Obligation, Judgment or Truth?

di DumbledoreFan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'amore non vede difetti, l'amicizia li ama. ***
Capitolo 2: *** Oh la sapete la novità?! ***
Capitolo 3: *** Certo che è proprio una cosa orribile avere una coscienza! ***
Capitolo 4: *** E che guerra sia!! ***
Capitolo 5: *** ...ci sarà da divertirsi! ***
Capitolo 6: *** Obbligo, Giudizio o Verità? ***
Capitolo 7: *** "Malfoy...ti devo parlare" ***
Capitolo 8: *** Non tentare significa rimanere con il dubbio che ce l'avresti fatta ***
Capitolo 9: *** "La coscienza è come una malattia che sta contagiando sempre più persone..." ***
Capitolo 10: *** ...stesso posto, stessa ora... ***
Capitolo 11: *** "Stanotte voglio veder nascere il mondo!" ***
Capitolo 12: *** E’ proprio quando credi di sapere una cosa, che devi guardarla da un’altra prospettiva ***
Capitolo 13: *** Doubt and Temptation ***
Capitolo 14: *** Incorreggibile, e insostituibile. ***
Capitolo 15: *** The Slytherin way ***
Capitolo 16: *** Menzogna e Formalità ***
Capitolo 17: *** Nel covo delle Serpi... ***
Capitolo 18: *** I veri amici sono coloro che entrano quando il resto del mondo esce. ***
Capitolo 19: *** "Comincia ora" ***
Capitolo 20: *** "T'insegneremo a godere dei piaceri della vita, Grang!" ***
Capitolo 21: *** Lesson number one: DRINK ***
Capitolo 22: *** Lesson number two: SMOKE ***
Capitolo 23: *** Lesson number three: DRESS UP ***
Capitolo 24: *** La vita è una questione di punti di vista ***
Capitolo 25: *** Lesson number four: DANCE ***
Capitolo 26: *** In Lust We Trust! ***
Capitolo 27: *** "Io non tornerò ad odiarlo, perchè in realtà non l'ho mai odiato" ***
Capitolo 28: *** Ci sono cose che non si possono comprare... ***
Capitolo 29: *** Voglio il mio ragazzo bello, biondo e Malfoy! ***
Capitolo 30: *** Perchè nessun'altra ragazza al mondo può reggere il confronto con te. ***
Capitolo 31: *** It's Draco's fault! ***
Capitolo 32: *** Pigiama Party made in Slytherin ***
Capitolo 33: *** "Ora siete entrati nella mia vita" ***
Capitolo 34: *** "Niente pozione polisucco questa volta!" ***
Capitolo 35: *** "Invece sei uguale a tutte le altre" ***
Capitolo 36: *** Ma che volevo quello sbagliato. ***
Capitolo 37: *** L'unica storia degna di essere vissuta. ***



Capitolo 1
*** L'amore non vede difetti, l'amicizia li ama. ***


Uccidetemi, me lo merito. Davvero. Con il Piccolo Principe fermo per mancanza di idee, l'Ultima Discendente dei Black da aggiornare dopo 2 mesi e una nuova raccolta di Drabble/Flash Fic appena iniziata ("Dimmi chi sei tu..." andatela a leggere e recensire se mi volete bene!!XD), e gli esami che incombono, l'unica cosa che ho il coraggio di fare io COS'E'?! Pubblicare l'inizio di una nuova Draco/Hermione, mi pare ovvio!! Vi dico subito, prendete questa storia un po' così, niente di serio...una bozza buttata giù che ancora è in fase di lavorazione e che deve sottomettersi alle altre storie che hanno la precedenza...prendetelo come un lavoro fatto per di più, ok? Diventerà presto serio, non vi preoccupate!!Intanto però, per mandarlo avanti bene, siccome è davvero ancora tutta da costruire, mi piacerebbe tantissimo che la leggeste e la recensiste. GRAZIE E BUONA LETTURA!



Obbligation, Judgment or Truth?
Obbligo, giudizio o verita'?

Capitolo 1: "L'amore non vede difetti, l'amicizia li ama"

Sapete cos’è la normalità? Normalità è quell’ insieme di cose e azioni che con l’esperienza abbiamo capito essere le più giuste per noi, da fare sempre, tutti i giorni, senza grandi variazioni. E’ quello stato di equilibrio che possiamo raggiungere durante la giornata, dove tutto va come dovrebbe andare, secondo la nostra concezione di normalità. Non ce n’è una universale, ognuno ha la sua e nessuno dovrebbe mai uscire dalla propria normalità. Perchè quando si esce dalla consuetudine si viene meno all'equilibro, sbaragliando l'ordine corretto delle cose. E la conseguenza è una sola: catastrofe. Pura e semplice catastrofe, di quella che travolge tutto, senza lasciare che niente torni come prima. Niente. Perchè ti cambia dentro, stravolge il tuo punto di vista, e nulla ti sembrerà come una volta. Questo l'ho capito solo dopo che la catastrofe era passata. Ho capito che forse, a quella festa, non ci sarei mai dovuta andare...o forse sì...sta di fatto che quella festa fu l'inizio della fine, lo sconvolgimento totale del mio equilibrio, della mia normalità. Per una cosa assolutamente banale. Ginny, come me del resto, aveva sottovaluto completamente le conseguenze che sarebbero sopraggiunte. Quando quel giorno di novembre mi corse in contro tutta trafelata pensava solo che mi avrebbe convinto a distrarmi un po'.
"Ehi Mione!Eccoti!" mi disse la rossa quando mi raggiunse all'entrata dei dormitori femminili. Io le sorrisi.
"Ciao Ginny...che è successo?" le chiesi mentre lei riprendeva un po' di fiato.
"Ho appena parlato con Dean...prossima settimana i ragazzi del settimo anno daranno una festa qui, in Sala Comune!" mi rispose entusiasta. Io la guardai spalancando gli occhi.
"Daranno una festa qui?? Bravi, complimenti...scommetto che ci sarà un sacco di roba proibita..." brontolai contrariata. Ginny sbuffò.
"Eddai Herm, che t'importa!! Tu ci devi venire!!"
Se prima i miei occhi erano spalancati ora ci mancava poco che mi cadessero di sotto.
"Io devo fare cosa?? Senti, è già tanto che non sono andata dalla McGrannit a dirglielo!! Vorresti anche che partecipassi?" sbottai indignata. Non sopportavo le feste, troppo rumore, troppa confusione, troppa gente tutta ammassata, troppo alcohol. Durante le feste tutto diventa un groviglio confuso e intricato difficile da sciogliere. E vi sembrerò anche strana, secchiona o quello che vi pare, ma non le sopportavo. Preferivo la calma e il silenzio genuino di una stanza chiusa piena di libri.
"Certo Hermione, tu devi partecipare!!" ripetè la rossa quasi con ovvietà. Io scossi vigorasamente la testa.
"Assolutamente no Ginevra!Prima di tutto, io sono una caposcuola, e secondo lo sai che odio le feste..."
"Ma andiamo Herm, per una volta che ti costa!! Sempre a studiare, se per una volta ti diverti non è che ti abbassa la media!" brontolò lei sbuffando. Io incrociai le braccia al petto e arricciai la bocca.
"Questa così detta festa è una violazione di almeno dieci regole della scuola, e IO sono una di quelle persone che le dovrebbe far rispettare!!E poi venire per cosa, divertirmi?? Stare in mezzo a cinquanta ragazzi ubriachi fradici tutti appiccicati a muovermi come un deficiente a ritmo di musica insignificante? Ma piuttosto me ne vo a letto!!" sbottai indispettita.
"Eh certo, se la prendi così anche te, però...proprio non c'arrivi?? E' incredibile come tu possa arrivare a capire i concetti più difficili e perderti in queste cose!! E poi che c'entra che sei caposcuola, anche Malfoy è caposcuola, ma dubito che vada a letto alle nove, e se ci va non è mai da solo..." replicò la rossa inarcando le sopracciglia.
"Mi paragoni a Malfoy?? E' proprio anche per la sua incompetenza che io devo fare il doppio lavoro!! E chi se ne frega di quel viscido furetto...no Ginny, sono irremovibile, vacci te, divertiti ma io non verrò..." conclusi avviandomi a grandi falcate verso l'uscita della Sala Comune. Attraversai il ritratto della Signora Grassa velocemente e svoltai a destra. Non sapevo dove stavo andando di preciso, volevo solo fare due passi per smaltire la rabbia che si era accumolata nel mio petto. Sempre lì andavano a parare, io che non mi diverto mai, io che studio sempre, ma chi erano loro per giudicare?? Io avevo degli incarichi precisi, e dovevo rispettarli. Faceva parte della mia normalità. Camminavo a passi svelti, che rimbombavano secchi fra le pareti dure e fredde. Cercai di svuotare la mente e respirare profondamente. In fondo Ginny lo diceva per me, però doveva capire che io ero così, e basta.
L'amore non vede difetti, l'amicizia li ama.
Non capivo perchè tutti dovessero sempre starmi a rinfacciare che studiavo, come se fosse una colpa. Invidia, sapevo che lo era nella maggiorparte dei casi. Rare volte era apprensione. Ma io avevo imparato a ignorare tutto, a passarci sopra, a sapere che io lì ero la migliore, e a sbattermene degli altri e dei loro stupidi giudizi. Forse un giorno mi avrebbero ricordato, quando io sarò diventa qualcuno di davvero importante e loro non saranno nessuno. Allora forse avrebbero preferito andare ad una o due feste in meno e stare un po' di più a studiare. Ma sarebbe stato troppo tardi, e io avrei avuto la mia piccola rivincita. Sorrisi tra me. Sì, dovevo lasciar perdere.
Nei corridoi faceva freddo, mi strinsi un po' di più nel mantello e strusciai le mani che si stavano congelando. Mi sarebbe piaciuto uscire nel parco, ma così, solo in divisa, era un suicidio, mi avrebbero trovata morta assiderata da qualche parte. In Inghilterra a novembre faceva già freddo come a gennaio, alle grandi nevicate mancava davvero pochissimo. E già rimpiangevo l'estate, i vestiti corti, il mare e il sole. Specie quando passai davanti al cortile interno di Hogwarts e lo dovetti attraversare. L'aria era pungente e si vedeva il cielo ombroso. Presa dai miei pensieri non mi accorsi nemmeno che non ero più da sola.
"Granger, ma anche qui ti devo incontrare?? Sei un incubo!"
Capii subito a chi apparteneva quella voce. Roteai lo sguardo, per poi puntarlo su Draco Malfoy. Era appoggiato ad una colonna, le gambe intrecciate e le braccia conserte la petto. Tra le labbra teneva intrappolata una sigaretta accesa, e al collo aveva una sciarpa dall'aria costosa. Non portava la divisa, era vestito completamente di nero, che risaltava la sua carnagione diafana e i suoi capelli biondissimi.
"Tu sei un incubo Malfoy!! Peggio di un incubo, perchè almeno da quello ci si può svegliare!" ribattei un po' acida. Lui inarcò le sopracciglia e ghignò strafottente.
"Senti senti com'è diventata aggressiva la Mezzosangue!!" esclamò sbuffando un po' di fumo bianco.
"Sempre stata Malferret, strano che in tutti questi anni che ci sbraniamo non te ne sia mai accorto...ma che pretendo da un furetto?" replicai combattiva, con sarcasmo. Gli tenevo testa, ero sempre stato un osso dure per lui, e lui un osso duro per me. I nostri scontri non li vinceva mai nessuno, troppo orgogliosi per piegarci. Ma lui aveva una cosa che io non avrei mai avuto: la crudeltà e la consapevolezza di saper far male con le parole.
"Già scusa, perchè tu sei tanto intelligente, la Secchiona della scuola, come dimenticare..." disse a presa di giro. Poi dalle labbra soffiò una nuvoletta di fumo volutamente indirizzata verso di me, che odiavo il fumo, e lui lo sapeva. Indispettita e anche con un po' di rabbia arretrata da smaltire gli andai in contro, gli tolsi la sigaretta dalla bocca e la buttai violentemente per terra, spegnendola con il tacco della scarpa. Poi assunsi la classica posizione di rimprovero, con le mani sui fianchi.
"A scuola non si fuma!! E tu sei pure Caposcuola!!" sbottai indignata dal suo comportamento.
"E sai quanto me ne importa!!Proprio perchè sono Caposcuola comando, e nessuno può dirmi niente...quindi posso fumare!!" ribattè Draco facendo spallucce soddisfatto del suo ragionamento.
"Tu dovresti far rispettare le regole, non inventartele a tuo piacimento!"
"Oh, ma per quello ci sei tu, Granger, sennò a che servi?"
Quel ragazzo era veramente snervante, tanto da farmi montare di nuovo quell'ira che ero riuscita a smaltire, e lo attaccai!
"Mi chiedo come abbia fatto Silente ad affidarti un incarico del genere!! Si deve essere fatto qualcosa!" esclamai alterata. Lui mi guardò malissimo, poi, con fare di sfida, sfilò dal mantello un'altra sigaretta e l'accese, soffiandomi addirittura il fumo in faccia.
"Rilassati, Granger, una buona volta!!Mettiamo le cose in chiaro: io fumo quanto cazzo mi pare perchè da una sanguesporco come te non accetto ordini, non acceterei nulla da te. E se Silente mi ha fatto Caposcuola è perchè due come te non li sopporterebbe nessuno!Ti bilancio! Creo equilibrio..."
"Ma quale equilibrio, tu fai solo casini!!Anzi, non fai proprio nulla!!Mai ti fossi interessato o impegnato, niente, perchè sua maestà non si può abbassare a tanto, poverino, lui è il Principino Viziato!!Puoi solo stare ad ubriacarti e a farti mezza Hogwarts, mica impegnarti nelle cose serie!" gli sputai addosso più iraconda di quanto avrei voluto. Rabbia, rabbia repressa scaricata con la prima scusa. Vidi un lampo di rabbia guizzare negli occhi di Draco. Avvicinò minacciosamente il viso al mio e sul suo volto si dipinse un espressione furiosa.
"Beh, almeno io, al contrario di te che sei solo una verginella di ghiaccio invidiosa che rimarrà zittella per tutta la vita, so divertirmi, so godermi la vita e i piaceri che essa sa offrirmi. E tu?? Tu segregata in biblioteca a cercare sempre di dimostrare qualcosa al mondo quando non hai ancora capito che a nessuno gliene importa di te!! Non sai neanche cos'è il divertimento, e ti rode, ti rode da morire, perchè ti piacerebbe tantissimo tragredire, ubriacarti e andare con uno di cui il giorno dopo non ti ricorderai nemmeno il nome, ma non puoi, perchè devi far vedere a tutti quanto brava e diligente sei. Ti reputi tanto intelligente, ma non lo sei per niente. Sai solo la teoria. Beh, cara mezzosangue, ti do una notizia: la vita non si studia sui libri. Si vive e basta. Non è solo teoria, spesso, quasi sempre è pratica!! E sei invidiosa da morire che io possa divertirmi e non avere niente da dimostrare...non hai capito un cazzo della vita, Granger, proprio niente. E ti sta bene!"
Draco mi vomitò addosso queste parole con una furia violenta. Era livido di rabbia, ed era riuscito ad essere terribilmente crudele, a ferirmi proprio nel mio punto debole. Mi aveva attaccata con ferocia, senza pietà, senza risparmiari un colpo. E io c'ero rimasta davvero male. Mi aveva fatto sanguinare il cuore, puntando a farmi soffrire nel modo più subdolo e doloroso possibile. E aveva fatto centro, perchè era stata peggio di una pugnalata al cuore. Avrei voluto sputargli addosso i peggio insulti, urlargli contro, prenderlo a schiaffi, ma non feci niente di tutto questo. Lo guardai in silenzio, per un attimo infinito. Entrambi i nostri occhi sprizzavano scintille di rabbia. Alla fine gli voltai le spalle, e senza dirgli nulla, me ne andai rigida ma sofferente, cercando di conservare quell’orgoglio che ormai era stato calpestato, senza sottolineare quella sconfitta già così incredibilmente palese. Sapete qual'era la cosa che mi aveva fatto più male?? Era che aveva dannatamente ragione. Oh, ma tutto sarebbe presto cambiato. Mentre me ne tornavo in Sala Comune lontana da Draco, la mia mente era un vortice di pensieri sconnessi, che puntavano tutti ad uno stesso pensiero: sarei cambiata.
Non potevo permettere di dare a Malfoy la soddisfazione di aver ragione, e avrei fatto di tutto per smentirlo, per dargli torto, per sputargli addosso che si sbagliava, che io non ero così, non lo ero affatto, che io sapevo divertirmi esattamente quanto lui. Mi sedetti sulle scale con le mani fra i capelli. Inutile mentire a me stessa. Avevo perso. Per la prima volta da anni Draco Malfoy mi aveva azzittita, l’aveva avuta vinta senza darmi la possibilità di ribattere. E questo proprio non lo potevo accettare. Non potevo accettare che lui mi avesse lasciato senza parole, che mi avesse annientata così lasciandomi agonizzante senza la forza di contrattaccare. Fu questo che mi spinse in realtà a cambiare, a mettere fine a quella situazione ed essere diversa. Non tanto quello che mi aveva detto: faceva indubbiamente un male incredibile, tanto che sentivo ancora sanguinare il cuore, ma la cosa che più mi spinse a snaturarmi, non furono le parole in sé per sé. Furono le sue parole. Il fatto che a dirmi quelle parole fosse stato lui. Agli altri potevo non rispondere, potevo ignorarli o far finta di non stentirli…ma a Draco Malfoy non potevo permettermi di dargliela vinta. Perché per lui quella era una vittoria schiacciante e trionfale. Mi alzai in piedi di scatto. Avrei avuto la mia rivincita, con ogni mezzo ad ogni costo!Quella era solo una battaglia, c’era ancora tempo per vincere la guerra.
Nel momento in cui fui consapevole che volevo davvero cambiare, immaginai il miglior modo per farlo, trovando immediatamente il punto d’inizio: quella festa. Infondo, era solo una festicciola tra Grifondoro, che cosa poteva mai succedermi??
Volete un consiglio? Mai sottovalutare le cose, qualunque esse siano.
Ebbi un brivido. Stavo rinnegando le mie idee e i miei pensieri, e non lo facevo nemmeno per me, ma per quello stupido furetto!!Quante me ne faceva passare! Quante me ne combinava, quante me ne aveva combinate, e quante me ne combinerà! Non mi rendevo conto che quello era solo l’inizio.
Ebbene sì, fin da principio si era accesa questa perseverante lotta fra me e Malfoy che non dava segni di cedimento, anzi, in quel momento si era accesa più che mai. Inizialmente era per discriminazione, lui odiava me perché ero mezzosangue e io di conseguenza odiavo lui. Negli ultimi tempi era diventata quasi…un’abitudine. Anche se molto era cambiato, quell’astio e quella competizione non era cessata, era rimasta immutata, forte e bruciante. Sapevo che sarebbe degenerata. Sapevo che stava gia degenarando, nel momento in cui entrai nella sala Comune di Grifondoro con passo deciso e dissi a Ginny:
“Ho deciso!! Verrò alla festa!”
                                                                                   *
Ginny mi saltellava intorno euforica anche quando entrammo nella Sala Grande per la cena. Non la smetteva di battere le mani con fare molto infantile, e io roteavo gli occhi in continuazione.
“Ma cosa ti ha fatto cambiare idea così rapidamente?! No, anzi, non me lo dire!Non m’interessa!!Non m’importa! Certo che è strano però…prima mi dici che sei irremovibile poi torni neanche mezz’ora dopo e mi dici che vieni! Che è successo?! Oh no, non dirmi niente!! Ti ho detto che non lo voglio sapere!” blaterò Ginny a velocità supersonica. La riuscii a capire solo perché avevo l’orecchio allenato alle parlantine veloci. Ovviamente non glielo avrei detto comunque cosa mi aveva spinto a questo cambiamento repentino, non l’avrei ammesso neanche sotto tortura. Gettai involontariamente lo sguardo verso il tavolo dove sedevano i Serpeverde, notando immediatamente all’assenza di Malfoy. Era impossibile non notarlo quando c’era. Quando non c’era era ancora più impossisbile.
Ci sedemmo ai soliti posti, di fianco ai nostri migliori amici. Harry Potter, il bambino sopravvissuto, mi sedeva di fronte, i soliti capelli perennemente in disordine e il solito sorriso bonario sul volto. Mi salutò dolcemente, come faceva sempre, con quel familiare luccichio negli occhi smeraldo che non lo abbandonava quasi mai. Quasi. E poi, accanto a me, c’era Ron, stessi capelli rossi e stessi occhi vacui. I due erano nel pieno di una conversazione quando li raggiungemmo, ma troncarono di botto le parole, cercando di sembrare normali, senza risultato. Io sbuffai.
“So di cosa stavate parlando…” li ammonii subito, prendendomi due fette di rosbeff. I miei due amici si guardarono allarmati.
“E potete continuarne a parlare…tanto…” cercai di dire ma Ginny mi precedette.
“Tanto ci viene anche Herm alla festa!” esclamò sempre entusiasta. Ron quasi sputò l’acqua che stava bevendo. Ad Harry caddero gli occhiali dal naso. Ci fu un attimo di silenzio poi entrambi se ne uscirono con un incredulo “davverooo?!?!”
Io provai a rispondere, ma ancora una volta la rossa fu più veloce di me.
“Sì è vero!!! Ce l’abbiamo fatta, finalmente! La nostra Hermione assaggerà finalmente un po’ di sano e umano divertimento! Sono più emozionata di lei…”
“Non si nota…” bofonchiai sarcastica. Harry allungò la mano dall’altra parte del tavolo con la richiesta di battere il cinque, che io esaudii con un’euforia appena ritrovata.
“Che grande Mione, non sai quanto sono contento!!” le parole del moro erano sincere, avevano lo stesso tono innocente che hanno i bambini. Harry aveva conservato in sé quell’innocenza che lo rendeva diverso da tutti gli altri.
“Mione, questa è una notizia incredibile!!” lo seguì a ruota il rosso dopo essersi ripreso. I suoi occhi, mai troppo profondi, si erano accesi e cominciarono a brillare. Bastava proprio poco per farli felici!!
“Ragazzi, sono sorpresa tanto quanto voi…” ammisi, ed era vero. Ancora non ci credevo del tutto, ma ero ugualmente determinata. Avevo preso una decisione e l’avrei portata fino in fondo.
Sentimmo improvvisamente uno strano silenzio riempito da brusii sommessi ed eccitati, e la maggiorparte delle teste presenti in sala si voltarono verso l’ingresso, obbligando anche le altre a girarsi. E lui era lì. Lo faceva sempre, entrava sempre quando il pranzo era ormai già iniziato, così che tutti smettessero di mangiare e si girassero, anche solo per un secondo a guardarlo. La vanità e l’esibizionismo di Draco Malfoy non avevano limiti. Si mosse con passo elegante, il suo portamento regale era tanto superbo quanto affascinante. Teneva le mani in tasca e guardava dritto: i suoi occhi di tempesta gelata, sembravano fissare tutti e non fissare nessuno. Fu solo per quello che per un attimo, uno solo, mi sembrò che stesse guardando proprio me. Si avviò verso il suo posto, con i capelli biondissimi che gli ondeggiavano sul collo slanciato. Molte ragazze sospirarono al suo passaggio, i commenti per niente casti si aggirarono per tutta la sala. Sembrava che non si potesse resistere a Malfoy. Che sciocchezza!! Era esattamente un essere umano come tutti, per giunta insopportabile, arrogante, prepotente e crudele. Che cosa poteva avere mai di tanto attraente?! (oh ma sei ce’a?! E’ FIO DA MORI’!!NdA XD)
“Tzè, sempre il solito spaccone…” disse Ginny sprezzante.
“E la cosa più odiosa sono tutte quelle oche che gli vanno dietro!Capisco che sia troppo bono, ma insomma, è odiosamente insopportabile!!” completò con tono irritato. Questa volta Ron sputò davvero il succo di zucca che stava bevendo addosso ad Harry, che rimase visibilmente interdetto, pulendosi disgustao gli occhiali.
“Ginevra Weasley cosa hai detto?!?!” chiese il rosso sconcertato. Ginny, che era rimasta del tutto impassibile, lo guardò male.
“Che è odisamente insopportabile?” fece dubbiosa. Non capiva il nesso logico che aveva fatto scatenare la reazione di Ron. A lei sembrava di aver detto semplicemente che il cielo è blu e l’erba è verde.
“Prima!!” ribattè il fratello. Lei sembrava ancor più confusa.
“Che è troppo bono? Che c’è, è la verità! Vuoi dire che quello è brutto?! No perché se Draco Malfoy è brutto io sono la regina dei Goblin!!”
Ronald sì zittì, rassegnato e indignato. Gettai uno sguardo alla figura longelinea e muscolosa di Malfoy, che spiccava fra tutti. Eh beh, come dare torto alla piccola di casa Weasley?
 

Eh, e come dare torto alla piccola di casa Weasley?! XD Ti pareva che io un c'infilassi commenti sbavosi su Draco...scusate, lo sapete che la mai idolatria per il mio caro maritino Dracucciolo non ha fine!!XD Passando alla storia, fatemelo dire, visto che non succede mai: mi piace! Questa mi piace, proprio! Sono riuscita finalmente a caratterizzare Draco esattamente come "dovrebbe" essere (per me, ovvio!) e anche Hermione non mi è venuta male. Inoltre, non fatevi ingannare dal "classico" inizio dell'Hermione alla ricerca del divertimento perduto. No, la storia con quello non c'entra quasi nulla. Se non erro, tra l'altro, dopo quella festa non andrà mai più a nessun'altra...dico solo: tenete d'occhio il titolo!XD Beh spero che come inizio vi abbia preso, e prometto che cercherò di fare il possibile! Però anche voi dovete cercare di fare il possibile, e lasciarmi una recensione è POSSIBILISSIMISSIMO!XDXD GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO E CHE RECENSIRANNO!!

...---*Àlexa*---...

Ps: perchè non date un'occhiata alla mia nuova raccolta Drabble/Flash Fic "Dimmi chi sei tu..." ?! XD vi amoooo!

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Capitolo 2
*** Oh la sapete la novità?! ***


Ma sì, alla faccia del "non prendiamo seriamente questa storia" l'ho già aggiornata dopo neanche 24 ore mentre quella seria dell'Ultima Discendente dei Black è due mesi che non l'aggiorno!!
Sono incorreggibile, non c'è niente da fare!! Beh spero almeno che chi ha letto e si sta interessando a questa storia sia contento di vederla aggioranta!!Comunque, eccovi un capitolo visto dal punto di vista di Draco tutto interamente "Made in Slytherin", che mi è venuto anche più diretto e immediato visto che ero nel mio mondo tutto verde e argento!!XD ^_^ *___*
Piccola premessa?!?! amo Draco sempre di più!XD (no ma va?! Non l'avrei mai detto!!NdTutti)
Buona lettura!!



Capitolo 2: Oh la sapete la novi?!

Messa a punto la mia solita entrata trionfale nel bel mezzo della cena, quell’abitudine che avevo preso dalla mia bramosia di attenzione, mi sedetti accanto a Blaise, che mi guardò con un sorrisino annoiato. Era abituato alle mie palesi manifestazioni di esibizionismo, lui le adorava quasi quanto me. Quasi.
“Ti ho cercato per un bel po’ prima…mi hai lasciato a fare la mia entrata tutto solo” bofonchiò il moretto fintamente offeso. Io ghignai divertito.
“Bla, in tutti questi anni d’esperienza, non dirmi che hai ancora bisogno di me per fare un’entrata come si deve?!” lo schernii, mentre mi versavo da bere un po’ d’acqua.
“Ovvio che no…mi chiedevo solo dove fossi finito” disse mentre il suo sorriso si spegneva. Blaise si preoccupava per me. L’aveva sempre fatto. Era uno dei pochi, forse l’unico. Lo fissai negli occhi blu oltremare e mi tornò subito alla mente quella litigata con la Granger che mi aveva infastidito quanto compiaciuto. Non potetti fare a meno di sogghignare soddisfatto. Sentivo forte in bocca il sapore della vittoria, con la quale avevo dissetato la voglia di mettere a tacere, almeno una volta, quell’insulsa mezzosangue. Ero andato a colpo sicuro, mirando dritto nel suo più profondo punto debole, dove sapevo avrei trionfato. E così fu. L’avevo azzittita, non aveva saputo ribattere, e questo mi riempì di orgoglio verso me stesso, più di quanto ne avessi di mio. Adoravo vincere, specie con lei.
“Ero solo in giro…” risposi non curante. Effettivamente Bla si preoccupava di me più di quanto lo facevo io per me stesso. Continuò a guardarmi negli occhi, poi voltò lo sguardo.
“So che muori dalla voglia di raccontare qualcosa che ti riempie di soddisfazione”
No, non vi preoccupate, Blaise non è un legilimens. E’ solo perspicace e comprensivo. Anche troppo. Io cercai di fare l’indifferente.
“Ho avuto un “piacevole” diverbio…”
“Immagino che tu lo abbia vinto con successo”
“Direi proprio di sì”
Il moro allora sollevò nuovamente lo sguardo e assunse un’aria pensierosa, arricciando la bocca.
“Scontato chiederti se era con un Grifondoro…” disse sempre con l’espressione concentrata.
“Scontatissimo…” lo assecondai io mentre cominciavo a mangiare.
“Interno, esterno o direttamente collegato?” mi chiese usando il nostro solito linguaggio in codice.
“Interno…” risposi immediatamente. Blaise s’incuriosì.
“Interessante…Capo, mente o braccio?” continuò. Lo fissai un attimo prima di rispondere. Poi le mie labbra si atteggiarono ad un sorriso compiaciuto.
“Mente…”
Gli occhi oceanici del mio migliore amico cominciarono a brillare, mentre sul suo viso errò un sorriso raggiante. Il nostro gergo era uno sfizio più qualcosa che ci era utile. Ci piaceva usarlo per quel senso di segretezza e discrezione che dava, anche se in realtà potevamo parlarne liberamente. “Interno, esterno o direttamente collegato” si riferiva al Trio Dei Miracoli. Interno ovviamente erano i tre, Potty, la Mezzosangue e la Donnola; esterno tutti gli altri Grifondoro e direttamente collegato erano gli amici stretti del trio che collaboravano direttamente con loro, come la Piattola, Paciock e simili…Capo, mentre e braccio si riferivano ovviamente a Potter, alla Granger e a Weasley.
“Uhhh Dra non mi dire!Hai finalmente sconfitto verbalmente la Granger?!” esclamò con un tono che non mascherava di certo il fatto che fosse fiero di me…
“Puoi dirlo forte!!” risposi altrettanto fiero. Blaise battè teatralmente le mani, con quel suo solito fare sempre esagerato, come se fosse perennemente sul palcoscenico.
“Mi congratulo con te amico!!E’ troppo disturbo raccontarmi quale era l’argomento del diverbio?” mi domandò fintamente interessato al fatto che spiegargli l’avvenuto mi seccasse o meno. Se Blaise voleva sapere una cosa era talmente insistente che gliela dicevi per sfinimento!!
“Ero nel cortile interno che fumavo tranquillo, e chi ti vedo arrivare, la Mezzosangue che comincia a menarmela sul non fumare a scuola, sul fatto che sono Caposcuola e che dovrei far rispettare le regole e tutte quelle stronzate lì, hai presente?! Beh ad un certo punto ci va giù un po’ troppo pesa e io colpisco e affondo” gli riassumo a grandi linee la vicenda, senza soffermarmi su cosa avevo detto di preciso. A Bla bastò.
“Eh bravo Draco!Non sembra particolarmente abbattuta dalla sconfitta però…” commentò mentre il suo sguardo superava il tavolo dei Corvonero e si soffermava su quello dei Grifondoro, dove sedeva il tanto odiato Magico Trio. Io seguìì il suo sguardo e notai che la Granger stava ridendo con i suoi amici e sembrava incredibilmente tranquilla, anche troppo. Sogghignai ancor di più.
“Sai Blaise, c’è una sola cosa che abbiamo in comune con i Grifoni…” dissi io. Bla mi guardò interrogativo.
“E sarebbe?”
“L’orgoglio”
                                                                            *
“Oh la sapete la novità?!” esclamò Theodore arrivando stranamente attivo in Sala Comune e sedendosi sgarbatamente su una sedia lì vicino. Io gli lanciai uno sguardo annoiato rimanendo bellamente sdraiato sul divano, senza muovermi o scompormi di una virgola, mentre Blaise si mise meglio a sedere sulla poltrona per ascoltare il ragazzo interessato. Se c’era una cosa che adorava era proprio sapere le novità.
“I Grifondoro danno una festa!!” disse a gran voce con il classico tono sovraeccitato di chi non riesce a credere alle proprie parole. Blaise sobbalzò strabuzzando gli occhi, mentre io alzai stancamente lo sguardo per un attimo, per poi posare nuovamente l’attenzione al soffitto della Sala, seccato da quelle insulse ciance e completamente disinteressato alla “vita sociale” di quegli insulsi esseri immondi chiamati Grifondoro.
“Cosa?! No stai scherzando!!I polli danno una festa?!?!” chiese Bla incredulo, incrociando le gambe sulla poltrona e cominciando a dondolare. Lo faceva sempre quando si parlava di qualcosa d’insolito che riguardasse gli altri, ovviamente. Theodore annuì vigorosamente.
“Non mi sorprende che tu stenta a crederci, neanche io ci credo davvero!!” commentò Theo spostando la sedia più avanti per avvicinarsi al mio migliore amico, il quale domandò immediatemente i dettagli. La curiosità di Blaise non aveva limiti.
“Allora, come l’hai saputo?!”
“Mi ero avviato fuori dalla Sala Grande e aspettavo che Daphne mi raggiungesse, quando vedo passare Potty e la Piattola che parlano fra di loro di cosa portare a questa festa…insospettito, giustamente, “rimango in ascolto”… -“li pedini” commentai io fra me e me- e quando si accostano al gruppo di Finnegan e Thomas sento che parlano della musica da portare e tutti i preparativi insomma…la festa ci sarà la prossima settimana” raccontò con fervore il moretto. Io roteai gli occhi e sbuffai annoiato. Dopo essermene stato in silenzio ad ascoltare i miei due amici, decisi d’intervenire.
“Scusate ma a noi che diamine ce ne importa?! Avete presente le feste che diamo noi?!” feci indignato ma nessun dei due mi considerò, cosa che mi dette notevolmente ai nervi.
“Ma guarda ‘sti polli, provano a copiarci ma non ci riusciranno mai!!” commentò Blaise.
“Che poi oh, m’immagino che festa daranno!!La cosa più alcolica che beranno sarà la burrobirra e la cosa più trasgressiva della serata sarà il gioco della bottoglia!!” cominciò a sfottere Theodore.
“Stiamo scherzando?! Il gioco della bottiglia lo faranno solo ed esclusivamente con il bacio a stampo con in mezzo un fazzolettino” continuò a prenderli in giro il mio migliore amico, ed entrambi scoppiarono a ridere sguaiatamente. Io ghignai, ma ero comunque troppo infastidito e innervosito per divertirmi con loro. Comunque Blaise non aveva ancora saziato la sua sete di sapere.
“Ci saranno solo polli?” domandò il moro dagli occhi cobalto. Theodore fece spallucce.
“Pensi che abbiano il coraggio di far entrare nella propria Sala Comune estranei?!” rispose retoricamente, sempre con sarcasmo. Bla annuì con il capo.
“Eh beh, hai ragione, non oserebbero mai tanto…già la festa è un evento incredibile!! Ma aspetta, la Frigida lo sa?!” chiese dubbioso, evidentemente qualcosa nel suo cervellino bacato non gli tornava.
“Sì, da quello che mi sembra penso che lo sappia. In fondo era lì nel gruppo che ne parlava con il Pezzente…ed è questo che mi ha insospettito più di tutto!! La Mezzosangue permette ai suoi compagni di fare una festa senza sfracassargli le palle su tutte le regole che stanno infrangendo?!” si domandò seriamente perplesso. Blaise lo era altrettanto.
“In effetti…però beh in fondo è una contro tutti, secondo me gliela lascia fare ma si rinchiude in camera e spranga la porta!!Non sia mai detto che l’atroce peccato del divertimento penetri nella sua stanza!” esclamò il moro ridendo insieme a Theo. Fu un riflesso involontario ripensare alla discussione di quel pomeriggio con lei, e di come l’avevo sconfitta, proprio servendomi di quell’argomento, il suo vero punto debole. Quel tasto dolente che specialmente io non avrei dovuto premere. Sepevo che il fatto di averla attaccata così le aveva fatto male, ma sapevo che ancor di più le aveva fatto male che fossi stato proprio io a colpirla brutalmente e lasciarla inerme incapace di ribattere. Ma in fondo, che cosa avevo fatto io di così tanto crudele? Le avevo semplicemente detto quella verità che TUTTI le dicevano alle spalle. Io avevo trovato l’occasione giusta per sputarglielo in faccia e renderla consapevole di cosa era davvero, così magari la smetteva di essere così dannatamente orgogliosa di sé e piena di sé.
Senti chi parla.
Beh, con me è diverso!!
“Vorrei essere una mosca per esserci…” commentò Theodore continuando a ridere.
“Io pure…vedere “quelli” che danno una festa!! Proprio non riesco nemmeno ad immaginarmeli!! Oh ma ce lo vedete Weasley che balla o beve?! E Paciock?! Vogliamo parlare di Paciock?!” fece Blaise ad alta voce.
La mia voglia di partecipare alla conversazione era inesistente, anche se stavano deliberatamente sfottendo i Grifoni facendosi quattro risate. Avevo ben altro a cui pensare che a quattro stupidi polli che cercavano di dare una festa.
“No scusa ma ci stiamo dimentigando il pezzo più importante: POTTER!!No mai io dico ce lo vedi Potty ad una festa, San Potter?! Secondo me dopo aver partecipato si fustigherà e si metterà il cilicio…” esclamò sarcasticamente Theo. Effettivamente dovevi ammettere che la scena era divertente. Blaise scoppiò a ridere più fragorosamente di quanto stava facendo e non so per quale fortuita ragione mi chiamò in causa.
“Oh Dra ma ci senti?! Ce li vedi i polli che fanno una festa?!”
Io come risposta gli lanciai uno sguardo fulminante, senza poi degnarlo più di alcuna considerazione. Lui sospirò.
“Eddai Dra, oggi dovresti anche essere tutto allegro, e invece te ne stai lì musone come sempre!!” disse cercando di destarmi dalla mia quiete. Io lo guardai ancora più fulminante.
“Mi pare di aver già esposto il mio disappunto sul dover stare a cianciare delle stupide avventure dei polli…” risposi cercando di troncare il discorso.
“Daiii perché non sei di buon umore?!” insistette il mio migliore amico.
“Io sono di buon umore!! Vi ho lasciato ridere e sbraitare davanti a me anche se mi dava noia…questo non ti sembra essere di buon umore?!” ribattei con ovvietà. Blaise sospirò di nuovo.
“Sei proprio senza speranze amico!! Stavamo solo sfottendo i Grifoni come sempre, ti potevi unire a noi…”
“Come se non li sfottessi abbastanza…” risposi sarcastico.
“E poi lo sai che mi diverto a prenderli in giro solo davanti a loro” continuai con tono stanco.
“Effettivamente con loro c’è più divertimento, ma anche senza ci si fa quattro risate!!”  persistette Blaise, che proprio non voleva darsi per vinto.
“Quando avrò voglia di farmi quattro risate sarai il primo a saperlo!” dissi girando la testa e chiudendo definitivamente il discorso lì. Theodore e Blaise sospirarono, quest’ultimo era imbronciato perché non era riuscito a coinvolgermi nell’eugoria generale. Poi si guardarono. Fu un attimo, la vita di una scintilla o di un battito di ciglia. Bastò quel millesimo di secondo in cui i loro sguardi s’incontrarono per capirsi al volo, per sapere esattamente quello che volevano fare. Negli occhi di entrambi si accese uno strano luccichio, ma la cosa più preoccupante fu il ghigno malefico che si aprì fra le loro labbra con una sincronia davvero spaventosa, neanche avessero preso il tempo. Io li guardai allarmato. Fidatevi, quello non era affatto un buon segno. Quello sguardo e quel sorrisono stavano solo a presagire una grande, enorme e devastante cazzata, nella quale mi avrebbe inevitabilmente coinvolto, senza diritto di replica. Mi misi un braccio sulla fronte pronto ad attutire l’impatto.
“Theodore?”
“Sì Blaise?”
“Stai pensando quello che sto pensando io?!”
“Ho paura di sì…”
“Anche io…” m’intromisi con tono rassegnato. Ancora una volta i due m’ignorarono bellamente. Continuarono a sogghignare, finchè in contemporanea non esclamarono.
“Dobbiamo rovinare la festa ai Grifondoro!”
No, no e no!Non è possibile che quei due l’abbiamo pensato davvero!!Ok, lo ammetto l’avevo pensato anche io, ma il mio era più un “certo sarebbe divertente mandare all’aria la festa dei polli”; il loro invece è un “troviamo immediatamente un piano da mettere in atto per mandare a monte la festa dei polli!!”
Capite la sostanziale differenza?! Avrebbero agito ad ogni costo! Quando a quei due veniva in mente qualcosa la dovevano fare per forza! E capite bene cosa questo poteva comportare…specie perché io ci sarei entrato dentro fino al collo!!
Inoltre chissà perché tutti e due pensavano in sincronia queste emerite stronzate e si appoggiavano a vicenda, lasciandomi senza via di fuga!
Mi tirai su a sedere, ed entrambi si voltarono stupiti. Sì mi ero mosso, e allora?! Qui serviva un intervento immediato!
“Ragazzi…” cominciai con incredibile calma e flemma.
“Non diciamo minchiate e pensiamo ragionevolmente…come facciamo a rovinare una festa di cui non sappiamo niente, in cui non possiamo interferire con i preparativi e soprattutto ALLA QUALE NON POSSIAMO PARTECIPARE?!?!” sbottai alla fine cercando di smuovere quelle due teste dure (per non dire peggio!) dei miei amici e vedere di donargli un po’ di ragionevolezza. Ma non ci fu niente da fare. Theodore e Blaise fecero spallucce non curanti.
“Quelli sono dettagli…se vogliamo rovinarli la festa gliela roviniamo e basta” commentò Bla. Io lo guardai atterrrito.
“Dettagli?! Blaise cambia pusher che non ci stai con la testa!!”
“Intendevo che un modo lo troviamo comunque, basta volerlo!”
“No, non basta volerlo!Se non ci possiamo nemmeno andare come facciamo?!”
“Troviamo un inflitrato…”
“Oddio, tu non sei nemmeno drogato, è quello il peggio!!”
“Draco, scusa, ma tu non vuoi mandare all’aria la festa ai Grifoni?!” s’intromise Theo in quell’amichevole battibecco fra me e Blaise.
“Certo che vorrei, ma non è quello il punto…” risposi io. Era ovvio che mi sarebbe piaciuto, era un’idea abbastanza allettante, ma oggettivamente sarebbe stato troppo complicato!! Suvvia perché perderci tempo?! Loro neanche se lo meritavano…
“Invece il punto sta proprio lì!!Basta solo un po’ d’inventiva, e non dire che a noi ci manca, specie quando si tratta di rompere le uova nel paniere ai polli!”
“Ovvio che a noi non manca l’inventiva, siamo dei geni!Però…” replicai io ma Blaise m’interruppe.
“Pensa che occasione Dra, che sfida!!Questa è proprio una sfida da vincere contro i Grifondoro!!Rovinargli quel poco di divertimento che hanno!!Non possiamo perdere!”
“Ovvio che non possiamo, ma…” ribattei di nuovo ma Theo m’interruppe.
“E poi la soddisfazione, pensaci Dra! Abbiamo la possibilità di fare una cosa del genere e non la sfruttiamo?! Se c’impegnamo vedrai cosa gli combineremo!”
“Ovvio che dobbiamo sfruttare la possibilità, però…”
“Allora, sei dei nostri?!” esclamarono all’unisono sporgendosi entrambi verso di me. Osservai prima Blaise alla mia sinistra, poi Theodore alla mi destra. Feci scorrere lo sguardo fra loro due. Beh, in effetti era un’occasione che non si poteva sprecare, una sfida da vincere per noi e contro di loro…e poi che divertimento!! Li guardai di nuovo.
Ti pareva che non mi convincessero anche questa volta?!


Sono io che sono spudoratamente di parte o i tre Serpeverde sono così dannatamente adorabili?! XD Prima in doccia m'immaginavo la scena di Bla e Theo che se la ridono e sbraitano sguaiatamente e Draco dal divano che li guarda sprezzante e rassegnato!!hahahahahaha favoloso, sono strepitosi!! D'altronde si sa che noi Serpeverde lo facciamo meglio!XD ok basta, mettiamo a freno il mio orgoglio Slytherin e passiamo al capitolo: adoro il rapporto che c'è fra Dra e Bla. E' meraviglioso!L'ultima parte poi è davvero spassosa, e ti pareva che quei due non inventassero qualcosa e non ci trascinassero a peso morto il mio "povero" Dracucciolo?! Ce ne saranno delle belle!!XD Spero che il chap vi sia piaciuto (l'ho fatto un pochino più corto perchè mi sono resa effettivamente conto che l'altro era lunghetto jaja)
Grazie a tutti quelli che hanno letto, in particolar modo a mediana, SlytherinAngel, VivianaRossa, chigra, laretta, Ayesha e stregs87 per aver recensito il capitolo precedente!!Grazie mille siete stupende!
Mi raccomando lasciate tante recensioncine che per due secondi del vostro tempo donate a questa ragazza una gioia infinita!! Vi adoro!!

...---*Àlexa*---...

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Capitolo 3
*** Certo che è proprio una cosa orribile avere una coscienza! ***


Ciau gente!!Eccomi, più veloce della luce (esagerataaaa!!NdTutti) con un nuovo chap che personalmente mi piace un fottìo!! (tantissimo) Vedremo le nostre tre Serpi preferite che si scervellano per tirare fuori un piano decente e vanno a coinvolgere un altro bel tipetto per niente noto ma intrigante...il chap è diviso in quattro scene, tre narrate dal punto di vista di Draco e una dal punto di vista di Hermione...buona lettura!!


Capitolo 3: Certo che è proprio una cosa orribile, avere una coscienza!

Nei giorni successivi, invece di studiare o fare qualcosa di utile per la società, ci rinchiudemmo nella mia camera da Caposcuola per buttare giù un piano efficace e ingegnoso per poter mandare all’aria la festa dei Grifoni. Come avevo previsto i miei due “cari amici” mi avevano trascinato dentro quasi di peso, coninvolgendomi nelle loro idee geniali.
“Draco smetti di menarcela!!Come se noi non ti segussimo mai quando le stronzate le vuoi fare tu!!” sbraitò Blaise dopo la mia ennesima lamentela. Se ne stava seduto per terra, sulla moquette verde smeraldo, con le gambe incrociate e la schiena appoggiata ai piedi della poltrona. Io roteai gli occhi.
“Va beh che c’entra, io non vi trascino mai in stronzate impossibili!!” ribattei allungando meglio le gambe. Ero a sedere sul letto, appoggiato ad una colonna del baldacchino, con le braccia conserte al petto. Bla mi guardò strabuzzando gli occhi.
“Non ci trascini mai in stronzate impossibili?!?!?!Vuoi che ti rinfreschi la memoria amico mio?! Quando volevi tagliare un ciuffo della barba a Silente?! Quando volevi rubare la biancheria intima alla McGrannitt?! Quando volevi portare degli schiopodi sparacoda nei dormitori femminili di Grifondoro?!” cominciò ad elencare Blaise, finchè Theodore non rincarò la dose.
“Quando volevi tingere i capelli di rosa ad Hagrid?! Quando volevi mettere una scatola di ragni nella borsa di Weasley?! Quando volevi colorare la civetta di Potter di verde e argento?!” disse il moretto, mentre oscillava sulla sedia a dondolo. Blaise continuò.
“Perché quando volevi far cadere una pioggia di volantini con scritto “Potty è frocio e se la fa con Weasel”?! Quando volevi fare la protesta perché gli addobbi natalizi erano rosso e oro?! E quando…”
“Ok basta dateci un taglio!!” troncai lì l’elenco di tutte quelle pazze iniziative che avevo pensato e messo in atto, insieme, inutile negarlo, all’aiuto di quei due.
“Va bene, facciamo questa dannatissima cosa e poi finiamola” acconsentii alzandomi in piedi e andando verso la scrivania. Presi penna e pergamena, e me ne tornai sul letto, sdraiandomi a pancia in giù. Mentre mi puntellavo sui gomiti scrivevo sul foglio.
“Allora, fuori l’inventiva che qui ne abbiamo davvero bisogno!” esordii guardando ritmicamente un po’ Blaise e un po’ Theo. I due assunsero un’aria pensierosa, il moro dagli occhi cobalto si mise una mano fra i capelli. Anche io cominciai a riflettere, ma non era semplice. Era una cosa che dovevamo per forza sabotare dall’interno, ma non potevamo avere rapporti con i Grifondoro, quindi come fare? Stemmo un po’ in silenzio a rimuginare, ma quando, dopo dieci minuti ancora non avevamo avuto uno spunto decente, decisi che ci serviva “un aiutino”. Mi alzai di nuovo e mi diressi verso lo sportellino più basso della mia scrivania. Lo aprii e tirai fuori una bottiglia di firewhisky che stappai con un colpo secco. Blaise applaudì, seguito a ruota da Theo, e io feci un inchino borioso. Passi la bottoglia al mio migliore amico che buttò giù un sorso di whisky, per poi passarla a Theodore che lo imitò. Infine toccò a me bere un po’ di quel liquore infuocato. Feci circolare di nuovo la bottoglia, e intanto Bla parlò.
“Allora ragioniamo a mente lucida…” esordì cercando di aggirare il problema per trovare una soluzione. Io lo guardai male.
“Certo, prima ci tracanniamo una bottiglia di FireWhisky e poi ragioniamo a mente lucida…sei un genio!!” ribattei sarcastico, aprendo le mani in uno di quei tanti gesti teatrali che amava fare lui.
“Era un modo di dire!!” rispose il moro dagli occhi cobalto con voce in falsetto, facendo una smorfia. Io roteai gli occhi e mi feci passare il whisky da Theo. Meglio affogare i propri problemi nell’alcohol…
“Intendevo che bisogna ragionare con calma e valutare la situazione…” disse Blaise. Io finii di bere e lo guardai storto.
“Vuoi valutare la situazione?! Perfetto!!Allora i polli danno una festa che noi vogliamo sabotare, ma non sappiamo cosa porteranno e da dove la prenderanno. Alla festa partecipano solo Grifoni quindi o ne rapiamo e ne torturiamo uno per estercorgli informazioni o non vedo come fare a saperlo; inoltre a questa festa non possiamo partecipare! Qualche idea?!” riassunsi con tono acido il tutto, passando con un gesto burbero la bottiglia al mio migliore amico, che sembrò non notare il sarcasmo e la sgarbatezza che gli aveva riservato, perso nei meandri del suo cervellino bacato.
Theodore bevve un lungo sorso di whisky, poi disse.
“Ok visto che alla festa non possiamo entrarci, possiamo comunque scoprire da dove prenderanno la roba…”
“E di grazia, come?” chiesi infastidito. Il moretto ci pensò un attimo, bevve ancora un sorso e poi rispose.
“Corrompiamo qualcuno per chiederlo ai Grifondoro…qualcuno di neutrale, magari un Corvonero”
Ci pensai un momento, non era proprio una cattiva idea.
“Aspetta, in che senso corrompiamo?” domandò Blaise dopo un attimo di silenzio.
“Io non spendo neanche un galeone per i polli…” misi subito in chiaro io. Di certo non usavo i miei soldi per cercare di boicottare la loro festa, che per la cronaca sarebbe stato uno schifo comunque.
“I soldi non sono tutto in questo mondo…” rispose Theo aprendo le braccia. Io e Bla lo guardammo con gli occhi sgranati. Lui sbuffò.
“Ok, riformulo: i soldi non sono tutto in questo mondo, per alcuni…” disse e noi due sospirammo con un sorriso. Ora sì che si ragionava!!
“Beh basta decidere da chi farci “aiutare” e poi vediamo come rimediare. Secondo voi chi sarebbe disposto a darci una mano?” propose Blaise facendo spallucce. Io alzai di colpo la testa. La mia mente aveva trovato immediatamente la risposta alla domanda del mio migliore amico. Bevvi un lungo sorso di whisky, poi mi alzai in piedi e mi avviai verso la porta.
“Ehi ehi Dra dove vai?” mi chiese immediatamente il moro dagli occhi cobalto. Io mi voltai verso di lui e ghignai.
“Conosco chi potrebbe aiutarci...” e dopo quelle parole uscii dalla stanza.
                                                                            *
Anthony Goldestein stava seduto nel parco, con la schiena appoggiata al tronco di un albero, e leggeva un libro quando mi avvicinai a lui.
“Ehilà Goldestain” lo salutai con un cenno del capo. Lui alzò gli occhi e fece un mezzo sorriso.
“Malfoy!Qual buon vento?” mi chiese mentre prendeva il segno della pagina e chiudeva il libro. Mi sedetti accanto a lui. Io e Anthony ci conoscevamo da quando eravamo bambini. Nel crescere avevamo preso strade diverse, ma nonostante tutto eravamo rimasti in buoni rapporti. Ci ritrovavamo spesso a fumare una sigaretta insieme e a fare due chiacchiare.
“Saputa la novità?!” domandai mentre con un gesto non curante mi riavviai i capelli.
Anthony mi guardò inclinando il capo.
“No, quale novità?”
Prima di rispondere, tirai fuori dal mantello un pacchetto di sigarette. Ne presi una e l’accesi, poi tesi il pacchetto verso il Corvonero che estrasse una sigaretta e l’accese a sua volta. Feci un tiro poi dissi.
“I Grifondoro danno una festa” il mio tono era quasi annoiato. Il moretto accanto a me s’incuriosì.
“Davvero?! Non lo sapevo…chi te l’ha detto?”
“Nott…ha sentito Potter e gli altri che ne parlavano…” spiegai mentre sbuffavo un po’ di fumo bianco. Lui puntò i suoi occhi cerulei su di me con decisione, mentre io guardavo al di là del lago. Il cielo era irrimediabilmente grigio, e tirava una brezza fresca che scuoteva l’acqua, increspandola e creando delle piccole onde a riva. Con quell’atmosfera il castello di Hogwarts aveva un’aria terribilmente misteriosa.
“E come mai hai sentito l’impellente desiderio di venirmi a cercare per dirmelo? Tu non ti scomponi mai per niente e nessuno a meno che non tu abbia un secondo fine…” disse con semplicità, come se stesse spiegando la più ovvia formula matematica. Io incrociai il suo sguardo, poi sulle mie labbra si aprì un sorrisetto soddisfatto.
“Sì, mi conosci bene, devo ammetterlo…allora te la farò breve: io e i miei compari vogliamo “boicottare” la festa dei polli…” confessai ad Anthony. Lui non sembrò affatto sorpreso.
“C’avrei scommesso…e io cosa c’entro nel vostro piano?” domandò evidentemente spaesato.
“Tu ci servi per scoprire informazioni vitali…”
“Tipo?”
“Tipo cosa vogliono portare alla festa e dove se lo procurano…”
“E perché non potete farlo voi?” chiese inarcando le sopracciglia.
“Perché per farcelo dire a noi dovremmo usare mezzi non troppo leciti…come minimo rapirli e torturarli…e io non mi scompongo di certo per rovinare una festa che sarà comunque una cosa obrobriosa” risposi con aria seccata facendo una smorfia. Anthony annuì.
“Eh beh in effetti…quindi io dovrei informarmi amichevolmente dei preparativi e venirvelo a riferire così che voi possiate mettere sostanze spregevoli dagli effetti crudeli in cibi, bevande e cose varie?” riassunse lui sintetico.
“In pratica sì…” acconsentii io mentre spegnevo la sigaretta a terra. Sapevo che Anthony avrebbe afferrato al volo il concetto senza scomporsi e sapevo che non avrebbe avuto nessun problema ad aiutarci. Mi guardò negli occhi con aria pensierosa. Non stava valutando se farlo o no, stava valutando come. Ero certo che mi avrebbe detto di sì, sennò non mi sarei mosso di un centimetro. Alla fine il moro Corvonero annuì con il capo.
“Ci sto Draco…” mi disse serio.
“Cosa vuoi in cambio?” gli domandai. Lui ciccò la sigaretta e si alzò, rassettandosi i pantoloni. Poi mi sorrise.
“Non tutti siamo dei viscidi calcolatori come voi Serpeverde,  certe persone fanno dei favori agli amici senza un resoconto in particolare…”  disse per poi allontanarsi verso il castello.
“Che gente che c’è nel mondo…” bofonchiai ironicamente fra me e me.
                                                                            *
Io e le mia migliore amica eravamo ferme nel corridoio che portava alla biblioteca, e le stavo spiegando un procedimento di trasfigurazione che non aveva capito. Quando vedemmo Anthony Goldestein venire nella nostra direzione, Ginny mi diede una gomitata complice, sorridendomi. Io ricambiai. Il Corvonero era famoso per il suo fascino e la sua bellezza indiscutibile. I capelli castani tagliati a spazzola, gli occhi azzurrini-grigi incredibilmente intensi, il fisico slanciato e muscoloso lo rendevano il sogno di molte ragazze, senza contare quel dolce sorriso sempre stampato in volto. Quando però il ragazzo si accostò proprio a noi, pensai che la rossa al mio fianco si svenisse.
“Salve ragazze…” ci salutò abbagliandoci con il suo raggiante sorriso.
“Salve…” rispose Ginny con un tono che non nascondeva certo tutta la sua malizia.
“Ciao…” dissi io molto più semplicemente. Anthony si appoggiò al muro lì vicino.
“Che fate qui tutte sole?” chiese con tono gentile.
“Parlavamo, mi stava spiegando una cosa…” si affrettò a rispondere la rossa.
“Roba di scuola…” confermai io per mettere in chiaro la cosa.
“Ho saputo da un uccellino che voi cari Grifoni date una festa…” fece con tono divertito e compiaciuto allo stesso tempo.
“Il tuo uccellino è ben informato…” replicò la piccola Weasley, sorridendo al bel Corvonero che ricambiò dolcemente.
“Anche noi volevamo dare una festa prossimamente…voi dove le prendete le bevande e cose simili?” chiese interessato ma non troppo per sembrare sospetto. Aveva il tono di uno che voleva scambiare solo due chiacchiere con delle ragazze.
“Sicuramente qualche Serpe saprebbe risponderti meglio…loro hanno molto più esperienza…” risposi distogliendolo da Ginny. Lui mi guardò inclinando il capo.
“Le Serpi prendono solo roba incredibilmente forte, noi siamo molto più tranquilli…è per questo che volevo chiedere a delle brave ragazze come voi, per di più così carine…”
A quelle parole la mia migliore amica si sciolse come neve al sole.
“Da bere lo prendiamo all’emporio di Hogsmeade, e lì anche il cibo…” disse la rossa avvicinandosì un po’ ad Anthony. Lui inarcò le sopracciglia.
“E dopo che le avete prese dove le tenete?” chiese dubbioso. Io e Ginny incrociammo gli sguardi, domandandoci a vicende se potevamo dirglielo o no. Lui capì al volo.
“L’ultima volta noi tenemmo tutto nella Stanza delle Necessità…sapete cos’è vero?” fece lui di rimando. Noi sospirammo e sorridemmo.
“Sì, la teniamo lì anche noi…” rispose Ginevra.
“Eh beh non ci sono posti più sicuri…” ammise guardando intensamente la mia migliore amica. In quel momento mi resi conto che ero di troppo.
“Bene scusate tanto io devo riportare questo libro in biblioteca, ci vediamo dopo Ginny! Ciao Anthony…” salutai entrambi e mi avviai per le scale che portavano al secondo piano.
                                                                            *
“Davvero non ha voluto niente in cambio? Secondo me c’è qualcosa sotto…” fece Theodore arricciando la bocca. Era normale che noi Serpeverde, essendo persone spregevoli, dubitassimo di tutte le altre pensando che lo fossero esattamente come noi. Vivevamo in un mondo tutto nostro, in cui ci era difficile credere che esistesse brava gente disinteressata e magari anche onesta. Roba da non credere, e non perché noi fossimo solo cattivi. Solo perché noi eravamo abituati a stare al mondo.
“Goldestein non è come noi, Theo…lo conosco…il massimo che farà sarà venire a chiedermi un altro favore…” risposi io sicuro di quello che facevo.
“Incredibile da credere, ma non sono tutti degli sporchi arrivisti come noi…” continuai sogghignando. Blaise ridacchiò.
“Già, incredibile da credere…” mi fece eco, mentre tutti e tre aspettavamo Anthony. Mi aveva mandato un gufo dicendomi “Operazione compiuta, ho le informazioni che vi servono. Ci vediamo fra un quarto d’ora sulle scale d’ingresso.  Mi sento una persona terribilmente ignobile…ora so come vi sentite sempre voi Serpi!”
Io avevo riso a quelle parole, sapevo che erano intrinseche di sarcasmo. Mi sedetti sulle fredde scalinate davanti al portone principale della scuola, accanto al mio migliore amico, guardando infastidito l’orologio. Goldestein era in ritardo, ed io odiavo quando la gente era in ritardo. Solo io potevo esserlo. Dopo qualche minuto, finalmente, il Corvonero uscì dal portone e ci salutò con un cenno del capo e il suo solito sorriso.
“Ciao Serpi…scusate il ritardo…”
“No, non ti scuso…” ribattei prontamente, fulminandolo con lo sguardo. Lui sbuffò.
“Sei rimasto il solito scorbutico a quanto vedo…” rispose rassegnato.
“E tu il solito ritardatario menefreghista…lo sai che odio la gente in ritardo!!”
“Ma tu sei sempre in ritardo!!” replicò indignato.
“Io non sono mai in ritardo!! Sono gli altri che sono in anticipo…”
Anthony scosse la testa esasperato.
“Stasera vedi di chiudere un occhio…”
“Neanche per sogno” non cedetti.
“Neanche se ti dico tutto quello che vuoi sapere sui preparativi della festa dei…com’è che li chiamate? Ah sì i polli!” replicò a sua volta. Io e Blaise ci alzammo.
“Cosa sai e da chi l’hai saputo?” gli chiesi curioso. Poi feci un cenno a Theo.
“Prendi nota…” gli dissi.
“I Grifoni prenderanno cibi e bevande all’emporio di Hogsmeade, e la porteranno un po’ per volta nella Stanza delle Necessità, per poi portare tutto a turni in Sala Comune. La compreranno questo sabato, durante l’uscita. Me l’ha detto Ginny Weasley” rispose stringato Anthony. Blaise arricciò il labbro inferiore compiaciuto.
“Bravo, hai fatto parlare la Piccola Fiammiferaia…”
Il Corvo si strinse nelle spalle.
“E’ stato semplice…” confessò con espressione affranta. Io sogghingai.
“Ho capito…le hai sorriso amorevolmente, le hai dato un bel bacio, e ti senti in colpa perché l’hai illusa che t’interessi invece l’hai fatto solo per addolcirla e avere le infromazioni che volevamo noi, tradendo la sua fiducia…” spiegai io, e lo sguardo ancora più afflitto di Goldestein me lo confermò. Mi voltai verso i miei compagni di casa.
“Certo che è proprio una cosa orribile avere una coscienza!” commentai seriamente interdetto. Blaise e Theodore annuirono. Anthony sbuffò.
“Non sei per niente simpatico Draco…e per quello mi sento uno schifo totale, davvero un verme…” ribattè incrociando le braccia al petto.
“E’ per questo che ho detto che avere una coscienza è una cosa orribile!!” risposi con ovvietà. Mi avvicinai al Corvonero e gli diedi una pacca sulla spalla.
“Grazie comunque…e smettila di sentirti così…non hai fatto poi niente di così drammatico…” gli dissi per porre fine a quella lagna patetica.
“Consolati Goldestein…noi abbiamo fatto mooolto peggio!!” fece Blaise sorridendo. Anthony ricambiò il sorriso.
“Già, che grande consolazione…” ribattè sospirando.
“Comunque, vorrei dire che mi sarei sentito ancora più uno schifo se non lo avessi fatto…” continuò serio. “E’ meglio tradire una ragazza qualsiasi che un amico” mentre lo diceva mi guardava dritto negli occhi. Io sospirai, rivolgendomi di nuovo ai miei due amici Serpeverde.
“Se avere una coscienza è orribile, avere anche dei sentimenti è ancora peggio!!”

Completamente d'accordo con Draco!!XD (Sempre la solita che non è spudoratamente Serpeverde...nooooo!!!XDXD) Ed ecco che fa la comparsa un nuovo personaggio, il bel Corvonero Anthony Goldestein!Complice del nostro trittico Slytherin...è possibile che quelli per tirà fori un'idea decente debbano bere una bottiglia di FW?! (sì possibilissimo!!) Che matti...(ha parlato quella che mezza bria'a all'una di notte non si mette a scrivere...ndTutti Va beh dettagli NdMe) Sinceramente adoro sto capitolo, spero sia piaciuto anche a voi!!
Buona notte a tutti, un grazie sentito a tutti quelli che hanno letto e recensito, e mi raccomando: LASCIATE TANTI COMMENTI!! Bacioni!

Vostra ...---*Àlexa*---...

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Capitolo 4
*** E che guerra sia!! ***


Dai non sono passate nemmeno ventiquattr'ore e già aggiorno, come fate a non amarmi?!XD (gente mooooolto modesta) Sto scrivendo davvero come un'ossessa (invece di ripassare il percorso d'esame, ma va beh dettagli!!XD) perchè amo questa FF, amo Draco e Blaise e Theodore, mi sto divertendo come una pazza a scriverla! Buon per voi, no?XD Questo è il capitolo prima della festa visto dal punto di vista di Hermione, poi ci sarà quello di Draco e delle Serpi che chissà cosa combinaranno ai "poveri" polli (sinceramente non lo so manco io!!XD) e poi LA FESTA! E ce ne saranno delle belle, devo ammettere. Mi sono appena resa conto che questo capitolo è abbastanza lungo, spero che non vi annoi!!
Buona lettura!


Capitolo 4: E che guerra sia!!
Sabato era arrivato in fretta, senza che nemmeno me ne accorgessi, e l’inizio del mio piano “prenditi la rivincita su Malfoy” stava per essere messo in atto, partecipando per l’appunto alla festa che ci sarebbe stata quella sera nella Sala Comune di Grifondoro. La mattina mi svegliai presto, per colpa dell’abitudine, e mi preparai psicologicamente per quello che avrei dovuto fare ad Hogsmeade: Shopping con Ginny. Il che, credetemi, poteva essere davvero un’esperienza traumatizzante. Mi aveva già avvertito qualche giorno prima, dopo aver ispezionato a dovere il mio guardaroba: mi serviva un vestito per la festa. E sapevo già cosa aveva in mente: qualcosa di sicuramente troppo corto e troppo scollato per me. Le avevo ricordato che sarei dovuta andare ad una festa, non su un marcepiede, e lei cono una smorfia e una linguaccia se n’era andata senza degnarmi di una vera risposta.
Mi tirai su a sedere e mi massaggiai le tempie. Quella sarebbe stata una giornata mooolto lunga.
Mi alzai in piedi stropicciandomi gli occhi ancora assonnati, poi mi diressi verso il bagno. Avevo decisamente bisogno di una doccia ristoratrice, per ridarmi un po’ di vigore. Sapevo che quella, unita ad un’abbondente dose di caffè mi avrebbe dato la carica necessaria per sopportare Ginny e non dare di matto. Non volevo compiere un omicidio, specie sulla mia migliore amica.
Mentre ero sotto il getto freddo della doccia, ripensai a quei giorni. Dall’ultimo scontro, non avevo più “parlato” con Malfoy. A dire la verità lo avevo raramente incrociato nei corridoi, e per di più a pranzo o durante le lezoni c’ignoravamo, anche se ogni tanto avevo notato che mi guardava con aria soddisfatta, cosa che m’indisponeva da morire. Ma d’altronde mettere il dito nella piaga era la sua specialità, no? Sottolineare fino allo sfinimento le proprie vittorie a discapito delle sconfitte degli altri, specie delle mie. Pensavo comunque che avrebbe infierito più pesantemente, invece sembrava gustarsi la vittoria dall’alto, senza bisogno di andare oltre visto che era già indubbiamente soddisfacente. Strinsi i denti per la rabbia. Il solo ripensarci mi faceva brulicare in petto quella voglia morbosa di farlo ricredere. Contemporaneamente però, mi stranii.
Ginny mi aveva detto le stesse cose (gentilmente, ma le stesse cose) e io l’avevo trattata male senza scompormi di una virgola.
Harry mi aveva detto le stesse cose, e io l’avevo tranquillizzato senza scompormi di una virgola.
Ron mi aveva detto le stesse cose, e io l’avevo ignorato senza scompormi di una virgola.
Poi, ecco Malfoy, che mi dice le stesse cose in modo terribilmente offensivo e cattivo e io?! Decido, per la prima volta in vita mia, di andare ad una festa, dopo averle a lungo discriminato.
Chiusi di colpo l’acqua, e mi accasciai al muro.
                                                                           *
Stavo imburrando una fette biscottata, mentre aspettavo i miei amici, quando Harry mi raggiunse in Sala Grande per la colazione. Era presto per essere sabato, infatti c’era davvero poca gente.
“Buon giorno Mione…” mi salutò dandomi un bacio sulla guancia e sedendosi accanto a me. Non saprei spiegare come, ma l’arrivo del mio migliore amico mi aveva tirato su di morale. Harry aveva quella grande qualità di saper mettere di buon umore le persone. Il suo sorriso era incredibilmente contagioso.
“Buon giorno tesoro…” lo salutai a mia volta con tono dolce. Ero sempre stata incredibilmente affezionata al moro dagli occhi smeraldo, forse perché sembrava così bisognoso di affetto, forse perché era straordinariamente amabile. Sta di fatto che avevo sempre avuto un debole per il mio migliore amico.
“Ron si degnerà a venire ad Hogsmeade con noi o rimarrà a poltrire?” chiesi addentando la fetta biscottata. Il bambino sopravvissuto fece spalluce mentre si versava del latte.
“Verrà, verrà…Ginny ha un metodo infallibile per svegliarlo…” rispose con un sorrisetto divertito che io ricambiai subito. In quel momento altri ragazzi varcarono la soglia della Sala. Mi voltai a  guardare e rimasi stranamente sorpresa. Erano i tre famosi Serpeverde, a destra Blaise Zabini, a sinistra Theodore Nott e nel mezzo Draco Malfoy. Inclinai la testa con espressione stupita. Cosa ci facevano qui a quest’ora? Era prestissimo per loro, in Sala c’era poca gente. La loro entrata trionfale che fine aveva fatto? E perché a me interessava?!
Il trio si fermò quasi subito. Ora, così con la Sala quasi deserta, non ebbi dubbi che Malfoy stesse guardando proprio me. Disse una cosa nell’orecchio a Zabini senza staccarmi gli occhi di dosso, poi con Nott si avviarono al loro tavolo. Blaise rimase fermo lì, e puntò a sua volta lo sguardo su di noi. Sorrise e ci venne in contro. Aveva le braccia stese lungo il corpo asciutto e tonico, i capelli corvini erano pettinati con il gel e gli occhi blu oltreoceano erano particolarmente brillanti. La bocca carnosa non nascondeva quel sorrisino che ci stava riservando. O forse, che riservava a me?! E se anche fosse?! A me cosa importava di quella Serpe antipatica e…bella…
Rimasi ancor più sbalordita vedendolo avvicinarsi a noi.
“Buon giorno Potter…buon giorno Granger” ci salutò gentilmente.
“Posso sedermi?” chiese con tono delicato ed educato. Perché il primo impulso che ebbi fu proprio quello di fargli posto?
“Dipende da quello che vuoi Zabini…” rispose sospettoso Harry. Lui sorrise.
“Niente di losco, purtroppo, non voglio mettervi del veleno nel bicchiere, anche se in effetti sarebbe un’idea allettante, solo parlare di affari” e senza aspettare altre conferme si sedette fra me e il mio migliore amico, con la schiena appoggiata al tavolo. Si voltò verso di me e con tono dolce mi chiese.
“Sai della festa vero?” voleva assicurarsi di non fare gaffe. Io annuii con il capo. Lui fece un cenno d’assenso.
“E tu come fai a saperlo?” chiesi guardinga. Il fatto che fosse così dannatamente carino non mi legittimava a fidarmi di lui, anzi, proprio il contrario. Blaise fece spallucce.
“Voci di corridoio…” rispose con non curanza.
“Sì ma tu cosa vuoi da noi?” domandò Harry sempre scettico. Zabini ghignò.
“Volevo chiedervi se v’interessava roba buona per la festa…alcoholici e varie…”
Io e il mio compare Grifondoro strabuzzammo gli occhi che quasi ci caddero a terra.
“Aspetta aspetta!! Voi Serpi volete vendere a noi Grifoni alcoholici a varie, come minimo avvelenate, e sperate che noi accettiamo?!?!?!” sbottò il Prescelto sbigottito e un po’ indignato. Il moro dagli occhi cobalto gli lanciò uno sguardo di sufficienza.
“Ce lo dite sempre anche voi, che siamo dei viscidi senza scrupoli che per guadagnare non guardano in faccia niente e nessuno, no? Eh bene, per guadagnare ci abbassiamo anche a vendere ai Grifondoro, e se i soldi sono buoni noi vi diamo roba buona…”
“Comunque non se ne parla nemmeno!!” sbraitai io con una piccola nota d’isterismo. Blaise girò il viso di scatto. Si aspettava la mia reazione, glielo leggevo nei suoi occhi di zaffiro.
“Zabini, non vogliamo la vostra roba, quello che prendiamo noi sarà sicuramente più che sufficiente, non permetterò di finire nei casini ancor di più di quanto non lo saremo già…” dissi con tono autoritario. Lui mi fissò per qualche attimo, e non so perché il suo sguardo mi mise stranamente in soggezione. Poi si girò verso il mio migliore amico.
“Ve la portiamo di nascosto e ci rifacciamo alla consegna?” fece ad Harry ignorando palesemente quello che avevo detto. Io m’infervorii. Odiosa, odiosissima Serpe!
“No, Hermione ha ragione…avremo quello che ci serve senza bisogno di altro, grazie comunque…” rispose il moro dagli occhi smeraldini. Blaise fece spallucce.
“Peccato…beh sarà per la prossima volta…” il Serpeverde si alzò e tornò a guardarmi. Dopo un momento mi sorrise con una strana dolcezza. Mi fece l’occhiolino e si allontanò per tornare al tavolo della sua casa. E io perché sentivo quello strano nodo allo stomaco?
                                                                            *
“Hermione non dirmi che sei già stanca perché è solo l’inizio…” mi ammonì Ginny dopo essere uscite dal negozio di biancheria intima. In effetti era vero, già stavo ansimando, e pensare che avevo comprato solo un completino bianco e semplice, di quelli che piacevano a me, mi faceva rabbrividire. Ginevra aveva in mano diverse borse, mentre io solo un piccolo pacchettino arancione, anche se avevo il sospetto e il timore che sarebbero aumentate notevolmente.
“Posso resistere Ginny, ho bevundo abbastanza caffè per sopravvivere” risposi affiancandomi alla rossa che mi fece una smorfia.
“Allora, ora dobbiamo andare a comprare le scarpe…” disse toccandosi il mento con un dito. Io la guardai interrogativa.
“Le scarpe? Ma se dobbiamo ancora prendere il vestito con cui abbinarle!” feci contrariata. La mia migliore amica sospirò esasperata e parlò con tono spazientito.
“Hermione, quanto sei inesperta…non lo sai che è più facile trovare un vestito che si adatti al le scarpe che non delle scarpe che si adattino al vestito? Questi sono i principi fondamentali!!”
Io sbuffai, incrociando le braccia sotto il seno.
“Senti, io a questi principi fondamentali non c’arrivo, quindi facciamo alla vecchia maniera, ok? Prima il vestito e poi tutto di conseguenza” replicai leggermente indignata. Lei scosse il capo con fare rassegnato.
“Va bene Hermione, va bene…” si arrese. Facemmo un pezzettino di strada in silenzio, poi Ginny si fece pensierosa.
“Più avanti c’è una vecchia boutique di una signora italiana che vende sia vestiti preziosi che più semplici…possiamo dare un’occhiata” mi disse  e io annuii. Camminammo ancora un pochino, poi la rossa mi prese per mano e mi condusse verso una strada sulla destra. All’angolo, tinta di rosa antico, c’era la “Botique Fiorentina”. Entrammo nel negozio ampio e spazioso, pieno di veli e pizzi. In terra c’era il parquet rosato, di fattura antica, con sopra dei tappeti colorati, e alcuni tavolini di ferro battuto e vetro. Gli scaffali e le grucce erano piene di vestiti di ogni genere, sia da donna che anche da uomo. In un angolo dietro la cassa c’era una signora di mezza età, con i capelli biondi ed il viso simpatico che parlava con una ragazza più giovane (che dato la somiglianza doveva essere sua figlia) in italiano stretto. Al nostro saluto questa ci venne incontro, parlando in inglese con un forte accento italiano, davvero buffo!
“Bon giorno belle fanciulle!!Che vi posso dà una mano?” ci chiese allegramente cortese. Ad entrambe venne spontaneo di sorridere raggianti.
“Stiamo dando un’occhiata, non si preoccupi…” le risposi io. Lei ci guardò un attimo con un mezzo sorrisetto.
“Scommetto che vù dovete andà ad una festa, di’o bene?” ci domandò ridacchiammo, e Ginny annuì con il capo.
“Dice bene signora!! Ma come faceva a saperlo?”
“Eh magia!” scherzò ironicamente, per poi tornare a parlare con la presunta figlia. Io e la rossa a quel punto cominciammo a guardarci intorno. Il negozio era diviso in scomparti per colore, il che mi rese la ricerca molto più semplice, visto che potevo scartare subito i colori che non mi piacevano o che non mi stavano bene addosso, come il rosa o il giallo. Ginny si muoveva molto meglio di me, andando a botta sicura sui vestiti che le piacevano.
“Herm, se mi prendo un vestito dorato sono troppo…Grifondoro?” mi chiese dopo cinque minuti di ricerche. Io mi sporsi verso di lei che teneva in mano un vestito corto, fasciato sul corpo e con la gonna a palloncino un po’ increspata, di un dolce color oro. Se lo appoggiò addosso e capii al volo quello che intendeva. Con i capelli rossi era in pieno stile Grifondoro!!XD Io sorrisi.
“Provatelo e vediamo…secondo me ti sta bene, anche perché non è accesso, è tenue come oro…” risposi, e la rossa sembrò convinta dalle mie parole. Prese la sua taglia e si avviò verso i camerini. Io continuai a guardare. Ero andata verso i vestiti blu, ma non avevo trovato niente di adatto, visto che doveva comunque essere un vestito semplice e disimpegnato. Non mi sentivo di vestirmi di nero, né tanto meno di rosso!! Mentre cercavo nel verde, la mia migliore amica uscì dal camerino con addosso quel vestito che la fasciava perfettamente, mettendo in risalto le belle forme della ragazza. Io mi aprii in uno sorriso raggiante.
“Sei bellissima! Se Harry non ti cade ai piedi appena ti vede o è cieco o è gay!” esclamai più sarcastica di quanto avrei voluto. La signora italiana si avvicinò a noi.
“Figliola sei davvero incantevole!Questo Harry è il bimbo che ti garba eh?! Scommetto che appena ti vedrà perderà la testa!” commentò allegramente la signora dando il suo consenso a Ginny che annuì.
“Bene allora prendo questo!Caspita, trovato subito, ho battuto il mio record” disse compiaciuta mentre tornava dentro a rivestirsi. La proprietaria del negozio spostò la sua attenzione su di me.
“E tu, mia ‘ara, ancora un tu hai trovato punti vestiti che ti garbano?” mi domandò afflitta e pensierosa. Io scossi il capo.
“No, ma è colpa mia che non mi va mai bene niente!!” la rassicurai con un mezzo sorriso che lei ricambiò incerta. Mi mise una mano sulla spalla e mi fece.
“Un ti preoccupà, ora vedo di darti una mano…”
Sì allontanò un attimo da me e mi squadrò dall’alto in basso, storcendo la bocca.
“Assolutamente niente di nero, ci vole un colore che risalti, chiaro…quindi escluderei anche ir blu e ir verde, a meno che un sia chiaro…ma un ti ci vedo…un rosso magari…oh no, lo so io!!” esclamò prendendomi la mano e portandomi delicatamente verso uno parte del negozio più a nord.
“Bianco!!Il bianco l'è perfetto per te!” sentenziò con un grande sorriso, soddisfatta di aver trovato la risposta giusta. Io guardai scettica tutti gli abiti di quel candido colore.
“Ehm…proprio…ehm bianco? Ne è sicura?” chiesi titubante.
“Ci metterei la mano sur fo’o!” disse con decisione, talmente tanta che mi convinse anche me, così cominciai a cercare. Alla fine trovai tre vestiti che mi piacevano, e li feci vedere a Ginny. Il primo era con delle sottilissime spalline, leggero con una piccola fasciatura di raso sotto il seno e la gonna svolazzante, tutto bianco. Il secondo aveva dei ricami in oro, anch’esso una fascia sotto il seno del medesimo colore, e si allacciava dietro al collo, lasciando un bel pezzo di schiena scoperta (per quello ero titubante). Il terzo, quello che preferivo, era un tubino bianco, sopra il seno aveva del pizzo e dietro c’era un piccolo “spacco” che congiungeva in un fiocchetto. La rossa li osservò ad uno ad uno.
“Sono molto carini…ma io ne ho visto uno stupendo, guarda…” disse Ginny portandomi verso uno scaffale sulla destra. Cercò un attimo e poi stese sul tavolino insieme agli altri il vestito. Era senza spalline, increspato al seno, con sopra una specie di fiocco schiacciato. In vita era attillato e la gonna era doppia (come una stoffa piegata a metà e cucita poi a gonna), lunga appena più su del ginoccio. Guardai dietro e strabuzzai gli occhi. Il vestito lasciava scoperta quasi tutta la schiena.
“Te sei matta…” dissi a Ginny. In quel momento, la porta del negozio si aprì e io pensai di svenire. Stava entrando il “mitico duo di Serpeverde”, Draco Malfoy e Blaise Zabini. Mi si chiuse lo stomaco, e imprecai interiormente. “Merda!!”
“Che poi io non ho capito perché le devi comprare un vestito…” stava dicendo il biondino al moro con il suo fare sempre seccato.
“Perché così poi verrà alla festa e di conseguenza a letto con me…” spiegò con ovvietà Zabini. Draco inarcò le sopracciglia.
“Ma perché non se lo compra da sola?!” insistette indignato.
“Perché non sa nemmeno che daremo la festa!!” ribattè esasperato Blaise.
“E allora perché non aspetti che si faccia sapere della festa?” continuò imperterrito Malfoy.
“Minchia Dra non capisci nulla!!Perchè il vestito deve essere una sorpresa, allora gioco d’anticipo…”
“Senti chi parla!!Io non capisco nulla eh? Si vede di fatti…ma se il genio del gruppo sono io!”
“Allora state messi proprio male!” Ginny s’intromise nella conversazione con una battutina sarcastica. Entrambi i Serpeverde voltarono lo sguardo sorpreso verso di noi. Non ci avevano notato prima. Io e Malfoy incrociammo lo sguardo per un attimo che parve una vita, poi lo distolsi tornando ad osservare i vestiti.
“Weasley, Granger, che piacere incontrarvi qui!” esclamò gioviale come sempre Blaise.
“Parla per te…” bofonchiò Draco scorbutico, Zabini lo ignorò.
“Avevo proprio bisogno di un parere femminile…” continuò il moro.
“Allora hai sbagliato persone a cui chiederlo…” insistette sarcastico il biondino.
“Almeno noi siamo umani e non furetti, Malfoy…” ribattè sprezzante la rossa. Blaise sospirò.
“Dra, ci dai un taglio?” fece irritato con tono delicato.
“No” borbottò Draco avanzando verso di me. Gli leggevo negli occhi che era pronto a colpire ed affondare. Come l’ultima volta. Ghignò nella mia direzione e io mi mordicchiai il labbro, adirata e sofferente nello stesso momento. Si accostò a me, ed osservò i vestiti che erano sul tavolino, mentre io stavo in silenzio, cercando di ignorarlo. Ma d’un tratto, lui rise compiaciuto. Incrociai il suo sguardo sadico e soddisfatto.
“Ti ho fatto davvero così male, Mezzosangue?! E’ più di quanto potessi aspettarmi…” mi disse piano, per farsi sentire solo da me. Io cercai di sembrare confusa, anche se sapevo benissimo a cosa si riferisse.
“Non ho capito quel che intendi, Furetto…” risposi con non curanza. Lui ghignò e si avvicinò al mio orecchio.
“Le mie parole ti hanno ferito a tal punto che hai deciso di dare una svolta alla tua misera vita e cominciare a divertiti…se non ci fossi io dovrebbero inventarmi!” disse con vanità. I miei occhi di nocciola cominciarono a sprizzare scintille. Gli puntai il dito al petto.
“Per tua informazione avevo già detto di sì a Ginny prima d’incontrarti…” ribattei, mentendo spudoratamente ma senza darlo a vedere.
“E perché allora non me lo hai detto quando stavamo litigando?” replicò pronto a farmi smentire dalle mie stesse parole. Io abbassai lo sguardo falsamente imbarazzata.
“Avresti pensato che fossero solo parole, volevo andarmene con un po’ di dignità…” mentii e lui questa volta sembrò credermi. Strusciò le labbra sul mio orecchio e una scarica di brividi mi attraversò la schiena.
“Non ci sei riuscita, ma apprezzo il gesto…” disse con il suo solito sarcasmo pungente. Poi si allontanò da me e tornò a posare la sua attenzione sui vestiti.
“Questo è bello…” disse riferendosi al vestito che mi aveva consigliato Ginny. Prima di continuare mi lanciò uno sguardo disgustato.
“Ma per indossarlo ci vuole qualcuno di adatto, con almeno qualche curva…tu faresti più figura ad andare in tuta…” finì spregevole. Io lo fulminai con gli occhi. Presi il vestito al volo e gli ringhiai iraconda.
“La tuta ficcatela in culo Malfoy e vai a farti fottere…”
Con uno slancio repentino mi fiondai dentro il camerino senza dargli il tempo di replicare. Chiusi la porta e sentii in lontananza la sua risata di scherno. Mi spogliai velocemente. Come osava quell’infimo essere dirmi delle cose del genere?! Gli avrei fatto vedere chi aveva le forme!! Solo perché lui era carino (carinooo?!?! Te un ci vedi proprio!!NdA) non voleva dire che poteva trattarmi così. Malfoy voleva la guerra?! E che guerra sia!!
M’infilai delicatamente il vestito, facendo attenzione a non rovinarlo. Chiusi la piccola cerniera che c’era dietro con qualche difficoltà.  Mi voltai ma dentro il camerino non c’era uno specchio. Doppia merda!! Dovevo uscire così allo scoperto, con Malfoy e Zabini lì dietro senza avere la minima idea di come stavo?! Forse Draco aveva ragione, forse non potevo portarlo quel vestito…
Oh quante sciocchezze!! Dovevo essere sicura di me, e sicura di battere Malfoy. Feci un respirone e mi affacciai dalla porta. Ginny stava parlando lì vicino con Blaise e Draco stava appoggiato ad una colonna dandomi le spalle. Uscii scalza, silenziosamente, e subito vidi la mia immagine riflessa nel grande specchio. Rimasi piacevolmente sorpresa. Stavo bene. Vidi Malfoy girarsi verso di me dallo specchio e osservare attentamente la mia schiena nuda. Il volto era una statua di sale, immutata e insensibile, ma sentivo ardere in lui la sorpresa. Si stava ricredendo, c’avrei scommesso. E io piano piano mi prendevo la mia rivincita. Mi girai verso di lui e ci guardammo negli occhi. Lui inarcò un sopracciglio, squadrandomi dall’alto in basso. Poi voltò il viso sdegnato.
“E’ un colore troppo puro per essere portato da una sporca mezzosangue come te…”
Io non mi scomposi di una virgola alle sue parole, anzi sorrisi compiaciuta. Sapevo che erano dette per non cedere allo stupore. Mi avvicinai e risi schernendolo.
“Balle, Malfoy, balle...sei prevedibile, troppo…” gli risposi compiaciuta. Lui mi lanciò uno sguardo omicida e non mi degnò di una vera risposta.
Sentendo la mia voce, Ginny distolse l’attenzione dalla bella serpe mora e spostò lo sguardo su di me. Rimase a bocca aperta.
“Mione sei divina!!!” esclamò facendo un piccolo gridolino e venendomi velocemente incontro.
“Sei bellissima, ma che dico di più!! Prendilo immediatamente!!” continuò la rossa con tono sovraeccitato. Anche Zabini si avvicinò.
“Caspita Granger, mica scherzi!!” esclamò incredibilmente sorpreso e compiaciuto , guardandomi con sguardo malizioso. Più che altro sembrava che mi stesse facendo una radiografia. Apprezzai quella specie di mezzo complimento, da uno come lui era davvero la cosa più bella che mi potevo sentir dire. Draco gli lanciò uno sguardo assassino, prima di allontanarsi indignato. Blaise fece spallucce affiancandosi alla rossa.
“Non ci fate caso, è sempre così…è un caso irrecuperabile…” si giustificò il moro dagli occhi cobalto. Malfoy uscì dal negozio e Zabini sospirò.
“Vado a recuperarlo…con permesso…” e con una specie d’inchino e un ultimo sorrisino malizioso decisamente inebriante, seguì il suo amico fuori.
Io e Ginny ci lanciammo uno sguardo complice prima di andare a pagare i due vesiti.

Piccola premessa? Per tutto quello che faccio io sono particolarmente orgogliosa, fino allo sfinimento, e come sono orgogliosa di essere Serpeverde, vado incredibilmente fiera di essere toscana (e non si nota, noooo!!NdTutti) quindi mi sono divertita un fottìo (appunto!!NdTutti XD) a inserire la signora che parla in toscannacio verace versione me arrabbiata (eh sì quando sono incacchiata parlo più toscano del normale, il che è preoccupante) Spero che non abbiate avuto difficoltà a capirlo, comunque il ' sostituisce la c quando la mangiamo, garbare vuol dire piacere, un vuol dire non, punti vuol dire nessuno e basta. XD Scommetto che la mia Dudì andrà matta di questo capitolo, lei adora quanto me il toscano, e pur essendo torinese vi assicuro parla un toscano perfetto!!XDXD Vero Dudì?!XD
Comunque, tornando al capitolo...non so cosa sto facendo, sinceramente, ma non vi spaventate comunque: la FF non diventerà una Hermione/Harry né una Hermione/Blaise, anche se l'idea del triangolo (o in questo caso del quadrato!!XD) mi allettava...sto solo mescolando un po' le carte in tavola per vedè quel che viene fuori...poi si vedrà!Ah non vi aspettate nemmeno una Ginny/Blaise...amo troppo Bla per rovinargli così spregevolmente la vita e metterlo con quell'insulsa piattola.
Un'ultima cosa...non so se vi siete accorti che sto scrivendo davvero veloce, a raffica. Per non postare i capitoli troppo vicini, ho deciso che aspetterò di avere almeno 6 o 7 recensioni prima di postare...perciò se volete il continuo subito a raffica come lo sto scrivendo, datevi da fare!! XD
Infine grazie a tutti quelli che hanno letto e che recensiranno!!
A quelli che hanno recensito i ringraziamenti singoli: (sennò Fla mi fucila)

Per sorellinadolce: Ciao! Beh spero di averti accontentata visto che ho postato subito!!xD e stanotte continuerò a scrivere, quindi vai tranquilla!XD Eheh come non essere d'accordo con il caro Draco?! Bacioni e grazie mille per aver recensito!

Per VivianaRossa: Ciao!!Che dire, sono felicissima che ti piaccia la mia storia, è davvero la cosa più gratificante del mondo!! Anche io sinceramente sogno un'amicizia come quella di Dra&Bla, è una cosa meravigliosa, e incredibilmente difficile da spiegare. Si capisce al volo appena si legge una loro conversazione!Per le idee di Draco, devo dire che mi sono butta via dalle risate anche io a rileggerlo, specie immaginandomi la scena della pioggia di volantini!!XD Grazie mille per aver recensito, alla prossima!


Per SlytherinAngel: weilà amore della mia esistenza!!Secondo me sei rimasta sveglia fino a quell'ora perchè la mia storia è troppo meravigliosa per non essere letta subito!(w la modestia come sempre!XD) ti ringrazio per avermi tenuto compagnia fino alle 4 di notte (se stasera vuoi bissare, sai dove trovarmi!) Quei tre sono una cosa troooppo spassosa, li amo alla follia!! Sono troppo divertenti...e certa gente osa dire che gli Slytherin sono antipatici?! Non c'è più religione nel mondo!!XD Anthony alias Daniel è troppo sbavoso e Ginny fosse per me cascherebbe da un dirupo con un masso attaccato al collo!Comunque davvero, avere una coscienza deve essere una cosa orribile...grazie al cielo quella è il pegno da pagare per passare alla dark side!! GRRAZIE ZIO VOLDIE TVTTTTTTTTB!!!XD Basta sceneggiate...dicevamo, ma i polli in do voglianò andà?! Fa le feste?!?! Seee va beh quelli un sanno manco come si fa!! Perchè non sono tutti fottutamente favolosi come noi?! Ah sì perchè noi siamo i Serpeverde unici e inimitabili!! (il mio orgoglio Slytherin è davvero incredibilmente smisurato!) Come avevi previsto Herm si è ripresa il sopravvento del capitolo, e per il sabotaggio sto architettando qualcosa di losco e originale (lo sai che ho la fobia per la banalità!!)
Hai indovinato, a scrivere il chap mi sono divertita troppo, Bla e Dra sono un fottìo divertenti, e le loro battute mi fanno ancor più ridere perchè SONO IO A PENSARLE!!Come mi verranno solo Silente lo sa!! Quella della mente lucida poi hihihi e tutte le pazze idee di Dra, mi complimento con me stessa!!Comunque tra poco ti renderai conto di dove andrò a parare!!XD Bacioni amore mio, grazie di tutto sei troppo speciale!! Ti amo un fottìo di bene!

Ah quasi dimenticavo: http://i28.tinypic.com/dw821c.jpg ---> questo è il vestito di Hermione, solo bianco ovviamente!!XD

Grazie mille a tutti, vi adoro!!Vostra...


...---*Alexa*---...

Ps: FORZA AZZURRI!!

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Capitolo 5
*** ...ci sarà da divertirsi! ***


Non sono morta, anche se dopo domenica scorsa la tentazione è stata forte. Sono stata solo incredibilmente impegnata. Primo, per gli esami di terza media...(non vi allarmate, un ottimo senza sforzo!! XD Mamma mia Draco in confronto a te è modesto NdTutti Ora non esagerate NdMe) ma più importante, per gli Europei di calcio. Sì lo so cosa state pensando: ma se l'Italia è uscita ai quarti. Beh non era un mio problema visto che io tifavo spudoratamente con anima e corpo la Grande Germania!! E perchè?! Ma perchè il capitano è il mio amore Michael Ballack, ovvio!! XD Il problema è che abbiamo perso in finale contro quei nani malefici degli spagnoli, e dopo pianti isterici da convulsioni (ora convulsioni no, ma mi è salita la febbre...) la mattina sono decisamente scappata andando una settimana da una mia amica al mare. In più lunedì la mi zia è tornata da New York con il mio nuovo pc che ho dovuto sistemare e mettere a posto. Ma comunque finalmente ce l'ho fatta, e sempre alle mie solite ore improponibili vi posto un altro capitolo della mia storia!!Buona lettura!!


Capitolo 5: ...ci sarà da divertirsi!!
“Ehi Dra aspetta…” mi urlò dietro Blaise. Io mi fermai di botto e mi girai verso di lui che mi raggiunse con passo veloce. Ci guardammo un attimo. Non c’era bisogno di dirgli niente, lui sapeva già quello che pensavo. Odiavo quella sporca Mezzosangue, e con quel vestito addosso la odiavo ancor di più, perché mi dava palesemente torto. Avrei scommesso che sarebbe stata ridicola, e invece con quel dannatissimo abito stava bene. Non era il massimo ma sì, stava bene anche se il mio orgoglio m’impediva di crederlo davvero. Strinsi leggermente i pugni. La Granger mi dava ai nervi come nessuno. Voleva la guerra?! E che guerra sia! Il moro sospirò e ricominciammo a camminare.

“Non mi aspettavo di certo di che le facessi un complimento, ma addirittura andartene!! Gli hai dato soddisfazione così, lo sai?” fece il mio migliore amico mentre si agganciava il mantello. Io feci un cenno con il capo.
“Sì lo so, ma mi urtava il sistema nervoso!!” sbottai irritato.
“Si capisco, considerando quello che le avevi appena detto…” disse Blaise.
“Certo che pure te quel commento te lo potevi anche risparmiare!!” inveii io fulminando il mio migliore amico con gli occhi. Lui fece spallucce.
“Perché? Infondo era proprio carina…”
“E’ una sporca mezzosangue, te ne sei dimenticato?!”
“Io non dimentico nulla, Draco…so benissimo che è oggettivamente una mezzosangue e so benissimo che è oggettivamente carina…io non sono così dannatamente orgoglioso come te per negarlo…tutto qui” replicò Bla con semplciità. Io ignorai le sue parole. Per me poteva pensare oggettivamente tutto quello che voleva, io non mi smuovevo di una virgola: quella insulsa mezzosangue proprio non la sopportavo, poteva essere anche la più bella del mondo!
“Va beh, dov’è Theo?” chiese il moro cambiando discorso con fare repentino. Io mi strinsi nella spalle.
“Era andato ai tre manici di scopa a prendere da bere, andiamogli incontro…” bofonchiai sempre un po’ indispettito. Io e Blaise cambiammo direzione e ci avviammo verso il noto pub. Mentre camminavo tenevo le mani in tasca e guardavo per terra, calciando i sassolini che incontravo sulla strada. Intanto nella mia mente macchinavo qualcosa di diabolico per rifarmela con la Granger.
Entrammo nel pub guardandoci intorno, e avvistammo subito Theodore al bancone con un sacchetto di plastica pieno di bottiglie. Era la nostra scorta da portare a scuola.
Blaise diede una pacca sulla spalla al nostro amico che sorrise di rimando.
“Eccovi, trovato nessun vestito?” chiese Theo mentre ci andavamo a sedere in un tavolino in fondo al locale. Bla scosse il capo.
“No, anche perché abbiamo avuto un piccolo inconveniente…” disse lanciandomi uno sguardo eloquente che io ignorai palesemente. Mi misi accanto a Theodore e appoggiai il viso sul pugno chiuso. Quest’ultimo si sporse in avanti con fare cospiratore e parlò con un sussurro per non farsi sentire.
“Cinque minuti fa Potter,  Weasley, Thomas e Paciock sono usciti di qui. Ho sentito che parlavano di andare a prendere “l’occorrente”, quindi ora non dovrebbero essere nei paraggi…gli altri polli? Avete visto nessuno?”
“Sì, abbiamo incontrato la Weasley e la Granger che facevano shopping, loro non saranno un problema…” disse altrettanto piano il mio migliore amico.
“Non sappiamo se saranno un problema finchè non ci decideremo ad andare a prendere qualcosa per sabotare la festa…che vogliamo combinare? Non vorremo di certo correggergli da bere e basta!!A quelli gli facciamo un piacere!!” sbottai io sempre irritato.
“Sì ma qualcosa d’ignobile possiamo sempre metterlo, come un lassativo…” fece Theo con un ghigno.
“Idea divertente certo ma pensaci: gli effetti arrivano dopo e non verranno scoperti. Bisogna trovare qualcosa che faccia danni…” specificai io cominciando a pensare febbrilmente. Dopo qualche minuto Blaise parlò.
“Sì beh però pensandoci qualcosa nelle bibite possiamo metterlo comunque, infondo se non facciamo almeno qualche danno a loro personalmente che gusto c’è?”
Io sbuffai e dissi esasperato.
“Ovvio che poi qualcosa glielo rifliamo Bla…”
“Ok ma qualcosa tipo?”
“Inutile andare sull’originale…anche perché poi s’insospettiscono…non sono così stupidi quanto sembrano…se vedano che uno beve e sta male in modo strano fanno due più due…” riflettè Blaise sempre parlando a voce bassa e guardandosi di tanto in tanto intorno.
“Allora scusa basta che gli mettiamo quell’estratto che fa vomitare, così almeno penseranno che è solo una sbornia e vanno tranquilli” propose Theodore e il mio migliore amico annuì compiaciuto.
“Ottimo! Allora passiamo in erboristeria dopo…”
In effetti era davvero un’idea efficace e furba. Nessuno si sarebbe accorto che c’era qualcosa che non andava nelle bibite, così si sarebbe dilagato il malessere generale prolungato al giorno dopo.
“Perfetto…ma ora vedete ti trovare un’idea originale per farli beccare…ci vuole un colpo di genio qui!” esclami io battendo la mano sul tavolo.
“Sfortunatamente i colpi di genio non vengono giù come la pioggia…” sospirò Theo.
“Oh lo so io come vengono…” sussurrai con un ghigno. Schioccai le dita in direzione della ragazza che serviva ai tavoli. Questa si girò infastidita dallo schiocco, ma poi mi lanciò uno sguardo quasi famelico. Si avvicinò velocemente e mi sorrise maliziosa.
“Sì?” chiese dolcemente. Se continuava a guardarmi così mi consumava. Io le feci un sorrisetto e con due dita le feci cenno di avvicinarsi. Lei quasi sgranò gli occhi e timidamente avvicinò il suo viso al mio.
“Tre bicchieri del miglior vino elfico che avete…” le chiesi con voce volutamente strascicata. Lei barcollò un attimo.
“Subito…” disse con voce un po’ traballante e si allontanò. Blaise sospirò.
“Draco sei il solito bastardo…la facevi morire tra un po’” esclamo scuotendo il capo. Io feci spallucce.
“E io che ci posso fare se sono così dannatamente bello e irresistibile scusa?” ribattei io aprendo le braccia. Dopo qualche minuto la ragazza tornò con i tre bicchieri. Li posò sul tavolo e io la ringraziai con un sorrisino. Lei arrossì e se ne andò.
“Per la serie: gente che ha bisogno dell’alcohol per lavorare a mente lucida…” alzai appena il bicchiere dopo quelle parole. Gli altri due m’imitarono e bevemmo un sorso di vino.
“Niente fuoco eh?” fece Blaise dopo aver pensato un po’. Io scossi il capo.
“Potrebbero farlo passare per un incidente…” ribattei io storcendo la bocca.
“Incantare la roba così che poi svanisca?” propose Theo.
“Non li beccano comunque…devon passare dei guai grossi…” replicai con un ghigno malefico. Passarono altri minuti e altre idee andate in fumo buttai giù il vino tutto d’un fiato. Poi inarcai le sopracciglia.
“Secondo voi ce li avranno i coriandoli?” chiesi all’improvviso.
“I coriandoli?!” esclamarono all’unisono gli altri due. Io li guardai con sufficienza.
“Sì, i coriandoli!!C-O-R-I-A-N-D-O-L-I!Sapete come quelli che abbiamo usato noi la scorsa primavera?!” sbottai irritato.
“Che ne so io se c’hanno i coriandoli!!Penso di sì comunque…tanto per pulire basta un colpo di bacchetta…” rispose Theodore annuendo con il capo. Le mie labbra si atteggiarono ad un sorriso sadico.
“Ho un’idea…” dissi sporgendomi verso gli orecchi dei miei amici. Gli sussurrai la mia trovata e loro scoppiarono a ridere.
“Draco, mi duole dirtelo perché accrescerà ancor di più il tuo ego, ma sei un genio!” disse il mio migliore amico ridacchiando.
“Lo so, modestamente parlando…”
In quel momento passò vicino al nostro tavolo Lavanda Brown, accompagnata dall’inseparabile Calì Patil. Carpii poco di quello che stavano dicendo, ma quel poco mi bastò.
“Che rabbia la Granger…cosa non farei per toglierli quell’aria saputella dalla faccia!Come se fosse meglio di me, quella zittella inacidita…”
Tutti e tre guardammo passare le due ragazze che parlavano fitto mentre si avviavano verso l’uscita del pub.
“Si voglionon bene i Grifondoro…” commentò sarcastico Blaise.
“A noi ci conviene sta zitti…” convenne più saggiamente Theo. Io mi alzai di botta.
“Scusate, altra idea geniale!” mi giustificai velocemente per poi seguire le due Grifondoro che erano appena uscite. Guardai prima a destra poi a sinistra. La Patil si era dileguata mentre la Brown avanzava sulla strada. Con passo veloce la raggiunsi e la fermai.
“Ehi Brown…” la chiamai e quasta si voltò subito verso di me. Mi guardò con sguardo guardingo e al contempo interessato.
“Malfoy…qualcosa non va?” chiese con scetticismo. Io scossi il capo.
“Possiamo scambiare due chiacchiere in privato?”
Lei mi guardò con gli occhioni castani spalancati. Io sbuffai.
“Non voglio mangiarti, né tanto meno rapirti e chiedere il riscatto…(come se qualcuno l’avrebbe mai pagato…al massimo per tenerti…) voglio solo parlare di affari…”
La Brown era rimasta prima offesa dalle mie parole, poi si fece interessata alla mia richiesta.
“Che tipo di affari?” domandò curiosa. Io la spinsi da una parte, mi guardai furtivamente intorno e mi assicurai di non essere sotto il tiro di orecchie indiscrete.
“Quanto ti sta antipatica la Granger?” le chiesi sondando il terreno su cui lavorare. Lei mi guardò ancor più confusa.
“Perché?” chiese perplessa.
“Rispondi alla mia domanda…”
La bruna Grifondoro continuò a fissarmi interdetta, poi fece spallucce.
“Parecchio…non la sopporto…” bofonchiò con non curanza. Io ghignai.
“So che stasera date una festa, e so che lei vi parteciperà…hai voglia di farle un bello scherzetto?”  le proposi. Lei sembrò subito interessata.
“Di che genere?” domandò incuriosita.
Con un altro sorrisino malefico aprii la giacca e tirai fuori dalla tasca interna una fiaschetta di metallo incisa. Gliela porsi e lei la prese dubbiosa.
“Versa un po’ di questo nel bicchiere della Mezzosangue e vedrai…” le spiegai con voce sommessa, per poi voltarmi e avviarmi per strada, ma la Brown mi fermò.
“Perché ti interessi tanto?” mi chiese con cipiglio indagatore.
“Ti ho sentito inveire contro di lei…” risposi facendo l’indifferente.
“Questa non è una giustificazione…perché t’importa che faccia qualcosa di male alla Granger?” insistette. Io mi strinsi nelle spalle.
“Se lo merita, non trovi?” buttai lì. Non gli avrei mai confessato che era per quello che era successo poco fa, per avere la mia piccola rivincita, anche se la vera battaglia l’avevo vinta io. A quelle parole li cedette.
“Direi di sì…beh, grazie Malfoy, non mancherò di fare quello che mi ha detto…”
Io mi girai un’ultima volta e me ne andai. Non la vidi ghignare malignamente, uno di quei sorrisini degni dei ghigni “Made in Malfoy”. Andandosene a sua volta sussurrò compiaciuta.
“Non me la dai a bere Malfoy…ora vedrai…”
                                                                                   *
Avevamo seguito Potter e Weasley di nascosto fino alla stanza delle Necessità. Blaise si divertiva un mondo, continuando a blaterare di sentirsi molto 007 o qualcosa del genere mentre io lo fulminavo con lo sguardo. Avevano portato un po’ alla volta la roba nella stanza, facendo a turni, e gli ultimi erano proprio loro. C’eravamo nascosti dietro una colonna aspettando che i due uscissero e andassero nella loro Sala Comune.
“Oddio quanto ci mettono quelli!!” sussurrò piano e annoiato Blaise appoggiandosi silenziosamente alla parete. Io lo guardai male.
“Sono degli inetti a prescindere, che pretendi?!” bofonchiai sarcastico. Aspettammo altri cinque minuti poi finalmente il rosso e il moro uscirono dalla Stanza delle Necessità e si diressero verso l’angolo opposto dove eravamo nascosti. Ad un tratto però sentii la Donnola esclamare.
“Ehi aspetta andiamo da Hermione in biblioteca…”
MERDA!!Per andare in biblioteca dovevano passare dove eravamo nascosti noi!! Io e gli altri due ci guardammo allarmati, cercando disperatamente un posto dove nasconderci meglio. Vidi Lenticchia voltarsi. Poi Potter lo prese per il braccio.
“Quella ti spella, sta studiando per rimettersi in pari con stasera…fossi in te eviterei…” gli disse con tono leggero. Il Rosso Malpelo annuì e torno sulla sua strada originaria. Oddio non ci posso credere che San Potter ci ha salvato!!Tutti e tre tirammo un sospiro di sollievo. Quando rimase solo un lontano eco dei passi dei due Grifondoro, uscimmo da dietro la colonna e ci avviammo verso l’entrata della Stanza. Arrivato lì di fronte vi passai davanti tre volte pensando “Voglio il posto dove i Grifondoro hanno nascosto i preparativi per la festa”. La porta comparve appena riaprii gli occhi. Era alta di legno intarsiato. Theodore la spinse ed entrammo nella stanza. Era piccola, circolare, con delle minuscole finestre in alto da cui entravano sprazzi di luce di quel poco di sole che rimaneva ormai nel cielo che tramontava. Per terra, sul pavimento di cemento, erano appoggiate in malo modo un’enorme pila di bottiglie. Mi avvicinai appena per riconoscere che erano di burrobirra. Poi andai avanti. Accanto alle bottiglie c’erano dei sacchetti bianchi. Li scostai appena, vedendone il contenuto. Erano per la maggior parte salatini e stuzzichini. Dietro di questi c’erano delle lattine di bibite babbane. Feci una smorfia disgustata prima di continuare ad “esplorare” gli acquisti dei polli. Da una parte isolato c’era il giradischi con alcuni cd accatastati sopra. Continuai a girare a piccoli passi nella stanzetta. Theo era rimasto fuori a fare il palo, anche perché in quella specie di sgabuzzino tondo ci s’entrava a malapena. Mi feci strada fra altri sacchetti di cibi e bevande finchè non scovai quello che principalmente interessava a noi. Dietro delle bottiglie c’erano dei festoni, degli addobbi, delle stelle filate e dei…coriandoli.
Mi inginocchiai per prendere in mano le buste di plastica contenenti i piccoli brandelli di carta colorata, poi schioccai le dita in direzione di Blaise che si avvicinò subito.
“Guarda un po’ Bla, gli ho trovati!!” esclamai tirandomi su. Lui afferrò una busta ghignando.
“Stupendo!! Forza allora, fai la magia Draco!!” disse indicandomi il sacchetto. Io estrassi la bacchetta dal mantello e la puntai sui coriandoli. Girai il polso velocemente tre volte in senso orario e bofonchiai una formula latina che mi aveva insegnato mia zia. Ripetei l’operazione con le altre buste, poi le rimisi insieme agli altri addobbi e li guardai soddisfatto.
“Sei sicuro che funzionerà?” mi domandò dubbioso il moro. Io lo guardai inarcando le sopracciglia.
“CERTO che funzionerà!!” gli risposi indignato. “Mica è la prima volta che lo faccio…e sono un mago esperto, che credi!!”
“Oddio scusa se ho messo in dubbio le tue qualità, non avrei mai osato!!” ribattè sarcastico il mio migliore amico. Lo fulminai con lo sguardo poi tornai a guardarmi intorno.
“L’hai presa la radice di Tungseno?” gli chiesi tornando a guardare Blaise. Lui annuì con il capo e tirò fuori dalla tasca un sacchettino colo avorio con dentro della polverina non troppo fine, color marroncino.
“Dove la mettiamo?” mi domandò il moro. Io dopo un’altra occhiata a tutto quello che c’era nella stanza presi il sacchettino in mano.
“Mettiamolo in quelle lattine là vai…” replicai io indicando con la mano una pila di lattine che contenevano una bevanda babbana chiamata birra, da quello che c’era scritto. Le aprimmo tutte con un colpo di bacchetta, poi entrambi passammo a mettere un po’ di polvere di radice nel contenuto. Quella che avanzò la infilammo in alcune bottiglie di burrobirra. Poi Blaise tirò fuori dal mantello, nuovamente, una boccettina con del liquido denso nero. Era corroborante a lungo termine. Dopo un tot che restava appoggiato ad una superficie corrodeva. Lo passammo sotto la maggior parte delle bottiglie che c’erano. Infine incrociammo le braccia al petto e guardammo il tutto soddisfatti.
“Peccato che non potremo assistere al nostro trionfo…” commentò il moro con un sospiro. Io annuii.
“Già peccato, la nostra malefica genialità che si mette in atto e noi che nemmeno possiamo ammirarla!!Che strazio…anche se la festa con i Grifondoro sarebbe stata ancora più straziante!!” completai con sarcasmo misto a disgusto.
“No, magari ci divertivamo a tartassarli…” disse lui con un sorrisetto. Osservammo per un ultima volta la stanza e poi uscimmo dove c’era Theodore che ci aspettava appoggiato alla ringhiera di pietra delle scale.
“Allora, tutto a posto?” chiese curioso. Io e Bla facemmo di sì con il capo.
“Dovrebbe essere tutto a posto, noi abbiamo fatto l’incantesimo e messo le sostanze…” rispose brevemente il mio migliore amico. Tutti e tre ci avviammo velocemente giù dalle scale per tornare nei nostri sotterranei. Al pensiero di quello che sarebbe successo da lì a poche ore ghignai divertito e soddisfatto, per poi commentare.
“Sono certo che funzionerà tutto e che…ci sarà da divertirsi!”


Ma quanto siamo bastardi noi Serpeverde?! E quanto ne andiamo fieri?! Tanto, troppo...
Questo capitolo mi piace perchè è misterioso e mette dubbi proprio come piace a me!! Ad esempio, qual'è l'idea geniale che è venuta a Draco? E che cosa c'entrano i coriandoli? E perchè Lavanda fa quella strana affermazione? Che cosa avrà in mente? Ci rientrerà Draco, Hermione o tutti e due? Questo e molto altro nella prossima puntata...ups, capitolo!!
Mi raccomando leggete e lasciate tante recensioni!!
Un grazie particolare a chi ha recensito lo scorso chap!!SIETE MITICI!!

...---*Àlexa*---...


Ps: Sabato parto, vado quasi due settimane dalla mia migliore amica, non so se farò in tempo a postare di nuovo, comunque laggiù scriverò...bacioniii!

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Capitolo 6
*** Obbligo, Giudizio o Verità? ***


Uhhhh ma quanto tempo!!Sì sono peggio di una latitante, lo so, ma chiedo un po' di comprensione: dopo l'esame di terza media, mi sono meritata una super vacanza!!Non sono stata quasi mai a casa, perciò poco computer, e poco tempo per scrivere. Ma finalmente, ora che sono tornata, che tra l'altro prossima settimana comincio le superiori, mi sono rimessa et voilà! Eccovi a voi un bel capitoletto, e non un capitolo qualunque!Il capitolo in cui tutto si fa chiaro, e si spiega il titolo e il senso di questa storia!Spero di non essermi arrugginita!! XD
Buona lettura!


Capitolo 6: Obbligo, giudizio o verità?

