Mezzanotte di HellSINger (/viewuser.php?uid=380857)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01 ***
Capitolo 2: *** Luscengola ***
Capitolo 3: *** Arian, la persona amata ***
Capitolo 4: *** Statico ***
Capitolo 5: *** Sole ***
Capitolo 6: *** Chiuso, aiuto? ***
Capitolo 7: *** Re:Caduta ***
Capitolo 1 *** 01 ***
Ho terrori notturni
Mentre vivo a turni
Perso tra i diurni
Percezione?
Una prigione
Una vita senza ragione
La viltà, infelicità
Sull'orlo delle porte
L'odore della morte
Ti senti forte
Ti senti forte?
A farmi la corte?
Aspra di falde amare
Che ti vengono a cercare
Col sale soffocare
Una parata di bare
Coi m0rti appesi
E tu fai due pesi
Ed io nervi tesi
Faccio due passi
Dentro il fiume
e tiro questa fune
Sabbia sulle dune
Sillabe sulla Dora
In Ora in ora
Ti dico ancora
E lo ripeto
Ripeto
Trito sentimenti
Trito nocche
Trito notte
Trito denti
E ritorna
Cosa ho perso
Se niente è vero
Io per primo non sincero
Do consigli che non seguo
Amo ciò che non conseguo
Sono paziente? O semplicemente
Mi rassegno a mancare
La strada, a sedere sulla scarpata
Sono stanco di essere bianco
Di essere Franco, di essere arso
Dal terrore di essere un altro
Perché Tu, torni di tanto in tanto
Mi porti a lasciare
A inciampare
A volere ciò che fa male.
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Capitolo 2 *** Luscengola ***
Faremo una danza
tra fiamme e tizzoni
Piedi nudi e scarponi
Tra santi e caproni
Tutti un po' sboroni
Con le nostre passioni
Scriverò una poesia
Sulle note della frenesia
di balli occitani, ontani
Rossi di mani, fino a domani
Non pensarci
E versaci da bere
Fumi fatui futuri
Che ci insegnano
I passi, la prassi
è una: fottiti
Guizza Luscengola
Versami il tuo zucchero
In gola, giura che sei sincera
Ti lego con salsapariglia
dimmi che hai ancora voglia
Di ballare sul bruciato
Dici che sono avanzato
ma avanzo per te, verso te
Versami un bicchiere
Due grida sincere
Chiamami braciere
Io consumo il tuo fuoco
Come pane, e ho fame
Non dire che sono diverso
Non c'è verso di vedere
L'universo da un solo verso
Se ti stringo è perché crollo
Non recidere la corolla
Stringere, non stringere
Siamo sinceri, per una volta
Non sono troppo diverso
È che con gli altri fingo
Faremo una danza
Per quello che avanza
Con te ci sono io
E non quella lei
Che non vorrei
Essere.
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Capitolo 3 *** Arian, la persona amata ***
Una volta volevo
Capire la mia enantiosemia,
Ritrovare un piccolo senso
In ciò che sono.
Mi sono aperto
e suturato
Mi sono spezzettato
Senza più trovare il verso
Capendone sempre meno
Con te non ho risposte
Perché non sento domande
Sei tu e i tuoi occhi neri
Scuri quando chiari
Nei tuoi silenzi maldestri
Sei tu che non sei oro
Che sei semplice
Come l'essenziale
Quello che stringi
Quando il cielo cade.
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Capitolo 4 *** Statico ***
Cosa fare ora?
Ora, è tutto muto,
Statico, aggrovigliarsi
di schegge bianche e nere,
in una guerra senza vincitori,
Io fisso il tremolio, nel galoppare
Incessante di cavalli bianchi e neri.
Sale e pepe non hanno sapore
né consistenza, ti guardo col muto
e ritorna, ritorno
Al difettato, senza segnale
Senza Il senso in ciò che non ha senso
un frattale, Ritmico consumarmi
Come onde di spuma su scogli di basato
Anormale, sbagliato, deragliato.
Salire in alto, cielo a scolapasta,
E fare un salto, "ora basta" ma non basta.
Toppe sugli strappi,
non badi alle cuciture,
Non vedi l'aggressivo stringere di punti?
Di parti di me, omografe
Antisomatiche...
Lo statico?
Non è fermo
è sospeso
Tra la propria normalità
E il desiderio di essere normale
Credo che mai riuscirò a trasmettere qualcosa, perché ho paura che in effetti tu mi ascolti, e il non essere capito, mi uccide sempre più sono sincero e più ronza, perché voi mentite, e io non vi capisco mai del tutto.
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Capitolo 5 *** Sole ***
Sui nomi improbabili
Di farmaci scaduti
Creano assonanze
Con le mie rimostranze
Mutuo medico
Sedami la danza
I tuoi polsi bianchi,
Non così pulita
Un'altra bugia?
È un'altra vita,
con te che danzi
Su cocci di bottiglia
Sulle faglie
Sulle falene
Su Cocci di terrapiene
Di terapie sono pieno
È una lite
Con ciò che ho inciso
Sui miei pezzi,
La parola:pazzo
Come l'aorta
Mi trapassi il cuore
La morte è solo un colore
A che serve l'ombrello
Se sono sotto il sole?
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Capitolo 6 *** Chiuso, aiuto? ***
Che storie,
Che borie noiose,
Che cose, vuote...
Un incendio di incenso,
Respiro dall'orlo d'un gradino
grandina questo canto
Cose pesanti
Che non penso
Ma si fanno pensare
Chiesa chiusa
Chi usa asilo
Sarà perso
Nell'assillo
Un figlio, un folle
occhi in occhi
urlano nella costellazione
Di una coda di pavone
Cazzo, mi sono perso
di nuovo incerto
In concerto,
Vieni il cuore
È aperto...
Penso alla fede
Apostata, appostato
Sulla soglia
fredda più del marmo
Più della morte, la porta.
È chiuso? Aiuto |
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Capitolo 7 *** Re:Caduta ***
Smetto di scrivere
Se torno a vivere
ma ci ricado
Adagio ad agio
Ritorno, a tagliare
Lungo il contorno
a deragliare, sul tramonto
"eterno ritorno"
Ossessivo, lo stesso discorso
Lo sgrano, di occhio in occhio
In ginocchio, cento centesimi
di schegge di specchi, secchi crepitano
Ed io vortico tra suoni, e versioni
Cado.
Cavalco, sui manierismi
Sui crismi, su ciò che bramo
ma mi perdo, ancora e ancora
Rancore di un'ancora senza porto
La primavera di un fiordimorto
Perché, non riesco a completare
Il lago mi chiama, sulla sua chiana
Non c'è pace sulla mia schiena
La mia coppa mai piena.
Il ponte davanti, il lago sotto.
Questo posto, dal canto corrotto
Che ti fa voler volare
Con ali rotte.
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