fosse il principe azzurro di Miya.

Mentre il viola e l’azzurro della glassa si fondono in un tenero bacio, e Daisuke saccheggia i biscotti rimasti, non puoi fare a meno di pensare che risolutamente ami il Natale.

 

Ma che tenerosiiiii**

Dena, this is the chap for you!!^^

Aaaah come mi sono divertita a scriverlo!!Spero ti piaccia teso...Così come spero piaccia a tutti voi!Auguri di un ottimo 2008!!!

HikariKanna

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Capitolo 4
*** Nuances ***


Colors 4 Xmas

Colors 4 Xmas

Nuances

 

“Un bel respiro,e via!”

Tiri la zip del pesante giubbotto nero su, fino a che tutto il collo è pervaso da una sensazione di calore e sicurezza.

Fosse così anche per il tuo cuore.

Inspiri per quanto, l’ennesima volta?

“Forza, ce la farai.”

Quantomeno a consegnarlo, no?

No.

Un improvviso pessimismo s’instilla nel tuo naturale ardore.

Hai paura.

Di un cuore di ragazza.

Di un rifiuto.

Del dolore di una scelta.

Andiamo...

Hai combattuto mostri, chimere, sogni, incubi.

Non puoi fermarti davanti a un sorriso.

Sì, come no, raccontiamolo ad un altro.

Sbuffi, guarda, sembra che tu stia fumando nuvolette condensate di sogni frammisti a speranze!

Sorridi, finalmente.

Stringi il pacchettino nella tasca, non foss’altro per ricordarti del calore del sentimento che provi, messo così a dura prova dal freddo dell’inverno. Ma non è il solo cupo gelo, vero?

La verità è che Daisuke Motomiya non ha mezze misure.

Purtroppo.

O è tutto splendidamente bianco...

O maledettamente nero.

 

Casa di Hikari in fondo non è lontana.

Che buffo, pensarla come Hikari, e non come Karinissima!Amore mio!Vita mia!

Che buffo, ritrovarsi il 26 dicembre ancora con un regalo da consegnare.

Un moto di fastidio ti prende la gola, assieme alle sferzate di vento polare.

Se non gliel’hai dato ieri, bè, hai avuto i tuoi buoni motivi!

Uno: ti sentivi impreparato a reggere il suo sguardo.

Due: eri troppo impegnato a spiare Miyako ed i suoi biscotti per Ken.

Tre: è meglio sorprenderla oggi, che non se l’aspetta minimamente!

Passi al bianco della tua aspettativa ansiosa, in questa città intrisa d’amore.

 

È vero, casa Yagami non era distante.

Ripassi mentalmente quegli scampoli di discorso che ti eri preparato.

Hi-hikari...Scusami se non te l’ho consegnato ieri, ma ecco...Io...

E’ penoso innamorarsi così tanto senza sapere cosa prova l’altro per te.

Tanto vale fare un bel colpo di testa, bussare e togliersi il pensiero!

“Daisuke, ciao!”

“Ciao Taichi!”

Sei quasi rincuorato che non ti abbia aperto direttamente lei, ma ora vorresti ardentemente porre fine a quest’attesa dilaniante.

“C’è Hikari?”

Ti stupisci di quanto non sia secca la gola.

“Oh...Mi dispiace, Dai, non c’è. Peccato, se fossi venuto prima l’avresti trovata di sicuro!”

“Ah...”

Peccato davvero.

Se solo avesse perso molto meno tempo in chiacchiere e ripensamenti!

“Non ti preoccupare! Mi sai dire dov’è?”

“Certo!Da Takeru, certamente se ti rechi da lui, bè, la rintracci!”

Ti sforzi di sorridere, mentre Taichi, inconsapevole del poco tatto che ha dimostrato, chiude la porta.

Tu stritoli ancor di più quello stupido pacchettino.

Sei passato al nero più buio, ora.

 

Che fare?

Non puoi presentarti da Takeru.

Aumenteresti quel senso d’inadeguatezza che provi.

E poi, chissà che magnifico regalo le avrà fatto il biondino.

Forse è meglio lasciar perdere.

“Qualcuno qui ha problemi di cuore?”
Decisamente. Ciao, Iori.”

Il più piccolo dei digiprescelti, con quell’aria saputa e quei curiosi occhi verdi, ti scruta.

“E qualcosa mi dice che non vuoi parlarne.

Anche se ne parlassi, cosa cambierebbe?”

“Tempo fa, non avresti mai detto una cosa del genere.

“Tempo fa, ero convinto che bastasse volere una cosa per ottenerla.”
“Mio nonno mi insegna ancora che è così, Daisuke.”