Tornate da Hogsmeade ci eravamo fiondate in Sala Comune. Io e Ginny avevamo posato velocemente le borse degli acquisti nei rispettivi dormitori, poi io avevo lasciato la rossa per andare in biblioteca e cercare di anticiparmi un po’ con i compiti visto che la sera ci sarebbe stata la festa. In realtà non feci molto. Stetti tutto il tempo a rimuginare su quel pomeriggio, su quella sera e su tutto quello che stava succedendo. Io ad una festa. Non ci potevo credere. Mi ero comprata un vestito che neanche nell’anticamera del cervello avrei mai pensato di poter indossare. E tutto questo per quello stupido furetto e per la nostra stupida faida. Mi ritrovai a riflettere su quanto fosse giusto per me quello che stavo facendo, ma il mio orgoglio ebbe il sopravvento. Ricordai quella magnifica sensazione di trionfo provata nel vedere l’espressione di Malfoy quando ero uscita dal camerino con quel vestito indosso. E a quel punto non ci fu nessun ragionamento moralmente giusto che poteva reggere. Dovevo farlo, non potevo dargliela vinta. Per niente al mondo. Ripensai a quando se n’era andato sbattendo irritato la porta del negozio e sorrisi fra me. Quello era solo l’inizio della rivincita che mi sarei ripresa, ci poteva giurare. Mi chiesi che cosa sarebbe successo alla festa. Certo non potevo immaginare il destino che mi aspettava, nessuno lo immaginava. In quel momento incombevano su di me paure talmente insignificanti a confronto che non so come feci a preoccuparmene davvero. Pensavo a cosa avrebbero detto i miei compagni di me, se mi avrebbero trovata ridicola con quel vestito, le reazioni di Ron e Harry, di tutti gli altri. Mi chiedevo se le voci di cosa fosse successo alla festa sarebbero arrivate alle orecchie di Draco Malfoy. Era quello il mio obbiettivo no?
Chiusi con forza il libro di Aritmanzia. Non riuscivo proprio a cavare niente di buono, ero troppo presa dai miei pensieri. Mi alzai per andare di nuovo in Sala Comune e scendere a cena con i miei amici. Mentre mettevo i libri nella borsa vidi con la coda dell’occhio che in biblioteca era entrato Blaise Zabini. Sentii un morso allo stomaco ma cercai d’ignorarlo. Lui però mi vide e mi venne incontro con un sorrisino leggermente malizioso.
“Buona sera Granger…” mi salutò appoggiandosi al tavolo. Io lo guardai negli occhi di cobalto.
“Ciao Zabini…che ci fai qui?” gli domandai senza nessun tono particolare.
“Dovevo riportare un libro sennò Madama Pince mi strozzava…” rispose con ironia. Non potei fare a meno di sorridere.
“Non mi dire che sei un ritardatario nelle consegne!!” esclamai con sarcasmo. Lui ridacchiò.
“Quello è Draco…il libro serviva a lui, ma ovviamente non aveva voglia di alzare il suo regale fondoschiena e riportarlo…” replicò a sua volta. Io inarcai le sopracciglia.
“E cosa sei tu scusa, il suo schiavetto?”
Lui sorrise di nuovo. Però non era il sorriso allegro e leggero di sempre. Era un sorriso quasi amaro.
“No, solo il suo migliore amico…voi lo fate di continuo…quella cosa, come si chiama…”
Fece finta di pensare e poi di ricordarsi qualcosa.
“Ah sì!! Gentilezza!”
Lo guardai storcendo la testa. Poi sulle mie labbra errò un sorrisino.
“Che Serpeverde strano che sei…” commentai. Lui avvicinò il viso al mio orecchio, poi sussurrò piano.
“Me lo dicono tutti…”
Mi allontanai lentamente da lui mentre non la smettevo di fissare il suo sguardo di zaffiro. Respirai forte. Poi, come svegliata da una specie di trans, mi ricordai che dovevo andare. Mi girai per prendere la borsa di scatto e mi rivolsi di nuovo a lui.
“Ora ho da fare…”
“Preparativi per la festa?” mi chiese curioso avvicinandosi di nuovo a me. Io annuii con il capo senza incrociare i suoi occhi. Forse ero anche arrossita.
“Sarei davvero curioso di vederti…” bofonchiò più fra sé e sé che a me. Alzai lo sguardo di botto. Un momento di silenzio, poi scossi il capo e mi girai per andarmene.
“Ci si becca in giro Zabini…” lo salutai.
“Ci conto Granger...” ricambiò lui.
 Usci dalla biblioteca senza voltarmi. Quel ragazzo aveva una strana indole sulle persone. Buttai uno sguardo all’orologio, era già ora di cena. Così m’incamminai in Sala Grande.
                                                                                       *
“Ma Hermione, non sei ancora vestita! Lo sapevo che sarei dovuta venire io!!” Ginevra cominciò a sbraitare non appena entrò nella mia camera e vide che ero ancora in divisa. Il vestito era steso sul letto, e lo guardavo con cipiglio interrogativo, le mani sui fianchi e la bocca storta. Non ero per niente convinta. Affatto. Lanciai uno sguardo scettico alla rossa e lei scattò subito, quasi leggendomi nella mente.
“Non dirmi che ci stai ripensando!! Giuro che ti ci trascino!!”
Eccola, la gentile e democratica Ginevra Weasley.
“Non ci sto proprio ripensando, sono solo interdetta sul vestito…è così…non lo so, è troppo!!” mi lamentai tirando su l’abito e osservandolo con la fronte corrucciata. La mia migliore amica mi venne in contro, e lo guardò a sua volta.
“Herm è semplicemente perfetto!!Ti sta benissimo, e non è assolutamente troppo!! Hai visto come mi sono vestita io?!”
Spostai l’attenzione sulla smilza figura della rossa, fasciata perfettamente nel suo vestitino dorato con la gonna sbarazzina. Le spalle erano scoperte, come una parte della schiena. Al collo aveva una collana fine con alcuni ciondoli d’oro. I capelli erano sciolti a parte per due ciuffi legati fra di loro dietro la testa.  Stava benissimo.
Ma il punto non era quello. Lei era sempre stupenda, sempre vestita bene e truccata perfettamente. Non c’era niente di strano vederla così.
Questo non si poteva certo dire di me.
Prima che potessi difendermi in qualunque modo mi aveva già intimato molto violentemente di vestirmi. Impotente, mi tolsi piano la divisa, e m’infilai l’abito candido, mentre Ginny sbatteva il piede impaziente. Mi allacciai la cerniera con un po’ di difficoltà, e mi girai verso lo specchio. Ma in quel momento non vidi me…vidi la faccia di Malfoy quel pomeriggio. Così annuii con il capo. Sì, andava bene.
Ginevra mi portò in bagno e mi fece sedere sullo sgabello. Aveva portato con sé il suo beauty case. Le intimai di fare una cosa leggera leggera, e per una buona volta, mi diede retta. Un po’ di cipria, dell’ombretto bianco, un filo di matita e del lucidalabbra trasparente. Voleva che lasciassi i capelli sciolti, ma io optai per la coda. Odiavo tenere i capelli slegati.
Tornai in camera per infilarmi le scarpe: un paio di ballerine argentate, le uniche che avevo. Ginny portava dei sandali neri con il tacco, ma io nemmeno considerai quella fortuita idea.
Bene, ero pronta.
Solo quando mi avvicinai alle scale mi resi conto che la festa era già cominciata. La musica dalla Sala Comune si sentiva distrattamente, sovrastata da un po’ di chiacchiericcio. Io e la rossa scendemmo insieme. Lei quasi si precipitò, io dietro andavo a passo di lumaca, guardandomi in torno di continuo. Alla fine, arrivammo nella Sala. Era stata completamente ridimensionata per l’occasione: i tavoli nel mezzo erano stati messi alla parete, e vi era stato poggiato sopra il buffet. I divani e le poltrone erano stati spostati agli angoli e nei punti più appartati, chissà perché. Al centro la sala era sgombra, per ballare. Al soffitto dei festoni rossi-oro e dei sacchi che dopo un po’ dovevano spruzzare coriandoli. Anche se avevano violato almeno un centinaio di regole, dovevo ammettere che avevano fatto un bel lavoro.
Molti Grifondoro erano già lì. Harry e Ron erano appoggiati alla parete, e subito li andammo incontro. Il bambino sopravvissuto portava un paio di jeans a sigaretta scoloriti e una camicia rosa, con il colletto tirato su. Ronald aveva invece un paio di pantaloni neri e una maglia bianca con lo scollo a V. Entrambi ci guardarono, il primo compiaciuto e il secondo attonito.
“Ragazze, ma siete bellissime!” esclamò il moro prendendoci entrambe per mano e facendoci fare una giravolta. Io sorrisi. Il rosso non disse niente, ma il suo sguardo e le sue orecchie rosse erano già dei complimenti. Mi resi immediatamente conto che pochi avevano badato a me. Brevi occhiate stupite ma niente di più. Solo Lavanda, tutta strizzata in un mini-abito rosa, pieno di fiocchetti, mi guardava insistentemente parlottando con Calì e le altre sue amiche. Reazione prevedibile.
Per essere alla mia prima festa, mi sentivo abbastanza a mio agio. Forse perché non si era ancora cominciato a ballare e bere. Eravamo gli stessi compagni di casa, solo vestiti meglio del solito, a parlottare e ridere, che si preparavano a divertirsi un po’.
“Anche voi state benissimo” esclamò Ginny lanciando, senza farsi beccare, un’occhiata maliziosa ad Harry, che devo ammettere, così era davvero bello.
“Andiamo a prendere qualcosa da bere…” suggerì Ron per sfuggire ai convenevoli dei complimenti, con i quali non si sentiva per niente a suo agio. Così tutti e quattro ci avviammo verso i tavoli sotto le finestre. Ci facemmo spazio fino alle burrobirre e ne prendemmo una a testa. Poi ci avviammo verso un divano mentre i nostri compagni cominciavano a ballare.
“Allora Herm, impressione sulla tua prima festa?” domandò il Prescelto ridacchiando. Io scossi le spalle e bevvi un sorso di burrobirra.
“Ancora non so giudicare, comunque inizialmente mi ha fatto, diciamo, una buona impressione…pensavo peggio!”  risposi io.
“Beh non bisogna mai giudicare le cose prima di averle provate…” mi rimproverò quasi Ginevra.
“Ma per queste cose è sempre così…” mi aiutò Ronald.
“Comunque sì, è ancora presto…” convenne Harry.
Rimanemmo lì a chiacchierare e soprattutto a ridere, per almeno mezz’ora. E fino a lì, mi stavo divertendo. Niente d’insolito, o comunque di traumatico, come avevo immaginato. Solo amici e della musica nelle orecchie. Ron si alzò per prendere delle birre. Me ne offrì una e io accettai con riluttanza, imponendomi che con quella avrei definitivamente finito di bere. La sorseggiavo senza entusiasmo, presa più che altro da un’avvincente conversazione sulla tecnica di ballo di Dean. D’un tratto Harry si alzò, e con un po’ di sorpresa, mi porse una mano.
“Mi concede l’onore di un ballo, Milady?” mi chiese con un sorrisino divertito mentre si poneva così cortesemente. Io lo guardai un attimo interdetta, poi scossi il capo in segno di dissenso.
“Eddai Mione non farti pregare, solo qualche minuto, andiamo!” insistette mento educato di prima.
“Ma tu non eri quello che al Ballo del Ceppo se ne stette tutta la sera fermo su una sedia?” ribattei sarcastica.
“Ma tu non eri quella che al Ballo del Ceppo ballò tutta la sera con Viktor Krum senza fermarsi un attimo?” replicò lui altrettanto sarcastico. Io feci una smorfia e afferrai la sua mano, tirandomi su.
“Solo una canzone, però” gli intimai, mentre posavo la birra sul tavolino lì davanti.
“Certo Madame” acconsentì lui sorridendo. Sia Ginevra che Ronald ci guardarono andare verso la pista improvvisata stupiti e anche un po’ indispettiti, ma lì per lì non ci feci caso. Harry era solo il mio migliore amico. No? No?!
Arrivati lì il moro mi appoggiò le mani sulla vita, e io appoggiai le mie sulle sue spalle. Iniziammo a muoverci a ritmo di musica, non era lenta ma nemmeno frenetica. Lui guidava, io lo imitavo. Muoveva il bacino e mi faceva ondeggiare o andare su e giù. Dopo un po’ mi sciolsi, cominciai a stare più rilassata, a fare movimenti più morbidi e meno rigidi. Arrivò una canzone rock e Harry, come gli altri, lanciò un urlo d’assenso, cominciando a battere le mani e muovere le braccia, scatenandosi. Io mi misi a ridere, e alla fine, mi unii a lui. Quella che doveva essere una canzone alla fine furono quindici, o forse anche di più. Avevo perso la connessione del tempo. Anche Ginevra si era unita alle danze con qualche altro ragazzo, Ron invece era rimasto al divano con alcuni compagni di squadra. Mentre ancora stavo ballando, Lavanda e le sue amiche si avvicinarono a Ron. La mora si mise a sedere accanto a lui, cominciando a flirtrare spudoratamente con il rosso. Gli lanciai appena uno sguardo, e presa da uno strano moto di rabbia, cominciai a ballare più vicino ad Harry, tenendogli una mano sulla schiena mentre lui mi stringeva i fianchi. In quel momento, non capii certo che quel flirt era anche un diversivo. Senza farsi vedere da nessuno, specialmente da me, Calì verso qualcosa da una fiaschetta nella mia bottiglia ancora a metà di birra. Intanto, io mi stringevo di più al moro, anche se ero incredibilmente goffa. Non sapevo fare la gatta morta nemmeno quando volevo far ingelosire qualcuno!!
Dopo qualche altra canzone la sete era ormai insopportabile. Così, mentre un primo spruzzo di coriandoli veniva dal soffitto, io mi avviai, insieme ad Harry, verso il divano dove eravamo seduti. Lanciai uno sguardo omicida a Ron, ancora avvinghiato alla Brown e bevvi tutta la birra che era rimasta nella bottiglia. Non mi accorsi subito dallo strano sapore, davvero forte, che aveva assunto la bevanda babbana, presa da sete e rabbia. Perciò, dopo averla bevuta tutta quasi d’un sorso, barcollai appena. La gola mi cominciò a bruciare ma feci finta di niente. Intanto, Lavanda, si era girata verso di me.
“Ohi ciao Hermione!!Finalmente ad una festa…che bel vestito!” esclamò alzandosi e vendendomi incontro. Io bofonchiai un “grazie” mentre la testa cominciava a girarmi pericolosamente. Misi una mano sulla spalla di Harry per tenermi.
“Ti senti bene?” chiese la mora con tono più curioso e interessato che preoccupato. Io annuii con il capo.
“Sì, solo un po’ di giramento di testa…” risposi cercando di alzare il tono di voce sopra la musica, ma senza un particolare successo. Mi misi a sedere poco carinamente, buttando la testa all’indietro.
“Bevi questo, ti farà stare meglio…” sinceramente non avevo nemmeno riconosciuto la voce, tra la musica e il mal di testa…nemmeno m’interessava. Presi il bicchiere e buttai giù. Naturalmente non mi accorsi che quello era altro alcohol, e parecchio. Da quel momento in poi mi accorsi di ben poco. Sentii alleviarsi tutti i sensi, il giramento stava passando e mi era venuta una strana voglia di ridere.
“Ehi hai ragione, sto davvero meglio!” sbottai per poi scoppiare a ridere sguaiatamente.
“Una volta tanto che la Brown ha ragione!” continuai ridendo. Anche gli altri accanto a me ridacchiarono, Harry escluso.
“L’hai fatta ubriacare!!” accusò Lavanda con fare indispettito. Lei si mise una mano sulla bocca indignata.
“Ma che dici Harry!!Si è ubriacata da sola con la birra…io le ho solo alleggerito le cose…tanto peggio di così non si poteva” si giustificò. Io nel mentre mi alzai in piedi, anche se sentivo le gambe instabili e il corpo in equilibrio precario.
“Torniamo a ballare dai!!” esclamai al moro prendendolo per la mano e riportandolo di nuovo in mezzo allo Sala. Non vedevo molto nitidamente, ne mi rendevo davvero conto della situazione. All’improvviso, tutto si era trasformato in un sogno sfocato, dove si può anche esagerare, tanto ci si sveglia il mattino dopo. Mi strinsi forte ad Harry, cingendogli il collo e strofinando a ritmo di musica, il mio bacino sul suo. Caddero altri coriandoli, ma li sentii a malapena. Appoggiai la testa su una spalla del Prescelto mentre quest’ultimo mi stringeva con un certo distacco. D’un tratto disse:
“Andiamo un attimo a sederci Herm…”
Io brontolai come una bambina.
“Nooo, io voglio ballare!!”
“Eh dopo torniamo, ma io mi voglio fermare un attimo…” insistette prendendomi per il braccio e facendomi tornare ai divani.
“Se te vuoi fermarti io me ne trovo un altro” bofonchiai più convinta di quanto lo sarei stata in pieno delle mie facoltà mentali.
“No, ora tu stai con me che sennò sono geloso…” ripensandoci, sapevo che quelle parole erano dette apposta per tenere buona una che stava completamente delirando, ma in quel momento mi fecero venire un groppo allo stomaco. Ci sedemmo su delle sedie alla parete.
“Ora stai buona qui che io vado a cercare Ginny…” mi disse Harry alzandosi e accarezzandomi i capelli. Io annuii piano, e lui se ne andò. Dopo qualche minuto, vicino a me si raggrupparono dei miei compagni, cominciando ad urlare:
“Chi gioca ad obbligo, giudizio o verità?!?!”
Riconobbi la Brown che si era messa accanto a me solo dopo che mi aveva parlato.
“Herm te giochi vero?”
Non sapevo nemmeno cosa fosse quel gioco, ma dissi di sì. Mi alzai, un po’ barcollante, e ci mettemmo tutti da una parte a sedere in cerchio. Mi cominciò a pulsare la testa, e vedere una buona parte dei ragazzi presenti che cominciava a vomitare di qua e di là non era di aiuto.
“Chi fa l’incantesimo di vincolo?” domandò una voce che non riconobbi, e di cui non riuscivo a vedere chiaramente il volto.
“Io vai…che si mette di punizione?” fece Lavanda.
“Che vuol dire?” chiesi io confusa dal gioco e da tutto il resto.
“Quando si fa questo gioco, si fa un incantesimo che ti obbliga a fare la penitenza assegnata entro un tot di tempo, sennò qui la gente fa la furba…il tempo dell’incantesimo di vincolo è un mese, e di solito si sceglie qualcosa da far succedere in caso che qualcuno non porti a termine la penitenza…solitamente sono dolorose e inguardabili pustole  ovunque, oppure perdita totale della voce per un mese…”
Dopo due secondi già non mi ricordavo più niente di quello che aveva detto. Mi presi la testa fra le mani mentre insieme decidevano. Sentivo le voci più lontane, sovrastate dalla musica che per le mie orecchie era ormai diventata assordante…persa in quella che, finalmente mi resi conto, era una sbornia da record, non mi resi nemmeno conto che avevano cominciato a giocare. La bacchetta nel mezzo girava e si fermava, indicava due persone, una sceglieva se fare obbligo, giudizio o verità, l’altra sceglieva in base a questo cosa fargli fare. Si partì subito con domandi piccanti e obblighi di baciare il tizio che ti stava alla tua destra o sinistra, o davanti o di dietro. Toccò anche a me un paio di volte. La prima scelsi giudizio, e mi chiesero di dare un voto al sedere di Harry. 10 e lode fu la mia pronta risposta, venuta dal mio inconscio ubriaco. La seconda mi chiesero, non ricordavo chi, mano a mano che passava il tempo capivo sempre meno; se mi sarebbe piaciuto andare a letto con Ron. Mi rifiutai di rispondere. Mi rifiutai anche di fare un balletto-strip, più che altro perché in quel momento non mi reggevo nemmeno in piedi.
Altri vomitavano e continuavano a vomitare, e io sentivo sempre di più salire il magone.
Toccò di nuovo a me, e sentivo a malapena le voci, ma capii perfettamente che mi chiesero di baciare Neville. Dissi un secco no a denti stretti, perché sapevo che se avessi aperto la bocca avrei vomitato anche l’anima.
Lavanda, che mi aveva posto l’ultimo obbligo, scosse il capo.
“Eheh tre rifiuti Granger equivalgono alla penitenza…” sentii che mi diceva. Mi girai dall’altra parte perché la luce mi dava una noia incredibile.
“Vediamo, te per penitenza devi…” cominciò mettendosi una mano sul mento e riflettendo, qualcosa di dannatamente diabolico sicuramente. Mi massaggiai la pancia, e poi mi tenni la gola. Non resistevo più.
“Ci sono!!” esclamò giuliva.
“Come prova di penitenza dovrai portarti a letto Malfoy”
Vomitai lì sul pavimento, e subito dopo, mi addormentai per terra.

Sì questo capitolo è completamente matto lo so...sarà che sono euforica perchè la Germania ha vinto 6 a 0 con il Liechtenstein, ma mi è uscito così...come avete visto, ancora degli effetti del sabotaggio degli Slytherin non si sa quasi nulla, a parte che la gente vomita, si saprà cos'è successo nel prossimo chap, raccontato da altri...infatti Hermione è troppo ubriaca per accorgersi di quello che sta succedendo intorno a lei. Questo era comunque lo scopo del contenuto della fiaschetta che Draco ha dato a Lavanda...che, ha messo in atto il suo piano, ma c'ha messo del suo...infatti, stranita dall'attenzione di Dra, ce l'ha voluto mettere nel mezzo...e ora so ca!! XD Altre due cose importanti da notare di questo capitolo: prima cosa, Blaise. Non vi sembra che ci sia qualcosa di strano nel suo comportamento, ma soprattutto nel come reagisce Herm? Seconda cosa, Harry. Non vi sembra che dia un po' troppe attenzioni alla sua migliore amica, che forse proprio amica non vorrebbe che fosse? (ma quanto amo mettere i dubbi e confondere le acqua!!) ok ora mi manderete bellamente a quel paese, beh me lo meriteri XD
Comunque, che dire, spero che il cap vi sia piaciuto!!
Grazie di aver letto e RECENSITE IN TANTI!

...---*Àlexa*---...

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Capitolo 7
*** "Malfoy...ti devo parlare" ***


Quando aprii gli occhi la luce mi provocò un’altra, incredibile fitta alla testa, e mi fece mugugnare dal dolore. Non riuscivo a tenere le palpebre spalancate, avevo un fastidioso ronzio nelle orecchie. Lo stomaco era completamente rivoltato, e qualunque movimento, luce o rumore mi dava noia. Improvvisamente la nausea mi salì in gola, e dovetti per forza di cose aprire gli occhi per filare in bagno e vomitare quel poco che mi era rimasto in corpo, poi mi accasciai sfinita sulle piastrelle fredde, e mi scoprii a cercare di ricordare cosa avesse provocato in me questo stato comatoso. Eppure la mia mente era buia e vuota, ricordavo solo il disagio e il dolore, le meningi che pulsavano furiosamente. Qualcuno bussò, e il rumore mi rimbombò nelle orecchie amplificato.
“Hermione!!” esclamò la voce allarmata di Harry, che vedendomi stesa per terra si era allarmato.
“Harry…fai piano” bofonchiai supplicante. Lui in un baleno si avvicinò a me e mi tirò su, portandomi sul letto e facendomi sdraiare di nuovo. Mi accoccolai sul suo petto e chiusi gli occhi.
“Che cosa è successo?” chiesi confusa. Harry sospirò e cominciò ad accarezzarmi la testa.
“Ti hanno fatto ubriacare…” mi disse cercando di tenere un tono di voce molto basso, sapendo che i suoni mi potevano urtare.
“Fino a lì avevo intuito” risposi a mezza bocca lasciandomi sfuggire un sospiro divertito. Harry fece altrettanto.
“Penso sia stata Lavanda…” confesso poi insicuro.
“Ah quella dannata oca, lo sapevo che doveva combinarmene una delle sue!! Prima o poi la ucciderò!!” esclamai adirata. Il moro mi sfiorò il viso come per farmi calmare.
“Non ti ricordi proprio niente?”
Io scossi il capo e me ne pentii subito dato il male che mi provocò. Restammo qualche minuto in silenzio mentre i miei occhi si abituavano alla luce e le corde vocali non bruciavano più come prima. Nonostante il mal di testa più doloroso che potessi immaginare, riuscii a ragionare.
“Harry, ma che ore sono?” chiesi incerta. Lui sollevò appena il braccio che mi stringeva.
“Sono le undici passate” rispose ributtandolo giù e riprendendo ad accarezzarmi i capelli.
“Le undici passate? Ho dormito così tanto? Che cosa mi è successo ieri sera Harry?”
Il moro fece un sospiro e parlò.
“Ti ho lasciata sola un attimo e ti ho ritrovato a vomitare in un angolo mentre giocavi ad uno stupido gioco con Lavanda e altri…”
Passarono altri minuti in completo silenzio, poi la mente cominciò a schiarirsi. Come quando cerchi di ricordare un sogno e i ricordi ti sfuggono, io cercavo di ricostruire quella serata. Ricordavo di essere stata sul divano con Ron, Ginny e Harry. Ricordavo di aver ballato con quest’ultimo. Ricordavo Lavanda. La birra, l’alcohol. Piano piano rivedevo le immagini sfocate di quando ballavo e poi, di quando eravamo tutti in cerchio. In cerchio a fare cosa? Trascorsero altri minuti. C’era una bottiglia, Harry aveva detto che giocavamo. Che gioco? Mi sforzai. “Chi gioca ad obbligo, giudizio o verità?!?!?”
Le parole di Lavanda risuonarono nella mia testa come un’eco lontana. Certo, ricordavo. Ricordavo il vincolo magico che avevamo stretto.
“Io…ricordo…” bofonchiai mentre continuavo a sforzarmi, corrugando la fronte. Quando ormai stavo per riaddormentarmi nel vano tentativo di sfuggire al dolore, mi venne in mente. “Come prova di penitenza dovrai portarti a letto Malfoy”
Scattai in piedi come un fulmine, spaventando anche Harry che aveva chiuso gli occhi.
“I-O L-A U-C-C-I-D-O!!” urlai quasi marciando verso la porta della mia stanza. Ma il mio passo era incerto e la testa pulsava più di prima. Il moro per fermarmi inpiegò circa due secondi.
“Hermione, ferma e calma…rimettiti sdraita, aspetta che il mal di testa ti passi…”
“Mi passi un corno!! Quella…quella squaldrina!! Lei…” mi fermai. Non potevo di certo dire ad Harry che…che…sarei dovuta andare a letto con Malfoy. Mi buttai sul letto pensando solo all’idea. Non era possibile, non era possibile, non si potevano fare queste cose, ci doveva essere per forza una soluzione. Harry si sdraiò con me e io mi strinsi a lui. In che guaio mi ero cacciata. E tutto per colpa SUA!! Di quel viscido essere che, se possibile, in quel momento odiavo ancor di più!
“Devo assolutamente parlare con Lavanda!” esclamai cercando di alzarmi. Harry mi trattenne.
“Hermione, davvero…aspetta…io…devo parlarti”
Il tono del moro era combattuto, ansioso, timoroso, si sentiva chiaramente. Io mi misi meglio e lo guardai negli occhi. Con lui c’era sempre da preoccuparsi.
“Cosa è successo, Harry?” chiesi scandendo bene le parole, specie il suo nome. Lui sospirò, e con sguardo tormentato mi guardò.
“’Mione…non so come dirtelo. Promettimi che non impazzirai, ok? Io ho fatto il possibile…”
“Caspita Harry sì te lo prometto ora smettila di farmi preoccupare e parla!!” sbottai non tenendo più la tensione, e anche la rabbia che, minuto dopo minuto, stavo accumulando. Ci fu qualche attimo di silenzio, poi finalmente il Prescelto parlò.
“Forse non ti ricordi, ma avevamo comprato tutti gli addobbi no? Anche i coriandoli…le ragazze avevano insistito tanto. Non ho idea di come sia potuto succedere, ma dopo un po’ che li avevamo lanciati…beh hanno cominciato a…moltiplicarsi…sempre di più. E se si toccavano aumentavano. Erano stregati, eppure erano comuni coriandoli babbani. Abbiamo provato di tutto, ti giuro Herm. Ma la sala era quasi sommersa ormai e…” Harry si fermò guardandomi affranto e quasi colpevole.
“Abbiamo dovuto chiamare la McGrannit” finì il moro abbassando lo sguardo. Rimasi impietrita. Fu come se un masso mi fosse precipitato sullo stomaco. Cominciai a respirare affondo, incredula. Quanti, quanti danni avevo combinato! Era tutta colpa mia! Sì, non era colpa di Malfoy, lui era solo sé stesso, quello che avrei douto fare anche io, rimanere semplicemente io, con i miei difetti, le mie sconfitte, il mio orgoglio. Cosa avevo combinato! Una tregedia, una catastrofe, un cataclisma! Come avevo potuto permettere che avvenisse questo scempio?!
“Cosa…cosa ci ha fatto?” ebbi il coraggio di chiedere dopo qualche minuto. Harry esitò.
“Azzerati i punti…anzi peggio…resi negativi…praticamente siamo 200 punti sotto…la corsa alla coppa delle case è praticamente finita…e ci sono stati revocati i permessi per andare ad Hogsmeade, fino a primavera” spiegò il Prescelto. Io sospirai forte.
“E…a me?”
Finalmente il moro sorrise, con il suo solito sorriso fanciullesco e bellissimo che irradiava spensieratezza e gioia.
“Assolutamente niente…”
Io sgranai gli occhi incredula. Era tutta colpa mia e non ero stata nemmeno punita? Come minimo mi meritavo di riconsegnare la spilla di Caposcuola!
“Credevi che ti avrei lasciato così, in balia delle acque? Io sono il tuo eroe Hermione, ti ho salvato” disse Harry sorridendo ancora di più e dandomi un bacio sulla fronte.
“Ma come??” domandai velocissima.
“Ho detto alla McGrannit che nel pomeriggio ti era venuta la febbre e l’influenza, che stavi malissimo, e che ti eri addormentata subito dopo cena sfinita…e che ovviamente, non sapevi nulla ed era tutta colpa nostra…”
“Ma non è vero Harry, non è vero!! E’ tutta colpa mia!! Io non avrei mai dovuto permettervi di fare una cosa del genere, guardate cosa è successo!”
“’Mione non è affatto colpa tua, anzi!! Cosa vai dicendo, la colpa è solo nostra! Non è questione della festa…i Serpeverde fanno una festa ogni settimana e non li hanno mai scoperti…noi abbiamo avuto quel problema che ancora non riesco a capire! Forse avevano mischiato coriandoli normali con quelli degli scherzi, non so…comunque, tu hai fatto semplicemente quello che era umano…” disse lui con tono comprensivo.
“Non è giusto però che vi abbia punito così…forse se ci parlassi…”
“E’ tutto inutile ormai, ci ha scoperto, e come ci ripetevi tu, stavamo infrangendo decine di regole…è troppo tardi…”
Mi alzai di nuovo in piedi. Forse per quello era troppo tardi, ma dovevo provare a rimediare l’ALTRO guaio.
“Harry devo assolutamente andare a parlare con Lavanda…sai dov’è?”
“Penso sia in camera sua…” rispose pensieroso. Io annuii.
“Ok, torno subito…rimani qui per favore?” chiesi con tono quasi supplicevole.
“Certo Mione, non vado da nessuna parte…”
Un ultimo sorriso e mi avviai verso la camera della Brown, ancora un po’ barcollante, ma con le idee ben chiare in testa e soprattutto la rabbia e l’indignazione che non aveva l’intensione di sbollire, ma anzi di aumentare mano a mano che mi avvicinavo all’odiosa ragazza. Spalancai la porta di camera sua e la guardai con sguardo fulminante.
“TU!” le puntai il dito contro sprizzando scintille dagli occhi. Lei mi sorrise falsamente.
“Oh Hermione stai bene allora! Eravamo in pensiero!”
“Finiscila di dire stronzate, si vede lontano chilometri che sei solo una falsa! Piuttosto, sciogli immediatamente il contratto magico che vincola quello stupido gioco!”
“Eh beh Herm…non posso scioglierlo” rispose con un ghigno. Io sbarrai gli occhi.
“Cosaaa?! Cosa non puoi!! Tu brutta oca!! Tu ora lo sciogli immediatamente!!”
“Ehi ehi piano con gli insulti!! Ti ho detto che non posso!! Non si possono scigliore i vincoli magici di questi giochi, sennò dove sarebbe il divertimento? Li fanno apposta!”
“Li fanno apposta presupponendo che chi ci giochi abbia un po’ di cervello!! Invece no, tu mi hai fatto ubriacare e mi hai dato quell’assurda penitenza!! Cioè ma ti rendi conto?! Non si possono dare!”
“Oh invece è quello il bello, dare cose difficili!”
“Oddio ma quando hanno spartito l’intelligenza te eri in bagno?! Queste sono cose impossibiliii!! Mi spieghi dannazione come faccio ad ANDARE A LETTO CON MALFOY?!?! Eh me lo spieghi?! Hai fatto tutto apposta, perché sei gelosa, vuoi Ron? Tienitelo! Ma sciogli questo stupido incantesimo!”
“Sei tu quella che non capisce Hermione…non posso. Sei sorda?! NON POSSO!”
Ripresi fiato guardando fissa la ragazza. Riacquistai quasi in un solo colpo la calma, quando le parole mi suonaro più vere che solo scuse. Davanti al fatto compiuto e l’impossibilità di rimedio, tirai un sospiro.
“Che succede se non porto a termine la penitenza?” domandai implorando un’ultima parola di speranza. La Brown sorrise in un modo per niente rassicurante.
“Non penso che tu voglia saperlo davvero”
Sospirai. Era tempo perso, tutto tempo perso. E mi pentii amaramente di essere andata a quella festa. Guardai per l’ultima volta la mora con sguardo irato e me ne andai senza una parola in più. Quella lurida viscida ochetta me l’avrebbe pagata certo. Ma non ora. Ora avevo qualcosa di più importante a cui pensare. Me ne tornai di corsa in camera mia e mi buttai letteralmente sul letto, fra le braccia di Harry.
“L’hai uccisa?” chiese ironicamente.
“No…ucciderla sarebbe troppo poco” risposi con sarcasmo, anche se le mie parole non erano proprio così false. Il mio migliore amico si mise a ridere, e fortunatamente non mi chiese altri dettegli sull’incontro scontro fra me e Lavanda. Ancora non potevo credere a quello che avrei dovuto fare. Forse avrei dovuto semplicemente rassegnarmi ad una dolorosa punizione, ma sapevo benissimo che ero troppo orgogliosa per darla vinta alla Brown. Dovevo mettere in atto un piano più che ingegnoso ed efficace. Ero già stata con qualche altro ragazzo, ma Malfoy mi odiava, mi odiava più di qualsiasi altra ragazza al mondo, come potevo…sedurlo?! Forse se gli dicevo la verità…no no non potevo!! Non avrebbe mai accettato così. Dopo qualche minuto capii che dovevo almeno provare a…parlarci.

                                                                              *
In Sala Grande io e i miei degni compari ci stavamo gustando il delizioso sapore del successo, dopo che eravamo riusciti a sentire i racconti disperati dei Grifondoro che erano stati scoperti. Era gratificante vederli piagnucolare in giro e sentirli dire che erano andati dalla McGrannit pregandola di non togliergli proprio tutti i punti. Dopo pranzo decidemmo di andare in Sala Comune tutti insieme a festeggiare. Le ragazze tirarono fuori le loro scorte di vino elfico, passarono i bicchieri, e tutti riuniti intorno al fuoco li alzammo brindammo a noi e alla Coppa delle Case praticamente assicurata.
“Questo è più di quanto potevamo immaginare!!” esclamò euforico Theodore.
“Puoi dirlo forte!! Il nostro miglior successo! Cioè vi rendete conto? Non solo gli hanno tolto il permesso di andare a Hogsmeade, ma gli hanno detratto tutti i punti!!” insistette Blaise che quasi saltellava.
“Meglio Bla meglio! Sono andati sotto zero!!”
Io bevvi un lungo sorso di vino, poi mi venne in mente.
“Markus!” chiamai un ragazzo del quinto anno. Lui arrivò al mio fianco.
“Sì Draco?” mi domandò interrogativo.
“Trovami Anthony Goldestein e portalo qui…senza di lui non saremo riusciti ad attuare il nostro piano, deve festeggiare con noi…” gli spiegai. Lui annuì con il capo e si avviò fuori dalla sala.
“Draco pensa che tu non lo volevi nemmeno fare!” mi schernì il mio migliore amico.
“Beh l’iniziale scetticismo è lecito ad ogni umano dotato di cervello! Ma poi ho accettato e, grazie alla mia idea geniale…sì, è stato il nostro miglior successo!!” risposi alzando il pugno e tutti mi applaudirono. Io feci un inchino e poi tornai a sedere finendo il vino che avevo nel bicchiere.
“Ehi Rosaline, portamene un altro po’!” feci alla ragazza bionda un anno più piccola di me che aveva in mano la bottiglia. Lei si alzò e mi versò dell’altro vino per poi tornare dai suoi amici.
“Allora ci sarà un posto libero da Caposcuola ora?” chiese Daphne che era seduta in collo a Theo. Io corrugai la fronte.
“Non so se la Granger sarà cacciata…ma non penso sia successo, insomma, sennò a quest’ora si sarebbe già buttata dalla Torre di Astronomia, non pensi?” risposi ridacchiando insieme agli altri.
“Comunque non mi conviene che la Frigida se ne vada…dovrei cominciare a fare qualcosa tipo…lavorare!!” commentai con una smorfia. Qualche minuto, chiacchiera e bicchiere dopo la porta della Sala Comune si aprì, e Markus fece il suo ingresso accompagnato dall’alto e moro Corvonero.
“Ehiii Anthony!! Forza forza non siate timidi, un bell’applauso al nostro complice preferito!!” esclamai cominciando a battere le mani, e tutti mi imitarono. Gli andai incontro e gli diedi una bella pacca sulla spalla.
“Vieni Gold, ti offriamo da bere, te lo sei proprio meritato…è anche grazie a te se il nostro modesto piano si è trasformato nel nostro più grande successo!” gli dissi invitandolo verso il tavolino davanti al camino centrale.
“Grazie Draco, ma non è un po’ presto per bere? E se devo dirla tutta…non è che vada proprio così fiero da festeggiare il fatto che sono il vostro miglior complice…” rispose il Corvo. Io lo guardai stranito, come tutti gli altri.
“Aaah già…tu sei quello che ha…” mi fermai lanciando un sguardo insicuro ai miei compagni di casa, per poi terminare a bassissima voce.
“Degli scrupoli…e dei sentimenti!”
I pochi vicino a me sussultarono come se avessero sentito qualcosa di sconvolgente. Anthony aveva un’espressione in viso che era un misto fra indignazione e rassagnazione.
“Sì Draco io ho dei sentimenti, e una coscienza!!” esclamò a gran voce.
“Shhhh!!!” cercai di azzittirlo.
“Sei matto!! Non dire queste cose ad alta voce, blocchi la crescita ai ragazzi dei primi anni…” lo ammonii. Poi lo invitai a sedere sul divano accanto a me.
“E poi andiamo potrai avere quello che ti pare, ma mentiresti se dicessi che non sei contento di esserti tolto i Grifondoro dalle scatole per la Coppa delle Case!!” gli feci con un sorrisino furbo. Lui mi guardò inizialmente incerto, poi sorrise. Io mi lasciai andare ad una risata compiaciuta, passandogli poi un bicchiere di vino, e alzando il mio.
“Un brindisi!! A Goldestein!”
Rimanemmo un altro po’ a grogiolarci nella soddisfazione generale, fantasticando di come le nostre “eroiche gesta” si sarebbero tramandate di generazioni in generazione, tanti nonni Serpeverde che raccontavano ai nipotini Serpeverde della genialità, del coraggio e dell’astuzia che ebbero i famosi Malfoy, Zabini e Nott, nell’aver provocato più danni di chiunque altro ai Grifondoro.
“Uh beh sarò il caso che io vada…” fece Anthony alzandosi, mentre posava il bicchiere ormai vuoto sul tavolo.
“Ti accompagno…sennò ti perdi nei sotterranei…” dissi alzandomi a mia volta. Lui mi guardò scettico.
“Come se ti importasse” esclamò a mezzavoce. Io ricambiai uno sguardo ironicamente indignato.
“Ehi sei il nostro miglior complice…te lo devo!”  
E così salutai i miei compagni che continuavano a brindare e mi avviai con il Corvonero fuori dalla Sala Comune. Cominciammo a parlare di quello che era successo, delle voci che giravano e di quanto i polli ci avrebbero rimesso.
“Ma lo sai che ho sentito da delle ragazze di Grifondoro che la Granger era completamente ubriaca, da vomitare e non ricordarsi più niente? Incredibile” mi raccontò scuotendo il capo dall’incredulità. Sulle mie labbra si disegnò un ghigno maleficamente compiaciuto.
“Già…incredibile” sussurrai senza smettere di sorridere. Presi dalla conversazione lo accompagnai fino al piano della Torre dei Corvi.
“Via ci si becca in giro Gold…” lo salutai. Lui annuì e sorrise.
“Non vi ubriacate…di successo e di vino!!” si raccomandò ironicamente. Un cenno con la mano e mi avviai verso le scale, cominciando a scendere per tornare nei sotterranei, senza smettere di pensare alle parole di Anthony, che mi avevano reso ancora più fiero. Il mio piano aveva funzionato anche con la Mezzosangue, tutto era andato per il meglio. Voltai in un corridoio per arrivare agli scalini che portavano direttamente all’entrata dei sotterranei, quando notai che i miei passi non erano gli unici. Mi girai e rimasi piacevolmente compiaciuto.
“Ehi Granger!!” esclamai dopo averla riconosciuta. Alzò lo sguardo da terra e quando mi vide, non mi lanciò il solito sguardo astioso, infastidito o disgustato. Sembrò anche lei…piacevolmente sorpresa.
“Malfoy!” fece fermandosi di fronte a me. Ci guardammo negli occhi per qualche istante, poi io ghignai e decisi che era venuto il momento di divertirmi un po’.
“Ti devo ringraziare Mezzosangue…non opponendoti a quella festa ci hai consegnato personalmente la Coppa delle Case!” cominciai con grandi aspettative, ma ancora una volta non ottenni quello che mi aspettavo, e quello che in un certo senso speravo.
“Oh sì, ma non devi proprio ringraziare me, ma quello che c’ha venduto quei coriandoli manomessi” rispose tranquillamente, con un sorriso. Io rimasi un attimo confuso, visto che la Frigida non aveva avuto la solita reazione, ma anzi era rimasta gentile e sorridente quando avrebbe dovuto saltarmi al collo con la bacchetta puntata minacciandomi di morte. Non mi diedi per vinto però.
“Già penso che dovrei! Oh, ho anche saputo che alla tua prima festa hai fatto pazzie eh! Ma forse non ricordi…comunque, se ti sei divertita, sperando che tu ti ricordi almeno qualcosa, mi prendo personalmente il merito!!” insistetti a stuzzicarla per cercare di scatenare in lei le normali risposte aggressive di sempre.
“Sì, anche se non è stata proprio colpa mia, sono finita comunque a vomitare e prima di qualche ora fa non mi ricordavo assolutamente niente. Comunque, ora che mi è venuto in mente, posso confermare che mi sono proprio diverita!” esclamò senza cambiare tono o espressione.
“Beh Granger, questo però non cambia quello che sei, o l’opinione che gli altri hanno di te…ricordi, te ne ho…”parlato” una settimana fa” dissi provandomi a giocare la carta della spregevole, crudele e terribilmente appagante discussione che aveva scatenato il tutto. Lei fece spallucce noncurante.
“Lo so, ma in effetti un po’ in me cambia, anche se penso che prima di tornare ad una festa passerà del tempo…” fu la sua diplomatica ed educata risposta, con tanto di sorriso. Io mi stavo facendo davvero confuso, il comportamento della Granger era del tutto inconcepibile, specialmente dopo quello che era avvenuto. Non nascosi il mio sguardo stranito che le rivolsi insistentemente. Dopo qualche minuto che ci guardavamo, finalmente lei sospirò e sembrò arrendersi.
“Malfoy…ti devo parlare”

Spazio dell'Autrice:

Lo sapete che il programma di HTML mi ha riso nel viso quando l'ho riaperto dopo tutto questo tempo? xD Ho avuto un vero e proprio momento di blocco, e poi, poco fa, ho ricominciato a scrivere tutte le FF che avevo iniziato, e altre nuove...CONTEMPORANEAMENTE!!! Cioè una cosa davvero da schizzofrenici, cinque righi di una, dieci di un'altra, una pagina di un'altra ancora...questa è il primo capitolo che sono riusciuta a portare a termine...che dire spero che vi ricordiate di questa storia, che il capitolo nuovo vi piaccia, e che magari nuovi lettori arrivano!!
Sinceramente una cosa che mi ha spinto a riscrivere sono i ricordi...sono ricapitata su EFP e mi è venuto in mente quando ogni tre secondi aggiornavo la pagina per vedere se c'erano recensioni. Sì, ricevere recensioni, fidatevi, è una delle più belle sensazioni del mondo!! L'attesa, la sorpresa, la soddisfazione...il sentirsi apprezzati e capiti è il massimo del massimo! Quindi inutile dirvi quanto le RECENSIONI SIANO GRADITE!!


Un grande bacio dalla vostra DumbledoreFan

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Capitolo 8
*** Non tentare significa rimanere con il dubbio che ce l'avresti fatta ***


Hello folks! Guardate come sono stata veloce!! Oh in questi giorno c'ho l'ispirazione a mille, sarà l'aria di Trieste o non so che, comunque xD Ecco un bel capitoletto dove finalmente si inizia a delineare la storia e a renderla più chiara...enjoy the chapter!

Entrammo in una classe lì vicino. Chiusi la porta a chiave e insonorizzai tutto sotto lo sguardo accigliato e confuso di Malfoy. Finito mi sedetti su un banco e tirai un grosso sospiro.
“Non so proprio da che parte iniziare…” confessai mentre mi torturavo le mani.
“Ti facevo più intelligente Granger…di solito si comincia dall’INIZIO!” rispose sarcastico sedendosi su una sedia di fronte a me. Io feci un altro sospiro. Avevo ideato una storia abbastanza convincente per riuscire a passare un po’ di tempo con il biondo Serpeverde, che mi sembrava la base ideale per riuscire ad ottenere qualcosa. Nel riflettere sul da farsi, cercando disperatamente una soluzione per sistemare la situazione con la mia solita lucidità e razionalità, mi ero resa conto di una verità: conoscevo ogni cosa che avrebbe infastidito Malfoy, ma nessuna che avrebbe gradito. Non avevo idea di cosa gli piacesse, di quali fossero le sue passioni, i suoi interessi, di come conquistava o si faceva conquistare, non conoscevo i suoi amici, niente di niente. Perciò la prima cosa di cui dovevo preoccuparmi era assolutamente e catogircamente passare del tempo con lui e scoprire tutte quelle cose, per provare almeno a farmi venire qualche idea su come convincerlo a trattarmi come una ragazza qualunque. Perché a sentire le voci che giravano, a parte noi Grifondoro amiche o comunque compagne di Harry, tutte erano passate dal letto di Malfoy.
“Ho parlato con il Professor Lumacorno, e mi ha detto che per essere ammessi alla scuola di Medimaghi devo avere dei crediti extra, e per averli devo…inventare una pozione…solo che me l’ha detto praticamente qualche giorno fa e non farei assolutamente in tempo…perciò…” mi fermai a guardarlo un attimo, poi abbassai il capo quasi con vergogna.
“Ho bisogno dell’aiuto del pozionista più bravo della scuola” conclusi evitando accuratamente il suo sguardo. La storia che gli avevo appena raccontato era quasi totalmente vera. Avrei dovuto inventare quella pozione per i crediti necessari per la scuola di Medimagia, ma non avevo una scadenza a breve. Lumacorno mi aveva rassicurato dicendo che avevo tempo fino ai M.A.G.O per consegnarla, e quindi avrei avuto tranquillamente tutto il tempo di farla per conto mio. Mi ero resaconto però che una delle poche cose, se non l’unica che sapevo su Malfoy, era che sapeva fare benissimo le pozioni, e anche se non lo potevo quasi ammettere, a volte era anche più bravo di me, forse proprio perché ci metteva più passione di me. Allora avevo deciso di usare quella mia piccola conoscenza a mio favore e tirare su questa idea per stare un po’ in sua compagnia.
Comunque mi sentivo realmente in imbrazzo per quello che stavo facendo.  Nonostante non avessi dubbi, ovviamente, non volevo certo beccarmi orribili dolori; era un’altra cosa che andava completamente contro la mia natura. A costo di lavorarci la notte io non avrei MAI chiesto aiuto a Malfoy, né tanto meno gli avrei mai detto che era il più bravo pozionista della scuola!! Cioè piuttosto mi sarei fatta togliere un rene, o magari anche tutti e due!! Non era concepibile per me essere così gentile e cortese con quel ragazzo, avevo litigato con lui più che con chiunque altro! Per il solo orgoglio di poterlo contraddire e non dargliela vinta ero andata ad una FESTA!! Ubriacandomi e facendo passare un sacco di guai alla mia casa, fra l’altro! Cosa che se me l’avessero raccontata appena qualche settimana fa non ci avrei creduto! A causa sua mi sono successe le peggio cose, i peggiori momenti!! E ora?! Ora mi ritrovavo a fargli le moine per scoprire gli atteggiamenti giusti per SEDURLO!!
Non avrei mai potuto immaginare di ritrovarmi in una situazione del genere. E nonstante continuavo ad attribuire la colpa a lui o a Lavanda, piano piano cominciavo a rendermi conto che alla fine, la colpa era solo mia.
“Mmm mica ho sentito bene…puoi ripetere?” disse con un marcato sarcasmo e una nota di compiacimento e goduria pura. A quel punto mandai al diavolo tutte le mie prerogative dell’essere gentile e tranquilla e la vera parte di me scoppiò.
“E andiamo Malfoy dannazione!! Smettila di fare il cretino per cinque nano secondi! Mi sono dovuta tipo autolesionare per convincermi che non era una pessima idea!” sbottai infastidita dal comportamento del biondo. Lui invece di risentirsi o rispondermi con astio sghignazzò divertito.
“Oh finalmente una risposta degna di te!! Mi stavo annoiando sai?!”
Io gli lanciai uno sguardo omicida e incrociai le braccia sotto il seno. Però, nonostante non sopportassi Malfoy, in un certo senso quello scambio di battute mi aveva reso più tranquilla. Mi sentivo assolutamente fuori luogo a trattare Malfoy con gentilezza e diplomazia, mentre ero del tutto a mio agio nel minacciarlo o fargli battute sarcastiche, e nel sentirmi rispondere con lo stesso tono. A quanto aveva appena detto il biondastro, anche lui si sentiva più a suo agio e stava aspettando il momento in cui sarei “rinsavita”. Sì, una cosa non spaventa o disturba solo perché è brutta o pericolosa. Spavanta perché non si conosce. Perché non è “normale”. Nella nostra normalità tutti ci sentiamo benissimo. Quindi, avendo appena riacquistato la mia normalità, cercai di affrontare la cosa nel modo più spontaneo possibile. Era la soluzione migliore, e probabilmente quella con cui avrei ottenuto di più. Inutile fare i docili con quella Serpe velonosa, ti avrebbe solo spolpato più facilmente. Solo essendo più combattiva, tenendogli testa, l’avrei convinto.
“Malferret, lascia perdere i convenevoli! Ora non ne ho proprio voglia…” feci con tono infastidito. Lui si alzò in piedi e fece un passo senza di me.
“Ok andiamo al sodo Mezzosangue…ribadisco il fatto che ti facevo più intelligente. Invece sei abbastanza stupida da credere che io acconsenta ad aiutarti…beh, devo far scoppiare la tua bolla di illusione…io non aiuto i Grifondoro traditori come te…” disse con tono pacato, che trasmetteva più disprezzo di un tono arrabbiato. Eh sì, dovevo ammettere che quando si trattava di ferire o colpire, Draco Malfoy era infallibile, ma io ormai avevo sviluppato una vera e propria barriera che mi rendeva immune da qualunque sua tipica offesa. A meno che non mi facesse uscire a testa bassa senza poter ribattere. E sinceramente avrei preferito essere meno orgogliosa, o avere una barriera più forte per quello.
Comunque, era ovviamente la risposta che mi aspettavo da lui, non c’era da stupirsi. Per questo non mi scomposi di una virgola, continuando a tenere il suo sguardo senza timore e senza vacillare. Ero diventata esperta ormai.
“Vedi Malfoy, in realtà sei tu quello abbastanza stupido da pensare che io abbia creduto che un semplice per favore ti avrebbe convinto…so benissimo che voi Serpeverde, tu specialmente, siete persone spregevoli, e che non aiutereste mai i Grifondoro bla bla bla…ma come persone spregevoli, siete anche quelli senza scrupoli che piuttosto di guadagnarci non si fanno fermare da niente, sensi di colpa e robe del genere compresi. Perciò sono pronta a contrattare con te…” ribattei con lo stesso tono pacato e un sorrisino risoluto. La sua espressione si fece accigliata quando rispose.
“Noi Serpeverde non siamo spregevoli…il fatto che diciamo le cose esattamente per come sono, sappiamo divertirci e siamo ambiziosi non implica che siamo anche spregevoli”
Io feci un sorrisino molto sarcastico.
“Oh lo so…infatti voi non siete spregevoli per quello…ma per un altro miliardo di ragioni…non farmele elencare ti prego!”
Incassò il colpo senza risentirsi, la sua espressione era pensierosa e probabilmente stava ragionando sulla mia proposta.
“E perché credi che io sia disposto a contrattare con te?” domandò dopo qualche istante.
“Semplice, perché ne potresti trarre vantaggio! Andiamo Malfoy!! Ok la storia dei pregiudizi, che per la cronaca ricorda non sei il solo ad averli: non dimenticare che io non sto facendo i salti di gioia all’idea di lavorare con un figlio di mangiamorte! E ok anche la storia della rivalità fra case, ma quando c’è di mezzo il guadagno, che t’importa? Di certo non cominceremo ad andare d’accordo o chissà cosa, solo affari! Non ti facevo così sentimentalmente coinvolto in questa cosa…” risposi cercando di toccare qualche suo punto debole, e con l’ultima frase scatenare un po’ di psicologia inversa. E funzionò. La Serpe bionda si fece ancora più pensierosa, poi annuì.
“Io non sono sentimentalmente coinvolto da NIENTE!” puntualizzò indispettito alzando il mento in un gesto orgoglioso. Io feci spallucce.
“Dì quello che ti pare, ma ti stai facendo un sacco di storie inutili per concludure un accordo su cui potresti guardagnarci! Per cosa poi? Un po’ di sangue e di vecchie storie…come se avessi paura che a stare con me comincerai ad amare i Mezzosangue e i Grifondoro!!” insistetti su quel punto.
“Ma figuriamoci, paura di cominciare ad amare i Mezzosangue e i Grifondoro!! Mi fai venire voglia di ridere!! Io non smetterò mai di odiarvi!” esclamò con tono estremamente convinto ed energico. Capii che quella era la buona strada e continuai.
“Allora non hai da temere…se sei così sicuro che il tuo odio è assolutamente eterno e irreversibile, non vedo perché rinunciare all’opportunità che sto per offrirti!”
Lui pensò per qualche altro momento, poi ribattè.
“Non sono di certo qui a tua disposizione!! Aiutare la mia…beh la mia peggior nemica non era proprio nei miei programmi…sai com’è, di solito quando non sopporti qualcuno non ti butti fra le sue braccia nel momento in cui ha bisogno, anzi…”
Io ascoltai le sue parole e mi feci venire in mente qualcosa di convincente.
“Beh certo questo posso capirlo! Aiutarmi non è la tua prima prerogativa, e sicuramente preferiresti cruciarmi che darmi una mano…ma io non sono venuta a chiedere il tuo aiuto spassionato. Io ti ho proposto un accordo. Indipendentemene dal mio guadagno o dal tuo, è un vero e proprio affare. E la vita privata sta alla larga dagli affari, perché può sabotarli, esattamente come ora!”
Questa volta il silenzio del biondo Serpeverde durò qualche minuto, in cui probabilmente la sua mente (malata) stava rielaborando tutto quello che gli avevo appena detto per decidere sul da farsi.
“Ok” asserì semplicemente, senza aggiungere altro. Evidentemente ancora il suo orgoglio non aveva pienamente accettato l’idea, ma si era convinto. Si rimise a sedere, accavallando poi una gamba sopra l’altra, e appoggiando un gomito sul banco. Mi convisi che il pensiero su quanto fosse sexy derivasse dal quasi lavaggio del cervello dovuto al mio scopo e non dalla realtà. Io annuii a mia volta con il capo.
“E allora sentiamo, che cosa mi offri?” chiese con aria interessata dopo che si era apparentemente ripreso dal tutto. Io trattenni a stento un sorriso vittorioso.
“Potrei farti i compiti delle materie che devi rimediare…” risposi. Lui aggrottò le sopracciglia e si accarezzò il mento con il dito.
“Facciamo di tutte le materie…” ribattè lui. Io feci una smorfia ma non mi opposi. Avevo immaginato che non gli sarebbe bastato così poco e avrebbe alzato l’offerta anche di parecchio, perciò ero partita abbastanza bassa.
“E facciamo che me li farai fino a Natale, compresi quelli delle vacanze, ovviamente in anticipo” continuò poi. Io mi accinsi a ribattere ma la mia lamentela mi si fermò in gola. Così ingoiai il rospo e storsi la bocca indignata. Ok questo effettivamente era un po’ più di quanto mi fossi immaginata. Sarebbe stato un lavoraccio, ma non è che avessi tutta questa scelta.
“Va bene Furetto…” ringhiai quasi mentre lui ghignava soddisfatto. Tutte quelle storie e alla fine quello che ci guadagnava più di tutti era proprio lui!
“Ma mettiamo tutto per iscritto!! Non ti permetterò di fare il furbo!” esclamai puntandogli il dito contro. Eh sì non mi sarei di certo fatta fregare da quell’impiastro, che magari promette e poi combina casini, e mi manda tutto a monte! Nossignore! Avremmo scritto, firmato e incantato tutto come si deve! Di certo non mi fidavo del più Serpeverde dei Serpeverde!
Lui fece spallucce noncurante.
“Anche tu potresti fare la furba, perciò sono d’accordo…” acconsentì senza obbiettare.
“Io non potrei fare la furba, la mia parola conta, al contrario della tua…sei tu il cattivo della situazione…” gli feci notare mentre scendevo e andavo a cercare per l’aula pergamena, penna e inchiostro.
“Già…quasi dimenticavo” mugugnò sarcastico. Io alzai gli occhi al cielo, poi andai nell’armadietto in fondo alla classe dove trovai l’occorrente che stavo cercando. Posai il tutto sulla cattedra, stesi il foglio accuratamente, aprii il calamaio e v’intinsi la piuma. Nel frattempo il biondo mi aveva raggiunto, si era messo accanto a me e mi guardava aspettando. Io feci mente locale qualche secondo, poi cominciai a scrivere:
Io, Draco Lucius Malfoy, m’impegno solennemente ad aiutare Hermione Jane Granger ad inventare e preparare un’eccellente pozione per i crediti extra necessari ad entrare nel corso di Medimago, a non abbandonare il tutto fino alla fine, a non sabotarlo di proposito, a fare la massima attenzione, a non danneggiare in qualunque modo lei o la pozione, senza comportamenti che possano mettere a rischio il lavoro.
“No, poi non so, vuoi anche che ti porti la colazione a letto la mattina?!” disse sarcastico aprendo le braccia in un gesto teatrale. Io feci un’esrpessione ironicamente e fintamente adorante.
“Oh sì che bello! L’aggiungo subito!!” ribattei con altrettanto sarcasmo. Fu lui questa volta a fulminarmi con lo sguardo.
“Ora scrivi la tua parte del contratto, te la detto io!” esclamò pronto a “vendicarsi”. Io sbuffai sonoramente ma posai la penna sulla pergamena in attesa delle sue parole.
“Io, Hermione Jane Granger, m’impegno solennemente a svolgere tutti i compiti di Draco Lucius Malfoy, di tutte le materie, fino a Natale, compresi quelli assegnati per i giorni festivi, prima delle vacanze; a non abbandonare la promessa nel caso la pozione fosse completata prima di Natale, e a non comportarmi in maniera tale da dannggiare in ogni modo lui, e i suoi lavori. M’impegno inoltre a non infastidirlo, a non lamentarmi e a non innervosirlo” dettò compiaciuto.
“Sììì certo anche questa!! E poi cosa devo fare, lavarti i vestiti e mettirti in ordine la camera?!” esclamai contrariata. Lui fece la mia stessa precedente espressione.
“Oh sì che bello!! Aggiungilo!” rispose ripetendo le mie parole anche con troppo sarcasmo. Io sbuffai ma alla fine scrissi tutto. Non ero di certo quella con il coltello dalla parte del manico. Anzi. Ero quella con il coltello infilzato nella schiena. Perciò potevo ritenermi dannatamente fortunata se ero riuscita a convincere Malfoy, anche se non ero neanche lontanamente vicina al compiere la mia penitenza! Io stessa avevo precisato che sarebbero stati solo affari, invece era tutta una stupidissima farsa per riuscire a passare del tempo con quel biondastro maledetto e vedere se era possibile…oddio non riuscivo nemmeno a pensarlo!! Come avrei fatto a metterlo in pratica?! Ero completamente scoraggiata, insicura! Ma di una cosa ero assolutamente certa: non mi sarei arresa senza combattere! Non tentare significa rimanere con il dubbio che ce l’avresti fatta.
 Incrociai i miei occhi nocciola con quelli grigi-argentei di Malfoy ripetendomi in quale fottuto guai mi fossi cacciata.
“Allora è deciso…però dimmi, quando e dove potremo incontrarci per il lavoro? Sai, è il caso che rimanga un segreto…” feci con ovvietà, e lui mi guardò con sufficienza.
“Nooo che dici!! Io stavo pensando di fare dei volantini e degli striscioni e attaccarli dappertutto!! Magari farne passare anche uno attaccato alla scopa! Che dici?” esclamò con il suo solito sarcasmo Made-in-Malfoy. Io non potei fare a meno di lanciargli un’occhiata fulminante.
“Ah-ah, ma come sei spiritoso…se per una volta la smettessi con il sarcasmo e ti concentrassi sulle cose serie, forse eviteremmo di perdere tutto questo tempo!” ribattei indispettita. Il Serpeverde fece una smorfia.
“Oh mi dispiace tanto di farti perdere il tuo indispensabile tempo che potresti passare con Lenticchia e San Potty!”
Stavo per contrattaccare a mia volta, ma decisi che non saremmo arrivati a niente se avessi continuato a battibeccare, io non avrei imparato niente né risolto niente.
“Dai Malferret, ti ho fatto una domanda! Hai qualche idea su quando e dove possiamo vederci?” insistetti cercando di ottenere qualcosa. Lui ci ragionò un attimo, poi rispose.
“La Stanza delle Necessità è perfetta! Possiamo trovarci tutti i pomeriggi alle quattro lì, io ti aiuto un po’ con la pozione, e poi tu ti occupi dei miei compiti, nessuno saprà niente e ci guadagneremo entrambi” spiegò concludendo alla perfezione.
“Ok è perfetto…cominciamo domani?” feci mentre la tensione del “vero” inizio della missione si faceva più vicino. Sì, perché fino a lì era stato tutto semplice. Convincere Malfoy non era poi l’impresa delle imprese, ero brava con le parole e tutto. Ora arrivava il bello. O almeno, a seconda dei punti di vista. Stava arrivando il momento in cui avrei dovuto cambiare qualcosa, se non tutto, per arrivare fra le braccia di quell’odioso Furetto ed evitare la dolorisissima punizione che mi avrebbe aspettato in tal caso avessi fallito. Ma no, non potevo fallire. Che diamine io ero Hermione Jane Granger, ero la migliore in tutto!! Niente mi scoraggiava, se volevo ottenere qualcosa m’impegnavo e ci riuscivo! E nemmeno questo mi avrebbe fermata, per nulla al mondo!! Non potevo di certo farmi intimorire da Malfoy, da Lavanda o nessun’altro. Era la grande prova per me stessa, per dimostrare che davvero posso arrivare dovunque, anche alle cose più assurde, impensate, impossibili. Posso raggiungere tutto ciò che desidero o che devo. E improvvisamente mi sentii come illuminata di una nuova luce di speranza.
Sì! Mi sarei portata a letto Draco Malfoy!
Presi la bacchetta dal mio mantello e stregai pergamena e piuma, poi passai quest’ultima alla Serpe.
“Prego, firma sotto la tua parte…” gli dissi porgendogli il foglio. Lui sì chinò leggermente sulla cattedra e firmò con una calligrafia elegante e delicata, poi mi porse a sua volta la penna. Io tirai un lungo sospiro e guardai il contratto un ultima volta. Poi, firmai.


Allora, che mi dite? Il piano della cara Granger sembra sensato, ma come ha detto lei, è solo all'inizio dell'opera. Però se chi ben comincia... xD Ho messo una bella parte introspettiva per far capire come si sente Hermione e non lasciare tutto così, perchè effettivamente la situazione è strana, e lei non è la classica troietta che va anche con i muri...perciò ci tenevo a mettere in chiaro i suoi pensieri. Draco alla fine si fa convincere, e ora se ne vedranno delle belle!!

Un ringraziamento particolare e sentito a quelli che hanno recensito: ___mademoisellemarty, ginsan89, For ever cullen, SlytherinAngel e Hollina.
Grazie mille davvero con il cuore, siete eccezionali e i vostri commenti mi riempiono di gioia!

Spero che il capitolo via sia piaciuto, mi raccomando RECENSITE IN TANTI!!!

That's all folks!

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Capitolo 9
*** "La coscienza è come una malattia che sta contagiando sempre più persone..." ***


Hello folks!! Eccovi un altro bel capitoletto di questa Dramione. Si alterna il punto di vista di Hermione a quello di Draco, nel loro primo incontro. Enjoy the chapter!

Stavo ufficialmente diventando pazza. Questa storia mi stava logorando, non riuscivo a pensare ad altro, la mia mente non aveva un attimo di tregua, ero sfinita, esausta, e completamente esaurita. Se ne erano accorti tutti. Da stamattina non facevo altro che andare a sbattere dappertutto, distrarmi, non seguire o ascoltare quelli che mi parlavano, e addirittura mi ero fatta prendere alla sprovvista da una domanda della professoressa di Aritmanzia. Insomma, un totale disastro, perché nella mia testolina non c’era spazio se non per Draco Malfoy. E per il mio fottutissimo piano. Perciò mi resi conto che, se questa situazione fosse durata a lungo, io sarei diventata completamente matta.
Ora, me ne stavo in camera mia davanti allo specchio, a guardarmi e torturarmi con gli occhi. Mancavano dieci minuti alle quattro, e io da più di un’ora mi stavo scervellando su come mi sarei dovuta presentare all’incontro con il Principe delle Serpi. Avrei dovuto sedurlo, ok, ma non potevo tipo presentarmi con minigonna, tacchi e camicetta mezza sbottonata. Uno perché proprio non avevo quei vestiti, e due perché avrebbe reagito nel peggiore dei modi. Chissà cosa avrebbe pensato!! Non potevo uscire così allo scoperto! Io ufficialmente lo odiavo ancora. Cioè, io lo odiavo davvero!! Perciò mi resi conto che il modo migliore era presentarmi con la divisa di sempre, ma con qualche piccolo accorgimento, che avrei fatto passare per casuale, o per ritardo, tipo i capelli slegati, la camicia non abbottonata perfettamente e la cravatta allentata. Insomma qualcosa che potesse in qualche modo attirare un po’ la sua l’attenzione ma che passasse come una cosa non voluta. Finalmente mi decisi ad uscire e ad avviarmi verso la Stanza delle Necissità, cercando di mantenere un po’ di sana lucidità, o almeno di riacquistare quella appena perduta, a quanto pare. Quando mi ritrovai difronte al quadro del troll con il tutù, lui ovviamente non c’era. Anche alle riunioni di prefetti e caposcuola, era immancabilmente in ritardo. Mi appoggiai al muro con le braccia conserte al petto ad aspettarlo. Dopo dieci minuti abbondanti sentii finalmente dei passi, e la figura alta e longelinea di Malfoy sbucò da dietro l’angolo, mani in tasca e sigaretta in bocca, capelli perfettamente disordinati, cravatta slacciata e passo cadenzato, elegante e regale.
“Toglimi una curiosità Malfoy…nei sotterranei c’è il fusorario?” feci ironicamente alludendo al suo ritardo. Lui soffiò fuori un po’ di fumo, guardò distrattamente l’orologio e fece spallucce.
“Non sono io che sono in ritardo…sono gli altri che sono in anticipo” disse con tono noncurante, e anche abbastanza ovvio. Io scossi il capo.
“Hai un modo di ragionare davvero particolare tu…” risposi mentre mi avvicinavo di qualche passo a lui. Quando gli fui a qualche spanna lo guardai qualche istante negli occhi, poi gli sfilai la sigaretta di bocca e la spensi.
“Come da contratto, non puoi ledermi in alcun modo…e nemmeno io posso ledere te. Faccio un favore ad entrambi” giustificai il mio gesto. Lui sbuffò sonoramente.
“Come da contratto, non devi innervosirmi…” ribattè lui. Io non indietreggiai di un passo e continuai a guardarlo negli occhi.
“Infatti non ti sto innervosendo! Partendo dal presupposto che sei sempre nervoso…” puntualizzai. Il biondo sembrò contrariato, ma chiuse il discorso.
“Allora vogliamo stare qui tutta la sera a parlare delle cianfrusaglie o entriamo e facciamo qualcosa di utile?!”
Io allora mi girai e feci adeguatamente comparire la porta. Entrai dentro la stanza che era appena comparsa, e il Principe delle Serpi mi seguì a ruota. Era una normale stanza con le pareti bianche, da una parte una grande librearia di legno con innumerevoli e antichi volumi di magia dall’aria preziosa, dall’altra c’era un intero reparto riguardante le pozioni, con ogni sorta di calderone ed ingrediente…in mezzo c’era un grande tavolo di mogano e delle sedie bianche, mentre in un angolo un divano e due poltrone del medesimo colore, con un grande camino acceso. Posai rumorosamente la mia borsa sul tavolo.
“Ok, mi sa che i libri che ho portato non mi serviranno…o meglio, non ci serviranno” specificai andando vero la libreria e cominciando a dare un’occhiata ai titoli.
“Hai pensato su per giù a che tipo di pozione vorresti creare?” mi chiese il Serpeverde quando mi fu accanto. Io storsi la bocca.
“Ma, qualche idea mi era vanuta a mente, ma voglio dare un’occhiata a questi libri…” risposi voltandomi verso di lui. Non mi ero mai accorta che i suoi occhi sembravano argentati da quanto erano grigi.
“Questo sembra interessante…” disse tirando giù un tomo abbastanza grande. Lessi il titolo: “Effetti e conseguenze del mischiare ingredienti”.
“Poggialo sul tavolo, che io trovo anche qualcos’altro…” gli feci e anche io cominciai a prendere qualche libro. Li misi a mia volta insieme a quello che aveva adocchiato Malfoy e mi sedetti. Lui m’imitò mettendosi di fronte. Cominciammo a sfogliare, cercare, e leggere tirando fuori idee.
“Qualcosa sul medicinale?” provai a dire mentre leggevo il capitolo degli ingredienti con poteri benefici. Malfoy fece una smorfia.
“Sono parecchio complicate, e poi penso abbiano già inventato tutto in quel campo…” commentò lui senza staccare gli occhi dal suo libro. Io annuii e mi rimisi a cercare. Dopo qualche quarto d’ora e qualche idea bocciata, il biondo alzò di scatto il capo e battè le mani.
“Ce l’ho! Come ho fatto a non pensarci prima!! Sono quelle su cui sperimentano e invanto più di tutte!” esclamò alzandosi e andando verso la libreria. Io lo guardai confusa.
“Di che parli Malfoy?” gli domandai incuriosita. Lui poggiò sul tavolo un altro libro e con aria compiaciuta dalla sua idea esclamò.
“Un filtro d’amore! Non troppo difficile, ma abbastanza da guadagnare un bel po’ di punti, sui quali c’è ancora tanto da inventare…” spiegò porgendomi il tomo che aveva preso. Io lo aprii e ci ragionai un po’. Infine annuii.
“Sì, direi che ci siamo…sembra una buona idea…caspita Malfoy il tuo cervello è meno bacato di quello che pensavo!!” me ne uscii con una battutina sarcastica.
“Non ci provare nemmeno Granger…se l’avessi pensato davvero non mi avresti chiesto aiuto…” ribattè lui a tono. Incrociai i suoi occhi. Era strano guardarlo negli occhi in quel modo. Senza rabbia, rancore, disprezzo…solo normalmente. Come si guarda una qualunque altra persona. Senza nessuna particolare emozione.
“Beh ma la mente malata ce l’hai uguale o mi sbaglio, adorabile furetto?” lo stuzzicai un po’ per vedere come reagiva. Da quel punto di vista, dovevo ammettere, che era quasi divertente. Lui si avvicinò un po’ e il suo sguardo si fece più intenso.
“Sì, e fossi in te eviterei di giocarci, piccola Mezzosangue…” rispose. Io mi avvicinai a mia volta.
“Lo sai che non temo le sfide…” ribattei. Certo che eravamo vicini. E non era così abominevole come sembrava. Il biondo ghignò divertito per qualche istante, poi si rimise a sedere, riprendendo a leggere qualcosa sulle pozioni.

                                                                                    *

Lavorare con la Granger non era proprio il programma che mi ero immaginato per quei giorni. Anzi, la sua proposta mi aveva fatto cadere abbastanza dalle nuvole. Non avrei mai e poi mai creduto che proprio Hermione Jane Granger, che per la sola ripicca di non aver ribattuto alla nostra discussione, era andata, contro i suoi principi, ad una festa, ora si presentasse da ME, Draco Lucius Malfoy con gli occhioni dolci bisognosa di aiuto. Doveva essere praticamente disperata…o avere qualcosa in mente. Sì, avevo pensato anche a quello. Mai fidarsi dei Grifondoro, non si poteva prevedere quello che gli passava nella loro testolina mal funzionante. Ma per ora non riuscivo ad immaginare niente di losco che la Granger potesse architettarmi, anche se continuavo a stare all’erta. Inizialmente non ero molto sicuro, ma caspita, mi ero guadagnato tutti i compiti fatti fino a Natale!! Che pacchia, avrei potuto fare assolutamente quello che volevo! O almeno, finchè non finivo di aiutare la Mezzosangue con la sua pozione, che però dovevo ammettere, non mi dispiaceva affatto come lavoro. Su una cosa aveva ragione: ero il miglior pozionista della scuola. E non solo perché ero particolarmente dotato, quello è ovvio, ma perché era una vera e propria passione, fin dal primo giorno che misi piede nell’aula di Piton, magari anche affascinato dal suo discorso. Quindi, con la conclusione che il gioco valeva ampiamente la candela avevo accettato senza ripensamenti, e anche con qualche sorpresa. Lavorare a stretto contatto con la Frigida non era noioso o frustrante come potevo immaginare. Era molto…professionale. Anche se il contratto aiutava parecchio in questo.
“Beh solitamente i filtri d’amore, non creano ovviamente amore, ma ossessione, giusto?” stava ragionando la Granger più con se stessa che con me. Io la guardavo annuendo di sfuggita con il capo.
“E se noi creassimo l’illusione dell’amore?” disse con aria da illuminata, come se avesse appena avuto una visione divina. Io aggrottai la fronte.
“Non ti seguo Granger…che intendi dire?” le domandai non tanto convinto di quello che stava dicendo. Lei si mise meglio sulla sedia e si avvicinò un po’ a me.
“Intendo che a volte, anzi spesso, capita che se provi determinate cose per una persona, determinati sintomi, ti viene il dubbio che ti piaccia, che poi diventa una certezza, che poi diventa amore…se ricevi alcuni segnali, cominci a pensarlo, e poi ti convinci…lo so per te è un concetto assolutamente astruso visto che parti dal presupposto che non conosci l’amore…” spiegò lanciando per ultimo questa lieve frecciatina. Io ghignai quasi provando pena per l’incredibile ingenuità e la scarsissima capacità di comprensione che dimostravano ogni volta i Grifondoro.
“Vi sbagliate sempre voi…pensate che, essendo il vostro amore sempre passionale e irreversibile, di quello che non ti fa dormire la notte, non ti fa mangiare, e soprattutto di quello che ti far star male, allora chiunque non dimostri questi sintomi non sappia amare. E pensare che dovremmo essere noi quelli presuntuosi. Noi Serpeverde abbiamo i sentimenti. Il fatto che li sappiamo saggiamente e abilmente tenere a bada, per sfruttarli nel miglior modo, senza farci del male, è un altro discorso. Voi ovviamente siete troppo orgogliosi e troppo ricoperti di finto buonismo per accorgervi che, da questo punto di vista, noi viviamo molto meglio di voi” risposi lasciando la Granger per qualche abbondante momento senza parole. Abbassò lo sguardo e si ritrasse un pochino, evidentemente colpita dalla mia risposta. Poi finalmente parlò.
“Non avevo mai pensato a…a questa, se possiamo chiamarla, alternativa. E sinceramente un po’ mi vergogno. Sono abituata a capire sempre tutto, ma a questo evidentemente ancora non sono pronta” sussurò praticamente fra sé e sé. Io la osservai inclinando un po’ la testa. La Granger si comportava in modo strano, da quando l’avevo incontrata per stipulare il nostro patto. Non era sprezzante, irrascibile, suscettibile e sempre pronta a contrattacare. Era più tranquilla, docile. Se qualche tempo fa gli avessi fatto quel discorso, lei si sarebe sicuramente risentita, cominciando ad offendere noi Serpeverde, e tutte le altre cose che mi ha detto almeno un centinao di volte, come me del resto. Probabilmente aveva preso molto sul serio il nostro patto, e cercava di non trovare lo scontro con me. Aveva senso. Mi doveva tenere buono, se voleva che la aiutassi per bene.
“Comunque…io avevo pensato…se noi creassimo una pozione che riproduce certi “sintomi” in presenza di una persona, tipo il nodo allo stomaco, cose del genere, che di solito si provano quando qualcuno ci piace, la persona magari si convince di essere innamorato…” disse rompendo quello strano silenzio che si era creato. Io ci pensai un attimo e mi accorsi che era molto sensata come idea.
“Sì in effetti ci siamo, dovrebbe funzionare…” acconsentii mettendomi a cercare cose sull’argomento. Anche la Grifondoro cominciò a fare ricerche, e alla fine tirammo fuori una lista di ingredienti che magari poteva farci comodo.
“Via su Granger, abbiamo lavorato abbastanza oggi per la tua pozione…devo fare Trasfigurazione e Astronomia, perciò mettiti all’opera…” dissi. Tirai fuori i miei libri e le pergamene e le porsi il tutto.
“Mi serve una tua pergamena già scritta Malfoy…così posso fare un incantesimo alla piuma per far sì che scriva con la tua calligrafia…” mi rispose mentre cominciava ad aprire i libri e a cercare le pagine giuste. Io cominciai a rufolare nella mia borsa e trovai il tema di Incantesimi che avevo fatto un paio di giorni fa. Lo spinsi verso la Granger e lei si mise a lavoro. La osservai, con l’iniziale scusa di controllare quello che stava scrivendo, per poi trovarmi a guardarla in modo un po’ più dettagliato. Osservai i capelli stranamente sciolti, visto che lei li portava sempre rigorosamente legati, che le cadevano sulle spalle in tanti boccoli, seguii la linea del suo collo fino a notare che alcuni bottoni della sua camicia erano stati abbottonati male e riuscivo a vedere un po’ del reggiseno della Grifondoro.
Oddio, stavo guardando dentro la scollatura della Granger!! Accidenti agli istinti degli ormoni in subbuglio! Va bene che per un ragazzo, specialmente bello e apprezzato come me, era normale notare queste cose…ma…stavo guardando nella scollatura della Granger!! Qui ci vuole calma…e sangue freddo.

                                                                       *
Uscimmo dalla Stanza delle Necessità appena prima dell’ora di cena. Avevo fatto senza troppo sforzo i compiti di Malfoy, visto che gli avevo già svolti io stessa appena qualche ora prima. In linea di massima, l’incontro aveva avuto successo: non ci eravamo sbranati, avevamo avuto i nostri scambi di battutine, avevamo lavorato seriamente, e l’avevo beccato a guardarmi nella scollatura. Mi ero sentita fiera del fatto che la mia idea aveva funzionato in quel senso.
“Allora Malfoy, domani di nuovo qui…magari se ti fai trovare puntuale non sarebbe così male…” gli dissi facendogli notare la mia richiesta di evitare ritardi. Lui fece una smorfia.
“Ci proverò Granger, ma non garantisco niente…sai com’è, sono abbastanza richiesto…” rispose con un ghigno malizioso. Io lo guardai un po’ sciettica ma non ribattei oltre. Ci avviammo giù per le scale quando appena scesi vedemmo spuntare da dietro l’angolo Blaise Zabini. Appena ci vide aprì le braccia teatralmente.
“Eccoti!! Dannazione Dra ti ho cercato tutto il pomeriggio!” esclamò contrariato avvicinandosi. Poi si girò verso di me e chinò appena la testa in segno di saluto.
“Salve Granger…” mi salutò cordialmente con un sorriso cortese. E adorabile.
“Salve Zabini…” ricambiai cercando di rimanere concentrata. Aveva i capelli corvini più spettinati del solito, gli occhi blu erano vispi e luminosi, e anche lui aveva la divisa messa in maniera distratta, che gli donava quell’aria un po’ strafottente e affascinante.
“Si può sapere per quale urgente ragione cercavi la mia regale presenza Bla?” si rivolse Malfoy all’amico.
“Perché Draco, avevo bisogno di parlarti!! Cos'è devo prendere un appuntamento con la tua segretaria? Granger, oltre a fargli i compiti gli puoi tenere anche gli appuntamenti tanto che ci sei?” fece sarcastico. Io lo guardai confusa, poi mi voltai verso il biondo.
“Lui sa?” gli domandai interrogativa. Entrambi annuirono.
“Certo, è il mio migliore amico…perché non avrei dovuto dirglielo?” mi rispose con ovvietà, stupendomi anche un po’. Ma ormai lo faceva spesso. Non dissi niente così fu lui a continuare.
“Questo mi fa presuppore che tu ai tuoi cari amichetti non abbia detto niente, vero?”
Non risposi di nuovo, ma il mio fu un silenzio assenso.
“Paura dei giudizi e magari dei pensieri sbagliati, Granger?” mi apostrofò la Serpe mora. Io feci una smorfia.
“E’ una situazione complicata, ci sarebbero solo inutili discussioni…preferisco che rimanga una cosa fra noi…” mi giustificai. I due si guardarono straniti.
“Certo che questi Grifondoro sono proprio incompresibili…fanno tutti i valorosi puri e buoni, ma alla fine si mentono per paura di incomprensioni…” disse Malfoy.
“Non gli ho mentito!!” sbottai contrariata.
“Giusto…tu hai semplicemente omesso la verità…” specificò pungente Blaise.
“Beh, io al contrario di voi ho una coscienza, perciò voi non mi servite per questo!” ribattei indispettita dal fatto che quelle due Serpi da strapazzo, viscide e meschine, mi facessero sentire in colpa. Non riuscivo proprio ad accetterlo, nonostante non avessero tutti i torti. I due di nuovo si scambiarono uno sguardo misto fra l’indignato e l’ironico.
“La coscienza è come una malattia che sta contagiando sempre più persone ultimamente, non trovi Blaise?”

Spazio dell'Autrice:

Ed eccoci alla fine di un altro capitolo...praticamente diciamo che è questo il vero inizio della storia, da qui in poi si concentreranno i fatti. Hermione tiene molto bene il gioco e Draco sembra capire che c'è qualcosa di strano, ma trova subito le abili scuse che la Granger stessa gli sta facendo credere...sinceramente mi sono lasciata sul tranquillo perchè volevo che Hermione tastasse il terreno, vedesse dove si poteva spingere, e soprattutto quanto poteva resistere!! Non pensate che rimanga buona e calma tutto il tempo! xD E poi alla fine arriva Blaise. Sì, ce lo volevo proprio mettere, far sentire la sua presenza, e quella predichetta alla fine...una piccola rivincita che mi sono personalmente presa sui Grifondoro. Perchè non so se l'avete capito ma...SERPEVERDE REGNA!! xD Che dire, spero vi sia piaciuto!


Risposte alle recensioni.

Per ginsan89: penso che sia una cosa che mi viene spontanea, rendere tutto più Serpeverde! xD In realtà secondo me Hermione e Draco hanno più qualità in comune di quelle che si possono pensare, anche se le sfruttano in modi diversi. La determinazione è comunque una dote di entrambi, solo che Hermione viene intralciata dalla coscienza, mentre Draco se ne sbatte altamente xD E in realtà Hermione s'interroga sul fatto che finchè non è stato Draco a dirgli quelle cose non è cambiata...lei ovviamente lo fa passare per orgoglio...ma...
Grazie mille per la recensione!! Kisses!


Per ladyherm: eccoti il capitolo che aspettavi con ansia!! Che dire spero proprio che ti sia piaciuto! Questo è appena l'inzio, un piccolo e moderato assaggio di come quei due possano convivere...ma le cose si cominceranno decisamente a movimentare!! Grazie mille della recensione e dei complimenti! Baci!

Per For Ever Cullen: eheh Hermione quando vuole fare la furba ci si mette proprio d'impegno!! xD Grazie mille per la recensione! Baci.

Per deaselene: per saziare la tua curiosità dovrai aspettare ancora un pochino xD Comunque questo è l'inizio del piano ben architettato di Hermione! xD Grazie mille della recensione! Bacio!

Per Hollina: eh beh Hermione se ci si mette sa anche tirare fuori idea abbastanza geniali! Caspita sei sempre la prima a recensire!! Un doppio grazie!! Bacioni!

RECENSITE NUMEROSI!!!

That's all Folks!

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Capitolo 10
*** ...stesso posto, stessa ora... ***


Hello Folks!! Allora allora ecco un altro capitolo...questo è effettivamente interessante! E' diviso in quattro scene, però con un solo cambio di punto di vista...si parte con Hermione e poi si rimane su Draco...siamo quasi ad una svolta, ve ne renderete subito conto! Beh ora basta chiacchiere, sta a voi! Enjoy the chapter!


“No, no e no Malfoy!! Ti dico che ti stai sbagliando di grosso!! Proprio ieri sera ho letto che non si possono schiacciare!” intimai al biondo Serpeverde che mi guardava con una certa aria di sufficienza che mi dava ai nervi.
“Tu e i tuoi stupidi libri Mezzosangue!! Ti dico che se lo metti insieme alla radice di mandragola funziona!” mi disse contro con fare seccato. Eravamo al nostro quarto incontro ed io avevo già pensato ad almeno 100 modi per ucciderlo in una maniera lenta e dolorosa, o almeno a come chiudergli quell’orrenda boccaccia! Sì, non stava andando tutto rose e fiori come il nostro primo incontro. La mia pazienza era arrivata ad un limite, e nonostante mi ripetessi in continuazione qual’era il mio vero scopo non riuscivo a non dargli contro! Insomma, se le cercava, lui era fatto per indisporre la gente! Non riusciva a dire una sola frase senza stuzzicarti o aizzarti, sempre con quell’aria superiore! Perché proprio lui!! Io avrei ucciso Lavanda!
“Sì da il caso che sono i miei stupidi libri che mi fanno prendere i voti migliori della scuola! Al contrario tuo!” sbottai gettendo con rabbia il coltello sul tavolo. Lui per un attimo mi guardò con uno sguardo assolutamente fulminante, e poi, piano piano mi si avvicinò, con un fare talmente calmo da risultare incredibilmente minaccioso. Cercai di rimanere impassibile ma non resistetti a fare qualche passo indietro, trovandomi incastrata fra il muro e la sua statuaria figura.
“Modera le tue parole, Mezzosangue” disse con estenuante flemma.
“Devo ricordarti che sei stata TU a venire a chiedere il mio aiuto!! Perciò, se come lavoro non ti sta bene, stracci il contratto e dici addio a quella tua sciocca scuola di Medimagia! Se non vuoi farlo, dovrai abituarti a me…” continuò sempre con un tono pacato e minaccioso. Io deglutii. Non mi ero mai resa conto che mi aveva in pugno. E non mi ero resa conto che mi stava spiaccicando con il suo corpo contro il muro freddo della stanza. Feci scorrere lo sguardo su di lui, come a farglielo notare, per poi tornare a fissarlo negli occhi senza timore, anzi. Lui però non fece una piega, probabilmente per il troppo orgoglio.
“Non è educazione tenere intrappolate le ragazze…” gli risposi. Sul suo volto diafano si aprì un sorrisetto divertito e un po’ maligno.
“Che c’è Granger, nessuno ti ha mai sbattuta al muro?” commentò con sarcasmo pungente e malizioso. Io non potetti fare a meno di arrossire.
“Malfoy!!!” esclamai indignata. Lui non la smetteva di ghignare. Alla fine, si allontanò.
“Non voglio turbare il tuo innocente animo, Mezzosangue…” si giustificò tornando a trafficare con degli ingredienti. Era vero, nessuno mi aveva mai attaccato al muro, o almeno non per quello che intendeva lui, ed effettivamente era una sensazione piacevole. Nonostante lui fosse un vile, schifoso e crudele essere, sia chiaro. Ma da quando era cominciato il mio astuto e incredibile piano, avevo, per forza di cose, cominciato a guardare Malfoy sotto un’altra prospettiva. Quella prospettiva. Era stata una cosa involontaria e necessaria, ma ora invece di notare solo quanto odioso, arrogante, egocentrico, narcisista e crudele fosse, notavo anche il suo corpo, i suoi gesti e il tono della sua voce. A volte mi facevo paura da sola.
Mi misi nuovamente accanto al Principe delle Serpi osservando gli esperimenti che faceva con certi ingredienti e provando a mia volta. Finii uno strano miscuglio che non sembrava avere niente di buono e mi scaraventai letteralmente sul divano, con la testa che voleva scoppiare. Malfoy invece si sedette elegantemente su una poltrona e si accese una sigaretta con nonchalance. Ormai avevo rinunciato anche a quella battaglia.
“Dobbiamo fare le prove d’Incantesimi Granger, quindi vedi di non morire…” disse pungente mentre tirava una boccata, Io mi trattenni dal fargli il verso e mi limitai a guardarlo. Ad un certo punto si girò verso il camino e lo guardò storto.
“Fa un caldo micidiale qui dentro” commentò, ed effettivamente era vero.
“Sì, vediamo se possiamo rimediare…” mi alzai e mi piegai un po’ in basso verso il fuoco, cercando di regolarlo.

                                                                                    *

Draco, smettila di guardare il culo alla Granger!! Basta, basta!! Contegno, santo cielo! Certo anche lei poteva evitare di abbassarsi lì proprio davanti a me. Tanto che c’era poteva sedersi fra le mie gambe e infilarmi una mano nei pantaloni!
Oddio, stavo delirando. Questa storia mi faceva davvero delirare. La nostra tacita e professionale tregua era durata davvero poco, visto quanto insopportabilmente saccente fosse, e quanto m’invogliava a lanciarle le peggio frecciatine. Ma ora stavamo davvero oltrepassando la soglia.
“Mmm mica funziona…” si lamentò la Grifondoro sbuffando. Io stavo per ribatterle qualcosa di poco carino quando lei, avviandosi verso la libreria, cominciò a togliersi il maglioncino, scoprendosi gran parte della schiena, e, quando rimase con la camicia, vidi chiaramente il reggiseno di pizzo nero che aveva sotto. Se non mi avesse preso per uno che ha perso il cervello, avrei cominciato a prendermi a schiaffi! Ero consapevole del fatto che l’attrazione per una persona e il farsela piacere sono lontani anche anni luce. Non avevo dubbi di quanto lei fosse insopportabile, testarda, rompiscatole, puntigliosa, lurida Sanguesporco e tutto il resto. E per questo l’avevo sempre ignorata anche dall’altro punto di vista, nonostante me ne fossi reso conto (infatti quando la insultavo ormai non era più per il suo aspetto, come facevo anni a dietro). Però l’idea continuava a farmi abbastanza schifo. Dovevo assolutamente parlare con qualcuno. E distrarmi.
“Su forza Granger…fuori la bacchetta, ora si gioca duro…”

                                                                                *
Arrivato in Sala Comune dopo aver lasciato che la Granger si avviasse verso la Torre dei Polli, cercai con sguardo malefico Blaise, e quando lo trovai a parlare animatamente con Daphne di chissà quale diavoleria mi fiondai da lui e lo portai via senza mezzi termini, lasciando la bionda visibilmente indispettita. Lo trascinai in camera nostra, lo feci sedere sul letto e cominciai ad andare avanti ed indietro per la stanza.
“Draco dannazione! Non puoi prendermi e portarmi via come una bambola! Stavo parlando con Daph di…” cominciò il moro ma io lo interruppi con tono irato.
“Non m’interessa di quello che dicevi a Daphne, poteva anche essere questione di vita o di morte, ora ho bisogno di te!!” sbottai senza smettere di andare a destra e a sinistra.
Bla continuava a fissarmi confuso, aspettando che io parlassi e capisse quello che avevo in mente.
“Io odio la Granger!” partii con il tono più convinto che riuscivo ad avere. Lui alzò gli occhi al cielo annoiato.
“Nooo, che novità! Questa proprio non me la sarei mai aspettata!” ironizzò il mio migliore amico. Il mio sguardo omicida non tardò ad arrivare.
“Non è di certo il momento di fare sarcasmo Zab!” lo rimproverai.
“Allora mi vuoi dire qual è il problema dannazione?!” se ne uscì impaziente. Io mi fermai di scatto, e lo fissai negli occhi.
“Blaise, perché se odio la Granger le guardo il culo e la scollatura?” posi il mio dilemma esistenziale che mi mandava sui nervi. Il moro dagli occhi cobalto non fece una piega a quella mia inconcepibile confessione, e rispose con tutta la calma e l’ovvietà del mondo.
“Perché sei un ragazzo”
Io continuai a fissarlo quasi attonito.
“Lo so che sono un ragazzo, uno splendido, meraviglioso, irragiungibile, purosangue, Serpeverde e bastardo ragazzo!” esclamai innervosito. Lui continuò ad essere impassibile, quasi annoiato.
“Ma comunque un ragazzo, e davanti ad una ragazza, a quest’età, succede. Colpa degli ormoni amico…” insistette tranquillo. Perché lui riusciva ad essere così imperturbabile davanti ad una cosa per me praticamente inconcepibile che mi mandava su di giri?
“Davanti ad una ragazza, Bla, non davanti ad Hermione-Mezzosangue-Zannuta-MiglioreAmicadiPotter-Granger!” cercai di fargli capire, ma lui non si smosse.
“E’ pur sempre una ragazza, ed è diventata ufficialmente carina. C’hai messo anche parecchio tempo ad accorgertene, il che è strano per uno come te che ha il sentore per le belle donne” disse. Io feci per ribattere e sclerare, ma lui m’interruppe.
“Draco Lucius Malfoy, ascoltami bene! Non sei in pericolo! Perché so che è così che ti senti: avverti che alcune tue certezze sono minacciate. Ma non è affatto vero. Il fatto che la Granger sia carina e tu lo noti, non significa che lei smetta di essere la sudicia Mezzosangue che è, e sono certo che non la sposeresti mai o che. Devi saper scindere le due cose, esattamente come faccio io. Perciò dannazione, smettila di agitarti una volta per tutte! Sono convinto che potresti pure portartela a letto e non cambierebbe niente! Tu sei Draco Malfoy, il Principe delle Serpi! Non uno di quelli stupidi polli sentimentali che con uno sguardo s’innamorano ed escono pazzi. Tu sai in quello che credi, lo sai con forza. Perciò, non ti preoccupare se guardi il culo alla Granger, capita anche a me, siamo ragazzi eterosessuali in piena fase di sviluppo, ci siamo portati a letto mezza Hogwarts, ed è N-O-R-M-A-L-E! Ora per la miseria mettiti qui a sedere accanto a me e parliamo di cose serie!”
Il mio migliore amico finì il suo convincente discorso con un brusco ordine, ma ero troppo preso a ragionare per ribattere, e così mi misi accanto a lui sul letto ed aspettai che cominciasse a parlare di cose serie.
“Qui siamo stati tutti presi dal rovinare la stupida festa dei polli, e ci siamo persi gli affari…” iniziò Blaise. Io feci una smorfia.
“L’idea è stata tua…” mugugnai con il classico tono del “te l’avevo detto”.
“Non è questo il punto Dra e lo sai! Ci siamo guadagnati una pagina di storia indelebile nella nostra nobile casata! Il punto è che ora non possiamo più gingillarci. Prima delle vacanza di Natale ci sarà Grifondoro – Corvonero e noi non abbiamo ancora organizzato niente per i giri di scommesse! E poi appunto prima parlavo con Daphne: sono indietro con la consegna dei filtri d’amore, e a quanto pare l’armadietto di Piton sta diventando sempre più inaccessibile, così dobbiamo fare un salto a Hogsmeade. Quindi, smettila di sclerare per quella sciocca storia e comincia a darti da fare!” mi smosse il moro. Io sospirai e mi lasciai andare ad un sorriso. Blaise era un toccasana in quei momenti di sclero, che avevo ereditato da lui, fra l’altro. L’unica persona al mondo che sapesse come tenermi a bada, cosa volevo farmi sentir dire per calmarmi, per riacquistare il controllo. Perciò quando gli detti una pacca sulla spalla e gli dissi “Bla sei davvero un amico” il mio tono risultò dannatamente sincero. Il moro mi sorrise a sua volta. Continuammo a parlare come sempre, di tutti i nostri loschi traffici, organizzando e ideando. Eh sì, questo non era solo il nostro smisurato ego, in fatto di affari illeciti, Hogwarts era sotto il nostro pieno controllo, eravamo i migliori; tutti, Grifondoro compresi, venivano da noi. Quando finimmo la nostra conversazione era ormai ora di cena da un pezzo, così ci dirigemmo, insieme a Theodore, Daphne e Pansy al piano superiore. Entrati nella Sala in grande stile, come amavamo fare, ci sedemmo ai nostri soliti posti nell’imponente tavolata di Serpeverde. Visto che in pubblico evitavamo saggiamente di parlare dello scherzo fatto ai Grifoni, tutti noi continuammo a parlare di Quidditch per pronosticare risultati e scommesse.
“Beh gli unici che possono dare filo da torcere ai Grifondoro siamo noi, è ovvio che siano i favoriti…ma metti che all’ultimo minuto Potter…non so muore…si ribalterebbe tutto” spiegò con aria da professore Theo, facendoci scoppiare a ridere. Lanciai involontariamente un’occhiata al tavolo dei polli, e notai la mancanza della Granger. Rimasi quasi deluso, per un momento, poi imprecai.
“Cazzo sono di nuovo in ritardo per la riunione!!”

                                                                                 *

“E come ultima cosa…Signorina Granger, Signor Malfoy, il Professor Silente mi ha espressamente detto che da ora in poi i Caposcuola devono fare le ronde insieme…è tutto” disse la McGrannit congedandoci. La Granger sembrò sul punto di ribattere, mentre io me n’ero rimasto fermo e impassibile, considerando anche che la vecchia megera aveva minacciato di levarmi la spilla se arrivavo un’altra volta in ritardo. Ci alzammo tutti in piedi e ci avviammo verso i corridoi, per cominciare le solite e inutili, a mio avviso, ronde. Io e la Grifondoro ci dirigemmo ai piani superiori. Inizialmente nessuno dei due parlò, ci limitammo a squadrarci di tanto in tanto, controllando in giro e nelle aule che non ci fosse nessuno. Ripensai istintivamente al discorso di Blaise e decisi di sfruttare quella situazione a mio favore. Quel giorno stesso la Granger era rimasta imbarazzata e aveva ceduto sotto le mie battute maliziose. Così cominciai a stuzzicarla.
“Ehi Mezzosangue, se troviamo due in aula vuota che pomiciano, che gli facciamo?” le chiesi con tono divertito. Lei mi lanciò uno sguardo severo e aprì la porta di una classe.
“Li togliamo punti e li rispediamo nella loro Sala Comune…” disse con ovvietà. Io sbuffai.
“Uffa, era più divertente quando ero con la prefetto di Serpeverde. Ci univamo a loro” continuai con lo stesso timbro di voce. Lei si girò quasi indignata.
“Sei un malato pervertito Malfoy…” mi accusò. Io feci spallucce e sorrisi malizioso, avvicinandomi un po’ a lei.
“Preferisci le cose tradizionali a due? Non c’è problema Granger…”
Vidi il suo volto diventare completamente rosso e indietreggiare da me. Quella sua reazione mi fece sentire stranamente potente, come se lei si piegasse a me. E per quello decisi di insistere. Solo per quello.
“Non volevo sconvolgerti, Mezzosangue, volevo solo aprirti gli occhi…poverina, abituata a Weasley…provo quasi pena…quasi” andai avanti cercando di avvicinarmi di nuovo a lei. Ero certo che ora il colore scarlatto che le imporpognava il viso non era solo vergognga ma anche rabbia.
“Non hai il diritto di giudicare…” mi disse semplicemente, Speravo in qualcosa di più combattivo, non era da lei arrendersi così. Rimasi alquanto confuso e lei scivolò via continuando con la ronda. Il silenzio piombò nuovamente, mentre entrambi rimuginavamo. D’un tratto sentimmo delle voci venire dal corridoio traverso al nostro, e all’improvviso due figure spuntarono da dietro l’angolo.
Ron Weasley si fermò di botto, con ancora Lavanda Brown appesa al braccio. Ci guardarono per degli istanti infiniti e io non mi lasciai scappare l’occasione di ghignare malefico.
“Bene bene ma guarda chi c’è!! Ehi straccione, non ti hanno insegnato che non si esce la sera nei corridoi? La tua scopatina di mezzanotte dovrai farla nascosto in Sala Comune…” sputai acido, mentre la Grifondoro al mio fianco non apriva bocca.
“Ascoltami bene viscido furetto…” cominciò il rosso ma io lo interruppi di scatto.
“15 punti a testa per essere usciti oltre l’orario consentito, e 20 perché hai insultato un Caposcuola…a parte che ormai i punti non contano più niente, siete talmente sotto zero…” commentai alla fine con sarcasmo.
“Ron…sei impazzito dannazione?!?!” sbottò finalmente la Granger, lanciando occhiate di fuoco al suo migliore amico, ma specialmente alla sua compagna di casata avvinghiata a lui.
“E tu!! Quando Dio distribuiva il cervello eri in bagno?! O ti eri persa al reparto trucchi? E Ron, tu eri in fila per le cioccorane?!” esclamò puntando il dito contro la Brown che si risentì e poi contro Weasley. Io feci un’espressione molta compiaciuta.
“Senti senti…Granger a stare con me hai imparato a rispondere come una Serpe…brava brava…” dissi guardandola con soddisfazione. Il rosso scatto immediatamente irato.
“A stare con me?!?!?!” ripetè infuriato. Io lo guardai con sufficienza e pena.
“A passare del tempo con me intendevo…santo cielo è vero che eri in fila per le cioccorane!” risposi mentre anche la Mezzosangue mi guardavo storto.
“Ron si da il caso che io e Malfoy siamo Caposcuola…ti sei dimenticato? E ora filate tutti e due in Sala Comune, e domani preparatevi ad una bella ramanzina da parte della McGrannit!” intimò la Granger austera.
“Non vorrai mica dirglielo!!” fece indignato il rosso, mentre la Grifondoro al mio fianco annuiva solennemente.
“Certo che glielo dirò!! E ora sparite dalla mia vista!!”
Qualche ultimo sguardo di fuoco, e poi i due tornarono sui suoi passi. Ma proprio mentre stavano per girare l’angolo, la Brown si girò e disse alla Granger.
“Ehi vedete di non appartarvi voi due però! Magari era una scusa per mandarci via e rimanere soli soletti…”
Gli occhi della Mezzosangue cominciarono a lanciare letteralmente fulmini, mentre stringeva i pugni e digrignava i denti. Quando ormai i loro passi eranono lontani, si appoggiò al muro ed infervorata esclamò.
“Io la uccido!!!”
Io mi misi accanto a lei e mi accesi una sigaretta.
“Se è per Weasley, hai perso poco…è davvero un cretino. E non lo dico per tutte le ragioni che pensi…è un dato di fatto…” risposi io girandomi a guardarla. Lei fissava dritto davanti a sé.
“Non è per Ron…” ribattè con tono abbastanza convinto. Io avvicinai la bocca al suo orecchio e sussurai con voce roca.
“E’ perché volevi davvero appartarti con me e ti ha rovinato la sorpresa?”
Lei si girò di scatto trovandosi inevitabilmente con il viso a pochi centimetri dal mio. Fece per indietreggiare ma rimase ferma, e orgogliosa.
“Sei monotematico Malfoy…lo sai che esistono anche ragazze che non vogliono venire a letto con te?” fece pungente. Io risi.
“Sì, certo, quelle cieche…mmh no pensandoci bene anche loro…” esclamai con sarcasmo. Lei mi lanciò un’occhiata di sfuggita che sembrava darmi dannatamente ragione, e io mi sentii forte, potente.
“Te la fila per la presunzione e l’arroganza l’hai fatta due volte, vero?” chiese ironicamente, sempre ad una spanna dal mio viso. Io sorrisi.
“Certo…anche quella per la bellezza, per l’intelligenza…”
“E per la modestia…” mi fece notare, ma non con tono pungente come faceva di solito. Sorrideva anche lei. Ci guardammo qualche attimo, poi le misi una mano sulla spalla e la invitai ad andare.
“Forza Granger, finiamo il giro…voglio andare a dormire…”
Lei annuì brevemente con il capo e così ci avviammo. Finimmo tutti i controlli e senza neanche farci caso l’avevo accompagnata davanti l’entrata della sua Sala Comune. Sorrise divertita.
“Malfoy da quando sei così cavaliere?” scherzò. Io feci spallucce.
“Io sono sempre cavaliere Granger…noi Serpeverde siamo nobili…” precisai. Poi la salutai.
“Ci vediamo domani Granger…stesso posto stessa ora…”  


Spazio dell'Autrice:

Wow wow wow! Le cose iniziano a farsi davvero interessanti eh? Voglio anche io un Blaise come migliore amico!! Cioè è così dannatamente equilibrato! Riesce ad essere lo stronzo Serpeverde ma capisce tutto a mente lucida! Insomma amo come l'ho creato...e sinceramente amo anche come ho messo anche Draco e Hermione...in tutte le FF questi sono quelli venuti meglio! Ok basta crogiolarmi nella mia infinita modestia! Spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto e preparatevi, perchè nei prossimi ce ne saranno delle belle!! Ma belle!

Risposte alla recensioni:

Per sara _S_92: grazie mille la recensione, e figurati, non ti devi scusare!! :D Sono felicissima che tu abbia cominciato a recensire e che la mia storia e il mio stile ti piacciano! A presto! Un bacio.

Per 1992: ho aggiornato abbastanza presto? xD Ti devo almeno un milione di grazie per tutti i complimenti e per la bella recensione, hai fatto una splendida riflessione sulla mia FF, e devo dire che sono pienamente d'accordo con te! Per le Dramione ci vuole pazienza, molta pazienza, ragionamento, e tanta, tanta convivenza! Come mi è capitato di dire più di una volta: Draco e Hermione hanno più cose in comune di quanto credono, e quelle che hanno opposte non sono in conflitto ma servono per completarsi, si tengono testa in una maniera incredibile, ma per scoprirlo, ce ne vuole. E poi molti si lamentano dei Serpeverde, ma davvero in questo sono più comprensivi e uniti dei Grifondoro...comunque ancora grazie!! Baci!

Per Hollina: oh ti capisco, eccome se ti capisco!! Draco è più che adorabile! Hermione si diletta in idee geniale, e considerando che Blaise ti è piaciuto prima, suppongo che anche qui ti piacere! Grazie mille per la recensione! Bacio!

Per deaselene: beh intanto goditi questo capitolo prima di partire, e prometto che quando tornerai la storia sarà già a ben punto e potrai godertela tutta xD Sono felice che le idee e come ho reso Blaise ti piacciano! Sul fatto di come ragionano i Serpeverde, posso ammetterlo con orgoglio, non è mio...devi sapere che io sono una vera e propria seguace di Oscar Wilde che secondo me è stato il vero primo Serpeverde xD E lui diceva "Solo le persone superficiali impiegano anni per liberarsi da un'emozione. Chi è padrone di sé può porre termine a una sofferenza con la stessa facilità con cui inventa un piacere. Non voglio essere in balia delle mie emozioni. Voglio servirmene, goderle e dominarle". Mi sono ispirata a questo pezzo del Ritratto di Dorian Grey per la mentalità Slytherin, e secondo me funziona! Comunque grazie di tutto!! Bacini!

Per ginsan89: sì anche io sono convinta che alla fine i Serpeverde sono molto più normali e umani dei Grifondoro, troppo buonisti e bla bla bla...e hai ragione sul fatto del perchè Hermione non dice nulla ai suoi amici, putroppo i polli sono fatti così! Sono felice che l'idea di Herm "normale" ti sia piaciuta, sinceramente a me piace rimanere il più possibile IC nei personaggi, e quando leggo nelle FF di Hermione che si mette su tutta strafiga non mi piace gran che...comunque grazie mille per la recensione, mi dispiace per il raffreddore!! Guarisci presto! Kisses!

Per ladyherm: sono davvero felice che il chap ti sia piaciuto, effettivamente anche io adoro il cambio di prospettive per dare una visione globale della situazione!! Comunque a breve le cose si evolveranno quindi potrai scoprire presto se ci hai azzeccato o no! Grazie davvero per la recensione e per i complimenti!! Kiss!

Per Ili91: ma ciao!! Grazie mille per la recensione, sono molto contenta che la storia ti piaccia e che ti faccia ridere! E' una delle mie prerogative, perchè secondo me i Serpeverde sono incredibilmente spassosi!! Spero che anche questo capito ti sia piaciuto! Kuss!

RECENSITE IN TANTI!!

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Capitolo 11
*** "Stanotte voglio veder nascere il mondo!" ***


Hello folks! Come va? Eccomi a postare il nuovo capitoletto della mia bella Dramione (me lo dico anche da sola xD Nda) sempre alle ore più improponibili della notte, anche se devo ammettere che oggi è abbastanza presto! Di solito per prima della 3 non se ne parla! xD In realtà questo è un po' un capitolo cuscinetto, ma secondo me è molto profondo e importante. Spero che apprezzerete!
Enjoy the chapter!


La mattina dopo scesi in Sala Comune per aspettare i miei due migliori amici. Notai però che Harry era già seduto sul divano scarlatto mezzo appisolato sullo schienale. Mi sedetti accanto a lui ed immediatamente il moro aprì gli occhi e mi sorrise all’istante.
“Buon giorno!” disse con espressione raggiante, per poi sporgersi verso di me e darmi un bacio sfiorandomi le labbra. Il suo era un gesto affettuoso e non malizioso, lo faceva di solito e non era mai stato fonte d’imbarazzo per noi.
“Buon giorno Harry…” gli risposi sorridendo a mia volta.
“Ron proprio non si decide a scendere…scommetto che si è riaddormentato…” commentò il mio migliore amico. I miei occhi si assottigliarono e la mia espressione si fece dura quando mi tornò in mente la sera precedente.
“Comprensibile…ieri notte sarà stata particolarmente stancante…” dissi con tono aspro. Lui mi guardò interrogativo.
“Che intendi ‘Mione?” mi chiese confuso.
“Intendo che mentre facevamo le ronde ieri sera abbiamo beccato Ron e Lavanda abbracciati che andavano chissà dove ad appartarsi…” risposi con tono seccato. Non ero gelosa di Ron, e non era una frase di circostanza. Io e Ron avevamo avuto la nostra occasione, l’avevamo sfruttata; era stato bello come mio primo amore, ma era finito. Mi dava fastidio che una persona a cui tutt’ora volevo tanto bene potesse stare insieme con quella viscida oca che mi stava provocando tutti quei problemi.
“Ah…pensavo che ti fosse passata…intendo…Ron…” mugugnò Harry con un tono…deluso? Io lo guardai storta.
“E’ ovvio che mi è passata, e da tempo Harry! Ma gli voglio ancora bene, e Lavanda è odiosa e perfida, non è la ragazza per Ron! Non voglio che soffra per quella stupida!” ribattei io irritata. Lui mi credette e sospirò.
“Hai ragione, è quello che penso anche io, ma lui ormai è grande e decide con la sua testa…si farà la sua esperienza, così magari imparerà qualcosa…” commentò il moro. Io ci rimuginai su per qualche minuto e mi resi conto che aveva ragione, e che il suo era un ragionamento molto maturo. Si strinse nelle spalle e sorrise.
“Io ho fame…” disse alzandosi e tendendomi la mano. Io la strinsi e mi alzai a mia volta. Proprio in quell’istante Ron scese dalle scale e ci venne incontro.
“Hermioneee!!” esclamò velocemente.
“Ti prego ti prego dimmi che non lo dirai alla McGrannit!!” piagnucolò prendendomi le mani e facendo la faccia da cucciolo bastonato. Io osservai Harry, ripensando alle parole di poco prima. Sì, aveva ragione, ormai era grande e vaccinato, doveva fare le sue scelte e anche i suoi errori, solo così poteva imparare. E poi era mio amico, per me c’era sempre stato e mi aveva sempre aiutato nei momenti peggiori, avevamo superato miriadi di difficoltà insieme, non potevo essere così dura per quella che in fondo era una mia ripicca. Dopo qualche istante infatti sorrisi.
“No Ron non le dirò niente…” acconsentii. Lui si aprì in un’espressione raggiante e mi saltò al collo abbracciandomi.
“Grazie grazie grazie!! Oh e mi dispiace davvero per ieri sera! Scusami!” fece ed io non potetti proprio fare a meno di provare tenerezza e affetto per quel piccolo grande sciocchino con cui avevo condiviso tutto.
“Niente niente…acqua passata…dai forza, andiamo, non hai fame?” gli chiesi e lui sorrise.
“Oh sì ho una fame da draghi!! Andiamo!” esclamò a gran voce. Così, tutti e tre insieme, come sempre, uscimmo dalla Torre di Grifondoro e scendemmo verso la Sala Grande per la colazione. Arrivati in fondo alle scale, entrammo nella Sala d’Ingresso. Nello stesso momento vidi arrivare dall’entrata dei Sotterranei tre ragazzi molto noti, specialmente uno, quello che se ne stava come sempre nel mezzo, con l’aria quasi da capobanda. Blaise Zabini tirò una gomitata a Draco Malfoy, dicendogli qualcosa a bassa voce, e lui si girò verso di me, mentre Theodore Nott ghignava dopo aver sentito le parole del suo compagno di casa. Anche i miei migliori amici si girarono nella loro direzione e li guardarono in cagnesco. Il Trio Serpeverde ci guardò per un po’, poi si decise e fece qualche passo verso di noi. Harry e Ron si misero subito in guardia. Io invece rimasi tranquilla, o almeno ci provai. Ieri sera Malfoy era stato particolarmente malizioso mettendomi in un imbarazzo terribile, facendomi sentire davvero a disagio, quasi spaventata. E non potevo permettermelo, sennò non sarei mai arrivata a niente. Ma io ero così inesperta, le cose più maliziose le avevo sempre fatte quando c’era di mezzo l’amore, e allora venivano spontanee. Non avevo mai fatto niente del genere per un gioco, mentre lui dava l’idea di essere il sesso fatto persona. Era la prima volta che mi sentivo intimorita da lui. Anche dal fatto che, cosa mai successa prima d’ora, mi ero resa pienamente conto di quanto fosse bello.
“Giù gli artigli…” fece Blaise notando l’atteggiamento dei miei due migliori amici.
“Ehilà Granger…come va?” mi chiese educato. Io feci spallucce.
“Tutto bene Zabini, grazie…” risposi tranquilla. I suoi occhi blu si posarono sul suo migliore amico che ricambiò lo sguardo.
“Granger…ti dispiace se scambiamo qualche parola in privato?” mi domandò Malfoy atono. Io stavo per annuire quando Harry intervenì.
“Furetto due parole scambiale con qualche Serpe come te…” fece pungente. Lui si girò verso il Prescelto con fare irritato.
“Potter sospettavo che tu fossi una donna, ma addirittura rispondere al nome delle Granger…ora perché non vai a farti dar la caccia dal Signore Oscuro e mi lasci la tua cara amica? Non voglio mangiarla, tranquillo…i miei gusti sono decisamente migliori…” ribattè sprezzante. Il moro dagli occhi smeraldini stava per replicare quando io lo fermai.
“Harry dannazione sono grande e posso rispondere da sola!” feci indispettita. Poi mi girai verso il Principe delle Serpi.
“Va bene Malfoy, ma due parole veloci…voglio andare a fare colazione…” gli risposi. Lui mi fece un cenno con il capo e ci avviammo verso un corridoio appena dietro la Sala d’Ingresso. Si appoggiò ad una colonna e mi fissò negli occhi.
“Dobbiamo rimandare il nostro incontro…oggi ho due ore di allenamento di Quidditch” mi spiegò. Io feci una smorfia e lo guardai interdetta.
“E allora quando ci vediamo?” chiesi al biondo sbuffando.
“Che ne dici di stasera dopo cena?”
Apparentemente la sua poteva sembrare una domanda, ma il suo tono non lasciava chiaramente nessuna possibilità di scelta.
“No aveva promesso a Harry e Ron che li aiutavo con Trasfigurazione!! E poi dovevamo fare il torneo di sparaschiocco!” mi lamentai seccata, ma lui mi guardò con sguardo severo e un po’ scettico, ricordandomi che la sua non era una gentile richiesta. Sospirai indispettita.
“Va bene Malfoy…ci vediamo stasera alle otto nella Stanza delle Necessità” risposi girandogli le spalle. Lui però mi richiamò.
“Ehi ehi Granger!”
Io mi voltai ed incrociai i suoi occhi argentei e tempestosi. Si avvicinò e mi guardò per qualche istante, inebriandomi un po’ e facendomi sentire di nuovo in grande soggezione.
“Devo fare pratica nel trovare le costellazioni…perciò ci vediamo sulla Torre di Astronomia”

                                                                                   *

“Allora Malfoy, giuro che se non riconosci nemmeno la costellazione di cui porti il nome io ci rinuncio!” sbottai disperata accasciandomi a terra, con la schiena appoggiata al cornicione di pietra della Torre di Astronomia. Mi lasciai andare ad un grosso sospiro. Eravamo lì da più di un’ora ed era stato un totale disastro. Il Principe delle Serpi fece una strana smorfia e si sporse di nuovo verso il telescopio con espressione alquanto corrucciata.
“Eccola…” disse infine posizionando la lente sulle giuste coordinate. Io mi alzai a contrallare, facendo spostare leggermente il biondo. Aveva individuato correttamente la costellazione del Dragone, il cui nome originale era appunto Draco. Io rivolsi il mio sguardo alla Serpe che era rimasta proprio lì accanto a me e feci un sorrisino sarcastico.
“Dai almeno questa l’hai trovata! In fondo sarebbe stato comico il contrario! Glielo dovevi…ce l’hai nel sangue!” commentai. Lui fece spallucce con una certa non curanza.
“Beh buffo sarebbe stato buffo, ma…quella dei nomi delle stelle è solo una tradizione di famiglia…” mi rispose a sua volta con tono un po’ vuoto. Io corrugai la fronte.
“Tradizione di famiglia?” chiesi interrogativa. Malfoy annuì.
“Sì, beh specialmente dalla parte dei Black, è usanza dare ai figli nomi di stelle e costellazioni…” spiegò sempre atono. Allora mi venne in mente. Sirius, Draco, Andromeda, Regulus, Bellatrix…ricordavo l’albero genealogico della famiglia Black, nella vecchia casa di Sirius, dovevo avevo trovato anche nomi come Cygnus, Cassiopeia, Orion…ed era molto strano parlare di certe tradizioni, di una certa famiglia, con Draco Malfoy.
“Beh immagino che i babbani non abbiano questo tipo di usanza…” fece dopo poco, cercando di tornare pungente.
“E invece ti sbagli, nelle famiglie reali ci tengono ancora molto…” ribattei un po’ irritata, ma ormai stavo cominciando a farci l’abitudine. Oh sì, stavo cominciando ad abiturami a Draco Malfoy. Il che mi faceva leggermente preoccupare. Lasciammo saggiamente cadere la discussione lì e continuammo a dilettarci fra stelle e costellazioni, sperando che nella testolina bacata del Principe delle Serpi entrassero i concetti fondamentali dell’Astronomia.
“Uff odio questa materia…” si lamentò dopo un altro bel po’ che stavamo studiando.
“Ma dai! E’ molto bella invece!” ribattei cercando di dargli un po’ di entusiasmo. Il suo sguardo indignato mi fece annotare che dare entusiasmo a Draco Malfoy era una missione praticamente impossibile.
“Eh certo tu parli bene!” mugugnò mentre rigiriva fra le mani un astrolabio con aria alquanto omicida. Io glielo tolsi dalle mani cercando di salvalrlo.
“Beh che dici di una pausa? Ci vuole in questi momenti…” suggerei vedendo se con un po’ di svago sarebbe andato meglio. Lui annuì e senza mezzi termini si sdraiò a terra, con le mani dietro la testa e le gambe lievemente accavallate. Io feci un bel respiro, raccogliando quella forza combattiva e determinata che mi distingueva, e mi stesi accanto a lui. Gli occhi si posarono immediatamente sulla sconfinata volta celeste, che senza libri e coordinate da imparare, era incredibilmente bella da mozzare il fiato. Le luci quasi del tutto inesistenti nei dintorni davano una visione pressoché perfetta dei corpi celesti, unito a quella sensazione d’infinita avventura ed eterno intrigo che facevano sognare milioni di persone.
“L’hai fatto apposta oggi?” gli chiesi d’un tratto. Lui si voltò interrogativo verso di me.
“Fatto cosa?” mi domandò confuso.
“Venirmi a parlare mentre c’erano Ron e Harry…metterli la pulce nell’orecchio. Potevi mandarmi un gufo, un bigliettino…” risposi facendogli notare le mie ragioni. Il biondo si strinse nelle spalle.
“Sinceramente avevo pensato di farlo, ma quando ti ho visto stamani insieme agli altri due…sì, sinceramente non ho resistito!!” disse con un tono di allegra perfidia. Io sbuffai infastidita.
“Beh ti sarei davvero grata se la prossima volta resistessi alla tua irrefrenabile tentazione di essere stronzo! Mi hai fatto rispondere male a Harry ed è tutto il giorno che mi chiedono cosa ci siamo detti…” ribattei scocciata ripensando alla giornata appena trascorsa, in cui i miei due migliori amici mi avevano raramente dato tregua.
“L’unico modo per resistere ad una tentazione, è cedervi…” replicò con aria solenne. Io mi voltai con sguardo stupito.
“Oscar Wilde?!” chiesi quasi incredula. Malfoy sorrise compiaciuto.
“Sì diceva fosse un mago…” rispose a mò di giustifica. Poi riprese il precedente discorso.
“Beh non pensavo che Potter se la prendesse per così poco…noi Serpi ce ne diciamo di tutte continuando ad essere amici…”
“Voi siete Serpi…” sottolineai con ovvietà. Non riuscii a vedere il sorrisino compiaciuto che errò sulle sue labbra. Dopo qualche minuto si alzò e a “gattoni” andò verso la sua borsa. Cominciò a rovistarci dentro finchè non tirò fuori una pergamena mezza stropicciata. La guardò un po’ e poi tornò verso di me.
“Dagli esperimenti che abbiamo fatto, ho provato a buttare giù qualche ricetta…dagli un’occhiata, così magari domani vediamo che viene fuori…” fece porgendomi il foglio. Io lessi gli ingredienti e annuii con il capo. Malfoy si stese di nuovo accanto a me, con lo sguardo fisso sul cielo. Poi girò il viso senza di me con fare pensieroso.
“Ehi Granger…ho fame…” disse con semplicità. Io lo guardai negli occhi un po’ stranita, nonché abbastanza vicina.
“Fame? A quest’ora? Tra un po’ dobbiamo fare colazione!” risposi corrugando la fronte.
“Esagerata! Si vede che non sei proprio abituata a fare tardi…o ancora meglio, a fare nottata…” replicò scuotendo il capo con rassegnata ironia.
“Che intendi per nottata?” gli chiesi confusa. Lui mi riservò uno sguardo a dir poco indignato.
“Santo cielo Mezzosangue!! Nottata! Stare tutta la notte sveglio! Vedere l’alba!” spiegò quasi seccato. Il mio viso accolse un’espressione seriamente interrogativa.
“E dimmi Malfoy, quale sarebbe la precisa UTILITA’ di questa cosa?!” ribattei combattiva. Lui inarcò le sopracciglia. Si tirò un po’ su, tenendosi sul gomito e appoggiando la testa alla mano, e i suoi occhi si fecero dubbiosi.
“L’utilità di questa cosa, Granger, è il vivere qualcosa che non vive mai. E’ affrontare l’ignoto, lo sconosciuto. E’ veder nascere il mondo. Vedere il sole sorgere, nonostante tutto, nonostante le cose brutte che il pianeta ogni giorno gli riserva. Oh sì Granger, tu devi davvero imparare a vivere”
Rimasi sbalordita dalle sue parole. Parlare di cose profonde e filosofiche con Draco Malfoy era l’ultimo dei miei pensieri, ma l’ammettere che aveva ragione, era lontano anni luce dalla mia mente, era impossibile, inconcepibile. Non esisteva.
Ma in quei giorni, diciamo che niente stava andando seguendo il normale svolgimento delle cose. E mentirei se diccessi che mi dispiaceva.
“Hai detto che hai fame Malfoy?” gli domandai tirandomi su a mia volta, lasciando il mio sguardo di nocciola incatenato al suo di tempesta. Lui annuì vigorosamente con il capo.
“Bene, allora andiamo nelle cucine e sgraffignamo qualcosa!” esclamai con un insolito entusiasto. Il biondastro mi osservò per qualche secondo, per poi sorridere soddisfatto.
“Così va meglio, Granger…” acconsentì con tono un po’ tronfio e compiaciuto di sé. Sapeva che se io stavo cambiando, o almeno se secondo lui stavo migliorando, il merito era suo.
“E…” continuai lasciando un po’ di suspance, mentre il suo sguardo si faceva curioso.
“Non voglio dormire stanotte. No! Stanotte voglio veder nascere il mondo!”


