Storie di una banconista Macelleria

di Atena83
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo introduttivo ***
Capitolo 2: *** Da lavapiatti a cameriera ***
Capitolo 3: *** Il matrimonio ***



Capitolo 1
*** Capitolo introduttivo ***


Salve a tutti voi lettori o lettrici.
Vi starete chiedendo chi sono, mi presento Sono Stardust un appassionata di letteratura e qualche volta mi diverto a buttare giù qualcosa di scritto. Vi avverto che non sarà la solita storia horror o sentimentale, ma nemmeno sarà una storia piuttosto sarà una raccolta di situazioni che io stessa ho vissuto presso i miei impieghi lavorativi. Da moltissimi anni lavoro come banconista Macelleria e Pescheria e voglio condividere con voi le richieste più assurde ed esilaranti che mi sono state fatte ed anche le pretese dei clienti e le loro liti. ( Per i numeretti elimina code, c'ero prima io ero nel reparto gastronomia.... Ma Signorina la signora ha perso il suo turno deve riprendere il numero ora tocca a me... E via dicendo. Ovviamente racconterò anche la mia prospettiva come cliente non solo da lavoratrice. )
È da un po' che penso di scriverle vi racconterò senza omettere nulla, il linguaggio cercherò di mantenerlo pulito, ma quanche parolaccia ci sarà e ovviamente ogni riferimento è puramente casuale, e l'ispirazione me l'ha data un collega con cui ci stavamo scambiando le nostre rispettive esperienze e un paio di post su Facebook uno nel quale si ritrae un demone che fuma avidamente e cita le parole: " Quando lavori a contatto con il pubblico! " ed un altro che c'è Jack Nicholson nella famosa scena del film Shining.
E vorrei anche cogliere l'occasione di fare un confronto anche con voi lettori per scambiarci opinioni se le situazioni che racconterò vi siano mai capitate o avete assistito con un aria rassegnata, del tipo...( Che ci può fare Signorina se uno/a nasce quadrato non può morire rotondo ;-) oppure, scusate lo scrivo in romano italianizzato, " A Signorí e una quanno è de coccio è de coccio) .
Ok! Bando alle ciance. Inizio a raccontarvi un episodio che mi accadde quando iniziai il mio primissimo lavoro.
Certo era tutto nuovo per me e magnifico avevo 15 e mezzo il mio primo lavoro e tantissimo entusiasmo di mettermi alla prova. I turni erano lunghi e pesanti per non parlare della famosa " gavetta" che ora si chiama... Ah! È rimasta uguale la parola hihihi! Comunque sia anche le mansioni affidatemi erano inerenti al ruolo che ricoprivo " apprendista cuoca " all'epoca si iniziava come lavapiatti con una lavastoviglie che cinque volte lavava bene i piatti e venti no e quando era no vecchi sistemi " LAVAGGIO A MANO". Come tutti sappiamo nei ristoranti si svolgono moltissimi eventi, ( non solo matrimoni, battesimi, comunioni e cresime, e chi più ne ha ne metta... ) ma anche cene di lavoro di colleghi, cene classiche di riunioni classi, ecc. Come detto sopra era il mio primo lavoro e mia madre per assicurarsi che non mi facessi male mi comprò delle scarpe antinfortunistiche e antiscivolo.
Immaginate la sua espressione compiaciuta che ti dice: " Bella di mamma ti ho comprato le scarpe antiscivolo! "
E tu sei tutta : " Wow Mammina grazie, ti lovvo tantissimo grazie per il pensiero mitico ". Mmmm si pensiero mitico... Quando sono tornata a casa volevo solo buttarle e sapete perché? Vi lascio immaginare la scena: Tutta presa a portare i secchi per lavare la sala del ristorante, e dovevo farlo prima dell'apertura serale, vi giuro erano pesantissimi mi cadono e rovescio almeno tra i quattro e i sei litri d'acqua saponata per terra ne salvo solo una parte rimasta nel secchio e scivolo sull'acqua con le mie " nuove scarpe antiscivolo". Sono caduta in scivolata manco fossi un calciatore di serie A sulla palla tenuta dall'avversario. Il mio primo pensiero fortuna che non dovevo scivolare erano scarpe antiscivolo, ma pensa tu se non lo erano avrei fatto pattinaggio artistico senza ghiaccio!

Ora mi fermo qui vi aspetto per iniziare il vero e proprio racconto.

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Capitolo 2
*** Da lavapiatti a cameriera ***


Durante i due anni di apprendistato presso il ristorante imparai un po' di tutto, come pulire sfilettare i pesci, pulire e spurgare i mitilli ( cozze, vongole, fasolari ecc... ) , come pulire l' acciaio dei fuochi e forni ecc...