“Evidentemente, non ha mai avuto problemi del genere.”
“O forse è riuscito ad affrontarli.”
Non ti piace questo discorso.

E poi fa freddo; l’ultima cosa che vuoi è rimanere in piedi impalati a parlare della tua vigliaccheria.

“Beato lui, allora...”sospiri. Non è certo colpa di Iori o di suo nonno se stai così.

“Qual è il problema, stavolta? So che non sono certo un luminare in questo campo...Ma so per esperienza che è meglio esternare le emozioni, no?”

“Hai ragione. Sai che c’è? Incamminiamoci verso casa di Takeru e strada facendo ne parliamo.”
“Casa di Takeru?”

“Sì, c’è una persona importante.”

 

“Così, le hai fatto un regalo, e non sai se darglielo o no.”
“Esatto.”
“E hai paura dei confronti con Takeru.”
Mh

E allora perché stai andando da lei?”
“Semplice, perché ci sei anche tu.”
“Scordatelo, non ti accompagno.”
“Perché no?”
“Perché devi avere il coraggio di andarci da solo.”
“Non posso, Iori, davvero.”
“Per quale motivo?”
Detesti ammetterlo.

“Non ce la farei a resistere tra lei e Takeru.”
“Smettila di vedere le cose senza mezzi termini.”
“Non sono io che le vedo senza mezzi termini. La verità è che sicuramente lei non...”
“Daisuke...Non è né tutto così bianco né così nero come sembra. Se ti vorrà come amico, in che modo collocherai questa risposta? Sarai felice o sarai triste?”
“Entrambe le cose...E in fondo nessuna delle due.”
“Non lo vedrai in bianco.”
“...Né totalmente nero.”
“Esistono le cosiddette sfumature.”
“Già”

Perciò non posso accompagnarti, Daisuke. E poi, qualunque cosa ti dica, non smetterete di essere amici.” “Ma io cercherò di più.”
“Ed otterrai di meno.”

Questo piccoletto ha capito molte più cose di te.

Le mani nelle tasche, ponderi attentamente sul da farsi.

È pericoloso andare da Takeru, ma non si può fare altrimenti...

“Sbaglio, o quella è Hikari?”
“Dove?”
“Quella ragazzina laggiù.”
Iori ti indica una delicata figura esile coperta fino al collo, che sta dando un’ultima occhiata alle vetrine.

“Ma è lontana...”
“E allora?Corri, no?”
“Con questo freddo?”
“Hai mai avuto la sensazione che se una cosa non la fai ora la rimpiangerai per tutta la
vita? Io no, ma scommetto che se adesso non la raggiungi te ne pentirai!”

“Iori, come posso ringraziarti?”
“Corri da lei, dalle il regalo, dille quello che provi. Se mi verrai poi a dire di aver scoperto un’infinita gamma di colori e sensazioni, allora potrai considerarti sdebitato.

Corri, ora, Daisuke.

Corri contro questo freddo che ti congela il naso, ma non il cuore.

Sai che forse alle tue dichiarazioni otterrai solo un sorriso imbarazzato.

Sai che forse parlerete del più e del meno senza centrare realmente il problema.

Ma sai che mai come in questo momento ti sei sentito vivo.

“HIKARI!!”

Un sorriso, un lieve stupore, e il mondo sembra rosa con una sfumatura di lilla.

 

 

 

Che vergogna!!!Una non può ridursi a finire i “regali di Natale” a metà febbraio...Scusatemi scusatemi scusatemi!Consideralo come un regalo alla nostra amicizia, cara DarkSelene89Noemi! Teso davvero!XD Spero che comunque questo piccolo pensiero con Daisuke così incasinato ti piaccia!^^°°°° Un grazie ai coraggiosi che mi seguono sempre!!

HikariKanna

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Garlands ***


Colors 4 Xmas

Colors 4 Xmas

Garlands

 

“Fammi capire, tu finora hai addobbato soltanto l’albero di Natale??

Uno sbuffo ironico da parte tua fa sorridere il ragazzo che ti siede di fronte.

“A parte che è già il 27 dicembre, quindi mi spieghi che senso avrebbe mettermi a

decorare di festoni la casa adesso?”

“Tu e lo spirito natalizio vi siete mai incontrati, Takeru?”
Sorride deliziato quando pronunci il suo nome per intero,e non puoi fare a meno di

 ricambiare.

Si sta così bene lì, senza una madre fissata con prelibatezze vegetariane ed un fratello che

compie reiterati furti in frigo ed altrettante pennichelle.