Spazio dell'Autrice:

Effettivamente impostare questo capitolo così mi metteva un po' paura: non voglio che la mia storia assuma così in fretta una chiave profonda, ma pensandoci mi sembrava necessaria! Non è una cosa improvvisa, loro ormai sono giorni che lavorano insieme e si sono abituati a stare in compagnia...il discorso "filosofico" di Draco era comunque per rispondere ad una nota pungente della Granger, ed è fottutamente vero!! Io personalmente amo passare la notte sveglia aspettando l'alba, ecco perchè posto sempre alle ore più impensabili...l'aspetto scrivendo. Comunque ecco non v'immaginate che dopo questa notte Draco e Hermione si giurino amore eterno!! NON ESISTE! xD Intanto vediamo se la Granger riesce a portarselo a letto, poi ne riparliamo...ma molto poi! xD Perchè intanto non potrebbero cominciare semplicemente a...smettere di odiarsi? oddio vi starò sicuramente annoiando, non è così? E' che quando ho sonno blatero a raffica...si comunque ora devo andare perchè sto crollando, domani mi devo svegliare presto, come stamani, quindi ho bisogno di dormire!!
Ringrazio velocemente ma di cuore chi mi ha lasciato le recensioni nello scorso capitolo, ovvero, deaselene,  sara _S_92, sasyherm, ladyherm, Hollina e Ili91, scusandomi se non posso rispondere singolarmente!

Buona notte a tutti!! E non dimenticate:

RECENSITE NUMEROSI!!

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Capitolo 12
*** E’ proprio quando credi di sapere una cosa, che devi guardarla da un’altra prospettiva ***


Hello folks! Non sono semplicemente morta, sono stata in vacanza con la mia migliore amica e sono tornata ieri sera! Siate contenti però, in questi giorni senza internet ho scritto ben due capitoli, e che capitoli!
Vorrei fare una premessa: questo capitolo in realtà doveva essere un capitolo "cuscinetto", perchè volevo che un determinato avvenimento coincedesse con il numero di un determinato capitolo, (ho l'ossessione per il mio numero preferito! xD) Avevo in mente tutto, tranne qualcosa per questo chap, così in realtà mi sono messa a scrivere a caso, vedendo e riuscivo a riempire queste sei o sette pagine. Ad un certo punto però, questo capitolo cuscinetto, che non doveva avere tutta questa grande importanza, è diventato fondamentale. Mi è balenata in testa un'idea e ho dovuto scriverla. Spero vi piaccia.
Enjoy the chapter!



Tornai in Sala Comune verso le sette di mattina. Malfoy era riuscito a tenermi sveglia tutta la notte, anche se c’era stato un momento in cui stavo veramente per crollare. Avevamo continuato con Astronomia, facendo anche una specie di gara a chi indovinava più nomi di stelle. Gli avevo raccontato alcune storie della mitologia greca che si legavano alle costellazioni; avevamo discusso della pozione e di come prepararla. E ovviamente, avevamo battibeccato un bel po’. Però, ora che avevamo imparato a lavorare professionalmente insieme, quei battibecchi avevano perso il tono sprezzante e crudele, ma erano diventati quasi…piacevoli. Dalle cucine avevamo portato sulla Torre di Astronomia un bel po’ di cibo, tra cui caffè e cioccolato, che mi aveva aiutata nel combattere il sonno. Poi, finalmente, verso le sei, il cielo si era fatto più chiaro, poi era diventato rossastro, e poi era sorto il sole. Ed era stato emozionante, proprio come aveva annunciato il Principe delle Serpi. Era proprio una bella sensazione assistere alla nascita del mondo.
Mi aveva riaccompagnato in Sala Comune senza smettere un attimo di vantarsi del fatto che mi stava rendendo la vita migliore. Io rispondevo sempre sarcastica, lo scimmiottavo, ma dentro di me sapevo che un po’, aveva ragione.
“Beh…buona notte Malfoy” gli dissi quando ormai eravamo di fronte al ritratto della Signora Grassa. Lui sorrise, e si girò per un attimo a guardare la luce che proveniva da una finestra in fondo al corridoio.
“Buon giorno, Granger…” mi corresse, prima di voltarsi e andar via. Filai di nascosto in camera mia, ringraziando il cielo di avere la mia bella stanza singola da Caposcuola e non dover spiegare niente a nessuno. Anche perché il dire che avevo passato la notte con Draco Malfoy, sarebbe sembrato davvero equivoco. E poi semplicemente non avevo voglia di giustificarmi e di vedere le persone, specialmente i miei amici, che mi avrebbero solo giudicato. Forse Draco aveva ragione…forse dovevo davvero imparare a vivere.
Dormii per tutto il resto della mattinata, sfinita ma soddisfatta. Mi venne a svegliare Harry visibilmente preoccupato verso mezzogiorno e mezzo, visto che la mattina ero solita alzarmi presto. Sentii qualcuno che mi accarezzava dolcemente il viso. Piano piano aprii gli occhi e mi trovai il mio migliore amico a sedere accanto a me.
“Ma buon giorno dormigliona!! Ci stavamo preoccupando seriamente!” disse sorridendomi. Io mi stropicciai gli occhi e mi tirai un po’ su. Guardai distrattamente l’orologio. Avevo dormito a malapena cinque ore. Quel pensiero mi fece sbadigliare forte.
“Buon giorno Harry…” bofonchiai mentre combattevo con il mio organismo che mi ordinava di tornare a dormire.
“Hai studiato proprio fino a tardi ieri sera, eh?” fece scostandomi qualche ciuffo dal viso. Abbassai lo sguardo e notai che avevo la camicia da notte tutta attorcigliata, perciò cercai di aggiustarmi velocemente per rendermi almeno presentabile.
“Sì infatti…” annuii senza troppa convinzione e senza troppi sensi di colpa. Di solito mi dispiaceva seriamente dire le bugie ai miei migliori amici, era una cosa a cui non ero abituata. Ma teoricamente non gli stavo mentendo. Che avevo studiato era vero.
Harry continuava a guardarmi e accarezzarmi i capelli mentre io cercavo di svegliarmi del tutto.
“Che avete fatto ieri sera tu e Ron?” domandai al moro dagli occhi smeraldini. Lui fece spallucce indiferrente.
“Abbiamo fatto qualche giro sulla scopa, niente di che…” rispose noncurante. Mi decisi finalmente ad alzarmi dal letto. Harry mi disse che mi avrebbero aspettata giù per andare a pranzo e uscì lasciandomi sola a cambiarmi e prepararmi. Dopo pochi minuti, il tempo di rifrescarmi in bagno e mettermi addosso i primi vestiti che avevo trovato, scesi in Sala Comune e vidi i miei migliori amici che parlottavano vicino al buco del ritratto. Ron si girò verso di me quando sentì i passi e mi sorrise.
“Ben sveglia bell’addormentata!! Oggi hai battuto anche me!” fece con allegria. Io ricambiai il suo sorriso, ma non risposi; articolare discorsi mi era faticoso dato il poco riposo. Ci avviammo verso la Sala Grande, mentre io cominciavo a sentire i morsi impazienti della fame. Quando entrammo nella Sala ormai piena ci dirigemmo velocemente verso i nostri posti abituali e ci sedemmo con i nostri compagni di casa che non si fecero sfuggire l’occasione di battutine ironiche sulla mia insolita pigrizia a cui io sorrisi per inerzia. Il posto accanto a Ron, che solitamente spettava a Neville, ora era occupato da Lavanda Brown che mi rivolse un sorrisino finto. Avevo accettato ormai, per la gioia di Ron, la loro “storia”, ma ovviamente mi rifiutavo di parlarle e le stavo a debita distanza. Non dimenticavo certo quello che aveva fatto, i guai che tutt’ora mi faceva passare, e la rabbia non sarebbe svanita con il passare del tempo. Avrei avuto la mia vendetta.
Il tempo di addentare un paio di patate quando il solito silenzio seguito da grandi brusii, che tutti i giorni si ripeteva almeno due volte, mi fece capire che nella Sala aveva fatto il suo ingresso colui che ormai da tempo mi stava facendo impazzire. Alzai lo sguardo, come tutti, per puntare gli occhi sulle figure perfette di Draco Malfoy e del suo migliore amico Blaise Zabini che facevano il loro ingresso seguito da sussurri e commenti quasi adulatori. Qualche settimana fa detestavo profondamente il loro ostinato esibizionismo, e soprattutto, lo stormo di ragazzine adoranti di ogni anno che ogni volta sbavavano quando i due mettevano piede nella sala. Non riuscivo a capire che ci trovavano in quelle due odiose serpi. Ora, l’avevo capito.
Era dura ammetterlo. Era più dura di quanto voi possiate mai immaginare. Una convinzione così radicata che d’un tratto, non per tua volontà, si sgretolava senza lasciarti il tempo di capire perché il mondo stesse cominciando a girare al contrario. Certo, mi ero accorta che Malfoy non era un brutto ragazzo. Ma il mio radicato odio per lui, e per il suo bruttissimo carattare, me l’aveva reso di conseguenza anche brutto esteticamente. Ora però, che avevo imparato a scindere le cose, a guardare tutto con un lato più oggettivo, con meno pregiudizi, ora che avevo imparato che le cose bisogna conoscerle da ogni angolazione per poterle giudicare, mi ero resa conto, all’improvviso, come se avesse sempre portato una maschera, che Draco Malfoy era probabilmente uno degli esseri più belli e perfetti che avessi mai visto.
E’ proprio quando credi di sapere una cosa, che devi guardarla da un’altra prospettiva.
Questo non mi faceva certo dimenticare tutte le cose brutte, tutti gli orribili difetti e tutte le orribili azioni. Tutte le lacrime, tutti i guai. Ma il suo corpo perfettamente scolpito, i suoi occhi argentei, così misteriosi e intriganti, i suoi capelli color dell’oro, luccicanti, la pelle chiarissima e perfetta, l’aria eterea, il viso da angelo e i tratti celestiali…e poi quella bocca, irresistibile, quella bocca con quel suo sorrisino malizioso o sarcastico che ti faceva capire che lui era l’angelo sprofondato all’inferno. Perché lui impersonificava l’angelo del peccato.
Mi ritenni ormai impazzita del tutto pensando questo, ma mentre guardavo i due Serpeverde più famosi e desiderati della scuola che parlavano intensamente fra loro senza badare ai presenti, non potevo farne a meno. E non mi sentivo minimamente in colpa. Anzi, mi sentivo in colpa per quello che avevo fatto prima, presa dall’odio, dai pregiudizi, da comportamenti che nemmeno capivo e che nemmeno erano suoi, troppo presa a pensare a tutti tranne che a me, per accontentare tutti, tranne che me.
Le parole che mi aveva detto stanotte il Principe delle Serpi mi rimbombavano nella testa come una cantilena inquisitoria di cui non potevo liberarmi.
Oh sì Granger, tu devi davvero imparare a vivere.
Imparare a vivere. Non si trattava del divertimento negato di cui tutti, lui stesso, mi parlavano. Si trattava del profondo significato della parola vivere. Si trattava del pensare che la mia esistenza era unica e non potevo farmi mancare niente, che nessuno doveva condizionarmi, che io e io soltanto ero padrona di me stessa. E forse, finalmente, ero arrivata a capirlo.
Rivolsi nuovamente lo sguardo a Draco, che ormai si era seduto. Poi, lo voltai verso Lavanda, e senza farmi vedere, sorrisi.

                                                                                 *

Uscii dalla Sala insieme ai miei due migliori amici, Ginny, Neville e Dean. Fortunatamente Lavanda si era congedata quando avevamo finito di pranzarare, dicendo che doveva fare non so che con Calì. Avevamo deciso allora di approfittare di quella rara giornata di sole nel mese di novembre per andare al Lago e stare lì in riva a scherzare e chiacchiarare. Mentre eravamo fermi davanti alle scalinate della Sala d’Ingresso che discutevamo se andare a recuperare una pluffa, uno sparaschiocco o un frisbee zannuto, sentimmo delle voci note che si avvicinavano ridacchiando fra loro. Mi voltai e vidi che il gruppetto di Serpeverde capeggiato da Malfoy stava avanzando fra le risa.
“Theodore, vai a recuperare qualche bottiglia, ci troviamo al Lago!” esclamò Zabini sempre con il sorriso stampato sulle labbra carnose.
“Chi mi accompagna?” chiese allora Nott guardando con faccia scherzosamente tenera le ragazze.
“Ehi Theo, che c’è, hai bisogno della guardia del corpo?! Paura del buio?” lo scimmiottò il Principe delle Serpi trovando il consenso di tutti.
“Più della guardia del corpo, io volevo la compagnia di una dolce donzella…che dici, Daphne?” rispose Nott rivolgendosi alla bionda accanto a Zabini. Lei sbuffò.
“Uffa ma perché proprio io?! Mi fa fatica!!” si lamentò.
“Ah per quello non c’è problema” ribattè Theodore prendendola in collo senza mezzi termini, e avviandosi verso i sotterranei non badando alle lamentele della ragazza e alle risa dei suoi compagni di casa. Solo quando si voltarano per dirigersi verso la porta che dava sul parco si resero conto della nostra presenza. Noi Grifoni eravamo rimasti lì zitti e impassibili, osservando anche con una certa curiosità le Serpi che scherzavano fra di loro. Zabini si avvicinò a me sempre con la stessa allegria, mentre tutti gli altri si erano tornati imperturbabili come sempre.
“Granger!! Ehilà Granger!” mi salutò sventolando la mano. Quando mi fu davanti mi sorrise, ma il suo sorriso non era come quello che mi aveva rivolto il giorno che l’avevo incontrato in biblioteca, e non era nemmeno il solito sorriso cortese che mi rivolgeva per la sua naturale cavalleria. C’era qualcosa che non mi convinceva. Intanto Malfoy aveva affiancato il suo migliore amico e mi aveva riservato un’occhiata eloquente. Le altre Serpi erano rimaste un po’ più distanti.
“Buon giorno polli…” aveva salutato sempre con tono gentile il moro dagli occhi cobalto, che nonostante ci offendesse, non riusciva proprio a fare a meno di quella nobile cortesia, che aveva nel sangue. Senza fare caso ai ringhi e alle risposte poco carine dei miei amici mi mise una mano sulla schiena e si avvicinò un po’.
“Allora Granger, ti va un bicchierino? Proprio in questi giorni abbiamo rifornito le nostre scorte, e vantiamo di avere il vino elfico più buono che si può trovare nei dintorni…promettiamo che ti diamo quello non avvelenato…se fai la brava…” mi propose Blaise con una naturalezza che lasciò letteralmente a bocca aperta me e tutti i miei compagni di casata, mentre non riuscii a fare a meno di notare una scintilla divertita negli occhi di ghiaccio della Serpe bionda.
“COSA?!” sbottammo praticamente all’unisono noi Grifoni.
“Eh va bene, va bene!! Promettiamo solennemente che non ti avveleniamo anche se fai la cattiva!” ribattè con ironia come se non avesse capito che l’esclamazione di pura incredulità era dovuta alla proposta in generale.
“Eh Blaise Blaise, dovresti conoscere meglio la Granger…” intervenne finalmente Malfoy, con l’aria di chi la sapeva lunga.
“Lei non beve…oh no, aspetta, non ti sei ubriacata di recente?” fece con sarcasmo.
Sì, il mondo aveva cominciato a girare al contrario senza avvertirmi.
“Proprio per questo non voglio sentirne nemmeno il nome…” risposi ancora confusa, mentre tutti gli altri dovevano ancora realizzare quello che stava succedendo.
“Va beh, Theo porta su anche una bottiglia di succo di zucca, sai corretto è una meraviglia…” disse allora Zabini facendo un po’ più di pressione sulla mia schiena, come a invogliarmi ad andare con loro. A quel punto Harry sbottò.
“Zabini, prima di tutto, giù le manacce, e secondo, Hermione di certo non verebbe mai a banchettare con voi odiose e viscide Serpi…”
I due Serpeverde prima si scambiarono uno sguardo fra di loro, poi il moro lanciò uno sguardo fulminante e indignato al mio migliore amico. La sua tagliente risposta, che già saettava dagli occhi blu oltremare, non tardò ad arrivare.
“Potter, prima di tutto, non le sto di certo facendo del male o niente di che, e se Hermione non avesse gradito, lei stessa mi avrebbe scanzato. Secondo, sono convinto che la signorina Granger qui presente sia la mente più brillante della scuola, dopo me e Draco, e che sia in grado non solo di articolare pensieri propri e completamente suoi, ma anche di esporli nel momento opportuno senza che tu li dica al suo posto”
Sia Harry che Ron diventarono rossi in viso, seriamente irritati dalla spavalderia subdola di Blaise. Ma io avevo capito all’istante dove volevano arrivare. Malfoy stesse me ne aveva parlato durante la notte che avevamo trascorso insieme. Lui era convinto che io mi preoccupassi troppo di quello che i miei amici pensavano, mi facevo condizionare da loro, tanto da tenerli nascosto che ci vedevamo per fare una pozione.
“Hai ragione Zabini, io sono in grado di pensare e dire quello che voglio, tutto quello che voglio, senza la nessuna minima influenza…perciò ti dico grazie, ma declino l’invito” mi feci sentire mettendo le cose in chiaro. Però le mie parole non suscitarano l’effetto che speravo. Il moro Serpeverde sbuffò sonoramente deluso, e mi passò una mano sul braccio.
“E’ per loro, vero?! Se loro non lo sapevano avresti accettato, non è così? Dai dai Granger! Ti facciamo divertire, promesso!” insistette Blaise mentre i suoi occhi di cobalto prima sprizzavano delusione e poi supplica. Ma non m’incantava. Sapevo che era tutto finto.
“Sei sordo Zabini?! Ha detto di no!!” esclamò Ron infervorato. Ancora una volta il moro gli riservò uno sguardo quasi omicida.
“Ha detto di no perché sennò voi gliela menereste tutto il tempo come se avesse fatto chissà quale crimine!” ribattè pungente.
“Ha detto di no perché l’ultimo dei suoi pensieri è passare del tempo con delle luride Serpi come voi!” s’inserì nella discussione Harry.
“Beh si divertirebbe di sicuro più con noi che con voi…” mugugnò Draco che era rimasto in silenzio, senza togliermi però gli occhi di dosso. Sapeva che avevo capito.
“E voi che ne sapete dei suoi pensieri? Non siete nella sua mente, e se si comporta in un certo modo lo fa perché sennò voi la mandereste al patibolo!” sbottò Zabini irritato.
“Ma sentilo!! Come ti permetti di venire a parlare di Hermione come se la conoscessi da sempre!! Come osi dopo tutto quello che voi ci avete fatto passare, e fatto passare specialmente a lei, venire qui a dire quello che lei fa e non fa! Voi non avete nessun diritto, noi la conosciamo da sempre, è la nostra migliore amica, è tutto!!” ribattè Harry infuriato, forse con un po’ troppo ardore. Blaise lo guardò con sufficienza.
“E’ tutto, eh Potter? E allora come fai a non capire, a non vedere!! Me ne sono accorto addirittura io, come fai a non essertene accorto te! Caspita sapevo che eri stupido, ma così tanto non avrei mai potuto immaginare!!”
I due litigavano sotto i miei occhi mentre io e Draco ci fissavamo quasi complici. Dovevo ammettere che Zabini era un attore eccezionale, che ovviamente sotto “suggerimento” di Malfoy, stava cercando di far scoprire ai miei due migliori amici quello che stava succedendo.
“Capire cosa?!” esplose come un vulcano il Prescelto.
“Che fa le cose solo per compiacervi, senza badare a quello che vuole lei!” rispose Blaise con una calma magicamente ritrovata.
“Ma come fai a dire queste cose!!!” esclamò Harry arrabbiato. La Serpe mora invece di ribattere con altro fervore, si distese in un sorriso sornione.
“Perché sennò non avrebbe di certo rifiutato l’invito di due ragazzi bellissimi, intelligenti e super sexy come me e Draco…” disse sarcastico, mentre Malfoy si aprì a sua volta in un ghigno.
Tutti si voltarono improvvisamente verso di me.
Avevo riso. Mi era scappato così naturale e semplice, ma a quella improvvisa battuta di Zabini invece di essere arrabbiata per quello che cercava di combinare, mi ero messa a ridere. Solo un paio di singhiozzi ridacchianti. Ma l’avevo fatto. Le due Serpi erano ancora più compiaciute.
“Ci ha appena dato ragione…” sottolineò Malfoy con aria anche troppo soddisfatta. Anche Harry aveva riacquistato la calma, e aveva capito, finalmente, che c’era qualcosa che non andava.
“A che gioco state giocando?” chiese il mio migliore amico con aria malfidata. I due si guardarono e sospirarono all’unisono.
“Ok, ci avete scoperti…” confessò Blaise abbassando le spalle. Tutti spalancarono di nuovo gli occhi. Non ci stavano capendo assolutamente nulla. E in quel momento, nemmeno io.
“Abbiamo perso una scommessa…e dovevamo provare a salvare un Grifondoro…” spiegò il moro con l’aria afflitta. Tutti lo guardammo confusi.
“Salvare un Grifondoro?” fece interrogativo Ron.
“Sì Weasley, salvare un Grifondoro!! Fate una vita orrenda, ve l’hanno mai detto? E sinceramente, l’unica che mi sembrava di avere un po’ di speranze, era la Granger…da quando Draco ci lavora insieme, mi aveva raccontato che lei magari aveva ancora qualche chance di guarire…” raccontò mentre il biondo al suo fianco annuiva con il capo. Io li guardai entrambi omicida. Per tutti i presenti la storia si fece improvvisamente chiara. Un altro stupido, subdolo e meschino scherzo di quegli stronzi dei Serpeverde, anche se c’era un dettaglio che non quadrava e necessitava immediatamente spiegazioni. Ma io sapevo la verità. Sapevo dove volevano andare a parare, e avevano addirittura rivelato che io e Draco lavoravamo insieme. Ma non gliela diedi di certo vinta. Per niente al mondo.
“Non basta qualche giro di ronda da Caposcuola per sapere se ho speranza di guarire da una vita piena di amore, amici, soddisfazioni e bei progetti. E Harry aveva ragione: non ho niente a che spartire con voi viscide Serpi!” esclamai offesa girando i tacchi e dirigendomi a grandi falcate verso i corridoi che portavano al giardino interno della scuola. Sentii dei passi raggiungermi e pensai che fosse proprio il mio migliore amico. Ma la voce che sentii rincorrermi non era quella del Prescelto.
“Ehi Granger! Dai fermati!” urlò Malfoy. Io mi girai di scatto. Gli lanciai uno sguardo fulminante, per poi voltarmi di nuovo e ricominciare a camminare. Lui però in pochi secondi mi raggiunse e prendendomi per le spalle mi fece fermare.
“Dai Granger!! Non dirmi che te la sei presa!” disse rendendosi conto, nella sua mente bacata, che qualcosa non era andata come doveva.
“Certo che me la sono presa Malfoy!! Ok tutta la pantomima con Blaise, finchè si trattava di una finta litigata e battutine sarcastiche, ti passo anche la scusa della scommessa, ovvio…ma rivelare che lavoriamo insieme!! Cazzo tu non hai nessun diritto!! Se c’è un motivo per cui ho deciso di non dire niente ai miei amici, a te non deve importare! Attieniti al contratto e basta, ok?!” sbottai furente. Lui mi fece indietreggiare al muro e si avvicinò a me.
“Ma non capisci nemmeno te Granger?! Non ti devi sentire condizionata da quelli! Non stai facendo nulla di male, però ti fai sempre dieci mila seghe mentali su quello che potrebbero pensare, dire o fare, sbattendotene altamente di quello che vuoi te! Abbiamo parlato tutta la notte, e io non sono Potter. Volevo solo vedere se con uno scherzetto, ok terribilmente subdolo e divertente, avresti finalmente capito che devi fare quello che ti va di fare e basta!” spiegò Malfoy con il viso ad una spanna dal mio. Lo fissai negli occhi argentei per qualche momento, rimuginando febbrilmente sulle sue parole. Poi mi sporsi su di lui, su quella bocca che cominciavano ad addentrarsi nei miei pensieri e gli schioccai un delicato bacio a fior di labbra.
“Questo mi andava di farlo” dissi andandomene senza aggiungere altro, mentre il Principe delle Serpi mi osservava scomparire piano piano.


Spazio dell'Autrice:

Oh oh. Beh il capitolo si commenta da solo. Non avevo idea di far succedere una cosa del genere in questo capitolo finchè non l'ho scritto. Sinceramente non so nemmeno cosa dire, come commentare. Perciò lo lascio fare a voi.
Tra l'altro, il capitolo dopo è già scritto, quindi aspetterò che mi abbiate lasciato un po' di recensioni per postarlo.
Ringrazio chi mi ha commentato il capitolo precedente davvero con il cuore...al prossimo capitolo!!

That's all folks!

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Capitolo 13
*** Doubt and Temptation ***


Hello folks! Sono tornata veloce veloce, ve l'avevo detto che il chap era già scritto xD
Devo mettere un'avvertenza prima che cominciate è leggere questo capitolo: è NC17.
Enjoy the chapter!

Ps: sapete qual'è il mio numero preferito, quello di cui vi parlavo nel precedente capitolo? Il 13 xD

Obbligo, giudizio o verità.

Obbligo, giudizio o verità.
Obbligo, giudizio o verità.
Queste erano le parole che mi ripetevo insistentemente, scrivendole su tutte le pergamene che mi trovavo a tiro, come se imprimerle nella carta mi aiutasse ad imprimerle nella mente. Era tutto a causa di obbligo, giudizio o verità. Io non avevo baciato Malfoy perché mi andava di farlo. Io avevo baciato Malfoy perché dovevo farlo, perché dovevo arrivare a compiere quell’assurda punizione per evitare una penitenza terribilmente dolorosa. Nient’altro. Era tutto a causa di obbligo, giudizio o verità.
Alla fine della giornata, quella mensogna era diventata quasi una convinzione. Oh sì, perché sapevo perfettamente che era una bugia. Come potevo non saperlo? Di certo non potevo ignorare le sensazioni che avevo provato. Potevo nasconderle, dimenticarle, giustificarle. Però non potevo negare la loro esistenza. Perché quando mi ero ritrovata così vicina al viso del Principe delle Serpi, dopo che tutte le sue parole avevano preso il sopravvento su di me, facendomi riflettere e spingendomi a capire, mi ero lasciata guidare dall’istinto. E il mio istinto mi aveva detto di baciare quell’insopportabile e bellissimo ragazzo che aveva dannatamente ragione su tutto.
Ma io continuavo a ripetermi “obbligo, giudizio o verità”, continuavo a scriverlo su fogli e libri, per non dimenticare il mio vero scopo, per non distogliermi dal mio obbiettivo. Perciò mi convinsi che quello che mi stava succedendo dentro poteva essere solo un bene.
Infatti, quando ero in compagnia di Draco Malfoy, mi ero resa conto di provare qualcosa che non avevo mai provato in vita mia. Non si trattava di amore, affetto, simpatia, stima. Era pura, semplice e travolgente attrazione fisica. Passione. Che non aveva assolutamente nulla a che fare con l’amore. Il cuore non mi batteva forte quando lo vedevo. Lo stomaco non mi si chiudeva quando mi toccava. Non mi sentivo leggera leggera quando mi parlava. Ma quando mi era così vicino, quando mi guardava con quegli occhi di tempesta, quando sentivo il suo respiro sulla mia pelle, sentivo caldo, sentivo voglia di toccarlo, stringerlo, averlo. Mi ero ritrovata vittima di quella lussuria che il biondo emanava. Pensavo che non mi sarebbe mai successo. In realtà nemmeno credevo in quelle sensazioni. Ero convinta che senza amore, niente di tutto ciò potesse avere senso. Ora però, proprio lui, proprio l’odiato Draco Malfoy mi stava facendo capire che non solo aveva senso, ma che non se ne poteva fare a meno. Questo poteva solo aiutarmi a velocizzare i tempi e a mettere fine a questa storia con più facilità di quanto avessi creduto. Dopo quella specie di bacio, che era durato appena il tempo di uno schiocco, lui era rimasto immobile, senza lamentarsi, sbraitare, arrabbiarsi, o rifiutarmi. Aveva semplicemente accettato. E la mia autostima, la mia determinazione e la mia speranza erano salite alle stelle.
Rividi Draco il giorno dopo, stesso posto stessa ora. Non sapevo assolutamente cosa aspettarmi, il carattere di Malfoy era la cosa più imprevedibile e incontrollabile con cui mi ero imbattuta. Arrivò con il solito ritardo, stesso passo cadenzato e stessa eleganza nei movimenti. Io ero seduta, appoggiata al muro, che lo aspettavo. Come sempre.
“Buon giorno Granger…” mi salutò normalmente.
“Buon giorno Malfoy…” risposi io guardandolo scettica, aspettando qualche sua parola, frecciatina, azione o sguardo. Lui però ricambiò la mia occhiata interrogativa.
“Vuoi rimanere tutta la sera lì a sedere?! Guarda che io non ti tiro su…” fece sarcastico. Capii allora che quel bacio non aveva alterato in nessuno modo l’equilibrio che si era pazientemente creato fra noi. Certo avevo intuito che Malfoy era sicuramente l’ultima persona al mondo che poteva farsi sconvolgere da una cosa futile come quella sottospecie di bacio, la sua fama d’impassibile e insensibile amante lo precedeva. Più che altro avevo paura che se la fosse presa. Invece tutto sembrava normale, come se niente fosse successo. Ma sapevo che qualcosa era cambiato, come se avessimo tacitamente superato un certo limite e ci stessimo addentrando in qualcosa che entrambi non sapevamo focalizzare. Nei giorni seguenti che lavorammo insieme, certe occhiate, certe parole, certi gesti, erano diversi. E io mi sentivo sempre più vicina al traguardo.
Esattamente due settimane dopo il nostro primo incontro, stavamo per ultimare la pozione. Avevamo fatto esperimenti su esperimenti, ricette su ricette, perfezionandoci sempre di più. Quel pomeriggio nella Stanza delle Necessità avevamo buttato giù quella che sarebbe dovuta essere la pozione finale.
“Non sono tanto convinto dei sette giri anti-orari dopo le code di topo…” disse pensieroso il Principe delle Serpi che seduto sulla poltrona rileggeva scrupolosamente la ricetta. Io mi affiancai a lui e cercai il punto che stava leggendo.
“Non ci resta che metterci a lavoro e provare quello che viene fuori…” conclusi dopo qualche istante. Malfoy annuì con il capo e sì alzò. I nostri sguardi s’incrociarono per un attimo in cui cercammo di decifrare i pensieri altrui. Fui la prima a distoglierlo e a dirigermi verso il tavolo delle pozioni, sistemando il calderone sulla fornelletto. Draco allineò tutti gli ingredienti che ci sarebbero serviti e ci mettemmo a lavoro. Ormai alcuni passaggi ci venivano spontanei, visto tutte le volte che li avevamo provati, mentre ad alcuni dettagli dovevamo fare più attenzione. Comunque non avevo dubbi che sarebbe venuto un bel lavoro. Eravamo i pozionisti più bravi della scuola.
“Malfoy, mi passi il coltello d’argento lì in fondo? Devo spezzettare le radici…” chiesi al biondo che obbedì senza distogliere lo sguardo dalla pozione. Si spostò un po’ quando cominciai a tagliuzzare sopra il calderone.
“Fai pezzetti più piccoli…” suggerì Draco sempre concentrato. Io eseguii, inizialmente con lentezza, poi sempre più veloce. Ad un certo punto però, il sudore delle mani, dovuto al vapore della pozione che mi fumava sotto, mi fece scivolare il coltello, che mi provocò un taglio sul palmo della mano. Gemetti dal dolore, presa completamente alla sprovvista, e senza pensarci, lasciai cadere la lama, levando la mano. Con uno scatto degno del cercatore che era, Malfoy prese al volo il coltello prima che cadesse nella pozione e la rovinasse con il mio sangue, cosa che ci avrebbe costretto a ripetere tutto il lavoro da capo. Ma nel farlo, afferrò la lama e si tagliò a sua volta. Fece solo una smorfia di dolore e posò il coltello sul tavolo. Aprì il palmo e notai che il suo taglio era molto più profondo del mio, così mi avvicinai preoccupata.
“Tranquilla Granger, è solo un graffio…” disse guardandosi la mano senza particolare apprensione. Poi prese la mia e osservò la ferita.
“Sì stai bene anche tu…” sentenziò dopo qualche istante. Io passai lo sguardo dal mio taglio al suo e non potei fare a meno di ignorarlo. Fu un semplice lampo nella mia mente. Osservai il sangue di entrambi che era colato sul tavolo. Lo guardai per qualche momento come ipnotizata, e poi sorrisi. Semplicemente e naturalmente, non riuscii a trattenermi. Afferrai dolcemente la sua mano e la misi accanto alla mia, affiancando i palmi insanguinati.
“Lo vedi anche tu?” gli chiesi con una certa enfasi, e anche con un po’ d’emozione. Lui si fece interrogativo.
“Cosa?” domandò confuso. Il mio sorriso diventò sempre più ampio.
“Sono uguali” risposi semplicemente. Non c’era bisogno di precisare a cosa mi riferivo. Draco lo sapeva già. Guardammo in silenzio per almeno un minuto le strisce di sangue scarlatto che sporcavano le nostre mani, senza notare alcuna diversità. Era stupido, lo sapevo, io sarei sempre rimasta la sporca Mezzosangue e lui il nobile Purosangue. Eppure, messo a confronto, il nostro sangue era identico. In realtà, non c’era differenza. Che cosa potevano allora società, abitudini e costumi locali, contro la cruda e scientifica verità? Come potevamo permetterci di odiarci per qualcosa che ci eravamo inventati, quando la natura stessa ci aveva fatto uguali? In quel momento, fu come se mi sentissi in pace con me stessa. Fu come se, per un istante, tutti i problemi e i sensi di colpa che mi ero fatta perché provavo certe sensazioni per Malfoy, fossero magicamente spariti, dileguati. Alzammo contemporaneamente lo sguardo, mentre la mia nocciala s’incatenava alla sua tempesta. Lo guardai con tranquillità e spontanietà, sapendo che dovevo approfittare di quel momento, perché in un battito di ciglia, tutti i brutti ricordi,  le lacrime e l’odio sarebbero tornati. Era troppo tardi per dimenticare. Ma forse, non per rimediare.
“Sarà meglio se ci sistemiamo questi tagli…” disse finalmente il biondo Serpeverde, andando a prendere la bacchetta nella sua borsa. Io intanto presi un fazzoletto e mi pulii la mano, il tavolo e il coltello. Malfoy fece velocemente riemarginare sia la mia ferita che la sua. Riprendemmo la pozione, tornando a concentrarci sugli ingredienti, senza però fare a meno di incrociare gli sguardi e riabbassarli. Dopo un quarto d’ora di quasi assoluto silenzio, avevamo finito.
“Beh manca l’ultimo ingrediente…” mugugnò pensieroso il Principe delle Serpi. Mi guardò interrogativo e mi chiese.
“Sei mai stata innamorata, Granger?”
Io rimasi un momento sconcenrtata da quella domanda ma risposi con sincerità.
“Sì Malfoy…”
Lui ragionò qualche altro istante e alla fine annuì con il capo.
“Sì, allora la pozione la proverai tu…poi non voglio certo rischiare di rimanerci secco…” fece alla fine con sarcasmo, il suo solito e insopportabile sarcasmo. Draco Malfoy era così. Odi et amo.
“Ah ah…” ribattei con una smorfia.
“Preferisci un capello o la saliva?” chiese senza nascondere il divertimento. Io roteai gli occhi seccata.
“Quello che ti pare…” risposi guardandolo indispettita. Lui ricambio uno sguardo malizioso, si passò la lingua sulle labbra, e poi chinandosi sul calderone fece cadere un po’ di saliva nella pozione. Girò tre volte in senso orario e due in senso anti-orario, facendola diventare di un colore bianco perlato. Io presi una boccetta di vetro, ci versai un po’ di pozione e, dopo un lungo sospiro, ne bevvi un piccolo sorso. Aspettai qualche attimo prima di voltarmi verso Draco che mi guardava scettico.
“Aspetta, non è che l’abbiamo fatta troppo forte e ora mi salti addosso e mi stupri?!” esclamò sarcastico. Io stavo per ribattere indignata quando incrociai i suoi occhi e il cuore cominciò a battermi all’impazzata. Sentivo anche il bisogno di concentrarmi per respirare e quel piacevole nodo allo stomaco.
“Funziona!!” urlai quasi euforica. Il suo sguardo però continuava ad essere dubbioso.
“Sei proprio sicura?” chiese avvicinandosi a me. Io annuii.
“Sì che sono sicura!” ribattei convinta. Quando mi fu davanti però mi sentii quasi sciogliere e indietreggiai. Malfoy non sembrava convinto.
“Prima di cantare vittoria, facciamo qualche prova” disse il biondo. Io lo guardai interrogativa.
“Prova?” domandai confusa. Lui annuì con il capo, senza smettere di guardarmi. Mi passò una mano fra i capelli, accarezzandomi dolcemente la nuca, per poi scendere sul collo. Io involontariamente trattenni il respiro.
“Cosa senti?” mi chiese atono.
“Lo stomaco che si contorce, il respiro mozzato…il cuore che tra un po’ mi scoppia” dissi soddisfatta del nostro brillante successo. Malfoy annuì e avvicinò il viso al mio.
“Ora?” continuò ad indagare. Ebbi il dubbio, anzi la convinzione, che se ne stesse approfittando, proprio da brava Serpe che era. E anche se ero completamente indignata, l’effetto della pozione mi faceva sospirare e avere il cuore in gola.
“Ancora di più…” risposi a bassa voce. Lui annuì nuovamente.
“Ultimo test Granger, e poi possiamo compiacerci della nostra incredibile bravura…” disse avvicinandosi lentamente per chiudere le distanze che c’erano fra noi poggiando le sue labbra sulle mie che si schiusero all’istante. Mi baciò prima lentamente, poi mi posò una mano sulla schiena e una sulla spalla stringendomi a sé e cercando di approfondire il bacio. Io gli cinsi il collo con le braccia e lasciai che la sua lingua trovasse la mia. Si staccò da me e mi guardò compiaciuto.
“Siamo dei geni Granger!! Neanche dei professionisti sarebbero riusciti a fare una pozione del genere! Però ovviamente senza il mio aiuto non ce l’avresti mai fatta!” esclamò tronfio senza staccarsi da me. Io continuavo a sentire tutte quelle sensazioni provate durante il bacio che mi facevano girare la testa. Non dissi nulla infatti, avevo il fiato corto e il cuore che mi voleva uscire dal petto. Lui lo notò e mi guardò interrogativo.
“Non è ancora finito l’effetto?” chiese capendo al volo il problema. Io feci di sì con il capo.
“Mi vuoi stuprare Mezzosangue? Ti confesso che non opporrei poi tanta resistenza…” disse con voce un po’ strascicata e sensuale. Questa volta fui io a fare la Serpe. Senza aspettare oltre mi sporsi su di lui e lo baciai di nuovo, con passione, dando sfogo alle mie sensazioni, quelle vere, e approfittando di poterle spacciare per fittizie, mentre intanto mi facevo ampiamente strada verso il mio obbiettivo. Feci scorrere una mano sulla sua schiena per poi reggermi alla vita e stringermi con decesione a lui che ricambiò senza indugio. Rimanemmo avvinghiati per un po’, poi quando sentii che l’effetto della pozione era svanito, mi staccai e sorrisi vittoriosa.
“Hai ragione Malfoy, siamo dei geni! E comunque è reciproco, neanche tu saresti potuto arrivare a tanto senza di me…” esclamai precisando alla fine che il merito era anche in gran parte mio. Feci per allontanarmi, poi mi girai e gli tirai uno scappellotto.
“Questo è per aver approfittato della situazione, viscida Serpe!”
Il biondo si voltò verso di me infastidito ma poi sorrise sornione.
“Non mi pare che ti sia dispiaciuto poi così tanto…” commentò con malizioso sarcasmo. Io feci spallucce noncurante.
“Una pozione eccellente, non c’è che dire…” fu la mia pronta e diplomatica risposta.
Lui inarcò le sopracciglia scettico.
“Ne sei proprio sicura Granger?”
“Che c’è, ci stai provando con me Malfoy?” ribattei spavalda. Draco ghignò.
“Se anche fosse…non si risponde ad una domanda con una domanda…”
“Allora ti risponderò con una risposta…sei troppo pieno di te Furetto” dissi cominciando ad imbottigliare minuziosamente tutta la pozione.
“Beh quello lo sapevo già…” fece mentre mi dava una mano a mettere al sicuro le fiale.
Sorrisi fra me e me, mentre pulivo accuratamente il calderone.
“Hai aggirato la mia domanda…” bofonchiai un po’ insicura.
“Se ci sto provando con te? Può darsi, è una cosa che ho nel sangue…non l’hai visto prima quando mi sono squarciato?” rispose con ironia girandosi verso di me e appoggiandosi con una mano al tavolo, mentre l’altra si teneva al fianco. Perché quella semplice posa mi sembrava dannatamente sexy? Sì, forse anche questo ce l’aveva nel sangue.
“Sinceramente non c’ho fatto caso…” ribattei cercando di rimanere completamente impassibile, anche se nel suo sguardo non accennava ad andarsene quella scintilla maliziosa che stava mettendo a dura prova il mio autocontrollo. Quasi quasi bevevo per sbaglio un altro po’ della pozione e gli saltavo addosso sul serio.
“Vuoi che ti faccio rivedere?” chiese afferrando il coltello che era rimasto sul tavolo. Io gli bloccai il polso al volo.
“NO!” sbottai senza neanche accorgermene. Lui continuava a guardarmi con quell’aria tronfia e compiaciuta che mi mandava in bestia, e mi faceva girare la testa.
“Preoccupata per me piccola Mezzosangue?”
Avevo l’insopportabile e intrigante sensazione che lui facesse tutto apposta per mettermi in soggezione, per sentirsi più forte di me. Nel mio piano per sfuggire alla punizione non avevo considerato quel punto di vista per riuscire a convincerlo, ma in quel momento ero quasi certa che si sentisse così forte e appagato da voler spingersi oltre. Ancora una volta, decisi di approfittarmi della situazione. Non risposi e abbassai leggermente lo sguardo, arrossendo anche un po’.
“E se anche fosse…” sussurrai citando le sue stesse parole. Lui posò il coltello, e con l’altra mano mi tirò su il mento incatenando i suoi occhi ai miei. Mi guardò per un tempo che mi parve infinito, riuscendo a scorgere nella sue espressione dubbio e tentazione.
Feci scivolare la mano che gli teneva il polso sulla sua appoggiata al tavolo, e mi avvicinai ancor di più. Dubbio e tentazione non se ne andavano. Alla fine mi accarezzò i capelli con espressione tranquilla ed eterea. Aveva deciso.
“Dimmi piccola Mezzosangue, come pensi reagirebbero San Potty e Weasel sapendo che ti sei aggiunta alla lunga lista di ragazze che sono venute con me?”
Appena udite le sue parole sentii lo stomaco contorcersi, e sapere che non era per la pozione mi rese un attimo inquieta. Avrei dovuto concentrarmi sull’idea di essere ormai al traguardo, che era fatta. Ma non ci riuscivo.
“Penso che non m’importa…” confessai senza mentire prima di aggrapparmi saldamente a lui e baciarlo con impeto. Entrambi sospirammo forte e ci stringemmo, facendo aderire il più possibile i nostri corpi, mentre le nostre labbra si accarezzavano sinuose. La fiamma che mi avvampò dentro fu la più intensa di tutta la mia vita. Non ricordavo di aver mai provato nulla del genere. Era passione pura, senza la minima contaminazione della tenerezza dell’amore. Aprii subito il varco della mia bocca e le nostre lingue si cercarono e trovarono con foga. Mi tirai su in punta di piedi per avvicinarmi ancor di più a lui, tenendomi con un braccio alle sue spalle forti e scolpite, mentre con l’altra mano gli accarezzavo i capelli color del grano. Contemporaneamente le mani del biondo esploravano la mia schiena voraci, addentrandosi anche sotto la camicetta, disegnando con le dita tanti piccoli cerchi che mi facevano correre i brividi su tutta la spina dorsale. Infatti inarcai subito la schiena e sospirai. Si staccò dalla mia bocca per scendere sul collo. Mi erano sempre piaciuti i baci sul collo, ti lasciavano una deliziosa sensazione, ma quando le labbra del biondo cominciarono a baciarmi sotto il mento, facendo pressione con la lingua dove passava la vena, pensai che sarei potuta venire lì in quell’esatto momento. Infatti non potei fare a meno di gemere, presa completamente alla sprovvista, e cercando di aggrapparmi ancor di più a lui, premendo la sua testa su di me. Senza che me ne accorgessi, troppo presa dal trattenere i gemiti, aveva cominciato a sbottonarmi la camicetta. Me ne resi conto solo quando era ormai a terra. Così gli tolsi subito anche la sua, slacciandogli prima la cravatta e buttando il tutto chissà dove. Il contatto della sua pelle sulla mia mi fece infiammare ancor di più, nel mio ventre ormai ardeva un fuoco implacabile. Il Principe delle Serpi riprese il controllo della mia bocca lasciandomi quasi senza fiato. Andò ad accarezzarmi una gamba che scoperta dalla gonna, poi d’un tratto mi afferrò saldamente ai fianchi e mi sollevo, facendomi sedere sul tavolo. Intrecciai immediatamente le gambe alla sua vita. Fu in quel momento che sentii chiaramente la sua eccitazione, mentre le sua mani non smettevano di andare su e giù sulle mie gambe e sulla mia schiena. Non ci pensai due volte a slacciare le mie braccia dal suo collo per andare a sganciargli i pantaloni. Cominciò a baciarmi con ancor più foga mentre insinuava le dita sotto la gonna e piano piano mi sfilava le mutandine…
In quel momento l’eccitazione e la passione erano implacabili. Dentro avevo un turbinio di emozioni mai provato, e mentre la testa mi girava, lo stomaco mi si contorceva, il fuoco mi bruciava dentro e i brividi mi percorrevano da cima a piedi, l’ultimo dei miei pensieri era che tutto questo me lo stava facendo provare Draco Malfoy.
Gli abbassai finalmente i boxer neri. Lui si posizionò meglio fra le mie gambe e guardandomi fissa negli occhi mi penetrò. Gemetti di piacere piegando la testa, e in un certo senso, mi stavo piegando a lui. Ma era tutto troppo piacevole per preoccuparmene. Cominciò a spingere, con movimenti ormai fatti e rifatti, imparati a memoria, ma che nonostante tutto non perdevano il loro intrigo. Io assecondavo le sue spinte indirizzandolo, mentre ritmicamente dalla mia bocca prorompevano gemiti sempre meno sommessi. Malfoy non smetteva di baciarmi dappertutto e spingere sempre più forte. Sentii che l’orgasmo più travolgente che avevo mai provato si faceva largo, e quando arrivò non riuscii a trattenermi dall’urlare il suo nome. Non Malfoy, non Furetto, non Principe delle Serpi. Semplicemente Draco. Lo dissi con tono quasi arrendevole. Così lui non si fermò.
Ormai stremati, ci appoggiammo l’uno a l’altra, cercando di riprendere fiato. I nostri cuori battevano forte uno sopra l’altro, mentre i nostri respiri s’infrangevano sulla nostra pelle e gli occhi si chiudevano. Fu in quel momento, ancora stretta fra le sue possenti braccia, che mi resi conto di aver portato a termine il mio obbiettivo, di aver tagliato il traguardo, di avercela finalmente fatta; del fatto che era tutto finito…e che era l’ultima cosa al mondo che m’importava.

Spazio dell'Autrice:

Eccovelo, signore e signori, il capitolo dei capitoli!! Quello che finalmente tutti stavamo aspettando!! Vi dico che sono emozionata io, che l'ho scritto xD Mi piace mi piace mi piace, lo adoro! (w la modestia sempre e comunque xD) Se c'è sinceramente una cosa che davvero adoro, è il loro punto di vista. Entrambi non lo fanno per amore. Non possono amarsi dopo così poco, che è una cosa che non sopporto e che in quasi tutte le ff succede. Ci vuole tempo per quei due. Ma questo, questo è un ottimo inizio.
E poi la scena del taglio. E' stata una delle prime scene che ho immaginato quando ho cominciato a scrivere questa FF. Era più simbolica e significativa che altro, ma mi piaceva da matti. Abbiamo sguazzato altamente nel punto di vista della Granger, ma non tarderà ad arrivare quello di Draco, che sarà decisamente interessante. Ma come andranno le cose ora? Lo storia mica è finita...è appena cominciata xD

Ringrazio con tutto il cuore Hollina, Dark_Angel, Baby Gal e MemoryDrops per le recensioni e i complimenti!! Grazie mille, vi adoro!! Mi fate sempre tanto felice! E spero che il Chap vi sia piaciuto! ^_^

E a proposito: per questo capitolo voglio almeno 50 RECENSIONI!! xD xD hahahaha

FORZA FORZA RECENSITE!! Se c'è un capitolo che lo merita è proprio questo!! Non siate timidi!! Che un vostro piccolo sforzo mi rende felicissima!!

That's all folks!

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Capitolo 14
*** Incorreggibile, e insostituibile. ***


Hello folks!! Come va? Ho visto con immenso piacere che il capitolo precedente vi è piaciuto!! Sono strafelice! Eccomi comunque con un nuovo chap, in cui mi sono presa la briga di soffermare l'attenzione, anche se non proprio palesemente, su un personaggio che io personalmente amo, e che secondo me meritava anche lui la sua giusta dose di attenzione. E' un capitolo un po' più corto per non annoiarvi troppo, e spero che apprezzerete la nuova amicizia che si sta creando.
Enjoy the chapter!

Questa capitolo è dedicato alla mia migliore amica, Flavia.
Spero di averti regalato ancora una volta il ragazzo della tua vita, anche se è solo carta e inchiostro.
Per l'amore, non ti preoccupare, ci sono io.


“Eccomi eccomi!!” sbraitò Blaise entrando nella mia stanza come un uragano, (inciampando fra l’altro) con la cartella che gli penzolava dalla spalla e quel suo solito travolgente modo di fare. Io me ne stavo completamente assorto nei miei pensieri, sdraiato sul mio letto, e non feci assolutamente una piega quando il caos fatto persona entrò nella mia camera. Rimasi con lo sguardo vuoto fisso sul muro e le mani incrociate dietro la testa. La sigaretta che avevo appoggiato nel portacenere ormai si era consumata tutta, senza che io me ne accorgessi. Il moro si stravaccò sul letto accanto a me, buttando la borsa per terra e cercando di riprendere fiato.
“Giuro che se mi hai fatto correre qui dicendo che era questione di vita o di morte, per una tua solita cazzata, è la volta buona che mi becco un biglietto di sola andata per Azkaban” proferì il mio migliore amico ancora scombussolato dall’evidente corsa. Io ruotai lentamente la testa verso di lui e lo guardai con aria persa per qualche attimo.
“Mi sono scopato la Granger” confessai atono. Il moro strabuzzò gli occhi sconcertato.
“In che senso?!” chiese confuso con voce alterata. Io sbuffai indignato.
“Ma come in che senso!! Quanti sensi ci possono essere?! Io-mi-sono-scopato-la-Granger! Vuoi che ti faccia un disegnino, razza di idiota?!” sbottai irato. Sapevo che Blaise non se la sarebbe presa, anzi lo faceva apposta. Sapeva meglio di me che farmi sfogare era l’unico modo per rimettermi in sesto. Infatti la sua espressione non s’indispettì, al contrario diventò pensierosa.
“Avevo una mezza idea che sarebbe potuto succedere una cosa del genere, sai nella mia parte di mente perversa…come quando immagino le tresche fra Silente e la McGrannit…” disse accarezzandosi il mento con l’indice. Io scossi il capo rassegnato. Era incorreggibile. Ma anche insostituibile. Tutto d’un tratto si misi a gambe incrociate, perfettamente di fronte a me, mi prese per le spalle, e con sorriso divertito e aria cospiratoria, mi chiese.
“Allora, com’è stato?”
Io lo guardai con tanto d’occhi.
“Cioè io ti dico che mi sono fatto Hermione Granger, HERMIONE GRANGER, al diavolo tutti i discorsi del ragazzo e della ragazza sempre Hermione Granger è, e tutto quello che sai fare è chiedermi com è stato?!” feci incredulo e indignato. Lui annuì curioso ed emozionato.
Incorreggibile, e insostituibile. Il mio migliore amico.
Lo fissai un altro po' negli occhi, poi rassegnato sospirai e mi arresi alla curiosità irrefrenabile e all’apparente superficialità di Blaise.
“Beh…la Mezzosangue aveva un bel po’ di passione repressa che ha sfogato tutta su di me…” confessai stando al suo gioco. Lui sorrise elettrizzato.
“Lo sapevo, lo sapevo, c’avrei scommesso!! La Granger dietro l’aria da frigida saccente nasconde lussuria e tanto pepe…” commentò quasi euforico.
Non potei far a meno di fermare la mia mente, che ripescò i ricordi degli intimi momenti che avevo trascorso in compagnia della Mezzosangue-Zannuta. Era stato tutto così strano, perché in realtà era venuto tutto così semplice. Avevo dato libero sfogo ad una mia voglia, come facevo sempre, fregandomene di quello che potevano dire o pensare gli altri. Era in questo modo mi ero sempre guadagnato il rispetto di tutti. E quando mi ero ritrovata davanti alla Granger, completamente vittima del mio fascino, piegata a me, succobe di ogni mia carezza o bacio, mi ero sentito ancora più forte, più potente…più eccitato. Era una strana sensazione. Avevo sempre pensato di poter sottomettere la Granger con l’odio, le offese, le cattiverie. Non mi ero mai reso conto che c’era un modo ancora più appagante. In tutti i sensi. Perché la soddisfazione provata nel vederla abbandonarsi a me, arrendersi così remissivamente sotto le mie mani, conquistata senza combattere, non aveva niente a che fare con quella provata dopo la litigata di quasi un mese fa. Aveva subito sventolato bandiera bianca e si era lasciata andare a me, facendomi sentire potente e vittorioso come non mi ero mai sentito in tutta la mia vita.
Però, c’era altro. Me ne era accorto, e nonostante avessi cercato di negarlo, sapevo che c’era altro. Avevo provato una vera e propria attrazione per la Granger. E fare sesso con lei era stato incredibilmente piacevole. Beh, il sesso è sempre piacevole, ma con lei c’era stato qualcosa in più. Tutte le ragazze con cui ero stato mi adoravano, veneravano. Lei, mi odiava. Tutte erano sempre gentili, carine, arrendevoli, pronte ad eseguire ogni mia richiesta. Lei era testarda, orgogliosa, sarcastica, pronta a combattere ad ogni mia frecciatina. E questo aveva aggiunto quella scintilla in più che aveva reso tutto dannatamente bello.
“Cosa pensi di fare ora?” mi chiese Blaise dondolandosi un po’. Io arricciai le labbra.
“Beh penso che continuerò a spassarmela, finchè dura il nostro contratto…” risposi annuendo con il capo. Il mio migliore amico sembrò pensieroso.
“Sei sicuro che lei vorrà?” mi domandò dubbioso. Io mi lasciai andare ad un sorriso tronfio.
“Se sono sicuro…avresti dovuto vederla. Si è completamente piegata me. Sono bastati qualche bacio e qualche carezza, ed era mia. Fidati, non sa resistere. Beh, in realtà nessuno sa resistere a me” risposi senza smettere di ghignare.
“Non avevo dubbi Draco…fossi una donna ti scoperei anche io” disse ridendo. Io scossi il capo divertito.
“Sì ma non farti strane idee e ricordati che sei un uomo…anche se sai più pettegolezzi di tutte le ragazze di Tassorosso messe insieme!” lo schernii divertito.
“Lo sai che mi piace tenermi informato!” ribattè anche lui scherzoso.
“Eri in biblioteca prima?” gli domandai d’un tratto. Blaise annuì.
“Se ci torni potresti riportare quel libro di pozioni? Lo sai che mi da l’ansia quel posto!” chiesi al moro. Lui annuì di nuovo e sorrise. In quel momento sentimmo bussare alla porta.
“Avanti!” esclamammo all’unisono io e il mio migliore amico. La porta si aprì e fece capolino Theodore, che entrò e senza bisogno di convenevoli si stravaccò anche lui sulla poltrona davanti al letto.
“Salve amici miei…” ci salutò prima di sprofondare nella morbida pelle nera della poltrona. Blaise ricambiò cortese il saluto alzandosi e dando una pacca sulla spalla dell’amico. Io invece roteai gli occhi seccato.
“Fai pure come fosse camera tua Theo…” feci sarcastico.
“Certo amico…come sempre!” ribattè altrettanto ironico.
“Certo, come sempre…” mugugnai fra me e me falsamente imbronciato.
“Oh Theo, la sai la novità?” se ne uscì Bla nuovamente elettrizzato prendendo la sedia della scrivania e mettendosi proprio di fronte a lui.
“Spara!” lo spronò anche lui improvvisamente curioso ed elettrizzato.
Incorreggibili, e insostituibili.
“Draco si scopa la Granger!!” esclamò battendo le mani. Theodoro spalancò gli occhi e si girò verso di me.
“Non ci posso credere Dra!! Sul serio?!” fece sbalordito. Io annuii con il capo. Lui si voltò nuovamente verso Blaise, poi di nuovo verso di me, e sul suo volto si dipinse un’espressione sorniona.
“Allora, com’è stato?”
Incorreggibili, e insostituibili.

                                                                                 *

Nemmeno il silenzio delizioso della biblioteca mi aiutava a studiare. Quel giorno non ne volevo proprio sapere. Non riuscivo a concentrarmi per più di trenta secondi su quello che stavo leggendo, perché continuavano a tornarmi alla mente i ricordi del pomeriggio passato con Malfoy, e mi facevano fremere ogni volta. Cercavo di distrarmi, ma era tutto inutile. Provai a scrivere il tema di Storia della Magia ma decisi di lasciar perdere quando invece di “druido” scrissi “Draco”. Sentii dei passi avvicinarsi al mio tavolo e mi voltai. Rimasi sorpresa di veder avanzare verso di me con un sorriso raggiante Blaise Zabini.
“Salve Granger…” mi salutò gentilmente, tenendo bassa la voce per non disturbare gli altri. Mi venne del tutto naturale ricambiare il suo sorriso.
“Salve Zabini…” lo salutai a mia volta.
“Posso sedermi qui?” chiese cortesemente, mentre scostava un po’ la sedia. Io annuii e lo vidi accomodarsi elegantemente accanto a me senza smettere di sorridermi.
“Che dici Granger, ora che ti porti a letto il mio migliore amico, posso chiamarti per nome?” chiese con ironia. Io arrossii da capo a piedi tutto d'un colpo, appena focalizzai a pieno le sue parole, e abbassai lo sguardo imbarazzata come mai prima d'ora.
“Oh no non fare così…per noi è una cosa completamente normale, tranquilla…” disse come cercando di tranquillizzarmi, mentre con due dita mi accarezzò la guancia. Quando arrivò al mento me lo tirò su e incrociò i suoi occhi oceanici con i miei, senza far scomparire dal suo volto quell’espressione gentile e rassicurante.
“Te…te ne ha già parlato?” chiesi a bassissima voce, quasi balbettando, ancora presa dalla vergogna, talmente tanta che se avessi potuto mi sarei sotterrata all’istante. Chissà quanti altri particolari gli aveva rivelato.
“Certo che me ne ha già parlato, guai a lui, se mi tenesse nascosta una cosa del genere potrei cruciarlo!” rispose con ovvietà. Perfetto, ora non solo mi sentivo imbarazzatissima, ma anche in colpa, perché io ai miei migliori amici non avevo neanche avuto il coraggio di rivelare che ci studiavo con Malfoy.
“Non avrei mai potuto immaginare che…beh che la vostra amicizia potesse essere così forte…” gli confessai seriamente sorpresa. Lui si aprì in un sorriso che era un misto di dolcezza e amarezza.
“Hermione, Hermione…ci sono così tante cose che potresti mai immaginare…io e Draco siamo molto più che semplici amici. E’ come se fossimo, veri e propri…fratelli. Non voglio tediarti con le nostre tristi storie che ci hanno unito così fortemente, ti dirò solo che quando non c’era nessuno per me, c’era lui. E viceversa. Ci sono cose che uniscono più del sangue stesso. E raccontarci tutto è il minimo che possiamo fare” spiegò il moro dagli occhi cobalto. Io che mi sentivo sempre più sommersa dai sensi di colpa cercai di giustificarmi.
“Purtroppo non tutti hanno la fortuna di avere amici comprensivi come te, Blaise. Io voglio bene a Harry e Ron, molto più che bene, è come dici tu: sono un po’ come fratelli. Ma…non accetterebbero. Loro non riescono a pensare come puoi farlo tu. E io per evitare sofferenza, incomprensioni e litigi, preferisco tenermi le cose che loro non capirebbero, per me. Lo so che è mentire, e odio mentire loro. Ma meglio una verità nascosta che finire con il litigare”
Il Serpeverde annuì con il capo, ma il suo sguardo si fece interrogativo.
“Pensavo che Potter fosse più comprensivo da quel punto di vista…” esternò il suo dubbio.
“Harry?! No, assolutamente! Io adoro Harry, è sicuramente il ragazzo più fantastico che conosco, ma è incredibilmente cocciuto. Se dice che una cosa è così, è così e basta. Io potrei anche dirgli che sono andata a letto con Malfoy perché sennò morivo, lui non accetterebbe mai. Mi accuserebbe di tradimento. E sinceramente, avrebbe anche ragione…” dissi abbassando lo sguardo con una nota di tristezza.
“Ragione? Su cosa, esattamente?” mi domandò Blaise stranito. Io sospirai.
“Sono andata a letto con il suo peggior nemico. Con la persona che odia di più nella scuola!! Tu lo sai tutti i guai che ci ha fatto passare…che ci avete fatto passare!! E a me in particolare…Malfoy non ha fatto che tormentarmi per anni! Dico anni! E a me cosa viene in mente di fare? Di andarci a letto, ovvio…io potevo avere anche tutte le mie buone ragioni, ma se Harry non me lo perdonasse, non potrei dirgli nulla…avrebbe tutta la ragione del mondo. E sinceramente…preferisco vivere con un segreto, che senza Harry”
Non mi resi pienamente conto che stavo rivelando quelle informazioni tanto personali a Blaise Zabini, Serpeverde accanito e miglior amico di Malfoy, ma mentre lo facevo, mi sentivo bene. Sapevo che Blaise era diverso da tutti gli amici con cui avrei potuto parlare, ed ero rimasta così colpita dalle sue parole, che mi resi conto che era proprio la persona di cui avevo bisogno. Era un parere esterno ma allo stesso tempo comprensivo, e sapevo che, come non aveva giudicato Draco, non avrebbe giudicato me. Perciò parlare con lui era così dannatamente facile e rilassante.
“Posso capire il tuo dramma Granger…io in realtà posso capire tutto. Ma tu non ti devi assolutamente sentire in colpa, né tanto meno sentirti una traditrice. Concordo su quello che hai detto, e se Potter ha quel difetto, fai bene a mentire per non perderlo. Ma ricordati che il problema è suo, non tuo. E’ lui quello nel torto, perché per gli amici, per quelli che si definiscono tali, si fa qualunque cosa. Da quello che mi hai detto, tu e Potter sembrate molto legati. Perciò, ribadisco, non sentirti in colpa. Tu le tue buone ragioni ce le avevi davvero, ne sono certo. Non sei una che si butta nella braccia del primo che passa, sapendo poi i trascorsi fra tu e Draco…per tanto, stai tranquilla. Hai fatto quello che ti sei sentita, finalmente. Perché è così che si vive Hermione. Cercando la propria felicità, non quella degli altri per rifugiarcisi. Devi trovare la tua”
Quasi mi si illuminarono gli occhi a sentire quelle parole. Blaise Zabini era il prototipo perfetto dell’amico ideale. Aveva detto esattamente tutte le cose necessarie per rasserenarmi, mandarmi via ogni incertezza e ogni dubbio. Non mi sentivo più in colpa per aver mentito a Harry. Non mi sentivo più in colpa per essere andata a letto con Malfoy. Mi sentivo bene perché per la prima volta in vita mia, avevo capito che potevo fare quello che mi andava di fare, e potevo preoccuparmi, per una volta, di me stessa. Sorrisi al moro dagli occhi oceanici che mi sedeva di fronte. Avevo fatto bene a parlare con lui. Mi aveva aiutato più di chiunque altro avesse potuto fare.
“Blaise Zabini, dove si firma per averti come amico?” gli chiesi senza remore. Sì, ero convinta. Chissene se era un Serpeverde, chissene se era il migliore amico di Malfoy, chissene se tutte le volte ci aveva insultato, chissene se ci aveva fatto passare tanti guai. Non m’importava più del passato. Non si vive nel passato. Si vive nel presente, e in quel presente, io volevo Blaise come amico. Una decisione avventata, incosciente o quello che volete, ma in quei pochi minuti passati insieme mi ero resa conto che in un momento del genere, lui era quello che mi serviva.


They say thet good things take time, but really great things happen in a blink of an eye.


Lui mi sorrise di rimando, divertito e compiaciuto.
“Firma qui Granger…” disse indicandosi il cuore. Io ridacchiai, presi una piuma, e senza intingerla nell’inchiostro, la passai sul maglioncino di Blaise, all’altezza del cuore, facendo finta di firmare.
“Tu non puoi essere un Serpeverde…” sospirai senza smettere di sorridere. Era troppo eccezionale per esserlo.
“O magari voi cari Grifoni avete una visione un po’ distorta dei Serpeverde…” ribattè lui senza offesa nella voce. Anzi, aveva il tono di una mamma dolce che cerca di far capire a suo figlio il suo errore. Io aggrottai la fronte e aspettai che continuasse.
“Non tutti i Serpeverde sono come l’Oscuro Signore, Hermione. Guarda lo stesso Salazar. Prima della famosa discussione, che poi ha segnato la storia di generazioni e generazioni di studenti, lui e Godric erano migliori amici. Il nostro unico problema è che racchiudiamo in noi certe caratteristiche, che con le scelte sbagliate, possono essere disastrose. Ma non tutti fanno le scelte sbagliate. E’ vero, e’ vero, ti concedo che effettivamente siamo stronzi nell’anima, che mangiamo pane e sarcasmo a colazione, e tutti gli altri difetti del mondo. Ma c’è molto di più. E, se vorrai, piano piano non solo potrò farti capire che non siamo proprio il diavolo fatto persona, ma anche che, nonostante potrebbe essere difficile per te ammetterlo, anche tu hai delle qualità molto da Serpeverde. E parlo delle QUALITA’ Serpeverde. Non dei difetti”
“Avete delle qualità?” ribattei con sarcasmo e sorrisi divertita, anche se ero rimasta molto colpita dalla sua spiegazione. Di nuovo. Lui sembrò compiaciuto.
“Eccoci cominciamo subito!! Senti senti…tipico sarcasmo Serpeverde! Ma questo deve essere anche l’influenza di Draco, non è vero?” fece ridacchiando. Io sospirai ironicamente.
“Ehhh, è dura ammetterlo, ma sì! A stare con lo zoppo…”
Blaise mi sorrise raggiante e io non potei fare a meno di ricambiare. Capivo come Draco potesse essergli così legato, a parte le brutte esperienze che aveva accennato. Era davvero l’amico ideale. Mi fece nuovamente una carezza sul viso.
“Allora Hermione, mi prometti che d’ora in poi starai serena per questa storia, e quando ti verranno dei dubbi, correrai subito da me?” chiese con apprensione. Io annuii vigorosamente.
“Sì Blaise…promesso” risposi per poi chinarmi su di lui e abbracciarlo, incurante di tutto. Mi andava di abbracciarlo, e l’avrei fatto. Lui ricambiò dolcemente, per poi commentare sarcastico ghignando.
“C’hai preso gusto con i Serpeverde eh? Ma mi dispiace Grang, non potrei mai venire con te dopo che sei stata con Draco! Magari fra un po’!”
Io risi scuotendo il capo.
Incorreggibile, e insostituibile.


Spazio dell'Autrice:

Oh sì, proprio incorreggibile e insostituibile, il nostro Blaise. Mi dispiace che la zia Row gli abbia dato così poca importanza nella saga, come anche agli altri Serpeverde del resto. Io però lo adoro, e anche se questo carattere è solo una mia pura invenzione, me lo vedo proprio così, talmente vero che mi sembra che anche nei libri sia così. Non può essere diverso. Amo i suoi punti di vista poi, forse perchè in gran parte sono anche i miei. E quando parla dei Serpeverde!! Scusate, me lo dovete concedere, questo è riscatto allo stato pure! D'altronde si sa che i Serpeverde lo fanno meglio xD Ah, quasi dimenticavo! Gli ho fatto stringere amicizia con la Granger, e l'idea sinceramente mi piace da matti. Finalmente Hermione avrà un amico decente!! Che magari le farà capire qualcosa in più di come si sta al mondo...e l'aiuterà con Draco, ovviamente. E viceversa. Sì, secondo me potrebbero formare un bel trio.

Risposte alle recensioni:

Ale 93: oh grazie mille!! Sono felice che la mia storia ti piaccia, e in particolar modo il capitolo prima!! Ci tenevo che piacesse visto che il capitolo centrale della storia! Comunque spero che anche questo ti sia piaciuto e che continuerai a seguirmi! Baci!

sa chan: grazie tante dei complimenti e della recensione!! Ho aggiornato abbastanza presto? xD Spero che il chap ti piaccia! Baci!

_Lilian_Potter_: oh tutti questi complimenti mi fanno arrossire!! Sinceramente per una che vuole diventare scrittrice, sentirsi dire queste cose è meraviglioso!! Perciò grazie infinitamente!! Spero che anche questo chap ti sia piaciuto, e che dire...vedrò di non farli penare troppo! xD Baci!

pikkola_Lilith: ciao!! Grazie mille per i complimenti, sono felice che la mia FF ti sia piaciuta così tanto da leggerla tutta d'un fiato!! xD Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e che continuerai a seguirmi! Baci!

erigre: ciao Greta! Oh sono molto felice di sentire che il capitolo mi è venuto bene, ci tenevo tanto!! Ti ringrazio mille della recensione e dei complimenti!! Sono contenta di aver messo anche qualcosa di originale che non avevi mai letto! Baci!

dolcepuffa: wow sono felice che sia la FF che il capitolo in particolare ti siano piaciuti tanto! Sinceramente, non piace anche a me l'idea dell'Hermione povera verginella, insomma sarà insopportabile e tutto quanto, però mi piace pensare che i suoi ragazzi gli abbia avuti. Giusta anche la tua affermazione: sarebbe stato orribile farle perdere la verginità per un gioco. Comunque grazie mille per la recensione! Baci!

laretta: ahahah vi è andata bene, se era il 56 poveri voi!! xD Grazie mille della recensione e dei complimenti!! Baci!

glumbumble: ciao!! Beh allora prima di tutto benvenuta nel forum e nel sito! Mi sento onorata sentendomi dire che la mia è la prima FF che ti è piaciuta davvero *_* Ti capisco quando parli di "caratteri deformati". Io stessa odio le dramione (brava avevi scritto giusto ^_^) in cui si va OOC e ci ritroviamo un Draco super sdolcinato e un Hermione super disinibita...il bello della magia che sta nella loro coppia va perduto secondo me. Che dire, grazie davvero di cuore per la recensione e i complimenti! Baci!

Dark_Angel: tessorooooo!!! *___* Perdona quella mia svista, ma come ti ho già spiegato, e come tu hai già capito (ormai mi conosci troppo bene, te l'ho già detto!! xD) c'era un nesso sotto xD xD Grazie mille della recensione, ormai sei una delle mie lettrici preferite, lo sai!! Baci baci! tivibì! xD

Hollina: noto con piacere che ti è piaciuto!! xD Beh allora, strosfericamente grazie!! xD xD Tanto per utilizzare il termine coniato da te! xD A presto, baci!! (Ps: un grazie speciale perchè sei sempre una delle prime che recensisce!! *___* Non sai quanto mi fai contenta!)

Ili91: ciao! Stai tranquilla, commentando questo mi hai fatto ugualmente contenta! Io invece sono legata al 13 perchè è il numero di maglia del mio calciatore preferito, che è un'ossessione ormai! xD E mi porta anche fortuna! Comunque grazie mille per la recensione! A presto! Baci.

Ps: la citazione: "They say that good things take time, but really great things happen in a blink of an eye", è della canzone "One in a Million" di Miley Cyrus (che io rimpiango sempre sia seguita per la maggiorparte da stupide bambine, perchè le sue canzoni sono davvero carine). Traduzione: "Dicono che le cose belle succedano con il tempo, ma le cose davvero fantastiche accadono in un batter d'occhio". Lo so, in italiano fa schifo, perde tantissimo. E' per questo che io amo l'inglese *___* (E gli inglesi xD)

Mi raccomando RECENSITE NUMEROSI!

That's all folks!

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Capitolo 15
*** The Slytherin way ***


Hello folks! Come va? Buon ferragosto!! (Che io fino ad oggi non sapevo che si facevano gli auguri di ferragosto, pensavo fosse una festa e basta xD) Oggi è stata una magnifica giornata perchè dopo mesi ho rivisto la mia squadra del cuore giocare, e vincere, anche se qui birbantelli mi hanno fatto un po' soffrire! A parte che ero sclerata di mio, tremavo dall'emozione...un giorno ci morirò a guardare una partita del Chelsea. Ma almeno morirò felice!! A voi non importa niente vero? V'importa del capitolo!! xD Beh allora eccovelo!
Enjoy the chapter!

Ormai erano le quattro e venti e Draco non si faceva vedere. Camminavo avanti e indietro per il corridoio con le braccia conserte al petto e un nodo allo stomaco. Che cosa avrebbe detto e fatto Malfoy? Quel ragazzo era così dannatamente imprevedibile e indomabile che mi avrebbe fatto impazzire. Quando finalmente sentii dei passi avvicinarsi trattenni il respiro, anche se cercai di sembrare impassibile. Draco Malfoy in tutta la sua insopportabile bellezza sbucò da dietro l’angolo.

Insopportabile, ecco cos’era. Non riuscivo a sopportare tanta bellezza.

Nonostante fosse terribilmente in ritardo, camminava sempre con passo elegante e cadenzato, niente riusciva a turbare i suoi lineamenti, e sembrava assorto in mille pensieri. Quando incrociò il mio sguardo mi fece un cenno a mo’ di saluto.
“Dimmi Granger, sono proprio tanto in ritardo?” mi chiese con un ghigno divertito. Io feci una smorfia.
“Sì Malfoy, sei talmente in ritardo, che tra un po’ sei in anticipo!” brontolai il biondo battendo infastidita il piede a terra. Lui schioccò le labbra scettico e si guardò l’orologio.
“Oddio quante storie per una mezz’oretta di ritardo! Sono un uomo impegnato Granger! E poi ora che non dobbiamo più perdere tempo con la tua pozione, che fretta hai?” fece il Principe delle Serpi con noncuranza. Io sbuffai contrariata arricciando la bocca.
“Ehi aspetta…” disse Draco avvicinandosi pericolosamente a me, mentre il suo sguardo e il suo ghigno si facevano più maliziosi.
“Non è che questo tempo lo volevi impiegare a fare altro?” mi sussurrò all’orecchio con voce roca e sensuale. Non poteva ricominciare subito. Io sarei impazzita davvero.
“Ah Malfoy! Sempre il solito pervertito!” sbottai irritata, o almeno, facendogli credere che lo ero. In realtà mi sarei potuta sciogliere all’istante, o peggio, buttarmi fra le sue braccia senza indugio, ma avevo un orgoglio da difendere, perciò decisi di ribattere, fulminea e combattiva.
“Non sembravi poi così dispiaciuta ieri…” insistette appoggiando una mano sulla mia vita. Io mi allontanai di qualche centimetro e inarcai le sopracciglia.
“Non mi sembra il caso di perdere ulteriore tempo visto il tuo palese ritardo…che ne dici se entriamo e mi dici cosa devo farti?” cercai di deviare la conversazione, senza rendermi conto dello splendido doppio senso che gli avevo servito su un piatto d’argento.
“Oh Granger, che bisogno c’è di dirtelo, te lo faccio direttamente vedere quello che devi farmi” disse malizioso cingendomi nuovamente i fianchi e avvicinando la bocca al mio collo. No! Se avesse cominciato a baciarmi il collo, baciarmi come lui sapeva fare, mi sarei potuta concedere a lui lì in mezzo al corridoio, seduta stante. Perciò indietreggiai, ma invece di guardarlo offesa, decisi di cambiare tattica.
“Siamo in mezzo ad un corridoio, signor Malfoy. Potrebbe spuntare chiunque da dietro l’angolo…” gli feci quasi in un sussurro. Lui mi osservò per un attimo, poi annuì. Feci comparire la porta della Stanza delle Necessità ed entrambi entrammo in quella camera che ormai ci era molto familiare.
“Ho saputo che tu e Blaise siete diventati amici…” se ne uscì Malfoy mentre tirava fuori i libri dalla sua borsa e li appoggiava sul tavolo dove solitamente facevamo i compiti.
“Sì, è vero…” confermai senza rimanere stupita che il mio “nuovo amico” avesse già raccontato a Draco dell’esito del nostro incontro in biblioteca.
“Povera Granger, non sai quello che ti aspetta…Bla è un pazzo sclerato! Io ci vivo 24 ore su 24…c’è dei momenti in cui delira e non si ferma più! La sera, più che altro…” fece scherzosamente. Sapevo che anche se lo scherniva, con tono sempre ironico, Draco era legatissimo a Blaise.
“Beh penso che riuscirò a sopravvivere al suo delirio…quando abbiamo parlato in biblioteca è stato…perfetto. Blaise Zabini è l’amico ideale. E tu, tu sei dannatamente fortunato!” dissi mentre mi sedevo di fronte al Principe delle Serpi. Per la prima volta da quando ho memoria, lo vidi sorridere con una nota di dolcezza. Non era un sorriso sarcastico, malizioso, divertito o amaro. Era un sorriso puro. E mi bastò ad avvalorare la mia tesi. Draco e Blaise dovevano condividere un’amicizia più che speciale.
“Te lo presto volentieri, 24 ore su 24 ti fa diventare matto…magari se ce lo spartiamo a dovere, la nostra igiene mentale ne gioverà” rispose senza smettere di sorridere.
Io ridacchiai. Sapevo così poco di Blaise, eppure confidarmi con lui era stato così semplice e spontaneo, come se fossimo amici da sempre. E anche la naturalità con cui gli avevo chiesto di diventare amici, cosa che appena un mese fa mi sarebbe sembrata impossibile.
Il mondo aveva cominciato a girare al contrario. E nemmeno mi dispiaceva poi così tanto.
Cominciai a tirare fuori piuma e pergamena per mettermi a lavoro, ma Draco, evidentemente pensieroso, mi chiese.
“Scusa Granger ma…come mai hai avuto…beh diciamo il bisogno di diventare amica di Blaise? Cioè…non hai già Potter, Lenticchia e la Weasley?”
Come sempre, Malfoy aveva centrato il punto della questione, spiazzandomi. La perspicacia doveva essere una delle caratteristiche fondamentali dei Serpeverde. Evitai bene di guardarlo negli occhi e feci un sospiro.
“Io…” cominciai quasi balbettando, con insicurezza. Mi sentivo terribilmente a disagio. Parlare con Blaise mi era venuto naturale. Ma con Draco Malfoy era tutta un’altra storia…
“Ehi Granger, ti sei sentita a tuo agio a fare sesso con me…puoi anche farmi una confidenza…tanto sennò me lo dice Blaise” mi fece notare il biondo di fronte a me, appoggiando le braccia sul tavolo. Io sospirai di nuovo. Il suo discorso non faceva una piega. Come sempre. Ma quell’imbarazzante sensazione non si degnava di andarsene.
“Potresti fare il politico, sai?” gli dissi ridacchiando, provando a buttare la conversazione sul ridere, e vedere se mi sbloccavo. Lui ghignò divertito.
“Beh, ti sembrerà strano, ma mi è venuto più facile fare sesso con te che rivelarti una confidenza…” gli confessai quella folle sensazione. Era davvero folle, ma io mi sentivo così. Gli sarei saltata addosso senza alcuna vergogna, ma non riuscivo a parlargli spontaneamente dei miei amici. Avevo paura che lui…fraintendesse. Incrociai i suoi occhi grigi, che sembravano argento fuso nascosto da una spessa coltre di nebbia. Erano bellissimi. Ed oltre che terribilmente intriganti, erano anche terribilmente convincenti. Così, dopo che mi guardò intensamente per parecchi secondi, decisi di parlare.
“Come ho già spiegato a Blaise…io voglio tantissimo bene sia a Harry, che a Ron, che a Ginny, sono meravigliosi e abbiamo condiviso sempre tutto…ma…beh anche loro hanno i propri…difetti” cominciai nuovamente cercando di far capire alla bionda Serpe la situazione. Lui aggrottò la fronte, ma non disse niente. Aspettava che continuassi.
“Loro sono…beh, specialmente Harry…terribilmente testardi. Diciamo che quando decretano qualcosa, è quella. E non riescono a capire le cose che vanno oltre le loro certezze…per esempio, tu hai detto a Blaise che siamo stati insieme, no? E lui non ti ha giudicato male, non ti ha rinfacciato di essere andato a letto con una sporca mezzosangue, grifondoro e tutto il resto. Lui, ha capito” dissi lentamente.
“Beh ma questo è ovvio!! E’ il mio migliore amico!” commentò quasi indignato aprendo le braccia al cielo, come se davvero fosse la cosa più ovvia del mondo. In realtà, dovrebbe esserlo. Fissai nuovamente Draco nei suoi occhi argentei e non riuscii a trattenere un sorriso amaro. Non pensavo che sarebbe risultato così difficile e doloroso parlare dei miei amici. 
“Non voglio che tu pensi male di loro…” feci senza rendermi conto dell’incredibile stupidaggine che avevo detto. Lui infatti inarcò le sopracciglia con aria divertita e ghigno sarcastico.
“Forse intendi…più di quanto lo pensi già…e ti assicuro, sarebbe davvero impossibile più di così…” rispose con ironia facendomi ridere.
“Avevo dimenticato per un istante che stavo…beh parlando con Draco Lucius Malfoy, il Principe delle Serpi…” dissi con un mezzo sospiro tra il divertito e il rassagnato.
“Comunque, davvero, io sono legatissima a loro, specie a Harry…ma so che lui non accetterebbe. Per questo non gli ho mai detto niente di niente. Litigheremmo, e tutto andrebbe per il peggio. Non posso stare senza di lui, perciò preferisco nascondergli qualcosa…” spiegai come avevo fatto con Blaise. Malfoy era tornato serio e mi guardava pensieroso, come se stesse riflettendo febbrilmente.
“Mi devo contraddire, Granger…è possibilissimo che io pensi ancora peggio su di loro…sono degli imbecilli, Potter in primis. Vi vantate sempre di essere brave persone, amici eccezionali, dolci e sensibili, dite sempre che sareste pronti a morire per i propri amici…ma niente di tutto questo è vero. Siete dei finti buonisti, che appena si trovano davanti a qualcosa che non conoscono, scappano impauriti. Blaise potrebbe arrivare domani e dirmi che vuole diventare un Grifondoro, gay, e che è follemente innamorato di Potter. L’unica cosa di cui io mi preoccuperei, sarebbe se sta bene. Nient’altro. Voi non avete idea di cosa sia la vera amicizia!Beh, in realtà…loro. Tu mi sembri molto diversa da loro, Granger” si corresse alla fine facendo un mezzo ghigno che non riuscii a decifrare. Lo presi quasi come un complimento. Una volta mi sarei indispettita e gli avrei urlato contro chissà quale cattiveria sui Serpeverde. Ma ora, davanti a lui, e davanti a quella realtà, non riuscivo a spiccicare parola. Malfoy mi sorprendeva sempre di più. E mi sorprendevo io stessa a dargli ragione. Abbassai lo sguardo sulla pergamana giocherellando con la piuma. Lo sentii alzarsi e sedersi accanto a me. Non potei fare a meno di guardarlo. Il suo sguardo era serio e intenso. La sua mano andò a posarsi sulla mia spalla.
“Lo ammetto, pensavo che tu fossi uguale a loro…per questo ti consideravo solo una sporca mezzosangue. Ma io non ho problemi ad accorgermi della realtà e a cambiare idea. Non ho i paraocchi, io! Io vivo la vita, Granger. La vivo come viene, perché troppe esperienze mi hanno insegnato come può diventare orribile, orribile veramente. E non ho tempo di essere infelice per delle minchiate. Non ho tempo di preoccuparmi della felicità degli altri dicendo che per la mia c’è tempo. Domani potrei non esserci già più. E se succedesse, vorrei guardarmi indietro e non avere rimpianti, vedere che non ho detto no a nessuna mia voglia o desiderio. Sono convinto che anche tu sei d’accordo, ma circondata dai tuoi presunti amici hai sempre pensato che fosse sbagliato. Non è affato sbagliato, Granger. Diciamo che è…alla Serpeverde” concluse il suo breve monologo con un sorrisino, cercando di allentare quella specie di tensione. Io annuii con il capo e ricambiai.
“Loro sono davvero amici miei, Malfoy. Mi vogliono bene, e io voglio bene loro. Mi hanno sempre aiutata, e so che per me ci saranno sempre. Non dubiterei mai di loro. Però devo convivere con quel loro difetto. Glielo devo. Ciò non toglie che io, possa cominciare a seguire le idee che condivido e perché no…farlo alla Serpeverde” dissi mettendo in chiaro quei punti su cui non mi trovavo d’accordo. Draco era stato precipitoso e ingiusto nel giudicare i miei amici, ma in parte aveva ragione. E ammiravo tantissimo, quasi invidiavo, l’amicizia che lo legava a Blaise. Lui si aprì in un espressione decisamente compiaciuta.
“Hermione Granger, la Regina dei Grifondoro, che fa qualcosa alla Serpeverde? Mi piace terribilmente!” ribattè con sorriso tronfio e voce un po’ strascicata.
“Ehi ehi Principe delle Serpi, non farti strane idee!! Sei tu che l’hai definita così! Io sono fiera di essere Grifondoro, e non cambierei per niente al mondo. Solo che anche io non ho i paraocchi. E se mi rendo conto che ho sbagliato, beh cambio idea. Anche io pensavo che foste diversi. Cioè, non ho dubbi che tu sia il solito crudele stronzo, siamo chiari. Ma Blaise per esempio!! Lui sì che mi ha sorpreso…e dicendomi che non sono tutti come te, grazie al cielo, mi ha convinto che…beh dovevo darvi una possibilità. In effetti, è stupido odiare qualcosa che non si conosce. Perciò, ora che, per caso, ho la possibilità di conoscervi, ben venga! Ma magari scopro che avevo ragione e continuerò ad odiarvi più di prima!” esclamai con tono sarcastico ma divertito, e non potei fare a meno di sorridere raggiante.
“Granger piano con i complimenti che arrossisco…” rispose a sua volta sarcastico.
“Comunque io non volevo farti passare a Serpeverde, sarebbe impossibile! Però effettivamente, noi viviamo così…lo vedrai tu stessa…” disse soddisfatto mentre cominciò a giocherellare con un ciuffo dei miei capelli.
“Ehi ma non è che quella storia della scommessa era vera e devi davvero cercare di salvare una Grifondoro?” me ne uscii schernendolo. Solo dopo mi resi conto che era quello che, in realtà, stavo facendo io. Fu come se mi fossi svegliata bruscamente da un bel sogno. Ero io quella che lo aveva ingannato per un gioco. Eppure, dopo tutte quelle giornate passate insieme, specie le ultime, era come se…me ne fossi dimenticata. Malfoy aveva preso il sopravvento, e dopo tutta quella strana situazione con i miei amici, che stavano mettendo a posto lui e Blaise, mi avevano convinto a darli davvero una possibilità, a credere che sarebbe costruttivo imparare un po’ da loro, e darli qualcosa da imparare. Erano anni che Silente ci ripeteva quanto era importante l’unione fra case. E io me ne ero accorta solo ora.
“Mmh stranamente no…sarebbe divertente però…magari la scommessa potrei farla con te Granger…” ribattè altrettanto ironico. Io ridacchiai e scossi il capo.
“Lascia perdere Malfoy…ho sempre brutte esperienze con le scommesse…”
Lui ovviamente non capì le mie parole, ma non mi chiese nulla e continuò a guardarmi con quei suoi penetranti occhi di tempesta.
“Comunque…hai fatto bene con Blaise…ti farà stare meglio avere lui come amico…sopporta tutto, te lo assicuro…infatti sopporta me, e credimi, non è affatto semplice!!” fece continuando a passarmi le mani fra i capelli.
“Oh guarda ti credo sulla parola!!” esclami scimmiottandolo. Era una cosa che mi faceva divertire da morire, prenderci in continuazione in giro, ma, senza volerci ferire davvero. All’inizio, era per contratto, perché proprio non riuscivamo a non lanciarci frecciatine. Ora, era per abituidine, e per divertimento.
Draco ghignò e cominciò con la mano a scendermi sul collo, sulla gola, sulla guancia.
“Sai Granger…” disse senza guardarmi negli occhi, con tono un po’ sospirato.
“C’è un’altra cosa che noi facciamo…alla Serpeverde…” continuò avvicinandosi pericolosamente a me, passandosi una lingua sulle labbra in un modo talmente sensuale che quasi sentii piacere. Io cercavo di controllarmi in tutti i modi, davvero, ma nonostante non fosse il primo ragazzo con cui ero stata, era sicuramente il più irresistibile. Forse il più irresistibile che fosse mai esistito! Lui era sensuale in qualunque cosa facesse, era l’incarnazione pura del sesso, e non sapevo come avevo fatto a non accorgermene prima. Mi avvicinai involontariamente a lui e dischiusi le labbra, come invitandolo a chiudere le distanze che c’erano fra di noi. E lui non si fece attendere. Poggiò la sua fantastica, morbida e ed eccitante bocca sulla mia catturandomi in un bacio pieno di trasporto, intenso, leccandomi sensualmente le labbra per chiedermi l’accesso. Non glielo negai, e mi strinsi a lui cingendogli il collo, mentre la mia mano affondava nei suoi capelli biondissimi, così lisci e setosi. Mi abbracciò in vita e mi attirò ancor di più a sé, tirandomi su. Capii dopo appena qualche secondo che voleva che mi sedessi in collo a lui. Non mi feci pregare e mi misi a cavalcioni sulle sue gambe. Ci baciammo per lunghi minuti in cui io cercavo di raggruppare tutte le mie forze per staccarmi dal biondo Serpeverde, senza successo. Nonostante mi ripetessi che non avrei dovuto, che ormai il mio compito era stato adempiuto, che non dovevo lasciarmi coinvolgere perché era tutto frutto di un gioco, le mie labbra non si degnavano di staccarsi da quelle di Malfoy, che erano sempre più vogliose e desiderabili. Le mie mani non volevano saperne di abbandonare i suoi capelli e le sue forti spalle. Quando fu lui a separarsi da me per andare a baciarmi il collo, io colsi l’occasione al volo e, tenendolo a distanza con le mani che erano appoggiate al suo petto, gli dissi.
“Dobbiamo fare i compiti…cioè, io devo fare i tuoi…”
Malfoy fece una faccia scocciata e ripartì all’attacco del mio collo, lasciandomi una sciai di baci infuocati.
“Abbiamo tempo per i compiti…” sospirò sulla mia pelle, mentre mi passava la lingua sulla gola. Io cercai tutto l’autocontrollo che avevo a disposizione per scansarlo di nuovo.
“Prima il dovere, e poi il piacere…” lo apostrofai. Lui sbuffò.
“Prima il piacere, e poi…basta…” rispose sarcastico, e senza lasciarmi il tempo di ribattere o allontanarmi, catturò la mia bocca in un bacio ipnotico. Non sapevo dove e come avesse imparato a baciare così, ma quando le labbra di Draco s’impossessavano delle mie, non ricordavo nemmeno come mi chiamavo. Quando si staccò per prendere un po’ di fiato, approfittai per cercare di alzarmi, senza molto successo visto che le sue mani erano strette sui miei fianchi e non avevano intensione di lasciarmi andare.
“Dai Malfoy, seriamente prima dobbiamo lavorare…se non finisco in tempo i tuoi compiti poi devo farli stasera, e stasera ho da finire i miei…perciò andiamo…” dissi cercando nuovamente di alzarsi. Lui si staccò da me con sguardo scocciato, sbuffando. Io tornai a sedere sulla mia sedia e afferrai il libro di Erbologia, cominciando a scrivere la relazione che io stessa avevo completato dopo pranzo. Draco mi guardava, senza particolare interesse a ciò che facevo, mentre se ne stava seduto con la schiena appoggiata in una poso rilassata e accattivante. Completai tutti i suoi compiti con una certa velocità, piegai tutte le pergamene e gliele porsi. Lui mi guardò per un attimo, poi le afferrò e le andò a mettere nella borsa.
Io mi stiracchiai appena e mi alzai, la schiena cominciava a indolenzirsi un po’.
Malfoy, che nel mentre era accanto al divano, venne verso di me e il suo sguardo non lasciava ad intendere niente d’innocente.
“Che dici Granger, ora me lo concedi qualche minuto come si deve?” mi chiese con voce un po’ roca, ma allo stesso tempo divertita, mentre ormai era di fronte a me e mi sovrastava con la sua altezza. Io incrociai le braccia al petto e feci una smorfia.
“Non è nel contratto” ribattei alzando il mento. Lui inarcò le sopracciglia, quasi sorpreso.
“Oh, tu infatti non lo farei perché è da contratto…” disse cingendomi i fianchi e avvicinando le labbra al mio orecchio.
“Lo farai perché non puoi resistermi…” biasciò con tono talmente convincente, che dargli contro era un’impresa impossibile. Ma il mio orgoglio decise che valeva la pena provarci.
“E questo chi lo dice?” ribattei cercando di rimanere impassibile, senza troppo successo. Lui aggrottò la fronte e alzò gli occhi pensieroso.
“Tutti in realtà…Blaise mi ha detto che se fosse una donna mi scoperebbe anche lui” rispose, e io non potei fare a meno di scoppiare a ridere di gusto. Anche Draco sì aprì in una risata divertita ripensando alla battuta dell’amico. Quando le risa furono scemate, tornai a guardarlo negli occhi, sempre divertita.
“Vedi, dovresti pensare al tuo nuovo amico, e farlo per lui che ha avuto la sfortuna di nascere uomo. Se non vuoi farlo né per me, né per te…beh sì, dovresti farlo per Blaise” insistette ironico. Lo squadrai da capo a piedi. Era l’essere più bello che avessi mai visto. E mi ero convinta che avrei cominciato a fare quello che mi andava. Così, sospirai, gli buttai le braccia al collo, e prima di baciarlo gli sussurrai.
“Lo faccio per lui”
Ma sapevamo entrambi, che lo facevo per me.



Spazio dell'Autrice:

Io mi chiedo...come fa la gente a non essere Serpeverde? Cioè siamo troppo i meglio, andiamo! Noi sì che sappiamo cos'è la vita! Draco fa un discorso eccezionale!! Ci tenevo che cominciassero a scambiarsi qualche confidenza, è una cosa ancora più intima del sesso, Hermione lo fa notare infatti! E poi...beh la cara Granger si lascia prendere un po' la mano mi sa...come si concluderà la cosa? xD Io lo so xD (Ma va, sei te la scrittrice NdTutti) Mmh anzi ora che ci penso non lo neanche io!! (Sceeeema, sceeeema, sceeeema NdTutti)

Va beh basta delirio!

Allora ringrazio di cuore le persone che hanno recensito lo scorso chap, ovvero Ili91, pikkola_Lilith, anna96, Sayuri, Dark_Angel, Hollina e SlytherinAngel (ovviamente xD)

Ps: la citazione "Insopportabile, ecco cos'era, non riuscivo a sopportare tanta bellezza" e' presa dal libro "Eclipse" di Stephanie Meyer, ovviamente riferito ad Edward xD Dal mio chap preferito, fra l'altro *_*

That's all folks!

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Capitolo 16
*** Menzogna e Formalità ***


Hello folks! Eccomi eccomi con un capitoletto DECISAMENTE interessante. Mi sono accorta che mi è venuto un pochino più lungo del solito, ditemi se è noioso, così magari la prossima volta che mi capita lo spezzo.
Enjoy the chapter!


Così, cominciò la nostra storia.


Io e Draco iniziammo uno stranissimo rapporto, o almeno, a me sembrava stranissimo visto che era la prima volta che mi ritrovavo in una situazione del genere. Era difficile addirittura da spiegare. Tutti i giorni, come sempre, ci ritrovavamo nella Stanza delle Necessità, così che io potessi portare a termine il lavoro per cui avevo firmato il contratto. Poi, battibeccavamo un po’, e ci lasciavamo andare a caldi momenti di passione. Inoltre, mentre io mi concentravo sui compiti del Principe delle Serpi, lui mi parlava, cercando di darmi “lezioni” su quello che lui stesso definiva “The Slytherin Way”. E ovviamente, non smettevamo di litigare. Ma, dovendoci rivedere sempre il giorno dopo, avevamo imparato a lasciar sfumare velocemente l’arrabbiatura e il broncio, e di solito ci veniva meglio se eravamo appiccicati l’uno all’altra con le bocche incollate e le mani che esploravano vogliose il corpo dell’altro. Ormai mi ero anche abituata a lui. Non mi stranivo più ritrovandomi a pensare all’intimità che condividevo con Draco Malfoy, perché lui e il suo migliore amico, che stava diventando anche il mio, avevano provveduto ad insegnarmi accuratamente “The Slytherin Way”.
Eh sì, Blaise. Anche con lui avevo iniziato un rapporto, e non era affatto strano. Di solito mi portava a fare una passeggiata dopo cena, o veniva incontro a me e a Draco se e quando uscivamo prima dalla Stanza delle Necessità. E mentre esploravamo insieme tutti i più remoti luoghi di Hogwarts, parlavamo. Gli parlavo come non avevo fatto a nessuno prima d’ora. Avevo cominciato a considerarlo il mio “psicoterapeuta”. Sì, perché Blaise era davvero terapeutico. Con lui riuscivo a parlare senza remore, senza dover misurare le parole, potevo semplicemente dire quello che pensavo, che mi passava per la testa, anche le cose più folli e insensate, anche quelle incomprensibili sensazioni che spesso ronzano nella mente. Ci raccontavamo le esperienze che, ovviamente, non sapevamo l’uno dell’altra, gli anneddoti divertenti e le esperienze dolorose. Un giorno gli raccontai per filo e per segno la relazione che avevo avuto con Ron. Blaise ascoltava paziente, mi faceva sfogare quando ce n’era bisogno, mi spronava a tirar fuori tutto, mi consigliava, e mi diceva tutte le cose di cui avevo bisogno. E quando gli argomenti sconosciuti l’uno dell’altra ci mancavo, allora parlavamo dell’unico che ci accumonava: Draco Malfoy.
“E pensare che tu ci vivi sempre con quell’isterico egocentrico…” gli confessai sospirando un giorno di Dicembre, dopo essere uscita dalla Stanza delle Necessità con il ricordo di uno acceso battibecco sullo stomaco. Stavamo camminando mano nella mano per i corridoi che portavano all’aperta terrazza del castello, tutti avvolti nei nostri mantelli dato il freddo pungente.
“Oh tra un po’ farai come me…comincerai ad ignorarlo” rispose tranquillamente.
“E’ impossibile!! Davvero, non so come fai a sopportarlo ogni momento!” esclamai facendo quasi un ringhio. La cosa che mi dava più fastidio è che, nonostante fosse spesso davvero intollerabile, non potevo evitare di finire fra le sue braccia.
“Tu lo sai benissimo in realtà…” disse il moro mentre incastonava i suoi meravigliosi occhi cobalto ai miei e si apriva in un sorrisino dolce.
“Perché è quello che fai anche tu con Potter e Weasley…e detto fra me e te, Hermione…non so se farei cambio” fece con sarcasmo. Io gli diedi una scherzosa botta sulla spalla.
“Ehi! Harry e Ron avranno i loro difetti, ma preferire Malfoy!!” ribattei ironicamente indignata. Lui ridacchiò divertito. Ci sedemmo su un muretto e osservammo il panorama del cielo per un po’. In quel momento, pensando a Harry e Ron, ai Grifondoro e a tutto il resto, mi venne in mente un pensiero. Mi ero sentita bene a poter raccontare finalmente a qualcuno qualsiasi cosa, ma non mi ero resa conto che c’era qualcosa che nemmeno a Blaise potevo rivelare. Una cosa che sapevamo solo io…e Lavanda Brown.

                                                                        *

Mi rigirai appena incastrandomi meglio nel corpo perfettamente scolpito di Draco. Eravamo stesi sul divano, quasi completamente nudi, e non era difficile immaginare cosa avessi appena fatto. Ancora una volta, come spesso faceva dandomi terribilmente ai nervi, mi aveva distratto mentre gli stavo facendo i compiti, e mi aveva trascinato sul divano per i suoi soliti “minuti come si deve”, mentre io impotente e infastidita mi facevo trasportare in balia dei suoi tocchi e dei suoi baci. Ora ce ne stavamo abbracciati, io di spalle a lui, mentre mi cingeva la vita, godendoci quel delizioso tepore. Quando i nostri respiri tornarono regolari io feci per alzarmi, ma lui ovviamente non mollò la presa, tenendomi ben stretta a lui.
“Ehi ehi…dove credi di andare, piccola Mezzosangue?” sussurrò intrecciando le sue gambe con le mie. Io sbuffai.
“A finire i suoi compiti, signor Principe…” feci infastidita provando nuovamente a liberarmi della sua piacevole morsa. Cedette seccato, sdraiandosi di schiena e intrecciando le mani dietro la testa. Non potei fare a meno di guardare quell’adone greco con espressione totalmente sognante e la bava che rischiava di soffocarmi.
“Grang, così mi consumi…” bofonchiò ironico accorgendosi del mio sguardo famelico. Sbuffai ancora più sonoramente. Odi et amo.
Presi l’orologio che avevo poggiato sul tavolo e lo guardai distrattamente, ma quando mi accorsi dell’ora sobbalzai imprecando.
“Cazzo cazzo cazzo è tardissimo!! E’ più che tardissimo! Avevo promesso ad Harry che lo accompagnavo al campo da Quidditch! Cazzo cazzo!! E’ tutta colpa tua!!” sbottai alterata cercando come una furia i miei vestiti sparsi per la stanza.
“Mia?! E cosa avrei fatto io?!” ribattè con sguardo da angioletto. Io lo fulminai.
“Cosa avresti fatto?! Ti avevo detto che dovevo farti i compiti, ma te ovviamente non mi ascolti mai, sia mai detto, ti preoccupi solo di quello che hai fra le gambe!” lo accusai irata. Dove erano le mie mutandine dannazione?!
“Cerchi queste?” fece Malfoy alzando un po’ la schiena e sventolando le mie mutandine nere. Io gliele strappai quasi di mano e mi vestii veloce come un fulmine. Presi le pergamene di Draco e le guardai con cipiglio dubbioso. Perfetto, avrei dovuto finire i suoi stupidi compiti stasera. Li misi nella mia borsa in fretta e furia.
“Questi te li riporto domani mattina, li faccio stasera…” mugugnai a denti stretti. Anche lui aveva cominciato a rivestirsi. E quasi mi dispiaceva. Mi misi il maglioncino e andai alla ricerca della cravatta dispersa chissà dove.
“Spostati!” dissi sgarbatamente al biondo per pescare la cravatta che si era infilata fra i cuscini del divano.
“Mio dio come siamo agitatelle! Potter non muore se arrivi in ritardo…purtroppo” commentò sarcastico mentre si metteva la toga. Io lo guardai omicida.
“Non parlare così di Harry…” lo rimproverai mentre mi mettevo la borsa in spalla. Lui mi imitò.
“Fa parte dello Slytherin way” rispose facendo spallucce. Ci avviammo fuori dalla Stanza delle Necessità, e io cominciai a camminare con passo spedito, mentre quasi volavo per i corridoi.
“Ehi ehi Mezzosangue rallenta!! Non hai l’appuntamento con la morte!” si lamentò Malfoy dietro di me, che doveva deformare il suo elegante passo per starmi dietro.
“Ah dannato furetto!! E’ colpa tua se sono in un ritardo fottuto, perciò stai zitto!! E poi scusa posso andare avanti da sola!!” ribattei indispettita. Quel ragazzo aveva troppa influenza su di me. Riusciva a mandarmi in bestia e a farmi saltare i nervi, con la stessa facilità con cui mi faceva girare la testa e tremare di piacere. Ora però stringevo i pugni stizzita e avrei voluto schiantarlo volentieri.
All’improvviso, dalle scale, spuntò Blaise, che si girò immediatamente verso di me e sorrise raggiante. Poi notò la mia espressione corrucciata e mi guardò interrogativo.
“Hermione!!” esclamò venendomi in contro. Io mi fermai di botto e gli posai frettolosamente un bacio sulla guancia.
“Blaise…scusa ma sono in stra ritardo!” feci, cercando di ricominciare a camminare, ma il moro mi prese per il braccio e mi fece fermare. In tanto Malfoy si era affiancato a noi.
“E anche stra incazzata vedo…ehi Draco, ti stavo cercando amico” disse, rivolgendosi poi al biondo. amico. Io feci una smorfia.
“Ecco, portatelo via che è meglio…” mugugnai infastidita incrociando le braccia sotto il seno.
“Ahhh eccoci, non avevo dubbi che fosse colpa sua…è sempre colpa sua!” prese scherzosamente le mie difese Blaise. Malfoy sbuffò fintamente indignato.
“Ma sì, tanto di qualcuno deve essere la colpa, tanto vale sia mia!! Non so, volete aprire un Anti-Malfoy fan club?!” sbottò scuotendo il capo. Bla rise mentre io lo guardai fulminante.
“Beh di chi doveva essere la colpa, mia?! Sei tu quello che mi hai fatto fare tardi!” esclami irritata. Lui spalancò gli occhi con espressione angelicamente innocente. Gli mancava solo l’aureola a quella viscida Serpe.
“Io?!?! Dannazione, tu potevi semplicemente dirmi di no! Ah già quasi dimenticavo…nessuno sa dirmi di no!” disse tronfio. Io quasi ringhiai.
“Ah va’ al diavolo Malfoy!” imprecai contro di lui rimettendomi in marcia. Entrambi mi seguirono.
“Dai ‘Mione, non fare così…lo sai che Draco è insopportabile…” cercò di tranquillizzarmi Blaise.
“Oh ma grazie Bla, anche io ti voglio bene…è proprio in questi momenti che mi rendo conto di quanto è forte la nostra amicizia…” ribattè sarcastico il biondo, ma venne bellamente ignorato. A quel punto, sentii dei passi venire verso di noi. Svoltai l’angolo e vidi che nel corridoio che portava alla Torre di Grifondoro c’era Harry. Io gli corsi quasi incontro.
“Harry!!” esclamai mentre lui alzava lo sguardo e mi sorrideva raggiante, con gli occhi illuminati d’affetto. Mi cinse le spalle con un braccio e mi baciò la fronte.
“Ehi piccola…” mi salutò con dolcezza, come faceva sempre. Poi s’incupì quando si rese conto che due secondi fa ero in compagnia di Draco e Blaise, che nel mentre si erano fermati e guardavno la scena con espressione indecifrabile.
“Scusa, ho fatto dannatamente tardi, mi dispiace un sacco…” mi scusai con il mio migliore amico abbracciandolo in vita.
“Sì infatti ti stavo venendo a cercare…non importa comunque…ma…” disse scrutando stranito le due Serpi.
“Che ci facevi con loro?”
Io mi girai a mia volta verso di loro e cercai una pronta scusa. Blaise però fu più veloce di me.
“Oh tranquillo, niente…l’abbiamo incontrata in corridoio, e ci siamo messi a parlare di un’idea che era venuta a noi Serpeverde per la festa di Natale, nulla di speciale…” rispose il moro dagli occhi cobalto con tono rilassato. Era un attore formidabile, me ne convincevo ogni giorno di più.
Il mio nuovo amico, ora era anche il mio nuovo salvatore.
Senza che Harry lo vedesse gli strizzai l’occhio e lui mi sorrise.
“Bene, noi allora andiamo…Potty, Hermione…” fece a mò di saluto Blaise, per poi avviarsi con Draco ai piani inferiori. Il biondo non aveva aperto bocca, si era limitato a guardarci infastidito. Odiosa, odiosissima Serpe!

                                                                              *

Io e Harry stavamo tornando a scuola, attraversando il Parco mano nella mano. Ormai era ora di cena e dovevamo raggiungere i nostri compagni che probabilmente, specie conoscendo Ron, erano già in Sala Grande. Il moro non mi aveva chiesto più niente riguardo alle Serpi, e per questo dovetti ringraziare il cielo. Odiavo, odiavo terribilmente mentire al mio migliore amico. Ma non volevo farlo soffrire, né volevo soffrire io.
In quei giorni però, mi sentivo come divisa a metà fra due mondi. Era una cosa che avevo già provato, però quando mi ero avventurata nel mondo Magico, non mi sentivo di star tradendo quello Babbano. Ora invece, mentre mi avventuravo a tentoni verso il mondo Serpeverde, seguita passo passo dal mio nuovo e fantastico amico, inconsciamente mi sentivo in colpa verso quello Grifondoro, anche se pensandoci, e parlandone con Blaise, mi ero convinta che non c’era niente di male. Forse il punto stava nel fatto che non potevo far coesistere i due mondi, come facevo con quello Magico e Babbano.
Non si può vivere un po’ a Grifondoro e un po’ a Serpeverde. Era contro natura. Io stavo provando a conoscere quella realtà parallela in cui, per caso o per destino, mi ero imbattuta. E non me ne pentivo. Ma sapevo che dopo i pomeriggi con Draco, e le passeggiate con Blaise, io sarei tornata da Harry, correndogli in contro raggiante come avevo fatto poco prima. E lo sapevano anche loro. Inoltre, fra neanche due settimane, il contratto con Malfoy sarebbe scaduto, ed io ero intenzionata a dirgli addio. Quel nostro rapporto impossibile era nato con una menzogna e si alimentava con una formalità. Il giorno in cui sarebbero cominciate le vacanze di Natale, niente avrebbe continuato a legare me e Draco Malfoy. Mi era piaciuto fare un salto nel suo mondo, inutile negarlo. Ma volevo tornare pienamente nel mio.
Per Blaise, questo era diverso. Con lui ero arrivata ad istaurare una vera e propria amicizia, e le chiacchierate con lui mi facevano stare dannatamente bene. Mi davano quel qualcosa in più che purtroppo, gli altri miei amici non potevano darmi. E gli ero grata per questo. Lui era la mia terapia quando c’era qualcosa che non andava. E anche se non ci “frequentavamo” poi da chissà quanto tempo, io mi ero legata a Blaise, e non volevo privarmene. Lui ormai faceva parte del mio mondo.
“Grazie di avermi accompagnato Mione…lo so che il Quidditch non ti piace tanto” se ne uscì Harry ridestandomi dai miei pensieri. Io gli sorrisi.
“Figurati, per te questo e altro…” risposi immediatamente facendolo sorridere raggiante a sua volta. Poi aggrottai la fronte.
“Perché non ti sei fatto accompagnare da Ginny?” gli chiesi dubbiosa. Mi rifiutavo di credere che il mio migliore amico non si fosse accorto che la piccola di casa Weasley gli moriva dietro. Lui fece spallucce.
“Così, preferivo che mi accompagnassi tu…” ribattè tranquillamente. Io lo guardai interrogativa.
“Harry, non vorrei dirtelo proprio così palesemente ma…Ginevra è pazza di te!” esclamai, con l’intensione di dare una mano alla mia migliore amica e una spinta al moro, così magari si sarebbero messi finalmente insieme. Ma la risposta che ottenni non fu quella che speravo.
“Lo so” rispose brevemente con tono sereno. Io ero sempre più confusa. Lui se ne accorse e sospirò.
“A me Ginny non piace” fece quasi con ovvietà. Io rimasi boccheggiante a guardarlo.
“Come…come non ti piace Ginny?” domandai quasi sconvolta. Ero fermamente convinta del contrario. Fu lui a quel punto che mi guardò stranito.
“Non mi è mai piaciuta Ginny, Hermione…” disse sempre tranquillo come se stessimo parlando del tempo. Io rimasi a bocca aperta, ma ormai eravamo nella Sala d’Ingresso e decisi di troncare l’argomento con un “ok” soffocato. Entrammo nella Sala Grande e ci diregemmo verso il tavolo rosso-oro, sedendoci vicino ai nostri compagni. Come previsto, Ron era già lì che si abbuffava e ci salutò in modo quasi grottesco, ma noi ormai ci eravamo abituati. Cominciammo anche noi a cenare parlando del più e del meno con tutti. Neville ci raccontò che oggi nelle serre era stato quasi assalito da una pianta gigante e tutti scoppiammo a ridere.
“Mione, dopo io e Ron volevamo andare a fare qualche giro con la scopa, ti dispiace?” mi chiese Harry dolcemente. Io sorrisi.
“Ma figurati, andate pure, io me ne starò tranquilla Sala Comune a ripassare…” dissi prontamente, visto che dovevo finire lo stupido tema di Malfoy.
Così, quando ebbero finito di mangiare, i miei due migliori amici andarono a prendere le loro scope, e io con calma mi avviai verso la Torre di Grifondoro. Arrivata davanti al ritratto della Signora Grassa, pronunciai la parola d’ordine ed entrai. Mi spaparanzai su un caldo e accogliente divano proprio davanti al grande camino e mi tolsi svogliatamente la toga. Tirai fuori la pergamena di Draco e la piuma incantata, posai l’inchiostro sul tavolino lì di fronte, e lessi le ultime righe per vedere dove ero rimasta. Tirai fuori il libro e cominciai a scrivere, sperando di finire al più presto. Purtroppo, invece, mi ci volle più di quanto avevo previsto, e fra imprecazioni al biondastro più odioso e sensuale del mondo e tanti sbuffi, finii alle 11 e mezzo. Mi massaggiai le tempie doloranti mentre lanciavo maledizioni a denti stretti a quella viscida Serpe. Mentre stavo correggendo una parte del tema che non mi piaceva, sentii il passaggio del ritratto aprirsi e le voci dei miei migliori amici avvicinarsi. Non feci in tempo a nascondere il tema che loro mi stavano già venendo in contro salutandomi allegri. Io feci finta di niente e sorrisi.
“Ehi ragazzi…vi siete divertiti?” li chiesi quando mi furono di fronte. Loro annuirono immediatamente. Poi Harry mi guardò dubbioso.
“Hermione, ma il tema che c’era di lezione non l’avevi già fatto oggi?” mi domandò interrogativo.
“Oh sì, beh…lo stavo ricontrollando…” provai a giustificarmi, ma lui non era affatto convinto. Infatti guardò l’orologio e aggrottò la fronte.
“Alle undici e mezzo? E poi l’avevi già ricontrollato oggi, ti ho vista con i miei occhi…” ribattè il moro. Io lo guardai negli occhi cercando di rimanere impassibili, e feci spallucce. Intanto cercavo di tenere il tema lontano dal suo sguardo, ma non potevo senza sembrare sospetta, e poi l’inchiostro non era ancora asciutto! Harry lo notò e si fece ancora più dubbioso.
“Quella non è la tua calligrafia” constatò dopo che aveva scrutato la pergamena. Io cominciai quasi a sudare freddo. Quando non risposi, i suoi occhi di speranza s’illuminarono.
“Hermione Jane Granger!! Non mi dire che stai facendo i compiti a qualcun altro?!” esclamò con un ghigno. Ron spalancò gli occhi.
“No Herm non me lo direee!! Ti rifiuti sempre di farci copiare, a noi!! I tuoi migliori amici!!” rincarò la dose, ma si vedeva che entrambi non erano arrabbiati, ci stavano solo scherzando sopra. Io mi alzai e indietreggiai.
“E va bene!! Mi avete scoperto ok? E’ solo un favore, e per farmi perdonare, vi farò copiare il tema di Pozioni che è per venerdì…” dissi provando a distrarli. Speravo di comprarli con il compito di Lumacorno, e che a quell’offerta lasciassero correre. Le loro espressioni diventarono subito raggianti, sprizzavano felicità da tutti i pori.
“Sei più che perdonata!” cedette subito Ronald e io sorrisi immediatamente. Il rosso era anche troppo facile da convincere. Harry annuì a sua volta, ma poi inarcò un sopracciglio.
“Allora, per chi è questo favore?” chiese curioso. Io indietreggiai ancora, con il tema dietro la schiena, provando di scappare.
“Per nessuno Harry…” risposi cercando una via di fuga. Harry capì le mie intensioni e si avvicinò pericolosamente a me.
“Non sarà mica per un ragazzo, eh Mione?” commentò con espressione sorniona Ron.
“Un ragazzo?! No ma che vai dicendo…” ribattei un po’ troppo velocemente. I miei due migliori amici si scambiarono uno sguardo complice e io capii all’istante. Quando si girarono verso di me, cominciai a correre. Loro con uno scatto partirono al mio inseguimento. Io avevo solo una speranza: raggiungere le scale del mio dormitorio. Ma Harry e Ron erano più alti, più atletici e più veloci, così prima che io riuscissi a mettere piede sul primo scalino, loro mi avevano già acciuffata e immobilizzata. Il rosso mi teneva saldamente ferma mentre io cercavo di dimenarmi, e Harry cercava di prendermi il tema. Quando ci riusciò, lesse qualche riga davanti, poi lo girò.
Fu un attimo. Diventò completamente bianco, più bianco della neve, e le risa divertite che uscivano della sua bocca tesa in un sorriso, cessarono di colpo, dando all’atmosfera un qualcosa di bruscamente orribile, quasi lugubre. Ron guardò stranito il Prescelto, mentre io ero diventata completamente rossa, e il sudore ormai era sangue. Come, come avevo potuto essere così stupida!! Avrei dovuto farlo in camera mia il tema! Harry mi guardò negli occhi completamente sconvolto. Il rosso allora mi lasciò andare e si avvicinò al moro confuso.
“Cos…cosa significa?” riuscì a mugugnare Harry quasi sotto shock. Ron afferò il tema a sua volta ed ebbe la stessa identica reazione del Prescelto, solo che lui si sedette e non riuscì a dire una parola. Io mi armai di coraggio, cercando di ricordare tutti i discorsi di Blaise, feci un bel respiro e cominciai a parlare.
“Vi posso spiegare, non è assolutamente come pensate, c’è stato un malinteso”
“Un malinteso?! Un malinteso?!?! Hermione stavi facendo il tema di Malfoy!! Draco Malfoy!! Hai presente chi è, vero?” sbottò Harry ancora incredulo e alterato.
“Certo che so chi è Harry, ma ti dico che c’è una spiegazione più che sensata. Vi ho detto che voglio entrare nella scuola di Medimagia no? Beh quando ne ho parlato al professor Lumacorno, lui mi ha detto che ci volevano dei crediti extra, e che per averli, avrei dovuto consegnare una pozione completamente inventata da me, per la prima settimana di Dicembre. Questo appena tre settimane fa. E voi lo sapete meglio di me, che era un’impresa quasi impossibile. Perciò, visto che non volevo di certo buttare all’aria il mio futuro per degli stupidi litigi, ho chiesto aiuto al miglior pozionista della scuola, che si da il caso, per mia sfortuna, sia proprio Draco Malfoy” spiegai quella scusa che, se aveva funzionato con il Principe delle Serpi, avrebbe funzionato anche con loro.
“E che c’entra questo con il fatto che gli stavi facendo il tema?” chiese Ron confuso, che però si era ripreso dallo shock, e aveva riacquistato colore.
“Cosa credi, che mi abbia dato il suo spassionato aiuto in cambio solo di un grazie? Mi ha detto che in cambio voleva che gli facessi tutti i compiti. Ed io ho dovuto accettare” risposi con sicurezza, mentre nella mia testa mi ripetevo che non ero io quella nel torto, come mi diceva sempre Blaise. Sì, in quel momento mi resi conto di quanto quel ragazzo mi avesse aiutato davvero. I miei due migliori amici non dissero una parola per almeno un minuto, stavano cercando di assimilare la notizia. Quando ormai erano tornati del loro solito colorito e le loro espressioni erano ormai tranquille, mi rilassai anche io. Sapevo che nonostante il grande odio, avrebbero capito che il mio futuro era molto più importante. Erano cocciuti sì, ma non fino a quel punto. Sennò sarebbero stati proprio stupidi. E sapevo perfettamente che non lo erano.
Harry incrociò il mio sguardo e mi sorrise.
“Oddio Mione, per un attimo mi hai fatto temere il peggio…” disse tirando un sospiro di sollievo. Io aggrottai la fronte.
“Temere il peggio?” chiesi dubbiosa. Lui annuì.
“Sì, beh Ron aveva appena detto quella cosa sui ragazzi, e quando ho visto il nome di Malfoy, ho creduto che steste insieme. Mi hai tolto dieci anni di vita” spiegò il moro. Non saprei spiegare perché, ma in quel momento, mi sentii come se i dieci anni di vita li avesse tolti lui a me.