Un giorno però il proprietario del ristorante decise che era arrivata anche l'ora che imparassi a servire in sala come cameriera. Ero contrariata poiché ero timidissima e non sapevo come interagire con i vari clienti e le loro famiglie, ma non potei rifiutare non ne avevo la possibilità di farlo era scritto nel contratto che avevo firmato due anni prima.
Il mio primo approccio con i primi clienti fu un disastro epocale. Già avete capito bene.
Ero stata presentata dal proprietario come novellina e già lì dovevo rendermi conto che non sarebbe stata una passeggiata.
Non so voi ma a quanto pare la parola " Novellina" per molti ha un solo significato: " Ah! È nuova? Facciamola impazzire e rincoglionire così non paghiamo per intero il pasto andandoci a lamentare con il titolare ". Un cliente mi ordinò un filetto di manzo mignon a media cottura e del vino rosso della casa. Trascrissi con cura l'ordinazione per non sbagliare, la portai al nostro cuoco nelle cucine e andai a versare il vino nella brocca come mi avevano fatto vedere i miei colleghi camerieri con più esperienza. Lo portai al tavolo e questo cliente mi disse che lui aveva ordinato il vino bianco. Rimasi immobile per dieci secondi, ero diventata rossa dalla vergogna per essermi sbagliata, tornai indietro e versai dell'altro vino stavolta bianco. Tornai allo stesso tavolo e questo mi fa " Ma che sei rincoglionita, io l'ho ordinato rosso. " Balbettai confusa e controllai dinanzi a lui l'ordine preso e il numero del tavolo, non avevo parole. Non mi azzardai nemmeno a dire una singola parola, anche perché avevo il groppo in gola per la rabbia e le lacrime che iniziavano a farsi vedere.
Andai in cucina presi un bel respiro e un bicchiere d'acqua mi calmai, presi il filetto pronto e lo portai al cliente con un sorriso.
Per farla breve mentre che sto portando altre portate ai tavoli, il tizio mi chiama e inizia a sbraitarmi contro che il filetto era crudo e la colpa era la mia che avevo preso l'ordinazione male. Umiliata davanti all'intero ristorante venne fuori la vera me.

Iniziai a dirgli che io avevo scritto benissimo e che se lui cambiava idea ogni cinque secondi non era colpa mia. Arrivò anche il titolare a sedare l'animo astioso e spocchioso del cliente e mi lanciò una lunghissima occhiata che sembrava dirmi: " Mo so cavoli tuoi ". Tranquillo il mio principale gestì la situazione promettendogli uno sconto per "risarcirlo per il pessimo servizio".
Ero allibita quella sera imparerai una lezione importante: "Il cliente ha sempre ragione" , il mio principale mi fece una lavata di capo infinita invece di chiedermi come erano andati veramente i fatti, non volle nemmeno ascoltarmi. La seconda lezione importante che imparai : " Attacca il carro dove vuole il padrone".

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Capitolo 3
*** Il matrimonio ***


Eccomi di nuovo qui.

Come promesso a raccontarvi altri curiosi aneddoti, però prima vorrei ringraziare sia chi mi ha letto e chi ha gentilmente lasciato una recensione. Dal profondo del cuore vi dico GRAZIE.


Ero rimasta a raccontare la mia prima esperienza a contatto con la clientela nel ristorante ovviamente non è l unico episodio che mi è capitato, negli anni trascorsi lì ovviamente ogni giorno pregavo di tornare a sgobbare in cucina piuttosto che servire in sala.
Hahaha si si è verissimo ogni santo giorno andavo a lavoro con un sorriso grande come una villa sperando di non far servizio in sala, e quando mi dicevano: " mettiti l'anima in pace ormai sei dei nostri " oppure " dai vedrai che ci farai l'abitudine non gli darai più importanza".
Avete presente la sensazione che ti stanno raccontando un mucchio di cavolate e poi alla fine per farti fessa ti danno un dolcetto, bhe più o meno la provavo almeno quattro o cinque giorni a settimana.

Scusate so che mi dilungo oltre, avete mai partecipato a un matrimonio o cresima? Ovviamente si vero? La cerimonia in chiesa, l'aperitivo di chi ha saltato la messa solo per ricomparire quando il fotografo vi immortala con i sposi. ( Dai ammetto che in un paio di matrimoni, io ero al bar con le amiche per festeggiare i sposi a modo nostro hahaha e chi non lo ha mai fatto? Come ammetto che in qualche comunione, cresima, battesimo e matrimonio ho partecipato alla messa... Il bar era lontano e i tacchi alti non aiutano hahahah... ) .

Comunque dopo la cerimonia in chiesa gli invitati iniziano ad andare al ristorante giusto? Ovviamente gli invitati vengono accolti dai camerieri che gli offrono un piccolo buffet di leccornie e prosecco nell'attesa che inizi il pranzo o cena quando gli sposi giungono al ristorante. La maggior parte delle cerimonie vengono celebrate tra aprile e maggio, invece i matrimoni prediligono i mesi di giugno, luglio e settembre.

Avete mai partecipato o lavorato ad un matrimonio nel mese di Agosto o Dicembre? Credo che molti di voi mi diranno di si sconsolati... Ebbene vi capisco alla grande.

