CAP 2
Mossa e contromossa.
Ovvero: Poveri gemelli. Per una volta
sono loro a essere
vittima di uno scherzo molto cattivo.
Il mattino dopo Harry si
svegliò riposato e di buonumore.
Che giornata proficua sarebbe stata
quella.
Si diresse al piano di sotto con un
sogghigno.
Non vedeva l’ora di fare
colazione e di testare il suo nuovo
piano.
“Buongiorno Harry
caro” cinguettò con calore la signora
Weasley non appena lo vide scendere dalle scale.
“Alla buona ora
amico” disse Ron ammiccando nella sua
direzione “Stavamo aspettando solo te”
Il moretto sorrise
“Scusate. Stanotte ho avuto un po’ di
difficoltà a prendere sonno”
Si sedette accanto a Hermione,
totalmente presa dalla
lettura di un libro di Aritmanzia.
“Dai pace al tuo cervello
almeno la mattina, Herm” disse
ironico Harry.
La ragazza lo guardò come
se si fosse accorta solo in quel
momento della sua presenza e gli sorrise
“Buongiorno,
Harry” e ritornò alla sua lettura.
Harry scambiò
un’occhiata rassegnata con Ron per poi guardarsi
intorno, notando la
mancanza di alcune
persone.
“Dove sono i gemelli e
Sirius?” chiese interdetto.
“Sirius ha fatto colazione
presto oggi e ora sta dando da
mangiare a Fierobecco, mentre i gemelli stanno ancora
dormendo” gli rispose
affettuosamente Molly mettendogli delle frittelle nel piatto.
In Harry scattò un moto
d’irritazione. Che diamine si
dormivano quei due?! Doveva mandare avanti un piano lui, mica aveva
tempo da
perdere!.
Con uno sbuffò scocciato,
prese lo sciroppo dal tavolo e
cominciò a versarsene una generosa dose sulle frittelle.
Proprio in quel momento, due CRACK identici e simultanei risuonarono
nel salone, scatenando un
sobbalzo di sorpresa a mamma Weasley.
“Buongiorno!”
dissero Fred e George con due sorrisoni
smaglianti, sedendosi a tavola proprio davanti ad Harry.
“FRED, GEORGE! QUANTE VOLTE
VI HO DETTO DI NON USARE LA
SMATERIALIZZAZIONE IN CASA?!” La signora Weasley era rossa in
viso e li
guardava furiosa.
“Scusa mamma”
dissero automaticamente i due servendosi le
frittelle.
Potter non fece caso allo
spettacolino. Nella sua mente
c’era il tumulto. Il pensiero della sera prima, quando aveva
assaporato le
labbra di quei due, ritornò violentemente, colpendolo con la
violenza di un
mantice e scatenando il lui delle anomale vampate di calore.
“…rry?”
Ah…quelle labbra sulle sue
erano meravigliose!
“…arry?”
Quanto si stava pentendo di aver
continuato a far finta di
dormir…
“HARRY!”
“Che
accidenti…?!” il ragazzo si guardò
attorno e notò che
tutti lo stavano guardando “Che
c’è?”
“Nulla” disse
Ron, con tono sarcastico “Ci stavamo solo
domandando se avevi intenzione di mettere altro sciroppo
d’acero sulle tue
frittelle. No, sai, credo ci sia ancora mezzo centimetro che non sia
stato
ancora completamente ricoperto, ma fai pure con comodo”
Quando Harry abbassò lo
sguardo, per poco non gli prese un
colpo; così preso dai suoi ragionamenti non aveva fatto caso
che stava
continuando a mettere lo sciroppo e ora la sua colazione ne era del
tutto
ricoperta. Compresa una buona porzione delle sue mani.
Aspetta! Mani + sciroppo + gemelli
che guardano = …
MUAHAHAHAHAAHAHAHAAHAHAHAAHAHAAH!!!!
“Oh, scusa Ron”
mormorò Harry posando il barattolo ora
praticamente vuoto “Ero un po’
soprappensiero”
“Ho notato” disse
l’amico guardandolo divertito.
Proprio in quel momento, si
udì un gridolino e un tonfo
provenienti dal piano di sopra.
“Rooon” si
udì strillare la signora Weasley dalla cucina
“Vai ad aiutare Tonks con i doxy!”
“Ma scusa,
perché io?” mugugnò il rosso
contrariato.