“Per me è tutta una grande sciocchezza decorare le case per Natale. Voglio dire, non siamo

nemmeno cristiani, è solo una festa per consumare di più!”
“Ma non fare il melodrammatico!”scherzi, buttandogli un cuscino addosso. “Nonostante

tutto, i regali li hai scartati e presi con piacere, no?”
“E certo, mica si possono buttare o rimandare indietro. Sarei un maleducato!”

Sorridi del suo essere così candidamente furbo.
“Ti ringrazio per il libro che mi hai regalato, ad ogni modo, Take. Ci sono delle fotografie

stupende...Quella dell’aurora boreale è splendida!”

“Sapevo ti sarebbe piaciuto, mi ha colpito già quando l’ho visto per la prima volta.”

Continua a sorridere, e l’oro dei suoi capelli si riflette in quelle infime pagliuzze dei suoi

occhi azzurri, che a loro volta sciolgono le tue iridi rosse.

Quante chiacchiere inutili.

“Che hai, Hikari?”aggrotta le sopracciglia, prendendoti in contropiede.
“Pensavo alla differenza fra casa mia e casa tua...La tua...E’ bellissima, però...”
“Mancano altre decorazioni”ti precede prontamente lui, indovinando.

“Esatto. Come facevi a...”
“Dimentichi che ti conosco troppo bene. Dai, vieni...Qualche negozio sarà aperto!”

 

E’ strano e piacevole camminare a fianco del tuo migliore amico, soprattutto perché non

c’è più quella ressa che si affanna alla ricerca del regalo perfetto.

Anche se i ritardatari ci sono sempre.

Un sorriso leggero si disegna sul tuo volto, e hai quasi una sensazione di déjà-vu.

Ripensi a Daisuke.

“Ehi, oggi sei stranamente distratta.”

“Nient’affatto, non è che siamo tutti logorroici come te”
“Io sarei logorroico?”
“Naturalmente, tuo fratello è così taciturno e tu sei talmente logorroico. Logico, no?”
Takeru inarca un sopracciglio e non puoi fare a meno di far cadere il gioco.

“Certo che tu e l’ironia...”
“Ma quante cose non ho incontrato nella mia vita!”

Si sbatte una mano sulla fronte, da attore consumato.

Cioè??”domandi preoccupata.

“Vediamo...Lo spirito natalizio...Ora vedi che divento una sorta di Mr. Scrooge...”
“Ma
stai zitto!”intercali, mentre lui continua ad enumerare ciò che ancora gli manca.

“Poi...l’ironia...Come farò a diventare uno scrittore, mi chiedo...!

E poi?”fai, curiosa.
“Che ne so, sono talmente tante le emozioni che non ho provato!”
“Rabbia?”
Decisamente, l’ho provata.”
“Amicizia?”
“E sono domande da farsi, Hikari??”
Sorridi, esponendoti ad un pericolo forse maggiore, con la prossima domanda.
“Amore?”

Lui si arresta; la sua espressione è enigmatica.

“Nemmeno questa era una domanda da pormi”replica, con la mascella irrigidita.

Anche tu ti fermi.

“Entriamo qui?”

Di decorazioni e festoni, ce ne sono fino a Natale dell’anno dopo, e dell’anno dopo ancora.

Takeru si confonde tra i filari di luci, le palline di vari formati.

Ed ecco i festoni e le ghirlande.

“Secondo me, più che i festoni, di cui già è adorno il tuo albero, dovremmo puntare sulle ghirlande.”
“Ti lascio campo libero!”

Analizzi attentamente qualche piccola composizione circolare che si potrebbe mettere

all’esterno della porta di casa Takaishi.

“Questa rosa?”
“ROSA??Hikari...!”
“Ehi, a tua madre potrebbe anche piacere.”replichi fintamente offesa.

Se invece prendessi questa verde?”ne indica una piccola, decorata con varie sfumature di

verde.

“Senza offesa, Takeru, ma è il tuo colore preferito, e casa tua è piena di oggetti verdi! Senza

contare che fondamentalmente sia il tuo albero sia ogni ghirlanda, per decorati che siano,

sono sempre verdi!”
“Ricordami di non sposarti mai”mormora lui, fissandoti ardentemente negli occhi.

È qualcosa che non riesci a sopportare. “Ieri ho incontrato Daisuke, sai?”

“Wow”Lui giocherella con qualche lucina colorata. “E quali buone nuove ha portato?”
“Mi ha dato il suo regalo, anche se in ritardo”
“Bè, è il pensiero che conta, no?”
Quanto ti innervosisce il fatto che non osi guardarti negli occhi.

E se prendessimo questa?”

Riesci a schiodarlo dalla sua occupazione infantile e a catturare la sua attenzione.

La ghirlanda che hai prescelto è rossa e dorata.

Perché proprio rossa e dorata?”