Spazio dell'Autrice.

Allora, prima di tutto, per chi magari non conosce bene l'inglese, "The Slytherin Way" vuol dire letteralmente "il modo alla Serpeverde", o più semplicemente si traduce "alla Serpeverde", come avevo scritto nel capitolo precedente. L'ho lasciato in inglese perchè, come potete notare voi stessi, in italiano non avrebbe tanto senso, ed è molto brutto da sentirti. In oltre, la mia mente malata, riguardo a questa definizione, ha elaborato una cosa davvero comica. Non so se voi guardate i Simpson, ma i una puntata dove c'era la parodia di Mary Poppins, (Shary Bobbins xD) lei, con Bart e Lisa, mentre mettono in ordine la camera, cantano una canzone che dice tipo che nascondendo le cose invece di metterle a posto, si fa meno fatica e tutti sono contenti. E nel ritornello dicono "It's the American Way". Io allora, mi sono immaginata Draco, Blaise e Theodore vestiti tipo cabaret che fanno un balletto il cui ritornello è "It's the Slytherin Way". xD Sono malata, lo so! Comunque se volete la canzone potete sentirla qui: http://www.youtube.com/watch?v=8uHU2CkN55E

A parte questo delirio puro, che ne dite del capitolo? Harry e Ron hanno scoperto!! Ma Hermione li ha messi subito in riga. E loro, come avrebbero potuto dirle qualcosa? In fondo, non faceva niente di male, solo lavoro, no? xD Beh NO cari bischeri!! xD Ma sono troppo stupidi per capire, ovviamente. Un'altra cosa: tutto quello che c'è scritto in questo chap, non è messo a caso. E dico tutto. Perciò leggetelo con attenzione.

Risposte alle recensioni:

_Sayuri: Draco è decisamente irresistibileee!! *___* E se lo dice anche Blaise xD Grazie della recensione, spero che il nuovo chap ti piaccia! Baci.

anna96: hai pienamente ragione, preferire Ron a Draco è come preferire del fango alla nutella!! I misteri della vita sul serio!! Che bella la moto d'acqua, anche io l'ho guidata una volta, è fantastico! Anche se preferisco la barca a vela...comunque, grazie mille della recensione!! Spero che il capitolo ti sia piaciuto! Baci.

Dark_Angel: tesoro mio!! *__* Puoi dirlo forte!! 'Cause Slytherins do it better!! xD Nessuno può resisterci! xD Inutile dire che una scena come quella che mi hai suggerito tu l'avevo già pensata, ma aspetta e vedrai!! Se avrai un po' di pazienza, sarà una cosa davvero da fuochi d'artificio!! Grazie mille per la recensione tessoraH!! Baci!

pikkola_Lilith: *___* Non c'è niente che mi renda più felice del convincere qualcuno a diventare Serpeverde!! (e' per questo che sono la segretaria del caro Zio Voldie xD) Beh che dire, benvenuta nel nostro fantastico mondo verde-argento! D'ora in poi, niente ti sembrerà più come prima xD Grazie mille per i complimenti e per la recensione! Spero che anche questo chap ti sia piaciuto! Baci.

Hollina: hihihi non so te, ma io amo Eclipse *___* Grazie della recensione, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Baci.

Ili91: visto, ho postato di nuovo presto. Sono ispiratissima in questo periodo. Comunque grazie mille della recensione e spero che il nuovo capitolo ti piaccia. Baci.

That's all folks!

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Capitolo 17
*** Nel covo delle Serpi... ***


Hello folks! Prima di tutto, per chi non l'avesse ancora fatto, vi consiglio di andare a leggere la mia nuova delirante One Shot "The Slytherin Way Musical", che se avete letto il capitolo scorso, avete una vaga idea di cosa possa trattarsi!! xD xD Se mi lasciate anche una recensione mi fate molto contenta ^_^ Ora vi lascio a questo nuovo chap, sperando che vi piaccia.
Enjoy the chapter!!


Blaise Zabini era introvabile. Non solo non si era presentato a lezione, ma nemmeno a pranzo; non era in infermeria, e non rispondeva al messaggio che gli avevo inviato con il Gufo. E io avevo un TERRIBILE bisogno di parlare con lui. Dopo l’ultima lezione che avevo nel pomeriggio, disperata, afferrai il primo Serpeverde che mi era capitato a tiro e gli intimai,  da Caposcuola che ero, di portarmi immediatamente nella loro Sala Comune. Il mal capitato, che sarà stato al terzo anno, impaurito mi condusse nei sotterranei della scuola. Arrivati in un corridoio, il ragazzo si fermò davanti ad un muro di pietra spoglio e bofonchiò la parola d’ordine. Si aprì allora un varco ed io entrai a passo di marcia. Non ero mai stata nella Sala Comune dei Serpeverde. Era parecchio grande, dalla forma rettangolare, con un arredamento molto sfarzoso. Mobili antichi, camini scolpiti, tavoli intarsiati, lussuosi lampadari appesi al soffito, grandi divani e poltrone di pelle verde scuro con ricami argentati, tavolini bassi in ferro battuto, enormi arazzi e tappeti. Una cosa che mi colpì subito furono le grandi finestre fatte ad arco, da dove proveniva una luca verdastra. Non mi resi immediatamente conto che quella che si vedeva era l’acqua del Lago Nero.
Cercai con lo sguardo Blaise. Notai che da una poltrona sbucava una chioma bionda di mia conoscenza e intuii che se lui era lì, doveva esserci anche Bla. A grandi falcate mi avvicinai, e come immaginato, trovai il mio amico sdraito sul divano di fronte alla poltrona dove era seduto Malfoy.
“Blaise!!” lo chiamai a gran voce. Lui fece un balzo, tirandosi velocemente a sedere e mi guardò stupito. Quando finalmente realizzò che non ero una visione, si alzò in piedi e mi salutò sorpreso.
“Hermione!” disse mentre si sporgeva verso di me e mi abbracciava. Io ricambiai.
“Bla, è possibile che ho dovuto minacciare e probabilmente traumatizzare un ragazzino per trovarti?! Dico io ma dove eri finito?! Ti ho cercato dappertutto!” esclamai alterata. Lui mi guardò con aria dispiaciuta, soddisfatta e sorpresa allo stesso momento. “Ero…qui, oggi sono rimasto in Dormitorio…” rispose un po’ incerto, probabilmente doveva ancora assimilare questa mia disperata voglia di vederlo.
“Ti avevo mandato anche un messaggio via gufo, ma niente! Non ti azzardare mai più a sparire così!” gli intimai puntandogli l’indice contro.
Lui mi passò una mano sulla guancia e mi sorrise.
“Povera la mia piccola che mi cercava disperatamente…avevi proprio così bisogno di me?” fece con tono fintamente dolce. Io sbuffai.
“Sì, ho terribilmente bisogno di te!”
In quel momento sentimmo qualcuno schiarsi pesantemente e sarcasticamente la gola. Ci voltammo entrambi di scatto e notammo Draco che, spaparanzato sulla poltrona, ci guardava accigliati.
“Ciao eh Granger, non disturbarti a salutare…” disse indispettito.
“Ciao Malfoy” risposi svogliatamente senza degnarlo di troppe attenzioni. Ora non avevo tempo per lui, dovevo confidarmi con Blaise.
“Cazzo Granger! Potresti metterci anche un po’ più d’entusiasmo, penso di meritare almeno un po’ di considerazione visto che ti fai scopare da me…” ribattè senza troppo tatto. Io feci spallucce e posai nuovamente l’attenzione su Blaise che intanto sghignazzava.
“Dobbiamo assolutamente parlare!” feci al moro con voce quasi isterica. Bla annuì e mi fece sedere accanto a lui sul divano. Lo fissai negli occhi di cobalto e sospirai.
“E’ successa una cosa orribile!” cominciai, ma Malfoy m’interruppe immediatamente.
“Hai visto Potter nudo?” chiese sarcastico. Io lo fulminai con lo sguardo, poi posai nuovamente l’attenzione sul moro.
“Ieri sera, mentre stavo finendo il tema di Sua Altezza Reale visto che il giorno non aveva fatto altro che…distrarmi!!” iniziai a spiegare infastidita.
“Non sembravi dispiaciuta” mugugnò malizioso il biondo. Io lo ignorai palesemente.
“Sono arrivati Harry e Ron all’improvviso, hanno visto il tema, notato che la calligrafia non era la mia, e capito che stavo facendo i compiti a qualcun altro. Ho cercato di scappare, ma loro mi hanno preso il tema e hanno visto che…era firmato Draco Malfoy” raccontai brevemente. Lo sguardo di Blaise m’invitò a continuare.
“Credevo che sarebbero morti sul colpo. Invece hanno resistito abbastanza perché potessi spiegarli la verità…che avevo bisogno dell’aiuto di Draco, che era davvero questione di vita o di morte, e che in cambio ovviamente, aveva voluto che gli facessi i compiti…”
“Ma loro sono troppo stupidi e non ci hanno creduto…” commentò con stizza il biondo.
“Al contrario, su quello non hanno avuto da ridire…” ribattei posando lo sguardo sul Principe delle Serpi, che sembrò sorpreso.
“Però hanno cominciato a chiederci se ci vedevamo, quanto sarebbe durato, e soprattutto perché non ne avevo parlato prima…” dissi con un sospiro.
“Beh, noi te l’avevamo detto” fece Malfoy con tono compiaciuto. Io lo ignorai di nuovo. Stavo imparando ormai.
“Insomma, non è che proprio abbiamo litigato, però la nostra bella discussione l’abbiamo avuta…e loro sono ancora un po’ arrabbiati. Cercano di non darlo a vedere, ma non sono per niente bravi…oggi abbiamo parlato a monisillabi, ed è una cosa mi da terribilmente ai nervi! Poi con Ron litigo spesso, ci sono abituata…ma non Harry non era praticamente mai successo! Cioè, non abbiamo mai litagato, e quando è successo, facevamo subito pace! Oggi mi ha salutata solo con un ciao, avremo scambiato sì e no dieci parole, non mi ha accompagnato mano nella mano nella Sala Grande, niente di tutto quello che fa sempre. E quando succede una cosa del genere, sento come se tutta la giornata fosse rovinata” conclusi sfogandomi. Durante il mio monologo avevo intrecciato le mie dita con quelle di Blaise, che mi sorrise come per rassicurarmi.
“Gli passerà in fretta, tranquilla…non gli hai dato un vero motivo per cui avercela con te, sono solo rimasti un po’ male, secondo me più dal colpo improvviso che dal fatto che non gliene avevi parlato, magari hanno solo bisogno di smaltire un po’. Non è successo niente di grave. Non preoccuparti per Potter, scommetto che già stasera avrà dimenticato tutto. E che anche lui si sente come se la giornata fosse rovinata. Tranquilla però Hermione, la giornata non è affatto rovinata, e se vuoi qualcuno che sostituisca Potter per qualche ora, io sono qui a tua disposizione!” mi rassicurò con immediato successo. Mi fece dimenticare tutto, dal diverbio con i miei due migliori amici, alle insopportabili battutine di Draco. Era prodigioso. Non riuscii a resistere all’impulso di sorridergli raggiante e abbracciarlo.
“Vedi perché avevo un disperato bisogno di te? Tu riesci a consolarmi immediatamente!!” feci appena mi staccai da lui che sorrise tronfio.
“Modestamente sono il migliore in circolazione…” gongolò vanitosamente.
“Ehi ehi piano con i primati…quelli li detengo sempre io” si risentì Malfoy che si alzò e si sedette sul bracciolo del divano, proprio accanto a me.
“Granger, che ne dici se ora ti fai consolare un po’ da me? Così lo vedi chi è davvero il migliore” disse con voce volutamente roca. Io cercai con tutta la forza di non saltargli addosso lì all’istante, e voltai lo sguardo verso Blaise.
“Ma come fai a sopportarlo?” gli domandai sarcastica. Lui fece spallucce.
“Beh sarà che con me non ci prova spudoratamente…o forse sì!” rispose con ironia.
“Fottiti Zab!” imprecò scherzosamente contro di lui il biondo. In quel momento entrò Theodore Nott nella Sala e ci venne incontro quasi trotterellando.
“Dra, Bla…ehi Granger!!” salutò soffermando lo sguardo su di me. Poi mi diede un’affettuosa pacca sulla spalla.
“Qual buon vento Grang? Cosa ti ha portato nella nostra umile dimora?” chiese spaparanzandosi sulla poltrona che prima era occupata da Draco. Io feci spallucce.
“Stavo cercando Blaise, visto che era completamente introvabile!” risposi con un mezzo sorriso. Poi lo guardai aggrottando la fronte.
“Ehi non mi hai detto perché eri completamente introvabile!!” esclamai fissando il moro negli occhi. Tutti scoppiarono a ridere.
“Il nostro caro signor Zabini ieri ha alzato un po’ il gomito” fece Nott senza smettere di ridacchiare.
“Un po’?!?! Stamani non si ricordava nemmeno come si chiamava!” disse Malfoy ironico.
“Sì, lo ammetto…ieri sera mi sarò scolato una bottiglia di FireWhisky tutta da solo!” confessò Blaise divertito. Avrei dovuto immaginare che era qualcosa del genere. Lo guardai un po’ preoccupata.
“Avete dato una festa?” chiesi interrogativa. Il moro scosse il capo.
“No, cioè non un vera festa…cazzeggiavamo in camera di Draco, niente di che…e io fra una battuta e l’altra, ho un po’ esagerato” spiegò tranquillo, passando una mano fra i miei capelli. Il mio sguardo si fece allarmato.
“Ma ora stai bene?” domandai apprensiva. Lui sorrise.
“Mai stato meglio! Il rimedio del Dottor Malfoy non fallisce mai” fece sghignazzando. Draco si dipinse in volto un’espressione tronfia.
“Rimedio del Dottor Malfoy?!” esclamai stranita.
“Sì Granger, una pozione per far passare la sbornia…l’hai detto tu no, che sono il miglior pozionista della scuola…” spiegò il biondastro al mio fianco. In quell’istante spuntarono dai dormitori due note ragazze, che appena ebbero avvistato il loro amici, si unirono a noi.
“Buon giorno ragazzi…e…Granger?!” fece stranita Daphne Greengrass, appena posò i suoi occhi azzurri su di me.
“Granger che diamine ci fai qui?” chiese sbalordita Pansy Parkinson. Il suo tono però non era cattivo e tagliente. Era sorpreso e un po’…preoccupato.
“Oh, io…volevo parlare con Blaise” risposi indicando il ragazzo al mio fianco, come se mi stessi giustificando ad un professore che voleva sgridarmi. Daphne si sedette con compostezza sul tavolino di fronte al divano, mentre Pansy si buttò su una poltrona, accendendosi una sigaretta.
“Ne hai avuto di coraggio per venire nel covo del nemico…” commentò la moretta mentre buttava fuori un po’ di fumo. Io feci un mezzo sorriso.
“Sapevo di avere la protezione di un amico…” ribattei stringendo la mano di Blaise che mi sorrise. Le due ragazze sogghignaro.
“Bene…allora Mezzosangue, visto che sei qui, che ne dici se mi fai i compiti? Così per oggi sei libera” disse Draco alzandosi in piedi. Io lanciai un’occhiata al moro che sedeva al mio fianco, poi mi alzai a mia volta.
“Non sparire” feci a Bla con un ghigno divertito. Lui rise.
“Non mi muovo di qui” acconsentì alzando le mani con fare innocente. Feci un cenno di saluto e seguii Malfoy che si stava avviando verso le scale dei dormitori. Quando arrivammo all’ultima camera, quella infondo alle scale, lui aprì la porta e mi fece segno di entrare. La camera di Draco era simile alla mia, solo i colori cambiavano. Mi girai un po’ in torno finchè non mi trovai davanti alla grande libreria, che cominciai ad osservare curiosa.
“Trovato qualche libro che ti piace?” mi chiese affiancandomi.
“Non in particolare, ma mi piace molto leggere i titoli nelle librerie delle persone…” risposi senza staccare gli occhi dai tomi.
“Dimmi che libri leggi, e ti dirò chi sei…” dissi con tono solenne. Il biondo mi cinse la vita con un braccio e mi strinse a sé.
“Io chi sono?” mi domandò sussurrando al mio orecchio. Io deglutii.
“Una Serpe egocentrica e ritardataria…” ribattei sarcastica. Lui sospirò divertito, poi lentamente mi fece indietreggiare finchè non mi trovai appoggiata al muro.
“Vediamo se riesco a farti dire qualcosa di meglio…” sussurrò sensualmente, prima di posare le sue labbra peccaminose sotto il mio orecchio, per poi scendere sul collo, senza fretta, lasciandomi calde scie di baci. Io socchiusi gli occhi e mi strinsi alle sue spalle. Le mani di Draco scesero sui miei fianchi, e una s’insinuò sotto la mia camicia cominciando a sfiorarmi con lentezza disarmante. Quando la bocca del biondo trovò la mia una piacevole scarica di brividi mi percorse la spina dorsale. Mi staccai dopo qualche minuto fissandolo nei suoi profondi occhi argentei.
“Ehi Malfoy…perché Theodore, Pansy e Daphne non hanno attentato alla mia incolumità appena mi hanno visto?” chiesi al biondo, dopo che avevo ripensato a quello che era successo in Sala Comune. Effettivamente erano stati tutti e tre tranquilli, Theodore addirittura carino, e le altre due non mi avevano detto una sola parola cattiva, erano solo rimaste stupite. Era un comportamento fuori dalla norma, io mi ero preparata a resistere a raffiche di assalti da parte di tutti gli amici di Draco e Blaise. Invece non solo non mi avevano aggredito, ma mi avevano salutato senza lamentarsi. Il Principe delle Serpi mi guardò eloquente.
“Tu sei amica di Blaise, e in affari con me. Io e Bla siamo i due Serpeverde più influenti della casa. Perciò loro si adeguano. Se noi ti accettiamo, loro ti accettano. Certo non pensare di diventare la migliore amica di Pansy. Ma di certo non ti attaccherà o tenterà di ucciderti” spiegò come se fosse la cosa più ovvia del mondo, lasciandomi quasi a bocca aperta.
“Ma io sono una Mezzoangue!!” sbottai sbalordita. Il mondo non solo aveva cominciato a girare al contrario, era stato sparato in un’altra dimensione. Lui inarcò un sopracciglio.
“Anche il Signore Oscuro è un Mezzosangue, se è per questo…anche Piton è un Mezzosangue! Ma diciamo che…hanno rimediato. E anche tu stai rimediando…anzi perché non continui a rimediare?” disse quasi infastidito tornando a baciarmi il collo. Io mi divincolai.
“No continuo a non capire…cioè loro si fidano ciecamente di voi due? Perché voi due avete deciso che non sono proprio da mandare al rogo insieme a tutti gli altri babbani, traditori e Grifondoro, loro sono d’accordo?” domandai sbalordita. Lui sbuffò.
“Primo, io non ho deciso che non devi andare al rogo…e secondo sì! Tutti qui tengono di conto la mia opinione e quella di Blaise…questo non vuol dire che non ne abbiano di proprie, anzi tutto il contrario. Ma le nostre hanno il massimo rispetto…ora, perché non mi convinci che non devi andare al rogo e la smetti di blaterare?” fece impossessandosi voglioso della mia bocca togliendomi quasi il respiro. Io affondai una mano nei suoi crini setosi, che al tatto erano così morbidi e lisci da far sospirare di piacere. Cercai però di sfuggire alla sua presa, e sentendo che mi stavo scansando, Malfoy mi guardò seccato.
“Una volta o l’altra ti lego…” disse con tono infastidito e malizioso allo stesso tempo. Dal suo sguardo si poteva vedere che i suoi pensieri non erano affatto casti.
“Devo farti i compiti, e poi andare da Blaise” ribattei sciogliendo la sua presa. Mi buttai sul letto e tirai fuori i libri. Draco si sedette accanto a me e mi spiegò cosa aveva da fare. Gli scrissi una ricerca di Difesa contro le Arti Oscure, ripassammo Astronomia e lo feci esercitare su un incantesimo di Trasfigurazione.
“Sai una cosa…” fece mentre stavo mettendo in ordine pergamene e inchiostro nella borsa, che poi posai ai piedi del letto.
“Dimmi…” lo spronai poggiando la schiena sui cuscini e stendendo le gambe. Lui si sporse su di me, e mi guardò sornione.
“Tecnicamente, non si può dire che anche tu sei una delle ragazze che è passata nel mio letto…” disse eloquente, prima di rapirmi in un bacio da farmi dimenticare anche come mi chiamavo, senza darmi diritto di replica.

                                                                                *

“Mi accompagni in Sala Comune Blaise?” chiesi al moro al quale ero comodamente appoggiata, la testa sul suo petto e le gambe appoggiate al bracciolo del divano. La sua mano mi massaggiava delicatamente i capelli, cosa che adoravo. Eravamo soli davanti al camino, gli altri erano andati non so dove, ed eravamo rimasti io e Blaise a parlare nella Sala Comune di Serpeverde. Non mi sentivo particolarmente osservata, come avrei immaginato. Tutti i ragazzi che entravano e uscivano mi lanciavano solo qualche breve occhiata stranita, ma quando vedevano che ero con Bla se ne andavano come niente fosse. Non credevo possibile che due ragazzi potessero avere una certa influenza. Da noi Grifondoro noi esisteva una cosa del genere. Ma noi eravamo un altro mondo.
“Certo ‘Mione…” acconsentì immediatamente, alzandosi in piedi. Mi porse la mano cortesemente e io l’afferrai con un sorriso. Il moro mi aiutò ad alzarmi, e senza lasciare la presa della mia mano, ci avviammo fuori dalla Sala Comune. Attraversammo tutti gli insidiosi sotterranei (che io personalmente non sapevo come riuscivano a non perdersi) e sbucammo nella Sala d’Ingresso.
“Mi raccomando, quando vedi Harry fai come ti ho detto: comportati come se niente fosse successo. Potter non riuscirà a resistere, e Weasley di conseguenza” mi disse mentre salivamo le scale. Io annuii con il capo. Quando arrivammo al corridoio che portava alla Torre di Grifondoro ci salutammo.
“Ci vediamo Blaise…grazie mille per tutto. Sei stato…fantastico!” gli dissi piena di gratitudine, abbracciando il mio nuovo amico, che ricambiò affettuoso.
“Figurati Hermione…te l’ho detto che in questi casi ci sarei stato sempre per aiutarti…” rispose con voce dolce.
“E ci riesci sempre…” sussurrai con un mezzo sospiro. Gli schioccai un bacio sulla guancia e mi avviai verso la mia Sala Comune. Quando attraversai il buco del ritratto cercai con lo sguardo i miei migliori amici. Non feci in tempo a raggiungerli però, che mi si parò davanti una ragazza purtroppo conosciuta.
“Hermione!!” squittì Lavanda Brown ondeggiando la chioma castana. Io la guardai stupita e anche un po’ omicida.
“Lavanda…” bofonchiai quasi con un ringhio. Feci per andarmene ma lei mi ostacolò il passaggio chiedendo la mia attenzione.
“C’è qualcosa che non va?” le chiesi un po’ stizzita. Lei mi guardò intensamente da capo a piedi, ma notai un che aveva un cipiglio quasi subdolo.
“Stai bene cara?” mi domandò a sua volta enfatizzando ogni parola. Io la fissai stranita.
“Certo che va tutto bene!” risposi infastidita cercando di svicolare dalla sua odiosa compagnia. Nonostante sopportassi la sua storia con Ronald, non volevo di certo diventare sua amica, e l’ultima cosa che mi andava era parlare con lei. Senza contare il suo diabolico scherzo che mi aveva incasinato la vita non poco. Se fosse stata un po’ più intelligente, o semplicemente meno stronza, ora sarebbe tutto più sereno, la mia tranquilla vita sarebbe quella di sempre. Certo, non mi pentivo dell’amicizia appena nata con Blaise, ma se quell’insopportabile ochetta se ne fosse stata buona, io non ne avrei avuto bisogno.
“Ne sei proprio sicura?” insistette fermandomi di nuovo. C’era qualcosa di strano nel suo tono e in come si comportava.
“Ti ho detto di sì dannazione, perché?” sbottai irritata. Lei mi guardò con una scinttila terrificante.
“Oggi è esattamente un mese dalla festa…” disse in sussurro soffiato quasi diabolico. Io sbiancai all’istante. Finalmente capii dove voleva arrivare. Non avevo minimamente pensato che lei pottesse arrivare a sapere se ero riuscita o no nel mio intento.
“E non vedo nessuna pustola…” insistette scrutandomi ancora più intensamente.
“Beh Lavanda…pensavi davvero che avresti vinto? Io sono molto più intelligente e capace di te…” risposi con spavalderia. Non volevo di certo piegarmi a quella insignificante gallina. Lei mi guardò sbalordita e infastidita.
“Allora…ci sei riuscita…” bofonchiò quasi incredula.
“Io riesco sempre a conquistare i miei obbiettivi…e nonostante tu sperassi che questo mi avrebbe rovinato, sono io quella che esce vincitrice, perché anche se tu hai Ron, io sono finita fra le braccia del ragazzo più bello della scuola, che tu nemmeno ti sogni…e non credere che sia finita qui…ah e per la cronaca: azzardati a dire qualcosa, e sarà l’ultima cosa al mondo che farai…” feci minacciosa, girando i tacchi e dirigendomi verso i miei amici, lasciando Lavanda arrabbiata e sbigottita.

Spazio dell'Autrice.

Oh finalmente Hermione glien'ha dette quattro a quell'odiosa oca! E poi che scena adorabile la Granger con Blaise e gli altri nella Sala Comune. E Draco poverino che veniva ignorato!!Insomma via, io li amo, non c'è niente da fare. Spero di farveli amare anche a voi! Devo scappare perchè tra poco comincia Greek (non so se l'avete mai visto su Sky, ma io lo amo, e stasera cominciano le puntante della nuova serie, che anche se io ho già visto in inglese ovviamente, non posso perdermele!! )

Ringrazio con il cuore chi ha recensito, ovvero: littledancer89, anna96,  _Sayuri, Hollina, Dark_Angel, yOleBaia e erigre, scusandomi se non posso soffermarmi singoloramente.

E ringrazio anche chi ha recensito la FanFiction "The Slytherin Way Musical", ovvero Dark_angel, SlytherinAngel,  _Polla_, Sheilin (il mio spacciatore in realtà sono io, se vuoi ci mettiamo d'accordo e ti mando qualcosa di buono! xD Mi hai fatto un sacco ridere xD) e erigre (cara non sai quanto mi è dispiaciuto quando ho letto che ti sei messa con il dizionario a tradurre, sono stata una stupida, dovevo scriverlo all'inizio che la storia era già tradotta! Scusami!! Spero di essermi fatta perdonare con la storia in sè e per sè! Bacioni)

That's all folks!!

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Capitolo 18
*** I veri amici sono coloro che entrano quando il resto del mondo esce. ***


Hello folks! Oh questo sarà un capitolo interessante...non vi voglio anticipare niente perchè ci sarà qualche bella sorpresa, vorrei solo ricordare che siamo comunque ancora a metà storia.

Prima di tutto però, vorrei ringraziare altre due ragazze che hanno commentato "The Slytherin Way Musical", ovvero: foxina e yOleBaia. Grazie mille di tutto *_*
Ora vi lascio al capitolo!

Enjoy the chapter!

Con Harry e Ron, tutto tornò alla normalità. Dopo due giorni avevano già dimenticato quella storia, e sapendo che sarebbe finita a breve, non se ne preoccuparono più. Intanto le vacanze di Natale avanzavano inesorabili. Lavanda non mi rivolgeva più neanche uno sguardo, ma nessuno ovviamente si stranì di questo, e io ero dannatamente compiaciuta! Mi ritrovai a passare il doppio del tempo con Malfoy visto che dovevo fargli anche tutti i compiti assegnati per le vacanze, e lui non demordeva nel distrarmi ogni qualvolta abbassavo la guardia. Mi venne il dubbio che ci trovasse un non so che di sadico. Oltre che nella Stanza delle Necessità, andavo anche nella sua Sala Comune, dove ormai nessuno più si stupiva di vedermi, e potevo contare sull’aiuto e la compagnia di Blaise. Anche Theodore a volte si univa a noi, facendomi ridere ogni volta. Era davvero buffo quel ragazzo! Però non la smetteva di fare battutine maliziose a raffica. Bla mi aveva assicurato che era del tutto normale. Pansy e Daphne si erano abituate alla mia presenza nel loro gruppo, e specialmente con la bionda, ogni tanto riuscivo anche a fare qualche discorso. La Parkinson mi sopportava in silenzio, ma notai che quando abbracciavo o tenevo la mano di Blaise mi lanciava occhiate omicide.
Quando stavo da sola con Draco, avevo cominciato a sentirmi un po’ a disagio. Dal momento che avevo deciso che avrei messo la parola fine a quella nostra specie di relazione, che nemmeno si poteva definire, non mi sentivo bene con me stessa. Insomma, tutto era nato con l’inganno e andava avanti con l’inganno, ma anche se non volevo ammetterlo, in quel periodo che avevamo passato a stretto contatto Malfoy mi aveva aiutata, ero più serena, lui mi aveva insegnato una nuova filosofia di vita, e soprattutto mi aveva fatto capire che davvero non c’era niente di sbagliato. Inoltre, mi aveva fatto conoscere Blaise, che aveva reso tutto migliore. Però continuavo a convincermi che non avevo ragione di sentirmi così: io e Malfoy non condividevamo niente se non degli affari, e lui lo sapeva meglio di me. Non eravamo preda di nessun tipo di coinvolgimento, quindi quella fine sarebbe arrivata comunque. Non volevo ammettere però che ormai mi ero abituata a lui.
Così, quando arrivò l’ultimo giorno prima delle vacanze di Natale, mi diressi verso la Stanza delle Necessità con un po’ di malinconia. Era una cosa involontaria e irrazionale, sapevo benissimo che non poteva esserci nient’altro, mi dispiaceva semplicemente che fosse finito.
Con mia grande sorpresa, trovai Draco ad aspettarmi, appoggiato al muro con le braccia incrociate, in un posa assolutamente sexy. Rimasi quasi a bocca aperta.
“Non posso credere ai miei occhi…il Principe delle Serpi che si degna di arrivare in orario! E’ il giorno del giudizio e nessuno mi ha avvertito?” dissi sarcastica schernendo il biondo davanti a me. Lui ghignò.
“Senti com’è spiritosa oggi la Granger…beh devi sapere che io non finisco mai di stupire!” rispose con tono un po’ borioso. Mi scappò un sorrisino un po’ amaro.
“Bene, allora sfruttiamo questo irripetibile evento per anticiparci e finire i tuoi dannati compiti…” commentai facendo comparire la porta della Stanza delle Necessità.
“Ehi sei stata tu a venire a chiedere il mio aiuto! La mia offerta è stata più che ragionevole!” ribattè fintamente indispettito. Io feci una smorfia.
“Ho preso nota di uccidermi la prossima volta che mi verrà in mente una cosa del genere…” mugugnai mentre entravo nella stanza seguita a ruota da Malfoy. Quest’ultimo si stravaccò su una sedia, e ancora una volta, come sempre, mi stupii di quanto riuscisse a sembrare elegante anche quando faceva qualcosa di così sgraziato. Mi sedetti davanti a lui e poggiai sul tavolo tutto l’occorrente che mi sarebbe servito. Lui tirò fuori a sua volta i libri e io mi misi a lavoro. Rimanemmo un po’ in silenzio, Draco si accendeva una sigaretta dietro l’altra, ma io avevo imparato a non farci caso.
“Allora Grang, domani parti o rimani qui?” mi domandò per stroncare quel radicato silenzio. Io non staccai gli occhi dalla pergamena.
“Parto, passo le vacanze a casa di Ron, insieme a tutta la sua famiglia e a Harry” risposi senza nessun tono particolare. Non vidi la smorfia che si dipinse sul suo volto.
“Io starò un po’ a casa con la mia famiglia, poi quello sclerato di Blaise mi ha detto che per capodanno vuole andare non ho capito bene dove a fare non ho ben capito cosa, ma ho come la sensazione che non mi ricorderò niente di quel giorno” raccontò a sua volta il biondo. Io sorrisi divertita. Blaise era sempre il solito.
“Beh divertitevi allora…” gli augurai mentre arrotolavo una pergamena e ne prendevo un’altra per fare un tema di Storia della Magia. Draco si passò una mano nei capelli e fece un’espressione pensierosa.
“Mi pare di ricordare che in un suo momento di delirio, Bla avesse nominato una specie di festa per l’ultimo dell’anno, e mi pare che avesse detto che voleva invitarti” disse passandosi l’indice sul mento. Io lo guardai leggermente stupita.
“E’ un bel pensiero da parte sua, ma non potrò venire…” feci immediatamente cercando di sistemare subito la cosa. Avevo davvero apprezzato l’idea di Blaise e il fatto che tenesse conto di me, ma nessuno sapeva che eravamo amici, e non potevo di certo uscirmene quella sera e sparire così come niente fosse. Prima di tutto perché ero gentilmente ospitata dai signori Weasley, e poi perché avrei dovuto passare la sera con Harry, Ron e Ginny.
Malfoy fece spallucce e si accese un’altra sigaretta.
“Ok…se ci ripensi, basta che mandi un gufo a Bla…” ribattè atono mentre sbuffava un po’ di fumo bianco.
Mentre scrivevo e leggevo a voce alta per fargli presente delle cose, lanciavo degli sguardi furtivi al Principe delle Serpi, e sentivo uno strano groppo allo stomaco. Perciò cominciai a fare tutto con una strana fretta. Volevo andarmene il prima possibile e farla finita con quella storia, non potevo restare lì così, con quella pungente sensazione di disagio. In un certo senso, mi sentivo cattiva. Lo so che a Malfoy non avrebbe dato alcun fastidio, anzi in quel momento capii come si dovessero sentire molto spesso lui e i suoi degni compari, ma io non riuscivo a sopportare quel peso. Anche se avevano provato ad insegnarmi un po’ dello Slytherin way, io non ero una Serpeverde, e non lo sarei mai stata, per questo non riuscivo a convivere con quell’emozione. Io ero buona, e nonostante tutte le cose orribili che il Principe delle Serpi mi aveva fatto passare, mi sentivo in colpa. E volevo come pulirmi la coscienza. Andarmene e far sì che tutto rimanesse un bel ricordo, che Draco non scoprisse niente di niente, e che io potessi tornare alla mia vita di sempre, con qualche aggiustatina.
Così, quando ebbi finito anche l’ultima relazione, porsi un po’ frettolosamente tutti i fogli a Malfoy e mi alzai velocemente, rimettendo a posto le mie cose. Draco si alzò a sua volta e mi venne incontro. Involontariamente indietreggiai un po’ verso la porta guardandolo quasi impaurita. Lui incatenò i suoi occhi tempestosi ai miei, e in quell’istante, dal suo sguardo, capii che anche lui sapeva quello che provavo, e che quella era la fine. Appoggiò le sue labbra sulle mie in un gesto delicato e puro, senza approfondire il bacio o farlo diventare più passionale. Era un tocco soffice che sapeva di addio. Mi staccai da lui e lo fissai intensamente in quelle sue bellissime iridi argentate. Feci un grande respiro.
“E’ finita” decretai con una certa solennità. Malfoy inclinò leggermente la testa, poi dopo un attimo annuì a sua volta. Fece un passo indietro e con tono altrettanto fermo rispose.
“Non è mai cominciata”

                                                                                       *
Io e Blaise ci avviammo verso l’Espresso di Hogwarts trascinandoci dietro i nostri bauli. Stavamo partendo per tornare a casa e passare il Natale in famiglia. Il moro non la smetteva di parlare della galattica festa che voleva fare a casa sua per Capodanno, e stavamo animatamente parlando di tutte le idee che c’erano venute in mente per renderla indimenticabile.
“Sei proprio sicuro che Hermione ti ha detto che non verrà?” insistette ancora un volta il mio migliore amico, che era rimasto visibilmente deluso quando gli avevo raccontato che la Granger non poteva venire alla sua festa. Gli avevo ovviamente raccontato anche di quello che era successo dopo. Non che non l’aveva già immaginato da solo. Lui sapeva bene quanto me che con la Mezzosangue c’erano solo affari. Ammettevo che mi ero divertito non poco con lei, e che cercare di portarla sulla “retta” via era stato notevolmente soddisfacente, ma…era finito. Come sarebbe potuto continuare? Io e lei non avevamo niente in comune. Non era come con Blaise. Avevamo passato delle spensierate settimane, io avevo dato una mano a lei, e lei una a me, ce l’eravamo spassata, io mi ero preso non poche soddisfazioni personali, e anche una bella rivincita, e nient’altro. Come sempre, non avevo rimpianti.
“Sì Bla te l’ho già detto almeno cento volte…” risposi un po’ seccato. Lui sbuffò.
“Magari vedo di convincerla” bofonchiò fra sé e sé. Io scossi il capo rassegnato. Avevo già detto che Blaise era incorreggibile?!
Per tutto il viaggio verso Londra parlammo delle nostre idee per le vacanze, di quando ci saremmo rivisti e di cosa avremmo combinato. Dovevamo anche avvertire Theo di tutti i nostri piani, visto che lui rimaneva un giorno in più a scuola perchè i suoi genitori non erano ancora tornati da un viaggio. Anche fuori da Hogwarts, noi tre eravamo praticamente inseparabili, perché fare le bravate insieme, aveva tutto un altro sapore.
“Potremmo anche andare a sciare!” propose il mio migliore amico gioviale.
“E’ una vita che non scio, chissà se mi ricordo ancora…” risposi incerto.
“Beh mi sembra l’occasione di provarlo!” ribattè contento.
Quando finalmente arrivammo, Blaise mi salutò con un abbraccio e qualche pacca sulla spalla, dicendomi che avrebbe avvertito Theodore di tutto e poi mi avrebbe fatto sapere. Mi faceva un po’ strano vivere quei giorni senza Bla sempre intorno. Passavamo quasi tutto l’anno sempre insieme, 24 ore su 24, e ormai ero davvero abituato a lui come fosse un fratello.
Mi smaterializzai davanti a Malfoy Manor appena uscito dalla stazione di King’s Cross. Attraversai la grande cancellata di ferro, e seguendo la strada dentro il grande parco, arrivai alla scalinata dove c’era l’entrata. Alla porta che mi aspettavano, c’erano i miei genitori. Mia mamma mi corse incontro e mi abbracciò forte.
“Draco! Quanto mi sei mancato” mi salutò dandomi un bacio sulla fronte. Io mi districai dall’abbraccio e le prese le mani. Nonostante cominciasse ad avere i suoi anni, Narcissa Black Malfoy, nonché mia madre, era sempre una donna bellissima, con quei lineamenti così delicati, i capelli biondissimi, le labbra rosee e gli occhi azzurri color del cielo.
“Anche tu mi sei mancata mamma” dissi sinceramente con un sorriso. Mio padre ci affiancò e mi abbracciò a sua volta.
“Figliolo, sei tornato” mi salutò anche lui sorridendomi.
“Ho saputo che i tuoi voti a scuola sono sempre più eccellenti…sono fiero di te Draco” disse dandomi una pacca sulla spalla.
“Grazie padre, sono felice di questo…lo sai che cerco sempre d’impegnarmi al massimo, come mi hai insegnato…sono un Malfoy, no? Devo aspirare al meglio!” risposi contento. Mio padre era stato duro e severo con me quando ero più piccolo. Per un periodo era stato davvero accecato da Voldemort, in cui pensavo sinceramente che mi odiasse, anni davvero tristi. Poi però aveva capito che stava esagerando, che ero il suo unico figlio e quindi ancora più prezioso, e nonostante continuasse con una ferrea educazione, c’erano dei momenti in cui mi abbracciava e mi diceva che lo faceva per me, e che un giorno, da grande avrei capito. Ora, ormai maggiorenne, capivo che aveva commesso i suoi errori, ma che aveva rimediato, e nonostante i brutti ricordi, ero pronto a diventare un uomo forte e potente che poteva affrontare il mondo in tutte le sue sfaccettature. E nonostante tutto, ero felice quando mi diceva che era fiero di me. Entrammo in casa, feci sistemare i miei bagagli e ci sedemmo in soggiorno aspettando la cena.
“Allora Draco, ormai sei quasi alla fine…hai pensato seriamente a quale strada prenderai?” mi chiese mio padre mentre sorseggiava un po’ di brandy. Io annuii con il capo.
“Certo papà, io vorrei seguire le tue orme e lavorare al Ministero, mi piacerebbe all’Ufficio per la Cooperazione Internazionale, o magari all’Ufficio per l’Applicazione della legge sulla Magia ” risposi spiegando i miei desideri.
“Oh Draco queste sono lodeveli intensioni. Dovunque vorrai entrare, sappi che non ci sono problemi” commentò mentre mia madre mi guardava senza nascondere quanto fosse fiera di suo figlio.
Cenammo nella grande Sala, poi io mi congedai e mi diressi nella mia stanza in cui ormai passavo davvero poco tempo. Ero felice però di essere tornato un po’ a casa. Prima di addormentarmi, vagai con la mente, pensando e ripensando ad un sacco di cose. Mi stupii di cadere nelle braccia di Morfeo chiedendomi…
“Chissà che combina la Granger”

                                                                                *

Alla Tana c’era davvero una confusione incredibile. Quella casa sempre sovraffollata per Natale era un continuo via vai, e mentre la Signora Weasley puliva, addobbava e cucinava senza sosta, tutti noi cercavamo di dare una mano. Nonostante il marasma, l’atmosfera in quella casa era sempre allegra e frizzante. Una buona parte del merito era dei gemelli, che ne combinavano sempre una, e non perdevano l’occasione di sperimentare qualche nuovo scherzo. Ora che il loro negozio di scherzi andava alla grande, erano ancora più di buon umore, regalando sempre tante risa a tutti.
Ul giorno dopo che arrivai alla Tana, ricevetti un gufo da Blaise che cercava disperatamente di convincermi ad andare alla sua indimenticabile e incredibile festa di Capodanno, ma io purtroppo dovetti rifiutare. Continuammo a sentirci via gufo ovviamente, ormai non riuscivo a stare senza sentirlo. Non aveva mai nominato Draco, e questo mi fece capire ancor di più che lui era l’amico perfetto. Per di più parlavamo di cose futili, non avevo nessun tipo di problema di cui parlare per chiedere consiglio, e lui riusciva sempre a strapparmi un sorriso. Anche a lui sembrava andare tutto alla grande, era presissimo dall’organizzare la sua fantomatica festa di fine anno e mi faceva ridere pensarlo in giro per negozi sommerso da addobbi per scegliere quelli giusti.
Anche io, Harry e Ron andammo a fare compere per i regali di Natale che ci erano rimasti in sospeso, ovvero tutti visto che non eravamo più potuti andare a Hogsmeade. Girammo tutto il girono per Diagon Alley, alle volte separandoci perché dovevamo comprarci i regali a vicenda. Mi decisi che dovevo comprare qualcosa anche a Blaise, e andai totalmente nel panico, non lo conoscevo da abbastanza tempo per sapere i suoi gusti in fatto di regali e simili. Conoscendo il suo carattere però provai a farmi venire in mente qualcosa, e alla fine optai per un profumo. Sì, sono convinta che gli sarebbe piaciuto. Ne presi uno anche a Harry, mentre a Ron comprai una sciarpa e un set di piume dei Cannoni di Chudley. Per Ginny invece scelsi un completino intimo, memore dell’ultimo shopping insieme, e mi guardai bene dal comprarlo quando non c’era Ron nei paraggi. Tornammo a casa sommersi di borse. Mi sentivo molto come la protagonista del film babbano “Pretty Woman”.
Passammo i giorni prima di Natale al calduccio, in casa, stando dietro agli scherzi dei gemelli e tutte le castronerie di Ron. La mattina del 25, ai piedi del mio letto, trovai un bel mucchietto di regali. Il primo che mi ritrovai fra le mani fu quello dei miei genitori. Lo scartai con il sorriso e notai con piacere che era un lettore mp3. I miei mi regalavano sempre qualcosa di babbano, un po’ come se fosse un promemoria del mio vecchio mondo, e anche se sapevano che a Hogwarts gli oggetti babbani non funzionavano, ci tenevano particolarmente. Il secondo che aprii era da parte di Harry e Ron. Era una scatolina verde acquamarina, con dentro una bustina di velluto. Al suo interno, una collana con un bellissimo ciondolo rotondo. Sopra c’era inciso: “I veri amici sono coloro che entrano quando il resto del mondo esce”. Lo osservai raggiante, e notai che su un lato c’era una piccola incavatura. Lo aprii e vidi che dentro c’era una foto di noi tre che salutavamo sorridenti, abbracciati. Mi misi la collana al collo, lasciai lì tutti i regali e corsi in camera dei miei due migliori amici. Li trovai anche loro intenti a scartare i pacchetti, e senza dire una parola, li abbracciai fortissimo per almeno un minuto.
“Oh stupidi, perché vi fate volere così dannatamente bene?” dissi con un sospiro. Loro risero.
Tornai per scartare gli altri regali. Per ultimo, trovai una piccola scatola avvolta in una carta verde smeraldo, con un fiocco argentato. Lessi il bigliettino.
“Prima di tutto, mi scuso per l’incarto molto Serpeverde, ma era la prima volta che facevo un regalo ad una Grifondoro e non avevo considerato di comprare della carta diversa! Spero comunque che il regalo si faccia perdonare della mia distrazione.
Buon Natale Hermione!

                                                                               Il tuo nuovo amico Blaise”

Scartai il pacchetto con un sorriso. Aprii e vidi che il regalo consisteva in una meravigliosa spilla per i capelli, tutta ricoperta di Swarosky, con sopra un fantastico fiore rosso con dei fili dorati. Era qualcosa di favoloso. Me la provai immediatamente, e mi stava benissimo. Blaise ancora una volta aveva fatto centro. Chissà quanto avevo speso per quella spilla!! Mi sedetti immediatamente sulla scrivania per scrivergli una lettera.

“Ma tu sei pazzo Bla!! La spilla è assolutamente MERAVIGLIOSA, ma è troppo! Non so come ringraziarti, è stato un regalo incredibile! Come sempre sei il solito esagerato! Ora mi sento in debito e dovrò comprarti almeno altri cinque regali per fare pari! Comunque grazie, grazie infinite! Sei sempre così fantastico!
Ti voglio bene!
                                                                                            La tua nuova amica Hermione”

Attaccai la lettera alla zampetta del gufo di casa Weasley e gli aprii la finestra così che potesse volare fuori e recapitare il biglietto a Blaise. Intanto riposi la spilla con cura nella sua scatolina, ripromettendomi che l’avrei messa per un’occasione speciale. La risposta della mia Serpe preferita non tardò ad arrivare.

“Sei tu quella pazza ‘Mione! Il mio è stato solo un pensierino, figurati! Ma quale debito e debito, tu ti sei già ampiamente sdebitata con quel delizioso profumo che mi hai regalato! Lo amo già! E sono convinto che con quello alla festa di Capodanno farò faville! Perciò grazie infinite a te, per il regalo e per essere anche tu sempre fantastica!
Ti voglio bene anche io!
                                                                                            Il tuo nuovo amico Blaise”

Non potei fare a meno di sorridere.


Spazio dell'Autrice.

Eheh ve l'avevo detto che era un capitolo davvero interessante. Prima di tutto, Draco ed Hermione si dicono addio, lei mette la parola fine e lui ribatte che in realtà niente era mai cominciato. Ma la storia non è mica finita, affatto xD Io sono una che è fermamente convinta nella frase "ti accorgi dell'importanza di qualcosa solo quando la perdi". E con questo, non dico altro! xD Poi, vorrei commentare la parte di Draco e dei suoi genitori: da quando ho letto l'ultimo libro, mi sono fermamente convinta di aver sempre avuto un'idea sbagliata su loro, specialmente su Lucius. Come ho già fatto spiegare a Draco nella storia, i suoi sbagli li ha fatti, però ora lo vedo come un padre, sì severo, ma anche orgoglioso del suo unico figlio che effettivamente gli da tante soddisfazioni. E sono convinta anche che gli voglia bene, e viceversa. Draco sa che deve molto a sua padre, e che ha rimediato ai suoi sbagli. E mi piaceva dare questa nuova visione della famiglia Malfoy. Perchè non possono essere una famiglia...felice? E visto che questa mia FF è abbastanza anticonvenzionale rispetto alle Dramione classiche, ho deciso di cogliere al volo la possibilità di far vedere come io interpreto la famiglia di Draco. Ultimo: ho voluto fare una specie di paragone fra l'amicizia di Ron e Harry e quella di Blaise attraverso i regali. Non per vedere se uno è migliore o peggiore, solo che sono diversi. E che, possono convivere.

Risposte alle recensioni:

Ili91: Ciao! Grazie per i complimenti e la recensione, effettivamente Lavanda sarebbe da battere nel muro, ma tranquilla che Hermione non ha ancora finito con lei!! E le Serpi!! Oddio, sono così dannatamente adorabili *_* Spero che anche questo chap ti sia piaciuto! Baci!

Feds: wow addirittura la tua preferita in assoluto?! Questo è uno dei più bei complimenti che mi abbiano mai fatto, e per questo ti ringrazio davvero con il cuore, mi hai reso molto felice!! Spero che anche questo capitolo ti piaccia! Baci.

PikkulaSere: premessa, io ADORO le recensioni chilometriche, uno perchè le lascio anche io, due perchè amo leggere le riflessione sulla mia FF! Sono felice di sapere che sei una Serpe e che le ami, perchè per me è lo stesso (basta sapere che mi sono fatta fare le cornici di camera mia verdi-argento, perchè secondo me Serpeverde è uno stile di vita, e io non lo cambierei con niente al mondo!) Sì, amo alla follia Draco, sto cercando qualcuno che gli assomigli, almeno caratterialmente, per chiedergli se mi sposa XD Per ora ho trovato solo me stessa xD Noto con piacere che anche Blaise ha riscosso successo, e sono felice perchè mi sono impegnata molto per lui!! Lo volevo caratterizzato al meglio, e sono contenta di sapere che ci sono riuscita. Per quanto riguarda Lavanda, effettivamente in un punto Hermione fa capire una cosa del genere, ma ancora secondo me non si rende pienamente conto di quello che sta succedendo. Che Potter e Weasley sono dei cretini hai PIENAMENTE ragione!! Infatti che li preferisce alle Serpi secondo me non batte tanto pari! E amo prendermi delle belle rivincite su di loro!! Uh sono anche contenta che il soprannome "Grang" ti piaccia, non so perchè ma io lo adoro, mi suona così bene! Ora ti lascio, ti ringrazio di cuore e spero che continuerai a seguirmi e recensire! Bacioni!

anna96: visto, Blaise è davvero così adorabile *_* Sono felice che ti piaccia, ci tengo molto a lui, è il personaggio in cui mi sono impegnata di più per la caratterizzazione! Grazie mille per la recensione! Baci.

pikkola_Lilith: beh ci voleva finalmente che Hermione gliene dicesse quattro a quella xD Sentirò Blaise se tiene una lista di prenotazioni xD Grazie mille per la recensione, a presto! Baci.

Hollina: eeeeh come ti capisco, anche io vorrei andare dalle Serpi e crogiolarmi fra Blaise e Draco! Grazie della recensione, a presto! Baci.

SlytherinAngel: mica avevo dubbi che tutto ti piacesse!! Guarda che l'ho scritto io xD xD Beh a parte gli scherzi grazie, tanto io e te ne parliamo su msn! Bacioni amore mio, tadbxseo!

Dark_angel: tesoro mio! eh sì ormai te stai avanti xD Comunque grazie tante per la recensione!! Bacioni!

_Sayuri: Sì Herm nei sotterranei non so perchè ma ce la vedevo bene!! Forse perchè noi Serpi siamo così dannatamente fantastiche! Grazie mille della recensione, baci!

yOleBaia: oh ma grazie, così mi fai arrossire però!! xD Poi non sai che io sono come Draco, mi monto la testa in una maniera incredibile!! Comunque, grazie tante per la recensione! Baci.

Nyappy: brava hai ritrovato la password!! Beh allora doppio grazie, per la recensione e per aver messo la storia fra i preferiti! Spero che anche questo chap ti sia piaciuto! Baci!

foxina: ciao! Sono contenta che la storia ti sia piaciuta e spero continuii a piacerti!! Oddio è vero anche io ho adorato la scena in cui Bla e Herm parlano e ignorano Draco, mentre la immaginavo ridevo come una stupida xD Grazie mille per la recensione, a presto! Baci.

That's all folks!

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Capitolo 19
*** "Comincia ora" ***


Hello folks!! Come state? Spero bene!! Ecco questo nuovo capitolo che sono certa che amerete. Sono stata davvero davvero buona con voi xD Oggi ho anche fatto un FanVideo su Draco & Hermione, ovviamente, se lo volete vedere questo è il link: http://www.youtube.com/watch?v=La9C58LTbVs&feature=channel_page (non fare caso che su YouTube il mio nick è MrsPotter7, non sono rimbambita tutto di un colpo, è che quell'account l'ho creato due anni fa, vicino all'uscita dell'ultimo HP, e quel Potter è riferito a tutta la saga. Tanto per mettere le cose in chiaro xD Ho una reputazione io da mantenere! xD)

Non vi dico altro e vi lascio al capitolo!

Enjoy the chapter!


Il primo dell’anno mi arrivò una lettera chilometrica da parte di Blaise, con il resoconto dettagliato della sua incredibile festa. Mi ripeteva ogni tre per due “non sai cosa ti sei persa”, e ogni sostantivo era immancabilmente accompagnato da una serie infinita di aggettivi superlativi. In confronto la festa d’incoronazione per la regina d’Inghilterra non era stato nulla! Sembrava che un po’ volesse calcare sui miei sensi di colpa, e non lo biasimavo per quello: probabilmente, anzi quasi certamente, era l’unica sua amica ad avere una coscienza. Mi raccontò per filo e per segno cosa avevano fatto, quanto aveva bevuto, cosa aveva mangiato e con quante ragazze se l’era spassata. E per la prima volta, da quando ci sentivamo, nominò Draco. Avevo apprezzato che, per tutto quel tempo, avesse evitato di nominare il biondo, sapevo che aveva paura d’infastidirmi o rattristarmi, ma Malfoy era parte integrante della sua vita, se c’era l’uno c’era anche l’altro, e se inizialmente aveva provato a non rammentarlo, ora doveva farlo. E io non aveva nessuna intensione di impedirglielo, figuriamoci. Io ero sua amica, amica come si deve, e non mi dava affatto fastidio sentir nominare il Principe delle Serpi.
Ad essere sincera, però, un po’ mi rattristava. Avevo cercato in tutti modi di non pensare a Draco in quei giorni. Così, ignoravo la mia abitudine a guardare molte spesso l’orologio intorno alle quattro, e provavo a concentrarmi il più possibile sui miei amici. Volevo dimenticarlo per un bel po’, tanto quanto bastava per ripensare ai miei ricordi scon serenità. Ma quando si faceva sera, e mi ritrovavo stesa sul letto a pensare, non riuscivo proprio ad evitare che la mia mente riportasse a galla i momenti che avevo trascorso con Malfoy. E così, dopo più di una settimana che non lo vedevo, mi resi conto che mi mancava.
Sì, inutile negarlo. Mi mancava trascorre del tempo con lui, scimmiottarlo, prenderlo in giro, addirittura litigarci. Mi mancavano i suoi sguardi, i suoi tocchi e i suoi baci. Mi mancava quando mi stringeva per non farmi andare via, chiamandomi “piccola Mezzosangue”. Oh sì, perché anche se poteva sembrare un insulto, era il modo più carino con cui mi chiamava, e si capiva dal tono strascicato della sua voce con il quale lo diceva.
Era una strana sensazione, ma ormai mi ero abituata. In quel nostro bizzarro rapporto, tutto era strano. Per me era qualcosa di nuovo, mai provato, in cui mi ero avventurata alla cieca. Non sapevo come si potesse andare a letto con qualcuno senza amarlo. Ma ora sapevo che non si poteva andare avanti rimanendogli indifferente. Specie se quel qualcuno era Draco Lucius Malfoy, il ragazzo più bello, seducente e accattivamente che la Terra avesse mai avuto il piacere di ospitare.
C’era qualcosa in più però. Sapevo che c’era qualcosa in più. Perché non ricordavo con il sorriso solo i nostri momenti più intimi. Oh no. Mi ritrovavo a ricordare con gioia e nostalgia molto altro. Anche parlare con lui era dannatamente piacevole, nonostante lui fosse un’arrogante, egocentrico, isterico e sarcastico bastardo. O forse, proprio per quello.
Insomma, senza che io lo volessi e soprattutto lo permettessi, Draco mi aveva lasciato il segno dentro. Forse perché con lui niente era banale, scontato, tutto era imprevedibile, aveva quel frizzante sapore della novità, forse perché lui mi diceva cose che mai e poi mai mi sarei aspettata, perché se lui aveva qualcosa da dirmi lo faceva e basta, perché mi faceva ridere anche quando mi prendeva in giro, perché anche se non mi chiamava per nome, mi guardava con quegli occhi che mi facevano fremere ogni volta.
Scrissi una lettera a Blaise, in risposta alla sua sulla festa, e raccogliendo tutto il mio ostentato coraggio di Grifondoro gli chiesi come stava Draco. Mi rispose così:

“Oh, Draco sta bene, e chi l’ammazza quello?! E’ sempre il solito pazzo isterico, anche se lui continua a dire che sono io il più sclerato dei due. Forse ci fomentiamo a vicenda. E leva il forse. Mi ha aiutato un sacco con la festa, anche se penso mi avrebbe volentieri ucciso quando ho cambiato i colori degli addobbi la quinta volta…però mi sopporta, sa che non potrebbe stare senza di me!! Domani andiamo io, lui e Theodore a sciare…t’immagini che scene? Vedrò di fare qualche foto compromettente da farti vedere quando ci rivediamo a scuola”

Sorrisi immaginando la scena del famoso e desiderato Trio Serpeverde che con tanto di scii ai piedi, facendo una confusione incredibile, cercavano di scendere le piste, magari imprecando contro i babbani nei paraggi. Ero contenta di sapere che si stavano divertendo, e che Malfoy non avesse attentato alla vita del mio nuovo e un po’ indeciso amico. Quando sentii aprire la porta alle mia spalle nascosi velocemente fra le pagine di un libro la lettera di Blaise e mi voltai. Harry stava sulla soglia con un sorriso dolce e le braccia incrociate.
“Mione, mi dispiace dover interrompere la tua, scommetto interessantissima lettura, ma tutti noi gradiremmo la tua presenza giù. Ron ormai mi ha battuto per dieci volte a scacchi, potresti venire a darmi il cambio…” disse il moro dagli occhi smeraldini avvicinandosi a me, e chiudendo la porta dietro di sé. Io mi alzai in piedi sorridendo.
“Certo Harry, vengo ad immolarmi al tuo posto…” risposi scherzosamente al mio migliore amico.
“Ah un’altra cosa Hermione…” fece il Prescelto quando ormai mi era di fronte. Mi prese la mano e mi guardò un po’ a disagio.
“Ron sempre più spesso si chiude in camera per scrivere lettere a Lavanda, e io rimango inevitabilmente solo con Ginny che ormai ci prova spudoratamente…mi dispiace dirgli che non mi piace, sai come sono fatto, perciò…potresti cercare di non lasciarmi solo?” mi chiese un po’ imbarazzato. Io inclinai il capo e arricciai la bocca.
“Così la illudi e basta Harry, dovresti parlarle…” rispoi con tono deciso.
“Lo so ‘Mione, davvero vorrei farlo, ma non ci riesco!! Non voglio che stia male!! Non è che…” cominciò il moro ma io lo fulminai con lo sguardo.
“Non ci provare nemmeno!! Non parlerò io con Ginny! Devi essere abbastanza uomo da farlo tu!” esclamai rimproverandolo.
“Non è quello il punto, è che non voglio ferirla! Ti prego, aiutami!” disse con una faccia da cucciolo assolutamente irresistibile. Non riuscii a non sciogliermi.
“Ok ok, hai vinto. Di nuovo. Ma non mi hai convinto del tutto: dovrai parlarle Harry, in tutti i modi possibili! Lei continuerà ad illudersi e sarà peggio! Perciò, io ti aiuterò solo nel tempo necessario che ti servirà per inventarti un modo per parlarci” ribattei puntandogli il dito contro. Lui l’afferrò, si portò la mia mano alle sue labbra e la baciò.
“E’ inutile che fai il carino, non torno sulla mia idea” dissi autoritaria.
“Non volevo farti tornare sulla tua idea, solo dimostrarti il mio smisurato affeto per te, malfidata!” rispose ironico, sorridendo. Io tolsi il ciondolo da sotto il maglione e glielo indicai.
“Lo so già” risposi ricambiando il sorriso. Lui mi abbracciò e mi baciò sulla fronte.
“Non so come farei senza di te, sempre pronta a togliermi dai guai” sussurrò con dolcezza. Io sospirai.
“Non preoccuparti, tanto io ci sarò in qualsiasi momento per te Harry…saremo per sempre amici” feci con altrettanta dolcezza a quel ragazzo che più di tutti, in quegli anni, mi aveva capita e aiutata.
“Già…per sempre amici”
Probabilmente fu solo una mia illusione, ma avvertii come una nota di amarezza nel suo tono.

                                                                                   *

Me ne resi conto l’ultimo giorno di vacanze, quando ci stavamo avviando verso King’s Cross per tornare a Hogwarts. Lo capii dal pesante nodo allo stomaco che avevo pensando solo all’idea che girandomi, avrei potuto incontrarlo.
Mi piaceva Draco Malfoy.
E non mi piaceva solo per quanto fosse dannatamente, incredibilmente e insopportabilmente bello. Mi piaceva per il suo intrattabile carattere, per la sua imprevidibilità, per il suo modo di prendere la vita, per la sua crudele schiettezza, per i suoi eleganti modi di fare. Avevo imparato a conoscerlo e apprezzarlo senza rendermene conto. Solo standogli lontana per così tanto tempo, me ne ero accorta. E ora, non avevo la più pallida idea di come comportarmi. Ero terrorizzata. Appena due settimane fa avevo messo saldamente la parola fine a quella specie di relazione che avevamo intrecciato. Lui, ancora più saldamente, aveva affermato che non era mai cominciata. E questo, era vero. Il problema era che io ora, avrei voluto che cominciasse.
Ero anche impaziente di rivedere Blaise. Di certo la sua simbiosi con Draco, avrebbe potuto aiutarmi a riallacciare qualche rapporto con il Principe delle Serpi.
Intanto, mano per la mano, io e Harry cercavamo uno scompartimento libero dove Ron ci avrebbe raggiunto non appena finito di salutare adeguatamente la sua famiglia.
Ci sedemmo nei primi posti liberi che trovammo, sistemando i bagagli sopra i sedili. Appoggiai la testa sulla spalla di Harry senza smettere di fissare fuori dalla porta, ansiosa e un po’ timorosa di veder passare una chioma bionda di mia conoscenza, sospirando di tanto in tanto.
“C’e qualcosa che non va, ‘Mione?” mi chiese Harry vedendo la mia espressione avvilita. Io feci spallucce.
“Niente di preoccupante, ti assicuro” risposi prontamente.
Sì, infatti, niente di cui preoccuparti tesoro, mi ero solo infatuata del tuo peggior nemico, niente di che.
“Sei sicura? Ti vedo un po’…agitata” insistette il moro interdetto, mentre mi osservava con attenzione. Io cercai di rassicurarlo con un sorriso ampio.
“Davvero è tutto ok…stavo solo pensando che questo è il nostro ultimo viaggio ad Hogwarts, tutto qui…” mentii cercando di convincerlo.
Harry stava per ribattere quando Ron fece irruzione nello scompartimento.
“Guardate! Mamma mi ha dato la scorta di cioccorane!!” esclamò gioviale stendendosi nel sedile di fronte al nostro. Ne lanciò una a Harry e una a me nel momento esatto in cui il treno partì.
Il viaggio cominciò tranquillo. I miei due migliori amici cominciarono a parlare a raffica dei nuovi schemi che avevano studiato per il Quidditch. Ad un certo punto Harry si voltò verso di me e mi guardò dispiaciuto.
“Ti annoi vero? Scusaci…” fece accarezzandomi i capelli. Io mi strinsi nelle spalle.
“Ci sono abituata ormai” risposi sorridendo.
“Ehi Harry, ti ricordi che la prima volta che ci siamo incontrati, non sapevi cos’era il Quidditch?” disse Ron ridendo. Anche il moro si aprì in una fragorosa risata.
“Bei tempi…” bofonchiai io con sarcasmo.
“Ma dai non sapevo nemmeno che cosa fosse Hogwarts! E tu ‘Mione…sapevi decisamente troppo!” ribattè il Precselto senza smettere di ridacchiare.
“Ronald invece era uguale ad ora!” lo schernei. In quel momento la porta dello scompartimento si aprì. Alzai lo sguardo di botto e con piacevole sorpresa, vidi che sulla soglia era appena comparso Blaise Zabini in tutta la sua bellezza. Il mio nuovo amico mi sorrise, mentre Harry e Ron lo guardavano male.
“Ehi Grang! Posso parlarti?” mi chiese facendo cenno con la testa di uscire. Io mi alzai immediatamente mentre il mio migliore amico quasi ringhiò.
“C’è qualche problema Zabini?” fece scortese. Io mi voltai sospirando rassegnata. Mi abbassai verso di lui, appoggiandogli le mani sulle spalle.
“Harry vuoi stare tranquillo? Io sono grande, posso difendermi benissimo da sola, senza contare che Blaise da solo è completamente innoquo…perciò, stai calmo, che io torno subito” lo rassicurai posandogli un leggero bacio sulle labbra. Lui sorrise e io uscii accompagnata da Blaise. Appena la porta si chiuse gli saltai al collo abbracciandolo forte.
“Oh mi sei mancato” gli dissi ancora stretta fra le sue braccia.
“Anche tu ‘Mione…” rispose con un sorriso. Ci staccammo e lui mi fece una carezza sul viso. Poi fece una specie di ghigno.
“Ma tra te e Potter c’è del tenero?” chiese divertito con una nota di malizia. Io spalancai gli occhi quasi sconvolta.
“Cosa?!” sbottai incredula. Lui continuava a sogghignare.
“Beh gli hai dato un bacio…” mi fece notare quasi con ovvietà. Io lo guardai stranita.
“Quello era un misero bacio a stampo, e Harry è il mio migliore amico…” ribattei con la sua stessa ovvietà.
“Ah interessante…e a me quanto manca per diventare migliore amico?” domandò ironico. Io scoppiai a ridere.
“Beh direi altri…sei o sette anni!” risposi divertita. Lui mi guardò scherzosamente sconsolato.
“Sei o sette anni?!?! Dannazione Grang!! Sono troppi!” disse fintamente indignato.
“Se fai il bravo potrebbero essere meno…” acconsentii sorridendo. Lui annuì, poi mi osservò attentamente per qualche istante.
“Non porti la mia spilla” notò con un pizzico di delusione.
“Certo che no Blaise! Non posso portare quel fantastico gioello come se niente fosse! La metterò in un’occasione speciale!” ribattei facendolo sorridere radioso.
“E forse so io quale sarà quest’occasione speciale!” disse improvvisamente euforico.
“Proprio poco fa, noi Serpeverde abbiamo deciso che faremo una festa!! Non si sa né quando né dove, né perché, ma si farà!! E tu, si proprio tu Grang, ci sarai! Qualsiasi cosa succederà, non m’importa se quel giorno sarà la fine del mondo, se sarai immobilizzata in Infermeria, o se il giorno dopo avrai cinque compiti in classe e dieci interrogazioni. Tu-ci-sarai!”
Non potei fare a meno di scoppiare a ridere di gusto. Quando Blaise aveva questi piccoli momenti di sclero, era davvero buffo, oltre che adorabile.
“Prometto sul mio onore di Grifondoro, che ci sarò Zab. Cascasse il mondo!” risposi con decisione. Sul suo volto si dipinse un’espressione raggiante.
“Ora purtroppo devo tornare dai miei degni compari…e tu dai tuoi. Che ne dici domani se fai un salto nei Sotterranei? Ormai hai imparato la strada tanto” fece il moro dagli occhi cobalto. Io annuii immediatamente.
“Certo Bla! Ci vediamo domani allora!” lo salutai dandogli un bacio sulla guancia.
“Ciao Hermione!” disse girandosi e incamminandosi verso il suo scomparto. Rientrai nel mio e mi sedetti nuovamente accanto a Harry.
“Che voleva la Serpe?” chiese il moro accigliato. Io feci spallucce.
“Niente di che…” risposi poggiando la testa sulle sue gambe e chiudendo gli occhi.
“Come niente di che?” fece stranito il moro. Io sospirai.
“Harry te l’ho già detto, non ti allarmare…è tutto ok. Credimi” ribattei troncando la discussione.
Mentre parlavo con Blaise non riuscivo a smettere di pensare che Draco sarebbe potuto spuntare da un momento all’altro. Invece non l’avevo ancora visto. Ma arrivata a scuola l’avrei incontrato per forza. E con la convinzione che stavo cominciando a provare qualcosa per il Principe delle Serpi niente sembrava facile. Inoltre se Bla voleva che io continuassi ad andare nella loro Sala Comune e alle loro feste, avrei dovuto continuare a passare del tempo con Malfoy. E se prima mi sembrava una cosa scontata e dovuta, ora un po’ mi metteva in soggezione.
Quando il treno si fermò mi alzai con un piccolo nodo allo stomaco. Scesi dal treno con i miei migliori amici cercando d’immergermi in una conversazione con loro per cercare di tranquillizzarmi un po’. Salimmo sulla prima carrozza che trovammo insieme a Luna, Neville e Ginny. Mi sedetti accanto alla mia migliore amica che cominciò a raccontarmi di alcuni pettegolezzi appena saputi. Arrivammo a scuola in pochi minuti. Uscita dalla carrozza mi sistemai meglio la toga ed entrai velocemente dentro il castello perché il freddo si faceva sentire pungente. Sistemammo i bagagli nella Sala d’Ingresso e poi ci avviammo verso la Sala Grande. Salutammo Luna che si andò a sedere al tavolo di Corvonero mentre noi prendemmo posto a quello di Grifondoro. Gli studenti continuavano ad affollare la Sala, ripopolando la scuola che durante le vacanze si era svuotata. Fra gli ultimi, vidi entrare Blaise e Theodore, che passando davanti a me, mi sorrisero. Gazza chiuse la porta e Silente si alzò facendo cominciare la cena. Mi misi nel piatto un po’ di spezzatino, mentre Ron aveva già cominciato ad ingozzarsi. Feci un gran respiro. Quando sentii la porta spalancarsi di colpo, sapevo chi stava per fare il suo trionfale ingresso. Lo sapevano tutti.
Alzai lo sguardo. Draco Malfoy entrò nella Sala Grande illuminandola con la sua sfavillante bellezza. Nonostante avesse addosso la comune divisa, risaltava fra tutti. I suoi passi eleganti e cadenzati facevano svolazzare dietro le sue gambe perfette la toga. La cravatta lasciata un po’ allentata, sopra il maglione, e la camicia un po’ slacciata, gli davano un’aria sfrontata e accattivante. I capelli biondissimi gli ricadevano ribelli sulla fronte, incorniciando perfettamente il suo viso etereo, dai lineamenti angelici. La sua bocca così peccaminosa che mi faceva fremere solo a guardarla era tirata in un mezzo ghigno soddisfatto. I suoi occhi di ghiaccio guardavano dritto davanti a sé. Ma improvvisamente, qualcosa catturò la sua attenzione. Voltò lievemente la testa verso il nostro tavolo e le sue iridi d’argento incrociarono le mie. Sentii il respiro mancarmi per qualche secondo, ma continuai a ricambiare lo sguardo orgogliosa. Non riuscii a decifrare l’espressione che gli dipinse il volto, però mi fece stringere un po’ lo stomaco.
Draco si sedette accanto a Blaise dandomi le spalle, e io tornai a respirare. Mi era sembrato ancora più bello di quanto ricordassi, e io non credevo fosse possibile. Per tutta la cena riuscii a spiccicare solo qualche monosillabo, mentre non riuscivo a staccare gli occhi dalla chioma biondissima di Malfoy. Nel momento in cui c'eravamo guardati, avevo sentito come una scarica elettrica invadermi tutti il corpo.
Vidi Draco alzarsi all’improvviso, dire qualcosa a Blaise e dirigersi verso l’uscita della Sala Grande. Ma prima di varcare il portone, si girò di nuovo a guardarmi. Era una mia impressione, o quello sguardo sapeva di invito?
Non riuscii a trattenermi. Mi alzai di scatto, bofonchiai qualcosa sul fatto che il viaggio mi aveva stancato, e mi diressi a mia volta verso l’uscita. Attraversai la Sala d’Ingresso, ma d’un tratto, mi sentii afferrare il braccio e trascinare nel sottoscala. Mi ritrovai premuta al muro dal perfetto corpo di Malfoy, che mi guardava con una certa malizia negli occhi.
“Ehilà Grang…” bisbigliò con voce roca, mentre il suo respiro s’infrangeva sulla mia pelle, provocandomi una serie infinita di brividi. Mi sentii il cuore in gola.
“Malfoy…” risposi cercando di rimanere impassibile. Lui ghignò, per poi inumidirsi le labbra con la lingua.
“Ti sono mancato?” mi chiese tenendo il tono basso e malizioso. Io sospirai rassegnata buttandogli le braccia al collo.
“Terribilmente” fu il mio sussurro voglioso. Draco non aspettò altro e catturò le mie labbra in un bacio passionale, irruento, come non era mai stato prima d'ora, mentre mi premeva al muro facendo aderire ogni parte del suo corpo al mio. Mi passò una mano fra i capelli e spinse la mia testa verso la sua per approfondire ancor di più il bacio. La sua lingua cercava la mia bramosa, e io mi strinsi a lui infilando una gamba fra le sue. Lo sentii ancora più smanioso.
“Comincia ora” gli dissi sospirandolo sulle sue labbra. Lui fece un sorrisino.
“Comincia ora” acconsentì rapendomi in un altro bacio pieno di passione.

Spazio dell'Autrice.

Dai che vi ho fatto soffrire proprio poco poco! Come sono stata brava! xD In realtà neanche io potevo aspettare, non vedevo l'ora di arrivare a questo punto. Finalmente ce l'hanno fatta!! Hermione finalmente capisce che c'è qualcosa di più, e che non possono stare lontani. Per questo ci tenevo a separarli per un po'. Ora, come andranno avanti le cose fra la nostra Grang e il nostro Draco? Lo scoprirete nelle prossime puntate!! xD

Risposte alla recensioni:

Hollina: dai dai cara mi sono subito ripresa! Bella la spilla vero? Piaceva tanto anche a me!! Grazie della recensione!! Baci.

PennyBlack: eh sì in questo periodo sono particolarmente ispirata xD Beh, devi sapere che io ho la fama di trascinatrice, ho portato più gente io a Serpeverde che i Mangiamorte stessi xD (ora che ci penso, io SONO una Mangiamorte xD) Perciò sono felice ancora una volta di sapere che ti sto facendo amare le Serpi. Blaise poi *_* Spero che il capitolo ti sia piaciuto, tranquilla sui deliri io ne so qualcosa!! xD Grazie della recensione! Baci.

Nyappy: ehi ciao!! Grazie mille per la recensione e i complimenti! Si via sono stata buona con Harry e Ron, per una volta. Però Bla è sempre Bla *_* Spero che il capitolo ti sia piaciuto. Baci.

Dark_angel: ma dai Draco non ha bisogno di regali xD Sono stata anche oggi abbastanza veloce? Spero che il chap ti sia piaciuto! Grazie della recensione! Baci.

dolcepuffa: ciao! Ancora tempismo perfetto? xD Lo so Blaise lo vorrei anche io, è così eccezionale! Mi sarebbe piaciuto davvero mandare Herm alla festa di Bla, ma non sarebbe stato produttivo per la storia: Draco e Hermione dovevano stare lontani il più possibile! L'effetto sortito è stato notevole poi, no? xD Comunque definire al meglio i Serpeverde è la mia specialità! Spero che il chap ti sia piaciuto! Grazie per la recensione!! Baci.

pikkola_Lilith: ciao! Blaise alla festa, che sclero xD E sì quando sono ispirata vado velocissima!! Grazie per la recensione, baci!

PikkulaSere: Ehilà!! Allora, sono stata ancora abbastanza veloce? xD Sono felice di averti fatto un po' ridere con la mia delirande recensione! Però anche tu non sei stata davvero...la battuta sul cervello di Ron è stata grande!! Avevi ragione comunque...quel definitivamente non aveva proprio un bel niente di definitivo. Non possono andare contro la chimica che li unisce. E poi cioè, la Grang è stata sempre con quei due imbeccilli di Potter e Weasley, è normale che se si ritrova con Draco non può farne a meno!! Se sei preoccupata che succeda qualcosa fra Blaise e la Grang, beh non è mia intensione per ora...quindi stai tranquilla. Anche se il mio Bla è diverso da quello "vero", (anche se io considero quello delle FF l'originale, visto che è stato inventato molto prima dell'uscita del 6°) anche quello del film era :ç_ Ma allora non sono l'unica che tra un po' si sveniva ogni volta che compariva Draco!! Quando sono andata a vedere Il Principe Mezzosangue la terza volta, davanti a me avevo degli odiosi mocciosetti, che nella scena in cui Draco spacca il naso a Potter (giustamente) hanno tipo urlato "che stronzo!". Io che ero diventata tipo di tutti i colori dalla rabbia, esclamo a gran voce "oooh com'è adorabile Draco, gli sta bene a Potter!! DRACO DRACO!", non sai come si sono girati a guardarmi!! xD Beh basta dilungarmi, spero che il chap ti sia piaciuto!! Grazie della recensione, baci!
Ps: per caso questo tuo fac-simile ha un fratello? xD

anna96: la Grang è rinsavita, visto?! Sì Blaise è perfettamente perfetto!! xD Spero che ti sia piaciuto il chap! Grazie della recensione! Baci.

Ili91: ciao! Eh sì era una cosa inevitabile, ma anche che ritornassero "insieme" lo era!! xD Oh che bello allora non sono l'unica che ha rivalutato i Malfoy! Va beh, spero che il chap ti sia piaciuto!! Grazie per la recensione! Baci.

That's all folks!

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Capitolo 20
*** "T'insegneremo a godere dei piaceri della vita, Grang!" ***


Hello folks!! Come andiamo? Eccomi con un altro bel capitoletto molto carino visto dal punto di vista del nostro amato e idolatrato Dracucciolo *_* Eh la Grang si comincia ad avventurare fra le spire delle Serpi xD (e come darle torto? xD)
Sinceramente non so che è venuto fuori da questo chap visto che metà l'ho scritto stanotte, quindi vi potete immaginare, e metà stamani mentre ero con mia mamma e uno suo cliente venuto da Hong Kong per comprare del vino, che parlavamo solo ed esclusivamente in inglese! Boh speriamo bene!

Vorrei fare un ringraziamente speciale a MemoryDrops che ha commentato il mio video su YouTube, e ovviamente ringraziare di cuore anche tutti gli altri che l'hanno visto!! Vi adoro *_* Ora vi lascio al capitolo!

Enjoy the chapter!

“Raccontamelo ancora!” esclamò Blaise con l’espressione di un bambino appena entrato a Mielandia. Io rotai gli occhi e sbuffai seccato.
“Bla, dannazione, è la quinta volta che te lo racconto!! Sei sordo per caso?” feci irritato in direzione del mio migliore amico che batteva le mani euforico.
“No, no, no solo piacevolmente incredulo!! Cioè mi vuoi dire che tu e Hermione…vi frequentate?” chiese per almeno la centesima volta il moro dagli occhi cobalto dondolandosi pericolosamente dal divano della Sala Comune di Serpeverde.
“Diciamo che abbiamo deciso di…trascorre del tempo a stretto contatto…” risposi rimanendo sempre impassibile.
“Sì ma…non è solo sesso, vero?” domandò Blaise sapendo già la risposta. Bla sapeva tutto di me, anche se non glielo dicevo, ormai mi leggeva come un libro aperto. Nonostante la mia perenne espressione imperturbabile, lui percepiva ciò che io pensavo. E sapeva anche questo. Che in quella specie di…relazione, completamente folle, c’era qualcosa di più del mero e piacevole sesso.
“No, non lo è…lo so che posso sembrare pazzo, ma c’è qualcos’altro. Fino ad ora sì, era stato solo sesso ma avvertivo quella scintilla in più. Il punto sta nel fatto che la Granger è completamente diversa da tutte le altre ragazze con cui sono stato. Lei…mi tiene testa!! Mi tiene testa in una maniera terribilmente irritante ed eccitante! Non ci pensa due volte a mandarmi a fanculo, e cerca in tutti i modi di non darmi soddisfazione, lei riesce ad essere orgogliosa quanto me. E questo, neanche a dirlo, rende il sesso ancora più fantastico. Inoltre, molte cose fra noi non sono cambiate, ma farle sotto questa nuova prospettiva è grandiosamente stimolante! Lo sai che io mi annoio facilmente Bla, e questa cosa mi sta facendo divertire di brutto. Ovviamente, non pensare tipo che sia follemente innamorato e voglio chiederle di sposarmi oggi stesso, figuriamoci” spiegai al mio migliore amico buttando indietro la testa e appoggiando la schiena alla morbida poltrona di pelle accanto al divano. Appoggiai i piedi sul tavolino e tirai fuori il pacchetto delle sigarette.
“E’ naturale che lo so Dra, non le dovresti nemmeno fare queste considerazioni! A parte questo, ti capisco, e hai ragione in tutto, comunque vedi di non calcare troppo la mano: lei non è me, e non è nemmeno troppo forte. Ha le sue debolezze, ed è stata già tanto male” disse Blaise mentre si accendeva una sigaretta a sua volta. Io respirai un’ampia boccata e lo guardi inclinando leggermente il capo, incuriosito.
“Tu sai molte più cose di quante io ne saprò mai, non è vero?” gli domandai con un sorrisino sarcastico, puntandogli contro le dita in cui tenevo imprigionata la sigaretta. Lui ghignò compiaciuto.
“Sono il suo quasi nuovo migliore amico Draco, è normale…”  rispose soffiando un po’ di fumo dal naso. Poi mi guardò curiosamente divertito.
“E come pensi di…giustificare questa cosa con i suoi cari amici?”
Io tirai una boccata e lo guardai facendo spallucce.
“Mi pare ovvio…non glielo giustificherò…non lo sapranno” ribattei noncurante. Bla mi lanciò uno sguardo scettico e preoccupato.
“Non penso che sarà una cosa che scemerà in poche settimane, e non vi potete nascondere in eterno…inoltre, io ti conosco fin troppo bene Draco. Tu tendi ad essere alquanto possessivo…e non so se hai notato ma Potter e Weasley Hermione se la spupazzano come e quanto vogliono…” mi fece notare. Io inarcai un sopricciglio.
“Farò semplicemente quello che mi sentirò…ora è presto per parlarne…” risposi mettendo in chiara luce la mia filosofia di vita. Blaise annuì compiaciuto. Rimanemmo un po’ in silenzio a finire le nostre sigarette.
“Ma allora, avete deciso qualcosa sulla fantomatica festa?” gli chiesi d’un tratto gettando il filtro nel camino.
“Oh io avevo un’idea geniale!!” esclamò euforico, incrociando le gambe.
“Avevo pensato ad un ballo per San Valentino” disse con voce cospiratoria.
“Nooo Bla oddio nooo!! Dovrò spararmi tipo cinque flebo d’insulina!” sbottai sprofondando nella poltrona avvilito. Lui sbuffò irritato.
“Ma Dra, che caspita hai capito? Secondo te IO potrei organizzare una festa tutta rosa piena di cuoricini, brillantini e smancerie? Diavolo Malfoy! Sono il tuo migliore amico, nonché l’organizzatore di feste più bravo della storia di questo castello!” disse tronfio. In effetti non si poteva dire niente, le feste organizzate da Blaise Zabini erano le migliori di sempre, e l’ultima prova era stata quella a casa sua per Capodanno. Qualcosa d’incredibilmente perfetto.
“Allora narra, grande dio delle feste…” lo incitai scherzosamente. Il suo sguardo diventò più intenso. Si stava immaginando tutto nella mente.
“San Valentino uguale amore, no? E amore uguale sesso. Avevo in mente qualcosa di terribilmente…libidinoso” spiegò sorridendo soddisfatto. Io mi avvicinai immediatamente interessato.
“Ti ascolto amico!”
Il suo sorriso diventò ancor più compiaciuto.
“Volevo trasformare letteralmente la Sala Comune!! Mantenere dove di solito facciamo la pista da ballo ma, spostare il tavolo degli alcolici accanto all’entrata per allestire giro giro tutti dei piccoli privè separati tipo da tende rosse di pizzo, e creare un’atmosfera calda e infuocata…” raccontò Blaise pensieroso. Io annuii. Per quelle cose, Bla era un genio.
“Ci devo ancora lavorare su, Daphne e Pansy mi daranno una mano” commentò dopo qualche istante spegnendo la sigaretta.
“Va beh abbiamo un mese di tempo…e se ti viene come quella di Capodanno, sarà galattica” ribattei dando un po’ di soddisfazione a Blaise. Ti tanto in tanto, se la meritava. Lui si limitò a sorridere. Sapeva che mi dava fastidio che facesse notare quei miei slanci di gentilezza e ammirazione, erano una rara eccezione che facevo per lui, e il motivo era anche che li accettava in silenzio senza battute o ricamature. D’un tratto, sentimmo l’entrata della Sala Comune aprirsi, e ci voltammo per vedere chi era arrivato.
Hermione Granger stava entrando a passi sempre un po’ timorosi, nonostante non fosse la prima volta che veniva nella nostra Sala Comune. Avevo il dubbio che si sentisse sempre un po’ in soggezione quando era qui. Come al solito, aveva la divisa perfettamente sistemata, i capelli diligentemente stretti in una coda alta e il viso pulito e delicato senza un filo di trucco. Le forme dolci e quasi fragili erano in pieno contrasto con la sua espressione sempre fiera e orgogliosa, il suo carattere forte e determinato, che ne facevano la sua vera bellezza.
“Ehi ‘Mione!!” la chiamò Blaise sventolando il braccio. Lei vedendolo sorrise e gli corse letteralmente incontro. Lui si alzò in piedi e l’accolse in un abbraccio affettuoso.
“Blaise!! Sono venuta appena possibile!” lo salutò con tono gioviale. Poi la riccia si girò e posò il suo sguardo di nocciola su di me, facendomi un mezzo sorriso un po’ incerto.
“Ciao Malfoy” fu il suo flebile saluto. Io le riservai un sorriso carico di malizia che le fece mordicchiare il labbro.
“Granger…” risposi guardandola con sguardo eloquente. Poi le feci segno di sedersi sul bracciolo della mia poltrona. Lei acconsentì e si sedette. La guardai di sottecchi. Oh sì, mi sarei proprio divertito.
“Allora Grang, proprio di te avevamo bisogno…mi servono delle idea per la festa che vogliamo organizzare…volevo farla a San Valentino, ma ovviamente niente di sdolcinato, tutt’altro…volevo qualcosa di…lussurioso” spiegò ancora una volta il moro dagli occhi cobalto. Hermione fece una smorfia e allargò le mani.
“Stai chiedendo proprio alla persona sbagliata! Io sono stata ad una sola festa in vita mia e non ricordo quasi niente, mi dispiace…” rispose lei tirandosene fuori. Io e Bla ci scambiammo uno sguardo complice, trattenendo il sorriso.
“Beh allora mi sa che l’unico modo per farmi venire qualche idea è…pensare a mente lucida” esclamò Blaise guardandomi e sapendo che avevo capito perfettamente di cosa stesse parlando. Perché sembrerà strano, ma a Serpeverde funzionava così: per farti venire brillanti e geniali idee, dovevi scolarti mezza bottiglia di FireWhisky. Così il moro si alzò avviandosi verso camera sua per recuperare un po’ di alcohol. La riccia al mio fianco si voltò stranita.
“Pensare a mente lucida?” chiese confusa. Io annuii.
“Sì, è un nostro gergo, perché diciamo sempre che per pensare a mente lucida abbiamo bisogno di alcolici” le dissi con un sorriso. Lei scosse il capo divertita.
“Dovevo immaginarlo! Siete sempre i soliti!” esclamò alzando gli occhi al cielo.
“Eh Grang, che ci vuoi fare…” sospirai ironicamente. Poi afferrai la sua cravatta e la tirai un po’ a me, facendole chinare il capo così che potessi posarle un bacio sulle sue labbra, che sembravano due petali di una rosa rossa. La Sala Comune era quasi del tutto deserta, molti avevano ancora lezione, e i pochi che c’erano si mettevano in pari con i compiti. Nonostante questo, sentii che Hermione era un po’ a disagio, infatti si staccò guardandosi intorno.
“Stai tranquilla, non c’è quasi nessuno, inoltre qui ognuno si fa i cavoli propri, specie se nel mezzo ci sono” la tranquillizzai appoggiandomi sullo schienale della poltrona.
“Ah già, quasi dimenticavo che tu sei l’intoccabile Principe!” mi schernì deliberatamente con un ghigno.
“Oh tu mi puoi toccare quanto vuoi, tranquilla…” le risposi malizioso. Vidi chiaramente passare nel suo sguardo una scintilla vogliosa e lussuriosa, ma decisi che era piacevole farla sciogliere un po’.
“Allora, come ti sei liberata dei tuoi amici?” le chiesi marcando con disgusto l’ultima parola. Lei arricciò le labbra.
“Stessa scusa, ho detto che andavo in biblioteca, come sempre…” disse con voce atona.
“Fammi indovinare…loro sono troppo stupidi per venire in biblioteca, così vai sul sicuro?” feci con sarcasmo. Il suo sguardo si assottigliò e diventò più tagliente.
“Non fare il simpatico Malfoy! Il fatto è che loro ci credano visto che vado davvero sempre lì. E poi da quello che so, neanche tu vieni mai in biblioteca, ci mandi sempre il povero Blaise!” ribattè agguerrita. Lo ammetto: mi piaceva tantissimo quando faceva così. E mi eccitava anche non poco.
“La biblioteca è un posto che mi mentte ansia, inquietudine. C’è un silenzio irreale” spiegai voltando lo sguardo verso le scale del dormitorio maschile.
“Invece io in biblioteca mi sento protetta, è una bella sensazione” rispose a sua volta alzando gli occhi al soffitto. In quel momento ricomparse Blaise con in mano una bottiglia di vino elfico. Il MIO vino elfico!
“Blaise Zabini!! Cosa ci fai con una delle bottiglie della MIA riserva di alcohol?!” esclamai allarmato guardandolo storto.
“Scusa amico, ma io sono a secco…caspita dobbiamo organizzare una seratina a Hogsmeade, anche Pansy a secco, e mi pare che a Daphne e Theo siano avanzate solo un paio di bottiglie…” disse sedendosi sul divano e stappando la bottiglia.
“Certo se non faceste irruzione in camera mia per fare un festino una sera sì e l’altra pure, forse non avremmo bisogno di andare furtivamente a Hogsmeade per rifornirci ogni tre per due, non credi?” ribattei con tono di voce leggermente indignato. Hermione spalancò gli occhi sconvolta.
“Voi andate a Hogsmeade di straforo?!?!” domandò incredula. Entrambi ci voltammo a guardarla come se avesse chiesto la cosa più ovvia del mondo.
“Ma certo Granger, mi pare normale!! Guarda che è grazie a noi se la scuola è sempre ben rifornita di ogni cosa, e non fare la santarellina…anche voi Polli venite da noi. Lavanda e Calì sono nostre clienti affezzionate” risposi immediatamente.
“Tra l’altro volevamo proporti qualcosa del genere visto che siete stati puniti voi Grifondoro” disse un po’ più dolce Blaise.
“No grazie!! Io cerco di essere una SERIA Caposcuola! Anche perché con questa controparte qui!!” esclamò indispettita mente mi indicava con aria seccata.
“Beh io cerco di essere un UMANO Caposcuola! Anche perché con questa controparte qui!” risposi a mia volta con velenoso sarcasmo. Lei fece una smorfia alterata che la rendeva ancora più carina.
“Su bambini basta litigare…buoni che ora ci beviamo su” fece il moro dagli occhi cobalto porgendo a me e a Hermione un calice di vino. Lei lo guardò un attimo interdetta, si bagnò appena le labbra e lo posò. Sia io che il mio migliore amico ci scambiammo uno sguardo complice scuotendo il capo.
“Questa cosa dovremmo risolverla” dissi con un sospiro.
“Cosa?” chiese la Granger confusa.
“Al fatto che sei quasi totalmente astemia!” ribattè Blaise a sua volta con un sospiro.
“Beh ho avuto una brutta esperienza” rispose abbassando lo sguardo.
“E va beh, sapessi noi quante ne abbiamo avute di brutte esperienze! Ti ricordi Bla l’anno scorso per la festa di Halloween? Ci provai anche con te!” esclamai scoppiando a ridere al ricordo di quella folle serata. Anche il mio migliore amico si aprì in una fragorosa risata.
“Avete dato una festa di Halloween?” chiese Hermione sconcertata.
“Ma certo Grang! Noi diamo sempre feste!!” dissi con ovvietà. Mi rendevo sempre più conto di quanto la Granger vivesse in un mondo completamente parallelo, non che orribile. Sì, aveva proprio bisogno dell’aiuto mio e di Blaise. Anche perché ero certo che le sarebbe piaciuto, lei aveva una mente aperta e piena di fantasia, era brillante, avrebbe amato tutti i nostri ingegnosi piani e le nostre originali feste.
“Ehi pensavo che Harry scherzasse…” fece quasi fra sé e sé la riccia.
“Ve beh te per principio non credere mai a quello che dice Potter, la maggiorparte sono stronzate” risposi io facendola arrabbiare un po’.
“Ma senti chi parla!! Te ne dici e fai il doppio!!” sbottò incrociando le braccia al petto e alzando il mento offesa.
In quel momento, dall’entrata della Sala arrivò Theodore, che da una parte abbracciava Pansy, e dall’altra Daphne. Stavano ridendo fra di loro. Ci videro e ci vennero incontro.
“Ehilà amici miei!! Uh ciao Grang!” salutò gioviale Theodore mentre si spaparanzava sul divano.
“Ciao Granger” dissero quasi all’unisono Pansy e Daphne, le quali si sedettero accanto a Theo.
“Ragazzi ragazzi prendete, bevete un bel sorso di vino e aiutatemi!! Dobbiamo farci venire in mente qualche bella idea per la festa!” esclamò Blaise porgendo ai tre dei calici.
“Io avevo qualche idea per allestire la pista da ballo” rispose Daphne tirandosi indietro i lunghi capelli biondi.
“Pansy, sei ancora brava a fare la barman?” domandò Theo alla mora al suo fianco. Lei annuì con il capo.
“Sì certo, me la cavo ancora bene…” ribattè bevendo un sorso di vino.
“Potremmo inventare qualche nuovo cocktail allora” disse a sua volta il moretto. Io, che solitamente curavo i dettagli delle feste, come diciamo rifinitore, lasciai che fossero loro a sfornare tutte le idee principali. Così mi alzai.
“Bene, voi continuate a penare a mente lucida, e poi mi dite cos’è venuto fuori dal vostro cervellino bacato; noi andiamo” dissi come per congedarmi, mettendo una mano sulla spalla della Granger per invitarla ad alzarsi a sua volta. Lei mi guardò stranita.
“Andiamo?” chiese confusa. Io assottigliai lo sguardo.
“Sì, Grang. Andiamo…forza, non ti mangio, ormai dovresti esserti abituata…” risposi alzando gli occhi al cielo e afferrandola delicatamente per il braccio. Lei salutò educatamente gli altri, per poi seguirmi verso camera mia. Entrò ormai senza guardarsi più intorno come faceva le prime volte, e senza indugio né convenevoli si spaparanzò sul mio letto. Poi mi lanciò uno sguardo fulminante.
“Sono ancora offesa con te” sottolineò mettendosi a sedere a gambe incrociate. Io sbuffai e la raggiunsi sul letto.
“Per così poco? Ne ho dette assai di peggiori su quell’essere immond…ehm volevo dire su Potter” risposi stando in ginocchio davanti a lei. Lei fece una smorfia e il suo sguardo si fece ancora più omicida.
“Harry è il mio migliore amico!!” sbottò indignata. Io le allentai la cravatta e le sbottonai il primi bottoni della camicia.
“Questo non toglie che sia un cretino, e lo sai bene anche tu” ribattei sporgendomi per baciarle il collo. Sì, mi piaceva troppo farla arrabbiare! Lei rimase impassibile, orgogliosa, con le braccia incrociate sotto il seno. Io allora mi misi a cavalcioni su di lei e andai a baciarla sotto la gola, in un punto che sapevo la faceva impazzire. Di fatti, non riuscì ad evitare di piegare indietro la testa e sospirare. Sollevai il viso e catturai le sue labbra, chiedendo subito l’accesso con la lingua. Lei si strinse a me, cingendomi il collo con le braccia e passandomi una mano fra i capelli, per poi dischiudere subito la bocca.
D’un tratto si staccò e mi guardò pensierosa.
“La festa sarà proprio eccessivamente trasgressiva? No perché Blaise mi ha tipo obbligato a venire ad ogni costo, ma vorrei…come dire…uscire viva da qui” mi disse con una nota di preoccupazione.
“Effettivamente come inizio sarò bello forte, ma stai tranquilla…io e Bla ti prepareremo psicologicamente per tempo” risposi a pochi centimetri dalle sue labbra.
“Perché questo mi fa preoccupare ancora di più?” fece lei sogghignando.
“Che c’è non ti fidi di me?” chiesi con una faccia ironicamente tenera. Lei scoppiò a ridere.
“Neanche morta!! Figuriamoci se mi fido di una Serpe come te!!” ribattè con decisione.
“Ok ok hai ragione, ma almeno di Blaise!!” dissi a mia volta. Lei sorrise.
“Sì di Bla sì…ma mi volete fare tipo dei corsi di Slytherin Way?” domandò curiosa. Io annuii con il capo.
“Anche meglio…t’insegneremo a godere dei piaceri della vita, Grang!”


Spazio dell'Autrice.

Anche io voglio dei corsi di Slytherin Way da Draco e Blaise!! Va bene che io sono già più Serpeverde di Salazar in persona, ma se loro mi dessero lezioni farei volentieri la finta tonta xD Bla è senza speranze, già m'immagino come sarà questa festa...la Grang dovrà davvero prepararsi psicologicamente! E magari vediamo se Dra riesce a salvarla, poveretta xD Poi, mi piace troppo il loro rapporto...cioè nonostante si frequentino, o come dice Draco "abbiamo deciso di trascorre del tempo a stretto contatto", non perdono occasione di battibeccare e litigare, sono adorabili non trovate? Io sì!! 

Risposte alle recensioni:

erigre: Greta cara!! Oh tranquilla, so com'è d'estate, io purtroppo le vacanze le ho già finite così mi diletto a scrivere! (soprattutto per sfuggire al libro di latino che cerca di catturarmi!) Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto e spero che anche questo non sia da meno! In effetti ho lavorato parecchio sulla descrizione di Draco, ci tenevo, e sono contenta di sapere che è venuta bene! Grazie mille della recensione e di aver visto il mio video!! Baci!!

Penny Black: Potter può essere eccome così STUPIDO! Sennò non sarebbe Potter, lo dice anche Draco xD No va beh che confonda le intensioni dei baci no, anche perchè è una cosa molto abituale, ma che si creda al livello della Grang...sì è così stupido! Grazie mille per la recensione, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Baci!!

Baby Gal: no tesoro perchè temi di scrivere le recensioni? Mi rendono la persona più felice del mondo!! *_* Quindi ti ringrazio davvero di cuore! Wow è una grande soddisfazione per un scrittore sapere di aver fatto immedesimare il lettore!! *_* Potter è stupido, sì lo so, che ci vuoi fare? xD Spero che il capitolo ti sia piaciuto!! Baci!!

Nyappy: WOW!!! Grazie grazie grazie!! Che bello che mi hai messa fra gli autori preferiti!! *_* In questo chap Dra e la Grang sono ancora più carini secondo me! *_* Spero che ti sia piaciuto, e grazie ancora! Baci.

Dark_angel: eeeh le mie belle frasi ad effetto! xD Come quella ieri dell'aggiornare! xD Proprio dal cuore sì xD Comunque grazie mille tessoraH, e stai tranquilla che i colpi di scena non mancheranno!! Baci!

pikkola_Lilith: oh si fare le cose complicate ed eccitanti è la mia specialità!! xD Grazie mille per i complimenti e per la recensione!! Baci!

dolcepuffa: sono stata ancora abbastanza puntuale? xD Comunque io amo le tue recensioni *_* Potter secondo me si sta andando a cercare un po' di rogne, ti dico questo...non voglio anticiparti troppo, sennò ti rovino la sorpresa! Spero che anche questo chap ti sia piaciuto!! Grazie mille per la recensione! Baci!!

Hollina: sìììì ce l'abbiamo fatta a farla cominciare eh!! Addirittura emozionata? *_* Wow! Potter non la racconta MAI giusta xD Grazie mille per la recensione! Baci!

anna96: bwuhahahaha mi hai fatto troppo ridere con la tua recensione!! Brava brava Potter è proprio un baccalà, e anche un carciofo! E dici benissimo: i carciofi NON POSSONO STARE CON LE RAGAZZE! xD I carciofi possono stare solo con le piattole! xD Perciò come hai detto tu...vai Potter divertiti con Ginny xD La faccenda si mette che hanno deciso di trascorre del tempo a stretto contratto (anche Draco è bravo a rigirare la frittata). Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!! Grazie per la superdivertente recensione! Baci!

PikkulaSere: Wow!! Cara ma così mi fai arrossire veramente!! Comunque ricambio in pieno anche IO TI ADORO, le tue recensioni sono superlative!! Cioè pensiamo esattamente le stesse cose!! *_* Sono felice che tu abbia amato il capitolo!! Hermione più che altro ha ricevuto l'obbligo per questa festa che, come ha detto Blaise, avrà uno stile bello lussurioso! Quell'uomo ne pensa una più del diavolo! E mi sa che la nostra Grang si divertirà! Davvero, stai tranquilla con Bla, non voglio che succeda niente, voglio solo che Herm abbia un nuovo migliore amico, perchè Potter mamma mia!! Da buttare dal terrazzo di un palazzo al 56° piano! E a proposito: sì, Potter vuole morire!!Purtroppo anche io ho pensato a tante maniere per ucciderlo ma il caro zietto Voldie tutte le volte mi dice che devo stare calma perchè lo vuole lui -_- Uffaaa mi volevo divertire anche io!! Mi vendicherò nelle FF xD Quando hai detto che il tuo sogno nel cassetto è che Potty e Lenticchia facciano una brutta fine e che Hermione diventi una Serpeverde ho pensato "siamo sicure che io e te non siamo gemelle separate alla nascita?" Cioè è anche IL MIO SOGNO!! Non ti rendi conto, io sto già preparando un'altra ff con questo tema! Per quanto riguarda la descrizione di Draco: sono felice che ti sia piaciuta, ci tenevo parecchio. E anche all'ultima scena tenevo, quando me la sono immaginata ho pensato che era perfetta! Ma hai ragione, non saranno sempre felici e contenti, anche perchè sennò sarebbe tutto così noioso!!
Oddio la scena del bagno!! Io mi ricordo che ho tipo urlato "ecco, quell'incapace di Potter sa fa tre incantesimi in sei libri, la prima volta che ne impara uno nuovo, ti pareva che dovesse quasi uccidere il mio amore Dracucciolo! Poverinooo!" e mi stavo quasi per mettere a piangere! *-* Eh sì, siamo pazze di lui e NE ANDIAMO FIERE! Via su ci do un taglio che tra un è più lunga la risposta alla tua recensione che il capitolo!! xD Che dire, grazie davvero di cuore, le tue recensioni sono eccezionali, le amo!! Baci!

_Polla_: *_* sono felice che ti piacciono Draco e Blaise, sono i personaggi che m'impegno di più a caratterizzare!! Oh e grazie tantissimo per i complimenti al video!! Sono contentissima che ti sia piaciuto!! E ovviamente grazie mille anche per la recensione! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!! Baci alla prossima!

foxina: oh vai tranquilla! xD Sì, effettivamente sono davvero davvero carini!! Spero che anche questo chap ti sia piaciuto. Potter è uno stupido, è sufficiente come risposta? xD Non voglio anticiparti troppo xD Grazie mille per la recensione! Baci!

Ili91: Ciao!! Beh Potter ce l'ha di natura di portare sempre guai, però almeno renderà le cose più interessanti, non credi? XD Spero che il capitolo ti sia piaciuto! Baci.

That's all folks!


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Capitolo 21
*** Lesson number one: DRINK ***


Hello folks! Wow pensavo che prima di stasera non sarei riuscita a scrivere, invece eccomi qui!! Ok che appena postato devo assolutamente correre a studiare perchè neanche a dirlo sono indietrissimo, però avevo delle idee talmente nitide in testa che dovevo scriverle! Questo capitolo, solo immaginandolo, mi faceva troppo ridere! Penso che sia una delle scene più comiche della FF xD
Perciò, vi lascio alla lettura!

Enjoy the chapter!


Tornai alla Torre di Grifondoro con uno strano buon umore. Sì, mi sentivo allegra, leggera, come se niente avesse potuto rovinarmi la giornata. Per i corridoi mi sembrava di saltellare. Poteva sembrare stupido, o addirittura folle, ma questa nuova vita mi piaceva. Mi piaceva da morire.
Il giorno dopo, appena ebbi finito i compiti, mi ritrovai nella stanza di Draco, seduta sul letto a gambe incrociate, e con davanti a me, una grande lavagna e una squadra di “esperti”, o almeno così si erano definiti. Uno accanto all’altro, con l’espressione più professionale che avessi mai visto, Blaise Zabini, Draco Malfoy, Theodore Nott, Pansy Parkinson e Daphne Greengrass si apprestavano a insegnarmi lo Slytherin Way.
“Lezione numero uno, signorina Granger: bere” esclamò Bla schioccando le dita, così da far comparire sulla lavagna la scritta “Lesson number one: drink”.
“Per questa prima lezione abbiamo deciso che sarebbero serviti degli esperti” continuò il moro indicando Theo, Pansy e Daphne che annuirono seriamente. Io non sapevo se scoppiare a ridere fino alle lacrime o scappare a gambe levate da quelle serpi sclerate. Decisi che era meglio rimanere in silenzio e annuire a tutto quello che dicevano.
“Abbiamo sfortunatamente notato che hai qualche incomprensione con l’alcohol, ma devi sapere che se riuscirai a superare questi problemi, lui potrebbe renderti la vita più piacevole, e per qualche sera, farti dimenticare cos’è giusto e sbagliato per farti fare solo quello che ti va” spiegò Theodore come se fosse il più competente dei professori.
“Signorina Granger! Perché non prendi appunti?” fece Draco con tono severo. Io lo guardai con gli occhi spalancati.
“Stai scherzando spero!” sbottai aprendo le braccia. Perché non mi ero mai accorta che i Serpeverde erano completamente pazzi? Il biondo mi guardò seriamente con i suoi intensi occhi di ghiaccio, poi si girò e tirò fuori dalla scrivania piuma e pergamena. Me li tirò e senza dire altro si rimise accanto agli altri. Sospirai, alzando gli occhi al cielo, ma acconsentii e cominciai a scrivere.
“Dicevamo…” fece Blaise cercando di riprendere il discorso. Theodore annuì e continuò a parlare.
“Dicevamo che una buona dose di alcohol, senza magari esagerare, sennò si finisce come Draco che ci prova con il suo migliore amico…”
“Ehi ehi quella è acqua passata!!” si girò indispettito Malfoy puntando il dito verso il moretto che sghignazzò divertito.
“Una buona dose di alcohol può rendere tutto più facile!” concluse Theo. Io alzai la mano proprio come se fossi in classe. Oramai ero in ballo, tanto valeva ballare.
“Sì signorina Granger?” mi chiese Blaise.
“Ho una domanda: avete mai pensato che l’alcohol è solo una malevola sostanza che fa perdere la razionalità, ti fa dire cose stupide di cui ti pentirai il giorno stesso, rende le persone deplorevoli e le fa comportare come le più misere bestie?”
Tutti e cinque spalancarono gli occhi e mi guardarono sconvolti per qualche istante, poi di scatto si avvicinarono fra di loro creando una specie di capannello e cominciarono a discutere sommessamente scambiandosi occhiate con aria grave.
“E’ più difficile di quanto pensassi…” bofonchiò Draco con sguardo pensieroso.
“E’ una Grifondoro, cosa pretendevi?” ribattè Daphne.
“Lei non è solo una Grifondoro, è LA Grifondoro! Non è la prima volta che trattiamo qualche non Serpeverde, ma qui secondo me è troppo” disse Theodore quasi addolorato.
“Theo te lo assicuro, ha le qualità, possiamo farcela!” rispose Blaise mentre si sporgeva verso il moretto.
“Certo si applicasse un po’ di più…” mugugnò Pansy.
“Forse stiamo davvero osando troppo…insomma, qualità o no, non so se ve ne rendete conto: è Hermione Granger, la migliore amica di Potter” fece Daphne dubbiosa.
“Ehi ehi, ragazzi! Un po’ più di tatto dannazione! Io me la scopo!” obbiettò Draco indignato.
“Scusa Dra…” dissero in coro in quattro.
“Beh lei sarà Hermione Granger, ma noi siamo il miglior team Serpeverde che si sia mai visto…e possiamo farcela” ribattè con slancio Blaise. Gli altri allora annuirono e si girarono nuovamente verso di me.
“Bene, discutendo fra noi abbiamo deciso che ti devi impegnare di più…” esclamò Draco incrociando le braccia al petto. Tutto era assurdo, ma questo ancora di più. Io che non m’impegnavo abbastanza? A scuola avevo tutti Eccezionale, nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere.
A parte il fatto che quella situazione era sempre più folle da diventare sempre più comica.
“Sappiamo che hai già avuto degli insegnamenti sul modo di pensare Serpeverde, quindi ora devi impegnarti nel ricordarli e assimilarli, mentre ci dedicheremo a spiegarti come ci si comporta alla Slytherin Way” fece Theodore con aria veramente professionale. Io mi guardai un po’ intorno incerta, poi li fissai quasi timorosa.
“Ok ragazzi, ma non vi sembra…come posso dire…un tantino eccessivo per una festa?” dissi a bassissima voce con la paura di ferirli. Infatti Blaise per poco non si svenne.
“Mia piccola, cara e ingenua Hermione…” esordì mentre si reggeva il petto in un gesto veramente teatrale.
“Tu non ti rendi conto che quella non sarà semplicemente una festa! Sarà la madre di tutte le feste più trasgressive e indimenticabili! Se già dici una cosa del genere, so che non ne uscirai viva…perciò noi ti stiamo aiutando…” rispose il moro dagli occhi cobalto.
“E fidati…non te ne pentirai” concluse Pansy lanciando uno sguardo complice prima a Daphne e poi a me. Io sorrisi. Era tutto talmente impossibile, che stava cominciando a piacermi. Continuavo a ripetermi “perché no?”. Non avevo niente da perdere, ma solo da guadagnarci. Mi mancava qualcosa così nella mia vita. Ora l’avevo trovato, e anche se nel modo più inaspettato possibile, non volevo tirarmi indietro. Ero determinata e coraggiosa, proprio come una vera Grifondoro, e volevo andare avanti.
“Lo so che è probabilmente la cosa più pazza e sconsiderata che dirò…una cosa che nemmeno lontanamente mi sarei sognata…e di cui probabilmente mi pentirò…ma…sono nelle vostre mani” ribattei tirando un grosso respiro. Tutti sembrarono più speranzosi.
“Perfetto! Tu sarai la nostra più grande sfida, Hermione Jane Granger!” esclamò Theodore indicandomi.
“E il nostro più grande successo” disse Draco con voce un po’ strascicata, guardandomi intensamente, facendomi come sempre venire i brividi dappertutto. Quel ragazzo era decisamente magnetico. Ma ora non potevo concentrarmi sulla mia bellissima e seducente Serpe. Ora dovevo impegnarmi con la mia lezione, come facevo sempre, e prendere il tutto come una nuova e divertente materia scolastica.
“Bene, benissimo…allora non ci resta che cominciare!” fece Blaise euforico, andando a prendere un bicchiere e una bottiglia.
“Noi Serpeverde ci facciamo aiutare da un buon bicchiere di vino o da un gratificante sorso di whisky quando vogliamo liberare la nostra mente, e funziona sempre. Se c’è un problema che non riusciamo a risolvere, o qualcosa che non riusciamo ad immaginare, non c’è rimedio migliore di un bicchierino. Le preoccupazioni volano via e tu puoi concentrarti su cose, certo più futili, ma importanti” continuò nella sua attenta spiegazione Theo.
“E’ vero comunque che non devi esagerare…a meno che tu non abbia un buon motivo, tipo se vuoi dimenticare per qualche ora qualcosa di brutto che ti è successo. Devi valutare te però” intervenne Daphne facendo un passo avanti.
“E se lo vuoi fare, evita ad una festa. Prima di tutto, una donna completamente ubriaca, è molto volgare. Un conto ed essere allegri, e magari barcollare anche un po’, quello è normale, ed è il suo bello! Ma perdere la ragione ti fa diventare un oggetto, e alle feste questo non è mai un bene” disse Pansy mentre io scrivevo velocemente sulla pergamena e ogni tanto alzavo lo sguardo sui miei cinque professori improvvisati.
“Quando sei ad una festa, con la musica nelle orecchie e l’alcohol nelle vene, ti senti leggera, è una sensazione piacevole, e riesci a lasciarti andare. Perché per quanto tu voglia deciderti ad essere quello che sei in realtà, da sobria avrai sempre delle limitazioni, imposte dalla società, dall’educazione o dai sentimenti. Invece, quando sei un po’ brilla, sei libera. Completamente” spiegò Draco senza staccarmi gli occhi di dosso.
“C’è un motivo se i latini dicevano In vino veritas” ribattè Blaise porgendomi un calice. Io guardai il liquido rosso vermiglio che c’era dentro come se stessi osservando una complicata foglia a Erbologia.
“Mi volete fare ubriacare ora? Sono le cinque del pomeriggio!” feci stranita.
“Primo signorina Granger, noi non ti stiamo insegnando come ubriacarti, ma come goderti i piaceri della vita, che è ben diverso. E secondo, dobbiamo solo fare qualche prova per farti sviluppare i gusti…” mi rispose il Principe delle Serpi con tono pacato.
Io lo guardai un po’ incerta, poi annuii e bevvi un piccolo sorso di vino. Il sapore era forte, e un po’ acre, ma aveva un retrogusto più dolce. Tutti mi guardavano aspettando un responso.
“Mi devo abituare al sapore…ma non è male” commentai continuando ad osservare il bicchiere. Tutti annuirono con aria solenne.
“Allora, solitamente il vino si beve quando si mangia. Socialmente parlando, è raro che venga servito alle feste: a noi piace berlo quando stiamo insieme a chiacchierare e rilassarci…” spiegò Pansy mentre si metteva dietro alla scrivania di Draco che per l’occasione era stata spostata più avanti ed era completamente piena di bottiglie.
“Alle feste serviamo per la maggiorparte cocktail, ovvero bevande mischiate fra loro…dovrai stare attenta all’inizio: è molto semplice ubriacarsi con quelli, perché si usano alcolici con gradazione più alta…e poi provando più combinazioni puoi trovare quello che ti piace di più…per esempio…dimmi Granger, preferisci il succo di zucca o il succo d’arancia?” mi chiese la Parkinson mentre armeggiava fra le bevande.
“Succo d’arancia” risposi senza capire dove volesse arrivare. La mora prese allora un paio di bottiglie e cominciò a preparare qualcosa. Dopo appena un minuto mi porse un bicchiere con dentro una bevanda arancione.
“Questo dovrebbe piacerti…è spumante stregato, succo d’arancia, liquore ambrato e un goccio di acqua frizzante…i babbani fanno qualcosa di simile, e lo chiamano Spritz” disse mentre aspettava che lo assaggiassi. Portai il bicchiere alle labbra e bevvi un altro sorso.
“Wow, questo mi piace!” esclamai dando un bel po’ di soddisfazione a tutti i presenti. Pansy sorrise compiaciuta mentre gli passavo nuovamente il bicchiere. Lei bevve un bel sorso e poi lo diede a Blaise.
“Tieni finiscilo, è un peccato sprecarlo” gli disse facendogli l’occhiolino.
“E con la menta Grang, come andiamo?” mi domandò nuovamente la mora che era tornata dietro quel bancone improvvisato e tirava fuori dello zucchero e delle foglie di menta.
“Beh, mangio il gelato alla menta…e le gomme da masticare” risposi un po’ incerta. Lei prese un bicchiere di vetro basso, mise sul fondo lo zucchero, qualche foglia di menta, e una fettina di un limone verde, poi bagnò il tutto con quello che sembrava un liquore e cominciò a pestarlo con un mestolino di legno. Poi mise il ghiaccio, un altro po’ di quel liquore che aveva messo in precedenza e quella che doveva essere acqua. Aggiunse delle foglie fresche di menta e me lo porse. Lo assaggiai. Il gusto era particolarmente pungente, ma non sgradevole.
“Questa è una ricetta interamente babbana…si chiama Mojito, ed è famosissimo. Praticamente è fatto con zucchero di canna, menta, lime, rum chiaro e acqua frizzante” spiegò ancora. Io bevvi un altro sorso un po’ incerta.
“Ha un sapore…forte…” commentai un po’ dubbiosa. Lei annuì.
“Sì, infatti a non tutti piace, menta e lime sono abbastanza aspri, e il rum è un liquore bello forte…” disse riprendedosi il bicchiere, che questa volta porse a Draco.
“E’ annacquato” gli fece come fosse un monito. Lui si strinse nella spalle e bevve un sorso. Poi mi fece un sorrisino divertito.
“E’ il mio preferito” esclamò il biondo. Io ridacchiai.
“Non avevo dubbi…pungente, forte, aspro, difficile e a non tutti piace…” ribattei sarcastica facendo ridere i presenti.
“Che riflessione profonda Grang…” rispose con ghigno.
“Direi basta con i cocktail, sennò la faccio ubriacare davvero” disse Pansy, sedendosi su una sedia vicino alla scrivania. Tutti annuirono e mi guardarono un po’ preoccupati.
“Bene allora prendo la parola io…” fece Daphne sedendosi sul letto accanto a me.
“E’ importante certo cosa bevi, ma anche come lo bevi…” esordì mentre prendeva il bicchiere di vino che avevo posato sul comodino.
“Bere può sembrare molto volgare se fatto in un certo modo, ma molto seducente se fatto in un altro…” spiegò mentre si portava lentamente il calice alle labbra.
“Non abbassare mai lo sguardo su quello che stai vedendo…sembrerai insicura. Deve essere una provocazione. E fai sempre piccoli sorsi…noi non ce le tracanniamo le cose, le gustiamo piano…” disse la bionda, e mentre parlava mi faceva vedere lei stessa bevendo. Poi mi diede il bicchiere e io provai a imitarla. Daphne annuì con il capo.
“Non importa se lo impugni da sotto o dai lati, l’importante è che tu lo faccia sempre con delicatezza, ma non con leggerezza: potrebbe scivolarti e farti fare una figura pessima. Tienilo con decisione ma non stringerlo: non è bello da vedere. Devi essere elegante”
Facemmo un po’ di prove, e quando si sentì soddisfatta si unì nuovamente agli altri di fronte a me. Sì, era strano che i Serpeverde con cui avevo per anni combattuto era mi dessero allegramente delle lezioni di vita, però ora che imparavo a conoscerli…beh sapevo che potevo apprendere molte cose che mi potevano tornare utili. Durante tutte le prove Draco mi aveva fissato con sguardo malizioso e voglioso che per poco non mi aveva fatto arrossire. Quel ragazzo mi faceva impazzire.
“Bene la lezione è terminata…” decretò Blaise applaudendo, seguito a ruota dagli altri.
“Mi raccomando ripassa bene gli appunti e esercitati!” m’intimò Theodore inizialmente serio, per poi scoppiare a ridere fragorosamente insieme agli altri. Finalmente si erano accorti di quanto erano stati buffi. Anche io mi unii a loro: era dall’inizio della “lezione” che avevo voglia di ridere fino a farmi venire il mal di pancia.
“Bene Grang allora alla prossima lezione!” mi salutò Daphne uscendo dalla stanza. Pansy la seguì e mi salutò con un mezzo sorriso che, inutile negarlo, mi stupì ma mi fece anche piacere. Theodore mi diede un’affettuosa pacca sulla spalla e se ne andò tutto contento, con il suo solito modo di fare allegro. Infatti, era quello che mi aveva stupito più di tutti quando faceva il serio professore: pensavo che fosse una cosa impossibile vederlo così concentrato, attento e competente. Avevo come il sospetto che sarebbe scoppiato a ridere da un momento all’altro, come faceva sempre, o che se ne uscisse con le sue solite battutine. Blaise si sedette accanto a me e mi cinse le spalle con un braccio.
“E’ andata bene come prima lezione, no?” mi chiese sorridendo. Io annuì.
“Sinceramente, quando vi ho visto tutti così seri sarei voluta morire dalle risate, e ad un certo punto volevo davvero scappare il più velocemente possibile da qui…ma ora…beh devo ammetterlo: siete stati grandi!” risposi gioviale.
“Sono contento!! Bene ora devo recuperare gli altri tre perché dobbiamo finire di studiare e preparare qualche altra idea per la festa…ci vediamo domani Grang” disse dandomi un bacio sulla guancia, per poi alzarsi.
“Ciao amico, mi raccomando poi vieni che ci servi!” salutò Draco e se ne andò anche lui. Mi girai verso il biondo che era rimasto immobile appoggiato all’armadio. Mi guardava in silenzio con quegli occhi di tempesta che vi giuro, mi faceva sciogliere lì su due piedi. Erano ipnotici, in una maniera estenuante. Ero vittima dei suoi occhi tutte le volte, e non potevo farne a meno. Si avvicinò lentamente a me in una maniera talmente seducente che mi sentii andare a fuoco. Si poggiò alla colonna del baldacchino e mi sorrise.
“Che ne dici allora? Siamo proprio così tremendi?” mi chiese con il suo solito tono di voce basso, pacato e sensuale.
“Anche se la mia coscienza mi sta dando della pazza in ogni istante…beh, non posso negarmelo…mi siete piaciuti…e…” risposi piano lasciando la frase incompleta con timore. Avevo paura di aprirmi troppo. Draco era un’incognita troppo grande perché potessi parlargli liberamente, soprattutto perché avevo paura di spingermi oltre in qualcosa che non provava.
Il biondo si sedette accanto a me e mi guardò ancora con uno sguardo TROPPO convincente e TROPPO sexy.
“E…” mi spronò curioso. Io sospirai. O la va, o la spacca.
“Sono contenta di stare qui…” sussurrai incerta. Lui inarcò un sopracciglio.
“E’ ovvio che sei contenta di stare qui! Noi siamo i ragazzi migliori della scuola…ma che dico, del mondo! E poi con te è anche troppo facile…abituata ai Polli” rispose sarcastico con tono divertito. Io feci una smorfia fintamente offesa e gli tirai una botta sul braccio.
“Sei sempre il solito stupido Malfoy…” lo rimproverai senza smettere di sorridere.
“E tu la solita aggressiva Granger…” rispose avvicinando pericolosamente le sue labbra alle mie.
“Sei insopportabile…” bofonchiai mentre le sua bocca stava per posarsi sulla mia.
“Anche tu…” ribattè prima di baciarmi delicatamente. Nonstante tutto di lui sembresse freddo, ogni minimo contatto che avevo con Draco mi faceva avvampare, bruciare dentro. Se continuavo così ero certa che sarei morta di autocombustione. Il biondo approfondì il bacio con più passione e io sospirai stringendomi a lui.
“Quante lezioni saranno in tutto?” chiesi dopo un po’ staccandomi dalle peccaminose labbra del Principe delle Serpi. Lui ci pensò un attimo.
“Penso che cinque basteranno…almeno per spiegarti i concetti di base…poi dovrai fare pratica per il grande esame!” rispose sogghignando.
“La festa…” disse io con ovvietà alzando gli occhi al cielo.
“Manca più di un mese, penso di avere il tempo necessario per prepararmi” commentai poi. Draco annuì con il capo per poi darmi qualche altro bacio.
“Domani sera ci vediamo sulla Torre di Astronomia?” mi propose dopo qualche minuto. Io lo guardai storia.
“Signor Malfoy! Non mi dire che hai ancora qualche lacuna in Astronomia! Mio dio, ci sono diventata pazza per te!” ribattei indignata.
“Veramente era solo un invito per cambiare un po’ aria, e perché stare sotto le stelle mi rilassa…comunque apprezzo che stai cominciando a diventare malfidata come noi” disse a sua volta con un ghigno compiaciuto. Io sorrisi ma poi sospirai.
“Non posso…devo stare con Harry e Ron” risposi con un po’ di tristezza.
“Che c’è, hanno bisogno della balia?” fece infastidito. Io lo guardai un po’ male.
“No, è che ultimamente passo poco tempo con loro, e non posso sempre inventarmi scuse…fra l’altro ora Ronald è quasi sempre con Lavanda e non posso lasciare Harry da solo…”
Lui sbuffò seccato. Io allora lo baciai cingendogli il collo con le braccia. Lui cercò di opporre resistenza contrariato ma io mi sedetti a cavalcioni sulle sue gambe e lo spinsi indietro sul letto. Allora si arrese, e ribaltando le posizioni, cominciò a sbottonarmi la camicia.
Perché doveva finire sempre così?