Hermione sospirò e chiuse
il libro “Dai, ti accompagno anch’io,
Ron”
Il rosso sembrò un poco
risollevato e insieme alla ragazza,
si alzò da tavola e cominciò a salire le scale.
Quando i due furono spariti alla
vista, Harry ghignò
interiormente. Finalmente gli scocciatori erano andati via. Poteva dare
inizio
al Suo Diabolico Piano.
“Accidenti” disse
spezzando il breve silenzio che si era
creato e attirando su di se l’attenzione dei gemelli
“Questo dannato sciroppo
mi ha sporcato tutte le mani” sospirò.
“Vai pure a lavartele,
Harry” disse Fred.
“Qui sparecchiamo
noi” completò George con un sorriso
storto.
“Oh, non
preoccupatevi” mormorò Harry “Faccio da
me”
Prima che i due potessero anche solo
afferrare il senso
delle parole del moro, Harry si portò una mano alla bocca e
cominciò a
leccarla.
Potter ghignò
maleficamente quando avvertì il respiro dei
due spezzarsi.
Passò lentamente la lingua
sul polso, per poi risalire
lentamente e, con lente lappate, cominciare a pulirsi tra le giunture
delle
dita.
“Harry”
pigolò Fred “che…”
“Mi pulisco le
mani” disse angelicamente Potter puntando lo
sguardo su di loro e, al contempo, passandosi la lingua sulla punta
delle dita.
“Ti pulisci le
mani…” ripeté atono George con lo
sguardo
scurito dal desiderio seguendo il percorso della lingua
“Buona idea…” disse con
un tono leggermente traballante, prendendosi una forte gomitata nelle
costole
da parte di Fred.
“Che
c’è?” fece Harry interrompendo la sua
opera di
‘pulizia’ momentaneamente “Avete delle
facce strane”
I due parvero riscuotersi e
lanciandosi un’occhiata fulminea
d’intesa dissero
“Harry”
“Noi ti dobbiamo”
“Parlare”
“Ah, si?” chiese
angelicamente Harry “Che mi dovete dire?”
Evvai,
evvai, evvai,
evvai
“E’ una cosa che
ti dovevamo dire da un po’…” disse
esitante
Fred.
“Ma
davvero?”
Potter fece una finta espressione confusa “di che si
tratta?”
Evvai, evvai, evvai, evvai
“Harry…”
“Noi
ti…”
“Freeeeeed,
Georgeeee, avete finito di fare colazione? Andate immediatamente ad
aiutare
Tonks e gli altri nelle pulizie!” urlò Molly
spezzando l’atmosfera che si era
creata.
Evvai,
evvai,
evv…MALEDETTA CICCIONA!!
I due parvero esitare un secondo ma
poi, con un sospiro
appena percettibile, si alzarono e, lanciando un saluto esitante a
Harry,
cominciarono a salire anche loro le scale.
Harry, rimasto solo nella stanza, era
nero di rabbia.
S’impose calma.
Ok. Il piano uno era andato.
Si passi alla fase due.
*
*
*
*
“Oddio Fred”
mormorò ancora sotto shock George “Hai visto
che ha fatto?”
“Era un po’
difficile non notarlo” rispose secco il gemello
“E pure tu” sbottò rivolgendosi al
fratello “Cerca di controllarti. Gli stavi
per saltare a dosso”
“Non è colpa
mia!” mugolò il gemello “E poi tu
sicuramente
eri nella mia stessa situazione”
“Sì, ma IO non
lo stavo guardando come un facocero in
calore”
“Ma ti ci avvicinavi
molto”
“Questo…non
c’entra!”
“Ah, no?”
“No”
“Se lo dici
tu…” disse George con tono condiscendente che
gli fece meritare uno scappellotto dietro la nuca da parte del fratello
“Comunque anche stavolta non ce l’abbiamo fatta a
dirglielo. Tanto per
cambiare…”
“Sì,
però ci siamo andati vicini. Se non fosse stato per
mamma…” sospirò Fred contrariato
“Già. AHI!
Dannati schifosissimi insetti” mugugnò George
portandosi alla bocca il dito morso dall’insetto.
“Sai, ci stavo pensando da
un po’…secondo me il veleno dei
doxy potrebbe essere un ingrediente interessanti per le nostre
invenzioni”
disse Fred sussurrando, ben conscio della presenza della madre a solo
una
stanza di distanza.