Perché sono due colori vivi e...non so, maestosi. In più, considera che mi piace

Grifondoro.”
“Per te, avrei visto meglio Corvonero.”scherza lui, avvicinandosi.

“Poi...Il rosso ti ricorderebbe i miei occhi.

Lo guardi intensamente.

“Come se io avessi bisogno di una ghirlanda per...”
“E il dorato mi ricorda i tuoi capelli.”
“Sì, e il campo di grano del Piccolo Principe!”ridacchia lui.

E la fenice...”sussurri.

“Un qualcosa che non muore mai.”

Arricci il naso, ma non riesci a nascondere un barlume di sorriso. Come se quel qualcosa

che non muore mai non fosse riferito soltanto alla fenice.

“Ho deciso, prendiamo questa!”
“Ai tuoi ordini, mademoiselle!”

 

“La signora del negozio ci ha guardati in una maniera strana, te ne sei accorto?”
“No, ero occupato a vedere quel bambino che si stava prendendo una scossa.”
“Ragazzo sadico e cinico!”

“Sì, sì...Che ora ti terrà a casa sua un’altra oretta perché tanto ci impiegherai a decidere

dove posizionarla!”

Indica la busta scarlatta, e il freddo gli arrossisce il viso.

“Vorresti dire che sono un fastidio?”

Il suo sguardo si fa serio.

“Sai bene che non mi disturbi mai”


“Hikari...”

Ad ogni modo, aveva ragione Takeru.

I due sono seduti sul divano, tu con la ghirlanda in mano e lui che ride.
“Sì?”
“Guarda che non importa, se non sai dove metterla!Se la vedrà mia madre, dai...”

“No, ci voglio pensare io!”

Lui sospira, impotente di fronte alla tua testardaggine.

Poi, in seguito ad un altro tuo fiasco, ti poggia una mano sulla spalla.

È maledettamente dolce il modo in cui ti guarda.

“Pausa?”
“Pausa.”

Quella esecrabile ghirlanda è ancora lì.

“Mi stavi dicendo prima che ieri hai incontrato Daisuke.”
Mh
“E che ti ha dato il regalo”
“Sì”
“Ehi, potresti anche sforzarti un po’ di più!”
“Scusami, hai ragione...

Ti massaggi le tempie con le mani, il mal di testa è salito notevolmente.

“Mi si è dichiarato”

Cerchi l’incavo della sua spalla e lo senti rigido.

“Ah”
“E gli ho detto di no.”mormori, con la testa nascosta nel suo petto.

Perché?”

Alzi di poco la testa, trafiggendolo con uno sguardo.

“Non è una domanda che dovresti farmi.”

Afferri la ghirlanda, ponendogliela attorno al collo.

“Cos’è, copi le mie battute?”
Ridi. “Sembro una di quelle indigene hawaiane che dona le ghirlande ai turisti.”
“Sì, in stile natalizio, però!”

Takeru accarezza la ghirlanda che gli cinge il collo, e poi il tuo viso.

“Ci poniamo troppe domande...”
“...Di cui già sappiamo la risposta.”lo completi.

Perdiamo troppo tempo a parlare, lo sai?”

“Certo, come ora, per esempio.”
Lui sorride.

“Grazie di aver passato questi giorni con me. Mi sarei sentito terribilmente solo senza mia

madre.”
Tu abbassi gli occhi.

“Grazie di aver passato questi giorni con me. Mi sarei sentita terribilmente sola senza di

te.”

Takeru schiude le labbra in un sorriso, sfiorandoti i capelli.

“Ti bacerei come in un film”
Sorridi imbarazzata.

E cosa te lo impedisce?”
“Una stupida ghirlanda che mi sta strozzando!”

Sorridi ed armeggi con una ghirlanda rosso-dorata per liberare il tuo cavaliere dalle grinfie

di un’indomita fenice che rinasce sempre a nuova vita.

 

L’avevo detto io che sarebbe finito per diventare “Colors 4 Easter!”XD XD Shun, questo è il cappy per te!!** Scusami se ho ritardato così tanto, ma spero ti piaccia! È tanto dolce...Ed è finalmente Takari!^^ Al prossimo cap! J

HikariKanna

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Capitolo 6
*** Cubes ***


Colors 4 Xmas

Colors 4 Xmas

Cubes

 

“Secondo me, Koushiro è totalmente impazzito. Voglio dire, come ha anche solo pensato di consigliarmi un...un coso del genere?!”

“Forse ha solo pensato che potesse affinarti lo spirito critico, Mimi.”
“Non ho pazienza. E non eccello in logica.”
“D’accordo.  Ma ora questo cubo di Rubik a chi lo consegni??”