Spazio dell'Autrice.

Ma io non lo so, lamentati pure Grang. Finisse sempre così a me! xD No va beh a parte che l'ultima esclamazione di Hermione era di compiacimento (e vorrei anche vedere!! xD) Questo capitolo mi ha fatto sinceramente pisciare addosso! Cioè se solo m'immagino quei cinque tutti seri con l'aria da professori mentre spiegano con la massima serietà ad Hermione come si fa a bere...bwuhahahaha! Eccezionali! E quando discutono fra di loro! mentre lo pensavo ridevo come una stupida da sola. Insomma, non so se si è capito, ma io li amo. Follemente! E Draco...Dracooooo *_* Perchè non esiste un Draco?!?! E come fa la gente a preferire il carciofo baccalà (cit anna96 xD) di Potter al nostro amato e supersexy Dra? Mah. Comunque ora devo davvero davvero scappare, la matematica mi chiama. Mi piange il cuore che non posso rispondermi singolarmente alle recensioni (tra l'altro questo capitolo aveva battuto il mio record di recensioni massime di un chap xD) ma penso che mia mamma mi ucciderebbe se non trova un bel po' di compiti fatti stasera! Ah un'altra cosa: domani vado al mare dalla mia best, torno lunedì...perciò probabilmente il mio prossimo aggiornamento sarà Martedì! Mi mancherete!! *_*

Insomma, ringrazio tantissimo tutte le persone che mi hanno lasciato una recensione, ovvero: _Giuli95_, cocochanel87, dolcepuffa, Nyappy, foxina, Penny Black, fleury, _Sayuri, Hollina, Dark_angel, PikkulaSere, _Polla_, Ili91, anna96, pikkola_Lilith e MemoryDrops!

VI AMO! I LOVE YOU! ICH LIEBE DICH!

That's all folks!

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Capitolo 22
*** Lesson number two: SMOKE ***


Hello folks! Sono tornata dal mare verso le nove e mezzo, e ovviamente mi sono messa subito a scrivere (non appena aver gufato un po' contro il Liverpool, e ne è valsa la pena perchè hanno perso muhahahaha godo! xD) e finalmente ho finito! Anche se è un'ora improponibile, voglio postare, così appena vi svegliate, troverete il mio bel capitoletto a darvi il buon giorno! E magari, se c'è qualche insonne come me, lo leggere per conciliare il sonno!
Enjoy the chapter!

Qualche giorno dopo, quando feci ritorno in Sala Comune dopo essere stata in Biblioteca, trovai Harry seduto per terra, con la schiena appoggiata ai piedi del divano, e lo sguardo avvilito che fissava il pavimento. Era solo, e vederlo così mi rattristò di colpo.
“Harry!!” lo chiamai a gran voce correndo da lui preoccupata. Lui alzò gli occhi e appena mi vide sorrise.
“Hermione! Avevo proprio bisogno di te!” disse con tono un po’ affranto. Io mi catapultai letteralmente fra le sue braccia, appoggiando il mento nell’incavo della sua spalla. Lui mi strinse forte bisognoso d’affetto.
“Cos’è successo tesoro?” gli chiesi staccandomi appena e facendogli una dolce carezza sul viso. Harry sospirò.
“Ho seguito il tuo consiglio, anche perché ormai stava diventando una situazione insostenibile, e…ho parlato con Ginny” spiegò tristemente. Io sospirai a mia volta abbracciandolo di nuovo.
“E’ andata così male?” domandai mentre gli passavo una mano fra i capelli corvini. Lui annui con aria grave.
“Peggio di quanto pensassi…è rimasta malissimo. Forse avevi ragione, forse ho solo peggiorato la situazione aspettando, ma ormai…” rispose scuotendo il capo con rassegnazione. Vedevo la tristezza nei suoi occhi smeraldini: Harry non accettava far soffrire le persone, specialemente se questa era Ginny, sua cara amica non che sorella del suo migliore amico.
“Ma…cosa ti ha detto di preciso? Insomma, posso capire che ci sia rimasta male, ma prendersela proprio così…” feci io riflettendo sulla reazione della rossa. Harry mi guardò incerto, esitando un attimo, come se fosse…indeciso. Poi abbassò lo sguardo.
“Si è sfogata, mi ha detto che l’avevo illusa, che credeva che io provassi qualcosa per lei, che avrei dovuto dirle tutto da subito, che ora era troppo tardi e lei ormai era già innamorata di me…” raccontò il moro. Era una reazione esagerata certo, ma avevo l’impressione che ci fosse altro. Capivo le pene di Harry, era una persona buona nell’anima, ma non poteva stare così male per qualcosa di cui alla fine non era responsabile. Ginny era andata oltre. Eppure, avevo come il presentimento che mi nascondesse qualcosa.
“Tutto qui? Sicuro che non c’è altro?” insistetti cercando di capire se i miei pensieri erano giusti. Lui mi fissò nuovamente negli occhi per qualche istante, poi mi sorrise con dolcezza annuendo con il capo.
“Sì Mione, tutto qui…” cercò di tranquillizzarmi con tono convinto. Io feci una smorfia, ma decisi di credergli. Perché mai Harry avrebbe dovuto nascondermi qualcosa? Insomma, nonostante io gli nascondessi la mia relazione con Malfoy, avevo dei saldi e validissimi motivi…non riuscivo ad immaginare una sola cosa che mi avrebbe fatto arrabbiare tanto da farmi rovinare l’amicizia con Harry e di cui quindi non potesse parlarmi. Ma lui questo lo sapeva?
“Comunque caro, anche se è davvero tutto qui, sappi che per qualunque cosa, e dico davvero qualunque, anche la più folle e incredibile, io sono qui apposta per ascoltarti e capirti…non devi avere timore di dirmi niente, ok?” gli dissi con tono deciso ma allo stesso tempo rassicurante. Ci tenevo a sottolineare che…beh, io non ero come lui. Non volevo assolutamente fargliene un peso, anzi, io rispettavo il suo difetto e gli volevo bene nonostante tutto…ma semplicemente volevo che capisse che io ero diversa. O che forse, lo ero diventata da poco. Lo sguardo del moro m’inondò di gratitudine.
“Oh Hermione!! Tu sei la ragazza più eccezionale che conosca!” esclamò abbracciandomi forte. Io sorrisi posandogli un bacio sulla guancia. Harry mi baciò a sua volta e mi guardò intensamente negli occhi. Lo vidi come se stesse esitando. Poi parlò.
“Beh, anche tu, per qualunque cosa…sappi che io ci sarò sempre per te Hermione, in ogni momento”
A me venne quasi la tentazione di rispondergli: “Ah sì? Bene allora ti confesso che ho un nuovo migliore amico, è Blaise Zabini, oh e quasi dimenticavo: io e Malfoy ci frequentiamo!”
Ma ovviamente fu solo un folle e crudele pensiero dovuto al troppo Slytherin Way che quei cinque pazzi mi cercavano di inniettare ogni giorno. Non avrei mai fatto una cosa del genere. Anche se entrambi sapevamo che su quello mentiva, lui era il mio migliore amico, e nonostante quello, per me c’era sempre stato.
“Lo so Harry, lo so…” dissi appoggiando la testa sul suo petto. Lui mi strinse e fece per cullarmi dolcemente.
“Ti voglio bene” gli sussurrai con affetto. Lui fece un grosso sospiro prima di rispondere.
“Ti voglio bene anche io”

                                                                                 *

Questa volta la mia lezione fu presieduta soltanto da Blaise e Draco. Io ero seduta al solito posto, questa volta prontarmente armata di pergamena e penna per non farmi trovare impreparata, mentre loro se ne stavano su due sedie di fronte alla scrivania. La grande lavagna era sospesa lì di fianco a loro come l’altra volta. Il moro dagli occhi cobalto schioccò le dita e lentamente comparì la scritta:
“Lesson number two: smoke”.
Io guardai la lavagna con gli occhi spalancati.
“Non mi direte mica che…devo cominciare a fumare?!” feci sconvolta rivolta ai miei due professori improvvisati. Loro annuirono solennemente.
“E’ assolutamente necessario che tu cominci a fumare Hermione!” esclamò Blaise quasi con ovvietà. Io lo guardai sempre più sbigottita. Ok, potevo capire bere, ma fumare!! Cioè era troppo! Io non avevo mai toccato una sigaretta in vita mia, come potevano pretendere che cominciassi solo per prepararmi alla loro stupida e fantasmagorica festa?
“Assolutamente necessario? Voi siete impazziti!” sbottai aprendo le braccia al cielo.
“Grang, abbiamo detto che t’insegneremo i piaceri della vita, e questo è fondamentale!” intervenne Draco guardandomi con decisione. Io incrociai le braccia al petto e feci una smorfia indigniata.
“Oh sì certo, farmi distruggere i polmoni da del disgustoso fumo mi sembra proprio un grande piacere della vita!!” commentai innervosita.
“Mione noi siamo maghi…i polmoni li possiamo curare con un colpo di bacchetta, dimentichi? E poi avevi promesso che ti saresti impegnata seriamente!” ribattè Blaise con tono determinato. Io sbuffai.
“Sì, ho promesso, ma non pensavo una tale sciocchezza…non riesco proprio a capire a cosa possa servire!” continuai a lamentarmi come una bambina offesa, ma orgogliosa. Il biondo dagli occhi di ghiaccio si alzò in piedi e si girò di spalle, prendendo un piccolo pennarello appeso alla lavagna. Cominciò a scrivere con la sua calligrafia elegante e decisa. Poi buttò il pennarello sulla scrivania e tornò a sedersi.
“Ecco a cosa serve…” rispose indicando la frase che aveva appena scritto.

La sigaretta è il prototipo perfetto del perfetto piacere. E’ squisita, e lascia insoddisfatti. Che cosa si può volere di più?

Io lessi la frase lentamente, per poi fissare le due Serpi davanti a me.
“Sai chi ha scritto questa frase, Grang?” chiese Draco senza staccare i suoi occhi di tempesta dai miei. Io scossi il capo. Lui si aprì in un ghigno compiaciuto.
“Oscar Wilde. E tu, spero che non vorrai andare contro il sommo maestro della tentazione!” disse con tono canzonatorio, additandomi. Io sospirai. Come se avessi scelta. Appoggiai la schiena ad una colonna del baldacchino e scrissi la frase in alto, come se fosse il titolo dei miei appunti. Blaise e Draco mi guardarono compiaciuti, con espressione vittoriosa. Io ormai mi ero semplicemente abituata, avevo smesso di chiedere addirittura spiegazioni. Mi godevo semplicemente quel nuovo mondo crogiolandomi nella spensieratezza qualche ora, prima di tornare nel mio sulla Torre di Grifondoro, e ricominciare a preoccuparmi per Harry, Ron e Ginny.
“Bene allora possiamo cominciare!” esclamò Bla alzandosi in piedi. Si sporse verso la sua cartella e tirò fuori un pacchetto di sigarette. Ne tirò fuori una e me la mostrò.
“Come appunto disse il signor Wilde, questa è il prototipo del piacere ideale. Ha un sapore delizioso, estremamente rilassante, e finisce sempre troppo in fretta, inducendoti ogni qual volta a quella squisita voglia di volerne ancora, come se non ti saziasse mai. Vedi Hermione, è più una questione di idea che del fumare in sé per sé: se riesci ad apprezzare e capire una buona sigaretta, allora potrai capire il vero piacere…” mi spiegò con un’aria vagamente ispirata e professionale il moro, facendo qualche passo verso di me e porgendomi la sigaretta che mi rigirai fra le mani.
“Infatti, dovrai semplicemente godertene una ogni tanto, nel momento giusto…non è necessario che tu faccia come Draco, che è peggio di una ciminiera” concluse Bla con una battutina sarcistica che rivolse al biondo alle sue spalle. Io ridacchiai, mentre Malfoy fece una smorfia.
“E’ possibile che quando si portano gli esempi negativi ci sono sempre io nel mezzo?!” sbuffò indignato incrociando le braccia al petto. Sia io che il moro dagli occhi cobalto scoppiammo a ridere.
“Eh Dra, che ci vuoi fare!” rispose Blaise sempre con il sorriso divertito. Il biondo si alzò e si sedette accanto a me. Tirò fuori la bacchetta e mi fece cenno di mettere la sigaretta fra le labbra.
“Devi ispirare forte con la bocca. Attenta a non ingoiare il fumo però” mi disse prima di accendere una piccola fiamma e far bruciare la punta della sigaretta. Io feci come mi aveva spiegato e soffiai immediatamente fuori il fumo che sentii invadermi la bocca. Guardai interdetta Draco, e poi la sigaretta che tenevo fra le dita. Lui la prese e la mise fra il pollice e l’indice.
“Se la tieni in questo modo, non ti rimane l’odore del fumo sulle dita…ma effettivamente non è molto carino da vedere…così da un’aria più elegante” fece tenendo la sigaretta quasi in fondo fra l’indice e il medio. Poi se l’avvicinò lentamente alle labbra e tirò il fumo. Lo soffiò fuori poco dopo.
“Prova tu, è semplice…intanto impara a fumare a bocca, poi ti verrà spontaneo fumare a petto…” disse invitandomi a tentare. Io lo guardai un po’ incerta poi afferrai la sigaretta e provai a fare un tiro. Mi considerai brava per non essere affogata immediatamente. Il sapore che mi rimase in bocca era effettivamente piacevole, e il retrogusto un po’ acre mi piaceva ancor di più. Mi venne istintivo fare il parogone con Draco: quando andavamo a letto insieme era tutto così dannatamente piacevole, ma quello che rendeva davvero speciale la cosa era il retrogusto aspro dei nostri battibecchi continui, delle nostre divergenze e delle nostre frecciatine. Mai e poi mai avrei potuto immaginare un rapporto del genere con nessun altro. Era tutto così equilibrato: avevo come l’impressione che con lui non mi sarei annoiata mai, che mi avrebbe riservato sempre qualche sorpresa. Che non l’avrei mai conosciuto così bene da prevedere le sue mosse e le sue parole, come in realtà facevo con i miei amici. E questo mi faceva impazzire. Era questo contorto e accattivante sentimento che mi legava a Draco. Ma nonostante fosse folle, era un sentimento. E nonostante mi facesse paura, non riuscivo a farne a meno.
Provai a fare un altro tiro, che questa volta mi venne più naturale. Poi un altro, e un altro ancora. Il mio istinto m’invitava a continuare.
Fu allora che capii quello che le mie due Serpi preferite stavano cercando di spiegarmi. Fu allora che mi sentii davvero pronta per quell’avventura in cui mi ero imbarcata, pronta a capirla e a goderne. Senza rimpianti.
“Poi anche di questo dobbiamo capire i tuoi gusti Grang…anche se da quelli sulle bevande, oso pensare che siano simili a quelli di Draco…” disse Blaise che mi guardava interessato al mio approccio con il fumo. Io feci una specie di ghigno, ed incrociai uno sguardo complice con il biondo.
“Dici che devo farle provare le mie?” chiese allora il Principe delle Serpi dubbioso. Il moro annuì.
“Ma sì, perché no…vediamo che dice…” rispose mentre Draco si alzava e tirava fuori dal comodino il suo pacchetto di sigarette.
“Dra fuma quelle aromatizzate alla menta…” spiegò Blaise mentre il biondo me ne porgeva una. Io l’accesi e venni piacevolmente investita dal fresco e pungente sapore del fumo. Erano decisamente molto più buone.
“Sono…deliziose! Meglio di quelle normali!” esclamò con una strana contentezza. Sapevo di far compiacere Draco, che infatti sorrideva soddisfatto.
“La piccola Mezzosangue ha gusto…e non solo per le sigarette”  commentò mentre sghignazzava. Io e Bla ci guardammo fintamente rassegnati, facendo una smorfia divertita. Finii di fumare la sigaretta e la spensi nel portacenere sul comodino di Draco. Era assurdo, me lo ripetevo di continuo. Se me l’avessero raccontato qualche mese fa, non c’avrei creduto. Ma è vero che le cose migliori accadono inaspettatamente. E non mi vergognavo ad ammettere che sì, quella era una delle cose migliori che mi era capitata. Sarei stata solo una vigliacca a nascondermelo. Ma io ero la forte e coraggiosa Grifondoro. Così forte da affrontare che non solo avevo fatto amicizia con cinque Serpeverde che mi volevano insegnare a comportarmi nella maniera più impensata per me, ma che mi ero invaghita, senza ormai via di scampo, del loro Principe.
E tutto questo mi faceva sentire terribilmente…viva.
Continuammo a provare per un po’. I due insistevano con le loro spiegazioni, parlandomi di quando e come avrei dovuto fumare, di come atteggiarmi alle feste (specialmente quella tanto attesa organizzata per San Valentino, che sarebbe stata il mio esame di fino corso), e di come affrontare l’idea.
“Non penso che ti creeranno dipendenza, Grang. Sei troppo forte. Saranno loro che dipenderanno da te” commentò Draco guardandomi intensamente negli occhi.
Aveva un’indole su di me incredibile. Ma la cosa davvero incredibile è che per più di sei anni, non me ne ero mai accorta.
Blaise annuì con il capo e si sedette a sua volta accanto a me.
“Direi che per oggi la lezione è conclusa…Draco, dalle un pacchetto delle tue sigarette, così si esercita e fa i compiti” disse il moro con un mezzo sorriso. Malfoy annuì e io sospirando mi appoggiai allo schienale del letto e guardando l’orologio sospirai.
“Tra poco devo andare. Avevo promesso ad Harry che studiavamo insieme quando Ron se ne andava con Lavanda” bofonchiai sempre un po’ triste al ricordo del mio migliore amico così profondamente turbato. Per di più non riuscivo a togliermi dalla testa l’idea che potesse davvero nascondermi qualcosa. Mi sembrava impossibile. Lui poteva dirmi qualunque cosa, perciò mi convinsi che era solo una sensazione insensata.
“Ma come?! Uffa sempre questo Potter nel mezzo!! Non può stare da solo?” si lamentò Draco sbuffando infastidito. Io feci una smorfia.
“Harry sta male, in quest momento ha bisogno di me!” ribattei più infervorita. Lui sbuffò di nuovo.
“Che è successo ‘Mione?” chiese gentilmente Blaise con tono comprensivo, mentre intrecciava le sue dita con le mie, infondendomi quella familiare sensazione di tranquillità che sapeva darmi ogni volta. Io gli sorrisi per un istante.
“A Ginny piaceva Harry da morire, ma lui non ricambiava…avrebbe dovuto parlarle molto tempo fa ma non ci riusciva, aveva troppa paura di ferirla…però in questi giorni la situazione era diventata davvero insostenibile così ha dovuto dirle tutto…e lei si è arrabbiata tantissimo, gli ha rinfacciato un sacco di cose e non gli parla più. Neanche a dirlo, Harry ci soffre terribilmente, e non posso lasciarlo solo nemmeno un minuto, sennò non gli passerà mai!” spiegai mentre con il pollice accarezzavo dolcemente il dorso della mano di Blaise. I suoi occhi di cobalto mi fissavano interessati, mentre quelli di ghiaccio di Draco erano molto più dubbioso, quasi straniti.
“Questo avvalora la teoria che voi Grifondoro fate tanto i coraggiosi ma siete dei vigliacchi alla fine…” mugugnò il biondo. Bla si girò verso di lui e lo guardò un po’ male.
“Draco stai zitto una buona volta, non è il momento” lo rimproverò senza cattiveria. Infatti Malfoy non s’indispettì neanche di una virgola e tornò a fissarmi dubbioso. Blaise invece si rivolse a me con tono gentile.
“Capisco, effettivamente Potter ha le sue colpe, ma…non è stata un tantino esagerata la Weasley? Cioè, io posso capire la delusione e tutto, ma la fecevo almeno più dignitosa. Non è bello fare scenate così tragiche per un rifiuto, una come lei poi…”
Io annuii. Ancora una volta Bla era riuscito a capire cosa non mi tornava della faccenda. A volte avevo il dubbio che fosse un Legilimens da quanto era bravo a capire le persone.
“E’ quello che mi sono chiesta anche io infatti!! Io conosco molto bene Ginny, c’è qualcosa di strano in tutto questo! Sapevo che lei era veramente innamorata di Harry, e nonostante lui non le avesse mai detto niente riguardo il fatto che non le piaceva, non le aveva nemmeno mai fatto credere niente più del dovuto. Erano amici, lei era la sorella del suo migliore amico, fine. C’è qualcosa che mi sfugge in tutta questa faccenda. Eppure Harry mi ha assicurato che è tutto qui…” ribattei confusa. Tutti e tra stavamo visibilmente riflettendo sulla faccenda.
“Non hai ancora parlato con Ginny?” mi domandò il moro cercando di aggiungere qualche tassello a quello strano puzzle.
“Sì, ma anche lei mi ha dato la stessa versione di Harry, e anche lei sembrava che lasciasse sfuggire un particolare. Ron ancora non sa nulla di questa storia, perciò non ho possibilità di sapere altro…che poi la cosa davvero strana è che ho ripetuto a Harry almeno un centinaio di volte che mi poteva confessare qualunque cosa, e…non so, forse è stata solo un’inconscia sensazione, ma per un istante mi è parso che stesse esitando, come se stesse decidendo se dirmi qualcosa oppure no…comunque a parte questa specie di idea, non so nemmeno come definirla, sembrava propenso a non dirmi altro…” risposi. Vidi Draco e Blaise incriociare contemporaneamente un’occhiata quasi complice, come se entrambi avessero capito qualcosa a cui io non ero ancora arrivata. Mi feci interrogativa mentre si scambiavano quella muta intuizione che non riuscivo a decifrare. Ad un certo punto si fecero dubbiosi anche loro. Passarono diversi attimi di silenzio cospiratore quando alla fine Draco si girò verso di me e mi guardò interrogativo.
“Hermione, non ti è mai venuto il dubbio che magari…beh tu possa piacere a Potter?” mi chiese con una delicatezza forzata dalla vigile presenza di Blaise. Io spalancai immediatamente gli occhi, certa di aver capito male.
“COSA?!” chiesi sconvolta. Le due Serpi si scambiarono un altro sguardo d’intesa.
“Beh ‘Mione, a noi pareva di aver notato qualcosa del genere…” disse il moro cautamente. Draco si stava visibilmente trattenendo da sbottare qualcosa di poco carino, mentre io ero sempre sbigottita.
“No, questa è pazzia ragazzi, è impossibile…Harry è il mio migliore amico, non è un semplice bacio sulle labbra a cambiare le cose, è come se fossimo fratello e sorella, ecco tutto…non c’è malizia, solo un affetto troppo grande che ci cerchiamo sempre di dimostrare a vicenda!” proruppi con tono lievemente isterico. Avevo pronunciato tutto il mio piccolo discorso senza prendere fiato. Non potevano pensare una cosa del genere. Era assurdo, inconcepibile e insensato. Io non avevo mai e poi considerato questa possibilità, neanche lontanamente. Avrei scommesso qualunque cosa che il rapporto fra me e Harry era il rapporto che c’è fra due qualunque migliori amici.
“Oh andiamo Grang! Non lo vedi come ti guarda?” non riuscì a trattenersi il biondo beccandosi un’occhiata in tralice dal suo migliore amico. Io scossi il capo quasi con violenza.
“Harry mi guarda come se fossi la sua migliore amica, e lo sono. Davvero, sono pronta a giurare, è impossibile!” dichiarai con fermezza. Ero rimasta lievemente sconvolta perché seriamente non ero mai riuscita a pensare qualcosa del genere. Blaise annuì e mi strinse più forte la mano.
“Era solo una nostra teoria, che ci sembrava logica dopo quello che ci hai raccontato, ma se tu sei così sicura…beh noi non sappiamo poi abbastanza…” mi assecondò il moro, tranquillizzandomi di nuovo. Troppe mie certezze stavano vacillando in quel periodo perché potesse succedere anche una cosa del genere. Tirai un sospiro di sollievo e guardai nuovamente l’orologio.
“Devo andare…grazie Blaise” gli dissi baciandolo sulla guancia. Mi alzai e andai a salutare Draco.
“Ci vediamo domani” feci dandogli un bacio sulle labbra. Lui annuì con un pizzico d’indignazione.
“Sicura che non riesci a liberarti stasera, nemmeno sul tardi? Potresti mandare a letto Potter e venire da me…” mi sussurrò all’orecchio con quel suo tono dannatamente suadente. Perché doveva essere così?! Era odiosamente irresistibile.
“Vedrò che posso fare…” mi arresi, come sempre, dopo qualche istante.
Ancora una volta, il Principe delle Serpi sorrise compiaciuto.

Spazio dell'Autrice.

Ovviamente i Serpeverde capiscono tutto prima, siamo troppo furbi, non c'è niente da fare. Perchè non si sono ancora arresi al fatto che siamo i migliori? xD La Grang certo non ne vuole sapere della storia di Potter, è proprio fermamente convinta che siano come fratello e sorella. Ma qualche capitolo fa non era anche fermamente convinta di odiare Malfoy? Sì, proprio quel Malfoy che ora la fa sciogliere e a cui non può resistere...la vita è strana xD La lezione di Slytherin Way è andata a gonfie vele nonostante le prime incertezze...la Grang ormai sta abbandonando tutte le sue remore. (Era ora xD) Che dire, spero che il capitolo vi sia piaciuto!

Risposte alle recensioni:

foxina: sì ti giuro che ero piegata anche io dalle risate mentre m'immaginavo la scena! In questo capitolo sono solo Bla e Dra, ma nella prossima lezione torneranno anche gli altri e ci sarà da divertirsi! Penso che aprirò una lista anche per i corsi di Slytherin Way! xD Grazie mille per la recensione! Baci.

erigre: Sìsì guarda anche io penso che Theodore sia proprio bello, non ho avuto l'occasione di approfondire una descrizione dettagliata su di lui, ma nel capitolo cinque se non sbaglio accenno che i tre siano le Serpi più belle e desiderate della scuola! xD Anche io ridevo troppo quando pensavo al loro capannello bwuhahahaha che matti! Ma noi li amiamo! *_* Grazie mille per la recensione! Baci.

Hollina: muhahaha quella è la mia battuta preferita! Quando l'ho scritta sono scoppiata a ridere da sola come una scema xD Io penso che non mi riuscirei a concentrare su NIENTE con Draco lì che mi guarda!! *_* Grazie mille per la recensione! Baci.

Nyappy: sono felice di averti fatto ridere! xD A chi lo dici, farei carte false per un Draco *_* Grazie mille per la recensione! Baci.

Rituzza_95: anche a me sinceramente, non mi lamenterei affatto!! xD Comunque sììì quando ho scritto "lesson number one" mi è venuto a mente proprio quello delle Iene!! bwuhahaha beh eccoti la "lesson number two", ma niente gatti sul tavolo! Grazie per la recensione! Baci.

_Sayuri: davvero spassosi le nostre cinque Serpi preferite! xD Anche io immaginandomeli tutti seri e professionali mi veniva troppo da ridere! xD Eheh l'hanno detto che Hermione sarebbe stata la loro più grande sfida e il loro più grande successo! E se lo dicono loro! xD Grazie mille per la recensione! Baci.

PikkulaSere: ma nooo! Non puoi non adorarmi più!! T_T Guarda ho cercato di aggiornare il prima possibile!! Avevo detto Martedì, ed è Martedì da appena tre ore! Mi sono fatta almeno un po' perdonare? xD Fantastica analisi dei cinque professori, effettivamente quello più buffo di tutti era Theo, il cretino travestito da gentleman bwuhahah in questa lezione non ci sono gli altri tre, ma nella prossima torneranno più incredibili che mai!! Rido già a pensarci! Che caspita di fortuna che ha la Grang! Se mi dessero lezione loro, mi farei resettare il cervello, o almeno farei finta di essere una pura e innocente Grifondoro! xD E lo stupido di Potter torna all'azione! Mi deciderò a farlo volare dalla Torre di Astronomia un giorno o l'altro! xD Comunque, grazie mille per la recensione, anche se era piccina, via me la meritavo perchè sono andata via! Baci.
Ps: è uno dei miei preferiti, e lo so anche preparare bene, per questo nella descrizione sono stata così accurata!!Lo adoro!! E come dice la Grang, mi ricorda proprio Draco, mi sembrava perfetto per lui!

Dark_angel: tesora non ce l'hai fatta a resistere, mi dispiace che c'ho messo troppo! Spero però di essermi fatta perdonare con il capitolo! Uh sì anche io adoro quando Dra la rimprovera perchè non prende appunti, incredibile! Lo so, hai ragione, è uno sclero continuo! xD Grazie mille per la recensione! Baci.

anna96: ahahaha più me l'immagino e più anche a me viene da ridere! Certo che avere un prof come Draco *_* Io morirei affogata nella bava ogni volta! xD Sììì cara io ci sto per metterci in società e progettare un Draco! Possiamo cominciare i lavori quando vuoi! Purtroppo in questo chap il carciofo baccalà torna alla riscossa a fare anche un pochino di scompiglio...prima o poi mi deciderò a farlo morire xD Grazie mille per la recensione! Baci.

pikkola_Lilith: ciao! Eh sì a chi lo dici, avere delle lezioni private con quei cinque! Daphne e Pansy le ho fatte "simpatiche" apposta, ormai con questa FF sto cercando di sfatare tutti i miti delle Dramione, perciò ci ho messo anche loro, specie Pansy: non mi va che venga sempre dipinta come la stupida puttana, in fondo è una Serpeverde, e noi Serpeverde siamo i migliori! Comunque come vedi sono tornata il più presto possibile, spero di averti fatta contenta! Grazie mille per la recensione! Baci.

_Polla_: è quello che mi sto chiedendo anche io xD Comunque, anche a me capita di leggere FF e ridere come una stupida, i miei ormai c'hanno fatto l'abitudine! Spero che almeno ne sia valsa la pena rovinare la tua sana reputazione in famiglia bwuhahaha xD A te un'altra lezione dello Slytherin Way! Grazie mille per la recensione! Baci.

Hogwarts_My_Life: ciao!! Wow quanti bei complimenti!! Sei stata davvero molto gentile e mi hai fatto molto molto contenta! Capisco PERFETTAMENTE cosa intendi, Draco è così fottutamente meraviglioso! *_* Sono felice però che ti stai appassionando a quella che secondo me è la coppia migliore del mondo delle FF! *_* Hahaha lo so che Potter è un idiota, che ci vuoi fare? Prima o poi lo farò schiattare! xD Grazie mille per la recensione! Baci.

Ili91: ciao!! Oh sono felice che questo capitolo ti sia piaciuto e ti abbia fatto ridere, effettivamente anche io quando ci ripenso mi metto a ridacchiare da sola xD xD Eheh la Grang dovrà impegnarsi non poco, con dei prof del genere! Altro che Piton e la McGrannit xD Sinceramente? Stavo SERIAMENTE valutando l'ipotesi di far morire Potter nel modo che hai suggerito! Prima o poi lo farò! xD Grazie mille per la recensione! Baci.

Infine, grazie a tutti quelli che hanno letto!

That's all folks!

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Capitolo 23
*** Lesson number three: DRESS UP ***


Hello folks!! Come va? Io tutto bene, eccomi anche oggi con un nuovo capitoletto davvero davvero spassoso, specialmente per la scena che si presenterà...il titolo vi da già qualche indizio xD Vi avverto che questo chap è un po' più lungo degli altri, ma visto che già una volta mi avete detto che apprezzate quando il capitolo è più lungo, non mi sono fatta problemi. Se c'è qualcosa che non va, ditemelo!! Bene ora vi lascio alla lettura!
Enjoy the chapter!


Passai una settimana veramente intensa. I giorni li trascorrevo cercando di dividermi equamente fra i miei due mondi, ma era un’impresa davvero ardua. Harry aveva raccontato a Ron quello che era successo, e nonostante la cosa  si fosse calmata, il rosso era sempre un po’ freddo e distaccato con il Prescelto, preferendo stare appunto con la sorella o appartarsi con Lavanda e smettere di preoccuparsi del mondo per un po’. Il moro dagli occhi smeraldini poteva quindi contare solo sulla mia compagnia e io cercavo di non lasciarlo neanche un momento, volevo che si distraesse e non pensasse a quella spiacevole situazione che si era venuta a creare. E poi, naturalmente, c’era Draco. Il biondo Serpeverde reclamava sempre la mia presenza e si lamentava di come ogni volta me ne andavo in fretta e furia dalla sua stanza. Io con ogni piccola scusa provavo a sgattaiolare nei sotterranei e rifugiarmi nella Sala Comune di Serpeverde, dove ad aspettarmi c’era sempre Blaise, pronto a coccolarmi, farmi ridere e farmi passare un po’ di tempo spensierata; e ovviamente, c’era Draco, che con i suoi occhi, la sua voce e le sue mani mi faceva dimenticare tutto quello che non fosse lui, facendo sì che tornare in superficie, risultasse fastidioso e deludente, proprio come se fosse il brusco risveglio di un bel sogno. La camera del Principe delle Serpi era un rifugio sicuro per la mia mente sovraccaricata di pensieri, dove potevo ritrovare una piacevole tranquillità. Decisamente piacevole.
A Draco però non bastava il poco tempo che riuscivo a dedicargli. Effettivamente ci vedevamo davvero di sfuggita, e questo lo faceva diventare sempre più scontroso nei confronti di Harry. Dovevo ammettere che però, fare tutto di fretta non era il massimo. Mi sentivo quasi una truffatrice, una ladra. Inoltre, mi era sempre più difficile parlare con lui. Perché sì, nonostante fosse irritante e insopportabile, mi piaceva parlare con lui. Non sapevo mai cosa avrebbe potuto dirmi.
Questa era la cosa più lampante che mi faceva capire un po’ meglio la relazione che condividevo con Malfoy. Avevamo entrambi la certezza che fosse molto di più del semplice sesso, anche se non avevamo mai realmente parlato di sentimenti.
Non ci eravamo dicerto indifferenti sotto quel punto di vista, anzi, lo capivo da come mi sorrideva e da come si lamentava insistentemente tutte le volte che andavo via troppo presto. E dal mio punto di vista…beh pensavo sempre a lui. Sempre, era un chiodo fisso, e nonostante volessi stare il più possibile con Harry, ogni secondo cercavo di elaborare e immaginare una scusa per poter andare anche solo qualche minuto nei Sotterranei. Ma allora, se io piaceva a lui, e lui piaceva a me, e se passavamo del tempo insieme, anche molto intimamente…io e Draco stavamo insieme?
Questa domanda mi tormentava ormai da giorni. Non avevo né il coraggio, né l’intensione assoluta di parlarne con il diretto interessato. Con tutte quelle lezioni di Slytherin Way avevo imparato anche troppo bene che non prendevano mai niente troppo sul serio, e per affezionarsi davvero ci mettevano tempo. Avevo paura di essere invadente, opprimente, di fare tutto troppo in fretta, lui era l’algido e insensbile Principe di Serpeverde, e io la sognatrice Regina dei Grifondoro. Non potevo capire il suo punto di vista, perciò non volevo rischiare. E, dovevo ammetterlo, l’idea di essere la ragazza di Draco Malfoy mi spaventava un pochino. Non potevo nascondermi per sempre, e sinceramente nemmeno volevo. Decisi comunque di smettere di logorarmi con tutti quei pensieri. Volevo mettere in atto lo Slytherin Way, e prendere la vita come veniva, sperando magari che mi riservasse qualche bella sorpresa.
Domenica pomeriggio finii di fare i compiti con Harry e lo affidai a Ron (al quale avevo minacciosamente intimato di passare del tempo con il suo migliore amico, facendo pressione sulla sua coscienza e accusandolo di essere stato troppo esagerato e che doveva tornare tutto come prima. Avevo manipolato e rigirato la situazione a mio favore, usando i punti deboli di Ron, così da poter avere dei momenti liberi. I miei insegnanti Serpeverde sarebbero stati davvero fieri di me!).
Riuscii dunque, come promesso, ad avviarmi verso i Sotterranei per partecipare alla mia terza lezione di Slytherin Way. Entrai nella Sala Comune delle Serpi e alcuni ragazzi degli ultimi anni mi salutarono come se fosse la cosa più normale del mondo. Ero certa che se fossi entrata lì qualche mese fa mi avrebbero rinchiuso e torturato, ora invece tutti mi salutavano educati e non accennavano ad espressione incredule o astiose. Lo so che era sbagliato, ma mi sentivo stranamente potente.
Mi diressi a passo spedito verso la camera di Malfoy ed entrai senza nemmeno degnarmi di bussare. Quando aprii la porta lo spettacolo che si presentò davanti a me fu sorprendente. La libreria era stata spostata accanto alla porta e le poltrone messe fra il letto e la scrivania, appoggiate al muro. Nello spazio libero che si era venuto a creare era stata fatta levitare una lunga sbarra di ferro a cui erano appesi decine e decine di abiti. Alle estremità della sbarra c’erano due grandi e alti specchi, mentre davanti un tappeto morbido di colore rosso e sotto una specie di cassapanca aperta dove vidi che era ammassata biancheria su biancheria. Nell’angolo accanto alla porta c’era una specie di separè che doveva servire per cambiare i vestiti. Notai che sulla lavagna fluttuante c’era scritto a grandi lettere: “Lesson number three: dress up”.
Guardai la scena stupita, con gli occhi spalancati. I cinque Serpeverde che avevano ideato tutto erano sparsi per la stanza che ancora stavano sistemando le cose. Quando mi videro sorrisero tutti compiaciuti notando la mia espressione piacevolmente sorpresa.
“Hermione!! Vieni vieni entra! Ci stavamo preparando per la lezione!” esclamò Blaise affiancandosi a me ed invitandomi ad andare avanti, mentre mi posava una mano sulla schiena.
“Wow ragazzi! E’ incredibile” disse osservando tutto quello che avevano potarto nella stanza. Pansy e Daphne mi fecero l’occhiolino, divertite.
“Ci scommettevamo che ti sarebbe piaciuto!” ribattè la bionda facendo scorrere una mano su tutti i vestiti, come per farmeli vedere meglio. Mi mise a sedere sul letto con un piccolo balzo, osservando quel camerino molto chic anche se improvvisato con ammirazione.
“Come avrai già capito, questa lezione sarà dedicata al vestiario, che è una cosa più importante di quanto si pensi…” esordì Theodore mentre si affiancava alla lavagna. Draco si appoggiò al muro incrociando le braccia al petto, stessa posa sexy e stesso sguardo ammaliatore.
“Il vestire esprime il modo di essere, è l’esternazione più palese del carattere, inoltre fa capire anche i pensieri, gli stati d’animo, e i nostri obbiettivi…a volte il potere dei vestiti è sottovalutato…ma sono fondamentali per farci conoscere e per far vedere chiaro e tondo alle persone chi siamo, senza giri di parole…” spiegò il biondo mentre io annuivo distrattamente, prendendo appunti. Effettivamente il mio vestiaro era molto semplice e anche un po’ trascurato, non l’avevo mai visto come modo di esprirmi. Ma non avevo mai visto tante cose che i Serpeverde mi facevano notare sotto altri aspetti. Mi resi conto allora che non esistono cose belle o cose brutte. Esistono solo punti di vista. E noi potevamo trovare sempre quello migliore delle cose.
“Dopo attente indagini, siamo giunti alla conclusione che tu abbia la stessa taglia di Daphne, così ci siamo fatti dare un bel po’ di vestiti che ormai lei non mette più…” spiegò Blaise indicando gli abiti appesi alla sbarra.
“Draco ci è stato molto utile nelle indagini” commentò maliziosamente Theodore con un ghigno. Io non ci badai, ormai abituata, e al contrario fissai sbalordita tutti i vestiti che avevano portato nella stanza.
“Quelli sono tutti tuoi vestiti che ormai non metti più?!” chiesi quasi sconvolta alla bionda che aveva stampato sul volto etereo un sorrisino divertito e compiaciuto.
“Alcuni sono anche miei, abbiamo cercato quelli che ti potevano stare meglio…” ribattè Pansy. Effettivamente la mora era più formosa di me e un po’ più bassa, mentre Daphne ricordava più le mie linee delicate e non troppo accentuate. Io rimasi comunque sbigottita.
“Wow” esclamai quasi fra me e me.
“Spero vivamente che tu ti sia presa tutto il pomeriggio libero come ti avevo suggerito…avremo da fare…” disse Draco con un pizzico di amarezza nella voce, a cui ormai mi ero abituata. Io annui senza aggiungere altro.
“Bene perfetto, allora direi di cominciare…come inizio, abbiamo convenuto tutti che sarebbe stato il caso di affrontare l’argomento biancheria intima…” fece Theo indicando la cassapanca accuratamente messa sotto gli abiti. Pansy si sporse su di essa e cominciò a cercare e tirare fuori vari completini.
“La biancheria deve rappresentare le cose più profonde di una persona, quelle che solo a pochi si mostrano, magari anche quelle di cui un po’ ci vergognamo, o comunque una parte di noi “segreta”. Dopo un’attenta riflessione su di te Grang, sempre con il notevole aiuto di Draco, abbiamo tratto la conclusione che, la parte che tieni nascosta, è proprio quella che noi stiamo cercando di tirare fuori…qualla un po’ più indipendente e spensierata, quella che ha voglia di provare cose nuove e vive…che vuole scoprire mille avventure…una parte più disinvolta…correggimi se sbaglio” spiegò accuratamente Daphne stando di fronte a me con le mani sui fianchi. Io feci di sì con il capo e lasciai che continuasse.
“Perciò abbiamo pensato che tu comunque, esteriormente voglia mantenere la tua natura classica, non che ci sia qualcosa di sbagliato, ma che interiormente tu possa esprimere quella repressa…” concluse la bionda mentre si faceva passare da Pansy tutta la biancheria che aveva scelto. Quando la stese sul letto per mostrarmela capii perfettamente di cosa stesse parlando Daphne. Molti erano completini scuri, provocanti e più accattivanti di quanto m’immaginavo, ma affatto volgari, anzi, erano sbarazzini, proprio come mi aveva descritto. Pizzo e raso non mancavano, ma nemmeno fantasie più sobrie. Notai che non avevano tirato fuori niente di bianco, forse perché la mia parte “pura” volevano lasciarla per i vestiti. Li osservai uno ad uno, alcuni erano addirittura nuovi. Nonstante fossero ben più di quanto io mi permettevo, con la convincente promessa della Greengrass, mi piacevano.
“Sì sono molto belli…mi piacciono tutti…” confermai ad alta voce mentre tutti annuivano soddisfatti.
“Perfetto!!” esclamarono gioviali Pansy e Daphne. Quest’ultima mi fece un cenno e disse.
“Allora comincia subito a provarli!”
Io la guardai un attimo stranita, inarcando un sopracciglio.
“Provarli?” chiesi dubbiosa. Entrambe annuirono.
“Certo Grang, vogliamo vedere come ti stanno, non puoi prendere qualcosa senza prima provartela…forza, vai lì dietro e comincia a indossarli…” rispose la Parkinson con tono convinto e un po’ ovvio. Io sbarrai gli occhi.
“Devo provarmi questa biancheria qui davanti a voi?!” domandai sconvolta più che altro per la presenza di Theodore e Blaise. Insomma, loro erano due ragazzi, io mi vergognavo!
“Hermione puoi stare tranquilla, non sei la prima ragazza che vediamo in biancheria intima, e poi noi siamo qui come esperti per giudicare i vestiti, non te…” fece Theo inizialmente con un sorrisino.
“E’ tutto apposto, noi siamo professionisti, non hai da temere” insistette Blaise con il suo tono molto rasserenante. Io allora volsi il mio sguardo a Draco che era del tutto impassibile e tranquillo.
“Ma io mi sento in imbarazzo” fu la mia flebile protesta.
“Andiamo ‘Mione, oltre ad essere stranamente seri durante queste lezioni, siamo tuoi amici!” cercò di convincermi il moro dagli occhi di cobalto. Affidai allora le mie speranze al mio biondo preferito.
“Draco! Tu non sei geloso?” provai a spronarlo.
“Geloso?! Dei miei migliori amici?! Figuriamoci…” rispose prontamente, quasi indignato. Poi il suo sguardo si ammorbidì e con un sorrisino incoraggiante m’indicò il “camerino”.
“Forza, che voglio proprio vederti” m’incoraggiò con una punta di malizia. Io mi arresi e con un sospiro afferrai il completino più vicino a me e mi apprestai per cambiarmi. Dietro il separè mi tolsi le scarpe e i vestiti con calma, finchè non andai a sfilarmi la mia semplice biancheria per indossare quella che avevo appena preso: erano un paio di culotte di pizzo nero bordate di smerli bianchi, con dietro tre bottoncini dello stesso colore, e il reggiseno a balconcino intonato, con un fiocchetto bianco nel mezzo. Esitai qualche istante prima di sporgere incerta il capo ed osservare i presenti arricciando le labbra. Poi mi decisi ad uscire e mi misi al centro del tondo tappeto rosso.
“Che dite?” chiesi un po’ insicura con un filo di voce, mentre mi stringevo nella braccia imbarazzata. Tutti mi guardarono ammirati.
“Wow ‘Mione stai benissimo!!” esclamò Blaise con entusiasmo. Pansy annuì e si alzò da dove era seduta, mi prese una mano e mi fece fare una giravolta.
“Oh sì, ci siamo decisamente Granger…decisamente…” commentò compiaciuta.
“Sei uno schianto Grang!” si limitò a dire Theodore gioviale. Daphne mi si affiancò a sua volta e m’invitò a guardarmi nello specchio. Rimasi piacevolmente sorpresa: stavo bene, e soprattutto, mi sentivo a mio agio, cosa che non mi sarei mai aspettata.
L’unico che non aveva parlato era stato Draco, ma il suo sguardo valeva più di mille parole. Avevo l’eccitante sensazione che, se avesse potuto, mi avrebbe sbattuta al muro in quel preciso istante.
“Hermione, voglio che una cosa sia chiara però…” disse la bionda che mi aveva messo in mano almeno altre cinque o sei completi intimi.
“Noi non vogliamo cambiarti o trasformarti, vogliamo aiutarti a mostrare quello che già sei, e a capire cose che, viste dal tuo punto di vista, non potresti capire. Perciò, se c’è qualcosa che non ti va di fare perché non ti ci senti, devi dirlo. E’ questa la nostra sfida: insegnarti lo Slytherin Way senza trasformarti…”
Io sentii un inaspettato moto di gratitudine verso la Serpeverde, e mi stupii di come loro riuscivano a capirmi così bene ed intuire i miei pensieri. Sul mio volto si dipinse un sorriso ampio.
“E’ tutto perfetto, ragazzi…tutto perfetto” risposi e senza farmi pregare tornai dietro al separè per provare gli altri completini intimi. Mentre m’infilavo le mutandine alla brasiliana di tulle verde smeraldo con dei ricami ai bordi neri, e un reggiseno che riprendeva quei ricami, sentii che avevano fatto partire della musica. Uscii con il sorriso e senza bisogno d’incoraggiamento feci una breve sfilata con tanto di giravolta e camminata di spalle. Tutti applaudirono divertiti e compiaciuti, Theodore mi lanciò qualche fischio di ammirazione e io scoppiai a ridere. Provai un altro completino nero di pizzo, con i laccetti delle mutandine e del reggiseno di raso rosso, e notai che Draco mi guardava sempre più voglioso, con un sorrisino decisamente sexy, e io con tutta me stessa cercai la forza di non svenire, o almeno di non saltargli addosso e compieri atti osceni lì davanti a tutti. Fu la volta di un paio di culotte blu zaffiro a gale, tutte bordate di argento e con alcuni nastrini del medesimo colore. Il reggiseno era senza spalline con dei brillantini.
Feci la mia sfilata, mi fermai con le mani sui fianchi ed esclamai.
“Con questo Bla, faccio pendant con i tuoi occhi!”
Lui rise, si alzò e passandomi una mano sulla vita cominciammo a sfilare insieme fra le risa generali. Dovevo ammettere che era anche un ottimo modello, nonostante facesse lo scemo. Il biondo mi lanciò un completino di raso grigio con sguardo divertito.
“Tieni allora, prova questo!” disse sogghignando. Io risi e m’infilai velocemente la biancheria che mi aveva dato. Uscii e mi guardai un po’ scettica.
“Non rende giustizia al colore dei tuoi occhi, Dra” commentai inzialmente seria per poi scoppiare a ridere di nuovo. Il Principe delle Serpi non si fece attendere e sfilai anche con lui, che alla fine mi fece fare una bella giravolta per poi prendermi fra le sue braccia e stamparmi un bacio sulle labbra mentre tutti applaudivano di nuovo. Io mi sentii quasi sciogliere; quel ragazzo stava seriamente minando il mio già instabile autocontrollo.
“Ehi ehi manco io!!” esclamò euforico Theodore porgendomi un completino verde chiaro. Misi anche quello e sfilai mano nella mano con il moretto che nonostante i suoi gesti esageratamente boriosi e compiaciuti, faceva DECISAMENTE bella figura come modello.
“Daphne, Pansy forza cambiatevi anche voi, sfilate insieme!” propose Blaise battendo le mani divertito. Le due ragazze non si fecero pregare e finimmo tutte e tre dietro il separè. Uscimmo con un serio sguardo da modella; io indossavo un completino di tulle color cioccolato, Daphne un completino di pizzo grigio-argentato e Pansy un completino di raso nero. Sfilammo uno accanto all’altra inizialmente con aria professionale, poi cominciammo a ridere e fare le sceme mentre i tre ragazzi non la smettevano di fischiare e battere le mani.
Quel pazzo pomeriggio non me lo sarei scordato mai.
“Bene…direi di passare ai vestiti…mettiti questo, avrai da provare delle cose bianche…” disse Pansy passandomi un semplice completino color panna. Io lo indossai mentre loro si rimettevano la divisa.
“Come abbiamo pensato, i vestiti devono rappresentare la parte di te che vuoi far vedere, ma lo devono fare…alla Serpeverde!” esclamò Theodore.
“Abbiamo selezionato molti vestiti che ti sarebbero potuti piacere, alcuni per il giorno e altri per la sera…” spiegò Draco notando il mio sguardo dubbioso. Io annuii. Daphne andò verso la sbarra dove erano appesi gli abiti e cominciò a tirare giù pantaloni, shorts e gonne, mentre Pansy si occupava di maglie, camicette, giacche e quant’altro. Mi spostai dal letto per permettere alle ragazze di posarci tutti i vestiti e cominciare a fare gli accostamenti sotto il mio sguardo ammirato.
“Tu Hermione sei una ragazza forte, determinata, orgogliosa, ma anche dolce e semplice…perciò abbiamo deciso di elimanere i colori troppo pastello e smielosi, ma lasciare quelli chiari per mettere il luce anche quella parte di te…” mi disse Daphne mentre cominciava a mostrarmi gli abiti uno ad uno.
“Cominciamo con questo…” fece Pansy porgendomi un paio di shorts non troppo corti, un po’ a palloncino, con la risvolta in fondo, una camicetta nera con il colletto rigido, un piccolo scollo stondato, e poi l’inzio dei bottoni. Mi vestii velocemente ed uscii guardandomi allo specchio. Le due ragazze arricciarono le labbra pensierose, poi la mora cominciò a cercare nel letto tirando fuori una cravatta bianca che mi mise al collo legandola distrattamente.
“Ci siamo, che dici Grang?” mi chiese Pansy sorridendo. Feci di sì con il capo guardandomi allo specchio. Niente di eccessivo, volgare, eccentrico…semplicemente me. Mi voltai verso i ragazzi passandomi le mani sulla camicetta.
“Che dite, vi piaccio?” domandai ai tre Serpeverde che mi guardavano come se stessero studiando qualche difficile pianta di Erbologia. Annuirono all’unisono e mi sorrisero. Dopo le prime incertezze allora presi coraggio e con più entusiasmo mi provai i vestiti che mi porgeva Daphne. Uscii fuori con un paio di pantaloni neri, una maglietta rossa con tante scritte nere, senza una manica da una parte, mentre l’altra era più larga e mi arrivava al gomito, e una cintura bianca in vita. Feci una breve camminata e tutti sorrisero compiaciuti. Mano a mano che provavo i vestiti mi scioglievo, come avevo fatto con la biancheria intima. Sfilai con una gonna bianca a pieghe, poco più sopra del ginocchio, una maglietta color pervinca con lo scollo a V e le maniche bordate con una striscia argentata. Poi con un paio di jeans chiari striati di blu e una cannottiera bianca con le spalline e lo scollo di brillanti e la scritte “I’m smart, cute, and too much for you”. Io feci una giravolta divertita e tutti applaudirono compiaciuti.
Continuai con una gonna nera liscia, con un po’ di spacco, una camicetta verde con le maniche a palloncino e le punte del colletto allungate. E ancora, pantaloni a tre quarti blu scuro, cannottiere celeste con un grande fiocco di raso su una spallina e coprispalle a mezze maniche bianco. E di nuovo, maglia a maniche lunghe nera, con dei disegni dorati su un fianco e lo scollo un po’ a barca, shorts scuri e una fine cintura fatta a catena dorata. E poi, pantacollant neri e sopra una lunga maglia di lana morbida verde scura, con il collo alto largo e le maniche che ai polsi si aprivano. Sfilavo davanti ai miei insegnanti divertita e sicura, mi guardavo allo specchio girandomi e rigirandomi, compiaciuta delle scelte dei miei “esperti”, che ancora una volta avevano azzeccato su tutto. Provai penso un’altra infinità di vestiti del genere finchè Daphne e Pansy soddisfatte mi dissero che era abbastanza.
“Ci siamo, ci siamo…e il giorno è sistemato…anche se il nostro vero obbiettivo sono…i vestiti da sera” disse la bionda facendomi l’occhiolino. Con un colpo di bacchetta cominciarono a togliere i vestiti dal letto e a metterli in una grande busta, probabilmente con il fondo incantato. Poi andarono alla sbarra e cominciarono a portarmi abiti su abiti, di tutte le specie. Mi spinsero dietro al separè per cominciare a provarli. Il primo era un semplice vestito nero, lungo fino al ginocchio, un una fascia di brillantini sotto il seno e un grande scollo sulla schiena. Feci la mia solita camminata, guardandomi allo specchio mentre i ragazzi annuivano compiaciuti. Daphne invece mi guardò dubbiosa, come se mancasse qualcosa.
“Granger che numero hai di scarpe?” mi domandò interrogativa.
“Trentotto…” risposi mentre mi guardavo il vestito. Lei annuì e andò dietro la fila di vestiti. Notai che c’era un’altra scatola che non avevo visto prima. Uscì da lì dietro con in mano un paio di semplici decoltè nere con il tacco non troppo alto, né troppo fine. Me le porse e io le misi ai piedi.
“Decisamente meglio…” commentò Pansy mentre mi prendeva la mano e mi faceva camminare un po’. Poi mi rimandò dietro il camerino a cambiarmi. Tornai con indosso un vestitino color viola chiaro, la gonna era a strati incrociati e la stoffa sembrava spiegazzata, mentre il corpetto era di raso. Era un po’ corto, ma mi piaceva. Ne provai un altro: era bianco e nero, con le spalline fini, delle fantasie sul corpetto e dei ricami in fondo alla gonna, che davanti era corta ma dietro si allungava con una specie di strascico, Lo presi con le mani e sfilando, feci una sontuosa giravolta sventolandolo. Tutti applaudirono. Poi fu la volta di un vestitino liscio, color panna, senza maniche ma che si legava al collo, e lì aveva un ricamo di brillantini. E ancora, provai un vestito verde smeraldo, con il corpetto senza spalline e dei ricami neri, e la gonna che dalla vita andava ad allargarsi, arrivando al ginocchio con degli smerli di pizzo. E poi un altro simile, nero, con dei fiori bianchi sul seno e sulla vita. Andai avanti a provare abiti per un bel po’, sfilando e ridendo, seguendo la musica di sottofondo, provando l’entrata al ballo con Draco, Blaise e Theodore, insomma divertendomi com’era tanto che non facevo. Mi buttai sul letto sfinita con ancora indosso un vestito blu che lasciava scoperta quasi tutta la schiena.
“Bene, per oggi abbiamo finito…è stata una lezione decisamente piacevole!” esclamò Theodore gioviale. Le due ragazze annuirono.
“Hermione, i vestiti che ti piacciono tienili, sono praticamente nuovi, li avrò messi una volta e due, e ora non li metto più…” mi disse Daphne porgendomi due grandi buste dove aveva raggruppato tutti i vestiti che avevo provato. Io rimasi sbalordita.
“Daphne, non posso accettare…ci saranno duemila galeoni di vestiti lì dentro!” ribattei sconcertata. Lei sorrise.
“Oh andiamo, che problema c’è!! Guarda ti conviene prenderli ora che sennò ci ripenso!” rispose ridacchiando e mettendomi in mano le buste.
“Ci vediamo Grang!” mi salutò Pansy sorridendo prima di uscire con Daphne. Anche Theodore e Blaise mi salutarono con un bacio sulla guancia e se ne andarono. Restammo io e Draco soli, come al solito, e io mi girai verso di lui con un sorriso compiaciuto.
“Allora, ti piaccio?” gli chiesi con una nota di malizia. Il suo sguardo quasi famelico mi squadrò da capo a piedi, e io mi mordicchiai il labbro inferiore.
“Da morire…” disse con voce strascicata prima di imprigionarmi a letto con il suo corpo. Mi baciò con passione, e io fui più che felice di essermi presa la giornata libera.


Spazio dell'Autrice.

Grang, io proporrei di prenderti LA VITA libera! xD Voi no? xD Questo capitolo mi è piaciuto da matti!! Cioè immaginare Hermione che sfila davanti ai cinque, ridendo e scherzando, con la musica, Daphne e Pansy che le danno consigli e gli altri tre che fanno gli stupidi è stato fantastico. Non so perchè nelle FF si è diffuso la credenza che fra di loro i Serpeverde siano tutti freddi e intoccabili: MA QUANDO MAI!! Gente, noi siamo esseri umani, e ci vogliamo DIVERTIRE!! Divertire il più possibile!! Solo perchè non andiamo in giro a spargere dolcezze con quel cretino di Potter, mica vuol dire che trattiamo gli amici con freddezza! Anzi!! Noi si che sappiamo cos'è l'amicizia! Tzè! u.u Ops, mi sono fatta prendere dalla foga, scusate. La faticaccia di questo capitolo è stato descrivere i vestiti, che non sembra ma è davvero difficile! Insomma, spero che vi sia piaciuto e che vi abbia fatto divertire!!

Risposte alle recensioni:

PikkulaSere: ehi cara mi stavi facendo preoccupare, vedevo che non mi commentavi e pensavo che non mi adorassi più!! sigh sigh Ma poi quando ho visto la tua recensione sono saltata su dalla gioia! Mi unisco alla tua idea di clonare Draco e Blaise!! Sììì tanti Bla e Dra tutti per noi!! *_* Farebbero felici non poche ragazze, non pensi? Dovremmo lavorarci! xD Procedo anche io con ordine.
1) UCCIDIAMOLO, UCCIDIAMOLO!! E' davvero un piagnone senza palle, insomma sempre lì tutto smielato e depresso, mi mette una rabbia!! Reagisci cazzo!! No seh, è troppo stupido. Mi piace l'idea di farlo uccidere da Draco *_* Farai felice un po' di gente mi sa...
2) Oh sì Draco sul letto con la sigaretta era una visione decisamente SEXY, ma la Grang ovviamente era concentrata sulle sue paranoie di Grifondoro, anche se effettivamente essendo lì con Blaise non poteva saltargli addosso (o forse sì? xD). Ormai Wilde riesco ad infilarcelo sempre, ma io amo quell'uomo!! *_* Eheh notevole anche il doppio senso!E mi piaceva che facesse il finto offeso perchè quando c'era da portare un esempio negativo prendevano lui!! bwuhaha ma se lui è il cattivo ragazzo...il super seducente cattivo ragazzo :Q__
3) Beh che noi Serpi siamo i migliori lo sappiamo, ma effettivamente la Grang è un po' ingenua: cioè si vede lontano un chilometro che garba a quel deficiente! Però effettivamente Draco poteva essere un po' più delicato! Ma per questo c'è il nostro adorato Blaise, ovviamente!
Insomma, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e ti ringrazio per le bellissime recensioni che mi lasci sempre e mi fanno sempre ridere!! *_* Baci cara!!

glumbumble: ciao! Beh allora ben tornata dalla vacanze, so che è dura, ma almeno sono felice che la mia storia ti tenga compagnia!! Wow, per me è una soddisfazione enorme sentirmi dire che ti sto cominciando a far odiare Potter *_* Mi sento realizzata in questi momenti *_* Eh beh si capiva che gli piaceva Hermione sì, l'hanno capito anche Dra e Bla...tutti meno la Grang, ovviamente! Della scommessa se ne riparlerà fra un po', ora bisogna concentrarsi sulla festa! E proprio per questo, dispiace anche a me, ma mi serve, proprio per motivi tecnici, il punto di vista di Hermione, ma non ti preoccupare: già il prossimo sarà per la maggiorparte dal punto di vista di Draco...che dire poi, grazie mille della recensione! Baci.

Dark_angel: grazie mille della recensione cara!! Spero che anche questo chap ti sia piaciuto!! Baci.

pikkola_Lilith: ciao!! Sì grazie il week-end è stato divertente, anche se mi mancavate voi e la mia FF! Comunque...effettivamente la Grang potrebbe essere un po' più sveglia, insomma si vede lontano un miglio! Beh sono felice che lo Slytherin Way ti faccia divertire!! xD Grazie mille per la recensione, spero che il capitolo ti sia piaciuto! Baci.

Ili91: Ciao!! Potter nasconde sempre qualcosa, è così stupido... xD Purtroppo non posso darti anticipazioni perchè sennò addio effetto sorpresa! xD Effettivamente la prima lezione era più esilarante, la seconda è stata un po' più seria, ma penso di essermi rifatta con questa che è un delirio totale!! xD Grazie mille per la recensione e per il pensiero, sì mi sono divertita al mare! ^_^ Baci.

_Giuli95_: Hermione secondo me non c'è e non ci fa!! XD Comunque la tua riflessione è giusta, Hermione non lo vuole accettare ma effettivamente è palese che Harry è cotto di lei...spero che anche questa terza lezione ti sia piaciuta! Grazie mille per la recensione! Baci.

kiamilachan: ma ciao! Wow sono contenta che tu abbia cambiato opinione sulla mia FF, anche se un po' mi è dispiaciuto sapere che all'inzio non ti piaceva! va beh, almeno ti ho fatto cambiare idea!! xD Bella l'idea della storia di sesso, però non è così, nella mia storia Harry è più buono e puro da questo punto di vista, non mi sembrava il tipo da storie di sesso così per niente...hai ragione, Draco geloso è fantastico, ma questo non è stato niente, proprio un piccolo accenno...andando avanti sarà anche meglio! Comunque, grazie mille per la recensione (che per la cronaca io adoro le recensioni lunghe xD) e spero che anche questo chap ti sia piaciuto, ho anche aggiornato presto come avevi chiesto!! Baci.

foxina: io sinceramente mi metterei a fare QUALUNQUE cosa con una spiegazione di Draco e Blaise xD Eheh il nostro caro Theo, l'ho messo apposta in questo chap, e spero ti sia piaciuto! Va beh che poi Dra e Bla sono unici, ma lui mi sembra il completamento perfetto dei due, non trovi? Mi hai fatto troppo ridere quando hai detto di Potter che deve stare in un angolino ad autocommiserarsi!! bwuhahaha! Grande! Va beh, grazie mille per la recensione! Baci.

elly91: comincio anche io ringraziandoti subito dei complimenti, sei stata molto gentile e mi hai fatta molto felice! Una cosa che effettivamente ho notato anche io, che ultimamente si trovano in giro FF con pessime sintassi ed errori ortografici...io personalmente ci tengo molto e cerco il più possibile di starci attenta, anche se a volte non ricontrollo per pigrizia xD Lo Slytherin Way in effetti è quello che preferisco anche io! Bene, metterò anche te in lista per le lezioni! Grazie mille per la recensione! Baci.

3x2: wow che onore sapere che la tua prima recensione su EFP l'hai lasciata a me!!! *_* *_* *_* Mi hai fatto molto contenta, specialmente dicendomi che non puoi fare a meno della mia FF!! E' bellissimo! Eheh allora avevo ragione, ho fatto bene a far separare un po' Draco e Hermione! xD Ovviamente non pretendevo che ti mancassi come Draco, ci mancherebbe!! xD Grazie mille per tutti i fantastici complimenti, sei stata davvero gentilissima!! *_* Sìììì un meteorite che cade sul bambino-che-PURTROPPO-è-sopravvissuto!! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Baci e grazie ancora per la recensione!

Hollina: mamma mia Potter fa andare in depressione anche me, ma perchè non si taglia le vene come gli emo e si leva di torno? Quasi quasi ci faccio un pensierino!! Eh eh Draco comincia a sentire qualcosa...chissà!! Grazie mille della recensione! Baci.

anna96: eh ma alla fine il nostro carciofo baccalà se le cerca!! E' ovvio che Hermione non lo amerà mai, insomma lei ha Draco! Potty non reggerebbe mai il confronto! Beh è ovvio che noi Serpeverde siamo migliori dei Corvonero...ora che ci penso...siamo migliori di tutti! xD Eh ma che ci volete fare? xD Beh visto che Blaise ti piace tanto, al progetto DM potremmo aggiungere quello BZ, tanto che ci siamo! Se si fa trenta, possiamo fare anche trentuno! Grazie mille della recensione! Baci.

SlytherinAngel: amoreee ora tu sei via, sigh perciò ne riparleremo su msn, quando leggerai anche gli altri chap! Baci ti amo di bene!!

Ringrazio infine tutti quelli che hanno letto!! (ma li ringrazierei meglio se sapessi chi sono, e per sapere che sono potrebbero lasciarmi una bella recensioncina che mi farebbe tanto tanto felice *_*)

That's all folks!

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Capitolo 24
*** La vita è una questione di punti di vista ***


Hello folks!! Come va? Scusate il lieve ritardo, ma oggi la mia dolce e cara nonna mi ha letteralmente buttato giù dal letto all'alba (le dieci xD) per spedirmi dal parrucchiere dove ho sprecato tutta la mattinata. In compenso però, ora i miei capelli sono lisci e sensati *_* Effettivamente ho fatto un caschetto che mi ricorda molto Pansy...va beh lo so che a voi non ve ne frega una mazza, lo dico per sport!! A proposito, ora ci sono i sorteggi della Champions League, perciò mi sbrigo a postare che devo vedere se, con un po' di fortuna, il Chelsea capita nel girone della Fiorentina e finalmente, per una volta, non devo attraversare la manica per vedere i miei Blues! Via su vi lascio al capitolo, narrato dal punto di vista del nostro Draco *_*
Enjoy the chapter!


“Blaise” chiamai il mio migliore amico che stava parlando animatamente con Pansy di qualcosa che riguardava sicuramente la festa di San Valentino. Il moro m’ignorò,  o più probabilmente non si accorse che lo stavo chiamando. Così gli toccai il braccio.
“Bla” riprovai, ma lui continuava a prestare attenzione alla Parkinson. Allora lo strattonai.
“Blaise!” dissi un po’ più forte, ma lui m’ignorò nuovamente. Infastidito al massimo (odiavo quando le persone non mi consideravano), lo presi per le spalle chiamandolo a gran voce.
“BLAISE!”
Il moro si voltò finalmente verso di me, come mezzo tavolo Serpeverde del resto, e mi guardò facendo una smorfia.
“Draco, stavo parlando, non s’interrompono le persone quando parlano” fece indispettito mentre storceva la bocca. Io sbuffai.
“Se ti chiamo così insistentemente ci sarà un motivo!” sbottai incrociando le braccia al petto. Lui alzò gli occhi al cielo e fece un’espressione annoiata e rassegnata.
“Lo so qual è il motivo, in questi giorni a pranzo e a cena non fai che ripetermelo! Sì, li vedo Hermione e Potter, sì lo vedo come lui la guarda, sì lo vedo che si fanno le coccole, sì lo vedo che si baciano, sì lo so che Potter è innamorato di lei” esclamò il mio migliore amico con una nota di esasperazione nella voce. Io sbuffai di nuovo seccato.
“Potresti essere un po’ più comprensivo, devo starmene qui come un fesso a contemplare Potter che non la finisce di mettere le sue manacce addosso a Hermione, senza smettere di guardarla neanche per un istante!!” esclamai alterato passandomi una mano fra i capelli con fare irritato. Mi ripetevo mentalmente tutte le ragioni per cui non avrei dovuto schiantarlo all’istante, o alzarmi e spaccargli quello stupido faccino davanti a tutti. Blaise sospirò e, scusandosi con Pansy, mi prestò la sua attenzione da migliore amico premuroso e preoccupato. Mi posò una mano sulla spalla e mi parlò.
“Ne hai parlato con Hermione di questa cosa?”
Io annuii con il capo sempre più nervoso. Il mio già pessimo umore era messo seriamente a dura prova.
“Certo che ne ho parlato con lei, ma l’hai sentita tu stesso: lei è FERMAMENTE convinta che le attenzioni di Potter siano COMPLETAMENTE disinteressate, come quelle di un fratello ad una sorella…che grande stronzata. Si vede lontano due chilometri che quel microcefalo se la farebbe qui davanti a tutti!” sbottai quasi ringhiando.
“Dai su Dra calmo…magari è vero…non devi essere così geloso” rispose Blaise. Io mi girai verso di lui e lo fulminai con lo sguardo.
“Non devo essere così geloso? Parli bene te!! Potter non si mangia con gli occhi e con le mani la TUA ragazza!” mi sfogai dovendo stringere un pugno per non afferrare la baccheta e risparmiare tante fatiche al Signore Oscuro. Blaise invece di rivolgermi uno sguardo comprensivo, inarcò un sopracciglio compiaciuto.
“La tua ragazza?” chiese con un ghigno soddisfatto. Io feci una smorfia e lo guardai interdetto.
“Sì Zab, non so se te ne sei accorto, ma io e la Granger ormai ci frequentiamo da un mese, senza contare la storia di sesso prima delle vacanze…ho tutto il diritto di rivendicarla come ragazza, e per questo di uccidere Potter…” spiegai concludendo con un sorriso decisamente sadico. Ok facevo leggermente paura, ma io ero sempre stato abituato ad essere viziato, e di conseguenza possessivo. Figlio unico ricoperto di regali e attenzioni che erano mie e solo mie. Ovvio che anche con le ragazze mi capitava di essere geloso, a meno che non si trattasse dei miei migliori amici, né si sfociasse nel ridicolo. Ma ora si trattava del mio peggior nemico, la persona che odiavo di più nel raggio di chilometri, e stava ripetutamente mettendo le sue luride mani su quella che ormai, era la mia ragazza. Inutile negarlo. Non ce n’era motivo. Era un mese oramai che tutti i giorni ci vedevamo, passavamo del tempo insieme, e lei mi faceva sentire vivo, euforico. Non mi annoiavo, non c’era niente di ovvio, e finalmente ero riuscito a trovare una ragazza che sapeva tenermi testa in una maniera impressionante ed eccitante. Non potevo lasciarmela scappare. Mezzosangue o no.
“E lei questo lo sa?” insistette il mio migliore amico sempre compiaciuto.
“Beh penso che sia logico…mi sa che solo tu non te ne rendevi conto Bla!” lo schernii un po’ ridacchiando. Lui mi diede una pacca sulla spalla con un sorrisino divertito. Io continuai a guardare fulminante Potter che non la smetteva con i suoi sorrisini gentili e le sue dolci carezze.
“No seriamente…secondo te il Signore Oscuro si offenderebbe poi così tanto se giustiziassi Potter qui seduta stante?” commentai sarcastico.
“Ma dai Draco, stai tranquillo…lui è solo il suo migliore amico…” cercò di rincuorarmi.
“Beh ma se le vuole le coccole del migliore amico perché non gliele fai te, eh?! Perché?! A me starebbe più che bene, naturalmente, tu saresti perfetto!! Potresti baciarla e tocchicchiarla quanto vuoi!! Invece no, Potter!! Quell’immondo essere insignificante…” sbraitai alterato. Blaise invece rimase impassibile e continuò a darmi pacche sulla spalla.
“Proporrò alla Grang questo scambio…” rispose con tranquillità.
“Le hai detto di Hogsmeade?” mi chiese il moro bevendo un po’ di succo di zucca.
“No ancora no, volevo proporglielo oggi…” ribattei cercando di tornare impassibile.
“Vedi di essere molto convincente…Hermione è contraria ad infrangere le regole” suggerì Blaise. Io lo guardai con sufficienza.
“Ma mi hai visto? Basterà un niente per convincerla…sono il ragazzo più bello della scuola!” sbottai quasi indignato. Lui ridacchiò.
“E il più insopportabile…” aggiunse ghignando. Io feci spallucce.
“Te lo concedo…” ribattei con un sorrisino. Lo sguardo mi cadde nuovamente su Potter che stava ridendo e abbracciando Hermione. Presi il mio bicchiere quasi con violenza e buttai giù tutto il succo di zucca in un sorso solo. Poi feci una smorfia e presi Blaise per un braccio.
“Vieni, ho un disperato bisogno di alcohol…” dissi prima di trascinarlo fuori dalla Sala Grande.
                                                                                       *

“Non so ancora come avete fatto a convincermi” fece Hermione sospirando rassegnata mentre io finivo di preparare la pozione polisucco.
“Oh lo sai benessimo come ho fatto a convincerti…” ribattei malizioso mentre le facevo l’occhiolino. Blaise e Theodore scoppiarono a ridere e la riccia fece una smorfia di disappunto. Si buttò sul mio letto e sospirò di nuovo.
“Allora Grang ricapitoliamo il piano…ora berrai un sorso di pozione polisucco e prenderai le sembianze di Tracey che oggi ha deciso di non venire a Hogsmeade…quando arriveremo là la pozione avrà smesso di funzionare e sarai tornata la nostra carina Grifondoro, perciò terrai sempre il mantello e il cappuccio, non si sa mai. Faremo la nostra bella e divertenta gitarella, e al ritorno, berrai un altro po’ di pozione che ci porteremo dietro e tornerai a Hogwarts sana e salva” spiegò accuratamente Theo gesticolando minuziosamente. Io stavo preparando alcune fiale da tenere nel mantello in caso che la pozione smettesse di funzionare durante il tragitto.
“Se mi scoprono mi uccidono!! Anzi peggio…mi cacciano dalla scuola! Sono una Caposcuola, la mia casa è stata punita tutta, sto facendo una cosa orribile!” piagnucolò quasi la Granger con una nota d’isteria.
“Oh andiamo Grang!! Datti una calmata! Non ci scoprirà nessuno! Siamo Serpeverde, dannazione! I nostri piani malefici sono perfetti!” esclamò Pansy spronandola un po’. Hermione si coprì il viso con le mani e abbassò il capo.
“Sto partecipando ad un perfetto piano malefico dei Serpeverde!” bofonchiò sconcertata.
“Granger, pensavamo che quella fase fosse superata” risposi io aggiungendo i capelli della nostra compagna nelle fiale. Lei mi guardò sempre con l’aria sconvolta.
“Finchè erano lezione su come bere, vestirsi o fumare ok ma…rischio seriamente l’espulsione! Sono un’incosciente!” si lamentò praticamente con se stessa. Io mi sedetti accanto a lei e le cinsi le spalle con il braccio. La feci appoggiare su di me e le stampai un bacio sulle labbra.
“Ha ragione Pansy, devi stare tranquilla, siamo i migliori in questo campo…anzi, ora che ci penso…siamo i migliori in tutto…perciò rilassati, bevi questa, e vieni a divertirti con noi…” le dissi cominciando ad accarezzarle delicatamente i capelli e a guardarlo intensamente. Sapevo che non riusciva a resistere. Infatti sul suo volto si dipinse un’espressione arrendevole e mi sorrise lievemente, annuendo.
“E poi è assoluamente necessario che tu venga a Hogsmeade, per due ragioni…” fece Daphne appoggiandosi alla colonna del baldacchino, accanto a Hermione.
“Prima di tutto, ti serve un vestito adatto per la festa…” esordì facendole l’occhiolino. La Grifondoro la guardò divertita e sbalordita allo stesso tempo.
“Vuoi dirmi che fra tutti i vestiti che mi hai dato, non ce n’è uno adatto alla festa?!” sbottò ridacchiando. Daphne si voltò verso Blaise che scosse il capo fintamente rassegnato.
“La ragazza non ha ancora capito quanto incredibilmente trasgressiva sarà questa festa…” commentò il moro dagli occhi cobalto. Hermione alzò le mani con innocenza.
“Ok ok, lo so che è la cosa più sconsiderata del mondo ma, mi fido!” mise subito in chiaro con un sorriso. Io ghignai compiaciuto.
“E la seconda, quale sarebbe?” chiese poi la riccia in direzione di Daph.
“Che finalmente oggi potrai passare in santa pace, un divertente giornata fuori con noi, senza il pericolo di avere i tuoi amichetti intorno!!” esclamò allegra la bionda.
“A proposito dei tuoi amichetti…” feci io con tono quasi disgustato.
“Che scusa li hai imbarcato?” le domandai passandole un dito sulla guancia.
“Che la Sprite mi aveva chiesto aiuto a fare l’inventario delle piante e che ci avrei messo tutto il giorno…loro comunque passeranno la giornata a giocare a Quidditch, perciò saranno troppo impegnati per prensare a me…” rispose atona la Granger.
“O troppo stupidi per pensare…e basta?” ribattei sarcastico e tagliente. Lei mi guardò male, mettendosi le mani sui fianchi e acquisendo un posa severa.
“Smettila Malfoy!” mi rimproverò indispettita. Io alzai gli occhi al cielo e lasciai perdere.
“Dai forza dobbiamo avviarci…” disse Blaise mettendosi il pesante mantello sulle spalle. Io allora porsi una fiala a Hermione che la bevve senza esitazione. Fece una smorfia disgustata e il suo viso cominciò a mutare finchè non diventò quello di Tracey Davis, la migliore amica di Millicent. Le posai il mantello con lo stemma di Serpeverde sulle spalle, e le misi una sciarpa verde argento al collo, che oltre a parare il freddo, le sarebbe servita anche per coprirsi un po’ il volto quando le sembianze sarebbero tornate le sue. Così, ci avviammo tutti e sei verso la Sala d’Ingresso, dove si dovevano riunire tutti gli studenti che quel sabato volevano e potevano andare a Hogsmeade. Per la strada Hermione stava in silenzio e mandava lo sguardo in giro come se fosse a disagio. Io avvicinai le mie labbra al suo orecchio e con voce roca le sussurai.
“Stai tranquilla, andrà tutto bene…arrivati là prometto che ci divertiremo…”
Lei mi sorrise e annuì con il capo. Il viaggio fino a Hogsmeade lo facemmo scherzando fra di noi, cercando però di non fare baccano e attirare l’attenzione dei professori, che in testa alla fila, ci stavan accompagnando. Arrivati nel villaggio magico ci dileguammo subito fra la folla, passando per il centro e infilandoci nelle vie secondarie. Hermione ad un certo punto si appoggiò ad un muro piegandosi un po’ su sé stessa, e quando tirò sù il viso vedemmo che era tornata ad avere il suo aspetto originale. Mi affiancai a lei e le cinsi i fianchi dandole un bacio.
“Ben tornata Grang…” le dissi sorridendo con una nota di malizia. Lei ricambiò il sorriso.
“Allora, quali loschi piani avente in mente per oggi?” chiese la Grifondoro affiancandosi a Blaise.
“Prima di tutto shopping!!” esclamò Daphne mentre cominciavano ad incamminarci per tornare sulle vie centrali. Hermione sorrise divertita.
“E poi ti volevamo portare in un locale carino che hanno aperto da poco…anche perché non ci sembrava proprio il caso di andare ai Tre Manici di Scopa” continuò Theo. Io sfilai dalla tasca del mantello un pacchetto di sigarette, e prima di mettermene una fra le labbra, lo porsi a Hermione. Lei arricciò la bocca per un istante, poi ne prese una e l’accese senza obbiezioni. Tutti e cinque la imitammo. Quando imboccammo la via dei negozi si tirò su il cappuccio. Blaise e Pansy non la smettevano di parlare e sclerare pensando alla festa e a tutto quello che sarebbe servito. Noi ci limitavamo a guardare la scena da fuori e ridere dei due che sembravano terribilmente presi dall’argomento da non accorgersi che sbraitavano divertiti.
“Ci servano i cubi Zab, i cubi!! Ti sei già dimenticato dei cubi?!” fece Pansy strattonandolo per il braccio.
“Non ho tempo di pensare ai cubi, ora ci servono le tende Pans, le tende!!” ribattè lui con lo stesso tono della ragazza.
“Le tende possono aspettare…la cosa più importante è il rifornimento d’alcohol” disse giustamente Theodore infilandosi nel delirio dei due.
“Ha ragione Theo, io ho già in mente un serie di cocktail spaziali, ma mi serve un bel po’ di roba!” esclamò la mora battendo il cinque a Nott.
“Ragazzi calmi, ci stiamo dimenticando dei vestiti…” cercò di riordinare tutte le priorità Daphne.
“Andiamo alla boutique di Mark Harris…” suggerii io con tono pacato, mentre mi godevo il mio migliore amico che pensava febbrilmente. Vidi Hermione spalancare gli occhi.
“Tu sei pazzo Draco! Non posso permettermi nemmeno di respirare lì dentro!” si lamentò la riccia con una nota di amarezza. Io la strinsi un po’ a me.
“Tu non ti devi preoccupare…” risposi guardandola eloquente. La sentii irrigidirsi immediatamente e puntarmi il dito contro.
“Draco Lucius Malfoy, non ci provare neanche lontanamente!! Non farai quello che sto pensando! Neanche morto!” sbraitò Hermione con tono testerdo e alterato. Io alzai gli occhi al cielo.
“Primo, io faccio tutto quello che mi pare, e non sarai certo tu a fermarmi…secondo, considerando che siamo stati noi a coinvolgerti in questa assurda situazione, mi pare il minimo!” risposi con decisione. Le guance della Grifondoro si colorarono d’indignazione.
“Sei uno stronzo…” bofonchiò indispettita incrociando le braccia al petto. Risi del suo ostentato orgoglio, della sua testardaggine, della sua fierezza, ne risi compiaciuto.
“Questa non era una novità Granger, ma mi hanno accusato di questo per cose molto più degne…fare un regalo alla mia ragazza non mi sembra una cosa proprio stronza…certo, la vita è una questione di punti di vista…però…” dissi con la risata che mi moriva sulle labbra e un sorriso divertito e soddisfatto che mi dipingeva il volto. La vidi abbandonare l’espressione offesa e orgogliosa per fare spazio alla piacevole incredulità. Nei suoi occhi passò una scintilla di felicità, e si morse un labbro sotto il mio sguardo intenso. E così mentre gli altri continuavano a parlare di tutto l’occorrente per la festa io baciai Hermione nascosto dalla folla. Lei mi regalò un sorriso raggiante e ci avviammo verso il negozio che avevo indicato. Era effettivamente la boutique più costosa e prestigiosa dell’intero villaggio, ma noi eravamo effettivamente abituati ad avere il meglio, visto che eravamo il meglio. Entrammo e salutammo cortesemente le commesse che stavano dietro il bancone. Il negozio era enorme, ed era diviso in reparto uomo e reparto donna. Nonostante questo, ci avviammo tutti insieme nella parte dedicata ai vestiti femminili: sapevamo che Daphne e Pansy volevano i nostri giudizi, e anche Hermione avrebbe gradito. Le mie due compagne di casata si avventurarono immediatamente verso il genere di vestiti che la festa avrebbe richiesto. La Granger, presa in contropiede infatti, spalancò gli occhi frastornata quando Daph e Pans cominciarono a poggiare su un tavolo li davanti dei mini vestiti decisamente provocanti.
“Daphne, io non mi sento a mio agio!” si appellò immediatamente Hermione a quello che la bionda le aveva detto all’ultima lezione di Slytherin Way. Lei rise e fece no con il dito.
“Qui non vale Grang, la festa è a tema, e ti devi vestire rispettandolo…” ribattè divertita mentre continuava a guardare i vestiti. La Grifondoro tirò su un tubino rosso che lasciava davvero poco spazio all’immaginazione e lo indicò scettica.
“Il tema sarebbe il porno?” chiese sarcastica. Io ridacchiai insieme agli altri.
“No, il tema è la lussuria, che è ben diversa…e decisamente meno volgare…” rispose Blaise facendo l’occhiolino a Hermione. Lei abbassò le spalle sconfitta.
“Pensavo che almeno tu mi avresti salvato Bla!!” esclamò abbattuta la riccia. Si passò una mano fra i capelli come per prendere coraggio e cominciò a lanciare qualche occhiata agli abiti.
“Forza Granger, ti aiuto io a cercare qualcosa di adatto…” le dissi prendendole la mano e attirandola verso le lunghe file di vestiti. Lei sbuffò.
“Non c’è niente di adatto a me, in questo genere…” ribattè contrariata mentre con sguardo critico osservava tutti i capi. Io tirai fuori un vestitino nero corto con lo scollo a barca, le maniche e il corpetto di pizzo semitrasparente, mentre la gonna era solo una fascia nera lucida. Lei mi guardò spalancando gli occhi.
“Se io mi metto questo vestito, tu vieni in mutande!” esclamò stizzita. Io scoppiai a ridere insieme agli altri che avevano sentito la battuta.
“Ok, ci sto! Tanto ormai tutte le Serpeverde mi hanno visto in mutande…per non dire senza!” risposi sarcastico. Lei inarcò le sopracciglia.
“Secondo un giorno scoppierai da quanto sei pieno di te…e ora impegnati a cercarmi un vestito decente!” ribattè spingendomi verso gli scaffali. Daphne e Pansy si stavano ormai già provando circa ottocento mila vestiti, uscendo dal camerino e sfilando davanti allo specchio con aria provocante. Blaise e Theodore battevano le mani compiaciuti mentre io mi limitavo a dire che stavano benissimo. Intanto Hermione non era riuscita ancora a trovare qualcosa che si accettasse anche solo di provare.
“Dai Grang te l’ho detto, è la festa della lussuria, pensa come se fosse una festa in maschera!” cercò di convincerla Bla, che in risposta ottenne uno sguardo truce e una minaccia di far girare in mutande anche lui. Ad un certo punto, verso il cinquantesimo vestito provato dalle due Serpeverde, un vestito particolare attirò la mia attenzione. Era di un intenso verde smeraldo, di raso, senza spalline, con la gonna corta a palloncino, una fascia fra la vita e il seno, e nel mezzo a quella, un fiore sempre di raso. Lasciava la schiena quasi del tutto scoperta e le gambe non erano da meno, ma era molto elegante.
“Granger, ho trovato…” le dissi mostrandole l’abito. Lei lo guardò per un minuto buono studiandolo accuratamente, e alla fine sospirò arrendevole.
“Mi sa che è la cosa più decorosa che posso permettermi d’indossare, perciò va bene…” acconsentì prendendolo e andando verso il camerino. Io mi misi fra Blaise e Theodore incrociando le braccia al petto e guardando Pansy sfilare in un abitino dorato molto aderente, con un scollo decisamente provocante. Dopo qualche minuto, si fece vedere anche Hermione. L’abito la fasciava perfettamente, la gonna metteva in risalto le sue gambe snelle, mentre i capelli, che aveva sciolto, le ricadevano dolcemente sulle spalle nude. Era davvero splendida. Venne verso di noi facendo una piccola giravolta.
“Che ne pensate?” chiese un po’ insicura, continuando a cercare di abbassare la gonna.
“Che sei bellissima!” rispose immediatamente Blaise andandole incontro. Le prese una mano e le girò intorno, per poi falla andare avanti e indietro mentra la guardava ammirato.
“Sei assolutamente sexy Grang!” commentò Theo con un ghigno compiaciuto. La Grifondoro allora si girò verso di me e fece una smorfia incerta.
“Che dici?” mi domandò stringendosi nella braccia. Io mi avvicinai lentamente a lei, facendola crogiolare nel mio sguardo intenso e indecifrabile. Le riavviai i capelli senza smettere di fissarla negli occhi.
“Dico che durante la festa non dovrò perderti d’occhio nemmeno per un istante!” ribattei mentre sulle mie labbra errò un sorriso malizioso. Lei lo fece scomparire imprigionando la mia bocca con la sua.
Daphne e Pansy finalmente avevano scelto: la bionda aveva preso un vestitino viola senza spalline, fatto quasi a fascia sul seno, mentre il resto dell’abito scendeva dritto, lasciando sotto le ascelle e la schiena scoperta. La mora invece aveva optato per un vestito nero, che si legava dietro il collo, con la parte di sopra lucida e quella sotto al seno attaccata alla precedente solo nell’incavo, scendendo e andando a fasciare il corpo, finendo in una fascia lucida anch’essa.
“Ora dovete pensare a noi!” esclamò Theodore avviandosi verso il reparto uomo.
“No no…” rispose la Granger incrociando le braccia al petto.
“Voi venite in mutande!”


Spazio dell'Autrice.

Sììììì li vogliamo in mutandeee!! xD Ma anche nudi!! Come se mezza Hogwarts non li avesse già visti! Allora allora...in questo capitolo si chiarisce finalmente il rapporto fra Draco e Hermione: stanno insieme, sentenzia il nsotro Principe di Slytherin, con anche un po' di ovvietà. E vediamo che è follemente geloso di Potter, tanto che sta seriamente pensando di ucciderlo (e mi sa che con questo ho fatto felice praticamente tutti i miei lettori, che ho notato, non ce n'è uno che sopporta Potty! (Ci credo, è un cretino, un lurido essere immondo NdDraco Sì amore hai ragione, invece tu sei splendido! NdMe Lo so, è per questo che mi hai sposato NdDraco) Hermione si è anche fatto convincere ad andare a Hogsmeade e stare tranquilla senza i soliti polli sempre intorno!! Allelujaaa!! E ovviamente si diverte tantissimo, come darle torto? xD Che dire, spero che il capitolo sia piaciuto, anche se la gita a Hogsmeade non è ancora propriamente finita. xD

Risposte alle recensioni:

_Sayuri: eheh anche a me le Serpi spesso mi fanno morire dal ridere, e nel mio caso è davvero una cosa strana, visto che sono io stessa a immaginarmeli! Ma davvero, certe volte rileggo i capitoli e rido da sola xD Hermione si scioglie e si diverte, come darle torto? Sempre con quei due bischeri! (concedimi la forma dialettale xD) Sono felice che il chap ti sia piaciuto! Grazie mille per la recensione! Baci.

Ili91: eheh ti lascio un po' sulle spine! No comunque si sono tutti e cinque laureati a pieni voti, che credi, sono persone competenti!! xD xD (Il peggio è Theodore secondo me, che fa il cretino 24 ore su 24 e poi si spaccia per il serio prof xD) Grazie mille per la recensione!! Baci.

cocochanel87: ciao!! Oddio grazie mille per i complimenti sei stata così gentile! Eheh come non adorare le Serpi? Cioè siamo troppo i meglio xD (W la modestia sempre e comunque xD) Se tutto va come previsto alla festa dovrebbe mancare un capitolo...grazie mille per la recensione! Baci.

debby12: ma ciao! Beh benvenuta allora!! Wow quanti fantastici complimenti *_* Ma così cara mi fai arrossire! Poi mi monto la testa come Draco xD xD No va beh a parte gli scherzi ti ringrazio davvero di cuore, sapere che la mia ff ti ha preso così tanto mi rende immensamente felice. Sai che all'inzio della storia le lezioni di Slytherin Way non ci dovevano essere? Mi è venuto in mente tutto al momento, non ero nemmeno troppo sicura, ma vedo che ho fatto bene visto il successo che ho riscosso! (molti mi hanno chiesto di farsi aggiungere il lista per partecipare anche loro alle lezioni xD) Bene bene sono super contente! Effettivamente sono davvero spassosi, rido io che me l'immagino! Wow che bel sogno!! Sono felice che ti piaccia il Draco della mia storia tanto da farti sognare! Beh che dire, spero che anche questo chap ti sia piaciuto! Grazie della recensione! Baci.

Hollina: hahaha mi sono divertita anche io a scriverla, è stato super spassoso. Come si fa a non amare Draco?! xD E' IMPOSSIBILE!!! Grazie mille per i complimenti e la recensione! Baci.

foxina: bwhuahahahaha la tua recensione mi ha fatto troppo ridere!! Fantastico quando dici che Hermione è proprio una tonta! Cioè effettivamente è un po' ingenua, per non dire stupida, se n'è accorto Draco (che fra l'altro in questo chap muore di gelosia xD). Eh ma hai ragione, noi Serpeverde dobbiamo essere indulgenti con i Grifondoro (questa frase mi sa molto di Piccolo Principe, quando l'aviatore dice "Non c'è da prendersela. I bambini devono essere indulgenti con i grandi"...oddio sono ossessionata da quel libro scusa la piccola parentesi xD) Che bello anche tu una Serpeverde! Conquisteremo il mondo muhahahaha (risata malefica NdMe Ehi ehi mettetevi in fila ci sono prima io NdLord Voldemort Genio anche tu sei un Serpeverde, sei il discendente diretto di Salazar, siamo dalla stessa parte! E poi io sono la tua segretaria Zio! NdMe ah sì sì giusto giusto...scusa sai, la vecchiai NdVoldie) Bene ti ringrazio per la spassossima recensione e per i complimenti! Baci.

glumbumble: eccoti servita il bel capitolo dal punto di vista del caro Draco, e anche metà del prossimo penso sarà visto dal suo punto di vista!! Theodore è effettivamente geniale per queste cose! xD Sono felice che il chap ti sia piaciuto! Grazie mille per la recensione! Baci.

diginicky: wow sono strafelice di averti fatto cambiare così fermamente idea su Draco!! Oddio davvero il tuo migliore amico è molto simile a Draco?!?! Hai il dovere morale di farmelo conoscere!! Ti prego ti prego! *_* Va beh a parte il delirio grazie mille per la recensione! Baci.

anna96: ciao cara!! Eh beh effettivamente anche Hermione all'inzio era un po' titubante, ma come al solito l'hanno convinta...beh è ovvio, chi resiste alla Serpi? xD Penso che questo capitolo dove Draco vuole uccidere Potter alias carciofo baccalà ti sia piaciuto!! Chissà, magari ci riesce!! xD Evvai progetto DM e BZ! Renderemo il mondo un posto migliore!! Potremmo fare anche un Potter per poi umiliarlo e ucciderlo in piazza come monito? Non sarebbe bello? *_* Oddio sto troppo con Zio Voldie xD Beh sarà meglio che ti ringrazi della recensione e me ne vada! Baci.

kiamilachan: effettivamente la Grang è un po' scema, cioè mollare Draco per passare del tempo con Potter!! Ma è pazza?!?! Meno male che in questo capitolo lo molla e se ne va con le adorate Serpi!Sì infatti il rapporto fra di loro è molto unito, più di quello dei Grifondoro! Comunque sono felice che la mia storia ti piaccia così tanto da fartela sognare la notte!! Carina comunque l'idea che hai sognato, potrei farci un pensierino! xD Grazie mille per la recensione! Baci.

fleury: ciao!! Sono felice che tu abbia trovato anche quel capitolo divertente!! Fantastica l'idea di far finire Potter sotto un treno!! (macchè spietata, è geniale!! *_* Brava brava brava) comunque in questo chap c'è Draco che sta pensando a come "risparmiare un po' di fatiche all'Oscuro Signore" xD xD Grazie mille per la recensione! Baci.

sasyherm: ciao! Beh non ti preoccupare, prima o poi Harry rivelerà a Hermione quello che prova per lei (anche perchè la Grang da sola proprio non c'arriva xD) però ci vuole un po' di pazienza perchè ho bisogno di far succedere qualcosa prima...sono felice che la mia FF ti piaccia, e riguardo la tua: lo sai che la seguivo già da un po', e mi piaceva anche? Lascierò sicuramente qualche recensione! Grazie della tua comunque! Baci.

PikkulaSere: caVa, lo sapevo che non mi avresti abbandonato *_* Ormai sei la mia commentatrice preferita xD Mi piace il nome BastardBoys, mi sa quasi di BackstreetBoys xD xD I BB *_* suona bene! xD Ok scusa questo piccolo delirio...effettivamente sì, Draco sarebbe da rinchiudere in camera da letto e non farlo uscire mai, cioè io mentre m'immaginavo la scena ti giuro stavo sbavando! Anche io propongo di clonarlo e regalarlo per natale! Farebbero felicissima me, te e tantissime altre ragazze! T'immagini trovarlo impacchettato sotto l'albero? *_* Oddio non mi far pensare una cosa del genere!! Potrei svenire! Ma infatti la Grang dovrebbe praticamente trasferirsi a Serpeverde e chi s'è visto s'è visto!! No sta dietro a quell'essere SenzaAttributi, quel cretino, che Draco vuole giustamente uccidere! Come tutti noi, del resto! Penso che il prossimo chap sarà l'ultima lezione...mi piace la tua idea di come far finire la storia (specie PelDiCarota che pomicia con se stesso bwhuahahaha) ma sinceramente no so come posso far morire Lavanda ad una festa a cui non parteciperà O.O Morirà in qualche altro modo xD Va beh ora ti lascio caVa sperando che il capitolo ti sia piaciuto!! Bacioni e grazie mille per la stupenda recensione!

MemoryDrops: eh sì come darti troppo, Blaise è assolutamente eccezionale! E Draco...beh Draco è Draco!! *_* grazie mille per i complimenti e per la recensione! Baci.

pikkola_Lilith: sono felice che le descrizione dei vestiti mi siano venute bene, effettivamente sono difficili...no i tre non facevano i modelli prima, ma potrebbero farli dopo!! *_* Sarebbero proprio bravi! Grazie mille per la recensione! Baci.

scatty: sì l'ho visto il film è molto carino! Comunque sono felice che la mia storia ti piaccia e che abbia deciso di cominciare a commentarla! Grazie della recensione! Baci.

Nyappy: wow sono felice che la mia FF ti piaccia sempre di più!! Grazie mille della recensione! Baci.

Ok ora me ne vado, tutta contenta perchè John Terry, capitano del Chelsea, ha vinto il premio per miglior difensore dell'anno! (io ho abbracciato quell'uomo!! *_* *_* John we love you, captain!! E sto pregando per Chelsea - Fiorentina!)

That's all folks!

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Capitolo 25
*** Lesson number four: DANCE ***


Hello folks! Come va? Anche oggi sono un po' in ritardo sulla tabella di marcia...in effetti, beh stamani ho dormito tutto il giorno, visto che in queste mattine mi hanno sempre buttata giù dal letto presto! xD E oggi, non so, ho avuto qualche problema ad ingranare perchè non avevo delle idee nitide in testa...le dovevo elaborare meglio ecco! E poi ero arrabbiata per i sorteggi truccati di Champions League u.u Va beh lasciamo perdere! Questo è l'ultimo capitolo del corso di Slytherin Way, e l'ultimo prima della festa. Ebbene sì gente ci siamo!! Una cosa...ho letto che molte di voi sarebbero state felici di vedere i vestiti delle ragazze...e la vostra carissima Alexa ovviamente vi accontenta!! Vi metto i link!

Hermione: http://i30.tinypic.com/24cu06v.jpg
Pansy: http://i26.tinypic.com/5nni89.jpg
Daphne (che nella storia è viola mentre qui l'ho trovato solo verde) : http://i32.tinypic.com/axjkg7.jpg

Bene ora vi lascio al capitolo!

Enjoy the chapter!


“Ok allora comincio io!! Vediamo vediamo…io non ho mai…rimorchiato più di tre ragazze in una sola sera!”
A parlare era stato Theodore. Ci aveva trascinati nel nuovo locale che aveva mensionato appena eravamo arrivati a Hogsmeade, un posticino non troppo affollato ma accogliente in una traversa del corso principale. Eravamo seduti ad un tavolo rotondo su dei divanetti circolari, nell’angolo in fondo alla stanza. La luce era soffusa e le pareti tinte di color mattone rendevano l’atmosfera calda e piacevole. Inizialmente avevamo ordinato delle burrobirre e del vino, ma poi, presi dalle risa e dall’euforia dovuta ai preparativi per la festa, Draco aveva ordinato un’intera bottiglia di FireWhisky e Blaise aveva proposto di fare il gioco del “Io mai”: ognuno diceva qualcosa che non aveva mai fatto, e coloro che almeno una volta avevano compiuto la suddetta azione dovevano bere alla goccia un bicchierino di whisky. Fu Theo appunto, a cominciare. Draco fu l’unico a mandare giù il suo whisky, riempiendolo subito dopo.
“Fai schifo Dra!” lo schernì divertito il suo migliore amico mentre tutti ridevamo. Era il turno di Daphne.
“Io non ho mai…ballato la lapdance!” esclamò sorridendo. Questa volta furono Blaise e Pansy a bere.
“Ah e poi sono io quello che fa schifo!” ribattè Draco fintamente indignato indicando il moro dagli occhi cobalto.
“Ma andiamo, ero ubriaco!!” cercò di giustifcarsi mentre io non riuscivo a smettere di ridere immaginando Blaise completamente brillo che ballava attaccato ad un palo.
“Ora sta a me! Io non ho mai…fatto sesso con una ragazza!” disse Pansy facendo l’occhiolino a Daphne.
“Va beh questa è scorretta!!” replicò Theo prima di mandare giù il bicchiere, imitato da Bla e Dra.
“Che pretendi, non sono mica una Grifondoro io!!” ribattè la mora quasi indispettita. Subito dopo si girò verso di me sorridendo.
“Senza offesa eh…” aggiunse sistamando la gaffe. Io feci spallucce e ricambiai il suo sorriso. Toccava a Blaise.
“Io non ho mai…cercato di sedurre il mio migliore amico!” disse il moro scoppiando immediatamente a ridere. Draco fece una smorfia indignata.
“Sempre a rivangare questa storia…” bofonchiò prima di bere. Anche io, Daphne Pansy ci aggiungemmo a lui. Ebbene sì, nonostante fossero stati tutti tentavi goffi e per niente espliciti, c’avevo provato con Ron.
“Ora sta a me…vediamo…io non ho mai…baciato un Tassorosso!” esclamai la prima cosa che mi venne in mente. Tutti alzarono il bicchiere e bevvero il loro whisky. Io spalancai le braccia in un gesto incredulo.
“Cioè siete incredibili!!” sbottai scoppiando a ridere insieme a loro. Si passarono la bottiglia per riempire i bicchieri e fu la volta di Draco.
“Io non ho mai…volato nudo su un manico di scopa!!” disse il biondo guardando sarcastico Theo. Il moretto sbuffò sonoramente e bevve facendo una smorfia.
“Era una scommessa, archietettata da te per giunta, bastardo!” inveì Nott contro il Principe delle Serpi che rideva di gusto. Era il turno di Theodore però.
“Io non sono mai andato a letto con un’amica, o amico, di Potter!” fece guardandolo con aria di sfida. Dra lo fulminò con lo sguardo e bevve. A lui dovetti unirmi anche io. Tutti si girarono a guardarmi interrogativi.
“Sono stata fidanzata con Ron…” risposi alle loro implicite domande. Loro annuirono e fu la volta di Daphne.
“Io non ho mai…passato un’intera notte a studiare!” esclamò guardandomi divertita. Io alzai il bicchiere nel sua direzione, come per brindare, e buttai giù. Sentivo il piacevole tepore dell’alcohol che m’invadeva il corpo, mentre la testa cominciava un po’ a pulsare…ma non sentivo dolore o disagio. Stavo bene. Danantamente bene.
“Tocca a me, tocca a me…io non sono mai uscita senza mutandine!” disse Pansy. Daphne alzò gli occhi al cielo e bevve. E non fu l’unica. Anche Theodore mandò giù il suo whisky scatenando le risa generali.
“Tu Theo fai un po’ troppe scommesse, secondo me!” commentò Draco passandosi una mano fra i capelli. Era di nuovo il turno di Blaise.
“Io non ho mai…fatto gli esercizi d’Incantesimi!” disse ridacchiando, insieme agli altri. Io fece una smorfia e buttai giù. Draco m’imitò, beccandosi le occhiatacce dei suoi amici (o forse dovrei dire nostri?).
“Ehi ehi mi ha obbligato lei!” si giustificò indicandomi.
“Ok sta a me…io non ho mai…usato scuse per non fare i compiti!” esclamai con un sorrisino quasi diabolico. Tutti sbuffarono e bevvero. Io scossi il capo divertita e rassegnata.
“Siete senza speranza!” feci ridacchiando. Draco inarcò un sopracciglio.
“Sei tu quella senza speranza! Comunque, sta a me…” ribattè il biondo lanciandomi uno sguardo di sfida.
“Io non sono mai stato nella stanza di una Grifindoro!” disse ghignando. Io gli feci una smorfia e buttai giù il mio bicchierino di whisky. Poi mi appoggiai al tavolo con aria quasi sconfitta.
“Basta ragazzi, ci siamo scolati una bottiglia intera…” feci con tono quasi supplichevole.
“Ma Grang, ti devi tenere in allenamento!” replicò Blaise facendomi posare la testa sulla sua spalla. Io lo guardai interdetta.
“Devo tenermi in allenamento, non ubriacarmi alle 5 e mezzo del pomeriggio!” risposi con sarcasmo.
“A proposito di tenerti in allenamento…tieni” disse Draco porgendomi il suo pacchetto delle sigarette. Io sospirai e ne presi una.
“Ci mancava solo questa…” commentai prima di accenderla. Ormai mi ero abituata a fumare, e anche se non lo consideravo niente di speciale, aveva comunque un sapore delizioso. Sbuffai un po’ di fumo e sorrisi a Malfoy che mi guardava soddisfatto.
“Granger, lo sai che stai dannatamente bene vestita così?!” esclamò Theodore riferito al mantello con lo stemma di Serpeverde e alla sciarpa verde-argento. Io abbassai lo sguardo per contemplare i due indumenti distintivi della loro casa ed arricciai le labbra. So che per loro era un complimento, ma io inconsciamente non riuscivo a non sentirmi in colpa. Non gli davo peso, e non avevo rimpianti: ero sicura di quello che stavo facendo, perché mi rendeva felice, ma non riuscivo ad ignorare quella spiacevole sensazione che sentivo ogni tanto quando ero nella loro Sala Comune, o appunto quando indossavo qualcosa di loro. Pensavo a Harry, Ron, a tutti i miei amici Grifondoro, e mi sentivo una traditrice. Cercavo di scacciare immediatamente il pensiero: non facevo nulla di male, e ne ero fermamente convinta. Ma quella sensazione non si degnava di cessare.
“Grazie…” mi limitai a bofonchiare, per poi fare un tiro. Blaise mi guardò come se avesse capito perfettamente quello che stessi pensando…lui in realtà capiva SEMPRE quello che stavo pensando. Mi prese la mano e fece per alzarsi.
“Forza forza ragazzi non possiamo continuare a star qui a poltrire, abbiamo ancora da ordinare un sacco di cose per la festa, e voi ragazze, non dovete comprare delle scarpe? E della biancheria?” disse il moro sorridendo a Daphne e Pansy che scattarono in piedi immediatamente.
“Scarpeee, biancheriaaa!! Sììì!” esclamarono euforiche portandomi via da Bla e trascinandomi fuori dal locale. Io mi girai verso Draco che rideva e scuoteva il capo. Gli feci spallucce e gli puntai il dito contro.
“E’ colpa tua se ora sono così!!”