“Mmm…in effetti
non è male come idea…diamo inizio alla
caccia?” disse George con un ghigno.
“Lo chiedi pure?”
disse Fred ricambiando con un ghigno
identico sul viso.
*
*
*
*
“Basta! Non ce la faccio
più! Pausa, vi prego” borbottò Ron
accasciandosi su un divano liso dalle tarme con
un’espressione esausta.
“Ron, alzati subito, non
abbiamo ancora finito! Abbiamo
ancora il salone al piano di sopra e la stanza da letto da
finire” lo
rimproverò Hermione.
“Ma è tutta la
mattina che stiamo pulendo” si lamentò il
rosso, non accennando minimamente ad alzarsi “Un momento di
relax lo possiamo
anche prendere, no?”
“No” rispose
secca la ragazza costringendolo a prendere in
mano la soluzione anti-doxy.
“Dai, Herm” disse
Harry sospirando e sedendosi accanto
all’amico “Anch’io sono stanco. Cinque
minuti ce li possiamo anche prendere
prima di ricominciare a pulire”
Hermione sospirò
“Che devo fare con voi…”
“Bhè, potresti
sederti e riposare anche tu, tanto per
cominciare” disse Harry sorridendo.
“Non finiremo mai di
pulire, di questo passo” borbottò la
mora sedendosi però, suo malgrado, accanto agli amici.
“Hey!”
bisbigliò Ron dopo un po’, girando un poco la
testa
“Che stanno facendo quei due?”
I due seguirono lo sguardo
dell’amico e guardarono
l’insolita scenetta:
Fred e George stavano cercando
qualcosa tra le assi del
pavimento del corridoio con aria concentrata.
“Hey, ne ho trovato
uno!” esclamò a un certo punto uno dei
gemelli sollevando un doxy senza vita stretto tra il pollice e
l’indice.
“Fantastico!”
esultò l’altro “Con questo fanno
trentasette”
“Che state
facendo?” chiese Ron guardandoli accigliato.
“Oh, fratellino, ma guarda.
Che ci fai qui?” disse gaiamente
uno dei gemelli.
Harry notò che il doxy
nella sua mano era sparito.
“Pulisco”
borbottò Ron “Cosa che non state facendo
voi”
I gemelli fecero finta di non aver
sentito l’ultima frase
del fratello e raggiunsero il terzetto.
“Che ci dovete fare con i
doxy, voi?” domandò Hemione con
aria severa e sospettosa.
Fred e George si scambiarono
un’identica espressione stupita
e guardarono la ragazza con espressioni angeliche. Peraltro pochissimo
convincenti.
“Sapete benissimo di cosa
sto parlando” disse Hermione
scocciata.
“Tu sai che cosa sta
insinuando George?” domandò il ragazzo
al gemello.
“No, Fred, non ne ho la
minima idea” rispose l’altro con un
ghigno mal contenuto.
“Ora basta”
esclamò Hermione irritata “ Buttate via subito
quei doxy o lo dirò alla signora Weasley!”
I gemelli persero il sorriso e la
guardano con due identiche
espressioni buie.
“Questo è un
colpo basso” borbottò Fred.
“Non me ne importa
niente” disse la ragazza con espressione
soddisfatta, per poi indicare il secchio della spazzatura poco
più in la
“Avanti!”
“Ron!”
esclamarono i gemelli guardando il fratellino
“Dissuasila! Non puoi essere d’accordo con
lei!”
“Eh?” disse Ron
agitatissimo facendo scorrere lo sguardo dai
gemelli all’amica “Come? Io…”
volse lo sguardo a Harry invocando
silenziosamente aiuto, ma il moro si stava guardando le unghie con aria
concentrata.
Amico
traditore!
Che doveva fare? Se avesse dato
ragione ai gemelli, Hermione
si sarebbe inviperita con lui e addio compiti. Se avesse dato ascolto
ai gemelli,
i due se la sarebbero certamente legata al dito e lo avrebbero
tormentato finché
avrebbe avuto vita.
“Io…io…”
Ron deglutì “Io…”
“ROOOOON!” la
voce della signora Weasley li fece sobbalzare
tutti “Vieni a darmi una mano ad apparecchiare la
tavola!”
“SI! Sì, mamma
arrivo! Sia benedetto Merlino! Arrivo!” Urlò
Ron quasi con le lacrime agli occhi dalla felicità
“Arrivo!” si alzò di scatto
e, prima che qualcuno potesse anche solo dire qualcosa, si
catapultò fuori
dalla stanza, scendendo le scale.