“Mmm...Mi sa che è anche rotto, le uniche due facciate che si riescono a completare sono la rossa e l’azzurra!”
“Dubito, comunque lo terrò io, almeno mi svago un po’!”
“Come si fa a svagarsi con tali oggetti?!”

“Mimi...”
“Ad ogni modo, mi faresti un gran favore!Mi sa proprio che devo fare un discorsetto a Koushiro sulla divergenza d’opinioni!”

Non hai mai visto la tua migliore amica così indignata, tranne quando forse le hanno rubato quella borsa color panna ai saldi.

Sorridi al pensiero del rompicapo e Mimi insieme. Una bella coppia.

Un ossimoro, forse.

Ma d’altronde, come lei e Koushiro, no?

Sora, sei proprio sicura che lo vuoi tenere tu questo rompicapo?” ti domanda afflitta.

“Assolutamente sì!Magari prima o poi lo risolverò!”

Mimi ti riserva un’occhiata scettica.

O lo risolverà Yamato!”esclami, presa da un’improvvisa folgorazione.

“Sì, come no!”

“Dai, Mimi, un po’ di fiducia in lui!”

Se avesse gli occhiali, adesso Mimi se li abbasserebbe sul naso per creare un’espressione quanto mai dubbiosa e divertita.

“Non sono innamorata di lui come te”sottolinea, contribuendo al rossore delle tue guance.

Che...che c’entra! È pur sempre tuo amico! Basta, ho deciso...Questo cubo lo consegnerò a lui, che ti piaccia o no!”

“Cara, puoi fare quello che ti pare con quell’aggeggio infernale! Intanto ora che torno a casa chiamo Kou e gli spiego che stare insieme non necessariamente significa condividere tutti gli stessi interessi!O fisime, in questo caso!”

Ridi all’evidente disappunto della tua amica, anche se sai bene quanto in realtà ci tenga a Koushiro.

 

Ora che sei arrivata a casa Ishida, però, non ti sembra poi questa gran trovata.

Cioè...Lui è un musicista! Non un ingegnere pazzo senza nulla da fare!

E l’hai detto, in fondo, soltanto per rispondere a Mimi per le rime.

Ma poi ti riscuoti...Taichi non ti ha insegnato niente, piccola Sora?

“Ehi...Qual buon vento?”

No, non ti ha insegnato nulla.

Non c’è coraggio nelle tue mani che tremano, nei tuoi occhi che non ce la fanno, nelle tue gambe che non reggono.

E tutto per un suo saluto.

Ti accarezza dolcemente la guancia, mentre ti invita ad entrare e ti toglie piano il cappotto.

È tanto diverso dalla persona che credevi di aver conosciuto...Tanto diverso ora che voi siete...

Non riesci nemmeno a pensarci senza arrossire.

“Ti ho portato una cosa”

Tenti di sorridere piano.

E tutto quello che ne esce è un mezzo ghigno nevrastenico.

“Davvero?Sono proprio curioso...”

“Non è niente di che, te lo posso assicurare!”

Forse ci rimarrà male...

“Oh...Un cubo di Rubik”

Che buffi i toni contrastanti che ha usato:stupore, divertimento, sconforto.

“Non ti piace, vero?”

Arriccia il naso.

“Non è questo...Solo che ho pochissima pazienza...

“E io che ci sto a fare?”

Sguardo vacuo e sorpreso.

“Sono complete solo la faccia rossa e azzurra, però...”nota lui, ruotando tra le mani il piccolo cubo.

“Non devi ragionare per facce, però...Per strati!”

“Eh?”

Sorridi.

Puoi dirgli quello che vuoi e lui non ti dirà mai niente in contrario. Non apertamente, almeno.

 

“Vieni qui

Che soffice e caldo questo divano, d’inverno.

29 dicembre...

“Vuoi una tazza di latte caldo?”

Una tazza arancio e rosa, magari?” domandi maliziosa.

Lui arrossisce come un peperone, e quel braccio teso per abbracciarti si ferma.

Ti accoccoli sul suo petto.

“Dai, lo risolviamo?”
Vuoi dire tentiamo di risolverlo, vero?”

E in effetti dopo dieci minuti già vi siete arresi.

“No, Sora, non è proprio il caso...Semmai lo consegno a Jyou o a Kou!”

“No no! È un mio regalo!”

Che poi in realtà sia di Mimi è un altro discorso.

“Lo terrò soltanto perché è tuo...Ma ci sono solo queste maledette facce rossa e azzurra che si completano!”

E non sei contento che si completino almeno queste due parti?”

Perché?”

“Bè...”

Arrossisci.

Che stupido discorso stai per intraprendere.

“Azzurro come i tuoi occhi.”

 E rosso come i tuoi.”