                                                                                      *

“Sei sicuro di averle detto l’orario giusto Dra?” mi chiese Blaise che se ne stava spaparanzato su una poltrona in fondo alla stanza. Io lo fulminai con lo sguardo.
“CERTO che le ho detto l’orario giusto, non sono stupido, io!” risposi quasi indignato buttandomi sul letto con un tonfo. Anche quello era stato postato, messo per orizzontale e attaccato al muro. Avevamo cercato di fare più spazio possibile nella mia camera (in cui ormai tutti facevano di tutto, era diventata di dominio pubblico) per avere il posto necessario per la quarta e ultima lezione di Slytherin Way. La lavagna magica che era stata attaccatta all’armadio recava la scritta “Lesson number four: dance”. Nel mezzo alla stanza Pansy aveva messo un palo, mentre Theodore aveva sistemato l’impianto stereo magico. Daphne e Blaise cominciarono a parlare delle disposizioni della festa quando, finalmente, la porta della mia camera si aprì e la testa ricciuta della Granger fece capolino. Entrò con un po’ di fiatone e le guance leggermente arrossate. Si vedeva che aveva corso per venire fin lì.
“Scus…scusate…il…ri…ritardo” mugugnò tenendosi il petto. Blaise le andò incontro e la baciò sulla guancia.
“Tranquilla, ci siamo abituati con Draco…” disse facendole una carezza. Io sbuffai indispettito.
“Eccoci che si ricomincia…devi fare un esempio negativo? Nessun problema, c’è Draco!” esclamai alterato mentre tutti ridevano. Anche Hermione si mise a ridere nonostante il respiro non fosse ancora tornato regolare. Venne verso di me e come per farmi contento mi posò un bacio sulle labbra.
“Non sono sempre esempi negativi…la vita non è una questione di punti di vista?” fece sorridendomi, mentre riusava le mie parole. Io ricambiai il suo sorriso.
“E’ vero…” acconsentii baciandola di nuovo. La Grifondoro si staccò e andò a salutare uno ad uno gli altri. Poi, buttò un’occhiata alla lavagna e spalancò la bocca.
“No, questo no!! Non potete farmi fare anche questo!!” sbottò, lanciando poi uno sguardo quasi disgustato al palo. Daphne le cinse i fianchi e la fece sedere sul letto.
“Hermione Hermione, dobbiamo prepararti nel miglior modo possibile per la festa, e anche questo è essenziale…insomma che cosa si fa ad una festa? Si beve, si fuma, e si balla…” fece la bionda con tono sereno.
“E si flirta con i ragazzi!!” esclamò Pansy spuntando da dietro la scrivania dove stava aggiustando le casse dell’impianto.
“Di quello la Granger non si deve preoccupare!” mi risentii subito io lanciando uno sguardo omicida alla mora, mentre tutti, Hermione compresa, scoppiavano nuovamente a ridere. Io alzai gli occhi al cielo e li ignorai bellamente.
“Io sono pessima a ballare…” cercò di giustificarsi la Grifondoro guardando intimorita quella piccola pista da ballo improvvisata.
“Beh noi siamo qui a posta!! T’insegneremo perfettamente come abbiamo sempre fatto!” ribattè Theo facendomi l’occhiolino.
“Noi non ci diamo certo per vinti Grang…l’abbiamo detto e lo ribadiremo…sarai il nostro miglior successo!” replicò Blaise. La riccia sospirò ed annuì.
“Bene, allora possiamo cominciare!!” disse allegra Daphne alzandosi in piedi. Porsi a Hermione carta e penna per gli appunti e lei mi sorrise prima di prestare di nuovo attenzione sulla bionda.
“La cosa più importante per imparare a ballare, è saperti far coinvolgere dalla musica. Se riesci a farti entrare le note nelle vene, allora diventa tutto più semplice…e, lasciatelo dire, anche l’alcohol aiuta” concluse con un sorrisino divertito. La Granger annuì distrattamente con uno sguardo sempre un po’ timoroso.
“Ti devi comunque lasciare andare, devi sentirti libera…” aggiunse Pansy mentre accendeva la musica. Poi andò verso Hermione, la prese per la mano e la trascinò in mezzo alla stanza. Daphne si unì a loro. Le due cominciarono a muovere i fianchi a ritmo di musica, incrociando i corpi in una danza provocatoria. La Granger spalancò gli occi e fuggì letteralmente fra le braccia di Blaise.
“Mi vergogno…” sussurò e le due ragazze la guardarono spazientite.
“Cazzo Granger hai sfilato in biancheria intima davanti a noi, vuoi venire e ballare? Forza forza nessuna vergogna…” la esortò Pansy trascinandola di nuovo verso di lei. La riccia sbuffò e cominciò anche lei a muoversi timidamente. Daphne le posò le braccia sulle spalle e cominciò a fare su e giù su di le mentre Pansy le ballava intorno. Noi ragazzi applaudimmo compiaciuti. Andarono avanti così per un altro po’, ma Hermione continuava ad essere timida e vergognosa. La Parkinson fece segno di spengere la musica e andò verso la mia scrivania.
“Ho capito, qui c’è bisogno di pensare a mente lucida…” disse tirando fuori dal mio cassetto una bottiglia di FireWhisky. La stappò senza tante cerimonie e ne bevve un sorso.
“Non ti offendi mica, vero Dra?” chiese ironica passando la bottiglia alla Grang.
“Anche se fosse, ormai…” ribattei io con una smorfia mentre lei rideva soddisfatta. Intanto la Grifondoro aveva già mandato giù più di un sorso. Si guardò un attimo intorno, poi andò verso la borsa che aveva appoggiato ai piedi del mio letto e tirò fuori un pacchetto di sigarette. Tutti noi ci aprimmo in grida di giubilo.
“Così si fa Granger, così si fa!!” esclamai incitandola. Theodore si aggrappo’ Blaise e fece finta di asciugarsi gli occhi.
“Sono così commosso…è il nostro orgoglio…il nostro orgoglio” disse con tono finamente piagnucolante. Hermione fece un gesto stizzito.
“Oh andiamo Nott finiscila!” ribattè soffiando un po’ di fumo bianco dalle labbra.
“Aspetta un attimo…Grang levati un attimo il golfino…” fece Pansy. La riccia mi passò la sigaretta e ubbidì al suggerimento della mora. Io feci un tiro e gliela porsi di nuovo. La Parkinson la osservò per qualche istante buono, poi si tolse il cravattino della sua divisa e glielo mise al collo.
“Una Serpeverde mancata…non c’è dubbio…” commentò annuendo compiaciuta insieme a Daphne. La Granger fece un sorrisino quasi amaro e si sfilò la cravatta verde-argento.
“Sarà per la prossima vita…” rispose porgendola nuovamente a Pansy che si strinse nelle spalle. Hermione finì la sigaretta, per poi bere qualche altro sorso di whisky.
“Ok, penso di essere pronta” disse facendo un grande respiro. Theodore attaccò di nuovo la musica e le ragazze si rimisero a ballare fra di loro. Questa volta anche per la Grifondoro andò meglio, si era sciolta e seguiva meglio la musica. Io la guardavo muoversi sinuosamente e ogni tanto mi scappava qualche sospiro. Quella ragazza era stata la cosa più inaspettata della mia vita. Eppure dopo tutto quello che era successo, mi ero abituato all’idea che stavo con la Mezzosangue migliore amica di Potter. Prima non riuscivo a rendermi conto che quel qualcosa di diverso che cercavo in continuazione era proprio lei. Prima di conoscerla del tutto, ero convinto che sì, fosse il mio perfetto opposto, ma anche che non potevamo avere niente in comune. Quanto mi sbagliavo. L’errore di uno sciocco che non si sofferma sulle cose prima di giudicarle. Perché mentre guardavo Hermione che mi lanciava sorrisi divertiti e sguardi maliziosi, mi rendevo conto che io non l’avevo mai odiata. Avevo odiato Potter, e lo odiavo tutt’ora profondamente. Avevo odiato la sua saccenza, la sua aria di superiorità, il suo ostentato orgoglio, senza rendermi conto che li odiavo proprio perché li condividevamo. Io e la Granger non eravamo poi così diversi, e se per certi versi eravamo agli angoli opposti, come la luce e il buio, ci completavamo. Perché nonostante spesso mi desse ai nervi, nonostante mi irritasse il suo modo superbo di rispondemi, nonostante non sopportarsi il suo spiccato finto buonismo, contemporaneamente mi allettava. Lei era diversa. Ed era mia.
“Bene Granger, decisamente bene!” fece Theodore battendo le mani. Hermione fece un piccolo inchino con le guance ancora arrossate. Cerco di sistemare i capelli che le erano usciti dalla coda e sorrise.
“Per ora ti abbiamo fatto ballare con Daph e Pans per farti prendere il ritmo, ma ora ti devi cementare a ballare con i ragazzi…” continuò con sguardo eloquente. Si voltò poi verso di me e fece un cenno con il capo.
“Vuole cominciare lei, signor Malfoy?” mi chiese ironico mentre la Granger arrossiva un po’. Io annuii alzandomi e mettendomi di fronte a Hermione che mi fece un sorrisono incerto.
“Sono davvero pessima Malfoy, ti avverto…una cosa proprio penosa…non riesco in assoluto a ballare con i ragazzi…” blaterò insicura. Io feci spallucce.
“Che problema c’è? T’insegno io…modestamente sono il migliore…” risposi facendo cenno a Theo che poteva far partire la musica. Quando le prime note cominciarono a diffondersi per la stanza posai una mano sulla vita di Hermione e la strinsi con decisione a me, cominciando a guidarla per seguire il ritmo della canzone. Lei sembrava completamente abbassata, ma non abbassò lo sguardo, non dette segni di cedimento. Orgoglio Grifondoro. Non riuscii a trattenere un sorriso. Le misi anche l’altra mano su un fianco per spingerla ad oscillare di più il bacino finchè non si sciolse e si fece guidare solo dalla musica. Ballammo tre o quattro canzoni, senza distogliere lo sguardo l’uno dall’altro. Quando finalmente si lasciò andare del tutto cominciò a strusciarsi in un modo decisamente provocante che stava per farmi buttare tutti fuori dalla stanza e rinchiuderla lì per il resto della giornata. Ci staccammo e tutti applaudirono. La musica cessò e io la baciai sulle labbra.
“Congratulazione Granger, ora sei assolutamente pronta per l’esame finale” le dissi con un sorriso. Blaise si avvicinò a sua volta e l’abbracciò.
“E se supererai anche quello, e non ho dubbi ci riuscirai, conseguirai il diploma di Slytherin Way!” fece scherzoso mentre tutti ridacchiarono. Hermione lo guardò con tanto d’occhi.
“Esiste il diploma di Slytherin Way?” gli chiese con aria divertita. Il mio migliore amico annuì con slancio.
“Da ora, sì!” rispose ridendo. La Grang si unì a lui.
“Wow chissà se posso presentarlo in un possibile posto di lavoro nel curriculum!” lo schernì lei.
“Oh sicuro farai un sacco di strada con quello, non c’è dubbio!” s’intromise Theodore. Guardò Hermione con sguardo soddisfatto.
“Allora dimmi Granger, sei pentita di questa esperienza in un mondo alternativo?” chiese il moretto con un sorriso. Lo sguardo della Grifondoro si soffermò su ognuno di noi, insistendo di più su di me.
“Assolutamente no…lo rifarei altre cento volte!” rispose convinta.
“Beh mi pare logico…guardate come la facciamo divertire e stare bene! Altro che i polli!” ribattei io sarcastico. Hermione scosse il capo e mi tirò una botta sul braccio.
“Sei sempre il solito insopportabile, Malfoy! Una volta che cerco di dirvi qualcosa di carino!” fece indispettita la riccia. Io ghignai.
“Insopportabile, e insostituibile! O vuoi dirmi che vuoi tornare da Potter e da tutti i tuoi altri amici Polli?” la stuzzicai cingendole la vita con il braccio. Lei mi scansò offesa.
“E se anche fosse, loro sono amici miei!” replicò scontrosa.
“Perché noi no?” domandò fintamente offeso Blaise. Hermione sospirò.
“Ovvio che sì, anche se non so fino a che punto è un bene…” rispose sarcastica.
“Sentito Bla? La lezione straordinaria sul sarcasmo non sarà affatto necessaria…ha la lingua biforcuta degna di una Serpe…” commentai guardandola con sfida. Lei si mise le mani sui fianchi e alzò il mento in un gesto altezzoso.
“Sai che ti dico allora Malfoy? Che ora me ne vado proprio da Harry!” ribattè indispettita facendo per andarsene. Io la imprigionai con le braccia e le sussurrai all’orecchio.
“Oh mia cara, tu non vai proprio da nessuna parte…”
Poi alzai la voce e mi rivolsi a tutti gli altri.
“Ehi gente, voi non avevate da fare una cosa importantissima FUORI DA QUI?!”
Tutti salutarono Hermione e si dileguarono seduta stante.
“Malfoy, ti ho detto che voglio tornare da Harry!” disse convinta la Grifondoro. Io la strinsi ancor più forte sul mio corpo, spingendola contro il muro.
“Sei proprio sicura? Io avevo altri progetti…” risposi cominciando a baciarle il collo. Lei cercò di rimanere impassibile nonostante sapessi benissimo che la stavo facendo impazzire.
“Malfoy…” bofonchiò prima che la baciassi con passione, tenendola ferma fra il muro e me. Inizialmente affondò una mano nei miei capelli rispondendo al bacio, poi cercò di staccarsi.
“Davvero, voglio andare…” ribattè con il solito orgoglio. Non voleva darmela vinta. Ma non aveva ancora capito bene con chi aveva a che fare…
“L’ho sentito come volevi andare…” le feci sensuale mentre con una mano le accarezzavo piano una coscia, risalendo sotto la gonna. Le trattenne un sospiro e mi guardò sempre convinta. Tornai a posare le mie labbra sotto la sua gola, e quando la mia mano raggiunse il suo punto più delicato gemette e tirò più indietro la testa, lasciandomi più spazio per baciarla. Catturai nuovamente la sua bocca e lei sospirò con forza aggrappondosi alle mie spalle. Senza staccarsi completamente dalle mie labbra sussurrò.
“Hai vinto…”
Io ghignai compiaciuto guardandola soddisfatto.
“Io vinco SEMPRE, Granger…”
E detto questo, la presi in collo e la portai sul letto.

Spazio dell'Autrice.

Voglio un Draco!! Lo voglio lo voglio lo voglio!! Cioè è una cosa cosè impossibile?!?!
Oddio più scrivo questa storia più sclero. (come se di mio fossi sclerata po'o NdMe) Ah solo per la cronaca, l'altro giorno mi è venuta l'ispirazione per una nuova fantastica Draco-Hermione, un po' diversa dal mio solito genere, che comincerò a scrivere appena finirò questa, così non sentirete la mia mancanza! *_* Siete felici?! xD Parlando del capitolo...la prima scena mi ha fatto morire sinceramente, l'ho immaginata ieri in macchina mentre andavo a cena fuori e ridevo da sola come una scema! E poi l'ultima lezione di Slytherin Way...mi mancheranno! Erano così spassose xD Oh ma le Serpi troveranno altro con cui divertirsi! Beh spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, dovete prepararvi bene però, perchè il prossimo è quello della festa!! E ce ne saranno delle belle!

Risposte alle recensioni:

debby12: guarda, appena il tempo di farti recensire che aggiorno già! Sono brava eh? xD Sì anche io sono convinta che Hermione sia decisamente, ma molto decisamente, fortunata!! Cioè avere le Serpi come amiche e Draco come ragazzo! Sarei la persone più felice di questo mondo, non trovi? Sono felice che tu abbia capito la mia passione per lo scrivere, e sono assolutamente contenta di sapere che questa mia emozione si sente da ciò che scrivo, che ti assicuro, è fatto tutto con il cuore. Grazie mille per la recensione! Baci.

Ili91: eh sì purtroppo Herm è proprio cieca per colpa di quei due, ma tanto prima e poi mi convinco a spingerli, come tu saggiamente suggerisci, di sotto dalla Torre di Astronomia. Anche in questo capitolo ho sottolineato il fatto di Hermione con la divisa di Serpeverde, è una cosa diciamo simbolica, e un'idea che ti confesso, mi piacerebbe da matti! Come ho già scritto, il prossimo capitolo sarà quello della festa perciò preparati! Grazie mille per la recensione! Baci.

sara_S_92: Ciao! dai sono contenta che ti sei messa in pari e che ti ho fatto ridere!! Eh sì in effetti di cose ne sono successe non poche, e sono davvero felice che ti siano piaciute! Domani riparti? Allora fai davvero buon viaggio e spero che al tuo ritorno continuarai a leggere la mia FF! Grazie mille della recensione! Baci.

foxina: bwuahaha parole sante cara!! Cioè la domanda è "perchè non ci sei andata subito di corsa?!" xD Eh sì finalmente Draco ha messo le cose in chiaro, e anche se non in maniera dolce o romantica (ovviamente mi permetto di dire, sennò non era Draco) ha affermato che stanno insieme! (e che per questo può uccidere Potter, che è la cosa più importante!) Uh sì al tuo piano malefico c'avevo pensato anche io sinceramente, ma penso che l'abbiano fatto tutti xD Per quanto riguarda Potter che fa qualcosa e Draco che riversa su di lui la sua furia omicida...si ci sta xD xD ma non posso dirti niente!! Ti ringrazio tanto della recensione e ti porto i saluti anche di Zio Voldie! Baci.

pikkola_Lilith: ciao cara!! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, eh sì Draco è stato proprio carino, sempre nel suo stile però! xD Nooo davvero vieni in toscana?! Caspita potresti passarmi a trovarmi!! xD Se per strada vedrai delle indicazioni stradali per Fucecchio, pensami, e magari seguile xD Almeno ti do qualche anteprima della FF xD xD Via allora divertiti!! Grazie mille per la recensione! Baci.

Hollina: oddio ho scatenato il macello dicendo di mandarli in mutande hahaha però in effetti sarebbe bello! Oh questo è solo l'inizio della gelosia di Draco, vedrai vedrai! Grazie mille per la recensione! Baci.

PikkulaSere: tesorooooo!!!! *_* Wow davvero anche tu dal parrucchiere?! Incredibile, non solo siamo praticamente gemelle separate alla nascita, ma facciamo le cose negli stessi giorni!! *_* Ho deciso, voglio un tuo recapito!! Se hai msn, aggiungimi, il mio indirizzo lo trovi nel mio profilo! Comunque, parlando del capitolo: prima di tutto, le tue recensioni sono fantastiche anche se non sono le prime, e secondo, SIIIIIIIIIIIII NUDIIIIIIIII!!! (Capisco perfettamente il coro da stadio, lo sto facendo anche io!!) Cioè premesso che loro rendono bene sempre, ma nudi dannazione!! Sì, non c'è dubbio, i BB nudi farebbero felici tutta la fauna femminile, o in evenienza omosessuale, di tutti i mondi conosciuti e non! *_* *_* Ok ok cerco di calmarmi! Per quanto riguarda le frasi dannatamente "modeste" (sì certo come no!) sui Serpeverde, beh sono la mia specialità xD Sì anche a me è piaciuto troppo immaginarmi Draco con una nota di isteria che strattona Blaise prima piano poi sempre più forte, e alla fine con tutto il tavolo che si gira!! bwuhahaha quando Dra a questi momenti di sclero lo adoro ancor di più, non so te ma ce lo vedo troppo!! E' ovvio che Hermione si diverte più con le Serpi che con i Polli!! Non c'è che dire!! Effettivamente per i vestiti c'ho messo un po' a sceglierli, ma alla fine ho visto che vi sono piaciuti!! bene bene! E' ovvio che la tua recensione mi è piaciuta come sempre, sono le mie preferite *_* Per questo ti ringrazio almeno dieci mila volta!! Bacione!!
Ps: è ovvio che mi puoi chiamare Serpe, tutti mi chiamano così! Serpe o Vipera, dipende dai giorni xD

Dark_angel: io penso che se zio Voldie esistesse davvero e reclutasse tutti noi per sconfiggere Potter in almeno due giorni il mondo magico sarebbe nostro!! xD Grazie mille della recensione cara!! Baci.

erigre: sììì nudiiii!! Non sarebbe proprio una cattiva idea! E neanche quella di far morire Potter...insomma è inutile, mette davvero solo il nervoso! Lui non lo vole capì che Hermione è di Draco...lui in realtà non capisce nulla e basta! Bello il motto dei Serpeverde, preso dai Negrita, mi piace!! Via, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, e ti ringrazio tanto per la spassosa recensione! Baci.

Nyappy: eheh ce l'ha fatta la nostra Grang!! Draco è stato davvero *_* Io mi sarei svenuta!! xD Tranquilla che il prossimo capitolo è quello della festa! Grazie mille per la recensione, baci!

anna96: cara come sono andate le analisi? Spero che sia andato tutto bene, anche io l'altro giorno sono andata a farmi quello del sangue ma io non ho mai avuto paura sicchè non mi fanno molto effetto xD Se ti avesse fatto male, eccoti il mio bel capitolo per consolarti! Lo so che non è molto, ma ci provo! Ti ho anche accontenta facendoti vedere il vestito di Hermione!! Sììì uccidiamo il carciofo baccalà! Ma nei prossimi chap ci penserà Draco stai tranquilla! Grazie mille della recensione! Baci!! (Ps: fantastico il "progetto rendiamo un mondo il posto migliore" bwhuahuaha)

fleury: sì anche io ho una passione per le scorribande con i Serpeverde, che anche in questo chap non mancano! E mi sono impegnata per mostrare i momenti di amicizia fra di loro e diciamo riscattare le povere Pansy e Daphne che spesso sono solo usate come personaggi cattivi a cui far fare i "lavori sporchi", senza che nessuno mai si preoccupi davvero di loro. insomma, io non lo potevo accettare. Loro sono Serpeverde, e quindi sono le migliori, come tutti noi del resto! xD Se vuoi guidare il treno per uccidere Potter, sarò ben felice di farti da co-pilota! Grazie mille per la recensione! Baci!

sasyherm: volevi il vestito di Hermione? E io ti ho accontenta! xD Ho voluto far dire a Draco che stanno insieme per dare, in un certo senso, un chiarimento e una svolta alla storia (comunque non facendolo scendere nel romantico o nello sdolcinato, anzi lo dice in entrambe le occasioni con sarcasmo! xD E' per questo che amo Draco!) Anche a me piace il personaggio di Pansy e penso che il tuo desiderio sarà accontento! Grazie mille per la recensione, baci!

diginicky: *_* *_* *_* Mi faresti davvero felice a presentarmi il mini-Draco di 14 anni! (io alla fine ne ho 15 perciò va più che bene!! xD) Beh ti ringrazio tanto della recensione e dei complimenti, divertiti a Jesolo! Baci.

Ringrazie infine tutti quelli che hanno letto!!

That's all folks!

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Capitolo 26
*** In Lust We Trust! ***


Hello folks!! Eh sì, oggi sono un pochino in ritardo, ma ho due buone ragioni: la prima, è che oggi è sabato, e quindi il sabato gioca il Chelsea, perciò per più di un'ora e mezzo non riesco a pensare ad altro!! Fra l'altro oggi, l'amore della mia vita Michael Ballack ha fatto goal, lasciandomi euforica per un bel po'! *_* L'altra buona ragione è che questo è un capitolo davvero importante, e vi avverto subito che è bello lungo, spero che non vi annoi. Vi ho fatto anche una bella sorpresa che spero apprezzerete! Bene vi lascio!
Enjoy the chapter!


La mattina del 14 febbraio, mi svegliai più tardi del solito. Era per un fortuito caso del destino un sabato, e io me l’ero presa comoda rimanendo nel mio caldo lettuccio a crogiolarmi nella piacevole sensazione di tepore che solo un caldo piumone nei mesi invernali ti poteva dare. Quella settimana era stata davvero un delirio. Dopo l’ultima lezione di Slytherin Way, i miei amici Serpeverde (sì, era assurdo anche per me chiamarli così, eppure era la verità) non facevano altro che scorrazzare a nascondere, recuperare, preparare o architettare in vista della festa “più trasgressiva dell’anno”, come la definiva Blaise ogni volta, elettrizzato al massimo, e anche un po’ più isterico del solito. La casa di Serpeverde era in subbuglio da giorni, riuscivo a percepirlo nell’aria quando sgattaiolavo da Draco, il giorno. Ormai il biondo era sempre più pretenzioso, e sempre più restio a lasciarmi andare via. Il passato da bambino viziato, egocentrico e rigorosamente figlio unico aveva contribuito a renderlo decisamente –e amabilmente- possessivo. Odiava ogni giorno di più Harry, lo sentivo dal tono della voce con cui diceva il suo nome o dallo sguardo stizzito quando ero io a nominarlo. E nonostante io continuassi a tranquillizzarlo dicendogli che eravamo davvero come fratello e sorella, lui non riusciva a smettere di essere geloso. Dovevo ammettere però, che non mi dispiaceva affatto, anzi mi faceva sentire importante. Da quando Malfoy aveva chiarito la situazione fra noi due (ok che fra due persone qualunque sarebbe stata la cosa più ovvia del mondo visto che oramai erano mesi che ci frequentavamo, ma quando si parlava di Draco Lucius Malfoy NIENTE era ovvio) non mi sentivo spaventata come credevo, anzi, era una bella sensazione. Mi sentivo desiderata, appagata, felice. Per questo, io stessa cercavo di passare più tempo possibile con lui, sgusciando nei Sotterranei ogni singola volta che mi si presentava l’occasione. Inoltre, in quei giorni, mi divertivo troppo a vederli tutti indaffarati e concentrati nei preparativi, specialmente Blaise, che sembrava uno sclerato direttore di orchestra, un regista in preda alla crisi artistica. Avevo visto che qualche ragazza del quinto anno gli aveva fatto dei disegni con le indicazioni di come lui immaginava la Sala per la festa, per poi riuscire a ricrearla, e ogni tre per due controllava la lista degli invitati, di cui si dovevano occupare Theo e Daphne. A quanto avevo capito, ogni Serpeverde poteva invitare al massimo una persona, che doveva specificare, e di cui doveva avere l’approvazione.
“Solo il meglio” ripeteva Blaise imperterrito. Non pensavo che il mio nuovo migliore amico potesse diventare così euforico e al contempo isterico mentre organizzava una festa, ma ovviamente tutti c’erano abituati. Tutti tranne me, che ero appena stata catapultata in quel mondo.
Quella mattina perciò, mi alzai anche io elettrizzata. Bla mi aveva trasmesso un po’ della sua euforia, come tutti del resto. Decisi però di godermi quel piacevole stato di dormiveglia ancora per qualche minuto, mentre con un sorriso appena accennato sul volto, ripensavo a ieri pomeriggio, che avevo beatamente trascorso tra le lenzuola di seta verde del Prinicpe delle Serpi. Fui però bruscamente interrotta da un improvviso bussare alla porta.
“Hermione, Hermione!! Sono io Harry!! Posso entrare?” mi chiese con una nota di preoccupazione nella voce. Io mi voltai in direzione della porta e mi tirai un po’ su.
“Sì vieni…” dissi con la voce ancora impastata dal sonno. Cercai di riavviarmi un po’ i capelli mentre mi appoggiavo allo schienale del letto e Harry entrava nella stanza, senza prima aver gettato un’aria guardinga al corridoio. Io l’osservai interrogativa.
“C’è qualcosa che non va tesoro?” gli chiesi dubbiosa. Lui si sedette sul letto accanto a me e mi diede un leggero bacio.
“Decisamente…è dalle 8 che mi sono svegliato che cercano di rifilarmi dei filtri d’amore…e sono stato sommerso da bigliettini e dichiarazioni d’amore! Ho bisogno di aiuto, devi nascondermi!!” spiegò allarmato lanciando uno sguardo terrorizzato alla porta. Io gli cinsi il collo con il braccio e lo strinsi a me.
“Su su Harry, vieni dalla tua Hermione…vuoi venire un po’ nel letto con me?” gli domandai facendogli posto. Lui annuì e si mise sotto le coperte, abbracciandomi.
“Ti giuro ‘Mione, una cosa incredibile, non pensavo che quelle ragazzine potessero essere così subdole e spietate…” fece il moro sospirando e appoggiando il capo sulla mia spalla. Io cominciai ad accarezzargli distrattamente i folti capelli corvini.
“Beh Harry, potresti farne felice una che ti piace, e uscirci insieme…è un po’ che non esci con una ragazza…” dissi io facendogli notare che in effetti erano mesi che non si vedeva con qualcuna, e questo era un po’ insolito: il mio migliore amico era uno dei ragazzi più ambiti della scuola. Beh, non al livello delle Serpi perché al contrario, lui era più dolce, sensibile e sentimentale, quindi propenso a storie serie e di amore, ma comunque era uno dei più carini e desiderati, e il fatto che si dovesse nascondere in camera mia dalle ragazze che volevano stregarlo, ne era la prova.
“Non mi va di certo di uscire con la prima che capita…” rispose avvalorando ancor di più la mia tesi. Io lo guardai interrogativa.
“Andiamo, ce ne deve essere una che ti piace!!” ribattei io. Lui mi osservò per qualche istante, poi arricciò le labbra.
“No…” replicò abbassando lo sguardo. Io feci una smorfia.
“Sì infatti vedo sei molto convinto di questo…ah Harry!” esclamai scuotendo il capo. Lui mi guardò e sorrise dolcemente. Poi sbadigliò.
“Ho sonno, il tema di Difesa contro le arti oscure mi ha tolto minuti preziosi in cui potevo dormire…” si lamentò il moro. Io gli indicai il cuscino.
“Dormiamo un altro po’ allora, che dici?” gli proposi stendendomi meglio sul letto. Lui annuì con il capo e m’imitò, si stese e mi cinse la vita con il braccio. Io mi strinsi nel suo caldo abbraccio e poco dopo mi addormentai di nuovo.
Quando ci svegliammo era ormai ora di pranzo. Così io andai in bagno, mi preparai e scesi insieme a Harry. Mi ero infilata la divisa, non avevo alcuna voglia di scegliere qualche altro vestito, considerando che tenevo ancora quelli di Daphne nascosti. Entrammo in Sala Grande chiaccherando allegramente, e Ron ci venne incontro sorridente.
“Harry, ‘Mione! Eccovi!” ci salutò, dando una pacca sulla spalla al moro e un bacio sulla guancia a me.
“Ci siamo riaddormentati…Harry si sta nascondendo dalle ragazze che vogliono assediarlo” risposi ridacchiando insieme a Ron.
“Eh amico, come ti capisco!” fece sarcastico il rosso beccandosi una mia occhiata ironicamente scettica che fece scoppiare le risa del Prescelto.
“A proposito Ronald…la tua fidanzata dov’è?” chiesi stupita che, in quella giornata così romantica, non si sia appiccicata a lui come una sanguisuga.
“Mi sta preparando una sorpresa, o qualcosa del genere, non so…” rispose facendo spallucce. Poi sorrise.
“Allora, andiamo a mangiare? Ho una fame!” disse abbracciandoci entrambi e trascinandoci quasi verso il tavolo mentre noi ridevamo di gusto. Mi sedetti e alzando lo sguardo, incrociai un paio di occhi grigi proprio di fronte a me. Quando si accorse che anche io lo stavo guardando, mi fece un sorrisino e alzò il bicchiere nella mia direzione. Io abbassai lo sguardo un po’ imbarazzata, con la paura che i miei due migliori amici si potessero accorgere di quelle silenziose attenzioni. Blaise e la maggiorparte degli altri miei amici Serpeverde non c’erano, probabilmente tutti presi dai preparativi. Mi concentrai su Harry e Ron per tutto il pranzo, quando ad un certo punto, mentre finivo di mangiare una mela, mi sentii picchiettare sulla spalla. Mi girai interrogativa e quasi mi venne un colpo quando mi trovai davanti la statuaria e perfetta figura di Draco.
“Granger…” mi disse atono. Io spalancai gli occhi.
“Che vuoi?!” chiese scortese, senza neanche dovermi impegnare a fingere. Lui si mise le mani sui fianchi in una posa infastidita.
“Dobbiamo parlare…se credi che io farò quegli assurdi orari delle ronde beh stai decisamente male!!” rispose alterato. I Serpeverde erano tutti degli attori mancati. Mi alzai sbuffando e lanciai uno sguardo desolato ai miei amici.
“Mi occupo del furetto e torno…” dissi come se quell’occupare fosse sinonimo di uccidere. Infatti Harry e Ron mi sorrisero quasi con aria sadica. Beh, dovevo ammettere che anche io come attrice ma la cavavo. Uscimmo senza guardarci negli occhi, e ci avviammo in silenzio verso il parco. Usciti Draco mi porse una sigaretta e io accettai con un sorriso.
“Vuoi gli auguri Malfoy?” gli domandai con sarcasmo mentre tiravo fuori la bacchetta. Lui si mise a ridere.
“Cosa, vuoi dire che non mi hai fatto il regalo di San Valentino?! Granger, per questo potrei lasciarti sai?!” mi schernì mentre accendeva a sua volta la sigaretta e soffiava un po’ di fumo bianco dalle sue labbra perfette. Girammo all’angolo delle scalinate e ci appoggiammo entrambi ad una parete, nascosti da una fila di alberi e cespugli.
“Allora, Blaise mi ha dato direttive precise…” cominciò il biondo facendo un tiro. Io lo guardai interrogativa.
“Mi ha detto che Daphne e Pansy volevano prepararti personalmente, inoltre Bla vuole una mano per certe decorazioni, visto la tua bravura con gli incantesimi…in qusti giorni è un po’ sclerato, sai…infine, anche se considero la festa di San Valentino la cosa più inutile e stupida del mondo, dopo Potter, io ho il diritto di passare questa giornata con te…per tale diritto, ora vieni con me, mandi un gufo ai tuoi amichetti inventandoti una scusa qualunque, e fino a domani, sei mia…” concluse Draco guardandomi intensamente con i suoi profondi occhi di tempesta. Io spalancai la bocca.
“Tu sei pazzo, Malfoy…completamente pazzo…non posso sparire così!! Né posso lasciare Harry da solo tutto il giorno, Ron deve stare con Lavanda e…” non riuscii a finire la mia lamentela che il biondo m’imprigionò le labbra con le sue in un bacio che non ammetteva repliche. Infilò una mano sotto la mia maglia, e io sospirai cincendogli il collo.
“Pensato ad una buona scusa allora?” mi chiese in un soffio sulla mia bocca. Io mi morsi il labbro inferiore e cedetti annuendo.
“Dirò che ho dovuto rifare tutti gli orari, sentendo a chi andavano bene, e che poi la McGrannit mi ha incastrato per qualche lavoretto noioso…” risposi tornando a baciarlo con più passione. Lui si staccò e sorrise soddisfatto, inumidendosi le labbra con la lingua.
“Così si ragiona…”

                                                                                *

“Non lì Alex, dannazione non lì ti ho detto! Devono formare un triangolo, forza forza!!” sbraitò Blaise in mezzo alla Sala Comune. Era quasi del tutto irriconoscibile: i divani erano stati tutti trasfigurati, i tavoli spostati  su una parete per il buffet e il bancone bar, mentre alcuni erano praticamente spariti. C’era una specie di palco ancora mezzo da coustruire nel centro della stanza, dove Theodore da ore stava montando il suo galattico impianto stereo, mentre Daphne insonorizzava accuratamente la stanza. Io aiutavo Blaise con gli incantesimi più complicati e soprattutto, lo aiutavo a sopportare Draco che lo prendeva in giro, ridendo e facendo battutine.
“Più in alto, su forza più in alto!! No, no, verso destra…verso destra Michael!! Ecco così, così…un po’ più dritto Susan…eccoci perfetto! Dov’è Claire?! CLAIRE?! Oh eccoti, devi finire il cartellone su su vai…” fece Bla dando indacazioni e gesticolando come un matto. Appena ebbi finito di sistemare le candele e le lampade sospese, Draco mi prese e senza farci vedere sgattaiolammo in camera sua. Passammo lì il resto del pomeriggio, il biondo mi fece scrivere la lettera a Harry, e poi ricapitolò tutti i punti fondamentali della festa. Mi mise le mani sulle spalle e mi guardò intensamente.
“Hermione, voglio che tu stasera dimentichi TUTTO! Qualunque cosa…non ci devono essere inibizioni, il raziocinio è bandito da questa festa. Stai tranuilla, che non ti succederà nulla…voglio solo che per una sera, tu segua solo ed esclusivamente il tuo istinto, le tue voglie represse e nascoste. Stasera, tutto è permesso. Non deludermi” disse concludendo il discorso con un ghigno. Io annuii con impeto per poi baciarlo.
Non salimmo per cenare, Draco me l’aveva impedito per paura che non potessi liberarmi dei miei compagni di casa. Ma ovviamente la maggiorparte dei Serpeverde dovettero andare, per non destare sospetti. Così io e il Principe delle Serpi mangiammo qualcosa del buffet in camera sua, finchè non arrivarono Pansy e Daphne a prelevarmi. Mi trascinarono letteralmente nella loro camera ridacchiando. Vidi che appesi al loro armadio c’erano i nostri vestiti (che avevo saggiamente lasciato a loro). Per prima cosa si occuparono dei miei capelli, facendo vari tentativi: provarono a lisciarli, poi a farli mossi, poi ad acconciarli. Il risultato finale fu una sontuosa crocchia con dei boccoli che mi ricadevano sulla schiena e sul viso. Avevano provveduto anche ad accentuare i colpi di sole. Poi mi fecero indossare prima la biancheria intima che avevamo comprato insieme a Hogsmeade, e poi il vestito. Mi guardai allo specchio facendo qualche giravolta. Non mi sarei mai sognata di mettermi un vestito del genere. Ma in quel momento, in un certo senso, stavo vivendo il mio sogno, dove, ricordai le parole di Draco, tutto era permesso. Mi portarono in bagno e mi fecero sedere su uno sgabello davanti ad uno specchio. In un certo senso mi sentivo un po’ la loro bambola, eppure mi divertivo, non riuscivo a credere che due ragazze all’apparenza così fredde potessero essere così spensierate e divertenti. Qualche giorno prima li avevo esposto questo mio pensiero. Pansy aveva fatto spallucce e Daphne mi aveva risposto: “E’ per proteggerci Grang…il mondo è crudele”. Ero rimasta impressionata dalle sue parole. Specialmente dal fatto che, per la prima volta, le avevo capite.
“Non ti scandalizzare Granger…è la festa della lussuria” mi ricordò la mora mentre cominciava a truccarmi. Io feci spallucce.
“Fidati, ormai ci sono abituata” risposi ridacchiando con loro. Pansy mi diede il fondotinta, che in realtà era molto chiaro, e poi la cipria, così da rendere il viso luminoso e etereo. Mi passò poi la matita nera sotto gli occhi, un deciso filo di eyeliner sopra le palpebre e un ombretto verde fin sotto le sopracciglia. Rifinì il rigo di eyeliner con dei brillantini verde, e poi mi diede il mascara, facendo diventare le mie ciglia incredibilmente lunghe e voluminose. Come tocco finale, il rossetto scarlatto sulle labbra. Mi guardarono entrambe soddisfatte e mi fecero mettere le scarpe, un paio di alti sandali neri. Mi guardai un’altra volta allo specchio e non potetti fare a meno di esclamare.
“Wow”
Le due mi sorrisero e mi guardarono a loro volta ammirate. Mi rispedirono in camera di Draco perché anche loro dovevano prepararsi. Il biondo era ancora in bagno così io mi sedetti su una poltrona ad aspettarlo. Quando uscì per poco non mi venne un infarto. Il Principe delle Serpi portava una camicia nera a righe grige completamente aperta, un lungo ciondolo d’argento che gli ricadeva sui pettorali, e, cosa più importante:
NON PORTAVA I PANTALONI.
“Tu sei matto!! Matto, Malfoy!! Non verrai così alla festa!” gli intimai alzandomi di scatto e indicandolo con il dito. Lui inarcò un sopracciglio.
“Me l’hai detto tu che dovevo venire in mutande! E poi sono molto più vestito di te…” ribattè alludendo al mini-abito che portavo. Poi ghignò malizioso.
“Cazzo Granger, sei uno schianto!! Potrei saltarti addosso da quanto sei sexy” commentò senza smettere di guardarmi voglioso. Io sospirai e mi abbondonai alla visione celestiale di quello che era il mio ragazzo, e che non riuscivo ancora a capacitarmene.
“Non penso che resisterò fino a dopo la festa, vedendoti così…” ammisi anche se ogni volta m’imponevo di non farlo. Non facevo altro che accrescere il suo già smisurato ego. Qualcuno bussò alla porta. Il biondo lo invitò ad entrare e io per poco non ebbi un altro infarto. Blaise Zabini, in tutto la sua cavalleresca bellezza, era entrato nella stanza, vestito quasi identico a Draco: camicia blu a righe sbottonata, ciondolo argentato, e boxer intonati alla camicia.
“E’ quasi tutto pronto, tra una decina di minuti cominciamo e…caspita Hermione!! Sei una bomba!” esclamò il moro appena posò gli occhi sulla mia figura. Io sorrisi un po’ imbarazzata, e mi morsi il labbro inferiore.
“Tu non sei da meno, credimi” risposi con sguardo un po’ malizioso. Sentii alle sue spalle la voce di Theodore che entrò a sua volta nella stanza. Inutile dire che anche lui era vestito come i suoi degni compari, solo di verde scuro, e che per poco non mi venne il terzo infarto.
“Ragazzi, Pansy è leggermente in ritardo, faccio partire lo stesso la musica?” chiese Theo prima di girarsi verso di me e sorridere compiaciuto.
“Wow Grang! Sei bellissima, oltre che super sexy…ehi guarda, siamo anche coordinati” fece il moro sarcastico alludendo ai colori dei nostri vestiti. Draco lo fulminò con lo sguardo.
“Vatti a coordinare con qualche altra ragazza” ribattè scontroso facendo ridere gli altri due. Blaise si girò verso Theodore e annuì con il capo.
“Sì, comincia a mettere un po’ di musica…sai a che punto sono Ashley, Susan e Casey?” domandò il moro.
“Sono vestite…beh vestite è un parolone…dici che dovrei farle salire subito a ballare?” chiese a sua volta Theo con aria dubbiosa. Bla fece una smorfia incerta.
“Aspetta, vengo con te…ragazzi vedete di scendere fra cinque minuti” disse rivolto a me e a Draco prima di uscire dalla stanza con Theodore. Io mi battei una mano sulla fronte.
“Non sopravviverò a questa festa…” feci fra me e me sospirando. Draco mi abbracciò in vita e mi guardò divertito.
“Oh ma certo che sopravviverai, anzi! Non potrai più farne a meno!” ribattè il biondo rifilandomi uno dei suoi convincenti baci sulle labbra. Mi dovetti staccare poco dopo.
“Mi rovini il rossetto” mi giustificai con un mezzo sorriso.
“Bene, vedo che Daphne e Pansy ti hanno istruito a dovere…” rispose compiaciuto. Io annuii con il capo e sorrisi a mia volta soddisfatta.
Ci avviammo giù mano per la mano, e quando mi ritrovai davanti la vista dell’intera Sala Comune rimasi sconcertata. La luce verdastra delle finestre e dei lampadari era stata sostituita con quella rossastra delle candele e delle lanterne che io stessa avevo montato. Le pareti della stanza erano state ricoperte da tende di pizzo rosse che dividevano i vari divanetti e tavolini del medesimo colore. Al centro c’era un enorme pista da ballo, con tre cubi dove delle ragazze vestite con shorts e corpetti di pelle ballavano in maniera decisamente provocante. Nel muro dove c’era l’entrata erano posti due tavoli, uno per il buffet e uno per gli alcoholici. Un ragazzo e una ragazza, di cui non ricordavo il nome, stavano già cominciando a servire cocktail, in attesa che arrivasse Pansy a fare la barman acrobatica. Sparsi inoltre per la sala, c’erano poltroncine, puff e cubi, tutti rigorosamente rossi. Degli stessi colori scarlatti era dipinto un enorme cartellone posto proprio sopra la porta, che recava la scritta: “In lust we trust!”.
“Niente di più azzeccato” dissi a Draco indicando lo striscione. Lui ghignò e mi portò da Theodore che stava cominciando a fare il Dj.
“Theo hai messo le canzoni che ti avevo dato?” chiese il Principe delle Serpi al moretto che annuì.
“Sì, ma quelle le metto quando la festa si sarà davvero infiammata…non sono ancora arrivati tutti” ribattè Theodore con un sorrisino.
“Più infiammata di così?” feci io sarcastica. In quel mentre erano finalmente arrivate Daphne e Pansy, bellissime e super accattivanti, e quest’ultima si era diretta velocemente al tavolo delle bevande per cominciare a servire. Daph, invece, ci aveva raggiunto.
“Theooo! Metti la mia canzone preferita?” chiese la bionda stampandogli un bacio sulla guancia.
“Subito splendore…” ribattè il ragazzo premendo qualche pulsante. La canzone scelta da Daphne partì e la bionda ci trascinò in pista senza mezzi termini. Cominciammo a ballare, insieme anche a Blaise che ci aveva immediatamente raggiunto, e facendo qualche giravolta fra le braccia di Draco mi sentii come sempre mi avevano spiegato.
Libera. Libera come non lo ero mai stata. Libera come avrei voluto essere. Dopo almeno cinque canzoni andammo insieme da Pansy per farci preparare uno dei nuovi cocktail che aveva inventato. Non a caso, era rosso. Ne buttai giù un sorso e sentii subito che era decisamente forte, ma per niente aspro. Aveva un sapore dolce, caldo. Rimanemmo lì vicino al bancone a ballare un po’, più che altro Draco si divertiva a farmi strusciare su di lui, insistendo perché lo usassi come palo. Non che mi dispiacesse, anzi. Ma se andava avanti così non sarei più riuscita a controllarmi, e gli sarei saltata addosso davanti a tutti. Il fatto che fosse la festa della Lussuria, non aiutava di certo. Draco Malfoy era la Lussuria fatta persona, e vestito in quel modo faceva letteralmente impazzire. Avevo notato con piacere gli sguardi praticamente famelici che tutte le ragazze lanciavano al Principe delle Serpi, e subito dopo quelli omicidi rivolti a me. Draco, al contrario, non mi staccava gli occhi di dosso nemmeno un istante, proprio come aveva promesso. Gli lasciai il bicchiere quando Pansy si prese una pausa e insieme a Daphne mi portarono in mezzo alla pista a ballare con loro. Non ero più imbarazzata e goffa come la prima volta, ora riuscivo a muovermi a tempo, a far oscillare il bacino e spostarmi come si doveva. La mia bionda Serpe però non mi lasciò sola per molto. Tornò a reclamare la mia presenza afferrandomi saldamente con le sue forti braccia e mi fece ballare con lui, baciandomi di tanto in tanto. Ad un certo punto, arrivò Blaise e si rivolse a Draco.
“Amico, è arrivato Anthony, vallo a salutare…mi prendo cura io di Hermione” gli disse dandogli una pacca sulla spalla. Malfoy annuì e si avviò verso l’entrata dove riuscii ad intravedere la bella figura di Anthony Goldestein con una ragazza che non riconobbi. Effettivamente se Blaise non l’avesse nominato non so se sarei riuscita a riconoscerlo, oltre alla confusione e alle tante persone, le luci suffose e rossastre non aiutavano affatto. Finchè Draco rimase a parlare con il Corvonero io ballai con il mio migliore amico ridendo e scherzando, affiancandomi di tanto in tanto a Pansy, che poi dovette tornare ad occuparsi delle bevande. Dopo un po’, finalmente, Malfoy tornò da me e si sporse verso l’orecchio di Blaise per farsi sentire meglio.
“Gold non è venuto con la ragazza che aveva scritto, è con un’altra…” riuscii a sentire.
“Chi?” chiese Bla interrogativo. Dra fece spallucce.
“Non lo so, non l’ho vista, era a prendere da bere quando ci parlavo…comunque possiamo fidarci di Anthony, lo sai…” rispose il biondo tornando a posare la sua attenzione su di me. Io gli lanciai uno sguardo dubbioso.
“Tu sei amico di Goldestein?” gli domandai. Lui annuì con il capo e io feci un gesto stizzito.
“Caspita, a saperlo prima! Me lo potevi presentare! E’ così carino!” esclamai io ironicamente, per stuzzicarlo un po’. Lui inarcò le sopracciglia e mi baciò con passione, stringendo il suo corpo al mio.
“Pensi ancora che vorresti conoscerlo?” mi chiese con voce roca all’orecchio, facendomi venire i soliti eccitanti brividi. In tutta risposta, io lo baciai di nuovo.
Non so per quanto tempo ballammo, senza smettere di ridere e baciarci. Il tempo non aveva più tanta importanza. Decidemmo dopo un bel po’ di fermarci, ed andare ad usufruire di tutti quei bei privè che Blaise aveva creato nella Sala Comune. Così, andammo a rifornirci di cocktail e sigarette, per poi appartarci dietro ad una delle tante tende rosse. Mi misi a sedere appoggiandomi a lui e sorseggiai tranquillamente il mio drink, rubando ogni tanto qualche sorso al suo Mojito e qualche bacio che sapeva così dannatamente di menta e tabacco, che prima o poi mi avrebbe fatto diventare pazza davvero. Ad un certo punto abbandonammo definitivamente alcohol e sigarette perché le nostre bocche decisero che avevano da fare qualcosa di molto più interessante. Mi misi a cavalcioni sulle sue gambe e mentre lui mi accarezzava la schiena e le cosce con fare sensuale, io gli passavo le dita fra gli addominali scolpiti, scendendo ad un certo punto verso il suo inguine strappandogli non pochi gemiti di piacere. Dopo quelle che mi sembravano ore decisi di separarmi da lui e di tornare in pista, perché se fossi rimasta solo un altro minuto lì con Draco non sarei più riuscita a fermarmi. Così mi accesi una sigaretta, recuperai il mio bicchiere e uscii dal piccolo privè con il Principe delle Serpi. Quando ci vide, Blaise diede una pacca a Theodore che abbassò di colpo la musica. Il moro mi prese per un braccio e mi fece salire sul palchetto con lui e Theo.
“Ragazzi, ragazzi! Un po’ di attenzione grazie! In questo mese, io e un’altra squadra di esperti, tra cui Draco, Theodore, Pansy e Daphne, ci siamo impegnati in un ambizioso progetto con questa ragazza, e siamo felici di annunciare che è stato portato a termine con grande successo! Perciò, ammirate tutti questa bellezza, spensierata e felice, Hermione Granger!!” esclamò a gran voce Blaise indicandomi mentre tutti applaudivano, la maggiorparte dei quali completamente sbalorditi, visto che pochi mi avevano riconosciuta. Io, sigaretta in una mano e bicchiere nell’altra, feci un piccolo inchino, un po’ imbarazzata ma contenta. Draco salì sul palco a sua volta e mi passò un braccio sulla vita.
“Blaise sei sempre il solito” disse ghignando mentre mi riportava in pista. L’amico gli fece l’occhiolino e scese con noi, ricominciando a ballare. Ad un certo punto, Malfoy avvicinò le labbra al mio orecchio e sussurrò in una maniera assolutamente irresistibile.
“Io mi sto un po’ annoiando…che ne dici di andare su in camera mia?”
Io lo guardai vogliosa e maliziosa.
“Non aspettavo altro…” risposi facendolo sorridere trionfante. Salutammo velocemente Blaise e ci dirigemmo verso le scale dei dormitori. Fu in quel momento, avendo la vista completa della Sala, che qualcosa mi colpì: una testa rossa attirò la mia attenzione. Mi sembrava familiare. Svoltammo l’angolo delle scale e mi riscossi immediatamente. Che assurdità. Quella non poteva essere Ginny, figuriamoci...
Entrammo nella camera di Draco e dal quel momento non riuscii più a pensare a qualcosa che non fosse lui.

Spazio dell'Autrice.

Noi Serpeverde siamo proprio dei pazzi xD Non c'è proprio altro da dire, questa festa ne è la dimostrazione assoluta! Mi ha fatto troppo ridere immaginare Blaise che dava indicazioni a destra e a manca con tono sclerato e stressato, mentre Draco imperterrito lo sfotteva. Per la vostra "gioia" (bwhuahuahuaha che simpatica che sono) all'inizio ho messo anche una bella scena tutta tenerosa con il carciofo baccalà alias Potter!! Siete felici?! bwhuahuahuaha E alla fine vi ho lasciato davvero una bella incognita. Ginny o non Ginny? Questo è il dilemma! Purtroppo, con mio grande dispiacere perchè AMO farlo, non posso soffermarmi sulle singole risposte alle recensioni, perchè non ho tempo, però voglo fare due precisazioni: una, per chi mi ha chiesto quanti anni ho. Ebbene sì, come avevo già risposto a qualcuno, sono nata nel lontano febbraio 1994, 15 anni e mezzo suonati da un po' xD

E la seconda precisazione è rivolta a sakusan, che prima di tutto ringrazio per i complimenti: in realtà non è proprio vero che ribalto la situazioni, per due ragioni; la prima, è che nel libro NON sono presentate due situazioni: purtroppo la Rowling non si è mai preoccupata di descrivere come i Serpeverde si comportino fra a amici, a solo fatto vedere come siano particolarmente stronzi con i propri nemici, ma questo sinceramente non è molto rilevante, perchè una persona con qualcuno che odia muta il proprio comportamento; la seconda, è che io porto solo due punti di vista, non è la mia storia che generalizza, sono i personaggi, anzi praticamente sono Draco e Harry, perchè per esempio Blaise capisce la situazione dei Grifondoro ed esprime la propria opinione. I due ragazzi tendono, come si vede anche nel libro, a generalizzare per principio, e non s'impegnano a conscerle davvero le cose prima di giudicarle. Poi ovviamente, Draco si deve ricredere con Hermione. Io appunto porto solo due punti di vista, e nessuno dei due è inconfutabile, infatti nonostante Malfoy dia i peggio difetti ad Harry, lui continua ad essere il dolce, buono e gentile ragazzo amico di Hermione. Ho voluto solo un po' "riscattare" la visione dei Serpeverde che passano sempre come persone fredde e insensibile anche fra di loro, cosa che mi sembra del tutto redicola visto che sono umani, e che non si può classificare per certo una persona da come si comporta con il proprio nemico giurato. Questa è la mia spiegazione, spero che tu abbia capito come la vedo io. (Ps. sono davvero orgogliosa che ad una Grifondoro convinta come te piaccia la mia storia)

Detto questo, ringrazio tutte le persone che hanno letto, e tutte quelle che hanno recensito, ovvero: _Sayuri, fleury, Ili91, PikkulaSere, cocochanel87, ginsan89, PetitevaleriE, Rituzza_95, sakusan, Nyappy, Iris92, oOMepsOo, foxina, Dark_angel, Hollina, debby12, anna96, sasyherm, pikkola_Lilith.

That's all folks!

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Capitolo 27
*** "Io non tornerò ad odiarlo, perchè in realtà non l'ho mai odiato" ***


Hello folks! Come state? Ho ripreso i ritmi giusti, visto? Eheh sono brava xD Questo capitolo sarà decisamente interessante, l'enigma che vi ho posto nel precedente sarà svelato!! xD Mi scuso per non aver messo la traduzione del titolo dello scorso chap, davvero io essendo bi-lingua do sempre tutto per scontato, ma non lo faccio di proposito! Comunque "In lust we trust" è la storpiatura della frase "in God we trust" (in Dio noi crediamo) stampata sui dollari, che significa "nella Lussuria noi crediamo".
E a proposito di lussuria, devo mettere un'avvertenza: questo capitolo è NC17! Era un po' che non ne scrivevo uno, e mi andava così! xD

Enjoy the chapter!


Sentii un’insolita luce solleticarmi il viso e cercai di riprendere conoscenza per capire che cosa fosse. Ci misi qualche secondo a capire che il piacevole calore che percepivo non era solo frutto delle coperte, ma anche del caldo abbraccio di un ragazzo. Il mio ragazzo. Aprii stancamente gli occhi e mi ritrovai di fronte al viso perfetto ed etereo di Draco, che dormiva beatamente con un’espressione amabilmente rilassata. Rimasi incantata davanti a quella visione: non avevo mai visto qualcuno di così celestiale. Sì, perché nonostante i lineamenti fossero gli stessi, quando Draco era sveglio la sua espressione era sempre o impassibile, o irritata, o ghignante, o maliziosa. Mai l’avevo visto così sereno e tranquillo. E, se possibile, era ancora più bello del solito. Era la prima volta in assoluto che dormivo con lui. Non mi ero mai concessa un simile vezzo. Ma ieri sera, sfiniti dalla festa, dall’alcohol e dalla passione, eravamo crollati, incuranti delle conseguenze. Così, ricordai quel risveglio come il più piacevole della mia vita. Mi strinsi ancor di più a lui, incrociando le mie gambe con le sue, e appoggiai dolcemente la mia fronte sulla sua, chiudendo nuovamente gli occhi e giovandomi di quella deliziosa sensazione. Presi il tempo del suo respiro e involontariamente cominciai ad accarezzargli con infinita delicatezza i capelli lisci e setosi, che m’inebriavano ogni volta di una sensazione piacevole ed eccitante. Di tanto in tanto aprivo gli occhi per bearmi dell’infinita bellezza del Principe delle Serpi senza essere interrotta o disturbata dalle sue battutine irritanti o maliziose. Le coperte gli coprivano solo il torace, mentre le braccia muscolose erano scoperte, e una di queste mi stringeva la vita saldamente, mentre l’altra era sotto la mia testa a mo’ di cuscino. Lo sentii muoversi leggermente e smisi di accarezzargli i capelli per paura di svegliarlo. Fui sorpresa di sentire la sua voce, ancora un po’ impastata, dirmi.
“Non ti fermare…mi rilassa”
Io sorrisi mentre lui apriva gli occhi e ricambiava il mio sorriso. Acconsentii al suo desiderio.
“Da quanto tempo è che sei sveglio?” gli domandai con tono di voce molto basso.
“Da ora praticamente…” rispose sbattendo un po’ le palpebre per mettere a fuoco la stanza. Poi si strinse un po’ di più a me e posò le sue labbra rosee e peccaminose sulle mie in un gesto delicato.
“Buongiorno…” sussurrò in un soffio. Io sospirai.
“Lo sarà sicuramente dopo un risveglio così…” mi lasciai sfuggire. Come previsto, il suo ghigno tronfio non tardò ad arrivare.
“Non avevo dubbi…” ribattè gongolante. Io allora sbuffai e feci per girarmi di spalle a lui. Il biondo ridacchiò e s’incastrò perfettamente nel mio corpo. Cercai di non irrigidirmi quando sentii che la sua intimità premeva sulla mia coscia. Mi avvolse con le sue braccia e mi sussurrò all’orecchio con voce decisamente sensuale.
“Avrei qualche altra idea per rendere il tuo risveglio ancora più…piacevole” marcò con voce ancora più roca l’ultima parola facendomi invadere da una scarica di elettricità pura. Non mi scomposi però, anzi, voltai il viso verso di lui e lo guardai quasi sconcertata.
“Mio dio Malfoy, ancora?! Dopo ieri notte?! Non ricordo nemmeno più quante volte l’abbiamo fatto!” esclamai quasi con una nota d’indignazione. Ormai, da quando lo conoscevo, avevo imparato a considerare il sesso una cosa fine a se stessa, tanto da riuscire a parlarne con sarcasmo e disinvoltura.
“Come si ti fosse dispiaciuto! Ti ho fatto venire più volte stanotte che in tutta la tua vita” ribattè il moro compiaciuto. Io sbuffai irritata dal fatto che non potevo dargli torto. Voltai di nuovo il viso e socchiusi un po’ gli occhi mentre Draco mi accarezzava lentamente il collo e il braccio.
“Sai cosa ci vorrebbere ora Grang?” mi chiese dopo qualche minuto. Io mi girai verso di lui interrogativa. La sua espressione si fece malandrina.
“Una bella doccia calda…” disse inzuppando il tono della sua voce di doppi sensi. Io fui pervasa immediatamente da brividi caldi pensando all’idea di finire nella doccia insieme. Il mio sorriso malizioso fu il mio consenso, e il biondo non attese oltre. Si alzò velocemente dal letto inibriandomi letteralmente alla vista del suo copro nudo, poi mi prese in collo e senza mezzi termini mi baciò avviandosi verso il bagno. Mi posò nella doccia e aprì l’acqua calda. Il getto mi colpì la schiena bagnandomi buona parte dei capelli. Afferrai il braccio e lo spinsi a mia volta sotto l’acqua, mentre entrambi ridevamo di gusto. Poi la risata ci morì sulle labbra quando cominciammo a baciarci con passione. Draco mi fece appoggiare al muro di mattonelle bianche e cominciò a baciarmi il collo, le spalle, il petto, il seno, facendomi scappare non pochi gemiti, mentre io passavo le mani bramose esplorando il suo corpo perfetto, accarezzandogli gli addominali scolpiti, i pettorali tirati, la schiena possente. Di tanto in tanto gli toccavo i capelli che bagnati erano ancor più lisci. Così, mentre l’acqua scorreva su di noi, ci baciavamo dappertuto, e sfiorare le sue labbra bagnate era una sensazione incredibile. Quando ormai non riuscivamo più a trattenerci, Draco mi prese in collo facendomi allacciare le gambe al suo bacino, e tenendomi incastrata fra lui e il muro, mi penetrò deciso strappandomi un urletto che morì nella sua bocca. Il respiro diventava sempre più irregolare a mano a mano che le sue spinte diventavano più forti e veloci. Mi aggrappai alle sue spalle con tanto impeto da rischiare di graffiarlo, ma lui non fece una piega, continuò a baciarmi e spingere. Lo vidi sorridere quasi trionfante mentre lo pregavo di non smettere. Venimmo quasi insieme e i nostri gemiti si confusero nell’aria sotto lo scroscio dell’acqua. Ci accasciammo sul pavimento della doccia con il respiro corto e le guance arrossate. Mi tirai indietro i capelli ormai completamente zuppi e li strizzai un po’. Lo guardai con un sorriso e uscii per andare ad asciugarmi. Lui invece rimase ancora un po’ dentro a bearsi del caldo tepore dell’acqua. Presi un asciugamano bianco e me lo legai sopra il seno, poi recuperai la mia bacchetta e mi asciugai i capelli che mi ricaddero sulle spalle un po’ scomposti. Decisi di legarli nella solita coda alta che era sempre molto comoda e tornai in camera di Draco, stendomi sul letto tranquillamente. Dopo un po’ anche il biondo uscì dal bagno, con addosso solo un asciugamano legato in vita, e mi raggiunse mettendosi accanto a me, con le mani intrecciate dietro la testa e lo sguardo vacuo.
“Tra poco devo andare…” dissi con un sospiro. Lui si girò verso di me e annuì.
“Lo so…” ribattè semplicemente senza nessun tono particolare.
“E dovrò affrontare Harry e Ron…sperando che stiano ancora dormendo…” replicai arricciando la bocca. Draco si girò su un fianco e mi guardò intensamente.
“Ma per esempio…non ti è mai venuta in mente la fortuita idea di dire ai tuoi amici che, almeno, hai un ragazzo? Così la smetterebbero di romperti…” fece il Principe delle Serpi. Io spalancai gli occhi.
“Questa è follia Malfoy! Mi chiederebbero chi è fino all’esaurimento, in effetti per loro non ci sarebbe nessuna ragione per il quale tenerglielo nascosto, e se lo facessi penserebbero che c’è qualcosa che non va…tipo…ah sì tipo che sto con la persona che odiano di più nella scuola!” risposi quasi indignata. Lui sbuffò sonoramente.
“Beh ma non pensi che prima o poi lo dovranno sapere? Come tutti del resto…non contare ieri alla festa…Blaise si è permesso di fare una cosa del genere perché aveva incantato gli invitati, non possono dire una parola della festa ad estranei…sai non ci possiamo permettere di essere scoperti…però, non possiamo nasconderci in eterno, non credi?” insistette il biondo con un discorso un po’ contorto ma sensato. Io feci spallucce.
“Almeno non dovrai dire a tutti che stai con una Mezzosangue…” ribattei accennando un sorriso.
“Mio dio ancora questa storia del Mezzosangue? Guarda che poi il Signore Oscuro si offende!!” esclamò sarcastico il Prinicpe delle Serpi. Io risi per poi tornare a guardarlo insicura.
“Davvero Draco non so…ci devo pensare…magari se aspettassimo ancora un pochino…potrei cercare di accennare l’amicizia fra me e Blaise per esempio…” dissi un po’ incerta. In realtà avevo paura di perdere Harry…ma non volevo nemmeno rinunciare a Draco e a tutti gli altri.
“Beh sarebbe un passo avanti…comunque non puoi evitare il problema per sempre…” rispose rimettendosi sdraito di schiena. Io sospirai e guardai distrattamente l’ora. Sì, forse era il caso di tornare nella mia Sala Comune. Mi alzai in piedi e andai a recuperare la divisa che avevo appoggiato sulla poltrona di Draco la sera prima. Mi vestii lentamente sotto lo sguardo penetrante del biondo. M’infilai la toga e andai da Draco, baciandolo sulle labbra.
“Ci vediamo…” gli dissi prima di avviarmi verso la porta.
“A dopo” mi salutò lui prima che uscissi dalla stanza. Scesi velocemente e attraversai la Sala Comune ancora conciata a festa, avviandomi verso i sotterranei. Deviai il mio percorso per andare in Sala Grande, che era ancora mezza deserta, a discapito di alcuni pochi mattinieri, solo Grifondoro e Tassorroso, che mangiavano tranquilli in un silenzio quasi surreale. Afferrai un cornetto e salutai educatamente alcuni studenti, per poi dirigermi verso la Torre di Grifondoro. Come avevo previsto, la Sala Comune a quell’ora era vuota, tutti ancora si godevano un po’ di meritato riposo. Tirando un sospiro di sollievo mi avviai verso le scale dei dormitori femminili, raggiungendo l’ultima camera in fondo al corridoio. Ma quando svoltai l’angolo mi presi quasi uno spavento.
Ginny era appoggiata al muro davanti la mia porta, con le braccia incrociate sotto il seno e lo sguardo fermo. Si voltò verso di me con espressione dura, nessun accenno di sorriso. In quell’istante, come un flash, mi tornò in mente quando ieri sera, alla festa, mi era parso di scorgerla fra la folla. E in quel momento tutto il mio timore mi divampò nel petto.
“Ehi Ginevra, buongiorno! Che ci fai qui così presto?” chiesi cercando di rimanere completamente calma e impassibile. Lei fece un passo verso di me e mi si parò davanti.
“Dove sei stata stanotte?” domandò con tono freddo. Sarei dovuta sbiancare, ma cercai di controllarmi e resistere, rimanendo imperturbabile.
“Qui ovviamente…sono solo tornata tardi per del lavoro extra…” risposi ostentando una sicurezza che non avevo. Lei fece una smorfia.
“Non ti ho vista rientrare stanotte…nè uscire stamattina…” ribattè provando a mettermi alle strette. Ma io non crollai.
“E’ impossibile Ginny, non te ne sarai accorta, sono tornata effettivamente molto tardi…e stamattina non riuscivo a dormire così sono andata a fare un giro…” insistetti sperando che i suoi sospetti si fondassero solo sul fatto che davvero non mi aveva vista rientrare e uscire. La rossa sospirò spazientita.
“Te lo chiederò un’altra volta, Hermione…dove sei stata stanotte?” mi chiese con tono pacato ma deciso.
“Ti ho già risposto Ginevra…” ribadii mentre le mie speranze si facevano sempre più fioche. Lei mi guardò con sguardo ancora più duro e aprì la porta di camera mia, facendo cenno di entrare. Acconsentii ed entrambe ci dirigemmo nella mia stanza. Ginny chiuse la porta e si voltò di nuovo verso di me.
“Bene, visto che continui a mentire, te lo dirò io dove sei stata stanotte…” fece soffiando la voce dai denti. Ora sembrava furente.
“Nel letto di Draco Malfoy” concluse senza smettere di fissarmi. Io abbassai il capo sconfitta. Ginevra allora spalancò gli occhi e cominciò a sbraitare.
“Hermione come diamine ti è venuto in mente!! Eh?!?! Ma io dico, sei impazzita?! SEI DIVENTATA SCEMA?! Che cosa ti passa nel tuo tanto acclamato cervello?! Sono ormai anni che tu rifiuti di venire alle feste con me, ok posso capirlo…ed effettivamente all’ultima festa a cui hai partecipato è successo un macello…ma io per questo pensavo che fossi tornata fermamente alla tua idea originale! E invece, ieri, che cosa vedo?! Che cosa vedo eh?! Tu, alla festa della Lussuria organizzata dai Serpeverde, su un palco, con tanto di sigaretta e bicchiere in mano, mentre Zabini con orgoglio proclama che il suo progetto di trasformarti, che ormai andava avanti da UN MESE, era andato in porto con successo!! Beh, come dargli torto, non ti avevo nemmeno riconosciuta, e sono la tua migliore amica!! E poi il colpo di grazia!! Malfoy che ti prende, ti bacia e ti porta in camera sua…e nessuno che fa una piega!! Vuoi dirmi che tu per un mese sei andata nel covo del nemico a farti trasformare in una Serpe?! Per di più andando a letto con Malfoy?! MALFOY CAZZO!! Suo padre ha cercato di ucciderci, te ne sei dimenticata forse?! E lui sono anni che ci tormenta!! Ti sei dimenticata dei pomeriggi passati a piangere dopo che lui t’insultava?! Ma cosa ti è preso?! Cosa dannazione è successo?!?! Quando Zabini ha detto il tuo nome pensavo che sarei morta lì sul colpo!! E tu, tu come ti prendevi gli applausi orgogliosa, come ridevi e scherzavi con quelle dannate Serpi, come baciavi Malfoy!! Ma ti rendi conto o no della gravità della situazione?! L’hai sempre odiato, da sempre, e con il tuo legame con Harry!! Non conta proprio niente la vostra amicizia? Il vostro rapporto è proprio così inutile che non ti sei fatta scrupoli di andare con il suo peggior nemico?! Tu, la Grifondoro dei Grifondoro, che si è ridotta ad essere una penosa imitiazione di una Serpeverde! Hai tradito tutti noi Hermione!! Tutti noi! Me, Harry, Ron…tutti i tuoi amici, la tua casa, i tuoi ideali, e i tuoi valori?! E per cosa?! PER MALFOY! Che con grande probabilità domani sarà già stufo di te! Ma io dico hai smesso di far lavorare il tuo cervellino così tanto operoso?! Sono allibita, allibita Hermione! E incredibilmente delusa”
Le parole di Ginny affondarono sempre di più come lame nel mio petto. Ogni frase una stilettata. Ogni suono un rimorso. Non sarebbe dovuta andare così. Non avrebbe dovuto scoprirlo così. Avrei dovuto parlargliene, con calma, spiegarle come mi sentivo, quello che provavo, che non era come sembrava, che si erano sempre sbagliati sul loro conto. Non doveva vedermi così. Io non ero davvero diventata così. Era solo per una sera. Alzai finalmente lo sguardo e la vidi mettersi una mano nei capelli cercando di calmarsi.
“Da quanto tempo è che va avanti questa storia, Hermione?” mi chiese provando a ritrovare il controllo perso dopo la sfuriata. Io mi mordicchiai le labbra.
“Da quasi tre mesi…” bofonchiai imbarazzata. Lei spalancò nuovamente gli occhi.
“Cioè tu è da novembre che ci tieni nascosto tutto questo?! E’ da novembre che te la fai con i Serpeverde?! E’ impossibile, impossibile. Tu non sei Hermione. Non puoi essere tu!” sbottò scuotendo il capo con forza. Fu allora che ritrovai un po’ di determinazione e cercai di reagire.
“E’ qui che ti sbagli Ginny! Sono sempre io, sempre l’Hermione studiosa e diligente, ligia alle regole, la Grifondoro determinata e orgogliosa…è stata tutta colpa del caso!”
Lei mi guardò con scetticismo e indignazione.
“Sei finita CASUALMENTE nel letto di Malfoy? Sì, posso immaginarlo…” rispose tagliente.
“No, ci sono finita per forza!! A quella stramaledittissima festa, per colpa di Lavanda, è successo un maccello assurdo!! E ho dovuto farlo…ma quando l’ho fatto, mi sentivo praticamente un schifo, e non potevo parlarne con voi…avevo terribilmente bisogno di un amico! E allora, ho conosciuto Blaise! Non è come immagini tu Ginevra, niente affato! Blaise è una delle persone più eccezionali che conosca! Non è solo una stronza Serpe! Lui è la persona più comprensiva, brillante, simpatica e rassicurante che conosco! Mi ha fatto capire un sacco di cose che prima non riuscivo neanche a vedere, ottusa e orgogliosa! E sì, una di queste era proprio che i Serpeverde non sono come li dipingiamo noi! Non sono solo dei bastardi insensibili e crudeli!” spiegai con ardore. Lei mi guardò dubbiosa e ancora arrabbiata.
“In che senso è stata colpa di Lavanda?” mi domandò interdetta. Io sospirai e mi sedetti sul letto. Presi coraggio, e le raccontai tutta la storia, dall’inizio, dal gioco di Obbligo, Giudizio o Verità, al contratto con Malfoy, alla pozione, alla prima volta che eravamo stati insieme, a come avevo fatto amicizia con Blaise, al fatto che io e Draco continuavamo a vederci e ad andare a letto insieme, alla fine del contratto, ala convinzione di dirgli addio per sempre. E poi, a come durante le vacanze, avevo sentito la sua mancanza, a come avevo capito che mi piaceva, a come ci eravamo riuniti, a tutto quello che avevo fatto e passato con le Serpi. A come ora, io, Hermione Granger, ero la migliore amica di Blaise Zabini, e cosa più importante: la ragazza di Draco Malfoy. Lei rimase completamente allibita ma non interruppe il mio racconto. Quando terminai mi guardò incredula.
“Non è possibile…vuoi dire che tu e Malfoy state insieme?! Cioè proprio insieme insieme?! Lui dice che sei la sua ragazza?!” chiese praticamente sconvolta. Io annuii e lei si coprì il viso con le mani.
“E’ solo un incubo, vero?” bofonchiò fra sé e sé.
“No, è la verità. E a me lui piace davvero. Anzi, ti dirò di più Ginny: non sono intenzionta a lasciarlo, affatto!! Lui mi fa sentire come non mi ero mai sentita! Mi permette di essere tutto quello che voglio, libera e senza preoccupazioni! Lui mi tiene testa, mi da forza, è imprevedibile, affascinante. E nonostante abbia una miriade di difetti…beh a me piacciono anche quelli!” ribattei indignata. La rossa mi osservò ancora più sconcertata.
“Sarà il momento della novità Hermione…poi ti stancherai di lui, tornerai ad odiarlo, come sempre!” insistette come cercando di scrollarmi. Io incrociai le braccia al petto e arricciai violentamente le labbra.
“E’ qui che ti sbagli Ginevra! Io non tornerò ad odiarlo, perché in realtà non l’ho mai odiato! Odiavo un’idea che mi ero fatto di lui, lo odiavo perché lo odiava Harry. Ma ora, l’ho conosciuto in tutte le sue sfaccettature, le migliori e le peggiori, e ho imparato quanto mi sbagliavo. Se tu vuoi continuare a rimanere su un’idea che nemmeno conosci, non è un mio problema. Io non rinuncerò a lui. Né a nessuno di loro. Specialmente Blaise! Un amico come lui lo consiglierei a tutti!” replicai adirata, mentre la rossa continuava a guardarmi sconvolta.
“Ti hanno fatto il lavaggio del cervello!” esclamò aprendo le braccia e infervorandosi a sua volta.
“Cazzo Ginny, non ti viene il dubbio che se forse penso questo, vuol dire che E' VERO?! Se io, dopo tutto quello che mi hanno fatto passare, sono riuscita a rendermi conto di quello che sono veramente, e ti dico queste cose, non pensi che è perché è la verità?!” sbottai furente. Ginevra rimase in silenzio e abbassò lo sguardo. Rimanemmo qualche minuto in silenzio rimuginando e cercando di sbollire la rabbia. Ad un tratto, la rossa ruppe il silenzio.
“Devi dirlo a Harry” esclamò con tono convinto.
“Certo, come no, per vedere se mi fa una scenata 500 volte peggio della tua, uccide Draco e mi ripudia per sempre come amica…Harry è un ragazzo eccezionale, davvero, ma ha i suoi difetti, e se addirittura tu non riesci ad essere comprensiva, la mia migliore amica, ragazza che sa cosa vuol dire invaghirsi di qualcuno nonostante tutto, come pensi che ci possa riuscire lui? Sarà la fine…” risposi sbuffando indignata.
“Prima o poi lo verrà a sapere, come è successo a me…il caso è spesso crudele…” replicò con tono leggermente solenne. Io allora le lanciai uno sguardo dubbioso.
“A proposito…ma tu eri alla festa con Goldestein?” le chiesi ripensando alle parole di Draco la sera prima. Se Ginny fosse stata segnata sulla lista di certo me l’avrebbero detto. Lei annuì con il capo.
“Sì, mi ha invitata praticamente la sera stessa…ma non è stata una grande serata…” rispose facendo spallucce. Io la guardai un po’ imabarazzata.
“Mi dispiace, sul serio. Avrei dovuto parlartene, ma avevo così paura della tua reazione…in effetti non avevo tutti i torti…è una cosa così complicata! Anche io stento a crederci a volte…eppure è successo. E, che possa sembrarti assurdo o meno, mi rende felice. Mi sento viva come non mi sentivo da tempo! Ho imparato tantissime nuove cose, conosciuto punti di vista che non sapevo potessero esistere, e fatto delle esperienze di cui non mi pento minimamente, anzi. Il loro mondo non è l’inferno, affatto. E quando sono il loro compagnia…mi sento serena e spensierata come non mi succede mai! Non ti rendi conto, loro hanno un modo di vedere la vita completamente diverso, ma incredibile! Questo non cambia però quello che sono io, né quello che sono loro. Ognugno si tiene le proprie caratteristiche, pregi e difetti. Ma abbiamo cercato solo di capirci a vicenda…” spiegai con espressione un po’ avvilita e un po’ sognante. Lei mi osservò intensamente senza dire una parola, poi si alzò e rassettò la gonna.
“Non dovevi finire fra le spire delle Serpi per essere felice Hermione…chi ti poteva rendere felice era più vicino di quanto pensassi…” disse enigmatica, senza che io capissi quello a cui si stava riferendo. Si avviò verso la porta, ma prima di aprirla esitò.
“Non dirò niente né a Harry né a Ron di tutto questo…ma tu dovrai farlo, prima o poi…” fece prima di andarsene. Io mi buttai sul letto e sospirai.
Forse, aveva ragione.


Spazio dell'Autrice.

Il caso è crudele sì, ma in realtà sono io che lo sono muhahaha Beh, finalmente direi, il segreto di Hermione comincia a farsi scoprire. e Ginny non la prende proprio bene! xD Effettivamente è rimasta un po' sconvolta, ma insomma!! Questi Grifondoro proprio non li capisco!! Mica era a rubare o ad uccidere le persone, era a divertirsi con i ragazzi più belli della scuola! Mah, io non lo so! Nemico o amico, a me importerebbe davvero poco, a voi no? E tutte quella paranoie, ma che pizza! Più provo a comprendere un Grifondoro, più sono orgogliosa di essere una Serpeverde! Comunque, il discorso finale della Weasley non vi sembra un po' strano? E ora che farà Hermione con Harry e Ron? Cederà, o continuerà a tenere il segreto? Chi lo sa xD (te stupida! NdTutti)

Riposte alle recensioni:

Ili91: sì in effetti immaginare Blaise a spartire ordini da tutte le parti con tono isterico mi faceva davvero ridere! Che poi io ce lo vede proprio, no? xD Hihihi sapevo che la scena di Harry e Hermione che dormono insieme vi avrebbe un po' sconvolto, ma magari Draco lo scoprisse così almeno uccide Potter e viviamo tutti felici e contenti! xD Oh oh e ora che Ginny ha scoperto tutto, che cosa farà Hermione? Vedremo xD Grazie mille per la recensione! Baci.

PikkulaSere: in effetti all'inizio avevo paura che avrei postato il capitolo successivo senza darti il tempo di recensire lo scorso! Poi quando ho visto che avevi recensito ho tirato un sospiro di sollievo! Comunque, passando alla recensione: ho spiegato in cima al capitolo la definizione In Lust we Trust, e mi scuso ancora perchè effettivamente dovrei fare più attenzione, io non me ne accorgo per via che parlo sia italiano che inglese, perciò ogni volta che mi scappa qualcosa mi raccomando dimmelo!!
Sì anche io ho rischiato, come la Grang stessa, più di un infarto immaginando quei tre, uno accanto all'altro, vestiti in quel modo! *_* (se si può dire vestiti xD) Sapevo che l'idea ti sarebbe piaciuta, ma non voglio assolutamente che tu muoia, sei pazza?! Non ti azzardare a morire!! Non potrei stare senza le tue recensioni!! Ti proibisco di affogare nella bava!! xD Puoi allagare casa ma non puoi affogare! xD Anche io ho adorato l'idea di Pansy che prepara tutti i cocktail facendo volare bottiglie e bicchieri xD E Theo DJ poi!! *_* Sì, in effetti anche io li vorrei tutti e cinque! Per questo, penso che la prossima storia che sto immaginando, ti piacerà! xD
Potter è un povero illuso, Hermione lo fa solo per affetto, figuriamoci se guarda lui da QUEL punto di vista quando ha Draco, che è il sesso fatto persona! Tzè -_-
Cooomunque, grazie mille per la recensione tesoro *_* Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Bacioni!

Dark_angel: hihihi la tua speranza è stata esaudita, ma non ti preoccupare: ho in mente per Potter qualcosa di ANCORA PIU' CRUDELE!! xD Non vedo l'ora di scrivere la scena che mi sono immaginata!! poi vedrai! L'attesa sarà ben ripagata! grazie mille per la recensione! Baci.

ginsan89: wow così mi fai arrossire xD Hihihi si faccio illudere Potter per poi colpirlo con crudeltà muhahaha xD Comunque...esatto, hai esattamente capito il concetto!! Non è che Draco non sa essere tenero, ma che lo fa a modo suo! E' come quando ha detto ad Hermione che è la sua ragazza: l'ha detto sempre con sarcasmo, come battuta, perchè lui è fatto così! *_* E hai capito perfettamente anche la storia di Ginny, che dire un intuito impeccabile! Ah sono felice di aver esaudito i vostri desideri mandando i tre in mutande! xD Grazie mille della recensione! Baci.

PetitevaleriE: ma dai guarda come sono stata buona, ti ho fatto subito togliere il dubbio!! Ci tengo che tu dorma, devi essere in forze per leggere la mia FF xD Carina l'idea che fosse Ron che tradiva Lavanda con Anthony bwuhahaha xD Grazie mille per la recensione! Baci.

_Polla_: visto, ti ho fatto trovare delle belle sorprese!! Sono felice che ti siano piaciuti i nuovi capitoli! Grazie mille per la recensione! Baci.

_Giuli95_: Blaise che da ordini a tutto spiano è genialmente buffo xD Ce lo vedo proprio il nostro moro dagli occhi cobalto con una nota d'isteria che sbraita a destra e a manca xD Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto! Grazie mille per la recensione! Baci.

Rituzza_95: non era proprio mia intenzione farti sclerare...(o forse sì? xD) Penso però che con questa FF stia facendo sclerare tutti! xD Me per prima, che in questo periodo non riesco a pensare ad altro, e mi ritrovo sempre più spesso a ridere da sola immaginando le scene! Eh mi dispiace, i diritti di moglie non funzionano, fidati che io li uso da prima di te xD Bisogna rassegnarci xD Ti ho accontenta comunque ecco il chap!! Spero che ti sia piaciuto!! Grazie mille per la recensione! Baci. (PS: POTTER AL ROGO!!)

Nyappy: troppi complimenti cara, finirò per crederci xD Sììì abbattiamo Potter!! Oh prima o poi in una FF mi toglierò questo sfizio xD Anche se mi piace troppo vederlo illudersi e soffrire muhahaha (oddio questa sta troppo con me NdVoldemort ovvio mio Signore, come farebbe senza di me? NdMe non mi ricorderai mai quando devo andare dall'estetista xD NdVoldie) Che dire, grazie mille della recensione! Baci.

debby12: ciao! ihihi Blaise che sclera è effettivamente tanto buffo quanto adorabile!! Eheh premiarlo sarebbe proprio bello! xD E se lo merita anche, dopo tutto quel lavoro! Comunque complimenti per l'inuito, hai proprio azzaccato tutte le ragione per le quali è Ginny! Bravissima! Ti ringrazio tantissimo per i complimenti, in effetti scrivere è proprio una cosa che mi viene dal cuore, non potrei vivere senza! Ma devo ammettere, non potrei vivere nemmeno senza di voi che mi fate ogni volta così felice! *_* Grazie mille per la recensione! Baci.

scatty: uh quella è una scena che alletta tantissimo anche me, e stai tranquilla non tarderà ad arrivare! Grazie mille per la recensione! Baci.

anna96: sì Draco e Blaise insieme sono esplosivi, e decisamente buffi!!Eh eh l'atmosfera della festa è stata decisamente lussuriosa, come se le tre Serpi non bastessero!! Grazie mille per la recensione! Baci.

sakusan: ciao! Sono felice di averti fatto ricredere e di averti aperto una nuova visione della storia! *_* No niente Lavanda, lei è troppo stupida, e poi c'è tempo per occuparsene! Grazie mille per la recensione! Baci.

sasyherm: ma no alla fine Ginny non è così stupida (o forse sì? xD) e fidati, ho in mente un modo decisamente migliore per farlo scoprire a Harry e Ron! Grazie mille per la recensione e per i complimenti! Baci.

Ringrazio infine tutti quelli che hanno letto!!

That's all folks!

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Capitolo 28
*** Ci sono cose che non si possono comprare... ***


Hello folks!! Caspita oggi sono decisamente in ritardo sulla tabella di marcia!! Mi dispiace, ma oggi pomerggio ho fatto un po' di compiti e ho aiutato mia zia con la tesi (eeeh essere la scrittrice di famiglia ha i suoi pro e i suoi contro!! xD), le correggevo sintassi e punteggiatura xD Comunque per farmi perdonare, vi posto penso uno dei capitoli più attesi della storia...perciò non vi dico altro e vi lascio alla lettura!
Enjoy the chapter!


Quando scesi in Sala Comune, trovai Harry e Ron ad aspettarmi, un po’ preoccupati, ma comunque di buon umore. Mi ero quasi del tutto convinta che li avrei parlato e spiegato tutta la situazione, ma quando me li trovai davanti, tutta la mia convinzione morì all’istante, si dissolse in candido fumo che non riuscivo più ad afferrare. Nella mente mi ripiombò la sfuriata di Ginny, le sue parole taglienti, il suo sguardo sconvolto.
Traditrice. Ero una traditrice.
Non potevo ferirli. Non potevo perderli. Dovevo rischiare, dovevo almeno provarci. Non potevo essere io l’artefice della nostra quasi assicurata separazione.
Perciò, quando mi chiesero perché ieri ero sparita, mi limitai ad un sorriso stanco e ad un’ennesima scusa ben architettata, e insieme, come sempre, ci avviammo in Sala Grande, parlando del più e del meno, ridendo e scherzando in un’armonia tale che io non avrei mai e poi potuto rischiare d’infrangere. Harry e Ronald erano i miei due amici più cari, avevo trascorso con loro una vita. Un mio momento di evasione non poteva rovinare tutto. Non potevo permettermelo.
Passarono dei giorni davvero complicati. Io non riuscivo a togliermi dalla testa la litigata con Ginny, e mi sentivo doppiamente in colpa, sia quando stavo con Harry e Ron, sia quando stavo con Draco e Blaise, ed era una sensazione decisamente sgradevole. Non riuscivo più ad essere spensierata e allegra. Per la prima volta in vita mia, ero troppo spaventata, e troppo codarda per affrontare la situazione, rimanendo perennemente in quel limbo fatto di timore e incertezze. Parlando con Blaise, riuscii comunque a ritrovare un po’ di pace e a mettere a bada la mia coscienza. Ma come sopravvivevo prima senza di lui?
Marzo si avvicinava più velocemente di quanto potessi rendermene conto. Me ne accorsi perché riuscivo a vedere sempre meno Draco, Blaise e Theodore che in quel periodo non facevano altro che allenarsi a Quidditch. Infatti, l’ultima settimana di febbraio ci sarebbe stata la partita Serpeverde – Corvonero, che li avrebbe permesso l’accesso alla finale per la Coppa del Quidditch, neanche a dirlo, contro i Grifondoro. Io approfittavo allora per stare con Harry e Ron, eppure la compagnia delle Serpi mi mancava terribilmente. Specialmente quella del loro Principe. Così, un pomereggio che ero ne Sotterranei, prima dei loro allenamenti, mi lamentai della loro sempre più costante assenza, e Draco facendo spallucce mi suggerì un’idea.
“Potresti venire a vederci al campo…” disse con noncuranza. Io lo guardai con uno sguardo di sufficienza.
“Ma certo Malfoy, che idea geniale! Io, Hermione Granger, risaputo da tutti che non sopporto il Quidditch, potrei amabilmente venire a vedere gli allenamenti dei Serpeverde, e perché no, aggiungermi alla folla di ragazzine urlanti che ti sbava dietro! Perché non c’ho pensato prima!” ribattei con evidente sarcasmo facendo ridere Blaise e Theodore che stesi sul tappeto stavano finendo il tema di Divinazione. Il biondo in tutta risposta mi rivolse a sua volta uno sguardo indignato.
“Certo Granger che sembri tanto intelligente, ma è solo apparenza! Non ti è tipo venuto in mente che, in quanto Caposcuola, potresti spacciare il fatto che sei venuta a controllare, sotto ordini della McGrannit magari, visto e considerato che l’onostà non è proprio una delle nostre maggiori virtù?” replicò Draco inarcando un sopracciglio.
“Uh uh dieci a dieci pluffa al centro!” esclamò ironicamente Theo. Io pensai un attimo alle parole di Malfoy. In effetti come scusa non era affatto male, poteva reggere.
“Eh beh, in effetti non riuscite proprio a giocare lealmente…” commentai io con aria pensierosa. Draco ghignò.
“Non lo sai il detto Grang? Chi la bara la vince!!”  esclamò il biondo. Io e gli altri ci guardammo un attimo negli occhi prima di scoppiare a ridere.
“Comunque…beh sì potrò usare la scusa che mi hai suggerito…ma non credere che da oggi fino alla partita verrò a tutti gli allenamenti…non sopporto il Quidditch” dissi quando l’ilarità era sfumata.
“Ma infatti tu non vieni per vedere il Quidditch, vieni per vedere il ragazzo più bello della scuola con la divisa da gioco che lo rende decisamente sexy, come tutto del resto” rispose Draco con un sorrisino malizioso.
“Oddio grazie Dra quanti complimenti!! Beh effettivamente hai ragione…ma non mi piace vantarmi…” ribattè sarcastico Blaise beccandosi l’occhiataccia del biondo e una mia fragorosa risata. Battei il cinque al mio migliore amico sempre sotto lo sguardo irritato del Principe delle Serpi.
“Ah ah che coppia fantasticamente spiritosa che siete…” disse seccato incrociando le braccia al petto.
“Draco guarda che lo facciamo per te!! Se ti dessimo apertamente ragione scoppieresti da quanto saresti pieno di te! E io ti voglio intero!” esclamai cercando di fargli passare il broncio. Lui mi guardò arricciando le labbra, poi mi prese e dal bracciolo  mi fece finire fra le sue gambe, il viso a pochissimi centimetri dal mio.
“Per punizione signorina Granger, verrà a vedere tutti gli allenamenti” rispose con voce roca. Io sbuffai sonoramente.
“Facciamo uno sì e due no” ribattei cercando di contrattare. Lui mi guardò storto.
“La mia non era un’offerta…era un ordine…” replicò con ovvietà. Io m’imbronciai.
“Non sei di certo nella posizione per darmi ordini!!” ribattei indispettita. A quel punto mi sorrise malizioso.
“No, ma sono decisamente nella posizione di convincerti…” disse marcando con voce particolarmente sensuale la parola “posizione” e la parola “convincerti” facendomi rabbrividire, ma non di brividi di freddo. Mi fissò negli occhi per qualche istante e poi mi baciò facendo sì che gliela dessi vinta. Di nuovo.
“Dannato furetto…” bofonchiai irritata alzandomi e sistemandomi la gonna mentre lui ghignava vittorioso. Presi la borsa e me la misi in spalla.
“Poso i libri, mi metto qualcosa di caldo e vi raggiungo al campo da Quidditch…ci vediamo dopo” disse salutando con la mano i presenti e uscendo dalla Sala Comune di Serpeverde. Arrivata alla Torre di Grifondoro mi fiondai i camera mia, posai la cartella decisamente pesa, e aprii l’armadio…in fondo c’erano le buste con i vestiti che mi aveva dato Daphne, così decisi di guardare fra quelli da giorno e scelsci un paio di jeans scuri con dei ricami neri e la maglia lunga di lana verde che avevo provato alla mia terza lezione di Slytherin Way. Infilai le All Stars nere e rifeci scrupolosamente la coda ai capelli che si stava disfacendo. Afferrai il mantello con lo stemma di Grifondoro e scesi le scale. In quel momento nella Sala Comune entrarono Harry e Ron tutti presi in un’avvincente conversazione su come fingersi malati per il compito di Pozioni.
“Ma scusa non puoi chiedere a Fred e George se ti mandano delle Pasticche Vomitevoli?” stava chiedendo il moro con aria stressata. Arrivai giusto in tempo per puntargli il dito contro e riprenderlo.
“No, no e no!! Voi-non-salterete-il-compito-di-Pozioni!” esclamai con tono severo scandendo parola per parola. Entrambi sbuffarono.
“E poi Harry di cosa ti lamenti? Lumacorno stravede per te!” dissi con una leggera nota di amarezza, che mi ricordò non poco il tono che spesso usava Draco.
“Sì ma io non sono affatto bravo a Pozioni!Se per esempio…la pozionista più brava della scuola ci potesse dare una mano” fece Harry vagamente con l’espressione di un cucciolo bisognoso, imitato da Ronald che gli dava manforte. Io misi le mani sui fianchi e arricciai le labbra.
“Io ho da fare già il mio, quindi ora voi vi mettere lì e studiate!” ribattei indicando fermamente un tavolo della Sala Comune.
“Abbiamo bisogno di aiuto!!” insistette il rosso facendo gli occhioni dolci.
“Uhm vediamo…allora io assolutamente impegnata con studio e lavoro da Caposcuola…fatemi pensare…chi è il pozionista più bravo della scuola? Oh ma certo! Malfoy!! Fatevi aiutare da lui…” risposi un po’ acida.
“Non sei affatto spiritosa Hermione…sei tu quella che si fa aiutare da lui” bofonchiò il Prescelto seccato. Io feci una smorfia.
“Ancora questa storia?! Le mie ragioni erano più che valide, dannazione!!” sbottai irritata. Sì, in quei giorni, con la storia di Ginny e Draco che continuava ad insistere sul fatto di dover uscire allo scoperto, ero decisamente intrattabile, specie sull’argomento Malfoy. Feci per superarli e andarmene quando Harry mi disse.
“Mione dai non te la prendere!! Dove stai andando?”
Io mi girai e li guardai per un attimo stizzita sbuffando.
“La McGrannitt mi ha detto che si è stufata di vedere i Serpeverde barare ad ogni partita di Quidditch, così devo andare a controllare i loro allenamenti” spiegai duramente.
“E perché devi farlo proprio te?” chiese Harry facendomi saltare ancor di più i nervi.
“Forse perché l’altro Caposcuola è Malfoy?!” ribattei con ovvietà e sufficienza.
“Sempre lui nel mezzo…” mugugnò ancora il Bambino Sopravvissuto. Io alzai gli occhi al cielo e con fare innervosito me ne andai. Scesi velocemente le scale cercando di calmarmi, senza però molto successo. Insomma, io volevo tutto il bene del mondo a Harry e Ron, ma non riuscivo a sopportare la sensazione di sentirmi una ladra tutte le volte che stavo con loro. La maggiorparte delle volte era una cosa mia e solo mia…ma quando per caso capitavamo nell’argomento Malfoy eccoli subito a rinfacciare una cosa stupidissima fra l’altro! E, nonostante questo mi facesse salire la voglia di rivincita e di dirgli come stavano davvero le cose, dall’altra parte invece mi convincevano sempre di più che era meglio lasciar perdere, che si sarebbe scatenato l’inferno.
Sospirai mentre uscivo nel parco per raggiungere il campo da Quidditch. La situazione stava diventando più insostenibile di quanto potevo immaginare, e io mi sentivo impotente, come se tutto quello che potessi fare fosse sbagliato. Decisi comunque di distrarmi e aspettare di parlarne con Blaise, che ormai era la mia soluzione a tutto.
Arrivai sugli spalti e mi sedetti in disparte. La squadra dei Serpeverde era già in campo e stavano facendo dei passaggi con la pluffa e un po’ di riscaldamento. Draco svolazzava sopra le loro teste quando ad un certo punto si fermò e guardò dalla mia parte. Di conseguenza, tutte le ragazzine che dagli spalti vicini acclamavano il Principe delle Serpi, con sguardi luccicanti ed espressioni sognanti, si girarono nella mia direzione. Malfoy se ne accorse e decise di planare verso di me.
“Granger, Granger, a cosa devo questo onore? Se così si può definire?” mi chiese con sarcasmo, ad alta voce, così che tutti potessero sentire. Si vedeva che era abituato a mentire, curava sempre tutto nei minimi dettagli.
“Vi devo controllare…siete le persone più scorrrette della scuola, e la McGrannitt si è stufata…perciò, vedete di fare i bravi e di non architettare NIENTE di losco…” risposi con tono severo. Il biondo fece una smorfia.
“Come al solito Granger, ci levi tutto il divertimento…” commentò per poi tornare dai suoi compagni. Ma prima di girarsi per andare via, mi fece un occhiolino beffardo e io nascosi un accenno di sorriso con una smorfia. Così assistei all’allenamento dei Serpeverde, cercando di concentrarmi il più possibile su Draco per scacciare via i pensieri che mi turbavano. Quando il biondo mandò tutti negli spogliatoi mi avviai anche io per cercare d’intercettare Blaise, e ci riuscii. Quando mi vide il moro sorrise apertamente e mi fece cenno di entrare nell’atrio degli spogliatoi. Gli schioccai un bacio sulla guancia e mi sedetti su una panca, con un sospiro. Lui si mise accanto a me, e notando che c’era qualcosa che non andava, mi chiese di parlargliene. Nel mentre era arrivato anche Draco che stava dando alcune direttiva ai ragazzi della squadra, per poi prestare l’attenzione su di noi.
“Forse è meglio se prima fate la doccia e vi sistemate…” dissi timidamente.
“Noi non facciamo la doccia negli spogliatoi, torniamo nei dormitori…” rispose il biondo sedendosi a sua volta accanto a me, invitandomi silenziosamente a continuare. Mi rivolsi comunque verso Blaise. Draco non era proprio l’ascoltatore ideale, come diceva sempre lui: “quando distribuivano il tatto io ero di nuovo in fila per la bellezza”. Però non mi dava alcun fastidio che ascoltasse le mie conversazioni con Bla, a meno che non s’intromettesse. Anche perché parlare con Blaise equivaleva parlare con Draco. Loro non si nascondevano niente. Così, cominciai a raccontare al mio migliore amico il piccolo battibecco fra me e Harry e le mie emozioni, la mia stanchezza, la mia voglia di cambiare la situazione ma al contempo la mia paura, e per la prima volta, la mia mancanza di coraggio. Come al solito, il moro mi lasciò sfogare per poi confortarmi con le sue solite parole dolci e comprensive.
“Dai, ora che ne dici di venire in Sala Comune con noi? Ti facciamo divertire!! Theo ha scommesso con Pansy che riuscirà a bere una bottiglia di burrobirra appeso a capo all’ingiù…spettacolo assicurato!” esclamò allegramente Blaise facendomi alzare. Io sorrisi e insieme a Draco lo seguii per uscire dal campo da Quidditch. Il biondo era silenzioso e pensieroso, si passava di continuo una mano fra i setosi capelli color del gran e il suo sguardo era rivolto ad un punto non ben definito.
“Tutto ok?” gli chiesi a voce bassa. Lui annuì distrattamente senza guardarmi. Non potevo sapere che stava cercando un modo per risolvere il mio problema. O almeno, per provarci.

                                                                                     *

“Draco, ti ho già detto che quella non è la soluzione adatta!!” mi ripetè Blaise mentre camminavamo nei corridoi dei Sotterranei, diretti verso la Sala d’Ingresso.
“Ripetimi tutti i motivi per i quali uccidere Potter non sarebbe la soluzione adatta!” dissi sbuffando. A me quella sembrava una soluzione perfetta, e non solo per i problemi di Hermione…ma per il mondo intero.
“Prima di tutto, l’omicidio è punito con l’ergastolo ad Azkaban, e, eventualmente, con il bacio del Dissennatore…ma questo è il male minore…t’immagini come ci rimarrebbe male l’Oscuro Signore?! Dopo tutto il duro lavoro che sta facendo!! No, no Draco non puoi! Non te lo perdonerebbe mai! E poi…Hermione gli vuole bene! Perciò…niente Pottericidi!!” esclamò Blaise puntandomi il dito contro con fare deciso. Io sbuffai di nuovo come un bambino al quale era stato negato il suo dolcetto preferito.
“Certo che sei noioso Bla…non oso immaginare come la menerai ai tuoi figli…chissà poi che c’è di tanto grave…” ribattei indispettito mentre il moro mi guardava con tanto d’occhi.
“Tu sei impazzito Dra…” commentò il mio migliore amico tornando a guardare dritto davanti a sé. Io sospirai.
“Comunque, se non posso proprio uccidere Potter, rimane solo una soluzione…se la Granger non riesce a dirglielo…lo farò io…” conclusi mentre un ghigno leggermente malefico mi si dipingeva sulle labbra. Blaise mi osservò preoccupato.
“Quell’espressione non mi piace per niente…devo ricordarti per l’ennesima volta di quanto Hermione tenga a Potter? E’ il suo migliore amico da sempre…” rispose il moro con tono pacato.
“E il mio peggior nemico da sempre…fidati, farò un favore ad entrambi” replicai quando ormai eravamo arrivati nella Sala d’Ingresso, completamente deserta. Sentimmo però delle voci provenire dall’entrata. Voci inconfondibili, che capitavano proprio a pennello.
“E come di grazia?” mi chiese Blaise nel momento in cui il Magico Trio varcava la soglia della scuola, ridendo e scherzando. Potter, come al solito, stava abbracciando Hermione, e con mio grande disguto, notai che si stavano facendo scherzosamente e teneramente il solletivo. Dio, datemi una flebo d’insulina subito!!
“Ora lo vedrai…” ribattei con un ghigno ancora più sadico. La Granger prese le distanze da Potter dicendogli di smettere e cominciarono ad avanzare verso le scale. Non si erano ancora accorti di noi. Approfittai dunque per dirigermi a grandi passi verso Hermione. Quest’ultima si girò e mi guardò stranita, mentre i suoi due amici assumevano un atteggiamento guardingo, fulminandomi con lo sguardo. Non badai a loro però. Non diedi il tempo a nessuno di dire una parola, afferrai Hermione fra le braccia e senza che riuscisse a rendersi conto di quello che stavo facendo la baciai. Presa alla sprovvista e ormai abituata mi cinse involontariamente il collo e rispose al mio bacio senza esitazione.
Mi staccai poco dopo sorridendole mentre la riccia mi guardava attonita.
“Eccoti qui! Io, Blaise e gli altri ti stavamo cercando…” dissi con il tono più naturale del mondo mentre la Granger boccheggiava incredula. Mi voltai e vidi Potter e Weasley guardarmi completamente sconvolti, con l’aria di chi stava per avere un infarto. La loro espressione era impagabile. Assolutamente impagabile.

Baciare la Granger davanti a Potter e a Weasley
Non ha prezzo.
Ci sono cose che non si possono comprare…

“Ah Potter!! Gradirei vivamente che tu la smettessi di mettere le tue luride manacce sulla mia ragazza…” feci guardandolo omicida mentre stringevo la vita della Granger con forza e mi gustavo la mia tanta agognata vendetta. Lui spalancò la bocca mentre gli occhi gli si inniettavano di sangue.
“Tu…tu…questo…è uno scherzo di cattivo gusto?” balbettò sbattendo le palpebre velocemente. Io sospirai rassegnato.
“Vedi Hermione? Te lo dicevo io che era stupido, e tu insistevi a dire di no…” ribattei rivolto alla riccia che era diventata stranamente rossa e si mordicchiava le labbra con nervosismo. Tornai a posare la mia attenzione sul Prescelto.
“Vedrò di ripetertelo più lentamente, se proprio non c’arrivi…Hermione è la mia ragazza…e tu la devi smettere di metterle le mani addosso…sono stato chiaro?” ripetei scandendo le parole con accuratezza. Con mio grande compiacimento fu come sentire il suo cuore spezzarsi. Improvvisamente si adirò e mi venne incontro sbraitando.
“CHE DIAMINE LE HAI FATTO?!”
Ma prima che potesse afferrarmi e colpirmi Hermione si mise prontamente nel mezzo proteggendomi, cosa che fece fermare di colpo Potter che la guardò sconcertato.
“Fermo Harry!!” esclamò ad alta voce la Grang mettendo le mani avanti. Io, con un sorriso tronfio appoggiai la testa sulla sua spalla e sorrisi malignamente al moro che stava per collassare.
“Lasciami spiegare…cosa che avrei dovuto fare già tempo fa ma non ho mai trovato il coraggio…” disse guardandolo con aria colpevole e desolata.
“Tempo fa?! Trovato il coraggio?!?! Spiegare COSA?!” sbottò fuori di sé il Prescelto. Era una spettacolo indimenticabile. Harry Potter aveva ricevuto fra capo e collo la batosta più grande della sua vita, glielo si leggeva negli occhi e io non riuscivo a smettere di gongolare. Lo so, il mio sadismo non aveva limiti. Ma quella vendetta la bramavo da così tanto tempo! Finalmente avevo unito l’utile al dilettevole, e potevo vedere il Bambino-che-PURTROPPO-è-sopravvissuto distruggersi davanti ai miei occhi.
Hermione fece un grande respiro, lanciò uno sguardo a Weasley che era attonito e silenzioso, e poi cominciò a spiegare.
“E’ vero quello che dice Draco…io e lui stiamo insieme…avrei dovuto parlartene prima, lo so, ma mi devi perdonare: per la prima volta, non ne avevo il coraggio. E’ successo tutto così…incredibilmente! E non vivendolo in prima persona, avresti sicuramente frainteso…ma ormai non potevo andare avanti…e, anche se avrei preferito dirtelo in un modo più delicato e preparato, è così” disse lanciandomi alla fine un’occhiata fulminante che lasciava chiaramente ad intendere “io e te facciamo i conti dopo”.
Sentii chiaramente Potter trattenere il respiro. Mi guardò come non mi aveva mai guardato prima: i suoi occhi smeraldini brulicavano di odio, odio profondo e intenso. In risposta al suo sguardo, ghignai compiaciuto, avvolgendo la vita Hermione con le braccia.
“Non è possibile Mione…non è possibile…” fece il moro scuotendo violentemente la testa. Poi fissò negli occhi la riccia e la sua espressione divenne di dolore.
“NON PUOI STARE CON LUI!!! Lui è il nostro peggior nemico!! Lui è tutto quello che noi combattiamo, tutto quanto di più sbagliato c’è al mondo!! Sono anni che ti disprezza, che ti umilia, che ti fa soffrire, cosa ti dice che non lo farà ancora?!?! Cosa ti fa credere che non ti stia semplicemente usando, come le usa tutte?! Eh?!?! Lui è Draco Malfoy!! Hermione, lui è DRACO MALFOY!! Lui non sa amare, come puoi pensare che possa apprezzare te?! Per lui sei e sarai sempre la sporca Mezzosangue!! NON PUO’ RENDERTI FELICE!” sbraitò furente senza curarsi di tenere il tono di voce basso. Era completamente fuori controllo. Non riuscii a vedere gli occhi di Hermione diventare lucidi, ma la sentii chiaramente sbraitare altrettanto irata.
“Smettila, SMETTILA DI GIUDICARE COSE CHE NON CONOSCI!! Tu non sai niente Harry, NIENTE, e non ti sei mai posto il problema!! Non ti sei mai impegnato a conoscere veramente ciò che odi con tanto fervore!! Io ne ho avuto la possibilità e ho capito che non c’è niente da odiare!! E lui anche…abbiamo sempre combattuto cose che nemmeno conoscevamo!! Ma ora, ora sappiamo esattamente cosa siamo!! E sai cosa ti dico?! CHE MI PIACE TUTTO DI LUI!! Sì, apri bene le orecchie, Harry Potter: MI PIACE TUTTO DI DRACO MALFOY! Lui sa rendermi felice come non lo ero da tempo! Mi fa sentire come non mi ero mai sentita! E come voi non mi farete sentire mai!!”
Quello, se possibile, fu un colpo ancora più doloroso per Potter. Vidi chiaramente il dolore dilaniargli il petto mentre le parole taglienti e decise di Hermione riecheggiavano nell’aria. Sinceramente avrei voluto rispondere io a quell’essere immondo, ma notai con grande piacere che la Granger sapeva difendersi egregiamente da sola, e sapeva colpire in punti più profondi, così rimasi in silenzio a rimirare lo spettacolo del mio peggior nemeco distrutto dal dispiacere.
“Noi Hermione siamo i tuoi più cari amici…ti conosciamo da sempre. Con te abbiamo condiviso cose che lui non può nemmeno immaginare. Insieme, abbiamo combattuto e combattiamo tutt’ora in una guerra dove lui parteggia per il nemico. E, anche se non fosse, non puoi semplicemente dimenticare tutto quello che ci ha fatto passare…non puoi sottometterti al suo bel faccino come fanno tutte! Contiamo davvero così poco per te Hermione? Così poco che alla prima occasione ti sei buttata nelle braccia del nemico? Ci hai tradito senza scrupoli, senza ripensamenti. Hai buttato all’aria anni di amicizia, di esperienze, di guai e gioie, per cosa?! Per tradirci con Malfoy, che per te non ha mai fatto NIENTE! Anzi…qualcosa ha fatto sì…ti ha fatto soffrire! Conta tutto così poco per te?” fece il moro. La voce era tornata bassa, ma il tono era tagliente e trasudava dolore e delusione.
“Io non vi ho tradito Harry!! Non potrei mai! Ricordo perfettamente tutto quello che abbiamo trascorso insieme, e voi siete due delle persone più importanti della mia vita! Ma il destino mi ha dato la possibilità di capire una cosa in cui tutti noi ci sbagliavamo in pieno! Non rinnegherei voi per lui! Non lo farei mai! Ma Draco mi ha fatto scoprire e provare cose che mi fanno sentire libera e spensierata! Che tu lo accetti o meno, Draco mi rende felice!” ribattè la Granger afferrando la mano di Potter che si scansò bruscamente, con rabbia.
“Il tuo è stato un tradimento in piena regola. Sei diventata la sua puttana senza dirmelo, gradirei di essere messo a conoscenza però di quando diventerai una Mangiamorte. E’ quello il prossimo passo, no?” sputò con cattiveria il Prescelto. Io ero già pronto a saltargli addosso e massacrarlo a sangue con le mie stesse mani, quando sentii un sonoro “ciaff” e vidi il segno di cinque dita stampate sul volto di Potter. Il moro lanciò uno sguardo furioso e dolrante a Hermione prima di girare i tacchi ed andarsene in gran carriera. Weasley fece per seguirlo, poi si fermò, guardò la Granger e accennò un sorriso imbarazzato. Voltò lo sguardo verso di me e mi disse minaccioso.
“Falla soffrire, e ti uccido”
Evidentemente doveva essere la sua benedizione perché Hermione sorrise allegra. Il rosso se ne andò raggiungendo Potter che ormai era sparito alla nostra vista. Feci voltare la riccia verso di me e vidi i suoi occhi carichi di lacrime. In quel momento accorse Blaise, che era rimasto saggiamente in disparte ad osservare la scena da lontano. La prese fra le sue braccia e la Granger scoppiò a piangere. Io mi passai una mano fra i capelli irritato.
Quali erano i motivi per i quali non dovevo uccidere Potter?!


Spazio dell'Autrice.

Li ho dimenticati anche io quei motivi Dra, che strano. Penso che in quest'ultima parte sia sfociata tutta la mia cattiveria e la mia voglia di vendetta! Allora, avete visto che ho fatto bene ad aspettare?! Questa scena la sogno da una vita!! Draco che prende Hermione e la bacia all'improvviso davanti a loro!! Sììì!! E Potter che si dilania di dolore!! Dai, dovete ammetterlo: questo è meglio della morte!! La morte è troppo veloce, poi c'è troppa pace...invece va fatto soffrireee!! Così impara!! (oddio sembro una pazza maniaca! O forse lo sono!! NdMe Eh certo, sennò non saresti la mia segretaria NdVoldie). Anche se ovviamente l'odio per Potter qui penso raggiunga il limite!! E, ancora una volta, ormai è la prerogativa della mia FF, ho ribaltato un luogo comune: di solito, nelle Dramione, è Harry quello comprensivo che capisce la situazione e Ron quello che da di matto...nella mia, è stranamente il contrario...ma nel prossimo chap capirete meglio anche perchè!! (sì, io non lascio mai niente al caso, c'è sempre una spiegazione dietro...è più forte di me, odio le storie dove tutto succede senza motivazione!!) Insomma, che dire, spero che il capitolo vi sia piaciuto e aspetto tante tante recensioni!! *_*

Infine ringrazio tutti quelli che hanno letto, e un grazie di cuore ha chi ha recensito, ovvero: Dark_angel, scatty, _Giuli95_, Iris92, foxina, Nyappy, fede72, Piccola_Star, Ili91, PetitevaleriE, Hollina, debby12, _Sayuri, PikkulaSere, ginsan89, _Polla_, sasyherm, anna96 e midnightsummerdreams!! Semplicemente vi adoro!

That's all folks!

Ps: ho visto che praticamente tutti avete amato la scena di Draco che dorme...beh se v'interessa, avevo pubblicato una Flash-Fic intotolata "Ti sei addormentato" che parlava proprio di Draco mentre dorme...se vi va di leggerla, basta che andiate sul mio profilo e la trovate! Baci!

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Capitolo 29
*** Voglio il mio ragazzo bello, biondo e Malfoy! ***


Hello folks!! Come va? Spero bene!! Oddio nell'altro capitolo mi avete lasciato tantissime recensioni! Ma io vi amooo!! Ben 25!! *_* Mi fate tanto tanto felice lo sapete?! *_* Comunque vi sto per postare un altro capitolo che penso amerete come quello precedente xD In una parte devo ammettere che è anche un po' commovente...sì è normale, io quando leggo o guardo i film mi capita spesso, e non perchè ho il cuore tenero, ci mancherebbe, sono la segretaria di Voldemort *_* Semplicemente perchè m'impersonifico tantissimo nei personaggi, e qui davvero mi è capitato di commuovermi...comunque vi lascio al capitolo che è meglio xD
Enjoy the chapter!


“Hermione, Hermione guarda Theodore!! Sta facendo l’imatazione Silente che ci prova con la McGrannit!” esclamò Blaise indicandomi Theo e Daphne che, piazzati davanti al camino, facevano il loro piccolo teatrino. Ormai era tutto il pomeriggio che cercavano di tirarmi su il morale, e io apprezzavo davvero i loro goffi gesti di farmi ridere. Avevano cominciato con il loro stile: alcohol, sigarette, malignerie. Alla Slytherin Way insomma. Ma se c’era una cosa che in quel momento non mi andava, era proprio fare la Serpeverde. Così, non toccando una goccia di alcohol, avevano provveduto loro a farlo sparire, e ormai brilli, alle sei del pomeriggio, cercavano di farmi ridere con assurde castronerie.
“Ah Nott sei un incapace!! Una volta che ci serve la tua stupidità!” lo rimproverò sarcasticamente Draco, che stava seduto sul bracciolo del divano e mi accarezzava lentamente i capelli. Io ero appoggiata a Blaise che mi stringeva dolcemente e mi faceva un po’ di coccole.
“Non è vero!! Grang, dì a Malfoy che faccio ridere!!” ribattè indignato il moretto. Io sorrisi e mi voltai verso il Principe delle Serpi.
“Non è colpa di Theo…” lo difesi, lasciandomi andare ad un sospiro. Già, non era affatto colpa sua, e di nessuno di loro. La colpa era mia, mia soltanto. Avrei dovuto essere più coraggiosa, avrei dovuto cercare di fargli capire, con calma, spiegargli tutto prima, una belle premessa piena di affetto e la richiesta della comprensione del mio amico più caro. Invece, ho avuto paura. Non rimproverai Draco di quello che aveva fatto. Era stato alla fine necessario. Ero io quella nel torto, ero io che non mi ero dimostrata all’altezza dello stemma che portavo sul petto. Forse stavo davvero diventanto una patetica imatizione di una Serpe. In quel momento mi sentivo terribilmente vuota, terribilmente inadatta. Un ibrido.
Avevo pianto tutte le mie lacrime, stretta fra le braccia di Blaise, immaginando che fosse Harry. Sì, era lui quello che mi consolava sempre, che raccoglieva le mie lacrime, che mi coccolavo dolcemente quando ero triste o quando succedeva qualcosa di brutto.
Ora invece, a rassicurarmi c’era il mio nuovo migliore amico, perché quello vecchio mi aveva ufficialmente ripudiata. Mi aveva dato della puttana. E tutto quello che più temevo si era avverato: mi considerava solo una traditrice, caduta fra le braccia del suo peggior nemico. Sospirai. Mi ero stufata di piangere. Questa volta non me ne sarei rimasta con le mani in mano, avrei cercato di risolvere la situazione. Mi sarei ripresa il mio migliore amico.
“Mione tra poco noi andiamo su a cenare…vuoi rimanere qui? Ti portiamo qualcosa da mangiare se vuoi…” mi chiese con tono premuroso Blaise.
“Sì puoi anche rimanere a dormire…” disse a sua volta Draco, stranamente senza alcuna nota di malizia nella voce. Io scossi il capo.
“No, tranquilli, ce la faccio…” risposi con tono convinto. I due mi guardarono scettici.
“Sentite, già una volta ho cercato di aggirare il problema, e guardate com’è finita!! Non voglio che succeda di nuovo! Questa volta affronterò la situazione a testa alta, da vera Grifondoro!” esclamai con fierezza. Draco e Blaise annuirono. Ricordavo che, le prime volte che stavo con loro, alla parola Grifondoro scoppiavano battutine sarcastiche a raffica. Ora, invece, sembravano averci fatto l’abitudine. Anche se, spesso, qualche ironia un po’ pungente ce la mettevano. Ma erano fatti così. Non c’era da prendersela.
Così, insieme, ormai incuranti di tutto, ci avviammo verso la Sala Grande. Arrivati davanti all’entrata vidi molte persone girarsi verso di me incuriositi. In effetti era strano vedermi fra Draco e Blaise, insieme al più famoso gruppetto Serpeverde. Mi girai verso il biondo.
“Vi devo lasciar fare la vostra entrata trionfale?” chiesi con una punta d’ironia. Lui fece spallucce.
“Andiamo insieme…” rispose facendomi cenno di entrare. Io feci un lieve sorriso e mi avviai insieme a Blaise a Draco, con a seguito Theodore, Pansy e Daphne. Questa volta tutti si girarono e spalancarono gli occhi. Di solito, al mio fianco, c’erano sempre Harry e Ron, potevo capire la sorpresa. I tavoli di Grifondoro e Serpeverde erano divisi dal lungo corridoio centrale, così facemmo la strada insieme. Vidi Ron accanto a Ginny, così salutai le Serpi con un flebile sorriso e un gesto con la mano, per poi sedermi difronte alla mia migliore amica. Sospirai mentre i brusii sempre più forti si alimentavano nella Sala.
“Ciao…” sussurrai con timidezza. I due Weasley accennarono un sorriso e ricambiarono il saluto. Mi guardai intorno, scrutando tutto il tavolo di Grifondoro: Harry non c’era.
“Dov'è lui?” chiesi con tono sommesso. Ginevra e Ronald si guardarono un attimo.
“In camera sua. Non è voluto scendere…tu invece eri…” ribattè la rossa senza concludere la frase. Io annuii.
“Sì, ero…giù” risposi semplicemente cominciando a mangiare senza entusiasmo. Ron mi guardava e cercava di sembrare normale, non parlava però mi sorrideva, cosa che mi rincuorò non poco. Passammo la cena praticamente in silenzio, fino a quando il rosso si alzò.
“Hermione, vieni con me?” mi domandò debolmente. Feci di sì con il capo e, alzandomi a mia volta, mi avviai con lui fuori dalla Sala Grande. Invece di puntare per la Torre di Grifondoro, Ron svoltò per andare nel Parco. Camminammo in silenzio in riva al Lago finchè non ci sedemmo sotto un salice. Mi strinsi un po’ nel mantello e sentii Ronald sospirare.
“Sai ‘Mione…io mi ero accorto che qualcosa era cambiato. Lo so, può sembrare incredibile, visto che sono sempre incredibilmente distratto!” cominciò facendo dell’auto-ironia di cui rise insieme a me. Ron non era certo un asso in perspicacia, lo sapevo bene.
“Eppure…io avevo notato che c’era qualcosa di diverso in te. Forse, era per lo sguardo…ti vedevo più…non so…allegra? Sì, scherzavi di più…e anche quando studiavi…non avevi la solita espressione corrucciata e concentrata…ovviamente non potevo sapere il perché. Però ero felice. Era un po’ che non ti vedevo così. Non sarei mai riuscito ad immaginare che la causa della tua felicità fosse…beh Malfoy. Non ti nascondo certo che quando ti ha baciata mi sia sentito morire!” disse il rosso sorridendomi. Io lo guardavo con espressione quasi ammirata. Sapevo che era una sforzo per lui dare sfoggio così dei suoi sentimenti, e per questo apprezzavo ancor di più quello che stava facendo, considerando poi come l’aveva presa Harry.
Ricambiai il suo sorriso per invitarlo a continuare.
“E…beh sì anche io credo che Malfoy non sia affidabile e che sia uno stronzo…ma tu Hermione non sei come le altre ragazze. Tu sei forte, incredibilmente forte. Più forte di molti ragazzi. E…beh…insomma…se dovessi pensare a qualcuna per tenere testa Malfoy…penserei a te” confessò senza smettere di guardarmi con serenità.
“Non ti sbagli sul fatto che sia inaffidabile e stronzo ma…non è solo quello” dissi io più a me che a lui. Ron annuì.
“Io non lo conosco, ma mi fido di te. Sei la ragazza più brillante che abbia mai conosciuto. So per certo che non ti faresti mai e poi mai abbindolare da lui…e…c’è dell’altro” fece con tono un po’ più imbarazzato, mentre le orecchie cominciavano a diventargli rosse.
“Io e te siamo stati insieme, Hermione. E’ stato un bell’amore, il nostro primo amore…molto tenero, non credi?” iniziò con voce flebile. Io annuii sorridendogli dolcemente. Anche in quel momento mi sembrava tanto tenero. Sì lasciò andare ad un sospiro prima di proseguire.
“Io ti ho amata davvero, Hermione, e so che anche tu l’hai fatto…ma…beh…io non ho mai saputo renderti felice. Quando stavamo insieme, tu non eri così raggiante…non eri così spensierata…gli occhi non ti brillavano in quel modo…non avevo così tanta influenza su di te…non riuscivo a capirti…non ero all’altezza per te”
In quel momento mi sentii stringere il cuore, e rischiai anche di commuovermi. Il mio migliore amico mi stava confessando le sue incertezze e le sue delusioni più profonde in un modo così tenero che io mi sentii scoppiare di gioia e di affetto nei suoi confronti. Lo abbracciai con slancio, lo strinsi più forte che potevo.
“Non dire stupidaggini Ronald!! Tu sei un ragazzo meraviglioso!!” ribattei mentre lui mi accarezzava la schiena. Si staccò appena da me e mi fece accoccolare sul suo petto.
“Oh ma non sono mai stato abbastanza forte per te, né abbastanza intelligente, né abbastanza carismatico…non sapevo tenerti testa, non saprò mai. Semplicemente, non ero quello giusto per te…è dura ammettere che sia Malfoy, eppure è così. Tu sì che hai sempre saputo metterlo in riga, rispondergli per le rime, e lui ha sempre avuto una grande influenza su di te, certo la maggiorparte delle volte negativa ma…tu mi hai detto che vi siete conosciuti davvero, e lui…beh ti fa stare bene…riesco a percepirlo. Non sarà facile consegnarti al nemico, inutile negarlo. Ma se quando lui ti riporta a noi, sei così splendente…sono pronto a fare questo sacrificio…” replicò accarezzandomi dolcemente la nuca. Io alzai appena il capo e lo guardai negli occhi.
“Approvi Ron? E’ questo che stai cercando di dirmi?” gli chiesi con un sorriso. Lui fece spallucce.
“Non ti serve la mia approvazione, Hermione! Figuriamoci! Te l’ho detto che non sono mai stato alla tua altezza, figuriamoci se ti serve la mia approvazione!” ribattè con un sorriso un po’ amaro. Io feci una smorfia.
“Tu sei il mio migliore amico, ne ho bisogno” esclamai io. Mi dispiaceva sentirlo così in soggezione, mi dispiaceva terribilmente.
“Sì, certo…” rispose aprendosi in un sorriso incoraggiante.
“Sai, lo so che è un paragone assolutamente in scala, ma anche io quando mi sono messo con Lavanda non vi ho fatti felici…eppure voi avete accettato…ok ok Lavanda non è la tua nemica giurata da anni, suo padre e sua zia non ci hanno cercato di uccidere, non ci è sempre stata contro e tutto…però ecco mi sento in debito…” spiegò fecendo spallucce. Io lascia vagare lo sguardo sul Lago e sospirai.
“Mi dispiace Ron…per come ti senti e come ti sei sentito…insomma io ti voglio davvero bene, ma ormai ti considero il mio fratellone che combina pasticci ma che mi fa sempre ridere!” esclamai gioviale mentre lui annuiva ridacchiando.
“E mi dispiace anche di averti sottovaluto, e di non averti raccontato da subito quello che mi stava succedendo…pensavo che non avresti capito, avevo paura di una reazione come quella di Harry, così non te ne ho parlato”
Il rosso esitò un attimo, poi fece spallucce e mi sorrise con dolcezza.
“Beh a questo si può rimediare…sono veramente curioso Hermione!! Da odiarvi ad amarvi…sì penso proprio che la vostra sia una storia davvero interessante!” disse sistemandosi meglio a sedere, con aria intrigata. Io risi, e gli raccontai tutta la storia. La nostra storia. L’incontro della Luce e del Buio, la scoperta dell’ignoto, il fascino dell’avventura. La storia di Hermione e di Draco.