“Ron!”
urlò furibonda Hermione alzandosi anche lei “Sei
un
prefetto ormai, non puoi fargliela scampare così tutte le
volte!” si diresse a
passo svelto, verso la porta, ma prima di uscire, disse al moro
“Harry,
assicurati che buttino via tutta la porcheria che hanno raccolto, va
bene?” e
solo dopo aver ricevuto un segno spaventato d’assenso da
parte di Harry, si
diresse in sala da pranzo.
“Povero Ron”
disse allegramente Fred rompendo il silenzio.
“Non lo invidio per nulla
il nostro prefettino” disse George
con un ghigno “Sarà un anno divertente questo,
vero Harry?”
Il ragazzo si limitò a
ridere, per poi interrompersi nel
vedere le mani di George.
“Che ti sei
fatto?” domandò Potter alzando un sopracciglio.
I gemelli seguirono il suo sguardo e,
una volta capito a
cosa si riferisse il moro, sbuffarono.
“Sono quei cavolo di
doxy” disse George “Il loro veleno è
praticamente inutile contro le persone ma i loro morsi fanno
male”
“Lo vedo” disse
Harry un poco impressionato dai morsi
piccoli ma profondi sulle mani di George.
All’improvviso
un’idea gli balenò in testa.
“Se volete, vi aiuto a
cercarne altri” disse all’improvviso,
cogliendo i due ragazzi alla sprovvista “Io, Ron e Herm ne
abbiamo sterminati
un bel po’. Soprattutto vicino alle tende, dovrebbero
essercene un bel po’”
“Fantastico
Harry!” esultarono i gemelli dirigendosi a gran
velocità vicino alle tende, a un tratto un pensiero li colse
e si girarono
verso di Harry “Non lo dirai a Hermione, vero?”
domandarono minacciosi.
Harry non poté fare a meno
di scoppiare a ridere “Mica sono
matto. Quella poi scanna anche a me che vi ho aiutato”. Si
diresse nella loro
direzione e s’inginocchiò in mezzo a loro
cominciando a cercare tra le pieghe
del tessuto pesante delle tende “Tranquilli, non le
dirò una sola parola a
riguardo”
I gemelli sospirarono
impercettibilmente di sollievo e gli sorrisero
prima di continuare la ricerca con lui.
“Ah!”
esclamò Fred ritraendo di scatto la mano e attirando
su di se l’attenzione degli altri due “Mi sa che
non li avete sterminate tutte
quelle bestiacce, Harry” borbottò guardando il
morso sul dorso della mano che
sanguinava leggermente.
Harry però non parlava,
fissava la ferita del gemello e dopo
pochi secondi, con movimenti lenti, prese la mano del ragazzo e la
portò sotto
i propri occhi.
“Harry,
cosa…?” Fred s’interruppe immediatamente
quando scorse
lo sguardo intenso di Harry. Il verde dell’iride, adombrato
appena dalla
cortina delle ciglia scure.
Fred avvertì la presa
delicata e decisa di Harry sulla sua
mano, il suo respiro lieve che vi si posava, riscaldandola, e poi la
morbidezza
delle labbra, che baciavano letteralmente via la piccola scia di sangue
che si
era formata.
Fu solo distrattamente, che Fred si
accorse di tremare. Non
sapeva se per i brividi che lo attraversavano incontrollati,
accompagnati da
vampe intense di calore spossanti che sembravano partire entrambi dal
punto in
cui le labbra del moro si erano posate, lievi.
Notò appena, che George
seguiva lo spettacolo con la sua
stessa aria rapita e ipnotizzata.
L’aria sembrava oramai
inesistente nella stanza. L’unico
rumore che si avvertiva, era quello dei loro respiri spezzati.
L’estasi sembrò
rompersi nel momento stesso in cui Harry
staccò le labbra dalla sua mano.
I gemelli si riappropriarono dei loro
pensieri quasi con
violenza. I loro occhi si fissarono sulla figura minuta del ragazzo
più
piccolo.
“Harry”
mormorò Fred guardandolo con uno sguardo che
racchiudeva talmente tante emozioni, da far sembrare quasi che stessero
per
traboccare fuori “Che cosa significa?”
deglutì, avvertendo ancora, in maniera
quasi dolorosa, la sensazione delle labbra del ragazzo sulla sua pelle.