“Già” Deglutisci.

Ti imbarazzi per il modo ipnotico con cui ti guarda. Ce l’hai con te stessa perché basta il contatto visivo a scatenarti una tempesta dentro.

Sei arrabbiata con te perché non vi siete ancora baciati.

E questa voglia ti monta dentro, mentre lui ti accarezza piano.

Forse sta pensando la stessa cosa.

“Vorrei... Vedere i colori brillanti delle altre facce...Che grazie a te ho scoperto esistere...Vorrei...Che tu...Che io...Che noi avessimo il coraggio di...”
Sh

Forse non è difficile trovare l’arcobaleno e i colori dell’amore.

Nemmeno trovare il coraggio.

Ci sono cose che valgono molto di più di una stupida paura, non è vero, Sora?

 

 

Sa-Sa-Salve!!

Ehm...Ritardo astronomico?XD Si lo so...Finalmente aggiorno anche a maggio!XD XD
Sae, mon amour, è per te!=) Teoricamente avevo in mente un altro regalo per te, tesoro, però non ho fatto davvero in tempo a scriverlo...Forse in estate!Ma ti faccio lo stesso i miei più grandi AUGURI nonostante un ritardo astronomico!

Su su che qui ormai manca poco all’ESTATE!**Ragazzi vi giuro che in estate mi vedrete molto molto di più!E finirò anche questa fic!Me deve solo trovare una fine adatta...=D

Spero che questo cap regalo per la mia amoruzza 19enne vi piaccia!;) Non è tanto, lo so, ma oberata come sono di stress e lavoro non so come abbia fatto a scrivere anche questo cap!Eh...--°°°°° E stasera ballo di fine anno...STRESS!Basta voglio le VACANZE!Scusatemi davvero per questa insofferenza verso la scuola e i compiti(SECONDO VOI E’ POSSIBILE FARE UN COMPITO DI FISICA IL 6 GIUGNO?!), ma sono davvero esaurita...Non ce la faccio più!!! Aaaaah...Va bè...Vi lascio!Al prossimo cap!=)

HikariKanna

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Capitolo 7
*** Cheeks ***


Colors 4 Xmas

 Cheeks

Pensi, in fondo, che l’amore sia l’incarnazione della democrazia perfetta.

Che, primo tra tutti, l’arcobaleno ne sia un’ estrinsecazione.

Con quei colori corrispondenti a differenti personalità. Come un affetto transoceanico decorato

di colori caldi, o biscotti con una fredda glassa solo esteriore.

O tua sorella, che s’è ritrovata due dichiarazioni così, che sembrano dire “Buon Natale!” da sole.

Osservi dolcemente una vecchia foto.

È rara questa tua tristezza, ma ti tocca ogni 31 dicembre, no?

Lì avevi 8 anni, Hikari appena 5; le pizzicavi le guance.

Le pizzicavi così forte che diventavano da rosee rosse.

Rosa come le guance e i mille volti che incontri ogni giorno.

Come la stanza fin troppo femminile di molte tue amiche, di Hikari.

La sua.

Rosso come gli occhi innamorati di chiunque. Come i suoi.

Strano, è passato un anno ancora…E continui a mentirle.

 “And you asked me what I want this year
And I tried to make this kind and clear
Just a chance that maybe we'll find, better days”

O forse, doveva andare così e basta.

S’è innamorata di lui, e guarda l’ironia del destino, lui è il tuo migliore amico.

E tu, stavolta, non puoi proprio farci niente.

“Taichi, io non so davvero che regalarti quest’anno!”

“Mmm, allora, io vorrei conquistare il mondo, un nuovo computer portatile, un…”
“Sì, dai, magari un cavallo bianco e diventi un principe azzurro!”

“Perché no, non mi ci vedi?”
Sora rise.

“Mi va bene qualunque cosa da parte tua, Sora.”

E lei continuava a non capire.

 “'Cause I don't need boxes wrapped in strings
Designer love and empty things
Just a chance that maybe we'll find better days”

“Taichi, è un problema se Takeru passa Capodanno qui?”

Guardi Hikari ironico.

Sono fidanzati da nemmeno una settimana e già avanza richieste del genere!
“Hikari, il tuo ragazzo ormai s’è trasferito qui!Figurati se è un problema se passa 365 giorni qui

anziché i soliti 364!”
S’indispettisce per quella nota acida che hai utilizzato.

“Siamo cresciuti insieme, è sempre venuto qui anche prima che noi…che noi ci…”

Ecco di nuovo la metamorfosi delle guance.

“Prendevo solo in giro. Che problema c’è, anzi, perché non organizziamo un Capodanno a base di Digiprescelti?”
Hikari sorride.