                                                                                         *

Ron era stato così gentile da accompagnarmi alla partita di Quidditch, visto che non mi andava proprio di vederla da sola. Oramai tutti a scuola si erano accorti che c’era qualcosa che non andava. Prima di tutto, il Magico Trio si era diviso. Ronald si sforzava di stare sia con me che con Harry, ma io gli dissi di stare tranquillo perché tanto potevo contare sulla compagnia di Ginny. D’altro canto, il Prescelto non mi degnava più nemmeno di uno sguardo, e quando, per pura coincidenza, i suoi occhi incrociavano i miei, li vedi inizialmente rabbiosi, e poi sofferenti. Negli ultimi giorni, la rabbia se n’era andata quasi del tutto, per lasciare spazio al dolore tangibile. Avevo provato a parargli, avvicinarmi, ma lui mi evitava come la peste, si rintanava in camera sua, a lezione mi sedeva lontano, come durante i pasti, e in Sala Comune ormai ci passava solo per andare nel dormitorio. Un’altra cosa che aveva insospettito non poco la fauna di Hogwarts, era il vedermi ricorrentemente accompagnata da cinque Serpeverde molto noti. In pubblico certo mantenevamo sempre una certa compostezza, ma spesso tornavamo dai Sotterranei insieme, e a lezione, ormai abitualmente, sedevo accanto a Blaise. Non che facessimo sfoggio della nostra grande amicizia, non mi comportavo con lui come facevo si solito quando eravamo nella Sala Comune di Serpeverde. Semplicemente occupavo il banco accanto al suo, scambiavamo qualche parola, di rado un sorriso. Più che altro mi piaceva sentire la sua presenza, la sua compagnia, ma nessuno avrebbe mai potuto dire che eravamo migliori amici. Avevo sentito spargersi le più svariate voci, ma di certo era la cosa che mi preoccupava meno. Il mio problema ora era risolvere la faccenda con Harry, una volta per tutte. Dovevo solo trovare il modo di rimanere da sola con lui, e a costo di legarlo, ci sarei riuscita.
Sotto suggerimento di Ron, stavo aspettando che si sbollisse. Ma ormai era passata più di una settimana e io mi stavo stancando. Non potevo perdere il mio migliore amico per una cosa del genere, quando l’altro, fra l’altro, aveva capito tutto così perfettamente. Certo, ne aveva risentito, ma almeno si era comportato da vero amico.
Arrivati al campo da Quidditch io e il rosso ci aviammo sugli spalti. Eravamo perfettamente nel mezzo fra la tifoseria Serpeverde e la tifoseria Corvonero, particolarmente affiatate. Insieme a noi, parecchi ragazzi di Tassorosso e Grifondoro che non si volevano perdere la partita. Ci sedemmo praticamente nella prima fila, appoggiati al bordo degli spalti. Ad un certo punto mi sentii chiamare in modo inconfondibile e mi girai interrogativa.
“Grang!! Ehi Grang!! Eccoti finalmente!” esclamò Daphne Greengrass venendomi incontro. Io le sorrisi.
“Ehilà…sì sì sono arrivata…” risposi cordialmente. La bionda si sporse appena e notò che al mio fianco c’era Ron.
“Ehi Weasley…venuto a studiare l’avversario per la finale?” fece Daphne pungente. Nonostante il tono combattivo e sarcastico, sapevo che quello era una specie di tentativo per firmare una tregua con il mio migliore amico. Apprezzai quel suo gesto, anche se fatto…beh alla Serpeverde. Io rivolsi al rosso un sorriso come per fargli capire che le intenzioni della Greengrass non erano di offendere ma di fare solo un po’ di conversazione.
“Eh sì…bisogna conoscere bene il nemico” replicò con tono un po’ incerto.
“Bene…io torno nella mischia…ci vediamo nei Sotterranei per i festeggiamenti Grang!” mi salutò la bionda, facendo un cenno anche a Ronald, per poi dileguarsi nella folla.
“Quella ragazza mi terrorizza…” commentò il rosso simulando i brividi. Io risi.
“Ma no, dai!! Secondo me quella che fa davvero paura è Pansy…specialmente ora che la conosco…è incredibilmente testarda!! Se dice una cosa, è quella! Daphne invece è più tranquilla…ammetto però che apparentemente, terrorizzano tutte…” ribattei io mentre Ron annuiva con fervore. Ad un certo punto sentii un gran fracasso provenire dalla tifoseria Serpeverde e non solo. Così abbassai lo sguardo e vidi che la squadra verde-argento aveva fatto il suo ingresso in campo capitanata da Draco, che aveva scatenato la scalmanata adulazione di decine, per non dire centinaia, di ragazzine che impazzivano per la bellezza e il fascino del Principe delle Serpi. Quest’ultimo rivolse uno sguardo tronfio agli spalti facendo un inchino borioso, al quale ovviamente, risposero con ancora più urli. Vennero tirati fuori striscioni di tutti i generi, alcuni veramente imbarazzanti. In uno c’era la foto di un furetto bianco con sotto scritto: “Noi ti amiamo anche così”. In un altro c’era scritto: “Voglio il mio ragazzo bello, biondo e Malfoy!”
“Io sarei gelosa fossi in te…” bofonchiò sarcasticamante il rosso indicando la folla di ragazzine urlanti che rischiavano di affogare nella bava. Io feci spallucce e gli sorrisi.
A quel punto entrarono in campo anche i Corvonero, la quale tifoseria cominciò ad urlare e tirare fuori striscioni. Si misero sulle scope e cominciarono un po’ di riscaldamento. Draco si alzò in volo e cominciò a guardare gli spalti come se stesse cercando qualcosa. Quando incrociò i miei occhi sorrise e mi venne incontro.
“Sei venuta, eh Granger?” mi chiese quando mi era davanti. Alcune ragazze vicino a me sospirarono.
“Avevo scelta, Malfoy?” ribattei con ironia. Lui si aprì in un ghigno compiaciuto.
“In effetti…no!” replicò avvicinandosi ancora di più.
“Bacio di buona fortuna?” mi domandò incurante delle persone lì presenti.
“Portami il boccino, poi se ne riparla!” dissi io scoppiando a ridere. Draco inarcò un sopracciglio biondo e si strinse nelle spalle.
“Siamo pretenziose Grang! Ma di certo non sarà un problema…” rispose facendo per andarsene.
“Ah Malfoy!!” lo richiamai facendolo girare.
“Buona fortuna!” gli augurai con un sorriso. Lui inclinò leggermente la testa e fece una smorfia.
“Non ne ho bisogno!! Sono già bravo abbastanza!” ribattè sbuffando quasi indignato.
“E già insopportabile abbastanza!” replicai incrociando le braccia al petto. Il Principe delle Serpi alzò gli occhi al cielo.
“Me lo ripeti sempre!! Ora, posso andare a vincere questa partita?” fece allargando un braccio con aria divertita. Io annuii sorridendo, così il biondo si avviò in campo riunendosi alla squadra. Disse qualcosa a Blaise e Theodore che si voltarono verso di me. Io li salutai con il braccio e loro ricambiarono il gesto. Madama Bumb richiamò tutti e le squadre si misero in posizione. Theo sfrecciò fra gli anelli mettendosi davanti a quello centrale, imitato dal portiere di Corvonero. Quando l’insegnante di Volo fischiò la partita ebbe inizio. Furono i Serpeverde ad impossessarsi della prima pluffa, Blaise per la precisione, e io non potei fare a meno di battere le mani.
“Ah tifi proprio così spudoratamente?” fece con ironia Ron. Io sorrisi un po’ imbarazzata.
“E’ il mio migliore amico!” mi giustificai.
“E alla finale chi tiferai?” mi chiese sempre divertito.
“Beh Grifondoro, mi pare ovvio, è la mia casa…” risposi senza pensarci su. Certo, non avrei cantato cori contro i Serpeverde, e se avessero vinto avrei sicuramente festeggiato con loro, ma comunque avrei tifato la mia casata. Ovviamente.
La partita era commentata da una ragazza di Tassorosso che non conoscevo, ma che, anche lei, sembrava impazzire per il Principe delle Serpi. In quel momento mi chiesi se ero l’unica che non era mai andata dietro a Malfoy così spudoratamente. E dandomi un’occhiata in torno, mi risposi di sì.
I primi punti vennero segnati dai Serpeverde, poi i Corvonero pareggiarono. Intanto, Draco svolazzava per il campo con lo sguardo attento ad ogni minimo movimento dorato. Dopo un momento di tira e molla in cui nessuna delle due squadre riusciva a segnare, Blaise infilò un goal nell’anello basso e io saltai in piedi applaudendo. Mi sentivo osservata, ma non ci facevo caso. Il moro, comunque, si accorse della mia esultanza e m’indicò sorridendo e facendomi l'occhiolino.
La partita andò avanti per un bel po’, con entusiasmo, le squadre erano sempre in parità, appena una delle due andava in vantaggio si recuperavano. Il destino della partita si sarebbe deciso con il boccino d’oro, che per ora non si faceva vedere.
Finalmente però, dopo tre goal dei Corvonero e due dei Serpeverde, notai che Draco avevamo cominciato a sfrecciare verso il basso a tutta velocità. Anche il cercatore dei Corvonero lo notò e si buttò all’inseguimento. Ma ormai era troppo tardi.
Le dita di Malfoy si chiusero avidamente attorno alla piccola sfera dorata che alzò in aria decretando la vittoria della partita. Applaudii sonoramente e notai che anche Ron, che ormai si era fatto coinvolgere nel mio tifo, accennò un piccolo applauso. Era notevole come cercasse di starmi vicino, facendo cosa anche assurde. Non avevo mai provato un affetto tanto grande per lui come in quel momento. Il Principe delle Serpi, invece di scendere dalla scopa, salì di quota e venne verso di me. Io gli sorrisi raggiante. Quando mi fu davanti, mi porse il boccino con sguardo divertito e trionfante.
“Come avevi chiesto Granger…ecco il boccino” mi disse facendo un cortese cenno con il capo. Tutti ci guardavano, anche la commentatrice si stava chiedendo che cosa stesse succedendo fra me e Malfoy.
“Molto gentile…” risposi afferrando la piccola pallina. Lui si mise le mani sui fianchi.
“Beh? Non mi sono meritato qualcosa?” chiese inarcando un sopracciglio. Io lo guardai leggermente stupita. Poi sospirai, e sorrisi. Ma sì, diamo sfogo allo smisurato esibizionismo di Draco. Mi sporsi dal bordo, gli afferrai il colletto della divisa, e lo avvicinai a me baciandolo sulle labbra. Sentii chiaramente tutte le persone nello stadio trattenere il respiro, nel silenzio totale. Poi, mi arrivò chiara e forte la voce di Theodore che diceva.
“Sì va beh ma prendetevi una camera d’albergo!!”


Spazio dell'Autrice.

L'esibizionasmo di Draco è davvero smisurato *_* Sì io ce lo vedo, più di essere al centro dell'attenzione Dra farebbe di tutto xD Ormai Hermione non ha più niente da perdere, e poi una scena del genere io la sogno da sempre *_* E Theodore che chiude il capitolo come sempre a modo suo!! Uh un'altra bella immagine di quest'ultima parte del capitolo, è Blaise che indica Hermione facendole l'occhiolino. Ho proprio in mente quest'immagine, come una fotografia, e vi giuro sto sbavando!! *_* Insomma ormai sono venuti allo scoperto in tutto e per tutto, basta segreti, basta paure!! Ora ci occupiamo solo di Draco e Hermione! *_*
Parlando di Ron...sì, incredibile ma vero, a me ha fatto proprio tenerezza, tanto che tra un po' mi commuovevo...(ovviamente non per Weasley in sè per sè, ma perchè ero dentro Hermione in tutto e per tutto...ce l'ho di vizio xD E' anche per questo che amo scrivere in prima persona) Insomma, ho anche praticamente fatto vedere le ragione per le quali secondo Ron e Hermione non stanno bene insieme...però effettivamente vederlo, dagli occhi della Grang, così accondiscendente nei confronti di Draco perchè lui non si sente all'altezza di lei...beh spero che il capitolo vi sia piaciuto!! Baci!

Risposte alle recensioni:

glumbumble: hihihi la frase della Mastercard ci stava a pennello...sinceramente Ron non lo sopporto, ma in questa cosa ce lo vedevo decisamente. Grazie mille per la recensione! Baci.

erigre: ciao! mi chiedevo dov'eri finita sai? xD Sono felice che questi ultimi capitoli ti siano piaciuti! Eheh i tre in mutande, potrei svenirli solo ad immaginarli!! Wow che bello sentire che non sono l'unica sadica che ha goduto da morire a vedere Potter distruggersi di dolore xD Grazie mille per la recensione! Baci.

deaselene: eh beh la nostra Hermione è un po' troppo convinta della loro amicizia...infondo era una delle sue certezze più grandi...sììì facciamo una colletta e paghiamo a Ginny una seduta di Yoga, o un gigolò xD Grazie mille per la recensione! Baci.

_Polla_: hihihi caspita il mio Blaise (nel senso quello che scrivo e caratterizzo io, visto che Blaise originale praticamente non c'è!) sta facendo conquiste!! Effettivamente è così *_* Eheh Draco gli sta facendo un bel favore all'Oscuro Signore xD Grazie mille per la recensione! Baci.

scatty: eheh mi sa che con questo capitolo rivaluti Ron ancor di più! Io però in realtà me lo immagino davvero così...non all'altezza di Hermione! (perchè Hermione va con Draco, punto e basta!!) Grazie mille per la recensione! Baci.

Sasigranger: ciao!! Sono felice che ti piaccia la mia FF, io cerco di fare il più possibile per renderla una bella Dramione! Beh, se vai avanti a leggere la mia FF penso che, non proprio lo odierai, ma cominciare davvero a non sopportarlo. In realtà nemmeno io lo odio, nel vero senso della parola, però c'è delle cose di lui che davvero non posso tollerare! Come dici te è TROPPO! (la tua migliore amica è livornese?! boia deh, il mi nonno è di Livorno xD Ma io ho preso l'accento più fiorentino perchè abito appunto in provincia di Firenze, anche se vado spesso a Livorno! Magari la conosco anche la tua migliore amica buwhahaha) La tua idea contorta e geniale non l'avevo proprio considerata, anzi come hai visto in questo chap ho deciso di rendere Ron comprensivo...lo vedevo così! Beh che dire, ti ringrazio tantissimo per la recensione!! Baci.

Ili91: sì anche io avrei pagato non so quanto per vedere la loro espressione, anche se immaginarla è stato già abbastanza appagante! Eh Potter ha dato di matto, troppo dolore xD Hihihi la battuta finale ci stava!! Grazie mille per la recensione! Baci.

MemoryDrops: anche io aspettavo da secoli questo capitolo, troppo, troppo appagante! Grazie mille per la recensione! Baci.

ginsan89: che bello non sono l'unica sadica!! *_* Diciamo che Ron non l'ho fatto proprio più intelligente di Harry, solo che in quella circostanza, la sua esperienza con Hermione gli ha permesso di capire una cosa che Harry, troppo innamorato, non riesce ad accettare...oh sì e pensa che io cerco disperatamente un ragazzo stronzo e il mio invece è tutto dolce e romantico -_- e io che gli dico sempre "ma diamine vuoi stare il bastardo?!" solo io posso fa ste scene!! xD Draco *_* Grazie mille per la recensione. Baci.

Hollina: in effetti Potter è davvero un cretino, che noioso!! Anche io amo queste scene!! Grazie mille per la recensione! Baci.

fleury: eheh ti ho fatto trovare dei bei capitolini vero! La festa e loro in mutande sono stati davvero *_* Sìììì anche io facevo i cori per Draco stile stadio!! Grazie mille per la recensione! Baci.

Nyappy: sìììì abbattiamo Potter! Draco è troppo il meglio! Visto Ron? Grazie mille per la recensione! Baci.

Dark_angel: eh sì questa frase è geniale!! *_* Io me la immaginerei troppo una pubblicità alla Dramione della Mastercard...grazie mille per la recensione! Baci.

PikkulaSere: affatto squallida, anzi vorrei proporla alla Mastercard come nuova pubblicità! Altro che il mucisista e lo scrittore...ci vuole Draco, Hermione e gli altri due bischeri xD La Mastercard farebbe il doppio dei contratti xD Mi dispiace di non aver risposto alla recensioni ma davvero era tardissimo!! Comunque ora eccomi qui...
E' vero, la Granger si dovrebbe sentire meno in colpa, infatti in questo chap si lascia andare! Hai sognato l'occhiolino? xD Spero di sì, visto che sognare Draco è sempre bello! Blaise è decisamente fantastico! Ci sto lavorando sulla clonazione, tranquilla...
Anche io ho amato la vendetta di Draco, insomma ho aspettato tanto tempo però ne è valsa la pena!! Penso che dopo questo chap potresti seriamente apprezzare Ron...da quel punto di vista non è male dai...almeno non è super arrogante ed egocentrico come Potter! (Senti chi parla!! Quella che ama Malfoy NdPotter sì ma Malfoy, al contrario tuo, sì può permettere di essere arrogante ed egocentrico!! Ora torna ad autocommiserarti perchè la tua migliore amica ha preferito il tuo peggior nemico a te! NdMe sigh sigh ueeeeeeeeeeeh NdPotter) Sììì è stato quello il pezzo meglio, perchè è Hermione ha dare il colpo di grazia a Potter!! Mio dio non t'immagini quanto godevo pensando a quella scena! Lo so, sadismo allo stato puro, ma Potter se lo meritava u.u
Ovviamente le Serpi sono le migliori! Altro che i Polli, tzè.
Grazie mille della bella recensione cara!! *_* Bacioni!

debby12: eheh Draco è stato fantastico, finalmente il carciofo baccalà si è preso quello che meritava!! Spero di aver soddisfatto la tua curiosità su Ron...insomma io da quel punto di vista lo vedevo così, sottolineando che Ron e Hermione NON possono stare insieme! Hermione è fatta per Draco *_* Grazie mille per la recensione! Baci.
Ps: prego, figurati, è stato molto carino leggere il primo capitolo della tua ff, mi ha proprio incuriosito! Mi raccomando, mandala avanti!

fede72: la vendetta che noi tutti stavamo aspettando! Posso permettermi? Salvatore del mondo magico...ma chi gliel'ha chiesto!! E poi lui non è il salvatore del mondo, perchè lui NON ha ucciso Voldemort. Lui ha come al solito avuto molta molta fortuna! Potter non ha avuto il coraggio di prendersi le sue responsabilità e di uccidere di mano sua l'Oscuro Signore. Va beh a parte questa mia piccola parentesi, ti ringrazio tanto per la recensione! Baci.

foxina: addirittura la tua nuova eroina? Ma così mi lusinghi troppo tesoro!! Sìì due pazze maniache che bello!! Effettivamente Potter è decisamente stupido, ma lì ci eravamo arrivati tutti xD Carina la tua idea su Draco che uccide Potter e il Signore Oscuro e poi lo libera! xD Hihihi anche io aspettavo un gesto del genere da tempo, mi è piaciuto troppo immaginare la scena di Draco che bacia Hermione davanti a Potter e Weasley. Sììì ma tu sei un genio, potremmo creare su Facebook un gruppo del genere!! *_* Al rogo Potter!! Grazie mille per la recensione! Baci.

Petra_Luna: beh che dire, sono davvero felice che ti piaccia la mia storia! Per quanto riguarda la recensione: beh effettivamente in questa storia mi sono lasciata andare ad uno stile più semplice e divertente, anche perchè dopo due storie con atmosfere più intense e profonde, volevo una FF che si concenrasse solo su Draco e Hermione, e che fosse più spiritosa...i Serpeverde alterati? Beh tecnicamente non si può dire visto che non ci è mai stata presentata una visione dei Serpeverde, e io un po' pazzi e isterici ce li vedo, specie Blaise, con questi attacchi di follia xD E' una mia libera interpretazione, e come hai detto te li ho resi più veri...ti ringrazioe comunque per la recensione e spero continuerai a seguirmi, anche se non recensirai sempre! Baci.

Iris92: hihihi lo schiaffo è stato una mia soddisfazione personale xD Nono niente droga per Ron, in realtà è solo merito delle esperienze passate...comunque: sììì io amo il calcio internazionale!! Io seguo sempre Premier League e Bundesliga, i miei amici mi odiano perchè il sabato non esco quasi mai per vedere il Chelsea e/o il Bayern. Tu, oltre alla stima per Kakà (grande giocatore), che squadra tifi? Aggiungimi pure su msn!! Grazie mille per la recensione! Baci.

_Sayuri: ovviamente Potter ha dato di matto, e Draco è stato genialmente malefico muhahaha *_* Eh sì Harry ormai è andato per Hermione, ma la nostra Grang si fa valere!! Blaise che dolce *_* Grazie mille per la recensione! Baci.

kiamilachan: ciao! sì ricordavo che eri via, me l'avevi scritto in una recensione!! Sono felice che tu sia tornata e che i capitoli nuovi ti siano piaciuti!! No Ron non è cotto di nessuna Serpe, è comprensivo per quello che ha passato con Hermione...spero che anche questo chap ti sia piaciuto! Grazie mille per la recensione! Baci.

becky: sono felice che la mia FF ti piaccia e ti abbia coinvolto!! E sono anche contenta di sapere che la trovi originale e che non stravolge i personaggi, perchè io non sopporto le OOC! Grazie mille per la recensione! Baci.

midnightsummerdreams: eheh Draco è stato mitico, alla faccia di Potter!! E Ron finalmente non fa il deficiente! Grazie mille per la recensione! Baci.

anna96: la mia mente sì è davvero perversa! Eheh il carciofo baccalà ha avuto la sua!! sììì uccidiamo Potter!! Grazie mille per la recensione! Baci.

sasyherm: personalmente Potter è uno dei personaggi che proprio non sopporto...diciamo che non è proprio che lo odio, perchè delle volte fa qualcosa di buono, ma la maggiorparte delle volte lo prenderei a mazzate! -_- E in questo chap mi sono decisamente vendicata muhahaha Grazie mille per la recensione! Baci.

Infine ringrazio tutti quelli che hanno letto!

That's all folks!

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Capitolo 30
*** Perchè nessun'altra ragazza al mondo può reggere il confronto con te. ***


Hello folks!! Ebbene sì, sono ufficialmente in ritardo!! Direi che ho una scusa più che valida però: mi si è rotto, per la seconda volta fra l'altro, il caricabatterie del computer, così ho dovuto fare un po' con quello di mia zia, aspettando domani di andarlo a comprare nuovo. Che poi, fra l'altro, io amo la Apple in tutto quello che fa, e sono convinta che "Once you go Mac, you never come back!" perchè appunto i Mac sono i migliori computer in circolazione...ma 100 euro per un caricabatterie -_- Damn it!
Comunque comunque concentriamoci su il capitolo, avete già aspettato abbastanza!!
Enjoy the chapter!


A scuola, ovviamente, non si parlava d’altro. Non che questo mi dispiacesse, anzi, tutto il contrario. Amavo in una maniera quasi folle l’essere al centro dell’attenzione. Per questo, se dovevo fare qualcosa, mi piaceva rigorosamente, farla in grande stile. Come far sapere a tutti che io e la Granger stavamo insieme. Non potevo semplicemente prenderla per mano in un corridoio, figuriamoci. Che cosa patetica. No, doveva essere qualcosa di teatrale, come il momento più importante di una partita di Quidditch, vinta per mano del sottoscritto. E, dovevo ammettere, il mio bell’effetto l’avevo sortito. Eccome!!
Eravamo tutti nella Stanza delle Necessità, quelli degli ultimi anni di Serpeverde, molti Corvonero e anche qualche Tassorosso. Noi Serpi festeggiavamo la vittoria e ci concedevamo all’idolatria di molte ragazzine, mentre i Corvi si consolavano con whisky e burrobirra. La festicciola, neanche a dirlo, era opera di Blaise, con l’aiuto di Goldestein.
Io ero seduto su un divanetto insieme a Hermione, stavamo parlando e ridacchiando degli sguardi sconvolti che tutti, Serpeverde a parte, ci rivolgevano, indicandoci e parlottando sommessamente chissà quale stupidaggine.
“Secondo me una delle tue tante ammiratrici mi ucciderà prima o poi…” commentò la Granger osserando un piccolo capannello di ragazzine del quarto anno che la guardavano omicide. Io risi.
“Se io sopravvivo ai Grifondoro, tu non avrai alcun problema!!” ribattei divertito. Di tanto in tanto molti studenti venivano a congratularsi con me per la vittoria, ai quali rispondevo con un cenno e un ghigno tronfio. Blaise, Daphne e Theodore stavano ballando in mezzo alla stanza e Pansy, come al solito, si dava da fare con le bevande.
Ad un certo punto entrò nella Stanza Weasley, che si guardò un po’ intorno per poi venirci incontro. O almeno, venire verso la Granger.
“Hermione!! Sei qui! Finalmente ti ho trovata…” esclamò il rosso mentre la Grifondoro si alzava e lo baciava su una guancia.
“Qualcosa di urgente Ronald?” gli chiese corrucciando la fronte.
“Ginny voleva parlarti di qualcosa, non mi ha detto bene di cosa ma ti voleva…” rispose lui dando qualche occhiata in giro.
“Perché ci sono i Corvonero?” domandò interrogativo. Io feci un tiro alla mia sigaretta e poi dissi.
“E’ una festicciola organizzata prima della partita…noi festeggiamo e loro si consolano…”
Weasley mi guardò un istante quasi incredulo.
“Ah beh sì giusto…il vostro odio è riservato solo a noi Grifondoro…” ribattè osservando i ragazzi che ballavano.
“Sai per caso se questa cosa era proprio urgente urgente? Perché io vorrei stare qui un altro po’…” fece Hermione richiamando l’attenzione di Weasley.
“Sinceramente non lo so…ma penso che non sia proprio questione di vita o di morte, altrimenti me l’avrebbe detto…” rispose facendo spallucce. La riccia si mise di nuovo a sedere accanto a me, appoggiandosi sulla mia spalla mentre io le cingevo la schiena. Poi mi lanciò uno sguardo quasi luccicante, nonché implorante. Io la guardai interrogativo per qualche istante, finchè non fece cenno verso il suo migliore amico. Allora capii e sbuffai. Lei continuò a fissarmi con gli occhi supplichevoli e io alzai lo sguardo al cielo.
“Se vuoi Weasel…puoi rimanere…goditi la festa…” accosentii alla richiesta di Hermione che si aprì in un sorriso raggiante. Ma guarda cosa mi toccava fare!! Sapevo che la Granger ora più che mai teneva a lui, ma era sempre uno sporco traditore del suo sangue. Va beh, quella era solo un’allegra festicciola mista, e se io avevo fatto contenta la Grang ora, lei mi avrebbe fatto contento dopo.
“Ah…grazie Malfoy…” bofonchiò leggermente imbarazzato. In quel momento arrivò una saltellante Daphne ancora presa dal ritmo della musica.
“Ehi ma voi due non venite a ballare? Ora che siete usciti allo scoperto siete proprio noiosi!!” esclamò scherzosamente rivolta a me e a Hermione.
“State già ballando abbastanza voi tre…” rispose la Granger mentre io mi ero solo limitato ad uno sguardo annoiato. La bionda allora si girò verso Weasley.
“Oddio Weasley capisco alle nostre partite, ma addirittura alle nostre feste!! Non è che la Grang ti sta contagiando?” fece Daph ghignando. Vidi che le orecchie del rosso diventarono dello stesso colore dei suoi capelli.
“Eheh…no, non credo…” mugugnò con una nota d’imbarazzo.
“Beh visto che sei qui, e la tua migliore amica con annesso il suo ragazzo non vogliano ballare, verrai tu in pista!! Forza forza!” disse e senza dargli il tempo di ribattere lo trascinò a ballare. La Granger scoppiò in una fragorosa risata alla vista dell’amico trascinato letteralmente nelle spire delle Serpi.
“Se Silente ci vedesse, scoppierebbe di felicità!” commentò gioviale. Io annuii con un lieve sorriso.
“Effettivamente gli facciamo onore…potrebbe portarci come esempio che il suo piano per avvicinare le case sia riuscito!!” ribattei io ironico.
“Sì! Magari per farlo contento potremo dirgli che abbiamo fatto amicizia durante i turni di ronda che ci ha assegnato insieme!! Sarebbe carino!” replicò lei sempre allegra. Io ridacchiai e poi feci un sospiro.
“Allora, come ti senti ad essere ufficialmente, agli occhi di tutti, la ragazza di Draco Malfoy?” le chiesi con un sorrisino malizioso che lei ricambiò.
“Dannatamente bene!! Specie guardando tutte le ragazzine che trasudano invidia!” rispose con una nota quasi diabolica che mi soddisfò non poco.
“Beh ti ci dovrai abituare, sono il ragazzo più ambito della scuola…” dissi tronfio.
“Sì Malfoy, sì lo so!! Che palle certo che sei noioso!” ribattè lei sbuffando indignata. Io inarcai un sopracciglio e mi avvicinai pericolosamente.
“Cosa sono io?” chiesi con enfasi. Lei fece una smorfia.
“N O I O S O!” ribattè scandendo ogni lettera. Io allora la improgionai fra le mie braccia e cominciai a baciarle e mordicchiarle il collo facendole anche il solletivo. Lei cominciò a ridere provando a fermarmi, senza scampo.
“No Draco…Draco!! No…basta!! Basta!! Fermo!!” esclamò cercando di allontanarmi, fra una risata e l’altra.
“Come sono io?” ribadii tenendola sempre perfettamente immobilizzata.
“Sei…sei splendido!” confessò con il fiato un po’ corto per il ridere.
“Così va meglio” acconsentii baciandola sulle labbra e lasciandola andare. Lei allora si strinse a me e mi cinse il collo lasciandosi trasportare dal bacio. Quando ci staccammo non potei fare a meno di notare che praticamente mezza sala era girata verso di noi e ci guardava con curiosità e sconcerto.
“Spero che ti piaccia stare al centro dell’attenzione Grang…” dissi sottolineando la situazione.
“Beh non di certo quanto te…ma non mi dispiace…” rispose appoggiandosi di nuovo su di me, mentre si accendeva una sigaretta.
“Di certo non sfiguri, anzi!!” ribattei con una nota di sarcasmo.
“Signor Malfoy, vuole per caso insinuare che io la faccio sfigurare?” mi chiese con finta indignazione.
“Se mi facesse sfigurare, Signorina Granger, non l’avrei di certo baciata davanti a tutta la scuola…” replicai con ovvietà, mentre un sorriso radioso si faceva spazio fra le sue labbra carnose. Quando sorrideva era decisamente bella, così armoniosa, così spontanea, quasi innocente. Una prelibatezza, qualcosa di speciale. Qualcosa di mai provato.
“Tornando al discorso di prima…io penso che Silente ci darà davvero un premio…” commentò dopo aver sbuffato un po’ di fumo Hermione.
“Io lo spero!! Un premio per stare con una bella ragazza incredibilmente intelligente…” ribattei io compiaciuto.
“Mi stai facendo un complimento?” domandò ghignando. Io sbuffai seccato.
“Questa è una cosa che odio!! Odio fare i complimenti ma odio ancor di più quando le persone sfottano sottolineandoli…” replicai stizzito. Lei inarcò un sopracciglio.
“Mi pareva che fra di noi non ci si facesse problemi a sfotterci e farci innervosire…tu lo fai sempre con me!” rispose la Granger puntandomi il dito sul petto.
“Sì, ma perché quando sei arrabbiata hai un’aria molto sexy…io invece sono sexy in ogni momento perciò puoi evitare!” fu la mia pronta, e boriosa risposta.
“Vuoi dire che io non sono sempre sexy?!” esclamò con tono ironicamente offeso.
“Oh mio dio voi donne siete tremende!! Ecco perché gli uomini stanno con quelle belle e stupide…perché non ribaltano sempre la situazione!” sbottai passandomi una mano fra i capelli. Hermione mi guardò inizialmente male poi scoppiò a ridere.
“Sei tremendo…” disse scuotendo il capo divertita. Io ghignai.
“Sì, e mi pare che non ti dispiaccia affatto…”
Lei in tutta risposta si sporse su di me e mi stampò un bacio sulle labbra.
“Weasley si sta divertendo eh?” commentai dopo qualche minuto, mentre l’attenzione mi ricadeva su Daphne che faceva ballare il migliore amico di Hermione ridendo di gusto.
“Eh sì, ormai per colpa di Lavanda sta sempre con lei e non si svaga gran che…poi con questa storia che è successa fra me e Harry è proprio in mezzo a due fuochi…” rispose la Granger mentre ciccava la sigaretta in un portacenere ai nostri piedi.
“Ancora non sei riuscita a parlare con Potter?” chiesi cercando di rimanere impassibile, anche se non riuscii a fermare il moto di disgusto al solo pronunciare il suo nome. Hermione tirò un grosso sospiro e si accese un’altra sigaretta.
“No, volevo lasciarlo sbollire per bene…la rabbia non fa mai pensare a mente lucida. Però voglio sistemare tutto al più presto…” rispose con tono deciso. Io evitai accuratamente di commentare, come mi aveva consigliato Blaise. Prima non mi facevo scrupoli ad offendere o trattare male Potter, ma ora con la Granger era argomento tabù.
“Eh Grang…ora che ci penso, tu non mi hai ancora fatto…le congratulazioni per bene…” le dissi cerando di distrarla. Lei mi lanciò uno sguardo interrogativo ma con una scintilla di malizia.
“Che cosa intendi?” mi domandò con un sorrisino divertito. Io mi sporsi verso il suo orecchio e le sussurai sensualmente.
“Andiamo nella mia stanza e ti faccio vedere volentieri…”
Hermione si mordicchiò il labbro guardandomi vogliosa. Poi lanciò uno sguardo a Weasley.
“Che dici, lo lascio qui?” chiese con aria divertita.
“Ma sì, le Serpi non gli faranno nulla di male…anzi si divertirà…sai, dopo di te, è una causa che stiamo prendendo a cuore…” risposi con ironia.
“Causa?” mi domandò interrogativa. Io annuii ghignando.
“Salva un Grifondoro anche tu” ribattei guardandola con aria divertita. Lei ridacchiò scuotendo il capo.
“Forza, andiamo Principe…” disse alzandomi e prendendomi la mano. Un sorriso malandrino mi si dipinse sul volto prima di uscire dalla Stanza delle Necissità insieme alla Granger e, ovviamente, sotto lo sguardo interessato della maggiorparte dei presenti.

                                                                                  *
Eravamo sulla bocca di tutti. Una cosa incredibile. Non mi ero mai sentita così tanto al centro dell’attenzione. Tutti si giravano a guardarmi, tutti m’indicavano, tutti sussurravano su di me. Addirittura, moltre ragazze mi fermavano chiedendomi quello che anche Draco mi aveva chiesto: “Come ci si sente ad essere la ragazza di Malfoy?”.
Due Corvonero amiche della sorella di Daphne mi avevano confessato che Draco era dal quinto anno, quando aveva lasciato Pansy, che non aveva avuto una ragazza fissa. Solo storielle di una notte e poco più, non andando oltre il sesso, e al massimo, la simpatia. Per questo, dopo il loro “pettegolezzo”, una delle due ragazze mi chiese con tono cospiratorio.
“Ma come hai fatto?”
Io sorrisi e non risposi. Mi rivennero in mente le parole di Ronald.
Se dovessi pensare a qualcuna per tenere testa Malfoy…penserei a te”. Forse era quella la ragione. Sinceramente, non me l’ero mai chiesta. Sinceramente, nemmeno m’interessava.
Quel giorno cercai di risolvere una volta per tutte la questione con Harry. Ero convinta che fosse passato tempo a sufficienza ed ero convinta che sarei riuscita a far ragionare il moro. Lui era il mio migliore amico, doveva capire. Eppure, continuava ad evitarmi come la peste. Così, decisi di fare una cosa che, inconsciamente, mi fece sentire molto…Serpeverde. L’ultima lezione di Harry era Divinazione, così mi appostai nel corridoio che portava nella classe della Professoressa Cooman nascosta dietro una colonna ad aspettarlo. Quando lo vidi passare, lo presi per un braccio trascinandolo nell’aula di Babbanologia, in quelle ore vuota. Sì occorse di quello che stava succedendo quando io ormai avevo sigillato la porta e insonorizzato la stanza. Aveva la bacchetta in mano, probabilmente perché aveva appena consultato la Mappa del Maldandrino, così senza un attimo di esitazione lo disarmai e afferrai al volo la bacchetta che stava volando verso la mia direzione. Me la misi nel mantello e incrociai le braccia al petto guardandolo con decisione.
“Ora tu non esci di qui finchè non ci chiariamo…” esclamai mentre il suo sguardo da sconvolto si faceva glaciale.
“Questo è sequestro di persona…ti stai allenando a diventare una Mangiamorte davvero, allora…” commentò acido incrociando a sua volta le braccia al petto. Io sbuffai.
“Smettila di fare il coglione, dannazione!!” sbottai irata. Il moro sembrò sorpreso dalla mia reazione, infatti cambiò atteggiamento.
“Non c’è niente da chiarire. E’ tutto chiaro come il sole…tu e Malfoy state insieme…che c’è da chiarire?” fece appoggiandosi stancamente ad un banco.
“C’è da chiarire che sono giorni che non mi parli più!!” risposi con ovvietà senza ammorbidire il tono della mia voce.
“Mi pare un comportamente più che giustificato visto che ti sei messa con il mio peggior nemico…” ribattè aspro. Io sbuffai sonoramente. Ormai che avevo sprecato tutte le mie lacrime, quello che mi rimaneva era un istinto irrefrenabile di prenderlo a pugni.
“Tu sei il mio migliore amico Harry!! Da sempre, e per sempre! Non ricordi?! Non ricordi il ciondolo che mi hai regalato?!” sbraitai innervosita tirando fuori della maglia la collana che lui e Ron mi avevano regalato a Natale.
“C’è scritto “gli amici sono coloro che entrano quando il resto del mondo esce”. Non vuol dire proprio niente per te allora? Pensavo che credessi a questa frase!! Io, sinceramente, ci credevo! Io ti sono rimasta accanto in tutti i momenti peggiori…ho rischiato la vita con te!! La mia vita, l’ho messa a repentaglio per aiutarti! E sai il bello? Lo rifarei altre cento volta, anche ora, subito! Dimmi: Hermione andiamo da Voldemort a combatterlo in questo momento, io verrei senza esitazione! E tu come mi ripaghi? Voltandomi così le spalle!! Per cosa poi? Non ho fatto un torto a te, stavo solo cercando di essere felice, scusa tanto! Sei un egoista!!” urlai tutta la rabbia che mi si era accumulata in quei giorni.
“Io sarei un egoista?! Ti sei buttata fra le braccia del nemico senza un minimo di esitazione, così, come se nulla fosse, non pensando minimamente a tutto quello che avevamo trascorso! Tu hai rischiato la tua vita con me per colpa di suo padre! Per colpa di sua zia! Che fra l’altro, ha ucciso Sirius! E lui non ha mai dimostrato di essere diverso, anzi! Ci hai tradito per quella viscida Serpe e i suoi amici!” ribattè infervorato Harry.
“Non ti ho affatto tradito Harry!! Tu non conosci Draco…non è come suo padre, né come sua zia!! Affatto!! Lui ha combattuto e sofferto per il diritto di potersi decidere da solo il proprio destino! Non dico che sia il ragazzo perfetto, lui ha un sacco di difetti, ma mi fa provare sensazioni e sentimenti che mi erano ignoti…mi fa sentire veramente libera, spensierata…insomma, non è perfetto, ma è perfetto per me. Io sono felice con lui. E tu, dovresti essere felice per me!” replicai cercando di fargli capire come mi sentivo.
“E’ quello il punto Hermione!! Io non voglio essere felice per te, voglio essere felice con te!!” sbottò Harry come se le parole gli fossero uscite involontariamente dalle labbra. Io spalancai gli occhi senza capire.
“Malfoy non può essere quello giusto per te!! Lo vuoi capire? Ti farà soffrire, come ha sempre fatto! Lui non ti ama davvero!!” esclamò furente.
“Tu non puoi saperlo!!” ribattei sempre irata.
“Sì invece, perché io ti conosco da sempre, conosco ogni tua espressione e ogni tua sfumatura, ho sempre cercato di aiutarti, ti ho sempre apprezzata, difesa, considerata la mia amica più cara e la ragazza più importante della mia vita!!” mi rispose con tono meno arrabbiato. Io scossi il capo e sbottai.
“Per questo dovresti capirmi ed essere felice per me! Perché non lo sei?!”
“PERCHE’ IO TI AMO HERMIONE!!” sbraitò con impeto. Io rimasi completamente impietrita alle sue parole. Quelle parole che tanto credevo impossibile, e che tanto temevo. Avevano cercato di avvertirmi, di mettermi in guardia, ma io non avevo ascoltato nessuno. Perché avrei dovuto? La mia più grande certezza era proprio Harry, il mio migliore amico, il fratello che non avevo mai avuto. Con lui riuscivo a scambiarmi affetto e dolcezza senza neanche lontanamente temere un coinvolgimento di troppo. Ed ero felicissima per questo! Trovare una persona del genere era la cosa più rara e preziosa del mondo. Per questo io non volevo rinunciare a lui per niente al mondo. Per questo non riuscivo ad accettare quella ormai palese verità. Eppure, ora era venuta allo scoperto. Harry mi aveva rivelato il motivo di una reazione tanto esagerata. Mi aveva rivelato i suoi sentimenti, di cui avevo considerato l’esistenza, nonostante li temessi e cercassi d’ignorare ogni segnale. La cosa che mi stupì davvero fu la stretta allo stomaco che percepii subito dopo la sua confessione. Lo fissai negli occhi smeraldini mentre lui si faceva più avanti.
“Io ti amo, Hermione. Ti amo ormai da tempo, in segreto, senza preoccuparmi di fartelo capire. All’inizio, stavo male per questo: tu eri la mia migliore amica, non volevo rovinare tutto con qualcosa di così effimero come l’amore. Ma non riuscivo a scacciare quel sentimento che giorno dopo giorno covava nel mio petto, sempre più grande. Ti guardavo, ti stringevo, ti coccolavo, e capivo che ogni volta, ti desideravo sempre di più. Sei sempre stata tutto per me, Hermione. Un’amica, una sorella, a volte anche una mamma. Da mesi coltivavo il desiderio di averti anche come amante. Perché non riuscirei a vedermi con nessun’altra ragazza. Perché nessun’altra ragazza al mondo può reggere il confronto con te. Non avevo fretta, comunque. Tu non sembravi interessata a nessun altro ragazzo, e io avendo paura di rovinare tutto, cercavo con estrema calma di farti capire ogni volta qualcosa in più. Quando però ti ho vista con Malfoy, quando mi hai detto quelle parole…mi si è spezzato il cuore. Non potevo credere che proprio Malfoy, il mio nemico giurato, dopo tutte le cattiverie che mi aveva fatto, potesse anche portarmi via il mio amore…” mi confessò quando ormai era solo ad un paio di spanne da me. Sentii il cuore cominciare a battermi più forte, sempre più forte. Nessuno mi aveva mai fatto una dichiarazione del genere. Era la cosa più dolce che potessi immaginare, e quasi mi commossi. Anche io, una volta, avevo avuto dei pensieri come suoi. Anche io, una volta, avevo desiderato che lui per me fosse tutto, tutto davvero. Ma per paura, per la pressione di Ginny, per codardia, mi ero data della sciocca e convinta a tal punto che lui poteva essere solo come un fratello per me, da dimenticare questa follia, come se mi fossi fatta un lavaggio del cervello. Ora però, davanti ai suoi sentimenti così profondi, e a quegli occhi di smeraldo, davanti a quel ragazzo per il quale avrei dato la vita senza esitazione, così dolce e così bello, sentii un forte groppo all’altezza dell’ombellico e tutti quei sentimenti che credevo perduti, tornare a galla.
Harry inclinò leggermente il capo e si abbassò per baciarmi.
Io non lo fermai.

Spazio dell'Autrice.

Non odiatemi vi pregooo!!! T.T Non odiatemi, non odiatemi!! Io mi odio già abbastanza per tutti voi!! Ok ok, facciamo le persone serie (sì certo, come nelle lezioni di Slytherin Way! xD). Vi sembrerà strano, ma in realtà a me le Harry/Hermione piacciono, per quel discorso del "tutto" che faccio accennare sia a Potter che alla Grang. Va beh, è ovvio che le Dramione rimangono la coppia perfetta, però ecco, diciamo che nel momento in cui mi sono premessa di non rendere la loro storia facile, ho pensato a questo. Sì, perchè la loro storia non può essere di certo tutta rose e fiori, anzi. Ci deve essere suspance, problemi, ostacoli...e chi è il problema per antonomasia?! L'incarnazione del rompicoglioni per eccellenza? Potter, ovviamente, sempre in mezzo ai piedi quell'infimo essere!! (Dillo a me NdVoldie e a me!! NdDraco eeeeh ragazzi vi capisco NdMe). Parlando di cose belle, che carina la scena della festa *_* Draco è bellissimo!! (Ma va?! NdMe xD)
Insomma, spero che nonostante tutto abbiate apprezzato questo capitolo!!

Risposte alle recensioni:

emminapoffina: *_* sono felice che ti piaccia la mia FF! Eheh l'ego di Draco non ha limiti xD Grazie mille per la recensione! Baci.

mv3028: ciao, piacere mv3028 ^^ Wow una mia fan *_* Mi fai sentire importante xD E se c'è una cosa che mi riempie di orgoglio, è sentirmi dire che ti ho convinta che noi Serpi siamo meglio dei Polli *_* Zio Voldie sarà così fiero di me *_* Potter al rogo, specie dopo questo chap u.u Grazie mille per la recensione, spero davvero che tornerai xD Baci.

hope_dreams_love: wow ma grazie!! Quanti bei complimenti!! Eheh Theo è un grande, troppo adorabile ^^ Spero che continuerai a recensire!! Grazie mille comunque per la recensione! Baci.

gothik princess: wow addirittura geniale! Ma così mi lusinghi, guarda che poi io ci credo xD Concordo sul fatto che Draco è Draco e che Potter è antipatico da morire!! Ah sei una Corvonero che adora i Serpeverde? Fai attenzione, anche io ho cominciato così, e guarda come mi sono ridotta!! A tingermi le cornici di camera mia verde e argento!! xD Grazie mille per la recensione! Baci.

glumbumble: cara ma stiamo parlando dello stesso Potter? Harry Potter? Il bambino che PURTROPPO è sopravvissuto? Quello che sta rovinando la storia fra la Grang e Draco? xD Eheh sono una Serpe senza speranza! Grazie mille per la recensione! Baci.

Sasigranger: wow sono felice che il capitolo ti sia piaciuto! Theodore ce l'ho dovuto mettere, è stato un bisogno fisiologico proprio, ci voleva, è troppo geniale quel ragazzo! (Beh se ti trasferisci in toscana prendi la cittadinanza!! Qualche corso di dizione, e sei apposto! Deh! xD) Grazie mille per i complimenti e la recensione! Baci.

erigre: ciao!! Eh non importa, tranquilla ^^ anche io avevo gli occhi a cuoricino immaginandomi quella scena!! (Prima o poi rischio di affogare anche io!) Harry si deve decisamente abbattere, specie dopo questo capitolo!! Grazie mille per la recensione! Baci.

Ili91: ciao!! Sì sì tranquilla non fraintendo, perchè anche io mi sono quasi commossa!! xD Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto!! Grazie mille per la recensione! Baci.

lady lilithcullen: wow quanto entusiasmo, mi fai davvero felice! La frase tipo pubblicità della Mastercard l'ho proprio amata, voglio proporre una pubblicità così alla Dramione, sarebbe un successo. Oh sì anche io tanti amici Serpeverdeee xD Oddio non finirla mai mi sembra un pochino impossibile, ma prometto sul mio onore verde-argento che farò di tutto per farla durare il più possibile! E, che ci sarà il continuo! xD Grazie mille per la recensione! Baci.

Rituzza_95: hihihi tranquilla, sono felice che questi chap ti siano piaciuti! Sì, Ron è stato sorprendente, ma come noi Serpi non c'è nessuno! Grazie mille per la recensione! Baci.

flydreamer: sììì il capitolo era eccezionale, anche se il mio preferito rimane quello scorso, dove Draco bacia Herm in faccia a Potter muhahaha Sì Blaise che indica Hermione *_* Da sbavo! *_* Wow addirittura la tua ff preferita? Ma così mi fai arrossire!! Un milione di grazie allora! Baci.

debby12: non sei la sola che sta pensando di clonarlo, e non solo fra le commentatrici di questa FF xD Beh non credi che il mondo sarebbe un posto migliore con tanti Draco per il pianeta? *_* Sono contenta che Ron mi sia venuto bene perchè non volevo esagerare, però io me lo vedevo proprio così ecco. Sì sì Blaise è tuo, tranquilla io ho il mio Dracucciolo, ma non posso fare a meno di pensare che anche il moro è proprio bello *_* Eppoi tu hai appena detto che vuoi il tuo ragazzo bello, biondo e Malfoy!! ;P bhuwuahuha...a parte queste scemenze...sì Draco che le porta il boccino è stato *_* Ma il meglio è Hermione che gli tira il colletto...è un gesto un po' simbolico, di questo amore per niente sdolcinato...insomma mi piaceva! Grazie mille per la recensione e i bei complimenti! Baci.

Iris92: prima di tutto vorrei dirti tre parole: IO TI AMO! Sì sì ti sei guadagnata tutta la mia stima e il amore incondizionato quando hai detto che se vedi Cristiano Ronaldo vomiti!! *_* Mi sono quasi commossa, ti giuro!! E mi sono messa a saltellare dicendo che ti adoravo...sì perchè vedi Cristiano Ronaldo è la persona che odio di più al mondo, a pari merito con la Watson, ma è un odio diverso. Insomma, quando ho letto quello che avevi scritto sono rimasta così *_* Specialmente perchè la maggiorparte delle ragazzete gli vanno dietro -_- Patetico!! Comunque, parlando del capitolo: i cartelloni sono stati notevoli, ma ne ho dovuti asserbare un paio per la partita Serpi - Polli! Vedrai! xD Sì una scena così la sognamo un po' tutte, ma con Draco sinceramente è l'apoteosi!! E Theo, che ci mette sempre il suo!! xD Lasciamo perdere Potter...che dire, grazie per la recensione, grazie davvero, specie per avermi fatto sapere che non sono la sola ragazza che vomita quando vede "Frocialdo" xD Baci. Ps: mi raccomando, in Champions tifa Chelsea! xD

anna96: scommetto che dopo aver letto questo chap rimpiangerai i capitoli che la "presenza rompipallina" di Potter non c'era! E' proprio un carciofo baccalà! Però Hermione ci mette del suo!! Parlando del capitolo scorso, eh sì liberi finalmente, e Draco che le porta il boccino *_* Che teneri!! Per non parlare di Bla e Theo!! MITI! xD Grazie mille per la recensione! Baci.

fleury: sì non l'ho scritto ma in realtà l'infermieria è stata presa d'assalto dalle "fangirls" di Draco che si sono sentite male bwuahahaha xD Purtroppo il brutto muso di Potty è tornato...eccome se è tornato. Accidenti a lui ma perchè il Signore Oscuro non lo leva dal mondo per sempre?! (Bah ti sembra facile!! Io ci provo NdVoldie sì lo so zietto che fai del tuo meglio, hai ragione scusa, lo sai che tivìtìtìbì NdMe) Bla e Theo sono memorabili, specie l'ultimo con la sua battuta finale! Draco è stato dolce, a modo suo ovviamente xD Grazie mille per la recensione! Baci.

foxina: bwuhahaha sì sì la scena è proprio così!! Perfettamente spassosa! Eheh sono felice che riesco ad accontentarti xD Potter dopo questo chap se la merita troppo la maledizione senza perdono!! Invece Ron è stato davvero puccioso, e anche arrendevole...sì insomma io ce lo vedevo parecchio!
Oddio!! Tu mi prendi in giro vero? Io HO SERIAMENTE CHIESTO come regalo di Natale un furetto albino da chiamare Draco, coccolare e amare!! Altro che non stai bene! Perchè o siamo due geni o due pazze!! Ma in fondo, la linea fra follia e genialità è così sottile! Via e dopo questa è meglio che vado! Grazie mille per la recensione! Baci.

girasole93: sììì alla fine è straspassoso xD Grazie mille per la recensione! Baci.

Nyappy: eh sì Ron è decisamente salito di grado! Lavanda è troppo stupida per essere considerata xD Grazie mille per la recensione! Baci.

_Sayuri: eh sì è stata una scena proprio da luccichii e cori da stadio xD E anche Ron si è meritato stima! Al contrario di Potter, come al solito! Va beh, grazie mille per la recensione e per i complimenti! Baci.

fede72: sììì Draco & Slytherin the best!! xD Troppo i meglio, fieri e spavaldi! xD Ron è rinsavito, e chi lo sa, magari un'amicizia fuori porta ci sta xD Grazie mille per la recensione! Baci.

kiamilachan: sì anche io ho sempre desiderato una scena del genere, fra infarti e incredulità!! *_* Una cosa così insospettabile xD In effetti Ron è stato molto dolce e mi ha fatto tenerezza, insomma non si sente abbastanza per Hermione, e ammetterlo gli fa onore. Per quanto riguarda i capitoli allora: sembra buffa, ma io quando iniziai a scrivere questa FF mi ripromisi di non farla tanto lunga...e qui invece siamo ormai a capitolo 30 e ancora non ci avviciniamo alla fine. Sinceramente non saprei farti una previsione, ma almeno un'altra decina di capitoli ci saranno. Spero che ti faccia piacere! Grazie mille per la recensione! Baci.

Hollina: wow ma che gentile! Sì anche io Ron me lo sono sempre immaginato così! E Draco *_* Grazie mille per la recensione! Baci.

Dark_angel: ti avevo dato un piccolissimo spoiler, più che altro un commento, e ora penso capirai!! Spero comunque che il capitolo ti piaccia amore!! Grazie mille per la recensione! Baci.

_Polla_: eh sì Ron è stato davvero carino, e sì mi piace sempre mettere i pro e i contro di qualcosa, amo le visioni generali delle cose che spesso vengono trascurate. Eheh in questo chap l'odio per Potter va alle stelle!! Zio Voldie ha espresso il suo apprezzamento nell'esserti dimostrata comprensiva verso di lui! xD Grazie mille per la recensione! Baci.

deaselene: Ron è uno dei personaggi che non mi piace proprio, però in quel senso mi ha sempre fatto tenerezza anche a me. La scena del bacio è impagabile davvero! Grazie mille per la recensione! Baci.

Infine ringrazio tutti quelli che hanno letto!

Ps: io O D I O Potter.
E questo dovevo proprio chiarirlo xD

Pps: ieri ho scritto una FlashFic
con paring Sirius / Remus
intitolata "I'm afraid I fall in love with you",
se qualcuno fosse interessato al genere
sarei ben contenta se la leggeste e lasciaste un commentino!!


That's all folks!

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Capitolo 31
*** It's Draco's fault! ***


Hello folks!! Sì non ci fate caso, lo so che sono le tre di notte, ma purtroppo oggi pomeriggio non ho potuto scrivere perchè sono stata fuori tutto il giorno (sono andata a ricomprare il caricabatterie per il computer xD) e quindi mi sono messa stasera. Ammetto però che avevo un po' di blocco, anche perchè questo è un capitolo diciamo di transizione che mi serve a delineare bene la situazione che si era venuta a creare e dare l'incipit per il prossimo capitolo! Spero comunque che vi piaccia!
Enjoy the chapter!


Io e Harry ci baciammo lentamente, con dolcezza, mentre lui mi stingeva fra le sue braccia e io gli accarezzavo i capelli corvini. Fu quello il gesto che mi fece quasi rinsavire.
Quelli non erano i capelli di Draco. Non erano i lisci, biondi e perfetti capelli di Draco. Erano i mossi, neri e scompigliati capelli di Harry. E questo non andava bene. Non potevo credere a quello che stavo facendo: avevo appena tradito Draco.
Non avevo mai tradito nessuno in vita mia, e non potevo di certo fare una cosa del genere a lui, con Harry poi?! Venni immediatamente assediata dai sensi di colpa. E poi semplicemente con Harry non poteva funzionare! Dove c’avrebbe portato questa storia? A niente. Era stato un momento di sbandamento, dovuto alle sue dolci parole e al grande affetto che avevo sempre avuto nei suoi confronti. Ma fra noi non poteva esserci niente di tutto ciò. E io non volevo perdere Malfoy, non proprio ora che l’avevo trovato e che ci eravamo esposti alla luce del sole. Finalmente liberi, come entrambi tanto sognavamo.
Mi staccai lentamente e sospirai appoggiandomi al muro, senza guardare Harry negli occhi.
“Non posso Harry…mi dispiace, ma io non provo i tuoi stessi sentimenti” dissi con tono dispiaciuto. Sì, io non amavo Harry, mi avevo solo confusa, scombussolata. Non nego che una volta anche io avevo rischiato di amarlo. Ma ero riuscita a superare la cosa, per il nostro bene e per il bene della nostra amicizia. Fortunatamente con Ron si era risolto tutto per il meglio. Ma se con Harry non fosse andata così? Se l’avessi perso per sempre? Non potevo accetterlo. E non potevo accettare nemmeno la situazione che si era venuta a creare. Lo capivo certo, ma non poteva succedere niente. Lui inarcò un sopracciglio.
“Perché mi hai baciato allora?” mi chiese dubbioso. Io sospirai.
“Non sono cose che tengono conto del raziocinio…mi hai appena fatto una dichiarazione di amore struggente!! E io ti voglio un bene enorme, che tu non puoi immaginare! Mi sono lasciata trascinare, come una stupida, ma in effetti non avrei dovuto Harry, non posso. Io ora sto con Draco, e questo è quanto” dissi cercando di sembrare il più decisa possibile. Ero convinta del mio rapporto con Draco, per quanto strano e impossibile potesse essere. Il bello era proprio quello. Così imprevedibile, così incredibile, una cosa su cui nessuno mai avrebbe scommesso uno zellino. Eppure noi ce la stavamo facendo. E non volevo rovinare tutto, non proprio ora. Non così. Lui tornò vicino.
“Malfoy ti ama?” mi chiese come se fosse la cosa più normale del mondo. Io alzai lo sguardo apparentemente impassibile ma in realtà stupita. Non avevamo mai parlato di veri sentimenti con Draco, figuriamoci di qualcosa di così profondo e forte come l’amore! Insomma, per lui era qualcosa di davvero troppo grande, e anche per me. Un sentimento spesso frainteso e ingigantito, che pochi riescono a capire. Io e Malfoy ci frequentavamo da troppo poco, e con lui bisognava andare lentemanete, i sentimenti erano sempre un terreno minato con Draco. Eppure, sapevo che lui provava un sincero qualcosa per me, e che quel qualcosa poteva diventare tranquillamente amore.
“Sì…” risposi quindi dopo un attimo di esistazione. Il moro inclinò leggermente il capo.
“Te l’ha mai detto?” insistette dubbioso, con l’intenzione di farmi vacillare. Io sbuffai.
“E’ Draco Malfoy, dannazzione, è ovvio che non me l’ha detto!! E a me sta benissimo così…mi piace anche per questo” ribattei sicura. Lo annuì con la testa e sospirò.
“Io non posso smettere di amarti Hermione” sussurrò quasi fra sé e sé dopo un istante.
“Non puoi nemmeno smettere di essere mio amico!! Non posso perderti Harry!” replicai prendendolo per le braccia, come a scuoterlo e convincerlo.
“Ora ti dovrò vedere fra le sue braccia” bofonchiò mentre vedevo il dolore passare nei suoi occhi.
“Se davvero mi ami come dici, non t’importerà con chi sono, ma se sono felice. E io lo sono Harry, lo sono davvero” risposi guardandolo dritto negli occhi. Lui esitò un attimo, poi annuì.
“Va bene Hermione…farò in modo che tutto torni come prima” disse con tono accondiscendente, aprendo la mano e porgendola verso di me. Io annuii a mia volta e gli restituii la bacchetta. Lui aprì la porta e fece per uscire. Poi esitò e si voltò di nuovo verso di me.
“Non credere comunque che mi arrenderò senza combattere”
E dopo queste parole se ne andò.
                                                                             *

Raccontai l’accaduto a Blaise la sera stessa, omettendo però il particolare del bacio, completamente superfluo, che avrebbe sicuramente fatto infuriare Draco, legittimandolo ad uccidere Harry e a finire per sempre ad Azkaban. Sinceramente non ne valeva affatto la pena. Quando il biondo in questione seppe della faccenda da Blaise, si presentò da me, mani sui fianchi e sguardo sadicamente soddisfatto, aprendosi in un odioso e compiaciuto:
“Te l’avevo detto!”
Io sbuffai spaparanzandomi su una poltrona della Sala Comune di Serpeverde.
“Confortevole Malfoy…” commentai acida mentre il biondo si sedeva sul bracciolo accanto a me. Non bastava che mi sentissi in colpa per quel bacio a Harry, si doveva pure mettere a fare il saccente!
“Beh, è la verità, io ti avevo avvertito ma tu non volevi credermi. Comunque…ora che vuoi fare?” mi domandò osservandomi intensamente con le sue iridi argentee.
“In che senso?” chiesi dubbiosa senza capire a cosa si riferisse.
“Potter si è dichiarato…continuerete ad essere amici o no?” mi spiegò.
“Beh mi pare ovvio, continuiamo ad essere amici, come sempre…” risposi con tranquillità. Lui arricciò la bocca e corrucciò la fronte.
“Non sarà come prima però…” mi fece notare pensieroso. Io sospirai.
“Diaciamo che dovrò fare più…attenzione. Ma comunque non cambierà gran che” ribattei stringendomi nelle spalle. Draco sì alzò, mi tirò su e si mise al mio posto sulla poltrona, prendendomi in collo.
“Al primo passo falso, io lo uccido” commentò con decisione. Io sorrisi, più precisamente ghignai, cercando di respingere il nodo allo stomaco dovuto alla mia coscienza sporca.
“Geloso eh Malfoy?” lo schernii allegra. Lui inarcò un sopracciglio.
“Mi pare totalmente ovvio…Potter ti ha fatto una romantica dichiarazione di amore, Potter!! Hai presente chi è Potter?! Non posso di certo rimanere indifferente a questo! Che penseresti se Daphne mi facesse una dichiarazione d’amore stappalacrime e passasse tutto il tempo con me, specialmente quando tu non ci sei? Granger, ti stai un po’ rimbambendo…” mi rispose con tutta l’ovvietà che ci poteva mettere.
“Non mi sto rimbambendo!! E se è così è tutta colpa tua!” esclamai fintamente offesa.
“Eccoci, lo sapevo che tanto si andava a parare lì! Colpa mia!” brontolò sbuffando. Io risi.
“Qualcuno se la deve pur prendere la colpa…e poi è vero, sei tu che mi distrai!” ribattei mettendoci una nota di malizia che fece come scattare il biondo.
“Se sono troppo bello da farti concentrare solo su di me, non è di certo colpa mia…rifattela con la natura che mi ha voluto così bene!” rispose facendomi alzare gli occhi al cielo esasperata.
“Sei antipatico, e io che volevo proporti di distrarmi” dissi marcando con tono voglioso l’ultima parola. Poi feci spallucce.
“Ma ovviamente ora non mi va più! Ed è colpa tua!” esclamai alzando il mento offesa. Lui inarcò un sopracciglio, ma dopo appena qualche secondo si stava già avviando, tenendomi saldamente in braccio, verso camera sua.

                                                                                      *

In quei giorni, assaporai per la prima volta la mia nuova equilibrata normalità. Finalmente non avevo più bisogno di nascondermi o sgattaiolare, e potevo avere al mio fianco tutte le persone a me care. Con Harry la situazione si era sistemata, nonostante sentissi ancora un po’ di disagio, specie quando stavamo da soli. A volte percepivo il suo sguardo fisso su di me e quando incrociavo i suoi occhi arrossiva e guardava altrove. Inoltre, anche se cercava seriamente di non darlo a vedere, soffriva quando stavo con Draco, quando nei corridoi si fermava per delle chiacchiere e un bacio, quando stavo insieme a lui e alle altre Serpi ridendo e scherzando. Mi dispiaceva ferirlo, ma lui doveva capire. Io gli volevo sinceramente bene, ma era ben diverso da quello che provavo per Malfoy. Comunque piano piano si stava abituando, e io cominciavo a crogiolarmi piacevolmente in quella deliziosa sensazione dove finalmente, per la prima volta nella vita, mi sembrava di aver tutto quello di cui avessi bisogno.
Un po’ egoisticamente però, dovetti fare i conti con qualcosa che non avevo minimamente calcolato. Nonostante entrambi i “fronti” cercassero, più o meno, d’impegnarsi, spesso mi ritrovavo a doverli far coesistere. E non era affatto facile.
Venerdì alle ultime due ore avevamo Difesa Contro le Arti Oscure. Mi avviai verso l’aula con Harry e Ron che non smettavno di lamentarsi delle ingiustizie di Piton, prendendolo in giro e quant’altro. Era più che risaputo che Piton facesse passare tutto liscio ai Serpeverde e per ogni sciocchezza levava punti ai Grifondoro. Nonostante io fossi la studentessa più brava del corso non si degnava neanche lontamente di elogiarmi in nessuna maniera, e mi deva l’Eccellente quasi con rabbia e disgusto. Io però avevo imparato a non farci caso, ormai. Arrivata davanti all’aula di Difesa vidi l’ormai noto gruppetto di Serpeverde intento a chiacchierare animatamente fra loro. Blaise fu il primo ad accorgersi che ero arrivata.
“Ehi Hermione!! Ciao!” mi saluto gioviale abbracciandomi. Gli stampai un sonoro bacio sulla guancia e gli sorrisi allegra.
“Ciao Blaise…” risposi mentre andavo verso gli altri. Un bacio a Pansy, uno a Daphne, uno molto cautamente a Theodore, e infine, mi rivolsi a Draco. Lo tenevo sempre per ultimo, ormai era diventata un’abitudine.
“Malfoy” dissi con un ghigno.
“Granger” rispose altrettanto divertito. Mi alzai in punta di piedi e gli schioccai un veloce e leggero bacio sulle labbra. Non sapevo spiegarmi perché, ma quando vedevo Draco mi sentivo più leggera, e più felice. Era una strana sensazione di benessere.
“Vieni, andiamo a sederci…” fece poggiandomi una mano sulla schiena e invitandomi ad entrare nell’aula. Harry e Ron erano rimasti più indietro, non si univano praticamente mai alle conversazioni con le Serpi, s’ignoravano deliberatamente. I miei due migliori amici si sedettero nella fila di sinistra, nel mezzo. Io presi posto nella fila centrare nei banchi accanto a loro. Davanti a me si misero Blaise e Theodore, dietro Daphne e Pansy, e ovviamente accanto a me Draco. I due ragazzi di fronte girarono e sedie, e Bla appoggiò la testa sul mio banco.
“Grang, Grang, sai che è successo?” fece Theo con tono elettrizzato. Blaise nascose il viso con le braccia.
“No ora ricomincia!” borbottò irritato mentre Draco sghignazzava.
“Il tuo caro migliore amico, qui accanto a me, sì proprio lui Blaise Zabini, ha fatto una scommessa con Draco, che ha ovviamente perso…” cominciò il moretto con aria divertita.
“Io non farei tanto lo spavaldo! Sei te quello che ha cavalcato nudo il manico di scopa!” lo rimbeccò Bla facendomi ridere solo all’idea.
“Non parliamo sempre di me Zab, non vorrei passare per egocentrico…” rispose ironico Theo.
“Oh no qui di egocentrici abbiamo già Dra!” ribattei ridacchiando.
“Sempre io nel mezzo…” borbottò fintamente indignato il biondo.
“Va beh, insomma, Bla ha perso e oggi lo dobbiamo far girare per scuola tutto dipinto di rosso-oro, con la cravatta di Grifondoro…non è che potresti prestarcela?” fece Theodore facendomi scoppiare a ridere immaginandomi Blaise tutto dipinto dei colori della mia casata. Il moro dagli occhi cobalto mi lanciò uno sguardo affranto.
“Anche tu a mettere il dito nella piaga…” disse con tono sofferente e un sospiro.
“Ma scusate non è colpa mia se non fate altro che scommesse ridicole!” ribattei io senza smettere di ridacchiare.
“Infatti è colpa di Draco!” esclamarono all’unisono Theodore e Blaise.
“Ecco cos’è che stamattina non avevate ancora detto!! Mi mancava proprio sì…potreste fondare il club “e’ colpa di Draco”, tanto che ci siete…” rispose indispettito passandomi una braccio intorno alle spalle. Continuai a ridere con loro finchè nell’aula non entrò il Professor Piton. Mi bloccai all’istante ma lui aveva già sentito le mie risa.
“Signorina Granger!” mi richiamò, poi si voltò e vide la scena che gli si presentava davanti: io abbracciata a Draco che lo guardava eloquente mentre ridevo con lui e i suoi amici. Barcollò per qualche istante, poi si ricompose e cercò di tornare impassibile.
“Ottimo compito” disse quasi in un sussurro mentre sul volto di Malfoy si dipingeva un’espressione trionfante. Io rimasi sbalordita: era la prima volta in sette anni che Piton mi diceva una cosa del genere. Ron e Harry si girarono verso di me guardandomi increduli con la bocca spalcanta mentre io ricambiavo il loro sguardo stupito. Theodore si girò verso di me con un sorriso.
“Grande Grang!” fece allegro porgendomi la mano per battere il cinque. Io acconsentii ancora scombussolata mentre Piton andava alla lavagna e scriveva delle pagine. Draco mi strinse di più nel suo abbraccio e mi sussurrò divertito all’orecchio.
“Vedi che cosa vuol dire essere la ragazza di Draco Malfoy?”
Io mi lasciai andare ad un piccolo sorriso. In realtà era una cosa che m’intimoriva un po’, ma non volevo di certo darlo a vedere. La lezione cominciò e si svolse tranquillamente, o almeno per me che, a quanto pareva, non ero più costretta a stare immobile e zitta per paura di essere rimproverata ad ogni respiro scoordinato. Questa nuova quotidianità cominciava seriamente a piacermi. Quando suonò la campanella mettemmo a posto i libri e ci avviammo fuori dalla classe, con Harry e Ron a seguito che come al solito parlavano fra di loro fecendo finta di niente.
“Oh finalmente finito lo strazio…sta arrivando la tua ora Bla” disse con sarcasmo Theodore strusciandosi le mani malignamente.
“Non ci volete proprio ripensare?” tentò con sguardo fintamente luccicante.
“Mio dio Blaise!! Fai la vera Serpe!! E prenditi le tue responsabilità!” esclamò Draco prendendo l’amico per le spalle. Sembrava perfettamente serio ma sapevamo tutti che stava scherzando, infatti ridacchiammo tutti, Bla compreso. Notai che anche Harry e Ron si erano girati a guardarci dubbiosi. Ci fermammo al muretto davanti la classe, mentre i miei due migliori amici aspettavano al muro parlottando e ascoltando di tanto in tanto quello che dicevamo.
“Siete dei bastardi…” mugugnò con il sorriso Blaise.
“Io non ho capito perché vi ostinate con le scommesse…insomma, siete malati!” commentai io.
“Perché ci annoiamo…” mi rispose Draco storcendo leggermente la bocca. Io spalancai le braccia incredula.
“Leggete un libro dannazione!” ribattei con ovvietà. Tutti si girarono a guardarmi inarcando un sopracciglio.
“Ah ma io sto ancora a parlare con voi!!” esclamai passandomi una mano sulla fronte e scuotendo il capo rassegnata.
“Grang ma andiamo le scommesse sono troppo più divertenti!!” rispose Theodore mentre Blaise gli lanciava un’occhiataccia.
“A proposito…qual’era questa fantomatica scommessa che Bla ha perso?” domandai curiosa di sentire per quale impossibile compito si era prodigato.
“Fare una foto alla McGrannit mentre si cambiava” rispose Draco con un’aria decisamente soddisfatta. Io spalancai la bocca. Poi mi voltai verso Blaise.
“E tu hai ACCETTATO?!” feci sconvolta. Il moro fece uno sguardo imbarazzato, come se fosse colpevole, per poi puntare il dito contro Malfoy ed esclamare:
“E’ colpa di Draco!!”
Sul biondo si dipinse un’espressione talmente esasperata che non riuscii a fare a meno di scoppiare a ridere di gusto.
“Parliamo di qualcos’altro per favore? Zab, tanto non scappi neanche morto…tra poco arriverà la tua ora” disse Dra puntandogli a sua volta il dito contro.
“Scusate ma perché stiamo qui? Andiamo giù in Sala Comune…una bella bottiglia di vino elfico e sfottiamo Blaise fino all’ora del giudizio…” suggerì Pansy che si era appena riscossa da un’avvincente conversazione con Daphne. Tutti annuirono, e lo feci anche io involontariamente, quando mi sentii chiamare.
“Hermione?”
Mi voltai. A parlare era stato Harry, evidentemente interdetto. Mi guardò con fare eloquente.
“Dobbiamo andare…” fece avvicinandosi a me di qualche passo. Caspita, fra una battuta e l’altra mi ero dimenticata che avevo promesso ad Harry di stare con lui quel pomeriggio. Annuii dispiaciuta.
“Sì hai ragione, te l’avevo detto…” acconsentii voltandomi verso le Serpi.
“Scusate ragazzi, io non posso venire” dissi con un sospiro. Draco mi guardò male.
“Come non puoi venire? Certo che vieni!” insistette il biondo beccandosi un’occhiataccia da Harry.
“Avevo promesso a Harry e Ron che facevamo i compiti insieme…” mi giustificai cercando d’ignorare il suo comportamente così ostile.
“E ci vorresti abbandonare così? Vorresti abbandonare così Blaise a solo qualche ora dalla sua umiliazione pubblica?” cercò di convincermi Malfoy.
“Beh ci sarete voi con lui…dai su” provai a smorzare il discorso. Effettivamente mi dispiaceva davvero lasciarli in un momento così divertente, avevo proprio voglia di ridere un po’ con loro, bere un po’, e vedere che combinavano al mio povero Bla. Insomma divertirmi. Ma avevo dato la mia parola a Harry, non potevo tirarmi indietro. Draco però non demordeva.
“Andiamo Grang!! Dobbiamo parlare anche di un sacco di cosucce importanti, progetti decisamente divertenti…niente scommesse, promesso!”
Il moro al mio fianco sbuffò sonoramente e si rivolse con tono sgarbato a Draco.
“Malfoy dannazione Hermione ti ha già chiarito il concetto, ci lasci andare ora?” sbottò Harry irritato. Il biondo alzò su di lui uno sguardo fra il disgutato e l’astioso.
“Sfregiato, nessuno qui ha chiesto la tua opinione, stavo parlando con Hermione, ora perché non te ne torni nel tuo angolino ed aspetti che finiamo?” ribattè con altrettanto astio. Prima che Harry potesse rispondere però intervenii.
“Ehi ehi!! Fermi immediatamente voi due! Non vi azzardate neanche lontanamente a litigare altrimenti vi crucio io stessa! Entrambi! Non pretendo che andiate d’accordo, ma visto che siete il mio migliore amico e il mio ragazzo, almeno abbiate la decenza d’ignorarvi!!” fui io questa volta a sbottare guardando entrambi con decisione.
“Spiega a San Potty che lui è il migliore amico e io il tuo ragazzo, potrebbe confondersi” commentò acido e tagliente Draco. Io lo fulminai con lo sguardo e mi voltai subito verso Harry.
“Non una parola! Lascialo perdere! Lo fa per sport!” intimai al moro puntandogli il dito contro. Poi mi rivolsi di nuovo al biondo.
“E tu finiscila! Ora…per risolvere il problema e fare contenti tutti, ho un’idea: oggi pomeriggio sto con Harry e Ron, e stasera vengo da voi…ok?” replicai cercando appoggio anche dagli altri Serpeverde.
“Accetto solo se rimani a dormire” ribattè Draco alzando il mento offeso. Io sbuffai.
“Va bene Dra, come vuoi, basta che non rompi più!” risposi esasperata.
“Wow Mione se vieni possiamo fare un pigiama party!!” esclamò Blaise euforico. Ovviamente lui non riusciva a pensare ad altro, se non alle feste!
“Sì Grang sarebbe fantastico!! Vedrai, i nostri pigiama party sono qualcosa di fenomenale!” disse a sua volta Daphne con tono allegro.
“Come tutto del resto…” sottolineò Theo con un sorriso. Io annuii.
“Ok perfetto…” acconsentii con un sorriso. Guardai Bla e mi venne in mente della scommessa, così mi sfilai la cravatta e gliela misi al collo ghignando.
“Ah e mi raccomando!! Moderatevi con alcohol” feci prima di andarmene. Tutti meno Draco si guardarono un attimo negli occhi,  per poi esclamare in coro:
“E’ colpa di Draco!!”

Spazio dell'Autrice.

Ecco anche questa è stata una delle tante scene che immaginandola mi faceva ridere da sola come una scema!! Vedere Hermione che ride e scherza con qui pazzi dei Serpeverde mentre Harry e Ron se ne stanno in disparte è sublime!! Parlando del carciofo baccalà: bodde c'ha preso il due di picche secco proprio!! La mia era solo una mossa per farlo illudere miseramente muhahuahuah ma sarò stronza? Però non pensate che la smetterà di seccarci: non si vuole dare per vinto. Beh, se vuole fare il masochista, con me ci si fa morbido, visto il mio particolarmente accentuato sadismo. Parlando di cose decisamente più divertenti: il pigiama party tutto Made - In - Slytherin! Non vedo l'ora di scriverlo, sarà stupendo!

Bene, ora ci tengo veramente ad esprimere tutto l'amore possibile a voi miei cari commentatori: allo scorso capitolo mi avete lasciato ben 32 recensioni, che ogni volta che lo vedo rischio di commuovermi!! Non potete immaginare quanto questo mi rendeva felice! A volte mi capitava di leggere storie così commentate e mi dicevo "wow che brava che è questa, io non arriverò mai ad avere tante recensioni!" e invece eccole lì!! Ed è tutto merito vostro se io ora sono così fottutamente felice! Vi giuro, non so come ringraziarvi, siete tutte stupende! Purtroppo non posso soffermarmi singolarmente perchè sto letteralmente crepando di sonno (praticamente sto scrivendo ad occhi chiusi) ma ci tenevo davvero a ringraziarvi con tutto il cuore! E non solo!
Questo capitolo sarà dedicato a voi, ovvero:

becky
hope_dreams_love
lady lilithcullen
gothik princess
fratwi
scatty
Ili91
_Polla_
flydreamer
sasyherm
Sweet Me
foxina
Sasigranger
_Sayuri
Rituzza_95
mv3028
glumbumble
Iris92
girasole93
Hollina
Petra_Luna
Dark_angel
annuxiaaa
debby12
fleury
erigre
kiamilachan
AllyMalfoy_
PikkulaSere
Piccola_Star
Nyappy

Ringrazio ovviamente anche tutti quelli che hanno letto.

That's all folks!

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Capitolo 32
*** Pigiama Party made in Slytherin ***


Hello folks! Certo che si va di male in peggio, prima postavo alle 4 di pomeriggio...ora alle quattro di notte!! xD Scrivere questo capitolo ammetto, è stato un po' straziante, ma non perchè il capitolo era brutto o raccontava cose che non mi piacevano (al contrario, ho amato con il cuore questo chap) ma perchè prima di tutto ho avuto qualche linea di febbre e un mal di testa terribile...inoltre...beh forse se scrivete FanFiction o comunque scrivete riuscirete a capirmi meglio: ci sono dei giorni in cui scrivi filato, la parole si susseguono con una facilità pazzesca, e ti ritrovi pagine e pagine stilate il appena qualche ora. Ci sono giorni, invece, che scrivi due parole e ti fermi, pensi, altre due parole, e ti blocchi. Anche se hai le idee e i dialoghi tutti in mente, dopo una frase, ti devi fermare. Fidatevi, è straziante. E a me oggi è capitato questo! Diciamo che a mezzanotte avevo scritto appena una pagina -_- Comunque, vi lascio alla lettura!
Enjoy the chapter!


“Forza Bla, togliti questa robaccia di dosso…” gli dissi accompagnandolo in bagno. Aveva il viso e il petto completamente dipinto di rosso-oro, e al collo la cravatta della Granger. Prese una spugnetta nella doccia e cominciò a levarsi la pittura.
“Dopo questa…” bofonchiò il mio migliore amico mentre si guardavo allo specchio rassegnato. Io ridacchiai.
“Dai alla fine non è andata così male Blaise…” lo rincuorai senza smettere di ghignare.
“Beh in effetti molte ragazze hanno apprezzato che non avevo la maglia…ma faceva un freddo cane, ed ero dipinto con i colori di Grifondoro!” ribattè sbuffando mentre le gocce d’acqua gli gocciolavano sul petto e sciacquava la spugna intrisa di colore.
“Dai pensa al pigiama party di stasera…hai in mente qualcosa di folle, come tuo solito?” gli chiesi per distrarlo. Funzionò perfettamente. Ormai conoscevo troppo bene Blaise, era un libro aperto e sapevo esattamente come fargli dimenticare qualcosa.
“Devo attingere alla tua scorta di alcohol Draco…” cominciò mentre sul viso (sempre tinto di rosso-oro) si dipingeva un’espressione gioviale ed euforica.
“Sì prevedevo qualcosa del genere…” replicai alzando gli occhi al cielo.
“E poi ho pensato a tutti i giochi possibil!! E ci serviranno discreti cusini per fare la battaglia, musica, devo dire alle ragazze di portare dei vestiti per fare le sfilate…insomma, sarà eccezionale! E non ci addormenteremo fino all’alba!” esclamò il moro mentre con l’asciugamo cercava di pulirsi meglio.
“Dipende da quanto siamo ubriachi…” feci saggiamente io. Il moro non considerò la mia affermazione e tornò a fantasticare.
“Dobbiamo rifare qualche giro di “Io mai”, mi diverte un sacco quel gioco!! E poi la ruota dei bicchieri!! Sono infallibile!” continuò Blaise ormai quasi del tutto ripulito sul petto. “Mi avete dipinto dietro?” mi chiese corrucciando la fronte. Io diedi un’occhiata alla sua schiena dipinta di rosso-oro.
“No no…” risposi tornando ad osservarlo nel viso. Bla fece spallucce e cominciò a pulirsi la faccia. Lo so, lo so…la bastardaggine ce l’avevo proprio nel dna, ma che colpa ne avevo io in fondo? Oh già, quasi dimenticavo…la colpa era sempre mia!
“Hai messo bene bene in riga Potter, oggi…” commentò il moro dopo qualche istante.
“Devo marcare bene il mio territorio…quello lì dice a Hermione che la ama e le sta sempre appiccicato! Lurido essere…ora capisco perché mezzo mondo magico lo vuole morto…” bofonchiai con disprezzo ripensando alla scena di qualche ora prima. Potter voleva metterci i bastoni fra le ruote, non ci pioveva, ma non gli avrei reso la vita facile neanche un po’. Ci rimetteva lui a mettersci in guerra con me. Io non perdevo mai. Specie se la posta in palio era Hermione.
“Cerca di non essere troppo cattivo con lui…Mione ne risente” disse Blaise arricciando leggermente le labbra. Io sospirai ed alzai gli occhi al cielo.
“Lo so, ma è lui che se le cerca!! Se non lo bracco a dovere si sentirà libero di provarci con lei…perché so che lo farà!! Al primo passo falso gli farò rimpiangere di non essere morto per mano dell’Oscuro Signore!” esclamai con rabbia piegando le dita come artigli.
“Comunque è sempre il suo migliore amico…tienilo bene in mente” replicò Bla ovviamente preoccupato per i sentimenti di Hermione. Ma perché a me non ci pensava mai nessuno?!
“Sì Zab, sì!! Non lo ucciderò, niente Pottericidio…ma ricorda, lo faccio solo per il Signore Oscuro!” ribattei incrociando le braccia al petto con aria imbronciata. Blaise sorrise e si lavò accuratamente il viso. In quel momento nella stanza irruppe Theodore.
“Eccovi…ehi Bla, non ti sei lavato la schiena?” fece indicando il moro che si voltò verso di me lanciandomi uno sguardo fulminante mentre io sorridevo con tutta l’innocenza del mondo. Mi porse la spugna inarcando le sopracciglia eloquente e io sbuffai afferrandola e cominciando a pulirgli la schiena dalla tinta.
“Draco devi andare a prendere la Granger…abbiamo deciso che ceneremo insieme in camera tua…abbiamo già detto agli elfi di portarci tutto l’occorrente…” disse Theo mentre si affiancava a noi guardando sempre con ghigno divertito Bla.
“Ma avete preparato la mia camera a dovere?” domandai interessato. Non avevo dubbi che il Pigiama Party si sarebbe svolto in camera mia, era la più grande, e ormai una specie di tradizione. Dal primo giorno che ero diventato Caposcuola, e avevo inaugurato la mia stanza singola, era più che ricorrente che i miei quattro pazzi amici la sera facessero irruzione, whisky alla mano, per divertirci insieme.
“Sì, ci hanno pensato Pansy e Daphne, hanno fatto posto, portato cuscini, coperte e materassi…io ho messo su l’impianto per la musica…ci manca solo l’alcohol e, va beh, da mangiare ovviamente…Blaise, a te serve altro?” fece Theodore interrogativo.
“I vestiti strani…vai a dirlo a Pansy” rispose mentre si asciugava con il telo di spugna bianca. Il moretto annuì ed uscì dalla stanza. Quando Bla fu pronto si mise addosso una camicia blu a righine celesti e mi seguì in camera mia. Quando entrai vidi il lavoro fatto dai mie compari: il letto era stato addossato alla parete e messo in un angolo; a quello opposto c’erano le due poltrone, con accanto la scrivania e la libreria. L’armadio era stato spostato a sua volta verso l’angolo accanto alla porta, lasciando un grande spazio nel mezzo. Appoggiati fra l’armadio e la porta del bagno c’erano due materassi bianchi candidi, e sul mio letto un bel po’ di cuscini e coperte. Mi sfilai la divisa e mi misi un paio di pantaloni neri e una camicia del medesimo colore. M’infilai il mantello e lasciai Blaise a sistemare i cuscini per terra.
“Recupero la Granger e torno…” gli dissi salutandolo con un gesto della mano che lui ricambiò.
“A dopo Dra…” fu il suo saluto distratto prima che mi chiudessi la porta alle spalle. Uscii dalla Sala Comune di Serpeverde e mi avviai lentamente verso la Torre di Grifondoro. Mentre camminavo per i corridoi ero osservato come sempre, fonte di brusii e sussurri, ma ormai ci facevo lontanamente caso, anche se la situazione mi lusingava ogni volta. Ero sempre stato bramoso di attenzioni che raramente da bambino avevo ricevuto, facendo nascere in me una vera e propria ossessione. Una mania, che sempre veniva appagata. Senza soffermarmi mi diressi fino al ritratto della Signora Grassa. Come Caposcuola ovviamente ero al corrente di tutte le parole d’ordine, in caso di necessità, inoltre l’avevo sentita pronunciare da Hermione parecchie volte. La dama nel dipinto mi guardò storta ma mi lasciò entrare con qualche borbottio. Io alzai gli occhi al cielo e guardai un attimo stranito il buco che mi era comparso davanti, per poi infilandomici dentro. Spuntai in un piccolo corridoio da cui si apriva circolarmente la Sala Comune di Grifondoro. Era la prima volta in assoluto che la vedevo. Tavoli di ciliegio, poltrone e divani di velluto rosso, mura ricoperte di arazzi dai colori caldi, semplici lampadari appesi al soffito. Quando i Grifoni si accorsero della mia presenza si zittirono immeditamente, creando all’istante un silenzio surreale nella stanza. Feci qualche passo altezzoso senza comunque degnare nessuno di uno sguardo, troppo incuriosito da quell’ambiente mai visto, e che, forse per principio, non mi piaceva neanche un po’.
“Draco!!” esclamò allarmata la voce dell’unica persona lì dentro che poteva chiamarmi per nome. Mi voltai posando lo sguardo su Hermione che mi veniva incontro stranita.
“Che ci fai qui?” mi chiese mentre percepivo che tutti in quella Sala ci stavano ascoltando e guardando in religioso silenzio, proprio come se fossimo due attori a teatro.
“Wow sapevo di essere tremendamente bello ma addirittura da pietrificare tutti con la mia presenza” dissi con tono arrogante e sarcastico, senza rispondere alla sua domanda. Lei mi tirò un colpo sul braccio.
“Malfoy la vuoi smettere!!” mi rimproverò crucciata. Io sospirai.
“Hai ragione…la devo smettere di dire ovvietà…è così palese che la mia bellezza fa imbabolare tutti che non c’è bisogno di sottolinearlo!” risposi con un ghigno tronfio. Hermione sbuffò irritata.
“Io ti butto di sotto da qui, faresti anche un discreto volo…” replicò con sarcasmo. Io tornai a guardare la stanza.
“Non ero mai stato nella vostra Sala Comune…mio dio ma qui è tutto rosso!!” esclamai cominciando a camminare osservando tutto.
“Beh mi pare normale…” ribattè la Granger incrociando le braccia al petto.
“E’ un posto così caldo…che orrore, mi mette i brividi” commentai quasi con espressione disgustata.
“Il caldo ti mette i brividi?” chiese lei con sarcasmo. Io annuii.
“Davvero, mi mette l’ansia…come fate a stare qui?! E’ sciatto!!” continuai imperterrito fregandomene di essere completamente da solo, nel territorio nemico, con decine di Grifondoro pronti a scagliarsi contro di me (anche se alcune ragazze l’avrebbero fatto per scopi meno…violenti). Hermione sbuffò.
“Oddio poi voi vedete la luce vera!!” esclamai quasi sconcertato indicando le finestre da cui si vedeva il cielo. La riccia cominciava a irritarsi, compiacendomi non poco.
“E poi è piccolo qui…ma ci state tutti?” continuai quella che sembrava una critica d’arte ad un quadro mal riuscito. Hermione sospirò cercando di calmarsi.
“Malfoy…per il bene della mia sanità mentale…vuoi dirmi che ci fai qui prima che ti cruci seduta stante?” fece con tono calmo e minaccioso. Io finalmente la guardai negli occhi.
“Sono venuto a prenderti…ti sei dimenticata del pigiama party per caso?” le risposi inarcando un sopracciglio. Lei mi guardò dubbiosa e sentii che gli sguardi di tutti i presenti si fecero ancora più interessati.
“Non siamo ancora andati a cena…pensavo che sarei dovuta venire stasera” ribattè confusa. Io scossi il capo.
“Theo ha avuto la brillante idea di mangiare tutti e sei insieme...in camera mia, per terra sui cuscini…una cosa un po’ alternativa…perciò vai a prendere il pigiama, o almeno qualcosa da metterti addosso” replicai e prima che potesse dire qualcosa aggiunsi con tono dispiaciuto.
“Lo so, Grang, lo so…anche io sono tremendamente spiacente che non saremo soli stanotte…ma va beh, ci rifaremo” e le ultime parole le marcai con una certa malizia e un sorrisino decisamente sexy. Hermione diventò rossa fino alla punta dei capelli e mi tirò un’altra botta ben assestata, mentre molti presenti ridacchiavano e si scambiavano commenti maliziosi.
“Sei uno stupido Malfoy” borbottò mentre si avviava verso le scale dei dormitori.
“Wow Grang posso venire a vedere la tua camera?” feci seguendola. Lei si girò e scosse il capo.
“Spiacente Malfoy, i ragazzi non possono salire nei dormitori della ragazze: se metti un piede sulle scale, quelle si trasformano in scivoli e finisci con il culo per terra” spiegò con una nota di malignità. Io spalancai gli occhi.
“Stai scherzando spero!!” sbottai incredulo.
“Affatto” ribattei lei con un ghigno divertito. Io mi passai una mano fra i capelli.
“Ma è la cosa più stupida e patetica che abbia mai sentito! E’ in questi momenti che mi sento la persona più felice del mondo ad essere Serpeverde!” esclamai facendo una carezza ironicamente affettuosa allo stemma che era ricamato sul mio mantello. La riccia ringhiò quasi e senza darmi altra attenzione si avviò verso la sua camera. Io rimasi al centro dell’attrattiva di tutti i Grifondoro della stanza, Potter compreso, che mi lanciava non pochi sguardi omicidi. Io ricambiai con un ghigno quasi diabolico. Hermione ritornò dopo qualche minuto con una borsa di stoffa a tracolla.
“Saluta bene i tuoi amici…probabilmente per questi due giorni non ti vedranno…” le dissi con un sorriso vittorioso. La Granger mi guardò quasi sconvolta, poi sospirò e annuì.
Non sapeva dirmi di no.

                                                                                      *

Eravamo tutti seduti sul pavimento completamente ricoperto di morbidi cuscini verdi. Stavamo finendo di mangiare i panini che ci avevamo gentilmente portato gli Elfi Domestici sotto esplicita richiesta di Theo, mentre Draco raccontava le sue “eroiche” gesta di quando, come diceva lui, era venuto a salvarmi nella torre dove ero prigioniera dei Polli-cattivi, come il migliore dei principi.
“Il bello è che mentre parlavamo erano tutti impietriti e ci guardavano senza dire una parola, e ovviamente ascoltando attentamente tutta la nostra conversazione…” stava dicendo il biondo mentre assaporava un sorso di vino.
“Come se ti fosse dispiaciuto…non hai perso l’occasione di mettermi in imbarazzo” lo rimbeccai io alzando gli occhi al cielo.
“In imbarazzo?! Metà delle ragazze in quella sala, ma anche di più, avrebbero dato un rene per essere al posto tuo!” ribattè lui inarcando i sopraccigli. Io sbuffai e lui continuò il suo racconto.
“Che poi quando sono entrato, beh posso capire lo stupore, ma rimanere tutti paralizzati così?! Non so, neanche fossi stato Piton vestito di rosa shocking che cominciava a dare a raffica punti a Grifondoro…” disse facendo scoppiare a ridere tutti, me compresa. Theodore per poco non si affogò con il vino, che rischiò di sputare in faccia a Blaise.
“In questi giorni potremmo fare una gita turistica nella Sala Comune di Grifondoro!” fece sarcastica Pansy, “affascinata” dai racconti di Draco L’Impavido. Io sbarrai gli occhi.
“Oddio penso che non pochi rimarrebbero traumatizzati…non sono preparati a…beh, a voi!” risposi immaginando cosa avrebbero potuto combinare quei cinque insieme.
Finito di cenare ci spaparanzammo a dovere sui cuscini. Blaise, da bravo animatore di feste, si alzò e andò ad accendere la musica, per poi prendere una bottiglia di FireWhisky. Posizionò davanti a sé sei bicchieri e cominciò a riempirli.
“Allora allora…io proporrei per riscaldarci un po’, un bel giro di “Io mai”, così per riscaldare gli animi…e quando avremo finito lo whisky, potremmo giocare al gioco della bottiglia…” disse facendoci riunire a cerchio e passandoci i bicchieri.
“Io non ho mai…fatto uno streap-tease!!” esclamò Blaise dando il via al gioco. Daphne, Pansy e Theodore buttarono giù.
“Io non ho mai…fatto sesso in un corridoio!” dissi quando ebbero riempito di nuovo i bicchieri. Tutti meno Blaise bevvero. Io lo guardai sollevata.
“Meno male ci sei tu!!” feci rincuorata. Lui sorrise.
“Io ho la decenza di cercare almeno un’aula vuota…” commentò guardando divertito i compagni.
“Io non ho mai…fatto sesso nella Sala Comune di un’altra casa” esclamò Draco quando venne il suo turno. L’unico a bere fu Theodore, beccandosi le battute di tutti.
“Mamma mia Theo ma fai schifo nell’anima proprio!!” ribattè Blaise ridendo di gusto.
“Tzè, è solo invidia la vostra” replicò facendoci ridere ancor di più.
“Io non ho mai…vomitato nel bel mezzo di una festa” disse Daphne facendo bere me, Pansy e Blaise. Quando la bottiglia fu finita, grazie specialmente a Theodore, che comunque non sembrava particolarmente turbato dalla quantità di alcohol ingerita, il moro dagli occhi cobalto posizionò la bottiglia vuota nel mezzo a cerchio e ci guardò con un sorrisino malizioso.
“Gira la bottiglia chi viene scelto per primo e può scegliere fra: bacio sul collo, bacio a stampo, bacio con la lingua, succhiotto” spiegò ghignando mentre si apprestava a girare.
“Cominciamo con qualcosa di leggero va: bacio a stampo” disse facendo partire la bottiglia che dopo una manciata di secondi si fermò su Pansy. Blaise girò di nuovo e questa volta venne indicato Theo. Mente i due si scambiavano un bacio tranquilli io lanciai uno sguardo a Draco.
“Non ti da fastidio?” chiesi pensando che molto probabilmente avrei dovuto baciare qualcuno che non era lui. Il biondo inarcò un sopracciglio stranito.
“Certo che no, stiamo giocando! Cosa vuoi che sia…sono solo baci! A te da fastidio per caso?” ribattè con un sorrisino. Io feci spallucce.
“No, era solo che…beh devo entrare ancora bene nella concezione Serpeverde…nel mondo Grifondoro queste cose non sono abitudinarie…” risposi tornando a concentrarmi sul gioco. Questa volta toccò a Blaise baciare Pansy, ma sul collo. Facemmo un giro di whisky prima di ricominciare. Girò di nuovo il moro che prima indicò me e poi Daphne. Ci sorridemmo prima di scambiarci un bacio a stampo sotto gli applausi dei ragazzi presenti.
Sì, ora stavo cominciando ad entrare nella concezione Serpeverde. Decisamente.
Toccò a Draco e Daphne, a me e Theodore, a Blaise e Daphne, a Pansy e Draco. Cominciammo con i baci con la lingua e capitammo io e Blaise. Cercai di evitare la strana sensazione di imbarazzo e mi sporsi sulle morbide labbra del moro che accolsero le mie, mentre le nostre lingue si trovarono immediatamente. Dopo quindici secondi cronometrati ci staccammo sorridenti. Bla era un gran baciatore.
E si ricominciò. Draco e Pansy, Daphne e Theodore, Pansy e Daphne, Draco e me. Cominciarono anche a volare i succhiotti. Il primo capitò al povero Blaise per mano di Pansy, che gli lasciò una discreta macchia rossastra sul collo. Il secondo a me, da Theo, che mi fece anche un po’ di solletico. Quando ormai finimmo la seconda bottiglia di FireWhisky smettemmo, e Blaise andò a recuperare un grande vassoio di legno circolare dove sopra erano appoggiati tanti bicchieri. Lo mise al centro e scambiò con Draco un sorriso divertito.
“Questa è la ruota…ogni bicchiere contiene un cocktail o comunque un alcoholico diverso…uno deve bere e indovinare cos’è…chi ne indovina di più vince” spiegò Bla.
“Principe delle Serpi, a lei l’onore di cominciare…ma non creda che le renderò la vita facile…” disse con un ghigno sarcastico. Draco ridacchiò e si girò verso di me.
“Io e Blaise ci sfidiamo sempre a questo gioco, siamo entrambi professionisti” fece girando delicatamente la ruota. Quando si fermò, scelse un bicchiere e lo buttò giù.
“Vodka lemon” esclamò senza esitazione. Controllò il bigliettino sotto il bicchiere e sorrise soddisfatto. Toccava a Daphne che scelse un bicchiere senza nemmeno girare.
“Brandy” disse dopo qualche istante. Lesse sotto ed era giusto. Stava a Theo.
“Mmmh…rum chiaro?” fece un po’ incerto. Guardò sotto e arricciò le labbra.
“Sanbuca…stupidi liquori babbani” si lamentò sbuffando. Quando toccò a me presi un bicchiere e sospirai prima di bere.
“Whisky, credo…” risposi controllando sotto. Avevo indovinato!! Le Serpi applaudirono divertite. Ormai tenere un contegno stava diventando problematico, eravamo tutti decisamente brilli. La ruota si concluse e dichiarò vincitore Blaise che cominciò a saltellare sfottendo Draco che dopo un po’ si mise a rincorrerlo per la stanza. Inevitabile fu l’inizio della guerra a cuscinate. A cominciare furono appunto i due, poi Theo si alzò e colpi Daphne ridendo e scatenando l’ira della bionda. Anche io e Pansy, afferati saldamente due cuscini, ci buttammo nella mischia mentre le piume d’oca si spargevano per tutta la stanza. Mi ritrovai a dar manforte a Draco contro Blaise ridendo di gusto, fragorosamente, una risata libera e gioiosa, che non ricordavo da tempo. Era tanto che non mi divertivo cosi spensieratamente. Forse, era per via dell’alcohol. Forse, perché nei sotterranei, insieme alle cinque Serpi, il mondo in guerra e le preoccupazioni mi sembravano così lontane da pensare che fossero solo idee sfocate. Per la prima volta, mi sentii la diciassettenne che dovevo essere. Non una ragazza troppo brillante e coraggiosa che si batteva in guerra gomito a gomito con Harry Potter, rischiando la morte più di quando potesse immaginare. Mi sentivo una normale ragazza allegra e sconsiderata che si divertiva con i suoi amici e il suo ragazzo, bevendo e tirando cuscini. Mi stavo, anzi ci stavamo, riprendendo un po’ di quella gioventù che ci era stata tolta.
Ormai troppo presi a ridere per “combattere”, decidemmo di fare la sfilata sclerata, come la chiamava Blaise, rinominata così qualche anno fa in occasione di un altro pigiama party. Le ragazze avevano portato una cesta di vestiti eccentrici e sfavillanti, che misero sul letto sorridenti.
“Ora prendete le cose più assurde che vi capitano a tiro e mischiate il più possibile”
Ci lanciammo tutti sul cesto e quello che venne fuori da me fu: una maglia leopardata, un paio di pantaloncini blu, un boa di più rosa e degli occhiali da sole. Draco certo non era conciato meglio: bermuda viola e gialli, cannottiera bianca con gli strass e cappello di paglia. Theodore comunque non lo batteva nessuno: pantaloni di pelle neri attillati, top (sì avete capito bene top) giallo con nastrini rossi, cintura fatta a catena e coppola viola. Blaise alzò la musica e sfilò prendendomi per mano, mentre io rigiravo il boa andando su e giù e ridendo come una pazza. Theo fece la sua entrata trionfale dal bagno attraversando la stanza come un vero modello, espressione serissima in completo contrasto con i vestiti che indossava. Finii per terra accasciata dalle risate.
Quando ormai non ce la facevamo più a ridere così ci rimettemmo i piagiami e stendemmo per terra i materassi, ricoprendo il pavimento nuovamente con i cuscini. Ci rimettemmo a sedere e, con una bottiglia di vino, cominciammo a giocare al gioco della verità, che poi sfociò in chiacchiere (quasi tutte prive di senso) e risa convulse. Ci addormentammo tutti e sei quando ormai il sole era sorto, mezzi sui materassi e mezzi sui cuscini, in posizioni indecenti: io avevo le gambe intrecciate a quelle di Draco che era accoccolato sul mio petto, mentre appoggiavo la testa sulla pancia di Bla.
Non ricordavo di essermi divertita tanto in tutta la mia vita.

Spazio dell'Autrice.

Non so cosa pagherei per passare una serata del genere. Solo immaginarla e concepirla è stata un'emozione! Hermione Granger, lasciatelo dire, sei una ragazza decisamente fortunata! Che serata favolosa!! I giochi sono stati decisamente divertenti, la battaglia di cuscini buffa e inevitabile, ovviamente aizzata da Dra e Bla! E alla fine la sfilataaa!!!! *_* Theodore solo a immaginarlo vestito così mi sono spisciata da ridere, poi tutto serio che faceva il modello!! Insomma avrei dato un rene per una festa del genere! Un'altra scena che comunque mi ha divertito tantissimo, è stata quella di Draco nella Sala Comune dei Polli!! Troppo buffo immaginarmelo che gironzola per la stanza facendo battutine mentre tutti lo guardano pietrificati!! E poi amo i battibecchi fra lei e la Grang! Cioè, se io fossi stata in Sala Comune in quel momento, avrei pensato "no non è possibile che quei due stanno insieme!". E invece sì, ed è quello il bello! Abbasso le coppie smielose!! W le DRAMIONE!! *_* Oddio, devo decisamente andare a dormire!
Però prima devo fare due cose. La prima, è, ebbene sì, chiedervi un consiglio:

Inizialmente io avevo pensato di far vendicare Hermione su Lavanda, magari umiliandola in qualche modo, aiutata anche dalle Serpi...però ora effettivamente la Grang a Lavanda dovrebbe esserle grata, perchè le ha fatto conoscere Draco, e ci sarebbe la paura che spifferi tutto, inoltre mi sembrerebbe una cosa per di più...per questo, apro un sondaggio!!

Vendetta Lavanda sì, o vendetta Lavanda no?
Votate!! xD

La seconda cosa è ovviamente ringraziere tutte le stupende 21 persone che hanno commentato il capitolo precedente ovvero:

_Giuli95_
emminapoffina
erigre
musicmylife
PetitevaleriE
flydreamer
gothik princess
scatty
mv3028
_Polla_
lady lilithcullen
Ili91
Iris92
zamby88
Sweet Me
Rituzza_95
kiamilachan
Hollina
Dark_angel
anna96
Nyappy

Infine ringrazio tutti quelli che hanno letto, e mi scuso per i molti eventuali errori di battitura data l'ora in cui ho scritto il capitolo, che ricontrollerò domani, visto che sto letteralmente morendo di sonno.

That's all folks!

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Capitolo 33
*** "Ora siete entrati nella mia vita" ***


Hello folks! Buon giorno! Tutto ok? Spero di sì...eccomi con questo nuovo capitolo. Sapete che mi sono accorta che siamo quasi alla fine? Ebbene sì, ho contato che mancano sei capitoli, e la storia volgerà al termine...un po' mi dispiace, mi ci sono affezionata tantissimo, è la prima storia di cui mi piace tutto, che sento di aver fatto tutto alla perfezione! (anche te quando spartivano la modestia non c'eri... NdDraco probabilmente ero appartata con te, scemo! NdMe sì decisamente probabile! NdDraco) Se v'interessa però ho in mente un piccolo continuo...sì qualcosa di cinque o sei capitoli, e stavolta sarà davvero piccolo xD E ho in magazzino due altre Dramione e una sui Malandrini...insomma, non vi farò sentire la mia mancanza! (ma chissene frega di te ci fai legge sto capitolo? NdTutti Ok ok eccolo!!)
Enjoy the chapter!