Harry si limitò ad alzarsi
e a sedersi sul divano, fissando
gli occhi verdi sulle loro figure sbalordite.
“Che cosa
significa?” ripeté Harry con aria pigra, senza
distogliere lo sguardo da loro “Mi pareva ovvio”
“Cosa?”
domandò George. Lui non era certo in condizioni
migliori del fratello. Vedere quella scena era stato eccitante quasi
quanto
viverla in prima persona.
Harry piegò la testa
leggermente di lato, scoprendo una
piccola porzione di collo “Mi ero stufato di aspettare la
vostra mossa. Non vi
facevo così indecisi. Poi, quando ieri sera mi avete
baciato…” osservò
distrattamente i due gemelli sobbalzare alla
sua ultima frase, per poi riprendere “Ho deciso
che non potevo stare ad
aspettare una qualunque mossa d’iniziativa da parte vostra.
Perciò ho deciso di
rendervi ben chiaro ciò che provo nei vostri
confronti” mormorò socchiudendo
gli occhi. “All’inizio avevo pensato a un modo un
po’ meno diretto, ma poiché
non aveva portato risultati, ho deciso che sarebbe stato meglio passare
direttamente ai fatt…”
La frase di Harry fu troncate
bruscamente dalle labbra di
George che si erano posate sulle sue.
Il ragazzo, infatti, si era alzato di
scatto dal pavimento e
si era diretto verso il moro, prendendolo, così, di sorpresa.
Il bacio non fu che uno sfiorarsi di
labbra, ma il gemello
avvertì chiaramente delle sensazioni travolgenti
attraversarlo incontrollate e
fermasi alla bocca dello stomaco, bloccandogli quasi il respiro. Fu
quasi
facendo violenza su se stesso, che si staccò da Harry e
fissò i suoi occhi in
quelli del moro.
Lo spettacolo che gli si
parò davanti fu talmente bello e
inaspettato che il ragazzo quasi credette di trovarsi in uno dei suoi
sogni;
Gli occhi di Harry erano chiusi, le
guance rosse e
incandescenti e le labbra rosee e invitanti socchiuse come a invito a
violarle.
Se qualcuno avesse provato a
svegliarlo, lo avrebbe
ammazzato senza pietà.
“Non è un sogno
George” si sentì bisbigliare
all’improvviso
nell’orecchio. Si voltò e incontrò lo
sguardo affettuoso ed eccitato di Fred,
che scorreva da lui a Harry.
Il moro aprì gli occhi e
li puntò su loro due “Diventate
miei” bisbigliò, tanto piano che la sua voce si
sarebbe persa con uno sbuffo di
vento, che tuttavia i gemelli avvertirono chiaramente con un brivido
“E fatemi
vostro”
“Sicuro che siamo svegli,
Fred?” bisbigliò George senza
staccare gli occhi cerulei da Harry.
“Sto cominciando ad avere
dei dubbi anch’io, fratello”
mormorò il gemello.
Possibile che Harry stesse per
diventare loro? Realmente
loro? Solo loro?
Guardarono Harry scuotere la testa
esasperato e avvicinarsi
loro per poi passare un braccio attorno al collo di Fred e fare
altrettanto con
George e stringerli verso di se, in un goffo abbraccio.
I gemelli restarono quasi increduli
quando avvertirono il
corpo del ragazzo premuto leggermente contro il loro e il suo profumo,
così
poco percettibile e delicato, che si fondeva con l’aria
rubata dal loro
respiro.
Quasi l’avessero
programmato, i gemelli ricambiarono
simultaneamente l’abbraccio.
George cinse la vita di Harry con
delicatezza, posando i
palmi delle mani sui fianchi minuti del ragazzo, e poggiando le labbra
sulla
pelle bollente di Harry tra il collo e la spalla, approfittando dei
vestiti
larghi del moro.
Invece Fred, si mise al suo fianco e,
approfittando del viso
volto verso di lui, a causa dell’opera di suzione che stava
operando il
fratello sul collo di Potter, posò delicatamente i palmi
delle mani sul volto
del ragazzo e fece passare le dita dietro le orecchie, avvertendo
distrattamente il contatto freddo con le stanghette degli occhiali.
Fu quasi con sollievo che
posò la bocca su quella di Harry.