“È un’idea fantastica!”

In realtà, quando esci, costretto a comprare migliaia di generi alimentari fino a tre minuti fa

sconosciuti, ti penti quasi dell’idea fantastica che t’è balenata. Significa vederli insieme.

Sai che prima o poi sarebbe successo, fin da quando sia Sora sia Yamato ti hanno chiamato in

preda a un’invisibile felicità, sì, persino lui! Lui dal cuore ghiaccio che s’è sciolto per incanto,

per amore.

È che forse non è il modo migliore per cominciare l’anno. Ma, in fondo, in questo periodo si è

più buoni. Almeno statisticamente.

“So take these words and sing out loud
'Cause everyone is forgiven now
'Cause tonight's the night the world begins again”

Uno strano senso di orgoglio ti prende quando riesci a eseguire ogni compito impartito dalla

Squadra Speciale Feste in Poco Tempo, alias tua madre, con la sua passione per tutto ciò che

 comincia con “bio”, e tua sorella, persa nelle sue fantasticherie romantiche.

“Cucchiaio!”, “Pentola”, “Farina!”sono alcuni degli ordini che volano come bisturi in sala

operatoria.

“Taichi, ho invitato proprio tutti! Lo sai che c’è persino Mimi, è tornata? Wow, non vedo l’ora!”
“Calma i tuoi ormoni impazziti, sorellina! Che cos’è tutta questa eccitazione?”

Tua madre si allontana un attimo e capisci che è l’amore, solo l’amore che le sta ora facendo

bruciare un dito dietro manicaretti complicati, solo l’amore che le accende gli occhi e il viso

 così. Ancora una volta, da rosa a rosso.

La guardi rapito. In un attimo, ti assale la consapevolezza che vorresti che Sora reagisse così per

 te. Che questo Natale, questo nuovo anno sarebbero migliori con qualcosa che solo lei potrebbe

donare.



“I need some place simple where we could live
And something only you can give
And that's faith and trust and peace while we're alive”

Non è solo Hikari, adesso, a fantasticare, e la tua mente vaga così in là da dimenticarsi il piccolo,

insignificante problema che lei il suo cuore l’ha donato a Yamato.

Sospiri pesantemente.

“Sai, è una cosa buffa festeggiare Natale senza essere cristiani. Il nuovo anno, invece, ha tutta

un’altra dimensione, non trovi, Taichi?”

Notando che non le rispondi, Hikari inforna velocemente una torta, sfilandosi il grembiule.

“Voglio dire, ti senti onnipotente, e così pieno di buoni propositi! Io, per esempio, ho una lista

lunga almeno un chilometro delle cose da fare…E, anche se so che, a conti fatti, non riuscirò a

completare neppure la metà di quello che mi sono prefissata, penso che…Oh, non te lo so

spiegare! È come se il fatto di andare domani al tempio…Sì, come se ti sentissi migliore. Come

se potesse cambiare il mondo un nuovo anno!”

“And the one poor child who saved this world
And there's ten million more who probably could
If we all just stopped and said a prayer for them”

“Hikari…Se hai degli strascichi dall’anno precedente, non basterà gennaio a cambiare le cose.

Niente si rimette a posto automaticamente se prima non ci pensi tu.”

Hikari smette di lavorare un momento, sedendosi accanto a te.

“Non potevamo non invitarli, e lo sai. Yamato e Sora sono due membri importanti e…Yamato è

 il fratello di Take-chan, e, bè, già il tempo che passano insieme è poco, e…”
“Sorellina, calma! E risparmiami le smancerie del genere “Take-chan”!”

Ridi. E non capisci come abbia fatto quella tenera adolescente a capire tutto.

“Da una parte vorrei che non ci fossero, sarà…un supplizio. E dall’altra…Voglio loro talmente

bene che li vorrei vedere insieme per sempre…Solo che…”

Non è da te, non sei tu, non è possibile.

“Niente, lascia stare. Io sono contento, davvero. È che mi ci devo abituare, tutto qui.”
“Voi maschi siete una strana razza. Soffrite proprio come noi e vi tenete tutto dentro. Contenti

voi!”

Un fiocco di neve comincia timidamente a cadere.

Il tuo respiro appanna per un attimo il vetro, e ti diverti a scriverci su.

In questo nuovo anno, il tuo proposito più grande sarà dimenticarti di lei.

Disegni l’ideogramma di “amore”, e subito lo cancelli. Sì, è facile!


“So take these words and sing out loud
'Cause everyone is forgiven now
'Cause tonight's the night the world begins again”

Qualche ora dopo, è tutto irriconoscibile a casa Yagami.

Hikari ha voluto festoni rossi e dorati, chissà perché.