Ripresi conoscenza lentamente, mentre cominciavo a sentire la testa che pulsava infastidendomi non poco. I flash della sera prima cominciarono a riaffiorare facendomi sorridere allegra. Era stata una serata assolutamente indimenticabile, e nonostante i postumi delle sbornia, mi sentivo completamente felice, circondata da tutto quello di cui avevo bisogno, da una vita che cominciava ad avere un bel sapore. Mi crogiolai nel piacevole dormiveglia, non essendo ancora del tutto cosciente, beandomi del calore umano che sentivo intorno a me. Quando finalmente gli occhi decisero di aprirsi misi a fuoco la stanza accuratamente e mi trovai stretta a Draco, con la testa appoggiata sul ventre tonico di Blaise. Alzai il braccio sinistro che era finito sulla gamba del mio migliore amico e, sbattendo le palpebre, cercai di leggere l’ora. Rimasi un po’ stupita, infatti mi stroppicciai gli occhi credendo di aver letto male. Guardai di nuovo e mi resi conto che il primo sguardo non mi aveva mentito. Erano le due e mezza. Di pomeriggio. Non avevo mai dormito fino a quell’ora. Vero anche che ci saremo addormentati tipo alle sei e mezzo…
Chiusi nuovamente gli occhi incurante di tutto, dell’ora, dei compagni, dei compiti. Rimasi addirittura in quella strana ma confortevole posizione, nel mezzo a quei due ragazzi che, ebbene si, mi avevano cambiato la vita.
E a me non dispiaceva neanche un po’.
Rimasi per non so quanto tempo a rilassarmi contando i respiri regolari dei ragazzi che erano nella stanza con me. Ad un certo punto, sentii muovere Draco, che si scostò appena da me per stiracchiarsi. Aprii gli occhi e gli sorrisi mentre lui si accorgeva che anche io ero sveglia.
“Granger…ti ho svegliata?” mi chiese sbadigliando. Io scossi il capo.
“No ero già sveglia da un po’…” risposi scostandomi da Blaise per sdraiarmi più compostamente. Passai una mano intorno alla vita di Draco e mi appoggiai alla sua spalla. Lui affondò una mano nei miei riccioli e mi deliziò con un breve sorriso.
“Anche a te per caso la testa scoppia da morire?” gli domandai mentre lui mi fissava intensamente con i suoi bellissimi occhi argentati.
“Abbastanza…ma è completamente normale…ci siamo scolati l’impossibile…” rispose mentre mi accarezzava delicatamente i capelli.
“Sì, ricordo…vagamente” dissi concludendo con sarcasmo.
“Hermione…” sentii grugnire Theodore che era fra Pansy e Daphne, girato di schiena con il volto sul petto della mora mentre l’altra si era praticamente sdraiata del tutto sulla sua schiena.
“Theo?” chiesi incerta.
“L’ho sognato o ho davvero sfilato con top giallo e pantolani di pelle?” domandò confuso facendo scoppiare a ridere di gusto me e Draco.
“Mmmh cos’è questo baccanno la mattina presto…” mugugnò Blaise girandosi su un fianco, la voce impastata dal sonno e gli occhi chiusi.
“Veramente Bla sono quasi le tre del pomeriggio…” ribattei io divertita. Lui fece un gesto stizzito della mano.
“Fa lo stesso…” replicò mettendosi un braccio sugli occhi. Era particolarmente tenero quando dormiva, ma aveva anche un’aria molto buffa.
“Hermine…” bofonchiò di nuovo Theodore, la cui voce sembrava provenire dall’oltretomba.
“Dimmi…” risposi io di nuovo.
“L’ho sognato o ti ho davvero fatto un succhiotto?” domandò sempre incerto. Io mi guardai distrattamente il collo.
“L’hai fatto davvero…lasciandomi un segno orribile fra l’altro” ribattei facendo una smorfia. Theo fece un’altra specie di grugnito.
“Scusa Dra…” mugugnò chiudendo nuovamente gli occhi.
“Ehiii!! E’ a me che devi chiedere scusa!! Non sono di proprietà di Malfoy!!” feci indispettita, ma ovviamente il moretto era troppo addormentato per capire, e quanto meno, discutere.
“Scusa Grang…” bofonchiò senza degnarmi di troppa considerazione. Io sbuffai e mi stesi di nuovo appoggiando il capo sul petto di Draco che intanto sghignazzava divertito.
“Certo che hai degli artigli tu…non ti fai proprio battere da nessuno…” commentò compiaciuto per poi aprirsi in un ghigno tronfio.
“A parte me, s’inentende…” aggiunse poi pungente. Io sbuffai sonoramente e offesa mi voltai infilandomi fra le braccia di Blaise che, troppo intontito, mi fece posto mentre mi stringevo a lui.
“Sei proprio antipatica…” mugugnò il biondo offeso a sua volta.
“Senti chi parla…” ribattei io indispettita.
“A me invece piacerebbe sentirvi NON parlare” bofonchiò Pansy, rigirandosi per appoggiarsi alla spalla di Theodore. Io sorrisi impercettibilmente mentre Draco mi afferrava saldamente i fianchi e mi trascinava, nel vero senso della parola, fra le sua braccia. Avvicinò le sue labbra al mio orecchio e mi sussurrò.
“Dove credi di andare?”
Era qualcosa di impossibile. Non pensavo che si potesse odiare e amare qualcuno nello stesso momento. Ma prima ovviamente non conoscevo Draco Malfoy, e molte cose erano cambiate. Mi voltai per fissarlo negli occhi e mi lasciai scappare un sorriso. Era quasi umiliante pensarlo, ma se solo me l’avesse chiesto come lui sapeva fare, non sarei andata da nessuna parte. Gli posai un bacio sulle labbra e mi accoccolai sul suo petto. Sentii qualcuno alzarsi e mi voltai appena per vedere Daphne con i capelli decisamente scompigliati e la faccia ancora sconvolta e assannota (e nonostante questo ancora bella) che si avviava verso il comodino accanto al letto. Prese l’orologio e spalancò gli occhi quando vide l’ora.
“Non ci posso credere!! Le tre di pomeriggio!!” sbottò svegliandosi improvvisamente. Io l’avevo detto, ma lei probabilmente era ancora fra le braccia di Morfeo.
“Sì ho pensato anche io la stessa cosa…” commentai divertita. Draco ridacchiò mentre Daphne si sedette con un balzo sul letto.
“Daph è la mattiniera del gruppo…quella che dopo le sbronze ci viene a svegliare armata di caffè e acqua gelata, sempre pimpante nonostante le notti brave” spiegò inarcando le sopracciglia il biondo. Io sorrisi a quella visione, immaginandomela perfettamente.
“Io quando c’è scuola sono solitamente mattiniera…invece sabato e domenica mi rilasso di più…mi viene a svegliare Harry di solito…” risposi io mentre Draco mi lanciava un’occhiata stranita.
“Lo sapevo che mi mentivi quando mi dicevi che i maschi non possono salire nei vostri dormitori” esclamò puntandomi il dito contro, con voce evidentemente troppo alta perché si beccò un’imprecazione di Blaise. Io scossi il capo.
“No, quello è vero, ma Harry ormai ha imparato ad aggirarlo…” ribattei mentre il suo sguardo si faceva interrogativo. Io sbuffai.
“Usa la scopa!” sbottai alzando gli occhi al cielo. Lui fece una smorfia.
“Sembra stupido Potter, ma quando si tratta di venire da te si fa furbo…” replicò pungente con tono amaro. Io sospirai e mi alzai a mia volta.
“Vado in bagno” fu il mio unico commento mentre mi dirigevo verso la porta in fondo alla stanza. Uscii qualche minuto dopo e vidi che Daphne si era rimessa a  “letto” ormai rassegnata all’idea di essersi svegliata tardi come tutti gli altri. Me ne tornai anche io a sdraiarmi accanto a Draco. Dopo un po’ finalmente anche gli altri tre ripresero coscienza di loro stessi (più o meno) e si unirono ai soliti battibecchi miei e di Draco.
“Ehi dobbiamo guardare le foto!!” esclamò Theodore improvvisamente pimpante.
“Foto? Quale foto?” chiesi io interrogativa. Il moretto si alzò facendosi strada fra i cuscini.
“Avevo messo sull’armadio la macchina fotografica incantata perché scattasse una foto ogni tot minuti…noi lo facciamo spesso…anche perché le foto fatte al naturale sono meravigliose” spiegò Blaise lanciandomi un sorriso. Intanto Theo si era leggermente arrampicato tirando giù la macchina. Dietro l’obbiettivo c’era una piccola vaschetta dove erano adagiate molte foto. Le stese sul materasso e ce le mostrò una ad una. Bla aveva ragione, le foto fatte senza essere in posa erano veramente bellissime! Le prime, che ritraevano i momenti in cui mangiavamo ed eravamo sobri erano decisamente belle, e poi mano a mano che si andava avanti con i momenti del pigiama party diventavano sempre più buffe e compromettenti. Era stato immortalato il momento del mio bacio con Daphne (ed eravamo venute proprio carine), di quello con Blaise e di quello con Draco. Fortunamtante fu rispiarmato quello del succhiotto di Theodore. Presi la foto mia e di Dra con le labbra incollate e il sorriso che si faceva intravedere, mentre gli altri continuavano a sfogliare le imbarazzanti foto fatte durante il gioco della bottiglia.
“Guarda come siamo carini qui” mi lasciai sfuggire sorridendo. Draco si sporse verso di me.
“Oddio Grang tu mi vuoi far venire un attacco di diabate!!” commentò indignato. Io alzai gli occhi al cielo.
“Non tutti sono di ghiaccio come te, a me piace questa foto…e la voglio! Ora fai parte della mia vita e ne ho il diritto” ribattei indispettita alzando il mento.
“Come vuoi Granger, ma falla vedere a qualcuno e ti uccido” replicò tornando a concentrarsi sulle altre foto. Quelle della battaglia di cuscini erano strepitose, ce n’era una in cui io e Dra prendevamo a cuscinate Blaise che faceva davvero ridere. E poi vennero quelle della sfilata che fecero scoppiare risa convulse senza limiti. Specie in quella dove si vedeva Theo uscire dal bagno conciato in quel modo assurdo! Continuammo a guardarle finchè non arrivarono le ultime: noi che dormivamo tutti insieme. Ce n’erano alcune belle in cui c’eravamo tutti, e alcune invece più zoomate, fra cui una particolarmente bella di me, Draco e Blaise, in quella strana posizione, che vista da lì sembrava tremendamente tenera. Sorrisi e la presi fra le mani.
“Posso tenermene alcune copie?” chiesi prendendone anche una di noi tutti insieme. Bla annuì.
“Certo, possiamo farne tutte le copie che vogliamo tanto…” rispose con un sorriso. Alzai quella dove dormivamo tutti e sei e sorrisi spontaneamente.
“Questa la metto sicuramente nel comodino accanto al letto” disse con tono allegro. Poi presi quella mia con Dra e Bla. Il sorriso si amplificò ancor di più.
“E questa invece…”
Andai a recuperare la baccheta e mi sfilai la collana che avevo al collo. Lo aprii e adattai la foto alla forma del ciondolo, per poi metterla nello spazio della seconda metà, accanto dunque a Harry e Ron. Chiusi il ciondolo senza smettere di sorridere.
“Ebbene sì…ora siete entrati nella mia vita”

                                                                                    *

Eravamo in Sala Comune che aspettavamo l’ora di cena chiacchierando e sonnecchiando, fra una sigaretta e l’altra. Hermione e Blaise stavano discutendo di qualcosa che, ovviamente non stavo ascoltando, ma che sembrava orribilmente serio. Qualcosa come lo studio, i compiti. Feci una smorfia disgustata mentre il mio cervello si vedeva bene dal percepire quei discorsi. Ero seduto con le gambe che penzolavano dal bracciol del divano e la testa appoggiata in grembo alla Granger, che mi accarezzava distrattamente i capelli. Mi stavo quasi addormentando quando sentii aprire l’entrata della Sala Comune e uno strano silenzio calare nella stanza. Alzai distrattamente lo sguardo per incontrare gli occhi di Seveurs Piton. Sentii chiaramente Hermione sussultare cercando di spostarmi imbarazzata, ma io ovviamente non mi mossi, troppo pigro e troppo poco influenzato dalla presenza del capo della mia casata, di cui ero il pupillo preferito.
“Signor Malfoy, il preside desidera vederti, anche te Signorina Granger: la professoressa McGrannit ti ha cercato nella Torre di Grifondoro ma le hanno riferito che eri qui” disse con il solito tono incredibilmente flemmatico Piton, mentre rivolgeva uno sguardo eloquente a Hermione che era diventata visibilmente paonazza. Mi alzai lentamente a sedere.
“Hermione sta imparando a farsi degli amici” commentai con un sorriso, per poi girarmi verso di lei e farle l’occhiolino, cercando di rassicurarla.
“Vedo…” ribattè semplicemente Piton, con lentezza, rimanendo comunque impassibile.
“E’ successo qualcosa di grave?” s’interessò immediatamente preccoupa Hermione, cercando di cacciare il rossore del viso. Il professore esitò un attimo prima di rispondere, come se si fosse trattenuto.
“Non che io sappia, è una cosa molto futile…” ribattè imperturbabile. Mi alzai in piedi e porsi la mano a Hermione per alzarsi.
“Beh non ci resta che andare e sentire quello che vuole…” replicai mentre Piton annuiva con il capo. Feci un cenno agli altri imitato dalla Granger e ci avviammo insieme a Piton verso l’ufficio di Silente. Arrivati davanti al gargoyle di pietra il professore di Difesa disse la parola d’ordine scoprendo le scale a chiocciola che portavano allo studio del Preside. Salimmo lentamente entrambi incuriositi dalla richiesta di Silente di vederci. Piton ci aveva detto che era qualcosa di futile, niente di grave. Che gli sarà venuto in mente? Qualcosa di sicuramente noioso, un lavoretto per i Caposcuola o chissà quale altra diavoleria. Piton bussò con due botte secche e la voce pacata del Preside c’invitò ad entrare. Il professore aprì la porta facendoci varcare la soglia, per poi chiuderla senza entrare a sua volta.
“Sigon Malfoy, Signorina Granger…prego prego accomodatevi!! Mettetevi comodi” ci salutò cordialmente Silente indicandoci le poltrone di pelle marroni davanti alla sua rigogliosa scrivania intarsiata. Ci sedemmo dopo averlo salutato a nostra volta cortesemente. L’anziano professore ci guardò con i suoi occhi azzurri chiari da sopra le lenti a mezzaluna con uno sguardo decisamente…compiaciuto.
“Bene bene sono felice di avervi qui…se posso permettermi di essere indiscreto ho saputo della vostra…tregua, se così possiamo chiamarla” disse il Preside sorridendo, mentre Hermione arrossiva di nuovo e io ghignavo malizioso.
“Allora Grang avevi ragione!! Ci vuole dare un premio vero Preside?!” esclamai divertito. Lui mi guardò interrogativo senza abbandonare l’espressione allegra.
“Premio per cosa esattamente Draco?” chiese dubbioso.
“Perché io e lei stiamo insieme! Insomma…eravamo nemici giurati portando avanti la peggiore tradizione di odio tra case…ora invece diamo il buon esempio a tutti…specie io, sono una persona influente fra gli studenti…perciò ci meritiamo un premio!” spiegai serio ammiccando di tanto in tanto mentre Silente si apriva in una sentita risata.
“Oh Malfoy dannazione fai il serio per una buona volta!” mi rimproverò Hermione.
“Noto compiacere che nonostante i rapporti si siano fatti più intimi non perdete il vizio di punzecchiarvi…siete notevolmente divertenti, devo ammetterlo…comunque, il Signor Malfoy non ha proprio tutti i torti…non vi darò un vero premio ma dei sentiti complimenti e un sincero grazie: mi state dando un aiuto notevole, il vostro esempio sarà sicuramente ottimo!” ribattè il Preside con gli occhi ridenti. Hermione stava cominciando a tornare della solita carnagione. Io sorrisi compiaciuto.
“Comunque non era di questo che volevo parlarvi…non completamente, almeno…” disse Silente togliendosi gli occhiali da naso per pulirli con la manica delle veste scarlatta che portava.
“Come saprete bene, specie tu Signor Malfoy, quest’anno abbiamo deciso di anticipare la finale di Quidditch ad Aprile, come alla fine tutte le partite del resto, perché ci sono molti ragazzi del settimo e del quinto anno che devono affrontare gli esami, e quindi negli ultimi mesi non avranno tempo di concentrarsi sul Quidditch” spiegò accuratamente Silente inforcando nuovamente gli occhiali.
“Vuole truccare la partita Preside? No sa perché se fosse così Hermione non dovrebbe ascoltare…è amica di Potter” finii la mia frase ironica con un sussurro sarcasticamente cospiratorio, beccandomi uno scappellotto dalla Granger indignata.
“Niente di tutto ciò Draco…certo che hai un’immaginazione eccezionalmente fervida…mai pensata una carriera da scrittore? Secondo me avresti successo” rispose con un sorriso bonario Silente.
“Sinceramente no, ma potrei rifletterci…” replicai con un piccolo ghigno.
“Comunque, l’idea che mi è venuta in mente è di fare una specie di celebrazione per assegnare la coppa alla squadra vincitrice, una festa insomma, dove consegneremo il trofeo e faremo festeggiare i vincitori e consolare i vinti” disse il Preside.
“Avevo pensato in Sala Grande, prima di cena, di fare appunto questa piccola cerimonia, magari facendo riassumere la partita, qualche discorso di statistiche e storia, commenti dai giocatori di entrambi le squadre…per poi mangiare, magari al buffet, e infine lasciarvi divertire con la musica fino a mezzanotte…” spiegò più accuratamente Silente. Io e Hermione ci scambiammo uno sguardo e annuimmo. Era una bella idea d’altronde. E poi, nel caso avessimo vinto noi Serpeverde (cosa decisamente probabile), avremmo potuto continuare la festa nei sotterranei, ovviamente con alcohol e fumo.
“Penso Preside che sia una magnifica idea!! Molto divertente! Gli studenti ne saranno entusiasti vedrà” commentò la Granger sorridendo al Preside che ricambiò, per poi gettare lo sguardo su di me aspettando un parere.
“Sì sono d’accordo, è proprio una bella idea, considerando che molti hanno nostalgia di qualcosa stile Ballo del Ceppo” dissi io annuendo con il capo. L’ultima parte non era vera, ovviamente, con le feste che davamo noi, il Ballo del Ceppo sembrava un noioso e sfumato ricordo di una festicciola senza alcuna ombra di trasgressione.
“Bene sono felice che l’idea vi piaccia…ora arriva la parte in cui ho bisogno del vostro aiuto: io e i docenti siamo troppo impegnati e troppo in su con l’età per organizzare una festa di studenti…perciò pensavo di affidare l’incarico ai due Caposcuola, perché sapreste sicuramente fare meglio di noi. Inoltre capita alla perfezione che le due squadre finaliste sono Grifondoro e Serpeverde, così vi potrete organizzare meglio per la cerimonia, oltre che per la festa e il buffet…” fece Silente abbozzando qualche sorriso. Io mi passai una mano sul mento. Di certo una cosa che non mi creava problemi era orginazzare una festa, specie perché il mio migliore amico era Blaise Zabini, e poi questi incarichi d’incombenza mi davano una strana sensazione di potere e rispetto; mi piaceva comandare e dirigere, ideare e organizzare, ero un leader nato, ce l’avevo proprio nel sangue. E questo anche Hermione che come me, non sembrava affatto dispiaciuta dell’idea.
“Ovviamente sarete adeguatamente ricompensati” aggiunse il Preside.
“Non si preoccupi Professor Silente, organizzeremo volentieri quest’evento…ne siamo entusiasti!” si affrettò ad acconsetire la Granger, mentre io annuivo con il capo.
“Bene…sapete, era già un po’ di tempo che avevo in mente qualcosa del genere, ma pensarvi a lavorare insieme mi metteva qualche dubbio e timore, se devo essere sincero…ora invece che la situazione è migliorata, sono certo che verrà fuori qualcosa di sublime!” disse Silente gioviale.
“Non la deluderemo Professore…” risposi io senza togliermi dal viso un’espressione tronfia.
“Perfetto…allora buon lavoro…voglio i resoconti una settimana prima dalla festa, per ordinare quello che avete scelto…ora potete tornare nelle vostre Sale Comuni…o entrambi in quella di Serpeverde, come volete” ci congedò Silente con l’aria di uno che gongola terribilmente. Ci alzammo e andammo verso la porta. Prima di uscire però mi girai e guardai il Preside.
“E’ proprio sicuro che non c’è un premio?” chiesi sorridendo.
Silente rise.

Spazio dell'Autrice.

Io amo Silente *_* Sì lo so è un Grifondoro e aiuta Potter a combattere Zio Voldie, ma io non riesco a non amarlo!! E' l'unico personaggio che mi è piaciuto dalla prima volta che sono diventata fan di Harry Potter (ben 8 anni fa) e che mi è sempre piaciuto...un uomo così geniale, anticonformista, unico...e con un passato anche da cattivo *_* Sì sì un mito di uomo! E appunto il caro Albus ha assegnato ai nostri due eroi un compito carino carino! Non volevo ricadere nel solito banale ballo, mi sembrava un tantino squallido -.- Questa invece mi sembra una cosa che si confà sia ai canoni di Hogwarts e che riprende il Ballo del Ceppo insomma...spero che l'idea sia piaciuta anche a voi! *-* E vogliamo parlare della prima parte del capitolo?! Voi non vi rendete conto, io sto sviluppando una vera e propria idolatria per quei cinque ragazzi!! Cioè sono tutto quello che uno può desiderare dalla vita! *_* E Hermione che mette la foto di Draco e Blaise nel ciondolo *_* Aaaaah tra un po' mi commuovo!! E' un po' egocentrico, ma io amo la mia storia, e mi fa strano, perchè di solito sono super iper critica e non mi piace mai quello che scrivo xD Va beh a voi non interessa delle mie crisi d'identità, perciò vi lascio, sperando che il capitolo vi sia piaciuto!!

Ringraziamenti particolari vanno a tutte le fantastiche persone che hanno recensito (mi dispiace miei adorati ma rispondere a tutti singolarmente diventa sempre più problematico, ci perdo davvero ore, e non ho tempo, devo fare i compiti e continuare a scrivere!!! Sono mortificata!!) :

Rituzza_95
AlepsinaTH
emminapoffina
_Sayuri
pikkola_Lilith
fleury
_Polla_
emmajane
hope_dreams_love
debby12
PetitevaleriE
Dark_angel
PikkulaSere
kiamilachan
elenae
annuxiaaa
deaselene
Ili91
bettybionda
sa chan
lady lilithcullun
Sweet Me
Hollina
Petra Luna
Nyappy
musicmylife
titti6493

Infine ringrazio tutte le persone fantastiche che hanno letto!!

That's all folks!

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Capitolo 34
*** "Niente pozione polisucco questa volta!" ***


Hello folks!! Finalmente non posto ad un orario decisamente indecente come le tre o quattro di notte!! Ieri, anzi oggi, mi ero dimenticata di dirvi che, leggendo i vostri suggerimenti su Lavanda, ho riflettuto, e sono venuta alla conclusione che la vendetta è inutile, perchè comunque Hermione da quel gioco c'ha guardagnato alla grande, dicendola a Lavanda stessa che ora lo sa più che mai; in più secondo me non rispecchierebbe poi così tanto il personaggio di Hermione: non è così tremendamente vendicativa da umiliare Lavanda per qualcosa che alla fine dovrebbe ringraziarla. Dopo questa parentesi, vi dico che questo capitolo è un po' più lungo del normale, e spero che apprezzerete ovviamente!!
Enjoy the chapter.

“Blaiseeee!!!” entrai nella Sala Comune di Serpeverde seguito a ruota dalla Granger sbraitando il nome del mio migliore amico. Questo si destò da uno stato semi-comatoso e mi lanciò uno sguardo interrogativo.
“Che hai combinato questa volta, sentiamo…” rispose lui con tono annoiato. Io inarcai le sopracciglia.
“Perché devo sempre combinare qualcosa io?” feci indignato. Bla ghignò.
“E me lo chiedi anche…” replicò sarcastico. Io feci una smorfia e mi sedetti al suo fianco, facendo posare Hermione sulle mie ginocchia.
“A parte la tua pessima spiritosaggine Zab, volevo raccontarti cosa ci ha detto il Preside” ribattei con una nota di amarezza. Gli occhi di Blaise s’illuminarono.
“Sììì voglio sapere!!” esclamò battendo le mani come un bambino. Hermione rise.
“Vuole fare una cerimonia per consegnare la Coppa del Quidditch alla casa che vincerà la partita…” spiegò la Grifondoro con il sorriso.
“Cioè noi…” disse distrattamente Theodore seduto su una poltrona che fumava tranquillo.
“Questo è tutto da vedere!!” ribattè la riccia combattiva.
“Sì va beh comunque…dopo la cerimonia Silente ci permette di organizzare una festa…” replicai io cercando di riportare l’attenzione alle cose importanti. Bla sussultò entusiasta.
“Sììì una festa!! Una festa! Una festa!” fece saltellando sul divano.
“Dobbiamo organizzarla noi…” disse la Granger.
“E ci serve una mano” conclusi io con un ghigno divertito.
“Quindi siete venuti a chiedere a me?” domandò con tono compiaciuto. Io inarcai un sopracciglio.
“Veramente volevo andarlo a chiedere a Paciock! Certo scemo, a te, chi sennò!!” ribattei io sbuffando amareggiato. Come al solito Bla ignorò la mia scortesia e ricominciò a saltellare.
“La mia prima festa ufficiale!!” esclamò tutto contento.
“Sì va beh Blaise non pisciarti addosso…sarà una cosina da nulla, ovviamente niente di trasgressivo o altro…comunque ci divertiremo” risposi io cercando di calmare l’euforia del moro (cosa praticamente impossibile).
“Io stavo pensando una cosa comunque…” fece Hermione con sguardo pensieroso.
“Noi siamo maggiorenni…” disse con un sorrisino che, se non avesse avuto la divisa di Grifondoro addosso, avrei giurato fosse una Serpeverde convinta.
“Granger stai per caso pensando di portare alcohol alla festa?” chiesi io con tono decisamente compiaciuto. Lei annuì.
“Mettiamo qualcuno all’ingresso che controlla chi è maggiorenne e chi no, dandogli tipo, che so un braccialetto o qualcosa, così quando va al banco puoi chiedere gli alcoholici…è una cosa ragionevole, insomma noi siamo maggiorenni ormai, abbiamo questi diritti” spiegò la riccia con tono convinto. Io feci una smorfia soddisfatta.
“Grang, sei il nostro miglior successo” esclamai tronfio. Lei sorrise appena e si appoggiò su di me.
“E poi io pensavo anche che, visto che a mezzanotte la festa finirà, potremmo continuarla qui nei sotterranei a modo nostro” dissi dopo un po’ rivolgendomi a Bla.
“Nessun problema amico, ci penso io!” ribattè facendomi l’occhiolino.
“Sì Blaise ma vedi di non sclerarmi come al solito che dobbiamo concentrarci anima e corpo sulla partita!! Non voglio cedere la coppa ai Polli, nemmeno per sogno! Ad ogni costo, capito?” esclamai battendo il pugno sul divano. Hermione arricciò la bocca indignata.
“Certo Dra, fino alla morte!!” replicò il moro convinto battendomi il cinque.
“Fino alla morte…di Potter ovviamente” feci sarcasticamente facendo scoppiare a ridere i presenti, esclusa la Granger.
“Verrò a consolarti quando i tuoi sogni di gloria andranno infranti, tranquillo…” commentò pungente facendo una smorfia.
“Spiacente ma mi sa che saranno i vostri sogni di gloria ad andare infranti…mai mettersi contro i Serpeverde, specie se questi sono Draco Malfoy, Blaise Zabini e Theodore Nott…e specie se il primo di questi ha un conto DECISAMENTE in sospeso con Potter…” risposi io con tono combattivo e sarcastico. Lei mi guardò male.
“Hai un conto aperto con lui perché è innamorato di me o perché ti ha sempre battuto, visto che è il miglior cercatore della scuola?” domandò tagliente Hermione. Il mio sguardo s’incupì.
“Per entrambi…anche se su una di quelle due cose mi sono già riscattato…e potrebbe anche bastare” ribattei con un sorrisino sadico. Lei alzò gli occhi al cielo e si alzò con espressione un po’ offesa.
“Bene, se volete scusarmi, visto che siamo in argomento, io devo andare da Harry…con permesso…” disse facendo una smorfia per poi girare i tacchi ed avviarsi verso l’uscita. Io mi alzai velocemente e la fermai prima che potesse varcare la porta. Lei mi guardò male ma io ignorai il suo sguardo fulminante e la baciai. Quando ci staccammo dai suoi occhi era sparita ogni forma di astio, al contrario mi guardava con malizia. Io mi aprii in un sorriso soddisfatto e la lasciai andare, per poi esclamare.
“Tanto per mettere le cose in chiaro…”

                                                                               *

Tornare nella Sala Comune di Grifondoro mi fece uno strano effetto. Mi ero abituata ai Sotterranei, alla luce verdasta, alla Sala grande e sfarzosa. Sentivo come se quel luogo non mi appartenesse più del tutto. Era stato come la prima volta che ero tornata a casa dopo essere stata Hogwarts. Scacciai comunque quei pensieri che mi mettevano a disagio e mi diressi a grandi passi verso Ron che era seduto sul divano davanti al camino borbottando contro il libro di Pozioni. Quando mi vide il suo volto venne illuminato da un sorriso radioso e mi abbracciò con affetto. Gli diedi una mano con i compiti finchè non arrivò anche Harry che mi accolse raggiante. Allora raccontai ad entrambi della cerimonia e della festa, intimandogli che dovevano ASSOLUTAMENTE vincere la partita contro Serpeverde.
“Anche noi abbiamo una bella notizia Hermione…” disse Ron indicandomi la bacheca degli annunci. Io mi alzai e con loro andai a vedere. In alto c’era una pergamena che recava il tale avviso.

Per la prossima visita a Hogsmeade
Gli studenti della Casa di Grifondoro
Sono nuovamente autorizzati a partecipare.

“La punizione è finita quindi…” commentai con un lieve sorriso.
“Non sei contenta Hermione?! Sono mesi che non andiamo a Hogsmeade…” esclamò Ron con euforia. Io mi girai sorridendo divertita e compiaciuta.
“Parla per te…” ribattei con sarcasmo mentre tornavo a sedermi sul divano.
“Parla per te?!” chiese interdetto Harry posizionandosi al mio fianco.
“Sì esatto…” risposi io tranquillamente godendomi le loro espressioni stupite.
“Sei andata a Hogmseade di recente?” domandò a quel punto Ron evidentemente confuso. Io annuii con il capo.
“A dire la verità…sì”
Gli sguardi di entrambi si fecero sbalorditi mentre non riuscivano a credere alle proprie orecchie.
“Hermione Jane Granger, la Caposcuola perfetta, che infrange una punizione? Dopo tutto quello che avevamo fatto per meritarcela” fece incredulo Ronald spalancando la bocca. Io mi aprii in un sorrisino che mi ricordò un po’ troppo quello di Draco.
“Ron ti sei dimenticato che ora Hermione è una mezza Serpeverde…” ribattè Harry con tono amaro. Io lo guardai male.
“Che vorresti insinuare?!” sbottai infervorandomi. Lui sospirò e si passò una mano fra i capelli.
“Scusa Hermione, mi dispiace…non volevo essere antipatico o scortese…devo solo abituarmi” disse cercando di sorridere. Io sospirai a mia volta.
“Sì, anche io devo solo abituarmi” risposi appoggiandomi a lui che mi cinse le spalle e mi baciò sulla fronte.
“Beh effettivamente Mione fa strano…devi capirci” replicò Ron sorridendo bonariamente. Io annuii e sistemai megli la testa nell’incavo della spalla di Harry.
“E comunque…sei andata davvero a Hogsmeade?” chiese il rosso cercando di tornare al discorso precendete.
“Sì, con Draco, Blaise e gli altri…mi avevano dato la pozione polisucco…” raccontai sorridendo al ricordo di quella pazza giornata.
“Ingegnosi…” commentò Ron inarcando le sopracciglia.
“E questo quando?” s’interessò Harry cercando di mantenere un tono dolce e sereno.
“Prima di San Valentino…” risposi distrattamente. Il moro esitò qualche istante.
“Sai…non mi…beh non mi hai mai…raccontato la…la storia” bofonchiò incerto guardandomi con insicurezza. Io feci un sorriso amaro.
“Non credevo volessi sentirla…” replicai facendogli una carezza sul viso. Lui sorrise sinceramente.
“Invece sono curioso…” ribattè mettendosi meglio a sedere. Mi colpì molto questo suo gesto. Voleva davvero far tornare tutto come prima, e io non potevo che esserne felicissima! Gli schioccai un sonoro bacio sulla guancia per esprimergli tutta la mia gratitudine per lo sforzo che stava facendo.
“Beh, visto che io questa storia l’ho già sentita, vado a cercare Lavanda…ci vediamo dopo!” fece Ron alzandosi e salutandoci con un cenno della mano. Rimanemmo io a Harry davanti al camino, e dopo un altro sorriso, cominciai a raccontargli, molto cautamente, la mia storia con Draco (evitando accuratamente il dettaglio di Obbligo, Giudizio o Verità). Calcolai accuratamente le parole, non volevo ferirlo in alcun modo, già sapevo quanto stava male solo nel sentirmi nominare Malfoy. Alla fine lo guardai con dolcezza e lui mi sorrise, ma nel suo sorriso c’era una nota di amarezza.
“Sai…in questi giorni mi stavo chiedendo se…beh riflettendo un po’, così…se avessi agito prima, se ti avessi parlato dei miei sentimenti…forse sarebbe andata diversamente…” commentò il moro con tristezza. Io sospirai.
“Non si può sapere cosa sarebbe successo Harry…il passato è passato…” risposi con tono dolce. Lui annuì.
“Sì ma io non posso smettere di pentirmene…” ribattè mentre i suoi occhi si facevano più lucidi. Non poteva fare così, mi spezzava il cuore. Non potevo vederlo soffrire, assolutamente no. Così poi. Sapere che ero io la causa del suo male. Come se la vita non l’avesse fatto già abbastanza soffrire. Come se non si dovesse pentire già abbastanza per tutte le cose brutte che gli erano successe. Gli accarezzai dolcemente il viso. Non sapevo come consolarlo, non sapevo cosa dire. Così, mi sporsi su di lui e gli posai un tenero bacio sulle labbra, di quelli che ci scambiavamo quando eravamo amici. Lui mi guardò piacevolmento stupito.
“Mi dispiace davvero Harry…non sai quanto, non lo puoi immaginare…se solo avessi saputo! Ma ora io…ora ho Draco, io non posso…” mugugnai mentre le lacrime agli occhi stavano per venire anche a me.
“Ehi ehi tranquilla Mione…ti capisco…e poi sei sempre la mia migliore amica, e io ti voglio bene…non ti ho perduta Hermione…ti ho sempre qui vicina a me…e questo mi riempie di gioia…perdonami a volte se sono un po’ scortese” mi rassicurò con quel tono di voce così caldo e dolce che solo lui aveva. I suoi occhi smeraldini in quel momento scintillavano come due vere gemme preziose.
“Scusami tu, dovrei avere più tatto…” ribattei sorridendo appena.
“No vai tranquilla, sei perfetta! E ora, basta parlare di queste cose…parliamo un po’ di Hogsmeade, e della festa!” esclamò il moro regalandomi quel suo sorriso così allegro e contagioso. Io lo strinsi forte, e ricominciammo a parlare, sereni come lo eravamo sempre stati.

                                                                                         *

“Niente pozione polisucco questa volta!!” esordii quando, con un piccolo balzo saltai gli ultimi gradini della scalanita d’ingresso e mi ritrovai davanti a Draco Malfoy e Blaise Zabini.
“Niente che?” chiese quest’ultimo dubbioso.
“Granger niente discorsi sconnessi a quest’ora del lunedì mattino!” esclamò il biondo passandosi una mano sui capelli. Io alzai gli occhi al cielo.
“Noi Grifondoro non siamo più in punizione, posso andare a Hogsmeade con le mie sembianze!” spiegai con un sorriso.
“Come non siete più in punizione, di già?” fece ironicamente acido Draco beccandosi una botta sul braccio.
“Wow Mione grandioso! Bene, così almeno possiamo anche andare ai Tre Manici di Scopa tutti insieme! E poi shopping! Ci servono idee per la festa…Daph e Pansy saranno contente di sapere che puoi venire tranquillamente!” disse più entusiasta Blaise. Io lo guardai mordicchiandomi il labbro inferiore.
“Beh…se devo essere sincera…non so se potrò stare sempre con voi…” borbottai quasi fra me e me.
“Come no Grang?!” esclamò Malfoy interdetto. Io sospirai.
“Harry e Ron non ci vanno da mesi, devo stare con loro!! Mi hanno già fatto la lista di tutte le cose da fare! E considerando che ci sarà quasi sempre anche Lavanda…” ribattei guardando l’espressione di Blaise farsi velatamente delusa e quella di Draco amareggiata.
“Oddio mi verrà un esaurimento nervoso con quei Grifondoro…non è possibile che tu debbe sempre tener conto di loro, di quello che fanno, del povero Potter che sennò è da solo…” replicò indignato alzando gli occhi al cielo in un gesto seccato.
“Sono i miei migliori amici!!” risposi arrabbiata. Quando Malfoy faceva l’egocentrico in quel modo proprio non riuscivo a trattenere la voglia di prenderlo a schiaffi.
“E io sono il tuo ragazzo, Blaise il tuo migliore amico! Non siano sullo stesso livello?!” ribattè con altrettanto fervore.
“Ma che discorso è Draco!! Non dire stupidaggini…io cerco solo di aiutare i miei amici e di fare quello che è giusto” feci mettendomi le mani sui fianchi.
“E ovviamente quello che è giusto è stare con loro…eppure non mi pare che Weasley si faccia particolari scrupoli ad andare dalla sua ragazza! Non penso che Potter abbia solo lui e te come amici, perciò visto che è l’unico sfigato senza una ragazza, si potrebbe anche adeguare!” sbottò il biondo stizzito.
“Non è quello il punto! Non voglio lasciarlo solo!” ribattei arricciando le labbra.
“E io voglio stare con la mia ragazza! E di certo non vi rinuncerò per lasciarti da sola con uno che ti viene dietro!” rispose tagliente. Io lo guardai fulminante e alzai il mento.
“Bene. Non vuoi che io stia sola con lui, e che stia con te? Perfetto. Andreamo tutti insieme a Hogsmeade!” dissi con tono autoritario. L’indignazione e la rabbia di Draco sparirono all’istante per lasciare posto all’incredulità.
“Come hai detto scusa?” mi chiese dubbioso. Io feci una smorfia.
“Hai capito BENISSIMO quello che ho detto Malfoy. Per fare contenti tutti c’è una sola soluzione, ovvero andare a Hogsmeade insieme, Grifondoro e Serpeverde” ripetei io marcando le ultime parole con cura. Sia Blaise che Draco spalancarono gli occhi.
“Con Potter?!” domandò sconvolto il Principe delle Serpi.
“Esatto. Se non sei d’accordo, puoi sempre lasciarmi andare con lui da sola…” risposi sapendo benissimo di averlo in pugno. Lui mi continuò a fissare per qualche istante sconvolto, poi si girò verso Blaise.
“Ricatto Serpeverde in piena regola…ha imparato la Grifoncina” commentò con un ghigno risoluto. Io sbuffai.
“Va bene Granger, tanto non ho scelta…ma io non garantisco niente, te lo dico già da subito” ribattè con un sorrisino quasi sadico. Mi diede un bacio sulle labbra e se ne andò con Bla in Sala Grande.

                                                                                   *

Sabato mattina mi svegliai particolarmente pimpante, ma anche un po’ preoccupata. Quella giornata mi avrebbe riservato non pochi grattacapi, mettere insieme i due gruppi rivali di due case rivali ad appena qualche settimana dalla finale di Quidditch fra le suddette case era un’impresa non da poco. Ma di certo non mi sarei fatta scoraggiare, anzi. Era un’allettante e irrinunciabile sfida. Mi feci una bella e rilassante doccia calda, poi avvolta solo in un asciugamano bianco tornai in camera per aggiustarmi i capelli. Li asciugai con la magia e decisi di lasciarli sciolti, legandomi solo due ciocche dietro. Aprii l’armadio e comincia a guardare cosa potevo mettermi. Ormai avevo larga scelta.
In quel momento, sentii bussare alla porta.
“Avanti…” esclamai distrattamente, ancora presa dall’osservare i vestiti.
“Hermione sono io” fece Harry entrando. Io mi girai e gli sorrisi.
“Scusa l’abbigliamento…sono appena uscita dalla doccia” gli dissi per poi tornare a concentrarmi sull’armadio. Il moro mi affiancò e mi baciò sulla guancia.
“Vado bene vestito così?” mi chiese indicandosi. Io lo guardai attentamente. Portava un paio di pantaloni neri stretti, una maglia attillata blu con delle fantasie argentate, e sopra una giacca sportiva sempre nera. Era molto bello. Come al solito.
“Stai benissimo Harry…io invece non ho ancora deciso cosa mettermi!!” feci irritata sbuffando. Il moro si sedette sul letto comodamente e mi osservò sfilare dall’armadio vari vestiti, mentre io gli chiedevo cosa ne pensava. Alla fine optai per degli shorts bianchi, con sotto le calze nere, una maglia del medesimo coloro con lo scollo stondato e dei brillantini, e sopra un copri spalla a maniche lunghe di raso bianco, che mi copriva anche gran parte della schiena. Harry si alzò e fece per andarsene.
“Ti faccio cambiare in pace…” disse avviandosi alla porta.
“No Harry puoi rimanere, mi cambio in bagno, così mi dici come sto…” ribattei mentre con un sorriso mi dirigevo in bagno, vestiti alla mano. Il Prescelto se ne tornò a sedere sul letto e mi aspettò tornare vestita di tutto punto.
“Sei bellissima” commentò con un sorriso fugace. Io arrossii appena.
“Grazie…” risposi abbozzando anche io un sorriso.
“Bene io vado a recuperare Ron, ci vediamo giù in Sala Comune fra cinque minuti” disse per poi andarsene con un sorriso. Decisi di non pensare al dispiacere che egoisticamente stavo per affliggergli e m’infilai un paio di stivaletti di pelle neri, senza tacco. Mi guardai allo specchio e optai per mettermi una piccola passata di cipria e una sottile riga di matita. Afferrai la borsa con i soldi e scesi giù. Con i miei due migliori amici mi avviai verso la Sala d’Ingresso, dove un gruppetto di noti Serpeverde ci stava aspettando. Andai a salutarli affettuosamente, cercando di dare un bacio fulmineo a Draco e staccarmi immediatamente. Non volevo far rimanere male Harry, insomma già li facevo coesistere. Blaise salutò educatamente i miei due migliori amici e Daphne rivolse un sorriso cordiale a Ron, chiedendogli come stava. Theodore diede una pacca sulla spalla del rosso e fece un cenno a Potter. Pansy e Draco si limetarono ad un gesto con la mano. Formato quest’impropabile gruppo ci avviammo verso Hogsmeade. Fortunatamente Ron aveva partecipato alla festicciola del dopo partita, perché sia Daphne che Theo cominciarono a scherzare con lui evitando un glaciale imbarazzo e una totale divisione dai miei amici. Io quindi mi misi a parlare con Blaise e gli lanciai uno sguardo supplicevole, indicando Harry che era saldamente al mio fianco.
“Allora Potter…hai letto dei nuovi apporti fatti alla Firebolt plus?” chiese il mio migliore amico di Serpeverde. Il moro dagli occhi smeraldini si voltò un po’ sorpreso, e poi cominciò a parlare con Bla. Dovevo ricordarmi di fargli un regalo enorme, era assolutamente il mio angelo salvatore. Il mio angelo di Serpeverde.
“E’ preoccupante il modo in cui riesci sempre ad ottenere ciò che vuoi” mi disse Draco che, dopo aver finito una discussione con Pansy, era piombato al mio fianco stringendomi possessivamente in vita. Io sorrisi e cercai di allontanarmi appena.
“Avrò imparato da te” commentai con un sorrisino divertito. Lui notò la mia riluttanza allo stargli vicina e così mi sussurò all’orecchio.
“L’hai voluto te Granger…io sto alle tue regole, ma voglio passare questa giornata con te, come si deve…fattene una ragione!”
E dopo questo mi stampò un bacio sulle labbra più che convincente. Arrivammo ai Tre Manici di Scopa ed entrammo, mentre tutti si girarono a guardarci.
“Diamo spettacolo, non sei contento?” apostrofai Draco mentre ci sedevamo ad un tavolo vicino alle scale.
“Preferirei darlo per altro e non per la compagnia dei miei nemici di Grifondoro, ma mi acconento” commentò un po’ aspro. Le due fazioni si erano divise chiaramente ed era calato di nuovo uno strano imbarazzo. Esauriti gli argomenti di Quidditch, considerando che era comunque un tema delicato a causa della finale, non era rimasto molto di cui parlare con Harry e Ron, considerando che Blaise aveva già fatto dei grandi sforzi. Infatti mi sporsi su di lui, oltrepassando Draco, per dargli un bacio sulla guancia e sussurrargli: “Ti devo un favore”. Dopo alcuni minuti decisamente imbarazzanti dove notai anche degli sguardi omicidi fra Harry e Draco, cominciai a parlare della festa, badandomi bene dal non nominare la cerimonia di premiazione, e chiedere un po’ opinioni e pareri cercando di coinvolgere tutti. Quando il ghiaccio sembrava rotto però, piombò di nuovo un silenzio pieno di disagio.
“Ho capito…qui c’è bisogno di pensare a mente lucida!” esclamò divertito Theo, mentre tutti, esclusi i miei due migliori amici, ridacchiammo.
“La solita bottiglia di FireWhisky Dra?” chiese al biondo con un ghigno. Lui annuì. Theodore tornò poco dopo affiancato da una giovane cameriera con un vassoio di bicchieri. Li posò uno ad uno sul tavolo e notai che fece uno strano sorrisetto a Draco. Io ovviamente non mancai di fulminarla con lo sguardo. Blaise ci versò lo whisky. Io e gli altri Serpeverde lo buttammo giù alla goccia, mentre Ron e Harry spalancavano gli occhi.
“Hermione!” sbottarono all’unisono. Io li guardai interdetta.
“Che è successo?” chiesi confusa. Loro mi guardavano sempre stupiti.
“Da quando butti giù il whisky in un solo sorso?!” fece Harry quasi indignato.
“Da quando l’abbiamo istruita a dovere…” rispose tagliente Draco con un ghigno. Non mancò di stringermi più saldamente in vita.
“Istruita?” domandò Ron dubbioso. Questa volta fu Blaise a parlare.
“Sì, abbiamo dato ad Hermione alcune…beh indicazioni sulle cosa da fare ad una festa…e si è abituata a bere”
I due mi guardarono ancora interdetti.
“Ehi ehi tranquilli!! Non sono diventata un’alcoholizzata o che, mi sono solo svegliata un po’, come volevate noi no?” feci, forse con un tono un po’ troppo amaro perché Harry se ne risentì.
“Sì beh non intendevamo certo mandarti nel covo delle Serpi a tracannare whisky o chissà che altro…hanno una concezione diversa di divertimento” ribattè con tono secco.
“No, siete voi che proprio non ce l’avete quella concezione…noi appreziamo i piaceri della vita, voi non sapete nemmeno cosa sono…ora, visto che grazie al cielo Hermione ha capito e si è fatta istruire così bene, potrest non rompere le uova nel paniere?” replicò acido il biondo al mio fianco. Harry fece una smorfia.
“Istruita?! Magari plagiata!” rispose indignato. Io stavo per ribattere stizzita quando sentii la risata cristallina e perfetta di Draco.
“Plagiata?! Hermione Granger?! Stai scherzando!! Questa ragazza ha un carattere talmente forte e razionale che penso non si piegerebbe nemmeno ad un Imperius! Si vede proprio che credi di conoscerla ma non sai niente di lei!” fu la risposta pungente del mio ragazzo. Harry lo fulminò con lo sguardo.
“Non ci provare Malferret, io la conosco come tu non potrai conoscerla mai!”
A quel punto decisi d’intervenire fermando entrambi.
“Basta, basta, basta!! Non era questo lo scopo dell’uscita insieme! Non riuscite proprio a convivere pacificamente essendo entrambi molto legati a me?!” sbottai irata. Harry abbassò il capo e si alzò in piedi.
“Mi dispiace Hermione…” rispose con tono sincero prima di andarsene, seguito a ruota da Ron.

Spazio dell'Autrice.

Chi vuole uccidere Potter alzi la mano!! -Alexa nel mentre lo dice le alza entrambe, insieme al Signore Oscuro e a Draco-
Cercando di fare i seri...questo capitolo è interessante. Ho sempre immaginato, prima o poi, una scena come questa: Serpeverde e Grifondoro seduti al tavolo insieme con Hermione nel centro come punto di congiunzione xD Potter ha mandato a monte tutto ovviamente...e non solo per quello...nel pezzo prima si vede chiaramente come si intenerisce Hermione quando è sola con lui in Sala Comune. Insomma la situazione comincia a farsi un po' meno leggerina...e purtroppo i guai non vengono mai da soli...capirete nel prossimo capitolo. Perciò che dire, spero che questo chap vi sia piaciuto!!

Ringraziamente speciali a:

PetitevaleriE
Hollina
Nyappy
_Sayuri
Rima Brandon
debby12
Dark_angel
fratwi
kiamilachan
_Giuli95_
Rituzza_95
pikkola_Lilith
mv3028
Ili91
Leah_la Lupa___x
musicmylife
Moonshadow_95
flydreamer
Sweet Me

Che hanno commentato il capitolo scorso e che mi rendono immensamente felice!!

Ringrazione infine tuti quelli che hanno letto!

That's all folks!

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Capitolo 35
*** "Invece sei uguale a tutte le altre" ***


Hello folks!! Eh sì oggi più veloce della luce perchè tra poco viene la mia migliore amica e stasera c'è il compleanno del mio migliore amico! Non potevo lasciarvi senza capitolo, specie senza questo capitolo!! E' un capitolo decisamente fondamentale, anche se, lo ammetto, per niente piacevole. Una cosa: l'altro giorno avevo contato male (il che è abbastanza tragico visto che faccio uno scientifico). Questo è il terzultimo capitolo. Quindi ne mancano due alla fine. Lo so, non sembra vero neanche a me. In questa storia c'ho messo un po' della mia anima. Comunque, basta fare i melodrammatici! Vi lascio al capitolo.
Enjoy the chapter!


“Non ti sembra un po' eccessivo?” chiesi dubbiosa a Draco mentre incrociavo le gambe. Eravamo io e lui in camera sua, sul letto, ad armeggiare con fogli, listini e libri, cercando di organizzare la festa per la cerimonia di premiazione.
“Grang se ci dobbiamo vestire anche informali è la fine! Insomma è una delle poche cose che può rendere questa festa speciale…ci vuole l’abito elegante” rispose il biondo arricciando le labbra mentre guardava interdetto qualche pergamena.
“Secondo te siamo in tempo per raccattare un po’ di musica dal vivo?” domandò poi alzando gli occhi di tempesta su di me.
“Sì penso di sì…” ribattei tornando a guardare un libro di cerimonie.
“Secondo me si potrebbe fare così…svuotiamo del tutto la Sala Grande, escluso il tavolo dei professori e un altro che ci servirà per buffet e bar…facciamo portare la Coppa vicino al leggio di Silente, dove appunto il Preside farà il suo discorso d’introduzione, poi ci serve qualcuno che parli della partita, insomma racconti come sono andate le cose. Infine sempre il Preside consegnerà la coppa ai vincitori, e il capitano della squadra in questione farà a sua volta un discorso…” spiegai accuratamente immaginandomi la scena nella mia testa. Draco si fece più pensieroso.
“Dovrò prepararmi qualcosa di toccante da dire…” commentò quasi fra sé e sé. In risposta, si beccò un quaderno lanciato con discreta forza.
“Cazzo Granger sei violenta…guarda che potrei anche eccitarmi” mi disse in un sussurro strascicato e tremendamente suadente. Io alzai gli occhi al cielo.
“Ora non è il momento Malfoy…dobbiamo lavorare!!” lo rimbeccai io mentre lui sbuffava seccatto. Passò qualche minuto dove entrambi leggevamo in silenzio, poi Draco parlò.
“Se posso chiedere…tutto ok con Potter?” domandai con tono impassibile e distratto. Io alzai gli occhi stupita e al contempo guardinga.
“T’interessa per me o speri che sia emotivamente distrutto per la finale?” chiesi con una punta di acidità. Lui incrociò il mio sguardo con un’espressione immutabile.
“Entrambe” rispose atono. Io feci una smorfia.
“Tutto normale…in fondo il problema ce l’ha con te, non con me…” replicai cercando di non essere troppo scortese. Eppure parlare di Harry con Draco, che si rivolgeva sempre a lui con astio e disgusto, mi dava incredibilmente ai nervi, già che mi sentivo in colpa perché lo facevo soffrire…
“Beh il problema ce l’ha anche con te, visto che hai scelto me…come ogni ragazza dotata di raziocinio avrebbe fatto, d’altronde…” ribattè con arroganza. Io sbuffai sbattendo la penna.
“Senti cambiamo argomento?! Se continui così ti avverto me ne vado da Harry…più precisamente nel suo letto!!” sbottai indignata. Lui inarcò entrambe le sopracciglia.
“Per poi tornare da me pregandomi, visto che Potter a letto deve essere proprio uno schifo…” insistette con un ghigno antipatico.
“Che ne sai?!” feci seccata.
“Semplice…tutti in confronto a me fanno schifo…” ribattè tranquillamente. Ok, questo glielo potevo anche concedere. Il mio orgoglio comunque non mi permise di fargli avere l’ultima parola. Non così.
“Sai potrei comunque andare a provare per fare un confronto…magari è una rivelazione” dissi pungente facendo per alzarmi. Fu un attimo, e Draco m’immobilizzò al letto, steso sopra di me, gli occhi fiammaggianti e l’espressione decisa.
“Tu non ti muovi di qui…” sussurrò con un tono che non ammetteva repliche. Ma io ero abituata a fronteggiarlo.
“Vuoi legarmi?” le provocai con sarcasmo. Lui alzò gli occhi pensieroso.
“Potrebbe essere un’idea…anche se mi piace di più quando ti muovi” rispose con tono completamente inzuppato di malizia. Bastò quella frase per farmi riaffiorare i ricordi che mi fecero diventare il fiato corto. Lui sorrise soddisfatto. Sì avvicinò al mio orecchio.
“Non puoi resistermi, Hermione Jane Granger…” mugunò mentre una scarica elettrica mi attraversava la schiena. Le sue mani dai polsi scivolarono lentamente sui fianchi. Una scese piano sulla mia coscia, scostando appena la gonna. Era delicata, calda, piacevole…estenuante. Draco non la smetteva di sorridere mentre io non mi azzardavo ad abbassare lo sguardo. Troppo orgogliosa per arrendermi. Troppo nel torto per contraddirlo. Le sue labbra cominciarono a lambirmi la pelle del collo, e io feci scivolare una mano fra i suoi crini dorati. Ero sua. Non potevo resistergli, neanche con tutta la forza di volontà del mondo. Così bello, così sensuale, così affascinante. La mia Serpe tentatrice. Il mio Principe del peccato. Un sospiro, un gemito, la mia mano che scendeva ad esplorare la schiena, che s’infilava sotto la camicia per trovare il contatto con la pelle diafana, i muscoli tesi e forti. Cercai le sue labbra, le trovai infuocate, vogliose. Piene di passione, quella che fra di noi non smetteva di scorrere. Così, ancora una volta caddi nelle sue spire.
Senza pentirmene.

                                                                                     *

In quei giorni io e Draco ci concentrammo moltissimo sulla festa, mandando gufi a destra e a manca, aiutati dell’immancabile Blaise che stranamente, riusciva a mantere un po’ di calma. Purtroppo però la finale si avvicinava, e sia il mio ragazzo che il mio migliore amico erano presissimi dagli allenamenti e dallo studio, così un po’ sconsolata, mi ritrovai a organizzare un sacco di preparativi da sola, anche se i due Serpeverde cercavano, per quanto possibile, di aiutarmi. Anche Harry, Ron e Ginny ben presto sparirono quasi completamente dalla circolazione, disposti più che mai ad allenarsi anche di notte, a costo di vincere. Certo le Serpi non erano da meno. Così io mi ritrovai a passare molto più tempo con Daphne e Pansy, uniche “superstiti” dei miei amici.
“Granger, anche se perdiamo, sabato sera vieni alla festa qui giù con noi?” mi chiese Daph mentre eravamo insieme nella loro Sala Comune.
“Certo, tanto noi Grifondoro anche se vinciamo non ci azzarderemo a fare neanche un piccola accenno di festeggiamento…tanto vale che stia qui con voi…ma siete sicuri che tipo non attenteranno alla mia vita?” ribattei con un piccolo sorriso sarcastico.
“Grang, sei off-limits per tutti” replicò Pansy.
“Off-limits?” chiesi dubbiosa. Lei annuì vigorosamente il capo.
“Sì…sei praticamenete intoccabile, almeno qui” insistette convinta. Io ero sempre confusa, infatti le lanciai uno sguardo interrogativo. Lei sbuffò annoiata.
“Sei la ragazza di Draco Malfoy, ricordi? Quel tipo biondo, bello, con gli occhi di ghiaccio? C’è un motivo se lo chiamiamo il Principe di Serpeverde. Questo è il suo regno…nessun oserebbe darti contro neanche per sogno” spiegò con ovvietà. Io boccheggiai.
“Ma…ma…io non ho bisogno di certo di lui per farmi rispettare!!” ribattei indignata.
“Non è quello il punto Hermione…è solo così, che tu ne abbia bisogno o no” disse Daphne facendo spallucce. Io sospirai e tornai ad occuparmi dei preparativi.
Una settimana prima della festa, come richiesto da Silente, io e Draco ci presentammo nell’ufficio del Preside con tutti i resoconti dell’organizzazione. Lesse attentamente la pergamena dove avevamo annotato tutto e approvò le nostre idee. Ci ringraziò per il bel lavoro  e disse che si sarebbe occupato lui delle ultime cose. Ormai l’euforia era alle stelle e io mi sentivo tremendamente fra due fuochi. Anche se avrei ovviamente tifato per la mia casata, comunque non riuscivo ad entrare nel vero spirito della partita, non potevo tifare contro Draco, Blaise e Theo.
Lunedì mattina nella classe di pozioni si sentiva chiaramente, fra il tavolo di Serpeverde e quello di Grifondoro, una tale tensione che si sarebbe potuta tagliare con il coltello. Fortunatamente nessuno insulto, nessuno scherzo, e questo era anche merito mio che al primo accenno di astio fulminavo tutti con lo sguardo, mettendomi in mezzo a farmare le divergenze. Non potevo impedire che le avessero, ma potevo fare in modo che se le tenessero per sé.
“Grang, perché non vieni al tavolo con noi?” mi chiese Draco, intanto che il professore non era ancora arrivato. Il suo era un evidente capriccio per cercare di strapparmi ai miei compagni in un momento delicato per loro.
“Perché quello è il tavolo dei Serpeverde, Draco, e io sono una Grifondoro” risposi con estrema calma, usando un tono pacato e scandito.
“Sei sempe ben accolta Hermione…” disse più dolcemente Blaise con un sorriso, cercando di smaltire un po’ di tensione. Io ricambiai il suo sorriso.
“Questo non si può certo dire dei tuoi compari…” tornò alla carica Malfoy con tono stizzito. Io sbuffai.
“Come se a noi importasse…guarda ci stiamo strappando i capelli dalla disperazione” ribattè a tono Harry con sarcasmo. Io mi passai una mano fra i capelli con aria ressegnata. Mi voltai verso il moro dagli occhi smeraldini senza degnarmi di abbassare la voce.
“Harry, per favore almeno tu che sei una persona buona e sensibile…fai finta di niente, ignoralo, è senza speranza, davvero ormai ci siamo rassegnati tutti…ma so che posso confidare in te”
Il Prescelto si aprì in un dolce sorriso.
“Qualunque cosa Hermione…” rispose anche lui senza abbassare il tono.
“Blaise, hai per caso una fiala d’insulina? Penso che mi stia per venire il diabete”
Pungente e sarcastica, arrivò la battuta del Principe delle Serpi. Mi voltai lanciandogli uno sguardo omicida.
“Sei odioso” esclamai incrociando le braccia al petto. Il ghigno quasi diabolico che si dipense sul viso del biondo non era di certo un buon auspicio.
“Non sembravi della stessa idea stanotte…” ribattè alzando un sopacciglio malizioso. Io mi sentii avvampare dalla testa ai piedi mentre risolini e sussuri si diffondevano nell’aula. Se lo sguardo di Harry avesse potuto uccidere, Draco a quest’ora sarebbe stecchito.
“Malfoy!! Se vuoi avere una misera possibilità di vincere la finale ti conviene chiudere quella boccaccia altrimenti ti schianto seduta stante!!” sbottai irata. Lui non accennava a smettere di sorridere. Alzò il braccio e piegò due dita come a farmi cenno di avvicinarmi.
“Vieni tu a chiudere la bocca come fai di solito…” insistette con malizia. Prima che potessi prendere la bacchetta e scagliarmi contro il mio ragazzo (ebbene sì quell’essere insopportabile che mi stava mettendo notevolmente in imbarazzo e mi faceva arrabbiare da morire era EFFETTIVAMENTE il mio ragazzo), fu Blaise ad intervenire.
“Andiamo Draco lascia in pace Mione…” lo rimproverò con tono bonario. Malfoy era noto per fare sempre terribilmente di testa sua, senza ascoltare nessuno, ma alle parole del suo amico si girò e annuì.
“Lo sai che mi piace troppo quando si arrabbia…” rispose come se io non fossi nella stanza. Quest’affermazione fece infervorare ancor di più il moro al mio fianco, ma finalmente Lumacorno entrò nella stanza e misi fine a quella assurda situazione.
“Buon giorno ragazzi!! Uh l’ultima lezione che avete prima della partita!! Vi voglio augurare intanto buona fortuna, che vinca  il migliore!! Purtroppo il mio cuore tiferà la mia vecchia casa! Nonostante ciò, in bocca al drago ad entrambi!” fu il saluto e l’augurio del Professore di Pozioni che ci sorrise bonario. Cominciammo la lezione tranquillamente, ci spiegò e poi ci fece preparare un famoso filtro d’amore. Ad un tratto, come riscosso da un pensiero, si battè una mano sulla fronte.
“Ecco mi stavo per dimenticare!” borbottò richiamando la vostra attenzione.
“La Signorina Granger, che vuole intraprendere la carriera di Medimagia, mi ha già consegnato la pozione inventata da lei stessa necessaria per dei crediti extra e l’ammissione alla scuola. Se qualcun altro volesse ambire alla stessa cosa, siete ancora in tempo a inventare e consegnarmi una pozione!” esclamò Lumacorno.
Il sangue mi si gelò nelle vene. Sentii improvvisamente la testa girarmi pericolosamente. Non poteva essere. Non poteva averlo detto veramente. Dovevo essermelo sognato. Doveva essere un incubo. Sentii gli sguardi dei miei amici puntarsi su di me. Ma io avevo solo il coraggio di guardare dritta davanti a me, immobile, completamente pietrificata. Sì, questa cosa nel mio piano assolutamente perfetto e geniale, non l’avevo considerata. Cercai di tornare a respirare. Calma Hermione, calma. In fondo, è una cosa vecchia di mesi ormai, e a quei tempi fra te e Draco non c’era niente, se non del mero e fantastico sesso. Non può essersela presa. Non più di tanto. Raccolsi tutto il mio coraggio Grifondoro e mi voltai verso il tavolo delle  Serpi. Lo sguardo duro e incredulo di Draco quasi minacciò di trapassarmi. Abbassai gli occhi colpevole e tornai a concentrarmi sulla pozione, in silenzio.
Gli avrei raccontato tutto.

                                                                                        *

Aspettai pazientemente che tutti, Lumacorno compreso, uscissero dall’aula per rimanere solo con Hermione. Era rimasta a sedere, senza nemmeno fingere di perdere tempo. Sguardo basso, afflitto. Colpevole.
Colpevole di cosa? Di avermi mentito, per prima cosa. Mi aveva mentito per convincermi a lavorare con lei. E non riuscivo a trovare una spiegazione razionale a tutto ciò. Perché la Granger avrebbe voluto passare del tempo con me, appena poco dopo la nostra furiosa litigata? Pensavo che fosse questione di vita o di morte, che fosse seriamente disperata. Invece, era tutta una menzogna.
Chiusi la porta dell’aula. Mi voltai verso la riccia che finalmente aveva alzato lo sguardo. Questa volta più decisa, più fiera, più combattiva. Proprio come piaceva a me. Mi appoggiai al muro e la guardai impassibile. Volevo delle spiegazioni.
“Granger, penso vivamente che tu mi debba la verità” dissi atono, ma con decisione. La sentii sospirare. Si alzò in piedi e si appoggiò ad un banco davanti a me. Senza abbassare lo sguardo.
“Ti ricordi che mi sono ubriacata di brutto alla festa dei Grifondoro?” mi domandò anche lei senza alcun tono particolare, forsa solo un po’ di rammarico nella voce. Certo che mi ricordavo, ero stato io ad indurre Lavanda a fare una cosa del genere. Vendetta. Nel mio stile di Serpeverde. Annuii con il capo.
“Beh, durante appunto la festa, quando ero ubriaca, Lavanda mi ha fatto giocare ad obbligo, giudizio o verità…ovviamente vincolato dalla magia. E come penitenza, dopo tre miei rifiuti, mi…impose…a costo di una temibile punizione…di…” spiegò senza finire la frase. La guardai penetrante mentre si mordicchiava il labrro, imbarazzata. Dopo qualche istante non riuscì più a tenere il mio sguardo e abbassò gli occhi.
“Di venire a letto con te…” fu il suo sussurro pieno di vergogna. Non potei trattenermi da spalancare gli occhi. No, non poteva essere vero. Affatto. Non era assolutamente possibile. Hermione era stata obbligata da un gioco, a venire a letto con me. Non c’era bisogno di aiuto, né attenzione nei mie confronti. Nessuna voglia di cambiare, nessuna voglia di novità. Non era anche lei vittima del mio fascino. Non era questione di vita o di morte. Non era bisogno di una mano esperta.
Era un gioco. Peggio.
Per obbligo.
Sapeva come funzionava in quei casi…quando si vincolava un gioco con la magia bisogna portare a termine la penitenza. Altrimenti punizioni dolorose. Ma non potevo credere che questo fosse potuto succedere a Hermione.
“Tu quindi mi hai chiesto aiuto per sedurmi, e tutto questo solo per un gioco?” chiesi dopo almeno un minuto di silenzio estenuante. Lei annuì.
“Draco sono stata una stupida, ma Lavanda mi aveva fatta ubriacare, non mi rendevo conto di quello che stava facendo, e quando me ne resi conto era la mattina seguente, troppo tardi. Mi dispiaceva mentirti, ma in fondo io e te eravamo nemici, non me ne preoccupavo. Non potevo credere che potesse nascere qualcosa fra noi, né che il nostro lavoro potesse durare così tanto. Eppure, ti giuro, la prima volta che sono venuta a letto con te…l’ultima cosa a cui pensavo era quello stupido gioco!” esclamò cercando di convincermi. Eppure, nonostante i suoi occhi brillassero di sincerità e le sue parole fossero impregnate di verità, non riuscivo a scacciare quell’orrenda sensazione che mi aveva attanagliato lo stomaco.
Io pensavo di averla vinta. Pensavo di averla conquistata, abbindolata, battuta. Pensavo di averla fatta crollare sotto il mio fascino, succube dei miei baci, delle mie carezze, delle mie attenzioni. Mi sentivo forte, mi sentivo di averla sconfitta.
Invece, era lei che mi aveva fregato. Era lei che mi aveva battuto, abbindolato, incastrato. Mi aveva fatto credere di cedere. Invece era lei a vincere. Mai come in quel momento mi sentivo umiliato nell’orgoglio.
“Non posso crederci…è stato tutto un gioco” bofonchiai senza far trasparire l’umiliazione.
“No Draco, affatto!! Io per obbligo dovevo venire solo una volta a letto con te! Invece ho continuato, e continuato. E anche quando ho provato a dirti addio, ci sono ricascata! Quando non ci siamo visti per quelle settimane, sentivo la tua mancanza, terribilmente. A quel punto capii che mi piacevi sul serio. Quando ormai il gioco era solo uno sfumato ricordo. Ce lo siamo detti noi stessi, ricordi? E’ cominciata tornati dalle vacanze. Quello che c’era stato prima era solo sesso, tu stesso mi hai detto che non era mai cominciato niente!! Non puoi dirmi di certo che te la sei presa per qualcosa avvenuta quando fra noi non c’era niente! Tu, il Principe delle Serpi, quanto delle menzogne! Non puoi di certo venire a farmi la morale! Non ho niente di cui sentirmi in colpa, anzi!! Io gli farei un regalo a Lavanda! Perché se non mi avesse messo in quel casino, non ti avrei conosciuto. E ora la mia vita sarebbe vuota come prima!” sbottò la riccia ormai a pochi passi da me. Le parole di Hermione erano giuste, certo. Erano razionali.
Ma non mi erano utili.
Utili a farmi sentire meglio. Utili a risaldare l’orgoglio ferito. Utili a farmi sentire di nuovo fortunato. Sì, fortunato ad avere la ragazza più unica e speciale della scuola. Finalmente credevo di aver trovato la ragazza adatta a me, quella che si distingueva da tutte le altre, quella fiera, sincera, determinata, orgogliosa, ma anche quella buona, tremendamente onesta, una che non avevo mai avuto, una che sapeva tenermi il gioco, ribattermi, senza demordere mai. Invece, era tutto un’illusione.
Era tutto un gioco.
Sentii che mi posò una mano sul braccio, invitandola a guardarla in quegli occhi di nocciola, luccicanti e mortificati. Nemmeno quelli mi aiutavano.
Sì, perché a me Hermione aveva colpito quando tutto era una falsità. Quando io pensavo che fosse tutto vero. E ora mi ritrovavo con più di un mese di menzogne. Il mese in cui tutto era cominciato, su cui io stesso avevo mentito, troppo orgoglioso. Mi allontanai dopo qualche minuto.
“Ti credevo diversa Hermione…invece sei uguale a tutte le altre”
E dopo queste parole me ne andai, sbattendo la porta dietro di me.

Spazio dell'Autrice.

Mi odiate vero? Beh, in un certo senso me lo meriterei. Però era inevitabile, non credete? Ci tenevo che questo capitolo fosse visto dal punto di vista di Draco per spiegare bene come si sente: non avrebbe avuto alcun senso che si sentisse preso in giro per una cosa del genere, come gli dice giustamente Hermione fra loro in quel mese non c'era nessun tipo di sentimento, solo sesso, e lui era il Principe delle Serpi!! Cioè, di certo non un moralista, nè tanto meno uno con gli scrupoli. No, il problema di Draco è che si sente umiliato. Hermione l'aveva fregato. E sente anche che si sbagliava sulla Granger, che alla fine non era così diversa dalle ragazza a cui era abituato lui. Spero di aver sufficientemente chiarito il punto di vista del nostro biondo preferito.
Il prossimo dunque sarà il penultimo capitolo, e penso che mi odierete ancor di più xD Ma il vero amore non è quello sofferto? ^^
Vi lascio, che tra pochissimissimo devo andare!!
Ringrazio vivamente chi ha recensito, ovvero:

Ili91
mv3028
_Polla_
annuxiaaa
hope_dreams_love
Iris92
PetitevaleriE
Hollina
musicmylife
Rima_Brandon
Sweet Me
Rituzza_95
fede72
kiamilachan

Infine ringrazio tutti quelli che hanno letto!!

That's all folks!

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Capitolo 36
*** Ma che volevo quello sbagliato. ***


Hello folks!! In questi giorni sono stata via e ora sono di super mega iper fretta!!! Non potete immaginare! Perciò vi lascio il penultimo capitolo che poi devo scappare!! Ps: questo chap è NC17
Enjoy the chapter!

Non andai a pranzo, quel giorno. Filai dritta in camera mia, e mi ci chiusi per tutta la giornata. Era successo l’inevitabile. Draco aveva scoperto tutto. E l’aveva presa peggio di quanto pensassi. Sapevo che non ne sarebbe stato felice, chi avrebbe fatto il contrario? Ma avevo sperato che si concludesse tutto con un elogio alla mia insospettabile vena Serpeverde, una risata davanti ad un bicchiere di FireWhisky e le prese in giro degli altri. Invece, Draco se n’era andato, deluso, offesso. Sofferrente. E io mi sentivo terribilmente vuota. Non riuscivo a sentirmi in colpa: se non fosse successo quello che è successo io non avrei vissuto quei fantastici mesi. Perciò, mi sentivo semplicemente svuotata, del tutto. Insignificante. Senza Draco, ormai mi sentivo insignificante. Un sorriso amaro mi dipinse il volto, a quel pensiero. Eppure era così. Non riuscivo a capacitarmi di quello che era successo. Non era nemmeno così chiaro. Draco mi aveva lasciato? Sì, no, forse, probabilmente. Il doloroso nodo allo stomaco e la voglia di piangere mi suggeriva che sì, mi aveva lasciato. Così com’era iniziata, era finita. Non del tutto forse. Dovevamo chiarirci meglio, parlare con più calma, con più lucidità. Come si erano sistemate le cose con Harry, a suo tempo, si sarebbe sistemato tutto anche con Draco. O almeno, cercavo di convincermene con tutta me stessa.
Verso l’ora di cena un gufo picchiettò alla mia finestra. Andai ad aprire e il rapace mi posò sulla scrivania una pergamena dalla calligrafia inconfondibile.

Hermione, vediamoci ai portici vicino l’aula di Trasfigurazione, anche se non hai voglia di parlare, voglio stare un po’ con te.
Ti voglio bene.

                                                                                                     Blaise.

Sì, avevo un’impaziente voglia di vederlo. Sapevo che se c’era qualcuno che in quel momento poteva aiutarmi, era proprio lui. Presi frettolosamente il mantello e sgattaiolai fuori dalla Sala Comune. Mi diressi verso i portici con lo sguardo basso e il passo veloce, desiderosa di poter abbracciare Blaise, sfogarmi, piangere, e sentire il suo calore e le sue parole dolci. Appena lo vidi appoggiato ad una colonna gli corsi letteralmente incontro. Il moro mi accolse fra le sue braccia facendomi appoggiare delicatamente il viso al suo petto, mentre mi stringeva e mi cullava teneramente. Le lacrime che in quel pomeriggio non avevo avuto il coraggio di versare cominciarono a sgorgare silenziosamente. Lui se ne accorse e mi alzò il viso. Tirò fuori dal mantello un fazzoletto bianco e con dolcezza mi asciugò il volto.
“Vieni sediamoci Mione…” mi disse indicando il muretto dietro di noi. Annuii placidamente e mi sedetti con un sospiro.
“Draco ti avrà già raccontato tutto immagino…” mugugnai dopo qualche istante di silenzio. Il moro fece cenno di sì con il capo.
“Ma io preferisco sempre ascoltare tutte le versioni prima di trarre conclusioni…non esistono verità assolute…” mi rispose con un sorriso incoraggiante.
“La vita è una questione di punti di vista…” ribattei con amarezza le parole che avevo sentito da Draco.
“Sì, e io ora voglio sapere il tuo…” replicò con tono dolce. Io sospirai nuovamente.
“Beh non penso che Draco abbia particolarmente sconvolto la versione dei fatti…alla festa dei Grifondoro Lavanda mi ha fatto ubriacare, poi mi ha fatto giocare a “Obbligo, Giudizio o Verità”, e quando ho perso, come punizione mi ha detto che sarei dovuta andare a letto con Malfoy. Quando successe non ero in possesso delle mie facoltà mentali, e la mattina era ormai troppo tardi. Ho rischiato di uccidere Lavanda, fra l’altro. Ma non avrebbe risolto gran chè; avevo solo due possibilità: subire la dolorosa punizione o portarmi a letto Draco. Sai che io sono una troppo orgogliosa per arrendersi senza lottare, anche se quella battaglia era assurda. Ho fatto quanto mi era capace per riuscirci, e alla fine, ce l’ho fatto. Non avrei mai pensato che poi sarebbe potuto nascere qualcosa…comunque, il mese del gioco, fra me e Draco c’era solo sesso, e se devo essere sincera con te Blaise, la prima volta che sono andata a letto con Dra, pensavo a tutto tranne a quella stupidissima penitenza! Ma non posso pentirmene…affatto. Perché senza tutto questo, io non avrei conosciuto né Draco, né te, né tutti gli altri. E voi…beh voi mi avete reso la vita più speciale di quanto poteva essere” raccontai mentre gli occhi mi brillavano un poco. Bla incrociò il mio sguardo e mi fece una carezza leggera.
“Capisco, ovviamente…” disse quasi in un sospiro mentre mi stringeva un po’ più forte a sé. Mi coccolò appena prima di ricominciare a parlare.
“Anche io voglio essere sincero, Hermione. Da te, anzi più precisamente dai Grifondoro, una cosa del genere non me la sarei mai aspettata. Ma, se fossi stato al posto di Draco, non avrei pensato neanche un secondo a rimanere offeso, deluso o quant’altro. Tu sei stata costretta, lo so bene, so bene anche che all’inizio era solo sesso e che è grazie a quel gioco che è nata questa eccezionale storia. Ma Draco non è me. Draco ha un carattere particolare, quasi insostenibile. E’ fatto così, non c’è da prendersela. Lui non riesce ad accettare di essere stato…come dire…battuto da te” mi spiegò senza smettere di accarezzarmi i capelli. Io lo guardai interrogativo.
“Battuto da me?” chiesi dubbiosa. Lui annuì.
“Sì, è corretto. Vedi, le prime volte, Draco è stato spinto ad averti, dal fatto che credeva di sopraffarti, di sconfiggerti. Se te ti concedevi a lui era come se ti arrendessi, e appunto credeva di vincere. Siete sempre stati in competizione su tutto, e lui per la prima volta credeva di aver trovato il modo di batterti una volta per tutte. Perciò, quando è venuto a sapere che in realtà sei stata tu ad usarlo…beh il suo smisurato orgoglio ne ha risentito terribilmente. Ne soffre. Lo so, sembra pazzesco, ma è di Draco Malfoy che stiamo parlando…” rispose mantenendo il tono basso e calmo. Io rimuginai lentamente sulle sue parole. Sì, effettivamente era pazzesco, ma era molto da Draco. Lui non era di certo come tutti gli altri, anzi era unico, nel bene e nel male. Avrei dovuto immaginarmi un ragionamento del genere, era più che logico. Ci odiavamo. Ma ora pensavo che non avesse più importanza. Che potesse passarci sopra. Mi ero solo illusa se credevo di essere diventata almeno un minimo, un’eccezione per Draco.
“E…c’è dell’altro” continuò dopo poco Blaise lasciando vagare lo sguardo verso il cielo stellato.
“Diciamo che Draco stava un po’ sottovalutando la situazione…lui si stava già interessando a te nei mesi del contratto. Vedi, devi capire bene il punto di vista di Dra: lui è sempre stato abituata ad essere completamente idolatrato, qualunque ragazza farebbe follie per un suo sguardo, nessuna gli direbbe mai di no, figuriamoci se si permetterebbe di rispondergli a tono o sfidarlo. Tutte pronte a soddisfarlo, ai suoi ordini. Per questo erano anni che Draco non aveva una ragazza fissa. Nessuna era abbastanza per essere la sua ragazza, se voleva qualcuna da farci sesso poteva cambiarla ogni sera…ma poi…beh, poi sei arrivata tu. L’ultima persona al mondo alla quale avrebbe mai pensato. Forse, se non fossi stata amica di Potter, stareste insieme da tempo. Tu sei tutto quello di cui lui ha bisogno: una ragazza forte, intelligente, indipendente, sempre pronta a tenergli testa, a prenderlo a pugni se serve…e lui questo aveva cominciato a capirlo da quando tutti i giorni passavate del tempo insieme. Insomma, ti credeva unica…per questo scoprire la faccenda l’ha fatto rimanere così male…” spiegò cercando di tenere un tono tranquillo. Io sbattei fortemente le palpebre. Più ascoltavo Blaise più mi rendevo conto di quanto non riuscivo a capire Draco, non ancora almeno. Lui era un misteso, così imprevedibile, così complicato. Un enigma. Eppure una cosa mi era chiarissima: ero stata una sciocca.
“Quindi Bla tu dici che…Draco ci tiene a me?” chiesi con insicurezza, quasi balbettando. Lui mi lanciò uno sguardo interrogativo.
“E’ ovvio Hermione…potrei azzardare di più. O almeno, potevo farlo prima di oggi…” rispose il mio migliore amico. Fui io questa volta a guardarlo interrogativa.
“Cosa vuoi dire?” domandai incerta. Lui sospirò.
“Beh, anche se lui non l’avrebbe mai ammesso, io ero quasi certo che si fosse…innamorato di te. Forse non quell’amore che si legge nei romanzi, di quelli così profondi da dedicargli vita e morte. Per Draco amare è molto difficile. Anche per il fatto che, come la maggiorparte di noi del resto, ha un controllo quasi inverosimile dei sentimenti. Lo so, sembra brutto e cinico da dire, eppure noi riusciamo ad accendere e spengere i sentimenti come interruttori. Non giudicarci, però. E’ la vita che ci ha insegnato questo. Una vita che ci ha dato non poche sofferenze. Per questo, appena vediamo che un sentimento ci può far soffrire, puff, lo facciamo sparire…non penso comunque che Draco abbia smesso di tenere a te…ha solo bisogno di tempo per…capire. Non ti garantisco nulla comunque…con Dra non c’è mai niente di certo” ribattè ancora una volta sorprendendomi. Gli accarezzai il viso con dolcezza.
“Siete davvero incompresi…” commentai con un sorriso stirato. Blaise si aprì in una risata cristallina.
“Lo so…” replicò sempre con le risa sulle labbra. Abbassai lo sguardo con fare afflitto.
“Mi dispiace, davvero…per tutto quello che è successo, e del fatto che Dra potrebbe soffrire a causa mia. Purtroppo, non potevo controllare quella situazione. Per me è stata una scelta obbligata, della quale come ti ho già detto non mi pento affatto. Capisco Draco, ma lui deve anche capire me: non è colpa mia. Non è colpa di nessun dei due, in realtà. Fosse per me la cosa sarebbe già archiviata. Se a lui serve tempo, beh lo avrà. Ma sinceramente…ho paura di perderlo. E anche io non voglio soffrire” dissi mordicchiandomi le labbra con fare nervoso. Sentii il suo abbraccio farsi più forte.
“Ti capisco Hermione…vorrei darti qualche certezza, qualunque cosa…” rispose quasi in un sussurro.
“Puoi farmi un favore se vuoi…” ribattei arricciando appena la bocca. Lui annuì.
“Dimmi…” mi esortò a parlare.
“Potresti parlargli…tu sei l’unico che Draco ascolta davvero…potresti almeno fargli capire…il mio, di punto di vista” replicai a mia volta.
“Certo Mione, avevo già pensato di farlo…”
Io e Blaise rimanemmo abbracciati per non so quanto tempo. Lui mi cullava lentamente, con dolcezza, come si cullava qualcosa di estremamente prezioso. Cercava di darmi conforto con le sue carezze, e io ero felice che lui mi avesse capito, che quel mio amico ormai indispensabile mi supportasse, mi stesse vicino. Mi sentivo così fortunata fra le sue braccia. E specialmente…mi sentivo molto meno vuota.

                                                                                     *

In quei giorni era difficile abituarmi al fatto che Draco m’ignorava. A parte qualche sguardo furtivo e ovviamente spacciato per casuale, non ci parlavamo, né incontravamo, né nient’altro. Era una situazione completamente nuova, quanto irritante. Il supporto di Blaise e degli altri amici Serpeverde comunque mi davano un po’ di conforto. Ebbi molto tempo per riflette in quei giorni. Riflettere su tutto quello che era successo, sui mesi che avevo trascorso su Draco, e su quello che sarebbe potuto succedere. Scenari immaginari si susseguivano nella mia mente, e alcuni non erano affatto incoraggianti.
Non raccontai a Harry la storia per intero, cavandomela con un semplice “non mi va di parlarne”, e sviando ogni suo tentativo di estrapolarmi informazioni a riguardo. Nonostante questo comunque, la sua presenza mi era molto d’aiuto. Cercava di starmi vicino il più possibile per non farmi pensare a Draco, ce la metteva tutta per distrarmi e farmi ridere. Anche se la finale di Quidditch era ormai alle porte e lui cercava di concentrarsi anima e corpo su quella, mi riempiva di attenzioni, come a colmare il vuoto lasciato da Draco. Il giovedì sera, dopo l’ennesimo rifiuto di scendere a cena, Harry si era presentato in camera mia con un piatto di roast beef e patate arrosto, un sorriso smagliante sulle labbra e l’aria un po’ stanca.
“Gli allenamenti ti stanno distruggendo…” commentai mentre il moro si sedeva sul letto con me, e io cominciavo a mangiare senza entusiasmo.
“Eh sì, effettivamente sono faticosi…ma ne varrà la pena, fidati…” ribattè facendomi l’occhiolino. Io gli sorrisi e per un po’ mi fece mangiare in silenzio, senza disturbarmi. Quando ebbi finito la carne fece un sospiro incerto.
“Allora…sei proprio sicura di non volermi raccontare cosa è successo?” mi chiese con tono insicuro. Io lo fissai negli occhi smeraldini per qualche istante, poi posai la forchetta e il piatto sul comodino, tirando un forte respiro.
“Mettiti comodo e cerca…beh cerca di non svenire” lo preparai psicologicamente. Lui sorrise divertito mentre si sedeva accanto a me, appoggiando la schiena sulla spalliera del letto.
“Dopo aver saputo di te e Malfoy, sono preparato a tutto…” replicò sarcastico.
“Oh io non ne sarei così sicuro…” risposi a mia volta con sarcasmo. Lui mi guardò inarcando le sopracciglia.
“Non può esserci di peggio…non è proprio possibile…” ribattè, ma il suo tono era morbido, affatto teso. Si era aperto anche lui a nuove filosofie di vita.
“Io aspetterei a dirlo…non dirmi poi che non ti avevo avvertito!”
E così, gli raccontai tutto. La storia di Lavanda, del gioco, e di quello che era successo con Draco, del perché non mi parlava più e di cosa mi aveva detto Blaise. Harry mi guardò in silenzio per tutto il tempo, annuendo con il capo di tanto in tanto. Quando finii di parlare il suo sguardo e la sua espressione erano leggermente sconvolte, ma cercava di mascherare il tutto.
“Effettivamente Mione…avevi ragione. Questo è anche peggio” commentò alla fine, cercando di rimanere ironico. Si sforzava tanto per me, era così adorabile.
“Beh comunque secondo me la sua reazione è stata decisamente troppo eccessiva…insomma, tu sei stata seriamente obbligata, e lui mi sembra proprio l’ultima persona al mondo che può permettersi di prendersela per questo, come se potesse farti la morale…lasciarti così per una cosa del genere…non ti sembra un po’…inaffidabile?” fece Harry guardandomi con una certa intensità. Io sospirai. Come dargli torto. Anche io l’avevo pensato. Capivo Draco certo, ma in effetti era stata seriamente esagerato, senza preoccuparsi del fatto che io ne soffrivo. Ok, Draco Malfoy aveva un carattere impossibile, ed era quello che lo rendeva così dannatamente irresistibile. Ma forse, ne valeva davvero la pena?
“Hai ragione Harry, ma io non so che fare…Bla mi ha detto di dargli tempo…però io…beh ci sto male…” confessai stringendomi a lui. Il moro mi baciò dolcemente in fronte mentre io sentivo che avrei ricominciato a piangere.
“Tranquilla Mione…ci sono io, qui. E ci sarò sempre” cercò di confortarmi il mio migliore amico. Incrociai i suoi occhi di speranza. Già, lui c’era sempre per me. Insieme, avevamo affrontato tutto quello che la vita ci aveva messo contro. Aveva affrontato la morte, perfino. Combattuto fianco a fianco incuranti delle conseguenze, del pericolo, con l’unico desiderio di aiutarci fino alla fine, di supportarci e stare accanto. Sempre. Era stato il mio primo amico. Sempre così premuroso, così dolce nei miei confronti, fin da quando ero una bambina saputella con i capelli cresputi e i denti da castoro. Eravamo cresciuti insieme. Lui stava diventando uomo ormai, con la consapevolezza che c’erano molte probabilità che sarebbe morto troppo presto. E in tutto questo, nonostante tutto questo, eccolo lì, sempre pronto a starmi vicino, ad accorrere in mio soccorso. Il mio eroe. Sì, lui ce l’aveva nel sangue, l’essere un eroe, e fin da subito, era stato il mio. Fu allora che anche io mi chiesi: se si fosse dichiarato prima, cosa sarebbe successo? Cosa mi tratteneva dal preferirlo a Draco, specie in un momento del genere? Malfoy era un presuntuoso egocentrico e insopportabile ragazzo, troppo preso dal suo orgoglio per preoccuparsi di tutto il resto. Harry era buono, gentile, dolce, amorevole, e si dedicava a me con ogni sua cellula. In quel momento un solo pensiero mi balenò in testa.
Era Harry quello giusto.
Il ragazzo ideale. Bello, coraggioso, intelligente, e pronto a fare di tutto per me.
Ci guardammo negli occhi intensamente, lui non poteva sapere quello che stavo pensando, anche se avevo il sospetto che un po’, ci sperasse.
Fu quel pensiero che mi spinse ad alzarmi leggermente e a posare le mie labbra sulle sue, mentre il suo sguardo si faceva incredulo. Lo baciai come non l’avevo mai baciato.
Ogni traccia d’innocenza era sparita mentre gli avvolgevo le mani intorno alla testa e mi stringevo a lui, cercando la sua lingua con la mia. Appena ebbe intuito le mie intenzioni Harry posò una mano intorno alla mia vita e mi avvicinò a sé, facendosi improvvisamente più voglioso. Il bacio si fece passionale, rovente, come non avrei mai immaginato. Mi sedetti a cavalcioni su di lui accarezzandogli il petto tonico. Mi resi conto di avere un bisogno quasi maniacale di certe attenzioni, certi gesti. Gli infilai una mano sotto la camicia mentre lui non la smetteva di baciarmi con foga, accarezzandomi la schiena. La sua mano che era infilata fra i mie boccoli, scese a sbottonarmi la camicetta per cominciare ad accarezzarmi il seno con lentezza disarmante ed eccitante. Nonostante questo riuscivo a percepire la sua urgenza, per troppo tempo placata. Scese lentamente a baciarmi il collo.
Aprii di scatto gli occhi. Osservai la testa mora e scompigliata nella quale tenevo saldamente una mano. Sentii il suo modo di baciarmi e accarezzarmi. Sospirai sotto i suoi tocchi con una convinzione appena riscoperta.
Non era quello che volevo.
Non erano le carezze, i baci, o le attenzioni di Harry quelle che desideravo. Me ne accorsi quando, sceso a baciarmi il collo, mi colsi a pensare “non lo fa come Draco”. Gli sbottonai la camicia cercando di ritrovare familiarità con quei movimenti. Eppure, tutto quello che mi veniva in mente erano paragoni con Draco. Cercai di scacciare quei pensieri, di lasciarmi andare. Alzai il viso di Harry e con avidità trovai la sua bocca. Lo feci rotolare sopra di me, accogliendolo fra le mie gambe. Lui insinuò una mano fra le mie cosce facendomi sospirare di piacere.
Lui mi accarezzava bene.
Ma non come Draco.
Lui mi baciava bene.
Ma non come Draco.
Lui mi provocava piacere.
Ma non come Draco.
Sentii la sua mano premere sulla mia intimità e mi affrettai a sganciargli la cintura e a tirargli giù i pantaloni. Volevo mandare via tutta la lotta interna che si stava creando dentro di me. Volevo smettere di pensare, volevo lasciarmi andare a Harry, che mi amava, che era così perfetto. Mi sfilò le mutandine con fretta, ormai era al limete della sopportazione. Infatti mi penetrò con decisione, strappandomi un gemito di piacere. Ma io continuavo a pensare. Non riuscivo a smettere. Tutti i momenti passati con Draco mi tornarono in mente. Tutte le volte che avevamo fatto l’amore. Ogni volta speciale, ogni volta come se fosse la prima. Non c’era niente di paragonabile a Draco. A quel ragazzo imperfetto, egocentrico, isterico, narcisista e presuntuoso. A quel ragazzo affascinante, brillante, astuto, ambizioso, spensierato, forte, deciso.  A quel ragazzo che mi aveva fatto capire e vedere la vita da un’altra prospettiva, facendomi apprezzare piaceri e sapori che non sapevo nemmeno esistessero. A quel ragazzo che mi aveva aperto un mondo fantastico. A quel ragazzo che nonostante tutti gli innumerevoli difetti, non sapevo dire di no.
A quel ragazzo del quale mi ero innamorata.
Perdutamente. Senza possibilità di tornare indietro. Me ne resi conto in quel momento, mentre facevo l’amore con Harry. Avevo avuto bisogno di quello per capire.
Capire che potevo avere il ragazzo giusto.
Ma che volevo quello sbagliato.

Spazio dell'Autrice.

Un commento super veloce perchè davvero non posso trattenermi in alcun modo (cosa che mi addolora non poco!!). Bene, questo è il penultimo capitolo, e vediamo un Hermione che si lascia ad Harry, capendo però che è Draco quello che vuole (e meno male!! Sennò Granger eri proprio stupida!!) Diciamo che ci tenevo a farle fare questo confronto, a farle credere di volere Harry quando in realtà stava solo cercando il rimpiazzo di Draco perchè non riusciva a farne a meno. Domani sera parto, vado due giorni a Siena, e torno domenica verso l'ora di pranzo. Perciò entro domenica sera avrete, ahimè, l'ultimo capitolo! (oh mio dio non riesco ancora a crederci, sta proprio per finireee!!) Il continuo comunque non si farà attendere molto, anche se comincerà la scuola e capirete che i miei ritmi saranno un po' più lenti. Un'altra cosa: questo capitolo l'ho scritto in neanche due ore, una cosa assurda, perchè ho davvero i minuti contati, e non ho assolutamente il tempo di ricontrollarlo ora, m'impegnerò domani a dargli comunque un'occhiata. Siate clementi quindi con eventuali errori di battitura o altro.

Ringrazio con il cuore le fantastiche 35 persone che hanno commentato il capitolo precedente!! Semplicemente vi amo!!

E infine un grazie a tutti quelli che hanno letto!

That's all folks!

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Capitolo 37
*** L'unica storia degna di essere vissuta. ***


Hello folks!! Non ci posso credere, sono così emozionata!! Questo è, ebbene sì, l'ultimo capitolo. E' stato emozionante scriverlo, specie mettere la parola fine in fondo. E' stato anche difficile. Questa è la prima storia che ho scritto in cui sento di aver realizzato tutte le mie aspettative, di aver messo tutto alla perfezione, e di essermi realizzata più che mai. In questa storia c'è una parte di me, un pezzo della mia anima, come una specie di Horcrux, che io costudirò con amore e dedizione. Domani rientro a scuola, perciò in realtà questo capitolo segna la fine anche delle vacanze ^^ E l'ho postato il giorno 13 *-* Insomma, è tutto perfetto! Perciò, vi lascio alla lettura!
Enjoy the last chapter! 



Mi svegliai nel bel mezzo della notte. Harry era ancora adagiato accanto a me, addormentato. Sospirai scostandogli delicatamente i capelli dal viso. Lo vidi aprire gli occhi piano piano e sorridermi dolcemente. Si alzò appena e io lo guardai desolata. Lui intuì il mio sguardo e si fece più perplesso.
“Mi dispiace Harry” sussurrai appena, abbassando gli occhi. Lo sentii sospirare. Aspettò un po’ prima di parlare.
“Lo ami, non è vero?” mi chiese con un pizzico di delusione. Io annuii.
“Si, lo amo” acconsenteii guardandolo nuovamente negli occhi. Harry si aprì in un sorriso amaro.
“Lo sapevo…ma ero troppo preso…beh dalla speranza per ammetterlo…” rispose facendo spallucce.
“Scusami Harry, scusa davvero…sono stata egoista, ma credevo davvero che…che dovevi essere tu il ragazzo per me. Non riesco a dimenticarlo però. Non riesco a non pensare a lui” ribattei coprendomi con il lenzuolo, il freddo che cominciava a farsi sentire. Mi sentivo davvero una persona spregevole, in colpa per aver illuso il mio migliore amico, di essermi quasi approfittata di lui e del suo amore. Eppure anche di questo non potevo pentirmi. Ora le mie idee erano più chiare che mai. Volevo Draco, lo volevo come non mai. Senza ripensamenti, senza bugie, senza sotterfugi. Solo io e lui.
Harry annuì arricciando le labbra.
“Forse…non è ancora il momento per noi” disse alzandosi dal letto.
“Già…” commentai mentre il moro si rivestiva velocemente. Forse sarebbe venuto un momento per me e Harry, se fosse stato paziente, se il destino avesse voluto. Ma ora non potevo proprio pensare ad altro, dopo aver provato a scacciare Draco dalla mia testa, era tornato più insistente che mai, più nitido che mai. In quell’istante era la notte con il mio migliore amico che volevo dimenticare, o che forse, avevo già dimenticato.
Harry mi rivolse un ultimo sguardo, poi con un cenno della mano e un sorriso mi salutò e uscì dalla mia camera.

                                                                                *

“Nervoso Draco?” mi chiese Blaise dandomi una pacca sulla spalla, come a scrollarmi per avere la mia attenzione.
“Nervoso?! Non vedo perché dovrei esserlo…” risposi impassibile, facendo una smorfia incurante.
“Forse perché fra neanche un’ora giochiamo la finale di Quidditch contro il Polli?” continuò il mio migliore amico appoggiando la schiena al tavolo e stendendo le gambe. Eravamo già nella Sala Grande. Per quel giorno avevamo rinunciato alla nostra entrata trionfale, volevamo rilassarci quando la Sala non era ancora affollata e goderci lentamente lo sgorgare degli studenti emozionati e preoccupati. Leggere l’ansia e la sofferenza negli occhi dei giocatori di Grifondoro era un toccasana per lo spirito pre-partita.
“Mio caro Blaise, la ragione che mi hai appena spiegato mi fa solo pensare a come li annienteremo, ma non mi procura il ben che minimo nervosismo” ribattei con ovvietà alzando gli occhi al cielo. Bevvi un sorso di caffè mentre Bla sogghignava.
“Beh anche io sono determinato, ma non posso nascondere un po’ di emozione…è la nostra ultima occasione in fondo…se, per pura fortuna ovviamente, non dovesse andare come speriamo…” fece il mio migliore amico con un pizzico di tristezza.
“Ehi ehi frena!! Noi siamo troppo bravi per farci rovinare i piani dalla fortuna, hai capito? Non esiste. Noi vinceremo, o moriremo provandoci!” esclamai con tono solenne cercando di rinvigorire e caricare al massimo il moro. I suoi occhi cobalto cominciarono a luccicare. Mi strinse la mano con entusiasmo.
“Li faremo vergognare di essere venuti al mondo!” rispose a sua volta euforico.
“Più di quanto la vita non lo faccia già da sola” replicai con sarcasmo facendo scoppiare Blaise in una fragorosa risata. Io sorrisi e sorseggiai un altro po’ di caffè. Passammo qualche minuto in silenzio mentre ci beavamo di un po’ di sana tranquillità.
“Draco…” mi chiamò di nuovo Bla. Io mi voltai e incrociai il suo sguardo incerto e un po’ malinconico.
“Che mi dici di Hermione?” domandò guardandomi più intensamente. Sentii una spiacevole stretta allo stomaco. Hermione. Era quasi una settimana che non le parlavo. Ferito, offeso, umiliato. Troppo orgoglioso per ammettere che mi mancava. Troppo testardo per ammettere che non ne valeva la pena. La guardavo starsene con i Grifondoro, come una volta. Gli occhi spenti, colpevoli. Colpevoli di una colpa che non era sua, ma che io sentivo tale. Ricambiai Blaise di uno sguardo silenzioso e lui sospirò.
“Non vedo perché dovete continuare a farvi entrambi del male!! Te ne ho già parlato Dra, e l’ho detto anche a lei: tu hai le tue ragione, ma anche lei ha le sue. Volevi del tempo, beh ne è passato. Non dirmi che vuoi buttare all’aria l’unica storia degna di essere vissuta qui dentro per quello stupido inconveniente!! Il tuo orgoglio ormai dovrebbe essere più che risanato!” mi disse prendendomi per il braccio. Continuava a fissarmi con decisione, eloquente, e io mi lasciai andare ad un sospiro. Aveva ragione, anche se non potevo ammetterlo a voce alta.
“Pensi davvero quello che hai detto?” chiesi lentamente, dopo qualche istante di silenzio. Lui annuì vigorosamente con il capo.
“Lo sai che lo penso davvero, e sai anche che è lo stesso per te…” rispose con un sorriso. Io sospirai di nuovo. Era dura accettarlo, ma messo sul piatto della bilancia, era probabilmente più dura andare avanti così. Inutile girarci intorno: nessun dei due ci guadagnava da quella situazione, tutto il contrario.
“Potrà anche essere vero quello che dici Bla, ma ora devo solo concentrarmi sulla partita. Non ho tempo di pensare alla Granger” ribattei tornando al mio caffè. Bugia, era una bugia. C’era sempre un po’ di posto per Hermione. Per quella ragazza testarda, orgogliosa, impertinente e saccente che pareva essere l’unica ad avere le carte in regola per farmi perdere la testa. Blaise non insistette oltre, come al solito sapeva esattamente qual’era il momento per infierire e quello per lasciarmi crogiolare nei miei pensieri. Sapeva che ero orgoglioso, e non stupido. Mi serviva solo il tempo di abituarmi. La Sala piano piano cominciava a popolarsi, e molti, specialmente ragazze, riservarono a me e al moro sorrisi e frasi d’incoraggiamento. Finalmente si degnarono di arrivare anche Theodore e tutti gli altri membri della squadra, accompagnati da Pansy e Daphne già vestite e pronte a fare un tifo sfrenato. Entrambe ci dettero un bacio sulla guancia e Theo ci riservò due pacche sulle spalle decisamente vigorose.
“Ragazzi, ci siamo finalmente!! Dobbiamo essere caricati al massimo per distruggerli!” esclamò con entusiasmo il moretto sedendosi in mezzo a noi.
“E lo siamo, fidati” rispose Blaise con un sorriso euforico. Nessuno a quel tavolo sembrava osare avere anche solo una piccola e minuscola incertezza sulla nostra vittoria. Tutti erano allegri e grintosi come se avessimo già la coppa in tasca. E forse sarebbe stato proprio questo atteggiamento a permetterci di aggiudicarcela.
“Voglio vedervi sputare sangue piuttosto di vincere, sono stato chiaro?!” feci io con tono da vero leader. Tutti annuirono entusiasti. Proprio in quell’istante fecero il loro ingresso nella Sala i giocatori di Grifondoro. In testa a tutti Potter, completamente impassibile, e al suo fianco Weasley, tremante come una foglia e con la paura dipinta sul volto. Le mie labbra si atteggiarono ad un ghigno quasi diabolico.
“Ehi Weasel, puoi goderti questi minuti con tranquillità, non vi abbiamo ancora stracciato, ricordi?” lo schernii mentre le Serpi si aprivano in una risata divertita. Il rosso mi riservò uno sguardo indigniato e un ringhio.
“Vai all’inferno Malfoy!” ribattè con un gesto stizzito e offeso.
“Ci stiamo per portare voi!” risposi facendo alzare l’applauso dei miei compagni di casa. Potter trascinò via Weasley senza nemmeno degnarmi di uno sguardo. Ormai la Sala era gremita e la tensione era palpabile quanto l’euforia di coloro che si sarebbero limitati solo a tifare. Voltai lo sguardo verso il portone centrale e vidi entrare, finalmente, Hermione. Sguardo spento e capelli raccolti come sempre, portava la maglia con lo stemma di Grifondoro sul petto e il mantello sulle spalle. Non sembrava essere entrata nello spirito della partita, anche se rivolse qualche sorriso e parola d’incoraggiamento ai suoi amici. Si sedette davanti a Potter senza alzare lo sguardo. Senza degnarmi di attenzioni. Sbuffai seccato. Era terribilmente irritante, specialmente se pensavo che ero stato io a far scatenare il tutto. Tornai a concentrarmi su Blaise e Theodore che parlavano animatamente di alcuni schemi.
“Ehi voi due, calmi. L’unico schema deve essere fargli più male possibile” feci io con sarcasmo.
“Mi piace!!” esclamò il mio migliore amico battendomi il cinque.
“Concordo, è un grande piano” annuì Theodore ghignando.
“Ragazzi, vincete e facciamo uno spogliarello nella Sala Comune!” sbraitò Pansy ridendo insieme a Daphne mentre metà della Sala Grande si girava nella loro direzione, Grifondoro compresi, la maggiorparte con sguardi sognanti.
“VINCEREMO A COSTO DELLA VITA!!” urlarono Bla e Theo alzandosi in piedi mentre tutti scoppiarono in risa quasi convulse. Io scossi il capo divertito.
“Per la cronaca, io non ho bisogno di vincere una partita per far spogliare una donna…premesso che le ho spogliate entrambe!” commentai con fare arrogante.
“Draco tu non fai testo…” ribattè il mio migliore amico facendo come per scacciarmi con la mano. Alzai gli occhi al cielo e poi notai come i Grifondoro fossero ancora più intimoriti dal nostro entusiasmo e dalla nostra sfacciataggine. Sorrisi malignamente.
Lanciai uno sguardo all’orologio e mi alzai in piedi.
“Forza gente, andiamo a prepararci ad annientare i Polli!” esclamai con tono volutamente alto, facendo cenno a tutti di alzarsi. Tutta la squadra di Quidditch mi affiancò e ci avviammo con passo trionfale fuori dalla Sala. Mi voltai appena indietro riuscendo a beccare lo sguardo di Hermione rivolto verso di noi. Lo distolse appena incontrò il mio e io feci altrettanto, cercando di scacciare dalla mente i suoi occhi e tutti i ricordi. Dovevo pensare solo alla partita.
Arrivati nello spogliatoio per indossare le divise da Quidditch, l’euforia e la tensione erano alle stelle. L’unico impassibile ma determinato rimanevo io, che però lasciavo scorrere l’esaltazione sapendo che poteva solo esserci d’aiuto. Quando ormai eravamo tutti pronti feci ripassare tutti gli schemi che avevamo studiato e poi guardai i ragazzi negli occhi uno ad uno.
“Non avete bisogno di discorsi d’incoraggiamento. Specie dopo la proposta di Daphne e Pansy” dissi con iniziale ironia facendo ridacchiare tutti.
“Perciò andiamo in campo, prendiamo quella fottuta coppa che ci doveva già appartenere, e prepariamoci ai grandi festeggiamenti!” esclamai mentre tutti applaudivano e fischiavano. Blaise mi venne incontro e mi abbracciò lievemente.
“Sei tutti noi, Capitano” mi disse con il sorriso. Io annuii quasi solenne.
“Forza, abbiamo dei Polli da far diventare ancora più insignificanti!” risposi indicandogli la porta con un gesto del braccio. Qualche altro minuto d’incoraggiamento reciproco e ci avviammo verso il campo da Quidditch. Sentimmo chiaramente la confusione che proveniva dagli spalti. Feci un grosso respiro prima di attraversare l’entrata. Uno scroscio assordante di urla e applausi invase lo stadio. Ghignai compiaciuto mentre, come era mio solito fare, m’inchinavo borioso. Lanciai curioso uno sguardo ai divertenti striscioni che mi dedicavano sempre molte ragazze. Uno di questi diceva: “Il Principe Azzurro su un cavallo bianco? Io voglio Draco Malfoy su un manico di scopa!”. Un altro che mi soddisfò non poco recava la scritta: “Perché Potter è bello, ma Malfoy è meglio!”.
Ci alzammo in volo cominciando un po’ di riscaldamento. Io mi misi a svolazzare lungo tutto il campo e più che altro a farmi ammirare. Mi fermai abbastanza in alto da osservare i giocatori in campo. Anche i Grifondoro avevano fatto il loro ingresso. Così, involontariamente, mi cadde lo sguardo sulla loro tifoseria. Fu praticamente automatico per i miei occhi trovare Hermione, appoggiata al bordo degli spalti, che, con mia grande sorpresa, mi guardava. Non distolse lo sguardo quando s’incrociò con il mio, e fui realmente stupito nel vederla sorridere. Mi mimò con le labbra un “buona fortuna” e in quel momento sentii come se tutti i muri che mi ero costruito intorno, dopo la delusione che mi aveva dato, crollassero uno dietro l’altro. Il vivido ricordo di quel bacio dato lì, allo stadio, davanti a tutti, mi si parò davanti agli occhi, e io non riuscii ad evitare di ricambiare il suo sorriso. In quel momento, vidi i suoi occhi tornare a brillare. E per me, fu come se avessi davvero già vinto.
Madama Bumb ci richiamo con il fischietto e ci mettemmo in posizione per l’inizio della partita. Tornai a concentrarmi intensamente sul Quidditch e lanciai uno sguardo quasi omicida a Potter che ricambiò pienamente. Dopo il fischio dell’insegnante di Volo, la partita iniziò.
Mi librai immeditamente verso l’alto per avere una visione completa e scovare il boccino. Intanto sotto di me gli altri giocatori si battevano quasi con odio, senza remore né scrupoli. Al primo goal dei Serpeverde la tifoseria verde e argento scoppiò in urla di gioia. Feci un senno d’assenso a Blaise (che aveva segnato) e tornai a concentrarmi sul mio scopo. Cominciai a girare intorno al campo osservando attentamente ogni punto che mi si parava davanti agli occhi. I Grifondoro pareggiarono, poi passarono in vantaggio, poi segnammo di nuovo noi, altre tre volte. Il tempo scorreva, la partita andava avanti senza nessuna esclusione di colpi, ma sia io che Potter ci eravamo ormai estraniati del tutto, troppo concentrati sulla ricerca del boccino d’oro per guardare gli altri, sentire il commento o gli applausi. Mi abbassai lentamente, passai fra le aste degli anelli, guardandomi quasi febbrilmente intorno. Passai accanto a Potter e gli lanciai uno sguardo di sfida. In quel momento Blaise segnò di nuovo e mi concessi di buttare un occhio al tabellone: eravamo 100 a 60. Il vantaggio era buono, ma non abbastanza da salvarci se Potter avesse agguantato il boccino. Così tornai a concentrarmi e aguzzai la vista. I minuti scorrevano e quella dannata pallina dorata non si degneva di farsi vedere.
Finalmente, mentre sorvolavo dall’alto il campo, un putino d’oro vicino ad una colonna attirò la mia attenzione. Senza attendere nemmeno un millesimo di secondo sfrecciai in direzione del boccino come una saetta. Sia gli spettatori che Potter si accorsero del mio movimento e quest’ultimo si diresse verso di me a tutta velocità. Ma io ero in vantaggio. Vidi il boccino sfrecciare verso il basso, poi verso destra, e lo seguii come la sua ombra, anche se quei movimenti favorirono Potter. Ci trovammo fianco a fianco con il boccino proprio davanti a noi, e non ci pensai due volte a strattonarlo per farlo andare fuori strada. Il Grifondoro traballò quel tanto che mi servì per allungare la mano e afferrare indisturbato il boccino d’oro. Lo alzai al cielo mentre uno scroscio di urla acute e intense invase tutto il campo. La tifoseria di Serpeverde cominciò a saltare, applaudire, sbraitare, mentre i giocatori mi venivano incontro. Scesi dalla scopa e il primo a saltarmi praticamente addosso fu Blaise. Mi strinse cominciando a urlare di tutto. Anche gli altri mi accerchiarono e Theodore si unì al mio migliore amico.
“Ce l’abbiamo fatta, ce l’abbiamo fatta!! Siamo i campioni!!” esclamò mentre lui e Bla mi tiravano su per un giro trionfante intorno al campo. Dopo altri minuti di congratulazioni e festeggiamenti, senza dimenticare di sfottere i Grifondoro, Potter in primisi, Madama Bumb venne a congratularsi con me e a chiedermi di restituirle il boccino. Io gettai un veloce sguardo agli spalti rosso-oro dove vidi Hermione che non sembrava particolarmente avvilita e sorrisi fra me e me.
“Senta Professoressa…non è che potrei tenerlo fino alla cerimonia?”

                                                                                         *

Mi chiusi la porta di camera mia dietro le spalle. I Serpeverde ci avevano sconfitto, come avevo immaginato. Non riuscivo comunque ad essere dispiaciuta. Altre volte li avevamo battuti, e quando avevo incrociato Blaise e gli altri per le congratulazioni, i loro volti felici ed euforici mi avevano impedito in tutti i modi di avvilirmi. Ero contenta per loro. Lo sguardo mi cadde involontariamente sulla foto che avevo sul comodino, la foto del Pigiama Party, dove dormivamo tutti insieme. Sorrisi con gioia imbattendomi in quei ricordi così meravigliosi. Sì, i Serpeverde avevano un mucchio di difetti, ma avevano reso la mia vita speciale, ed ero contenta per loro.
La mia attenzione si focalizzò sulla figura di Draco. Ci eravamo scambiati uno sguardo e un sorriso, e io avevo assaporato di nuovo quell’idilliaca sensazione di leggerezza e gioia che tante volte mi aveva regalato. Quando si era trovato testa a testa con Harry, avevo inconsciamente sperato che arrivasse prima lui. E quando aveva alzato il boccina al cielo avevo dovuto trattenere un urlo di felicità.
Scossi il capo come per cercare di riconcentrarmi sul presente. Aprii l’armadio e cominciai a scorrere i vestiti eleganti di cui mi aveva fornito Daphne. La maggiorparte, anche se eleganti, erano da festa e non da sera. Poi uno catturò la mia attenzione. Era nero, con una gonna di chiffon stretta in vita che poi si andava ad allargare, lunga fino sotto il ginocchio e smerlata di pizzo. Il corpetto era attillato con dei ricami neri e sopra c’era un coprispalle del medesimo colore che però lasciava scoperta tutta la scollatura. Sorrisi e lo tirai fuori, poi andai in bagno e dopo essermi fatta una doccia lo indossai con cura. Decisi di acconciare i capelli legandoli dietro e lasciando qualche boccolo ricadere sulla schiena e sul viso. In quel momento però mi venne in mente una cosa. Andai velocemente in camera mia e tirai fuori da un cassetto una scatolina di velluto nera. L’aprii e la bellissima spilla che Blaise mi aveva regolato per Natale brillò alla luce. Con un ampio sorriso andai allo specchio per aggiustarmela nei capelli. Rimasi sorpresa dell’effetto ancora più splendido che faceva. M’infilai un paio di decolletè nere e mi passai un po’ di cipria, un filo di matita e un’ombra di rossetto chiaro. Scesi in Sala Comune con passo svelto e lì trovai Harry e Ron, perfettamente vestiti in smoking, che mi aspettavano.
“Wow Mione sei una visione!!” esclamò il rosso ammirato.
“Concordo, sei bellissima” commentò il Prescelto sorridendomi.
“Caspita anche voi siete davvero belli!” risposi io, ed era vero: vestiti eleganti erano decisamente affascinanti. Specie Harry.
Ci avviammo in Sala Grande e quando entrammo notai con piacere che le direttive date da me e Draco erano state eseguite alla lettera. La Sala era quasi del tutto sgombra, eccetto per i tavoli del buffet, e la coppa del Quidditch se ne stava scintillante accanto al leggio di Silente. Notai che i miei due migliori amici le lanciarono uno sguardo triste. Sapevo che per loro sarebbe stato bello finire l’anno con l’ennesima vittoria. Strinsi la mano ad entrambi e li lanciai un sorriso per consolarli.
Davanti al soppalco dove stavano i professori avevano sistemato due grandi file di sedie, divise da un corridoio ampio, che sarebbero sparite dopo la cerimonia. Presi posto insieme agli altri al bordo di una fila quasi in fondo, mentre i Serpeverde avevano occupato tutte le prime file, eccetto sette posti d’onore che spettavano alla squadra della casa verde-argento. Quando ormai erano arrivati tutti, Silente si mise dietro il leggio e richiamò l’attenzione.
“Salve a tutti ragazzi!” ci salutò con un sorriso.
“Stamattina si è svolta la tanto attesa finale del torneo di Quidditch, alla quale penso abbiate assistito tutti. E’ stata una delle partite più avvincenti degli ultimi anni, molto combattuta, e specialmente molto sentita, visto che in entrambe le squadre, la maggiorparte dei giocatori sta per lasciare Hogwarts, quest’anno. E ovviamente il fatto che le due case in lizza per la coppa fossero Grifondoro e Serpeverde ha infiammato l’atmosfera non poco. La partita è stata incredibilmente coinvolgente e viva fino all’ultimo secondo, quando il Capitano della squadra di Serpeverde, il signor Draco Malfoy, ha afferrato il boccino d’oro decretando la vittoria della sua squadra. Che dunque entrino i giocatori di Serpeverde!” disse Silente indicando il portone della Sala. Tutti si girarono immediatamente e i sette ragazzi fecero un più che trionfale ingresso, guarnito di applausi, fischi e grida di apprezzamento. Il gruppo era capeggiato da un Draco incredibilmente abbagliante. Rimasi davvero stupita quando lo vidi.
Era interamente vestito di bianco. Dalle scarpe al papillon, dai pantaloni alla giacca, dalla camicia alla cintura, Draco indossava abiti completamente bianchi. Candidi e splendenti come la sua sfavillante bellezza. Un’aria così angelica che contrastava duramente con il suo carattere e con quel suo ghigno strafottente e arrogante che troneggiava sulle sue labbra perfette. Blaise e Theodore, al contrario, indossavano lo smocking classico, ed erano anche loro bellissimi. Si sedettero in prima fila e gli applausi si placarono. Il Preside dunque si rimise a parlare.
“Una vittoria meritata dai Serpeverde che ormai da anni arrivavano in finale ma non riuscivano ad fare loro la coppa. Quest’anno finalmente ci sono riusciti, magari riaprendo quella tradizione di vittorie che avevano appena qualche anno fa. Lascerei ora la parola alla signorina Margaret Spancer che ci racconterà e commenterà quel che è successo durante la partita” concluse il Preside facendo un cenno alla ragazza di Tassorosso, commentatrice di Quidditch ormai da due anni, che si avvicinò con un sorriso alla postazione dove prima stava Silente. Ringraziò il Preside e cominciò a parlare, con emozione e anche un certo fervore, della partita, senza trattenere commenti molto adulatori rivolti alla squadra verde-argento, a Draco in particolare. Arricciai le labbra infastidita, ma non lo diedi a vedere.
“E in uno soffio, Draco ha allungato la mano e catturato il boccino, regalando la vittoria a Serpeverde!!” concluse con entusiasmo mentre un altro scorscio di apprezzamento riempì la Sala. Io e i miei compagni ci limittammo a qualche sportivo applauso, anche se i miei erano accompagnati da un sorriso sincero. La squadra capitanata da Draco si alzò e andò a ritirare la coppa direttamente dalle mani del Preside, mentre ormai urla e grida era incontenibili. Il biondo dagli occhi di ghiaccio che aveva alzato il trofeo compiaciuto, lo porse poi a Blaise e si sistemò davanti al leggio, facendo improvvisamente tacere la Sala.
“Oggi è stata una partita intensa, una partita che sognavamo da tempo. In questi anni troppe volte siamo scivolati ad un solo passo dalla vittoria, e quest’anno, l’ultimo per me ed altri miei tre compagni, ci eravamo ripromessi che niente al mondo ci avrebbe separato di nuovo da questa coppa. Non abbiamo avuto nemmeno per un attimo il dubbio che potessimo perdere. E come potevamo? Siamo i migliori qui, inutile negarlo!” fece Draco con il solito tono tronfio, che invece di scaturire antipatia, provocò un’onda di applausi e commenti adulatori.
“Abbiamo lavorato sodo, e abbiamo dimostrato una volta per tutte che i veri vincenti siamo noi. Questa vittoria non c’è arrivata per fortuna, ma per bravura, per tenecia, e per convinzione. Perciò devo ringraziare tutti i ragazzi della squadra…” disse indicando i Serpeverde che gli stavano dietro invitando la Sala ad applaudire.
“E soprattutto devo ringraziare…me! Che avendo catturato il boccino ho reso reale una vittoria che era già nostra!!” concluse con tono presuntuoso e montato, lasciandosi andare al solito inchino borioso, mentre la maggiorparte delle persone, specie delle ragazze, si alzavano in piedi per regalargli una tanto agognata “standig ovation”. Dopo qualche minuto il biondo riprese il discorso.
“La più grande soddisfazione è stata comunque sconfiggere i Grifondoro, che in questi anni erano stati davvero un problema. E per me è stato ancor più gratificante battere Potter, anche se ormai è diventata un’abitudine. Da quando gli ho fregato la ragazza, non ha più retto il confronto” fece tagliente con un sorriso sarcastico. Molti ridacchiarono e vidi Harry diventare livido di rabbia, mentre gli altri Grifondoro s’infervoravano non poco. Gli occhi tempestosi di Draco diventarono improvvisamente più seri e intensi.
“E, a proposito…” disse scendendo dal palchetto e attraversando il corridoio creato dalle due file di sedie. Sentii il cuore cominciare a martellarmi nel petto quando il biondo puntò il suo sguardo glaciale su di me e si fermò appena a qualche passo, facendomi alzare in piedi. Lo guardai stupita mentre tutti ci rivolgevano occhiate curiose e interessate. Draco tirò un respiero e s’infilò una mano in tasca. Da essa tirò fuori il boccino d’oro e io sentii una pesante stretta allo stomaco.
“Apri bene le orecchie Granger, perché non lo ripeterò un’altra volta, anzi, mi sto facendo delle serie violenze mentali per dirti quello che penso” cominciò senza staccare i suoi occhi argentei dai miei.
“Sono stato uno stupido, e anche se è difficile da crederlo visto che io sono perfetto, mi sono sbagliato. Ho preso troppo male la faccenda, accecato dal mio solito orgoglio, che ho effettivamente posto prima di tutto. Ma finalmente sono riuscito a pensare a mente più lucida. Ho rivisto tutti i momenti trascorsi insieme, e se devo proprio essere sincero, mi sono accorto che di menzogna non c’era praticamente nulla. Ci siamo conosciuti per quello che eravamo veramente, con tutti i nostri difetti e la consapevolezza che qui, non c’è nessun altro che può sopportarci come noi ci sopportiamo a vicenda. A parte Blaise, ovviamente, ma lui non conta. Insomma, lo ammetto, mi sono lasciato prendere la mano, ma lo sai come sono fatto no? Ora però ti dico che…beh che non m’interessa com’è cominciata. M’interessa come continua” finì il discorso porgendomi il boccino e guardandomi intensamente. Il respiro mi si era mozzato in gola mentre il cuore minacciava di uscirmi fuori dal petto. Afferrai il boccino e sorrisi, un sorriso sincero, felice, e pieno d’amore. Sì, perché io amavo Draco Malfoy.
Lo afferrai per il colletto, in una scena già vista, e lo baciai. Lo baciai come non lo baciavo da giorni, incurante di tutta la Sala che ci guardava, di Harry, di tutti gli altri Grifondoro, delle ammiratrici di Draco che volevano attentare la mia vita, dei professori. Mi strinsi a lui mentre le sue labbra così peccaminose trovavano le mie di nuovo, in quell’incontro che sembrava così perfetto da essere surreale. Sentii distantamente gli applausi che cominciarono a scrosciare, le urla d’incitamento di Blaise e Theodore, le risa compiaciute di Daphne e Pansy, il commento divertito di Ron, mentre io passavo una mano fra i capelli di Draco con la sensazione di essere così leggera da poter librarmi in aria. Mi staccai da lui e lo fissai con sicurezza, con decisione. Senza ripensamenti.
“Ti amo, Draco Lucius Malfoy” pronunciai quelle parole con fermezza. Lui mi sorrise raggiante, guardandomi come non mi aveva mai guardato prima d'ora. Anche gli occhi gli brillavano. Poi il suo sorriso si fece più divertito.
“Sì lo so, anche io mi amo” ribattè con ironia facendomi aprire in una fragorosa risata. Lo baciai di nuovo compiaciuta, perché era proprio questo che volevo, era proprio questo il ragazzo del quale mi ero innamorata, e non volevo che cambiasse per nulla al mondo. Perché se non fosse stato così, nessun’altra storia sarebbe stata avvincente come questa.
Come la storia di Hermione e di Draco.

THE END.

Spazio dell'Autrice.

Oddio oddio sono quasi commossa!! (quasi eh, i Mangiamorte non piangono!!) E' finita!! Wow non posso davvero crederci, è una soddisfazione grandissima, non potete davvero immaginare! Come ho già scritto sopra, questa storia è il mio più grande successo, mi sento proprio realizzata. Penso che sia normale per uno scrittore, ma non mi ero mai sentita così, visto che l'altra long-fic che ho terminato l'ho finita dopo un anno che non la toccavo senza nemmeno portare a termine tutto quello che volevo scrivere. Questa invece l'ho cresciuta giorno per giorno, sognata e amata, la sento la mia piccola creatura, che nonostante le notti insonni e i problemi, non riesco a non guardarla con gli occhi luccicanti!
Comunque, a parte queste cose smielata che se mi sente Zio Voldie mi licenzia in tronco, parliamo del capitolo: è finito come volevate, vero? Beh sinceramente non mi sentivo di farla finire male, anche se io sono decisamente una fan delle fini tragiche, un finale triste non si sarebbe confatto a tutto il resto della Fic. Questa storia è nata per occuparsi solo di Draco e Hermione, e così è stato. Una cosa che ho davvero amato, e mandando a fanculo la modestia, di cui mi sono apertamente data del genio, è stato il discorso di Draco: io odio quando Draco alla fine delle storie tipo, per riconquistare Hermione le fa una dichiarazione strappalacrime e quant'altro!! Quello è Potter, su. Invece mi sento di aver buttato giù un discorso proprio...da Draco!! La chiama per cognome, fa del sarcasmo, si auto-compiace di sè stesso, e quando Hermione gli dice che lo ama risponde "si anche io mi amo!". Cioè *_* *_* Io non lo so come fanno le ragazze a desiderare la dichiarazione alla Potter!! Cioè a me uno facesse un discorso del genere lo amerei PER SEMPRE!!! *_* E poi ho fatto vincere Serpeverde, ma quello era scontatissmo, insomma prima di far vincere i Polli mi facevo tagliare le mani!! Blaise come sempre rimane il solito mito fino alla fine, Daphne e Pansy pure, per non parlare di Theo *_* Insomma Serpeverde 3 Grifondoro 0 xD
Ora, domani inizia la scuola. Nonostante io non sia una che tipo studia tutto il pomeriggio (diciamo anche che studio dieci minuti al giorno la sera alle undici xD) quest'anno devo effettivamente impegnarmi un pelino di più visto che sono in seconda e nonostante vada ad uno scientifico ho il 6 a matematica (ma cazzo io voglio fare la scrittrice da grande xD). Inoltre, anche se effettivamente non mi ammazzerò sui libri, lo stress della scuola in sè per sè non mi permetterà più di scrivere 15 pagina al giorno. Dunque, comincierò al più presto a scrivere il continuo, che comunque vi avverto saranno pochi capitoli, e penso che gli aggiornamenti saranno al massimo due la settimana.
Inoltre, penso che domani posterò un capitolo di ringraziamenti personali a tutti quelli che mi lasceranno una recensione, considerando che vi meritate davvero tutto il mio amore visto che è anche grazie a voi se ho portato avanti, e in questo modo, la storia!! Perchè siete voi, e i vostri commenti, la mia soddisfazione più grande!! Perchè, come diceva Zafon:
"Uno scrittore non dimentica mai la prima volta che riceve qualche moneta o un elogio in cambio di una storia. Uno scrittore è condannato a ricordare quel momento perchè a quel punto è già perduto, e la sua anima ha ormai un prezzo!".
Ebbene sì io sono persa di voi!! *-*

Ringrazio comunque tutte le persone che hanno recensito lo scorso chap, ovvero:

fandracofiction
Nyappy
Petra_Luna
foxina
anna96
mv3028
hope_dreams_love
debby12
musicmylife
AllyMalfoy__
Ili91
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ginsan89
elly 91
piccola_Lilith
nihalmalfoy
diginicky
PetitevaleriE
Rima_Brandon
Hollina
midnightsummerdreams
_Sayuri
Sweet Me
Iris91
emmajane
kiamilachan
flydreamer

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E tutte le persone che mi hanno seguita in questi mesi!! Siete fantastici e io vi adoro!


That's all folks! And this time, it's forever.

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