E quando avvertì le labbra
del ragazzo schiudersi contro le
sue e ricercare un contatto più intimo, ci si
buttò come si butterebbe un
assetato in un’oasi in pieno deserto.
La lingua di Harry era morbida,
esitante e inesperta,
seguiva con incertezza la sua, ma il risultato non fu per nulla
deludente.
Fred stuzzicò con leggere
suzioni la lingua di Harry, poi ne
esplorò la bocca con malizia, stuzzicando il palato, i
denti, quasi a gustarsi
l’intera bocca di Harry, strappandogli gemiti e sospiri
soffocati dalle sue
labbra.
All’improvviso, un gemito
più alto degli altri uscì dalla
bocca del moro, che aveva cominciato ad agitarsi e ad ansimare.
Fred abbassò lo sguardo e
si accorse che George aveva
sbottonato i pantaloni di Harry e vi aveva infilato una mano, che ora
stava
muovendo lentamente.
Sorridendo ferinamente, Fred
andò a unire la propria mano a
quella del fratello, cominciando a muoverla in sincrono con George,
scatenando
in Harry dei gemiti acuti e dei sospiri spezzati.
“Shh” gli
sussurrò George nell’orecchio “Non
vorrai farci
scoprire, Harry?” disse finendo la frase per poi passare la
lingua in una lenta
lappata lungo il contorno dell’orecchio, facendolo
rabbrividire.
“N-no” sospirò Harry “Non
voglio”
“Bravo, Harry”
mormorò Fred accarezzandogli la linea della
mascella con il naso più volte.
Il moro sospirò, facendoli
ridacchiare.
I due gemelli si scambiarono uno
sguardo complice per poi
avvicinarsi e cominciare a baciarsi.
Harry emise un verso tra un sospiro e
un gemito alla vista
di quello spettacolo.
Quando i due si staccarono e
fissarono i loro occhi su di
lui, Harry rabbrividì per l’intensità
dei loro sguardi.
Con un gemito strozzato venne tra le
loro mani.
I gemelli tolsero le mani dai
pantaloni del ragazzo e quello
si accasciò ansimante a terra, a occhi socchiusi.
I due ragazzi leccarono
maliziosamente le loro dita,
ripulendole dal seme di Harry.
Harry gemette debolmente. Chiuse gli
occhi e deglutì a
vuoto.
Perversi. I gemelli erano
terribilmente perversi.
Un improvviso peso sul suo inguine
gli fece spalancare gli
occhi.
Fred si era seduto sopra di lui,
facendo aderire i bacini e
sostenendosi sulle braccia, poste ai lati del viso di Harry, quasi
ingabbiandolo.
Quando Fred cominciò a
muoversi su di lui facendo incontrare
e strusciare i loro corpi, Harry sentì la sua erezione
rinascere e scontrarsi
con quella del gemello.
“Temo che non potremo fare
granché al momento” lo sentì
sussurrare tra un ansimo e l’altro, Harry.
Potter non ebbe la forza di fare
nulla se non quella di
annuire e di gemere.
I movimenti del bacino di Fred si
facevano più forti e
intensi a ogni spinta contro il corpo di Harry. I pantaloni erano una
tortura,
ma le scariche di piacere erano così forti, che quasi
nessuno dei due ci fece
caso. Harry avvertiva il proprio corpo premere con violenza al
pavimento a ogni
nuova spinta, che mano, mano diventavano sempre più veloci e
veementi.
Alzò impercettibilmente le
gambe mettendole dietro la
schiena di Fred. Quando, a un tratto, avverti una spinta più
forte delle altre
verso le sue natiche e sentì l’erezione del
gemello sfregare in quel punto,
spalancò gli occhi e venne nuovamente, seguito poche spinte
dopo dal gemello.
Fred si accasciò su Harry
scosso da mille brividi e alzò lo
sguardo sul fratello.
George li guardava con occhi talmente
pieni di eccitazione
che quasi lo spaventarono.
Fred si tolse con un gemito dal corpo
di Harry e si poggiò
con la schiena ai piedi del divano, respirando ampiamente, cercando di
regolare
il respiro.
Anche Harry, nel frattempo, aveva
posato lo sguardo su
George e, notando lo stato in cui versava, aveva ghignato
maliziosamente e gli
si era avvicinato.
Con mani tremanti, gli
slacciò i pantaloni e, con chiari
gesti, fece capire l’intenzione di abbassarglieli.