Koushiro s’è portato dietro il suo computer anche stavolta. Quand’è che ha cambiato borsa?
E Ken ha una voluminosa sciarpa addosso.

Tutti ridono e l’atmosfera è gioiosa. Ti senti un accordo stonato con l’opera, in sé bello, e in

gruppo disarmonico.

Noti la tensione che caratterizza i loro gesti. Se Hikari e Takeru si nascondono solo per i tuoi

genitori, e in realtà non ci riescono neppure troppo bene, se Ken è frenato dall’imbarazzo e

Mimi, pur sapendo due lingue, non sa trovare le parole…Con loro è diverso. Si trattengono per

te.

Gliene sei grato, e ti da fastidio.

Né tu né Yamato partecipate ad uno strano gioco che ha proposto Jyou, e vi fissate in silenzio.

Yamato deve aver capito che quella telefonata ha creato disequilibri.

“Taichi, dov’è il bagno?”

“Che domanda è, lo sai benissimo e…”

“L’ho dimenticato, mi accompagni?” fa Yamato brusco.
Capisci subito che è una scusa per parlare.
Le piastrelle bianche non ti sono mai sembrate così interessanti.

“Taichi, io…non so da dove cominciare. Non sto con Sora per farti un dispetto…Io…Io la amo,

e vorrei solo che lo capissi. Forse per accettarlo è presto…Ma scusami per l’insensibilità se quel

 giorno ti ho telefonato così contento.”

“Ti avrei picchiato se non lo avessi fatto. Sei il mio migliore amico, Yamato. E lei…onestamente,

non lo so. Forse ne sono innamorato anch’io.”

Yamato deglutisce piano.

“Mi dispiace. Ci mancava solo che fossimo rivali in amore.”
“Oh, bè, non ci smentiamo, almeno. La coerenza è un’ottima qualità.”

Riprendi a parlare. Non è giusto che se si amano stiano così male.

“Certo che siete due stupidi, però! Chi vi ha chiesto di importarvene così di me?”
“Cosa?”

“Sora è felice con te?”
Yamato sorride, imbarazzato.

“Lo spero…Dovresti chiederlo a lei.”

“Le guance le diventano rosse se ti vede?”
“Eh?”
“Rispondi!”
“Bè…sì.”replica incerto.

“Allora, non abbiamo nulla da dirci.”

“Ma come, non…”

Gli sferri un pugno.

“AHI!”

“Io con questo sto a posto.”

Yamato ti sorride a denti stretti.

“Questa rivalità è finita?”

“Almeno per stasera. Sai, se non l’avrò io, almeno so che il mio migliore amico ne avrà cura.

Scusa per il pugno…è che mi mancano i bei vecchi tempi.”
Yamato ti rifila un destro a sua volta.

“Me lo sono meritato, d’accordo.”

 “I wish everyone was loved tonight
And we somehow stopped this endless fight
Just a chance that maybe we'll find better days”

Rientrate nello stupor generale. Sora, soprattutto, è atterrita.

Ma sia tu che Yamato, pur doloranti, sorridete.

E, a mezzanotte, brindate, sapendo che un nuovo anno vi aspetta, e i nuovi anni non sono mai a

corto di sorprese.  


“So take these words and sing out loud
'Cause everyone is forgiven now
'Cause tonight's the night the world begins again
'Cause tonight's the night the world begins again”

 

OOOOH MY GOD! E anche questa è finita xD Ragazzi, credevate mai che avreste visto questo giorno??Ebbene sìììììììììììììì ;) Anche questa fic è conclusa!Certo, un altro po’ e sarei arrivata a Natale 2009, ma meglio tardi che mai! xD Ebbene, quest’ultimo capitolo è tutto per Kari89…I tuoi colori preferiti sono rosa e rosso, e ho cercato la migliore combinazione possibile, accennando anche al tuo adorato Taiora-purtroppo per te, sono Sorato, e quindi le mie Taiora saranno sempre un po’ tristi…Inoltre, volevo affidare i commenti a Taichi perché in qualche modo mi sembrava giusto chiudere con le sue riflessioni, sulle note di “Better Days” dei Goo Goo Dolls. È sempre un po’ triste concludere qualcosa, eppure non avrei dovuto trascinarmi questa fic così a lungo! Mi scuso soprattutto con Kari L Effettivamente, avrei dovuto postare per il tuo compleanno, teso, ma non so sinceramente che fine avrò fatto il 21 ottobre!Onde evitare problemi, quindi, eccoti il tuo pensierino ;) Ti voglio beneeeee :D E un grazie speciale a chi commenta, legge, si emoziona per ciò che scrivo.

HikariKanna

 

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