Lavorare sotto il sole di agosto alle ore tredici in punto in divisa credetemi è da star male non solo per il caldo afoso ( e già è un tutto dire ), ma anche perché i sposi hanno un ora di ritardo rispetto all orario concordato con il ristorante. Lavorai ad un matrimonio il 18 agosto del 1999 se non erro giorno più o giorno meno e gli sposi avevano avuto la stupenda idea di fare le foto al centro di Roma e come se non bastasse anche ai Castelli Romani, per farla breve giunsero al ristorante alle sedici e trenta di pomeriggio. Sia gli ospiti invitati e sia noi personale del ristorante abbiamo atteso la bellezza di tre ore e mezza l'arrivo dei sposi.

( Massimo Decimo Meriglio: << Al mio Segnale scatenate l'Inferno! >> appena i regali sposi novelli si mettono al proprio posto. )

Scusate non ho resistito hahahah.
Immaginate tre ore e mezza ad attendere e rispondere agli ospiti la stessa identica cosa: << Il pranzo Signora/re è previsto quando Gli Sposi saranno entrambi arrivati al ristorante. >> Oppure << Signora/re lo capiamo il disagio che sta provando, ma purtroppo non possiamo farci nulla.
<< Dobbiamo attendere l'arrivo dei sposi. >> .

E comunque vorrei precisare che nel ristorante ovviamente non c'è solo il matrimonio quel giorno ma anche varie celebrazioni e persone che sono lì per mangiare, quindi dirò un ovvietà qualcuno che prenda l'ordinazione o fare servizio ci deve stare no.

Vi giuro ci potete mettere il cronometro gli invitati iniziano a sbuffare e lamentarsi dell'attesa dieci minuti dopo che è stato servito il rinfresco di benvenuto è matematico. Esattamente dieci minuti dopo è un classico. I parenti più anziani che ti chiamano ogni cinque secondi per chiedere la stessa identica cosa: Tra quanto arriva da mangiare oppure che provenienza ha il vino che dovremmo servire.

E quando li accontenti gentilmente con le risposte che vogliono nel primo caso iniziano un sermone lungo sul loro matrimonio e le loro " fantastiche" doti organizzative di quel giorno giurassico, nel secondo caso iniziano comunque a raccontaci che hanno zii cugini o altri parenti che producono il vino ed è migliore il loro che quello che serve il ristorante perché "NOI" e sottolineo " NOI" lo allunghiamo con l'acqua e ci mettiamo delle polveri per dare il colore del vino.

Hahaha si avete letto, secondo i parenti anziani noi poveri camerieri mettiamo le polveri, sinceramente non ho ancora capito che tipo di polveri ci mettevamo. Invece gli invitati più giovani e genitori dei sposi li vedi camminare nervosamente attaccati al cellulare dicendo grosse bestemmie nel tentativo di rintracciare i sposi che ovviamente non rispondono perché hanno il telefono a casa hahaha e la comicità del fatto sta che se ne ricordano sempre dopo due ore ( dico 120 minuti so già tanti, ma spezzo una lancia a loro discolpa sono preoccupati e in certi casi i livelli di ansia non aiuta purtroppo c'è anche chi butta benzina sul fuoco: Io per stare qui non so potuto annà allo stadio a vede la partita, uscite intelligenti pt1 hahaha).

Insomma l' arrivo dei sposi ( evvivaaaaa!!! ) Iniziamo il servizio dagli antipasti, e arriva il momento clou i PRIMI PIATTI. Assieme ai miei colleghi facciamo il servizio dei primi piatti ovviamente nella fiamminga rimane sempre qualche portata in più e iniziamo di nuovo il giro tra gli invitati per vedere se qualcuno è stato saltato, all' apparenza non è così quindi chiediamo se qualcuno vuole fare il bis.

Se certo il bis se lo litigano del tipo: " A me era poco mica sono un uccellino che mangio poco hahahah oppure erano buoni puoi posare la fiamminga sul tavolo che noi c'è lo finiamo " .

Bene amici miei non vi aspettate la seconda risposta la maggioranza discuterà anche fra di loro per dimostrare che la porzione toccata a loro era di meno rispetto ad altri.

Insomma per farla breve anche nelle cerimonie ogni cliente da il peggio di se stesso. E qui si conclude la mia esperienza lavorativa nel campo della ristorazione anche perché mi licenziai dopo due giorni.

Con questo matrimonio feci le quattro di mattina e siccome ero all'epoca minorenne mio padre si infuriò sia con me e con il datore di lavoro. Dovetti presentare le dimissioni volontarie.

Due anni trovai lavoro in un azienda ittica che poi mi trasferì in un azienda di carni con cui rimasi a lavorare per ben quindici anni, conobbi l amore della mia vita e formai con lui la mia futura famiglia.

Lo so lo so vi starete chiedendo gli altri aneddoti del banco pescheria e macelleria? Questi c'è li racconto nel prossimo capitolo... E sappiate che non censurerò nulla.

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