George all’inizio lo aveva
guardato perplesso, ma poi,
capendone le intenzioni, sentì la propria erezione contrarsi
dolorosamente e
subito si sbarazzò dei pantaloni.
Harry avvicinò il viso
alla sua erezione e vi alitò sopra,
vedendola contrarsi, dopodiché saggiò esitante la
punta succhiandola un poco, poi
passò la lingua su tutta la sua lunghezza più
volte, succhiando in alcuni
punti, per poi ritornare alla punta e baciarla.
I gemiti di George erano di chiaro
piacere. Si agitava,
sospirava, mugolava. Il viso contratto in una maschera di estasi.
Quando Harry gli prese il pene
completamente in bocca, ci
mancò poco che urlasse.
Porca miseria. Ma dove aveva imparato
a fare certe cose,
Harry?
Alla sola idea che ci potesse essere
stato qualcun altro
prima di loro a far fare quelle cose a Harry, una fitta di gelosia lo
attraversò violentemente.
Prese Harry per le spalle e lo
portò all’altezza del suo
viso. Lo baciò a lungo. Possessivamente e gelosamente,
stringendolo a se.
Alla bocca di Harry si era sostituita
la sua mano e con
poche abili mosse, anche George raggiunse il culmine.
I tre ansimarono per un
po’, finché il sangue tornò loro al
cervello e Harry esclamò.
“Ma vi rendete conto che ci
avrebbe potuto vedere chiunque?”
esclamò sconvolto.
“Sì,
è stata proprio questa la parte più eccitante. E
comunque dubito che qualcuno ci abbia visto” disse George
alzando le spalle e
riallacciandosi i pantaloni non prima di aver eseguito un incantesimo
di
pulizia su se stesso, Fred e Harry.
“Al massimo ci
avrà visto Kreacher” disse Fred scoppiando a
ridere “Se ci è andata bene, si
ammutolirà per sempre a causa dello shock”.
“Sì, oppure
presto ci vedremo tanti piccoli elfi domestici a
zampettare intorno” borbottò Harry schifato.
L’idea di aver istruito l’elfo a
riprodursi non lo allettava per nulla.
“FREEEEED! GEORGEEEE!
HARRYYY! A tavola, è pronto!” urlò la
signora Weasley.
“Arriviamooo!”
urlarono i tre alzandosi.
Dopo un’ultima controllata
lampo al loro aspetto, e dopo
essersi scambiati diversi baci veloci tra di loro, si decisero a
scendere.
“Era ora!”
esclamò Ron vedendoli arrivare “Mancavate solo
voi! Sto morendo di fame!”
“Pazienza prefettino
avevamo altre cose da fare” disse
George con un ghigno.
“Cose? Che cose?”
domandò Ron guardandoli perplesso.
“Segreto” disse
Fred guardandolo con scherno.
“Harry?”
domandò Ron speranzoso al suo migliore amico ma
trovandolo preso in una conversazione con Sirius.
“Ma io che chiedo a
fare?” si limitò a borbottare il rosso
prima di riempirsi la bocca con il suo pasticcio di patate.
Salve! Eccomi tornata dopo un lungo, lunghissimo periodo di totale
inattività!
Ma ho un motivo ben preciso per la mia assenza! Ma temo che se ve lo
dirò sarò costretta ad uccidervi... (Espressione
misteriosa)
Lettrici: (Chiare espressioni di biasimo e intento omicida)
Ma hemm... credo che se ci scontrassimo finirei io per soccombere e non
solo per inferiorità numerica...coff-coff! Bando alle
ciancie! Il motivo è... (Aria di suspance)
è...
è...
è...
E'... (cade a terra morta)
Lettrici: (Impassibili) imitare il rospo di Shrek non ti
salverà
(Mugugnando) e va bene... è!
è che mi si era rotto il pc! ^^ (Smile smile)
Zack! FIUUUM! (Goky schiva una freccia) mamma quanto siamo
suscettibili...(borbottio vago)
Comunque non ci potevo fare nulla U_u Però! (alza un dito)
per farmi perdonare farò tutti aggiornamenti lampo! Contente?
Ringrazio infinitamente le mie lettrici che mi hanno mandato numerose
mail per accertarsi che fossi viva o morta! (Lette dal pc di mio padre)
quaznto vi adoro ragazze! ç_ç
Grazie a chi ha commentato dicendo di apprezzare il mio lavoro! Amo
anche voi! ç0ç
Grazie a:
Innanzitutto grazie infinite alla mia fida beta DJKIKA che mi ha
corretto entrambi i capitoli di questa storia (Che farei senza di te,
angelo mio?)
Grazie per la sua pazienza, per la sua dolcezza, per la sua allegria e
per il suo irresistibile humor! XD Ti adoro tesoro!
Antote: (Ti stringe la mano con la solidarietà scolpita
nello sguardo) Non ti preoccupare cara antote! Credo che la Umbridge
stia sulla milza a tutti i lettori di Harry Potter! Non sei sola, cara.
Noi ti capiamo!
Si, le Harry/Fred/George non sono affatto popolari sui siti di
fanfiction. E' raro trovarne! Tuttavia io adoro i triangoli in Harry
Potter! E quindi, ecco quì! La mia storiella! ^^
Spero che continui a piacerti e che continuerai a commentarmi.
un bax
marimalfoy: Ciao, cara! Grazie mille per la recens! Si, in effetti,
come ho già detto ad antote, questo paring non è
affatto popolare nei siti di fanfic. E' molto difficile trovare questo
trio in una fanfic. Ce ne sono un poco a Nocturne Alley, tutte molto
carine e scritte bene, ma haimè, siamo ben lontani dal boom
che hanno avuto le Harry/Draco o le coppie simili.
Ti ringrazio per i complimenti. Spero che continuerai a seguirmi.
un Bax
RICA: Salve a te! ^^
Si, in effetti non è affatto facile trovare questo bel trio!
Speriamo che le cose cambino in fretta! (Goky fa una preghiera
all'altare dello yaoi in camera sua)
Ti ringrazio per i complimenti! Me onorata! ^^
Spero continuerai a seguirmi!
Un Bax
magicadula: Bhè, non l'ho fatto entrare nudo in Sala Grande,
ma credo che anche così non sia male, no? XD
Farò finta di non aver letto il suggerimento a farlo mettere
con la piattola >___> (goky riempie di spilli una
bambolina woodoo di Ginny) XD
Ti ringrazio per i complimenti amora, me era contentissima quando li ha
letti!
Spero continuerai a seguirmi! Un bacio! Goky!
tictic: Uhu! Quante piccole menti perverse ho tra le commentatrici sei
amica di magicadula? Avete delle idee molto simili! XD Quanto adoro le
commentatrici come voi! *_* per ora niente doccia insieme.
Però più avanti...chissà,
chissà...
Spero che come soluzione adoperata questa ti sia piaciuta.
spero che mi continuerai a seguire!
Un Bax
Aeron: Noto che ci intendiamo perfettamente socia! U_U
Scorcello: Uhhh, a quanto pare non sono durati nulla! E bravo
Harry...(tono allusivo)
Ti ringrazio infinitamente per i complimenti a questa e alle altre
storie! ^^
Uh! Anch'io adoro Tom! Ma non lo dire a Harry, mi raccomando!
Un Bax
Angel_Elric: Ma certo che diventerai anche tu brava come me! Anche di
più! E senza sforzi, dammi retta!
Ti ringrazio tantissimo per i complimenti! Me contenta! ^//^
Spero che questo secondo capitolo ti sia piaciuto e che continuerai a
seguirmi!
Un bax
allgood_cla: Ma caraaaaaa! Addirittura un raro esemplare! (*blush*)
Ecco a te il secondo aggiornamento! Spero che non ne rimarrai delusa!
Continua a seguirmi mi raccomando, eh?
Un bax
piccola_uchiha: Ti ringrazio per il gentile commento! (Anche se ora
è stato cancellato...)
ladyminiMisa: Modestamente...(A Goky cresce il naso) ti ringrazio
infinitamente!
Continua a seguirmi!
Un Bax
pia_mi_Idola_XS: Onoratissima che la mia storia ti piaccia tanto! *_*
spero di non averti deluso con questo secondo capitolo!
Un bacio amora
Eyon92_chan: Ti ringrazio per i complimenti! ^//^ Sei davvero
gentilissima!
Spero che continuerai a seguirmi e che questo secondo capitolo ti sia
piaciuto!
Un Bax
CiOccia: Grazie! ç_ç
Siete le recensitrici migliori del mondo! Tutte una più
gentile dell'altra! Sono commossa!
Spero che ti sia piaciuto questo secondo capitolo!
Un bax
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